Rivista Arti Marziali Cintura Nera 302 Dicembre 2 parte

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La rivista internazionale di Arti Marziali tradizionali, sport da combattimento e autodifesa. Download gratuito. Edizione Online 302 Dicembre - 2 parte Anno XXIV

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Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • DVD/SERAK-1REF.: • DVD/SERAK-1

Maha Guru Horacio Rodriguez è l'erede della stirpe diPendekar Pak Victor De Thouars, di Pukulan Pencak

Silat Serak, un sistema di combattimentoimportato dall'Indonesia agli Stati Uniti

dai fratelli De Thouars nel 1960. Permolti anni, questa potente e

sofisticata scienza è statatrasmessa oralmente insegreto solo a studentiselezionati (questiincludono notevoli artistimarziali come Sijo BruceLee e Guro DanInosanto). Il PukulanPencak Silat Serak è unsistema completo conun programma diapprendimento di 10fasi d'allenamento.Questo primo DVD dellaserie insegna posizioni diTiga Lanka, i Sambuts dibase 1-15, tecniche di

finalizzazione, i Buang otakedown e le chiavi di presa,

Tendjekan, difesa contro gliattacchi di massa, campi d'azione,

cambi di gioco di gambe senzaperdere spazio, punti di connessione

Garisan, reindirizzare, base-angolo-leva, modi dioccupare lo spazio, proiettare pressione in avanti pereludere o evitare un attacco, e come mantenere ilcontrollo costante per dominare e ottenere il controllofinale.

Budo international.comORDINALA A:

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rti Marziali”. Siamo così abituati a dirlo chenon ci fermiamo a riflettere su chesignifichi Arte. Pratichiamo Arti Marziali,parliamo dell'Arte, con la “A” maiuscola,delle Arti, degli artigianati, dell’artistico e

degli artisti, ma sapremmo definire il suo significatose un indiscreto e curioso allievo (e ci sono sempre)ci formulasse una simile domanda?

Tutto ciò che è artistico è circondato da un aloned’incanto e di trascendenza che spesso sconcerta eda volte, persino respinge i profani. Questo genera uncerto elitarismo spesso male interpretato; unelitarismo al quale non dovrebbe corrisponderenessun distinguo nell’ambito sociale, bensì in quellopersonale. L'Arte non è una questione di status né diclasse sociale, è, in ogni caso, un'aristocrazia dellospirito; tuttavia i linguaggi ottusi, chiusi,l'ostentazione dietro la quale si nascondono i discorsipretenziosi dei critici, quel metalinguaggio con ilquale avvolgono questo fenomeno, l'hannoallontanato dalla sua vera dimensione, dal suo spazionaturale. Uno spazio accessibile a chiunque (nonnecessariamente all’intellettuale) vi si avvicini con ilcuore in mano, con la pelle ed i cinque sensi apertiall'esperienza.

Per me, l'Arte è l'espressione del misterodell’invisibile.

Invisibile non vuol dire che non esista; non vuol direnemmeno che tutti gli esseri che condividono il suomistero, non lo percepiscano in un modo o nell’altro.Significa semplicemente che non è visibile, cherimane nascosto dietro ad ogni cosa, ad ogni Essere,allo stesso insieme che compone l'Universo.

L'Arte appartiene al mondo del mistero, nellamisura in cui è in grado di trascendere da definizionirestrittive che la vogliano stimare in funzione dirisorse estetiche, filosofiche e, naturalmente,tecniche. L'Arte non sono tecniche; quest’ultimepossono essere gli strumenti con i quali ciavviciniamo ad essa, ma conoscere l'abbecedarioarabo, non significa necessariamente che sappiamoscrivere in arabo, e tanto meno che siamo in grado discrivere una poesia in questa lingua.

Come ogni cosa relativa al mistero, l'Arte è di persé una via di coscienza superiore. Penetrare nel suolinguaggio è senza dubbio un modo per trascenderenoi stessi, per andare oltre i nostri limiti percettivi enavigare attraverso quei mari meravigliosi dove tuttoè possibile, un privilegio, fino a quel momento,patrimonio solo degli dei. In questo camminoimpariamo ad usare la creatività, quella capacità ditirar fuori qualcosa dal niente o, più semplicemente,di mescolare tutto per giungere ad un risultato finale

nuovo ed, ovviamente, superiore al valore delle partiche lo compongono.

Artista si nasce, ma anche lo si diventa. Si nascenella misura in cui non tutti siamo dotati allo stessomodo degli strumenti, della sensibilità e della forzanecessari per, prima cosa, percepire e, seconda,poter esprimere con la stessa intensità il misterodell’invisibile. Tuttavia, dato che tutti vi partecipiamo(esattamente come la goccia è parte dell'Oceano),possiamo sicuramente godere dell'espressione dialtri come punti di riferimento nel nostro cammino,come emergenze della nostra percezione del mistero.L'artista è, dunque, in qualche modo un ierofante, unemergente dal collettivo. Egli riceve con le sueantenne ciò che viene emesso, “ciò che inonda l'aria”in un preciso momento, in un determinato posto, ed èin grado di plasmarlo, riscritto attraverso la suapersonale impronta. Questo esercizio si produce nontanto come frutto delle virtù dell'artista, bensì dei suoidifetti, malgrado la maggior parte di voi possapensare il contrario. È vero che l'artista possiedel'abilità di plasmare il suo “sentire”, ma questonormalmente si alimenta prima delle sue “deficienze”che dei suoi “eccessi” come individuo. L'artista èspesso un essere particolarmente squilibrato, ed èproprio nel suo sforzo di raggiungere un certoequilibrio personale che crea, usando ovviamente lesue parti in eccesso (le abilità), porta equilibrio nellasua bilancia attraverso il suo lavoro espressivo,attraverso la sua lotta per dar forma all'intensaperturbazione vitale che altera continuamente lanaturale tendenza all'inerzia che tutti hanno dentro.

Si è sempre parlato della sofferenza degli artistinell'atto della creazione, ma la cosa certa è che lasofferenza è in realtà precedente e si materializzaattraverso l’atto stesso. Naturalmente, esso è comeogni nascita, un avvenimento che richiede sforzo,che implica una certa dose di dolore, diconsapevolezza ed un miscuglio strano di volontà edabbandono. Tuttavia, il risultato finale è non soloequilibrante, bensì, soprattutto, capace di apportareun sereno godimento che non ha paragoni.

Qualunque sia l'Arte in questione, l'Arte è lì perservire l'artista e non il contrario. Il fine non è l'opera,il risultato, bensì il cammino che implica la suarealizzazione. Il vero risultato, l'artista lo trova in sestesso; ciò che rimane fuori di lui, è il fruttomaterializzato della sua conquista, non il fine dellastessa. Se, inoltre, ciò che ne esce possiede la raraqualità della bellezza ed è capace di commuovere glialtri, beh… è il miele sulle frittelle!

In poche Arti come in quelle Marziali, il frutto dellaconquista è più evanescente e fugace del nostro

"L' arte è l'uomo aggregato alla natura". Vincent Van Gogh

"Senza arte la vita sarebbe un errore!".Friedrich Nietzsche

A“

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modo di esprimerci. Come Arti di Marte, le nostre pratiche simanifestano intempestivamente, nell’immediato, e malgradoservano decisamente per cose tangibili ed essenziali come ladifesa personale, la loro risultante artistica è immateriale comenel caso della danza o della musica; noi siamo la tela stessasulla quale dipingiamo il quadro.

Come nel caso di altre forme artistiche, ci sono molti livelli dimanifestazione, un’immensità di formule per avvicinarsi all'attocreativo e trascendente di raggiungere ed esprimere il mistero.Nelle loro più alte concezioni, le Arti Marziali possiedono l'entità ela forza di un cammino di vita, che implica tutto il nostro Essere,fisicamente, emozionalmente e mentalmente, nella ricerca delmistero, nella realizzazione della Verità ultima. In questo senso, c'èun libro che, secondo me, descrive meravigliosamente -comenessun’altro ha saputo fare- questa ricerca e le sue implicazioni: “LoZen nell'Arte del tiro con l’Arco” (Bungaku Hakusi), di Eugen Herriguel.Vorrei finire questo editoriale citando alcuni dei suoi tanti meravigliosiparagrafi, pieni del più profondo senso della via del guerriero. Spero che vipiaccia e v’intrighi tanto da non poter smettere di leggere fino alla fine,come successe a me ormai quasi trent’anni fa:

“Il ragno “danza” la sua rete, senza saper nulladell'esistenza delle mosche che rimarranno intrappolate inessa. La mosca, danzando spensieratamente in unraggio di sole, cade in trappola senza sapere quelloche la aspetta. Attraverso entrambe danza “Lui”, el’interiore e l’esteriore sono una cosa sola inquesta danza. Allo stesso modo, l'arciere facentro senza mirare esteriormente”.

"Se si sente irresistibilmente spinto versoquella meta (la suprema libertà…), deveincamminarsi ancora una volta lungo ilsentiero dell'Arte senza artificio. Deve fare ilsalto verso l'origine (e l’originario), affinchéviva della Verità come chi si è identificatointegralmente con essa (…). Se escevincitore da questa avventura, allora il suodestino si consumerà nel confronto conla Verità non rifranta, la Verità che è al disopra di tutte le verità, l'amorfa originedi tutte le origini: il Niente che è tutto, ilNiente che lo divorerà e dal qualerinascerà”.

3

Alfredo Tucci è Managing DirectorBUDO INTERNATIONAL PUBLISHING CO.e-mail: [email protected]

https://www.facebook.com/alfredo.tucci.5

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Interview

“Noi crediamo che le Arti Marzialicinesi hanno molte possibilità diessere totalmente efficienti,

rispettare pienamente latradizione e l'origine dello stile eanche arricchire noi con tutti i

valori che fanno parte della praticagenerale del Kung Fu.”

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Sifu Salvador Sánchez è diventato negli ultimianni un punto di riferimento nel mondo del WingTsun in Europa. La crescita della sua istituzione,l 'Accademia TAOWS, non lascia nessunoindifferente e sono molti gli appassionati delle ArtiMarziali che sono interessati al suo lavoro. Lecoincidenze non esistono in nessun campo dellaconoscenza. Neppure in questo. La buona gestionefunziona sempre. Sifu Salvador e il suo team diinsegnanti sono un chiaro esempio che conperseveranza, onestà e amore per l'arte che sipratica, è possibile crescere come istituzione."Prendendo cura dell'arte", come ama dire questoamico di Budo International. Per coloro che nonconoscono Sifu Salvador Sánchez, dobbiamo direche egli è forse uno degli allievi più popolari e conun livello più avanzato di Sifu Víctor Gutiérrez, dallignaggio Leung Ting Wing Tsun. Ha studiato peroltre vent'anni direttamente con Sifu Victor.Quattro anni fa, Sifu Salvador ha creato il TAOWSAcademy (The Art Of War Society), oggi è unistituto di riferimento nel WingTsun in Spagna esta crescendo sempre più in tutto il mondo.

Questo mese siamo lieti di annunciare il lancio diun nuovo DVD che sicuramente delizierà gli amantidello “stile dell'Eterna Primavera”: Wing TsunKuen.

“L'approccio che do alla mia pratica è focalizzato sullaricerca dell'efficienza del sistema. Ma questo è qualcosache non può essere raggiunta senza aver capito prima il

“perché”, lo “scopo” e il “come” dell'arte, cioè, la conoscenza tecnica, tattica e strategica che latradizione ancestrale del Wing Tsun ci trasmette.”

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Budo International: Beh, prima di tutto vogliamo esprimere lanostra sincera gratitudine a te per averci assistito, è un vero piacereriaverti qui sulle nostre pagine. Ora per iniziare la nostra intervista,vorremmo chiederti una cosa che, siamo sicuri, ti è stata chiesta

molte volte ... Perché hai creato l'Accademia TAOWS? Perchénon continuare con il progetto del tuo Maestro?

Sifu Salvador Sanchez: Sentivo che stavoinvecchiando... (ride). Viene un momento nella vita di unartista marziale in cui è obbligatorio cominciare amettere in funzione le proprie idee. È la vita stessa.Molti non l'hanno capito in quel momento e ineffetti, ancora non capiscono oggi, ma io sonoconvinto che questa è stata la decisione dimaggior successo di tutta la mia vita, parlandomarzialmente. Come ho sempre detto econtinuerò a dire, non ho parole perringraziare tutto quello che Sifu VíctorGutiérrez ha fatto per me. Si è semprecomportato eccezionalmente in tutti i modi,soprattutto negli l'aspetti personali, e, in

termini marziali, devo dire che egli è stato il piùgrande maestro che abbia mai avuto e che mi ha

influenzato di più. Si potrebbe dire che oltre l'ottanta percento di ciò che pratico oggi è quello che ho imparatodirettamente da lui e mi sento profondamente orgogliosodi tutto questo. Alcuni dicono che il mio stile è più omeno come il suo sti le... e per me è un verocomplimento!

Devo riconoscere l'ottimo lavoro che il mio Sifu hafatto nella sua istituzione, Wing Revolution, etecnicamente mi sembra un concetto moltointeressante.

La mia "Via" va oggi in una direzionecompletamente diversa, che è quella di ottenereuna vera e propria evoluzione dello stile, al fine dicercare di fare meglio rispetto alla generazioneprecedente.

Lo so che è una missione piuttostocomplicata, perché è difficile superare illavoro di maestri come Sifu VictorGutierrez o Sifu Keith RolandKernspecht, ma questo è quello cheho intenzione di provare comunque.Sicuramente è presuntuoso fissaretale obiettivi, ma ciascuno ha il suopensiero ed io sono così: unperfezionista. Io cercherò sempredi migliorare gradualmente ciòche facciamo ed è per questoche il mio approccio va in unadirezione totalmente diversa daquella che seguono oggi i mieiex compagni di classe.Lo so che è una missione

piuttosto complicata, perchéè difficile superare il lavoro dimaestri come Sifu VictorGutierrez o Sifu KeithRoland Kernspecht,comunque questo è quelloche ho intenzione diprovare. Sicuramente èpresuntuoso fissaretale obiettivi, maciascuno ha i l suopensiero ed io sono

così: unperfezionista. Io

c e r c h e r òsempre di

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“Il concetto dievoluzione o diinvoluzione è

qualcosa di moltorelativo in questomondo delle ArtiMarziali, perché

dipenderà sempre dalpunto di vista di chi

guarda.”

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migliorare gradualmente ciò che facciamo ed è per questoche il mio approccio va in una direzione totalmente diversada quella che seguono oggi i miei ex compagni di classe.

B.I.: E qual'è quella direzione?S.S.: Per spiegare questo, mi riferirò di nuovo ad una

riflessione che il mio Maestro ha usato spesso quindici annifa: "Il primo passo per qualsiasi evoluzione deve essere lapiena conoscenza dello stile" ... Questa frase è rimasta conme come se fosse stata impressa nel mio essere con unferro incandescente, ed è stata l'idea con cui ho iniziato ilmio lavoro. Ho lavorato sodo per conoscere ogni "angolo"del sistema. Completare le forme del sistema e lavorare conloro per un po', studiando in profondità, è diventato unpunto fondamentale per me. Solo più tardi, con una visionemolto più chiara, sono stato in grado di cominciare a posareun'evoluzione. Ma questa progressione non deve MAI

dimenticare l'origine dello stile, la sua storia ela sua idiosincrasia. Insomma, "l'essenzadi tutta l'evoluzione sta nella suatradizione".

B.I.: Spiegaci, per favore... checosa intendi quando dicimettere evoluzione etradizione a braccetto?S.S.: Durante il lungo periodo

della mia vita che ho dedicato allostudio del Wing Tsun, c'è sempre stata

una discussione costante tra i sostenitoridell'evoluzione alla ricerca dell'efficienza e quelli

che difendono l'idea che il Wing Tsun dovrebberimanere come fu spiegato dal Grandmaster Yip Man. Ionon sono stato mai d'accordo con alcuna delle parti peruna sola ragione, se si parla di coloro che difendono latradizione, devo dire che io comprendo appieno le lororagioni. Per molti di loro è indispensabile che lo stile siamantenuto il più puro possibile, ma in questo punto mipiacerebbe lanciare loro una riflessione che ho fatto inmolte occasioni ed ho voluto sempre condividere con i mieiamici: Pensate che il Wing Tsun non abbia cambiato negliultimi venticinque anni? E negli ultimi cinquanta? E negliultimi due secoli? Il Wing Tsun è uno stile di boxe cineseche ha subito costanti modifiche dal suo inizio, ora

cinquecento anni fa. Ma non c'è bisogno di indagare suglieventi di un passato così lontano... basta dare uno sguardoagli studenti diretti di Yip Man per vedere che anche tra diloro, nella stessa generazione, ci sono già le differenze.Così, se passiamo in rassegna una o due generazioni, cirendiamo conto che ci sono stati, ovviamente, grandicambiamenti. Così, ogni tentativo di mantenere uno stilesenza alcuna modifica del suo contenuto globale, senzaevoluzione, non è che una chimera.D'altra parte, ci sono quelli che sostengono che "le forme

non funzionano"... "il Chi Sao non è buono"... "ciò chedeve essere ricercato è sopratutto l'efficienza, basando lostile sui concetti"... "il Wing Tsun dovrebbe cercareunicamente la validità o l'applicazione all'autodifesa", ecc,ecc Ci sono anche quelli che hanno il coraggio di affermare

che il Wing Tsun non è un sistema di Kung Fu, ma unsemplice metodo di autodifesa. Non ho il tempo perdiscutere con quelli che hanno queste idee. Al contrario,cerco di mettermi al loro posto per capire come sono venutia tali conclusioni. Ma la verità è che per me, al momento,Wing Tsun, per di più, è anche FILOSOFIA, STORIA,MEDICINA, GEOMETRIA, ECC Insomma, una vera epropria perla della cultura tradizionale cinese che è giàdiventata patrimonio dell'umanità. E questo è l'approccioche voglio dare alla nostra TAOWS Academy. Mi auguro checoloro che vengono alla mia scuola per praticare possanosperimentare ciò che ho fatto in questi più di 20 anni,invitarli a verificare come il Wing Tsun influisce sui suoipraticanti, fino a diventare un vero e proprio "stile di vita"per loro. Io non posso accontentarmi con solo una delle sueparti e, naturalmente, non voglio convertirlo in un semplicesistema di autodifesa. Quello potrebbe guardare bene inuna rivista o stampa scandalistica su Arti Marziali, ma èmolto lontano da ciò che è il vero Kungfu.

B.I.: Alcuni dicono che stai camminando verso lasorgente, verso la tradizione ...

S.S.: Decisamente, i l concetto di evoluzione o diinvoluzione è qualcosa di molto relativo in questo mondodelle Arti Marziali, perché dipenderà sempre dal punto divista di chi guarda. Quando la gente dice che il mio stile sista muovendo verso uno stile più classico, devo ammettereche hanno ragione. Tuttavia, posso dirvi che non mi sono

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mai sentito così sicuro - non solo io, maanche la mia squadra di istruttori - chenegli ultimi anni abbiamo sviluppato unacapacità di combattimento basatasull'equilibrio tra lo studio dell'arte piùclassico, ma senza dimenticare laprospettiva o l'approccio versol'efficienza totale.Noi crediamo che le Arti Marziali

cinesi hanno molte possibilità di esseretotalmente efficienti, r ispettarepienamente la tradizione e l'originedello stile e anche arricchire noi con

tutti i valori che fanno parte della praticagenerale del Kung Fu.Attualmente non mi chiedo se io sono

più "classico" o più "moderno", o dovestà andando il mio Wing Tsun,semplicemente studio con passione ecerco di trasmettere la stessa passione aimiei istruttori e scuole. In questo senso,sono molto felice e spero di continuare afare lo stesso anche in futuro.

B.I.: Come valuti l'evoluzione dellaTAOWS Accademy come istituzione?

S.S.: Devo ammettere che horicevuto offerte interessanti per unirmi aistituzioni molto importanti, ma hodeciso di iniziare la mia strada da zero oda praticamente nulla, e cercare di farele cose a modo mio e nel modo migliorepossibile.Ho fatto degli errori e credo che

continuerò a farli, ma sono i miei errori.Non saranno errori di nessuno, o erroridi una grande istituzione in cui ci sonomigliaia e migliaia di praticanti che ionon ho mai visto in vita mia. Anche se

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TAOWS è cresciuta molto, io conosco la maggior parte deglistudenti delle nostre scuole, perché io li ho visti in unseminario, perché hanno partecipato alcuni dei miei corsi osemplicemente perché ho contatto con loro per vari motivi.Questo è qualcosa che mi piace molto e che rafforza ladecisione che ho preso in quel momento.La TAOWS Academy è una piccola istituzione che non ha in

sé la volontà di crescere ma, curiosamente, cresce! Cresce inmodo costante per una causa, per me, chiara da moltotempo: un lavoro ben fatto. Non piacerà a tutti, ma saràinteressante per coloro che hanno un'idea simile, quelli che iovoglio avere camminando accanto a me, praticando ArtiMarziali al mio fianco. Il resto, con tutto il rispetto, li augurobene e, auspicabilmente, fanno ciò che li rende felici, ma perme è abbastanza chiaro quale è la mia direzione e la direzionedell'istituzione TAOWS Academy.Per valutare la nostra evoluzione come istituzione dirò che

sono felice. E sono felice perché due mesi fa, a nostraconvenzione internazionale, ho avuto l'opportunità di sederea cena con i miei istruttori e maestri e ci siamo divertiti!Proprio come qualsiasi gruppo di amici appassionati delle Arti

Marziali. Abbiamo riso, condiviso, ci siamo allenati e divertitiinsieme! E questo è per me la migliore direzione di una scuoladi Arti Marziali.

B.I.: Come definirei il tuo Wing Tsun? Che cosa èdiversa dalle altre scuole?

S.S.: In realtà, il mio Wing Tsun è diverso perché tutte lescuole di Wing Tsun sono diverse. Se prendiamo dieci scuoledi altri lignaggi Wing Tsun vedremo che tutti loro sonodiverse.Durante il mio ultimo viaggio a Hong Kong, ho chiesto a

molti dei maestri che ho intervistato il perché delle differenzetra scuole di Wing Tsun, i motivi di queste disuguaglianzetecniche e addirittura concettuali, e alcune delle risposte mihanno fatto pensare. Uno di loro mi ha sorpreso con unariflessione molto interessante: "Beh, le differenze sononormale, perché ognuno ha un parere e una concezionediversa. Fondamentalmente la differenza tra le scuoleconsiste nell'interpretazione del Kuit Kuen."Il mio Wing Tsun è diverso, perché è quello che faccio io. E

vorrei anche dire che tra dieci anni probabilmente sarà

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diverso. Fortunatamente! Io penso che l'evoluzione è il cambiamento. E gli stili,come le persone, cambiano nel tempo.L'approccio che do alla mia pratica è focalizzato sulla ricerca dell'efficienza

del sistema. Ma questo è qualcosa che non può essere raggiunta senza avercapito prima il “perché”, lo “scopo” e il “come” dell'arte, cioè, la conoscenzatecnica, tattica e strategica che la tradizione ancestrale del Wing Tsun citrasmette. Quindi forse il mio stile è un po' diverso rispetto ad altri, anche sedevo essere sincero... non me ne potrebbe importare di meno su quello chesembra e se è diverso degli altri stili... semplicemente, mi piace praticare einsegnare nel modo migliore che conosco.

B.I.: Tutti sanno che l'anno scorso ti sei recato a Hong Kong e haisvolto numerose interviste con molti grandi maestri, ci

dica, qual è stata la tua esperienza?S.S.: A livello personale, questo viaggio è stato moltointeressante perché mi ha permesso di incontrarealcuni dei più importanti personaggi del Wing Tsun inHong Kong.A mio parere, il Wing Tsun dell'Ovest ha perso quel

collegamento con il Wing Tsun Orientale per motivi diversie penso che questo sia triste. Insieme siamo capaci di molte

altre cose. Sono stato contento di incontrare molti di questi maestriche ora sono "amici" e ho intenzione di visitarli ogni anno per

presentare tutto il mio rispetto a coloro che hanno servito come"guardiani della tradizione". Grazie a molti di loro oggi possiamo praticare

questo vero e proprio tesoro.

B.I.: Abbiamo parlato del passato e del presente. Quali sono i tuoiprogetti per il futuro in TAOWS Academy?

S.S.: La TAOWS Academy sorse come un piccolo gruppo di fan di WingTsun. La stragrande maggioranza di loro rimangono ancora nella TAOWSAcademy. Come abbiamo avanzato, alcuni di loro non sono stati ingrado o non hanno voluto tenere il passo con l'istituzione. È unpeccato. Ma noi siamo coerenti, dobbiamo continuare a camminare.Siamo consapevoli che questo non è un percorso per chiunque.Tuttavia, vogliamo ringraziare loro per tutto quello che hannofatto per l'istituzione. Il prodotto è l'evoluzione dell'istituzione.Se devo rilevare un inconveniente, devo dire che a voltepenso che siamo cresciuti troppo in fretta. Attualmentesiamo in un processo di consol idamento a l ivel loistituzionale. Quindi stiamo cercando che le nostrescuole siano adeguatamente formati, gli insegnanticostantemente riciclati e che ci sia un senso di unitàmetodologica tra i dirigenti delle scuole. E forse piùimportante, che coloro che rappresentanol'istituzione sentano un profondo amore per ciò chepratichiamo.

Per quanto riguarda il futuro, i nostri progetti sonodi continuare a fare la stessa cosa: PRATICARE!Non saremmo giusti se posassimo adesso grandiprogetti di crescita perché, in realtà, quello che cipiace è praticare il nostro Arte Marziale, equesto è ciò che ci accingiamo a continuare afare in futuro: la pratica di Arti Marziali contutta la nostra passione, con tutto il nostrorispetto per la tradizione e lo stile che ci hadato tanto nella nostra vita. Da lì in poi,tutto ciò che venga sarà benvenuto! Maciò che non è negoziabile in nessun casoè la nostra ragione fondamentale perfare quello che facciamo: Wing Tsun!

B.I.: Hai lanciato una piattaformadi formazione online chiamata

TAOWS University. Qual è ilmotivo?

S.S.: La crescita dellenostre scuole, non solo inSpagna ma in tutto i lmondo, ci ha costretto a

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creare uno strumento che avrebbe collegato le scuole intutto il mondo in tempo reale.La TAOWS University è una piattaforma di formazione

on-line sviluppata dalla nostra associazione con moltosforzo e un grande lavoro. La ragione principale della suaorigine era quella di facilitare l'accesso alle informazioni ainostri insegnanti e le scuole, ovunque fossero, e in temporeale. A questo scopo, il lunedì di solito ci riuniamo con ilmio team di istruttori a Murcia, dove abito, per parlaredegli aspetti su cui stiamo lavorando. In genereregistriamo alcune delle idee che devo lavoraredurante quella settimana o per i l mesesuccessivo. Queste sono le idee che mettosulla piattaforma di formazione e poitrasmetto a tutte le scuole di tutto ilmondo. In questo modo, tutti possonolavorare sulla stessa linea come noi equindi siamo tutti in una direzione moltosimile. Questo rende le cose più faciliquando vado a insegnare un seminario in tutto ilmondo, perché seguono la stessa linea d'allenamento,esattamente uguale, ovunque si trovino.Quando la piattaforma ha iniziato ad operare, abbiamo

visto l'opportunità di aprirla non solo alle scuole, maanche per gli appassionati e praticanti di Wing Tsun chesono disposti a imparare, ma per motivi diversi nonpossono frequentare le lezioni tanto quanto vogliono; cosìabbiamo cominciato a salire sulla piattaforma i nostri corsidi formazione su vari aspetti dello stile che hanno avutoun grande accettazione.Ora l'Università TAOWS è certamente la più

importante piattaforma on-line di formazioni di ArtiMarziali oggi esistente, non ho alcun dubbio suquesto, e sono sicuro che sarà ancora più grande epiù importante negli anni a venire. Presto tutta lanostra piattaforma, che è attualmente solo inspagnolo, sarà disponibile in inglese e questo cipermetterà di raggiungere molte più persone.Con la TAOWS University abbiamo

certamente avuto una grande idea e siamopienamente fiduciosi che in futuro sarà unaparte molto importante della TAOWSAcademy come un modo per farconoscere la nostra filosofia ed i nostrimetodi di lavoro in tutto il mondo.

B.I.: Molti dicono che la chiave ditutta la crescita della vostra

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Interview

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istituzione è il modo in cui organizzate l'insegnamento. È vero?Come sono le lezioni e sessioni d'allenamento di Sifu SalvadorSánchez?

S.S.: Non so se questa è la chiave. Ciò che è chiaro per me è cheio attualmente insegno nel modo in cui vorrei essere stato insegnato.Voglio dire, ho capito che il sistema educativo personalizzatotradizionale cinese di uno a uno, aveva un senso quando le scuoleerano molto piccole e l'insegnamento era dato a gruppi moltopiccoli o anche in lezioni private insegnante / allievo, ma quandohai un gruppo vicino a duemila studenti questo è impossibile.Perciò, dopo aver appreso lo stile dalla A alla Z, la prima cosa cheho posato è stata quella di organizzare l'istruzione in un quadrologico e progressivo in modo che chiunque fosse in grado diimparare lo stile dalla A alla Z. Lasciamo che lo studente metta dasolo il suo tempo e la sua passione per le Arti marziali. Diamogliun sistema di formazione ordinata e logica.

Ogni programma ha sei parti e queste parti sono molto bendefinite in tutte le nostre guide d’allenamento, anche nellanostra piattaforma di formazione TAOWS University.

• Ogni programma inizia con "l'idea di sviluppare". Quandoinsegno a qualcuno la prima cosa che gli dico è quello chevoglio ottenere da lui, ciò che lavoreremo su questoprogramma.• Il secondo punto è le "forme". Le forme per me sono

esercizi di meditazione in cui io lavoro gli aspetti tecnici esoprattutto le idee con cui mi accingo a praticare.• Il terzo punto è "spostamenti". A mio parere, il più tradizionale

sistema d'allenamento di Wing Tsun; questo aspetto rappresentaun gap importante perché gli spostamenti, che sono numerosi emolto interessanti nello stile, difficilmente sono praticati. Quindidevo porre un forte accento su questa importante sezione.

• Il quarto è "non-contatto / non-aderenza". Concordando che ilChi Sao è "l'anima" del sistema. La capacità di essere

"incollati" agli arti dell'avversario a notare la direzionedella sua forza, i suoi vuoti, la distanza, ecc Ma quando

per qualsiasi ragione questo non avviene, non èpossibile, si crea una situazione in cui non c'è

contatto. Per noi questa è una parte moltoimportante all'interno della pratica.

• Il punto numero cinque è "Chi Sao".Come detto prima, è la parte

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“Con la TAOWS Universityabbiamo certamente avuto una

grande idea e siamo pienamentefiduciosi che in futuro sarà unaparte molto importante della

TAOWS Academy come un modoper far conoscere la nostra

filosofia ed i nostri metodi di lavoroin tutto il mondo.”

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“Il mio impegno per tutti coloroche vengono alla mia scuola è

quello di insegnare loro TUTTO QUELLO CHE SO!

Nessun segreto.”

“Il mio Wing Tsun èdiverso perché tutte le

scuole di Wing Tsun sonodiverse. Se prendiamo

dieci scuole di altrilignaggi Wing Tsunvedremo che tuttiloro sono diverse.”

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più importante del sistema. Siamo certi che collegando alcuniconcetti, forse non tanto legati al Kung Fu tradizionale, come labiomeccanica, le strutture, la conoscenza della fisica, ecc, possiamoottenere risultati migliori nella nostra pratica. Sappiamo che lastragrande maggioranza delle scuole di Wing Tsun concentrano quasiil novanta per cento della sua pratica in Chi Sao. Per noi, questa èla parte più importante, è di circa il sessanta per cento. L'altroquaranta per cento restante è dedicato ad altri aspetti checonsideriamo fondamentale, come ho già commentato:spostamenti, forme o la sezione "non-contatto / non-aderenza".• E infine il punto numero sei, che è Lat Sao

(sparring). Pensiamo di Da Lat Sao. Dal punto divista del combattimento, ci accingiamo a cercareche ogni praticante capisca il perché, lo scopo eil come di ogni tecnica nonché la strategia inmodo che tutti possano sviluppare la loromassima capacità di combattimento entro i proprilimiti.Così il comma numero sei chiude sempre tutti i programmi, e il

test di ciascuno è quello di verificare se lo studente è in grado diapplicare tali principi, le idee di ogni programma in uno sparringcontrollato con un partner che non collabora, o almeno non troppo.Il mio impegno per tutti coloro che vengono alla mia scuola è quello

di insegnare loro TUTTO QUELLO CHE SO! Nessun segreto.

B.I.: L'istituzione TAOWS Academy usa "Discover YourGreatness". Ci può dire qualcosa al riguardo?

S.S.: I dirigenti delle scuole siamo arrivati ??alla conclusioneche la frase "Discover Your Greatness" riassume in un modoabbastanza preciso ciò che facciamo."Discover" o scoprire è una sfida e un segno di intenzioni

che lanciamo ai nostri sostenitori e fan. Noi li poniamo lasfida di scoprire tutto il potenziale che si trova dentro ogniindividuo."Scopri la tua grandezza" è un invito a ciascuno di

coloro che vengono a nostre scuole per svelare moltecose grandi che possono essere realizzate con pocheore di formazione, studio e sforzo in una salad'allenamento praticando e condividendo con glialtri. Io sono convinto che in molti casi, le ArtiMarziali cinesi, e, in questo caso, il Wing Tsun,cambierà la vita di molti di loro e farà loroscoprire l'enorme potenziale che esiste inciascuno di essi.

B.I.: E infine ... un nuovo DVD !! Di cosatratta?

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S.S.: Questo è il terzo DVD che registriamo per BudoInternational. Per noi è un onore, è una grande gioia per continuarea lavorare con Budo International perché consideriamo essenzialeper la nostra istituzione trasmettere quello che facciamo. La rivistaci ha sempre trattato in modo eccellente e siamo molto felici dicontinuare a camminare con Alfredo Tucci e la rivista Cintura Nera,ora e si spera per molti anni.Questo nuovo DVD tratta di questioni relative al Chi Sao. Il

suo titolo sarà: "Chi Sao dalla base al livello avanzato" e

affronterà questioni su come mettere in pratica il Chi Saoattraverso i nostri "drill" di lavoro e l'applicazione di questidrill, queste capacità, in uno sparring. Noi crediamo che il ChiSao deve fornire i praticanti con grandi virtù e vogliamomostrare chiaramente come allenare queste virtù nonché ilmodo di applicarle.

Quindi penso che questo DVD può essere interessante permolti fan di Wing Tsun e speriamo che serva davvero.

Interview

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Wing Tsun

“Se siete interessati adorganizzare un seminario

in ogni paese del mondo, siprega di contattare il

nostro e-maild'informazioni aziendale:[email protected]

www.wingtsuneurope.com”

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • DVD/FEH-1 REF.: • DVD/FEH-1

José Manuel Reyes Pérez, 7 ° Dan di Hapkido dallaFederazione Mondiale Hapkido (WHF) e membro delConsiglio di Amministrazione della stessa, DirettoreInternazionale per l'Europa Occidentale e Presidentedella Federación Española de Hapkido (FEH -

Federazione Spagnola di Hapkido), nel suo primoDVD, presenta un trattato completo sulle

tecniche che rendono veramente grandequesta tradizionale Arte Marziale

coreana, attraverso l'eredità che gliè stata trasmessa direttamentedal Maestro Kwang Sik Myung,10 ° Dan di Hapkido. Hapkido èl'arte dell'Auto-DifesaDinamica per eccellenza,che combina velocità efluidità, insieme con lapreparazione fisica, latecnica, la respirazione, lameditazione e lacoltivazione dell'energiainterna. Un'arte che copreuna varietà di tecniche cone senza armi e combinadifese e attacchi, comprese

le tecniche di gamba,ginocchio, pugno, gomito,

proiezioni e strangolamenti e,soprattutto, le tecniche di

lussazione. In questo lavoro, ilMaestro Reyes ci mostra gli esercizi

di respirazione Danjon Hop, gli attacchidi braccio Gonkiok Sul, le tecniche doppie e

triplici di gamba Jok Sul, l'auto-difesa Ho Shin Sul,le tecniche di attacco e difesa Dan Bong con bastonecorto, e la difesa contro coltello. Un lavoro completo suun'arte, Hapkido, o la via per armonizzare l'energia, lacui pratica aiuta a migliorare notevolmente la nostrasalute, sia fisica che mentale, offrendo ai praticantivitalità, energia, fiducia in se stessi, carattere epersonalità.

Budo international.comORDINALA A:

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Lo sviluppo della velocità

Sviluppare la velocità nelle Arti Marziali è dellamassima importanza se si vuole avere successo. Icolpi e gli attacchi veloci vi permetteranno di colpireprima l'avversario utilizzando combinazioni devastan-ti ed efficaci.Nel suo allenamento quotidiano, Bruce Lee, nonché

altri grandi e rinomati artisti marziali, hanno lavora-to duro per ottenere lo sviluppo della velocità. Perraggiungere questo obiettivo e avere risultati otti-mali, dobbiamo utilizzare gli esercizi appropriati.Nella mia esperienza personale come maestro e alle-natore di combattenti dilettanti e professionisti, usoil sistema d'allenamento della Boxe per lo sviluppodella velocità.

lcuni dei tipi di esercizi che io uso più frequentemente sonoquelli delle spalle. Gli esercizi di spalla sono molto efficacinell'allenamento di movimenti nervosi veloci per aumentare laforza muscolare. Questo tipo d'allenamento consiste nel farealcuni esercizi individuali in sequenza e senza riposo in

mezzo. Si tratta di prendere una barra di circa 18 kg e tenerla al livellodelle spalle, con le mani separate alla larghezza delle spalle. Tirate labarra in avanti, ripetete rapidamente questo movimento fino a quando lespalle sono stanche. Il movimento deve essere parallelo al terreno. Poi,con manubri di circa 3,5 kg, eseguite combinazioni di pugni diretti allamascella sino a quando non sarete completamente esauriti. Infine, con glistessi manubri, svolgete esercizi di alzate frontali alternando con esercizidi alzate laterali. Queste serie di esercizi aiutano a sviluppare unaresistenza muscolare enorme nelle braccia e nelle spalle e miglioranonotevolmente la velocità delle mani.Nella maggior parte dei casi abbiamo notato un uso molto limitato della

peretta nell'allenamento quotidiano degli artisti marziali. Utilizzare il“double end punching bag” (peretta foderata elastica) è un grandeesercizio per migliorare la velocità delle mani e la resistenza muscolare.L'esercizio stesso ci costringe a mantenere il ritmo mentre gettiamo colpirapidi. L'allenamento sviluppa movimenti nervosi veloci nella partesuperiore del corpo, che sono responsabili per la velocità e l'esplosività.Nel colpire la pera, dovete muovervi in un cerchio per imitare i movimentireali della boxe. Man mano si sviluppa una maggiore capacità di azionenel controllo dello speed bag, mescolate spostamenti e ganci per otteneretutti i benefici di questo allenamento.Allo stesso modo, potete anche migliorare la vostra velocità utilizzando

pesi nel polso o alla caviglia per gli esercizi marziali tradizionali. Adesempio, la pratica della shadow boxing con pesi leggeri, fra 2,5 e 3,5 kg,

Farang

A

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è molto efficace per migliorare la velocitàdelle mani. Subito si noterà il crescente stresssulle braccia e sulle spalle. Dopo alcunesettimane di allenamento, si vedrà un nettomiglioramento della velocità delle maniquando si toglieranno i pesi. Inoltre,utilizzando cavigliere considerate mentre sipratica con il sacchetto di sabbia e i guanti, sippossono migliorare i movimenti laterali, dalmomento che questa pratica svilupperà laforza nei polpacci e aumenterà la vostravelocità. I pesi da utilizzare non dovrebberomai essere troppo grandi da impedire di farecorrettamente i movimenti attraverso gliesercizi.Il “double end punching bag” (peretta

foderata elastica) é diventato il mio alleato piùimportante per quanto riguarda lo sviluppodella velocità dei miei studenti e combattenti.Un altro accessorio importante è la corda

per saltare. L’esercizio di saltare con la cordavi aiuterà a sviluppare i muscoli utilizzati pereffettuare attacchi rapidi, quelli che si trovanonella parte superiore della schiena e dellespalle, e contengono le fibre muscolari dirapida contrazione. Muovete rapidamente leginocchia su e giù mentre si muovono i polsiquando si salta la corda.Incorporate interval training nel vostro

programma di salto con la corda; peresempio, alternate saltare veloce per 30secondi, quindi un rallentamento per 10secondi. Questo metodo vi consentirà diconcentrare maggiormente sulla velocitàdurante la parte accelerata dell'intervallo.Utilizzando Questi esercizi si vedrà un

significativo miglioramento nello sviluppodella velocità e nelle prestazioni marziali.Quindi, allenatevi!

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“Nel suo allenamento quotidiano, Bruce Lee, nonché altri grandi e rinomatiartisti marziali, hanno lavorato duro per

ottenere lo sviluppo della velocità. Per raggiungere questo obiettivo e avererisultati ottimali, dobbiamo utilizzare gli

esercizi appropriati.”

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Farang

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Iaijutsu ...

La spada e l'altro lato! ...

"Tre persone su dieci aderiscono ai piaceri della vita econ questo si donano totalmente al potere della morte..."

Lao Tzu

Ogni volta che pulisco la mia spada, vedo qualcosa didiverso; è più sporca, più piccola o più grande, più bella opiù brutta ... È divertente, ma sicuramente, la mia spadanon ha nulla a che fare con le mie percezioni giornaliere.Notiamo che la nostra mente si muove quando qualcosache ci piace diventa irrilevante e non ha più la stessaimportanza, quando cessa di brillare... Molti di coloro chepraticano la via della spada cominciano ad avere talepercezione quando non sono più a sentire il bisogno di farequalcosa per chiunque. Lasciatemi spiegare:

Quando iniziamo la pratica, facciamo i movimenti per lanostra soddisfazione personale, in quello che potremmochiamare ricerca, sogno ... più tardi, lo facciamo in modoche i nostri maestri ci lodino; poi perchè anche la gente cilodi ... fino a quando tutto ciò perde la sua "luminosità" edè allora che diventiamo davvero potenti con la spada.Questo processo di integrazione potente tra mente e io,verità e l'illusione, ci fa davvero pensare che ci siaqualcosa di più. Nel mio caso, la mia percezione e ilrisveglio è stato dal distacco, dalla nostra necessità diconservazione dell'immutabile.

I grandi maestri hanno sempre usato la loro profondasaggezza per illuminare il loro essere interno, per rompere

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Bugei

“È lo stato di vuoto ciò chepermette sguainare la spadain modo rapido e preciso!

Molti non riescono a farlo!”

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le passioni e quindi porre fine a tutte le sofferenze neisecoli dei secoli. Questo porta alla completaeliminazione dei due tipi di morte [naturale e violenta]e balzare dal mare della sofferenza alla realizzazionedel risveglio, cioè, quello che viene chiamato l'altrolato.

Tuttavia, attraverso la lotta immaginaria tenuta nel"kata", riteniamo che quello che realmente matura èla totalità, soprattutto involontariamente. Possiamodire che i pensieri si susseguono nella loro serieinfinita finché uno di loro si rivolge a se stesso:"all'auto-riconoscimento". Sfoderare non è piùsemplicemente il fatto di estrarre la spada, nonché imovimenti successivi, come il taglio, la "Chiburi", il"not" ... Ritengo che molti abbiano già avuto questesensazioni, compresa la necessità di saltare l'aspettoe raggiungere l'altra sponda, attraversando così ilmare amaro che converte la spada in un oggetto divanità. È il vuoto della sapienza, dell'incontro! Laforma non differisce dal vuoto, o il vuoto dalla forma.La forma è identica al vuoto ed il vuoto è identico allaforma.

È facile. Una volta, un amico ed io eravamo faccia afaccia, entrambi con la nostra spada pronti asfoderarla. Lo scopo era quello di ricercare il vuotodell'avversario attraverso la velocità. Ad un certomomento, mi sono reso conto che la certezza è unostacolo per muoverci quando il nostro movimentoaffaccia un altro movimento.

La ricerca di ciò che è giusto, stabilisce solo unavia per essere corretta. Cioè, se vogliamo calmare la

nostra mente arrestando il nostro movimento, quellatranquillità muoverà la nostra mente ancora di più.Questo spiega che mentre siamo in questa dualità, èimpossibile conoscere l'unicità.

È vero che il pensiero sintetico del momento,soprattutto quando si ha un obiettivo, deve avere, senon i dettagli, almeno i loro ultimi risultati. Laconoscenza vuota dovrebbe essere elevata, quellache non è mantenuta, ma scorre.

Chi non ha mai visto un ubriaco evitare una cadutaimminente? Con un sacco di difficoltà, squilibrato,ma anche così, riesce a fare involontariamente i suoimovimenti ... Questi rami del sapere umano, questediscipline, infatti ci appaiono in circostanze cheservono l'ambito ristretto delle circostanze particolari,frammentari e persino divergenti. Pertanto, nondobbiamo dimenticare che c'è un punto che dissipala nozione di frammentazione: l'oggetto è unico; è lostesso universo unitario, dove tutte le strade portanoal centro.

Soprattutto nelle tecniche più veloci di spada,pulitamente eseguite, le deviazioni e le curve edeviazioni del vuoto derivano dalle visioni ingannevolidell'avversario; non c'è bisogno di cercare la veritàdel movimento, solo la cessazione di queste visioni eseguire il flusso normale. Questa è la ragione per cuipotrebbe avere discrepanze, per esempio, tra larivelazione del momento di sguainare la spada, deltaglio, della schiva, della filosofia che viene insegnataattraverso storie, l'antropologia, la scienza ecc. "Un"vuoto è come "due "e ogni vuoto contiene tutte le

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Bugei

“La perfezione dellaforma è

l'accettazione e lacontemplazione,

fino al giorno in cuiil nostro essereinteriore sarà

soddisfatto con laforma eseguita.”

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Bugei

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cose. Quando non vi è alcuna differenza tra questo equello, come si potrebbe preferire uno o l'altro?Questo è il punto in cui, dissolvere la certezzafavorisce il vuoto del momento, della possibilità, dellaspada, oggetto estensione del corpo.

È facile; nel vuoto fluiamo ... nel flusso, si ottienecertezza ... Rimossi tutti i timori e dubbi, la verafiducia si rafforza; non rimane più niente ... Nient'altroa cui pensare, nulla da ricordare ...

D'altro canto, è vero che la pratica "Seiteigata"promuove buona comprensione della tecnica comestrumento di guerra, in una situazione normale di unpassato già lontano. Tuttavia, va ricordato che forsel'avversario non avrebbe seguito (in una vera e propriabattaglia) le forme che pratichiamo in varie sequenze;considerando che, in ogni confronto c'è una storiadiversa; un luogo, una tecnica ...

Di conseguenza, dobbiamo essere consapevoli diuna pratica chiara per quanto riguarda l'esercizio e ladipendenza di queste forme. Può essere più facile sesi nota che l'allenamento, a sua volta, risponde alleesigenze di alfabetizzazione marziale; consapevolezzaè l'uso di questa alfabetizzazione. Il "Mushin", cosìricercato dai maestri, si riferisce all'idea di nonprocurare il momento, non tentare di ascoltare ifenomeni illusori che immaginiamo attraverso la viadella spada.

Diversi allievi ai quali ho cercato di spiegare questoconcetto, mi hanno detto: «Non capisco, non capisco ...!"

È come dire che, al momento diun vero e proprio confronto, difronte al Mushin, la saggezza nonesistesse più. Al momento dellamorte, essa non scomparirà. È lostato vuoto il che fornisce unasguainata veloce e precisa! Moltinon riescono a stabil ire unaconnessione con l'universo esternoe illusorio. In quel momento, essi sviluppano unarabbia e un odio che si mescolano con la frustrazionedi un successo immaginato e mai raggiunto. Èimportante ricordare che "il vuoto nei pensieri",signif ica anche la non ostruzione dei modi diintendere e di esteriorizzazione della mente. In altreparole, di fronte frustrazione, quando si verifica nelvuoto della pratica come forma, non odiate o amate ipensieri che possano sorgere, e, soprattutto, nonteneteli.

Comunque, continuate a praticare il "Tadaima" quie ora. Se non mantenete i vostri pensieri, essi nontorneranno da soli. Se vi date a inspirare ed espirarelasciando che vi riempia in un oscillante armonioso,nulla sarà lasciato ma il momento che si è manifestatonella sua forma esatta.

La perfezione della forma è l'accettazione e lacontemplazione, fino al giorno in cui i l nostroessere interiore sarà soddisfatto con la formaeseguita.

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Bugei

“Quando iniziamo la nostrapratica, facciamo i movimentiper la nostra soddisfazionepersonale, in quello che

potremmo chiamare ricerca,sogno ... più tardi, lo facciamoin modo che i nostri maestri cilodino; poi perche anche la

gente ci lodi... fino a quando tutto ciò perde la

sua "luminosità" ed è allora che diventiamo

davvero potenti con la spada.”

“È facile; nel vuotofluiamo... nel flusso, siottiene certezza...

Rimossi tutti i timori edubbi, la vera fiducia sirafforza; non rimane piùniente... Nient'altro

a cui pensare, nulla da ricordare ...”

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

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REF.: • KMISS-1REF.: • KMISS-1

In esclusiva per Budo International il DVD del Maestro MarcoMorabito sulla difesa personale con la presentazione inanteprima del Krav Maga Israeli Survial System. Con questaopera verranno illustrate le tecniche e il metodo alla base di

questo sistema in modo chiaro e trasparente. Nessunsegreto quindi, ma una colossale opera che vi

porterà nel vivo della difesa personaleisraeliana. Le tecniche sono illustrate in

modo da essere facilmentecomprensibili da tutti.Un’occasione davvero unica peravvicinarsi alla difesa personaleo per approfondire le proprieconoscenze sul tema.L’autore di quest’opera è unodei maggiori esponenti alivello mondiale di difesapersonale e conta al suoattivo diverse esperienze incampo militare e società disicurezza; pluripremiato indiverse nazioni, ospitato percorsi e seminari in tutto ilmondo è diventato unportavoce internazionale divari sistemi di combattimentocorpo a corpo e difesa

personale poco conosciuti maestremamente efficaci. Studiando

dal Giappone agli Stai Uniti,passando per Polonia, Spagna, Capo

Verde, Germania, Israele, Francia e Russia.Una continua ricerca nelle zone più remote del

mondo, come la Siberia e il deserto del Texas, senzamai fermarsi in una ricerca instancabile di acquisire nuoveconoscenze senza mai smettere di porsi domande. Il KravMaga Israeli Survial System non è una disciplina, uncomplesso di rigide regole ma un metodo, un processo incontinua e perenne evoluzione. Questo lo rende adattabile adogni situazione e circostanza, permeabile a qualsiasicambiamento, quindi in grado di fare tesoro dei propri erroricogliendo la propria esperienza come opportunità permigliorare.

Budo international.comORDINALA A:

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I sistemi professionali di autodifesa si intrecciano conle Arti Marziali da tempi immemorabili. Di fatto, aglialbori della civiltà, entrambe le cose erano una sola. Èstato, senza dubbio, frutto della specializzazione dellenostre società la distinzione in questo senso. Alcuni artisti marziali reagiscono negativamente di

fronte a questa parentela, ma se è vero che leconoscenze del le AAMM nutrono sempre più iprofessionisti della sicurezza, è anche vero che unasorte di reciproca interazione sta avendo luogo tra ledue attività nelle ultime decadi. L'esperienza di coloroche devono confrontarsi quotidianamente con la violenzacriminale, dà loro una prospettiva che chi è interessatoalla difesa personale non può tralasciare. In questo contesto di interazione creativa va collocato

l'articolo che oggi portiamo nelle nostre pagine. Prima cifu la spada, ma chi può ignorare oggigiorno le armi dafuoco? Niente di meglio di un ufficiale sperimentato,nonché magnifico artista marziale, per illustrare questaquestione: Omar M. Sesto. Condividendo entrambe ledimensioni ci ha saputo dare una prospettiva completasu un argomento che, sebbene sia rivolto innanzituttoagli specialisti, so che può affascinare tutti quelli chesono davvero interessati agli scenari di autodifesa in cuiogni giorno, con sempre più frequenza, potrebbetrovarsi immischiato chiunque di noi.

Alfredo Tucci

Reportage

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“La migliore difesa è un buon attacco”. Questa dichiarazione risulta esserenormalmente una grande verità in quasi tutti i campi della vita quotidiana: nellapratica del nostro sport preferito, nel controllare la direzione di un dibattito personale,nell’affrontare una rissa da strada… o nel cercare di sopravvivere ad un confrontoarmato.

Mentre “l’equipaggiamento materiale” del quale si dispone al momentodell'aggressione può risultare a prima vista per il neofita come un fattore basilare,essenziale e addirittura vitale per il conseguimento del nostro successo o della nostrasopravvivenza, in realtà, la variabile determinante a tal fine è la “mente tattica”. Dettoin altre parole: la nostra sopravvivenza come professionisti della Legge dipende nonsolamente da come ci siamo preparati psicologicamente e tecnicamente peraffrontare la cruda realtà che implica l’essere oggetto di un violento, selvaggio e letaleattacco criminale, ma anche fondamentalmente da come abbiamo educato il nostro“istinto predatore” attraverso l'allenamento quotidiano, per attivare una capacità dirisposta difensiva superiore, al servizio della Giustizia.

La “mente tattica” è un concetto che include tutti gli aspetti relativi allapredisposizione interiore di un individuo guerriero a:

Sistemi Polizieschi

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Reportage

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• Scoprire qualunque fattore nel suo ambiente che riveli un'intenzione diaggressione.

• Valutare velocemente le principali caratteristiche presenti. • Rispondere in maniera rapida e decisiva, neutralizzando

immediatamente ed in maniera contundente il centro della minaccia. È importante segnalare che queste azioni sono i l frutto o la

manifestazione fisica di abilità acquisite dal professionista. Cioè, nonimporta il grado di “talento naturale” che si può arrivare a possedere: senzala corretta dose di sforzo personale ed una certa qualità nel sistema o nelmetodo di istruzione professionali scelti, tali attributi risulteranno di per sécompletamente insufficienti all'ora della verità.

E’ un pessimo luogo il mondo reale per rendersi conto di che cosafunziona o meno!

Questo nuovo Video

Gli attacchi e le aggressioni che un ufficiale di Polizia può arrivare adaffrontare durante il suo turno, normalmente sono spesso:

• Repentini, • Violenti, • Inaspettati, • Estremamente dinamici. Per questo, l'esperienza ha dimostrato ripetutamente che solo gli ufficiali

che previamente si sono preparati per questo tipo di confronti, sono ingrado di trovare, grazie al loro allenamento, gli strumenti necessari persopravvivere a questi selvaggi attacchi.

La maggior parte di questi professionisti che sono stati coinvolti inconfronti reali, di solito pongono enfasi sul fatto di quanto repentini, violentie differenti risultino tali scontri, paragonati a all’idea che si erano fatti deglistessi. Questo tipo di “sorpresa” costituisce un fattore molto grave, quandonon mortale, per l'ufficiale-vittima.

I nostri programmi di allenamento in pistola tattica sono basati sustatistiche aggiornate di incidenti polizieschi, nei quali gli ufficiali si sonovisti obbligati, per la gravità delle circostanze, ad usare la loro armaregolamentare, in difesa delle loro vite o di quelle di terzi innocenti.

Il Gruppo KOKKAR ha analizzato esaustivamente quei casi degli ultimidieci anni, nei quali ufficiali di polizia sono stati assassinati da armi da fuocoo da taglio, con l'obiettivo di determinare, senza dar spazio a dubbi operplessità, le vere circostanze e gli scenari nei quali questi ufficiali perserola loro vita.

Questa linea di nuovi video prodotti da Budo International è il risultatofinale del compendio di queste esperienze sul campo, di numerosi ufficialidi ieri e di oggi, gente che spesso, nello svolgimento del suo dovere, hapagato il prezzo di questa conoscenza col proprio sangue.

Sistemi Polizieschi

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La maggior parte delle manovre e delle tattiche esposte in questoprimo volume sono state sviluppate dalla zona Standard di porto dellapistola (anca) e con giacca, contemplando la realtà e la domandaoperativa di agenti federali, agenti speciali sotto copertura, ufficiali diServizio di Alta Protezione ed ufficiali di polizia vestiti da civili; lapossibilità di estrapolare così queste azioni e concetti dal campopoliziesco (uniforme) o tattico (S.W.A.T), risulta pieno e naturale.

I concetti operativi che stanno dietro queste tattiche derivano daun’applicazione universale e un’efficacia contrastata in situazioni reali diconfronto armato.

Il programma è studiato per offrire rapidamente agli ufficiali i principitattici essenziali e le abilità operative, necessari per sopravviverestatisticamente agli attacchi reali (ma tipici) nella zona C.Q.B. e per

Reportage

Page 77: Rivista Arti Marziali Cintura Nera 302 Dicembre 2 parte

neutralizzare in maniera decisiva, i criminali più violentie combattivi.

In più, sono stati aggiunti in questo materialeistruttivo audiovisivo, esempi di risoluzione di minaccein scenari d’azione a bassa visibil ità ( low l ightconditions) e di difesa contro due avversari armati.

Perché fallire, NON È un'opzione!

Sopravvivenza professionale nel mondo reale

Le aggressioni più pericolose e alle quali è più difficilesopravvivere sono quelle che accadono a cortadistanza. E questa pericolosità inerente all'estremavicinanza corporea con il o gli attaccanti, aumentadrammaticamente se l'ufficiale si sente completamentesprovveduto nel momento dell'attacco.

Tuttavia, al di là del fatto che il professionista si sentapreparato (S.W.A.T., per esempio) o meno (ufficiale dipattuglia, per esempio), deve preparare la sua mente areagire il più rapidamente ed efficacemente possibile,sotto la tensione prodotta da livelli estremi di stress.

Avere un’arma non risulta sufficiente per un ufficialeche ogni giorno mette a rischio la propria vita. E’ pari a“niente” se non si dispone della preparazione mentale,tecnica e fisica adeguata, per rispondere correttamentea queste situazioni ed ottenere così una maggioreopportunità di sopravvivenza.

Arrivati a questo punto, è essenziale segnalare che inquesto tipo di azione non esiste un procedimentouguale ad un altro. Non esiste la routine.

Innumerevoli professionisti risiedono oggi al cimitero,a causa del fatto di credere erroneamente di trovarsi inun'operazione di routine, di un “giorno” qualunque. Laloro arma li avrebbe potuti salvare, ma la loro mentetattica non fu pronta.

Il punto è che l'una senza l'altra non funzionano.Sono inutili per l'ufficiale che le “porta con sé”…sononiente. Entrambe sono necessarie. Entrambe sicompletano.

Se i vostri compiti vi collocano nella “prima linead’azione” (le strade, la giungla, il deserto) dentro ilviolento mondo attuale, l'atteggiamento menzionatorappresenterà l'unica differenza tra vivere un altrogiorno o morire oggi.

I l t ipo di al lenamento che si deve sviluppareabitualmente, non deve essere solo rivolto alle differentiposizioni, tecniche e metodi di tiro tattico. Affinchépossa offrire veramente il “vantaggio decisivo” deveincludere:

• Tat t iche d i r iconoscimento (ant ic ipaz ionedell'atto ostile): questo include imparare a decifrareil l inguaggio corporale ed acquisire un dominiobasi lare sul la psicologia e sul comportamentocriminale.

• Condizioni di bassa luminosità: uno dei più tipiciscenari di confronto in zona C.Q.B.

• Tiro da combattimento a brevissima distanza.Purché risulti possibile, con bersagli realistici chesimulino nel dettaglio il viso umano, le mani, ecc…

• Tiro da combattimento contro bersagli reattivi. Perabituarsi al livello di esigenza fisica e stress mentale

Sistemi Polizieschi

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che presuppone la dinamica di unconfronto armato, nelle distanzeindicate.

Questo tipo di esigenza si deve alfatto che quando un criminaleassassina un ufficiale nella distanzaC.Q.B, non riesce a farlo perché èun tiratore esperto, ma perché lavicinanza tra i due risulta talmenteestrema (i l 68% delle volte, ladistanza media che separa i due èsolamente di un braccio) che glirisulta fisicamente impossibile fallireil colpo, il taglio o la stoccata!

Distanza e velocità direazione

Come abbiamo già visto, in casodi aggressione a corta distanza, ilvantaggio sarà sempredell'aggressore, per due fattori:

• Vicinanza Corporea. • Velocità di reazione. La vicinanza corporea è una

variabile fuori dal nostro controllo,poiché l'ha determinatal'aggressore e costituisce laprincipale fonte di pericolo letaleper l'ufficiale.

L'altro fattore è la velocità direazione. Gli attacchi in zonaC.Q.B. risultano particolarmentepericolosi, poiché “quasi” nonconcedono all'operatore medio iltempo materiale di valutare laminaccia e la reale gravità dellastessa (letale o non letale), per agiredi conseguenza e conproporzionalità (piramide della forzain uso).

Una valutazione sbagliata puòrisultare letale, tanto per l'ufficialeimplicato come per qualunque civile

Reportage

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che si trovi nella scena. Perciòrisulta particolarmente importanteallenare sempre il “riconoscimentodi condizione” nel lavoro alpoligono, con bersagli di carta cherappresentino figure umaneconcrete e tridimensionali e cheincludano sia il porto d’armi conminaccia diretta (ostile) che non(civile-vittima).

Quest’azione permetterà disviluppare rapidamente edefficacemente, un modello dirisposta nervosa e neuro-muscolareassolutamente trasferibile al lasituazione reale che unprofessionista dovrà affrontare in uncombattimento C.Q.B.

Tiro Istintivo (Point Shooting) per sopravvivenza poliziesca

I l sistema di Tiro Istintivo hadimostrato ripetutamente e neltempo di essere un'autentica“chiave di sopravvivenza” per ogniprofessionista che si sia vistoobbligato a difendere la propria vita,affrontando criminali armati nelledistanze e negli scenari C.Q.B.

È un metodo di t iro dacombattimento di tipo “naturale”,molto rapido, automatico e preciso.Può essere utilizzato efficacementesotto qualunque condizione diluminosità (normale o bassa), perciò

risulta ugualmente preciso sia inconfronti diurni, che notturni.

In più, la sua tecnica generale diesecuzione permette di effettuarecon relativa facil ità e grandevelocità, spari multipl i conmovimenti d’azione dinamica.

Tutti questi sorprendenti dettagli,risaltano ancor di più quando sitiene conto che il suo sviluppo e lasua “messa a punto” sono statiportati a termine all’interno delmondo militare, sui durissimi campidi battaglia della Seconda GuerraMondiale.

Attualmente, costituisce i lprincipale metodo di allenamento ditiro da combattimento di un’infinità

Reportage

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di forze speciali, dipartimenti di polizia e diagenzie governative (come l’F.B.I) di tutto ilmondo.

Il motivo principale che dà origine ai differentimetodi di tiro istintivo, è l'analisi puntuale especifica di quell i che si consideranouniversalmente i due scenari basilari diconfronto C.Q.B:

1) Scenario A / Pre-Determinato: esistonocircostanze specifiche, dove un ufficiale sapreviamente di entrare in una zona C.Q.B., che ilcontatto col nemico è imminente (ufficiali diunità speciali, agenti sotto copertura, ecc... Diconseguenza, il loro stato mentale e la loropreparazione fisica gli permettono previamentedi sfoderare l’arma e di assumere posizioni ditiro “semi-puntate” prima di entrare nella “HotZone”, trovandosi così nella condizione dirispondere velocemente ed efficacemente ad uncriminale che viene fuori dal niente e che sparaimprovvisamente.

2) Scenario B / Sorprendente: al l 'altraestremità dell'equazione, abbiamo lo scenariodove un ufficiale si trova con fuoco ostile mentresta camminando per la strada, mentre stastaccando una multa o mentre chiacchiera condegli studenti. Non esiste nessun margine ditempo che faciliti qualunque tipo di previapreparazione utile ad ottimizzare i margini disopravvivenza. In una frazione di secondo,l'ufficiale si sente immerso nella Hot Zone, ediventa il bersaglio di spari… e con la sua armaancora nella fodera.

Il segreto dell'efficacia del sistema di TiroIstintivo risiede nel fatto che sotto gli effetti dellostress prodotto da un attacco violento erepentino (principalmente di origine nonanticipata e pertanto, sorprendente) a distanzemolto prossime, risulta f isiologicamenteimpossibile avvalersi di abilità motorie “fini” perdifenderci efficacemente. La soluzione si trovaallora nello sviluppo di METODI NATURALI EDISTINTIVI DI DIFESA, BASATI SU ABILITÀMOTORIE “BRUTE”.

In sintesi, il concetto distintivo di non usare ilsistema di puntamento della nostra armapersonale nelle zona di combattimento C.Q.B. edi usare di più la guida di una mano, si basa su:

a. L'esperienza diretta sul campo, chedimostra con rotonda convinzione che inscarsissime occasioni in questi scenari sidispone di tempo materiale per farlo.

b. La vicinanza degli aggressori chepraticamente assicura la precisione dei nostri tiri.

c. Il fatto che se un ufficiale prende la suaarma con un doppio grip (tutte e due le mani) edè sorpreso da chiunque ai suoi lati, in un raggiod’azione ostile compreso tra i 200° e 180°, lasua capacità di reazione difensiva verso questeposizioni, sarà, per lo meno, severamentecompromessa.

In tutti questi casi, l'esperienza ha dimostrato,ripetutamente, che la migliore opzione che puòavere il professionista per sopravvivere, è ilmetodo di tiro istintivo, ad una mano o con gripsemplice.

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Prima falange sul grilletto? Grave errore! Se sei abituato ad usare la prima falange del dito indice per premere il grilletto

della tua arma, stai rischiando moltissimo. Le funeste conseguenze prodotte da questa cattiva abitudine non risultano

facilmente apprezzabili durante le tranquille e controllate pratiche di tiro fattesolitamente con un’impugnatura dell'arma a due mani; ma risultanoimmediatamente evidenti, quando l'ufficiale deve rispondere rapidamente ad unasituazione potenzialmente letale, dovendo sparare, di solito, con una presasemplice o ad una mano.

A quel punto sarà il peggior momento per confermare che la tua mira risulta, perlo meno, molto discutibile, se il suo allenamento ti ha abituato a sparare usando lapressione della prima falange delle dita sul grilletto.

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Potrai osservare in questo caso, come i tuoi colpitendano a raggrupparsi verso i lati e la zona inferioredell’obiettivo. Perché? La risposta sta nellabiomeccanica e nel disegno strutturale delle ditaumane: quando si preme o tira il grilletto, l'estremità deldito non si muove direttamente all'indietro contro ilgrilletto, ma si muove ad arco curvo.

Questo è dovuto a l la struttura speci f ica deimuscoli e dei tendini delle dita, che si mettono ingioco ogni volta che vengono piegati o allungati. Laporzione centrale di un dito si piega sempre perprima e la nocca media è il suo “cardine madre”. Diconseguenza, i l movimento iniziale della primafalange di qualunque dito della mano, sarà sempre

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un arco con un punto d ’or ig ine loca l i zza to su l la nocca media di quel dito.

Solamente dopo che la porzione centrale del dito si è piegata, l'estremitàsuperiore di questo stesso dito (prima falange) può cominciare a premeredirettamente all'indietro, contro il grilletto.

Da quanto precedentemente esposto, si può dedurre facilmente che lemigliori opzioni al momento di posizionare il dito indice e di ridurrel’ampiezza dell’“arco” (“angolo curvo” prodotto quando il dito si piega pertirare il grilletto) sono:

• Collocare la piega compresa tra la prima e la seconda falange del ditosul grilletto.

• Collocare la seconda falange sul grilletto. Ricordiamo che qui stiamo affrontando situazioni di aggressione

sviluppate in distanze talmente vicine che la maggior parte delle voltenon avremo il tempo materiale per effettuare un’impugnatura a due manidella nostra arma e poter correggere così qualunque errore causato dauna pressione sbagliata. Il grado di gravità della situazione si rivelaquando si osserva, per propria esperienza, che non esiste in questo tipodi aggressioni il tempo addizionale o la “seconda opportunità” perrettificare qualsivoglia errore.

Ricorda: quando si tratta di sopravvivere, SBAGLIARE NON È UN’OPZIONE!

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Il casco poliziesco sembra intimorire molto quando si fa parte di unasquadra tattica, ma in alcune stazioni di polizia ti prenderebbero in giro intutti i modi se, in qualità di agente di pattuglia, ne indossassi uno, o, allapeggio, potrebbero non permetterti di usarlo -ovviamente se si producesseuna sparatoria,

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Il casco poliziesco: uso e difesa

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l buon senso ti permetterebbe di usarlo senzatrovare opposizioni. Verso metà mattinata del 28febbraio 1997, Larry Phil l ips ed EmilMatasareanu falciarono la polizia con i colpiautomatici di fucili d’assalto, dopo una rapina aduna banca a nord di Hollywood, California. Quel

fatto suscitò una forte reazione da parte delle forzedella legge e dell'ordine di tutti gli Stati Uniti. Una delleimmagini memorabili di quell’avvenimento orribile fuquella degli agenti di pattuglia del commissariato dipolizia di Los Angeles (polizia stradale), intenti adindossare i caschi Kevlar del loro equipaggiamentostandard di “Go Bags” (una borsa da sport pienazeppa dell’equipaggiamento essenziale necessario per

questo tipo di confronti: munizioni extra, luci tattiche,ginocchiere, ecc…).Dopo questo avvenimento, molte stazioni di polizia

americane aprirono gli occhi e dotarono i loro agenti dipattuglia con fucili d’assalto per aumentare il loro“Potere di detenzione”. Era logico, perché furononecessari 300 agenti di polizia per arrestare duerapinatori di banca ben armati, che impiegaronotattiche mil itari imparate per conto loro.Sfortunatamente, la maggior parte delle stazioni dipolizia non aggiunsero i caschi antiproiettile assieme aquesti potenti fucili. Poi ci furono quelle stazioni dipolizia che non impararono niente daquell’avvenimento, neppure dalle nuove minacce del

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I

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Jim Wagner

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terrorismo, e tuttora continuano a non dotare i loro agenti di fucili d’assalto perragioni di “responsabilità legale”. Anche se non si fidano dell'uso che ne farebbero iloro agenti, non c’è ragione per cui non debbano dotarli di caschi che possanosalvare loro la vita.Sebbene la maggior parte degli agenti tattici indossino il casco, tuttora non è stato

inserito come, per esempio, i giubbetti antiproiettile tra gli agenti di polizia, quelli deltraffico e di altri servizi ritenuti “comuni” -tutti, infatti, indossano “un’armaturacorporale”. Perché proteggere il cuore, i polmoni, il fegato ed altri organi della zonadel tronco e della cavità addominale e non il cervello?Quanti agenti di polizia in moto indossano il casco? La risposta è tutti. Si rovescia

la moto o un qualsiasi altro incidente, la testa è protetta. Nel peggiore dei casi, uncolpo in testa si produrrà ad alta velocità. Mentre sono innumerevoli gli agenti dipolizia che vivono situazioni di alto rischio con la possibilità di ricevere una pallottolasubsonica o supersonica in testa e non indossano nessun tipo di protezione. È unapazzia affrontare queste situazioni senza un casco. È come se si togliessero anche ilgiubbetto antiproiettile.Ho addestrato migliaia di agenti di polizia nell'uso di armi da fuoco, tattiche e

difensive durante gli ultimi 12 anni: polizia federale, statale, locale e militare. Misorprendo sempre quando gli agenti di polizia non indossano il casco. Si presentanocon il resto del loro equipaggiamento, ma senza casco. Pensano per caso che lepallottole non volino così in alto o cose del genere? Il problema si fondasull'ignoranza. Quando presenziamo ad un’evidente mancanza di sicurezza comequesta, di solito è la politica ad esserne colpevole. Molti responsabili di polizia nonlasciano indossare il casco ai loro agenti perché sembrano troppo “militari”. Nonsuggerisco che lo indossino in tutte le situazioni, anche se questo rappresenterebbe

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una sicurezza per loro, ma per lo meno nellesituazioni che sanno essere ad alto rischio. Questistessi responsabili che non consegnano i caschi ailoro agenti sono gli stessi che dedicano al poliziottoassassinato un funerale “militare”: feretro copertodalla bandiera, scorta in uniforme, banda musicale,saluti e tutto il resto in pompa magna. Quando lepallottole fischiano da tutte le parti, che importanzaha l’immagine che si da o come la gente percepiscequesto elemento dell’equipaggiamento. L'unicapreoccupazione che dovrebbe avere un supervisoredi polizia, è se i suoi agenti siano adeguatamenteprotetti o meno. Non è di certo il prezzo ad essereun ostacolo, perché i caschi sono relativamente abuon mercato.

Un’altra ragione per la quale non vengonoconsegnati i caschi agli agenti di polizia, risiede nelfatto che i responsabili dell'addestramento o dellascelta dell’equipaggiamento danno troppaimportanza agli aspetti negativi derivantidall’indossare un casco: visione periferica ridotta,udito ridotto e scomodità. È sicuro che questi sianotutti svantaggi di questo tipo di equipaggiamento,ma un tempo si diceva la stessa cosa dei giubbettiantiproiettile.L'ultima scusa presentata da alcuni responsabili a

questo riguardo è che l’utilizzo del casco non è“tradizionale”. Questo stesso ragionamento haavuto la meglio per molti anni in molte stazioni dipolizia, quando non volevano cambiare i loro vecchirevolver con le pistole semiautomatiche. Al tempo lamorte di molti agenti li fece rendere conto di esseremal equipaggiati. Oggigiorno, molti criminaliindossano caschi ed anche giubbetti antiproiettileper commettere crimini violenti. Ancora una volta,siamo di fronte alla classica situazione in cui ilcriminale cerca d’essere più armato della polizia.Se sei un agente di polizia e il tuo commissariato

non ti consegna il casco, non significa che non puoiaverne uno a portata di mano nella tua borsadell’equipaggiamento. Sì, forse sono un po’ingombranti, ma in realtà non occupano moltospazio. Conservatelo nella vostra borsa peremergenze o per operazioni ad alto rischio.Mi rendo conto che in alcune stazioni di polizia

possono essere ridicolizzati quegli agenti cheindossano il casco in un incidente dove appaionodelle armi o, peggio ancora, possono proibirnel’uso. Possiamo immaginare quello che direbberoalcuni dei nostri compagni. Ti presenti ad un postodi blocco ad alto rischio e sei l'unico ad indossare ilcasco e tutti cominciano a chiamarti “Rambo”, o ilsupervisore ti dice di toglierlo. Questa è unaquestione che non possiamo ignorare. Se nonriuscite a persuadere lo staff direttivo del vostrocommissariato affinché stabilisca l’obbligatorietàdell’uso del casco nelle situazioni ad alto rischio ose addirittura vi venga proibito di indossarlo inqueste peculiari situazioni, vi suggerisco disollecitarlo per iscritto spiegandone le ragioni. Poi,se vi feriscono alla testa, assicuratevi che la vostra

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Jim Wagner

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famiglia abbia una copia di questalettera, perché con essa potràrivolgersi alla procura della città. Lepallottole sparate a Los Angeles sonomeno letali di quelle del vostro postodi lavoro? Ebbene, nel vostrocommissariato dovrebbero quindiaggiungere i l cascoall’equipaggiamento regolamentarestandard, per tutti gli agenti cheancora non lo posseggano.

Allo stesso modo, nondimentichiamo che la maggior partedei “cattivi” sanno che indossate igiubbetti antiproiettile. Perciò checosa stanno imparando a fare nelmondo criminale? Proprio questo:sparare alla testa. Con questo ben inmente e senza voler fare demagogia,tutti dovremmo chiedere il cascoanche alzando la voce, per indossarliin tutte le situazioni ad alto rischio.Ma, come al solito, saranno necessarimolti più morti a causa di colpi allatesta prima che i l casco vada dimoda.

Alcune ragioni per indossare i lcasco antiproiettile:1. Protegge contro le pallottole delle

pistole, la frammentazione dellestesse, includendovi anche lemunizioni dei fucili, le fiammate, glioggetti contundenti, le armi da taglio.2. È un fattore intimidatorio,

protegge contro vari elementi ed offreuna maggiore sensazione disicurezza.Continuiamo. Adesso ripasseremo

alcune delle tecniche di TatticheDifensive Reality Based per la Polizia,utilizzando il casco come strumento,per coloro che già lo indossano.Qualsiasi criminale che abbia letto

qualche manuale mil itare, avràanalizzato la parte del combattimentomano a mano dove si mostra, passoper passo, come rompere il collo di unsoldato nemico util izzando il suostesso casco. Queste stesse tecniche le può

impiegare contro di voi -agenti dipolizia- un criminale o un terrorista.Sfortunatamente non ci sono libri névideo dove s’insegnino lecontromosse a queste tecniche

mortali. Nei corsi che realizzo alpersonale militare e poliziesco in tuttoil mondo, Combattimenti d’Entrata inSquadra e Combattimenti del Carceree Prigione, dove il casco fa partedell’equipaggiamento standard,addestro i miei al l ievi aff inchésappiano riconoscere il momento incui vengono impiegate questetecniche contro di loro e, diconseguenza, come difendersi. Darò

anche a voi queste informazioni. Maprima di farlo, permettetemi alcuneparole di avvertimento. Ogni qualvoltapraticate tecniche che abbiano a chevedere con i l collo, FATELOLENTAMENTE e CON CAUTELA!

Esercizio di presa frontale ed allontanamentoSe il soggetto vi afferra dalla parte

anteriore del casco, disporrete solo diun secondo di tempo per ridurre lasua presa o utilizzerà il vostro cascoper rompervi il collo. Questo esercizioinsegna ad allontanare le mani delsoggetto dal vostro casco. Puòsembrare un esercizio semplice, mase non lo praticate, non farà partedella vostra memoria muscolare.1. Un soggetto ostile si lancia verso

il casco di un agente di polizia.2. Se il soggetto afferra il casco

dell'agente prima che questo abbial’opportunità di bloccarlo con la suaarma, l'agente di polizia deve passaredalla sua arma all'uso di tattichedifensive per proteggersi il collo.Anche se questa situazione giustificala forza letale, uno colpo di pistolanon bloccherebbe i l soggetto intempo.3. L'agente di polizia deve afferrare

immediatamente la parte superioredel suo casco per stabilizzarlo, deveabbassare il mento verso il petto eabbassare il baricentro.4. L'agente di polizia dovrà

separare le mani del soggetto con uncolpo forte verso il basso. Anche se ilsoggetto tiene con forza il casco, ilmento basso eviterà che la testadel poliziotto si muova in malomodo.

5. Non c'è tempo per uno scontro.Si tratta di un soggetto che ha appenaafferrato il casco per rompergli il collo.L'agente deve colpire per evitarel'aggressione.6. L'agente di polizia utilizzerà la

sua arma da fuoco per avvertire o persparare al soggetto, a seconda dellesuccessive azioni del soggetto stesso.

Difesa dalla parte

posteriore delcasco1. Un soggetto che

afferra i l casco dadietro è più pericolosorispetto a quello cheadotta la presa frontale, esolo una reazione rapida ottenutagrazie all'allenamento salverà il collodell'agente.2. Il soggetto riesce ad afferrare il

casco dell'agente e comincia a tirareall’indietro.3. L'agente dovrà afferrare

velocemente la parte anteriore del suocasco per stabil izzarlo e dovràchinarsi in avanti, affinché il soggettoliberi la presa. Chinandosi in avanticambierà anche i l baricentro delsoggetto.4. I l poliziotto si girerà

immediatamente verso il soggetto conuna gomitata. Questo farà in modoche il soggetto lasci la presa.5. Ancora una volta, la forza letale è

giustificata in questa situazione, maprima l'agente deve prevenire futuriattacchi colpendo il soggetto.6. L'agente di polizia utilizzerà la

sua arma da fuoco per avvertire o persparare, a seconda delle successiveazioni del soggetto stesso.

Tecniche Poliziesche

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CALCI NELLE ARTI MARZIALI, Parte 3MUSCOLI ADDOMINALI

La funzione di base dei muscoli addominali è tale che senza di loro semplicemente nonpotremmo camminare in posizione eretta. Sono antagonisti diretti dei muscoli para-vertebrali e agiscono contro la lordosi lombare. I muscoli addominali bene allenatisuscitano ammirazione e garantiscono una buona postura. Essi sono anche responsabiliper il movimento del tronco e del bacino e quindi ci aiutano a respirare meglio. Per

quanto riguarda le Arti Marziali, i muscoli addominali sono fondamentali perl'equilibrio, la forza e la bellezza nell'esecuzione delle tecniche di gamba. Quindi

dobbiamo allenare bene tutti i nostri muscoli addominali e non solo il muscoloretto dell'addome, ma anche i muscoli obliqui esterni e interni, nonché il

muscolo trasverso.

Fu-Shih Kenpo

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Addominali ipopressivi

Il metodo di addominali ipopressivi è un nuovo tipodi allenamento addominale che riduce il girovita,migliora la postura della nostra schiena, ci aiuta aprolungare le vertebre, ral lenta i l processo d’invecchiamento, ed è un bene per le donne che hannopartorito da poco.Quando si praticano questi esercizi, la pressione

addominale si riduce e la protezione e la ricollocazionedegli organi interni migliorano notevolmente.Una delle cose buone del fare addominali

ipopressivi è che possiamo praticarli da seduti o inpiedi. Essi devono essere effettuati a digiuno, cioè, astomaco vuoto, e non dovrebbero essere consideratiun sostituto per gli esercizi addominali tradizionali, maun allenamento complementare.In realtà, il metodo addominale ipopressivo è basato

sulle tecniche sviluppate negli anni '80 dal Dr. MarcelCaufriez, che offre benefici per la salute, come:• Tonificazione dei muscoli addominali e riduzione

del girovita (riduzione media dell'8%)• Trattamento e prevenzione dei prolassi organici

(utero, vescica e retto)• La correzione posturale e il trattamento delle

tensioni muscolari• Trattamento e prevenzione delle ernie (inguinale,

ombelicale, discale)• Riduzione della congestione pelvica e aumento

della circolazione sanguigna nella zona pelvica, quindimigliore funzione sessuale.• Trattamento e prevenzione dell'incontinenza

urinaria• Recupero dopo il parto• Aumento del tono muscolare del pavimento

pelvico e addominale (aumento medio del 58%)• Attivazione del metabolismo (aumento medio del

15%)

• Miglioramento delle prestazioni atleticheInoltre, gli esercizi addominali ipopressivi sono la

base per persone che iniziano a praticare eserciziofisico al fine di migliorare il loro aspetto e la loro salute,e anche per i professionisti dello sport.Questo metodo si basa nella ginnastica addominale

ipopressiva. Quando vengono eseguiti questi esercizi,la pressione nell'addome diminuiscesignificativamente, a differenza di quanto accade contutti gli altri metodi.Gli esercizi qui utilizzati sono progettati per creare

una linea adeguata e progressiva che sia utile perognuno di noi. Per eseguire questi esercizi èconveniente essere in apnea "espiratoria", cioè,espellere l'aria e fare gli esercizi senza aria neipolmoni; questo è il modo migliore per realizzare unasignif icativa riduzione della pressione intra-addominale e ridurre più efficacemente il girovita,giacché il diaframma toracico è rilassato e in unaposizione elevata.Si deve tenere conto del fatto che praticare esercizi

in apnea potrebbe essere problematico per le personecon ipertensione.

Esercizi per allenare il basso addomeL'area addominale che si trova sotto l'ombelico è

senza dubbio la zona più difficile da tonificare edefinire, perché il muscolo retto dell'addome, per lasua anatomia, diventa sempre più forte nella sua partesuperiore. Tuttavia, possiamo rafforzare anche il bassoaddome.Senza alcuna attrezzatura e semplicemente

appoggiati sul pavimento, siamo in grado di eseguire iquattro esercizi che facilitano il lavoro del muscoloretto dell'addome, concentrando lo sforzo nella sullaparte inferiore.

La colonna Raúl Gutiérrez

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Fu-Shih Kenpo

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Dalla posizione supina, vale a dire, a faccia in su,possiamo eseguire quattro esercizi per lavorare la parteinferiore del muscolo retto dell'addome che abbiamo tantavoglia di tonificare.Un primo esercizio è quello di portare le gambe estese

verso l'alto fino a che non sono perpendicolari al tronco e dalì, abbassare lentamente fino a quando sono parallele alsuolo, senza toccare il pavimento o far caderecompletamente le gambe (potete farlo 10 volte, per esempio).Ripetete questo esercizio da 3 a 6 volte a seconda dellapropria capacità, sebbene all'inizio, soprattutto nel caso diquelli che non abbiano una resistenza addominale specifica,si può fare una o due volte. Questo esercizio richiede unagrande contrazione addominale in ogni momento e si deveevitare di inarcare la zona lombare durante tutto il percorso.Gradualmente aumentare le ripetizioni, se possibile da 3 a 3,cioè: 3, 6, 9, e così via.Possiamo eseguire un secondo esercizio con le gambe

parallele al suolo, ma staccate da esso, aprendo echiudendo le gambe mentre attraversiamoalternativamente un piede sull'altro. Nello stesso modo,cominciamo a contare fino a 30 movimenti tra entrambe legambe, aggiungendo 3 movimenti ogni giorno, sepossibile.Il terzo movimento è simile al secondo, ma questa volta,

muovendo alternativamente e contemporaneamente legambe su e giù. Può essere anche effettuato ad una

velocità più bassa per un lavoro più intenso e controllato.(12/15/18 volte... ecc).Infine, possiamo fare elevazioni di gambe e del bacino

con le gambe leggermente piegate e ad un angolo rettorispetto al tronco.

Con questi quattro esercizi possiamo lavorare il bassoaddome a casa, o ovunque siamo, per sviluppare unaddome fermo e forte, anche nelle sue zone più ribelli.

ADDOMINALI SUPERIORII muscoli noti come "six-pack", sono il risultato visibile di

una forte definizione, sopratutto per quanto riguarda ilmuscolo retto dell'addome ben definito, anche se i muscoliobliqui, come il dentato (muscoli diagonali a forma di dita,sotto il pettorale) e i muscoli addominali inferiori etrasversali sono anche fondamentale per avere un nucleoforte e bello.Ma in realtà, è la dieta ciò che aiuta i muscoli addominali

per farli apparire come se fossero sempre appena pressatida un ferro da cialde e scolpite a livello di una statua dellaGrecia antica.Il modo più sicuro per aggiungere sostanza, definizione e

densità al muscolo retto addominale è in definitiva unaforte dose d'allenamento duro ed efficace per gliaddominali superiori.La nostra lista dei primi 5 esercizi addominali superiori è

una selezione fatta con coscienza. Se vogliamo che i nostrimuscoli addominali sembrino perfetti è essenziale chetogliamo il più possibile il grasso dalla nostra pancia. Conun lavoro ben fatto, in 1-2 mesi, possiamo vedere buonirisultati.

Esercizi addominali superiori -Addominali di CrossFitGli addominali di CrossFit sono un esercizio efficace per

allenare tutte le aree del muscolo retto dell'addome, tra cui

La colonna Raúl Gutiérrez

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gli addominali superiori. È chiaro che più grande l'enfasi sullafase eccentrica, maggiore la stimolazione sui muscoliaddominali superiori. CrossFit è un tipo di allenamento diesercizi funzionali, sempre vario ed eseguito ad alta intensità.CrossFit è un programma di forza e fitness generale, che èbasato sulla crescita delle dieci capacità fisiche piùriconosciute dagli specialisti in formazione sportiva con pesi.Durante l'esercizio si cerca di sviluppare il tono e la forzamuscolare e aumentare la funzionalità dei muscoli perripetere i movimenti nelle diverse situazioni della vita reale.

• Il método CrossFit è una tecnica di allenamento cheincatena diversi esercizi intensamente, senza tempo, senzapause e in modo continuo. Il principio di questo tipo diesercizio è quello di allenare il corpo praticando diversediscipline allo stesso tempo, come il sollevamento pesi,l'atletica leggera, la ginnastica e soprattutto la resistenza.Questo programma consiste in sport di resistenza e lediverse attività fisiche.• Si basa sul lavoro di diverse competenze e abilità:

resistenza cardiovascolare e respiratoria, resistenzamuscolare, forza, flessibilità, potenza, velocità, agilità,abilità motorie, equilibrio e precisione. Tutte queste attivitàintervengono con vigore e aiutano sempre in modoefficace a mettersi in forma.• Gli esercizi classici focalizzati sul tronco in generale e

l'addome in particolare, vengono progressivamente

sostituiti da esercizi completamente diversi. Il metodoCrossFit applica anche movimenti destinati a quella partedel corpo, focalizzati da un modo funzionale. Forse il piùconosciuto è il SIT UP, anche noto come addominaliCrossFit. Anche se la variazione è minima, il lavoro sidifferenzia dal Crunch classico e richiede una conoscenzatecnica adeguata che non porti a creare lesioni importanti.Ci si potrebbe chiedere quali vantaggi offrono i sit-updavanti agli esercizi classici. La cosa principale è che sisostituisce l'intensità per la funzionalità senza variareeccessivamente i muscoli coinvolti (retto addominale,psoas, obliqui, tensore della fascia lata ...)• Posizione di partenza per i SIT UP.• Distesi su una stuoia o sulla superficie ovunque ci

troviamo. Mettiamo un asciugamano nella zona lombare inmodo da mantenere la sua curvatura naturale. In questaposizione pieghiamo le ginocchia e uniamo le piante deipiedi, lasciando le ginocchia in rotazione esterna. Ci sonodue opzioni per il posizionamento delle braccia, a secondadel nostro livello di fitness. Coloro che sono nuovi a questomovimento dovrebbero estendere le braccia in avanti e trale gambe. Per quelli più avanzati, il lavoro aumentamettendo le braccia tese all'indietro per aumentare ilbraccio di leva.• Movimento concentrico• Due osservazioni sul movimento. La prima è che deve

essere completamente controllato, senza movimentibruschi o veloci, perché tutto ciò aggraverebbe il rischio dilesioni. Il secondo ha a che fare con il coordinamento, dalmomento che tutto il movimento deve essere coordinato,elevando contemporaneamente il tronco e le braccia, finoa quando la nostra schiena è dritta e siamo in grado ditoccare i piedi con le nostre mani.• Movimento Eccentrico• Una volta raggiunta la posizione, tenerla per circa 2 o 3

secondi. Poi è il momento di scendere di nuovo. L'unicacosa a cui si dovrebbe prestare attenzione in questomovimento è il controllo del corpo in modo che si scenda

Fu-Shih Kenpo

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alla velocità adeguata. Più lunga questa fase più profondo il nostroallenamento.

Esercizi addominali superiori - Crunch con gambe piegateIl Crunch con le gambe piegate è un esercizio per gli addominali

superiore che dovrebbe essere incluso in qualsiasi programmad'allenamento che disegniamo, se stiamo veramente cercando dilavorare a fondo questa sezione. Praticare 3 o 4 gruppi di 10-20-30ripetizioni ci permetterà di congestionare e stimolare la definizioneaddominale.

Esercizi addominali superiori - Addominali in VGli addominali in V sono una scommessa rischiosa ma necessaria se

vogliamo vedere risultati rapidi. Si tratta di un tipo di esercizio che non èdestinato a tutti gli appassionati degli sport in quanto richiede un livellod'allenamento fisico relativamente alto. Ma tutti coloro che possonoeseguirlo, sicuramente dovrebbero includerlo nelle loro routine diallenamento.

Esercizi addominali superiori - Piedi alla sbarraGli addominali con piedi alla sbarra sono un movimento tipico di

metodologie d'allenamento funzionale. Ma questo non significa chequesto tipo di esercizio non sia molto efficace per aiutare a formare unenorme "six pack".Questo viene spiegato meglio con un esempio: quelli che praticano

ginnastica nei parchi, di regola, tendono ad avere uno stomaco scolpito eben definito, senza la necessità di utilizzare né macchine né barre.

Esercizi addominali superiori - Crunch alla carrucolaIl crunch alla carrucola contrasta con l'esercizio precedente, in quanto

richiede l'uso di una puleggia del tipo classico normalmente impiegati neicentri sportivi o palestre. Abbiamo deciso di includerla perché è uno deimigliori esercizi per definire e allenare gli addominali superiori.Crunch alla carrucola alta: Per eseguire correttamente il Crunch alla

carrucola alta, ci inginocchiamo sotto una puleggia dopo aver agganciatouna corda ad essa. Tenendo la corda con entrambe le mani, tiriamo versoil basso fino a quando le mani sono vicino al viso.Piegando leggermente i fianchi, lasciate che il peso dell'iperestensione

abbassi la vostra schiena. Questa sarà la posizione di partenza. Senzamuovere l'anca, piegate la vita mentre contraete i muscoli addominali inmodo che i gomiti spostino verso il centro delle cosce.Espirate nel fare questa parte del movimento e mantenete questa

contrazione per un secondo, per migliorare la congestione. Lentamenteritornate alla posizione di partenza durante l'inspirazione.È necessario assicurarsi di mantenere una tensione costante

nell'addome attraverso il movimento che si sta eseguendo. Inoltre,cercate di non scegliere una carica eccessivamente pesante in modo chenon siano i muscoli lombari quelli che finiscono per fare la maggior partedel lavoro.

La colonna Raúl Gutiérrez

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • DVD/YANTI-1REF.: • DVD/YANTI-1

Il Maestro Shaolin Shi Yanti è un monaco della 34agenerazione del Tempio Shaolin Songshan e undiscepolo diretto del Venerabile Abate Shi Yong Xin.In questo suo primo lavoro per Budo International, cipresenta la Luohan Shibashou, una delle più

vecchie e più rappresentative formefondamentali di mano vuota del Tempio

di Shaolin. Secondo il libro "ShaolinQuan Pu", durante la dinastia Sui,i monaci guerrieri del Shaolinhanno sviluppato una serie dimovimenti semplici, scelti inbase al "18 statue Luohan",da cui il nome Luohan ShiBa Shou (18 mani diLuohan). Lo stile diquesto Taolu èparticolare e nei suoicontinui movimentipossono esserechiaramente vistecombinazioni dimovimenti reali e irreali, didifesa e di contrattacco, euna varietà di movimenti

nascosti. Le principalitecniche di mano in questo

Taolu sono quelle delle palme, el'apprendimento richiede grande

agilità e coordinazione, oltre che lapadronanza delle posizioni Xubu, Dingbu,

Gongbu e Mabu e le loro caratteristiche.

Budo international.comORDINALA A:

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DIPLOMAZIA & ALLEANZE

Guardi le notizie in TV in un datogiorno e potrà osservare come lenazioni formano coalizioni e alleanzeper aiutarsi a vicenda in situazionidifficili o pericolosi. Anche vedrà sforzidiplomatici senza fine per negoziaretrattati, gestire le crisi e agevolareil commercio. E, se è un attentoosservatore degl i affariinternazional i , vedrà anchealleanze tradite, trappole nei

trattati, accordi spezzati e arrogantiatteggiamenti di ipocrisia,disinformazione, fallite strategie espietati giochi di potere.Beh ... ecco la politica! Intrighi edoppiezza hanno sempre fatto partedella storia umana e, a meno che lanostra specie raggiungaimprovvisamente l'illuminazionespirituale universale, questo noncambierà mai. Tuttavia, non èsempre una grande perdita ditempo. A volte le alleanze, gliaccordi e la diplomaziaonesta realmentefunzionano, i l che sitraduce in pace, unamaggiore prosperità esicurezza per le particoinvolte.

GM John Pellegrini

Por el Gran Maestro John Pellegrini

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Essendo stato uno studente di storia e affariinternazionali per la maggior parte della mia vita, nondovrebbe essere una sorpresa che abbia spesso cercato

di applicare alcuni dei principi costruttivi delladiplomazia ai miei sforzi nelle Arti Marziali. In

particolare, ho visto opportunità benefichesotto la forma di "alleanze" tra i leader dellediverse arti e stili. Mentre la maggior parteha visto solo la rivalità, la concorrenza,l'ego e, troppo spesso, l'insicurezza, io misono concentrato su una visione di

cooperazione, amicizia, crescita e scambioche è stata reciprocamente vantaggiosa. E nel

processo, anche se non è mai stato il mio intento,sono diventato un "pioniere" riconosciuto dialleanze di Arti Marziali, dopo aver creato diverseche hanno avuto successo (insieme ad alcunepoche che, purtroppo, non hanno funzionato).

Ma prima di dare i dettagli di ciò cheesattamente è stato compiuto, diamoun'occhiata a ciò che ci vuole perprevedere e formare un'alleanza. In primoluogo, io sono stato motivato da diverserealizzazioni onesti:

1. Nessun Arte Marziale haassolutamente tutto per tutti.

2. Gli studenti oggi sono interessatia cross-training.

3. La cooperazione tra leader delleorganizzazioni di Arti Marziali forniscegli studenti con risorse e opportunitàaggiuntive.

4. I Grandi Maestri di arti diverseche lavorano insieme proiettano

un'immagine onorevole positiva cheriflette saggezza, fiducia e rispetto.

Ho capito presto che non sarebbeproduttivo di formare alleanze con altri

grandi maestri della stessa arte (Hapkido).Gli aspetti soggiacenti dell'ego, l'interesse

finanziario, la fedeltà degli studenti, lo stilepersonale, l'anzianità, ecc ... sarebbero

troppo difficili da superare. L'alleanza con unostile diverso della stessa disciplina o sistema

sarebbe anche un po' ridondante, inutile e

GM John Pellegrini

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Combat Hapkido

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persino fonte di confusione per gli studenti."Relazioni diplomatiche" cordiali e rispettosecon i Maestri sarebbe sufficiente.

Le vere alleanze devono portare nuove edinteressanti opportunità e un tocco diemozione per entrambe le parti, ed è perquesto che ho deciso di esporre i nostristudenti ad Arti e sistemi molto diversi dalCombat Hapkido. Volevo completare earricchire la nostra formazione, non cambiarlao trasformarla in qualcos'altro.

A causa dei rischi connessi e dei pericolipotenziali, ho dovuto scegliere con attenzioneper proteggere i nostri studenti e, in ultimaanalisi, la nostra reputazione e per fortuna, perla maggior parte, i nostri sforzi hanno avutosuccesso. Negli ultimi 20 anni, sono stato ingrado di formare diverse alleanze produttive e

prestigiose con alcuni dei migliori capi di ArtiMarziali del pianeta. E, a questo punto, vorreicitare alcuni di loro:

I l defunto Grandmaster Presas Remy,fondatore della moderna Arnis.

Grandmaster George Dillman, autoritàmondiale su punti di pressione.

Grandmaster Bill "Superfoot" Wallace, il piùgrande calciatore di tutti i tempi.

Grandmaster Mark Shuey Sr., Leadermondiale esperto del Bastone.

Maestro Carlson Gracie, Jr., uno dei miglioricombattenti di BJJ ovunque.

Nel corso degli anni, loro e molti altri famosipionieri di Arti Marziali con cui ho avuto lafortuna di fare amicizia, hanno tutti contribuitodirettamente o indirettamente alla mia crescitafilosofica e tecnica e mi hanno aiutato a

GM John Pellegrini

“Le vere alleanze devono portare nuove edinteressanti opportunità e un tocco diemozione per entrambe le parti,

e per questo ho deciso di esporre i nostristudenti ad Arti e sistemi molto diversi dal

Combat Hapkido.”

“Negli ultimi 20 anni, sono stato in grado di formare diverse

alleanze produttive e prestigiose con alcunidei migliori capi di Arti Marziali

del pianeta.”

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sviluppare la mia arte, Hapkido di combattimento. E poichéqueste alleanze sono state così produttive, io continuo acercare di forgiare nuove.

Infatti, pochi mesi fa, mia moglie Trina ed io abbiamotrascorso quattro giorni a Las Vegas come ospiti in un eventoemozionante ospitato dalla leggenda delle Arti Marziali e stardel cinema Jeff Speakman. Grandmaster Speakman, (che harecentemente combattuto e vinto una battaglia contro ilcancro) sta portando avanti la tradizione del suo maestro, ilcompianto Ed Parker, fondatore dell'American Kenpo, con lasua organizzazione internazionale di grande successo.

Anche se Jeff ed io ci conosciamo da oltre 15 anni, nonavevamo mai collaborato su eventuali progetti. Ma questo staper cambiare, come abbiamo deciso di lanciare una nuovaalleanza a beneficio dei nostri studenti, sostegno dei rispettivi

eventi, e lo scambio di conoscenze specializzate indeterminate aree. Ancora una volta, lo spirito vero delle ArtiMarziali, l'umiltà, il rispetto e l'onestà hanno trionfatosull'avidità, la gelosia, la diffidenza e l'ego arrogante. Ciauguriamo che altri leader di Arti Marziali in tutto il mondoseguano il nostro esempio in modo che possa iniziare unanuova era d'amicizia e cooperazione nel nostro settore.

E in tal senso, non vedo l'ora di unirmi ai molti GrandiMaestri, Maestri ed esperti che parteciperanno al BUDO Hallof Fame a Roma, Italia, il 16 aprile 2016, per fare nuoveamicizie e vedere qualche vecchi (ed è un’ottima opportunitàper un po' di diplomazia e possibili alleanze!). Incoraggio tuttii nostri membri di partecipare e di essere parte di questoevento emozionante e storico di Arti Marziali.

Spero anche vedervi lì.

Combat Hapkido

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GM John Pellegrini

“Non vedo l'ora di unirmi ai molti GrandiMaestri, Maestri ed esperti che

parteciperanno al BUDO Hall of Fame aRoma, Italia, il 16 aprile 2016, per farenuove amicizie e vedere qualche vecchi (ed è un’ottima opportunità per un po' didiplomazia e possibili alleanze!). Incoraggiotutti i nostri membri di partecipare e di

essere parte di questo evento emozionante estorico di Arti Marziali.”