Rivista Arti Marziali Cintura Nera 306 Febbraio 2 parte

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La rivista internazionale di Arti Marziali tradizionali, sport da combattimento e autodifesa. Download gratuito. Edizione Online 306 - Febbraio 2 parte Anno XXV

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Cosa succede quando due persone praticano Chi-Sao? Qual è il significato della loro pratica e quali sonogli obiettivi? In questo terzo DVD, "Chi Sao dalla basead un livello avanzato," Sifu Salvador Sánchez affrontaforse l'aspetto più importante del Wing Chun: il Chi-

Sao, l'anima del sistema stesso, che fornisce ilpraticante di alcune caratteristiche

speciali che sono completamentediversi dagli altri, e gli dà grandivirtù. Questo lavoro si occupa dialcuni aspetti di principiopiuttosto semplici, ma come siapprofondisce in loro,diventano sempre piùsorprendenti. Si tratta diuna caratteristica moltochiara nella culturatradizionale cinese; ciòche è molto evidente aprima vista, contienetuttavia una seconda oterza lettura, chesicuramente cambierà ilvostro approccio, la praticae la comprensione.Discuteremo come praticare

Chi Sao attraverso i nostridrills e il modo di applicarli quei

drills, quella capacità nellosparring, che collega alcuni concetti,

forse non tanto legati al Kung Futradizionale, come ad esempio la

biomeccanica, le strutture, la conoscenza dellafisica, ecc., al fine di ottenere risultati migliori nellanostra pratica.

Budo international.comORDINALA A:

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etimologia ci dice che “educare” significa“guidare da fuori” tanto quanto “tirare fuoriquello che hai dentro”. Educare è la più nobiledelle professioni, quelle che, come il medico,sono più una missione che altro.

Mio nonno era un maestro e lo era in più di un senso.Egli mi aiutò con il latino, che allora si studiava per moltianni, materia disprezzata già a quel tempo come inutile mache curiosamente è stata una delle poche cose che poi misono servite nella vita (quindi infinitamente di più che tuttoquel mucchio d’inutilità che mi fecero memorizzare).

Avere informazioni non è sapere; saper usare i dati è ciòche serve ed usarli con saggezza, è quello che conta.Nell’educazione, il carattere si deve formare con attenzione,come con la cura di una pianta, tagliando qui e là con curae affetto le direzioni palesemente erronee ma soprattutto,irrigando e alimentando affinché avvenga la crescita.

Ma, direzioni sbagliate rispetto a cosa? Ogni tempo,ogni cultura ha i suoi tabù. Ogni Maestro incorrerà in errorise non è capace di percepire i confini della sua missione.Un vero buon maestro non solo è consapevole dei suoipropri confini, ma sa anche che il suo primo risultato saràquello di non diventare, consapevolmente oinconsapevolmente e per il bene dei propri difetti, ilcastratore di ciò che lo studente può avere all'interno o chepuò dare di sé.

Tuttavia, l'obiettivo finale non sono i dati accumulati,nemmeno la loro funzione, perché alla fine, non è solo ilrisultato quello che conta nel settore dell'istruzione; Forsepotrebbe essere così in un mondo che ha viveesteriormente, ma ciò che succede di solito è che gliindividui vivono in entrambe le direzioni, verso l'esterno everso l'interno, e quindi si può raggiungere un grandesuccesso sociale, pur rimanendo un assoluto idiota e unperfetto infelice. Un Maestro ha a che fare con materialeimprevedibile e non deve dimenticarlo mai.

E’ ovvio che per me, educare non è apprendere dati:educare è insegnare a vivere. Il Maestro parte dairamoscelli che ognuno ha e il suo compito consiste nelrenderli visibili, pulirli e condurli verso le migliori proposteche tali ramoscelli possono partorire. Se la persona poi, nefa di essi una sedia o una nave da crociera, è cosa chespetta a ognuno; non solo perché la libertà è una gran cosama specialmente perché pretendere di intervenire in altromodo, finirà inevitabilmente in disastro.

Trasmettere le nostre frustrazioni, pretendere di curarenoi stessi attraverso la carne altrui, ha sempre lo stessoprezzo: la disgrazia propria e altrui. Pertanto il Maestro,come un padre (o madre), saggio e amorevole, dovrebbecoinvolgersi tanto quanto praticare il distacco. Compitoarduo, sì, ma non esente da soddisfazioni, perché non c’èpiacere simile a quello di veder fiorire ciò che si è piantato eanche in modo egoistico per chi ama la conoscenza e lasaggezza, come suggerisce il suo magistero; non c’è modomigliore di imparare che non sia nell’insegnare.

A proposito di questo, dicono che niente insegna piùdel proprio esempio. Però è falso. L’esempio di per sé noninsegna ma, piuttosto, si può imparare da esso. Il Maestroche crede in quella sentenza, cerca di impostare il suoriflesso, ma si sbaglia, perché l’alunno si fiderà di quelloche di buono percepisce e lo interpreterà in accordo al suointendere e alle sue preferenze, e si sa che, ciò che perqualcuno è grandioso per un altro può essere orribile. Ilsaggio rispetta la differenza, perché solamente da essanasce l’evoluzione.

Ma, dove stanno i limiti del magistero? Sfortunatamentenon ci sono mappe accurate per tracciare detto confine,perché ognuno ha il suo carattere, le sue virtù e le suedeficienze, le sue preferenze e i suoi obiettivi. Sapermontare a cavallo non significa essere capaci di montaretutti i cavalli. Il mio caro amico, il Colonnello RamosAlcaraz, (requestiam in pace), straordinario fantino di Raid,odiava montare i cavalli da dressage perché diceva cheavevano più molle di un computer. Per lui la montasignificava passo, trotto, galoppo e salto, cioè, andare daun posto all’altro sopra un cavallo, sperimentando il piaceredella libertà, dell’andare e venire attraverso i campi assiemealla nobile bestia; fare moine a un equino era non solosuperfluo, ma anche pericoloso, perché mentre credevi didare il comando di andare avanti, lui capiva indietro.

Sembra che in queste cose, come in molte altre, ilsenso comune sia totalmente insostituibile, ma anchel’umiltà. Riempire la testa di cose, dati o presunzioni, e ogniopinione lo è, come se si stesse riempiendo un recipiente,non aiuterà nessuno a compiere il suo destino, a esseremigliore e più libero, più saggio, nemmeno più felice. Laconoscenza è sopravvalutata tanto quanto la saggezza èsottovalutata.

Essere semplicemente impeccabile, nel nobile compitodell'educazione, è estremamente difficile senza la giustacombinazione tra compromesso e distacco. Eccedere ilimiti o non essere all’altezza, è più comune. Non c'èinsegnante che non sia stato frustrato nei suoi impegni, nonc'è maestro senza delusione. Tutti ci giustifichiamo sempre,perché siamo individui, perché dobbiamo essere padronidei nostri riflessi, perché vogliamo amarci ed essere amati erispettati. Gli esseri umani sono greggi, oltre che individui.La tribù, qualunque sia concezione che abbiamo su diessa, è essenziale nelle nostre vite e questo principio loportiamo iscritto perfino nei nostri geni.

Per quanto la vita sia un'esperienza personale, ladimensione sociale del nostro essere non può essereevitata o convertita, al contrario, in tutto ciò che ci rendeschiavi o pospone a ciò che è solamente nostro. Dare aCesare quello che è di Cesare... oggi, quello che chiamanoeducazione è associare dati a una funzionalità presunta esempre falsa; chiunque è uscito dall'Università, conoscequesta bugia. L'esperienza e il lavoro sul campo sono ciòche fanno l'esperto, il Maestro si fa con il tempo e l'ostinataperseveranza nel comprendere.

“Non c’è più educazione, né rispetto” (sic). (Zio Flores appoggiato al suo bastone).

“Ci sono due cose infinite: l’Universo e la stupidità umana...e dell’Universo non sono sicuro”.

Albert Einstein

L’

Traduzione: Chiara Bertelli

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Dicono che sai qualcosa solo quando sei capace di insegnarla bene.Questa è la verità raramente spiegata di perché un Maestro ha bisognodi un allievo. Si pone sempre l’accento sulla direzione opposta. Tuttavia, èsvuotandoci, contrastando noi stessi nel tentativo di spiegare ciò checredevamo di dominare, che comprendiamo i nostri limiti e scopriamo lenostre deficienze e qualche volta, ci meravigliamo nel comprovare chesapevamo più di quello che c'insegnarono. E non dimentichiamo il proverbio"impara più l'intelligente dallo stupido che lo stupido dall’intelligente".

Le valutazioni sentimentali di esperienze sfruttate non fanno che questesiano buone. Apprezzo il servizio militare più di qualsiasi altro, ma nonperché è stato buono, bensì perché feci di quell'esperienza qualcosadi buono. Per molti dei miei compagni fu tutto il contrario.Impostarlo come un punto universale è una presunzionetremenda.

Uno col sentimentalismo finisce per baciare perfino ilbastone che lo colpì, ma per il vero Maestro, vale millevolte più la destrezza che la forza. Il bastone non puòessere una risorsa quotidiana, bensì eccezionale. Ildolore gratuitamente inflitto, e spesso lo è, nonmerita giustificazione alcuna, ma è sempre unadimostrazione delle nostre tare e delle nostredeficienze nell’insegnamento. Oggigiorno midispiaccio di poche cose che ho vissuto, masempre di quella frustata che diedi al mio carocane Eleuteria, quando non seppi insegnarle inaltra maniera. Imparò da ciò? Sì ... ma, eranecessario? O ho dimostrato solo la miaincapacità? Solamente l'affetto infinito cheprovavo per lei, ha potuto compensare inqualche modo la formazione del suo carattereche fu nobile, degno, valoroso e infinitamentedolce, perché si trovava già in lei.

I bambini sono materia sensibile, ilfatto che sono malleabili, non vuol direche possono sopportare tutto. Educarlirichiede saggezza, temperanza egrazia. Quelli più grandi, anche sepiù difficili, non sono altro chebambini cresciuti, credetemi; laregola non può essere moltodiversa. Si prendono più moschecon il miele che con l’aceto!

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Alfredo Tucci è Direttore Gerente di BUDO INTERNATIONAL PUBLISHING CO.e-mail: [email protected]

https://www.facebook.com/alfredo.tucci.5

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Collaborazioni di KyushoIntegrazione di Kyusho in tutti gli stili marziali

Kyusho

Da sinistra a destra:Anthony Rotella, Marshall Wolf, Mike Hebert, Evan Pantazi, Raffi Derderian, John Hagman e Cody Robyn.

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Kyusho - Kali(Prospettiva dal Kali da Raffi Derderian)Le Filippine hanno una lunga storia di lotta per la vita o la

morte. Fin dai tempi antichi ai giorni nostri, le arti dicombattimento dell'arcipelago filippino hanno dimostrato econtinuano a dimostrare che sono molto efficienti, efficaci edestremamente letali. Ci sono innumerevoli sistemi di ArtiMarziali filippine sparse tra le migliaia di isole in questa regione.MoltI di essi sono arti di una famiglia e è improbabile chenessun "estraneo" possa mai impararle. Fortunatamente, moltisono ormai stati messi a disposizione del resto del mondo. Il più grande equivoco circa le Arti Marziali Filippine è pensare

che siano principalmente sistemi d'arma. Arnis, Escrima e Kalisono vaste e completissime Arti Marziali. Il metodo di combatterea mani vuote nel Kali è davvero unico e comprende tecniche dicolpire (spesso indicate come Panatukan, Sutukan o Pakamot),calci (Pananjakman, Sikaran), e, naturalmente, grappling(Dumog). Il Panatukan utilizza il pugno, il gomito, le nocche, lespalle, l'avambraccio, e la testa come strumenti per colpire.Pugni tipo Boxing sono combinati con schiaffi e gomitate, perfare una raffica devastante di contrattacchi. Molti dei movimentiutilizzati nella gamma a mani nude sono derivati ??dalla praticadelle armi in Kali. Loro ritengono che l'allenamento con armi(stick semplice, doppio stick, bastone, pugnale, e così via)migliora e stimola l'allenamento a mani vuote.Tutto questo funziona a causa dello sorprendente gioco di

gambe che usano i praticanti di Kali. È proprio la combinazionedel gioco di gambe angolare, insieme alle tecniche di coperturae gli angoli unici di contrattacco quello che rende l'arteveramente efficace. Questo gioco di gambe coinvolge tagliaregli angoli, molte volte muovendosi al di fuori della gammadell'avversario. Quando il gioco di gambe, che impiega triangolimaschili e femminili, viene correttamente utilizzato, mette ilcombattente Kali in una posizione temporanea e sicura da cuilanciare un contrattacco.Un altro termine che è molto familiare agli praticanti di Kali è

"gunting". Significa letteralmente "forbici". La parola fariferimento al movimento fatto con le mani (o le armi, a secondadel caso) che viene utilizzato nella pratica del Kali. Il movimento"gunting" viene utilizzato il più delle volte quando si praticadistruzioni degli arti.Lo studio del Kyusho è il complemento perfetto per la pratica

del combattimento Kali. Kali è un metodo sofisticato di trattarecon pugni e calci in quanto rivolge in modo specifico i nervidell'arto dell'attaccante. Quindi, un praticante di Kali vede unattacco in arrivo non come attacco, ma un obiettivo dadistruggere. Così un pugno avrà un "occhio di bue" su di esso,

Kali

“Il più grandeequivoco circa leArti Marziali

Filippine è pensareche siano

principalmentesistemi d'arma.”

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per esempio. Tutto questo torna al concetto ben noto di "defanging the snake" (rimuovere lezanne al serpente). Questo termine è usato molto in tutta la pratica Kali, con e senza armi. L'ideaè che se si rimuovono le zanne di un serpente, diventa innocuo.Ma che c'entra Kyusho in tutto questo? Considerando che gran parte degli contrattacchi

coinvolti in Kali si concentrano sui nervi, è un matrimonio fatto in paradiso. Kali incorporaattaccare l'attacco che coinvolgerà colpire i nervi sul braccio. Premere questi punti senza lostudio del Kyusho è sicuramente efficace. Tuttavia, tutto diventa più forte quando lo studente saesattamente dove attaccare, il modo migliore per colpire il punto, e qual'è il risultato possibile.Per quanto qui interessa, i parametri di riferimento che stiamo usando sarebbero: 1) Doppio

all'esterno, quando si è completamente al di fuori del braccio dell'attaccante. 2) Esterno / internoo "split", quando si dispone di un braccio al di fuori e l'altro all'interno del braccio dell'attaccante.E 3) Doppio all'interno, entrambe le braccia sono sulla parte interna del braccio dell'attaccante.Quando il combattente Kali affronta un pugno in arrivo (o un calcio dopo) entrerà nella mischia,

il più spesso possibile, con una distruzione d'arto o un colpo. Questa tecnica, a ripetere, non èintesa per mettere fine al conflitto, ma per rimuovere il braccio fuori dall'equazione.Nella risposta doppia all'esterno a un attacco di pugno, una contrattacco comune è quello di

deviare con una mano mentre si colpisce i nervi al di fuori lungo i tricipiti. Anche si utilizza unmovimento di taglio per colpire sotto il braccio lungo l'osso divertente. Il passo successivo è quellodi seguire con attacchi continui al braccio esterno e il lavoro verso l'area di testa / collo. I numerosicolpi sugli arti e nervi sono eccessive per non dire altro. Realisticamente, loro capiscono che non èpratico di colpire il braccio così tante volte in una lotta reale. La pratica è creare coordinamento,velocità, tempismo e, naturalmente, targeting. In realtà, un colpo sul braccio dell'aggressore dafargli sentir dolore sarebbe più realistico, tuttavia, è meglio essere più abile di meno.

Kali

La tecnica "split" (divisa) coinvolge il bloccaggio o controllo con il braccio esterno del pugnodell'attaccante, mentre il braccio interno gli colpisce nel bersaglio. Una possibilità è quella dicolpire direttamente nel collo o gli occhi. Molte volte, ssi colpisce il bicipite dell'avversario sullastrada verso la testa. Potrebbe essere un colpo con le nocche mezze (chiamato l'Occhio Phoenixin Kenpo). Si potrebbe anche colpire conquattro nocche o con i polpastrelli. In ognicaso, questo tipo di di precisione nelcontrattacco viene ottimizzato con laconoscenza di Kyusho.

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Kali

La difesa di un colpo con un doppio gunting all'interno coinvolgerà un blocco incrociato del corpo con un rovescio dallostesso lato al bicipite. Le nocche nel rovescio accentuano al fine di mordere il muscolo veramente. Il follow-up è quello dicontinuare con i colpi alla testa e al corpo usando i gomiti, i pugni e così via.

In un approccio dimensionale a questo è quello di guardare a queste distruzioni degli arti semplicemente come unmetodo di infliggere lesioni e dolore per l'attaccante sulla strada per causare più danni. Il praticante Kali armato con laconoscenza di Kyusho può portare la pratica del Kali ad una prospettiva completamente più profonda. Un nervo del bracciocolpito diventa ora qualcosa che potrebbe porre fine al confronto. Loro non vedranno più un attacco con un occhio di buesu di esso. Piuttosto quello che vedranno sarà un arto con puntini rossi ovunque, come un grafico di agopuntura.

© Raffi Derderian2015www.derderian-academy.com

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Kyusho

Kyusho - Kali(Prospettiva di Kyusho da Evan Pantazi)

Il Kali è un ottimo punto di partenza non solo per gli sforzi dicollaborazione di Kyusho in futuro, ma anche per quelli che lavorano perimparare semplicemente la scienza del Kyusho. Perché loro hannosempre sottolineato il braccio per fermare gli attacchi e gli obiettivisanguinare fuori per il loro lavoro a lama. Questo rende la fusione sianaturale nel metodo e naturale nella sua sintesi (come è con tutti i vecchistili di arti marziali).Dal punto di vista del Kyusho, lo studio inizia con l'apprendimento di

recupero e rianimazione, ma poi si sviluppa il braccio mobile diretto comeil suo fondamento marziale. Quando si seziona un attacco, oltre a calci,tutti gli altri attacchi iniziano con le braccia; la sfida è che le braccia sonole parti del corpo che si muovono più velocemente e con maggioreampiezza di movimento e capacità di attacco direzionale. Quindi è unasezione molto impegnativa della formazione che dovrebbe costituire parteintegrante in ogni sessione, in molte varianti. Ci sono altri modi per farequesto livello un po' più facile e uno è nella capacità di Arm Trapping(catturare le braccia).Come il Kali focalizza anche il suo allenamento iniziale nella cattura

delle braccia per immobilizzare o posizionare l'aggressore in modo difacilitare ulteriormente l'azione e la postura, l'adattamento con Kyusho èlogico e naturale. In primo luogo, è una buona idea che guardiamo inumerosi obiettivi Kyusho nel braccio che potremmo attaccare.Guardando l'immagine anatomica a destra, quando rimuoviamo la pelle

e i muscoli possiamo vedere i principali nervi (strutture di colore giallo),vediamo un gran numero di possibili obiettivi. Osservando la lunga rete dinervi sul braccio interno dovremmo anche accorgerci che c'è la stessaquantità di bersagli sul braccio esterno. Ma non si tratta soltanto disapere dove si trovano, occorre conoscere il modo migliore per accedervi

“Il Kali è un ottimo punto dipartenza non solo per gli sforzi dicollaborazione di Kyusho in futuro,ma anche per quelli che lavoranoper imparare semplicemente la

scienza del Kyusho.”

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Kyusho

al fine di provocare dolore severo, disfunzione fisica (fino alla paralisi) e persino gli stati alterati dicoscienza.Una volta che questi obiettivi sono noti e sperimentati, il passo successivo è quello di accedervi con

movimenti più dinamici che assomiglino attacchi, prima in modo pianificato e poi spontaneamente.Utilizzare le Kali Arm Traps (trappole di braccio di Kali) vi aiuterà a ridurre al minimo la mobilità del bracciodell'avversario, in modo che la vostra applicazione, o l'attacco agli obiettivi Kyusho sarà più facile daraggiungere. Gli obiettivi Kyusho anche lavorano simultaneamente all'interno delle azioni Kali di trappoleper indebolire o disattivare l'avversario istantaneamente, quindi non c'è dubbio o necessità di due abilitàdifferenti. Questo assicura il professionista un risultato più veloce e devastante.Le Kali Traps funzionano da varie angolazioni sia all'interno che all'esterno del braccio dell'avversario,

così come lo "split" con azioni interne ed esterne simultanee. Gli angoli di approccio del Trapping sonoanche perfetti per attaccare con la traiettoria corretta, non solo l'angolo e la direzione. La traiettoria è unpunto vitale nel Kyusho, come l'angolo o la direzione su un attacco ai nervi, non è il fattore completamentedeterminante per farli lavorare; c'è anche bisogno della profondità di penetrazione oltre la pelle, neimuscoli e in mezzo o contro le strutture ossee. In sintesi, è necessario utilizzare correttamente quellatraiettoria sulla struttura nervosa per consegnare acutamente ed efficientemente il sovraccariconeurologico al sistema nervoso centrale, tronco cerebrale e cervello stesso. Con le Kali Arm Traps si è ingrado di ottenere la corretta profondità con l'azione e il flusso dell'azione di cattura in cui è eseguita.Con Kyusho e Kali combinati, l'immobilizzazione assume ora due forme, dalla trappola d'arresto del

movimento del braccio, all'attacco paralizzante di Kyusho formando un completo controllo anatomicointerno ed esterno. Con il Kali stiamo alterando le funzioni motorie del corpo e il Kyusho stasovraccaricando le funzioni sensoriali e, a sua volta fermando quelle funzioni motorie. Così, quandocatturiamo le sue braccia, gli avversari anche soffocano o limitano ulteriori azioni così ed è più facileatterrare un attacco Kyusho invalidante che colpisca internamente l'intera funzione fisiologica.Un praticante Kali guarda un attacco come un pugno, non tanto come un attacco, ma come un obiettivo

che viene offerto e deve essere distrutto sistematicamente attraverso immobilizzazioni e attacchi. Questonon è troppo lontano dal modo di pensare di Kyusho tranne che le strutture sulle quali puntiamo sonointerni e non esterni. Così aggiungendo l'arte più esterna più del Kali e il Trapping, stiamo influendo in unagamma ancora più ampia nella stasi umana.

“Le Kali Traps funzionano da varie angolazioni siaall'interno che all'esterno del braccio

dell'avversario, così come lo "split" con azioniinterne ed esterne simultanee. Gli angoli di

approccio del Trapping sono anche perfetti perattaccare con la traiettoria corretta, non solo

l'angolo e la direzione.”

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Kyusho

Kyusho è uno studio dell'anatomia umana, non è un Arte Marziale (anche se potrebbe ed è stato evidenziato come uno diloro), ma il suo utilizzo con o in un Arte Marziale è naturale, e aggiunge una maggiore dimensione. Così può essere integratofacilmente ed efficacemente in qualsiasi stile di Arte Marziale, dal Taekwondo al Wing Chun, al Tai Chi e oltre. Nel DVDprecedenti su Kyusho abbiamo dimostrato Jujitsu, Arti di Manipolazione Articolare, Karate, Wing Chun, Tiger Claw e moltialtri stili. Come praticanti di Kyusho ci abbiamo allenato sempre con molti artisti marziali di diversi stili, tutti con gli stessiobiettivi di efficienza e di controllo incredibili che offre il Kyusho; si tratta di un risultato naturale. Speriamo di portarvi moltidi più di questi sforzi di collaborazione, in modo che tutti possano beneficiare del cross training con altri maestri e stili conla collaborazione del Kyusho.Nella prossima puntata e Video vi mostreremo gli obiettivi inerenti o possibili de Kyusho nella testa, utilizzando le azioni

delle stesse trappole di braccio che appaiono in questo DVD e articolo ... studiatele bene e il prossimo passo sarà ancorapiù facile per voi per imparare e utilizzare.

© Evan Pantazi

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BUJUTSU... Perché così tanti significati?

Molti praticanti a malapena attribuiscono la forma chesi trova in questo primo ideogramma all'aspetto militare.Se prendiamo in considerazione l'epoca - cinquecentoanni fa, nel bel mezzo di un periodo di guerre incessanti-,siamo in grado di trovare una spiegazione per moltecose. Se si considera solo l 'aspetto del primoideogramma, vediamo che il suo significato corretto, unavolta smembrato, sarebbe "fermare l'arma", notandoche al suo centro - Tomeru - gli viene accreditata la forzache guida l'ideogramma. Cioè, la parte superiore, il chesignifica arma, è alimentata dalla forza che emana dalcentro. Questo ci porta ai tempi in cui che tuttidovevano sapere come difendersi; il caos e costanticonflitti tra i signori determinavano che una guerraimminente potrebbe cominciare in qualsiasi momento.Così, quando vediamo il significato di questa parola -Bujutsu -, non potremmo tradurla come "l'arte difermare l'arma"? Sì, in quanto il suo significato rispondeessenzialmente all'idea specifica dell'arte della guerra.

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Bugei

“Conservare qualcosanel XXI secolo non èfacile, né economico.

In questo senso,conservare significa

mantenere la forma cosìcom'è, anche se ci sono

alcune sequenze giàsuperate e irrealistiche

per i tempi di oggi.”

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Possiamo dire appieno: In guerra, la mente è intrinsecamente limpida e pura, ma vieneostacolata dall'avidità, l'odio, la stupidità e l'arroganza, dai cinque desideri e da molti tipidi inganno. Pertanto, i grandi maestri del Haragei sapevano che coloro che dominanosono in grado di interrompere questi sentimenti, cioè, se le macchie fossero scartate e lementi purificate, sarebbe possibile interrompere l'arma dell'avversario, del nemico!L'interno e l'esterno devono essere in equilibrio.Assorbire e dominare la forza esterna della guerra, ecco la pratica più sacra degli antichi

guerrieri. "L'oceano non rifiuta l'acqua" - ed è per questo che è diventato immenso. "Lemontagne non rifiutano la terra" - e questo è il motivo per cui possono essere così grandi.Questa è la sintesi di coraggio samurai: affrontare il momento diventando parte di esso.Abbracciare la guerra significa che un sovrano illuminato non rifiuta le persone - diconseguenza, il suo popolo può crescere.Per Haragei, il termine "Bu" è la completa comprensione della guerra, riconoscere ogni

sensazione nel momento in cui sorge. I mezzi per farlo è la piena consapevolezza. Nonappena abbiamo capito le cause e la natura dei nostri sentimenti, essi cominciano atrasformarsi.Alcuni maestri e insegnanti delle scuole tradizionali mi hanno contattato e insieme siamo

giunti a una conclusione interessante. Conservare qualcosa nel XXI secolo non è facile, néeconomico. In questo senso, conservare significa mantenere la forma così com'è, anchese ci sono alcune sequenze già superate e irrealistiche per i tempi di oggi. Molti sidefiniscono tradizionali, e quando abbiamo capito la sintesi tecnica, troviamo frammenti diquesto o quello e poi giustificazioni intense per tale. La parola "conservazione", secondo ildizionario, deriva ??da "conservare". Conservazione è azione, risultato e modo delconservare e del conservarsi. Conservare è dunque tenere qualcosa in modo che non siguasti o non si alteri; tenere in serbo, custodire; avere ancora, non aver perduto.Conservarsi è mantenersi in buono stato, in vigore, in salute. In Ecologia, conservare ècurare e proteggere la terra, gli spazi verdi, piante selvatiche, fiumi, laghi, ecc, con gli

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Bugei

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animali, uccelli e pesci, così come gli edifici antichi, monumenti e aree urbane,che sono spesso a rischio a causa della devastante attività umana.Per noi, "conservare" significa mantenere anche il pensiero nella applicazione di

ogni Seiteigata. Ovviamente, tutti noi prendiamo cura della nostra evoluzioneinterna e cerchiamo la perfezione ogni giorno attraverso il pensiero. Ma stiamoparlando del patrimonio marziale, il che significa che, visto da un punto di vistastorico, è così che dev’essere. Se lo vediamo solo come Arte Marziale, ognuno èlibero di praticare ed eseguire le tecniche nel modo che ritenga opportuno.Nel corso della storia, l'uomo orientale, nel nostro caso di riferimento, il

giapponese - consapevole del fatto che la sua vita è breve, movimentata, soggettaalla sofferenza e alla morte certa, da sempre ha formulato un'idea chiamata"Bujutsu" - arti della guerra (specificamente, perché il termine, applicato al carattere"Jutsu", fa riferimento ad un'arte specifica e non copre tutte le arti). Riconoscendo -come oggi ci rendiamo conto - che la vita è transitoria, l'uomo giapponese volevaprovare qualcosa di immenso e supremo, che non fosse stata creata dalla mente odal sentimento. Desiderava sperimentare o scoprire il Sentiero di un mondotrascendentale, completamente diverso da questo, con le sue afflizioni e torture.Le Arti Marziali sono stati fortemente influenzati dalle credenze di ogni epoca e

di ogni paese. Nel caso del Giappone, le principali influenze sono stati ilShintoismo, il Buddismo e il Confucianesimo, che hanno nutrito la speranza discoprire il mondo trascendente attraverso la ricerca e lo sviluppo. Ora è il nostroturno, siamo noi chi dobbiamo esaminare questo problema, al fine di scoprire sec'è o non c'è una realtà (il cui nome non ha alcuna importanza) di una dimensionecompletamente diversa. Per penetrare così profondamente, dobbiamo accorgercinaturalmente che non è abbastanza capire sul livello verbale - poiché ladescrizione non è mai la cosa descritta, la parola non è mai la cosa. Si puòpenetrare nel mistero - se si tratta di un mistero che l'uomo ha sempre cercato dipenetrare o prendere - evocandolo, aggrappandosi a esso, adorandolo, essendofanatico su di lui, ma questo non è il motivo cercato né esaltato in questo testo.

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Bugei

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Le arti della guerra hanno avuto la loro ascesa nel periodo Sengoku, e le loro riflessioni si possono vedere ancora oggi. Inquesta epoca, la vita era molto superficiale, vuota, piena di inganno e senza molta espressione, così la guerra si è imposta trale verità; ogni scuola o clan hanno cercato di inventare, hanno cercato di darle un senso. Se l'individuo che ha inventato talesignificato e scopo è stato dotato di un certo talento, la sua invenzione è stata molto complessa, sebbene non si puòdimenticare che molte arti sono stati sottoposti a una riformulazione nel periodo Tokugawa. Questo è il tema a cui volevoarrivare: tutto va bene, purché sia perfettamente in ordine dentro di noi. Ognuno conosce le sue necessità. Ognuno mantienela verità che ritiene conveniente. Tuttavia, dobbiamo capire che la conservazione è al di là di ciò che è o non è perfetto.Arriva un momento speciale in cui ci liberiamo di tutte le vanità e desideri e capiamo che nel vero Cammino non c'è

affatto bisogno di condividere spiegazioni. La comprensione viene in modo naturale e tutto diventa evidente. Questo è ilmomento che abbiamo chiamato "Koushin" - sentimento luminoso, la sensazione che tutto si illumina, quando ci sentiamoinvasi da una comprensione. È un momento unico in cui tutto cade a terra: titoli, politica, verità e menzogne; e ciò cherimane è appena la sensazione di ricerca interiore, che è definita dal sentiero, l'arte, la federazione, il gruppo ... Scopriamoche c'è più che semplici referenze.Un grande maestro e studioso ha detto a propposito della guerra:"Essa non si manifesta sul modo di questa o quella scuola. Nessuno sa come andrà a venire!" Questo significa che tutti i

percorsi sono giusti e tutti i percorsi sono sbagliati... la genuinità di ogni forma si trova all'interno di chi la cerca. È il momentoche sperimentiamo l'immobilità del NULLA. Nulla esiste! Nulla si trova! ... Nulla c'è! Forse per le arti della guerra questo è ilvero stato meditativo, scoprire se il cervello, con tutte le sue esperienze, è in grado di essere assolutamente tranquillo. Inquesto stato dico, non c'è coesione, non c'è dualità, solo rimarrà "fermo". È il momento in cui il cervello è attivo, ma insilenzio. Un grande generatore, perfettamente funzionante, quasi nessun rumore; solo se ci sono problemi fa rumore...Noi sprechiamo il nostro tempo alla ricerca di definizioni di verità politiche che allontanano il vero significato dello studio.

La ricerca non è mossa da monopoli, da verità unilaterali ... Ognuno cerca ciò che gli serve. In questi momenti è naturaleche l'esistenza stessa sembri come un quadro tormentato da molteplici passioni. Ma spesso dimentichiamo che il mondo èil mondo e noi siamo noi. Tra il passeggero e il treno che lo trasporta, ci sono differenze uniche e inconfondibili. Se il veicolominaccia disastro, è possibile che il viaggiatore all'interno di esso, diventi un punto di calma irradiando riequilibrio. Questo èil senso originale!

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Bugei

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • DVD/VIET6REF.: • DVD/VIET6

Il cosidetto Vovinam Integrale si raggiunge semplicementetornando al vero Vovinam del Fondatore. L'obiettivo delfondatore era chiaramente e apertamente dichiarato:"raccolta di tecniche efficaci, assimilare la loro essenza etrasformare loro in tecniche di Vovinam", e in effetti, questo

concetto rimane ancora in vigore ed è obbligatorio pertutti i Maestri di Vovinam in tutto il mondo.

Vovinam è quindi un concetto di ricerca perottenere uno stile super efficace.

Tuttavia, oggi il 90% degli insegnantiVovinam l'hanno dimenticato e si

piegano ad un programmatroppo caricato, troppo fisso,

troppo estetico e talvolta deltutto inefficace in numerosetecniche. Il VovinamIntegrale è semplicementeriscoprire l'essenzaoriginale dell'arte delMaestro Nguyen Loc. Perquesto, abbiamo i principi,le tecniche di base, e nonci resta che tornare apraticare il modo efficace di

ogni tecnica e applicare ilprincipio fondante. In questo

DVD, per mano del MaestroPatrick Levet, studieremo la

base del Vovinam Integrale, leminacce e gli attacchi di coltello, i

controattacchi integrali, e la difesacontro la Dam Thang (pugno diretto)

Dam Moc (pugno in gancio), Dam Lao(pugno di giavellotto) nonché leve di base

delle gambe.

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REF.: • DVD/YANTI-1REF.: • DVD/YANTI-1

Il Maestro Shaolin Shi Yanti è un monaco della 34agenerazione del Tempio Shaolin Songshan e undiscepolo diretto del Venerabile Abate Shi Yong Xin.In questo suo primo lavoro per Budo International, cipresenta la Luohan Shibashou, una delle più

vecchie e più rappresentative formefondamentali di mano vuota del Tempio

di Shaolin. Secondo il libro "ShaolinQuan Pu", durante la dinastia Sui,i monaci guerrieri del Shaolinhanno sviluppato una serie dimovimenti semplici, scelti inbase al "18 statue Luohan",da cui il nome Luohan ShiBa Shou (18 mani diLuohan). Lo stile diquesto Taolu èparticolare e nei suoicontinui movimentipossono esserechiaramente vistecombinazioni dimovimenti reali e irreali, didifesa e di contrattacco, euna varietà di movimenti

nascosti. Le principalitecniche di mano in questo

Taolu sono quelle delle palme, el'apprendimento richiede grande

agilità e coordinazione, oltre che lapadronanza delle posizioni Xubu, Dingbu,

Gongbu e Mabu e le loro caratteristiche.

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REF.: • DVD/LARRY4REF.: • DVD/LARRY4

In questo DVD, G.M. Larry Tatum (10 ° Dan) sviluppatecniche del programma Kenpo al più alto livello. In

particolare, alcuni delle sue "preferite", comeFlashing Mace, Parting Wings, Entwined

Lance… Magistralmente eseguite, e sullabase dell'esperienza del movimento,G.M. Tatum incorpora i suoiinsegnamenti innovativi in questetecniche che vi aiuteranno aaggiungere conoscenze ecompletare la vostraformazione nel sistemaKenpo. Inoltre, esseforniscono l'individuo con lascelta migliore per l'auto-difesa, sulla base delpensiero logico e pratico, elo mettono nel camminodella comprensionedell'arte del Kenpo. Questisono i sistemi auto-difesa edi combattimento dei tempimoderni in cui viviamo. Essi

sono stati progettati in modoche il praticante ottenga tutti i

benefici che forniscono la pratica diqueste tecniche. Questo DVD ha il

sostegno del Maestro Adolfo Luelmo (9Dan), che prosegue con una serie di tecniche

eseguite in modo agevole e forte, per situazioni diaggressività estrema, in cui si possono apprezzarediversi stati dei movimenti, in un modo logico ed efficace.Finalmente, il Maestro Camacho Assisi (8 ° Dan), mostrauna tecnica che combina la forza delle braccia e la suaesperienza con le gambe.

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Appartiene a quella prima generazione eccezionale successivaall'apertura all'esterno del Tempio di Shaolin. Partecipò a quelleprime esibizioni fuori dalla Cina che stupirono il mondo efomentarono il rinnovo nei nostri giorni del mito del Tempio piùfamoso delle Arti Marziali. Shi Xing Hong veniva chiamatoaffettuosamente dai suoi compagni “la macchina”, perché la suaesecuzione delle forme era di una precisione, velocità e potenzaeccezionali. La prima volta che lo vidi, era ungiovane timido che si mangiava il mondo congli occhi svegli di chi stava vivendo unsogno. Ora parla un inglese corretto edinsegna in mezzo mondo. In questaintervista parla per la prima voltaapertamente della sua esperienza dibambino a Shaolin, delle Arti e dellefilosofie del Tempio, la sua vita come monacoed un’infinità di aspetti che vi permetterannodi saperne di più sulla verità del Tempio. Sempre restio ad essere ripreso, finalmente

ha acconsentito a realizzare un lavoro istruttivo in DVD con Budo International, affinché

gl i al l ievi del lo sti le possano

accedere ai suoi insegnamenti. Perciò presenta i movimenti checompongono l'essenza dello stile e liinsegna uno ad uno, dandocil ’occasione di comprendere ifondamenti che danno formaall'essenza delle Arti guerriere diShaolin.

Alfredo Tucci

Arti di Shaolin

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Shaolin

“Nel 1989 quando il Tempio di Shaolin decise dimostrarsi al mondo, io fui uno dei monaci sceltiper fare esibizioni di Kung Fu e per insegnare inaltri paesi che cosa fosse il Kung Fu Shaolin.”

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Arti di Shaolin

“Quando avevo nove anni, i miei genitori si resero contoche non ero proprio un buonstudente, perciò pensarono acome potevano migliorare lemie aspettative per il futuro, e presero la decisione checonsiderarono migliore,

che fu quella di mandarmi alTempio Shaolin, perché il fatto

di studiare lì avrebbe forsepotuto cambiare la mia vita,offrendomi un buon futuro.”

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Intervista Shi Xing Hong

Budo International: In primo luogo vorrei ringraziarla ancora una voltaper la sua presenza nella nostra redazione.

Shi Xing Hong: Di niente, è un onore.

B.I: Cominciamo dal principio. A che età entrasti nel Tempio? E perchédecidesti di farlo?

S.X.H: Entrai nel Tempio quando avevo undici anni. La città dove nacqui eramolto lontana dal Tempio, nel sud della Cina, ci si mette due giorni di trenoper arrivarci. Quando avevo nove anni, i miei genitori si resero conto che non ero proprio

un buon studente, perciò pensarono a come potevano migliorare le mieaspettative per il futuro, e presero la decisione che considerarono migliore,che fu quella di mandarmi al Tempio Shaolin, perché il fatto di studiare lìavrebbe forse potuto cambiare la mia vita, offrendomi un buon futuro. Dunquemi portarono al Tempio di Shaolin, ma a quell'epoca non accettavano gentecosì giovane, e perciò non mi permisero di entrare. Mi dissero che dovevostudiare fuori per due anni, ed i miei genitori decisero di mandarmi ad una

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scuola speciale, affinché mi allenassidurante quei due anni, per poi poteressere accettato nel Tempio. Così fecero ed io rimasi in una

delle scuole che a quei tempicircondavano il Tempio. Un giorno unmonaco Shaolin che girava per lescuole di Kung Fu selezionandobambini per il Tempio (ogni centostudenti ne sceglievano quindici), minotò e così ad undici anni vi entrai.Da allora il mio allenamento fu moltopiù intenso. Mi allenavano per sei oreal giorno, persino di notte!Praticavamo tutto il tempo Kung Fu.

B.I: Quando fu la prima volta cheti recasti fuori dalla Cina?

S.X.H.: Nel 1989 quando il Tempiodi Shaolin decise di mostrarsi almondo, io fui uno dei monaci sceltiper fare esibizioni di Kung Fu e perinsegnare in altri paesi che cosafosse il Kung Fu Shaolin. La primavolta che mi recai lontano dalla Cinafu nel 1991, andai in Italia, a Milano,assieme ad altri cinque monaci:quella fu la prima volta in cuis’insegnò alla gente straniera ciò cheera lo Shaolin Kung Fu.

B.I: È curioso che i tuoi genitorivivendo così lontano decisero diportarti a Shaolin. Come giunseroa questa conclusione?

S.X.H: Beh, come ho già dettoprima, io non ero un buon studente,prendevo sempre brutti voti ecommettevo un sacco di errori ascuola, ma al contrario il Kung Fu mi

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piaceva molto. Molta gente nella mia cittàpraticava Kung Fu ed in Cina chiunque pratichiquest’Arte sogna di entrare nel Tempio. I mieigenitori furono molto sensibili, senza dubbio era ilmio destino, perciò posso dire di essere statomolto fortunato.

B.I: Tuo padre praticava Kung Fu? S.X.H: Lui non praticava Kung Fu, tuttavia

studiò nell'Opera Cinese. L'allenamento che si fanell'Opera Cinese è molto simile al Kung Fu, perquesto motivo a mio padre piacque semprequest’Arte Marziale.

B.I: Ci hai detto che appartenesti al primogruppo che lasciò il Tempio di Shaolin per fare

esibizioni nel mondo, cominciando così unanuova era per il Tempio. Alcuni di quei monacivivono ora fuori dal Tempio. Qual è il motivo diquesto esilio?

S.X.H: La nostra generazione di monacidiscende da un'altra generazione. Durante lastoria di Shaolin ci sono state molte generazioni,ed ognuna ha cambiato qualcosa rispetto allaprecedente. Noi siamo stati fortunati perchéeravamo in Cina quando il paese aprì le sueporte, per insegnare al mondo la nostra cultura; inquel momento anche il Tempio Shaolin si aprì perinsegnare al mondo lo Shaolin Kung Fu. La nostra generazione ebbe l'immensa fortuna

di recarsi in molti paesi nel mondo, e ciò chevedemmo ci affascinò molto, specialmente il

Arti di Shaolin

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capire com’era la vita in altri paesi. Perciò imembri della prima squadra, dopo essere uscitiripetutamente dal nostro paese per fare leesibizioni, decisero di rimanere fuori e di crearsiun futuro. Shaolin spesso agisce comeun’Università, molta gente vive lì, pratica lì,diventa forte lì e poi va via. Per esempio, tra la gente della mia squadra ci

furono destini diversi: alcuni fecero dei film, altrifondarono delle scuole…altri andarono via avivere in altri paesi. E benché ciascuno possascegliere la strada da prendere per il futuro, puòsempre ritornare nel caso in cui nelle sueesperienze nella “società” abbia avuto qualcheproblema; puoi sempre consultare il Maestro elui tenterà di aiutarti. La nostra generazione ha deciso di andare via,

uscire dal tempio; perfino i Maestri cheprecedono la nostra generazione ciincoraggiarono ad uscire, per provare la vitaesterna, conoscere la società, conoscerel'essere umano; se chiudi la porta e rimani lì, nonsaprai mai quello che succede fuori; diventeraibravo nel Kung Fu, ma ciò non basterà per la tuamente, né per il tuo cuore. Ci dicono: “Viaggia,conosci il mondo, ma se hai problemi, ritorna”.

B.I: Quanti anni sei rimasto nel Tempio? S.X.H: Circa quindici anni, dai nove fino ai 26.

B.I: Secondo te che cosa caratterizzaShaolin? In che cosa si basa la sua differenzarispetto ad altri monasteri?

S.X.H: Anche se ora il Tempio Shaolin è moltofamoso, poche persone sanno veramente a che

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cosa sia dovuta tale fama. Tutti credono chesia il Kung Fu, ma è il Buddismo Chan (Zen)che lo caratterizza e dà forza allo Shaolin. E’ ilChan che ti fa mantenere la mente pulita, ilcuore aperto, che ti aiuta a conoscere testesso. Per trovare il tuo futuro, per sapere chisei, per trovare la tua strada nella vita. Questoè il significato del Tempio attraverso i secoli.Non solo il Tempio Shaolin ha questo, il Chansi cerca anche in altri templi, ma quello diShaolin è senza dubbio il punto di riferimentoin questo terreno. Questo è quello che faccio ora fondando

una federazione per far capire alla gente chele cose non devono essere usate solo per ilnome che hanno; i nomi non sono importanti,la cosa importante è l'uso in sé stesso dellecose; quello che impari, quello che ottieni,questo è quello che conta. Puoi imparare adessere più forte come persona nella vita. La cosa più forte di Shaolin è il Chan!

B.I: Quanto dici mi fa pensare ad unacosa. Siamo, noi occidentali,sufficientemente aperti di mente perpraticare il Chan così quanto il Wu? Opensi che probabilmente il 75 % o l’80 %della gente di qui cerchi il Wu, vale a dire il

Arti di Shaolin

“La prima volta che mi recai lontano dalla Cina fu nel1991, andai in Italia, a Milano, assieme ad altri

cinque monaci: quella fu la prima volta in cuis’insegnò alla gente straniera ciò che era

lo Shaolin Kung Fu.”

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Kung Fu in termini di Arte Marziale, e solo un 20% omeno cerchi il Chan il senso spirituale? Quale credisia la percentuale giusta nelle società occidentali?

S.X.H: Io credo che la gente qui in Occidente seguasoprattutto i suoi occhi. Vogliono vedere tutto. Solo sevedono qualcosa di veramente potente, allora credonoche sia la scelta giusta. E benché tutti sappiamo checiò che entra dagli occhi non è necessariamente ciòche dobbiamo seguire, l'Occidentale lo segue. Per questo motivo si perdono, perché quando si

rendono conto di quale sia la strada che devono seguirenel loro viaggio, è ormai tardi, sono malati. In Occidente

quando la gente vede qualcosa di affascinante, losegue. Non seguono mai sé stessi! Seguono la società.Quindi si domandano: “Che cosa sto facendo in questamia vita? Ma spesso è tardi, perciò nel loro tempo di vitanon raggiungono la libertà (satori).

B.I: Beh. questo non è del tutto giusto! Non credoche sia un problema esclusivo degli Occidentali,quello che hai detto è un qualcosa di perfettamenteapplicabile ai cinesi, agli africani o agli Americani.Sembra essere un “viaggio” comune ad ogni essereumano.

Shaolin

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Arti di Shaolin

“Anche se ora il Tempio Shaolin èmolto famoso, poche persone

sanno veramente a che cosa siadovuta tale fama. Tutti credono

che sia il Kung Fu, ma è il Buddismo Chan (Zen) che

lo caratterizza e dà forza alloShaolin.”

“Questo è ilsignificato del

Tempioattraverso i secoli.Non solo il TempioShaolin ha questo,

il Chan si cerca anche inaltri templi, ma quello diShaolin è senza dubbio ilpunto di riferimento in

questo terreno.”

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S.X.H: Certo, vale per tutti. Per esempio, ora si può vedere comel'economia cinese si stia aprendo e sviluppando molto rapidamente.Tutti seguono il denaro, l'economia, le cose materiali. Ovviamentegli esseri umani hanno bisogno di questo. Solo quando la gentel’ha ottenuto, inizia a pensare a quello che ha perso.

B.I: Allora dicci, dalla tua esperienza in Occidente qual è lapercentuale di persone che si interessa al Chan. E’ correttodire che solo il 10 % s’interessa al Chan ed il resto soloall’Arte Marziale?

S.X.H: Ebbene, potrei dire che ogni dieci persone otto cercanoil Kung Fu e solamente due stanno cercando il loro Chan.

B.I: Ma questo è un 20 %! Allora sei più ottimista dime!

S.X.H: Per l'occidentale la cosa più importante èraggiungere il potere esteriore. Ma bisogna muoversipasso dopo passo; una persona deve raggiungerequesto potere, ma poi deve raggiungere mete piùelevate, deve cercare di raggiungere il livello più altopossibile. Lasciami fare un esempio: posso dire che lagente che pratica Shaolin può arrivare a fermare ilTempo quando pratica la meditazione. Perciò quando sene devono andare, camminano felici verso la morte. Lagente quando constata questo t ipo d i r isu l tat i s idomanda: Come mai loro riescono a fare una cosa delgenere? Sembrano non capire che anche loro potrebberofarlo! Ma non lo cercano, ed il punto è che se ti concentrisolo sulla parte materiale, non potrai mai raggiungere

questi risultati.

B.I: Raccontaci un po', per favore, ciò cheinsegni in questo primo video per Budo

International. S.X.H: Sono molto contento di averfatto questo video. E ciò che insegno inquesto video è il primo passo che lagente deve imparare a fare perarrivare ad apprendere lo ShaolinKung Fu. Questo primo passoconsiste nell’ imparare idiciotto movimenti basilari.

Shaolin

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Questi diciotto movimenti dello Shaolin KungFu sono molto importanti. Se impari questimovimenti poi t i r isulterà molto facileimparare il resto. Se sai fare questi movimentibasilari puoi imparare qualunque forma diquest’Arte. A me piacerebbe che la genteimparasse bene il Kung Fu. Che non sidedicasse solo alle forme. Che praticasse ciòche è veramente importante, l’energia, il Chi,il potere.

B.I: Stai insegnando questi diciottomovimenti, e questi diciotto movimentisono relazionati con le forme. Sono unaspecie di l inee di combinazione dimovimenti, offensivi e difensivi? Staiinsegnando anche la reazione dellottatore?

S.X.H: Proprio così. Da questi movimentiesce una forma che chiamiamo Kung FuChan; questa forma è il primo passo peracquisire altri poteri, altre abilità, per ottenerel'unità: quando la assimili, senti le differentienergie.

B.I: Questo include qualcosa direlazionato al Chi Kung, al Ki Gong, ecc.?

S.X.H: Beh, sai che allenando ogni formahai bisogno del Chi Kung, sei preparato aquesto perfino se non sai che stai praticandoil Chi Kung; quando pratichi, r iesci adacquisire potenza muscolare, e dentro di tehai il Chi Kung. Ovviamente poi bisognaimparare attraverso la meditazione araggiungere il Chi. Questo è ciò che stiamoinsegnando adesso, l'esercizio per fare in

Arti di Shaolin

“Per l'occidentale la cosa più importante èraggiungere il potere esteriore. Ma bisognamuoversi passo dopo passo; una persona

deve raggiungere questo potere, ma poi deveraggiungere mete più elevate, deve cercaredi raggiungere il livello più alto possibile.”

“A me piacerebbe che la gente imparassebene il Kung Fu. Che non si dedicasse solo

alle forme. Che praticasse ciò che èveramente importante,

l’energia, il Chi, il potere.”

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modo per prima cosa che il tuocorpo sia preparato, per poiraggiungere un livello di sviluppomaggiore.

B.I: Stavo pensando aquest’associazione che hai creato

con alcuni amici e che si ètrasformata in una federazione

europea. Dicci qualcosa su questoprogetto.

S.X.H: Nel 2000 ideammo questafederazione che nacque nel 2002. Unanuova federazione che chiamammoInternational Chan Wu Federation. Sequalcuno vuole praticare Chan, nellafederazione abbiamo un Maestro cheglielo insegnerà. Se qualcuno vuolepraticare Shaolin Kung Fu, abbiamo

esperti in quest’Arte pronti adinsegnargliela. Se qualcuno vuole praticareTai Chi, abbiamo esperti in Tai Chi. Sequalcuno vuole praticare Wu Shu moderno,abbiamo esperti in Wu Shu moderno. Se tipiace la medicina tradizionale cinese,abbiamo anche dottori specializzati inmedicina tradizionale cinese. Pertantoabbiamo professionisti molto specializzati.Nella nostra federazione puoi trovare cosecome il Chan, il Wu, presenti in tutte le ArtiMarziali Cinesi. Quando venimmo in Europanel 2002, cercammo di capire che cosapotevamo fare per la gente, per i l lorobenessere, e la verità è che abbiamo avutomolto successo in questi tre anni.

B.I: Che cambiamenti hai notato dopo chel'anziano capo dello Shaolin è deceduto? Ed

ora avete un nuovo dirigente a Shaolin.Ovviamente, si tratta di una persona nuova con

differenti caratteristiche. C'è gente che dice cheesiste una pressione politica su Shaolin. Qual è la

posizione della vostra federazione rispetto a questo? S.X.H: Beh, come sai la nostra federazione non

ha bisogno di autorizzazione del Tempio diShaolin. Non abbiamo bisogno di

Arti di Shaolin

“In Occidente quandola gente vedequalcosa di

affascinante, losegue.

Non seguonomai sé stessi!Seguono lasocietà.”

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Shaolin

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niente da loro. Perché noifacciamo tutto da soli. Equesta federazione si èsviluppata dalle nostre mani. Elo Shaolin Kung Fu è solo unaparte della nostra attività. La nostrafederazione non è solo di ShaolinKung Fu. Io sono il rappresentantedi quest’Arte. Ma nella federazioneci sono molte altre cose, si tratta di ArtiMarziali Cinesi. Il Tempio Shaolin ha le sueregole e la sua religione, e loro sono in appoggioalla nostra federazione: credo che non cipossano dire no su niente.

B.I: Shi De Yang è nella vostrafederazione?

S.X.H: Sì, è Maestro di Chan, è una delle lineedella federazione, sta insegnando il Chan.Lui è un monaco ed insegna quello chebisogna fare per essere un monaco. Peresempio, se un allievo viene da me, io glidico che se in qualsiasi momento della suavita volesse diventare monaco, può rivolgersial Maestro Shi De Yang, perché lui gl iinsegnerà qual è la strada da seguire perdiventare monaco.

B.I: Grazie per il tuo tempo e per avercondiviso con i nostri lettori la tua visione.

S.X.H: Grazie a voi per il lavoro realizzato intutti questi anni, un’opera molto apprezzatada tutti coloro che vengono dal Tempio.

Arti di Shaolin

“ Per l'occidentale la cosa piùimportante è raggiungere il potere

esteriore. Ma bisogna muoversi passodopo passo; una persona deveraggiungere questo potere,

ma poi deve raggiungere mete piùelevate, deve cercare di raggiungere il

livello più alto possibile.”

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“Ebbene, potrei dire cheogni dieci persone ottocercano il Kung Fu e

solamente due stannocercando il loro Chan.”

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Arti di Shaolin

“Sono molto contento di aver fatto questovideo. E ciò che insegno in

questo video è il primo passoche la gente deve imparare afare per arrivare ad apprenderelo Shaolin Kung Fu. Questo primo

passo consiste nell’imparare idiciotto movimenti basilari.”

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"Forse uno dei migliori spettacoli teatraliper quanto riguarda gli argomenti marziali."

Magnifica rappresentazione nel Teatro La Rambleta, di Valencia, Spagna, dello spettacolo teatrale "I Shizen. Il popolodi Tengu", una grande iniziativa dell'Ambasciata del Giappone in Spagna, uno spettacolo audiovisivo proprio inquadratonell'anno duale Spagna-Giappone, che celebrano anche la creazione di relazioni tra i due paesi. Lo spettacolo, creatoper l'occasione, è stato anche parte della celebrazione pubblica della Kaze no Ryu, della cerimonia di laurea dei 6 nuoviShidoshi, o Joho, come sono conosciuti nella lingua Shizengo. Un documentario su questa rappresentazione, vieneprodotto con il suo making off, back stage, interviste, ecc, che includerà gran parte dello spettacolo, al fine di garantireche tutti coloro che sono interessati alla cultura Shizen in tutto il mondo, che non hanno assistito allo spettacolo,possano accedere ad esso e condividere, imparare e godere! "Il popolo di Tengu" è stato progettato come unapresentazione pubblica della tradizione Shizen, in cui si ha storicamente e culturalmente inquadrato, ed evidenziando isuoi due aspetti più interessanti: da un lato la sua tradizione marziale, Bugei, e dall'altro la sua cultura spirituale: l'E-Bunto .

Video Download

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Nuovo

"La magia, il fascino, ha il gusto dello genuino.La forza di una cultura e di un popolo

messa in scena nei suoi costumi."

Sei Nuovi Shidoshi hanno celebrato la loro laurea secondo la tradizione Shizen, con tutte le sue cerimonie, antichirituali e danze intorno al fuoco, la freccia cerimoniale, e la grande compagnia dei loro cari; con generosità e abbondanza,loro hanno celebrato e onorato tutti i mondi visibili e invisibili, nel "vecchio stile" del potente popolo di Tengu in una nottemagica e indimenticabile... Chi ha detto che non esistono più delle cose reali?

La Festa di Promozione dei nuovi Joho (Shidoshi) del lignaggio Kawa, nella scuola Ogawa Ryu Kaze no Ha, diretta daShidoshi Jordan Augusto Oliveira.

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Avi Nardia

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Per oltre 15 anni ho viaggiato in tutto il mondo, dalla ForestaAmazzonica, in Brasile, al Polo Nord e l'Antartide per studiare/esploraree presentare il Kapap - Krav Panim El Panim - e il Krav Maga israeliano.In uno dei miei colonne nella Budo Magazine ho già scritto circa ideterminati e impavidi guerrieri Zulu e come hanno sconfittocoraggiosamente l'esercito britannico, riferendomi al popolo Zulu come imigliori combattenti di CQC (combattimento ravvicinato o corpo a corpo).Nella mia ultima visita in Africa abbiamo incontrato i Zulu e i Massai e unaltro paio di tribù per esplorare e imparare da loro.

Sensei sulla strada - Hakuna Matata

"Significa senza preoccupazioni" - è la nostra filosofia liberadai problemi... Hakuna Matata"!

("Hakuna Matata" è una frase Swahili; più o meno si puòtradurre come "Non c'è nessun problema")

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n Africa c'è un detto: "Fino a quando i leoninon scrivono la propria storia, il raccontodella caccia glotif icherà sempre i lcacciatore". È così vero... L'Africa ha offertomolto da imparare sia storicamente cheemotivamente, forse meglio descritto da

Desmond Tutu. "Quando i missionari arrivarono inAfrica avevano la Bibbia e noi avevamo la terra.Loro dissero: 'Preghiamo'. Noi abbiamo chiuso gliocchi a quando li abbiamo aperti... noi avevamo laBibbia e loro avevano la terra." È difficile capire ilcontesto politico in Africa e tutte le parti della suastoria, ma a volte ho potuto sentire lo stressnell'aria. D'altra parte, sono stati grandi viaggi edesperienze e posso solo essere d'accordo con LeoTolstoy: "I due guerrieri più potenti sono lapazienza e il tempo".Con il tempo tutto si sistema e il più importante

è l'educazione, come dice il vecchio proverbioafricano: "Se si educa un uomo si educa unindividuo, ma se si educa una donna si educa unafamiglia". Venendo da uno sfondo di Arti Marzialicome studente e come insegnante ho capito chealla fine siamo tutti insegnanti ed educatori e tuttinoi dobbiamo imparare dagli errori, come dice unaltro proverbio africano: "Sempre si impara moltodi più quando si perde che quando si vince". Ecredo che i mari lisci non fanno i marinai abili -proverbio africano. Tutti apprendiamo a navigare inquesto mare della vita, come ho detto molte volteai miei allievi, e non possiamo fermare le onde, masempre possiamo imparare a fare il surf. Il nostroobiettivo è quello di aumentare la consapevolezzadell'educazione nelle Arti Marziali, e ancora unavolta dico che l'obiettivo non è colpire. (Proverbioswahil i ) Vogliamo "colpire" e sapere cheeduchiamo per i l futuro e non solo per"raggiungere" per alcun breve periodo di tempo -Perdersi è imparare i l cammino (Proverbioafricano) e questo è perché il modo dell'ArteMarziale è quello di esplorare molte volte nonsapendo dove ci porterà, ma sempre alla ricercadel modo per progredire e andare avanti.Ho imparato molto degli animali africani e il loro

comportamento, e ho potuto verificare che lorohanno avuto i migliori insegnanti. Questi maestri,che si chiamano Evoluzione e Sopravvivenza,sono stati duri e hanno insegnato agli animali cheogni errore potrebbe essere l'ultimo. In questa

Avi Nardia

I

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scuola solo i migliori studenti rimangono, e questo mi ha fatto pensare di Israele e le radicidel concetto dell'Arte Marziale israeliana. Perché l'Arte Marziale israeliana è una dei migliorial mondo e come siamo arrivati ??a questo, in primo luogo? La risposta è molto semplicee viene dalla vita pura. Come ci ha insegnato l'evoluzione, non potevamo permettercicommettere errori. La vita non perdona. Se tu perdi, diventi parte della storia e vince ilpredatore o nemico. Come nel mondo animale, ogni giorno è una lotta per lasopravvivenza. Osservando gli animali in natura, ad esempio, quando un cervo vede leonicacciare e salta in aria, possiamo vedere un messaggio in cui il cervo sembra di dire alcacciatore: "Non cercare di prendere me perché io sono sano, giovane e forte e solodiventerai stanco dalla corsa... scegli un'altra preda più vecchia o malata". È incredibilevedere come gli animali inviano messaggi ai predatori per manifestare che non hannointenzione di diventare vittime. Quando insegniamo auto-difesa parliamo anche sulcomportamento umano e come inviare messaggi di conoscenza.

Avi Nardia

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Conoscere le tribù africane e ammirare la natura mi ha ricordato delle Arti Marziali e di come le persone si sentono sempreinferiore e messe in pericolo da altri e parlano in un brutto modo degli altri solo per dimostrare che sono forti e invincibili. Forse èsolo una parte della grande giungla in cui tutti noi viviamo. Un grande scrittore del nostro tempo, Paulo Coelho, ha detto - Ilguerriero che ha fiducia nel suo cammino non ha bisogno di dimostrare che l'altro percorso è sbagliato - Paulo CoelhoOra vorrei condividere alcune belle citazioni su cui ho riflettuto mentre ero in Africa:Un uomo che usa la forza ha paura del ragionamento (proverbio di Kenya).Il denaro non può parlare, ma può fare che le bugie sembrino reali (Proverbio del Sud Africa).Una lattina vuota fa un sacco di rumore (Proverbio di Kenya)La gallina viene da l'uovo e l'uovo viene dalla gallina (Proverbio di Sud Africa)

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Se si vuole andare in fretta, andare da solo. Se si vuole andare lontano, andare accompagnato. (Proverbio africano)I fatti non cessano di esistere perché vengano ignorati - Aldous HuxleyGenius è un africano che sogna fino neve - Vladimir NabokovNon vi è alcun errore più grande di provare a saltare un abisso in due salti - Benjamin Disraeli.Il rischio più grande è quello di non prendere rischi.Per la gentile disposizione della natura, la maggior parte delle domande che sono al di là della capacità dell'uomo di rispondere

non si verificano a lui affatto - George SantayanaSolo i morti hanno visto la fine della guerra -George SantayanaL'abitudine è più forte della ragione -George SantayanaLa storia è un mucchio di bugie su eventi che non sono mai avvenuti, raccontati da persone che

non erano lì -George SantayanaLa paura della morte risulta dalla paura della vita. Un uomo che vive completamente è preparato a

morire in qualsiasi momento-Mark Twain - Questo è il motivo per cui in KAPAP abbiamo sempreinsegnano a vivere."Più scura la notte, più brillano le stelle". Fëdor Dostoevskij. Siamo d'accordo che per ogni cosa

buona anche ci può essere una cosa negativa.Ho portato in Africa con me il mio coltello Kapap di nuova concezione (chiamato Fox 602) per

Avi Nardia

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testarlo e cercare di trovare nuove idee e modi di utilizzo. Primadi andare in Africa sono anche stato in Australia e l'Articononché l'Amazzonia, in Brasile. L'idea di questo coltello è puòessere trovata nella storia della mia vita. Mio padre era unparacadutista di combattimento di prima generazione - nellasua insegna, il fondo delle ali era rosso (anziché blu), il chesignif ica che effettivamente aveva realizzato salti incombattimento reale. Questo è raro, per quanto la maggiorparte dei paracadutisti si addestrano a saltare sul fuoconemico, ma in realtà non entrano in combattimento in questomodo. Come tale, sono cresciuto tra i primi paracadutisti dellaFDI, assorbendo la sua cultura, la storia, i racconti e leimmagini dei vecchi tempi. Un'immagine che non ho maidimenticato - la foto allegata - è quella del plotone praticandola lotta a coltello nel 1950, quando il KAPAP - Krav Panim ElPanim - lotta corpo a corpo è stato il sistema di combattimentoutilizzato nel IDF. Noi l'abbiamo ricostruito e poi abbiamoiniziato a introdurlo in tutto il mondo per il mercato civile, e

un'immagine continuava a emergere più e più volte nella miamente come il vero e proprio inizio del KAPAP. L'immagine èquella di mio padre, che io ho adattato al mio logo perché ioporto la memoria e la tradizione di mio padre. L'ombra delcoltello mi ha seguito fin da quando ero un piccolo bambino.Mi ricordo il modo in cui mio padre ha usato il coltello siaall'aperto che al chiuso come un'arma pesante.Mi sono arruolato nell'esercito nel 1980 ed sono stato inviato al

frente di combattimento in 1982. Ho servito in una zona di guerraper due anni come il coltello è stato impostato sul mio giubbottomilitare. Quando ho lasciato l'esercito l'ho dato come regalo adun amico, un tenente colonnello, ed ho viaggiato in Giappone perstudiare quasi 8 anni le Arti Marziali giapponesi e diventare 6 Dannell'arte della spada giapponese e 7 Dan in Aiki Kenpo Jutsu. Hofatto diverse Arti Marziali, ma sempre considero me stesso uninsegnante di combattimento e scherma.La mia scuola di scherma è quella di dare la vita. Quando ho

iniziato a insegnare combattimento, ho notato che molti

Avi Nardia

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insegnano come uccidere con un coltello e spiegano il coltello in modosbagliato. Si può uccidere con una pietra ... il coltello è lo strumento piùimportante per gli esseri umani. Lo usiamo per la nostra sopravvivenzaogni giorno. Collegando la mia storia personale, il mio stile di vita, e mieiprincipi, così nonché uno studio approfondito della spada e delcombattimento a coltello dai maestri, ho sviluppato le idee su ciò checostituirebbe il coltello ideale.Basandomi sull'origine del coltello, che ho ricevuto da mio padre, e

con le mie esperienze come un allenatore di scherma olimpica e coltelloda combattimento, nonché la spada giapponese, ho iniziato a progettarequesto coltello che sarebbe la base per un workshop che insegniamonel KAPAP, chiamato "Only Knife", in cui gli studenti devono prenderesolo un coltello e andare in bosco da soli e sopravvivere. Il coltellodoveva essere progettato in modo che fosse non solo efficace comearma, ma doveva anche comprendere le capacità per consentire l'utentecostruire il proprio rifugio, ottenere il suo cibo, acqua, fuoco, e la curaper tutte le sue necessità di sopravvivere. L'idea era è con il mio coltelloda combattimento diviene possibile non solo uccidere, ma anche salvarevite umane e sopravvivere. Questa è l'idea principale di questo coltello -dare la vita, non prendere la vita.

Avi Nardia

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Avi Nardia

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I CALCI NELLE ARTIMARZIALI

Calcio frontale ecalcio laterale...

CALCIO FRONTALE Il calcio frontale è una delle

tecniche di gamba più semplicie facil i da eseguire. Findall' inizio della suaesecuzione, in cui adottiamouna posizione naturale alf ine di gettare i l nostro

calcio, tutto è abbastanzasemplice. Ovviamente è facilequando è statoprecedentemente addestrato eil meccanismo generale di essoè noto. È anche un po' piùveloce rispetto al calcio laterale,anche se di solito ha menopotere, soprattutto perché ilcolpo è puramente muscolare enon usare il potere della leva chepossiamo applicare con l'ancaquando eseguiamo un calciolaterale. L'impatto richiede menospazio e quindi siamo in grado dipenetrare tra spazi morti nellaguardia dell'avversario. InoltreInoltre dà luogo ad un accenno dicalcio frontale e nel mezzo delmovimento, o quasi all'ultimomomento, trasformarlo in uncalcio circolare, laterale oinvertito, a seconda della nostrapreparazione e padronanza.

Come rivela il suo nome, è uncalcio frontale perché vienedirettamente dalla parte anteriore delcorpo, piegando e sollevando i l

ginocchio, e ritraendo la nostra gambacome una molla contro il corpo; poi

gettiamo il piede in avanti per impattaresia con il tallone, il metatarso oppure tutta

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la suola. Questo dipenderà dalla zona in cuicerchiamo di impattare e l'altezza.

Questo calcio può essere eseguito con il piedeanteriore per essere usato come una sorta di "jab"fatto con il piede, al fine di tenere l'avversariolontano. Cioè, come il "jab" nel pugilato, il calciodiretto con il piede anteriore può essere utilizzatocome un'azione preventiva con la gamba, come unintasamento o come analisi delle reazioni del nostroavversario. Può anche essere eseguita direttamentecon la gamba posteriore per una maggiore potenza epenetrazione. Esistono il cosiddetto "Mae GeriKeague", o calcio frontale di percussione, e il "MaeGeri Kekomi" o calcio frontale di penetrazione. InKekomi, cioè, da dietro, questo calcio diventa piùvisibile e richiede più tempo per raggiungerel'avversario, ma se riusciamo a portarlo a terminepuò essere definitivo. È come un colpo diretto, disolito mirato all'addome.

Il calcio è semplice in sé, ma è importante prestareattenzione al movimento iniziale di flessione delginocchio portandolo il più vicino possibile al corpo,per poi utilizzare il "rimbalzo" avanti per colpire adistanza ravvicinata e con molta energia. Il fatto diiniziare il movimento elevando prima il ginocchio, èdi per sé una provocazione all'istinto dell'avversario.In altre parole, l'inizio di questo movimento renderànostro avversario ad avere una sorta di reazione euna volta vediamo che ha fatto questo, eseguiamo latecnica più appropriata nel tentativo di colpire lui. Èqualcosa di una finta.

È una tecnica relativamente facile da imparare,non richiede un grande allungamento della gambapurché non sia utilizzata per attaccare la testa, e puòessere applicata in modi diversi, come accennato inprecedenza, come un "tap" o un "jab" per testarel'avversario o come un colpo diretto. È sempre benecombinare il calcio con alcuni pochi pugni, siaanteriormente o immediatamente dopo, in modo chela lentezza del calcio venga compensata dallacombinazione di braccia.

COME SCHIVARE UN CALCIOFRONTALE

In Fu-Shih Kenpo abbiamo un buon repertorio dischivate, deviazioni verso l'interno o l'esterno,blocchi o annullamento dell’attacco. È sempreimportante considerare gli angoli di pericolo in cuil'avversario potrebbe facilmente scaricare tutto il suoarsenale contro di noi. E se scegliamo quegli angolidi fuga dovrebbe essere soltanto quando abbiamogià un piano prestabilito per portarlo al nostro giocoe non per ignoranza, che potrebbe peggiorare lanostra situazione.

Questo calcio è facile da schivare se viene dadietro, dal momento che ci vuole un po' per

reggiungere l'obiettivo e vale la pena di schivarlolateralmente, in quanto è dove l'avversario rimane insvantaggio. Egli avrà dato il suo corpo una spintaforte ed energica in avanti, dopo di che e dopol'inversione della sua traiettoria, Gli ci vorrà deltempo per raggrupparsi, allinearsi o tornare al'angolo in cui egli può contrattaccare di nuovo.

Se l'avversario esegue il suo calcio spostandosiavanti, quando solleva il ginocchio sposta il piede diappoggio movendo tutto il corpo con la gambasollevata in modo di aumentare la forza di impatto.Una buona possibilità di fronte a questo, per unapronta risposta è più conveniente muoversidiagonalmente in avanti, schivando alla minimadistanza possibile ed eseguendo al tempo un colponella direzione opposta della sua avanzata.

Per esempio, quando ci muoviamo verso di luinella nostra schivata, possiamo applicare un pugnoal tronco, un calcio con il collo del piede alla partefrontale del corpo o della gamba di supporto, unaginocchiata ascedente alla femorale della gambadell'attaccante, una ginocchiata all'addome, unaspazzata sul piede di supporto, ecc, o qualchetorsione che possa annullare l'inerzia del suospostamento. Avendo un piede sollevato, egli sentiràpiù l'impatto e la sua capacità di reagire sarà piùpiccola.

COME BLOCCARE UN CALCIOFRONTALE

Bloccare un calcio frontale è semplice, a secondadi come ci siamo appoggiati, vale a dire, se abbiamoil peso sulla gamba posteriore o sulla gambaanteriore. Se il peso è sulla gamba posteriore,solleviamo il ginocchio che ha meno sostegno, cioè,la gamba anteriore, deviando l'attacco sia versol' interno o verso l'esterno, o semplicementebloccandolo. L'attacco può essere bloccato ancheda dietro, ma in questo caso si deve accelerare ilmovimento al fine di non mancare il tempismo nelbloccaggio.

COME RAFFORZARE E MIGLIORARE IL CALCIO FRONTALE

Ci sono molti modi d'allenamento per migliorarequesto calcio e altri. Repetizioni in aria, di fronte allospecchio, pao, sacchi di sabbia, alberi, guanti,allenamento in coppia, ecc Un ottimo esercizio èquello di spingere un compagno che tiene unoscudo d'allenamento e resiste nostra spinta,uti l izzando solo la gamba, dalla posizione diflessione all'estensione della gamba, senza mairaggiungere l' iperestensione per evitare dicompromettere i muscoli, i legamenti e soprattutto ilginocchio o l'anca. Allenamento nella spalliera

La Colonna Raúl Gutiérrez

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1) Alzate frontali di gambe. Iniziare ad un'altezza prudente e aumentare gradualmente in ogni serie di ripetizioni... 12, 14, 16, ecc ... 3 o 4 ripetizioni su entrambi i lati.

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Stretching

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svedese, con pesi alle caviglie. Legare la estremità di unacorda ad una gamba e l'altra estremità alla scalaginnastica all'altezza del ginocchio, poi sollevare ilginocchio della gamba libera ed eseguire calci per di sopradalla fune. Un altro buon metodo è rimanere di fronte a unapanchina o una sedia e praticare la nostra calci sollevandoil ginocchio sopra di questo ostacolo.

CALCIO LATERALEIn Fu-Shih Kenpo, il calcio laterale è considerato uno dei

più potenti dello stile, a causa della forza propulsa dalfianco e l'uso del peso del corpo. Allo stesso modo, epreceduta da un buon allenamento fisico, mentale efisiologico, è la correzione nella sua esecuzione e ilmiglioramento attraverso la pratica costante, ciò che cifarà forti ed efficienti nel suo utilizzo.

I modi di base per realizzare questa tecnica sono:1) Anche con l'aiuto dalla scala ginnastica, possiamo

eseguire una serie di manovre di affinare e migliorarequesto calcio. Afferrandoci alla scala e adottando laposizione del cavaliere (Kiba Dachi), cominciamo apraticare alzate laterali di gamba, in serie di 12 o piùripetizioni, 3 volte con ogni gamba, aumentando il numerodi ripetizioni nonché l'altezza delle elevazioni.

2) Nella stessa posizione, fare un'altra serie di calcilaterali ad un'altezza discreta. Essi non sono più alzate digamba, ma veri calci laterali. Fare almeno 3 ripetizioni perlato, aumentando sia il numero di ripetizioni e l'altezza diimpatto. Qui per esempio, possiamo spostare la gambasinistra alla gamba destra e calciare con la destra, e poi insenso contrario, spostare la gamba destra alla sinistra, ecalciare con la sinistra.

3) Questo stesso esercizio può essere fatto in sensoinverso, cioè, invece di muovere la gamba sinistra versodestra, spostare la destra a sinistra e calciare con ladestra. In questi esercizi, cerchiamo sempre di mantenerel'altezza della posizione del cavaliere, mentre ci spostiamo.

4) Ora invece di 12, 16 o 21 calci per lato, eseguiamouno su ciascun lato su ogni ripetizione per bilanciare sial'altezza come il posizionamento dell'anca e del corpo.

5) Nel prossimo esercizio, si combinano due calci lateralisu ciascun lato, a due altezze diverse. Per esempio,calciamo alla zona mezza, poi ritiriamo la nostra gambasenza toccare il suolo e ripetiamo il calcio laterale alla zonasuperiore. Poi, in un'altra serie, possiamo calciareviceversa, cioè prima alla zona superiore e poi alla zonacentrale. Poi, nella prossima serie possiamo combinare lediverse altezze, come giù-mezza-su, mezza-su-giù, e cosìvia.

6) Finalmente possiamo concludere con esercizi distretching laterali, sostenendo il nostro piede sulla spallierasvedese e tenendo la posizione per almeno 30 secondi, esalendo una barra in ogni ripetizione fino all'altezzamassima che possiamo raggiungere.

7) Questo può essere fatto con qualsiasi dispositivosimile alla spalliera svedese o scala per ginnastica, come

una sedia, un albero, una corda o semplicementeafferrando la mano di un compagno di allenamento.

8) L'uso di pesi alle caviglie ci fornirà la l'elasticitànonché il potere di tenere la gamba a certe altezze.

9) Dovremmo effettuare l'intero processo degli esercizi dicui sopra in aria senza supporto.

10) L'allenamento con sacchi di sabbia, medi e pesanti,PAO, scudi di formazione, ecc, è un altro modo peraumentare le nostre competenze nei calci.

11) In questa modalità di calcio laterale, il ginocchio èsollevato al massimo verso l'alto e non verso il basso, efunge contemporaneamente da scudo crociato per ilnostro corpo. Con questa armatura ci proteggiamo noistessi e, "schermati" in questo modo, siamo in grado dispingere l'avversario e rilasciare calci o combinazioni diessi durante lo spostamento.

12) In aria, possiamo andare avanti incrociando legambe per guadagnare profondità nei nostri calci. Osaltare in calcio in ciò che noi chiamiamo "dicombattimento"; un salto spingendo con la gambaposteriore e, logicamente, calciando con la gambaanteriore. In questo modo, si ottiene inoltre un chiaroaumento della potenza, dovuto al peso del corpo cheaggiunge all'impatto.

COME BLOCCARE UN CALCIO LATERALE

È meglio non bloccare. È preferibile schivare o cercare disviare l'attacco. Un calcio laterale è una tecnica moltoforte, inoltre, una gamba è molto più pesante e ha moltopiù potere di un braccio. Ma se non c'è scelta, tutto ciòche possiamo fare è alzare il nostro ginocchio il più in altopossibile, in modo che questo scudo ci protegga inqualche modo. Probabilmente, cadremo all'indietro, maeviteremo che il calcio raggiunga una zona più debole dellanostra anatomia.

COME DEVIARE UN CALCIO LATERALENon dovrebbe essere di ff ic i le se si reagisce in

tempo, poiché il calcio laterale non copre una grandezona di impatto, ma soltanto una l inea centrale.Spostarsi fuori da quel la l inea centrale dovrebbeessere suff ic iente. È part icolarmente consigl iatoschivare diagonalmente in avanti, in modo da porsiaccanto a l l 'avversar io ed essere in grado d icontrattaccare. È rischioso perché si va nella direzioneopposta al calcio, ma ne vale la pena se abbiamo lavelocità per dare un passo armato e un calcio indevoluzione. Con buoni rif lessi ed alta velocità direazione entrando con determinazione ed energia,siamo in grado di evitare che l'avversario effettui il suocalcio nella misura massima.

Per i miei gusti, è un calcio molto potente ed estetico...anche bello, direi! Sia dal vivo o in un'immaginefotografica, eseguito da un buon esperto.

La Colonna Raúl Gutiérrez

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2º) Levantamiento o Elevación lateral con ambas piernas. Comenzar a cualquier alturaprudente e ir ascendiendo poco a poco en cada serie de repeticiones…12, 14, 16 etc… 3 o 4repeticiones por ambos lados.

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Fu-Shih Kenpo

2) Alzate laterali di gambe. Iniziare ad un'altezzaprudente e aumentare gradualmente in ogni seriedi ripetizioni ... 12, 14, 16, ecc ... 3 o 4 ripetizioni suentrambi i lati.

3) Spostamento laterale della gamba destra allasinistra, sollevando il ginocchio sinistro e calciolaterale sinistro. Lo stesso esercizio, ma oracrociando la gamba sinistra per vincere profonditàe potenza di impatto. Eseguire questi stessispostamenti con la gamba destra. 3 o 4 ripetizioniin gruppi di 12, 14, 16, 18 o più, seconda propriaabilità.

Lo stesso esercizio viene eseguito spostandoall'indietro la gamba sinistra alla gamba destra,sfuggendo un attacco e poi calciando con lasinistra. Praticare la serie su entrambi i lati.

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IMITAZIONE E DISONESTÀ

Grandi Maestri John Pellegrini

Nel mondo dell'arte la questione della "autenticità" è essenziale perlo studio, la classificazione e, in ultima analisi, il valore di ogni operad’arte. Nessun Museo rispettabile vorrebbe visualizzare un falsoRembrand e nessun collezionista serio avrebbe pagato milioni per unfalso Picasso. Ma questo succede. Il mondo dell'arte è stato afflittodal commercio di falsi per secoli. Motivato dalla prospettiva di ingentisomme di denaro, e, in molti casi, anche dall'ego, alcuni individui digrande talento hanno prodotto dipinti, sculture, libri, gioielli e altreopere d'arte nello stile esatto di artisti famosi, forgiando le lorofirme, e vendendole come originali. L'ironia in tutto questo è che ifalsari sono artisti eccezionalmente dotati nel loro diritto. Riuscite aimmaginare dipingere un "Van Gogh" così buono che potesseingannare esperti d'arte professionali? O produrre una monetaromana d'epoca o una scultura Maya del XIV secolo, così perfette daingannare i curatori dei musei? Non molti di noi potrebbero farlo. Queifalsari di talento potrebbero essere rispettati e artisti di successo seavessero scelto di creare il proprio lavoro, ma essi preferisconotrarre vantaggio della fama e la reputazione degli altri con laproduzione di falsificazioni.

o stesso problema è esistito per molto tempo nel mondo degli affari e haportato la maggior parte dei paesi di adottare leggi forti che trattano delleviolazioni dei diritti d'autore, marchi e brevetti. La maggior parte delle personeconoscono e capiscono perché non è possibile iniziare un giorno a produrre evendere magliette con i loghi di Mickey Mouse, Nike o Coca Cola. Ma succede.

Il furto della proprietà intellettuale, prodotti per l'intrattenimento contraffatti e pirata, mercegriffata falsa, e tutte le maniere di violazioni di copyright, sono all'ordine del giorno in tuttoil mondo, ad un costo dio miliardi di dollari per la società (e fornendo miliardi ai criminali!).Quindi, come come si rapporta questo con le Arti Marziali? È innegabile che noi

compriamo le due aree: creiamo e produciamo "arte" e, per la commercializzazione alpubblico, ci impegniamo in affari. E sì, siamo afflitti da falsari, truffatori e ladri.E invece di affermazioni vaghe e generali, offrirò esempi tratti dalla mia esperienza

personale. Ma prima di farlo devo chiarire alcuni punti estremamente importanti che hannocreato confusione e fraintendimenti nelle Arti Marziali per un lungo periodo di tempo.

Combat Hapkido

L

“È innegabile che noi copriamo le due aree:creiamo e produciamo "arte" e,

per la commercializzazione al pubblico, ciimpegniamo in affari. E sì, siamo afflitti

da falsari, truffatori e ladri.”

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I l primo punto è la questione delle "tecniche". Nessuno puòrivendicare la "paternità" di un pugno, un calcio o una lussazione. Cheun istruttore o un gran competitore facciano modifiche o "migliorino" unpugno, un calcio o qualsiasi altra tecnica, non vuole dire che questimovimenti possano essere protetti dal copyright. Anche se l'istruttore oil campione li ha integrato in combinazioni efficaci e creative, nonpossono essere ritenuti di proprietà esclusiva della persona. Chiunquepuò usarli e, a sua volta, modificarli, migliorarli oppure dichiararliinefficaci e apertamente criticarli. Lo stesso vale per le sequenze dimovimenti prestabiliti che chiamiamo "kata / hyung / poomse / modelli oforme" nelle Arti Marziali. Sono apertamente praticati da milioni distudenti di tutto il mondo e sono considerati parte del dominio pubblico.Rivendicare la sua proprietà intellettuale sarebbe come cercare diacquisire il diritto d'autore di un ballo come il Tango o il valzer. Tuttavia,per quanto improbabile come può sembrare, c'è almeno una eccezione,che io sia a conoscenza, nella quale un'associazione di TaeKwonDonegli Stati Uniti ha avuto successo nella registrazione legale del dirittod'autore delle sue forme di prevenire i non membri ed ex membri daloro insegnamento. (Lascerò i lettori giudicare la saggezza ditale politica).Nel 1992 ho fondato il mio stile di Arte Marziale

"Combat Hapkido". Ovviamente, io non ho "inventato" icirca 300 tecniche del sistema. Le ho imparato daidiversi maestri di Hapkido con cui ho studiato, e chehanno imparato dai loro insegnanti o direttamente dalfondatore di Hapkido, il che a sua volta avevaimparato da.... Beh, si ottiene l'idea. Non si puòpretendere diritti d'autore su colpi, lussazioni ecalci, neanche sull'ordine in cui sono presentati inun programma di studi. In realtà, non è possibileregistrare parole come "Karate", "Kempo","Taekwondo" o "Hapkido. Ma qui è dove diventainteressante. Anche se io non ho potuto acquisire idiritti sulla parola "Hapkido" (né io né nessun altrodovrebbe essere in grado di farlo), eroperfettamente nel mio diritto d'autore il nome di"Combat Hapkido", nonché il logo del marchiodella nostra organizzazione. Il nome che hoinventato e il logo che ho progettato per il nostrosistema sono la mia proprietà intellettuale e nonpossono essere legalmente utilizzati o riprodottida chiunque senza il nostro consenso e unadeguato risarcimento.Voglio essere chiaro ancora una volta. Non ho

registrato le tecniche, che chiunque può imparare epraticare. Ma se si vuole insegnare al pubblico, nonsi potrebbe utilizzare il nome "Combat Hapkido" ameno che non si sia un istruttore certificato e unmembro attivo e propriamente registrato nella nostraorganizzazione (ICHF). Ciò è dovuto non solo al fattodi proteggere i nostri interessi ma anche perproteggere gli studenti da individui incompetenti,pericolosi e disonesti. Il ICHF, come un organo di

Grandi Maestri

“Voglio essere chiaroancora una volta. Non ho registrato

le tecniche.”

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Combat Hapkido

“Nel 1992 ho fondato il mio stile di Arte Marziale"Combat Hapkido". Ovviamente, io non ho "inventato" i

circa 300 tecniche del sistema. Le ho imparato dai diversimaestri di Hapkido con cui ho studiato, e che hanno

imparato dai loro insegnanti o direttamente dal fondatoredi Hapkido, il che a sua volta aveva imparato da....

Beh, si ottiene l'idea.”

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Combat Hapkido

governo e autorità di regolamentazione, assicura ilcontrollo della qualità, le procedure corrette e unalto livello per il nostro sistema e per quelliincaricati d'insegnarlo.Ho accettato il fatto che molti vorrebbero

imitare le nostre tecniche ( loro funzionanodavvero!), i nostri sistemi, la nostra formula e ilnostro successo. Dopo tutto: "L'imitazione è la piùgrande forma di adulazione". Ed io sono lusingato!Tutti noi nelle Arti Marziali abbiamo cercatoqualche volta di "imitare" apertamente e senzavergogna i nostri insegnanti, i loro metodi, i loroatteggiamenti, perfino il loro manierismo. Dasempre abbiamo considerato loro come modelliideali e abbiamo imitato loro perché li abbiamoammirato. Non era nostra intenzione di "rubare" leloro realizzazioni, i loro contributi e la lororeputazione. Ma il successo conquistato a fatica eil prestigio delle artisti marziali di rilievo ha sempreallevato invidia e un senso contorto del diritto inmolti individui immaturi, disonesti ed egoisti.Quindi, sono sicuro che non stupirà nessuno se

affermo che negli ult imi 23 anni abbiamoaffrontato un numero considerevole di truffe, ladrie persone immorali. E il problema continua adesistere anche adesso mentre scrivo questoarticolo. Permettetemi di i l lustrare qualcheesempio:

1. Insegnanti che non si sono mai addestrati nelnostro sistema e pubblicizzano e offrono classi di"Combat Hapkido" (forse hanno comprato uno deinostri DVD?).

2. Insegnanti che illegalmente chiamano il suosistema di auto-difesa "Combat Hapkido",sebbene sia totalmente diverso da quello reale.

3. Istruttori a noi sconosciuti che affermano diessere certificati dalla nostra organizzazione.

4. Istruttori che non sono membri della ICHF eutilizzano il nostro logo senza il nostro permesso(a volte anche stampati nei loro brochure ecertificati).

5. Ex membri che sostengono di essere ancoraaffiliati e certificati da noi.

6. Istruttori che rilasciano certificati falsi di"Combat Hapkido" ai suoi studenti (falsificazioniassoluti o fotocopie di quelli reali).

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Combat Hapkido

7. Istruttori che falsificano la mia firma sui certificatirilasciati ai propri studenti.

8. Individui che duplicano illegalmente i nostri DVD e livendono su Internet.

9. Istruttori che chiedono "riconoscimento" di rangoICHF presentando certificati falsi o alterati in modo chiaroda altre organizzazioni di Arti Marziali.

10. Individui che stampano certificati finti di CinturaNera di Combat Hapkido e li vendono in bianco su Ebay.

Perché abbiamo sperimentato tutti gli incidenti di cuisopra, alcuni più volte, in diverse aree del mondo, in uncerto senso ci siamo quasi abituati a loro e abbiamoimparato ad aspettarli e accettarli come una parte normaledi affari. Naturalmente, per quanto possibile, ci difendiamoutil izzando tutti le risorse legali, civi l i e penali edesponiamo pubblicamente quei perdenti vergognosi.Sappiamo anche che per la maggior parte di noi, artisti

marziali etici, rispettosi, umili, "reali", è difficile credere checosì tanti ladri e frodi siano nascosti in mezzo a noi,perché abbiamo presunto (erroneamente) che ognipraticante di Arti Marziali vive da un rigoroso codiced'onore e segue un insieme ben definito di principi morali.I veri artisti marziali devono mostrare un comportamentoche viene presentato come un modello positivo per il restodella società. Quindi, ci chiediamo perché alcuni scelgonodi falsificare, imbrogliare, mentire, rubare... Qual è la loromotivazione per appropriarsi del lavoro, la reputazione e lacreatività degli altri? È la pigrizia intellettuale, la gelosia,l'avidità piena, l'ego? Hanno scelto la disonestàsemplicemente come una comoda scorciatoia per i loroobiettivi egoistici? Hanno un difetto mentale?Forse è una combinazione di alcune oppure tutte queste

cose. Non dovremmo sprecare il nostro tempo "giocandoagli psicologi" per capire le motivazioni degli individuidisfunzionali. Cerchiamo di essere sempre consapevoli delfatto che sono là fuori, nascosti in mezzo a noi, e che,quando li si scopre, è nostro dovere di esporre loro e diespellerli dalla nostra comunità.

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • KMISS-1REF.: • KMISS-1

In esclusiva per Budo International il DVD del Maestro MarcoMorabito sulla difesa personale con la presentazione inanteprima del Krav Maga Israeli Survial System. Con questaopera verranno illustrate le tecniche e il metodo alla base di

questo sistema in modo chiaro e trasparente. Nessunsegreto quindi, ma una colossale opera che vi

porterà nel vivo della difesa personaleisraeliana. Le tecniche sono illustrate in

modo da essere facilmentecomprensibili da tutti.Un’occasione davvero unica peravvicinarsi alla difesa personaleo per approfondire le proprieconoscenze sul tema.L’autore di quest’opera è unodei maggiori esponenti alivello mondiale di difesapersonale e conta al suoattivo diverse esperienze incampo militare e società disicurezza; pluripremiato indiverse nazioni, ospitato percorsi e seminari in tutto ilmondo è diventato unportavoce internazionale divari sistemi di combattimentocorpo a corpo e difesa

personale poco conosciuti maestremamente efficaci. Studiando

dal Giappone agli Stai Uniti,passando per Polonia, Spagna, Capo

Verde, Germania, Israele, Francia e Russia.Una continua ricerca nelle zone più remote del

mondo, come la Siberia e il deserto del Texas, senzamai fermarsi in una ricerca instancabile di acquisire nuoveconoscenze senza mai smettere di porsi domande. Il KravMaga Israeli Survial System non è una disciplina, uncomplesso di rigide regole ma un metodo, un processo incontinua e perenne evoluzione. Questo lo rende adattabile adogni situazione e circostanza, permeabile a qualsiasicambiamento, quindi in grado di fare tesoro dei propri erroricogliendo la propria esperienza come opportunità permigliorare.

Budo international.comORDINALA A:

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Tutti i DVD prodotti da Budo Internationalvengono identificati mediante un’etichettaolografica distintiva e realizzati in supporto DVD-5, formato MPEG-2 (mai VCD, DivX o simili).Allo stesso modo, sia le copertine che le serigrafierispettano i più rigidi standard di qualità.

Se questo DVD non soddisfa questi requisiti e/o lacopertina non coincide con quella che vi mostriamoqui, si tratta di una copia pirata.

REF.: • DVD/SERAK-1REF.: • DVD/SERAK-1

Maha Guru Horacio Rodriguez è l'erede della stirpe diPendekar Pak Victor De Thouars, di Pukulan Pencak

Silat Serak, un sistema di combattimentoimportato dall'Indonesia agli Stati Uniti

dai fratelli De Thouars nel 1960. Permolti anni, questa potente e

sofisticata scienza è statatrasmessa oralmente insegreto solo a studentiselezionati (questiincludono notevoli artistimarziali come Sijo BruceLee e Guro DanInosanto). Il PukulanPencak Silat Serak è unsistema completo conun programma diapprendimento di 10fasi d'allenamento.Questo primo DVD dellaserie insegna posizioni diTiga Lanka, i Sambuts dibase 1-15, tecniche di

finalizzazione, i Buang otakedown e le chiavi di presa,

Tendjekan, difesa contro gliattacchi di massa, campi d'azione,

cambi di gioco di gambe senzaperdere spazio, punti di connessione

Garisan, reindirizzare, base-angolo-leva, modi dioccupare lo spazio, proiettare pressione in avanti pereludere o evitare un attacco, e come mantenere ilcontrollo costante per dominare e ottenere il controllofinale.

Budo international.comORDINALA A:

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Difesa Personale

Questo secondo video è ilseguito di un’opera realizzatanel 2003 per BudoInternational con i l t itolo:“Lieutenant-Colonnello RaymondH.A. Carter -European PoliceSelf Defence”. E’ completato dauna presentazione di elementitecnici svi luppati da JuanAntonio RODRIGUEZ COQUE eda Alfredo Pérez Pérez, membridella “Federazione Madrilena diLotta-Dipartimento di DifesaPersonale Poliziesca” eRaymond H.A. Carter della“Association européenne diaPolices” (Associazione Europeadi Poliziotti - AE-COPS), basatisu un'analisi del diritto penaleeuropeo, in grado di accertarele basi giuridiche di uno“standard” europeo relativo agliinterventi delle forze dell'ordinee degli agenti delle forzepubbliche per quanto riguardala “legittima difesa”, ladetenzione e la protezione dipersone ree di crimini e delitti. Questo video cerca, in primo

luogo, di rispondere ad unaprecisa domanda: “Perché unapolizia europea?”

“EUROPEAN POLICE SELF-DEFENSE” “TECNICHE DI INTERVENTO”

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questo punto è necessarioconstatare due cose: da una parte,lo sviluppo e l'internazionalizzazionedi una criminalità sempre più attiva,che non rispetta le frontiere e

provoca le nazioni spargendo a volte del sangueinnocente, e dall'altra parte, la necessità distabilire nello spazio europeo sempre più ampiouna vera e propria forza poliziesca adatta e

competente a livello europeo, per affrontarle questaminaccia, ma la cui esistenza può dipendere solodall'instaurazione di un diritto penale europeo. Pertanto, bisogna considerare due principalidifficoltà: 1. La questione di una certa sovranitànazionale; 2. L'assenza, per il momento, di unordine pubblico europeo.

Se la tendenza maggioritaria è ancor oggicontraria alla creazione di una polizia europea,la criminalità senza frontiere, troppo spesso“più rapida del diritto stesso”, continua invecead essere molto attiva e pericolosa per lapace e la sicurezza pubblica.

Da qui la necessità per il rappresentantedelle forze dell’ordine di considerare ladifferenza tra l'azione dei criminaliattraverso una criminalitàinternazionalizzata e l'instaurazione dimezzi legali adattati ed ottenuti acosto di mettere in discussione lasovranità nazionale ed i suoi attributi,nel r ispetto dei diritt i umani, percombattere meglio questa formamoderna di criminalità.

Questo implica, pertanto, per ipoliziotti e i gendarmi l’anticipazionea livello nazionale dello sviluppo diuna formazione e di un allenamentoin grado di offrire i mezzi migliori peraffrontare nelle migliori condizioniquesta criminalità, spesso moltoviolenta, mettendo in gioco alcunestrutture mafiose, del crimineorganizzato e del terrorismo, etutto questo a due livelli: a) a livello TECNICO, per mezzo

di una standardizzazione di tecnicheadattate ed evolutive, nel rispetto deidiritti umani, ed efficaci, focalizzate

sulla sicurezza pubblica e sulla protezione e lasalvaguardia dei rappresentanti delle forze dell'ordine;

b) a l ivello ETICO e DEONTOLOGICO,considerando da qui in davanti i diritti umani e lagiurisprudenza sviluppata all’interno del dirittopenale europeo.

Questa doppia sfida giuridica e tecnica devepermettere al rappresentante del le forzedell'ordine di:

Difesa Personale

A

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Difesa Personale

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A) anticipare la sua azione, che può giàintegrare l'aspetto internazionaleattraverso determinati atti di procedurali(commissione rogatoria…) realizzati nellacornice di una cooperazione “oltrefrontiera”, per l'integrazione di tecniche didifesa corpo a corpo adattate allasalvaguardia fisica propria o di terzi, nelcontesto del suo lavoro all’interno dellafutura polizia europea. B) Adattarsi sia ai rischi vincolati alla

lotta contro la criminalità per una miglioreconoscenza del diritto penale europeo ele sue esigenze in termini di diritti umani,che al diritto per una migliore conoscenzadella criminalità internazionale, della suaviolenza e delle sue diverse forme(aggressione, ricatto…). Il rappresentante delle forze dell'ordine

deve perciò agire e reagire “prima deldiritto e per il diritto”, con l’obiettivo diprevenire ogni pericolo sociale e digarantire la sicurezza pubblica a livellonazionale ed europeo, persino, perestensione, a livello extra europeo. Il cheimplica una presa di coscienza effettivadei rischi inerenti alla lotta contro lacriminalità, qualsiasi siano le sue forme ela sua estensione, ed un'anticipazione perun adattamento specifico in conformità aldiritto nazionale attraverso principi e basigenerati dal diritto penale europeo e dallagiurisprudenza della Corte Europea diStrasburgo. È la pratica che vogliamo iniziare

attraverso questo secondo video. Una volta presentato brevemente il

diritto penale europeo, parleremo delconcetto di “eccezione al diritto dellavita”, che può intervenire, tra le altre cose,in caso di legittima difesa. Il diritto penale europeo che interessa

gli attuali 43 paesi membri del ConsiglioEuropeo è un “diritto internazionale dicarattere regionale", composto da uninsieme di norme penali comuni ai diversiStati dell'Europa ed in evoluzionecostante, considerando i diritti umani,intangibili e condizionali, enumerati nella

Convenzione Europea dei Diritti Umani. La Convenzione Europea dei Diritti

Umani e la sua giurisprudenza ci offronoesempi interessanti sull'interpretazioneevolutiva dei diritt i convenzionaliattraverso una polit ica dinamica ecostruttiva, interessando in primo luogo ilnostro argomento, tra gli altri, attraversola nozione di legittima difesa di sé stessi odi terzi. Sottolineiamo a questo proposito che il

principio di proporzionalità è una nozionedi moda in tutti i diritti interni, dal dirittocivile al diritto penale “lato sensu”. Siintegra in maniera evidente la legittimadifesa, che deve essere proporzionale allagravità dell'aggressione. Questa nozioneinterviene allo stesso modo a livello dipena, che deve essere proporzionale allagravità del delitto, e di mancanza deldelinquente, come nella detenzioneprovvisoria. Nel diritto europeo dei diritti umani, la

proporzionalità può essere consideratacome “l'uso di mezzi che non vanno oltrei l necessario in funzione dellecircostanze”. L'analisi della situazione per i

rappresentanti delle forze dell'ordine e laloro risposta adattata ad un confrontourgente, spesso deve essereeccessivamente rapida e richiede unaformazione precisa ed un allenamentoadeguato. In realtà, l 'azione deirappresentanti delle forze dell'ordine e lameta che perseguono, diventanosproporzionate solo quando c'èsuperamento dei mezzi utilizzati. L'azionedeve essere realizzata “nella precisamisura che la situazione richiede”.Pertanto, capiremo facilmente lanecessità di una formazione precisa e diun allenamento adeguato, ed in grado digenerare degli automatismi suscettibili dinon falsare la reazione adeguataammessa nella cornice legale interna.Perché, come per sparare, non si può farequalsiasi cosa perché bisogna essererapidi. Lo studio assiduo di casi concreti

Difesa Personale

“Nel dirittoeuropeo deidiritti umani,

la proporzionalitàpuò essereconsiderata

come ‘l'uso dimezzi che nonvanno oltre ilnecessario infunzione dellecircostanze’”.

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costituisce i l miglior metodo perperfezionare la valutazione della situazione,che induce il ricorso ad un'azione/reazionesuscettibile di integrare, tra le altre cose, lacornice legale ammessa dalla legittimadifesa. La proporzionalità è, pertanto, una

nozione ragionevole, secondo i dati relativia determinate fattispecie. E’ in relazionecon “i l margine nazionale diapprezzamento” nella misura in cui è uncorrettivo di quest’ultimo. Per la suaingerenza nella vita dei cittadini, le autoritànazionali ed i relativi rappresentantibeneficiano di un certo margine di manovrasolo per ciò che è necessario fare perraggiungere l'obiettivo che perseguono,perché “è necessario cercare di capire seun equilibrio giusto è stato mantenuto tra leesigenze dell' interesse generale e gliimperativi della salvaguardia dei dirittidell'individuo”. Così, come abbiamo visto, è “nella

precisa misura che la situazione richiede”che determinati eccessi o sproporzioninecessari per affrontare o far fronte acircostanze precise, potendo arrivare finoalla “eccezione al diritto della vita”,potranno essere accettate dal giudice chenon decreterà pertanto la responsabilitàpenale del rappresentante delle forzedell'ordine avendo agito conforme allalegge. L'eccezione al diritto alla vita. L'articolo

2-2 della CEDH dispone che la morte non èconsiderata inflitta in violazione di questoarticolo nel caso in cui provenga dalricorso alla forza diventato assolutamentenecessario, nella cornice dell'obbligo degliStati e dei suoi agenti di proteggere la vitaumana come quella delle persone tenute inostaggio da chi ha la responsabil itàdell’atto. Pertanto si farà tutto il possibileper evitare che la vita di qualsiasi ostaggionon sia messa in pericolo. E conosciamo ladeterminazione di certi criminali nel cercaredi eliminare degli ostaggi che possonopregiudicarli davanti ad un giudice. Sarà

anche necessaria una vigilanza moltoparticolare nell'esecuzione di questo tipo dimissione rischiosa. Secondo lo stesso articolo, esiste “un

obbligo positivo di prendere in manierapreventiva misure di ordine pratico perproteggere l' individuo la cui vita siaminacciata dalle azioni criminali di unaltro”. Il che, secondo una decisione dellaCEDH del 1998, impone alle autorità larealizzazione di misure concrete perprevenire la materializzazione delrischio sicuro ed immediatoper la vita. Il che implica anche per il

rappresentante delle forzedell'ordine l’anticipare ognirischio come “prevenzione”,e/o l’agire di fronte ai rischiconosciuti. Quanto più si saràformato ed allenato, tanto piùefficace sarà la propria salvaguardia el’azione realizzata per proteggere ogniindividuo messo sotto la suaresponsabilità nella stretta applicazione deldiritto. Tralasciando la pena capitale, l'articolo

2-2 della CEDH riconosce tre situazioninelle quali una negazione del diritto dellavita può essere giustificato: 1 - la difesa contro una violenza illegale.

È la “legitt ima difesa” che tende adassicurare la difesa di qualsiasi personacontro una violenza illegale e/o illegittima.Ma questo stesso articolo non abbraccia ladifesa dei beni. Nel loro già citato libro, checostituisce, va detto, l'unico libro che trattiil diritto penale europeo, Jean PRADEL eGeert CORSTENS sottolineano che “risultadubbio tuttavia il fatto di sapere se questaeccezione miri solamente alla legittimadifesa delle autorità pubbliche o se sipossa estendere anche agli individui.Questo punto si oppone alla secondaopinione dato che sono, in realtà, i dirittinazionali che giustificano la legittima difesadegli individui nelle loro reciprocherelazioni. La Corte di Strasburgo potrebbe

Difesa Personale

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intervenire su questo punto, constatando che il codice penalenon assicurava alla vittima una protezione concreta ed efficace,e deduceva una violenza dall'articolo 8 della ConvenzioneEuropea dei Diritt i Umani (CEDH)”. È importante che i lrappresentante delle forze dell'ordine conosca i caratteri dellalegittima difesa, “fatto giustificativo” previsto dalla legge, el'equilibrio tra aggressione e difesa, cioè le condizioni relativeall'attacco e alla difesa. L'azione di aggressione, che minaccia lavita e l'integrità fisica, ma anche la libertà fisica e/o il furto, deveessere diretta contro la persona che si difende o un’altra, edattuale, dato che i l pericolo deve essere imminente.L'aggressione non è riconosciuta come attuale quando ilpericolo è futuro o eventuale, o se il pericolo è passato ed ildanno è fatto. L'azione deve essere sul punto di realizzarsi (se unsoggetto arriva ed afferra il collo della tua giacca con una mano,mentre l'altro si prepara da dietro per colpirti, questo criterio èflagrante), e deve essere ingiusta, cioè che non derivi da unamancanza commessa precedentemente da quello che richiama ildiritto alla legittima difesa, e che non sia la conseguenza delcompimento di un dovere o dell'esercizio di un diritto (se, finchéeseguite un arresto, il soggetto in questione cerca di sottrarsi alvostro controllo cercando di colpirvi e schivate il suo attacco,per poi dominarlo con una tecnica di corpo a corpo, non ci saràlegittima difesa per questo individuo). L'atto di difesa deveessere necessario e la persona aggredita non deve avere nessunaltro mezzo in suo possesso per far fronte a questa aggressionee sottrarsi al pericolo (anche se la fuga sia possibile, non è unobbligo per la persona aggredita, che potrà difendersi, e si tratta,in questo caso, di una questione di fatto). L'atto di difesa deveessere simultaneo, la reazione di difesa deve intervenireimmediatamente rispetto all'aggressione (un blocco o unaschivata in genere evidenzia questa simultaneità, il legislatoredichiara che un'infrazione commessa per prevenire un pericolofuturo o per vendicarsi di un male già subito, non potrà esseregiustificata con la legittima difesa. Tuttavia, la realtà di uncombattimento dimostra spesso che vari attacchi si succedono,quando la persona aggredita si difende con blocchi e schivateprima di colpire per finire con questi attacchi ripetuti. Così, unapersona minacciata da un altro attacco dopo averne già ricevutouno potrebbe essere giustificata se colpisse “preventivamente”prima di questo secondo attacco per porre fine al confronto, arischio d’essere ferita o uccisa). L'atto di difesa deve essereproporzionale, qualunque sproporzione evidente deve essereevitata nella reazione (per esempio ammazzare un uomo che vidà uno schiaffo). È preferibile “semplicemente” schivarel’attacco, il che è più facile a dirsi che a farsi per una personanon allenata. Questo non esclude un danno maggiore causatodal difensore sull'aggressore (un individuo che cerca di colpirvi intesta con il manico di un bastone, può sicuramente trovarsi aterra col naso rotto dopo la vostra reazione, e voi beneficerestein questo caso della legittima difesa). 2 - La detenzione regolare e la prevenzione dell'evasione di

una persona regolarmente detenuta. La morte, in questi casi, può essere solo la conseguenza

involontaria dell'utilizzo della forza. L'intenzione di ammazzare

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sarebbe in contrapposizione con l'obiettivo ricercato di fermare inmaniera regolare una persona o di ostacolarne la fuga. Sottolineiamoche l'articolo 2 della CEDH non riconosce come eccezione laprevenzione di crimini. In realtà, è solo nel caso in cui laprevenzione di un crimine vada di pari passo con un'eccezioneammessa come legittima difesa (articolo 2-2 punto a), che ilpoliziotto o il gendarme può essere autorizzato ad ammazzareintenzionalmente. Infine, sia la detenzione che l'incarceramentodevono essere regolari, vale a dire conformi alle esigenze della

CEDH. Le tecniche di detenzione che vi presentiamo, sono inconformità alle esigenze legali, dato che la principale preoccupazionedel rappresentante delle forze dell'ordine è la consegna del criminalealla giustizia affinché sia giudicato.

3 - La repressione di una rivolta o di un'insurrezione.Costituisce la terza eccezione e può giustificare anche l'uso di

una forza che provochi la morte. L'articolo 2 – c) esigeuna disposizione della legge nazionale

affinché possa realizzarsi. In tutti questi casi, convienericordare e sottolinearel ' i m p o r t a n z adell'investigazione, che dovràstabil ire e mettere inevidenza che l'uso dei mezziuti l izzati nelle suddettecircostanze era giustificato,affinché il giudice possaliberare dalle sueresponsabil ità penali i lrappresentante delle forzedell'ordine, che ha agitoin sintonia con la legge.

LE TECNICHE DIINTERVENTO

Questo video, quindi,che va a completarne un

altro intitolato “Lieutenant-Colonnello Raymond H.A.

CARTER-European Police Self-Defense” si inserisce nel contesto di

una rif lessione tuttora in corso,realizzata da vari anni dagli autori

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Juan Antonio RODRIGUEZ COQUE, Alfredo PÉREZ PÉREZ eRaymond H.A. CARTER e le loro rispettive federazioni edassociazioni, sulla necessità di trovare un equilibrio tra “doveree diritto” del poliziotto, il “dovere” di servire l'interessepubblico per una sicurezza ed una pace pubbliche, tenendoconto del “diritto” di ogni rappresentante delle forzedell'ordine a poter garantire la propria integrità fisicanell’ambito del proprio lavoro, mentre agisce con ognilegittimità nel rispetto più stretto della legge del suo paese,per il bene di ogni cittadino. Ha l’obiettivo di presentarvi uncerto numero di tecniche di intervento e di detenzione,sperimentate nel campo della lotta contro la criminalità daipoliziotti di vari paesi e dagli autori stessi. Mettono inevidenza la necessità di una vigilanza permanente sulrappresentante delle forze dell'ordine, che deve essere ingrado di reagire immediatamente, con rapidità e precisione, difronte a qualsiasi aggressione contro sé stesso o un terzo, perdominarla con efficacia e neutralizzarla con un controllo totaledell'aggressore, per neutralizzarlo generalmente a livello degliarti superiori (pugni, gomitate, armi…) o inferiori (calci,ginocchiate), evitando il più possibile la zona della testa. Laconoscenza delle tecniche di difesa personale sviluppate nelprimo video, la cui lista non è esaustiva e che d'altra partecontinuano ad evolvere, faciliterà lo studio di questetecniche di intervento e la loro realizzazione, tra le altrecose, quando i poliziotti vanno in coppia, l’idealeper garantire la sicurezza di ognuno. È la ragioneper la quale, lo sappiamo bene, i “gendarmivanno sempre in coppia!” Insistiamo sullanecessità di controllo totale dell'aggressoredall'inizio dell'attacco fino all'immobilizzazione perl’ammanettamento, e portarlo con la massimasicurezza verso un posto sicuro, perché il rischio dialtre aggressioni (il tentativo di liberazione da partedi complici…) è presente, finché il criminale non èrinchiuso in un posto sicuro e protetto. Questovideo permette anche di realizzareammanettamento sicuri attraverso lapresentazione di manette “LICA”, concepite ecreate da Alain LICA, offrendo delle tecnicheinteressanti ed efficaci nell’ambito delladetenzione di criminali, permettendo anchevarie declinazioni (impugnatura portando uncontenitore di gas “al pepe”, adattamento di unbastone di difesa in utilizzo “tonfa poliziesco”,integrazione di un coltel lo a molla…).L'inventore è a disposizione di ogni praticanteper qualsiasi tipo di informazioni complementari.

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Difesa Personale

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“L'azione di aggressione, che minaccia la vita e l'integritàfisica, ma anche la libertà fisicae/o il furto, deve essere direttacontro la persona che si difende

o un’altra, ed attuale, dato che il pericolo deve

essere imminente.”

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La ripetizione di queste tecniche, sia di giorno che di notte, devepermettere una realizzazione automatica delle fasi di ammanettamento edi conduzione della persona arrestata. La pratica di queste tecnicheevolutive permette un adattamento agli avvenimenti e alle circostanzeavverse quotidianamente, per i rappresentanti delle forze dell'ordine. Puòcomportare l'utilizzo di equipaggiamento e materiale professionalispecializzati (tonfa di allenamento, protezione…), che sono disponibilipresso la società “GK” (159 rue Galliéni, 93177, Bagnolet cedex-France-tel. 01.55.82.15.00-E-mail: [email protected]), fornitrice della polizia e dellagendarmeria francese. Anche la società “ANDREU SOLER I ASSOCIATS”(casella postale 10.042 - 08080 Barcellona, tel. 93.4294900-Email:[email protected]) ci ha consegnato un materiale professionale diqualità. Si consiglia di studiarli lentamente, all’interno in primo luogo (saladi allenamento, Dojo…) prima di realizzarli in un ambiente esterno e“ostile”, in maniera più dura e reale, di giorno e poi di notte. La presenzadi istruttori ufficialmente accreditati per questo tipo di formazione e diallenamento, come quell i preparati nell'AE-COPS o quell i della“Federazione Madrilena di Lotta - Dipartimento di Difesa PersonalePoliziesca”, è vivamente raccomandata al momento dello studio, pergarantire l'acquisizione e la messa in pratica nel rispetto della cornicelegale del vostro paese, per proteggervi meglio ed assimilare l'efficaciatecnica, e nel pieno diritto delle vostre azioni/reazioni contro i criminali. Ilrappresentante delle forze dell'ordine non deve dimenticare mai che èresponsabile delle proprie azioni e che gli si potrà chiedere conto di essein qualunque momento. Coraggio!

Difesa Personale

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Nella nostra linea di interviste a Maestri di WingTsun, abbiamo voluto conoscere quanti più punti divista possibile sull'Arte a cui abbiamo dedicato granparte della nostra vita. Sono sicuro che questo tipo diinterviste è particolarmente arricchente per gliappassionati di Wing Chun, in quanto offrono loro lapossibilità di conoscere altri approcci, altri problemi,nuovi punti di vista e idee che possono aiutarli aapprofondire nello studio di quello che fanno.Naturalmente, siamo tutti d 'accordo cheassolutamente nessuno è in possesso di tutta laverità... Ma tutti hanno una piccola parte di essa!

Sifu Salvador Sánchez

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La Colonna del Wing Tsun. Sifu Salvador Sánchez

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Intervista a Sifu Tam Yiu Ming (WingTsun Kuen - Leung Ting Lignaggio)Nei miei viaggi recenti ho avuto l'opportunità di incontrare

eccellenti maestri in tutto il mondo, e devo ammettere chetutti loro mi hanno fornito con qualcosa di interessante.Qualcosa che si può accettare o meno, ma penso che lalettura di questa serie di interviste possa aiutare i praticantidi Wing Chun da diversi lignaggi a conoscere meglio ecapire gli altri membri della loro "famiglia marziale." Oggi voglio parlarvi di un grande maestro di Wing Tsun,

del lignaggio del Gran Maestro Leung Ting: Sifu Tam YiuMing, certamente un istruttore TOP che ha portato avanti lasua attività per molti anni in Europa. l suo lavoro non èpassato inosservato, non c'è dubbio...Ho una grande amicizia e un ottimo rapporto con Sifu

Rafa Alins e Sifu Bradford Wohlner, grazie alla brillanteiniziativa del Dipartimento di Wing Tsun della FederazioneSpagnola di Lotte Olimpiche e Discipline Associate(Federación Española de Luchas Olímpicas y DisciplinasAsociadas). Dalla sua istituzione, ha sempre chiamato la miaattenzione l'evoluzione di Sifu Rafa Alins (che ho conosciuto

per molti anni perché entrambi proveniamo dalla stessaassociazione) e l'approccio che ha dato alla sua pratica.Rafa è una persona che ama ciò che fa. Ha fatto del WingTsun un vero stile di vita. Tutto nella sua vita ruota intorno aquesta professione. Ecco perché, quando lui e Sifu Bradfordsono venuti in Spagna per fare un master class di WingTsunnella celebrazione della Giornata Internazionaledell'International Day of WingTsun, mi sono sentito moltocurioso di sapere chi era il Maestro con cui si stavanoaddestrando ora e quello che era i l suo approccio.Indubbiamente, il livello è salito enormemente negli ultimianni e questo, insieme all'allenamento proprio, ha quasisempre a che fare con la guida di un grande maestro. Sonosicuro che il Sifu Tam Yiu Ming è un Grande Maestro.Vorrei ringraziare la Wing Tsun Academy di Stoccolma,

Uppsala e Monterey, insieme con la WT Concepts Academy,che ci hanno permesso di fare questa intervista e hannoreso possibile che tutti i praticanti di Wing Chun possanoleggere su questo istruttore "TOP" che abita a Londra.Per chi non lo conosca, il Maestro Tam Yiu Ming è nato

a Hong Kong nel 1963. Ha iniziato a studiare Wing Chun

La Colonna del Wing Tsun.

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negli anni settanta. È allievo diretto del Maestro ChengChuen Fun e del Gran Maestro Leung Ting. Il Maestro Tamha iniziato la sua carriera come istruttore di Wing Tsunnel la sede del la IWTA a Hong Kong ed è statoesaminatore responsabile di tutti i gruppi. Durante la suapermanenza a Hong Kong è stato scelto perrappresentare la IWTA per dimostrazioni e anche "topinstructor" a causa del la sua grande abi l i tànell'applicazione delle tecniche. Attualmente risiede aLondra, dove è anche un istruttore di WT.

- Saluti e benvenuto Sifu Tam. Sono particolarmente lietodi salutarla e vorrei ringraziarla per averci concesso questaopportunità di parlare con Lei. - Grazie…

- Quando ha iniziato a praticare Wing Tsun?- Ho iniziato la formazione Ving Tsun a 10 anni d’età.

Quando avevo 20 anni ho iniziato a praticare il Wing Tsunpresso la sede dell'IWTA a Hong Kong per continuare i mieistudi lì.

- Chi è stato il suo maestro e per quanto tempo?- Ho studiato questo stile con tre maestri. Il primo di loro è

stato il mio insegnante di scuola primaria, il signor Wong,che mi ha insegnato Ving Tsun per alcuni anni.Il mio secondo maestro è il GGM Cheng Chuen Fun, che

è il mio Si-Fu. Ho studiato con lui per oltre 30 anni econtinuo a fargli visita a Hong Kong ogni anno peraggiornare le mie capacità e continuare i miei studi.Infine il mio terzo maestro è stato il Gran Maestro Leung

Ting, che è il mio Si-Baaki. Ho studiato con lui per più di 25anni.

- Qual è la migliore qualità del suo Shi-Fu?- Diversi insegnanti hanno metodi diversi, ed io non sono

un'eccezione. Indipendentemente dal metodo utilizzato daogni istruttore, vi è una coincidenza molto importante. Uninsegnante adeguatamente qualificato sa bene che, peressere efficace lo studio di Wing Tsun, è fondamentaleinsegnare gli studenti come rilassarsi al fine di sviluppare laforza elastica. Il Maestro deve insegnare agli studenti a farecorrettamente le tecniche, spiegando i concetti, senza

Sifu Salvador Sánchez

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inventare nuove mosse che non hanno alcuna somiglianzacon le generazioni precedenti. Questi sono i metoditradizionali. Quindi mi sento molto fortunato ad avere avutoun ottimo insegnante che ha preso il tempo per insegnareme correttamente secondo i principi tradizionali. Tuttavia, cisono naturalmente diversi modi di insegnare e imparare,attraverso i quali si arriva allo stesso posto.Il mio Si-Fu preferisce insegnare attraverso gli esercizi di

guanti a mano aperta o sparring, in particolare Jiui Da(caccia), invece di spiegare. Egli crede che gli esercizi disparring guidano gli studenti e li portano a capire ilsignificato dei concetti. Ma, naturalmente, questo dipendedalla capacità di ognuno di assorbire e comprendere.

L'obiettivo è che gli studenti possano vedere e pensare perse stessi, dopo la sessione di allenamento come risultatodegli esercizi di sparring. Mi è sempre piaciuto il modo in cuiil mio Si-Fu presenta i suoi esercizi di combattimento.Occorre concentrazione 100%. Il WT è uno stile moltoveloce. Si-Fu Cheng Chue Fun non richiede che gli studentitrascorrano troppo tempo per ricordare le tecniche, a menoche non si tratti di un istruttore. Tuttavia, Cheng richiede aglistudenti di lavorare duramente per padroneggiare letecniche e raggiungere la versatilità nelle applicazioni. Maper me, la sua qualità migliore è che lui è un Maestro moltoaffabile e tranquillo. Non maltratta mai i suoi studenti, anchequando ha il diritto di mostrare la sua forza. Si-Fu Cheng

La Colonna del Wing Tsun.

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ricorda i suoi allievi in qualsiasi momento che devonorisparmiare energia.

- Come si descriverebbe Lei come istruttore di WingTsun?- Prima di rispondere alla vostra domanda, vorrei

raccontarvi una storia.Mentre ancora un adolescente, ero affascinato da una

vecchia serie di film di Kung Fu, chiamata Wong Hung Fay,e ambientata nel secolo scorso. È stata girata tra il 1949 e il1970, un vero record a tutti gli effetti. Il cento episodi dellaserie sono stati rilasciati nei cinema di Hong Kong e poi intelevisione durante gli anni '70.

L'argomento era circa un un insegnante di nome SifuWong, che era un famoso maestro di Hung Gar. Perinsegnare ai suoi discepoli, Sifu Wong ha utilizzato lafilosofia morale di Confucio. Voleva che essi capissero chela lotta doveva essere utilizzata solo quando non c'era altrascelta. Era un maestro veramente duro, ma allo stessotempo era anche molto protettivo, e ha sempre dedicatoun'amorevole attenzione ai suoi allievi. Quando Sifu Wongnon aveva scelta ed è stato costretto a combattere, lo hafatto con benevolenza e giustizia, e alla fine ha sempreperdonato i suoi nemici.Questa serie ha rappresentato fedelmente la cultura

cinese e ha mostrato il rapporto del maestro tradizionale

Sifu Salvador Sánchez

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con i suoi studenti, così come la lealtà, la disciplina, lapazienza e il rispetto che gli studenti danno al suomaestro. L'attore, Gwang Dak Hing, che ha interpretato ilpersonaggio di Sifu Wong, rifletteva perfettamente lasensibilità del maestro tradizionale, in modo chel'immagine si è scivolata profondamente nel mio cuore,dove si trova ancora oggi.Per essere onesti, io lo so che, visivamente, non do

l'impressione di essere un maestro o un istruttore diKung Fu. La maggior parte delle persone trovano difficilecredere che il mio lavoro sia quello di un maestro diKung Fu. Il mio corpo è leggero e sembro più unostudioso che un uomo d'azione.Sono diventato un maestro dopo aver lasciato una

grande organizzazione. Ma ero ancora molto giovane,

così ho continuato a presentare me stesso come unistruttore. Ma diventare un Maestro era il mio destino eho sorpreso molti, mostrando le mie abil ità incombattimento.Io sono un maestro tradizionale e quindi mantengo

alcuni abitudini, tra cui la selezione della persona giustache aspira ad essere un allievo. Sono molto severo neidettagli quando insegno le tecniche. Ho la pazienza diaspettare fino a quando uno studente non abbiapadroneggiato le tecniche insegnate prima di passarealla fase successiva della sua formazione. Ma insegnarenon è soltanto la trasmissione di tecniche e conoscenzedel sistema Wing Tsun. Ci sono altre questioni altrettantoimportanti da considerare. Per esempio, lo stato d'animodegli studenti, il loro livello di formazione e di istruzione,

La columna del Wing Tsun.Sifu Salvador S�nchez

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la flessibilità del proprio corpo, e, soprattutto, il loro livello diautostima e fiducia in se stessi. L'insegnamento, quindi,deve essere serio e non è qualcosa da prendere allaleggera. Questo è quello in cui sto sempre lavorando comemaestro di Wing Tsun.

- Cosa li piace di più di questa Arte Marziale?- Mi piace questa Arte Marziale per molte ragioni, ma

soprattutto per le sue diverse forme. Le mie preferite sono leforme Chi-Sau e il Manichino di Legno, e quello che mipiace di più è la parte di Gwoh-Sau con Lat-Sau. Perché? Acausa del modo in cui si muove il corpo, le reazioni basatesu sensazioni tatti l i , la possibil ità di applicare

simultaneamente un sacco di tecniche. Wing Tsun è unsistema circolare e non mi fermo a sperimentare la stessacosa più e più volte.Come ho spiegato nella mia dichiarazione di Regola 3: Il

modo in cui è possibi le interpretare i moviment idell'avversario e valutare i movimenti e la forza chel'avversario possa uti l izzare, viene dalla sensibil itàtoccando le sue mani, il che consente non solo di rilevarequeste informazioni, ma ti dà anche lo stimolo per ladifesa e l'attacco. Che movimenti passivi difensivi devonoessere utilizzati per dissolvere l'attacco dell'avversario?Dipende dai movimenti da combattimento che possanoessere sentiti con la sua azione riflessa più veloce.

La Colonna del Wing Tsun.

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Secondo il motto del WT, "le tattiche devono essereregolate in base all'azione dell'avversario." Questa è lacosa più difficile da imparare in WT, e richiede un sacco dilavoro da insegnare. La maggior parte dei professionistisono bloccati in questa parte. Si richiede enormi quantitàdi pazienza.Secondo il mio metodo di insegnamento, ci sono sei fasi.

Fin dall'inizio, lo studente impara Poon-Sau fino a Lat-Sau,all'interno della prima sezione. Se avete la pazienza diimparare bene le prime fasi, potrete sicuramente imparare ilresto del sistema. Io di solito confronto l'apprendimento diWT con l'apprendimento di una lingua. Ci vuole avere unasolida conoscenza della grammatica e del vocabolario per

raggiungere scioltezza e, infine, diventare un maestro dellinguaggio.

- Quando ha iniziato a insegnare WT?- Ho iniziato a insegnare WT nel 1987. Mio Si-Fu mi ha

offerto il lavoro di assistente istruttore. Quella è stata la miaformazione per diventare un istruttore di pieno diritto e poterinsegnare. Non sapevo se volevo essere un istruttoreperché, in realtà, quello che mi piaceva era allenarmi più epiù (a volte sono mi son allenato per tutta la notte fino aquando mi sono accorto che era giorno). Ero molto giovane,e mi ricordo che mi chiedevo se davvero avrei la capacità diinsegnare e dare lezioni. Ma Si-Fu mi ha incoraggiato. Ora,

Sifu Salvador Sánchez

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mi è difficile credere che questa sia stata la mia carriera percosì a lungo.

- Avete praticato altre Arti Marziali?- Sì, prima di iniziare a studiare Wing Tsun, ho praticato

Hung Gar, uno stile originale di Shaolin del Sud.Più tardi, ho studiato Taekwondo e ho raggiunto la cintura

marrone, all'età di 15. Ero affascinato dal modo di calciaredi Bruce Lee. Ho anche usato per imitare i suoi suoni, eancora lo faccio a questo giorno a volte per divertimento.Prima di diventare un istruttore di WT, ho anche studiato

gli stili interni Yee Koon e Ng Ga Tai Chi. In origine, il Tai Chiera un arte di combattimento, ei suoi principi sono moltovicino al WT.Anche se mi sono concentrato principalmente su WT, io

continuo a particare Tai Chi per migliorare la miacomprensione delle Arti Marziali.

- Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di Wing Tsun?- I vantaggi sono che, se ci si allena intensamente, i

praticanti sono in grado di utilizzarlo in una lotta reale inbrevissimo tempo. Inoltre, il WT li permette di difendersi inspazi estremamente ristretti.Se si praticano le tecniche del sistema, pugni a catena

ecc, e si lavora sodo, si può arrivare a difendersi da solientro un mese. La ragione è che uno dei principi di WT èquello di utilizzare la distanza più ravvicinata all'avversario.È molto difficile da difendersi contro i pugni a catena.Lo svantaggio di WT appare quando siamo ci buttano

terra. In realtà, essere a terra è uno svantaggio per

chiunque, ma questo può essere evitato praticando unbravo lavoro di gambe. La lotta a terra è più comune inEuropa, dove è ampiamente praticata oggi, ed io ancheoffro questo tipo d'allenamento, ma non lo mescolo con ilWT tradizionale.

- Che cosa rende i suo Kung Fu diverso dal resto?- Io ancora seguo i principi e i modi d'insegnamento della

sede dell'IWTA, la scuola principale dell'lignaggio LeungTing, nonché le forme, le sezioni originali del Chi-Sau.L'unica differenza è che io ho creato i l mio modod'insegnare Gwoh-Sau (a turno per attaccare) ed esercizi dicombattimento Lat-Sau (combattimento libero senza uncontatto previo di partenza). La ragione per cui ho creato ilmio programma Lat Sau è stata quella di insegnare aglistudenti a trattare con la più ampia gamma di situazioni dicombattimento.Inoltre, anche do agli studenti la possibilità di concentrarsi

sugli aspetti pure di WT che sono dell'autodifesa. Insegnoloro gli aspetti legali dell'autodifesa, le strategie anti-aggressione e come evitare la lotta. Personalmente, questonon è il più interessante per me, ma è ancora moltoimportante, se vogliamoinsegnare autodifesa.

- Gli studenti di Wing Tsundovrebbero fare sparringcon praticanti di altre ArtiMarziali? La parte tecnicadel sistema è difficile da

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imparare, e non è di alcuna utilità se non si mette inpratica. Cosa ne pensa di questo?- Senti, se il leggendario GGM Leung Jan e il suo

migliore allievo, Chan Wah Shun, hanno accettato le sfidedi stili diversi, anche noi dovremmo combattere con altristili, non credi? Naturalmente, finché lo facciamo conrispetto reciproco e per testare le idee. Alcuni dei mieistudenti lo fanno. Ad esempio, c'è uno che è statoprendendo lezioni con me per dieci anni e lui sempre miracconta le sue esperienze di combattimento. Mi piacesentire i miei studenti a parlarne. Ho notato che piùpraticano lo sparring, più fiduciosi diventano nel loro WingTsun, anche imparano ad apprezzare altri stili di ArtiMarziali.Hai ragione tu. Imparare la parte tecnica del WT richiede

molto più tempo rispetto alla semplice difesa.C'è un detto su Kung Fu in Cantonese: "Yat Dam (prima è

la fiducia in se stessi), Lik Yee (secondo è l'energia), SamKung Fu (terzo sono le tecniche) Se non si hanno queste trecondizioni, in particolare le tecniche, si deve lavorare moltosodo. I vecchi maestri hanno sempre utilizzato questo dettocome guida per istruire i loro studenti.

- Dove si trova la sua scuola? Accetta chi chiede diessere il suo allievo?- Come sai, Londra è una città molto costosa quindi ho

affittato una camera in una palestra per le mie lezioni digruppo, seminari e graduazioni. Anche io do lezioni private acasa. La maggior parte di coloro che cercano imparare dame, hanno conosciuto su di me da Internet o tramite i mieistudenti. Prima di accettare un nuovo allievo io intervistopersonalmente alla persona interessata.

- C'è qualche consiglio che vorrebbe dare agli studentie maestri di WT?- Se capisci davvero che cosa è il Wing Tsun, ed hai

riuscito a trovare una scuola che insegni il Wing Tsuntradizionale, devi essere paziente e fedele alla tua scuola.Avere successo nel Wing Tsun dipende dal tuoatteggiamento verso l'allenamento, dalla tua abilità, nochéla pazienza e la buona guida del tuo maestro. Il tempodedicato all'apprendimento è fondamentale. Quindipraticare regolarmente è molto importante.È anche importante che gli studenti comprendano che tu

stai istruendo loro in modo puro e classico, seguendo i

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metodi di GGM Ip Man e dell'IWTA. Ci vuole tempo epazienza per imparare bene e l' insegnamento èprogrammato in modo tale che le tecniche si ripetono fino adiventare una parte della natura delle reazioni del praticante.Lo studente che apprende le tecniche nel modo giusto

sarà in grado di trasmettere la sua capacità quando, atempo debito, diverrà un istruttore. Dare varietà alletecniche, rendendoli più "esplosive" o "aggressive" ponel'accento piuttosto sulla forza che sull'abilità tecnica, equesto mette da parte il metodo di insegnamento originaleche ha avuto successo in tutto il mondo.

- Parliamo di aspetti tecnici. Che cosa spiegherebbe auno studente nella sua prima classe? Comecercherebbe di trasmettere a lui ciò che è Wing Tsun?- Ci sono differenze significative tra le culture delle Arti

Marziali in occidente e in oriente. Normalmente, i Master ogli istruttori cinesi non avrebbero detto molto ai lorostudenti, soprattutto in tempi antichi. Semplicemente siaspettava che gli studenti seguissero i suoi maestri senzafare alcuna domanda. Ad esempio, quando ho iniziato astudiare Wing Tsun era normale rimanere nella posizionetradizionale del Wing Tsun, mentre si praticavano i primi duemovimenti della prima forma. Abbiamo usato per farequesto per circa quindici ore. È stato anche comune di nonfare domande troppo presto, ma semplicemente iniziare afare i movimenti in modo corretto, copiando il maestro. Sidoveva mostrare il tuo insegnante come si voleva imparareda lui, e quanto fosse serio il tuo impegno. Io l'ho mostrato,e i miei fratelli di Kung Fu al momento mi hanno chiamato il"Kung Fu addict".In effetti, alcuni di quelli che mi hanno cercato per essere

il loro maestro, ormai avevano la passione del Kung Fu esapevano che cosa era il Wing Tsun, prima di scegliere distudiare. Ma da quando sono arrivato a Londra per rimanereho dovuto adattarmi al lo sti le di vita delle personeoccidentali. In effetti, alcuni di quelli che mi hanno cercatoper essere il loro maestro, ormai avevano la passione delKung Fu e sapevano che cosa era il Wing Tsun, prima discegliere di studiare. Poi ho capito per la prima volta ciò cheil GGM Leung Ting mi aveva sempre parlato delle differenzetra la cultura occidentale e quella di Cina.E per questo, quando ricevo nuovi studenti che vengono

per la prima volta, sempre chiedo loro alcune domande, dicui la più importante è: "Qual è il tuo obiettivo per lo studio

di WT?" Se rispondono che vogliono imparare perchéamano l'Arte e sono interessati non solo per ottenere inbuona forma o per l'auto-difesa, allora la mia domandasuccessiva è: "Dove sei stato a conoscenza del WT e cosane pensi del sistema?" Dalle loro risposte io determino sepossono cominciare a studiare WT. Nella maggior parte deicasi devo spiegare loro che la WT è molto più di unsemplice sistema di "fitness".Questo è i l motivo per cui dedico una particolare

attenzione agli studenti che insegno. Sono molto prudente aquesto proposito e quindi posso dire che la maggior parte diloro rimangono per molti anni a studiare con me.Quando comincio a insegnare un nuovo studente mi

concentro sul gioco di gambe e i pugni a catena. Gli spiegoche l'equilibrio è il fondamento del WT. Senza equilibrio nonavrà un buon movimento e una buona struttura. E per lastessa ragione, deve continuare a praticare le posizioni dibase e rilassarsi fino a sentirsi leggero dalla vita in su, maallo stesso tempo deve sentire che il suo peso scende alleginocchia e i piedi e il contatto con il suolo.Di fronte un avversario, deve sempre essere inteso che

l'essenza del WT è la teoria della linea centrale. Questo ciinsegna che il percorso più breve tra due punti è una linearetta. Pertanto è necessario mantenere la guardia sulla lineacentrale dell'avversario e, allo stesso tempo, è necessariotenere le gambe abbastanza chiuse mentre ci spostiamo.Noi la chiamiamo "adduction stance". Questa posizionerende più facile per noi di andare avanti molto veloce edentrare nello spazio del nostro avversario in modo che lenostre mani possano raggiungerlo rapidamente sulla lineacentrale quando avanziamo.Io sempre spiego ai miei allievi che dobbiamo imparare a

muoverci rapidamente. Questo fa parte della base delsistema. Così lo studente deve concentrarsi sui movimentidei suoi piedi e praticare intensamente. Senza una buonabase in termini di movimento, le altre tecniche non possonoessere sviluppate. Lo studente sarebbe come un alberosenza radici, e senza radici non può crescere le rami.

- La ringrazio moltissimo, MAESTRO.È stato un vero onore fare questa intervista!

Chiunque sia interessato a contattare il Maestro Tam YiuMing può farlo nella sua Accademia a Londra attraverso

Sifu Salvador Sánchez

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Master Tam Yiu [email protected]+44 07957561389

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“Ciò che abbellisce il deserto è che in qualche partenasconde un pozzo d’acqua.”

Antoine de Saint-Exupery

“Quello che sappiamo è una goccia d’acqua; quello cheignoriamo è l’oceano”

Isaac Newton

Fluire non significa essere negligenti; l’acqua non lo è. Non c’èmeandro che non copra, a tutto arriva. Dicono gli Asturiani che l’acquaha “un muso molto fine”. Senza fretta, adattandosi alle circostanze,l’acqua è la metafora della persistenza e dell’adattabilità estrema. Ilparadigma del cambiamento nella forma, senza trasformare l’essenza.L’acqua catalizza la vita, senza di essa la terra si secca e rimane deserta; il

fuoco senza controllore inonda ogni cosa e l’aria, convertita in bufera disabbia, non può portare la fertilità delle nuvole né la forza dei cambiamenti;persino il metallo con il suo uso è tornito nelle fucine!L’acqua ci conforta, ci pulisce, ci benedice. Immersi nei fiumi del momento,

nuotiamo, lottiamo, naufraghiamo.Fluire, riconvenirsi davanti agli ostacoli, andare verso il basso, non

opporsi a niente, l'acqua è la perfetta analogia dell'umiltà,dell'adattamento e del non conflitto. L'acqua vince senzaobiettivo; seguendo la sua natura circonda qualunqueostacolo e ci insegna come vincere, ma con saggezza,senza logorio, senza perdere di vista l'obiettivo. Checos’è una roccia sulla strada? Una montagna?Perfino incassata, f i ltra, o se tal cosa non èpossibile, evapora; niente ferma il suo destino.Il fiume della vita ha lasciato sulle mie sponde

questi testi che oggi condivido in formato libro.E dico “ha lasciato” perché ogni paternità èalquanto confusa, giacché tutti siamo parenti dicoloro che ci precedettero, di coloro chec'ispirarono e inspirano, delle galleggiantinuvole dell'inconscio collettivo e perfino, chi losa, degli spiriti e delle coscienze che cicircondano.

Non ho nulla da insegnare, perché nullaso, però chi vuole ascoltare i miei versi,lascio qui sincere e sentite riflessioni, ognigiorno più sentite che pensate, perché lamente è un ingannevole marchingegnoche vede quel che vuol vedere e delquale ho imparato a sospettare.

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