Ravenna IN Magazine - 1/2009

60
® Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 16/01/2002 n. 1 - E 3,00 Giuseppe Giacobazzi L’ultimo “Poveta” di Romagna Esempi d’altruismo Protagoniste di solidarietà Archivio di Stato La biblioteca della memoria Alberto Mingotti Incontri e abbracci Anno VIII - N. 1 - FEBBRAIO 2009 Ravenna

description

Il nuovo “Ravenna IN Magazine” inizia col sorriso e la verve di Giuseppe Giacobazzi, tra i “campioni” della nuova generazione di comici portata alla ribalta da “Zelig“. E poi, tre donne protagoniste della vita cittadina: Alessandra Bagnara e Gabriella Fresa, portabandiera d’importanti iniziative di solidarietà, e Paola Baldini, brillante attrice di teatro tornata a Ravenna dove, alla carriera sul palco, alterna un nuovo progetto tra moda e fiaba. Ancora, la nuova sede dell’Archivio di Stato e l’approfondimento sul centro di previsione Meteoromagna. E mentre l’arte si concentra sullo scultore faentino Alberto Mingotti, il nuovo viaggio nell’eccellenza ravennate si chiude col ballerino di hip hop Cristiano “Kris” Buzzi, con Massimo Geminiani e Adalberto Gulli, rispettivamente protagonisti delle rubriche di stile e collezionismo.

Transcript of Ravenna IN Magazine - 1/2009

Page 1: Ravenna IN Magazine - 1/2009

®

Tarif

fa R

.O.C

.: Po

ste

Italia

ne s

.p.a

. - S

pedi

zione

in A

. P. -

D.L

. 353

/200

3 (c

onv.

in L

. 27/

02/2

004

n° 4

6) a

rt. 1

, com

ma

1, D

CB -

FIL

IALE

DI F

ORLÌ

- Co

ntie

ne i.

p. -

Reg

. al T

ribun

ale

di F

orlì

il 16

/01/

2002

n. 1

- E

3,0

0

Giuseppe Giacobazzi L’ultimo “Poveta” di Romagna

Esempi d’altruismo Protagoniste di solidarietà

Archivio di Stato La biblioteca della memoria

Alberto Mingotti Incontri e abbracci

Anno VIII - N. 1 - FEBBRAIO 2009

Ravenna

Page 2: Ravenna IN Magazine - 1/2009

pp_Salaroli_ok_tr 11-02-2009 8:56 Pagina 1

Colori compositi

C M Y CM MY CY CMY K

Page 3: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Lo iniziamo col sorriso, questo 2009 che sembra voler solo farci piangere amaro. E, perché no, ora che lo abbiamo lasciato ripartire per la sua tournée, insieme agli al-tri comici di “Romagna Ridens”, ci piacerebbe invece fare altre quat-tro chiacchiere col “nostro” Giu-seppe Giacobazzi, per sentire un po’ come la pensa intorno a que-sta crisi. Come se la cavano, lui e i suoi colleghi di palco, che voglio-no farci ridere mentre tutt’attorno si torna a “piangere miseria”.Dopo averlo conosciuto meglio siamo certi che sta già scovando, anche in questa situazione, un col-po di classe, una maniera ironica e intelligente per farci scoprire il lato comico anche in questo pez-

zo della nostra vita. Pensandoci bene, mai come ora c’è bisogno di trovare un alleato nella comicità, nella satira: mica una semplice val-vola di sfogo, ma una “botta”, una scossa che ci regali più saggezza. Perché sentendoli parlare, e non solo negli ultimi anni, capita spes-so di pensare che siano i comici quelli con più testa sulle spalle, i più acuti in circolazione nell’ana-lizzare la realtà, rendendola ridi-cola, mentre sono ben altri quelli che davvero ci fanno ridere (o per meglio dire piangere) con le loro opinioni da esperti.Una risata ci seppellirà, disse qual-cuno. Forse prima ci salverà dalle nubi grigie sulla nostra economia e sulla vita quotidiana. Perché mai

come ora, occorre ridere con gli altri senza farci più ridere dietro. Occorre rimboccarsi le maniche, semplicemente, dando a ogni cosa il valore che merita.E quando si tratta di fare sacrifici, come tante volte è accaduto nel-la storia, sono le donne a dare il buon esempio. Ne abbiamo incon-trate due, Alessandra Bagnara e Gabriella Fresa, straordinari esem-pi d’altruismo: la prima a favore di altre donne in difficoltà, perché vittime di soprusi e abusi; la secon-da nei confronti degli ultimi della terra, malati di lebbra, che in un paese enorme come l’India soffro-no senza che nessuno, tranne rari e isolati casi, gli dia una mano.E se con Paola Baldini incontria-mo una vivace attrice di teatro che, senza abbandonare i palco-scenici, è tornata nella sua Raven-na per un interessante progetto di moda ispirato alle favole per bam-bini, tanti altri protagonisti meri-tano un’attenta lettura su questo “IN Magazine”. Alberto Mingotti, riflessivo scultore di affascinanti figure in terracotta, l’imprendi-tore Massimo Geminiani, il colle-zionista di turno Adalberto Gulli e il ballerino hip hop Kris. Storie e volti di una città e un territorio che si mantengono saldi, ottimisti e, crediamo anche quest’anno, sempre con una punta di sorriso sulle labbra. Buona lettura!

Una risata ci Salverà

di Andrea Masotti

®

Anno

III -

N. 4

- DIC

EMBR

E ’08

/GEN

NAI

O - F

EBBR

AIO

’09

Pesa

ro-U

rbin

o

Tariffa R.O.C.: P

oste Italiane s.p.a. - S

pedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1

, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - C

ontiene i. p. - R

eg. al Tribunale di Forlì il 20/02/2006 n. 6 - E

3,00

Soro

ptim

ist 4

0 an

ni a

l fem

min

ile

Hug

o Ai

sem

berg

Am

basc

iato

re d

el ta

ngo

Gio

vani

mot

ocic

listi

Tale

nti s

u du

e ru

ote

Rat

tiBe

nven

uti a

lla M

aiso

n

Lici

a, S

ilvan

a

e M

atild

e

®

Anno V

III -

N. 6 -

DICEM

BRE 2008

/ GENNAIO

2009

Rimin

i

Tariff

a R.O.C.: Poste

Italia

ne s.p.a. -

Spedizione in

A. P. - D

.L. 35

3/200

3 (conv. i

n L. 27

/02/20

04 n° 4

6) art.

1, comma 1,

DCB - FIL

IALE

DI FORLÌ

- Contie

ne i. p. -

Reg. al Tr

ibunale di Forlì

il 20/1

2/200

0 n. 3

4- E

3,00

Sam

uele

Sbrig

hi

La vita

è un ru

olo m

erav

iglio

so

Il lu

ngom

are R

iccion

e e il

nuovo b

oulev

ard

30 an

ni di G

iova

gnol

i Am

bienti d

a... in

dossa

re

Mau

rizio

Urb

inat

i Bott

eghe s

u due ruote

®

Tarif

fa R

.O.C

.: Pos

te It

alian

e s.p.

a. - S

pediz

ione i

n A. P

. - D

.L. 35

3/200

3 (co

nv. in

L. 27

/02/20

04 n°

46) a

rt. 1,

comma 1

, DCB

- FI

LIALE

DI F

ORLÌ -

Con

tiene

i. p.

- Reg

. al T

ribun

ale di

Forlì

il 16

/01/20

02 n.

1 - E

3,00

Andrea

Minguzzi

Campione di normalità

Supplemento a “R

avenna IN

Magazin

e” N. 5 - 2008

F a e n z a

Giuliano Gamberin

i Al volante... d

a 40 anni

Wellness

in provincia Salute e benessere

Gianni Golfe

ra Una memoria

spaziale

Giuliano Gamberin

i Al volante... d

a 40 anni

Wellness

in provincia Salute e benessere

Gianni Golfe

ra Una memoria

spaziale

Tarif

fa R

.O.C

.: Po

ste

Italia

ne s

.p.a

. - S

pedi

zione

in A

. P. -

D.L

. 353

/200

3 (c

onv.

in L

. 27/

02/2

004

n° 4

6) a

rt. 1

, com

ma

1, D

CB -

FIL

IALE

DI F

ORLÌ

- Co

ntie

ne i.

p. -

Reg

. al T

ribun

ale

di F

orlì

il 19

/09/

2002

n. 2

9 - E

3,0

0

®

Anno VI - N. 6 - D

ICEMBRE - 2008

Davide Rondoni Scoprirsi poeta

La crisi in Provincia Tempesta sull’economia

Le Casine Fabbrica dei sogni

Ces ena

Giuliana

SaragoniLa regina dei mangiari

Tarif

fa R

.O.C

.: Po

ste

Italia

ne s

.p.a

. - S

pedi

zione

in A

. P. -

D.L

. 353

/200

3 (c

onv.

in L

. 27/

02/2

004

n° 4

6) a

rt. 1

, com

ma

1, D

CB -

FIL

IALE

DI F

ORLÌ

- Co

ntie

ne i.

p. -

Reg

. al T

ribun

ale

di F

orlì

il 23

/11/

1998

n. 2

7 - E

3,0

0

®

F o r l ì

Anno XII - N. 1 - FEBBRAIO 2009

Imprenditoria

VincenteRoberto Gorini

Silvia Spronelli

Massimiliano Bonoli

Catia Guerrini Pioniera di dolci tradizioni

Rocche della Val Bidente Tra le pietre della memoria

Locanda Poggianina Effetto francese

®

Tarif

fa R

.O.C

.: Po

ste

Italia

ne s

.p.a

. - S

pedi

zione

in A

. P. -

D.L

. 353

/200

3 (c

onv.

in L

. 27/

02/2

004

n° 4

6) a

rt. 1

, com

ma

1, D

CB -

FIL

IALE

DI F

ORLÌ

- Co

ntie

ne i.

p. -

Reg

. al T

ribun

ale

di F

orlì

il 16

/01/

2002

n. 1

- E

3,0

0

Giuseppe Giacobazzi L’ultimo “Poveta” di RomagnaEsempi d’altruismo Protagoniste di solidarietà

Archivio di Stato La biblioteca della memoria

Alberto Mingotti Incontri e abbracci

Anno VII - N. 6 - DICEMBRE 2008

Ravenna

Editoriale |

IN Magazine | 3

Page 4: Ravenna IN Magazine - 1/2009

quartadimensione

Via Faentina 119/q - RAVENNA - Tel. 0544/461200 - www.qdarredo.it

Arredamenti e progettazione d’interni

Page 5: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Sommario3 Editoriale|

6 Annotare| Brevi IN

12 Essere| Giuseppe Giacobazzi

18 Partecipare| Esempi d’altruismo

22 Esprimere| Paola Baldini

26 Creare| Alberto Mingotti

30 Riscoprire| Archivio di Stato

36 Gustare| Locanda Poggianina

43 Prevedere| Meteo Romagna

48 Confidare| Massimo Geminiani

50 Collezionare| Adalberto Gulli

52 Ballare| Cristiano Buzzi

56 Leggere| Novità in libreria

58 Scegliere| Shopping

22 26 30

12

Sommario |

IN Magazine | 5

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.Redazione e amministrazione:Via Napoleone Bonaparte, 5047100 Forlìtel. 0543.798463fax 0543.774044

www.inmagazine.it

[email protected]

Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU)

Direttore Responsabile:Andrea Masotti.

Redazione centrale: Andrea Biondi, Francesca Renzi.

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Impaginazione: Emanuele Dall’Acqua

Controllo produzione e qualità:

Isabella Fazioli, Alberto Mantellini,

Sara Ravaioli.

Ufficio commerciale:

Roberta Missiroli.

Collaboratori:

Lidia Bagnara, Roberta Bezzi,

Pier Antonio Bonvicini, Andrea

Casadio, Anna De Lutiis, Massimo

Fiorentini, Antonio Graziani, Claudia

Graziani, Gianluca Rossi, Aldo Savini,

Francesca Zampiga, Gianmaria

Zanotti.

Chiuso per la stampa il 12/3/2009

Page 6: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Ritratti di vignaioli e vini di Romagna

Imola - La Romagna, dal Montefeltro alle porte di Bologna, in 80 ritratti d’al-

trettanti produttori di vino. È l’ultima fatica del giornalista enogastronomico faentino Giorgio Melandri, edita da “La

Mandragora”, in libreria da maggio. Sono doppi ritratti, fotografico (in

bianco e nero) e di testo, che raccon-ta il perché e il come della scelta di

produrre vino. Il risultato è un grande viaggio in Romagna.

Il libro ha una parte introduttiva che racconta la storia del vino nel terri-

torio ed è suddiviso in undici capitoli, uno per zona: Montefeltro, Coriano,

Longiano, Bertinoro, Predappio, Torre di Oriolo-Vecchiazzano, Modigliana,

Faenza, Brisighella, Serra di Castel-bolognese, Dozza. Ci sono i produttori

storici, i piccolissimi, le grandi sfide, i progetti più difficili, le cartine per

localizzarli e l’ambizione di svelare, attraverso facce e racconti, l’identità più profonda della Romagna, lo stile del vino, il rapporto della cultura col

grande interprete del suo territorio: il Sangiovese (400 pp., 70 euro).

Amedea Servizi per Amare Ravenna

Madra il Buono della terra

Ravenna - Lo scorso 12 gennaio, presso la Sala Riunioni dell’Ospedale Privato “S. Francesco”, la società bo-lognese di global service Amedea Ser-vizi, che presso la struttura gestisce i servizi di ristorazione e pulizie, ha consegnato ufficialmente all’Associa-zione “Amare Ravenna” un assegno devoluto in beneficienza a favore della stessa associazione. All’incon-tro hanno partecipato Luca Dermi-doff, amministratore unico di Ame-dea Servizi srl, Viero Negri, direttore tecnico commerciale, Maurizio Mat-tioli, direttore qualità sicurezza am-biente, Daniele Perini, presidente

di “Amare Ravenna”, Sergio Guerra, presidente del “S. Francesco” e Mat-teo Guerra, responsabile dei servizi fornitori dell’Ospedale Privato.

Ravenna - Dopo il debutto il 25 gennaio, ritorna il Madra, mostra mercato agricolo domenicale, nelle giornate del 29 marzo, 26 aprile e 24 maggio. Un evento, in cui la città d’arte incontra l’arte della campagna per una festa di prodotti e sapori del territorio. Un’opportunità da non

perdere per scoprire il meglio della terra e le bellezze della città. Madra è un percorso alla scoperta delle ec-cellenze della zona per valorizzare la cultura enogastronomica del territo-rio, il tutto in un clima di festa con spettacoli, animazioni e incontri nel centro storico della città. (R.B.)

Nuovo centro Sabbioni

Russi - Apre a fine marzo il nuovo punto vendita Profumerie Sabbio-ni, presso il Centro Commerciale I

Portici di via Ungaretti 24, a Russi. Sabboni conferma in tal modo il suo ruolo quale una delle maggiori real-tà commerciali storiche della provin-cia di Ravenna. Grazie alla costante espansione territoriale degli ultimi anni, si configurano come la più grande catena romagnola di Profu-merie: dopo 56 anni di attività si ac-cinge ad aprire il 14° punto vendita, sempre all’insegna della bellezza, del servizio e della qualità.

Annotare | Brevi IN

6 | IN Magazine

Page 7: Ravenna IN Magazine - 1/2009
Page 8: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Concerti al Socjale

Piangipane - Entra nel vivo la stagione di concerti del rinnovato Teatro Socja-le. Dopo aver ospitato il 13 marzo Ray Wilson, ex cantante dei Genesis ora in

scena come solista, il 20 marzo è poi la volta del grande jazz dei NYCQ Project

con Piero Odorici al sax, Mike LeDonne al piano, John Webber al contrabbas-

so e Joe Farnsworth ai drums. Per concludere in bellezza due grandi nomi della musica cantautorale: Gian Maria Testa e Vinicio Capossela. Il primo è in

duo il 27 marzo con la sua delicatez-za malinconica e i suoi testi-poesie,

mentre il 3 aprile Vinicio Capossela è ironico, sentimentale, straripante nel

suo istrionismo, con i suoi blues aspri e deliranti alla Tom Waits e le “chan-son” nello stile di Paolo Conte. (R.B.)

Canottieri Ravenna al Prince Albert II

Challenge Cup

Montecarlo - Prestazioni “principe-sche” per la Canottieri Ravenna al

Challenge di Coastal Rowing intitolato ad Alberto II. La società, con un argen-to e tre bronzi, ha raggiunto il secondo

posto nella classifica generale delle cinque edizioni del Challenge. Solo po-chi punti l’hanno separata dai francesi

del Nizza: un eccellente risultato, se si considera che ha partecipato solo alle ultime tre edizioni. Il Challenge

si è svolto tra 31 gennaio e 1 febbraio scorsi, di fronte al porto di Montecar-lo. Il 29 marzo a Ravenna si svolge la

prima gara regionale della stagione 2009, dove la Canottieri partecipa per

prepararsi ai Meeting nazionali previsti ad aprile e maggio. (R.B.)

Otium Ludens in mostra Vita e piaceri antichi

Ravenna - Dopo il grande successo riscosso in Russia e Cina e prima di raggiungere Stati Uniti e Australia, fa tappa a Ravenna, unica in Italia, Otium Ludens - Stabiae, cuore dell’Im-pero Romano, evento espositivo che Fondazione RavennAntica propo-ne al Complesso di San Nicolò fino al prossimo 4 ottobre. 170 straor-dinari reperti tra affreschi, stucchi ed oggetti, provenienti da otto ville marittime dell’antica Stabiae, sito archeologico vesuviano riscoperto, dopo i primi scavi tra ’700 e ’800, ne-gli anni ’50 del secolo scorso. L’alle-stimento, progettato dagli architetti Angela Vinci e Salvatore Abbate, si avvale per la tappa ravennate della collaborazione dell’arch. Paolo Bol-zani, prevedendo un percorso che confrontandosi con le preesistenze della chiesa di San Nicolò, illustra le ville rustiche e poi quelle marittime.

Il visitatore può inoltre godere di un “paesaggio sonoro”, che fa da sfondo agli affreschi. La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.30. www.otiumludens.com

Ravenna - Ha preso forma il pro-getto del nuovo consiglio direttivo dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, che ha scelto di impegnar-si nel prossimo triennio per l’edu-cazione dei giovani del territorio, e sensibilizzare su questa attuale emergenza. Occasione per manife-stare tale impegno, la serata benefica

dello scorso 26 febbraio a Villa Rota di Piangipane, promossa dalle Asso-ciazioni “Gli Amici di Enzo” e “Com-pagnia dell’Albero” durante la quale sono stati raccolti fondi per il Centro Educativo Polaris, in cui si svolgono gratuitamente attività di aiuto allo studio. Una ventina i rappresentanti dell’Ucid che hanno raccolto l’in-vito del presidente, l’imprenditore Giovanni Poggiali, presenziando alla cena di raccolta fondi che ha fruttato oltre 10mila euro. Alla serata hanno partecipato il sindaco Fabrizio Mat-teucci e l’arcivescovo, mons. Giusep-pe Verucchi, in una divertente sfida tra Romagna ed Emilia che ha avuto come improbabile arbitro il comico Paolo Cevoli.

Progetto UCID per l’ Educazione

8 | IN Magazine

Page 9: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Fausto Fori in Mostra

Ravenna - Ha inaugurato lo scorso 7 marzo la mostra del poeta e pittore Fausto Fori, aperta fino al 22 marzo alla Galleria Ninapì, in via Pascoli, 31. Il vernissage ha visto esposti, a cura di Dada Design di via Mazzini 31, i multipli d’arte di Gaetano Pe-sce, nonché l’intervento dell’attrice ravennate Paola Baldini, che ha let-to alcune poesie dell’artista. “La mia pittura - ha spiegato Fori - è pervasa dal tempo. Un tempo recuperato che sembra concedersi e posare per una seconda volta prima di essere di-menticato per sempre. L’immagine volutamente rovinata e non definita si offre per un’ultima contemplazio-ne”. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30.

Mosaico d’Europa Film Fest

Ravenna - Il cinema europeo pro-tagonista della primavera cinemato-grafica della città: dal 20 al 25 aprile si svolge la III edizione del Mosaico d’Europa Film Fest, sei giorni di pro-iezioni e ospiti speciali presso il Ci-nemaCity. Presieduto ad honorem da Pupi Avati, il MEFF intende far co-noscere il miglior cinema europeo, diffondere nuove opere, opere pri-me degli autori sconosciuti al grande pubblico ma qualitativamente e arti-sticamente di livello. Evento centrale del festival come da tradizione è il Concorso Europeo per Lungome-traggi, selezione di dieci lungome-traggi non ancora distribuiti in Italia ma premiati ai principali cinefestival stranieri. www.mosaicofilmfest.it

IN Magazine | 9

RavennaVia Faentina, 118Tel. 0544.460461

Via IV Novembre 13Tel. 0544.39344

Centro Commerciale La Fontana Tel. 0544.451031

Viale Alberti, 72Tel. 0544.400697

Centro Commerciale ESPTel. 0544.270589

Centro Commerciale Galileo Galilei

Tel. 0544.471277

Marina di RavennaViale Spalato, 33

Tel. 0544.539442

MezzanoVia Reale, 267

Tel. 0544.521655

BagnacavalloCentro Commerciale La Pieve

Tel. 0545.934831

LugoCentro Commerciale Il Globo

Tel. 0545.32077

CesenaVia Zeffirino Re, 11

Tel. 0547.29233

FaenzaCorso Saffi, 14

Tel. 0546.25147

RiminiCentro Commerciale Le Befane

Tel. 0541.309706

Fascino di Donna

Page 10: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Arriva la seconda Coppa Italia

Faenza - Club Atletico in trionfo in mezzo a 3500 spettatori entusiasti. Si è conclusa nel migliore dei modi la Final

Four di Coppa Italia di basket fem-minile, disputata al PalaMokador nel

weekend del 7-8 marzo, con la vittoria della squadra di casa. Due autentici

capolavori, le partite delle biancazzur-re, che dapprima in semifinale hanno travolto l’accreditata Umana Venezia

per 63-44, poi nella finale disputata nel giorno della Festa della Donna hanno

piegato nettamente anche la Lavezzini Parma per 63-51. Nell’altra semifinale

del sabato, Parma aveva battuto a sorpresa la favorita Cras Taranto per

66-63. Chiave di volta, la grande difesa sfoderata dalle padrone di casa. Maja Erkic, ala slovena del Club Atletico, è stata nominata Mvp della finale. Dop-pia prestazione da incorniciare anche

per la play brasiliana Adriana. È la seconda Coppa Italia che finisce nella

bacheca della storica società, dopo quella vinta nel 2007 a Taranto contro

Napoli. (T.Z.)

Enò premiato per la proposta di birra

Lugo - Dopo essere stata inserita, ne-gli anni, nella Guida al piacere e al di-

vertimento di Roberto Piccinelli e nella guida Golagustando a cura di Marco Marucelli, l’enoteca di Lugo, che da

poco ha compiuto sei anni d’attività, è stata inserita, unico locale in provincia,

nella speciale selezione “Tavola della Birra” nell’ultima edizione della guida de L’Espresso Ristoranti d’Italia. (R.B.)

Sportur bicycle Show 2009

Mamma Mia! a Ravenna Festival

Cervia - IV edizione, dal 29 marzo al 5 aprile, dello Sportur Bicicle Show, evento legato alla bicicletta dalla for-mula esclusiva e inedita in Italia. Nel “menu”, infatti, il ruolo della bici in ogni espressione è il denominatore comune di gare ed esposizioni, itine-rari cicloturistici, spettacoli, gastrono-mia, benessere, mare e turismo. Fra le novità 2009, un’area tutta dedicata ai più piccoli, Bicilandia, direttamen-te sulla spiaggia, nonché la Settima-na Cicloturistica FRW ‘Sulle Strade

dei Sapori di Romagna’. Sabato 4 aprile, serata da vivere sulla spiaggia con ‘La Notte delle Luci e delle Ruo-te’, tra esibizioni degli acrobati del dirt jumping, i maestri del freestyle e gli equilibristi del trial. Infine dome-nica 5, pedalata gourmet ‘Le Strade del sale e del vino’ nell’entroterra cervese, interessante alternativa per i familiari dei ciclisti impegnati nelle fatiche della XIII Granfondo “Selle Italia” Via del Sale, in programma la stessa mattinata. www.sportur.com

Forlì - Dopo l’inarrestabile successo che, dal ’99 a oggi, lo ha portato in ogni continente, il musical fresco del trionfo cinematografico che ne ha fatto uno dei campioni del bot-teghino dell’ultima stagione, arriva in Italia. Dopo tre tappe chiuderà la tournée al Palafiera di Forlì, dal 15 al 20 giugno, nell’ambito di Ravenna Festival 2009. Col numero maggiore di produzioni che si esibiscono con-temporaneamente nel pianeta, nella storia del musical Mamma Mia! è lo show numero uno al mondo. Il rac-conto, scandito dalle canzoni senza tempo degli Abba, è la divertente e

coinvolgente storia di due generazio-ni di donne, madre e figlia, con uno sguardo particolare rivolto all’amore e all’amicizia nelle diverse età della vita. Le prevendite sono già iniziate. www.ravennafestival.org (R.B.)

ph. Brinkhoff-Mögenburg

10 | IN Magazine

Page 11: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Successo per il Campionato d’inverno

Marina di Ravenna - Il 27° Campionato d’Inverno si è chiuso lo scorso 22 febbraio, regalando una edizione davvero “storica”. La scelta di cambiare il campo di re-gata ha riscosso forti consensi, tanto che tutte le com-petizioni si sono disputate lì. Un percorso che ha tirato fuori il meglio da ogni equipaggio, con numerosi velisti professionisti che abitualmente regatano in prestigiosi appuntamenti internazionali con barche più tecniche. Il successo di questa edizione è stato aver saputo man-tenere la sua “doppia anima”: punto d’incontro per chi ama il mare e vede il campionato come opportunità per divertirsi e vivere la barca anche in inverno, sia per chi ha, invece, una aspettativa più agonistica. L’aver saputo prestare attenzione a tutti si esemplifica in un solo dato: oltre 160 le barche iscritte, mai così numerose per que-sta manifestazione.

OGGETTISTICA D’ARREDOPEZZI UNICI D’ARTE

FASHION DESIGNLISTE NOZZE

CONSULENZA D’INTERNI.

di Alessandra Carinivia Mazzini, 31 Ravenna

tel. 0544.36424 cell. 328.2860074www.dada-design.it • [email protected]

Page 12: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Essere | Giuseppe Giacobazzi

12 | IN Magazine

Page 13: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Racconta che il suo destino gli sia stato rivelato in sogno da “Ravul” Casadei. Da allora, per il “poveta” Giuseppe Giacobazzi è stata una costante ascesa nel mondo della comicità.

testo Antonio Graziani - foto Massimo Fiorentini

Una vita da... Sburone

“Era una notte di tempesta quan-do nel caldo del suo lettuccio, il nostro ebbe l’avviso di ciò che sa-rebbe stato il suo futuro. Gli ap-parve in sogno l’insuperabile, l’in-sormontabile, l’inarrivabile (ecc. ecc.) Ravul Casadei insieme a tutta l’orchestra. Stupito ed emoziona-to egli (il Poveta) si inginocchiò e disse ‘cut vegna un chencar, sei proprio te... l’insuperabile, l’in-sormontabile (ecc. ecc.) Ravul?’ Il grande Ravul rispose alzando una piadina al prosciutto: ‘a sò me!’ Tremando per la tensione (ma an-che perché la caldaia era rotta e faceva un freddo della Madonna), Giuseppe chiese: ‘Cosa ti conduce a me o grande Ravul?’ L’insupera-bile (ecc. ecc., che due maroni!) alzò una piadina al cielo e batten-dola due volte sulla testa del Pove-ta pronunciò la famosissima frase: ‘Va dove ti porta l’apecar! Va per locali e mercati, per fiere e sagre pavesane, fermati in ogni pavese e in ogni pavesino, in ogni luogo dove manca un po’ di cultura tu la devi portare. Va ad inculturare le masse, che tanto ne hanno biso-gno, e se ti capita incultura anche le massaie, che forse ne hanno bi-sogno di più!’.”

IN Magazine | 13

Page 14: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Così racconta testualmente Giu-seppeGiacobazzi come gli è stato rivelato il suo destino. Nato ad Alfonsine, in provincia di Ravenna, il 19 febbraio del 1963, tiene a precisare, chissà perché, “alle 9,30 del mattino”, l’attore si autodefinisce “Poveta (proprio così!) Romagnolo Vinificatore”. “Vinificatore - spiega - perché ilmio personaggio all’inizio era uncampagnolo della Bassa Romagnachefacevailvino.” Giacobazzi ha abitato fino a quat-tro anni e mezzo a Passogatto, una piccola frazione di Voltana di Lugo che ricorre spesso nei suoi sketch, poi a Lugo fino a nove anni, e in seguito a Bologna. È sposato. I fatti della sua vita matrimoniale compaiono spesso nei suoi mo-nologhi. Ancora non ha figli, “masto lavorando”. Pur andando ad abitare a Bologna, non ha perso la sua identità. A Zelig Claudio Bisio lo presenta sempre come co-mico romagnolo. “Io sono legato alla mia Romagna - conferma con convinzione. Romagnolisinasceeromagnolisimuore.Nonsicambia

mai.” Giuseppe non è stato uno scolaro modello. Ha concluso il suo percorso scolastico all’Istituto Pacinotti di Bologna, ma non ha completato il corso per diventare geometra. “Fino alle medie, sono stato uno studente perfetto. Poi sono diventato un somaro, nel senso che avevo sempre voglia di far casino e di ridere.”Non poteva tradire il suo futuro, preconizzato da una visione oni-rica. “Mi sono accorto per caso che far ridere poteva diventare la mia professione. Colpa di Dui-lioPizzocchi, che mi ha invitato a partecipare all’idea di formare il CostipanzoShow, parodia del Co-stanzo Show, assieme a un gruppo di amici tra i più debosciati che aveva”. Lo spettacolo andava in onda in alcune televisioni priva-te. Giacobazzi non era mai salito su un palco. Aveva cominciato a esercitarsi in una piccola radio di Lavezzola, frazione di Conselice. Laprimaesibizioneinpubblicopor-taladatadel18marzo1993, serata del debutto del Costipanzo Show. “Per la tensione non ho mangiato,

ma ho rimesso per tutto il giorno. Non ero in agitazione, ero terro-rizzato di salire su un palco. Ora, dopo quindici anni di professio-ne, è evidentemente tutto diverso. Senonmangioprima,nonfacciolospettacolo.”Ricorda perfettamente la sua pri-ma recita. Declamò la sua ‘pove-sia’ dal titolo Oh patata!: “Oh pata-ta come sei buona come sei bella. Patata mia patata in fiore, Tu sei la stella dell’agricoltore. Chi non ti conosce fa male, e Gigione il mese scorso ha ’mazzato il maiale. Oh patata senza di te è meglio mo-

In queste immagini e in apertura, Giuseppe Giacobazzi durante la sua esibizione e nel backstage dello show “Romagna Ridens” al Pala De André di Ravenna, lo scorso febbraio.

14 | IN Magazine

Page 15: Ravenna IN Magazine - 1/2009

rire. Oh patata che gioia uederti fiorire. Oh patata non mi abbandonare mai che senza di te sarebbi in nei guai, chi non ti apprezza è uno scaramacai”.L’elogio è rivolto alla patata di Budrio, comune della provincia di Bologna, che ha immortalato in una povesia dal titolo Oh Budrio mia!: “Oh Budrio mia, oh Budrio in fiore tu sei la stella tu sei l’amore. Quando noi nei cam-pi stendiamo il letame col trattore, per ore ed ore deui

sentire che odore. La nebbia dagli alti argini sale, e saba-to scorso Gigione ha ’mazzato il maiale. Oh Budrio mia, oh Budrio bella, c’ho una mucca che è una stella. La mia mucca si chiama Fiorella, oh Budrio mia come sei bella”.Giacobazzi ha scritto due libri: SburonisinasceeUnavitadapaura. “Il primo è andato esaurito in poco tempo - dice. Era un libro di povesie, autoprodotto. Ne ho ven-dute seimila copie. Un trionfo. Una vita da paura è stato invece edito da Kowalski e contiene i migliori monologhi del mio repertorio.”Nei suoi sketch i protagonisti e gli avvenimenti sono quelli della quotidianità. IpersonaggidaluiinterpretatisipossonoincontrarefacilmenteingiroperlaRomagna, nei bar, tra gli amici di strada, nelle balere, nei supermercati e tra i classici giovani vitelloni così detti da Giacobazzi “Gli sburoni”. L’abilità di Giuseppe sta nel carpire e co-micizzare le caratteristiche peculiari di ogni personag-

Mangia prima di ogni show

Page 16: Ravenna IN Magazine - 1/2009

gio. “Metto sul ridere tutto quanto avviene, basta guardarsi attorno e condire i fatti con umorismo. CosìhofattoperlerotondediRavenna,pergliacquistialsupermercato,perlefestediCapodanno. Tutti i gesti e gli avvenimenti hanno il loro lato comico. È sufficiente metterlo in evidenza.” Giacobazzi accredita al caso il suo arrivo a Zelig. “Il mio nome era probabilmente circolato nell’am-biente dei produttori della trasmis-sione, ma io nonhomaifattoprovi-ni. Ho fatto un numero assieme a

Pizzocchi. E mi hanno scelto. Tra noi due - intende precisare - c’è un interscambio perfetto. Lavoro con Pizzocchi da ventisette anni, sempre con lo stesso entusiasmo e la stessa armonia.” Originale, per non dire strano, l’abbigliamento: giacca bianca, cravatta colorata,pantaloni scuri e, imprevedibili con questo vestiario, un paio disandali, tipo frati cappuccini, por-tati su calzini bianchi. “Ho scelto la giacca bianca con cravatta su pantaloni scuri per darmi un tono di persona fine, senza esserlo. Dalla prossima stagione modifi-cherò il mio abbigliamento. Non indosserò più la giacca bianca con la cravattina. Manonabbandoneròisandali,perchémisonotantoaffe-zionatoaquestotipodicalzatura.”

Potrebbero esserci delle novità per l’anno prossimo, anche per la programmazione. “Ho tante cose in prospettiva. Nel prossimo gen-naio, molto probabilmente, sarà riconfermata la mia presenza a Zelig. Poi ho un progetto teatrale: se va in porto, sarà molto impor-tante. Non intendo parlarne ora perché è ancora in fase di studio. È una cosa molto bella che spero di riuscire a realizzare.”Giacobazzi prova una grande rico-noscenza per il pubblico che affol-la i suoi spettacoli. “Sono colto da una forte emozione ogni volta che salgo sul palco e la gente si sbellica dalle risate e mi copre di applausi. Il regalo che ti fa il pubblico è cen-to volte più grande di quello che io posso donare a loro.” IN

Le principali date della sua carriera

Dal 1985 al ’92 Giuseppe Giacobazzi è conduttore radiofonico e in contemporanea è comparsa comica in diverse trasmissioni televisive private: Rete 7 - Emotivitalia e Femminilitalia. Debutta sul palco il 18 marzo ‘93 (serata d’esordio del Costipanzo Show) che va in onda su Telesanterno e si trasferisce nel ’94 su Rete7 ottenendo notevoli ascolti. Il poveta, amante della musica, incide, sempre nel ’94, il suo primo cd, dal titolo “Balla sui cubi”. Dal 1995 al ’97 appare in varie trasmissioni televisive su reti private. Sempre nel ’95 scrive il brano Patacca Rap, il cui disco viene ufficialmente inciso nell’estate 2007. Il 1999 lo vede protagonista della trasmissione televisiva “Zappando zappando” con Natalino Balasso e Duilio Pizzocchi in onda su Italia 7. Dal 2000 ad oggi conduce una striscia giornaliera radiofonica con Duilio Pizzocchi a Radio Italia anni 60. Nel 2001 va in stampa il suo libro di “povesie” Sburoni si nasce. Debutta in teatro nel febbraio 2003 con lo spettacolo omonimo e inizia le trasmissioni “Che calcio vuoi” e “Dolce amaro” su Telesanterno. Durante l’estate 2004 è protagonista di “Tisana Bum Bum”, fiction comica in onda su Rai 2. Nel 2005 ha una piccola parte nel film documentario “Il 37” sulla strage di Bologna e a settembre dello stesso anno partecipa a Zelig Off. A febbraio 2006 viene notato dagli autori di Zelig Circus che lo “arruolano” per la prima serata di Canale 5. Nell’aprile 2006, Raffaella Carrà lo ammira durante il suo famoso pezzo delle rotonde a Ravenna e lo invita come ospite in prima serata su Rai 1 nella sua trasmissione “Amore”. Nel 2007 e 2008 è di nuovo in prima serata su Canale 5 a Zelig, dove riscuote un enorme successo e, abbandonate per un attimo le sue “povesie”, racconta vicende di vita quotidiana.

ph. Piernicola Bruno

16 | IN Magazine

Page 17: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Via Aldo Bozzi, 77/79 - 48100 RavennaTel. 0544.278360 - Fax [email protected] - www.edilravenna.it

I nostri piatti doccia sono opere d ’arte...

Page 18: Ravenna IN Magazine - 1/2009

testo Anna De Lutiisfoto Lidia Bagnara e Massimo Fiorentini

Protagoniste della Solidarietà

Gabriella Fresa e Alessandra Bagnara hanno scelto di dedicare da anni parte del loro tempo libero agli altri. La prima dal ’91 va in India per portare finanziamenti a centri ospedalieri per lebbrosi, la seconda opera a sostegno delle donne che subiscono violenza con l’associazione Linea Rosa.

Partecipare | Esempi d’altruismo

18 | IN Magazine

Page 19: Ravenna IN Magazine - 1/2009

AlessandraBagnaraBionda, solare, dal sorriso sempre aperto e comunicativo, nonostan-te il lavoro impegnativo, da anni dedica il suo tempo libero ad unabattaglia molto difficile in difesadelle donne che subiscono ogni tipo di violenza. Dal 1987 Alessan-draBagnara (in alto, a destra) lavo-ra nella Polizia Municipale; è com-missario capo e gestisce il nucleo della vigilanza di quartiere e il per-sonale che sul territorio sorveglia le varie zone dal mare alla città.

“La Polizia Municipale ha un com-pito molto vasto - dice - in quanto deve vigilare che venga rispettato il codice della strada, controllare alcune attività commerciali, come rispetto degli orari, ha anche la fa-coltà di arrestare persone sorprese in flagranza di reato e far rispetta-re le ordinanze del sindaco.”Com’è accettato il suo ruolo in unambienteprettamentemaschile?“Oggi la componente femminile nella Polizia Municipale è notevol-mente aumentata, anche se a livel-

lo dirigenziale è molto più maschi-le, infatti ho quattro interlocutori uomini; invece, per quanto riguar-da gli agenti e gli ufficiali c’è una maggioranza femminile. Ultima-mente ci sono comandi diretti da donne, sia in provincia di Ravenna che in grandi città, ma sono casi poco frequenti.”Perchéhasceltoquestolavoro?“Da bambina volevo fare la poli-ziotta, indossare una divisa. Vivevo a Classe, una frazione dove il ‘vi-gile urbano’ era la figura di riferi-

IN Magazine | 19

Page 20: Ravenna IN Magazine - 1/2009

mento per tutti. Dopo il diploma ho partecipato al concorso per Polizia Municipale, l’ho vinto ed eccomi qua.”Ildesideriodiessered’aiuto,però,nonsiesaurisceconillavorochefa;lei è presidente dell’associazioneLineaRosache lavorae intervieneindifesadelledonnechesubisconoviolenza.“Linea Rosa nasce nel ’91 e dal ’95 sono la presidente. Partecipai ad un corso organizzato nell’ambito della pubblica assistenza per don-ne che volevano costituire un’as-sociazione di volontariato in dife-sa delle donne soggette a violenza. Il resto è noto. Siamo partite con

la linea telefonica a disposizione di chi non sapeva a chi chiedere aiuto. Poi abbiamo capito che era necessario offrire un contatto re-ale, incontrare queste persone; in seguito abbiamo aperto due case rifugio ad indirizzo segreto per ac-cogliere donne in difficoltà, unita-mente ai loro bambini.”Neglianniaveteconquistatofiduciaecredibilitàsiaincittàchealivellonazionale.“Dal ’96, data del primo convegno nazionale delle associazioni anti-violenza, organizzato a Ravenna, ad oggi, abbiamo stabilito rappor-ti di sostegno con le istituzioni; nel ’98 abbiamo aperto la prima casa

rifugio in compartecipazione con Comune, Provincia e Regione.”Recentemente, in un convegno na-zionaleaRoma,haavutoungrandericonoscimento.“Lo scorso settembre cinquanta centri antiviolenza hanno costitu-ito un’associazione unica naziona-le eleggendomi come prima presi-dente: un evento non solo per me ma anche per tutte le donne che lavorano in Linea Rosa e anche per Ravenna.”GabriellaFresaUn’elegante signora della buona società ravennate, con una bella famiglia, tutte premesse per fare una vita tranquilla e agiata, eppu-re nel ’91, come lei stessa raccon-ta, è iniziata la sua avventura in India. GabriellaFresa (in apertura, a sinistra) si occupa soprattutto di bambini, lebbrosi e orfani di leb-brosi, che non avrebbero un futu-ro se non ci fosse chi li accoglie, li istruisce e dona loro la speranza.Comes’ètrovatainquestaimpresa?“Sinceramente non avevo mai pensato di andare fino in India a svolgere questo che ormai è un la-voro a tempo pieno. Mia figlia Lu-cia mi chiese un viaggio in India come regalo. Decisi di accompa-gnarla senza sapere nulla di quel paese, solo quanto avevo letto nel libro di Dominique Lapierre La città della Gioia. Così mi sono ri-trovata a Bombay, in un ospedale lebbrosario gestito da una nostra straordinaria suora bergamasca, suor Bertilla. Un luogo che al pri-mo impatto è terrificante: subito pensai che non ci sarei mai più tor-nata. Invece son passati tanti anni e

Alessandra Bagnara in divisa insieme al comandante della Polizia Municipale Stefano Rossi e al sindaco Fabrizio Matteucci.

20 | IN Magazine

Page 21: Ravenna IN Magazine - 1/2009

sono tornata ogni anno. Ho avuto anche la fortuna di incontrare Ma-dre Teresa di Calcutta, una grande emozione, tanto che considero quel giorno il più bello della mia vita. Mi chiese: ‘Signora preghi per me’; io timidamente risposi ‘Io?’, ‘Sì, preghi perché io possa riusci-re ad andare in Cina dove intendo aprire un ospedale per bambini malati in stato terminale’. Era l’an-no precedente la sua morte. Ma so che riuscì nel suo intento.”Comeècontinuatoilsuoimpegnoinquasiventianni?“Tutto è iniziato con un bambino che la signora Galletti di Milano aveva incontrato, un bimbo nato da una ragazza sedicenne che era morta dandolo alla luce. Lei tor-nò in Italia con l’idea di aiutarlo e, contando soltanto sull’aiuto di amici, in breve tempo siamo arri-vati a mille; in tutti questi anni i bambini aiutati da noi sono circa quattromila, tutti figli di lebbrosi o malati di lebbra.”Comecontinuailrapportoconloro?“Ogni anno vado in India insieme a una mia amica, Annabella, esper-ta di computer, responsabile della parte organizzativa, e decidiamo la distribuzione di duecento euro per ognuno dei mille bambini, somma che deve essere utilizzata per l’istruzione. Suor Bertilla ha il controllo della situazione e ve-rifica che il denaro vada a buon fine.”Avetemododiverificareirisultati?“Certo. Ogni anno chiediamo di incontrare a volte i più bravi, al-tre volte i bambini che non han-no superato l’anno scolastico e ci

facciamo spiegare i motivi. Insom-ma cerchiamo di avere tutto sotto controllo.”Aveteavutoparticolarigratifiche?“Molte, ma una in particolare. Un bimbo lebbroso, Bismilla, raccol-to per strada, vicino al padre che chiedeva l’elemosina. Il bimbo è stato curato, ha studiato, è diven-tato dottore in Economia e oggi ha un importante lavoro. Abbia-mo anche un ingegnere, un me-dico e tanti altri. Oggi abbiamo dovuto formare una Onlus, ‘Ami-ci delle missioni dell’Immacolata’

per meglio gestire il tutto. Allestia-mo mercatini con vestiario e og-getti confezionati in India e con il ricavato sosteniamo i giovani che per iniziare una vita indipendente hanno bisogno anche di un soste-gno materiale. Inoltre mantenia-mo un collegio per bambini picco-lissimi che non sono adottati ma che vengono ugualmente aiutati. Non meno importante è il lavoro di Liù, che ogni anno trascorre un mese in India per controllare le confezioni che sono destinate ai nostri mercatini.” IN

Gabriella Fresa con una giovane indiana durante uno dei viaggi nel paese asiatico.

IN Magazine | 21

Page 22: Ravenna IN Magazine - 1/2009
Page 23: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Paola Baldini è un’artista che sprizza entusiasmo e che, dopo aver calcato i palchi d’Italia, è tornata nella sua Ravenna dove alterna l’attività di attrice e insegnante al suo ultimo progetto: disegnare e realizzare abiti per donna e bambina ispirati alle fiabe più celebri.

testo Claudia Graziani - foto Massimo Fiorentini

Vivere una Favola

Viso allegro, sguardo birichino, voce fresca e squillante, mani dal-la gestualità vivace. Sembra pro-prio di rivederla sul palco nei pan-ni di Smeraldina, nella commedia di Goldoni Arlecchino servitore di due padroni quando interpretava la fidanzata di Alessandro Haber “Arlecchino”. Girò l’Italia e fecetappa anche all’Alighieri di Raven-na,lasuacittà. Allora proprio non ci pensava di ritornare. Milano, dopo Bologna dove aveva frequen-tato la scuola di teatro Galante Garrone, l’aveva adottata. Lì si era diplomata alla Civica Scuola d’Ar-te Drammatica “Piccolo Teatro”, ora chiamata Paolo Grassi, e da lì era iniziata la sua carriera di giova-ne attrice di teatro lavorando con registi di fama come Massimo Ca-stri, Thierry Salomon, Jerzy Stuhr, Mario Martone, Gian Piero Solari, Giorgio Marini.

Invece Paola Baldini è tornata in città e vive con suo marito Luca e la figlia Nina, a Marina di Raven-na. Una dimensione più familiare che ha portato alla scelta di fare meno tournée, ma rimanere co-munque nel mondo che fin da piccola aveva sognato. “Sono stata la classica bambina che diceva di voler fare l’attrice - racconta, mentre si accoccola sul-la poltrona dello studio, mentre Nina coinvolge il papà in un gioco di taglia e incolla. Non sono mai stata presa sul serio. Alle superio-ri c’è stata la svolta. Avevo fatto l’abbonamento alla stagione di prosa e andai a vedere Gabriele Lavia ne I Masnadieri. In quell’oc-casione mi resi conto che persone vere, come me, erano sul palco. In quel momento il sogno mi sembrò meno lontano. Mi dissi che se lo facevano loro avrei potuto farlo

anch’io.” Dopo la maturità Magi-strale andò per due anni a Bolo-gna alla Galante Garrone e poi, dopo un severo provino, fupresaalPiccolodiMilano. “Fuunperiodobellissimo.Finalmentestavoviven-dolamiavita,sentivochetuttoquelmondoeradentrodime, mi appar-teneva e io appartenevo a lui.” Tre anni di studio intenso, anche 10 ore al giorno, poi l’incontro con un gruppo di attori col quale ha iniziato la carriera. Non una vera e propria compagnia, piuttosto una famiglia, la sua famiglia di Mi-lano. Amici coi quali condividere emozioni, guidati dal registra bra-siliano Mauricio Paroni De Castro, al CentrodiRicercaperilteatrodiMilano. Tra i lavori messi in scena Lettere alla fidanzata ispirato al poe-ta portoghese Fernando Pessoa. Un ricordo che riaffiora dal pas-sato dopo vent’anni, perché quel

Esprimere | Paola Baldini

IN Magazine | 23

Page 24: Ravenna IN Magazine - 1/2009

gruppo non si è mai perso di vista ed è venuta l’idea di cercare una nuova produzione e rimettere in scena quello spettacolo. “Non è un caso, le cose non accadono mai senza un motivo, perché proprio in questo periodo mi è tornato ildesideriodi farequalcosaconaltridopo aver lavorato molto da sola, ultimamente per Ravenna Festi-val. Una situazione che costringe a fidarsi di se stessi e avere il corag-gio di osare non essendoci nessun regista che ti indirizza.” In questi anni Paola ha portato avanti tanti progetti alternandoli al teatro e avvicinandosi sempre più al mondo delle favole. Per“Legrandifiabe”delCorrieredel-laSeraèlavocerecitantedialcunipersonaggi. Tiene da diversi anni corsi di lettura interpretata per “Nati per leggere”, progetto na-zionale dedicato a genitori e inse-gnanti che vogliono migliorare la propria espressività nella lettura

ad alta voce ai bambini. Da qui na-sce l’ultima idea di disegnareere-alizzareabitieaccessoriperdonnaebambinaispiratiallefiabe. “Un altro modo per avvicinare i bambini alla lettura attraverso la magia delle fiabe e la grazia degli abiti. Negli abiti rivive la favola, così ispirandomi a quella origina-le di Cappuccetto Rosso ho dise-gnato il lupo che invita la piccola

a vedere le bellezze del bosco e a godersi la bellezza del mondo. E poi il Brutto Anatroccolo che ci fa scoprire il lato bello di ognuno di noi. Il Pesciolino d’oro c’inse-gna la gratitudine, perché se uno impara ad essere grato la vita ac-quista davvero un sapore diverso, si vive una gioia grandissima. Sonoabiti tattili, con inserti in rilievo efrasiscritteincorsivo, che s’ispira-no ai libri-gioco dei bambini. Abi-ti che misonouscitidalcuore e il marchio che ho scelto, cör, il cuore in dialetto, esprime questo.” Paola Baldini è anche docente di recitazione all’Accademia del Mu-sical del Gymnasium. “Mi piace moltissimo e mi sta insegnando molto a livello attoriale. Ai miei allievi vorrei soprattutto insegnare a fidarsi di se stessi e non cercare l’omologazione, tirare fuori ciò che è veramente loro, uscire dagli schemi imposti e avere il coraggio di dire ciò che si è.” IN

Paola Baldini mostra alcuni degli abiti “fiabeschi” da lei stessa realizzati.

Le tappe dell’attrice

Dopo il diploma al Piccolo di Milano e diversi spettacoli prodotti dal CRT di Milano, nel 1995 Alfonso Santagata la dirige in Terra Sventrata e Polveri, vincitori entrambi del premio UBU come miglior progetto shakespeariano. Dal ’95 al 2002 interpreta ruoli di rilievo per il Teatro Stabile Nuova Scena di Bologna, accanto ad Alessandro Haber, Ivano Marescotti, Virgilio Gazzolo e Vito, diretta da Nanni Garella e Gabriele Marchesini. Nel ’99 grazie al ruolo di Gasparina nel Campiello di Goldoni, diretta da Garella, e nel 2000 grazie al ruolo di Pierina nella Seconda Eclisse, diretta da Lorenzo Loris, viene segnalata come miglior attrice al premio UBU. Ha collaborato di recente con la compagnia teatrale Fanny & Alexander nel progetto Ada, vincitore dell’UBU nel 2005. È stata voce recitante nella trasmissione “Storyville” di Radio3, puntata dedicata a Fabrizio De Andrè. Per Ravenna Festival 2008 è Hildegard von Bingen, sibilla del Reno insieme all’Ensemble San Felice, diretta da Federico Bardazzi. Firma la regia, con Laura Ruocco, dello spettacolo musicale …Da un carcere femminile.

24 | IN Magazine

Page 25: Ravenna IN Magazine - 1/2009
Page 26: Ravenna IN Magazine - 1/2009

L’intenso rapporto con la terra caratterizza il lavoro di Alberto Mingotti, che si esprime in un’arte figurativa fatta di pregevole abilità e tecnica, e che sembra trattenere nei gesti e nei volti delle sue sculture sentimenti di raccoglimento e stupore.

Nel lungo percorso creativo di Alberto Mingotti il rapporto con la terra ha assunto una varietà di valenze espressive e di significati. Prima di tutto la terra è il mate-riale che usa per la modellazione, la terra è il luogo storico della tradizione ceramica, la terra è il motore emozionale da cui trarre ispirazione. Ancora, la terra è la via per immobilizzare il tempo e fissare stabilmente la percezione del mondo e del vivere quotidia-no. Laterraèlasualingua.Mingotti usa il linguaggio della ceramica, semplicemente come terracotta, ma, a volte, questa è pure smaltata, invetriata, patinata o lustrata, per realizzare sculture che lo collocano nel quadro delle poetiche della nuova figurazione. In questa prospettiva è impegna-to nella difesa dell’arte figurativa dagli attacchi di coloro che teoriz-zano e sostengono la destruttura-zione dell’immagine e delle forme della visione.

Lo studio è situato in un casola-re nella campagna romagnola, traCastel Bolognese e Faenza, ora abbandonato, un tempo abitazio-ne della famiglia, i cui muri e le pareti conservano le tracce di sto-rie personali. Il lavorare in cam-pagna, comunque, non gli impe-disce di intrattenere relazioni con ambienti aggiornati, tanto che le sue ultime esposizioni si sono te-nute a Roma e Torino. Nella scel-ta accurata delle argille e nella considerazione delle loro caratte-ristiche l’artista si predispone al lavoro; in questa fase, che tanto ricorda la preparazione dell’im-pasto del pane, mescola le terre e l’acqua con le mani o, quando si tratta di una grande quantità, con un’impastatrice come quelle che usano i fornai. Il “mestiere”, fatto quindi di abilità manuali e di tec-niche, lo àncora a Faenza dove la cultura ceramica si è consolidata nel corso dei secoli, ma la lezione della scultura del Novecento, da

Incontri e Abbracci

testo Aldo Savini - foto Massimo Fiorentini

Creare | Alberto Mingotti

26 | IN Magazine

Page 27: Ravenna IN Magazine - 1/2009

IN Magazine | 27

Page 28: Ravenna IN Magazine - 1/2009

In apertura e sopra, Alberto Mingotti nel suo studio-casolare nella campagna faentina. Sotto, alcune delle sue ceramiche.

Martini a de Chirico, da Melotti a Parmiggiani, interpretata in un’ot-tica originale, lo ha costantemen-te stimolato e gli ha consentito di uscire dalla tradizione decorativa per approdare alla rappresenta-zione realistica in cui convergono, pur sempre, memoriemitiche,echistraniantiesuggestionidomestichee familiari. Le sue composizioni non si presentano mai come un puro esercizio formale, sono sem-pre testimonianza di una riflessio-ne che si traduce in frammento di un discorso dai molteplici signifi-cati, con personaggi dall’identità

generica, a figura intera o a mezzo busto, che trattengono nei gesti e negli sguardi una sorta di raccogli-mento e di stupore, come se stes-sero, nella loro fissità, in attesa di un qualche evento che sta per ac-cadere. Raccoglimento non come rifugio nell’interiorità o fuga dal-la realtà, tutt’altro, come il modo autentico per rapportarsi, senza esserne sopraffatti, alle cose del mondo e, soprattutto, ai depositi della memoria che, pur attuali, vengono da lontano, al fine di ri-viverli personalmente per farli, a loro volta, rivivere. Guardare in-

dietro, confrontarsi senza pregiu-dizio con la storia, la tradizione e con la quotidianità per riafferma-re il loro continuo intreccio e di-venire come eterno ritorno di ciò che è già stato, che si rafforza nel presente e, necessariamente, si proietta nel futuro. Per cogliere il senso autentico della condizione dell’uomo nella contemporaneità non bisogna gridare e agitarsi, ma ascoltareinsilenzio. Le sue sculture sono molto spes-so scene di incontri e abbracci dipersonaggi che, pur assorti nelle loro vicende, nei loro enigmatici destini, dialogano sommessamen-te. Pertanto, lasciano intravedere per cauti accenni una particolare attenzione alla comunicazione, a cui fa riscontro l’immediata im-pressione evocativa di uno stato d’animo e di una dimensione in-teriore che respinge ogni forma di aggressività e violenza e, al con-tempo, prefigura un’umanità inti-mamente rigenerata. IN

Carriera dell’artista

Alberto Mingotti è nato a Faenza nel 1954. Dopo l’Istituto Statale d’Arte per la Ceramica di Faenza, dove ha avuto come maestri Angelo Biancini e Giuseppe Liverani, nel ’73 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna, nel corso di Decorazione segue l’insegnamento dell’incisore Luciano De Vita. Ancora studente, nel 1977, con Marco Tadolini, avvia a Forlì un’attività artigianale ceramica dove per sei anni realizza maioliche dipinte con la tecnica del lustro. Visita in Italia, Francia e Ungheria i luoghi della tradizione ceramica, per aggiornarsi sull’impiego dell’argilla. Ad integrazione della sua esperienza di plasticatore dedica saggi ad artisti e ad altri aspetti dell’arte; nell’89 pubblica il libro Carte per il fuoco. Dal 1980 insegna arte della ceramica all’Istituto d’arte “G. Ballardini” di Faenza. Nel ’95 realizza per l’Istituto tecnico “Salvemini” di Casalecchio di Reno (BO) un bassorilievo a ricordo delle vittime del disastro aereo del 1990. Nel 2004 il Senato ha acquisito una sua scultura per la collezione permanente in Palazzo Madama a Roma. Attualmente è presente alla mostra di Sarsina “Il diavolo & l’acquasanta” con un lavoro dedicato all’arcano maggiore “Il Sole”. Vive e lavora tra Faenza, Castel Bolognese e Riolo Terme.

28 | IN Magazine

Page 29: Ravenna IN Magazine - 1/2009
Page 30: Ravenna IN Magazine - 1/2009
Page 31: Ravenna IN Magazine - 1/2009

120 fondi, oltre 70mila tra volumi, buste e reperti, 7 chilometri di scaffalature. Cifre che racchiudono dieci secoli di storia ravennate conservata nelle stanze dell’Archivio di Stato. Abbiamo visitato la nuova sede, inaugurata ufficialmente a novembre, nelle sale dell’ex monastero benedettino di San Vitale.

testo Andrea Casadio - foto Massimo Fiorentini

La biblioteca della Memoria

Benedetto Calza era un “piccolo imprenditore” della Ravenna del suo tempo, la prima metà dell’800. Selcino, insieme ai due soci Bezzi e Fusconi aveva in appalto i lavori di manutenzione delle strade dal Co-mune. Ebbe una vita sentimentale intensa: sposò Santa Rosetti da cui ebbe due figlie, Paola e Ludovica; rimasto vedovo, prese in moglie Maddalena Tognoli, che gli diede un erede maschio, Tommaso. Non era ricco, ma neppure miserabile: abitava in una casa sulla Ravegna-na appena fuori il Portonaccio, una stanza al pianterreno, canti-netta sul cortile e un’altra stanza al primo piano - camera da letto e “soggiorno” al tempo stesso - con tre finestre sulla strada e un cami-no. Aveva qualche vago interesse culturale, a giudicare dai pochi

libretti ospitati nel “burò”: la Vita di Pietro il Grande imperatore delle Russie, ad esempio, o le Poesie di Clemente Bondi, qualche libro sacro e sei fascicoli dell’“Agricoltore Ita-liano”. Morì nel 1844, cinque anni prima che fra quelle case del bor-go S. Rocco trovasse rifugio Gari-baldi in fuga dagli austriaci.Frammenti di vita di un ravennate come tanti di quasi duecento anni fa. Frammenti di storia che sareb-beroandatiperduti se non fossero stati fissati su un pezzo di carta (nel nostro caso, l’inventario dei beni steso da un notaio) e se questo non si fosse conservato fino a noi. È dunque così, partendo “dal bas-so”, dal singolo documento e dal brano di vita che ci ha tramandato attraverso il buco nero dei secoli, che si capisce il ruolo e il valore

del luogo deputato a conservarlo: l’ArchiviodiStatodiRavenna.Da pochi mesi, dopo lunga attesa, l’Archivio si è trasferito, col suo staff sempre cordiale e disponibi-le, in una nuova sede degna del ruolo che l’istituzione ricopre nel-la città. È qui, nellesalediquellochefuuntempoilmonasterobene-dettinodiS.Vitale, che ci accoglie ManuelaMantani, direttrice dall’86 dell’istituzione. “Gli archivi di Sta-to - spiega - sono un’articolazione del ministero per i Beni e le Atti-vità culturali. Come prescritto dal-la legge d’istituzione del 1939, si trovano in ogni capoluogo di pro-vincia, e il loro scopo è conservare gli atti degli organi periferici dello Stato e dei precedenti ordinamen-ti statali dal Medioevo all’unità, come ad esempio la Prefettura,

Riscoprire | Archivio di Stato

IN Magazine | 31

Page 32: Ravenna IN Magazine - 1/2009

la Legazione pontificia (nel caso ravennate) e i tribunali. Del pa-trimonio demaniale fanno inoltre parte gli atti dei notai e altri fondi confluiti nel corso dei secoli e del-le vicende storiche, come ad esem-pio quelli degli enti ecclesiastici soppressi in epoca napoleonica e dopo l’unità, i cui beni furono confiscati dallo Stato, o quelli pri-vati ricevuti attraverso acquisizio-ne o donazione.”Nel complesso sono ben 120ifon-didivarianatura conservati in piùdi70.000“unitàarchivistiche” (os-sia volumi, buste, registri, ecc.) che occupano oltre7chilometridiscaffalature: dunque un numero incalcolabile di singoli documen-ti, che coprono un arco temporale che va dal X secolo fino alla fine del XX. Cifre da cui risulta con

chiarezza l’immenso patrimonio documentario che fa dell’Archivio di Stato, insieme a quello comuna-le e a quello della diocesi, ilnucleodella memoria storica ravennate. Dalle vicende politico-istituzionali all’evoluzione economica, dai frammenti di vita quotidiana alle trasformazioni dell’ambiente e del territorio, nessuna ricerca stori-ca sulla città e sulla provincia può prescindere da un’analisi delle carte qui conservate. E tuttavia la fruizione “specialistica”, degli sto-rici di professione, non è l’unica a trovarvi un fondamentale campo d’indagine. “Nell’archivio - spiega la direttrice - si è passati dai cinque-dieci utenti degli anni ’50-’60 agli oltre trecento di oggi, mentre le presenze annuali in sala di studio sono aumentate progressivamente

fino alla fine degli anni ’90, per poi raddoppiare negli ultimi otto.” Un incremento dovuto all’allar-garsi del ventaglio della fruizione. “Nel corso del tempo, agli archivi si sono avvicinate nuove fasce di pubblico e si sono andati diffon-dendo usi di questa o quella par-te dei documenti più diversificati rispetto al passato: per esempio quello degli appassionati non professionisti, ma anche quelli di natura più ‘utilitaristica’, come la consultazione dei documenti cata-stali finalizzata a definire diritti di proprietà su terreni o immobili.”Il diffondersi di una consapevo-lezza più vasta del valore culturale e pratico dell’istituzione resta un percorso tutto da acquisire, in pri-mo luogo per la natura intrinseca dell’oggetto. “I documenti antichi

Scorcio di alcuni scaffali in cui sono raccolti documenti storici dalle comunità locali.

L’inaugurazione della nuova sede

Era l’antico magazzino dei pinoli l’ala dell’ex monastero di San Vitale nella quale - di fatto da oltre un anno, ufficialmente dallo scorso 14 novembre - l’Archivio di Stato ha trasferito la sua sede. Un atto col quale ha avuto termine la serie di migrazioni in dimore provvisorie con cui l’istituzione ha dovuto convivere dalla sua fondazione nel 1941. Fin dai primi anni ’80 il ministero aveva predisposto il relativo progetto, che però ha iniziato ad avere una concreta realizzazione, a stralci, solo dal decennio successivo. Oggi gode di una collocazione prestigiosa e funzionale, in quella che - insieme alla sede della Sovrintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, al Centro operativo della Sovrintendenza archeologica, al Museo Nazionale e alla Scuola per il restauro del mosaico - viene a costituire una “cittadella dei beni culturali” nel cuore di Ravenna.www.archivi.beniculturali.it/ASRA/ e www.archivi-sias.it/.

32 | IN Magazine

Page 33: Ravenna IN Magazine - 1/2009

sonouna categoria di beni culturali di difficile approccio, dal momento che non hanno, nella maggior parte dei casi, caratteristiche estetiche attraenti e tantomeno d’im-mediata comprensione, a causa delle difficoltà connes-se alla decifrazione delle scritture, all’interpretazione del linguaggio burocratico o alla piena comprensione del contesto storico-istituzionale in cui furono prodotti. Hanno quindi bisogno di una promozione per essere co-nosciuti, apprezzati e goduti da un pubblico sempre più ampio.” Da qui le iniziative condotte in primo luogo ver-so il mondo della scuola (“significativa la collaborazione col Laboratorio di storia della scuola media ‘Damiano Novello’ e col Liceo Classico”), mentre i nuovi ambienti consentiranno in futuro un altro fondamentale veicolo di promozione come quello delle mostre.All’incrocio fra divulgazione didattica e valorizzazione scientifica sta poi il rapporto di collaborazione con l’Uni-versità. “Alcuni anni fa è stato organizzato un seminario per gli studenti del corso per operatori dei beni culturali dell’Università di Bologna, concretizzatosi in uno stage in cui questi hanno realizzato la schedatura dell’archivio dell’Ufficio del Genio civile, particolarmente significati-vo per la presenza di disegni e fotografie. Un assegno di ricerca della facoltà di Conservazione dei Beni culturali ha inoltre permesso il riordinamento del fondo, ancora inesplorato, delle Magistrature giudiziarie civili della Le-gazione, con atti dal XV al XVIII secolo. Ultimamente, una convenzione con la Facoltà ha per-messo all’Archivio di perfezionare la propria adesione all’ambizioso progetto SIAS (Sistema Informativo degli Archivi di Stato), avviato dal ministero nel 2003 al fine di creare una grande banca dati degli archivi di Stato italia-ni”. Passi graduali ma sicuri sulla strada di una proficua (per usare un’immagine di moda) “messa in rete” di un patrimonio immenso, ancor oggi sfruttato ben al di sotto delle sue potenzialità. Se tutte le carte dell’Archivio potessero magicamente prendere voce, sarebbe un immenso clamore quello che risuonerebbe attraverso le volte dell’antico monaste-ro benedettino. Sta solo alla comunità ravennate, dagli storici “professionisti” al cittadino comune, decidere se porre orecchio all’“assordante silenzio” con cui, attraver-so di esse, i secoli e le generazioni continuano ancora, incessantemente, a parlarci. IN

Page 34: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Vent’anni di esperienza al servizio

delle aziende e uno staff giovane

che guarda al futuro. È Logicamente,

punto d’eccellenza a Forlì nell’offrire

strategie informatiche avanzate

e innovative. Un’azienda proiettata

verso il futuro che, proprio per questa

peculiarità, da sempre precorre i tem-

pi ‘battendo’ sul campo i concorrenti.

Convivono all’interno di Logicamen-

te due anime sinergiche: la parte in-

formatica e la parte internet. Servizi

innovativi, portali tematici di succes-

so, software di gestione aziendale e

il posizionamento sui motori di ricer-

ca: queste in breve le caratteristiche

dell’azienda sita in via Vanzetti 16/a.

Al vertice c’è un grande comunicatore:

Ugo Cacciaguerra, che porta avanti

l’attività affiancato dal fratello Pao-

lo e dal vice presidente Alessandro

Zaccheroni - molto conosciuto in

città anche per la sua ‘attività’ di ap-

passionato musicista.

Fiore all’occhiello è SAPA, un pro-

getto unico e innovativo, che de-

termina i potenziali di risparmio,

aumento di produttività, visibilità

e fatturato dell’azienda, usando le

tecnologie informatiche e il Web

Marketing. E non si parla di poten-

ziale astratto: grazie ad un’analisi

specifica e dettagliata, basata sui dati

effettivi forniti dall’azienda, il gruppo

di Logicamente presenta, numeri alla

mano, quali sono i vantaggi concreti

(e la ricetta per ottenerli) che faranno

aumentare la produttività dell’azien-

da, ridurranno sensibilmente i costi e,

aspetto fondamentale nell’era della

globalizzazione, faranno accrescere

la propria visibilità. Cosa offre SAPA

in concreto? Risponde uno dei tre pa-

dri del progetto, Ugo Cacciaguerra:

“Diamo la consulenza iniziale e de-

terminiamo il vantaggio effettivo per

l’imprenditore. Ma non lasciamo soli i

clienti: li seguiamo passo passo nella

realizzazione. Finora tutti i feedback di

coloro che hanno scelto SAPA sono

stati positivi. Lungo questa linea ar-

rivare primi è tutto: la tempestività è

fondamentale.”

Le ‘Strategie avanzate di aumento di

produttività aziendale’ sono talmen-

te all’avanguardia da aver ricevuto il

finanziamento dell’Unione Euro-

pea e il patrocinio dell’Università

di Bologna.

Ed è proprio in tempi di crisi come

questi che le idee innovative fanno

la differenza: fondamentale diver-

sificarsi e rivolgersi ai mercati che

sono più in linea con il proprio target.

I servizi internet offerti da Logica-

mente puntano a questo: attraverso

un sistema di visibilità unico, dagli

spunti geniali, si stimolano i potenziali

clienti posizionandosi nella maniera

più efficace sui motori di ricerca.

“Se quando un cliente cerca qualcosa

on line il primo nome che vede è il

tuo, la prima ricerca collaterale è la

tua azienda, il gioco è fatto”, conti-

nua il presidente.

Questo metodo ha consentito a Logi-

camente di creare quasi per gioco, un

portale per i matrimoni che è tra i più

cliccati del web.

E per non farsi scappare alcun cliente

c’è anche la novità Logicamail: un

sistema innovativo di Direct E-Mail

Marketing che fa il lavoro di un re-

parto commerciale ma in maniera

più ‘mirata’, efficace ed economica. La

grande innovazione di quest’impresa

giovane, ma ben radicata nel nostro

territorio, è che permette alle aziende

di scoprire il grande potenziale che

hanno al loro interno e che ancora non

conoscono.

Informazione pubblicitaria

Servizi unici e innovativiper l’informatica e il web

In alto a destra e sotto a sinistra, Ugo Cacciaguerra col fratello Paolo e Alessandro Zaccheroni. Sotto, Ugo e Paolo al lavoro.

guardiamo al futuro

Logicamente Internet s.r.l. - via Vanzetti, 16/a - 47100 Forlì (FC) - www.logicamente.it - e-mail: [email protected]

Page 35: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Vent’anni di esperienza al servizio

delle aziende e uno staff giovane

che guarda al futuro. È Logicamente,

punto d’eccellenza a Forlì nell’offrire

strategie informatiche avanzate

e innovative. Un’azienda proiettata

verso il futuro che, proprio per questa

peculiarità, da sempre precorre i tem-

pi ‘battendo’ sul campo i concorrenti.

Convivono all’interno di Logicamen-

te due anime sinergiche: la parte in-

formatica e la parte internet. Servizi

innovativi, portali tematici di succes-

so, software di gestione aziendale e

il posizionamento sui motori di ricer-

ca: queste in breve le caratteristiche

dell’azienda sita in via Vanzetti 16/a.

Al vertice c’è un grande comunicatore:

Ugo Cacciaguerra, che porta avanti

l’attività affiancato dal fratello Pao-

lo e dal vice presidente Alessandro

Zaccheroni - molto conosciuto in

città anche per la sua ‘attività’ di ap-

passionato musicista.

Fiore all’occhiello è SAPA, un pro-

getto unico e innovativo, che de-

termina i potenziali di risparmio,

aumento di produttività, visibilità

e fatturato dell’azienda, usando le

tecnologie informatiche e il Web

Marketing. E non si parla di poten-

ziale astratto: grazie ad un’analisi

specifica e dettagliata, basata sui dati

effettivi forniti dall’azienda, il gruppo

di Logicamente presenta, numeri alla

mano, quali sono i vantaggi concreti

(e la ricetta per ottenerli) che faranno

aumentare la produttività dell’azien-

da, ridurranno sensibilmente i costi e,

aspetto fondamentale nell’era della

globalizzazione, faranno accrescere

la propria visibilità. Cosa offre SAPA

in concreto? Risponde uno dei tre pa-

dri del progetto, Ugo Cacciaguerra:

“Diamo la consulenza iniziale e de-

terminiamo il vantaggio effettivo per

l’imprenditore. Ma non lasciamo soli i

clienti: li seguiamo passo passo nella

realizzazione. Finora tutti i feedback di

coloro che hanno scelto SAPA sono

stati positivi. Lungo questa linea ar-

rivare primi è tutto: la tempestività è

fondamentale.”

Le ‘Strategie avanzate di aumento di

produttività aziendale’ sono talmen-

te all’avanguardia da aver ricevuto il

finanziamento dell’Unione Euro-

pea e il patrocinio dell’Università

di Bologna.

Ed è proprio in tempi di crisi come

questi che le idee innovative fanno

la differenza: fondamentale diver-

sificarsi e rivolgersi ai mercati che

sono più in linea con il proprio target.

I servizi internet offerti da Logica-

mente puntano a questo: attraverso

un sistema di visibilità unico, dagli

spunti geniali, si stimolano i potenziali

clienti posizionandosi nella maniera

più efficace sui motori di ricerca.

“Se quando un cliente cerca qualcosa

on line il primo nome che vede è il

tuo, la prima ricerca collaterale è la

tua azienda, il gioco è fatto”, conti-

nua il presidente.

Questo metodo ha consentito a Logi-

camente di creare quasi per gioco, un

portale per i matrimoni che è tra i più

cliccati del web.

E per non farsi scappare alcun cliente

c’è anche la novità Logicamail: un

sistema innovativo di Direct E-Mail

Marketing che fa il lavoro di un re-

parto commerciale ma in maniera

più ‘mirata’, efficace ed economica. La

grande innovazione di quest’impresa

giovane, ma ben radicata nel nostro

territorio, è che permette alle aziende

di scoprire il grande potenziale che

hanno al loro interno e che ancora non

conoscono.

Informazione pubblicitaria

Servizi unici e innovativiper l’informatica e il web

In alto a destra e sotto a sinistra, Ugo Cacciaguerra col fratello Paolo e Alessandro Zaccheroni. Sotto, Ugo e Paolo al lavoro.

guardiamo al futuro

Logicamente Internet s.r.l. - via Vanzetti, 16/a - 47100 Forlì (FC) - www.logicamente.it - e-mail: [email protected]

Page 36: Ravenna IN Magazine - 1/2009

di Pier Antonio Bonvicini - foto Gian Maria Zanotti

Effetto Francese

Gustare | Locanda Poggianina

Page 37: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Neppure un cartello che ne indichi la strada, tantomeno una segnalazione sulle guide o nell’elenco telefonico. Eppure la Locanda Poggianina è il ritrovo del momento sulle colline di Cesena. Difficile sottrarsi al suo fascino, agli arredi che incantano e al gusto delle cose ben fatte che arrivano dalla cucina. E alla fine anche il conto, più che corretto, vi sorprenderà.

Page 38: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Ci sono ristoratori che vendereb-bero l’anima al diavolo pur di ave-re un posto al sole in una guida, altri invece che per lavorare spe-rano in un miracolo, anziché pun-tare su ambiente, qualità del cibo e prezzi contenuti. Per fortuna la maggior parte è di tutt’altra spe-cie, conosce il proprio mestiere e lo fa bene, senza preoccuparsi del-la notorietà. Alcuni poi se ne stan-no così appartati che se un amico non te ne parla difficilmente li potrai scoprire. Ne sa qualcosa chi arriva alla LocandaPoggianina, sul-

le colline di Cesena, all’imbrunire. Non un cartello, nessuno che ne indichi la strada e nemmeno un recapito telefonico con quel nome sull’elenco. Eppure è il ritrovo del momento, dove per cenare è consigliabile prenotare. Difficilesottrarsialsuofascino, agli arredi che incantano e al gusto delle cose ben fatte che arrivano dalla cuci-na. Così anche noi ci siamo andati per raccontarvi una serata fuori dal comune. Giunti a Cesena da Rimini, abbandonerete la via Emi-lia prima dell’ingresso in città (o

dopo esserne usciti, provenendo da Forlì), svoltando in direzione di Sorrivoli e San Tomaso. Salirete per circa quattro chilometri e ar-rivati a Saiano devierete a sinistra in direzione di Sorrivoli per altri due. Dalla strada principale vi ac-corgerete subito della Poggianina e così parcheggerete in un ampio spiazzo, per scendere poi da una scalinata in pietra fino all’ingres-so. Lasciate perdere l’appetito che vi accompagna. Ci sarà tempo an-che per questo. Ora, appagati dal-la tranquillità del luogo, regalate agli occhi lo spettacolo degli inter-ni. Questo è un tragitto aperto al sogno, un insieme che invita ad os-servare, che proietta nell’ipnotica luce del passato. Hannoarredatolalocandaconraraabilità,accostandocosed’antanrinvenuteneimercatinidiFrancia,SpagnaePortogallo.Maanche con qualcos’altro acquista-todaantiquaridifiducia. Perciò si respira un’atmosfera romantica, a tratti provenzale, di calda intimità,

La ricetta: Coniglio in padella con acciughe e capperi

Ingredienti per 6 persone: 1 coniglio; 6 acciughe; 3 pugni di capperi dissalati; 2 spicchi d’aglio vestito; vino bianco secco qb; un rametto di salvia; bacche di ginepro; brodo vegetale qb; olio qb.

Preparazione: Ammollare il coniglio intero in un bagno di vino bianco, con un rametto di salvia e un pugno di bacche di ginepro, per una notte. Tagliarlo, quindi farlo rosolare bene da entrambe le parti in una padella dove precedentemente avrete fatto sciogliere le acciughe, e avete aggiunto i capperi con un filo d’olio extra vergine e due spicchi d’aglio. Aggiungere vino bianco e fare cuocere per almeno due ore e trenta (preferibilmente tre), a fuoco basso, se necessario con l’aggiunta di brodo vegetale leggero.

Nella foto, Antonella Vaccari, suo marito Cosimo Melone e lo chef Klaudio Pucic. In apertura, panoramica della sala principale.

38 | IN Magazine

Page 39: Ravenna IN Magazine - 1/2009

piacevolmente datata e accentuata dai colori e dalle candele accese. Così non dimenticherete il banco del bar finemente abbellito dalle ceramiche faentine o da quegli sgabelli americani degli anni ’50 che sono lì davanti, e dopo quel salottino, nella seconda stanza, per rimanere oltre la cena. E ri-corderete anche le carte da parati, le antiche specchiere, le deliziose abat-jour, le trombe e i violini che qualcuno ha già suonato. Ai tavoli invece adeguati piatti e bicchieri

per le candide tovaglie in pizzo. Tanto è la Locanda Poggianina (via Prov.le Sorrivoli 6705, tel. 0547.326190, aperta solo la sera, tranne il lunedì, domenica e festivi anche a pranzo) avviata due anni fa dalla cesenate Antonella Vaccari e da suo marito Cosimo Melone di Benevento. L’hanno ricavata nella dépendance della loro casa colo-nica del ’700 e d’estate, quando si mangia all’aperto, la vista spazia fra i vigneti della zona e il mare della costa. Antonella si occupa della cura del locale e sovrinten-de la cucina che ha affidato allo chef croato Klaudio Pucic, da una quindicina d’anni con lei e suo marito, da quando gestivano un albergo a Milano Marittima. Cosi-

mo invece, con vera cortesia, acco-glie la clientela e indirizza il ser-vizio. Nel sostanzioso e stagionalemenùlacarnehaunruolocentrale,ma spiccano anche le buone pastetirate al matterello, alcuni salumifattiincasa(salamiepancetta)eunpanefragrantechesfornalacucinaquando è possibile. Tra le propo-ste, antipasto Poggianina (affetta-ti, formaggi e casalinghi sott’oli), polenta con i sughi, tortelli di zuc-ca con burro e salvia, strozzapreti alla tropea, raviolini al formaggio

in brodo di carne, caramelle al radicchio rosso, malfatti di ricotta e spinaci gratinati al gorgonzola. Tra i secondi, coniglio con cappe-ri in tegame, galletto al forno con pomodorini e olive nere, ossobu-co di vitello con piselli, puntine di maiale speziate alla griglia, stinco di maiale al forno con verdure. Al dolce, tazzina di crema della non-na, torta all’arancio e cioccolato o di mele e crostata di ciliegie. E a incorniciare i piatti 23 rossi regio-nali e due bianchi (albana secca e pagadebit) con misurati ricarichi. Prevedete una spesa sui 30 euro (senza bevande, coperto 3 euro) per un pasto completo. Oppure 35 per il menù degustazione (almeno per due persone), vino incluso. IN

Culinaria News:

E lucean le stelleOggi anche a San Marino brilla una stella Michelin. L’ha conquistata il Ristorante Righi - La Taverna, già locanda nell’800. Complimenti alla famiglia Righi, che da oltre 40 anni lo gestisce, e allo chef Luigi Sartini. In piazza Libertà, tel. 0549.991196.

Atmosfere d’oltralpeGli eleganti arredi, il raccolto e piacevole menù di terra e di mare e la piccola carta dei vini di qualità sono il tratto distintivo del Bistrot Porta Adriana di Ravenna. A gestirlo è Gilberto Ghinassi, patron anche del rinomato Ristorante Cappello. Lo trovate in via Mura di San Vitale 10, a due passi dal buon passeggio di via Cavour e da piazza Baracca. Tel. 0544.218100.

Per non navigare a vistaLo sanno bene i riminesi (e non soltanto loro) che al “Veliero” si mangia con piacere e si paga un conto corretto. Ora questo ristorante di mare è anche una invitante pizzeria, che utilizza buone materie prime. In via Tripoli, 218, a Rimini (tel. 0541.391424). Aperto a pranzo e a cena, tranne il mercoledì. Nelle vicinanze del mare e della spiaggia.

Alta pasticceriaCome dire, repertorio di delizie senza fine. Da provare quelle che preparano ogni giorno da Tino, una delle migliori pasticcerie della Romagna. Le esclusive specialità, le accurate lavorazioni, gli ingredienti e le farciture di prim’ordine ne fanno un ritrovo per golosi, tutto l’anno. A Rimini, via IV Novembre 54, tel. 0541.50233.

Ph. Filippo Pruccoli

Si respira un’atmosfera romantica, a tratti provenzale

IN Magazine | 39

Page 40: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Via S. Cavina (int. 17) Tel. 0544.465185

Via M. D’Azeglio, 24A Tel. 0544.34180

Via Romea Sud, 65 Tel. 0544.470166

C.D.C. S. BIAGIO - 48100 RAVENNA

Page 41: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Via S. Cavina (int. 17) Tel. 0544.465185

Via M. D’Azeglio, 24A Tel. 0544.34180

Via Romea Sud, 65 Tel. 0544.470166

C.D.C. S. BIAGIO - 48100 RAVENNA

Page 42: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Quattroruote - Libretto Rosso delle Assicurazioni 2008 / Profilo 5 – Indenne da sinistri negli ultimi 5 anni

Provincia di Ravenna

E oltre al prezzo, la garanzia di una polizza di qualità, senza le clausole di rivalsa ed esclusione che possono ridurre sensibilmente la protezione di cui godi, proprio nel momento del bisogno. Vieni a trovarci in Agenzia per un preventivo personalizzato.

AGENZIA DI RAVENNAViale Allende 66 - Ravenna - Telefono 0544 464015 - [email protected]

Alfonsine, Corso Matteotti 42 - Tel 0544 84830 Godo di Russi, Largo Savini 5 - Tel 0544 418213 Punta Marina Terme, Via al Lido 19 - Tel 0544 438643 Sant'Alberto, Piazza Amadori 1 - Tel 0544 529080

RC AutoPagare di meno, proteggendosi meglio.

Allianz Ras Direct Line Linear Assitalia

� 444 � 472 � 493 � 581

Page 43: Ravenna IN Magazine - 1/2009

È uno degli argomenti di cui si parla più spesso, per rompere il ghiaccio o per dissertare del più e del meno. Per qualcuno è un’in-cognita in grado di condizionare le proprie attività, il lavoro, il tem-po libero. Per loro era un hobby. Una passione che - per i quattro fondatori del centro previsionale Meteoromagna - ora è diventata una professione, che li ha costretti a ri-organizzare le precedenti attività.La società - nata per scommessa nell’aprile 2000 unendo la compe-tenza del geologoEnricoMontanari di Lugo, l’agrario specializzato in meteorologia PierluigiRandi di Al-fonsine, l’espertodicalcoloAngeloBertozzi di Cesena e il webmasterRoberto Baldini di Cotignola -, nel giro di un paio di anni è di-ventata partnerufficialedelCentroEpsonperl’Emilia-Romagna, colla-borazione che si è ulteriormente consolidata nel nuovo sito www.meteo.it, in cui Meteoromagna cura didattica e previsioni a lungo termine. “L’impresa è nata da uno spunto di Enrico Montanari - rac-conta Randi - che pensò di colma-

re il vuoto che c’era con specifico riferimento alla Romagna. Da anni è attivo il servizio di Arpa, sicura-mente il migliore d’Italia, ma la nostra intenzione era trattare con un occhio di riguardo il clima della nostra area, le cui vicende meteo, per caratteristiche geomorfologi-che peculiari, non vanno di pari passo col resto della regione.”Uno dei sogni dell’uomo è sem-pre stato quello di conoscere e in-

Un hobby diventato professione ha unito

le competenze dei quattro fondatori di

Meteoromagna, centro previsionale di Faenza e partner sul territorio

del Centro Epson per la nostra regione.

testo Gianluca Rossi- foto Massimo Fiorentini

Che tempo fa in Romagna

Pierluigi Randi, uno dei quattro fondatori di Meteoromagna, mostra

una delle strumentazioni in dotazione.

Prevedere | Meteo Romagna

IN Magazine | 43

Page 44: Ravenna IN Magazine - 1/2009

fluenzare il clima. E in tempo di allarme (e allarmismo) per il global warming poter fare affidamento su previsioni attendibili e sempre più precise è diventato essenziale. Se uno sguardo alle nubi una volta lo davano gli agricoltori al lavoro sui campi, ora via internet lo fanno un po’ tutti. “L’interesseperlameteo-rologiaèdecollatoperchéilclimaècambiato anche se su motivi, cau-se e durata di questo mutamento potremmo discutere una vita. C’è poi da dire che è profondamente mutata la società in cui viviamo; 20 cm di neve o una pioggia in-tensa provocano molti più disagi oggi rispetto a pochi decenni fa”. Figurarsi poi cosa può succedere quando accade qualcosa di non previsto, quando all’icona soleg-giata nei giornali o nei tg seguo-no invece tuoni, fulmini e saette. “Prevedere il tempo in Italia è de-cisamente difficile per mille impli-cazioni e fattori. E pur riuscendo a fare buone previsioni, antici-

pando fenomeni come i tempora-li, impensabile fino a 20 anni fa, non sempre riusciamo a sfuggire all’errore. I modelli stessi, infatti, cercano di rappresentare l’atmo-sfera. Ma l’atmosferaèunsistemacaoticochenonpuòessererappre-sentato in modo del tutto fedele.” Ecco perché a volte l’annunciata perturbazione arriva sotto forma di nuvoletta fantozziana e perché altre volte al posto del sole arri-va la pioggia. La Natura alla fine decide, incurante di previsioni che, in quanto tali, mantengono sempre un margine di incertezza

nonostante i modelli nel breve abbiano raggiunto livelli di atten-dibilità elevati. “Le previsioni sta-gionali invece sono sperimentali e anche se la richiesta è sempre più elevata, un’alta attendibilità non può superare i 7-8 giorni. Forse si è raggiunto questo limite massimo e personalmente reputo sia più opportuno affinare ulteriormente le previsioni a breve periodo ap-plicandole ad aree più ristrette.” E nella sede faentina di Meteoro-magna, infatti, attraverso il cluster di calcolo (attualmente composto da 42 processori che sviluppanoe analizzano i dati) sono sfornati quotidianamente modelli sempre più dettagliati, fino a un passo di 2 km. Nuova frontiera che i clima-tologi romagnoli stanno varcando è quella dei fenomeni tempora-leschi, ma le attività si sono allar-gate, uscendo anche dal contesto della meteorologia tout court, per approdare al campo delle energierinnovabili. “Negli anni - conferma Randi - si è aperto questo filone al servizio di società che eseguono indagini preliminari su fattibilità e redditività dei parchi eolici.” IN

Particolare della sede del centro

meteorologico di Faenza.

Date storiche per il “nostro” meteo

Il calendario climatologico romagnolo è caratterizzato da alcune date epocali condensate in pochi decenni. “La nevicata per eccellenza - ricorda Randi - risale al periodo dall’11 al 15 febbraio 1929 quando la Romagna fu sommersa letteralmente

di neve, con accumuli in pianura compresi tra 70 cm e il metro”. Il più freddo invece ha due date: “il 15 febbraio ’56 in collina e l’11 gennaio ’85 al piano quando

si toccarono, dati ufficiali alla mano, i -24°.” Il più piovoso, le 24 ore tra il 7 e l’8 ottobre ’96 “quando nel ravennate caddero 250 mm di pioggia, l’equivalente delle

precipitazioni dell’intero autunno concentrate in un giorno.” Il più ventoso, il 24 settembre 2004 sulla costa (a Punta Marina si toccarono i 148 km/h) e il 26 gennaio ’99 in collina (“durante la tempesta Lothar il rilevatore alla diga di Ridracoli registrò

una raffica di 170 km/h prima di essere divelto”). Il più caldo, l’11 agosto 2003 con la colonnina di mercurio a +42° e tassi d’umidità spaventosi. “L’ondata di caldo più

intensa”, storicamente forse irripetibile, “soprattutto per la durata”. Il caldo iniziò a giugno e proseguì fino a settembre. Come dimenticarlo.

44 | IN Magazine

Page 45: Ravenna IN Magazine - 1/2009
Page 46: Ravenna IN Magazine - 1/2009

La storia di Bitline a Lugo comincia sedici anni fa, dall’idea di due ragazzi poco più che ventenni di aprire un’attività incentrata sulla vendita di com-puter e prodotti informatici, in grado di rivolgersi anche a chi il computer ama “costruirselo”. Il pri-mo negozio, aperto nel 1993, era di soli 20 metri quadrati. Qualche anno dopo il trasferimento in un locale poco più grande in centro, scomodo per la carenza di parcheggio ma spesso affollato di gen-te disposta anche a lunghe attese. Proprio grazie alla nutrita clientela e al passaparola l’attività si è imposta, diventando un punto di riferimento per gli appassionati di computer. La tenacia, la professio-nalità e le competenze dimostrate nel tempo paga-no e, da due anni, Bitline ha una nuova sede nella zona industriale di Lugo in via Edison 1, con un’am-pia esposizione e comodo parcheggio riservato ai clienti. Pur vantando una ormai storica presenza sul mercato Bitline è un’azienda giovane, al cui

interno operano sette dipendenti e il titolare Fabio Rani, 44 anni, originario di Lugo, laureato in Inge-gneria elettronica, a cui abbiamo rivolto qualche domanda.

Quali sono i fattori che più hanno contribuito al successo del negozio in questi anni?

“Cerchiamo da sempre di offrire una vasta scelta di prodotti, con una particolare attenzione alle ultime novità del mercato e ai prezzi competitivi. La costan-te ricerca della qualità ci ha consentito di instaurare un rapporto di fiducia coi clienti. Il fiore all’occhiel-lo è poi l’alta competenza tecnica dei dipendenti, ognuno dei quali con una propria specializzazione, che rappresenta la vera risorsa dell’azienda. Alcuni dei miei più stretti collaboratori sono stati assunti più di dieci anni fa e sono cresciuti con me. A loro va tutta la mia riconoscenza.”

Bitline resiste anche alla concorrenza della grande distribuzione. Cosa vi rende unici?

“Senza dubbio il servizio d’assistenza vendita e post vendita. I clienti hanno bisogno di sentirsi se-guiti individualmente sapendo che, all’occorrenza, ritroveranno al banco vendita la stessa persona, a differenza di quanto avviene nei grandi magazzi-ni. Inoltre gli addetti alla vendita non sono semplici commessi, ma sono prima di tutto tecnici, attenti alle diverse esigenze dei clienti e capaci di consi-gliare nell’acquisto del prodotto più adatto. Un altro punto di forza è l’offerta di computer assemblati nel nostro laboratorio, che oltre a rispondere alle esi-genze specifiche del cliente, hanno il vantaggio di essere aggiornabili negli anni e godono di garanzia diretta presso il nostro punto vendita. Attraverso il sito e-commerce www.bitlinecomputers.com of-friamo un ulteriore servizio poiché i nostri clienti possono verificare in tempo reale i prezzi e la di-sponibilità del magazzino, acquistare on-line, con

consegna via corriere espresso su tutto il territorio nazionale, ordinare la merce per il ritiro a mano, o richiedere preventivi.”

A febbraio è nata Bitline Servizi: di cosa si tratta e cosa offrite in più?

“Negli anni la richiesta d’assistenza a domicilio è cresciuta notevolmente, da parte di privati e azien-de. Da qui l’idea di creare una società di servizi che si occupasse esclusivamente di questo. Frutto della collaborazione con Simone Santovito, tecnico esperto nell’assistenza informatica, la Bitline Servi-zi fornisce assistenza a domicilio per ditte e privati in tutta la provincia, su personal computer e server di tutte le marche. Si occupa inoltre di consulenza hardware e software per postazioni domestiche o piccole e medie reti aziendali. Per venire incontro alle esigenze delle aziende inoltre sono previsti contratti d’assistenza annuale che garantiscono un rapido intervento.”

Nuova sede, nella zona industriale di Lugo, per questa giovane e dinamica azienda

BITLINE: L’INFORMATICA PER PASSIONE

Info

rmaz

ione

pub

blic

itaria

www.bitlinecomputers.com [email protected]

[email protected]

Indirizzo: via Edison, 1 - Lugo (RA) - 48022 - tel. 0545 27370

Page 47: Ravenna IN Magazine - 1/2009

La storia di Bitline a Lugo comincia sedici anni fa, dall’idea di due ragazzi poco più che ventenni di aprire un’attività incentrata sulla vendita di com-puter e prodotti informatici, in grado di rivolgersi anche a chi il computer ama “costruirselo”. Il pri-mo negozio, aperto nel 1993, era di soli 20 metri quadrati. Qualche anno dopo il trasferimento in un locale poco più grande in centro, scomodo per la carenza di parcheggio ma spesso affollato di gen-te disposta anche a lunghe attese. Proprio grazie alla nutrita clientela e al passaparola l’attività si è imposta, diventando un punto di riferimento per gli appassionati di computer. La tenacia, la professio-nalità e le competenze dimostrate nel tempo paga-no e, da due anni, Bitline ha una nuova sede nella zona industriale di Lugo in via Edison 1, con un’am-pia esposizione e comodo parcheggio riservato ai clienti. Pur vantando una ormai storica presenza sul mercato Bitline è un’azienda giovane, al cui

interno operano sette dipendenti e il titolare Fabio Rani, 44 anni, originario di Lugo, laureato in Inge-gneria elettronica, a cui abbiamo rivolto qualche domanda.

Quali sono i fattori che più hanno contribuito al successo del negozio in questi anni?

“Cerchiamo da sempre di offrire una vasta scelta di prodotti, con una particolare attenzione alle ultime novità del mercato e ai prezzi competitivi. La costan-te ricerca della qualità ci ha consentito di instaurare un rapporto di fiducia coi clienti. Il fiore all’occhiel-lo è poi l’alta competenza tecnica dei dipendenti, ognuno dei quali con una propria specializzazione, che rappresenta la vera risorsa dell’azienda. Alcuni dei miei più stretti collaboratori sono stati assunti più di dieci anni fa e sono cresciuti con me. A loro va tutta la mia riconoscenza.”

Bitline resiste anche alla concorrenza della grande distribuzione. Cosa vi rende unici?

“Senza dubbio il servizio d’assistenza vendita e post vendita. I clienti hanno bisogno di sentirsi se-guiti individualmente sapendo che, all’occorrenza, ritroveranno al banco vendita la stessa persona, a differenza di quanto avviene nei grandi magazzi-ni. Inoltre gli addetti alla vendita non sono semplici commessi, ma sono prima di tutto tecnici, attenti alle diverse esigenze dei clienti e capaci di consi-gliare nell’acquisto del prodotto più adatto. Un altro punto di forza è l’offerta di computer assemblati nel nostro laboratorio, che oltre a rispondere alle esi-genze specifiche del cliente, hanno il vantaggio di essere aggiornabili negli anni e godono di garanzia diretta presso il nostro punto vendita. Attraverso il sito e-commerce www.bitlinecomputers.com of-friamo un ulteriore servizio poiché i nostri clienti possono verificare in tempo reale i prezzi e la di-sponibilità del magazzino, acquistare on-line, con

consegna via corriere espresso su tutto il territorio nazionale, ordinare la merce per il ritiro a mano, o richiedere preventivi.”

A febbraio è nata Bitline Servizi: di cosa si tratta e cosa offrite in più?

“Negli anni la richiesta d’assistenza a domicilio è cresciuta notevolmente, da parte di privati e azien-de. Da qui l’idea di creare una società di servizi che si occupasse esclusivamente di questo. Frutto della collaborazione con Simone Santovito, tecnico esperto nell’assistenza informatica, la Bitline Servi-zi fornisce assistenza a domicilio per ditte e privati in tutta la provincia, su personal computer e server di tutte le marche. Si occupa inoltre di consulenza hardware e software per postazioni domestiche o piccole e medie reti aziendali. Per venire incontro alle esigenze delle aziende inoltre sono previsti contratti d’assistenza annuale che garantiscono un rapido intervento.”

Nuova sede, nella zona industriale di Lugo, per questa giovane e dinamica azienda

BITLINE: L’INFORMATICA PER PASSIONE

Info

rmaz

ione

pub

blic

itaria

www.bitlinecomputers.com [email protected]

[email protected]

Indirizzo: via Edison, 1 - Lugo (RA) - 48022 - tel. 0545 27370

Page 48: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Prototipo del giovane di successo, Massimo Geminiani è presidente dei Giovani industriali e vicepresi-dente dell’Associazione Industria-li della Provincia. Elegante in ges-sato, cravatta e camicia adeguate, sicuro di sé, sportivo e allo stesso tempo cortese, in maniera addi-rittura insolita considerando l’im-portante ruolo. Il suo viso mostra la soddisfazione di chi è consape-vole di aver raggiunto importanti traguardi.Ha già alle spalle un’importantecarriera.Acheetàhainiziatoala-vorare?“A 19 anni. Appena conseguito il diploma delle Scuole Superiori, mi sono iscritto alla facoltà d’Econo-mia e Commercio; nel frattempo ho frequentato l’Accademia Milita-re a Roma per l’Esercito Italiano.”Volevafarelacarrieramilitare?“Non proprio. Il fatto è che amo le sfide e in questo caso innanzitutto volevo seguire l’iter di mio fratello e dimostrare che il Massimo sca-vezzacollo che non sopportava le regole aveva anche il carattere per vivere in un contesto dove queste imperavano. Sono arrivato in fon-do e oggi sono orgoglioso di avere il grado di tenente.”

Però poi è tornato all’ambiente dilavoro.“Avevo vinto la sfida con me stesso ma, sebbene sia fondamentalmen-te serio e rispettoso delle regole, devo ammettere che preferisco es-sere io a stabilirle.”Quindi si è dedicato al lavoro, en-trando nell’azienda di suo padredallaportaprincipale.“A dire il vero ho fatto prima tre anni d’officina dove smontavo i motori, curavo i rapporti con ope-rai e collaboratori, perché mio padre, nella sua saggezza, mi disse che se volevo avere rapporti com-merciali e dirigenziali dovevo co-noscere alla perfezione cosa ven-do e cosa tratto.”Come deve essere un buon mana-ger,unbuoncapo,secondolei?“Deve conoscere perfettamente il lavoro eseguito dai dipenden-ti per capire se è portato avanti

con rigore e per potere apprez-zare i risultati, e valorizzarli. Nel frattempo l’azienda cresceva e io ho preferito interrompere gli studi universitari e seguire la sua evoluzione: i pochi esami man-canti potrò darli prima o poi. Ora viaggio per lavoro dall’America all’Australia alla Svezia, ovunque si presenta l’occasione di allargare il mercato.”Sisentedacomeneparlacheamail suo lavoro.Lerimanedel tempoliberoperisuoihobby?“Amo molto ascoltare ogni tipo di musica e in ogni momento: musi-ca che lascia pensare e suggerisce relax, mi lascia il tempo di riflette-re sulle iniziative appena conclu-se... Gioco a tennis discretamente: mi piace perché è dinamico e rapi-do. Da ragazzo ho fatto nuoto per tredici anni ma dopo una tendini-te ho smesso. Vado raramente in discoteca e per quanto riguarda le letture leggo soprattutto gior-nali, sia le pagine che riguardano il lavoro sia quelle che mi aggior-nano su ciò che accade nel mon-do, compreso il settore culturale; devo confessare che amando i mo-tori, le macchine, il mio preferito è ‘Quattroruote’.”Cilasciaconunpensieropersonale?“Io credo nei sogni: se ci si crede tanto, questi, come per magia, si avverano. Oggi ci vuole una gran forza per continuare a crederci e forse, quello che in questo mo-mento manca a noi italiani è pro-prio la capacità di sognare.” IN

testo Anna De Lutiisfoto Massimo Fiorentini

Incontri di Stile

Confidare | Massimo Geminiani

Page 49: Ravenna IN Magazine - 1/2009

FORLÌ via Copernico, 4/A - tel. 0543.751714 - [email protected] - Orari: da lunedì a sabato 9,30 - 12,30 / 15,30 - 19,30

RiApRe iL 7 mARzO

Page 50: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Pile di raccoglitori contenenti ve-line delle arance, etichette di vini,birre e liquori, contenitori con bu-stine da zucchero, piccoli scaffali con penne stilografiche, pannelli appesi alle pareti con allineate biro pubblicitarie multicolori che sembrano volersi arrampicare sui muri per lasciare spazio ad altre che stanno per arrivare. La stanza delle collezioni di Adal-bertoGulli, 81 anni appena com-piuti, è stracolma di oggetti. Nato a Fabriano e laureato in ingegne-ria idraulica a Pisa, è stato assunto dall’Agip nel 1955 e inviato a Ra-venna, da dove non si è più mosso, tranne che per brevi periodi. Ha avviato i primi pozzi in terra e in mare per l’estrazione del meta-no. Nel ’60 è nominato direttore del distretto nord dell’Agip, che aveva sede centrale a Ravenna e comprendeva tutta l’Italia setten-trionale, fino ad Ancona. La suapassione da collezionista ha avutoiniziocon leveline. “Mia zia man-dava ogni anno a mia madre, da Adrano, in provincia di Catania, paese d’origine della famiglia, una cassetta di arance avvolte da veline decorate. M’innamorai su-bito di questi quadrati di carta, i cosiddetti ‘scacchetti’, e cominciai a collezionarli. Li ho catalogati in

sezioni, per argomenti illustrati. Ne ho raccolti 2.000 esemplari. Ancora, quando vado a comprar-le scelgo quelle avvolte nelle veli-ne. Più che le arance, controllo le cartine.” Poi inizia a raccogliere le bustine dello zucchero. “Ho sem-pre sorbito il caffè senza zucchero e mi portavo a casa le bustine. Ne ho circa 3.000 catalogate secondo le sagome, rettangolari, quadrate, a forma di cuore e allungate, e le immagini che portano impresse.”Ma la mania collezionista di Gul-li è ormai senza limiti. Comincia a raccogliere orologi, radio, mi-nuscoli bollini degli agrumi e dei vari tipi di frutta, etichette di vini, birre e liquori. Ma non è finita. “Ilcollezionismo è una malattia, che,quando ti prende, ti porta a racco-gliere di tutto. Mi sono trovato, quasi senza accorgermene, a colle-zionare penne stilografiche, ne ho

di grande valore, e le biro pubbli-citarie. Poi è arrivato il turno degli accendini.”Accanto a questi non potevano mancare le scatole di sigarette, quelle con le scritte che avvertono che il fumo fa male e come si può smettere. Le sue collezioni conti-nuano con quella dei tappi delle bottiglie, tutti decorati.Non manca la collezione tradizio-nale dei francobolli d’Italia, Va-ticano, San Marino e delle Olim-piadi, e la raccolta delle monete degli euro, dai primi coniati nel ’99, distinti per nazioni. Gulli è tuttavia un collezionista specia-le. Sièpreso ilgustodirealizzaree decorare accendisigari, bustine dello zucchero e tappi per conto proprio e fare così bella figura mostrando agli altri collezionisti oggetti che sono evidentemente esemplari unici. IN

testo Antonio Graziani - foto Massimo Fiorentini

Per qualche pezzo In più

50 | IN Magazine

Collezionare | Adalberto Gulli

Page 51: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Via Romea, 58 - 48100 Ravenna tel. 0544 64265 fax 0544 63555AD

. AN

TON

ELLA

FR

EZZA

pagina_arredare.qxd:pagina_pubblicitaria_ok 16-02-2009 8:04 Pagina 1

Page 52: Ravenna IN Magazine - 1/2009

“Avere una buona elasticità corporea, ritmo ed energia è una buona base per l’hip hop, una danza che consente a ciascuno di trovare la propria dimensione. In futuro, ciò che farà la differenza, a parità di tecnica, sarà la capacità di creare”. Parola di Kris.

Tutti lo conoscono semplicemen-te come Kris e, forse, pochi sanno che il suo vero nome è CristianoBuzzi, classe 1968, romagnolo doc. Ne ha fatta di strada in tutto que-sto tempo, inseguendo il mito di Flashdance con quei pochi minuti che hanno rivoluzionato la storia della danza, sino a diventare un vero b-boy, uno dei più forti balle-rinidilocking,poppingeboogaloo. Componente e coreografo dei Break The Funk, con cui ha vin-to prestigiose manifestazioni, si è affermato anche come docente. Lo si deve anche a lui se in Italia si è progressivamente affermata la old school, ossia le tecniche di base dell’hip hop, alla tenacia e costan-za con cui in questi anni ha conti-nuato per la sua strada, ballando e insegnando con un piglio coin-volgente. “Mi sono avvicinato a questa dan-za urbana verso i 14 anni, grazie a mio fratello che era un dj di mu-sica funky - ricorda. Ma, la vera folgorazione è avvenuta due anni

dopo, nell’84, sotto l’influenza mediatica di film come Flashdance, in cui i ballerini della Rock Steady Crew ballavano a terra, Beat Street e Break Dance 1 e 2. Insieme ad altri ragazzi di Bagnacavallo ho inizia-to a ballare per strada sul carto-ne, cercando di imitare i breaker dei film, e tutto avveniva in modo istintivo, senza tecnica, copiando semplicemente dai video. Poi, ho cominciato a partecipare alle jam e alle battle che si tenevano a Imola e Bologna, per confrontarmi con altri.” Dopo essersi perfeziona-to in giro per il mondo, arrivano grandi soddisfazioni: la vittoria del Battle of The Year International - Best Show e il primo posto del Battle of The Year Italy nel 2004, insieme ai Break The Funk, nonché la vit-toria al Just Debout Italy. Niente male per chi è nato in un paese di provincia di ottomila abitanti. Cosa consiglia ai giovani che oggi vogliono avvicinarsi all’hip hop? “Di iniziare per divertimento per-ché è una danza che consente a

ciascuno di trovare la propria di-mensione - illustra Kris. Poi, però, per emergere servono una buona elasticità corporea a livello artico-lare, insieme al senso del ritmo e all’energia intesa come forza e presenza.” Il suo grande sogno nel cassetto è organizzare uno show teatrale, mostrando il meglio del-la tecnica hip hop e scegliendo i ballerini più bravi. IN

testo Roberta Bezzi - foto Massimo Fiorentini

L’Hip Hop di Kris

Lo stage Dance Up a Pasqua

Un appuntamento da non perdere per gli appassionati di hip hop e di danza è Dance Up, tradizionale stage pasquale che si tiene al Centro Studi “La Torre” di Ravenna, dall’11 al 13 aprile. Tra gli insegnanti ci sarà proprio Kris con diverse lezioni ogni giorno. Da segnalare anche la presenza di Steve La Chance, Mia Molinari e Frédéric Olivieri, fra gli altri. Kris è anche docente all’Hip Hop School dell’IDA con varie sedi in Italia e dell’IDA Ballet Academy, i cui corsi si svolgono alla Deha Ballet School di Ravenna.

Ballare | Cristiano Buzzi

52 | IN Magazine

Page 53: Ravenna IN Magazine - 1/2009
Page 54: Ravenna IN Magazine - 1/2009

La storia di Lido Adriano e quella dell’immobiliare Bisanzio Beach sono fortemente intrecciate. Forse non tutti ricordano che il paese è nato all’inizio degli anni ’60, quando il conte Augusto Chiericati acquistò - insieme ad altri soci - 320 ettari sul litorale a sud di Ravenna, per far sorgere una località turistica. Nel 1964, vengono costituite alcune società tra le quali la Bisanzio Beach che, raggiunto l’accordo col Comune, hanno iniziato a costruire il primo comparto di circa 700 mila metri quadrati, in collaborazione con un noto urbanista dell’Università di Venezia. La scelta del nome si deve alle ricerche di un insigne studioso dantesco ravennate che trae ispirazione dai versi 121-123 del Paradiso della Divina Comme-dia in cui il Sommo Poeta scrisse: “In questo loco fu… nella casa/ di Nostra Donna in sul lito adriano”. Oggi la Bisanzio Beach festeggia i quarantacinque anni d’attività con il consueto entusiasmo, unitamente al suo co-stante impegno imprenditoriale ed economico sempre orientato ai clienti che la seguono per i suoi servizi e la sua professionalità.

E adesso Lido Adriano è il centro più moderno della costa ravennate, dove si è sviluppato in modo importante soprat-tutto il soggiorno in appartamento. È la prima località turistica per presenza di turisti stranieri e gode di una posizione strategica rispetto a molte altre stazioni balneari, che non risultano così fa-cilmente raggiungibili. “Il paese è stato costruito dal nulla e senza nessun appoggio - illustra Marisa, da anni impegnata nell’attività della Bisanzio Beach, di proprietà della famiglia Chiericati e gesti-ta dall’attivissima contessa Anna Chiericati. Uno sforzo immenso sotto ogni aspetto, in quanto sin dall’inizio ogni fattore ci è stato ostile: l’ambiente, gli abitanti dei paesi confinanti, le varie ammini-strazioni comunali, la stampa. Eppure il mercato ci ha sempre premiato: sin dall’inizio, il pa-ese piaceva perché era comodo, i prezzi accessibili, le strade e le infrastrutture moderne, il livello tecnologico avanzato.” Dopo la “esplosione” del 1973, la Bisanzio Beach ha aiutato molte famiglie del Nord Italia e stranieri a realizzare il sogno della casa al mare. I

primi complessi a essere edificati sono stati il cosiddetto “Villaggio degli Svizzeri”, il Residence Adriatico e il vicino Hotel K2. Tornando ai tempi attuali, Bisanzio Beach è ancora protagonista in quanto principale artefice della “rinascita” della località dopo gli anni del buio e del fuggi fuggi degli anni ’90. Risale ai primi anni del Due-mila la realizzazione del nuovo Centro commerciale Augusto - in omaggio al conte fondatore - dove, oltre a una serie di negozi e a un supermercato, si trova anche la nuova sede della società. E se il maggior rammarico è quello di non aver avuto in questi anni l’approvazione del grande progetto edilizio relativo al porticciolo Lido Adriano, il nuovo volto residenziale del paese porta an-cora la firma della Bisanzio Beach. Un volto più “gentile”, a misura d’uomo, fatto di villette terra-cielo e di bi-quadrifamiliari con ingresso indipendente di varie metrature adatte alle esigenze di famiglie, coppie o single. Completato il comparto di viale Rem-brandt, sul lato confinante con Punta Marina Terme, ora i lavori si concentrano in zona chiesa, dietro il centro commerciale Augusto e in viale Verde, in prima linea mare. Per quanto riguarda la spiaggia, in questi anni, l’azienda è stata impegnata nella realizzazione di nuovi moderni e attrezzati stabilimenti balneari. Attenta nel seguire la propria clientela in tutte le fasi della compravendita, Bi-sanzio Beach è anche in grado di fornire una consulenza per l’arre-damento, pratiche mutui e quant’altro.

Bisanzio Beach e Lido Adriano:binomio vincente

Da 45 anni realizziamo il sogno della residenza al mare

LIDO ADRIANO via T. Zancaro, 167 - tel. 0544.494046 - fax 0544.494092 - www.bisanziobeach.com - [email protected]

Info

rmaz

ione

pub

blic

itaria

Page 55: Ravenna IN Magazine - 1/2009

La storia di Lido Adriano e quella dell’immobiliare Bisanzio Beach sono fortemente intrecciate. Forse non tutti ricordano che il paese è nato all’inizio degli anni ’60, quando il conte Augusto Chiericati acquistò - insieme ad altri soci - 320 ettari sul litorale a sud di Ravenna, per far sorgere una località turistica. Nel 1964, vengono costituite alcune società tra le quali la Bisanzio Beach che, raggiunto l’accordo col Comune, hanno iniziato a costruire il primo comparto di circa 700 mila metri quadrati, in collaborazione con un noto urbanista dell’Università di Venezia. La scelta del nome si deve alle ricerche di un insigne studioso dantesco ravennate che trae ispirazione dai versi 121-123 del Paradiso della Divina Comme-dia in cui il Sommo Poeta scrisse: “In questo loco fu… nella casa/ di Nostra Donna in sul lito adriano”. Oggi la Bisanzio Beach festeggia i quarantacinque anni d’attività con il consueto entusiasmo, unitamente al suo co-stante impegno imprenditoriale ed economico sempre orientato ai clienti che la seguono per i suoi servizi e la sua professionalità.

E adesso Lido Adriano è il centro più moderno della costa ravennate, dove si è sviluppato in modo importante soprat-tutto il soggiorno in appartamento. È la prima località turistica per presenza di turisti stranieri e gode di una posizione strategica rispetto a molte altre stazioni balneari, che non risultano così fa-cilmente raggiungibili. “Il paese è stato costruito dal nulla e senza nessun appoggio - illustra Marisa, da anni impegnata nell’attività della Bisanzio Beach, di proprietà della famiglia Chiericati e gesti-ta dall’attivissima contessa Anna Chiericati. Uno sforzo immenso sotto ogni aspetto, in quanto sin dall’inizio ogni fattore ci è stato ostile: l’ambiente, gli abitanti dei paesi confinanti, le varie ammini-strazioni comunali, la stampa. Eppure il mercato ci ha sempre premiato: sin dall’inizio, il pa-ese piaceva perché era comodo, i prezzi accessibili, le strade e le infrastrutture moderne, il livello tecnologico avanzato.” Dopo la “esplosione” del 1973, la Bisanzio Beach ha aiutato molte famiglie del Nord Italia e stranieri a realizzare il sogno della casa al mare. I

primi complessi a essere edificati sono stati il cosiddetto “Villaggio degli Svizzeri”, il Residence Adriatico e il vicino Hotel K2. Tornando ai tempi attuali, Bisanzio Beach è ancora protagonista in quanto principale artefice della “rinascita” della località dopo gli anni del buio e del fuggi fuggi degli anni ’90. Risale ai primi anni del Due-mila la realizzazione del nuovo Centro commerciale Augusto - in omaggio al conte fondatore - dove, oltre a una serie di negozi e a un supermercato, si trova anche la nuova sede della società. E se il maggior rammarico è quello di non aver avuto in questi anni l’approvazione del grande progetto edilizio relativo al porticciolo Lido Adriano, il nuovo volto residenziale del paese porta an-cora la firma della Bisanzio Beach. Un volto più “gentile”, a misura d’uomo, fatto di villette terra-cielo e di bi-quadrifamiliari con ingresso indipendente di varie metrature adatte alle esigenze di famiglie, coppie o single. Completato il comparto di viale Rem-brandt, sul lato confinante con Punta Marina Terme, ora i lavori si concentrano in zona chiesa, dietro il centro commerciale Augusto e in viale Verde, in prima linea mare. Per quanto riguarda la spiaggia, in questi anni, l’azienda è stata impegnata nella realizzazione di nuovi moderni e attrezzati stabilimenti balneari. Attenta nel seguire la propria clientela in tutte le fasi della compravendita, Bi-sanzio Beach è anche in grado di fornire una consulenza per l’arre-damento, pratiche mutui e quant’altro.

Bisanzio Beach e Lido Adriano:binomio vincente

Da 45 anni realizziamo il sogno della residenza al mare

LIDO ADRIANO via T. Zancaro, 167 - tel. 0544.494046 - fax 0544.494092 - www.bisanziobeach.com - [email protected]

Info

rmaz

ione

pub

blic

itaria

Page 56: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Un inizio 2009 all’insegna del-le novità editoriali, dove poesie, primi piani, monologhi e sguardi si fondono nell’oggettività e pro-fondità del messaggio comuni-cativo. Quattro testi diversi, tutti riconducibili alla sfera dei valori e delle emozioni più significative dell’universo umano.Paolo Cutrì con Claudio Nanni Editore ha pubblicato, in occasio-ne della festa della donna, NovellaMontanari:unadonna,unamissionesociale, testo nel quale ogni capi-tolo si presenta come una sorta di monologo, dove chi parla, attra-verso la penna dell’autore, altri non è se non uno dei volti la cui storia ha incrociato la vita di No-vella Montanari. Un susseguirsi di testimonianze, coriandoli di vita, tasselli di vario colore firmati da illustri nomi ravennati, si fondono e sciolgono in un collage d’emo-zioni, passioni, vittorie e sconfitte. Un viaggio nella vita di una donna

che “ha portato a Ravenna una venta-ta di aria nuova, di positività e genero-sità”, un profilo visto attraverso gli occhi di chi ha potuto conoscerla. Rosa, ma non troppo, è invece il colore scelto da Fernandel che pubblica un testo all’insegna del-la femminilità: FioccoRosa.Gravi-danzaematernitàneiraccontidelledonneitaliane. Un’antologia di 17 racconti che tratteggia i volti di un evento lieto, ma non sempre facile, voluto o negato, ripercorso anche attraverso l’aborto e le implica-zioni sociali che sottende. Quello che si evince è uno spaccato della società per nulla incoraggiante, nel quale molte madri devono scontrarsi con difficoltà oggettive e sconfortanti, tese tra una pater-nità non sempre collaborativa e un universo lavorativo sempre più selettivo e sordo di fronte alle esi-genze di madre. Un primo piano realistico, sul quale vince un’indi-scussa volontà alla maternità.

Ritmi più cadenzati e tonalità sof-fuse sono invece tratteggiate da TeresaBaldrati in Lettere,aforismi,poesie pubblicato da Edizioni del Girasole. Tre diverse modulazioni di scrittura, tre differenti approc-ci al fluire della penna, sempre e comunque “storie dell’anima”. I testi, svincolati l’uno dall’altro, affondano le radici nella sfera pri-vata per poi crescere e schiudersi nella più universale complessità dell’essere. Quello che si respi-ra è un vissuto difficile, mai però baluardo solitario di un’esistenza, anzi, ciò che serpeggia è una rin-novata voglia di vivere, un approc-cio positivo che non trascura mai la memoria del passato.Sguardi, ritratti, ed atteggiamenti sono invece le parole di GiampieroCorelli, che scrive di ruoli ed emo-zioni con una penna singolare: la macchina fotografica. Il volume, intitolato Babbomio e pubblicato da Danilo Montanari Editore esce, non a caso, in occasione della festa del papà. Un volume fotografico nel quale immagini e testi si avvi-cendano integrandosi e comple-tandosi nella trasmissione del solo messaggio possibile: il caleidosco-pico ruolo del padre. Sguardi e reportage parlano di una figura in trasformazione, lontana dagli ar-chetipi del passato, ma affine nei gesti alla tradizione iconografica passata e recente, facendo affiora-re tenerezze e autorità di un ruolo affascinante quanto difficile. IN

Freschi di Stampa

testo Francesca Zampiga

Leggere | Novità in libreria

56 | IN Magazine

Page 57: Ravenna IN Magazine - 1/2009
Page 58: Ravenna IN Magazine - 1/2009

1

2

3

5

7

8

9

4 6

1 | Giubbotto multiuso “Sailor” Helly Hansen. OUTDOOR - via Cavour, 126 - Tel. 0544.37255 - Ravenna

2 | Helmet Aprilia con calotta multifibra in Carbon/Kevlar. FGMOTO - via Romea, 144/B - Tel. 0544.401950 - Ravenna

3 | Camicia in seta con jabot in macramè. RADÀ - via N.Copernico, 2 - Tel. 0543.751714 - Forlì

4 | Valigia Upright Samsonite Mercedes Benz. DESTEFANISPA - via Dismano, 2 - Tel. 0544.479611 - Ravenna

5 | Lampada da terra Fortuny by Pallucco. ARREDAREINSIEME- via Romea Sud, 58 - Tel. 0544.64265 - Ravenna

6 | Hard disk esterno 1000 GB Lacie Brick. BITLINE - via Edison, 1 - Tel. 0545.27370 - Lugo

7 | Vasca Scenes by D&D. SALAROLI - via Oberdan, 38 - Tel. 0544.213490 - Ravenna

8 | Anello con diamanti cognac e bianchi ct 1,15. LIVIANOSOPRANI - via Cerchio, 63 - Tel. 0544.215080 - Ravenna

9 | Card Ethòs. SABBIONI - via Faentina, 118 - Tel. 0544.460461 - Ravenna

Scegliere | Shopping

58 | IN Magazine

Page 59: Ravenna IN Magazine - 1/2009

Mercedes-Benz Classe CLS da sempre rappresenta la fusione perfetta tra l'eleganza e il dinamismodi un Coupé ed il comfort di una berlina a quattro porte. Una gamma di motori veramente completa,dal 320 CDI V6 diesel da 224 cv con filtro antiparticolato di serie, fino al 63 AMG, un potente V8 da 514 cv.CLS nuova generazione. Abbandonate la speranza di apparire modesti. Consumi (ciclo combinato)da 7,6 a 14,5 litri/100 km. Emissioni CO2 da 200 a 345 g/km.

Concessionaria Ufficiale di Vendita Mercedes-BenzRavenna, Via Dismano 2, tel. 0544 479611

www.destefani.net

Mer

cede

s-Be

nz è

un

mar

chio

Dai

mle

r.

CLS nuova generazione. Lasciate che sia l’autista a sedere dietro.

De Stefani S.p.A.

Page 60: Ravenna IN Magazine - 1/2009