CONSUMERS' MAGAZINE - marzo 2009

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Più concorrenza, qualche barlume di discesa sul fronte tariffe: effetti dei decreti Bersani. Ma in Parlamento c’è chi mira a un ritorno al passato ue emendamenti pro- posti dalla maggioranza mettono in pericolo due conquiste importanti per i con- sumatori-automobilisti, sem- pre alle prese con il caro assicu- razione. L’obiettivo è abolire il plurimandato e il diritto di re- cesso annuale, introdotti con i cosiddetti decreti Bersani. Un passo indietro in un settore che cominciava finalmente a di- ventare più “a misura di consu- matore”, visto che, secondo l’Aiba - Associazione italiana brokers di assicurazioni nel 2008 il premio medio Rc auto è sceso del 2,2% (750 euro) ri- spetto al 2007. Le associazioni e l’antitrust protestano: «Si ri- schia un passo indietro sul fronte delle liberalizzazioni». Intanto continua il boom delle assicurazioni online: vi fornia- mo un vademecum per rispar- miare senza incorrere in trap- pole. D C’è da spostare una macchina è da spostare una macchina! La rottamazione dell’auto va incentivata, non per comprarne una nuova, ma per liberarsi per sempre della vecchia. In cambio di una bicicletta, di un tram, di una linea ferroviaria per pendolari Milano-Voghera che arriva in orario e senza carri bestiame per i C passeggeri. Bisogna cambiare le priorità degli interventi pubblici. Gli incentivi vanno dati alle aziende del futuro. Alle telecomunicazioni, alla Rete, ai pannelli fotovoltaici, al telelavoro. Gli spostamenti ci rubano la vita, il tempo. Dare incentivi alla Fiat è un tuffo nel passato. Beppe Grillo www.beppegrillo.it La crisi c’è,ma il turismo italiano,tutto sommato,tiene.Nel 2008 complessivamente si è registrata una diminuzione delle presen- ze dell’1,9% e degli arrivi del 2%. Un calo, certo, ma non così drammatico come la maggior parte degli operatori prevedeva- no. I dati arrivano da una ricerca realizzata da Mercury srl. Buo- ni i dati sulla montagna, anche grazie alle abbondanti nevicate. Insomma,alle vacanze non si rinuncia.Sarà così anche nel 2009? Se il turismo tiene, segnali preoccupanti arrivano dai dati sulla grande distribuzione, secondo i dati Unioncamere. Il tradizio- nale incremento dei consumi di fine anno non è riuscito a dare vigore alle vendite di iper e supermercati: nell’ultimo bimestre del 2008 i volumi di vendita sono ulteriormente arretrati (- 0,2%). E l’aumento di fatturato (+3,5%) è frutto solo dell’au- mento dei prezzi (+3,7% rispetto allo stesso periodo del 2007). Telecomunicazioni Penali di Sky , il tribunale le dichiara illegittime Pag. 5 Leggi e norme L’integrazione davanti al notaio Pag. 6 Energia La scuola sostenibile è ancora affidata al “fai da te” Pag. 7 Le rubriche Approfondimenti, notizie, iniziative Pag. 8/11 MARZO 2009 di Lorenzo Miozzi* entre l’Istat spiega come a gennaio l’inflazione si sia attestata all’1,6% su base annua, le fami- glie non se ne accorgono. Perché? Perché men- tre il costo di alcuni prodotti e servizi (che hanno più di- retto rapporto con l’abbassamento dei costi energetici), è stabile o in discesa, restano fuori dai ribassi quelli di pri- ma necessità. Pane, pasta, latticini, uova e pollame con- tinuano a mantenere invariato il prezzo. Il costo del gra- no è sceso in 12 mesi più del 60%, mentre il pane a gen- naio è diminuito solo dello 0,1%. E questo nonostante i consumi delle famiglie si siano decisamente ridotti. *presidente del Movimento Consumatori M segue a pagina 4 dossier da pagina 2 a pagina 4 editoriale Crisi, i veri problemi che non si toccano una buona notizia... La vacanza non va in vacanza + ...e una cattiva Crisi, supermercati in stallo ASSICURAZIONI RC AUTO, RETROMARCIA SULLE LIBERALIZZAZIONI L’intervista Mauro Tedeschini direttore di Quattroruote a pagina 4

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Mar 2009 - Una pubblicazione sul mondo consumerista e non solo. Movimento Consumatori propone ogni mese un dossier su tematiche di stretta attualità, notizie, interviste e informazioni utili per i cittadini-consumatori. "Consumers' magazine", è distribuito ai soci del Movimento Consumatori una volta al mese.

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Page 1: CONSUMERS' MAGAZINE - marzo 2009

Più concorrenza, qualche barlume didiscesa sul fronte tariffe: effetti dei

decreti Bersani. Ma in Parlamentoc’è chi mira a un ritorno al passato

ue emendamenti pro-posti dalla maggioranzamettono in pericolo due

conquiste importanti per i con-sumatori-automobilisti, sem-pre alle prese con il caro assicu-razione. L’obiettivo è abolire ilplurimandato e il diritto di re-cesso annuale, introdotti con icosiddetti decreti Bersani. Unpasso indietro in un settore checominciava finalmente a di-ventare più “a misura di consu-matore”, visto che, secondol’Aiba - Associazione italianabrokers di assicurazioni nel2008 il premio medio Rc autoè sceso del 2,2% (750 euro) ri-spetto al 2007. Le associazionie l’antitrust protestano: «Si ri-schia un passo indietro sulfronte delle liberalizzazioni».Intanto continua il boom delleassicurazioni online: vi fornia-mo un vademecum per rispar-miare senza incorrere in trap-pole.

D

C’è da spostare una macchinaè da spostare una macchina! Larottamazione dell’auto va

incentivata, non per comprarne unanuova, ma per liberarsi per sempre

della vecchia. In cambio di unabicicletta, di un tram, di una

linea ferroviaria per pendolariMilano-Voghera che arriva in

orario e senza carri bestiame per i

’Cpasseggeri. Bisogna cambiare lepriorità degli interventi pubblici. Gliincentivi vanno dati alle aziende delfuturo. Alle telecomunicazioni, allaRete, ai pannelli fotovoltaici, altelelavoro. Gli spostamenti ci rubanola vita, il tempo. Dare incentivi allaFiat è un tuffo nel passato.

Beppe Grillowww.beppegrillo.it

La crisi c’è,ma il turismo italiano,tutto sommato,tiene.Nel 2008complessivamente si è registrata una diminuzione delle presen-ze dell’1,9% e degli arrivi del 2%. Un calo, certo, ma non cosìdrammatico come la maggior parte degli operatori prevedeva-no. I dati arrivano da una ricerca realizzata da Mercury srl. Buo-ni i dati sulla montagna,anche grazie alle abbondanti nevicate.Insomma,alle vacanze non si rinuncia.Sarà così anche nel 2009?

Se il turismo tiene, segnali preoccupanti arrivano dai dati sullagrande distribuzione, secondo i dati Unioncamere. Il tradizio-nale incremento dei consumi di fine anno non è riuscito a darevigore alle vendite di iper e supermercati: nell’ultimo bimestredel 2008 i volumi di vendita sono ulteriormente arretrati (-0,2%). E l’aumento di fatturato (+3,5%) è frutto solo dell’au-mento dei prezzi (+3,7% rispetto allo stesso periodo del 2007).

TelecomunicazioniPenali di Sky, il tribunalele dichiara illegittimePag. 5

Leggi e normeL’integrazione davantial notaioPag. 6

EnergiaLa scuola sostenibile èancora affidata al “fai da te”Pag. 7

Le rubricheApprofondimenti, notizie,iniziativePag. 8/11

MARZO2009

di Lorenzo Miozzi*entre l’Istat spiega come a gennaio l’inflazionesi sia attestata all’1,6% su base annua, le fami-glie non se ne accorgono. Perché? Perché men-

tre il costo di alcuni prodotti e servizi (che hanno più di-retto rapporto con l’abbassamento dei costi energetici),è stabile o in discesa, restano fuori dai ribassi quelli di pri-ma necessità. Pane, pasta, latticini, uova e pollame con-tinuano a mantenere invariato il prezzo. Il costo del gra-no è sceso in 12 mesi più del 60%, mentre il pane a gen-naio è diminuito solo dello 0,1%. E questo nonostante iconsumi delle famiglie si siano decisamente ridotti.

*presidente del Movimento Consumatori

M

segue a pagina 4

dossier da pagina 2 a pagina 4

editorialeCrisi, i veri problemi che non si toccano

una buona notizia...La vacanza non va in vacanza+

...e una cattivaCrisi, supermercati in stallo

ASSICURAZIONI

RC AUTO, RETROMARCIASULLE LIBERALIZZAZIONI

L’intervistaMauro

Tedeschinidirettore di Quattroruote

a pagina 4

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colare sull’andamento delle gestioni assicurative nelprimo semestre 2008, confermava un significativo ca-lo del prezzo delle polizze del 2,7%. Secondo l’Aiba -Associazione italiana brokers di assicurazioni, nel2008 il premio medio Rc auto è sceso del 2,2% (750euro) rispetto al 2007. Il calo dei premi ha generato unaumento senza precedenti della mobilità dei consuma-tori (l’8% degli assicurati ha cambiato compagnia nel2008, rispetto al 6,3% del 2006).

Maggiore competizioneLe riforme adottate nella precedente legislatura – se-condo lo Sna - si sono rivelate essenziali per iniziare ad

aprire il mercato assicu-rativo ad una maggiorecompetizione fra lecompagnie che, intanto,hanno ridotto i prezzidella Rc auto. Un calodelle tariffe condivisibi-le anche per l’Ania chetempo fa ammetteva«prezzi in discesa e costidei sinistri in aumento»ma che, favorevole aidue emendamenti, ècontraria al divieto diclausole di esclusiva. Diidea diversa il Sindacatonazionale Agenti di assi-curazione, l’Unapass e

di Angela Cartarischio i primi positivi effetti delle liberalizza-zioni, come la riduzione delle tariffe RC auto. Adenunciarlo in coro Pierluigi Bersani, l’Anti-

trust, lo Sna - Sindacato agenti di assicurazione, l’Unione nazionale Agenti professionisti di assicurazio-ne, le associazioni dei consumatori. «Sulle liberalizza-zioni è stata ingranata la retromarcia», afferma il mini-stro dell’Economia del governo ombra del Pd. In par-ticolare, Bersani pone l’accento sulle pressioni dell’A-nia all’Isvap che ha bloccato il cosiddetto “preventiva-tore unico” online, uno strumento voluto dal governoProdi per comparare e per scegliere la Rc auto più con-veniente.

Ma un altro pericolo, e ben più grave, incombereb-be sul fronte delle assicurazioni e per questo si sono fat-te sentire anche le voci dello Sna, dell’Unapass e del-l’Antitrust. Alla X commissione Industria, commer-cio e turismo del Senato sono in discussione gli emen-damenti 12.1 e 12.2 al ddl n. 1195, che prevedono l’a-brogazione del divieto della clausola di esclusiva neirapporti agenziali e del diritto di recesso annuale neicontratti assicurativi di durata poliennali. «Provvedi-menti», commenta Lorenzo Miozzi, presidente delMovimento Consumatori, «che provocherebbero undanno certo alle famiglie italiane, che già avevano assa-porato il vantaggio della riduzione dei costi delle assi-curazioni». Solo poco tempo fa l’Isvap, nella lettera cir-

Aalcune associazioni di consumatori che hanno espres-so la loro preoccupazione nel corso di una conferenzastampa e di un sit in che si sono tenuti il 17 febbraioscorso davanti Montecitorio.

Un tavolo di confronto«Gli emendamenti in questione rischiano di cancella-re le libertà e le tutele introdotte con la legge Bersani,tornando a ingessare un mercato che iniziava ad aprir-si alla piena concorrenzialità: l’85% degli agenti assi-curativi tornerebbe a lavorare con l’esclusiva mono-mandato, e i contratti per il ramo danni tornerebberoa essere poliennali, con il risultato che i consumatorisarebbero costretti ad attendere cinque anni prima dipotere cambiare compagnia», spiega il vicepresidentevicario dello Sna, Jean-François Mossino. «Nel primosemestre del 2008, il numero degli agenti che hannoesercitato il plurimandato è raddoppiato e, secondo idati in nostro possesso, il 24% degli agenti che non lohanno ancora fatto desidererebbe passare al pluriman-dato. Nel solo 2008 le tariffe auto sono diminuite del2,5% e del 7% al lordo dell’inflazione. Vorremmo chegli autori degli emendamenti (Cesare Curzi e SergioVetrella del PdL, ndr) ci spiegassero durante un incon-tro pubblico in che modo queste novità potrebbero es-sere utili agli agenti, ai clienti e al mercato assicurati-vo».

In realtà, Curzi ha giustificato gli emendamentispiegando che il passaggio agli agenti plurimandatariha portato ad un aumento dei costi per i clienti supe-riore al 30%, come nel caso del diritto di recesso. Mas-simo Congiu, presidente Unapass, per «migliorarequello che non funziona nella Bersani» ha quindi invi-tato l’Ania ad aprire un tavolo di confronto con le par-ti sociali.

Esortazioni che hanno trovato pieno appoggio daparte del Movimento Consumatori. Lorenzo Miozzidefinisce il tentativo di abrogazione dell’art. 5 della leg-ge 40, un passo indietro sulla strada della libertà di scel-ta dei cittadini. «Il ritorno al monomandato e al rinno-vo automatico delle polizze pluriennali», affermaMiozzi, «rappresenta un danno per gli assicurati e unvenir meno al processo di maggior concorrenza avvia-to con le liberalizzazioni».

2 dossier

Due emendamenti proposti dallamaggioranza puntano ad abolire il plurimandato e il diritto di recessoannuale. Un passo indietro in unsettore che cominciava finalmente a diventare più “a misura di consumatore”

+Movimento Consumatori in campoOnline alla ricerca della tariffa più conveniente

ariffe, clausole e risarcimenti. Muoversi trale varie problematiche relative all’Rc auto

non è sempre facile. Per questo il MovimentoConsumatori è da sempre impegnato in pro-getti di informazione e supporto per i consuma-tori.All’interno del progetto «Infopoint Rc au-to», l’ultimo in ordine di tempo, attuato in col-laborazione con Movimento difesa del cittadi-no, per esempio, è stata realizzata una guidaper informare i consumatori sulla normativadel Codice delle assicurazioni e sulle opportu-nità dell’indennizzo diretto e della conciliazio-

T ne tra le associazioni dei consumatori e Ania.Attraverso i progetti «Rc auto per Te»,«FriendlyRc auto» e «Info Rc auto», invece, MovimentoConsumatori, grazie al cofinanziamento delCncu - Consiglio nazionale consumatori e uten-ti si è rivolto agli assicurati Rc auto e alle lorofamiglie per permettere loro di scegliere la po-lizza assicurativa più conveniente, tenendoconto delle modalità contrattuali più adeguatealle loro esigenze. La tariffa più conveniente è,infatti,spesso difficile da individuare sia perchéle compagnie attualmente operanti sul merca-

to sono molto numerose (e per analizzare tuttele proposte assicurative si renderebbe neces-sario un notevole investimento di tempo), siaperché spesso le informazioni messe a disposi-zione dalle compagnie assicurative sul propriosito internet da sole non sono sufficienti perpermettere al consumatore di effettuare unascelta oculata. La scelta di una polizza Rc autodipende da numerosi fattori: in primo luogo,dalle previsioni contrattuali e di rischio che sivogliono assicurare, previsioni che sono estre-mamente variabili da soggetto a soggetto; in

secondo luogo, dipende dal premio applicato.A questi fattori si aggiungono la comparabilitàdelle offerte spesso non semplice, il fatto che imateriali divulgativi disponibili presso le agen-zie sono più orientati alla pubblicità che al-l’informazione,la complessità delle norme con-trattuali. Sul sito del Movimento Cconsumato-ri, poi, è attivo da anni un motore di ricerca chepermette di creare direttamente online il pro-prio preventivo e consente una scelta ragiona-ta del contratto più conveniente.

www.movimentoconsumatori.it

segue a pagina 4

CARA ASSICURAZIONE...

Rc auto, attaccoalle liberalizzazioni

Premi lordi contabilizzatiPremi lordi di competenza

Costo medio dei sinistri pagatiCosto medio dei sinistri a riserva

Costo medio dei sin. pag e a ris.

Importo dei sinistri pagatiImporto dei sinistri a riservaImporto dei sin. pag. e a ris.

R.C. AUTO, IN NUMERI - Importi in milioni di Euro Fonte: ISVAP

1° semestre 2008 1° semestre 2007 Var %

9.306

1.687

1.954

5.889

3.769

4.352

6.040

Num. dei sinistri pagatiNum. dei sinistri a riservaNum. dei sin. pag. e a ris.

863.456739.009

1.602.465

9.058

unità di Euro

unità di Euro

unità di Euro

9.567 -2,7-2,0

13,2-3,2

0,9

13,0

-7,1-2,7

0,2

4,2

-1,8

1.491

1.950

5.654

3.839

4.496

5.987

764.431795.234

1.559.665

9.241

unità di Euro

unità di Euro

unità di Euro

Page 3: CONSUMERS' MAGAZINE - marzo 2009

di Piero Pacchiolicosti dell’Rc auto sono da anni al cen-tro di polemiche legate principal-mente all’importo sempre crescente

dei premi. La diffusione delle compa-gnie assicurative che operano attraversointernet e la concorrenza che si crea trale varie offerte, sono elementi che avreb-bero dovuto incidere positivamente sul-la spesa dei consumatori. Entrambi que-sti fattori abbattono i costi delle compa-gnie assicurative e questi minor costi do-vrebbero trasformarsi in riduzioni deipremi richiesti. Non sempre però que-sto si verifica.

Risparmi e regoleRisparmiare fino al 40%. È la promessadi quelle compagnie assicurative chepermettono di assicurarsi direttamenteonline. La possibilità di operare attraver-so internet è stata recepita nel nostroPaese fin dal 2000. L’Isvap, infatti, giànel gennaio di quell’anno, con una cir-colare, chiariva alle varie compagnie lemodalità per utilizzare il canale internetcome canale di vendita per le polizze as-sicurative.

Oggi, a distanza di quasi dieci anni,internet è diventato lo strumento attra-verso il quale i consumatori cercanoprincipalmente il risparmio.

Le compagnie specializzate com-mercializzano polizze esclusivamentesulla rete potendo, in questo modo, ga-rantire prezzi molto più bassi rispetto al-le compagnie tradizionali. Questa ridu-zione del premio, però, spesso risulta ap-plicata solo per le coperture dei soggettimeno a rischio. Le categorie più a ri-schio, ad esempio i neopatentati, diffi-

I

cilmente troveranno una consistente ri-duzione dei costi.

E i diritti? Le polizze acquistate onli-ne hanno le stesse garanzie di quelle tra-dizionali? La risposta è sì. Acquistare on-line rispetto alla maniera tradizionalenon comporta nessuna diminuzione deidiritti dei consumatori. È necessarioperò seguire alcune regole prima di ci-mentarsi nelle varie procedure telemati-che.

1.Attenzione a chi avete davanti.Internet permette l’incontro di soggettitra loro anche molto distanti. Anche perle assicurazioni vale lo stesso concetto.Tenere presente, quindi, che esiste lapossibilità di entrare in contatto conoperatori non regolarmente abilitati.Pertanto in caso di dubbio circa l’effetti-va identità dell’impresa è sempre possi-bile consultare il servizio Tutela utentidell’Isvap.

2. Leggere. Prima di stipulare il con-tratto leggere attentamente la notainformativa disponibile sul sito, che for-nisce indicazioni sull’impresa e sul pro-dotto. La nota informativa deve esseretrasmessa dall’impresa, prima della con-clusione del contratto, su carta o in for-mato elettronico immagazzinabile susupporto duraturo (floppy-disk, cd, di-sco rigido del computer...).

3.Leggere ancora.Prima di stipulareil contratto leggere le condizioni di po-lizza disponibili sul sito. Controllare at-tentamente quale è il momento di de-correnza della copertura assicurativa. Ilcontratto deve essere comunque conse-gnato su carta.

4. Occhio ai tempi. Tenere presenteche per le assicurazioni Rc auto, oltre alcontratto, devono essere rilasciati dal-l’impresa, in originale, il contrassegno eil certificato assicurativo entro 5 giornidal pagamento del premio. In attesa diricevere tali documenti, per evitare con-travvenzioni, occorre applicare sul vei-colo la ricevuta di pagamento del pre-mio che l’assicuratore è obbligato a rila-sciare tempestivamente.

Ricordiamo che la consegna dellecondizioni di polizza deve avvenire co-munque su supporto cartaceo L’impre-sa deve, inoltre, adottare procedure talida assicurare, in presenza di aggiorna-menti o modifiche dei testi contrattuali,la coincidenza delle condizioni di poliz-za consultabili sul sito con quelle che sa-ranno effettivamente consegnate al con-traente.

3dossier

AniaL’Ania è l’associazione che rappresenta leimprese di assicurazione operanti in Italia.La sua finalità principale, riconosciuta dallostatuto, è tutelare gli interessi dellacategoria coniugandoli con gli interessigenerali del Paese.Attestazione di rischioÈ un documento rilasciato al contraentedella polizza, alla scadenza annuale delcontratto, dalla compagnia di assicurazionee che deve riportare, tra le altre cose, lascadenza del periodo assicurativo, la classedi merito e il numero dei sinistrieventualmente verificatisi negli ultimicinque anni.Bonus MalusIl Bonus Malus è una formula contrattualeche regolamenta la maggior parte dellepolizze Rc auto. Prevede ad ogni scadenzadel contratto progressive riduzioni o rincaridel premio assicurativo in base ai sinistrieffettuati dell’assicurato.Carta verdeLa Carta verde è il certificato internazionaledi assicurazione che consente ad un veicolodi entrare e circolare in un Paese esteroessendo in regola con l’obbligodell’assicurazione Rc auto obbligatoria nelPaese visitato. La Carta verde è rilasciatasotto la responsabilità del Paesed’immatricolazione del veicolo.ConsapConcessionaria servizi assicurativi pubblici.Si occupa di tutte le attività di rilievopubblicistico che già formavano oggettodella concessione legale in capo all’ex Ina.Si occupa della gestione del Fondo digaranzia per le vittime della strada.FranchigiaLa franchigia è una somma, espressa incifre, che, in caso di risarcimento di undanno, rimane a carico dell’assicurato. Cisono due tipi di franchigia: assoluta: i danniinferiori alla franchigia sono a caricodell’assicurato; quelli superiori sono ridottidell’importo della franchigia; relativa: idanni inferiori alla franchigia sono a caricodell’assicurato; quelli superiori sono liquidatitotalmente.IsvapIstituto per la vigilanza sulle assicurazioniprivate e di interesse collettivo. Esercita lefunzioni di vigilanza nei confronti delleimprese di assicurazione e riassicurazionenonché di tutti gli altri soggetti sottopostialla disciplina sulle assicurazioni private,compresi gli agenti e i mediatori diassicurazione.ScopertoLo scoperto è la percentuale dell’importo deldanno a carico dell’assicurato. Franchigie escoperti eventuali sono precisati e definitinelle condizioni contrattuali.UciL’Ufficio nazionale di assicurazione perl’Italia per i veicoli a motore in circolazioneinternazionale si occupa di gestire leproblematiche relative al risarcimento deidanni causati sul territorio italiano da veicoliimmatricolati o registrati in Stati esteri checircolano temporaneamente in Italia e, conalcune particolarità, anche degli incidentisubiti all’estero da veicoli italiani.

VADEMECUM

Polizze online,ecco come risparmiaresenza sorprese

Verificare l’attendibilitàdell’operatore. Leggerecon attenzione le noteinformative e le condizioni.Occhio al rispetto deitempi.Alcune regole perusare internet perassicurare la propria autoin tutta sicurezza

+GlossarioRILEVAZIONI ISTAT DEI PREMI Rc Auto (dati a novembre 2008)

genn

aio

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mar

zo

april

e

mag

gio

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no

lugl

io

agos

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sette

mbr

e

otto

bre

nove

mbr

e

Numero Indice (*)

Tasso % di crescita a 12 mesi

Tasso % di crescita a 12 mesi indice generale dei prezzi NIC

95,0295,02

5,025,02

2,672,67

1,831,83

1,481,48

99,79

0,95

2,21 1,99 2,09

1,71 2,28

100,74 102,46

2,64

4,08

109,46

104,79

106,35 108,26

2,48

2,99

2,70

1,69

109,37

Nota (*): Il numero indice è posto =100 nel giugno 2003, ossia nel mese successivo del Protocollo d’Intesa fra Ministero Attività Produttive, ANIA e le principali Associazioni dei Consumatori

2002

2003

2004

2005

2006

2007 2008

Fonte: elaborazione Ania su dati ISTAT

Page 4: CONSUMERS' MAGAZINE - marzo 2009

di Francesco Dentee diamo un’occhiata ai bilan-ci preventivi dei Comuni ita-liani, scopriamo che molti si

sono imposti dei budget di introiti dallemulte in crescita del 25% rispetto a quel-lo dell’anno scorso. In teoria, semmai,un Comune dovrebbe proporsi di ridur-re gli importi perché questo significhe-rebbe che è riuscito a migliorare il com-portamento dei cittadini al volante». Mauro Tedeschini, direttore del mensi-le Quattroruote, la bibbia degli appassio-nati di auto, punta il dito contro le mul-te inflitte per far cassa da parte delle mu-nicipalità. Vere e proprie gabelle occulteche salassano i cittadini. Quasi non ba-stassero tasse, imposte e soprattutto ilcosto dell’assicurazione.Consumers’ Magazine: Direttore,gli automobilisti italiani sono una cate-goria di tartassati?Mauro Tedeschini:Sì. C’è la tentazio-ne, specie da parte delle autonomie lo-cali, di rifarsi sugli automobilisti per i ta-gli subiti nei trasferimenti statali. L’autoè la leva più facile e immediata per faresoldi. Penso alle addizionali sulla benzi-na, all’inasprimento dell’Imposta di tra-scrizione provinciale (Itp), alle multe pereccesso di velocità fatte anche dai piùpiccoli campanili d’Italia. Il punto è chei Comuni non perseguono degli obietti-vi di dissuasione - una scelta in sé giusta- ma soprattutto di budget. Credo servi-

S«rebbe maggiore attenzione da parte deiprefetti. C’è la norma che prevede l’uti-lizzo di parte degli introiti delle multeper interventi tesi a migliorare la circola-zione stradale. Ma chi controlla? Non èfacile scoprirlo tra le poste aggregate deibilanci comunali.CM: Teme che con il federalismo pos-sano aumentare le gabelle?Tedeschini: Bisogna attendere l’attua-zione per valutare cosa comporterà. C’èstato nel passato il trasferimento di alcu-ne arterie dall’Anas alle Regioni ma nonsi è trattato di un passaggio indolore. Ilprovento del bollo dell’auto va alle Re-gioni ma non c’è chiarezza in materia.Ricordo anche che c’era stata l’idea delpresidente del Consiglio di abolirlo en-tro metà legislatura, ma non s’è visto an-cora niente. Si promette sempre di abo-lire quelle tasse che vanno ad alimentarele finanze di altri enti, ad esempio le Re-gioni, mai quelle che sostengono i contidel livello di governo di chi le annuncia,in questo caso lo Stato centrale.CM:Che cosa resta della liberalizzazio-ne delle assicurazioni?Tedeschini: Non mi sembra che abbiasortito grandi effetti. Ho la sensazione,anzi, che si voglia tornare indietro. Cre-do, tuttavia, resti soprattutto la normaintrodotta da Bersani che consente a unfiglio, ad esempio, di usufruire della clas-se di merito del padre. CM: Vede di buon occhio le assicura-

zioni on line?Tedeschini: Assolutamente sì. Se unapersona è in grado di declinare bene lapropria offerta e di capire esattamentecosa gli conviene, credo debba farla. C’èchi ha stampato il preventivo e, dopoaverlo mostrato alla sua agenzia tradizio-nale, è riuscito a spuntare prezzi miglio-ri. Certo non è vantaggiosa per i neopa-tentati: rischiano di pagare di più vistoche non rientrano nel target delle assicu-razioni online.CM: È favorevole alla scatola nera, ilmeccanismo per registrare gli sposta-menti che le assicurazioni propongonodi installare in cambio di una sforbicia-ta alla polizza?Tedeschini: Se l’automobilista non hanulla da nascondere: ad esempio, checorre ingiustificatamente o che guidaper troppe ore, ben vengano la scatolettae gli sconti. L’apparecchietto, inoltre, re-gistra i comportamenti in caso di inci-denti. Il cittadino onesto vittima di unincidente e che intende collaborare hanella scatola nera uno strumento utile al-la ricostruzione della dinamica. Credopotrebbe essere utile anche per rispar-miare soldi in quelle regioni, come laCampania, in cui c’è un pregiudizio neiconfronti dell’automobilista e, di conse-guenza, un rincaro eccessivo dell’assicu-razione. Chi accetta di sottoporre a con-trollo il suo comportamento alla guidapotrebbe alleggerire così i costi.

INTERVISTA AL DIRETTORE DI «QUATTRORUOTE», MAURO TEDESCHINI

Non solo assicurazioniGli automobilistisempre più tartassati

Un no alle modifiche al ddl è arrivato anche dall’Anti-trust. «La nostra posizione è quella che abbiamo espres-so appena saputo degli emendamenti in discussione alSenato», spiegano all’Agcm. «Se approvati, ribadiamoche avranno un impatto negativo sulla concorrenza esulla tutela del consumatore come espresso nella segna-lazione che abbiamo inviato al governo e al Parlamen-to». Secondo l’Antitrust, gli emendamenti, vanno nelladirezione «esattamente opposta» agli auspicati sviluppipro concorrenziali del mercato delle assicurazioni: soloil confronto competitivo nella fase distributiva e la mo-bilità della domanda possono, infatti, indurre una ridu-zione nel livello dei prezzi finali delle polizze assicurativein esame. Riduzione che, in un contesto di crisi qualel’attuale, «appare indispensabile».

Intanto anche sul fronte indennizzo diretto c’è unanovità: un regolamento approvato dal Consiglio dei mi-nistri. Il rimborso forfettario tra compagnie di assicura-zione, previsto dal meccanismo del risarcimento direttoper l’Rc auto, d’ora in avanti potrà essere calcolato diffe-renziandolo per grandi tipologie di veicoli. L’obiettivo èrendere più rapide le modifiche dei criteri di fissazionedel forfait ed evitare un trasferimento sul cliente dei co-sti non coperti dalla compensazione. Angela Carta

È poi paradossale, anche se prevedibile l’aumento che gliitaliani soffrono quando prendono l’aereo nel nostroPaese. A conclusione dell’affare Alitalia, volare costa il9% in più rispetto al gennaio 2008.

L’Italia è in recessione. Da noi gli interventi contro lacrisi sembrano andare da un lato copiando quello cheelaborano gli altri Paesi avanzati, dall’altro nel gioco a chirilancia di più sugli incentivi. Per l’auto prima di tutto,dove divengono rottamabili la gran parte dei mezzi e in-dipendentemente da quanto inquinino e da quanto chile produce sia disponibile ad investire in un futuro dav-vero pulito; per i gli elettrodomestici ma solo per queiconsumatori che hanno fatto anche ristrutturazioni edi-lizie e che quindi mezzi già ce ne hanno. Non contenta,Confindustria (ed effettivamente questi incentivi nonsono la soluzione di alcunché) reclama altri interventi.Per bocca del governo saranno agevolati altri acquisti manon si sa cosa. Nel frattempo i veri problemi non si toc-cano. Bloccare le rate dei mutui a chi perde il posto di la-voro, intervenire con ammortizzatori sociali per i lavo-

ratori ex flessibili che oggi sono precari e per gli esuberidalle medio e piccole industrie. Queste ultime, beni sog-getti ad incentivi non ne producono perché auto ed elet-trodomestici appartengono alle grandi imprese, ma so-no a rischio chiusura per la stretta del credito da partedelle banche. I veri problemi non si affrontano. Anzi.Qualcosa come le liberalizzazioni sono a rischio. Le pa-rafarmacie sono nel mirino dei farmacisti che, non con-tenti di essere tra i più ricchi cittadini di questa Repub-blica, spingono per ritornare ad avere l’esclusiva su qua-si tutto. Sempre in Parlamento si sta discutendo di to-gliere il plurimandato agli agenti di assicurazione cosìche ogni compagnia controlli tutti i propri agenti e chequel poco di concorrenza che c’era, sparisca del tutto. Laclass action viene rinviata di sei mesi in sei mesi e uno deipochi interventi davvero utili, in tema di prezzi, dal 2000ad oggi e cioè l’istituzione del Garante per la sorveglian-za dei prezzi, svanisce quasi nel nulla perché Mister Prez-zi ha deciso di andarsene. Visto il clima, già bravo ad an-darsene senza sbattere la porta. Lorenzo Miozzi

«Addizionali sullabenzina, inasprimentodell’Imposta di trascrizioneprovinciale, multe: l’auto è la leva più facile eimmediata per fare soldi.Le liberalizzazioni? Non hanno portato grandi effetti»

Mauro Tedeschini, nato a Modena53 anni fa, è al volante del mensile Quattroruote dall’estate del 2000.Allespalle studi in giurisprudenza e una lungaesperienza in numerose testate italiane,

iniziata al Mondo nel 1980.Nel 97 è aFirenze comecondirettoredella Nazione epoco dopodiventa direttore

del fascicolo nazionale che raccoglie Restodel Carlino, Nazione e Giorno. Ha direttoper poco meno di un anno anche ItaliaOggi.

segue da pagina 2

segue dalla prima

editorialeCrisi, i veri problemi che non si toccano

Chi è

4 dossier

Page 5: CONSUMERS' MAGAZINE - marzo 2009

IL CASO

Le penali di Sky? IllegittimeE il tribunale obbliga a risarciredi Piero Pacchioli

uoi recedere da Sky? Devi pagaretra i 30 e i 225 euro a seconda delservizio che hai attivato. Questo

succedeva prima della sentenza del tri-bunale di Roma che ha imposto a Sky, suricorso del Movimento Consumatori, dirichiedere ai clienti che intendono rece-dere, i soli “costi dell’operatore”: 9 euro e53 centesimi, per la precisione. Primadella decisione del giudice romano, Skyapplicava penali per il recesso che oscil-lavano da 30 a 225 euro, ben al di sopra,quindi, dei costi diretti affrontati per da-re corso al recesso. Tutto questo in evi-dente violazione della legge Bersani, cheha previsto il diritto di ogni consumato-re di recedere dal contratto «senza vinco-li temporali e senza dover corrisponderespese o penali non giustificate dai costieffettivamente sostenuti dall’operatoreper l’esercizio del recesso».

Come è già accaduto per molte com-pagnie telefoniche, anche Sky non si eraadeguata alla norma. Per questo il Movi-mento Consumatori ha deciso di fare ri-corso. In sostanza, Sky ha mantenutonelle proprie condizioni generali di con-tratto clausole che prevedevano penalieccessive e del tutto ingiustificate. «Sullabase di tali illegittime clausole», afferma Alessandro Mostaccio, responsabile delsettore Telecomunicazioni del Movi-mento Consumatori, «il consumatoreche avesse sottoscritto il pacchetto baseper il quale Sky ha sempre pubblicizzatocome gratuiti decoder, smart card ed in-stallazione doveva corrispondere 270euro; mentre chi avesse scelto tutti i ser-vizi Sky arrivava a pagare fino a 900 eu-ro».

«Il tribunale di Roma», dichiara Pao-lo Fiorio, legale dell’associazione, «ha ri-conosciuto l’illegittimità del comporta-mento di Sky, condannandola ad infor-mare tutti coloro che abbiano esercitatoil diritto di recesso, del diritto ad ottene-re in restituzione quanto corrisposto adeccezione degli unici costi legittimi perun ammontare massimo di 9,53 euro +Iva».

L’aspetto innovativo della decisioneconsiste nel fatto che tali informazionidovranno essere comunicate da Sky nonsolo tramite la pubblicazione del provve-dimento sul proprio sito e su Repubblicae Corriere della Sera, ma anche attraverso«l’invio di una missiva cartacea», con laquale il colosso televisivo è costretto a ri-conoscere ai consumatori il proprio «de-bito restitutorio». Fiorio, che nella causaha rappresentato MC, ha sottolineato ilcarattere peculiare di questasentenza:«L’ordinanza del tribunale diRoma rappresenta una vittoria impor-

V

tante per i consumatori perché, conun’ordinanza con effetti simili a quelli diuna “class action”, il Movimento Consu-matori ha ottenuto il riconoscimento deldiritto per circa 80mila consumatori aottenere la restituzione delle penali pa-gate in caso di recesso». Lorenzo Miozzi,presidente del Movimento Consumato-ri, ha avvertito: «Se Sky non restituirà vo-lontariamente gli importi illegittima-mente richiesti, la nostra associazioneorganizzerà migliaia di cause individualio cumulative in tutti i tribunali d’Italiaaffinché siano rispettati i diritti ricono-sciuti dal tribunale di Roma».

Il precedenteNon è la prima volta che Sky viene coltain fallo dal Movimento Consumatorinelle aule giudiziarie. Sempre il tribuna-le di Roma ha già condannato Sky per ladistribuzione della rivista SkyLife. Skyaveva comunicato al propri clienti, infat-ti, che dal 1° marzo 2008 la rivista, inpassato denominata SkyMagazine e in-

clusa nel pacchetto abbonamento,avrebbe comportato un ulteriore costodi 0,40 o 0,90 euro a numero per tutti gliutenti che non avessero disdetto il servi-zio. Il tribunale di Roma ha stabilito chesi tratta di un comportamento illegitti-mo che «integra incontestabilmente gliestremi di una pratica commerciale in-gannevole» sia per gli addebiti relativi al-la nuova rivista SkyLife, sia per gli adde-biti del precedente SkyMagazine. Conl’accoglimento delle domande propostedal Movimento Consumatori, con l’in-tervento dell’Unione nazionale consu-matori, il colosso della tv a pagamento èstato condannato a restituire, a oltrequattro milioni di abbonati, i costi delmensile per un totale di 32 milioni di eu-ro.

Il Movimento Consumatori invitatutti coloro che abbiano pagato a Sky lepenali per il recesso a contattare l’asso-ciazione tramite mail all’indirizzo

[email protected]

I costi di recesso chiesti dall’emittente violavano la leggeBersani. Un’importante sentenza in un processo avviatodal Movimento Consumatori

ky, tra l’altro, è entrata anche nel mirino dell’Antritrust. Non piùtardi di un mese fa, infatti, la società è stata multata per 200mila

euro per aver violato il Codice del consumo. Sky è accusata di averconcluso contratti a distanza per abbonamenti ai servizi televisivi Skysenza aver acquisito preventivamente l’inequivoca volontà dei soggetticontattati ad aderire all’offerta commerciale proposta, di aver chiusocontratti a distanza per abbonamenti alla tv satellitare diversi da quelliproposti verbalmente, di aver posto ostacoli alla disdetta, rappresentatidal pagamento di penali non giustificate da effettivi costi didisattivazione. Il mondo della televisione a pagamento però noncomprende solo Sky. E non solo Sky ha tenuto negli ultimi annicomportamenti illegittimi, sanzionati dalla magistratura e segnalatigrazie all’attento lavoro di vigilanza delle associazioni dei consumatori.Anche Mediaset, solo per fare un esempio tra tutti, prendendo il

principale competitor di Sky, è stata sconfitta in tribunale percomportamenti molto simili, sempre in contrasto con la correttaapplicazione della legge Bersani. Il motivo del contendere erarappresentato, nel caso in questione, dal cosiddetto “credito residuo”.Se la carta prepagata scade, che fine fa il credito residuo? Vediamo neldettaglio. I possessori delle tessere Mediaset Premium hanno diritto,per le carte prepagate in scadenza, alla restituzione del credito residuoin esse contenuto. Questo è quanto ha disposto il giudice del tribunaledi Roma, Marina Meloni, a seguito dell’azione inibitoria intentata daAdiconsum (sostenuta anche da Unc e Codacons) nei confronti di RtiMediaset, confermando la delibera dell’Antitrust. Secondo Paolo Fiorio,in casi come questi, «purtroppo è ancora necessario rivolgersi ai giudiciper far valere questi diritti perché le aziende non hanno la sensibilitànecessaria per adempiere spontaneamente ai propri doveri».

S

� La concorrenza

Anche Mediaset Premium sconfitta in tribunale per il credito residuo

� La norma

5telecomunicazioni

Cosa prevede la legge Bersani

razie alla legge Bersani, ilconsumatore ha uno strumento in più

per garantirsi l’offerta migliore senzaincappare in penali ingiustificate applicatedagli operatori di servizi telefonici etelevisivi. La facoltà concessa alconsumatore di recedere dai contratti congli operatori, non solo telefonici ma anchetelevisivi, senza giustificazioni e in ognimomento ha la chiara finalità di permettereall’utente un raffronto di eventualiproposte contrattuali presenti sul mercatoe di scegliere in ogni momento quellamigliore. La facoltà di cambiare operatorecostituisce inoltre un presupposto affinchépossano essere effettivi i diritticostituzionali della libertà dicomunicazione e di libertà di iniziativaeconomica.Questo il testo della legge:«I contratti per adesione stipulati conoperatori di telefonia e di reti televisive e dicomunicazione elettronica,indipendentemente dalla tecnologiautilizzata, devono prevedere la facoltà delcontraente di recedere dal contratto o ditrasferirlo presso altro operatore senzavincoli temporali o ritardi non giustificatida esigenze tecniche e senza spese nongiustificate da costi dell’operatore e nonpossono imporre un obbligo di preavvisosuperiore a trenta giorni. Le clausoledifformi sono nulle, fatta salva la facoltàdegli operatori di adeguare alle disposizionidel presente articolo i rapporti contrattualigià stipulati alla data dell’entrata in vigoredel presente decreto entro i successivisessanta giorni».

G

Page 6: CONSUMERS' MAGAZINE - marzo 2009

6 leggi e norme

di Domenico Chiofalo*on la crescita della popolazione im-migrata nel nostro Paese, provenien-

te da territori comunitari, e soprattuttoextracomunitari, sono aumentati i pro-cessi di integrazione che consentono aimigranti di diventare parte attiva dellanostra società. Basti pensare che nell’ul-timo anno il 10% dei mutui è stato con-tratto da stranieri e la stessa percentualesi trova anche nell’avvio di nuove impre-se. Questi dati sono sufficienti per capirele ragioni per cui anche gli studi notarilisono diventati luogo di incontro fra gliimmigrati e l’ordinamento del nostroPaese, in momenti essenziali della loro vi-ta, fondamentali per completare il loropercorso di integrazione, quali l’acquistodella casa, la sottoscrizione di un mutuo,l’avvio di un’attività imprenditoriale.

In concreto qual è l’attività specificadel notaio in relazione ai cittadini stra-nieri e quali sono le principali problema-tiche che si presentano?

Il diritto privato vigente in Italia pre-senta notevoli differenze rispetto a quel-lo di numerosi Paesi stranieri. Occorre,quindi, svolgere un’azione di compara-zione e applicazione di soluzioni traspa-renti, nel rispetto del diritto dei singoliPaesi. È necessaria un’attività di assisten-za e di guida che consenta una correttaintegrazione e la diffusione pratica di unacultura del diritto che torni a vantaggiodell’intera comunità.

La legge riconosce allo straniero re-golarmente soggiornante (ecco la primaverifica che deve fare il notaio) i medesi-mi diritti dei cittadini italiani: potrà ac-

C

quistare una casa, costituire una società,fare un testamento. Nel caso in cui, inve-ce, si tratti di straniero non soggiornantein Italia, bisognerà verificare la cosiddet-ta condizione di reciprocità, ossia se alcittadino italiano è consentita quella me-desima operazione nel Paese di prove-nienza dello straniero (ad esempio, inGhana un italiano non può acquistarecasa).

Molto spesso un ostacolo importan-te è quello della lingua. Nel caso in cui lostraniero non conosca l’italiano occorrenominare un interprete e l’atto notarile(di acquisto della casa, di costituzione diuna società, etc) viene redatto in doppialingua. Ma anche nel caso in cui lo stra-niero capisca l’italiano, occorre che il no-taio spieghi, in modo chiaro e compren-

sibile, cosa si sta firmando, le tasse che sistanno pagando e le agevolazioni fiscalialle quali si ha diritto, gli obblighi di uncondominio, il funzionamento di unmutuo, la differenza tra un tasso d’inte-resse fisso e uno variabile, che cosa acca-de se non si pagano le rate, quali sono leresponsabilità derivanti dall’esercizio diun’attività d’impresa e quale forma giuri-dica e societaria può essere più adatta alleproprie esigenze.

Ci sono poi gli aspetti legati alla rego-lazione del matrimonio nei Paesi d’origi-ne (si pensi che esiste anche un matrimo-nio pakistano “telefonico”), ai diritti delconiuge e delle donne in particolare, conle problematiche derivanti, per esempio,dalla poligamia, e al regime patrimonialeconiugale. Uno dei problemi più fre-

quenti nella pratica di tutti i giorni è pro-prio quello relativo al regime patrimo-niale tra i coniugi nel caso di acquisto diuna casa. Non sempre, infatti, lo stranie-ro si preoccupa di questo aspetto che puòdiventare una questione di difficile solu-zione se non affrontata per tempo. Il no-taio dovrà infatti verificare il regime pa-trimoniale vigente nel Paese di prove-nienza per valutare le sorti dell’acquisto(e dell’ipoteca da concedere per l’even-tuale mutuo) in capo all’altro coniuge. Seil regime vigente è quello analogo alla no-stra comunione legale dei beni, occorreràl’intervento di entrambi, con i problemi(soprattutto di tempo) che sorgonoquando uno di essi non si trova in Italia:in questi casi occorre, infatti, una procu-ra che deve essere redatta presso il conso-lato italiano (o l’ambasciata) all’estero odalle autorità stranieri competenti con,in questo secondo caso, la relativa tradu-zione giurata in italiano e la “legalizzazio-ne” o “apostille” (attestazione ufficiale -resa dalla competente autorità - dellaqualifica legale del pubblico ufficiale cheha firmato la procura e l’autenticità dellasua firma), a seconda dei Paesi. In base al-l’art. 30 della legge 218/95, è comun-que consentito anche ai cittadini stranie-ri residenti in Italia di poter scegliere,con un apposito atto pubblico, uno deiregimi patrimoniali previsti dalla leggeitaliana, facilitando il loro inserimentonella vita comune in Italia.

* notaio in Varese pagina realizzata in collaborazione con

il Consiglio nazionale del Notariatowww.notariato.it

Notai e Caritasinsieme

opo il convegno sul tema «Migranti,diritto e mediazione», organizzato a

marzo 2008, l’Associazione sindacalenotai della Lombardia si è messa adisposizione di enti e associazioni delterzo settore, specializzati in mediazioneculturale e integrazione degli stranieri inItalia, per offrire le proprie competenze econoscenze. L’obiettivo è assistere glioperatori del settore, che lavorano con icittadini stranieri, e direttamente questiultimi in operazioni delicate come ilmutuo, l’acquisto della casa o di locali auso commerciale, l’avviamento diun’attività imprenditoriale o lasottoscrizione di contratti. Da questadisponibilità è nata la recentecollaborazione con Caritas Ambrosiana,formalizzata in un accordo a fine ottobre2008, per le attività locali. Lacollaborazione prevede la realizzazione diincontri di sensibilizzazione sul tema e laproduzione di materiale informativo.

D

L’INIZIATIVA

Solidarietà allo Sportello arcobaleno

o «Sportello Arcobaleno», il progetto promosso dal Movi-mento difesa del cittadino e dal Movimento Consumatori,

da oggi offre ai cittadini migranti ancora di più. Le due associa-zioni hanno attivato una collaborazione con Smile Train Italia.Smile Train Italia è un’organizzazione umanitaria apolitica che,attraverso l’azione dei suoi medici e dei suoi infermieri volonta-ri, ha lo scopo di ridare il sorriso a bambini affetti da deformitàdel volto (come il labbro leporino e la palatoschisi) o da traumidi guerra o da ustioni. Il suo campo di azione va dalla partecipa-zione a interventi chirurgici insieme al personale sanitario localealla formazione dello stesso, alla realizzazione di centri di riferi-mento all’interno dei contesti sanitari dei Paesi dove svolge lapropria attività. Spesso si tratta di Paesi depauperati o in guerra(Afghanistan, Iraq, Georgia, Congo) o di Paesi nei quali le risor-se naturali non vengono messe a frutto (Uganda, Tanzania, etc.).In Italia, l’azione di Smile Train si sviluppa attraverso la collabo-razione con diversi centri universitari e ospedalieri, con associa-zioni e con enti che perseguono il benessere dei meno fortunati edei meno protetti.

«Siamo orgogliosi di questa collaborazione», spiegano Anto-nio Longo, presidente Mdc, e Lorenzo Miozzi, presidente MC,

«lo Sportello Arcobaleno, un servizio già utile e facilmente frui-bile per i cittadini migranti, si arricchisce ulteriormente con que-sta collaborazione che guarda direttamente alla salute dei disa-giati e di chi ha difficoltà ad accedere a particolari cure e a deter-minate prestazioni sanitarie. Siamo convinti che questo ulterio-re e prezioso servizio rappresenterà per molti l’occasione per ri-solvere delicati problemi di salute, specialmente dei minori».

Anche Smile Train ritiene questa collaborazione importan-te. «Ci sono immigrati bisognosi », sostiene Fabio Massimo Abe-navoli, chirurgo plastico e presidente di Smile Train Italia onlus,«e purtroppo poco informati, che hanno difficoltà a far assisterei propri figli. In questo contesto, quindi, la possibilità di creareuna sinergia all’interno del servizio offerto dallo Sportello Arco-baleno che da tempo lavora a favore degli immigrati, rappresen-ta una logica e favorevole combinazione».

Lo Sportello Arcobaleno è un servizio di informazione rea-lizzato dal Movimento difesa del cittadino e dal MovimentoConsumatori, il cui obiettivo è tutelare i cittadini stranieri in Ita-lia attraverso l’informazione dei loro diritti e garantendo loro lapartecipazione attiva alla costruzione della società in cui sono in-seriti. Per ulteriori informazioni: www.sportelloarcobaleno.it.

L

MIGRANTI E DIRITTI

L’integrazione davanti al notaioSono stranieri il 10% deimutui stipulati e dellenuove imprese avviate.Questo significa chesempre più immigratihanno a che fare con attinotarili. Ecco la principaliproblematiche, a partiredalla lingua sino al regimepatrimoniale dei coniugi

Il punto di informazioni di MC e Mdc dedicato ai migranti ha attivato una collaborazione con Smile Train Italia

+Collaborazione

Page 7: CONSUMERS' MAGAZINE - marzo 2009

di Angela Carta*a convinzione di poter contribuire allo sviluppodelle fonti rinnovabili e alla sensibilizzazione sul ri-sparmio energetico hanno spinto il Movimento

Consumatori e il Movimento difesa del cittadino allapromozione, per il secondo anno consecutivo, di A scuo-la di risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili.Lo scopo del progetto, realizzato insieme al Gestore deiservizi elettrici, è stato quello di verificare, attraverso unquestionario di 16 domande, le eventuali iniziative pro-mosse nelle scuole per il risparmio di energia e lo svilup-po di nuove fonti. In rappresentanza di ognuna delle 147scuole prese in esame è stato scelto il responsabile di isti-tuto e, per garantire l’omogeneità del campione rispettoalla precedente indagine, sono stati contattati soltanto lescuole secondarie di primo grado. L’indagine ha analiz-zato due momenti distinti: il presente, considerando gliinterventi che ad oggi ogni istituto svolge, e il futuro,cioè quello che si potrebbe fare con il passare del tempoin presenza di condizioni idonee (risorse, budget, ecc.).

Attualmente, le scuole si impegnano in iniziative chela maggior parte delle volte avvengono in maniera infor-male: il 72% non ha un responsabile per il controllo,l’81% dichiara che l’autocontrollo dei consumi avvieneattraverso una prassi quotidiana autonoma e non attra-verso circolari diffuse dalla direzione. I dati, che sono leg-germente in miglioramento rispetto all’indagine svoltanel 2007, evidenziano un grande senso di autodiscipli-na (ben 9 scuole su 10 dichiarano modalità di autocon-trollo dei consumi), ma prevedono margini di migliora-mento con la costituzione di una struttura più formale,con competenze più definite. Gli intervistati dichiarano

Linterventi più “facilmente accessibili”, come la raccoltadifferenziata e l’utilizzo di lampadine a basso consumo,ma denunciano, come nel 2007, l’assenza di interventipiù significativi come l’isolamento della nicchia dei ra-diatori e dei cassonetti, l’impianto fotovoltaico, il ridut-tore di flusso dei rubinetti. La valenza di queste risposteviene poi rafforzata da più del 90% degli intervistati (il92% nel 2007), che, indipendentemente dalle dimen-sioni dell’istituto, dichiara di non prevedere una porzio-ne di budget destinato a questi interventi.

Dalle risposte sembra che ci sia una volontà di darepiù spazio a iniziative più strutturate ma molte volte siintravedono problemi legati a carenze di budget. Que-sto dato potrebbe essere rafforzato dal fatto che il 70%dei responsabili dichiara di non ricevere nessuna formadi agevolazione economica esterna alle istituzioni scola-stiche (soltanto il 21% afferma di ricevere agevolazionidal proprio Comune).

Il discorso vale anche per le iniziative per sensibiliz-zare gli alunni. Quando si chiede ai responsabili se ci so-no budget destinati a iniziative per l’educazione energe-tica, rispondono che ce ne sono pochi e che la sensibiliz-zazione è principalmente svolta legando i momenti pe-dagogici ad iniziative extrascolastiche già esistenti.Quando invece si chiede come si comporterebbero inpresenza di condizioni idonee, dichiarano che darebbe-ro molto più spazio a momenti formativi. È possibilequindi ipotizzare che, nella percezione dei partecipanti,il problema può essere principalmente ricondotto aduna necessaria selezione che la scuola deve svolgere con-siderando le risorse a disposizione.

È evidente che alle scuole viene richiesto uno spirito

L’INIZIATIVA

La scuola sostenibileè ancora affidata al “fai da te”Ben 9 istituti su 10 attuano un autocontrollo dei consumi, mapochi hanno ancora messo in campo iniziative strutturate epercorsi formativi ad hoc. In molti casi per le ristrettezze di budget

7energia

necessariamente più propositivo rispetto al passato,maggiormente finalizzato alla ricerca di partner che sia-no fonti di finanziamento. Il 45% delle scuole dichiaradi agire in maniera prevalentemente autonoma, non at-tivandosi nel confronto di enti come il Comune, l’Enel,le associazioni ambientali che, almeno in una percen-tuale di casi, potrebbero andare incontro alle esigenzescolastiche, così come avviene per il 14% delle scuole cheinvece dichiarano di aver attivato delle collaborazioni.

La novitàQuest’anno, nell’ambito dell’iniziativa è stato indettoun concorso rivolto alle classi delle scuole secondarie diprimo grado italiane dal titolo Raccontami la tua energia.Le finalità del concorso, che prevedeva la realizzazionedi un elaborato scritto, sono state principalmente quelledi sensibilizzare e di coinvolgere i ragazzi sul tema del ri-sparmio energetico e dello sviluppo sostenibile. Sonostati circa 1.600 i temi composti, valutati da una giuriacomposta da rappresentanti del mondo associativo, isti-tuzionale, aziendale e giornalistico. Sono risultate vinci-trici del concorso la classe III H, scuola Mons. R. Dimic-coli di Barletta (al primo posto), la III E Scuola Newtondi Parma (secondo posto), la I B Scuola media stataleLuigi Santarella di Corato (terzo posto). Ad ogni classepartecipante è andato il gioco in scatola «ENERGIO-CO. Salviamo il pianeta risparmiando energia e dena-ro!»” (realizzato da Adventerra per Sorgenia) mentre al-le tre classi vincitrici un gioco per ogni alunno parteci-pante. Alla classe prima classificata, anche una visita di-dattica presso un impianto di produzione di energia dafonte rinnovabile.

0 20 40 60 80 100

ALTRO

MANUTENZIONE E PULIZIA REGOLARI DELL'ILLUMINAZIONE

APPLICAZIONE DI VALVOLE TERMOSTATICHE PER IL REGOLAMENTO AUTOMATICO DELLA TEMPERATURA

LAMPADINE A BASSO CONSUMO

ISOLAMENTO DELLA NICCHIA DOVE SONO INSTALLATI RADIATORI

ISOLAMENTO DEI CASSONETTI

RACCOLTA DIFFERENZIATA

RIDUTTORE DI FLUSSO NEI RUBINETTI

IMPIANTO FOTOVOLTAICO

MISURE O INTERVENTI ATTUATI NELL’ISTITUTO

0 20 4030 6050 8070 90 100

PROGETTI DI EDUCAZIONE AL RISPARMIO ENERGETICO

MANUTENZIONE E PULIZIA REGOLARI DELL'ILLUMINAZIONE

APPLIC. DI VALVOLE TERMO. PER IL REGOLAMENTO AUTO. DELLA TEMP.

LAMPADINE A BASSO CONSUMO

ISOLAMENTO DELLA NICCHIA DOVE SONO INSTALLATI RADIATORI

ISOLAMENTO DEI CASSONETTI

RACCOLTA DIFFERENZIATA

RIDUTTORE DI FLUSSO NEI RUBINETTI

IMPIANTO FOTOVOLTAICO

INTERVENTI RITENUTE IMPORTANTI PER IL FUTURO

Quasi il 70% degli intervistati dichiara di differenziare i rifiuti, il 41% dichiara,invece, di utilizzare lampadine a basso consumo. Il valore più basso è dato da ini-ziative che vertono sull’isolamento della nicchia dove sono installati i radiatori.

Ci sono risposte che hanno avuto valori molto bassi tra gli interventi attuali mache sembrano essere percepiti come molto importanti: l’isolamento dei casso-netti, il riduttore di flusso dei rubinetti, l’applicazione di valvole termostatiche.

Page 8: CONSUMERS' MAGAZINE - marzo 2009

Consumers’approfondimenti

di Gustavo Ghidini*fatti che dallo scenario economico generale si proiettanosull’attitudine e i comportamenti dei cittadini-consumato-ri si riassumono in alcuni indicatori, alcuni dei quali ten-

dono decisamente al brutto, altri inducono a un ragionato ot-timismo. Fra i primi ricordo: le previsioni sull’andamento delPil 2009 (Italia -2%), i dati sulla contrazione dei consumi(alimentari -3,5%, abbigliamento -10%, elettro-domestici -9%, automobili -42,6%), la quintu-plicazione, nel 2008 e a inizio 2009, del ricorsoalla cassa integrazione, il forte sentimento socia-le di pessimismo, ai massimi dal 2000 (62%), ilpiù alto livello, in Europa, del cosiddetto indicedi vulnerabilità finanziaria: 39. Fra i secondi, ilpermanere di un basso livello di indebitamentodelle famiglie italiane (15% rispetto al reddito di-sponibile, a fronte di una media Ue del 35%).Dall’altro, un calo non trascurabile, a fine 2008, del numerodi famiglie che dichiara di non arrivare alla fine del mese (dal21 al 15%). Terzo, la tenuta o crescita di alcuni consumi: adesempio, vi è stato un boom a Natale, di viaggi ed elettronicadi consumo (cellulari e iPod), mentre le spese per benessere esalute (spa, centri benessere, ecc.) sono cresciute, nell’horribi-lis 2008, del 20%. L’apparente paradosso si scioglie ricono-scendo che, almeno per ora, la crisi è piuttosto finanziariache economica. E che essa è anche, forse anzi primariamente -e sempre per ora - soprattutto di natura psicologica: radicata

Inella sensazione che il benessere e i risparmi davvero possanoazzerarsi. Da qui l’emergere di uno stato di stress sociale e an-sia collettiva che porta a privilegiare i consumi nei quali più siidentifica una situazione di gratificazione personale: la vacan-za, l’ascolto della musica, la cura del corpo... Peraltro, psicolo-gia delle masse a parte, la diminuzione (sempre per ora) del nu-mero delle famiglie che non ce la fa a giungere alla fine del me-

se è figlia della incipiente deflazione che raffred-da i prezzi (soprattutto) dei beni di “largo e po-polare consumo”. Ma attenzione: si stima che ilfenomeno durerà sino al 2010 o poco oltre.Dopo, appena riprenderà un pur timido svi-luppo, l’entità della moneta stampata per finan-ziare gli interventi pubblici messi in cantiere perarginare la crisi occupazionale presenterà il con-to, e scatenerà una progressiva violenta fiamma-ta inflazionistica. Insomma, si preannuncia un

marasma che culmina drammaticamente nel progressivopeggioramento della condizione degli anziani a bassissimoreddito, titolari di pensioni “minime”, ovvero dei giovani par-cheggiati in cerca di un impiego che non viene. In assenza diadeguati ammortizzatori sociali, si dovrebbe quanto meno in-cidere per razionalizzare/accorciare la catena distributiva, nidodi inefficienze e parassitismi che ricadono sui consumatori. Maquesto non è alla portata di una classe politica solidalmentebipartisan nel non disturbare “le categorie”.

*presidente onorario del Movimento Consumatori

+ConsumerEuropaOlio d’olivafinalmente tracciabile

on il solo voto contrario della Grecia e l’a-stensione della Svezia, il Comitato di gestio-

ne olio di oliva della Commissione europea haapprovato la modifica al regolamento 1019/02riguardante l’etichettatura dell’olio di oliva.Tut-to risale al novembre 2003 quando, con unprovvedimento che aveva suscitato molte pole-miche anche da parte delle associazioni di cate-goria,Bruxelles aveva deciso che l’etichettaturanon doveva considerarsi obbligatoria e che tuttele olive erano assimilabili, bastava fossero euro-pee.Grazie a questo nuovo provvedimento, chesarà applicato già dal 1° luglio 2009, in Europanon sarà più possibile spacciare come made inItaly l’extravergine ottenuto da miscugli di oliospremuto da olive spagnole,greche e tunisinesenza alcuna informazione per i consumatori.L’obbligo di indicare in etichetta l’origine delleolive impiegate nell’extravergine in tutti i Paesieuropei è una risposta coerente alla necessità digarantire la trasparenza alle scelte di acquistodei consumatori che potranno finalmente cono-scere l’origine dell’olio che acquistano.La pro-duzione media italiana di olio di oliva in genera-le supera le 600milatonnellate (ricavate da 250milioni di piante),due terzi delle quali extraver-gine e con molte dop e Igp,mentre il consumointerno supera mediamente le 800mila tonnel-late. L’Italia è quindi costretta ad importare pro-dotto dall’estero per soddisfare la sola doman-da del consumo interno. Il nostro Paese nel 2008ha importato circa 500 milioni di chili di olio d’o-liva che, in assenza di etichettatura, si confondo-no con la produzione nazionale che è stata peròin aumento del 10% rispetto allo scorso anno,edi alta qualità. In Italia sono circa 250 milioni lepiante di olivo su oltre un milione e 300mila et-tari e 350 le varietà di olive catalogate. In mediatra le 50 e le 100mila tonnellate provengono dalNord della Puglia e da alcune aree di Calabria,Sicilia e Campania.Tra le 300 e le 400mila ton-nellate sono invece importate da Spagna e Gre-cia, cui si aggiungono Tunisia e altri Paesi delMaghreb. Sonia Chilà

C

+Arriva il carattere di stampa ecologicona piccola idea, che potrebbe ridurre inutiliconsumi. Secondo l’azienda olandese

Spranq, le cartucce d’inchiostro che si usanoper stampare (“toner”) potrebbero durare piùa lungo grazie a un nuovo carattere: l’Ecofont.

Un set di caratteri particolare che consumameno inchiostro quando viene stampato,perché tempestato da piccoli punti bianchi,impercettibili all’occhio, ma non dallastampante. www.ecofont.eu

U

PARLIAMONE

Tutte le contraddizioni della crisi economicaEcco qualche previsione per il futuro dei consumi

Economia, vecchi fardelli e segnali di innovazionetra le righe di Lorenzo Miozzi

IL MACIGNO DELL’EVASIONEl fisco rappresenta senza ombra di dubbio la più grande questione irrisoltaitaliana. Che peggiora con la situazione attuale di crisi. Ma qual è il nodo

fondamentale del problema? Semplicemente un'evasione da record mondiale,stimata in oltre 100 miliardi di euro l'anno. L'handicap è il costo che cittadini eimprese devono sostenere per la proverbiale inefficienza della macchina pubblica.Il vero macigno è il debito dello Stato, il più alto in Europa. La prima parte dellibro ripercorre i tentativi di riformare l'amministrazione pubblica negli ultimidecenni. Inefficienze, sprechi, duplicazioni, eccesso di burocrazia, ritardi: per farfronte ai vizi di fondo dell'amministrazione, il cittadino deve maturare una pienacoscienza dei propri diritti. Potrà cominciare a farlo anche utilizzando il "Manualedi autodifesa" allegato in appendice. Nella seconda parte del libro si entra nel

merito della questione fiscale, attraverso una dettagliata analisidelle perduranti distorsioni che caratterizzano il nostro fisco.

Dino Pesole e Francesco PiuIl Patto ? Cittadini e Stato: dal conflitto a una nuova civiltà fiscaleSole24Ore 176 pagine - 16,50 euro

IL’ECONOMIA AI TEMPI DI WIKIPEDIA

ikipedia, un nuovo modo di collaborare su scala planetaria che starivoluzionando l'economia e la nostra vita. La diffusione di questa super

mega super enciclopedia in Rete cui tutti possono accedere e collaborareliberamente, è diventata la metafora di un nuovo modo di concepire l'economiae il business: la wikinomics. È il mondo in cui milioni di persone interconnessetramite e-mail, blog, network, community e chat usano Internet come la primapiattaforma globale di scambio. È il mondo della collaborazione, della comunità,dell'auto-organizzazione che si trasformano in forza economica collettiva didimensioni globali. È il luogo in cui consumatori, lavoratori, fornitori, businesspartner e anche concorrenti sfruttano la tecnologia per innovare insieme. Questanuova partecipazione sta cambiando il modo in cui beni e servizi vengono

inventati, prodotti, commercializzati e distribuiti su scalaglobale. E questo libro spiega i fondamentali cambiamentiavvenuti nella tecnologia, nella demografia e nel business.

Tapscott Don; Williams Anthony D.Wikinomics. La collaborazione di massa che sta cambiando il mondo Etas Editore 377 pagine - 20,00 euro

W

8 rubriche

Page 9: CONSUMERS' MAGAZINE - marzo 2009

Consumers’ notizie

empre più diffuso in Italia il ricorso all’acquisto tramitecarte. Nel 2007 un terzo dei pagamenti è avvenuto tra-mite carta di credito o bancomat per un importo com-

plessivo che sfiora i 129 miliardi di euro, in crescita dell’86%dal 2003. Ogni italiano ha a disposizione per le proprie spese1,14 carte di credito, più di Paesi come la Francia e la Dani-marca ma ancora al di sotto delle cifre registrate da Gran Bre-tagna o Germania. Un fenomeno in crescita, del 5,8% in unanno, più di Giappone (3,4%) o Stati Uniti (0,7%). Emergeda un’elaborazione Camera di commercio di Milano su datiBanca centrale europea 2008 e Bank for International Settle-ments 2008. Oggi il ricorso al credito non è più limitato ai tra-dizionali beni di investimento come gli immobili o l’acquistodell’autovettura, degli arredi di casa e degli elettrodomestici,ma i finanziamenti vengono chiesti anche per l’acquisto deigeneri di prima necessità, per “fare la spesa”. Accanto a banco-

S mat (tecnicamente carte di debito) e carte di credito (con ad-debito di tutti gli importi spesi nell’arco del mese in un’unicasoluzione, di norma entro la metà del mese successivo), esisto-no poi svariati strumenti, come le carte di credito ricaribili o lecarte revolving (che offrono la possibilità di spendere del dena-ro indipendentemente dai fondi disponibili sul conto corren-te e di ripagare ratealmente il proprio debito). Ma attenzioneai contratti che si stipulano, soprattutto alle clausole. Per evita-re trappole la Camera di commercio mette a disposizione un Parere sulla vessatorietà delle clausole contenute nei contratti dicredito al consumo tramite carte revolving realizzato dal servizioArmonizzazione del mercato della Camera di commercio diMilano con la collaborazione della Cciaa di Roma, approvatodal ministero dello Sviluppo economico, consultabile sul sitodella Camera di commercio all’indirizzo

www.mi.camcom.it/show.jsp?page=639522

� i conti in tasca

Crisi, italiani prudentilla crisi gli italiani reagiscono con prudenza.Il 43% sceglie di risparmiare di più, il 22%

ha intenzione di ridurre i consumi.Non c’è pani-co diffuso ma un atteggiamento che risponde al-la crisi economica attraverso prudenza, rispar-mio, ricerca di occasioni che consentano di salva-guardare la buona qualità dei prodotti acquistatisenza spendere cifre esorbitanti.Sono i principalirisultati che emergono dall’Outlook sui consumirealizzato da Confcommercio in collaborazionecon il Censis. Il 53% degli intervistati ha dichia-rato di essere comunque ottimista; il 30% si di-chiara pessimista; il 17% guarda al futuro consostanziale incertezza. Il 42% delle famiglie in-tervistate ritiene di avere mantenuto stabili leproprie spese.Per quasi il 30% delle famiglie conspese in aumento, le maggiori uscite sono statedeterminate dalle tariffe sulle utenze domesti-che.C’è chi risponde alla crisi con comportamen-ti razionali e dunque con la scelta di risparmiaredi più (43,2% degli intervistati) e ridefinire il pa-niere dei consumi (22,2%). La metà delle fami-glie che usa il credito al consumo ha dichiarato difarvi ricorso per mancanza di contanti.

AOLTRE I CONTANTI

Sempre più diffuse le carte di pagamentoMa attenzione alle clausole vessatorie

Il 730 senzatroppi segreti

ichiarazione dei redditi piùfacile grazie a una conven-

zione tra il Movimento Con-sumatori e il Caf Tutela fiscaledel contribuente, che opera sututto il territorio nazionale av-valendosi di unità locali e/osportelli di raccolta Caf orga-nizzati e guidati esclusivamen-te da professionisti. Le sediMC che al momento aderisco-no all’iniziativa sono quelle diVenezia e di Genova. A breveverranno comunicate anche lealtre sedi dove sarà attivo il ser-vizio.

www.tutelafiscale.it

DMedicinali, slittala tracciabilità

litta al 1° gennaio 2010l’entrata in vigore dell’ob-

bligo del certificato di buonafabbricazione per le sostanzeattive utilizzate come materiaprima per la produzione di me-dicinali provenienti da Paesiextracomunitari. Lo stabilisceil decreto Milleproroghe, ap-pena diventato legge. «Questosignifica», spiega la responsabi-le dell’Osservatorio Farmaci &Salute MC, Rossella Miraca-pillo, «che non avremo la trac-ciabilità della materia primache compone il farmaco, deimattoncini che la costruisco-

Sno, anche perché spesso l’Italiala importa da Paesi terzi che laproducono e che non semprehanno le restrizioni che abbia-mo noi».

Eni, in Venetoconciliazione online

l Veneto sperimenta la conci-liazione paritetica online.

Eni e le associazioni dei consu-matori aderenti al Cncu ren-dono disponibile, esclusiva-mente per i clienti della regio-ne Veneto e per la durata di unanno, la procedura sperimen-tale di conciliazione pariteticaonline per il settore gas. La pro-cedura al termine della speri-

I

mentazione sarà estesa all’inte-ro territorio nazionale. Tutto aportata di click: sul sitowww.eni.it i clienti possono,ad esempio, effettuare una ri-chiesta online di conciliazioneper la rateizzazione di fatture oper la ricostruzione dei consu-mi effettuata a seguito di bloc-co del misuratore, oppure atti-vare una procedura nel caso incui il misuratore del gas sia il-leggibile, nonché gestire alcu-ne situazioni di morosità. Perattivare la conciliazione, iclienti dovranno avere già pre-sentato un reclamo scritto aEni.

www.eni.it

Minori, il numero verdeattivo solo in 5 Paesi Ue

operativo in cinque Stati ilnumero verde 116000 per

la segnalazione dei minoriscomparsi nell’Ue: Grecia,Ungheria, Paesi Bassi, Porto-gallo e Romania, mentre si pre-vede che entri presto in funzio-ne in Belgio e Slovacchia. «Misarei aspettata che questa ini-ziativa venisse accolta conmaggiore convinzione dagli al-tri Stati membri», ha dichiara-to Viviane Reding, commissa-ria europea per le Telecomuni-cazioni, «esorto gli Stati mem-bri a assumersi le loro respon-sabilità».

È

9rubriche

� dalle sezioni

TorinoIl truffatore delle inserzioni

endesi Ciclomotore»,«Moto»,«Scooter»,«Ape».Que-ste le inserzioni che sono state prese di mira da un truf-

fatore di Torino.«Si presentava come un elegante professioni-sta, con maniere educate,e compilava assegni per importi da600 a 10mila euro.Chiuso l’affare,partiva con il mezzo acqui-stato», spiega Alessandro Mostaccio, presidente della se-zione MC di Torino.Quando i venditori si presentavano in bancascoprivano però che gli assegni erano scoperti e a quel punto iltruffatore era irreperibile.«Come MC ci siamo attivati subitoper tutelare i nostri associati». Il pubblico ministero GiuseppeRiccaboni «ha emesso decreto di citazione a giudizio nei con-fronti del responsabile per l’udienza del 5 maggio 2009 per ireati di truffa e sostituzione di persona» ha spegato l’avvocato Marco Gagliardi, responsabile del servizio legale dell’asso-ciazione.«Raccomandiamo ai consumatori di adottare tutte lecautele possibili negli acquisti e nelle vendite di beni di secondamano».

[email protected]

RomaEducati al ben mangiare

ducare i più piccoli ad una corretta alimentazione.Questol’obiettivo del progetto «Mangia sano,vivi meglio» realiz-

zato dalla sezione di Roma del Movimento Consumatori e fi-nanziato dalla Regione Lazio. Il progetto mira a far conoscere iprincipi della corretta alimentazione fin dai banchi di scuola. Idestinatari sono, infatti, i giovani ragazzi delle scuole mediepresenti nella regione.Nell’ambito del progetto è stato realizza-to un videogioco che spiega i concetti basilari della corretta ali-mentazione.Attraverso il gioco, i ragazzi imparano meglio e piùvelocemente. Il videogioco verrà distribuito nelle sezioni delMovimento Consumatori e sarà scaricabile dal sito internet del-l’associazione.Copie del gioco verranno distribuite anche pres-so le scuole medie del Lazio.

[email protected]

PugliaTicket sanitari, il caso è chiuso

i è chiusa positivamente la vicenda relativa ai ticket sanitari.Negli ultimi mesi, infatti,MC aveva svolto una verifica sul-

l’applicazione corretta dei ticket sanitari relativi al pronto soc-corso scoprendo che ogni Asl si comportava in modo diversoper quanto riguarda i pagamenti e le esenzioni.«Abbiamo subi-to denunciato la situazione e abbiamo coinvolto l’assessore allaSanità che ci ha ricevuto per un confronto», spiega RossellaMiracapillo, presidente di MC Puglia.Dopo il confronto, l’as-sessore ha diramato una circolare in cui si ufficializza la posizio-ne della Regione che è assolutamente in linea rispetto a quellaproposta da MC.«Siamo contenti della positiva soluzione, cheprevede il pagamento del ticket solo per i codici bianchi non se-guiti da ricovero e invitiamo tutti a contattarci per eventualidifformità riscontrate sul territorio e per il recupero delle som-me versate erroneamente», conclude Rossella Miracapillo.

[email protected]

SEV«

Page 10: CONSUMERS' MAGAZINE - marzo 2009

Consumers’ iniziative

di Angela Cartana emittente per dar voce ai con-sumatori, farli ascoltare, infor-marli. È nata Consumerschan-

nel.it, la web radio del MovimentoConsumatori. Perché una radio su In-ternet? «Perché vogliamo mettere incontatto i cittadini consumatori con leorganizzazioni del settore, le istituzionie il mondo dell’economia», dice Loren-zo Miozzi, presidente del MovimentoConsumatori. «Ma attenzione. Pur es-sendo un nostro progetto, una nostracreatura, Consumers’ channel vuole es-sere un punto d’incontro, la voce di tut-te le associazioni del settore», spiegaMiozzi.

Una coesione auspicata da Pierluigi Bersani che auguran-do il benvenuto alla nuova web radio ha dichiarato: «Spero chepossa dare la traccia per creare una sola grande voce del movi-mento consumerista, perché anche il movimento ha le sue de-bolezze ed è sicuramente troppo frammentato». Un’istanza su-bito accolta dal presidente di Federconsumatori, Rosario Tre-filetti che, rilanciando l’idea di una agenzia europea dei con-sumatori, ha sottolineato come sarebbe positivo che si riuscis-se con i nuovi media a fare una massa critica ancora più forte ecostruire una grande associazione dei consumatori in Italia.

La nascita della radio è stata salutata da Roberto Natale,presidente della Federazione nazionale stampa, con un augu-rio: «A voi resistere e a voi il compito di dare voce a chi non cel’ha». Un auspicio anche del direttore dell’agenzia on line Helpconsumatorie presidente Mdc, Antonio Longo, che ha ri-cordato come il cammino possa essere lungo e difficile, in par-ticolar modo quando si affrontano temi come i diritti violati.

UE a chi invece ha voglia di far sentire lapropria voce, forte e chiara, si sono ri-volti lo scrittore Carlo Lucarelli e l’at-tore Giobbe Covatta . «Ascoltate laweb radio Consumerschannel», hannodetto, «usatela come un vostro stru-mento. Da consumatori consumati di-ventate consumatori consapevoli».

«La questione vera non è che i con-sumatori sono, per così dire, afoni»,sottolinea Miozzi. « La voce ce l’hannoe, anzi, acquistano ogni giorno piùconsapevolezza nel volerla usare. Ilproblema è come farsi ascoltare dalleistituzioni che continuano a restaresorde alle problematiche poste dai cit-tadini. La storia infinita della class ac-

tion, dei suoi rinvii, è l’esempio lampante di come il potereeconomico, invece, abbia voce e pesi sulle scelte delle stesse isti-tuzioni».

Spesso le tematiche consumeristiche, la difesa dei dirittidel consumatore, l’attenzione responsabile ai consumi perquello che riguarda l’impatto ambientale, da alcuni sono con-siderate un lusso, specialmente in tempo di crisi. Il Movimen-to Consumatori crede invece che proprio perché c’è crisi biso-gna sforzarsi di costruire un sistema di diritti e di compatibilitàpiù avanzato. Ugualmente, secondo l’associazione è necessa-rio dare vita anche ad un sistema di comunicazione che facciada cassa di risonanza alla voce dei consumatori. Per questo og-gi si brinda alla nascita della prima web radio dedicata esclusi-vamente ai cittadini. Un nuovo soggetto prodotto dal Movi-mento Consumatori, ma che vuole essere un piccolo patrimo-nio aperto al contributo di tutti.

www.consumerschannel.it

FOCUS FAIRTRADE

Per una pausa equa e solidale alla macchinetta il caffè sostenibile

olti di noi acquistano abitualmen-te i prodotti del commercio equo

e solidale nei supermercati, preferendo-li a quelli di marche più o meno noteperché rispettano criteri etici e di soste-nibilità ambientale. Pochi sanno inveceche da qualche anno è possibile chiede-re l’espresso equosolidale anche al baroppure gustare una pausa all’insegnadel Fairtrade anche nel proprio luogo dilavoro. Una delle più fornite aziende delsettore vending (per intenderci, le mac-chinette per la distribuzione automati-ca di bevande calde) ha introdotto nellapropria offerta il caffè equosolidale cer-tificato Fairtrade grazie al supporto tec-nico di un licenziatario del marchio cheha studiato una miscela adatta a questotipo di distribuzione. A cominciare daalcuni luoghi pubblici, in cui l’inseri-mento è iniziato in via sperimentale, le

M macchinette con caffè e cioccolata cal-da Fairtrade possono essere richieste alproprio distributore di fiducia. Un mo-do molto efficace per provocare scelteresponsabili nella propria azienda po-trebbe essere quello di richiedere il caffèdel commercio equo all’ufficio acquisti,fornendo informazioni e motivandoquesta scelta. La bevanda, con una mo-desta differenza di costo, è di alta qua-lità ed ha un gusto che regge il confron-to con le “concorrenti” convenzionali.

Ma la pausa caffè con Fairtrade sipuò fare anche al bar. Dalla fine delloscorso anno, le caffetterie che offrono labevanda preferita dagli italiani a condi-zioni Fairtrade lo dicono in vetrina e of-frono informazioni sul commercioequo attraverso appositi strumenti eposter posizionati all’interno dei bar.

L’ultima frontiera in questo senso

saranno invece i dolci prodotti con in-gredienti certificati Fairtrade.

Per ora Icam, una delle più impor-tanti aziende di produzione italiane cheda anni lavora cioccolato del commer-cio equo e solidale, ha messo a puntouna speciale fornitura per le pasticcerie:massa di cacao equosolidale a cui si ag-giunge un kit informativo per comuni-care ai consumatori la scelta equosoli-dale del pasticcere. Così, chi lo deside-ra, potrà scegliere tra i suoi dolci prefe-riti quelli che contengono gli ingredien-ti più buoni anche per i produttori delcircuito Fairtrade ed avere alcune indi-cazioni utili sul commercio equo e suglialtri prodotti disponibili nei diversi ca-nali distributivi.

Per informazioni: [email protected]

� Leggere per crescere

Alla nascita di un bambino mamme e papà,nonni e zii, si trovano immersi in un mondo ca-denzato da orari fissi e scadenze imminenti. Im-pegni prima considerati irrinunciabili vengonoimmediatamente sostituiti e adattati alle esigen-ze del nuovo arrivato.La lista delle cose da fareaumenta a dismisura tanto da causare,spessoinavvertitamente,sovrapposizioni e screzi in fa-

miglia anche neiconfronti degli altripiccoli di casa che,con l’arrivo del fra-tellino,si possonosentire spodestatidal loro “regno”.Ecco così che l’a-

more per il nuovo compagno di giochi può la-sciare il posto a manifestazioni di insofferenzaper la comparsa di un rivale, ladro di tempo neiconfronti di mamma e papà.Non è certamenteun caso raro, infatti, vedere come l’arrivo di unbebè in casa possa mettere in crisi il fratello o lasorella maggiori creando comportamenti insoliti,capricci, lamentele che lasciano basiti gli adulti,increduli di fronte a questi cambiamenti.Tra ri-medi improbabili, idee innovative e tattiche percercare di risolvere in tempi brevi la difficile si-tuazione,ci si imbatte in un quesito fondamenta-le:esiste veramente una cura alla gelosia? Unsuggerimento utile può essere quello di leggereinsieme ai propri figli qualche libro per bambiniche tratti l’argomento,per dare parole al suo sta-to d’animo e ai suoi sentimenti.Condividendodel tempo, realizzando un’attività esclusiva con ilproprio figlio si può riuscire a compensare lasgradevole sensazione del bambino che si sentemesso da parte in famiglia.Nel magico momen-to prima della nanna,ad esempio,quando i bam-bini sono rilassati e ben disposti ad ascoltare,può essere utile tenerli in braccio e leggere assie-me, tra le coperte,un bel libro. In questo modo sisentiranno preziosi e insostituibili per mamma epapà, rassicurati e,perché no,coinvolti nella ge-stione e nell’organizzazione della nuova famigliaallargata.Che cosa leggere in questi momenti?Per trovare le risposte ad ogni necessità bastaconsultare il sito di Leggere per crescere, il pro-getto di GSK che incentiva le famiglie a leggeread alta voce ai bambini dai 6 mesi ai 5 anni,nellasezione,curata da uno dei più noti librai d’Italia,tutta dedicata ai più piccoli.

Ilaria Piubelliwww.leggerepercrescere.it

Nel dettaglio

IL PROGETTO

Consumerschannel, su internet vanno in onda i diritti

Ogni giornoin streamingwww.consumerschannel.it, il sitointernet dove poter ascoltare in streaming laprima webradio italiana interamente dedicataai diritti dei consumatori.Voluta dal MovimentoConsumatori, l’emittente da oggi ospita regolarinotiziari su tematiche consumeristiche,economiche e ambientali, e numerosi interventidi esperti. Il sito offre anche, come contenutiweb, notizie, ricerche, interviste e informazioni atutela dei consumatori.

Supplemento al numero di VITAdi questa settimanaReg.Trib. di Milano n. 397 dell’8 luglio 1994Direttore responsabile: Giuseppe FrangiDirettore editoriale: Riccardo BonacinaInserto a cura di:Angela Carta e Piero PacchioliCoordinamento redazionale: Silvano RubinoProgetto grafico:Antonio MolaStampa: CSQ - Centro Stampa Quotidianivia dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS)

10 rubriche

Un buon libro batteanche la gelosia

Page 11: CONSUMERS' MAGAZINE - marzo 2009

Consumers’ insieme

Il Movimento Consumatori è un’associazione autonoma ed in-dipendente senza fini di lucro, nata nel 1985 per iniziativa di

un gruppo di cittadini e di esperti, sollecitato dall’esigenza di tu-telare i diritti dei consumatori.

Tutti i cittadini sono soprattutto consumatori.Tutti i consumatori hanno diritti.

Il Movimento si propone di offrire ai cittadini migliori condizio-ni di consumo, cercando di influenzare le controparti istituzio-nali e private affinché forniscano servizi e prodotti adatti alle esi-genze degli utenti. Il Movimento Consumatori aiuta, segue e consiglia i propri socicon servizi di consulenza specializzati, li rappresenta presso orga-nismi pubblici e privati, erogatori di servizi e fornitori di beni, eli sollecita a prendere coscienza dei propri diritti e delle proprieresponsabilità.

I perché di una sceltaElemento distintivo dell’associazione è l’attenzione nei confron-ti dei problemi pratici che il consumatore si trova a dover affron-tare nella vita quotidiana. Questa attenzione si traduce nell’attività delle circa cinquanta se-di locali MC, distribuite su tutto il territorio nazionale, che ero-gano sia un servizio di informazione e orientamento sui dirittidei cittadini consumatori, sia un servizio di consulenza e tutelalegale ex-post, attività centrale della nostra associazione. Il Movi-mento Consumatori mette inoltre a disposizione dei cittadiniuna procedura di conciliazione (procedura di risoluzione stra-giudiziale) per le seguenti realtà: Telecom, Tim, Wind, H3g,Ania, Enel, Banca Intesa, Banco Posta e Poste Italiane, Capitalia.Questa attenzione si traduce anche nell’attività istituzionale delMovimento Consumatori, ovvero nel dialogo costante con tutte

le controparti, istituzioni, aziende, associazioni di categoria, me-dia, per indirizzare preventivamente le decisioni in favore di unamaggiore tutela del cittadino-consumatore e per realizzare insie-me a queste realtà iniziative di educazione a un corretto e consa-pevole stile di consumo. MC lavora anche insieme ai cittadini-consumatori: infatti, sindalla nascita, MC ha ritenuto prioritario impegnarsi in azioni checontribuissero alla presa di coscienza non solo dei diritti, ma an-che delle responsabilità individuali da parte dei cittadini. Eccoperché MC collabora, sostiene ed è socio di tante realtà impegna-te trasversalmente su temi fondamentali come la tutela dei mino-ri, l’ambiente, la promozione della cultura e della solidarietà, ilconsumo critico e il commercio equo-solidale, per citarne alcuni.

Settori di attivitàIl Movimento Consumatori in specifico opera nei seguenti set-tori:Sicurezza alimentare; Ambiente ed energia; Assicurazioni; Ca-sa e condominio; Commercio; Comunicazioni; Concorrenza eliberalizzazione; Banche, credito e risparmio; Farmaci e salute;Giustizia; Diritti dei cittadini migranti; Minori; Prezzi e tarif-fe; Pubblica amministrazione; Pubblicità ingannevole; Re-sponsabilità sociale; Trasporti e turismo.MC si è anche battuto per la riduzione del prezzo del latte in pol-vere per neonati. Numerose famiglie risparmiano sui prodottiper neonati grazie ai Gruppi d’acquisto MC.Grazie all’attività degli osservatori Farmaci & Salute, Credito &Risparmio e Pubblicità ingannevole, MC ha promosso negli an-ni importanti campagne di informazione e educazione a favoredei consumatori, tutelato migliaia di cittadini risparmiatori, va-gliato centinaia di pubblicità verificandone la fondatezza e la noningannevolezza.

Info: www.movimentoconsumatori.it

� Contatti

Sezioni e sportelliEcco la rete territorialeIl Movimento Consumatori conta attualmentecirca 50 tra sezioni e sportelli,operanti in tuttaItalia.Per usufruire del servizio di consulenza le-gale cercate la sede locale del Movimento Con-sumatori a voi più vicina.Gli indirizzi delle sediMC si trovano sul sito nazionale

www.movimentoconsumatori.it

ABRUZZOVasto 0873/370783

CALABRIA Cosenza,Tel.0984/437781Reggio Calabria,Tel.0965/33051

CAMPANIAAvellino,Tel.0825/22626 Benevento,Tel.0824/944500 Caserta,Tel.0823/220742 Napoli,Tel.081/4976238

EMILIA ROMAGNA Modena,Tel.059/3367171 Parma,Tel.0541/7062

LAZIORoma,Tel.06/39735013Roma Centro,Tel.06/45476910Tivoli (RM),Tel.0774/334270

LIGURIAGenova,Tel.010/2471188 Sanremo (IM),Tel.0184/597675

LOMBARDIABrescia,Tel.030/2427872 Lecco,Tel.0341/365555 Milano,02/80583136 Pavia,0382/22772 Varese,0332/810569

MOLISECampobasso,Tel.0874/411086

PIEMONTEBra,Tel.0172/431281Cuneo,Tel.0171/602221 Torino,011/5069546

PUGLIAAndria,Tel.0883/591030 Bari,Tel.080/5227965 Cerignola (FG),Tel.0885/420637 Molfetta (BA),Tel.080/3354776 Noci (BA),Tel.080/4978650 Ostuni (BR),Tel.0831/305991 San Severo (FG),Tel.0882/376032 Taranto,Tel.099/7324647

SICILIABiancavilla (CT),Tel.338/6322345 Catania,Tel.095/7128729 Messina,Tel.090/2924994 Palermo,Tel. 091/6373538 Paternò (CT),Tel.095/858449 Siracusa,333 4111233 Trapani, Tel.0923/712879

TOSCANACecina (LI),Tel.0586/754504 Firenze Nord,Tel.055/4250239 Livorno,Tel.0586/892984 Lucca Tel.0583/490004 Pistoia Tel.0573/946482 Pontedera-Valdera (PI),Tel.0587/57467 Prato,Tel.0574/635298-546130 Versilia (LU),Tel.0584/31811

UMBRIAPerugia,075/5731074

VENETOPadova,Tel.049/8071318 Treviso,Tel.0422/545000 Venezia-Mestre,Tel.041/5318393 Verona,Tel.045/595210 Vicenza,Tel.0444/1832641

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MOVIMENTO CONSUMATORI

Insieme per una società responsabile

11rubriche

Il Movimento Consumatori si finanzia attraverso la partecipazione aprogetti assegnatigli dalle pubbliche istituzioni e attraverso le quo-te associative.Con MC puoi iscriverti e assicurarti gratuitamente, per un intero anno,con una polizza assicurativa di tutela legale. Movimento Consumatori eD.A.S.Assicurazioni S.p.A. hanno stipulato una convenzione esclusivaper i soci del Movimento Consumatori, che potranno scegliere la poliz-za “Contratto Protetto”o “Vita Privata”per ogni controversia futura al-la data di iscrizione al Movimento Consumatori.Perché prevenire ti permette di far valere i tuoi diritti conancora più forza!Leggi le condizioni complete sul sito www.movimentoconsumatori.it oscrivi a [email protected]; oppure telefona allo 06-48.800.53 o rivolgiti alla sede MC più vicina.

Puoi diventare:Socio simpatizzante – quota 15 euro: iscritto al Movimento Consu-matori con diritto all'abbonamento al mensile Consumers’ magazine e al-la polizza assicurativa di tutela legale "Contratto protetto",per un anno.

Socio ordinario – quota 35 euro: iscritto al Movimento Consuma-tori con diritto alla consulenza legale per un anno, all'abbonamento almensile Consumers' magazine e alla polizza assicurativa di tutela lega-le "Contratto protetto",per un anno.Socio Sostenitore – quota 50 euro: iscritto al Movimento Consu-matori con diritto alla consulenza legale per un anno,all'abbonamentoal mensile Consumers’ magazine e alla polizza di tutela legale "Vita pri-vata”,per un anno.

Puoi versare la quota associativa tramite bollettino postale c/c n°66.700.709 o bonifico bancario BANCOPOSTA - IBAN: IT 36 N 0760103200 0000 66700709 intestato a Movimento Consumatori Sede Na-zionale - via Piemonte,39/A - 00187 Roma.Puoi utilizzare anche la carta di credito, pagando on line(http://www.movimentoconsumatori.it/associarsi.php).Per attivare il prima possibile il sistema di tesseramento invia una e-mailconfermando i tuoi dati a [email protected] invia un fax allo 06-48.20.227 all’attenzione dell’ufficio tessera-mento MC. informazioni: tel.06- 48.800.53

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