Pubblicità e strategie di comunicazione digitale
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Pubblicità e strategie di comunicazione digitale
Università degli Studi di Macerata
a.a. 2018/2019
Unimc_Paola Costanza Papakristo_Pubblicità e strategie di comunicazione digitale
Lezioni settembre ottobre novembre
24 ore 11-13
1 ore 11-13
5ore 11-13
28 ore 10-13
8ore 11-13
9ore 10-13
12ore 10-13
12ore 11-13
15ore 11-13
16ore 10-13
22Ore 11-13
19ore 11-13
26ore 10-13
23ore 10-13
29ore 11-13
26Ore 11-13
30Ore 10-12
Lunedì 11-13 e venerdì 10-13
Programma:
M. Ferraresi, Pubblicità teorie e tecniche,
Carocci, 2017
P. C. Papakristo, Il volto delle sirene, Aras,
2018
Un testo a scelta tra:
P. Iabichino, S. Gnasso,
Existential Marketing:
I consumatori comprano, gli individui scelgono, Hoepli, 2014,
p. 177
A. Maestri, F. GavatortaCONTENT EVOLUTION
La nuova era del marketing digitale, Franco Angeli, 2015
p. 112
Contatti
Per un ulteriore approfondimento gli studenti possono consultare le slide del corso reperibili su www.unimc.it
http://docenti.unimc.it/paola.papakristo
Argomenti delle lezioni
1. Definizione e origini della comunicazione
pubblicitaria.
2. Creare un messaggio pubblicitario
2.1 I codici creativi
2.2 Generi iconografici e pubblicità
3. Il mestiere del pubblicitario
3.1 L'agenzia che cambia
3.2.La nascita di una campagna
3.3 Strategia e piano di comunicazione
4 Le tecniche e gli strumenti della pubblicità
nell'era digitale
4.1 La scelta dei mezzi
4.2 Dai media tradizionali all'era digitale.
4.3 La comunicazione non convenzionale e la
comunicazione virale.
5. La marca e i consumatori
5.1 L'evoluzione della marca nell'era digitale
5.2 Content marketing, Storytelling e Societing
5.3 I prosumer e le nuove forme di segmentazione
Fasi dell’esercitazione
1. Introduzione
2. Divisione in gruppi
3. Consegna del brief
4. Nome del gruppo
5. Ricerca desk sul tema
6. Individuazione del concept
7. Definizione di obiettivi, strategia, target
8. Redazione del documento finale
9. Presentazione del lavoro
Cosa intendiamo per pubblicità?
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LE POSSIBILI DEFINIZIONI DI PUBBLICITA’ (1)
Pratica sociale volta all’esibizione di contenuti simbolici, con funzione
di persuasione o di socializzazione,
solitamente realizzata nel contesto di un più ampio scambio di stampo
economico e/o comunicativo.
(A. Abruzzese, F. Colombo, Dizionario della pubblicità, 1994)
Vende merci ma anche simboli, immaginario.
Emittente-messaggio-destinatario.
PUBBLICITÀ deriva da pubblico e assume il significato di rendere notociò che fino a quel momento non lo era.
ADVERTISING (da to advertise: avvertire)privilegia il processo, di natura commerciale, finalizzato al raggiungimento del destinatario del messaggio.
RÉCLAME (richiamo) mette in evidenza l’aspetto dirichiamo ad un’azione insito nel messaggio.
PUBBLICITA’ COME PROCESSO COMUNICATIVO
EMITTENTE MESSAGGIO DESTINATARIO
CANALE CANALE
CODICECODICE
FEEDBACK
POSSIBILI DEFINIZIONI DI PUBBLICITA’ (2)
La pubblicità rappresenta una forma di
comunicazione unilaterale, di cui è sempre
individuabile chi la promuove, generalmente
veicolata dai grandi mezzi di comunicazione di
massa, rivolta a stimolare la propensione al
consumo.
(G. Fabris, La pubblicità, teorie e prassi, 1997)
POSSIBILI DEFINIZIONI DI PUBBLICITA’ (3)
La pubblicità non è altro che un’applicazione
contemporanea di tecniche retoriche orientate alla
persuasione, che utilizza prevalentemente i mass
media per convincere segmenti della popolazione a
compiere scelte di consumo.
(A. Testa, La pubblicità, 2003))
POSSIBILI DEFINIZIONI DI PUBBLICITA’ (4)
…forma di comunicazione a pagamento,
diffusa su iniziativa di operatori economici
(attraverso mezzi come la televisione, la radio, i giornali, le affissioni, la
posta, internet),
che intende influenzare in maniera sistematica i comportamenti e le scelte
degli individui riguardo al consumo di beni e all’utilizzo di servizi.
(Wikipedia)
Pubblicità: forma di comunicazione che un’azienda/ente utilizza per raggiungere i propri
interlocutori, veicolata da #mediatradizionali e #mediadigitali.
Per cominciare…
Guardate.
E’ inutile emettere un segnale che il destinatario non è in grado di ricevere.
Comunicazione e percezione
realtà
filtri
Sensi:
Udito
Vista
Olfatto
Gusto
Tatto
Mappa della realtà
Dov’è la moto?
Shiegeo Fukuda“Lunch With a Helmet On” (1987)
E’ una composizione dell’artista giapponese, composta di cucchiai, coltelli e forchette da cucina.
Se illuminati in una certa maniera producono l’ombra di una moto da cross.
Rappresenta la relazione logica, non sempre biunivoca, tra oggetto e ombra.
La comunicazione è relazione. L’emittente deve «mettersi nei panni» del destinatario.
Il comunicatore deve conoscere le regole della percezione e
della comunicazione…anche se non basta!
Andiamo alle origini…
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Agorà greca, luogo delle assemblee, del culto e delle merci
Agorà di Atene
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Foro romano
Mercati Traianei, Roma
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Quando comincia la pubblicità?
A Pompei i muri esterni delle botteghe erano ricoperti di insegne e di pitture su cui era decantata la qualità dei prodotti venduti, la loro varietà, il loro onesto prezzo.
Sigillo per la produzione di laterizi con il marchio
C(AII) VIB(I) MAT(ERNI)
(museo di Crecchio, CH)
Medioevo, venditore-artigiano, piazze destinate ai mercati
Bottega medievale, Lanciano
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Intorno al 1452 il tedesco JOHAN GUTENBERG stampa la Bibbia Vulgata
Torchio da stampa
La pubblicità sulla stampa
Nel Seicento inizia la diffusione delle Gazzette con notizie e informazioni utili ma anche reclame
La nascita della pubblicità moderna
L’OTTOCENTO: IL SECOLO DEI CAMBIAMENTI
Rivoluzione Industriale
Urbanizzazione
Crisi dell’artigianato
Produzione di merci standardizzate
Stile di vita urbano, lontano dalla comunità rurale
INNOVAZIONI
Nei mezzi di trasporto: treno, nave a vapore, bicicletta, tram, automobile
Nelle fonti di energia: petrolio ed elettricità
Nel commercio: manifesti pubblicitari, grandi magazzini, vendita per corrispondenza, esposizioni universali
Nei mezzi di comunicazione: telegrafo, telefono, servizio postale, fotografia, cinema, manifesto
NASCONO NUOVI SPAZI PER LA MESSA IN SCENA DELLA MERCE
Gallerie commerciali coperte (Passages)
Vetrine
Grandi magazzini in Europa
Department stores negli Stati Uniti
Vendita per corrispondenza
Esposizioni Universali
1820-1840 PASSAGES PARIGINI
1878
GALLERIA VITTORIO EMANUELE A MILANO
Galleria Umberto I, Napoli
Galleria Alberto Sordi (ex Colonna), Roma, 1922
Nel corso dell’Ottocento vennero organizzate numerose ESPOSIZIONI
UNIVERSALI nelle principali capitali europee.
In esse venivano presentati i prodotti dell’industria di tutti i paesi più
avanzati.
Insieme ai macchinari erano esposti anche numerosi oggetti di arredamento
prodotti industrialmente
LE ESPOSIZIONI UNIVERSALI
1851 PRIMA ESPOSIZIONE UNIVERSALE (Londra, Crystall Palace)
Per ospitare le esposizioni venivano
costruite delle strutture grandi, ma
leggere, utilizzando, l’acciaio e il
vetro. Alla fine esse venivano
smantellate. Avevano quindi un
carattere provvisorio.
J.Paxton, Il Crystal palace in Hyde Park1850-1851
Esposizione Universale di Londra 1851
Gli archi, le colonne in ferro, il soffitto in vetro erano elementi rivoluzionari nell’ambito dell’architettura del tempo.
Mobili esposti
Creano all’interno delle metropoli spazi periodici destinati alla messa in scena di arti, scienze, industria e merci.
Sono luogo di socializzazione e di modernizzazione
Vengono presentate innovazioni come l’ascensore (Otis), il fonografo (Edison) e il telefono.
Nuovi macchinari presentati alla grande esposizione del 1851.
I LUOGHI DELLE ESPOSIZIONI UNIVERSALI
1851 – Londra
1855 – Parigi
1862 – Londra
1867 – Parigi
1873 – Vienna
1876 – Philadelphia, Stati Uniti
1878 – Parigi
1880 – Melbourne, Australia
1885 - Anversa, Belgio
1889 – Parigi
1893 - Chicago, Stati Uniti
1900 – Parigi
Parigi 1867, Esposizione Universale
Le strutture per le esposizioni venivano realizzate nei parchi cittadini, dove c’era molto spazio a disposizione.
Esposizione Universale di Parigi del 1867
Parigi, Esposizione Universale del 1889
centenario dellaRivoluzione francese (1789-1889),
La torre Eiffel in costruzione
I GRANDI MAGAZZINI
• un edificio in ferro e vetro progettato dall’architetto Louis Charles Boileau e dall’ingegnere Gustave Eiffel
• Simbolo della prima “democratizzazione del lusso”
• Rappresenta anche il primo spazio pubblico in cui alle donne è consentito andare da sole
1852 Bon Marché, Parigi
Le novità dai grandi magazzini
Ampia superficie di vendita
Rapporto diretto con la merce
Prezzi convenienti
Ampio assortimento
Rapporto di fiducia con il cliente: prezzo fisso/cambio merce/non obbligo d’acquisto
1877 AUX VILLES D’ITALIE (1918 LA RINASCENTE)
La vendita per corrispondenza in USA
1872 Montgomery Ward
1893 Richard Sears
1907 SEARS & ROEBUCK (fonografo a cilindri)
1927 SEARS & ROEBUCK
(i giocattoli)
1923 SEARS & ROEBUCK (modern homes)
1897 SEARS & ROEBUCK (copertina)
Catalogo Ward1934
JULES CHÉRET
1889
Nell’Ottocento nasce il manifesto
JULES CHÉRET
1897
«Le figure femminili di Cherét, protagoniste quasi uniche della sua opera, sono uno dei grandi emblemi della Belle Epoque. Graziose, sorridenti, sinuose e ingenue sono disegnate con una freschezza di segno e di ispirazione che le rendono inconfondibili.»(Andrea Rauch)
HENRI DE TOULOUSE LAUTREC
1891
HENRI DE TOULOUSE LAUTREC
1893
«E’ un mondo che sta finendo, un mondo di nani e ballerine tristi, che sanno di non aver posto nel nuovo che avanza. Un mondo di soffusa, sconsolata malinconia»
(Andrea Rauch)
HENRI DE TOULOUSE LAUTREC
1891
Alfons Maria Mucha
Decorazione floreale
Gusto geometrizzante
Eleganza formale
Alfons Maria Mucha1896
IL MANIFESTO ITALIANO
I cartellonisti come “pittori di merci”
Raffigurazioni del presente (tram, biciclette, luce elettrica) accanto a modelli del passato (decorazioni floreali, figure mitologiche, simboli aristocratici)
Celebrano i miti della modernità servendosi di una figurazione accademica, di scene di vita borghese, di donnine lievi
I grafici italiani privilegiano uno stile retorico-narrativo
Pirelli, Olivetti, Campari sono aziende illuminate che collaborano con gli artisti
GIOVANNI MATALONI
Società anonima per l’incandescenza a gas
1895
I tubi metallici diventano elemento decorativo come gli ornamenti floreali.
Hohenstein, 1900 circa
- forte teatralità - contrasto tra il turchese
fluorescente e le tenebre squarciate dalle fiammelle
- figure allegoriche (il vecchio soppiantato dal nuovo)
- Personaggio demoniaco con la testa tra le mani
Aldo Mazza, 1909
Pubblicizza dispense scientifiche della casa editrice Sonzogno
È una radiografia che richiama alla morte
Prevenire la malattia
Decadenza della belle époque?
ALEARDO VILLAMagazzini Mele1898
ALEARDO TERZI
Dudovich, 1899
Dudovich, 1911
Dudovich, 1921
Dudovich, 1926
MARCELLO DUDOVICH
Borsalino
1933
- un uomo e una donna, affiancati alla guida dell’auto sportiva
- profili senza espressione, alteri
- coniuga severo e raffinato linearismo decò con le forme solide e monumentali
MARCELLO DUDOVICH
Fiat Balilla
1934
Cappiello, 1911
CAPPIELLO, 1921
-Erede del manifesto francese
-Inventa il personaggio-idea
-Manifesto-marchio
Cappiello, 1931
Riassumendo…
Pubblicità d’artista
Comunicazione tra omologhi
Consumi riservati alla borghesia
Il prodotto non è in primo piano
Non è presente lo slogan
Gino Boccasile
1944Il soldato tedesco ha il volto rassicurante e l’atteggiamento amichevoleIl fucile è in spalla
La Germania deve convincere i paesi alleati della bontà delle sue intenzioni.
NON TRADITE MIO FIGLIO, 1942
-iconografia della mater dolorosa
- in lutto per la perdita del figlio
-spicca sul nero l’oro della medaglia
- occhi arrossati di pianto
- grafia incerta
-fondo rosso come il sangue e il fuoco dei combattimenti
AZOTATI VETROCOKE
1950
PAGLIERI, 1950
1959
Erberto Carboni, È sempre l'ora dei Pavesini
Negli anni Cinquanta, inscatolamento, spedizione e distribuzione diventano centrali nella politica di Barilla. La nuova immagine aziendale si presenta perciò con una nuova linea di imballaggio che si protende verso un’idea di coerenza e omogeneità.
Il poster del 1952, La pasta del buon appetito, è simbolico del passaggio ad un nuovo modo di comunicare il prodotto che compie uno slittamento verso un piano secondario e lascia spazio alla reclamizzazione della sfera di valori personali e sociali che contraddistinguono il suo consumo.
Scrisse Gillo Dorfles che Erberto Carboni esercitò una sua singolare capacità "...di influenzare beneficamente il gusto del pubblico più vasto e eclettico".
Nel disegno del marchio TV, la T inserita all’interno della V è un richiamo all’antenna televisiva, che negli anni a venire germoglierà sui tetti delle case italiane.
Il carattere innovativo del mezzo televisivo viene raffigurato tramite l’uso di fotomontaggi
Le parole intervallate da ampi spazi bianchi, la varianza di dimensioni di porzioni di testo e la rotazione del piano di appoggio di questo, determinano la rottura di ogni priorità e ordine.
La sigla del telegiornale 1954
ARMANDO TESTA (1917 - 1992)
«Visualizzatore globale»
Martini, 1946
Facis, 1950
Nel 1956 nasce lo Studio Testa dedicato alla pubblicità non solo grafica ma
anche televisiva
Alcune delle aziende che si servono dello Studio Testa diventano ben presto
leader di settore: Lavazza, Olio Sasso, Carpano, Simmenthal, Lines.
Vince nel 1958 un concorso nazionale per il manifesto ufficiale delle Olimpiadi di
Roma del 1960.
Pirelli, 1954
Carpano, Brindisi storico, 1956
fra gli anni cinquanta e i settanta, crea immagini e animazioni filmate per la televisione che sono rimaste nella storia della pubblicità, legate a slogan entrati nel linguaggio comune.
le perfette geometrie della sfera sospesa sopra la mezza sfera per l'aperitivo Punt e Mes, che in dialetto piemontese significa appunto "un punto e mezzo" (1960)
Studio Testa, 1974
il gioco grafico fra bianco/nero e positivo/negativo per il Digestivo Antonetto (1960)
i pupazzi conici di Caballero e Carmencita per il Café Paulista di Lavazza (1965)
https://www.youtube.com/watch?v=YO-MilM6muU
gli sferici abitanti del pianeta Papalla per Philco (1966)
Pippo, l'ippopotamo azzurro per i pannolini Lines (1966-1967)
l'avvenente bionda Solvi Stubing per la Birra Peroni (1968)
Grazie.
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