Prealpi Sport dicembre 2008

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Sped. posta prioritaria - Iscr. al n. 556 del Reg. Stampa del Trib. di Tv - Anno XXV n. 11 dicembre 2008 - Dir. resp.: Alessandro Russo-Russner editrice Russner s.a.s. - Stampa TIPSE - Vittorio Veneto - Dir. e red.: via Canova 68/66 - Vittorio Veneto

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2.a Divisione (ex Serie C2)Non si schioda dalle posizioni di bassa classifi ca il Südtirol/Alto Adige, anche se, spesso, riesce a bloccare la marcia delle più forti. Sicché continua a stazionare in zona play-out, quindi al di sotto delle aspettative.

Serie DLa Sacilese sembra fare sul serio! La compagine biancorossa di Mr. De Ago-stini squaderna un calcio sopraffi no e ad alta redditività. Tra i competitors vi è pure il Tamai di Brugnera di Mr.Birtig, anche se le “furie rosse” appaiono un po’ meno continue rispetto ai cugini di Sacile. Del resto i tamaioti hanno dalla loro il cannoniere principe del raggrup-pamento, ovvero Zanetti. Oltre alle due liventine appaiono altrettanto forti Chioggia ed Euro Tezze. Le altre due pordenonesi, il Pordenone (Mr.Pavanel) e la Sanvitese (Mr.Forti), stazionano in una comoda mezza classifi ca all’incirca come il Belluno (Mr.Andreucci) che, arrivato il primo freddo, è sembrato un po’ meno tosto di quanto apparisse un mese addietro, ma i cannonieri di casa gialloblù Ferronato e De Bortoli lascian ben sperare. Montebelluna ancora da decifrare, mentre il Bolzano stenta tremendamente ed è ancora fanalino di coda.

EccellenzaVeneto. Lia Piave, Cordignano e Liventinagorghense sono le principali antagoniste della forte Adriese nella lotta per salire in serie D. Il Cordignano si mantiene in alto malgrado i problemi avuti, con conseguente cambio del presidente (da Coan a Gava) e del mister (da Romano a Franco Dall’Anese) e la partenza di un paio di giocatori. Il Lia Piave (di S.Polo-Ormelle-Cimadolmo), allenato da Morandin è formazione che segna poco, ma subisce pochissimo. La Liventina G., che deve anche recuperare una gara, ha invece buon attacco, ma difesa un po’ perforabile. La Feltrese appare da metà lista, mentre l’Union CSV(Conegliano-S.Vendemiano) è un po’ più in basso, ma potrebbe risalire presto la corrente. Friuli-Venezia Giulia. In un girone sempre dominato dalle tre M (Monfalcone, Manzanese, Muggia), il Sarone si barcamena attorno a metà classifi ca: Mr.De Pieri ha una squadra molto alterna, che segna abbastanza, ma anche incassa non pochissimo. Azzanese e Fontanafredda sono in postazioni medio-basse della graduatoria, anch’esse hanno sia attacchi discreti che difese non eccellenti.Trentino Alto Adige/Südtirol. Niente da fare per le altoatesine! Mentre l’Eccellenza/Oberliga si ferma per la stagione invernale, sono i trentini del Porfi do Albiano a dominare con 10 punti di vantaggio sui meranesi del Maia Alta/Obermais. Solo al 7° posto il St. Pauls e a seguire l’Ahrntal, squadra della Valle Aurina. Appena 9.a la Südtirolersportve-rein Brixen. Male il Merano. Fanalino di coda è la squadra trentina dell’Arco.

PromozioneVeneto. Vittorio SM C. (Mr.Piovanelli), Portomansuè (Mr. Casagrande) ed Opitergina (Mr.Tossani) appaiono le più titolate per il salto di categoria, anche se la squadra della Città della Vittoria è accreditata di un qualcosina in più. Molto positivo pure il Cappella (speciale da pagina 12), uqualche problema per Cavarzano, Fontanelle e La Marenese. Friuli-V.G. Spal di Cordovado (Mr.Vittore) e Tiezzese (Mr.Gregolin) sono le due porde-nonesi che cercano di contrastare la marcia del Fagagna. Benino anche i fontanafreddesi del Vigonovo (Mr.Diana) e il Chions (Mr.Valentinuzzi). Nelle posizioni basse, ma in ripresa, la Pro Aviano (all. Masutti) ed il Maniago (all. Spagnol). Attorno alla mezza clas-sifi ca il Torre (all.Beani).

1.a CategoriaVeneto. Gir.H. Classifi ca poco chiara a causa dei rinvii per neve. Comunque Ripa, Alpago e CareniPievigina paiono le più titolate, assieme al rientrante Godega. Tutto da decifrare per le altre posizioni: dal Fregona, al S.Giorgio di Libano, dalla Sanfi orese al Codognè,

dall’Orsago a Sedico e Plavis. In coda la Sx Piave di Mel e Trichiana non ha alcuna inten-zione di mollare, anzi! Veneto.Gir.G Jesolo e Muranese per la vetta, il Cessalto lotta per la salvezza. Friuli V.G. Gir.A. Il Cordenons (all.Moro) gareggia con gli udinesi del Marti-gnacco per la leadership. Alle loro spalle il Montereale di Mr. Corba. Più o meno a metà graduatoria viaggia il Caneva di Mr. Furlan, squadra in palla soprattutto ora che ha De Martin a dar man forte a Montagner & C. Media classifi ca per i Vivai Rauscedo (all. Rosa Gastaldo). Più dietro troviamo il Polcenigo di Bertolo. Friuli V.G. Gir.B. Aquileia e lagu-nari della Maranese a lottare per la vetta, i pordenonesi del Pasiano di Mr. Raffaele Moro (ma che stanno cedendo alcuni giocatori, uno forse all’Orsago), in zona play-off, ai cui margini cerca di avvicinarsi il Prata, allenato da Grimendelli . Discretamente bene la terza pn esiliata in mezzo alle udinesi, ovvero il Sesto al Reghena/Bagnarola di Pettovello.

2.a CategoriaVeneto. Gir.O. La Gorghense di Mr.Garbin è l’unica nostrana ad albergare sogni di prima-to; benino il Salgareda di Mr. F.Marcon. In coda soffre parecchio il Gainiga. La squadra della Sinistra Piave, frazione di Ceggia, incassa davvero troppe reti al passivo. Gir.P. Salvatronda, Godigese ed OlmiCallalta sono in lotta per la vetta. Gir.Q. La Cisonese di Mr. De Vecchi, ora che è tornata a giocare nel proprio paese, sta proprio marciando alla grande e può sperare addirittura nel salto di categoria. Bene anche i “sudbellunesi” del Piave Tegorzo di Alano che Mr. Bee sta conducendo con mano decisa. Ok anche la Virtus CSM Farra di Soligo di R. Mognon. A metà lista Juve Mugnai, Foen (del bomber Biasion) e Sernaglia, (all. Mognon). A seguire Fiori Barp ed Agordina. E’ messo male il Lentiai di Mr. De Min, ma da alcune giornate i neroverdi continuano a muovere a piccoli passettini la classifi ca. Gir. R. Al momento di scrivere, il campionato è falcidiato dai rinvii per neve. Comunque si può dire che il Santa Lucia di Sergio Canal, il Limana di Sommacal, la Vazzolese di Paladin ed il Gaiarine di Cavecchia appaiono decisamente nel novero delle pretendenti al… trono. Da defi nire le potenzialità delle tre squadre di montagna, Cadore, Auronzo e Cortina, che stanno davvero convincendo ed anche della Fulgor Farra d’Alpa-go. Media classifi ca per Francenigo (Mr. Stella, nuovo), Sarmede (Mr. Cordaz) e Pontalpi (Mr. Cassol). Un po’ preoccupante la posizione del Vittsangiacomo che ora ha provve-duto ad alcuni innesti per migliorare la situazione. Le tre squadre del comune di Belluno sono tutte in bassa classifi ca, Piave, Alpina e Sois. Chiude la classifi ca il S.Michele Salsa di Zaros che ha una difesa sin qui troppo perforabile. Friuli Venezia Giulia. Gir. A. Il Doria/Zoppola di Del Savio è primo ed imbattuto. Lo inseguono Roveredo (Mr. Garutti) e Fiume/Bannìa (Mr. Greguol). All’ultimo posto il Gravis, dall’attacco sterile.

3.a CategoriaSinistra Piave. Gir. A. Follinese (allenatore Maset), caput mundi. Inseguono, un po’ di-staccate, Santa Giustina V.V. (Mr. De Nardi), Pero e Cimapiave. In rialzo le quotazioni di Pro Refrontolo (Mr. Scarabel) e Campolongo (Mr. Fioretti). Sta cercando di assestarsi il Breda dopo il forzoso ridimensionamento dall’Eccellenza alla 3.a categoria. Seguono le altre, benino la Suseganese di Casagrande, poi Parè, Barbisano, Feletto (speciale su que-sto numero da pag. 4) e via via Boccadistrada, Tarzo Revine Lago, Vallata e Basalghelle.Treviso. Gir. B. Due le squadre della Sinistra Piave inserite nel girone trevigiano: in zona play-off il Valdosport di Cesca, circa a metà classifi ca il Vidor di Guizzo.Bellunese. Gir. A. Campionato fermo anticipatamente per la neve con San Vittore e Mix SL a dominare. Coi de Pera al di sotto delle aspettative, così come la Rinascente di Cornei d’Alpago, allenata da Giovanni Mariot, che fatica parecchio ad andare a rete.Bellunese. Gir. B. Tutto fermo per la stagione invernale. Si va al riposo con un super Ospi-tale di Cadore (allenatore Sommacal). A debita distanza inseguono Longarone, Comelico e Valboite.Pordenonese. S.Leonardo Valcellina, Tilaventina, Ramuscellese e Sangiovannese si stan-no giocando il primato. In coda la neonata formazione del Bannìa, sorta dopo la nascita in 2.a categoria del Fiume/Bannìa.Sandonatese. Nella lotta al vertice tra Zensonese e Passarella cerca di inserirsi l’Evolution Team di Chiarano, allenata da Stefanutto. Più che buona la posizione in classifi ca delle due squadre torresane, quella del capoluogo – Torre di Mosto – e quella della frazione, Staffolo. Più dietro troviamo Sangiorgese e Grassaga. Fanalino di coda è l’11 trevigiano del Biancade.

Le nostre squadre dalla 2.a Divisione (ex C2) alla 3.a Categoria

La Sacilese protagonista in serie D

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Aronne Pieruz in Coppa del MondoAronne Pieruz ha esordito in Coppa del Mondo nel Super G di Lake Louise, in Canada. Lo sportivo venticinquenne zoldano, vittoriese d’adozione, ha finalmente raggiunto il traguardo ambito da ogni sciatore. Infatti, classificandosi al secondo posto nella Coppa Europa, ha conquistato il diritto di partecipare alle gare di Coppa del Mondo. Pieruz con-fida, per il momento, di classificarsi fra i primi 30 (nella prima occasione ha chiuso 50°, ma davanti a Moelgg), sperando nella convocazione per i mondiali in Val d’Isere. Nella seconda prova della Coppa del Mondo è giunto 37° e si è dato un 5+... di stima. Sono stati chiamati nella formazione azzurra, oltre ad Aronne Pieruz, Blardone, Fill, Girardi, Heel, Innerhofer, Moelgg, Staudacher, Sulzenbacher, Thanei, Eisath e Marsaglia.

Judo Kodokan: esami per la cintura neraLa Federazione Italiana di Judo lascia 2 strade per raggiungere l’amibita cintura nera: la via agonistica e l’ esame. Mentre la prima richiede piazzamenti a livello nazionale o la vittoria di un determinato numero di incontri in gare di tutti i livelli, la seconda richiede la preparazione tecnica, in particolare con lo studio dei kata, successioni di movimenti tecnici, quasi tutti co-dificati dall’inventore del judo, Jigoro Kano. Proprio quest’ultimo era solito affermare che il judo è principalmente composto da 2 momenti: il kata, la forma, e il randori, l’esercizio libero, paragonandoli rispettivamente alla grammatica e al componimento libero; la gara non sareb-be dovuta essere altro che un verifica del cammino personale di approfondimento intrapreso. Questo per far capire come i 2 percorsi per il raggiungimento del grado non debbano essere mutualmente esclusivi come molti pensano, ma anzi assolutamente integrati. E questo ha fatto Antonio Pizzol, che dopo la pratica judoistica per una quindicina d’anni e numerose passate esperienza agonistiche di buon livello, ha deciso di prepararsi per affontare l’esame, sotto la guida dei maestri Enrica Cattai e Sergio Posocco. Domenica 23 novembre, a Grisignano (VI), ha siperato la prova di fronte alla commissione tecnica regionale, laureandosi appunto cintura nera (I dan). La notizia è stata accolta con grandissimo entusiasmo da parte di tutti i compagni di palestra perchè Antonio Pizzol è ufficialmente la prima cintura nera del Kodokan Judo Vittorio Veneto, andandosi ad affiancare alla già nutrita schiera di gradi elevati iscritti all’Associazione.

JUDO V.V. INCETTA DI MEDAGLIE OVUNQUE!

A Torino nel Trofeo nazionale “Topolino” più di metà judoka del Palasport sono saliti sul podio mentre a Pomigliano d’Arco vicino a Napoli Marta Pinotti ha vin-to la medaglia di bronzo. Il nome “Trofeo Topolino” legato allo sponsor della gara non deve ingannare, perché in realtà si tratta di una competizione di judo tra le più impegnative in campo nazionale. Riservata alla sola fascia di età giovanile, la gara è stata come nelle precedenti edizioni, affollata da judoka giunti a Torino da ogni parte d’Italia. Cinque in questa occasione gli atleti del Judo Vittorio Veneto in trasferta e fra questi ben tre sono alla fine riusciti a salire sul podio dei migliori. Fra loro la “terribile” Greta Poser è stata in grado per la seconda volta in tale competizione a vincere la me-daglia d’oro. Una vittoria non facile, che però le permette di completare un ambizioso “poker” di quattro medaglie d’oro, vinte l’una dopo l’altra in Emilia Romagna, in Croazia, in Slovenia ed ora nel capoluogo piemontese. Ugualmente bravi i rimanenti componenti la formazione vittoriese, a cominciare da Dimitri Spagnulo ed Alice Perin giunti entrambi al terzo posto, mentre Mirco Schiocchet ed Alberta Da Dalt si sono fermati ad un solo passo dal podio. Nel frattempo, la campionessa vittoriese Marta Pi-notti, reduce dal titolo nazionale vinto in Coppa Italia, s’è impegnata in una non facile gara del circuito Gran Prix a Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli “accontentan-dosi” in quest’occasione della medaglia di bronzo.

Pallamano Gridiron Conegliano-San Fior, bene in serie B e in crescita le Giovanili

Presidente Elio Dottor, si può trarre un primo bilancio per la Pallamano GRIDIRON Planet, impegnata quest’anno nel campionato di serie B?“La politica che abbiamo portato avanti quest’anno di ringiovanire la squadra ci ha dato ragione, nel senso che abbiamo ottenuto alcune belle vittorie, un clima diverso, una squadra che corre, giovane, motivata. La serie B è molto più interessante dell’anno scorso, infatti quest’anno ha 13 squadre, non abbiamo grandi ambi-zioni, ma vediamo che i ragazzi hanno lo spirito giusto, la voglia di fare, di emergere. Sono diciottenni, con del talento certamente, ma manca ancora un po’ d’espe-rienza, ovviamente. Per ora siamo contenti dei successi che abbiamo ottenuto, è stata una partenza fulminea, al di là di ogni più rosea aspettativa. Bisogna anche ricordare che abbiamo altre tre formazioni: Under 18,

Under 16 e Under 14. Abbiamo fatto un grande lavoro a livello giovanile, tutte le squadre si allenano e disputa-no le partite di campionato nella palestra del Turistico

di Conegliano. Abbiamo concentrato lì tutto il nostro lavoro dato che a San Fior il campo non è più omologa-bile e Fregona è l’alternativa nel caso ci sia la palestra occupata. Con la serie B siamo al terzo, quarto posto della classifica, il campionato riprenderà verso la metà di gennaio. L’Under 18 non ha iniziato molto bene, ma ritengo sia una squadra di potenziale perché alcuni ra-gazzi hanno fatto esperienza l’anno scorso in serie C, può recuperare benissimo perché il talento c’è. La mia Under 16 è una squadra un po’ da formare, abbiamo messo insieme giocatori di Conegliano e San Fior, biso-gna cercare di creare l’amalgama giusto, non abbiamo fretta di ottenere risultati. Ci attendiamo qualcosa solo dalla prima squadra, per quanto riguarda le altre basta che riescano a giocare, a fare esperienza e che siano utili per un ricambio a livello di prima squadra.”

La Spes Zoppas Conegliano conquista tutti nel nuovo… PalaZoppas

Davvero convincente questo primo scorcio di stagione per le pallavoliste della Spes Zoppas Conegliano impegnate in serie A1. Grandi le soddisfazioni e pubblico foltissimo nel nuovo palazzetto dello sport, detto PalaZoppas che è sorto a sud di Campolongo. Per il volley coneglianese il momento è davvero magico!

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A Bagnolo il calcio saponatoha conquistato davvero tutti

– Intervista al Vice Presidente del Gruppo Giovani Bagnolo Vito Mazzer –

Chiediamo al vice presidente del Gruppo Giovani di Bagno-lo, Vito Mazzer, quali sono state le novità nell’anno 2008?

Per quanto riguarda la Festa della Birra non c’è stata nessuna novità, dato che siamo riusciti a mettere in piedi la festa e il consueto torneo di calcio sapo-nato con le abituali 32 squadre (abbiamo dovuto lasciar fuori sei o sette formazioni per eccesso di iscrizioni!). Bisogna però sottoli-neare che la Festa della Birra di Bagnolo è stata completamente rivoluzionata visto che il capan-none e le cene a tema sono state abbandonate per dar vita ad una festa all’aperto, nel parco comu-nale adiacente il campo sportivo, il tutto pensato per avvicinare la gente al calcio saponato e per to-gliere un po’ di lavoro al Gruppo Giovani dato che sono venute a mancare forze e fondi.

Soffermiamoci soprattutto sul calcio saponato, visto

che a Prealpi Sport interessa maggiormente il lato sportivo dell’evento. Siete riusciti a met-tere insieme qualcosa come 32 squadre e ne avete dovute re-spingere giocoforza sei o sette, quindi possiamo parlare di un successo strepitoso…

Sì, anche perché siamo riusciti a raggiungere tale risultato senza l’ausilio di alcuna pubblicità o di manifesti e volantini. Per noi è davvero un ottimo esito.

Da dove provenivano le squadre?

Provenivano principalmente dal comune di San Pietro di Fe-letto, Conegliano, Pieve di Soligo e ricordo anche qualche squadra da Codognè.

Il fenomeno del calcio sapo-nato si sta estendendo sempre più, citiamo spesso, come esem-pio, quello di Campomolino di Gaiarine, ma ce ne sono molti altri. A cosa può essere attribui-to questo successo?

Innanzitutto alla bellezza del gioco e al divertimento che scate-na il sapone nel campo. A nostro favore gioca il fatto che il campo è quasi unico in tutta Italia dato che non si tratta propriamente di calcio saponato è più che altro un calcio spettacolo dato che i gio-catori non sono in grado di gio-care a calcio perché il fondo, non essendo compatto, non consente ai “calciatori” di restare in piedi facilmente. Quindi nascono delle partite molto, molto divertenti.

Ormai da anni organizzate a Bagnolo questo tipo di torneo, ci sono delle squadre più forti oppure la vittoria viene decisa dalla fortuna?

Abbiamo osservato che un ruolo importante lo gioca l’espe-rienza. Più o meno le squadre vincitrici, anno per anno, sono risultate quelle con maggiore continuità. Quindi, come dicevo prima, il fatto di rimanere in

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Calcio Feletto: ripartenzacon rinnovato entusiasmo

– Abbiamo sentito il D.S. Denis Sperandio –

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– Abbiamo sentito il D.S. Denis Sperandio –

D.s. Sperandio, ci puoi tracciare un bilancio del tuo primo quadriennio al Feletto?

Certamente, si tratta di un’esperienza positiva. Ho dei trascorsi calcisti-ci, sempre nel Feletto, come giocatore, ora sono dall’altra parte della bar-ricata. Ho iniziato quattro anni fa a svolgere l’inca-rico di direttore sportivo in collaborazione con altre persone. Si tratta di un compito che impegna molto, ma che, comunque, dà anche notevoli soddi-sfazioni. Il bilancio è si-curamente positivo, anche perché mi ha permesso di poter vedere il mondo del calcio da un altro punto di vista e non solamente da quello del calciatore; mi sono trovato ad affrontare problematiche differenti che hanno arricchito la mia esperienza.

Come si è presentata, ora come ora, quest’an-nata agonistica?

Per ciò che riguarda la prima squadra abbiamo

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piedi e di riuscire a calciare in porta necessita di esercizio nel-l’imparare i vari trucchi come, ad esempio, appendersi alle sponde o agli avversari.

C’è la particolarità che que-sto è uno sport aperto sia ai ragazzi che alle ragazze.

Sì, quest’anno avevamo in mente l’idea di affrontare due tornei separati, uno maschile e l’altro femminile, idea che poi è tramontata per la mancanza di adesioni da parte di squadre femminili. Abbiamo aggiunto l’opportunità di integrare le squadre con delle ragazze, cioè la possibilità di iscrivere un gioca-tore in più, quindi otto giocatori, però l’ottavo doveva essere una ragazza. Quest’idea, però non ha dato i suoi frutti visto che le ragazze sono state al massimo tre o quattro.

Perché, secondo te, c’è que-sta difficoltà di partecipazione femminile?

Un po’ di imbarazzo, forse co-stituito dal fatto che si gioca con i ragazzi e poi per il fatto stesso che in fin dei conti si tratta di calcio che è uno sport quasi pret-tamente maschile. Vorrei comun-que aggiungere che quest’anno abbiamo pensato di raggruppare le fidanzate dei calciatori e tutte le altre donne in un mini torneo

di pallavolo. Abbiamo registrato sei squadre iscritte, un buon traguardo dato che si tratta del primo anno di attuazione di que-sto progetto.

Avevate in mente di fare la pallavolo saponata?!?

No, in effetti sarebbe una cosa insostenibile sia per il campo che sotto l’aspetto del gioco!

Malgrado il successo, que-st’attività continua a rimanere un fenomeno ludico, non si esprime in un campionato nemmeno a livello nazionale o in altri stati?

No, non ne ho mai sentito parlare. Ho notato che questo fenomeno si è diffuso sia da noi che nel Bellunese e nel Porde-nonese. Nel Trevigiano si sono diffusi tornei, o sviluppati in tre giornate o nell’arco di due fine settiamana. Nella zona bellunese ho sentito dire che viene utilizza-to nei week-end non organizzando tornei, ma come gioco di squadra, come passatempo, per esempio a Falcade.

Questo sport è diffuso anche in altre parti d’Italia o è una cosa tipica del Triveneto?

Sono certo che esiste in tutta Italia e lo si può vedere tramite internet attraverso l’esistenza di varie associazioni. Esistono pure varie tipologie di campo, più o meno ho notato che al nord viene

praticato un tipo di gioco a porte medie o grandi. Nel centro e nel sud, da quanto ho potuto vedere, vengono usate le porte piccole.

Tornando a Bagnolo, da tanti anni seguiamo questa frazione così vitale posta ai margini di Conegliano, della parte più oc-cidentale del comune di Vittorio Veneto, del lato a sud del comu-ne di Tarzo e del Felettano. Da cosa deriva questa forte identità della frazione di Bagnolo?

Ritengo che il fattore rilevante sia l’orgoglio di riuscire ad orga-nizzare una manifestazione così importante negli anni e un po’ il fatto non di mettersi in mostra, ma di dimostrare ciò che con le nostre piccole forze riusciamo a fare. Tanti giovani hanno voglia di dare una mano anche per di-vertirsi, perché si tratta sì di un lavoro, ma allo stesso tempo è un grande divertimento. Anche que-st’anno siamo riusciti a far entrare nel gruppo dei ragazzi più piccoli, in modo tale da permettere alla festa di proseguire negli anni, se possibile.

A Bagnolo disponete di un campo di calcio e anche di un campo di volley, come vengono utilizzate queste strutture?

Nell’area sportiva di Bagnolo ci sono un campo da tennis del quale è appena stato rifatto il manto, da cemento è stato tra-sformato in sintetico ed è stato adibito esclusivamente a campo da tennis in quanto due anni fa è stata realizzata una piattaforma in cemento, con il contributo della Polisportiva di Bagnolo e l’aiuto del comune e dei vari enti, per la realizzazione inizialmente della sagra paesana e della Festa della Birra. Ora viene utilizzato come campo da calcetto o come pista da pattinaggio, dipende dalle esigen-

Bagnolo e i giovaniun matrimonio ok

(Segue da pagina 4)

Calcio Feletto: si gioca nel rinnovato impianto di Rua

avuto un inizio di campionato un po’ altalenante, nel senso che il primo mese la formazione è par-tita bene, con alcune vittorie, poi abbiamo attraversato un periodo di appannamento con una serie di sconfitte. Fortunatamente abbia-mo ripreso a fare punti e cerche-remo di risollevarci al più presto tentando di raggiungere un posto tra le squadre che lottano per i play-off. Ritengo che il poten-ziale del Feletto sia di potersi piazzare fra i primi cinque posti. Passando agli Juniores, il mister è nuovo, è andato via Paolo Dar-tora, lasciando il posto a Walter Zanette che è anche giocatore della prima squadra, nella quale milita da parecchi anni. Abbiamo deciso di puntare su Walter per dare continuità all’interno della società realizzando un collega-mento maggiore fra Juniores e prima squadra, visto che gli Ju-niores fungono da serbatoio per la formazione principale. Questi hanno avuto un inizio di stagione piuttosto difficoltoso, ma l’impe-gno dei ragazzi è massimo, per cui confidiamo in un loro riscatto per le prossime partite.

Quattro anni trascorsi in casa del Feletto, l’entusiasmo che riscontri è uguale a quello che c’era all’inizio di quest’av-ventura?

Per quanto riguarda i dirigenti l’entusiasmo è sempre massimo, ci diamo da fare il più possibile per la società. Il problema che evidenziamo è la mancanza di forze nuove che vengano a la-vorare con noi. Comunque que-

sto problema è comune un po’ ovunque. Ci sono sempre meno persone disponibili a spendere il loro tempo, così il lavoro si accu-mula e c’è sempre molto da fare. Contiamo che in futuro arrivino forze nuove a darci una mano!

Quali sono le soddisfazioni che dà, in questo caso, il Calcio Feletto ad un direttore sportivo o comunque ai dirigenti della squadra?

Le soddisfazioni che si trag-gono da questa esperienza sono dovute alla capacità di riuscire a formare gruppi di ragazzi che vadano d’accordo, non solo nel campo di gioco, ma anche fuori dallo stesso. Ci rendiamo conto, infatti, che i nostri ragazzi si frequentano, non solo in ambito

calcistico, ma anche durante la settimana al di fuori di esso: si sono creati gruppi molto affiatati e ciò porta grosse soddisfazioni.

Al contrario, quali sono i problemi che angustiano prin-cipalmente?

I problemi che preoccupano principalmente sono dovuti ad una mancanza di interesse da parte delle persone esterne che seguono le partite. Sarebbe bello avere un po’ più di pubblico an-che per dare un po’di sostegno ai giocatori stessi.

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ze dei ragazzi. Inoltre c’è un cam-po da calcio regolamentare che viene utilizzato dall’A.C. Feletto, dall’Efferre Aurora e dall’A.C. Lourdes esclusivamente per gli allenamenti. Forse si svolge pure qualche partita dei Pulcini, ma nei mesi più caldi, per i piccoli tornei. Non si svolge nessuna partita di campionato.

Cosa avete organizzato que-st’anno per la Festa della Birra “all’aperto”? Giove Pluvio vi ha assecondato?

No, Giove Pluvio ci ha creato molti problemi, a dir poco. No-nostante tutto la festa è riuscita al meglio, nei giorni in cui il tempo ci ha permesso di portare avanti la manifestazione, anche perché è riuscita a coinvolgere un pubblico

più giovane e anche famiglie che sono venute alla festa e che hanno potuto pure far divertire i loro ragazzi nel parco.

I giovani di Bagnolo guarda-no verso Conegliano come luogo di aggregazione?

Sì, essenzialmente verso Cone-gliano. Non solo Bagnolo, ma tutti i paesi limitrofi sono attirati verso Conegliano dove ci sono i luoghi più frequentati.

Avete una parrocchia che in passato ha avuto persino una famosa discoteca parrocchiale, com’è la situazione attuale?

La discoteca è andata a morire nel tempo. L’impianto è inutiliz-zato e il salone viene usufruito per qualche festa di compleanno, su richiesta. Inoltre viene usato anche dall’asilo come palestra per i bambini, però non è sfruttato alle sue piene potenzialità.

Oltre ai giovani esistono at-tività svolte anche da adulti e anziani a Bagnolo?

L’associazione principale di Bagnolo è la Polisportiva che organizza la tradizionale sagra paesana del patrono di Bagnolo, tra i mesi di settembre e ottobre.

Cosa si può sperare per il 2009, in chiave sportiva e anche organizzativa?

C’è la conferma che il torneo di calcio saponato avrà luogo anche il prossimo anno, qualche dubbio esiste ancora sulla fattibilità della

Festa della Birra. Con il nuovo anno decideremo se portare avanti l’iniziativa o meno.

Da chi è composto il Gruppo Giovani di Bagnolo?

Siamo sei colonne portanti, os-sia i più anziani del gruppo ai qua-li si aggiungono, di anno in anno, giovani dai 14 ai 16 anni che si in-tegrano perfettamente all’interno di quest’associazione. Si cerca di dar loro maggiore responsabilità e di facilitare la loro ambientazione in questo gruppo non di lavoro, ma di divertimento!

che mi dicono “Chi te lo fa fare, perché non te ne stai a casa…”, però se c’è la passione si tiene duro e si va avanti.

Il Feletto Calcio è l’espres-sione di un comune partico-larmente variegato, princi-palmente collinare (S.Pietro, Santa Maria, S.Michele e Rua) e pianeggiante (Bagnolo e Cre-vada). Come si sposano queste realtà?

A dire il vero c’è il tentativo di creare un’unione di intenti anche perché il territorio è piuttosto va-sto e c’è anche il rischio di avere una certa dispersione verso le realtà limitrofe, cioè verso socie-tà calcistiche di località vicine.

Citiamo spesso l’esempio della provincia autonoma di Trento che ha abolito la 3.a ca-tegoria. Che importanza ha, a tutt’oggi, questo campionato?

Ritengo che un po’ tutte le società che militano in 3.a ca-tegoria puntino sempre a salire, però è anche vero che si tratta di un campionato di buona qualità. Credo che ci sia stato un livel-lamento da parte delle squadre verso l’alto, sicuramente favorito anche dall’introduzione dei play-off che danno più vitalità al gio-co, si lotta fino alla fine. Inoltre, tutto sommato, ci sono giocatori di valore. E’ un campionato da tenere nelle giuste considerazio-ni, soprattutto in prospettiva di far fare le ossa anche ai ragazzi più giovani, prima di proiettarli in società un po’ più blasonate.

All’inizio si pensava che in questo girone ci fosse l’ammaz-zacampionato con la presenza del Breda di Piave, che ha do-

vuto rinunciare all’Eccellenza per ripartire dalla Terza (pur avendo ceduto quasi tutti i titolari della scorsa stagione). Viceversa si sta assistendo ad una preponderanza della Fol-linese. Cosa ne pensi?

A mio avviso non è proprio una sorpresa dato che, come dicevo prima, c’è stato un livel-lamento verso l’alto della qualità del campionato di 3.a categoria. In più si sa benissimo che una società che riparte dal basso, se non si adegua immediata-mente al campionato che va a disputare, può andare incontro a qualche sorpresa. Il Breda, in questo caso, è partito bene poi, probabilmente, ha avuto un lieve rilassamento e i risultati sono andati via via diminuendo, ma certamente si rivelerà una delle protagoniste del campionato! La Follinese non costituisce una sorpresa, dopo qualche anno tra-scorso in Terza, probabilmente ha raggiunto la maturità per puntare al salto di categoria. Ci saranno di sicuro altre squadre che si in-seriranno nella lotta anche perché fondamentale è dare continuità al campionato, la stagione è lunga, 30 partite durante le quali tutto può accadere, i giochi sono aperti e sono certo che ci saranno anco-ra sorprese.

Analizziamo brevemente le figure principali della società iniziando dal presidente dr. Sandro Cinquetti. Come coniu-ga il dr. Cinquetti questa presti-giosa carica in seno all’Ulss con questo impegno calcistico?

Il dr. Cinquetti dedica molto del suo tempo libero a quest’at-

tività. Per lui non è cosa facile perché, dal punto di vista lavo-rativo, ricopre un incarico molto impegnativo, però nei suoi ritagli di tempo è sempre disponibile e segue con dedizione le squadre. Dedica davvero molto tempo a questo progetto. E’ con noi or-mai da cinque anni e ritengo stia svolgendo un lavoro molto im-portante, inoltre è anche il nostro medico sociale. Merita davvero un grande plauso, è davvero una persona che aiuta a crescere l’in-tera società del Feletto Calcio.

Due parole anche su Vit-torino Canzian e Vittorino Allegritti.

Sono i nostri dirigenti storici; militano ormai da svariati anni all’interno della società. Alle-gritti segue, in particolar modo, la squadra Juniores e cura il

campo da gioco. Canzian invece si occupa della prima squadra e dei collegamenti con le società esterne. Sono due figure di riferi-mento per me, per il presidente e per tutti gli altri collaboratori, per cui approfitto di Prealpi Sport per rivolgere loro un grazie di cuore.

Vogliamo ricordare gli altri?Sergio Collodello è uno dei

dirigenti della prima squadra, il classico uomo tuttofare; Luciano Bianco, guardalinee storico della società. Seguono la formazione Juniores: Nilo Della Libera, Al-fredo Vettorel e altri. Disponiamo di un gruppo di persone veramen-te importanti per lo sviluppo del Feletto.

Gestite insieme al Refrontolo il settore giovanile avendo dato vita all’Efferre Aurora…

L’Efferre Aurora è una società che si occupa esclusivamente di calcio, poi l’Efferre Volley che è una realtà che si occupa di pallavolo femminile. Per ciò che concerne il calcio abbiamo deciso di unire le forze per formare un unico settore giovanile. Devo di-re che è stata una scelta azzeccata dato che l’Efferre Aurora conta all’incirca un’ottantina di tesse-rati. E’ una realtà importante nel territorio e quest’anno ha iscritto squadre in tutte le categorie, dai Primi calci fino agli Allievi. Prealpi Sport ringrazia senti-

tamente il Rag. Piero Breda per la fattiva collaborazione nella realizzazione di questo speciale Bagnolo e sottolinea il grande amore che nutre per il suo paese.

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Il ristorante “Cà del Pog-gio” di Bagnolo è stato lo scenario della cerimonia delle premiazioni della pri-ma edizione del Challenge Internazionale del Prosec-co, il prestigioso trittico riservato ai corridori under 23. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, gli sponsor delle tre manifesta-zioni ciclistiche interessate che sono state il 60° Trofeo Banca Popolare di Vicenza (ex Piva), il 70° Circuito del Belvedere ed il Città di San Vendemiano-48° Gran Premio Industria e Com-mercio, rispettivamente organizzate dall’Ac Col San Martino del presidente Martino Puppetti, dalla Pro Belvedere di Gianfranco Carlet e dal Velo Club

San Vendemiano, diretto da Fabrizio Furlan e da Renzo Zanchetta. Ad ag-giudicarsi l’ambito Challenge, che ha tutte le carte in re-gola per diventare un appuntamento fisso dell’inizio di stagione per i dilet-tanti, è stato il bel-lunese Davide Ma-lacarne. Il corridore della Neri Lucchini Comauto ha ricevu-to la targa in oro del peso di 110 grammi ed un buono di 500 euro.Il premio riservato al secon-do classificato, il russo Ro-man Alexader, del Cycling Team Friuli, è stato ritirato dal suo direttore sportivo Roberto Bressan.Il terzo premio, invece, è andato al pistoiese Mirko Battaglini della Neri Luc-chini Comauto. A riceverlo è stato il suo ex compagno di squadra Davide Mala-carne. Quest’ultimo, che è

stato ex iridato e vincitore della Coppa del Mondo Ju-niores di ciclocross, duran-te la serata ha annunciato il suo passaggio al professio-nismo con la Quick Step, la squadra dell’ex campione del mondo Paolo Bettini.A rappresentare il Ciclismo di Marca, la celeberrima associazione che ha lancia-to l’idea dello Challenge ed in rappresentanza del Co-mune di San Vendemiano, c’era l’assessore ai Servizi Sociali, all’Assistenza e

alla Condizione Giovanile, Renzo Zanchetta. Que-st’ultimo, a nome dell’On. Guido Dussin, impegnato per i lavori in Parlamento, ha premiato i protagonisti dei tre appuntamenti inter-nazionali. Il Challenge - come ha osservato lo stesso Zanchetta - è nato con l’intenzione di valorizzare il territorio ed il prodotto maggiormente qualifican-te, cioè il Prosecco ed avrà un seguito anche negli anni futuri in considerazione del novetole interesse che ha suscitato già dalla prima edizione”.Per il 2009, secondo quan-to hanno rilevato Martino Puppetti, Gianfranco Car-let, Fabrizio Furlan e lo stesso Zanchetta ci sono già importanti novità soprattut-to per quanto riguarda la visibilità televisiva. Come è noto i tre appuntamenti internazionali si svolsero rispettivamente il 24 mar-zo, il 6 aprile e l’8 giugno.

Ciclismo: premiato a Bagnolo Davide Malacarne vincitore del primo Challenge Internazionale del Prosecco

Polisportiva Valcervano: anche una corsa in moun-tain bike a contorno della

23ª “Bagnolo in festa”La Polisportiva Valcervano di Bagnolo è la socie-tà… non solo sportiva di più antica costituzione nel territorio. Come ci dice il dirigente, sig. Sant, anche quest’anno è stata organizzata con grande successo la “Bagnolo in Festa” arrivata oramai alla 23ª edizione. Ci riferiamo all’affollatissima sagra paesana d’autunno svoltasi, come ormai consuetudine degli ultimi anni, presso l’area verde e gli impianti sportivi bagnolesi. E’ stata l’ennesima occasione conviviale di festa cui han-no presenziato complessi musicali locali e la festa con pranzo per gli anziani del comune. L’amministrazione comunale di S.Pietro di Feletto ha collaborato per la buona riuscita del tutto. Al termine tutti ad assistere alla partita “Scapoli-Ammogliati”.Ciclismo-Mountain BikeA margine della 23ª “Bagnolo in Festa” si è tenuta an-che la corsa, ovvero la ciclopedalata non competitiva in mountain bike, valida per il 4° Trofeo Polisportiva Valcervano. Tale corsa era valida anche quale prova di finale del 9° Trofeo Livenza Bike ed era aperta a tutti. Notevole soddisfazione, come di consueto, per quanto la cucina ed il reparto enogastronomico sono riusciti ad ammannire agli ospiti. I dirigenti tutti della Polisportiva Valcervano ringraziano i tanti volontari che hanno reso possibile la realizzazione della 23ª edizione della “Bagnolo in Festa”.

Ci sono un gruppo di dirigenti molto in gamba che si dedicano ai ragazzi, cito Loris Possamai, Paolo Breda, Walter Scapol e altri che dedicano veramente molto tempo a questo progetto e anche a loro va un grosso plauso, perché i giovani sono il futuro e non solo delle società calcistiche. Svolgono realmente un lavoro importante e molto delicato.

I campi sportivi?Il Feletto gioca nel campo

comunale di Rua. Ora disponia-mo di un terreno di gioco con un fondo di buonissima qualità, quindi approfitto delle pagine di Prealpi Sport per ringraziare l’amministrazione comunale che si prodiga nella cura dell’impian-to. Svolgiamo gli allenamenti nel campo di Bagnolo dove si allenano un po’ tutte le squadre a partire dalle giovanili. Ha un fondo discreto in cui si riesce a lavorare bene.

Esistono dei campi parroc-chiali?

Non ci sono strutture in grado di ospitare degli allenamenti.

C’è qualche campetto, ma non è utilizzabile per questo tipo di attività.

Quali sono stati gli acquisti e le cessioni che avete effettuato quest’anno?

Per ciò che concerne le cessioni, abbiamo dato Luca Bertazzon (portiere) in prestito al Cordignano, mi auguro che questo ragazzo abbia la possibili-tà di poter scendere in campo per disputare qualche partita. In ogni caso per lui sarà un’importante esperienza di crescita, se la saprà affrontare come credo saprà fare, cioè allenandosi e aspettando la sua occasione che, ne sono certo, arriverà. Abbiamo ceduto in pre-stito Manuel Breda a La Marene-se, disputa il campionato Juniores e mi sembra abbia già esordito in prima squadra. Per quanto riguar-da gli acquisti, in realtà non si tratta di veri e propri acquisti, ma di giocatori che abbiamo portato dagli Juniores in prima squadra. Sono Matteo Vettorel, Lorenzo Lazzarin (portiere), per citare alcuni nomi. Si tratta di ragazzi che hanno disputato alcune parti-te in prima squadra e che si sono comportati molto bene.

Organizzate anche dei tor-nei?

Come A.C. Feletto organiz-ziamo il “Memorial Guiotto” in ricordo del nostro d.s. Francesco Guiotto. Solitamente viene dispu-tato alla fine della stagione cal-cistica, quest’anno, per problemi organizzativi, lo abbiamo postici-pato e andremo a farlo nel mese di gennaio, in collaborazione con l’A.C. Parè in cui aveva militato sempre come dirigente. Per noi è importante ricordarlo visto che ci ha dato tanto, così ci piace ripen-sarlo attraverso questo torneo che vuole essere anche una festa.

Per concludere?Concludendo vorrei fare un

ringraziamento particolare agli sponsors che ci danno una ma-no in quest’avventura. Citerei, senza voler dimenticare nessu-no, Grigliati Baldassar, Impresa Camerin, F.lli Camerin Termoi-draulica, Autofficina Canzian, Aldo’s Bar, Il Bocon, Maschio Beniamino, Banca Prealpi, Ca’ del Poggio, Agenzia Pedronetto e un grazie all’amministrazione comunale che ci supporta e ci aiuta a sostenere le spese. Vorrei

anche sottolineare che quest’anno ci siamo impegnati con il comune per riuscire a realizzare una “ca-setta” che fungerà sia da ristoro per il pubblico che da segreteria/sala riunioni per la nostra società. Attualmente disponiamo di una struttura piuttosto fatiscente e finalmente quest’anno saremo in grado di sostituirla con una più dignitosa e di questo vogliamo ringraziare, appunto, l’ammini-strazione comunale che ci con-sente di realizzarla, dandoci una grossa mano dal punto di vista anche economico.

Le domande di Marina all’ ing. Denis Sperandio

Trattando l’argomento a livello umano, dunque non dal punto di vista tecnico, cosa porta, a chi la intraprende, un’esperienza del genere?

Ero abituato a vivere all’inter-no delle società calcistiche, da giocatore, affrontando solo alcuni dei problemi legati a ciò che

(segue a pag. 8)

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Elvis Borsoi e il navigatore Moreno Se-gat, hanno vinto il campionato italiano “GRAN CRITERIUM FUORISTRA-

DA BY FIF” categoria U4, per meglio dire quella riservata ai veicoli diesel. Si sono piazzati al 4° posto assoluto e ovviamente primi di classe. Nell’ambi-to del campionato sono sempre andati a podio! Rammentiamo che Borsoi-Segat

hanno partecipato anche ad una gara valida per il TROFEO NORD ITALIA svoltasi in quel di Cuneo, piazzandosi al 3° posto assoluto ed ancora una volta primi di classe. La vettura, una Mitsu-bishi Pajero DID, gestita con accortezza dall’Autofficina Collodel Gianfranco di San Pietro di Feletto, non ha mai dato alcun problema.

Campioni d’Italia nel 2005 i birillisti de “La Rosta” di Crevada di S.Pietro di Fe-letto, hanno avuto una stagione davvero travagliata. Come ci dice il presidente Fabio Foltran, la squadra era addirittura retrocessa in serie B a causa della mancan-za di due giocatori importanti che avevano accusato problemi fisici. Ma dato che due squadre di serie A di Treviso si sono fuse, Le Rose e la Trattoria al Gallo, ecco che si è liberato un posto in serie A e La Rosta ha potuto beneficiare del ripescaggio. Il pre-sidente è categorico: “Non vogliamo più rischiare come quest’anno. A tale scopo abbiamo effettuato due acquisti, Sperandio da Le Rose di Treviso e Peruzzetto dalla Nuova Calandra di San Polo di Piave.” Il problema principale che assilla lo sport dei birilli, ovvero la mancanza di giovani, si riscontra anche nella compagine felettana dove si va dai 40 ai 77 anni. Quest’anno non sono mancate le soddisfazioni, al di fuori del campionato. La Rosta di Crevada di S.Pietro di Feletto ha infatti conquistato il titolo di campione regionale nella catego-ria a coppie con Pagotto e Brun. La sede di gioco è presso gli impianti del bar Aldo’s di Crevada, posto praticamente ai confini con la frazione coneglianese di Parè. Il presidente Foltran sottolinea una peculia-rità dello sport dei birilli che ha istituito il cosiddetto terzo tempo ante litteram. E’ consuetudine, infatti, che la squadra ospitante offra la pastasciutta a fine gara,

mentre gli ospiti pagano il caffè, tutto in amicizia, rispettando antichi valori, in uno sport povero che non fa dell’agonismo sfre-nato e che forse proprio per questo fatica ad avvicinare i più giovani. Va inoltre con-siderato che cominciano a scarseggiare i bar dotati delle piste per i birilli. Purtroppo molti esercizi pubblici hanno trasformato gli impianti sportivi per guadagnare il po-

sto per qualche tavolino in più! La Rosta di Crevada di S.Pietro di Feletto è anche società organizzatrice del rinomato Torneo estivo, decisamente il più bello che ospita il fior fiore delle squadre di serie A, B e C nel mese di luglio. A gennaio c’è poi un torneo al coperto in quel di Treviso dove i birillisti allenano i propri polsi in vista della ripresa dei campionati in aprile.

BIRILLISTICA LA ROSTA DI CREVADA DI S.PIETRO DI FELETTO: SI RESTA IN SERIE A!

succedeva nel campo. Ora che mi trovo dall’altra parte, affronto diverse situazioni e vivo appieno la società con un campo visivo molto più ampio. Ogni giorno mi confronto con problemi non solo legati strettamente al gioco, ma piuttosto all’aspetto organizzati-vo, societario ed a quelli legati ai singoli ragazzi, che mi coin-

volgono anche dal punto di vista psicologico. La difficoltà sta nel sapersi comportare e confrontare con ragazzi che si differenziano oltre che per l’età, anche per il carattere. Dal punto di vista umano, questa è una grossa espe-rienza che arricchisce chiunque la affronti: sapersi confrontare con cinquanta ragazzi e cinquanta modi di pensare ed agire diversi,

è una sfida importante.Collegandosi a quanto sopra,

per l’appunto, trova semplice il confronto con ragazzi dai caratteri differenti, provenienti da generazioni diverse rispetto alla sua?

Decisamente non è facile relazionarsi con questi ragazzi. Rispetto a quando giocavo io, dove il calcio era una delle poche alternative di svago per i giovani, trovo che, al giorno d’oggi, i ragazzi abbiano un po’ tutto e quindi il gioco del calcio viene vissuto come una “cosa in più”. Per questo motivo uno dei nostri compiti più ardui è anche quello di spiegare loro l’importanza di far parte di una società, rispettan-do certe regole, infatti tendono ad andare un po’ a briglia sciolta, rispettando poco la gerarchia. Mi ricordo quando, ai miei tempi, si diceva: “il giovane deve stare zitto, ascoltando gli anziani senza rimbeccare”, ora non è più così e ritengo sia difficile carpire il modo giusto con cui affrontare le nuove generazioni… Nonostante tutto vedo da parte dei ragazzi collaborazione e voglia di im-pegnarsi, anche grazie a chi li allena che sa usare equamente il “bastone e la carota” facendo loro sentire chi è l’autorità.

CALCIO FELETTO: IL DIRETTIVO

Presidente: Dr. Sandro Cin-quetti (anche medico sociale)

Vice Presidente: Angelo

BaldassarDirettore Sportivo: Denis

SperandioConsiglieri: Vittorino Can-

zian (Addetto rapporti con società esterne), Sergio Collo-dello (Coordinatore per la 1^ squadra); Vittorino Allegritti (Coordinatore per la squadra juniores), Luciano Bianco (Accompagnatore), Silvano De Pizzol (Accompagnatore), Giancarlo Bazzo, Segretaria: Elisa Fioretto; Allenatori: Omar Baldassini (1^ squadra) e Walter Zanette (Juniores).

Allenatore portieri: Moreno Pascon

Massaggiatore: Matheus Bernardi

(Segue da pagina 7) FELETTO CALCIO SAN PIETRO DI FELETTOMotori in Feletto: Borsoi-Segat campioni d’Italia

Speciale BAGNOLO/FELETTOPAG INA

Il presidentedr. Sandro Cinquetti

Il direttore sportivoing. Denis Sperandio

U.S EFFERRE AURORA (settore giovanile di Feletto e Pro Refrontolo)

Rino Piazza e Bruno Piol presidenti, rispetti-vamente di A.C. Feletto e U.S. Pro Refrontolo in accordo decidono di unire i propri settori giovanili calcistici.

E’ il 25 luglio 2003, nasce la U.S. EFFERRE AURORA affiliata alla F.I.G.C.

La società gestisce il settore giovanile delle due società madri, ad eccezione degli Juniores allestiti autonomamente dal Feletto.

Questa è la presenza nei campionati provinciali del Settore Giovanile Scolastico:

anno 2003-2004 tesserati n. 51 squadre iscrit-te 3 (pulcini – esordienti – giovanissimi); anno 2004-2005 tesserati n. 49 squadre iscritte 3 (pulcini – esordienti – allievi); anno 2005-2006 tesserati n. 62 squadre iscritte 4 (primi calci - pulcini – esor-dienti – allievi); anno 2006-2007 tesserati n. 65 squadre iscritte 4 (primi calci - pulcini – esordienti - giovanissimi); anno 2007-2008 tesserati n. 62 squa-dre iscritte 4 (primi calci - pulcini – esordienti – gio-vanissimi); anno 2008-2009 tesserati n. 78 squadre iscritte 5 (pulcini 2000 –pulcini 98-99 – esordienti - giovanissimi- allievi).

Le squadre della società usufruiscono degli ottimi impianti sportivi di Refrontolo e di Rua di Feletto (campi comunali).

La società del presidente Roberto Camerin si avvale di allenatori di ottima qualità , lo dimostra il grosso interesse per i nostri calciatori da parte di importanti società di calcio, quali Treviso, Vicenza, Union CSV, CareniPievigina, ecc.

Naturalmente il motore della società non potrebbe muoversi se non ci fosse l’ intervento degli sponsor che rispondono ai nomi di Falegnameria Ennio Lot, impresa edile Camerin, Grigliati Baldassar, Banca Prealpi, Ass.ne Il Molinetto e le amministrazioni comunali di S. Pietro di Feletto e Refrontolo.

Alla guida della società ci sono dirigenti con una gran passione per il calcio e soprattutto con un note-vole spirito sociale, che insieme alla disponibilità di tanti genitori, fanno in modo che il sogno per i loro ragazzi possa continuare.

Gli allenatori:GINO CIA: Pulcini mistiYLENIA BRISTOT:Pulcini 2000DANIELE GAVA: Esordienti misti a 11MANUEL ROSOLEN: GiovanissimiRUDY MODENESE: Allievi

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Abbiamo qui con noi Elio Dottor, presidente della Consulta dello Sport di Fregona nonchè presidente della pallamano Gridiron Planet a cui chiediamo informazioni sul Motor Evening che si svolgerà all’ inizio del 2009…La manifestazione si svol-gerà venerdì 9 gennaio con la settima edizione, la prima si era svolta nel 2001. Que-st’anno, dopo due interru-zioni, riprendiamo con un nuovo slancio, ritengo che la manifestazione in program-ma per il 2009, porterà pa-recchia gente dal momento che saranno ospiti anche al-cuni campioni mondiali della moto ed altri vip del mondo dello sport, di cui non rivelo i nomi per non rovinare la sorpresa…Comunque il tutto sarà molto stimolante ed ap-passionante, ci sarà inoltre la presenza della clinica mo-bile che segue solo le gare del motomondiale e come al solito il dr. Macchiago-dena, il medical director di tutto il servizio medico del motomondiale, il quale collabora con noi da anni. Non mancherà sicuramente il famoso dr. Costa e, per quanto riguarda le interviste ai piloti ed ai medici, ci sarà un ex campione del mondo, Marco Lucchinelli, che tro-vandosi qui nel vittoriese ha dato la disponibilità per la presentazione. Sarà un’occa-sione in più per vedere anche un ex campione del mondo. Stiamo dunque lavorando da mesi per l’organizzazione alla quale fornisce il suo ap-

poggio anche la Provincia.Ti va dato atto di fare davvero tantissimo per l’attività sportiva di Frego-na. Per quanto riguarda il motociclismo c’è qualcuno di Fregona, o comunque del Vittoriese, che sta emergendo?Sì, c’è qualche figura come Garbelotto, oppure Minot. Il motociclismo attira pa-recchio. Non dobbiamo dimenticare che, in zona, hanno avuto parte a divulga-re questo sport Samuela De Nardi, ad esempio, in pas-sato campionessa europea, Bobo Pullini ed altri.A proposito, cosa sta facen-do adesso Samuela?Non sono al corrente dei ri-sultati di quest’anno, so che ha cambiato casa motocicli-stica, è una ragazza giovane, che ha molto talento e lo ha dimostrato in passato e ritengo che lo farà ancora perché ha ancora tanti anni davanti per correre in moto e tutti gli ingredienti per poter emergere. E’ stata la prima

donna italiana a partecipare alla “8 ore di Suzuka”. Per-sonalmente insegno in una scuola e constato che ci sono tantissimi ragazzini appassionati delle due ruote. Anche Simoncelli (campione del mondo nella 250), è un centauro che ha molti tifosi, Andrea Dovizioso (campio-ne del mondo nella 125), è stato a Fregona parecchie volte. Sono tutti campioni che hanno partecipato al Motor Evening e che hanno lasciato il segno, attirando un gran numero di spettatori. Lo sforzo per organizzare questa manifestazione è notevole. Devo ringraziare ancora una volta il dr. Mac-chiagodena che ha sempre dato un gran contributo per poter allestire questa sera-ta. Un grazie anche ai miei collaboratori e agli sponsors che hanno dato il loro appor-to economico, perché non è sempre facile far muovere piloti di un certo valore. A volte capita che promettano di venire e poi magari un im-

pegno all’ultimo momento non glielo consenta, com’è avvenuto lo scorso anno con Zanardi. Qualcuno avrà pensato che fosse stata una trovata pubblicitaria, invece Zanardi ci aveva assicurato la sua presenza, solo un impegno improvviso non gli ha consentito di esserci, ma c’è stato almeno un collega-mento telefonico. La nostra politica, quindi, è quella di invitare più piloti possibile per poi avere la certezza che almeno tre o quattro siano presenti!Cosa vi aspettate, come organizzatori, da questa manifestazione del 9 gen-naio?L’evento è imperniato sui pi-loti, ma il tema della serata, non dobbiamo dimenticarlo, è la sicurezza stradale e bi-sogna dire che la Provincia si dedica molto a questa problematica. Gli interventi dei piloti riguardano il tema della sicurezza sulle piste, il fatto stesso di avere a di-sposizione due medici che seguono il Motomondiale è una garanzia. Nell’ultima edizione del Motor Evening, in mattinata, ci sono state

anche le prove d’impatto con le auto, per i ragazzi delle scuole medie. E’ stato molto interessante perché sappiamo quanti morti ci sono sulle strade nella nostra provincia. Bisogna far capire ai ragazzi che la velocità può essere giustificata in pista, ma non lo è sulle strade! La serata è, inoltre, abbinata ad un concorso grafico-pittori-co per gli alunni dell’istituto comprensivo, sempre sul te-ma della sicurezza stradale.Sei un po’ il fondatore del-la pallamano nella Sinistra Piave e un gran appassio-nato di ciclismo, oltre al motociclismo. Come coniu-ghi questa passione per tre attività apparentemente così diverse tra loro?La cosa che accomuna il motociclismo al ciclismo forse è il gusto per la velo-cità. Ho visto scendere dal Cansiglio i ciclisti del Giro del Veneto e non toccavano il freno! A mio avviso hanno in comune questo “affronta-re il rischio” che comporta raggiungere velocità elevate, perché quando un motocicli-sta sale in sella sa benissimo di andare incontro a dei rischi, anche per la sua vita stessa. Il ciclismo invece è uno sport molto faticoso in cui emergono solo coloro che hanno voglia e stimoli per far fatica. La pallamano è uno sport di palestra e di squadra, dove sei un numero tra i sette che scendono in campo e dove puoi coprire e sei coperto dagli altri compa-gni, non sei solo contro tutti. Lo sport di squadra ha grossi vantaggi e anche svantaggi, però è bello e divertente. I miei ragazzi si divertono molto a scuola, anche ri-

spetto ad altre attività. Non è sport famoso come può essere, ad esempio, la pal-lavolo o il basket, ma penso che se la pallamano avesse avuto una Nazionale ad alto livello sarebbe una discipli-na tra le più diffuse in Italia. Spagna, Francia, Croazia, Slovenia insegnano molto in questo senso, in quei paesi è veramente conosciutissima e praticatissima.Torniamo al Motor Eve-ning, quando e dove si svolge?Si svolgerà il 9 gennaio nella palestra di Fregona già dal mattino, dove arriverà la clinica mobile. Sarà piazzata nei pressi della palestra e i ragazzi potranno visitarla con un medico che spiegherà loro come funziona, gli usi e via dicendo. La sera, con ini-zio alle 20,30 ci sarà un’in-troduzione da parte della Consulta dello Sport e della Provincia. A seguire il nostro Lucchinelli farà le interviste ai piloti e ai medici della cli-nica mobile. Alla fine ci sarà anche l’opportunità di fare qualche domanda ai piloti ed il tempo necessario per auto-grafi, dediche e quant’altro, dopodichè ci sposteremo tutti insieme al Ristorante alle Fratte per la cena.

Comitato organizzatore: Elio Dottor, Giuseppe Pa-scon, Antonella Rinaldi, Fulvio De Conti, Graziano Bortolussi, Antonio Dal Vecchio, Elena Avdeyeva

Motor Evening: appuntamento di grandeimportanza per il 9 gennaio a Fregona

– Abbiamo sentito Elio Dottor –

Tra gli altri, Samuela De Nardi, dr. Costa, Simoncelli, Alex De Angelis, Claudio Macchiagode-na, due scooteristi della clinica mobile, Marzio Bruseghin

A sx, il dr. Claudio Costa ed Elio Dottor; a dx Marco Simoncelli (campione del mondo cl. 250, 2008) e il sindaco Giacomo De Luca

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AGGUERRITO PER IL 2009

Il Prealpi Master Show sta diventando davvero un ap-puntamento fisso nel pano-rama motoristico triveneto e non solo. La solerzia, la tenacia, la passione del Mo-toring Club, fanno sì che questa importante kermesse si stia radicando nel terri-torio offrendo a stuole di appassionati il cui numero è sempre crescente l’opportu-

nità di vivere un week-end motoristico ad alto livello anche alle soglie dell’inver-no. Da quest’anno il Prealpi Master Show che arriva alla doppia cifra (è infatti la de-cima edizione), ha validità anche per il Raceday Ron-de Terra, col sigillo della Pirelli ed in particolare di Alberto Pirelli, rampollo della nobile famiglia dei

celebri pneumatici e grande appassionato di rally. Il de-cimo Prealpi Master Show è

definito nella sua titolazio-ne anche 4° Ronde Prealpi T., quindi un tipo di compe-

tizione che racchiude nella sua semplicità la possibilità di essere accessibile un po’ a tutti, con limitati esborsi economici per sostenere le spese necessarie a questo tipo di gara. Da questa edizione è valido pure per il Memorial Luigi Sartori, prematuramente scomparso poco tempo fa. Era Gigi “Il cuoco”, uno dei fondatori

del Motoring Club. Inoltre il Prealpi Master Show dà la possibilità di vedere le pro-ve su sterrato e com’è noto sono moltissimi gli appas-sionati del rally su terra, ma con l’autentica inflazione di asfalto ormai è difficilissi-mo trovare dei tracciati su “strade bianche”. Forse an-che per questo si assiepano a migliaia gli appassionati

Prealpi Master Show, la 10ª edizione segna un grosso passo in avanti

Un altro anno è passato per il giovane pilota di Cappella Maggiore! Marco Garbelotto ha partecipato al Campionato Tri-veneto S2 ed Italiano S4 Super-motard! Marco: “A fine anno non posso che ringraziare il mio team manager Massimo Migliorati che mi ha messo a disposizione una moto molto performante e

Memorial Luigi Sartori

Vettorelprimeggiacon la 106

1.4 gruppo NMolti appassionati si sono radunati per seguire il Peugeot Competition. E’ stato davvero diver-tente vedere all’opera le piccole 106. Ed è stato davvero bravo il bellu-nese Fabrizio Vettorel, 40enne, risultato il mi-gliore con le 1.4 gruppo N. Nella categoria 1.6, sempre gruppo N, la vit-toria è arrisa al pugliese Giovanni Lisi.

Cristina e Davide Caldart sono stati premiati al Motorshow di Bologna per i successi

ottenuti, sia come Under 23, che nella Suzuki Rally Cup. Per loro prospettive europee!

un team affidabile e sempre pronto a seguirmi ed a soste-nermi. Sicuramente sono soddisfatto dei miei risultati in quan-to l’attività agonistica del supermotard è molto impegnativa. Purtroppo la possibi-lità di allenarsi per me è abbastanza difficoltosa dato che non ci sono piste nel-la nostra zona, basti pensare che per farlo, con il mio team, sono costretto a recarmi in altre regioni. Comun-que non mollo!!! Anche se tutto ciò è un grande sacrificio, lo fac-cio con determinazione e voglia di risultati che saranno sempre migliori. Il 2009 sarà il terzo anno nel quale il Team Miglio di Massimo Migliorati sarà al mio fianco. Colgo l’occasione di questo mio intervento su Prealpi

Sport per complimentarmi pub-blicamente con la mia scuderia e con il mio grande amico e pilota Bernd Hiemer che, quest’anno, con grande soddisfazione, han-no visto arrivare addirittura il titolo di campioni del mondo ... Un saluto a tutti e ci vediamo il prossimo anno. Ciaooo!”



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Prealpi Master Show, la 10ª edizione segna un grosso passo in avanti

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di questa competizione. Le date di svolgimento sono il 13 e il 14 dicembre, la tipo-logia è: Ronde Zona 4°. Le ricognizioni per le vetture si svolgono il sabato dalle 13,00 alle 16,30, le verifi-che sportive nella mattinata. Il percorso, nella zona di Sernaglia della Battaglia e Moriago della Battaglia, ha una lunghezza totale di km

135,15. La prova speciale è di km 11,60 da ripetersi quattro volte per un totale di km 46,40, tutto su sterrato. Per quanto riguarda i premi, questi saranno assegnati ai primi 10 equipaggi classifi-cati. Sarà inoltre premiata la scuderia piazzatasi al primo posto. Tornando al Race-day Ronde Terra, il Prealpi Master Show figura quale

seconda gara di un poker di competizioni, volute ap-punto da Pirelli, che sono iniziate in novembre nelle Marche e riprenderanno, do-po il Prealpi Master Show, in febbraio con il “Liburna” ed in marzo con il “Valtibe-rina”. Ulteriore motivo di soddisfazione, non solo per gli entusiasti organizzatori, ma anche per il pubblico,

sarà la possibilità di ve-dere all’opera le vetture Wrc che daranno ulteriore spettacolo. Va detto, per concludere, che il Motoring Club di Gabriele Favero & C. sta rilanciando un po’ tutte le sue manifestazioni. Infatti a chi sosteneva che l’ultimo Rally delle Prealpi fosse stato un po’ sottotono va subito risposto che l’edi-

zione del 2009 sarà addirit-tura internazionale Irc e vi

parteciperanno quindi pure le fascinose Wrc.

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In marzo riparte il tricolore rally

Per i tanti appassionati del rally, diamo alcune antici-pazioni sulla prossima stagione che sarà compresa tra l’inizio di marzo (il 6) con il Rally del Ciocco ed il 7 novembre con il nostrano Rally di Azzano, nel Porde-nonese. Il Campionato Italiano, come detto, inizierà dal Ciocco, per poi passare all’Adriatico il 3 aprile, alle Mille Miglia il 16 aprile. Nelle nostre zone si correrà il Rally delle Alpi Orientali, in Friuli nei giorni 27 e 28 agosto. Il Trofeo Rally Asfalto inizierà da Alba nell’ul-timo week-end di marzo e dopo la tappa in Val d’Aosta, avremo il Valli Pordenonesi dal 15 al 16 maggio e il Rally della Marca previsto per il 29-30 maggio. Il Tro-feo Rally Terra partirà con l’Adriatico il 3 aprile e si concluderà, come scritto sopra, con il Rally di Azzano X il 7 novembre.

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De Marco si difende in Formula 3 a Macao

Il 15 novembre scorso, il 18enne di Fontanafredda Nick De Marco, dopo aver partecipato alla Formula spagnola, vincen-do anche una gara nel circuito di Albacete, ha esordito nella impegnativissima Formula 3 internazionale nel circuito di Macao, l’ex colonia portoghese ora divenuta parte integrante della Repubblica Popolare Cinese, mantenendo una certa au-tonomia un po’ come ad Hong Kong. Ebbene, in questa gara, vinta proprio da un italiano, Edoardo Mortara, il “nostro” Ni-ck De Marco si è piazzato onorevolmente al 19° posto, il che lascia ben sperare per un 2009 ricco di soddisfazioni.

Nick De Marco nella vittoriosa gara di Albacete (Spagna)

Due sono i circuiti a noi più vicini, quello di Fiume (Rijeka in lingua croata) e quello ve-neto di Adria, in provincia di

Rovigo. Nella pista polesana si susseguono gare di ogni tipo, interessante quella svoltasi re-centemente per il monomarca

Kia Rio Dunlop Cup, che è stata vin-ta dall’AC Racing, davanti all’Adria. Tra gli esordienti di è imposta l’Injec-tion Tv, mentre tra gli over 40 vittoria assoluta per i veneti di Adria.

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Come ci si trova nel ruolo di matricola di lusso nel campionato di promozione?

Sicuramente ci si trova bene perchè è un bel cam-pionato, ci sono squadre di vertice che, naturalmente, sono molto più attrezzate, però altre squadre sono alla pari con noi, dunque sarà un campionato gioca-to fino all’ultima partita. Il nostro obiettivo principale sicuramente è la salvezza.

Come siete riusciti ad allestire una squadra che non ha avuto timori reverenziali ed è riuscita ad affrontare bene le formazioni di più alta caratura rispetto a quel-le della prima categoria nella quale militavate nella passata stagione?

Abbiamo preso alcuni giocatori di esperienza, disponevamo già di un’ ottima squadra ed abbia-mo riconfermato buona parte dei calciatori, ai quali abbiamo aggiunto quattro bravi giovani che siamo riusciti a portare nel gruppo e tre gioca-tori d’esperienza, quindi sapendo già di avere dei giocatori in gamba abbia-mo completato la rosa a nostro vantaggio. Ritengo che a questo punto così de-finita la squadra sarà molto competitiva.

Ricordiamo ai let-tori di Prealpi Sport ed ai navigatori di

www.prealpisport.com quali sono questi nuovi innesti nella compagine neroverde…

Abbiamo preso un altro portiere oltre ad Azzali-ni, un classe ’90, Cordaz (cugino di Alex che gioca nel Treviso). Per quanto ri-guarda i difensori è arrivato dal Bellunese De Pasqual, un ’89, prima giocava nel Cavarzano. Abbiamo riconfermato Prosdocimi, dopo un’ottima stagione l’anno scorso, Battiston e Rudy De Vettor. Dietro ab-biamo inserito una persona d’esperienza che giocava nel San Polo, che risponde al nome di Beppe Cava. Dei giocatori dell’anno scorso sono rimasti Mirko Collodel, Marco Casonato ed è rientrato dal Cordi-gnano Andrea De Martin. Dal Ponzano è giunto Ste-fano Gava e dal Cavarzano Roberto D’Incà. A centro-campo è approdato Martini dalla Liventina Gorghense

e Bengien (90) dal Porde-none. Nel reparto offensi-vo sono state riconfermate le nostre due punte, Pianca e Bozzon e ultimamente abbiamo ripreso Biscotto a completare la rosa (ha militato nelle giovanili del Bari insieme a Cassano).

Quindi sono stati fatti parecchi cambiamenti… A tuo avviso, se aveste mantenuto la medesima formazione dello scorso anno a che punto della classifica vi trovereste?

L’anno scorso aveva-mo una buona squadra, ma le nostre avversarie sono molto attrezzate. Il campionato di Promo-zione è decisamente più impegnativo rispetto alla 1.a categoria. Mi accor-go che, ad esempio, una squadra come il Mareno, che ha quasi riconfermato la medesima formazione dell’anno passato, con solo qualche elemento in più, si trova in difficoltà e questo

nonostante abbia buoni giocatori. Molti “teams” ben equipaggiati fanno fa-tica ad imporsi. Il salto di qualità c’è sicuramente tra la Prima e la Promozione ed è un notevole divario.

Secondo te cosa si può fare per riuscire a ben figurare in questo cam-pionato?

Innanzitutto bisogna avere due bravi giovani, perché se si dispone di due buoni ragazzi, che sono obbligatori in campo (un 89 e un 90), si parte avvan-taggiati. I giovani sono una componente importante, se sono bravi si riesce a fare bene. Naturalmente sono necessarie anche le perso-ne d’esperienza, come, da noi, D’Incà a centrocam-po, Azzalini in porta, Cava e Prosdocimi. Pensare di fare un’intera squadra di giovani in Promozione è un azzardo dato che, a mio avviso, si soffrirebbe un po’. L’anno scorso la formazione era molto più giovane, però in Promo-zione bisogna essere ben muniti.

Come risponde il pub-blico?

Abbiamo la fortuna di avere sempre un magnifi-co pubblico che ci segue, quindi da quel punto di vista siamo molto contenti. Anche l’anno scorso era ottimo, quest’anno si è riconfermato, anzi, è au-mentato.

Analizziamo breve-mente le varie figure che compongono la società, iniziando dal presidente Antonio Garbelotto.

Il presidente Garbelotto è entrato da poco nel mon-do del calcio e al primo anno di presidenza ha già

vinto un campionato… co-sa dire di più! E’ davvero un gran presidente dato che si tratta di una persona molto lungimirante. A dif-ferenza di altri che si fanno coinvolgere maggiormente nel gioco del calcio, lui invece non è un vero e proprio appassionato di questo sport, però è molto più avveduto, anche rispet-to al sottoscritto o ad altri che magari sono in questo mondo da più anni. Si sa che quando una persona è coinvolta emotivamente, talora è meno lucida nelle scelte. Sento persone che dicono “io so tutto di cal-cio”, il nostro presidente sa poco di calcio, ma è un vero imprenditore e come tale è anche un ottimo pre-sidente.

Le altre figure dirigen-ziali che vuoi ricordare?

Abbiamo due ottimi vice presidenti, Angelo Dal Mas e Ireneo Carlet. Entrambi lavorano molto per questa società. Inoltre vorrei citare il segretario Alberto Bottan “Foni”, il responsabile del settore giovanile Corrado Casa-grande che quest’anno è riuscito a mettere insieme tutte le squadre del settore giovanile. Piero Dal Mas, l’ex presidente, che mi dà una mano con la sua com-petenza nel calcio, sia per quanto riguarda i giocatori che per i rapporti con le varie società, ci ha dato anche un aiuto a formare questa squadra. Natural-mente c’è Fabrizio De Bortoli che la domenica va in panchina con il mister… per tenerlo calmo. Si tratta davvero di un bel gruppo, unito, affiatato, compatto.

Due parole sul mi-

ster…L’allenatore Bruno Ga-

va l’anno scorso ha fatto molto bene e sta riconfer-mandosi anche in questa stagione. E’ davvero un bravo allenatore e i risul-tati si vedono!

Cosa pensi di questo campionato, chi vedi nel ruolo di favorita?

Le squadre ben attrez-zate sono due: il Vittorio SM Colle e l’Opitergina. Poi c’è il Portomansuè che si sta comportando bene, hanno un bravissimo allenatore, Giorgio Casa-grande. I giocatori sono bravi, ma, a mio avviso, il mister in questo caso fa la differenza. Opitergina e Vittorio sicuramente sono più convincenti rispetto a Gruaro e Portomansuè. Il Vittorio ha qualche marcia in più dal punto di vista tecnico e secondo me, è candidato alla vittoria insieme all’Opitergina. Del resto queste squadre avranno speso e investito parecchio e sarebbe giu-sto che alla fine fossero premiate. Personalmente spererei nel Vittorio per-ché una città come Vittorio Veneto sarebbe giusto si trovasse qualche categoria più su.

Veniamo al settore gio-vanile. Ci puoi elencare quali sono le formazioni allestite dal Cappella Maggiore?

Quest’anno Corrado Casagrande è stato molto bravo perché è riuscito ad allestire tutte le squadre, dagli Juniores ai Primi calci. Abbiamo oltre 120 ragazzi, solo nel settore giovanile e per una realtà piccola come Cappella

– La società è presieduta da Antonio Garbelotto –

Cappella protagonista anche in Promozione– Abbiamo sentito il d.s. Giovanni Barazza –

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Maggiore è un risultato eccezionale. Devo dire che è anche molto impegnati-vo, pure dal punto di vista economico. Purtroppo al giorno d’oggi, vista la situazione, dobbiamo fare un notevole sforzo e gli introiti sono relativi. Dob-biamo ringraziare, in par-ticolare, il presidente ed i vice presidenti che fanno sì che il Calcio Cappella vada avanti.

Sei notoriamente una persona ottimista, come pensi si possa superare questo momento di crisi, anche nel mondo spor-tivo?

Andando in giro vedo che la crisi c’è un po’ per tutti. E’ un periodo che si sa quando è cominciato, ma non si sa quando finirà, le previsioni possono esse-re a medio-lungo termine, però non si può sapere. Le

aziende vedono diminuire il lavoro e lasciano a casa gli operai, cosa che non avevano previsto di fare. Tutto ciò si ripercuote anche nel calcio, perché il calcio è come un’azien-da. Se le ditte, con le loro sponsorizzazioni, non ci danno una mano, natural-

(segue da pag. 12) CALCIO CAPPELLA

Pallavolo Cappella: ben 5 squadre al via!– Intervista al neo presidente Dal Fabbro –

Siamo con Giancarlo Dal Fabbro, nuovo presidente della società A.S. Pallavolo Cappella Maggiore come si trova in questo ruolo?Per quanto mi riguarda, questo ruolo è una novità. Mi ritrovo alla prima esperienza sotto tutti gli aspetti e la sto vivendo già da qualche mese. Ricopro questa posizione da marzo-aprile di quest’anno. Ritengo sia un’esperienza sicuramente importante, sia dal punto di vista sociale, che personale. Spero che il tutto prosegua e si sviluppi nel miglior modo possibile, per quanto riguarda i risultati sul campo oltre che per quanto concerne l’organiz-zazione stessa.A quali campionati parte-cipate?Di fatto attualmente abbiamo cinque squadre che partecipa-no ai vari campionati. Parten-do dalla più piccola, troviamo l’Under 12, che prenderà parte al relativo campionato. Dispo-niamo poi di due Under 14, che partecipano all’omonimo campionato, in due gironi diversi. L’Under 16 e la Prima Squadra che quest’anno è in Terza Divisione.Presidente, ci parli proprio di questa squadra di 3a Di-visione…da quante ragazze è composta e da chi viene allenata?La squadra di Terza Divisione, ossia la Prima Squadra, è un gruppo su cui puntiamo mol-to quest’anno, in vista della

disputa di un bel campionato. Allenata da Renzo Golfetto e Luana Minniti, è attualmente

composta da 13 ragazze, di cui gran parte provenienti proprio da Cappella Maggiore.

Per quanto riguarda il set-tore giovanile, quali sono le formazioni che lo compongo-no ed i relativi allenatori?L’Under 12, allenata da Fe-derica Salatin, vanta ben 14 ragazze, mentre le due under 14, allenate, una da Renzo Golfetto e Luana Minniti e l’altra da Elena Gava e Valen-tina Girardi, contano nel com-plesso 22 ragazze divise in due squadre, provenienti anche da zone limitrofe. L’under 16 è

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Il presidente Garbelotto

L’Articolo V è la seconda società sportiva nel comune di Cappella Maggiore per il numero davvero con-sistente dei suoi aderenti, circa 200.Come ci ha puntualmente precisato Sabina Antoniazzi, responsabile del-l’Articolo V, l’attività nella scuderia si suddivide in due discipline: salto ad ostacoli ed endurance.Salto ad ostacoli. Una venti-na di atleti, o meglio di binomi

(uomo+cavallo), che competono mensilmente in concorsi regionali. Nel 2008 hanno ottenuto 64 primi posti, 16 argenti e 13 bronzi, indicati-vamente. Luca Piccin ne è l’istruttore più qualificato per i risultati ottenuti. E’ un istruttore FISE 2° livello. Tra i giovani, si è posta in luce l’amazzone diciassettenne Francesca Corona che proviene da Erto, ma che ha i suoi ca-

ARTICOLO V: IN 200 A CAVALLO

(segue a pag. 14)

(segue a pag. 15)La Prima Squadra

Il maestro Luca Piccin

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mente noi non riusciamo ad andare avanti. Quindi la soluzione è tagliare le spese, ridimensionare gli stipendi, questo è l’uni-co metodo, aspettando tempi migliori. In questo momento l’imperativo è “ridimensionare” perché se abbiamo dato la nostra parola e noi intendiamo mantenerla, gli stipendi vogliamo pagarli fino al-l’ultimo centesimo.

Si sentono pareri di-scordanti sugli Juniores, cosa pensi di questo cam-pionato?

Noi, a Cappella, ope-riamo per il sociale. Gli Juniores vanno fatti sicu-ramente per dare sfogo a tutti quei ragazzi che non vengono inseriti in prima squadra, spesso anche per-ché sono ancora giovani e devono maturare maggiore esperienza. Le formazioni minori sono più importan-ti, dal mio punto di vista,

perché è lì che si insegna davvero il gioco del calcio. A 16-17 non si insegna più nulla, al limite si può perfezionare. La squadra Juniores viene fatta per quei giocatori che non giocano in prima squadra ed è giusto che abbiano la possibilità di fare calcio.

Quali sono i rapporti che avete con le altre società calcistiche, ne avete una maggiore di riferimento?

Vantiamo buoni rapporti con molte società. Abbia-

valli presso l’Articolo V.Endurance. E’ il circolo più numeroso a livello regionale. Quella dell’en-durance è disciplina poco nota, ma si sta facendo una promozione adeguata. Vengono effettuate vere e proprie maratone equine di 30-60-90 km in percorsi di campagna nei quali si misu-ra la resistenza del cavalie-re… e del cavallo a portare a termine nel migliore dei modi il lungo percorso. 11/14 i partecipanti a gara con 7 ragazzi sotto i 18 anni, fra cui spicca Francesca Pian-ca, laureatasi campionessa

regionale Junior enduran-ce. Da segnalare anche Graziano Todaro, secondo nel circuito di gare orga-

nizzate in Veneto, Luciana Paiutta, terza, Giorgio Pup-pin, quarto. Luciana Paiutta

mo sempre collaborato be-ne con il Conegliano, con il Belluno, ma anche con altre squadre tipo la Saci-lese, il Vittorio SM Colle. A livello di scambio di giocatori abbiamo sempre cooperato maggiormente con il Conegliano (ora Union CSV), dove c’è un ottimo presidente, Toni Franceschet, un emblema del calcio perché uno che da trent’anni svolge questo tipo di attività e ha scovato un talento come Alex Del Piero non ha bisogno di presentazioni. Inoltre intratteniamo un ottimo rapporto con Denis Fiorin, persona competen-te di calcio, uno che si può delegare tranquillamente. Ultimamente stiamo in-trecciando buoni rapporti anche con la Liventina Gorghense, abbiamo preso da loro dei giocatori.

Il campo sportivo?Il nostro campo è… una

cosa stupenda, il bravo Livio Maset lo cura alla perfezione, nemmeno in serie A se ne vedono così! I costi sono piuttosto alti, ma il risultato si vede!

Sappiamo che dispo-nete di un campo di sfogo…

Abbiamo il campo sus-sidiario dove si svolgono gli allenamenti e dove si gioca qualche partita delle giovanili. Per questa stagione abbiamo a dispo-sizione anche il campo del Vittsangiacomo (quello del Vitt, n.d.r.), dove una squadra va a giocare. Per gli allenamenti c’è un campo sintentico dove tut-te le squadre, nei periodi più brutti, si allenano.

Cosa ne pensi dell’erba sintetica?

E’ un’ottima alternativa.

(segue da pag. 13) CALCIO CAPPELLA MAGGIORE (segue da pag. 13) EQUITAZIONE ARTICOLO V

(segue a pag. 15)

(segue a pag. 15)

CALCETTO FUTBOL LATINO ANZANOTra le attività sportive esistenti nel comune di Cappella Maggiore ha una grandissima importanza il calcetto, che qui si chiama Futbol Latino e che riesce addirittura ad organizzare un vero e proprio campionato con ben 16 squadre, una kermesse iniziata a fine ottobre e che terminerà il 16 maggio, per poi proseguire ulteriormente con i play-off. Va dato atto a Stefano Testa ed al suo entourage di essere stati in grado di allestire qualcosa di davvero notevole. Ed è davvero folta la partecipazione del pubbli-co alle partite che si svolgono di venerdì e sabato presso gli splendidi impianti di Anzano. I campioni in carica sono i ragazzi della Gelateria De Martin di Caneva.Accanto a questo grande campionato ci sono altre manifestazioni collaterali,

tra le quali spicca, anche per la leggiadria delle partecipanti, il Torneo di calcio a 5 femminile che si svolge in agosto. Concludendo, si può essere davvero fieri di avere nel proprio co-mune una così bella realtà sportiva che, tra le altre cose, è supportata da un ristorantino che sa ammannire pietanze da leccarsi i baffi!

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tra le quali spicca, anche per la leggiadria delle partecipanti, il Torneo di calcio a 5 femminile che si svolge in agosto. Concludendo, si può essere davvero fieri di avere nel proprio co-mune una così bella realtà sportiva che, tra le altre cose, è supportata da un ristorantino che sa ammannire pietanze da leccarsi i baffi! Telefono

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si è piazzata seconda pure nel campionato triveneto, dove Giorgio Puppin si è piazzato quarto. Sono im-pegni gravosi, vanno dalle due ore e mezza, sino a otto e anche di più. I 200 iscritti all’Articolo V provengono da Cappella e dal Vittoriese-Conegliane-se, ma anche dal Bellunese, citiamo qui Lucia Miche-lotto, istruttrice di salto ad ostacoli OTEB FISE.L’attività giovanile si in-centra in modo particolare sugli Under 14. L’Articolo V può vantare una campio-nessa regionale under 14 di endurance pony che rispon-de al nome di Lisa Croce, di Fregona, che ha brillato di luce propria assieme al suo piccolo destriero nella prova disputatasi nell’isola di Albarella, nel Rodigino. Lisa è giunta anche quinta ai campionati italiani asso-luti pony di Assisi, dove si è classificata settima Maria Sole Barel.Altri due risultati nell’en-durance per l’Articolo V sono stati ottenuti, nella Coppa delle Regioni, nel

campionato italiano a squa-dre di endurance, svoltosi ad Anghiari. Ci si è presen-tati con ben tre squadre, la cui metà era composta da iscritti all’Articolo V di Cappella Maggiore ed in particolare la squadra dei 30 km è giunta seconda, così pure per i piccoli che ogni anno prendono parte alle Ponyadi, svoltesi a Vivaro di Roma per Under 14 e impegnati in varie discipline equestri, salto ad ostacoli, dressage e così via. Nella folla di parteci-panti, 850, altissimo il nu-mero di presenze di piccoli cavalieri ed amazzoni del-l’Articolo V, la cui squadra ha conquistato l’argento ai Nazionali nella categoria dei piccoli. L’Articolo V,

particolarmente sensibile ad avvicinare i bambini ai cavalli, organizza dei caro-selli della durata di 6-7 mi-nuti, con figure a cavallo, con pony, nelle sagre pae-sane. Citiamo ad esempio la partecipazione in quel di Pasiano di Pordenone ed in occasione del Palio di Cap-pella Maggiore. Da segna-lare, per concludere, l’or-ganizzazione di trekking a cavallo, quello in Cansiglio per conoscere lo splen-dore di quella foresta, il trekking del prosecco, con degustazione nelle cantine ed il trekking di Dobbiaco/Toblach, appuntamenti prestigiosi per una scuderia che si sta facendo amare da tanti appassionati.

Ma va usata nei periodi critici, in inverno, quando il terreno non è in condi-zioni ottimali. Certamente un campo d’erba è miglio-re, ma il sintetico è un’op-portunità. Gli allenamenti, a mio avviso, dovrebbero, però, essere fatti nei veri campi di calcio, cioè quel-li d’erba.

Gli sponsors?Abbiamo la Banca

Prealpi, Parchettificio Garbelotto, Giordanos, Impresa Carlet, Romans, ne abbiamo tantissimi e li ringrazio tutti anche quelli che qui non cito.

Concludendo…Speriamo di terminare la

stagione in modo dignito-so, senza problemi per la salvezza. Mi auguro sia così perché i presupposti ci sono tutti e i ragazzi hanno le caratteristiche necessarie per portare a termine bene la stagione, poi sarà il campo a deci-dere…

allenata da Gianni Bolzan e composta da 14 ragazze tutte del paese.Giocate e vi allenate sempre nella palestra delle scuole medie di Cappella Maggio-re?Quello della palestra è un grosso problema per la so-cietà, poiché quasi tutte le squadre fanno 3 allenamenti settimanali e la palestra del paese va condivisa con altre associazioni. Pertanto ci av-valiamo spesso dell’utilizzo di quella di Sarmede e per le

partite della prima squadra usufruiamo della palestra di Fregona.Avete contatti con altre so-cietà di volley, fuori zona e limitrofe?I contatti ci sono, sia con società limitrofe, sia di altre zone, ma si limitano ad un rapporto puramente organiz-zativo per quanto riguarda la progettazione di eventi e manifestazioni. Per la parte collaborativa “di gioco” anco-ra non abbiamo stabilito delle relazioni e siamo, per ora, completamente autonomi.Cosa può dirci degli spon-sor?Come per tutte le società sportive, anche per la nostra, gli sponsor ricoprono un ruolo fondamentale. Sono alla base del sostentamento per la so-cietà e noi, fortunatamente, ne possiamo vantare un numero consistente, sia del paese stesso, sia al di fuori della zona. Ognuno nel suo piccolo ci aiuta ed è fondamentale per mandare avanti questa società al meglio.Come è strutturato l’orga-nigramma della società e da chi è composto?

FIONDA CLUB CAPPELLAUn nuovo gioco fionda tra la gente: il primo club del

Veneto nasce proprio a Cappella Maggiore

Si è conclusa da poco la stagione di gare che ha visto sfilare il Fionda Club Cappella Maggiore, prima e unica associazione amatoriale veneta, nelle località di Fregona, Sonego, Carpesica, la stessa Cappella Maggiore per chiudere poi in bellezza al Circolo di Forcal. Già nello scorso settembre il club, fondato da Renzo Pedron ed Angelo Rinaldi, presieduto dai “mitici sette” tra cui il presidente Elio Chies, con la collaborazione attiva del vice presidente Danillo Salamon, il segretario Daniele Del-la Giustina ed i consiglieri Lino Altoè, Luigino Salamon, Antonio De Luca e Willi Grillo, ha gareggiato nel Campionato Italiano di Gemona come unico rappresentante della nostra regione! La novità di questo “sport amatoriale” consiste nell’aver fatto rivivere una tradizione di origini lontanissime trasformandola in uno sport originale

ed entusiasmante, alla portata di tutti. Il “trampolino di lancio” è formato da un tunnel lungo 12m alla fine del quale un centro elettronico, montato su una struttura in alluminio, segna il punteggio totalizzato. Ogni gioca-tore ha a disposizione 13 “vierine” di cui 3 di prova e 10 di gara ed una fionda a forcella (mano libera) ri-gorosamente di fattura artigianale. Chiunque ritenga di avere forza, mira e voglia di divertirsi, può partecipare presenziando nel giorno delle gare che ricominceranno a marzo 2009. Tanto di cappello quindi a questo club che, oltre a rappresentare con fedeltà la nostra Regione, devolve una parte del ricavato alla Fondazione Fenderl di Vittorio Veneto.

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a pagina 10

(segue da pag. 14) VOLLEY CAPPELLAIl consiglio direttivo è com-posto da undici persone. Oltre a me c’è la vice presidente, Paola Tolin, con tutti gli altri componenti tra cui la segretaria Manuela Marcon, Riccardo Sonego, Eddi Da Ros, Italo Serafin, Alessandra Mattiuz, Elisa Cillo, Andrea Gava, Giuliano Da Ros, Mar-co Giacomazzi. In conclusione, Presidente, ha piacere di aggiungere qualcosa in merito a queste squadre?Come ogni anno, punteremo

anzitutto alla ricerca di altre ragazze da aggiungere alle squadre. La società si sta aprendo anche ad altri paesi della zona dandoci quindi la possibilità di allargare il nostro organico. Più ragazze ci sono, meglio è per tutta la società. Attualmente dispo-niamo di circa 70 ragazze che lavorano con noi. Dunque la società è aperta a tutte le ragazze e ad ogni genere di età, specialmente a chi vuole far parte della categoria del Mini Volley: nonostante sia una squadra ancora alle prime armi, si sta già facendo cono-scere bene! Le sue componen-ti, di 8-9 anni, attualmente sono 10, allenate da Lisa Gava e Doriana Da Ros. Quest’an-no puntiamo molto sul settore giovanile nel suo complesso, per quanto riguarda il futuro dell’ A.S. Pallavolo Cappella Maggiore. Cerchiamo comun-que di sviluppare moltissimo questa attività, poiché è uno dei pochissimi sport presenti attualmente nel territorio, ad essere praticato principal-mente da donne. Per ora non credo che apriremo la società alle squadre maschili, poiché preferiamo avere l’esclusiva sulle ragazze. Per quanto ri-guarda il pubblico, posso dire che il supporto si fa sentire, soprattutto dai genitori ed in buona presenza, anche dalle allieve della società stessa appartenenti a categorie, sia maggiori, sia minori che presenziano nelle partite in-citando le compagne. L’invito a partecipare è sempre valido, per ogni partita, e per ogni ge-nitore, ma anche per gli stessi cittadini di Cappella Maggio-re, che possono comunque sostenere con la loro presenza la squadra che rappresenta il proprio paese!

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(segue da pag. 14) EQUITAZIONE ARTICOLO V

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Più che soddisfacen-te il piazzamento al quinto posto di Stefano Carlet nel prestigioso campionato di Formula Azzurra che ha visto

trionfare Edoardo Li-berati. Stefano Carlet che corre per la Nannini Racing, dell’ex pilota di Formula 1 Alessandro Nannini, fratello della

celebre rockstar Gianna Nannini, ha avuto an-che la soddisfazione di vincere una delle corse in calendario. Ora per il pilota nostrano si apro-no nuove prospettive in categorie superiori. An-cora una volta, quindi, la Formula Azzurra si è rivelata ottimo tram-polino di lancio per le ambizioni dei drivers più giovani.

Stefano Carlet 5° in Formula Azzurra

Invitiamo le società sportive a farci pervenire materiale utile per la pubblicazione. Per la vostra pubblicità e per ogni altra comunicazione telefonare ai numeri 0438-560446 / 0438.560244 e-mail: [email protected] www.prealpisport.com

Dir. Resp. Alessandro Russo - RussnerSegretaria di redazione Claudia Gottardi

Il Victory Team ha con-quistato matematicamen-te, il 6 dicembre scorso, il titolo 2008 Campionato Mondiale Class 1 Offshore.

Grande festa, quindi, per i piloti Hendi e Marri. Otta-vo titolo per questo team che si è confermato come la squadra più competitiva

e consistente del campio-nato. Da sottolineare il grande risultato del team italiano GiorgiOffshore che ha riportato, dopo tante stagioni, una squadra interamente italiana sul podio della Class 1. Nel gp di Dubai ha infatti con-quistato il terzo posto. Un risultato che premia la co-stanza della scelta del team nostrano che ha sempre creduto nella possibilità di essere competitivo anche contro le “armate” arabe.

Victory... vince il mondiale

Prealpi Sport dicembre 2008

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Transcript of Prealpi Sport dicembre 2008