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SERIE C1 (PRIMA DIVI-SONE LEGA PRO)Il Südtirol sembra in grado di reggere il passo delle av-versarie in questo impegna-tivo campionato che lo vedo nel ruolo di matricola. SERIE C2 (SECONDA DIVISONE LEGA PRO)Troppo timidi i passettini compiuti dalla Sacilese che compare nelle zone basse della graduatoria. La dif-fi coltà di andare a rete è uno dei principali problemi dell’undici liventino.SERIE DMentre in vetta, per il pri-mato, sembra profi larsi uno scontro a tre fra Venezia, Rovigo e Treviso, le porde-nonesi vanno piuttosto bene, in primis il Tamai di Brugne-ra e pure la Sanvitese, men-tre il Pordenone pare abbia un po’ rallentato. Discreto il trend dell’Opitergina, ri-cordiamo che si tratta di una matricola, davvero deluden-te il Belluno che, a questo punto, deve invertire al più presto il ruolino di marcia se vuole confi dare ancora nella salvezza.ECCELLENZAVeneto. E’ certamente l’Ar-dita di Moriago la migliore delle nostrane in un campio-nato che appare dominato dai polesani del Delta 2000. Tornando ai moriaghesi va detto che, a fronte di un at-tacco non proprio eccelso, possono vantare una ferrea difesa. In posizioni di me-dio alta classifi ca Feltrese e Lia Piave. La media lista pare essere il traguardo an-che dei rossoblu del Vittorio S.M.Colle, invero un po’ sfortunati soprattutto nei minuti fi nali quando hanno compromesso la conquista di molti punti.Friuli Venezia Giulia. E’ un campionato molto equilibra-to, con Manzanese e Virtus Corno di Rosazzo tra le più agguerrite. Ma anche Il Fon-tanafredda appare in una po-sizione molto buona e per i

rossoneri potrebbero aprirsi interessanti prospettive. Più che discreto l’andamento dell’Azzanese che non ama le mezze misure, in genere o vince o perde, i pareggi le sono indigesti. Così e così la marcia del Chions. Trentino Alto Adige/ Südtirol. Il Salorno ed il St.Georgen stanno cercando di insidiare i trentini del Fer-sina al comando della clas-sifi ca. Discrete anche Maia Alta/Obermais, Appiano/Eppan, Südtirolersportve-rein Brixen e Valle Aurina/Ahrntal. Ultimo in classifi ca il Bolzano.PROMOZIONEVeneto. Gir.D. E’ lotta in vetta tra Preganziol ed Edo Mestre. Le nostre di certo non brillano, il Cavarzano viaggia onorevolmente nella media graduatoria, all’in-circa come la Liventina-gorghense. Sta acquisendo maggiore consapevolezza dei propri mezzi l’Union C.S.V. di Conegliano-San Vendemiano che ha avu-to uno scatto di orgoglio in queste ultime settimane. Ma non deve affatto mollare, così come non possono farlo Portomansuè, San Giorgio di Libano e le due compa-gini nostrane sinora più in diffi coltà, ovvero Cordigna-no e Santa Lucia che hanno comunque tutto il tempo per uscire dalla zona più intrica-ta della classifi ca.Veneto. Gir.B. Sta giocando un ruolo di primissimo pia-no la formazione bellunese o se preferite feltrina dell’ Union Ripa di Pedavena e dintorni che sta lottando per il primo posto ostacolata da San Floriano, Schio e Piom-binese.Friuli Venezia Giulia. Al vertice si contendono la vetta le due formazioni la-gunari della Maranese e del Cjarlins/Muzane (in italiano Carlino/Muzzana del Tur-gnano). Bravissima la ma-tricola Virtus Roveredo: i

“galletti” pordenonesi sono davvero una bella sorpresa. Assai bene pure il Corde-nons che vanta un discreto attacco. I fontanafreddesi del Vigonovo viaggiano at-torno alla metà graduatoria. Purtroppo gli ultimi tre posti della classifi ca vedono, al momento di andare in stam-pa, tre pordenonesi, Monte-reale, Prata e soprattutto la Pro Aviano/S. che appare la più inguaiata.PRIMA CATEGORIAVeneto. Gir. H. Il Codognè ha mostrato i muscoli e se la sta giocando in cima alla li-sta con il Caorle che sembra-

va la numero uno assoluta del raggruppamento. Viag-giano forte anche Salgareda e La Marenese dalla dife-sa granitica. Soddisfazioni giungono pure dal Fregona che vanta un attacco molto buono. Ok pure Fontanelle, Alpago e Godega. Più in dif-fi coltà Orsago e Gorghense. Sta facendo esperienza il Cappella Maggiore (spe-ciale da pag.12), che deve quantomeno evitare l’ulti-mo posto, probabilmente ora come ora lasciandolo al Mazzolada, per poter pren-der parte ai play out. Ma è presto, ovviamente, per fare questi discorsi.Veneto. Gir. F. Carenipie-vigina e Cisonese, col sup-porto di Follinese e Limana, formano il poker di forma-zioni nostrane che possono dire la loro nella lotta per

la promozione. Tra l’altro sarebbero anche da consi-derare i recuperi che devono effettuare alcune squadre, ad esempio il Limana. Bene pure l’SP di Segusino-Pede-robba. L’unica formazione delle nostre zone ad essere invischiata nelle parti basse della classifi ca è, per ora, la Plavis di Santa Giustina Bel-lunese. Friuli Venezia Giulia. I pordenonesi del Torre se la vedono con il Varmo per il primato. Convincono pure Vivai Rauscedo, Sesto al Reghena/Bagnarola e Por-cia. Ma la classifi ca è molto

equilibrata e anche Pravi-sdomini, Fiume Veneto e un bel Caneva potrebbero an-cora inserirsi quantomeno in zona play off. In situazione di pericolo Maniago e Union Pasiano. SECONDA CATEGORIAVeneto. Gir. O. Le due for-mazioni ciliensi vedono la Libertas Ceggia in piena lot-ta per il primato ed il Gaini-ga a metà classifi ca. Veneto. Gir.P. Vertice per Olmi Callalta e Fulgor Tre-vignano. Ottimale la po-sizione della Virtus CSM di Farra di Soligo. Media classifi ca per il Sernaglia. In zona rischio la matricola Su-seganese che ha una difesa troppo perforabile.Veneto Gir. Q. Eurocalcio al comando, molto bene il Valdosport. Convincono an-che i feltrini del Sanvittore.

Media lista per l’Arsiè. Così e così il Piave Tegorzo, ap-pare più in diffi coltà il Foen.Veneto. Gir. R. Vazzole-se primattrice, ma Cortina d’Ampezzo, Ponte nelle Alpi, Sedico ed Auronzo non mollano. Un po’ meno convincente il Vittsangia-como che, sino a qualche settimana addietro, lottava per la vetta. Discreto il Sar-mede, ancora in diffi coltà la Fulgor Farra d’Alpago ed il Gaiarine che però ultima-mente sta ottenendo qualche soddisfazione. Da dimenti-care questo primo spicchio di stagione per l’Agordina

che ha perso una decina di partite consecutive.Friuli Venezia Giulia. San Quirino al comando. Molto bene anche Doria/Zoppola ed Avianese. Media clas-sifi ca per Liventina Sacile e Polcenigo. Un po’ meno soddisfacente il cammino del Ceolini di Fontanafred-da. TERZA CATEGORIASx Piave (Gir.A). Sono Barbisano e Tarzo/Revine Lago le due protagoniste di questa fase del campionato. Davvero buona la marcia della Pro Refronolo e molto convincente pure quella di Feletto (speciale da pag.4) e Campolongo. Sorprende in positivo la compagine gialloviola del San Martino di Colle Umberto. Alterni Breda e Parè. San Michele Salsa e Santa Giustina Itlas

vivacchiano nella medio-bassa graduatoria. Il Bocca-distrada manca soprattutto nell’attacco. A chiudere la classifi ca al momento di sti-lare queste note, la Vallata 1999. Trevigiano (Gir. B). Il Vi-dor è in zona play-off non troppo discosto dalla capoli-sta Padernello.Bellunese (Gir. A). Il cam-pionato è fermo per la lunga sosta invernale Dopo metà percorso la capolista è il Sois che ha due punti di van-taggio sul Castion e tre sullo Schiara di Tisoi. Si noti che le prime tre sono tutte di fra-zioni del comune di Belluno. A 4 punti dalla vetta trovia-mo Alpes Cesio e Sospiro-lese. A 6 lunghezze ecco la Rinascente di Cornei d’Al-pago che è agli stessi punti del Mix SL. A seguire: So-vramonte, Juve Mugnai, Ci-smon (Vicenza), Fiori Barp e come fanalino di coda il Monte Tomatico.Bellunese (Gir.B). Campio-ne d’inverno il solito Coi de Pera che ha 7 puni di vantag-gio sul Fortogna, 8 sul Claut (PN) e 10 sul Domegge. A seguire: Ospitale, Castelco-dissago, Valpadola e Real Damos Tai, Valzoldana, Val-boite ed Oltrepiave.Sandonatese. E’ il Grassa-ga, assieme alla Sangiorgese la compagine più convin-cente. Ma sta risalendo for-te l’esiliato Francenigo che può coltivare ancora sogni splendenti. A metà della lista troviamo l’Evolution Team di Chiarano e lo Staffolo. L’altra formazione torre-sana, quella del capoluogo Torre di Mosto, non è più ultima, sta guadagnando un po’ di terreno.Pordenonese. Sangiovan-nese e Valvasone, con terza incomoda l’Aurora, sono le attuali protagoniste. Bene anche Castellana, San Leo-nardo di Valcellina, Tiezzo e Prodolonese. Chiudono la classifi ca Vajont ed Odas.

L’Opitergina convincente matricola nel campionato di serie D

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Calcio femminileSerie B. Il campionato di serie B vede l’Inter al comando della classifi ca. Le nerazzurre milanesi hanno un certo vantaggio sulle padovane del Gordige. Eccellente l’andamento delle ragazze del Villanova di Sernaglia della Battaglia. In buona posizione la Südtiroler-sportverein Brixen. Accettabile anche l’andamento delle rossoblu del Vittorio Veneto che sono neofi te del campionato e che vantano un discreto attacco. Classifi ca al momento di andare in stampa: Inter 19, Gordige 16, Meda 13, Villanova di Sernaglia 11, Pedemontana 10, SSV Brixen 9, Zensky Padova 8, Caprera e Orobica 6, Vittorio Veneto 5, Mestre 4, Le Maddalene 0. Serie C. La Keralpen Belluno è terza alle spalle di San Carlo e Torri. Il Vellai di Feltre è a metà classifi ca.Serie D. Domegge e Cessalto sono al comando. L’Alpes di Cesiomaggiore è penultima.

JUDOKA VITTORIESI SECONDI NEL TRIVENETO A PARI PUNTI COI PRIMI

Il Judo Vittorio Veneto al secondo posto nel Campionato Esordienti, su 55 Socie-tà del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.Lo scarto di una medaglia in meno, ha fatto passare al secondo posto nella classifica finale i Judoka del Palasport Vittoriese, giunti alla pari coi primi, nella gara di quali-ficazione per il nord-est d’Italia del Campionato Italiano Esordienti. In una affollata e non facile competizione tra i migliori Judoka di 55 Club del Triveneto, gli atleti vit-toriesi si sono ancora una volta distinti con risultati di primo piano, come la medaglia d’oro vinta da Dino Castagner e quelle di bronzo conquistate da Leonardo Nespolon, Simone Dus e Linda Amadio. Fra questi, il campione Interregionale Dino ha inoltre vinto sia uno Stage premio di più giorni durante le vacanze Natalizie, che l’accesso col compagno di squadra Leonardo, alla Finale nazionale di categoria che si svolgerà tra breve a Roma. Buoni pure i risultati dei rimanenti compagni di squadra Davide Gagliardi, Matteo Paier, Massimo Da Ros, Lorenzo Pagnotta, Ruggero Perenzin e Matteo Vinci, molti dei quali avrebbero meritato maggiori soddisfazioni visti i risultati ottenuti.

Fra incontri, trasferte e stage, continua senza soste l’attività degli

aikidoka al Palasport VittorieseIn linea con la dinamica attività del Judo Vittorio Veneto, anche il settore Aikido del Pa-lasport Vittoriese è in continua evoluzione. Alle trasferte in giro per l’Italia, si alternano infatti gli incontri e allenamenti tra Club, come quello di giorni fa con gli Aikidoka di Ponte di Piave. Con ben sette cinture nere in materassina e tre insegnanti di primo piano come Sandro Lucagnano, Luca Gri ed il fiduciario Regionale Maestro Giancarlo Giuriati, il successo dell’incontro non poteva che esser certo. Applausi e soddisfazione dei numerosi partecipanti, hanno infatti sottolineato la riuscita di un meeting, capace di porre ancora una volta in risalto l’efficacia di un’arte marziale difensiva non violenta, che tanto successo ha riscosso nel Vittoriese. Il prossimo appuntamento sara’ sempre al Palasport vittoriese, dove il 4-5 Dicembre si terrà uno Stage col Maestro Fausto De Compadri, cintura nera 7°dan e numero uno dell’ Aikido Italiano.

BasketSerie B dil. La CGN di Pordenone lotta per la salvezza.Serie C dil. Eccelle il San Vendemiano che svetta al comando. Bene pure l’Oderzo. Piut-tosto diffi coltoso l’avvio della Vigor Conegliano.Serie C Veneto. Buona seconda l’Ormelle alle spalle della Trevigiana.Serie D blu. In ottima posizione il Mansuè.Serie D verde. Il Priula Basket lotta in medio bassa postazione.Promozione. Pieve di Soligo cerca di fare la voce grossa, inseguita da Feltre. Bene pure Agordo e Carbonera. Metà classifi ca per il Vittorio Vene-to. Più dietro Valdobbiadene e Vazzola.

Basket femminileSerie B. Brave le ragazze del Conegliano seconde alle spal-le della compagine di Riva del Garda. Bene anche il Bol-zano.

VolleySerie A1 femminile. Convincente start per la Spes di Conegliano che ha iniziato al di sopra delle aspettative sostenuta dal pubblico sempre numeroso alla Zoppas Arena.Serie B2 maschile. Cordenons e Motta di Livenza si contendono il primato. Negativo l’avvio dell’Alpifi nd Belluno.Serie B2 femminile. Media classifi ca per il Mareno di Piave. Ok anche il Top Team di Belluno.Serie C femminile gir. A. Il Latte Albaluna Feltre è al comando davanti al Preganziol. Lo Spaccio Occhiali Vision Codognè è in medio bassa posizione.Serie C femminile gir. B. Il Meduna di Livenza è partito alla grande.

Calcio a 5Serie C1. In un girone che vede duellare in vetta Arzignano e Spinea i bellunesi del Cavarzano sono a metà classifi ca così come da Dibiesse di Miane allenata da Sottoriva.Serie C2. Guida il Cavaso/Possagno, bene il Pederobba, convincenti anche Prisma S.Polo, Ponte nelle Alpi, Susegana e S.Vendemiano Mille. Sanno dire la loro anche il Limana, la Sinistra Piave di Mel e Trichiana e la Old Beton di Colfosco.Serie D. Gir. E. Conegliano primattore, Moriago ad inseguire. Bene pure Bribano di Se-dico, San Fior, Vazzola e Sedico. A seguire troviamo Alpago, Cencenighe Agordino, Col-lalbrigo e Domegge di Cadore.

Pallamano femminileOderzo ha ospitato le qualifi cazioni ai campionati mondiali di Brasile 2011 con la Repub-blica Ceca a dominare la sessione. Ottima l’Italia piazzatasi seconda davanti a Lituania e Bulgaria. In campo maschile, in serie B, sta facendo bene la Gridiron San Fior/Cone-gliano.

RugbySerie B. In un girone che vede in testa il Paese davanti a Villorba e Casale sul Sile il Belluno fi gura nella parte bassa della graduatoria.Serie C. Sta marciano veramente bene il Cone-gliano Rugby che insidia lo Jesolo ai vertici. Il Feltre è terzultimo, mentre purtroppo l‘Alpago, assieme ai veronesi del Valpollicella, chiude la classifi ca. Serie C2. Oderzo al comando, Por-denone secondo. Bene il Polcenigo. In bassa classifi ca Montereale e Spilimbergo.

Spes Volley:Dobi, ragazza all’attacco

Il talento bulgaro Rabadzhieva mura le pressioni dell’A1 e punta dritto il suo obiettivo: “In Italia per crescere e vincere anche nei playoff”.Dobriana Rabadhzieva è ancora sconosciuta al pubblico italiano, ma è una delle più talentuose giovani pallavoliste europee. “Dobi” è nata in Bulgaria 19 anni fa. Ha passa-to le sue prime stagioni agonisti-che nel CSKA Sofi a per venire ora a Conegliano, a seguito di Dragan Nesic, suo coach nella nazionale bulgara.Perché ha deciso di venire a Co-negliano? “Sono venuta soprattutto per Dragan. E’ un buon allenato-re, lo conosco già bene dalla nazionale e può aiutarmi a cre-scere ulteriormente. E’ già stato importante nel mio percorso di crescita come giocatrice e può esserlo ancora di più”.Comunque desiderava venire in Italia, perché? “Perché il campionato è di alto livello. Può permettermi di mi-gliorare e di giocare al fi anco, o contro, grandissime campio-nesse che fi no a qualche mese fa potevo solo guardare in TV. Poi, cosa non da poco, la gente in Ita-lia ama la pallavolo”.Cosa si attende da questa avventura a Conegliano? “Mi aspetto che giocheremo bene e che riusciremo a giocarci le nostre chance ai pla-yoff, puntando alle semifi nali. Quello sarebbe un risultato che mi lascerebbe soddisfatta per questa prima annata italiana”.

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Ce ne parla il dirigente Vito Mazzer

NOVITA’ 2010Il 9° torneo di calcio sa-ponato ha rispecchiato nel bene e nel male le ultime due manifestazio-ni passate per quel che riguarda lo svolgimento degli eventi; preme co-munque sottolineare che nella stagione 2010 si so-no inserite all’interno del Gruppo Giovani, alcune persone giovanissime e un po’ meno giovani, ma queste ultime con molta esperienza e dinamismo alle spalle.Questo a mio avviso ha portato una ventata di freschezza ed un cambia-

mento che si è potuto notare soprattutto consi-derando l’ordine con cui si è svolta la manifesta-zione, dal campo, alla cu-cina, agli spalti.I problemi non mancano mai e come tutti sanno le disattenzioni possono costar care a volte, ma siamo sulla buona strada per dare il giusto risalto al torneo di Calcio Sa-ponato di Bagnolo, allar-gando ancora di più il già considerevole bacino di “utenza”. Dobbiamo ancora rior-dinare le idee per poter partire con la manifesta-zione del 2011, ma c’è già la voglia ed il pensie-ro comune di organizzare

qualcosa di particolare per caratterizzare la 10ª edizione del torneo, risul-tato per molti inaspettato.

TORNEO DI CALCIO SAPONATO 2010Seppur in assenza di par-ticolari campagne pubbli-citarie si sono presentate al via anche quest’anno 36 squadre, coinvolgendo come sempre oltre 200 ragazzi e pure qualche ra-gazza. Direi che il torneo è partito con il piede giu-sto ed è terminato in gran-de stile. Il tempo (meteo-rologico) ha disturbato lo svolgimento delle attività anche quest’anno, senza però compromettere al-cunché: direi una fortuna viste le esperienze pas-sate.Le 36 squadre parteci-panti sono state suddivise inizialmente in 9 gironi all’italiana di 4 squadre ciascuno; le migliori 2 di ogni girone si sono af-frontate in una fase simile ai classici ottavi di finale,

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Calcio Feletto:Calcio Feletto:tanta voglia di play-offtanta voglia di play-off

Intervista a Denis Speran-dio d.s. del Feletto CalcioVorremmo iniziare que-sta chiacchierata con l’ing. Sperandio, doman-dandogli come mai ogni anno, verso Natale, il Feletto occupi posizioni alte della graduatoria, mentre nella fase discen-dente della stagione non è poi più così brillante. Visto che tale andamento si è ripetuto più volte in queste ultime annate, ti chiediamo, cosa succede?Quest’anno speriamo di in-vertire la tendenza avendo acquisito maggiore espe-rienza nelle stagioni prece-denti. Ci auguriamo di non commettere più gli stessi errori, la preparazione è stata mirata per poter di-sputare un’intera stagione a buon livello per cui au-spichiamo, questa volta, di smentire quello che è suc-cesso in passato!Questo può essere do-vuto al fatto che alcuni giocatori se ne vanno o diminuiscono l’impegno nella seconda fase della stagione agonistica?Per ciò che riguarda la no-stra formazione direi di no, non abbiamo mai avuto un calo di impegno o di presenze, nemmeno negli allenamenti. Penso sempli-cemente che si possa trat-tare di un calo mentale, dato che è sempre difficile mantenere la concentrazio-ne per un’intera stagione. Ritengo sia soltanto questo il problema.

Quindi speriamo che il Feletto riesca a mante-nersi ad alti livelli anche nel girone di ritorno…Speriamo proprio di sì. Il nostro obiettivo è quello di rientrare fra le prime cinque per poter cercare di disputare i play-off. Spe-riamo davvero di riuscirci!I play-off sono l’obiettivo del calcio biancorosso, un Feletto che da alcuni an-ni manca dal campionato di seconda categoria, è una meta alla quale aspi-rate?Certamente quest’anno la squadra è attrezzata per poter centrare l’obiettivo dei play-off. Abbiamo ac-quisito, soprattutto in espe-rienza, per cui speriamo di imparare dagli errori degli anni precedenti e mettere a frutto la consapevolez-za sin qui maturata, an-che perché quest’anno la squadra è più competitiva rispetto alle passate sta-gioni.Il campionato predica, per quanto riguarda la classifica, una suprema-zia attuale del Barbisano,

del Tarzo Revine Lago, con l’inserimento dei vo-stri cugini della Pro Re-frontolo. Sono posizioni destinate a permanere o prevedi che ci saranno dei rivolgimenti in questa fase invernale?Barbisano e Tarzo Revine Lago stanno sicuramente rispettando i pronostici, sono squadre attrezzate per disputare un campionato di vertice fino alla fine, a mio avviso, soprattutto il Barbisano, mi è sembrato più squadra. Il Tarzo Re-vine Lago ha dei giocatori d’esperienza che possono fare la differenza. Credo che queste due formazioni arriveranno sino alla fine. Poi ci saranno gli outsid-er che possono essere il Refrontolo o il Feletto, non dimenticherei neppu-re Morosini Biancade che, secondo me, nella seconda parte del campionato saprà farsi valere.Cosa pensi del Breda di Piave?Abbiamo incontrato il Bre-da ad inizio campionato

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per il livello di difficoltà, ma particolare nella com-posizione, in quanto sono state messe a confronto 3 squadre per poter arrivare ad avere 8 compagini vin-citrici e passare, a que-sto punto, alla fase finale del torneo, svoltasi anche quest’anno durante l’inte-ra giornata di domenica: quarti di finale, semifinali e finali hanno messo a

dura prova la resistenza degli atleti trovatisi anche a dover giocare nell’arco della stessa giornata in condizioni meteorologi-che completamente diffe-renti; anche questa è una particolarità del torneo di Bagnolo.Grande affiatamento e grande agonismo sin dal-le battute iniziali; buona presenza di pubblico e di

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quindi non fa molto testo, però si tratta certamente di un’ottima formazione e penso che anche loro cre-sceranno durante la stagio-ne. Mi sembra un cam-pionato molto equilibrato, quasi tutte sono squadre di buon livello.Quest’anno non avete la prevista compagnia del Francenigo che è stato dirottato nel campionato sandonatese, con notevoli trasferte. Cosa ne pensa-te di questi stravolgimen-ti nei gironi che sono stati messi in atto che hanno comportato anche altre situazione disagevoli? Ad esempio il Claut gioca nel campionato bellunese, il Cismon del Grappa (Vi)

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vero e proprio tifo (si so-no potuti notare con pia-cere dei piccoli, ma veri ultrà), sempre corretto e cosciente che alla fine si tratta non tanto di uno sport, ma di un vero e proprio divertimento.Rimane da dire che la fa-se finale, col passare del tempo risulta sempre me-no facilmente gestibile. Proprio per il fatto che la manifestazione sta pren-dendo un’impronta ago-nistica e di rivalità (spor-tiva) sempre più marcata.SQUADRECome già accennato pre-cedentemente, 36 squa-

(Segue da pag. 4) BAGNOLO CALCIO SAPONATO (Segue da pag. 4) CALCIO FELETTO

milita anch’esso in quello bellunese, altre formazio-ni padovane fanno parte del girone trevigiano e via dicendo…Bisognerebbe essere un po’ più all’interno della Federazione per capire quali siano le logiche che portano a comporre questi gironi. Lo stesso Morosi-ni Biancade credo debba affrontare delle trasferte molto lunghe, è una logi-ca che francamente non condivido, però avranno le loro motivazioni per aver fatto queste scelte.Secondo te ha ancora un suo ruolo la 3.a catego-ria?Sono sempre stato a favore della 3.a categoria perché ritengo, tutto sommato, ci siano delle squadre di buon livello anche in que-sto campionato. Propende-rei piuttosto per ridurre il numero di compagini per ogni girone proprio per far diminuire le trasferte lunghe e soprattutto per cercare di stilare calendari di calcio che prevedano alcune domeniche di so-

sta in modo da poter sal-vare i campi nei periodi in cui vengono martoriati dal maltempo che, come quest’anno, ha letteral-mente distrutto il manto erboso, anche nel nostro campo di Rua di Feletto. La logica è stata quella di far giocare le squadre a qualsiasi costo, questo non riusciamo a capirlo, sareb-be una domanda da fare agli organi competenti.Il maltempo ha imper-versato un po’ dapper-tutto, ci sono squadre che hanno già parecchie partite da recuperare, al-cune di queste vengono fatte giocare il mercoledì sera il che non contri-buisce ad avvicinare il pubblico al calcio.Anche questo è vero, però ritengo che, in certi casi, sia meglio recuperare una partita il mercoledì piut-tosto di farla giocare su campi letteralmente impra-ticabili con tutte le conse-guenze del caso, maggiori possibilità di infortuni e il

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dre hanno partecipato coinvolgendo persone di diversi comuni limitrofi, da Conegliano a Vittorio Vento, San Vendemiano, Refrontolo e molti altri, a segno che la manifesta-zione è ben sentita non solo in “vallata” ma anche ben oltre.Negli anni molte squadre si sono contese la vitto-ria finale, quasi sempre le stesse però hanno sa-puto imporsi per capaci-tà, esperienza e fortuna; ciò nonostante ogni anno ci sono delle belle sor-prese, alcune squadre che riescono ad immettersi tra le veterane strappando a volte qualche amara scon-fitta a chi magari è abitua-to a vincere.Ma il calcio saponato è cosi e se anche il campo è gonfiato il pallone sempre

tondo rimane, seppur leg-gero: e questo è il bello del torneo; vedere gente che lotta, che si confronta a volte anche con mo-di non molto delicati e che poi si diverte e si deride a vicenda fuori dal campo fa molto piacere.

Situazioni del genere si dovrebbero vedere in tut-ti i campi, in particolare in quelli di calcio, cosa che ormai avviene sempre meno spesso.

CALCIO MERCATOSi tratta di un vero e pro-prio calcio mercato, senza stipula di contratti, senza soldi che girano e per que-sto molto affascinante;Nei mesi precedenti il tor-neo si sente la gente al bar, nei locali di incontro, ecc… che mormora, che chiede. Che cerca di por-tarsi a casa un giocatore per il torneo; squadre che si fondono e squadre che si sciolgono dando vita a nuove compagini.Anche questo è il Torneo di Calcio Saponato di Ba-gnolo.

fatto che si distruggano dei manti erbosi che poi non si recuperano più e con spese che si accollano le società per recuperare questi cam-pi. Per giocare una parti-ta in condizioni disagiate andiamo a giocarne altre dieci in un campo che non è più un campo di calcio.Avete il campo di Rua di Feletto che è di recente costituzione.

Il fondo è stato rifatto circa 7-8 anni fa, all’inizio della stagione si presentava co-me sempre in ottime condi-zioni, purtroppo le avverse condizioni meteorologiche hanno fatto sì che il campo si rovinasse. Speriamo vi-vamente che il tempo pos-sa un po’ migliorare per cercare di risistemarlo.Il Feletto condivide il set-tore giovanile con il Re-frontolo, sotto il nome di Efferre Aurora. Com’è la situazione?L’Efferre Aurora è una rea-ltà ormai consolidata, c’è una collaborazione tra Fe-letto e Refrontolo che ha dato sicuramente dei frutti, soprattutto grazie all’im-pegno dei dirigenti che se-guono direttamente questa società. La situazione logi-stica non è delle migliori, nel senso che il territorio è abbastanza discontinuo, per cui non è facile repe-rire tutti i ragazzi, però i dirigenti stanno facendo un grosso lavoro e i risultati li stanno premiando con oltre 100 giocatori che praticano attività sportiva pressoché in tutte le categorie, dai Primi calci fino agli Allie-

(Segue da pag. 5) BAGNOLO CALCIO SAPONATO (Segue da pag. 5) CALCIO FELETTO

vi. Un plauso a tutti questi dirigenti che stanno portan-do avanti davvero un’im-portante realtà.Analizzando la situazione delle singole squadre, gli Allievi stanno disputando un buon campionato gra-zie anche a mister Manuel Rosolen che da parecchi anni segue questi ragaz-zi. Giocano le loro partite sul campo di Rua di Felet-to la domenica mattina. I Giovanissimi disputano le partite sul rettangolo di Re-frontolo e sono allenati da Rudy Modenese. Anche gli Esordienti sono una buona realtà e giocano sempre a Refrontolo. Comunque in queste categorie vige prin-cipalmente il principio di fare del sociale quindi si dà spazio a tutti e bisogna tener conto anche di que-sto. I Pulcini e i Primi calci giocano nel campo di Rua di Feletto.Gli Juniores invece fan-no parte della società del Feletto.Sì, quest’anno la squadra Juniores è stata rinnovata sia per quel che riguar-da l’allenatore, è arrivato Andrea Campodall’Orto (si tratta della sua prima espe-rienza in panchina), sia per quanto concerne la rosa. Abbiamo parecchi ragazzi che provengono dall’Effer-re Aurora, alcuni dal San Vendemiano e il gruppo storico che già faceva par-te della Juniores. Si tratta quindi di una squadra rin-novata per cui si stanno integrando e conoscendo l’un l’altro. Ad ogni modo

hanno avuto una discreta partenza, oltre i pronostici e più di quanto ci attende-vamo. Un plauso va anche al mister che è alla sua prima esperienza, ma ha già dato dimostrazione di saperci fare visto che si tratta di una categoria non semplice da gestire, vista l’età. Un bravo ad Andrea Campodall’Orto!Per quale motivo gli Ju-

niores fanno parte del Feletto e non dell’Efferre Aurora?Questa è una scelta che dipende anche dal fatto che l’Efferre Aurora ha deciso di gestire esclusivamente il settore giovanile fino agli Allievi. A quel punto ri-manevano due scelte, o il Feletto o il Refrontolo do-vevano fare la Juniores. Di comune accordo abbiamo deciso di proseguire con la Juniores nel Feletto visto

(segue a pag. 7) (segue a pag. 10)

Mister 1a squadra Walter Zanette

Mister JunioresAndrea Campodall’Orto


La birillistica La Rosta di Crevada di S.Pietro di Fe-letto ha concluso positiva-mente l’ennesima avventu-ra nel campionato di serie A di birilli. Abbiamo sentito il presidente Fabio Foltran:“Possiamo considerarci soddisfatti in quanto abbia-mo ottenuto il quarto posto in serie A, prima formazio-ne della Sinistra Piave die-tro le corazzate trevigiane Glicini (che ha vinto l’en-nesimo scudetto), Aurora e Trattoria al Gallo.”Da quanti anni ricopre il ruolo di presidente?


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(Segue da pag. 6) BAGNOLO CALCIO SAPONATO

CONCLUSIONISpero che Bagnolo possa essere ancora per molti anni teatro di tale mani-festazione e magari di qualche altra iniziativa attinente o meno al calcio saponato; mi vengono in mente tornei di tennis, di calcio, di calcetto, viste le consistenti aree sportive presenti.Ringrazio Prealpi Sport, che ormai da anni dà la possibilità a Bagnolo di far sentire la propria voce e dà un tocco di immagine al Torneo. Grazie.Dovuto e scontato il rin-

graziamento al Comune di San Pietro di Feletto, in tutte le sue istituzioni e persone che per tale co-mune operano.Un ringraziamento va alla Proloco di San Pietro di Feletto ed alla Polisporti-va Valcervano ed a tutte le persone e/o associazioni che hanno contribuito alla realizzazione degli eventi sportivi.Ringrazio, concludendo, tutti i ragazzi e i “meno ragazzi” che si sono tuffa-ti nel 2010 in questa nuo-va attività ed a quelli che da anni tengono duro e

si impegnano oltre modo affinche l’iniziativa possa perdurare nel tempo.

Vito MazzerComponente del Gruppo

Giovani di Bagnolo

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Vito Mazzer

Da quanti anni esiste l’Ef-ferre Aurora?Da oltre 7 anni, essendo nata nel luglio del 2003.Ricordiamone gli obiet-tivi…L’idea di far nascere un settore giovanile unitario tra Pro Refrontolo e Feletto (con l’unica eccezione della juniores, restata al Feletto), è scaturita dalla volontà dei due presidenti di quel tem-po, Piol e Piazza, di fornire ai giovani delle due zone la possibilità di avere una società più importante delle due più piccole rispettive realtà. Siamo costituiti per fare solo settore giovanile, ma siamo a tutti gli effetti la terza realtà calcistica di questo specifico territorio, oltre a Feletto e Refrontolo.Quanti siete?Ho il piacere di dire che siamo circa un centina-io. I giocatori provengo-no all’incirca alla pari dal Felettano e dalla zona di

Refrontolo con qualche inseri-mento anche dal comune di Pieve di Soligo. Analizziamo le squadre.Partiamo dai Pulcini, abbia-mo allestito due squadre, i Pulcini 2000 che gioca-no a Rua, allenati da Gino Cia e la squadra dei Pulcini misti, anch’essa a Rua, allenato-re Stefano Corbanese. In tutto i Pulcini sono 35, gli Esordienti, 18, disputano le loro gare interne nello stadio di Val de Bianco di Refrontolo e sono allenati da Daniele Gava. I Giova-nissimi, diretti in panca da Rudy Modenese, disputano le partite casalinghe a Re-frontolo. Sono una ventina. Infine gli Allievi, giocano a Rua di Feletto, sono al-lenati da Manuel Rosolen

e sono 23. Tutte le squadre vanno piuttosto bene, attor-no alla metà classifica le due maggiori.Qualcuno usufruisce del campo di Bagnolo?Presso il bell’impianto di Bagnolo svolgono gli alle-namenti le due squadre dei Pulcini, gli Esordienti e gli Allievi.In conclusione vorrei ricor-dare i vari dirigenti, Valter Scapol, il segretario Pao-lo Breda, Loris Bortolotto, Gianfranco Piai, Liberale Dal Col e Gino Cia.

EFFERRE AURORA REFONTOLO-FELETTOAbbiamo sentito il dirigente Loris Possamai

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Il 12° Prealpi Master Show, secondo appuntamento del-la terza stagione del Chal-lenge CSAI Raceday Ron-de Terra, è stato vinto dal

quattro volte Campione del Mondo Rally Juha Kank-kunen, navigato da Matti Janhunen, sulla Ford Focus ufficiale di M-Sport usata

nello scorso Campionato Mondiale da Mikko Hirvo-nen. Il finlandese è partito cauto la mattina sulla spe-ciale “Farra di Soligo” che

era completamente ghiac-ciata, poi ha inanellato tre passaggi velocissimi.“E’ sempre bello venire a correre qui - ha dichiarato

Kankkunen – e passare un po’ di tempo con gli amici del Motoring Club”. Se-condo l’equipaggio veneto Michele Piccolotto - Gian-ni Marchi, con una Citroën Xsara, vincitori della scor-sa edizione di questa gara, proprio davanti al campio-ne finlandese. “Una gara impegnativa - ha dichia-rato Piccolotto- soprattutto nei primi due passaggi di mattina presto, che erano ghiacciati. Abbiamo tentato di attaccare, poi visto che il distacco da Kannkunen era ormai troppo alto, de-cidevamo di mantenere la nostra posizione e nell’ul-timo passaggio abbiamo solo pensato a divertirci. Continueremo il Challen-ge CSAI Raceday Ronde

terra, una formula che ci piace molto, con la Toyota Corolla S2000.” Sul ter-zo gradino del podio uno scatenato Daniele Batistini, navigato da Francesco Pi-nelli, su Peugeot 207, che dopo un inizio un po’ diffi-coltoso è riuscito a rimon-tare e a superare l’aostano Elwis Chentre, vincitore della prima gara di Race-day Ronde Terra. “Beh è andata proprio bene – ha dichiarato Batistini – la prova era veramente molto scivolosa, ma dopo qualche piccolo problema iniziale siamo riusciti a trovare il giusto ritmo”. I 124 equi-paggi in gara sono partiti alle 07.00 dal centro di Ser-naglia della Battaglia per spostarsi verso Soligo do-ve era ubicata la speciale.

Durante la notte il percor-so, bagnato dalla pioggia del giorno precedente, si è ghiacciato, ma già duran-te il secondo passaggio il tracciato si è ammorbidito. Grande soddisfazione da parte degli organizzatori e tanto spettacolo per il folto, ma ordinato, pubblico pre-sente lungo tutto il percorso della speciale.

Classifica Challenge CSAI Raceday Ronde Terra do-po due gare

Raggruppamento WRC+A8+FA8 Tiziano Nerobutto - SubaruRaggruppamento S2000Elwis Chentre - PeugeotRaggruppamento N4+FN4Loris Baldacci - MitsubishiRaggruppamento N3+FN3Federico Li Gobbi - Opel

Classifica Finale 12° Prealpi Master Show 1. J. KANKKUNEN - M. JANHUNEN FORD FOCUS 18’01.4 2. M. PICCOLOTTO - G. MARCHI CITROEN XSARA a 40.3 3. D. BATISTINI - F. PINELLI PEUGEOT 207 a 47.2 RD 4. E. CHENTRE - C. CANOVA PEUGEOT 207 a 53.8 RD 5. L. BALDACCI - A. BIORDI MITSUBISHI LANCER a 57.7 RD 6. L. BERTIN - G. ZAMBONI PEUGEOT 206 a 1’02.2 7. F. GIANFICO - R. TOLINO MITSUBISHI LANCER a1’04.1 8. M. SIGNOR - P. BERNARDI SKODA FABIA a 1’08.5 9. E. BRESOLIN -E. GASTALDELLO PEUGEOT 207 a 1’25.6 RD10. B. BENTIVOGLI - A. CECCHI SUBARU IMPREZA a1’34.6 RD

Raggruppamento N2Marco Chiesura - Honda RaggruppamentoA7+Fa7+R3C+R3D+R3TDavid Bizzozzero - RenaultRaggruppamento A6+K10+S1600+R2BAndrea Daltoè - RenaultRaggruppamento A5+K9+A0Pasquale Madonna - Peugeot

“KKK” Juha

Kankkunen

trionfa nella sua

seconda patria

Il podio


Descrizione del tracciatodel percorso vinto da Kankkunen1-2-3-4 “Farra di Soligo” km 8,75

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La prova si sviluppava com-pletamente in pianura su di un fondo sterrato e compat-to, alternato da qualche trat-to asfaltato. Con la partenza posta a poche centinaia di metri dal centro di Serna-glia della Battaglia la prova era costituita da un dedalo di bivi, allunghi e tratti di mi-sto veloce che hanno portato i concorrenti a percorrere in lungo e in largo le campagne del Soligo.

Come detto, partenza posta poco fuori Sernaglia della Battaglia (via Trentesimo Fanteria) e subito su sterra-to, un paio di sinistri destri veloci e primo bivio a destra seguito da uno sinistro che in una serie di misto veloce ha condotto i concorrenti al vecchio start della ps.Da lì un lungo rettifilo leg-germente sinistrorso che portava ad un bivio sinistro a 90°. Altra serie di allun-ghi, inframezzati da ampie “sinistre” e “destre” e con bivi a 90° al termine, con-duceva gli equipaggi ad af-frontare un bivio a sinistra

passando per il primo dei frequenti punti dove la ps si “tocca”. Ancora un al-lungo e una sinistra stretta ha portato i concorrenti ad affrontare un tratto asfalta-to di circa un km, molto scivoloso, sino al secondo punto di incontro della ps. Lasciato il tratto asfaltato si riproponeva un fondo ghia-ioso, ma compatto portante verso nord, a forte velocità fra tratti impegnativi dove l’imperativo era “non sba-gliare”. Conclusa la parte “alta” della ps, gli equipag-gi erano condotti verso il metà-fine prova; ancora un tratto asfaltato seguito su-

bito da una sinistra, poi su un fondo ghiaioso, con un piacevole tratto (tanto alla vista, quanto alla guida) con curvoni veloci e lenti, tutti in parabolica che portavano sino a fine prova.La prova ha offerto innu-merevoli accessi intermedi, lungo tutto il suo sviluppo.

Il Calcio Amatori Vitto-rio Veneto è ormai una bella realtà, consolidata, di questo sport… in ter-ra friulana. Sì, perché il Vittorio Veneto partecipa al campionato del Friuli Venezia Giulia di calcio amatoriale di Prima Divi-sione. Nonostante il nuovo mister Pierpaolo Pauletto la formazione rossoblu non sta brillando più di tanto per vari motivi, non ultimo l’assenza di alcuni giocato-ri importanti. Dopo tre sconfitte, un pa-reggio e una vittoria l’imi-pegno e la solidità del gruppo fanno ben sperare per una veloce ripresa.Il campionato friulano amatoriale di calcio si compone delle seguen-ti formazioni: S. Michele di Fagnigola, Edilnarciso, Val Colvera, S.Giacomo di Sedrano, Vecchio Amore Montereale, Albergo Bor-nass di Giais, Ceolini di Fontanafredda, Casarsa-S.Giovanni e Villotta di Chions, oltre naturalmen-te al Vittorio Veneto. La classifica al momento di andare in stampa è la se-guente: Ceolini e Villotta 10, Vecchio Amore Monte-reale 9, Giais 6, Val Col-vera e Vittorio Veneto 4,

Fagnigola e S.Giovanni 3, S. Giacomo di Sedrano 2, Edil Narciso 1.Questi i giocatori in forza al Calcio Amatori Vittorio Veneto con campo di gio-co presso il centro sportivo Marco Polo:Anselmi Paolo, Antoniazzi Eros, Antonucci Massimo, Bellio Marco, Benetti Si-mone, Camerin Massimo, Coan Massimo, Colina Ra-fael Jose’, Dal Cin Mirco, De Cal Riccardo, De Nardi Mirko, Dellamaria Stefano, Mazzega Vanni, Mescolot-to Gianluigi, Modolo Luigi, Ottone Raffaele, Pauletto Pierpaolo, Perin Fabio, Rasador Piergiorgio, Rui

Christian, Turchetto Paolo, Voltolina Davide, Zamuner Claudio, Zanchetta Massi-miliano, Zanella Marco.Un benvenuto ai nuovi ar-rivati Massimo Coan e Mi-chele Tomio.Un ringraziamento a tut-ti gli sponsor che con un supporto morale e non so-lo, ci sostengono da molti anni, in particolare per il dopo partita, al presidente onorario Egidio (osteria da Lauro) e al presidente Tur-chetto Paolo che con la sua professionalità e passione tiene tutto sotto controllo (soprattutto il bilancio di fine anno).

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che già da parecchi anni lo facevamo. E’ stata una scelta condivisa dalle due società madri.Il comune di S. Pietro di Feletto è molto vasto e comprende anche la viva-ce realtà di Bagnolo che sente una sua autonomia e che ha un campo spor-tivo particolarmente bello che, a suo tempo, è stato voluto fermamente dal rag. Piero Breda per la sua squadra Valcervano che ora non c’è più. Il Feletto adopera il campo di Bagnolo?Sì, non solo il Feletto, ma anche l’Efferre Aurora con alcune formazioni. Il cam-po viene utilizzato per gli allenamenti. Praticamen-te dal lunedì al venerdì ci sono almeno un paio di squadre ogni sera che si allenano. Ci sono degli ot-timi spogliatoi ed anche questo ci dà la possibilità di riuscire a preservare i campi da gioco anche se quest’anno abbiamo avuto ulteriori problemi causa le condizioni meteorologiche avverse.Il comune di S. Pietro di Feletto ha un aspetto multiforme con una pre-cipua parte collinare con

S. Pietro, Santa Maria, S. Michele e Rua, poi ci sono due località pianeggianti come Bagnolo e Crevada. In questo ampio territorio avete altri campi sporti-vi?No, i campi di gioco sono quelli che abbiamo men-zionato.Per quanto riguarda il reclutamento dei ragazzi, provengono da tutte le zo-ne sopra citate?Principalmente proven-gono dalle località sopra dette, soprattutto per il set-tore giovanile. Per la prima squadra invece, visto che i giocatori adulti hanno la possibilità di muoversi con le macchine, alcuni proven-gono anche da zone un po’ più lontane. Rimaniamo sempre in un raggio piutto-sto limitato.Il presidente?Il presidente è, per il se-condo anno consecutivo, Cristiano Botteon. Il dr. Cinquetti è il vice presi-dente e naturalmente è il nostro medico sociale. Poi ci sono le figure storiche come Vittorino Canzian, Vittorino Allegritti, Sergio Collodello. Da un po’ di anni, soprattutto per quanto riguarda la squadra Junio-

res, ci danno una grossa mano Nilo Della Libera e Alfredo Vettorel. Inoltre abbiamo Luciano Bianco e tanti altri che spero non me ne vorranno se non li menziono per pura dimen-ticanza.Mi sembra che dedichiate tutti gli anni un torneo al tuo predecessore, il d.s. Guiotto…Sì, ogni anno disputiamo questa partita commemo-rativa del nostro d.s. Fran-cesco Guiotto. Negli ultimi anni l’abbiamo sempre gio-cata con il Parè, squadra nella quale ha militato co-me dirigente. C’è in ballo un progetto, se riusciremo a realizzarlo, di poter al-largare questo torneo, ma-gari coinvolgendo qualche altra squadra. Speriamo di riuscire a portare a termine questo obiettivo.Ci sono ancora possibilità di fusione tra Feletto e Refrontolo?L’argomento è sempre sul piatto della bilancia, le so-cietà periodicamente si ri-uniscono, se ne parla, ma ci sono dei problemi da superare. Bisogna fare le cose bene per non correre il rischio di creare qualco-sa che poi si sfaldi subito.

Non è sicuramente un argo-mento accantonato. Quan-do è nata l’Efferre Aurora, l’idea era quella di valutare i presupposti per questa fu-sione, probabilmente non si tratta di una cosa irrealiz-zabile, bisognerebbe però porre bene le basi per rea-lizzare un progetto solido e duraturo.Concludendo, parliamo degli sponsors.Abbiamo alcuni sponsors che ci seguono da parecchi anni, Banca Prealpi, Bal-dassar Grigliati, Autoffici-na Canzian, Aldo’s Bar e qualche altro “più piccolo”. Quest’anno sono entrati alcuni nuovi sponsors, ci-to per tutti la Moduline di Lazzer Samuele e Sportsy-stem di Pradal & C. La questione sponsorizzazioni è molto importante, c’è da fare un plauso a chi anco-ra continua a mettere del denaro senza avere nessun ritorno economico. Dalle colonne di Prealpi Sport, un grazie sincero a quelli che ho citato e a quelli che non cito, ma il cui contribu-to è prezioso. Vorrei anche ringraziare l’amministra-zione comunale che come ogni anno contribuisce a sostenere il Feletto.

“Da 12 anni. E da allora molte cose sono cambiate, pur-troppo lo sport dei birilli ha subito un netto calo, si pensi che un tempo c’erano addirittura i campionati giovanili mentre attualmente assistiamo, ogni anno, alla sparizione di almeno una società. Recentemente si è sciolta la 9 Birilli di Mareno di Piave e ci sono voci che potrebbe optare per la rinuncia persino la Saranese! Siamo sempre meno, l’età avanza e non ci sono ricambi, nel senso che i giovani non si avvicinano a questa disciplina agonistica. Purtroppo anche in seno alle nostre birillistiche che hanno sede, oltre che nella Sinistra Piave, nel resto della provincia di Treviso, nel Pordenonese occidentale e nel Veneziano (Noale), non c’è ancora quella mentalità giusta per andare nelle scuole a cercare dei ragazzi che vogliano provare a giocare ai bi-rilli. Si pensi che in Italia, sino allo scorso anno, c’era una succursale dei campionati di birilli anche in provincia di Mantova. Alla fine della stagione effettuavamo sempre un incontro con la rappresentante dei birilli mantovani, ora le otto squadre che componevano quel campionato virgiliano, si sono tutte ritirate, pertanto nel Mantovano non esiste più lo sport dei birilli! Qualche tentativo di ringiovanire le squadre, comunque c’è, qualche ex giocatore ancora piut-tosto giovane sta tornando. Inoltre c’è una squadra di Tre-viso che sta aprendo ai ragazzi e questo è davvero un buon segnale. Per quanto riguarda noi de La Rosta di Crevada di S.Pietro di Feletto, va ricordato il torneo estivo che vede sempre un’ottima affluenza di giocatori e di pubblico.”

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ADDIO A FABIO COAN MASSAGGIA-TORE STORICO DEL CORDIGNANO. E’ venuto a mancare improvvisamente, a 62 anni, lo storico massaggiatore del Cor-dignano FABIO COAN, figura caratteristica, uomo ricco di simpatia per tutti. Era un eccel-lente cuoco, autentico speciali-sta delle grigliate . Persona di grande umanità, donatore di sangue, davvero sempre dispo-nibile in tutte le circostanze. Mancherà a moltissime persone, veramente un vuoto difficile da colmare.

L’attenzione degli appas-sionati di bocce è rivolta in questo periodo ai cam-pionati societari. Nella massima serie sono luci ed ombre per la Pontese di Cordignano che non rie-sce a far valere il fattore campo negli incontri con le formazioni più quotate. La società dello sponsor Buset è comunque ancora a ridosso della zona play-off, ma di qui sino alla conclu-sione della prima fase non dovrà concedere ulteriore spazio alle avversarie di-rette. In B è campionato di transizione per la Marene-

se, che sembra comunque in grado di ottenere la sal-vezza, mentre soffre mol-to la Cornudese Monteroc-ca. Nel torneo di serie C, giunto alla conclusione del girone di andata, indicazio-ni nel complesso positive giungono dalla Florida e dalla veterana San Anto-nio di Falzè di Piave men-tre più in difficoltà appare la neopromossa San Roc-co Bit di Cordignano che vanta una sola vittoria al

suo attivo. Tra le bellunesi merita di essere evidenziato l’ottimo avvio della feltrina Mugnai.Nel campionato del mon-do, svoltosi a Saint Vulbas (Francia), che ha registrato il dominio delle transalpine e della Cina, i colori azzurri sono stati tenuti alti quasi esclusivamente dalle nostre brave ragazze. Chiara So-ligon ha ottenuto infatti il bronzo nel progressivo e identico piazzamento nel-

la staffetta, in coppia con Sara Tonon. L’altro bronzo azzurro porta la firma della piemontese Paola Mandola.Tra le manifestazioni in programma nel mese di gennaio va segnalata una gara sperimentale provin-ciale a terne di categoria C/D, che si svolgerà pro-babilmente domenica 16 gennaio. A seguire, nelle domeniche successive, il tradizionale incontro diri-genti-arbitri e il “Memorial Sergio Bizzozi” riservato ai giovani.

Giuseppe Mariot

IL PUNTO SULLE BOCCE Campioni del mondo!Melissa Comin De Can-dido di S. Vito al Taglia-mento e Mirko Pontello di S. Polo di Piave si sono laureati per la quarta vol-ta campioni mondiali di pattinaggio artistico, cat. Senior-danza


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Marco Garbelotto ha preso parte al campio-nato italiano supermo-tard. Com’è andata quest’anno?Ho iniziato l’attività nel mese di marzo, nelle zo-ne di Bergamo e Milano, con gli allenamenti. La prima gara a cui ho par-tecipato ha avuto luogo in provincia di Pavia, a Castelletto di Branduzzo ed è andata discretamen-te bene. Nella mia stessa categoria eravamo all’in-circa 70 partecipanti e mi sono classificato fra i primi 15, quindi andan-do a punti. Poi ho ripreso gli allenamenti. Faccio

parte del Team Miglio, il team manager si chiama Massimo Migliorati che proviene da anni e anni di esperienza nel super-motard e non solo. Nel 2008 ha vinto, con la sua squadra, il campionato del mondo, sempre nella specialità supermotard, con il centauro Bernd Hiemer.Dopo questa prima gara a Castelletto di Branduzzo, come sono andate le cose?Successivamente ho preso parte alla gara di Viterbo, purtroppo nella

prima manche ho avu-to una brutta caduta e ho riportato un trauma cranico e varie botte in diverse parti del corpo. Questa disavventura mi ha condizionato, preclu-dendo, in parte, i risul-tati nella restante parte della stagione. Prima della gara di Castelletto ho partecipato anche ad una gara del Campionato Europeo che si è corsa in Italia, chiudendo con un piazzamento onorevole.Superato questo in-fortunio nel Viterbese, cos’hai fatto?

Ho preso parte ad altre due gare che sono andate di-scretamente bene, chiudendo il cam-pionato in tredi-cesima posizione su circa 80 con-correnti. Un risul-tato positivo se si considera l’infor-tunio subìto che ha pregiudicato l’andamento del-la stagione.Ti puoi dichiarare sod-disfatto…Abbastanza, avrei pre-ferito classificarmi en-tro i primi dieci! Adesso mi sto allenando molto

con moto da cross e da enduro. Siamo in tre pi-loti che partecipiamo al campionato italiano con questo team che può es-sere davvero considera-to come una squadra di valore. E’ un team lom-bardo, per tale motivo svolgo parte degli alle-namenti, come ho detto prima, in quella regione.Quali le prospettive per la prossima stagione?Sto ancora valutando quali sono le possibili-

tà e le proposte ricevu-te. Comunque all’80% rimarrò con il team di Migliorati responsabile della KTM Italia.Ci sono altre discipline del motociclismo che ti

attirano o rimarrai fe-dele al supermotard?Da piccolo ho sempre praticato cross, nel 2006 ho abbracciato la disci-plina del supermotard e da allora non l’ho più lasciata.Come vedi il supermo-tard in Italia?In Italia ha subìto un calo dopo la partenza nel 2006, soprattutto nel Nordest, ci sono poche piste adatte per questa disciplina!

Cosa va per la maggio-re qui da noi?Il motocross direi, ma anche questo non pro-prio al massimo.Cosa vuoi dire per con-cludere?Quest’anno ho la pos-sibilità di far parte di questo team praticando uno sport che è stato un mio sogno sin da pic-colo. Ringrazio tutti gli sponsors che fanno parte del mio team e il Par-chettificio Garbelotto. Un grazie particolare a mio padre Antonio per la disponibilità che dimo-stra, mi lascia il tempo necessario per poter pra-ticare questo sport e mi segue sempre in tutte le tappe dell’Italiano e non solo, a mia mamma En-za, alla mia ragazza Lara e a tutto lo staff KTM.



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a cura di Luana Pizzinat

“ Non so cosa dirvi davve-ro. Tre minuti alla nostra più difficile sfida professio-nale. Tutto si decide oggi. Ora noi, o risorgiamo co-me squadra, o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, sino alla disfatta. Siamo all’in-ferno adesso, signori miei. Credetemi. E...possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell’inferno lottando un centimetro alla volta. Io però, non posso farlo per voi, sono troppo vecchio. Mi guardo intorno vedo i vostri giovani volti e pen-so...certo che...ho commes-so tutti gli errori che un uo-mo di mezza età possa fare. Sì perchè ho sperperato tutti i miei soldi, che ci cre-diate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi dà anche fastidio la faccia che vedo nello specchio. Sapete col tempo, con l’età tante cose ci vengono tolte ma questo...fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando le cose le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri. E così è il football. Perchè in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margi-ne di errore è ridottissimo. Capìtelo...”.

Abbiamo voluto iniziare questo speciale rendendo omaggio ad uno dei discor-si più belli della storia del cinema, quello che il coach Tony D’Amato, interpre-tato magistralmente da Al Pacino, fa alla sua squadra nel film “Ogni Maledetta Domenica”, diretto da Oli-ver Stone. Abbiamo voluto

in questo modo dare il giu-sto riconoscimento a chi ha voluto credere in un proget-to nuovo e coraggioso, che vede i giovani protagonisti, nel bene e nel male, del-la storia loro e della loro squadra. Fortunatamente questi ragazzi non hanno solo tre minuti di tempo

per la loro più difficile sfida professionale, hanno tutto un campionato e non solo, anche i prossimi. Perchè in questo caso, non importa quanti gol prendi alla do-menica, conta quanto riesci a crescere in ogni minuto che giochi e in ogni centi-metro che di volta in volta riesci a rubare all’avversa-rio, perchè “ogni domenica puoi vincere o perdere. La questione è: sei capace di fare entrambe le cose da uomo”? Vincere e perdere da uomini, vivere da uomi-ni, è questa la sfida raccolta da questi ragazzi.

Il Cappella Maggiore que-sta estate è stato protago-nista di un’importante ri-voluzione societaria: sono cambiati i vertici, affidati ad alcuni militanti del Cal-cio Amatori Cappella, è sta-ta creata la prima squadra costruendola attorno al set-tore giovanile e si è optato per un campionato di Prima Categoria, anziché di Pro-

mozione, dove la formazio-ne militava lo scorso anno. Si è voluto in questo modo dare un colpo di spugna, ri-costruire la squadra intorno al proprio paese, dando la possibilità ai ragazzi di cre-scere. Non è cosa da poco. Di questi tempi, si cerca il risultato immediato, quasi nessuno è disposto ad inve-stire in un progetto a lungo termine. A Cappella invece l’hanno fatto.

Siamo andati a fare due chiacchiere con la dirigen-za. In particolare, abbiamo sentito le opinioni del Pre-sidente, Rudy Da Dalt, del Direttore Sportivo, Giovan-ni Pizzol, del consigliere Ireneo Carlet, che insieme ad Angelo Dal Mas segue il settore giovanile, e infine del mister, Mauro Cordaz. Vediamo cosa ci hanno det-to.

Allora Presidente, questa estate Lei ha sposato una causa importante.

Da Dalt: Sì, c’era qualche piccola difficoltà e ben vo-lentieri siamo arrivati a da-re una mano. Siamo un bel po’ di ragazzi giovani, che provengono dagli amatori e abbiamo deciso di aiutare la società a ritrovare un cor-retto equilibrio, sia a livello

di costi che di filosofia di fondo. Lo scopo principale è quello di sviluppare il settore giovanile, credendo in quei ragazzi che ama-no giocare a calcio, che si trovano bene in questo ambiente e che vogliono divertirsi con noi. La prima squadra non c’è più, tranne

uno o due giocatori. Sono tutti ragazzi giovani, degli juniores, più alcuni innesti provenienti da altre società qui attorno. Fondamental-mente abbiamo rivisto tutte le attività della società, cer-cando di ottimizzare ognu-na di esse.

E’ stata una scelta difficile, quella di fare da condottie-ro a questa esperienza o è stato guidato dall’istinto?

Da Dalt: Beh, è stato istin-to. Se ci fermavamo a pen-

sare probabilmente non si sarebbe fatto nulla. E’ stato l’istinto, unito alla passio-ne che abbiamo per questo sport e al legame che ci vin-cola a questi posti, a questo campo sportivo. Tutti noi abbiamo cominciato a gio-care qui.

Siete tutti di Cappella, giu-sto?

Da Dalt: Sì. Tra noi c’è chi si dedica a tagliare l’erba, chi si dedica al bar, chi si dedica al marketing e ad altre attività... si cerca di suddividere i compiti.

Forse siete dei precurso-ri di quanto succederà in futuro, dal momento che questo è un momento di grave difficoltà economica nel mondo calcistico e non solo.

Pizzol: senza voler apparire presuntuosi, pensiamo che negli ultimi tempi si sia un po’ persa la dimensione vera dello sport, del cal-cio a livello dilettantistico, intendo. Quindi vorremmo appunto sfruttare il periodo di crisi che c’è a livello economico, per far capire che il calcio è uno sport e come tale deve essere vis-suto, a maggior ragione a livello dilettantistico.

Da Dalt: deve essere pri-ma di tutto un servizio alla comunità, non un business. Per questo motivo è fon-damentale formare un am-biente sano, fatto di perso-ne che ci mettono passione.

Mi chiedevo...una delle mo-tivazioni per cui puntate sui giovani, è perchè sono, per così dire, ancora “puliti”? Nel senso che magari non si sono ancora montati la testa e non pretendono an-cora nulla?

Da Dalt: beh, è proprio da lì che si parte.

Pizzol: comunque non è solo un discorso di essersi montati la testa, è anche il fatto di aver vissuto fino a qualche tempo fa un perio-do “d’oro” e quindi essere abituati in un determinato modo e l’essere costretti ora a tornare indietro, cosa che non è facile per nes-suno.

Ireneo Carlet: vorrei sotto-lineare che è da tempo che si avverte questa esigenza, in un paese come Cappella Maggiore, perchè abbiamo fatto anche campionati in categorie importanti, in cui la gestione economica era completamente diversa. Ora invece c’è un gruppo nuovo di persone giovani e questo non significa tor-nare indietro, ma trovare una nuova dimensione, più giusta per il paese, a livel-lo sociale ed economico, valorizzando soprattutto il settore giovanile e signi-fica fare in modo che col tempo la squadra che rap-presenta il paese sia fatta di dilettanti, che si divertono e il cui scopo principale sia proprio questo, il diverti-mento. Certo, siamo all’ini-

Cappella Maggiore: la sfida dei giovani per diventare uomini

Il nuovo mister John Zanette

Alberto Bottan “Foni”Il Presidente Rudy Da Dalt

Particolare del campo di calcio di Cappella M. - gli spogliatoi (segue a pag. 13)

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zio di questa esperienza, senz’altro bella, ma che ha senza dubbio anche dei periodi di difficoltà. L’im-portante alla fine sarà aver costruito una dimensione più adatta a noi, non so se in questa categoria o in un’altra. L’importante è essere strutturati, orga-nizzati, in modo che la so-cietà sia viva e che sia in grado di fornire non solo un servizio, ma anche un momento di divertimento, un esempio non solo per i ragazzi, ma anche per tutti coloro che vengono al campo, con lo scopo

Neroverdi alle prese con il campionato di 1Neroverdi alle prese con il campionato di 1aa categoria categoriache sempre più gente par-tecipi. Ecco allora che le strutture a disposizione di-venteranno maggiormente fruibili e appetibili.

Voi pertanto credete in una sorta di spirito di co-munità, che faccia vivere e crescere la squadra.

Carlet: io approfitto dell’occasione per fare i complimenti al presiden-te, che è entrato in punta di piedi, valutando tutti questi aspetti. Oltre ad es-sere molto autorevole e saggio, è stato veramente un signore ad accettare questa sfida e ciò gli fa onore. Certo, non è faci-le costruire una squadra fatta esclusivamente di giovani, perchè molti non hanno ancora l’esperienza e forse nemmeno la capa-cità tecnico-tattica rispet-to ad altri, ma credo che alla lunga sarà la forza del gruppo a premiarci.

Ma siete spaventati da un diverso livello rispetto al-le altre squadre di cate-goria o comunque ve la giocate ogni domenica?

Da Dalt: beh, sappiamo

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che ci sono delle difficoltà, perchè più di due terzi del-la squadra provengono dal settore giovanile e quin-di mancano di esperienza.

(segue da pag. 12)

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INCHIESTA AL FUTBOL LATINO: IL CALCETTO VISTO DALLE DUE META’ DEL CIELOVediamo come uomini e donne vivono questo sport

D’altro canto, proprio per-chè giovani, dal punto di vista atletico possono avere qualcosa in più!

Carlet: anche perchè a loro non viene chiesto niente, quindi sono veramente li-beri di divertirsi e di costru-ire un gruppo intorno ad una maglia, che è la maglia del loro paese, quindi c’è anche un valore aggiunto da non trascurare.

Ma questi ragazzi come l’hanno presa?

Carlet: quando si è giovani si è anche un po’ inco-scienti. Ogni età ha i suoi lati positivi e negativi. Il bello di essere giovani è questo: l’incoscienza, il co-

raggio. Comunque questo è un gruppo bellissimo, sono fiero di farne parte. Ho vis-suto l’esperienza preceden-te, ora sto vivendo questa, che mi entusiasma proprio per il fatto che c’è ideal-mente un gruppo di persone che vengono qui per costru-ire col tempo qualcosa di importante. Allora eravamo molto meno strutturati, an-che se comunque bisogna ringraziare chi prima ha portato avanti tutto questo, dando il massimo. Talvol-ta tuttavia non basta dare il massimo, bisogna anche avere un programma da se-guire nel lungo periodo.

Da Dalt: la nostra volontà è prima di tutto quella di

creare un gruppo forte, uni-to, di ragazzi che creino un legame solido tra loro.

Carlet: poi è importante valorizzare il settore gio-vanile, perchè fra qualche anno ci possono essere 15-16 ragazzi del paese, che portano avanti un’amicizia

anche in ambito sportivo. Anche perchè se poi uno è veramente forte, non è qui che troverà risposta alle sue esigenze.

Da Dalt: se sarà più forte crescerà e giocherà proba-bilmente in categorie più alte. E sarà comunque an-che una soddisfazione no-stra, sapere che un talento sarà cresciuto qui.

E la comunità come ha pre-so questo cambiamento?

Carlet: la comunità spesso è severa, perchè chiede il servizio senza dare nulla in cambio. Ma ognuno di noi, in quanto parte di questa comunità, ha la possibilità di dare un valido contribu-to. Ogni aiuto, per quanto possa sembrare piccolo,

aiuta a rafforzare questo progetto. Altrimenti noi da soli, contando solo sulle nostre risorse, non riusci-remo mai a dare il servizio che ci viene richiesto. La forza di una comunità è da-ta proprio dall’unione delle singole forze.

Sentiamo ora il nuovo al-lenatore Zanette. Allora John, ti stai impegnando a fondo anche tu in questo progetto. Che cosa signifi-ca per te?

Significa molto, perchè stiamo lavorando sodo in-torno ad una squadra gio-vane, formata da ragazzi provenienti quasi tutti da Cappella Maggiore. Il no-stro obiettivo è quello di formare un gruppo, guar-dando il futuro. Quello

che ci sta maggiormente a cuore è riportare il calcio Cappella Maggiore dove merita, con i giovani, con i suoi giovani.

Quindi state lavorando sul lungo periodo, per dare a modo a questi ragazzi di crescere. L’impegno non manca, per quello che ho visto in alcune vostre par-tite.

I ragazzi si impegnano tan-to. Certo, mancano di espe-rienza. La faranno con il tempo. E speriamo che il tempo ci dia ragione.

Fino ad ora (10/12) il Cap-pella ha raccolto due pun-ti in classifica, di cui uno conquistato con un pirotec-nico 3-3 fuori casa contro

Siamo andati a trovare un nostro caro e vecchio ami-co, Stefano Testa, che ge-stisce i campi di calcetto di Anzano. Al Futbol Latino ogni anno si organizza un campionato maschile, che si gioca da ottobre a mag-gio ed un torneo femmini-le, che si sviluppa in due giorni, in genere in agosto. Ma come vivono il calcetto uomini e donne? Come si atteggiano davanti al pallo-ne e davanti all’arbitro?Sentiamo intanto cosa ha da dirci Stefano, anche in merito al campionato ap-

pena iniziato. A che punto siamo?Fino ad ora sono state fatte poche partite.Qual è la favorita per la vittoria finale?Lega Sud o Gelateria De Martin.E quindi la tua squadra, il “Futbol Latino”, non è tra le favorite?Per me no. E’ forte, ma gli manca ancora qualcosa.So che qui si allena una volta alla settimana anche una squadra femminile.Sì, ci sono le Havana che vengono qui durante tutto

l’anno e le Meteo, che si allenano dopo l’inverno. In più organizzo il torneo femminile in agosto.Ma preferisci organizzare il torneo maschile o quello femminile?Per i problemi inerenti al-le partite, è molto meglio quello femminile.So che qui c’è un grosso problema, quello degli ar-bitri.Il problema non sono gli arbitri, ma alcuni giocatori. Già è molto difficile trova-re degli arbitri, se in più aggiungiamo che si tratta comunque di un campiona-to a livello amatoriale, va da sé che bisogna imparare a vivere lo sport per come deve essere vissuto, non entrare in guerra in ogni partita. Le ragazze hanno lo stesso senso di competi-zione, vogliono anch’esse vincere, ma è difficile che vadano dall’arbitro ad in-sultarlo in malo modo. Ac-cetto le critiche costruttive, non le aggressioni fisiche o verbali. Ci sta l’agonismo, nessuno discute su questo, ma noi tutti dobbiamo im-parare che così come sba-glia l’arbitro, sbagliano an-

che i giocatori. Il problema è che il calcio, a partire da quello visto in tv, viene vis-suto in maniera esasperata. Alla nostra chiacchierata erano presenti anche Da-niele Zanette e Alessandro Mazzon, due giocatori del Villareal, squadra che mili-ta nel campionato di Testa.Stefano mi ha detto che voi siete due giocatori esem-plari, non fate mai proteste con gli arbitri…Alessandro: magari sul mo-mento andiamo a chiedere spiegazioni, poi la cosa fi-nisce lì, anche perché è ra-ro che l’arbitro cambi idea sulle sue decisioni.Daniele, so che tu gioca-vi in promozione. Hai 28 anni, sei ancora giovane,

cosa ti ha spinto a lasciare il calcio di categoria per venire a giocare qui?Beh, non è stata una scelta facile, perché amo giocare a calcio, ma qui ci sono tutti i miei amici e il gruppo per me conta tantissimo. Infine, siamo andati a sen-tire loro, le donne dell’Ha-vana.So che oltre al mercole-dì al Futbol Latino, fate altri due allenamenti al-la settimana. Tutto questo impegno in funzione di un campionato invernale, che fate in diverse palestre del-la zona. A che punto siete?Milena De Zan (capitano): finora abbiamo giocato tre partite, di cui due vinte e una persa, immeritatamente

aggiungerei.Voi come vedete il calcio maschile? E’ più bello il calcio giocato dagli uomi-ni?Elisabetta Martin: Beh de-vo ammettere che è così.E a livello caratteriale? Non sono forse meglio le donne?Elisabetta Martin: per certi versi sì, noi non protestia-mo mai. Tuttavia anche nel mondo femminile ci sono delle giocatrici che hanno il vizio di polemizzare con l’arbitro. Concludendo, potremmo dire che sì, da un lato il calcio maschile è indubbia-mente più bello da vedere e quindi le donne hanno ancora molto da impara-re dai maschietti da questo punto di vista (e forse non impareranno mai comple-tamente…), ma dall’altro, gli uomini dovrebbero co-gliere dalle donne un at-teggiamento, nei confronti dello sport, come della vita in generale, meno impulsi-vo e più razionale. A vol-te litigare è solo un fatica inutile… Luana Pizzinat

Mauro Cordaz l’allenatore con il quale il Cappella aveva

iniziato questa stagione

(Segue da pag. 13) CALCIO CAPPELLA MAGGIORE


(segue a pag. 15)


di fare campionati onore-voli in tutte le categorie alle quali partecipiamo, al-cune delle squadre si stanno già ben comportando dato che qualche campionato è già iniziato da un po’ di settimane. In particolare l’Under 12, l’Under 13 e l’Under 14 hanno colto già delle soddisfazioni notevo-li. Diciamo che un po’ tut-

to il movimento del Volley Cappella lascia ben sperare per questa stagione 2010-2011 che dovrebbe essere foriera di buoni responsi.Quali sono le prospettive per il futuro, vi manter-rete sempre ad un livello di 2ª divisione o punterete a campionati di maggior prestigio?Puntiamo sempre ad una

crescita singolare di ogni ragazza, sia dal punto di vista umano che sportivo e poi speriamo di poter salire in categorie più prestigio-se, cercando di allargare la fascia di competenza a Fregona.Chi sono i dirigenti?E’ stato recentemente rin-novato il consiglio direttivo confermando nella carica di presidente Giancarlo Dal Fabbro, vice presiden-te Paola Tolin, segretaria e cassiera Manuela Marcon e gli altri consiglieri che compongono lo staff diri-genziale.Concludendo?Vorrei ringraziare tutte le ragazze perchè dimostrano volontà, voglia di emergere e di far bene. Speriamo in una sempre maggiore parte-cipazione del pubblico alle partite!


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La prima squadra dove milita?Gioca nel campionato di 2ª divisione, abbiamo l’Under 18, l’Under 16, l’Under 14, l’Under 13, l’Under 12 e il minivolley.Come si sta comportando la prima squadra?Il campionato è appena ini-ziato, le indicazioni sono ancora frammentarie, co-munque la speranza è quel-la di poter far bene.Da chi sono allenate?Le ragazze, dalla 2ª divisio-ne all’Under 16 compresa, sono allenate da Domeni-co Lazzaro, di Coneglia-no, che è un professionista

della pallavolo, avendo la-vorato anche all’estero, ad esempio lo scorso anno era in Corea del Sud con una squadra di serie A maschile coreana, una grande espe-rienza per il nostro alle-natore. Il nostro coach è coadiuvato da Luana Min-niti nell’Under 16. L’Under 14 è allenata da Valentina Girardi. Under 12 e Under 13 sono invece allenate da Federica Salatin.Coma avete fatto a pren-dere un coach così impor-tante?Si tratta di un allenatore ben conosciuto sulla piazza,

grazie anche ad un rapporto di amicizia, gli ho chiesto se ci poteva dare l’oppor-tunità di avvalerci della sua esperienza e professionali-tà.Lo scorso anno avevamo sentito che stavate allar-gando il vostro orizzonte anche nella zona di Fre-gona.Sì, colgo la palla al balzo per dire che il minivolley viene fatto sia a Cappella che a Fregona.Usufruite del bellissimo impianto di Fregona?Sì. Anche la prima squadra gioca a Fregona.Di dove sono le giocatrici

della 2ª divisione?Quasi tutte di Cappella Maggiore.Il pubblico di Fregona vi segue?Comincia ad avvicinarsi as-

sieme agli sportivi di Cap-pella che salgono nell’acco-gliente struttura fregonese.A Cappella c’è una pale-stra un po’ piccolina…Sì, si tratta della palestra delle scuole medie.Ci sono delle prospettive di avere una palestra nuo-va a Cappella?L’amministrazione comu-nale che fa capo al sindaco Maria Rosa Barazza ci ha assicurato che prima o poi avremo una nuova palestra, ma i tempi saranno lunghi.Dove dovrebbe essere col-locata geograficamente?Più o meno dove c’è il ma-neggio dell’Articolo V.Quante sono in tutto le ragazze?Sono 70 ragazze che com-pongono questa bella real-tà del volley femminile di Cappella Maggiore.Avete uno sponsor parti-colare che vi sostiene?Banca Prealpi, Termoidrau-lica Battain di Vittorio Ve-neto e B.S.B. dei F.lli Bor-soi di S.Pietro di Feletto. Un ringraziamento anche all’amministrazione comu-nale per la concessione del-la palestra.Quali sono le prospettiva per la stagione iniziata da poco?Le prospettive sono quelle

una squadra importante co-me il Fregona. Dal punto di vista di chi scrive, avendo assistito ad alcune loro par-tite, questi ragazzi ogni do-menica scendono in campo dando il massimo, metten-do in campo tutto ciò che hanno e che sanno. Certo è vero, l’esperienza è una componente fondamentale, che spesso in una giocata fa la differenza tra chi magari gioca a calcio da vent’anni e chi invece ha appena co-minciato, ma con il tempo anche questi giovani acqui-siranno un bagaglio tecnico e tattico che permetterà lo-ro di confrontarsi alla pari con tutti gli altri. E quando questi aspetti si imparano e si condividono insieme, tra compagni di squadra, parti-ta dopo partita, campionato dopo campionato, essi si caricano anche di un valo-re affettivo. Questi giovani impareranno a marcare, a smarcarsi, ad assumere la

giusta posizione in cam-po, ma impareranno anche ad avere rispetto dei propri compagni e degli avversari, a crederci sempre, a non mollare mai, perchè ognu-no di loro non è un singolo, ma parte di una squadra e di un gruppo.

“[...] In questa squadra si combatte per un centi-metro. In questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi, per un centimetro. Ci difendiamo con le un-ghie e con i denti, per un centimetro. Perchè sappia-mo che quando andremo a sommare tutti quei centi-metri, il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differen-za tra vivere e morire. E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il qua-le è disposto a morire che guadagnerà un centimetro. E io so che se potrò avere un’esistenza appagante sa-

rà perchè sono disposto an-cora a battermi e a morire per quel centimetro. La no-stra vita è tutta lì. In questo consiste e in quei dieci cen-timetri davanti alla faccia. Ma io non posso obbligarvi a lottare! Dovete guarda-re il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi. Io scommetto che ci vedrete un uomo determi-nato a guadagnare terreno con voi. Che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squa-dra, consapevole del fatto che quando sarà il mo-mento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra, signori miei! Perciò...o noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati indivi-dualmente. E’ il football ragazzi, è tutto qui” (Tony D’Amato, interpretato da Al Pacino in “Ogni Male-detta Domenica”, di Oliver Stone, 1999).

Luana Pizzinat

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Dopo il titolo del 2008, l’equipaggio pordenonese vince per la seconda volta il Campionato Europeo Ral-ly, questa volta su Abarth Grande Punto.Hanno raccolto i punti ne-cessari sommando quelli conquistati al 1000 Miglia con la vettura ufficiale del-la Trico a quelli vinti con un programma privato con la macchina della Procar.Abbiamo incontrato Luca Rossetti al Rally di Monza (nella foto).“Luca, in questo 2010 sei

diventato papà per la pri-ma volta e hai vinto il titolo europeo. Dovrebbe essere stata una stagione da favola, ma…”Abbiamo mancato gli obiet-tivi principali, che erano i campionati italiani piloti e costruttori. Però questo è lo sport: a volte si vince, a volte si perde. Bisogna dare anche il giusto merito agli avversari. Sicuramente la nascita di Giulia mi ha aiu-tato a smaltire le delusioni.

E un altro titolo europeo non è una soddisfazione da poco, anzi.“Potendo tornare indie-tro cosa faresti in modo diverso?”Niente, perché nel momen-to in cui sono state prese, tutte le decisioni ci sembra-vano quelle giuste. Even-tuali errori servono come bagaglio di esperienza per evitare di commetterli in futuro.“E il prossimo anno?”Non si sa ancora niente. E’ troppo presto.“Come spieghi la stagione nera del tuo compagno di squadra (Basso)?”

Preferisco commentare le prestazioni degli altri piloti quando vanno bene. Non mi sembra giusto dare giu-dizi sui momenti di diffi-coltà dei colleghi.“Tra i primi 17 del cam-pionato italiano solo 3 hanno meno di 30 anni, 3 hanno passato i 45 e uno i 50. E’ forte la vecchia guardia o non c’è ricam-bio generazionale?”Purtroppo per i giovani, è una questione di opportu-

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TISANOREICA VITA!La tisanoreica e’ nata per aiutarti a ritrovare e mantenere la giusta forma fisica, salvaguardan-do e tonificando la muscolatura, la pelle, i glutei e il seno. “Per dimagrire bisogna mangiare in maniera disequilibrata provocando una carenza mirata.” Quando si inizia la dieta tisanoreica si eliminano completamente gli zuccheri e i grassi, ma si nutre il corpo e la massa muscolare con proteine pure (che contengono tutti aminoacidi essenziali), sali minerali e vitamine, impedendo l’effetto “carestia”. Il nostro organismo non va piu’ ad abbassare il consumo di energia, ma non ricevendo più né carboidrati né grassi, sarà costretto a ricorrere alle proprie riserve. Questo meccanismo viene chiamato chetosi.Armonia fra dentro e fuori. Benessere. Bellezza.Grazie a un programma di dimagrimento per-sonalizzato, sotto la guida di medici e profes-

sionisti qualificati. Da oggi in poi, tisanoreica è la tua nuova liberta’ di ritrovare nelle tue forme la leggerezza che hai nell’anima.

A cura di Milena per Mad Sport - Vittorio Veneto - Via Garibaldi 80

nità. E in questo momento storico di grossa crisi eco-nomica è difficile riuscire a trovare programmi che garantiscano una certa con-tinuità.“Un giovane sul quale scommetteresti qualche euro?”Sicuramente il ventunenne varesino Andrea Crugnola.“C’è un “vecchio” che ti ha aiutato nella tua cre-scita sportiva o ti sei do-vuto arrangiare?”Tantissime persone, ma nessun pilota o ex pilota. In ogni periodo della mia car-riera ho avuto più persone che mi sono state vicine e sarebbe ingeneroso fare una classifica.“Due parole sul tuo navi-gatore, Matteo Chiarcos-si e sul tuo “allenatore”, Lele.”Io e Matteo siamo una co-sa unica. Corriamo insieme dal 2001. Non servono tan-te parole. Siamo in perfetta sintonia sia in gara che al di fuori. Il mio “allenato-re”, Lele, è bravissimo a farmi tirare fuori il meglio di me stesso durante le ga-re ed a farmi ricaricare le pile nelle pause. Un lavoro oscuro ma fondamentale.“E tua moglie Renata?”Ci conosciamo dal 2000, quando stavo iniziando la mia scalata al professio-nismo e mi ha sempre so-stenuto. Anzi, la sua vici-nanza mi ha probabilmente aiutato ad accelerare la mia carriera di pilota. La com-pagna ideale.“Adesso vivi in Valtellina. Hai nostalgia di Prata di Pordenone, il tuo paese natale?”Il giusto. Ma ci torno spesso. Ritrovo gli amici d’infanzia e i luoghi nei quali ho giocato e sono cresciuto. E ovviamente i miei genitori. Ma noi piloti siamo dei giramondo e non riusciamo a stare fermi a lungo in uno stesso posto.Ancora grossi complimenti a Luca e Matteo, in attesa di sapere i loro programmi per il 2011.

E l i ldi Claudio Sansoni

Andreucci - Andreussi con... Prealpi Sport.

Rossetti - Chiarcossi

Luca Rossetti di Prata di Pncampione europeo rally

Prealpi Sport dicembre 2010

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Transcript of Prealpi Sport dicembre 2010