People Life N.16

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Anno 1 - N°5 (16) Maggio 2011 Diario di bordo di Miriam Ciaccia: le mie giornate con Gheddafi Sansonetti, il direttore in bicicletta Speciale Primavera del Cinema Italiano

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Anno 1 - N°5 (16) Maggio 2011

Diario di bordo di Miriam Ciaccia: le mie giornate con Gheddafi

Sansonetti, il direttore in bicicletta

Speciale Primavera del Cinema Italiano

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Quando si osserva un’opera d’arte spesso ci dimentichiamo di comprendere tutta la fatica e lo sforzo che vi è dietro. Eppure

a ben pensare non è altro che la realizzazione di un’idea. Costruire non vuol dire solo assemblare dei materiali ma vuol dire strutturare lo spazio, formalizzare il tempo dandogli una forma fatta per durare in eterno, scrivendo così la propria storia. La storia del Gruppo Stellato, nasce nel 1987 dall’idea dell’imprenditore Carlo Stella-to che ha voluto lasciare una testimonianza di se nella propria città: Rende. Oggi questo pro-getto viene portato avanti, con la stessa passio-ne e gli stessi stimoli del suo fondatore, dai figli Veronica e Rosario. Giorno dopo giorno i due eredi si impegnano a portare avanti quell’idea di qualità, innovazione e rispetto per il paesaggio che hanno imparato sin da piccoli e che porta-no dentro come una lezione di vita e di impren-ditoria consapevoli che il loro contributo non è che una piccolissima parte dell’impegno di una grande squadra. Tante le tracce dell’intervento del Gruppo Stellato nell’intera area urbana ren-

dese: Il Marconi Residential & Business Center, il Marconi 2, il nascente cantiere di via Maiorana della Stellato Building nella zona di Quattromi-glia; il borgo Colle degli Ulivi 1 e 2, Unità 7, 8 e 9, il Borghetto, il borgo della Vite, Green Park nell’area di Arcavacata, Arces sulle colline di Sa-porito e molte altre opere sul territorio rendese e un bellissimo esempio nell’area Umbra (Perugia). Pietra, acciaio, vetro, cemento…la progettazione è affidata alla tecnica avanzata, a chi guarda al fu-turo il compito di dargli valore. La nostra sfida è oggi quella di continuare ad essere una azienda dinamica, che lasci un segno urbano riconoscibi-le, combinazione efficace di funzionalità e incisi-vità architettonica capace di imporsi in una real-tà da sempre fiore all’occhiello dell’intera regione Calabria. Tutte le sfide, però, hanno bisogno di persone che sappiano guardare in quella direzio-ne che credano come noi nel cambiamento; per-sone disposte a mettersi in gioco e a sentirsi pro-tagonisti e non solo spettatori di questo grande progetto che con coraggio cerchiamo di portare avanti nel tempo.

il tuo Habitat dei sogni... stellato

La famiglia Stellato al completo: Rosario, Cristina, Carlo e Veronica

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Il Gruppo Stellatoha la sua sede in: Via SpagnaRende (CS)Tel. 0984 44 65 68 www.gruppostellato.it

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IN P

UNTA

DI P

ENNA

MensileCosenza

e Provincia

Anno 1 N° 5 (16)

Maggio ’11

In copertinaLuca Argentero e Laura Morante alla Primavera del Cinema Italiano

Foto di Francesco Greco

Aut. Trib. di Cosenza No 2del 02/02/2010

Edito daSAVET Srl

Chiuso in redazioneil 03/05/2011

Direttore [email protected] Romanelli

Sede LegaleVia Po - 87036 Rende (Cs)

Segreteria Rossana Paolucci

Coordinatore esternoFrancesco Sciammarella

Grafica [email protected] PedaceFranco Siciliano

Fotografo UfficialeFrancesco Greco

Responsabile [email protected] Curatolo Nunzia De Rose

Redazione [email protected] Magnelli Francesca Porco Valentina Zinno

Hanno collaboratoAngela AltomareNuccia BenvenutoNunzia CapitanoLucia De CiccoAnna Maria De LucaVincenzo GualtieriMafalda MeduriGiampiero ScolaErcole ScorzaCarlo Giuseppe Staropoli

Consulenti LegaliAvv. Aurora AroneAvv. Andrea GentileAvv. Antonella Garritano

Per i tuoi [email protected]

StampaStab. Tipografico De Rose sncMontalto Uff. Scalo (Cs)

Per la tua pubblicita Tel. & Fax0984.466506 - 338.9477375

www.peoplelife.org

People Life anche su

Distribuzione attività commercialiPubblispazio di Francesco Santelli

Distribuzione edicoleRag. Mario Mangone e figli S.a.s.Rende (CS)

In 98 edicole della tua città con una tiratura di 5000 copie

E siamo arrivati a maggio. Il mese dei giardi-ni, delle terrazze, dei balconi e delle piazze. Le piazze. A Cosenza le piazze sono tornate

di moda c’è voglia di stare tra la gente e basta un bel bicchier di vino.... Per essere felici, per stare bene, p e r cercare di dare alla serata quel tocco che manca, il toc-co della vita. La vita è qui anche in queste pa-gine colorate. People Life corre per le strade di una città calata nella compe-tizione elettorale. Ape-ritivi, cene, cenette, feste, brindi- s i , tutto solo ed esclusivamente per un voto. Mi basta un voto. Questo è il ritornello di candidati alla ri-cerca di quel voto per dire alla mamma, alla fi-danzata, moglie, per dire “si, quel voto l’ho preso e non è il mio”. People Life vota People Life. Questo

è chiaro ormai, e vota il diario di Miriam Ciac-cia, una mia bella amica di Gallipoli che è stata a casa di Gheddafi, vota una bella e brava ostetrica cosentina “giovanegiovane”, vota l’intervista ad un Sansonetti disegnato dalla sapiente matita di Giampiero Scola. People Life è stato eletto sindaco dalla città di Cosenza. Le imitazioni? Ci saranno,

ma a noi non importa mica tanto...

Marcello Romanelli

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08 il volo del capitano

10 people neWS Villa Fabiano, percorso degustativo per vivere meglio

12 people city Love the Animals. L’impegno sociale della Lav

14 E Sansonetti lancia la volata a Calabria Ora

16 Miss calabresi al Teatro Rendano per una notte tricolore

20 Club Giovani Soci BCC Mediocrati: E’ l’ora dell’aperitivo di primavera

24 Scatto matto by Francesco Greco

26 people taG Lettera aperta notturna al milionario di Cosenza

32 people Story Miriam Ciaccia: le mie giornate con Gheddafi

34 Francesca Tarsitano: questo “il senso della mia vita”

36 people jonio Il vecchio biroccio, paradiso di Gino Pisani

40 people GuSto Let me take you down, ’cause I’m going to strawberry fields

42 people cultura “Ditti e mali ditti”: la poesia dialettale di Ciccio De Rose

46 Speciale primavera del cinema

Il sex symbol Luca Argentero porta a casa il Telesio d’argento... 47 E per la madrina Laura Morante arriva il premio migliore attrice protagonista

48 Questa e’ la primavera del cinema italiano

50 jasmine Trinca et le souvenirs de la maison close

52 people love Love, Sex, & more...!

54 people library BET & BREAKFAST. 1 Uno x ics - 2 due

Omero, Iliade

58 people tendenze Pasquetta tra mari e monti...tra musica e purpette

60 people dj Andrea Tarsia, un musicista in consolle

62 people perSonaGGi Peppino Mazzotta, tra teatro, cinema e Tv

64 Alessandro d’Acrissa, il tenore dagli occhi blu

66 Professione archeologa. Quando il passato riemerge dal presente

70 Silvio Vigliaturo, l’artista del vetro

76 i conSiGli di maFalda Suggestioni artistiche e cucina d’elite

80 people viaGGi Australia: natura, avventura e citta’ da sogno

82 l’anGolo della poeSia Poesie d’autore per la festa della Mamma

84 people pillole Roolettes, da Londra al Nero Factory di Cosenza

Candidati a sindaco, non solo “Ciroma”!

86 people movie Giuliana De Sio: quanto “Vorrei vederti ballare”

87 Film del meSe Pirati dei Caraibi 4: oltre i confini del mare

88 people niGht I Programmi di primavera

89 la viGnetta di Scola

90 people maGna e bevi I migliori locali della citta’

92 oroScopo

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I wish I could (vorrei poter...)

Ci trovi anche su

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La ricerca del buon gusto e la tra-dizione si uniscono creando una perfetta armonia e connubio in

cui l’uno esalti l’altro. Spezie e alimen-ti della cucina calabrese combinati in nuove soluzioni per risvegliare il palato sopraffino. Gusti e sapori di tipo me-diterraneo spaziano dai prodotti della montagna a quelli del mare. Spesso capita di mangiare piatti tipici della tradizione calabrese senza soffermarci sulla materia prima proveniente dal nostro territorio. L’architetto Flora Fa-biano, nell’azienda di famiglia “Villa Fabiano”, ha proposto una serie di appuntamenti degustativi per valorizzare e risco-prire l’arte culinaria calabrese. Prima di iniziare il nostro per-corso de “L’arte della cucina calabrese e...” abbiamo preparato le nostre papille gustative nell’elegante salottino del ristorante “Quasimodo”, davanti ad un buon aperitivo chiacchierando con Flora Fabiano e il direttore dell’albergo, Massimiliano Tinto. Il menù degustazione è nato dalla brigata di cucina. Un’esperienza formativa e divertente ripercorrere con lo chef Massimo Gencarelli e lo staff le materie prime della nostra terra e preparare le varie pietanze partendo dalle salse per poi arrivare al piatto completo, dice Flora. Ho vissuto sempre la vita romana degustando dell’ottima cucina e avevo il desiderio

di premiare la mia terra attraverso il gusto, continua. Noi non abbiamo nulla da invidiare ai romani sul cibo, anzi almeno su questo è il contrario. E da bere? Di certo non poteva mancare il buon vino. Il sommelier Giuseppe Trimboli, ha abbinato a ciascuna portata vini rossi e bianchi, iniziando con un Toc-co Magliocco di San Marco Argentano accostato alla rivisi-tazione delle olive nere infornate che si trasformano in veli croccanti, passando al vino francese prodotto in parte dalla famiglia Fabiano in Francia, ad un Greco di Tufo Terredo-ra sapientemente suggerito dal patron di Terredora Walter Mastroberardino in persona e Giammario Quartarolo, in una visita a Villa Fabiano alla vigilia della cena. Creare piatti capaci di mantenere inalterati i sapori sinceri di una volta è sinonimo di qualità e professionalità: carpac-cio di podalica, cappel-letti di pasta fresca al suino, coniglio e pan-cetta di suino…La cena è servita non resta che deliziare il nostro pala-to mentre le dolci note di pianoforte fanno da sottofondo alla serata con il maestro France-sco Pepe... Non finisce qui! Gli appuntamenti enogastronomici a Villa Fabiano continuano...

Villa Fabiano, percorso degustativo per vivere meglio

La brigata di cucina insieme all’arch. Flora Fabiano e il direttore Massimiliano Tinto

Al pianoforte il maestro Francesco PepeIl sommelier Giuseppe

Trimboli

PEoPLE NEwS 10 People Life maggio 2011

servizio di valentina zinno

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Quante persone amano gli ani-mali? Moltissime ma a quanto pare alcune di queste farebbe-

ro qualsiasi cosa pur di aver una pel-liccia di foca, di zibellino. È pur vero che tante altre, malgrado non li amino, rispettano gli amici a quattro zampe. Una delle più importanti associazioni animaliste che promuove il riconosci-mento ed il rispetto dei diritti degli animali è la Lav (Lega Anti Vivisezione). Ci vediamo tra poco in piazza XI Settembre per conoscere insieme quali sono i cosmetici non testati sugli animali, per firmare la petizione che ricorderà ai capi che i test hanno una scadenza (il 2013), per ritirare il vostro uovo Lav lasciando un offerta, e soprattutto TESSERARVI per unirvi al nostro carrozzone! Questo è lo slogan che appare in molte bache-che di facebook. People Life si è unito a questo incontro per approfondire tale realtà. Cagnolini di ogni grandezza e razza circondano lei, la “storica mamma” di tanti cuccioli, che dal ’98 combatte per loro in tutte le piazze d’Italia, la responsa-bile provinciale Carla Misasi (nella foto in alto). Ho più di 60 anni e ancora sono seduta da stamattina in questo stand. È arrivato il momento di dedicarmi in pieno ai miei 5 cani e ai miei 5 gatti, esclama. Ma i suoi occhi e il suo cuore non riescono a portarla via da questo impegno morale che porta avanti da molti anni. Oggi più combattivi di prima siete scesi in campo per que-sta giornata nazionale. Stop ai test sugli animali per fini

cosmetici. Ci spieghi. La LAV conduce cam-pagne d’informazione e sensibilizzazione del cittadino costantemente, in modo da far conosce-re anche nuovi consumi che non comportino sof-ferenze per gli animali. Siamo qui per bloccare un ramo cosmetico non testato sugli animali. Nelle profumerie o nei

supermercati decine di prodotti sono il risultato dello sfrutta-mento e dell’uccisione di tanti animali.I risultati ottenuti? Grazie ad una campagna internazionale abbiamo ottenuto una direttiva europea che vieta la vendi-ta dei cosmetici sperimentati su animali a partire dal 1998. Il divieto è stato posticipato varie volte. Nel 2004 è entrato in vigore il bando ai test su animali per i prodotti cosmetici finiti. Il 2013 è l’anno decisivo che dovrà mettere fine anche all’im-portazione dei prodotti e al commercio dei singoli ingredienti testati su animali, ma questa scadenza è a rischio e potrebbe slittare per altri dieci anni.Di questi tempi il vegetarianismo è diventato un fenomeno culturale largamente diffuso; ormai in parecchi ristoranti si può trovare un’intera pagina dedicata a piatti vegeta-riani. Cosa significa per gli animalisti essere vegetariani? Essere animalisti significa fare delle scelte. Essere vegetariani è una scelta etica.E i vegani? Il vegetarianismo elimina qualsiasi parte animale, compresi pesci, crostacei, ma in alcuni casi accetta i prodotti di origine animale: latte, formaggi, miele e uova, alimenti che non necessitano l’uccisione dell’animale. I vegani non mangia-no nessun tipo di derivato animale. Purtroppo ( per gli anima-li) la produzione di prodotti animali comporta in ogni caso lo sfruttamento del loro corpo. Qual è il messaggio che vuole inviare ai nostri lettori? Per prima cosa mi rivolgo alle Istituzioni al fine di rispettare gli impegni presi. E poi ribadisco che gli animali hanno dei diritti che vanno rispettati. Amate gli animali e non uccideteli. Molti hanno paura di seguire l’associazione perché pensano che sia obbligatorio farsi carico di randagi, cuccioli, ma non è così. La Lav va oltre l’amore per i cani, abbraccia l’intero mondo ani-male. Infatti noi lottiamo anche per le balene in Giappone.Love animals: “amali anche quando ti ami”.

servizio di valentina zinno

love The Animals. l’impegno Sociale della lav

PEoPLE CITy 12 People Life maggio 2011

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Non importa che a Cosenza circolino poche bi-ciclette, a lui non importa proprio perchè la bicicletta è sempre stato il mio mezzo. Eccolo!

Il ciclista direttore si presenta davanti a me con la sua bella stazza da giocatore di Basket: Scusa, hai aspetta-to tanto? No, appena arrivato, appena entrato nel suo mondo, quello di Calabria Ora. Piero Sansonetti si muove nella sua redazione come un buon padre di fa-miglia circondato da giovanotti in carriera e da giornali. E’ mezzogiorno, l’unico orario in cui il giornale “dorme” e una chiacchierata spensierata si può iniziare a fare. La scelta di dirigere Calabria Ora, è stato colpo di ful-mine? Una proposta curiosa che ho accettato con piacere. Non ero mai stato in Calabria e devo dire che non è come tutti la raccontano. In questa Regione c’è bisogno di co-municare meglio. Cosenza- Roma- Roma- Cosenza, sempre con la vali-gia in mano? La mia famiglia è rimasta a Roma e quindi mi devo dividere, ma per me non è un problema viag-giare.In treno, ma questa volta “fa fermate per pisciare”? (Sansonetti ride per il suo titolo su Calabria Ora su un intercity Milano Reggio Calabria con i bagni non fun-zionanti) Mi sono ispirato al mio grande amico Francesco De Gregori per quel titolo che mi è sembrato azzeccato. Sansonetti e il giornalismo, amore nato? Nel lontano 16 marzo 1978 ero giovane giovane e un bel giorno nel-la sede del partito mi dicono serve un cronista all’Unità, bene, non ho girato la voce a nessuno e mi sono presen-tato io. Un cronista, bei tempi, vero? Eh si, una volta il giorna-lismo si faceva di più sui marciapiedi, ora la tecnologia

e sansonetti lancia la volata a Calabria ora

PEoPLE CITy 14 People Life maggio 2011

servizio di marcello romanellivignetta di Giampiero Scola

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La redazione di Calabria Ora circonda il direttore Sansonetti

ci costringe a volte ad accontentarci del marciapiede che vediamo lo schermo di un pc, ma ai miei ragazzi cerco sempre di mandarli fuori, per poi rientrare a scrivere le pagine. Lo so è uno sforzo doppio, ma stare sul marcia-piede serve....Il suo consiglio da dare ai giovani che si avvicinano a questa professione? E’ quello di fare questo mestiere

sempre con tanto amore. E poi, naturalmente, il mio secondo consiglio è quello di raccontare sempre e comunque la verità. Anche se questa è scomoda. Sembra banale, ma è una delle prime cose che mi vengono in mente per il mestiere del giornalista.L’impatto con Cosenza? Sono qui da poco tem-po per poter dare un giudizio, ma è una cittadina tranquilla e vorrei avere il tempo di poter girare meglio.La corsa a sindaco? Vediamo che succede. Siamo pronti a raccontare tutto di una corsa non a due, ma a cinque addirittura...La sinistra in Italia? Ancora la cerco. Non esiste per adesso.Cosa si augura per il suo giornale nei prossi-mi anni? Di riuscire a raccontare una Calabria

migliore e aiutare ad un ricambio con l’avvento di una nuova classe dirigente. Me lo auguro per questa terra.Va d’accordo con il suo editore Piero Citrigno? E come si fa a non andare d’accordo con il nostro grande editore! La domanda sull’editore Citrigno l’abbiamo fat-ta proprio un attimo prima dalla sua entrata al giornale. E l’editore conferma: La risposta di Sansonetti è esatta.

PEoPLE CITy15People Life maggio 2011

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Miss Italia, 72 anni di storia. La storia della bellezza Made in Italy, quella del celebre concorso ideato da Enzo Mirigliani.

Il Teatro Rendano diventa il luogo in cui la storia e il costume d’Italia s’intrecciano, in una straordinaria cornice scenica realizzata da Aurelio Guaglianone. Sono trascorsi 16 anni, e sono stati anni di successi e di emozioni per la DRB di Beniamino Chiappet-ta (nella foto al centro). A lui il merito di aver curato tutte le attività di gestione del Concorso di Miss Italia in Calabria e di aver realiz-zato un evento unico come questo. Luigi Grandinetti, Domenico Milani, Erica Cunsolo (presentatori sto-rici di Miss Italia in Cala-bria), introducono insieme a Claudia Andreatti (Miss Italia 2006), la prima parte della serata dedicata alla cultura. “L’Italia una e in-divisibile” il tema della di-scussione in onore dei 150 anni dell’Unità d’Italia,

moderata dal giornalista Fausto Taverniti (Direttore della Sede RAI Basilicata) che ha coinvolto autorità, ospiti istituzionali e la prof.ssa Marta Petrusewicz, do-cente Unical. Ma ecco il momen-to clou dello spettacolo, un mo-mento di bellezza e fascino, tutto al femminile. Il pubblico applau-de Maria Perrusi, Anna Greco, Anna Prete, Maria Misericor-dia, Erica Cunsolo, Italia Caru-so, Greta di Leo, Claudia Filo-mena Senatore e Maria Rosaria Juli. Le miss calabresi si rivedono nelle immagini che raccontano la storia del concorso e l’emozio-ne è forte come la prima volta. Il Rendano diventa una maestosa

passerella con abiti di alta moda, le spettacolari creazioni di Antongiulio Grande. Si commuove Miss Calabria 2004, Roberta Morise. Sono qui – spiega al pubblico – per testimoniare il mio af-fetto alla squadra della DRB che mi ha permesso di lanciarmi nel mondo artistico. E’ incantevole anche la madrina della serata, Miss Italia 2009, Maria Perrusi, copertina di People life del mese di Marzo. Ma oltre la bellezza e la provenienza, cosa avranno in comune le miss? L’attaccamento alla loro Terra e l’infinito riconoscimento a chi continua a pag. 18

miss calabresi al teatro rendano per una notte tricolore

PEoPLE CITy 16 People Life maggio 2011

servizio di Francesca porco

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ha permesso loro di realizzare un sogno. Sogno che, in alcuni casi, è diventato una brillante carriera nel mondo dello spettacolo. Elisabetta Gregoraci è la prova tangibile. Lady Briatore, per l’occasione, telefona da Istambul ed esprime stima e gratitu-dine per Beniamino Chiappetta e per il suo staff. La storia del concorso di Miss Italia premia la Calabria ben tre volte: Claudia Trieste Miss Italia nel

1997, Daniela Ferolla nel 2001 e Maria Perrusi nel 2009. Il patron di Miss Italia in Calabria è amato pro-prio da tutti ed entusiasta ringrazia il pubblico, il Teatro, le Miss. Anche quest’anno la Calabria avrà le sue te-stimonial di bellezza a Salsomaggio-re. Miss Italia 2011 calabrese? Spe-riamo bene! La certezza è che la Drb continuerà a portare in alto il fasci-no irresistibile della nostra Terra.

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Italia Caruso

Greta Di Leo

Erica Cunsolo

Maria Perrusi

Anna Prete

Maria Misericordia

Anna Greco

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Sono da poco trascorse le 19 e al Caffè Salotto delle Donne di Rende è tutto pronto per l’ “Ape-ritivo di Primavera” , la prima iniziativa targata

Club Giovani Soci BCC Mediocrati. All’ingresso, ad accogliere i giovani soci accompagnati dai loro amici,

alcuni dei membri del Consiglio direttivo del Club. Gianluca Argento, Francesca Ferraro ed Ersilia Rus-so, lista alla mano, sono pronti a distribuire i buoni omaggio per l’aperitivo. All’interno a dare il benvenu-to ci sono gli altri membri del Consiglio. Il Presidente Daniela Giordano e i consiglieri Marilù Moccia, Fe-derica Crocco, Francesca Zinno, Emilio Bisignano e Gaetano Aiello accolgono i soci e presentano loro

l’associazione, nata nei mesi scorsi, che coinvolge i soci tra i 18 e i 32 anni delle 17 filiali della BCC Mediocra-ti. Si respira un’aria familiare: gente che entra, saluta, ride, scherza e parla. Ed ecco che l’immancabile rito dell’aperitivo si trasforma nella giusta occasione non solo per far conoscere i vantaggi dell’esser socio della BCC Mediocrati, ma anche per discutere su cosa i gio-vani soci si aspettano dalla loro banca e per scambiare idee e proposte sulle iniziative future del Club. E’ una serata all’insegna della convivialità quella che prende

vita. Un momento di svago, durante il quale cocktail, patatine, stuzzichini, pizzette ma anche altri delizio-si piatti caldi e freddi, accuratamente preparati dallo staff del locale stuzzicano e poi soddisfano i palati più raffinati. Ed ecco che l’aperitivo presto si trasforma in una quasi cena... Bicchieri alla mano si brinda alla serata, al Club e anche alla BCC Mediocrati, dandosi appuntamento al prossimo evento.

Club Giovani Soci BCC Mediocrati:E’ l’ora dell’Aperitivo di Primavera

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servizio di angela altomare

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Una grattatina qui...please!

Fabio Guzzo, coraggio: sono solo 40 anni!

Massimiliano Bruno: posso fare una domanda?Gaglioti e Bozzo, due pre-sidenti forti e coraggiosi

A Kim spunta la terza gamba

Gianpaolo in diretta da

“Vorrei vederti ballare!”

Al semaforo rosso, Gennaro legge solo People LIfe

Ecco Katya, la figlia di papà Pino

SCATTo MATTo by Francesco Greco 24 People Life aprile 2011

A Mezzogiorno in Famiglia

(Rai2) la Carlì Fashion

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Giuliana mi chiamo Mario

e vengo da Rogliano

Le signore del Pantagruele del Red Scorpion

1, 2, 3: Tutto d’un fiato!Al trucco Teresa Venneri

A & A amici da una vita!

I “ragazzi” di Franco Falcone

www.peoplelife.org

ti aspetta per tutti gli altri scatti

di Francesco GrecoSignore e Signori:Il Supremo

Al Caffè Letterario il compleanno della giovane Cristel

SCATTo MATTo by Francesco Greco25People Life aprile 2011

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Sono le 2.38 minuti primi. No, non è il mio ingresso dopo una canzone a Love radio, no, questo è lo scritto di una notte fantastica per la città di Cosenza. Fantasti-

ca perchè nella nostra città c’è qualcuno che alle 2.39 minuti non sta dormendo. E io alle 2.40 mi v o g l i o rivolgere a te. Ehi tu con quella “giocata” tra le mani, ma come ti puoi sentire adesso? Le emozioni nel rivedere quei numeri? Il cuo-re che batte e il sonno che non ti prende. Lo so, sei li magari davan-ti ad un pc in silenzio. In silenzio perchè non puoi parlare in questa piccola città di provincia. Non puoi gridare che sei tu il vincito-re. Lo sai perchè? Perchè se no ti devi prendere il Cosenza calcio, devi sponsorizzare un candidato che vuole diventare sindaco e per-chè no c’è anche Romanelli che ti può chiedere un pò di soldi per rafforzare People Life. No, tu sei la. Nella tua casa. Sono convinto che hai un piccolo appartamenti-no. Niente di che. Con un frigo-rifero nemmeno pieno pieno. Se sei sposato tua moglie ti scruta. Ti osserva e pensa: “ma se è stato lui?”. Tu nemmeno a tua moglie l’hai detto stanotte. Se sei single io

sono convinto che accanto a te c’è una mignotta. Calda. Con le labbra carnose. Una di quelle mignotte che per una notte saresti disposto a pagare caro e amaro. Ma a Cosenza ci sono queste donne? Non credo. E allora sei li. Solo. Ti siedi sulla poltrona, ti alzi, apri il frigorifero, ti risiedi. Apri la tv, la spe-

gni, apri lo stereo, lo spegni. Ti alzi. Ti siedi. Guardi quei numeri. Li riguardi. Sono loro. E’ un sei? Si. Un sei che ti cambia la vita. E sei felice, ma nello stesso tempo tanto preoccupato. Sul come fare, come muoverti, come non muoverti, sono tanti porca miseria, troppi. E allora cosa fai? Cerchi finalmente di dor-mire. Sono le 2.46 e stanotte non hai fatto la bella vita che volevi fare. In fondo hai per-so l’attimo, ma da domani.... Auguri signore mio, o signo-ra mia. Sono le 2.47 e io credo che sei ancora sveglio. In fon-do per una notte se non dor-mi non cade il mondo, tanto domani a lavorare ci vanno i polli. Tu no, tu da domani sei ricco e spero tanto che lo sei anche dentro. Allora si che hai fatto 12.... Sono le 2.49....

lettera aperta notturna al milionario di cosenza

PEoPLE TAG 26 People Life maggio 2011

servizio di marcello romanelli

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Liquori in tutte le stagioni? Un po’ strano, ma è così! Certo d’inverno un tonificante liquorino non guasta

mai, ma d’estate ancor di più per abbattere il caldo. Ottimi digestivi come fine pasto, tonificanti, aromatici ed assolutamente gradevoli per via della moderata gradazio-ne alcolica. Continua il nostro viaggio nel-la tradizione gastronomica calabrese che si tramanda da generazione in generazione. Liquori di Calabria dal 1864 sono quelli dell’azienda Bosco liquori, titolare del marchio “Amaro Silano”(liquore d’erbe calabresi). Antiche ricette pregiate e arti-gianali che vennero elaborate dal fonda-tore stesso Raffaello Bosco. Successiva-mente nel 2005 l’azienda è passata sotto la proprietà di quattro nuovi soci: i fratelli

le fasi di Lavorazione dell’Anice

per l’esportazione all’estero

Imbottigliamento dell’Anice

Sigillo

Inscatolatura Pronti per l’esportazionePolvere di liquirizia di Cori-gliano Calabro per il Nerò

Etichettatura

Liquori per tutti i gusti da storie antiche “La tradizione continua… e si evolve”

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Regina (Elvira, Antonella e Gio-vanni) e Orlando Marcelletti. Si spazia, così, dal liquore di liquiri-zia di Calabria “Nerò” e dell’Ani-ce Bosco (l’unico anice che viene prodotto senza zucchero) ai liquori a base di limone, di cioccolato e di finocchietto selvatico, alla sam-buca e all’antico liquore “Millefiori”. Ogni fase di produzione viene seguita con la cura e la dedizione che questi particolari pro-dotti richiedono, la lavora-zione dell’anice, ad esem-pio, consiste nel far mace-rare i semi di anice per poi tirare il suo estratto e unirlo

all’alcool sen-za aggiungere lo zucchero, in seguito viene filtrato e poi imbottigliato ed etichettato. Alcuni pro-dotti come l’anice e il li-quore al cioc-colato vengo-no esportati all’estero e ge-stiti dallo Stato

nei negozi specializzati come L.C.B.O. in Canada per l’ani-ce e il S.A.Q. per la cioccola-ta a Montreal. Potenziamen-to, intensificazione e forte comunicazione e marketing sono i punti cardine per svi-luppare la ricerca del liquore dal gusto più raffinato.

Liquori per tutti i gusti da storie antiche “La tradizione continua… e si evolve”

E’ un liquore di erbe e essenze aromatiche dal profumo inebriante, sot-toposto ad un processo di lenta macerazione.

Liquore al cioccolato dal gusto unico e inimitabile. Le sue originali caratteri-stiche esaltano il piacere del puro cioccolato.

E’ un liquore di radici di liquirizia dal gu-sto aromatico e raffinato, lavorato se-condo un’antica ricetta che conserva intatta la sua genuinità e ne esalta le proprietà organolettiche.

Nerò goccie di Calabriaalla Liquirizia

Erotika liquoreal cioccolato

Amaro Silano

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Ripensando al mio viaggio, tante sono le emozioni che riaffiorano nella mente, un

turbinio di pensieri e sensazioni che mi riconducono ad un viaggio che rimarrà per sempre dentro di me, un viaggio che mi ha fatto sco-prire la bellezza di una terra che non pensavo potesse far tanto innamorare di se e l’ umanità di un popolo che ti ruba il cuore. E’ proprio vero quando si dice che a volte le cose migliori sono quelle inaspettate e questo viaggio, uno scambio cul-turale, ricco di contenuti e scoperte sorprendenti, si-curamente lo è stato. Partiamo in una grigia mattina di ottobre, ritrovandoci accolti in terra libica da uno splendido sole e da rappresentanti del governo che ci ricevono con tutti gli onori. C’è tanta sorpresa e stupore per un trattamento che era decisamente ol-tre le nostre aspettative. Il soggiorno che ci attendeva era colmo di impegni e visite. Abbiamo avuto modo di visitare siti archeologhici assolutamente suggesti-vi come Leptis Magna e Sabratha, abbiamo visitato

Tripoli ed il souk, che rappresenta il cuore della città, parlato con il popolo dato che tra loro diverse per-sone parlavano inglese o italiano. Varie visite anche al Centro Islamico e all’università di Tripoli, fino al giorno in cui abbiamo incontrato il Colonnello Muammar Gheddafi. L’incontro è avvenuto nella sua famosa tenda beduina, dove di solito incontra-va i vari capi di Stato, tutto si è svolto in maniera assolutamente sobria e pacata. Lui era seduto vicino a noi su una semplicissima sedia in plastica bianca, mentre noi sedevamo su delle poltrone. Dalle sue esternazioni appariva molto interesse nei confronti dell’Italia, sembrava preoccuparsi di come l’opinione pubblica lo potesse vedere, parlando inoltre del rap-

miriam ciaccia: le mie giornate con gheddaf i

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servizio di miriam ciaccia

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Nella pagina pre-cedente a destra panorama di Tripo-li della spiaggia cit-tadina poco oltre il distretto degli affari.In alto a sinistra il Colonnello Muam-mar Gheddafi. In alto a destra Miriam Ciaccia. A sinistra il Green Square

porto di stima e amicizia che lo legava al nostro capo di Governo. Ci aveva anche espresso il desiderio che noi, una volta rientrati in Italia, potessimo parlare di ciò che avevamo visto e vissuto, voleva che noi potessimo essere una testimonianza vivente di come realmente fosse la vita in Libia. Il viaggio si è conclu-so con questo incontro, ma ancora adesso, a distanza di mesi, ci si ritrova a pensare di quale meravigliosa esperienza sia stata, di quanto tutto quel che abbiamo vissuto ci abbia arricchito profondamente, lasciando un segno indelebile nella nostra anima e nel nostro cuore. E’ per questo che in un momento così difficile non posso non esprimere tutta la mia vicinanza alla popolazione libica, augurandomi che questo con-flitto possa concludersi al più presto, permettendo a questo splendido popolo di vivere finalmente la vita che merita di vivere.

PEoPLE SToRy33People Life maggio 2011

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A vederla così, solare e spensierata, non lo diresti mai e invece… Francesca Tarsitano a soli 26 anni è già ostetrica, una giovane ostetrica con un’espe-rienza che testimonia più di 150 parti. Una bambina che, in ospedale, chie-

deva sempre ai genitori di essere accompagnata al nido. Una bambina che oggi è una splendida ragazza dai lunghi capelli castani e dal viso solare in grado di trasmettere serenità. Ora è lei ad accompagnare i neonati dai genitori. Così giovane e così deter-minata a realizzare quello che da piccola è sempre stato il suo sogno. Prendere una nuova vita tra le mani, un essere minuscolo e perfetto, è una sensazione unica – dice – il momento della nascita è straordinario.Cos’è indispensabile per il tuo lavoro?La pazienza e la passione per i bambini. Per il resto credo che, più di tutti gli altri lavori, quello dell’ostetrica, abbia una sua selezione naturale. In sala parto ci vuo-le coraggio e fermezza e bisogna assolutamente lasciare pensieri e problemi fuori da quella porta.Una professione come questa richiede grande amore per il prossimo e Francesca sente di dover ringraziare il gruppo boyscout di Fagnano Castello, il suo paese d’ori-gine di cui ha fatto parte sin dall’età di 6 anni, per averle insegnato ad amare il prossimo e a donare senza pretendere.Nel mio lavoro – spiega – è fondamentale instaurare un rapporto quasi simbiotico con la mamma. E’ un momento delicato in cui la donna si affida completamente a te. Quando nasce il bambino è un traguardo raggiunto anche per me.Cosa accade alla donna nel momento del parto?L’emozione è fortissima così come l’ansia che tutto vada per il verso giusto. E poi c’è la paura che il dolore sia troppo forte ma la prima cosa che una mamma chiede subito dopo, è quasi sempre: “Sta bene?”E i papà come si comportano, assistono al momento del parto?Si, capita spesso e sono molto preparati e presenti anche dopo. Stanno vicino alle moglie e quando vedi insieme mamma, papà e figlio capisci che quella è la triade perfetta.Un giorno capiterà anche a te di stare dall’altra parte. Ci pensi mai?

Ci penso spesso ma an-cora è presto per me. Una donna non può non immaginarsi mamma. Ogni genitore ama il proprio figlio ma il lega-me che c’è con la madre va oltre. Il dolore stesso fa apprezzare ancora di più ciò che hai generato. La donna mette a dispo-sizione la propria vita per il figlio e quel cordo-ne ombelicale penso non si rompa mai. Non ci sorprende la sua risposta chiara e preci-sa, la giovane ostetrica ha le idee fin troppo chiare anche nella vita privata. In clinica spesso mi dicono di sembrare fredda in sala parto. Ma per me deve essere così, l’emozione può giocare brutti scherzi. E’ un momento troppo delicato per permettersi di distrarsi o peggio ancora di sbagliare. Qual è stato il parto che ti ha colpito di più?Quello di mio nipote, per primo. Lui è la mia vita. E’ stato difficile mantenere la calma, non lasciarsi coinvolgere troppo ma ce l’ho fatta. Appena l’ho visto ho pianto dalla gioia e il giorno dopo ero stremata. E poi il parto in diretta che feci da studentessa al Fatebenefratelli a Roma. Era per la trasmissione Il senso della vita. E’ stato davvero emozionante.Come si vede Francesca Tarsitano tra dieci anni?Immagino più matura ma sempre felice di fare l’ostetrica come quando ho iniziato. L’unica cosa che conta per me sarà sempre un grazie sincero da parte dei genitori. Quando ti guardano e vedi nei loro occhi quella felicità e riconoscenza per avere fatto bene il tuo lavoro, non desideri altro. E poi mi piacerebbe avere tre bambini. Sarebbe bello anche fossero gemelli.

Francesca tarsitano: questo “il senso della mia vita”

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servizio di Francesca porco

Francesca tiene in braccio il nipotino appena nato

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E’ una bella giornata di sole e “il vecchio biroccio” (situato a contrada Villaggio Frassa,

Corigliano Calabro) mi accoglie nel-la sua veste primaverile insieme al suo proprietario Gino Pisani. Cosa rappresenta questo agriturismo per te? L’attività agrituristica in genere, che è soprattutto della nazione italia-na, è per me agricola. Ed è propria della Calabria la filosofia dell’agricoltore. La chiusura e la negatività del passato ha ge-nerato però anche aspetti positivi, come per esempio maggio-re profondità di analisi nelle cose. Quale peso o ruolo investe dunque la tradizione? Con-fesso che mantenere la tradizione sempre viva non è facile. E’ come una sfida fra l’apertura al nuovo, una diversa con-cezione di vita e la conservazione. Ma la ricerca dell’equili-brio è nella natura così come nella vita; è quindi capacità di mediazione.Quanto ti appartiene il sogno di Giorgio, tuo padre? Il sogno di mio padre era più proteso verso l’altro, all’apertura, all’amicizia, chiunque dialogasse con lui era un amico. Per mio nonno e il mio bisnonno erano già evidenti i segni dell’imprendito-ria agricola, pur attraverso la sola coltivazione della terra. Per me “Il vecchio biroccio” rappresenta atten-zione e innovazione, senso di re-sponsabilità. Ho molte aspettative e, in riferimento alla carenza di infra-strutture, risponderei come avrebbe fatto mio padre: “CERTI CA CU BONA VULUNTA’, NA LICCATA I CATRAMMA E NA TURRA” ri-solviamo tutti i problemi della Si-baritide.Tuo padre era artista, ti appar-tiene questo aspetto? Come agri-coltore calabrese sono anche un po’ filosofo, sia per l’essere poeta della natura, sia per l’intimo equilibrio

che ricerco non solo in me stesso ma anche nell’am-biente circostante, nelle piante. Non per nulla “la fauce e luna” che mio padre ricorda nella sua poe-sia rappresenta la metafora della raccolta; l’attrez-zo agricolo, la falce che ci riconduce alle produzioni

nate con l’uomo come il grano, l’olivo e l’uva.Ma quale potrebbe esse-re la tua idea del futuro oggi? Io parto dal presup-posto che la qualità della vita secondo me è poco diffusa; siamo nell’impas-se; vorrei comunicare un

senso maggiore del civismo; e soprattutto diffondere la gioia e l’amore per la gente e per la natura, non solo per il “vecchio biroccio” ma per tutta la Sibaritide.E per l’estate? L’estate si riaffaccia insieme alla vita: grandi attese per uno Jonio che aumenta i numeri a dismisura ri-spetto al Tirreno e quindi più appetibile. Su questa strada è necessario concentrarsi e lavorare insieme.In cosa ritroviamo il sapore della semplicità? La semplici-tà intesa come rispetto per la natura la ritroviamo nella mia

produzione biologica. Ispirata sempre da mio padre e proseguita da me con l’obiettivo di avvicinare la produzio-ne agricola al futuro sostenibile del mondo. Lo spirito del biologico è nel-la prospettiva di un mondo che non si distrugge e il futuro può esserci solo se il progresso è sostenibile. La criso-pa che danza è l’insetto che svolazza nella sua eleganza e testimonia l’au-tenticità della mia azienda.Allora sentiamo il godimento della vita agreste nel tuo agriturismo. Il “re” del vecchio biroccio è “u mac-carruni” con sugo di castrato e ri-cotta “tosta con “cancariello tunnu”, in alternativa la regina “a lagana e ciceri”. Tutto questo naturalmente immersi nel nostro verde. Ci sa-lutiamo con l’augurio di iniziare la stagione con una bella serata di maggio dedicata a PEOPLE LIFE! Naturalmente al “vecchio biroccio” da Giorgio.

Il vecchio biroccio, paradiso di Gino pisani

PEoPLE joNIo 36 People Life maggio 2011

servizio di nuccia benvenuto

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a rende rem accende le sue “lampadine”

Piante, fiori, abbracci e baci. Benvenuti all’inaugurazione di Rem. Non solo a Cosenza, Rossano e Catanzaro, ma anche a Rende Rem accende le sue “lampadine”. E nel

negozio di via Marconi sono tante le lampadine da acquista-re. Sono emozionati, belli ed eleganti i proprietari del negozio. Alessandro De Benedittis e la sua giovane moglie Ortenzia Imbrogno vanno su e giù per il negozio e spiegano ai clienti i vari prodotti, ma per People Life c’è una corsia preferenziale e riusciamo ad aprire il registratore digitale appe-na acquistato da Rem per una chiacchierata su que-sta apertura cosi attesa. Rem perchè a Rende? Perchè Rende ormai è una città nella città. Siamo orgogliosi di poter servire l’area urbana non solo di Rende, ma anche di Mon-talto o gli universitari che sono sempre più numerosi. Abbiamo voglia di questa nuova sfida che per noi è affascinan-te.Nel negozio di Rende cosa si trova in particolare? Intanto possiamo dire che fino a fine maggio ci sono dei prezzi speciali su

molti prodotti che vanno dalla telefonia al ma-teriale di consumo di tutti i giorni.Materiale di consumo che acquista non solo il cliente, vero? La caratteristica di Rem è quel-la di servire al meglio anche il target professio-nale che lavora con quel materiale. In questo negozio abbiamo rafforzato la termoidraulica con particolare attenzione al condizionamento- riscaldamento.E il negozio virtuale? Partirà proprio da questo negozio a breve il progetto del negozio virtuale.

Da casa basta telefonare e non arrivano le pizze, ma i nostri prodotti”.Rem e Rende amore a prima vista? Un amore nato con il tem-po, ma Cosenza, Catanzaro e Rossano non sono da meno.

Alessandro De Benedittis accoglie i suoi nuovi clienti

I titolari Ortensia Imbrogno e Alessandro De Benedittis

Il Patron della Rem Franco De Benedittis

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PEoPLE GUSTo 40 People Life maggio 2011

Let me take you down, ’cause I’m going to strawberry fields.

Lascia che ti porti con me, sto andando ai campi di fragole

Con l’arrivo del caldo nella dieta bisogna aumentare le quantità di frutta e verdura per compensare la piu’ alta perdita di liquidi e sali minerali. Quindi ho pensato sia il caso di suggerire due semplici ricette che portino la frutta a tavola non solo come fine

pasto ma come piatto principale. Le fragole fanno a caso nostro sia per il periodo che per il gusto delizioso che si presta dall’antipasto al dolce. Semplice ed originale il risotto alle fragole con un gusto insolito e molto primaverile. Se avete un po’ piu di tempo consiglio di fare il brodo vegetale in casa, come quello della nonna molto più delicato e genuino del dado pron-to. Un altra cosa importantissima è non abbondare con la cipolla e scegliere fragole piuttosto mature più ricche di sapore. Gli spiedini di fragole sono un ottimo dolce per finire una cena

oppure per uno spuntino fresco ma energico. Un ottimo modo per smaltire il cioccolato dell’uovo di Pasqua. La base delle fragole con il cioccolato puo’ essere decorata in qualsiasi modo, con il cocco, con il cioccolato bianco, con il caramello, ecc... dipende solo dai gusti e dalla fantasia!

Prendere una casseruola e far sciogliere a fuoco medio il dado vegetale in circa 1 litro d’acqua. Tagliare le

fragole a pezzettini avendo cura di lasciarne 3-4 per decorare il piatto. Prendere un ampia padella e mettere 20g di burro con la cipolla tritata finemen-

te. A cipolla appena dorata (mi raccomando non fa-tela bruciare) aggiungiere il riso e tostarlo per 2 minuti.

Come per un normale risotto aggiungiere il brodo vegetale con un mestolo e continuare per circa 12 minuti a versare del brodo ogni

volta che evapora. A cottura quasi ultimata versare le fragole tagliate a pezzettini il burro rimasto e mantecare. Unire la panna ed il parmigiano mantecando a fuocomedio-basso, per massimo 2 minuti. Arrivati alla consistenza di una crema togliere dal fuoco ed impiattare decorando con le fragole rimaste.

Lavare e pulire le fragole. Tagliarle a metà, in-serirle negli stecchini e poggiarli su un vassoio coperto con carta forno. In un pentolino scio-gliere il cioccolato fondente (o al latte se lo preferite) a fiam-ma bassissima mescolando con una forchetta. In un altro pentolino sciogliere il cioccolato bianco sempre a fiamma bassissima aiutandosi con una forchetta. Con la forchetta coprire parzialmente le fragole con il cioccolato fondente fuso, se il cioccolato scivola dalle fragole aspettare qualche minuto che si raffreddi. Spolverare a piacere le fragole con la farina di cocco o decorare con striscie di cioccolato bianco (le striscie in foto sono fatte di cioc-colato bianco e caramello sciolti insieme, per questo scure).Tenere in frigo per almeno 15 minuti in modo da far indurire il cioccolato. Prima di servire staccate gli spiedini dalla carta forno aiutandovi con un utensile piatto. Posizionateli in un vassoio e portarteli a tavola accompagnadoli con un prosecco. Gli spiedini si possono conservare anche per un paio di giorni in frigo, ma difficilmente una volta a tavola ne rimarranno nel piatto.

PRIMO PIATTO Risotto in crema di fragoleIngredienti per 2 persone

120g di riso Ribe200g di fragole40g di burro 2 fette di cipolla bianca1 dado vegetale20g di parmigiano100ml di panna da cucina

DOLCESpiedini di fragole al cioccolatoIngredienti per 2 persone

250g di fragole100g di cioccolato fondente 50g di cioccolato bianco40g di farina di cocco

Lo chefStaropoli carlo Giuseppe

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PEoPLE CULTURA 42 People Life maggio 2011

“ditti e mali ditti”: la poesia dialettale di ciccio de rose

“Ditti e mali ditti”, un’occasione d’incontro, il

12 aprile scorso, alla biblio-teca nazionale, nel centro storico cosentino, con Cic-cio De Rose poeta dialetta-le cosentino, e per ricordare due avvenimenti: il bom-bardamento su Cosenza, che è stato ripercorso dalla fotografia storica di Alfredo Salzano, e un altro avvenimento cui Ciccio De Rose ha dedicato una poesia e che ci ha raccon-tato nell’intervista Il 12 aprile del 1943 ci furono i bombarda-menti a Cosenza e in quest’occasione mio padre fu ferito, anche in modo serio, rima-nendo invalido. Di fatti la serata si apre con una poesia dedi-cata proprio a questo spiacevole ricordo e che ha in se un che di commozione nel-le parole dell’autore nella decantazione dei versi rigorosa-mente in dialetto. Hanno presentato l’autore il docente Unical Mario Iazzolino e la direttrice della biblioteca nazionale Elvira Graziani.Ciccio De Rose, appena ci siamo incontrati mi ha rivolto

un saluto in dialetto cui ho risposto nella stes-sa misura. Ma, perché proprio il dialetto per la sua poesia? Perché è un vezzo difficile da togliere, essendo gente dal “parlare materno” modificare quest’aspetto della nostra vita adolescenziale, e che portavamo anche a scuola, è impossibile. Si pensa in dialetto prima di fare qualsiasi cosa e con gli amici si parla in dialetto.Ma, il dialetto tra i giovani è ancora un modo di comunicare? Un po’ meno che nel passato. Il dialetto è edulcorato rispetto ai termini che usava-mo noi qualche anno fa. Ma anche nella poesia, è

metricalmente addolcito per renderlo più orecchia-bile.

Quando decide di togliere dal “tiraturo” (cassetto) i suoi versi? Sono stato stimolato ed incoraggiato a pubblicare da alcuni amici. Innanzitutto c’è voluto un lavoro di raccolta non indifferente. I miei versi erano “spasi a casa casa” (sparsi per casa). Dopo questo lavoro, nacque il mio primo libro “Cantu intussicatu”. Il titolo è stato fatto da un’operazione di trasfor-mazione della poesia, dall’italiano al dialetto, una trasposizione dei sonetti di Olindo Guerrini, dedicati ad una donna che si era concessa a tutti meno che al poeta. Intossicati quindi per la trasposizione e perché carichi di rancore per questa donna misti a dolcezza in alcuni tratti. Le sue poesie che temi hanno trattato in questi anni di attivi-tà? Dai temi della memoria a quelli dell’amore, anche arrabbiato, da quello sociale come osservazione dei fatti a quello della prote-sta, intesa come ribellione a quel potere anche politico che non da speranza. Ma, anche i quadri familiari che descrivono situazioni anche forti delle famiglie patriarcali di qualche tempo fa.Ditti e mali ditti cosa descrivono? Sono una raccolta di modi di dire anche ingiuriosi come le maledizioni, ma sono dei pro-verbi che ho appreso dalla tradizione popolare li ho trascritti con l’aggiunta di altre espressioni di mia creazione.

servizio di lucia de cicco

Il poeta Ciccio De Rose durante la presentazione delle sue poesie

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Renault micro cup...la passione per le auto scende in piazza

Finalmente la primavera. Una bellissima giornata di sole e caldo ha fatto da cornice il 7 maggio al RE-NAULT Micro Cup, evento organizzato dalla conces-

sionaria RENAULT ACETO S.p.A., società del GRUPPO ACETO Automobili, che come ogni evento ha visto pro-tagonisti non solo gli amanti di motori ma chiunque abbia avuto voglia di confrontarsi durante le gare di microcar del RENAULT MicroCup. Piazza 11 Settembre è stata l’arena che ha accolto l’eventoMicroCup oltre che l’esposizione del-le auto Renault. Un palcoscenico ideale per trascorrere un sabato diverso, in piazza, tra una corsa e l’altra apprezzando la nuova gamma Renault. Adulti, bambini, ragazzi, proprio tutti hanno affollato lo stand Renault che, per riposarsi tra una corsa e l’altra, ha organizzato anche uno spazio RE-NAULT Relax dove rilassarsi ed attendere i vincitori delle gare ascoltando un pò di musica. Il RENAULT MicroCup è stata l’occasione giusta per mettersi alla guida di una Clio Cup o Megané Cup da corsa, anche se in formato “mini” e ricevere tanti gadget offerti dalla concessionaria del GRUPPO ACETO Automobili. Tanti i curiosi affascinati dalle novità della gamma RENAULT, le sportive del brand francese tra cui la Clio RS, la nuova Twingo Gordini R.S., la Mégane Coupé e la nuova Laguna Coupé Wave Edition.

Tutte dal fascino irresistibile per gli amanti delle auto, che hanno avuto modo di visionarle, avere tutte le informazioni necessarie e ovviamente portare a casa dépliant e souvenir, letteralmente “andati a ruba”. Tutte le attenzioni dell’evento erano rivolte alla Twingo Gordini, che prende il nome dal famoso Amedeo Gordini, pilota, preparatore e costrutto-re di auto da corsa, perfetta sintesi tra performance della Renault Sport e lo stile unico della GriffeGordini. Ricono-scibilissima, ogni aspetto dell’auto è curato con estrema at-tenzione. All’esterno, le bande bianche lungo la carrozzeria metallizzata Blu Malta, diffusori di colore nero sul paraurti anteriore e posteriore, calotta degli specchietti bianchi e cerchi in lega da 17’’, il cui profilo presenta sfaccettature nere e blu; questi sono solo alcuni degli elementi distintivi della “Gordini Series”. Renault Mégane, Clio RS e Laguna Coupè, con le sue 4 ruote sterzanti, hanno attirato l’atten-zione dei “più tranquilli” ed amanti di segmenti più comodi e spaziosi. Ennesimo evento di successo per il GRUPPO ACETO Automobili che non smette mai di sorprendere a Cosenza per le iniziative così particolari ma soprattutto così vicine alla gente.RENAULT, DRIVE THE CHANGE.Per saperne di più visita www.gruppoaceto.it

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a.s.d. Tersicore: la passione per la danza

L’A.S.D. Tersicore Sport Danza e Spettacolo nasce a settembre del 2009, con sede in Viale Co-

smai a Cosenza. La Tersicore ha come scopo la diffusione dell’arte in gene-re e della danza in particolare. Offre corsi didattici di: propedeutica, modern junior, clas-sico, contemporaneo, laboratorio coreografico mo-dern jazz, hip hop, caraibico e organizza periodicamente stage con maestri di fama nazionale ed internaziona-le. La Tersicore ha un cuore e un’anima che portano il nome di Natascia Cucunato, la sua Art Directory. Giova-ne danzatrice e coreografa di origini cosentine, la Cucuna-to, cura nei minimi dettagli gli eventi prodotti e realizzati

dalla scuola di danza stessa tra cui lo stage/concorso nazionale “Blackout in Danza” evento che, lo scorso anno, ha visto la partecipazione di numero-se scuole calabresi non solo alla sezio-

ne concorso ma anche agli stage tenuti dai maestri: Marco Garofalo (ballerino e coreografo italiano), Bobo e Carlos (coreografi e ballerini El Piotta - Luca

Napolitano) e Roberta Fontana (insegnante allo IALS, MAISON DE LA DANSE a Roma, STUDIO HARMONIC a Parigi). In questa occa-sione sono state offerte più di 40 borse di studio open card e la possibilità per numerosi ragazzi di studiare gratuitamente con grandi professionisti del mondo della danza. L’A.S.D. Tersicore Sport Danza e Spettacolo sta preparando la nuova

edizione di “Blackout in Danza 2011” che si prean-nuncia ricca di novità e sorprese. L’A.S.D. Tersicore vi invita al “Dance open day”, un’intera giornata di lezioni gratuite presso la propria sede. Per prenota-zioni chiamare al 346.3701339 o inviare una mail all’indirizzo: [email protected] DANZA A TUTTI!

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Scende la pioggia su Cosenza ma la voglia di cinema resta. Nell’area press all’Holiday Inn è Primavera, “La Primavera del Cine-

ma Italiano”. Il festival ha omaggiato il popolo cosentino con giovani attori e “pezzi grossi” del cinema storico: Massimo Ghini, Neri Parenti, Kim Rossi Stuart, Paolo Genovese, Laura Mo-rante. La nostra freccia si è posata sul bello im-possibile…Luca Argentero. Sex simbol del no-stro cinema e non solo perché grazie agli esordi in televisione ha dimostrato la sua versatilità nel percorso cinematografico. Capello sbarazzino e sorriso ammaliante ha risposto alle numerose domande della stampa con molta cordialità.Nel tuo ultimo film “Ai raccomandati c’è chi dice no”, interpreti un giornalista freelance, Max. Cosa c’è di simile tra Max e Luca Argen-tero? Eh si, un giornalista come voi….non c’è nulla di simile tra me e il personaggio che interpreto per svariate ragioni. In primis un improbabile dialet-to toscano per un torinese. Una commedia che rispecchia un tema serio e attuale. Sei mai stato scavalcato da qualcuno?Non mi è mai capitato di avere la certezza che qualcuno sia stato raccomandato. La raccoman-dazione vive in un mare di omertà. Per fortuna i raccomandati nel mondo cinematografico non fanno gli stessi danni di un medico raccomandato o di un av-vocato raccomandato. Molto spesso i raccomandati non sono i diretti responsabili della situazione in cui si tro-vano a vivere, ma subiscono la raccomandazione, anzi sono magari degli ottimi professionisti solo che inevita-bilmente rubano il posto a persone altrettanto valide, ma senza spinte.Hai esordito nel mondo della televisione grazie al Grande Fratello. Ora sei un attore a pieno regime. Qual è il segreto?Non rinnego il passato. Per far l’attore ci vuole tanta preparazione, non esiste una formula. Io ho il mio me-todo. Ho fatto diversi stage ma la mia fortuna più gran-de è stata quella di imparare lavorando tanto sul set e

soprattutto di aver lavorato con diversi registi. Non ho mai pensato di fare l’attore fino a quando non mi è stato chiesto. L’ho scoperto facendolo.In quale ruolo ti rivedremo?Stiamo per iniziare le riprese a Perugia di Lezioni di cioccolato 2. I baci e il mondo del cioccolato sono parte integrante del film e poi un amore……multietnico.Eri mai stato finora in Calabria?Si ma solo in occasione del matrimonio di una mia cara amica a Tropea. E come bomboniera tanti prodotti pic-canti!Sicuramente ricorderà la nostra amata Calabria non solo per questa occasione ma anche per aver ricevuto sul palco del Citrigno il Telesio d’argento simbolo del-la città bruzia.

il sex Symbol luca argentero porta a casa il telesio D’argento...

SPECIALE PRIMAVERA DEL CINEMA 46 People Life maggio 2011

servizio di valentina zinnofoto di Francesco Greco

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e Per La madrina Laura morantearriva il premio migliore attrice protagonista

Si fa attendere nella sala stampa dell’Holiday Inn. Arriva, incantevole, come una femme fatale. Una donna miste-riosa e affascinante per cui il tempo sembra essersi fer-

mato. Laura Morante, famosa attrice italiana, conosciuta anche all’estero e molto apprezzata in Francia, è la madrina de La Pri-mavera del Cinema Italiano di quest’anno e la migliore attrice protagonista. Voce teatrale, sguardo deciso e testa alta, la sua bellezza raffinata e seducente disarma. Nel suo ultimo film “La bellezza del somaro”, diretto da Sergio Castellitto, interpreta Marina, moglie di Marcello e psicologa stravagante, alle prese con una figlia adolescente imprevedibile. Genitore, come tanti nella realtà, che pensano che essere aperti e propensi al dialogo con i figli, basti per comprendere i loro bisogni e comporta-menti. Pensano. “La bellezza del somaro” è una commedia davvero impegna-

tiva… Si. Scatenata e dai toni quasi bizzarri direi. Siamo riusciti a “spaventare” il pubblico dimostrando quanto spesso siamo incapaci di relazionarci con i figli. (Lei ne ha due di figlie, Eugenia e Agnese, ndr) Forse non avevo mai fatto un film così. Madrina di una kermesse che promuove la commedia italiana… E’ fondamentale sostenere il cinema e lavorare con passione, perché il più si faccia per “bellezza”, la bel-lezza d’interpretare bene un ruolo e l’importanza di soste-nere anche pellicole meno conosciute, con meno appell.Cosa suggerisce ai giovani che vogliono fare carriera nel mondo del cinema o del teatro? Il teatro è una pro-fessione non una carriera. (Il suo sguardo quasi severo suggerisce di non contraddirla, ndr) Molti giovani parla-no di carriera e non di mestiere ma la carriera viene dopo. Fa parte del mestiere dell’attore commettere, invece, degli errori con il rischio di essere criticati. Suggerisco sempre di osare per crescere, di sbagliare per imparare. Non ho mai fatto nulla per la carriera. Si può scegliere di interpretare dei personaggi per soldi o perché piace il progetto ma non per fare carriera.Cosa c’è da aspettarsi da una donna ambiziosa come lei, che nasce da una gavetta artistica di un certo spes-sore? Sarò dietro le quinte per girare un film. “Il tempo non sono interessata a risparmiarlo ma a goderlo”. (Cita una frase celebre ma non ricorda il nome dell’autore, ndr) Una rosa rossa in mano ed eccola pronta a calcare

il red carpet, disinvolta come una vera diva. Il pubblico la am-mira: è lei la protagonista della serata, la regina di un fascino senza tempo.

SPECIALE PRIMAVERA DEL CINEMA47People Life maggio 2011

servizio di Francesca porcofoto di Francesco Greco

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La fotografia della Primavera del cinema italiano: attori, fotogra-fi, giornalisti, red carpet, macchine che sgommano e il cinema. Sono stati due i cinema cittadini, Modernissimo e Citrigno,

che hanno ospitato dibattiti, proiezioni, registi, attori. Una primave-ra che ha dato l’adrenalina giusta ad una città che si è risvegliata da un inverno sonnolento. La bella Martina Stella è stata la prima a tagliare il nastro della mostra fotografica “Il Risorgimento secondo Martone” e prima di lei ad aprire il festival un grandissimo Mimmo Calopresti che ormai a Cosenza “si sente a casa”. Un Calopresti che anche quest’anno ha ricevuto la maglietta del Cosenza calcio donata dal direttore artistico del festival, Alesssandro Russo conosciuto in città anche come un caldo radiocronista delle partite dei Lupi. Ed ecco il festival, quello vero, quello fatto dalle proiezioni, dal voto della giuria e da una serata finale caratterizzata dal mal tempo. La pioggia ha rischiato di rovinare tutto, ma quando in città arriva gente del calibro di Kim Rossi Stuart, Laura Morante, Massimo Ghini, Luca Argentero e Ni-colas Vaporidis il cielo smette il suo pianto inutile e il ci-nema applaude a più non posso ad una serata finale dove tutto è magico. Per una sera la città di Cosenza assapora tutto quello che avviene a Roma, Venezia, Cannes, Taor-mina. Insomma pian pianino questo festival cresce e an-che il gossip in questa edizione ha avuto il suo momento culminante con Kim Rossi Stuart che ufficializza la storia d’amore con Ilaria Spada e lo fa davanti un Vaporidis ba-tostato. Cosa dire di più? Anche a livello mediatico grazie all’interessamento del collega Valerio Giacoia la notizia della “Primavera del cinema italiano” è arrivata ai tele-giornali del tg5 e del tg1. Una buona squadra e un ufficio stampa agguerrito composto da donne ha fatto il resto nei giornali locali. Bene. Tutto il resto lo trovate nelle nostre pagine che non solo ha dedicato la copertina di questo mese al festival, ma uno speciale fatto di foto, didascalie, interviste e curiosità.

Signori, ecco la primavera del cinema italiano

Nicolas Vaporidise i suoi fans

Un Click perJasmine Trinca

Aiuto, Luca Argentero è circondato

Laura Morante Il Re del red carpet Giancamillo Custoza

Kim e Nicolas: il duello senza “Spada”

Massimo Ghini e Neri Pa-renti scortati da A. Russo

SPECIALE PRIMAVERA DEL CINEMA

CIAk SI GIRA

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servizio di marcello romanellifoto di Francesco Greco

Taglio del nastro di Martina Stella alla mostra fotografica “Il Risorgimento secondo Martone”

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La fotografia della Primavera del cinema italiano: attori, fotogra-fi, giornalisti, red carpet, macchine che sgommano e il cinema. Sono stati due i cinema cittadini, Modernissimo e Citrigno,

che hanno ospitato dibattiti, proiezioni, registi, attori. Una primave-ra che ha dato l’adrenalina giusta ad una città che si è risvegliata da un inverno sonnolento. La bella Martina Stella è stata la prima a tagliare il nastro della mostra fotografica “Il Risorgimento secondo Martone” e prima di lei ad aprire il festival un grandissimo Mimmo Calopresti che ormai a Cosenza “si sente a casa”. Un Calopresti che anche quest’anno ha ricevuto la maglietta del Cosenza calcio donata dal direttore artistico del festival, Alesssandro Russo conosciuto in città anche come un caldo radiocronista delle partite dei Lupi. Ed ecco il festival, quello vero, quello fatto dalle proiezioni, dal voto della giuria e da una serata finale caratterizzata dal mal tempo. La pioggia ha rischiato di rovinare tutto, ma quando in città arriva gente del calibro di Kim Rossi Stuart, Laura Morante, Massimo Ghini, Luca Argentero e Ni-colas Vaporidis il cielo smette il suo pianto inutile e il ci-nema applaude a più non posso ad una serata finale dove tutto è magico. Per una sera la città di Cosenza assapora tutto quello che avviene a Roma, Venezia, Cannes, Taor-mina. Insomma pian pianino questo festival cresce e an-che il gossip in questa edizione ha avuto il suo momento culminante con Kim Rossi Stuart che ufficializza la storia d’amore con Ilaria Spada e lo fa davanti un Vaporidis ba-tostato. Cosa dire di più? Anche a livello mediatico grazie all’interessamento del collega Valerio Giacoia la notizia della “Primavera del cinema italiano” è arrivata ai tele-giornali del tg5 e del tg1. Una buona squadra e un ufficio stampa agguerrito composto da donne ha fatto il resto nei giornali locali. Bene. Tutto il resto lo trovate nelle nostre pagine che non solo ha dedicato la copertina di questo mese al festival, ma uno speciale fatto di foto, didascalie, interviste e curiosità.

Signori, ecco la primavera del cinema italiano

Massimo Ghini e Neri Pa-renti scortati da A. Russo

La passeggiata diFrancesca Rettondini

Eccola... Sarah Fellberbaum

Baci e autografi per Andrea Bosca

Lo sguardo sospettoso della Inaudi

Il Vincitore del Festival Fausto Brizzi

Sorriso da Oscar della nostra Miss Perrusi

Anita Caprioli saluta il pubblico cosentino

servizio di marcello romanellifoto di Francesco Greco

Targhe, premi, baci e abbracci ◊ Premio Federico II 2011 “Femmine contro maschi” del regista Fausto Brizzi◊ Telesio d’Argento a Jasmine Trinca e Luca Argentero◊ Premio speciale del pubblico - Migliore regia Massimiliano Bruno ◊ Migliore attrice protagonista a Laura Morante ◊ Miglior Attrice non protagonista ex aequo a Francesca Inaudi e Anita Caprioli ◊ Miglior Attore non protagonista

a Nicholas Vaporidis ◊ Migliore attore protagonista a Raoul Bova ◊ Premio Giovani ad Andrea Bosca◊ Regista rivelazione a Paolo Genovese◊ Personaggio dell’anno a Sarah Fellberbaum◊ Premio alla carriera a Neri Parenti e Massimo Ghini◊ Attore dell’anno a Kim Rossi Stuart

SPECIALE PRIMAVERA DEL CINEMA49People Life maggio 2011

Taglio del nastro di Martina Stella alla mostra fotografica “Il Risorgimento secondo Martone”

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Aria retrò e fascino acqua e sapone, Jamine Trinca, classe 1981, è una delle giovani pro-messe del cinema italiano. Selezionata tra

migliaia di partecipanti esordisce nel film di Nanni Moretti La stanza del figlio nel 2001 (per cui riceve il Premio Guglielmo Biraghi) come talento italiano dell’anno. Talento che si riconferma nei ruoli inter-pretati in Romanzo criminale, a fianco di Kim Ros-si Stuart, e ne La Meglio gioventù (regia di Michele Placido). Ospite al Festival del cinema di Cosenza, Jasmine – archeologa mancata e sostenitrice della manifestazione contro la precarietà del lavoro Il no-stro tempo è adesso - alla domanda se la precarietà uccide anche i sentimenti - risponde che l’incertezza non può che offrire una spinta per il futuro. Nel 2001 hai calcato la passerella del red carpet di Cannes, oggi quella della Primavera del Cinema italiano (premio Telesio d’argento come grande attrice del ci-nema italiano, ndr). E domani? Dopo dieci anni sarò nuovamente al Festival di Cannes con L’Apollonide, lungometraggio del regista francese Bertrand Bonel-lo. Sono i “ricordi di una casa chiusa” ovvero la storia di giovani ragazze che lavorano in un bordello france-se della belle epoque. Il mio personaggio – Julie - è una

prostituta che “fa il mestiere più antico del mondo” non per necessità ma per avere la possibilità di conoscere qualcuno di importante e fare un buon matrimonio. In pratica come le escort dei nostri tempi? Prati-

camente non c’è alcuna differenza d’intenti! Ma non giudico la scelta anche se, pur sembrando l’apologia di una femminista (sorride, ndr) di certo non è ciò che auspicherei per mia figlia (Elsa, ndr). Non c’è alcuna condanna nel mio pensiero, è una scelta dettata dal libero arbitrio…..ça va sans dire!

jasmine trincaet le souvenirs de la maison close

Nicolas Vaporidis, Jasmine Trinca e Paolo Genovese

SPECIALE PRIMAVERA DEL CINEMA 50 People Life maggio 2011

servizio di manuela magnellifoto di Francesco Greco

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servizio di vincenzo Gualtieri

Love, Sex,& more...!Pare proprio che fare coppia in questa città sia

un po’ l’ossessione di tutti, o almeno di molti, indistintamente tra uomini e donne ed è con-

tagioso più del morbillo dato che ormai non ho più nemmeno un’amica single (tranne quelle storica-mente contro i legami). Evidentemente la moda dei sentimenti Primavera – Estate impone di presentarsi sempre in bella compagnia, un po’ come alle feste; se non hai il tuo “+1” non sei nessuno. Eppure, per quan-to è drasticamente regredito il piane-ta degli appunta-menti è un’ardua impresa trovare il giusto partner. Ed è così che per aiutare Cupido, ormai troppo vecchio e ac-ciaccato dai suoi malanni, a scoccare le sue famose frecce dell’amore viene in soccorso il bu-siness degli appuntamenti. Non più vecchie e stantìe chat, o siti di appuntamenti al buio, così deprimenti e dall’esito quasi sempre negativo, da oggi carissimi single (disperati e non) potete comprarvi a una mo-dica cifra la bellezza di 5 mini appuntamenti da 15 minuti ciascuno nella stessa sera, in locali che of-frono questo servizio, ormai in espansione. Avete capito bene, voi dovete solo sedervi e sfoggiare le vostre armi migliori nel minor tempo possibile, se

poi siete interessati a qualcuno in particolare potete frequentarlo/a in separata sede. E’ così che la mia amica Sara ha conosciuto un giovane e bellissimo ragazzo, invidiato da molte. Si è presentato come broker finanziario con la villa fuori porta, il BMW e il cane. Ottimo per lei che vive in un monolocale in affitto,con un gatto e possiede una piccola utilita-ria. La loro frequentazione è durata circa un mese durante il quale Davide l’ha portata a fare un po’ di “bella vita” e qualche red carpet, ma anche del-le scampagnate romantiche in Sila. E’ vero, non c’è assonanza tra le due cose ma il bel giovane si defini-sce “da bosco e da riviera” il tipo perfetto sulla carta. “Credo di essermi innamorata, non abbiamo ancora fatto sesso ma mi riempie di regali e attenzioni. Que-sta volta credo sia quella buona finalmente. Vi consi-glio di provare questi appuntamenti, funzionano più della mia crema anti - cellulite” ci dice in un tiepido pomeriggio di fine aprile in cui è riuscita ad attirarci

con un pretesto nel suo appar-tamento. Il suo improvvi-so ottimismo sulle relazioni è diabetico e qua-si irritante ma a dire il vero bastò poco per farla tornare cinica e diffidente. Davide infatti si rivelò es-sere un play - boy della peggiore spe-cie: la tradiva con due ragazze (cono-sciute entrambe ai mini appuntamenti) ed era fidanzato uf-ficialmente con quel-

lo che presentava come migliore amico. Come ha fatto la povera Sara a scoprire il tutto? Quello che non vi dice il vostro partner, ve lo dice Facebook! A incastrarlo infatti sono stati i messaggi di posta elettronica inviati e ricevuti sul suo profilo che ha dimenticato acceso una sera passata a casa della mia amica. Miei cari single, godetevi appieno la vostra vita da persone libere e indipendenti (almeno senti-mentalmente) che per farvi incastrare, se proprio ne avete voglia, c’è tutta una vita.

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BET & BREAKFAST. 1 Uno x ics - 2 due (ed. Book sprint, € 11,90) è il primo romanzo dell’avvocato Alfredo Spezzano, originario di Corigliano Calabro. Scommessa e pausa veloce. Questa la traduzione del titolo di un racconto che ha come protagonista un agente immobiliare, Daniele, che viene coinvolto inaspettatamente nel vortice delle scommesse calcistiche, alimentato dall’adrenalina della vincita e da un amore che sconvolgerà la sua vita. Roma fa da sfondo alle vicende personali del protagonista che, accettando di aiutare il cugino Cristiano nel riciclaggio di denaro sporco nelle ricevitorie della capitale, diventa un bookmaker, puntando e vincendo sul Campionato di serie A. Il gioco è un vizio, una droga che crea dipendenza, una sfida continua che ti spinge inesorabilmente a puntare e ripuntare ancora sperando che la squadra sulla quale hai investito tutto non cambi il risultato atteso. Soldi che chiamano altri soldi, scommesse che non saziano mai, assetati da un senso di onnipotenza che difficilmente si tiene sottocontrollo, anche quando si crede di essere immuni da questa ossessione. Come in amore. Un appuntamento di lavoro diventa l’incontro inaspettato con Bernadette Hodelfy, una ragazza di Johan-nesburg; occhi azzurri che stregano, sorriso contagioso e ammaliante che cambieranno il suo modo di

vedere le cose ma non a porre fine al “vizietto”. E se per una volta nella mia vita rischiassi? Si chiede Daniele. E la disattesa di un ordine per il riciclaggio di denaro, di cui è diventato temporaneo fautore, aprirà le porte ad un mondo sinora sconosciuto. Uno, ics, due e il gioco è fatto! Le giornate del campionato si intrecciano al lavoro, all’amicizia, all’amore e, ovviamente, alle scommesse. La vincita al gioco e nella vita possono essere solo in parte determinati dalla Dea Bendata, dal Destino. Come dice Biba, giovane e intraprendente collega dell’agenzia immobiliare di Daniele, la parola Destino deve essere intesa come prima voce del verbo destinare. Io destino. Siamo noi e solo noi a destinare la nostra vita, le nostre cose così come le vogliamo. Ciò che siamo o che non siamo, quello che abbiamo o non abbiamo è la risultante dei nostri comportamenti e delle nostre scelte. Se desideri qualcosa devi semplicemente volerlo davvero. Daniele saprà scegliere il proprio Destino. La Fortuna non è solo “una carta da gioco”, la fortuna è saper scegliere il meglio per sé.

L’Iliade multimediale? Sembra strano ma capita nella scuola. Il progetto in fondo è semplicissimo: tutto inizia da una lettura corale in classe. E, precisamente, dalla lettura dell’l’Iliade in prosa di Alessandro Baricco, opera che presenta molteplici focalizzazioni e la quasi totale assenza degli

dei per essere più vicina alla società contemporanea rispetto alla versione classica in versi. Poi ci si divide in gruppi e ogni gruppo “percorre” un personaggio del poema omerico. Un lavoro intrigante per noi alunni che ci ha permesso di approfondire le storie dei tanti personaggi, le loro caratteristiche e i loro stati d’animo: il pathos di Andromaca, il coraggio straziante di Ettore, i leggendari inganni di Ulisse e Diomede, la bellezza distruttiva di Elena e di Paride, l’ingenuità di Patroclo, la potenza di Achille. Dal testo al filmato: ciascuno di noi ha dato sfogo alla sua fantasia creando un filmato ricco di effetti ottici e acustici, foto o spezzoni di alcuni film narranti le gesta dell’armata achea e della grande guerra di Troia. Ogni video è una piccola perla di creatività perché si fondono linguaggi diversi e le immagini e la musica, in particolare, raccontano una storia lontanissima ma, inaspettatamente, vicina a noi. Spesso l’Iliade viene definita “un monumento alla bellezza della guerra” e, proprio per questo, Alessandro Baricco ha evidenziato questo aspetto facendo risaltare come la guerra narrata nell’Iliade si basava sull’onore e sui valori della gloria e del sacrificio, mentre le guerre di oggi si basano sulla religione, sulla politica ma soprat-tutto sull’economia. Dunque scrive Baricco nella “postilla sulla guerra”: “Non sono, questi, anni qualunque per leggere l’Iliade. O per “riscriverla”, come mi è accaduto di fare. Sono anni di guerra. E per quanto “guerra” continui a sembrarmi un termine sbagliato per definire cosa sta accadendo nel mondo, certo sono anni in cui una certa orgogliosa barbarie, per millenni collegata all’esperien-za della guerra, è ridivenuta esperienza quotidiana. Battaglie, assassini, violenze, torture, decapitazioni, tradimenti. Eroismi, armi, piani strategici, volontari, ultimatum, proclami. Da qualche profondità che credevamo più sigillata, è tornata a galla tutto l’atroce e luminoso armamentario che è stato per tempo immemorabile il corredo di un’umanità combattente”.

Andrea Falsetta I D - Liceo Scientifico “E. Fermi”

servizio di manuela magnelli

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Expo’ 2011, l’avvenimento fieristico dell’area urbana

L’Echelon Group, con il contributo delle municipalità di Cosenza, Rende e Montalto Uffugo organizza dal 27 maggio al 5 giugno 2011 l’EXPO dell’Area Urbana,

avvenimento fieristico nato per esercitare una forte attratti-va per il centro-settentrione della Calabria. Il grande evento, presentato dall’amministrazione comunale di Castrolibero e dal sindaco Orlandino Greco, aspira a diventare un ap-puntamento commerciale ed espositivo, a cadenza annuale. Obiettivo primario di questa iniziativa è supportare la cresci-ta e lo sviluppo delle attività imprenditoriali, e di tutte quel-le attività collaterali, di rilevante importanza per il tessuto produttivo ed economico locale. Con l’Expò, Castrolibero intende rilanciare la stagione fieristica dell’intera area urbana aprendo una nuova fase progettuale, con nuovi attori capaci di cogliere l’importante occasione. L’Expò dell’Area Urbana sarà ubicato lungo la linea fluviale del fiume di Campagnano, al confine del Comune di Cosenza e di Rende, a pochi chilometri da Montalto Uffugo. La sfida di questa competizione, pensata come manifestazione integrata sul piano culturale, sociale ed economi-co, diviene uno spunto utile all’area urbana per incentivare la cre-scita e lo sviluppo commerciale dei quattro territori comunali in un’azione sinergica delle loro eccellenze. Aziende dell’hinterland cosentino, della Calabria, della Puglia e della Sicilia collocheran-no i loro stand nell’area Expò per offrire ai tanti visitatori, che accorreranno nei dieci giorni fieristici, un punto di contatto e di

confronto con i prodotti aziendali offerti. La fiera campionaria, il cui sponsor ufficiale è BIRRA PAULANER di Monaco di Bavie-ra, garantirà manifestazioni settoriali di alto profilo culturale e commerciale in grado di rappresentare occasioni di sviluppo per le aziende, i consorzi e i distretti produttivi di mercato esistenti in provincia di Cosenza e nell’area urbana in particolare. Eventi collaterali, dedicati al grande pubblico, con spettacoli, incontri gastronomici e convegni renderanno la campionaria dell’Area Urbana un punto di incontro per migliaia di visitatori. Expò 2011. La Città continua a crescere…

Aziende presenti nell’area EXPO’:ICALM, LAVASTIR, UNGARO SRL, PANNETO, BELCASTRO, CERCHIARA V.ZO, GOLEMME, NATALE GAL-LO, MAXO, COMMERCIAL DRINKS, ACETO AUTO, FOGGETTI VETRERIE, IEVA, FOLLETTO VORWERK, NORDICA, CTL, EURO SYSTEM, M&P METALMECCANICA, FAZIO METALMECCANICA ed altre ancora!

Foto Francesco Greco

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Programma Fiera exPo’ area urbana27-mag 16.00 Inaugurazione Expò 21.00 Degustazione Prodotti tipici Calabresi e Pugliesi 22.00 Concerto Sabatum Quartet

28-mag 21.00 Degustazione: Sagra della Porchetta 22.00 Elezione Miss EXPO’’AREAURBANA 2011 presenta F.Siciliano Serata Disco alla consolle Dj F.siciliano

29-mag 21.00 Degustazione del Kebab 22.00 Concerto Trafficanti d’Armonia a seguire Dj Laura Rizzuti

30-mag 21.00 Degustazione: Sagra del Panzerotto 22.00 Gioco a premi I Cervelloni conduce Franco Siciliano a seguire serata disco in consolle Dj Franco Siciliano

31-mag 21.00 Degustazione: sagra della Salsiccia 22.00 musica dal vivo ed intrattenimento con i Panama Project a seguire musica disco 01-giu 21.00 Degustazione delle orecchiette pugliesi 22.00 serata unicaldisco in consolle F. Siciliano, Digitalmax e Dj Maestro

02-giu 21.00 Festa del Panino 22.00 concerto musicale Stop and Go a seguire musica disco con dj

03-giu 21.00 Degustazione del kebab 22.00 Serata cabaret con Piero Procopio a seguire musica disco con dj 04-giu 21.00 Degustazione sagra del maiale 22.00 Concerto Cover Band Beatles a seguire musica disco Dj Santos

05-giu 21.00 Degustazione della ‘Nduja Gigante 22.00 Concerto Cover Band Bee Gees a seguire chiusura Expò

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Dalla Sila a Praia a mare, l’importante è festeggiare fuori

casa, non solo fuori porta. A Pasqua risorgono tutti. O per lo meno, il sole, e le temperature più calde. E impazza la voglia di festeg-giare all’aria aperta, quindi

il banco di prova perfetto, non può non essere il weekend di Pasqua e Pasquetta. Dal “Rifugio” di Camigliatello, in compagnia della trascinante mu-sica di Love Radio e i dj Luix e Franco Siciliano, al

nuovissimo e chic “Dinella” di Francesco Lamboglia a Praia, con vista sull’isola di Dino dall’incantevole terraz-zo, è di nuovo un trafficare di liste, inviti e p.r. A propo-sito di pubbliche relazioni: Lamboglia fa il miracolo pasquale e li raduna tutti sotto la sua ala e, udite udite, resteranno uniti per giugno e luglio, continuando a fare feste tutti insieme, dalla A di Giuseppe Arnieri alla P di Pietro Pietramala. E che feste. Miky Milone al mi-

pasquetta tra mari e monti...tra musica e purpette

PEoPLE TENDENZE 58 People Life maggio 2011

servizio di nunzia capitano

Francesco Lamboglia al Dinella circondato dal suo staff

Vino e porchettadella Sila

La Donna misteriosa...chi sarà?

Mario Lombardi osannato dal suo popolo

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crofono, l’occasione è ghiotta anche per dj Lo che proprio lì quella sera ha festeggiato i suoi 30 anni. In Sila invece i due dj dell’amore hanno riscaldato le temperature freddine e gli animi degli avventori a ritmo di musica. Passate le feste (sul calendario), restano le fughe dei weekend per festeggiare. Voi cosa scegliete? Mare o monti? Ovunque, comun-que, il divertimento è assicurato.

Il Super Santos. L’ho cercato tutto il giorno quel pallone rosso con le stri-sce nere. L’ho cercato per un cross, un assist, un goal. Quante volte e per quanti anni abbiamo rincorso quel pallone. Dietro a quel calcio al Super Santos c’era il grande sogno di diventare un campione e correre verso la curva dei tuoi tifosi e gridare: “Io ho segnato, sono iooooo!!!”. Oggi in questa Pasquetta tutto vino, sopressata, polpette e musica ho cercato il mio pallone, ma non l’ho trovato. Peccato. Mi sono girato indietro e ho visto il Super Santos. Volevo gri-dare passa, passa porca miseria, passa che segno, ma lui aveva solo 10 anni e non poteva passare il pallone ad un “vecchietto” come me. A 37 anni i calciatori ap-pendono le scarpe al chiodo, ma i sogni no. Il Super Santos resta sempre il mio sogno e anche in questa Pasquetta, alla fine, il calcio a quel pallone l’ho dato. Si. Ora si che mi sento sereno. Dietro quel calcio c’è amore, un grande amore per lo sport che ti fa ridere, piangere, urlare e cantare e poi Pasquetta senza Super Santos non è ...Pasquetta...

M.R.

PEoPLE TENDENZE59People Life maggio 2011

La regina della pasquetta è Dj Lo

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Cosentino doc con l’ambizione di occupare un posto nel mondo della musica. Andrea Tarsia, rac-

conta gli esordi e le soddisfazioni all’in-terno di un mondo che, al di là delle luci colorate, ha molti momenti bui e difficili. Supportato nei suoi progetti non solo da personalità di spicco a livello nazionale, ma anche da molti amici e “addetti ai lavori” conterranei. Un per-corso, quello di Andrea, condotto con convinzione, costruito sulla tecnica e melodia che si arricchisce nel tempo, di traguardi sempre più importanti. Otto anni di con-servatorio paralleli all’attività di dj. Sem-bra una contraddi-zione. Invece... Invece si muove tutto in uno strano e stretto con-nubio artistico! Una straordinaria espe-rienza formativa per la crescita della mia personalità artistica e creatività musicale che unita ai continui confronti con artisti del mondo della dance che ha cambiato la mia concezione di fare musica.La gavetta prima e le soddisfazioni adesso con molte produzio-ni di successo. Quando hai capito che avevi intrapreso la strada giusta? Quando mi sono accorto che l’unico modo che avevo per trovare la mia soddisfazione e gratificazione artistica era quello di “creare “musica e sperimentare nuove sonorità! Nel 2009 , con l’uscita dell’Ep - pezzo che è stato suonato nei più importanti clubs interna-zionali (Steve Lawler, dj di fama internazionale , l’ha inserito nella sua playlist, ndr), ho capito che potevo realizzare anche io qualco-sa di interessante nel panorama internazionale della dance music. Sonorità pop, electro e anche classica nei tuoi brani. La dance non è solo riempipista? Quando inizio un progetto, mi lascio trasportare dal sentimento di una particolare situazione. La musica dance se è di qualità, proprio perchè musica, non è soltanto riempipista. Può essere suonata nei clubs, trasmessa in radio, ascoltata, ballata... Questo era il mio obiettivo che penso, anzi spero, di aver centrato con brani come

“I’m the one” e “Make it real” in coprodu-zione con la bravissima cantante interna-zionale Loredana Maturi. Della tua ultima produzione sono già presenti molti remix. Quanto ti sod-disfa questo “largo consenso” tra gli addetti ai lavori? Ricevere consensi posi-tivi dagli addetti ai lavori è la più grande gratificazione che si possa ottenere in ogni settore artistico. Vuol dire che stai andan-do nella giusta direzione. Ancora più gra-tificante è vedere personaggi come Sergio D’Angelo e Peppe Nastri, Gabry Ponte,

Paki e Jaro, Dj Brizi, produttori internazionali ma amici prima di tutto, acconsentano con entusiasmo a remixare la tua produzione ar-ricchendone di tanto il lavoro finale. Prossimo progetto? Si tratta finalmente una pura produzione pop dance con un taglio decisamente internazionale. Era ciò a cui ambivo da tanto. La realizzazione finale del progetto, composto esattamente un anno fa, è stata resa possibile grazie alla collaborazione e copro-duzione di Filippo Pezzi, grande amico ed eccellente produttore, con cui abbiamo realizzato l’arrangiamento finale e che ha curato tutto l’aspetto più tecnico, ed alla partecipazione di una bravissima artista internazionale americana che ne ha ideato ed eseguito la parte vocale. Il disco sarà licenziato dalla Dance and love, di cui sono artista, e sarà arricchito da ulteriori versioni rmx realizzate da artisti di punta del momento del panorama dance (Daniel Chord, Kris Reen, Simone Pisapia) nonché dagli stessi artisti della Dance and Love. Noi pensia-mo che, visti i presupposti e possibili importanti accordi discografici, questo progetto avrà qualcosa in più da raccontare. E inoltre, ho già scritto un secondo pop dance e ho inciso nel mese di marzo alcune composizioni tra cui “Tango dell’alba” per pianoforte, flauto e violino, che potrebbe diventare la soundtrack di un imminente cortometraggio a cui collaborerò per le colonne sonore .

Andrea Tarsia, UN MUSICISTA IN CONSOLLe

PEoPLE Dj 60 People Life maggio 2011

servizio di Federica celibe

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E’ conosciuto dal grande pubblico per aver interpretato fin dalla prima stagione il ruolo dell’Ispettore Fazio, af-fiancando Luca Zingaretti, nella serie-tv per la Rai “Il

Commissario Montalbano”. Una carriera quella di Peppino Mazzotta, attore originario di Domanico (CS), divisa tra tea-tro, cinema e tv. Faccia pulita, talento vulcanico e una carica espressiva che non ti aspetti .Un incontro casuale quello con la recitazione che ha segnato la sua vita portandolo a interpreta-re una lunga serie di ruoli sia per il grande che per il piccolo schermo in film come “Il Pugile e la Ballerina”, “Cado dalle Nubi” e in fiction per la tv come “Sant’Antonio da Padova”, “Borsellino” e “Ris”. Come e quando è nata la tua passione per la recitazione?E’ difficile dire perché si decide di fare l’attore. Molto più sempli-ce è indicare quando. Io credo che ogni individuo è attratto da una cosa specifica più d’ogni altra. Io a dire il vero d’attrazioni ne ho avute più di una. Prima la musica che mi ha visto stu-dente di corno al Conservatorio di Cosenza. Poi l’architettura

all’Università di Reggio Calabria; ma certamente la più fatale di tutte le attrazioni è stata quella esercitata su di me dal palco-scenico. Ero un post-adolescente, confuso e inconsapevole quan-do incontrai a Cosenza un signore che tornato da Roma, luogo mitico per me allora, aveva deciso di formare una compagnia di teatro con maestranze locali. Questo signore si chiamava Luigi Dosia. Iniziai a fargli da assistente tutto fare; intanto imparavo la dizione, a montare filmati con la moviola, leggevo testi te-

Peppino Mazzotta, tra teatro, cinema e Tv

Cesare Bocci, Angelo Russo, Luca Zingaret-tie e PeppinoMazzotta

PEoPLE PERSoNAGGI 62 People Life maggio 2011

servizio di angela altomare

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atrali, vedevo film culto della cinematografia mondiale e ogni tanto, salivo anche sul palcoscenico come attore. Quali sono stati i tuoi maestri?Luigi Dosia è stato il primo di una lunga schiera .Persone co-strette da un grande talento a fare il loro lavoro con dedizione, amore, accanimento, generosità, spirito di ricerca. All’Accade-mia d’Arte Drammatica di Palmi, che ho frequentato dal ’91 al ’93, c’erano Alvaro Piccardi, Daniela Bonsch, e molti altri. Poi sono arrivati Giorgio Albertazzi, Leopoldo Trieste, Mario Mar-tone, Luca Zingaretti, Francesco Suriano, Toni Servillo. Da tutti loro ho appreso tanto. Non so se sono stato un buon discepolo, non so neanche se sono mai stato all’altezza dei miei maestri, quello che so è che ho rubato tutto quello che potevo. Attore si nasce o si diventa? Credo che non si possa dare una definizione univoca. C’è chi na-sce con il “dono” del recitare e chi invece, con grande forza di vo-lontà e determinazione, si costruisce il suo talento di interprete. E’ innegabile, però, che una certa predisposizione psicofisica sia necessaria per intraprendere il mestiere e ottenere risultati si-gnificativi. Fare questo mestiere è una missione da privilegiati. Qual è l’aspetto che ti piace di più del tuo lavoro e quello che invece cambieresti volentieri? Mi piace moltissimo la possibilità di sperimentare tante vite. Un attore accumula una enorme varietà di esperienze. La maggior parte delle persone vivono una certo numero di esperienze nella loro vita che escludono tutte le altre. Un attore no. Un attore può essere un calciatore e il mese dopo un soldato, e poi un pom-piere, e ancora un ladro, o un poliziotto, uno scalatore, un pugi-le, un malato terminale, un boss della camorra, un eroinomane ecc… in una sorta di gioco senza mai subirne le conseguenze. In questo un attore conserva i privilegi del bambino che gioca ad essere altro per sperimentarsi. Non mi piace, invece, l’essere sempre sottoposto al giudizio degli altri. Qual è l’emozione più bella che hai provato stando davanti alla macchina da presa? Sono sempre emozionato davanti ad una macchina da presa o un pubblico vivo. Ricordo con emozione le scene girate con il

grande Leopoldo Trieste; un pezzo della nostra storia cinema-tografica che portava con sé, inconsapevolmente, una grande poesia.Sul palcoscenico, invece, che tipo di rapporto cerchi di in-staurare con il pubblico? Un rapporto di cruda sincerità e di disarmata debolezza. Non amo gli attori compiaciuti o che tentano di dimostrare di essere più intelligenti del loro pubblico. Amo gli attori che si concedo-no in tutta la loro imperfezione. Progetti futuri? Ci sono alcuni progetti cinematografici in preparazione. Un film in uscita a maggio dal titolo “La Misura del Confine”, e uno spettacolo teatrale dal titolo “Radio Argo”, che debutterà al Festival di Castiglioncello. Cosa ti manca di più della tua terra d’origine? Mi manca il rapporto con la mia famiglia ed i miei amici. Ma la maggior parte delle suggestioni che mi servono nel mio lavoro vengono dagli anni vissuti a Domanico. Il paese in cui nasci non lo porti con te, fa parte di te.

PEoPLE PERSoNAGGI63People Life maggio 2011

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Occhi chiari, capelli castani, pelle diafana….A vederlo così non diresti mai che è un ragazzo di Calabria! Invece è uno dei giovani talenti nato nella terra baciata dal sole, nella terra

dove il lavoro costa più fatica che altrove, dove per dimostrare che sei un talento devi faticare il doppio. Alessandro Cosentino, in arte D’Acrissa, dal nome del paese natio, San Nicola da Crissa (VV) ha fatto le valigie per diventare un artista completo, affinando i suoi studi all’Accademia di Arte drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, e potenziando la voce da te-nore che lascia con il fiato sospeso. Tra una prova e l’altra di “Briciole di Luce”, in cui interpreta il mare-sciallo Maione, nella piece teatrale del commissario Palatucci, con gli attori Francesco Reda e Stefa-nia De Cola, lo abbiamo incontrato nella nostra redazione per fare due chiacchiere. Tenore ed attore. Ritieni che sia importante essere artista a 360°? L’artista è tale quando riesce a fare un’opera d’arte che di per sé è utile, ti porta alla scoperta di una verità, di un’emozione. Il teatro è un’arte. Ti comunica qualcosa al di là delle conoscenze che tu possa avere in merito. Ogni attore quando sale sul palco vuol offrire al proprio pubblico qualcosa di se stesso. Ecco perché è importante “apparire”: offri una parte di te, comunichi con l’altro. Questo accade anche quando canti. Interpreti la

canzone ma, a differenza della recitazione, sei spoglio di qualsiasi ma-schera, non interpreti un ruolo dietro il quale celarti. Sei tu. Sei la tua voce. Sei le tue emozioni. Ma tenori si nasce o si diventa? La musica è sempre stata di casa: mio nonno era il musicista del paese ed io suonavo la chitarra già a 4 anni. Ho cominciato con la musica leggera fino ad approdare all’opera e alla musica classica. La passione per la musica mi ha portato all’iscri-zione al Conservatorio di Vibo. E’ stata l’esigenza di affinare le mie competenze tecniche ad avvicinarmi alla musica classica diventando tenore. Il lavoro che fa un lirico su se stesso è equiparabile a quello di un architetto: si parte da un progetto che affini e renda la sua opera unica, personalizzata. Non si costruisce soltanto, si progetta… Come appassionare i giovani all’opera? Bisogna far capire la bellez-

za delle cose, scoprire l’arte attraverso l’educazione, attraverso un approccio diverso all’ascolto. L’avvento del cinema e della televisione ha progressivamente modificato il nostro modo di percepire, “ascoltare” l’arte. Questo ha determina-to il crollo dell’opera lirica. L’arte è un bene silenzioso, produce i suoi effetti senza manifestazioni eclatanti, effetti che solo la storia, quella a posteriori, sarà in grado di evidenziare. Hai partecipato a numerose trasmis-sioni televisive della Rai, da Domeni-ca In ad Uno Mattina, da Inconscio e Magia ad Amore e Psiche. Quali i tuoi impegni futuri? In cantiere ci sono di-

versi progetti, ma per il momento preferisco rimangano top secret!Alessandro D’Acrissa tra dieci anni. Cosa starà facendo? Immagino di essere così come sono ora. Il lavoro nobilita l’uomo quando si lavora per sé, quando non sei subordinato alla volontà altrui, quando ti realiz-zi come persona, quando comunichi qualcosa e non rimani incastrato in un ruolo. In fondo la libertà non è che l’affrancamento dal lavoro…

ALESSANDRO D’ACRISSA, il tenore DAGLI OCCHI BLU…

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servizio di manuela magnelli

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Secoli fa Cicerone diceva “historia magistra vitae” - la storia è maestra di vita. Non può esserci futuro se non conosciamo il nostro passato. E il ruolo della

storia parte proprio da qui: dall’indagine sulle azioni, co-struzioni, pensieri dell’uomo nel suo divenire. All’indagi-ne storiografica si accompagna quella archeologica. Ma chi è l’archeologo? E’ una persona che ama la storia ed ha sete di conoscenza, è un professionista che con pas-sione e dedizione lavora anche otto ore di seguito, magari sotto il sole cocente, alla ricerca di un indizio, un reperto da analizzare per ricostruire un tassello della nostra sto-ria, della storia dell’uomo. Esordisce così Francesca Lan-za, archeologa professionista, fiera di svolgere un lavoro tanto faticoso quanto gratificante. La penisola italiana, e la nostra terra, è ricca di siti archeologici molti dei quali ancora da scoprire. Ogni luogo è un possibile sito? No! Bisogna fare una di-stinzione sul tipo di sito che si prende in esame. Alcune aree

prevedono delle indagini archeologiche preventive (quelle relative a lavori pubblici e privati in aree vincolate o a ri-schio archeologico) come stabilisce il DLgs n° 42 del 2004, altre aree sono già state individuate come siti archeologici continua a pag. 68

Professione archeologa. quando il passato riemerge dal presente

PEoPLE PERSoNAGGI 66 People Life maggio 2011

servizio di manuela magnelli

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pertanto si procede con estrema cautela partendo dalle in-dagini geomagnetiche all’esame dei blocchi sedimentari. In cosa consiste l’indagine archeologica? Si inizia con lo scavo stratigrafico, rimuovendo con il trowel (piccola caz-zuola, ndr) ed un coltellino gli strati di terreno e l’eventuale materiale sedimentato. Si procede per gradi individuando prima il reperto cronologicamente più recente per arrivare poi all’analisi degli strati sedimentari successivi. Ogni re-perto viene fotografato, datato, classificato e comparato con altri dati a nostra disposizione.Sembra quasi di essere in un laboratorio dei RIS! Non solo storia dunque… Direi proprio di no! Ovviamente le conoscenze storiche, artistiche ed umanistiche in genera-le sono alla base ma occorre anche avere competenze in ambito scientifico e tecnologico, come l’uso del gps o della fotogrammetria ad esempio.Cosa affascina di più di questo mestiere? L’emozione nel rinvenire testimonianze, segni di vita del passato. Sapere che nel luogo in cui stai effettuando la ricerca qualcuno ha già vissuto ed ha lasciato un segno tangibile. A Palmi (RC), negli scavi vicini al basamento di un tempio risalente al I sec. d.C., abbiamo rinvenuto una banchina ed un mortaio. Questi reperti ci hanno consentito di capire che eravamo

sul cantiere per la costruzione del tempio stesso. A Po-tenza, in un palaz-zo arcaico risalente al VI sec. a.C, ho rinvenuto un nu-mero consistente di pesi per telaio. Da una ricerca antro-pologica si è evinto che un simile uso di pesi nella tessitura è comparabile a quel-lo di comunità lap-poni degli anni ’50 a testimonianza che usi e costumi si perpetrano nel tempo e in luoghi diversi. E quali sacrifici comporta? E’ un mestiere che ti porta a condurre una vita da nomade ma nel contempo ad arric-chirti. E poi ci vuole pazienza e….resistenza fisica!

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Sculture tridimensionali maestose e variopinte, cari-che di varianti cromatiche

vive che riecheggiano i colori caldi del Mediterraneo. Forme sinuose e imponenti che rivelano la bellezza e l’armonia dell’innato estro dell’artista. Sono queste le opere del noto maestro del vetro Silvio Vigliaturo, conosciuto in tutto il mondo per la particolare e raffinata tecnica della vetro-fusione, considerata da critici e cultori dell’arte come unica e origi-nale.E’ attraverso la sua arte poliedrica fatta di dipinti, sculture, disegni e vetrate, che l’artista originario di Acri (Cosenza), descrive e rac-conta poeticamente l’incontro tra antico e moderno, tra originalità e rivisitazione inedita dell’arte del passato. Creazioni, le sue, che risen-tono delle contaminazioni dell’arte di Picasso e del suo cubismo, dell’arte di Matisse e di Mirò. Opere cariche di significati e simbolismi, alle quali l’ar-tigiano e l’artista del vetro da “uomo” affida spunti di riflessione sulla realtà di oggi e sulla civiltà del nostro tem-po.Com’è nata la passione per la lavo-razione del vetro?In realtà la prima materia nella qua-le ho affondato le mani è stata la creta quando vivevo ancora ad Acri. Quando all’età di 13 anni mi sono trasferito a Chieri, nel Torinese, ho ini-ziato a frequentare, come apprendista, una bottega di vetreria artistica. Nel contempo, alla sera pratica-vo la casa-studio di un docente accademico, dove ho appreso il disegno. Aver praticato quella bottega da bambino, aveva già infuso in me la passione per la

materia che più mi si addiceva.Nel suo modo di fare arte, così come nelle sue creazioni, è sempre presente una sorta di dualismo. Da una parte l’accuratezza e l’abilità manuale, tipi-ca dell’artigiano del vetro e dall’altra la vitalità e l’estrosità nei colori e nelle forme, tipiche dell’artista. Lei si sente più artigiano o artista? Da anni mi domando, e capita sempre più frequentemente, se è più importan-te il mio essere artista o il mio essere artigiano. Credo che in parte, io abbia trovato una risposta. Quando faccio un bozzetto per una mia scultura in vetro, mi rendo conto che il mio pensiero ar-tistico sfida sempre le capacità del mio essere artigiano e quando mi accingo manualmente a forgiare il mio vetro, mi

rendo conto che l’essere artigiano va-lente accetta la sfida e pone all’artista traguardi ancora per lui da esplorare. In realtà è un’eterna lotta, però, non credo che sia dualismo. Sono artista e artigiano nello stesso tempo.Ad Acri le è stato dedicato anche un Museo, il Maca (Museo Civico

d’arte contemporanea). Quanta Ca-labria c’è nelle sue creazioni? Molta. Ma soprattutto mi piace raccontare

della Calabria le mie radici più profonde, quelle della Magna Grecia. Le radici che hanno dato la civiltà non solo alla Calabria ma all’occidente ed è con questa consapevo-lezza che lavoro per essa. Un suo dipinto, che è un omaggio alla sua Acri, si intitola “E’ ancora possibi-le”. Secondo lei, cosa è ancora possibile in Calabria? Con “è ancora possibile”, io intendo dire

alla Calabria e alla mia Acri, che non ci dobbiamo trastullare e che non dobbiamo aspettare manne particolari che scendano dal cielo. Ho incon-trato in Calabria persone eccezionali, splendide. Ho incontrato fuori dalla Calabria altrettanti calabresi splendidi. Cosa ci manca ? Nulla. Ecco perché “è an-cora possibile”.

Silvio Vigliaturo, l’artista del vetro

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servizio di angela altomare

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In “Anema e cozze” convi-vono le due anime della cucina partenopea: la piz-

za ed il mare, pesce azzurro, cozze e vongole. Il richiamo al mare è costantemente ri-proposto nell’allestimento del locale: grandi sirene in rame accolgono il cliente, lo guida-no tra gozzi e reti, ricreando atmosfere sottolineate da un menù che quotidia-namente ripropone le specialità marine più fresche reperite al mattino nei mercati. Un tuffo nel mare di Napoli...e nell’anima più profonda della cucina par-

tenopea. Siete entrati in Anema e Cozze. L’anima è quella delle trattorie di mare, il bianco e il celeste vi avvolgono e vi portano a gustare tutto quanto il Me-diterraneo offre. Infinite portate con le cozze e altri frutti di mare. Le paste più profumate, il pescato del nostro mare offerto nelle preparazioni più tipiche... apriamo cosi una finestra ai panorami e ai profumi caratteristici della nostra terra. Un tour a tavola tra i sapori del Golfo di Napoli in un ambiente raccol-

to e rilassante. Bene, tutto questo è Anema e Cozze. Ed è arrivato anche a Co-senza. Anema e Cozze in via Panebianco, angolo via Negroni. Anema e Cozze, il Paradi-so servito in tavola.

a Cosenza

il paradiso servito in tavola

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Maschera, cappello e mantello m’avvolgo-no in un turbinio di

brucianti passioni. È lui. M’ha rapita. Don Juan de Marco… Tranquilli, non mi sono trasfe-rita in Messico per abbandonar-mi tra le braccia del leggendario amatore, ma le alture di colle Triglio e la bellezza poetica e incantevole di Palazzo Salfi mi fanno sempre uno strano effet-to. È un’aura romantica quella che circonda quest’antica dimo-ra di artisti e letterati. Di Enrico Salfi. E il mio appuntamento eno/glam/cultural/gastronomi-co è quasi altero nel condurmi al ristorante Le cucine di Pa-lazzo Salfi. Sarà la suggestione del luogo, ma già all’ingresso il colpo d’occhio è di quelli che la-sciano senza fiato. L’eleganza si mostra senza pudore. L’estrosi-tà dell’ambiente, le pareti rosse pompeiano, le opere dell’ecletti-co Maurizio Orrico e la cura dei particolari contri-buiscono a creare un’atmosfera unica e ricercata. Il piacere della tavola, si sa, fa parte da sempre della

cultura italiana. Il piacere di assaggiare, di centel-linare, e qualche volta anche di esagerare. Il piace-re di parlare e confrontarci sul cibo, convinti che

il “nostro” modo di cucinare quel piatto sia sicuramente il migliore. Il piacere di coinvolgere tutti i sensi, perché non vive di solo palato il nostro gusto, ma d’oc-chi, d’olfatto, d’udito e tatto. Il piacere di trasformare un pranzo o una cena in un evento collettivo, nel modo migliore per stare insieme… Ciò che bisogna sapere prima di varcare la soglia del ristorante Le cucine di Palazzo Salfi è che si passerà una serata piacevole, bevendo ottimi vini. La cucina, poi, tipi-camente mediterranea è orchestrata dalla

Suggestioni artistiche e cucina d’elite

I CoNSIGLI DI MAFALDA 76 People Life maggio 2011

foto e servizio di mafalda meduri

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sapienza culinaria dello chef Massimo Pisaniello. Il suo approccio creativo trova un equilibrio perfetto tra innovazione e tradizione calabrese. I piatti sono proposti in una cucina tecnica, essenziale, metico-losa, delicata e allo stesso tempo originale: la defi-nirei “cerebrale” e di “cuore” perché la ricerca costan-te non viene mai separata dalle emozioni gusta-tive. La carta delle vi-vande è piuttosto varia. Tutta da scoprire l’espe-rienza “fuori car-ta”, che suggerisce un placido tuffo tra i neuroni creativi dello chef. Ma ecco lo chef, Massimo Pisaniello, con tanto di referenza al segui-to: un dentice marinato al limone e un involtino di pesce spada con pani caldi e aromatizzati. Che dire, un piatto riuscito e coinvolgente per armonia e in-tensità di sapori.I neuroni di Pisaniello sono partiti e chi li ferma più. Bussano alle porte i paccheri di Gragnano con fave, guanciale croccante e pecorino calabrese dal gusto forte, ma allo stesso tempo molto equilibrato. La passerella non conosce soste e il filetto di maialino con pere e balsamico – cotto sottovuoto per diverse ore e reso tenerissimo – diventa una dolce carezza per il palato. Dulcis in fundo, il capitolo dei dolci, ricchissimo, non manca di creare quel piacevole imbarazzo nella scelta. Un indizio utile per vin-

cere l’incertezza è la grande passione che ho per il cioccolato. Chiudo con uno squisitissimo tortino al cioccolato e salsa di fragole… In una sinfonia di chiacchiere e gusto, la cena volge al termine. Le cucine di Palazzo Salfi è uno dei mi-gliori ristoranti che ho visitato. Giuliana Occhiuto e il cugino Emanuele sono ospiti perfetti: l’assoluta professionalità con cui conducono i “giochi” porta dritti sulla strada dell’eccellenza, della ristorazione di “grande classe”, grazie anche alla genialità dello chef. Spesso mi domandano se la cucina sia vera arte. Da tempo, mi sembra, il cibo abbia smesso di riguarda-re esclusivamente le funzioni fisiologiche dell’orga-nismo: sarebbe come dire che il sesso serve alla ri-produzione. Così anche il cibo riguarda il desiderio, il potere, l’immaginario, la biopolitica, l’arte, l’esteti-

ca. C’è un cibo che soddi-sfa i bisogni, la materialità del sopravvivere. E un cibo che soddisfa lo spirito, il desiderio, l’immateriali-tà del vivere, i sensi. Che pretende rischio, profes-sionalità, messa in gioco di sé, creatività. Che produce aisthesis, arte e artificio.Questa sera vado via più che soddisfatta. Sottobrac-cio ho gli spartiti delle musiche di Salfi, un genti-le omaggio di Giuliana. La cucina è come la musica, un’arte di cui bisogna, pri-

ma di tutto, conoscere il solfeggio. Au revoir cucine di Salfi ci rivedremo molto presto!

I CoNSIGLI DI MAFALDA77People Life maggio 2011

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Ben ritrovati amici! Questa volta partiamo per una destinazione lontana: l’Australia, per l’esattezza il sud Australia. Ecco dunque le ul-

time novità che arrivano dalla terra dei canguri. Ol-tre a visitare città e immensi spazi, vi diamo alcune dritte per meglio godervi il viaggio.

Innanzitutto, per cominciare in modo simpatico e divertente, abbracciate un koala al Cleland Wildli-fe Park. Stiamo scherzando? No. Il pluripremiato Cleland Wildlife Park è una delle maggiori attrazioni del South Australia. Si trova in una bellissima corni-ce naturale immerso nel bush, ed offre opportunità uniche ai visitatori per scoprire un gran numero di animali presenti sul territorio. E veniamo al punto: Cleland è una delle poche località in Australia in cui si può tenere in braccio un koala, immortalando questa esperienza unica con una foto ricordo. Per altre info: http://www.environment.sa.gov.au/clelandwildlife/Home.

Dove alloggiare? Vi informiamo che Seppeltsfield Vineyard Cottage ha recentemente vinto un premio nella categoria “Hosted Accommo-dation” ai Qantas Australian Touri-sm Awards a Perth. Qui troverete

alloggi esclusivi, circondati da vigneti nelle colli-ne della Barossa Valley, in un’atmosfera unica che riporta gli ospiti al passato, garantendo allo stesso

Australia: natura, avventura

E citta’ da sogno

PEoPLE VIAGGI 80 People Life maggio 2011

servizio di annamaria de luca

Birdwatching

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Aquila di mare

tempo tutti i confort moderni: sistema di intratteni-mento Bose, radio e docking station per iPod, mac-china per caffè espresso, accesso wireless a Internet a banda larga, letti king size, doppia doccia, riscal-damento a pavimento e vasche da bagno con vista direttamente sulle colline, in alcune camere. www.seppeltsfieldvineyardcottage.com.au/

Per gli amanti della natura, ed in particolare del birdwatching: il Kangaroo Island Wilderness Tours sta sperimentando in questo periodo una crescente domanda per i tour di birdwatching e per le escur-sioni a piedi nel bush. Una delle guide Wilderness Tours, Chris Baxter, massimo esperto a Kangaroo Island in materia di uccelli, accompagna i parteci-panti alla scoperta delle oltre 260 specie di uccelli autoctone dell’isola. Una popolare opzione è com-binare due giorni di tour in gruppo a un’esperienza privata di birdwatching o di escursione nel bush. www.wildernesstours.com.au/ Infine, l’ultima novità arriva da Goin Off Safa-ris: potete sorvolare il Lago Eyre pieno d’acqua, Warburton Groove, Coongie Lakes e tutte le re-gioni circostanti, arrivando poi sulle tipiche cit-tadine dell’outback australiano come Innamincka, Birdsville, William Creek e Coober Pedy. E’ una nuova esperienza di due giorni, l’Ultimate Lake Eyre & Outback Weekend, che andrà a integrare il tour di 3 giorni Supreme Scenic Safari. Potete partire da maggio a novembre. Per altre info: www.goinoffsafaris.com.au

PEoPLE VIAGGI81People Life maggio 2011

Lago Eyre

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poesie d’autore per la festa della mamma

L’ANGoLo DELLA PoESIA 82 People Life maggio 2011

servizio di prof.ssa maria carmela Stancati

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PEoPLE PILLoLE 84 People Life maggio 2011

Roolettes, da Londra al nero factory di cosenza

candidati a sindaco, non solo “ciroma”!

Da Londra a Cosenza. Il 6 maggio al Nero Factory arriva la band londinese dei Roolettes per il tour italiano (il 7 maggio saranno al Traffic di Roma insieme ai The Kids). Jimmy Llacey (drums and vocals), Ed Sonsino (guitars) & Fio Marino (bass and vocals) hanno iniziato a suonare circa dieci anni fa facen-dosi notare sulla scena musicale londinese per il loro sound ve-loce ed aggressivo. Il loro stile, le canzoni brevi e catchy ricor-dano quello del gruppo punk rock statunitense dei Ramones, che suonano Welcome to the jungle, o dei Guns and Roses, che suonano Blitzkrieg bop. La loro ascesa musicale li ha portati ad essere tra le band più note di Londra, a firmare un contratto con la Vynil Records Japan incidendo il loro primo album “Roo-lettes” ed un singolo 45 giri “Cigarette Breakdown”, oltre che ad avere alcuni brani scelti per diverse compilation. Dall’Australia

agli States, dall’Europa all’Asia la loro musica, definita come sel-vaggio, fantastico, breve punk rock, è on air in tutto il mondo. Spagna, Svezia, Germania, Olanda, Gran Bre-tagna e Francia li hanno visti protagonisti accanto a bands come i Misfits, Danko Jones, Dead Kennedys, The Bronx, Electric eel shock, Wildhearts per citarne alcuni. I Roolettes, attualmente impegnati nella realiz-zazione del nuovo album che uscirà entro la fine del 2011, dopo la tournee italiana, inizieranno i Festival estivi facendo tappa in diverse località europee.Roolettes, datur omnibus!

I candidati a sindaco di Cosenza s’incontrano per un faccia a faccia a Radio Ciroma. Manca il sindaco Perugini, per impegni istituzionali. Manca pure Fabio D’Ippolito, a dirla tutta. Presiedono all’intervista di Massimo Clausi e Piero Sansonetti, in ordine: Salvatore Pichierri, di “Democrazia Mediterranea”, Ivan Pastore, del “Movimento cinque stel-le”, Enzo Paolini, del centrosinistra, Sergio Nucci, con il terzo polo di “Buongiorno Cosenza”, Alessandra La Valle, centrosinistra anche lei, e Mario Occhiuto, centrodestra. Per due ore si sono confrontati su temi come riqualifica-zione del centro storico, rifiuti, energia solare, nucleare, e sui problemi da risolvere nella città bruzia. Chiunque vinca le elezioni, ci auguriamo solo che abbia a cuore davvero la nostra città. In bocca al lupo a tutti!

Foto Morrone

Ecco i candidati a sindaco a Radio Ciroma

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PEoPLE MoVIE 86 People Life maggio 2011

Giuliana de sio: quanto “vorrei vederti ballare”servizio di marcello romanellifoto di Francesco Greco

L’applauso della città di Cosenza. Lungo, caloroso, sentito. Scorrono i titoli di coda del film Vorrei ve-derti ballare. Ognuno si rivede in quei titoli: il pro-

prietario di un ristorante, il barbiere, il negoziante. La città è coinvolta tutta in un film dove non ci sono sparatorie, non si parla di mafia, dove la parola amore vince. E vince alla grande. Con molto amore e passione è stata girata que-sta opera prima del regista Nicola Deorsola. Il produttore Giuseppe Fulcheri è riuscito con pochi soldi a fare un film che emoziona e nello stesso tempo a dare al pubblico una bella immagine di una Calabria che in questo film almeno esce positiva, luminosa e bella. Gli attori salgono sul palco di un Citrigno pieno come un uovo. Il presidente Pino Ga-glioti della Camera di Commercio gonfia il petto: “E’ stata una grande serata”. Il forte abbraccio con il regista Deor-sola e la scommessa vinta anche dall’ente camerale che ha voluto sponsorizzare non solo la prima serata del film, ma in questi giorni, grazie anche allo splendido lavoro di Pa-ola Bianchi e Anna Sacco e l’avv. costruttore Fedele Luc-chetta hanno promosso il film tra la gente. Un film che resterà, naturalmente, per tutto il fine settimana al cine-ma Citrigno. Anche Giuliana De Sio non nasconde la sua gioia: “Bello vedere l’entusiasmo di tutta questa gente”. Co-senza applaude Cosenza. Alla grande prima non mancano

i politici. Unico esponente della sinistra è Franz Caruso, sempre “stirato”, pulito e profumato, abbraccia il candida-to della destra Mario Occhiuto. Come una star arriva per ultimo il presidente della regione Calabria Giuseppe Sco-pelliti “scortato” da Fausto Orsomarso e Pietro Manna. Bacia mano con Jole Santelli e la parola passa al produttore del film che ringrazia “Camera di Commercio, Comune di Cosenza, Provincia, Fondazione Carical, ma gran parte del merito di questo film è di Jole Santelli. Il mio incontro casuale con lei ed è stato subito colpo di fulmine”. E l’intero film nell’estate 2009 è stato girato a Cosenza, in Sila, nel tirreno cosentino e ad Isola Capo Rizzuto. Un grande gio-co di squadra insomma per cercar di fare emergere il lato bello della Calabria. L’applauso. Il film piace, emoziona e per gli attori la notte continua in un Beat dove domina solo una parola: Vorrei vederti ballare.

L’On. Jole Santelli con Giuliana De Sio

Il presidente della Camera di Commercio Ga-glioti, Giuliana De Sio, Luis Molteni, Giusep-

pe Fulcheri e Nicola de OrsolaJole Santelli, Giuseppe Scopelliti

e il presidente Pino Gaglioti

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FILM DEL MESE87People Life maggio 2011

Ispirato al romanzo Mari Stregati di Tim Po-wers, il film è prodotto ancora una volta da Jer-ry Bruckheimer e dalla Walt Disney Pictures e

vede nel cast Geoffrey Rush, Ian McShane, Pene-lope Cruz, Astrid Bergès-Frisbey, Gemma Ward e Sam Claflin. L’apertura del film, e il primo atto, sono ambientati a Londra, nel secondo atto la pellicola si sposta sulla famosa nave di Barbanera. Il terzo atto è invece ambientato nella giungla, alla ricerca della fonte della giovinezza. Il capitano Jack Sparrow (Jo-hnny Depp) si ritrova in un viaggio inaspettato ver-so la favolosa Fontana della Giovinezza quando una donna del suo passato (Penelope Cruz) lo costringe ad imbarcarsi nella Queen Anne’s Revenge, la nave del formidabile pirata Barbanera (Ian McShane).

Regia: Rob Marshall Cast: johnny Depp, Ian McShane, Penelope Cruz, Ri-chard Griffiths, Geoffrey RushGenere: Azione, 141 min - USA 2011 - uscita merco-ledì 18 maggio 2011

Pirati dei Caraibi 4: oltre i confini del mare

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EL Mojito ALMA CubAnAGiovedì 7: Saudade QuartetDomenica 8: Acoustic Skin: con T. Molinaro(percussioni), A. Armieri(voce), G. di Nardo(chitarra)Martedi 10: undicesimo anniversario. Gran noche cubana! direttamente da cuba: “doris y su band”!!!!!! il meglio della musica cubanaGiovedi 12: Avulive quartet... tutti i giovedi,venerdi,sabato: Scrivere: live music bandinfo e prenotaz.: 349/2602793 prossimamente apertura della “terraza”....el mojito abre sus puertas...!!!!!!!!!!!!!

bEAttutti i giovedì Musica jazztutti i venerdì e sabato Live Music

bEnCiStòogni giovedì Giovediamoci liveogni venerdì Cena con musica e cabaret, aperitivo all’aperto con musica dal vivoogni sabato ‘Njoi staffProssima apertura Giardini di Cinzia in c.da Santa Rosa

AL PoSto GiuStotutti i giorni Non solo ristorante e pizzeria ma servizio bar, caffetteria e pranzo con menù espressoInoltre offre il servizio con Mediaset Premium proiettando le partite sullo scher-mo giganteogni venerdì Musica dal vivo, Karaoke e tanto altro divertimento

tiME outtutti i giorni Aperi...Time Out

DinELLA4 giugno Inaugurazione a Praia a Mare con la musica dal vivo di Miki Milone e Mario da Costa

DEEP fAShionogni venerdì e sabato “Tutta vita” con gli aperitivi e le serate organizzate dal “Conte” Luigi Le Piane. Dj resident joy e direttamente da Love Radio Luigi d’Alife e Ernesto Sirianni

Il 911 in concerto a El MojitoRoberta Gallucci al Bencistò con la sua

pazza maglietta

I programmi di primaveraPEoPLE NIGhT 88 People Life maggio 2011

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Mario occhiuto: vi disegno la mia citta’

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87CENTO - Via M. Mari - Cosenza - Tel. 0984 79 18 97ANEMA E COZZE - Via Panebianco - Tel. 0984 39 61 64 AGRITURISMO LE VEDUTE - C.da Padula Inf. S. Pietro in G. - Tel. 0984 83 86 15 - Cell. 346 73 07 268 AL POSTO GIUSTO - C.da Petraro - RoseTel. 0984 90 30 95 - Cell. 340 55 01 931BAR AGORA’ Via Giovanni XXIII - CastroliberoTel. 0984 18 67 129BAR BRUNI - V.le Cosmai - Tel. 0984 32 273BAR COLOSSEO - P.zza San Sergio - Rende - Tel. 0984 40 41 11BARAONDA CASINò - V.le G. Marconi Tel. 0984 40 39 20BEAT - Piazza Duomo - Tel. 0984 29 548 BENCISTò - Via S. Irmenio - Tel. 0984 82 50 82 CAFFE’ IMPERO - V.le della Resistenza - RendeTel. 0984 46 62 53 CAFFE’ LETTERARIO - P.zza MatteottiTel. 0984 21 582 CAMELOT - Via Milano, 28 - RendeTel. 0984 39 32 61EL MOJITO - P.zza Valdesi, 4 - Cell. 349 26 02 793HOSTARIA LA VECCHIA CUCINAVia Miceli, 21 - Tel. 0984 27 464IL MORO - Via Calabria - Tel. 0984 24 860I SETTE COLLI- Via G. Rossini - RendeCell. 329 33 58 014JAZZ & WINE- Via Mascagni, 38 - Rende (CS)Cell. 339 87 40 220 - Fax 0984 84 96 38 LA BRACE - Settimo di Montalto (CS) Tel. 0984 93 40 10 - Cell. 339 37 85 710LA GRATICOLA - Via Capoderose (angolo P.zza Kennedy)Tel. 0984 79 03 18

LA PIADINA - Centro Commerciale Metropolis - RendeMELì MELò - Via Tevere - Cell. 328 37 83 621MORRISON’S - Via N. Serra, 97Cell. 338 58 69 961NETTUNO - Via G. Marconi, 114 - RendeTel. 0984 40 39 59NOCTURNE PLACE - Via F.lli Bandiera, 36/38OCCHIUTO & BOZZO- Via Molinella, 2 - RendeTel. 0984 37 879PASTICCERIA SAN FRANCESCO - Via M.Preti Spezzano della Sila - Tel. 0984 43 44 03PHOENIX - Viale Giovanni e Francesca Falcone, 24Tel. 0984 31 852RISTORANTE 5 GRADINI C.da Torricella - Corigliano ScaloCell. 333 85 84 363RISTORANTE F.LLI MONTESANTO Via ConciostocchiRende - Cell. 393 60 63 507 RISTOPASTO Via Verdi, 1° piano - RendeSALOTTO DELLE DONNEV.le della Resistenza - Rende - Tel. 0984 84 62 40WALLACE PUB - Via Tevere, 32 - RendeCell. 320 35 79 975 TABù - Via G. Rossini, 56/58 - Rende Tel. 0984 83 70 92TIME OUT - Via G. Marconi - Tel. 0984 40 21 22VILLA FABIANO PALACE HOTELVia Cristoforo Colombo - RendeTel. 0984 83 86 20 - Cell. 338 86 91 520VIZIAMI MUSIC RISTO GALLERy- Galleria Marconi Più Tel. 0984 39 62 68ZERO 360 - Via Kennedy - Cell. 348 65 00 539

PEoPLE MAGNA E BEVI 90 People Life maggio 2011

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ToroNatura magnetica, personalità affascinante che, se coltivata ed espressa, permette di giungere lontano nella vita. I nati sotto il segno del Toro irradiano bellezza fisica e mentale; hanno inoltre una raffinatezza attraente e un’intelligenza piacevole e interessante. C’è bellezza, grazia, onestà, sincerità, profondità di sentimenti e simpatia nella personalità

del Toro. Fortunato nella vita se permetterà che le sue brillanti possibilità di mente e di carattere si manifestino naturalmente. Incline alla metodicità in tutto ciò che fa e di qualunque cosa si tratti, desidera svolgerla bene. Ha coraggio, pazienza, forza d’animo. In certi momenti deve evitare di lasciarsi influenzare troppo dalle opinioni, dai sentimenti, dalle emozioni altrui. Sarebbe consigliabile riflettere da solo, prima di iniziare qualcosa e ad accettare e a seguire i principi della logica e del ragionamento per evitare conclusioni erronee e pregiudizi.

Ariete: Il vostro periodo continua a gonfie vele. Viaggi, spostamenti e nuove esperienze saranno le linee guida di

questo mese: non abbiate paura di allontanarvi, talvolta, dai vostri impegni quotidiani, alla scoperta di qualcosa di nuovo.

Bilancia: State uscendo da un periodo di incertezze e avete fatto luce su quello a cui puntare per i prossimi mesi: la

stabilità. Cercate di essere in pace con voi stessi e di non essere presi dall’ansia di fare qualcosa che magari per voi non è il massimo.

Sagittario: Sarà il periodo migliore per dare una svolta al vostro presente. Tante le occasioni che appariranno di

giorno in giorno e, forse, la buona occasione per affrontare qualcosa di veramente nuovo che potrebbe stravolgere in meglio il vostro prossimo futuro.

Gemelli: Chiarirete tante delle vostre incertezze; ci saranno novità e starà solo a voi, con il vostro ingegno, saperle

sfruttare. Ricordatevi che i risultati raggiunti sono frutto di sudato lavoro: bruciare le tappe non è mai stata la ricetta opportuna per dare il massimo.

Leone: Siete arrivati a dimostrare il meglio di voi stessi in qualsiasi occasione, la vita mondana non vi è certo mancata

ed è giunto il momento di dedicavi a voi stessi e a quello che desiderate veramente. Il lavoro vi sta dando grandi soddisfazioni.

Acquario: Questo mese è per voi un periodo di transizione. Nulla di negativo ma il cosiddetto “spleen” potrebbe

accompagnare le vostre allegre giornate di maggio: forse la mancanza di qualche intrattenimento davvero divertente. Non disperate!

Toro: E’ il vostro mese, in tutti i sensi. Festeggiare il vostro compleanno sarà una valida occasione per mettere in evidenza

le vostre capacità, motivo per cui essere orgogliosi di voi stessi. La vostra rinascita sociale sarà tangibile: siete davvero brillanti.

Scorpione: L’ottima forma fisica farà da guida ai successi in ogni ambito, a partire da quello lavorativo. Tanti gli impegni:

sarà un periodo di grande movimento, ma lo saprete affrontare con grande positività. La vostra stabilità sentimentale deve invece essere motivo di vanto.

Capricorno: State vivendo un periodo positivo: dopo tante riflessioni avete capito quale potrebbe essere il vostro

indirizzo per il futuro; ora la vostra strada è in discesa. Cercate di dare ascolto a chi vi sta attorno e non date l’impressione di essere troppo pieni di voi.

Cancro: Il mese di maggio porterà per voi tante frizzanti novità. Stop alla monotonia e al passato che ha talvolta

frenato il vostro entusiasmo: è finalmente giunto il momento di vivere la vostra vita in pieno. Sfruttate le possibilità che vi si pongono innanzi.

Vergine: Passione è la parola chiave di questo mese primaverile: si può finalmente dire che avete trovato quello

che cercavate. Cercate di non essere troppo possessivi nei confronti di chi tiene a voi: un buon rapporto non necessariamente comporta questo.

Pesci: Il richiamo della famiglia si fa quanto mai sentire e avete l’esigenza di essere più presenti: non trascurate la

vostra presenza fra chi vi vuole bene. La vostra vita sentimentale è davvero molto attiva e siete nel pieno delle vostre possibilità.

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