People Life N.14

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Anno 1 - N°3(14) Marzo 2011 Maria Perrusi: la mia vita dopo Miss Italia

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Anno 1 - N°3(14) Marzo 2011

Maria Perrusi: la mia vita dopo Miss Italia

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Non si chiama centro commerciale ma gal-leria commerciale. All’uscita di Cosenza Nord come una bella donna in vestito da

sera, ecco la galleria commerciale Marconipiù. Una galleria che oggi è diventata una gran bella realtà. Negozi, vita, musica, gente. Il Marconipiù nasce nella struttura Marconi Residential e business cen-ter, complesso che si sviluppa su 18 mila metri qua-dri e che comprende uffici, abitazioni e la spettaco-lare torre di cristallo al cui interno nascerà presto il Marconi Maison, il nuovo hotel di Rende. La sua struttura avveniristica è costruita nel rispetto del programma ambientale che ha nel teleriscaldamen-to la sua particolarità, in linea con il decreto legisla-tivo 192/2005. La galleria commerciale Marconipiù si propone di essere una nicchia commerciale costi-tuita da 22 negozi con prestigiosi marchi d’abbiglia-mento, accessori, complementi d’arredo, tecnologia

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e area food. Eleganza e funzionalità in un centro che già in un anno ha visto sorgere punti di ritrovo di comitive di ogni età. L’appuntamento al Marconi-più è un appuntamento che ti porta vita e allegria con la musica che “esce” dalle ve-trine. L’esperimento con la postazione di Radio Sound nel cuore della galleria è più che riuscito. La piramide che sovrasta la galleria è la più grande d’Italia. Il binomio cultura economia è un binomio vincente. Non manca, infatti, uno spazio dedicato interamente all’arte. Nel Marconipiù Arte quadri d’autore e incontri con artisti e una programmazione di mostre che saranno comunicate su People Life. La vita di que-sta nuova realtà commerciale si può tra-durre in un semplice motto: l’entusiasmo di condividere e partecipare. Marconipiù

è on line con il sito www.marconipiu.it. Marconipiù, non è un centro commerciale, ma una galleria piena di vita.

qui la vita e’ “piu’” bellaqui la vita e’ “piu’” bellaqui la vita e’ “piu’” bella

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IN P

UNTA

DI P

ENNA

Anno 1 - N°3(14) Marzo 2011

Maria Perrusi: la mia vita dopo Miss Italia

Dal 31 marzo al Cinema Citrigno, “Vorrei vederti ballare”

In viaggio con DegaTour:stacca il coupon e vola in agenzia

MensileCosenza

e Provincia

Anno 1 N° 3(14)

Marzo ’11

In copertinaMaria Perrusi

Foto di Francesco Greco

Aut. Trib. di Cosenza No 2del 02/02/2010

Edito daSAVET Srl

Chiuso in redazioneil 27/01/2011

Direttore [email protected] Romanelli

Sede LegaleVia G. Rossini - Pal. Costruendo Scala A - 87036 Rende (Cs)

Segreteria Rossana Paolucci

Coordinatore esternoFrancesco Sciammarella

Grafica [email protected] PedaceFranco Siciliano

Fotografo UfficialeFrancesco GrecoResponsabile [email protected] Curatolo Nunzia De Rose

Redazione [email protected] Magnelli Francesca Porco Valentina Zinno

Hanno collaboratoAngela AltomareNuccia BenvenutoNunzia CapitanoFederica CelibeLucia De CiccoAnna Maria De Luca DopaminaAngela GagliardiVincenzo GualtieriAngela Mendicino Onmag PromotionDario RondinellaGiampiero ScolaErcole ScorzaCarlo Giuseppe Straropoli

Consulenti LegaliAvv. Aurora AroneAvv. Andrea GentileAvv. Antonella Garritano

Per i tuoi [email protected]

StampaStab. Tipografico De Rose sncMontalto Uff. Scalo (Cs)

Per la tua pubblicita Tel. & Fax0984.403809 - 338.9477375

www.peoplelife.org

People Life anche su

DistribuzioneRag. Mario Mangone e figli S.a.s.Rende (CS)In 98 edicole della tua città con una tiratura di 5000 copie

Mi sento sballottato. Ubriaco di vita, ubriaco di gente, ubriaco di People Life. Scrivo dopo la festa di complean-

no del nostro giornale. Un compleanno ampia-mente riportato nelle nostre pagine, un comple-anno ad effetti speciali dove non è mancato nulla in una location bella ed elegante con una piscina stellare. Devo dire grazie a tutti, ma soprattutto devo ringraziare il mio amico Rino Barillari che con la sua presenza ha dato maggior valore ad una festa dove è arrivata l’intera città. Ora andiamo avanti. E in questo numero abbiamo pensato bene di festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia con vari articoli, ma anche e soprattutto con la nostra miss Italia Maria Perrusi che dopo dalla sua pro-clamazione si racconta a cuore aperto, una miss che ha unito l’Italia nel giorno della sua procla-mazione.

E ancora. L’otto marzo si festeggia la donna e an-che People Life ha pensato di festeggiare le don-ne con racconti di vita e l’intervista a Rosanna Lambertucci, che con il suo giornale edito da Edizioni Master sta sbancando in tutte le edicole d’Italia. Un numero ricco, quello di marzo, un numero dove la gente e la vita come al solito non manca. E adesso la....pubblicità!

Marcello Romanelli

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08 il volo del capitano

10 people cit Y Tango Festival, a Cosenza esplode la passione

14 “Incanti dall’isola che c’è”: viaggio sentimentale lungo il Mab

16 speciale donne Valentina AMA...COrrere con Voi!

18 Francesca Bozzo: l’importante non è partecipare ma vincere

20 Più sani più belli: i segreti della Lambertucci

24 people communit Y Spazio ai giovani con il Club BCC Mediocrati

26 people sport Lo stadio san Vito “violato” dall’italia del rugby

28 7 giorni sulle Dolomiti

30 people dj 365 giorni non solo di consolle

36 people news Da Cosenza a Torino senza passare dal via

37 Biagio Izzo al Garden in “Guardami Guardami”

38 people art Per Emily “I sogni che non si arrendono”

40 “Cartoline dall’Italia Unita”, tra storia e fantasia

42 vignetta scola

44 people events People Life, il compleanno ad effetti speciali

48 people copertina Maria Perrusi, la Miss che unisce l’Italia

50 people st Yle Notte Chic. Il teatro tra arte e moda

52 scatto matto by Francesco greco

54 people benessere E’ il momento del tagliando di primavera!

56 people tendenze Caffè Letterario: crocevia di musica, arte e cultura

58 people personaggi Angela Bubba, una giovane calabrese al premio Strega

60 people viaggi Benvenuti a Lecce: la Firenze del Sud

64 people jonio Da Altomonte a Cuba: l’arte del maestro Azzinnari

66 people librarY Terroni, l’altra verità sull’Unità d’Italia

68 Angelo Greco, l’avvocato scrittore

70 people music Emilio Natalizio: quel giorno dal Papa col mio violino bianco

71 Comma, il cantautore che si emoziona emozionando

72 people unical “Stringhe”: spazio Unical per eccellenza

74 people love Love, sex and more!

76 people pillole Premi ad hoc per vini DOC

78 people scuola “109: l’Unità d’Italia raccontata alle nuove generazioni

80 people gusto La Brace, il regno dei gourmet

81 Uniti per la gola. L’Italia si racconta in punta di forchetta

82 Massimo, mi fai un “Pantaleo”?

84 people movie Vorrei vederti ballare, la prima il 31 marzo al Citrigno

86 people theatre Programmi del Rendano, Garden e Morelli

88 people night Programmi Marzo 2011

90 people magna e bevi

92 oroscopo

22

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Primo nettare di pesco (a Cosenza)

“Da Cosenza a Bologna....”Buon Compleanno ad Anna Paola da mamma e papà, Federica, Andrea e Annamaria”

Auguri al “giu-vinotto” di casa Romanelli per un compleanno tutto orecchio, naso e gola.Auguri dai figli e dalla piccola Eleonora

A te che sei fedele da 20 anni, ritardatario ma...UNICO come nessuno! Auguri Renato!3-4-3 di questi SISSIGoal da Rudy, Mariangela, Ornella e Enrico

“I veri amici sono quelli che si scambiano reciprocamente fi-ducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori; sempre liberi di separarsi, senza separarsi mai”. A. Bougeard Buon compleanno! Le tue pazze coinquiline

Per Alessia, l’augurio che ogni piccola e grande cosa che il tuo cuore desidera possa realizzarsi.Auguri da Carla, Valentina, Mario, Nadia, Guido ed Emilia.

Il tempo per te non scorre...anzi migliori ogni giorno che passa! Auguri di Cuore per i tuoi 30 anni, ricorda che non si è mai troppo vecchi per avere una certa età.Buon Compleanno ad Ales-sia, la fan scatenata di Peo-ple, dai tuoi amici.

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Elegante, passionale e soprattutto sensuale. Il tango, il ballo di coppia nato in Argentina come espressione popolare che rappresenta

la forma più alta di comunicazione all’interno di una coppia di danza, conta a Cosenza un numero sempre crescente di fans. Prova tangibile è stato il tutto esaurito registrato in occasione dello spet-tacolo Tango della famosa Compagnia Roberto Herrera di Buenos Aires nel nostro teatro di Tra-dizione. Il famoso coreografo e tanghero argenti-no insieme ai dodici ballerini, accompagnati sul palco dalle note del Decarisímo Quinteto che ha

arrangiato le suggestive musiche di Astor Piazzolla, Osvaldo Pugliese, Julio De Caro, hanno portato nella città dei Bruzi l’essenza del tango e del folklore argentini. Attraverso figure, “ochos” e tanta sensualità la Compagnia di Her-rera in uno spettacolo diviso in due atti ha ripercorso la storia del tango dal-le origini nei sobborghi di Buenos Aires fino all’espressione più moderna del tango nuevo. Tra cambi di abiti, una danza da “sentire” corpo a corpo che ha encantado il pubblico del Teatro tanto da richiedere il bis e che ha portato i calienti ballerini della Compagnia a scendere dal palco in platea e concedere un ballo al pubblico ormai in delirio per il tango. A spettacolo archiviato il sipario non è affatto calato sul travolgente ballo di coppia. Infatti, in città le scuole del maestro Paolo Gaspari “Morokal” e di Ciccio Aiello, contano sempre nuo-ve richieste d’iscrizione. Soprattutto a Cosenza il tango si coniuga con serate a tema divertenti: si balla e si cena con aperitivo spagnolo nella elegante corni-ce di Palazzo Compagna su corso Telesio la domenica, serata organizzata dal maestro Paolo Gaspari che oltre ad offrire un variegato repertorio musicale da anche la possibilità di provare a ballare tango. Sempre di domenica, si alternano le serate organizzate dallo stesso maestro “Morokal” nella sala del Maracaibo a Settimo di Montalto (ulteriori info all’indirizzo http://morokal.jimdo.com/). Poi, le altre occasioni dove ci si può divertire con questo ballo avvolgente sono presso la scuola Calabriatango il sabato sera in contrada Motta di Castrolibero e nel salone del nuovo Caffè letterario di Cosenza. Ma il grande appuntamen-to per tutti i tangheri in città si è tenuto in occasione della terza edizione del

TANGO FESTIVAL, a cosenza ESPLODE LA PASSIONE PEOPLE CITY 10 People Life marzo 2011

servizio di angela mendicinofoto di Francesco greco

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PEOPLE CITY 12 People Life marzo 2011

Cosenza Tango Festival, dal 24 al 27 febbraio ideato dal maestro Ciccio Aiello. Un evento nel suggestivo scenario del centro sto-rico organizzato con il patrocinio dell’assessorato al Turismo di Provincia e Comune di Cosenza.Una tre giorni di Spettacoli, workshop, esibizioni, lezioni, musica dal vivo, incontri culturali e proiezioni, il tutto alla presenza di nomi importanti del panorama internazionale del tango. Ospite d’eccezione dopo due anni di assenza in Calabria il maestro ar-gentino Pablo Veron, protagonista del film Lezioni di Tango di Sally Porter (pellicola proiettata per il festival), noto a tutti i tan-gheri per il suo stile originale che gli ha fatto guadagnare fama nel panorama internazionale. La manifestazione dedicata al tango a Cosenza è stata inaugurata nel teatro Rendano con una affascinante esibizione di tangheri blasonati come l’argentino Pa-blo Tegli in coppia con l’italiana Cesira Miceli, Alex Cantarelli e Mimma Mercurio, Ciccio Aiello e la sua ballerina argentina

Pamela Damia che hanno coinvolto il pubblico con le figure più sensuali di questo ballo, accompagnati sul palco dalla musica live dei Tango Sonos Quintet intervallati dalla voce di Ruben Peloni, ha presentato la kermesse Francesco Occhiuzzi. Serata inaugu-rale del Cosenza tango festival realizzata in ricordo del bravo tanghero calabrese Raimondo Figliuzzi, scomparso a causa della leucemia, il cui ricavato è stato in parte devoluto all’Asit, Associa-zione sud Italia trapiantati. Tre giornate dedicate al tango, a quello classico unito alla sperimentazione di nuovi stili, con stage e in cui si è ballato fino a tarda notte nella sala di un noto hotel di Rende con le musiche dei deejay Punto e Branca, Morokal e Morris, dove i tanti tangheri provenienti da ogni regione hanno avuto la possibilità di ballare in un’atmosfera di gala dai tratti sensuali tipici del tango. Uno spettacolo che i tangheri non si sono certo lasciati sfuggire e che ha fatto calare il sipario sul festival con una milonga organizzata nella “roccaforte” di Ciccio Aiello Calabriatango.

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Ci vediamo al Caffè Impero. Un ritornello, una frase, l’appuntamento della mattina, del po-meriggio, della sera. Al bar Impero a Rende

la vita scorre via che è un piacere e non c’è ora del giorno e della notte che quelle luci non sono acce-se. Luci di un bar dove la politica si mischia con lo sport: arrivano sindaci, calciatori, onorevoli e tanti liberi professionisti di una città che vuole essere coc-colata fin dal mattino. Al Caffè Impero c’è il calore e l’accoglienza di uno staff cortese, elegante e dispo-nibile che rende la giornata più piacevole. Prelibati piatti preparati con prodotti genuini colorano le of-ferte della tavola calda ogni giorno. Un’ampia scelta di portate per soddisfare, dal lunedì al venerdì, le esi-genze di tutti i clienti che cercano una pausa ristoro all’insegna della qualità. La creatività e la maestria del pasticciere sforna delizie per il palato e per gli occhi nel laboratorio artigianale dove la dolcezza è di casa. L’Impero vi aspetta ogni domenica dalle 19.00 in poi per l’inimitabile happy hour: musica dal vivo con artisti vari e una varietà infinita di stuzzichini e piatti per chiudere in allegria la vostra settimana. Un aperitivo dove la mondanità cittadina è presente in massa. E la domenica sera dentro l’Impero scattano colpi di fulmine che valgono una vita intera. La vita è qui. Al Caffè Impero. Vi aspettiamo!

V.le della ResistenzaRende (CS)

Tel. 0984.46 62 53

V.le della ResistenzaRende (CS)

Tel. 0984.46 62 53

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PEOPLE CITY 14 People Life marzo 2011

Di prima mattina il sole splende lungo il MAB (Museo

all’aperto Carlo Bilotti). È festa. La musica a suon di tamburi del gruppo dei sbandieratori della Città di Bisignano, tira a sé grandi e piccoli viaggiatori che si aggirano lungo il corso del centro città. Cosa sarà mai? Tutto prende forma in una città ideale immersa in una città reale. Un evento culturale, una pièce te-atrale storico-letteraria, a cura del Parco letterario Tommaso Campanella, con il Patrocinio e Contributo della Regione Calabria e dal Comune di Cosenza, fa si che il Mab, avente a tema il significato delle sculture presenti, valorizzi l’offerta culturale grazie ad autori internazionali e maestri d’arte contemporanea. Uno spetta-colo teatrale originale, dove attori – autori, artisti in costume d’epoca della commedia itinerante cosentina hanno rappresentato pagine di grandi libri ispirati all’ambiente con grande allegria. Dalla Magna Grecia

parte la nostra cultura dove l’Oriente in-

contra l’Occidente. Inizia il viaggio dinanzi alle “Tre colonne” di Sacha Sosno. La musica tace e una voce soave del traghettatore - cantastorie, William Gatto, ci guida indietro nel tempo alla ricerca della storia del luogo in cui si svolge il racconto. Un me-scolarsi di emozioni colpiscono i cuori dei passanti e persino degli scolaretti che seguono con interesse il viaggio nella città del sole. Diverse le tappe: da So-sno con le Colonne e i bronzi di Riace, a De Chirico con il Grande Metafisico, i Due Archeologi, i 7 cuori, la nuova arrivata portafortuna (il 7 evocatore dei sette colli della città di Cosenza, essendo di cuori non può che testimoniare l’amore per la città che ci ha dato i natali), Ettore ed Andromaca, da Rotella, con il Lupo, e la Sapienza, dalla Bagnante di Greco,

da San Giorgio ed il Dragone di Dalì, a Medusa ed il Cardinale di Manzù. Grazie alla donazione del dottor Enzo Bilotti, che prosegue l’opera del fratello Carlo si arricchisce sempre più la città di prestigiose opere d’arte. A calar del sole non resta che dire: I love Cosangeles!

“incanti dall’isola che c’e’”:Viaggio sentimentale lungo il mab

William Gatto presidente del Parco

Letterario T. Campanella

Gli sbandieratori della Città di Bisignano

servizio di valentina zinnofoto di Francesco greco

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PEOPLE CITY15People Life marzo 2011

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Ma t r i c o l a 367, golfino grigio, pan-

taloni, camicia blu e cravatta. Una giovane donna, Valentina Pez-zullo, che di mestiere fa l’autista dell’Azienda Amaco. Tra una corsa e l’altra la simpatica 25enne in divisa, fa tappa a Piazza Matte-otti, al Caffè Lettera-rio. E’ l’ora della pau-sa, ci accomodiamo

con lei che è già pronta per raccontarci tutto sulla sua più grande passione. Ordiniamo due caffè? No, per me solo un orzo. Sono un autista atipica -ci spiega- non bevo caffè, a differenza dei miei colleghi per i quali pausa significa caffè obbligatorio! Capelli corti e un velo di trucco. E’ una ra-gazza semplice e socievole Valentina ma anche determi-nata, una ragazza coraggiosa. Come mai avrà scelto di fare un lavoro un po’ inconsueto per una donna, soprattutto in una realtà come la nostra? Bene, Valentina ha questo sogno da bambina, da quando suo zio, autista, la porta-va in giro con il pullman. Anche suo fratello fa l’autista. Sarà una tradizione di famiglia oltre che una propensione? Lo chiediamo direttamente a lei. Sono un po’ entrambe le cose – dice- ho sempre amato guidare e soprattutto guidare pullman, tant’è che ho preso la patente cat. D a ventun’anni. (solo perché prima di quell’età, per legge, non sarebbe stato possibile, ndr). Subito dopo l’Azienda AMACO ha indetto un concorso per aspiranti autisti e, naturalmente, ho colto subito l’occasione. Hai vinto il concorso, quindi. Si, sono arrivata prima, avevo ventidue anni e ce l’ho fatta! E i tuoi

genitori ti hanno sostenuta? Si, ho sempre potuto contare su di loro. Hanno voluto, però, continuassi gli studi e infatti studio Scienze dell’Amministrazione all’Unical ma non han-no mai ostacolato le mie scelte.I tuoi turni sono identici a quelli dei tuoi colleghi “ma-schi”? Si, uguali. 6 ore e 30 al giorno, tranne il turno nottur-no. Quello, per noi donne, non è previsto. Come ti guarda la gente quando sale sul pullman e trova una donna al volante? All’inizio con stupore ora invece mi conoscono tut-ti. Sono super corteggiata dagli automobilisti! (si imbarazza e sorride, ndr) E il rapporto con i tuoi colleghi di lavoro? Stupendo, sono tutti maschi! (lo dice quasi sollevata e intu-iamo anche il perché della sua affermazione, ndr) Tra di noi non c’è competizione, non esiste l’invidia ne preconcetti come quelli che vedono la donna come un pericolo al volan-te. Per loro sono una mascotte, mi chiamano “bambolina”. Mi sento davvero fortunata! Dalla mattina alla sera a con-tatto con tanta gente. Che target di età ha e che tipo è il passeggero che incontri durante le tue corse? Ne vedo davvero di tutti i colori! Sul pullman salgono sia adolescenti che pensionati e quindi è facile trovarsi in tante situazioni a volte anche spiacevoli. Si vede gente abbandonata a sé stessa o ragazzi che andrebbero seguiti di più dalle famiglie. Par-lando con lei notiamo l’auricolare che porta al collo e le chiediamo quanto è importante essere corretti sul posto di lavoro. Essere onesti, con se stessi e con gli altri, è un punto cardine nella mia vita ed è doveroso, per me, avere rispetto per il codice della strada. Pausa finita. Arriva il suo collega Francesco e per lei è il momento di con-tinuare la corsa. Facciamo i complimenti a Valentina. Il suo è un grande esempio di abilità, tenacia e precisione. Viva le donne, viva le don-ne al volante!

Valentina AMA...COrrere con Voi!SPECIALE DONNE 16 People Life marzo 2011

servizio di Francesca porco

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Ha uno sguardo deciso e un bel portamento. Arriva all’appuntamento parlando al telefono. Parla di una festa particolare e di un Castello. Non ci

mettiamo molto a capire che sta organizzando un ballo in maschera per il suo compleanno nello storico Palazzo Grisolia, ai piedi del Castello Svevo. Siamo al ristorante “87 Cento”, a pranzo, con una donna super impegnata, una donna dalle mille risorse. Un assessore con ben un-dici deleghe al Comune di Cosenza, impegnata anche nel sociale. Francesca Bozzo è laureata in Giurisprudenza e lavora come agente assicurativo con la Fata Assicurazioni. E’ una donna determinata e ambiziosa, soddisfatta della sua vita e consapevole del fatto che la sua tenacia e costan-za le hanno permesso di raggiungere gli obiettivi prefis-sati. Iniziamo con un gustoso antipasto a base di pesce e un calice di rosato. (Francesca adora questa cucina e a noi non dispiace accontentarla, ndr) Le chiediamo cosa pensa delle donne, se davvero si può parlare di parità di diritti

visto che, tra l’altro, è il Presidente del Comitato per le Pari Opportunità. C’è molta strada da fare ancora, prima di parlare di parità. Nello sport, ad esempio, la mole di offerte e di contratti rivolti al sesso maschile non ha margine di paragone. Eppure nello sport in assoluto non dovrebbe con-tare essere uomo o donna ma solo l’abilità. A proposito di sport sappiamo che sei un’appassionata ma anche una sportiva. Si è vero, ne ho praticati diversi: calcio, pallavolo, tennis, basket, nuoto e dico la verità, hai presente quando si dice “l’importante è partecipare?” Ecco. Non sono mai stata d’accordo. Ho sempre pensato che l’importante fosse vincere. Sono Pesci ascendente Capricorno! (l’astrologia è dalla sua. Sa di essere testarda e ne fa un punto di forza, ndr) Una donna che nonostante mille impegni riesce a conciliare tante cose. Ma qual è la cosa a cui ti dedichi con più passione? Organizzare eventi. Penso di essere por-tata a farlo. Lo faccio da quando ero bambina e purtroppo tendo a programmare anche la mia vita privata. Pensi di essere troppo razionale? Su alcune cose si. Arriva per tutti un momento in cui non ci si permette il lusso di sbagliare. I miei amici mi conoscono e mi accettano così come sono. Li adoro! Volendo, però, riesco ad abbandonarmi e a vive-re appieno ogni emozione. “Al cuor non si comanda”. Sei

Francesca BOZZO: l’importante non e’ partecipare ma vincereSPECIALE DONNE 18 People Life marzo 2011

servizio di Francesca porco

Foto di Francesco Greco

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SPECIALE DONNE19People Life marzo 2011

d’accordo? Certo che si. L’amore ha una forza che ci sovra-sta. Sei innamorata? E’ arrivato il primo –dice- mangiamo altrimenti… (tasto dolente, cambiamo argomento, magari tentiamo in un secondo momento, ndr) Qual è la persona che conta di più per te? Mia sorella Giovanna, lei è la sag-gia della famiglia. Abbiamo un rapporto speciale, ci capita di guardarci e capirci senza neanche parlare. Temo molto il suo giudizio anche perché appena combino qualcosa lei mi guarda e mi dice:”Che hai fatto?” Sei brava in cucina? Qual è il tuo piatto forte? Totonno Chiappetta direbbe gnocchi alla sorrentina, capita spesso di averlo a cena da me. Io dico linguine all’astice! Parliamo di cultura e spettaco-lo. La città di Cosenza si prepara per una stagione dav-vero intensa. Si, sarà un periodo ricco di iniziative. Dopo il silenzio istituzionale previsto per l’8 Marzo inizieranno i festeggiamenti ufficiali per l’Unità d’Italia che dureranno per tutto l’anno. Dalla Notte Bianca del 16 Marzo alla Fiera di San Giuseppe. Ed è già tutto pronto anche per la tanto at-tesa Primavera del Cinema che sarà dal 13 al 16 Aprile. Ma la primavera è detta anche stagione dell’amore. Sveglia dal letargo tutti i sensi! (Francesca sorride, il suo viso ora è più rilassato, ndr) Ti dico solo che c’è una persona che ho amato tanto nella mia vita e che credo amerò per sempre.

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SPECIALE DONNE 20 People Life marzo 2011

Tutto esaurito in edicola. In stam-pa 100.000 copie in

più oltre le 400.000 andate a ruba in soli dieci giorni. “Più sani più belli” è il ma-gazine diretto da Rosanna Lambertucci, giornalista, scrittrice e conduttrice te-levisiva italiana, nonché compagna dell’imprendito-re e proprietario dell’Apple Store di Cosenza, Ema-nuele Ruvio. Un magazine

pubblicato dal Gruppo Edizioni Master e una grande vittoria, non solo per Rosanna (il gruppo edito-riale che oltre Milano, ha sede nella Zona Industriale di C.da Lecco a Rende, può vantare di aver realiz-zato un progetto davvero ambizio-so che da Cosenza arriva in tutta l’Italia, ndr). Tra i mille impegni di Rosanna, approfittiamo di un suo breve soggiorno nella città dei Bru-zi per sapere qualcosa in più della sua storia.Rosanna, la tua intuizione di par-lare di benessere, forma e salute, con un linguaggio semplice risale a trenta anni fa.Si e ieri come oggi penso sia neces-sario che ognuno si prenda cura di sé e del proprio benessere. Se, ad esempio, scopriamo che c’è qualco-sa che non va, come il nostro peso o le borse sotto gli occhi, dobbiamo trovare delle soluzioni e questo av-viene principalmente attraverso la conoscenza del problema e dei mez-zi a disposizione per poterlo sanare o migliorare.Più sani più belli. In che senso?Prendersi più cura di sé, del proprio stile di vita così come della propria alimentazione ci fa sentire meglio. Quindi più sani dentro, più belli

piu’ Sani piu’ belli: i segreti della lambertucci

servizio di Francesca porco

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fuori. Non ritengo di essere una sostenitrice della bellezza a tutti i costi. Penso sia im-portante raggiungere un certo equilibrio, un equilibrio che deriva dal proprio carattere. Se si accettano le proprie caratteristiche al-lora si riesce anche a valorizzarle meglio.Un breve accenno al passato. Il tuo de-butto televisivo risale ai primi anni ’80 con il programma “S come Salute”, in onda su Rai 2. Eri una ragazzina dai ca-pelli scuri e forse un po’ timida.Timidissima. Per diventare conduttrice ho dovuto lavorare tanto su me stessa. La tv in questo caso è stata per me una terapia.Da autrice e conduttrice del programma televisivo Più sani e più belli a direttore dello stesso magazine.Si. Il pubblico ha imparato a conoscermi e ad amarmi con un marchio che è stata la mia più grande intuizione ed è tutt’oggi oggetto di grande soddisfazione. In breve tempo piùSanipiùBelli Magazine ha re-gistrato il tutto esaurito in edicola e il sito

www.piusanipiubelli.it va a gonfie vele. La gente può interagire direttamente con me e io entro davvero nel-le case di tutti gli italiani.Un consiglio per chi ti segue con tanto affetto e stima da anni.Il mio consiglio per tutti è quello di volersi bene e di non trascurare la propria vita affettiva. La cura della salute e della bellezza è importante per sentirsi bene con se stessi, ma l’amore che ti lega alle persone care è il carburante più indispensabile per la nostra vita di tutti i giorni. Ed ora, con il mio nuovo libro “Le diete salute” (Rai Eri - Mondadori) da poco in libreria, farò capire come davvero il carattere, la vita affettiva, il fascino che ognuno di noi può esercitare sugli altri sia strettamente legato alle straordinarie proprietà cura-tive dei cibi. Basta conoscerle!

SPECIALE DONNE 22 People Life marzo 2011

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Punte e pirouette a riposo… la New World Ballet School di Bruno Verzino apre le porte alla dan-za contemporanea ospitando il danzatore, coreografo e insegnante per eccellenza del movimento, Paolo Fossa. Danza e movimento come strumenti per acquisire una maggior consapevolezza del proprio corpo e del proprio io, danza contemporanea come fusione di stimoli e discipline diverse: questi i presupposti che stanno alla base della ricerca e del metodo di insegnamento del maestro.

Lo studio della meccanica del corpo e delle possibilità di movimento diventa così la base per stimolare at-tivamente il bisogno istintivo di espressione di sé, per un riavvicinamento naturale alla forma-danza nella sua sostanza più pura. L’attenzione è rivolta al danzatore che, consapevole dell’azione del proprio corpo nello spazio e nel tempo, è libero di creare ed elaborare un movimento a partire dalle proprie emozioni. Da dieci anni vive in Germania, dove collabora con importanti Teatri statali. Giornate di intenso lavoro per l’approfon-dimento e la conoscenza della Danza Contemporanea e dello stile specifico di un artista, perfomer raffinato e intrigante..... come le realtà che guarda e vede! A cuore aperto e con tanta umiltà ci confessa: “La carriera è la vita. Non c’è mai un punto d’arrivo, solo nuove partenze, delle mete da raggiungere. La danza è forma di espressione umana”.

New World Ballet School di B. Verzino - Via Fratelli Sprovieri, 19 - CosenzaCell. 347 59 10 590 - email: [email protected]

Libertà di movimento con Paolo Fossa

Paolo Fossa

I ragazzi della New World Ballet School

con il Maestro Paolo Fossa

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PEOPLE COMMUNITY 24 People Life marzo 2011

spazio ai giovani con il club bcc mediocrati

Giovani senza mani in tasca con energie e potenzialità, ma anche con impegno, entusia-

smo, idee innovative e nuove proposte. Racchiude tutto ciò il “Club Giovani Soci Bcc Mediocrati”. La nuova associazio-ne, inserita nel più vasto contesto nazionale del movimento dei giovani soci delle Banche di Credito Cooperativo italiane, coinvolge i soci di età compresa tra i 18 e i 32 anni delle 12 filiali della BCC Mediocrati presenti nella provincia di Co-senza. Il nuovo organismo darà impulso ad iniziative sociali, ricreative e culturali ma anche ad attività di divulgazione di idee e proposte per avvicinare la Banca alle nuove generazioni e per favorire il ricambio generazionale nella compagine so-ciale. Abbiamo rivolto alcune domande a Daniela Giordano, neo presidente del Club. La Bcc Mediocrati è da sempre molto sensibile alle esigenze dei giovani. Quanto è importante oggi coinvolgere le nuo-ve generazioni nella vita istituzionale e sociale dell’istituto di credito?Il coinvolgimento attivo di noi giovani è importante in ogni ambito. Troppo spesso sento dire, parafrasando il titolo di un famoso libro nonché film, che il nostro “non è un paese per giovani”. L’attività della nostra associazione mira alla coope-razione tra noi, giovani soci, e la consolidata amministrazione della BCC e all’incremento della nostra presenza nelle strutture

economiche e sociali del nostro territorio. La Bcc Mediocrati ci offre uno strumento di grande importanza con la nascita di questo club, uno strumento di “rottura” col passato per poter dare una svolta alle dinamiche sia interne che esterne ad essa e noi dobbiamo dimostrare di poterne fare tesoro.Il Club Giovani Soci Bcc Mediocrati è la prima esperienza di questo genere in Calabria. Perché secondo te un giovane socio dovrebbe farne parte? Perché il club è un nuovo canale per far ascoltare la nostra voce e poter concretizzare progetti di carattere sociale, culturale ed economico che, nel resto d’Europa, da tempo, sono una realtà e che invece, noi italiani, e ancor di più noi giovani del Sud, da troppo tempo ci limitiamo solo a sognare. Con l’adesione di tanti giovani soci potremo dare nuova linfa ad idee e programmi non solo per il nostro presente ma anche per il nostro futuro .

servizio di angela altomare

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Per una sera la città di Cosenza, lo scorso 25 febbraio, ha re-

spirato l’aria del rugby che conta, con la nazionale ita-liana under 20 che è stata di scena niente po’, po’ di meno per la prima volta in assoluto allo stadio San Vito, “profa-nandone” il suo prato verde. I giovani rugbisti italiani hanno disputato un match del Torneo del Sei Nazioni di categoria contro i loro pari di età gallesi. L’incontro naturalmente si è concluso con la vittoria, tra l’altro scon-tata dei dragoni rossi, con un risultato che la dice lunga sul gap

che ancora divide l’Italia del rugby con le altre naziona-

li partecipanti al torneo più antico e prestigio-

so di questo sport, lo stesso discorso tra l’altro vale anche per la nazionale seniores. Risul-tato a parte lo spettacolo non è certamente man-cato, come vuole la

tradizione di questo sport di contatto ma che alla fine unisce, giocatori e tifosi. In-somma si è trattato di una festa vera e pro-pria. Uno stadio che ha fatto registrare cir-ca cinquemila tra ti-fosi e curiosi, costitui-ti da spettatori di tutte

Lo stadio san Vito “violato” Dall’italia del rugby PEOPLE SPORT25People Life marzo 2011

servizio di dario rondinella

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le età, nuclei familiari che per una sera hanno affollato un luogo che in altre occasioni è quasi offlimits. La parte più appassionante, il momento degli inni, in silenzio quando è stato ese-guito quello dei gallesi, a cantare tutti in coro, giocatori e spettatori quando si è passati a quello di Mameli. Un momento davvero solenne che non è servito per caricare al punto giusto gli azzurrini. Pazienza, sarà per la prossi-ma volta perché come ci hanno con-fermato gli organizzatori dell’evento, il “Comitato Rugby Pro”, si sta già pen-sando al prossimo appuntamento.

PEOPLE SPORT 26 People Life marzo 2011

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Il suo nuovo salone è luminoso, elegante e comodo. France-sco Scarnato con le sue forbici detta il ritmo a tutta la sua squadra fatta da professionisti del capello. Un taglio, il se-condo, il terzo... Nel salone Scarnato la qualità non manca. La cura di ogni particolare soddisfa una clientela da sempre

numerosa. Trattamenti tecnici professionali, trattamenti tricologici sono all’ordine del giorno, ma anche manicure, pedicure, pulizia del viso, depilazione, mas-saggi rilassanti e solarium. Si chiama Styling Center, un salone che ha una firma di un professionista, quella di Francesco Scarnato.

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Pierino Preite Franco Siciliano

Agostino Siciliano

Se anche i fratelli Vanzina, lungimiranti osservatori del cinema italiano, l’hanno scelta come sfondo di alcuni dei maggiori successi della commedia italiana, un mo-

tivo ci sarà. E ancor prima di loro, Ermanno Olmi e Vitto-rio De Sica. Cortina d’Ampezzo – patrimonio dell’umanità Unesco 2009 - oltre a essere icona di settimana bianca, è anche divertimento e attrazioni, circondata da paesaggi e panorami mozzafiato. E così è stato nei sette giorni organiz-zati dall’affiatato gruppo di snowboardisti cosentini – Luigi Le Piane, Franco Siciliano, Pierino Preite, Romolo Prete, Roberto D’Ippolito – patron del Palagarden, Gaetano e Giulia Vecchione, Franco e Michele Malizia del Malizia Group con famiglia al seguito che, come ogni anno, si sono dati appuntamento – tuta imbottita e tavola alle mani, per piroettare e surfare sulla neve. Acrobazie per i più esperti e qualche caduta per chi era alle prime armi, i nostri atleti non si sono fatti mancare proprio niente. Un carico spor-gente (dal nome dell’associazione organizzatrice, guidata da Pierino Preite e Angelo Tripodi) di adrenalina che, iniziato alle 8,30 del mattino, terminava solo al tramonto, quando

la frenesia da pista lasciava il posto al relax e benessere del-la cena nei ristoranti tipici, tra polenta e un buon bicchiere di vino. Ritornando allo snowboard, vero protagonista dei sette giorni veneti, quest’anno i nostri hanno avuto la possi-bilità di svolgere una sorta di vero e proprio stage all’interno dello snow park di Cortina, insieme ai migliori maestri per categoria. Lezioni a 360 gradi tenute da Paolo Di Bari e i suoi collaboratori, che nella cittadina gestiscono un negozio – Boarderline – assoluto punto di riferimento del settore. Dal freestyle alle tecniche di perfezionamento: grab (lette-ralmente afferrare, è il movimento della presa della tavola con le mani che consente di mantenere un equilibrio anche durante i salti più rocamboleschi), slide (scivolate e non solo quelle involontarie!) e molte altre figure che appartengono alla disciplina dello snowboard che, come antiche danze o pregiati stili musicali, si compone di tecnica ed emozione. E per i più bravi lo stile libero che consente di mettere in scena esibizioni spettacolari, utilizzando quello che si ha intorno: una ringhiera, un dosso sul terreno o anche solo la velocità del vento. Uno sport che fa anche tendenza, ispirando mode, look e passerelle. Anche questo si è visto nei sette giorni stile vacanze di Natale dei nostri sportivi! E a 3000 metri di altez-za, sulla vetta delle Dolomiti, deve essere stato un autentico spettacolo quello offertosi agli occhi dei nostri surfisti. Una giornata è stata dedicata alla gita sulle Dolomiti, insieme a tut-ti i maestri. Un percorso straordinario circondati dalla neve. E

PEOPLE SPORT 28 People Life marzo 2011

La tradizionale settimana bianca degli snowboarder

cosentini

servizio di Federica celibe

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La comitiva della spedizione di Cortina D’Ampezzo

Pierino Preite e Angelo Tripodi

che guardano le “ciavule” sulle

Dolomiti

Gaetano Vec-chioni e Luigi Le

Piane in posa per People Life

La bella sig. Mara Mara no-nostante l’infor-tunio e sempre

sorridente

Roberto Dippo-lito dorme sulle

piste di Cortina...

Romolo Prete esperto snow-boarder spiega

come affrontare le piste nere di

Cortina

dalla vetta, vedere le coreografie degli snowboardisti sulle piste è stato un vero e proprio spettacolo – racconta Franco Sici-liano, il nostro top dj cosentino che della passione per que-sto sport non fa mistero. Imitato e superato da un “piccolo snowboarder crescono”: suo figlio Agostino, infatti, non

solo dimostra la stessa passione, ma anche un certo talento nello scapicollarsi tra salti e scivolate. E arriva il giorno della partenza. Cortina, da vera regina delle Dolomiti, lascia che il suo carico sporgente porti con sé l’atmosfera da set. Di un film che riandrà in scena esattamente tra un anno.

PEOPLE SPORT29People Life marzo 2011

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Era il 1995 quando 1200 copie di un calendario unico

nel suo genere fecero bella mostra di se sulle pareti della Cosenza che amava la notte. 12 mesi, 365 giorni per appendere le cuffie al chiodo. In senso let-terale, ovviamente! A distanza di oltre 15 anni infatti, quel calendario raccoglie ancora i volti e i nomi di coloro che riempono le dancefloors e danno un sen-so (musicale) a tante notti. Una chicca da collezione. Ideatore e produttore è Gino Sicilia, colonna portan-te per oltre 20 anni di Radio Sound, nonché indimen-ticabile Dj Junior, presenza costante negli anni della nightclub 80/90/2000. Che spiega quando e perché nacque questa originale idea…Quale fu l’impatto della prima uscita?Era un periodo - quello degli anni 90 - nel quale tra i dj’s non c’era “rivalità”, bensì una sorta di unione, si organizzavano le feste insieme. E se nasceva qualche confronto, era per “gioco”, nascondeva sempre compli-cità e collaborazione. Tutto questo si è perso nel corso degli anni, lasciando il posto a vere e proprie compe-tizioni. All’epoca, fu proprio quel legame che ispirò il mio progetto del calendario, accolto e condiviso in massa.Da allora ad oggi, molti dei dj’s presenti, sono ancora protagonisti della Cosenza by night. Con

quali – se ci sono – differenze?I tempi sono cambiati, la musica è cambiata. Ma la voglia di “fare” il dj, di proporre la propria musica, qualunque essa sia, non è stata intaccata dal tempo. Se cambia la forma, la passione per la consolle ti nasce sempre da dentro. Nel calendario, massimo risalto è dato alle foto. Il dj non è solo la musica che suona?Le foto è l’opportunità di far conoscere, anche solo visi-vamente, il dj. Dare un volto alla musica che si ascolta, senza che il primo, però, prenda il sopravvento sulla seconda.Sei un “fan” della dance 90, gli anni della discote-ca. Oggi sono gli anni del…?Del digitale sicuramente. Oramai il vinile e, a breve, anche i cd saranno soppiantati da file audio, mp3, wav

o altri. Una metamorfosi dettata dalle leggi dell’evolu-zione tecnologica che cam-bia anche un po’ il modo di lavorare in consolle.Il futuro del calendario? È un progetto nazionale, perciò si sta pensando di estenderlo, dal prossimo anno, anche in altre città calabresi e non. Magari con volti nuovi insieme a quelli “vecchi” che ricreino quella

speciale atmosfera degli anni 90…E se appendeste le cuffie al chiodo? Non me ne voglia il popolo dei dj’s: nes-sun suggerimento sarcastico, ma un tentativo di metafora per raccontare quella che da 20 anni circa è una tradizione per chi fa – a Cosenza – della notte un me-stiere. Il calendario dei dj’s

365 giorni non solo di consolle PEOPLE DJ 30 People Life marzo 2011

servizio di Federica celibe

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La professionalità, la capacità organizzativa ed imprenditoriale del GRUPPO ACE-TO Automobili sorprende ancora!

Immersi nello scenario innevato della Sila, riscaldati da un buon bicchiere di vin brulè e accompagnati da buona musica, il dinami-smo di NISSAN e della concessionaria ACETO (in collaborazione dello SCI CLUB BRUTIUM) hanno dato vita al I NISSAN SNOW Event.L’impianto sciistico di Camigliatello Silano è stato la lo-cation di una giornata all’insegna dello sport e del diver-timento supportata dall’esperienza del direttivo dello SCI CLUB BRUTIUM sui campi di gara regionali e nazionali. Il NISSAN SNOW Event ha offerto, per la prima volta sul territorio calabrese, la possibilità a tutti gli appassionati sciatori “della domenica” di cimentarsi gratuitamente in un tracciato da slalom appositamente realizzato per loro e di trovare intrattenimento, musica e divertimento in uno scenario così ricco ma poco valorizzato. Ad atten-dere gli sciatori a fondo pista il villaggio NISSAN, la ra-gnatela gigante della RED BULL, la musica di DJ Franco Siciliano & DJ Luix e i tipici dolcetti silani preparati per l’occasione dalle sapienti mani di Alfredo proprietario del BRILLO PARLANTE di Lorica. Un sostanziale contri-buto nell’organizzazione logistica dell’evento è stato dato da Francesco Vilardo e Pietro Pietramala, organizzatori per mestiere di feste ed eventi ormai da anni sul territo-rio cosentino. Il Dott. Stefano Pezzi, presidente dello SCI

CLUB BRUTIUM, ed il GRUPPO ACETO Au-tomobili hanno voluto – con l’organizzazione

del I NISSAN SNOW EVENT - valorizzare e promuovere il territorio calabrese ed allo stesso tempo avvicinare quanto più pubbli-

co possibile alla disciplina dello sci alpino, alla neve ed alla natura.

Tanti i visitatori e gli sciatori accorsi da tutta la Calabria, dalla Puglia e dalla Sicilia che hanno colorato il fondo pista di Cami-gliatello. Il nostro obiettivo - spiega il Dott. Ace-to - era quello di dare risalto e visibilità ad un marchio dinamico e sportivo come NIS-SAN, organizzando un evento che verrà ripro-posto negli anni come un appuntamento fisso sulle piste della nostra bellissima Sila. In una giornata all’insegna dello sport e dell’alle-

I NISSAN SNOW Event in Calabria

Il villaggio NISSAN e la ragnatela gigante della RED BULL

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gria non poteva mancare un pensiero - da parte del GRUPPO ACETO Auto-mobili - alla solidarietà ed alla respon-sabilità sociale invitando a partecipa-re all’evento alcuni delegati ed amici “dell’off-road” dell’ORGANIZZAZIO-NE UMANITARIA BAMBINI NEL DESERTO che, attraverso una raccolta fondi, hanno contribuito alla realizza-zione del progetto “Il mulino di Taga-ye’” in BENIN e della scuola ZIGUE-LAW in NIGER. Non resta allora che dire arrivederci e dare appuntamento al prossimo anno con la II edizione del NISSAN SNOW Event.

I fratelli Angelo e Antonio Aceto

Luigi D’Alife e il suo “papà” Franco Siciliano

Foto di gruppo per una giornata all’insegna dello sport

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Monopoly, con la y finale e non la i. Ritorna al suo nome originario (che era stato “italianizzato” se-condo le leggi fasciste dell’epoca in cui arrivò in

Italia) e festeggia il 150esimo anniversario dell’unità del paese. Monopoly Italia cambia aspetto ma non le regole: al posto di Viale dei Giardini e company ci saranno 22 cit-tà italiane. E Cosenza prende il posto del prestigioso Viale dell’Accademia, (anche in onore dell’Accademia cosentina fondata nel 1511, quella di Telesio e Campanella). Come nasce l’idea del Monopoly versione tricolore? L’hanno spiegato i due giovani ambasciatori del gioco Tommy e Gesa: c’è stato un referendum popolare sul sito “monopo-

lyitalia.it” con sfide all’ultimo click. Nel maggio del 2010 gli italiani sono stati chiamati a votare, tra 140 candidate, le 22 città italiane che sarebbero andate a comporre la versione nazionale del tabellone del Monopoly. Circa 100 mila per-sone hanno votato, per un totale di due milioni di voti. E alla fine della votazione, tante sorprese: prima fra tutte la rivincita della provincia rispetto alle grandi città. Infatti, incredibilmente, Roma, Bologna, Venezia e Firenze non hanno raggiunto i voti necessari a entrare nel tabellone. A trionfare palesemente è il Sud. E tra le città più votate c’è proprio Cosenza. “Da Messina a Torino senza passare dal via” è lo slogan del Monopoly tour, un tour “nel paese de-gli imprevisti e delle probabilità”, i due ambasciatori sono in giro per le 22 città italiane del gioco da tavola: percor-reranno più di 3000 kilometri a bordo di due simboli del made in Italy: una vespa e una Fiat 500. Poi, in ogni città italiana presente sul tabellone i due ragazzi presenteranno

e regaleranno le prime sca-tole ai sindaci e non solo: al comune in piazza dei Bru-zi, ad accoglierli, c’erano gli assessori “vicini ai giovani” Francesca Bozzo e Franco Napoli, in più scuole ele-mentari e centri anziani. Monopoly, tra le altre cose, è soprattutto un gioco che aiuta a sviluppare dimesti-chezza con i numeri, e che inevitabilmente fa ragiona-re, azzardare vendite, acqui-sti, scelte logiche. Un gioco di società, e non asociale, come i videogames. Ed ecco perché il Monopoly in 75 anni è diventato un feno-

meno planetario. Prodot-to in 40 lingue, diffuso

in 106 paesi e 275 milioni di scatole vendute, ha persino un’applicazione per

iPhone e Ridley Scott ci sta facendo un film.

E voi, siete pronti a tirare i dadi?

da Cosenza a Torino senza passare dal via PEOPLE NEWS 36 People Life marzo 2011

servizio di nunzia capitano

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Televisione, cinema, teatro, contrapposi-zione tra personag-

gi che generano situazioni comiche e paradossali ma divertenti. È lui, napole-tano d.o.c. il celebre atto-re – comico Biagio Izzo. Preparate il pancino arrivano le risate a crepa pelle con “Guardami Guarda-mi”, spettacolo rea-lizzato anche grazie all’organizzazione logistica di Alfredo Bruno e Luigi Le Piane (due giovani che accompagna-no da sempre il comico nella città dei Bruzi).

Un appuntamento da non perdere al Teatro Garden il 15 marzo 2011. Una commedia brillante scritta a quattro mani con Bruno Tabacchini e diretta da Claudio Insegno.

U n a c o m -media che s o t t o l i n e a l ’ incont ro-scontro tra uomini e donne in modo ironi-co. Racconta la vita matri-moniale di una giovane coppia alla ricerca in-terrotta di una

d i m e n s i o n e dove si posso-no incontrare. Lui, un uomo infedele no-nostante sia sposato con una showgirl bellissima e ge-

losissima e per non farsi scoprire ha trovato un metodo geniale: l’ipno-tizza ogni volta che vuo-le vivere una scappatella. Con una sola passione: il calcio, tifoso sfegata-to del Napoli. Lei, una

donna sempre più convinta che l’amore è la sostanza della vita. Amore, t r a d i m e n t o equivoci, i temi della vita. ”è un clichè che funziona, dice Izzo. Più che le

battute sono le situazioni a farci ridere. Sono imbaraz-zanti, creano tensione, c’è sempre movimento perché ho una grande energia da esprimere”. La vita è solo una commedia oppure la realtà di tutti i giorni?

BIAGIO izzo al garden in “guardami guardami” PEOPLE NEWS37People Life marzo 2011

servizio di valentina zinno

Biagio Izzo e Alfredo Bruno amici da sempre

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Tutti immaginiamo la biblioteca come un luogo silenzioso qua-

si da poterla paragonare ad una chiesa. Perché in fondo anche la chiesa è cultura. La Biblioteca Civica di Rende apre le sue porte non solo per chi vuole sfogliare un buon libro ma è luogo di incontro che accomuna diverse ini-ziative rivolte in particolare ai giovani. Ed è il caso di Emily Giovazzino, una gio-vane artista rendese che ha esposto con tanta espressi-vità artistica il suo vernissa-ge. Supportata dall’assessore Delly Fabiano vicina come sempre ai giovani dandogli l’opportunità di esporre le proprie opere e di esprimere le proprie potenzialità. La Biblioteca Civica di Rende, luogo pubblico consacra-to alla cultura dove l’incontro con gli altri può favori-re la crescita degli artisti e della comunità stessa - dice l’assessore. Passione e dedizione contraddistinguono l’autodidatta Emily. “I Sogni che non si arrendono” è il

tema della mostra. Le opere esposte sono 17, lo stile è inchiostro su cartoncino accompagnato da un unico colore acrilico: il rosso (colore pre-ferito dell’artista e punto focale nelle opere, ndr). Diversi i materiali adoperati: il rame, la ceramica e materie plastiche. I quadri si ispirano ad eventi di cronaca realmente ac-caduti che hanno scatenato in lei forti emo-zioni, poi tradotte in forme artistiche; tra questi: la strage di Nassirya e l’attentato di Beslan nel 2004. Rappresentano anche per-sonaggi illustri che hanno cambiato la storia (tra questi Nelson Mandela). Infine le opere rispecchiano stati d’animo che sono riferi-bili all’attuale società: il dualismo tra bene e male, l’angoscia esistenziale, il richiamo alla religiosità, il bisogno di tornare alle origini.

per emily “i Sogni che non si arrendono” PEOPLE ART 38 People Life marzo 2011

servizio di valentina zinnofoto di Francesco greco

MAYBE ALEX

NOT ALONE I

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Ci aspetta all’ora dell’aperitivo e lo fa dipingendo al volo “l’ultima notizia”. Eh si, perchè quando en-tri nella grande sala della Biblioteca nazionale

di Cosenza, fin da su-bito ti rendi conto che ci troviamo davanti un artista originale. Lu-igia Granata sorride e fin da subito spiega: Diciamo che ho seguito i fatti di cronaca degli ultimi giorni e ho lavo-rato fino al giorno pri-ma della mostra... Una mostra sui 150 anni dell’Unità d’Italia, una mostra patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, dall’Università della

Calabria, dal Comune e dalla Provincia di Cosenza. Per la pittrice e illustratrice Luigia Granata è una giornata particolare, anche perchè arrivano molti visitatori e cit-

tadini attratti da vere e proprie cartoline e il titolo della mostra riassume le 50 opere esposte: “Cartoline dall’Italia unita”. Pic-coli quadri appesi in una parete che d’un tratto sembra piccola piccola. Le opere di Luigia sono conosciute in tutto il mondo: a New York la consacrazione di un’artista poliedrica e creativa. In questa mostra, Luigia Grana-ta racconta l’Italia che si lagna, balla il bunga bunga, l’Italia che ama, l’Italia che sogna. Non solo pittura. Le opere della pittrice cosentina sono anche opere fat-te con materiali più disparati, come la pelle, le carte da gioco o una scheda di sky. Si usa di tutto di più per cercare di trasmette-re al visitatore la notizia, quella lettura del paese Italia che fe-steggia i suoi centocinquant’an-

ni, ma nello stesso tempo si chiede dove vuole arrivare. L’Italia in tutte le sue sfaccettature, l’Italia che non molla e il giorno dopo riparte con una creazione nuova. La Granata continua a descrivere le sue cartoline e si fer-

ma su una cartolina che in questo momento vale tanto. Una carta estratta dal maz-zo delle carte napoletane. E’ il nove. Si vede il caval-lo con il suo…. cavaliere. Cartolina semplice, ma molto significativa di un paese che fa fatica a parlare di altre cose, ma con Lui-gia scoprirete anche altri argomenti che rendono la vita più bella e interessante. L’Italia in fondo non è solo Ruby. Vero o no?

“cartoline dall’Italia unita” tra storia e fantasia

Luigina Granata dipinge nella sua mostra

Il “Cavaliere” raffigurato dalla pittrice cosentina

PEOPLE ART 40 People Life marzo 2011

servizio di marcello romanelli

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“Non Donna di province, ma bordello” (D. Alighieri)

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Lunedi 7 febbraio 2011. Ore 21:00. Villa Fabiano, ad uno schioppo dal centro città, apre i cancelli ai circa 500 in-vitati del primo b-day di People Life. Le pagine che state

sfogliando compiono un anno. Raffaele Filippelli, editore della rivista, il suo direttore Marcello Romanelli e la sua redazione hanno pensato di offrire quello che alla people che vive piace. Franco Siciliano, presentatore della serata, dà il via ufficiale alla serata invitando sul palco un emozionato Marcello Romanelli che, dopo aver salutato la platea, chiama a sè l’ospite d’onore, Rino Barillari, “The King of paparazzi”. Un amico per Marcel-lo e un fan di People Life, come Barillari stesso ribadirà nelle numerose interviste rilasciate alle emittenti televisive presenti – da Metrosat a Ten a Tele Cosenza e come già anticipato al Tg3 Calabria. Parole di stima per un giornale, che “non è solo gossip”, per una terra – la Calabria – che oltre ad avergli dato i natali, è legata a doppio filo al suo lavoro. Sale sul palco lo

staff di People Life: Valentina Zinno, Manuela Magnelli, Francesca Porco e le responsabili commerciali Patrizia Curatolo e Nunzia De Rose, cuori e menti della rivista, divise tra bozze, scoop e contratti. Plausi al grafico Rudy Pedace, meritevole di aver scelto il nome della rivista, a Francesco Greco, fotografo ufficiale, allo stesso Sicilia-no, nella veste anche lui di grafico, a Rossana Paolucci, a Francesco Sciammarella e a tutti i collaboratori che ruotano intorno a questo progetto: da Nunzia Capitano a Vincenzo Gualtieri, da Mafalda Meduri, Dopamina, Angela Altomare a Nuccia Benvenuto, Lucia de Cicco, Annamaria De Luca, Angela Giordano; e ancora Bruna La rosa e Angela Mendicino il vignettista Giampiero

Scola e, dulcis in fundo, il patron Filippelli che ricorda così la nascita della rivista: chiamai Marcello a Roma spiegandogli che i ragazzi volevano fare un giornale. Gli dissi: scendi a Cosenza, cosa stai a fare lì? Ringraziamenti sentiti agli sponsor e si entra nel vivo. Sono le 22:30 circa. Lo staff di Villa Fabiano serve fre-schi calici di vino e frizzanti prosecchi accompagnati da uno stuzzicante buffet. E la people si diverte: dai politici interve-nuti – tra i quali Tonino e Pino Gentile, Enzo Paolini, Delly Fabiano, Nkinahamira Deo, Massimo Commodaro. Premio dell’eleganza per la coppia Quintieri (Giancarlo e Franca) sca-tenati in pista più che mai. I colleghi giornalisti, dalle “hollywo-odiane” Maria Francesca Rotondaro e Raffaella Salamina, a Franca Chiarello, Carmela Formoso, Francesco Straticò; dai personaggi della moda Claudio Greco, Alfredo Bruno, Linda Suriano a quelli della musica, Daniele Moraca, Dj Lo, Digital Max e Emanuele Ruvio. E amici, tanti amici. Deliziose le degu-

PEOPLE EVENTS 44 People Life marzo 2011

servizio di Federica celibefoto di Francesco greco

people life, il compleanno ad effetti speciali

Barillari: “A Giotto, ma cosa mi hai combinato?”

Tonino Gentile e l’ambasciatore del Burundi Nkinahamira Deo La politica unita nel nome di People Life

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stazioni di Bosco Liquori, Spadafora Vini e Puma Distribu-zioni. Lo spettacolo diventa protagonista: si inizia con il sax di Luigi Carpino, l’ironia di Totonno Chiappetta e i live di Mim-mo Palermo e Giancarlo Pagano, dei Sabatum Quartet in una staffetta che culmina con il set dance di Siciliano e Luigi D’Alife, regia dell’evento. I flash di Francesco Greco e Raffaele Morrone catturano i momenti più ironici e quelli di rito. E intanto è quasi mezzanotte. La musica lascia spazio al taglio della torta (prepa-rata dalla pasticceria San Francesco di Spezzano della Sila, ndr) che raccoglie dietro di se tutta la redazione, con la “doppietta” di Rino Barillari, che proprio in questa sera compie gli anni. Foto, brindisi, auguri. Microfoni accesi e raffiche di domande, riprese video, progetti e risultati. Buon Compleanno People Life e 100 di queste pagine (manca poco, visto che gli ultimi numeri rag-giungono le 90). Con buona pace di “giornalini” e opuscoletti! Passato il magone della prima candelina, l’attenzione è tutta per un bel piatto di spaghetti, aglio e olio! La sera diventa notte, non si spengono le luci, che si confonderanno con l’alba. Martedi 8 febbraio 2011. Marcello Romanelli dalla sua pagina facebook ringraziando nuovamente tutti, commenta: “non faccio il pr, da domani ricomincio a fare il giornalista”. E sì, perché People Life sta preparando il numero di marzo. Proprio questo che stai leg-gendo. Ricco, interessante, attuale e completo. Lo diresti di una “creatura” che ha solo un anno?

PEOPLE EVENTS45People Life marzo 2011

The King saluta la sua Calabria

Ercole Scorza, il nostro romantico Capitano Larissa, vuoi fare un’altra copertina?

Franco Segreto, il giornalista ballerino

Abbracci e sorrisi per People Life

L’editore Filippelli in compagnia dei fratelli Mangone

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PEOPLE EVENTS 46 People Life marzo 2011

Una bionda “Calabrese” per il Ruvio nazionale

Mimmo Palermo e Giancarlo Pagano, i senatori della musica cosentina

Le tarantelle dei Sabatum Quartet No Claudio Greco? No party! Silenzio! Parla People Life

Da Corigliano arrivano gli uomini del White

Tutti pronti per il taglio della torta...champagne a fiumi a Villa Fabiano per il primo compleanno di People Life

Antonella bacia il suo paparazzo

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47People Life marzo 2011 PEOPLE EVENTS

Silenzio! Parla People Life

Conduttore, fotografo e regista. La squadra fortissima della festa People Life

Totonno Chiappetta, il mattatore della serata

Luigino Carpino: Sax.... and the Voice?

I “dolci” sorrisi dei fratelli RizzoSoddisfatti o rimborsati?

Tutti pronti per il taglio della torta...champagne a fiumi a Villa Fabiano per il primo compleanno di People Life

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“Miss Italia 2009 è... Maria Perrusi”. Da quel giorno, da quella procla-mazione è passato più di un anno e

ritroviamo Maria nella sua Fiumefreddo per una copertina People Life a base di tricolore e Unità d’Italia. Un grande onore per il nostro giovane giornale ospitare una miss Italia tutto cuore, pane, amore e fantasia. Iniziamo dal cuore. Un cuore che batte non solo per il suo giovane fanciullo di Rimini è un simpaticone, ama la piadina ed è uno stilista, ma anche per mamma Lina è una grande amica, confidente, tutto... Il registratore di People Life si apre e tra uno scatto e l’altro del nostro fo-tografo Francesco Greco inizia una chiacchierata gradevole.Dove eravamo rimasti? Il mio anno del dopo Miss Italia è volato via molto veloce. Sono cresciuta sotto tutti i punti di vista, ho incontrato tanta gente ed è stato un piacere ascoltare, osservare e recepire un mondo che non mi apparteneva.E adesso Maria Perrusi da grande cosa vuol fare? L’attrice teatrale. Vivo a Roma e le mie gior-nate quando non ho “ospitate” le passo tra il corso di dizione e lo studio di recitazione.Il 17 marzo si festeggiano i 150 anni d’Unità d’Italia. Un messaggio d’augurio? Da Miss Italia sono stata orgogliosa di aver visitato e toccato con mano la mia bella nazione. Dal Nord al Sud a que-sta Italia non manca niente...Dopo Miss Italia sei stata ospite di programmi televisivi, feste mondane e salotti prestigiosi, qual è la fotografia di questo mondo patinato? L’ho vissuto e lo vivo alla giornata questo mondo. Non sono affatto preoccupata anche perchè ho una certezza nella vita, la mia famiglia. E questo mi fa stare bene. A Fiumefreddo ogni quante volte scendi? Appe-na posso. Qui mi ricarico e mi rilasso.Tempo libero? Sport. Tanto sport. Vado in pale-stra, ma quanto mi manca una bella partita di pal-lavolo...Miss Italia e Facebook? Ho il mio bel profilo e lo uso soprattutto per comunicare con i miei fratelli. Uno è qui a Fiumefreddo, ma l’altro è in Svizzera.Miss Italia e i libri? Leggo molto e mi sono iscritta all’università. Facoltà di lettere, ma sinceramente in questo periodo sono concentrata su altro...

MARIA PERRUSI, la MISS che unisce l’italia PEOPLE COPERTINA 48 People Life marzo 2011

servizio di marcello romanellifoto di Francesco greco

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In cucina ti senti più miss o più donna? Più donna, anche perchè, è un piacere cucinare per il mio uomo.Il piatto che ti riesce meglio? Il risotto con speck e radicchio, ma la torta di rose la faccio alla grandissima.Maria Perrusi, orgogliosa di essere calabrese? Tanto. Ed è bello sentire il calore della gente di Calabria che appena ti vede a Roma, Milano o Sanremo ti abbraccia e ti chiede di tutto di più.Sanremo. Non è che da grande vuoi diventare anche cantante? No, ma seguo molto la musica italiana. E se mia madre ha votato per Vecchioni, io sotto il palco ho tifato per i Modà.

Fiumefreddo, il paese di Maria Perrusi visto dall’altoLa Miss si diverte con People Life

Salvatore e Sara, staff di Jonathan, curano il look della Miss

PEOPLE COPERTINA49People Life marzo 2011

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Chi è di scena stasera? L’arte e la moda. Sul palco del Teatro Morelli di Cosenza la VM Production ha presentato la II edizione di

Notte chic – Il Teatro tra arte e moda. Mattatore della serata Marco Tiesi che, da perfetto padrone di casa, ha presentato i diversi quadri moda delle più prestigiose boutique di Cosenza e Provincia (Mc boutique, 2P Gioielli, Men’s in Planet, Ma-riella Mallamaci, Lady Folies), le spettacolari performance del-la scuola di danza Tersicore dirette da Natascia Cucunato, la splendida voce della giovane Romilda Cozzolino e momenti di ilarità con gli sketch di un esilarante duo siciliano. Dal parterre del Teatro Morelli applausi e consensi per il connubio perfet-to delle varie manifestazioni artistiche che, calcando la scena, hanno reso gradevole una serata fuori dagli schemi. L’obiettivo di questa manifestazione – dicono Maria Assunta Brogno e Valen-tina De Marchi (fondatrici della VM Production, ndr) - è quello di valorizzare il territorio Calabrese e, nel contempo, creare un trampolino di lancio per tutti coloro che abbiano spiccate capacità artistiche in tutti i campi del mondo dello spettacolo. Un plauso va agli sponsor ufficiali e a Marino Anzani (titolare dell’Agenzia di moda e spettacolo Fantasy, ndr) e a Francesco Scalercio (Agen-zia pubblicitaria Lionet, ndr) per il prezioso contributo offerto nella realizzazione di questo evento. Nel corso della serata sono stati consegnati attestati di riconoscimento ai partner che si sono contraddistinti per il loro lavoro favorendo lo sviluppo della no-stra realtà urbana. Tra i presenti premiati Rita Canino, Simona Marigliano e Anna Maria Chiuso, le artiste che hanno esposto le loro opere nell’hall del Teatro Morelli, dando colore e spessore culturale ad una serata dall’atmosfera piacevole e confidenzia-

le. Dulcis in fundo la presentazione in anteprima di un paio di orecchini di 2P Gioielli, che omaggerà la conterranea Elisabetta Gregoraci nel corso di un evento istituzionale proprio qui in Ca-labria. Cala il sipario su una notte chic tra arte e moda dandovi appuntamento al prossimo anno!

Notte Chic. Il teatro tra arte e moda PEOPLE STYLE 50 People Life marzo 2011

servizio di manuela magnelli

Acconciature Crazy Style (F.sca Pirozzolo)

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Miss Cirino: la numero 1!

Franco Giugno il mister della mondanitàLo spaghetto

di mezzanotte

La coraggiosa Carmensita

Le sorelle Giansanti e la Carolina del 21/06

Ritmo per Roberto Bozzo

Tino Casaula e la sua band

Francesco e Jonathan: le forbici

di People Life

Caterina la mora che toglie il fiato

52 People Life marzo 2011SCATTO MATTO by Francesco Greco

Bella questa foto eh?

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Ecco The Voice!!!

Dante Zardi: OK People è giusto!

Commodaro, ricordi quel maglione?

Radio, moda e dolci alla festa People

Evviva People Life!!!

Altro che piadine!

53People Life marzo 2011 SCATTO MATTO by Francesco Greco

www.peoplelife.org

ti aspetta per tutti gli altri scatti

di Francesco Greco

Crazy Love

Anche la “Principessa” Pia e Giuseppe,il piccolo “Zorro”, leggono People Life

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L’inverno è una prova difficile per tutti e il passaggio da una stagione a un’altra è sempre un momento da tenere sotto controllo. Ecco cosa fare per ripartire

alla grande, ritrovare l’energia e rinfrescare la propria bel-lezza.Cosa succede nei cambi stagione? Il freddo può favorire il peggioramento di alcune condizione come coliti, cistiti, do-lori muscolari; con la primavera si tende a stare meglio, ma con i primi caldi – in genere – tutti si sentono più stanchi.Quali sono i comportamenti da adottare per evitare queste insidie? Assecondare la natura…dormire di più, sta-re all’aria aperta, aumentare il consumo di vitamine e sali minerali, iniziare trattamenti per il viso e per il corpo, fare attività fisica. Iniziare un vero e proprio programma detox!In cosa consiste? Il primo passo da fare è correggere gli er-rori a tavola. La corretta alimentazione è il fattore indispen-sabile per eliminare le tossine invernali. Per avere un valido aiuto in più, il test delle intolleranze alimen-tari e le cure naturali – quali fitoterapia o cure dolci – permettono di drenare e sgon-fiare l’organismo dall’interno e in modo dolce. E poi, ogni mattina, al risveglio respirare bene: espirare profondamente con il naso immaginando che l’ombelico possa toccare la colonna vertebrale, contare fino a cinque e ripetere l’espirazione per cinque minu-ti, la salute e la bellezza torneranno a farsi vive su di voi.Salute e bellezza in primo piano, come si può preparare il corpo ad indossare i vestitini primaverili e arrivare alla prova costume senza troppi sacrifici last minute? Iniziare con scrub e gommage viso e corpo con sali ma-rini, preparare il corpo ai cambi di temperatura con immer-sioni in vasche di acqua fresca , una vera e propria talasso-terapia che sfrutta i benefici dell’acqua marina attraverso i principi attivi ricchi di iodio, si utilizzano spesso alghe o fan-ghi ricchi di ferro e zinco, che stimolano la microcircolazione e riducono gli accumuli adiposi, proseguire con drenaggio ed ossigenazione dei tessuti e qualche massaggio.Ginnastica e trattamenti viso/corpo sono fondamentali perché riducono il livello di cortisolo e adrenalina, due or-

moni legati all’aumento di peso e accrescono invece il livello di serotonina e dopamina, gli ormoni della felicità. Inoltre sottoporsi regolarmente a trattamenti olistici aumenta la ri-lassatezza generale e la circolazione del sangue.E la naturopatia come può coadiuvare questo program-ma detossinante? Oltre al test sulle intolleranze alimentari, attraverso il profumo! Il profumo è l’antica radice dei sen-timenti in grado di donare equilibrio al corpo e alla men-te. L’ansia, la cattiva digestione e l’insonnia possono essere

curate attraverso gli oli essenziali come quelli di arancio, neroli, geranio e limone…per un relax immediato.

Inoltre gli oli applicati sul corpo possono es-sere efficaci aiuti per la pelle!

Fate entrare la primavera nel vostro cuore e nel vostro armadio; buttatevi alle spalle l’inverno e preparatevi alla primavera con un regalo a voi stesse: una routine di coccole e positività, sa-lute e bellezza!

E’ il momento del tagliando di primavera!Liberate il vostro corpo dalle tossine.

PEOPLE BENESSERE 54 People Life marzo 2011

servizio di angela gagliardi

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Francesco Speradio suona al pianoforte

Francesco e lo chef Andrea Victor

PEOPLE TENDENZE 56 People Life marzo 2011

caffe’ letterario: crocevia di musica, arte e cultura

Francesco Speradio ci aspetta seduto al pianoforte a coda nero firmato De Luca. E’ l’ora di pranzo e il suo “Caffè Letterario” si trasforma in un vero e

proprio ristorante di classe. Qualità, cortesia e un menù vario. Colazione, pranzo, merenda del pomeriggio, cena, discoteca. Il Caffè Letterario non è solo libri e caffè, ma anche altro. Lo chef Andrea Victor ha sposato in pieno la versatilità di un locale che ogni ora cambia il suo vestito. Il giovane Francesco Speradio prima che imprenditore è uno straordinario piani-sta e dopo la fine di un brano dedicato a “People Life” si siede e inizia a parlare del suo mondo. Sono passati 50 giorni dall’apertura del Caffè Letterario, le prime impressioni? Sono molto contento. Ho credu-to fin dall’inizio in questo spazio (che prima era un deposito ferroviario) e qui ogni settimana si moltipli-cano iniziative culturali di ogni genere.Non solo presentazioni di libri, vero? E’ anche cultura vedere insieme una partita di calcio. Que-sto è un ritrovo per giova-ni, meno giovani, mam-me, ma anche nonnetti che leggono il loro bel libro

servizio di marcello romanelli

e passano giornate piacevoli.E se ti dicono che il Caffè Letterario è solo una discoteca? Io rispondo che ballare in un posto pieno di libri è una goduria unica.Il gossip cittadino parla di uno o più politici dietro questo spa-zio comunale. La tua risposta? Nessun politico di destra o di sini-stra si è mai permesso di chiedermi favori o assunzioni, ma altre per-sone si. Lo puoi scrivere questo... Musica, arte, cinema e poi... Il Caf-fè letterario è tutto questo, ma anche quel tipo di spazio sempre pronto ad accogliere mostre, dibattiti. E poi si naviga gratis.Internet, mega schermo, aperitivi la domenica, ma quanta vita c’è al Caffè Letterario? Posso dire abbiamo avuto oltre 30.000 mila presenze e in questi cinquanta giorni non ci siamo fatti mancare niente, nemmeno il ca-podanno cinese.Si va verso la primavera, la novità del Caffè Letterario? Il magnifico giardino pieno di ombrelloni e di vita. Musica maestro, al pianoforte suona Francesco Speradio.

Il salone del Caffè Letterario

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E’ un viaggio evocativo in una terra del Sud, sospesa tra realtà e surrealismo, avvolta in atmosfere oniriche, quello che Angela Bubba ripercorre e racconta nel suo romanzo “La Casa”, edito da Elliot. Il libro che segna l’esordio della giovanissima scrittrice, poco più che ventenne, originaria di Mesoraca (KR) è stato accolto dalla critica letteraria come uno dei libri più stupefacenti del panorama librario italiano contemporaneo, tanto da valerle la candidatura tra la rosa dei cinque finalisti dell’edizione 2010 dell’ambito Premio Strega. Nonostante la sua giovane età, ha ricevuto già numerosi riconoscimenti letterari vincendo nel 2006 il Premio Verga “Novella dal vero”, nel 2007 il Premio Campiello Giovani e classificandosi nel 2008 al secondo posto al Premio Italo Calvino.Una grande forza stilistica quella dell’esordiente Angela Bubba che attraverso la sua penna ne “La Casa”, è riuscita a riproporre in una nuova chiave il recupero di forme e lessico tipici della letteratura meridionale verista, accanto a suggestioni linguistiche che rimandano alla letteratura sudamericana di Garcia Marquez e di Isabel Allende, reinterpretandoli attraverso uno stile tanto innovativo quanto audace in pagine cariche di vitalità espressiva, ricordi e reminiscenze, vicende e storie, immagini e personaggi dal sapore antico ma ancora vivo. Qual é stata l’idea da cui è nato il tuo libro? C’è sempre stata l’intenzione di scriverlo, in realtà. Solo avevo bisogno di una persona, il mio editor in questo caso, che mi convincesse a provarci. Prima di scrivere il libro mi ero occupata di quegli stessi personaggi ma attraverso racconti, fotografie mirate, personali. Personaggi realmente esistenti inoltre (si tratta della famiglia di mia madre), che mi hanno permesso uno studio ancora più disincantato e sincero. Il romanzo li ha dunque riuniti, li ha incollati in un’unica esperienza.Quanto di autobiografico c’è nel romanzo? Mentre si scrive è tutto il mondo che si vorrebbe proiettare nella pagina, dalle sensazioni percepite a cinque anni, come l’ultimo cartello pubblicitario letto per la strada. Nel mio caso, ogni evento, ogni frase è meritevole di attenzione. La mia autobiografia è la mia scrittura, e l’autobiografia

del resto, come diceva anche Virginia Woolf, è la vera letteratura: “i romanzi sono solo la scorza, e alla fine si arriva al nocciolo: o io o tu”.Cosa si prova nel tener in mano il proprio manoscritto diventato libro? Appena l’ho visto nello scaffale della libreria volevo andarmene, volevo uscire da quel posto e dimenticarmene. C’è voluto tanto coraggio per realizzarlo, ma anche molte rinunce, sforzi, cadute. La prima volta che ho visto il mio libro stampato ho pensato: “ecco sei qui, vedi di difenderti bene adesso, ora che sei nato sviluppa subito gli anticorpi perché ce ne vorranno in questo mondo, e parecchi!”Si dice che “leggere cambia la vita”, e scrivere? Vanno di pari passo. Forse leggere cambia la vita, ma scrivere ti fa decidere la direzione di quel cambiamento. Mentre scrivi sei tu che ordini, che scegli. Sei tu che impasti l’argilla, che incroci virgole e parole, sei un microscopico demiurgo alle prese con infinite possibilità e proiezioni.

ANGELA BUBBA, UNA GIOVANE CALABRESE AL PREMIO STREGA PEOPLE PERSONAGGI 58 People Life marzo 2011

servizio di angela altomare

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Cosa hai provato nell’esser tra i finalisti del Premio Strega? Surreale quasi, tanti autori per me fondamentali hanno vissuto la mia stessa esperienza, visitato quegli stessi palazzi, passeggiato in quegli stessi percorsi. E’ stato bello, nuovo, quasi impossibile. Eppure, incredibilmente, è accaduto. La Calabria fa da scenario a personaggi e vicende del tuo romanzo, ma la Calabria di ieri somiglia a quella di oggi? E quale futuro vedi per questa terra? La Calabria è una terra terribile, lo ripeto spesso, nel bene e nel male. Ci sono giovani combattivi, voglia di cambiare e mettersi in gioco, originalità, competenze, dall’altra invece un’accettazione morta degli eventi, apatia, noia, spreco, violenze, abusi. Una ferita vera e propria, in un tessuto organico sano però, vivo. La Calabria, per questo soprattutto, sembra che cambi ma poi non cambia, che migliori quando molto spesso non migliora. Ho molta fiducia tuttavia, spero sempre che una legalità sociale, culturale, economica, politica possa davvero farci evolvere. Una legalità che può passare per qualunque mezzo: un libro, un film, una canzone, da un bambino che recita una poesia nella piazzetta di un paese. E’ comunque una crescita, una fantastica crescita, che deve essere però nel tempo sempre più sostenuta e protetta.

PEOPLE PERSONAGGI59People Life marzo 2011

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Lecce, la “Firenze del Sud” capoluogo - come si chiamava molto tempo fa - della Terra d’Otran-to, sorprendente per la ricchezza architettonica

dei suoi nobili palazzi, incastonati come gemme nel dedalo di strade del centro antico. Lanciamoci in un tuffo nel barocco leccese a caccia di enogastronomia tipica, per un weekend arte, gusto e sapori. Non ci soffermiamo qui sui gioielli della pietra leccese che distingue il Barocco di Lecce e di Nardò dallo stesso stile espresso in altre regioni – per quelli vi rimandiamo ad una guida d’arte - ma andiamo alla ricerca dei gioielli della tavola e del gusto. In primo luogo il Nardò doc, vino da pasto tipico del Salento leccese, prodotto nelle tipologie rosso o rosé, con un retrogusto amarognolo ed un sapore intenso e corposo. Poi, la pasta. Per scoprirla basta spostarsi di trenta chilometri e raggiungere Maglie, dove si tro-va l’antico pastificio Benedetto Cavalieri che dal 1872 produce, con il grano che proviene da coltivazioni lo-cali non intensive, una pasta fatta secondo una proce-

dura che la porta fuori dai giri della grande distribu-zione. Il segreto? Mentre la pasta commerciale viene essiccata a 120 gradi, con un processo che si chiude in

sole quattro ore, quella di Maglie viene tenuta ad una temperatura di 53 – 54 gradi e lavorata per due giorni. E’importantissimo questo – spiega Cavalieri - perché, oltre i 60 gradi, si perdono i valori nutrizio-nali. Non ci deve essere una dena-turazione né termica né meccanica, altrimenti la pasta perde tutte le sue proprietà. Ma qual è il segreto di una buona pasta? Deve avere una buona tenuta. E’ semplice da capire: la pasta industriale è impermeabi-le al condimento, questa invece lo assorbe. E naturalmente deve cuo-cere di più. E dopo l’esplorazione gastronomica, vi consigliamo di andare a scoprire la meravigliosa grotta Zinzulusa che si trova su di una scogliera alta quindici metri. Il nome deriva dalle particolari formazioni calcaree che pendono dal soffitto a mo’ di stracci appesi

(in dialetto salentino, appunto, zinzuli). Secondo gli esperti, si tratta dei più antichi insediamenti umani di cui si abbia notizia in Europa. L’ingresso della grotta si trova a pochi metri sul livello marino. Superata la parte iniziale (il Vestibolo), si entra nel Corridoio delle meraviglie, uno stretto cunicolo nel quale è possibile ammirare le forme più incredibili. La prima si trova su di uno spigolo di roccia, a sinistra: il Baldacchino, detto anche “Pulpito di Pietra”. A destra, quasi di fron-te al pulpito, ma un po’ più in alto ed all’interno di un piccolo antro, si trova invece “Il Presepe”. Inoltrando-si ancora di qualche passo nell’antro, ecco comparire, alla fioca luce delle fotoelettriche, la formazione della Torre di Pisa; di fronte, un vicoletto cieco, con in fon-do una formazione stalattitica chiamata la cascata di pietra. L’ultima parte visitabile della grotta è il Duo-mo (chiamata così per la formidabile altezza): il regno dei pipistrelli. Sono stati loro, per millenni, i padroni della grotta. Solo negli anni Cinquanta la grotta è sta-ta ripulita dal loro guano (tonnellate) e gli operai che hanno compiuto l’impresa l’hanno usata per scrivere,

benvenuti a Lecce: la Firenze del sud

La grotta Zinzulusa

PEOPLE VIAGGI 60 People Life marzo 2011

servizio di anna maria de luca

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in modo indelebile, i loro nomi sulle pareti rocciose della caverna. Dopo il Duomo, la grotta prosegue per altri cinquanta passi, sino ad arrivare sulle rive di un lago sotterraneo. Si sa dell’esistenza della grotta sin dal 1793, ma solo tra il 1950 e il 1970 è stata oggetto di studi accurati che hanno portato alla luce reperti ar-cheologici del neolitico e del paleolitico, attualmente conservati nel museo di Maglie.Il terzo giorno allungatevi sino a Porto Badisco, il luo-go dove, secondo la leggenda, sbarcò Enea esiliato da Troia, prima di giungere alle coste del Lazio dove, se-condo i racconti di Virgilio avrebbe, addirittura, dato inizio alla civiltà Latina. Torre Sant’Emiliano, come tutte le torri costiere, domina dall’alto questo fanta-stico ed antico paesaggio. Fa parte del sistema difen-sivo del Salento voluto da Carlo V nella prima metà del ‘500, dopo il tragico sacco di Otranto. Si presume che proprio grazie a questo sistema che i turchi non giunsero mai a Lecce ed a cingerla d’assedio. La torre sorge su un costone roccioso che si tuffa nell’Adriatico e veglia da cinque secoli sulla Valle dei Cervi. A Porto Badisco troverete, di fronte ad un mare azzurro e tra-sparente, la più importante grotta del Salento: la grotta dei Cervi. Scoperta nel 1970 da alcuni speleologi lo-

cali, conserva al suo interno, ancora fortunosamente intatti, graffiti risalenti all’età neolitica e al paleolitico. Molto probabilmente era, per gli antichi popoli prei-storici, un santuario dove si svolgevano riti di culto e di iniziazione.

Dove dormireAlle porte di Lecce, sorge il nuovissimo Ar-

thotel & Park Lecce by Clarion Collection. Nell’hotel 4**** stelle, che si inserisce per-fettamente nel paesaggio salentino grazie all’utilizzo di materiali locali quali il tufo e la pietra leccese e alla presenza di un parco

con ulivi secolari, fichi e melograni – lavora il pluripremiato chef originario di Paola, Antonio Raffale. L’estre-ma modernità, lo stile armonioso con il paesaggio che lo circon-da e la professionalità dello staff fanno dell’Arthotel & Park una delle strutture più all’avanguardia della Puglia. Campi da tennis, piscina interna riscaldata con idromassaggio, piscina esterna, sauna, hammam, zona relax, tisaneria. Indirizzo: Arthotel & Park Lecce by Clarion Collection Via G. De Chirico, 1 • 73100 Lecce (LE) Tel.: +39 / 0832 / 214214 Fax: +39 / 0832 / 347735 [email protected] www.artho-tel-lecce.com www.choicehotels.it

Cosa vedereE poi la Cattedrale del 1659; L’Episcopio (1758); il Seminario costruito nel 1694 all’interno il celebre pozzo; La Chiesa del Rosario costruita dal maestro Giuseppe Zimbalo nel 1691 con accanto il convento dei domenicani; L’Ospedale dello Spirito Santo costruito nel 1548 e progettato dall’architetto Gian Giaco-mo dell’Acaya; la Chiesa di Sant’Irene costruita nel 1591; piazza Santo Oronzo con la colonna dedicata al santo; il Sedile datato 1592; la Cappella di San Marco sede della colonia dei veneziani datata 1543; Il Municipio ex convento delle Paolotte ricostruito nel 1764; il Convento dei Gesuiti con l’attigua chiesa del Buon Consiglio; il Palazzo Loffredo-Adorni del 1568; la Chiesa di San-ta Chiara del 1687; La Chiesa di San Matteo 1667.

PEOPLE VIAGGI 62 People Life marzo 2011

Porto Badisco

Chiesa del Rosario

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Franco Azzinnari è uno dei pittori più intensi che la Calabria abbia partorito e Altomonte gli ha dedicato un museo per-manente negli spazi della “Torre Pallotta”. E’ spesso in viag-

gio ma durante il suo soggiorno ai laghi di Sibari mi concede un po’ del suo tempo al bar da Mario, davanti ad un bel thè caldo.Maestro, il talento artistico è un dono della vita. Quando ci si rende conto di averlo?Da subito. Fin da bambino alle scuole elementari mi confrontavo con gli altri durante la lezione di disegno. Il talento è un’intuizione, il riconoscimento di una marcia in più rispetto agli altri, di un va-lore artistico.Si dipinge prima con la testa, con il cuore o con la mano?Con tutte e tre; è come se scattasse un meccanismo per cui vedi con gli occhi, memorizzi nella mente, e con la mano immortali. La mano deve seguire il pensiero, avere la stessa velocità, è un accoppia-mento, è come l’istinto nella preparazione dei colori, nella tecnica, nelle proporzioni. Più che di cuore parlerei di anima. Ecco, l’artista completo mette l’anima.Quando cerca di racchiudere la vita in un quadro, l’anima può fare resistenza?Non parlerei di vita ma di pensiero, di un pensiero che vuole farsi notare. L’arte prospetta sempre delle difficoltà e un quadro può es-sere come un figlio che viene partorito, come una piccola anima, un piccolo pensiero che viene alla luce attraverso i colori. Senza la resistenza, la difficoltà, non può esserci arte.Maestro, un pittore cosa può chiedere al pubblico che interagi-sce con la sua tela?Il pittore è colui che nel tempo riesce a usare i colori, l’artista, che va oltre il bianco e nero, oltre il disegno, vuole emergere, è ambizioso, vuole farsi notare; vorrebbe dimostrare al mondo la sua brama, il suo talento attraverso il confronto con gli altri. Chiede quindi una lettura più attenta, perché non tutti sono in grado di leggere e tra-smettere agli altri e mi riferisco soprattutto ai critici che spesso sono artisti falliti e odiano il talento altrui. L’artista è sensibile, sente la stima e vorrebbe maggiore sensibilità; l’artista può diventare grande se ha nella sua carriera contatti positivi.C’è un quadro che non avrebbe mai voluto dipingere? No! Perché anche se ci sono quadri meno belli, sono comunque espressione di uno stato d’animo. Ogni quadro, quindi, anche se non ha la stessa qualità, ha un valore che deve essere letto. Mai pentirsi di un quadro, anzi il “bello” è possibile solo in confronto al “brutto”; quello che sembra brutto può essere bello.E un quadro che ancora non è riuscito a creare?Ho l’entusiasmo dei vent’anni; la mia vita inizia oggi, dovrò ancora farne tanti di quadri. Quando non c’è entusiasmo non c’è vita, non

c’è amore. Mi sento un giovane che guida una Ferrari e guarda le donne. La donna è bellezza e amorePer dirla alla maniera del filosofo Schelling l’arte è una forma di accesso all’assoluto, all’infinito. Lei è riuscito a sfiorare questo privilegio?Certo. Pensiamo alle piramidi, ai templi, e ci rendiamo conto di come questo sia stato possibile ed è possibile. L’artista è creato da Dio e parla il linguaggio della natura, il linguaggio divino. Gesù Cri-sto era Maestro e tutti coloro che creano hanno questo privilegio: essere catapultati nell’infinità, avvicinarsi al divino. La bellezza è propria della natura, mentre la bellezza artistica è subordinata a questa ma nel contempo superiore perché non muore mai.Qual è il messaggio che lascerà intatto nel tempo?Voglio lasciare qualcosa in cui è racchiuso tutto: il sorriso.Ma la pittura è o può essere una forma di difesa nei confronti del dolore?No. La vera arte è sofferenza. L’artista ha un animo sofferente; l’ar-te non è una via tortuosa, quasi irraggiungibile. La sofferenza si trasforma in energia positiva e l’arte, una volta espressa, si chiama amore. Penso che il percorso di un artista sia parallelo alla sua crescita spirituale. Cosa ritiene le manchi poter ancora abbracciare nel-la sua visione esistenziale?

da altomonte a Cuba: l’arte del maestro azzinnari PEOPLE JONIO 64 People Life marzo 2011

servizio di nuccia benvenuto

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Vivo nel Paradiso da sempre. Non mi manca niente. Le emozioni che vivo sono interminabili, lo spirito di vivere dell’arte è il paradiso eterno.Ultima domanda. I suoi progetti futuri?Segnalo un documentario realizzato con la scrittrice Fernanda Pi-vano, che aveva lavorato sul tema Heminghway prima che morisse. E poi il grande progetto che realizzerò con Garcia Marquez che ho conosciuto personalmente e per il quale realizzerò una mostra unica al mondo con venticinque ritratti in bianco e nero.

PEOPLE JONIO65People Life marzo 2011

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E’ un ‘ Italia capovolta, a testa in giù quella descritta dallo scrittore e giornalista pugliese Pino Aprile nel suo ultimo lavoro in libreria edito da Piemme.Un li-

bro rivoluzionario non solo per le tesi sostenute ma anche per l’argomento trattato, che punge nel titolo provocatorio “Terroni” e che spiega il resto nel sottotitolo: “Tutto quello che è stato fatto perché gli Italiani del Sud diventassero Me-ridionali”. Pino Aprile, già vicedirettore e direttore rispetti-vamente di settimanali come Oggi e Gente, nell’imminenza del 150° anniversario dell’ Unità d’Italia ripercorre la storia del moto unitario da una visuale nuova e alternativa: quella dei vinti e degli sconfitti. Il giornalista racconta nelle pagine del suo libro di un Sud messo a ferro e fuoco dalle truppe di occupazione Sabaude, di un Mezzogiorno depauperato e massacrato, ma anche d’interi paesi rasi al suolo, di esecu-zioni di massa e di vere e proprie rappresaglie nei confronti delle popolazioni locali che cercarono di opporsi alle truppe piemontesi. “Terroni” è un libro sul Sud e per quelli del Sud che con grande verve polemica e con dovizia di particolari affron-ta, attraverso una puntigliosa documentazione, un’altra realtà, un altro Meridione. Una penna, quella del giornalista Aprile, che offre un nuovo modo di leggere una delle pagine più sanguinose della storia d’Italia, quella del Ri-sorgimento, mettendo in risalto luci, ombre e vicende sconosciu-te della storia del Belpaese.Com’è stato ripercorrere gli anni dell’Unità d’Italia ponen-dosi dalla visuale degli ”sconfit-ti”? L’Unità d’Italia fu sostenuta culturalmente, e non solo, da idealisti e unitaristi veri sia del Nord che del Sud, che furono i più delusi. Lo dissero, prote-starono quando videro come stava volgendo quella che doveva essere la felice Unità degli Italiani. Furono lo stesso Garibaldi, Nino Bixio in Parlamento, Giustino Fortunato, che pure era un asceta dell’ Unità d’ Italia, a dirlo. Quella che doveva esser un’impresa da cui doveva nascere un paese, un paese vero, si risolse in una conquista, in una spoliazione di una parte di quel

paese, che ancora oggi continua ad esser spoglia-ta, considerata minore, inferiore, avente diritto a meno rispetto a quello che si fa altrove.Cavour coniò il famoso motto “Fatta l’Italia, bisogna fare gli Italiani”. Secondo lei perché il nostro Paese appare ancora oggi diviso? In realtà gli Italiani li hanno fatti, ma fuori al Sud. Il nostro Paese è diviso perché è nato diviso. Si sono esasperati via via i toni, i temi, le azioni che aumentano quel gap tra una parte e l’altra del Paese , perché questo è funzionale all’eco-

nomia del Nord, che riesce a funzionare , ad operare soltanto avendo una parte del Paese in stato di minorità. Si può smettere di esser meridionali? E come? Semplice-mente decidendo di non esserlo, non permettendo a nessuno di trattarli da meridionali secondo quello che questa parola porta come pregiudizio. C’ è una grande, grandissima regola che pur-troppo ho imparato a mie spese tardi, ed è questa: nessuno ti fa più male di quello che tu gli permetti di farti.

PEOPLE LIBRARY 66 People Life marzo 2011

servizio di angela altomare

TERRONI, L’ALTRA VERITA’ SULL’UNITA’ D’ITALIA

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Angelo Greco, av-vocato e scrittore cosentino, ricostrui-

sce, in un’inchiesta dolorosa ma chiara, la dura vita dei testimoni di giustizia (Tra l’incudine e il martello, Ed. Pellegrini). E lo fa par-tendo da una precisazione: i testimoni di giustizia sono stati assimilati lungamente ai collaboratori di giustizia ma mentre i primi sono “te-

stimoni oculari di un fatto criminoso”, i secondi sono cri-minali pentiti. Sarà la legge n° 45/2001 a dirimere questa controversia linguistica ma a non dipanare, di fatto, l’arzi-gogolata burocrazia e il pregiudizio sociale, schiacciando il testimone tra l’incudine dell’ignoranza e il martello della delinquenza. Il testimone di giustizia è un novello Ulisse che cerca di tornare alla sua Itaca, è un cittadino che, in virtù del suo senso civico, vede stravolta la propria vita, di-strutta l’unità familiare; è un novello Mattia Pascal costretto a vivere un’esistenza fittizia. Greco ricostruisce storie di eroi senza patria dando voce, attraverso pagine a metà tra il re-portage e il romanzo, a chi vive una seconda vita, tutelati da programmi di protezione disastrosi. Alla luce della sua inchiesta Lei crede ancora nella forza dello Stato? Crede che valga la pena, sempre e comunque, vivere da cittadino onesto e coscienzioso? Devo confessare di non aver mai creduto nella forza dello Stato ma nello spi-rito degli uomini singoli, che spesso hanno dato la vita per gli ideali in cui credevano. Il fatto che Falcone e Borsellino ab-biano combattuto sino all’estremo sacrificio è solo una conse-guenza della loro forza personale, ma non già di una capacità dello Stato a fabbricare eroi. Lo Stato è solo un apparato. Gli Italiani, e soprattutto noi meridionali, cercano sempre una risposta dalle istituzioni, come se esse dovessero provvedere ad ogni esigenza della nostra vita. L’onestà è uno stato inte-riore, che prescinde dalle eventuali storture esterne. E’ un av-vocato abituato a leggere la “freddezza delle carte” ma da

semplice cittadino cosa prova di fronte al dolore umano di chi si trova, appunto, tra l’incudine e il martello? L’aver condiviso le esperienze dei testimoni di giustizia mi ha aperto un buco di coscienza che è piuttosto una voragine. La giu-stizia è diventata una mantide pagana senza più religiosità, che uccide proprio coloro che la sposano. Chi chiede giustizia scopre che ormai esiste solo la legge. L’interrogativo che tutti si pongono è, se nelle stesse circostanze, avrebbero compiuto un atto di eroismo simile a quello dei testimoni di giustizia. Non si sceglie di “fare” i testimoni. È una questione che at-tiene piuttosto all’ “essere”. Lo si è dentro, da sempre. L’essere bravi cittadini è una questione morale, che attiene all’inti-mo di ogni persona. Avvocato e scrittore. Quanto conta per lei la “forza della parola”? Certamente mol-to meno rispetto alla forza delle azioni e degli esempi. È facile scrivere un libro di esaltazione dei testimoni dalla comoda scriva-nia di uno stu-dio. Più di quelle incredibili nar-razioni, c’è la for-za del fatto che sono tutte vere. Per quanto im-possibile possano sembrarvi. In ge-nere, si scrivono storie quando si è consumata la ge-nerazione che le ha ascoltate dalla viva voce. Nel caso dei testimoni, però, non c’è mai stata una generazione che ha ascoltato le storie dalla viva voce. Anche perché “la viva voce” non può parlare…

L’avv. Angelo Greco autore del libro “Tra

l’incudine e il martello”

PEOPLE LIBRARY 68 People Life marzo 2011

servizio di manuela magnelli

Angelo greco l’avvocato scrittore

Angelo greco l’avvocato scrittore

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Emilio Natalizio, nato a Toronto, dove spera di ri-

tornare con i suoi stru-menti, ha studiato al con-servatorio di Cosenza e vive a Rende. Grande musicista, suona chitarra, fisarmonica, pianoforte e violino. In occasione di un incontro di poesia, organizzato dall’ammini-

strazione di Castrolibero in collaborazione dell’associazione Citè della Musique e laboratorio di Liuteristica tenutosi nei giorni scorsi presso la biblioteca Corrado Alvaro, e che ha vi-sto protagonista una poetessa calabrese Margherita Celestino ed una nuova artista emergente Ludovica Pignataro, violon-cellista, lo abbiamo incontrato per farci raccontare della sua passione:Come nasce la passione per l’arte liuteristica? Nasce da pic-colo, seguivo la bottega dei De Bonis di Bisignano. In seguito ho suonato la fisarmonica e mi sono diplomato in conservatorio. La cosa che mi ha sempre affascinato sono gli strumenti musi-cali, ma in particolare il violino, nella loro costruzione perché al suo interno ha l’anima, un pezzo di legno che si chiama proprio così. Quindi è uno strumento delicato e magnifico. Nella soffitta di casa ho incominciato a fare le prime chitarre. Da qui il viag-gio a Cremona dove esistono le scuole secondo la tradizione di Stradivari.Ma perché il laboratorio? Quest’ avventura nasce sei anni fa, durante l’incontro con Giovanni Paolo II, in un momento par-ticolare della mia vita e con il Giubileo degli artisti. Consegnai nelle mani di Giovanni Paolo II uno strumento realizzato da me, un violino bianco. Cosa ti ha portato fino a Roma? Scrissi una lettera al Papa, che mi ha ricevuto con mio enorme piacere e sorpresa, in una udienza privata. Mi disse: “non perdere mai la strada maestra di certo nella tua vita farai altre cose e avrai anche una fami-glia ma non devi mai perdere questa grande passione, insegui sempre il tuo sogno”. Ritornato in Calabria il sindaco di Castro-libero, l’ing. Orlandino Greco, saputo della mia iniziativa, mi ha messo a disposizione uno spazio, oggi Museo, nella biblioteca comunale Corrado Alvaro.Ci vuole raccontare un po’ di questa bella avventura? Nasce

a Bisignano dove ho continuato nella tradizione dei De Bonis, il quale alla fine della carriera e senza eredi, vide in me forse un buono allievo. Da questa possibilità di formarmi ho realiz-zato delle chitarre di ottima fattura e con ciò l’inizio di un buon sodalizio musicale con artisti di spessore nazionale come Car-men Consoli e Luciano Ligabue. Quella che ho dato a Ligabue è una chitarra acustica che lui la usa nei suoi concerti, perché amante della tradizione calabrese era a conoscenza dei segreti e della fattura di questa grande scuola. Con Carmen Consoli invece si è fatto un discorso diverso. Lei catanese mi raccontò che esistevano tali botteghe artigianali nella sua terra che però sono andate perdute. Un invito quindi da parte sua a continuare in quest’attività e portare avanti un progetto con lei se tornerà in Calabria, e per i giovani.Qual è l’attività principale in questo laboratorio? Io mi oc-cupo principalmente di strumenti antichi di altissimo valore con procedimenti davvero avanzati e con l’esecuzione di tac per il rilevamento della consistenza dello stesso strumento e del loro conseguente restauro. Si svolgono presso il museo delle visite guidate a gruppi e scuole. Spieghiamo loro, mentre narriamo la storia del violino, come si svolge la nostra attività qui in museo e mostriamo tutti gli strumenti che sono presenti, dalla Ribec-ca che è l’antenato del violino e che io ho riprodotto fedelmente fino allo strumento che ho ideato e che mi ha lasciato in eredità, come idea, un mio amico, purtroppo scomparso prematuramen-te negli anni in cui studiavamo in conservatorio, lo strumento si chiama Abadia, una via di mezzo tra un violino e una chitarra, adesso sto pensando di brevettarlo. Inoltre qui c’è un’aula attrez-zata in cui si tengono corsi per il restauro degli strumenti antichi e di costruzione dei nuovi. Un ricordo particolare… Un’esecuzione con il mio primo vio-lino realizzato per un concerto della chiesa Deoniana, a Rende i cui fondi che erano per beneficenza sono stati inviati in Burundi alla missione del prete missionario don Battista Cimino.

Emilio Natalizio: quel giorno dal papa col mio violino bianco PEOPLE MUSIC 70 People Life marzo 2011

servizio di lucia de cicco

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Nella settimana tra Natale e Capodanno dell’anno appena trascorso,

è uscito un singolo che ha spopolato sul web: “L’Escluso” di Comma. Un brano frizzante ed ironico che ci accompagna a riflettere sulle apparenze e sui falsi miti della nostra società. “Comma” è Pierpaolo Mazzula, un cantautore cosentino che decide di coltivare la sua passione artistica, animato dalla necessità di emozionarsi emozionando. Le sue canzoni, visionarie e romantiche, sono colorate da melodie ariose e da sonorità Pop/Rock di chiara matrice anglosassone, intessute da testi ricercati, poetici ed intimisti (rigorosamente in lingua italiana) in cui le parole evocano immagini e stati d’animo. “L’escluso” anticipa l’uscita del cd d’esordio di Comma. Per affrontare questa avventura, Comma ha voluto al suo fianco tutto ciò che di meglio poteva trovare: per i testi dei suoi brani ha collaborato con un autore di tutto rispetto, Andrea Orlando; per la produzione artistica ha scelto uno dei produttori più ricercati del momento (musicista e compositore) Walter Sacripanti, già con Nek e tantissimi altri; preso sotto l’ala dell’etichetta rampante Mk Records è affiancato in questo viaggio da Giorgio Cipressi, responsabile di uno dei più grossi uffici stampa italiani (Modà, Jovanotti, Zero ecc). Dopo il grande successo di vendite del singolo in digitale (1° posto in classifica su Mondadori Shop per alcune settimane vicino a nomi come Jovanotti, Emma e altri ancora), a breve vedrà la luce il nuovo album che si preannuncia pieno di sorprese. Tanti gli impegni che attendono Comma nei prossimi mesi, tra Tour promozionale del disco, Contest e importanti Kermesse di

musica d’autore. Abbiamo chiesto a Comma se la sua vita è, in qualche modo, cambiata vivendo questa esperienza e il suo rapporto con la nostra città : la mia vita è cambiata per alcuni aspetti. Mi interfaccio con cose che fino a qualche mese fa pensavo fossero prerogativa degli “altri”, invece oggi sono il mio quotidiano, parlo dei rapporti con i produttori, i giornalisti, le radio. E’ tutto molto bello, ed è benzina per il mio essere “Visionario”. Adoro la mia città con tutte le sue contraddizioni e l’ho dimostrato volendola fortemente nel mio video clip (link), ho scelto luoghi non canonici, luoghi comuni per rappresentarla. Nel disco parlo di storie di tutti i giorni, di percorsi interiori di tutto quel carico di sorprese, che può avere dentro un uomo considerato normale: un operaio come un cassiere, un avvocato o anche un postino. Abbiamo bisogno di ‘supereroi senza costume’ e non di fenomeni…!” www.mkrecords.it

comma, il cantautore che si emoziona emozionando PEOPLE MUSIC71People Life marzo 2011

servizio di onmag promotion

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Nasce un prezioso mezzo di amplificazione della conoscenza all’Univer-sità della Calabria: la rivista

di divulgazione scientifico-culturale “Stringhe”, finalizzata all’espansione informativa dei prestigiosi risulta-ti raggiunti nel campo della ricerca dell’Università della Calabria. Stam-pata in 5.000 copie e con cadenza quadrimestrale, sarà distribuita in tutte le più importanti librerie italia-ne o recapitata tramite abbonamento. Riguardo la sua importante valenza di legante tra il mondo accademico e le istituzioni, ne chiediamo deluci-dazioni proprio al direttore della ri-vista, il giornalista Francesco Kost-ner, responsabile dell’unità relazioni esterne e comunicazione dell’Unical.Come nasce l’idea di Stringhe?Stringhe è il risultato di una riflessione nata diversi mesi fa insieme a Gian-franco Confessore e Andrea Napoli,

editori della rivista che fanno capo alla società Digi-film. Ci siamo resi conto che molto della ricerca che viene realizzata nei laboratori dei nostri dipartimen-ti, pur ricevendo valutazioni elogiative sia in Italia che all’estero non è conosciuta nel territorio inteso in un’accezione ampia, quindi dalle imprese, dalle asso-

ciazioni di categoria, dalle scuole… L’idea era quindi fare in modo che questi risultati venissero conosciuti da un pubblico più ampio. Perché è così difficile divulgare dei risultati così importanti?Divulgare è sempre stata un’opera-zione impegnativa. Dipende molto anche dalla propensione, dalla di-sponibilità di chi fa ricerca: spesso ad esempio, non si riesce perché non si ha il tempo per farlo. E gli apprezza-menti riscontrati per questa nostra iniziativa sono stati ottimi.Perché si è scelto proprio il termi-ne “Stringhe” per la rivista?Il fine è stato quello di trovare un ti-

“Stringhe”: spazio Unical per l’eccellenza PEOPLE UNICAL 72 People Life marzo 2011

servizio di dopamina

Lo staff di Stringhe

Il direttore Francesco Kostner

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tolo che fosse sia identificativo della novità rappresenta-ta dalla rivista, e sia di un concetto di novità scientifica. Appunto la teoria delle stringhe, uno delle novità più importanti della ricerca recente, ha risposto pienamen-te alla nostra esigenza di legare il nome della rivista ad una visione scientifica più all’avanguardia possibile.Ha riscontrato tra i tanti l’eccellente parere di Mar-gherita Hack…La professoressa Hack è una delle scienziate che ha sem-pre tenuto presente l’esigenza di divulgare la ricerca e di fronte ad un’iniziativa del genere ha espresso commenti molto positivi. Aggiungo inoltre che proprio una delle rubriche della rivista, “Faccia a Faccia”, che propone un momento di confronto con un personaggio della scienza, sarà dedicato appunto a questa rinomata astrofisica.

PEOPLE UNICAL73People Life marzo 2011

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servizio di vincenzo gualtieri

Love, Sex,& more...!Onore e rispetto sono sicuramente due concetti

importanti che camminano di pari passo nel-la vita di ognuno di noi, seppure la loro as-

sonanza ha un retrogusto stantio. Ma rendere questi due sostantivi punti cardini della vita di una donna, è una scelta di-scutibile in questa socie-tà definita “manicomio post – mo-derno” in cui i valori (o almeno quei pochi rima-sti) sono ben differenti. E’ questo l’ar-gomento “sul tavolo”, ac-compagnato da racconti più o meno imbarazzan-ti e singolari vissuti con delle ragazze che definiamo all’antica (ma solo all’ap-parenza). A fare da sottofondo una tranquilla serata al maschile e l’immancabile nettare degli dei. Con gli amici è sempre così, un bicchiere tira l’altro e se è vero che “In vino veritas” proprio il padrone di casa, Lucio si è lasciato andare a dei racconti davvero singolari. La protagonista è Mara la sua vicina di casa, una stu-dentessa fuori sede molto attraente, corteggiatissima da tutti e molto fidanzata. Il mio caparbio amico non si lascia scoraggiare ma decide di approcciare ugual-mente e con le classiche scuse si avvicina a lei. Non

sappiamo esattamente quant’è durato il corteggiamen-to ma da “Ho finito il caffè ” a “Posso invitarti fuori a cena”? Lucio ha insistito parecchio, perché la ragazza si definisce di “vecchio stampo” proprio per i valori che le sono stati impartiti sin da bambina e confessa al mio amico addirittura di essere ancora illibata nonostante la sua relazione (a distanza) con un ragazzo che affer-ma di amare moltissimo. Dopo diversi pomeriggi pas-sati a chiacchierare, o per meglio dire a flirtare, Mara accetta di cenare con Lucio in amicizia, o almeno questo è il limite che ha posto lei, limite che dopo tre bottiglie di vino lei stessa ha levato esattamente come ha fatto con i suoi vestiti. “E’ una vera professionista del sesso!” ha esclamato a gran voce mentre una risata fragorosa rimbomba per tutto l’appartamento, “Non ho mai avuto una ragazza così disinibita a letto, anzi mi sono addirittura intimorito!”, ha continuato men-tre noi ragazzi eravamo letteralmente piegati in due

dalle risate.Sarà stato il vino, oppu-re la fanta-sia che molte persone han-no nel colori-re e cambiare i racconti, ma conosco bene il mio amico e non ho motivo di dubitare della veridicità del suo raccon-to. Dubito invece della sincerità di molte per-sone che vo-

gliono apparire diversamente da come sono, perché si sentono etichettate e/o giudicate dalla società, dal vicino di casa o dall’amica. Fingersi un’altra persona, mettersi una maschera e recitare un ruolo ogni vol-ta che si mette piede fuori casa è frustrante e sinto-mo di una scarsa accettazione di sè, probabilmente. Mettersi a nudo non è facile e ognuno ha i suoi tem-pi che devono essere rispettati, ma raccontare delle bugie su se stessi è come mentire guardando riflessa la propria immagine allo specchio, ed è questo che ci rende uomini e donne del (dis)onore!

PEOPLE LOVE 74 People Life marzo 2011

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PEOPLE PILLOLE 76 People Life marzo 2011

premi ad hoc per vini d.o.c.

Si brinda nelle Cantine Spadafora per festeggiare l’ambito riconoscimento conferito dall’ONAV (Or-ganizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) in

occasione del concorso enologico nazionale “Vini del Mediterraneo” in collaborazione con l’assessorato regio-nale all’Agricoltura, la Provincia di Catanzaro e l’Ente fiera Lamezia. Tra mille vini pervenuti per essere degu-stati è stato assegnato un premio per tre dei vini prodot-ti dalla nota azienda di Donnici (CS): SOLENERO, VI-GNA FIEGO ROSSO e TELESIO. L’iniziativa - spiega Saveria Sesto consigliere nazionale Onav – ha l’obiettivo di valorizzare i migliori vini italiani, rilanciando, nel con-tempo l’antico ruolo strategico dell’Enotria Tellus e della moderna enologia di cui la Calabria rappresenta il ba-ricentro del Mediterraneo. Gli sforzi fatti in cantina ed i risultati che quotidianamente otteniamo - comunica la famiglia Spadafora - ci danno lo stimolo per continuare in questa direzione. In alto in calici, nunc est bibendum (ora si deve bere)!

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Si chiama 109 ed è uno spettacolo teatrale organizzato dalla Provincia di Cosen-za per portare i ragazzi al teatro. Uno

spettacolo fatto di commistioni tra musical e dramma, a metà strada tra danza e recitazione E’ stato messo in scena dalla compagnia Glo-bal Service in occasione dei 150 anni dell’Uni-tà d’Italia, diretto da Paolo Belmonte e coa-diuvato dalla compagnia di ballo di Paola. Un contenitore multiplo che racconta la storia di un nonno che compie, appunto, 109 anni (come vuole il titolo), e nel giorno del suo compleanno fa rivivere alla nipote, sotto forma di narrazione, le vicende più importanti del secolo scorso: dalla Belle Epòquè al primo e secondo conflitto mondiale, dal Titanic alla nascita del nazismo e del fascismo, all’emigrazione di fine guerra. E ancora la divisione di Berlino in due parti che il 9 novembre 1989, con il sostegno di Papa Giovanni Paolo II, e con l’aiuto di tutti coloro che de-sideravano libertà e democrazia, fu abbattuto. E poi i

mondiali di calcio del 1982 con la vittoria dell’Italia, la terribile strage di Capaci in cui morì Giovanni Fal-cone e quella di Via d’Amelio, con la morte di Paolo Borsellino, suo amico e collega. E poi ancora la na-scita di Google e di Internet e il mondo che cambia

definitivamente. Uno spettacolo suggestivo percorso da un mes-saggio importante: tutti questi fatti ci in-segnano che il ‘900 è stato un secolo breve ed intenso che i gio-vani non conoscono e che un tempo esisteva una società autentica e semplice, percorsa da valori importanti e dal senso della fa-miglia. Oggi si vive in fretta e i valori sono

un miraggio, i giovani stanno tra telefonini ed inter-net, ascoltano poco e certo non i loro nonni che, come vuole lo spettacolo, rappresentano scrigni di saggezza e di memoria. Vale la pena dunque andare a teatro, per capire meglio e riflettere. 109 è stato dunque utile per noi ragazzi. Tra gli attori il cosentino Emanuele Gagliardi nei panni del nonno che ha saputo rendere bene questo interessante personaggio.

Antonella Rossi I DLiceo Scientifico E. Fermi, Cosenza

“109”: L’unita’ D’italia raccontata alle nuove generazioni PEOPLE SCUOLA 78 People Life marzo 2011

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PEOPLE GUSTO 80 People Life marzo 2011

Ci sono dei ristoranti a Cosenza e nell’area urbana che sono sempre al top. Uno di questi sicuramen-te è La Brace. Per essere sempre al top da anni

servono vari ingredienti: la cura del cliente, la pulizia e la qualità del cibo. Cosi parla il giovane proprietario della “Brace”, un ristorante che ha una storia lunga 17 anni. People Life è andato a trovare il proprietario a Montalto e tra un primo e un secondo Mario Spizziri ha raccontato il segreto del suo successo. Sono 17 anni di qualità e successo. Soddisfatto del suo ristorante? Molto orgoglioso direi. Sono 17 anni, ma la mia gestione è iniziata il 2000.Qual è il piatto forte della Brace? Il nome del ristorante subito fa venire in mente un bel piatto di carne ma la nostra forza è il pesce. Io e mia moglie alla chiusura mangiamo sempre i paccari alla pescatrice. Ve li consigliamo...Cristina è la moglie manager. La gestione in pratica

è familiare? Si, lei è molto brava nel curare le pubbliche relazioni e nella comunicazione. Il sito della Brace è opera sua (www.labraceristorantecosenza.it).La Brace è sempre aperto? Tutti i giorni a pranzo e a cena, ma non il lunedi...Un ristorante che ha visto molti vip a pranzo e cena, vero? Cantanti, attori, personaggi del mondo della tele-visione, ma quando è venuto Ligabue.... Non posso mai dimenticare quel giorno, ma anche i giorni successivi. La gente veniva quasi in pellegrinaggio per sedersi e mangia-re dove ha mangiato il “Liga”.A Pasqua siete aperti? No, è una nostra scelta. Le festi-vità importanti come Pasqua, Natale preferiamo farle a

casa.La Brace, un ristorante re-censito anche nei giornali nazionali. Una bella soddi-sfazione immagino... Grande soddisfazione. Siamo usciti sul Giornale e su altre testate na-zionali. Sono loro che ci vengo-no a cercare e questo non può che far piacere.Quanti coperti ha la Brace? 130, ma d’estate arriviamo an-

che a 190.Il motto della Brace? Servire il cliente come fosse a casa sua. Bisogna curare il dettaglio per essere vincenti.

la brace, il regno dei

gourmetservizio di marcello romanelli

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Uniti per la gola. L’italia si racconta in punta di forchetta PEOPLE GUSTO81People Life marzo 2011

Le ricette di questo mese le voglio dedicare ad un avvenimento che mi sta particolarmente a cuore. Il 17 marzo 2011 ricorre il centocinquan-tesimo anniversario dalla proclamazione di Vittorio Emanuele II come

«re d’Italia, per grazia di Dio e volontà della nazione (cit)» sigillando cosi l’Italia come nazione unica, dalle fredde cime delle Alpi al calore della terra di Sicilia. Ho deciso di preparare dei piatti che ci ricordassero la nostra ita-lianità sia per i colori che per gli ingredienti, dai dolci pomodorini siciliani fino i formaggi lombardi. Gusti che solo la nostra nazione puo’ vantare che si uniscono nel nostro palato. Consiglio di provare queste semplici ricette e gustarle pensando alla provenienza dei singoli prodotti per sentirsi, almeno a tavola, orgogliosi di essere italiani.

Tritare la cipolla e metterla in una capiente padella con l’olio extravergi-ne. A cipolla imbiondita aggiungere i pomo-dorini a pezzi e dopo qualche

minuto dell’acqua, del sale ed un

pizzico di pepe nero. Nel f r at t e mp o tagliare la mozzarella di bufala a dadini e tri-

tare leggermente la rucola. Cucinare gli spaghetti in acqua abbondante e salata, sempre un po’ al den-

te! A cottura ultimata scolare la pasta e versarla nella padella; amalgamare bene il tutto aggiungendo la mozza-

rella, la rucola ed il parmigiano.

Versare l’acqua in una padella capiente ed adagiare le fettine di pollo battute ed un po’ salate. Portare ad ebollizione l’acqua e cucinare per 3 minu-ti. Aggiungere il gorgonzola a tocchetti in modo che si sciolga

velocemente e la panna per addolcire tutto. Correg-gere il sale e spolve-rare un po’ di pepe bianco. A formaggio sciolto impiattare a c c o mp a g n a n d o con un mazzetto di asparagi verdi lessati per 4 minuti in acqua salata e saltati in padella con una noce di burro.

Lo chefstraropoli carlo giuseppe

SECONDO PIATTOPetto di pollo in crema di gorgonzolaIngredienti per 4 persone600g Petto di pollo200 ml acqua200 ml panna da cucina150g gorgonzola dop400g di asparagi di Altedo20g di burrosale e pepe bianco q.b.

PRIMO PIATTOSpaghetti dell’UnitàIngredienti per 4 persone400g di spaghetti n°5250g di pomodorini Pachino dop250g di bufala campana dop100g di rucola fresca2 cucchiai olio extravergine d’oliva60g parmigiano reggianomezza cipolla rossa di Tropea

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PEOPLE GUSTO 82 People Life marzo 2011

Per anni ho mangiato questo panino. Si chiama Pantaleo e dentro c’è l’hamburger, scamorza affumicata, pancetta, pomodoro e maione-

se. Un panino che ti lascia in bocca il desiderio di un altro e di un altro ancora. Un panino che porta un cognome di un ragazzo che dal 1992 ha fatto un po’ la storia di questa città in cucina. Dal Free Pub al Morrison, dal Cocorito al Plaza per arrivare nel suo locale, il Wallas. Siamo andati a trovare Massi-mo Pantaleo nella sua cucina, una cucina ordinata, pulita dove ogni cosa è al suo posto. Per fare i panini ci vuole molto ordine... E tra un Pantaleo e un altro, Massimo trova il tempo di raccontare la sua vita fatta non solo di panini ma anche di tanto altro. Free Pub 1992, inizia la storia del Pantaleo, vero? Un gran bel periodo. Sono stato al Free Pub fino al 1998, lavoravamo anche 14 ore al giorno, ma era un

piacere. Ricordo ancora i sabati dopo l’Akropolis il Pantaleo andava a ruba. E il Messicano? Era il panino concorrente, ma quella è stata una grande invenzione di Maurizio Aiello. Pen-sate siamo nel 2011 e ancora va di moda...Un poco come il tuo Pantaleo... Quando i panini li fai con amore possono durare anche tutta la vita. Il segreto è solo questo. Dopo l’esperienza del Free Pub? Morrison, Cocorito e poi sono andato via. Per anni ho lavorato in Germa-nia, Inghilterra nei ristoranti italiani, ma il desiderio di tornare è stato più forte e ora eccomi qua...Il sogno realizzato, un sogno chiamato Wallace. Cosa ha di particolare il tuo locale? C’è l’atmosfera giusta, quella che ti fa entrare in un pub con il desi-derio di ordinare una birra ghiacciata e un panino e parlare ore e ore.Massimo Pantaleo e dopo il panino? C’è la mia vita. Una vita semplice dove mi godo gli amici, la famiglia, ma anche la cucina di casa mia. Sono un pastaro e amo cucinare tutti i tipi di pasta.Le donne della tua vita hanno sopportato il tuo grande amore per la cuci-na? Le donne con cui sono stato si sono innamorate prima del mio panino e poi...In cucina fai il panino con la musica? Si, e i panini sono fatti tutti a tempo del Rock and Roll.

massimo, mi fai un “pantaleo”?

servizio di marcello romanelli

Marco e Massimo Pantaleo

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Una magia incantevole coinvolge l’intera città di Castrovillari. Co-riandoli svolazzanti, maschere di

ogni genere ispirate al focus sull’Argentina della 53°edizione del Carnevale. Una ma-nifestazione che affonda le sue radici molti secoli fa, organizzata dalla Pro Loco di Ca-strovillari diretta da Giovanni Amato. La Kermesse più amata dai bambini è un modo per i grandi di ritornare fanciulli. Castrovil-lari, la capitale dei carnevali calabresi, una città creatrice dove l’anima popolare è la città stessa, afferma il sindaco Franco Blaiotta. Si è aperto lo scenario carnevalesco nel corso dell’anteprima a Cosenza, con la musica dei Takabum che, con i loro stru-menti a fiato fanno vibrare la mente e il cuore di un pubblico sempre più vasto. Ma la magia continua. Eccoci approdati ai piedi del Pollino. Nelle stradine che costeggiano il centro c’è fermento. Nelle case e nelle sartorie tutto è pronto. Maschere, canti, danze, tradizioni popolari, concorsi, lotterie e sfilate. E’ questo il carnevale di Castrovillari. Uno spettacolo nello spet-

tacolo, che si miscela armoniosamente con il richiamo forte alle origini di questa manifestazione, il folklore, scandito di anno in anno dal Festival del folklore. Da Via Polisportivo, il gruppo folkloristico con i colorati costumi e i canti tradizio-nali, gruppi mascherati, tangheri e carri allegorici fanno festa fino a Piazza Municipio. Il segreto del successo? Fantasia, spi-rito goliardico, talento artistico e tradizione popolare, sono i tasselli che compongono la magia di questo carnevale!

PEOPLE IN FESTA83People Life marzo 2011

servizio di valentina zinno

a castrovillariesplodeil carnevale 2011

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Sarà un grande evento. Un evento di quelli da non perdere. Il film “Vorrei vederti ballare” girato interamente a Cosenza e negli angoli più belli della Calabria, è pronto per essere visto

in anteprima nazionale proprio nella nostra città. L’opera prima del regista Nicola Deorsola, che ha coinvolto nella lavorazione molti giovani studenti del Dams, sarà proiettata il 31 marzo al cinema Ci-trigno. Una grande prima che vedrà scendere a Cosenza anche gli attori del film, attori di calibro come Giuliana De Sio, Alessandro Haber, Paola Barale, Gianmarco Tognazzi e i giovani protagonisti Giulio Forges Davanzati e Chiara Chiti. La Falco Produzione di Giuseppe Fulcheri ha voluto regalare alla città di Cosenza un’ante-prima nazionale dove non mancheranno giornalisti, fotografi e red carpet. “Vorrei vederti ballare” è la prima vera storia d’amore che ha come sfondo la fotografia dei paesaggi incantevoli della Sila, delle montagne del Pollino e del mare della costa tirrenica cosentina, ma anche e, naturalmente, gli scorci più belli della città di Cosenza. Il giovane regista Nicola Deorsola è soddisfatto: Sarà un piacere ri-scendere a Cosenza ed è giusto che la prima nazionale si faccia qui. Da oggi invito tutta la città a venire a vedere un film che resterà nelle sale spero per molto tempo. La vostra Calabria è meravigliosa ed è giusto gonfiare il petto e riscoprirvi orgogliosi di una terra bella e calo-rosa. Non solo il regista, ma anche il produttore Giuseppe Fulcheri ( anche autore della colonna sonora del film) ringrazia tutti quelli che sono stati vicino al film e in particolar modo Jole Santelli. Se

PEOPLE MOVIE 84 People Life marzo 2011

VORREI VEDERTI BALLARELA PRIMA IL 31 MARZO

AL cITRIGNO

VORREI VEDERTI BALLARELA PRIMA IL 31 MARZO

AL cITRIGNOA. Haber con il regista

Nicola Deorsola

Giulio Forges Davanzati e Gianmarco Tognazzi nello studio

dell’Avv. Guarnieri

Paola Barale che recita nel Cinema San Nicola

Giuliana De Sio nel salotto di casa Guarnieri

Ciak nella Despar dei 2 Fiumi con Giu-lio Forges Davanzati e Chiara Chiti

La STORIA D’AMORE GIRATA INTERAMENTE A Cosenza CON Alessandro hABER, giuliana de sIO, gIANMARCO tOGNAZ- ZI, Paola bARALE, Giulio fORGES DAVANZATI E CHIARA cHITI

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il film è stato girato qui gran parte del merito è suo. Ma nei titoli di coda, naturalmente, non mancano la Provincia di Cosenza, la Film Commision Calabria, la Fondazione Carical, il Comune di Cosenza che nei giorni della ripresa è stato molto vicino alla troupe e al pro-duttore. Tra pochi giorni partirà la caccia al biglietto di questa prima serata piena di vip e autorità, ma naturalmente il film non si fermerà a questa serata d’apertura. Una prima serata che ha interamente or-ganizzato la Camera di Commercio che con il suo presidente Ga-glioti in questi giorni sta curando anche il lancio dell’evento in città. Nei giorni successivi alla grande prima del 31 marzo ci saranno più proiezioni dove verranno coinvolte le scuole secondarie, ma anche

tutte le scuole di danza. Nel film l’attrice protagonista, Chiara Chiti, interpreta il ruolo di una una giovane ballerina malata di anoressia. La richiesta dei biglietti, per i giorni successivi alla grande prima ad inviti, già è arrivata all’esercente del cinema Pino Citrigno, che subito specifica: Metteremo una vera e propria prevendita ordinata in modo da agevolare anche il pubblico e scegliere il giorno in cui andare a vedere il film. La città è piena di locandine e manifesti per un film che tocca il cuore. “Vorrei vederti ballare”, la prima storia d’amore girata a Cosenza, una di quelle storie d’amore che restano per sem-pre impresse su pellicola.

Marcello Romanelli

PEOPLE MOVIE85People Life marzo 2011

VORREI VEDERTI BALLARELA PRIMA IL 31 MARZO

AL cITRIGNO

VORREI VEDERTI BALLARELA PRIMA IL 31 MARZO

AL cITRIGNO

La STORIA D’AMORE GIRATA INTERAMENTE A Cosenza CON Alessandro hABER, giuliana de sIO, gIANMARCO tOGNAZ- ZI, Paola bARALE, Giulio fORGES DAVANZATI E CHIARA cHITI

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TEATRO RENDANO

Concerti per l’Unicef

11 Marzo 2011 ore 19.30 “Evans – Shorter – Parker – Davis – Shea-ring – Gershwin – Desmond Hancock - Gillespie – Mancini Wonder – Young – Mandel – Monk – Rodgers” con Marco Rossini – Francesco Vitari – Emanuele Gallo – Alessio Sisca

18 Marzo 2011 ore 19.30 “Fourè – Poulenc – Donizzetti – Borne” con Maria Letizia Mayerà (flauto) e Giuseppe Iannuzzi (piano)

28 Marzo 2011 ore 19.30 “Mozart – Chopin –Verdi ” – Syrinx Flute En-semble (orchestra di flauti) – Ottavino flauto: Ivan Nardelli - flauto in do: Antonia de Zarlo, Francesco Martino, Giuseppe Farinella, Angela Leporace, Pio Termine, Ilaria Sisca – Flauto in sol: Pio Termine – Flauto basso: Giuseppe Iannucci.

7 Aprile 2011 ore 19.30 ”Beethoven – Chopin – Debussy” con Maria Letizia Mayerà (pianista)

Aprile 2011 Progetto Speciale – “Telesio secondo la sua natura” di F. Battiato e M. Sga-lambro

TEATRO GARDEN Incontriamoci a Teatro

8 e 9 Marzo 2011 ore 20.30 “I PUGNI IN TASCA” di Marco Bellocchio – Regia: Stefania de Santis con Ambra Angiolini – Piergiorgio Bellocchio

15 Marzo 2011 ore 21.00 “GUARDAMI GUARDAMI” con Biagio Izzo

17 e 18 Marzo ore 2011 ore 20.30 “Il CATALOGO – AIDE MEMOIRE” Di J.C. Carreire - Regia: Valerio Binasco con Isabella Ferrari – Ennio Fantastichini

25 e 26 Marzo 2011 Ore 20.30 “PITAGORA E LA MAGNA GRECIA” di Mario Moretti con Domenico Pantano – Saverio Vallone – Grazia Schiavo – Marcello Perracchio

15 e 16 Aprile 2011 Ore 20.30 “HABERRANTE” di e con Alessandro Haber

TEATRO MORELLI

Cosenza si prende la Scena

10 Marzo ore 21.00 Napoli in Jazz Ass. Arteneo 21 Marzo ore 9.00 Scuole a Teatro: “Il Sopruso” Ass. Alma22 Marzo ore 9.00 Scuole a Teatro: “Fiabe dal Mondo” Ass. Alma23 Marzo ore 9.00 Scuole a Teatro: “I 40 Racconti” Ass. Alma25 Marzo ore 21.00 “1984” Diletta De Napoli, Paolo Gagliardi e Massimiliano De Luca27 Marzo ore 21.00 George Sand Racconta Chopin Ass. Ragapelli Family (Presentazione del disco)31 Marzo ore 21.00 Concerto dell’Acqua: Ondina Alarico Flutes Ensemble – Ass. Icams

PEOPLE THEATRE 86 People Life marzo 2011

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AL poSto giuStoogni venerdì Karaoke, Piano Bar e serata di ballo liscio

JAZZ & WiNE4 Marzo ore 22,30 Francesco Scaramuzzino Jazz Trio8 Marzo ore 21,45 Singing Brakeman rock/blues in acustico per donne e uomini10 Marzo dalle ore 20,30 Cucina tipica siciliana11 Marzo ore 22,30 Lamezia-New York andata..... e sicuramente ritorno17 Marzo dalle ore 20,30 Cucina tipica romana18 Marzo ore 22,30 Francesco Pepe ed il suo smooth jazz24 Marzo dalle ore 20,30 Cucina tipica mexicana25 Marzo ore 22,30 Roy Panebianco Trio Jazz31 marzo dalle ore 20,30 Cucina tipica emiliana1 Aprile ore 22,30 AccorDùo7 Aprile dalle ore 20,30 Cucina tipica campana8 Aprile ore 22,30 Alessandro Castriota Scanderbeg Jazz triotutti i concerti sono ad ingresso gratuitoogni giovedì Posto che vai cucina che trovi!

EL MoJito9 Marzo Ruben Andreu Trio. Grande pianista spagnolo di fama internazionale. Per particolari sull evento consultare la pagina di FB del MOJITO alma cubanaEvento del mese: Irio e Robertinho de Paola al Mojito per il dopo concerto! tutti i martedì “MUSICA E CABARET” con Pagano e Palermo tutti i giovedì si organizza il Giovedìband!!! giovedì 10: LE IENEgiovedì 17: 911 LIVE COOL BANDgiovedi 24: “BODYGARDS”giovedì 31: JACKSON PROJECT QUARTETtutti i venerdì El MORACA...IBO!!! Con Daniele MoracaSabato 12 e 26 il “RUVIO NIGHT”

RiSto – SpEttAcoLo tiNA picA:Venerdì 4 Sagra della salsiccia con lo show di Max Gazzaruso e i Swing fratisSabato 5 Direttamente da Mediaset la musica e il cabaret di Dino zeroMartedì 8 marzo mega festa delle donne... ricca di sorprese con musica e caba-ret di Skizzo e Ciccio playband showVenerdì 11 Sagra della polpetta con musica e karaoke di Gigi e Sabrina Sabato 12 Musica e cabaret con Mimmo Palermo e Giancarlo PaganoVenerdi 18 Sagra del pesce dalla a alla z con musica e karaoke di Elio Pignataro Sabato 19 Festa di San Giuseppe e del Papa’ con la musica live di Antonio De Rose e Antonello ArmieriVenerdì 25 Sagra della melanzana con la musica e il cabaret di Mimmo Palermo e Giancarlo PaganoSabato 26 Musica e cabaret di Skizzo e Ciccio playband show

BENciStò8 Marzo Pranzo e cena festa delle donne8 Marzo Veglione carnevale in mascheraogni giovedì Giovediamoci liveogni venerdì Cena con musica e cabaretogni sabato ‘Njoi staff

BEAttutti i giovedì, Venerdì e Sabato Musica liveAppuNtAMENto DA NN pERDERE (concerto di livello internazionale)... 11 Marzo “Pastorius trio” con Julius Pastorius (figlio del mitico Jaco alla batteria), Massimo Selvi al basso e Filippo Tirincanti chitarra e voce

LA gRAticoLA Cena con concerto24 marzo MO STO D’Ambrosio ensemble poesia e musica intorno al vinoMarialuisa Bigai (voce) Nicola Pisani (sassofono) Vincenzo Abbracciante (fisarmo-nica) Camillo Pace (contrabasso) Antonio D’Ambrosio (batteria)15 aprile Marc Bernstein quartettMark Bernstein (sassofono) Massimo Garritano (chitarra ) Carlo Cimino (contra-basso) Fabrizio la Fauci (batteria)tEAtRo MoRELLi

ii coNcoRSo NAZioNALE Di DANZA”cittA’ Di coSENZA” 12-13 Mar-zo, direzione artistica Angela Tiesi. Il 13 marzo si svolgerà una MASTER CLASS di contemporaneo con Mauro Astolfi.

programmi marzo 2011 PEOPLE NIGHT 88 People Life marzo 2011

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Per gli amanti del Casinò ecco una novità esclusiva. Arrivano a Cosenza le VLT con Jackpot Nazionale fino a 500.000,00 euro. Le VLT o videolotteries, sono degli straordinari apparecchi da intratteni-mento il cui funzionamento è possibile solo in

presenza di un collegamento in tempo reale al sistema cen-trale di gioco. Da Baraonda Casinò in Via Genova a Roges di Rende e in Via Marconi, nella zona di Quattromiglia, oltre Video Poker, Roulette, Slot Machines e Bingo on line, trovi tutte le novità del momento. Sei un appassionato del gioco? Cosa aspetti. Baraonda Casinò è fatto apposta per te!

baraonda, la Dea bendata ti aspetta

PEOPLE NIGHT89People Life marzo 2011

Ecco gli avvocati ballerini

Mastroianni e Colistro: Il ricordo dei bei tempi televisivi

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i migliori locali della citta’87100 - Via M. Mari - Cosenza - Tel. 0984 79 18 97AGRITURISMO SANT’ANDREA - Via Badia - LattaricoTel. 0984 93 95 16 AL POSTO GIUSTO - C.da Petraro - RoseTel. 0984 90 30 95 - Cell. 340 55 01 931BAR AGORA’ Via Giovanni XXIII - CastroliberoTel. 0984 18 67 129BAR BRUNI - V.le Cosmai - Tel. 0984 32 273BARAONDA CASINò - V.le G. Marconi Tel. 0984 40 39 20BEAT - Piazza Duomo - Tel. 0984 29 548 BENCISTò - Via S. Irmenio - Tel. 0984 82 50 82 BORGO CITERIUM - C.da Favorita - CerisanoTel. 0984 47 49 62 BUENA VISTA SOCIAL CLUB - Via Busento - RendeTel. 0984 46 63 87 - 347 01 55 981CAFFE’ LETTERARIO - P.zza MatteottiTel. 0984 21 582 CAMELOT - Via Milano, 28 - RendeTel. 0984 39 32 61CASINO CARUSO Sala ricevimentiCorigliano Calabro Cell. 333 31 68 810EL MOJITO - P.zza Valdesi, 4 - Cell. 349 26 02 793HOSTARIA LA VECCHIA CUCINAVia Miceli, 21 - Tel. 0984 27 464IL MORO - Via Calabria - Tel. 0984 24 860I SETTE COLLI- Via G. Rossini - RendeCell. 329 33 58 014JAZZ & WINE- Via Mascagni, 38 - Rende (CS)Cell. 339 87 40 220 - Fax 0984 84 96 38 LA BRACE - Settimo di Montalto (CS) Tel. 0984 93 40 10 - Cell. 339 37 85 710LA GRANGE - V.le Trieste - Cell. 347 19 95 333LA PIADINA - Centro Commerciale Metropolis - Rende

MELì MELò - Via Tevere - Cell. 328 37 83 621MODHA - Via Mattia Preti, 59, 2 - Castrolibero (CS)Cell. 329 84 41 001 - 340 76 09 924MORRISON’S - Via N. Serra, 97Cell. 338 58 69 961NETTUNO - Via G. Marconi, 114 - RendeTel. 0984 40 39 59NOCTURNE PLACE - Via F.lli Bandiera, 36/38NORD EST 02- Via G. Rossini, 225 - rendeTel. 0984 83 77 91OCCHIUTO & BOZZO- Via Molinella, 2 - RendeTel. 0984 37 879PAPERO GIALLO - Via Ungaretti, 11 - Tel. 0984 46 39 16 PHOENIx - Viale Giovanni e Francesca Falcone, 24Tel. 0984 31 852RISTORANTE F.LLI MONTESANTO Via ConciostocchiRende - Cell. 393 60 63 507 RISTOPASTO Via Verdi, 1° piano - RendeROMA CAFè - Via L. Da Vinci, 54 - Tel. 0984 83 81 90 ROSSO DI SERA- Via G. Rossini - Tel. 0984 40 43 90 SALOTTO DELLE DONNEV.le della Resistenza - Rende - Tel. 0984 84 62 40WALLACE PUB - Via Tevere, 32 - RendeCell. 320 35 79 975 TABù - Via G. Rossini, 56/58 - Rende Tel. 0984 83 70 92TIME OUT - Via G. Marconi - Tel. 0984 40 21 22TOP WINE - Via G. Marconi, 78 - Tel. 0984 40 25 01 VILLA FABIANO PALACE HOTELVia Cristoforo Colombo - RendeTel. 0984 83 86 20 - Cell. 338 86 91 520WHITE DIFFERENT CLUB - Corigliano Calabro Cell. 333 62 49 159 - 339 53 09 362ZERO 360 - Via Kennedy - Cell. 348 65 00 539

PEOPLE MAGNA E BEVI 90 People Life marzo 2011

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OROSCOPO 92 People Life marzo 2011

PesciRomantici e sognatori, i nati sotto il segno dei Pesci sono esposti alla furia dei propri sentimenti. Gli amori del Pesci non sono mai equilibrati e sfociano spesso in passioni travolgenti, così come il modo di comportarsi, da timido e riservato, può divenire appiccicoso e petulante. Sono generosi e la loro personalità è buona e comprensiva. Chi crede di avere a che fare

con una persona remissiva e malleabile si sbaglia di grosso. Amanti della compagnia, detestano ogni tipo di violenza e adorano essere coccolati. Si lasciano andare appena possibile e con chiunque sentano di potersi fidare. La donna ideale per l’uomo Pesci è fantasiosa, femminile e senza paura di prendere l’iniziativa al momento giusto: nel sesso dovrà infatti anche sapere condurre il gioco! L’uomo ideale per la donna Pesci è un abile maestro nell’amore, fantasioso e virile, capace di farle passare notti infuocate ed interminabili.

Ariete: La bella stagione è alle porte ed il vostro umore ne risente, ventate d’aria fresca vi aiuteranno riportando armonia

e tranquillità. Sentite il bisogno di emozioni che vi inducano a pensare a nuovi progetti. Siate prudenti soprattutto nei rapporti interpersonali.

Bilancia: Sarà un mese di grande prosperità sia lavorativa che sentimentale, grandi soddisfazioni daranno la possibilità

di gioire delle vostre conquiste e del vostro duro lavoro. Non dimenticate la famiglia, base e motore del vostro successo, mantenere i rapporti è fondamentale.

Sagittario: Notti insonni a pensare come risolvere i problemi, ma non mancherà la forza di andare avanti e superare qualsiasi problema. Le doti non vi mancano, le

amicizie nemmeno, solo dovrete stare attenti a non incappare in questioni più grosse di voi .

Gemelli: Periodi altalenanti in quanto ad umore, stress e relazioni coinvolgendovi in un vortice di emozioni e d’intensità

che difficilmente riuscirete a sopportare. E’ ora di mollare tutto e rilassare anima e corpo con lo svago, il divertimento e la tranquillità.

Leone: Periodo di alti e bassi, andrete in contro a soddisfazioni e delusioni repentine che vi procureranno sensazioni altalenanti.

L’importante è mantenere la calma e tranquillità necessarie a risolvere le situazioni. Farsi aiutare non è sintomo di debolezza bensì di furbizia.

Acquario: Riscoprirete la gioia di vivere e di stare in compagnia. L’arrivo della bella stagione è alle porte e vi sentite liberi di

esprimere al meglio le vostre emozioni. Se venite da un periodo lavorativo pesante staccate e la spina e godetevi una vacanza, vi aiuterà a ritemprare anima e corpo.

Toro: Marzo non riserva molti impegni e potrete godervi il quieto vivere. Notevole sarà la voglia di scoprire cose nuove e di imparare giocando, nuove frontiere si

aprono, capitoli si chiudono e si archiviano come fatti e vissuti.

Scorpione: Temerari come sempre affronterete questo periodo con il massimo impegno e determinazione. Non sempre questa positività vi garantirà gli obiettivi

che vorrete ottenere: vi serve anche una buona dose di fortuna, anche se la dea bendata non sembra favorirvi.

Capricorno: Riscoprirete la voglia di vivere, in questo periodo, specialmente alla fine di marzo, la ventata di primavera vi

risveglierà facendovi assaggiare la voglia di vita persa da tempo. Riscoprirete nuovi passatempo, nuovi posti dove andare con il vostro partner.

Cancro: Difficilmente la vita sorride ma facile è per voi regalare sorrisi. Sarete dispensatori di sorrisi, farete notare agli

afflitti che il sole fuori, nonostante tutto, continua a splendere. Un grande periodo di altruismo, vi sentirete contenti di far felici gli altri, e questo fa felice voi.

Vergine: Sarà un mese di grande tranquillità e serenità. Rifletterete sui problemi della vita, affrontando nuove questioni. Ciò che vi mancherà sarà la

pressione a cui eravate sottoposti. Niente paura vi abituerete a questo nuovo modo di vivere la vita.

Pesci: La vostra vita è troppo frenetica ed irrequieta tanto che non badate minimamente alle richieste di chi vi sta

intorno. Negli affari tutto bene, non dovrete però sottovalutare le piccole problematiche. In amore le coppie riscopriranno lati nuovi del partner.

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