People Life N° 3

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Speciale Unical con Gerardo Sacco Tendenze. A Cosenza trionfa l’apericena Emanuele Ruvio e la Lambertucci ad un passo dal “SI” Magazine di Cosenza e Provincia Anno 0 - N°3 Aprile 2010 - Foto di Francesco Greco

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Speciale Unical con Gerardo Sacco Tendenze. A Cosenza trionfa l’apericena

Emanuele Ruvio e la Lambertucci ad un passo dal “SI”

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Maledetta Malalingua 6 La primavera di Carla Monteforte 7 People Media Dicono di Noi Cosentini de Roma 8 Emanuele Ruvio si confessa 10 People City ◆ La giornalista bersagliera ◆ Akasha: la crescita personale ◆ Mc Pennichella ◆ A tu per tu con Nirta ◆ Zia Nella la regina di El Mojito ◆ I dolci di Francesco Lucanto People Nights 18 Guida ai migliori locali della notte 22 Le click c’est chic by Marlene People Events 24◆ 150° anniversario dell’unità d’Italia◆Burundi - Rende “prove di gemellaggio” 26 People Unical Speciale Unical con Gerardo Sacco Un viaggio verso l’Unical People Movie 30 Scuola al Cinema con Marco Risi 31 People Cinema La vita è una cosa meravigliosa People Magna&bevi 32 Tutti pazzi per l’apericena 34 People Moda L’intramontabile moda dei cerchietti I consigli di Mafalda 36 Vicoletto: il pranzo è servito 38 People Library ◆ Il romanzo di Attilio Palermo ◆ L’amara “fotografia” di S. Aquino People Sport 40 L. De Vincenti e la sua Fit Box 42 People Art Fiorenzo e Niccolò creativi contemporanei Con Noi a Teatro 46 48 Oroscopo

Aut. Tribunale di Cosenza n° 2 del 2/02/2010Mensile - Anno 0, n° 3 Aprile 2010

Editore Savet srl

Direttore ResponsabileMarcello Romanelli

Sede Legale Via G. Rossini Pal. Costruendo - Scala A87036 Rende (Cs)

Grafica & ImpaginazioneRudy Pedace

Responsabile Commerciale Patrizia Curatolo

Redazione Valentina Zinno Francesca PorcoManuela Magnelli

hanno collaborato:Carla MonteforteNunzia CapitanoMafalda MeduriGiampiero Scola Per la tua pubblicità Tel. & Fax 0984.40 38 09Cell. 338.94 77 375

Consulente LegaleAvv. Lorenzo Aiello

Fotografo ufficialeFrancesco Greco

Per i tuoi annunci [email protected]

Chiuso in redazioneil 31/03/2010

StampaStabil. Tipografico De Rose s.n.c. Montalto Uff. Scalo (CS) anche su

Magazine di Cosenza e Provincia

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Eccoci catapultati in primavera. Ed è la prima primavera di People Life. Aperta la finestra sull’Unical. Gerar-do Sacco in copertina tra due modelle è il finale di una serata organizzata dall’Univerisità della Calabria per

l’orientamento dei laureati. I nostri lettori invece sono già orientati su qua-le pagina soffermarsi di questo numero? Il mio consiglio è leggere con attenzio-

ne la storia di “zia Nella”, mamma di Mario Contorto e vera anima del Moji-to. Una giovincella di 65 anni che per grinta e energia è paragonabile ad una 20enne in carriera. Forza e coraggio. Ancora grazie ai locali della città che con il loro piccolo contributo aiutano a diventar grande un giornale che rac-conta la vita e fa domande alla gente. Marcello Romanelli

“Mama you’ve ben on my mind”

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Svernare in una micropolis, e sopravvivere, è cosa assai ardua. Qualcosa

che nulla ha a che vedere con il letargo, anzi. Somiglia piuttosto a un b-movie splatter anni ’80 del palinsesto notturno di Italiauno, tipo: “Paura nella città dei morti viventi”. In cui i morti non sono poi così morti da giacere immobili, ma ciò che resta di loro si aggira minacciosamente per le strade, e per i club, in cerca di vittime da immolare alla propria fame di adrenalina. Il buio, il freddo, e l’alcol necessario a sopportate buio e freddo, fanno miracoli: non solo rendono avvenenti e desiderabili corpi in realtà esanimi. Ma fanno sì che gli occhi nostri agiscano in modalità random - totalmente a caso - focalizzando l’attenzione su oggetti che, alla luce, ne sarebbero indegni, o quasi. E tralasciando tutto il resto. Ovvero ciò che, alla prima doccia solare, appare straordinariamente evidente: in città esistono ancora essere umani in

vita. Con tanto di sangue caldo e muscolatura tonica. Wow! (E chi se l’aspettava?!) Ubriache di tenebre, i giochi parevano fatti. La condanna certa. Inappellabile. Ma la vita, in questo minuscolo presepe vivente, sa riservare sorprese. Solo, per accorgersene, bisogna

fare qualche passo più in là dalla mangiatoia. Superare bue e asinello e, oltrepassate le pecore, ecco una mandria di giovanissimi pastorelli, traboccanti di salute, in attesa solo di essere adottati. O importunati. Bella la primavera: la stagione in cui le ragazze facili, che poi sono le più difficili, sono ancora più facili. Ma con più criterio: il criterio dell’euforia. Quell’ebbrezza immotivata generata dalla reazione chimica che avviene tra la repressione e il polline. E così, dimenticati i propositi d’autodistruzione invernale, eccoci nuovamente pronte a riposizionarci nel poligono di tiro. A favor di fuoco, ovviamente. Tanto è primavera: per resuscitare basta un’ora!

Mi piace questo elemento!

E’ primavera, per resuscitare basta un’oradi

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Solo due mesi di vita e già abbiamo una rassegna stampa da mostrare ai nostri lettori.

Lo facciamo per dire grazie ai nostri col-leghi che hanno avuto la sensibilità di dare spazio alla nascita di un nuovo mensile di costume e società. Ma la vera notizia che People Life non è solo uscito sui giornali locali, ma anche su Vip. Il settimanale na-zionale ha dato risalto alla festa d’apertura di un giornale che parla di gente, di vita...

Dicono di Noi

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People Life continua la sua rubrica dei cosentini a Roma. E continua con una chiacchierata fatta a casa

di Emanuele Ruvio. Il principe azzurro di Rosanna Lambertucci ci apre la porta del suo appartamento romano, ci offre il caffè fatto rigosamente con caffettiera napoleta-na e inizia a rispondere alle nostre doman-de non preparate un mese prima eh....

Compagno di Rosanna Lambertucci e poi...Ho un lavoro che mi da molte soddisfa-zioni nelle relazioni istituzionali (Camera, Senato e Presidenza del consiglio), un la-voro che mi ha fatto diventare punto di ri-ferimento per molte personalità politiche della capitale.La tua passione, la musica. Da quanti

anni fai il live a Cosenza?Tutto nasce nel 1965. Ho iniziato in quell’anno a suonare nei night come batterista. Poi ho avuto mol-te collaborazioni con artisti del ca-libro di Raffaele Borretti e Rosa Martirano. Dal 2004 con la mia chitarra e il microfono faccio live nei miglio-ri locali di Cosenza e di Roma. E quando ritorno qui è solo un gran piacere suonare davanti alla mia vera e unica città. Mentre invece nella capitale suono solo per i miei amici nelle loro case.

Emanuele Ruvio si confessa: “Sposerò la Lambertucci”

1►Cena di gala con Rosanna Lambertucci2► Il live di Emanuele Ruvio3► Così lo vede la brillante matita di Giampiero Scola4► Emanuele con Raf5► Rosanna ed Emanuele con i Rubber Soul e il figlio Alessandro Ruvio

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A Roma frequenti i cosentini o li eviti?Incontro tanti cosentini a Roma, ma non li frequento. I miei ambienti sono diversi. Diciamo che frequento i sa-lotti romani che contano: sia nel cam-po della politica e dello spettacolo Andiamo avanti. Cosa ti manca di Co-senza quando stai a Roma?Mi manca l’aria genuina, il profumo del tiglio a primavera e gli amici, quelli auten-tici che sono pochissimi. Purtroppo devo dire che regna sovrana la cattiveria di gen-te che ama sparlare con acidità solo per il gusto di farlo.Una via o un quartiere di Roma che ti ri-corda Cosenza?

Sicuramente il quartiere di San Giovanni. Mi ricorda molto delle strade di Cosenza.Torneresti a vivere per sempre a Co-senza?Ho riflettuto tanto soprattutto in que-

sto ultimo periodo della possibilità di tor-nare a vivere nella città dei Bruzi, ma poi ho deciso di restare a Roma. Anche perchè c’è una novità che vorrei comunicare solo ai lettori di People Life.Prego, il registratore è ancora aperto.Dopo 12 anni finalmente sposo la mia amata Rosanna. E saranno invitati mol-ti cosentini nel nostro angolo di Para-diso, Montecarlo. Un matrimonio dopo 12 di anni di amore, stima e rispetto. Sono felice e spero che People Life in quell’occasione sia presente. Non man-cheranno vip, ma anche tutte quelle per-sone che nella vita non mi hanno mai abbandonato, anche nei periodi non belli. Il tuo sogno nel cassetto. Da grande Emanuele Ruvio cosa vuol fare?Continuare a potenziare tutte quelle cose che ho messo in piedi con l’aiuto di Dio e dei professionisti cosentini che mi hanno dato stimolo per fare meglio anche in que-sta città. E poi soprattutto che si realizzino i sogni dei miei figli, soprattutto di Ales-sandro l’altro grande amore della mia vita. Lui con la sua band, i Rubber soul ormai è in giro per tutta l’Italia e con la cover dei Beatles il successo è assicurato.

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Questa ve la devo raccontare. People Life ha il dovere di scrivere determinati pezzi

e.... Eccomi davanti a questo file bianco e, a pancia piena, inizio il racconto della pennichella al McDonald. Pro-prio così. Con la redazione a pausa pranzo facciamo un salto al “Mc” di Castiglione. Il pienone. Ogni tavolo è preso d’assalto da giovani, giuvinotti, ma anche professio-nisti in carriera che non devono chiedere mai. La pausa pranzo “al volo” lentamente

è entrata nella mentalità di una terra lenta, ma che ogni tanto ha degli scatti... Il Mc-Donald sembra lo scatto giusto, sembra... Fila veloce, cassieri giovani ed eleganti ti servono al volo: menù del giorno, panino del mese, panino novità. Insomma infor-mazione e concretezza servita al cliente in tempi record. La redazione di People Life è felice, il vas-

soio è riempito, ma.... Inizia il lento giro tra i tavoli per trova-re posto a sede-re. Uno, due, tre giri, niente. Ed ecco il punto di domanda: que-sto pranzo velo-ce è veramente

veloce o scatta l’inesorabile pennichella sul tavolo? Bene, la risposta arriva osservando due gruppi di tavoli che alla fine del panino non fanno altro che “papariare”. Si chiacchiera davanti a vassoi vuoti, si cerca l’acchiappo veloce - ma non solo - c’è qualcuno che

addirittura si stiracchia. Ed è li che People Life propo-ne un nuovo panino per i prossimi mesi. Il panino di aprile è “Mcpennichella”. Un panino da mangiare lentamente mi raccoman-do. Un morso, poi lo sti-racchio, altro morso e la presentazione al compagno o la compagna di tavolo, altro morso e il sonno sul tavolo. Ed è così che anche una pausa pranzo “al volo” si traformerà in una lenta e piacevole giornata tutta Mc e pennichella.

Mc Donald? No, Mc Pennichelladi

Mar

cello

Rom

anel

li

E dopo mangiato inizia la mitica Mc PENNICHELLA

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Fabio Nirta, il principe del Partyzan

Intervisto Fabio Nirta proprio il giorno del settimo compleanno del Partyzan.Ordina una camomilla, scopro che è anche un

salutista, lui, la faccia dei concerti rock e dei dj-set scatenati, e mi racconta di come ha inizio la produzione Partyzan, e tanto altro. L’idea del Partyzan nasce tra il 2002 e il 2003 dal socio e amico Roberto (alias RobertEno) come dj-set e intrattenimento allo stato puro (memorabili sono tuttora le loro serate a tema con tanto di scenografie spectacular spectacular), ma Fabio ci tiene a precisare che dietro c’è uno staff energico di cui non potrebbero fare a meno . Etimologia del nome Partyzan.Ha più significati, a parte quello ovvio di “festa”, ci piaceva l’assonanza con “partigiani”, noi siamo i resistenti di una musica “altra”, indie (sta per l’inglese independent, ndr).Una festa che spesso ricorda quelle che si fanno nelle case americane …Esatto, la situazione che vogliamo creare è quella, e ci piacerebbe che non fosse solo di nicchia, penso che la musica che proponiamo possa piacere a persone diverse tra loro, non etichettiamo la gente in base alle scelte personali, può succedere che anche a chi piace la dance possa sorprendere positivamente una nostra sequenza musicale alternativa. A me piace mixare pezzi “classici” ad altri ancora sconosciuti, e poi cerco di far sentire quei gruppi che faremo suonare live al Partyzan. E’ la funzione educativa del dj-set.Dopo circa 3 anni, quelle che erano serate movimentate al B-side si trasformano in una vera e propria produzione di eventi e booking per le band.Sì, e siamo orgogliosi e fieri del nostro percorso, però non vogliamo registrarci come marchio, non rientra nella nostra visione di artisti indipendenti. Ci piace avere libertà artistica e adesso, oltre alle serate al Beat, al Camelot e al Nero macchiato, siamo spesso a Roma e in giro per l’Italia, e percepiamo lo stesso entusiasmo.Avete mai avuto paura di essere presi poco sul serio, prendendovi poco sul serio?!?

Ma il rock’n’roll è dissacrazione!! Ci piace essere autoironici e pazienza per chi si prende troppo sul serio.Ambizioni future?Mi piacerebbe fare un album, ho questo progetto da parte … e poi vorrei che Cosenza avesse un clubbing più assiduo. Ma soprattutto vorrei vedere la musica che produciamo qui, nella nostra città, avere successo un po’ per tutto il mondo. Tenetevi pronti per il compleanno, a breve ci saranno i festeggiamenti, e staremo a vedere se il settimo anno è quello della crisi o quello del settimo cielo, come si chiedono anche loro.

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noIn alto Fabio Nirta alla consolle, In basso Fabio Nirta e RobertEno

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Francesca Cannataro, firma di Calabria Ora e di Sport e Turismo è un’esplosio-ne di dinamicità: attivismo in ambito

associazionistico, amore per la storia e per l’arte sono in perfetto connubio con la passio-ne giornalistica. Cosa vuol dire essere giornalista?Vuol dire scendere in strada, ascoltare le voci della gente, osservare e raccontare, in manie-ra scevra di qualsiasi preconcetto o condizio-namento, quello che i tuoi occhi, il tuo cuore, la tua mente, le tue orecchie, vedono, sentono, percepiscono. Il tuo è giornalismo d’inchiesta?Da attenta osservatrice mi documento e faccio ricerche che poi confluiscono nei miei articoli, come nel caso della scoperta del fonte battesi-male nel Duomo di Cosenza, rinvenuto a segui-to di alcuni lavori di ristrutturazione (probabile sede vescovile nel IV sec. d.C. ), del grossolano errore nella riproduzione dello stemma araldi-co della Città, della segnaletica turistica ripor-tante indicazioni storicamente non corrette.Collabori con la Sovrintendenza ai beni Culturali e sei in stretto contatto con il Nucleo Patrimonio Culturale dei Carabinieri; ti è stato conferito il titolo di Caporale ad honorem dei Bersaglieri del I Reggimento di Co-senza. Insomma il tuo curriculum vitae denota un attaccamento visce-rale alla cultura ed alla storia della nostra Terra…La nostra Città ha un inestimabile patrimonio artistico-culturale, costantemente sottovaluta-

to. Le mie non sono mai critiche gratuite bensì un tentativo di stimolare l’opinione pubblica, e non solo, ad attivarsi concretamente. Dico sem-pre che in altri posti attorno ad una pietra co-struiscono tesori mentre noi ricopriamo i tesori di pietre…Sei stata la curatrice di un’importante mo-stra fotografica le cui immagini, raccolte in Kràtis, letteratura e storia, documentano l’alluvione del 24 novembre 1959. Gli scatti sono di Antonio Cannataro, tuo nonno.Consultando i giornali d’epoca, supportata dalle foto di mio nonno, fotografo della Curia, abbiamo ricostruito insieme a Stefania Bosco (storico dell’arte, ndr) pagine della storia della città cinquant’anni dopo. Ed ho omaggiato la memoria di mio nonno, da cui ho ereditato l’amore per la fotografia. L’essere giornalista free-lance quali limiti comporta? Uscendo la mattina da casa non so mai a che ora rientrerò!

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AKASHA - Associazione di Crescita Personale ed Ecologia profon-

da promuove processi di evoluzione personale ed un approccio alla vita più consape-vole e sostenibile. Il Presidente G. Pagliaro ci spiega cosa s’intende per crescita personale ed ecologia profonda: abbiamo perso la percezione profonda di chi siamo e ci siamo staccati dalla percezione del corpo; con questa struttura di personalità affrontiamo la vita in modo mentale e automatico. La crescita personale è un processo di consapevolezza che ci porta a sostituire un modo di vivere meccanico con uno in cui siamo in contatto con quello che sentiamo istante dopo istante.In che modo è possibile fare questo? Il primo passo è riaprire la consapevolezza del corpo perché le emozioni si esprimono come sensazioni fisiche; se impariamo ad ascoltarle in modo consapevole riusciremo a sentire “chi siamo” ed a fare le scelte in base a quello che sen-tiamo invece che in base a quello che “sarebbe giusto fare”. Per raggiungere questo obbiettivo utilizziamo tecniche di respiro, di consapevolez-za corporea, di meditazione, di comunicazione empatica, etc... Che cosa s’intende per Ecologia profonda? Mentre l’ecologia classica si basa sulla diffusio-ne di informazioni di vario tipo (raccolta diffe-renziata, riciclaggio, etc.) l’Ecologia Profonda si basa sulla “pulizia interiore” della persona: non solo da un punto di vista organico-alimentare ma anche mentale ed emozionale.A cosa è dovuto il di-stacco dalle nostre stes-se sensazioni e, di con-seguenza, dalla Terra?Quando siamo piccoli sia-mo fortemente in contatto con quello che sentiamo e amiamo in modo istintivo

la vita e la natura. Le costrizioni dell’ambiente familiare e sociale ci inducono a non poter espri-mere quello che sentiamo, dobbiamo reprimere le nostre emozioni e così la nostra consapevo-lezza emozionale e sensoriale si “restringe” per non farci sentire il dolore che questa inibizione

ci causa.Come mai il distacco dalle nostre sensa-

zioni e dal nostro corpo causa anche un distacco dalla Terra e dalla natura?

E’ attraverso il corpo che siamo in co-stante contatto con la natura, con i sa-

pori, gli odori, la temperatura, etc... se perdiamo il contatto con noi stessi lo perdiamo anche dalla madre Terra.Akasha organizza dei “laboratori”. Cosa sono? I laboratori sono degli spazi protetti e riservati in cui, attraverso le tecniche di cui parlavo prima, si può risvegliare la consapevolezza del corpo, sciogliere vecchie emozioni e sperimentare nuovi modi di ascoltare ed entrare in relazione con l’al-tro e con l’ambiente. Perché portare questo gruppo in Calabria? Akasha non è una sperimentazione isolata, essa fa parte di un movimento di rinnovamento cul-turale che sta coinvolgendo tutto il mondo, costi-tuito da persone comuni chiamate dai sociologi “Creativi Culturali” che si dedicano alla crescita personale, all’ecologia, al consumo etico, ai dirit-ti umani e ad altri valori. Come Calabresi, vogliamo dare il nostro contri-buto affinché questo salto evolutivo verso una nuova civiltà - verso un uomo nuovo - avvenga anche in Calabria.Prossimi appuntamenti?

Il 14 aprile verrà proiettato presso l’UNICAL (Aula consolidata 1, Ponte P. Bucci, ore 17,30 - ingresso libero) il film “OLOS: l’anima del-la Terra”. Ospite d’onore l’autore Dott.Nitamo Federico Montecuc-co (Presidente Club di Budapest Italia).

Il segno di una rivoluzione che parte dall’anima

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Detto, fatto. Manteniamo la pro-messa fatta a Zia Nella, leader di el Mojito, e le dedichiamo un’ in-

tervista entusiasmante proprio come lei. Ricordate la storica pompa di benzina su via Montesanto? Ecco questo è stato il suo primo lavoro. Meravigliosa zia Nella che fa la benzinaia! Una donna piccolina ma con un cuore immenso, spigliata fino all’in-verosimile e altrettanto risoluta. Non perde tempo, ci fa accomodare e ci dice: ”Io senza el Mojito morirei, è tutta la mia vita!” Proprio così, alla vigilia del suo sessantacinquesimo anno di età (ci auguriamo tutti di portare gli anni come lei ed essere arzilli almeno la metà, ndr) ci svela i segreti del suo successo. Com’è nato el Mojito?Mio figlio Mario, che allora era partito, mi dis-se : “Mamma vorrei aprire un locale”. Da quel momento in poi incominciai a setacciare la città come una dannata. Mi colpì inizialmente questa scala, mi ricordava un po’ la storia di Romeo e Giulietta. Chiamai subito Mario e …. quel posto affascinante diventò el Mojito.Perché el Mojito, cosa ti ha ispirato?Amo la Spagna. I suoi sapori, le tradizioni, i colori, le canzoni. Nel mio locale c’è veramente

tanto calore umano. Siamo tutti una grande famiglia ed è bello quando qualcuno che vie-ne a trovarmi la sera mi dice: “Zia Né che mi fai mangiare?” (Incredibile. E’ un concentra-to di energia questa piccola, grande donna. Un’esplosione di allegria e di voglia di vivere, ndr)Ci spiega che da semplice stuzzicheria, il lo-cale, è diventato un ristorante a tutti gli effetti con la bellezza di circa quarantasette pietan-ze, preparate rigorosamente al momento. Zia Nella ama fare tutto da sola, dalla spesa (compra solo prodotti di primissima scelta perché, ci spiega, la buona cucina non cono-sce risparmio) ai fornelli. Passione e dedizio-ne nel vero senso della parola. E’ lei l’anima di el Mojito, il motore di tutto. Esco pazza per me stessa – ci dice. Una tua specialità?

Zia Nella, l’anima di el Mojito1►Zia Nella ai fornelli2► La cuoca di el Mojito con parte del suo staff3► Zia Nella e il figlio Mario ci offrono una brocca di sangria4► La fantastica Paella appositamente preparata per People Life

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Gli spaghetti di Zia Nella. Pomodorini, trito di basilico, olio quanto basta e … bisogna assag-giarli per capire di cosa parlo! Con lo spaghet-to ci devi parlare – continua - nella pentola va seguito e tolto al momento giusto. Il rapporto tra il Cosentino ed el Mojito?Il Cosentino, come la gente in generale, è attratto dalle novità. Se apre un locale c’è la curiosi-tà di andarlo a vedere ma poi ritornano tutti alla base. Di el Mojito ce n’è uno solo. Suonano per noi molti artisti dell’hinter-land: Daniele Moraca, Gian-carlo Pagano e Mimmo Pa-lermo e tanti altri. Poi qualità, cortesia e allegria sono la nostra formula vincente. Tra una do-manda e l’altra ci racconta una

serie di episodi, uno più simpatico dell’altro. Situazioni e personaggi che hanno fatto la storia del locale. Difficilmente una donna come lei si attiene ad un menù fisso. Di cer-to- ci spiega- i purpetti, i patati ‘mbacchiuse, u vruocculu i rapa un manca mai! Non saran-no pietanze spagnole ma soddisfano i gusti di chi le chiede :”Zia Né ma stasira a pripa-ratu ancunu chiuritieddru?” Ecco pronti gli omaggi di Zia Nella!Ammiriamo le bellezze e l’atmosfera del lo-cale, ci sembra davvero di trovarci in uno di quei ristoranti spagnoli e… grande sorpresa! Davanti ai nostri occhi una spettacolare pa-ella, davvero ammiccante come portata, irre-sistibile il sapore e dell’ottima sangria. Grazie Zia Nella! Ci hai accolti come solo una gran-de famiglia può fare.

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La stori-ca frase d e l l a

bustina di lievito Pane degli Angeli recita così: “Chi fa dolci il ciel l’aiuta!”

Sarà vero? Chi può dirlo, noi ci auguriamo di si. Certo è che lo zucchero stimola le endorfine, ov-vero le molecole della felicità e gustare un dolce ricco di cioccolato è spesso un ottimo rimedio per curare la tristezza e la malinconia. E se c’è chi usa i dolci come medicina, qualcuno ne fa un arma di seduzione. Proprio così, Francesco Lucanto, pasticcere da circa 20 anni e proprieta-rio del bar Il Colosseo confes-sa: “Mia moglie l’ho presa per la gola!” (chissà quale speciali-tà avrà fatto scattare il fatidico SI, ndr )Genuino e disponibile, si mo-stra riservato, nonostante il suo aspetto lo faccia sembra-re un uomo tutto d’un pezzo, proprio come i capolavori culinari che sforna dal suo la-boratorio.La sua professione è princi-palmente una tradizione di famiglia divenuta ben presto una vera e propria passione. Amo creare – ci spiega- e

stupire. Chi entra nel mio bar deve sentirsi prima di tutto ac-colto e poi avere quella curio-sità di degustare tutto ciò che propone il bancone.Quando prepari un dolce a che cosa ti ispiri?Molto dell’esito di un dolce di-pende dalla conversazione con il cliente. Più intensa è l’enfasi

con la quale mi si chiede un ordina-zione, magari per un’occasione im-portante, più il mio estro non conosce limiti.Quanto conta aggiornarsi per un mestiere come il tuo che comporta l’onere e l’onore di assecondare tanti e svariati gusti?Stare al passo con i tempi è uno dei segreti di ogni grande chef. Ogni creazione artigianale, dalle torte alle fantasiose decorazioni, avviene con l’in-tento di unire tradizione e innovazione. La soddi-sfazione più grande è riuscire a dare ad un dolce quel sapore che hai intuito dalla richiesta che ti è

stata fatta.Si dice che chi prepara dol-ci è paziente nella vita, è vero?Non so se può definirsi una regola generale. Nel mio caso è vero. Quando sei nel laboratorio solo la tua testa sa quello che verrà fuori. Il procedimento è lungo, amal-gamare gli ingredienti, infor-mare, controllare. Uno dei segreti per la buona riuscita è davvero l’essere pazienti. Nella vita di tutti i giorni poi hai questa predisposizione. L’unica cosa che la mia arte

non ha mutato è la mia schiettezza. Un consiglio per chi vuole diventare pastic-cere?Solo di non arren-dersi mai. Nella vita, in generale, bisogna credere fermamente in ciò che si vuole raggiungere.

Francesco: “così ho sedotto mia moglie”!di

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Francesco Lucanto e alcune delle sue creazioni

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TUTTI I GIORNIBOOk CAfè: tutti i giorni Happy Hour e Dj SetNOCTURNE PLACE: tutte le notti con i gustosi cornetti salati

TUTTI I LUNEDI’BENCISTò: Serata Cubana

TUTTI I MARTEDI’B-SIDE: Music Contest, selezioni LIVE concorso musicaleShAkE: Martedì universitario “DoLCE VIta SHakE” & “LaDy” EL MOjITO: GIanCarLo PaGano & MIMMo PaLErMo in “SCUSatE IL rItarDo”

TUTTI I MERCOLEDI’B-SIDE: Festa universitaria a tema by B-alternativePLAZA: appuntamento con CICCIo &SkIZZo live music e CaBarEtEL MOjITO: “L’aBBUFFata” degustazione a buffet delle specialità o (meglio chiuriti) elaborati dall’estro di Zia nella!!! Costo Buffet (vino compreso) € 10 a pers. Buon appetito...pardon BUona aBBUFFata!

TUTTI I GIOVEDI’B-SIDE: Giovedì 8 Zona Briganti LIVE Giovedì 22 roberta Sammarelli (bassista dei VErDEna) dj set Giovedì 29 Gli atleti LIVEPLAZA: serata latina e non solo con dj mancho & co; “Giovediamoci Universitario” PrE SErata CaraIBICo E a SEGUIrE DanCE aLL StyLE

BEATTINO: Cena guidata con i SommeliersShAkE: Eventi a sorpresa” LIVE: dalle ore 20:30

“Salotto music live”, aperi-cena e musica dal vivo

TUTTI I VENERDI’B-SIDE: onE MorE nIGHt, si balla e si salta con i Lo Stanco brosPLAZA: Sono aLtErnatI LIVE E DraG QUEEn LIVE: “L’appuntamento” con live music e dj set di Digital Max e Franco Siciliano (resident)

TINA PICA: Le sagre più stravagantiBEAT: Live Music, It’S tHE BEat roCk FEStIVaLEL MOjITO: “Il Daniele Moraca Show!!!!”DEEP fAShION: Happy hour con Dj set

TUTTI I SABATOjAMES jOyCE: aPPUntaMEnto Con La MUSICa DEL JJ B-SIDE: SUBtErranEan JUnGLE, rock e dintorni con dj Icy & kamiShAkE: “Sabato dello Shake” Dj ale & Gabibbo Live anni ‘80 e ‘90 LIVE: “Chic & Shock”, live music e dj set by Digital Max e Franco SicilianoDEEP fAShION: Happy hour con Dj setDOUBLE-SIX: serata a tema con “orgoglio italiano”TINA PICA: Spettacoli e Cabaret con diversi artisti

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PLAZA: Music con Dj setBEAT: LIVE MUSIC, It’S tHE BEat roCk FEStIVaLEL MOjITO: “La FEBBrE DEL SaBato SEra”

anni ‘70/’80 e la Soul Music con augusto DJ o Band dal vivo. nota: tutte le sere a partire dalle 19:30 vi proponiamo l’aperitivo oLE’....

il tuo calice sarà accompagnato da un gustosissimo piatto di tapas spagnole...!!!

TUTTE LE DOMENIChEDEEP fAShION: Serata Latina B-SIDE: Domenica 11 Daily Grind + Muff Divers LIVE dalle 19 aperitivo Happy Hour, Mangia&Bevi

a 5 Euro con coc-ktail o pinta di birra LIVE: dalle ore 20:30 “apericena”, live music e dj set, proiezione di partite al m a x i s c h e r m o (possibilità di riservare tavoli)

Cosenza Vescovo Rosso Double Six, LiveEl Mojito Morrison’sIrish Pub BeattinoTina Pica UbikCinema Citrigno Caffè RenzelliAl Vicoletto BencistòCigar Bar Bar GiuliaBar S. Francesco Bar Due PalmeBar Tribunale Caffè ItaliaLa Grange La locanda di Mangiafuoco Atelier Scaramuzzo, Eureka Italia (edicola Tribunale)Edicola Tuscolano C.so Mazzini

RendeFusorario TabùPlaza ShakeBar Colosseo Bar ImperoBook Cafè Jazz & WineB-Side CamelotVizi e Delizie Salotto delle DonneBoowling Time OutRistorante Nettuno Palestra Scorpion Health ClubMelì Melò Tabaccheria Borromeo Edicola V. F.lli Bandiera - Commenda

CastroliberoBar Conca d’oro Bar Cellini

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1►MISS TRINITI - San Giuseppe Rock 20102► Il grande successo di San Giuseppe Rock!!!3► Il mitico Lamboglia con il sommelier Giuseppe Palmieri4► Degustazione di Prosecco al Beattino

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Rubio è tornato. Il popolo della notte esulta. Torna con un nuovo locale dedicato al nome di un gruppo che

ha fatto la storia della musica latino ame-ricana: Buena Vista Social Club. E Rubio è pazzo per quella musica. Nel cuore di Ro-ges, in via Busento, tutto è pronto per l’aper-tura di uno spazio dove non si balla latino americano, ma si vive. Tra le mura del lo-cale si respirerà la storia di quel gruppo con immagini, racconti e naturalmente musica che sarà colonna sonora di tante serate. Buena Vista Social Club è ristorante, pizze-ria ma anche, e soprattutto, lounge bar. La notte da Rubio inizia presto, ma non si sa mai quando finisce. Selezione e raffinatezza, queste le parole chiave che hanno sempre con-traddistinto i locali di Rubio. Buena Vista Social Club per la stagione estiva non si farà man-care nulla con i tavoli in uno spazio aperto, accogliente e ri-lassante. L’architetto Giancarlo Grandinetti, che ha “disegnato” con la sua matita il locale, con-fessa: “Io ho dato solo un tocco, ma la vera anima del locale è Rubio”.Il conto alla rovescia è iniziato, mancano solo pochi giorni e sarà spettacolo di colo-ri, di musica e di buona ristora-zione con una carta di vini così

ricca da far girar la testa prima della scelta. Brindiamo. Brindiamo tutti insieme alla nascita di Buena Vista Social Club, il locale dedicato a chi ama star bene in compagnia, il locale dedicato a chi ama la notte e ad un popolo che non si stanca mai. Rubio è tor-nato. Musica, maestro...

In arrivo Buena Vista Social Club1►Rubio2► Rubio con la figlia Veronica3► In compagnia di amici

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Per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, le scuole cosentine, in occasione dell’Incontro al Qui-

rinale col Presidente della Repubblica, nell’ambito della consegna di ricono-scimenti alle città partecipanti alla rete nazionale de ”La Scuola adotta un mo-numento” - hanno aderito all’iniziativa Verso il 150° anniversario dell’unità d’Italia identità nazionale e culture a confronto - organizzata dalla Fon-dazione Napoli 99 e dalla Città di To-rino. Per capire meglio que-sta iniziativa ci siamo rivol-ti all’Assessore Maria Lucente.Obiettivo di questo concor-so?Le scuole primarie e se-condarie, di I e II grado, dovranno elaborare uno spot sull’identità naziona-le, corredato da una rela-zione che ne indichi il percor-so. L’obiettivo è capire se, in un mondo che va sempre più in direzione di una globalizzazione, non solo economica, ma anche cultu-rale, ha ancora senso parlare di identità na-zionale, e se i fattori che hanno favorito e determinato fino ad oggi la coesione di un popolo intorno ad uno Stato siano so-lidi e in grado di reggere a lungo. La celebrazione del 150° anniversario è un evento importante. Pensa che tut-ti ne conoscano la storia?

E’ un occasione per rileggere la nostra Costituzione, documento molto citato, poco conosciuto. Nelle scuole non abbiamo saputo calare lo studio della Costituzione in una dina-mica attuale e moderna, bensì presen-tandola come un’elencazione di articoli senza comprenderne il valore fondante.

Scadenze per inviare lo spot?Entro il 15 maggio 2010 dovranno

essere inviati gli spot. Poi si con-tinuerà a lavorare sul recupero

della memoria storica e sulla riaffermazione dell’identità

nazionale.

Di fronte a certe spinte disgregatrici è molto importante che i giovani elabori-no considerazioni che vadano in questa direzione. Bisogna puntare sulle nuove generazioni che hanno una sensibilità e un’apertura maggiore. Speriamo di rivederci a Torino!

Quando la “scuola adotta un monumento”di

Val

enti

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inno

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Da un Protocollo d’intesa tra il Go-verno del Burundi e il Comune di Rende nascono iniziative im-

portanti sul tema della pace nel mondo, sulla povertà di molte etnie, sull’impor-tanza dei diritti umani. Delly Fabiano, Assessore alla cultura del Comune di Ren-de, ci racconta l’importanza del tema dell’inter-nazionalizzazio-ne e quanto le si-nergie tra popoli siano il primo passo per supera-re barriere esistenti da sempre. Ospite d’onore, in molte occasioni organiz-zate dalla stessa amministrazione di Ren-de, e testimone di grandi battaglie per la pace nel mondo è l’Onorevole Prof. Déo Gratias NKINAHAMIRA, Parlamentare eletto del primo governo democratico del Burundi, ambasciatore del dialogo fra i popoli e Presidente di Africa Renaissance Time (iniziativa volta principalmente a fa-vorire la rinascita civile ed economica dei popoli africani, in particolare del Burundi, attraverso la promozione di uno sviluppo endogeno, auto-determinato e sosteni-bile).Onorevole ci spiega cosa intende per aiuto allo sviluppo?

In genere nel termine aiuto c’è una volontà incondizionata, nessuna pretesa in cambio. Quando si parla di aiuto fra gli Stati, si par-la di partenariato.Qual è la differenza?Il partenariato prevede interessi tra le parti. L’aiuto di cui parlo ha come premessa la li-bertà di concedere al beneficiario la defini-zione delle proprie priorità. Dire : « Se non va bene il modo in cui ti aiuto allora fai da solo » non è tanto de-mocratico come principio, no ? (sorride, ci trasmette molta serenità, e guardandolo capiamo che parte da dentro ciò che dice, ndr)Un esempio pratico?Gran parte dei paesi poveri possiede le ric-possiede le ric- le ric-chezze più grandi. Ecco. Basterebbe, senza

sforzi inutili, solo renderli autosuffi-centi. Trasferirgli quelle tecnologie, presenti in Occi-dente, che consenti-rebbero di sfruttare le materie prime di cui dispongono.Credo fortemente

in questo principio, sono pronto a discu-terne con chiunque. Per fare dei progressi bisogna innanzitutto ridefinire il concetto di cooperazione.

di F

ranc

esca

Por

co

Burundi - Rende: ecco il contatto

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Lo scorso 19 marzo, il Consorzio Alma Laurea, un innovativo servizio che rende disponibili on line i curri-

cula dei laureati e che rappresenta un inso-stituibile punto d’incontro fra Università e Aziende, ha presentato all’Università della Calabria, in occasione del convegno na-zionale “Investimenti in capitale umano nel futuro dell’Italia e dell’Europa“, il XII Rap-porto sulla condizione occupazionale dei laureati italiani. Un appuntamento di gran-de importanza, per la prima volta svoltosi in Calabria, che ha coinvolto studenti, docenti, ricercatori ed esperti del settore, realizzato con il sostegno del Ministero dell’Istru-zione, dell’Università e della Ricerca, il patrocinio della CRUI e il contributo della Provincia di Cosenza, la Fondazione Ca-rical, la BCC Mediocrati e la Casa Editrice Rubbettino. L’indagine 2010 ha offerto ai tanti specialisti presenti uno spaccato di grande interesse e un terreno aperto all’approfondimento di alcuni temi di particolare rilevanza, quali l’analisi delle strategie di ricerca del posto di lavoro da parte dei laureati e dei tempi del loro ingresso nel mercato del lavoro nonché delle professioni svolte dai laureati e il contributo delle imprese alla loro for-

Gerardo Sacco e Unical:una notte per “orientarsi” meglio

1►Un momento della cena di gala 2► Dietro al backstage i preparativi per la sfilata 3► Un sorriso prezioso per People Life4► Una foto di gruppo per una notte indimenticabile foto di Francesco Greco

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mazione. Sono stati coinvolti nell’indagine statistica oltre 210mila laureati di 49 uni-versità italiane, tra cui l’Unical. La giornata è stata ricca di spunti e di momenti di rifles-sione e ha visto, tra gli altri, la presenza del Rettore, Prof. Giovanni Latorre, del Vice

Presidente della Regione Calabria, Prof. Domenico Cersosimo e del prof. Andrea Cammelli, Direttore di Alma Laurea. L’evento è stato arricchito da una cena di benvenuto organizzata nella splendida cornice del Palazzo Sersale di Cerisano alla quale hanno partecipato gli ospiti provenienti da diversi atenei italiani, docenti Unical, il rettore dell’Uni-versità di Brno (Repubblica Ceca), l’On. Silvano Moffa, Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Michèle Gendreau-Massaloux già Rettore di prestigio-se istituzioni universitarie francesi, il rettore dell’Unical Latorre, e il di-rettore amministrativo dello stesso Ateneo Bruna Adamo. La cena ha

registrato il suo momento più inten-so con una sfilata del maestro orafo Gerar-do Sacco. Il Maestro crotonese, testimonial dell’Unical, ha omaggiato i presenti con una iniziativa artistica davvero emozionante. Otto splendide modelle calabresi, peraltro tutte studentesse dell’Unical, introdotte da Antonella Papaleo con la collaborazione di Letizia Scocca, hanno presentato le di-verse linee della produzione orafa di questo indiscusso protagonista della scena inter-nazionale, ispirate alla cultura magnogreca, bizantina, rinascimentale e barocca. Parti-colare ammirazione hanno suscitato i gio-ielli di Sacco dedicati al mare. La sfilata si è conclusa con la presentazione dei gioielli e degli abiti di scena indossati da alcune tra le più grandi attrici internazionali, come Liz Taylor, e in alcuni film di successo, come Il giovane Toscanini di Franco Zeffirelli. Un lunghissimo applauso rivolto dagli ospiti all’orafo Gerardo Sacco e alle sue modelle ha concluso una serata indimenticabile.

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Gerardo Sacco e Unical:una notte per “orientarsi” meglio

1►Un momento della cena di gala 2► Dietro al backstage i preparativi per la sfilata 3► Un sorriso prezioso per People Life4► Una foto di gruppo per una notte indimenticabile foto di Francesco Greco

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Cosenza - Arcavacata: tutti sul Bus

Ore 10 del mattino, piazza Matteotti, Cosenza: inizia l’Odissea. Alla fermata dell’enorme bus intestato “U14” si

sgomita per arrivare alle porte, quasi fosse uno sport nazionale.Ad attenderlo non cè né Ulisse e né Conrad, e nemmeno Indiana Jones ( eppure questa piccola epopea quotidiana ha dell‘avventuroso!), bensì giovani studenti universitari in rotta verso la loro Itaca: l’Unical.Alcuni sembrano addirittura impazienti di salpare verso nuovi corsi, lezioni, biblioteche e mense, altri invece hanno più l’aspetto di anime in pena che attendono di essere traghettati sulle sponde dell’Ade (l’autista quindi è il nuovo Caronte!?).Salgo, timbro il mio biglietto e inizia il viaggio.Scambio quattro chiacchiere con i miei compagni d’avventura, qualcuno si lamenta dei soliti ritardi degli autobus, qualcun altro invece dice che siamo stati fortunati a trovare un posto a sedere. C’è chi ascolta l’ipod (pare che la playlist migliore per i viaggi mattutini preveda musica in stile “wake-up”, per ovvie ragioni), c’è chi ne approfitta per ripetere gli appunti e c’è chi guarda ansiosamente dal finestrino per avvistare un possibile controllore all’orizzonte. Ed eccolo che arriva, tempestivo come un deus ex-machina, a decidere le sorti dei passeggeri. Il terrore dei viaggiatori che amano correre il rischio-contravvenzione e allo stesso

tempo una faccia amica e simpatica per i fedeli abbonati. Fortunatamente, nessuna scena da “Biglietto amaro” e nessun improbabile Ajeje Brazorf. Niente tragedia insomma, anzi, persino qualche risata. Si aprono per l’ultima volta le porte che si chiuderanno inesorabilmente alle nostre spalle, siamo arrivati al capolinea, pronti per approdare alle mitiche pensiline verso una nuova giornata. Fine del viaggio.

Domani, d’altronde, è un’altra Odissea.

1►Alla ricerca del biglietto timbrato2► Sveglia con le cuffiette a tutto volume3► Ultimi ripassi prima della lezione4►Pronti, allacciate le cinture, si parte!

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Mancano ancora pochi giorni e poi, grazie alla società “La Cascina”, sarà festa grande nel Centro re-

sidenziale dell’Università della Calabria. Tutto al ritmo cubano. Segnatevi bene la data: il prossimo 20 aprile. Un giorno che sarà ricordato da tutti: studenti, professori, personale tecnico-amministrativo, ospiti provenienti da Cosenza, Rende, Castroli-bero, Montalto e da tanti altri centri vicini all’UniCal che, per un giorno, si faranno trascinare dai ritmi e dai gusti della cultu-ra cubana. Dalla musica e dalla cucina, in modo particolare, di quel Paese, caldo e ba-

ciato dal sole. Appuntamento allora il 20 aprile. Nel segno dell’allegria e della spensieratezza. L’attesa

giornata dell’UniCal sarà ar-ricchita da una mostra

dell’artista calabrese - ma noto in tutto il mondo - Franco Azzinari, profon-

do conoscitore della realtà cubana della quale ha ritratto e

r iproposto, con origina-lità e gusto, personaggi, vicende e storie. Il conto alla r o v e s c i a , dunque, è iniziato. Non rimane che aspet-tare questo attesissimo giorno e prepararsi a vivere una festa che non dimenticheremo tanto facilmente.

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20 aprile: Giornata Cubana all’Unical

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Professori, studenti e curiosi nella sala del Cinema Citrigno in attesa dell’arrivo di Marco Risi, regista di Fortapasc. Che,

puntuale, fa il suo ingresso accompagnato da Giuseppe Citrigno e Marcello Arnone. Sul palco, a discutere sul giornalismo d’inchiesta, anche due cronisti calabresi: Arcangelo Ba-dolato e Paride Leporace.Perché raccontare la storia di Giancarlo Sia-ni in un film?Ricordo la fotografia di Siano morto a 26 anni nella sua macchina, la stessa utilizzata nel film. Ho avuto la possibilità di leggere una qua-rantina di lettere indirizzate alla sua ex ragazza, renden-domi conto del suo modo di affrontare la vita.Che cosa emerge da Fortapasc?Emerge un giorna-lista giornalista, un ragazzo sempli-ce con un grande entusiasmo che non pensava di rischiare la vita scrivendo e facendo bene il suo lavoro. È questo dovrebbe essere la regola per tutto e per tutti.

Quando siamo stati a Napoli e abbiamo fatto un’ anteprima del film, nel carcere minorile di Nitida,un ragazzino mi disse:”quando hanno ammazzato quel camorrista non mi ha fat-

to impressione ma quando hanno uc-ciso Giancarlo Sia-no, semplicemente perchè ha fatto il suo lavoro, mi è di-spiaciuto.”Esiste oggi il gior-nalismo d’inchie-sta?Bisogna fare un’im-portante distinzio-

ne così come è raccontata nel film, quando il direttore del giornale dice a Siani: “Questo non è un Paese per giornalisti giornalisti ma è per giornalisti impiegati.” Questo è il tema. Quan-ti di noi sono registi registi, studenti studenti, quanti invece hanno optato per la soluzione più comoda di essere in parte impiegati e di accon-tentarsi?L’attualità fornisce tanti spunti?Anche troppi, c’è infatti chi dice di non fare que-sto tipo di film per il grande schermo perché se ne occupa già la televisione, ma non credo.Che cosa ci sarà nel futuro di Marco Risi?Stiamo lavorando ad un paio di progetti, ce n’è uno che dovrebbe partire alla fine dell’estate ma manca ancora una parte di soggetto. Quando si comincia a scrivere è un momento bello ma è delicato perché è da lì che si capisce che tipo di film sarà.

Attenzione, sale in cattedra Marco Risi

In alto Marco Risi, Arcangelo Badolato, Paride Leporace e Francesca Bozzo, al centro il dibattito dopo il film, in basso Raffaella Sala-mina intervista il regista

di V

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La vita è una cosa meravigliosaRegia: Carlo Vanzina Genere: CommediaVanzina ritorna nelle nostre sale con una nuova com-media sull’ Italia e sugli italiani, e lo fa nel weekend di Pasqua.Luisa Ranieri, Nancy Brilli, Gigi Proietti, Enrico Bri-gnano e Vincenzo Salemme sono i personaggi del film ritratti nella loro quotidianità: c’è il chirurgo che cede alle raccomandazioni, il direttore di banca un po’ traffi-cone e il poliziotto che s’innamora di una massaggiatri-ce. Un’indagine più o meno involontaria sulle loro vite parte da alcune intercettazioni telefoniche e così inizia l’inchiesta all’italiana.Le storie iniziano tutte male ma, … come andranno a fi-nire?! Scopritelo al cinema, dal 2 aprile! Ne vedrete delle belle…

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Tutti pazzi per l’apericenaEccoci qua, pun-

tuali come un orologio sviz-

zero all’appuntamen-to più in della città: l’apericena, ormai sacro per i milanesi, presto diventato una

sana abitudine per molti cosen-tini. Facciamo un giro per la città, di domenica sera, e indovinate un po’. Becchiamo l’aperi-cena che il Salotto delle donne pro-pone, in media, una volta al mese con musica dal vivo e tanto, tanto

di F

ranc

esca

Por

co

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1► E ora se magna2► Il Barone del salotto 3► E il Patron resta a guardare4► Il conquistatore di Curigghià5► Diavoletta Stop & Go6► Apericena, si brinda7► Riccardo Petrucci e il figlio

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V.le della ResistenzaPal. Alfa - Rende

Tel. 0984 84 62 40

CafèAperitivoLounge

Tutti pazzi per l’apericena

divertimento. Ci addentriamo perché oltre alla curiosità di vedere chi suona e chi c’è, siamo attratti e distratti da un invitante pro-fumino. Ecco pronto a soddisfare i no-stri occhi, inizialmente, e il palato subito dopo, un invitante buffet tutto sapore e fantasia, prelibate stuzzicherie e….. Fan-tastico! Gli Stop & Go, la band più ap-passionante del momento delizia anche il nostro udito. Musica e voce davvero prorompente, stravaganti performance e cover di canzoni eterne. Teniamo il ritmo con i piedi e ci godiamo lo spet-tacolo. Da occasione a scelta individuale l’apericena è diventato un “must”. Che vi piaccia o no, è un piacevole e ricercato

momento non solo per i più glamour ma per chiunque voglia dedicarsi alle public relation, sfoggiare il proprio look, rimor-chiare o semplicemente rilassarsi tra amici. Il locale è accogliente, caldo e colorato e tra un click e un altro ne approfittiamo per bere un buon bicchiere di vino (chiacchieriamo con gli amici di sempre e facciamo nuove conoscenze, tutti felici di sentirsi protago-nisti della serata, ndr). Si perché sapete cos’è che rende speciale serate come questa? La gente. Tutta quella gente che ha voglia di vi-vere la città e le occasioni che ci offre.

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Da Alice nel pa-ese delle me-raviglie a Paris

Hilton. Da Biancaneve a Blair Waldorf. E’ il must-have dell’anno, l’accessorio protago-nista indiscusso della prossima primavera (e non solo): il cerchietto. L’ handband (questo è il suo nome in inglese)

ha sfilato anche nelle ultime collezioni di Miu Miu, Cha-nel e Lanvin. Ed è subito cerchietto-mania!

Non solo haute couture, ma anche prêt-à-porter: potete trovare cerchietti per ogni gusto a prezzi accessibilissimi anche negli store di noti brand della città. C’è quello bon-ton (modello Charlotte di Sex and the City, per intenderci), generalmente largo, di stoffa e dai colori lucenti, molto mini-mal-chic e un po’ Jackie Kennedy; quello glitterato con gli strass, per brillare nelle serate speciali; e poi ci sono quelli con le piume, in perfetto stile Burlesque. A por-tarlo alla riscossa è stato specialmente il popolarissimo telefilm “Gossip Girl” in cui la bella, ambiziosa e un po’ perfida protago-nista Blair ne sfoggia uno diverso per ogni

occasione.Nei mesi scorsi sono aumentati i gruppi su Face-book dedicati a questo oggetto cult, mentre su youtube impera-no video-guida al cerchietto fai-da-te.Già in auge negli anni ’60, un po’ kitsch negli anni ’80 (ricordate quando la mamma ce lo metteva per tirare su i capelli dalla fron-te?) ora è il sostituto più pratico e meno impegnati-vo di sua maestà la corona. Insomma, basta indossare un cerchietto (con una buona dose di ironia) per autoincoronarsi princi-pesse di una favola in versione moderna … E finalmente Cenerentola potrà rincasare più tardi della mezzanotte senza aver paura che l’incante-simo svanisca!!

Ma cosa ti sei messa in testa?!?!di

Nun

zia

Capi

tano

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Vicoletto...che empatia!di

Maf

alda

Med

uri Da l l’ass e n nate z z a

nello scrivere una recensione dopo

che le sensazioni hanno decantato: come cataloga-re un’esperienza con criteri più obiettivi che non siano l’empatico entusiasmo ini-ziale…Visto da fuori sembra tutto così silenzioso. Non avrò mica sbagliato giorno? Per fortuna spunta qualcuno. Ad accogliermi arriva lo chef Francesco Giuliano che mi accompagna al ta-volo.Sono la prima cliente della serata. Sarà tut-to combinato? Il dubbio rimane, intanto ho modo di guardarmi intorno con tutta cal-ma. Seducenti effluvi sembrano confermare la piacevole sensazione iniziale. L’ambiente è carino e accogliente e la mise en place si articola in tovaglie a quadroni e calici da degustazione.La proposta à la carte è piuttosto ampia e non orfana di piatti del-la tradizione. Consigliata da Francesco, dalla carta dei vini pro-pendo per un Efeso Li-brandi. Un cestino colmo di fo-caccine appena sfornate è lì pronto a stuzzicare la gola. Ha inizio il percorso gastronomico, scandito da tempi corretti, intervallati da apparizioni aneddotiche dei proprie-tari.Premessa: le porzioni sono note per non essere abbondanti, ma c’è un motivo. Tut-to è misurato perché si gusti dall’antipasto

al dolce, senza balzelli. E così sia. L’antipasto misto mare al Vicoletto è ben presentato. Pesce spada affumicato, alici marinate, salmone in agro-dolce, insalata di mare e pol-po, uno squisito cocktail di gamberi e ancora, cozze gra-tinate e frittellone di rosa ma-rina. Immancabili i crostini!Insomma, speravo di bran-dire la forchetta contro qual-che piatto tipico calabrese, ma anche stasera il menu ha nel pesce il proprio leitmo-tiv. Me ne faccio una ragione

con l’aiuto dei tortelloni di pesce spada alla glassa di carciofi. Gusto deciso e corretto. Mi sento osservata. Stavolta Francesco chiede conferme, prima, durante e dopo. Viene fuori così l’apprezzabile impegno nell’instaurare un dialogo con il cliente, utile a rendere l’atmosfera più casalinga e al tempo stesso avere un “retour d’infor-mation” sul gradimento. Rispondo positi-

vamente.È l’ora dello scorfano in guaz-

zetto di mare dal gusto assai delicato e contorno di pata-te prezzemolate. La serata scorre tranquilla. Matura il tempo di chiedere il dessert. Zuppa inglese meringata. È abbondan-

te, ma anche molto deli-cata, per soddisfare qualsiasi

inguaribile palato. Appena prima del caffè mi vengono ser-

viti dei cantucci squisiti quasi “fait à la maison”. Apro soddisfatta il mio Mole-skine, butto giù gli ultimi appunti e mi ri-tuffo nella Cosenza by night. Le jeux sont faits, au revoir!

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IL MORO - Via Calabria Tel. 0984 24 860PLAZA CAFè - P.zza Matteotti, 2 - RendeTel. 0984 46 30 00FUSORARIO - Via Panagulis, 12 - RendeTel. 347 47 13 137BENCISTò - Via S. IrmenioTel. 0984 82 50 82 BEAT - Piazza DuomoTel. 0984 29 548 LA GRANGE - V.le Trieste, 6Tel. 0984 74 800 BOOK CAFE - Via Ponte P. Bucci - Cubo 24/B Rende - Tel. 0984 83 80 34AL VICOLETTO - Via F. Simonetta Tel. 0984 79 16 09 EL MOjITO - P.zza Valdesi, 4Tel. 349 26 02 793jAZZ & WINE - Via Mascagni, 38 - RendeTel. 339 87 40 220AL PAPERO GIALLO - Via Ungaretti, 11Tel. 0984 46 39 16NETTUNO - Via G. Marconi, 114 - RendeTel. 0984 40 39 59NOCTURNE PLACE - Via F.lli Bandiera, 36/38B-SIDE - Via Fratelli Bandiera, 98 - RendeTel. 0984 18 06 241 VESCOVO ROSSO - V.le della Repubblica, 21Tel. 0984 71 882MELì MELò - Via TevereTel. 328 37 83 621

CAMELOT - Via Milano, 28 - RendeTel. 0984 39 32 61MORRISON’S - Via N. Serra, 97Tel. 0984 34 111CIGAR BAR - Via Torino, 38Tel. 0984 34 275 BAR IMPERO - V.le della Resistenza - RendeTel. 0984 46 62 53VIZI E DELIZIE - Via Busento - RendeTel. 0984 30 53 81 / 46 61 20TINA PICA - Via Rivocati, 104Tel. 0984 23 554 - Cell. 380 75 53 817LA STREGA - Via Tommaso ArnoneTel. 0984 72 890ROSSOPOMODORO - Via G. Marconi - Rendesempre apertoAL GIRONE DEI GOLOSI - Via P. Rossi, 79 Tel. 0984 39 48 59TIME OUT - Via G. MarconiTel. 0984 40 21 22BAR COLOSSEO - P.zza S. Sergio - rendeTel. 0984 40 41 11IL SETACCIO - C.da S. RosaTel. 0984 83 72 11SALOTTO DELLE DONNEV.le della Resistenza - Rende - Tel. 0984 84 62 40DOUBLE SIX - Via P. Borsellino, 17/21Tel. 329 71 83 756LA LOCANDA DI MANGIAFUOCOVia Molino Irto di Laurignano Tel. 338 83 82 589

I migliori Locali della Citta'

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Si intitola 90, allora... la prima fatica letteraria dell’autore rendese Attilio Palermo. Edito da Albatros-Il filo,

il romanzo narra le vicende di sei ragazzi proiettati nell’emisfero tardo adolescen-ziale, quello delle prime scelte importanti, quello degli esami di stato, quello delle si-tuazioni che segnano per sempre la vita di ognuno, quello della scuola e dell’ultima gita di classe. Tre ragazzi e tre ragazze, amici insepara-bili, che assaporano l’elisir della magica giovinezza, quell’irripetibile fase sospesa tra l’adolescenza e l’età adulta in cui ogni emozione è esasperata, in cui niente pas-sa per niente, ogni passo è misurato, ogni gesto carico di si-gnificato, il senti-mento dibattuto, contrastato, il fu-turo un’eccitante e accecante nebulosa di luci e ombre, gli amici l’ancora sicu-ra nelle tempeste del cuore. A far da scenario alle vicende narra-te, Ostia Lido, viva, colorata, solare nell’anno di Italia ‘90!Lupo e la sua stretta cerchia diventano i protagonisti di ieri e di oggi, diciottenni alle prime armi con le passioni, che tra ri-sate e lacrime, ci portano nel loro piccolo mondo.Dopo aver scritto per il teatro ricordia-mo la commedia Gente di Bar del 2001 e il musical Boccaperta (premio Galarte 2005) di cui è autore dei testi letterali At-tilio Palermo (classe ‘78) si cimenta con la narrativa pura, raccontando situazioni di vita vissuta attraverso la lente di chi ha osservato con gli occhi di un dodicenne

gli adolescenti di allora, i ragazzi più gran-di, curioso e attento alle mode del tempo, agli oggetti e agli status simbol di allora, la musica, il cinema, i sentimenti, forse l’unico elemento che rimane immutabile e non si lascia scalfire dal susseguirsi gene-razionale. Un viaggio denso di ricordi, un dolce déjà-vu macchiato di malinconia, irresistibile, fino all’ultima goccia.

Attilio Palermo a tutto “90, allora...”

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Un volto serioso in cui

si intravede un sorriso serrato, disponibile al dialogo: questo è Sergio Aqui-no. Che si è pre-sentato così, con disinvoltura, di-nanzi ad un aula traboccante di alunni.Gli studenti del Liceo Scien-tifico Enrico Fermi, hanno incontrato l’au-

tore nella medesima aula dove si era assistito al sorgere del suo primo libro Indagine all’om-bra del MAB. E, a distanza di un anno, hanno provato le stesse emozioni a discutere del nuo-vo romanzo. Sangue sui rifiuti. Tra topi di fogna vecchi e nuovi. Il tema è forte ed è un pretesto per alzare lo sguardo sulla piaga dello smaltimento dei rifiuti e, in particolare, sull’in-

sostenibile situazione del Consorzio Valle Crati. Dietro il Consorzio una pericolosa alleanza di forze di destra e di occulti poteri di ‘ndrangheta. Sullo sfondo un realistico clima di illiberalità e di antidemocraticità. Tali motivi conducono i personaggi ad una eroica impresa, incorniciata tra le titaniche statue del museo all’aperto Bilotti di Corso Mazzini, spesso obliate dalla polvere della disattenzione. La cosa che ha colpito mag-giormente è il modo in cui l’autore è riuscito a rapportarsi con i ragazzi, pieni di speranza e, forse, di illusioni. Tutti col fiato sospeso su di lui, accompagnato da Giuseppina Di Fatta, moderatrice dell’incontro, e Antonietta Cozza, prima sostenitrice dei suoi romanzi. Il dialogo si è articolato tramite domande. Gli studenti hanno manifestato attivo interesse per gli scritti di Aquino ritraenti la realtà cosentina e i suoi valori, le dinamiche e le contraddizioni. E per la vivacità del racconto, nel quale trapelano perso-naggi intenti a riscattare la propria terra. Dalle gesta di Pietro all’eleganza di Chiara, dal corag-gio di Cosimo, all’abilità informatiche di Clau-dio. Il libro è risultato una delle poche “opere d’inchiostro” attese in libreria (e di cui è previsto un seguito). La formula segreta dell’ autore, or-mai membro onorario della scuola, è il legame stretto con i lettori. I Liceali del Fermi, nell’at-tesa del prossimo romanzo, che trasformerà la saga di Pietro e Chiara in una trilogia, promet-tono di essere i primi a leggerlo.

Francesco Rota classeV H,Liceo Scientifico E. Fermi

Tra le pagine di Sergio Aquino

In alto lo studente del Fermi Francesco Rota e lo scrittore Sergio Aquino, in basso gli stu-denti del Fermi

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Chi dice che alcuni sport sono pret-tamente maschili, si sbaglia!! Non sono solo i muscoli di un uomo a

fare di un uomo un atleta e di un atleta un campione. Ci sono donne che fanno danza, altre che preferiscono correre al camposcuola. Chi si mette comoda e va a fare shopping. E poi ci sono quelle che infilano i guantoni. People life ha incontrato Lorenzo De Vincenti, istruttore di fit box della Scor-pion che ci svela tutti i segreti di questa disciplina, frequentata solo da donne. E che donne!!Che cosa è la fit box?La fit box è uno sport simile alla Kick box, ma si differenzia in quanto ci si allena an-dando a tempo di musica effettuando mo-vimenti tipici della kick boxing.Quest’at-tività di fitness è un mix di movimenti derivati dalle Arti Marziali, dove viene

Fit Box, te le suono a suon di musica

di V

alen

tina

Zin

no

In alto sacco e pugni tesi, inizia la “sfida” a tempo di musica, a sinistra una lezione di fit box alla Scorpion, a destra Lorenzo De Vincenti in allenamento

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usato come bersaglio il sacco. Gli obiettivi a cui mira la Fit-Boxe sono, lo scaricamento della tensione accumulata da una giornata di studio o di lavoro e le basi della difesa personale. Fit box non è solo combattimen-to ma soprattutto attività fisica ad elevato contenuto aerobico.Da quanto tempo pratichi questo sport?Sono dieci anni. Iniziai ad allenarmi a li-vello amatoriale, quando c’era il grande maestro Pino Berlingeri. Poi con il passare del tempo ho frequentato corsi professionali ottenendo i brevetti. La fit box aiuta a dimagrire?Quante ca-lorie si perdono?Direi che è un’ottima attività fisica, si con-sumano dalle 600 alle 900 calorie a secon-da del ritmo e della persona.Una lezione tipica?A seconda del background cambiano le le-zioni. La lezione ha la durata di 1 ora, gli

esercizi di base sono: stretching, 45 minuti di attività aerobica, 5 minuti di defatica-mento, 5 minuti di addominali e potenzia-mento.A chi è consigliato questo tipo di sport? Può essere praticato un po’ da tutti, non è neces-saria una preparazio-ne di base specifica e poi ricordo sempre che è un’ottima au-todifesa.Donne, pic-chiate duro ma solo ad un sacco.

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Creativi dell’arte contempora-nea. Così si definiscono Niccolò De Napoli e Fiorenzo Marino,

giovani artisti cosentini che, da novelli cosmopoliti, trovano ispirazione e per-fezionano le proprie tecniche nelle città d’arte di tutto il mondo (New York, Lon-dra, Berlino). Fiorenzo ha studiato Desing della Co-municazione a Londra, presso l’Institut San Martin. Niccolò è alla ricerca della sua strada professionale, guidato dalla vocazione per la pittura. Entrambi d’ac-cordo nel definire l’arte comunicazio-ne, coinvolgimento dei sensi, mettono

subito in evidenza quanto sia difficile far comprendere ciò che da vita alle loro tele. L’arte è come la musica - dice Fioren-zo – che costringe a fare cover di canzoni note per assicurarsi il consenso del pubblico. L’arte contemporanea in Italia – aggiunge Niccolò - rischia di

essere oscura-ta dall’eredità classica, a volte

troppo ingom-brante.Perché definir-si Creativi? F. Il Creativo non ha una corrente precisa a cui ispirarsi, si rinnova vol-ta per volta. N. L’essere artista implica un’evo-luzione del pen-siero, significa fare filosofia, estrinsecare ciò che si ha dentro. I temi delle vostre opere?N. Seguo due canali d’ispirazione, quello Pop (più commerciale) e quello intimisti-co basato su due temi fondanti nella vita di un individuo: l’irreversibilità delle cose ed il libero arbitrio. Una nostra scelta può diventare, di fatto, irreversibile.F. I miei quadri hanno un’impronta mol-to cartoonish. I soggetti che prediligo sono omini cartonizzati dove a predominare è il colore.Cosa s’intende per Contaminazione?F. N. Significa pren-dere in prestito opere di altri (foto, imma-

Fiorenzo e N iccolòcreativi e “contemporanei”

1►Katemoss&mokadrink (opera di Fiorenzo)2► Lovekills (opera di Fiorenzo)3► Paradox (opera di Niccolò)4►Change (opera di Niccolò)5►Fiorenzo Marino e Niccolò De Napoli leggono incuriositi la nostra rivista.

di M

anue

la M

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gini ecc.) per poi rielaborarle con tecniche personali, frutto di sperimentazioni e di ricerche di materiali nuovi per renderle uniche. Nell’arte rubiamo tutti. Come si osserva un quadro?F. N. Attraverso step che devono far sca-turire un’alchimia, un feeling con l’osser-vatore. Osservare un quadro è come os-servare una donna. Si può essere affasci-

nati o meno al primo impatto e cambiare progressivamente opinione mano a mano che l’osservazione diventa più profonda, intima. L’arte è per tutti?F. Per pochi.N. Per molti ma non per tutti. Artistico può essere qualsiasi cosa. Anche il modo di vivere la vita è un’opera d’arte.

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Balletto di Calabria, tra palco e realtà

Il Balletto di Calabria è un centro stu-di danza professionale, nato il I otto-bre 2007 sotto la Direzione Artistica di

Massimiliano De Luca e Anna Pignataro. Da subito il Balletto si è inserito nel campo della danza proponendo eventi, stage, corsi di formazione, partecipando come giuria a Concorsi Nazionali di Danza e realizzando il “BDC Dance Company”, Compagnia di Balletto composta da ballerini professio-nisti e seguita da Coreografi di spicco del panorama della danza. I corsi del Balletto Di Calabria si svolgono in un ampia e raf-finata struttura di 1600 mq adibita a scuola di danza, palestra, piscina, benessere. Il progetto continua con gli appuntamenti mensili: sabato 10 e domenica 11 aprile con lo Stage di Steve La Chance, noto Coreo-grafo che collabora con la scuola per le pro-duzioni della Compagnia e l’organizzazione degli stage.Evento nell’evento: sabato 10 aprile si terrà l’audizione per ballerini/e per una nuova produzione estiva realizzata dal Balletto di Calabria e dalla LC Music Management. La Direzione Artistica porta il nome di Barbara Chiappini, le coreografie di Mas-similiano De Luca e il corpo di ballo del Balletto di Calabria.

E ancora a luglio il Balletto di Calabria vi aspetta con “DAN-

CE INTENSIVE” - stage internazionale di danza - che vedrà coinvolti ballerini prove-nienti da tutta Italia e dall’estero. Appuntamento che si terrà sul litorale tirrenico con la presenza di Insegnanti di prestigio: Steve La Chance, Paula Morgan, Silvio Oddi, Orazio Caiti, Manolo Casa-lino. Il Balletto di Calabria è un mondo a sé, chi vi entra nota da subito la qualità e la pro-fessionalità, l’energia e la Passione che lo contraddistinguono …

In alto a sinistra l’aula della scuola, in alto a destra Barbara Chiappini, in basso Steve la Chance con la compa-gnia BDC Dance Company

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TEATRO RENDANO Piazza XV Marzo - 87100 Cosenza Tel. 0984 81 32 20FIORELLA MANNOIA LIVE 2010 Martedì 13 aprile 2010 Ore 21.00

SAMUELE BERSANI LIVE 2010 Martedì 20 aprile 2010 Ore 21.00

PAOLO CEVOLI da Zelig Rassegna “Comicittà 2010” - Giovedì 22 Aprile 2010 Ore 21.00

CINEMA TEATRO GARDENVia Torino, - 87036 Rende (Cs) Tel 0984/33912DITEGLI SEMPRE DI SI - Stagione Teatrale 2009/2010 IncontriAMOciaTEATRO di Eduardo De Filippo con Geppy GLEIJESES - Gennaro Cannavacciulo Giovedì 29 Aprile 2010 ore 20.30 - Venerdì 30 Aprile 2010 Ore 20.30

A VOLTE RITORNANO CON UNA GAVITA DI RISATEcon Zio Paolo, Marco Tiesi, Antonio Gelsomino e Paolo Mauro - Giovedì 15 Aprile 2010 ore 21.00

TEATRO MORELLI Via Oberdan, 46 - 87100 Cosenza Tel 0984/76461GEORGE SAND RACCONTA FRyDERyK CHOPIN interpretato da Giusy Caruso al pianoforte e da Patrizia Gallo voce narrante - giovedì 15 aprile ore 20.45

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In amore, la nuova posizione lunare scantona con intuizioni, tenerezza e passione ogni pos-sibile incomprensione col partner. Single in pole position. Inventatevi qualcosa d’alternativo, sperimentate ricette nuove, invitate gente che vedete di rado.

Questo periodo si preannuncia un po’ agitato. Mantenete calma. Inutile cercare di dare un senso logico, farsi domande e analizzare con la mente ciò che sta accadendo in campo senti-mentale: le risposte sono solo nel cuore.Fate in modo di trovare in questo periodo un po’ di tempo da dedicare alle vostre occupazioni preferite o ad attività ricreative e spensierate: anche se la parola in genere non compare sul vostro vocabolario, il riposo merita un po’ d’attenzione!

Con la Luna in Bilancia, è facile chiarire una questione ingarbugliata o riappacificarsi con il partner, dopo un malinteso. Se ci saranno prove da sostenere, avrete il giusto spirito per affron-tarle! Parliamo di lavoro. Attivatevi per fare qualcosa di concreto. Belle novità.Conferme del vostro fascino stuzzicano la voglia d’evasione; occhio, state camminando sul filo del rasoio. Niente passi falsi. Sarete costretti a scegliere tra il farvi travolgere dall’onda o il ca-valcarla per arrivare dove volete! La Luna amica vi fa viaggiare con una marcia in più. Periodo ideale per intraprendere qualcosa di nuovo, per una rimpatriata con gli amici. Preparatevi a festeggiare un successo professionale, una promozione, un aumento di stipendio!

Molto spesso quello che andiamo disperatamente cercando in terre lontane è a due passi da noi; si dice che la felicità è sempre sull’altra sponda, ma non è quasi mai così. In questi giorni potrete accorgervi che la soluzione a molti dei vostri problemi è sempre stata vicinissima.Ingresso della Luna nel segno. Se qualcuno di voi sta cercando di liberarsi di un rapporto sen-timentale ormai privo di senso, obsoleto, questo è il momento giusto per passare all’azione e chiarire le cose una volta per tutte.

Che carica d’energia a vostra disposizione questo mese, con la Luna in Bilancia! Il vostro entu-siasmo è contagioso, ottima la prospettiva in merito ad un viaggio. La fatica non vi spaventa e siete pronti a mettervi in gioco anche su progetti a lunga scadenza

Il periodo non è tra i più sereni, con la Luna in posizione storta. La libertà d’azione è limitata, l’accordo con i colleghi complicato. L’entusiasmo da solo non basta per superare gli intoppi: c’è bisogno di una maggiore aderenza alla realtà.

Vi farete conquistare dal fascino di una persona speciale, ma un po’ volubile: godetevi il pre-sente, senza fare programmi per il futuro. In ambito professionale saprete farvi apprezzare per lo spirito d’iniziativa, il colpo d’occhio e la forte creatività.

Se pensavate di approfittare di questo periodo per occuparvi di alcuni sospesi, fatevi dare una mano da qualcuno. Ci sono cose che non vanno, che non soddisfano nel rapporto di coppia, ma la disponibilità a mettervi in discussione comincia a dare i suoi frutti.

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CDS srl - azienda specializzata nella distribuzione di food e beverage - e Surgelò s.r.l. -

azienda di distribuzione all’ingrosso di prodotti alimentari surgelati, congelati e freschi presentano ERBES (Evoluzione Ristorazione Bar e Sommelier). La scuola di formazione professionale per pizzaioli, barman, caffettieri, sommelier e decoratori vegetali offre professionalità e competenza nel settore a coloro vogliano acquisire la giusta preparazione per affacciarsi al mondo del lavoro. Docenti ed esperti del settore sono pronti ad offrire agli aspiranti professionisti non solo la loro esperienza, ma anche quel tocco di fantasia, creatività che fa la differenza in questo lavoro. La cultura dell’accoglienza e la professionalità. Un mix da servire alla clientela anche per migliorare la qualità del turismo in Calabria. I corsi della Erbes offrono competenze teoriche e

pratiche per essere leader nel settore della ristorazione. I corsi, differenziati per specializzazione, si terranno presso la sede di Rende nelle seguenti date: si parte il 12 aprile con il corso dei pizzaioli, il 19 toccherà ai barman, il 26 corso per decoratori vegetali. Il conto alla rovescia è iniziato. Professionalità, competenza e qualità, questo offre Erbes. Provare per credere.Erbes, la scuola per il tuo futuro.

Erbs, la scuola per il tuo futuro

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Per informazioni ed iscrizioni:

CDS srl C.da Lecco, 15Rende (CS)

Tel. 0984/838655Fax 0984/838775

[email protected]

www.cdsbevande.it - [email protected]

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