People Life N.20

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Gradinate in Scena, arrivano i Vip Un “Tiromancino” al Settembre Rendese Amaurys Perez il ritorno a casa del campione del mondo Anno 1 - N°9 (20) Settembre 2011

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Gradinate in Scena, arrivano i Vip

Un “Tiromancino” al Settembre Rendese

Amaurys Perez il ritorno a casa del campione del mondo

Anno 1 - N°9 (20) Settembre 2011

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IN P

UNTA

DI P

ENNA

MensileCosenza

e Provincia

Anno 1 N° 9 (20)

Settembre ’11

In copertinaIl campione Amaurys Perez e la sua famiglia

Foto di Francesco Greco

Aut. Trib. di Cosenza No 2del 02/02/2010

Edito daSAVET Srl

Chiuso in redazioneil 07/09/2011

Direttore [email protected] Romanelli

Sede LegaleVia Po - 87036 Rende (Cs)

Coordinatore esternoFrancesco Sciammarella

Grafica [email protected] PedaceFranco Siciliano

Fotografo UfficialeFrancesco Greco

Responsabile [email protected] Curatolo

Redazione [email protected] Magnelli Francesca Porco Valentina Zinno

Hanno collaboratoAngela AltomareNuccia BenvenutoNunzia CapitanoFederica CelibeLucia De CiccoDopaminaLisa FicaraVincenzo GualtieriAntonietta MalitoAngela MendicinoGiovanni MorroneGiampiero ScolaErcole ScorzaCarlo Giuseppe StaropoliMariella Veneruso

Consulenti LegaliAvv. Aurora AroneAvv. Andrea GentileAvv. Antonella Garritano

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Settembre. Su “ Facebook” tutti parlano di stress, di fatica, di ritorno, di lavoro. Tira-tevi su fanciulli e fanciulle di Cosenza e

Provincia, tiratevi su perchè è arrivato People Life. L’unica vostra consolazione, al ritorno in città, è questa, noi lo sappiamo ed è per questo motivo che in questo numero non vi abbiamo fatto mancare nulla: foto, baci, abbracci, mu-sica, racconti, interviste e.... La storia dei fra-telli Posteraro. Due fratelli partiti da Lago con la valigia di cartone e ora proprietari del più elegante e lussuoso ristorante di Vancouver. Celestino Posteraro, quest’estate, ha voluto fe-steggiare i suoi primi 60 anni a Lago facendo arrivare i suoi ospiti con un aereo privato. Il padre non ha mai visto il Canada, ma è fiero di due figli che hanno creduto tanto nella vita. E quando credi nella vita non puoi fallire. People Life, la gente, la vita... Marcello Romanelli

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08 il volo del capitano10 people danza Alessandro Rende, con “arte e beneficenza” a favore dell’Airc12 people events Un “Tiromancino” al Settembre Rendese14 Amantea, il trionfo di Nereides alla Grotta dei desideri18 la vignetta di scola20 Vip, Principi e principesse alla prima edizione del premio Filottete24 Moda mare: tra le barche di Cetraro canta Anna Tatangelo26 Al Dinella l’Oscar People Life “- alcool + latte”28 people city “Galatea” la banca che sostituisce la famosa balia30 Cosenza la citta’ che non e’ andata mai in vacanza32 people miss Stefania Bivone novella “Venere” a Montecatini 34 people story Da Lago a Vancouver la storia di successo dei fratelli Posteraro36 people love Love, Sex, & more...!40 people music Le note del professore per Lilli Funaro42 V edizione per il Dj Contest di Roggiano Gravina 44 Antonio Consales, la musica classica in disco46 people dj E’ il tormentone che fa l’estate?48 people copertina La favola di Amaurys, il Cubano “cosentino” campione del mondo di pallanuoto52 people jonio L’universita’ del futuro arriva a Corigliano54 people tirreno “Le ali della speranza” illuminano la notte paolitana56 people viaggi Salentu: lu sule, lu mare, lu jentu58 Viaggio in Sardegna. A Villasimius tra mare verde, spiagge bianche e avvistamenti vip…60 people banca A tu per Tu con i Giovani Soci della BCC Mediocrati62 scatto matto by Francesco greco 64 lo scorcio dell’estate Ricordi dell’estate 2011, i flash estivi dei nostri lettori66 people personaggi Lupinacci, una passione a ritmo di danza68 Sabrina Brazza e Andrea Volpintesta complici nella vita e sul palcoscenico70 people library Giuseppe Autiero, l’apprendista scrittore72 Mars&Venus - L’istantanea e la posa74 people art La pittura “veloce” di Giacomo Vercillo76 Nel centro storico la “chiave” della citta’ di Cosenza78 people cheF In cucina con la chef Sara Papa80 people unical Appelli, dispense, manuali... ecco scoperchiato il vaso di Pandora81 people concerti Cristina Dona’ si confessa al Festival delle Serre82 people gusto Settembre, per un meno amaro “ri-tonno” dalle vacanze84 ‘80 voglia di people Boys, Boys, Boys... Sabrina Salerno ricorda gli anni ‘8088 people night Eventi, concerti e vita 89 people magna e bevi I migliori locali della città 90 Film del mese Ma come fa a far tutto?92 oroscopo

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“(Bugia) i tesori della Villa Vecchia”

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PEoPLE DANZA 10 People Life Settembre 2011

servizio di antonietta malito

Ha 30 anni Alessandro Rende ed ha già alle spalle una brillante carriera nel mondo della danza. Partito molto giovane da Grimaldi, un paese in provincia di

Cosenza, dopo aver mosso i primi passi nel mondo dello spet-tacolo, e con la maturità scientifica in tasca, ha continuato con sacrifici a farsi strada, prima presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, poi a Milano al Teatro della Scala, divenendo un ballerino molto apprezzato. Oggi vive e lavora nella capitale e può ben considerarsi uno dei tanti giovani calabresi che, con impegno e tanta passione, ce l’ha fatta a realizzare il grande sogno della sua vita. Dal 2008 è il direttore artistico di “Arte e Beneficenza”, evento nato in Calabria ed affermatosi negli anni come un appuntamento di spicco per il suo alto livello artistico e per il suo fine umanitario: unire l’arte alla beneficenza per aiutare la ricerca sul cancro. Alessandro oggi è anche direttore artistico del Festival del Centenario di Fiuggi e direttore gene-rale di Romaindanza, l’expo dedicato alla danza più grande ed importante del sud e del centro Italia, oltre che regista della “Carmen” dell’Atzewi dance company. Quando è nata la tua passione per la danza? Credo che da piccolo fosse solo curiosità, ma nel corso degli anni, con lo studio e il lavoro, è diventata una vera e propria passione.La tua carriera di ballerino ti ha permesso di conoscere vol-ti noti della danza, come Carla Fracci. Cosa hai imparato da questa grande etoile? Sicuramente è un grande esempio nel mondo della danza; da lei ho appreso che assoluta dedizione, costanza e sacrificio sono gli ingredienti fondamentali per poter fare questo mestiere.

Quando balli riesci ad incantare e ad emozionare chi ti guarda. Ma tu, cosa provi? Mentre danzo mi lascio trasportare dal movimento, dalla musica e dalla persona-lità del personaggio che in quel momento sto interpretando. Anche se le sensazioni che si provano non si possono descrivere a parole.

Com’è nata l’idea di dar vita ad “Arte e Beneficenza”? Ogni giorno anziani, giovani e, sfortunatamente, anche bambini, ven-gono sconfitti da quella che è stata definita la malattia del seco-lo: il cancro. Proprio per sostenere la ricerca medica, nel 2008 è nato in Calabria “Arte e Beneficenza”. Il fine di questo progetto è quello di schierarsi in favore della lotta contro il cancro e di non dimenticare le persone che soffrono attraverso un’arte che io conosco bene e che mi regala emozioni ormai fin dalla giovane età. Per questo ho realizzato il Gran Galà di danza evidenziando il senso più profondo dell’arte, cioè quello di arrivare al pubblico per muovere negli animi buoni propositi.Dopo il successo ottenuto a Roma e a Grimaldi, pensi di proporre lo spettacolo anche in altre città italiane? Sicura-mente sì, ho avuto già delle proposte per fare nel 2012 delle tappe a Spoleto, Parma e Latina. Spero in futuro che questo progetto possa essere ospitato anche dai più prestigiosi teatri calabresi, come il Teatro A. Rendano di Cosenza oppure il Politeama di Catanzaro.Rappresenti uno dei giovani talenti calabresi che è riuscito a far carriera altrove. Ma quanto ti manca la Calabria? La Calabria mi manca sempre, è dentro di me in qualsiasi posto io vada. Sono orgoglioso di essere calabrese e felice di rappresentare attraverso la danza la nostra splendida regione. Terra molto ge-nerosa: nel mio paese sono stati deliberati 2.400 euro per “Angela favolosa cubista” (una signora ultra settantenne che balla su un cubo) mentre per “Arte e Beneficenza” appena 500 euro. Questo dovrebbe farci capire tante cose.In termini finanziari, quanto ha contribuito quest’anno “Arte e Beneficenza” a sostenere la ricerca contro il cancro? Tra Roma e Grimaldi sono stati raccolti più di 4mila euro. Spe-ro che negli anni “Arte e Beneficenza” riesca a divulgare il suo messaggio ad un pubblico sempre più affluente e coscienzioso, in modo da poter dare alle persone malate di cancro la speranza di un futuro migliore.Tu che sei riuscito a realizzare la tua aspirazione di diventa-re un ballerino affermato, cosa senti di poter consigliare ai giovani che rincorrono un sogno? Di non fermarsi ai primi “no”, di avere coscienza dei propri limiti, di essere umili e di te-nere sempre i piedi per terra.

ALESSANDRO RENDE, CON “ARTE E BENEFICENZA” A FAVORE DELL’AIRC

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E’ tutto pronto. E in città, al rientro dalle vacanze, non si par-

la d’altro. Tutti aspettano il calendario più atteso di questi ultimi scorci d’estate. Un calendario d’indiscussa qualità artistica, dove non mancheranno momenti di cultura e spettacolo, parola di Cesare Loizzo, il nuovo assessore allo Spettacolo del comune di Rende. Le se-rate itineranti del festival si contraddistingueranno per sceno-grafia, luci, buona musica e tanta gente che non vuole perdersi nemmeno uno degli appuntamenti previsti sotto le stelle. Eh si, perché il “Settembre Rendese” porta in città artisti di prima scelta, che scenderanno nelle piazze e apriranno i loro concer-ti con l’Inno di Mameli, omaggio per il 150esimo anniversario dell’unità Italia. Tra le tante novità ce n’è una davvero impor-tante: l’apertura della manifestazione, giunta alla sua 47esima edizione, coincide con la fine degli eventi “Il lungo fiume in fe-stival” e “Il festival delle serre”. Quest’anno il sindaco Vittorio Cavalcanti e il neo-assessore Loizzo, hanno avuto il merito di unificare, in un unico cartellone, le manifestazioni storicizzate dell’intera area urbana. Ma torniamo alla musica ed ai nomi di quegli artisti che ci faranno battere forte il cuore. Per la prima volta Rende sarà protagonista di uno spettacolo senza prece-denti. Due personaggi amatissimi, due vincitori del Premio Tenco apriranno il “Settembre Rendese”. Sarà una jam session da non perdere. Chitarre e ironia per una musica d’altri tempi e poi…la genuinità del cantautore cosentino Dario Brunori

e la verve dell’inimitabile Beppe Voltarelli, ospite d’eccezione. E per gli appassionati di musica ska, rock e reggae le popolarissime Rivoltelle, la stre-pitosa rock band tutta al femminile. Musica leggera con il cantautore siciliano Luca Madonia che, nello scorso Festival di Sanremo, ha duettato con il mae-stro Franco Battiato, interpretando il brano “L’alie-no”. Non mancheranno i momenti di cultura. Nella serata del 29, infatti, l’attenzione sarà rivolta all’ospite d’onore, il grande giornalista e storico italiano Paolo Mieli. E poi... dulcis in fundo arrivano loro: i Tiro-mancino, il fantastico gruppo romano che farà salire l’emozione alle stelle. Nella serata del 16, gli autori de “La descrizione di un attimo” ci faranno sognare con i loro versi e sarà un attimo che non dimenticheremo tanto facilmente! Successo garantito grazie anche ad un pubblico che, puntuale, cresce di anno in anno. Il “Settembre Rendese”, anche stavolta, sarà uno dei più bei ricordi di questa calda estate.

PEoPLE EVENTS 12 People Life Settembre 2011

servizio di Francesca porco

Un “tiromancino” al settembre Rendese

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Gli stilisti ci sono, gli ospiti nazionali anche. E allora non resta che aprire il sipario di una grotta illuminata a festa per la kermesse “La

Grotta dei desideri”. Che la “gara” abbia inizio… Un trio formi-dabile, Sara Tommasi, Ernesto Pastore e Daniela Fazzolari, ha condotto una notte magica vis-suta all’insegna della musica e dell’arte. La moda artigianale del “taglio e cucito” regna sovrana in passerella. “Art & Fashion”, il tema di quest’edizione. Abiti dark, trasparenze e tessuti vo-

luminosi hanno caratterizzato le creazioni dei giovani stilisti, Anna Mattarocci, Nereides, Azzurra Di Lorenzo, Simone

Bruno e Caterina Montagni (foto n.2), partecipanti della set-

tima edizione in concorso per la realizzazione del calendario

“CP Cal 2012”. Sotto l’occhio vigile della CP Produzio-

ni, la macchina organiz-

Ernesto Pastore intervista la giornalista Roberta Cangeri

Le tre maschere simbolo del cinema e del teatro, omaggio ad Anna Magnani

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servizio di valentina zinnofoto di Francesco greco

Amantea, il trionfo di nereides alla grotta Dei desideri

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zativa ha lavorato a ritmi incessanti riscuotendo ancora una volta un grande successo, grazie anche al supporto di una giuria tecnica che ha premiato la qualità, e tutte quelle caratteristiche che rendo-no completo un artista. Le ispirazioni degli stilisti, espresse attraverso un abito, sono state omaggio ai geni dell’arte di ogni tempo, lasciando senza fiato i guru dell’arte sartoriale come la principessa Co-stanza Afan De Rivera Costaguti Florio, Graziano Amadori, Giuseppe Fata, Roberta Cangeri, Cesa-re Berlingeri, Anton Giulio Grande, Nino Masso e Claudio Greco, decretando vincitore il campano Nereides (foto n.1), seguito dal cosentino Simone Bruno e dalla toscana Caterina Montagni. La so-lidarietà (con la donazione dell’abito alla Lilt dallo stilista Nino Masso) (foto in basso a destra), la bella voce di Micaela e momenti di memoria con l’omag-gio al cinema per l’attrice Anna Magnani, hanno re-

PEoPLE EVENTS15People Life Settembre 2011

Le presentatrici e gli organizzatori della kermesse ringraziano la principessa

Costanza Afan De Riviera Costaguti Florio

galato sorrisi ed emozioni ad un pubblico caloroso e attento. Arte e moda un connubio sempre più ce-lebrato e… “La grotta dei desideri” si veste di nuovi obiettivi per l’anno che verrà.

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“fotofrancescogreco”: se non faccio uno scatto divento matto!

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Il mare, il cielo stellato e un pubblico d’eccezione. Ecco come una calda notte d’estate può diven-tare una notte speciale. E’ una tra le più belle

coste calabresi. Siamo a Cirò Marina, ospiti di una serata dedicata al talento e all’arte in ogni sua forma. Nella splendi-da piazza Diaz, il salotto buono cirotano è pronto ad accogliere la prima edizione del Premio Filot-tete, una manifestazione ideata dall’avvocato Cataldo Calabretta (manager di numerosi vip) e soste-nuta dal sindaco Roberto Siciliani e dall’assessore alla Cultura, Sergio Ferrari. Quest’anno i tanti presenti, vacanzieri compresi, hanno avuto l’opportunità di assistere ad un vero e proprio spettacolo, condotto dal-la grintosa coppia di biondissime: Italia Caruso e Matilde Brandi, pronte ad omaggiare sorrisi all’in-

tera platea. Una serata dedicata all’arte, dicevamo, riconosciuta da importanti premi: i bassorilievi in argento, raffiguranti il mitico eroe greco, Filottete, realizzati dal maestro orafo crotonese Michele Af-fidato. Pare che questo sia un momento importante per il maestro. A settembre sarà proprio lui a rea-lizzare il “Premio Montecarlo” che si svolgerà nelle lussuose sale dell’Hotel De Paris di Montecarlo. (continua a pag.22)

Vip, Principi e principesse alla prima edizione del premio Filottete

PEoPLE EVENTS 20 People Life Settembre 2011

servizio di Francesca porco

Il Presidente Scopelliti, i Principi e l’avv. Cataldo Calabretta

L’orafo Michele Affidato, il Principe Edoard Lamoral de Ligne de La Tremoille, l’avv. Calabretta e l’attrice Isabella Orsini

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E’ tutto pronto. Inizia la favola con tanto di principi e principesse. Tra gli ospiti d’ecce-zione, in prima fila il principe belga Edoard Lamoral de Ligne de La Tremoille e la sua consorte, la bella at-trice Isabella Orsini, onorano la serata con la loro presenza. E come nelle migliori fa-vole arriva il momento più toccante, un gesto simbolico di grande importanza: il primo cittadino di Cirò consegna al Principe le chiavi della città, realizzate dal maestro Affidato. Il pubblico è attento, si emoziona e applaude. Premiata anche l’affascinante showgirl, can-tante e modella cirotana Roberta Morise, che riceve consensi dal suo pubblico. Protagonista della serata anche la moda e la gastronomia, con le sfilate di “Evelyn boutique” e l’aperitivo di benvenuto, offerto dalle Cantine Ippolito. Eh si, per-

ché la terra degli eroi magno greci è anche la terra del vino più antico del mondo, il Cirò per l’appunto, o Baro-lo del Sud, se preferite, così come lo definisce Hugh Johnson, autore dell’ “Atlante mondiale dei vini”. Conti-nuano i premi e stavolta tocca al can-tautore Mario Nunziante, a Maria Perrusi, ex Miss Italia, ambasciatri-ce della bellezza calabrese in Italia e nel mondo, al direttore dell’Adn Kronos Pippo Marra, e ai giornali-sti Grazia Pitorri (freelance “Match Music Magazine”, “DiTutto”, “Nigh-time Magazine”), Riccardo Giacoia (Tg1), Annalisa Garancini (Tg4), Tamara Ferrari (Vanity Fair), al ri-cercatore del Cnr Francesco Vizza e

all’attore emergente Claudio Garruba. In una calda notte d’estate, principi e principesse, ospiti illustri del mondo dello spettacolo e del giornalismo, isti-tuzioni e spettatori, hanno dato lustro ad una piccola, gran-de realtà. La vittoria dell’avv. Calabretta e del sindaco Sicilia-ni, la vittoria di Cirò Marina.

PEoPLE EVENTS 22 People Life Settembre 2011

Matilde Brandi, l’avv. Cataldo Calabretta e Italia Caruso

Il sindaco Roberto Siliani, Isabella Orsini, il Principe Edouard de Ligne

Il Principe, Isabella Orsini e l’avv. Cataldo Calabretta

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Il 17 porta bene a Moda Mare Cetraro. La diciassettesima edizione della kermesse in

riva al mare più fashion della Calabria spicca per presenze e per ospiti d’eccezione. Ore 21, gli addetti alla sicurezza davan-ti le transenne sono impietosi e inamovibili (come le transenne): senza biglietto d’invito non si entra. Cittadini e turisti venuti a frotte dovranno accontentarsi di guardare lo spettacolo dai maxi-schermi. I fortunati nel parterre, invece, non vedono l’ora di gu-starsi le tre ore di show. Facce note e meno note dei salotti mondani cosentini sono in trasferta sul Tir-reno per presenziare all’evento. Motore, luci, azione. La coppia Luigi D’Alife - Francesco Occhiuzzi fun-ziona ancora una volta, duo già consolidato grazie a Love Radio. Il dj/regista e il presentatore di “Una domenica così” intrattengono il pubblico un po’ ti-mido tra passerelle e momenti musicali, aiutati dalla spigliatezza di Italia Caruso. Protagonista la moda. Hit Shop, Do&Biz, Pellicceria Prestige, Rossel-la Sposa e De Tommaso sfilano le loro collezioni e creazioni. Claudio Greco fa sfilare il suo perso-

nale omaggio al tricolore e ai 150 anni dell’Unità d’Italia, il tema di questa edizione. A due eccellen-ze calabresi vengono asse-gnate le “Vele d’oro”: sono Enzo Monaco, fondatore e presidente dell’Accade-mia Italiana del Peperon-cino, e il sindaco di Co-senza Mario Occhiuto, premiato per il suo impe-

gno da architetto nel mondo. L’altra grande protagonista di Moda Mare Cetraro è la mu-sica. Roberta Morise è trascinante con il suo temperamento da cirotana doc, e si fa perdonare l’esibizione in playback grazie alla sua grinta e al suo sorriso. “E’ soltanto una favo-la”, il titolo del suo primo album, contiene brani orecchiabili che si candidano a diventare futuri tormentoni. Poi nell’intervista ammette serena-

Moda mare: tra le barche di cetraro canta Anna tatangelo

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servizio di nunzia capitanofoto di Francesco greco

Anna Tatangelo e Francesco Occhiuzzi

...e in prima fila ecco la nuova classe dirigente calabrese

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mente che il suo rapporto con Car-lo Conti (i giornali parlavano di una crisi) vive di alti e bassi, come tutte le coppie. Un’altra bellezza calabrese di grande successo calca il palco di Moda Mare. E’ Larissa Volpentesta, che, reduce da fiction seguitissime,

dichiara che affiancherà Occhiuzzi nella conduzione della prossima edizione di “Una domenica così”. Ma nel gran finale le attenzioni sono tutte per lei, Anna Ta-tangelo, e per il suo miniconcerto dei successi più grandi. Anche quest’anno Moda Mare chiude col botto e saluta il porto di Cetraro, aspettando l’anno prossimo.

PEoPLE EVENTS25People Life Settembre 2011

Roberta Morise con il manager Cataldo Calabretta

Il sindaco Giuseppe Aieta premiato a Moda Mare

Il sindaco Mario Occhiuto premiato da Franco Giordano

Claudio Greco sul palco presenta il suo abito tricolore

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L’estate è finita, ma People Life vuole dare l’Oscar. L’Oscar per la migliore iniziativa di questa calda esta-te 2011. In discoteca si può arrivare non solo con il

biglietto omaggio, ma anche con una bella bottiglia fresca di latte. Ed è successo proprio questo al Dinella. Siamo a Praia a Mare. La fila ed ecco il popolo della notte che obbe-disce all’iniziativa voluta dallo staff di una discoteca bella e panoramica. “Meno alcol più latte”. Michele Milone grida al microfono e il popolo della notte deposita all’ingresso le

Al Dinella l’oscar People Life- alcool

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servizio di marcello romanelli

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bottiglie di latte. La notte scorre via tra la canzone napoletana e la dance. Chi è riuscito ad arrivare con quella bottiglia si è preso una consumazione gratis, ma l’ultimo bicchiere della notte è quello di latte. E alle 6 del mattino la grande corsa alla colazione a base di latte e sciroppo di mirtillo che è anche lo sciroppo dell’Isola di Dino. Francesco Lamboglia è orgoglioso di questa iniziativa: E’ stato bello vedere tutti questi giovani arrivare con la bottiglia di latte. Il nostro è stato un messaggio positivo, quel messaggio da dare a tutti quelli che vogliono a forza esagerare. Non c’è bisogno, anche perchè, al Dinella con meno alcol si sta meglio lo stesso. Latte, solo latte e People Life ha deciso di dare l’Oscar a questa iniziativa co-raggiosa e seria.

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Avete mai sentito parlare della banca del latte? Molti bam-bini diventano così “fratelli di latte”, proprio come quando esistevano ancora le “balie”, mamme che donavano il loro

preziosissimo latte materno. Un gesto, questo, talmente intimo e importante che generava un legame speciale nei bam-bini allattati dalla stessa madre, che da quel momento diventavano “fratelli”. Oggi tutto questo viene sostitu-ito dalla banca del latte “Galatea”. Ce ne parla la re-sponsabile della banca del latte, la dott.ssa Maria Pia Galasso. Com’è nato questo progetto? La banca del latte “Galatea”, nome che deriva dalla Dea del latte, nasce nel 2007 presso il reparto di Neonatologia e di TIN - Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Ci-vile dell’Annunziata di Cosenza, sotto la direzione della

dott.ssa M. Lucente. Ufficializzata nel 2010 grazie ad un proto-collo d’intesa con l’Associazione di volontariato ABIO Cosenza, nella persona della dott.ssa Katia Caloiero, e con il sostegno dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Successivamente con il supporto del Comune di Cosenza, i vigili urbani (dal 4 gennaio 2011) eseguono la raccolta a domicilio nella Provincia. In che cosa consiste la banca del latte Galatea?Per Banca del latte, s’intende un punto di raccolta del latte do-

nato da madri diverse e distribuito gratuitamente. Dopo opportuni controlli batteriologici specifici viene somministrato ai bambini nati pretermine. Diversi i punti di forza Galatea: Info point (Resp. De Luca Ida Francesca), raccolta a domicilio, corsi Pre-Parto, collabo-razione con il reparto U.O.C. Ginecologia e Ostetricia e con l’Uni-versità della Calabria, una linea di condotta del personale sanitario quali, infermieri, vigilatrici e Puericultrici che si impegnano affinché vengano rispettati i 10 passi OMS.

Quali sono le fasi che precedono la somministrazione del latte?Innanzitutto vengono reclutate le mamme sottoponendole a relativi esami di controllo (HIV, Epatite B e C); viene effettuata la raccolta del latte a domicilio, il latte viene pastorizzato, analizzato con opportuni esami batteriologici, congelato e infine somministrato.

Per diventare una donatrice di latte cos’è ne-cessario?Le donatrici sono mamme in buona salute che producono latte in eccesso rispetto alle esigenze dei propri figli e che scelgono volontariamente di destinarne una quota ad altri bambini che ne hanno bisogno. In 18 mesi di lavoro sono state reclutate ben 145 donatrici.

“Galatea” la banca che sostituisce la famosa baliaPEoPLE CITy 28 People Life Settembre 2011

servizio di valentina zinno

Lo stoccaggio

Preparazione dei pasti

Pastorizzazione

Raccolta a domicilio

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Agosto. La città ha sentito il silenzio solo nei giorni di Ferragosto, ma il resto… Solo musica. Con quel concerto di Alex Brit-

ti che ha fatto salire dal mare chi era già in co-stume e restare a Cosenza chi aveva messo il costume nella valigia. La Cosenza che non si svuota, la Cosenza che canta sotto la statua di Telesio “Perché mi pia-

ci…”. Britti con la sua chitarra incanta e nella piazza del Palazzo della Provincia c’è tanta, ma tanta gente. La sca-linata del Rendano è presa d’assalto dalle ragazzine che urlano a più non posso e il concerto scivola via liscio con i

successi di sempre, i successi di un Britti che non si è mai montato la testa e conferma la sua bravura su un

palco grande e pieno di artisti. Una passeggiata al centro storico dopo il concerto ed è aper-to il bar Renzelli, la tabaccheria gestita alla

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servizio di marcello romanelli

Cosenza la citta’ che non e’ andata mai in vacanza

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In alto il numerosissimo pub-blico, a sinistra il tabaccaio “Raffo”, a destra il parcheg-gio strapieno

grande da “Raffo”, il dj che vie-ne da Potenza e le luci del Beat accese. Sotto Piazza Duomo il parcheggio è pieno di macchi-ne. Agosto in pratica è stato cosi a Cosenza. Il vero vuoto non c’è stato mai e tra cinema all’aperto, concerti e giri con il bus scoper-to di ScopriCosenza si è avuta la sensazione di appartenere a

quelle grandi città che non mollano un metro pur di non lasciare il cittadino nel vuoto più assoluto. Settembre. Il ritorno. Cosenza continua a essere “invasa” da Jerry Calà, Roy Paci e “nientepopodimenochè” dalla squadra di radio dj capita-nata da Nicola Savino. Dall’8 all’11 settembre è festa lungo il parco fluviale del centro storico con il primo evento organizzato dal Comune di Cosenza in col-laborazione con i pr della notte. Evento nell’evento. Non solo concerti, ma stand dei locali più famosi della città. La coreografia è curata dall’architetto Cundari e Cosenza non smette più di ballare.

PEoPLE CITy31People Life Settembre 2011

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La Miss che rappresenterà la Calabria a Miss Italia 2011 è Stefania Bivone. Portamento regale e viso cinematografico, la bella diciot-

tenne di Sinopoli (RC), ha conquistato la giuria nel corso della finalissima regionale a Vibo Valentia, sotto la direzione di Beniamino Chiappetta (agente regionale per Miss Italia). Uno sbarco di ben 46 Miss, novelle “Venere” che giungono dal mare, arrivate al porto di Vibo a bor-do di due splendide imbarcazioni, ha reso ancor più suggestiva una serata all’insegna della bellezza. Ad incoronare Stefania rappresentante della nostra amata terra la madrina della serata Maria Perrusi, ex Miss Italia, che iniziò il suo sogno proprio dopo aver superato la selezione regionale. Un augurio speciale alla Miss Stefania Bivone, che il 18 ed il 19 settembre calcherà il palcoscenico di Montecatini (in diretta su RAI UNO), è giunto dalla conterranea Elisabetta Gregoraci che, nel 1997, ebbe l’onore di rappresentare la Calabria a Miss Italia. Fascia e applausi da parte del numeroso pubblico accorso per partecipare ad uno degli eventi più at-tesi dell’anno, condotto dalla bella Italia Caruso in-sieme a Domenico Milani ed Erica Cunsolo. Ed allora il 18 e 19 settembre votate e fate votare Ste-fania Bivone, Miss Calabria 2011!

Stefania Bivone novella “Venere” a Montecatini

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servizio a cura della redazione

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Questa sera a Lago è festa. Una festa per il ritorno a casa di Celestino Posteraro

per i suoi primi 60 anni. Un ritorno nella sua Lago lasciata tanti anni fa per una storia d’amore, un ritorno di un imprenditore di successo che ha costruito la sua fortuna in Cana-da. E’ una storia di successo quella di Celestino Posteraro, un successo diviso a metà con il fratello Pino che l’ha seguito lasciando gli studi di Medicina e poi.... La storia è raccontata di getto sot-to un grande ombrellone del Bar Caruso di Amantea. Celestino e Pino arrivano puntuali all’appuntamento, il registratore è aperto, ma Celestino subito ci fa una raccomandazione: Devi scrivere tutto eh... Tutto, tutto. Promesso. Celestino Posteraro lascia Lago nel 1974 e lascia la Calabria per una donna di origini calabresi, ma che viveva a Toronto. Il matrimonio, i figli e un la-voro trovato in un’agenzia di viaggi: Non è stato difficile trovare subito lavoro in Canada e devo dire che il mio carattere mi ha aiutato molto. Un carattere aperto. Ce-lestino è il classico uomo carismatico: sveglio, allegro e sempre attento ad ogni tipo di contatto. Agenzia di viaggio, lavoro stabile, ma qualcosa mancava. Celesti-

no ha il desiderio di qualcosa di suo e arriva il primo ristorante. Dalla Calabria e dall’Italia Cele-stino porta i prodotti locali e, pia-no piano, nel cuore di Toronto, inizia a gestire un piccolo risto-rante dove i piatti italiani facevan da padrone. Tutti al Celestino’s. Piccola parentesi, la prima sera dell’inaugurazione, il giovane im-prenditore si è ritrovato a lavare i piatti: Ebbene si, i camerieri erano così stanchi che mi hanno lasciato solo tutta la notte a sistemare la cucina... Nel 1984, la svolta. Pino Posteraro, il fratello più piccolo, decide di lasciare Medicina per andare dal fratello in Canada.

Ed è subito Pino a continuare il racconto: Si, avevo già fatto sei esami superati con il massimo dei voti, ma... La voglia di suonare nei locali, la voglia di andare via dall’Italia è stata più grande. Il locale, le luci della notte e il live suonato nel ristorante del fratello per i clienti. Un live diviso con un altro ragazzo calabrese che vive-va già a Toronto: Pensa un poco mi ricordo ancora il suo nome.. Pino Coniglio di Catanzaro... Tante sono le sera-te trascorse tra canzoni e piatti prelibati, ma una sera in cucina si avvicina Pino. E osserva. Osserva una sera, la seconda, la terza e poi si ritrova solo a dover sostituire lo chef. Bene. Celestino sprona il fratello a fare di più e meglio in cucina e arriva il consiglio: Ritorna in Italia, sei bravo, non puoi non fare questo mestiere. Consiglio accettato, il ritorno in Italia e Pino in poco tempo si ritrova nelle cucine dei migliori ristoranti italiani. Da Torino a Palermo, la vita di Pino cambia completamen-te. Non più futuro medico o musicista, ma chef, chef di “alta cucina”. Poi il suo matrimonio finisce (stessa sorte toccata a Celestino) e Pino riprende il primo volo per il Canada. I fratelli ritornano insieme. Siamo arrivati agli anni ‘90 e il grande salto si compie in meno di un anno. Non più a Toronto, ma a Vancouver, nasce Cioppino’s. Un ristorante con 228 posti a sedere e più di 600 eti-chette di vini provenienti da tutto il mondo. Insieme. In cucina comanda Pino, Celestino è la mente. Una

Da lago a vancouver la storia di successo dei fratelli posteraro

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servizio di marcello romanelli

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In alto Pino Posteraro e il suo staff, in basso con Bill Clinton

nel suo ristorante di Vancouver

Il Libro di cucina di Pino Posteraro

Si scherza in cucina prima del lavoro

mente ma an-che un ottimo pr. I suoi con-tatti lo porta-no all’amicizia con Frank Sinatra e le feste a casa di Frank sono curate tutte dai fratel-li Posteraro. Cioppino’s in poco tempo diventa punto di rifermen-to delle stelle del cinema e anche Clin-ton non può fare a meno di mangiare la “migliore cucina ita-

liana”. Silvester Stallone, Sharon Stone, Al Pacino, Tom Cruise, Harrison Ford, di tutto di più. La cena da Cioppino’s è una cena dove la qualità è altissima, ma i fratelli sono sempre gli stessi calabresi semplici e veraci. Questa sera a Lago sono più di 100 gli invitati arrivati dal tutto il mondo per un compleanno di un uomo speciale, sveglio e brillante. Il fratello, il medico mancato, ha avuto ragione a lasciare gli studi per se-guire chi magari con il libro non ha mai avuto un buon rapporto. Insieme. I fratelli di Lago brindano al loro successo davanti ad un padre che ancora non è mai sta-to in Canada. Parola dei fratelli Posteraro..

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servizio di vincenzo gualtieri

Love, Sex,& more...!L’ estate è bella perché dura poco, ma le sue tracce

sono ricordi quasi indelebili, documentate da vi-deo e/o foto che profumano di nostalgia dal sapore

agrodolce. Potevo, volevo, dovevo… Intenzioni che spesso racchiudono in sè il rimpianto (o il rimorso) di non aver fatto quello che si desiderava portare a termine, seguen-do l’istinto primordiale che durante i mesi più freddi, si copre e inibisce sotto i ma-glioni di lana, cachemere o felpe. D’estate no, è tutto let-teralmente sotto la luce del sole, la nostra pelle, le nostre forme, i nostri ormoni, spesso consiglieri non troppo affida-bili. “L’uomo a differenza degli animali, che sono solo istinto, sono dotati anche di ragione”. Questa è la classica espressione di chi solitamente non è abitua-to a contare lentamente fino a dieci prima di passare all’attac-co, quando la tentazione chia-ma. “Ma se Ulisse, non resistette al canto delle sirene, seppur da sempre fedele alla sua Penelope, per quale motivo io, che non sono un eroe, dovrei riuscire nell’ardua impresa della repressione?” questa è invece l’espressione classica che si usa per giustificare un colpo basso appena effettuato, e per mettere a tacere quei maledetti “sensi di colpa” che assillano e che durante la sta-gione della spensieratezza per antonomasia, sono pesanti quanto zavorre attaccate ai piedi che, lentamente, bisogna trascinarsi. La monogamia è passata di moda, o semplice-mente non è mai stato l’accessorio preferito? Questa do-manda (che generalmente non accompagna l’uomo nei pe-riodi vacanzieri) ma più in generale per tutto il corso della

vita, relazione e generazione. Domanda alla quale qualcuno temporaneamente ha una risposta certa, ma i sentimenti non sono forse meno relativi che nella matematica? Mario è sicuro che, dopo aver faticato tanto per convincere An-tonella a lasciarlo andare in vacanza a Valencia con i suoi amici single, la sua relazione non può subire traumi a causa di un semplicissimo viaggio nato per svago e divertimento. Anche perchè non è giusto mettere in soffitta se stessi e il proprio “Io” single quando si ha una (splendida) relazione. E proprio perchè tale, va alimentata con la voglia di vedersi che va crescendo, scaturita dalla mancanza l’uno dell’altra. Insomma addirittura andare a divertirsi può essere un me-todo per migliorare la relazione. Peccato che la Sangria, con quel dolce gusto fruttato e delicato, preparato con tanta sa-pienza nella casa madre, se bevuta in grande quantità, pos-sa produrre degli effetti deleteri. Deleteri almeno per una relazione, dato che il proprio Io single, sembra spezzare le

catene invisibili che un amore inizia a tessere come una ragnatela. Catene che il mio stesso amico, non credeva di ave-re. Lì e in quello stato emotivo - fisico/confusionale, c’è solo euforia e non la voglia di porsi domande quando i km che ti separano dalla persona amata sono direttamente proporzionali alla voglia di lasciarsi andare. Inizia ad amoreggiare con una splendida ra-gazza spagnola, Soledad che quella sera faceva la ragazza immagine in questo locale. Qualche sguardo pri-ma, una cascata di Sangria che fini-sce nella bocca di Mario imboccata dalle sapienti mani della ragazza più bella del locale poi, e il post serata era ormai scritto nella trama sottile del film che potremmo chiamare “Le vie infinite del Signore Alcool”. Ritornato dalla vacanza, si ricon-giunge con Antonella che lo aspet-

ta all’aereoporto con il cartello “Mi sei mancato, corri ad abbracciarmi”. E’ un ordine che non può non rispettare, con inclusa una notte di sesso e sensi di colpa che ha messo a tacere, regalando una vittoria a chi, ha scommesso sul suo tradimento. L’ormone potrà anche andare in vacanza, ma la responsabilità e il rispetto verso l’altro no. In ogni caso, viva la spensieratezza della bella sta-gione che, come l’alcool, va presa a piccole dosi, per non essere riconosciuta come letale per la salute, ergo: vivetela responsabilmente.

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La degustazione di un dolce è sempre un momento piacevole. Ciocco-latini, biscotti, mousse di ricotta, pasticcini alla mandorla, mignon per ogni gusto e altro ancora occupano i banconi della “Pasticceria Ge-

lateria San Francesco” di Spezzano della Sila. I fratelli Rizzo, Damiano e Valentino, da ben 13 anni si impegnano nella produzione artigianale per soddisfare ogni esigenza e garantire l’eccellenza del risultato finale. Un mondo di dolcezza dove la fantasia prende piede e si sfoga liberamente. La parola magica è creatività, seguita dalla cura nella ricerca e nella quali-tà degli ingredienti da loro utilizzati. Protagonista assoluto è il semifred-do, rigorosamente artigianale anche nelle svariate decorazioni che è un peccato lasciarle passare inosserva-te! Un’azienda che non ha mai avuto paura dei cambiamenti, si è evoluta restando sempre attenta alla qualità dei prodotti e alle nuove tecniche di aggiornamento. Un’esplosione di forme e gusti caratterizzata dall’uso di materie prime, lavorazione manuale e alta professionalità. Lasciatevi sedurre dalle dolci tentazioni della Pasticceria San Francesco, un posto ideale dove arte e gusto fanno da padroni!

Specialita’ da assaporare

SETTE VELI

CASSATA SICILIANA

TORTA DI MANDORLE

SEMIFREDDO FRUTTA (FRAGOLE E LIMONE)

CAPPUCCINO FREDDO

Damiano e Valentino Rizzo

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TORTA DI MANDORLE

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Non è il serpentone delle macchine in fila la dome-nica sera al rientro di un

weekend estivo. No. è la lunga fila per arrivare al Teatro dei Ruderi di Cirella, dove Roberto Vecchioni è il protagonista della VII Edizione del “Concerto per Lilli”. La Fon-dazione “Lilli Funaro” Onlus, for-temente sognata e costruita dalla famiglia Funaro in memoria della figlia-sorella e dagli amici tutti, pur essendo di giovane età, è de-cisamente impegnata nel sostegno e nella promozione contro il male del secolo, il tumore, attraverso opere di sensibilizzazione a carat-tere culturale, scientifico e sociale. Nasce così l’idea di raccogliere fondi attraverso l’organiz-zazione di concerti con nomi importanti della canzone italiana. Quest’anno tocca al professore-poeta, Roberto Vecchioni. Molti lo conoscono per aver vinto l’ultima edizione di Sanremo, con la canzone “Chiamami ancora amore”. Ma per il pubblico attento e colto che ha parteci-pato con autentica commozione Vecchioni è quello che canta “Luci a San Siro”, è uno dei più noti tifosi dell’Inter, ma più di tutto è un uomo con il dono delle lacrime. Un uomo vero, che sa mettere a nudo i propri sentimenti con la delicatezza ed il pudore di un’anima bella che è riuscita a trovare la strada per esprimersi nella sua completezza, la musica e le parole. “Mentre al nord pascolavano le pe-core qui c’erano i Greci” così esordisce il professore, che di queste cose se ne intende bene, conquistando già la sim-patia dell’anfiteatro. Due ore di concerto, volate come il soffio leggero dell’aria che si respirava, densa di vita. Non ci ha fatto mancare niente. Le barzellette, i momenti seri, le osservazioni pungenti di chi ha vissuto in pienezza la vita; fino ad arrivare al culmine della serata con la can-zone dedicata al figlio malato da tempo “Rosa Blu” dopo la quale il professore si è sciolto in una commozione così coinvolgente da stendersi, come una ola, sull’intero teatro. Immediata ed accorata la standing ovation generale che,

come un lampo, ha squarciato con for-za quel momento così delicato, per stringere il cantan-te in un abbraccio di conforto. Un doppio plauso alla famiglia Funaro quindi per la scelta così azzeccata del cantante per questa VII edizione. Un uomo che conosce il dolore. A stem-perare

l’atmosfera arriva il sindaco di Diamante Ernesto Magorno per i consueti saluti e ringraziamenti portando in dono un quadro raf-figurante la cittadina del peperoncino e, subito a seguire, Michele Funaro, fratello di Lilli, ad offrire una targa com-memorativa della serata. …Parole….più fotografia…Ad accompagnare il cantautore la maestria dei musicisti del-la Premiata Forneria Marconi, connubio nato nel 2007 e rinnovato per l’occasione del tour estivo di Vecchioni. Da brava studentessa, avevo preparato le domande da fare al professore, ma ahimè non ho potuto avvicinarlo, in com-penso però so dove trovare le risposte alle mie domande..basta ascoltare le sue canzoni, dalla prima all’ultima, tutte d’un fiato e tutte in una notte.

Le note del professore per lilli funAROdidascalia

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servizio di lisa Ficara

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Un dj in consolle, luci colo-rate che danzano e un pub-blico di tutte le età a far da

pista. Così si è svolta la quinta edi-zione del Dj Contest “In memory di Dj Dony”, in quel di Roggiano Gravina, alle porte di Cosenza. Una fresca notte estiva riscaldata dalle performance dei dieci ragazzi che si sono sfidati a ritmo di house, dance, progressive e tutti i suoni che rendono un dj protago-nista della notte. Ideato da Vincenzo Severino, dj e art director roggianese con esperienza pluriventennale, il Contest da tre anni ha assunto un significato più profon-do, ancorato al valore dell’amicizia e del loving memory; ma sin dalla prima edizione, si è posto soprattutto, come un’alcova musicale, dove al di là della competizione, i ragazzi propongono e sperimentano stili personalizzati e produzioni proprie. Come ha fatto il vincitore Adolfo Morrone che ha esordito con una sua “creatura” mu-sicale, convincendo la giuria – presieduta da Franco Siciliano e composta da alcuni tra i protagonisti delle notti da “ballo” – e entusiasmando il pubblico che ha trasformato il corso in una dancefloor animata da tram-polieri, giocolieri e mangiatori di fuoco. Uno spettacolo, presentato da Antonella Calabrese e Andrea D’Angelo, durante il quale sono intervenuti guest star d’eccezione del calibro di Joe T. Vannelli, tra i djs italiani più fa-mosi al mondo e autentico guru del clubstyle e Nicola

Fasano, altro dj e producer interna-zionale, che hanno dato adrenalina ai ragazzi in gara e puro giubilo alle decine di fans accalcate sotto il palco. E nella sua natura di vetrina musi-cale, plausi anche per Marco Guidi, giovanissimo consolle maker che da Cassano allo Jonio è in partenza per un tour nei migliori clubs di Londra, della Francia, Austria fino a Dubai. Accompagnati da bpm suonati a tutta cassa, a salire sul podio oltre ad Adol-fo, anche Francesco “Franz” Costa-

bile da Cosenza e Francesco La Regina da Roggiano, fedelissimi del Contest, premiati per tecnica e presenza scenica. Con ringraziamenti per tutti gli altri ragazzi in gara, per aver dimostrato come e quanto - nella figura del dj – la passione si fonda e confonda con l’impegno e il sacrificio. E che non si dà solo un limite: quello del tempo! Dopo il contest, infatti, tutti in pista per l’esclu-sivo party nel Giardino della Maison, locale di culto na-scosto nelle colline roggianesi, dove si è ballato fino alle 6 del mattino. Del resto, Kahlil Gibran diceva che per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte. “E la notte fa il suo gioco e serve anche a quello, a far sembrare tutto, tutto un po’ più bello…”

V EDIZIONE PER IL DJ CONTEST DI ROGGIANO GRAVINA

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servizio di Federica celibe

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Oggi il nostro racconto di mare è originale. Non perchè lo scriviamo su People Life, ma perchè la notizia della notte è una notizia che sa molto di

poesia. Chiudete gli occhi e immaginatevi un bel mare notturno illuminato da un faro, la roccia e sopra un locale. Siamo a Cavinia, il locale è quello del Sun Beach. Lumi di candela da ogni parte, sembra una serata come tante altre, ma non lo è affatto. Un pianoforte a coda e alle 23.00 entra il pianista. No, non è un sogno, ma è tutto vero. La scommessa è di quelle che fan venire i brividi: un concerto di musica classica prima della serata dance. Una scommessa non facile, ma Maurizio Aiello, Michele Arnieri dj e il protagonista della serata, Antonio Consales, riescono a vincerla. E lo si capisce fin dal primo brano. Silenzio, il popolo della notte entra, in punta di piedi, e si accomoda ai divanetti di un locale che non è bello, di più... “Moon Light” recital, si parte. Antonio, con il suo bel capello biondo e l’eleganza che lo contraddistingue, suona il piano con la passione di sempre. Lui questa notte però non è in uno dei tanti teatri del mondo che lo ospitano, lui è in mezzo ai giovani, quegli stessi giovani che magari non hanno mai ascoltato un concerto di musica classica. E la sfida sta proprio qui. Parte il concerto, il silenzio. Lume

di candela e il mare. Il rumore del mare, il rumore della musica di Chopin. E’ poesia. C’è chi la capisce al volo, c’è chi arriva in ritardo, ma è poesia. Anche i pr più agguerriti fermano d’un tratto il loro modo di vivere la notte tra messaggi, chiacchiere, riduzioni, baci e abbracci. Gli occhi di tanti ragazzi sono fissi, immobili su quel piano e la musica va con le mani di Consales che si riscaldano in una notte d’estate già tanto calda. Al bar non va nessuno, tutto sembra bloccato, magico, emozionante. La musica classica entra sempre più forte tra un popolo della notte piacevolmente sorpreso. Maurizio Aiello sorride e fa “ok” con il ditino. Ci piace! Piace a tutti questo esperimento non facile. Il finale. Ancora applausi e Antonio si concede a People per una chiacchierata di fine concerto: E’ stato bello, ma possiamo anche dire che sei stato coraggioso? Ci vuole coraggio, ma era una cosa che andava fatta. E’ bello mischiare il sacro e il profano. Ad un tratto mi sono alzato dal pianoforte e ho visto gente attenta, silenziosa e curiosa, bene, questo è il tuo popolo della notte che ha saputo calarsi in un’altra dimensione. Nella presentazione dell’evento su face è scritto: Panta Rei...onde sonore che defluiscono verso il mare, la voce del mare che proietta in una dimensione onirica che ben traduce la grandezza dell’universo sonoro... E’ tutto questo è....poesia.

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servizio di marcello romanelli

Antonio Consales La musica classica in disco

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Io sono l’unico cubano che non sa ballar la salsa... Amaurys Perez è seduto nel suo locale, circon-dato dalla sua gente, questa notte non deve lavo-

rare, non deve servire ai tavoli. No! Questa notte lui è il festeggiato, lui è il campione del mondo. La medaglia d’oro conquistata a Shanghai, nella finale vinta contro la Serbia, è toccata e baciata da tutti. Amaurys lascia fare ed è troppo felice per questa sorpresonaaa, ragazzi ma che belli che sie-te!. Siamo a Rende e la festa per Amaurys è organizzata da Francesco, il fratello della moglie del campione del mon-

do, che detta i tempi in cucina: Dai che è arrivato... Foto, ab-bracci, baci, pacche sulle spalle e, come premio, un boccale di birra e una siga-retta fumata con la coscienza a posto. Il gigante difensore del-la nazionale sorride e si mette in una, dieci, venti pose fotografi-che e nelle foto non manca il quadretto familiare: la moglie Angela (foto affian-co) e il figlioletto di nome Gabriel (foto in basso a sinistra) che ha solo 8 mesi, ma sembra già un bambi-no pronto a scendere in vasca. Si festeggia

La favola di amaurys, il Cubano “cosentino” campione del mondo

di pallanuoto

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servizio di marcello romanelli foto di Francesco greco

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due volte, anche perchè è il giorno dell’anniversario di ma-trimonio. Angela è piccolina, ma quando si abbracciano con il marito italiano stanno così bene che sembrano ugua-li di statura. Sei anni di matrimonio, sei anni che Amaurys è italiano. E proprio a scuola di ballo che Amaurys conosce Angela: Ero arrivato a Cosenza da poco. Giocavo nella pal-lanuoto Cosenza e la sera cercavo di apprendere i passi di salsa, forse ancora non sono bravo nel ballo, ma almeno lì ho trovato mia moglie. La storia di Amaurys Perez è una di quelle storie belle che emozionano, una di quelle storie da film a lieto fine. Partiamo dal giorno della convocazione. Febbraio 2011, squilla il telefono, la voce che non t’aspetti: Sono Sandro Campagna, cerco un difensore possente, ti an-

drebbe di venire in nazionale, ma io non ti regalo nulla sia chiaro! Proprio cosi. Come un fulmine a ciel sereno. Amaurys Perez a 35 anni ormai non aveva più nulla da chiedere al suo sport e confessa candidamente: Stavo già pensando ad organizza-re la festa d’addio, ma... Quella telefonata arrivata subito dopo un pranzo calabrese di quelli tosti, a casa della suocera di nome Mariapia, un pranzo di quelli che vorresti vedere alla fine solo un letto per una pennichella pomeridiana. Bene! Quella telefonata ha cambiato la vita al gigante dal sorri-so coinvolgente. La svolta nella carriera era già ar-rivata con il passaggio di Amaurys in squadre di serie A. Giocare nel Posillipo, in pratica, è come giocare nel Milan. Sandro Campagna ha notato il fisico e il coraggio di un ragazzo che aveva fame di vittoria. Amaurys quando scende in vasca non

ha paura di nulla, basta ascoltare qualche particolare della finale per rendersi conto che la pallanuoto non è uno sport cosi delicato: Quante botte mamma mia. Devo ammette-re che questa volta ha rischiato anche mia moglie, ma era una finale e non potevo certo lasciare passare l’avversario. Anche se la partita più difficile è stata contro la Germania. Arriva un altro boccale di birra e ci sono due bambini che aspettano la firma dell’autografo. Il campione del mondo li guarda severo e domanda: Siete andati in piscina? Sicuro? E alla risposta del “si” arriva l’autografo. Ripartirà da questa domanda la vita del campione che si godrà prima un’altra stagione nel Posillipo e poi mi dedicherò ai più piccoli cer-cando di far crescere il movimento della pallanuoto a Cosen-za. Le luci del locale si spengono a notte fonda, la festa è riuscita, ora è solo tempo di pensare al mare e alla meritata vacanza da campione del mondo.

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Incontro il professore Antonio Gambino, docen-te di Economia Aziendale e Direttore del Dipar-timento di Strategie e Politiche Aziendali, in una

serata ventosa. Lo ringrazio per avermi dedicato uno spazio fra i mille impegni che lo portano da Roma in Calabria e, precisamente, a Corigliano Calabro, per organizzare la nuova sede dell’Unimarconi.L’Università Guglielmo Marconi, dal 1993, apre la prima “aula intelligente”, dotata di un computer per ogni studente, con lezione intensiva e test finale di verifica immediata. Il perfezionamento di questa metodologia ha portato oggi l’Unimarconi, la prima università telematica in Italia, a circa 17.000 iscritti.Quali sono le peculiarità che la contraddistinguono?Con la politica di investimento attuata negli anni, l’Unimarconi mette a disposizione la migliore piat-taforma. Diventata capofila dell’associazione Guide dirige una rete telematica di 50 Università nel mon-do. Guide mira ad internazionalizzare la cultura. È arrivata in Russia e giungerà perfino nei paesi Arabi. Questo è il secolo della conoscenza dello sviluppo mul-ticulturale. Possiede poi un canale televisivo. Le tec-nologie di cui si serve sono affinate e sono aumentate le facoltà, che escludono solo quella di medicina, per non parlare dei dottorati di ricerca e dei master di alto livello.Quali sono gli obiettivi perseguibili?Quello principale è creare una sinergia fra l’Università e il mondo produttivo delle imprese, superare quindi la barriera fra il mondo acca-demico e quello produttivo. Questo significherebbe arri-vare a conoscere le temati-che produttive, trovare pun-ti d’incontro con le imprese offrendo i giusti servizi in tutti i campi.Cosa significa poter usu-fruire oggi dell’Unimarco-ni a Corigliano Calabro?

Le università vicine a questo territorio non hanno mai contribuito al suo sviluppo e all’unione fra il mondo del lavoro e della cultura. Il nostro messaggio vuole essere cultura = sviluppo socio – economico e far di-ventare l’Unimarconi trampolino di lancio di questo sviluppo che la porterà a collaborare con il mondo imprenditoriale. Questo è un momento molto impor-tante per Corigliano e la Calabria tutta; si guarda al futuro e non al passato. L’Unimarconi è un’università telematica che supera tutte le barriere.Diciamo qualcosa nel dettaglio per chi è interessa-to ad iscriversi?Le lezioni sono disponibili 24 ore su 24; i tutor a di-sposizione sono raggiungibili in ogni momento telefo-nicamente o via email. I supporti didattici che per via

telematica offriamo fanno dell’università Marconi la numero uno. Un’universi-tà che rifiuta i contributi dello Stato e si sostiene in forma privata e che gode del servizio di nomi pre-stigiosi, come il prof Paolo Savona. Allora visitate il sito www.unimarconi.it e per informazioni dirette chiamate 3883532674. TUTTI ALLA UNI-MARCONI!!!

l’universita’ del futuro arriva a corigliano

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servizio di nuccia benvenuto

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Alessandra De Seta e Andrea Marino sono i veri protagonisti di “Le Ali della Speranza” un evento dove i due giova-

ni paolani hanno saputo abbinare a bellezza e divertimento il nobile scopo della beneficien-za. Lo spettacolo di Moda, Musica, Danza e

Cinema che si è svolto nella suggestiva e storica location di Piazza del Popolo a Paola il 12 Agosto è rivolto fin dalla sua prima edizione a dare un contri-buto alla ricerca ed in particolare all’ ANPPI (Asso-ciazione Nazionale Penfigo Penfigoide). Alessandra e Andrea insieme a Francesca Ramundo (speaker di RLB) e Italo Palermo (speaker di Radio Immagine) che hanno abilmente diretto l’evento, ai giovani del Rotaract Paola, credono nella Ricerca ma soprattutto che qualcosa di buono e giusto ancora esista se hanno ritenuto di poter impiegare le loro energie nel voler sostenere una malattia singolare e mortale quale sia il Pemfigo, devolvendo tutto il ricavato della serata all’ associazione. Un plauso particolare và a loro ed a tutti quelli che come loro resteranno sempre dalla parte del bene. Tra gli ospiti i ballerini del “Progetto Danza” del coreografo Gianluca Cappadona; Paola Stefano, ballerina del Musical di Edoardo Vianello “Buona Serata Signor Vianello”; Il cantante Alfredo Bruno (foto in basso a destra), vincitore dell’ultima

edizione del 4° C o n c o r s o Canoro Inter-preti Musica Leggera Ita-liana, dove ha avuto come madrina la meravigliosa

e bravissima Linda Valori, vincita che gli permetterà di entrare di diritto alla selezione finale per Sanremo Giovani 2012; Il giovane Andrea Benvenuto, Meda-glia d’Argento alle Nazionali di Nuoto; l’attore Mar-cello Arnone e suo fratello, il produttore Pasquale Arnone, che sono stati per la serata degna rappresen-tanza del cinema calabrese, impegnati attualmente in parecchi film che saranno sul piccolo e grande scher-mo in ottobre, tra cui anche quelli girati in Calabria. Pasquale Catanzaro fotografo di moda e di Miss Italia, molto apprezzato dallo stilista Anton Giulio Grande e Graziano Amadori, amato dalle sue miss, che ha annunciato la messa in opera di un calendario con la showgirl Belèn Rodriguez. Natascia Bonacci la cantante jazz calabrese, trapiantata a Roma, dalla voce graffiante con tono e timbro che non ha nulla da invidiare a quello delle sue colleghe afro america-ne. Un ringraziamento particolare va ai parterns che hanno impreziosito l’evento.

“Le ali della speranza” illuminano la notte paolitana

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servizio di mariella veneruso

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Ogni cosa ha un inizio e una fine. Sempre. Ma quando parti per una vacanza che aspetti da tem-po, vorresti che la fine non arrivasse mai. Eppure,

a malincuore, ti tocca rientrare con le valigie più cariche di prima. Cariche dei bei momenti vissuti e di posti in-cantevoli che rimarranno a lungo nel cuore. Questo è il racconto di un’estate calda, un’estate fatta di gente in cerca della bella vita. E tra le mete più ambite pare che quest’an-no la più gettonata sia proprio il lembo di terra che forma il tacco dello stivale. Terra de “lu sule, lu mare, lu jentu”: la Puglia, il Salento, in particolare. Proprio così, oltre 150

km di costa, regalano uno spettacolo della natura, fatto di litorali selvaggi e rocce che cadono a picco sul mare, tra Otranto e Santa Maria di Leuca, e spiagge sabbiose con prorompenti insenature sul litorale ionico fino a Porto Cesareo. Ecco perché meta prediletta. Stiamo parlando di Gallipoli. La “città bella”, tradotta in greco classico, ma è davvero bel-la così come per definizione? Beh, lo è anche di più, ma per poterlo dire bisogna viverla e assaporare ogni cosa, come pittule, puccie e ‘mpilla, prodotti tipici locali, tal-

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servizio di Francesca porco

SALENTU: LU SULE, LU MARE, LU JENTU

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mente buoni che se non li assaggi, non puoi descriverli. Certo i tanti vacanzieri che hanno preferito “la perla del-lo Jonio” a posti altrettanto belli, sapranno che dovranno pernottare in qualche paesino limitrofo, così come abbia-mo fatto noi, scegliendone uno che dista circa 7 km dal centro. Tuglie è una piccola realtà in cui si arriva dopo aver costeggiato distese di sassi calcarei e immensi campi di ulivi e vigneti, le ricchezze di queste terre, dalle quali si ottengono vini e olii pregiati. A guardarlo da lontano, questo paesino, sembra una graziosa bomboniera perché le case sono rigorosamente bianche e antiche e quando arrivi ti ritrovi avvolto da una quiete che quasi spaven-ta. Insomma, non penseresti mai che da lì a pochi km c’è la vita, quella frizzante, la vita intensa delle lunghe notti salentine, trascorse a ballare la taranta, o pizzica, e a pas-seggiare per Corso Roma (il corso principale di Gallipoli) tra negozi, alberghi, bancarelle giù al porto e gente che va e viene, scattando continuamente foto ricordo. E se ti fermi a guardare quell’enorme palazzo sul corso, il grattacielo di vetro costruito alla fine degli anni ‘70, vol-tandoti intravedi alle spalle il Castello Angioino, circon-dato quasi completamente dal mare. Scopri che il centro storico è collegato alla terra ferma attraverso un ponte ad archi e passeggiando capita di notare un locale partico-larmente affollato, quello dei pr, di quei ragazzi che orga-nizzano le serate nelle discoteche più in della città, come il RIO BO Fashion Club, tanto per citarne una. Discote-che che sono uno spettacolo solo a guardarle, ma forse la cosa che più ci attira è la mentalità aperta di questi posti,

che suona più o meno come vivi e lascia vivere. Insomma, rima-ne poco tempo per dormire e quando ci si alza, capita facilmente di fare colazio-ne con un otti-

mo antipasto di mare. E per rinfrescarsi un po’ le idee, e non solo quelle, ci si può concedere una chicca davvero deliziosa: il caffè alla leccese, con ghiaccio e latte di man-dorla, una vera sciccheria che trovi in ogni super at-trezzato lido delle spiag-

ge salentine. A proposito di spiagge, ce ne sono alcune di una bellezza sconfinata: le Maldive del Salento, località Pescoluse, ad esempio, dove l’acqua è verde smeraldo e la sabbia è bianca e soffice e poi Punta della Suina, Porto Cesareo e Porto Selvaggio, veri e propri paradisi tropica-li, dove qualche volta, capita di incontrare personaggi più o meno conosciuti, come il mastodontico David Lyoen (ex concorrente del GF11) (foto in basso a sinistra), che fa il bagno con le sue inseparabili bretelle. Capita anche di sorprendersi a sognare ad occhi aperti, ciò che in/volontariamente si ha la possibilità di ammira-re: fisici completamente oleati e ben definiti, coperti (si fa per dire) da costumi ridottissimi. In queste spiagge quasi tutto è concesso, in fondo sentirsi liberi, significa anche decidere cosa non indossare. Ecco. E per chi volesse socializzare con estrema facilità, consigliamo la spiaggia di Baia Verde, un altro fantasti-co angolo di mare dove per concedersi un posto al sole, bisogna per forza fare amicizia con chi è arrivato prima. Niente panico però, se anche lì è tutto esaurito, happy hour allo Zen o al Samsara. Nessun dress code, nessuna lista omaggio o braccialetto “magico” in lidi come questi. Ognuno è libero di ballare come, con chi e quanto vuole. Inizia il divertimento allo stato puro, con vocalist, come Lady Trisha, che riescono a tirar fuori il peggio di te. Si balla scalzi, con addosso solo i tanti cocktail di cui hai perso il conto. E allora sai che ti tocca. Ti tocca fare il ba-gno al calar del sole, mentre giuri a te stesso che non arri-verai mai più fino a questo punto. Ma è solo un’illusione, e in fondo lo sai già, il giorno dopo sai che si ricomincia.

PEoPLE VIAGGI57People Life Settembre 2011

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In una sera d’agosto dal finestrino dell’aereo s’in-travedono luci che incor-

niciano l’isola più invidiata d’Italia. Quando atterri e visiti le spiagge ti rendi conto che la Sardegna è proprio come la vedi nelle fotografie e anche di più. Il mare verde cristallino re-

stituisce solo qualche macchia di colore scuro dov’è presente una massa di alghe. Villasimius, in provincia di Cagliari è il posto ideale per la vacanza rilassante in cui godersi mare e sole. Lungo la Costa Rei si può stare immersi nelle acque del-le tante spiagge del litorale come Punta Molentis, una caletta cui si accede go-dendo di un panorama meraviglioso, che dalla montagna porta fino alla punta del-la spiaggia. Ancora Porto Giunco, detto anche Spiaggia dei due Mari, la spiaggia di Simius, sovrastata da un’antica torre, Capo Boi e quella del Riso. Sabbia bianca e sottilissima, il lettino è davvero consi-gliato o, perché no, un bel materassino gonfiabile. Un’accortezza però, in Sarde-

VIAGGIO IN SARDEGNA. A VILLASIMIUS TRA MARE VERDE, SPIAGGE BIANCHE E AVVISTAMENTI VIP…

PEoPLE VIAGGI 58 People Life Settembre 2011

servizio di angela mendicino

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gna sono molto sensibili alla tutela del loro patri-monio ambientale, dovete resistere alla tentazione di portare via anche solo una conchiglia perché “se vi vedono vi fanno la multa”, come ammonisce una signora autoctona. Anche la spiaggia di Campu longu cui si accede da una fresca pineta a ridosso di un residence di villette dove regna il relax è da visi-tare. Da queste parti si gode davvero tutto il piacere della vita di mare, si sta in spiaggia fino al tramonto e poi ci si sposta in centro dove si possono gusta-re gli aperitivi nella piazzetta di fronte la Galleria di Villasimius. Poi la sera la mo-vida si ritrova al Garibaldi, il lounge bar della cittadina dove il popolo della notte può godere dei drink aspettando il dopo serata. Le discoteche di Villasimius sono principalmente Smaila’s (della famiglia Umberto e Rudy) e Sciabecco (per un utenza di giovanissimi, però). Qui, come in molte altre discoteche italiane (fa ec-cezione la nostra Cosenza e dovrebbero

capirlo i pierre nostrani ndr), l’ingresso è free, ec-cezione solo per la notte di Ferragosto dove allo Smaila’s c’erano Rudy, Miriana Trevisan e il marito Pago con Andrea Roncato per una serata all’inse-gna del divertimento di mezz’estate. Altra “chicca”, in quel di Villasimius: avvistato il sosia di Johnny Deep, con tanto di cappellino e occhiali dalle lenti gialle, stravagante proprio come l’attore originale.

PEoPLE VIAGGI59People Life Settembre 2011

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Annamaria Calabrese28 anniSocia della filiale di Rota Greca

Cosa ti ha spinto a diventare socio della BCC Mediocrati?Ho deciso di diventare socia non solo per poter par-tecipare alla vita sociale della Banca e dare il mio contributo ad una più efficiente struttura organizza-tiva, ma anche per essere attore dell’economia locale e dello sviluppo del nostro territorio.Da alcuni mesi è nato il Club dei Giovani Soci BCC Mediocrati. Raccontaci la tua esperienza all’interno dell’associazione. Faccio parte del Club sin dalla sua costituzione. Ho preso parte a numerose esperienze e attività che sono state proposte ed ho avuto la fortuna di poter vivere in prima persona i diversi momenti di aggre-gazione. Tre buoni motivi per entrarne a far parte. Per comunicare, confrontarsi e cooperare con gli al-tri membri, con il fine di ottenere un buon progresso materiale e spirituale del Club; per godere delle spe-cifiche iniziative promosse e di tutti i vantaggi riser-vati a chi fa parte del Club. Cosa ti aspetti dalla tua Banca per il futuro?Dalla mia Banca mi aspetto che si avvicini sempre di più al mondo del cliente, alle sue esigenze, anche a quelle difficoltose da far emergere, per trovare una sintonia perfetta che solo un consulente che ha dav-vero a cuore lo sviluppo economico del proprio clien-te può avere.

Fabiola Miceli 21 anniSocia della filiale di Rende

Cosa ti ha spinto a diventare socio della BCC Mediocrati?Avendo ricevuto la votazione 100/100 ho deciso di diventare socia per partecipare al bando della borsa di studio. Ero convinta di non farcela! Ed invece ho vinto la borsa di studio per tre mesi. E’ stata un’esperienza unica che mi ha fatto crescere umanamente e mi è servita per il mio percorso di studi.Da alcuni mesi è nato il Club dei Giovani Soci BCC Mediocrati. Raccontaci la tua esperienza all’interno dell’associazione. Per me far parte di questo club è davvero entusia-smante. Ho partecipato alla maggior parte degli eventi organizzati dal Club. Ho trascorso momenti in cui ho avuto modo di conoscere giovani come me. La nostra associazione ha ancora tanto da fare ma, nonostante sia agli inizi, la definirei “fanta-stica”. Spero che in futuro saremo in tanti a par-tecipare perché è importante far sentire la nostra voce. Tre buoni motivi per entrarne a far parte. Entrare a far parte del club dà la possibilità di uni-re le nostre idee e migliorare il territorio in cui vi-viamo. E’ dalla partecipazione che nasce la condi-visione. L’esperienza all’interno del Club, attraver-so le diverse iniziative che organizza, permette a ognuno di noi di crescere e di confrontarsi con altre persone. La nostra Banca ci ha offerto un’occasione davvero importante. Dobbiamo avere tanta voglia di fare e di cooperare, perché sono convinta che insieme possiamo farcela.Cosa ti aspetti dalla tua Banca per il futuro?La BCC Mediocrati tiene davvero al futuro di noi giovani soci. Ci ha già dato tanto, dobbiamo solo ragionare ed essere obiettivi. Dobbiamo far cresce-re il nostro Club.

Cosa spinge un giovane ad avvicinarsi ad una realtà bancaria come quella della BCC Me-diocrati? E ancora, cosa le nuove generazioni

si aspettano dalla loro banca? Sono domande che ab-biamo rivolto ad alcuni degli oltre 500 giovani soci, tra i 18 e i 32 anni, delle 17 filiali della BCC Medio-crati. Ecco cosa ci hanno detto.

A tu per Tu con i Giovani Soci della BCC Mediocrati

PEoPLE BANCA 60 People Life Settembre 2011

servizio di angela altomare

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I 40 anni di

Emiliano MandarinoEcco la famiglia Addams!

Senza parole...

Rosy e Fabio “l’attesa” in due

Luca Le Piane,

la scalata al successoCalma ragazzi!

SCATTo MATTo by Francesco Greco 62 People Life Settembre 2011

Carlo Morrrone il mago del panino

Piero: parola d’ordine White

Aka Aka Aka...

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www.peoplelife.org

ti aspetta per tutti gli altri scatti

di Francesco Greco

Il Bomber: e ppi piaciri!!!Ma dove vai bellezza in bicicletta...

Un fisicaccio che non “Passarelli” mai

Lo Staff del Leonetti si rinfresca

dietro il bancone

Bellissime!

Al Bar Leonetti tutti a lezione dal Prof. Rossi

I difensori di People

La dolce vita di Patrizia e Rosario

SCATTo MATTo by Francesco Greco 63People Life Settembre 2011

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Ricordi dell’estate 2011i f l a s h e s t i v i d e i n o s t r i l e t t o r i

“L’otto delle vette”,

Camigliatello Silano 28 agosto

La Sig.ra Marianna Arnone con William Dafoe

al Red Auditorium di Roma

Coccole e baci per il

Prof. Figliuzzi

Scola e Morrone alla ricerca del pesciolino

Party Hawaii al Sun Beach

Lo SCoRCIo DELL’ESTATE 64 People Life Settembre 2011

Anche ad agosto la Torre di Pisa ha il suo fascino

Mariano ...in Altomare

Dario e Roberta...qui l’estate sa di luna di miele

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Ferragosto in piscina: il pranzo è servito

Signori si vola con Mister ElisoccorsoMarco Canino

e le sue “Bad Girls”

Lo SCoRCIo DELL’ESTATE65People Life Settembre 2011

Rocco-cò fruit: ultimo atto!

Un’acqua cristallina per le tre “sirene”

Gionny e Lia i signori “Noir”

Gaspare Guzzo Foliaro il 10

agosto alla partita Italia-Spagna

I Garibaldini del Sotto Sopra

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Quando da bambino, all’età di soli otto anni, spinto da mamma e papà, indossò per la prima volta le scarpette di danza sognava

già di fare il ballerino. Un sogno il suo che parte da qui, dalla Calabria, dalla scuola di danza diretta da Ilaria Dima e che ben presto, tra sacrifici e rinunce, ma anche tra forti emozioni e soddisfazioni, lo ha portato a ballare non solo in trasmissioni televisive targate Rai e Mediaset, come “Ballando con le stel-le”, “I migliori anni”, “Ciak si canta”, “La Corrida” e “Sarabanda”, ma anche in opere teatrali di grande successo, come “Tosca”, “Amore Disperato” di Lucio Dalla. Dario Lupinacci, oggi poco più che trenten-ne, ha alle spalle una ricca carriera artistica. Una

passione quella per la danza, e in particolare per il teatro, che ha portato il giovane ballerino, originario di Luzzi (Cs), a calcare i palcoscenici più importanti del panorama teatrale italiano. Hai avuto l’opportunità di lavorare al fianco di artisti del calibro di Franco Miseria e Raffaele Pa-ganini. Cosa hai imparato da questi due grandi coreografi?

Franco Miseria è una persona che lavora da tantissimi anni in TV. E’ per questo, e non solo, che può dare un certo tipo di baga-glio artistico. Raffaele Paganini, invece, essendo un grande balle-rino di danza classica, visto il suo grande carisma e la forte tecnica che lo ha sempre contraddistinto,

è un artista da prender come esem-pio. Qual è il c on s i g l i o che ti sen-ti di dare ai tanti

ragazzi che si affacciano al mondo della danza?Fare il ballerino non è certo un hobby, ma una professione a tutti gli effetti. Le difficoltà che si posso incon-trare sono tan-te, dalla com-petizione alla

precarietà del lavoro. E’ necessario credere realmente in ciò che si fa.Per motivi di lavoro da più di dieci anni vivi lon-tano da casa. Cosa ti manca di più? Guarda la cosa che mi manca di più sono Mirella e Vincenzo, i miei splendidi genitori e poi l’aria e i sapo-ri che si sentono nel mio paesino d’origine.

Lupinacci, una passione a ritmo di danzadidascalia

PEoPLE PERSoNAGGI 66 People Life Settembre 2011

servizio di angela altomare

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PEoPLE PERSoNAGGI 68 People Life Settembre 2011

Sabrina Brazza e Andrea Volpintesta complici nella vita e sul palcoscenico

servizio di valentina zinnofoto di Francesco greco

Lo stesso amore per la danza, un rincorrere irrefrenabile di sguardi li ha fatti innamora-

re sulle note di “Now and then” di John Neumeier. Lei, Sabrina Brazza prima ballerina della Scala di Milano, lui, Andrea Volpintesta primo balleri-no al Municipal di Rio de Janeiro. Nes-suna competizione tra di loro ma solo una grande intesa che li unisce e li rafforza nel lavoro e nella vita. Schiena flessibile, piede ar-cato hanno fatto di lei prima una bravissima atleta di ginnastica artistica e poi una bal-lerina professionista. Una dote innata che ha fatto cambiare rotta al suo sogno…Amo l’architettura, ho progettato e ristrut-turato la nostra casa a Milano. L’architetto è un creatore che ti fa vivere bene. Spero che un giorno possa farlo mio figlio, il piccolo Joseph, dice Sabrina. Non abbandona mai le sue “punte”, anche alla fine di uno spettacolo continua a ballare, ed è proprio la sua grande serietà di lavorare in sala e in scena che la di-

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stingue dalle altre. Andrea, da buon calabrese determinato, è molto vigile su di lei, quando lei danza e vedo che qualcosa la mette in difficoltà, la cerco con gli occhi, le faccio capire che ci sono e può contare su di me, esclama. Li rivedremo insieme in un nuovo progetto che partirà in Primavera, una sorta di fusione tra la danza e il video. Un progetto che arriva diritto al pubblico. E perché non arrivare per prima davanti ad un pubblico cala-brese? Ce lo auguriamo! E quando arriverà l’ora di appendere le scarpette? Metterò la nostra esperienza al servizio degli altri, farò la ballerina anche quando farò la nonna, lei risponde. In fondo ballerini si nasce!

PEoPLE PERSoNAGGI69People Life Settembre 2011

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Riconoscersi “Apprendista” è ammettere l’infinità del-la materia e la finitezza

della vita. Ma è anche l’allegra irresponsabilità di partire per sempre nuove imprese, la gio-ia di non chiudersi in un ruolo fissato per sempre. Il commen-to ad una poesia di J. L. Borges apre il blog (www.apprendistia-mo.blogspot.com) di Giuseppe Autiero. E non credo proprio si tratti di una scelta casuale. Giu-seppe Autiero è un apprendista del sapere: un insegnante, uno scrittore, autore di saggi, racconti brevi e di tre ro-manzi: Il mare dei Padri, I nomi della notte e La Terra dei vincitori. Smessi gli abiti di “temuto” Prof. di Lettere al Liceo Classi-co B. Telesio lo “interroghiamo” sul suo ultimo romanzo: La Terra dei Vincitori (Ed. Falco, € 18,00). Il re Alarico e la sua leggenda. Chi è il vero protagonista del romanzo? La storia del re visigoto fa da sfondo ad una storia corale di un intero paese, alla sua sete di ambizione e alle sue debolezze. Ed è in questo scenario che si inserisce la storia di un vecchio ed un bambino, l’ascolto tra due ge-nerazioni, il confronto ed il piacere di rievocare e maturare apprendendo.Non solo storia quindi…. No. La narrazione offre lo spun-to per riflettere sulle dinamiche umane. Il tesoro di Alarico diventa il simbolo della bramosia di ricchezza, della scor-ciatoia utilizzata per cambiare il proprio status sociale, lad-dove, invece, bisognerebbe credere nell’impegno fattivo della comunità, favorendo una sana vita associata. La fantasia intrecciata alla storia ha il compito di distrarre il lettore, insegnando al contempo.La Terra dei Vincitori è ambientata in Calabria nel 1967. Perché proprio questa data? Il ’67 è l’anno dei grandi cambiamenti che interessarono la nostra regione. Si chiude la stagione della sua arretratezza socio-economica aprendosi all’Italia, ma in una posizione di subalternità. Rimane il mistero se nel letto del Busento ci sia real-

mente un tesoro. Il vero tesoro è il riscatto per-sonale. Nell’era del “piace vincere facile” la vera fortuna è l’operosità delle persone, il riscatto dato dalla fatica del proprio lavoro.Qual è l’eredità che questo mito ha lasciato alla città di Cosenza? Un senso di inferiorità socio-culturale, l’incapacità di sfruttare la storia per ragioni economiche. Ma anche una grande opportunità ancora da sfruttare.Come si diventa “apprendista scrittore”? Os-servando con occhio diverso la realtà circostan-te, sviluppando e perfezionando un’idea di base, cercando materiale, umano e non, per arricchire quella stessa idea che poi diverrà un romanzo. Prof. esame superato! Ma dica la verità…è più difficile essere un insegnante o uno scrit-tore? Nella letteratura lavori con la fantasia, la plasmi a tuo piacimen-

to. Nella vita reale lavori con esseri in carne ed ossa. E bisogna avere cautela, molta cautela….

Giuseppe Autiero. l’apprendista scrittore

servizio di manuela magnelli

LA TERRA DEI VINCITORI

1967. Scenario della ricerca di un antico tesoro, quello leggendario del re visigoto Alarico, è un piccolo paese della Calabria, poco distante da Cosenza. La ricerca ossessiva e la bramosia di ricchezza, che muove, animandolo con gesta tragicomiche, un intero paese, offre la fotografia di un mondo rurale che si apre, per la prima volta, all’Italia. Il ritrovamento casuale di una medaglia d’oro, l’amicizia tra un vecchio burbero ed un giovane ragazzo, Tuture, fanno da filo conduttore ad una narrazione avvincen-te. Il racconto del vecchio, che va a ritroso nel tempo cercando di capire perché anche da noi non si è verificato il “miracolo”, e la storia amara e di povertà di Tuture, l’adolescente che si tro-va a far i conti con la propria esistenza e quella degli altri è, al contempo, la storia di un riscatto personale. Questo il messaggio insito nello stes-so titolo: la terra dei Vincitori.

PEoPLE LIBRARy 70 People Life Settembre 2011

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PEoPLE LIBRARy 72 People Life Settembre 2011

C’era una volta Mars – Marte – il dio del-la Guerra, l’uomo per antonomasia, e Venus – Venere – incarnazione per-fetta dell’amore e della fertilità. C’era-no, e ci sono, i pia-neti Marte e Venere, principi astrologici opposti e comple-

mentari. Ci sono oggi Mars, il famoso snack al cioccolato e caramello, e Venus, il rasoio femminile che rende le gambe delle donne ancor più belle. Ci sono un Lui e una Lei senza tempo e i mille pro-blemi d’amore che fanno tribolare ogni cuore pulsante. C’è Mars&Venus il nuovo libro di Manuela Giardino, edito dalla Pellegrini (euro 12,00) in cui la giovane autrice dispensa una serie di consigli in chiave ironica (e non), per sopravvivere alle pene d’amore o per conquistare l’ani-ma gemella. Dolce come la cioccolata e tagliente come un rasoio, la Giardino analizza i clichè della coppia moderna: dal tour de force della spesa coniugale il sabato pomeriggio, agli estenuanti pran-zi domenicali dalla suocera, dalle liti sul “dove e come” trascorrere le vacanze esti-ve ai variegati problemi legati alla vita di tutti i giorni e, dulcis in fundo, le tredici regole d’oro per comprendere lui/lei. L’au-trice passa in rassegna con fare “cinico” i rapporti tra uomo e donna, quelli già nati o ancora nascenti, dispensando, con la sua penna pungente, consigli su come vivere (o sopravvivere) al nostro tallone d’Achille: l’amore. Un libro per ricono-scersi e riconoscere vizi e virtù dell’altro, fare risate a denti stretti ma anche per ri-flettere su ciò che siamo e diventiamo nel trasformarci in “uomini” e “donne”, senza mai prendersi troppo sul serio!

Centinaia e centinaia di foto color seppia. Alcune un po’ sbia-dite dal tempo, altre sfocate, altre perfette. Ciascuno di questi scatti restituisce l’immagine di un tempo perduto, di luoghi vicini e lontani al contempo, di storie di uomini e di donne, di borghesi e di braccianti, di progresso ed immobilismo sto-rico. Ogni fotogramma racconta uno spaccato del Sud Italia che parte da Luzzi ed arriva sino alla città eterna. L’istanta-nea e la posa (ed. Rubbettino, euro 25,00) è il risultato di un lavoro di ricerca e di meticolosa ricostruzione storico – an-tropologica ad opera del Professore Ottavio Cavalcanti, do-cente di Storia delle tradizioni popolari all’Unical. Il libro è il risultato di un’accurata selezione delle foto scattate, tra il 1909 ed il 1952, da Andrea Alfano, aristocratico luzzitano e docen-te di scuola elementare. Alfano – afferma Cavalcanti – è un personaggio atipico per quei tempi: colto, raffinato, come con-veniva alla borghesia intellettuale paesana, con orientamento antifascista ed anticlericale, massone e di spirito repubblicano. E con una grande passione: la fotografia. Dopo più di mezzo secolo questa raccolta prende vita, diventa storia, testimo-nianza tangibile ed oggettiva di ciò che c’era un tempo, delle trasformazioni impercettibili che operano sugli uomini senza che si accorgano di esserne i principali protagonisti. L’interes-se per il progresso e per la modernità, l’approccio pedagogico maturato grazie all’influsso culturale positivista, l’interesse per l’impressionismo francese hanno consentito ad Alfano di immortalare soggetti in posa o di fare delle istantanee, di ri-trarre l’ambiente borghese o il ceto subalterno. Le immagini non rimangono legate solo alla realtà provinciale ma sconfi-nano arrivando a Paestum, Napoli, Roma. Sono fotogrammi di vita, come quelli risalenti al 1813 che immortalano mani-festazioni contro l’Austria, o che testimoniano la vita rurale e quotidiana di un paese del Sud. Il lavoro documentaristico è articolato in sezioni ben precise secondo schemi di raziona-lità e scientificità: immagini del paese, delle campagne, delle città visitate, figure familiari, ritratti, viaggi. Il lettore ha così la mera sensazione di “vedere” la sto-ria, di cogliere nell’espressione degli ignari testimoni della storia i segni del tempo, attraverso la loro postura, attraverso l’immagine che immorta-la il fare quotidiano o, semplicemen-te, attraverso la foto di una nave, di un treno o di una motocicletta, segni estremi della macchina del progres-so che cammina.

servizio di manuela magnelli

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Giacomo Vercillo è rendese e dal 1977 dipin-ge. Una passione, oggi attività lavorativa, nata per caso, con delle “uscite” tra amici

(accompagnando queste persone a varie mostre). Ci descrive un mondo della pittura bello, ma che na-sconde anche molti difetti. Gli ostacoli di cui ci parla sono comuni al mondo dell’arte, la non possibilità di spazi espositivi e di finanziamenti. Da vent’anni organizza eventi culturali, da ultimo “Anteprima XIII edizione del Galarte 2011” con il tema del 150° dell’Unità d’Italia che ha premiato molti nomi illu-stri calabresi delle professioni e delle arti. Evento organizzato in collaborazione del CIF di San Fili, luogo della kermesse, con il patrocino dell’ammini-strazione comunale e con la collaborazione dell’as-sociazione culturale Club della Grafica, patrocinato dalla Presidenza della Repubblica e del Senato.Entrando nel suo laboratorio mi ha colpito un dipinto il cui colore sembra messo in fretta sulla tela …È il mio modo di dipingere con la spatola a getto di colore. Chi dipinge in questo modo dimostra di non temere il colore. Una delle tecniche della pittura che però vanno usate con padronanza. Il colore si lavora da destra a sinistra fino a raggiun-gere il massimo della soddisfazione e con la spatola si raggiungono ri-sultati migliori che non con il pen-nello.Nel 2001 la collaborazione con un testo “Le Chiese dedicate al Santo” nella Provincia di Cosen-za a cura dell’associazione “An-tonio Misasi” su San Francesco di Paola …Nella grafica della copertina ho in-serito un mio lavoro che era il volto del Santo paolano. Quello è stato un mio atto di de-vozione, perché ebbi un incidente e rischiai di perdere una mano. Ricordo ancora il medico che mi consigliò di rivolgermi a qualche santo perché da lì a poco me

l’avrebbero amputata. Da lì ne ho affiancato una mo-stra itinerante che ancora oggi porto in giro nei vari enti, delle tavole che raccontano i momenti miracolosi della sua vita. Molti premi e anche molti primi posti nelle estem-poranee…Si devo dire che sono soddisfatto, ma il più gratificante è la medaglia d’argento, nel 1995, del Presidente della Repubblica conferitami al Premio Pizzo per la pittu-

ra. Un premio che mi ha molto onora-to, perché con i partecipanti di tutta Italia non è facile ottenere in quella ma-nifestazione un riconosci-mento.Che cosa consiglia ai pittori emer-genti?

Di frequentare un artista, anche di tanto in tanto, per apprendere nozioni generali. Frequentare mostre così da appassionarsi e poi naturalmente di essere costan-ti.

La pittura “veloce” di Giacomo Vercillodidascalia

PEoPLE ART 74 People Life Settembre 2011

servizio di lucia de cicco

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PEoPLE ART 76 People Life Settembre 2011

Tra una chiacchiera ed un’altra con Marcello Romanelli, giornalista e

direttore di People Life è nata l’idea di dedicare ai Lettori di questo magazine una pagina che possa offrire una panora-mica storica, architettonica, visiva dei luoghi meno cono-sciuti e più ricchi di storia della Città vecchia di Cosenza. Il no-stro viaggio immaginario parte dall’emblema della Città: la sua Chiave. Solitamente, visitando un luogo, si guarda ad altezza occhi e non ci si accorge delle tante targhe commemorative o celebrative del palazzo, chiesa o casa che sia, dei fregi archi-tettonici, degli stemmi o delle particolari fatture di cornicioni, balconcini e quant’altro si può osservare volgendo lo sguardo all’insù.Per capire il significato dell’emblema della cit-tà è necessario sapere che, nei secoli passati, al sovrano o al condottiero che entrava trionfal-mente in città - magari dopo averla conquistata con i mezzi della politica o con la forza delle armi - venivano offerte delle “Chiavi” simbo-liche della Città; era un segno di sottomissione e di deferente saluto che i rappresentanti del governo cittadino offrivano al signore di turno, secondo le regole di un antico cerimoniale.A Cosenza Vecchia, in via del Seggio n. 6, vi è il Palazzo dei Giannuzzi Savelli, baroni di Pietramala. Nella facciata principale, che af-faccia nella suddetta via, è presente un portale in pietra di tipo catalano, risalente al XV seco-lo, sormontato da un grande stemma gentili-zio. All’interno c’è un cortile con una fontana sovrastata da un arco ed una scala munita di

ringhiera in ferro battuto del XVIII secolo. La so-praelevazione di ben due piani, effettuata nel corso dell’800, ha alterato l’aspetto originario ed archi-tettonico dell’edificio costruito nel XV secolo.Sulla facciata che da su Corso Telesio, di fronte Piazza Duomo, volgendo lo sguardo all’insù, si nota la “cordonatura verticale” che in basso, ad un certo punto, forma una nicchia votiva con un ri-quadro sotteso da capitelli agli estremi e che termina con altrettanto elegante complesso votivo “fiamato”; in alto c’è un decoro alquanto strano alla vista dei meno attenti. Questa “cordonatura verticale o ca-naletta”, come impropriamente e volgarmente vie-ne chiamata, è la Chiave della Città di Cosenza. Fu voluta da Bernardino Giannuzzi Savelli, Mi-nistro del Regno d’Italia, e venne realizzata subito dopo l’Unità d’Italia, nel 1864. Semiologicamente racchiude in sé una sorta di messaggio che il Mini-

didascalia

servizio di giovanni morrone

Nel centro storico La “chiave” della citta’ di cosenza

La chiave della città vecchia di Cosenza

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PEoPLE ART77People Life Settembre 2011

stro del Regno d’Italia volle donare alla città che gli diede i natali. L’aletta terminale, in gergo tecnico chiamata “scontro o mappa”, presenta un decoro a forma di pigna (l’Italia) nella parte finale, e di alcu-ni fregi ornamentali sinuosi che raffigurano i vari regni che hanno contribuito all’unione. Rappre-senta, in sintesi, l’Unità del Regno d’Italia avvenu-ta nel 1861. Il cannello sottile (la canaletta) collega la mappa alla “nicchia votiva”; nella parte di col-legamento vi sono raffigurati dei fregi simbolici. L’attaccatura dell’anello al cannello è costituita da

un decoro raffigurante due foglie di quercia (sino-nimo di forza), nella parte terminale della nicchia, invece, vi è un altro decoro raffigurante la foglia di quercia e quella di ulivo (la lealtà), ed infine vi è inciso, in corsivo maiuscolo a lettere intrecciate, il monogramma CDC (Città di Cosenza) e la data di realizzazione: 1864.

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Riscoperta dei sapori dell’antica tradizione e della genuinità del-la cucina di un tempo, senza mai

rinunciare a creatività e innovazione. Queste le basi su cui si fonda l’arte di Sara Papa. La chef, calabrese d’origine, ma romana d’adozione, nel suo regno ri-esce ad esprimere al meglio il suo estro creativo portando a tavola ricette sem-plici rielaborate in chiave contempora-nea. Una passione quella per i fornelli che affonda le sue radici nell’infanzia,

trascorsa a San Nicola da Crissa (VV) e che è dive-nuta nel tempo una vera e propria arte da trasmette-re agli altri attraverso corsi di cucina, libri e ricette. Docente presso molte scuole di cucina, tra le quali la Scuola di Arti Culinarie Cordon Bleu, Sara Papa fa parte della Federazione Nazionale Cuochi. Cono-sciuta dal grande pubblico per la sua partecipazione in qualità di maestra di cucina nella celebre trasmis-sione “La prova del Cuoco” in onda su Rai Uno e ad alcune puntate di “Casa Alice” su Alice TV, attual-mente collabora con prestigiose riviste, tra le quali “Cucina moderna” e “A tavola”. Nel 2010 ha scritto “Tutta la bontà del pane”, edito dalla Gribaudo. Nel volume, che ha venduto quasi 10000 copie, sono raccolti i consigli sulla lievitazione e sulla panifica-zione domestica. Non un semplice ricettario, ma un vero e proprio viaggio nell’arte del preparare il pane in casa, correlato da 50 ricette. Un fenomeno edito-riale al quale a breve farà seguito l’uscita di un nuo-vo libro dal titolo “Imparare a cucinare in un mese”, edito dalla stessa casa editrice.Ecco cosa ci ha raccontato. Com’è nata la sua passione per i fornelli?Ho ereditato la passione per la cucina da mia madre e dall’ambiente nel quale ho vissuto. Per me è stato un patrimonio che fin dall’infanzia mi sono portata dietro. Una volta le stagioni erano vissute in modo cadenzato. Oggi si parla tanto di stagionalità dei

In cucina con la chef Sara Papadidascalia

PEoPLE ChEF 78 People Life Settembre 2011

servizio di angela altomare

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prodotti e di com-prare solo prodot-ti di stagione. Un tempo in casa tutti partecipavano alla raccolta delle oli-ve, alla mietitura del grano o alla preparazione delle famose conserve, per non sprecare nel periodo dell’ab-bondanza i diversi prodotti. Qual è il sapore che più di tutti la riporta a quel pe-riodo?Prima di tutto il sapore del pane. Poi il vino, perché mio padre ave-va una vigna e quindi mi portava giù in cantina ad aprire le botti. E poi il sapore dell’olio. Quando si andava al frantoio a macinare le olive e mettevi l’olio sul pane era qualcosa d’incredibile.E’ conosciuta da tutti come la chef degli impasti. Cosa la affascina di più di que-sto mondo?Sicuramente il fatto di riuscire a creare da due ingredienti straordinari che sono fari-na e lievito madre, pur rimanendo sempre nel sapore tradizionale del pane. Oggi è possibile recuperare la cultura della panificazione domestica?Assolutamente si. C’è un ritorno pazzesco. Sono molti poi gli uomini che preparano il

pane in casa. Forse perché il pane negli ultimi anni è stato letteralmente stravolto. Non c’è più il pane di una volta. C’è il pane industriale, immangiabile dopo 4 ore che l’hai comprato e poi pieno di grassi e sostan-ze emulsionanti.Dopo il successo del libro “Tutta la bontà del pane”, cosa bolle nella sua pentola?Nel mese di ottobre uscirà un nuovo volume dal tito-lo “Impara a cucinare in un mese”. In questo nuovo libro ci sono le basi di cucina e di pasticceria. Le ri-cette sono divise in 4 settimane. Ogni settimana ha 15 ricette: abbiamo 2 ricette di pane, 2 di antipasti,

3 primi fatti con pasta fresca, 2 secondi di pesce e 2 di carne, 1 piatto unico e poi 3 ricette di dolci. Nella prima setti-mana abbiamo le ricette più sempli-ci. Man mano che si va avanti ab-biamo delle ricet-te con un grado di difficoltà mag-giore. Nello stesso volume troviamo poi delle ricette di gelati artigianali, suggerimenti su come bilanciare

i diversi ingredienti, come conservare il pesce, come pulire le cozze e tante altre utili chicche di cucina.

PEoPLE ChEF79People Life Settembre 2011

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Qualora qualcuno credesse che il mese di Settembre sia uno dei più anonimamente tranquilli nella vita di uno studente univer-

sitario, rischia di commettere un fatale errore. Al contrario, giunge spietato e di soppiatto, come un ladro che si introduce nel cuore della notte in una villa colma di alcolizzati giovani guerrieri dell’Esta-te. Alcuni di essi, i più previdenti (e diciamo pure i più sobri), riescono a percepire tra un aperitivo e una gita in barca l’onnipresente ticchettio del fu-nesto Tempo, che inesorabile ricorda l’avvento di giorni settembrini, fatti soltanto di polverosi libri universitari, immacolati ormai da settimane; altri, la stragrande maggioranza, sono invece troppo sedotti dai canti di sirene e dai free pass dei locali di tenden-za per attizzare le orecchie e tentare di decodificare i segni di un’Apocalisse imminente. E a nulla sono valse le raccomandazioni di mamme apprensive che, come funeste Cassandre, iniziano dal primo giorno di vacanze nel vessare i figli riguardo alla qualità e alla quantità di esami da sostenere a settembre, de-scrivendo tragici scenari di bocciature e di 18 tirati a pietosi professori, utilizzando una pressione psico-logica che farebbe invidia ad un torturatore profes-sionista. “Chi vuol esser lieto sia, del doman non v’è certezza” consigliava il grande Lorenzo de’ Medici ed è uno dei pochi suggerimenti mai demodé tra le generazioni di ventenni universitari ancora nel clou delle vacanze. Ma disgraziatamente il Primo Settem-

bre, il quale dapprima ciondolava minaccioso come una spada di Damocle sulla testa degli ignari stu-denti, di colpo arriva. E porta con sé il vaso di Pan-dora, contenente date degli appelli, dispense infinite ed alcune smarrite tra un hotel e l’altro e soprattutto, invidiosi e tetri professori, i quali, alla vista di una abbronzatissima gioventù reduce da bagni di sole e pranzi a bordo piscina, non possono che vendicarsi spietatamente con l’unica arma a loro disposizione: bocciatura con annessa clamorosa figuraccia. E in questa burrasca non rimane altro che una soluzio-ne, la più semplice e la più utilizzata: aggrapparsi di-speratamente al libro di procedura penale o di fisica tecnica, nella flebile speranza che la memoria non sia andata definitivamente perduta durante un party in spiaggia o in una camera d’albergo.

Appelli, dispense, manuali...ecco scoperchiato il vaso di Pandora

PEoPLE UNICAL 80 People Life Settembre 2011

servizio di dopamina

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Cristina Dona’ si confessa al Festival delle Serre

servizio di lucia de cicco

Da “Torno a casa a piedi” il tour-manifesto italia-no abbiamo incontrato Cristina Donà una delle maggiori protagoniste italiane della musica d’au-

tore, che il 4 settembre scorso è stata ospite dell’evento estivo il Festival delle Serre, a Palazzo Sersale Cerisano, (Cs). Cristina Donà è una vera icona della musica d’au-tore e nei suoi anni di carriera ad oggi ha condiviso con il pubblico emozioni e gioia. Per Cristina il palco è sem-pre stato il motore del successo che calca con passione ed esperienza di 20 anni dedicati all’amore per la musica.Attraversare rock e ballate, con l’atto liberatorio di una storia di un viaggio in musica, con il suo ultimo album dal titolo: “Torno a casa a piedi”, Cristina Donà ci re-gala l’emozione leggera della donna che forse la ma-ternità recente ha riportato indietro al pathos iniziale, ermetico ed empatico con il suo pubblico? La maternità porta con sé tante piccole cose che prima erano latenti, ma il percorso era già iniziato e la maternità non ha fatto altro che sviluppare nuove consapevolezze, come l’ascoltare la quotidianità. Questa volontà di comunicare il quotidiano c’era già da tanto e il pathos, preesistente è il modo in cui si cerca di emozionare il pubblico. In fondo credo faccia par-te del mio mestiere, questo desiderio di andare a scavare nell’animo umano anche con le sue debolezze. Si arriva a certi temi per tanti motivi perché vi è oggi l’idea di dovere raccontare a mio figlio il senso della realtà, ma con una forma leggera, un piccolo miracolo che è contenuto in un testo musicale che parte dai gesti che sono rivoluzioni e che

la gente può attuare per una buona ragione che è quella della libertà. La compilation Matrilineare tutta al femminile segna l’anno del debutto, il 1996. Quale ricordo particolare la lega a quel momento? Quella era una compilation di tante “ninna nanne” a cura del Consorzio produttori indi-pendenti e qui il ricordo mi lega in qualche modo al tema della maternità. Ma fu soprattutto un’esperienza impor-tante che mi aprì le porte a tante belle collaborazioni che mi hanno messo in contatto con un mondo musicale che mi interessava e fatto incontrare con grandi nomi, che fanno parte di ambienti musicali di cui sono contenta di esserne stata parte.Due nomi importanti Manuel Agnelli e Saverio Lan-za, quest’ultimo anche nelle vesti di co-autore dei testi, e non solo di produttore … Belle collaborazioni! Con il primo agli esordi, con il secondo perché ci tenevo ad una produzione con una persona che sapesse maneggiare la musica, come del resto come tutti, coloro con cui ho colla-borato. Ma solo che non ero pronta, adesso è il momento di condividere la mia esperienza e Saverio Lanza, che ho conosciuto attraverso il manager, è un grande musicista.Ad un certo punto della sua carriera vi è stato il legame tra musica e poesia, ricordiamo il Festival Lettura di Mantova nel 2005... Sulla spinta di un lavoro che svolsi a Roccella Ionica in Calabria per il Festival in quell’occasione mi è stata commissionata una lettura di testi poetici con in-serimenti musicali. Da lì a poco è arrivato anche Mantova, dove io ho inserito testi di una poetessa che è la mia prefe-rita Wislawa Szymborska e anche di Sylvia Plath. Ricordo quella serata con un piacere immenso, perché nonostante un acquazzone e l’allagamento del posto, molte persone erano lì ad aspettare che si realizzasse la lettura.

PEoPLE CoNCERTI81People Life Settembre 2011

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PEoPLE GUSTo 82 People Life Settembre 2011

Settembre rappresenta il rientro dalle ferie estive, si ritorna sul posto di lavoro o tra i banchi delle scuole e delle università. Gli studenti soprattutto tornano a vivere da soli senza l’amorevole cucina materna. Proprio per rendere meno amaro questo distacco pre-sentiamo delle ricette semplici ma gustoste come potrebbe essere un piatto del pranzo domenicale in famiglia. La domenica immancabili sono le lasagne, ma le tradizionali sono un po’ troppo laboriose, ecco allora una ricetta di lasagne veloci con il tonno come ingrediente principale. Da abbinare un secondo in tema, come le polpette di tonno ripiene di pesto genovese, semplici e raffinate. Per risparmiare tempo possiamo usare il pesto confezionato che, insieme al tonno, non manca mai tra le provviste di uno studente. La

scelta del tonno ricade su un prodotto specifico per qualità, per sapore delicato e perchè “made in Calabria”. Infatti il gusto del tonno Sardanelli si presta benissimo a queste ricette e non solo, inoltre essendo per noi un prodotto a km zero, risulta più conveniente di altre marche confezionate altrove.

Soffrigere l’aglio intero in una padella con poco olio, aggiungerci la passata di pomodoro ed il tonno sgocciolato. Tagliare le olive a rondelle e versarle nella padella insieme ai capperi ed a un pizzico di origano. Aggiustare di sale e pepe. Quando il sugo sarà pronto aggiungere la besciamella ed ultimare la cottura. Lasciare intiepidire. In una teglia alternare il condimento con le lasagne aggiungendo tra gli strati dei pezzettini di formaggio fuso. Dopo aver fatto cinque, massimo sei strati di lasagne ricoprire per bene l’ultimo strato di condimento e di formag-gio. Coprire la teglia con un foglio di alluminio ed

infornare a 180° per 20 minuti. Se preferiamo che il piatto rimanga morbido continuare cosi la cottura per altri 15 minuti, altrimenti se desideriamo che sia piu’ croccante ultimiamo con 10 minuti di cottura senza copertura d’alluminio.

Eliminare la crosta del pani-no e ammorbidire la molli-ca con il latte, strizzarla ed unirla al tonno sgocciolato, ad un uovo intero ed al for-maggio grattuggiato. Ag-giungere un pizzico di sale e di pepe nero. Amalgamare per bene finchè il composto non risulta omogeneo, se ci sembra troppo morbido possiamo aggiungere del pan grattato. Creare delle polpettine con il composto e nel mezzo posizioniare una mezza punta di cucchiaino di pesto genovese. Chiuderle per bene e passare prima nell’uovo poi nel pan grattato. Infornarle 15 minuti a 180°, in una teglia ricoperta da carta forno. In caso è possibile anche friggerle in olio di semi finché non si dorano.

Settembre, per un meno amaro “ri-tonno” dalle vacanze

TONNETTE DALL’ANIMA GENOVESE

Ingredienti per 2 persone:160g di tonno in scatola Sardanelli

2 uova intere 1 panino

30g di grana grattuggiato pan grattato

1dl di latte olio, sale, pepe

30g pesto genovese

LASAGNE AL TONNO

Ingredienti per 2 persone:160g di tonno in scatola Sardanelli 200g di passata di pomodoro200ml di besciamella 50g olive nere snocciolate 10 capperi 3 fette di formaggio fuso a fette1 spicchio d’aglio

Lo chefstaropoli carlo giuseppe

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Nell’immaginario dei giovani maschietti degli anni 80 è stata una vera e propria icona sexy. I suoi poster andavano a ruba, così come i

suoi dischi. Tutti andavano letteralmente pazzi per le sue curve burrose e prorompenti. Le sue forme, strizzate in vertiginosi hot pants, mini in pelle e pro-vocanti bustini hanno fatto un’epoca. Il suo fisico mozzafiato, svelato dai suoi look alquanto audaci, in-sieme alla sua musica l’hanno portata a conquistare milioni di fan in tutto il mondo. Chi come me è nata in quegli anni probabilmente la ricorderà in coppia con Jo Squillo cantare “Siamo Donne”. Era il 1991 e Sabrina Salerno era un vero e proprio “fenomeno mediatico”. La regina incontrastata del pop aveva già scalato le vette delle classifiche musicali italiane e in-ternazionali divenendo, per la sua grinta e per quel suo fisico da pin-up, un vero e proprio sex symbol. Ecco cosa ci ha raccontato di quel decennio che l’ha

vista all’apice del suo successo. Se ti dico anni ‘80, cosa ti viene in mente?Il Festivalbar, Miguel Bosè, Nick Kamen e David Bowie. Un aneddoto curioso di quel periodo. Quante pagine abbiamo a disposizione? (ride, ndr). Sicuramente la finta rivalità con Samantha Fox: ab-biamo preso in giro tutti per un sacco di tempo fino a quando, l’anno scorso, abbiamo deciso di uscire allo scoperto incidendo la hit di Blondie “Call me”. E poi due cadute passate alla storia. La prima in Spagna durante il finale di un’esibizione televisiva dove, insie-me ai miei ballerini, arretrando sugli applausi, siamo rovinosamente caduti tutti all’indietro; la seconda a Trieste durante una tappa del Festivalbar, il pubbli-co aveva tirato delle uova all’artista che mi precedeva sporcando il palco. La mia entrata baldanzosa è dura-ta solo qualche attimo. Modello Fantozzi sono caduta a gambe all’aria. Tra gli addetti ai lavori quella serata è rimasta indimenticabile.Le ragazzine in quegli anni copiavano i tuoi look audaci. Ti sei mai sentita un‘icona anche in fatto di mode? Fa sempre piacere essere un modello da imitare.

‘80 VoGLIA DI PEoPLE 84 People Life Settembre 2011

servizio di angela altomare

Boys, Boys, Boys...

Sabrina Salerno ricorda gli anni ‘80

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Chi creava i tuoi abiti di allora? Io! Il mio primo look l’ho inventato due ore prima di salire sul palco del Festivalbar. Con il mio truccatore abbiamo strappato una maglietta e con il pennarello nero ab-biamo scritto il titolo della canzone “SEXY GIRL”. Ho indossato gli hot pants, stivali da cowboy e zainetto a forma di Teddy Bear. Quel look mi ha portato fortuna. Un capo del guardaroba di quel periodo che custodisci gelosamente e del quale non puoi far mai a meno?Il cappellino nero in pelle. Negli ultimi tempi sembra che ci sia stato un ritorno di quel periodo. Secondo te, perché la musica, il cinema e la moda di quel decennio riescono ad esercita-re il loro fascino anche sui giovani di oggi? Quel decennio è stato ricco di look estremi, di musica orecchiabile, di film e program-mi tv cult. Come poterlo dimenticare?Progetti per il futuro?Sto lavorando ad un progetto discografico che, impegni permettendo, vedrà la luce

entro la fine del 2012.Oltre al nuo-vo cd, sto girando un film in Francia dal titolo provvi-sorio STARS DES ANNÉES 80’. A Settembre sarò in concerto a St. Pie-troburgo in Rus-sia, poi a Ottobre a Kiev in Ucraina e, da Febbraio a Maggio 2012, quattro mesi di concerti in Fran-cia.

‘80 VoGLIA DI PEoPLE85People Life Settembre 2011

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Dario e Marco, i leadership del “prodotto mutui”

“L’esperienza ha radici antiche”, è la re-gola che conferma il successo di due giovani consulenti finanziari, Dario

Perri e Marco Santelli. Due amici professionisti, accomunati da un’esperienza lavorativa venten-nale, con un unico sogno nel cassetto: essere un punto di riferimento nel mondo finanziario. Dario e Marco da 5 anni rappresentano l’azien-da Findomestic Gruppo BNP Paribas nelle provincie di Cosenza in Via G. Mancini 26 e di Crotone in via Scalfaro 94. Sono partiti da so-cietà finanziarie diverse come “Ducato”, “Agos” e “Unicredit” per poi ritrovarsi insieme nel nuovo progetto Findomestic. Lo slogan la dice tutta…”costruire un vestito su misura che racchiuda tutte le esigenze finanziarie di ognuno”. “Non vendiamo, ma curiamo le esigenze dei nostri clienti”, ribadiscono. Una realtà che abbraccia tutti i

prodotti finanziari del credito al consumatore: pre-stiti personali, carte di credito, cessione del quinto e assicurazioni. Un’azienda che ancora oggi investe nel territorio calabrese, dimostrando un’elevata ca-pacità imprenditoriale, concretizzata nell’apertura del terzo punto vendita di Castrovillari in via della Libertà 80, dando anche l’opportunità ai giovani di inserirsi nel mondo finanziario. Uno dei prodotti, fiore all’occhiello della loro società è il mutuo casa. Numeri uno in Italia proprio in questo settore, con-fermando così la loro leadership e la loro propen-sione alla realizzazione dei sogni dei loro clienti. Affidarsi all’esperienza di chi lavora con tanta dedi-zione, professionalità e determinazione, è il primo passo da compiere per ottenere grandi successi!!

servizio a cura della redazione

Dario Perri

Marco Santelli

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EL MOJITO: Per la programmazione musicale con-sultare la pagina FB (el mojito alma cubana), o sul sito www.elmojito.it o chiama al 349/2602793

Fiera campionaria del TirrenoDal 07 al 16 Ottobre 2011 Paola (CS)Fiera Campionaria del Tirreno a Paola (CS) La Fiera Campionaria del Tirreno nata il 2009 con il patrocinio del comune di Paola, giunta alla terza edizione è diventata punto di riferimento per una vasta area del Centro Settentrione della Calabria.

Terza edizione del Made In Calabria Castrolibero - Dal 05 al 18 Settembre 2011 Sul territorio di Castrolibero si svolgerà la terza edizione del Made in Calabria “Impressioni di Set-tembre”. Il calendario prevede la seconda edizione del Festival pianistico internazionale 5-7-9-11 set-tembre presso l’auditorium Giovanni Paolo II della chiesa Santa Famiglia di Andreotta. 7 settembre, presso Piazza Pandosia (Centro Storico) Festa delle tradizioni popolari del “Mastru Rafele”Domenica 18 settembre con la “Domenica Castro-liberese” che prevede un autoraduno di Fiat 500.

Settembre Rendese dal 12 al 20 Settembre 2011XV edizione della manifestazione

Gradinate in Scena 19 Settembre 2011 Via Calabria Cosenza

“Note Altre...” Stagione concertistica 2011 Montalto Uffugo:Domenica 11 ore 21.00 – Chiostro Domenicano del Municipio “Omaggio a Mozart”. Si esibiscono: Francesca Aspromonte (soprano), Antonio Casotti (baritono), Andrea Bosa (pianoforte), Maria Luisa Bigai (regia e voce recitante).Sabato 24 ore 21.00 - Anfiteatro Taverna di Mon-talto“Baba Sissoko”, percussioni e voce.

Festa di Santa LiberataSanto Stefano di Rogliano 8/18 settembreGiovedi 15 Festa del pane, a cura dell’Acli Venerdì 16 ore 21.00, rappresentazione della “Com-pagnia teatrale del Savuto ONLUS “Sogno di una notte di mezza sbornia”. Sabato 17 ore 21.30 Zona Briganti in concerto. Domenica 18 ore 21.00 Serata musi-cale con il gruppo Nuovi Orizzonti.

Lunedì 3 Ottobre 2011 Ore 21.00 CHECCO ZALONE PalaCalafiore loc.Pentimele Reggio Calabria

Eventi, concerti e vita PEoPLE NIGhT 88 People Life Settembre 2011

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87CENTO - Via M. Mari - Cosenza - Tel. 0984 79 18 97AGRITURISMO LE VEDUTE - C.da Padula Inf. S. Pietro in G. - Tel. 0984 83 86 15 - Cell. 346 73 07 268 AL POSTO GIUSTO - C.da Petraro - RoseTel. 0984 90 30 95 - Cell. 340 55 01 931BAR AGORA’ Via Giovanni XXIII - CastroliberoTel. 0984 18 67 129BAR COLOSSEO - P.zza San Sergio - Rende - Tel. 0984 40 41 11BARAONDA CASINò - V.le G. Marconi Tel. 0984 40 39 20BEAT - Piazza Duomo - Tel. 0984 29 548 BENCISTò - Via S. Irmenio - Tel. 0984 82 50 82 CABLO’S CAFE’- Via U. Nobile, 1 (Z.i. Rende)CAFFE’ IMPERO - V.le della Resistenza - RendeTel. 0984 46 62 53 CAFFE’ LETTERARIO - P.zza MatteottiTel. 0984 21 582 CAMELOT - Via Milano, 28 - RendeTel. 0984 39 32 61CASINO CARUSO Sala ricevimentiCorigliano Calabro Cell. 333 31 68 810EL MOJITO - P.zza Valdesi, 4 - Cell. 349 26 02 793HOSTARIA LA VECCHIA CUCINAVia Miceli, 21 - Tel. 0984 27 464IL MORO - Via Calabria - Tel. 0984 24 860I SETTE COLLI- Via G. Rossini - RendeCell. 329 33 58 014JAZZ & WINE- Via Mascagni, 38 - Rende (CS)Cell. 339 87 40 220 - Fax 0984 84 96 38 LA GRATICOLA - Via Capoderose (angolo P.zza Kennedy)Tel. 0984 79 03 18LA PIADINA - Centro Commerciale Metropolis - RendeLE CUCINE DI PALAZZO SALFI - Via PaparelleTel. 0984 24 292 MELì MELò - Via Tevere - Cell. 328 37 83 621

MORRISON’S - Via N. Serra, 97Cell. 338 58 69 961NETTUNO - Via G. Marconi, 114 - RendeTel. 0984 40 39 59NOCTURNE PLACE - Via F.lli Bandiera, 36/38OCCHIUTO & BOZZO- Via Molinella, 2 - RendeTel. 0984 37 879PASTICCERIA SAN FRANCESCO - Via M.Preti Spezzano della Sila - Tel. 0984 43 44 03PHOENIX - Viale Giovanni e Francesca Falcone, 24Tel. 0984 31 852PRECENZANO EVENT PLANNER - Via Pasquale Rossi, 48/50Tel. 0984 40 81 31 PUERTO MADERO - Via G. Falcone, 162 - CosenzaTel. 0984 37 859RENDEZ-VOUS - Via Rossini, 235 - Rende - Tel. 0984 40 37 60 RISTOPASTO Via Verdi, 1° piano - RendeWALLACE PUB - Via Tevere, 32 - RendeCell. 320 35 79 975 TABù - Via G. Rossini, 56/58 - Rende Tel. 0984 83 70 92TENUTA CONTESSA - Loc. Contessa Soprana - Lattarico (CS)Tel. 0984 93 81 31 TIME OUT - Via G. Marconi - Tel. 0984 40 21 22TOP WINE - Via G. Marconi, 78 - Tel. 0984 40 25 01 VILLA FABIANO PALACE HOTELVia Cristoforo Colombo - RendeTel. 0984 83 86 20 - Cell. 338 86 91 520VILLA QUINTIERI - Via Roma - Carolei (CS)Cell. 338 99 58 380 - 392 60 63 889 VIZIAMI MUSIC RISTO GALLERy- Galleria Marconi Più Tel. 0984 39 62 68WHITE DIFFERENT CLUB - Corigliano Calabro Cell. 333 62 49 159 - 339 53 09 362ZERO 360 - Via Kennedy - Cell. 348 65 00 539

I migliori locali della citta’PEoPLE MAGNA E BEVI89People Life Settembre 2011

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FILM DEL MESE 90 People Life Settembre 2011

Trentacinque anni ed una carriera in ascesa, questa é Kate Reddy, mamma di due bambini e sposata con un marito non sempre all’altez-

za. La vita di Kate é costellata di appuntamenti ed impegni, con i bambini, con le faccende domestiche, con una relazione clandestina “on-line” e con tut-to il resto... Da un momento all’altro tutto potrebbe andare per aria, ma Kate é una tipa che non si ar-rende...

Regia: Douglas McGrath Cast: Sarah Jessica Parker, Greg Kinnear, Pierce Bro-snan, Olivia Munn, Seth Meyers, Kelsey GrammerGenere: Commedia - USA 2011uscita 23 settembre 2011.

ma come fa a far tutto

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oRoSCoPo 92 People Life Settembre 2011

Vergine

Nella personalità il tipo Vergine ha una grande tendenza alla precisione, non vuole essere troppo appariscente e addirittura alle volte mostra segni di timidezza, ha una grande capacità d'interpretazione di ciò che lo circonda e la sua intelligenza è analitica; in genere è portato per i lavori di precisione e minuziosità, dall’alta finanza al commercio. L’intelligenza, orientata sul piano razionale, porta la Vergine ad avere un grande senso pratico. Talvolta la prevalenza della sfera psichica su quella fisica lo conduce a rifiutare l’istinto provocando reazioni che nella sfera economica possono tradursi in avarizia. Proprio per questo motivo il nativo della Vergine sa amministrare ottimamente il suo patrimonio. Tende ad essere quasi maniacale nel suo habitat ed il suo amore è generalmente più intellettuale che sentimentale. Quando si è in presenza di aspetti negativi in un tema, il tipo Vergine può diventare un po’ malizioso o quasi asociale.

Ariete: Riprenderà la routine che vi accompagna da qualche tempo. Tutto questo non sarà motivo di noia: avete

appreso come vivere al meglio ogni situazione in cui vi trovate. Sentimentalmente potreste sentire qualche carenza che andrete a colmare con facilità.

Sagittario: Se le cose da fare non mancheranno, non potrete lamentarvi di quei ritagli di tempo che riuscirete con

successo a dedicare alla vostra famiglia e a chi vi sta vicino. Chi vive a fianco a voi è ben consapevole di tutto l’impegno profuso.

Gemelli: Trovarvi in situazioni inedite e riuscire sempre a improvvisare sarà per voi la migliore novità di questo periodo:

sempre sulla cresta dell’onda chi vi sta a fianco vi tiene in grande considerazione e spesso pende dalle vostre labbra. Attenzione ai passi più lunghi della gamba.

Leone: In questo periodo la vostra forma mentale è davvero al massimo e sebbene siate ben consapevoli di essere brillanti con

la parola, spesso tenete quello che avete per voi, in una forma di riservatezza e di chiusura all’esterno. Cercate il dialogo con chi vi è attorno.

Toro: Un periodo in cui riprenderanno gli impegni che vi vedono coinvolti, ma aspettatevi grandi novità. Tante le svolte

positive a cominciare dalle occupazioni che scoprirete essere assai meno noiose del solito. Il tempo libero per curare i vostri interessi e intrattenimenti non mancherà.

Scorpione: Le attività di cui avere cura saranno le più variegate e vi terranno occupati per gran parte delle giornate.

Piccole tensioni in ambito affettivo: l’orgoglio dovrà essere messo da parte per fare spazio alla ragione e all’umiltà.

Bilancia: La vostra routine riprenderà in modo quasi noioso: occupazioni solite, impegni lavorativi stabili e solida stabilità

sentimentale. A voi il compito di mettere del pepe a queste giornate e di saper costruire qualche diversivo per allietare voi e chi vi sta accanto.

Cancro: Il vostro spirito critico vi porta spesso ad osservare e a criticare azioni e gesti altrui: avete difficoltà a sostenere

una valida posizione piuttosto che a demolirne una. Avete uno spirito che in questo periodo non può certo definirsi costruttivo.

Vergine: Le vostre inesauribili fonti di energia stanno dando il meglio e, come al solito, cercate sempre di essere al centro

dell’attenzione. Mostrate le vostre abilità a gestire diverse situazioni: affrontate con costanza situazioni che per alcuni potrebbero essere difficili, ma non per voi.

Pesci: Fate vedere agli altri quanto valete e partecipate attivamente alla vita sociale a cui spesso avete rinunciato. Fra le persone che vi

stanno attorno alcune potrebbero aver osservato alcuni fra i vostri recenti movimenti che non sono certo passati inosservati.

Acquario: Sarete accompagnati dal vostro costante buon umore. L’allegria e il desiderio di vivere e di stare con gli altri

faranno da padroni in un periodo in cui siete davvero in forma. Sembra quasi che non riusciate mai a stare fermi e a fermarvi a riflettere.

Capricorno: Riprenderanno a gonfie vele tutte le attività in cui siete impegnati. Lo stress non è cosa per voi, e saprete far

fronte a tutte le questioni che vi vedranno coinvolti, starà soltanto a voi riuscire a dosare e calibrare bene impegni e forze da dedicare alle vostre attività.

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