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Anno 1 - N°1(12) Gennaio 2011 Occhi negli occhi con Larissa Volpentesta Tutte le foto del veglione di San Silvestro Stacca il coupon... Corri con noi a fare la spesa alla

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Anno 1 - N°1(12) Gennaio 2011

Occhi negli occhi conLarissa Volpentesta

Tutte le foto del veglione di San Silvestro

Stacca il coupon...Corri con noi a fare la spesa alla

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MensileCosenza

e Provincia

Anno 1 N° 1(12)

Gennaio ’11

In copertinaLarissa Volpentesta

Foto di Francesco Greco

Aut. Trib. di Cosenza No 2del 02/02/2010

Edito daSAVET Srl

Chiuso in redazioneil 04/01/2011

Direttore ResponsabileMarcello Romanelli

Sede LegaleVia G. Rossini - Pal. Costruendo Scala A - 87036 Rende (Cs)

GraficaRudy PedaceFranco Siciliano

Fotografo UfficialeFrancesco Greco

Responsabile commercialePatrizia Curatolo Nunzia De Rose

RedazioneManuela Magnelli Francesca Porco Valentina Zinno

Hanno collaboratoAngela AltomareNunzia CapitanoConcetta RedaFederica CelibeDopaminaVincenzo GualtieriMafalda MeduriGiampiero ScolaErcole ScorzaCarlo Giuseppe Straropoli

Consulenti LegaliAvv. Aurora AroneAvv. Andrea GentileAvv. Antonella Garritano

Per i tuoi [email protected]

StampaStab. Tipografico De Rose sncMontalto Uff. Scalo (Cs)

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Catapultati nel 2011. Mamma mia che sballo. Siamo entrati nel nuovo anno con botti, can-zoni della Mannoia e brindisi da capo giro.

Siamo entrati nel 2011 con buoni propositi e voglia di fare, siamo entrati nel 2011 ancora con il nostro Peo-ple Life. Un giornale che cambia formato, un giornale che si trova in tutte le edicole, un giornale che ha vo-glia ancora di raccontare storie e pronto a festeggiare il suo primo anno di vita, ma di questo ne parleremo meglio sul nostro profilo Face (People Life Cosenza) e sul sito che è ufficialmente partito. Il sito internet è la novità per questo nuovo anno. Basta cliccare www.peoplelife.org e il gioco è fatto. Un sito dove non solo si potrà leggere il giornale. In peoplelife.org potrete trovare notizie di prima mano, fotografie delle serate mondane a firma di Francesco Greco e tante altre curiosità gustose e gradevoli. In questo numero non mancano le fotografie del vostro capodanno, l’intervista alla bella Larissa Volpentesta, le confessioni della giornalista Rai, Donatella Scarna-ti e il mio incontro con Selen non più pornostar, ma

addirittura estetista. Dopo tanti anni mi siedo su un divano con Selen, ma ora ormai si fa chiamare Luce Caponegro e sono andato in bianco. Avanti signori. E poi ancora tante altre interviste e approfondimenti di un mese trascorso all’insegna del panettone, delle carte e dei veglioni. Il nostro popolo della notte gode-reccio non si è fermato un attimo e il centro storico ha riscoperto tutta la sua vitalità con un Rendano che ha registrato il tutto esaurito per Brunori. Tutti esauriti alla ricerca disperata di una felicità difficile da trovare, ma con l’anno nuovo....

Marcello Romanelli

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08 Il volo del CapItano10 people CItY Amicò, bambini politici per un giorno12 Al Beat la prima festa dei Call Center14 Alessandra Mesiano svela il suo “contenuto”18 Standing ovation al Rendano per Vincenzo Ricca22 Benessere e charme a Villa Fabiano24 Da Rende a Montalto un tappeto di solidarietà26 Bridge, cuori, picche e...28 Selen, l’estetista che ha cambiato vita32 SCatto matto by FranCeSCo GreCo34 people mUSIC Photostory con Brunori!36 Il lungo viaggio musicale dei Dune38 people perSonaGGI Donatella Scarnati, una cosentina nella “squadra” della Rai40 Saverio La Ruina. Il teatro calabrese conquista il premio Ubu41 people neWS Unity3D: il mondo dei videogiochi sbarca all’Unical42 people attUalIta’ Il futuro del Mediterraneo si tinge di rosa44 people WorK Scommessa vincente: nuove idee imprenditoriali 46 vIGnetta SCola Alessandra Mesiano, la selvaggia di Panarea48 people partY People Life VS Queen50 people StorY Il cinema negli occhi di Larissa52 people SCUola Cce su fimmine aru jume56 people lIBrarY Non c’era una volta57 Mary Garret, la verità, vi prego sulla danza58 Saverio Paletta: “Non chiamatemi Saviano”59 people BeneSSere Yerba mate, dall’Argentina a Lungro60 Per il dopo vacanze appuntamento con la “linea”62 people eventS -5, -4, -3, -2, -1... Primo Gennaio 201164 Miss Motors: donne e motori qui non sono dolori68 people nIGHt PROGRAMMI Gennaio 201170 people maGna e BevI72 I love SHoppInG ...Sales Time74 people vIaGGI A Toronto una “cascata” di emozioni76 people paparaZZI Dietro il nostro obiettivo le foto artistiche di Daniela Rende77 people GUSto Spaghetto m’hai provocato? Mò te magno78 I ConSIGlI dI maFalda La brace che stuzzica80 people UnICal Festival III ed. “Italia anno zero”84 Biblioteca Unical: non solo libri85 people teCnoloGY RFID il chip che sa tutto di tutto86 people love Love, sex and more!88 people neW Year Voltiamo pagina, anzi chiudiamo l’agenda90 people pIllole Cerimona all’americana all’I.I.S. di Castrolibero Il Beat spegne le sue prime 15 candeline Camelot la domenica è solo latino americano92 people ItalY Nei giorni della crisi dalla camera il diario di Marcello Romanelli94 people tHeatre Programmi Rendano, Garden e Morelli95 FIlm del meSe Immaturi96 oroSCopo

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La luce disegna a colori

Chi dice che il com-pleanno dei 30 anni segni l’abbandono

della gioventù si sbaglia.Ognuno di noi è giovane dentro! Questo è un gior-no importante della tua vita, una data che segna con allegria il trascorrere del tempo...BUON COMPLEANNO EMILIA!Dalla tua madrinaValentina

Ai cari amici Andrea e Monica, AUGURI di vero cuore per l’arrivo della piccola Giulia!Gli zii Nunzia e Pietro

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Si auspica sempre che il potere politico vada in mano ai giovani. A Cosenza per un giorno è andato in mano ai giovanissimi. Amicò, l’ini-

ziativa promossa dall’amministrazione comunale e dall’assessorato alle politiche dell’educazione, guida-to da Franco Napoli, ha coinvolto i bambini delle scuole elementari nelle vesti di consiglieri e assessori, trasformando il Teatro A. Rendano in emiciclo con-siliare. Ogni scuola ha provveduto a designare, tra gli allievi delle quarte e quinte classi, i 40 consiglieri e i 12 assessori bambini con in più un baby Presidente del Consiglio e un baby segretario generale. Un vero e proprio espe-rimento di educazione civica per far conoscere dal vivo le moltepli-ci attività del Comune e dei suoi organi politici. Amicò, da un’idea del Sindaco Salvatore Perugini, è stato un vero successo. I piccoli protagonisti, si sono ancor di più entusiasmati all’arrivo di Amicò in carne ed ossa, il personaggio simbolo della casa comunale, cui hanno dato corpo e voce gli ani-matori della Ludoteca Il mondo di Oz e della Cooperativa Pagliassi.it. Perugini, rivolgendosi ai bam-bini: Voi ci date il gusto di anda-re avanti, perché siete insieme la nostra speranza e il nostro futuro.

Sono orgoglioso di essere Sindaco di una città dove i bambini manifestano grandi risorse d’intelligenza. Di-versi i punti all’ordine del giorno, sulle problematiche relative al territorio: dal bilancio di previsione alla ri-qualificazione del centro storico, dalla sicurezza alla valorizzazione di spazi verdi, all’interrogazione sul problema dei rifiuti. A conclusione di una giornata speciale i bambini intervenuti sono stati omaggiati dalla copia del libro Amicò, di Claudio Cavaliere, in cui sono contenute le risposte alle loro domande da cittadini. E come ogni consiglio comunale che si ri-spetti, con una votazione finale, i bambini hanno vo-tato all’unanimità l’adozione di una delibera affinché il Sindaco della Città, e la sua giunta, organizzino in futuro altri incontri con loro.

Amico’, bambini politici per un giorno

PEOPLE CITY 10 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di valentina Zinno

Il sindaco Salvatore Perugini e i protagonisti di Amicò

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C’era qualcosa di cosentino alla finalissi-ma di X Factor 4 consumatasi su Rai2. Non era certo in scena, ma la sua pro-fessionalità è stata sotto gli occhi di milioni di telespettatori fino al trionfo finale. Di Roberto Vitaro erano, infatti,

le acconciature della vincitrice della quarta edizione del programma per nuovi talenti musicali, Nathalie Gian-nitrapani, can-tante della ca-tegoria Over 25 di Elio. La t r i on f at r i c e indiscussa di X-Factor 2010 ha, anche, ot-tenuto il pre-mio della Cri-tica. Alla nuo-va ugola d’oro, che si è inoltre aggiudicata un contratto discografico con la Sony Music, l’hairstyli-st cosentino, ha regalato una nuova lunghezza grazie all’applicazione di extension istantanee e alla realizza-zione di una particolarissima acconciatura con fili ri-gidi argentati, tempestati da piccoli swarovski, che do-navano luce al viso della bella cantante Ma non è finita qui. Tra le sue mani sono passati, anche, i capelli del secondo classificato, Davide Mogavoro (cantante della categoria Under 24 uomini di Mara Maionchi), giovane talento catanzarese che ha meritato la medaglia di bron-zo. Un vero portafortuna si è, quindi, rivelato Roberto Vitaro che, dietro le quinte dello show canoro della se-conda rete Rai, fin dal primo pomeriggio della diretta si è messo a lavoro per creare un nuovo look ai finalisti. In un mondo in cui l’immagine, spesso, viaggia a una velocità maggiore dell’informazione è fondamentale avere un look adeguato: «Sono convinto – ha dichiarato Roberto Vitaro - che sia importante partecipare a que-sti eventi televisivi che ti mettono alla prova lasciando, tuttavia, molto spazio alla creatività del professionista». La chiamata, ad X Factor di Vitaro non è stata casuale, è di fatto arrivata dopo l’ultima presentazione della colle-zione di tagli e acconciatura a livello nazionale in cui è

stato notato da-gli organizzatori di grandi eventi Rai. «E’ la pas-sione per questo lavoro – conti-nua il parruc-chiere titolare di sue saloni a Co-senza e Rende –

a farmi lavo-rare sempre al massimo. La partecipazione di questo anno a X Factor è sta-ta una grande soddisfazione visto che mi sono pre-so cura proprio dei primi due classificati che, devo dire – aggiunge Roberto Vitaro – si sono affidati a me con assoluta fiducia». Ma la sortita milanese del guru

dei capelli è stata anche l’occasione per occu-parsi della pettinatura di Anna Tatangelo, vecchia co-n o s c e n z a

dell’hairstylist della città dei Bruzi. E’ lui a voler sottolineare la grande semplicità e umanità della can-tante compagna di Gigi D’Alessio, spes-so tacciata di essere poco simpatica e di-sponibile. «Un buon parrucchiere riesce a tirare fuori il me-glio di ogni donna», parola di Roberto Vitaro.

Dietro le quinte di x factorspuntano le forbici di Roberto vitaro

Servizio a cura di adt Group

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Per una notte, solo per una notte i ragazzi del Call Center non rispondono al telefono. Sono tutti nel Beat con i cappellini e i fischietti a fare trenini e cantare. No, non

siamo a Capodanno ma alla prima vera festa dei Call Center organizzata da Marco e Massimo Loreto, Adalberto Corra-ro, Emiliano Aita, Giuseppe Oliveto, Renato Zazzaro e Ste-fano Martire. Tutti ragazzi che lavorano nei vari Call Center che sono in Città. E sono tre in particolare che sono presenti in un Beat strapieno: Infocontact, Blue Call ed Intouch (Eu-rope Assistance). Ci siamo. La musica dal vivo di Little Italy fa entrare nel vivo la serata dove non mancano sorprese e carrambate: Ehi, ma anche tu qui? C’è gente che si conosce via facebook, ma che non sapeva di fare lo stesso mestiere. Un mestiere - dice Alessandra, 26 anni, - particolare. Non è facile essere concentrati sempre al telefono, ma questo è quello che passa il convento e mi devo mangiare questa minestra. Una minestra che piace invece a Raffaello, 30 anni, che dice di vo-

ler far carriera e che le piace un mestiere fatto di parole che di certo non mi mancano. Si balla. Francesco Lamboglia, uno dei soci del Beat, si complimenta con Marco Loreto: Vedere tutta questa gente è solo un piacere. Il lavoro del Call Center non è per tutti un ripiego, anche perchè vedo persone felici e nella vita questo è importante. La felicità. Quella stessa felicità che è negli occhi di Antonella, 36 anni, detta “il generale di fer-ro”. Un generale che coordina “ragazzi splendidi”. La realtà dei Call Center a Cosenza è una realtà non cosi drammatica come i giornali a volte descrivono. Bisogna solo mettere passione. Anche a rispondere ad un telefono che squilla continuamente. Fuori il locale a Monica, 25 anni arriva una telefonata: Pronto mamma, no , no non sono al lavoro, ballo al Beat. Alla mamma si risponde sempre. E non per lavoro.

Al beat la prima festa dei call center

PEOPLE CITY 12 peoplelife <gennaio 2011>

a cura della redazione

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Il contenitore svela il suo contenuto. Questo il tito-lo della mostra allestita dalla pittrice Alessandra Mesiano in una location che sposa perfettamente

il bello dell’arte con il bello del corpo in cui il conte-nitore, il corpo, svela il suo contenuto, l’anima. Masa-giù e Salvatore Esposito hanno così trasformato, per una sera, il beauty space in una vera e propria gal-leria d’arte. Di fianco agli specchi, collocate in ogni sala, le opere di un’artista raffinata che dipinge, con impeto e passione, le sue tele dando forma e colore ai suoi pensieri, all’estro creativo che la contraddistin-gue. In un’atmosfera da Sturm und Drang (tempesta e assalto) ho creato i quadri di questa mostra. Chiusa nella mia casa di campagna, smarrita per la perdita di una cara amica, Rossella Oliverio (attrice del Grup-pottanta, ndr), dopo un senso di nostalgia profonda, rifugiata nella natura ho avuto chiara la percezione che l’anima sopravvive al suo contenitore, che la bel-lezza interiore è qualcosa che permane nel tempo, che “l’Arte di Vivere” sta nelle cose che facciamo e che tra-smettiamo agli altri. Così Alessandra racconta la sua arte a People Life. Ed è un’arte che, nella scelta dei colori, che rimandano a quelli della natura (rosso, verde, blu), rivela il ritorno della pace interiore. Oli acrilici, carta e frammenti di cornice disegnano sulla tela immagini nelle quali – dice Alessandra – ognuno può interpretare l’arte in base alla propria interiorità. Ecco perché sono senza titolo.

continua a pag. 16

Alessandra Mesiano svela il suo “Contenuto”

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servizio di manuela magnellifoto di Francesco Greco

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Negli spazi decorati da fiori, edera, quasi a voler trasformare il luogo nello spazio naturale delle ninfe, il visitatore ha colto il senso del “con-

tenuto”. La collabo-razione preziosa dei padroni di casa che, da mecenati, si

sono avvalsi delle creazioni orafe di Luigi Filippelli (Sole&Oro) hanno reso unica una serata all’insegna dell’arte nelle sue moltepli-ci forme. Perle, diamanti e coralli i preziosi materiali naturali di gioielli come quello ide-ato da Ada Giansanti e creato dalle sapienti mani del Maestro. La stessa Giansanti prean-nuncia una collaborazione creativa con Luigi Filippelli. PERL’ARTE, non a caso, è il nome del “contenitore” del “contenuto” di questa mostra. Se dietro un grande uomo c’è sem-pre una grande donna, dietro Alessandra c’è

l’amore delle persone che credono in lei, nella sua arte, ne “L’arte di Vivere”. D’altronde la vita, nell’ar-te, è data dalle persone che amiamo. Tra tutte queste persone Alessandra rin-grazia Eugenio Aurello, amico di sempre, Maggie Filice, che ha interpreta-

to, diventan-done la continuità, un suo lavoro; il Maestro Paolo Luciani che con le sue note musicali ha accompagnato la visione della mostra, la gentile presenza dell’azienda floreale Papa-ianni e di Luigi Carbone (Oriental Shop) che hanno decorato la location, Eugenio Pa-rise e l’arte del rinfresco curata da Antonio Costabile e dallo staff dello Zero360. I qua-rant’anni ne ”L’arte di Vivere”, questo il senso di un anima che dipinge! Ad maiora.

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In alto a sinistra La “ninfa” Maggie Filice, quadro vivente, nell’atmosfera suggestiva

creata dalle note del Maestro Paolo Luciani. In alto a destra Da sinistra Sal-vatore Esposito, Giulia Giansanti, Maria Nevini e Massimo Cresci-bene.Al centro i gioielli di Luigi Filippel-li custoditi nelle teche realizza-te da Luigi Morimanno.

In basso a sinistra Alessan-dra Mesiano con la sua dolce Mamma, la scrittrice Pupetta Martino

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Chissà quanti avranno cercato il suo tesoro, quanti si saranno chiesti che fine ha fatto il corpo del re visigoto sepolto nelle acque del

Busento. Guerrigliero, saccheggiatore, barbaro sono questi gli aggettivi che descrivono il mito di Alarico, personaggio storico a cui Cosenza ha dedicato l’Ala-rico Fest, nella manifestazione di Invasioni e che, in occasione del sedicesimo centenario della sua morte, celebra altre due giornate in suo onore. Ho visto un re corto il titolo dell’iniziativa prevista dall’Ass. Fran-cesca Bozzo in collaborazione con il maestro Anto-nello Antonante relativa a ben sette cortometraggi realizzati da artisti locali. Iniziativa del tutto inedita dal momento che su re Alarico non è mai stato re-alizzato nessun filmato. Alareiks, il re sepolto nella leggenda è il secondo momento proposto e realizzato dal compositore cosentino Vincenzo Ricca, sostenu-to dall’Ass. Bozzo, insieme all’Associazione culturale “Il Salotto Verde” e ad Adriana Perulli. Un evento in prima nazionale dove undici movimenti musicali continua a pag 20

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servizio di Francesca porcofoto di Francesco Greco

Il compositore cosentino Vincenzo Ricca

La voce narrante di Ernesto Orrico

Standing ovation Al

Rendano per Vincenzo ricca

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da lui stesso composti in pochissimi giorni raccontano le vicende di Alarico. Originalità e innovazione e il Teatro Rendano diventa un palcoscenico dove tastiere elettro-niche, anelli sonori, campionamenti e luci (di Antonio Molinaro), creano la magia dello spettacolo. Uno spet-tacolo dove realtà e fantasia si incontrano. L’arte di Vin-cenzo Ricca è talmente grande da farci sentire un coro e

un’orchestra che non ci sono. C’è solo lui, la sua eccellen-te performance e quelle tecniche che lasciano tutti senza fiato. Raffinate e suggestive le acrobazie dei Sonics che con la loro arte incantano l’intera platea del Rendano. La voce narrante di Ernesto Orrico, giovane attore cosen-tino, interpreta i testi scritti da Claudia De Santo. E per una notte il re visigoto sembra essere tornato in vita!

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Antonello Antonante, Francesca Bozzo e Vincenzo Ricca

Una performance dei Sonics

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Benessere e charme a villa fabiano

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servizio di marcello romanellifoto di Francesco Greco

La famiglia Fabiano taglia il nastro con il sindaco Bernaudo e l’On. Sandro Principe

I sorrisi delle belle modelle della Carlì Fashion a Villa Fabiano

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Alla fine nessuno è finito in piscina, ma che tentazione fare un tuffo nella bella “vasca” coperta e riscaldata di “Vil-la Fabiano Palace Hotel”, struttura ideata e progettata

dall’architetto Flora Fabiano. Tutti eleganti, belli e impomatati. Flash, fotografi, personaggi, vip e imprenditori, tutti pronti al taglio del nastro delle cinque sorelle Fabiano orgogliose e con-tente per l’apertura di un hotel da favola, un hotel che si trova a due passi da Quattromiglia. Proprio due. Basta imboccare la strada che va verso Montalto e, sulla sinistra, il colore giallo di una struttura confortevole, comoda e lussuosa. Sono 68 le ca-mere di varia tipologia: suite, junior suite, prestige, comfort e standard per una capienza di 140 posti letto, un ristorante e una sala enoteca. Per non parlare delle sale convegno: 4 sale riunioni modulabili. Insomma uno spettacolo nello spettacolo. Gli invi-tati alla “prima” di “Villa Fabiano” sono tanti e non mancano il sindaco di Rende Umberto Bernaudo e il consigliere regionale Sandro Principe. Per i due un piccolo discorso prima del taglio del nastro e il dj Michele Arnieri mette la colonna sonora di una serata magica. Il presidente dell’ordine degli avvocati, Oreste

Morcavallo confessa: Gran posto. Veramen-te bello. E sarà ancora più bello e gradevole con l’apertura nel mese di febbraio della Beauty & Spa. Ma ritorniamo alla serata. L’impeccabile catering della Conca D’Oro e un buffet senza fine. Le sorelle Fabiano non stanno mai ferme e accompagnano gli ospi-ti sopra, sotto, nelle camere, in ogni ango-lo di un posto da favola. Durante la serata arriva anche un gruppo musicale famoso. Scusi, abbiamo prenotato una camera, ma che cos’è tutto questo chiasso? L’hotel è già attivo, ma la serata d’inaugurazione non poteva non essere fatta con la benedizione di Don Domenico e quella di un Bernaudo che confessa: Qui si è lavorato bene. E i ri-sultati sono sotto gli occhi di tutti voi.

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Ecco l’arrivo del “Principe” a Villa Fabiano

Cravatta blu per gli “ospiti d’onore” Rotariani

...ed è presente anche “mamma RAI” con Giacoia e Corigliano

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Nel periodo di Natale è più facile organizzare manife-stazioni di solidarietà. E’ vero, la gente è anche più coinvolta e predisposta ad andare ai vari eventi e al-

lora succede che a Rende sono arrivati oltre 500 ospiti nel nuovo hotel di Villa Fabiano per aiutare e raccogliere soldi all’associazione no profit Africa Reinaissance Time, che si è concentrata su 13 studenti del Burundi. Studenti che dopo aver terminato il loro corso di laurea presso l’Unical ritorne-ranno nel loro Paese che da pochissimi anni è uscito dalla guerra. Sono due le donne che si sono occupate in modo di-retto di questo evento ben riuscito. Alla fine della serata Delly Fabiano e Maria Grazia Bafaro sono stanche, ma felici: Ab-biamo fatto una serata importante. Vedere questi ragazzi sor-ridere è la nostra gioia. Una gioia trasformata anche in ballo con la musica di Franco Siciliano e con questi universitari che hanno la musica nel sangue e che dimostrano tutto il loro amore per la vita con il ballo spontaneo. Bene, bravi bis. Da un evento ad un altro. E ci si trasferisce a Montalto Uffugo. Qui è addirittura dal 1998 che Francesco e Raffaella Presta, proprietari della Pasticceria Delizie, in collaborazione con Francesco Cosentino, la Fondazione Facciolla, la Questura, la Prefettura e l’Ufficio dei Minori, l’Amministrazione comu-nale di Montalto Uffugo e la Dirigente scolastica Michela Ambrogetti organizzano puntualmente sotto le vacanze di Natale una grande manifestazione di beneficenza chiamata Natale, è tempo di solidarietà. Quest’anno alla scuola ele-mentare di Settimo di Montalto il grande evento a favore del-le case famiglia di Cosenza e Provincia. Tanti bambini si sono sentiti coccolati e protagonisti di una serata magica. Non sono mancati il Sindaco di Rende Umberto Bernaudo, il Sindaco

di Montalto, Ugo Gravina, il Questore di Cosenza, Alfredo Anzalone e il Prefetto Antonio Repucci.

da rende a montalto un tappeto di solidarieta’

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servizio di marcello romanelli

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E se questa inizia-tiva dura dal 1998 un motivo ci sarà. Applausi alla fa-miglia Presta. Sono state gior-nate di solidarie-tà, le giornate di un Natale di cri-si economica, ma con queste manifestazioni almeno si è di-mostrato che non c’è la crisi del cuore.

PEOPLE CITY25peoplelife <gennaio 2011>

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Rilassarsi ma nello stesso tempo allenare la mente è fa-cile. Basta sedersi ad un tavolo di Bridge è il gioco è fatto. Michele Rossi ha ospitato nel suo ristorante Il

Frantoio, l’Associazione Bridge di Cosenza per una se-rata all’insegna del divertimento. Ma entriamo nei dettagli. Non solo un gioco, ma uno sport della mente (riconosciuto dal Coni) che ha uno svi-luppo mondiale - afferma la campionessa italiana di bridge, Gianna Aragoni. Con-sidero la Calabria come la mia secon-da cittadinan- za – continua – infatti spes- so trascorro le mie v a c a n z a a San Ni c o l a A r - c e l l a .

U n t o r -

neo organizzato proprio in suo onore. Stesse carte e tanti

tavoli da gioco dove si mescola-

no cuori, fiori, pic-che…..e si comincia.

È un momento di so-cializzazione, la fortuna

non fa da padrona, è la memoria logica il segreto del-

la vittoria - ribadisce – il pre-

s i d e nt e d e l l ’A s -

s o c i a z i o n e , Silvana Morelli

D’Agostino, inol-tre organizziamo corsi

settimanali e tornei ai quali partecipano non solo i Cosentini ma anche gioca-

tori di Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria. Per giocare

a bridge c’è bisogno di un maz-z o di carte francesi prive di jolly, per

un totale di 52 carte. Partecipano quattro giocato-ri che vanno a sedersi intorno al tavolo nei quattro

punti cardinali, giocando a coppie che devono interagire ed affiatarsi per poter disputare al meglio una partita della du-rata di circa 10 minuti. Il bridge si compone di due parti ben distinte, ma finalizzate al raggiungimento dello stesso scopo; La licita e Il gioco della carta. La licita è la mente del bridge. Può variare da coppia a coppia, cioè si possono incontrare in una partita due diversi metodi di licita. Tutte hanno la finalità di comunicare al compagno indirettamente le carte possedute in quella partita. La strategia di un buon bridgista è quella di avere tanta esperienza in coppia quindi giocare, giocare e giocare.

BRIDGE, cuori, picche e...

PEOPLE CITY 26 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di valentina Zinno

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Al Museo del presente c’è gente, ma tanta gente. Noi chiediamo di Selen. Un pensionato ag-guerrito si gira e dice: Picchi, c’è Selen, chira

bonaaaa? Tutta quella gente non è li per l’ex pornodi-va, ma per una riunione politica promossa da Sandro Principe. In molti non sapevano nemmeno dell’arrivo

di un mito dei maschietti “tutto divano e tele-comando”. Al piano di sopra ecco la conferenza stampa che cercavamo. Non ci sono molti gior-nalisti, ma non mancano i fans di una ragazza che ormai da 13 anni ha cambiato la sua vita. Non si chiama più Selen, ma è ritornata al suo vero nome di battesimo, Luce Caponegro. Ec-cola. Si presenta bella e ben curata con il suo seno sempre tirato su alla perfezione: tutta na-tura eh.... Ma cosa ci fa Selen, o meglio Luce Caponegro, nel Museo del Presente davanti a poca gente e l’assessore Mario Rausa che par-la un po’ da medico e un po’ da politico! Bene, Selen è arrivata a Rende come madrina di una manifestazione chiamata Esteta e patrocinata “nientepopodimenoche” dal comune di Ren-de, Regione Calabria, Provincia di Cosenza ed Expo Calabria. Tre giorni dedicati alla bellezza, alla cura del corpo, tre giorni dove Luce Capo-negro si è aggirata per gli stand ben coperti e posizionati davanti al Museo del Presente a dare consigli, a sfilare e chiacchierare con tutta quel-la gente che la ricorda come Selen, ma... La mia vita è cambiata ormai da 13 anni e sono orgo-gliosa di avercela fatta. Seduti su un divano. Io e lei. Da ragazzino ho sognato questo momento, ma oggi trovo una Selen diversa. Parla da mam-ma ho una bella figlia di 4 anni, ma rifarei tutto quello che ho fatto nella mia vita. Ora è fuori da quel mondo dove il soldo entrava facile, le sera-te non mancavano mai. Non è stato facile, ma

SELEN, l’estetista che ha cambiato vita

PEOPLE CITY 28 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di marcello romanelli

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Luce ha voluto a tutti costi uscirne, anche se ancora c’è gente che fa circolare i miei film e menomale che io di film in fondo ne ho fatti solo ventidue. Per essere ma-drina di un evento del genere c’è un motivo ben preci-so, infatti, Luce, tra le tante cose che ha fatto dopo es-sersi spogliata di Selen, si è presa anche il “patentino” di estetista. Selen, pardon, Luce, sorride e conferma: Tre anni di corso. Tre anni dove ho studiato di tutto e ora sono qui anche come esperta in materia. Luce è una simpatica romagnola amante della buona cucina e della nostra terra: Avete una mare meraviglioso e poi qui si mangia da Dio. La tavola e il buon cibo. Sono la sua passione, anche perchè, la madrina di Esteta è diventata anche una grande cuoca. E lo fa su Sky in un programma che va in onda su Alice tv. Il suo piatto forte non è la piadina, ma “il tiramisù”. E se proviamo a domandare di Berlusconi e le sue veline, lei risponde decisa: io non guardo mai i telegiornali, ma quando li vedo sento tanta tristezza. La tre giorni della bellezza ha visto i visitatori che si sono sentiti “belli dentro, più belli fuori”, ma in quei capannoni la bella Selen ha preso solo “tanto freddo” e pochi applausi. La “Luce” si spegne, resta il sorriso di una donna felice di aver cambiato vita.

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Luce Caponegro, in arte Selen, e l’ass. Mario Rausa

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People Life ha scoperto un posto che è un vero Pa-radiso a due

passi da casa tua. Vicino vicino. Seguiteci. Con la vostra macchina basta arrivare a Cerisano e... Ecco Borgo Citerium, il rudere antico immerso nel verde, ecco Borgo Citerium l’hotel dei tuoi sogni, ecco Borgo Cite-rium il ristorante dove mangiare diventa vero piacere. Una domenica a pranzo, ma anche un fine settimana con la tua compagna o amante, un sabato sera a lume di candela. Insomma al Borgo Citerium quando arrivi il tempo si ferma. Un tempo scandito dall’arrivo di camerieri usciti dalla scuola alber-ghiera che presentano la portata calda, un tempo da trascorrere in stanze confortevoli e comode, dove il detta-glio costituisce il bigliet-to da visita rassicurante. Al Borgo Citerium il tuo matrimonio diventa un sogno. Borgo Citerium non servono altre pa-role per convincere il popolo godereccio. In fondo questa non è una pubblicità, ma solo una gradevole realtà.

Borgo Citerium Resort, Cerisano (CS)Prenotazioni e Info

Tel. 0984 47 49 62 - Fax 0984 47 48 30/ 0984 63 01 13Mobile 331 78 89 119

E-Mail [email protected] - www.borgociterium.it

BORGO CITERIUM, un paradisoa due passi da casa tuaBORGO CITERIUM, un paradisoa due passi da casa tua

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BORGO CITERIUM, un paradisoa due passi da casa tua

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Saverio e Raffaele:Mamma chi coppia!

Waka WakaLo scintillante primo anno

di Francesco

Miss Gospel

Elisabeth la regina della Movida

Il Giornale del“Tusculano”

La Regina italiana del gossip legge il nostro People Life

Natale è passato,

ma il nostro Natale è fotografato!

Si Beve tutto d’un fiato...

SCATTO MATTO by Francesco Greco 32 peoplelife <gennaio 2011>

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NO COMMENT!

Murales si, murales no?

1,2,3... l’accavallo è quello giusto?Giù le mani dal nostro D’Alife

Rino!!! dammi un mandarino!

L’Allevi della pianola

Siamo tutti di Saint Vincent la Côte

Pitillo la città con te è più pulita

Cioccolatino bello

SCATTO MATTO by Francesco Greco33peoplelife <gennaio 2011>

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Ci troviamo alle 19:30, se no poi c’è troppo traffico.Ok, passo io e andiamo tutte e tre con la Panda, non vedo l’ora! Inizia così la serata coi baffi (quelli di Dario

Brunori) delle tre giovani amiche cosentine Nausica, Anto-nella e Martina. Come loro, tantissimi altri ragazzi e ragaz-ze la sera del 29 dicembre sono uniti dallo stesso destino. Fan della ditta Brunori Sas dagli esordi, le tre amiche par-tono alla volta del concertone del Rendano. Sold out, evento raro. Una chiusura d’anno col botto. Perché ci pia-ce Brunori? Perché canta cose semplici, in cui puoi imme-desimarti, le piccole cose quotidiane del-la vita. Elogio della normalità, musica pop d’altri tempi. Chitarra, voce e testi diretti (al cuore e alla pancia) ma, so-prattutto, tanta ironia. E il successo è ga-rantito. Le tre groupie sgomitano tra la folla fino ad arrivare ai loro posti in galleria e, da un balcon-cino di fronte al grande palco, si gustano dal primo all’ul-timo momento tutto lo spettacolo. Prima d’entrare a teatro però sono riuscite a strappare da un muro un bel manifesto, piuttosto grande, con la faccia espressiva e simpatica di Da-rio, che ammicca uno sguardo furbetto dietro agli occhialo-

ni da secchione. E allora anche le ragazze si attrezzano, e si divertono a fotografarsi con gli occhiali dell’italian dandy. Finito il concerto tutti al Beat per il dopo-festival, stile San-

remo. Un fiume di gente inonda lo storico locale, e le tre amiche decidono di andare a mangiare un panino e di brindare con una birra alla spina alla serata. Con loro, sempre Brunori. Di cartone, ovvio. La notte finisce con

i commenti sullo show appena visto, le tre amiche, con gli occhi sognanti e i polpastrelli che battono sul tavo-lino di legno, canticchiano ancora quei motivetti che ti restano in testa e quei “nànànànà” che caratterizzano la musica della ditta, e che fanno sgo-lare tutti, in piazza come a teatro. E allora viva la Brunori Sas, che ci fa emozionare con poco, viva il can-tautore cosentino così bravo ragazzo che si mette il vestito “buono” per il

concerto. Viva le cose semplici, che poi sono sempre le mi-gliori. Parola dei Brunori.

Photostory con Brunori PEOPLE MUSIC 34 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di nunzia Capitano

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Ed è arrivata la volta dei Dune. In questa pa-gina di People Life ogni mese raccontiamo di tutti quei gruppi emergenti di musica dal

vivo. Gruppi che animano le feste della città, grup-pi nati a Cosenza, ma anche quelle band che hanno spiccato il volo verso altri lidi. Questo mese tocca a loro. Un gruppo che non è certo nato da poco, non è emergente, ma in pratica ha scritto la storia della musica in questa città. Nascono nel 1987 e, dopo anni di concerti in piazze del Sud Italia, nel 1995 arrangiano e producono il primo lavoro ar-tistico La mente vola via. A seguire nel 2000 esce il secondo lavoro Terra madre e nel 2002 Vento Caldo con 4 brani dal sapore pop-rock e testi che trattano dell’amore in varie forme. E’ del 2003 il progetto Segnalati. Un CD con vari artisti cosentini fortemente voluto dai Dune. Per presentare questo progetto il 30 giugno 2003 organizzano ACUSTICO un evento musicale presentato al Cinema Teatro Italia di Cosenza, con la partecipazione di 15 Artisti. A distan-za di molti anni resta ancora uno dei piu’ in-teressanti eventi realizzati da un gruppo nel Meridione. Dopo sei anni, tra progetti soli-sti, collaborazioni individuali con vari artisti e nuove formazioni live, i componenti della band decidono che è tempo di una reunion per realizzare un nuovo Album. Nasce cosi’ “Destino” senza dubbio il piu’ bel lavoro dei

Dune, 9 brani con sonorità acustiche e con ospi-ti veramente d’eccezione: Angelo Adamo (armo-nica) e Meron Mulugeta (voce). Lo zoccolo duro dei Dune è composto da Gianluca Paciola (voce), Checco Paciola (batteria), Guido Paciola (basso), Eugenio Piccolo (chitarra), Diego Altomare (ta-stiera). A loro di tanto in tanto si aggiungono ar-tisti della città di Cosenza che non hanno mai de-clinato l’invito a suonare con quei Dune che ormai sono un’istituzione. E nell’ultimo concerto fatto il 25 giugno 2010 nell’ex convento dei Cappuccini si sono aggiunti Ivan Volpintensta (chitarra elettri-ca) e Sergio Gimigliano (chitarra acustica). Un concerto che ha confermato la bontà e la qualità di una band che non è mai passata di moda. I loro concerti nelle piazze restano vivi nei ricordi di fan che non si sono mai persi un’esibizione. I Dune, l’emozione senza tempo.

Il lungo viaggio musicale dei dune PEOPLE MUSIC 36 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di marcello romanelli

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PEOPLE PERSONAGGI 38 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di angela altomare

DONATELLA SCARNATI, una cosentina

nella “squadra” della rai

Volto noto della “pagina sporti-va” del Tg, Donatella Scarnati, giornalista originaria di Co-

senza, è stata la prima donna, quando ancora il giornalismo sportivo era de-clinato al maschile, ad apparire nei col-legamenti dai campi di calcio della sto-rica trasmissione televisiva della Rai 90° Minuto. Inviata di punta della Rai da quasi 30 anni, oltre ad esser stata con-duttrice del Tg1 Sport, ha seguito per la Rai anche importanti fatti di cronaca italiana ed estera, come il terremoto in Umbria, la scomparsa di Lady Diana e la guerra in Kosovo.Come e quando è nata la sua passione per il giornalismo sportivo? E’ una passione che ho praticamente da sempre, da quando ero una ragazzina e andavo a sciare sulle piste della Sila, al-ternando questo sport al tennis e guar-dando sempre in televisione il calcio. Nello stesso tempo mi piaceva scrivere e mi divertivo a raccontare le emozioni che lo sport mi dava. Poi mi sono occupata di tante altre cose (dalla cronaca agli esteri) e quando ho avuto la possibilità di tor-nare al primo amore, cioè lo sport, ho colto al volo l’occasione.Quali sono le difficoltà che può in-contrare una donna nell’occuparsi di giornalismo sportivo?Le donne devono dimostrare di essere sempre all’altezza. L’errore della donna, soprattutto quando parla di calcio, deve essere minimo perché i commenti dei col-leghi, dei tifosi, di chi ti segue, possono essere feroci. Detto questo, quando ti sei ritagliata uno spazio, quando lavori con passione da tanti anni, le difficoltà dimi-nuiscono. L’importante è la credibilità.C’è un servizio, un personaggio o un’intervista che nel corso della sua lunga carriera giornalistica ricorda in

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In alto Donatella Scarnati in compagnia di un suo collegaIn basso D. Scarnati agli esordi con i colleghi della Rai

PEOPLE PERSONAGGI39peoplelife <gennaio 2011>

modo particolare?Penso alle tante Olimpiadi che ho segui-to, da Barcellona a Sidney, da Lilleham-mer a Vancouver, penso ai mondiali di calcio e, in particolare a Messico 86 con un Maradona indimenticabile. Ma mi vengono in mente anche i servizi non di sport, come il terremoto in Umbria, i funerali di Lady D, a Londra. E, poi, i tanti personaggi che ho avuto la fortu-na di intervistare, da Magic Johnson, a Borg, da Becker a Roberto Baggio, da Mark Spitz, alla Comaneci. Qual è la sua squadra del cuore?Il Milan. Posso dire di amare il calcio grazie a Gianni Rivera che è sempre sta-to un mio idolo.Cosa le manca di più della sua città d’origine?Mi mancano molto la mia famiglia, gli anni dell’adolescenza, gli odori, i profumi, i colori dell’autunno e della primavera. Purtroppo il lavoro non mi permette di tornare spesso. Ogni tanto però faccio un blitz. Mi metto in auto, imbocco la Salerno - Reggio Calabria e torno a riassaporare certi sapori.

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Protagonista del panorama teatrale con-temporaneo, Saverio La Ruina, attore, autore e regista calabrese è stato insignito,

nella splendida cornice del Teatro Piccolo di Mi-lano, del Premio Ubu 2010. Considerato l’Oscar del Teatro Italiano, il prestigioso premio, fonda-to nel 1977 dal giornalista di Repubblica Franco Quadri, nel corso degli anni è stato assegnato ad artisti del calibro di Marcello Mastroianni, Mariangela Melato, Vittorio Gasmann, Da-rio Fò, Giorgio Albertazzi e Luigi Lo Cascio. Come e quando è nata la sua passione per la recitazione?E’ nata da bambino. Guardavo i film western degli anni ‘70 e pensavo che l’attore fosse quello che vedevo in tv o al cinema. Solo dopo ho capito che per fare l’attore fosse necessario partire con il teatro. Ho frequentato il Dams, l’Accademia di Bologna. Con gli anni ho compreso che il teatro poteva essere qualcosa di estremamente coinvol-gente per chi lo fa e per chi lo vive. Che emozione ha provato quando ha sapu-to di aver vinto il Premio UBU 2010 con La Borto come miglior testo italiano? E’ stata un’emozione fortissima. Una sensazione inde-scrivibile forse più della prima volta quando nel 2007 vinsi con “Dissonorata”. Per me è stato un momento straordinario anche perché la giuria tecnica è composta da giornalisti provenienti da tutt’Italia, tranne che dalla Calabria. La cosa straordinaria è che un testo teatrale come “La Borto”, scritto in calabrese, riesca non solo a var-care i confini regionali ma ad esser apprezzato a livello nazionale. Il Premio Ubu rappresenta per chi fa teatro un sogno, un meraviglioso sogno che per me si è avverato. Quale consiglio si sente di dare ai tanti gio-vani che si affacciano al mondo del teatro? Fare i conti con le ragioni che spingono a fare questo lavoro e di trovare una “cifra personale”. Sono necessari grande disciplina, ma anche ri-gore e pazienza.

PEOPLE PERSONAGGI 40 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di angela altomare SAVERIO LA RUINA.

IL TEATRO CALABRESE CONQUISTA IL PREMIO UBU

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Unity3D nasce negli anni in cui l’industria dell’intrattenimento video ludico sorpassa, in termini di fatturato, quella

del cinema e della musica e lo fa introducendo svariate novità tecniche e una particolare strategia di mercato Unity3D è un ambiente di sviluppo per la creazione rapida di videogames, un middleware che nasce per il mercato Indie (Indipendent developers). La sua idea di base è quella di democratizzare lo sviluppo dei videogiochi, grazie all’incredibile rapporto qualità/prezzo e all’editor integrato nativo pensato con un forte orientamento alla semplicità di utilizzo e all’ottimizzazione del workflow. Unity3d è uno degli engine più facili e potenti presenti in piazza. Fornisce strumenti affidabili per semplificare il

lavoro di design e programmazione, permettendo la realizzazione di applicazioni ludiche e non in forma anche commerciale che girano su PC, Mac, iPhone, Nintendo Wii, Xbox360 e Sony Playstation 3, dice il Presidente dell’ASI UNICAL, Maria Laura Papasergio. Il 25 e 26 Gennaio 2011 all’UNICAL, l’ASI UNICAL in collaborazione con Dynematica Sas di Rende (CS), organizza

il seminario Unity 3D sulla creazione di videogiochi di ultima generazione in ambiente 3D. L’evento vedrà la partecipazione di studenti dell’Università della Calabria, aziende del settore e studenti delle scuole superiori. Lo scopo

del seminario, continua il Presidente, è quello di presentare questo completo ambiente di sviluppo a studenti universitari e semplici appassionati che si affacciano al mondo della programmazione dei videogiochi in 3D.

Unity3D: il mondo dei videogiochi sbarca all’unical

PEOPLE NEWS41peoplelife <gennaio 2011>

servizio a cura della redazione

I ragazzi dell’associazione Studenti Ingegneria Università della Calabria

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servizio di Francesca porco

Il futuro del Mediterraneo si tinge di rosaIl futuro del Mediterraneo si tinge di rosa

PEOPLE ATTUALITA’ 42 peoplelife <gennaio 2011>

Donne. Donne determinate e ambiziose. Donne d’altri tempi che desiderano crearsi una famiglia senza rinunciare alla carriera e a quei diritti

non del tutto riconosciuti in alcune parti del mondo. Imprenditrici, giuriste, politiche provenienti da Spagna, Francia, Marocco, Algeria, Turchia, Grecia, Israele e Tunisia, protagoniste del convegno internazionale ospi-tato al Museo dei Bretii e degli Enotri di Cosenza: Le imprese delle donne: esempi mediterranei. Il gen-der mainstreaming sperimentato nei diversi paesi del Mediterraneo, le difficoltà di accesso nel mondo del la-voro e le testimonianze di donne, anche calabresi, nella vita politica ed economica, raccontati direttamente da relatrici locali e straniere. Ma l’attenzione è ancora più alta quando la parola passa all’europarlamentare Silvia Costa. In una sala gremita, studentesse, imprenditrici ma anche casalinghe e mamme a tempo pieno chiedo-

no una maggiore partecipazione nei diversi settori della società. Il ruolo della donna è spesso relegato a posizioni marginali, spiega l’ass. allo spettacolo Francesca Bozzo. Il

mio augurio è che ben presto non ci sarà più bisogno di un assessorato, un ministero o comitato che sia per le Pari Opportunità. Solo allora la parità sarà stata raggiunta. L’evento voluto e organizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cosenza, diretto dall’Ass. Bozzo, in collaborazione con l’Associazione Donne Giuriste italiane, è un incontro volto al confronto. Un confronto indispensabile per il dialogo, la crescita e per l’integrazione di leggi e culture di diversi Paesi. Cosenza riesce così a fornire le basi per le pari opportunità e a promuovere al contempo le sue bellezze culturali e turi-stiche. Dopo il momento istituzionale, spazio alla cultura e alla creatività nei teatri Morelli e Alfonso Rendano, dove suggestive rappresentazioni hanno chiuso in bellezza un

evento speciale come ogni donna di qualsiasi origine, con-dizione e/o professione.

Il Buffet offerto dalla Coldiretti

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Tempo di crisi, tempo di incertezze. Spe-cialmente per chi, come tanti precari, ha intenzione di muovere autonomamente i

primi passi nel mondo del lavoro: tante idee, tan-te intuizioni ma come concretizzarle?Il 20 ed il 21 dicembre scorsi People Life ha par-tecipato al workshop Dall’idea al progetto: una metodologia per un percorso imprenditoriale, non uno dei soliti percorsi teorici ma un vero e proprio laboratorio di fattibilità. Questo corso è stata una scommessa vincente perché con la scelta del Prof. Renato Scordama-glia, Consulente Regionale presso il Dipartimen-to “Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione

Professionale, Cooperazione e Volontariato” si è raggiunto l’equilibrio tra teoria e pratica, obietti-vo primario del nostro workshop - dice Assunta Romano - organizzatrice dell’evento per l’Asso-ciazione Emily (crescita e sostegno alle donne) in Italia . Il filo conduttore del workshop è stato

l’individuazione dello strumento che consente di rispondere a domande del tipo: come posso uscire dalla mia condizione di disoccupazione? Come posso concretizzare i miei studi? Come posso mettere a frutto le mie capacità? Quesiti impegnativi, gestiti con maestria dal Prof. Scordamaglia attraverso una metodologia

di cooperazione tra due gruppi di lavoro istituiti nella prima giornata. Partendo dalle definizioni d’idea progettuale ed idea imprenditoriale, sono state individuate tre parole importanti - progetto, impresa, calcolo del rischio - attraverso cui si è ve-rificata la fattibilità, o la non fattibilità, delle idee imprenditoriali. Si è preso atto che si va in crisi perché i progetti sono rischiosi, ma è per questo - spiega Scordamaglia - che bisogna mirare alla pre-fattibilità dei rischi; questo si può fare grazie al business plan o piano di fattibilità dell’impresa. Il gruppo di lavoro, composto da 12 magnifiche donne, ha già individuato una nuova data di in-contro per portare avanti il progetto di vita e di cooperazione nato grazie alla voglia di produrre in una terra potenzialmente ricca. Alla prossi-ma!

Scommessa vincente: nuove idee imprenditoriali

PEOPLE WORK’ 44 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di Concetta reda

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Alessandra Mesianola selvaggia di Panarea

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PEOPLE PARTY 48 peoplelife <gennaio 2011>

Il coro “Gospel’s Time” e le “Grey Goose” Girls

Galeotto fu People Life

Gaspare Guzzo Foliaro “cini-camente” legge

foto di Francesco Greco

Scola mostra il suo capolavo-ro: si chiama Peppuccio Baci, intrecci e champagne... per Mister Brico

Dalla cabina di regia il “conte” Dalmazio

Gli Operatori dell’informazione non possono man-care alla festa

VS

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PEOPLE PARTY49peoplelife <gennaio 2011>

Arrivano da Carlopoli (CZ) solo per la festa People Life

Una bionda per il direttore

Siamo o non siamo da copertina?

Per una notte Clausi toglie le babbucce

Samantha Misasi: The Queen

Noi leggiamo People Life e voi?

Baci, intrecci e champagne... per Mister Brico

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Il cinema negli occhi di Larissa

PEOPLE STORY 50 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di angela altomarefoto di Francesco Greco

Bella, solare e versatile. E’ questo il ritratto di La-rissa Volpentesta, classe 1987. La giovane attrice emergente, originaria di Cosenza, ha alle spalle

una lunga serie di ruoli sia per il grande che per il piccolo schermo, interpretati in film come Vipera di Sergio Citti, Brancaccio di Gianfranco Albano e I Vicerè di Roberto Faenza. Una filmografia ricca che l’ha vista recitare in nu-merose produzioni accanto ai Grandi del cinema italiano come Giancarlo Giannini, Lando Buzzanca, Alessan-dro Preziosi, Giorgio Pasotti, Ricky Tognazzi e Monica Guerritore. Protagonista accanto a Beppe Fiorello del tv-movie andato in onda su Raiuno La Vita Rubata , ha partecipato a numerose fiction come La Squadra 8, Don Matteo 6, Pompei, Sant’Agostino e David Copperfield.Come e quando è nata la tua passione per la recitazio-ne? È nata da piccolissima. Amavo partecipare ad ogni tipo di spettacolo. La mia prima apparizione teatrale è stata a soli 7 anni. Credo sia nata perché la mia è una famiglia immersa nell’arte. Mio fratello Gianni Testa è un cantate e i miei genitori sono docenti di educazione artistica. In quale personaggio interpretato ti sei ritrovata di più? Graziella Campagna, la ragazza uccisa dalla mafia

Il cinema negli occhi di Larissa

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a 17 anni, che mi ha profondamente colpita. Sono anch’io del Sud e alcune cose che ci sembrano lon-tane sono in realtà molto più vicine di quanto pos-siamo credere.Hai lavorato al fianco di attori del calibro di Giancarlo Giannini e Beppe Fiorello. Cosa hai imparato da questi due grandi artisti del cinema italiano? Di Giannini mi ha colpito la presenza scenica, come in un solo istante riesca a cambiare espressione, passando dal drammatico al comico. Di Fiorello la sua grande umiltà. E’ una persona splendida. Quali sono le difficoltà che una giovane attrice o un giovane attore può incontrare nel mondo dello spettacolo? Purtroppo non sempre nel no-stro campo il giudizio finale è basato sulla reale meritocrazia di un artista.Quali sono i tuoi progetti futuri? Innanzitutto laurearmi: è un obiettivo fondamentale. Più in là una bella famiglia numerosa come la mia.Quale consiglio vorresti dare ai tanti ragazzi che si affacciano al mondo della recitazione? Studiare recitazione è la base, ma consiglio di non abbandonare gli studi universitari. E’ un mondo di facili incanti. Bisogna tenere duro e rimanere ancorati agli affetti familiari, quelli veri.

PEOPLE STORY51peoplelife <gennaio 2011>

Tra un click e l’altro un thè caldo al Caffè Renzelli

Larissa sul set di Don Matteo 6

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In scena al Teatro dell’Acquario la commedia Cce su’ fimmine aru jume, scritta dal Prof. Enzo Stancati, quando aveva diciot-to anni, e messa in atto dal figlio Mario. Ospiti d’eccezione per

la prima rappresentazione gli studenti del Liceo E. Fermi di Co-senza. La commedia, in dialetto cosentino, narra la follia di Virginia Franzese (Sandra Innocente), uscita fuori di testa perché il fidan-zato, nonostante i lunghi anni di fidanzamento, non ha mai detto di amarla. Don Rafele (Francesco Oliva, il padre), la sig.ra Rosetta (Emilia Reda, la madre), Edwige (Denise Perrone, la zia) e Cristian (Corrado Cozza, il fidanzato) sono angosciati per i suoi comporta-menti. Virginia sta continuamente sui libri, poi li chiude di scatto e comincia ad intonare una canzone in dialetto cosentino che can-

tavano le donne quando andavano a lavare i panni al fiume Crati. La famiglia, preoccupata, decide di chiamare un dottore (Valerio Canonaco) che, appena arrivato, diagnostica patologie a tutti loro. Ma quando vede la ragazza si rifiuta di curarla, perché crede che in lei abiti il demonio. La giovane entrando in scena come una guerriera, scambia il fidanzato per un elfo malefico e, mentre sta per ucciderlo, l’impeto assassino svanisce alle parole di Cristian: Ferma Virginia, io ti amo! Ogni attore recita un monologo il cui messaggio è che la Calabria è stata sempre derisa e mai capita, per questo loro ne sono inna-morati!

di Rita Rossi I D Liceo Scientifico “E. Fermi”

PEOPLE SCUOLA 52 peoplelife <gennaio 2011>

Cce su’ fimmine aru jumeAl Teatro dell’Acquario la commedia della famiglia Stancati,

celebra l’amore per la Calabria.

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PEOPLE SCUOLA 54 peoplelife <gennaio 2011>

L’Istituto di Istruzione Superiore “L.S. – I.T.C.G.” (Liceo Scientifi-co “S.Valentini”– Istituto Tecnico

Commerciale e per Geometri “E. Majo-rana”) C.da Marchesato, Castrolibero offre quattro indirizzi di studio: Amministra-zione, Finanza e Marketing, Costruzioni, Ambiente e Territorio, Liceo Scientifico con l’opzione Scienze Applicate e corso serale “SIRIO” per Geometra e Ragioneria. L’Isti-tuto dispone di 16 laboratori, osservatorio astronomico, palestra polifunzionale, auditorium, aula magna, biblioteca con 11.000 volumi, videoteca, punto ristoro. Il polo scolastico porta avanti una serie di iniziative volte al raggiungimento del successo sco-lastico e formativo dei giovani che frequentano i vari indirizzi di studio. Inoltre sono attivi percorsi di alternanza scuola-lavoro, percorsi CLIL, stage aziendali e attività di: pittura, musica, in-contri con autori, lettura del quotidiano in classe, olimpiadi, vi-site guidate sul territorio. Il Progetto Area a rischio “Imparare a volare” è una delle tante iniziative previste dall’I.I.S., volta a realizzare l’integrazione costante con le attività curricolari del-

la scuola per prevenire e recuperare l’in-successo formativo e per dare risposte significative ai bisogni culturali e sociali. Il continuo scambio di idee con i docenti garantirà un percorso didattico e metodo-logico senza fratture, così da assicurare il successo scolastico dei soggetti coinvolti sia sul piano del recupero strumentale de-gli alunni, sia su quello relazionale. Obiet-tivo dell’intervento è quello di ridurre la

marginalità sociale, progettando percorsi educativo–didattici che offrano un’opportunità di apprendimento a tutti. Il progetto prevede momenti di formazione per i docenti, il personale ATA e i genitori e percorsi laboratoriali per gli alunni e l’attivazione di uno sportello di ascolto. I risultati attesi sono: crescita del benessere socio relazionale; riduzione delle difficoltà di appren-dimento e dei problemi comportamentali; diffusione di un clima positivo nel contesto scolastico; miglioramento delle competen-ze relazionali ed educative degli insegnanti e dei genitori; con-trasto del disagio sociale e sensibilizzazione delle famiglie verso i problemi scolastici dei figli.

L’osservatorio astronomico

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PEOPLE SCUOLA55peoplelife <gennaio 2011>

I laboratori di chimica e fisica

I laboratori d’informatica

L’Istituto è sede polo per la sicurezza

Stage aziendale

La palestra polifunzionale

La scuola rilascia certificazioni per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro: ECDL-EBCL-Trinity-patentino del ciclomotore

Viaggio studio a Londra Viaggio d’istruzionea Barcellona

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Non c’era una volta (Ed. Pe l l e g r i n i ,

euro 10). Autore di un “libro parlante”, alla sua prima espe-rienza letteraria, è Paolo Guadagnuo-lo, avvocato penali-sta amante della let-teratura. Dieci brevi racconti, dieci storie per adulti, più che favole per bambini, impreziosite dalle il-lustrazioni di Giam-

piero Scola, che vanno a cesellare ed abbellire le pagine del libro. Presentato nel salotto della casa editrice Pellegrini ospiti d’eccezione l’avv. Ninì Feraco e Antonio d’Elia, critico letterario e docente Unical. Il titolo del libro è quasi una pro-vocazione - afferma l’avv. Feraco - che induce alla riflessione. E’ una presa di coscienza del vivere quo-tidiano, una sorta di monologo intimista anziché una favola a cui il lettore può dare la sua personale interpretazione. E’ difficile saper scrivere in questi tempi moderni, ma le pagine di Guadagnuolo si la-sciano leggere per la scorrevolezza e fluidità delle parole. Questo, in sintesi, il pensiero di Antonio d’Elia secondo cui esporre il “vero” attraverso la tecnica piacevole della favola, ponendo domande importanti senza mai sfiorare la saccenza è un’arte.

Come ricco di significato è l’apparente negatività insita nel titolo Non c’era….il niente non esiste, il nulla è ciò che c’è e ancora deve divenire. Ecco dunque la ricerca della parola, la fantasia stimola-ta dalla recente paternità dell’autore e dall’eredità spirituale materna. E’ una ricerca del senso auten-tico delle cose, è la scomposizione e ricomposizio-ne, attraverso l’anelito dell’immaginazione, del si-gnificato sotteso alle parole. E che fanno gli artisti e i poeti se non ricercare le proprie origini sempre? Questo è ciò che diceva Bassani a Montale, questo è ciò che fa Guadagnuolo.

servizio di manuela magnelli

PEOPLE LIBRARY 56 peoplelife <gennaio 2011>

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E’ la durezza della realtà della danza quella che, Mariafrancesca Garritano, affermata balleri-na del Corpo di Ballo della Scala, conosciuta

nel mondo virtuale come Mary Garret, mette in luce con estrema disinvoltura nel libro La ve-rità, vi prego, sulla danza! (edizione Italia Press). In quello che segna il suo esordio letterario, la giovane ballerina scaligera, originaria di Cosenza, attraverso parole forti mette a nudo i sentimenti più intimi e la parte più profonda della sua vita di ballerina. Ferrea disciplina, fatiche este-nuanti e molte rinunce, in un ambiente in cui invidie, rivalità e ingiustizie, ma anche corruzione e compromessi, rappresenta-no gli aspetti poco noti di un mondo fat-to apparentemente di magia, ma che cela dietro le “quinte” la struggente sensazione di solitudine e frustrazione, spesso accompagnata da grandi rivalità e meschinità subite. Ad accompa-gnare il racconto, in cui i veri protagonisti sono le emozioni più intime, i ricordi e le gioie più intense, ma anche i momenti di sacrificio e sconforto, le im-magini curate da Daniela Rende. Com’ è nata l’idea di scrivere il libro? All’inizio l’idea era di stravolgere l’immagine della ballerina perfetta attraverso foto che documentassero la vera quotidianità del nostro “lavoro”. Poi scrivendo i miei pensieri, è venuto fuori uno sfogo personale che mi ha fatto riflettere su quanto, del nostro ambiente, sia sco-nosciuto alle persone che lo guardano dal di fuori. E

così è nato questo libro.Qual è stato il momento più emozionante della sua carriera? Quando ho interpretato il ruolo princi-pale ne “Lo Schiaccianoci” di R. Nureyev. Un balletto dall’atmosfera natalizia, danzato in una recita per i bambini. Io e il mio partner Massimo Garon abbiamo lavorato per 6 mesi, sui nostri ruoli, seguiti dal mae-stro Michele Villanova. Ogni prova era una riscoperta

della tecnica e del ruolo, ogni prova serviva a crescere come artisti e ci faceva acquisire la consapevolezza delle cose. Il giorno della recita, andammo in scena pronti e sicuri, godendoci a pieno ogni nota musicale e ogni passo. Ricordo che, quando si chiuse il sipario, scoppiai a piangere dalla gioia. Tutto quel percorso è stato un vero traguar-do. Cos’è per Lei la danza? La danza è un mezzo per cercare di imparare dalla vita, da me stessa, dal mondo e per cercare di essere una persona migliore.Qual è il suggerimento e il consiglio

che vorrebbe dare ai tanti giovani che sognano di entrare a far parte del Corpo di Ballo della Sca-la? Consiglierei di continuare a sognare e lottare per realizzare questo sogno, rimanendo sempre ancorati alla loro dignità di esseri umani. E’ una cosa che ti porti dentro per sempre, ovunque andrai e qualsiasi cosa farai.Un buon motivo per leggere questo libro. La cu-riosità di scoprire, attraverso episodi, pensieri e vari racconti di chi ci vive dentro, un mondo visto solo dal di fuori o da lontano… e per chi lo conosce già, la cu-riosità di scoprire se sto dicendo “La verità, vi prego, sulla danza!”.

servizio di angela altomarefoto di daniela rende

Mary Garret, la verita’, vi prego sulla danzaMary Garret, la verita’, vi prego sulla danza Maria Francesca e il fratello

Massimo

PEOPLE LIBRARY57peoplelife <gennaio 2011>

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Saverio PALETTA: “non chiamatemi saviano”

PEOPLE LIBRARY 58 peoplelife <gennaio 2011>

Leggere di mafia, ‘ndrangheta, stupratori e assassini è ormai all’ordine del giorno. È proprio in questo periodo c’è l’assalto al No della legge bavaglio! Il giornalista di Mezzoeuro, Saverio Paletta, non si ferma davanti a nulla e accetta di scrivere il libro Sotto Racket. Tutti gli incubi del testi-

mone, (ed. Falco). Senza prendere fiato ci svela i retroscena della vicenda di Alfio Cariati.Ti consideri il Saviano Cosentino?No. Per due motivi. Il libro l’ho concepito in chiave “glocal” nel senso che anche un attore non calabrese possa capire la scena e l’azione. Infatti, nel libro è stata inserita una cartina geografica che indica i luoghi della vicenda. Il pro-blema è che la ’Ndrangheta cosentina non è conosciuta nelle sue peculiarità. Credo che questo deficit conoscitivo vada colmato.

Saviano è un valido divulgatore che ha iniziato a studiare il fenomeno mafioso della Campania e, in particolare, del casertano. Inseguire Saviano sul suo stesso terreno significherebbe dimo-strare una forma di provincialismo. Questo nell’epoca delle comunicazioni globali sarebbe un autogoal.Laureato in giurisprudenza. Non avvocato ma giornalista. Perché? È iniziato per passione, ora è il mio lavoro. Oggi il rischio di disoccupazione è altissimo con qualsiasi titolo di studio. Quindi è meglio fare ciò che piace. L’occasione di scrivere questo libro è avvenuta all’improvviso. Credi nel destino? Si. C’era Alfio Cariati (il testimone di giustizia dell’operazione Omnia), che tentava di raccontare la pro-pria storia. Poi c’era Michele Falco un editore che su questa storia ha scommesso e cercava chi la scrivesse e ha contattato me. Cosa ti ha colpito particolarmente di Alfio? La grande dignità con cui ha vissuto la sua espe-rienza senza fare gesti eclatanti. È un uomo con una grande rabbia dentro e contemporanea-mente con una grande compostezza. Quando l’ho intervistato, ho provato a fargli i peggiori tra-bocchetti: il fatto che non ci sia cascato mi ha convinto che è una persona intelligente e onesta. Che cosa ti aspetti da questo libro? Che possa aiutare Alfio a far conoscere la sua storia, a dare un contributo solido all’emersione della criminalità e alla riforma della normativa sui testimoni e sui collaboratori di giustizia. Proprio in quest’ottica Angela Napoli ha scritto la prefazione

del libro. Qual è la prossima esperienza che vorresti fare? Vorrei continua-re a scrivere libri. Finora la ’Ndrangheta è stata conosciuta attraver-so storie d’insieme, è il momento di raccontarla per singoli episodi, come si fa con la mafia in Sicilia e la camorra in Campania. Quello che manca è una narrazione “in profondità”. I giornali non bastano. Penso che in fondo la conoscenza della ’Ndrangheta “sdoganerà” la Calabria come a suo tempo la mafia ha fatto con la Sicilia. Con un paradosso: che la Sicilia ha sempre prodotto grandi personalità anche al di fuori delle scene criminali, mentre non esiste nessuna grande figura calabrese che abbia uno spessore paragonabile a quello dei grandi capi della ’Ndrangheta.Puoi specificare? Trovami un politico, un leader o un intellettuale che abbia dimostrato lo spessore e le capacità di Don Mimmo Piro-malli.

servizio di valentina Zinno

La Parlamentare Angela Napoli con il testimone Alfio Cariati

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Pianta originaria del Sud America, appartenente alla Famiglia delle Aquifoliacee, il cui infuso, dato dalle foglie, è chiamato thè Argentino o mate dal nome

spagnolo della zucca precedentemente svuotata in cui, un tempo, si beveva. PRINCIPI ATTIVI: caffeina, acido clorogenico, olio vo-latile, vitamine, teobromina, teofillina. E’uno stimolante ricco di vitamina C, vitamina B1 e B2, tannini, sostanze minerali, tracce di olio essenziale, colina, tia-mina.PROPRIETA’: E’ una bevanda tonica, stimo-lante, indicata nelle astenie, stimola l’attività cerebrale, utile nelle convalescenze, nelle di-spepsie, è diuretica, è un rimedio digestivo, aiuta nella sindrome premestruale, conferisce ai muscoli resistenza alla fatica, nelle diete di-magranti frena il senso di appetito, a grandi quantità è purgativo senza comportare insonnia. Ha essenzialmente attività disintossicante, utile per le sintomatologie derivanti da problemi di metabolismo, agisce sul sistema circolatorio e renale.PREPARAZIONE: si versa dell’acqua calda sulle foglie del Matè (1 cucchiaino), si lascia in infusione due minuti si filtra ed è pronta da bere. Se si usa il matero (fatto con la zucca, in legno, metallo, o corno) va riempito per metà del suo volume con la pianta secca, poi bisogna versare l’acqua bollente e sorseggiare con la cannuccia in acciaio inossidabile (bombilla) senza togliere le foglie. IL RITO DELLA yERBA MATE A LUNGRO (CS). Il rituale del mate è diventato da tempo una delle peculiarità di Lungro, piccola comunità arbëreshe alle pendici del Pol-lino. Questa pratica è dovuta ai forti flussi migratori che hanno portato molti lungre-si ad abbandonare il paese per sbarcare

in Argentina. Il rito del mate rappresenta un grande esempio di contaminazione gastronomica e inclusione sociale per i forti con-notati di socializzazione che caratterizzano il suo rituale. Kungulli, contenitore incavo ottenuto da una zucchina accuratamente svuo-

tata, Pumbixhi, una specie di cannuccia di metallo e Çikullatera, il contenitore dove bolle l’acqua, sono accessori fon-damentali del rituale. La preparazione del mate è molto semplice. Dopo aver posto Çikullateren sul fuoco e riscaldata l’acqua, si prepara il kungullin all’inter-no del quale si mette un pezzo di brace, una buccia di arancia precedentemente essiccata, la yerba mate, il Pumbixhi e si

aggiunge lo zucchero; quindi si versa l’acqua calda e si consuma il contenuto. L’atmosfera che fa da cornice a questo rituale è quella in-vernale, quando i lungresi amano sedersi in cerchio vicino alla foco-lare/vatra, per gustare il mate, facendolo circolare di mano in mano ai gjitoni o agli ospiti che bevono tutti nello stesso pumbixh..

Yerba mate, dall’Argentina a lungro

PEOPLE BENESSERE59peoplelife <gennaio 2011>

a cura della redazione

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Il jeans non si chiude, la gonna fascia peggio di una pancera, il bottone della camicia è pronto per esplo-dere. Sono questi i postumi del dopo feste godereccio.

Sali sulla bilancia e strofini gli occhi sicuro di vedere i nu-meri un po’ annebbiati. Ci riprovi in farmacia e la senten-za è inequivocabilmente quella: hai messo su 2-3 chiletti! Meno male che le montagne sono innevate e l’estate è ancora molto lontana ma meglio correre ai ripari prima possibile anziché approfittare dei saldi per rifare il guar-daroba extralarge. Come porre rimedio alla “punizione divina” inflitta alla nostra golosità? Ci risponde la Dott.ssa Maria Alessandra Marchianò, nutrizionista.I chiletti in più sono vera e propria adipe o possiamo definirli strano “gonfiore” facil-mente smaltibile? I kg in più dipendono dal cibo ingerito, da come i di-versi alimenti sono stati pre-parati e in che combinazione sono stati assunti. Ad esem-pio le lenticchie o i broccoli, prodotti di stagione, posso-no provocare gonfiori (per la scarsa digeribilità della cellulosa) ma non creano conflitto di grassi e over assi-milazione di calorie. Alimenti più calorici (grassi, glucidi), sono i responsabili dei rotolini/oni che danneggiano non solo il nostro regolare metaboli-smo ma creano scompensi di natura cardio-circolatoria e/o respiratoria.Se il nostro palato si è deliziato, il nostro fegato si è “straziato”?Nei menù delle feste ritroviamo un assortimento di fritture, insaccati, dolci, capisaldi di una non corretta alimentazio-ne. Così può capitare di trascorrere notti un po’ pesanti, di sentire un senso di stanchezza e al mattino svegliarsi con una strana arsura: il nostro fegato inizia a lanciare veri e propri SOS. Per dare il via alla disintossicazione, alla de-purazione del nostro organismo possiamo iniziare con una buona pratica: 2 litri di acqua al giorno. E se siete temerari provate a bere l’acqua di bollitura della cicoria! In ogni caso il nutrimento è necessario al sostentamento del nostro cor-

po ma non deve essere disgiunto dalla soddisfazione del nostro palato; una dieta più leggera, e in cui siano pre-senti tutti gli elementi indispensabili, è maggiormente appagante anche da un punto di vista psicologico. Dieta ferrea o rieducazione ali-mentare? Educazione alimentare sempre. L’educazione è imprescindibile dalla regolarità del nostro organismo. Do-vremmo scandire la nostra giornata alimentare in 5 “appuntamenti”: 3 più corposi e 2 rappresentati dagli spuntini. La prima colazione non può essere un take away frettoloso e ricco d i grassi idrogenati, ma un vero

e proprio rito per far risvegliare il nostro

organismo, ricaricarlo dopo il digiuno not-

turno e prepararlo ad affrontare una nuova giornata. Pranzo e cena non devono essere

sostituiti da insala-te, panini e yogurt ma ri-

spettati come momenti di approvvigionamen-to energetico e proteico. Gli spuntini, per definizione pasti esigui, hanno un senso

logico di necessità fisiologica e, quindi, una dignità nutrizionale da non sottovalutare.

Tolti dalla dispensa cotechino, scalille e panettoni cosa ci mettiamo?Al termine delle feste non sarà necessario sbarazzarci dei dolci (li avremo già mangiati tutti!), pertanto, piuttosto che cadere nella disperazione cosmica di una quaresima pre-coce, possiamo decidere di essere più virtuosi dandoci delle piccole regole: evitiamo tutti gli aperitivi infrasettimanali, facciamo un po’ di moto (almeno 2-3 volte a settimana), mangiamo cibi di stagione (attenti al maiale), verdure cot-te a vapore, legumi e tanta frutta. Il freddo ma anche un po’ di noia invernale vanno contrastati con poca cioccolata: meglio se fondente! Di grande aiuto sono poi le bevande calde: thè verde, yerba mate e tisane, quella di finocchio può davvero essere un toc-casana per il gonfiore addominale.

per il dopo vacanze appuntamento con la “linea”

PEOPLE BENESSERE 60 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di manuela magnelli

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Si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera. O che il buongiorno si vede dal mattino. Insomma, ogni cosa che inizia porta con sé qualcosa di pro-

positivo. É così quando “nasce un amore”, quando si stap-pa un prosecco prima di una piacevole cena tra amici. E anche quando ci si trova di fronte ad una pagina bianca, una tastiera e la voglia di iniziare da ieri per parlare di domani. È sabato 1 gennaio 2011. Il giorno del “ripiglio”, la moderna quiete dopo il botto di spumanti , scambi di auguri, trenini e stelle filanti sparse ovunque a coprire un po’ il bello e il brutto di un altro anno andato via. Per iniziarne un altro che, a pagina pulita, trova 12 mesi di circa 60 pagine ciascuno, per una media di qualche mi-gliaia di parole, centinaia di foto, tante ore di scrittura e diversi momenti di ansia. È la frenetica life della gente che racconta la gente. Tendenze e tradizioni, persone e perso-naggi: in 12 mesi si è parlato di vita notturna – dall’ape-ricena alle sagre di paese. Di arte – dalla contemporanea alla fumettistica, di moda – sfilate in gradinata e accessori a piccoli prezzi – di musica – nazionale e talenti nostrani, di letteratura – concorsi studenteschi e lectio magistralis, di cinema – made in Calabria e di richiamo mondiale, di sociale – volontariato e iniziative benefiche, di costu-me – tecnologico, giovanile e anche a due pezzi! Il tutto reso vivo dai personaggi: intervistati, esplorati, compresi, scoperti, conosciuti e riconosciuti. Immortalato in foto ricordo e foto ritocco. Perché la magia di un magazine è proprio questa: a distanza di anni, è ancora lì. A ricordare tutto e tutti. Tra dodici mesi ricorderai una piazza cullata dalla voce di Fiorella Mannoia che – complice il momen-to dinner al Bencistò – ha emozionato la people che ha scelto il cappotto e la città. E ancora ricorderai i trenini in maschera e coriandoli: perché a Cosenza sì, tra Capo-

danno e Carnevale non c’è differenza. La people si trave-ste e si diverte, dal Deep Fashion al James Joyce. E c’è la people che ha scelto il veglione multisala: tutta la musica che vuoi e abitini scintillanti al Mercure, al Palagarden e nelle discoteche di centro e dintorni città. E la people che canta nel calore di un live pub con balcone sul centro sto-rico: Vincenzo Brunelli e Mario Scarpelli non se la fan-

PEOPLE EVENTS 62 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di Federica Celibe -5, -4, -3, -2, -1...

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no scappare al Beattino, gli Stop and Go entusiasmano il Beat. E ancora i veglioni nei paesi, quelli nei ristoranti, nelle case, nei cuori, nelle menti. Te li ricorderai perché c’è chi vorrà ricordarli. Senza pretese e con buoni propo-siti. Sì, proprio quelli che in questo preciso momento stai leggendo sul numero 1 del 2011 della tua copia di People Life.

PEOPLE EVENTS63peoplelife <gennaio 2011>

Primo gennaio

2011

Capodanno a Cosenza, dal concerto in piazza di Fiorel-la Mannoia alle feste a tema nei vari locali della città. In queste pagine le fotografie di una notte senza fine per un capodanno molto colorato, all’insegna del travestimento.

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Da Cosenza arriva la bella notizia di Na-tale: la miss Motors

2010 è Giulia Salemi. Giulia è una bella bruna, ha 17 anni, è alta 1,75 e arriva da Piacenza. Alla proclama-zione del conduttore Fran-cesco Occhiuzzi non na-sconde le sue lacrime. Giu-lia piange e ride nello stesso tempo e subito dichiara ai giornalisti presenti: Non mi aspettavo tutto questo.... Ad incoronare la nuova regina di Miss Motors è il più bello d’Italia. Si chiama Alessan-dro Barile e anche lui è fresco di nomina. Per Ales-sandro è la prima uscita pubblica. All’interno della concessionaria Aceto Auto, flash, fotografi e fans non sono tutti per il bello d’Italia ma anche per France-sca Cipriani che con Occhiuzzi ha condotto la serata con molto ritmo e allegria. Sono le scene della finale di Miss Motors 2010.

continua a pag. 66

PEOPLE EVENTS 64 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di marcello romanelli

miss motors: donne e motori qui non sono dolorimiss motors: donne e motori qui non sono dolori

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La tre giorni di Cosenza, ancora una volta, ha confermato la bontà di un concorso che porta con se un messag-gio educativo importante per ragazze che arrivano da tutt’Italia. La sicurez-za stradale e tutte le regole per una buona guida. Le aspiranti miss (più di 60) non solo hanno sfilato, ma si sono commosse alla lezione del professore Indiveri e del suo progetto Katedro-mos. Lezioni che sono entrate nel cuore di ragazze che sfilano fiere con il casco sotto braccio. Giulia Salemi è Miss Motors, ma ci sono altre fasce importanti per Elisabetta Di Nun-zio, 23 anni di Catania (Miss Motors Bike), Annalisa Fascia, 16 anni di Caserta (Miss Motors Fitness), Ma-rizia Oppizzio, 17 anni di Piacenza (Miss Motors Model), Natalya Kali-nich, 17 anni di Caserta (Miss Motors Cinema), Stefania D’Amico, 20 anni di Brindisi (Miss Motors Elegance), Smeralda Losardo, 19 anni di Co-senza (Miss Motors Media) e Mayra Panaro 18 anni di Parma (Miss Mo-tors Settimanale Si). La vincitrice di Miss Motors 2010 vince una mac-china e la possibilità di partecipare a Miss Motors International. Il patron della manifestazione Bruno Dalto è stanco ma felice: Ringrazio Cosenza per la sua accoglienza calorosa e natu-ralmente ringrazio Cassio Caracciolo, il mio braccio destro, che in Calabria si fa in quattro, per la riuscita di una manifestazione che non si ferma qui. Miss Motors continua...

PEOPLE EVENTS 66 peoplelife <gennaio 2011>

In alto il più bello d’Italia incorona Giulia Salemi.Al centro foto di gruppo con Francesca Cipriani e Alessandro BarileIn basso a destra Miss Motors e Miss Motors Bike con i Vip della serataIn basso a sinistra Al Modha’ il taglio della torta

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CAMELOT4/01 Sud Sound System13/01 Tecniche perfette Free Style MCS Battle20/01 Villa Ada Posse 27/01 BruscoOGNI LUNEDì DEL MESE Wish Party, per molti ma non per tuttiMARTEDì Cervellone, a seguire Dance Party a temaMERCOLEDì Tutti i frutti serata caraibica e danceGIOVEDì Live concerti di musica dal vivo, a seguire dj set Jka, reggae, Patchan-ka, hip hopVENERDì Camelot tango, caraibico, reggetonSABATO Si(S)balla, anticipi di campionatoDOMENICA visione partita, a seguire Fiesta latina con François el Dan Bob Rock

JAzz & WINE7/01 ore 22,30 Organ trio 14/01 ore 22,30 Manolito Cortese Jazz trio 21/01 ore 22,30 da Roma Caterina Palazzi Quartet unica data in calabria e presentazione del disco “Sudoku killer” ingresso € 5,00 28/01 ore 22,30 Amanita Jazz trio 4/02 ore 22,30 Even trio Tutti i concerti sono sempre gratuiti escluso giorno 21

LA GRANGE7/01 Dance for burgess 15/01 Skelters 21/01 Soviet soviet 28/01 Eimog 5/02 Colapesce (Albanopower) + Raina (giardini di Mirò) 11/02 Demontre’ (from London)

B-SIDEOgni venerdì Olden decades

Ogni sabato Rock e i suoi fratelli Ogni domenica Back to te future Oni mercoledì Feste universitarie a tema by B-Alternative Mer 5 (Veglione epifania) Roy Paci Sab 8 Buon Compleanno Elvis Mar 11 Almamegretta Mer 12 Strike Rockabilly Gio 13 Sadist in concerto Mar 18 Emiskilla + Dj Harsh Dom 23 Statuto in concerto Mar 25 Jovine + Dj Uncino Sab 29 Peawees in concerto

programmi gennaio 2011

PEOPLE NIGHT 68 peoplelife <gennaio 2011>

Cenone per Fiorella Mannoia al Bencistò

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BEATOgni giovedì, venerdì e sabato Musica dal vivo con gruppi locali e artisti nazionaliE al Beattino si cena su prenotazione e non manca mai musica dal vivo con l’intrattenimento del mitico Vincenzo Brunelli

BENCISTO’Tutti i giovedì Musica dal vivoTutti i venerdì Chic & SchockTutti i sabato ‘Nioy staff

PEOPLE NIGHT69peoplelife <gennaio 2011>

Le visagiste Carmela e Gabriella, ammirano il primo calendario di Moda Mo-

vie in 3D, prodotto da Creazione e Immagine

Nella pasticceria San Francesco sorridono al nuovo anno

L’abbraccio del Capitano al Gatto all’entrata del 2011

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i migliori locali della citta’AGRITURISMO SANT’ANREA - Via Badia - LattaricoTel. 0984 93 95 16 BAR BRUNI - V.le Cosmai - Tel. 0984 32 273BARAONDA CASINò - V.le G. Marconi Tel. 0984 40 39 20BEAT - Piazza Duomo - Tel. 0984 29 548 BENCISTò - Via S. Irmenio - Tel. 0984 82 50 82 BORGO CITERIUM - C.da Favorita - CerisanoTel. 0984 47 49 62 B-SIDE - Via F. Bandiera, 98 - Tel. 0984 18 06 241 BUENA VISTA SOCIAL CLUB - Via Busento - RendeTel. 0984 46 63 87 - 347 01 55 981CAMELOT - Via Milano, 28 - RendeTel. 0984 39 32 61CANTINE DE CARO - C.da Le Conche S. Vincenzo La Costa - Tel. 0984 40 42 08CASINO CARUSO Sala ricevimentiCorigliano Calabro Cell. 333 31 68 810CIGAR BAR - Via Torino - Rende - Tel. 0984 39 51 42 EL MOJITO - P.zza Valdesi, 4 - Cell. 349 26 02 793HOSTARIA LA VECCHIA CUCINAVia Miceli, 21 - Tel. 0984 18 11 107IL MORO - Via Calabria - Tel. 0984 24 860I SETTE COLLI- Via G. Rossini - RendeCell. 329 33 58 014JAZZ & WINE- Via Mascagni, 38 - Rende (CS)339 87 40 220 - Fax 0984 84 96 38 LA BRACE - Settimo di Montalto (CS) Tel. 0984 93 40 10 - Cell. 339 37 85 710LA BUCA DEI VINI - Via S. Quattromani, 23 Tel. 0984 77 262 - Cell. 340 54 37 498LA GRANGE - V.le Trieste - Cell. 347 19 95 333MELì MELò - Via Tevere - Cell. 328 37 83 621

MODHA - Via Mattia Preti, 59, 2 - Castrolibero (CS)Cell. 329 84 41 001 - 340 76 09 924MORRISON’S - Via N. Serra, 97Cell. 338 58 69 961NETTUNO - Via G. Marconi, 114 - RendeTel. 0984 40 39 59NOCTURNE PLACE - Via F.lli Bandiera, 36/38NORD EST 02- Via G. Rossini, 225 - rendeTel. 0984 83 77 91OCCHIUTO & BOZZO- Via Molinella, 2 - RendeTel. 0984 37 879OSTERIA DA CICCINO- Via P. Bianche, sncMarano P.to - Tel. 0984 85 67 57PAPERO GIALLO - Via Ungaretti, 11Tel. 0984 46 39 16 PHOENIx - Viale Giovanni e Francesca Falcone, 24Tel. 0984 31 852ROSSO POMODOROVia G. Marconi - Rende - Tel. 0984 40 13 92SALOTTO DELLE DONNEV.le della Resistenza - Rende - Tel. 0984 84 62 40WALLACE PUB - Via Tevere, 32 - RendeCell. 320 35 79 975 TABù - Via G. Rossini, 56/58 - Rende Tel. 0984 83 70 92TIME OUT - Via G. Marconi - Tel. 0984 40 21 22VILLA FABIANO PALACE HOTELVia Cristoforo Colombo - RendeTel. 0984 83 86 20 - Cell. 338 86 91 520WHITE DIFFERENT CLUB - Corigliano Calabro Cell. 333 62 49 159 - 339 53 09 362ZERO 360 - Via KennedyCell. 348 65 00 539

PEOPLE MAGNA E BEVI 70 peoplelife <gennaio 2011>

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Tocco Glamour non se ne può proprio fare a meno, utile e fashion al contempo. Scegli il

modello che fa per te! Ogni borsa racchiude i segreti di ogni donna...

Ironia e fantasia ecco come be-auty case, bauletto e borsa shopping riescono a vivacizzare la quotidianità di tutti i giorni.

Dress up di giorno, di notte, per un party o una cena. Momenti diversi e un comune denominatore: azzeccare il look adeguato. Ecco la

scelta giusta per calarsi nei panni giusti. Una raffinata borsa marrone con sfumature di

beige e stivali abbinati, accompagnata da una giacca estrosa e origi-

nale nel suo genere. Un tris davvero formidabile.

Let’s get warm temperature che oscillano tra 0 e 3 gradi? E’ne-cessario attrezzarsi con capi caldi, alla moda e comodi se possi-bile! Lo indossiamo per molti mesi ed è per questo che la sua scelta è meticolosa. Questa è la versione colorata di un giubbotto/bom-ber pratico e visibilmente caldo. Il suo stile lo rende perfetto di sera ma anche di giorno.

Tentation man come non passare inosservati? Semplice. Ci sono capi che anche se indossati singolarmente fanno il loro effet-to. Maglioni, jeans, cintura, sciarpa, giubbotto caratte-rizzano lo stile di ogni uomo. Non è detto che spendere tan- t o assicuri un eccellen- t e risultato.Il segreto è avere buon gusto!

I LOVE SHOPPING 72 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di Francesca porcosi ringraziano Cablo’s e Cucunato Gioielli per la gentile collaborazione

I love shopping... sales time

Via Nicola Serra, 82/84 Cosenza - Tel. 0984 48 32 02

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Un raffinato suggerimento per lasciare il segno nel cuore di ogni donna.

Per un look decisamente originale il desiderio di distinguersi per chi ha il co-raggio di osare.

Luce e splendore delicati gioielli per esaltare il tuo fascino.

E’ l’ora di pensare a se stessidi decidarsi più tempo. Eleganti e so-fisticati orologi per lui e per lei.

I LOVE SHOPPING73peoplelife <gennaio 2011>

I love shopping... sales time

Dettagli preziosi Il piacere di comprare e farsi belli

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La passione per i viaggi e per il mondo questa volta mi ha portato in America, esattamente a Toronto, città simbolo dell’immigrazione di milioni di Italiani nel nuovo

continente negli anni ’40. Chi di noi non ha un parente o un conoscente in America, settentrionale o meridionale che sia? Laggiù, dove ad attendermi c’era la famiglia “allargata”, sono rimasta per due mesi. La mia avventura è cominciata con un volo diretto Lamezia Terme - Toronto. Ad attendermi in un aeroporto immenso, come l’intera città di Toronto, zii e cugini. Nella lunga permanenza ho visitato ogni angolo della città, tanto da sentirmi

dire da mia zia: Hai visto più tu in 2 mesi di me che sono qui da 54 anni! In effetti, non sono stata un solo giorno a casa, il mio viaggio è stato vissuto e consumato fino all’ultimo minuto. Prima tappa della mia vacanza americana l’altissima TN Tower, vero simbolo della città, da dove, ad oltre 500 m di altezza, è possibile ammirare un panorama sconfinato, adatto solo a coloro che non soffrono di vertigini, fatto di grattacieli, palazzi, laghi e strade che si intrecciano. Senza dubbio l’elemento più suggestivo è il celebre pavimento di vetro da cui guardar giù un mondo che sembra essere in miniatura. Le mie visite sono state un susseguirsi frenetico tra i luoghi più noti: Royal Ontario Museum, che ospita una delle più interessanti collezioni archeologiche del mondo, Hyde Park e Queen’s Park, lo Zoo, Center Island, l’insuperabile parco giochi Canada’s Wonderland, Casa Loma, il più famoso monumento storico di Toronto, lo Skydome, il primo stadio al

a Toronto una “cascata” di emozioni

PEOPLE VIAGGI 74 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di nunzia de rose

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mondo con tetto mobile, Royal york, l’hotel più lussuoso, yonge Street, prima strada commerciale di Toronto, la chiesa di Holy Trinity, le vedute di Ontario Lake, gli enormi centri commerciali come Eaton Center costituiti da non meno di 5 piani ciascuno! Tappa obbligata non potevano che essere le spettacolari Niagara Falls che, viste dal vivo, lasciano senza parole ogni visitatore. Situate a nord-est dell’America settentrionale, al confine tra Stati Uniti e Canada, sono per la loro vastità tra i più famosi salti d’acqua del mondo, non tanto per la loro altezza (circa 52 m) ma per lo scenario che rappresentano con la loro caratteristica forma a ferro di cavallo. Che dire! Ho visitato la cittadina di Niagara per ben quattro volte e, ogni volta, non volevo andar via. E’ una piccola Las Vegas con tanto di casinò, ruote panoramiche e musei delle cere. Ma torniamo a Toronto, la città con il più alto numero d’immigrati italiani al mondo. Italiani infinitamente nostalgici della loro terra d’origine, ospitali e vogliosi di chiacchierare con chiunque arrivi dal loro Bel Paese. E, in occasione del Chin Picnic, celebre manifestazione popolare che si tiene ogni anno il 2 luglio nel meraviglioso quartiere italiano di Saint Clair, grandi festeggiamenti per l’Italia. Per un attimo dimentichi di essere in America: tutti parlano in italiano, le insegne dei negozi sono in italiano e la cucina, ovviamente, è tipicamente italiana. Incredibile ma vero, come gran finale del mio viaggio il concerto del famoso cantante italiano Nek…. Mi son detta: Ma dovevo venire fin qui per vederlo?

PEOPLE VIAGGI75peoplelife <gennaio 2011>

Veduta dal pavimento di vetro di TN Tower

Veduta di Toronto City

Centro commerciale Eaton Center, 5 piani

Castello Casa Loma Toronto città vista da TN Tower

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Continua il nostro giro tra i “paparazzi” del-la Città e della Provincia. Questa volta toc-ca ad una donna. In redazione ci raggiunge

Daniela Rende.Professione? Impiegata. Fotografa per passione.Se ti chiamo Paparazza ti offendi? Non mi offen-do, ma non sono una paparazza. Le mie foto non sono degli scoop, sono semplicemente delle fotogra-fie “artistiche”. Ritraggo dei soggetti che sono con-senzienti e a volte ben felici di essere fotografati da me.Una fotografia che ti ha tolto il respiro? Tutte le foto di Ansle Adams. Il mio grande e unico mito.

Meglio fotografare un paesaggio o un bel per-sonaggio? Dipende dal personaggio. Non riesco a fare la differenza. Mi spiego: fotografo quello che mi appassiona e che ha passione. Cerco di cogliere (e non sempre ci riesco) quel fuoco che brucia dentro ogni esse-re umano e questo suc-cede sia nei personaggi che in un paesaggio. Immagina un bosco di

conifere innevato e mosso dal ven-to. Sembra qua-si ti voglia dire qualcosa. Per me anche questo ha passione..La fotografia che non hai mai fatto? Un repor-tage di guerra.Quanti fotografi conosci a Cosenza che possono spiccare il volo verso altre realtà? Sono molti e anche molto bravi. Forse c’è un po’ di paura nel con-fronto con grandi fotografi, o che noi consideriamo tali, ma non bisogna avere paura. Un confronto an-che critico può essere molto costruttivo.Oltre la fotografia. Daniela Rende cosa cerca ogni giorno?La forza di avere sempre un sorriso per tutti.Il regalo più bello che hai ricevuto in questo Natale?La conferma che molta gente mi sti-ma e mi vuole bene. E’ un bel regalo. Le cose materiali la-sciamole alle perso-ne senza fantasia. Peace and love.

Dietro Il nostro obiettivo le foto artistiche di Daniela Rende

PEOPLE PAPARAZZI 76 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di marcello romanelli

Dietro Il nostro obiettivo le foto artistiche di Daniela Rende

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spaghetto m’hai provocato? mo’ te magno

PEOPLE GUSTO77peoplelife <gennaio 2011>

Lo chefStraropoli Carlo Giuseppe

Spaghetti notturniIngredienti per 4 persone

360g di spaghetti100g di parmigiano

100g di pecorino100 ml di latte40 g di burro

salepepe nero

Prendete una pentola con acqua bollente sa-lata ed iniziate la cottu-

ra della pasta, nel frattempo in una padella, sciogliete il burro ed aggiun-gete i formaggi ed il latte. Addensate in modo che sia cremosa e aggiungete un pizzico di sale e di pepe nero. Scolate la pasta al dente e versatela nella cremina appena fatta, spadellate e servite. Pronti per ricominciare con la birra???! Ecco un piatto per chi ha poco tempo per preparare manicarretti. Infatti si tratta di un piatto veloce ma ricco di carboidrati e proteine che non necessita di altri accompagnamenti tranne che di un insalata o della frutta.

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Dove boccheggiano i cefali, le aragoste, le an-guille, i calamari o le seppioline intinte nella loro foschia, ivi si sprigiona una marina de-

lizia che mette in fuga gli eserciti del Cattivo gusto e dell’Uggia: nel nostro animo si accendono attraverso le nari, fantasie di fiumi e di fontane e i cori gocciolanti dei tritoni e delle nereidi, con codazzo infinito di pesci d’ogni freschezza e sapore. Beh, sì, oggi va così. Stavolta nessun baldo cavaliere, ma al seguito del mio peregrinare eno/glam/cultural/gastronomico mi sono tirata dietro – non nel senso contundente del termine – Le meraviglie d’Italia di Carlo Emilio Gadda, genio assoluto della letteratu-ra italiana nonché navigato gourmet. Così, nell’era del 2.0 e della costante condivisione su Facebook e dintorni di tutte le cosucce “Mi piace”, ho pensato di aprirci il pezzo. Così, un cappello d’autore, anzi una toque, prima di sciorinare i particolari della mia ul-

tima avventura. Allora, Gadda parlava di pesci d’ogni freschezza e sa-pore e la novella inizia propri dai silenti abitanti ma-rini, quando vengono scelti da Daniele Covello, vi-vace e ingegnoso chef del ristorante La brace. Il mio è un piacevole ma delicatissimo impegno. Così sospi-ra lo chef, con l’aria di chi, in cucina, è sempre alla ricerca di nuovi sapori, sorprendenti accostamenti, piacevolezze per il palato. E grazie a questo costante lavoro nella ricerca, nella tecnica e nelle prove riesce a presentare piatti d’alta cucina che sprigionano ar-guzie e armonie. Aperto ai riti gourmet della giornata, La brace è un locale quasi familiare. Ad accoglierci c’è un’ariosa sala, con tavoli ampi e molto ben distanziati, e con arredi semplici. Gli sfizi à la carte gongolano im-mersi nelle marine delizie dei crudi: ricciole, scam-pi, gamberi, tonni, seppie, una prima scelta condita con il minimo indispensabile – una goccia di aceto balsamico sul gambero, un filo d’olio sulla ricciola –, per essere perfetta. Non di solo pesce crudo si vive, nel quartier generale di Daniele Covello, a reclamar spazio ci sono anche preparazioni calde d’alta scuola,

La Brace che stuzzica

I CONSIGLI DI MAFALDA 78 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di mafalda meduri

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un buffet di insalate da assemblare a piacere, salumi e formaggi, mace-donie di frutta e dolcezze finali. La cucina dello chef trova un’eco felice nelle sue preparazioni, caratterizza-te da armoniche unioni ma anche da stuzzicanti giochi di contrasti. L’esperienza maturata in questi anni – spiega lo chef – si traduce in una cucina sempre pronta ad attingere ai sapori delle antiche ricette e di arric-chirli, cercando di ottenere piatti ric-chi di carattere e sfumature. I piatti, preparati con materie prime di assoluta freschezza, cercate perso-nalmente, rivelano dedizione e curiosità empiriche. Un’armonia spesso raggiunta, come testimoniano i bauletti all’astice con zucchine e scampi, all’apice dei sapori, e gli involtini di spigola alle erbette su coulis di pomodoro, la cui delicatezza è amplificata dal pro-

fumo di finocchietto selvatico, senza dimenticare il gioco di rimandi golosi fra il tris di verdure pastella-te e le arance che l’accompagnano. Nel godermi una pausa – sorseggiando un deludente Greco di Tufo e valutando l’opportunità di ulteriori assaggi –, il ri-chiamo giunge dal ricchissimo antipasto servito al

tavolo accanto. Un peccato non averlo assaggiato, ma è tempo di dolce, e non uno qualunque, ma una prelibatezza che non saggiavo da tempo: le crepe suzette. La spasmodica attesa per la golo-sità monegasca, però, ha reso il mio palato molto esigente: buone ma non eccellenti. Al tirar delle somme, nel mio lungo vagabondare eno/glam/cultural/gastronomico ho sicuramente avuto esperienze culinarie più esaltanti, anche se per pigrizia e mancanza di tempo, di molte, non ho ancora parlato, in ogni caso ritornerei in que-sto ristorante per gustare ancora tutte le sue pre-libatezze. Specie quell’antipasto ricco del tavolo accanto, che poi, solo tornando a casa mi sono accorta di non averne chiesto le generalità…

I CONSIGLI DI MAFALDA79peoplelife <gennaio 2011>

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III edizione del FESTIVAL “VISIONI DI FATA MORGANA”. Giornate Internazionali di Cine-ma Contemporaneo “ITALIA ANNO ZERO”.

Martedì 14 dicembre è stato presentato in confe-renza stampa il programma della terza edizione

del Festival “Visioni di Fata Morgana”, inserito all´interno di FestivArt, manifestazione culturale che racchiude teatro, musica e cinema. Unico festival italiano realizzato completamente all´interno di un Ateneo, ha visto protagonista dal 16 al 20 dicembre il Piccolo Teatro Unical del Campus di Arcavacata. Il Presidente del Festival Roberto De Gaetano ed il Direttore artistico Bruno Roberti hanno esposto il ricco programma legato ad un progetto di ricerca

scientifico che ruota intorno alla rivi-sta Fata Morgana (Quadrimestrale di cinema e visioni, pubblicato da Pelle-grini editore), per realizzare un nesso indissolubile tra momento di forma-zione didattica, momento di ricerca e di connessione culturale. Creare questo intreccio è stata la ragione più forte che ci ha mosso 3 anni fa e ciò ha molta più rilevanza nel posto in cui ci troviamo, a Cosenza. Il nostro è un tentativo non soltanto di rivolgerci alla popolazione universitaria, ma a tutto il territorio cosentino. E questa sperimentazione di permeabilità oltre i confini del Campus a breve sarà coadiuvata anche grazie all´inaugurazione, in piazza Vermicel-li, di un nuovo teatro di 700 posti e 2 cinema da 250 posti.

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PEOPLE UNICAL 80 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di dopamina

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Strutture che nessun altro ateneo italiano può vantare. Inoltre, l´accesso alle proie-zioni è totalmente gratuito e i film proposti sono rari, afferma il professore De Gaetano. Per ciò che con-cerne la programmazione, quest´anno si è dedicato il festival all´Italia e al ci-nema italiano, in occasio-ne del 150° anniversario dell´Unità d´Italia: il cine-ma è una lente importante per leggere la storia politi-ca e culturale del Paese, un tratto distintivo della nostra tradizione scenografica che dal secondo dopoguerra in poi ha esaltato lo stret-to legame tra produzione cinematografica italiana e storia sociale e culturale. Quest´anno il connubio tra tradizione e contemporanei-tà ha omaggiato due dei più grandi registi di tutti i tem-pi: Mario Monicelli, scomparso recentemente, e Pier Paolo Pasolini, del quale proprio quest´anno si ricordano i 35 anni dalla sua morte. Sguardo quindi retrospettivo, legato al pre-sente in una sorta di asse connettivo orientato sulla contem-poraneità. Inoltre, le cinque giornate sono state impreziosite dalla partecipazione di artisti e registi prestigiosi, composte da un programma scandito come una sorta di viaggio geografico in Italia tra passato, presente e futuro. Questo momento d’in-tensificazione dell´attività di spettacolo che il Campus ormai da tempo offre è stato il primo di successive occasioni previste per tutto l´anno 2011, nelle quali parteciperanno figure artisti-che del calibro di Mattone, Bellocchio, Servillo.

82 peoplelife <gennaio 2011> PEOPLE UNICAL

“Ensemble Musica Oggi” concer-to di Natale che ha concluso la

sezione di musica del cartellone di Festivart

(Piccolo Teatro dell’Unical)

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0984.404766

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Mentre alcuni luoghi non sopravvivono all´inesorabile andirivieni di tendenza, accon-tentandosi (nella più rosea delle previsioni) di

ciclici ritorni in auge, la Biblioteca dell’Unical non rischia mai il tracollo dell’attenzione mediatica universitaria. Affollata in tutte le stagioni, mai demodé, rappresenta forse l´unico caposaldo di pura aggregazione, priva di etichettature, apartitica, senza alcuna forma d’elitari-smo. Perché, se tra la miriade di studenti del Campus calabrese una parte decide magari di schivare le lezioni, preferendo ad esempio concedersi un meritato ristoro dopo le fatiche discotecare della notte, oppure costretti a letto dai mali stagionali, nessuno riesce a resistere al fascino misterioso che offre la Biblioteca. Sarà l´accesso libero a circa 400.000 volumi a renderla così allettan-

te? O l´obbligo di silenzio, eluso da sguardi e gesti colmi di contenuti più o meno espliciti? Tutto è possibile. Sta di fatto che l´imponente accesso vetrato che unisce i tre blocchi nei quali è suddiviso l´edificio che ospita le varie aree della bi-blioteca, è caratterizzato da un costante viavai di potenziali ingegneri, farmacisti, letterati, responsabili di futuri crack multimilionari... Una babele di ingegni che con “rumoro-so silenzio”, oltre che studiare alacremente per esami im-minenti, si dilettano in diverse forme di approccio, nel cui infinito sommario troviamo elencato il classico bigliettino lasciato sopra il libro della biondina seduta accanto, oppure il sorriso accattivante dello spavaldo di turno, o la richiesta di una penna funzionante a studentesse assorte in formule matematiche (quest´ultimo metodo, utilizzato da secoli, è sempre vincente!). Che dire... sarebbe sconveniente per noi signorine illuderci per un attimo di trovare in biblioteca nell´aitante giovanotto con la camicia a quadri e i libri sotto braccio, l´uomo dei nostri sogni? A mio parere no, in fondo siamo cresciute tra favole e telefilm americani!

biblioteca unical:non solo libri

PEOPLE UNICAL 84 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di dopamina

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RFID (Radio Frequency Identification - Identificazione a radio frequenza) è un metodo di identificazione automatico, basato sulla memorizzazione e il

reperimento semplice e rapido di dati relativi al prodotto e alle transazioni, dati geografici e orari, senza intervento umano e senza errori. L’idea nasce nel 1946 da Léon Theremin. Inventò un apparecchio per attività di spionaggio per l’Unione Sovietica, che consentiva di ritrasmettere delle onde radio incidenti con informazioni audio. In generale, i tag RFID possono essere classificati in tre tipologie: passivi, attivi o semi-passivi (o a batteria). I tag passivi contengono un microchip, privo di carica elettrica, che viene “eccitato” al passaggio di un lettore magnetico che emette un segnale radio a frequenze medie o di alcuni GigaHertz. La radiofrequenza attiva il microchip fornendogli l’energia necessaria a rispondere al lettore, ritrasmettendogli un segnale contenente le informazioni memorizzate nel chip. I tag attivi e semi-passivi richiedono una fonte di alimentazione, generalmente una piccola batteria. L’antenna riceve un segnale, tramite il principio della induzione trasforma in energia elettrica, che alimenta il microchip. Il chip cosi’ attivato trasmette i dati in esso contenuti tramite l’antenna all’apparato che riceve i dati. Negli ultimi anni la procedura di riconoscimento automatico (Auto ID) ha suscitato molto interesse e si sta sviluppando in ogni settore industriale, da quello di acquisto e distribuzione di servizi logistici a quello industriale, manifatturiero, metalmeccanico, domotico. La tecnologia RFID è considerata per

la sua potenzialità di applicazione una tecnologia general purpose (come l’elettricità, la ruota, etc) e presenta un elevato livello di pervasività, ovvero una volta trovato una applicazione in un punto della filiera, l’applicazione ed i benefici si propagano velocemente. Con gli RFID, grazie allo sviluppo passato delle tecnologie dell’informazione e di internet, è possibile creare una “internet of things”, ovvero mettere in rete oggetti o cose. Rispetto a codici a barre e bande magnetiche gli RFID non devono essere a contatto per essere letti come le bande magnetiche, non devono essere visibili come per i codici a barre. I campi di adozione esistenti sono: tracciabilità animali domestici e di allevamento (cani, mucche, alimentare, prodotti, etc), apertura serrature (settore alberghiero e controllo accessi), borsellini elettronici non

bancari (villaggi vacanze, discoteche, etc); (ad alta sicurezza) per carte bancarie, tessere documenti di identità elettronici, titoli di viaggio elettronici, logistica sia interna che esterna d’azienda, oltre per la mobilità (telepass e similari) e gli interporti. La Normativa Italiana, la

Banda di operatività della tecnologia ISO 18000 a differenza degli Stati Uniti, opera su una banda assegnata al Ministero della Difesa. Di conseguenza l’adozione di tale tecnologia risulta essere limitata agli scopi prototipali. Nel luglio 2007, grazie alla collaborazione del Ministero della Difesa, che impegna la banda UHF per alcuni ponti radio ad uso militare, il Ministero delle Comunicazioni ha liberalizzato le frequenze UHF comprese fra 865 e 868 MHz per le applicazioni RFID (Radio Frequency Identification) ad uso civile.

RFID, il chip che sa tutto di tutto

PEOPLE TECHNOLOGY85peoplelife <gennaio 2011>

servizio di rudy pedace

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Che gli appuntamenti programmati dagli amici non siano il massimo è risaputo, ma quando Marco decide di andare a cena con Veronica e

Antonio, una coppia di sposini freschi di ritorno dalla luna di miele, di certo non si aspetta di vivere il suo primo appun-tamento. Ad attenderlo in pizzeria, in-fatti non c’è solo la coppia di neosposi ma anche An-tonella, com-messa di un negozio in un grande centro commercia-le. L’intento di Veronica e Antonio è quello di far-gli rivivere il sogno di una nuova relazione, che Marco non vive da tempo a causa della precedenti conoscenze che lo hanno deluso pro-fondamente. Arrivati al dolce, i piccioncini, vedendo del feeling tra i due, compiaciuti della coppia che hanno formato, decidono di fare rientro a casa con la classica scusa (un po’ banale) della stanchezza post - luna di miele. Ovviamente vogliono lasciarli soli per far pro-seguire la loro conoscenza. Marco mi racconta che, a parte l’imbarazzo iniziale e la timidezza, che da sem-pre lo contraddistinguono, torna a casa soddisfatto e con la voglia di rivedere Antonella che, oltre essere una ragazza dall’aspetto piacevole - mi dice - è soprattutto caratterialmente che lo sorprende, rientrando nei suoi

gusti. Seria, posata e propensa al matrimonio, amante dell’arte e del bello, frustrata solo per il suo lavoro che vorrebbe cambiare per poter sviluppare al meglio le sue potenzialità di artista e pittrice. Conoscendo i gu-sti molto particolari del mio amico, rimango incredulo nell’ascoltare quello che mi racconta. Ricordo di non averlo mai sentito così felice dai tempi della sua ultima relazione e, da allora, di tempo ne è passato davvero tanto. Ben presto, iniziano a frequentarsi assiduamen-te: cene nel locali più “in”, cinema, mostre nei musei più famosi del mondo e vacanze da sogno. Tutto pro-cede per il meglio finché un giorno l’affascinante com-messa, durante una passeggiata romantica per le vie della città, si zittisce e cambia colorito alla vista di un uomo visibilmente più grande di lei e dall’aspetto deci-samente poco gradevole. Marco, stranito da quello che vede chiede subito dei chiarimenti, che non tardano ad arrivare. L’uomo che hanno incontrato è suo padre, un

padre padrone che, dopo la morte della moglie, costringe la figlia a prostituir-si, violandola così dell’innocenza degli adolescenti. E’per questo motivo che Antonella ha pre-so la sua vita nelle mani, scappando di casa per iniziare a lavorare, rendersi indipendente e raf-forzare la sua per-sonalità. Antonella tutt’oggi non parla volentieri della sua storia, perché se ne

vergogna molto e teme il giudizio della gente. Ora è felicemente sposata con Marco, hanno due meraviglio-si bambini, un cane, una bellissima casa in periferia e il loro amore cresce di giorno in giorno. A volte i fantasmi che ci portiamo dietro, e dei qua-li ci vergogniamo, in realtà andrebbero affrontati e scacciati, solo così si riesce a vivere meglio e senza quel peso sul cuore che ci rende inetti. E poi se è vero amore sarà più forte di tutto (e di tutti). E’ grazie a storie come queste che anche i più cinici dovrebbero fermarsi a riflettere sull’esistenza e la potenza di que-sto grande sentimento ultraterreno, che chiamiamo amore.

servizio di vincenzo Gualtieri

Love, Sex,& more...!

PEOPLE LOVE 86 peoplelife <gennaio 2011>

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E così presi una decisione: dovevo evitare di ritro-varmi l’anno prossimo mezza ubriaca ad ascolta-re FM nostalgia, le canzoni più belle per gli ultra

trentenni! Decisi di riprendere in mano la mia vita. E di cominciare un diario in cui scrivere tutta la verità su Bridget Jones. Nient’altro che la verità. Decisione numero uno: ovviamente perdere dieci chili. Nume-ro due: mettere sempre a lavare le mutande della sera prima. Ugualmente importante: trovare un ragazzo dolce e carino con cui uscire.” Così iniziava il celebre film “Il diario di Bridget Jones” della regista Sharon Maguire basato sull’omonimo ro-manzo di Helen Fielding. Fu un grande successo. Soprattutto perché mol-tissime donne si rivide-ro in lei. E chi di voi non ha mai fatto una lista dei buoni propositi per l’anno nuovo quando il vecchio è oramai agli sgoccioli? Appunto. Poche cose danno una ventata di ottimismo come comprare un’agenda nuova e scrivere sui fogli bianchi tutte le cose da fare e, spesso, da non fare. Ma questo rituale propiziatorio farà bene o

farà male? Ad ogni modo, le liste sono inevitabili. E’ un po’ come tirare le somme. E chissà quanti propositi poi verranno effettivamente mantenuti. E allora, mutande da lavare a parte, quali sono i buoni propositi più abu-sati di ogni inizio gennaio? I soliti cari vecchi cliché: iscriversi in palestra o fare sport, non mangiare schi-fezze, passare meno tempo on-line e di più con gli ami-ci o all’aria aperta, evitare lo shopping impulsivo e non imbattersi in storie melodrammatiche che si rivelano autentici disastri invece che cime tempestose. Certo scriverlo è facile, ma farlo… è tutta un’altra cosa. Lo sanno bene anche i commercianti di agende, nella top

ten dei regali più inflazio-nati. Voltiamo pagina, anzi, piccolo consiglio: chiudete l’agenda. Lasciatevi guidare dai vostri istinti, certo, ri-flettete, ma abbandonatevi a quella piacevole sensazione di incertezza, affidatevi alla casualità, ai piccoli segna-li che il Cosmo vi manda, aprite il vostro Kharma alle forze invisibili dell’universo. Troppo spirituale? E allora niente fatalismo, riaprite l’agenda e segnate per bene “primo punto: provare a es-sere felici ogni giorno”. Sen-za la fatale lista sarà anche

più facile. E se già sorridete e avete trovato dell’ironia nel fatto che avevate l’agenda pronta sul comodino… vuol dire che siete già a buon punto del primo, unico, punto da seguire. E felice anno nuovo a tutti!

VOLTIAMO PAGINA, anzi chiudiamo l’agenda

PEOPLE NEW YEAR 88 peoplelife <gennaio 2011>

servizio di nunzia Capitano

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Cerimonia all’americana all’I.I.S. di Castrolibero

PEOPLE PILLOLE 90 peoplelife <gennaio 2011>

Si è svolta n e l l ’ a u -la magna

dell’Istituto Tec-nico Commercia-le e per Geometri

di Castrolibero la cerimonia di con-segna dei diplomi

agli studenti che hanno terminato il percorso forma-

tivo dei 5 anni e che hanno superato l’esame di maturità la

scorsa estate. Una manifestazione tipicamente americana che però infonde fiducia nell’istruzione, dando un po’ di speranza in un momento in cui

la cultura è a rischio “tagli”. Iolanda Maletta, dirigente scolastico dell’I.I.S., dichiara che l’iniziativa è nata per celebrare la nascita del nuovo polo scolastico che unisce

Ragioneria, Liceo Scientifico e Geometra. I diplomi sono stati consegnati con una cerimonia all’americana a 123

studenti. Questo evento è un trampolino di lancio per la cultura del territorio di Castrolibero, il polo scolastico

è anche centro Trinity e Ecdl. C’è persino un osservatore astronomico sul tetto della scuola, la punta di diamante

dell’Istituto. Il messaggio che si vuole mandare da qui è che la scuola fa la cultura, e la cultura vince sempre. Tra gli

ospiti presenti il sindaco di Castrolibero Orlandino Greco e, naturalmente, le famiglie dei ragazzi, emozionate e pron-

te ad immortalare il momento decisivo con un flash.

La Preside Iolanda Maletta e la Prof. Giuseppina De Vico con alcuni studenti diplomati

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PEOPLE PILLOLE91peoplelife <gennaio 2011>

Il Beat spegne le sue prime 15 candeline

Camelot, la domenica è solo latino americano

E sono 14 anni. Il Beat spegne le sue prime 14 candeline con una festa ad effetti speciali. Le luci del Beat e del fratellino appena nato chiamato Beattino sono accese. Paolo Mastroianni offre

la sua birra portata direttamente dall’Irlanda e ricorda il primo giorno d’apertura del suo Beat: Sono arrivato al locale con 40 di febbre e c’erano già i miei due soci che litigavano tra di loro. Poi si sono conosciuti meglio

e si sono amati per tutti questi anni. Andrea Chiappetta, Francesco Lamboglia e Marco Verteramo brindano ad un compleanno di un lo-cale che offre come sempre musica dal vivo di alta qualità. Gruppi da

musica dal vivo, artisti internazionali, insomma il Beat in questa annata 2010 ha dato spettacolo. E in questo mese di Gennaio sono annunciate grosse soprese

con l’arrivo di quel Michi Milone che come sempre porta energia sana dalla terra di Campania.

Al Camelot la domenica sera non è solo calcio. Mentre il mega schermo manda la diretta del campionato di calcio di serie A Tim il popolo della notte arriva puntuale all’appuntamento con il

ballo latino americano. Un ballo che ancora a Cosenza è molto praticato e che vede la presenza costanza di molti studenti universitari. Diciamo che il cosentino in questo momento preferisce di più il Tango, ma il latino americano mantiene il suo zoccolo duro. E via con la baciata. Uno, due e tre. Molti arrivano solo per ballare, ma molti altri circondano la pista e stanno fermi pronti ad acchiappare la donna che va fuori pista. Ma il popolo della salsa si ribella e in coro grida: “ Qui al Camelot la domenica

sera pensiamo solo a ballare. Quindi chi non balla deve restare fuori.

Paolo Mastroianni, uno dei proprietari del Beat

Due salseri scatenati

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Con gli occhi di un bambino. Con gli stessi occhi di quelle scolaresche che vanno a visitare per la pri-ma volta la Camera dei Deputati. Entro in punta

di piedi, quasi come un ospite invitato ad una festa che non conosce la comitiva del festeggiato. E’ una crisi di Governo, ma da dentro sembra proprio una grande fe-sta, di quelle interminabili. Stop. Resto fermo a cercare una strada che mi conduce da qualche par-te. Non chiedo nulla, ma seguo, come un difensore che marca ad uomo, cronisti parlamentari più esperti per capire dove si trova il teatro della politica italiana. Un lungo corridoio ed eccolo il famo-so “Transatlantico”. Partiamo da questa parola. Immaginavo tutto quando usciva dalle cronache dei giornali o da qualunque altro contesto la parola Transat-lantico. Immaginavo di tutto, ma non quello che ho vi-sto: un salone immenso con una guida rossa, le poltrone di pelle messe a destra a sinistra della sala e il passeggio continuo dei protagonisti della politica italiana che si in-contrano, si evitano, si salutano, sorridono e parlano. Il Transatlantico è come una grande isola pedonale dove si

cammina tanto senza mai saper dove veramente si vuole arrivare. Poi c’è il bar della Camera dei Deputati, un bar che non è caro, qui una tazza di caffè costa solo 70 cente-simi, un bar dove i camerieri lavorano con molto ritmo e a testa bassa. I giornalisti Antonello Caporale, di Repub-blica, e Aldo Cazzullo, del Corriere della Sera, sono ca-

paci anche di prendere tre caffè di seguito pur di carpire da questo o da quel politico la notizia gustosa. Quasi ogni politico è circondato dagli assistenti e i vari portaborse che riportano l’ultima notizia, ri-spondono al telefono, ma quando arriva il collega di partito, si al-lontano in punta di piedi. Silvio Berlusconi ha già parlato al Sena-to e, naturalmente, non mancano i primi commenti di onorevoli

dai quali non traspare nessun tipo di tensione. Il finia-no Granata arriva con una busta regalo e subito viene fermato da due assistenti parlamentari: Siamo qua. Allo-ra? Ci sono novità?. Granata sorride e non si sbilancia: E’ cosi stretto tutto.... Massimo D’Alema è circondato ed è seguito passo passo dal codazzo che vuol sapere di più, ma il Massimo nazionale sbotta: Ad ora questa è la situa-

PEOPLE ITALY 92

Nei giorni della crisidalla camera il diario di Marcello Romanelli

peoplelife <gennaio 2011>

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peoplelife <gennaio 2011>

zione. Una situazione d’incertezza totale, una situazione che però lascia molte porte aperte ad un Berlusconi che non è spacciato, ma vivo più che mai. La bella Melandri se ne sta sul divano sola a parlare al telefonino, ma non con la frenesia di sapere che fine farà Berlusconi. Dentro la pancia della Camera dei Deputati si notano le colom-be dei finiani che non sono proprio convinte di arrivare allo scontro finale, ma tra loro, in molti, riconoscono che quella lettera di apertura doveva arrivare molto prima. Ormai i fucili sono carichi e nessuno si può tirare indie-tro. Fiducia o non fiducia di Berlusconi, Valerio Staffelli fuori è pronto a consegnare il suo Tapiro gigantesco. Ed è lo stesso Staffelli che confessa: Lo posso dare a Berlusco-

ni, ma anche a Fini sia chiaro.... Una sfida uomo contro uomo. Fini da presidente della Camera lo difende contro Franceschini che lo cerca: Come mai ancora non è arri-vato Berlusconi?. E Fini che con voce impostata e decisa risponde secco: Il Presidente del Consiglio ha avvisato che arriverà in aula alle 16.30 perchè aveva impegni istituzio-nali. La tribuna stampa è al secondo piano. E da quella tribuna stampa dove si sta “strettistretti” si notano tante cose di parlamentari che giocano con i telefonini, di par-lamentari che si alzano spesso e volentieri, di parlamen-tari che non sono il massimo dell’esempio da seguire. Non tutti sono cosi, naturalmente, ma da quella tribuna si capisce meglio il difficile ruolo di un Presidente di una Camera. Come un buon padre di famiglia Fini deve ri-chiamare i suoi figli spesso e volentieri. Il problema che

ora i figli non sono tutti uguali, ma il Presidente della Came-ra richiama l ’onore vol e Urso: La pre-go di non vol-tare le spalle alla Presiden-za. Alle 16.30

puntuale si presenta Silvio Berlusconi, ascolta tutti, par-la fitto con Ignazio La Russa, prende appunti e quan-do prende la parola fa una replica breve. Paganini non fa il bis, ma lo fa Berlusconi che in pratica ripete quasi stancamente quello che aveva già detto in Senato. E sono applausi dalla maggioranza e ululati dall’opposizione con una Rosi Bindi che ringhia peggio di Gattuso. La giorna-ta alla Camera finisce con l’ultimo giro al bar e con il trio Bossi, Calderoli, Tremonti che prendono l’aperitivo del-la sera. Fuori la Camera dei Deputati i cittadini con i loro problemi. Due giovanotti dal capello lungo stile figli dei fiori gridano contro l’avvocato Ghedini “Vai a casa. Ver-gogna. Basta. Andate via, ma tutti. Vogliamo una nuova classe dirigente. Non potete fare i soldi cosi. Ghedini non si smonta e risponde: Candidati tu e poi guadagno di più

facendo l’avvocato. Sapete tutti poi come è finita la crisi di governo. Silvio Berlusconi resta Presidente del Consiglio per soli 3 voti e la le-gislatura continua il suo corso. Per Gianfranco Fini, per adesso, solo limoni e un bel Tapiro consegnato da uno Staffelli in formato “Crisi”.

PEOPLE ITALY

Il Bruno Vespa di Striscia la Notizia

Il Finiano Luca Barbareschi circondato dai giornalisti

Valerio Staffelli pronto a dare il tapiro a Gianfranco Fini

Con chi starà parlando Massimo Donadi?

Ma va là! Ghedini si confronta con un giovane figlio dei fiori

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TEATRO RENDANO

Venerdì 7 Gennaio 2011 Ore 20.30Saint Pertersbrug Symphony Orchestra

State Hermitage Symphony Orchestra - Concerto Sinfonico M. Pasquale Menchise, direttore - Giusy Caruso, pianista Concerto

10-11 Gennaio 2011 Ore 21.00Eduardo: Più unico che raro - di E. De Filippo (Compagnia di Ipocriti)(

Sabato 15 Gennaio 2011 Ore 21.00 - Domenica 16 Gennaio 2011 Ore 18.00Musicanti sonata a Cosimina - di M. Venturiello (Officina Teatrale)

Venerdì 21 Gennaio 2011 - Il Cinema in Festa - Artisti in Trincea

Sabato 22 Gennaio 2011 Ore 21.00 - Domenica 23 Gennaio 2011 Ore 18.00La strana coppia - di N Simon (Teatro e Società)

Mercoledì 19 Gennaio 2011 Ore 21.00Tango de Buenos Aires, Compagnia Argentina Roberto Herrera

TEATRO GARDEN (RENDE)

Domenica 30 Gennaio 2011 Ore 20.30 - Lunedì 31 Gennaio 2011 Ore 20.30Lo Scarfalietto (posticipato di un giorno)

Teatro Stabile di Calabria presenta Geppy Gleijeses, Lello Arena

Sabato 5 Febbraio 2011 Ore 20.30 - Domenica 6 Febbraio 2011 Ore 20.30Un sogno nella notte dell’estate

TEATRO MORELLI8 gennaio Ore 21.00

Anna Stratigò Lulebore Ensamble - Ass. Ateneo

11 gennaio ore 21.00 Curnutu e cuntiantu - Ass. I Pagliassi

16 gennaio ore 18.00Il gabbiano Jonathan Livingston - Teatro stabile di Clabria di Crotone: Compagnia La Barraca

20 e 21 gennaio Ore 11.00Scuole a Teatro: Paradiso + Inferno un incontro fatale - Diletta De Napoli e Massimiliano De Luca

23 gennaio Ore 18.00La Principessa audace Compagnia La Barraca

25 gennaio Ore 21.00 Stelle show Ass. Arteneo

28 gennaio Ore 18.30Concerto del Fuoco: Maratona Liszt - Ass. Icams

29 gennaio Ore 21.00Namikurà -Ass. Pikema

30 gennaio Ore 17.00La Danza come disciplina educativa nell’ambito del benessere psico-fisico - Ass. Studio Harmonic

3 febbraio Ore 09.00 - Scuole a Teatro: Il Bavaglio di Pizzo - Ass. Ragapelly Family

4 febbraio Ore 21.00 - Faber Musicae - Ass. Alma

6 febbraio Ore 18.00 - Ventimila leghe sotto i mari - Teatro Potlach. Coop. Centro Rat

PEOPLE THEATRE 94 peoplelife <gennaio 2011>

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Giorgio, Lorenzo, Piero, Luisa, Virgi-lio, Francesca: cosa

hanno in comune questi trentottenni? Semplice, 20 anni fa erano compa-gni di scuola. Ma soprat-tutto erano amici, erano un gruppo. Poi è successo qualcosa e il gruppo si è frantumato. Ma tra poco torneranno ad esserlo, al-meno per qualche giorno: il Ministero della Pubblica Istruzione ha annul-lato il loro esame di maturità e

lo dovranno rifare. Pena l’annullamento di tutti i ti-toli successivamente conseguiti. E così li vedremo di nuovo insieme, come ai vecchi tempi, con qualche ruga di più e qualche capello di meno. Con la voglia di risentire il sapore della giovinezza e la consape-volezza, più o meno profonda, che quel periodo è passato. Una commedia brillante e sentimentale che riporta una generazione a confrontarsi con la vita che dopo 20 anni è andata da tutte le parti, fra sogni e disillusioni.

FILM DEL MESE95peoplelife <gennaio 2011>

Regia: Paolo Genovese Cast: Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Barbora Bobulova, Raoul Bova, Anita CaprioliGenere: Commedia - Italia - mercoledì 19 gennaio 2011

IMMATURI

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OROSCOPO 96 peoplelife <gennaio 2011>

CapricornoIl Capricorno è cono-sciuto per il controllo su se stesso, la posatezza e l’affidabilità. Può essere lento ma con forza e cal-ma arriva fino alla meta ed è in grado di sfondare i cancelli più resistenti. Questa tranquillità e po-tenza è un vera virtù. E’ desideroso di applicare queste risorse verso pro-getti concreti e finalizzati

non tanto al benessere in se stesso quanto per un suo completamento e soddisfazione che implica il raggiungimento degli obiettivi. Affidabili, poco socievoli e non inclini alla mondanità, sono ap-prezzati per la loro determinatezza e serietà. Otti-mi padri e madri di famiglia possono rinunciare a tutto se si tratta del benessere dei figli. Fortunati al gioco sono implacabili con quei giochi di abi-lità o azzardo che necessitano studio della situa-zione, calma e determinazione negli intenti.

Ariete: Negli ultimi tempi avete lavorato davvero tanto: concedetevi una pausa e riflettete sui buoni risultati

che avete conseguito. Prendete del tempo per curare gli affetti, e curate le nuove possibili conoscenze di gennaio 2011.

Bilancia: Tempo di raccogliere i frutti di tutto ciò che avete seminato in tempi recenti e non: vecchie amicizie

ritrovate dopo molti anni e varie occasioni di lavoro. Gennaio 2011 davvero frizzante per voi.

Sagittario: Attenti a non trascurare chi vi ha aiutato nei momenti difficili e non dimenticatevi di dedicare le dovute attenzioni a chi ve le richiede

anche se in modo spesso non troppo diretto.

Gemelli: Inizia con il 2011 un periodo a voi davvero favorevole: cercate di godervi al massimo questo momento

propizio, rappresentato in particolare dal mese di gennaio per iniziare a fare nuovi progetti.

Leone: Fermatevi per riflettere e cercate di non accelerare il corso degli eventi: in questo gennaio 2011 dovrete

fare un bilancio del periodo trascorso e valutare se e dove avete sbagliato.

Acquario: Riallacciate i rapporti che si sono allentati in questi ultimi tempi. Gennaio 2011 sarà il mese giusto per

ridefinire i rapporti con chi vi sta vicino e per capire ciò di cui avete bisogno veramente.

Toro: Questo gennaio 2011 è il vostro mese: riscoprirete i sapori già noti dei legami del passato e farete utili conoscenze che vi serviranno per il

futuro. Concentratevi sulle cose che contano veramente.

Scorpione: Periodo di incertezze, ma un netto miglioramento rispetto al passato non troppo roseo, abbiate fiducia nei vostri affetti e nelle vostre

grandi potenzialità.

Capricorno: Cercate di non avere troppa paura del passato e dell’affrontare un presente senza dubbio positivo.

Inizia con gennaio 2011 un periodo in cui avrete bisogno di affidarvi più alla razionalità che ai sentimenti come avete erroneamente fatto finora.

Cancro: Gennaio 2011 sarà per voi un mese di transizione: approfittatene per fare nuove conoscenze e non fatevi

sfuggire l’occasione per coglierne dei vantaggi che se individuati saranno cospicui.

Vergine: Cercate di valutare con fermezza gli episodi che vi avranno come protagonista: con il 2011 inizia per voi un anno in discesa e gennaio

ne sarà la dimostrazione.

Pesci: Siete riusciti a capire finalmente dove avevate sbagliato e in chi avevate riposto fiducia a torto: mai avete avuto

migliore occasione per fare nuove conoscenze e approfondire i rapporti con chi vale veramente la pena.

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