People Life N. 15

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Anno 1 - N°4 (15) Aprile 2011 Ambra Angiolini a Cosenza una settimana prima del bacio a tradimento Primavera del Cinema Italiano: all’interno il programma Francesco Reda si racconta nell’officina di Silvio Reda

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Transcript of People Life N. 15

Anno 1 - N°4 (15) Aprile 2011

Ambra Angiolini a Cosenza una settimana prima del bacio a tradimento

Primavera del Cinema Italiano: all’interno il programma

Francesco Reda si racconta nell’officina di Silvio Reda

IN P

UNTA

DI P

ENNA

MensileCosenza

e Provincia

Anno 1 N° 4 (15)Aprile ’11

In copertinaFrancesco Reda

Foto di Francesco Greco

Aut. Trib. di Cosenza No 2del 02/02/2010

Edito daSAVET Srl

Chiuso in redazioneil 31/03/2011

Direttore [email protected] Romanelli

Sede LegaleVia Po - 87036 Rende (Cs)

Segreteria Rossana Paolucci

Coordinatore esternoFrancesco Sciammarella

Grafica [email protected] PedaceFranco Siciliano

Fotografo UfficialeFrancesco Greco

Responsabile [email protected] Curatolo Nunzia De Rose

Redazione [email protected] Magnelli Francesca Porco Valentina Zinno

Hanno collaboratoAngela AltomareNuccia BenvenutoNunzia CapitanoLucia De CiccoAnna Maria De Luca DopaminaAngela GagliardiVincenzo GualtieriAngela Mendicino Giampiero ScolaErcole ScorzaCarlo Giuseppe StaropoliOnmag Promotion

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“Svegliatevi bambini è primavera....”. Un ritornello anti-

co, una canzone che raccon-ta la primavera. Voglio ini-ziare da questo ritornello il mio redazionale di un mese che amo. Aprile. Il mese dove inizia la discesa verso l’esta-te. Una discesa fatta di fiori, colori, profumi di primave-ra, una discesa dove non manca la Santa Pasqua. Valigie, partenze, arrivi, baci, cioccolata, sorprese, pasta “china” e regali. Ci sarà tanto da raccontare nel mese di aprile, ma anche il mese appena tra-scorso non ha mica scherzato con l’arrivo in città di attori, attrici e tanti vip del mondo patinato. Da Ambra a Michele Placido per arrivare a Giuliana De Sio e al film girato a Cosenza nell’estate 2009. Insomma la città è sveglia per tanti motivi e non

dimentichiamo che questo è anche periodo di campagna elettorale. People Life vota per People Life. Vota per le sue pagine colorate, i servizi frizzanti, la voglia di rac-contare sempre di più una città che si trucca e si fa bel-la per tante occasioni. E via con il racconto della festa dell’Airc, lo scatto matto di

Francesco Greco e solo per noi il programma della Primavera del Cinema Italiano, in programma a Cosenza dal 6 aprile. Poi la novità più bella. Dal 4 aprile ogni lunedi a partire dalle 22.30, People Life diventerà anche un programma radiofonico. Ogni lunedi notte su Love radio (105.5) ci saremo noi che racconteremo, la gente e la vita.

Marcello Romanelli

08 il volo del capitano10 people cit y Il flash mob dell’unicef invade le strade della citta’14 verde, bianco, rosso la fiera del tricolore18 Steven’s Hats, partono da Cosenza i cappelli per i vip20 I valori Cooperativi al servizio delle nuove generazioni22 Emanuele ed alessia: l’impegno sociale per “educare alla normalita’”24 people benessere Sposa & beauty…essere una Dea il giorno del si!26 people personaggi ambra angiolini, il suo “incontro” prima dello scandalo28 Quando la fede si testimonia in Tv30 Le torte di muzzi, dolci tentazioni a regola d’arte32 people events airc: la ricerca è solo “anema e core”33 “venti di...vini” in radio. “ubriachi” d’informazione34 E’ gia’ Primavera con Laura morante in citta’36 Il beat si trasforma in teatro per l’unita’ d’Italia38 people viaggi Il battesimo di mariner of the Seas42 people moda moda movie, i finalisti verso il gran gala’44 people library Parole di donna, arriva il vocabolario in rosa46 Gjergj, il piccolo grande Skanderbeg, Io e te, Tu crea il silenzio48 people copertina francesco reda: il teatro è la mia officina50 la vignetta di scola 52 speciale pasqua non e’ Pasqua senza le uova di Garritano54 people scuola vecchioni, “vecchio” solo di nome55 people technology Tutti pazzi per il nuovo ipad256 people news moldavia, “Secunda patria mea”58 people jonio anna Lauria: la forza travolgente della poesia60 people spettacolo alessandro Haber e la sua doppia identita’ artistica62 scatto matto by Francesco greco64 people pillole “un volto per fotomodella” premia Sandro ferrone Cosenza E mo se magna... con biagio Izzo 2° Concorso nazionale di Danza “Citta’ di Cosenza” per non smettere di sognare mai66 people gusto voglia d’estate: a tavola spuntano i primi “pesciolini”68 people love Love, Sex, & more...!70 people societ y Quando la disabilita’ diventa “emergenza”72 people music ”atto secondo” dei nuju. viaggio musicale verso una nuova Itaca76 people unical “C.S.I. Cosenza”. L’esperto balistico Gianluca Lopez si racconta78 Cattivi ragazzi? La parola ad angela Costabile80 people movie L’emozione di “fata morgana”82 I met andy, il “corto” tutto made in Calabria84 Film del mese Limitless86 people theatre arte Teatro, Dante De rose entra nelle scuole87 Programmi teatrali Garden, morelli e biblioteca Comunale “v.S. Sergio”88 people night I programmi di primavera90 people magna e bevi I migliori locali della citta’92 oroscopo

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Anthony Romeo, attore protagonista (centro storico Cosenza)

Ragazzi è tutto confermato per le 18.00? Piove, saremo lo stesso in piazza? Su face

book impazzano domande di questo tipo, domande di quanti sono agitati perchè, nonostante la pioggia, non vogliono rinunciare a scendere per strada. I ragazzi del gruppo You-nicef tranquillizzano. Ci vediamo in piazza, puntuali. Ormai è tutto pronto per il primo Flashmob Na-zionale dell’Unicef, pronti anche i giovani volontari del gruppo, guida-ti dal Referente Provinciale Youni-cef, Fabio Dima. E’ un sabato ricco di musiche, maschere e colori. Il sabato che anticipa il Carnevale. Piazza XI Settembre è affollata, sono tanti i genitori che accompagnano i bambini, travestiti dei loro idoli, lungo il corso principale della città. I bambi-ni, i veri protagonisti di questa manifestazione, i bam-bini della Libia, in particolare. Un evento che coinvolge tutte le piazze italiane in modo originale e che riesce a far leva su tematiche importanti e su tutti quei diritti che riguardano l’infanzia. E’ festa, si, ma non bisogna dimenticare quella parte del mondo che vive di soffe-

renza e paura. Sono le 18.00 in punto. Ci siamo. Parte la musica, una musica allegra e coinvolgente che parla di pace, di bombe di cioccolato e che invita a cercare un sorriso che prima o poi ognuno riuscirà a ritrovare. In tanti si avvicinano. Qualcuno si ferma incuriosito da una coreografia divertente e facile da imparare. Una coreografia inventata da Mimì De Maio. L’autore di una strategia promozionale del tutto innovativa. Il gio-vane artista che affianca i flashmob nelle piazze, per gi-rare i video delle sue canzoni. Questa volta in anticipo su youtube insegna anche i passi del suo balletto. E in

piazza i più coraggiosi ci provano, an-che con l’ombrello. I bambini si scate-nano e i paparazzi fotografano da ogni angolo quanti con le mani in alto can-tano: “Generaziooone MSN”. Si canta, si balla e si sorride. Un vero e proprio reclutamento “on the street” basato sull’energia e l’azione. Perché quello che conta non è ballare da professio-nisti ma contribuire a realizzare uno scopo importante. Trombe e trombo-ni, cilindri e girasoli. Arrivano anche loro, i “Takabum”, la street-band co-sentina che riempie i cuori di allegria. Eccezionali. Come il gruppo Unicef che ha avuto il merito di organizzare tutto questo.

il flash mob dell’unicef invade le strade della citta’

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servizio di Francesca porcofoto di valeria serra

collane e lampadari. E per chi non rinuncia ai peccati di gola, dalla Sicilia arrivano deliziosi dolciumi, oltre i clas-sici stand di mandorle e nocciole tostate, zucchero filato, caramelle di ogni forma e sapore, mele cotogne e pannoc-chie arrostite. Piove, 4 giorni su 5, ma in ogni momento arriva chi, armato di ombrello, parte spedito alla volta di una città diventata una giungla urbana. Ben 520 gli stand in una fiera che coinvolge popoli di origini diverse: Se-negal, Bangladesh, Marocco, Perù, Pakistan, Cina, Egitto, Bolivia, Italia (precisamente Campania e Sicilia). E’ uno di quei momenti, rari, in cui diverse civiltà convivono paci-ficamente. La Dea Bendata è una delle novità di quest’an-no. Si nasconde tra i mimi posizionati lungo il corso, che estraggono, su richiesta e con una piccola offerta, i numeri fortunati. Lo stesso vale per “Camilla”, il simpatico pappa-gallo che, però, obbedisce solo al padrone. Cinque giorni tra colori, stoffe, tende e foulard, profumi di cocco, continua a pag. 16

Fiera della Maddalena o Fiera di San Giuseppe per la città dei Bruzi e quella d’Ognissanti o “dei morti” di Amantea, in unico percorso, fieristico, in grado

di stupire e incentivare quanti aspettano uno degli eventi più attesi da sempre. Un evento speciale che, quest’anno, coincide con i festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Eh si, perché la Fiera di San Giuseppe è la fiera dei cosentini per eccellenza. Da via Bendicenti a Piazza Riforma, attraversare l’intero percorso diventa im-presa ardua. Le bancarelle che costeggiano il fiume Crati, arrivano a Piazza Matteotti e da Piazza Riforma per tutta la zona dei Rivocati le strade sono superaffollate. Un itine-rario ricco di piante, vimini, oggetti in ceramica, quadri,

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servizio di Francesca porco

V E R D E, B I A N C O, R O S S O LA FIERA DEL TRICOLORE

incenso e canzoni. Tra le new entry di quest’anno, gli appendini (utili per recuperare spazio nell’arma-dio), strani aggeggi di metallo (comodi, dicono, per rilassarsi o addirittura alleviare il mal di testa) e, per un pulito ancora più brillante, il Magic Map (il mo-cio che si strizza da solo). Ma la fiera non è solo ma-schere in legno, archi e frecce decorati dagli indiani peruviani. E’ anche oltre 40 minuscole tartarughe, disposte in un piccolo contenitore, decine di volatili intrappolati in un’unica scatola e non solo. Ciò che, invece, si riconferma una delle migliori iniziative volte all’integrazione tra i popoli e alla cooperazione tra i cittadini, è Fierainmensa, un efficiente punto di ristoro all’aperto, posizionato nello spazio del centro

commerciale “I due Fiumi”. E tra chi urla: “Tutto a un euroooo” e chi compra anche il superfluo, sono tanti i momenti di musica e gli incontri culturali previsti. La Notte Bianca diventa tricolore e anche San Giuseppe Rock, con la collaborazione e la partnership della MK Live, si svolge all’insegna dell’Unità d’Italia. Sul palco dell’Arenella si alternano band provenienti da diver-se regioni del Paese. Il gruppo calabro-bolognese dei “Nuju”, il cantautore Ettore Giuradei, i “Gripweed” e i “The Rock’n roll kamikazes”, che offrono al pubbli-co una performance “esplosiva” a base di rock’n roll, rock’a billy, rockin’ blues, soul e swing. Musica, tradi-zione e cultura in una fiera che, per l’occasione, si tinge di verde bianco e rosso.

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Nel 1865 Lewis Carroll in Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie inventa il personaggio del Cappellaio Matto. Matto per l’uso di una sostanza dannosa per la

salute mentale degli artigiani cappellai, il mercurio. Oggi per fortuna alcune di queste sostanze non si usano più e gli artigiani dei cappelli sono dei grandi maestri d’arte. Ispirazione, fantasia, trattamenti chimici e naturali generano quell’alchimia che tra-sforma una stoffa in un pezzo unico nel suo genere. Che sia un vezzo, un proprio credo (o una tradizione, come accadeva in passato), il cappello ha una sua storia e per la moda è vintage. Nasce nel 2006 nel cuore di Cosenza la cappelleria artigianale Steven’s Hats, dalla dedizione di un ragazzo, Stefano Costabi-le, che trasforma in bellezza tutto ciò che le sue mani toccano. Il mio è uno di quei mestieri che si tramanda da padre in figlio. Nel mio caso non è stato così – ci spiega.

E’ una vera e propria voca-zione la tua? Si, una passione che nasce dall’amore per l’arte. Ho studiato all’Accademia delle Belle arti di Bologna. Sono sta-to attore di teatro, scenografo, pittore, scultore. Ma l’idea di plasmare la materia in qual-cosa di mio, di unico, mi ha portato fin qui. (Steven impa-ra i segreti del mestiere da un maestro fiorentino ed è uno

dei pochi artigiani, in tutta Italia, che usa tecniche antiche per realizzare i suoi capolavori, ndr). Tutto parte dall’ispirazione che diventa il disegno di un modello - dice- poi si procede con le varie fasi di lavorazione. Le tecniche tradizionali prevedono l’immer-sione a mano nella vasca e l’asciugatura del feltro che poi verrà riposto nella vapora che gli permetterà di umidificarsi ancora. Da qui si modella, a mano, e si posiziona nella pressa per definirne la foggia (azioni flash, le chiama, per non rischiare di bruciare il feltro che una volta asciugato perfettamente sarà pronto per essere guarnito, ndr). Ma prima ancora, cosa succede? Il mastro cappellaio formula la “famosa alchimia”, centellinando varie so-luzioni per rendere il feltro più elastico e di maggiore durata. Segue il processo di lavorazione in cui interverrà con particolari manipolazioni che non intende svelarci. Davvero minuziosi i procedimenti che, con le dovute differenze in base al tipo di cappello richiesto, porteranno ad una produzione selezionata di feltri in lana, lapin, da cerimonia, in pelle e in tessuto, in pa-

Steven’s hats, partono da Cosenzai cappelli per i vip

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servizio di Francesca porco

Fast

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nama e in paglia.E’ vero che il cantante siciliano Mario Biondi usa solo i tuoi cappelli? Certo, Mario è davvero un amico, mi ha sempre spro-nato. Durante l’invenzione del mio nuovo berretto, la sua “testa” è stata il “calco” di tutta l’evoluzione del progetto Fast. E’ lì che è nata la collaborazione con lo stilista Alessandrini con il quale abbiamo realizzato, per il tour di Mario nel 2010, abbigliamento e accessori per lui e tutta la band. Tuttora calza berretti e cappelli Steven’s Hats.Berretto antistress, coppola fast? Di cosa si tratta? Sono le mie ultime invenzioni, veloci e comode. Ho creato ben quattro versioni fast e tutte realizzate con diversi tessuti, elastici e di-namici. Il cappello rappresenta la personalità di ognuno ed è un accessorio che si calza, ecco per-ché voglio portare ciò che indossiamo, in testa, come si faceva una vol-ta. In 20 giorni riesco a produrre dai 200 ai 300 pezzi e venderli all’in-grosso o al dettaglio. Il marchio Steven’s Hats arriva nelle boutique di Roma, New York, New Orleans. D’altra parte il Made in Italy in Ame-rica fa molto cool. Complimenti Steven. Del tuo talento parla anche la rivista londinese “Hat”. Nel 2008 arrivi terzo al Con-corso internazionale per modisti, AMIS DE CAPE’. Parlaci di quel momento. Un momento indimenticabile, davvero! Non solo per l’entità del premio “Il cappello femminile nel mondo” ma an-che perché mi fu consegnato dalla signora Borsalino in persona. Il cappello che mi ha permesso di vincere un premio così prestigioso nasce dalla tradizione scenografica che da sempre mi appartiene. E’ un cappello modulare (spettacolare e raffinato a dir poco, ndr) che si smonta diventando una cloche a seconda delle esigenze. I cappelli femminili mi permettono di liberare il mio estro, mi la-

sciano libero di osare. Maddalena, la tua fidan-zata è anche la tua partner nel lavoro? Certo. La don-na ha un tocco i n i m i t a b i l e soprattutto in

fase di rifinitura. Dietro un grande cappellaio c’è sempre una grande modista. (Il laboratorio di Steven diventa così un luogo in cui l’amo-re ha una duplice veste, ndr). Alle sue spalle un’intera parete ricoperta di foto. Un collage di volti e particolari femminili precedono il suo laboratorio, il luogo in cui Steven pas-sa la maggior parte del suo tempo. Ed ecco

scorci di stoffe, macchinari e maestosi cappelli di ogni forma e colore. Cosa prevede la Steven’s Hats? Voglio trasformare il mio piccolo laboratorio in un punto di eccellenza per la mia terra. A breve, a Rende, farò un corso di formazione per apprendisti. Non è facile oggi trovare dei sarti di qualità. Puoi darci qualche anticipazione sulla tua prossima creazio-ne? Sto già lavorando sul cappello che rappresenta la Calabria con la sua sto-ria, tradizione e origine. Il cappello del bri-gante.E voi, non siete curiosi di sa-pere come sarà il cappello del brigante, ver-sione 2011?

Cyber Fast

Mario Biondi e Steven Costabile

Cappello vincitore del

concorso Amis de Cape’

Il coinvolgimento attivo dei giovani è importante in ogni ambito. Giovani e futuro sono un bi-nomio imprescindibile nel quale risiede la con-

tinuità della vita. D’altra parte ogni società non può esprimersi senza il protagonismo delle nuove generazioni. O i giovani sono protagonisti nel quotidiano, oppure diventeranno “eroi del nulla”. Troppo spesso si sente dire, para-frasando il titolo di un famoso libro nonché film, che il nostro “non è un Paese per giova-ni”. Il Club Giovani Soci BCC Mediocrati, associazione che coinvolge i soci tra i 18 e i 32 anni delle 17 filiali della Banca di Credi-to Cooperativo Mediocrati, si propone di avvicinare le nuove generazioni, le loro idee e le loro potenzialità al mondo sociale di una Banca da sem-pre attenta al mondo giovanile. La volontà è quella di favorire occasioni di dibattito e dialogo tra i giovani per costruire assieme il futuro, cosciente dell’impor-

tanza, delle potenzialità e del contributo delle nuove generazioni. Un nuovo canale, dunque, per diffonde-re i valori cardine dello spirito cooperativo, quali la mutualità, la partecipazione, la centralità della perso-na. Questi principi, sanciti nella Carta dei Valori, con-traddistinguono la relazione tra la Banca di Credito Cooperativo e i suoi interlocutori. Attraverso il gio-vane Club, in un momento storico in cui il futuro dei giovani appare in bilico, i valori cooperativi sono dei

fari non solo per illuminare la strada buia di un crescente individualismo, ma anche per rischiarare le giovani menti infondendo loro fiducia nel domani. Nel Club sono custoditi valori e principi, dunque, ma l’obiettivo dei Giovani Soci Mediocrati è quello di pro-muovere e far conoscere la cooperazione di credito alle nuove generazioni attraverso ini-ziative e progetti, idee e programmi. Una pa-rola, cooperazione, forse un po’ desueta tra i

giovani, ma che ancora oggi racchiude un profondo significato. Cooperare significa “fare rete”, “operare con gli altri” e “progettare il futuro insieme”. Perché come scriveva già nel 1600 il poeta inglese John Don-ne. “Nessun uomo è un’isola, intero per se stesso”.

I Valori Cooperativi al servizio delle nuove generazioni

servizio di angela altomare

PEOPLE CITy 20 People Life aprile 2011

Diceva Madre Teresa di Calcutta: Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe. Questa goccia è il lavo-

ro costante, spesso molto difficile, fatto ogni giorno dagli operatori sociali. Entrare in contatto con le vite degli altri, soprattutto quando si tratta di esistenze costellate da problemi di svariata natura, pre-suppone carattere ed un’empatia che consenta di avvicinarsi senza veli all’altro. People Life ha incontrato due giovani educatori socia-li, Emanuele Garenna (educatore in un gruppo famiglia) e Alessia Carbone (educatrice in un centro accoglienza e recupero minorile), per capire quanto sia importante per la comunità avere persone che spendano la propria vita per migliorare quella degli altri. Vivono a contatto con ragazzi (per lo più adolescenti) 24 ore su 24, e sono responsabili di tutto ciò che concerne la loro vita, dalla scuola agli aspetti sanitari, dai colloqui con il giudice alla mediazione dei rap-porti con la famiglia. Ogni ragazzo segue un Progetto Educativo In-dividuale che – dicono i due educatori - viene stilato in equipe tra gli educatori e l’assistente sociale dopo un primo periodo in cui il ragazzo viene tenuto sotto osservazione per comprenderne le esigenze e le po-tenzialità. Cosa vuol dire per un giovane essere impegnato oggi nel sociale? Emanuele: Fino a qualche anno fa impegnarsi in questo setto-re significava ricevere una pacca sulla spalla. Oggi il sociale è diventato una risorsa per tanti giovani laureati che vogliano affacciarsi, in modo proficuo, al mondo del lavoro. Lavorare in questo campo presuppone una vera e propria vocazione all’aiuto, riconoscere nell’”altro” non solo un utente bensì guardare a fondo nel suo passato, nelle sue miserie e nelle sue debolezze senza giudicarle, cercando di accompagnarlo in un

nuovo cammino. Alessia: E’ una “vo-cazione”! Ho iniziato come volontaria e ho proseguito anche negli studi in questa direzione. Quali sono i motivi per cui viene predisposto l’allonta-namento dalla famiglia d’origine? A. Molteplici. Dai problemi di natura economica, che determinano un forte stato d’indigenza, ai difficili rapporti interpersonali, a situazioni in cui la legalità non alberga in queste fami-glie, alla totale mancanza di principi educativi che sono alla base della “costruzione” sociale e caratteriale di un individuo. Quali soddisfazioni

ne derivano da questa attività? E. Vedere che uno dei tuoi ragazzi trova un lavoro stabile, vive una vita “normale”, lontano dai guai. Ma è qui che inizia un’altra sfida: infondere in loro il pensiero che “avere di più” è possibile solo attraverso il sacrificio. Solo allora puoi sentirti veramente soddisfatto. A. La consapevolezza di essere utile a qualcuno, che l’insegnamento nel discernere il bene dal male abbia dato i suoi frutti. Ma è un’impresa difficile quando devi destrutturare un pensiero maturato in un ambiente familiare non idoneo. I ragazzi che ospitate provengono solo dalla Calabria o anche da altri Paesi? E. Abbiamo accolto anche pakistani e afghani ma non conoscendo la loro lingua, e non parlando loro l’inglese, è molto difficile lavorare; a ciò si aggiunge che spesso sono privi di documenti e non riusciamo a risalire alla loro vera età. Fi-nita la permanenza nelle strutture so-ciali cosa succede a questi giovani? E. Fino a quando i minori sono ospiti delle strutture i problemi non si palesano perché cerchiamo di “tappare i buchi” che si aprono tra le maglie della rete sociale, ma una volta tornati a casa i ragazzi si trovano spesso spaesati e senza un canale preferenziale nel mercato del lavoro. Bisognerebbe creare una rete tra associazioni, cooperative e aziende onde evitare la ricaduta negli errori del passato. A. Il fine ultimo del nostro lavoro è il ricongiungimento con la propria famiglia. Se la rabbia, che spesso li accompagna, è stata smaltita i ragazzi riescono a camminare con le proprie gambe, a costruirsi una vita normale e a realizzarsi come individui. E a voi, chiusa la porta della comunità, cosa succede? E. Questo è un lavoro che ti porti a casa. Sbagliare con un minore può es-sere molto pericoloso, ti auto/educhi alla razionalità, è un lavoro conti-nuo su se stessi! A. Pensi sempre: avrò detto o fatto la cosa giusta?

Emanuele ed alessia: l’impegno sociale per “educare alla normalita’”

PEOPLE CITy 22 People Life aprile 2011

servizio di manuela magnelli

26 Febbraio 2011, l’avventura ha inizio. 43 ragazzi co-sentini, armati di sci e scarponi partono per l’ormai abituale settimana bianca targata SUD SKI TRIBE

con destinazione Madonna di Campiglio, paradiso dello sci e della mondanità invernale. Feste, divertimento e panorama mozza-fiato è proprio quello che i fonda-tori della famosa organizzazione SST di Cosenza, Stefano Muglia in veste di Presidente ed Angelo Aceto in veste di Direttore, cer-cano di dare a tutti i partecipanti al fine di rendere una semplice e “rilassante” settimana bianca in un entusiasmante ritrovo di gio-vani che tra neve, sport e serate in discoteca vivranno un’espe-rienza indimenticabile. La fami-

liarità con il luogo rende tutto molto semplice ai parte-cipanti del gruppo che già da due ore dopo l’arrivo nella rinomata stazione sciistica, grazie ai contatti del PR del gruppo Francesco Vilardo, sono già invitati all’aperiti-vo più in voga del sabato sera al Caffè Pasquini per poi proseguire la se-

rata in disco; il Des Alpes Mood Club non delude con la musica di DJ LoryB amico e collega di Francesco che riserva

al gruppo trattamenti insoliti per “i comuni mortali”. Tavolo in consolle e champagne a fiumi fanno da cornice alla lunga notte a Campiglio. Risveglio difficile per i ragazzi, ma que-sto non ferma la voglia di alcuni di loro di affrontare i tanti

chilometri di piste disponibili del comprensorio, blu, rosse, nere, nella prima splendida mattinata di sole in “paradiso”; per gli altri, i festaioli, appuntamento diretta-mente al rifugio Boch, per conti-nuare a far festa e ballare sui ta-voli riscaldati dai metri di grappa a tutti i gusti. Riconoscibilissimi ovviamente i ragazzi di Cosenza grazie alle tute della West Scout tutte uguali, bianche e rosse per richiamare i colori dello sponsor NISSAN Sport Adventure grazie all’intervento diretto del GRUP-

PO ACETO Automobili, sempre attento allo sport ed alle nuove iniziative come quella del SUD SKI TRIBE. I ragazzi vengono fermati dappertutto, sulle piste, in paese, sul corso, nei rifugi; “...ehi ma sei anche tu con il gruppo SUD SKI TRIBE?...”. Riconoscibili e tanto richiesti i ragazzi vengo-no invitati ogni sera ad una festa diversa ed ovviamente omaggiati di trattamenti esclusivi. La settimana è lunga, la giornata è sempre piena e ben organizzata dallo staff che non molla i partecipanti nemmeno un secondo e fa di tut-to per fargli trascorrere una settimana da urlo. Massaggi, centri benessere e shopping rubano quel poco tempo che rimane ai ragazzi oltre gli appuntamenti previsti dallo staff fatti oltre che da feste anche da pranzi tipici e cene in quo-ta. Ed alla fine della settimana già si parla della prossima, chissà nel 2012 cosa avranno in mente gli organizzatori del gruppo per i ragazzi Cosentini alla ricerca di sport, natura e divertimento. Non rimane altro che dare appuntamento al prossimo anno per SUD SKI TRIBE 2012.

Sei quasi pronta? Hai organizzato location, menù, bomboniere, fedi, lista nozze, l’abito…ma ora è neces-

sario prenderti cura di te! Nell’agenda prematrimoniale non possono mancare esercizi di postura, ginnastica, dieta e cure mirate. Quando iniziare?Al massimo 3 mesi prima bisogna inizia-re a pianificare le cure estetiche e iniziare a curare l’alimentazione.Iniziamo dalla tavola, come si fa a dimagrire senza sot-toporsi allo stress di una vera dieta?Per scivolare dentro l’abito da sposa sostituire l’orzo con la pasta e il riso perché contiene meno sodio; sostituire il pane con quello toscano o azzimo, privi di sale. A colazione, man-gia uno yogurt probiotico in sostituzione al latte. A pranzo e a cena evita menu strutturati: meglio un monopiatto cioè proteine + verdure o amidi + verdure; da preferire verdure dal gusto amaro come cicoria, radicchio, rucola, carciofi, che aiutano il fegato a smaltire i grassi. Al posto dei dolci, infine, preferisci frutta cotta e come snack due fette di ananas.Per quanto riguarda fianchi, girovita, cuscinetti, quali trattamenti intraprendere con effetto snellimento?Iniziare con uno scrub e proseguire con trattamenti termali quali fanghi, ad esempio il Fango del Mar Morto Il fango

assorbe dall’organismo liquidi e so-stanze di scarto metabolico espulse attraverso i pori e, contemporanea-mente, cede all’organismo i suoi sali minerali e oligoelementi. Il Fango del Mar Morto svolge un potente effetto drenante, con un immedia-to ed evidente beneficio nel caso di presenza di cellulite edematosa e ristagno linfatico. A questo trat-tamento si possono associare mas-saggi, sedute di Radiofrequenza e Onda Acustica che favoriscono la lipolisi e la riduzione di ritenzione idrica. Le sedute devono essere svol-

te dalle 2 alle 3 volte a settimana. Riconquistata la forma fisica bisogna pensare al viso. Cosa fare per avere una pelle a prova di flash fotografico? Iniziare con una pulizia viso e poi alla sposa dai 30 anni in su consiglio delle sedute di Elettroporazione Transdermica e Ossigneoterapia con Acido Ialuronico e Vitamina C che migliorano la grana della pelle e danno molta luminosità al trucco che verrà applicato, oltre che a detossinare e rivitaliz-zare il tessuto, poi trattamenti schiarenti in presenza di mac-chie cutanee o anti-age in presenza di rughe o rilassamenti. Lampade…meglio abbronzate o naturali?Ebbene per la sposa si consiglia di mantenere un colorito na-turale e poco abbronzato. Per chi è particolarmente pallida si consigliano- soprattutto se l’evento è in estate- un paio di lampade per un effetto appena dorato da fare almeno due settimane prima.Mani&Piedi, come curarli?Trattamenti di esfoliazione, maschere nutrienti, trattamenti idratanti per cuticole, almeno una volta ogni 15 giorni.Ultimo tocco, un trucco da favola...quali accorgimenti avere per un trucco giorno o sera?Le differenze tecniche di un trucco da giorno e da sera sono diverse. Il trucco da giorno dovrà necessariamente essere più delicato nei tratti e nelle sfumature. La sera il trucco potrà essere più presente, le linee possono essere più definite e il tutto più marcato. Dovrete ovviamente scegliere un make up che sia anche adeguato alle tonalità del colore del vestito. E non dimenticare di rilassarti, di respirare profondamente e ti ritroverai “nel bel mezzo dell’unica festa che non può mai finire.” Auguri!

servizio di angela gagliardi

PEOPLE BENESSERE 24 People Life aprile 2011

Sposa & Beauty… essere una Dea il giorno del si!

Incontriamo Ambra Angiolini, icona degli adolescenti con “Non è la Rai”, in tour con lo spettacolo “I pugni in tasca” di Marco Bellocchio, la versione teatrale del-

la pellicola cinematografica opera prima dello stesso Bel-locchio, girata nel 1965 all’età di 25 anni. Tappa cosentina: Cinema Teatro Garden. Un palco triste, una scenografia in bianco e nero. Sembra quasi di essere in una prigione. Una prigione dove il dolore di una famiglia regna sovrano. Violenze fisiche e psicologiche culminano in una serie di omicidi.E come un raggio di sole Ambra sorridente e sbarazzina, fa il suo ingresso accompagnata dall’attore Piergiorgio Bellocchio. È pausa. E’ l’ora del thè. La famosa “mezzora” prima che suoni la campanella di inizio spettacolo… e noi

ne approfittiamo per fare due chiacchiere. Il pubblico ca-labrese è stato il miglior pubblico fino a questo punto della mia tournee, educato e attento ad ogni scena. Il rispetto per chi recita è sinonimo di interesse, per questo non si può che essere soddisfatti. Così ha iniziato l’attrice (un inizio che ci fa onore, ndr).La popolarità è arrivata per caso quando eri adolescente ora, dopo tanti anni di studio, sei una donna versatile: cantante, conduttrice radiofonica, modella, attrice di cinema e prosa. Tra cinema e teatro, in quale ruolo ti ri-trovi di più? Penso che cinema e teatro debbano camminare di pari passo. Il teatro richiede la partecipazione del corpo nella sua totalità, questo al cinema viene richiesto in tre se-condi. È importante fare cinema e poi “curarsi” a teatro. Nella riproduzione teatrale interpreti il ruolo che fu di Paola Pitagora. Un ruolo drammatico. Qual è la scena in cui ti senti più a tuo agio? La scena che mi piace di più è il ballo con il fratello Leone (affetto da un forte ritardo mentale). Un ballo sfrenato ma liberatorio, che ricorda tanto i momenti spensierati della mia infanzia.Un dramma della sopravvivenza in una famiglia dove l’amore è assente. Che valore ha per te l’amore? L’ amore

PEOPLE PERSONAGGI 26 People Life aprile 2011

servizio di valentina Zinnofoto di Francesco greco

ambra angiolini, il suo “incontro” prima dello scandalo

è un sentimento gigante ma pericoloso. L’ amore racchiude sentimenti portati all’estremo, muove le cose, le professioni, le famiglie. L’ amore ha bisogno di aria, non deve essere er-metico.Com’è Ambra in veste di mamma? Amo i miei due figli. Non sono contaminati dal mio lavoro. Quando posso li por-to con me, perché i viaggi servono per approfondire il nostro rapporto. Oggi è con me mio figlio Leonardo, e camminare con lui a Cosenza è stato divertente. Mi hanno scattato mol-te foto e proprio a tal proposito gli ho chiesto il perché secon-do lui me ne scattassero tante. E lui ha risposto: mamma perché sei un attrice brava! Sorride contenta, ndr.Chissà come ci si sente, invece, ad essere figli di artisti. Lo chiediamo a Piergiorgio, figlio del regista Marco Belloc-chio. È una lama a doppio taglio, ci spiega. Essere figli di un

regista mi ha portato a fare “I pugni in tasca”. La mia soddi-sfazione sarà quando qualcuno mi chiamerà per lavorare e io dirò no ad un lavoro di mio padre. E ora di chiudere il taccuino, si passa alle foto ricordo con il nostro fotografo Francesco Gre-co. Ma Ambra ha ancora voglia di parlare, proprio guardando il mio taccuino afferma: È un terrore que-sto taccuino! Perché anche l’autore Bellocchio possiede un taccuino così. Ha la mania ossessiva di scrivere al buio tutti i nostri errori durante lo spettacolo. Soddisfatti e rimborsati si torna a casa!

“Chi” e il bacio con BellocchioSiamo sul pezzo. People Life è un mensile, ma a volte riesce quasi ad essere un settimanale o un quotidiano. Scrivo cosi perchè la bomba di Ambra è scoppiata in mano anche a noi. Una bomba che si chiama Bellocchio. L’intervista al cinema Gar-den con Ambra lo scorso mese e una settimana dopo lo scoop di “Chi”. Piergiorgio e Ambra si baciano a Crotone e a Roma. Foto in prima pagina e le preghiere di Am-bra al direttore Signorini di una non pubblicazio-ne restano al vento. Il bacio tra Ambra e Piergior-gio Bellocchio e quella complicità che si è notata in quell’intervista. Lui che risponde per lei, lei che risponde per lui, gli sguardi e quella serenità che solo un amore ti può dare. E Renga? Resta in si-lenzio, quel silenzio di chi non può dire “non ci credo”.

m.r.

PEOPLE PERSONAGGI27People Life aprile 2011

E’ dal 2008 il volto noto della trasmissione televisiva “A sua Immagine”, uno dei program-

mi religiosi più seguiti del palinsesto della Rai, di cui oltre ad esserne con-duttore ne è anche uno degli autori. Nel programma, in onda su Rai Uno, in cui la vera protagonista è la fede, Rosario Carello, giornalista origi-nario di Catanzaro, ogni settimana offre al pubblico testimonianze di fede cristiana ripercor-rendo storie di devozione, di sofferenza e di gioia vissute dagli uomini e dalle donne che hanno cambiato il mondo, dei grandi Santi, degli emarginati e degli ultimi, ma an-che il racconto dei drammi delle persone dalle vite comu-ni, rese straordinarie dal loro incontro con Dio. Prima di approdare sulla rete ammiraglia della Rai, Rosario Carello ha fatto parte della redazione giornalistica di Sat2000, la-vorando al Tg, ai programmi culturali, ai servizi religiosi e conducendo per un anno il talk quotidiano “Formato Famiglia”. Sarà proprio il giornalista calabrese a condurre “Domande su Gesù”, lo speciale del Venerdì Santo in onda su Rai Uno il prossimo 22 Aprile, al quale parteciperà per la prima volta nella storia della Televisione il Papa. Il Santo Padre risponderà per l’occasione a tre domande sulla figu-ra di Cristo inviate dai telespettatori.Il programma che lei conduce e di cui è anche autore è un punto di forza della programmazione Rai come pro-gramma dedicato alla fede. Che ruolo può ricoprire un programma religioso, e gli argomenti da esso trattati, in

una tv più atten-ta allo share che ai contenuti? Prima di essere un programma religioso, “A Sua Immagine”, è un programma te-levisivo, cioè ha una sua natura che deve essere ri-spettata, si espri-me su un mezzo

(la tv) che ha le sue regole di lin-guaggio di cui tenere conto. Quin-di, prima di tutto, è nostro compito realizzare un programma non bello ma bellissimo, che si faccia seguire, che sia attraente e interessante, per tutti. Cosa cambia con questo ap-proccio? Che si riuscirà ad arrivare ad un numero più alto di telespet-tatori, perché nella comunicazione della fede spesso è la forma che allontana, sciatta e improvvisata. I contenuti, che sono di Dio, sono presenti nel cuore di ogni uomo come bisogno da soddisfare.

“A sua immagine” è un programma che mostra la realtà della fede in Dio e dei suoi testimoni, una realtà diver-sa da quella che solitamente la tv generalista dei reality show offre al pubblico. Che ruolo possono avere i temi legati alla fede in una tv per lo più “consacrata” all’im-magine esibita a tutti i costi? La tv deve essere consacrata all’immagine, altrimenti sarebbe radio. Noi non dobbiamo temere l’immagine, pur con tutti i suoi rischi. La tv è questo: negare la potenza dell’immagine sulla parola in tv, che in parte coincide con la preponderanza della leggerezza, for-se dell’apparenza, è come negare che i giornali siano fatti di carta. I temi della fede, però, sono presentissimi in televi-sione, la tv non è solo tronisti e amici dei tronisti: quante fiction realizzate sui Santi? quante volte i programmi del pomeriggio parlano di fede, magari di Maria? Lo fanno col linguaggio popolare della tv pomeridiana, cioè con la loro natura, ma lo fanno. Molti dei colleghi che l’hanno preceduta nella conduzio-ne di “A sua immagine” ora si dedicano a programmi di altro genere. In futuro che tipo di programma le piace-rebbe condurre? Sono un giornalista, non posso che fare il giornalista.Com’è nata la sua passione per il giornalismo? Quali sono stati i primi passi della sua carriera? Ho cominciato 20 anni fa, a 17 anni. Ho fatto radio, proprio in Calabria, per 10 anni, ho scritto su tante riviste. Ma già da bambino ricordo di avere fondato un giornale a scuola. Facevo la se-conda media.Quale consiglio darebbe ai tanti giovani che si avvici-nano al mondo dell’informazione?Di fare esperienza, anche se è difficile all’inizio farsi pagare, ma da ragazzi si può sopportare. Di leggere tanto e di non abbattersi per le difficoltà.

Quando la fede si testimonia in Tv

PEOPLE PERSONAGGI 28 People Life aprile 2011

servizio di angela altomare

Il giornalista Rosario Carello

Sul web impazzano blog, siti e tutorial interamente dedicati alla Sugar Art. Sempre più numerose sono le persone che richiedono torte personalizzate decorate con la pasta di zuc-

chero e gli appassionati che si avvicinano quasi per caso al mondo del cake design, l’arte di decorare le torte, trasformando la propria passione in una vera e propria professione. Muzzi, alias Mariacri-stina Salerno, è una cake designer, ossia una decoratrice di torte. Classe 1981, laureanda in Architettura, ha iniziato ad appassio-narsi a questa dolce forma d’arte quasi per caso ed ora pensa, dise-gna e realizza a mano torte personalizzate di tutti i tipi, delizie per il palato, ma anche veri e propri capolavori da ammirare. Sculture di pan di spagna ricoperte di pasta di zucchero grazie alla sua abi-le manualità e creatività diventano delle vere e proprie opere d’arte. Come e quando è nata la tua passione per l’arte pasticcera? La mia pas-sione nasce da piccolina, guardando mia mamma pasticciare in cucina. Lei è molto brava, ed è proprio con lei che ho mosso i primi passi nel mondo dei dolci. Ricordo ancora quando, per imparare, mi dava dei pezzetti di pasta frolla con cui potevo creare le mie prime formine di biscotti. Come hai imparato l’arte del Cake Design? Credo che non si finisca mai di imparare, ma sono convinta che, molte cose, come la manualità, la fantasia, siano innate. Per il momento, tutto quello che faccio, ed ho fatto, è solo farina del mio sacco. Non ho mai frequentato corsi di nessun genere. Per quel poco che si può, ho spulciato libri (americani e non solo) cercando di migliorare ed imparare segreti per velocizzare il lavoro! Come nasce il nome “Le Torte di Muzzi”? Muzzi è il nome che mi porto dai tempi del liceo. Sono stati i miei compagni di classe a darmi questo simpatico sopranno-me.Quali sono solitamente gli ingredienti base per realizzare le torte decorate? Qui ci sono due scuole di pensiero. Molti utilizzano basi “americane”, torte con bur-ro, uova e cioccolato… io seguo l’altro filone, preferisco sempre usare il pan di spagna classico, perché è un sapore più delicato e genuino, e credo sia apprez-zato maggiormente vista la nostra Cultura della pasticceria italiana. Insomma cerco di coniugare la spettacolarità delle decorazioni ameri-cane rispettando però le ricette base della nostra tradizione.Le tue torte vengono realizzate come delle vere e proprie sculture. A cosa ti ispiri quando crei? La mia prima ispirazione sono coloro a cui sono destinate le torte. Molte volte sono proprio loro a chiedermi forme e decori particolari, che rispecchiano i gusti e le passioni dei festeggiati, ed io mi limito ad eseguirle…nel miglior modo possibile. Io cerco di creare torte personalizzate. Poi i miei studi di architettura, sicuramente contribuiscono, sia per quanto riguarda la manualità, sia per l’estro e la fantasia nelle mie creazioni!

Le torte di Muzzi, dolci tentazioni a regola d’arte

PEOPLE PERSONAGGI 30 People Life aprile 2011

servizio di angela altomare

“Noi vogliamo una vita a colori e tu?”. Una frase, il video che scorre, la musica

di Guido Lembo. Il Loft è pie-no di gente che balla, si bacia e si abbraccia. Il calore della musica del Lembo nazionale e la festa ha il suo titolo: “Airc, Anema e Core”. Ed eccola la prima festa organizzata dal comitato giova-ni dell’Airc. A dar il “ battesimo” ufficiale al comitato arriva il pre-sidente nazionale dell’Airc, Piero Sierra per la prima volta sceso in Calabria. E sono proprio i giovani, con il loro presidente Francesco De Napoli a riem-pire un Loft carico come non mai. Il presidente, Rosella Pel-legrini, al microfono sottolinea l’impegno di questi ragazzi che hanno organizzato tutto con un grande gioco di squadra. La squadra dell’Airc cresce e si rafforza con giovani che coin-volgono altri giovani, infatti, alla festa un grande contribu-to è stato dato dai giovani del Rotaract con Cristi-na Amato, presidente del Rotaract Cosenza. Ed è lo stesso De Napoli che promette “questo è solo l’inizio di una grande serie di manifestazioni”. Manifestazioni ed eventi che servono ad un solo scopo: raccogliere

fondi per la ricerca e non smettere mai di dare conti-nuità e stabilità ai progetti. In pratica è quello che sot-tolinea lo stesso presidente nazionale e la parola “sta-bilità” la grida a gran voce davanti a ricercatori che arrivano dall’università di Cosenza e Catanzaro e che lavorano anche grazie ai fondi dell’Airc. Il sindaco Salvatore Perugini elogia

il grande lavoro di Rosella e sprona i giovani presenti a continuare questo cammino di un’associazione che a Cosenza e in Calabria ha fatto un ottimo lavoro. Il resto è tarantella con Guido Lembo che fa scatenare il popolo della notte.

airc: la ricerca e’ solo “Anema e core”

PEOPLE EVENTS 32 People Life aprile 2011

servizio di marcello romanellifoto di Francesco greco

Week end di gusto e tradizione. Il “Cult” Radiofo-nico di Enogastronomia del Sud Italia, realizzato in collaborazione con la F.I.S.A.R. (Federazione

Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori) di Cosenza e due nomi. Un’autentica garanzia. I nomi di chi ha avuto il merito di ideare itinerari davvero originali, all’insegna della cultura del gusto: Giulio Pignataro e Tommaso Caporale. “Venti di..vini” è la trasmissione che conducono ogni sabato e do-menica, dalle 19 alle 21. Due ore intense, in loro compagnia, sulle frequenze di Jonica Radio per tutta la Calabria, Puglia e Basilicata. “Dove non è vino non è amore e null’altro di-letto hanno i mortali”. Nel 400 a.C. Euripide (uno dei poeti tragici greci) esprimeva questo concetto. Oggi, lo scrittore e regista italiano, Federico Moccia è dello stesso parere. Nel corso della sua intervista, in onda lo scorso 12 Marzo, par-la a Tommy&Giulio dei momenti enogastronomici dei suoi film, suggerendo l’amore come approccio alla buona tavola e al buon vino. Vino e amore, amore e vino. Una perfetta

combinazione tra i piaceri su-blimi della vita terrena. Indovi- nate invece chi è stato l’ospite d’onore della seconda puntata di Venti di..vini. Critico e storico d’arte, politico, scrittore, personaggio della televisione ita-liana, nonché sindaco di Salemi. Si, proprio lui. Lo scatena-to Vittorio Sgarbi, colui che “rompe sempre le… righe” e che questa volta, per nostra fortuna ci elogia, riconoscendo nell’arte bizantina di Rossano (CS), l’espressione più autore-vole del patrimonio storico architettonico della Calabria e nella ‘nduja di Spilinga (VV), l’eccellenza della gastronomia locale. Tommy&Giulio sono formidabili, un duo vincente. La loro è un’appetitosa avventura tra i locali più “cool..inari” della provincia di Cosenza, con aperitivi a base di invitan-ti prodotti tipici e degustazioni di vini di qualità. Il nostro obiettivo -dicono i due presentatori- è quello di promuovere e tutelare uno dei patrimoni della nostra Terra: l’enogastrono-mia. Chissà quanti altri mo-menti stuzzicheranno ancora il nostro palato e quanti altri ospiti di spessore interver-ranno nel loro straordinario programma. Tutti pronti ad esprimere, rigorosamente in diretta, la propria opinione. Noi facciamo i complimen-ti a Tommy&Giulio, la loro intuizione porta in tutta Ita-lia, l’arte culinaria calabrese e poi, superata la critica di Sgarbi, si può dire che sono già a metà dell’opera!

“venti di...vini” in radio. “ubriachi” d’informazione

PEOPLE EVENTS33People Life aprile 2011

Piazza Duomo, 4/6Tel. 0984 29 548

Cell. 340 40 32 435

servizio di Francesca porco

Giulio e Tommaso in uno stage presso RDS

La Primavera del Cinema Italiano riconquista aprile nell’anno della sua quinta edizione. Una edizione che si colloca in una stagione molto fortunata per la commedia

italiana, regina delle sale e degli incassi, come non succedeva da tempo, con nuovi personaggi e autori di culto che confermano le loro qualità sul campo. Un sorriso nelle difficoltà economi-

che e di contesto che hanno agitato le mobilitazioni di settore per i tagli alla cultura. Si parte dalla celebrazio-ne dei 150 dall’Unità d’Italia; così lo sguardo del Festival ascolta la storia e continua il suo percorso (calibrare glamour, arte e cultura) presentando un evento cardine quale la Mostra fotografica “Il Risorgimento secondo Martone” a cura di Alberto Barbera, in collaborazione con la Fondazione Solares di Parma e il Museo nazio-nale del cinema di Torino. Evento in calendario fino al prossimo mese di giugno. Scatti fotografici che ri-cordano e raccontano la gestazione di un film: “Noi credevamo”. Il Fe-stival, tra l’altro, allunga la sua dura-ta per venire incontro alle esigenze del pubblico. Tra il Back stage, i Set italiani, e la sezione “150”, proposta qualificata in collaborazione con Cinecittà - Luce, e gli eventi speciali come le discussioni sul “Tax credit” come risorsa del settore. L’obiettivo di questo Festival, che intende mutare nei prossimi anni, è presentarsi come vetrina-opportunità per il cinema italiano dell’ultima stagione. Ospite della manifestazione Laura Morante pronta a fare la sua passeggiata tra le opere di Bilotti. Durante questa pic-cola-grande festa di cinema, come da tradizione, sarà assegnato il “Premio Federico II”, disegnato da Marta Oc-cas e alcuni premi speciali scelti dal pubblico. Libere giornate di cinema. E’ tornata primavera.

Alessandro Russo direttore artistico

“La Primavera del Cinema Italiano”

34 People Life aprile 2011 PEOPLE EVENTS

E’ gia’ Primavera con Laura Morante in citta’

PEOPLE EVENTS 36 People Life aprile 2011

Tutti in piedi e mano sul petto per l’inno di Mameli. Questa la prima scena teatrale al Beat in onore dei 150 anni dell’unità d’Ita-

lia. L’esperimento è riuscito. Francesco Lambo-glia e Andrea Chiappetta organizzano la cena teatrale con gli attori e gli artisti del Parco Lette-rario T. Campanella ed è spettacolo puro. Gli attori cosentini Pierpaolo Fede-rico, Emanuele Gagliardi, Alma Pisciotta, Angela Altomare, Roset-ta Falvo, Marco Moccia guidati dal brillante William Gatto vanno su e giù per la sala e rac-contano il viaggio verso l’Unità d’Ita-lia fatto dai cosentini. I “viaggiato-ri” che arri-vano dopo cena si trova-no gli attori in mezzo alla sala che fin da subito specifi-cano: “questa serata è una serata parti-colare..”. La rappresenta-zione dell’Uni- tà d’Italia vista da Co- senza è una rappresen- t a z i on e che incuriosisce e nello stesso tempo emoziona. William Gatto è bravissimo a fare da apri pista a personaggi come “Garibaldi, i bri-ganti” e tanti altri che hanno caratterizzato quel momento storico. Un viaggio che termina con gli

sbandieratori di Bisignano, Alessandro e Gian-luca Sportaro che invitano gli ospiti del Beat ad alzarsi dalle sedie. Ed è festa con il consigliere co-munale Massimo Commodaro che grida: “Viva l’Italia”. Viva. Viva. Viva. Anche in altri locali del-la città suona l’Inno d’Italia e due in particoalr modo riescono ad offrire al popolo della notte coreogra-fie ed emozioni. C ompliment i

da People Life al Caffè Let-terario ed allo Zero 360 di Tonino Costabile.Rispetto per la cultura e rispetto per quella bandiera che con-tinua a sventolare in una notte tutta italiana.

Il beat si trasforma in teatro per l’Unita’ D’italia

servizio di marcello romanelli

E’stata inaugurata il 27 marzo nel porto di Ci-vitavecchia la Mariner of the Seas, la nave più grande del Mediterraneo firmata Royal

Caribbean International. Per la sua prima volta in Italia la nave ha avuto una madrina d’eccezione, Fiona May, al taglio del nastro. E poi Montano con la sua bella Antonella Mosetti, Youri Chechi e tanti altri perché Mariner of the Seas non è soltanto una meraviglia tecnologica: rappresenta la rivoluzione del concetto di crociera. Vuol dire: parete di free climbing, campo da basket dalle dimensioni rego-lari, simulatore interattivo di golf, un minigolf a 9 buche, percorso jogging, percorso per pattinaggio in linea e lo Studio B, un Palaghiaccio con ghiaccio vero che la sera si trasforma ed ospita spettacoli incredibili. Inoltre, la nave dispone di aree fitness attrezzate con le apparecchiature e tecnologie più all’avanguardia e una zona benessere e beauty per trattamenti di ogni genere. Infine, la Royal Pro-menade, una grande “galle-ria” alta quattro piani e lunga più di un campo di football, che ospita bar, pasticcerie, caffè, gioiellerie, negozi di abbigliamento e profumerie. Ci sarà la possibilità di tro-vare liquori, giornali e riviste sempre aggiornati e un ne-gozio di fiori freschi aperto 24 ore su 24. Sette ristoranti, fra cui il Portofino Restau-rant, per passare una roman-tica sera con cene esclusive à la carte a base della miglio-re cucina italiana; il Chops Grille, elegante bistrot per gli amanti della carne, o il Johnny Rockets in perfetto American style per una se-rata più informale. Inoltre, bar dedicati alla degustazio-ne di champagne, cognac e sigari, discoteche e molto altro. Data l’eccezionale di-

PEOPLE VIAGGI 38 People Life aprile 2011

servizio di anna maria de luca

LE OFFERTE DI PRIMAVERAMEDITERRANEO 12 NOTTI CON PARTENZE

IL 29 APRILE, L’11 E IL 23 MAGGIO, IL 4 E IL 16 GIUGNOA bordo di Mariner of the Seas, crociera di 12 notti con partenza il 29 aprile, l’11 e il 23 maggio, il 4 e il 16 giugno da Civitavecchia con due itinerari alternati verso Terra Santa o Mediterraneo e Turchia e rientro su Civitavecchia. Prezzi a partire da 620 € a persona (tasse, assicurazione e mance incluse). Bambini GRATIS fino a 12 anni, con due adulti in camera tripla o quadrupla (max 2 bambini per camera).

MEDITERRANEO 13 NOTTI CON PARTENZE IL 5 APRILE E IL 28 GIUGNO

A bordo di Mariner of the Seas, crociera di 13 notti con partenza il 5 aprile e il 28 giugno da Civitavecchia con due itinerari alternati verso Terra Santa o Mediterraneo e Turchia e rientro su Civitavec-chia. Prezzi a partire da 620 € a persona (tasse, assicurazione e mance incluse). Bambini GRATIS fino a 12 anni, con due adulti in camera tripla o quadrupla (max 2 bambini per camera).

Il battesimo di Mariner of the Seas

A sinistra nella pagina precedente Fiona May ed il Capitano al taglio del nastro, a destra e sotto particolari dell’esterno e

dell’interno della nave

mensione della nave (lunga 311 m, alta 16 ponti, può ospitare fino a 3.114 passeggeri), non sarà difficile trovare un angolo isolato, per esempio, la tranquillità dell’Aquarium bar, caratterizzato dalle grandi vasche di pesci tropicali, oppure, immergersi in una buona lettura nella biblioteca a due piani provvista di oltre 3.000 testi. Il tutto circondati da un ambiente elegante ed intimo e un servizio eccellente, garantiti dal rapporto per-sonale di bordo/ospite e spazio/ospite tra i più elevati del mondo delle crociere.

PEOPLE VIAGGI39People Life aprile 2011

La macchina del tradizionale appuntamento Moda Movie è in moto, carica per questa quindicesima edizione. Si tratta di un progetto realizzato dall’as-

sociazione Creazione e immagine diretta da Sante Orri-co, che unisce la moda con il cinema e si rivolge in parti-colare ai giovani stilisti e registi emergenti della Calabria e non solo. Per il settore cinema il concorso, in collabo-razione con il Dams dell’Unical, si rivolge a esordienti registi che hanno realizzato un cortometraggio attinente al tema del Mediterraneo. Per la sezione moda quest’an-no hanno partecipato ben cinquantotto designer non solo calabresi ma provenienti da diverse regioni d’Ita-lia e alcuni disegni arrivano dal Brasile, dalla Romania, dall’Albania, dalla Germania, segno che il concorso Moda Mo-vie ha un respiro internazionale. Obiettivo del concorso (vanta il riconoscimento della Presidenza della Repubblica Italiana) infatti, è quello di essere una passerella ideale, un trampolino di lancio per chi vuole fare il mestiere dello stilista. In questa edizione il progetto Moda Movie è entrato a far parte di una rete europea per la promozione di giovani designer promossa dall’Acte (Associazione delle comunità tessili europee), la cui prima edizione si terrà a Riccione nel mese di luglio e dove potranno partecipare i tre vincitori di ogni concorso parteci-pante al progetto. Il tema di quest’anno per Moda Movie è “Il Mediterraneo, il mare di mezzo”, i bozzetti degli stilisti infatti s’ispirano alle atmosfere e alle culture dei popoli che nel cor-so della storia lo hanno abitato o attraversato. I lavori realiz-zati con cura e impegno dai giovani stilisti sono stati vagliati dall’attenzione della progettista Paola Orrico, che ha dato il via

ai lavori della commissione e che ha avuto l’onere e l’onore di selezionarne quindici per la finale del concorso il 4 e 5 giugno. Grande impegno per la giuria tecnica composta da giornali-sti, sarti esperti e dai rappresentanti delle principali istituzioni calabresi come Delly Fabiano, assessore alla cultura del Co-mune di Rende, Marco Ambrogio, assessore alle Attività eco-nomiche e produttive e al Turismo del comune di Cosenza, il presidente di Confartigianato Cosenza, Nicola Baldo, Alessio Fabiano, consulente dell’assessore regionale alla Cultura e Ro-berto Matragrano, consigliere della Camera di Commercio di Cosenza. I progetti sono stati analizzati con grande attenzione, i disegni selezionati saranno realizzati e sfileranno durante la serata evento ed esposti nelle vetrine delle boutique parteci-panti a Moda Movie. I giovani stilisti che accedono alla fase fi-nale del concorso Moda Movie sono Maria Roberta Albanese e Martina Laura Anastasi, Paula Arbach, Pierluigi Brio, Va-lentina Cafagno, Martina Costantini, Annalisa di Lazzaro, Veronica Giaimo, Carmelo Natale Mazzuca, Roberta Meo-

la, Ida Nicolaci, Giovanni Percacciuolo, Silvana Rosano, Laura Dafne Russo, Luigia Salvato, Rosita Trifilio. La

giuria di esperti ha inoltre scelto altre due stiliste come “riserve”, si tratta di Angela Rago e Fabiola Senatore.

Un’anticipazione sugli ospiti per la serata di Gala del 5 giugno, il presidente di Idea-Como Associazione di tessi-

tori comaschi, Peppe Pisani e la conduttrice televisiva del programma Moda Couture, Leyla Pafumi. Mentre per la terza edizione del Premio cinema, che si terrà il 4 giugno, il

patron Sante Orrico promette a sorpresa una rosa di quattro personaggi di spicco del panorama cinematografico.

Moda movie, i finalisti verso il gran gala’

PEOPLE MODA 42 People Life aprile 2011

servizio di angela mendicino

La commissione a lavoro

Alcuni dei bozzetti presentati per l’edizione 2011 del progetto Moda Movie

Abito, aborto, amore, autocoscienza, Islam, le-sbica, mamma, matrimonio, potere, prostitu-zione, quote, violenza, zitella. Sono solo 13 pa-

role. Ma insieme ad altre 87, più o meno, hanno fatto e cambiato la storia della donna. In “Parola di donna”, il libro curato da Ritanna Armeni e edito da Ponte Alle Grazie (uscito proprio nella settimana della festa della donna), 100 protagoniste d’eccezione, diverse per orientamento politico, professione, stato sociale, ma tutte accomunate dall’entusiasmo di esserci, raccon-tano storia, attualità e pluralità del mondo femmini-le del nostro Paese, ciascuna a partire da una parola. Una sorta di dizionario di genere, al femminile, che fa il punto sul passato e sul presente, per capire dove possiamo arrivare e per ricordare da dove siamo par-tite e quanta strada è stata fatta già. Cento autrici per cento parole simbolo. Un best- seller in rosa, ma non la solita chick-lit (per i profani, da “chicken literature”, tradotto letteralmente in “letteratura per pollastrel-le”). La Armeni è da sempre attenta alle problematiche legate alle discriminazioni delle donne, fu caporedat-trice di “Noi donne”, collaborò alla nascita del quo-tidiano Il Manifesto, e approdò, in seguito a L’Unità. Poi fino alla primavera del 2008 ha condotto, assieme a Giuliano Ferrara, Otto e mezzo, su La 7. Diritti, la-voro, pari opportunità, ma anche desiderio, mamma, sirena, streghe, verginità, marito... Sono alcune delle

altre parole del “libro/dizionario”. Un libro corale, nel quale la voce delle donne, spesso percepita solo come un mormorio indistinto o come un canto fatato e af-fascinante, in questo libro unico e originale diventa parola chiara e distinta, che interpreta il mondo con coraggio e determinazione. Giornaliste, scrittrici, filo-sofe, registe, sociologhe, storiche, sindacaliste, politiche hanno scritto queste pagine con un comune interesse e un comune intento: provare il cambiamento provocato e portato dalle donne attraverso la testimonianza delle parole. Modificando il loro significato e la loro sostanza, nascendo o rinascendo esse, infatti, indicano non solo una modificazione della lingua, ma della realtà. Il signi-ficato di molte parole è mutato perché sono cambiate le donne e con loro il mondo e gli strumenti coi quali lo si descrive, scrive la Armeni. Tra le autrici anche Emma Bonino, Cinzia Leone, Melissa P., Barbara Palombelli e Anna Paola Concia. Sono le donne, adesso, ad esse-re protagoniste delle loro vite. E non solo nelle piazze “rosa”.

Parole di donna, arriva il vocabolario in rosa

Lucia Annunziata e Ritanna Armeni nello studio del programma televisivo Red

PEOPLE LIBRARy 44 People Life aprile 2011

servizio di nunzia capitano

Tu crea il s i l e n z i o (Ed. Il Ci-liegio, euro 15). Questo il titolo del r o m a n z o d’esordio di Nadia For-te. L’autri-ce, di origi-ni calabresi, ma residen-te ad Impe-ria, estetista di professione, racconta la sua vita, le sue sofferenze, la consa-pevolezza di avere ciò che lei chiama il “dono di chiara-visione”. Dalle dif-ficoltà di un’infanzia caratterizzata da dolori personali alla percezione dell’esistenza di un mondo invisi-bile ma parallelo, quello dell’anima, Nadia parla della sua vita, quella “percepita” attraverso i cinque sensi in seguito ad un incidente strada-le che l’ha segnata all’età di 21 anni. E’ da quel momento che sia accorge di poter leggere, e poi trascrivere, i messaggi che gli organi del corpo dei suoi pazienti lanciano. Attraverso un massaggio manuale (il Naiaidis, così come l’ha denominato lei stessa) Na-dia entra in contatto non solo con il corpo, ma anche con lo spirito. Nelle pagine del libro, scorrevoli e chiare, parla al cuore, all’anima dei suoi let-tori non cercandoli di convincere a credere in ciò che lei “sente” ma piut-tosto invitandoli ad ascoltare se stes-si, non il corpo ma, appunto, l’anima. Il titolo del libro è un invito alla ri-cerca della pura essenza di se stessi, in silenzio, lontani da qualsiasi con-dizionamento materiale. E’ da qui che parte la vera felicità. Dalla parte più intima e impenetrabile di sé.

Gjergj, il p i c c o l o g r a n d e Scander-beg «Io sono Edmond. E tu lo sai chi era Gjer-gj?», disse. «Sono io!» a f f e r m ò s i c u r o

il bambino. «Ah, questi giovani d’oggi! Voglio raccontarti una storia», e con la mano fece segno a Gjergj di avvicinarsi. “Tu porti il nome di un uomo molto forte e valoroso che…”. «Chi era?» lo interrup-pe Gjergj impaziente. «Non mi interrom-pere ragazzino. Dobbiamo fare un viag-gio nel passato…Nasce così l’amicizia tra il vecchio Edmond e il giovane Gjergj, ripercorrendo la storia del popolo al-banese di ieri e intrecciandola a quella di oggi. La storia del grande patriota al-banese Giorgio Castriota Scanderberg e quella del suo omonimo, Gjergj, piccolo eroe dei nostri tempi costretto a fuggire dalla propria terra, avventurato su un pericoloso barcone alla ricerca di un futuro migliore è raccontata ai bambini, ma non solo, dai giornalisti Enrico De Grazia e Maria Francesca Rotondaro. Gjergj, il piccolo grande Scanderbeg (Ed. Coccole e Caccole, euro11,90), ro-manzo bilingue con le illustrazioni del fiorentino Davide Bertelli e la traduzio-ne in albanese a cura di Orjeta Hashor-va offre ai giovani lettori una storia av-vincente ricca di insegnamenti, di amor patrio e di orgoglio delle proprie radici. Una storia che servirà al piccolo Gjergj a non avere paura del mondo, a saper lot-tare per la propria libertà e per i propri diritti. Una storia valida per tutti.

Una cantina. Lorenzo e Olivia. Due segreti. Io e te (Einaudi, euro 10,00) è più un racconto che un romanzo in cui la penna di Niccolò Ammanniti da vita alla storia di due giovani, vit-time ognuno delle proprie debolez-ze. Lorenzo è un adolescente schivo, introverso, chiuso in un silenzio che lo allontana dalla vita spensierata dei ragazzi della sua età. Olivia, la sorella-stra, è una giovane donna perduta nei meandri della droga. Se mia madre credeva che così sarei diventato come gli altri a me andava bene. Tutti dove-vano pensare, mia mamma compresa, che ero normale. Da questa consape-volezza matura in Lorenzo l’idea di fingersi ospite a casa di una compa-gna di classe, a Cortina d’Ampezzo, per trascorrere insieme ad altri coeta-nei una settimana bianca. Ma non ci saranno piste innevate, né rifugi in cui ristorarsi ma una cantina nel seminterrato del proprio palazzo dove trascorrere in assoluta solitudi-ne sette giorni lontano dalla falsità del mondo. Questa breve vacanza sarà interrotta dall’arrivo inaspettato di Olivia, figura femminile evanescente e fragile, che, in preda ad una crisi d’astinenza, costringerà il fratellastro ad uscire dal suo guscio e a cresce-re all’improvviso. Pagine, quelle di Ammaniti, che ritraggono il faticoso percorso della cre-scita esi-stenziale, mai privo di dolori e scoper-te nuove, piacevoli o dolo-rose che siano.

PEOPLE LIBRARy 46 People Life aprile 2011

servizio di manuela magnelli

Francesco Reda: il teatro è la mia officinaPEOPLE COPERTINA 48 People Life aprile 2011

Questa volta la location della co-pertina del mese non è un sa-lotto, una casa, una spiaggia o

uno studio televisivo. No! questa volta abbiamo scelto una grande officina. Di quelle vere. Con macchine da riparare, bulloni, gomme, ma anche con una bella macchina da corsa del proprietario che di cognome fa Reda. Proprio come il nostro personaggio che arriva con la sua canottierina per le foto di rito di Francesco Greco. Nell’officina di Silvio Reda, in via delle Medaglie D’Oro a Cosenza, tutto è pronto per le foto al tenebroso attore Francesco Reda. In posa. Sorrisi, click e un messaggio: mi sento un meccanico del teatro. Di quei meccanici che si sporcano le mani, ma che alla fine possono gridare “la mia macchina è scattante e veloce per merito mio”. Tra una foto e l’altra Francesco trova il tempo per una chiacchierata veloce. Attore, una passione nata quanto tempo fa? Ho iniziato a 20 anni per una voglia matta di apparire. I riflettori, le luci, le fotografie, quant’è dura la vita di un attore? E’ molto dura, ma è cosi bella che non senti la fatica. Il 10 aprile un appuntamento importante per te, vero? Si, recito al Teatro Rendano, davanti alla mia gente e sono molto felice. Quale personaggio interpreti? Il commissario di polizia Giovanni Pala-

tucci (nell’opera “Briciole di Luce”, ndr) che si distinse nel 1939 per aver salvato gli ebrei dalle persecuzioni razziali. La regia è di Natale Filice. Teatro, ma anche tanta televisio-ne? Si, molte fiction, ma quello che sento quando recito su un palco non lo sento davanti ad una macchina da presa... Non solo Briciole di Luce, vero? Per questa estate è pronto un lavo-ro con Vanessa Gravina: l’Antigone.L’attore con la valigia sempre pronta sul letto. Non ti stanchi mai? E’ vero non è facile. Si a volte sento la stanchezza. Scegliere di vivere a Cosenza e muo-versi alla fine stanca, ma dopo una crisi che ho avuto due mesi fa ho deciso di non lamentarmi più. Questo è il mio lavoro.Francesco Reda, bello e impossibile? No, ma sono molto selettivo con le don-ne. E sono attratto dalle vere donne...Cosa cucini alla tua donna? Un bel piatto di pasta, ma basta che non mi faccia lavare i piatti.Cinema in Calabria? Io ho un consiglio da dare ai vertici. No finanziamenti a pioggia, ma credere in uno o al massimo due film e allora si che nella nostra

Lo staff dell’officina di Silvio Reda con l’attore

Francesco Reda

Francesco Reda: il teatro è la mia officinaservizio di marcello romanellifoto di Francesco greco

PEOPLE COPERTINA49People Life aprile 2011

terra si potrà fare cinema. Foto finite. Francesco Reda ringrazia Silvio Reda per l’ospi-talità della location e ruba una pro-messa: “Vorrei un giorno guidare questa macchina, posso?”. La risposta è: Si, ma anche io voglio una parte nella tua prossima fiction! Affare fatto.

Haber, “vado sempre a tutta birra”

La ricerca della genuinità è più che un obbligo. An-cor di più quando è Made in Calabria. Il profumo della primavera arriva e con esso anche l’irresi-

stibile richiamo all’uovo di Pasqua. Evitiamo i pranzi prelibati e lasciamo spazio al cioccolato di qualità. Con-cediamoci una sosta ad alta caloria: Garritano 1908, stuzzica il nostro palato. L’arte dolciaria dell’Azienda Garritano è la dimostrazione dei sapori naturali e dei prodotti genuini. Una tradizione che si tramanda da padre in figlio. A prendere le redini nel cuore dell’antica Cosenza è Carmelina Garritano, pronipote di quarta generazione di Pasquale Garritano, fondatore e primo produttore e trasformatore di fichi secchi e cioccola-to puro, della città di Cosenza. Il segreto dell’azienda è il prodotto di prima qualità proveniente solo dalle migliori coltivazioni locali e la lavorazione, rimasta sempre uguale, secondo le antiche ricette gelosamen-te custodite e rigorosamente osservate. La forza di quest’azienda? I familiari che la compongono. Insieme curano il prodotto in tutte le sue fasi, dalla selezione alla presentazione finale sul mercato, sempre attenti che il tempo non ne alteri minimamente il gusto, che fa parte della sua tradizione e che lo differenzia da or-mai un secolo. Anna, la figlia della sig.ra Garritano, ci accompagna nel laboratorio (acquolina in bocca, diffi-cile resistere alle tentazioni): animaletti di ogni genere, uova di cioccolato decorate e personalizzate con gusti differenti, e inoltre è possibile racchiudere nel guscio il proprio dono, impreziosito da un cioccolato pregiato frutto dell’ingegno e dell’abilità tipicamente artigianale. La sorpresa è la vera gioia dell’uovo di Pasqua e Anna ci dice: ricordo che la sorpresa più bella è stata il progetto di una casa che fece un nostro cliente. Diamo emozione al nostro palato e diffidate dalle imitazioni.

Non e’ pasqua senza le uova di garritano

SPECIALE PASqUA 52 People Life aprile 2011

servizio di valentina Zinno

SPECIALE PASqUA53People Life aprile 2011

A sinistra Giu-seppe Garri-tano, “erede” dell’omonima azienda e sua

moglie

La famiglia Garritano al

completo

Dopo anni di canzonette sbarcate dai più famosi talk-show come “Amici” ed “X-Factor”, a vincere Sanremo è stato final-

mente un vero cantautore con parole di saggezza e di estrema attualità, che ha emozionato l’Italia intera. E’ stata la giuria demoscopica a farlo trion-fare nella 61° edizione del Festival dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Al secondo posto arrivano i Modà con Emma, presentando al pubblico una tipica canzone da Reality-show, mentre si posizio-na sull’ultimo gradino del podio, Albano Carrisi, rimesso in gara dopo aver subito l’eliminazione in-sieme alla Tatangelo. Roberto Vecchioni ha coin-volto tutte le età con un testo estremamente legato ai nostri tempi. La sua canzone racconta l’attuale si-tuazione sociale dell’Italia, ma parla ancora d’amo-re verso le donne e sua moglie. Dalla sua poesia esce fuori un forte grido in difesa della pace e della libertà di pensiero. Il professore non si è smentito, non ha abbandonato la profondità del suo pensie-ro, da sempre presente nei suoi testi. E anche que-sta volta è andata così : “Chiamami ancora amore” è una canzone che occorre ascoltare un paio di volte prima di capirla nel suo profondo significato, abbandonando le belle sonorità, che all’inizio ci colpiscono, e concentrandosi sulle parole del testo e sul loro significato, sul messaggio che l’autore vuole lanciare. Viene lanciato un grido di pace, contro la guerra (per chi ha vent’anni e se ne sta a morire ), contro altre ingiustizie sociali (per l’ope-raio che non ha più il suo lavoro) ed in difesa della libertà di pensiero, (perché stanno uccidendoci il pensiero), con un’ incitazione a continuare a pen-sare senza condizionamenti altrui (Perché le idee sono come farfalle che non puoi togliergli le ali ). Un incoraggiamento a non mollare mai, a conti-nuare a difendere l’umanità da questi signori del dolore perché solo l’uomo, attraverso l’amore ed il non odio (chiamami ancora amore), può por-vi termine (che questa maledetta notte dovrà pur finire). Questa poesia parla delle cose sbagliate, le cose tragiche, le cose tristi, il bisogno di sperare sempre, di credere sempre e, fondamentalmente, di non arrendersi mai, perché QUESTA NOTTE DOVRA’ PUR FINIRE.

Greco Aldo, ID Liceo Scientifico “E.Fermi”,Cosenza

Vecchioni, “vecchio” solo di nome

PEOPLE SCUOLA 54 People Life aprile 2011

File interminabili davanti al Keystore One di Cosen-za. Turisti? No. Cosentini

doc fanno a gara per acquistare l’ipad2, il nuovo di-spositivo di casa Ap-ple. Il nuovo l’ipad2 è incredibilmente sottile, ha un design totalmente rinnovato e più leggero rispetto alla prima generazio-

ne della tavoletta Apple. Grande novità sono le due videocamere, una ante-riore e una posteriore per girare video hd. Como-do per chi conduce un lavoro frenetico ma anche per un divertentissimo svago. Lo staff dello Store ha curato alla perfezione la presentazione del nuovo “figlioletto” Apple. Prosecco e rustici del Mojito hanno deliziato gli animi della clientela che, impa-ziente aspetta il suo turno. Il costo? In questo caso è solo un dettaglio. Apple, non si smentisce mai. An-cora una volta è riuscito a trasformare il lancio di un nuovo prodotto in un gran-de evento mediatico.

Foto di Remigio

PEOPLE TEChNOLOGy55People Life aprile 2011

Tutti pazzi per il nuovo ipad2

Il primo ipad2 acquistato

L’ultimo ipad2 acquistato

Lo staff del KeyStore One

E’ al giovane montaltese dott. Paolo Trotta, esperto di sviluppo e dialogo sociale tra culture mediter-ranee che, pochi mesi fa, è stata conferita l’impor-

tante nomina di Consigliere Economico per l’Italia, dal Ministro della Cultura della Moldavia, Boris Focsa. Ed è proprio a Montalto Uffugo, dove Trotta è nato e cresciu-to che decidiamo di incontrarlo. La sede dell’incontro è l’agenzia assicurativa di proprietà della famiglia Trotta, dove Paolo riveste il ruolo di agente generale da ben set-te anni, anche se ci dice che ha messo a disposizione come rappresentanza per l’Italia del Ministro della cultura Moldava, un’intero ufficio dedicato. Ci accomodiamo nel suo studio e lui sorridente e allegro risponde con en-tusiasmo a tutte le nostre curiosità. Iniziamo a parlare della Moldavia e partiamo con una “rispolverata” sto-rico-geografica. L’attuale Repubblica della Moldavia, conosciuta nell’anti-chità come Bessarabia, apparteneva dapprima all’Impero ottomano, poi a quello zarista, in seguito alla Roma-nia e infine all’URSS dove nel periodo della Presidenza di Gorbaciov, esattamente nel 1991, ha proclamato la propria indipendenza. Oggi è un piccolo stato che confina con Romania ed Ucraina.In che cosa consiste esattamente la nomina, a lei con-ferita, di Consigliere Economico su tutto il territorio italiano? Come si legge nella lettera di incarico, la mia

nomina fa riferimento, allo sviluppo degli scambi cultu-rali e commerciali, alle attività di investimenti, di presen-tazione di aziende alle istituzioni della Repubblica Mol-dava, di sviluppo progetti e a tutto ciò che possa facilitare le relazioni economiche tra Italia e Moldavia. Durante i suoi numerosi soggiorni in Moldavia, come le è sem-brata questa terra? E’ una Nazione che vuole crescere economicamente e culturalmente anche se registra un Pil tra i più bassi d’Europa e del mondo. Le industrie sono

poche e forzate. Negli ultimi anni si è sviluppato un sano interesse per le ra-dici storiche unito alla riscoperta delle tradizioni e dell’enogastronomia. I Moldavi che persone sono e come vivono la loro quotidianità? Sono una popolazione multietnica dove alla maggioranza moldava si uniscono ucraini, russi, gaugazi, bulgari, turchi, e rumeni. Sono molto ospitali, dignitosi e laboriosi anche se un loro stipendio medio è pari a 200 € mensili circa.E come si può vivere con un simile stipendio alla soglia della povertà? Beh, naturalmente è uno stipendio che

calato nella realtà locale è proporzionato al loro tenore di vita, inoltre sono numerosissime le famiglie che vivono dei proventi guadagnati all’estero dagli immigrati. E poi i Moldavi sono un popolo ingegnoso, per sopravvivere si in-ventano di tutto, costa solo 1 Lei (0,16 centesimi di euro) pesarsi per strada sulla bilancia!

PEOPLE NEwS 56 People Life aprile 2011

servizio di nunzia de rose

MOLDAVIA “Secunda patria mea”

Ministero della Cultura Moldava

L’edificio più avveniristico della capitale Chisinau

Conosciamo meglio anche i beni artistici e naturali di questa straordinaria Terra. Nel-la Capitale Chisinau di particolare interesse sono l’Università e l’Acca-demia delle Scienze, i numerosi monumenti storici e le chiese ma non si può andar via dalla Mol-davia senza visitare l’incantevole sito archeologico di Orhei, dove vi sono anche degli insediamenti di

monasteri ortodossi e di cui, io stesso, con lo staff e sotto l’egida dell’efficientissimo Ministro della Cultura, sto pro-ponendo un progetto di riqualificazione dell’intera area, al fine di accelerare l’iscrizione del medesimo al patrimo-nio dell’umanità per l’UNESCU. Oltre a questo lodevole progetto quali sono gli altri obiettivi che si propone? Mi piacerebbe valorizzare e recuperare tutte le tracce dei legami culturali tra la po-polazione Italiana e quella Moldava, che esistono sin dai tempi dell’Impero Romano. Vorrei anche promuovere del-le iniziative volte a raccolte fondi da destinare alle case famiglia della Moldavia dove vivono decine e decine di ragazze madri e di bambini abbandonati. Vorrei soprat-

tutto invogliare i giovani, le istituzioni e anche le piccole e medie imprese a guardare con positività agli scambi culturali, sociali ed economi-ci con questa terra perché la diffidenza molte volte deriva dalla non conoscenza dell’al-tro. A questo punto Paolo Trot-ta si sofferma a lungo sulle qualità umane del Ministro della Cultura, Boris Focsa. Come tutti i “grandi” - dice - è una persona molto umile,

ama il suo popolo, vorrebbe una “Moldova fara saracie” ossia una Moldavia senza povertà, poiché crede siano proprio lo stato di povertà e di bisogno che portano alla schiavitù culturale delle popolazioni.Un’ultima domanda. Che cosa rappresenta per lei la Moldavia oggi? La Moldavia oggi per me? E’ “la secunda patria mea”.

PEOPLE NEwS57People Life aprile 2011

Paolo Trotta e il ministro Boris Focsa

Edificio governativo nel centro della capitale Chisinau

Una tipica abitazione della Moldavia antica

Ho conosciuto Anna Lauria da poco, rossanese di nascita, è sposata e vive a Corigliano da molti anni; mi sembra di conoscerla da sempre, ha il sorriso

dell’accoglienza e al Gallery cafè ci sentiamo come a casa…Anna, ma tu ti senti poeta o poetessa, cioè la poesia è più uomo o donna?Non è una questione di sesso, la mente non è maschio né femmina; certo rivendico il termine, ma solo perché bisogna liberarsi dagli schemi di un vocabolario maschile e dalla con-cezione di un potere maschile che ha dominato la scrittura fin dall’antichità, pensa agli scribi…Come si concilia allora il poeta con la donna, in te? La mia poesia è etica; e poi la maternità è donna; la sensibilità di una donna è quindi più vera e più viva di quella di un uomo.Tu sei passata dalla radio, dalla tv, dall’informazione alla poesia; cosa ti mancava che la poesia ti da? La poesia è l’invisibile che viene fuori e ti fa toccare il Sé, mentre la radio e la tv ti fanno entrare in rapporto con gli altri; restituisci alla gente, anche se non è narcisistico. La poesia è per me oasi non di vita ma di sopravvivenza; è il mondo della bellezza e della

pace anche se in un momento storico come questo sono un poeta indignato. Cosa è cambiato da “il nido di carta” e “i confini dell’ani-ma” alla tua ultima recente raccolta “poesia in conserva”? La consapevolezza che la parola possa servire a qualcosa, a cambiare qualcosa. In una società come la nostra in cui al contrario del passato, nella piazza contava il verbo orale, ora più che l’ascolto siamo bombardati dalle immagini visive. Con il mio primo libro, che era un timido viaggio nella poesia, mi preoccupavo del giudizio del pubblico, di essere accettata e l’ho curato senza mettere in luce quella che sono. Oggi, dopo anni di silenzio, con l’ultimo libro ho rotto gli schemi e l’ho legato ad una mostra di poesia visiva.Cosa intende un poeta come te per libero pensiero? Il pre-supposto è la conoscenza, intesa non come cultura didattica, ma della vita e della gente; quanto più conosci quanto più ti liberi dall’ignoranza dei pregiudizi e delle paure. Il libero pensiero è privo di condizionamenti sociali, ma nel rispetto delle regole e dell’altro. Per una laica ed agnostica come me, non può essere libertinaggio ma nell’ideale vero dell’anarchia il superamento degli istinti nella responsabilità. “Nessuna ca-tena alla mente”, Alexander Panagulis.Ma tu, ti senti controcorrente? No, mi sento inadeguata; mentre io vado da una parte il modo rema contro; vado sull’autostrada nella corsia opposta; sento l’inutilità, l’incom-prensione; mi sento fuori dal mondo, dal tempo; la società è un mercato e da valore a tutto, ma la poesia non ne ha o è inestimabile, perché è un viaggio incontaminato, io sono co-erente con quello che scrivo, con la bioetica, credo solo nella natura e nei bambini che non sono contaminati.Ma avere un’anima poetica aiuta o intralcia le tue rela-zioni? Dipende, le più belle amicizie sono nate con le affinità artistiche. Poi i poeti hanno bisogno di essere codificati, di estimatori che fanno da filtri, come i critici, non è come per l’arte classica che parlava da sé.Ti senti apprezzata dal tuo paese? In un paese, un territorio come il nostro ricco di cultura: il castello, gli scavi di Sibari, il codice purpureo, non c’è imprenditorialità, non c’è preparazio-ne; l’amministrazione fa politica ma non cultura. Dalla vita? Io scrivo per piacere o per parafrasare Anna Han-nah “per amore del mondo”.Ho letto un tuo racconto in cui parli di una “guepiere” fra biberon e computer: ma quanto contano per te la femmi-nilità e la sensualità? La femminilità o meglio la muliebrità la valorizzo ma non la esalto. Rivendico, come ho già detto, sia il termine femmina che donna, donna del sud, ma senza fare la guerra all’uomo, io non voglio diventare un uomo. Ri-prendo la Merini, la donna non mezzo ma valore e contro il

Anna lauria: la forza travolgente della poesia

Anna Lauria e Corrado Calabrò

PEOPLE jONIO 58 People Life aprile 2011

servizio di nuccia benvenuto

corpo proposto dai media una femmina capace di armoniz-zare se stessa e il mondo.Amore e cuore, e se volessimo cambiare ….la rima? La rima è esatta, ma per me l’amore è universale, l’energia che muove il mondo, quindi la cambio con un mio aforisma: “la vita, la morte…nel frattempo si ama. Ecco il motivo di esi-stere.”Anna, ma qual è la poesia che hai amato di più e che avre-sti voluto scrivere? La poesia è di Constantin Kavafis “per quanto stai in te” per il suo messaggio: non bisogna sciupare la vita.Bene, siamo alla fine, ci lasciamo con i tuoi sogni non anco-ra realizzati e i progetti in atto.Ogni libro che nasce è un progetto che si realizza. Nell’ultimo “poesia in conserva” racchiudo l’evoluzione della mia poeti-ca perché finalmente prende forma la mia poesia indigna-ta, civile e sociale. A primo acchito potrebbe sembrare una mercificazione della poesia ma io voglio solo renderla fruibile come cibo per l’anima. Per fare uscire fuori la poesia dal libro o dalla scuola e dislocarla nel quotidiano ho realizzato un museo di poesia visiva a Cosenza e nell’ambito della giornata mondiale della poesia come referente Unesco ho organizzato eventi nel territorio. Grazie, Anna, viva la poesia.

PEOPLE jONIO59People Life aprile 2011

Lauria con Venditti insieme a Roma al Premio Laurentum 2008 della critica per la poesia

“il Bozzolo”

Fare un concerto è il mio sogno…ha dichiarato Alessandro Haber in un’intervista. E così, la sua voglia di cantare si realizza con lo spetta-

colo inedito “Haberrante”. Un artista, un uomo che, davanti alla macchina da presa, su un palcoscenico o davanti ad un microfono cantando si emoziona, ci emoziona. Con i suoi occhi scuri e profondi, la sua barbetta ritorna a Cosenza, la città in cui più di un anno fa l’ha visto tra i protagonisti del film “Vor-rei vederti ballare”. Debutta al Teatro Garden il 15 e 16 Aprile nelle vesti di “cantattore” accompagna-to da un gruppo di prestigiosi musicisti. Racconta, attraverso la musica, amori, amicizie, incontri che

hanno travolto la sua vita. Perché proprio grazie alle esperienze, ai cambiamenti e alle sfide continue può emergere una figura, una passione un tempo da noi sconosciuta. Non si definisce un cantante ma un in-terprete che canta, canta a modo suo. Perché Haber è fatto in questo modo. Un cantante può fare l’attore e un attore non può fare il cantante? In ogni bagaglio può esserci anche la musica, ribadisce l’artista. La voce dal carattere forte e incisivo sarà protagonista del palcoscenico che aspetta solo voi. “Non resta che ascoltare. Tutto è davvero molto, molto haberrante.” (Mimmo Locasciulli, 1995).

Alessandro Haber e la sua doppia identita’ artistica

PEOPLE SPETTACOLO 60 People Life aprile 2011

servizio di valentina Zinno

Danilo Aloe in...Baciami ancora!

La coppola spericolata di Cristian PatitucciAttenti a quei tre!!!

Franco Paternostro, il gioielliere artista

Un tris d’assi di avvocati che ballano e che cantano

Carlotta Serra tutta Anema e Core

Miss Linea 3, un sorriso per la stampaaa

Lei si chiama Selene

A me gli occhi fanciulle!

E anche Franco Pichierrifinisce su People Life

SCATTO MATTO by Francesco Greco 62 People Life aprile 2011

Beato fra le more

Fox: “Mamma mia comme stò”!

Decoltè da brividi di Katia Gentile

Gianmaria manda un bacio alle sue fans

La piramide dei ragazzi Minerva

Mora o bionda!

www.peoplelife.org

ti aspetta per tutti gli altri scatti

di Francesco GrecoO Brunelli o ce ne andiamo!

Paolini VS Occhiuto, ma per l’Airc è già tregua

SCATTO MATTO by Francesco Greco63People Life aprile 2011

PEOPLE PILLOLE 64 People Life aprile 2011

Moda e bellezza in passerella. L’evento “Premio alla Moda - Un Volto per Fotomodella

edizione 2011”, dopo tanti anni di suc-cesso è giunto alla sua 27 edizione. Un Concorso Nazionale di Bellezza che gode del patrocinio della Regione Cam-pania, Provincia di Salerno e Azienda autonoma, soggiorno e turismo di Positano. Il tour procede per le selezioni in diverse regioni d’Italia alla ricerca della bellezza che si aggiudicherà il titolo nazionale. Nella Tappa Winter Tour - finale regionale calabrese è stata eletta Lorena Mesiano (1° classificata), Veronica Bartucci (2° classificata) e Sara Iaccarino (3°classificata), premiate dallo sponsor Sandro Ferrone Cosenza di Valeriano Sas. Un marchio inimitabile, che ha consolidato la sua immagine e pre-senza nella commercializzazione di abiti per la donna sinonimo di un tipo di eleganza che non è mai fuori luogo. La Vincitrice Nazio-nale di UNVOLTOXFOTOMODELLA vincerà: Un contratto con una nota agenzia di Milano la WIB, Miss Renato Balestra partecipe-rà alle sfilate dello stesso Stilista, una crociera nel Mar Mediterraneo per 2 persone offerta da Msc Crociere, poserà per il catalogo della nota azienda di orologi O.I.W. Per tutte le altre concorrenti varie possibilità poichè saranno presenti in giuria noti ospiti di agenzia di moda, spettacolo e stilisti.

Sara Iaccarino, Miss Sandro Ferro-ne, premiata da Franco Musmanno e Rossana, sua moglie, titolari del negozio Sandro Ferrone Cosenza

Le tre aspiranti fotomodelle

“un volto per fotomodella” premia

Sandro Ferrone Cosenza

E mo se magna... con Biagio izzo

Biagio Izzo scortato da Alfredo Bruno e Luigi Le Piane

(detto il Conte) dopo lo spettacolo applauditissimo del cinema Garden arriva al “Mo se magna”. Ales-sandro Vernì, “il grande”, insieme alla sua compagna Agnese Cipolla, sono i pro-prietari del sempre più ricercato locale che, per l’occa-sione, ha preparato una grande cena a base di pesce. Eh si, mo se magna davvero e Biagio non può far a meno

di gridare: Mamma come se magna qua non se magna in nes-sun altro posto. Brin-disi, baci, abbracci, fotografie fino a notte fonda. Al Mo Se Ma-gna non si fanno solo pizze e pizzette, ma c’è una cucina di alta qualità, una qualità firmata anche Gam-bero Rosso. Provate a chiedere al Biagio Nazionale....

PEOPLE PILLOLE65People Life aprile 2011

2° Concorso Nazionale di Danza “Citta’ di Cosenza”per non smettere di sognare mai

Al Teatro Morelli il pienone. Mauro Astolfi, Vladimir De-revianko, Fabrizio Santi i nomi della giuria del 2° Concor-so Nazionale di Danza “Città di Cosenza”, dello scorso 12 e 13 marzo. Un prestigioso concorso, due categorie previste (over e under 14), quattro sezioni di danza (classica, mo-derna, contemporanea, hip hop). Una spettacolare finale con tanto di ospiti d’onore, Marianna Ombrosi e Giacomo

Todeschio, in rappresentan-za della “Spellbound Dance Company”, diretta dal co-reografo Mauro Astolfi. La loro eccellente esibizione è un grande esempio per i giovani danzatori, una pro-va tangibile di come anni di sacrifici e completa dedi-zione verso tale disciplina, possano portare a risultati così alti. Il pubblico applau-de, entusiasta di assistere ad uno spettacolo all’insegna di

una sana competizione tra i concorrenti. Angela Tie-si, direttrice artistica della manifestazione, ha il merito di avere realizzato tutto questo. E’ lei che ha offerto ai giovani partecipanti, un’occasione unica per il loro fu-turo: prestigiose borse di studio presso la D.A.F. (Dan-ce Arts Faculty-Roma), per l’inserimento al Corso di Alta Formazione Professionale, e stage formativi. Tra i vincitori spicca il nome di Marco Belsito. A lui è stato assegnato il “Premio Speciale Carmen Varlaro”, un premio dal valore di ben 5.000,00 euro. Sopra: Giuria. Sotto: Master Class di con-

temporaneo, con Mauro Astolfi

PEOPLE GUSTO 66 People Life aprile 2011

Le ricette di questo mese sono delle preparazioni di pesce classiche, con un tocco di personalità. Rimangono semplici e veloci, ma allo stesso tempo raffinate e gustose per la scelta degli ingredienti. Pietanze molto adatte a cenette romanti-

che, grazie al pesce ed al peperoncino risultano leggere ed afrodisiache, per deliziare durante la cenetta e assecondare il dopocena. Menù adatto per i vegetariani o per chi è intollerante al lattosio, infatti nelle ricette non troviamo ne carni ne latte e derivati. Piatti da tenere in considerazione questi venerdi prepasquali, vediamole nel partico-lare per due persone.

Lavare le vongole e metterle in una casseruo-la ed aprirle con fiamma alta, girandole ogni tanto. Dopo che si saranno aperte (5-6 minu-ti) filtrare il liquido di cottura con un colino per eliminare, in caso ci fosse, sabbia. In una generosa padella mettere olio, aglio e prezze-molo tritato finemente ed aggiungere anche il peperoncino a pezzettini, soffriggere un minuto. Aggiungere le vongole ed il liquido di cottura filtrato e farle insaporire per bene. Lessare le linguine in acqua salata ed, a cottura ultimata, scolare e versare nella padella. Saltare a fuoco vivace e servire con un filo d’olio crudo e del prezzemolo tritato. Per decorare possiamo usare le vongole stesse insieme a dei rametti di prezzemolo.

Pulire, squamare e sfilettare l’orata. Met-tere l’olio ed un po’ d’acqua in una teglia ed adagiare i filetti di orata con un po’ di sale. Tagliare mezza zucchina a fiammi-fero, salare e mettere sul filetto con una spruzzata di pepe nero. Ricoprire il filet-to con le mandorle affettate ed infornare per 20 minuti a 180°. A cottura ultimata impiattare sopra un letto di lattuga “à la julienne” e decorare con prezzemolo tri-tato, del limone e qualche pomodorino a spicchio.

Voglia d’estate: a tavola spuntano i primi “pesciolini”

PRIMO PIATTO Linguine alle vongoleIngredienti500 g vongole 180 g linguine2 cucchiai di olio extravergine d’oliva1 spicchio d’aglio1 peperoncino qualche rametto di prezzemolo

SECONDO PIATTOFiletto di orata alle mandorleIngredienti 1 orata da 400/500 g1 zucchina 50 g mandorle affettate 2 cucchiai di olio extravergine d’olivasale e pepe q.b.qualche rametto di prezzemolo 2/3 foglie di lattuga per decorare3/4 pomodorini

Lo chefstaropoli carlo giuseppe

servizio di vincenzo gualtieri

Love, Sex,& more...!Sono convinto che molte donne (e qualche uomo)

quando sentono la parola “ritorno” iniziano a trema-re ed associarla a qualche tormentata storia d’amore

della serie “cime tempestose”, quella maledetta relazio-ne che stenta a giungere all’epilogo finale. Raro in questi casi più che mai è sperare che almeno la sua conclusione sia dignitosa, sen-za lancio di piatti o scenate isteriche da un lato, lunghe giu-stificazioni dall’al-tro. Uomini e donne vengono da pianeti opposti e sono “co-stretti” a convivere in questo spazio che sembra sempre più ridotto chiamato Terra. Laura ha le idee molto confuse e non riesce a crede-re che questa volta la rottura con Marco è definitiva. Appena dato il grande an-nuncio per telefono noi, amici di sempre ci siamo recati nel nostro solito bar per “aperitivizzarci” e raccogliere confi-denze, dettagli, lacrime. Marco è un giovane ragazzo 27en-ne, all’apparenza una persona tranquilla, spigliata, persino intelligente ma con una personalità contorta che sfiora la patologia tanto da farlo entrare continuamente in conflitto con se stesso. Di certo questi conflitti interiori gli regalano tanta fantasia, dato che anche questa volta è riuscito a tro-

vare l’ennesimo pretesto per rompere il fidanzamento che, a parere delle persone più vicine alla coppia, sembra non aver mai preso veramente il volo. Laura, in preda al panico sente il bisogno di intraprendere un percorso terapeutico presso lo studio di una psicologa, nonché amica. “Marco è un ossessione per me. E’ bastato guardarmi dentro per capire che non è amore quello che mi lega a lui, ma di-pendenza da dolore, il dolore di desiderare una persona inaccessibile” esclama Laura, mentre nei suoi occhi umidi riesco a vedere riflessa la mia immagine.Feci davvero una fatica immensa a credere in quelle parole, anche se in fondo al cuore sapevo che con la forza che da sempre contraddistingue Laura, ne sarebbe uscita fuori a testa alta. Probabilmente avrebbe dovuto farlo molto tem-po prima evitando che Marco con la sua personalità “oltre le linee” le calpestasse la dignità e i sogni. I suoi “eterni ritorni” poi, non le hanno mai reso il compito facile. In quanto a Marco, lui non aveva uno schema di relazione,

ma uno schema tra una relazione e un’altra: tornare dalla povera Laura, che innamorata e succube del sen-timento forte che provava per lui, non riusciva a resi-stergli, e l’amore (o meglio dire l’osses-sione) che la lega a lui, vinceva sem-pre! Questa è una prova tangibile di quanto le relazioni possano essere pe-ricolose e di quanto doloroso è un cuo-re aperto, andrebbe sempre maneggiato con cura. Non pre-diamo i sentimenti con leggerezza, e non giochiamo con

le emozioni che riusciamo a regalare, perché siamo dei perfetti nessuno, che possono diventare un qualcuno, ma-gari per la persona giusta! Un piccolo inno all’amore e alla potenza che questo sentimento ha insito in se, e per tutti quelli che per amore hanno tanto sofferto, ma si sono ri-alzati e ci credono ancora. Siete voi quei nessuno diventati qualcuno, per voi stessi!

PEOPLE LOVE 68 People Life aprile 2011

“Emergenza e diversamente abili”: questo il tema del corso durato cin-que mesi promosso dalle Associazioni Tutela Civium, ENVI Onlus e dal-la Regione Calabria. La finalità del corso – afferma il Dott. Gianfranco Pisano, Presidente dell’Associazione Tutela Civium e Promo-tore dell’iniziativa - è stata quella di dare ai partecipanti una conoscenza di base sul-le problematiche legate alle persone diversamente abili in situazione di emergen-za, unita alla promozione del valore della solidarietà e della non discriminazione. I vari incontri sono stati momento di confronto tra i cor-sisti, appartenenti a diverse associazioni della provincia di Cosenza (Anc di Corigliano C., Arci Pesca F.I.S.A., Anpana, Costruire il domani Onlus, Nors, Croce Ros-sa Italiana, Envi Onlus, Ekoclub, Gerv, Gruppo Cino-filo Alfa, Lupi delle Serre Cosentine, Legambiente Sila, Mac Onlus, Madonna del Rosario Onlus, Legambiente Sila, Prociv Arci Serre Consentine, Società Nazionale di Salvamento, Tutela Civium e Protezione Civile La Lince).Tanti i nomi degli esperti che si sono alternati nelle varie fasi del corso e che hanno interessato la città di Catanzaro, sede in cui ha preso avvio il progetto, e i comuni di Cosenza, Rende, Luzzi e San Vincenzo La Co-

sta. Le Dott.sse Ida Roberta Plasti-na, Gabriella Rocco, Teresa Bruno e l’ing. Anna Paola Morrone hanno relazionato in merito a tematiche ri-tenute sostanziali per approcciarsi al mondo dei diversamente abili: dal modulo “Come evitare il panico e re-agire adeguatamente” a “L’approccio

agli handicap mentali e la gestione della crisi nel disabi-le”, da “L’attacco di panico e il disturbo post-traumatico da stress” alle “Tecniche d’intervento nelle fasi di evacua-zione dei disabili”. Ad ampliare l’offerta formativa sono intervenuti il Dott. Giovanni Barone (Dipartimento Nazionale di Protezione Civile-Ufficio Volontariato) sul tema “Legislazione nazionale di riferimento” e il Dott. Cosimo Golizia (Dipartimento Nazionale di protezione Civile-Ufficio Gestione Emergenze) sulle “Esperienze di Volontariato nelle attività emergenziali con specifico ri-ferimento al sisma del 6 aprile 2009 in Abruzzo”. Onore al merito a questa encomiabile iniziativa e un in bocca al lupo per i progetti futuri!

QUANDO LA DISABILITA’ DIVENTA “EMERGENZA”Concluso il I corso regionale destinato alle associazioni calabresi

Da sinistra il dott. Gianfranco Pisano, il dott. Giovanni Barone e il dott. Cosimo Golizia

PEOPLE SOCIETy 70 People Life aprile 2011

servizio di nunzia de rose

Nell’era delle playlist e della musica impalpabile con-tinua il viaggio dei sei

novelli Ulisse (Fabrizio Cariati, Marco Ambrosi, Giuseppe Lic-ciardi, Roberto Simina, Roberto Virardi, Stefano Stalteri) partiti da Itaca per una lunga Odissea. In questo parallelo omerico “il pop sono le sirene, il rock è Nausi-ca, la world music è Medusa, loro sono i NUJU e Nuju è Nessuno”. Come in un immaginario Cirque du Soleil, i Nuju alzano il sipario di questo “ATTO SECONDO” prodotto dall’etichetta cosentina MKRecords; con unico filo con-duttore si dipanano diverse tra-me, e non come un semplice sus-seguirsi di scene o di sketch, ma come materiale cangiante e mu-tante ed in continua evoluzione. Con gli ospiti plasmano le loro creature e si fondono, come a sottolineare lo spirito “du soleil”: Francesco Moneti (Modena City Ramblers) con il suo violino tra le “Sirene e Nausica” in ‘Par-to’, Gennaro ”mandara” de Rosa (Mandara, 99 Posse, Parto Nuvole Pesanti, P.Voltarelli...) a rappresentare “Medusa” nel brano ‘Movement’, Manuel Franco e Antonio Rimedio de Il Parto delle Nuvole Pesanti fanno da “Ciclope” nei brani

‘Zingara’, ‘Un fiore’, ‘L’equilibrista’ e ‘Il solito’, il tutto mescolato da Lo-renzo “loz” Ori (Massimo Volume, Kocani Orchestar, Paolo Fresu…) “Atto Secondo” è un nuovo viaggio, carico di nuove consapevolezze, ma sempre in bilico tra Sogni e Realtà. Questa volta si parla di frenesia del-la società, dopo la precarietà rac-contata nel disco precedente. Oggi

bisogna star in bilico ma nello stesso tempo andare veloci e non cadere, questo riduce tutto all’al-lontanamento dai rapporti umani, dall’etica e dalle ideologie. I Nuju raccontano con ironia - rifacen-dosi alla lezione di Rino Gaeta-no - di questa società sempre più alla deriva e allo sbaraglio: nessun rammarico di questi anni a caval-lo tra zero e dieci, solo un’ironia ed un timbro dai richiami “Wait-siani”. Musicalmente il viaggio cerca di andare verso un sound moderno che porti sempre di più il folk-rock nella popular music. Partire come zingari alla ricerca di una festa, di una notte, disegnando l’inimmaginabile, qualcosa di ma-

gico e favoloso, delusi dalla società in declino come un fiore senz’acqua e illusi dalla vanità dell’immagine. Sempre in mo-vimento, in equilibrio sulle solite incertezze, cullati dal tempo e dalle donne, amanti e mamme, viaggiatori inevitabili su stra-de infuocate ancora da percorrere.

“Atto secondo” dei nuju. Viaggio musicale verso una nuova itaca

PEOPLE MUSIC 72 People Life aprile 2011

servizio di onmag promotion

Ci sono certe storie in città che vanno raccontate. E vanno raccontate per tante ragioni. People Life è andata a “becca-re” una storia bella, una storia di un uomo che dal 1 maggio

del 1961 ha fatto la prima pizza e a fine marzo 2011 è ancora davan-ti ad un forno a legna ad aspettare la sua margherita leggera leggera. Siamo alla pizzeria la Strega. Una delle pizzerie più antiche della città. Il parcheggio spazioso, l’acquedotto e quel panorama moz-zafiato. Nel 1958 la Strega era un chioschetto di legno ed è proprio Natale Spadafora, 83 anni, che inizia a raccontare in quel chioschet-to facevo mangiare i prodotti tipici e i panini caldi caldi poi... Il viag-gio in Canada, dopo due anni il ritorno in Italia e quel chioschetto si trasformò in pizzeria: In Canada lavavo i piatti in una pizzeria italiana, ma un bel giorno il pizzaiolo si ammalò e da quel momento mi sono messo a fare le pizze. Contadino sino all’età di vent’anni, il signor Natale con orgoglio gonfia il petto e continua nel suo rac-conto di getto: Amo la terra e la natura, ma se sono ancora qua, soprattutto amo fare questo lavoro. Bella parlantina, occhio vispo, memoria perfetta. Natale Spadafora è la memoria di una Cosenza che ha visto di tutto: Bei momenti, ma anche tempi dove c’era paura ad uscire di casa. In questa serata calda di fine marzo però vogliamo raccontare solo le cose belle e soprattutto cercare di capire qual è stato il segreto del successo di Natale Spadafora. Come si fa a far durare cosi tanto tempo una pizzeria? Amore, passione e attenzione massima in tutto. Quando un cliente mi lascia la pizza devi andare dal cliente e capire perchè...La pizza di Natale Spadafora cosa ha di tanto speciale? E’ una pizza tradizionale, leggera e deve uscire di poco fuori dal piatto.La zona dell’acquedotto, qui quante coppiette, quante fughe d’amore? In questi anni ho visto di tutto, ma quelli che mi facevano ridere e piangere erano i guardoni...E’ vero che nella sua carriera non si è fatto mai chiamare “prin-cipale”? Vero, un termine cosi brutto. Io nel mio locale non sono mai stato alla cassa, io ho sempre lavorato.In pensione? Mai. Io se non vengo qui la sera mi sento male. Voglio stare sempre in mezzo alla gente.E sua moglie l’ha conquistata con una pizza? Magari. Una fatica, altro che i tempi di oggi...Il giovane che vede Natale Spadafora dietro un forno, cosa pen-sa? Si meraviglia, ma nello stesso tempo lo carico. Se ci riesco io, per-chè non dovrebbe riuscirci lui a lavorare con amore.Cosa manca ai giovani di oggi? La grinta, la speranza, ma chi è

venuto qui a lavorare è uscito sempre con la voglia di migliorare.Musica e pizza? Io ascolto molta musica napoletana e vedo i film di Totò, ma non faccio le pizze napoletane, è meglio quella cosentina.La Strega da tutti è conosciuta come la pizzeria dove si parla di Cosenza calcio. E il signor Natale per che squadra tifa? Mai stato malato di calcio, preferivo altro...Il sogno di Natale Spadafora? Che mio figlio Marcello e mio nipote Natale continuino quello che ho fatto io per anni. Marcello e Natale ascoltano in silenzio. Figlio e nipote proprio in questi giorni vorreb-bero vendere l’attività per dedicarsi meglio ad un’altra scommessa imprenditoriale sempre nel campo delle pizzerie, ma nonno Natale con lo sguardo di un bambino fa spallucce: Io ho dato tutto, ora tocca a loro...

Il Re della pizza Natale Spadafora

servizio di marcello romanelli

natale spadafora: e’ dal 1961 che

“strega” con la pizza

CSI Miami? RIS scene del delit-to? Meri telefilm i cui sceneg-giatori si dilettano a descrivere

storie più vicine alla fantascienza che al mondo reale, svilendo spesso il serio lavoro dei criminalisti e della polizia scientifica. A Cosenza c’è chi dell’arte forense ne ha fatto una ragione di vita, bruciando le tappe sin dall’adolescen-za: Gianluca Lopez, criminalista, ar-ticola il suo lavoro tra lo studio delle traiettorie di un’arma da fuoco, pre-senziando ad un’autopsia, o facendo brillare un’automobile… Figlio d’arte (il padre è il presidente dell’A.N.E.B., Associazione Nazionale Esperti Ba-listici), vanta nel suo curriculum stu-di di fonetica all’Unical, una laurea a L’Aquila in Scienze dell’Investigazione, e collaborazioni con vari medici legali di tutta la Regione. Mi accoglie nei suoi uffici di balistica comparativa e d’informatica foren-se a Rende, e stento a credere che un ragazzo così giovane abbia già lavorato per tutte le procure della

Calabria, senza contare quelle di Milano, Venezia, Grosseto, Napoli…Innanzitutto spiega in dettaglio la figura del cri-

minalista. Il criminalista studia il crimine dal punto di vista scientifico, quindi materie come la balistica fo-rense, la fonica, l’esplosivistica, sono il mio pane quotidiano. A differenza del criminologo, che è un sociologo specia-lizzato nello studio del crimine, quali sono ad esempio i fattori ambientali che sviluppano un particolare tipo di crimine, i meccanismi di espansione, ecc.Perché hai deciso di dedicare la tua vita all’arte forense?Ho scelto questa strada perché fortu-natamente sono figlio d’arte: mio pa-dre è un perito balistico, presidente dell’A.N.E.B., e sin da piccolo ho trova-to affascinante l’approccio allo studio di tale settore. Addirittura ho assistito alla prima autopsia a 15 anni.Qual è il tuo rapporto con le armi?Molti potrebbero dedurre, poiché tra-scorro molte delle mie ore lavorative

all’analisi balistica, che io sia un appassionato di armi, ma non è corretto: non amo le armi, mi affascinano dal punto di vista scientifico. Penso che il migliore uso

“c.s.i. cosenza”. l’esperto balistico Gianluca lopez si racconta

PEOPLE UNICAL 76 People Life aprile 2011

servizio di dopamina

che si possa fare di un’arma è tenerla chiusa in un cassetto. Vado al poligono per esigenze lavorative, so sparare, ma è come il sommelier che capisce di vini ma non si ubriaca.Consiglieresti di intraprendere il tuo percorso?Si, lo consiglio in quanto è affascinante, ogni caso è unico a sé stesso, le prove di un reato sono analizzate materialmente. È un lavoro duro, perché spesso devo ap-procciarmi ad eventi cruenti, ma la consapevolezza di poter aiutare a sco-prire la verità è appagante.

Aneddoti divertenti?Ricordo che una volta a Rossano si ef-fettuò un sequestro di 80 tonnellate di fuochi d’artificio, che per legge vanno distrutti. Fu divertente far saltare in aria tutta quella quantità di esplosi-vi…Una falsa verità da sfatare riguardo

il tuo lavoro.Mi fa ridere quando nei telefilm l’investigatore capi-sce la tipologia dell’arma sentendo un semplice sparo. Oppure quel falso mito dei proiettili di ghiaccio: è im-possibile poichè quando un proiettile viene sparato, la polvere dell’innesco brucia, liberando circa 1200° in pochi millisecondi, l’attrito e il calore scioglierebbero qualsiasi proiettile di ghiaccio.

PEOPLE UNICAL77People Life aprile 2011

L’universo giovanile è da sempre un campo d’indagine aperto: genitori, insegnanti, specialisti sono sovente impegnati nella decodifica del modus vivendi degli

adolescenti. Comprendere “cause ed effetti” relative al loro modo di agire, a volte aggressivo e violento, altre schivo e impenetrabile, non è impresa facile. People Life ha intervistato la Prof.ssa Angela Costabile, Docente di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione all’UNICAL, per capire più da vicino le dinamiche sociali e psicologiche che concorrono alla formazione del carattere di un giovane.La cronaca recente è costellata da notizie che vedono protagonisti/vittime di episodi violenti soprattutto i giovani. Ad influenzare gli atteggiamenti delle nuove generazioni sono la struttura sociale, il benessere, il senso di onnipotenza o cos’altro ?Gli atteggiamenti e, soprattutto i comportamenti degli individui, quindi di bambini e ragazzi ma anche di adulti sono influenzati da almeno due fattori, quelli definiti interni, biologici, legati al temperamento, al carattere. Si tratta di aspetti che mettono in evidenza le differenze individuali, come quindi si è alla nascita con effetti dell’eredità. Accanto a questi aspetti ve ne sono altri, quelli sociali, culturali che si distinguono da un’epoca ad un’altra da una zona geografica, da una cultura ad un’altra. Le notizie riportate sui media quindi non dipendono solo dal mondo nel quale oggi viviamo ma anche da come lo viviamo. Si capisce perciò anche perché da una stesso ambiente culturale, escano individui con comportamenti così diversi. Si dice che i ragazzi di oggi siano “cittadini del mondo”, socievoli, sempre in cerca di un gruppo d’appartenenza

ma in realtà intrappolati in una sorta di “solitudine esistenziale”. Perché?Le caratteristiche dell’adolescenza da sempre sono un alternarsi di ricerca del consenso, di conformità e adeguamento agli altri, dell’importanza quindi del gruppo di coetanei (anche definito informale) e di ritirarsi in se stessi, in una solitudine che racchiude desiderio e paura. Non si tratta di un percorso solo attuale, è nella storia, nella ‘fisiologia’ dell’adolescenza.Aggressivi, contestatori, determinati ma estremamente fragili. Quanto incide il peso della famiglia sulla

formazione del carattere?Come detto in precedenza, il comportamento è costituito da un’integrazione tra aspetti individuali, ereditati ed influenza ambientale.L’accettazione degli insuccessi, la conquista graduale degli obiettivi prefissati possono tornare utili nella formazione della personalità?Una frustrazione adeguata al livello cronologico e di sviluppo, un ostacolo non enorme e insuperabile, aiutano nel percorso di crescita e sono funzionali anche all’attivazione di capacità importanti per fronteggiare le difficoltà, definite di coping.Negli ultimi anni nella nostra Città sono aumentati i fenomeni di bullismo: scuola, pullman, luoghi di ritrovo diventano gli scenari ideali per dare sfogo alla rabbia. Perché la violenza ha più forza della parola?Gli episodi dei quali leggiamo spesso

o ai quali assistiamo non sono sicura che siano realmente aumentati ma oggi ne abbiamo maggiore consapevolezza. Dovremmo tuttavia distinguere con attenzione se si tratta di eventi legati al bullismo che, per la loro caratteristica di ripetitività e asimmetria possono costituire un ostacolo rilevante ad uno sviluppo armonioso e produrre disagi forti che arrivano fino al suicidio. In altri casi si tratta di episodi di delinquenza minorile che richiedono tra l’altro, interventi di repressione da parte delle forze dell’ordine e producono nelle vittime danni diversi dai primi.

cattivi ragazzi? la parola ad Angela costabile

PEOPLE UNICAL 78 People Life aprile 2011

servizio di manuela magnelli

PEOPLE MOVIE 80 People Life aprile 2011

“Le emozioni non sono sempre immediatamente sog-gette alla ragione ma sono sempre immediatamente oggetto di azione”, questa indicativa frase di William

James campeggia sul frontespizio della rivista di cinema e visioni, Fata Morgana di cui è stato presentato il dodicesimo numero nel-la sede del terrazzo della Pellegrini di Cosenza, casa editrice dello stesso quadrimestrale.Una edizione numero 12 della rivi-sta a carattere monografico diretta da Roberto De Gaetano professore ordinario di Filmologia, presiden-te del Corso di laurea magistrale in Linguaggi dello spettacolo del cine-ma e dei media che si apre con una lunga conversazione a cura di Alessia Cervini tenuta con David Freedberg, studioso americano, firma autorevo-le negli studi internazionali di sto-ria delle arti, e voce di riferimento nel recente dibattito sui rapporti tra arti visive e neuroscienze. Freedberg discute dalle pagine di Fata Morga-na il tema dell’emozione muovendo dalle teorie classiche dell’empatia e della fenomenologia, riproponendo il suo originale approccio alla materia, teso a reintegrare il ruolo delle emozioni all’interno dei processi di produzione e fruizione dell’arte. Una presentazione che

è stata occasione di dibattito per il numeroso pubblico in-tervenuto. Il tema che di volta in volta affronta la rivista è strettamente collegato e correlato all’arte cinematogra-fica e, in questo numero, alla connessione tra l’emozione e la rappresentazione che di essa si fa nel cinema. Firme autorevoli del quadrimestrale docenti universitari, in particolare del Dams e della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Unical. Infatti, nel corso della presentazione ci sono state le relazioni dei professori, Salvatore Tedesco, docen-

te di Estetica presso l’università di Paler-mo e componente del comitato direttivo della rivista, e i docenti dell’Università della Calabria, Daniele Gambarara e Claudia Stancati, con un fervido dibat-tito sul tema delle emozioni che è stato moderato da Antonietta Cozza dell’Uf-ficio stampa Pellegrini. Sfogliando le pagine di questo numero della rivista, leggiamo i saggi contenenti una serie di chiavi interpretative sul tema dell’emo-zione, come ad esempio, le teorie legate ai neuroni specchio, poi, l’assenza delle emozioni, spaziando dal cinema al tea-tro, passando dalla letteratura fino alla fotografia. Questo numero di Fata Mor-gana contiene, inoltre, i saggi di Tonino Griffero, Diego Mondella, Andrea Pi-notti, Chiara Mangiarotti, Marco Se-naldi, Claudia Stancati, Filippo Fimia-ni, Margherita Ganeri, Carlo Fanelli.

Mentre la veste grafica della rivista a carattere saggistico è curata da Bruno La Vergata. Un progetto editoriale che, come detto dallo stesso direttore De Gaetano, non ha ca-rattere locale bensì un’impronta internazionale.

L’emozione di “fata morgana”

servizio di amy mendoza

“I MET ANDY… AND YOU?” E’ questo ormai l’ul-timo tormentone di Face-

book. Lo si legge ovunque: negli stati delle persone, nei gruppi e nei vari commenti. Ma che cos’è “I MET ANDY?” Per chi non lo sapesse “I MET ANDY” è un cortometraggio che nasce da un idea di Annalisa Macchione giovane studentessa di Comu-nicazione e Dams all’Università

della Calabria. Annalisa, amante della Pop Art, ha de-ciso di scrivere questa storia ispirandosi al grandissimo pittore americano Andy Warhol. Ecco appunto spiega-to il titolo del cortometraggio. IO HO INCONTRATO ANDY. “Si ho incontrato Andy” mi spiega Anna il mio incontro è avvenuto in sogno e il giorno dopo ho scrit-to la sceneggiatura. Mi viene difficile da spiegare e può sembrare anche strano, ma è andata proprio così. Un la-voro fatto senza l’aiuto di nessuno, ma solo con le for-ze di amici che amano il cinema. Su questo interviene anche il regista Elias Mulkanto che dice: Si dovrebbero, secondo me, effettuare delle attività di finanziamento e agevolazioni nei confronti dei lavori audiovisivi, so-prattutto se quest’ultimi possono migliorare la cultura regionale. Ma ora passiamo alle notizie “tecniche” che riguardano il corto. Il film sarà una sorta di documen-tario che ricostruirà le atmosfere anni 70 della pop art

e della factory di Andy Warhol. Infatti moltis-sime scene sono state girate al Nero aFacto-ry, noto locale di Co-senza, che ricorda le Factory di Warhol. Ol-tre alla sceneggiatrice e attrice principale del corto Annalisa Mac-chione ci sono anche Elias Mulkanto, gio-vane regista cosentino, che già in passato ha diretto alcuni corto-metraggi. Fanno parte del progetto anche il direttore della fotogra-fia Ovidiu Morgos, Il videografo Marco Caputo, la truccatrice Federica Ca-puto, l’Hair Style Francesco Orrico, il grafico Roberto Gentili, La scrittice Manuela Giardino e la fotografa e scenografa ufficiale Federica Imbrogno. Su quest’ulti-ma vorrei spendere qualche parolina in più. Federica, studentessa anche lei in Comunicazione e Dams come me e Annalisa, è una fotografa bravissima oltre che pittrice affermata. Il “corto” dovrebbe uscire per metà aprile e sarà distribuito nei maggiori festival del corto-metraggio. Se siete interessati trovate tutte le notizie su www.rassegnestrambe.blgospot.com nella sezione dedi-cata al cinema. In più trovate “I MET ANDY” anche su facebook dove è presente la pagina ufficiale.

I met andy, il “corto” tutto made in calabria

Guzzo Foliaro e la bella Annalisa

Macchione

PEOPLE MOVIE 82 People Life aprile 2011

servizio di gaspare guzzo Foliaro

Marco Caputo Ovidio Murgos ed Elias Mulkanto

FILM DEL MESE 84 People Life aprile 2011

Fa ufficialmente lo scrittore ma sono mesi che non riesce a scri-vere una frase di senso compiu-

to. Il giovane Eddie, schiacciato dalle pressioni dell’editore, trascurato e ab-bandonato a se stesso, ritrova la voglia di vivere grazie a una “smart drug” se-greta che gli permette di vincere tutte le

sfide che la vita gli propone. Ma non tutto ciò che riesce a guadagnare diventa di sua proprietà per sempre. Il trailer italiano di Limitless, in esclusiva su MYmovies, anticipa alcune scene dove vediamo

i due protagonisti, Robert De Niro e Bradley Cooper discutere sul senso di vivere la vita al massimo, senza fermarsi a pensare, a riflettere e a dare la giusta im-portanza alla memoria.

Regia: neil burger Cast: bradley Cooper, robert De niro, abbie Cornish, anna friel, andrew HowardGenere: Thriller, 105 min - uSa 2011 - uscita venerdì 15 aprile 2011.

Limitless

Abbiamo raggiunto Dante De Rose direttore del Teatro della Ginestra per farci raccontare della sua nuova esperienza: i Laboratori di teatro che

tiene presso l’Istituto Pezzullo di Cosenza, in collabo-razione dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, progetto per le Aree a Rischio dal titolo MARTE – Mu-sica ARte Teatro e ci ha parlato anche di un nuovo pro-getto che lo terrà lontano per un po’ dalle scene.Dante De Rose. Come nasce la tua passione per il teatro? Da un momento amatoriale quando avevo solo sedici anni. A vent’anni ho capito che questa era la mia strada, ho inco-minciato a capire come funziona il mondo dello spettacolo. Ho mosso i primi passi a Cosenza al teatro dell’Acquario e poi a Reggio Emilia con Otello Sarzi, uno dei maggiori personaggi di questo scenario in Italia. Ritornato a Cosenza con Antonella Chiappetta, ballerina, ho costituito il teatro della Ginestra. La compagnia che dirigo e che produce spettacoli che trattano temi piuttosto forti come le mafie, l’emigra-zione, il brigantaggio, ma anche miti come Alarico e temi storici e di riscoperta del nostro territorio.I laboratori teatrali nelle scuole, perché? Perché credo che sia un ottimo modo per avvicinare i giovani al teatro, attraverso la recitazione, che con poche ore non ha pretese di farli diventare degli attori. Diamo delle direttive che aiutano a parlare meglio anche con un atteggiamento fi-sico più pronto e aperto all’esterno e far capire loro che un impegno teatrale richiede molte ore di studio. All’Istituto Pezzullo noi stiamo lavorando sulla tragedia Antigone di Sofocle e sono 20 i ragazzi impegnati.. La sua ultima esperienza… La partecipazione al film di Mario Martone “Noi credevamo” con Luca Zingaretti, Luigi Lo Cascio, Luca Barbareschi, Tony Servillo, in cui

ho il ruolo dell’oste che serve ai Giovani che si resero par-tecipi dei moti che portarono all’Unità d’Italia.Quante ore al giorno occorrono per diventare un buon attore? Sei ore di prove sul palcoscenico e a casa ci sono altre ore di studio. Si è attore 24 ore su 24 anche a cena con gli amici si è attore, si è comunque vicini al per-sonaggio su cui si lavora tanto che, a volte, reciti nella vita il tuo personaggio per vedere l’effetto che fa sugli altri e se è credibile, per poi poterlo rappresentare meglio in sce-na. A volte c’è come una fusione tra Dante e il personag-gio e tra Dante e le persone perché attingo molto anche dall’esterno dalle persone reali che incontro, imitandone i gesti, a volte, ed adattandole ai personaggi che andrò ad interpretare.I progetti futuri? Ci sono delle nuove cose che fino a mag-

gio mi terranno lontano dalle scene. Scenderò in politica per dare un peso alla categoria del teatro che credo sarà sempre più trascurata. La mia idea è promuovere la cultura a tutto tondo che parta dalle scuole, attraverso i musei e le biblioteche e arrivi ai teatri attraverso una corretta informazio-ne che, con lo strutturare dei siti internet, faccia promozione globale dei beni artistici della nostra

città. Si aspetta delle critiche a

questa “coraggiosa” decisione? So che ce ne potranno essere perché sono con la mia attività vicino al mondo gio-vanile e ci si aspetta una non partecipazione a quel mondo della politica che fortemente penalizza, e lo abbiamo visto, questi giovani. Ma proprio per questo io ho deciso che non si può più essere indifferenti. Le manifestazioni culturali sono in crisi e nessuno le difende, quindi io do diponibilità a farmi voce degli artisti cosentini. Accetto tutte le critiche sono aperto a tutto, ma mi metto in gioco. Adesso parliamo di Marco, tuo figlio, il piccolo attore di casa …Ha dieci anni ora, ma da quando aveva un anno l’ho por-tato in scena con me. È davvero molto bravo un critico sottile e attento, è protagonista del video dei Camera 237, in cui fa il cantante, uscito in questo periodo.

Arte teatro, dante de rose entra nelle scuole

Prove di teatro al Pezzullo con Dante De Rose

PEOPLE ThEATRE 86 People Life aprile 2011

servizio di lucia de cicco

87People Life aprile 2011 PEOPLE ThEATRE

TEATRO GARDEN - “Incontriamoci a teatro”Venerdì 15 e 16 Aprile 2011 ore 20.30

“HABBERRANTE” di e con Alessandro Haber.

TEATRO MORELLI – “Cosenza si prende la scena”13 Aprile ore 21.00 Concerto del Metallo – “X Piano Duo” (Ass.Icams)15 Aprile 2011 ore 21.00 Fashion e Musical “50 anni tra storia moda

e musica” (Ass. V.M. Production)17 Aprile 2011 ore 18.00 C’est Par Ici? (Compagnia la Barraca)

20 Aprile 2011 ore 21.00 Raccontando Fabrizio De Andrè Controritmo in concerto

21 Aprile 2011 ore 21.00 Ragapelli Bros – Presentazione disco (Ass. Ragapelli Family)

28 Aprile 2011 ore 21.00 Nel mondo di Amelie… (Compagnia Brucia Ballet)5 Maggio 2011 ore 21.00 Concorso canoro (Ass. La Voce Produzione)

11 Maggio 2011 ore 21.00 Erotikollage (Ass. Tecne Onlus)15 Maggio 2011 ore 18.00 La storia di Bachita (Ass. Arcadinoè)

BIBLIOTECA COMUNALE “V.S. SERGIO” RENDE “Preghiera – Parità – Poesia” a cura della Prof. ssa M. Carmela Errico Stancati

29 Aprile 2011 ore 16.30 Poesie di Pino Persico (Prof. Filosofia)27 Maggio 2011 ore 16.30 TAHIRIH – Vita e poesie a cura di Maria Lupia (Dirigente scolastico)

EL Mojito ALMA CubAnAGiovedì 7: Saudade QuartetSabato 9: “ruvio night Show”Giovedì 14: Palpburo’ QuartetVenerdì 15: Pensavo fosse amore invece era un calesse: con Daniele moraca story Sabato 16: Live music bandGiovedì 21: Giovediband!!!!Venerdì 22: non solo musica con Daniele moracaSabato 23: betta trio dance con Tarcisio molinaroGiovedì 28: Emilionsorridente e Giovanni De SossiVenerdì 29: moracaino do salvador de baia!Sabato 30: ruvio night showdomenica 24 Pasqua: Live music bandPasquetta aperti

toP winEogni martedì e giovedi Serata universitaria con degustazione di vini

LA GRAtiCoLAVenerdì 15 mark bernstein in quartet

jAzz & winE1 aprile accorduo 8 aprile alessandro Castriota Scanderbeg15 aprile virginio aiello Trio Jazz22 aprile marco rossin Trio29 aprile Jazzymut Trio

bEAt: Giovedì 7 amanita Jazz guest GildaVenerdì 8 KarTOOns - presentazione nuovo albumSabato 9 - motown funk brothersGiovedi 14 - live music (band da definire...)Venerdì 15 - Saggy rey TributeSabato 16 - Tyron d’arienzo Tributo ad HehndrixGiovedi 21 - mr. mustard Tributo speciale a Pink floyd & beatles Venerdi 22 - rOCK’n’DOLLS

Sabato 23 - rubbEr SOLu tributo ai beatlesGiovedi - Live music (band da definire...)Venerdi 29 - live music (band da definire...)sabato 30 - bLuES banD

bEnCiStòogni giovedì Giovediamoci liveogni venerdì Cena con musica e cabaretogni sabato ‘njoi staff

AL PoSto GiuStotutti i giorni non solo ristorante e pizzeria ma servizio bar, caffetteria e pranzo con menù espressoInoltre offre il servizio con mediaset Premium proiettando le partite sullo scher-mo giganteogni venerdì musica dal vivo, Karaoke e tanto altro divertimento

Pietro Titone (GF 11) ospite al Mo se Magna

I programmi di primaveraPEOPLE NIGhT 88 People Life aprile 2011

Auguri Elisa per que-sti 18 anni,adesso che sei maggiorenne deci-

di tu della tua vita ,cambia le tue stelle e rendi tutto ciò che fai meraviglioso ,così da poter dire alla fine di questo lungo cammino che la tua vita l’hai vissuta pienamente.I tuoi Amici e la tua famiglia

E’ primavera, sboccia l’aperitivoal Melì Melò

Michele Placido e Marghetita Buy accolti a Cosenza nel Caffè Letterario

PEOPLE NIGhT89People Life aprile 2011

87CENTO - Via M. Mari - Cosenza - Tel. 0984 79 18 97AGRITURISMO LE VEDUTE - C.da Padula Inf. S. Pietro in G. - Tel. 0984 83 86 15 - Cell. 346 73 07 268 AL POSTO GIUSTO - C.da Petraro - RoseTel. 0984 90 30 95 - Cell. 340 55 01 931BAR AGORA’ Via Giovanni XXIII - CastroliberoTel. 0984 18 67 129BAR BRUNI - V.le Cosmai - Tel. 0984 32 273BAR COLOSSEO - P.zza San Sergio - Rende - Tel. 0984 40 41 11BARAONDA CASINò - V.le G. Marconi Tel. 0984 40 39 20BEAT - Piazza Duomo - Tel. 0984 29 548 BENCISTò - Via S. Irmenio - Tel. 0984 82 50 82 BORGO CITERIUM - C.da Favorita - CerisanoTel. 0984 47 49 62 BUENA VISTA SOCIAL CLUB - Via Busento - RendeTel. 0984 46 63 87 - 347 01 55 981CAFFE’ IMPERO - V.le della Resistenza - RendeTel. 0984 46 62 53 CAFFE’ LETTERARIO - P.zza MatteottiTel. 0984 21 582 CAMELOT - Via Milano, 28 - RendeTel. 0984 39 32 61CASINO CARUSO Sala ricevimentiCorigliano Calabro Cell. 333 31 68 810EL MOJITO - P.zza Valdesi, 4 - Cell. 349 26 02 793HOSTARIA LA VECCHIA CUCINAVia Miceli, 21 - Tel. 0984 27 464IL MORO - Via Calabria - Tel. 0984 24 860I SETTE COLLI- Via G. Rossini - RendeCell. 329 33 58 014JAZZ & WINE- Via Mascagni, 38 - Rende (CS)Cell. 339 87 40 220 - Fax 0984 84 96 38 LA BRACE - Settimo di Montalto (CS) Tel. 0984 93 40 10 - Cell. 339 37 85 710LA GRATICOLA - Via Capoderose (angolo P.zza Kennedy)Tel. 0984 79 03 18LA PIADINA - Centro Commerciale Metropolis - Rende

LA STREGA - Via T. Arnone - Tel. 0984 72 890MELì MELò - Via Tevere - Cell. 328 37 83 621MODHA - Via Mattia Preti, 59, 2 - Castrolibero (CS)Cell. 329 84 41 001 - 340 76 09 924MORRISON’S - Via N. Serra, 97Cell. 338 58 69 961NETTUNO - Via G. Marconi, 114 - RendeTel. 0984 40 39 59NOCTURNE PLACE - Via F.lli Bandiera, 36/38NORD EST 02- Via G. Rossini, 225 - RendeTel. 0984 83 77 91OCCHIUTO & BOZZO- Via Molinella, 2 - RendeTel. 0984 37 879PAPERO GIALLO - Via Ungaretti, 11 - Tel. 0984 46 39 16 PASTICCERIA SAN FRANCESCO - Via M.Preti Spezzano della Sila - Tel. 0984 43 44 03PHOENIx - Viale Giovanni e Francesca Falcone, 24Tel. 0984 31 852RISTORANTE F.LLI MONTESANTO Via ConciostocchiRende - Cell. 393 60 63 507 RISTOPASTO Via Verdi, 1° piano - RendeROSSO DI SERA- Via G. Rossini - Tel. 0984 40 43 90 SALOTTO DELLE DONNEV.le della Resistenza - Rende - Tel. 0984 84 62 40WALLACE PUB - Via Tevere, 32 - RendeCell. 320 35 79 975 TABù - Via G. Rossini, 56/58 - Rende Tel. 0984 83 70 92TIME OUT - Via G. Marconi - Tel. 0984 40 21 22TOP WINE - Via G. Marconi, 78 - Tel. 0984 40 25 01 VILLA FABIANO PALACE HOTELVia Cristoforo Colombo - RendeTel. 0984 83 86 20 - Cell. 338 86 91 520VIZIAMI MUSIC RISTO GALLERY- Galleria Marconi Più Tel. 0984 39 62 68WHITE DIFFERENT CLUB - Corigliano Calabro Cell. 333 62 49 159 - 339 53 09 362ZERO 360 - Via Kennedy - Cell. 348 65 00 539

PEOPLE MAGNA E BEVI 90 People Life aprile 2011

OROSCOPO 92 People Life aprile 2011

ArieteIl fattore psicologico pre-dominante dell’Ariete è la primarietà, cioè reazioni immediate ed istintive agli stimoli ricevuti. Tutte le esperienze sono vissute im-petuosamente, senza molta riflessione e tutto è portato all’eccesso, sia nel bene che nel male. L’Ariete è un tipo piuttosto collerico, ma non rancoroso. E’ un segno che ha bisogno di esternare, è un tipo estroverso e molto generoso, energico, dina-

mico e sempre alla ricerca delle sensazioni forti. L’intel-ligenza è di tipo istintivo e forte è la capacità associativa e sintetica. Altre caratteristiche sono: la testardaggine e la scarsa capacità di concentrazione, la grande fiducia nei propri mezzi e in se stesso al punto da sottovalutare le eventuali difficoltà che si possono presentare. Auto-ritario, energico, ama comandare e decidere per sé e per gli altri. Tende ad usare la forza nelle parole o nei gesti. Di gusti non molto raffinati, sono però dei gran-di idealisti e vanno dritti verso gli obiettivi che si sono prefissati, senza perdere tempo nelle formalità.

Ariete: Sarà un periodo di grandi conquiste sia in ambito lavorativo che sentimentale. Godete di ottima salute e

spirito d’iniziativa che vi porta a raggiungere i risultati prefissati. Attenzione agli invidiosi, diffidate delle persone che sembrano troppo servizievoli.

Bilancia: Periodo burrascoso: attenti ai fulmini e lampi a ciel sereno! Cercate un luogo calmo e tranquillo se dovete

riflettere sui vostri rapporti personali e familiari, magari una bella baita in montagna in mezzo ai boschi, le passeggiate in mezzo alla natura fanno sempre bene.

Sagittario: Il mese di aprile sarà come una coppa di champagne, molto effervescente! Marte in Ariete vi rende brillanti e imprevedibili, attenti a non partire in

orbita, siete super carichi di energia e vitalità. Se dovete scegliere un’attività sportiva potete provare l’ippica.

Gemelli: Si presenta un periodo di grandi novità: avrete mille impegni e vi sembrerà di non avere tempo per nulla. Energici e

vitali porterete a termine i compiti che vi siete imposti, quelli meno importanti li lascerete ad altri; siete molto sicuri di voi stessi.

Leone: Questo periodo è speciale, siete carichi di energia e riuscite a fare cose che vi riescono più difficili. Sfruttate questo

momento e quest’energia che vi pervade per puntare al massimo dei vostri obiettivi, ne ricavate molto verso la fine del mese sia in ambito lavorativo che sentimentale.

Acquario: Riscoprirete la gioia di vivere e stare in compagnia. L’arrivo della bella stagione vi farà sentire liberi di esprimere

al meglio le vostre emozioni. Se venite da un periodo lavorativo pesante staccate e la spina e godetevi una bella vacanza, vi aiuterà a ritemprare anima e corpo.

Toro: Periodo di nervosismo: sembra che le cose non funzionino come volete e che gli obiettivi prefissati vadano in fumo. Mantenere la calma e la concentrazione è

l’ideale anche se risulta molto difficile. Cambiare vita è un’altra soluzione, ha i suoi pregi e i suoi difetti.

Scorpione: Aprile è un mese di forti cambiamenti nel sia nel lavoro e che nella vita di coppia. I grandi cambiamenti possono portare belle novità.Venere nei

Pesci vi aiuta a prendere delle decisioni che rimandate da tempo. Siete molto dinamici e la forza non vi manca.

Capricorno: Per il Capricorno il mese di presenta in salita, con Marte e Venere ostili:attente sul lavoro e in famiglia cercate

di essere meno cupe e di parlare dei vostri sentimenti maggiormente:non tutti vi leggono il pensiero! L’economia domestica vi preoccupa, fate attenzione.

Cancro: Vi aspettano decisioni che potrebbero cambiare radicalmente il vostro stile di vita, dovete prestare molta

attenzione a quello che sceglierete di fare perché sarà molto importante. In ambito lavorativo e sentimentale sarete portati davanti ad un bivio.

Vergine: Non cedete alla tentazione di vendere titoli azionari senza aver riflettuto bene prima. Qualche equivoco con il partner può essere risolto facilmente se fate

chiarezza con le giuste parole. Se invece siete soli, vi aspettano nuove avventure e amicizie.

Pesci: La vostra vita è troppo frenetica ed irrequieta tanto che non badate minimamente alle richieste di chi vi sta intorno. Negli affari

tutto bene, non dovrete però sottovalutare le piccole problematiche che ogni giorno vi si presentano. Amore a gonfie vele, le coppie riscopriranno lati nuovi del partner.