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L'OROLOGI DA TASCA IN GENERALE L'OROLOGIO DA TASCA FERROVIARIO IN PARTICOLARE L'orologio da tasca (fig. 1) consta delle seguenti parti: 1° - Cassa. 2° - Meccanismo. 1° - Cassa. La cassa può avere due o tre calotte, delle quali una con vetro. La calotte possono avere e non avere le cerniere. L'orologio ferroviario deve avere tre calotte, tutte munite di cerniera. Nella fig. 2 è indicata la nomenclatura di tutte le parti che compongono la cassa dell'orologio. Il meccanismo si fissa alla cassa mediante una vite a testa tagliata (tipo Longines), o mediante viti a testa intera (tipi Zenith e Perseo). fig.1 fig.5 OROLOGI E PASSIONI

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Page 1: OROLOGI - perseo.cc · L'OROLOGI DA TASCA IN GENERALE L'OROLOGIO DA TASCA FERROVIARIO IN PARTICOLARE L'orologio da tasca (fig. 1) consta delle seguenti parti: 1° - Cassa.

L'OROLOGI DA TASCA IN GENERALEL'OROLOGIO DA TASCA FERROVIARIO IN PARTICOLARE

L'orologio da tasca (fig. 1) consta delle seguenti parti:

1° - Cassa. 2° - Meccanismo.

1° - Cassa. La cassa può avere due o tre calotte, delle quali una con vetro. La calotte possono

avere e non avere le cerniere. L'orologio ferroviario deve avere tre calotte, tutte munite di

cerniera. Nella fig. 2 è indicata la nomenclatura di tutte le parti che compongono la cassadell'orologio. Il meccanismo si fissa alla cassa mediante una vite a testa tagliata (tipoLongines), o mediante viti a testa intera (tipi Zenith e Perseo).

fig.1

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Page 2: OROLOGI - perseo.cc · L'OROLOGI DA TASCA IN GENERALE L'OROLOGIO DA TASCA FERROVIARIO IN PARTICOLARE L'orologio da tasca (fig. 1) consta delle seguenti parti: 1° - Cassa.

2° - Meccanismo.Il meccanismo, (fig. 3, 4) dell'orologio da tasca si compone delle seguenti parti:

a) la piastra;b) i ponti;c) il tamburo con la molla e "arretage";d) il dispositivo di carica;e) il dispositivo di rimessa all'ora;f) il ruotismo;

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g) lo scappamento;h) il bilanciere con spirale;i) la minuteria;j) il quadrante e le lancette;

a) Piastra - E' il sostegno dei ponti delle ruote (fig. 5).Essa e incavata nella parte esterna (ove è fissato il quadrante), per far posto alle

ruote della minuteria e ai rocchetti di carica e, nella parte interna, per far posto al tambu-ro, alle ruote e allo scappamento. Il diametro della piastra è variabile e costituisce "calibro"dell'orologio. Il calibro si misura a linee. Una linea equivale a mm. 2,255867; 24 linee equivalgono a mm. 54,140;

16 linee equivalgono a mm. 36,09317 " " " 38,34318 " " " 40,60519 " " " 42,86120 " " " 45,11721 " " " 47,37422 " " " 49,64824 " " " 51,88424 " " " 54,140

Gli orologi delle ferrovie devono avere un calibro non minore di 18 linee né maggio-re di 21 linee effettive, cioè senza anelli interni di spessore per aumentare apparentemen-te il calibro.

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b) Ponti - Sulla piastra si adattano i seguenti ponti:- ponte del tamburo. (fig. 6). Su questo ponte si trovano la ruota a corona, la ruota

di trasmissione o di caricamento (rochet), il nottolino di carica (cricco o cliquet) e la sua mol-letta e, in generale, il foro della ruota di centro.

Per l'orologio delle Ferrovie è prescritto che il cricco e la sua molletta siano visibili,il cricco deve essere visibile affinché si possa scaricare la molla senza togliere i bilancieree l'ancora. La molletta deve essere visibile e fissata con viti perché, altrimenti, può facil-mente saltare e perdersi durante le operazioni di smontaggio e rimontaggio dell'orologio.

- ponti del ruotismo. (fig. 7). Gli orologi possono avere un ponte per ogni ruota(esclusa la ruota di centro.) come negli orologi Longines di tipo FS, ovvero un ponte per leruote prima (roue de petite moyenne), seconda o dei secondi (roue de champ) e un ponteper la ruota di scappamento (tipo Zenith e Perseo), ovvero un ponte unico per la ruota

prima, seconda e di scappamento. Nell'orologio ferroviario è prescritto che la ruota di scap-pamento sia montata su ponte indipendente. Ciò allo scopo di facilitare la montatura e larimondatura dell'orologio.

- ponte di sostegno dell'ancora. (fig. 8).- ponte di sostegno del bilanciere, detto Coq. (fig. 9). Questo ponte porta una appen-

dice con un foro nel quale viene introdotto il piton ove è fissata l'estremità esterna della spi-rale. Sopra il Coq è installata la contropietre del bilanciere (coqueret) e la racchetta di regi-strazione.

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c) Tamburo con molla e arresto (arretage) - (fig. 10). Il tamburo, come si è detto, servea contenere la molla motrice. Esso, con la sua corona dentata, ingrana col pignone dellaruota di centro. La molla è agganciata nella parte interna al ente dell'albero del tamburo enella parte esterna a un dente situato nella parte periferica interna del tamburo.

Tale dente, in generale, è ottenuto sfondando la parte cilindrica del tamburo.L'attacco della molla in questo caso ha la forma a V.

Negli orologi di costruzione più accurata - e negli orologi ferroviari - in luogo di taledente sono praticati, nel tamburo e nel suo coperchio, due fori in corrispondenza dei qualisi introduce l'attacco della molla che, in tal caso, ha la forma a T. Negli orologi ferroviari èprescritto che il tamburo sia munito di arresto "arretage".

L'arresto di carica è formato dalla Croce di Maltae dal dito d'arresto (fig. 11). Il dito d'arresto è mon-tato sull'albero del tamburo. a durante la carica, adogni giro dell'albero del tamburo. Cioè ad ogni com-peto avvolgimento di una spira della molla intornoall'albero del tamburo, la Croce di Malta viene spo-stata di un dente dal dito e così si giunge al dentedella Croce di Malta che ha una curvatura contrariaa quella degli altri denti e che per cui non può esse-re sorpassato dal dito d'arresto.

L'arrètage ha lo scopo di ottenere la massimaregolarità dello sforzo motore durante la scarica, rimanendo la molla sempre in tensione,poiché essa viene montata in modo che, quando il dito d'arresto si trova nel primo dentedella Croce di malta la molla è già rivolta per tre spire introna all'albero di carica. Inoltre l'ar-rètage impedisce che la molla si rompa per il forzamento della carica.

d) dispositivo di carica - Il dispositivo di carica negli orologi da tasca può esserea "bascule" o a "clichetage".

- bascule. (fig. 12). È applicato negli orologi di mediocre qualità ed è costituito dauna larga leva, imperniata al centro, portante una batteria di 3 ruote dentate ingranate traloro che, normalmente, fanno girare la ruota di carica della molla, e manovrando l'apposi-to dispositivo, fanno girare le ruote della minuteria per la rimessa all'ora dell'orologio. I

tamburo ruota di carica (rochet) ruota a coronaalbero del tamburo

fig.10

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sistema di carica a basculle non è ammesso per gli orologi delle ferrovie.- Clichetage. Il comunemente usato per gli orologi di buona qualità.

Prima di parlare del suo funzionamento è necessario descrivere l'albero dicarica, (fig. 13).

Tale albero è costituito:1° - Da una parte cilindrica filettata, ove viene avvitata la corona di

carica.2° - Da una gola ove si insinua l'estremo di una vite. Impanata sul

ponte del tamburo, che impedisce lo sfilamento dell'albero dal meccanismo.3° - Da una parte cilindrica (più grossa della prima parte, nella quale viene infilata

una ruota dentata, il cui mozzo si prolunga al di sotto e porta dei denti a sega "pignonremontoir", (fig. 12).

4° - Da una parte a sezione quadrata nella quale viene infilato il pignone scorrente"pignon coulant", (fig. 13). Che porta, al di sopra, i denti a sega che gli permettono di ingra-nare col pignon remontoir e, al di sotto. I denti comuni che gli permettono di ingranare conla ruota di rimando della minuteria.

5° - Da un'appendice che serve di guida all'albero affinché non giochi lateralmente.Nella sua periferia, il pignon coulant, ha una gola entro la quale scorre la leva della pous-sette. il pignon remontoir dalla leva della poussette, sollecitata dalla sua molletta. (fig. 4).Girando fra le dita la corona e quindi l'albero di carica, si obbliga il pignon coulant a giraree a far girare il pignon remontoir che è ad esso ingranato, (fig. 4).

La rotazione del pignon remontoir si trasmette, con l'intermediario della ruota acorona, (fig. 3, 10), alla ruota di carica "rochet", (fig. 3, 10). Montata sulla parte sporgentedel tamburo che a tal uopo è a sezione quadrata e fa avvolgere, su di esso albero, la molla(caricamento dell'orologio). Il movimento della corona e quindi dell'albero di carica, nell'o-perazione del caricamento è alternato, ma nella fase di ritorno il moto di carica è interrotto

fig.12 fig.13O

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dal funzionamento dei cricco "cliquet". Nella fase di ritorno, cioè, girando il senso contrariola corona, l'albero di carica fa girare il solo pignon coulant i cui denti a sega saltano sui dentia sega del pignon remontoir (che invece rimane fermo), producendo un suono caratteristi-co detto "cliquetage".

L'albero di carica è impedito di sfilarsi, come si è detto, da una vite il cui gambo,impanato sul ponte del tamburo,s'incunea nell'apposita gola scavatasull'albero. La durata di carica degliorologi senza arrètage è di circa 40ore, in quelli muniti di arretage, ladurata di carica è di circa 35 ore. Per l'orologio ferroviario è prescrittauna durata di carica non minore di30 ore.

e) dispositivo di rimessa all'ora -In generale, gli orologi che sicostruiscono attualmente, hanno larimessa all'ora del sistema “a tirage"(fig. 14).Tirando la corona, si solleva di qual-che millimetro l'albero di carica, cheperò è impedito di sfilarsi per virtù diun pezzo speciale detto tiretto, la cuiestremità entra nella gola dell'alberodi carica. Sollevando l'albero di cari-ca, si mette in azione un dispositivoche obbliga il pignon coulant a scor-rere lungo la parte quadrata dell'al-bero di carica fino ad ingranare conla ruota di rimando e quindi con laminuteria. Tale sistema ha il vantag-

gio di poter caricare l'orologio e di rimetterlo all'ora con il solo movimento dell'albero di cari-ca. È però un sistema delicato che presenta vari inconvenienti, quali lo sfilamento frequentedell'albero di carica, la rottura del detto albero per flessione anche lieve dell'albero stessonella posizione di rimessa all'ora, la rottura delle mollette di funzionamento del "tirage".

Il sistema della rimessa all'ora “a tirage" non è ammesso per l'orologio ferroviario.

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- sistema di rimessa all'ora "a poussette". (fig. 4, 15) tale sistema è adottato per gliorologi ferroviari. La poussette è un cilindretto di ottone o di nickel che entra liberamente inun foro praticato nel cerchio della cassa e che non può uscirne perché la sua parte infe-

riore è ingrossata e non può passare per ilfoto, oppure perché è imprigionata da unavite situata sul ponte del tamburo (orologiolongines). A poussette ha un estremo spor-gente sull'orlo della cassa. Spingendo lapoussette, si abbassa la leva che passanella gola del pignon coulant e lo obbliga ascorrere lungo la parte quadrata dell'alberodi carica fino a farlo ingranare con la ruotadi rinvio della minuteria, lasciando libera lapoussette, la leva della medesima,.Sollecitata dalla sua molletta, fa ritornare ilpignon coulant in posizione normale, cioèingranato al pignon remontoir, (fig. 12).- sistema di rimessa all'ora "a targette". (fig.68). L'Amministrazione ferroviari da incustodia al personale viaggiante orologimuniti di sistema di rimessa all'ora "a tar-gette". Tali orologi hanno il meccanismo deltutto identico a quello degli orologi "a pous-sette". Ne differiscono, oltreché per il siste-ma di rimessa all'ora, per avere. Nel bordo

della cassa, due appendici muniti di occhielli, una saldata sulla calotta a vetro e l'altra sal-data sulla calotta posteriore, nei quali occhielli, dopo ché l'orologio è stato rimesso all'ora,e richiuso, s'infila uno spago e nello spago uno piombino che viene schiacciato con appo-sita tenaglia tenuta dalla stazione capolinea. Ciò per impedire l'apertura della calotta avetro e quindi la rimessa all'ora dell'orologio.

Il sistema della rimessa all'ora "a targette" è così formato:- la targette, (fig. 16), è una leva a gomito imperniata nella parte esterna della

piastra e fa la stessa funzione della poussette. Per rimettere all'ora l'orologio, si apre lacalotta a vetro e si sposta la targette premendola verso sinistra, essa come la poussette,spinge la leva che passa per la gola del pignon coulant e lo obbliga a scorrere lungo laparte quadrata dell'albero di carica fino a farlo ingranare con la ruota di rinvio della minu-teria, messo l'orologio all'ora, non occorre manovrare la targette per farla ritornare in posi-zione di riposo. Richiudendo la calotta a vetro, la targette va a posto automaticamente, invirtù della piegatura a piano inclinato con cui essa termina all'esterno.- Prima del 1926 l'Amministrazione Ferroviaria dava in custodia a certe categorie di perso-nale (macchinisti, fuochisti, deviatori, cantonieri, ecc.) anche l'orologio munito di poussette.In seguito alla modificazione del Regolamento sul vestiario uniforme venne stabilito che l'o-rologio da tasca fosse concesso in uso ai soli Capi Conduttori, e tale orologio è del tipo " atargette" con occhielli per ola piombatura. Gli orologi ordinari con la poussette vengonoceduti in vendita a certe categorie di personale (macchinisti, fuochisti, deviatori, CapiStazione, ecc).

f) ruotismo - Come si è gia detto, il ruotismo di un orologi da tasca è costituito, oltrechèdalla ruota del tamburo e dalla ruota di scappamento, da altre tre ruote:

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- la ruota di centro sul cui asse è montata la "chaussée". (fig. 3, 17).- la prima ruota o "roue de petite moyenne". (fig. 4, 17).- la seconda ruota o dei secondi o "roue de champ". (fig. 3, 17), la quale porta

il perno inferiore abbastanza lungo per montarvi la lancetta dei minuti secondi.Il numero dei denti delle ruote e delle ali dei pignoni delle ruote suindicate, varia da

orologio ad orologio, esso dipende dai costruttori ed ha rapporto col numero dei denti deltamburo, col numero delle oscillazioni che si vuol far fare al bilanciere e con il numero deidenti della ruota di scappamento. Però il rapporto fra i denti delle ruote e dei rispettivipignoni deve essere calcolato in modo che la ruota dei secondi compia una giro di un ora.Per garantire il buon funzionamento dell'orologio è necessario che, tra i piani delle varieruote, vi sia sufficiente spazio e così pure dovrà esservi sufficiente spazio tra il bilancieree la ruota di centro e tra il bilanciere e il ponte dell'ancora.

I perni delle ruote, nei buoni orologi , sono montati su pietre fini (in generale le pie-tre sono di granato) mente le pietre del bilanciere e le leve dell'ancora sono di rubino o dizaffiro.

Le pietre sono incastonate nella piastra e nei ponti oppure montate prima in specia-li anelli detti castoni o "bouchon" e poi messi a forza nei fori della piastra e dei ponti. Questoultimo sistema offre il vantaggio della facilità del ricambio delle pietre, però occorre averedisponibili i "bouchon" originali di ricambio. Le pietre hanno un incavo che serve per tratte-nere l'olio. Esse evitano il rapido logoramento dei perni degli assi delle ruote, negli orologisenza pietre, i fori ove lavorano i perni, si allargano e si ovalizzano, cosicché, in breve, l'o-rologio si rende inutilizzabile.

g) Lo scappamento - I sistemi di scappamento degli orologi da tasca, come già detto,sono lo scappamento a cilindro e lo scappamento ad ancora.

Lo scappamento ad ancora degli orologi da tasca è uno scappamento a riposo, mail suo carattere principale - carattere voluto per dare al regolatore la massima precisione diandamento, sottraendolo per quanto possibile alla variazioni di forza motrice ed alle resi-stenza - consiste in ciò che il regolatore compie la sua oscillazione, a parte il periodo bre-vissimo dello impulso, in completa indipendenza della ruota di scappamento.

La ruota di scappamento effettua il riposo alternativamente contro l'una o contro l'al-tra leva dell'ancora, la quale pertanto resta immobile durante la oscillazione, e fa da inter-mediario tra il bilanciere libero e la ruota di scappamento (fig. 16). La funzione dello scap-pamento nell' orologio da tasca ad ancora e quella di distribuire la forza motrice al mecca-nismo dell' orologio e di restituire al regolatore (bilanciere) la forza perduta nelle oscillazio-ni perché si mantengano eguali. Mentre però negli scappamenti esclusivamente a riposo(orologi a pendolo), il regolatore (pendolo) non è mai libero, anche durante la corsa del-l'angolo supplementare, e la resistenza di attrito che si verifica durante il riposo dell'anco-ra è notevole. Negli scappamenti ad ancora degli orologi da tasca il regolatore (bilanciere)è completamente libero durante la corsa dell'angolo supplementare e la resistenza di attri-

ruota di centroprima ruota

petite moyenneruota dei secondiroue de champ

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to, durante il riposo dell'ancora, è minima.lo scappamento ad ancora può essere:- Linea diritta. È il più comunemente usato a consiste nell'avere disposti su una stes-

sa linea retta i tre centri degli assi: della ruota di scappamento, dell'ancora e del bilancie-re.

- Linea non diritta. È ormai usato soltanto negli orologi di tipo andante (tipo Roskopf).

I tre centri predetti sono disposti a triangolo.Lo scappamento ad ancora si compone dei seguenti pezzi:

- la ruota di scappamento.- l'ancora con forchetta.- il plateau con caviglia

- La ruota di scappamento. (fig. 18). Nei buoni orologi la ruota di scappamento è diacciaio con denti lunghi per imprimere al bilanciere, a mezzo dell'ancora, un'ampia oscilla-zione. In generale la ruota di scappamento ha 15 denti.

- L'ancora. (fig. 18). È un'asta di acciaio montata su di un asse: ad una estremitàporta due bracci o palette sulle quali sono montate le leve in rubino con gli estremi tagliatia piani inclinati. Una delle leve si dice di entrata, l'altra di uscita. L'altra estremità dell'astadell'ancora termina con una forchetta e sotto la forchetta è situato il "dardo".

- Il plateau o doppio plateau con caviglia. (fig. 18). Il doppio plateau d'ottone o d'ac-ciaio (d'acciaio nei buoni orologi) è formato da due dischi uno più grande ed uno più pic-colo uniti insieme da un tubetto forato che viene infilato a forza sull'asse del bilanciere erimate ad esso solidale, il disco grande porta incastrata perpendicolarmente una caviglia in

pietre dura, detta comunemente "ellisse". Il disco piccolo porta un incavo semicircolare. La forchetta dell'ancora accoglie nel

suo intaglio l'ellisse e produce il movimento del bilanciere. Nell'incavo del disco piccolo delplateau passa il dardo dell'ancora.

h) il bilanciere - (fig. 19). È costituito da un cerchio metallico sostenuto da una sbarra.Pure metallica, nel cui centro è infilato l'asse. I bilanciere degli orologi da tasca ad ancorapossono essere monometallici o bimetallico. L'orologio da tasca delle Ferrovie ha il bilan-ciere bimetallico tagliato in due punti simmetrici e vicini alla sbarra di sostegno.

fig.18

ruota di scappamento ancora doppio plateau

fig.19

cerchio del bilancierebilanciere con asse,

plateau, e virola bilanciere completo

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Il centro di gravità del bilanciere deve trovarsi sull'asse di rotazione, se ciò non è lamarcia dell'orologio subisce delle variazioni secondo che il bilanciere, essendo a riposoverticale, il suo centro di gravità cade sopra o sotto o a fianco dell'asse. Tali variazioni a dimarcia, mentre possono essere di lieve entità quando l'orologio sta in posizione orizzonta-le, si accentuano notevolmente quando l'orologio sta in posizione verticale.

- La spirale. Può essere di acciaio, di ottone di invar. I bilancieri monometallici sonomontati con spirali di ottone o di invar, i bilancieri bimetallico sono montati con spirali diacciaio o di ottone, o di invar.

La spirale può esserepiana, oppure a due piani, ilsecondo piano essendo costitui-to dall'ultima spira rialzata dellaspirale (spirale Brequet), la spira-le Brequet permette un più rego-lare dilatamento a restringimentodelle spire. La spirale è fissatadalla parte interna ad un dischet-to di ottone, con taglio, detto"virole", che si infila a forza sul-l'asse del bilanciere. La virole(fig. 20), ha un foro laterale, nel

quale s'introduce l'estremo interno della spirale: questa rima-ne ivi fissata mediante caviglia, introdotta e forzata. Nella parte esterna la spirale viene fis-sata al "piton", (fig. 21). Che è un pezzo d'acciaio che porta un foro laterale ove entra laspirale che è fissata con una caviglia introdotta e forzata. Il piton viene introdotto nell'ap-posito foro situato nel braccio del Coq (ponte del bilanciere) e fermato con vite. Cosicchéla spirale, dalla parte interna è fissata al bilanciere (a mezzo della virole) e dalla parte ester-na al Coq (a mezza del piton). Il bilanciere completo è dunque composto dal bilanciere conasse, del doppio plateau e della spirale con virole e piton.

Il Coq, porta, al di sopra, un pezzo rotondo di ottone su cui è montata la contropie-tre superiore del bilanciere "coqueret". Il coqueret serve anche da perno alla racchetta, cheè l'organo per la registrazione dell'orologio. Nella parte inferiore della piastra, in corrispon-denza della pietre forata dell'asse del bilanciere, è situata l'altra contropietra del bilancieredetta "contropivot". (fig. 81). Le contropietre servono d'appoggio ai perni del bilanciere equindi a tutto il bilanciere.i) minuteria - La minuteria è composta di 4 pezzi

- la chaussée- la ruota di minuteria- la ruota cannone- la ruota (o la ruote) di rimando

- la chaussée. Come si è già detto è una ruota che porta un tubetto che viene infi-lato nell'asse della ruota di centro e può girare su di esso forzata dalla ruota di minuteriacon la quale ingrana, in altri tipi di orologi l'asse della ruota di centro è forato e nel foto vieneinfilato, un po' duro, un perno che si chiama "chevillot". Tale perno esce dal foro dell'assedella ruota di centro e, nella usa parte esterna, viene infilata a forza la chaussée in modoche la chaussée rimane solidale allo chevillot. La chaussée può girare forzata dalla ruotadi minuteria: con la chaussée gira lo chevillot dentro i tubo dell'asse della ruota di centro.

Ormai tale sistema è quasi abbandonato usandosi soltanto la ruota di centro conasse pieno e, infilata ad esso la chaussée. Sulla chaussée viene essa. A forza, la lancetta

fig.20 fig.21

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dei minuti primi, durante il movimento dell'orologio la chaussée gira solidale con la ruota dicentro e, a mezzo degli ingranaggi della ruota di minuteria fa girare la ruota cannone. Laruota di minuteria è formata da una ruota di ottone su cui è montato un pignone dentatod'acciaio. Al centro vi è un foro per infilare la ruota ad un perno esistente nella parte supe-riore della piastra. La ruota di minuteria ingrana con la chaussée e il suo pignone ingranacon la ruota cannone. Perciò la ruota di minuteria serve da intermediario tra la chaussée ela ruota cannone e fa soltanto girare la ruota cannone.

- la ruota cannone. È una ruota dentata che porta al centro un tubetto di ottone sulquale viene innestata la lancetta delle ore. La ruota cannone entra nel tubetto della chaus-sée a misura, ma non a forza. Essa come si è detto, ingrana col pignone della ruota minu-teria, nei denti della ruota di minuteria ingrana anche la ruota di rimando che è d'acciaio edè infilata ad un altro perno situato sulla parte superiore della piastra.- la ruota di rimando. Gira folle con la ruota di minuteria ed ha la sola funzione di renderepossibile la rimessa all'ora. Che funziona nel seguente modo:

spingendo la poussette o tirando la targette si obbliga il "pignon coulant" a scorre-re lungo la parete quadrata dell'albero di carica fino ad ingranare con la ruota di rimando.Girando l'albero di carica si obbliga a girare, con la ruota di rimando, la ruota di minuteria,la chaussée e la ruota cannone e di conseguenza le lancette che sono innestate allachaussée e alla ruota cannone.

In alcuni orologi è montata una sola ruota di rimando, in altri sono montate due ruotedi rimando ingranate fra loto. Se vi è una sola ruote di rimando, girando in avanti l'albero dicarica le lancette girano da destra a sinistra (longines). Se vi sono due ruote di rimando, lelancette girano da sinistra a destra (Zenith e Perseo). Il numero dei denti della chaussée, della ruota di minuteria e della ruota cannone è dispo-

sto in modo che, mentre la chaussée faun giro intero, la ruota cannone fa 1/12di giro, quando la chaussée ha compiu-to 12 giri, la ruota cannone ne ha com-piuto uno.

j) quadrante e lancette - Il quadrante èdi rame smaltato o argentato o dorato(fig. 83). Esso porta generalmenteanche un quadratino dei secondi, nell'o-rologio ferroviario è prescritto che il qua-drante sia di rame smaltato, che le cifresiano romane e che il quadratino deisecondi sia bene incassato però evitareche la lancetta dei secondi s'inceppi conquella delle ore.

Nella parte posteriore del quadrantesono saldati due o tre pioli che entrano in appositi fori praticati nella piastra e servono perfissare il quadrante. Il quadrante può essere fissato alla piastra mediante pioli tenuti fermida viti passanti lateralmente alla piastra, in tal caso i pioli non sporgono dalla parte internadella piastra. Oppure i pioli possono sporgere dalla parte interna della piastra ed avere untaglio entro il quale entrano le teste delle viti ferma quadrante che sono poste perpendico-larmente alla piastra. Le lancette sono tre, (fig. 83). Quella delle ore infilata nella ruota can-none quella dei minuti infilata nella chaussée, e quella dei secondi infilata nella ruota deisecondi.

fig.22

ORO

LOG

I E P

ASSI

ON

I