ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO BANCA MONDIALE IL...

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Il presente prodotto informativo ha l’obbiettivo di informare le imprese italiane sulle attività della Banca Mondiale (BM), al fine di agevolare la loro partecipazione alle gare internazionali scaturite da progetti finanziati dalla BM e di incrementare la presenza imprenditoriale italiana in questo mercato. La Newsletter ha scadenza mensile e offre da un lato informazioni di tipo generale sul funzionamento della Banca Mondiale, dall’altro informazioni di tipo operativo (1-3). Mentre la parte generale rimane da cornice di ogni numero, quella operativa ha lo scopo di tenere le imprese aggiornate sulle opportunità che possono scaturire da progetti in corso o in fase di approvazione. Ogni mese verrà infatti fornito l’elenco dei nuovi progetti approvati dal Consiglio di Amministrazione (CdA) della BM, nonché un approfondimento relativo ad uno specifico settore di particolare interesse per il mondo imprenditoriale italiano. ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO BANCA MONDIALE IL CICLO DEL PROGETTO: LE OPPORTUNITA’ DALLA FASE DELL’ IDENTIFICAZIONE A QUELLA DELL’IMPLEMENTAZIONE GIUGNO 2006/ N. 4 1. ELENCO DEI PROGETTI APPROVATI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE NEL MESE DI GIUGNO 2. APPROFFONDIMENTO MENSILE: IL SETTORE AMBIENTALE Politiche della Banca Mondiale ed Opportunità Progetti attivi e nella “Pipeline” del Settore Ambientale COME PARTECIPARE ALLE GARE DI APPALTO SCATURITE DAI PROGETTI

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Il presente prodotto informativo ha l’obbiettivo di informare le imprese italiane sulle attività della Banca Mondiale (BM), al fine di agevolare la loro partecipazione alle gare internazionali scaturite da progetti finanziati dalla BM e di incrementare la presenza imprenditoriale italiana in questo mercato. La Newsletter ha scadenza mensile e offre da un lato informazioni di tipo generale sul funzionamento della Banca Mondiale, dall’altro informazioni di tipo operativo (1-3). Mentre la parte generale rimane da cornice di ogni numero, quella operativa ha lo scopo di tenere le imprese aggiornate sulle opportunità che possono scaturire da progetti in corso o in fase di approvazione. Ogni mese verrà infatti fornito l’elenco dei nuovi progetti approvati dal Consiglio di Amministrazione (CdA) della BM, nonché un approfondimento relativo ad uno specifico settore di particolare interesse per il mondo imprenditoriale italiano.

ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO BANCA MONDIALE

IL CICLO DEL PROGETTO: LE OPPORTUNITA’ DALLA FASE DELL’ IDENTIFICAZIONE A QUELLA DELL’IMPLEMENTAZIONE

GIUGNO 2006/ N. 4

1. ELENCO DEI PROGETTI APPROVATI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE NEL MESE DI GIUGNO

2. APPROFFONDIMENTO MENSILE: IL SETTORE AMBIENTALE

• Politiche della Banca Mondiale ed Opportunità

• Progetti attivi e nella “Pipeline” del Settore Ambientale

COME PARTECIPARE ALLE GARE DI APPALTO SCATURITE DAI PROGETTI

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ORGANIZAZZIONE DEL GRUPPO BANCA MONDIALE Il gruppo Banca Mondiale (GBM) è composto da cinque istituzioni distinte, ma tra loro fortemente

legate da una comune vocazione istituzionale tesa alle problematiche di sviluppo dei paesi più poveri. Le istituzioni sono la Banca Mondiale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (IBRD), l’Associazione Internazionale di Sviluppo (IDA), la Società Finanziaria Internazionale (IFC), l’Agenzia Multilaterale per la Garanzia degli Investimenti (MIGA) e il Centro Internazionale per la Risoluzione delle Controversie in Materia di Investimenti (ICSID). Tutte e cinque le istituzioni, sebbene specializzate in diversi aspetti del processo di sviluppo, agiscono in collaborazione e verso il comune obiettivo della riduzione della povertà. Il termine Banca Mondiale (BM) si riferisce alle sole IBRD e IDA, mentre il termine Gruppo Banca Mondiale (GBM) si riferisce a tutte e cinque le istituzioni.

La BM ha come obiettivo istituzionale quello di ridurre la povertà e migliorare le condizioni di vita nei paesi in via di sviluppo (PVS) ed opera a tal fine attraverso prestiti ed assistenza tecnica. I suoi clienti sono i governi dei paesi beneficiari dei prestiti. L’IBRD assiste i paesi di medio reddito e i PVS “creditworthy” (con merito di credito), mentre l’IDA si concentra esclusivamente sui paesi più poveri, che non avrebbero altrimenti accesso ai mercati finanziari internazionali. Le due istituzioni fanno capo alla stessa struttura gerarchica e condividono lo stesso personale, mentre si differenziano per il tipo di prestito erogato e la fonte di finanziamento dei propri fondi.

La IBRD, fondata nel 1945 per sostenere il processo di ricostruzione in Europa, fornisce ai paesi beneficiari dei suoi prestiti accesso a capitale a condizioni più favorevoli rispetto ai mercati finanziari internazionali, con più ampi tempi di maturità, ponendosi come obiettivo la sostenibilità finanziaria del prestito. L’IBRD trae gran parte dei suoi fondi dai mercati finanziari internazionali. L’IDA, fondata nel 1960, concede invece prestiti a tasso d’interesse agevolato (attualmente fissato a zero), con un periodo di grazia di 10 anni e una maturità che varia dai 35 ai 40 anni. Infine, l’IDA, a differenza dell’IBRD, è finanziata attraverso i contributi dei governi dei paesi membri più ricchi.

Le rimanenti tre istituzioni si occupano dello sviluppo del settore privato. L’IFC promuove lo sviluppo economico, ed ha come clienti dei suoi programmi e prestiti imprese del settore privato e non i governi come nel caso della BM. L’IFC contribuisce al capitale sociale delle imprese dei PVS, eroga prestiti a lunga scadenza e fornisce prodotti di gestione del rischio e assistenza tecnica. Ha come obiettivo istituzionale quello di fornire accesso al credito in regioni e paesi esclusi dal mercato del capitale privato. Finanzia programmi in paesi considerati a rischio troppo elevato dagli investitori del settore privato commerciale. Inoltre, fornisce assistenza tecnica su tematiche di governabilità, ambiente e impatto sociale per tutti i progetti legati alle sue operazioni. La MIGA sostiene l’attività d’investimento nei PVS fornendo garanzie di assicurazione per i rischi non commerciali, nonché assistenza tecnica nell’ambito delle politiche di attrazione investimenti. Infine, l’ICSID sostiene l’attività degli investimenti diretti esteri offrendo servizi per la conciliazione e l’arbitraggio nei contesti di dispute sugli investimenti, contribuendo a costruire un contesto di reciproca fiducia tra gli stati e l’investitore estero.

Le informazioni fornite in questa Newsletter riguardano le due istituzioni IDA e IBRD, comunemente definite Banca Mondiale (BM). Per ulteriori informazioni sull’organizzazione della Banca Mondiale è possibile visitare il sito http://www.worldbank.org/.

SETTORI DI INTERVENTO DELLA BANCA MONDIALE REGIONI DI INTERVENTO DELLA BANCA MONDIALE

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SETTORI DI INTERVENTO DELLA BANCA MONDIALE

Ambiente

Anti-Corruzione

Approvvigionamento e Gestione delle Risorse Idriche e

Impianti di Trattamento delle Acque

Avian Flu

Commercio

Condivisione della Conoscenza

oControllo ed Amministrazione del Settore Pubblico

Debito Estero

Energia

Estrazione Mineraria

Formazione

Genere

Globalizzazione

Infrastrutture

oLotta all’ HIDV/AIDS

Macroeconomia & Sviluppo Economico

Metodologie Parteciaptive

Monitoraggio & Valutazione

Monitoraggio Globale

Obbiettivi di Sviluppo del Millennio

Politiche Operative

Povertà

Protezione dei Giovani

Protezione Sociale & Lavoro

Rifornimento Idrico & Risanamento

Salute, Nutrizione & Popolazione

Settore Finanziario

Sistemi Giudiziario e Legislativo

Sviluppo Sostenibile

Sviluppo Agricolo

Sviluppo del Settore Privato

Sviluppo ed Etica

Sviluppo Sociale

Sviluppo Urbano

Tecnologie di Comunicazione ed Informazione (ICT)

Trasporti

LISTA ESAUSTIVA DEI SETTORI

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IL CICLO DEL PROGETTO – Le opportunità dalla fase dell’Identificazione a quella dell’Implementazione

I progetti attivi della BM sono circa 1800 e ciascun progetto da’ origine ad un numero indefinito di

contratti, secondo il tipo di progetto. In un anno vengono stipulati tra 20 e i 30 mila contratti per un valore di circa 20 miliardi di dollari. Punto di partenza per la ricerca di un’opportunità di affari è quindi l’identificazione del progetto d’interesse. Una chiave di ricerca è quella delle regioni e paesi, l’altra principale chiave di ricerca è quella settoriale. È possibile fare delle ricerche per incrocio paese/settore

all’interno delle pagine regionali, oppure fare una ricerca per parola chiave e/o numero identificativo del progetto nella banca dati progetti. All’interno della banca dati è anche possibile ricercare progetti per regione, paese, tema, obiettivo del progetto e settore economico.

La vita di un progetto è strutturata in fasi specifiche il cui insieme è definito come il ciclo del

progetto. Le opportunità d’affari, come anche i ruoli e le responsabilità della BM e dei paesi beneficiari del prestito, cambiano a seconda della fase nel ciclo del progetto. Le fasi sono: identificazione, preparazione, valutazione, trattative ed approvazione, implementazione e rapporto di completamento e valutazione ex-post. Le prime tre fasi costituiscono il periodo della progettazione (“pipeline”), mentre la fase dell’implementazione è denominata anche di supervisione, poichè durante questo periodo il personale della Banca controlla che il progetto venga realizzato secondo le modalità concordate. Prima dell’identificazione esiste una fase pre-progettuale (pre-pipeline), durante la quale vengono svolti una serie di studi di vario genere, tesi a fornire il quadro strategico di riferimento per l’identificazione dei progetti finali.

Fase Pre-Progettuale

Durante questo periodo vengono svolti una serie di studi che saranno punto di riferimento teorico durante la programmazione e identificazione progettuale.

Gli studi economici e settoriali ” (Economic and Sector Work (ESW)), forniscono informazioni utili per capire la visione e la strategia economico/politica della BM nei diversi settori di uno specifico paese.

Gli studi per la riduzione strategica della povertà (Poverty Reduction Strategy Papers (PRSPs)) vengono svolti dal paese beneficiario del prestito e descrivono le sue politiche macroeconomiche e sociali ed i programmi di riduzione della povertà e promozione dello sviluppo economico. Il PRSP è sviluppato usando quelli che sono gli obbiettivi prioritari del paese, e fornisce informazioni che possono aiutare le imprese ad ottenere una visione ampia di quelle che sono le priorità dell’agenda di sviluppo del paese in questione.

Il documento sulle strategie d’assistenza al paese (Country Assistance Strategies (CAS)) è svolto dalla BM in consultazione con i paesi che richiedono un prestito. Nella CAS vengono descritte priorità, strategie e impegno finanziari che la BM prevede per un determinato paese su un periodo di 4-5 anni. Tali studi forniscono la prima indicazione sui settori dei futuri investimenti e progetti che verranno implementati in un paese.

SEGUE

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Identificazione

In base ai settori prioritari ed alla strategia sviluppata per un certo paese, la BM ed il paese mutuatario identificano dei progetti che supportino gli obbiettivi di sviluppo precedentemente determinati. Una volta identificato l’ente esecutore ed assegnato il personale responsabile della gestione del progetto, viene condotto uno studio di fattibilità. La BM, durante questa fase, fornisce assistenza e monitoraggio agli studi in corso. Tipicamente un progetto viene gestito dal ministero di competenza del settore d’intervento – così un progetto nel settore salute sarà amministrato e implementato dal Ministero della Salute del paese beneficiari del prestito. La fase di identificazione può durare fino ad un anno e mezzo.

Una serie di documenti di riferimento in questa fase vengono messi a disposizione al pubblico tramite il sito. Il Monthly Operational Summary (MOS) fornisce una breve descrizioni degli obiettivi principali, per ciascun progetto che la BM considera di finanziare. I progetti sono elencati nel MOS a partire dalla fase dell’identificazione fino a che il prestito non sia approvato dal Consiglio di Amministrazione e firmato il documento legale tra la BM e il paese cliente. Lo stato dei progetti è aggiornato mensilmente. Il MOS è quindi una fonte molto utile per monitorare il progresso di un progetto attraverso le sue diverse fasi.

Il Project Information Document (PID) è uno studio/documento generalmente scritto dal responsabile di progetto (Task Manager) e viene aggiornato ciclicamente fino all’approvazione del progetto. Il PID descrive in 8-10 pagine gli obbiettivi, le componenti ed i rischi finanziari del progetto ed è disponibile sul sito.

Preparazione

Il paese cliente è responsabile della seconda fase del progetto, la Preparazione, che ha una durata di uno o due anni, durante la quale la BM fornisce solo assistenza tecnica e finanziaria. In questa fase devono essere definiti tutti gli aspetti tecnici, istituzionali, economici, ambientali e finanziari necessari per il successo del progetto. Anche in questa fase vengono condotti una serie di studi di valutazione dell’impatto che può avere il progetto. Tali studi aiutano a definire con maggiore dettaglio gli obiettivi, le scadenze, il piano di attuazione e le responsabilità istituzionali del progetto. Nella fase di preparazione i documenti di riferimento continuano ad essere il PID e il MOS, nella loro versione rivista ed aggiornata.

Valutazione La valutazione è responsabilità unica del personale della BM, che controlla tutti documenti prodotti

nelle fasi precedenti, compreso il piano di approvvigionamento (Procurement Plan) nel quale vengono identificati la quantità e l’ammontare degli importi per macchinari, beni, servizi e lavori civili che saranno acquistati durante l’implementazione del progetto. Al termine della valutazione viene redatto il Project Appraisal Document (PAD), una relazione molto dettagliata e esaustiva del progetto. Il PAD include informazioni fondamentali sul settore in cui è stato identificato il progetto e descrive gli obbiettivi, i rischi, il finanziamento, le condizioni per l’attuazione del progetto. Il PAD è liberamente accessibile solo dopo che il prestito/credito è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione (CdA) ed è disponibile nella banca dati progetti della BM. La fase di valutazione dura fra i 3 ed i 6 mesi. Il MOS ed il PID rimangono documenti di riferimento anche in questa fase.

SEGUE

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Rapporto di completamento e valutazione ex-post

Concluso l’esborso dei fondi (un periodo che può durare fino ad un massimo di dieci anni), la BM avvia un procedimento di monitoraggio e valutazione sullo stato d’avanzamento del progetto al cui termine viene redatto un rapporto di valutazione complessiva, l’Implementation Completion Report, che viene sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione della BM. Una volta concluso un progetto, il dipartimento indipendente responsabile della valutazione ex-post (Independent Evaluation Group), analizza il progetto rispetto ai suoi obiettivi iniziali sottoponendone rapporto (non disponibile al pubblico) al Consiglio di Amministrazione della BM. I risultati del rapporto di valutazione ex-post saranno poi presi in considerazione per le future operazioni.

Opportunità per le imprese durante il ciclo del progetto

Opportunità di affari e consulenze esistono in ogni fase del ciclo del progetto. Tuttavia, i tipi di opportunità ed il modo in cui le gare e le assegnazioni di consulenze vengono gestiti varia a seconda delle diverse fasi del progetto. La tavola e il grafico che seguono riassumono schematicamente le informazioni relative alle varie fasi del ciclo del progetto, il tipo di opportunità, il cliente e la fonte da cui reperire le informazioni. Il tipo di gara dipende dalla natura, l’oggetto e l’importo del contratto.

CICLO DEL PROGETTO – OPPORTUNITA’ DI CONSULENZA O DI FORNITUA DI BENI E SERVIZI

GRAFICO CICLO DEL PROGETTO

TABELLA OPPORTUNITA`

GRAFICO OPPORTUNITA`

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Trattative ed Approvazione

Durante le trattative, la BM ed il paese mutuatario si accordano sulle condizioni del prestito che supporta il progetto. Tipicamente le trattative durano circa 1 o 2 mesi. Al termine delle trattative, il PAD ed altra documentazione di rilievo, viene sottoposta al Consiglio di Amministrazione dei Direttori Esecutivi per approvazione. Già durante questa fase può essere pubblicato dal paese cliente un avviso generale di gara di appalto (General Procurement Notice GPN (GPN)). Il fornisce una descrizione piuttosto generale dei tipi di attrezzature, merci e servizi che saranno acquisiti durante l’implementazione del progetto in questione. Per ogni progetto con contratti di consulenza superiori a $200.000 o contratti per fornitura di beni e servizi che verranno assegnati tramite una gara internazionale (International Competitive Bidding (ICB)), il GPN deve essere pubblicato almeno in uno dei giornali nazionali del paese e sulle banche dati United Nations Development Business

e dgMarket)

Implementazione

La fase d’implementazione del progetto è sotto la totale responsabilità del paese cliente, mentre la Banca ha solo un ruolo di supervisione. Una volta che il prestito è stato approvato, il governo mutuatario prepara, con l’assistenza tecnica della Banca, i requisiti tecnici delle gare e valuta le offerte per la fornitura dei beni e servizi del progetto e delle consulenze. La BM controlla che siano state seguite le corrette procedure di gara sulla base delle linee guida sul “procurement” (Procurement under IBRD Loans and IDA Credits Selection and Employment of Consultants by World Bank Borrowers, ) e da il nulla osta per l’erogazione dei fondi. Il settore finanziario della BM supervisiona la gestione dei fondi e può richiedere verifiche e controlli della documentazione finanziaria.

Durante la fase d’implementazione, l’avviso specifico d’appalto per la fornitura di beni e servizi (Specific Procurement Notice (SPN)) e la richiesta di esprimere interesse a partecipare ad una gara per consulenza (Request for Expressions of Interest (REI)) vengono pubblicati dal paese cliente. Gli SPNs sono inviti per gare che hanno come oggetto la fornitura di merci, macchinari o contratti per lavori civili. Con le REI si invitano consulenti a presentare il loro interesse per una consulenza in un progetto. Tali espressioni d’interesse vengono poi valutate dal paese cliente, il quale compila una lista ristretta di imprese/ditte che potranno inviare una proposta dettagliata. Il SPN e il REI forniscono le istruzioni alle parti interessate per la partecipazione al bando, inclusi i documenti per l’offerta ed i termini entro cui partecipare.

I contratti di larga scala, (di un valore maggiore di 10 milioni di dollari per la fornitura di beni, servizi o lavori civili e di 200 mila dollari per servizi di consulenza) e quelli specializzati vengono pubblicizzati sulle banche dati United Nations Development Business (UNDB) e dgMarket. La notificazione per l’assegnazione di contratti minori può essere pubblicata in dette banche dati, tuttavia non è obbligatoria. Le informazioni sui vincitori delle gare sono di fondamentale importanza per le imprese interessate a contratti si subfornitura. Sarà infatti l’impresa aggiudicataria della gara a poter subappaltare parti del contratto se previsto nella proposta. E` obbligo per ciascun paese mutuatario pubblicare i vincitori delle gare nelle dette banche dati entro due settimane dall’aggiudicazione. Un’ulteriore banca dati sui contratti aggiudicati è fornita dalla BM (Contract Awards Database), tuttavia quest’ultima viene aggiornata in tempi ben più lunghi delle due settimane.

SEGUE

PRE-PROGETTAZIONE Durante questo periodo,vengono condotti studi specifici onde stabilire l’agenda di sviluppo per un determinato paese, con l’obiettivo principale di ridurre la povertà.

IDENTIFICAZIONE In questa fase vengono analizzate le strategie di sviluppo onde identificare progetti che abbiano un impatto positivo nel campo finanziario, economico, sociale ed ambientale.

PREPARAZIONE La BM fornisce assistenza finanziaria del progetto e consulenza tecnica sulle procedure da seguire. Il paese cliente conduce gli studi necessari per il progetto e ne prepara la sua documentazione finale.

VALUTAZIONE La BM valuta gli aspetti economici, tecnici, istituzionali, finanziari ambientali e sociali del progetto. In questa fase vengono preparati il documento di valutazione del progetto e la

TRATTATIVE

bozza legale per l’accordo del prestito.

IMPLEMENTAZIONE

La BM ed il paese cliente si accordano sul credito / prestito. Il progetto viene poi presentato al Consiglio di Amministrazione per la sua approvazione finale.

L’agenzia esecutrice implementa il progetto, mentre la BM si assicura che il prestito venga usato per gli scopi previsti e che l’implementazione avvenga in modo efficiente,

RAPPORTO DI

economico ed effettivo

COMPLETAMENTO Durante questa fase viene redatto il rapporto di implementazione e completamento del progetto, onde valutare le prestazioni della BM e del paese cliente.

VALUTAZIONE EX-POST Il dipartimento indipendente per la valutazione delle operazioni all’interno della BM prepara, indipendentemente un rapporto per la valutazione del progetto. Questa analisi verrà poi usata per l’architettura di progetti futuri.

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CICLO DEL PROGETTO – OPPORTUNITA’ DI CONSULENZA O DI FORNITUA DI BENI E SERVIZI

Ciclo del progetto Tipo di opportunità Cliente Fonte di informazione

Fase pre-progettuale

Consulenze a breve termine per importi fino 100.000 $ Banca Mondiale

CAS, ESW, PRSP e per i contratti superiori a 50.000 $

viene pubblicata una richiesta di espressione d`interesse (REI)

MOS, PID e per i contratti superiori a 50.000 $ viene pubblicata una richiesta di

espressione d`interesse (REI) Consulenze di breve termine Identificazione Banca Mondiale Consulenze di breve e medio termine per importi fino a 200,000 $

Paese beneficiario del prestito Preparazione MOS e PID

MOS, PID e per i contratti superiori a 50.000 $ viene pubblicata una richiesta di

espressione d`interesse (REI) Consulenze di breve termine Valutazione Banca Mondiale

Trattative e approvazione - - GPN

Paese beneficiario del prestito e Banca Mondiale per consulenze di breve termine

Servizi di consulenza, fornitura di macchinari, merce e lavori civili

PID, PAD, GPN, REI, SPN, PRCA Implementazione

PID, PAD, GPN, REI, SPN,

PRCA Consuelenze a breve termine Supervisione Banca Mondiale

PID, PAD, GPN, REI, SPN,

PRCA Consuelenze a breve termine Valutazione ex-post Banca Mondiale

Fonte: Banca Mondiale

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CICLO DEL PROGETTO – OPPORTUNITA’ DI CONSULENZA O DI FORNITUA DI BENI E SERVIZI

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COME PARTECIPARE ALLE GARE DI APPALTO SCATURITE DAI PROGETTI

Le norme della BM sulle procedure per le gare di appalto regolano sia le gare per la fornitura di beni, servizi e lavori civili, sia quelle per le consulenze. L’accordo stipulato nel prestito governa la relazione legale fra il paese beneficiario del prestito e la BM. Questo accordo prevede che il paese mutuatario segua le norme della BM per la gestione delle gare. I documenti di riferimento sono Procurement Guidelines for Goods and Services e Procurement Guidelines for Consultancies.

Per avere accesso agli avvisi delle gare d’appalto della BM, ed di altre organizzazioni multilaterali di sviluppo, è necessario sottoscrivere ad una delle due banche dati:

• Le Nazioni Unite pubblicano il UN-Development Business (UNDB) che fornisce informazioni

sulle gare generate da progetti della BM, le banche regionali di sviluppo e altri organismi multilaterali di sviluppo. L’UNDB è disponibile in formato cartaceo oppure sul sito previa iscrizione.

• Il Development Gateway Market (dgMarket) è una banca dati che fornisce le informazioni sulle

gare di progetti non solo delle banche e organismi multilaterali, ma anche dei singoli paesi e diversi paesi donatori.

Su tali banche dati vengono pubblicati gli annunci generali (GNP) e specifici (SPN). I GPNs escono annualmente anticipando, in linee generali, gare che saranno fatte successivamente. L’importanza di queste note generali è che offrono un avviso anticipato a potenziali offerenti. Nel GPN viene spesso menzionato anche quando saranno disponibili i documenti di gara. Gli SPNs seguono gli annunci generali e invitano a partecipare a gare per la fornitura di beni e servizi per la realizzazione del progetto. Tali avvisi specificano in dettaglio i requisiti e i documenti di gara, nonché l’importo e la data in cui verrà selezionato il miglior offerente. Negli SPN vengono pubblicati anche l’indirizzo degli enti esecutori del progetto e tutti i contatti utili per ottenere chiarimenti sulle qualifiche necessarie alla partecipazione alla gara.

Entrambe le banche dati contengono anche informazioni sui progetti approvati dal Consiglio d’Amministrazione (preannunciando quindi gare a venire) ed informazioni sui contratti recentemente assegnati, che specificano il progetto in cui sono coinvolti, l’ammontare conferito ed il nome ed indirizzo dell’ente esecutore del progetto, nonché dell’impresa aggiudicataria della gara. Informazioni sui contratti assegnati permettono ad eventuali fornitori di monitorare i competitori ed inoltre di far seguito a possibilità per sub-appalti o segmenti contrattuali.

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Per ottenere successivi numeri, mandare le informazioni specificate nella mascherina sottostante al seguente indirizzo email:

[email protected]

Nome Impresa: Settore/i: Indirizzo: Telefono: Fax: Indirizzo E-mail: Persona di contatto:

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1. ELENCO DEI PROGETTI APPROVATI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE NELL’ULTIMO MESE (GIUGNO 2006) (pagina 1 di 13)

Numero*

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura

*

Milioni di US$ **

Human Development Bond cash transfer program Ecuador Jun 01, 2006

60

Sustainable Agro-Pastoral and Land Management Promotion Cameroon Jun 06, 2006

6

The Basic Municipal Services Project Argentina Jun 06, 2006

4.5

Urban Flood Prevention and Drainage Project Argentina Jun 06, 2006

70

Road Transport ProjectBrazil Jun 06, 2006

501,25

Second Programmatic Loan for Sustainable and Equitable

GrowthBrazil Jun 06, 2006

601,5

Ceara Rural Poverty Reduction Project Brazil Jun 06, 2006

37,5

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Numero*

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura

*

Milioni di US$ **

Turkey: Programmatic Public Sector Development Policy

Loan (PPDPL)Brazil Jun 30, 2006

$500

Karnataka Panchayats Strengthening Project India Jun 29, 2006

120

Large-Scale Renewable Energy Development Project Mexico Jun 29, 2006

25

Demonstration of Alternatives to Chlordane and Mirex China Jun 29, 2006

14,36

Ningbo Water and Environment GEF Project China Jun 29, 2006

5

Support for Strategic Local Development and Investment Philippines Jun 29, 2006

100

National Sector Support for Health Reform Philippines Jun 29, 2006

110

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Numero*

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura

*

Milioni di US$ **

Emergency Road Rehabilitation Iraq Jun 29, 2006

135

Forests and Adjacent Lands Management Project Benin Jun 29, 2006

6

Judicial Modernization ProjectAzerbaijan Jun 29, 2006

21,6

Early Childhood Education and Development Project Indonesia Jun 27, 2006

67,5

Third Water Supply and Sanitation for Low Income

Communities ProjectIndonesia Jun 27, 2006

137,5

Changjiang and Pearl River Watershed Rehabilitation

ProjectChina Jun 27, 2006

100

Liaoning Medium Cities Infrastructure Project China Jun 27, 2006

218

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Numero*

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura

*

Milioni di US$ **

Third Jiangxi Highway ProjectChina Jun 27, 2006

67,5

Henan Towns Water Supply and Sanitation Project China Jun 27, 2006

150

Infrastructure Services ProjectMalawi Jun 27, 2006

40

Public Financial Management and Accountability Project Cambodia Jun 27, 2006

14

Fifth Poverty Reduction Support Credit (PRSC V) Vietnam Jun 22, 2006

100

Access to Financial Services Project Ukraine Jun 22, 2006

150

Balochistan Education Support Project Pakistan Jun 22, 2006

22

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Numero*

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura

*

Milioni di US$ **

Community-Based Watershed Management Project Mauritania Jun 22, 2006

6,01

Community-Based Land Management Project Guinea Jun 22, 2006

7

Electricity Sector Efficiency Improvement Guinea Jun 22, 2006

7,2

Coastal Marine and Biodiversity Management Guinea Jun 22, 2006

5

Accelerated Electricity Access (Rural) Expansion Ethiopia Jun 22, 2006

133,42

Financial Sector Capacity Building Ethiopia Jun 22, 2006

15

Rural Capacity Building ProjectEthiopia Jun 22, 2006

54

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Numero*

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura

*

Milioni di US$ **

Road Sector Development Phase II Project in Support of

RSDP II SupplementEthiopia Jun 22, 2006

87,3

Haiti: Second Economic Governance Technical

Assistance ProjectHaiti Jun 20, 2006

2

Public Service Performance Enhancement Project Uganda Jun 20, 2006

70

Basic Education ProjectPhilippines Jun 20, 2006

200

Market-Led Smallholder Development in the Zambezi

Valley ProjectMozambique Jun 20, 2006

20

Liberia: Emergency Infrastructure Project Mozambique Jun 20, 2006

30

District Heating ProjectCroatia Jun 20, 2006

29,8

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Numero*

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura

*

Milioni di US$ **

Agricultural Diversification and Market Development Project Burkina Faso Jun 20, 2006

66

Post Primary Education ProjectBurkina Faso Jun 20, 2006

22,9

Poverty Reduction Support Credit (6) Burkina Faso Jun 20, 2006

22.9

Sustainable Development of Natural Resources Project Afghanistan Jun 20, 2006

30

Second Higher Education Reform Support Tunisia Jun 15, 2006

76

Local Government Support Project Tanzania Jun 15, 2006

98

Agricultural Sector Development Project Tanzania Jun 15, 2006

90

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Numero*

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura

*

Milioni di US$ **

Financial Sector Support Project Tanzania Jun 15, 2006

15

Tax Modernization ProjectTanzania Jun 15, 2006

12

Rural Productivity and Consolidation of the Atlantic

Mesoamerican Biological Corridor Project

Panama Jun 15, 2006

6

Fourth Poverty Reduction Support Credit Ghana Jun 15, 2006

140

Multi-Sector Infrastructure Rehabilitation Project Guinea-Bissau Jun 15, 2006

15

Financial Sector ReformArab Republic of

Egypt Jun 15, 2006

500

Local Governance Support Project Bangladesh Jun 15, 2006

111,5

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Numero*

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura

*

Milioni di US$ **

Integrated Management of Aquatic Resources in the Amazon Region Project

Brazil Jun 13, 2006

7,18

Corazon Transboundary Biosphere Reserve Project Central America Jun 13, 2006

12

Marine Electronic Highway Demonstration Project

International Maritime

Organization and Indonesia

Jun 13, 2006

8,3

Energy Sector Clean-up and Land Reclamation Project Kosovo Jun 13, 2006

5,5

Rural and Social Policy Reform Credit Niger Jun 13, 2006

50

Social Inclusion ProjectRomania Jun 13, 2006

58,5

Registration ProjectRussian

Federation Jun 13, 2006

50

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Numero*

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura

*

Milioni di US$ **

Fourth Roads Rehabilitation and Maintenance Project Nicaragua Jun 08, 2006

60

Environmental Services Project Costa Rica Jun 08, 2006

30

River Basin Multi-Purpose Water Resources Development

ProjectSenegal Jun 08, 2006

91,94

Access to Finance for Small and Medium Enterprises

ProjectTurkey Jun 08, 2006

190

Information and Communications Infrastructure

Development ProjectMongolia Jun 08, 2006

8

Sustainable Agro-Pastoral and Land Management Promotion Cameroon Jun 06, 2006

6

Argentina: The Basic Municipal Services Project Cameroon Jun 06, 2006

110

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Numero*

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura

*

Milioni di US$ **

Urban Flood Prevention and Drainage Project Argentina Jun 06, 2006

70

Road Transport ProjectBrazil Jun 06, 2006

501,25

Second Programmatic Loan for Sustainable and Equitable

GrowthBrazil Jun 06, 2006

601,5

Ceara Rural Poverty Reduction Project Brazil Jun 06, 2006

37,5

Third Road Maintenance and Rehabilitation Project Poland Jun 06, 2006

180,2

Electricity Generation Rehabilitation and

Restructuring ProjectTurkey Jun 06, 2006

350

Human Development Bond cash transfer program Ecuador Jun 01, 2006

60

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Numero*

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura

*

Milioni di US$ **

Adaptation Program IIKiribati Jun 01, 2006

1.8

Punjab Municipal Services Improvement Project Pakistan Jun 01, 2006

50

Punjab-Irrigation Sector Development Policy Loan Pakistan Jun 01, 2006

100

Punjab Education Development Policy Credit Pakistan Jun 01, 2006

100

Pakistan: NWFP First Development Policy Credit Pakistan Jun 01, 2006

90

Malaria Control Booster Project Benin Jun 01, 2006

31

Poverty Reduction Support Credit II Cape Verde Jun 01, 2006

10

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Numero*

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura

*

Milioni di US$ **

Health and Nutrition Support Project Mauritania Jun 01, 2006

10

Third Education Project – Phase II The Gambia Jun 01, 2006

8

Legal and Judicial Implementation and

Institutional Support ProjectFYR Macedonia Jun 01, 2006

12,4

Education Excellence and Equity Project Albania Jun 01, 2006

15

* Dati non disponibile al momento. ** L’importo si riferisce al finanziamento della Banca Mondiale. Fonte: Banca Mondiale

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2. APPROFONDIMENTO MENSILE: IL SETTORE AMBIENTALE

a) Politiche della Banca Mondiale ed Opportunità

I problemi ambientali non riguardano più solo i paesi ricchi. Le risorse naturali -- quali l’acqua, l’aria, le foreste, gli ecosistemi marittimi, i terreni agricoli – sono gli elementi fondamentali che forniscono le basi per la sopravvivenza e la crescita economica di tutti i paesi. A maggior ragione i paesi in via di sviluppo (PVS) si preoccupano dell’impatto che l’inquinamento e la degradazione delle risorse naturali possono avere sulla loro salute e sulle prospettive di una crescita sociale ed economica sostenibile nel tempo. La qualità dell’aria (esterna ed interna), le malattie infettive causate da acqua sporca o non potabile e la contaminazione causata da chimici tossici mettono a repentaglio la vita di milioni di persone, la cui sopravvivenza è oltremodo minacciata dallo sfruttamento illimitato delle risorse. La complessità dei problemi ambientali è ulteriormente complicata dai processi di globalizzazione e dalla nuova realtà socio-economica che rende gli interessi delle società civili, del settore privato e di quello politico in tutte le diverse aree geografiche del globo tra loro interdipendenti. I problemi ambientali causano costi sociali ed economici che sono stati stimati, a seconda dei diversi PVS, fra il 4 e l’8 percento del PIL. Spesso le soluzioni a problemi ambientali vengono ritardate a causa di strutture governative ed istituzionali orientate a risultati immediati. Per esempio, pescare in eccesso può servire a migliorare la

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situazione economica e commerciale di un area geografica, tuttavia, un esaurimento irresponsabile di tali risorse non solo altera l’ecosistema, ma danneggia anche le risorse economiche, ambientali e sociali delle generazioni future. Allo stesso modo, i costi sociali dell’inquinamento, finiscono per essere più onerosi dei costi di salvaguardia dell’ambiente. BANCA MONDIALE Durante gli ultimi decenni, la Banca Mondiale (Banca) ha sviluppato procedure e norme per la protezione ambientale che sono spesso usate nel campo internazionale come “best practices” del settore. La Banca ha aiutato i paesi clienti a sviluppare il National Evnironmental Action Plan (NEAP) (Piano d’azione per il Programma Nazionale per Ambiente), organizzando e supportando progetti, programmi ed agende di sviluppo calibrati rispetto alle priorità che il settore ambientale presenta nelle diverse aree geografiche. La Banca ha inoltre integrato la componente ambientale nella fase di progettazione dei suoi interventi ed ha sviluppato degli standard di salvaguardia ambientale per tutti i settori. Per quanto riguarda il suo ruolo in questioni ambientali globali, la Banca finanzia fondi quali la Global Environment Facility (GEF) ed il Multilateral Fund for the Montreal Protocol (MFMP), e collabora con governi, associazioni civili, e vari gruppi internazionali sui temi del cambiamento climatico, dell’effetto serra, della desertificazione, della perdita di bio-diversità, dell’ozono, e della degradazione delle acque internazionali. La strategia della Banca nel settore dell’ambiente, in linea con gli obbiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG), mette in evidenza come la gestione dei problemi ambientali ha un grande impatto sullo sviluppo economico-sociale e sulla riduzione della povertà di un paese. L’agenda della Banca nel settore si riassume con tre obbiettivi, che sono correlati l’uno con l’altro:

1) Migliorare la qualità della vita: arricchendo la vita di coloro che per la sopravvivenza dipendono dalle risorse naturali; prevenendo le malattie ed i danni alla salute causati da tossicità ambientali; riducendo la vulnerabilità delle popolazioni contro i rischi di disastri ambientali.

2) Migliorare la qualità di crescita e sviluppo: supportando procedure, regolamenti e strutture istituzionali per una gestione sostenibile delle risorse ambientali e per lo sviluppo sostenibile del settore privato.

3) Proteggere la qualità dei beni naturali sia regionali che globali: integrando soluzioni che coinvolgano collaborazioni ed alleanze internazionali che siano eque e che tengano conto degli interessi e degli impatti di tutte le parti coinvolte.

La strategia della Banca nel settore ambientale è stata efficiente nel creare procedure per un processo di salvaguardia e di valutazione dei rischi e nel produrre meccanismi di controllo e finanziamento per il patrimonio ambientale. Pure l’assistenza analitica e di consulenza (Analytical and Advisory Assistance “AAA) nel campo ambientale è aumenta negli ultimi 5 anni e si è concentrata su: Analisi Ambientali dei Paese (Country Environment Analyses “CEA”), Valutazioni Strategiche Ambientali (Strategic Environmental Assessments “SEAs”) e Rassegne sulle Spese Pubbliche per l’Ambiente (Public Environmental Expenditure Reviews). La Banca ha inoltre intrapreso studi – al fine di investigare la relazione fra povertà ed ambiente-- quali il Proverty-Environment Nexus (“PEN”), la cui analisi si basa su dati sulla povertà, su dati rilevanti al contesto dell’area geografica e sulle variabili ambientali specifiche dell’area (per esempio, il tasso di deforestazione). Gli studi PEN sono stati già

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condotti in Vietnam, Laos e Cambogia. Altri studi per stabilire il nesso fra povertà ed ambiente sono stati intrapresi in Nigeria (2003) attraverso un’indagine sulla dipendenza economica delle famiglie dalle risorse naturali ed in Cina, dove è stato analizzato l’impatto ed i costi che i vari tipi di inquinamento causano sulla salute della popolazione. Le operazioni di prestito incorporano sempre di più la componente ambientale soprattutto nei settori chiave quali quello per lo sviluppo rurale, l’acqua, la sanità e l’energia. Nell’anno fiscale del 2005, la Banca ha dedicato 2,5 miliardi di dollari (11 percento dei prestiti totali del suo portafoglio) alle componenti ambientali --un deciso e sostenuto aumento se si paragona la cifra agli 0,9 miliardi dell’anno fiscale del 2002. Nella prima metà dell’anno fiscale 2006, sono stati dedicati 9,7 miliardi di dollari a progetti che hanno una componente ambientale. Di questi, l’impegno per i progetti concentrati sul settore ambientale (ossia con una componente ambientale del progetto di più del 65 percento) ammonta a 2,1 miliardi di dollari.

IL SETTORE AMBIENTALE NELLE REGIONI MEDIO ORIENTE E NORD AFRICA (MONA) Il patrimonio delle risorse naturali nella regione MONA è frammentario ed irregolare. La regione possiede le più vaste riserve di giacimenti di petrolio e gas naturale, mentre ha una dotazione molto limitata di risorse idriche e terreno arabile. La nuova realtà economica sempre più competitiva nel mercato internazionale e domestico, unita al trend di liberalizzazione del commercio ed allo sviluppo del settore privato, richiede particolare attenzione dell’aspetto ambientale in questa regione. Allo stato attuale le risorse naturali vengono sfruttate per lo sviluppo economico ad una tasso insostenibile nel lungo termine, esacerbando problemi già esistenti, come si illustra di seguito. Scarsità e qualità dell’acqua: ci si aspetta che le risorse d’acqua pro capite diminuiranno da 1.045 per metro cubo per anno nel 1998 a 740 metri cubi per anno nel 2015, soprattutto perchè, nell’intento di aumentare la capacità di sostentamento autonomo di questa regione, la maggioranza dell’acqua venga dedicata all’agricoltura. Degradazione della terra arabile e desertificazione: la terra coltivata in senso continuo è solo il 6 percento, una percentuale che ci si aspetta diminuirà a causa della siccità. Inoltre, fattori quali lo sfruttamento troppo intensivo della terra arabile (per esempio la mancanza di rotazione del raccolto) e la raccolta eccessiva di legna per uso domestico, hanno contribuito alla desertificazione di molti terreni. L’inquinamento delle zone urbane, causato dalle industrie locali (che non hanno processi efficienti per l’eliminazione dei residui tossici) e dai trasporti (i mezzi utilizzano benzina con piombo ed emettono un alto contenuto di zolfo) sono nocivi alla salute della popolazione urbana. Le istituzionali pubbliche che gestiscono l’ambiente non sono dotate di meccanismi di controllo e procedure efficienti e molto spesso non hanno l’autorità o la credibilità di rafforzare le legislature esistenti. Le zone costali sono sovrappopolate a causa del costante trasferimento dei nomadi e del continuo flusso di turisti. L’impatto della degradazione dei terreni viene valutato in circa 1,15 miliardi di dollari l’anno a causa della perdita di produttività. Inoltre, il 14 percento dei problemi di salute della popolazione viene attribuito a ragioni ambientali di cui, l’8 percento dovuto alla fornitura insufficiente di acqua pulita ed il 3 percento all’inquinamento urbano.

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La Banca nella regione Durante gli ultimi cinque anni i prestiti della Banca in questa regione per progetti con una componente ambientale sono ammontati a circa 3,4 miliardi (di cui 2,3 miliardi dedicati a progetti per la gestione delle acque). C’è stato inoltre un aumento delle operazioni nel settore sociale (povertà, salute, sviluppo agricolo, ecc.) raggiungendo un ammontare di circa 650 milioni di dollari. Si è registrato anche un progresso nella gestione delle risorse naturali in Algeria, Egitto, Marocco e Tunisia, mentre gli sforzi per ridurre l’inquinamento si stanno concentrando in Algeria, Egitto, Libano, Tunisia e Yemen. In Algeria, Egitto e Marocco sono in fase di implementazione alcuni studi e progetti per rafforzare le istituzioni pubbliche responsabili per la protezione dell’ambiente. La GEF ha finanziato ad oggi nove progetti in questa regione. Altre agenzie multilaterali e bilaterali stanno offrendo una sempre maggiore assistenza nel settore in questa regione, la quale, spesso, preferisce prestiti della Banca Europea degli Investimenti (BEI) perchè concede il 3 percento di sussidi a prestiti per progetti nel settore ambientale. Inoltre, l’UE, il Giappone, gli Stati Uniti e la Germania hanno aumentato le loro concessioni nel settore. Di conseguenza, si prevede che il finanziamento della Banca Mondiale nel settore --che, per il periodo 1995-2000, è stato di circa 3,4 miliardi – possa diminuire nei prossimi anni. Alla fine del giugno 2005, il portafoglio attivo totale per prestiti nel settore ambientale nella regione MONA ammontava a 779 miliardi di dollari con la seguente ripartizione: Gestione delle risorse dell’acqua 45% Gestione di temi ambientali per la salute e l’inquinamento 36% Sviluppo istituzionale per l’ambiente 11% Gestione del terreno 7% Altre gestioni nel campo ambientale 1% AFRICA SUB-SAHARIANA In questa regione le risorse naturali sono in declino, soprattutto per quanto riguarda terra arabile ed acqua. I problemi ambientali sono dovuti alla rapida urbanizzazione (soprattutto nelle zone costiere), alle variazioni climatiche estreme (frequenti siccità ed alluvioni e cambi di temperatura) ed al declino di risorse naturali (acqua, pesca, foreste, terreni arabili) da cui dipende la maggior parte della popolazione. Migliorare la gestione del patrimonio ambientale in Africa va oltre la preservazione della natura e riguarda la mera sopravvivenza. Solo il 20 percento di tutto il terreno in questa regione è arabile, e di questo, il 65 percento è stato soggetto ad una degradazione che ha avuto gravi conseguenze sull’agricoltura. La situazione è ulteriormente aggravata dalla perdita di 20 milioni di ettari di foreste, un processo iniziato già nel 1980. Il deterioramento dell’eco-sistema ha portato ad una diminuzione vertiginosa delle risorse per il sostentamento della fascia più povera della popolazione, causato soprattutto dalla scarsità di legna per uso domestico e dalla perdita di prodotti indigeni naturali, quali piante medicinali e materiale per la costruzione. L’Africa è anche la regione geografica con il tasso di malattie infettive più alto nel mondo, molte delle quali sono dovute alle condizioni ambientali, che hanno un impatto soprattutto per la fascia più povera della popolazione che non ha accesso a fonti di acqua, servizi sanitari e adeguate condizioni igieniche. Inoltre, l’acqua sporca, l’inquinamento dell’aria e gli scarichi industriali sono fattori deleteri anche per le

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popolazioni che vivono nelle grandi città (soprattutto lungo le coste) e nelle zone dove si trovano le miniere. Infatti, sebbene le industrie africane tendano ad essere di piccole dimensioni, il loro impatto sull’ambiente può essere molto rilevante, poichè spesso non sono formalmente regolate da codici o procedure. La Banca nella regione Anche in questa regione la Banca sta cercando di integrare (“mainstream”) il settore ambientale in progetti prioritari nelle diverse sotto-regioni. Per esempio, nel territorio sudanese la Banca si impegna a combattere la siccità, la degradazione dei terreni e la desertificazione. Altre priorità dell’area si concentrano nel trovare soluzioni di energia alternativa onde ovviare alla carenza di legna per uso domestico, e nel progettare programmi di sanità che possano prevenire lo scoppio e la dilagazione di epidemie. Nell’Africa occidentale le priorità ambientali includono lo sviluppo per la crescita e la gestione del turismo, della pesca, dello sviluppo urbano e di quello industriale. Al contempo la Banca si sta dedicando anche allo sviluppo di programmi per la conservazione delle foreste e per la protezione dei maggiori tratti fluviali. Nel bacino del Congo, viene data priorità alla preservazione delle foreste tropicali e delle zone costiere, soprattutto dove si sta sviluppando un’intensa espansione urbana. Nell’Africa orientale la Banca sta concentrando le risorse per l’inversione del processo di deterioramento del terreno (spesso causato da inadeguate pratiche agricole di sfruttamento, soprattutto nelle zone più aride) e per l’integrazione di una gestione più efficiente delle risorse idriche soprattutto nelle aree dove c’è scarsità d’acqua --un processo integrativo che spesso richiede anche considerazione di fattori quali quello del cambiamento del clima. Alla fine del giugno 2005, il portafoglio attivo totale per prestiti nel settore ambientale nella regione africana ammontava ad 1 miliardo di dollari con la seguente ripartizione: Gestione di temi ambientali per la salute e l’inquinamento 28% Gestione delle risorse dell’acqua 19% Sviluppo istituzionale per l’ambiente 16% Cambiamento del clima 12% Gestione del terreno 11% Altre gestioni nel campo ambientale 9% Bio-diversità 5% EUROPA ED ASIA CENTRALE Le questioni del settore ambientale in questa regione sono spesso legate a fattori che riguardano il processo in atto per la liberalizzazione del mercato. La recente riforma in campo economico include obbiettivi quali l’eliminazione dei sussidi per l’energia, la riforma delle agenzie pubbliche per i servizi, la privatizzazione del settore industriale, la liberalizzazione degli scambi, la gestione pubblica delle questioni ambientali e la privatizzazione delle agenzie pubbliche di servizi. Inoltre, in questa regione, la carenza di energia domestica richiede l’organizzazione di alleanze strategiche. Tali alleanze avranno come obbiettivo anche proposte per la gestione di oleodotti e gasdotti. I problemi del settore ambientale in questa regione sono meno pressanti rispetto ad altre regioni (fatta eccezione per l’Asia Centrale). Le maggiori questioni ambientali sono un retaggio del passato e causate in gran parte dagli scarichi e dall’inquinamento delle industrie metallurgiche, chimiche e petrol-chimiche. Inoltre, in alcune aree, i problemi ambientali sono aggravati dal carente accesso ad acqua potabile. E’ il

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caso dell’Asia Centrale, dove lo scarso sviluppo delle infrastrutture per l’irrigazione e la gestione inadeguata dell’agricoltura hanno largamente contribuito al deterioramento delle risorse naturali. Data l’eterogeneità di questa regione, i problemi variano secondo la zona geografica. Per esempio, nella zona dei Balcani, paesi quali l’Estonia, l’Ungheria, la Polonia, la Turchia e la Slovenia hanno implementato riforme che hanno rafforzato l’istituzionalizzazione di pratiche per la gestione sostenibile delle questioni ambientali. Altri paesi sono invece ancora nella fase di sviluppo di un framework di riferimento, a causa di problemi legati alla dipendenza dall’importazione di energia, alle distruzioni belliche ed al crollo delle agenzie pubbliche del settore. Ci sono inoltre territori che hanno ancora residui bellici pericolosi quali mine ed altri rifiuti tossici. In alcuni paesi dell’ex-Unione Sovietica, quali la Bielorussia e l’Ucraina, oltre all’inquinamento dovuto ad un’urbanizzazione accelerata, si registrano ancora gli effetti radioattivi dell’incidente nucleare di Chernobyl. La Russia, che ha le più vaste risorse d’energia, ed ha un territorio forestale che ammonta al 22 percento del patrimonio mondiale, è responsabile del 17 percento dell’effetto serra. L’Asia Centrale ed il Caucaso, oltre ai problemi ambientali comuni agli altri paesi dell-ex-Unione Sovietica, si trovano a fronteggiare questioni di degradazione costiera, mentre nel caso dell’Azerbaijan e del Kazakhstan, le questioni ambientali si incentrano soprattutto sull’estrazione del petrolio, la costruzione di oleodotti, e le risorse per la prevenzione di eventuali perdite di petrolio e/o conseguenti operazioni di pulizia. Inoltre, i paesi dell’Asia centrale sono situati in zone aride dove è impossibile sviluppare l’agricoltura senza irrigazione. Un sistema elaborato per l’irrigazione era stato sviluppato per questi territori durante il periodo dell’Unione Sovietica, anche se tale sistema d’irrigazione creava una diversione dell’acqua tale da prosciugare quasi il “Aral Sea”. Recentemente, tuttavia, a causa di un’inefficiente manutenzione, tale sistema di irrigazione è crollato, causando la salinizzazione del territorio circostante. La Banca nella regione In questa regione la Banca si è concentrata su questioni ambientali che sono sorte dal processo di transizione da un’economia centralizzata ad una di libero mercato. L’enfasi è stata posta sulla rimozione dei sussidi all’agricoltura, sull’energia, sulla gestione delle risorse idriche e sulla formulazione di un framework istituzionale che regoli la gestione del patrimonio naturale. Alcune proposte della Banca nel settore includono l’utilizzo di combustibili meno tossici e di veicoli che usino carburanti più efficienti. Le analisi e gli studi di fattibilità si sono estesi anche alla gestione delle foreste (per esempio in Albania: Community-Based Forest Management in a Transition Economy) e delle coste marittime dove è necessario un supporto del turismo. Inoltre, sono state dedicate risorse per lo sviluppo agricolo attraverso progetti per la ristrutturazione dei sistemi di irrigazione. Il finanziamento della Banca si è incentrato anche sull’inquinamento industriale, lo sviluppo del settore privato, la riforma delle agenzie pubbliche per i servizi (energia, acqua), l’irrigazione, le infrastrutture e la conservazione della bio-diversità. Il GEF ha finanziato diversi progetti geotermici, fra cui il primo che ha utilizzato il Prototype Carbon Fund (PCF) della Banca. In questa regione la Banca dedica anche risorse alla manutenzione di acque internazionali, assistendo nello sviluppo di un quadro regolatorio per la protezione della fauna e della flora.

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Alla fine del giugno 2005, il portafoglio attivo totale per prestiti nel settore ambientale in Europa ed Asia centrale ammontava a 1.8 miliardi di dollari con la seguente ripartizione: Gestione di temi ambientali per la salute e l’inquinamento 37% Gestione delle risorse dell’acqua 24% Gestione del terreno 20% Cambiamento del clima 9% Sviluppo istituzionale per l’ambiente 7% Altre gestioni nel campo ambientale 2% Bio-diversità 1% ASIA ORIENTALE In questa regione i maggiori costi socio-economici sono causati da problemi ambientali quali l’inquinamento dell’acqua e dell’aria. Alcuni studi mostrano che ogni anno circa 500.000 bambini muoiono a causa di malattie legate all’inquinamento dell’acqua (60 percento per la mancanza di accesso ad acqua pulita nelle zone rurali e circa 30 percento per i bassi livelli d’igiene nelle zone urbane), con un conseguente accorciamento della vita in media di circa due anni. Le statistiche mostrano che in Cina l’inquinamento dell’aria provoca circa 200.000 morti premature mentre il costo causato da problemi di salute ammonta a circa il 20 percento del reddito annuale. Inoltre, l’inquinamento causato dal riscaldamento domestico, che fa uso di carbone, legna e biomassa, pone grossi rischi di salute soprattutto alle donne ed ai bambini. Lo sfruttamento delle risorse naturali in questa regione ha causato danni a lungo termine, causando grossi costi per la società. Negli anni ’90 in quest’area c’è stato il più alto tasso di deforestazione. Solo in Indonesia si sono persi circa 20 milioni di ettari fra il 1985 ed il 1998, mentre, ad iniziare dal 1960, è stato distrutto circa il 90 percento del patrimonio forestale nelle Filippine. Nel frattempo, in alcune isole del Pacifico, la pesca assidua dei coralli ha causato la degradazione dell’ecosistema costiero che, unito a fattori quali il cambiamento climatico, la carente irrigazione ed i disastri naturali, esacerba la situazione soprattutto nelle isole minori del Pacifico. La Banca nella regione La Banca supporta attività di settore soprattutto per il miglioramento del drenaggio urbano, della sanità e del rifornimento di acqua nelle zone rurali. Altre priorità della Banca in questa regione sono state l’organizzazione di programmi educativi per la diffusione di pratiche d’igiene, la promozione di nuovi approcci per il miglioramento della qualità dell’aria nelle zone urbane (proponendo per esempio l’uso di carburanti alternativi, quali gas naturale). Nell’area del trasporto, la Banca supporta l’adozione della benzina senza piombo (Indonesia, Vietnam) e l’introduzione di tecnologie più efficienti e pulite per i veicoli. E’ stato proposto anche un progetto pilota per trovare soluzioni a coloro che si servono ancora di combustibili solidi per uso domestico. Per quanto riguarda la gestione delle risorse naturali che hanno un impatto sia regionale che globale, la Banca supporta un programma di riforestazione in Vietnam insieme allo sviluppo di programmi per piccole imprese forestali. Un altro tema di priorità nel settore ambientale globale riguarda la prevenzione di disastri naturali. La Banca ha fornito assistenza tecnica soprattutto per la valutazione di progetti e programmi che mitigano e prevengono i rischi nel lungo termine (soprattutto causati da alluvioni, terremoti ed altri eventi climatici).

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La Banca è inoltre coinvolta nella promozione per la riforma e l’istituzionalizzazione degli enti pubblici responsabili per le norme ambientali, proponendo un’agenda concentrata sulla riduzione dell’inquinamento e sullo sviluppo di procedure per la gestione delle risorse idriche. Alla fine del giugno 2005, il portafoglio attivo totale della Banca per prestiti nel settore ambientale in Asia orientale ammontava a 4.2 miliardi di dollari con la seguente ripartizione: Gestione di temi ambientali per la salute e l’inquinamento 38% Gestione delle risorse dell’acqua 23% Gestione del terreno 14% Cambiamento del clima 13% Sviluppo istituzionale per l’ambiente 8% Bio-diversità 2% Altre gestioni nel campo ambientale 2% ASIA MERIDIONALE I problemi ambientali in questa regione sono ingenti ed includono: il deterioramento e l’esaurimento delle risorse naturali, la mancanza di accesso ad acqua pulita, la carenza di igiene e l’inquinamento causato da sostanze tossiche prodotte soprattutto dagli scarichi industriali. Infatti, in questa regione, molte industrie statali (per esempio le industrie per l’acciaio, per la produzione di fertilizzanti e prodotti petrolchimici), ed industrie private (per esempio industrie manifatturiere per la produzione di pelli e prodotti tessili, zucchero e carta) sono protette da sussidi governativi ed hanno prosperato economicamente anche grazie alla mancanza di procedure normative che regolassero le questioni ambientali. L’inquinamento dell’aria, la mancanza di accesso ad acqua pulita, i rifiuti tossici agro-industriali, la mancanza di misure igieniche e sanitarie e la vulnerabilità a disastri naturali sono problemi ambientali responsabili per un quinto delle malattie in questa regione, una cifra simile a quella per la malnutrizione (15 percento). L’inquinamento dell’aria causa circa 168.000 morti premature all’anno in Pakistan (60 percento addebitato all’inquinamento dell’aria interna) e 132.000 morti premature in Bangladesh (70 percento causate da inquinamento interno). L’Asia Meridionale è inoltre la regione più vulnerabile a disastri naturali - alluvioni, terremoti, cicloni ed uragani - che esacerbano ulteriormente la gestione dei problemi ambientali. La Banca nella regione La Banca in questa regione si è concentrata su progetti per il miglioramento della gestione di risorse naturali (foreste, acque per la pesca e servizi d’irrigazione). Per quanto riguarda l’assistenza tecnica, la Banca ha sviluppato programmi d’istruzione di massa per la diffusione di pratiche sulla sanità e l’igiene, per lo sviluppo di servizi di scarico e per l’organizzazione di programmi che riducano la vulnerabilità a disastri naturali (che includono anche interventi preventivi per mitigare le situazioni d’emergenza). La Banca sta ponendo enfasi sugli enti pubblici locali e sul rafforzamento dei programmi di collaborazione con istituzioni internazionali in loco, quali l’Asian Development Bank, con cui sta cooperando per lo sviluppo di procedure ambientali in Pakistan e Bangladesh. Per questioni ambientali globali, la Banca sta espandendo le iniziative per il cofinanziamento, fra cui lo sviluppo di industrie per la pesca. In India, la Banca è responsabile di un progetto per l’eliminazione progressiva di 3.000 tonnellate di prodotti chimici che danneggiano l’ozono e di tutti i fluorocaboni (CFC) di cui l’India è uno dei produttori “superstiti” nel mondo. L’abolizione della produzione di CFC è stata messa in atto dal 2000.

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Alla fine del giugno 2005, il portafoglio attivo totale della Banca per prestiti nel settore ambientale in Asia meridionale ammontava a 1.6 miliardi di dollari con la seguente ripartizione: Gestione di temi ambientali per la salute e l’inquinamento 37% Gestione delle risorse dell’acqua 33% Cambiamento del clima 13% Gestione del terreno 8% Sviluppo istituzionale per l’ambiente 7% Bio- diversità 1% Altre gestioni nel campo ambientale 1% AMERICA LATINA ed I CARAIBI Questa regione è caratterizzata da una vasta eterogeneità socio-economica. Il 75 percento di una popolazione di 500 milioni di abitanti vive in città con livelli d’inquinamento molto elevati. Mentre le popolazioni urbane generalmente hanno un buon accesso all’acqua (circa il 70-90 percento), l’accesso delle popolazioni rurali è limitato al 20-50 percento. Problemi di natura ambientale sono legati anche all’inquinamento derivante dall’assenza di sistemi per l’eliminazione dei rifiuti solidi e per lo scarico delle acque contaminate. I problemi ambientali sono ulteriormente aggravati dalla mancanza di un’istituzionalizzazione delle agenzie per l’ambiente, dall’amministrazione ambigua dei diritti di proprietà e dallo sfruttamento smisurato delle risorse naturali. Fra il 1990 ed il 1995 circa 6 milioni di ettari di foreste naturali sono state eliminate; attualmente 822 specie di animali sono in pericolo di estinzione ed un territorio di più di 300 milioni di ettari è stato degradato per effetto dell’erosione, della deforestazione e dalle inadeguate pratiche di sfruttamento agricolo. La perdita di territorio forestale sembra per il momento essersi stabilizzata, eccetto che in Giamaica ed in alcuni paesi dell’America Centrale. Anche questa regione è molto vulnerabile ai disastri naturali che sono spesso causati da variazioni climatiche quali alluvioni, eruzioni vulcaniche e siccità (soprattutto nel nord-est del Brasile). La Banca nella regione La Banca sta cercando di integrare la componente ambientale in aree quali l’energia (ed energia rinnovabile), il settore urbano, la gestione dei rifiuti solidi, il miglioramento delle condizioni di vita nei quartieri urbani più poveri, la qualità dell’aria urbana (soprattutto con attenzione ai sistemi di trasporto) e la gestione delle acque di scarico e della sanità. In particolare, per quanto riguarda il settore della sanità, la Banca vuole essere proattiva nel ridurre l’impatto che le sostanze tossiche industriali ed agricole e l’inquinamento generato dalle miniere ha sulla popolazione. La Banca prevede ulteriori finanziamenti per il trattamento delle acque di scarico (particolarmente quelle vicino ad aree densamente popolate), per la produzione di sistemi di purificazione dell’acqua, per l’agricoltura e per lo sviluppo di enti municipali responsabili per la distribuzione dell’acqua e dell’energia ad uso domestico. Per le tematiche globali l’assistenza della Banca si orienta alla conservazione dell’ecosistema, al cambiamento del clima, allo sviluppo di proposte per l’utilizzo di energie alternative, all’eliminazione graduale delle sostanze che danneggiano la sfera di ozono e ai programmi per la ristorazione e purificazione delle acque internazionali.

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Molti paesi dell’America Latina sono alle prese con dei processi di stabilizzazione macroeconomica che includono fra l’altro politiche di liberalizzazione in vari ambiti. Si prevede che nel lungo termine perseguire tali politiche porterà ramificazioni positive, fra le quali, il rafforzamento di norme ambientali attraverso l’istituzionalizzazione di agenzie pubbliche per la gestione delle politiche ambientali. La Banca ha già intrapreso iniziative di alleanza e collaborazione, quali “The Clean Air Initiative in Latin American Cities.” L’obbiettivo principale di questa iniziativa è quello di aumentare la consapevolezza sull’importanza della qualità dell’aria e della sua gestibilià. L’iniziativa è il risultato di una collaborazione fra la Banca, le municipalità di varie città, le istituzioni private e pubbliche, altre banche di sviluppo e ONG. Alla fine del giugno 2005 il portafoglio attivo totale della Banca per prestiti del settore ambientale in America Latina ammontava a 1.4 miliardi di dollari secondo la seguente ripartizione: Gestione delle risorse dell’acqua 29% Gestione del terreno 23% Gestione di temi ambientali per la salute e l’inquinamento 23% Altre gestioni nel campo ambientale 5% Sviluppo istituzionale per l’ambiente 15% Cambiamento del clima 2% Bio-diversità 3%

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b) Progetti attivi e proposti nella “Pipeline” del settore dell’Ambiente

(Pagina 1 di 4) Di seguito abbiamo riassunto alcuni dei progetti attivi e in attesa di approvazione del CdA (nel

“pipeline”) nel settore dell’Ambiente per la regione del Medio Oriente. La tabella riassume informazioni quali il numero ed il nome del progetto, il paese cliente, la data di approvazione e di chiusura del progetto (se disponibili) e l’ammontare del finanziamento della Banca per il progetto.

Numero

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura *

Milioni di US$ **

P099811 Tn-Tunis West Sewerage Tunisia 06-Jul-2006 66.8

P090073 Second Pollution Abatement Project

Egypt, Arab Republic of 23-Mar-2006 20

P086877 Rural Water Supply And Sanitation Project Morocco 15-Dec-2005

60

P065920 Gaza Water And Sanitation Project (02)

West Bank and Gaza 07-Jun-2005 20

P091113 Ry-Rural Electrification & Ren. Egy Dev

Iran, Islamic Republic of 26-May-2005

224

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Numero

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura *

Milioni di US$ **

P091113 Ry-Rural Electrification & Ren. Egy Dev

Yemen, Republic of 04-Feb-2005 1

P074595

Northern Gaza Emergency Sewage Treatment (Ngest)

ProjectWest Bank and Gaza 07-Sep-2004

7,8

P071191

IR-Ahwaz & Shiraz Water Supply And Sanitation

ProjectIran, Islamic Republic of 25-May-2004

279

P074499 Environmental Management Support Project

Iran, Islamic Republic of 08-Apr-2003

20

P057602 Urban Water Supply And Sanitation Project

Yemen, Republic of 01-Aug-2002

130

P074042 Ba'albeck Water And Wastewater Project Lebanon 04-Jun-2002

43,53

P005906 Yemen Rural Water Supply And Sanitation Project

Yemen, Republic of 21-Dec-2000

20

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Numero

Nome

Paese

Data di approvazione

Data di chiusura *

Milioni di US$ **

P054051

Solid Waste And Environmental Management

ProjectWest Bank and Gaza 10-Oct-2000

9,5

P069946 Tehran Sewerage ProjectIran, Islamic Republic of 18-May-2000

145

P048521 Amman Water & Sanitation

Management Project Jordan 16-Mar-1999

55

P049707 Power Sector Restr. Lebanon 26-Nov-1996

100

P049706 Jo: Ods Phaseout Ii Jordan 06-Oct-1996

3,8

P005591

Demonstration Project For The Phaseout Of Ozone Depleting Substances Tunisia 14-Jun-1994

3,79

P070958 Jo-Regional & Local

Development Jordan N/A 20

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Data di Data di Milioni di Numero Nome Paese

approvazione

chiusura * US$ **

P093719 Oum Er Rbia Water

Resource Conservation Morocco N/A 60

* Dati non disponibile al momento. ** L’importo si riferisce al finanziamento della Banca Mondiale.

Questa newsletter è edita mensilmente dall’ufficio del Direttore Esecutivo per l’Italia presso alla Banca Mondiale

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