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domenica 10 gennaio 2016 anno 6 numero 2 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO NON PIÙ FUGA A TRE Inter Sport & Spettacolo Sassuolo CAMPIONE D’INVERNO Fuori il Geometra Il Gemello diverso e l’Operaio, chi la spunterà?

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domenica 10 gennaio 2016 anno 6 numero 2 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

non più fuga a treInter

Sport & Spettacolo

Sassuolo

campione d’inverno

Fuori il GeometraIl Gemello diverso e l’Operaio, chi la spunterà?

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INTER (4-4-2)

Arbitro: Paolo Mazzoleni di Bergamo

STADIO

SASSUOLO (4-3-3)

ConsigliVrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso;

Missiroli, Magnanelli, Duncan;Berardi, Falcinelli, Sansone

MEAZZA ORE 12.30

InterAllenatore Allenatore

Sandro Mazzola

HandanovicD’ambrosio, Miranda, Murillo, Telles;

Biabiany, Medel, Guarin;Perisic, Ljajc, Icardi

Sassuolo

RobertoMancini

EusebioDi Francesco

Parola al Baffo

che bello essere sempre al comando

Il 2016 si è presentato: Inter, Fiorentina, Napoli e Juven-tus continuano la marcia verso il paradiso, la Roma verso il purgatorio, il Mi-lan, invece, continua la sua passeggiata verso l’oblio. I nerazzurri hanno espu-gnato il “Castellani” con tanta, troppa sofferenza, con il nono 1-0 della stagio-ne, mentre più convincenti sono state le vittorie delle immediate inseguitrici. A Mancini o va tutto bene o va tutto male. Le ultime due partite sono un esempio: contro la Lazio non girò be-nissimo, contro l’Empoli c’è quanto basta per baciarsi i gomiti. Contro ogni prono-stico, però, l’Inter è sempre in testa, pur giocando peg-gio. Merito della miglior di-fesa del campionato, che in 18 partite ha subito solo 11 gol, rimanendo imbattuta in ben 12 gare. Il pacchetto arretrato dei nerazzurri è quello che sposta gli equili-bri, nonostante davanti solo Icardi pare si sia svegliato. L’attacco è solo il quinto, a pari merito con Chievo e Milan, che ha problemi ben più gravi. La sconfitta casa-linga con il Bologna ha get-tato la squadra di Mihajlo-vic nell’incertezza più totale e solo il mercato di ripara-zione potrà ridare un piz-zico d’entusiasmo all’am-biente e ai tifosi. Il match del Meazza vede l’arrivo del Sassuolo, squadra che regala spettacolo ormai da un paio d’anni. L’arma tat-tica di Di Francesco, guru della panchina neroverde, è possesso palla e contropie-de fulminante. Negli ultimi due match contro i neraz-zurri hanno subito ben 14 gol, in entrambe le occasioni episodi e prove sconcertanti hanno pesato molto perché la squadra andasse “fuori giri” dopo pochi minuti. La posizione in classifica e l’at-tenzione maggiore in difesa non prevede simile disfatta questa volta. La pressione sarà tutta su Mancini che deve vincere a tutti i costi, anche se in questa stagione sembra più vulnerabile tra le mura di casa. Il motivo sta nella carenza di “piedi buoni” che non permette di dare l’impronta su una par-tita, quindi con meno pos-sesso palla si rischia di più. E’ successo con Fiorentina e Napoli, dove i nerazzurri sono stati in balia dell’av-versario, anche se contro i partenopei l’Inter rischiò di pareggiare. Nell’ultima partita del girone d’andata l’Inter rischia di finire in te-sta: nel 70% chi ci è riuscito ha vinto lo scudetto.

Abbiamo ricomin-ciato a vincere per uno a zero, però i tre punti conqui-

stati con l’Empoli sono molto importanti e ci hanno permesso di stare in vetta alla classifica per un’altra giornata.Fiorentina e Napoli hanno ri-spettato il pronostico, battendo rispettivamente Palermo e Tori-no, facendo sentire il loro fiato addosso ai noi nerazzurri.Oggi con il Sassuolo la vittoria è alla nostra portata, però dovre-mo temere bene le antenne alza-te per frenare gli attaccanti di Di

Francesco. Questi ragazzi sono pericolosi e segnano sempre, mettendo in difficoltà le difese avversarie. Il Sassuolo, per conto mio, gioca il miglior calcio del campionato e ribadisco che do-vremo fare molta attenzione se vogliamo conquistare i tre punti. Sulla carta le nostre immediate inseguitrici sembrano favorite, dal momento che la Fiorentina riceverà la Lazio ed il Napoli sarà a Frosinone contro un av-versario non proprio irresistibi-le. Una partita da seguire con at-tenzione sarà quella di Marassi, dove arriva la Juventus decisa a conquistare la nona vittoria con-secutiva.Con il Genoa ho visto una bella Sampdoria, però in questo mo-mento è molto difficile fermare i bianconeri. Per noi sarebbe un bel regalo se i blucerchiati fer-massero la squadra di allegri, tornata alla grande nel giro dello scudetto. I nostri cugini, dopo il colpo pesante incassato a San Siro con il Bologna, hanno cam-minato sui carboni accesi all’O-limpico contro la Roma.

Difficile è il compito del Genoa, reduce da sei sconfitte consecu-tive, nella sfida di Bergamo con l’Atalanta, mentre il Verona si giocherà le ultime chance per la salvezza con il Palermo, davanti al proprio pubblico.

Partita del riscatto è invece per il Torino quella contro l’ Empoli, quest’ultimo castigato dal gol di Icardi, quattro giorni fa, in terra toscana.Un occhio particolare per il Bo-logna, reduce dal colpaccio di

San Siro con il Milan, impegnato fra le mura di casa con il Chievo.

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Partita

Inter...Parliamone

*cla

ssif

ica

ma

rcatori

LA C

LASS

IFIC

A

38

22 15

36 2

24 8

Éder Citadin Martins

11

39

23

34

16

29 2438

1823

28

Gonzalo Higuain

16

22

10

Josip Ilicic

9

1 partita in meno

27

14

Carlos Bacca

8

*

*

vincere assolutamente

Paulo Dybala

9

In gioco il titolo d’inverno che solo l’Inter può decidere di perdere

La Befana è volata via ve-locemente sulla scopa magica ed ha lasciato alle sue spalle una scia di fe-

licità e soprattutto un dono tan-to atteso ai tifosi nerazzurri: la vittoria di Empoli. Forse la vec-chietta, che a volte sa anche re-galare carbone ai suoi bimbi, do-veva essere interista e quindi ha ipnotizzato con una sorta di ma-gia i toscani, rendendoli innocui di fronte ad un Inter ancora una volta cinica grazie al suo bomber per eccellenza, Maurito Icardi e ad una difesa granitica, formata dalla coppia, quasi imperforabile M-M ( Miranda-Murillo). L’In-ter in terra toscana si è quindi ri-

bella la vetta, ma bisogna battere il sassuolopresa quello che sciaguratamente aveva lasciato in casa alla Lazio, cioè i tre punti, sconfiggendo gufi ed incertezze in una gara non spettacolare, fortunata for-se, ma essenziale che sicuramen-te dà la carica giusta per andare avanti in un campionato incer-to e mai bello come quest’anno, dove sono ben cinque le squadre che si contendono il tricolore. Contro l’Empoli inoltre si è avu-ta la conferma (anche se non c’e-ra bisogno n.d.r) che Icardi non solo è un grande bomber, ma un elemento indispensabile per il decollo definitivo della squadra verso i grandi obiettivi presenti e futuri. L’attaccante, il gol ce l’ha

nel sangue. Il suo sopranome “El nino del partido” (ragazzo della partita) sembra suonare a perfe-zione per un giocatore come lui, giovane, spietato e con tanta tec-nica sopraffina. Da quando veste la maglia nerazzurra Maurito ha segnato 39 gol. Lo scorso anno si è aggiudicato il titolo di capo-cannoniere del campionato con 22 reti ed ora, dopo un periodo grigio, nelle ultime cinque gior-nate sta realizzando gol decisivi. Domenica scorsa al Castellani, ha sfruttato a dovere un prezioso invito di Perisic e ha permesso all’Inter di conquistare tre pre-ziosi punti per rimanere in vetta, in attesa del platonico titolo di

campione d’inverno, che i ne-razzurri conquisteranno sicura-mente solo nel caso di vittoria nel lunch match di oggi contro l’osti-co Sassuolo. In società c’è grande desiderio di chiudere in vetta il girone d’andata, anche perché la squadra sta facendo notevoli progressi in tutti i settori in un organico costruito soltanto poco più di quattro mesi fa dal Mancio e che ora è vicino al primo tra-guardo simbolico della stagione; quel titolo di campione d’inver-no che fa trepidare, sognare i tifosi nerazzurri, che dall’inizio della stagione sono stati vaccina-ti per un traguardo diverso, quel piazzamento Champions, che

con il trascorrere delle giornate può diventare maggiore certez-za, ora che la squadra si trova a lottare per quel fatidico triango-lino tricolore tanto importante che si chiama scudetto. La storia ci dice che dall’inizio del girone unico (campionato 1929/30), la percentuale delle squadre che

hanno vinto il titolo d’inverno e che poi si sono aggiudicate il titolo a fine campionato arriva al 70% mentre solo per 25 volte è accaduto il contrario. Particolare rilevante che quando sono stati introdotti i tre punti a vittoria soltanto quattro volte negli ulti-mi 21 campionati è accaduto che chi ha vinto il titolo d’inverno non si sia poi laureato campione d’Italia, come si è verificato nel-la stagione 2002/2003, quando il Milan si aggiudicò il platonico titolo d’inverno e la Juve lo scu-detto.

Il 2016 comincia bene per l’Inter che domenica scorsa, nel secondo posticipo della diciottesima giornata, è ri-

nano alla vittoria, dopo il passo falso contro la Lazio a San Siro, con il gol partita di Mauro Icar-di, ottavo centro per l’argentino e nona vittoria della banda Man-cini per 1-0. Il Biscione procede nella sua personale corsa al tito-lo di campione d’inverso. Se in questo anticipo dell’ultima gior-nata del girone d’andata aves-

se la meglio sul Sassuolo sarà campione d’inverno lasciando momentaneamente Fiorentina e Napoli ad un punto, e la Juven-tus a 3. L’Inter deve proseguire il

suo cammino in modo cinico e spietato mettendo dentro anche l’unica palla gol e proseguire con la gestione del risicato vantaggio con la sua difesa di ferro ed un super Handanovic che poco la-scia passare. Poca roba, non di-verte? Nessun problema, quello che conta è portare a casa i tre punti utili a tenere dietro il resto

delle pretendenti al titolo. Oggi con il Sassuolo non sarà impre-sa facile, i neroverdi non sono gli stessi degli ultimi due scontri diretti che li hanno visti subire

ben 14 reti. Eusebio Di France-sco sa bene come schierare i suoi per frenare l’armata nerazzurra puntando tutto sulla velocità e creando innumerevoli occasioni da gol. Mancini, oggi a San Siro, manderà in campo un modulo nuovo, il 4-4-2 che spedirebbe momentaneamente al parcheg-gio il consueto 4-3-3. Il gol è

affidato alla coppia Ljajic-Icardi mentre sulle fasce di centrocam-po vedremo Biabiany a destra e Perisic a sinistra. A centrocam-po, assente ancora lo squalificato

Felipe Melo, giocheranno Gua-rin, se in giornata buona potrà fare veramente la differenza, e Medel, in alternativa a Guarin vedremo Kongodbia fare coppia con Brozovic.. Davanti alla por-ta, a proteggere un super Han-danovic, vedremo la stessa linea difensiva vista in Toscana con D’Ambrosio, la sua prestazione ad Empoli è stata convincente, Miranda, Murillo e Nagatomo, quest’ultimo in ballottaggio con Telles. L’unico vero dubbio per Mancini resta l’attacco. Jovetic al posto di Ljajic a sostenere la cop-

pia del gol. La scelta più accre-ditata vedrebbe il tridente con il serbo mentre il montenegrino partirebbe ancora una volta dalla panchina.

uscita a portare a casa tre punti preziosi, seppure senza convin-cere e con qualche sofferenza di troppo, in una gara delicata con-tro l’Empoli. I nerazzurri tor-

E’ ufficiale, Rodrigo Palacio resta all’Inter, almeno fino al

2017. L’attaccante argentino pare non soffrire il poco impiego di questa stagione, ma nel girone di ritorno, un calciatore navigato come lui queste cose le sa, ci sarà spazio per tutti. La fatica si fa sentire e poter attingere ad una rosa fresca ed esperta può fare la differenza. El Trenza è più che felice di restare all’Inter: “…Vo-glio rimanere qui un altro anno e vincere qualcosa con l’Inter. Ades-so che siamo primi è tutto molto più bello rispetto agli altri anni”. L’attaccante nerazzurro, fresco di prolungamento di contratto, nega anche l’intenzione di torna-re in Argentina, almeno per ora, e di non avere problemi a partire dalla panchina: “Mi trovo bene, è più difficile giocare perché ci sono molti attaccanti di qualità. Io cer-co di aiutare la squadra da fuori e di dare il massimo quando vengo schierato per dimostrare al mister che voglio giocare”.

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nerazzurra

Emanuele Terranova

Felipe Melo sconta ancora la

squalifica, tre giornate, rime-

diata al Meazza nella partita contro

la Lazio. Gara che ha segnato la scon-

fitta della squadra di casa.Felipe Melo

e grandi assenti

Problemi fisici per Emanuele Ter-

ranova, unico assente dei nero-

verdi oggi a San Siro contro l’Inter.

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Giovanni Labanca

gli Ospiti caduta massi secondo mapei

Potrebbe essere a quota trentuno punti. Si ac-contenta di venire a San Siro con i 28 che la clas-

sifica gli assegna, in attesa del re-cupero della partita con il Toro. Una credenziale migliore non poteva ostentare questo modello che sembra forgiato da mani di scultori esperti che hanno fatto ricorso alle migliori materie pri-me che assicurano di modellare qualsiasi capolavoro. Squinzi sa

come si fa ed Eusebio Di Fran-cesco ha le mani giuste per ben imitare, nel calcio, l’arte che fu di Michelangelo o di meno famo-si artisti, se sia riuscito a farsi a sua immagine e somiglianza una squadra che sa del miracoloso, se consideriamo come è arrivata in serie A e come ci sia rimasta anche per tanti anni, senza pas-sare per la solita provincialotta di cui fare una scorpacciata ad ogni partita. Invece no. Ha avuto l’ardire di sfidare le grandi, mo-strando loro i denti e chiuden-dole all’angolo più di una volta. Tra queste malcapitate, non ha fatto eccezione la Beneamata nerazzurra, che ha sempre avuto filo da torcere dai modenesi, sal-vo quell’inopinato sette a zero, di cui ancora non si capacitano gli uomini di Di Francesco. E cosi. come pranzo di mezzogiorno, c’è un bel piatto che va in scena sul-la bella imbandita tavola neraz-

zurra. “Siamo a Milano ed abbia-mo fame, dice serio serio il mister di Squinzi. Noi giochiamo sempre per vincere ed è proprio questo il motivo della nostra sicurezza che ci fa stare a galla nelle partite più difficili, come quella di oggi. Qui abbiamo giocato sempre bene e non vedo perchè non si possa mantenere l’arma segreta di cui abbiamo una buona padronanza. Non scordiamoci, però, che quella di Mancini è la prima della classe che non ama essere fermata pro-prio ora che respira aria buona di alta montagna”. Non scriviamo più di Sassuolino nelle scarpe ed altre simili amenità, perchè noi per primi non sappiamo più come presentare questi ospiti, che francamente avremmo cre-duto di vedere in solo un paio di volte dalle parti di Milano. Inve-ce no, se pensi che sono uomini di valore e di carutura interna-zione, come Berardi, Sansone,

Acerbi, tanto per pescare tra i migliori. “E proprio noi saremo il bocconcino indigesto del Biscione che, per la verità, giochicchia e non fa tanta paura”. E’ la voce di Berardi, che ci giunge alle spalle, per ribadire quello che è stato già altre volte scritto. “Con Sansone ed Acerbi, tutti giovani e freschi, faremo ballare la tarantella alla difesa dell’Inter che ha delle pause strane e commette falli a ripetizio-ne che possono regalarci qualche rigoretto. Non si sa mai!” Avete sentito che idee bellicose hanno questi giovincelli, a cui non ba-sterebbe neanche un pareggino, tanto per uscire da San Siro a te-sta alta tra gli applausi anche dei milanesi. Vedremo, quale altro tipo di cemento avranno portato dalle secrete di Sassuolo, se sono certi di fare il colpaccio. Attenti nerazzurri, i sassolini stanno per diventare caduta massi, assai pe-ricolosa.

Domenico Berardi

L’alchimia non è più una semplice reazione chimicaNon poteva essere diver-

samente. Lui, il presi-dentissimo, Giorgio Squinzi è si un grande imprenditore, ma da bravo chimico qual’è non ha faticato troppo a tro-vare la giusta formula per fare del Sassuolo una squa-dra vincente. Eredita la la Mapei dal padre Rodolfo, anche qui, però, ci mette lo zampino giusto. Della già conosciuta Mapei ne fa un azienda leader del settore e non poteva essere diversa-mente, dal 2012 l’impren-ditore di successo Giorgio Squinzi è anche Presidente di Confindustria. Milanista fino all’osso, e soprattutto antinte-rista, ha l’ambizione di arri-vare, prima o poi, all’acquisto della squadra rossonera. Il

presidente Squinzi, però, non assumerebbe mai come tecni-co Sinisa Mihajlovic, lui è un ex nerazzurro e soprattutto non è fedele ai colori socie-

Eusebio Di Francesco ne ha fatta di strada da quel-la stagione 87-88, poco più che diciottenne, in cui

esordisce nel calcio professionistico indossando i colori dell’Empoli in Serie B. Oggi, a distanza di quasi trent’an-ni e passando da Pescara e Lecce, è il tecnico che ha por-tato il Sassuolo allo storico salto di qualità proiettandolo in Serie A con l’intenzione di fare bene e restarci il più possibile. Oggi, non più promettente allenatore alla gui-da di una promessa del calcio italiano, ma tecnico sti-mato e capace alla guida di una formazione che ha già consolidato il suo posto fra le squadre che scendono in campo per vincere, vuole altro. Si, Eusebio Di Francesco, Giorgio Squinzi e l’undici neroverde voglio l’Europa.

tari. Meglio optare per un tecnico come Di Francesco, umile e gran lavoratore con idee innovative e forte spirito di sacrificio.

Nella fotoGiorgio Squinzi eEusebio Di Francesco

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Campionato

Giù alNord

l’inter prova a suonare il sassuolo

napoli gol simili a quelli che si fanno alla play station

Ma che gol ha fat-to Insigne? Allo stadio, mentre la palla si infilava in

rete, per un breve lasso di tem-po ho pensato di non vivere la realtà, una serie di triangolazioni così bella da sembrare invero-

simile, un’azione che spesso ho visto fare a mio figlio alla play station, ma stavolta  per grazia di Dio la rete era vera, spettacola-re, da standing ovation, dal vivo, allo stadio San Paolo di Fuori-grotta. Ma che squadra è questo Napoli? Vince ancora, nonostan-te i rigori inventati come quello di Napoli-Torino, talmente insi-stente che Bruno Peres ad azione finita, indicava all’arbitro che era calcio d’angolo, che magnanimi

risultato che ancora era in bilico. Una magia che è proseguita fino a fine partita, quando Higuian e co. sono venuti sotto la curva B a festeggiare, festeggiamenti colti  in maniera indigesta da qualche mezzobusto della TV  tipo Zvo-nimir Boban, che ha ritenuto esprimere “esagerati” i festeggia-menti dei calciatori del Napoli dopo la vittoria sul Torino. La-sciateci festeggiare, cantare, esal-tarci, lasciate che la gioia infuri, a chi facciamo del male facendo così? Caro Boban fattela pure tu una risata, che il mondo già è tri-ste di suo. Sarri nella conferenza stampa dopo la gara, ha rimar-cato che è mancata la  cattiveria necessaria per chiudere la par-tita. “A causa della lunga sosta abbiamo dovuto fare un lavoro diverso negli ultimi giorni e non escludo che anche nella prossi-ma partita potremmo non essere al massimo”. Pur non giocando una gara perfetta ciò che conta in certi casi è il risultato finale. I tre punti sono stati incamerati e ora avanti col Frosinone. Frosi-none in salute che ha fatto risul-

tato su un campo difficile come quello del Sassuolo. Mancano ancora notizie di mercato ma francamente come dice Sarri è una cosa che ci annoia un poco a tutti. Due parole sullo striscione esposto in Curva B, che rimem-bra antichi fatti del passato: nes-suno di noi innamorati di Napo-li, del Borbone e delle Due Sicilie vuole di certo riportare indietro le lancette della storia, ma di si-curo non permetteremo mai più a nessuno di lasciarci calpestare, mai più sarà tollerata la bugia di una falsa storia risorgimen-tale, che ci ha visto soccombere nostro malgrado e poi additati come il cancro di questa nazio-ne, noi oramai sappiamo bene come andarono le cose e non daremo mai più il destro a infa-mie e false accuse, anzi il consi-glio che lancio gratuitamente è quello di smetterla di proseguire sulla falsariga del razzismo anti napoletano, del falso storico che ci è stato raccontato in questi ul-timi centocinquanta anni e oltre, come dicevano le madri dei de-saparecidos: nunca mas, mai più.

questi arbitri, così fiscali con il Napoli così distratti con gli al-tri, come a Empoli, in occasione della partita tra i toscani e l’Inter. Diciotto partite vinte su ventidue giocate di seguito, questa è sto-ria amici cari, un calcio bello da vedere, azioni, sovrapposizioni, tiri a ripetizione verso la porta avversaria, questo momento ri-marrà impresso nella mente di tutti quelli che potranno dire: io c’ero. Abbiamo cominciato l’an-no con una vittoria come era ac-

caduto in occasione dell’ultima del 2015, battendo  il toro ostico con il risultato di 2-1 (risultato che ci sta stretto), le reti realiz-zate da Insigne e Hamsik, due perle bellissime e preziose. La magia che si è riscontrata in oc-casione di Napoli-Torino è sorti-ta in tutto il suo fulgore a pochi minuti dalla fine, quando tutto lo stadio ha cominciato a into-nare “Un giorno all’improvviso”, da quel momento in poi la poe-sia è diventata magia, al di là del

Potrebbe essere la dome-nica giusta per allunga-re il passo per l’Inter di Mancini. A san Siro, a

mezzogiorno di oggi, sale il Sas-suolo, intenzionato a rompere le uova nel paniere alla capolista, ma anche pronto ad accettare la dittatura nerazzurra, se Icardi e compagni giocheranno come sanno. “Noi rispettiamo tutti gli avversari - ha fatto rimarcare Di Francesco - però non abbia-mo paura di nessuno, perchè ho molta fiducia nei miei ragazzi. Abbiamo tirato un pò il freno a mano con il Frosinone e con l’Inter vogliamo riprendere l’ac-celerata per tornare in pista nel modo migliore”. Parole perfette per il mister e gli emiliani, ma

l’Inter sa benissimo che per poter avere sempre credibilità ed il comando della classifica, non può sgarrare assolutamente in questa circostanza. La squadra vista ad Empoli sembra garantire solidità e con il Sassuolo proverà a confermare il proprio stato di grazia. Sulla carta, l’Inter resta fa-vorita con il Sassuolo e lo stesso discorso vale per il Napoli, impegnato al Matusa con il Frosinone, reduce dall’importan-te pareggio con il Sassuolo. I partenopei vogliono sempre far sentire il fiato sul collo all’Inter, ma con i frosinati non sarà tanto facile uscire con i tre punti in tasca, se Stellone riuscirà a mettere il bavaglio a Iguain, come ha fatto Ventura l’altra sera al San Paolo. Riflettori puntati su Marassi, dove la Sampdoria ospiterà la lanciatissi-ma Juve, decisa a centrare l’obbiettivo del-la nona vittoria consecutiva. Per i blucer-chiati sarà un compito difficile, anche se ottime cose si sono viste nella formazione di Montella nel derby della Lanterna con il Genoa. Il Grifone disperato, dopo il ko di Marassi, alla ricerca di almeno un pun-to nella sfida di Bergamo con l’Atalanta, mentre il Bologna di Donadoni, su di giri per i tre punti conquistati a San Siro con il Milan proverà a far felice nuovamente i propri tifosi con il Chievo al Dall’Allara.

Ieri, negli anticipi di questa ultima giornata del girone d’andata, il Carpi ha dato lezioni di umiltà all’Udinese battendola per 2-1, la Fiorentina è impattata malamente in casa contro la Lazio perdendo il match per 1-3, rallen-tando così la corsa al primo posto e all’Olimpico si è visto il solito brutto Milan.

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Giovanni Labanca

inter club monopoliVita di CLUB

E’ uscita in edicola “Calciatori 2015-2016”, la 55esima edizione della collezione ufficiale di figu-rine Panini dedicata ai protago-nisti del campionato di calcio italiano. Questa nuova raccolta comprende 893 figurine su gio-catori e squadre di Serie A TIM, Serie B ConTe.it, Lega Pro, Serie D, Campionato Primavera TIM e Serie A Femminile. L’album di 128 pagine ha una coperti-na preziosa e colorata, stampa-ta in rilievo con verniciatura foil ed effetto tridimensionale: vi spiccano i colori della Serie A riprodotti su bandiere, oltre all’immancabile immagine del “calciatore in rovesciata”. Tante sono le novità di questa raccolta: sale a 22 il numero delle figurine dei calciatori per ciascuna squa-dra di Serie A TIM; crescono le dimensioni delle figurine fustel-late dei singoli calciatori di Serie B ConTe.it; tornano i “Quiz del Tifoso” sul retro delle figurine di Serie A e da quest’anno anche della Serie B; si arricchisce la se-zione “Film del Campionato” e arriva la nuova sezione “RafFI-GUra la tua squadra” con le figu-rine disegnate dai collezionisti e dedicate alle 20 squadre di Serie A. Un’altra grande novità riguar-da il concorso “Vota i tuoi idoli”, che consentirà ai collezionisti di eleggere online i giocatori più amati in Italia votandoli su www.calciatoripanini.it. A que-sta iniziativa è anche collegato un grande concorso a premi. L’album “Calciatori 2015-2016” si apre con la sezione dedicata ai “simboli” della Serie A TIM, con le figurine di loghi e trofei. A ogni club sono poi dedicate quattro pagine: nella prima è

stampata una grande immagine della maglia che si impreziosisce incollandovi la figurina fustel-lata dello scudetto in raso, oltre ad essere presenti i contatti della società e le foto delle tre divise ufficiali indossate da dei model-li riprodotti in stile videogioco; nella seconda pagina, trovano spazio le due figurine con la squadra schierata, i dati dei cal-ciatori della rosa 2015-16, un’im-magine e i dati dello stadio e una serie di informazioni su record e curiosità storiche; nella terza e quarta pagina sono presenti le fi-gurine di 22 calciatori (con i loro principali dati anagrafici e “cal-cistici” già stampati sulle singole figurine, a cui da quest’anno si aggiungono informazioni come il “piede preferito”, l’eventua-le ruolo di “capitano”, piuttosto che l’indicazione se esordienti in Serie A o ancora nazionali per le squadre dei paesi di apparte-nenza), la figurina dell’allenato-re, con l’elenco delle squadre che ha guidato in carriera (ed è una novità assoluta), oltre alle sche-de sintetiche di altri giocatori in rosa e ai principali risultati della squadra. La sezione sulla Serie B ConTe.it si apre con le figurine fustellate del logo e del pallo-ne ufficiale. A ognuna delle 22 squadre è poi dedicata una pagi-na, che contiene le figurine di 18 calciatori (con solo 2 giocatori per ogni figurina, contrariamen-te ai 3 degli scorsi anni, cosicché l’immagine del singolo gioca-tore risulta notevolmente più grande), della squadra schierata, dell’allenatore e dello scudetto fustellato, che va a completare la grande foto di sfondo della maglia, oltre alle schede sinteti-

che di altri giocatori in rosa (ed anche questa integrazione è una novità assoluta) e della società. Sul retro delle figurine di Serie A e da quest’anno anche di Serie B sono stampati i “Quiz del tifoso”, che tanto successo hanno riscos-so nell’ultima edizione della rac-colta: si tratta di quasi 600 nuove domande con relative risposte legate ai calciatori e alle squadre dei due campionati. Dopo la Se-rie B ConTe.it seguono due pagi-ne dedicate alla Primavera TIM, con le immagini stampate in for-mato figurina delle 42 squadre schierate dei tre gironi. Ai team di Lega Pro è dedicata la figurina di squadra schierata e scudetto; per la Serie D lo scudetto di Lega e della competizione. Una pagi-na dell’album è dedicata anche ai club di Serie A Femminile, con le immagini stampate in forma-to figurina di tutte le 12 squadre. La collezione “Calciatori 2015-2016” contiene diverse sezioni speciali. La prima è frutto della collaborazione con il program-ma di Sky Sport “Calciomerca-to – l’originale”, dove troveranno spazio le figurine di 50 calciatori protagonisti dei colpi di mercato. Torna arricchita anche la sezione “Film del Campionato”: saranno ben 30 le figurine speciali che racconteranno la storia della sta-gione 2015-16 con le immagini più significative e le prime pagi-ne de “La Gazzetta dello Sport”, partner dell’iniziativa; le prime 6 figurine, relative all’”inizio stagione”, sono già inserite nelle bustine standard, mentre le altre 24 (tra cui 2 sul calciatore ”idolo” e sulla “promessa”, scelti online dai collezionisti con il concorso “Vota il tuo idolo”) saranno in-

serite in 4 bustine esclusive che verranno distribuite gratuita-mente in edicola (insieme a “La Gazzetta dello Sport” del 30 gen-naio, 5 marzo, 16 aprile e 18 giu-gno 2016). L’album si chiude con un’altra sezione speciale: si tratta di 20 figurine dedicate alle 20 squadre della Serie A TIM, rea-lizzate con i disegni vincitori del contest web “RafFIGUra la tua squadra” a cui hanno partecipa-to con i loro lavori centinaia di collezionisti e appassionati. Tutti i disegni sono visibili online su www.raffiguralatuasquadra.it. Il lancio della nuova collezione prevede una grande campagna di comunicazione su tutti i media: tv, stampa e web. Saranno anche sviluppate tante attività multi-mediali, collegate dall’hashtag #celocelomanca: dal sito inter-net www.calciatoripanini.it alla pagina Facebook Calciatori Pa-nini, dal canale YouTube all’ap-plicazione MyPanini™ per creare la propria figurina personaliz-zata, dal feed Twitter al profilo Instagram dedicati per arrivare alle app “Panini Collectors” per gestire la propria mancolista e “iCalciatori”, che quest’anno in-tegra anche un motore di realtà aumentata, che permette di “ve-dere” sul proprio smartphone le statistiche aggiornate da Panini Digital per ogni figurina sem-plicemente inquadrandola. A febbraio partirà anche il tradi-zionale “Panini Tour 2016 – Le Figuriniadi”, che proseguirà fino ad aprile: le strutture itineranti Panini raggiungeranno le prin-cipali piazze ed i grandi centri commerciali di tutta Italia (con un totale di quasi 100 giornate/evento) per presentare al pubbli-

co, attraverso attività e giochi a premio, le novità della collezione “Calciatori 2015-2016” e di al-tri prodotti Panini. “La raccolta Calciatori 2015-2016 è secondo noi, ‘semplicemente’, la collezio-ne più ricca di sempre”, ha di-chiarato Antonio Allegra, diret-tore Mercato Italia della Panini. “Un allargamento dei contenuti editoriali privilegiando innan-zitutto i calciatori, i veri prota-gonisti della raccolta, un’attività social e multimediale mai così integrata e di arricchimento con-tenutistico, il tour e le iniziative a supporto dei collezionisti: tutto è finalizzato a rendere l’esperienza

legata a questa raccolta decisa-mente unica”. La collezione “Cal-ciatori 2015-2016” è in vendita in tutte le edicole. Una bustina contiene 6 figurine e costa 0,70 euro, come negli ultimi 3 anni. In vendita, sono disponibili an-che: lo starter pack contenente album e 24 figurine a 2 euro; il blister con 8 bustine (1 in omag-gio) a 4,90 euro; lo speciale gift box contenente 50 bustine (8 in omaggio) a 29,40 euro; la scatola standard con 100 bustine, con-tenente in regalo una maxi-card da collezione dedicata ad alcune copertine storiche dell’album “Calciatori”.

Nella cittadina pugliese, dal mare tanto bello, che

più bello non si può, si è svolta presso la sede dell’A.M.O Puglia (Associazione Malati Oncologi-ci) una magnificativa serata che è servita non solo allo scambio degli auguri natalizi fra le fa-

La lunga pausa natalizia, sebbene mal digerita dai ti-fosi nerazzurri per la brutta

sconfitta interna contro la Lazio, è stata caratterizzata dai soliti gesti di buona volontà, culminati nelle feste più disparate, che hanno per-messo agli Inter Club di rendersi utili anche dal punto di vista so-ciale ed assistenziale, dove la be-neficienza per vari Enti è stato il comune denominatore. E’ succes-so da Nord a Sud, in egual misura per impegno e dedizione. Stadio5 ripropone in queste pagine alcune delle manifestazioni più salienti, grazie anche alla collaborazione di Inter Club-VivereilClub, a cui è riconoscente.

miglie dei soci, ma anche alla consueta raccolta fondi con la vendita delle Stelle di Natale, fondi per 1.285 euro destinati, per mano della dottoressa Van-na Rossani, presidentessa, della AMO Puglia. La bella e toccante

manifestazione è merito e frutto dell’impegno costante del presi-dente del Club (dedicato a Sante Puteo), Antonio Brescia, del se-gretario Nando Tricarico e del collaboratore tuttofare Iacopo Petrachi, tanto per citarne alcu-

ni, perchè, parimenti tutti i soci hanno profuso il massimo impe-

gno per realizzare, in concreto, il desiderio di venire incontro ai

bisogni della AMO, cosa che av-viene da ben otto anni.

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9domenica 10 gennaio 2016 www.stadio5.it

Giovanni Labanca

Vita di CLUB inter club bernalda

inter club borgovercelli Giovanni Labanca

inter club recanati

Grande successo per la 4° Tombolata Nerazzurra organizzata dall’Inter

Club Bernalda, in provincia di Matera. Presso la sede del club, oltre a tutti i numerosi soci accorsi per l’occasione, è stato presente anche il  Coordinatore regionale Ludovico Iannotti, cui hanno fatto ottima compagnia anche molti soci dell’Inter Club Montescaglioso e dell’Inter Club Tursi. Tra brindisi e giochi, l’ap-puntamento della grande  fami-

glia Inter Club  è trascorso con grande passione e gioia, unendo grandi e piccini sotto la bandiera

dei colori nerazzurri, con la viva speranza che la squadra resti sempre la regina della classifica.

Gli impegni delicati e gra-vosi non hanno impedi-to ai soci dell’Inter Club

di ritrovarsi, almeno una volta per trascorrere una piacevole se-rata presso la propria sede di via Venezian a Milano. Ospiti dell’e-vento, che ricopre massima im-portanza per il luogo particolare

Inter Club Istituto Nazionale Tumoriin cui si è tenuto, sono stati  Ma-rio Corso, Gianfelice Facchetti e Luigi Prisco, che assieme a tutti i presenti hanno ripercorso il mito della Grande Inter, dagli esordi fino alle vittorie che l’hanno resa leggendaria, per i quali è stato grande motivo di orgoglio porta-re anche tanta solidarietà ai tanti

malati che, purtroppo, affollano le corsie dell’Istituto. L’evento è stata anche una buona occasione per presentare il libro “Luis Sua-rez l’Architetto”, scritto da Marco Pedrazzini, cha ha completato in maniera sentita e bellissima l’emozionante incontro che ha coinvolto tutti i presenti.

Come ogni anno, L’Inter Club Zofingen ha organizzato una

serata per scambiarsi gli auguri e per tifare tutti insieme durante la

INTER CLUB ZOFINGEN -SVIZZERA-

visione della partita. L’occasione ha visto anche la raccolta di fon-di per la Fondazione P.U.P.I., con sorteggio finale del DVD Zanetti

Story. Una serata ben trascorsa all’insegna dei colori nerazzur-ri in quel della Svizzera, dove i soci Inter Club si ritrovano per condividere la propria passione nerazzurra per il Biscione, che seguono ogni domenica con la trasferta nella vicina Milano.Tifo e solidarietà sono stati i temi

portanti della bella serata or-ganizzata dall’Inter Club Busto Ar-sizio, presso la sala delle Feste del Museo del Tessile, a cui hanno preso parte 90 soci e famiglie, che hanno

INTER CLUBBUSTO ARSIZIO

condiviso i tanti brindisi augurali, la Real Family School (scuola di dan-za), Arianna Bruno, promettente cantante, Giorgio Casanova, pittore nerazzurro, oltre ai due mattatori della serata Luca e Michele (I Jemel-ly). Alla serata hanno anche parte-cipato, come pregiati ospiti d’onore, le  vecchie glorie nerazzurre Becca-lossi, Canuti, Scanziani e Fontolan, oltre all’arrangiatore dei Matia Ba-zar, Fabio Perversi, il presidente dei Bindun Romano Parmigoni e il co-ordinatore della provincia di Varese Patrizio Alfieri. Obiettivo “onorevo-le” della serata è stata la raccolta di fondi per l’associazione del Bindun e Agorà97, la casa di Gabry, casa di as-sistenza per bimbi affetti da gravi pa-tologie. La presidente Betty Borroni, assieme al vice presidente Giuseppe Cataldi e al direttivo, hanno con-cluso la frizzante serata nerazzurra ringraziando tutti i presenti, con un brindisi finale alla  grande famiglia degli Inter Club.

Festa grande anche quella organizzata dall’Inter Club

Castellanza, con “Ganassa Christmas Party”, per la riu-

INTER CLUB CASTELLANZA GANASSA

scita del quale il presidente Bettino Calcaterra ha dato il massimo della sua prover-biale capacità organizzativa.

Alla bella festa natalizia sono stati invitati numerosi Inter Club limitrofi, tra cui Somma Lombardo, Cislago,Origgio, ai quali Calcaterra ha rivolto calorosissime parole di ben-venuto, prima di lasciar loro godere la bella serata. Il mat-tatore è stato il Mago Arty che ha sbalordito tutti i presenti con i suoi imprevedibili gio-chi di prestigio, che hanno fatto da degno contorno ai fiumi di spumante versati per gli auguri natalizi, il primo dei quali è stato rivolto, logi-camente, alla Beneamata che, non solo da queste parti, vo-gliono vedere sempre in cima al Cervino del campionato. Mancini è avvisato.

La tradizionale cena benefica di Natale dell’Inter Club Grange Neroazzurre  si è svolta al ristorante Borgo

Antico di Borgovercelli. Presenti più di 75 soci, la serata

è trascorsa in grande allegria, arrivando al momento della consegna all’associazione “Pa-gliacci nel Cuore” di un con-tributo a sostegno dell’attività svolta, per donare tutte le setti-mane qualche ora di sollievo e di spensieratezza ai bambini ed agli anziani ricoverati in ospe-dale. Il sodalizio nerazzurro,  presieduto da Giancarlo Sali, ha rinnovato , anche quest’an-no, l’impegno a favore del so-ciale,  che costituisce uno dei capisaldi della propria artico-lata e qualificata attività.

Tanti cuori nerazzurri marchigiani  si sono ritrovati per brindare alle feste ed alle for-tune della squadra, per celebrare insieme la grande passione nerazzurra, che da sempre li contraddistingue tra i Club più attivi del centro Italia. Presente il  Coordinatore re-gionale Mario Montesi, che ha fatto il punto sulla prima parte della stagione e ha aperto il momento conviviale, che si è protratto per tutta la serata con tanto entusiasmo. La gran-de energia della  famiglia Inter Club sempre più rappresenta un modo unico e speciale per  vivere i colori nerazzurri da protagoni-sti. Siamo sicuri che l’avvenimento sarebbe piaciuto molto anche a Giacomino Leopardi che, dal suo Infinito, ne siamo sicuri, fa il tifo per la Beneamata.

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11domenica 10 gennaio 2016 www.stadio5.it

PrimaveraCoppa Italia

La Primavera questa volta ce l’ha fatta e si qualifica me-ritamente alle semifinali di

Coppa Italia a spese della Roma. I nerazzurri nel prossimo turno affronteranno la Lazio, vittoriosa sul Palermo. Buona la prestazio-ne di tutta la squadra che ha di-mostrato di avere a disposizione un organico di ottimo livello con ragazzi molto promettenti, come Pinamonti (classe 99), autore del secondo e decisivo gol. Come lo

l’inter supera la roma e va in semifinale

Roma-Inter 0-2Marcatori: 10’ Baldini ( I ), 87’ Pinamonti (I )Roma: Pop, De Santis, Paolel-li, (87’Antonucci), Marchizza, Anonic, D’Urso, Vasco, Bordin,( 77’ Spinozzi) Di Livio, Mendez, Pellegrini. All: A. De RossiInter: Radu, Gyamfi, Popa, Miangue, Dimarco, Zonta, Tchaoule, Bonetto, Bakayoko,(

scorso anno, l’Inter torna a sfida-re la Roma nei quarti di finale di Coppa Italia. Le due formazioni si presentano in campo prive di alcuni titolari. Vecchi non può schierare Della Giovanna. I gial-lorossi devono fare a meno di Sadiq e Tumminiello aggregati alla prima squadra e dell’attac-cante Soleri. Inter sicura e deter-minata già nei primi minuti. Al 10’ i nerazzurri passano in van-taggio. L’azione parte da Gyamfi che serve Zonta a destra, cross rasoterra in area per Baldini che di destro supera Pop. La Roma cerca di reagire, ma la squadra di Vecchi è ben disposta in campo, gioca corto ed attua un notevo-le pressing sui portatori di palla avversari. La gara prosegue a ritmi lenti. I giallorossi provano a manovrare con lanci lunghi,

cercando di aggirare la difesa nerazzurra soprattutto sul fron-te offensivo di destra, senza però ferire. Al 41’ grande occasione per la Roma: cross da sinistra di Anonic e stacco di testa in area di Pellegrini che costringe Radu a deviare in angolo. Passano po-chi minuti ed ancora la squadra di De Rossi va vicino al gol con una percussione in area di Ano-nic che da pochi passi costringe Radu a deviare in angolo, sopra la traversa. Il secondo tempo ini-zia con la Roma in attacco. L’In-ter però si chiude bene nella sua area. Al 50’ Bakayoko scarica un destro respinto dal portiere della Roma. I giallorossi insistono in avanti e collezionano una serie di calci d’angolo. Al 66’ delizioso assist di Correia per Baldini che entra in area, ma il portiere gial-

lorosso Pop devia in angolo. La gara è combattuta. L’Inter è pe-ricolosa subito dopo con Correia che serve Baldini che costringe Pop a deviare in angolo. Al ‘87’ l’Inter raddoppia: Appiah fugge sulla destra, salta un avversario e scarica in area per Pinamonti che insacca di destro il pallone della vittoria e della qualificazio-ne.

76’Appiah) Correia,( 73’ Pina-monti) Baldini. All. VecchiArbitro: Lacagnina di Caltani-setta

Assistenti: Abagnara e OlivieroNote: giornata di sole, con folate di vento. Ammoniti: Mendea ( R), Popa ( I), Bonetto ( R)

Cugini

Nulla è cambiato in casa Milan, stessa confusione e stessa scarsa concretezza.

Mentre la Juventus continua la personale ed inarrestabile cor-sa alla zona alta della classifica, un tranquillo e convincente 3-0 rifilato all’incolpevole Verona allo Juventus Stadium domenica scorsa, e la Fiorentina non la-scia nulla al caso facendo senti-re sempre di più il fiato sul collo all’Inter, la vittoria per 1-3 con-quistata in terra siciliana contro il Palermo conferma la carica dei viola e del loro condottiero, il Milan che fa? Lascia a San Siro tre punti che valgono più dell’oro contro un Bologna, seppur gal-vanizzato dal nuovo tecnico Ro-berto Donadoni, che, con tutto il rispetto per i felsinei, vantano un bagaglio tecnico ed una storia ben diversa da quella rossonera. E’ peccato mortale lasciare sul terreno di gioco punti prezio-sissimi. La vetta della classifica

anno nuovovecchia vita

resta, almeno per quanto visto fin qui, una vera e propria chimera per i cugini rossoneri che devono fare i conti ancora una volta con una difesa disordinata ed incapace di contenere le rincorse avversarie. Domenica scorsa ci ha pensato Giaccherini a far tornare il mal di testa al buon Sina Mihajlovic. San Siro fischia e il tecnico serbo tor-na sulla graticola, ammesso che ci sia mai sceso. La difesa rossonera si perde in un bicchiere d’acqua e come se non bastasse, ci pensa an-che il reparto più avanzato a navi-gare nel limbo. Anche questo 2016 non sembra iniziato sotto una buona stella. Questo Milan è poca cosa e la dirigenza lo sa. Il merca-to riparatore deve svegliare antichi fasti, ma per questo ci voglio soldi e soprattutto bisogna sfornire la rosa. Ieri sera all’Olimpico, nell’an-ticipo di questa diciannovesima giornata, il Milan ha dovuto fare i conti con la Roma, messa meglio solo in classifica, passata in van-taggio al quarto minuto con Rudi-

ger. Sembrava una partita, visto l’arrembaggio dei primi minuti, a favore dei giallorossi, ma l’undici di Garcia non è voluto essere da meno dei rossoneri e mettono in cam-po tutti i limiti, quasi alla pari del Milan. Si salva Garcia, si salva Mihajlovic, per quanto? Nella seconda frazione di gioco il Diavolo prova a sputare fuoco facendo passa-re un brutto momento alla Roma che sembra finita. Al quinto minuto della ripresa arriva il meritato pareggio ad opera di Kucka che insacca di testa su pennellata di Honda. Il Milan ci crede e ci crede anche Mihajlovic che manda in campo Boateng cambiando lo schieramento e ridisegna il 4-2-3-1. A questo punto va di scena il festival degli errori rossoneri. Prima è Bacca a privarsi dell’urlo di gioia mangiandosi letteralmente un gol, poi è Kucka a divorarsi l’1-2 da solo davanti a Szczesny e al 20’ ci pensa ancora Bacca, questa volta preferisce la traversa. Il nervosismo in campo è alto, Mihajlovic spedito anzi tempo negli spogliatoi per aver preso a calci una botti-glia, e la preoccupazione tanta, Garcia spera in un colpo d’autore del Pupone, rientrato dopo oltre tre mesi di stop. Rischiano grosso sia Garcia che Mihailovic, ma, alme-no per questa settimana, entrambi potranno indossare ancora la divisa della società d’appartenenza. A questo punto resta solo il totofuori: chi e esce prima tra il tecni-co francese e quello serbo?

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pagine 284 - ill. - prezzo € 16,00isbn 978-88-6218-242-3

Nell’ottobre del 1908, curio-samente a Chiasso, si di-

sputava il primo Inter-Milan, la sfida che sarebbe diventata il derby italiano per eccellenza, il più giocato, il più prestigioso. Il derby della Madonnina ne ce-lebra la storia ripercorrendo in sessantuno storie la sua gloriosa epopea attraverso partite famose e incontri che pochi conoscono. Un lungo, intenso e vivace rac-conto, ricchissimo di aneddoti, interviste, personaggi: dai fratelli Cevenini all’immenso Meazza che segnò con entrambe le ma-glie, dai fuoriclasse come Nyers e il Gre-No-Li, Rivera e Mazzola, Matthaeus e van Basten, Ibra e Kaká, a giocatori magari meno celebri ma che un’impronta, nel-la stracittadina, l’hanno lasciata: Smerzi, Bonizzoni, Cappellini, Belli, De Vecchi, Minaudo e tan-ti altri. Calcio, dunque, ma non solo. Poesia, musica, fatti di cro-naca si inseriscono spesso e vo-lentieri nei racconti, al pari delle vicende di una città fortunata a possedere il derby. Perché la stracittadina, oltre a essere emo-zione allo stato puro, è anche de-

Alberto Figliolia, Davide Grassi, Mauro RaimondiIL DERBY DELLA MADONNINA

mocrazia: una sorta di bipolari-smo calcistico, l’esaltazione della dialettica, della libertà. Questo libro rappresenta un sincero, ap-passionato atto d’amore nei suoi confronti.Alberto Figliolia è giornali-sta pubblicista. Collabora con il «Gazetin», periodico indi-pendente di cronaca civile, e «tellusfolio», rivista telematica “glocal”. Allenatore di basket, ha provato a coniugare la passione dell’insegnamento con i concetti di agonismo, democrazia e soli-darietà. Collabora con Silvana Ceruti alla conduzione del Labo-ratorio di Scrittura creativa nella Casa di Reclusione di Milano-Opera. Ha scritto numerosi libri navigando fra poesia e sport. Condivide con Çlirim Muça la vocazione alla divulgazione del-lo haiku e crede con fermezza nel martello libertario e gandhiano della poesia.Davide Grassi, giornalista pub-blicista, ha collaborato con diver-si quotidiani nazionali – tra cui il «Corriere della Sera» – prima di approdare agli uffici stampa. Ha pubblicato Inter? No, grazie! (Li-mina, 2002), Rossoneri comun-que (Limina, 2003) – antologia curata con Andrea Scanzi –, La palla è rotonda? (Limina, 2003),

Christopher Nasso

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13domenica 10 gennaio 2016 www.stadio5.it

Suoni eSapori Suoni e sapori del Mediterraneo

n o n s o l o c a l c i o

O pizzajuolo era il venditore di pizze

Questo mestiere è mol-to antico e nasce ben prima della pizza così come è cono-

sciuta oggi. Infatti, in origine,

O pizzajuolocon la parola pizza si identifica-va semplicemente una pasta di frumento senza lievito, condita con olio, formaggi, acciughe e, successivamente, anche pomo-

dori. Il piazzaiolo, quindi, cu-cinava la pietanza in un forno a legna e le vendeva a chi passava dalla sua bottega. Inoltre, chi era così fortunato da disporre

di un locale più grande, riusci-va anche a creare una sala in cui far accomodare i clienti. Molto spesso, per attrarre più clienti, il pizzaiolo si avventurava an-che tra i vicoli della città, con un grande recipiente di stagno nel quale appoggiava le pizza ap-pena sfornate. Questo mestiere ebbe subito un grande successo tra la popolazione, poiché con pochi soldi era possibile com-prare un alimento abbastanza sostanzioso. Alcuni pizzaioli, per incentivare l’acquisto, for-nivano gratis una piccola pizza,

altri, invece, utilizzavano la pizza Ogge a oltto, cioè quella che si poteva mangiare subito e pagare dopo circa una settimana. Col passare dei secoli, il mestiere di pizzaiolo, oltre a diventare sem-pre di più un’arte, ha perso il suo carattere ambulante e, oggi, il pizzaiolo lavora nelle pizzerie o, in alcuni casi, possiede un pro-prio forno in cui produce anche pane, focacce, ecc… Se si pensa poi alle origini, dove l’unica piz-za consumata era quella alla ma-rinara, con acciughe olive, olio e origano, ci accorgiamo delle

numerose varianti nate dopo la creazione della Margherita: oltre agli abbinamenti con qualsiasi tipo di ingrediente, troviamo an-che la pizza al metro, il calzone e la pizza fritta. Di solito, attira-va la clientela le seguenti grida: “Uhe, ca je me cocio! Comme so’ vullente, favorite” (Ehi, qui mi scotto! Come sono bollenti, favorite). “Tenghe ‘a lava e ll’uo-glie” (Ho la lava e l’olio). “Nu sor-de mange ‘a mamma e ‘a figlia” (Un soldo, mangia la mamma e la figlia).

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buco NERO

Luigi Sada

finestra sul mondo e dintorni

Giovanni Labanca

Attualità

colonia, i barbari colpiscono le donne

festa di capodanno e chiacchiere di paese... immaturo

I tappi delle bottiglie di spu-mante, la notte di Capodanno, hanno fatto il botto, caso unico nella storia dell’umanità, per

ben due volte, per colpa delle tele-visioni nazionali: RAI, da una par-te e Mediaset dall’altra. E’ successo, in pratica, che l’orologio della RAI, che trasmetteva da Matera, abbia rintoccato la mezzanotte secondo il suo ritmo, mentre quello della rivale Mediaset, da Bari, lo abbia fatto dopo 40 secondi. Apriti cielo, sgomento nazionale, scandalo degli scandali e le solite accuse di broglio

Matera, Capitale della Cultura con...un minuto di anticipo

Sono i nuovi barbari. Non c’è altra definizione per l’onda di maschi arabi che ha assalito in pieno

centro a Colonia più di duecento donne nella notte di capodanno. Le denunce di violenze arrivati ai centri di Polizia di Colonia sono state circa centoventi, le quali sottolineavano molestie sessuali, furti, e perfino stupri.La Polizia tedesca dalle prime indagini ha individuato una decine di elementi arrestandoli

con accuse gravissime. Il co-mando centrale di Colonia par-la di gruppi di immigrati siriani ed arabi allestiti e coordinati a Dusserdorf, per colpire donne sole che si trovavano la notte del trentun gennaio sul piazzale della stazione e della cattedrale di Colonia. Questi nuovi barbari sembra siano arrivati con le ul-time ondate di profughi, prove-nienti dai paesi arabi in guerra. La Merkel ha dichiarato “ episo-di disgustosi” che saranno puniti

con la massima severità, con il carcere e l’espulsione immediata.Dai primi dati emersi risulta che alcuni agenti di Polizia hanno appreso alcune frasi deliranti da parte di questa gentaglia, fatte di minacce e ironie: non puoi farmi nulla, sei un poliziotto di m...Voci e frasi di questo genere si sono susseguite per tutta la not-te di San Silvestro. Nel dossier pubblicato dalla Bildzeutung si legge , ad esempio, che un uomo ha detto: sono siriano, dovete

trattarmi bene, mi ha invitato frau Merkel”. Un altro, invece, ha stracciato il permesso di soggior-no, dicendo “tanto domani, ne prendo un altro, senza problemi. Intanto a Parigi altra sparatoria al commissariato di Montma-tre. Nel giorno del primo anni-versario degli attentati jihadisti, nella ricorrenza dell’uccisione dei giornalisti di Charly e Heb-do. Parigi è ripiombata di nuovo nell’incubo del terrorismo. Un uomo che inneggiava ad Allah, armato di coltello, ha minaccia-to gli agenti che hanno sparato uccidendolo. La persona indos-

sava una finta cintura esplosiva, anche se nelle ultime ore alcuni testimoni hanno sottolineato che l’ uomo ucciso aveva le mani alzate. Infine, dopo l’annuncio dell’esplosione della bomba all’i-drogeno della Corea del Nord, nuovo ping pong tra Iran ed Arabia Saudita. Riad è accusata di aver bombardata l’ambascia-ta iraniana in Yemen. La guerra diplomatica tra Iran ed Arabia Saudita, scoppiata dopo che Riad ha giustiziato l’Iman leader Al nimr, ha segnato un’altra tappa. Il governo di Teheran ha deciso di vietare l’importazione di tut-

ti i prodotti sauditi, proveniente dall’Arabia e proibito i volo fra le due nazioni.

della RAI per fregare un tantino di audience al Biscione milanese, pren-dendo per i fondelli milioni di te-lespettatori che, come se fosse una novità, pagano il canone. E quelli di Canale 5 cosa hanno detto? Niente, nessuna lamentela, hanno brindato e lo hanno fatto, proprio come noi, quaranta secondi prima perchè sin-tonizzati sulla nostra Matera che, per la prima volta, si librava nel’u-niverso dell’etere, per mostrarsi al

mondo intero, segnando un punto fermo sulla sua esistenza sul map-pamondo. E’ stato un bel lavoro di marketing, proprio nella notte più importante dell’anno, mentre fiumi di spumante sgorgavano copiosi ne-gli anfratti più reconditi della Terra. Evviva il 2016, giunto a ravvivare speranze, evviva l’anno nuovo che promette sempre cose belle e deside-ri in libertà. Tutto normale, dunque? Macchè, signori miei, nell’ombra del sottobosco dell’informazione dei social moderni, montava, come la calunnia di Rossini, il venticello dei soliti, accusando la RAI di aver volu-tamente anticipato l’arrivo dell’anno nascente. Disgrazia delle disgrazie che, come un terremoto dell’ultimo grado della scala Mercalli, veniva registrato prontamente dall’atten-to Codacons, che, more solito, lo rilanciava su scala nazionale, invo-cando prese di posizioni, scuse e al-tro ancora, tra cui l’intervento della solita Procura, questa volta quella di Matera, che, per legge e per sem-

plice atto dovuto, come si suol dire, “apre un fascicolo”. Tanto basta per aumentare il putiferio, che trovava il massimo epilogo, sui grossi gior-nali web, seguiti poi dai cartacei, del Corriere della Sera e di Repubblica, in modo particolare che, visto che c’erano, hanno parlato di scandalo RAI e della Regione Basilicata, per il costo spropositato dell’operazione Matera. E qui abbiamo il dovere di scrivere come siano andate le cose

per sgomberare i soliti luoghi comu-ni. Un tempo, la RAI trasmetteva , a sue spese e dai suoi studi, il pro-gramma della notte di Capodanno, con il solito conto alla rovescia det-tato dai suoi cronometri. Da qualche anno, invece, fiutando l’affare, pro-pone a chiunque ne avesse la forza politica ed economica , di trasmet-tere la festa di fine anno dalle piazze più famose. E’ stato fatto, per anni, a Saint Vincent e poi a Rimini, località che hanno sborsato fior di quattrini per avere il privilegio della nottata

una indagine severa sul personale che il carrozzone di viale Mazzini ha impiegato e rendere così un bel servigio a noi abbonati e dare stura anche ad una approfondita inchiesta della Procura interessata che, aperto il solito fascicolo, vada a scrutare a fondo nelle spese del nostro Ente te-levisivo, grande macchina di sprechi e maestra di bilanci sempre più ros-si. Ecco quello che ci vuole e non la baraonda per 40 secondi di anticipo. Di grazia, quando nei tempi andati si regolava l’ora solo sui nostri oro-logi, non abbiamo brindato, forse, in tempi diversi? Chiudiamola qui questa vicenda e, piuttosto, stappia-

venimento non è traslocato a Mate-ra, designata Capitale europea della Cultura per 2019. E’ una bella occa-sione per pubblicizzare una città del Sud ed un territorio che ha bisogno ancora tanto di essere conosciuto ed apprezzato, motivo per cui , secondo le vigenti leggi, il governo regionale intavola una trattativa diretta con la RAI, per portare nelle piazza della città dei Sassi lo spettacolo dell’ulti-mo dell’anno. La delibera regionale ,che ne regola il contratto, è la 1616 e prevede una spesa di 460 mila euro

, più vitto e alloggio per il persona-le RAI, giustificata da legge europea per “ favorire un’azione informativa ed educativa finalizzata alla promo-zione e allo sviluppo del patrimonio paesaggistico, storico e culturale

della città di Matera quale Capita-le europea della cultura nel 2019». Tutto in ordine, dunque. A conti fatti , conviene solo che la Regio-ne dovrà anche pagare altri 130 mila euro per alloggiare le maestranze RAI. E qui, scatta lo scandalo. A Ma-tera sono arrivati in trecento, come i giovani e forti di Carlo Pisacane allo sbarco di Sapri o gli Spartani alle Termopoli. Fate voi. Sta di fatto che la stampa, quella che conta, cioè quella che considera il SUD sempre un’entità astratta, grida alla vergo-

in diretta e sfruttare la magia della tanta pubblicità di ritorno. Pare che per queste operazioni commerciali, nessuno abbia mai avuto da ridire, tanto meno il Codacons e le procu-re. Tutto bene, quindi, fino a che l’av-

gna per spese iperboliche, coinvol-gendo, per grazia ricevuta, anche la Regione, abituata ad altri sprechi, ma sicuramente incolpevole in que-sto caso. Noi suggeriamo ai suddetti organi di stampa di aprire, piuttosto,

mo ancora altro spumante alla salute ed al rilancio di una Regione, quella dei quattro fiumi, due mari e due nomi:Basilicata e Lucania, con Ma-tera Capitale europea per la Cultura e non dei chiacchiericci malevoli.

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domenica 10 gennaio 2016 www.stadio5.it16

Musica

Riccardo Sada

A gennaio i club sono soliti tirare il fiato sia in termini di programmazio-

amnesia milano: un gennaio roventene sia di ospiti? Non l’Amne-sia Milano, che in poco più di tre settimane propone una se-rie di guest di altissimo livello con il raro pregio della qualità e della tempestività. Si inizia sabato 9 con due graditi ri-torni: Yaya e Just A Mood. Yaya è Amnesia Milano re-gular guest, e torna nel locale milanese pochi giorni prima di suonare al Bpm in Messico, uno dei festival dance più im-portanti al mondo; i torinesi

Just A Mood smentiscono sempre il detto “nemo pro-pheta in patria”, date le loro acclamate performance nei raduni sabaudi Movement e Kappa Future Festival. Saba-to 16 arriva Martin Buttrich, dj e producer tedesco capace in oltre vent’anni di attraver-sare a testa alta tutte le fasi più importanti della musica elet-tronica: tra le gemme di una carriera esemplare, la nomi-nation ai Grammy Awards, gli Oscar della Musica (nel 2003) e la creazione insieme a Loco Dice della label Desolat. Sa-

bato 23 ospite speciale un’au-tentica diva della consolle, Nina Kraviz, un concentrato di bellezza, esplosività e ta-lento musicale: tra le ultime notizie che la riguardano, una tournèe in Giappone, il suo album di debutto “Nina Kra-viz” del 2012 appena rieditato con nuovi remix e soprattutto la residenza a Bbc Radio One, dove una volta al mese pro-porrà la sua musica mixata. Il suo primo set è in program-ma sabato 14 gennaio. Vener-dì 29 primo appuntamento annuale con le serate al Fa-

brique, e che appuntamento! Ospite più che speciale Loco Dice, reduce da un 2015 as-solutamente pazzesco, basti pensare alla sua serata Hyte all’Amnesia di Ibiza, al suo album “Underground Sound Suicide” e dai suoi cinque set concentrati in 48 ore tra gio-vedì 31 dicembre e venerdì 1 gennaio, spalmati tra Italia e Spagna. Ritmi da vero e pro-prio superman. Al suo fianco,

come in tante altre sue sera-te speciali, Caleb Calloway. Sabato 30 gran finale con la prima maratona musicale Amnesia del 2016: protago-nista Leon, capace ormai di sostenere anche otto ore con-secutive di djset. Un gennaio senza tregua e senza sosta, il miglior modo per iniziare l’anno come lo si era conclu-so: potenza e merito dell’Am-nesia Milano.

Martin Buttrich

Nina Kraviz

Loco Dice

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17domenica 10 gennaio 2016 www.stadio5.it

Ancora in vacanza invece Naike Rivelli e Yari Car-

risi, una vacanza infinita e piena di sorprese per la coppia, il loro amore infatti è più forte che mai, in giro per l’India raccontano la loro storia con tante foto pubbli-cate sui social, e ci permettono di esplorare con loro i fantastici paesaggi dell’India. La coppia si sposta costantemente e scova veri e propri angoli di paradi-so, con foto magnifiche ma so-prattutto romantiche, ma anche luoghi poveri, così commenta la figlia di Ornella Muti “C’è chi vive così… Senza nulla, eppure hanno una luce negli occhi, una serenità”, serenità che sembra accompagnare anche i due inna-

Amore e vacanze per le nostre coppie vip, cosa ci avrà portato l’anno nuovo?

Laura Chiatti ha recente-mente postato sul suo pro-

filo una foto in cui si lascia am-mirare in tutto il suo splendore acqua e sapone, per rispondere a tono alle critiche recentemente fattele dai suoi seguaci. In molti sono a dire infatti che il trucco sull’attrice farebbe miracoli, lei però non si è lasciata influenzare, dimostrando a tutti che sono tut-

te storie, ritraendosi abbronzata e struccata commentando: “De-dicata a Pezzella Giuseppina che sostiene che su di me il trucco fa miracoli”. La bella bionda invece non si sbilancia riguardo la pre-sunta gravidanza, sulla quale già si sentono pettegolezzi. È invece confermata la sua partecipazione al festival di Sanremo accanto a Vanessa Incontrada e Virginia

Raffaele, nel ruolo di spalla del presentatore Carlo Conti. Sem-brerebbe infatti non le serva ri-

spondere alle critiche, la vita del-la Chiatti va a gonfie vele.

Amore sempre più forte tra Cristina Chiabotto e Fa-

bio Fulco, che sono appena stati infatti ai Caraibi, la vacanza ro-mantica per eccellenza, che han-no immortalato con numerosi

più longeve, conosciutisi sul set di “Ballando con le Stelle2 e il loro amore è sbocciato nel 2005, dopo dieci anni di rela-zione ciò che stiamo aspettando è il matrimonio. La Chabotto

avrebbe però dichiarato duran-te un’intervista di desiderare un matrimonio discreto, il segreto sarebbe sentimento, attrazione e passione, noi invece aspettiamo con ansia le nozze.

scatti postati poi sui social. La coppia si è goduta una crociera da sogno al caldo e sembra mol-to felice, nelle foto i bellissimi in-fatti sono baciati dal sole, mentre Fulco bacia il viso della radiosa ex miss Italia. Il loro amore va a gonfie vele dopo tanti anni, è infatti ormai una delle coppie

Un’altra coppia felice di es-sere tornata a casa è quella

composta da Melissa Satta e Kevin Prince Boateng, il Mi-lan ha richiamato Boateng nella squadra rossonera e la ex veli-na è felicissima del ritorno del fidanzato nella squadra. Dopo le vacanze alle Maldive con il fidanzato e il figlio Maddox, la Satta è tornata alla routine del capoluogo lombardo, dove potrà ritrovare la tranquillità deside-

del ruolo più importante, quello della mamma. Insomma inizia il 2016 nel modo migliore per la bellissima ex velina, lei sa bene quanto possa essere stressante la

rata, il ritorno del centrocampi-sta infatti pone fine alla vita da pendolare. La ex velina potrà ormai concentrarsi sul suo ruolo da showgirl nel programma Tiki

Taka e di modella per vari brand e iniziare a godersi la tanto atte-sa vita di coppia, per non parlare

vita da pendolare e potrà sicura-mente godere a pieno della sere-nità familiare.

morati, e speriamo non li abban- doni mai.

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Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011