N 2 2014 inter chievo

16
Lunedì 13 Gennaio 2014 Anno 4 n 2 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTER TECNO MOTORS SPA PIU’ RAMAZZE MENO MAZZARRI Il grande disastro Inter Chievo TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135 27029 Vigevano (PV) 0381-326978 TECNO MOTORS SPA Via Don Minzoni, 24 21053 Castellanza (VA) 0331-426711 TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 66 21100 Varese (VA) 0332-335588 TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI) 02-97270960 Parola al Baffo Inter, basta delusioni Tre punti fondamentali Inter senza ambizioni Inter favorita Marazzina: Inter a casa Sandro Mazzola a pag. 7 BIORITMI INTERVISTA COPPA ITALIA MERCATO LA PARTITA E. Tramacere a pag. 2 COMMENTO Severa Bisceglia a pag. 3 Severa Bisceglia a pag.10 Enzo Occhiuto a pag. 3 E.Tramacere a pag. 6 Luigi Sada a pag. 9 “Sarà una partita bloccata” Osvaldo e Lamela in Pole Position PALLONE D’ORO Luigi Sada a pag. 9 Ronaldo... oggi il verdetto a Zurigo

description

http://www.stadio5.it/images/n_2_2014_Inter_Chievo.pdf

Transcript of N 2 2014 inter chievo

Page 1: N 2 2014 inter chievo

Lunedì 13 Gennaio 2014 Anno 4 n 2 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTERTECNO MOTORS SPA

PIU’ RAMAZZE MENO MAZZARRIIl grande disastro

Inter

Chievo

TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135

27029 Vigevano (PV) 0381-326978

TECNO MOTORS SPAVia Don Minzoni, 24

21053 Castellanza (VA)0331-426711

TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 6621100 Varese (VA)

0332-335588

TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI)

02-97270960

Parola al BaffoInter, basta delusioni

Tre punti fondamentali

Inter senza ambizioni

Inter favorita

Marazzina:

Inter a casa

Sandro Mazzola a pag. 7

BIORITMI

INTERVISTA

COPPA ITALIA

MERCATO

LA PARTITA

E. Tramacere a pag. 2

COMMENTO

Severa Bisceglia a pag. 3

Severa Bisceglia a pag.10

Enzo Occhiuto a pag. 3

E.Tramacere a pag. 6

Luigi Sada a pag. 9

“Sarà una partitabloccata”

Osvaldo e Lamela in Pole Position

PALLONE D’ORO

Luigi Sada a pag. 9

Ronaldo... oggi il verdetto a Zurigo

Page 2: N 2 2014 inter chievo

lunedì 13 gennaio 2014 2

Pensiero Stupendo...

di Beppe Vigani

Come volevasi dimostrare, il Naviglio è sempre mezzo

pieno e mezzo vuoto: quando vince il Milan, perde l’Inter e vi-ceversa. Anche nel derby è suc-cessa la stessa cosa. I nerazzurri sono andati incontro alla terza sconfitta della stagione (secon-do ko consecutivo in trasferta), i rossoneri hanno centrato la quinta vittoria in campionato. Le due squadre del “Meazza” quest’anno rischiano entrambe di stare fuori dall’Europa che conta: figura buffa se si pen-sa che Milano è l’unica città ad annoverare in bacheca Coppa Campioni e Champions League con due squadre diverse. Londra (innumerevoli le squadre di que-sto luogo che hanno partecipato come teste di serie alla massima competizione europea), è stata vicino così per fare una clamo-rosa doppietta con altro club, ma alla fine si è dovuta accontentare di una (stessa) squadra. Stasera l’appendice dell’ultima giorna-ta del girone d’andata è Inter-Chievo. Vincere è l’unico verbo che bisogna coniare, altri non ne conosco. In questo inizio di calciomercato il primo “colpo” è Radja (per quelli che masticano basket, questo sì che era un cam-pione) Nainggolan. Avessi detto. Il centrocampista del Cagliari è passato alla Roma per circa nove milioni. Un buon giocatore, ma i campioni hanno stimmate ri-conoscibili (Vidal, Pirlo, Kakà, Palacio, Klose, per citarne qual-cuno). Una eco pazzesco per il belga, sintomo di un livello non eccelso. La fuga della Juventus non è nient’altro che la cartina di Tornasole di quello che sta acca-dendo dietro. E’ una corazzata la squadra di Conte, il resto è ciur-ma al servizio di un padrone che non ha pietà di alcuno. L’ultima preghiera è per “Pepito” Rossi. Il “Paisà” si è ancora fatto male. Il 2014 ha già lasciato il segno. Spero sia l’ultimo. Quest’anno ci sono i Mondiali: senza di lui sarà un po’ più dura. Ma c’è un ricorso storico che ci fa sperare: nella stagione 2005-2006 Totti s’infortunò per un intervento di Vanigli. Fu un brutto incidente. Poi, però, il capitano si riprese e tutti sappiamo come andò a fini-re. Sognare si fa la stessa fatica di non farlo. L’importante è sve-gliarsi in tempo.

Allenatore:Walter Mazzarri

Allenatore:Eugenio Corini

INTER

Arbitro: Dino Tommasi di Bassano del Grappa

STADIO

CHIEVOHandanovic;

Campagnaro, Samuel, Juan Jesus, Jonathan, Zanetti, Cambiasso, R.

Alvarez, Nagatomo, Palacio, Milito

Puggioni;

Sardo, Cesar, Dainelli,Frey, Dramé, Sestu, Bentivoglio, Radovanovic,

Hetemaj, Thereau

MEAZZA ORE 20,45INTER CHIEVOIn CasaUltima Vittoria 22/12/13Inter-Milan 1-0Ultimo Pareggio 8/12/13Inter-Parma 3-3Ultima Sconfitta 6/10/13Inter-Roma 0-3

Fuori CasaUltima Vittoria 3/11/13Udinese-Inter 0-3Ultimo Pareggio 24/11/13Bologna-Inter 1-1Ultima Sconfitta 6/1/14Lazio-Inter 1-0

In CasaUltima Vittoria 1/12/13

Chievo-Livorno 3-0Ultimo Pareggio 6/1/14

Chievo-Cagliari 0-0Ultima Sconfitta 15/12/13

Chievo-Sampdoria 0-1

Fuori CasaUltima Vittoria 8/12/13

Sassuolo-Chievo 0-1Ultimo Pareggio 3/11/13

Bologna-Chievo 0-0Ultima Sconfitta 22/12/13

Torino-Chievo 4-1

migloiri MarcatoriCyril Théréau 4Alberto Paloschi 3Luca Rigoni 2

migloiri Marcatori Rodrigo Palacio 10Yuto Nagatomo 4Ricky Álvarez 4

E’ il dodicesimo campiona-to di Serie A per il Chievo,

quindi il numero di match di-sputati al “Meazza” tra Inter e clivensi è pari a 11. Questa parti-ta di conseguenza non è proprio una classica: i nerazzurri hanno ottenuto 8 vittorie tra le proprie mura contro 1 degli ospiti. In tutto i pareggi sono 2. La vittoria più ricca di gol per la Beneamata risale al campionato 2006-2007, quando alla 4ª giornata la squa-dra allenata da Roberto Mancini vinse per 4-3, grazie a una dop-pietta di Crespo e reti di Samuel e Stankovic per i padroni di casa, mentre per gli avversari andaro-no a segno Pellissier, Tiribocchi e Brighi. Per l’unica vittoria del Chievo bisogna risalire alla 15ª giornata della stagione 2001-2002, il primo anno in massima serie dei veronesi: finì 2-1 grazie ai gol di Corradi, pareggio dei padroni di casa con Vieri e gol

BEFANA CON I “MUSSI VOLANTI’’SeveraBisceglia

statistiche

decisivo per gli ospiti da parte di Marazzina (tra l’altro un ex di turno). Inter-Chievo ha re-gistrato in totale 36 gol, di cui 23 a favore dei nerazzurri e 13 a favore dei veronesi. In questa partita sono stati segnati 15 gol nel primo tempo e ben 21 nel secondo. Nel primo tempo è an-data più volte a segno l’Inter con 11 reti contro 4 degli avversari, mentre nella ripresa sono sem-pre i padroni di casa ad essere andati più volte in gol: 12 contro 9 degli ospiti. L’ultima vittoria dei nerazzurri risale alla 24ª del-la scorsa stagione: 3-1 con reti di Cassano per i padroni di casa, pareggio di Rigoni e poi Ranoc-chia e Milito per concludere.

Diego Milito a segno contro i clivensi nella scorsa stagione

INTER-CHIEVO NON È MAI STATA COSÌ DECISIVA!Tre punti fondamentali

EmanueleTramacere

la partita

Rialzarsi e lavorare serena-mente, dopo una settima-

na di critiche, un’eliminazione bruciante in coppa Italia e tante voci di mercato non è mai facile. Soprattutto la sconfitta in coppa contro l’Udinese non solo non

chiudere bruscamente tutti gli spazi e provare a pungere l’In-ter in contropiede. Pesante per il tecnico dei gialloblù l’assenza a centrocampo di Luca Rigoni. In attacco la sola certezza è The-reau a cui verrà affiancato uno fra Paloschi, Sestu e Pellissier. Sarà un Chievo molto difficile da attaccare e questo atteggia-

posto al fianco di Juan Jesus e Rolando rispedendo in panchi-na e, chissà, anche sul mercato quell’Andrea Ranocchia reo di essersi fatto scavalcare da Klose nell’unica sbavatura di tutto il suo incontro. Tanti i dubbi nel-la linea mediana con Kovacic che scalpita ma la cui titolarità è direttamente collegata a quel-

ha dato le certezze necessarie ma, se possibile, ha aumentato le zone d’ombra di una squadra che sembra aver perso tutta la concretezza messa in campo nell’inizio di questa stagione. Si-tuazione complessa, sì, ma con qualche notizia positiva. Il rien-tro di Milito, l’esordio di Ruben Botta e la certezza che l’Inter con 2 punte in campo può far paura a chiunque. Anche il Chievo non vive un buon momento di for-ma. Il turno di coppa contro la Fiorentina ha testimoniato come le difficoltà della squadra cliven-se non siano ancora archiviate e che, quella di San Siro, sarà so-prattutto una sfida incentrata sul

mento è il tipico aspetto tattico che mette in difficoltà la squadra allenata da Mazzarri. L’allenato-re toscano proverà a confermare ancora una volta il 3-5-1-1 dal primo minuto con Rodrigo Pa-lacio, unico terminale offensivo in grado di garantire continuità di rendimento in tutti i 90 mi-nuti. L’assenza forzata di Fredy Guarin, al contrario, potrebbe spingere il tecnico nerazzurro a forzare l’approdo delle due punte nel modulo titolare, con Diego Milito che tornerà a ricoprire il ruolo di terminale offensivo arretrando di qualche metro la posizione di Palacio. Rientra Campagnaro che ritroverà il suo

la di Diego Milito. Entrambe le squadre sono alla ricerca di pun-ti fondamentali. Una sconfitta vorrebbe dire l’addio ai sogni e agli obiettivi di tutta una stagio-ne. Il Chievo rischia di essere ri-succhiata pericolosamente verso la zona calda della classifica che dista soltanto 3 punti. L’Inter, invece, potrebbe veder sfuggire definitivamente il treno Cham-pions League, già distante 8 pun-ti e con Fiorentina e Verona lan-ciatissime davanti ai nerazzurri. Tutto in una partita, tutto in una notte. Nessuno alla vigilia avreb-be mai potuto immaginare che Inter-Chievo sarebbe stata una partita così decisiva.

Page 3: N 2 2014 inter chievo

3lunedì 13 gennaio 2014

LA CLASSIFICA TURNO ODIERNO

PROSSIMO turno

classifica marcatori

MIGLIOR ATTACCO

MIGLIOR DIFESA

19ª GiornataPos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/-1 Juventus 49 18 16 1 1 42 11 312 Roma 41 18 12 5 1 35 10 253 Napoli 39 18 12 3 3 38 20 184 Fiorentina 36 18 11 3 4 34 20 145 Verona 32 18 10 2 6 34 27 76 Inter 31 18 8 7 3 37 22 157 Torino 25 18 6 7 5 31 27 48 Parma 23 18 5 8 5 26 26 09 Genoa 23 18 6 5 7 19 20 -110 Lazio 23 18 6 5 7 23 26 -311 Milan 22 18 5 7 6 28 26 212 Cagliari 21 18 4 9 5 18 24 -613 Udinese 20 18 6 2 10 18 25 -714 Sampdoria 18 18 4 6 8 19 27 -815 Atalanta 18 18 5 3 10 18 28 -1016 Chievo 16 18 4 4 10 13 23 -1017 Bologna 15 18 3 6 9 17 33 -1618 Sassuolo 14 18 3 5 10 17 38 -2119 Livorno 13 18 3 4 11 16 30 -1420 Catania 13 18 3 4 11 12 32 -20

Pos. Squadra Gol fatti1 Juventus 392 Inter 373 Napoli 364 Roma 355 Fiorentina 336 Verona 317 Torino 308 Milan 259 Parma 2310 Lazio 2211 Sampdoria 1912 Cagliari 1812 Atalanta 1814 Sassuolo 1714 Bologna 1714 Udinese 1714 Genoa 1718 Livorno 1619 Chievo 1320 Catania 10

Pos. Squadra Gol subiti1 Roma 102 Juventus 113 Napoli 203 Fiorentina 203 Genoa 206 Inter 227 Chievo 238 Cagliari 249 Udinese 2510 Lazio 2610 Parma 2610 Milan 2613 Sampdoria 2713 Torino 2713 Verona 2716 Atalanta 2817 Livorno 3018 Catania 3219 Bologna 33

Sabato 11 Gennaio 18:00 Livorno-Parma Stadio Armando Picchi, Livorno20:45 Bologna-Lazio Stadio Dall’Ara, Bologna

Domenica 12 Gennaio 12:30 Torino-FiorentinaStadio Olimpico, Torino15:00 Atalanta-CataniaStadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo15:00 Roma-Genoa Stadio Olimpico, Roma15:00 Verona-NapoliStadio Marc Antonio Bentegodi, Verona15:00 Cagliari-JuventusStadio Sant’Elia, Cagliari20:45 Sassuolo-Milan Stadio Città del Tricolore, Reggio Emilia

Lunedì 13 Gennaio19:00 Sampdoria-Udinese Stadio Luigi Ferraris, Genova21:00 Inter-Chievo Stadio Giuseppe Meazza, Milano

Roma-LivornoJuventus-SampdoriaUdinese-LazioGenoa-InterBologna-NapoliChievo-ParmaSassuolo-TorinoAtalanta-CagliariCatania-FiorentinaMilan-Verona

Pos. Giocatore Gol Squadra1. Giuseppe Rossi 14 Fiorentina2 Carlos Tévez 11 Juventus3 Rodrigo Palacio 10 Inter4 Gonzalo Higuaín 9 Napoli4 Ciro Immobile 9 Torino4 Luca Toni 9 Verona4 Alessio Cerci 9 Torino8 Alberto Gilardino 8 Genoa8 José Callejón 8 Napoli8 Arturo Vidal 8 Juventus11 Éder 7 Sampdoria11 Jorginho 7 Verona11 Domenico Berardi 7 Sassuolo14 Marco Parolo 6 Parma14 Germán Denis 6 Atalanta

SeveraBisceglia

INTER SENZA AMBIZIONIIl Milan mette la marciaIl Milan, partito subito alla

grande, batte l’Atalanta e por-ta a casa i tre punti più preziosi di questo campionato. Atmosfe-ra ancora natalizia a San Siro, il pubblico da il benvenuto ai nuo-vi arrivati, Honda che si guarda la partita dalla tribuna, e Rami che parte subito dalla panchina. Ottimo debutto da titolare per il diciottenne Cristante, ma la festa è tutta per Kakà che festeg-gia la vittoria con il gol numero 100 in maglia rossonera e, grazie alla doppietta, i gol diventano 101. L’Inter, invece, resta una squadra spenta e senza nessuna ambizione, tutto qua. Il Napo-li prosegue lungo il percorso

disegnato da Benitez. I par-tenopei, ai danni di una sfor-

tunata Sampdoria, mettono in tasca tre punti, grazie

alla doppietta del bel-

ga Dries Mertens, che l a proiettano a meno 2 dalla Roma e quindi dal secon-do posto. Peccato per i blucerchiati alla prima sconfitta sotto la gestione Mihajlovic. La Juventus asfalta anche la Roma, netta l’inarresta-bile supremazia bianconera, laureandosi campio-ne di inverno e, con ogni probabilità, c a mp i o n e d’Italia dal momento che metà dello scu-detto è già cucito sul-la maglia. I rinforzi di

questo mese delle altre squadre difficilmente potranno fermare la fuga dei zebrati. La Juventus trova l’arma vincente nella con-sapevolezza di essere la più forte

e che nessuna squadra potrà demolire la propria certez-

za e la forza dei vari Vidal, Pirlo o Buffon. Antonio

Conte corre da solo su altri binari che

difficilmente si in-croceranno con

quelli delle al-tre squadre.

Enzo Occhiuto

biorittmiCon fatica l’Inter ce la po-trebbe fare, col Chievo. I

bioritmi della squadra di Maz-zarri sono infatti leggermente superiori a quelli della forma-zione veronese di Corini. I va-lori totali (fisicità, emotività, intelletto) danno infatti un 6,05 ai nerazzurri contro un 6 secco dei gialloblu. L’Inter arriva dalla sconcertante e umiliante scon-fitta dell’Olimpico con la Lazio mentre il Chievo nell’ultima uscita al Bentegodi registra un discreto pareggio col Cagliari, pareggio che tutto sommato non è dispiaciuto all’ex giocatore del-

INTER LEGGERMENTE FAVORITAla Juventus, cioè Corini, visto il grosso rischio di sconfitta corso nella ripresa per via del penalty calciato da Pinilla poi finito alto. Per quanto riguarda i giocatori Handanovic segna un valore di 6,07 contro il collega Puggioni a quota 6,14. Il momento attra-versato dal portiere sloveno in effetti non è tanto felice e questa cosa potrebbe far correre qual-che rischio all’Inter nel conte-sto della gara. I valori più fra i nerazzurri sono invece quelli di Milito e Kuzmanovic entrambi a quota 6,49. Discreto anche il biortmo di Palacio (6,44) men-

Walter Mazzarri non nasconde la preoccupazione

tre più staccati ci sono Jesus con 6,27, Alvarez con 6,19 e Rolando con 6,06. In casa veronese tro-viamo Paloschi con 6,31 segui-to a ruota da Dainelli con 6,22. Per il resto Hetemaj segna 6,19, Thereau 6,11 e Pellissier 5,99. In merito agli allenatori Mazzarri sembra più in palla di Corini. Il tecnico toscana ha al suo attivo un discreto 6,20 contro lo 6,05 del mister clivense.

commento

Page 4: N 2 2014 inter chievo

lunedì 13 gennaio 2014 4

Sergio Pellissier IL PRIMATISTA

Alessandra Caronni

l’ospiteNon si è mai tira- to indietro davanti alla fatica, a l l ’ i m p e g n o e alle responsabilità

Fu convocato da Lippi in una giornata di giugno di cinque

anni fa. Quell’esordio in Na-zionale, per l’amichevole Italia-Irlanda del Nord (finita 3-0), sarebbe potuto essere l’inizio di una nuova fase di una carriera impensabile, con una ascesa in-credibile. Una rete siglata dopo soli pochi minuti dal proprio ingresso in campo avrebbe fatto i miracoli. Invece, a testa bassa Sergio Pellissier è tornato sulla terra, direttamente dal paradiso azzurro. Un’illusione vera, quel

ricordo. In tutti questi anni l’at-taccante ho spostato la propria attenzione sulla compagine che più crede in lui, quella da club: il Chievo Verona. Pellissier ai ve-neti ha sempre dato quello che aveva, mai gli si è potuto e voluto imputare nulla. Non è stato poi così supportato. E forse neppu-re compreso. Nonostante tutto, il capitano ha mostrato di avere voglia di impegnarsi, di corre-re. Non si è mai tirato indietro davanti alla fatica, all’impegno, alle responsabilità. Cresciuto

nel Torino, con cui ha esordito in B nel ‘97, è passato al Varese

in C1 l’anno seguente. Sotto la guida di Beretta, Pellis-

sier ha contribuito alla conquista dei play-

off nella stagio-ne 1999-2000.

L’anno dopo è s t a - to acquistato d a l Chievo Ve-rona ma a gennaio è stato pre- stato alla Spal e a Ferra- ra re-alizza 17 reti in 4 4 partite. Torna al Chievo Verona nel 2002 e nella prima stagione in A colle- z i o -na 25 presenze e 5 gol. Nel 2004-2005 contribuisce alla salvezza della squadra: sono 7 le reti. Che diventano 13 poi nel 2005-2006. In seguito allo scandalo di Calciopoli il Chievo Verona termina al quarto posto (verrà anche inserito nella lista degli indagati del processo “Last Bet” relativo al calcioscommesse il 18 febbraio 2012). Nel 2007 (9 reti) retrocede in B, dove realizza 22 gol. Nel 2011 festeggia le

300 presenze con il Chievo Verona: 287 in campiona-to, 3 in Europa e

10 in Coppa Italia. Risale al 2 febbraio del 2012 il

suo 100esimo gol con i ve-neti.

Chi è Sergio PellissierNato ad Aosta il 12 aprile

del ‘79, Sergio Pellissier è il capitano del Chievo Verona. Con la maglia gialloblu detiene il primato di presenze in A e an-

Giovanni Labanca

gli ospitiI Romani lo hanno chiamato “Clivius mantici”, la collina

del buon bosco mistico, per la sua posizione assolutamente privilegiata come osservatorio militare, il villaggio che oggi conta meno di tremila anime e porta, con onore ultrasecola-re, il nome di Chievo, alle por-te di Verona, sotto il maestoso campanile campanaro di ben 9 campane in scala musicale, con annessa Scuola per campanari. A parte i Romani e gli illustri altri ospiti che vi hanno soggiornato,

LA DONZELLETTA CHE VIEN DALLA CAMPAGNA

compreso il terribile Federico Barbarossa, di questo bel lembo del circondario scaligero, esclusi gli abitanti, pochi conoscevano Chievo, fino a che un giorno, qui comincia la storia, nel 1929 viene approntata una squadra di calcio con baldi giovani, arruola-ti rigorosamente dal vivaio pae-sano, rifondata dopo il periodo bellico nel 1948. Gradino dopo gradino, ma senza soluzione di continuità, comincia la scalata a tutte le categorie del calcio, tan-to da passare, soprattutto sotto la guida si Gigi Del Neri, dal-le regionali alla seria A, senza mai fermarsi un attimo. Nasce

il mito di questo borgo che, con orgogliosa determinazione, tipo scozzese, non si fa fagocitare dalla grande limitrofa città, ma difende la sua identità a denti stretti, tanto che, in campo spor-tivo soppianta l’Hellas e fa favil-le, seminando il panico, come un oggetto impazzito nei campiona-ti disputati, tanto bene da arriva-re fino ai preliminari di Coppa dei Campioni e Coppa Uefa, per la gioia del suo presidente Luca Campedelli . Questi, giovane ed entusiasta imprenditore del

pandoro, assicurata una sana gestione economica, mette i suoi pupilli nella “ dolce” condizione di giocare senza patemi d’animo. E senza alcun timore si presen-ta a San Siro, in questo gelido ed inusuale lunedì, il Chievo-Verona, la donzelletta che vien dalla campagna. Non è tremu-la né svampita. È solo la fresca espressione di un territorio dove le polemiche non sono di casa, dove la gioia e la passione per un bel gioco sono gli elementi del successo. Si presenta alla Scala del calcio (sempre in attesa di veri orchestrali) con 16 punti, che non le permettono una na-

vigazione tranquilla in classifica, tanto da essere costantemente “tra color che son sospesi”, tra la A e la B, allo stesso modo della Beneamata che, ora come ora, dopo l’acuto fortuito del derby, torna anch’essa nello stesso giro-ne dantesco, con l’aggravante di

essere tornata da Roma sempre più simile ad una accozzaglia di poveri pellegrini smarriti che ad una ambiziosa squadra di pallo-ne. Lo sanno bene il mister ed i suoi giovani spavaldi del Chievo e, fra poco, scenderanno in cam-po con la convinzione di poter dare anche all’Inter una bella suonatina di campane, stordirla quanto basta ed assestarle un im-prevedibile ma non impossibile K O. Nessuno ci scommettereb-be uno scellino, ma esperienza dopo esperienza e con la voglia di salvarsi, il colpo potrebbe ri-uscire alla simpatica donzelletta che vien dalla campagna.

che in tutte le competizioni. È recordman anche per il numero di gol segnati in massima serie: 86 reti in 330 presenze.

Page 5: N 2 2014 inter chievo

5lunedì 13 gennaio 2014 amarcordNel 2005 andò in prestito al Chievo, terzo nella gerar- chia dei portieri dopo Luca Marchegiani e Sergio Marcon. Le partite le ha sempre viste dalla tribu- na, eccezione fatta per tre panchine

Ha indossato la maglia del Chievo Verona nella stagione 2001-2002 scendendo una sola volta in campo

Luca Mezzano in neraz-zurro 1997-1999, scende in campo solo 4 volte e vincerà comunque la Coppa Uefa

Massimo Marazzina, cresciuto nelle giovanili della squadra nerazzura con cui debutta in Seri A

Al Chievo 2010-2013

Marco Andreolli all’In-ter 2005-2006, fa il suo ritorno ad Appiano Gen-tile da questa stagione

Júlio César Soares Espíndola all’Inter dal 2005 al 2012. Ha scritto il suo nome, a caratteri cubitali, nella storia vincente della squadra

Massimo Marazzina, 4 stagioni al Chievo

Marco Veronese nelle giovanili dell’Inter con cui ha debutatto in Serie A.

Al Chievo 1996-1999

Portiere nerazzurro per 4 stagioni in sostituzione del primo portiere Francesco Toldo

Alberto Fontana al Chievo nel 2006, in sostituzione di Luca Marchegiani ritiratosi dal calcio giocato. Con i clivensi ottiene la

qualificazione, con il 7° posto in classifica, alla Coppa Uefa

Victor Nsofor Obinna 2008. In campio nato collezionerà 9 presenze che gli consentiranno di festeggiare il suo primo scudetto italiano personale

Nella stagione 2006-2007 viene squali-ficato dalla FIFA, per sei mesi, per aver firmato il contratto con il Chievo dopo averne già firmato uno con l’Interna-cional di Porto Alegre.

Page 6: N 2 2014 inter chievo

lunedì 13 gennaio 2014 6

Pino Sardiello

scommesse

INTER-CHIEVO SEGNO 1 E TANTI GOL NEL MONDAY NIGHTNerazzurri aggrappati al “Trenza” tra i favoriti per il trono del gol

La Serie A chiude il girone di andata e dunque 19° turno

con in programma a San Siro la sfida tra Inter e Chievo. Faccia a faccia Mazzarri-Corini due tec-nici che si conoscono bene e che tra le caratteristiche principali delle loro squadre in comune hanno grinta e affidabilità difen-siva. Guardando però i numeri stagionali il nerazzurro sta sof-frendo e non poco la scarsa at-titudine di alcuni suoi elementi alla difesa a 3 e il gioco che, in generale, non decolla; il tutto si è visto sul campo dove l’Inter nel-le ultime 6 gare ha pareggiato 3 volte, perso a Napoli e con la La-zio e vinto solo in occasione del derby. Le uniche certezze arriva-no da Palacio: se in condizione è in grado di prendersi la squadra

sulle spalle e trascinarla alla vit-toria ma in alcune circostanze è apparso troppo solo e mal servito in attacco, allungando notevol-mente la squadra che ne risente dal punto di vista della solidità difensiva. Chievo che con la cura Corini, subentrato a Sannino, ha visto riaccendersi la fiammella della speranza di una salvezza che pareva irraggiungibile. Un solo punto però per i clivensi nelle ultime 3 gare quello ottenu-to nello scorso turno in casa con-tro il Cagliari. Vittoria e tanti gol è l’imperativo per i Mazzarri’s boys che devono convincere ol-tre che vincere e dunque la pos-sibilità di giocata 1 + Over 2,5 (Inter vincente con più di 2 gol segnati nella gara), offerta me-diamente intorno al 2,30 sembra essere la scelta migliore. Vi ricor-diamo la possibilità di scommet-

tere Live sull’evento attraverso i vostri Smartphone, Iphone o Ta-blet dai quali, scaricando le ap-plicazioni dei maggiori conces-sionari italiani, potrete entrare nel mondo della giocata durante lo svolgimento degli eventi. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine uno sguardo alle quote aggiornate per il capocannoniere della Serie A che tengono conto soprattut-to dell’infortunio dell’attaccante della Fiorentina Giuseppe Ros-si che dovrà restare lontano dai campi per almeno un paio di mesi: fino al giorno dell’infortu-nio avvenuto durante la sfida di domenica scorsa in Fiorentina-Livorno Rossi, dall’alto delle sue 14 marcature era il favorito in lavagna a 2,20, ora la sua quota, come riporta Agipronews, è sali-ta fino a 20 volte la scommessa. Spazio dunque al dominio ar-gentino, infatti, a balzare in testa ai favori dei concessionari italia-ni è adesso Carlos Tevez, miglior marcatore della Juventus con 11 centri in campionato, che viene offerto a 3,50. Alle sue spalle l’ex Real Madrid e attaccante del Na-poli di Benitez Gonzalo Higuain già autore di 9 reti ed offerto a 4 volte la giocata. Chiude il podio il bomber di Walter Mazzarri Pa-lacio che ha già messo a segno 10 gol in questo torneo e che paga 4,50 la scommessa. In bocca al lupo.Dopo l’infortunio di Rossi, Carlos Tevez è il favorito tra i marcatori

LauraTangari

campionato

OLIMPICO 6 GENNAIOIN ONDA IL PECCATO E LA VERGOGNA

La notizia non è nuova. Anzi, è vecchia. Perché la Juven-

tus, già prima della sosta na-talizia, con largo anticipo, si era laureata campione d’Italia gettando le basi per lo scudet-to numero 3 dell’era di Antonio Conte. Adesso il titolo è ufficia-le. Quindi, tutti a casa e arrive-derci al prossimo anno. Per le avversarie, vedi Roma e Napoli, un altra stagione da comprima-rie o quasi col solo obiettivo di centrare l’Europa che conta alle spalle della Vecchia Signora. Qualcuno alla vigilia della sfida di Torino fra l’undici di Conte e quello di Garcia si era illuso su un possibile colpaccio mes-

so in atto alla grande e concre-tizzato da Totti e compagni allo Juventus Stadium. Invece cosa è successo? Che la Juventus ha fatto polpette della Roma - che può è vero, rammaricarsi per le espulsioni di De Rossi e Castan - lasciando non poco amaro in bocca ai tifosi della Capitale per il risultato finale. La Juventus è scappata ed ha lasciato le briciole al Napoli e alla stessa Roma. Nei piani alti della classifica, dunque, tutto sembra ormai scontato, le formazioni di Benitez e Garcia che provano a farsi male a vicen-da per strappare quel secondo posto, alle spalle degli uomini di Conte, che vale la Champions diretta senza preliminari. Chi rischia di restar fuori dai giochi europei sono le due milanesi, più

il Milan che l’Inter, anche se il braccio di ferro a distanza rima-ne quello fra nerazzurri, Fioren-tina e Verona, quest’ultima vera rivelazione del campionato gra-zie a quel Toni che sente sempre più odore di azzurro a distanza di quattro anni. Oggi l’Inter sfi-derà il Chievo Verona rinfranca-to dai risultati positivi di Corini e vedremo cosa succederà. La partita dell’Inter con la Lazio è stata la più brutta esibizione a livello nazionale di due squadre italiane su un campo di calcio. Auguriamoci che non succeda più perché se la cosa dovesse ri-petersi, come non dar torto a chi diserta gli stadi andandosene a spasso in centro con la fidanzata a guardare le vetrine ancora alle-stite per il Natale.

MARAZZINA DICE INTER, MA OCCHIO AL MERCATO!EmanueleTramacere

intervista Sarà una partita bloccata, ma i nerazzurri sono superiori

Cresciuto nelle giovanili del Fanfulla a cui fecero seguito

innumerevoli provini con Cre-monese, Atalanta, e Pergocrema, Massimo Marazzina deve tanto della sua carriera sportiva all’os-servatore dell’Inter Buzzi che lo segnalò ai nerazzurri. Tanta ga-vetta con una squadra importan-te e l’esordio in prima squadra nel 1993-94 condito da 3 pre-senze senza gol. Per lui, tifoso nerazzurro, è il coronamento di un sogno che, però coincide con l’inizio di un giro infinito senza ritorno. Si accasa in prestito al Foggia prima al Chievo poi. Con i clivensi colleziona 157 presenze e 50 reti arrivando all’esordio in Uefa e nazionale. Prima e dopo, però, arrivarono troppi alti e bassi  e delle scelte sbagliate che posero, di fatto, termine ad una carriera che poteva essere molto

più prolifica. Il calcio non ha mai voluto abbandonarlo tanto da diventare, in questi ultimi anni, voce e volto di Rai Sport.Marazzina che partita si aspet-ta domenica sera a San Siro?Vista la classifica attuale delle due squadre, mi aspetto la classi-ca partita fra Inter e Chievo con i nerazzurri propensi ad attaccare e i veronesi intenti a chiudere tutti gli spazi e cercare di ripartire in contropiede. Certo, l’Inter non è più quella formazione schiaccia-sassi di un tempo, e le squadre che tendono a chiudersi danno molti problemi agli uomini di Walter Mazzarri ma i valori assoluti in campo restano a favore dell’Inter. Il pareggio può andare bene solo al Chievo che, però può giocare per due risultati. Inter che arriva dalla sconfit-ta in coppa Italia, quanto può

influire il risultato della coppa nell’andamento del campiona-to?Una vittoria contro l’Udinese sa-rebbe stata una buona medicina, perché arrivata in una competi-zione ufficiale. Invece è arrivata una battuta d’arresto che potreb-be essere difficile da assorbire in un organico comunque provato dagli infortuni. L’obiettivo rimane il terzo posto in campionato, ma sarà difficile arrivarci perché da-vanti all’Inter ci sono tante squa-dre molto attrezzate.L’Inter di Mazzarri ha segnato un brusco passo indietro dal punto di vista del gioco nelle ultime uscite stagionali, a cosa è dovuto?Credo che una piccola involu-zione sia arrivata dal momento dell’inversione di ruolo fra Alva-rez e Guarin, ma è anche vero che se non segna Palacio non segna nessun altro in questa squadra. Non è un segreto che la fortuna degli allenatori sono gli attaccan-ti. Anche la squadra che gioca il peggior calcio, se segna e vince le partita trasforma l’opinione di tutti. In Italia, puoi giocare bene o male, ma purtroppo conta solo il risultato.Stesso discorso si può fare an-che per il Chievo di Corini, che dopo un avvio sprint con i deludenti risultati degli ultimi

incontri si sta facendo risuc-chiare nella complicata zona retrocessione…In realtà io credo che dopo l’arrivo di Corini il Chievo stia tenendo un andamento di risultati in linea con il campionato di una squadra che prova a salvarsi. Non si può pretendere costanza di rendimen-to a queste squadre e ci può stare che arrivi un momento di appan-namento. Però il Chievo ha un valore aggiunto che, secondo me, è il reparto avanzato che dispone di attaccanti più pronti rispetto ad altre squadre.Fredy Guarin e Luca Rigoni non saranno del match perché squalificati. Quale assenza pe-serà di più?All’Inter manca in rosa un cen-trocampista in grado di dettare l’ultimo passaggio, capace di met-tere l’attaccante in condizione di calciare in porta quelle 4-5 volte nell’arco dei 90 minuti. Guarin ci stava provando e sicuramente senza di lui mancherà un po’ di vivacità. Rigoni è un buon centro-campista, si parla di paragone con lo stesso Corini, ma io con Euge-nio ho avuto la fortuna di giocarci insieme e spero per rigoni che pos-sa avere la stessa carriera. Non lo conosco così bene da poter dire se sia veritiero questo paragone. Se lo è sarà un’assenza pesante.Dove si possono migliorare, in

sede di mercato, Inter e Chie-vo?Partiamo dal presupposto che questo mercato invernale sarà uti-le più per le squadre in lotta per la retrocessione che per quelle in lot-ta per le posizioni di alta classifi-ca. Ora dovrà essere molto bravo il direttore sportivo del Chievo per trovare il giocatore adatto e pron-to fin da subito per lottare con un gruppo ben impostato. Al Chievo credo serva un centrocampista o, al massimo, un difensore di grandissima esperienza, perché il segreto delle squadre in lotta per la salvezza è, prima di tutto avere una difesa solida. Poi in attacco il Chievo ha delle ottime alternati-

ve. L’Inter, invece, dovrà assoluta-mente fare un acquisto davanti, al di là che Milito stia bene o meno. L’Inter ha bisogno di recuperare punti importanti e, quindi non potrà permettersi pause lungo il percorso, perciò avere un at-taccante in grado di segnare con costanza di rendimento diventa fondamentale.Chi uscirà vincitore da San Siro?Penso che vinca l’Inter. In un modo o nell’altro ha bisogno di fare punti e non credo che si lasce-rà scappare l’occasione di portare a casa i tre punti contro il Chievo.

Page 7: N 2 2014 inter chievo

7lunedì 13 gennaio 2014

SandroMazzola

INTER, BASTA DELUSIONIMia cara Inter così non va.

La sconfitta con la Lazio non ha solo fatto male. Ha ria-perto tutte le ferite che sembra-vano rimarginate con il successo nel derby sul Milan centrato pri-ma delle feste. All’Olimpico, non solo secondo me, abbiamo assi-stito davvero a una brutta par-tita, piena di errori e mancanza di lucidità da entrambe le parti. L’unica cosa bella, ma non per noi interisti ovviamente, è stata

la rete realizzata da Klose. Un si-gnor gol, quello del tedesco, che in pratica ha fatto la differenza in questa gara dove tutti hanno assistito al festival del nulla. Un vero peccato perché in molti cre-devamo nella rinascita dell’Inter dopo l’1-0 di San Siro con i cu-gini. Oggi col Chievo c’è un’altra occasione d’oro per far pace con i tifosi. Non sarà facile perché Corini ha rimesso in piedi una squadra che fino a qualche set-timana fa aveva il fiatone, però l’Inter deve provarci se non vuol perdere l’ultimo autobus per l’Europa. La Fiorentina e il Vero-na stanno correndo mentre noi marciamo. Auguriamoci che col

ritorno di Milito qualcosa cam-bi, altrimenti e veramente buio pesto. Per il resto, complimenti alla Juventus per aver centra-to con largo anticipo il titolo di campione d’inverno mentre per la seconda piazza sarà una bel-la lotta fra il Napoli e la Roma. Prima dell’Inter stasera scen-deranno in campo a Marassi la Sampdoria e l’Udinese e fra Mihajlovic e Guidolin ci saranno sicuramente scintille perché en-trambi arrivano da due sconfitte dolorose.

Miroslav Josef Klose, autore del gol laziale

DanielRizzo

primavera TORNEO DI VIAREGGIO MOMENTInter e Milan entreranno in scena direttamente dagli ottavi di finaleTra poche settimane prende-

rà il via ufficialmente la 66ª edizione del Torneo di Viareggio che dal 3 al 17 febbraio riunirà le migliori squadre giovanili a livello internazionale. La squa-dra da superare è per tutti l’An-derlecht, la formazione belga che l’anno scorso trionfò superando in finale il Milan per 3 - 0. Gran-de novità di questa stagione è la partecipazione di 32 squadre: 16 italiane e 16 straniere, oltre l’ingresso a partire dagli ottavi di finale di 4 big del nostro cam-pionato: Juventus, Inter, Milan e Fiorentina. Lunedì 27 gennaio al Gran Teatro Puccini di Torre del Lago si terrà la presentazio-ne ufficiale della manifestazione che avrà inizio il 3 febbraio, i cui sorteggi sono stati effettuati pochi giorni fa e questa sarà la composizione dei gironi:

Intanto, la Primavera allenata da Super Pippo è pronta a gio-

care la prima partita della stagio-ne 2014: l’ inizio anno è da alta

protagonista a suon di gol nella prima parte della stagione: “E’ stato un buon 2013 sia a livello personale, sia per la squadra. E’ stata una ripresa un po’ amara

andiamo avanti. Il Mister è un agonista, vuole sempre vincere, ma la vittoria arriva attraverso il gioco. Stiamo esprimendo un buon calcio, ma si può sempre

GRUPPO BGirone 5: Sampdoria, Rijeka, Reggina, Under 17 Congo. Girone 6: Lazio, Belasica Stru-mica, Varese, Club Nacional. Girone 7: Empoli, Psv Eindho-ven, Hellas Verona, L.I.A.C. New York. Girone 8: Parma, Pakhtakor, Spezia, Desportivo , Brasil.

GRUPPO AGirone 1: Atalanta, Nordsjael-land, Rappresentativa Serie D, Club Guaranì. Girone 2: Napoli, Anderlecht, Palermo, Apia Leichhardt. Girone 3: Roma, Benfica, Livorno, Envi-gado. Girone 4: Torino, Stabaek, Siena, Santos Laguna.

Primavera Anderlecht. Vincitori della scorsa edizione del torneo

Mercato Inter. Immobile. Nel senso che comprano Ciro? No, nel senso che non comprano nessuno.

Sulla sua versatilità tattica Keisuke Honda ha dichiarato: “Posso giocare ovunque”. Berlusconi - che se ne intende di calcio - ha detto: “E no, ti paghiamo noi, giochi qui con noi!”.

Pepito Rossi è andato in America con le stampelle. Totti – che se ne intende di geografia – ha detto: “E quando ariva co le stampelle? Era mejo co le pinne!”.

tensione. Domenica pomeriggio, infatti, i rossoneri affronteranno l’Inter di Cerrone nel recupero della 8ª giornata del campiona-to. Tra i vari protagonisti della banda guidata da Pippo Inzaghi, ha parlato uno dei talenti più rappresentativi, Marco Pinato,

per il derby di Coppa Italia perso, ma il 12 gennaio lo rigiochiamo e sotto di nuovo”. Poi aggiunge: “Secondo me è stata una partita comunque buona da parte del gruppo, poi nei supplementa-ri forse è uscita anche un po’ di stanchezza e abbiamo perso ma

migliorare e Inzaghi punta a que-sto”. Infine sulla Champions af-ferma: “Il duro sorteggio di Youth League che ci presenta il Chelsea? Fa niente, siamo più forti di certe cose. Andiamo a Londra a giocar-cela e, come sempre, daremo del filo da torcere”.

Page 8: N 2 2014 inter chievo

lunedì 13 gennaio 2014 8

Giovanni Labanca

vita da clubInter Club Vittorio VenetoNatale è sinonimo di feste,

ma anche di bilanci dell’an-no passato. Così, tanti Inter Club hanno fatto le due cose assieme, unendo l’utile al dilet-tevole. L’Inter Club Vittorio Ve-neto, Città della Vittoria, al suo quarto anno di vita, quest’anno ha programmato la cena sociale per sabato 14 dicembre, presso il noto ristorante “Antica Vitto-rio”, dove si é svolto il tradizio-

nale incontro con soci, familiari ed appassionati della squadra nerazzurra. Il Presidente del club, Fabio Amadio ha ricor-dato l’attività del club nel 2013, mettendo in giusta evidenza la forte crescita del numero degli associati, dovuto in modo par-ticolare alla nascita della nuova sezione “La Vallata” di Cison di Valmarino. Attualmente, il Club conta 150 soci. Il segretario Fer-

nando Caggia ha avuto parole di encomio e di ringraziamento per tutti i membri del Direttivo per la loro fattiva collaborazione nella riuscita delle tante iniziati-ve, non solo calcistiche, di cui il Club si fa promotore sin dalla sua nascita. Una ricca sottoscri-zione a premi ha suggellato la ri-uscita della serata, conclusa con brindisi augurali per il Club e la Beneamata.

INTER CLUB IMBERSAGOSabato 14 dicembre, il diret-

tivo dell’Inter Club “Angelo Moratti” di Imbersago, con i soci e familiari, si è riunito presso la gelateria “Al Porto” a Imbersa-go, sulle placide rive del fiume Adda, proprio di fronte al fa-moso traghetto leonardesco, per il classico scambio di auguri. Il Presidente Valentino Caimi ha salutato e ringraziato i presenti (circa una quarantina) e rivolto un affettuoso pensiero anche agli

assenti, perché anche quest’an-no hanno dato fiducia alla no-stra Inter, rinnovando la tessera socio e portando anche nuovi iscritti. Attualmente, i soci iscrit-ti all’Inter Club sono 280, ma le iscrizioni sono ancora aperte e si possono ricevere le adesioni fine a fine gennaio. Ai soci junior è stato fatto un piccolo regalo, il pallone Campioni del Mondo e a tutti i presenti è stato offer-to un ricco buffet dolce e salato,

con abbondante e fresco gelato appena fatto per la lieta occasio-ne. Il coordinatore provinciale Roberto Colnaghi ha portato al Direttivo del Club ed a tutti i soci gli auguri del Centro Co-ordinamento Inter Club e della Società. Brindisi a volontà anche per il nuovo presidente Thohir, a cui i tifosi hanno chiesto a gran voce rinforzi per la squadra, se si voglia raggiungere almeno l’ob-biettivo della partecipazione alla Coppa dei Campioni. Per info:

www.interclubangelomoratti.it

Inter Club Follonica

Cena di Natale per l’Inter Club Follonica “Giacinto

Facchetti”. Erano sessanta i soci del club maremmano che si sono dati il consueto appuntamento natalizio presso il famoso ri-storante Mixeria, (non ingan-ni il nome) per il tradizionale scambio di auguri. L’Inter club

Follonica, fondato nel lontano 1977, conta 140 soci ed è un punto di riferimento importan-te non solo per la Toscana, ma, grazie alle numerose iniziative svolte in quest’ultimi anni, an-che per buona parte d’Italia. La lauta cena ha scaldato non poco i cuori e per tutto il suo trascor-

rere ha registrato continui cori di incitamento per i nerazzurri ed, in particolare, per il presidente Thohir. Il finale ha visto il clas-sico brindisi e taglio della torta da parte del presidente Maurizio Ceccarelli, insieme ai soci Sil-verio Fierli e Luigi Baiocco, con l’augurio che il 2014 possa porta-re tantissimi successi, per ridare serenità ai tifosi tutti ed alla stes-sa Società.

Page 9: N 2 2014 inter chievo

9lunedì 13 gennaio 2014

Luigi Sada

Luigi Sada

Luigi Sada

D’Ambrosio è ormai dell’In-ter. Il Toro ha concesso

semaforo verde al giocatore di Ventura chiedendo quale con-tropartita Duncan, attualmente in forza al Livorno in forma di prestito, e il giovane difensore Mbaye. Ma le prossime mosse di mercato del club nerazzurro do-vrebbero interessare in partico-

OSVALDO E LAMELA IN POLE POSITION campionati esteri poche ore. Mourinho lo aspetta a braccia aperte, anche perché Lampart e Terry sembrano arri-vati al capolinea. Per il Milan c’è il rituale assalto a Balotelli, con il Galatasaray in pole che lo vuole ad ogni costo. La Juve, dal can-to suo, sta lavorando alla grande per impostare la formazione del prossimo campionato. Si fanno

inseguito, stavolta senza esito, da Juventus Inter e Milan. Alla corte giallorossa potrebbe arri-

lare modo un’attaccante, qualcu-no che la metta dentro, in attesa del recupero progressivo di Mi-lito e il ritorno al gol di Palacio. I nomi sono i soliti: Osvaldo, ex Roma, del Southampton e Lame-la, altro ex Roma, caduto in di-sgrazia col Tottenham dopo l’ad-dio di Villas Boas. Vedremo cosa succederà Il Chelsea, intanto, in-siste per Guarin, col colombiano pronto a fare le valige nel giro di

i nomi dell’argentino Di Maria del Real Madrid e Cerci del Tori-no mentre sul piede di partenza dovrebbero esserci Quagliarella (Milan o Tottenham). Marchio-ro verso lo United, Ogbonna al Galatasaray e Motta al Livorno. Sempre al Livorno potrebbe fi-nire De Ceglie col Sassuolo in agguato. La Roma ha nel frat-tempo concluso l’acquisto del cagliaritano Nainggolan spesso

vare anche il parmense Parolo mentre si profila uno scambio fra Chievo e Bologna in merito a Paloschi e Rolando Bianchi. Il Genoa ha preso Cabral giocatore nato a Capo Verde con passapor-to svizzero. L’interista Pereira è finito al Marsiglia. Il romanista Bradley è andato al Toronto per 7 milioni di euro Il Monaco, in-fine, sta trattando Thomas Ince, figlio dell’ex giocatore dell’Inter.

Danilo D’Ambrosio, difensore-centrocampista del Torino

CRISI PROFONDA DELLO UNITED IN PREMIER

Lo United come il Milan. Ov-vero, due grandi in crisi. In

Inghilterra lo squadrone di Mo-yes precipita a centro classifica, nell’anonimato, della Premier League, affonda sotto i colpi del-lo Swansea negli ottavi di Fa Cup e riceve il colpo di grazia perden-do anche contro il fanalino di coda del campionato Sunderland nella gara d’andata di Coppa di Lega. Insomma, un disastro vero e proprio per Rooney e compa-gni in questo Manchester del dopo Ferguson che era partito con grandi ambizioni di vittoria. I conti in pratica non tornano e il 2014 si prospetta parecchio difficile per chi si era detto tran-quillo in partenza con Moyes in

panchina. L’Arsenal, il City e il Chelsea, nel frattempo, hanno allungato il passo creando le pre-messe per una corsa a tre in fun-zione del titolo di quest’anno. Il Liverpool, leggermente staccato, prova a risalire la corrente con quel fenomeno di Suarez ma la strada da percorrere è piuttosto insidiosa. In Germania, dopo la caduta del Borussia Dortmund per opera dell’Herta Berlino pri-ma della sosta invernale, fra una quindicina di giorni in Bunde-sliga si riprende con il capolista Bayern Monaco in trasferta a Moenchengladbach col Borus-sia meno noto attualmente al terzo posto davanti alla squadra di Klopp. Alle spalle del Bayern

il Leverkusen che non finisce di stupire. In Spagna si è ripreso il cammino col solito braccio di ferro fra il Barcellona e l’Atleti-co Madrid la cui sfida diretta è andata in onda mentre veniva chiuso il nostro giornale. Intan-to in settimana il Real Madrid di Ancelotti ha liquidato la pratica del Celta Vigo con tre gol a Luis Enrique bravo comunque a tene-re duro per oltre metà partita. In Francia ha allungato sul Monaco il Psg trascinato dal solito Ibra-himovic. Terzo incomodo il Lille che fa sentire il proprio fiato ai monegaschi di Ranieri grazie al successo con lo Stade Reims.

mercato

FESTA GRANDE A ZURIGO PER IL PALLONE D’OROOggi a Zurigo viene assegna-

to il Pallone d’oro. Il favori-to è Cristiano Ronaldo del Real Madrid seguito a ruota da Frank Ribery del Bayern Monaco squa-dra campione in carica della Champions League 2012-2013. In terza posizione dovrebbe es-serci Leo Messi, il vincitore delle ultime quattro edizioni. Il porto-ghese rispetto al giocatore fran-cese del Bayern e al fuoriclasse

tempo per infortunio e questo dovrebbe regalare qualche chan-ce in più a CR7 quasi sempre in campo dal primo minuto. I voti per eleggere il nuovo Pallone d’oro sono stati raccolti attraver-so un sondaggio promosso da France Football composto da ol-tre seicento giornalisti di tutte le testate del mondo in rappresen-tanza di 209 Paesi. Prima di Na-tale qualcuno aveva ipotizzato la

pensava potessero esserci anche i nostri Buffon e Pirlo ma ancora una volta le preferenze sono sta-te dirottate sui tre campioni del Real, Bayern e Barcellona come è accaduto negli ultimi tempi. In lizza d’erano pure Van Persie e Lewandoswi. Per il calcio rosa la favorita è la brasiliana Marta. Per quanto concerne Ribery, l’asso transalpino ha ricevuto nei gior-ni scorsi a Dubai l’Award Globe

argentino del Barcellona gode del favore dei pronostici in quan-to più continuativo nell’andare a rete sia in Liga che in Europa nelle competizioni ufficiali. Mes-si, tra l’altro, è fermo da diverso

vittoria di Frank Ribery grazie soprattutto al Triplete messo a segno dal Bayern Monaco gui-dato lo scorso anno da Heynckes al quale e poi subentrato Pep Guardiola. In dirittura d’arrivo si

Soccer quale miglior giocatore del 2013. Il prossimo anno, su suggerimento di Busacca e Colli-na verrà allestito il Premio per il Miglior Arbitro internazionale.

OBIETTIVO 2014: QUALIFICAZIONE CHAMPIONS

Il 2014 è appena iniziato e per quanto riguarda la Serie A

sembra aver dato già il verdetto scudetto con la Juventus a + 6 dalla seconda e una squadra che non sembra conoscere battute d’arresto superiori ad un tem-po di gioco. Sul versante Inter, invece, il 2014 è stato definito come l’anno della transizione, l’anno della ristrutturazione e della ripartenza. L’anno non è iniziato bene con la sconfitta di Roma con la Lazio e l’eliminazio-ne dalla Coppa Italia e pertanto viene facile chiedersi verso dove è puntata la transizione. L’In-ter vuole essere una realtà della

scena nazionale ed internazio-nale, suo posto naturale, tatuato nel suo dna di squadra, o vuole scoprire una realtà nuova ine-dita nei suoi cento e passa anni di storia che la vede incuneata in una classifica modesta e sen-za troppe ambizioni. Per seguire la prima via è necessario che il 2014 porti la qualificazione alla Champions League- e quindi il terzo posto in campionato, ora lontano 8 punti oltre allo spa-reggio estivo che spesso riserva sorprese nel tabellone. Bisogna vincere iniziando dal Chievo e puntando su una squadra of-fensiva, con i sincronismi oleati e la voglia di portare a casa i tre punti. Al di là dei moduli della difesa a 3 o 4 l’importante per questo reparto è che sappia erge-re delle dighe impenetrabili agli attaccanti avversari e non delle

dighe foranee con dei buchi o amnesie che compromettono il risultato finale. A centrocampo Kovacic sembra indispensabi-le: il ragazzo ha piedi vellutati e una buona dose di fantasia in grado di accendere qualsia-si partita, anche quelle il cui il calcio risulta sbiadito e incolore. In attacco oltre a Palacio ci vor-rebbe un’altra punta in grado di sgravare l’argentino dai compiti di copertura e supportarlo nelle azioni offensive. Se L’Inter vince questa sera si porta a 34 punti: lo scorso anno il Milan ha centrato la qualificazione Champions con 72 punti e due stagioni fa l’Udi-nese si è aggiudicata lo spareggio estivo Champions con 64 punti. Insomma l’obiettivo è ambizio-so ma non impossibile e magari con qualche innesto di mercato ancora più abbordabile.

MarcoPapetti

Page 10: N 2 2014 inter chievo

lunedì 13 gennaio 2014 10

È normale che l’Inter sia a 18 punti dalla vetta? “Assoluta-mente no, se consideriamo l’avvio

Lara Comi intervista: Andrea Fanzago, consigliere del Comune di Milano

Mai un rigore a favore giocando in attaccoLara Comi europarlamentare

promettente dell’Inter di quest’an-no. Se invece prendiamo come ri-ferimento l’Inter dell’anno scorso, in fondo è cambiata poco, anzi, forse in attacco, a causa dei con-tinui infortuni, si è addirittura indebolita!”.

Mandorlini (ex Inter) finora ha fatto meglio col Verona. Maz-zarri rischia di fare la fine di Stramaccioni? “Non credo che Mazzarri rischi di fare la fine di Stramaccioni. La situazione è diversa, oggettivamente. C’è un nuovo assetto societario, e le pre-messe per fare bene ci sono”.

L’Inter non ha ancora avuto un rigore a favore. Conta il fattore arbitri nella posizione di classi-fica? “Quest’anno sono convinto di sì. Basta guardare la situazione delle squadre che stanno davanti all’Inter e il peso che hanno avu-to le relative decisioni arbitrali, a favore di esse, in alcune fonda-mentali partite. Tra l’altro l’Inter sino a qualche giornata fa aveva il miglior attacco e questo sta a

no e costantemente, anche se da lontano. Le distrazioni continue, che poi sono la causa maggiore delle sconfitte, sono dovute a in-spiegabili cali di concentrazione e, secondo il mio modesto parere, anche da scelte tecniche non sem-pre azzeccate”.

Come deve agire la società sul mercato di gennaio? “Deve cer-care giocatori esperti e precisi per ruoli specifici. Ad esempio: un attaccante di peso, altrimenti il buon Palacio non regge tutto il campionato da solo; un ester-no capace di essere pericoloso sotto porta, un difensore centra-

le esperto in grado di sostituire Campagnaro o Ranocchia a se-condo delle esigenze. Purtroppo il tempo per amalgamare nuovi giocatori non c’è e quindi occorre che la società faccia delle scelte mirate su giocatori già esperti, inutile rischiare su giovani scom-messe. A gennaio non c’è più tem-po per esperimenti: l’assetto della squadra è quello, e quindi occorre necessariamente ragionare su de-gli innesti di esperienza unita alla classe”.

I tifosi sono stati abituati da Moratti a grandi acquisti e hanno il palato fine. Thohir

farà degli investimenti in top player? “Sino ad ora non sembra, anzi le voci di mercato dicono che non arriveranno top player in questa sessione. Mi sembra che l’attenzione ai conti economici della società sia la caratteristica che accomuna le due Presidenze (Moratti-Thohir). Quindi non penso proprio a colpi di mercato eclatanti. A meno di una offerta interessante a prezzi accessibili, sempre nell’ottica di far quadrare il bilancio”.

Lavezzi, Lamela, Pastore, di quali grandi giocatori la squa-dra avrebbe  bisogno per un salto di qualità? “Sono tre gio-catori forti, già esperti, anche in Italia, che non stanno giocando tanto delle rispettive società e che potrebbero essere venduti a prezzi ragionevoli. Solo il Milan, e non abbiamo ancora capito come fac-

cia, riesce ad avere giocatori a prezzi stracciati, con pagamenti pluriennali, e contemporanea-mente, con contratti sotto costo. Incredibile!”.

Inter-Chievo è già l’ultima spiaggia per agganciare l’Europa League?“Non credo sia l’ultima spiaggia. Il campionato è giunto al giro di boa, e nella sto-ria ne abbiamo viste di rimonte importanti. Basta ritrovare l’equi-librio delle prime partite e infila-re un filotto di risultati positivi e ti ritrovi in corsa per obiettivi minimi, come un posto per la Champions, quindi sono fiducio-so. Aggiungo anche, se possibile, l’esenzione agli infortuni, altra te-gola che rende a rischio qualsiasi rimonta possibile. Forza Inter, e ricordati, siamo gli unici in serie A a non essere mai stati in serie B! Ma proprio gli unici!”.

eccome. È veramente sbalorditivo l’atteggiamento della classe arbi-trale. A tale proposito non vorrei che l’Inter raggiungesse un nuovo record tra i tanti già conquistati: concludere il campionato senza ricevere rigori a favore”.

Certe voci di mercato possono avere dato scarsa tranquillità ad alcuni giocatori, vedi Ra-nocchia? “Ranocchia è un gio-catore importante, se vicino a lui, come centrale difensivo, gio-ca un calciatore esperto e bravo, che riesce a dargli sicurezza. Se viene affiancato da una seconda scelta ecco che commette errori e distrazioni fatali. Fateci caso alle formazioni della difesa e alle sue prestazioni: sono altalenanti e di-pendono proprio dalla presenza del compagno di linea”.

Il fatto che Thohir sia per il maggior tempo lontano può incidere sul rendimento dei giocatori? “Non penso proprio. I giocatori sanno che il nuovo Pre-sidente segue la squadra da vici-

significare che gli attaccanti, vici-no alla porta avversaria ci vanno,

Fuori dalla Coppa Italia. Fuori da tutto. Per l’Inter è proprio

un momento stregato. Già a pie-di in Europa per la sciagurata stagione scorsa, balbettante fino all’asfissia in campionato con la Juventus lontana anni luce, adesso è arrivata anche la botta dell’eliminazione dalla Tim Cup

INTER, ADDIO COPPA ITALIAper opera di una Udinese per nulla trascendentale ma con-creta, scesa in campo con l’ob-biettivo della vittoria, cascasse il mondo. L’Inter, al contrario, non ha fatto altro che subire per tut-ta la gara il pressing dei ragazzi di Guidolin dando l’impressione di essere sintonizzata su un’altra lunghezza d’onda e ancora sotto choc per la sconfitta dell’Olimpi-co in campionato rimediata con la Lazio al termine di una partita da far vergognare gli amanti del calcio. La verità è che Mazzar-

ri, ormai sulla graticola, ha in mano, si fa per dire, un pugno di giocatori che non sono da Inter bensì da serie B, e questi sono i risultati, anche in considerazio-ne che lo stesso tecnico non è da Inter. Dal Vesuvio alla Ma-donnina era difficile con questo organico compiere miracoli se si pensa che il miglior attuale cal-ciatore in maglia nerazzurra è rappresentato dal quarantenne Xavier Zanetti, travolto pure lui, ancora una volta, dal nulla della Beneamata. Al Friuli è bastata la rete di Maicosuel per far saltare il banco e forse anche i nervi a qualche giocatore di Mazzarri. Guarin è meglio spedirlo subito a Londra approfittando dell’of-ferta del Chelsea mentre Alvarez in molti lo vedrebbero bene, pur con tutto il rispetto, con i colori del Rayo Vallecano, fanalino di coda della Liga. Insomma, chi sperava in un derby della Ma-donnina targato Coppa Italia (il Milan giocherà con lo Spezia) è rimasto con le pive nel sacco. Ma quest’anno non è la prima volta.

SeveraBisceglia

coppa italia

INTER PUNITA DAGLI ARBITRI

Mazzarri non farà la fine di Stramaccioni ma occorre intervenire sul mercato, servono giocatori esperti, non giovani promesse. Che invidia il Milan che compra a prezzi stracciati

Page 11: N 2 2014 inter chievo

11lunedì 13 gennaio 2014

I tifosi non lo mollano un atti-mo. Il piazzale davanti all’o-

spedale è diventato una sorta di accampamento, dove decine di appassionati guardano spesso in su, verso la stanza dove lotta il loro campione. Per il suo com-pleanno hanno cantato e sven-

SPERANZA SCHUMIL’ex pilota tedesco è migliorato sensibilmentezione dell’ex pilota resti grave. Lo ha affermato lo staff dell’o-spedale di Grenoble, dove il sette volte campione del mondo è ricoverato dal 29 dicembre in coma farmacologico. Secondo gli specialisti, Schumi sarebbe dunque stabile, ma resterebbe in pericolo di vita, anche se non più imminente come lo era una settimana fa. La moglie Corin-na in un comunicato ha chiesto esplicitamente ai giornalisti di lasciare il complesso ospedalie-ro, al fine di permettere ai me-dici di lavorare serenamente. Nonostante ciò i media si stan-no dando da fare per chiarire la dinamica dell’incidente. Qual-che giorno fa si è parlato di un testimone che avrebbe ripreso il fatto con il suo telefonino. Poi è arrivata la notizia che l’accaduto sarebbe stato interamente ripre-so da una telecamera piazzata sul casco del tedesco. Martedi è arri-vata la notizia che il filmato era perfettamente fruibile. Secondo le prime indiscrezioni, il video confermerebbe la tesi espressa dalla manager Sabine Kehm, la quale aveva da subito puntualiz-zato che Schumacher non sciava

ad alta velocità: esattamente il contrario di quanto l’équipe me-dica aveva sostenuto in un pri-mo momento. Nelle immagini, tuttavia, non si vedrebbe la pri-ma roccia che avrebbe fatto per-dere l’equilibrio a Schumi, forse perché dissimulata sotto la neve fresca, non abbastanza coperta però da attutire l’impatto. Se il contenuto del video fosse effet-tivamente quello appena citato, la responsabilità dell’ex ferrarista nella caduta verrebbe ridimen-sionata. Ogni dettaglio viene va-gliato con cura e ogni sfumatura conta, perché è su questa prova che ci si sta muovendo per valu-tare eventuali azioni penali. Qui infatti si apre un altro capitolo, quello delle responsabilità ester-ne. Su questo terreno si giocherà con tutta probabilità una batta-glia legale, qualora venisse aper-ta un’inchiesta dal procuratore della repubblica di Albertville Patrick Quincy, attualmente impegnato insieme alla gendar-merie ad indagare sull’accaduto. Secondo il sito France tv info, la famiglia del pilota potrebbe in futuro agire nei confronti dei gestori dell’impianto di Méribel

Debora Cheli

formula 1

di Marjlja Bisceglia

motomondiale

MELANDRI ALLE PRESE CON I VECCHI PROBLEMI

A cinque giorni dall’inizio dei test di Portimao, in pro-

gramma dal 18 gennaio pros-simo, e a poco più di un mese dall’inizio del mondiale 2014, Marco Melandri è ancora alle prese con le difficoltà mai risol-te di vecchi infortuni. Tra pochi giorni dovrà iniziare a riscaldare

il motore della sua Aprilia, ma Marco Melandri, nonostante l’intervento dello scorso novem-bre, sfruttando la pausa inver-nale, non è ancora in perfetta forma. La caviglia, nonostante siano passati due mesi dall’in-tervento, continua a dargli pro-blemi. Nonostante le difficoltà fisiche, Melandri è determinato e vuole partire bene. Intento continua il piano di sviluppo della sua Aprilia, in Portogallo interverranno ancora sul telaio per adattare la moto al suo stile

di guida e a Phillip Island pun-teranno tutto sul set up per farsi trovare pronto alla prima gara della stagione. Anche il pilota di punta della Honda, Jonathan Rea, è alle prese con il recupero dall’infortunio, e conseguente intervento chirurgico, subito du-rante il round del Nurburgring che lo ha costretto a chiudere in anticipo la stagione. Il centauro Honda spera sempre di tornate in MotoGp, dopo l’esperienza del 2012 che lo ha portato a sostitu-ire Stoner in due appuntamenti.

MARC MARQUEZ DIFENDE IL TITOLO BiancaElton AraIl campione del mondo in ca-

rica non molla, l’obiettivo è sempre lo stesso: vincere. Difen-derà con i denti, anzi con l’acce-leratore, il titolo conquistato alla sua prima stagione in MotoGp. Marquez, un pilota dalle capa-cità sorprendenti, non ci sta, non vuole vedere il codino del-la moto di Lorenzo né quello di Pedrosa: “Il mio obiettivo per il 2014 è difendere il titolo, spero di stare bene, il resto verrà da sé. Per fortuna ho già realizzato tutti i miei sogni. Sono campio-ne in tutte tre le categorie e mi sono tolto la soddisfazione di es-sere il numero uno per due anni consecutivi”. Lo spagnolo sa di non avere vita facile con avversa-ri come Lorenzo e Pedrosa, non sottovaluta neppure Valentino Rossi: “I rivali sono sempre gli

stessi, soprattutto Lorenzo e Pe-drosa. Mi incuriosisce Valentino Rossi, chissà se correrò anche nel 2015”. Fa bene Marquez a guar-darsi le spalle, un ‘vecchio’ leone

per mancata segnalazione del pericolo, ma anche, per respon-sabilità indiretta, sul scomune di Allues, la cittadina dove si tro-va la stazione sciistica. Entrano in gioco anche le assicurazioni, pronte ad inviare a turno i propri periti per valutare l’entità della faccenda e di un eventuale risar-cimento ai parenti dell’ex pilota. Il clan Schumacher potrebbe chiedere milioni di danni. E non solamente loro. Benché ritira-to dalle corse, Michael è sotto contratto con diverse imprese che ne usano l’immagine: se, a causa dell’incidente, il loro inve-stimento sul tedesco andasse in fumo e le aziende in questione trovassero un modo per rivaler-si, sarebbero dolori.

tolato le bandiere del Cavallino per tutta la giornata. Dentro a quel palazzo grigio invece regna il silenzio. Da qualche giorno i bollettini medici si sono fat-ti sporadici, ma le notizie sono buone: le condizioni di Michael Scumacher sarebbero in lieve miglioramento, benché la situa-

Quando buon sangue non mente… proprio come ac-

cade in casa Marquez. Il cam-pione del mondo di MotoGp che al suo primo anno in classe regina ha letteralmente annien-tato mostri sacri dal calibro di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, è seguito a ruota da suo fratel-lo Alex che correrà il mondiale 2014 in Moto3. Il campione spa-gnolo punta molto sul fratellino diciassettenne e spera che possa vincere subito il titolo: “Il mio sogno nel 2014? Che mio fratel-lo Alex vinca il titolo in Moto3. L’ideale sarebbe che vincessimo entrambi, ma se proprio dovessi scegliere, spero sia lui a vincere il titolo 2014. In fondo, io il titolo mondiale l’ho già vinto”.

I MARQUEZ VIAGGIANO SU DUE RUOTE

L’ospedale di Grenoble in cui Schumacher è ricoverato

Marco Melandri sulla sua Aprilia

Álex Márquez Alenta, fratello minore di Marc

come il Dottore può ruggire an-che nel prossimo mondiale.

il piccolo Marc Marquez con il suo idolo Valentino Rossi

Page 12: N 2 2014 inter chievo

lunedì 13 gennaio 2014 12

L’EA7 CONTRO IL SUO PASSATOBeppeVigani

basket

Dopo il match contro l’Olym-piacos, l’EA7 si scopre

principessa in Eurolega, diven-tando di diritto quasi “illegale” in campionato. Dopo la vittoria di ben 30 punti (81-51) contro

L’Olimpia incontra Scariolo nel prossimo match di Eurolegaal successo contro i greci, con il Laboral Kutxa Vitoria guidata da Sergio Scariolo, la passata stagio-ne sulla panchina proprio di Mi-lano. Un destino beffardo quello dell’Eurolega, che ha voluto in-fierire sul coach bresciano che sotto la Modonnina ha trascorso due stagioni fallimentari. Pas-sando al prossimo incontro di

rossi griffati Armani hanno dato ai greci, ora qualsiasi traguardo appare a portata di mano. L’EA7 è impegnata in quattro match casalinghi consecutivi, due dei quali sono stati archiviati e il primo è stato probabilmente il piede di porco che è servito a dare la consapevolezza che è in-dispensabile per vincere qualco-

i campioni d’Europa allenati da Georgios Bartzokas. Gli uomini di Luca Banchi, dopo il match di Sassari di ieri, venerdì pros-simo sono chiamati a replicare

Eurolega, l’Olimpia ha la grande possibilità di proseguire il cam-mino verso il superamento delle Top 16, che saprebbe di impresa. Dopo la spazzolata che i bianco-

sa. Contro la squadra basca del Leboral, prudenza sì, ma con la determinazione usata contro i greci. Il Laboral non èl’Olympia-cos, ma non bisogna commettere l’errore di non utilizzare la stessa intensità di una settimana fa: sa-rebbe imperdonabile. Il Vitoria annovera come playmaker Peppe Poeta, fino a qualche giorno fa a Bologna. Come guardia tiratrice, Fernando San Emeterio è un ele-mento interessante: viaggia con 7.8 punti a partita col 48% da due e 44% da tre al tiro. Walter Hodge è un altro uomo di Sca-riolo con una buona mano: 57% da tre, che in Europa non è pro-prio da buttare. Andres Nocioni è un giocatore argentino e passa-porto italiano: ala che è gravitata anche in Nba e che ha esperienza da vendere. Lamont Hamilton è il centro del Laboral, che viaggia con una media di 12 punti e qua-si 5 rimbalzi catturati e tira con un interessante 45% da tre. Tibor Pleiss è l’altro centro che segna 9.8 punti di media cattura 5 rim-balzi a partita.

E’ iniziato il conto alla rove-scia per l’inizio del Torneo

delle Sei Nazioni. L’Italia, dopo il miglior Sei Nazioni di sempre e il quarto posto dello scorso anno, ambisce a nuovi exploit, anche se i risultati recenti non sono stati altrettanto positivi. Il ct Jacques Brunel questa setti-mana ha annunciato i convoca-ti per le prime due partite, che rappresentano subito un Everest

Febbre di Sei Nazionidi Toni Morandi

Il 1° febbraio l’Italia debutta con il Galles a Cardiffai quarti e serve dare credibilità alla squadra. Coppa del Mondo a parte, il nostro Paese sarà il tea-tro di due grandi eventi del 2015: l’Heineken Cup che giocherà la sua finale allo Stadio Meazza, e la Coppa del Mondo Under 20, ancora da assegnare, ma che po-trebbe avere come teatro proprio la Lombardia e Milano. Inoltre, c’è una novità che potrebbe ac-celerare la crescita: dopo quat-tro anni, il torneo torna tutto

per la crescita del movimento ovale. Sul piano della squadra, Brunel ha richiamato Mirco Bergamasco, che ha finalmente recuperato appieno, dall’infor-tunio al ginocchio. Una buona notizia e un premio per il più giovane dei Bergamasco, a oltre un anno dall’infortunio subito contro l’Australia nel 2012, che per inseguire la maglia azzurra aveva scelto una piazza storica, ma in Eccellenza, come Rovigo:

rugbystico per gli azzurri: s’ini-zia fuori casa, contro i campioni in carica del Galles e contro la Francia, che non può permet-tersi un’altra sconfitta, dopo la sorprendente caduta all’olimpico di Roma di dodici mesi fa. Un torneo convincente è necessario per l’intero movimento, perché il 2015 sarà un anno speciale per il rugby italiano. C’è la Cop-pa del Mondo da affrontare con l’obiettivo della qualificazione

in diretta in chiaro, grazie ad un canale come DMAX, che ha macinato successi in termini di auditel e ha scelto proprio il rug-by per l’esordio nel mondo dello sport. DMAX, che fa parte del gruppo Discovery, promette di far le cose in grande, offrendo un modo nuovo di raccontare lo sport e il rugby in particolare. Il ritorno in chiaro, se accompa-gnato da risultati positivi, po-trebbe dare una spinta decisiva

“Avevo detto chiaramente a Mir-co - ha sottolineato il ct Jacques Brunel - che se si fosse espresso a un livello superiore alla media nell’Eccellenza italiana non avrei avuto difficoltà a convocarlo in Nazionale: è costantemente tra i migliori in campo con Rovigo, ha una media realizzativa inte-ressante come piazzatore e sen-za dubbio è il più esperto dei tre quarti in attività a livello interna-zionale”.

Il ct Jacques Brunel mentre conduce un allenamento con l’Italia

Page 13: N 2 2014 inter chievo

13lunedì 13 gennaio 2014

RiccardoSada LE SORPRESE ERANO NELLA CALZA

Il 2014 sarà accompagnato da novità. Entra in rotazione radiofonica un nuovo astro della musica: Dente. La Befana ha portato molti regali

Disponibile su iTunes dal-lo scorso primo gennaio

il singolo di Dente, “Invece Tu”, che anticipa l’uscita del nuovo album “Almanacco del Giorno Prima”, prevista per il 28 di que-sto mese su RCA/Sony Music. Immersa nell’estetica della musi-ca leggera italiana degli anni ‘60, “Invece Tu” è una canzone scrit-ta, arrangiata e registrata... come

LA VERA MUSICA LEGGERA E’ DI DENTEuna volta. Si tratta sì di pop con-temporaneo, dal suono attuale, ma con una melodia davvero irresistibile e senza tempo. A tre anni dall’ultimo album, “Io tra di noi”, e dopo aver portato la sua musica live in Italia e all’estero, il cantautore torna in gran stile nella scena musicale indipen-dente.Info su www.amodente.com

Il nuovo singolo di Kylie MinogueInto The Blue

Kylie Minogue ha annunciato il titolo del primo singolo

estratto dal suo nuovo e dodice-simo album: si tratta di “Into The Blue”. È interessante avere una conferma dallo stesso staff della cantante australiana secondo cui oltre all’intervento di produttori come Fernando Garibay, Phar-rell Williams, Darkchild, Jay-Z e Sia, ci sarà ancora una volta il nome delle Nervo. Le due dj in

passato hanno collaborato con Kylie in veste di autrici e com-positrici ma secondo i ben in-formati per “Into The Blue” ci sarà anche un intervento come produttrici. “Into The Blue” potrebbe anche essere il titolo dell’album, che sarà distribuito via Warner (dopo il passaggio di Parlophone dalla EMI).

Info su www.kylie.com

La prima donna in Italia a raggiungere il milione di fol-

lower su Twitter? Laura Pausini. Che ha festeggiato il traguardo postando un messaggio di rin-graziamento in 6 lingue sul suo profilo. Oltre ad aver celebrato l’epifania con l’immagine di una calza accompagnata dalla scrit-

Laura Pausini da primatota “Happy Fania”, la Pausini si è congratulata con il nuovo com-missario tecnico della Nazionale di ciclismo Davide Cassani che è di Solarolo, il paesino emilia-no in cui è cresciuta. Cassani ha risposto ai complimenti con un messaggio personale all’artista emiliana.

“Believe”, l’attesissimo film sul tour di Justin Bieber, arriverà nei cinema italiani il 4 e 5 febbraio. In America saranno più di 1500 gli schermi che lo proietteranno. Un numero eccezionale per un film evento che oltre oceano si avvicina ormai al sold out inta-sando i botteghini. Del resto già

JOVANOTTI SBANCA: SUO L’ALBUM PIU VENDUTO“BackUp 1987-2012” di Jovanot-ti è in Italia l’album più acquista-to dell’anno lasciato da poco alle spalle. In attesa dei dati ufficiali, la top ten tricolore relativa alle vendite e anticipata dalla rivi-sta Musica e Dischi (che prende ovviamente in considerazione anche gli artisti stranieri) vede

al vertice per la prima volta una raccolta. Jovanotti così si con-ferma stella nazionale dell’anno e questo grazie anche alle mille iniziative (tra cui il tour “Loren-zo negli Stadi” e l’inerente show su Rai Uno, “In Questa Notte Fantastica”). Alle sue spalle nella graduatoria i Modà (con “Gio-

ia”), Emma (“Schiena”), Fedez (“Signor Brainwash, l’arte dell’ac-contentare”), Marco Mengoni (“Pronto a Correre”), Negra-maro (“Una Storia Semplice”), Moreno (“Stecca”), Max Pezzali (“Max20”), Violetta (“Hoy So-mos Mas”) e Gianna Nannini (“Inno”).

JUSTIN BIEBER ECCO IL FILM EVENTO BELIEVE

musica

due anni fa Justin Bieber sbancò i cinema americani con “Never Say Never”, il docu-concerto fir-mato da Jon Chu, che incassò nei soli cinema statunitensi oltre 73 milioni dollari. Un risultato da capogiro che l’ha trasformato in una vera star anche sul grande schermo. Ma la dimensione del

fenomeno Bieber (40 milioni di follower su Twitter, oltre 59 mi-lioni di fan su Facebook) è tale che lo scorso anno la rivista For-bes l’ha nominato come la terza celebrità più potente del mondo, con i suoi 15 milioni di album venduti.Info su www.nexodigital.it

Page 14: N 2 2014 inter chievo

lunedì 13 gennaio 2014 14

La mostra alla galleria M&DArte, propone una ric-

ca carrellata di fotografie, dalle performance di Vanessa Bee-croft, considerata una delle gio-vani artiste più accreditate del panorama internazionale, a Tina Modotti nata nel secolo scorso, donna battagliera e in prima li-nea con lo sguardo da reporter, a Diane Arbus, pietra miliare del-la fotografia di impegno sociale e civile,con i suoi ritratti amari di chi è considerato “diverso”. E ancora le statunitensi Francesca Woodman e Margaret Bourke-White, che documenta con le sue immagini i famosi grattacieli americani. Sono venticinque, le autrici presentate in un percor-

Dal 13 gennaio la galleria M&D Arte, presen-ta a Gorgonzola alcune icone della fotografia

di Marby

maternità. Presente alla mostra anche il fotografo giapponese Yasumasa Morimura che ritrae se stesso nei panni di una don-na. Del resto anche per quanto riguarda la tecnica fotografica, vero e proprio linguaggio co-

con numerose esperienze sulla sensibilità furono uomini, come Joseph Niépce che insieme a Da-guerre misero appunto la tecni-ca del dagherrotipo, una prova unica su lastra di rame argen-tata sensibilizzata con vapori di

INFO: M&D Arte, via Cazzaniga 43, Gorgonzola, Milano Dal 13 gennaio al 15 febbraio

successivi la possibilità di ripro-durre la realtà con mezzi sempre più sofisticati aiuterà anche i pit-tori dell’ottocento a rappresenta-re meglio le loro narrazioni sto-riche con le tecniche pittoriche. L’ingresso della fotografia nell’o-

pri bozzetti fotografici per do-cumentare meglio i fatti storici che volevano rappresentare. In seguito anche il mezzo fotogra-fico cambierà linguaggio in un alternanza di stili e sintassi che saranno quelli del fotogiornali-smo e dell’impegno civile come

in modo più massificato. Dopo la grande popolarità del mezzo fotografico, usato in pubblicità e nella moda, negli anni sessanta, con grandi autori che ne hanno fatto la storia come R. Avedon, H. Newton e I. Penn, il mezzo fotografico subisce oggi un’altra

Diane Arbus nata nel 1926

foto di Diane Arbus

Margaret Bourke White nata nel 1904

foto di Margaret Bourke White

so cronologico che ne celebra a seconda dei casi, la creatività, l’impegno civile, il coraggio e la classicità. Fra gli autori sono presenti anche i fotografi An-dreas Serrano e Jan Saudek con due immagini che ritraggono la

municativo, come in altre arti, le donne non erano purtroppo in prima linea nel secolo scorso tranne in alcuni rari casi. I più famosi innovatori che scopri-rono la tecnica di riprodurre la realtà con il mezzo fotografico,

iodio e sviluppata con vapori di mercurio. Ma già nella Historia Naturalis, Plinio il Vecchio col-lega l’origine della pittura e della scultura al desiderio di rendere permanente l’aspetto effimero del reale e poi ancora nei secoli

limpo delle belle arti si fa strada con Nadar, e l’impiego della foto-grafia è noto anche per molti pit-tori francesi come E.Delacroix, J. A. D. Ingres e italiani come F. Hayez, G. Induno, che fin dal 1850 si servivano di veri e pro-

quella di Robert Capa alla foto-grafia sperimentale di Moholy-Nagy e Man Ray fino a diventare negli anni trenta anche il punto di partenza per un dibattito sulla riproducibilità dell’opera d’arte attraverso l’immagine fotografi-ca che darà il via con il cinema alla possibilità di comunicare

Tina Modotti, nata nel 1896, autoritratto

rivoluzione data dai mezzi tec-nici e dai programmi informatici in uso che creano nuovi stili di rappresentazione. L’importante è considerare sempre anche il passato come storia, evoluzione, insegnamento e questa mostra attraverso l’opera delle autrici presenti ne mostra il segno.

foto di Tina Mondotti

foto di VANESSA BEECROFT nata nel 1969 fotografa e performer

arte

foto di Diane Arbus

Page 15: N 2 2014 inter chievo

15lunedì 13 gennaio 2014

*** Fabrizio Corona nel suo libro autobiografico scritto dal carcere di Opera con il fratello Federico ‘Mea Culpa –Voglio che mio figlio sia orgoglioso di me’ scrive delle lettere alla sua ex moglie Nina Moric e alla fi-danzata storica Belen. Qui uno stralcio della lettera : Dopo che abbiamo iniziato a frequentar-ci la mia vita è completamente cambiata e più passava il tem-po, più il diavolo si allontanava da me. La mia immagine non ti ha rovinato, anzi ha contribuito a creare un personaggio incre-dibile, unico, uno strano mix di

bellezza e trasgressione, fama e disobbedienza. Un’altra storia d’amore a metà tra un reality e vita vera, con improvvisi e conti-nui colpi di scena, dove purtrop-po, ancora una volta, ero io il regista. Ero all’apice della carrie-ra. Non avevo imparato ancora la lezione, non mi era bastato il fallimento del mio matrimonio e così ho continuato a commettere gli stessi errori, che però han-no contribuito a farti diventare quello che sei oggi. In effetti la signora De Martino deve anche a Corona la sua notorietà. In boc-ca al lupo Fabrizio.

sono la ‘nuova’ coppia del gossip. La prosperosa modella ha una particolare predilezione per i calciatori, meglio se argentini, se non tirano calci ad un pallone, non riesce proprio ad amarli. La show girl ventisettenne ha lascia-to il marito, l’attaccante argenti-no, oggi al Catania, Maxi Lopez e con il quale ha avuto tre figli, per il ventenne, amico dell’ex marito, Mauro Emanuel Icardi Rivero. Il

calciatore nerazzurro è colpito continuamente da piccoli fastidi che gli impediscono di giocare, oggi ha problemi di pubalgia… e se la vera patologia dell’attaccan-te fosse Wanda? Delle tante foto postate sui social dai diretti pro-tagonisti, ha attirato particolare attenzione una in cui l’attaccante dell’Inter bacia la pancia della sua bellissima compagna… pic-colo Icardi in arrivo?

*** Mauro Icardi e Wanda Nara

*** Maradona, da buon ar-gentino, si sente chiamato in causa dalla storia d’amore, vis-suta ormai alla luce del sole, tra Wanda Nara e Mauro Icardi. Non le manda certo a dire il Pibe de Oro: “Per me, Mauro è un traditore. Va a casa, gioca a fare l’amico e poi gli soffia la don-na. Questo è un tradimento. Ai nostri tempi se qualcuno osava guardare la donna di un compa-gno, nello spogliatoio ci davamo il cambio per prenderlo a pugni”. Da che pulpito arriva la predi-ca! A giudicare la nuova coppia dei giornali rosa è nientemeno l’uomo che ha fatto sì sognare Napoli e non solo, il calciatore più grande persino di Pelè, ma sicuramente un pessimo esem-pio fuori dal campo. L’uomo

Maradona, almeno dalle notizie riportate negli anni, si sarebbe dato alla bottiglia senza partico-lari limiti, alla droga senza nes-sun problema. L’uomo accusato di evasione fiscale in Italia e poi assolto giudica il concittadino di tradimento dimenticando, però, quante volte ha tradito la pro-pria moglie con la donna di al-tri, anche non calciatori, ma pur sempre mogli di altri uomini. E peggio ancora ha dimenticato di appartenere a quella catego-ria di uomini che ha seminato figli in giro rifiutandosi persino di riconoscerli legalmente, lo ha fatto solo perché costretto da un giudice dopo anni di udienze in tribunale. Da quale pulpito arri-va la predica! E comunque chi e senza peeccato....

TORTI: “BOSKOV, CHE RICORDI!”La presentatrice è appassionata di calcio e non dimentica il mitico tecnico blucerchiato

di Luca De Franco

Federica Torti è un volto noto agli appassionati di calcio:

ha condotto programmi su reti televisive locali e nazionali e sulla web tv Alice, ha presentato gli “Oscar del calcio 2006” ed ha intervistato moltissimi calciatori e allenatori. E’ quindi la perso-

guendo l’esempio di quelli inglesi e americani. E’ vero che ai tifosi italiani interessa solo guardare la partita e che la vivono con un’in-tensità di gran lunga superiore a quella degli americani (per cui lo sport è solo uno spettacolo al pari del cinema e del teatro) e forse anche degli inglesi, ma quando gli italiani vanno all’estero e visitano quegli stadi enormi con all’inter-no attività commerciali di ogni genere come ristoranti di qualità e negozi (non solo di gadget cal-cistici) non si annoiano. La scorsa estate sono andata in vacanza a Miami e c’era un concerto di Jay Z e Justin Timberlake in uno stadio a circa trenta minuti dalla città. Sono arrivata tre ore prima, ho girato per i negozi dello stadio e mi sono divertita. Quelle tre ore sono passate in un baleno”. Tra i calciatori che hai cono-sciuto, chi ti ha colpita? “Ricordo con piacere l’intervista a Fabio Quagliarella, quando gio-

cava nella Sampdoria, dopo che aveva segnato un gol al Chievo tirando da trentotto metri. Era il campionato 2006-2007 e quella stagione Fabio segnò tredici gol. L’ho incontrato a Genova, in una location bellissima, e lui è stato molto bravo a rispondere a tutte le domande con naturalezza. E’ un uomo maturo e ben educato. Come pure l’ex portiere di Lazio, Siena, Cagliari, Milan e Genoa Mario Ielpo, che è laureato in giurisprudenza. Ho studiato giu-risprudenza e mi sono divertita a

spettacolo

na giusta con cui discutere dello sport più amato dagli italiani. Vai spesso allo stadio? “Sì, soprattutto, al “Ferraris”. Vivo a Milano, ma vado spesso a Ge-nova dove ho lavorato molto con le reti locali. Secondo me, gli stadi italiani andrebbero migliorati se-

parlare con lui di questa materia. A me piace uscire dagli schemi quando faccio un’intervista. Non posso dimenticare Javier Zanetti, una colonna portante dell’Inter e di tutto il calcio, un grande pro-fessionista.”E fra gli allenatori? “Vujadin Boskov. Indimenticabili le sue battute. Come quella con cui zittiva i giornalisti e gli addetti ai lavori che volevano alimentare le polemiche relative all’arbitrag-gio: ‘E’ fallo solo quando arbitro fischia’. Poche parole, ma geniali.

Page 16: N 2 2014 inter chievo

EditoreEdizioni SBMVia Domodossola, 21 MilanoTel/fax 02.36563906Sito internetwww.stadio5.it

Amministrazione mail: [email protected] pubblicitàEdizioni SBM Tel. 329 3847157mail: [email protected]

Direttore responsabile GraficaBeppe Vigani - mail: [email protected] Team grafico Edizioni SBM mail: [email protected]

Collaboratori: Simone Aiello, Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Lara Comi, Luca De Franco, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Marby, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011