N 19 2014 inter napoli

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Sabato 26 aprile 2014 Anno 4 n 19 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO E’ QUI LA PARTITA! Inter Napoli Parola al Baffo L’INTER può farcela NAPOLI sottotono Inter alla ricerca della terza vittoria Sandro Mazzola pag 3 E. Tramacere pag 2 Beppe Vigani pag 11 Lara Comi pag 4 LA PARTITA SPECIALE INTERVISTA PALLA ALL’ONOREVOLE Donato Bruno senatore ConIFA ESODIO OLIMPICO ICARDI è fortissimoE. Tramacere pag 5 Salvatore Bagni: ...ccà nisciuno è fesso intervista a Alberto Rischio: AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTER TECNO MOTORS SPA TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135 27029 Vigevano (PV) 0381-326978 TECNO MOTORS SPA Via Don Minzoni, 24 21053 Castellanza (VA) 0331-426711 TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 66 21100 Varese (VA) 0332-335588 TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI) 02-97270960

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Sabato 26 aprile 2014 Anno 4 n 19 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

E’ QUI LA PARTITA!

Inter Napoli

Parola al BaffoL’INTER puòfarcelaNAPOLI sottotono

Inter alla ricerca

della terza vittoria

Sandro Mazzola pag 3

E. Tramacere pag 2

Beppe Vigani pag 11

Lara Comi pag 4

LA PARTITA

SPECIALE

INTERVISTA

PALLAALL’ONOREVOLE

DonatoBruno senatore

ConIFA ESODIO OLIMPICO

“ICARDI èfortissimo”

E. Tramacere pag 5

Salvatore Bagni:

...ccà nisciuno è fessointervista a

Alberto Rischio:

AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTERTECNO MOTORS SPA

TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135

27029 Vigevano (PV) 0381-326978

TECNO MOTORS SPAVia Don Minzoni, 24

21053 Castellanza (VA)0331-426711

TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 6621100 Varese (VA)

0332-335588

TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI)

02-97270960

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sabato 26 aprile 20142

Pensiero Stupendo...

di Beppe Vigani

Inter-Napoli dirà molte cose in ottica-campionato. E’ un

match di contenuti tecnici inte-ressanti, quindi il risultato finale avrà una valenza importante. Per Walter Mazzarri, che dovrebbe vincere per togliere i dubbi sulle sue idee, a volte, incomprensi-bili; per Rafa Benitez che cer-cherà di suggellare una stagione in tono alto, vincendo con una “grande” o presunta tale. Le due vittorie in trasferta con Sampdo-ria e Parma (con la quale l’Inter non vinceva da quasi sei anni al Tardini) hanno inchiodato Maz-zarri sulla panchina nerazzurra, ma l’ingresso in Europa sareb-be il punto esclamativo della stagione. Il tecnico di San Vin-cenzo, intanto, in un parallelo con Andrea Stramaccioni è ora in vantaggio di tre punti: il col-lega romano l’anno scorso con i nerazzurri proprio in questo periodo cominciava a perdere colpi e posizioni in classifica. I detrattori dell’ex tecnico del Na-poli, vogliono vederlo andare a gambe all’aria per non averlo più nel campionato prossimo, come se in giro ci fossero allenatori più bravi di lui. Dopo le performan-ce con Livorno (con i labronici conquistò la Serie A, dopo 55 anni di assenza in una B di 24 squadre, in cui militavano an-che Fiorentina, Napoli, Genoa, Palermo e Cagliari), Sampdoria (sesta in campionato) e Napo-li (in quattro stagioni, secondo posto e vittoria in Coppa Italia), l’ex mezzala di Pescara, Cagliari, Reggiana ed Empoli meritereb-be un po’ più di considerazione, poiché è l’unico tecnico in cir-colazione a non essere mai stato

Walter Mazzarri

INTER (3-5-2)

Arbitro: Nicola Rizzoli di Bologna

STADIO

Handanovic;

Campagnaro, Ranocchia, Andreolli;

Jonathan, Hernanes, Cambiasso, Kovacic, Nagatomo;

Palacio, Icardi

Reina;

Reveillere, Albiol, Britos, Ghoulam;

Inler, Jorginho;

Callejon, Hamsik, Mertens;

Higuain

MEAZZA ORE 20,45INTER NAPOLI

esonerato. Considerazione che molti non hanno per Clarence Seedorf, nonostante le cinque vittorie consecutive. Molti non accettano che egli sia un parvenu e che sia stato “raccomandato” da Silvio Berlusconi, ma il risul-tato in questo calcio è tutto ciò che conta. Eppure per qualcuno non basta più. Il mondo sta an-dando alla rovescia e qualcuno deve pagare. Pare che l’olandese non piaccia più, che i suoi meto-di siano discutibili. Ora è diven-tato un “untore”, il responsabile, probabilmente, di questo cam-pionato sull’orlo del fallimento. Uno dei grandi della letteratura tedesca chiosava: “Siamo tutti così limitati, che crediamo sem-pre di avere ragione”.

In CasaUltima Vittoria 9/3/14

Inter-Torino 1-0Ultimo Pareggio 6/4/14

Inter-Bologna 2-2Ultima Sconfitta 23/3/14

Inter-Atalanta 1-2

Fuori CasaUltima Vittoria 19/4/14

Parma-Inter 0-2Ultimo Pareggio 30/3/14

Livorno-Inter 2-2Ultima Sconfitta 2/2/14

Juventus-Inter 3-1

In CasaUltima Vittoria 13/4/14

Napoli-Lazio 4-2Ultimo Pareggio 23/2/14

Napoli-Genoa 1-1Ultima Sconfitta 23/3/14

Napoli-Fiorentina 0-1

Fuori CasaUltima Vittoria 26/3/14

Catania-Napoli 2-4Ultimo Pareggio 19/4/14

Udinese-Napoli 1-1Ultima Sconfitta 6/4/14

Parma-Napoli 1-0

SFIDA AD ALTA QUOTASeveraBisceglia

statisticheInter-Napoli è un match di alti contenuti tecnici. I nerazzurri

cercano l’Europa League a tutti i costi, gli azzurri sono virtual-mente terzi, che significa preli-minari di Champions League. Il numero di sfide disputate tra le due squadre a Milano, nel campionato di Serie A, è 67. I padroni di casa hanno conqui-stato 45 vittorie contro le 8 degli avversari. In tutto i pareggi sono stati 14. La vittoria più larga dei nerazzurri risale alla stagione 1931-1932, alla quarta giornata: il match si concluse per 6-1, con

Occhio al secondo tempo

doppiette di Visentin, Seranto-ni e Ferrero, mentre il gol della bandiera per i partenopei fu di Mihalic. La vittoria più larga dei partenopei è legata alla 44ª gior-nata della stagione successiva: gli azzurri vinsero espugnando il campo di Milano per 5-3, grazie alla doppietta di Vojak e le reti di Mihalic, Sallustro e Turchi, mentre per i padroni di casa an-darono a segno Gravisi, Frione e Ferraris. In Inter-Napoli si sono

visti in totale 197 gol, di cui 132 a favore dei padroni di casa e 65 a favore degli avversari. Que-sta partita ha registrato il mag-gior numero di reti nel secondo tempo: nel primo tempo le due squadre hanno segnato comples-sivamente 88 gol, nella ripresa la somma sale sino a 109. Nel primo

tempo l’Inter è andata a segno 56 volte, il Napoli 32. Nella ripresa l’Inter ha gonfiato per 76 volte la rete avversaria, contro le 33 dei partenopei. L’ultimo successo del Napoli risale alla 6ª giorna-ta della stagione 2011-2012 con un rotondo 3-0: a segno Cam-pagnaro, Maggio e Hamsik. L’ul-tima vittoria dell’Inter, invece, è della 16ª giornata della scor-sa stagione quando finì 2-1: a Guarin e Milito rispose Cavani.

Allen

ator

e Allenatore

Rafael Benìtez

NAPOLI (4-2-3-1)

La vittoria contro il Parma ha sicuramente dato all’Inter

una carica di ottimismo in più per affrontare il Napoli. Peccato che i bioritmi non gli saranno a favore. Non di molto ma quanto basta per non darle la tranquil-lità necessaria a esprimersi nel modo migliore. L’analisi eviden-zia un leggero senso di benes-sere psicofisico del Napoli 6.08 contro un valore medio di 6.04 della formazione casalinga. Se-condo i bioritmi, i partenopei dovrebbero essere avvantaggiati sulla carta, ed avere una chan-ce in più di vittoria. Il Napoli però non dovrà eccessivamen-te sottovalutare le potenzialità di rendimento fisico 6.01 ed emotivo 6.21 che i neroazzurri saranno capaci di esprimere in contrapposto dei suoi 5.94 fisi-co e 6.06 emozionale nettamente inferiori. In particolare citiamo: Palacio, D’Ambrosio, Nagatomo e Icardi 6.49, Kovacic 6.44 e Her-nanes 6.31 contro Pandev 6.47, Hamsik e Inler 6.31, Britos 6.39. Dal punto di vista delle energie intellettive ed intuittive il Napoli risulterà più concentrato e dota-to di maggior fantasia con 6,23 contro 5.90 della formazione neroazzurra. I migliori saranno il portiere Reina e Hamsik 6.50, Ghoulam 6.48, Pandev 6.43, Inler 6,41 e Insigne 6,31 contro il portiere Handanovic 6.50, Tai-der 6,49, D’Ambrosio e Milito 6,46, Icardi e Kusmanovic 6,38.

NAPOLI

EnzoOcchiuto

bioritmi

VINCENTE

Johann Wolfgang von Goethe

Abbattere la maledizione del 3

Un fitto insieme di intrecci e un finale di campionato in

continua salita. Per Walter Maz-zarri le prossime quattro partite sono un vero e proprio banco di prova per confermare il positivo momento dell’Inter. Tanti intrec-ci, il primo dei quali ha i colori ed il volto del Napoli, squadra

i propri tifosi in vista del derby e, soprattutto, per consolidare una posizione in classifica che vede i nerazzurri a due sole lunghezze dal quarto posto occupato dalla Fiorentina. La conferma annun-ciata in settimana da Thohir non prescinde dalla conquista di un piazzamento europeo, ma allo stesso tempo la fiducia riposta nel tecnico toscano e nel rilancio internazionale del club necessita l’accesso alla seconda competi-zione europea per club. Battere il Napoli ridarà, quindi, grande slancio in vista di un finale di stagione complicato, inoltre po-trebbe essere un motivo di orgo-glio in più per lo stesso Mazzarri. A Parma, l’allenatore di San Vin-cenzo si è assicurato il sorpasso sui punti raccolti dall’Inter di Stramaccioni, battendo il Napoli si garantirebbe anche il primato su Rafa Benitez, che non potreb-be più raggiungere il record di punti degli azzurri (78) stabilito dallo stesso Mazzarri nella pas-sata stagione.  Per Mazzarri sarà vera e propria emergenza in di-fesa. Walter Samuel e Rolando insieme all’infortunato Juan Je-sus non saranno dell’incontro. Oltre ad Handanovic l’unica certezza rimane il rientro di Ra-nocchia al cui fianco potranno agire i soli Campagnaro e An-dreolli (nella foto). L’alternativa potrebbe essere l’arretramento di Cambiasso. Certi del posto da ti-tolare Hernanes, Palacio e Icardi, saranno Guarin e Kovacic a gio-carsi l’ultimo posto in mediana. Arrivare al derby con un vantag-gio superiore a 3 punti potrebbe rivelarsi decisivo. Mazzarri dirà addio alla legge del 3, questa vol-ta l’Inter non può proprio fallire.

che il tecnico toscano ha guida-to per quattro stagioni. Mai in questa stagione l’Inter è riuscita a centrare tre successi conse-cutivi. Una legge non scritta, la maledizione della terza sfida, che ha condannato i nerazzurri a cocenti cadute che hanno condi-zionato l’andamento della stagio-ne. L’Inter ha costruito la striscia positiva lontana dalle mura ami-che, con le vittorie su Sampdoria e Parma che hanno rilanciato la candidatura interista anche ver-so il quarto posto in classifica. A San Siro l’Inter non vince dal 9 marzo quando l’1-0 firmato da Rodrigo Palacio consegnò gli ul-timi tre punti casalinghi contro il Torino. Riconquistare San Siro e

EmanueleTramacere

la partita

Per la sesta volta l’Inter cerca di superare le due vittorie consecutive

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3sabato 26 aprile 2014

Il successo col Parma ha final-mente ricaricato l’ambiente

nerazzurro. Le nubi di tempe-sta che aleggiavano sulla nostra squadra sono scomparse ed ora il cielo è tornato sereno, anche se l’attuale quinto posto non è e non era l’obiettivo principale dell’Inter in avvio di stagione. Come stavano andando le cose qualche mese fa, diciamo che la situazione è migliorata, però per completare l’opera occorrerebbe un risultato di prestigio stasera a San Siro col Napoli. La squadra di Benitez non mi è sembrata tanto tonica ed equilibrata ri-spetto alle ultime uscite. Forse ha pesato l’assenza di Higuain. Oggi, comunque, non sarà fa-cile per l’Inter portare a casa i tre punti. Ma i ragazzi hanno il dovere di farcela, anche perché la Fiorentina questo pomeriggio avrà addosso il fiato del Bologna deciso a lottare sino alla fine per non andare in B. A proposito di salvezza, avete visto cosa ha fat-to il Sassuolo col Chievo? Tutti lo davano per spacciato. Invece ha strappato di mano al Chievo

UN BEL SOSPIRO DI SOLLIEVO PER L’INTERla salvezza anticipata battendolo per 0-1. Domani a Reggio Emilia non so come andrà a finire con-tro la Juventus. Ma sono sicuro che la squadra di Di Francesco lotterà per tutti i novanta minuti per strappare ai bianconeri un risultato positivo. Mentre scri-vo il Milan sta giocando all’O-limpico con la Roma e un altro risultato all’attivo dei cugini po-trebbe senz’altro confermare il rientro della squadra nei ranghi alti della classifica. Mi arrivano voci sull’interessamento dell’At-letico Madrid per Icardi. Ma se vogliamo costruire una squadra forte per il futuro, questo è un giocatore da non cedere. Bene se arriva Dzeko, qualche perples-sità invece per Sagna, anche se si tratta di un ottimo giocatore. Tornando al campionato, do-mani terrei d’occhio la partita di Torino con i granata impegnati con l’Udinese. Se il Toro vince le possibilità di andare in Europa aumenterebbero e nel contem-po farebbero diminuire la rab-bia per il pareggio conquistato dalla Lazio in pieno recupero domenica scorsa all’Olimpico.

SandroMazzola

Higuain e l’urlo da giungla Giornata 35 della Serie A e a San Siro l’Inter di Mazzarri,

in corsa per un posto in Europa League, affronta il Napoli di Be-nitez, quasi certo del terzo posto che vale il preliminare di Cham-pions Legaue ed in attesa di af-frontare la Fiorentina nella finale di Coppa Italia di sabato 3 Mag-gio. Nerazzurri ringalluzziti dal doppio successo esterno contro Samp e Parma che ha permesso

Finalmente una signora par-tita a San Siro! Dopo Torino

(Inter), Catania e Livorno (Mi-lan) ecco arrivare il Napoli e lo spettacolo è assicurato. Come in tanti hanno detto i nerazzurri giocano meglio con le cosiddette “grandi” e il pericolo di distrar-si stavolta non dovrebbe esserci. Match fondamentale per i maz-zariani in chiave Europa League mentre il Napoli quel che doveva fare l’ha fatto e in molti l’hanno

AldoColombo

giudicato un po’ poco. Luci e ombre nella valigia di Benitez, tecnico pacioso e piccato allo stesso tempo. Cioè sembra buo-

te nelle ripartenze esterne. Beni-tez loda invece il giuoco a tutto campo e il possesso palla: sono due fedi assolute e proprio nel concetto di assoluto sta l’errore della stagione partenopea. Asso-luto, quindi dogma intoccabile, e quindi a Roma e napoli dico-no…. “ma sei de coccio!”. Ecco Benitez si è mostrato troppo de coccio e per questo errore si è giocato una Champions League nella quale ha giocato bene ma

non ha saputo difendersi. Lo schema come dogma assoluto e intoccabile è costato caro a De Lauren-tiis che comunque conti-nua a difendere Benitez e fa bene. La stessa cosa fa Thohir con Mazzarri an-che se il confermarlo ogni due minuti (vedi Moratti con Stramaccioni?) non lo assicura di certo. Non

no Benitez ma una qual-siasi critica alla sua squa-dra non si può fare. Si può difendere il rendimento di Hamsik in questo cam-pionato? Si può difendere una difesa (appunto) in-guardabile? Rafa è uomo di cultura e allora sap-pia che nel bagaglio del tecnico ci sono anche le critiche dei giornalisti.

c’è dubbio però che l’Inter abbia da un mesetto circa iniziato un percorso positivo e proseguirlo col Napoli suona fondamentale:

Cosa che non piace neppure a Mazzarri, in questo i due si asso-migliano assai, per il resto sono lontani anni luce. Banalmente si può raccontare che l’Inter è più speculativa e ha il suo piatto for-

la difesa sembra sistemata anche se infortuni e squalifiche varie non permettono mai una serena valutazione. Ranocchia è stato rivitalizzato e soprattutto Han-danovic è tornato ad un rendi-

mento consono alle aspettative, sfoderando miracoli a ripetizio-ne. Miracoli non fini a se stessi, attenzione, hanno portato pun-ti a raffica e questo nessuno lo deve dimenticare anche in sede di campagna acquisti-vendite: insomma Handa non si tocca, e con lui Icardi che potrebbe su-bito riscattarsi contro il Napoli. A centrocampo restano luci e ombre: Alvarez in generale dov’è finito? Cambiasso avrà ancora voglia di fare gli straordinari? Hernanes è luce propria o di riflesso? Paradossalmente è l’at-tacco che dà più sicurezze: vuoi rimproverare qualcosa a Palacio e Icardi? Direi proprio di no, quindi i duelli chiave, come sem-pre, saranno proprio a centro-campo. In prospettiva dovrebbe essere proprio un match da non perdere, anche pensando che in prospettiva, la domenica dopo, ci sarà il Derby. E a questo pun-to della stagione, come dicono a Napoli, chi si ferma è “fernuto”!

INTER-NAPOLI SINTOMI DA OVER 3,5

PinoSardiello

scommesse

LA CLASSIFICA TURNO ODIERNO

PROSSIMO turnoclassifica marcatori

MIGLIOR ATTACCO

Miglior DIFESA

Venerdì 25 Aprile20:45 Roma-MilanStadio Olimpico, RomaSabato 26 Aprile 18:00 Bologna-FiorentinaStadio Dall’Ara, Bologna20:45 Inter-NapoliStadio Giuseppe Meazza, MilanoDomenica 27 Aprile12:30 Verona-Catania Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona15:00 Livorno-LazioStadio Armando Picchi, Livorno15:00 Cagliari-ParmaStadio Sant’Elia, Cagliari15:00 Sampdoria-ChievoStadio Luigi Ferraris, Genova15:00 Torino-Udinese Stadio Olimpico, Torino20:45 Atalanta-GenoaStadio Atleti Azzurri d’Italia, BergamoLunedì 28 Aprile 20:45 Sassuolo-JuventusStadio Città del Tricolore, Reggio Emilia

Parma-SampdoriaGenoa-BolognaChievo-TorinoUdinese-LivornoCatania-RomaMilan-InterLazio-VeronaJuventus-AtalantaFiorentina-SassuoloNapoli-Cagliari

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/-1 Juventus 90 34 29 3 2 72 22 502 Roma 82 34 25 7 2 69 19 503 Napoli 68 34 20 8 6 64 36 284 Fiorentina 58 34 17 7 10 56 38 185 Inter 56 34 14 14 6 57 35 226 Parma 51 34 13 12 9 53 44 96 Milan 51 34 14 9 11 53 44 98 Torino 49 34 13 10 11 52 45 79 Lazio 49 34 13 10 11 47 47 010 Verona 49 34 15 4 15 52 58 -611 Atalanta 46 34 14 4 16 39 46 -712 Sampdoria 41 34 11 8 15 41 51 -1013 Genoa 39 34 10 9 15 37 45 -814 Udinese 39 34 11 6 17 36 47 -1115 Cagliari 36 34 8 12 14 33 46 -1316 Chievo 30 34 8 6 20 30 50 -2017 Bologna 28 34 5 13 16 27 52 -2518 Sassuolo 28 34 7 7 20 33 62 -2919 Livorno 25 34 6 7 21 36 67 -3120 Catania 23 34 5 8 21 26 59 -33

Pos. Giocatore Gol Squadra1. Ciro Immobile 20 Torino2 Carlos Tévez 18 Juventus2 Luca Toni 18 Verona4 Gonzalo Higuaín 17 Napoli5 Rodrigo Palacio 15 Inter6 Alberto Gilardino 14 Genoa6 Giuseppe Rossi 14 Fiorentina6 Fernando Llorente 14 Juventus6 Mario Balotelli 14 Milan10 Alessio Cerci 13 Torino10 José Callejón 13 Napoli

Giornata 35Pos. Squadra Gol fatti1 Juventus 722 Roma 693 Napoli 644 Inter 575 Fiorentina 566 Milan 536 Parma 538 Verona 528 Torino 5210 Lazio 4711 Sampdoria 4112 Atalanta 3913 Genoa 3714 Udinese 3614 Livorno 3616 Sassuolo 3316 Cagliari 3318 Chievo 3019 Bologna 2720 Catania 26

Pos. Squadra Gol subiti1 Roma 192 Juventus 223 Inter 354 Napoli 365 Fiorentina 386 Milan 446 Parma 448 Torino 458 Genoa 4510 Cagliari 4610 Atalanta 4612 Udinese 4712 Lazio 4714 Chievo 5015 Sampdoria 5116 Bologna 5217 Verona 5818 Catania 5919 Sassuolo 6220 Livorno 67

Qualificazione Champions Qualificazione Europa LeaguePreliminari Champions Retrocesse

loro di mantenere le distanze dal Milan di Seedorf, prossimo avversario, e accorciare rispetto alla Fiorentina, ora distante solo 2 punti. Napoli reduce dal pareg-gio di Udine che ha infastidito, e non poco, Benitez che ha voluto far allenare la squadra la dome-nica di Pasqua per parlarci un po’ su e per tenere alta la concen-trazione per affrontare il finale di stagione in maniera adeguata. Walter vs Rafa sarà ovviamen-

te uno dei temi principali del match, con incroci sul passato (entrambi ex), sul presente (con frecciatine varie nel corso della stagione) e sul futuro con opera-

zioni di mercato che potrebbero essere imbastite in estate (una su tutte quella relativa all’arrivo di Behrami in nerazzurro). Tor-nando al match, nerazzurri in emergenza difensiva totale con Juan Jesus infortunato e Samuel e Rolando squalificati, mentre Benitez potrebbe dare spazio a chi ha giocato meno per tenere riposati quelli che giocheranno la finale di Roma, dunque una delle possibilità che più ci piace è quella dell’Over 3,5 (più di 3 gol segnati nel match) che vie-ne offerta mediamente dai vari concessionari italiani intorno al 2,60. Per la giocata sul “Primo Marcatore” attenzione alle quote di Icardi e Higuain (4,00), Pala-cio e Mertens (5,50), ma anche di Hernanes e Hamsik (9,00). Non dimenticatevi che scom-mettere Live su questo evento è possibile, basta scaricare una delle tante applicazioni dei mag-giori concessionari italiani dal vostro Smartphone, Iphone o Tablet ed entrare nel mondo del-la giocata durante lo svolgimen-to del match. Scommettete Live sulla vostra squadra del cuore ed esultate il doppio, ma ricordatevi di farlo con RESPONSABILI-TA’. Infine vi proponiamo una multipla relativa alle partite in programma domani: Opzione Gol, in lavagna a 1,70 per Ca-gliari-Parma e stessa giocata per la partita Livorno-Lazio (1,60) mentre optiamo per il segno 1 di Torino-Udinese (1,85) e Sam-pdoria-Chievo (2,30), con una giocata di 5 euro se ne possono vincere circa 60. In bocca al lupo.

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sabato 26 aprile 20144

Lara Comi intervista Donato Bruno, senatore “INTER, PUNTA SU LUIS SUAREZ”

Come tifoso nerazzurro, come si definirebbe?“Sono tifoso dell’Inter sin da bam-bino. Mi considero un ‘appassiona-to’, non mi perdo nessuna partita”.È vero che fa parte del Club dei parlamentari simpatizzanti per

Dico no a Morata o Torres

Per la prossima stagione via gli argentini, ma teniamoci Palacio-Icardi, coppia da 40 gol

Lara Comi

europarlamentarel’Inter?“Sì, sono entrato sin dalla mia prima legislatura nel 1996. È una ottima iniziativa che con-sente di conoscerci, anche se militiamo in partiti diversi”.

Inter-Napoli è anche una sfida tra Mazzarri e l’ex interista Be-nitez.“No, sono professionisti che cer-cano di ottenere sempre il meglio dalla squadra che allenano. Più che tra i due a me sembra che

la sfida sia tra Mazzarri e De Laurentiis e tra Benitez e l’Inter”.De Laurentiis recentemente aveva criticato Mazzarri dicen-do sostanzialmente che non è un vincente. Concorda?“No, Mazzarri non ha mai avu-to a disposizione rose che gli avrebbero consentito di vincere scudetto o Champions. Ha por-tato a Napoli la Coppa Italia dopo tanti anni di sofferenze”.Se la sente di azzardare un pro-nostico?“Spero si vinca, ma credo finirà in pareggio”.

L’Europa League è un traguardo possibile e doveroso?“Sì per una società come la nostra, che tradizionalmente non è mai mancata dal palcoscenico europeo.Quel tra-guardo è necessario: credo sia possibi-le, oltre che assolutamente doveroso”.Cosa dovrà fare l’Inter il prossimo anno per aspirare alla Champions?“Inserire innesti nei punti deboli della squadra. Un difensore, un centrocam-pista, due esterni e un attaccante, ma

tutti di livello internazionale”.Dzeko, Torres, Morata, qual è il top pla-yer da acquistare in chiave di rilancio?“Nessuno dei tre, se si potesse ave-re punterei su Luis Suarez del Li-verpool, ma tra questi forse Dzeko”.Dovendo fare un bilancio della stagio-ne, quali giocatori dovranno essere te-nuti e quali invece è meglio che siano ceduti?“Via gli argentini a eccezione di Cam-biasso. Agli argentini saremo riconoscenti

a vita per i successi ottenuti, ma ora l’età e gli ingaggi cominciano a pesare. Cederei Alvarez, troppo discontinuo, e terrei Icardi e Pa-lacio, coppia da 40 gol a stagione e Kovacic oltre ad Handanovic”.Icardi sembra avere grande po-tenzialità. È lui il centravanti del futuro?“Sì,  è forte fisicamente e tecni-camente e ha personalità… forse troppa”.

José Maria Callejon è un tipo focoso. Quando ha discusso

animatamente durante la parti-ta contro l’Udinese con il com-pagno di squadra Insigne, l’ha mandato prima su tutte le furie la società e poi il proprio allena-tore, Rafa Benitez. Che nel dopo partita avrebbe avuto una vera e propria discussione con il gioca-tore spagnolo. Quest’anno al Na-poli manca una piccola dose di cinismo e della concretezza sot-to porta. Malgrado i suoi 13 gol (in 33 presenze), Callejon crede ancora a un finale di campiona-to positivo e ai Mondiali: “Sarà dura per la mia Spagna, il livello è molto alto, anche se la speran-za c’è sempre”. Callejón ha fatto il suo debutto per la Nazionale spagnola Under-21 il 25 marzo 2008 contro il Kazakistan, in un incontro valido per la qualifi-

Una corrida continua

Per il talento iberico il progetto con il Napoli è in pieno sviluppoAlessandraCaronni

l’ospite

cazione agli Europei Under-21 2009. Il progetto Napoli per il talento iberico nel contempo è in pieno sviluppo: “Ho un con-tratto e sicuramente sarò qui l’anno prossimo”. Dopo la na-scita (calcistica) al Real Madrid e la parentesi all’Espanyol, l’11 luglio dell’anno scorso Callejón è

passato a titolo definitivo al Na-poli legandosi con un contratto quadriennale. Ha debuttato con i partenopei il 25 agosto contro il Bologna, aprendo anche le marcature dell’incontro conclu-sosi con la vittoria partenopea per 3-0. Il 22 ottobre, nell’im-pegno con l’Olympique Marsi-

glia, ha realizzato il suo primo gol in Champions League con la maglia del Napoli. Il 15 gen-naio scorso ha messo a segno la sua prima doppietta azzurra negli ottavi di finale della Cop-pa Italia contro l’Atalanta, in cui il Napoli si impone per 3-1.

Chi è José María CallejónNato a Motril, in Spagna, l’11 febbraio dell’87, José María Cal-lejón Bueno è il fratello gemel-lo di Juan Miguel Callejón, suo compagno di squadra nelle gio-vanili del Real Madrid. Callejón è un destro naturale che può gio-care sia da ala sia da trequartista o seconda punta. A Napoli ha scelto la maglia numero 7, indos-sata precedentemente da Cavani.

Don Raffaele non piglia pace: la sua creatura non è mai la

stessa perché cambia ogni dome-nica. Un giorno sono fuochi di artificio a tutto spiano e un altro da far arrabbiare tutta la com-pagnia a tal punto che il patron De Laurentiis sembra rassegnato ad un più che autorevole terzo posto che, in altre occasioni sa-rebbe stato sottoscritto all’inizio di ogni campionato. C’è poco da stupirsi quando sembra che cer-te squadre abbiano nel proprio DNA una precisa collocazione storica e ciclica. Mazzarri, uno

degli allenatori migliori, non ha fatto di più di quanto stia facen-do Benitez, perché a Napoli san-no che una stella grande grande che più grande non si può come Diego Maradona passa dalle parti del Vesuvio come la come-ta di Allen e perciò si mettono subito l’animo in pace e tirano a campare con il loro tanto caro tifo da mille scintillanti scoppiet-tii, tanto da farlo essere, secon-do una teoria ormai accreditata, il migliore dell’Italia pallonara. E fanno bene sotto il Vesuvio a vivere in questo modo, lottare per entrare in Champions Le-ague, fare bella figura e portare quanto più soldi è possibile nella casse del principe dei produttori di film da oscar. Oggi è scontro tra Napoli e Inter. La Beneamata tornata quasi spavalda, ma sem-

pre impacciata nel suo cammino, tenterà l’assalto alla roccaforte di Partenope con determinazione per i tre punti che contano tan-to per la classifica quanto per il morale, con in panchina un ex di lusso che ha la giusta preoccupa-zione di far bella figura al cospet-to dei suoi ex e, soprattutto, da-vanti al suo pagatore attuale che non ammette più scuse. Stasera, passata la Pasqua, nessuno se la sente di fare la vittima designa-ta proprio quando siamo giunti agli ultimi metri di una corsa da cui trarre il massimo vantaggio perché dopo l’ultima insidiosa curva O’ Ciuccio vuol ritrovarsi in buona posizione per pensa-re anche alla prossima stagio-ne, magari anche chiedendo in prestito l’aiuto di San Gennaro, sempre prodigo con i suoi fedeli.

“O’ Ciucco” rampanteGiovanniLabanca

gli ospiti

Le polemiche tra il club neraz-zurro e quello partenopeo non

cesseranno, non fin quando i due principali ex di entrambe le squa-dre resteranno alla loro guida. Chi ha lasciato maggiormente il segno, in negativo e che stimola ancora tanta voglia di riscatto, è senza dubbio il tecnico spagnolo. Rafaèl Benitez, sicuramente un buon al-lenatore, è arrivato a Napoli con buone intenzioni, ma le aspetta-tive dei tifosi sono state comun-que disattese. Il terzo posto degli azzurri poteva quasi garantirlo anche lo stesso Mazzarri. Tutti fe-lici della Champions da giocarsi il prossimo anno, ma vogliamo parlare dei 22 punti dalla prima in classifica? Questo è il nodo da sciogliere, l’abisso dalla Juventus conferma Benitez nella graduato-ria dei buoni allenatori, ma ancora lontano dai grandi che lasciano il segno. All’Inter è riuscito a fare anche peggio, ci si chiedeva come mai con la Beneamata avesse rac-colto così poco sul campo e ancora meno nello spogliatoio. L’ex pa-tron nerazzurro ha recentemente rivelato quanto già noto a tutti: “Lui non ha sopportato la vittoria di Mourinho nella stagione prece-dente e si è fregato da solo, perché c’era una squadra felice e pronta a ripetersi, contenta di quello che aveva ottenuto. Invece è stata ana-lizzata e criticata in termini tali per i quali noi stavamo quasi attenti a dire che avevamo vinto un mese prima per non rovinare il nuovo percorso. Tutto questo è stato puni-tivo nei confronti della società e dei giocatori - prosegue Moratti - Non abbiamo quasi festeggiato quello che avevamo fatto, ci sembrava di aver fatto qualcosa che non anda-va bene al nuovo allenatore. Man mano che i risultati non arrivava-no, eravamo ottavi in campionato a dicembre, abbiamo vinto la Coppa del Mondo: lui è stato importante, ma i giocatori dovevano vincere e non potevano uscire dal campo senza averlo fatto e non era sta-to neanche difficilissimo in fin dei conti. Mi sembrava giusto cambiare e respirare l’aria di qualcuno di più positivo, più in pace con il mondo e Leonardo lo ha fatto, ha creato un ottimo clima. Se quel clima lo avesse creato Benitez forse sarebbe arrivato un altro Scudetto. Quella è stata la sua colpa, lui giustamen-te dice che era mia perché non gli ho comprato quattro giocatori. Vedo che il Napoli gliel’ha compra-ti però la situazione è quella…“.

BENITEZ forever

Più del risultato di questa par-tita, i tifosi sono preoccupati

delle continue manifestazioni di fiducia del presidente Thohir all’indirizzo di Walter Mazzar-ri. La speranza è che si tratti di frasi di circostanza che devono accompagnare l’Inter in Europa League: “L’Inter si sta concentran-do sulle ultime quattro partite, dobbiamo mantenere gli equilibri per ottenere il massimo risultato. Quindi, non voglio alterare quello che già c’è all’interno della squa-dra in questo momento. Tutte le linee stanno trovando il loro equilibrio ora, ma se vuoi una squadra solida si deve comunque effettuare un processo. Nel mondo del calcio, tutto gira in fretta, ma al tecnico sarà data anche tutta la prossima stagione per costruire la squadra“. Che dire… il patron indonesiano, oltre che un grande imprenditore, è anche un grande diplomatico.

Thohir grande diplomatico

S.B.

severa bisceglia

Donato Bruno allo stadio con i figli

Page 5: N 19 2014 inter napoli

5sabato 26 aprile 2014

E’ un doppio ex di “razza”, un centrocampista tanto irruen-

to quanto carismatico. Salvatore Bagni in carriera si è tolto tante soddisfazioni, con un palmares che parla al posto suo. Cresciuto

“Icardi è fortissimo”intervista a

EmanueleTramacere

l’intervista

Salvatore Bagni con Maurizio Venturi nel derby 1981-82

nelle giovanili del Carpi arriva all’Inter nella stagione 1981-1982, dopo anni eccezionali pas-sati al Perugia. Prende il posto in mediana, di fatto, di Gabriele Oriali. In nerazzurro vincerà una Coppa Italia e nel 1984 passa al Napoli. In quel Napoli, quello di Diego Armando Maradona vi re-sterà per quattro anni. Con i par-tenopei ha vinto un’altra Coppa Italia e uno scudetto, il secondo e ultimo della storia partenopea nella stagione 1986-87, sotto la guida di Ottavio Bianchi. Chiu-sa la carriera da calciatore Bagni è rimasto attivo nel mondo del calcio alternandosi fra panchi-na e dirigenza con l’incarico di direttore sportivo proprio del Napoli e, nell’ultima stagione, di consulente tecnico del Bologna.Bagni fra Inter e Napoli che partita si aspetta a San Siro?Sarà una partita importante, perché Inter-Napoli riserva sem-pre grandi soddisfazioni ed emo-zioni. E’ una partita importante da cui, però, il Napoli non ha sostanzialmente niente da chie-dere. A Napoli non lo dicono e non lo diranno mai, ma il terzo posto è da considerarsi acquisito e, per questo, l’attenzione è tut-ta spostata alla finale di Coppa Italia. Benitez userà questa e le prossime partite per entrare in condizione in vista della finale. Dall’altra parte c’è l’Inter di Maz-

zarri che, al contrario, ha tantis-simi stimoli in vista del finale di stagione. C’è l’Europa League in ballo ma anche il passato del tec-nico nerazzurro che ritorna a gal-la. Per entrambe, insomma, sarà un banco di prova importante. L’Inter in stagione non ha mai centrato tre vittorie consecuti-

ve. Quali sono le cause di que-sta mancanza?Questo genere di statistiche non prende in considerazione il mo-mento in cui non è arrivata la fatidica terza vittoria consecu-tiva. Io quelle statistiche non le guardo; probabilmente per l’Inter i momenti non erano favorevo-li. Dopo una stagione in cui si è arrivati a un nono posto finale, farne una da quarto o quinto è assolutamente normale. Proba-bilmente ci si aspettava di più e si poteva fare qualcosa meglio, ma per l’Inter rientrare nelle coppa potrebbe essere la medici-na giusta per tornare ai vertici.Cosa ne pensa di Icardi? E’ l’at-taccante giusto per l’Inter del futuro?Quello che succede fuori dal campo non m’interessa, sono questioni personali che vengono dimenticate quando il giocato-re scende in campo e in campo Icardi è un giocatore fortissimo. E’ un classe ’93 con un potenzia-le incredibile che sta già facendo vedere quanto possa diventa-re forte. Come si fa a non voler puntare su un attaccante così?Mazzarri vs Benitez, in tanti sostengono che l’Inter abbia sbagliato a privarsi del tecnico spagnolo nel 2011 e, allo stesso tempo qualcuno rimpiange il tecnico toscano a Napoli. Ha ragione Mazzarri quando a ini-

zio stagione diceva che aveva lasciato un Napoli da scudetto?Vivendo da vicino l’ambiente di Napoli, io posso dire che qui tut-ti, dal Presidente ai più accaniti e nostalgici tifosi, sono felicissimi di quanto fatto da Benitez. Lui non è mai stato in discussione, né dalla società né appunto an-che dai tifosi, che vedono il pro-prio Napoli giocare un bel calcio, divertente. Mazzarri a Napoli aveva fatto un lavoro splendido portando il club a dei livelli im-portanti. Forse si poteva sperare a inizio anno in qualcosa di più, ma quello che ha intrapreso Be-nitez è un percorso importante e positivo che, tra l’altro, potrebbe culminare con la vittoria del-la Coppa Italia che toglierebbe ogni ombra dalla sua gestione.Che fine ha fatto Marek Hamsik? Che idea si è fatto di questa stagione così sottotono dello slovacco?Mi sembra che si stia puntando il dito su un giocatore che a Na-poli è amatissimo, ha fatto cam-pionati strepitosi, con tantissimi gol segnati. Quella di quest’anno è semplicemente una stagione ne-gativa, sottotono che può capitare anche ai più forti. Non credo che sia la posizione in campo, piut-tosto può essere che sia condi-zionato da quell’infortunio che l’ha fermato per due mesi, ma è un periodo che passerà in fretta.Cosa manca a questo Napoli per raggiungere la Juve e cosa serve all’Inter per ritornare in Champions League nella pros-sima stagione?Il presidente del Napoli sa bene come rinforzare la squadra. Tut-ti gli anni, un passo alla volta, si guadagna un gradino. L’Idea sarà quella di rinforzare la squadra fra centrocampo e difesa anche per-ché l’attacco del Napoli è strepitoso e non si toccherà nulla lì davanti. L’Inter, invece, non so se riuscirà a bruciare tutte le tappe in un anno. I gradini da scalare sembrano po-chi, ma la differenza fra 1° e 4° posto è importante e difficilmente l’Inter potrà puntare subito allo scudetto, mentre la Champions League è un atto dovuto. Vidic è un giocatore che ha giocato per tanti anni a livelli altissimi, per la mentalità è fondamentale. Uno o due giocatori come lui sono importanti per lo spogliatoio e per tornare a puntare all’Europa.

Inter-Napoli, parla il grande mediano degli anni OttantaVincere la battaglia a tutti

i costi con Arsenal e Juve per portarsi a casa Morata. L’e-ventuale colpo del gioiellino della “cantera” del Real, valuta-to intorno ai 15 milioni di euro darebbe un chiaro indirizzo alla campagna acquisti nerazzurra non solo per il prossimo anno, ma anche per quelli successivi, nell’ottica di un progetto di rin-giovanimento tante volte sposato dal neo presidente Thohir. Non sarà facile strappare Alvaro alle dirette concorrenti, che forse di denaro ne hanno di più da spen-dere, e al presidente del Real Ma-drid Florentino Perez, che crede molto nel giocatore e vorrebbe quindi inserire, in una eventuale cessione della punta madrilena, una clausola che prevede un suo riacquisto. Morata finora è stato impegnato poche volte da Ance-lotti, ma quando è sceso in cam-po ha dimostrato pienamente che la stoffa c’è, realizzando 8 gol nella Liga, per una media di reti ogni 86 minuti. Il prossimo anno

Morata da prendere a tutti i costi…LuigiRubino

un pensieroal mercato

Diego Milito certamente non ci sarà e un giocatore 21enne come Morata di grandi prospettive, con il fiuto del gol, veloce e in grado di inserirsi su più fronti nella manovra offensiva, garanti-rebbe all’Inter, insieme ad Icar-di, due bomber validissimi per molti anni. Mazzari, è vero, pre-ferisce schierare nella sulle for-mazioni calciatori d’esperienza, ma i giovani sono un patrimonio del calcio e, quando ci sono, bi-sogna puntare assolutamente su di loro. Esempio lampante: Si-mone Scuffet, il portierino, non ancora 18enne dell’Udinese che, grazie a mister Guidolin, sembra

aver bruciato le tappe. Prandelli infatti lo segue con attenzione e non è da escludere una convo-cazione del giocatore in azzurro ai prossimi mondiali che parti-ranno a giugno in Brasile. Molti tifosi nerazzurri sono d’accordo: il tandem Morata–Icardi unita-mente alla maturazione di Ko-vacic, potrebbe ridare slancio alla nuova Inter in costruzione. Spetta ora a Thohir sferrare il colpo decisivo. Unico neo non facile: sborsare i quattrini per battere le concorrenti e con-vincere il presidente spagnolo Perez a cedere l’ultimo gioiel-lino della “cantera” spagnola.

Álvaro Borja Morata Martín, attaccante del Rel Madrid

In una settimana in cui due grandi interisti, Mourinho e

Simeone, si sono affrontati in

DUE EX A CONFRONTO PER IL FUTURO

MarcoPapetti

uno sguardoal futuro

semifinale di Champions Lea-gue, evidenziando ancora una volta come il DNA dell’Inter sia di primo livello nella formazione di talenti calcistici si gioca Inter-Napoli, una partita di cartello solo dal punto di vista teorico. I 12 punti di distacco tra le squa-

dre a 4 giornate dalla fine tolgo-no all’incontro qualsiasi pathos e relegano la partita quasi come se fosse un’amichevole di lusso. Un vero peccato per la formazione di Mazzarri visto i punti pesanti che ha perso nelle partite casalinghe, ad esempio i 12 contro Chievo, Atalanta, Catania e Udinese e che in caso di vittoria avrebbero proiettato l’Inter alla lotta per il

terzo posto, proprio contro la formazione di Benitez. Benitez un altro ex interista che è stato defenestrato dal proprio ruolo troppo presto, forse prima anco-ra che iniziasse il suo lavoro per la causa neroazzurra. Erano altri tempi e forse oggi con Thohir

presidente mister Rafa avrebbe incontrato maggiore supporto visto le sue indubbie qualità di creare gioco, valorizzare i gio-vani e trasmettere una mentalità vincente. Stasera invece Benitez guiderà il Napoli e cercherà le giuste indicazioni in vista della finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, partita unica che po-trebbe impreziosire la stagione

del club partenopeo e gettare le fondamenta per un ciclo vincen-te. Dall’altra parte il grande ex Mazzarri fresco della conferma ufficiale dovrà vincere una par-tita di prestigio e tentare di salire al quarto posto che per gli alma-nacchi vale la sufficienza piena.

Salvatore Bagni

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sabato 26 aprile 20146amarcordFra i tanti ex di Inter

e Napoli, vogliamo concentrare l’attenzione sui tecnici delle due squadre: Rafael Benìtez e Walter Mazzarri. Il primo nasce a Madrid nel 1960 e il secondo a San Vincenzo solo l’anno dopo. Ex calciatori, entrambi ricoprivano il ruolo di centrocampista. Il tecnico nerazzurro detiene un primato, quello di non avere mai subito un esonero nella carriera di allenatore, a differenza del collega che ne ha collezionati diversi, ultimo solo in ordine di tempo, fu proprio quello subito dalla società n e r a z z u r r a . Oltre alla m e r a sfida per

chiudere la stagione acciuffando la migliore posizione possibile in classifica, la voglia di riscatto nei confronti delle società è tanta. Walter Mazzarri inizia la carriera di calciatore nelle giovanili del Follonica e subito dopo un anno alla Fiorentina dove venne definito il “ n u o v o

MarjljaBisceglia

Antognoni”. Come calciatore non fece una grande carriera: dopo la Fiorentina giocò 1 anno a Pescara (26 presenze e 4 gol), 4 partite e una rete con il Cagliari, 1 anno con la Reggiana (12 presente e 1 gol). Più lunga invece la sua permanenza con l’Empoli (91 presenze e 4 gol in 5 anni) contribuendo nel 1986 alla prima promozione degli

azzurri in Serie A, riprende poi il suo girovagare annuale con il Licata (8 presenze a reti inviolate), Modena con cui vinse il

campionato di Serie C1 (21 partite e 1 gol), Nola (30

presenze e 3 reti), Viareggio (11 partite e zero gol), Acireale con cui conquistò la

promozione in serie B (32 gare e 1 gol segnato),

chiude la carriera di calciatore con le

9 partite giocate con la maglia del

T o r r e s .

stagioni conquisterà sei trofei, a seguire l’U-19 e dal 93 al 95 guida il Real Madrid B. Allenerà poi il Real Valladolid (2 successi in 23 partite che gli costerà l’esonero), Osasuna (record personale, l’esonero arriva dopo solo 9 partite di campionato), il CF Extremadura disse bene al tecnico spagnolo, portò la squadra alla promozione in massima serie, a n c h e con il

Te n e r i f e conquisterà la promozione in Liga chiudendo al terzo posto in classifica. Con il Valencia si inizia a fare sul serio. Al primo anno vince la Liga che mancava da 31 anni, primo trofeo in carriera. Nella terza ed ultima s t a g i o n e p a s s a t a nella città valenciana riconquista il titolo nazionale e il primo titolo europeo, sia per lui che per la squadra, nella finale di Coppa UEFA vinta per 2-0 contro l’Olympique Marsiglia. L’anno successivo guiderà il Liverpool alla conquista della Champions League vinta contro il Milan ai calci di rigore dopo avere rimontato 3 gol ai rossoneri. La stagione successiva il tecnico spagnolo vincerà la Supercoppa Europea, null’altro da mettere in bacheca le stagioni successive. Il 3 giugno 2010 Benitez è ancora una volta esonerato, ufficialmente la

separazione sarà consensuale, per divenire tecnico dell’Inter sette giorni dopo. Il 21 agosto successivo arriva il primo trofeo conquistato in nerazzurro, la Supercoppa italiana vinta contro la Roma. Sei giorni dopo esce sconfitto contro l’Atletico Madrid in Supercoppa UEFA. Il campionato non inizia sotto la migliore stella, complici

anche i tanti infortuni che colpirono i giocatori

nerazzurri. Il 18 dicembre conduce

l’Inter alla conquista della

Coppa del Mondo per

Club e c i n q u e g i o r n i d o p o , c o m e regalo d i

Natale, a r r i v a

l’ennesimo esonero. Dopo

la parentesi di un anno al Chelsea,

il 27 maggio 2013 viene ingaggiato dal Napoli per 3,5 milioni a stagione in sostituzione d e l l ’ a t t u a l e t e c n i c o n e r a z z u r r o W a l t e r M a z z a r r i . Questa sfida vede sul piatto molto di più dei tre punti in palio, soprattutto per mister B e n i t e z .

La carriera di allenatore

ha inizio come secondo di Renzo Ulivieri, prima a Bologna, dove guida anche la Primavera,

e poi a Napoli. Gli anni successivi allena l’Acireale in Serie C2 chiudendo

il campionato al nono posto e la Pistoiese con cui ottiene un decimo posto finale. Il campionato 2003-

2004 guida il Livorno nel viaggio dalla Serie B alla Serie A. L’anno successivo

si trasferisce per 3 stagioni a Reggio Calabria. Nel 2007 Mazzarri viene

ingaggiato dalla Sampdoria per due anni con opzione per il terzo. Nel 2009 torna a

Napoli dopo 11 anni a sostituire l’esonerato Roberto Donadoni. L’esordio vincente sulla panchina azzurra è al San Paolo contro il Bologna, porterà la squadra a chiudere il girone di andata al terzo posto, non accadeva da 18 anni, e alla qualificazione in Europa League con due turni di anticipo. L’anno

successivo chiude il campionato al terzo posto con la qualificazione in Champions League.

Il terzo anno alla guida del Napoli conquista la Coppa Italia contro la Juventus e un quinto posto

in campionato. L’ultimo anno riporterà il Napoli in Champions

League con il secondo posto finale e dirà addio alla società. Il treno è il diretto Napoli

Milano, quella nerazzurra. Con l’Inter firma un contratto biennale. Rafael Benìtez è una creatura calcistica del Real Madrid, ma non arriverà mai in

prima squadra, giocherà solo nel Castilla, società satellite (247 presenze e 7 gol). Dal 1981 al

1985 si trasferisce al Parla, contribuendo alla promozione della squadra alla Segunda Divisiòn B (8 gol in 124 partite giocate). Chiusa l’esperienza con il Parla e con la laurea in scienze motorie in tasca, gioca una stagione per il Linares che segna anche

la fine della carriera grazie a un infortunio al ginocchio. La carriera di allenatore riparte dal Real Madrid, prima con le giovanile, in cinque

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7sabato 26 aprile 2014

Bellusco in festa per i 50 anni del suo Inter Club,

festeggiati in grande stile e con ospiti importantissimi giunti da Milano: Sergio Spai-rani, responsabile del CCIC, Bedy Moratti, presidentessa onoraria del Centro Coordi-namento, Mario Corso, leg-genda della grande Inter e ad Anderson Hernanes, che ha scelto questa importante occasione per la sua prima uscita nel mondo degli Inter Club. Si è unito ai festeggia-menti anche l’allenatore in seconda Beppe Baresi. Sergio Spairani ha omaggiato il pre-sidente del club, Marco Biffi, con un particolare gagliardet-to celebrativo, augurandosi di ritrovarsi a festeggiare ancora importanti traguardi del club

INTER CLUB BELLUSCO GiovanniLabanca

i club

Quasi diecimila sono i chilometri che

separano Tokyo da Mi-lano, ma non bastano a spegnere l’entusiasmo e la passione dei 500 i tifo-

INTER CLUB TOKYOsi nipponici affiliarsi ad uno dei tre club attivi nel-la loro nazione. E’ quello di Tokyo che primeggia con i suoi 185 soci iscrit-ti, guidati dal presiden-

te Norihito Goto, che si appresta ad affrontare la terza stagione di affi-liazione al Centro con rinnovato entusiasmo ,sperando in una nuova stagione ricca di successi e soddisfazioni. In attesa di tempi migliori , No-rihito sta organizzando il consueto ritrovo di fine anno, quando tutti i soci del club si raduneranno a Tokyo da ogni parte del Giappone per il consue-to incontro di gruppo ed un piccolo Torneo di calcio all’insegna dell’a-micizia e dei colori ne-razzurri. Stadio5, lieto di riportare queste notizie sui tifosi dagli occhi a mandorla, augura loro ogni bene e tanti nuovi successi alla loro Bene-amata. Per info: http://inter-club-giappone.jp/

e altre vittorie dell’Inter. Mar-co Biffi, emozionato oltremo-do, si è detto commosso ed onorato di essere l’erede dei predecessori presidenti che hanno lasciato a Bellusco una enorme eredità non solo di passione calcistica, ma anche

di doveri sociali verso la gran-de ed affettuosa comunità brianzola, con in prima linea i ragazzi che vanno educati an-che con il buon esempio del calcio, cosa che il direttivo al completo ha sempre fatto e si appresterà a fare per altri cin-quant’anni. Calorosi ringra-ziamenti sono andati a Bedy Moratti ed alla sua magnifica Famiglia per la lunga dedizio-ne dimostrata in tantissimi anni verso i colori nerazzurri. La serata, ripresa dalle tele-camere di Inter Channel, si è chiusa con il taglio della torta e con una serie di interviste raccolte da Letizia Galluc-ci, bellissimo volto di riferi-mento per gli Inter Club sul canale tematico nerazzurro.

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sabato 26 aprile 20148

Tre punti preziosissimi quel-li conquistati al Tardini

dall’Inter in vista della partita di oggi contro il Napoli, reduce a sua volta dall’amaro pareggio del Friuli, grazie anche ai regali di Cassano che ha pensato bene di farsi parare il rigore finito sul palo per la deviazione del por-tiere nerazzurro, alla traversa di Lucarelli e all’espulsione di Palet-

SeveraBisceglia

il punto

INTER E MILAN, EUROPA LEAGUE SEMPRE PIU’ VICINAta per somma di ammonizioni. I nerazzurri affronteranno i parte-nopei senza Rolando e Samuel e sono lontani dal raggiungere un certo equilibrio, i pasticci visti anche a Parma lo confermano, ma quello che conta è incassare i tre punti, continuare a vincere e raggiungere la matematica che li proietterebbe in Europa League senza sperare nelle giornate nere delle avversarie, consolidando almeno la quinta posizione che

le garantirebbe l’accesso diretto ai playoff senza dover rinun-ciare alla remunerativa tournée americana di fine luglio. Anco-ra una volta è tocca ad Handa-novic portare la barca in porto compiendo un mezzo miracolo anche sul colpo di testa di Cas-sano. Anche il quarto posto è alla portata dei nerazzurri, due i punti da recuperare sulla Fioren-tina che ha perso in casa contro la Roma. Il Milan va avanti per

la sua strada, agevolato anche dal calendario. Quinta vittoria con-secutiva, Balotelli condottiero e regista, suo il primo gol contro il Livorno e assist decisivo per Taarabt e Pazzini, sedici punti in sei gare. La tensione fa bene ai rossoneri, tutti sotto esame e Seedorf sorvegliato specia-le. Ieri lo scontro con la Roma che non possiamo commentare a causa della contemporaneità con l’uscita del nostro giornale.

La magia di Handanovic sul rigore di Cassano

Dopo Parma l’Europa sor-ride all’Inter. Due vittorie

consecutive in trasferta con sei gol all’attivo e zero al passivo sono veramente uno sballo per la squadra di Mazzarri, capace di ogni cosa in questo suo strano campionato. E’ vero, la Benea-mata non è nuova a queste per-formance positive o negative ma al momento, quello che conta, è aver conquistato un’ottima posi-zione in classifica per agganciare con qualche settimana di antici-po il treno dell’Europa League dopo lo spavento di un mese fa causa la sconfitta casalinga con l’Atalanta. Oggi le premesse per continuare a sorridere ci sono, anche se il Napoli negli ultimi anni ha dimostrato nei faccia a faccia interni e esterni di San Siro e del San Paolo di non te-mere l’Inter. E’ chiaro che un ri-sultato positivo proietterebbe la squadra milanese verso il quarto posto attualmente occupato del-la Fiorentina impegnata due ore e mezza prima dei nerazzurri al Dall’Ara contro il pericolan-te Bologna bisognoso di punti come un assetato nel deserto. In caso di vittoria dei petroniani, l’Inter potrebbe essere solleticata al sorpasso della Viola mandan-

INTER DA SBALLO COL NAPOLILauraTangari

campionato

do a rotoli i piani di battaglia di Rafa Benitez che, bene o male, si sta godendo il terzo posto blindato in classifica. Il perico-lo europeo per l’Inter potrebbe arrivare ancora dal Parma alle

zio di scena, il primo davanti al proprio pubblico con l’Udinese, la seconda al Picchi contro un Livorno disperato la cui parola, dopo lo stop di San Siro col Mi-lan, è una sola: vincere. Vincere per non scendere fra i cadetti è obbligatorio anche per il resu-scitato Catania sul campo di un Verona rilanciato dal successo esterno con l’Atalanta e natural-mente per il Sassuolo chiama-to al confronto con la Juventus

L’ex Goran Pandev in azione

di Aldo Colombo

TOP FLOPDopo qualche papera di troppo è letteral-mente rinato. Deci-sivo, assolutamente decisivo, protagoni-sta della serie vitto-riosa nerazzura e al top della forma

Dopo una serie di ot-time partite all’ultima si è seduto. Forse era-vamo abituati troppo

bene ma il suo ruolo è troppo importante

in questo finale di sta-gione. Urge un nuovo

top napoletano…

HANDANOVIC ICARDI&

prese, però, al Sant’Elia con un Cagliari su di giri per il successo di Marassi col Genoa. Ma se tan-to mi dà tanto il Parma più che pensare alla rimonta sull’Inter dovrà in primo luogo guardarsi alle spalle dal Torino e dalla La-

dopo l’exploit esterno col Chievo a sua volta domani di scena a Marassi contro una Sampdoria delusa per la battuta d’arresto del Cibali e con un Mihajlovic sempre infuriato al massimo per la figuraccia con gli etnei.

Scontro al vertice oggi nel campionato di B fra il sor-

prendente Latina e il Palermo capolista. Mister Jachini, dopo aver ereditato la panchina di Gattuso, ha portato progressiva-mente in vetta solitaria la squa-dra siciliana spalancandogli le porte della promozione in serie A dopo un solo anno di cadette ria. La rivelazione Latina dopo aver espugnato Bari davanti a trentamila spettatori, proverà a ripetersi nel pomeriggio cer-cando di fare uno sgambetto a Djvala e compagni in modo da

PALERMO SUPERSTARconsolidare il secondo posto in classifica. I laziali hanno effet-tuato il sorpasso dell’Empoli la scorsa settimana approfittando della battuta d’arresto dei tosca-ni di Sarre sul campo della Vir-tus Lanciano. L’Empoli proverà a riscattarsi affrontando fra le mura amiche il pericoloso Spe-zia rilanciato da Mangia grazie alle due vittorie consecutive con-quistate con il Cesena e il Siena negli ultimi turni. In rimonta, oltre al già citato Lanciano, an-che il Crotone mentre frenano il Trapani, sconfitto giovedì scor-so a Novara per 3-0, e il Siena, che senza i punti penalizzazione sarebbe saldamente in seconda posizione alle spalle del capoli-sta Palermo. Il calendario regala altre partite interessanti fra le

quali spicca il derby del sud del Partenio fra l’Avellino, in crisi di risultati, e il rilanciato Cro-tone. Non da meno è la trasferta del Bari a Padova con l’Euganeo pronto a ospitare almeno cinque-mila tifosi provenienti dalla Pu-glia. Rischia il Siena al Franchi con il Carpi bravo ad acciuffare il pareggio a tempo scaduto col Modena. Il Trapani al Provincia-le proverà a riscattare la sconfit-ta col Novara contro il fanalino di coda e ormai condannato Juve Stabia mentre la Reggi-na in piena zona retrocessione tenterà di giocarsi l’ultima carta al Granillo affrontando il Citta-della. Atteso al riscatto, infine, anche il Varese chiamato a Ma-snago contro la Virtus Lanciano a caccia di punti per i play off.

DanielaVeronese

un occhio allaserie B

Fa un po’ impressione pensare a calciatori ancora in attività,

che giocano un calcio molto più scientifico rispetto al passato, annoverati, in questo caso consideriamo la classifica marcatori di Serie A e Divisione Nazionale dal 1926 a oggi, tra i mostri sacri del passato quando sembrava molto più facile segnare. Pensare a Francesco Totti, Campione del mondo nel 2006, che ha superato nomi del calibro di Gigi Riva (ventiduesimo posto per lui), Roberto Boninsegna e José Altafini che conserva un ottimo quinto piazzamento, fa quasi paura. Il Pupone è già un mostro sacro con 234 gol in 557 partite giocate dal 1992 a oggi, e ha davanti a se ancora margini di miglioramenti. La bandiera giallorossa è preceduta solo, si fa per dire, da un certo

SILVIO PIOLA, GIUSEPPE MEAZZA E FRANCESCO TOTTIGiuseppe Meazza che conserva il secondo posto con 267 reti, di cui 246 realizzate solo con la maglia dell’Inter, in 443 presenze, praticamente una media gol di 0,60 e Silvio Piola, Campione del mondo nel 1938, che occupa una prima posizione difficilmente raggiungibile, i numeri sono da paura: 290 gol, dei quali 274 in Serie A e 16 in Divisione Nazionale, in 566 partite giocate. Il primo della classe detiene il record, unitamente a Omar Sivori, di marcature in una singola partita di Serie A: 6 reti messe a segno in Pro Vercelli-Fiorentina finita 7-2. Attualmente nella classifica dei Marcatori di Serie A occupa il secondo posto. A livello professionistico, invece, occupa la sesta posizione con 304 gol dopo Silvio Piola, Alessandro Del Piero (345), Giuseppe Meazza (338), Roberto Baggio (318) e Filippo Inzaghi con 316 gol. Anche Totti detiene un record: 11 Oscar del calcio, di cui 5 come migliore calciatore italiano, 2 come migliore calciatore assoluto, 2 per il gol più bello, 1 come capocannoniere del

campionato e 1 come migliore calciatore giovane. Con questi numeri all’attivo, è quasi inutile precisare che nella classifica dei marcatori che giocano oggi la Serie A, il capitano della Roma ha fatto il vuoto intorno a sé occupando la prima posizione con 234 reti seguito a distanza di sicurezza da Antonio Di Natale (187), Alberto Gilardino (173) e il bomber del Verona Luca Toni con 127 reti realizzate. Raggiungere, e magari superare, un fenomeno come Totti deve essere la spinta per i tanti giovani cannonieri che nel fare il bene della squadra scrivono il proprio nome nella storia del calcio italiano e, perché no, in quello internazionale. Chissà quante volte Ciro Immobile, attuale capocannoniere della Serie A, dall’alto dei 20 gol segnati fino ad oggi, pensa a questi numeri e quanta ambizione può proiettarlo alla scalata di queste classifiche. Un grande in bocca al lupo a tutti i giovani campioni dalle sane ambizioni e a Totti l’augurio di superare Meazza e, perché no, il campione in carica Silvio Piola.

Bianca Ara

scalata aimiti

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9sabato 26 aprile 2014

L’Atletico Madrid probabil-mente vincerà la Liga e di

conseguenza, in funzione della prossima Champions League, vuol rinforzarsi puntando su giovani talenti quasi affermati in campo internazionale. Simeone, mister dei Colchoneros, ha in-fatti chiesto ai propri dirigenti di acquistare il nerazzurro Icardi. Gli spagnoli sarebbero disposti a sborsare una cifra con parec-chi zeri per strappare alla con-correnza il bomber dell’Inter e l’affare potrebbe andare in porto. L’Inter, dal canto suo, ha allun-gato le mani su Dzeko e Sagna, due giocatori che piacciono pa-recchio a Mazzarri, al di la della sua riconferma. Movimenti in casa Milan per quanto concerne il portiere. Abbiati, a fine stagio-ne, potrebbe salutare i rossoneri lasciando il posto a Victor Val-

L’ATLETICO MADRID SU ICARDILuigiSada

mercato des ormai all’addio con il Barca, quest’ultimo sempre su Handa-novic o in alternativa al giova-nissimo Scuffet richiesto anche dai rossoneri di Seedorf. In que-sto caso Abbiati potrebbe andare a fare il secondo a Brkic a Udi-ne. In Friuli c’è una richiesta da parte del Napoli per Muriel che verrebbe scambiato con Zapata, più una buona contropartita in denaro o giocatori. Sempre in casa Milan si sta valutando l’of-ferta dello United per Rami. Il Manchester, dopo il campionato deludente, sta rifacendo la squa-dra e punterebbe anche su Die-go Costa, tenuto comunque ben stretto dall’Atletico, soprattutto in funzione Champions. Ancora lo United vorrebbe dalla Roma Pjanic dove in corsa dovrà fare i conti pure col Chelsea vicinis-simo a Balotelli, se Torres opterà per il Milan. Ma attenzione per-ché El Nino potrebbe entrare nei giochi della Juventus se i Blues insisteranno per avere Pogba, te-nuto sotto occhio dal Psg con la cessione di Cavani verso l’undici

di Conte. Conte che secondo al-cune indiscrezioni arrivate da Parigi potrebbe rilevare la pan-china di Blanc, indipendente-mente dalla conquista del titolo francese del Psg. La Juve è pure su Carvalho dello Sporting Li-sbona mentre da Liverpool qual-che giorno fa è arrivata la notizia dell’interessamento dei Reds a Gervinho, con la Roma che ha smentito tutto. Radio Mercato, infine, lancia l’ipotesi di Simeone al Monaco in sostituzione di Ra-nieri. Ultima ora: Lavezzi al Na-poli, il calciatore, infatti, ha già prenotata casa e posto barca nel-la città campana da settembre.

Obiettivo centrato: il Milan di Inzaghi vince il recupe-

ro della 17esima giornata contro l’Hellas Verona e si porta a meno 3 dal secondo posto, occupato attualmente dall’Atalanta, con la quale giocherà contro proprio nell’ultima giornata. Pertanto i baby rossoneri, nel caso doves-sero vincere a Udine domani, si giocheranno il tutto per tutto

Il Milan si avvicina alle Final EightDanielRizzo

primavera

ri quota Mlinar, centrocampista croato classe 1992, e il brasiliano Duglas, classe 1994. Tra i ros-soneri di Pippo Inzaghi, oltre al rientrante Petagna in gol con-tro il Verona, dovrebbero essere confermato anche El Shaarawy, in campo per trenta minuti nel match con gli scaligeri dopo un lungo calvario. Queste le sue parole rilasciate al termine del match: “Sono stati mesi duri e sono felice. Ce la sto mettendo tutta per tornare il primo possi-

anche da Pippo Inzaghi al ter-mine dell’incontro col Verona: “Stephan l’ho visto bene, il pro-gramma era di farlo giocare ven-ti-trenta minuti. Li ha fatti bene, ha guadagnato anche un calcio di rigore. Sono contento per lo spirito che ha avuto. El Shaarawy è un giocatore straordinario, non lo scopro di certo io. Adesso sta a noi a farlo tornare pronto per la prima squadra, oggi era il pri-mo passo. Speriamo di riconse-gnarlo al più presto a Seedorf

I rossoneri vincono il recupero col Verona e si portano a -3 dall’Atalanta

con gli orobici al Vismara sa-bato prossimo. Una vittoria che significherebbe Final Eight. Pri-ma, però, i rossoneri dovranno superare l’ostacolo Udinese, la quale lotterà con il coltello tra i denti poiché è ancora in corsa per un posto nei playoff. Tra i friulani da tenere d’occhio i fuo-

bile, non vedo l’ora di dare una mano al Milan a raggiungere l’Europa. Credo al Mondiale e voglio un posto in Nazionale. La convocazione è stato un at-testato di stima, mi sono trovato bene e sono felice di aver ritro-vato i miei compagni in azzurro”. Attestati di stima che arrivano

in ottime condizioni”. L’Inter di Cerrone, invece, se la vedrà da-vanti al proprio pubblico contro la Ternana, terz’ultima forza del campionato. Una partita con pochi stimoli poiché i baby ne-razzurri, essendo già qualificati per i Playoff, non devono chie-dere più niente alla classifica.Rosati, Mannini, Victor Ruiz,

Federico Fernandez, San-tacroce, Contini, Edu Vargas, Cigarini, German Denis, Garga-no, Quagliarella. Il lettore non si spaventi, non sono un procura-tore alla ricerca di società a cui piazzare questi calciatori, costo-ro sono semplicemente vittime del signor Walter Mazzarri, il so-pravalutato allenatore ex del Na-poli ed attuale trainer dell’Inter. Calciatori svalutati come patri-monio sociale e demoliti a livello psicofisico da questo presunto

Inter-Napoli: uomini e topiFioreMarro

giù al nord

Stephan El Shaarawy protagonista con la Primavera

Palacio ha dichiarato: “La testa è a Napoli”. E Totti: “Problemi suoi, sabato potrà segnare solo di piede”!

Messi continua a vomitare in campo. O è una gastroenterite… o sono vere le voci che lo danno all’Inter.

Per il mercato, l’Inter continua a pescare in Argentina: Icardi perché la mette sempre dentro, e Wanda Nara perché la dà via di prima.

bocciato

stregone. Una intera squadra di calciatori seri e valenti sminuiti da Mazzarri. Questi atleti, sono tutti calciatori che lontano dal mister di San Vincenzo sono ri-usciti ad esprimere le loro pecu-liarità, tranne qualcuno di loro che dopo l’esperienza terrificante avuta durante la loro militanza alle dipendenze di Mazzarri non si è più ripreso, su tutti Rosati, portiere promettentissimo quan-do era a Lecce e che a vederlo parare adesso non si compren-

de cosa gli sia accaduto. Maz-zarri tra l’altro ha avuto alle sue dipendenze calciatori che oggi valgono milioni di euro, tantis-simi milioni. Penso a Cavani, a Zuniga, a Lavezzi, ad Hamisk,

a Pandev, ad Inler che prima di arrivare a Napoli avevano vinto e che lontano da Napoli continua-no a vincere, eppure nei quattro anni di panchina napoletana del toscano hanno portato a casa una misera Coppa Italia. Il mi-ster tra le altre cose rifiutò l’ac-quisto dei Verratti, Pirlo e Bale cui venne preferito Dossena, perché non lo riteneva all’altez-za dei suoi “magnifici schemi”. Certo fa punti, capace di vincere con il Sassuolo 7 a 0 ma pure di

pareggiare con il fiatone contro il Catania, anche con l’Ambro-siana sta dimostrando quanto sia debole il suo calcio, capace di racimolare punti, ma in quanto a vittorie importanti è bene che i tifosi della Beneamata si mettano il cuore in pace, al massimo una Coppa del Nonno, nulla di più. Penso che i vari Belfodil, Mateo Kovačić , Rubén Botta o Dani-lo D’Ambrosio saranno i primi “agnelli sacrificali” dell’Inter gestione Mazzarri. Questa sera-Mazzarri si batterà con il suo ex Napoli, sarà una sfida incrociata tra trainer, visto che anche l’alle-natore della squadra partenopea giocherà contro una sua ex com-pagine, Benitez altro sopravva-lutato, che tra l’altro ha ancora il dente avvelenato per come fu trattato dalla stampa meneghina e dai dirigenti nerazzurri. Sarà una partita intensa, dura, ma-schia, ognuno di loro vorrà pre-valere sull’altro, per dimostrare di essere migliore e mentre si consumerà tutto questo, per un solo attimo dimenticheremo che la Juventus quest’anno ha fino-ra, a quattro giornate dalla fine, 24 punti più del Napoli e 34 più dell’Inter, tutto ciò basterebbe per far tacere da qui a fine cam-pionato entrambi gli allenato-ri, stracciati da una squadra tra l’altro estromessa dalla Cham-pions League dal Galatasaray… e magari chi dei due vincerà la gara di San Siro avrà pure l’ardi-re di festeggiare… Che scuorno!

rimandato a

settembre

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sabato 26 aprile 201410

Disco verde per il Liverpo-ol in Premier League nella

corsa al titolo dopo il 2-3 con-quistato col Norwich. Suarez e compagni sono un vero rullo compressore e domani pomerig-gio davanti al pubblico di casa proveranno a premere nuova-mente sull’acceleratore affron-tando il Chelsea di Mourinho battuto clamorosamente nell’ul-timo turno di campionato allo Stamford Bridge dal fanalino

CHELSEA AL BIVIO DOMANI CON IL LIVERPOOLLuigi Sada

esterodi coda Sunderland. Alla mar-cia trionfale dei Reds prova op-porsi il City di Dzeko vincitore col WBA per 3-1 in una partita tutt’altro che facile mentre per il quarto posto è in leggera rimon-ta l’Arsenal dopo le batoste in-cassate con le prime della classe. In gol Podolski 2 volte e Ramsey. In lotta per l’Europa League c’è anche l’Everton, bravo nel liqui-dare lo United con le reti di Bal-nes e Mirallas. Licenziato Moyes. In Spagna allunga ancora l’Atleti-co Madrid grazie al 2-0 all’Elche col Barca staccato di sei lunghez-ze malgrado il risicato 2-1 inflit-

to all’Atletich Bilbao in una gara dove ibaschi hanno fatto vedere ai Blaugrana i sorci verdi fino a un quarto d’ora dal fischio di chiusura. Buon per Tata Marti-no il gol su punizione segnato da messi dopo una gara incolore. Il Real Madrid, essendo impegnato in Champions, giocherà contro il Valladolid il 7 maggio. Bene il Rayo Vallecano, ormai salvo, col successo sul Betis Siviglia che dice addio alla Liga con quattro settimane di anticipo. In Germa-nia tutto sotto controllo se non per il colpo di coda per la secon-da piazza del Dortmund che bat-tono il Mainz, al contrario dello Schalke che prende tre sberle dallo Stoccarda gettando al vento la possibilità d’aggancio ai ragaz-zi di Klopp. Okay il Bayer che fa il corsaro a Norimberga mentre per i campioni del Bayern pas-seggiata salutare, e vincente, a Braunschewig col classico 0-2. In Francia storia finita per il titolo per quanto concerne il Psg dopo l’impegno con l’Evian. Il Mona-co fa suo il derby della Costa Az-zurra battendo il Nizza per 1-0 con la rete del bulgaro Berbatov.

Real cinico e vincente nel-la bolgia del Bernabeu con

il Bayern di Pep Guardiola. La squadra tedesca ha condotto le operazioni per oltre tre quarti di gara accompagnata dal suo asfissiante tike taka ma alla fine ad intascarsi il prezioso succes-so sono state le Merengues di Carletto Ancelotti andate a se-gno con Benzema in un classico contropiede costruito alla per-fezione da Coentrao sulla fascia sinistra e finalizzato dal francese nell’area piccola. Per Neuer non c’è stato nulla da fare. La difesa dei panzer di Germania guida-ta da Dante, nella circostanza, è andata in tilt tagliata a fette come una zucchina precotta, col risultato di far imbufalire i quat-tromila tifosi tedeschi presenti sugli spalti dello stadio spagnolo. La partita, insomma, è tutta qui. Il Bayern che attacca provando in tutte le maniere a perforare la

IL REAL GELA IL BAYERNL’ATLETICO FRENA

COL CHELSEALuigiSada

champions

porta ben difesa dall’inossidabile Casillas, il Real che replica peri-colosamente in contropiede mal-grado la serataccia di Cristiano Ronaldo e Bale a mezzo servizio. Real vicino al raddoppio con Di Maria che calcia alle stelle ma anche Bayern rabbioso per un penalty non fischiato allo sca-dere da Webb per un intervento piuttosto dubbio di Xavi Alonso su Muller. L’1-0, in sintesi, è poca cosa perché all’Allianz Arena la musica sarà sicuramente diversa. Nell’altro match, quello di mar-tedì del Vicente Calderon, noia

tremenda fra l’Atletico Madrid e il Chelsea, con Mourinho che fa le barricate pur di fermare Diego Costa e compagni. Portieri con poco lavoro malgrado qualche affondo di Garcia e Torres e alla fine stretta di mano con smorfia fra Cholo Simeone e Josè Mou-rinho, quest’ultimo senza ombra di dubbio più soddisfatto che mai rispetto al collega per il pa-reggio che tiene aperta la porta ai Blues alla finalissima di Li-sbona del 24 maggio allo stadio De Luz. Allo Stamford Bridge ci sarà sicuramente da divertirsi.

CON INTER CAMPUS NEI VILLAGGI PIÙ REMOTI DELL’UGANDAAnche ad Aber il campo scolastico si tinge di nerazzurro

La partita di andata delle semifinali di Europa League ha comunque un

vincitore assoluto, Tevez che al 73’, servito da Asamoah, si libera di due difensori lusitani e di piatto destro spiazza Artur, che riesce solo a sfiorarlo il pallone, per il momentaneo e meritato pareggio in risposta al gol lampo di Garay realizzato al secondo minuto che beffa sia Bonucci, peggiore in campo, che Buffon con un preciso colpo di testa. L’attaccante argentino ha finalmente riassaporato la gioia del gol in una competizione europea che mancava da ben 5 anni, l’ultima realizzazione risale al 7 aprile del 2009. Il pareggio con il Benfica, a Lisbona, avrebbe pesato come una vittoria, di fatto avrebbe consegnato la finale ai bianconeri che ospiteranno i portoghesi allo Juventus Stadium nella gara di ritorno, e la Juventus, si sa, in casa non sbaglia. Peccato per

VINCE TEVEZSeveraBisceglia

europa league

le due docce fredde, una ad inizio partita e l’altra sul finire, proprio quando i ragazzi di Conte ce la stavano mettendo tutta per vincerla, all’84’ arriva la beffa di Lima che riporta la Juventus con i piedi per terra, Buffon è stato letteralmente trafitto

palla del possibile 2-2 a tu per tu con Artur, e al 92’ è Chiellini a mangiarsi il pareggio sbagliando letteralmente, tutto solo, il tiro. Ma la qualificazione resta alla portata dei bianconeri che hanno dimostrato di essere comunque più forti del Benfica, senza tornare ai precedenti che confermerebbero l’arrivo della coppa nella bacheca bianconera: Quarti di finale della Coppa UEFA 92-93, il Benfica vinse all’andata 2-1 per soccombere sotto il 3-0 nella partita di ritorno. Giovedì sera è esploso il da Luz e il 1° maggio esploderà lo Juventus Stadium. Sull’altro fronte, Siviglia-Valencia 2-0, hanno la meglio gli uomini di Emery che vincono il derby iberico di andata in tre minuti grazie anche alla svista dell’arbitro sloveno e del guardalinee italiano che avrebbero dovuto annullare la rete dell’1-0 per netto fuorigioco. Srada tutta in salita per gli uomini di Pizzi. La Coppa se la contenderanno la Juventus e il Siviglia.

ABER - Attraversata la sava-na e passato il fiume Nilo

in direzione del Sudan, eccoci di nuovo ad Aber, l’ultima nata fra le cellule di Inter Campus in Uganda. Con l’aiuto di Marco Piccione e del CUAMM Medi-ci con l’Africa, la locale scuola elementare è stata coinvolta nel progetto. Cento bimbi e bimbe di questa realtà agropastorale, molto povera rispetto al resto del Paese, hanno ricevuto il materiale sportivo Inter e la formazione dei nostri Alberto e Silvio. Il campo scolastico, occasionalmente attraversato

dalle mandrie di mucche e si-tuato al fianco dell’ospedale della diocesi di Lira è stato la sede dei tre giorni di allenamento e gio-chi. I bellicosi Lango che abitano questa regione dimostrano tutta la propria forza sul campo da calcio e ci salutano cantando in coro ‘apwoyo’, ‘grazie!’. Sulla via del ritorno, un incontro e salu-to anche con i partecipanti della cellula di Nagallama, particolar-mente felici per l’arrivo dei pal-loni, con cui continueranno l’at-tività fino alla nostra prossima visita. Per ringraziarci, ci donano degli ananas, che porteremo in ufficio perchè tutti partecipino della.... bellezza dell’Africa.

dal missile che si infila sotto la traversa, ancora una volta grazie a Bonucci che perde di vista l’avversario. Due minuti dopo la Juventus ha rischiato la catastrofe sul tiro dal limite di Markovic, servito da uno scatenato Lima, che ha sfiorato il palo. Ma le Zebre non perdono la grinta, ad appannaggio del controllo e dei nervi saldi, e ci provano prima con Marchisio che approfitta di un errore di Garay e Luisao ma spreca la

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11sabato 26 aprile 2014

ConIFA (Confederation of Indi-pendent Football Association), l’ente non governativo che lavo-ra parallelamente con la FIFA, il 3 maggio di fatto esordirà con grancassa e trombe araldi-che all’Olimpico di Torino, sede della squadra granata, con la Conference Room per la prima “European Football Meeting”, ovvero la prima vera e propria assemblea di tutte le Federazioni calcistiche del continente. Con Alberto Rischio, direttore della grande Confederazione che ne spiega i programmi e gli obiettivi.Dove eravamo rimasti direttore?Tre mesi fa, come ricorderà bene, abbiamo svolto, su tutto il territo-rio europeo, un lavoro sulla nostra proposta dove mediante incontri mirati con diverse Federazioni calcistiche (tra cui Monaco, Cilen-

ConIFA, esordio Olimpico

LA GRANDE CONFEDERAZIONE CELEBRA IL SUO PRIMO MEETING EUROPEO A TORINO

BeppeVigani

intervistaAlberto Rischio

Direttore Comitato Europeo ConIFA

to, Ticino, Nagorno-Karabakh) abbiamo cominciato a verifica-re se tali federazioni corrispon-devano ai parametri ConIFA.Cioè?Innanzitutto, poiché la nostra organizzazione è di mentalità strutturale e organizzativa mol-to aperta, le Federazioni devono capire le nostre direttive che sono: creare una squadra per disabili sul proprio territorio, aprire al calcio femminile e coordinare i diretto-ri di gara. Questo fa capire quali sono le nostre esigenze che devono essere fedele specchio anche per le Federazioni del territorio europeo.Avete avuto altre adesioni, ri-spetto a tre mesi fa?Sì, il numero è cresciuto. Da sei siamo passati a tredici e i numeri stanno progressivamente lievi-tando, poiché ne abbiamo altre quattro in stand-by, per le quali

stiamo attendendo di capire se rientrano ne i nostri parametri.Quali saranno i punti cardine della prima conferenza euro-pea di Torino?Innanzitutto tengo a sottolineare la presenza del presidente mon-diale ConIFA Per-Anders Blind e dell’assessore allo sport del comu-ne di Torino, Stefano Gallo, per farle capire l’importanza dell’e-vento. Tornando ai punti cardine, presenteremo il progetto dell’anno prossimo in cui le Federazioni inoltreranno a loro volta la pro-posta per candidarsi all’Europeo di luglio 2015. Poi spiegheremo come dovranno lavorare le rispet-tive Federazioni sull’opportunità

disabili per rientrare nei nostri pa-rametri. Come ultimo punto, de-dicheremo un’area per i media che vorranno partecipare all’evento.State incontrando delle diffi-coltà nella vostra realizzazione del progetto?Ce ne sono sempre. Abbiamo problemi di comunicazione, ad esempio, perchè non tutti i sog-getti cui destiniamo il nostro progetto parlano inglese. Opera omnia di ConIFA è quella di di-sciplinare operatori che hanno possibilità immense, ma come per i cavalli di razza, vanno ge-stiti e guidati il meglio possibile. Il meeting di Torino avrà suc-cesso se...E’ già stato un successo organiz-zarlo. Così come la grande colla-borazione del comune di Torino, che ha visto in questo incontro un modo per promuovere lo stesso

capoluogo piemontese, soprattut-to, perché sarà la capitale sportiva europea 2015. Andando a fondo della questione, sarà nostro pre-cipuo interesse far capire la libera concorrenza anche nelle organiz-zazioni di eventi sportivi, supporta-ti anche da istituzioni governative.Si spieghi meglio...Cioè trovare una concorrenza lea-le ad altri organizzazioni, che fino a ieri avevano il monopolio delle attività sportive. Ad esempio, per-ché ConIFA non può fare eventi mondiali o europei al posto di altre organizzazioni tradizionali, in un ottica anche collaborativa?In sostanza, com’è recepita Co-nIFA in Italia?

Come organizzazione, stiamo entrando sempre più nel sistema calcistico, dove agli occhi degli operatori siamo sempre più una realtà a se stante tanto che nel Mondiale di giugno (che si dispu-terà a Östersund in Lapponia) manderemo due arbitri padani, di scuola chiaramente italiana (considerata meglio di altre, ndr). Le dirò di più: sono stato invitato a presiedere, come direttore eu-ropeo d ConIFA, all’importante manifestazione “Akropolis Cup 2014’’, organizzato dalla Fede-razione cilentana (rappresentata dal presidente Ferdinando Botti), che si è disputata ad Agropoli, nel salernitano, dal 16 al 19 aprile.Quali sono le altre priorità?Il meeting sarà un modo per ri-unire Federazioni europee e Co-nIFA, capire le problematiche dei propri territori per risolvere

insieme i problemi e loro criticità.Cosa le gira per la testa?I progetti sono tanti, ma ce n’è uno che è quasi una favola... Ce l’ho qui nel taschino, ma non ve lo posso ancora dire... Alla prossima.

Ai media-giornalisti che voglio-no partecipare al Meeting Euro-peo, possono accreditasi presso:

HYPERLINK “http://www.conifa.org”HYPERLINK

[email protected]”HYPERLINK“[email protected]

Per-Anders BlindPresidente Mondiale Conifa

Marijn SillisResp. Comunicazione: Marijn Sillis

Claudio GirardiResp. Calcio Disabili

LuigiRubino

accadeva...

28 maggio 1989, l’Inter fa tredici! Dopo circa dieci

anni, la squadra nerazzurra, guidata da Giovanni Trapat-toni, si aggiudica con quattro giornate il titolo di Campio-ne d’Italia. Avversario allo

Inter–Napoli che ricordo!

Contro Maradona arriva la festa scudetto…stadio G. Meazza, il Napoli; quello quasi imbattibile di Maradona che viene sconfit-to per 2-1. Alla scala del cal-cio, in ristrutturazione per i mondiali, è una bolgia. Non c’è un posto libero. I suppor-ters nerazzurri non vogliono

perdere la festa tricolore che arriverebbe in caso di vittoria contro la squadra partenopea, in un campionato condotto alla grande dalla “beneamata” dall’inizio alla fine. Tra le file dell’Inter decisiva la “spinta” dei due tedeschi Matthaus e Brehme, ma anche del bom-ber Serena, capocannonie-re, a fine campionato, con 22 gol. I nerazzurri sentono

molto il clima della gara che potrebbe laurearli campioni d’Italia, contro gli azzurri se-condi in classifica. Careca dà l’anima in campo e sfiora il gol. L’Inter però risponde con Serena e Diaz che falliscono il vantaggio. Al 36’’ è il Napoli

a sbloccare la gara con Ca-reca, che con un bolide dalla distanza batte Zenga. Nella ripresa, la squadra del Trap cambia passo, soffre, ma non molla di fronte al Napoli di Maradona che ce la mette tutta per rovinare la festa del “ Meazza,” tinto di bandiere nerazzurre. Il pari interista arriva grazie ad un tiro bom-ba di Berti che viene deviato involontariamente da Fusi

alle spalle del portiere Giu-liani. L’incitamento dei tifosi interisti cresce sempre di più, anche perché la squadra di Trapattoni, a questo punto, vuole la festa. Careca fa venire i brividi al popolo “bauscia” e colpisce il palo. All’ 83’ arriva

la svolta. Punizione dal limite per l’Inter: batte Brehme, la barriera si muove prima del tempo e ribatte il tiro di Andy. L’arbitro Agnolin fa ribattere giustamente il tiro. Siluro ra-soterra di Mattheus che buca la barriera del Napoli e sigla il gol del successo nerazzur-ro. La festa in campo e sugli spalti inizia. L’Inter è campio-ne d’Italia per la tredicesima volta! La squadra del Trap al

termine della stagione 88/89, con la vittoria che allora va-leva solo due punti, riuscirà anche a collezionare la per-centuale più alta di punti di-sponibili in serie A: 58 (su 68 media inglese + 7). Record at-tualmente ancora imbattuto.

Uno sfinito Aldo Serenae l’esultante Walter Zenga

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sabato 26 aprile 201412

Domenica 27 aprile, le prove libere e qualifiche già il 25,

sarà di scena il Gran Premio Red Bull d’Argentina sull’impegna-tiva pista dell’autodromo Ter-mas de Rio Hondo. Gli addetti ai lavori sono curiosi e un po’ preoccupati, non sanno come risponderà il tracciato e come si comporteranno le gomme Brid-gestone già sotto accusa dopo quanto accaduto a Valentino Rossi nel Gran Premio di Au-stin. Il circuito, progettato da Jarno Zaffelli –Dromo Racetrack Design-, che ospiterà la gara si trova a circa sei chilometri dalla città da cui prende il nome. Mol-te difficoltà anche per raggiun-gere il circuito argentino oltre che particolarmente oneroso.

La FIM ha dato il via libera allo svolgimento della gara dopo il parere positivo del Responsabile alla Sicurezza Franco Uncini e al Direttore Generale Eventi Dorna Javier Alonso. Franco Uncino ha dichiarato interessante il nuovo circuito argentino: “…è molto veloce e ha un tracciato molto

MarjljaBisceglia

motoGP

particolare in termini di velocità ed è molto interessante per tutti i piloti. Con queste caratteristi-che, il circuito Autodromo di Las Termas è unico al mondo”. Tor-nando alla gara, volano le scom-messe che puntano sulla terza vittoria consecutiva del campio-ne in carica Marc Marquez.

l’autodromo Termas de Rio Hondo -Argentina

Quando vinse il primo tito-lo in Superbike, in totale

ne ha collezionati tre, Ben Spies (nella foto) non immagina-va così il suo ritiro dalle corse. I continui incidenti, molti dei quali dovuti alla sfortuna, e so-prattutto i problemi legati alla spalla destra danneggiata nell’in-cidente avuto nel GP di Malesia alla fine del 2012 quando correva per il Team Factory di Yamaha e che non ha mai più recuperato al 100% , lo costrinsero nel 2013 a ritirarsi definitivamente dal-le competizioni, almeno quelle ufficiali. L’ex pilota Ducati Pra-mac, però, non sembra partico-larmente avvilito oggi, anzi. A distanza di sei mesi dall’addio alle piste e consapevole delle

MOTORIMarjlja Bisceglia

E BUONA CUCINA

A Shanghai, il primo podio della stagione per il Ca-

vallino è stato festeggiato come una vittoria. Lo staff sembra aver reagito bene al cambio del-la guardia al muretto e Marco Mattiacci non avrebbe potuto debuttare meglio nelle vesti di Direttore della Gestione sportiva della Scuderia: Fernando Alonso è arrivato terzo al traguardo, alle spalle di Hamilton e Rosberg, ancora una volta irraggiungibi-li. Un risultato che testimonia i passi avanti compiuti dalla squa-dra, grazie ai primi aggiorna-menti dall’inizio del campionato, e l’abilità di Alonso di comuni-care con il team per contribuire allo sviluppo della monoposto.

SENSAZIONI POSITIVEDeboraCheli

formula1

Dopo il risultato di Alonso in Cina, in Ferrari torna l’ottimismo

non sono riuscito a guadagnare terreno – ha dichiarato Raikko-nen a fine gara -, non avevo il passo e avevo poca aderenza sia sull’anteriore, sia sul posterio-re. Nell’ultimo stint con gomme nuove la vettura si è comportata meglio, ma poi con il degrado degli pneumatici la situazione è

Raikkonen, invece, è stato prota-gonista di un altro fine settimana di passione. Partito solo undice-simo, è riuscito a portare la sua F14 T in zona punti, giungendo ottavo. Non è abbastanza per il finlandese, il quale patisce un assetto studiato su misura per il compagno e poco adatto al suo stile aggressivo. L’usura del-le gomme ha fatto il resto. «La partenza è stata buona, ma poi

tornata a complicarsi». C’è an-cora margine per migliorare, ma in molti si domandano se il fin-landese riuscirà a trovare presto la competitività di un tempo. Il lungo stop del Mondiale arriva al momento propizio, nuove com-ponenti saranno presentate l’11 maggio prossimo a Barcellona. Alonso correrà il GP di casa e, come ha dichiarato sul sito uffi-ciale del Cavallino, «bisogna ap-

profittare della lunga pausa che ci separa dalla prossima gara per prepararci al meglio». Dall’al-tra parte del paddock, il trono di Vettel comincia a vacillare, minato dalle prestazioni di Ric-ciardo. L’australiano si è piazzato quarto a Shanghai, giusto davan-ti al quattro volte iridato, dan-

poche possibilità che avrebbe avuto comunque a competere con fenomeni della portata di Marquez e Jorge Lorenzo, l’ex pilota americano si consola con

del buon cibo, meglio se dessert, così come da lui stesso dichiara-to durante l’ultimo Gp in Texas vissuto da spettatore: “A meno di rivoluzioni nella medicina mo-

derna non ci sono possibilità che torni a correre. E’ una cosa che fa schifo, ma è così. E’ una cosa più facile da digerire perchè mi ritiro senza troppa confusione, anche se non è il modo con cui sogna-vo di chiudere la carriera. Il 2012 è stato orribile e lo scorso anno non avrei dovuto correre affatto. Ma non ho rimpianti: se le cose fossero andate al massimo avrei potuto vincere qualche gara o ar-rivare tra i primi tre in campio-nato, ma il titolo non è mai stato nelle mie carte. Sono realista e so che non sarebbe mai accaduto nulla del genere” A chi gli chiede cosa pensa di fare nel futuro, ri-sponde con altrettanta franchez-za: “Ingrassare e non dover mai dire no al tiramisù a fine pasto”.

Marco Mattiacci, il nuovo team principal della Ferrari

Luca Banchi alla vigilia aveva detto: “Non è finita”. Mora-

le: l’EA7 è fuori dall’Eurolega, più per demeriti propri che per meriti del Maccabi, che ha di-mostrato di essere più squadra, ma nulla più. La prima partita persa al Forum, alla fine, ha fatto la differenza. Il risultato dell’al-tro ieri è stato fin troppo seve-ro, poiché per tre quarti di gara sono state le “scarpette rosse” a condurre. Alla fine 86-66, sem-bra un massacro eppure non è stato così. Primo, secondo e ter-zo parziale griffati EA7 Armani, che ha chiuso sempre in vantag-gio (21-19, 43-35 e 56-54), poi il triste 32-10 , in cui l’Olimpia è scomparsa letteralmente dal campo, consegnando la partita agli uomini di David Blatt. Mol-te distrazioni, scelte scellerate e poca lucidità nei momenti finali hanno presentato un conto sala-tissimo. Serve per crescere, ma uscire per mano di chi sulla carta non è più forte, è veramente un peccato. Complimenti ai ragazzi di Banchi comunque, che in que-sta stagione ci hanno fatto sogna-re come non accadeva da tempo. Archiviata l’Eurolega, Milano si

ADDIO EUROPA, RIMANE IL CAMPIONATOBeppeVigani

basketgetta nuovamente in campiona-to, che comanda senza difficoltà. Calendario scompaginato per la squadra di Luca Banchi che affronterà la Sidigas Avellino l’1 maggio. Gli irpini sono a quattro punti dai playoff: è difficile, ma se al PalaDelMauro la squadra di Francesco Vitucci riuscirà nel miracolo, allora tutto potrebbe accadere. Gli uomini bianco-verdi cercheranno di dare tutto davanti al proprio pubblico. Il quintetto titolare ha in cabina di regia e nel ruolo di guardia Jaka Lakovic (47.2% da due e 32.6% da tre e 4 assist a partita) e Da-niele Cavaliero (51% da due e 34.2% da tre), che si alternano nei ruoli con Valerio Spinelli (35 anni a luglio), che ha minu-

taggio ridotto, ma che a volte è capace di accendersi con “triple” improvvise. Come ala piccola c’è Jarvis Hayes, originario di Atlan-ta, che ha giocato parecchio in Nba, girando prima a Washing-ton, poi Detroit e infine New Jer-sey. Buon difensore, tira col 50.5 da due e 35% da tre, con 3.4 rim-balzi di media. Kaloyan Ivanov è l’ala grande, che qualche volta gioca anche da centro. Per lui 9 rimbalzi a partita e una mano pericolosa: 52.5 da due e qualche volta fa male da tre con il 33.3%. Will Thomas è il centro titolare. E’ pericoloso dalla distanza con un eccellente 41.7% da tre e un ottimo 58.2% da due. Si fa nota-re anche nell’area pitturata con 7.6 rimbalzi catturati a partita.

Ricky Hickman (Maccabi) contro David Hackett in gara 2

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Arrivi Giornalieri

dogli venti secondi di distacco. In qualifica, il pilota della Red Bull si era avvicinato ai tempi di Hamilton, complice la pioggia. Anche in quell’occasione aveva rifilato mezzo minuto al tedesco. Numeri che vorrebbero il cam-pione di Heppenheim in crisi con se stesso e il team. Lui mi-nimizza la rivalità con Ricciardo, senza cercare alibi per le sue pre-stazioni deludenti: «Abbiamo la stessa macchina, se va più veloce vuol dire che ha fatto un lavoro migliore. E’ bello avere un com-pagno di squadra che ti mette in difficoltà, ma l’anno è lungo e tante cose possono succedere».

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13sabato 26 aprile 2014

 Dopo a pausa di Pasqua, do-menica ritorna il campiona-

to di Serie B e grande Milano è attesa ad una trasferta decisa-mente complicata sul campo del Settimo Torinese. I piemontesi hanno infatti bisogno di punti per evitare il decimo posto della classifica, che rinvia ad uno spa-

ToniMorandi

rugby IMPERATIVO: QUARTO POSTO!

E’ il traguardo di RGM che a Settimo Torinese vuole vincere

by Grande Milano, con alcune cadute rovinose, ma anche mo-menti di ottimo rugby sufficienti a far ben sperare in prospettiva: “Se guardate il foglio gara delle ultime giornate - dice il diretto-re sportivo dei milanesi Antonio Raimondi - vi rendete conto di quanto giovane è la squadra che stiamo proponendo. Nell’ulti-ma uscita abbiamo schierato

simi giovani, ora diventati punti di forza della squadra. Mi piace citare due su tutti Corrado Co-lombo e Riccardo Cominotto, due nati nel 1995, che si sogno guadagnati la fiducia degli alle-natori e il rispetto dei compagni. Altro giocatore importante è stato Antonio Parisi che ha sa-puto sacrificarsi con successo nel ruolo di pilone”. Uno sguardo sul

reggio per evitare la retrocessio-ne. Rugby Grande Milano ha in-vece la possibilità di conquistare aritmeticamente il quarto posto, visto che Sondrio, minaccia a soli due punti, deve ospitare la capo-lista Lumezzane. “E’ un traguar-do a cui teniamo molto - afferma Mauro Vaghi l’allenatore del pac-chetto di mischia di Rugby Gran-de Milano - perché dobbiamo dimostrare di saper mantenere la concentrazione sino alla fine del torneo, per gettare le basi per la prossima stagione. Siamo una squadra giovane, che ha bisogno di imparare, e ogni domenica è importante per noi”. E’ stata una stagione sull’altalena per Rug-

una linea di trequarti che ave-va il più vecchio nato nel 1992. In mischia la musica cambia di poco. Il quarto posto ci serve per acquisire sicurezza proprio in vista della prossima stagione. Le due partite che mancano alla fine, serviranno per ulteriori va-lutazioni e per provare qualche ragazzo in uscita dalla nostra under 18. Domenica ad esempio andrà in panchina Massimiliano Borzone, classe 1996. Abbiamo fiducia nei nostri giovani e an-che nel direttore tecnico Gian-luca Ragusi e nel suo assistente Mauro Vaghi. Hanno fatto un grande lavoro quest’anno, con-cretizzato nella crescita di tantis-

futuro che segnala nuove ambi-zioni: “Naturalmente dobbiamo pensare alle prossime due partite - dice Antonio Raimondi - dopo Settimo Torinese chiuderemo in casa contro Sondrio. Due squa-dre alla nostra portata, anche se a questo punto della stagione conta più la crescita collettiva del singolo risultato. Non a caso l’o-biettivo stagionale era la crescita dei ragazzi e l’innalzamento del livello medio. Per la prossima stagione siamo quasi costretti ad alzare gli obiettivi, ce lo chie-dono i nostri ragazzi e anche la sicurezza di aver trovato un bel gruppo, che costituisce il punto di partenza di un nuovo ciclo”.

Ecco dall’uovo di Pasqua sal-tar fuori dei capolavori che

hanno esaltato il nostro trotto. Guidate eccezionali dei nostri massimi driver a conferma che in quanto a uomini e cavalli non siamo secondi a nessuno. Certo, il resto è un po’ da ricostruire ma è impossibile non sottolineare il

gran premio in Francia resta co-munque una grandissima impre-sa. E per non farsi mancare nulla Enrico ha bissato il giorno dopo nel Costa Azzurra torinese: disco rosso per il favorito Mack Grace e standing ovation per Napole-on Bar, con un’altra magata alle redini. Bellei ha giocato la carta

nali ha salutato la compagnia al nuovo record della corsa, 1.12.4 sui 2100 metri. Anche qui lezio-ne di guida di Superpippo Gu-bellini che ha trovato la schiena giusta e ha saputo aspettare in una corsa nella quale si è anda-ti davvero molto forte. Questo Prix d’Etain Royal sembra dav-vero un feudo italiano visto che l’avevano vinto anche Marlon Om nel 2012 e Nesta Effe l’an-no scorso. E Gubellini ancora una volta ha fatto vedere tutta la sua classe, confermando che con Prussia si trova alla gran-de, quinto gran premio in car-riera e primo Gruppo Uno per la femmina che ha un coraggio tipicamente maschile. Insom-ma, dalla Francia alla Finlandia è volato alto il nostro tricolore,

Cavalli al trotto

valore di certe imprese, ottenute perdipiù all’estero. Il weekend è stato magico per Enrico Bellei che ha colpito prima in Francia e poi a Torino. Pascià Lest nell’At-lantique di Enghien ha sottomes-so in arrivo il favorito Univers de Pan dopo averlo seguito per tut-ta la corsa. La retta di Enghien è lunghissima, non finisce mai ed Enrico è stato semplicemen-te perfetto nel non anticipare lo sforzo, caricandosi come una molla il suo Pascià per dare lo spunto decisivo nel finale. Bellei ha caratura internazionale e non lo scopriamo adesso: vincere un

della sorpresa, imponendo al comando un soggetto che al via non era andato mai così forte. Poi naturalmente Napoleon ci ha messo del suo, snocciolando fra-zioni impressionanti che hanno messo a tacere la progressione di un Mack grace ancora una volta ammirevole ma non vincente. Intanto, nella lontana Finlandia, colpiva in un altro gran premio Pietro il Grande (alias Pippo Gu-bellini) con la bellissima Prussia. Canter di salute, ossia vittoria facilissima, della portacolori del-la scuderia Werner che dopo lo spunto in terza ruota, ai 500 fi-

confermando il valore tecnico professionale del nostro sport. Basterebbe che lo Stato sistemas-se le varie pendenze economiche e tutto andrebbe per il meglio perché i valori, come abbiamo visto, ci sono. Sfide al vertice, storie da raccontare, protagoni-sti italiani. Sembra incredibile, col corollario di brutte notizie, istituzionali ed economiche che schiacciano miserevolmente la nostra ippica. Eppure c’è sem-pre la luce della classe, dell’im-presa inaspettata, a farci spera-re nell’ennesima ricostruzione.

Non dorme sugli allori Dani-lo Goffi, laureatosi Campio-

ne Italiano Assoluto di Maratona alla SuisseGas Milano Marathon dello scorso 6 aprile: poco il tem-po dedicato ai festeggiamenti in famiglia, per tornare subito a concentrarsi sugli obiettivi futuri e riprendere gli allenamenti per

DANILO GOFFI RIENTRA IN GARA ALLA 10KM DELLA CHIA HALF MARATHON

sta località per ospitare la Coppa Europa dei 10.000m su pista nel 2015 e i Campionati Europei di Corsa Campestre l’anno succes-sivo: la Chia Laguna Half Mara-thon, nel cui contesto, proprio quest’anno, è stata inserita una 10K competitiva. Da sempre la manifestazione sarda catalizza i principali nomi del fondo az-zurro - Valeria Straneo, Deborah Toniolo e Claudia Pinna, Danie-le Meucci, Ruggero Pertile e Gio-

dizione fisica e mentale - credo di averlo dimostrato in questo periodo sia durante la prepara-zione, sia in gara”, ci racconta a pochi giorni dalla partenza per Chia. “Ho scelto la 10K per evi-tare di imballare le gambe e fare invece una buona gara veloce su una distanza più breve. So che non sarà facile considera-to il ricco parterre dei partenti, ma non intendo risparmiarmi nulla. Con il mio allenatore ho

Chiara Franzetti

atletica

mantenere lo stato di forma rag-giunto in questi mesi di duro la-voro. Questa volta sarà una 10K la gara sulla quale si metterà alla prova il portacolori del Monza Marathon Team; una 10K giova-ne ma altrettanto prestigiosa, già inclusa dall’AIMS nel network delle 350 competizioni più im-portanti in oltre 100 paesi; una 10K organizzata da Laguna Run-ning, società scelta come partner da FIDAL che ha candidato que-

vanni Ruggiero solo per citarne alcuni. E quest’anno la valenza strategica della gara è ancora più forte rispetto alle passate edizio-ni: si tratta infatti di una tappa di avvicinamento fondamentale per i prossimi Campionati Euro-pei di Zurigo. E’ deciso a giocarsi il tutto e per tutto Danilo Goffi, che non tradisce emozioni ma non nasconde di ambire a ve-stire ancora una volta la maglia azzurra: “Sono in buona con-

già studiato il nuovo percorso gara sulla carta, e insieme deci-deremo a breve la strategia da adottare. Spero di riuscire a pro-varlo sabato per dare poi tutto me stesso domenica mattina.” Ci siamo quindi: Goffi ha anco-ra cinque giorni per preparare al meglio questo appuntamento facendo collimare lavoro e alle-namenti, prima di vivere nuo-vamente i brividi e l’adrenalina che ogni gara racchiude in sé.

Danilo Goffi all’arrivo della SuisseGas Milano Marathon

Colpo vincente del belga Phi-lippe Gilbert all’Amstel Gold

Race, classica del Nord disputata in Olanda nel giorno di Pasqua. Il corridore della BMC è parti-to all’attacco sull’ultimo strappo facendo il vuoto alle sue spalle. tagliando il traguardo a braccia alzate malgrado la progressiva rimonta di un gruppetto com-posto da una dozzina di atleti. E’ il secondo successo personale di Gilbert in questa gara che prece-de di quindici giorni il Giro d’I-talia. L’ex campione del mondo ha dimostrato di essere in ottima salute e pronto a gettare il guanto sfida a Vincenzo Nibali, in legge-ra difficoltà in questa edizione dell’Amstel Gold Race, insieme al favorito di turno Fabian Can-cellara. Buona la prestazione di

GILBERT RE DELL’ AMSTEL GOLD RACEValverde domina

il FiandreLuigiSada

ciclismo

Damiano Cunego reduce dal Giro dei Paesi Baschi vinto da Alberto Contador. A metà setti-mana Gilbert però nella Freccia Vallone non è riuscito a conce-dere il bis concedendo via libera ad Alexandro Valverde vincitore anch’esso solitario sul traguar-do del Muro di Huy, la terribile

asperità che concludeva il presti-gioso appuntamento belga. Do-mani mattina sulle classiche del Nord calerà il sipario con la di-sputa della Liegi-Bastogne-Liegi. Per quanto concerne il Giro d’I-talia, giunto quest’anno alla 97° edizione, prenderà il via, come è noto, il prossimo 9 maggio da Belfast, in Irlanda del Nord , e si concluderà il primo giugno a Trieste dopo aver percorso 3345 chilometri. 21 le tappe in pro-gramma. I favoriti sono: Wig-gins, Nibali, Contador, Betancur, Sagan, Boonen, Gilbert, Quinta-na, Aru, Kittel, Krisotff, Moreno Moser, Scarponi, Hushovd, Val-verde e Basso. Fra gli scalatori un occhio particolare per Pozzovi-vo. Quest’anno abbuoni dimez-zati: solo 10 secondi al vincitore di tappa.Alejandro Valverde

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sabato 26 aprile 201414

Dal Moro: “Tifo Inter… ma quello di Porto Alegre”

Per l’artista brasiliano i migliori di tutti sono Zico, Zidane e Ronaldo

4.387.000 spettatori, 17,3% di sha-re, questo lo straordinario risultato Auditel di “Una buona stagione”, martedì 15 aprile alle 21.10 su Rai 1, che ne ha fatto il programma più visto della prima serata. Fra i protagonisti, nel ruolo di Andrea Masci, il modello brasiliano Ricar-do Dal Moro. Noto al grande pub-blico italiano anche per aver gira-to uno spot pubblicitario insieme con Fiorello, Ricardo è un grande appassionato di calcio. Lo confes-sa ai lettori del nostro giornale. Per quale squadra tifa?

bertadores e della Sudamericana), 1 Coppa del Mondo per club (nel 2006 con una vitto-ria per 1-0 sul Barcellona). Da quando vivo in Italia, ho scoperto con piacere che è una delle squadre brasiliane più conosciute perché ci ha giocato Paulo Roberto Falcao. Sono nel vostro Paese da oltre quattro anni, ho vissuto sempre a Milano tranne sette mesi a Roma”.I suoi giocatori preferiti? “Zico, Ronaldo e Zinedine Zidane. Intendo il Ronaldo brasiliano, non Cristiano Ronaldo. Prima di farsi male, Ronaldo era davvero il migliore del mondo, era il “Fenomeno”. Fra i campioni ancora in attività, mi piace molto Andrea Pirlo. In passato, giocavo spesso a cal-cio e a futsal (calcio a cinque) con i miei ami-ci. In Brasile il futsal è molto popolare anche perché abbiamo delle squadre fortissime. Oggi non ho più tempo per giocare a calcio, mi ten-go aggiornato sui risultati dell’Internacional di Porto Alegre tramite Internet e seguo il cam-pionato italiano. Sono stato due volte allo sta-dio Meazza, ho visto sia l’Inter, sia il Milan”.Chi vincerà i Mondiali?“Il Brasile, almeno spero.”Il successo di “Una buona stagione” Le ha già portato delle offerte di lavoro? “Sto facendo dei casting per alcune produzioni televisive, ma mi piacerebbe anche fare un pic-colo ruolo in una produzione cinematografica.”

Lucade Franco

“L’Internacional di Porto Alegre. Fon-data nel 1909, è una delle squadre più gloriose del Brasile: ha vinto 43 tito-

li dello stato Rio Grande do Sul (il cosiddetto ‘campionato Gaucho’), 3 titoli brasiliani, 2 coppe Libertadores, 1 coppa Sudamericana, 1 Recopa (si affrontano i vincitori della Li-

intervista vip

Ecco l’inno... Mondiale!

“One Love, One Rhythm:The Official 2014 Fifa World Cup™Album”

Fifa e Sony Music annunciano che “One Love, One Rhythm: The Of-

ficial 2014 Fifa World Cuptm Album” sarà disponibile su iTunes, Amazon e in tutti i negozi di dischi dal pros-simo 13 maggio. La tracklist include artisti del Brasile e di tutto il mondo. “We Are One (Ole Ola)”, la canzo-ne ufficiale della Coppa del Mondo Fifa 2014 sarà interpretata da Pitbull, insieme a Jennifer Lopez e Claudia

Leitte, alla Cerimonia di apertura del-la Coppa del Mondo Fifa il 12 giugno prossimo all’Arena de Sao Paulo. Inol-tre, l’inno ufficiale della Fifa World Cup 2014 in Brasile, intitolato “Dar um Jeito (We Will Find A Way)”, in-terpretato da una line-up di super-star mondiali che include la leggenda della musica Carlos Santana, Wyclef, Avicii ed Alexandre Pires, sarà dispo-nibile in tutto il mondo dal 19 aprile.

Il dj Lello Mascolo è impegnato su più fronti. Anche su quello

discografico. Ha una formazione diversa rispetto agli altri colleghi. “Con l’apertura della rivendita di SoSushi non smetto comunque di fare il disc jockey. Mi nutro di musica. Sempre. Non poter avere la sensazione oggi di non avere musica attorno a me co-stantemente è deprimente, non potrei rinunciarci. Alla fine sono riuscito a fare sempre le cose che

Lello Mascolo, dj inarrestabilemi andava di fare”. Il suo ultimo singolo, “Beat of Clock”, approda su Just Entertainment. “Faccio brani con la mia idea di musi-ca e non seguo la moda attuale. Mi piace rendere visibile il mio concetto di musica, è una hou-se attuale, con suoni rivisitati, morbidi, basso in evidenza e un cantato di base. Io parto spesso dal funky, dalla musica anni Set-tanta, adoro infatti la nu house”.

Con la prefazione di Massimo Cotto e in libreria dal 24 aprile, “Stelle Deboli” (VoloLibero edizio-

ni) è un libro che racconta la storia di Sid Vicious e Nancy Spungen. Il volume è stato scritto da Daniele Paletta. Un amore punk, una storia vera, un travaglia-

“Stelle Deboli”, in un libro la storiadi Sid Vicious e Nancy Spungento e drammatico rapporto sempre in bilico tra la vita e la morte. “Due solitudini che s’incontrano: questa è in sintesi la storia di queste due anime. Sotto lune troppo pallide e stelle troppo deboli per indicare loro la via”, scrive Cotto. La ricostruzione di un feeling ter-minato con un epilogo terribile. L’autore parte da fatti e ricostruzioni reali a cui ha aggiunto la propria chiave di lettura con un’interpretazione a tratti romanzata.

Esce il 30 aprile “Il pensie-ro positivo di Lorenzo”

(Aereostella Edizioni – Tel. 02.36505840). Cento pagine scritte da Gaetano e Monica

Il pensiero positivo

di JovanottiMenna che raccontano l’ener-gia e l’ottimismo avvertibili at-traverso la carriera musicale di Lorenzo Cherubini, in arte Jo-vanotti. Un personaggio che ha esordito come dj, intrattenitore, un professionista vero. Il volu-me approfondisce e racconta il cantante attraverso i suoi dischi in studio, i lavori discografici, i tour, le collaborazioni, i testi. Ogni suo album ha una storia a sé. Aveva capito già tutto quan-do incise quel primo 45 giri nel 1987, “Walking”, ossia... cam-minando. Di strada l’artista in effetti ne ha fatta davvero tanta.

Riccardo Sada

musica

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15sabato 26 aprile 2014

Kevin Prince Boateng e Melissa Satta comunicano al mondo la loro felicità, è nato

11 giorni fa Maddox Prince, tutto il suo papà, in una clinica tedesca. L’ex giocatore rossonero, ora gioca nello Schalke 04 è già padre, per Melissa in-vece è il primo figlio e per seguire il suo compa-gno si è trasferita anche lei in Germania lasciando il lavoro una trasmissione sportiva di Italiauno, e la sua casa di Milano. L’ex velina e il “Boa” han-no anche programmato le nozze previste il pros-simo anno. La mamma e il neonato sono seguiti con amorevole cura e tantissime coccole. Come sempre la neomamma non vede l’ora di tornare a casa con il suo bambino, come lei stessa dichiarato nella foto che ha pubblicato su Instagram: “Mad-dox e io non vediamo l’ora di tornare a casa”. I no-stri più sinceri auguri alla famiglia appena nata.Kevin Prince Boateng e Melissa Satta

***Fabrizio Corona,

seppure per una motiva-zione triste, è uscito dal carcere di Opera lo scorso 10 aprile per recarsi al tribunale di Milano per firmare l’accordo di divor-zio. Dopo un anno e tre mesi ha vissuto delle ore quasi da uomo libero, scortato dalle guardie carcerarie, è stato poi lasciato qualche minuto da solo nell’au-la del tribunale con l’ex moglie Nina Moric. I due hanno vissuto un momento triste ma pieno di emozioni. Fabrizio è stato visto in perfetta forma, barba e oc-chiali da sole. L’ex modella cro-ata si dice amareggiata del triste epilogo che ha avuto la loro sto-ria: “In questi anni io e Fabrizio ci siamo fatti delle guerre inutili

e oggi mi pento di aver lavato i nostri panni non in famiglia ma sempre pubblicamente. In tribu-nale ci hanno lasciato qualche minuto da soli, ci siamo abbrac-ciati ed ho rivisto nei suoi occhi il Fabrizio che avevo conosciuto e sposato anni fa. Fabrizio è bel-lo come il sole”. Non facciamo fatica a capire l’amarezza dei protagonisti coinvolti in storie di questo tipo, in questo caso appesantita dalla prigionia di Corona, ma Fabrizio è forte e uscirà più forte di prima, la sua tempra non l’ha abbandonato. Tra le clausole del divorzio la più importante riguardo il loro figlio che il padre, una volta uscito dal carcere, potrà vedere senza più limiti di tempo e tutte le volte che i due vorranno. Oggi, invece, l’ex re dei paparazzi può vedere suo figlio solo per sei ore al mese.

***

Mario Balotelli ha finalmente conosciuto la figlia Pia, nata il 5 dicembre 2012, avu-ta dall’allora compagna Rafaella Fico. Ha abbracciato e coccolato la figlia nel tribunale dei minori di Napoli che ha reso disponibili degli spazi per l’occasione. Final-mente il cerchio si chiude seppu-re con esame del DNA e proces-so al tribunale di Brescia che ha disposto che i primi incontri fos-

Mario Balotelli

*** sero assistiti da uno psicologo.

L’attaccante rossonero è arrivato all’incontro in un auto furgonata con i vetri oscurati la Fico è arri-vata con il fratello che teneva in braccio la piccola. L’ex coppia che ha occupato per oltre un anno le pagine di cronaca rosa non ha ovviamente rilasciato nessuna dichiarazione. L’incontro è du-rato circa un ora. Finalmente questa storia ha avuto un lieto fine con la benedizione di tutti.

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EditoreEdizioni SBMVia Domodossola, 21 MilanoTel/fax 02.36563906Sito internetwww.stadio5.it

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Collaboratori: Andrea Anelli, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Aldo Colombo, Lara Comi, Luca De Franco, Bianca Elton Ara, Giovanni Labanca, Marby, Fiore Marro, Sandro Mazzola, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Marco Papetti, Paolo Pirovano, Daniel Rizzo, Luigi Sada, Riccardo Sada, Pino Sardiello, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011

LUINI: UN PEZZO DI RINASCIMENTO

A Palazzo Reale mostra dei figli e del grande artista lombardo

“Questa mostra fa parte del nu-cleo centrale dei progetti espositivi su cui abbiamo costruito la “Pri-mavera di Milano”, il palinsesto di eventi culturali dedicato alla nostra città, alla centralità che ha sempre avuto nella storia cul-turale del mondo intero, e ai suoi artisti che hanno trovato proprio a Milano la terra fertile per lo sviluppo della loro creatività- di-chiara l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno- un omaggio dovuto a una grande figura della storia dell’arte milanese e italiana che ha contribuito con il proprio lavoro e la propria personalità a costruire l’identità di Milano” Il progetto sull’artista Bernardino Luini e i suoi figli è la mostra promossa dal Comune di Mila-no nella sede di Palazzo Reale a cura di Giovanni Agosti e Jaco-po Stoppa, ci racconta l’intero percorso personale e artistico dell’artista, dalle ricerche giova-nili a quelle della maturità. Ber-nardino Luini, nato a Dumenza,

Marby

di Chiaravalle, del Santuario di Saronno, San Magno a Legnano e ancora quelli della Certosa di Pavia e di Santa Maria degli An-geli a Lugano. In occasione della mostra alcuni luoghi apriranno al pubblico grazie anche alla col-laborazione della Regione Lom-

BERNARDINO LUINI- Ragazze al bagno 1513affresco trasportato su tavolaMilano, Pinacoteca di Brera

un piccolo paese sul Lago Mag-giore ai confini con il Canton Ti-cino intorno al 1480 è stato prin-cipalmente pittore di affreschi realizzati non solo nelle chiese di Milano, ma anche in altre locali-tà lombarde. Per questo nelle va-rie sezioni della mostra è possi-bile compiere una visita virtuale nei luoghi che ospitano le opere inamovibili dell’artista, allo sco-po di integrare il percorso dell’e-sposizione e dare la possibilità al grande pubblico di capire meglio l’opera dell’autore. Attraverso dei video, realizzati dal CTU (Cen-tro per le tecnologie e la didat-tica universitaria multimediale dell’Università degli Studi di Milano) è possibile conoscere i cicli murali compiuti dall’artista. Quelli di San Giorgio al Palazzo, di San Maurizio al Monastero Maggiore a Milano, dell’Abbazia

BERNARDINO LUINI- Susanna e i vecchioni 1515 tavolaIsola Bella Collezione privata

BERNARDINO LUINI- Madonna del roseto 1516-1517 tavolaMilano, Pinacoteca di Brera

AURELIO LUINI - Martirio di San Vincenzo 1585-1587affresco riportato su vetroresina

Milano, Museo d’arte Antica del Castello Sforzesco

bardia e del FAI, Fondo Ambien-te Italiano. Bernardino Luini, che è stato secondo i curatori il rappresentante del movimento classico moderato all’alba del ‘500 in sintonia con le istanze del rinnovamento della chiesa, met-te a punto una formula espressi-va devozionale molto gradita al cardinale Federico Borromeo. Le sue Madonne, da cui hanno trat-to spunto i “santini” cui hanno pregato molte generazioni e altri temi cari all’artista raggiungono la fama nel corso dell’ 800 quan-do incontra il gusto dell’Europa romantica. La mostra è articola-ta in dodici sezioni da ragazzo a Milano, ai suoi viaggi in Veneto e a Roma per comprendere il per-

corso dal 1500 fino alla soglia del secolo successivo, dal periodo Francese a quello Spagnolo che riassumono cent’anni di vicende di una famiglia di pittori illustri. In occasione della mostra, sono stati anche eseguiti numerosi re-stauri, di cui sei opere della Col-lezione Borromeo provenienti dall’Isola Bella, ad opera degli stessi princìpi Borromeo in col-laborazione con il Comune di Milano. Altre opere restaurate provengono dalla Pinacoteca di Brera e da musei stranieri. Per la

mostra è stato redatto un cata-logo edito da Officina Libraria, e curato da alcuni degli studiosi che hanno collaborato con Gio-vanni Agosti e Jacopo Stoppa alla realizzazione del volume, pa-rallelo al catalogo della mostra,che contiene oltreché tavole e figure dell’opera dell’artista, an-che un volume di itinerari con schede accurate di trenta località lombarde, piemontesi e ticinesi in cui si trovano le opere di Luini e dei suoi figli. Il progetto pro-mosso dal Comune di Milano e stato organizzato da Palazzo Reale insieme alla Soprinten-denza per i Beni Storici e arti-stici di Milano, Dipartimento di Beni Ambientali dell’Uni-versità degli Studi di Mila-no, Pinacoteca Ambrosiana, Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group, con il sostegno di Co-smit e Ford. Allestimento Piero Lissoni, immagine coordina-ta Studio Dondina Associati.

InfoPalazzo Reale Milanodal 10 aprile al 13 luglio 2014

Biglietti con audio guida in omaggio

www.mostraluini.itwww.comune.milano.it/palazzorealewww.facebook.com/MostraLuiniwww.facebook.com/palazzorealemilano