La voce - APRILE 2011

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Opera San Luigi Orione Parrocchia S. Pio X Marghera - VE La Voce Periodico di Comunicazione - Aprile 2011 CRISTO È RISORTO! ALLELUIA

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la voce il trimestrale della parrocchia di san pio X

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Opera San Luigi Orione

Parrocchia S. Pio X Marghera - VE

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CRISTO È RISORTO!

ALLELUIA

 

©Apr. 2011 [email protected]

La Voce...della Parrocchia di S. Pio X

(Opera San Luigi Orione)Direttore: D. Giuseppe Volponi

Redazione: Piero Bellinato, Paola Busato, Isabella Damiani, Federica De Rosa, Tiziana Zabeo.Hanno collaborato: don Fioravante Agostini, Paola Busato, Piccola Comunità A6, Luciana-operatrice Caritas, Gruppo Giovani, Gervasio Geminian, Maestra Francesca, Suor Luisa, Gruppo Missionario: Claudia, Letizia, Paola, Pierantonio, Roberta e Teresa, Irma Ubizzo, Tiziana Zabeo.

Stampato in 1000 copie circaOfferta libera

Parrocchia S. Pio XVia Nicolodi 2 Marghera - Tel. 92.06.36

Ricordiamo che...

Sono entrati nella Famiglia di Dio con il Battesimo:

Sono ritornati al Padre:

Chi crede in me anche se morto, vivrà!

PAVANETTO VANDA di anni 90 il 02.01.2011FALCONE GIUSEPPINA di anni 88 il 05.01.2011DUSO LUIGI di anni 76 il 12.01.2011POTZ LIDIA di anni 81 il 21.01.2011PORIATI LIBERA di anni 82 il 24.01.2011BULLO ANGELA di anni 99 il 28.01.2011CIAURI BRUNO di anni 79 il 10.02.2011BABATO NEVIA di anni 87 il 19.02.2011LORANDINI FIORELLO di anni 88 il 19.02.2011

La nostra Comunita li accoglie con gioia!

SARA ZAGALLO il 09 Gennaio 2011MARGHERITA AMICI il 29 Gennaio 2011SIMONE GUGLIELMO il 05 Febbraio 2011BEATRICE BOSCOLO il 27 Marzo 2011

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Rigenerati dalla Parola - Rigenerati dalla Parola - Rigenerati dalla Parola2 Rigenerati dalla Parola - Rigenerati dalla Parola - Rigenerati dalla Parola 23

La Voce del Parroco Poesia

NELL’EPOCA DELLE PASSIONI TRISTI…UNA BELLA NOTIZIA:CRISTO È RISORTO!”

Ogni giorno ci imbattiamo in notizie e fatti di cronaca che ci sbattono in faccia, senza alcun pu-dore, delitti efferati, suicidi, gesti disperati di chi trova nella violenza o nella morte altrui l’unica ri-sposta ai propri scopi. Spesso rimango interdetto e impotente di fronte a questa realtà, soprattutto quando penso ai nostri ragazzi e giovani. Questo nostro tempo è stato defi nito “L’EPOCA DELLE PASSIONI TRISTI”. In

che cosa consiste questa crisi? In un cambiamento di segno nel futuro: dal FUTURO-PROMESSA AL FUTURO-MINACCIA. E siccome la nostra mente è sana quando è aperta al futuro, quando il futuro chiude le sue porte o, se le apre è solo per offrirsi come incertezza, precarietà, insicurezza, inquietudine, allora, il “terribile è già accaduto, perché le iniziative si spengono, le speran-ze appaiono vuote. LA MORTE DI DIO NON HA LASCIATO SOLO ORFANI MA ANCHE EREDI. Durante il rito dell’imposizione delle ceneri, invitai tutti i presenti ad affrontare la quaresima come un tempo in cui prepararsi interiormente per vivere bene i giorni del giovedì-venerdì-sabato santo, giorni in cui “vedere-accogliere” l’amore del Crocifi sso che per me ha dato la Sua vita. Ecco la bella notizia che irrompe in quest’epoca triste: DIO MI AMA, e lo dimostra rinnovando per me il sacrifi cio del Figlio suo, Gesù Cristo. Dio non ama la croce, ma ama me, l’uomo, gli uomini. Per questo, piuttosto che crocifi ggerne uno, si lascia crocifi ggere Lui. Non Lui ha inven-tato la croce, ma il male del mondo, che Lui tanto ama e vuole salvare. In questo tempo così precario e pieno di incertezze sento urgente il bisogno ed al tempo stesso, il coraggio di stare davanti alla Croce, perché essa ci liberi dalla falsa immagine di Dio, di uomo e di vita/morte. Celebrare la Pasqua signifi ca incontrare Gesù Cristo che dice: Dio è chi ama con un amore più forte della morte; uomo è non chi domina, ma chi si fa servo; la vita non è un bene da salvare, ma dono da donare.

cronaca che ci sbattono in faccia, senza alcun pu-dore, delitti efferati, suicidi, gesti disperati di chi trova nella violenza o nella morte altrui l’unica ri-sposta ai propri scopi. Spesso rimango interdetto e impotente di fronte a questa realtà, soprattutto quando penso ai nostri ragazzi e giovani. Questo nostro tempo è stato defi nito

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La Voce del ParrocoLa rifl essione

LA RISURREZIONENessun testo meglio del Catechismo della Chiesa Cattolica ci può far comprendere quel punto del Credo che dice “CREDO LA RESURREZIONE DELLA CARNE”.“Il Credo cristiano culmina nell’acclamazione della risurre-zione dei morti alla fi ne dei tempi, e nella vita eterna. Noi fer-mamente crediamo e speriamo che, come Cristo è veramente risorto dai morti e vive per sempre, così pure i giusti, dopo la loro morte, vivranno per sempre con Cristo Risorto....Ma c’è di più. Gesù lega la fede nella risurrezione alla sua stessa Persona: “IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA”. Che cosa signifi ca “RISUSCITARE”? Con la morte, separazione dell’anima e del corpo, il corpo dell’uomo cade nella corruzione, mentre la sua anima va incontro a Dio. CHI RISUSCITERÀ? Tutti gli uomini che sono morti: “quanti fecero il bene per una risurre-zione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.”COME? Cristo é RISORTO CON IL SUO STESSO CORPO: “Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!” Allo stesso modo, in lui, “tutti risorgeranno coi corpi di cui ora sono rivestiti”, ma questo corpo sarà trasfi gurato in corpo glorioso, in “corpo spirituale”.Il “come” supera le possibilità della nostra immaginazione e del nostro intelletto; è accessibile solo nella fede.Se è vero che Cristo ci risusciterà “nell’ultimo giorno”, è anche vero che, per un certo aspetto, siamo già risuscitati con Cristo. Infatti, grazie allo Spirito Santo, la vita cristia-na, fi n d’ora su questa terra, è una partecipazione alla morte e alla Risurrezione di Cri-sto. Nutriti del suo Corpo nell’Eucarestia, apparteniamo già al Corpo di Cristo. Quando risusciteremo nell’ultimo giorno, saremo anche noi “manifestati con lui nella gloria”. Nell’attesa di quel giorno, il corpo e l’anima del credente già partecipano alla dignità di essere “in Cristo”; di qui l’esigenza di rispetto verso il proprio corpo, ma anche verso quello degli altri...”.Grazie, Signore! Grazie della immensa dignità a cui ci chiami, quella dignità data alle nostre anime spesso così deboli, affrante e vacillanti, ma anche ai nostri corpi che af-frontano quotidianamente la fatica e l’impegno del lavoro, la sofferenza della malattia e del limite, il disagio delle intemperie, le avversità e le prove della vita....Ma anche la responsabilità del bene da fare, dell’amore, della tenerezza, della amici-zia, della fraternità, della cura e la protezione ai piccoli, ai poveri, agli ammalati e ai sofferenti, che si esprimono proprio con i gesti del nostro corpo. Un corpo destinato all’immortalità, all’incorruttibilità, alla Risurrezione e alla Vita Eterna.

Irma Ubizzo

ROMANINO - RESURREZIONE

È necessario ritornare a stare davanti al Crocifi sso: la Croce non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della vera rivoluzione cristiana: abbiamo di nuovo un Padre, il Dio di Gesù Cristo, che non dà mai le dimissioni, nonostante i peccati dei suoi fi gli. Abbiamo di nuovo un Padre, Dio-amore e la sua tenerezza è la gioia del Figlio (Gesù) e dei fi gli, ciascuno di noi. La vera “MISURA” del cristiano sta proprio qui. Il peccato del mondo e la sua conseguente tri-stezza è non aver conosciuto o rifi utato l’amo-re del Padre

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San Luigi Orione

Appuntamenti

Domenica 17 Aprile - DOMENICA DELLE PALMEOre 9.15: Benedizione dell’ulivo e processione delle palme

Giovedì 21 AprileOre 7.00: Celebrazioni dell’Uffi cio delle Letture e delle LodiOre 9.30: S. Messa del Crisma alla Basilica di San Marco a VeneziaOre 18.30: Celebrazione della messa in“Coena Domini”, ultima cena di Gesù eLavanda dei piedi

Venerdì 22 AprileGiornata di digiuno e astinenza dalle carniOre 7:30: Celebrazioni dell’Uffi cio delle Letture e delle LodiOre 18.00: Celebrazione della Passione di Gesù e adorazione della Croce

Sabato 23 AprileOre 7:30: Celebrazioni dell’Uffi cio delle Letture e delle LodiDalle ore 9.30 alla 12.00 e dalle ore 15.30 alle 19.00 i sacerdoti saranno disponibili per le confessioniOre 21.30: davanti alla chiesa daremo inizio alla celebrazione della VEGLIA PASQUALE con la liturgia del fuoco e della luce

Domenica 24 Aprile - PASQUA DI RESURREZIONELe sante messe saranno celebrate nei seguenti orari:8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00.

Lunedì 25 Aprile - LUNEDÌ DELL’ANGELOGli orari delle S. messe sono i seguenti: 8.00 - 11.00 - 18.00.FESTA DEL NOSTRO PATRONO, SAN MARCO EVANGELISTA Biciclettata a Forte Gazzera TIZIANO VECELIO

RESURREZIONE

to paolino scelto da Don Orione all’inizio della sua opera: ”Instaurare omnia in Cristo”. I rapporti con l’augusta persona del Ponte ce erano improntati a un senso di rispettosa familiarità di cui è prova l’omaggio annuale delle primizie di frutta che gli veniva inviato dalla casa dell’Immacolata di Bra , Villa Mo� a, sede allora del Noviziato. Solo una volta una leggerissima ombra velò il sorriso di Pio X. Era successo che Don Orione, amante delle anime, soprattutto delle anime consacrate, nel suo ar-dore apostolico voleva riportare alla Chiesa quei Sacerdoti, che per motivo dell’im-perversare del modernismo e delle lotte che ne seguirono, si erano schierati contro i suoi dettami.e, come succede sempre, gli Zeloti (!), mormoravano a proposito e sproposito: -dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.- Arrivarono tali voci al Papa Pio X. Allora il Ponte ce – e quest’atto generoso è degno del suo grande cuore di Pastore- volle interrogare lui stesso il povero Don Orione, in cui aveva riposto tanta ducia, perché si giusti casse da anima a anima. Il Papa gli disse di inginocchiarsi. Gli fece recitare il credo…” Credo in Dio Pa-dre onnipotente, creatore del cielo e della terra…” Abbiamo troppo presente agli occhi dell’anima la gura di Don Orione, sentiamo nel cuore l’eco della sua voce pacata, ferma, velata appena di tremante commozione quando parlava delle cose di Dio, per non rivivere la scena nella sua religiosa grandezza: il Papa che ascolta e scruta su quel volto assorto in preghiera i segreti di un’anima-due Santi che si guar-dano, negli occhi nei quali risplende la immagine dello stesso Dio... “... alzati, anzi lui stes-so, il Papa, aiuterà ad alzarsi Don Orione, va e continua ciò che hai incominciato…”Quando un uomo pregava così, non c’era più bisogno per Pio X di altri esami di teologia!!! !. a cura didon Fioravante Agostini

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San Luigi Orione AppuntamentiSabato 30 Aprile e 1° Maggio A Milano incontro con gli Operatori Pastorali delle Parrocchie Orionine

Lunedì 2 MaggioOgni sera onoreremo la Madre di Gesù con la recita del Santo Rosario

Sabato7 e Domenica 8 MaggioVISITA DEL PAPA A VENEZIA-AQUILEIA

Seguendo il programma che ci verrà comunicato, con chi si e iscritto, ci recheremo al Parco San Giuliano per assistere alla Santa Messa che il Santo Padre celebrerà.

13-14-15 MaggioTriduo in onore di San Luigi Orione, il Santo Fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza e Padre Spirituale dei nostri Sacerdoti e Suore

Sabato 21 MaggioPRIME CONFESSIONI

Sabato 28 Maggio6° Consiglio Pastorale Parrocchiale: verifi ca e cena

Domenica 29 MaggioPRIME COMUNIONI per 42 nostri ragazzi

Martedì 31 MaggioProcessione Mariana Vicariale

Giovedì 2 GiugnoGiornata degli Operatori Pastorali a Campocroce

Estate 2011 Palus San Marco1a - 2a - 3a - Media dal 27 Giugno al 10 Luglio4a - 5a - Elementare dal 10 al 23 LuglioSuperiori e Giovani dal 23 al 30 LuglioFamiglie dal 30 Luglio al 20 Agosto

San Luigi Orione e il Papa Una tipica macchietta tortonese strillone di giornali, vedendo passare i ragazzi di Don Orione, inquadrati, esclama con voce stentorea: ”passa l’esercito dei papali-ni”!!! “ IL PAPA: ECCO IL NOSTRO CREDO, L’UNICO CREDO DELLA NOSTRA VITA E DEL NOSTRO ISTITUTO”, scriverà Don Orio-ne, che per il Papa avrebbe dato il sangue e la vita. Egli riservò ai suoi religiosi più anziani, professi da almeno dieci anni, un voto speciale di dedizione piena e assoluta alla volontà del Papa.Da parte sua poi ammoniva: ”nessuno vi vinca nella sincerità dell’amore, nella devozione, nella generosità verso la Madre Chiesa e il Papa; nessuno ci vinca ne lavorare perchè si seguano i desideri della Chiesa e del Papa. Nessuno ci vinca nel seguire le direttive ponti� cie, tutte, senza reticen-ze e senza piagnistei, senza freddezze e senza riserve. Adesione piena e � liale e perfetta: di mente e di cuore e di opere, non solo in tutto quanto il Papa decide solennemente in materia di dogma e di morale, ma in ogni cosa qualunque sia che Egli insegna, comanda ed esige.” Questo indipendentemente dalla persona del Papa, si chiamasse Leone XIII, Pio X, Benedetto XV, Pio XI o Pio XII. Certo che fra tutti, colui che attira l’attenzione di Don Orione, sarà Pio X il Papa Veneto. “ Ambedue di umile nascita, ambedue amici degli umili, ambe-due appassionati del popolo minuto, ambedue zelanti del ministero modesto, ambedue non nemici del loro tempo, ma nemmeno entusiasti; ambedue ma-gni� ci preti � no all’ultimo, sebbene l’uno fosse Ponte� ce e l’altro creatore di opere buone. Il tono era il medesimo: della familiarità, della giovialità, della immediatezza sincera. Intelligentissimi di natura, capivano tutto sebbene non avessero troppe lettere, né troppe scienze”, così si esprimeva don Sparpaglione, primo biografo di Don Orione. E’ strano che il motto scelto dal Papa alla sua elezione papale, sia lo stesso mot-

IL MOTTO DI SAN LUIGI ORIONE

E DI SAN PIO X

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San Luigi Orione AppuntamentiSabato 30 Aprile e 1° Maggio A Milano incontro con gli Operatori Pastorali delle Parrocchie Orionine

Lunedì 2 MaggioOgni sera onoreremo la Madre di Gesù con la recita del Santo Rosario

Sabato7 e Domenica 8 MaggioVISITA DEL PAPA A VENEZIA-AQUILEIA

Seguendo il programma che ci verrà comunicato, con chi si e iscritto, ci recheremo al Parco San Giuliano per assistere alla Santa Messa che il Santo Padre celebrerà.

13-14-15 MaggioTriduo in onore di San Luigi Orione, il Santo Fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza e Padre Spirituale dei nostri Sacerdoti e Suore

Sabato 21 MaggioPRIME CONFESSIONI

Sabato 28 Maggio6° Consiglio Pastorale Parrocchiale: verifi ca e cena

Domenica 29 MaggioPRIME COMUNIONI per 42 nostri ragazzi

Martedì 31 MaggioProcessione Mariana Vicariale

Giovedì 2 GiugnoGiornata degli Operatori Pastorali a Campocroce

Estate 2011 Palus San Marco1a - 2a - 3a - Media dal 27 Giugno al 10 Luglio4a - 5a - Elementare dal 10 al 23 LuglioSuperiori e Giovani dal 23 al 30 LuglioFamiglie dal 30 Luglio al 20 Agosto

San Luigi Orione e il Papa Una tipica macchietta tortonese strillone di giornali, vedendo passare i ragazzi di Don Orione, inquadrati, esclama con voce stentorea: ”passa l’esercito dei papali-ni”!!! “ IL PAPA: ECCO IL NOSTRO CREDO, L’UNICO CREDO DELLA NOSTRA VITA E DEL NOSTRO ISTITUTO”, scriverà Don Orio-ne, che per il Papa avrebbe dato il sangue e la vita. Egli riservò ai suoi religiosi più anziani, professi da almeno dieci anni, un voto speciale di dedizione piena e assoluta alla volontà del Papa.Da parte sua poi ammoniva: ”nessuno vi vinca nella sincerità dell’amore, nella devozione, nella generosità verso la Madre Chiesa e il Papa; nessuno ci vinca ne lavorare perchè si seguano i desideri della Chiesa e del Papa. Nessuno ci vinca nel seguire le direttive ponti� cie, tutte, senza reticen-ze e senza piagnistei, senza freddezze e senza riserve. Adesione piena e � liale e perfetta: di mente e di cuore e di opere, non solo in tutto quanto il Papa decide solennemente in materia di dogma e di morale, ma in ogni cosa qualunque sia che Egli insegna, comanda ed esige.” Questo indipendentemente dalla persona del Papa, si chiamasse Leone XIII, Pio X, Benedetto XV, Pio XI o Pio XII. Certo che fra tutti, colui che attira l’attenzione di Don Orione, sarà Pio X il Papa Veneto. “ Ambedue di umile nascita, ambedue amici degli umili, ambe-due appassionati del popolo minuto, ambedue zelanti del ministero modesto, ambedue non nemici del loro tempo, ma nemmeno entusiasti; ambedue ma-gni� ci preti � no all’ultimo, sebbene l’uno fosse Ponte� ce e l’altro creatore di opere buone. Il tono era il medesimo: della familiarità, della giovialità, della immediatezza sincera. Intelligentissimi di natura, capivano tutto sebbene non avessero troppe lettere, né troppe scienze”, così si esprimeva don Sparpaglione, primo biografo di Don Orione. E’ strano che il motto scelto dal Papa alla sua elezione papale, sia lo stesso mot-

IL MOTTO DI SAN LUIGI ORIONE

E DI SAN PIO X

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San Luigi Orione AppuntamentiSabato 30 Aprile e 1° Maggio A Milano incontro con gli Operatori Pastorali delle Parrocchie Orionine

Lunedì 2 MaggioOgni sera onoreremo la Madre di Gesù con la recita del Santo Rosario

Sabato7 e Domenica 8 MaggioVISITA DEL PAPA A VENEZIA-AQUILEIA

Seguendo il programma che ci verrà comunicato, con chi si e iscritto, ci recheremo al Parco San Giuliano per assistere alla Santa Messa che il Santo Padre celebrerà.

13-14-15 MaggioTriduo in onore di San Luigi Orione, il Santo Fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza e Padre Spirituale dei nostri Sacerdoti e Suore

Sabato 21 MaggioPRIME CONFESSIONI

Sabato 28 Maggio6° Consiglio Pastorale Parrocchiale: verifi ca e cena

Domenica 29 MaggioPRIME COMUNIONI per 42 nostri ragazzi

Martedì 31 MaggioProcessione Mariana Vicariale

Giovedì 2 GiugnoGiornata degli Operatori Pastorali a Campocroce

Estate 2011 Palus San Marco1a - 2a - 3a - Media dal 27 Giugno al 10 Luglio4a - 5a - Elementare dal 10 al 23 LuglioSuperiori e Giovani dal 23 al 30 LuglioFamiglie dal 30 Luglio al 20 Agosto

San Luigi Orione e il Papa Una tipica macchietta tortonese strillone di giornali, vedendo passare i ragazzi di Don Orione, inquadrati, esclama con voce stentorea: ”passa l’esercito dei papali-ni”!!! “ IL PAPA: ECCO IL NOSTRO CREDO, L’UNICO CREDO DELLA NOSTRA VITA E DEL NOSTRO ISTITUTO”, scriverà Don Orio-ne, che per il Papa avrebbe dato il sangue e la vita. Egli riservò ai suoi religiosi più anziani, professi da almeno dieci anni, un voto speciale di dedizione piena e assoluta alla volontà del Papa.Da parte sua poi ammoniva: ”nessuno vi vinca nella sincerità dell’amore, nella devozione, nella generosità verso la Madre Chiesa e il Papa; nessuno ci vinca ne lavorare perchè si seguano i desideri della Chiesa e del Papa. Nessuno ci vinca nel seguire le direttive ponti� cie, tutte, senza reticen-ze e senza piagnistei, senza freddezze e senza riserve. Adesione piena e � liale e perfetta: di mente e di cuore e di opere, non solo in tutto quanto il Papa decide solennemente in materia di dogma e di morale, ma in ogni cosa qualunque sia che Egli insegna, comanda ed esige.” Questo indipendentemente dalla persona del Papa, si chiamasse Leone XIII, Pio X, Benedetto XV, Pio XI o Pio XII. Certo che fra tutti, colui che attira l’attenzione di Don Orione, sarà Pio X il Papa Veneto. “ Ambedue di umile nascita, ambedue amici degli umili, ambe-due appassionati del popolo minuto, ambedue zelanti del ministero modesto, ambedue non nemici del loro tempo, ma nemmeno entusiasti; ambedue ma-gni� ci preti � no all’ultimo, sebbene l’uno fosse Ponte� ce e l’altro creatore di opere buone. Il tono era il medesimo: della familiarità, della giovialità, della immediatezza sincera. Intelligentissimi di natura, capivano tutto sebbene non avessero troppe lettere, né troppe scienze”, così si esprimeva don Sparpaglione, primo biografo di Don Orione. E’ strano che il motto scelto dal Papa alla sua elezione papale, sia lo stesso mot-

IL MOTTO DI SAN LUIGI ORIONE

E DI SAN PIO X

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Qui Scuola Materna

Scuola dell’Infanzia San Pio X: chi siamo?E’ una scuola cattolica, paritaria, gestita dalla Par-rocchia San Pio X.La gestione educativa e didattica è affi data alle Pic-cole suore Missionarie della Carità (Don Orione), ma si avvale di insegnanti laiche che gestiscono di-rettamente le sezioni. Ha come fi nalità propria l’educazione delle nuove generazioni secondo i valori cristiani.La proposta educativa si realizza in un contesto co-munitario in cui partecipano oltre ai bambini/e alle educatrici, i genitori, il ge-store e il personale di servizio; con l’apporto di tutti si tende a realizzare un clima comunitario sereno e stimolante, caratterizzato dallo stile “paterno cri-stiano” di vita, nello spirito di famiglia.La struttura può accogliere 84 bambini in totale suddivisi in tre sezioni composte da 28 bambini ciascuna.Propone, oltre ad una Programmazione educativo – didattica che ha lo scopo di contribuire a sviluppare la componente socio – affettiva ed emotiva del bambino e a stimolarne le abilità sensoriali, motorie, linguistiche ed intellettive ( la pro-grammazione fa capo alle Indicazioni per il curricolo 2007 attualmente in vigo-re), alcune feste (sia di carattere religioso come San Martino, Santo Natale, festa della Vita, Pasqua che “profano” come la festa dei Nonni, castagnata, Befana, Carnevale, festa della Famiglia e di fi ne anno) che aiutano i bambini a scandire i vari momenti dell’anno.I progetti attivati in questo anno scolastico riguardano l’accoglienza, il corpo, le emozioni, i colori, la religione, il tempo, le forme geometriche, la prima alfabe-tizzazione e la narrazione. Tutti questi progetti vengono presentati da un personaggio guida chiamato Fata Ricerca e vengono portati avanti attraverso giochi liberi e strutturati, conversa-zioni in cerchio, lavori di gruppo elaborati prodotti dai bambini, manipolazione, recitazione, esecuzioni corali di canzoni e poesie.Le sezioni sono composte da età miste (come consigliato da esperti nel settore), ma per lo svolgimento dei laboratori si lavora per gruppi d’età in intersezione.Sono attivati anche alcuni progetti con la presenza di insegnanti esterne per l’at-tività psicomotoria, l’inglese e la psicomotricità relazionale.

Maggio Mariano

Era bello perché si era tutti insieme, in chiesa e fuori. Era bello pregare tutti insieme ed era bello, mentre tu giravi nella giostra, vedere mamma e papà par-lare fi tto fi tto o scherzare con parenti e amici.Così maggio si è fi ssato nella nostra memoria, nel nostro cuore come un mese speciale, “il mese di Maria”, il mese in cui Maria ti chiama, chiama proprio te e tu non puoi tirarti indietro, non puoi non rispondere al suo richiamo. Parola di mamma e papà. Tiziana Zabeo

Era bello perché si era tutti insieme, in chiesa e fuori. Era bello pregare tutti

MAGGIO, MESE DEL “FIORETTO”DA LUNEDÌ 2 MAGGIO, OGNI SERA, RECITEREMO IL SAN-TO ROSARIO IN ONORE DELLA NOSTRA MAMMA CELESTE. NELLA PRIMA PARTE DEL MESE NELLE VARIE ZONE PARROC-CHIALI E SUCESSIVAMENTE IN CHIESA. IN OCCASIONE DELLA BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II CHE AVVERRÀ IL 1° MAGGIO IN SAN PIETRO, QUESTO MESE CERCHEREMO DI CONOSCERE MEGLIO QUESTO GRANDE

PAPA DEVOTISSIMO DELLA MADONNA. MEDITEREMO SULLA SUA VITA, I SUOI INSEGNAMENTI, I SUOI VIAGGI, I SUOI SCRITTI E TUTTO QUELLO CHE CI HA VOLUTO TRASMETTERE CON IL SUO ESEMPIO DI VITA COMPLETAMENTE VISSUTA.

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DA LUNEDÌ 2 MAGGIO, OGNI SERA, RECITEREMO IL SAN-TO ROSARIO IN ONORE DELLA NOSTRA MAMMA CELESTE. NELLA PRIMA PARTE DEL MESE NELLE VARIE ZONE PARROC-CHIALI E SUCESSIVAMENTE IN CHIESA. IN OCCASIONE DELLA BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II CHE AVVERRÀ IL 1° MAGGIO IN SAN PIETRO, QUESTO MESE CERCHEREMO DI CONOSCERE MEGLIO QUESTO GRANDE

BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II CHE AVVERRÀ IL 1° MAGGIO IN SAN PIETRO, QUESTO MESE CERCHEREMO DI CONOSCERE MEGLIO QUESTO GRANDE

PAPA DEVOTISSIMO DELLA MADONNA. MEDITEREMO SULLA SUA VITA, I SUOI INSEGNAMENTI, I SUOI VIAGGI, I SUOI SCRITTI E TUTTO QUELLO CHE CI HA VOLUTO TRASMETTERE CON IL

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I bambini più grandi sono accompagnati nel delicato passaggio alla Scuola Primaria attraverso visite e attività didattiche mirate in collaborazione con la Scuola Primaria del territorio “M. L. Visintini” (Progetto Continuità).Sono previste uscite didattiche in relazione alla programmazione e alle offerte del territorio.La Scuola è aperta da Settembre a Giugno, dal lunedì al venerdì con interru-zione nei giorni festivi, nel periodo natalizio e pasquale.Nel mese di Luglio (per le prime tre settimane) viene offerta la possibilità del Centro Estivo con attività ludiche e ricreative. La giornata educativa inizia alle 7.30, per chi ne ha la necessità con l’entrata anticipata e termina alle ore 16.00

Suor Luisa, Superiora

Qui Scuola Materna

FESTA DELLA “VITA” 2011Domenica 6 febbraio nell’annuale Messa dedicata alla Festa della Vita, erano presenti un bel gruppo di bambini della nostra Scuola dell’Infanzia, che hanno animato con un canto iniziale e con le preghiere dei fedeli dedicate alla pace, alla salute e all’amore per tutti.Uno dei due momenti più belli si è verifi cato quando Don Giuseppe, a sorpresa, ha invitato i bambini a salire sull’altare per recitare il Padre Nostro stretti per mano, mentre l’altro gesto emozionante, è accaduto quando abbiamo visto i bambini andare in cerca dei loro genitori per dargli un abbraccio di pace.Termino con alcune parole della canzone che ha aperto la Messa di questa do-menica così viva…

VIVI NEL CREATO

CON I TUOI FRATELLI

INSIEME A TUTTI QUESTI DONI BELLI.

CERTO CHE LA VITA

QUESTO TU LO SAI

È IL BENE PIÙ PREZIOSO CHE TU HAI…. Buona Vita a tutti! Francesca, un’insegnante

Maggio Mariano

IL MESE DI

MARIALa campana suonava pre-sto, a Ca’ Emiliani, nel mese di maggio per chia-marci a raccolta per il “fi o-retto”.

Maggio, a Ca’ Emiliani era già un mese speciale perché incominciava con una grande festa che vedeva riempirsi il piazzale della chiesa e tutti i campi intorno di giostre e di attrazioni. La festa del 1° maggio convocava molta gente e apriva solennemente, con l’omaggio alla Vergine di Fatima, il mese dedicato a Maria.Il rosario, la sera, era un appuntamento al quale non si poteva mancare anche perché, dopo, i genitori ci concedevano di fare un giro (uno e non di più) su quelle giostre che tanto ci affascinavano. Non dovevano insistere, per portarci in chiesa la sera, se non quando pioveva e le giostre erano tristemente ferme.Ma ricordo ancora la voce di mia mamma che ferma e sicura diceva:” La Ma-donna è molto più importante delle giostre!” E si andava, anche con il brutto tempo. Con qualsiasi tempo.E un po’ alla volta capivi e assaporavi la gioia di un appuntamento che, al di là del gioco, si faceva sempre più strada nel tuo cuore come qualcosa di impor-tante.Era una fede semplice, quella dei nostri genitori, ma ben fondata. Era una fede non “raccontata” ma vissuta, in prima persona. Non ci hanno mai detto: “ANDA-TE AL ROSARIO” ma “ANDIAMO AL ROSARIO” e, sui banchi dietro a quelli dei ragazzi, ci tenevano d’occhio e tornati a casa non mancavano di sottolineare la bontà o meno del nostro comportamento, della nostra attenzione.Vedevamo loro, pregare per primi. Vedevamo loro con la corona in mano, sgra-nare assieme a noi, al prete, ai vecchi e alle suore, quelle AveMaria che ci ve-devano stretti tutti insieme attorno alla Madre.

La campana suonava pre-sto, a Ca’ Emiliani, nel mese di maggio per chia-marci a raccolta per il “fi o-

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Piccole Comunità Missioni

BUON COMPLEANNODomenica 6 marzo, a San Pio X abbiamo festeggiato il quattordicesimo compleanno delle Piccole Comunità. A quattordici anni si è adolescenti, il che signifi ca che si comin-ciano a mostrare segnali di cambiamento. In-fatti anche le nostre Piccole Comunità sono diverse rispetto al 1997, loro anno di nascita; hanno perso qualche membro e ne hanno ac-quisito qualche altro (al momento, i parteci-panti sono circa centottanta); si sono fuse tra loro, sono diminuite di numero, vedono cresciuta al loro interno l’amicizia e la disponibilità all’ascolto. Ognuna ha seguito un proprio sviluppo, inevitabil-mente infl uenzato da coloro che ne fanno parte, arrivando quindi a perseguire gli stessi obiettivi di lettura della Parola e di ascolto reciproco in maniere leg-germente diverse – e questo è bellissimo, perché arricchisce tutti. Questa ricchezza della diversità è emersa in tutti i suoi colori in occasione del compleanno.

nell’accoglienza cordiale e ospitale di chiunque cerchi una testimonianza di fra-ternità universale. Si condivide ogni momento della giornata con chi viene a vi-vere un’esperienza comunitaria, tutto è messo in comune: dalla tavola, al lavoro, alla preghiera in un clima familiare di amicizia e fraternità.Proseguendo nel percorso con Suor Letizia arriviamo al Centro di raccolta. I cen-tri di raccolta e smistamento sono nati grazie alla disponibilità di numerose per-sone e famiglie che hanno aperto le porte della loro casa mettendo a disposizione una stanza o il garage per la raccolta di materiale vario. Numerosi sono a Villare-gia i volontari che off rono il loro tempo per smistare ciò che viene donato (scatole di medicinali, generi di prima necessità, indumenti, scarpe) e preparare con cura i sacchi e gli scatoloni. Periodicamente dalla Casa Madre di Villaregia vengono riempiti i containers che mensilmente vengono spediti a turno nelle loro Case Missionarie nel Mondo. Durante il nostro passaggio troviamo alcuni ambienti occupati da attività pro-poste dalla Comunità. I progetti e le iniziative indirizzate a Giovani, Ragazzi e Famiglie sono molteplici: incontri sull’educazione all’aff ettività, week-end di evangelizzazione missionaria, attività di promozione missionaria nelle scuole, incontri sull’educazione alla mondialità, occasioni di confronto e di crescita spi-rituale per sposi... Fra le attività proposte la “settimana di animazione” è rivolta alle Parrocchie ed è realizzata da un équipe di tre o più missionari. Prevede incontri specifi ci di animazione capillare ad ogni categoria di fedeli con lo scopo di accrescere la coscienza missionaria; il “campo di lavoro” invece, normalmente estivo, off re l’opportunità di mettersi a completa disposizione della missione, sia in Italia che all’Estero, donando forze e doni al servizio dei più poveri. Se qualcuno desidera approfondimenti vi segnaliamo il ricco sito di questa Co-munità: www.cmv.it

L’augurio che ci siamo fatti è che l’espe-rienza di oggi, tutto quello che abbia-mo vissuto e l’aria missionaria che ab-biamo respirato, metta radici profonde e porti frutti di bene nelle nostre vite e nel Gruppo Missionario della nostra Parrocchia.

Claudia, Letizia, Paola, Pierantonio,Roberta e Teresa

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Piccole ComunitàMissioni

Quel giorno, prima della Messa unica ci siamo ritrovati in Sala Teatro, dove ad aspet-tarci c’era un cartellone a cui ogni Piccola Comunità aveva appeso un proprio ritratto.Una foto, una frase, un di-segno, qualcosa che facesse capire il clima che le caratte-rizza. I coordinatori, poi, han-no presentato per nome ogni membro, ognuna delle perso-ne grazie a cui questi momen-ti mensili di sereno confronto sono così piacevoli. Si legge il Vangelo, si medita e si cer-ca di attualizzarlo per poterlo vivere nei momenti e nelle situazioni che toccano tutti noi da vicino: la famiglia, i rappor-ti tra le generazioni, l’emigra-zione… Si riflette su come cer-chiamo di essere cristiani nel quotidiano e di cosa possiamo fare per migliorare. Noi crediamo che la strada che aiuti la grande comunità dei cristiani a seguire Gesù pas-si anche attraverso le Piccole Comunità. Se qualcuno finora non sapeva che esistessero, si senta senz’altro invitato, per-ché da qualche parte ce n’è una che aspetta anche lui.

Piccola Comunità A6

Un Pomeriggio Alla Comunità Missionaria di Villaregia - ro

E’ domenica 20 febbraio, una giornata fredda e pio-vosa. Partiamo in otto persone. Con il Gruppo Mis-sionario è da tanto tempo che desideravamo cono-scere questa bella realtà, si aggregano a noi Gianna e Giampaolo.Ad attenderci troviamo Suor Letizia che si prodiga subito per offrirci un caffè di benvenuto suscitando immediatamente in noi il benessere di un’accoglienza cordiale e fraterna.Tra le prime informazione di cui veniamo a conoscenza vi è l’età della Comunità che ha appena compiuto 30 anni ed è quindi relativamente giovane. Fondata da Padre Luigi Prandin e da Suor Maria Luigia Corona ha come elementi caratteriz-zanti la Missione, la Vita Comunitaria e la Provvidenza. La visita inizia con la presentazione della Mostra Missionaria “L’Eterno nel tem-po”. Questo il titolo dell’itinerario artistico proposto dalla mostra nell’intento di leggere come l’amore di Dio si coniuga con la storia dell’umanità. L’uomo nella libertà può scegliere di amare o di asservirsi alla logica dell’indifferenza con le sue drammatiche conseguenze.Le immagini che ci troviamo di fronte sono artisticamente molto belle ma uma-namente altrettanto toccanti: dai bambini soldato, ai “meninos de rua”, alle po-vere baracche di stuoia adibite ad abitazioni in Perù…Continuando nella visita osserviamo un gran movimento nella casa. Suor Letizia ci spiega che la Comunità è composta da persone che hanno scelto di vivere la vita missionaria con modalità diverse: ci sono i Missionari/e (solo qui a Villare-gia ne vivono una sessantina), i Missionari nel mondo e gli Sposati Missionari. Nel tempo le strutture si sono ulteriormente arricchite della presenza di membri aggregati: Volontari aderenti ai gruppi di impegno missionario, Animatori mis-sionari, Amici della missione. Sono persone che si legano alle comunità trovan-do in esse uno spazio di crescita umano e Cristiano.Le foto appese alle pareti delle varie stanze che attraversiamo testimoniano la ricchezza di questa Comunità che è composta da 7 case in Italia (Villaregia, Roma, Quartu S. Elena, Lonato- Brescia, Nola, Pordenone e Imola) e 7 missioni nel mondo (due in Brasile, una in Portorico, una in Perù, una in Costa d’Avorio e una in Messico). In ogni Comunità la casa è aperta all’incontro con l’uomo,

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L’Esempio

SHAHBAZ BHATTIMINISTRO PAKISTANO DELLE MINORANZE

CATTOLICO DIFENSORE DEI DEBOLI E DEGLI EMARGINATI

QUESTO È IL SUO TESTAMENTO

I testimoni della Fede

MOMENTI EDIFICANTI

VISTI

DALLA SENSIBILITÀ DEL CUORELo Sportello Solidale-Alimentare della nostra San Pio X non apre solo per distribuire bor-se di viveri a persone in diffi coltà economiche ma si apre anche all’Ascolto, all’Aiuto, alla Partecipazione.Due nostri generosi Operatori già da diverso tempo si occupano, tra l’altro, di consegnare a domicilio i viveri alle persone che non sono in grado di muoversi.In una di queste occasioni, venuti a conoscenza del desiderio di un’anziana persona assistita, di essere spostata con il suo lettuccio in un’altra stanza in modo tale da poter assistere a qualche programmazione della TV, subito si sono offerti per questo piccolo servizio, rendendola felice.Purtroppo però, di questo cambiamento che era per lei importante, dopo alcuni giorni la morte la coglie: aveva la bella età di 99 anni.Ai suoi funerali erano presenti alcuni Operatori Caritas, che hanno dimostrato l’affettuosa vicinanza e partecipazione a nome di tutti gli altri, al dolore della fi glia, con la quale si era iniziato ormai a consolidare un legame di amicizia e di coinvolgimento.Piccoli gesti, grandi esempi! Luciana, un’Operatrice Caritas

JACOPO VIGNALI 1630 - IL BUON SANARITANO

MUSEO DI SAN MARCO - FIRENZE

“Non ho più alcuna paura dedico la vita a Gesù. Voglio vivere per Cristo e per Lui vo-glio morire. Non provo alcuna paura in questo paese. Molte volte gli estremisti han-no desiderato uccidermi, imprigionarmi; mi hanno minacciato, perseguitato e hanno terrorizzato la mia famiglia. Finchè avrò vita continuerò a servire Gesù e questa pove-ra, soff erente umanità, i cristiani, i bisognosi, i poveri”.“Il mio nome è Shahbaz Bhatti. Sono nato in una famiglia cattolica. Mio padre, in-segnante in pensione, e mia madre, casalinga, mi hanno educato secondo i valori cristiani e gli insegnamenti della Bibbia, che hanno infl uenzato la mia infanzia. Fin da bambino ero solito andare in chiesa e trovare profonda ispirazione negli insegnamenti, nel sacrifi cio, e nella crocifi ssione di Gesù. Fu l’amore di Gesù che mi indusse ad off rire i miei servizi alla Chiesa. Le spaventose condizioni in cui versavano i cristiani del Pakistan mi sconvolsero. Ricordo un venerdì di Pasqua quando avevo solo tredici anni: ascoltai un sermone sul sacrifi cio di Gesù per la nostra redenzione e per la salvezza del mondo. E pensai di corrispondere a quel suo amore donando amore ai nostri fratelli e sorelle, ponendomi al servizio dei cristiani, specialmente dei poveri, dei bisognosi e dei perseguitati che vivono in questo paese islamico. Mi è stato richiesto di porre fi ne alla mia battaglia, ma io ho sempre rifi utato, persino a rischio della mia stessa vita. La mia risposta è sempre stata la stessa. Non voglio popolarità, non voglio posizioni di potere. Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio è così forte in me che mi considererei privilegia-to qualora — in questo mio battagliero sforzo di aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati del Pakistan — Gesù volesse accettare il sacrifi cio della mia vita. Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire. Non provo alcuna paura in questo paese. Molte volte gli estremisti hanno desiderato uccidermi, imprigionarmi; mi han-no minacciato, perseguitato e hanno terrorizzato la mia famiglia. Io dico che, fi nché avrò vita, fi no al mio ultimo respiro, continuerò a servire Gesù e questa povera, soff e-rente umanità, i cristiani, i bisognosi, i poveri. Credo che i cristiani del mondo che hanno teso la mano ai musulmani colpiti dalla tragedia del terremoto del 2005 abbiano costruito dei ponti di solidarietà, d’amore, di comprensione, di cooperazione e di tolleranza tra le due religioni.

Se tali sforzi continueranno sono convinto che riusciremo a vincere i cuori e le menti degli estremisti. Ciò produrrà un cambiamento in positivo: le genti non si odieranno, non uccideranno nel nome della religione, ma si ameranno le une le altre, porteranno armonia, coltiveranno la pace e la comprensione in questa regione. Credo che i bisognosi, i poveri, gli orfani qualunque sia la loro religione vadano considerati innanzitutto come esseri umani. Penso che quelle persone siano parte del mio corpo in Cristo, che siano la parte perseguitata e bisognosa del corpo di Cri-sto. Se noi portiamo a termine questa missione, allora ci saremo guadagnati un po-sto ai piedi di Gesù ed io potrò guardarLo senza provare vergogna”. A cura di Paola Busato

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IL MINISTRO SHAHBAZ BHATTI, COLPITO DAI TALEBANI PAKISTANI, ERA NATO

IL 9 SETTEMBRE DEL 1968 ED È MORTO IL 10 GENNAIO 2011.

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Page 11: La voce - APRILE 2011

“E a te ha chiamato per nome, ti ha chiesto di partecipare… Ci sta dando una possibilità! E allora, perché non provarci?”

Ci è stata data una possibilità e l’abbiamo colta al volo.

Questo è lo spirito con cui circa 6000 giovani si sono trovati tutti a Jesolo, in un palazzetto, per passare una giornata insieme, condividendo un’esperienza che lascia un segno, e noi c’eravamo.

È stata un’occasione creata dai giovani per i giovani. Organizzatori, servizio d’ordine, animatori, coro, orchestra, gruppo d’animazione da palco, staff tecnico e manuale: tutti giovani, impegnati a creare un evento grandissimo. Persino preti e suore avevano un’età media di 30 anni, cosa molto insolita di questi

giorni. È lo spirito che è giovane, l’aria che si respira, la voglia di stare insieme e divertirsi, tutti uniti nella stessa fede.

Erano i nomi di tutti i giovani presenti scritti su quell’altare dove Dio si è fatto uomo per noi.

Venite, e vedrete! Questa è la sfida che è stata lanciata. Non abbiamo la certezza della meta, ma bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco, di venire per vedere. È il messaggio che Pietro Sarubbi ha lanciato nella sua testimonianza, l’attore che ha interpretato il ruolo di Barabba nel film “The Passion”. Era ateo e uno sguardo, quello di Gesù, gli ha cambiato la vita, radicalmente, ed è venuto a dirlo a

Rubr

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numerosi ai vespri seguiti dalla tipica “ciotola di riso”, segno che anche nei periodi di penitenza i giovani sono comunque presenti ed impegnati.

Tutti i lunedì affrontiamo delle tematiche incentrate sulla Quaresima nei quali ci siamo confrontati sul significato che la Pasqua ha per noi giovani e su quello che possiamo fare per darle più valore.

Ci siamo proposti di sostituire, due domeniche al mese, le mamme che seguono le attività del bar.

Don Roberto, sacerdote della nostra congregazione, ha organizzato per noi una serie di diapositive per parlarci della settimana vocazionale in corso.

L’incontro più interessante è stato quello con Don Igino, sacerdote salesiano che da anni segue i giovani, che ci ha coinvolto parlando del modello del buon educatore rifacendosi alla fiaba di “ Cenerentola”. Sorprendentemente ci ha trasmesso una grande energia, che un buon animatore/educatore dovrebbe sempre avere davanti ai propri ragazzi.

In questa Quaresima stiamo cercando di renderci sempre più attivi e consapevoli in parrocchia

e di formarci sia dal punto di vista educativo sia personale, rafforzando sempre di più la nostra fede.

Signore, fa che la strada preparata

per ognuno di noi, ci porti ad essere

più vicini a Te per arrivare alla Santa

Pasqua illuminati dalla luce e dalla tua

Parola.

Donaci la possibilità di condividerle

con gli altri affinché anch’essi pos-

sano gioire e arrivare rigenerati nello

Spirito alla tua Resurrezione.

Caporedattore: Lorenzo Simone, Barbara, Marta, Silvia, Alessio, Alessandro, Alexandra, Mattia, Mattia, Giada, Annalisa, Luca, Daniel, Giovanni, Matteo, Francesco, Enrico, Federica, Sara.

Page 12: La voce - APRILE 2011

a catechismo, dove l’importante era farci capire la Pasqua come una festività e non la sua essenza intrinseca. Nell’incontro è emersa questa nostra mancanza. C’è chi ha vissuto questo periodo solo come un momento di obbligata rinuncia, chi solo come il classico pranzo con i parenti, chi come a scartare le immancabili uova, senza mai veramente comprendere ciò che questa ricorrenza rappresenta per il cristiano non fai-da-te.

Quest’anno allora, vista la mancanza che abbiamo capito esserci negli anni scorsi a causa di questa nostra superficialità, ci siamo proposti di cercare di vivere in pienezza (tema tra l’altro propostoci come filo conduttore dalla comunità educante per il nostro Anno Pastorale) il periodo quaresimale per arrivare ad una più matura consapevolezza.

Cosa facciamo per vivere

meglio la Pasqua? I nostri incontri durante

la quaresima.

Quest’anno abbiamo deciso di tentare di vivere e sentire la Pasqua in modo diverso rispetto gli anni passati.

Per far ciò ci siamo impegnati in diversi ambiti della nostra parrocchia, cercando di afferrare appieno il senso di questa importante festa per la comunità cristiana.

Dall’inizio di questa Quaresima ad oggi abbiamo partecipato a vari incontri formativi , proposti dai nostri educatori, che ci hanno aiutato a comprendere meglio come un cristiano moderno possa vivere significativamente il cammino che ci porta verso la Pasqua.

Il nostro percorso di preparazione è iniziato con l’ organizzazione dei due ritiri di Quaresima per la classi di catechismo, per i quali abbiamo speso tante energie.

E’ seguito un incontro con Bruno Pistellato, da poco membro del gruppo missionario della nostra comunità parrocchiale, per quanto riguarda la finanza etica e come spendere i nostri soldi in modo consapevole.

Ogni venerdì, inoltre partecipiamo

tutti noi. Il suo augurio, in umiltà di cuore, è stato quello che ognuno di noi potesse sperimentare quello sguardo che cambia la vita. Il suo consiglio è stato quello di diventare attori protagonisti della propria vita, cogliendo le occasioni che ci vengono messe davanti agli occhi: il treno passa, ma dobbiamo avere il coraggio di saltarci su e fare della nostra vita una missione.

La giornata è stata intensa, ed oltre alla storia guida, la testimonianza e l’Eucarestia, sono stati molti i momenti per stare in compagnia e scatenarsi. Tutti insieme nel ‘parterre’, conoscendo forse 5 o 6 persone su tutte quelle lì presenti, eravamo tutti uniti in trenini, balli scatenati, grida di gioia e canti a squarciagola.

Più di 6000 persone, ma un unico coro unanime di allegria e festa. Nel cuore rimane la voglia di tornare l’anno prossimo per rivivere ancora un’esperienza così. Siamo venuti e abbiamo visto, siamo pronti per prendere quel treno che ci porterà lontano, insieme.

Come sentiamo la Pasqua?

Come l’abbiamo sentita fino ad ora?

Pasqua. Spesso non le è attribuita la giusta importanza ed è sentita come una delle tante feste cristiane presenti durante l’anno Liturgico e porta solamente ad un consueto incontro col Cristo.

Quella poca importanza datale rischia di derivare esclusivamente da ciò che viene aggiunto intorno ad essa: vacanze, uova e festeggiamenti vari.

È in realtà il momento culminante dell’Anno Liturgico, in quanto da senso a tutto l’essere cristiano. Qualsiasi altro episodio della vita di Cristo e la sua stessa esistenza terrena, senza la Pasqua sarebbero stati incompleti; è morendo e risorgendo che la sua testimonianza ha trovato pienezza.

All’inizio del tempo di Quaresima ci siamo domandati che cosa rappresentasse davvero per noi il mistero pasquale.

In quanto giovani il nostro vivere cristiano è forse ancora legato ad un pensiero semplicistico dettato dagli insegnamenti avuti da bambini

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a catechismo, dove l’importante era farci capire la Pasqua come una festività e non la sua essenza intrinseca. Nell’incontro è emersa questa nostra mancanza. C’è chi ha vissuto questo periodo solo come un momento di obbligata rinuncia, chi solo come il classico pranzo con i parenti, chi come a scartare le immancabili uova, senza mai veramente comprendere ciò che questa ricorrenza rappresenta per il cristiano non fai-da-te.

Quest’anno allora, vista la mancanza che abbiamo capito esserci negli anni scorsi a causa di questa nostra superficialità, ci siamo proposti di cercare di vivere in pienezza (tema tra l’altro propostoci come filo conduttore dalla comunità educante per il nostro Anno Pastorale) il periodo quaresimale per arrivare ad una più matura consapevolezza.

Cosa facciamo per vivere

meglio la Pasqua? I nostri incontri durante

la quaresima.

Quest’anno abbiamo deciso di tentare di vivere e sentire la Pasqua in modo diverso rispetto gli anni passati.

Per far ciò ci siamo impegnati in diversi ambiti della nostra parrocchia, cercando di afferrare appieno il senso di questa importante festa per la comunità cristiana.

Dall’inizio di questa Quaresima ad oggi abbiamo partecipato a vari incontri formativi , proposti dai nostri educatori, che ci hanno aiutato a comprendere meglio come un cristiano moderno possa vivere significativamente il cammino che ci porta verso la Pasqua.

Il nostro percorso di preparazione è iniziato con l’ organizzazione dei due ritiri di Quaresima per la classi di catechismo, per i quali abbiamo speso tante energie.

E’ seguito un incontro con Bruno Pistellato, da poco membro del gruppo missionario della nostra comunità parrocchiale, per quanto riguarda la finanza etica e come spendere i nostri soldi in modo consapevole.

Ogni venerdì, inoltre partecipiamo

tutti noi. Il suo augurio, in umiltà di cuore, è stato quello che ognuno di noi potesse sperimentare quello sguardo che cambia la vita. Il suo consiglio è stato quello di diventare attori protagonisti della propria vita, cogliendo le occasioni che ci vengono messe davanti agli occhi: il treno passa, ma dobbiamo avere il coraggio di saltarci su e fare della nostra vita una missione.

La giornata è stata intensa, ed oltre alla storia guida, la testimonianza e l’Eucarestia, sono stati molti i momenti per stare in compagnia e scatenarsi. Tutti insieme nel ‘parterre’, conoscendo forse 5 o 6 persone su tutte quelle lì presenti, eravamo tutti uniti in trenini, balli scatenati, grida di gioia e canti a squarciagola.

Più di 6000 persone, ma un unico coro unanime di allegria e festa. Nel cuore rimane la voglia di tornare l’anno prossimo per rivivere ancora un’esperienza così. Siamo venuti e abbiamo visto, siamo pronti per prendere quel treno che ci porterà lontano, insieme.

Come sentiamo la Pasqua?

Come l’abbiamo sentita fino ad ora?

Pasqua. Spesso non le è attribuita la giusta importanza ed è sentita come una delle tante feste cristiane presenti durante l’anno Liturgico e porta solamente ad un consueto incontro col Cristo.

Quella poca importanza datale rischia di derivare esclusivamente da ciò che viene aggiunto intorno ad essa: vacanze, uova e festeggiamenti vari.

È in realtà il momento culminante dell’Anno Liturgico, in quanto da senso a tutto l’essere cristiano. Qualsiasi altro episodio della vita di Cristo e la sua stessa esistenza terrena, senza la Pasqua sarebbero stati incompleti; è morendo e risorgendo che la sua testimonianza ha trovato pienezza.

All’inizio del tempo di Quaresima ci siamo domandati che cosa rappresentasse davvero per noi il mistero pasquale.

In quanto giovani il nostro vivere cristiano è forse ancora legato ad un pensiero semplicistico dettato dagli insegnamenti avuti da bambini

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“E a te ha chiamato per nome, ti ha chiesto di partecipare… Ci sta dando una possibilità! E allora, perché non provarci?”

Ci è stata data una possibilità e l’abbiamo colta al volo.

Questo è lo spirito con cui circa 6000 giovani si sono trovati tutti a Jesolo, in un palazzetto, per passare una giornata insieme, condividendo un’esperienza che lascia un segno, e noi c’eravamo.

È stata un’occasione creata dai giovani per i giovani. Organizzatori, servizio d’ordine, animatori, coro, orchestra, gruppo d’animazione da palco, staff tecnico e manuale: tutti giovani, impegnati a creare un evento grandissimo. Persino preti e suore avevano un’età media di 30 anni, cosa molto insolita di questi

giorni. È lo spirito che è giovane, l’aria che si respira, la voglia di stare insieme e divertirsi, tutti uniti nella stessa fede.

Erano i nomi di tutti i giovani presenti scritti su quell’altare dove Dio si è fatto uomo per noi.

Venite, e vedrete! Questa è la sfida che è stata lanciata. Non abbiamo la certezza della meta, ma bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco, di venire per vedere. È il messaggio che Pietro Sarubbi ha lanciato nella sua testimonianza, l’attore che ha interpretato il ruolo di Barabba nel film “The Passion”. Era ateo e uno sguardo, quello di Gesù, gli ha cambiato la vita, radicalmente, ed è venuto a dirlo a

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numerosi ai vespri seguiti dalla tipica “ciotola di riso”, segno che anche nei periodi di penitenza i giovani sono comunque presenti ed impegnati.

Tutti i lunedì affrontiamo delle tematiche incentrate sulla Quaresima nei quali ci siamo confrontati sul significato che la Pasqua ha per noi giovani e su quello che possiamo fare per darle più valore.

Ci siamo proposti di sostituire, due domeniche al mese, le mamme che seguono le attività del bar.

Don Roberto, sacerdote della nostra congregazione, ha organizzato per noi una serie di diapositive per parlarci della settimana vocazionale in corso.

L’incontro più interessante è stato quello con Don Igino, sacerdote salesiano che da anni segue i giovani, che ci ha coinvolto parlando del modello del buon educatore rifacendosi alla fiaba di “ Cenerentola”. Sorprendentemente ci ha trasmesso una grande energia, che un buon animatore/educatore dovrebbe sempre avere davanti ai propri ragazzi.

In questa Quaresima stiamo cercando di renderci sempre più attivi e consapevoli in parrocchia

e di formarci sia dal punto di vista educativo sia personale, rafforzando sempre di più la nostra fede.

Signore, fa che la strada preparata

per ognuno di noi, ci porti ad essere

più vicini a Te per arrivare alla Santa

Pasqua illuminati dalla luce e dalla tua

Parola.

Donaci la possibilità di condividerle

con gli altri affinché anch’essi pos-

sano gioire e arrivare rigenerati nello

Spirito alla tua Resurrezione.

Caporedattore: Lorenzo Simone, Barbara, Marta, Silvia, Alessio, Alessandro, Alexandra, Mattia, Mattia, Giada, Annalisa, Luca, Daniel, Giovanni, Matteo, Francesco, Enrico, Federica, Sara.

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I testimoni della Fede

MOMENTI EDIFICANTI

VISTI

DALLA SENSIBILITÀ DEL CUORELo Sportello Solidale-Alimentare della nostra San Pio X non apre solo per distribuire bor-se di viveri a persone in diffi coltà economiche ma si apre anche all’Ascolto, all’Aiuto, alla Partecipazione.Due nostri generosi Operatori già da diverso tempo si occupano, tra l’altro, di consegnare a domicilio i viveri alle persone che non sono in grado di muoversi.In una di queste occasioni, venuti a conoscenza del desiderio di un’anziana persona assistita, di essere spostata con il suo lettuccio in un’altra stanza in modo tale da poter assistere a qualche programmazione della TV, subito si sono offerti per questo piccolo servizio, rendendola felice.Purtroppo però, di questo cambiamento che era per lei importante, dopo alcuni giorni la morte la coglie: aveva la bella età di 99 anni.Ai suoi funerali erano presenti alcuni Operatori Caritas, che hanno dimostrato l’affettuosa vicinanza e partecipazione a nome di tutti gli altri, al dolore della fi glia, con la quale si era iniziato ormai a consolidare un legame di amicizia e di coinvolgimento.Piccoli gesti, grandi esempi! Luciana, un’Operatrice Caritas

JACOPO VIGNALI 1630 - IL BUON SANARITANO

MUSEO DI SAN MARCO - FIRENZE

“Non ho più alcuna paura dedico la vita a Gesù. Voglio vivere per Cristo e per Lui vo-glio morire. Non provo alcuna paura in questo paese. Molte volte gli estremisti han-no desiderato uccidermi, imprigionarmi; mi hanno minacciato, perseguitato e hanno terrorizzato la mia famiglia. Finchè avrò vita continuerò a servire Gesù e questa pove-ra, soff erente umanità, i cristiani, i bisognosi, i poveri”.“Il mio nome è Shahbaz Bhatti. Sono nato in una famiglia cattolica. Mio padre, in-segnante in pensione, e mia madre, casalinga, mi hanno educato secondo i valori cristiani e gli insegnamenti della Bibbia, che hanno infl uenzato la mia infanzia. Fin da bambino ero solito andare in chiesa e trovare profonda ispirazione negli insegnamenti, nel sacrifi cio, e nella crocifi ssione di Gesù. Fu l’amore di Gesù che mi indusse ad off rire i miei servizi alla Chiesa. Le spaventose condizioni in cui versavano i cristiani del Pakistan mi sconvolsero. Ricordo un venerdì di Pasqua quando avevo solo tredici anni: ascoltai un sermone sul sacrifi cio di Gesù per la nostra redenzione e per la salvezza del mondo. E pensai di corrispondere a quel suo amore donando amore ai nostri fratelli e sorelle, ponendomi al servizio dei cristiani, specialmente dei poveri, dei bisognosi e dei perseguitati che vivono in questo paese islamico. Mi è stato richiesto di porre fi ne alla mia battaglia, ma io ho sempre rifi utato, persino a rischio della mia stessa vita. La mia risposta è sempre stata la stessa. Non voglio popolarità, non voglio posizioni di potere. Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio è così forte in me che mi considererei privilegia-to qualora — in questo mio battagliero sforzo di aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati del Pakistan — Gesù volesse accettare il sacrifi cio della mia vita. Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire. Non provo alcuna paura in questo paese. Molte volte gli estremisti hanno desiderato uccidermi, imprigionarmi; mi han-no minacciato, perseguitato e hanno terrorizzato la mia famiglia. Io dico che, fi nché avrò vita, fi no al mio ultimo respiro, continuerò a servire Gesù e questa povera, soff e-rente umanità, i cristiani, i bisognosi, i poveri. Credo che i cristiani del mondo che hanno teso la mano ai musulmani colpiti dalla tragedia del terremoto del 2005 abbiano costruito dei ponti di solidarietà, d’amore, di comprensione, di cooperazione e di tolleranza tra le due religioni.

Se tali sforzi continueranno sono convinto che riusciremo a vincere i cuori e le menti degli estremisti. Ciò produrrà un cambiamento in positivo: le genti non si odieranno, non uccideranno nel nome della religione, ma si ameranno le une le altre, porteranno armonia, coltiveranno la pace e la comprensione in questa regione. Credo che i bisognosi, i poveri, gli orfani qualunque sia la loro religione vadano considerati innanzitutto come esseri umani. Penso che quelle persone siano parte del mio corpo in Cristo, che siano la parte perseguitata e bisognosa del corpo di Cri-sto. Se noi portiamo a termine questa missione, allora ci saremo guadagnati un po-sto ai piedi di Gesù ed io potrò guardarLo senza provare vergogna”. A cura di Paola Busato

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IL 9 SETTEMBRE DEL 1968 ED È MORTO IL 10 GENNAIO 2011.

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MOMENTI EDIFICANTI

VISTI

DALLA SENSIBILITÀ DEL CUORELo Sportello Solidale-Alimentare della nostra San Pio X non apre solo per distribuire bor-se di viveri a persone in diffi coltà economiche ma si apre anche all’Ascolto, all’Aiuto, alla Partecipazione.Due nostri generosi Operatori già da diverso tempo si occupano, tra l’altro, di consegnare a domicilio i viveri alle persone che non sono in grado di muoversi.In una di queste occasioni, venuti a conoscenza del desiderio di un’anziana persona assistita, di essere spostata con il suo lettuccio in un’altra stanza in modo tale da poter assistere a qualche programmazione della TV, subito si sono offerti per questo piccolo servizio, rendendola felice.Purtroppo però, di questo cambiamento che era per lei importante, dopo alcuni giorni la morte la coglie: aveva la bella età di 99 anni.Ai suoi funerali erano presenti alcuni Operatori Caritas, che hanno dimostrato l’affettuosa vicinanza e partecipazione a nome di tutti gli altri, al dolore della fi glia, con la quale si era iniziato ormai a consolidare un legame di amicizia e di coinvolgimento.Piccoli gesti, grandi esempi! Luciana, un’Operatrice Caritas

JACOPO VIGNALI 1630 - IL BUON SANARITANO

MUSEO DI SAN MARCO - FIRENZE

“Non ho più alcuna paura dedico la vita a Gesù. Voglio vivere per Cristo e per Lui vo-glio morire. Non provo alcuna paura in questo paese. Molte volte gli estremisti han-no desiderato uccidermi, imprigionarmi; mi hanno minacciato, perseguitato e hanno terrorizzato la mia famiglia. Finchè avrò vita continuerò a servire Gesù e questa pove-ra, soff erente umanità, i cristiani, i bisognosi, i poveri”.“Il mio nome è Shahbaz Bhatti. Sono nato in una famiglia cattolica. Mio padre, in-segnante in pensione, e mia madre, casalinga, mi hanno educato secondo i valori cristiani e gli insegnamenti della Bibbia, che hanno infl uenzato la mia infanzia. Fin da bambino ero solito andare in chiesa e trovare profonda ispirazione negli insegnamenti, nel sacrifi cio, e nella crocifi ssione di Gesù. Fu l’amore di Gesù che mi indusse ad off rire i miei servizi alla Chiesa. Le spaventose condizioni in cui versavano i cristiani del Pakistan mi sconvolsero. Ricordo un venerdì di Pasqua quando avevo solo tredici anni: ascoltai un sermone sul sacrifi cio di Gesù per la nostra redenzione e per la salvezza del mondo. E pensai di corrispondere a quel suo amore donando amore ai nostri fratelli e sorelle, ponendomi al servizio dei cristiani, specialmente dei poveri, dei bisognosi e dei perseguitati che vivono in questo paese islamico. Mi è stato richiesto di porre fi ne alla mia battaglia, ma io ho sempre rifi utato, persino a rischio della mia stessa vita. La mia risposta è sempre stata la stessa. Non voglio popolarità, non voglio posizioni di potere. Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio è così forte in me che mi considererei privilegia-to qualora — in questo mio battagliero sforzo di aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati del Pakistan — Gesù volesse accettare il sacrifi cio della mia vita. Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire. Non provo alcuna paura in questo paese. Molte volte gli estremisti hanno desiderato uccidermi, imprigionarmi; mi han-no minacciato, perseguitato e hanno terrorizzato la mia famiglia. Io dico che, fi nché avrò vita, fi no al mio ultimo respiro, continuerò a servire Gesù e questa povera, soff e-rente umanità, i cristiani, i bisognosi, i poveri. Credo che i cristiani del mondo che hanno teso la mano ai musulmani colpiti dalla tragedia del terremoto del 2005 abbiano costruito dei ponti di solidarietà, d’amore, di comprensione, di cooperazione e di tolleranza tra le due religioni.

Se tali sforzi continueranno sono convinto che riusciremo a vincere i cuori e le menti degli estremisti. Ciò produrrà un cambiamento in positivo: le genti non si odieranno, non uccideranno nel nome della religione, ma si ameranno le une le altre, porteranno armonia, coltiveranno la pace e la comprensione in questa regione. Credo che i bisognosi, i poveri, gli orfani qualunque sia la loro religione vadano considerati innanzitutto come esseri umani. Penso che quelle persone siano parte del mio corpo in Cristo, che siano la parte perseguitata e bisognosa del corpo di Cri-sto. Se noi portiamo a termine questa missione, allora ci saremo guadagnati un po-sto ai piedi di Gesù ed io potrò guardarLo senza provare vergogna”. A cura di Paola Busato

CONTINUA A PAG. 15

IL MINISTRO SHAHBAZ BHATTI, COLPITO DAI TALEBANI PAKISTANI, ERA NATO

IL 9 SETTEMBRE DEL 1968 ED È MORTO IL 10 GENNAIO 2011.

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Piccole ComunitàMissioni

Quel giorno, prima della Messa unica ci siamo ritrovati in Sala Teatro, dove ad aspet-tarci c’era un cartellone a cui ogni Piccola Comunità aveva appeso un proprio ritratto.Una foto, una frase, un di-segno, qualcosa che facesse capire il clima che le caratte-rizza. I coordinatori, poi, han-no presentato per nome ogni membro, ognuna delle perso-ne grazie a cui questi momen-ti mensili di sereno confronto sono così piacevoli. Si legge il Vangelo, si medita e si cer-ca di attualizzarlo per poterlo vivere nei momenti e nelle situazioni che toccano tutti noi da vicino: la famiglia, i rappor-ti tra le generazioni, l’emigra-zione… Si riflette su come cer-chiamo di essere cristiani nel quotidiano e di cosa possiamo fare per migliorare. Noi crediamo che la strada che aiuti la grande comunità dei cristiani a seguire Gesù pas-si anche attraverso le Piccole Comunità. Se qualcuno finora non sapeva che esistessero, si senta senz’altro invitato, per-ché da qualche parte ce n’è una che aspetta anche lui.

Piccola Comunità A6

Un Pomeriggio Alla Comunità Missionaria di Villaregia - ro

E’ domenica 20 febbraio, una giornata fredda e pio-vosa. Partiamo in otto persone. Con il Gruppo Mis-sionario è da tanto tempo che desideravamo cono-scere questa bella realtà, si aggregano a noi Gianna e Giampaolo.Ad attenderci troviamo Suor Letizia che si prodiga subito per offrirci un caffè di benvenuto suscitando immediatamente in noi il benessere di un’accoglienza cordiale e fraterna.Tra le prime informazione di cui veniamo a conoscenza vi è l’età della Comunità che ha appena compiuto 30 anni ed è quindi relativamente giovane. Fondata da Padre Luigi Prandin e da Suor Maria Luigia Corona ha come elementi caratteriz-zanti la Missione, la Vita Comunitaria e la Provvidenza. La visita inizia con la presentazione della Mostra Missionaria “L’Eterno nel tem-po”. Questo il titolo dell’itinerario artistico proposto dalla mostra nell’intento di leggere come l’amore di Dio si coniuga con la storia dell’umanità. L’uomo nella libertà può scegliere di amare o di asservirsi alla logica dell’indifferenza con le sue drammatiche conseguenze.Le immagini che ci troviamo di fronte sono artisticamente molto belle ma uma-namente altrettanto toccanti: dai bambini soldato, ai “meninos de rua”, alle po-vere baracche di stuoia adibite ad abitazioni in Perù…Continuando nella visita osserviamo un gran movimento nella casa. Suor Letizia ci spiega che la Comunità è composta da persone che hanno scelto di vivere la vita missionaria con modalità diverse: ci sono i Missionari/e (solo qui a Villare-gia ne vivono una sessantina), i Missionari nel mondo e gli Sposati Missionari. Nel tempo le strutture si sono ulteriormente arricchite della presenza di membri aggregati: Volontari aderenti ai gruppi di impegno missionario, Animatori mis-sionari, Amici della missione. Sono persone che si legano alle comunità trovan-do in esse uno spazio di crescita umano e Cristiano.Le foto appese alle pareti delle varie stanze che attraversiamo testimoniano la ricchezza di questa Comunità che è composta da 7 case in Italia (Villaregia, Roma, Quartu S. Elena, Lonato- Brescia, Nola, Pordenone e Imola) e 7 missioni nel mondo (due in Brasile, una in Portorico, una in Perù, una in Costa d’Avorio e una in Messico). In ogni Comunità la casa è aperta all’incontro con l’uomo,

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Piccole Comunità Missioni

BUON COMPLEANNODomenica 6 marzo, a San Pio X abbiamo festeggiato il quattordicesimo compleanno delle Piccole Comunità. A quattordici anni si è adolescenti, il che signifi ca che si comin-ciano a mostrare segnali di cambiamento. In-fatti anche le nostre Piccole Comunità sono diverse rispetto al 1997, loro anno di nascita; hanno perso qualche membro e ne hanno ac-quisito qualche altro (al momento, i parteci-panti sono circa centottanta); si sono fuse tra loro, sono diminuite di numero, vedono cresciuta al loro interno l’amicizia e la disponibilità all’ascolto. Ognuna ha seguito un proprio sviluppo, inevitabil-mente infl uenzato da coloro che ne fanno parte, arrivando quindi a perseguire gli stessi obiettivi di lettura della Parola e di ascolto reciproco in maniere leg-germente diverse – e questo è bellissimo, perché arricchisce tutti. Questa ricchezza della diversità è emersa in tutti i suoi colori in occasione del compleanno.

nell’accoglienza cordiale e ospitale di chiunque cerchi una testimonianza di fra-ternità universale. Si condivide ogni momento della giornata con chi viene a vi-vere un’esperienza comunitaria, tutto è messo in comune: dalla tavola, al lavoro, alla preghiera in un clima familiare di amicizia e fraternità.Proseguendo nel percorso con Suor Letizia arriviamo al Centro di raccolta. I cen-tri di raccolta e smistamento sono nati grazie alla disponibilità di numerose per-sone e famiglie che hanno aperto le porte della loro casa mettendo a disposizione una stanza o il garage per la raccolta di materiale vario. Numerosi sono a Villare-gia i volontari che off rono il loro tempo per smistare ciò che viene donato (scatole di medicinali, generi di prima necessità, indumenti, scarpe) e preparare con cura i sacchi e gli scatoloni. Periodicamente dalla Casa Madre di Villaregia vengono riempiti i containers che mensilmente vengono spediti a turno nelle loro Case Missionarie nel Mondo. Durante il nostro passaggio troviamo alcuni ambienti occupati da attività pro-poste dalla Comunità. I progetti e le iniziative indirizzate a Giovani, Ragazzi e Famiglie sono molteplici: incontri sull’educazione all’aff ettività, week-end di evangelizzazione missionaria, attività di promozione missionaria nelle scuole, incontri sull’educazione alla mondialità, occasioni di confronto e di crescita spi-rituale per sposi... Fra le attività proposte la “settimana di animazione” è rivolta alle Parrocchie ed è realizzata da un équipe di tre o più missionari. Prevede incontri specifi ci di animazione capillare ad ogni categoria di fedeli con lo scopo di accrescere la coscienza missionaria; il “campo di lavoro” invece, normalmente estivo, off re l’opportunità di mettersi a completa disposizione della missione, sia in Italia che all’Estero, donando forze e doni al servizio dei più poveri. Se qualcuno desidera approfondimenti vi segnaliamo il ricco sito di questa Co-munità: www.cmv.it

L’augurio che ci siamo fatti è che l’espe-rienza di oggi, tutto quello che abbia-mo vissuto e l’aria missionaria che ab-biamo respirato, metta radici profonde e porti frutti di bene nelle nostre vite e nel Gruppo Missionario della nostra Parrocchia.

Claudia, Letizia, Paola, Pierantonio,Roberta e Teresa

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Piccole Comunità Missioni

BUON COMPLEANNODomenica 6 marzo, a San Pio X abbiamo festeggiato il quattordicesimo compleanno delle Piccole Comunità. A quattordici anni si è adolescenti, il che signifi ca che si comin-ciano a mostrare segnali di cambiamento. In-fatti anche le nostre Piccole Comunità sono diverse rispetto al 1997, loro anno di nascita; hanno perso qualche membro e ne hanno ac-quisito qualche altro (al momento, i parteci-panti sono circa centottanta); si sono fuse tra loro, sono diminuite di numero, vedono cresciuta al loro interno l’amicizia e la disponibilità all’ascolto. Ognuna ha seguito un proprio sviluppo, inevitabil-mente infl uenzato da coloro che ne fanno parte, arrivando quindi a perseguire gli stessi obiettivi di lettura della Parola e di ascolto reciproco in maniere leg-germente diverse – e questo è bellissimo, perché arricchisce tutti. Questa ricchezza della diversità è emersa in tutti i suoi colori in occasione del compleanno.

nell’accoglienza cordiale e ospitale di chiunque cerchi una testimonianza di fra-ternità universale. Si condivide ogni momento della giornata con chi viene a vi-vere un’esperienza comunitaria, tutto è messo in comune: dalla tavola, al lavoro, alla preghiera in un clima familiare di amicizia e fraternità.Proseguendo nel percorso con Suor Letizia arriviamo al Centro di raccolta. I cen-tri di raccolta e smistamento sono nati grazie alla disponibilità di numerose per-sone e famiglie che hanno aperto le porte della loro casa mettendo a disposizione una stanza o il garage per la raccolta di materiale vario. Numerosi sono a Villare-gia i volontari che off rono il loro tempo per smistare ciò che viene donato (scatole di medicinali, generi di prima necessità, indumenti, scarpe) e preparare con cura i sacchi e gli scatoloni. Periodicamente dalla Casa Madre di Villaregia vengono riempiti i containers che mensilmente vengono spediti a turno nelle loro Case Missionarie nel Mondo. Durante il nostro passaggio troviamo alcuni ambienti occupati da attività pro-poste dalla Comunità. I progetti e le iniziative indirizzate a Giovani, Ragazzi e Famiglie sono molteplici: incontri sull’educazione all’aff ettività, week-end di evangelizzazione missionaria, attività di promozione missionaria nelle scuole, incontri sull’educazione alla mondialità, occasioni di confronto e di crescita spi-rituale per sposi... Fra le attività proposte la “settimana di animazione” è rivolta alle Parrocchie ed è realizzata da un équipe di tre o più missionari. Prevede incontri specifi ci di animazione capillare ad ogni categoria di fedeli con lo scopo di accrescere la coscienza missionaria; il “campo di lavoro” invece, normalmente estivo, off re l’opportunità di mettersi a completa disposizione della missione, sia in Italia che all’Estero, donando forze e doni al servizio dei più poveri. Se qualcuno desidera approfondimenti vi segnaliamo il ricco sito di questa Co-munità: www.cmv.it

L’augurio che ci siamo fatti è che l’espe-rienza di oggi, tutto quello che abbia-mo vissuto e l’aria missionaria che ab-biamo respirato, metta radici profonde e porti frutti di bene nelle nostre vite e nel Gruppo Missionario della nostra Parrocchia.

Claudia, Letizia, Paola, Pierantonio,Roberta e Teresa

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I bambini più grandi sono accompagnati nel delicato passaggio alla Scuola Primaria attraverso visite e attività didattiche mirate in collaborazione con la Scuola Primaria del territorio “M. L. Visintini” (Progetto Continuità).Sono previste uscite didattiche in relazione alla programmazione e alle offerte del territorio.La Scuola è aperta da Settembre a Giugno, dal lunedì al venerdì con interru-zione nei giorni festivi, nel periodo natalizio e pasquale.Nel mese di Luglio (per le prime tre settimane) viene offerta la possibilità del Centro Estivo con attività ludiche e ricreative. La giornata educativa inizia alle 7.30, per chi ne ha la necessità con l’entrata anticipata e termina alle ore 16.00

Suor Luisa, Superiora

Qui Scuola Materna

FESTA DELLA “VITA” 2011Domenica 6 febbraio nell’annuale Messa dedicata alla Festa della Vita, erano presenti un bel gruppo di bambini della nostra Scuola dell’Infanzia, che hanno animato con un canto iniziale e con le preghiere dei fedeli dedicate alla pace, alla salute e all’amore per tutti.Uno dei due momenti più belli si è verifi cato quando Don Giuseppe, a sorpresa, ha invitato i bambini a salire sull’altare per recitare il Padre Nostro stretti per mano, mentre l’altro gesto emozionante, è accaduto quando abbiamo visto i bambini andare in cerca dei loro genitori per dargli un abbraccio di pace.Termino con alcune parole della canzone che ha aperto la Messa di questa do-menica così viva…

VIVI NEL CREATO

CON I TUOI FRATELLI

INSIEME A TUTTI QUESTI DONI BELLI.

CERTO CHE LA VITA

QUESTO TU LO SAI

È IL BENE PIÙ PREZIOSO CHE TU HAI…. Buona Vita a tutti! Francesca, un’insegnante

Maggio Mariano

IL MESE DI

MARIALa campana suonava pre-sto, a Ca’ Emiliani, nel mese di maggio per chia-marci a raccolta per il “fi o-retto”.

Maggio, a Ca’ Emiliani era già un mese speciale perché incominciava con una grande festa che vedeva riempirsi il piazzale della chiesa e tutti i campi intorno di giostre e di attrazioni. La festa del 1° maggio convocava molta gente e apriva solennemente, con l’omaggio alla Vergine di Fatima, il mese dedicato a Maria.Il rosario, la sera, era un appuntamento al quale non si poteva mancare anche perché, dopo, i genitori ci concedevano di fare un giro (uno e non di più) su quelle giostre che tanto ci affascinavano. Non dovevano insistere, per portarci in chiesa la sera, se non quando pioveva e le giostre erano tristemente ferme.Ma ricordo ancora la voce di mia mamma che ferma e sicura diceva:” La Ma-donna è molto più importante delle giostre!” E si andava, anche con il brutto tempo. Con qualsiasi tempo.E un po’ alla volta capivi e assaporavi la gioia di un appuntamento che, al di là del gioco, si faceva sempre più strada nel tuo cuore come qualcosa di impor-tante.Era una fede semplice, quella dei nostri genitori, ma ben fondata. Era una fede non “raccontata” ma vissuta, in prima persona. Non ci hanno mai detto: “ANDA-TE AL ROSARIO” ma “ANDIAMO AL ROSARIO” e, sui banchi dietro a quelli dei ragazzi, ci tenevano d’occhio e tornati a casa non mancavano di sottolineare la bontà o meno del nostro comportamento, della nostra attenzione.Vedevamo loro, pregare per primi. Vedevamo loro con la corona in mano, sgra-nare assieme a noi, al prete, ai vecchi e alle suore, quelle AveMaria che ci ve-devano stretti tutti insieme attorno alla Madre.

La campana suonava pre-sto, a Ca’ Emiliani, nel mese di maggio per chia-marci a raccolta per il “fi o-

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Qui Scuola Materna

Scuola dell’Infanzia San Pio X: chi siamo?E’ una scuola cattolica, paritaria, gestita dalla Par-rocchia San Pio X.La gestione educativa e didattica è affi data alle Pic-cole suore Missionarie della Carità (Don Orione), ma si avvale di insegnanti laiche che gestiscono di-rettamente le sezioni. Ha come fi nalità propria l’educazione delle nuove generazioni secondo i valori cristiani.La proposta educativa si realizza in un contesto co-munitario in cui partecipano oltre ai bambini/e alle educatrici, i genitori, il ge-store e il personale di servizio; con l’apporto di tutti si tende a realizzare un clima comunitario sereno e stimolante, caratterizzato dallo stile “paterno cri-stiano” di vita, nello spirito di famiglia.La struttura può accogliere 84 bambini in totale suddivisi in tre sezioni composte da 28 bambini ciascuna.Propone, oltre ad una Programmazione educativo – didattica che ha lo scopo di contribuire a sviluppare la componente socio – affettiva ed emotiva del bambino e a stimolarne le abilità sensoriali, motorie, linguistiche ed intellettive ( la pro-grammazione fa capo alle Indicazioni per il curricolo 2007 attualmente in vigo-re), alcune feste (sia di carattere religioso come San Martino, Santo Natale, festa della Vita, Pasqua che “profano” come la festa dei Nonni, castagnata, Befana, Carnevale, festa della Famiglia e di fi ne anno) che aiutano i bambini a scandire i vari momenti dell’anno.I progetti attivati in questo anno scolastico riguardano l’accoglienza, il corpo, le emozioni, i colori, la religione, il tempo, le forme geometriche, la prima alfabe-tizzazione e la narrazione. Tutti questi progetti vengono presentati da un personaggio guida chiamato Fata Ricerca e vengono portati avanti attraverso giochi liberi e strutturati, conversa-zioni in cerchio, lavori di gruppo elaborati prodotti dai bambini, manipolazione, recitazione, esecuzioni corali di canzoni e poesie.Le sezioni sono composte da età miste (come consigliato da esperti nel settore), ma per lo svolgimento dei laboratori si lavora per gruppi d’età in intersezione.Sono attivati anche alcuni progetti con la presenza di insegnanti esterne per l’at-tività psicomotoria, l’inglese e la psicomotricità relazionale.

Maggio Mariano

Era bello perché si era tutti insieme, in chiesa e fuori. Era bello pregare tutti insieme ed era bello, mentre tu giravi nella giostra, vedere mamma e papà par-lare fi tto fi tto o scherzare con parenti e amici.Così maggio si è fi ssato nella nostra memoria, nel nostro cuore come un mese speciale, “il mese di Maria”, il mese in cui Maria ti chiama, chiama proprio te e tu non puoi tirarti indietro, non puoi non rispondere al suo richiamo. Parola di mamma e papà. Tiziana Zabeo

Era bello perché si era tutti insieme, in chiesa e fuori. Era bello pregare tutti

MAGGIO, MESE DEL “FIORETTO”DA LUNEDÌ 2 MAGGIO, OGNI SERA, RECITEREMO IL SAN-TO ROSARIO IN ONORE DELLA NOSTRA MAMMA CELESTE. NELLA PRIMA PARTE DEL MESE NELLE VARIE ZONE PARROC-CHIALI E SUCESSIVAMENTE IN CHIESA. IN OCCASIONE DELLA BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II CHE AVVERRÀ IL 1° MAGGIO IN SAN PIETRO, QUESTO MESE CERCHEREMO DI CONOSCERE MEGLIO QUESTO GRANDE

PAPA DEVOTISSIMO DELLA MADONNA. MEDITEREMO SULLA SUA VITA, I SUOI INSEGNAMENTI, I SUOI VIAGGI, I SUOI SCRITTI E TUTTO QUELLO CHE CI HA VOLUTO TRASMETTERE CON IL SUO ESEMPIO DI VITA COMPLETAMENTE VISSUTA.

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DA LUNEDÌ 2 MAGGIO, OGNI SERA, RECITEREMO IL SAN-TO ROSARIO IN ONORE DELLA NOSTRA MAMMA CELESTE. NELLA PRIMA PARTE DEL MESE NELLE VARIE ZONE PARROC-CHIALI E SUCESSIVAMENTE IN CHIESA. IN OCCASIONE DELLA BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II CHE AVVERRÀ IL 1° MAGGIO IN SAN PIETRO, QUESTO MESE CERCHEREMO DI CONOSCERE MEGLIO QUESTO GRANDE

BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II CHE AVVERRÀ IL 1° MAGGIO IN SAN PIETRO, QUESTO MESE CERCHEREMO DI CONOSCERE MEGLIO QUESTO GRANDE

PAPA DEVOTISSIMO DELLA MADONNA. MEDITEREMO SULLA SUA VITA, I SUOI INSEGNAMENTI, I SUOI VIAGGI, I SUOI SCRITTI E TUTTO QUELLO CHE CI HA VOLUTO TRASMETTERE CON IL

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Qui Scuola Materna

Scuola dell’Infanzia San Pio X: chi siamo?E’ una scuola cattolica, paritaria, gestita dalla Par-rocchia San Pio X.La gestione educativa e didattica è affi data alle Pic-cole suore Missionarie della Carità (Don Orione), ma si avvale di insegnanti laiche che gestiscono di-rettamente le sezioni. Ha come fi nalità propria l’educazione delle nuove generazioni secondo i valori cristiani.La proposta educativa si realizza in un contesto co-munitario in cui partecipano oltre ai bambini/e alle educatrici, i genitori, il ge-store e il personale di servizio; con l’apporto di tutti si tende a realizzare un clima comunitario sereno e stimolante, caratterizzato dallo stile “paterno cri-stiano” di vita, nello spirito di famiglia.La struttura può accogliere 84 bambini in totale suddivisi in tre sezioni composte da 28 bambini ciascuna.Propone, oltre ad una Programmazione educativo – didattica che ha lo scopo di contribuire a sviluppare la componente socio – affettiva ed emotiva del bambino e a stimolarne le abilità sensoriali, motorie, linguistiche ed intellettive ( la pro-grammazione fa capo alle Indicazioni per il curricolo 2007 attualmente in vigo-re), alcune feste (sia di carattere religioso come San Martino, Santo Natale, festa della Vita, Pasqua che “profano” come la festa dei Nonni, castagnata, Befana, Carnevale, festa della Famiglia e di fi ne anno) che aiutano i bambini a scandire i vari momenti dell’anno.I progetti attivati in questo anno scolastico riguardano l’accoglienza, il corpo, le emozioni, i colori, la religione, il tempo, le forme geometriche, la prima alfabe-tizzazione e la narrazione. Tutti questi progetti vengono presentati da un personaggio guida chiamato Fata Ricerca e vengono portati avanti attraverso giochi liberi e strutturati, conversa-zioni in cerchio, lavori di gruppo elaborati prodotti dai bambini, manipolazione, recitazione, esecuzioni corali di canzoni e poesie.Le sezioni sono composte da età miste (come consigliato da esperti nel settore), ma per lo svolgimento dei laboratori si lavora per gruppi d’età in intersezione.Sono attivati anche alcuni progetti con la presenza di insegnanti esterne per l’at-tività psicomotoria, l’inglese e la psicomotricità relazionale.

Maggio Mariano

Era bello perché si era tutti insieme, in chiesa e fuori. Era bello pregare tutti insieme ed era bello, mentre tu giravi nella giostra, vedere mamma e papà par-lare fi tto fi tto o scherzare con parenti e amici.Così maggio si è fi ssato nella nostra memoria, nel nostro cuore come un mese speciale, “il mese di Maria”, il mese in cui Maria ti chiama, chiama proprio te e tu non puoi tirarti indietro, non puoi non rispondere al suo richiamo. Parola di mamma e papà. Tiziana Zabeo

Era bello perché si era tutti insieme, in chiesa e fuori. Era bello pregare tutti

MAGGIO, MESE DEL “FIORETTO”DA LUNEDÌ 2 MAGGIO, OGNI SERA, RECITEREMO IL SAN-TO ROSARIO IN ONORE DELLA NOSTRA MAMMA CELESTE. NELLA PRIMA PARTE DEL MESE NELLE VARIE ZONE PARROC-CHIALI E SUCESSIVAMENTE IN CHIESA. IN OCCASIONE DELLA BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II CHE AVVERRÀ IL 1° MAGGIO IN SAN PIETRO, QUESTO MESE CERCHEREMO DI CONOSCERE MEGLIO QUESTO GRANDE

PAPA DEVOTISSIMO DELLA MADONNA. MEDITEREMO SULLA SUA VITA, I SUOI INSEGNAMENTI, I SUOI VIAGGI, I SUOI SCRITTI E TUTTO QUELLO CHE CI HA VOLUTO TRASMETTERE CON IL SUO ESEMPIO DI VITA COMPLETAMENTE VISSUTA.

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DA LUNEDÌ 2 MAGGIO, OGNI SERA, RECITEREMO IL SAN-TO ROSARIO IN ONORE DELLA NOSTRA MAMMA CELESTE. NELLA PRIMA PARTE DEL MESE NELLE VARIE ZONE PARROC-CHIALI E SUCESSIVAMENTE IN CHIESA. IN OCCASIONE DELLA BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II CHE AVVERRÀ IL 1° MAGGIO IN SAN PIETRO, QUESTO MESE CERCHEREMO DI CONOSCERE MEGLIO QUESTO GRANDE

BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II CHE AVVERRÀ IL 1° MAGGIO IN SAN PIETRO, QUESTO MESE CERCHEREMO DI CONOSCERE MEGLIO QUESTO GRANDE

PAPA DEVOTISSIMO DELLA MADONNA. MEDITEREMO SULLA SUA VITA, I SUOI INSEGNAMENTI, I SUOI VIAGGI, I SUOI SCRITTI E TUTTO QUELLO CHE CI HA VOLUTO TRASMETTERE CON IL

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San Luigi Orione AppuntamentiSabato 30 Aprile e 1° Maggio A Milano incontro con gli Operatori Pastorali delle Parrocchie Orionine

Lunedì 2 MaggioOgni sera onoreremo la Madre di Gesù con la recita del Santo Rosario

Sabato7 e Domenica 8 MaggioVISITA DEL PAPA A VENEZIA-AQUILEIA

Seguendo il programma che ci verrà comunicato, con chi si e iscritto, ci recheremo al Parco San Giuliano per assistere alla Santa Messa che il Santo Padre celebrerà.

13-14-15 MaggioTriduo in onore di San Luigi Orione, il Santo Fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza e Padre Spirituale dei nostri Sacerdoti e Suore

Sabato 21 MaggioPRIME CONFESSIONI

Sabato 28 Maggio6° Consiglio Pastorale Parrocchiale: verifi ca e cena

Domenica 29 MaggioPRIME COMUNIONI per 42 nostri ragazzi

Martedì 31 MaggioProcessione Mariana Vicariale

Giovedì 2 GiugnoGiornata degli Operatori Pastorali a Campocroce

Estate 2011 Palus San Marco1a - 2a - 3a - Media dal 27 Giugno al 10 Luglio4a - 5a - Elementare dal 10 al 23 LuglioSuperiori e Giovani dal 23 al 30 LuglioFamiglie dal 30 Luglio al 20 Agosto

San Luigi Orione e il Papa Una tipica macchietta tortonese strillone di giornali, vedendo passare i ragazzi di Don Orione, inquadrati, esclama con voce stentorea: ”passa l’esercito dei papali-ni”!!! “ IL PAPA: ECCO IL NOSTRO CREDO, L’UNICO CREDO DELLA NOSTRA VITA E DEL NOSTRO ISTITUTO”, scriverà Don Orio-ne, che per il Papa avrebbe dato il sangue e la vita. Egli riservò ai suoi religiosi più anziani, professi da almeno dieci anni, un voto speciale di dedizione piena e assoluta alla volontà del Papa.Da parte sua poi ammoniva: ”nessuno vi vinca nella sincerità dell’amore, nella devozione, nella generosità verso la Madre Chiesa e il Papa; nessuno ci vinca ne lavorare perchè si seguano i desideri della Chiesa e del Papa. Nessuno ci vinca nel seguire le direttive ponti� cie, tutte, senza reticen-ze e senza piagnistei, senza freddezze e senza riserve. Adesione piena e � liale e perfetta: di mente e di cuore e di opere, non solo in tutto quanto il Papa decide solennemente in materia di dogma e di morale, ma in ogni cosa qualunque sia che Egli insegna, comanda ed esige.” Questo indipendentemente dalla persona del Papa, si chiamasse Leone XIII, Pio X, Benedetto XV, Pio XI o Pio XII. Certo che fra tutti, colui che attira l’attenzione di Don Orione, sarà Pio X il Papa Veneto. “ Ambedue di umile nascita, ambedue amici degli umili, ambe-due appassionati del popolo minuto, ambedue zelanti del ministero modesto, ambedue non nemici del loro tempo, ma nemmeno entusiasti; ambedue ma-gni� ci preti � no all’ultimo, sebbene l’uno fosse Ponte� ce e l’altro creatore di opere buone. Il tono era il medesimo: della familiarità, della giovialità, della immediatezza sincera. Intelligentissimi di natura, capivano tutto sebbene non avessero troppe lettere, né troppe scienze”, così si esprimeva don Sparpaglione, primo biografo di Don Orione. E’ strano che il motto scelto dal Papa alla sua elezione papale, sia lo stesso mot-

IL MOTTO DI SAN LUIGI ORIONE

E DI SAN PIO X

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San Luigi Orione

Appuntamenti

Domenica 17 Aprile - DOMENICA DELLE PALMEOre 9.15: Benedizione dell’ulivo e processione delle palme

Giovedì 21 AprileOre 7.00: Celebrazioni dell’Uffi cio delle Letture e delle LodiOre 9.30: S. Messa del Crisma alla Basilica di San Marco a VeneziaOre 18.30: Celebrazione della messa in“Coena Domini”, ultima cena di Gesù eLavanda dei piedi

Venerdì 22 AprileGiornata di digiuno e astinenza dalle carniOre 7:30: Celebrazioni dell’Uffi cio delle Letture e delle LodiOre 18.00: Celebrazione della Passione di Gesù e adorazione della Croce

Sabato 23 AprileOre 7:30: Celebrazioni dell’Uffi cio delle Letture e delle LodiDalle ore 9.30 alla 12.00 e dalle ore 15.30 alle 19.00 i sacerdoti saranno disponibili per le confessioniOre 21.30: davanti alla chiesa daremo inizio alla celebrazione della VEGLIA PASQUALE con la liturgia del fuoco e della luce

Domenica 24 Aprile - PASQUA DI RESURREZIONELe sante messe saranno celebrate nei seguenti orari:8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00.

Lunedì 25 Aprile - LUNEDÌ DELL’ANGELOGli orari delle S. messe sono i seguenti: 8.00 - 11.00 - 18.00.FESTA DEL NOSTRO PATRONO, SAN MARCO EVANGELISTA Biciclettata a Forte Gazzera TIZIANO VECELIO

RESURREZIONE

to paolino scelto da Don Orione all’inizio della sua opera: ”Instaurare omnia in Cristo”. I rapporti con l’augusta persona del Ponte ce erano improntati a un senso di rispettosa familiarità di cui è prova l’omaggio annuale delle primizie di frutta che gli veniva inviato dalla casa dell’Immacolata di Bra , Villa Mo� a, sede allora del Noviziato. Solo una volta una leggerissima ombra velò il sorriso di Pio X. Era successo che Don Orione, amante delle anime, soprattutto delle anime consacrate, nel suo ar-dore apostolico voleva riportare alla Chiesa quei Sacerdoti, che per motivo dell’im-perversare del modernismo e delle lotte che ne seguirono, si erano schierati contro i suoi dettami.e, come succede sempre, gli Zeloti (!), mormoravano a proposito e sproposito: -dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.- Arrivarono tali voci al Papa Pio X. Allora il Ponte ce – e quest’atto generoso è degno del suo grande cuore di Pastore- volle interrogare lui stesso il povero Don Orione, in cui aveva riposto tanta ducia, perché si giusti casse da anima a anima. Il Papa gli disse di inginocchiarsi. Gli fece recitare il credo…” Credo in Dio Pa-dre onnipotente, creatore del cielo e della terra…” Abbiamo troppo presente agli occhi dell’anima la gura di Don Orione, sentiamo nel cuore l’eco della sua voce pacata, ferma, velata appena di tremante commozione quando parlava delle cose di Dio, per non rivivere la scena nella sua religiosa grandezza: il Papa che ascolta e scruta su quel volto assorto in preghiera i segreti di un’anima-due Santi che si guar-dano, negli occhi nei quali risplende la immagine dello stesso Dio... “... alzati, anzi lui stes-so, il Papa, aiuterà ad alzarsi Don Orione, va e continua ciò che hai incominciato…”Quando un uomo pregava così, non c’era più bisogno per Pio X di altri esami di teologia!!! !. a cura didon Fioravante Agostini

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San Luigi Orione AppuntamentiSabato 30 Aprile e 1° Maggio A Milano incontro con gli Operatori Pastorali delle Parrocchie Orionine

Lunedì 2 MaggioOgni sera onoreremo la Madre di Gesù con la recita del Santo Rosario

Sabato7 e Domenica 8 MaggioVISITA DEL PAPA A VENEZIA-AQUILEIA

Seguendo il programma che ci verrà comunicato, con chi si e iscritto, ci recheremo al Parco San Giuliano per assistere alla Santa Messa che il Santo Padre celebrerà.

13-14-15 MaggioTriduo in onore di San Luigi Orione, il Santo Fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza e Padre Spirituale dei nostri Sacerdoti e Suore

Sabato 21 MaggioPRIME CONFESSIONI

Sabato 28 Maggio6° Consiglio Pastorale Parrocchiale: verifi ca e cena

Domenica 29 MaggioPRIME COMUNIONI per 42 nostri ragazzi

Martedì 31 MaggioProcessione Mariana Vicariale

Giovedì 2 GiugnoGiornata degli Operatori Pastorali a Campocroce

Estate 2011 Palus San Marco1a - 2a - 3a - Media dal 27 Giugno al 10 Luglio4a - 5a - Elementare dal 10 al 23 LuglioSuperiori e Giovani dal 23 al 30 LuglioFamiglie dal 30 Luglio al 20 Agosto

San Luigi Orione e il Papa Una tipica macchietta tortonese strillone di giornali, vedendo passare i ragazzi di Don Orione, inquadrati, esclama con voce stentorea: ”passa l’esercito dei papali-ni”!!! “ IL PAPA: ECCO IL NOSTRO CREDO, L’UNICO CREDO DELLA NOSTRA VITA E DEL NOSTRO ISTITUTO”, scriverà Don Orio-ne, che per il Papa avrebbe dato il sangue e la vita. Egli riservò ai suoi religiosi più anziani, professi da almeno dieci anni, un voto speciale di dedizione piena e assoluta alla volontà del Papa.Da parte sua poi ammoniva: ”nessuno vi vinca nella sincerità dell’amore, nella devozione, nella generosità verso la Madre Chiesa e il Papa; nessuno ci vinca ne lavorare perchè si seguano i desideri della Chiesa e del Papa. Nessuno ci vinca nel seguire le direttive ponti� cie, tutte, senza reticen-ze e senza piagnistei, senza freddezze e senza riserve. Adesione piena e � liale e perfetta: di mente e di cuore e di opere, non solo in tutto quanto il Papa decide solennemente in materia di dogma e di morale, ma in ogni cosa qualunque sia che Egli insegna, comanda ed esige.” Questo indipendentemente dalla persona del Papa, si chiamasse Leone XIII, Pio X, Benedetto XV, Pio XI o Pio XII. Certo che fra tutti, colui che attira l’attenzione di Don Orione, sarà Pio X il Papa Veneto. “ Ambedue di umile nascita, ambedue amici degli umili, ambe-due appassionati del popolo minuto, ambedue zelanti del ministero modesto, ambedue non nemici del loro tempo, ma nemmeno entusiasti; ambedue ma-gni� ci preti � no all’ultimo, sebbene l’uno fosse Ponte� ce e l’altro creatore di opere buone. Il tono era il medesimo: della familiarità, della giovialità, della immediatezza sincera. Intelligentissimi di natura, capivano tutto sebbene non avessero troppe lettere, né troppe scienze”, così si esprimeva don Sparpaglione, primo biografo di Don Orione. E’ strano che il motto scelto dal Papa alla sua elezione papale, sia lo stesso mot-

IL MOTTO DI SAN LUIGI ORIONE

E DI SAN PIO X

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La Voce del ParrocoLa rifl essione

LA RISURREZIONENessun testo meglio del Catechismo della Chiesa Cattolica ci può far comprendere quel punto del Credo che dice “CREDO LA RESURREZIONE DELLA CARNE”.“Il Credo cristiano culmina nell’acclamazione della risurre-zione dei morti alla fi ne dei tempi, e nella vita eterna. Noi fer-mamente crediamo e speriamo che, come Cristo è veramente risorto dai morti e vive per sempre, così pure i giusti, dopo la loro morte, vivranno per sempre con Cristo Risorto....Ma c’è di più. Gesù lega la fede nella risurrezione alla sua stessa Persona: “IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA”. Che cosa signifi ca “RISUSCITARE”? Con la morte, separazione dell’anima e del corpo, il corpo dell’uomo cade nella corruzione, mentre la sua anima va incontro a Dio. CHI RISUSCITERÀ? Tutti gli uomini che sono morti: “quanti fecero il bene per una risurre-zione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.”COME? Cristo é RISORTO CON IL SUO STESSO CORPO: “Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!” Allo stesso modo, in lui, “tutti risorgeranno coi corpi di cui ora sono rivestiti”, ma questo corpo sarà trasfi gurato in corpo glorioso, in “corpo spirituale”.Il “come” supera le possibilità della nostra immaginazione e del nostro intelletto; è accessibile solo nella fede.Se è vero che Cristo ci risusciterà “nell’ultimo giorno”, è anche vero che, per un certo aspetto, siamo già risuscitati con Cristo. Infatti, grazie allo Spirito Santo, la vita cristia-na, fi n d’ora su questa terra, è una partecipazione alla morte e alla Risurrezione di Cri-sto. Nutriti del suo Corpo nell’Eucarestia, apparteniamo già al Corpo di Cristo. Quando risusciteremo nell’ultimo giorno, saremo anche noi “manifestati con lui nella gloria”. Nell’attesa di quel giorno, il corpo e l’anima del credente già partecipano alla dignità di essere “in Cristo”; di qui l’esigenza di rispetto verso il proprio corpo, ma anche verso quello degli altri...”.Grazie, Signore! Grazie della immensa dignità a cui ci chiami, quella dignità data alle nostre anime spesso così deboli, affrante e vacillanti, ma anche ai nostri corpi che af-frontano quotidianamente la fatica e l’impegno del lavoro, la sofferenza della malattia e del limite, il disagio delle intemperie, le avversità e le prove della vita....Ma anche la responsabilità del bene da fare, dell’amore, della tenerezza, della amici-zia, della fraternità, della cura e la protezione ai piccoli, ai poveri, agli ammalati e ai sofferenti, che si esprimono proprio con i gesti del nostro corpo. Un corpo destinato all’immortalità, all’incorruttibilità, alla Risurrezione e alla Vita Eterna.

Irma Ubizzo

ROMANINO - RESURREZIONE

È necessario ritornare a stare davanti al Crocifi sso: la Croce non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della vera rivoluzione cristiana: abbiamo di nuovo un Padre, il Dio di Gesù Cristo, che non dà mai le dimissioni, nonostante i peccati dei suoi fi gli. Abbiamo di nuovo un Padre, Dio-amore e la sua tenerezza è la gioia del Figlio (Gesù) e dei fi gli, ciascuno di noi. La vera “MISURA” del cristiano sta proprio qui. Il peccato del mondo e la sua conseguente tri-stezza è non aver conosciuto o rifi utato l’amo-re del Padre

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La Voce del Parroco Poesia

NELL’EPOCA DELLE PASSIONI TRISTI…UNA BELLA NOTIZIA:CRISTO È RISORTO!”

Ogni giorno ci imbattiamo in notizie e fatti di cronaca che ci sbattono in faccia, senza alcun pu-dore, delitti efferati, suicidi, gesti disperati di chi trova nella violenza o nella morte altrui l’unica ri-sposta ai propri scopi. Spesso rimango interdetto e impotente di fronte a questa realtà, soprattutto quando penso ai nostri ragazzi e giovani. Questo nostro tempo è stato defi nito “L’EPOCA DELLE PASSIONI TRISTI”. In

che cosa consiste questa crisi? In un cambiamento di segno nel futuro: dal FUTURO-PROMESSA AL FUTURO-MINACCIA. E siccome la nostra mente è sana quando è aperta al futuro, quando il futuro chiude le sue porte o, se le apre è solo per offrirsi come incertezza, precarietà, insicurezza, inquietudine, allora, il “terribile è già accaduto, perché le iniziative si spengono, le speran-ze appaiono vuote. LA MORTE DI DIO NON HA LASCIATO SOLO ORFANI MA ANCHE EREDI. Durante il rito dell’imposizione delle ceneri, invitai tutti i presenti ad affrontare la quaresima come un tempo in cui prepararsi interiormente per vivere bene i giorni del giovedì-venerdì-sabato santo, giorni in cui “vedere-accogliere” l’amore del Crocifi sso che per me ha dato la Sua vita. Ecco la bella notizia che irrompe in quest’epoca triste: DIO MI AMA, e lo dimostra rinnovando per me il sacrifi cio del Figlio suo, Gesù Cristo. Dio non ama la croce, ma ama me, l’uomo, gli uomini. Per questo, piuttosto che crocifi ggerne uno, si lascia crocifi ggere Lui. Non Lui ha inven-tato la croce, ma il male del mondo, che Lui tanto ama e vuole salvare. In questo tempo così precario e pieno di incertezze sento urgente il bisogno ed al tempo stesso, il coraggio di stare davanti alla Croce, perché essa ci liberi dalla falsa immagine di Dio, di uomo e di vita/morte. Celebrare la Pasqua signifi ca incontrare Gesù Cristo che dice: Dio è chi ama con un amore più forte della morte; uomo è non chi domina, ma chi si fa servo; la vita non è un bene da salvare, ma dono da donare.

cronaca che ci sbattono in faccia, senza alcun pu-dore, delitti efferati, suicidi, gesti disperati di chi trova nella violenza o nella morte altrui l’unica ri-sposta ai propri scopi. Spesso rimango interdetto e impotente di fronte a questa realtà, soprattutto quando penso ai nostri ragazzi e giovani. Questo nostro tempo è stato defi nito

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Opera San Luigi Orione

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CRISTO È RISORTO!

ALLELUIA

 

©Apr. 2011 [email protected]

La Voce...della Parrocchia di S. Pio X

(Opera San Luigi Orione)Direttore: D. Giuseppe Volponi

Redazione: Piero Bellinato, Paola Busato, Isabella Damiani, Federica De Rosa, Tiziana Zabeo.Hanno collaborato: don Fioravante Agostini, Paola Busato, Piccola Comunità A6, Luciana-operatrice Caritas, Gruppo Giovani, Gervasio Geminian, Maestra Francesca, Suor Luisa, Gruppo Missionario: Claudia, Letizia, Paola, Pierantonio, Roberta e Teresa, Irma Ubizzo, Tiziana Zabeo.

Stampato in 1000 copie circaOfferta libera

Parrocchia S. Pio XVia Nicolodi 2 Marghera - Tel. 92.06.36

Ricordiamo che...

Sono entrati nella Famiglia di Dio con il Battesimo:

Sono ritornati al Padre:

Chi crede in me anche se morto, vivrà!

PAVANETTO VANDA di anni 90 il 02.01.2011FALCONE GIUSEPPINA di anni 88 il 05.01.2011DUSO LUIGI di anni 76 il 12.01.2011POTZ LIDIA di anni 81 il 21.01.2011PORIATI LIBERA di anni 82 il 24.01.2011BULLO ANGELA di anni 99 il 28.01.2011CIAURI BRUNO di anni 79 il 10.02.2011BABATO NEVIA di anni 87 il 19.02.2011LORANDINI FIORELLO di anni 88 il 19.02.2011

La nostra Comunita li accoglie con gioia!

SARA ZAGALLO il 09 Gennaio 2011MARGHERITA AMICI il 29 Gennaio 2011SIMONE GUGLIELMO il 05 Febbraio 2011BEATRICE BOSCOLO il 27 Marzo 2011