la voce 04/2012

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un piccolo passo per Simest un grande passo per il Made in Italy grazie a Coldiretti fermati i finanziamenti al “falso” pecorino italiano 64° anno - n.4 aprile 2012 Poste Italiane spa - Sped.in a.p.-D.L.353/2003 (conv.in l.27/02/2004 n.46)-art.1 comma 1-DCB Piacenza-Costo abbonamento annuo: euro 11-Pagamento assolto tramite versamento quota associativa-contiene i.p. Periodico di Coldiretti Piacenza

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mensile la voce dei coltivatori - aprile 2012

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un piccolo passo per Simest un grande passo per il Made in Italy

grazie a Coldirettifermati i finanziamenti al

“falso” pecorino italiano

64° anno - n.4 aprile 2012

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Periodico di Coldiretti Piacenza

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Regione Emilia Romagna;Province di: Bologna, Ferrara, Forli-Cesena; Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini

Unione comuni e comunità montane: Comunità Montana Appennino Reggiano, Unione Terra di Mezzo, Unione dei Comuni dell’alto Appennino reggiano, Unione Montana Acquacheta Romagna Toscana, Comunità Montana Valli Nure e Arda, Unione dei Comuni Valle del TidoneComuni: Agazzano, Albareto, Albinea, Alfonsine, Alseno, Argelato, Argenta, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Bagnolo in Piano, Baiso, Bardi, Bedonia, Bellaria Igea Marina, Berra, Bertinoro, Besenzone, Bettola, Bibbiano, Borgo Tossignano, Bondeno, Boretto, Bor-gonovo V.T., Borgotaro, Brescello, Brisighella, Budrio, Busana, Cadelbosco di Sopra, Calendasco, Caminata, Campagnola, Camposanto, Canossa, Caorso, Carpaneto, Carpineti, Casalfiumanese, Casalgrande, Casina, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Castel Del Rio, Castel Guelfo, Castel S.Giovanni, Castel San Pietro Terme, Castellarano, Castell’Arquato, Castello di Serravalle, Castelnovo di Sotto, Castelno-vo ne’ Monti, Castelvetro Modenese, Cavezzo, Cento, Civitella di Romagna, Codigoro, Coli, Collagna, Colorno, Comacchio, Concordia, Conselice, Copparo, Correggio, Cortebrugnatella, Cortemaggiore, Cotignola, Crespellano, Crevalcore, Dovadola, Dozza, Farini, Fer-rara, Ferriere, Fiorano Modenese, Fiumalbo, Fontanelice, Fontanellato, Fontevivo, Forlì, Formignana, Fusignano, Galeata, Gambettola, Gattatico, Goro, Gossolengo, Gropparello, Gualtieri, Guastalla , Imola, Jolanda, Lagosanto, Ligonchio, Lugagnano, Lugo, Luzzara, Ma-lalbergo, Maranello, Masi Torello, Massa Fiscaglia, Massa Lombarda, Medicina, Medolla, Meldola, Mesola, Migliarino, Migliaro, Mirabello, Mirandola, Modigliana, Monte San Pietro, Montecchio Emilia, Montecolombo, Monterenzio, Montese, Monteveglio, Monticelli D’On-gina, Monzuno, Mordano, Morfasso, Neviano degli Arduini, Nibbiano, Nonantola, Novellara, Novi di Modena, Ostellato, Pecorara, Pellegrino Parmense, Pennabilli, PianelloV.T., Piozzano, Podenzano, Poggio Renatico, Polinago, Ponte dell’olio, Pontenure, Portico e S. Benedetto, Portomaggiore, Poviglio, Predappio, Premilcuore, Prignano, Quattro Castella, Ramiseto, Reggio Emilia, Rio Saliceto, Riolu-nato, Rivergaro, Ro Ferrarese, Rocca S. Casciano, Rottofreno, Rubiera, S. Agostino, S.Giorgio Piacentino, Sala Bolognese, Saludecio, San Felice sul Panaro, San Giovanni in Persiceto, San Leo, San Martino in Rio, San Polo d’Enza, San Secondo Parmense, Santa Sofia, Sant’Agata Bolognese, Sant’Agata sul Santerno, Santarcangelo di Romagna, Sant’llario d’Enza, Sarmato, Sarsina, Savignano sul Rubicone, Savigno, Scandiano, Sestola, Sogliano al Rubicone, Solarolo, Soragna, Tizzano Val Parma, Toano, Traversetolo, Travo, Tredozio, Tresigallo, Varsi, Vernasca, Vetto dlEnza, Viano, Vigarano Mainarda, Vigolzone, Villaminozzo, Villanova sull’Arda, Voghiera, Zerba, Ziano, ZibelloCamere di Commercio di: Ferrara, Forli-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, RiminiConsorzi di Tutela: Aceto Tradizionale di Reggio Emilia, Aglio Di Voghiera, Formaggio di Fossa, Parmigiano Reggiano, Salumi Tipici Piacentini, Salumi DOP Piacentini, Vini DOC Colli Piacentini, Vini Emilia, Vini Reggiani.Associazioni: Acu, Adiconsum, Adoc, Codacons, Codici Ferrara, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento dei Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Consumatori, Legambiente

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sommario

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Accordo sul pomodoro: per i nostri produttori una catastrofe

8 9

Made in Italy: al via il maxiprogetto “pasta di qualità” ....................... 10Multe quote latte ................................................................................. 10il formaggio Made in Italy vola all’estero, ma non su ALITALIA .............. 11IMU: le cifre del Ministero delle Finanze non ci quadrano .................... 12Finanziamenti UE: dove vanno a finire i soldi? ..................................... 12In tre anni i Gruppi di Acquisto Solidale sono raddoppiati .................. 15Grazie a frutta e verdura, pelle più bella e sana ................................... 16Sfatato un mito:la carne rossa non aumenta i rischi cardiovascolari ... 16Assemblea Giovani Impresa Piacenza .................................................. 17CreditAgri ............................................................................................. 18Alimentazione: asparagi ......................................................................20La Voce della Fede ................................................................................21

alla Cattolica Pomì L+e la Bottega di

Campagna Amica

Vince Coldiretti: niente più soldi al falso Pecorino

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l’intervista Enzo Compagnin

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CapVarie ...........................................................................................................................50

notizie in breveVarie ...........................................................................................................................49

etichettopoliGli Ogm, il Pecorino tarocco di Stato e i 300mila posti rubati dal finto Made in Italy ...28

fiscaletributario - 730/2012 ...................................................................................................39tributario - Gli uffici CAF di Coldiretti Piacenza ...........................................................40tributario - Rateizzazioni delle cartelle esattoriali ..........................................................41tributario - “Decreto semplificazioni” .........................................................................42tributario - “Milleproroghe” ........................................................................................44tributario - Compensazione IVA ..................................................................................44tributario - Spesometro ...............................................................................................44paGhe - Via libera all’ingresso di 35 mila lavoratori extracomunitari stagionali ..........45

iniziative ColdirettiConcluso il ciclo delle Assemblee Formative Territoriali ............................................25Assemblea Nazionale degli Agrimercati di Campagna Amica ...................................25Nei mercati di Campagna Amica agevolazioni ai possessori di Jobcard....................26

eventi dal mondo agricoloLa pagina del Consorzio di Bonifica di Piacenza ........................................................29La pagina dell’Associazione Piacentina Latte.............................................................30La pagina del CIO (Consorzio Interregionale Ortofrutticoli) ......................................31La Voce della Cattolica ...............................................................................................32Dinamica: Piano Regionale di Sviluppo Rurale

tecnicoSoprip: progetti innovativi .........................................................................................34Condizionalità 2012 ....................................................................................................36

epacaLe pensioni dopo la Manovra Monti ...........................................................................46Durc e autocertificazioni ...............................................................................................47

Periodico mensiledi COLDIRETTI PIACENZA

Autorizzazione Tribunale di Piacenzan. 71 del 24 Aprile 1953

DirettoreMassimo Albano

Responsabile di redazioneElisabetta Montesissa

Direzione artisticaMarino Galli

RedazioneAntonella Bazzini, Dario Panelli, Elisabetta Montesissa,

Laura Barbieri, Luca Piacenza, Maria Luisa Cassi,Maurizio Maffi

Hanno collaboratoAndrea Pompini, Cinzia Pastorelli, Emanuele Gonsalvi,

Monica Maj, Nadia Marcotti, Riccardo Piras, Rossella Amato,Sabrina Amendoni, Sabrina Cliti, don Stefano Segalini

Direzione, redazione e amministrazione:COLDIRETTI PIACENZAPalazzo dell’Agricoltura

29122 Piacenza via Colombo, 35Tel. 0523 596511 | Fax 0523 596596

[email protected]

Progetto grafico e impaginazione

Fotocomposizione e stampaGrafiche Lama Srl

Strada ai Dossi di Le Mose, 5/7, Piacenza

Il periodico ha una tiratura di 9.500 copie.Viene spedito ai Soci in regola con la quota associativa.

Non è in vendita.

In copertina:La grande vittoria di Coldiretti figurata allegoricamente

con la celebre frase di Neil Armstrong, sul verso di uno dei più noti spezzoni cinematrografici della filmografia di Stanley Kubrick.

La Voce dei Coltivatori online: ..................................................................................... www.piacenza.coldiretti.it

Questo numero è stato chiuso in redazione il 2 aprile 2012

Titolare del trattamento dei dati personali nelle banche dati di uso redazionale è Federazione Provinciale Coldiretti di Piacenza. Gli interessati potranno esercitare i diritti previsti dal Dl.Lgs 196/2003 in materia di protezione dei dati personali, telefonando al n.0523 596511, e-mail: [email protected]

© tutti i diritti riservati

La Voce dei Coltivatori è stampato su carta di cellulosa certificata FSC con elevato contenuto di fibre di recupero, completamente biodegradabile e riciclabile.

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niente più soldi al falso pecorino

VINCE COLDIRETTI

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}La Simest, finanziaria partecipata dal Ministero dello Sviluppo economi-co, cede le quote di par-

tecipazione in Lactitalia, la società che produce in Roma-nia, con latte rumeno, peco-rini e caciotte che fanno con-correnza alle aziende del vero made in Italy. “è un grande risultato della nostra mobili-tazione, sottolinea il presiden-

in foto il presidente Marini intervistato da Jimmy Ghione di Striscia la Notizia

Fondamentale risultato dopo la mobilitazione a Roma della scorsa settimana che ha visto una massiccia partecipazione di piacentini

insieme a numerosi rappresentanti delle amministrazioni locali

Sono 2215 i comuni che hanno adottato delibere per chiedere di sostenere e difendere il marchio Made in Italy e di vietare per legge il finanziamento pubblico di prodotti realizzati all’estero di imitazione, ai quali si aggiungono

le delibere adottate da 12 regioni, 26 province, 41 Camere di Commercio e 119 tra Comunità Montane, Consorzi di Tutela e altri enti come

Unioncamere

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te di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi”. “Finalmente ha vinto il buonsenso, ha proseguito Bisi. Una vicenda incredibile si è chiusa positivamente ma ci chiediamo in quali altre occasioni ci sia stata una cattiva utilizzazione delle risorse pubbliche come questa, senza che nessuno se ne occupasse o intervenisse. Per tale motivo ora l’impegno del Governo e del Parlamento deve essere rivolto a vietare per legge il finanziamento pubblico di prodotti realizzati all’estero che imitano il vero Made in Italy. Occorre, come ha sostenu-to il presidente nazionale Sergio Marini, avere la forza di distinguere la vera internazionalizzazione da quelle forme di delocalizzazione aggravate dall’uso improprio del “mar-chio Italia” che danneggiano il Paese facendo perdere oc-cupazione e svilendo il valore del Made in Italy, costruito con sacrifici da generazioni di imprenditori”. “Nella nostra provincia, ha sottolineato il presidente Bisi sono circa 40 (su un totale di 48) i comuni che hanno adottato delibere a sostegno del made in Italy, oltre ovviamente all’Ammi-nistrazione Provinciale, Camera di Commercio, Comuni-tà Montana Valli Nure e Arda, Unione dei Comuni Val Tidone, Consorzi di Tutela vini e salumi e Associazioni Consumatori. La convinzione dell’intero territorio rispet-to alla nostra mobilitazione è testimoniata dal fatto che a Roma, l’assessore provinciale all’agricoltura Filippo Poz-zi è intervenuto dal palco ribadendo la gravità del caso Simest, come esempio estremo del fenomeno dell’italian sounding. Un fenomeno, ha chiarito l’assessore che arre-

aprile 2012 sindacale

ca grave danno ai nostri agricoltori ai quali sono richiesti continui sacrifici. Per contenere il peso della nuova imposta Imu, la Provincia chiederà ai Comuni piacentini di applica-re le aliquote minime.” Ma il finanziamento da parte dello Stato al finto made in Italy, conclude Bisi, rappresenta solo uno dei troppi casi di disattenzione e sottovalutazione nei confronti di una delle poche leve competitive di cui il Paese dispone per ricominciare a crescere. Lo dimostrano le ulti-me dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente Corrado Cli-ni a favore degli Ogm che non tiene conto della crescente opposizione della maggioranza dei cittadini agli organismi geneticamente modificati oppure il fatto che a distanza di oltre un anno dell’ultima legge nazionale per rendere ob-bligatoria l’etichettatura di origine degli alimenti, nessuno si è preso la responsabilità di applicarla per fare sapere agli italiani quello che mangiano. Ma la sottovalutazione del patrimonio economico, sociale, ambientale, paesaggistico e culturale rappresentato dall’agricoltura e dal cibo italia-no è evidente anche nell’introduzione dell’Imu, che chi con la terra ci lavora e ci vive si è visto aumentare in maniera maggiore di chi la terra la usa per divertirsi o speculare. Una sperequazione che contrasta completamente con gli obiettivi di equità e crescita e mette a rischio la produzione agricola Made in Italy con un costo per le imprese stimato in oltre un miliardo di euro fra terreni agricoli e fabbricati rurali, dalle stalle ai fienili fino alle cascine e ai capannoni necessari per proteggere trattori e attrezzi”.

è anche grazie agli enti che ci hanno sostenuto che abbiamo raggiunto questo straordinario risultato. Se proseguiamo tutti insieme su questa strada riusciremo davvero a valorizzare il made in Italy e il territorio sul quale viviamo, consentendo di mantenere la nostra identità e di trasmetterla alle future generazioni come patrimonio inestimabile e insostituibile.

Coldiretti Piacenza esprime inoltre un particolare ringraziamento alle amministrazioni localiche ci hanno accompagnato a Roma durante la mobilitazione del 16 marzo:

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - ASSESSORATO AGRICOLTURACOMUNE DI AGAZZANOCOMUNE DI CORTEMAGGIORECOMUNE DI FERRIERECOMUNE DI GROPPARELLOCOMUNE DI LUGAGNANOCOMUNE DI MORFASSOCOMUNE DI PECORARACOMUNE DI PIOZZANOCOMUNE DI ROTTOFRENOCOMUNE DI VERNASCACOMUNE DI VILLANOVA

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all’Università Cattolica POMì L+ e La BOTTEgaDI CaMPagNa aMICa

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}“La coltura del benessere e la va-lorizzazione della filiera italiana:

origine, ricerca, in-novazione e mercato. Il caso Pomì L+ per esportare il territo-rio”. Questo il titolo della lezione che ha avuto come protago-

nista il presidente del Consorzio Interregionale Ortofrut-ticoli Marco Crotti. Il percorso dei laboratori di manage-rialità è stato avviato dall’Università Cattolica di Piacenza, con l’obiettivo di aprire le porte del prestigioso ateneo ad esperienze manageriali importanti che abbiano contribuito a esportare e valorizzare il territorio; “un progetto davvero significativo, commenta il presidente di Coldiretti Piacen-

za Luigi Bisi, perché mette in sinergia, grazie all’anali-si dell’aziende protagonista della lezione, professori, manager e studenti, dando una lettura concreta ma allo stesso tempo critica, affinchè vengano colti gli aspetti principali dell’esperienza”. “Quando ci è sta-to proposto questa iniziativa, prosegue Bisi, ne sia-mo stati subito favorevoli segnalando come esempio

virtuoso di valorizzazione del territorio “il caso” Pomì L+, la passata con un alto con-centrato di licopene prodotto dal Consorzio Casalasco, con pomodoro proveniente dalla nostra provincia e dalle province limitrofe. Grazie a questo importante risultato, alla ri-cerca portata avanti con tenacia dalle strutture all’interno del Cio, (Arp, Ainpo e Consorzio Casalasco), e alla sinergia per avere risultati sempre migliori, il nostro pomodoro e il no-stro territorio sono stati “esportati” non solo in Italia, ma in diverse parti del mondo. Ri-teniamo, quindi, che possa rappresentare un esempio virtuoso da raccontare all’interno di uno degli Atenei più prestigiosi d’Europa”. Proprio Marco Crotti, durante la sua lezione è riuscito a trasmettere l’importanza del per-corso che ha accomunato non solo gli impren-ditori agricoli ma anche un intero territorio, mettendo in sinergia, progetti, investimenti e risorse per il raggiungimento di un grande risultato. “Abbiamo messo a sistema il lavoro di anni, ha sottolineato Crotti, per realizzare un sogno; il sogno di conquistare mercati in-ternazionali con il nostro prodotto agricolo:

il pomodoro frutto dell’agricoltura piacentina”.Al termine della lezione l’aperitivo è stato organizzato dalla Bottega di Campagna Amica. “Sia-mo assolutamente convinti, sottoli-nea il direttore di Coldiretti Piacenza Massimo Albano, che la formazione sia alla base della crescita della no-stra economia per lo sviluppo del territorio. è per questo motivo che riteniamo indispensabile cogliere e “sfruttare” le opportunità offerte dalle risorse locali. L’Università Cat-tolica è senza dubbio una grande ri-sorsa, così come lo sono le strutture agroindustriali e le esperienze “sul campo” da raccontare.

Marco Crotti docente dei Laboratori di Managerialità

ha illustrato l’esperienza del Cio, dalla nascita fino

a Pomì L+. Da corollario l’esperienza della Bottega

di Campagna Amica

Marco Crotti

I soci di CIO oggi fatturano 330 ml di €

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sindacale9 aprile 2012

all’Università Cattolica POMì L+ e La BOTTEgaDI CaMPagNa aMICa

}Un accordo al ri-basso, che lascia il sapore amaro di una specula-

zione sulla pelle degli agricoltori. è questo

il commento di Coldiretti all’accordo del pomodoro firma-to tra associazioni dei produttori e associazioni industriali. “Per firmare un accordo che coinvolgesse tutti, ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, si è finito con il premiare i peggiori e penalizzare chi voleva fare le cose un po’ meglio. La firma a 84 euro a tonnella-ta, annulla infatti l’accordo raggiunto poche settimane tra produttori, le industrie di Confapi e l’autotrasformazione con il prezzo a 85 euro”. Su 2.500.000 tonnellate di po-modoro prodotto in Emilia Romagna Confapi e autotra-sformazione avevano contrattato circa il 70 per cento della produzione, con la conseguenza che il nuovo accordo taglia di netto circa 1.750.000 euro destinati ai produttori. “Ad aggravare la situazione, commenta Tonello, è il cambia-mento della griglia qualitativa, purtroppo avvallata dalla Regione e dalle organizzazioni di prodotto, che consente all’industria di abbassare ulteriormente i prezzi pagati ai produttori fino a portarli a 79 euro a tonnellata contro gli 88 euro del 2011 con una perdita nel giro di un anno di 22,5 milioni di euro. Ad un anno di distanza da quando quello che veniva denominato distretto è stato trasforma-to, con grande protagonismo degli enti locali, in primis la Provincia di Parma, in un organismo interprofessionale, ci troviamo a vedere annullate anche quelle che erano le tre regole auree del distretto”. Coldiretti ricorda infatti che con l’attuale accordo non vengono più previsti i pagamen-ti a 60 giorni, la garanzia dei pagamenti e il deposito dei contratti entro il 15 marzo. “Mi preme inoltre sottolineare, prosegue il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, che la parte industriale ha spesso accusato il mondo agrico-lo di essere spaccato, ma stavolta si è a sua volta divisa, creando gravi danni e perdite di tempo nell’accordo. Tutta la situazione, insieme alla posizione degli industriali, che probabilmente preferiscono approvvigionarsi altrove, piut-

tosto che riconoscere il giusto valore alle produzioni locali, crea un grave danno per l’intero sistema”. “Siamo stanchi, continua Bisi, di essere l’anello della filiera che sopporta le perdite. Il valore del pomodoro all’interno della confezione rappresenta circa il 7%, ma è l’unico fattore sul quale ogni anno ci si scontra. I contenitori, il packaging, la pubblici-tà, il diritto di scaffale, invece, sono tutte componenti che aumentano continuamente. A questo punto se la conside-razione del pomodoro è questa, evidentemente tanto vale che gli industriali si rivolgano all’estero, per il prodotto. Per tale motivo invitiamo i produttori a orientarsi verso al-tre colture. Non dimentichiamo che negli ultimi dieci anni, a causa di un perdurare di accordi non vantaggiosi per il settore primario, abbiamo perso nella nostra provincia cir-ca 5000 ettari di pomodoro. Ma nessuno pensa alla perdita di indotto che ne è derivato? Quanti posti di lavoro? E la funzione sociale?”“Vorrei però un ulteriore chiarimento” domanda Bisi “Dove sono finiti tutti i buoni propositi di filiera che si era proposto il distretto? Ancora una volta l’industria preferisce comprimere i redditi agli agricoltori, piuttosto che aggredire mercati più adeguati e competitivi o cercare di essere più efficiente”.

Bisi: “quest’anno è assolutamente

indispensabile diminuire gli ettari coltivati a

pomodoro”

firmato l’accordo sul pomodoro

una CaTaSTROFE per i produttori italiani

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}Le multe per le quote latte vanno pagate in base alle normative vigenti. Ad affermarlo è una risolu-zione votata a larga maggioranza dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, con la quale si boccia di fatto la proroga al versamento delle sanzioni. “Non c’è alcuna motivazione per una ulteriore proroga del pagamento delle multe - ha commentato soddisfatta la Coldiretti - che di fatto

danneggerebbe gli allevatori che hanno creduto nello Stato e si sono messi in regola affrontando duri sa-crifici economici”. Gli imprenditori italiani che hanno rispettato le regole negli anni hanno acquistato o affittato quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi di euro.

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}Un progetto per garantire la qualità di quasi il dieci per cento della produzione na-zionale di grano duro da uti-

lizzare nella pasta e per garantire l’assenza di ogm nel mais usato per i mangimi è stato approvato nell’ambito del pia-no nazionale cerealicolo. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che è stata approvata la proposta progettuale presentata dall’Associazione Temporanea di Scopo costi-tuita da FITS (Filiera Italiana Trading Seminativi, Società di scopo nel settore dei seminativi della Holding Consorzi Agrari d’Italia) che raggruppa Consorzi Agrari e coope-rative e da 11 cooperative associate a Coldiretti, con un contributo pari a 1,1 milioni di euro su un costo totale del progetto pari a 2,9 milioni. Questo raggruppamento rap-presenta in modo importante il settore cerealicolo, poiché coinvolge nel progetto 14 regioni e 77 centri di stoccaggio, uniformemente distribuiti in tutto il territorio nazionale e interessa una produzione di 1,7 milioni di tonnellate, delle quali 0,7 milioni di mais, 0,5 milioni di frumento duro, 0,4

milioni di frumento tenero oltre a 68mila tonnellate di orzo. L’obiet-tivo è migliorare l’organizzazione e l’interrelazione tra queste strut-ture e creare un sistema di qualità che possa facilitare la gestione e la

vendita di quantitativi significativi e sempre maggiori di prodotto (frumento tenero, frumento duro, orzo, mais), funzionale anche, in questo percorso, alle attività che FITS nell’ambito del progetto per una filiera agricola tutta italiana della Coldiretti. Il progetto di ricerca e monitoraggio per valorizzare la produzione di mais non ogm, si propone di monitorare e analizzare la presenza di micotossine nella granella di mais prodotta e conservata in Italia e di fornire strumenti tecnici e procedurali per individuare le non conformi-tà e i punti critici della filiera dal campo all’immissione sul mercato dei lotti.

Made in Italy:al via il maxiprogetto

PaSTa DI QUaLITà

interessa il 10% della produzione

nazionale di grano

dalla Camera arriva

lo stop alla proroga sulle MULTE QUOTE LaTTE

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il formaggio

Made in Italy VOLa all’estero

ma non su aLITaLIa

formaggio straniero e di massa, proprio nel momento in cui si registra sopratutto negli Stati Uniti un crescente interesse per il cibo italiano. Le esportazioni in valore di formaggio italiano nel mondo fanno registrare complessivamente un aumento record del 16 per cento, con i formaggi grana (Grana padano e Parmigiano reggiano) e il Gorgonzola che mettono a segno gli incrementi più significativi, rispettivamente del 22 per cento e del 14 per cento, nei primi undici mesi del 2011 secondo l’Ismea.Negli Stati Uniti sono stati esportati formaggi e latticini Made in Italy per un importo di oltre 200 milioni di euro nel 2011 ma le spedizioni potrebbero moltiplicare se fosse posto un freno alle tante imitazioni in vendita sul territorio statunitense, dal Parmesan al Provolone del Wi-sconsin al Romano cheese dello Stato di New York fino alla mozzarella californiana ma anche Asiago e Gorgonzola. “Sostenere la ripresa dell’e-conomia nazionale anche facendo conoscere il Made in Italy deve essere l’impegno di una strategia promozionale nazionale complessiva a soste-gno del Made in Italy che - spiega la Coldiretti - non può non coinvolge-re anche l’Alitalia”.

}Nonostante l’impegno del Paese per man-tenere l’italianità della proprietà, Alitalia preferisce servire sul prestigioso volo tra New York e Roma il “Monterey Jack che-

ese” prodotto nell’Oregon (Usa) piuttosto che uno dei tanti formaggi italiani apprezzati in tutto il mondo dove le esportazioni sono au-mentare del 16 per cento nel 2011. La denun-cia arriva dalla Coldiretti che sottolinea come una importante occasione di valorizzazione dei prodotti tipici italiani nei confronti dei turisti in visita nel Belpaese viene inutilmen-te sprecata benché I’Italia abbia conquistato la leadership europea negli alimenti tipici e di qualità e il mercato statunitense rappresenti un enorme sbocco commerciale per la produzio-ne nazionale legata al territorio e con origine garantita. Il Monterey Jack è un formaggio di latte di vacca dal sapore dolce che fonde molto bene e per questo si utilizza nei panini al for-maggio alla griglia. Ha avuto origine lungo la costa della California centrale per poi diffon-dersi in tutti gli Stati Uniti e puo’ per questo essere definito veramente “americano”. Niente a che vedere con i 44 formaggi a denominazio-ne di origine Made in Italy fortemente legati al territorio che valorizzerebbero sicuramente il menu offerto dalla compagnia aerea italiana. In un luogo di prestigio e immagine che può rappresentare una vetrina per l’Italia e i suoi prodotti, anziché offrire assaggi di parmigia-no reggiano, grana padano, provolone, peco-rino romano o uno degli altri formaggi tipici stona infatti notevolmente la presenza di un

sindacale11 aprile 2012

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}Le cifre dello studio del ministero delle Finanze sull’im-patto dell’Imu nel settore agricolo sono fuorvianti e lo abbiamo dimostrato con calcoli dettagliati. è quanto af-fermano Coldiretti e le altre organizzazioni agricole che intervengono per contestare la stima dell’extragettito di

224 milioni (di cui 135 milioni per gli immobili strumentali), che la Pubblica Amministrazione calcola per l’Imu agricola. “Il ministero delle Finanze, sottolinea il presidente di Col-diretti Piacenza Luigi Bisi, basa le proprie stime di gettito su dati parziali relativi al numero di case e fabbricati adibi-ti a funzioni produttive connesse all’attività agricola. Non risultano incluse nelle entrate quelle derivanti da 965 mila

abitazioni rurali e da più di 1 milione di fabbricati, sia ad uso strumentale sia abitativo, che sono iscritti al

catasto terreni (senza attribuzione di autono-ma rendita e per i quali il decreto ‘Salva Italia’ ha previsto l’obbligo di accatastamento entro

il 30 novembre)”. Per quanto riguarda i terre-

}è quanto emerge da una analisi del-la Coldiretti sulla distribuzione degli aiuti diretti pubblicati dalla Com-missione europea (Dg Agri) che evi-denziano un forte disequilibrio nella

ripartizione delle risorse comunitarie. Nel 2010 sono stati versati a 39,7 miliardi di euro a 7,79 milioni di soggetti con un importo medio di 5096 euro. Oltre il 60 per cento delle imprese ha rice-

ni, il calcolo fornito dal Ministero, precisa la Coldiretti, è stato fatto sulla stessa base imponibile della Ici terreni che conteneva franchigie che non sono state ancora riportate nella nuova norma. “I numeri corretti, continua Bisi, sono stati portati al tavolo sull’Imu agricola presieduto dal sot-tosegretario all’Economia e ci auguriamo che il Governo e le commissioni Bilancio e Finanze dei due rami del Par-lamento che stanno esaminando il Dl fiscale ne tengano conto. Se lo Stato conta di incassare 224 milioni di euro come extragettito dalle aziende agricole faccia in modo che questa cifra, già un vero salasso per il settore, non venga superata rivedendo adeguatamente la norma”.

IMU: le cifre del Ministero delle Finanze NON CI QUaDRaNO

  UE-­‐12   UE-­‐15   UE-­‐27   Italia  Numero  imprese  (milioni)   3.143   4.649   7.792   1.247  Importo  medio  ricevuto  in  euro   1.552   7.486   5.096   3.314  Soggetti  che  ricevono  meno  di  5.000  euro  %  dei  soggetti  %  dei  pagamenti  

 96%  40%  

 71%  12%  

 81%  15%  

 87%  25%  

 

  UE-­‐12   UE-­‐15   UE-­‐27   Italia  Numero  imprese  (milioni)   3.143   4.649   7.792   1.247  Importo  medio  ricevuto  in  euro   1.552   7.486   5.096   3.314  Soggetti  che  ricevono  meno  di  5.000  euro  %  dei  soggetti  %  dei  pagamenti  

 96%  40%  

 71%  12%  

 81%  15%  

 87%  25%  

 

Tabella distribuzione dei fondi in Agricoltura

L’85% dei fondi comunitari destinati all’agricoltura

vanno a solo il 19% delle imprese agricole europeo

(Fonte: elaborazione Coldiretti su dati Commissione Europea)

FInanziamnti UE:

DOVE VaNNO a FINIRE I SOLDI?vuto meno di 1250 euro, mentre 3.970 beneficiari (lo 0,05 per cento) hanno ricevuto oltre 300.000 euro, con la massima concentrazione in Germa-nia (1.660), Repubblica. Ceca (390), Italia (350), Spagna (330) e Regno Unito (310). In Italia il 12,5 per cento delle imprese riceve il 75 per cento dei sostegni comunitari. Secondo Coldiretti, la prossima riforma della Politica agricola comu-ne (Pac) deve rappresentare l’occasione per una forte legittimazione della spesa verso l’agricoltu-ra, con una maggiore equità e non premiare chi ha tanta terra e non ci fa niente. Occorre evitare una nuova forma di accoppiamento alla super-ficie che rappresenterebbe una nuova ed incom-prensibile rendita fondiaria.

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Page 14: la voce 04/2012

È nato un nuovo modo di vendere

i tuoi prodotti!

Oggi esiste un motivo in più per aderire a Fondazione Campagna Amica:

puoi diventare fornitore delle Botteghe di Campagna Amica

• Seiun’impresa agricola,unacooperativaounconsorziocheproduceortofrutta,carne,salumi,formaggi,vini,oli,miele,confettureealtriprodottiagricolidaoffrirealliberomercato?

• LaretediCampagna Amicacostituitadaimercatiedaipuntiinvenditadiretta,siarricchiscedellebotteghe,allequalipotraiproporreletueproduzioniaziendali.

• Accreditatia Fondazione Campagna AmicaeaderiscialnostroConsorzio Produttori:avraicosìdirittoaconferireituoiprodottiallaprimagrandecatenadiBottegheamarchioCampagna Amica.

Potrai trovare informazioni e moduli di adesione in tutte le sedi Coldiretti, oltre che sul sito www.campagnamica.it

www.campagnamica.it www.coldiretti.it

Page 15: la voce 04/2012

sindacale

} Spinti dal caro benzina e dalla crisi, sono raddoppiati negli ultimi 3 anni i gruppi di acquisto formati da condomini, colleghi, parenti o gruppi di amici che decidono di fare la spesa insieme per ottenere condizioni vantaggiose ma soprattutto per garantirsi la qualità degli acquisti. È quan-

to emerge da un’analisi Coldiretti dalla quale emerge che sono oltre 800 i gruppi di acquisto solidale (Gas) strutturati presenti lungo tutto il territorio nazionale anche se una maggiore con-centrazione si segnala in Lombardia, Toscana, Piemonte, Vene-to ed Emilia-Romagna. Accanto a queste realtà che dispongono di una vera e propria struttura organizzativa, si contano decine di migliaia di iniziative spontanee che “nascono” e “muoiono” in continuazione nei palazzi, nei posti di lavoro, nei centri spor-tivi e ricreativi sulla base di semplici accordi verbali. Si tratta di una tendenza che avvicina il produttore al consumatore che, so-prattutto nelle città, sta contagiando gli italiani che intendono così garantirsi un volume di acquisto sufficiente ad ottimizzare i costi di trasporto e ad accedere a più vantaggiosi canali distri-butivi: dai mercati all’ingrosso a quelli degli agricoltori di cam-pagna amica, fino direttamente nelle aziende. I mercati generali all’ingrosso, che in determinate occasioni della settimana sono aperti al pubblico, vendono i prodotti in cassette che vengono poi divise tra i partecipanti al gruppo. Un crescente numero di gruppi di acquisto nasce in realtà con l’obiettivo di approvvigio-narsi direttamente nei mercati, nelle botteghe o nei punti ven-dita degli agricoltori di Campagna Amica per assicurarsi l’ori-gine, la genuinità dei prodotti che si portano in tavola. Una rete di vendita diretta sul territorio della quale fanno oramai parte 3.972 aziende agricole, 670 agriturismi, 878 mercati, 163 bot-

teghe per un totale di 5.683 punti vendita di campagna Amica. Ogni Gas ha propri criteri per selezionare i fornitori, indivi-duare i modi di consegna, stabilire con il produttore un prezzo equo e scegliere cosa acquistare privilegiando la stagionalità, il biologico, il sostegno alle cooperative sociali, la riduzione degli imballaggi, le dimensioni del produttore o infine la vicinanza territoriale (chilometro zero). Le modalità di acquisto variano notevolmente e vanno dalla consegna a domicilio, alla prenota-zione via internet fino “all’adozione” in gruppo di interi animali o piante da frutto. Anche gli accordi del gruppo di acquisto con l’azienda sono differenti e possono prevedere la consegna set-timanale del prodotto (ad esempio una cassetta di frutta e ver-dura di stagione) oppure la formulazione di specifici ordini per telefono o attraverso internet ma anche tramite abbonamento con l’offerta di prodotti a scadenze fisse e pagamento anticipa-to. Le modalità maggiormente diffuse sono la distribuzione di cassette di ortofrutta a cadenza settimanale o bisettimanale e la vendita di pacchi di carne. Il funzionamento del gruppo d’acquisto è molto semplice, di solito i partecipanti al grup-po definiscono una lista di prodotti che vogliono acquistare e stabiliscono una cifra base uguale per tutti. Successivamente, in base a questa lista le diverse “famiglie” compilano un ordi-ne di gruppo che viene trasmesso al produttore e al momento della consegna dei prodotti che di solito vengono recapitati ad un unico membro del gruppo che poi provvederà a smistarli si effettua il pagamento. Spesso i gruppi si organizzano anche per andare a trovare i loro produttori e colgono l’occasione per avere informazioni non solo sui prodotti in campo ma anche sulle tecniche di coltivazione utilizzate.

15 aprile 2012

È nato un nuovo modo di vendere

i tuoi prodotti!

Oggi esiste un motivo in più per aderire a Fondazione Campagna Amica:

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in 3 anni i Gruppi di Acquisto Solidale

sono RaDDOPPIaTI

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sfatato un mito La CaRNE ROSSa non aumenta

i rischicardiovascolari

grazie a frutta e verdura

PELLE PIù BELLa e sana

} Secondo i dati di una ricerca condotta dall’Università della Pennsylvania, pubblicata dall’American Journal of clinical Nu-trition, il consumo di carne rossa non rappresenta un pericolo per la salute e non aumenta il rischio di patologie cardiova-scolari. L’importante è che la carne venga privata

della parte grassa e che se ne faccia un consumo adeguato nell’ambito di una dieta che sia più varia possibile composta da frutta, verdura, carboidrati e proteine. Secondo il dr. Mi-chael Roussel che ha coordinato lo stu-dio, negli Stati Uniti un numero sempre maggiore di nutrizionisti raccomanda la dieta Dash (Dietary approach to stop Hypertension) ricca di frutta, verdura, cereali integrali e che prevede l’assun-zione della quota proteica attraverso legumi e carni bianche, ma un consu-mo minimo di carne rossa, e questo ha spinto molti consumatori a pensare di eli-minarla del tutto. L’equipe di studiosi diretta dal dottor Roussel ha così deciso di procedere al confronto di tre diverse diete a basso conte-nuto di grassi, di cui una che prevedeva il consumo di carne rossa. Ebbene, in tutti i casi si è registrato un calo sostanzialmente simile dei livelli di colesterolo. Secon-do i ricercatori, “lo studio ha dimostrato come un incremento dell’apporto di carne di manzo non modifichi in peggio il rischio cardiovascolare e consenta comunque di ridurre il colesterolo”.

} Un maggiore consumo di frutta e verdura nella dieta quotidiana migliora il colorito della pelle, rendendolo più sano e luminoso; è quanto sostengono i ricercatori dell’Università di St Andrews (Scozia) dopo aver studia-to per 6 settimane la dieta di 35 volontari. I ricercatori

hanno analizzato il tono della pelle dei partecipanti – ai quali era stato chiesto di non utilizzare lampade solari, creme au-toabbronzanti o trucchi – all’inizio, durante e alla fine dello studio. I risultati della ricerca hanno evidenziato come le to-nalità gialle e rosse della pelle fossero più marcate in coloro che avevano fatto un maggiore consumo di frutta e verdura fresca; secondo gli studiosi l’effetto benefico sarebbe da attri-buirsi all’azione dei carotenoidi (pigmenti che si trovano in molte varietà di frutta e verdura), ai quali sarebbe riconosciu-to il potere di donare alla pelle un aspetto più sano, piacevo-le e luminoso. Secondo gli autori dello studio, anche piccoli cambiamenti delle abitudini alimentari sarebbero in grado di produrre benefici al colorito della pelle.

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Assemblea

gIOVaNI IMPRESa

sindacale

nella propria azienda agricola. Col suo saluto Pierluigi Scroc-chi, Presidente del Consorzio Agrario piacentino, ha esortato i giovani presenti a osare e non aver paura di assumersi impe-gni istituzionali così come fan-no giornalmente nella propria azienda. Luigi Bisi, presidente provinciale di Coldiretti, ha ri-cordato come prima di Jonatha Risoli, fosse stato lui a presie-dere questo gruppo di giovani. “I giovani, sostiene Bisi, rap-presentano il futuro dell’agri-coltura nella continuità della tradizione passata: un giovane che non si ferma in azienda, fa si che la sua famiglia non abbia mai più un’attività agricola, è la fine di una storia, di una tradi-zione”.

} L’assemblea provinciale di Coldiretti Giovani Impresa, è stata l’occasione per approfondire alcuni aspetti sulle agro-energie e in particolare la risorsa Biogas. L’apertura è stata del segretario regionale dei giovani, Alessio Scalas, che ha ribadito l’importanza del ruolo delle nuove generazioni per

il progetto della Filiera Agricola tutta Italiana. Particolarmente sentito è stato l’intevento di Jonatha Risoli delegato provinciale di Giovani Impresa di Piacenza, al termine del suo mandato. Risoli ha sottolineato la fortuna di far parte di un’Organizzazio-ne importante, “un’Organizzazione che offre delle occasioni che chiunque dovrebbe cogliere, la prima di tutte è rappresentata dall’occasione di poter entrare in contatto con i rappresentanti delle più importanti strutture economiche del sistema agroali-mentare locale e non solo, oltre che di confrontarsi con coetanei sulla gestione aziendale”. La scelta del tema affrontato, è con-seguenza di una sempre più pressante esigenza per le aziende di differenziare le proprie fonti di reddito, senza snaturare la vocazione aziendale e nell’ottica della sostenibilità ambientale. L’approfondimento scientifico è stato affidato al Prof. Pierlui-gi Navarotto, Ordinario di ingegneria applicata alle produzio-ni animali alla Facoltà di medicina veterinaria dell’Università degli studi di Milano, che ha fatto una disamina degli aspetti tecnologici ambientali delle installazioni, ma non solo. Parti-colarmente accurato è stato il confronto tra le diverse tipologie d’impianto, i costi di gestione e la redditività. Così la tipologia di impianto dimensionalmente più interessante risulta essere quella con una produzione sotto i 100 kw, il limite per l’allaccia-mento “in bassa”. Il problema è sempre quello della tempistica indeterminata: il tempo che intercorre da quando si decide di realizzare l’impianto a quando entra in produzione dipende da una interminabile serie di passaggi burocratici. Il direttore del Consorzio Agrario di Piacenza, Dante Pattini, ha inquadrato il tema dell’incontro all’interno del più ampio progetto del Con-sorzio per le energie rinnovabili. Per Pattini è fondamentale che passi un messaggio: il terreno agricolo serve per produrre cibo. Per questa ragione il biogas deve essere alimentato con gli scarti del settore zootecnico e agroalimentare, così come l’impianto fotovoltaico non deve andare a coprire terreno agricolo produt-tivo. Pierluigi Noletti, responsabile regionale di Creditagri Ita-lia, ha ricordato come questa innovativa struttura è al servizio proprio di chi, attraverso queste installazioni, vuole investire

nelle foto, dall’alto Dante Pattini, Jonatha Risoli, Pierluigi Navarotto

Biogas e microfiliera agro energetica, la soluzione sostenibile per creare reddito ad impatto zero

17 aprile 2012

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1818

posizioni già in essere alla data del 28 febbraio 2012 e che, in passato, non abbiano beneficiato di simili interventi. Al momento della domanda (da presentare alla banca finanziatrice), inoltre, le rate devono risultare “in bonis”, ovvero non possono accedere le imprese che eventual-mente presentano sofferenze, incagli o posizioni scadute/sconfinanti da più di 90 giorni. La scadenza per aderire è stata fissata al 31 dicembre 2012 e le modalità, in linea ge-nerale, prevedono la necessità di presentare una specifica richiesta alla banca interessata (sempre che quest’ultima abbia deciso di aderire all’accordo), la quale potrà anche non esprimere un effettivo parere, essendo ammesso il principio del silenzio assenso (il rifiuto, viceversa, deve essere necessariamente comunicato entro il termine mas-simo di 30 giorni lavorativi dalla presentazione della do-manda). Importante è l’aspetto che prevede che in presen-za di interventi di sospensione del pagamento della quota capitale delle rate ed allungamento delle tempistiche di rimborso, non possano essere addebitate all’impresa ri-chiedente spese ed oneri aggiuntivi, né modificato il tasso di interesse applicato al contratto originario. Per maggiori informazioni, per effettuare un’analisi in merito all’oppor-tunità di aderire alle suddette misure e valutarne l’effettivo impatto sull’assetto aziendale, è possibile contattare i refe-renti di Creditagri Emilia Romagna.

} Moratoria atto terzo; per effetto, infatti, della recente sotto-scrizione del nuovo accordo tra Governo, Aabi (Associazione Bancaria Italiana), Coldiretti e organizzazioni di categoria, sono state introdotte specifiche misure in materia di credito alle imprese (incluse, naturalmente, quelle agricole). Obietti-

vo dichiarato ed auspicato è quello, in una situazione in cui conti-nuano a registrarsi forti tensioni e criticità in ambito finanziario, di rilanciare ed invertire la tendenza del ciclo economico fornendo un set di strumenti che permettano di ottenere un reale supporto. Una possibile “boccata di ossigeno” per le realtà aziendali che pre-sentano una situazione di indebitamento nei confronti del sistema bancario, per riuscire a recuperare, almeno in parte, la liquidità ne-cessaria per gestire l’ordinario processo produttivo. Un’opportunità da valutare caso per caso, con estrema attenzione, nella consape-volezza che le misure introdotte, da sole, non potranno consentire di risolvere la problematica della “stretta creditizia”, ma potrebbero permettere di usufruire di un significativo sollievo. In merito, i pun-ti qualificanti dell’intesa riguardano la sospensione, per un massi-mo di 12 mesi, del pagamento della quota capitale delle rate relative ai finanziamenti in essere a medio e lungo termine (oltre che dei canoni di leasing immobiliare e di sei mesi per quello mobiliare), l’allungamento della durata dei mutui e, fino ad un massimo di 120 giorni, dei prestiti di conduzione concessi alle imprese agricole (ov-vero delle scadenze del credito agrario a breve termine, perfeziona-to con o senza cambiali). Possono usufruire della sospensiva solo le

via alla moratoria PMI

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Page 19: la voce 04/2012

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Tagliatelle asparagi e pancetta (per 4 persone)

aSPaRagIle qualità nutrizionali dei prodotti del territorioa cura della Dott.ssa Monica Maj

Il termine asparago deriva dal greco aspharagos e dal persiano asparag che significa germoglio. L’asparago (Asparagus officinalis L.) è un ortaggio pregiato appartenente alla famiglia delle Liliacee, ordine delle Liliiflorae. E’ conosciuto sin dall’antichità, viene infatti citato in molti testi di epoca Greca e Romana, tra i quali il De Agri cultura di Catone del 200 a.C. e uno scritto di Giovenale nel quale l’autore descrive così un pasto: “..un capretto bello grasso, qual-che asparago di montagna, uova belle grosse…uva, pere e mele”. Si tratta di una pianta pluriennale spontanea o subspontanea dalle numerose varietà. Tra le specie selvatiche troviamo l’asparagus te-nuifolius (o asparago selvatico) o l’Asparagus acutifolius L. (o aspa-rago di bosco), tra quelle coltivate spicca l’ Asparagus officinalis L. Da un punto di vista merceologico si usa raggruppare questo ortaggio a seconda del colore del turione (la parte commestibile della pianta) che varia dal bianco, al verde, al violetto o al roseo. In Italia le varietà più note sono l’asparago bianco di Cimadolmo IGP, l’asparago verde di Altedo IGP, l’asparago rosa di Mezzago, l’aspa-rago d’Argenteuil e le regioni di maggior produzione sono l’Emilia Romagna, il Veneto, la Toscana, il Piemonte, il Lazio e la Liguria.

Qualità nutrizionaliIl contenuto calorico così basso lo rende un alimento ottimale per ogni tipo di dieta ipocalorica. Uno studio condotto nel 2008 ha evidenziato come l’introduzione di asparagi nella dieta aumenti gli effetti positivi di un regime alimentare a basso contenuto calorico, migliorando la pressione arteriosa, i valori ematici e l’umore.Gli asparagi contengono una serie di sostanze benefiche per la no-stra salute:1. Frutto-oligosaccaridi (FOS), un particolare tipo di fibre che

favoriscono lo sviluppo di lattobacilli utili nel colon. E’ stato dimostrato che i FOS inibiscono la crescita di cellule cancero-se nel colon dei ratti stimolando il loro sistema immunitario. I FOS contribuiscono a tenere sotto controllo il colesterolo.

2. Asparagina presente in abbondanza, serve alla fabbricazione di numerose sostanze proteiche ed ha un’azione diuretica.

3. Rutina: serve a rinforzare le pareti dei capillari. Due studi del 2008 hanno evidenziato il forte potere antiossidante dell’aspa-rago grazie alla presenza di rutina e Vitamina C. L’attività de-gli antiossidanti contenuti nell’asparago è considerata miglio-

re rispetto a quella di tutti gli ortaggi di più largo consumo. Nel succo di asparago queste sostanze hanno una biodisponi-bilità maggiore rispetto a quando sono crudi o cucinati.

4. Acido folico è un elemento fondamentale nella trasmissione dei caratteri ereditari, nella produzione degli amminoacidi, nella formazione delle cellule del sangue (globuli rossi), fa-vorisce sviluppo e crescita regolari, è fondamentale nella pre-venzione dei difetti del tubo neurale e della spina bifida.

5. Manganese e Vitamina A: hanno un effetto benefico sui lega-menti, sui reni e la pelle.

6. Calcio: è il minerale più abbondante e la quinta sostanza pre-sente maggioramente nell’organismo. Circa il 99% del calcio nell’organismo è depositato nelle ossa e nei denti. Il rimanente 1% si trova nei tessuti molli, nei fluidi cellulari e nel sangue. Il calcio viene usato per lo sviluppo e il mantenimento della struttura e della rigidità ossea. Partecipa al processo di coa-gulazione del sangue, di stimolazione dei nervi e dei muscoli, al funzionamento dell’ormone paratiroideo e al metabolismo della vitamina D.

7. Magnesio: nell’organismo dell’uomo è secondo soltanto al calcio ed è presente nelle ossa (il 60% circa del totale) e nei muscoli; nel plasma l’80% è sotto forma di ione diffusibile mentre il rimanente è reversibilmente legato a una proteina. Entra nelle reazioni di produzione dell’energia e nella sintesi delle proteine, dei grassi, degli acidi nucleici.

8. Potassio: il 95% del potassio è nei liquidi intracellulari men-tre la restante parte si trova nei liquidi extracellulari. Que-sto equilibrio è mantenuto dalla pompa sodio-potassio ed è di fondamentale importanza per il controllo della pressione osmotica e dell’equilibrio acido-base. Il potassio extracellulare è coinvolto nei processi di trasmissione dell’impulso nervoso, nel controllo della contrazione muscolare e della pressione arteriosa.

la ricettaPreparazione:Lavare gli asparagi, rimuovere la parte bianca del gambo. Tagliare le punte a tocchetti. Scaldare il bro-do. Mettere in una padella l’olio, l’aglio e farlo ben dorare su fiamma vivace. Unire la pancetta, quindi unire il vino bianco e far evaporare. Togliere l’aglio, unire gli asparagi, il pepe e far cuocere per qualche minuto a fuoco vivo. Unire un me-stolo di brodo vegetale, coprire e cuocere per 10 minuti circa. Re-golare di sale. Lessare la pasta in abbondante acqua salata. Scolare la pasta e unirla al sugo facendola saltare per qualche minuto.

Ingredienti:• 80 g di pancetta piacentina DOP• 300 g di asparagi piacentini• brodo vegetale q.b.• 1 cucchiaio d’olio extravergine

di oliva• 2 spicchi d’aglio di Monticelli• 150 ml di vino bianco secco• pepe e sale • 160 g di tagliatelle

alimentazione

Fonte  tabelle  di  composizione  INN  2012   Asparagi  gr.  100  Proteine   3.6  g  Grassi   0.2  g  Zuccheri   3.3  g  Acqua   89  g  Fibra     2  g  Ferro   1.2  mg  Calorie   29  Kcal  

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21 aprile 201221

a cura di Don Stefano Segalini

“La Voce”della Fede

} Carissimi fratelli e amici della Coldiretti, la Pasqua è appena trascorsa e ancora risuona nei nostri cuo-ri la gioia e la pace che ci viene dal Cristo risorto.Le donne che vanno al sepolcro e trovano la tomba vuota sono incredule e non sanno cosa pensare:

forse hanno portato via il corpo di Gesù. Sembra esse-re l’unica risposta, ma ecco che qualcosa le fa cambiar idea, due uomini in abito sfolgorante le dissero: “perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto”. “Non ricordate cosa vi aveva detto?” ed ecco che subito torna alla loro memoria ciò che Gesù aveva loro annun-ciato negli anni di vita passati con loro. A questo punto partono senza pensare, non c’è tempo da perdere, è troppo bella e grande la notizia che hanno ricevuto che va subito comunicata agli Undici. Probabilmente il loro volto era stravolto da quello che avevano visto e da quello che avevano udito tanto che gli apostoli non credono a quello che sentono. Pietro parte di corsa insieme al discepolo che Gesù amava – Giovan-ni – e trovano come avevano loro raccontato le donne. Non c’era più il corpo di Gesù, rimanevano solo le bende li in disparte. Il vuoto della morte è sostituito dal vuoto della resurrezione, ma ora le cose sono diverse perché qualcuno ha attestato che è risorto e da lì a poco riap-parirà loro più volte per confermare quanto gli angeli avevano detto alle donne.Anche noi spesso di fronte alla morte di persone care

facciamo l’esperienza del vuoto, della solitudine, dell’abbandono, ma il Signore risorto ci dona conti-nuamente speranza con il dono dello Spirito Santo che ci sostiene e ci illumina nella vita di ogni giorno. Il celebrare la Pasqua del Signore Gesù ci aiuta a en-trare già nel regno di Dio oggi solo in come un assag-gio, ma già preludio della pasqua eterna dove Cristo ci attende con tutti coloro che ci hanno preceduto.Vi auguro di poter vivere con speranza cristiana ogni istante della vita costruendo così già qui in terra un po’ della civiltà dell’amore che Dio dona ai suoi fedeli.Maria che non è scappata dalla croce ma è rimasta li in silenzio e preghiera ci sia da modello nelle prove e di aiuto per riconoscere la presenza di Dio accanto a noi.

Vostro don Stefano Segalini

Page 22: la voce 04/2012

22

Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato. Si potrebbe pensare che un ruolo di questo tipo sia occupato da un rigido militare poco in-cline ai sentimentalismi ambientalisti o, a limite, da un arido burocrate tutto procedure e scartof-fie. Niente di più errato: Enzo Compagnin è una persona estremamente preparata che trasmette la passione per il suo lavoro e, più in generale, per l’ambiente naturale che tutela col suo opera-to giornaliero e degli uomini che comanda.

La laurea in Scienze forestali all’Università di Padova, un periodo di libera professione fra i boschi, dal Friuli all’Irpinia, poi nel 1981 il concorso e l’ingresso nel Corpo Forestale dello Stato: la carrie-ra del comandante provinciale del CFS di Piacenza, segue di pari passo i cambiamenti radicali che il ruolo del Corpo ha avuto negli ultimi trent’anni. Inquadrato subito a Parma, dove per dieci anni si è occupato principalmente di progetti di forestazione e difesa idro-geologica del territorio nell’ambito delle convenzioni stipulate dalla Regione col Corpo Forestale (prima che venissero implementati i servizi tecnici delle Provincie), ha poi approfondito la sua formazione giuridico-legislativa sul patrimonio boschivo, coordinando l’attività di polizia ambientale.

Comandante, attualmente qual è il ruolo del CFS?

Dal 2004 siamo sotto il diretto controllo del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. è una forza di polizia ad ordinamento civile, specializzata nella tutela del patrimonio naturale e paesaggisti-co, nella prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale e agroalimentare. A queste competenze si aggiungono quelle di Pro-tezione Civile e di prevenzione e repressione degli incendi boschivi in concorso con le Regioni e i Vigili del Fuoco.

Qual può essere la strategia più efficace per la valorizza-zione delle nostre foreste?

Una parte della risposta si può facilmente ricercare nel Piano Fore-stale Regionale. Occorre partire dalle criticità del sistema agrofore-stale piacentino, analizzarle, affrontarle e superarle con una pianifica-zione a tutto campo. Le difficoltà principali sono:

♦ la frammentazione fondiaria; ♦ la pessima viabilità forestale; ♦ l’anzianità degli operatori; ♦ la scarsità di dotazioni tecnologiche;

Superate alcune di queste problematiche, le altre si risolvono di conseguenza. Ci sono dei finanziamenti che consentono di portare avanti dei piani consortili di utilizzazione forestale, ma occorre met-

EnzoCompagnin

Parola d’ordine: coltivare il bosco

DOMENICA ORE 13.30

DOMENICA ORE 13.30

D OM E N I C A

ORE 13,30su

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l’intervistaaprile 201223

tere assieme almeno qualche decina di ettari, in modo da poter sfruttare appieno il concetto di ciclicità e di rotazione, pianificando la realizzazione di opere di viabilità forestale adeguate alle esigenze di esbosco, che rimangano come un investimento per il futuro. Questi programmi sono di ampio respiro e durano almeno una decina di anni, spingendo in questo modo molti giovani all’ingresso in questo settore e i conseguenti investimenti tecnologici e infrastrutturali che, grazie alla lunga durata, possono essere agevolmente ripagati. Piacenza soffre molto la mancanza di un’imprenditoria di dimensioni economiche tali da stimolare gli investimenti in questo settore, ma questo non può impedire, almeno in una prima fase, di preparare e offrire delle superfici boschive a soggetti qualificati provenienti da fuori provincia o regione. Dobbiamo COLTIVARE IL BOSCO se vogliamo che questo ci dia una resa economica. Fondamentale diventa la rotazione forestale di almeno 25 anni: in una generazione infatti si può tornare al punto d’inizio ed essere pronti a ripartire col taglio. Un ottimo strumento sono, infatti, i consorzi volontari forestali, che puntano alla valorizzazione del territorio boschivo inte-grando la risorsa legname con quella degli altri prodotti (es. funghi) e con l’attività turistico-venatoria. Lo sfruttamento del bosco non confligge in alcun modo con l’attività agricola, da cui, soprattutto in alcune zone non può prescindere. La parola d’ordine deve esse-re ECOSOSTENIBILITA’: non dobbiamo depauperare il patrimonio tagliando il “capitale fruttante” ma raccoglierne il frutto da esso pro-dotto. In quest’ottica diventa necessario utilizzare i cedui invecchiati di faggio e di querce, non come legna da ardere, ma portandoli ad impianti di alto fusto, posticipandone la raccolta per ottenere un prodotto di maggior valore. Per ottenere un risultato di successo, occorre affidarsi a tecnici agroforestali e non procedere con inter-venti improvvisati.

Su quali essenze puntare?

La prima è senz’altro il castagno. è una specie a rapido accre-scimento. Ripensare i soprasuoli di castagno come materia prima che può essere interamente assorbita dal mercato nazionale della paleria. Questa coltura in passato era legata soprattutto alla pro-duzione delle castagne e non veniva valorizzata in altro modo. Per il castagno inoltre le normative sono particolarmente favorevoli per ciò che concerne gli espianti, le pulizie intensive e gli innesti con varietà da legno. Il maggior valore aggiunto lo si realizza impiantando dei “cantieri in bosco” da cui vengano fuori dei prodotti semilavo-

rati: quello che il mercato richiede. La seconda essenza è il pino. In questo caso l’obiettivo dovrebbe essere quello di abbattere tutte quelle sovrabbondanti pinete, impiantate diversi decenni fa grazie alla caratteristica del rapido accrescimento, per ricoprire territori pascolati selvaggiamente e soggetti a grave rischio idrogeologico. Lo sgombero delle pinete si rende necessario in quanto queste sono le principali fonti di pericolo di incendio boschivo: il prodotto poi andrebbe destinato alla produzione del cippato, che può essere facilmente commercializzato.

Quali strumenti possiamo utilizzare per differenziare il prodotto made in Italy, rispetto a tutto quello che pro-viene dall’estero?

Sicuramente una strada obbligata è la certificazione dei boschi, che già altre Regioni portano avanti con successo, tracciando tutti i pas-saggi della filiera agroforestale, con un sicuro guadagno in termini di valore. Coldiretti sa bene cosa vuol dire differenziare il prodotto e renderlo riconoscibile: si tratta di educare il consumatore, ren-dendolo consapevole che pagare il prezzo giusto per un prodotto certificato vuol dire magari spendere qualcosa in più, ma essere tranquilli sulla provenienza e l’elevata qualità (sia che si tratti di legna da ardere che brucia in casa nelle nostre stufe, che di legname da opera).

Che sinergie possono attivare il CFS e la Coldiretti?

Occorre andare “oltre il contenzioso” e la burocrazia: il modo mi-gliore è di programmare assieme le operazioni di taglio e i progetti, in modo da prevenire i contenziosi e di riuscire ad educare gra-dualmente i fruitori del bosco. Da parte del CFS c’è la massima disponibilità a sopralluoghi preventivi per pianificare un taglio, l’a-pertura o l’allargamento di una strada, ecc. La Coldiretti è come noi sul territorio e ci può aiutare sicuramente a incontrare chi vive delle produzioni boschive, organizzando assieme delle visite guidate a tagli bosco fatti a norma e regola, in un’ottica di educazione al rispetto di una risorsa che da tanto a questi territori, ma che, se adeguatamente sfruttata, può dare molto di più.

DOMENICA ORE 13.30

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iniziative Coldirettiaprile 201225

Assemblea Nazionale

I presidenti delle associazioni Agrimercato aderenti alla rete dei punti ven-dita a marchio Campagna Amica si sono riuniti a Palazzo Rospigliosi per l’Assemblea nazionale.Volano gli acquisti della vendita diretta, da quanto emerge dal primo rap-porto sul “Boom degli acquisti diretti: la ricetta anticrisi degli italiani”, inol-tre cresce l’interesse per gli agricosmetici, presentando in tale occasione il primo Salone del Wellness in campagna. Particolare interesse hanno su-scitato i cosmetici al gutturnio della Tenuta La Bertuzza di Castell’Arquato e quelli al miele dell’azienda Gli Aromi del Parco di Morfasso. In pochi anni sono nati in Italia 878 mercati degli agricoltori dove sono coinvolti 20.800 produttori agricoli che hanno creato nuove opportunità di lavoro per 3.500 personeSiamo molto soddisfatti degli ottimi risultati ottenuti sul nostro territorio, commenta Giovanni Manfredi presidente dell’Associazione Agrimercato di Piacenza di ritorno da Roma, basti pensare che anche a Piacenza nel 2011 sono stati realizzati oltre 100 Mercati di Campagna Amica tra quelli presenti mensilmente e quelle organizzati in occasione di fiere/eventi/manifestazioni.Un risultato reso possibile grazie al grande successo decretato dai consu-

matori italiani che nel 2011 hanno fatto acquisti per la cifra di 489 milioni di euro (+53 per cento rispetto all’anno precedente), un tasso di crescita decine di volte superiore a quello dei discount. I prodotti più acquistati nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica sono nell’ordine la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, il latte, il pane, le conserve di frutta, la frutta secca, i biscotti ed i legumi, ma non manca l’interesse per i prodotti non alimentari come ad esempio gli agricosmetici. “L’esperienza dei mercati degli agricoltori dimostra che, nonostante la crisi, c’è spazio per crescere con l’innovazione in un sistema distributivo inges-sato da anni, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini. La concorrenza ha creato migliaia di nuove occasioni di lavoro e interessanti opportunità di spesa per i cittadini che hanno premiato un modello che valorizza il Made in Italy e garantisce sicurezza, qualità e rispetto dell’am-biente al giusto prezzo”. I mercati degli agricoltori sono inseriti in una rete di vendita diretta sul territorio della quale fanno parte 3.972 aziende agricole, 670 agriturismi, 878 mercati, 163 botteghe per un totale di 5.683 punti vendita di cam-pagna Amica ai quali si aggiungono 30 ristoranti.Ciò che spinge il consumatore all’acquisto direttamente dal produttore è la ricerca di cibi sani, di informazioni sui prodotti e dal bisogno di essere rassicurati su quello che si mette nel piatto. Estremamente elevato il grado di soddisfazione che è alto per il 77 per cento degli acquirenti. Il giudizio positivo è confermato dal fatto che in ben nove casi su dieci i clienti consi-gliano questa forma di acquisto ad altri, con il passaparola.

degli Agrimercati di Campagna Amica

Nel salone dedicato all’agriwelness protagonisti i cosmetici piacentini delle aziende Tenuta

Bertuzza di Ferri Andrea e Aromi del Parco di Scottini Gianni

nei mercati di Campagna Amica

PROVINCIA DI PIACENZA Assessorato Politiche del Lavoro

agevolazioni ai possessori di jobcardPer contenere gli effetti economici della crisi, è stato rinnovato anche quest’anno l’accordo tra Agrimercato Piacenza e Provincia di Piacenza che concede agevolazioni ai lavoratori in mobilità, cassa integrazione e in contratto di solida-rietà. Nei Mercati di Campagna Amica, commenta Giovanni Manfredi presidente dall’Associazione Agrimercato, uno sconto dal 5 al 10% ai lavoratori residenti nel piacentino e che si trovano in condizioni lavorative difficoltose, presen-tando la tessera denominata “JOB CARD”. Nonostante la crisi, continua Manfredi, vogliamo dare il nostro contributo alle persone in difficoltà attraverso gesti reali e concreti e siamo felici che l’iniziativa sia stata apprezzata dai clienti.

L’elenco dei mercati di Campagna Amica è consultabile sul sito www.coldiretti.piacenza.it

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Assemblee Formative Territoriali

ciclo concluso

26

Le tappe più significative dell’azione politico sindacale che ha carat-terizzato la strategia di Coldiretti nell’anno appena trascorso insie-me agli obiettivi del 2012 sono stati gli argomenti approfonditi in apertura delle assemblee formative che hanno coinvolto gli associati di tutte le zone. Un importante momento di crescita in cui sono stati affrontati gli aspetti fiscali, tecnici, previdenziali, creditizi, tutto in funzione della crescita della nostra agricoltura e della realizzazione

del progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana. “E’ stato un momento fondamentale, confermano il presidente Bisi e il direttore Albano, per raccogliere utili suggerimenti dalla nostra base associativa e per contestualizzare insieme al territorio la strategia dell’Organizzazione”.

Bettola Cortemaggiore Fuorenzuola Piacenza

PianelloLugagnano

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Assemblee Formative Territoriali

ciclo concluso

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mero incidente di percorso, oppure se l’industria sarà costretta a cambiare approccio. Sempre ieri, venerdì 16 marzo, è arrivata - inattesa - l’apertura del ministro dell’Ambiente Corrado Clini sugli Ogm con una spiegazione che dimostra quanto egli sia lontano dall’agricoltura e dalle attese degli italiani: se c’è un modo per salvare le produzioni del Made in Italy nei campi, questo ha detto il titolare dell’Ambiente, è proprio l’ingegneria genetica. Clini finge di ignorare però che due italiani su tre non vogliono gli Ogm e che - soprattutto - le specificità che fanno del nostro agroalimentare uno successo mondiale, sono lega-te proprio all’unicità della filiera. A partire dalla materie prime che debbono essere riconoscibili come assolutamente naturali e caratteristiche delle nostre lande. Senza contare che con le le colture Ogm (pensiamo al mais) i coltivatori possono competere solo sul prezzo. E ve l’immaginate i nostri cereali in concorrenza con quelli prodotti nei Paesi a basso costo della manodopera e bassa imposizione fiscale? Gli Ogm stanno al Made in Italy come i pesticidi stanno ai cibi «bio». Una cosa esclude l’altra. Non capirlo, o peggio far finta di don averlo compreso, è dop-piamente grave. Poco importa se i vegetali transgenici siano pericolosi oppure no. Non è questo il punto: un pane fatto a partire da frumento Ogm quale mercato potrebbe avere? E che vantaggio competitivo riuscirebbe a mettere in campo rispetto ai concorrenti per farsi preferire dai consumatori? A meno di non nascondere l’origine in etichetta: che è il sogno della grande industria e delle lobby al soldo delle multinazionali che premono sull’adozione degli organismi geneticamente modificati. Buon-giorno trasparenza!

Ieri è stato il Made in Italy Day: A Roma, in Piazza Montecitorio, massiccia manifestazione organizzata dalla Coldiretti contro l’I-mu sui fabbricati agricoli e in difesa del Made in Italy. Con una vittoria importante: il presidente Sergio Marini ha reso noto un documento con cui il ministro dello Sviluppo Corrado Passera invita la finanziaria pubblica Simest a uscire dal capitale di Lac-titalia, società aperta in Romania dai fratelli Pinna per produrre colà Pecorino italiano. La cosa è nota da tempo: io stesso ho scritto più di una volta sul formaggio «tarocco» finanziato da una società, la Simest, controllata al 67% dal Ministero dello Sviluppo (ecco perché è intervenuto Passera). Società che è pure socio di capitale di Lactitalia. Insomma, un pasticciaccio che tuttavia non arriva per caso. Sull’italian sounding (le imi-tazioni dei nostri prodotti, chiamate con nomi che per asso-nanza ricordino le specialità italiane) è nota la posizione della Federalimentare, la corazzata dell’industria della tavola. Alla fine male non ci fa: «L’Italian sounding dà fastidio, ma dà anche una mano perché abitua il consumatore di culture lontane dalle nostre al gusto dei prodotti italiani. Poi arriviamo noi con i top di gamma...». Peccato che così non riusciremo mai a recuperare anche solo in piccola parte i 70 miliardi l’anno di Made in Italy falsificato e creare i 300mila posti di lavoro che vale. Ma non è un caso se la Confindustria del cibo non si scalda troppo di fronte al caso Simest-Lactitalia: non importa dove tu produca, l’importante è che siano italiani la ricetta e le tecnologie. Que-sta è la posizione che da tempo propugna la confederazione guidata da Filippo Ferrua. E infatti ora si tratterà di capire se l’altolà imposto da Passera alla Simest si possa considerare un

a cura diAttilio Barbieri

Gli Ogm, il Pecorino tarocco di Stato e i 300mila posti rubati dal finto Made in Italy

etichettopoli.com

28

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza da anni si rivolge almondo della scuola offrendo PERCORSI FORMATIVIagli alunni per un approfondimento delle tematichelegate al nostro territorio, quali ad esempio quelledell’acqua e del dissesto idrogeologico, nonché unapanoramica delle attività di bonifica che vengonosvolte sia nell’ambito della città sia nei territori dipianura, collina e montagna.

[email protected] - 0523/464811 - Strada Val Nure, 3 - Piacenzawww.cbpiacenza.it siamo anche su

Un’Aula Blusul Trebbia

Educazione ambientale intesa comerelazione tra uomo e territorio, convivenzapacifica e non sfruttamento per preparare al futurosenza mai dimenticare il passato più o meno vicino.Dalla collaborazione avviata dal Consorzio di Bonificacon Società Piacentina di Scienze Naturali, MuseoCivico di Storia Naturale di Piacenza, Parco RegionaleFluviale del Trebbia e Università Cattolica del SacroCuore, tra docenti di scienze e personale museale sononati percorsi fisico-chimici, storico-naturalistici, socio-letterari che intendono fare tesoro della memoria delpassato. Nella convinzione che la storia, l’architettura,la geologia, la zoologia, la botanica e la chimicastudiate e verificate in loco si ricordano per sempre. Conoscere il territorio per amarlo, leggere ilterritorio per capire che qualunque posto, vistocon occhi “diversi”, possiede bellezze.

Una sede didatticaa disposizione della scuola

IL VALORE DELL’ACQUASei progetti formativi per educarei giovani a un futuro ecosostenibile

pagina percorsi form max_Layout 1 20/02/12 10:27 Pagina 1

La difesa idraulicadella città di PiacenzaIn città la difesa idraulica interessa un’area di circa 18kmq quasi totalmente urbanizzati. Nella zona urbana leacque giungono all’Impianto Idrovoro Finarda (puòsollevare fino a 25 mc/sec di acqua) tramite i canaliSettentrionale e Rifiuto, mentre nella zona suburbana(Mortizza) le acque confluiscono all’Impianto IdrovoroArmalunga in grado di sollevare fino a 18 mc/secd’acqua. Entrambi gli impianti mediante sollevamentomeccanico immettono l’acqua in eccesso nel fiume Po.In caso di piogge intense Piacenza viene difesa anchedalla cassa di espansione Riello (quartiere Farnesiana)che può contenere circa 90.000 mc d’acqua. Infine icanali Diversivi di Ovest e di Est (che perimetranoPiacenza) raccolgono l’acqua piovana proveniente dallecolline che altrimenti allagherebbe la città.

0523/464811 - Strada Val Nure, 3 - [email protected] - www.cbpiacenza.it

siamo anche su

Cassa di espansione Riello

Impianto idrovoro Finarda Impianto idrovoro Armalunga

solo pag 1 19x23 alluvione_Layout 1 26/03/12 11.20 Pagina 1

Page 29: la voce 04/2012

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza da anni si rivolge almondo della scuola offrendo PERCORSI FORMATIVIagli alunni per un approfondimento delle tematichelegate al nostro territorio, quali ad esempio quelledell’acqua e del dissesto idrogeologico, nonché unapanoramica delle attività di bonifica che vengonosvolte sia nell’ambito della città sia nei territori dipianura, collina e montagna.

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IL VALORE DELL’ACQUASei progetti formativi per educarei giovani a un futuro ecosostenibile

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La difesa idraulicadella città di PiacenzaIn città la difesa idraulica interessa un’area di circa 18kmq quasi totalmente urbanizzati. Nella zona urbana leacque giungono all’Impianto Idrovoro Finarda (puòsollevare fino a 25 mc/sec di acqua) tramite i canaliSettentrionale e Rifiuto, mentre nella zona suburbana(Mortizza) le acque confluiscono all’Impianto IdrovoroArmalunga in grado di sollevare fino a 18 mc/secd’acqua. Entrambi gli impianti mediante sollevamentomeccanico immettono l’acqua in eccesso nel fiume Po.In caso di piogge intense Piacenza viene difesa anchedalla cassa di espansione Riello (quartiere Farnesiana)che può contenere circa 90.000 mc d’acqua. Infine icanali Diversivi di Ovest e di Est (che perimetranoPiacenza) raccolgono l’acqua piovana proveniente dallecolline che altrimenti allagherebbe la città.

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Coldiretti e strutture economiche in sinergia

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Notizie tecniche

Per opportuna informazione, in sintesi, gli aspetti principa-li relativi all’entrata in vigore del cosiddetto “Pacchetto Latte”.Il provvedimento consiste nella la modifica dell’ OCM unica

sul funzionamento del settore del latte e riguarda in particolare i rapporti economici tra gli allevatori e gli acquirenti dell’ industria lattiero-casearia.

Gli obiettivi del Pacchetto Latte sono: ♦ il rafforzamento del potere contrattuale degli allevatori me-diante l’attività delle Organizzazioni dei Produttori (OP) e delle Organizzazioni Interprofessionali (OI)

♦ la gestione dei mercati agricoli e monitoraggio continuo della produzione del latte

♦ l’attuazione della programmazione produttiva dei formaggi DOP e IGP

In particolare il Pacchetto Latte prevede che: ♦ gli Stati Membri avranno l’ obbligo di riconoscere le OP del latte, costituite su iniziativa dei produttori, con l’ obiettivo della pianificazione delle produzioni del latte in termini di qualità e quantità in funzione della domanda, della concentrazione dell’ offerta e dell’ immissione sul mercato della produzione dei propri aderenti, della ottimizzazione dei costi di produzione e della stabilizzazione dei prezzi.

♦ Le OP negozieranno il prezzo del latte in nome degli aderen-ti, la negoziazione potrà avvenire indipendentemente dal fatto che ci sia o meno un trasferimento di proprietà del latte degli agricoltori alle OP.

♦ Gli Stati Membri possono imporre l’obbligo di contatti scritti per le consegne, i contratti sono formalizzati preventivamente rispetto all’ inizio della consegna del latte e devono indicarne il prezzo pattuito che può essere fisso o indicizzato (calcolato in funzione di fattori stabiliti nel contratto), il volume di latte da consegnare, la durata, i termini di pagamento, le modalità per la raccolta e la consegna nonché le clausole applicabili in causa di forza maggiore. Per quanto concerne la durata del contratto gli Stati Membri possono prevederne una durata minima di almeno 6 mesi.

♦ Gli Stati Membri, su richiesta di una OP riconosciuta, potranno stabilire per un periodo di tempo limitato norme vincolanti, la regolazione dell’ offerta di formaggi protetti da denominazione di origine o da indicazione geografica.

♦ A partire dal 1° Aprile 2015 (fine del regime delle Quote) saranno previste comunicazioni obbligatorie delle quantità di latte raccolto dai primi acquirenti. Le modalità di comunicazio-ne saranno stabilite con atti esecutivi. Le norme relative alla negoziazione del prezzo (art.126 a), ala programmazione della produzione dei formaggi (art. 126 b), alle dichiarazioni obbliga-torie del latte consegnato (art. 185 e) e alla formalizzazione dei contratti scritti (art. 185 f), saranno applicabili dopo 6 mesi dall’ entrata in vigore.

Rilevazione prezzi del latte e prodotti caseari - fonte Camera di Commercio di Lodi

Periodo 1 – 15 marzo 2012

LATTE SPOT

LATTE NAZIONALE CRUDO Euro/1000 Kg

Franco arrivo in latteria pagamento 60 giorni IVA esclusa

min max media

350,00 360,00 355,00

PRODOTTI LATTIERO CASEARI

FORMAGGI Euro/Kg

Da produttore a grossista franco caseificio - per forme intere MERCE NUDA - IVA esclusa

min max media

Grana padano (scelta 01) stagionatura 15 mesi e oltre

8,6 9,1 8,85

Grana padano (scelta 01) stagionatura 9 mesi e oltre

7,6 7,75 7,68

ASSOCIAZIONE PIACENTINA LATTEVia Colombo 35 – 29122 PiacenzaTel. 0523/578489Fax. 0523/607375e-mail: [email protected]

Orari d’ufficio:lun. - giov. 8.30 - 13.00 e 14.00 - 17.30 ven. 8.30 - 13.00 e 14.00 - 16.30

Via libera dall’UE al pacchetto latte

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Una trattativa difficile e insoddisfacente mette a rischio il pomodoro

Campagna Pomodoro 2012

La consistenza degli stock di prodotti trasformati (in parti-colare doppio e/o triplo concentrato) a livello mondiale uni-ta alla generale contrazione dei consumi ed alle difficoltà finanziarie del sistema, configurano un mercato in grave

difficoltà. In questo contesto si è sviluppata la contrattazione per definire l’accordo quadro area nord, ed i conseguenti contratti di fornitura con le singole industrie. Un contratto che, per la sua durata e difficoltà a definirlo, può essere, nell’ultimo decennio, paragonata solo a quella del 2005. Il prezzo non ha raggiunto le aspettative che ci eravamo prefissati, anche se sono convinto che sia stato messo tutto l’impegno possibile. Se da una parte si era chiuso un accordo con Confapi, il 5 marzo, a 85 euro/ton, che con la nuova scaletta parametri valutativi equivale a 81 euro base 100 del 2011, con Aiipa sono stati necessari 14 incontri per arrivare ad una conclusione di 84 euro/ton, che con la scaletta parametri corrisponde a 80,50 euroQuindi il calo del prezzo base 100 da 88 a 84 euro/ton unito ad alcune modifiche alle scalette di valutazione portano un calo, a uguale qualità, di circa il 10% rispetto all’introitato 2011. Di contro i costi di produzione sono in aumento. Occorre anche ricordare che dalla fine degli aiuti al pomodoro (2010), prima diretti poi accoppiati, è oggetto di contrattazione l’intera PLV della coltura, mentre prima una quota importante del reddito (tra il 35-45%) derivava da contributo UE e quindi non oggetto di contrattazione. Riteniamo come Ainpo che il produtto-re, per evitare una campagna in perdita, debba necessariamente ottimizzare i propri costi affidandosi alle indicazioni dei tecnici dell’OP e di quelle strutture che operano seriamente sul territorio e cercando di mettere in campo tutte le pratiche che possano in-

crementare la produzione unitaria (rotazione colturale, terreni più adatti ecc), magari concentrando gli sforzi su una superficie più limitata.Ovviamente abbiamo informato i soci attraverso as-semblee di zona a Parma e Piacenza, con la massima trasparenza, per consentire loro di decidere l’entità dell’investimento in termini di ettarato. Naturalmente continueremo sulla strada intrapresa rispetto alla va-lorizzazione del prodotto nell’ottica dell’origine, della rintracciabilità e dello sviluppo del nostro pomodoro, filiera fondamentale per il territorio.Mi preme, però, sottolineare che il comportamento tenuto da Ainpo con i soci (pagamenti effettuati nei tempi corretti, spese associative al minimo, alta per-centuale di ritorno ai soci dei contributi del Piano Operativo) e la autorevolezza dell’O.P., unita al grande rispetto delle regole e dei contratti, ha determinato, pur in presenza di generali riduzioni degli obiettivi di produzione di pomodoro nell’area nord, una presso-ché totale soddisfazione delle richieste avanzate, in piena autonomia aziendale, dai soci ed un aumento consistente delle quantità contrattate con le industrie locali di Piacenza.

Filippo ArataPresidente Ainpo

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Offerta valida fino al 31.4.2012

Piano Regionale di Sviluppo Rurale

la Voce di UNI Cattolica

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aflatossine nel mais in vaste aree dell’Africa, dove il rischio per la salute è molto elevato. I modelli previsionali, sviluppati per preve-dere il rischio di contaminazione da micotossine sia in frumento che in mais sulla base dei dati meteorologici, hanno mostrato una buona affidabilità su frumento, mentre nel caso del mais è emersa l’esigenza di considerare anche altri fattori molto rilevanti, quali soprattutto gli ibridi e gli attacchi di piralide. Diversi risultati incoraggianti sono stati ottenuti a riguardo dei metodi rapidi di diagnosi che permettono di avere informazioni in merito al livel-lo di contaminazione, con riferimento ai limiti di legge, in tempi misurabili in minuti. è stato confermato l’interesse nell’impiego degli adsorbenti in zootecnia, per limitare l’assorbimento delle micotossine e quindi i relativi effetti tossici sugli animali, portando anche gli aggiornamenti normativi e le linee guida pubblicate da EFSA in merito alla registrazione di questi additivi. Il forte inte-resse per le micotossine è dovuto anche alla legislazione vigente. In occasione della giornata è stato fatto il punto sui regolamenti pubblicati dalla Commissione Europea e sui temi emergenti che potrebbero vedere a breve la definizione di limiti per altre micotos-sine. Durante la tavola rotonda organizzata nel pomeriggio è stato espresso apprezzamento per i risultati conseguiti, sottolineando la necessità di tali incontri sia per trasferire le conoscenze agli operatori del settore che per recepire le esigenze più contingenti al fine di rendere sempre più competitivi i nostri prodotti della filiera cerealicola.

La contaminazione da micotossine dei cereali è certamente un tema di grande attualità. Le micotossine sono sostanze tossiche prodotte da muffe (Aspergilli, Penicilli, Fusaria) in grado di causare problemi, sia acuti che cronici, alla salute dell’uomo e degli animali superiori. Il progetto MYCORED, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del VII programma quadro, ha l’obiettivo di individuare nuove strategie integrate per la riduzione delle mico-tossine in diverse filiere, inclusa quella cerealicola. Il 7 marzo a Piacenza, presso l’auditorium dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, si è svolta una giornata di divulgazione che ha portato a conoscenza di tutti gli operatori della filiera i risultati più salienti finora ottenuti dal progetto, fornendo anche gli aggiornamenti normativi più recenti. è noto che la contaminazione da micotos-sine avviene fondamentalmente in campo; le principali novità in merito alla prevenzione hanno riguardato il miglioramento geneti-co e l’impiego di agenti di biocontrollo. Risultati incoraggianti sono stati presentati in merito all’individuazione di marcatori molecolari correlati ai geni candidati alla resistenza alla fusariosi della spiga, sia in frumento che in mais; in quest’ultima coltura la resisten-za vede coinvolti numerosi geni che determinano una resistenza verso diversi funghi micotossigeni. Riguardo al biocontrollo, l’ap-proccio suggerito è quello di agire sulle fonti di inoculo del fungo, trattando i residui colturali con lieviti, batteri o con ceppi non produttori di tossine nel caso di Aspergillus flavus. Quest’ultimo approccio ha permesso di ridurre del 90% le contaminazione da

A breve verrà attivato il primo corso organizzato nell’area dell’agricoltura sociale inerente l servizi di accoglienza - cura - occupazione di persone in difficoltà. I percorsi formativi sono rivolti a tutti gli operatori economici e sono finalizzati a fornire loro una qualificazione negli ambiti dell’ideazione e progettazione di servizi di accoglienza per l’inserimento, in azienda, di persone svantaggiate. In particolare, nei seguenti ambiti:

♦ servizi alla vita quotidiana: agri-asilo, servizi di accoglienza diurna per anziani, supporto alla vita di anziani e disabili, in collaborazione con il servizio sanitario e i comuni.

♦ ricreazione e l’animazione, per gruppi di persone con bisogni “speciali” (agri-turismo sociale, fattoria didattica, percorsi per anziani che vivono in strutture protette...);

Alla fine dei percorsi formativi, i partecipanti avranno la possibilità di accedere a servizi aggiuntivi di sostegno delle loro idee imprenditoriali, ossia di consulenze tec-niche, altamente specializzate, che favoriranno il decollo dei nuovi servizi previsti.

MYCORED, dal progetto Europeo alla filiera cerealicola

Altre iniziative formative in corso di attivazione e per le quali sono ancora aperte le iscrizioni:

Valorizzazione e promozione della filiera del pane piacentino per favorire l’integrazione tra le reti dei produt-tori, pianificatori e commerciantiLa montagna alle porte di casavolta a qualificare l’offerta dei prodotti tipici di qualità L’asparago e la ristorazione di qualità finalizzato a migliorare le tecniche produttive e di commercializzazione del prodotto Piacenza tra vigne e vini di qualitàper la valorizzazione della filiera enogastrono-mia dei prodotti piacentini

Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi a DINAMICA Piacenzatel. 0523 523080 - fax 0523 574225 - [email protected]

misura 331 autorizzate ed approvate a DINAMICA dell’Amministrazione Provinciale di Piacenza con D.D. n. 2528 del 28/11/2011

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34

Condizionalità 2012

progetti innovativi

soprip

accorciare la filiera e incontrare il consumatore finale

vallo Bardigiano, Legno. I progetti candidati potranno svilupparsi nell’ambito di un singolo comparto sopra indicato o interessare contemporaneamente più comparti.

Aree di applicazione Area Leader della Provincia di Piacenza e più precisamente nei comuni di Bettola, Bobbio, Caminata, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Farini, Ferriere, Gropparello, Lugagnano Val d’Arda, Morfasso, Nibbiano, Ottone, Pecorara, Pianello Val Tidone, Piozza-no, Ponte dell’Olio, Travo, Vernasca, Zerba, Ziano Piacentino.

Comuni Parzialmente ammessi Alseno, solo i seguenti fogli catastali: 49, 50, 51, 52; Castell’Arquato, solo i seguenti fogli catastali: 12, 13, 22, 23, 24, 31, 32, 33, 34, 35, 37, 38, 39, 42, 43, 44, 45, 47, 48, 49, 50; Vigolzone, solo i seguenti fogli catastali: 20, 24, dal 28 al 41 inclusi.

BeneficiariImprese agricole e PMI in forma singola ed associata.

Fondi destinati all’interventoEuro 682.292,80

Intensità dell’aiutoL’aiuto è concesso in forma di contributo in conto capitale nella percentuale del 40% delle spese ammesse

Spese ammissibili

Spese materialiMacchinari (escluso il Trattore), impianti, attrezzature nuove di fab-brica strettamente funzionali al ciclo di produzione, allevamento, trasformazione e promo - commercializzazione (quali allestimenti per stand, ecc) dei prodotti dei comparti produttivi sopra indicati. Le opere edili sono ammesse solo se strettamente connesse all’in-stallazione ed uso di macchinari, impianti ed attrezzature. L’acquisto

Sono aperti dalla seconda metà di marzo i bandi rivolti all’area leader, che prevedono finanziamenti ad imprese agricole che intendono ristrutturare fabbricati da adibire ad attività agrituristica (misura 411 azione 1), ospitalità turistica (misura 411 azione 1), o ad imprese agricole che intendono realizzare interventi finalizzati alla valo-rizzazione dei prodotti del territorio, favorendo “la filiera corta” (misura 411 azione 7).

ObiettivoL’intervento intende sostenere azioni innovative e sperimentali nei comparti della produzione, trasformazione e commercializzazione di specifiche produzioni tipiche e di qualità, comprese le risorse agro-forestali. Il bando si propone di promuovere, e conseguentemente premiare, progetti “integrati” che permettano di unificare in un solo “disegno progettuale” i vari momenti che caratterizzano la vita del prodotto, dalla coltivazione/allevamento, alla lavorazione ed infine alla commercializzazione in una logica di continuità e permanenza del prodotto nel proprio territorio di appartenenza. Il bando si pro-pone inoltre di accrescere la capacità competitiva dei prodotti locali sostenendo le aggregazioni funzionali di più realtà imprenditoriali attraverso un meccanismo di premialità rivolto ai progetti presentati da raggruppamenti di imprese.

OggettoIl bando intende sostenere i prodotti di qualità tipici ad alta distinti-vità territoriale, intendendo con tale definizione tutte quelle produ-zioni fortemente legate al territorio di provenienza, che di questo costituiscano un elemento caratterizzante e che in ragione di ciò possano rappresentare sia un valido strumento di incremento del reddito che un fattore di attrazione sul territorio di consumatori/visitatori.

Produzioni ammessePatate, Carne, Vitivinicoltura, Suino Brado di Piacenza, Latte e Formaggio, Castagne, Olivicoltura, Prodotti agricoli freschi, Tar-tuficoltura, Cereali, Piccoli Frutti e Prodotti del sottobosco, Ca-

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tecnicoaprile 201235

e messa a dimora di piante è ritenuta spesa ammissibile solo per piante tartufi gene micorrizate certificate e piante poliennali limita-tamente al comparto dei piccoli frutti e prodotti del sottobosco.

Spese immaterialimateriale promozionale: realizzazione e distribuzione dei materiali informativi relativi ai comparti ammessi attività promozionali a ca-rattere commerciale; attività pubblicitarie effettuate presso i punti vendita, partecipazione a fiere, mostre, educational ed eventi simi-lari, organizzazione e realizzazione di eventi promozionali, acquisizioni di consulenze, servizi di assistenza tecnica finalizzati a migliorare, qualificare ed innovare le fasi di produzione, allevamento, trasfor-mazione e promo - commercializzazione dei prodotti dei comparti produttivi sopra indicati.

Modalità di presentazione delle domandeLe domande di aiuto devono essere presentate a partire dal 15/03/2012 ed entro il termine perentorio del 13/06/2012. Misura 413 azione 1“Attivazione con approccio Leader della Misura 311

Diversificazione in attività non agricole - "Agriturismo” ObiettivoL’obiettivo prioritario del presente bando è qualificare ed incremen-tare il sistema dell’accoglienza turistica nel territorio rurale, met-tendo a valore le sue specificità attraverso il sostegno alle attività agrituristiche che possono così divenire una valida integrazione del reddito dell’imprenditore agricolo, contribuendo al contempo ad aumentare l’attrattività dell’ambiente rurale come sede di investi-mento e di residenza. Operativamente il bando permette la realiz-zazione di interventi di recupero di immobili da destinare all’attività agrituristica e didattica.

Aree di applicazioneArea Leader della Provincia di Piacenza

Beneficiariimprenditori agricoli ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile, sin-goli o associati, in possesso di adeguata e coerente formazione professionale e con posizione anagrafica dell’impresa agricola debi-tamente validata a norma dell’art. 4, comma 5, del Regolamento Regionale 15 settembre 2003, n. 17.

Fondi destinati all’interventoEuro 881.781,00

Intensità dell’aiutoL’aiuto è concesso in forma di contributo in conto capitale in una percentuale variabile del 40% - 45% delle spese ammesse a secon-da del posizionamento dell’iniziativa.

Tipologie di intervento e spese ammissibili ♦ investimenti per l’adeguamento delle aziende al fine di realizza-re o ampliare attività agrituristiche

1. interventi di recupero o ristrutturazione dei fabbricati esistenti in azienda, realizzazione di piazzole e relative strutture idriche e sanitarie per campeggio, compresa l’eventuale impiantistica necessaria, realizzazione ed allestimento di strutture fisse per attività ricreative, sportive, culturali, sociali, didattiche e per il tempo libero;

2. ampliamenti dei fabbricati esistenti e nuove costruzioni da de-stinare esclusivamente a servizi accessori per l’attività agritu-ristica;

3. sistemazioni esterne a servizio di fabbricati agrituristici (con esclusione di qualsiasi impianto produttivo agricolo o di fore-stazione)

4. allestimento di camere, sala ristorazione, cucina e locali acces-sori utilizzati per l’attività agrituristica ;

5. acquisto di attrezzature informatiche e relativo software (di base e specifico) per la gestione dell’attività agrituristica;

6. recupero di locali in fabbricati esistenti e acquisti di attrezzature da destinare esclusivamente a camere e relativi bagni per Ospi-talità Rurale Familiare nel limite massimo di 15.000 Euro per ogni stanza con bagno ristrutturata a tale scopo;

7. realizzazione dei materiali (targhe e cartelli) ai fini dell’adempi-mento degli obblighi informativi di cui al Reg. CE 1974/2006, nei limiti stabiliti dalla deliberazione della Giunta Regionale nr. 1077/2010);

8. spese generali e tecniche nella misura massima del 10% della spesa ammissibile.

♦ investimenti dedicati esclusivamente all’attività didattica ♦ acquisto di attrezzature e macchinari per l’attività didattica; ♦ ristrutturazione e allestimento dei locali e degli spazi esterni specificatamente dedicati all’attività nel limite massimo di un locale coperto e di un bagno ad uso esclusivo degli utenti;

♦ spese generali e tecniche nella misura massima del 10% della spesa ammissibile.

Modalità di presentazione delle domandeLe domande di aiuto devono essere presentate a partire dal 28/03/2012 ed entro il termine perentorio del 26/07/2012.

Per qualsiasi ulteriore informazione e chiarimento è pos-sibile contattare l’ufficio tecnico provinciale: Stefano Ca-vanna tel. 0523/596513; oppure chiedere informazioni agli uffici periferici di Coldiretti.

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condizionalità 201236

CORSI  D'ACQUA  NATURALI PROVINCIAETICHETTA TIPO PerennitaR.  BARDONEZZA PC Naturale NoR.  LORA  -­‐  CAROGNA PC Naturale NoR.  CARONA  -­‐  BORIACCO PC Naturale NoR.  CORNAIOLA PC Naturale NoR.  BUGAGLIO PC Naturale NoT.  TIDONE PC Naturale SiR.  LURETTA PC Naturale SiT.  LOGGIA PC Naturale NoFIUME  TREBBIA PC Naturale SiT.  BORECA PC Naturale SiT.  AVETO PC Naturale SiT.  PERINO PC Naturale SiT.  NURE PC Naturale SiT.  LARDANA PC Naturale SiT.  CHIAVENNA PC Naturale NoR.  RIMORE PC Naturale NoT.  CHERO PC Naturale NoT.  RIGLIO PC Naturale NoT.  OGONE PC Naturale NoT.  VEZZENO PC Naturale NoR.  MANCASSO  -­‐  GANDIOLA PC Naturale NoT.  ARDA PC Naturale SiT.  ONGINA PC Naturale NoR.  GRATTAROLO PC Naturale NoT.  STIRONE PC-­‐PR Naturale SiFIUME    PO PC-­‐PR-­‐FE Naturale

CORSI  D'ACQUA  ARTIFICIALI PROVINCIAETICHETTA TIPO PerennitaR.  DEL  VESCOVO PC Artificiale NoR.  RAGANELLA PC Artificiale NoCOLATORE  DIVERSIVO  OVEST PC Artificiale NoR.  TREBBIOLA  -­‐  RIFIUTO PC Artificiale NoCOLATORE  RIAZZA  DI  PODENZANO PC Artificiale NoRIO  STRAPAZZA PC Artificiale NoCAN.  DIVERSIVO  EST PC Artificiale NoR.  RIELLO  -­‐  BALLERINO PC Artificiale NoCAN.  BONIFICA  ARMALUNGA PC Artificiale NoSC.  SCOVALASINO PC Artificiale NoCAVO  FONTANA PC Artificiale NoCAN.  VALLE  -­‐  FONTANA  BASSA PC Artificiale NoCAN.  MORTA PC Artificiale NoCAN.  SFORZESCA PC Artificiale NoCAN.  ALLACCIANTE  A.  ALTE PC Artificiale NoCAVO  FONTANA  ALTA  I PC Artificiale NoR.  DEL  MOLINO PC Artificiale NoCAN.  DI  CASTELLAZZO PC Artificiale NoSC.  FONTANA PC Artificiale No

Corpi idrici superficiali naturali e artificiali

oggetto di applicazione dello standard 5.2 ‘Fasce

Tampone’ predisposto dai competenti Uffici Regionali sulla base dell’Allegato 2 alla

delibera n. 350/2010

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DODI

C.O.M.A.I. s.r.l. - Via Villa, 1 - 29100 PIACENZACommercio officina macchine agricole e industriali

“Dal 1958 al servizio degli agricoltori”TRATTORI AGRICOLI USATI GARANTITI PER OGNI ESIGENZA

SAME CONDOR 55 DTCON CARICATORE fRONTALE

SAME SILVER 90DT ANNO 1997

LAMBORGHINI 874.90 DT 40 kM/H MOTORE REVISIONATO

fIAT f 140 DTCLIMAT. fRENI ARIA OMOLOG. ANNO 1995

jOHN DEERE 6620TLS ANNO 2003

NEW HOLLAND TS 100ANNO 2004 CON CARICATORE fRONT

NEW HOLLAND 8360 ANNO 2000 CAMBIO RANGE COMMAND

jOHN DERRE 6920 TLSANNO 2003 SOLLEV. ANT.

Tel. 0523/593157 - Fax 0523/590106 - E-mail: [email protected] - www.comaisrl.com

jOHN DEERE 7830 TLSANNO 2008 - fRENI ARIA OMOLOG.

NEW HOLLAND TM 165ANNO 2000 SOLLEV. ANTERIORE

NEW HOLLAND G170ANNO 1997

NEW HOLLAND 8260ANNO 1998 CAMBIO RANGE COMMAND

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avviata lacampagnafiscale 2012

fiscale tributarioaprile 2012

Mod. N.

CODICE FISCALE DEL CONTRIBUENTE (obbligatorio)

DATI DEL CONTRIBUENTE

BARRARE LA CASELLAC = ConiugeF1 = Primo figlioF = FiglioA = AltroD = Figlio disabile PRIMO

FIGLIO

CODICE FISCALE(Il codice del coniuge va indicato anche senon fiscalmente a carico)MESI A

CARICO % DETRAZIONE 100%AFFIDAMENTO FIGLIC

F1

F A D

D

1

2

3

MODELLO 730/2012 redditi 2011dichiarazione semplificata dei contribuenti che si avvalgono dellʼassistenza fiscale

COGNOME e NOME o DENOMINAZIONE

PROV.

C.A.P.

CODICE SEDE

INDIRIZZO

CODICE FISCALE

(*) Barrare la casella se si tratta dello stesso terreno

Dichiarante Coniugedichiarante

Rappresentanteo tutore

PREFISSO NUMERO

GIORNOANNO

INDIRIZZO C.A.P.

PROVINCIA (sigla)

PROVINCIA (sigla)

RESIDENZAANAGRAFICADa compilare solose variata dal1/1/2011 alla datadi presentazionedella dichiarazione

TELEFONO EPOSTA ELETTRONICADOMICILIO FISCALEAL 01/01/2011

TELEFONOMESE

NUMERO DI TELEFONO / FAX

CONTRIBUENTE

CODICE FISCALE DEL RAPPRESENTANTE O TUTORE

Gli importi devono essere indicati in unità di Euro

CONIUGE

N.ORD.

REDDITODOMINICALE TITOLO REDDITO

AGRARIO POSSESSOCANONE DI AFFITTOIN REGIME VINCOLISTICO

CASIPARTICOLARI

GIORNI % CONTINUAZIONE(*)

1

2 3

45

6

7 8A1

A2

A3

A4

A5

,00,00

,00,00,00

,00,00,00

,00,00,00

,00,00,00

,00

A6

,00,00

,00

A7

,00,00

,00

A8

,00,00

,00

MO

DEL

LO G

RATU

ITO

Dichiarazione presentata per la prima voltaCOMUNE

COMUNE

COMUNE PROVINCIA (sigla)

DOMICILIO FISCALEAL 31/12/2011DOMICILIO FISCALEAL 01/01/2012

genziantrate

COMUNE

Dichiarazione congiunta

TIPOLOGIA (Via, piazza, ecc.)

730 integrativo(vedere istruzioni)Situazioniparticolari

Soggetto fiscalmente a carico di altri

DATA DELLA VARIAZIONE

1 2 3 475

8

(barrare la relativa casella)

STATO CIVILE CELIBE/NUBILEVEDOVO/A SEPARATO/A DIVORZIATO/A TUTELATO/A MINORE

CONIUGATO/A

GIORNO MESE ANNO

NUM. CIVICO

TIPOLOGIA (Via, piazza, ecc.)

INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICAQUADRO A REDDITI DEI TERRENI

FRAZIONE

MINOREDI 3 ANNI

FRAZIONE

COMUNE

NUM. CIVICO

PROVINCIA (sigla)

COGNOME (per le donne indicare il cognome da nubile)NOME

SESSO (M o F)DATA DI NASCITA

COMUNE (o Stato estero) DI NASCITAPROVINCIA (sigla)

INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA

CELLULARE

FAMILIARI A CARICONumero figli residenti allʼestero a carico del contribuente

14

F A D4

F A D5

PERCENTUALEULTERIOREDETRAZIONEPER FAMIGLIECON ALMENO4 FIGLI

2

3

5

78

6

DATI DEL SOSTITUTO DʼIMPOSTA CHE EFFETTUERA IL CONGUAGLIO In caso di dichiarazione congiunta indicare i dati solo nel modello del dichiarante

39

Al via le convocazioni per la raccolta e l’elaborazione delle dichiarazioni modello 730. Invariate le tempistiche.La scadenza per consegnare la documentazione al CAF è il 31 maggio.Tra le novità più rilevanti, la tassazione a cedolare secca sulle locazioni di fabbricati ad uso abitativo e nuove regole per la detrazione del 36% sulle ristrutturazioni edilizie. Praticamente invariati gli oneri e le spese che possono essere dedotti e detratti. Di seguito l’elenco dei redditi percepiti e delle oneri sostenuti che dovranno essere indicati nella dichiarazione 730, utile per individuare la documentazione da presentare ai nostri uffici. Sempre di seguito, l’elenco delle nostre sedi operative con orari di apertura, indirizzi e recapiti telefonici.

DOCUMENTI UTILI ALLA COMPILAZIONE (indicati in rosso quelli obbligatori) Documento d’identità e tessera sanitaria del dichiarante;

•Mod. 730 o Unico PF 2011 relativo ai redditi 2010 (solo per i nuovi assistiti);•Nuovo indirizzo e data variazione della residenza (se variata successivamente al 01.01.2011);

Tessera sanitaria del coniuge e dei familiari a carico ed eventuali loro redditi percepiti nell’anno 2011;

Dati del sostituto d’imposta, datore di lavoro o ente pensionistico (se variato rispetto al 2011, copia dell’ultima busta paga);

♦ Redditi da terreni e fabbricati: » rogiti stipulati nel corso del 2011 e primi mesi 2012 riferiti ad acquisti, vendite, donazioni, successioni, divisioni di beni immobili; » per aree edificabili perizie di stima con il valore commerciale aggiornato; » contratti di locazione fabbricati, contratti di comodato, contratti per affit-tanze agrarie e compartecipazioni stagionali stipulati nel 2011, ricevute dei canoni percepiti ed eventuali risoluzioni anticipate; » per le locazioni di fabbricati abitativi con cedolare secca, registrazione del contratto e copia della comunicazione inviata all’inquilino con relativa racco-mandata; » pratiche di accatastamento per fabbricati ex. rurali, ampliamenti e nuove costruzioni; » calcolo dell’ici dovuta per il 2011 distinta per immobile (per coloro che non hanno usufruito del nostro servizio ici);

Modello Cud 2012 riferito ai redditi 2011; ♦ Pensioni e redditi di lavoro prodotti all’estero; ♦ Immobili e altri investimenti posseduti all’estero; ♦ Redditi da collaborazioni occasionali, a progetto, continuative e ritenute d’ac-conto subite, retribuzioni corrisposte da privati, diritti d’autore, dividendi, ecc.;

♦ Assegni periodici percepiti dal coniuge separato o divorziato e relativa sen-tenza;

♦ Ricevute di versamento acconti irpef effettuati direttamente tramite modello F24;

♦ Ricevute di versamento acconti cedolare secca effettuati tramite modello F24;

SPESE E ONERI DETRAIBILI E DEDUCIBILI sostenuti nell’anno 2011 ♦ Spese mediche, chirurgiche, odontotecniche, visite specialistiche e analisi, acquisto protesi e attrezzature sanitarie, terapie e cure termali con relativa prescrizione medica;

♦ Acquisto farmaci documentati da scontrini fiscali parlanti (con codice fiscale, natura, qualità e quantità dei farmaci acquistati anche descritte per mezzo di sigle e loro codifiche);

♦ Spese per acquisto motoveicoli, autoveicoli, mezzi idonei alla deambulazione e sussidi tecnici informatici per portatori di handicap;

♦ Interessi passivi: » per acquisto prima casa (rogito d’acquisto, contratto di mutuo, fattura notaio e quietanze di pagamento interessi); » per costruzione e ristrutturazione prima casa (contratto di mutuo, fattura notaio, licenza edilizia, fatture relative alle spese sostenute e quietanze di pagamento interessi); » per mutui o prestiti agrari;

♦ Assicurazioni vita e infortuni (contratto o dichiarazione della compagnia assi-curatrice che attesti la parte di premio detraibile);

♦ Spese di istruzione (tasse scolastiche e universitarie); ♦ Spese funebri sostenute per i propri familiari; ♦ Spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale:

» certificato medico di non autosufficienza; » ricevuta con l’indicazione della spesa sostenuta;

♦ Spese per attività sportive praticate dai ragazzi di età compresa tra i 5 e 18 anni;

♦ Spese per intermediazione immobiliare riferite all’acquisto dell’abitazione principale;

♦ Spese per canoni di locazione sostenuti da studenti universitari fuori sede; ♦ Spese per la frequenza di asili nido; ♦ Donazioni ed erogazioni liberali a favore di onlus e istituzioni religiose; ♦ Riscatto contributi anni di laurea per familiari a carico; ♦ Spese veterinarie; ♦ Contributi previdenziali obbligatori; ♦ Altri contributi deducibili (ssn su rc auto e moto, riscatto anni di laurea, ecc.); ♦ Assegno periodico corrisposto al coniuge separato o divorziato (sentenza di separazione o divorzio, quietanze dell’avvenuto pagamento e codice fiscale del coniuge percipiente);

♦ Contributi per addetti ai servizi domestici e familiari; ♦ Spese mediche e di assistenza specifica dei portatori di handicap: » certificazione in base alla legge 104/92 o altra commissione medica; » dichiarazione attestante il pagamento o ricevuta con l’indicazione della spesa sostenuta;

♦ Contributi consorzi di bonifica (cartella e ricevuta di pagamento); ♦ Contributi e premi di previdenza complementare; ♦ Spese per interventi di ristrutturazione edilizia (detr. 36% e 41%): » fatture e relativi bonifici di pagamento; » per interventi iniziati prima del 14 maggio 2011, comunicazione al centro servizi di Pescara e relativa ricevuta; » per interventi iniziati dopo il 14 maggio 2011, dati catastali identificativi dell’immobile o estremi domanda di accatastamento, estremi di registrazione del contratto d’affitto o di comodato (se gli interventi sono realizzati dal detentore);

♦ Spese per interventi di riqualificazione energetica (interventi sull’involucro di edifici esistenti, installazione pannelli solari, sostituzione impianti di climatiz-zazione invernale, ecc.) (detr. 55%): » fatture e relativi bonifici di pagamento; » comunicazione all’ENEA e relativa ricevuta; » copia asseverazione, certificazione e scheda informativa rilasciate da un tec-nico abilitato;

♦ Canoni di locazione per alloggi adibiti ad abitazione principale (contratto d’af-fitto registrato ai sensi della legge n. 431/98 e F23 con il versamento della relativa imposta di registro);

Qualsiasi altro reddito percepito o onere sostenuto da valutare in sede di dichiarazione;PER CALCOLO IMU

♦ visure catastali aggiornate; ♦ accatastamenti e domande di variazioni catastali; ♦ dati anagrafici e codici fiscali dei figli conviventi di età non superiore a 26 anni.

PER COMPILAZIONE MODELLI ISE/ISEE/ISEU ♦ autocertificazione stato di famiglia; ♦ copia estratto c/c al 31.12.2011; ♦ per soggetti disabili, certificazione in base alla legge 104/92 o altra com-missione medica.

L’ufficio fiscale provinciale e gli uffici periferici sono a disposizione per chiarimenti, presentazioni istanze e ulteriori approfondimenti.

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40

Servizi alle imprese e ai cittadini

GRUPPOCOMUNICAZIONE®

- 0

6655

1100

ecco tutti gli uffici di IMPRESA VERDE PIACENZA SRLsocietà di servizi di Coldiretti Piacenza:

Recapito di CERIGNALE Via Capoluogo, 1

0523.385137

Sede Provinciale

Ufficio in Centro *Via Mazzini, 15

PIACENZA

LU-VE 8.30-13.00Via C. Colombo, 35 Palazzo dell'Agricoltura Primo Piano

0523.596511

AGAZZANORecapito di TRAVO * MA

0523.917903

8.30-12.00 Via Borgo Nord, 1 -

LU-VE 0523.9752548.30-13.00 Via XXV Aprile, 19

0523.878059

0523.936017

-

Piazza 1° Maggio, 20

Largo Risorgimento, 9

Via Genova, 62

Piazza Colombo, 20

-

-

0523.891754

0523.892397

0523.856756

0523.918536

-

0523.983221

0523.859808

0523.806044

0523.836442

0523829498

-

-Viale dei Mille, 32

Via Roma, 14

0523.596547

-

0523.998076

-

Via Roma, 6

Via Parco Provin. 8/A

Piazza Matteotti, 7

Largo dal Verme, 5

Corso Matteotti, 47

Via C. Colombo, 35

Via Alighieri, 25

Via Roma, 8

Via San Francesco, 18

Via Garibaldi, 29

Via Roma, 33

Piazza Roma, 1

LU-VE 8.30-13.00

GIO 8.30-12.30

Via Firenze, 33

Via Ligure, 18

Via Municipio, 1

Via Garibaldi, 7MA-SA 8.00-13.00

GIO 9.00-12.30

MA 8.30-12.30

MA e VE 8.30-12.30

MA 8.30-12.30

LU-VE 8.30-13.00

MA 9.00-12.30

LU-VE 8.30-13.00

ME 9.00-12.30

8.30-12.30

GIO 8.30-12.30

LU-VE

8.30-12.30

LU 8.30-12.30

BETTOLARecapito di FARINI *

Recapito di FERRIERE *

Recapito di PONTE DELL'OLIO *

8.30-13.00

LU 8.30-12.30

LU-VE 8.30-13.00

8.30-12.30

9.00-12.30

LU 8.30-12.30

MA 8.30-12.30

BOBBIORecapito di PERINO *

Recapito di OTTONE *

CORTEMAGGIORE

8.30-13.00

Recapito di CARPANETO PIACENTINO*

Recapito di CASTELL'ARQUATO *

MA e VE

GIO

LU-VE

ME

MA

LU-VE 8.30-12.30

Recapito di ZIANO PIACENTINO*

Recapito di NIBBIANO *

Recapito di BORGONOVO VAL TIDONE *

PIANELLO VAL TIDONE

Recapito di GROPPARELLO *

Recapito di MORFASSO

Recapito di MONTICELLI D'ONGINA*

FIORENZUOLA D'ARDA

Nei recapiti contrassegnati con (*) si effettua solo il servizio di raccolta e consegna della documentazione

TELEFONOINDIRIZZO

LUGAGNANO VAL D'ARDA

Recapito di VERNASCA *

Recapito di CASTEL SAN GIOVANNI *

PIACENZA

PIACENZA

UFFICIO - RECAPITO ORARIO DI APERTURA

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rateizzazione

fiscale tributarioaprile 201241

le nuove regole previste dal decreto semplificazioni fiscali

delle cartelleesattoriali

ora è più facile da ottenere

♦ l’Agente della riscossione non può iscrivere ipoteca nei confronti di un contribuente che ha chiesto e ottenuto di pagare a rate. L’ipoteca è iscrivibile solo se l’istanza è respinta o se il debitore decade dal beneficio della rateazione; comunque l’ipoteca è iscri-vibile solo per debiti esattoriali superiori a 20.000,00;

♦ il contribuente che ha ottenuto la rateazione non è più considera-to inadempiente e può partecipare alle gare di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi;

♦ si decade dal beneficio della dilazione se non sono pagate due rate consecutive. (precedentemente era prevista la decadenza con il pagamento della prima rata o successivamente, di due rate, anche non consecutive);

♦ l’esproprio dei crediti - riscossione meno aggressiva, ma non per questo meno determinata, con l’avvento delle nuove soglie in materia di esproprio dei crediti presso terzi e di espropriazione immobiliare - sono fissati i nuovi limiti di pignorabilità di stipendi e salari e altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, incluse quelle dovute a seguito di licenziamento:

1. per stipendio sino a 2.000,00 € è possibile il pignoramento di 1/10;

2. per stipendio oltre i 2.000,00 € e sino a 5.000,00 il pigno-ramento è pari a 1/7;

3. per stipendio oltre i 5.000,00 € è possibile il pignoramento di 1/5.

♦ Esecuzione forzata - fissato a 20mila euro l ’importo oltre il quale l’Agente di riscossione può procedere ad esecuzione for-zata, (IN ASSENZA DI RICHIESTA RATEAZIONE) mediante esproprio dell’immobile del debitore. La stessa soglia vale an-che per l’iscrizione ipotecaria anche al solo fine di cautelare il bene immobile del debitore senza necessariamente procedere al successivo esproprio.

♦ la domanda di rateazione, comprensiva della documentazione necessaria, può essere presentata tramite raccomandata a/r oppure a mano presso uno degli sportelli dell’Agente della riscos-sione competente per territorio o specificati negli atti inviati da Equitalia, anche su ruoli scaduti.

L’ufficio fiscale provinciale e gli uffici periferici sono a disposi-zione per chiarimenti, presentazioni istanze e ulteriori appro-fondimenti.

Si tratta di misure utili soprattutto in questo periodo, in cui molti contribuenti si trovano in difficoltà economica. Si allentano i rigori della disciplina legislativa delle rateazioni, per facilitare i pagamen-ti dei debiti INPS ed ERARIALI. Equitalia, con direttiva n. 7 del 01/03/2012, descrive la riforma e introduce le nuove modalità operative contenute nel decreto fiscale.In pratica sono semplificate le procedure riguardanti:

♦ LE PERSONE FISICHE O TITOLARI DI PARTIVA IVA IN REGIMI FISCALI SEMPLIFICATI:

1. è stata innalzata da 5.000,00 a 20.000,00 la soglia per acce-dere alla rateazione delle cartelle esattoriali presentando una semplice richiesta motivata di temporanee difficoltà economiche, senza dover produrre ulteriore documentazione comprovante la suddetta difficoltà. In sostanza per i debiti fino a 20.000,00 euro per le persone fisiche non è più necessario presentare il modello ISEE. La documentazione rimane necessaria se il debito è superiore a 20.000,00.

2. Per i debiti esattoriali fino a 20.000,00 euro è stato fissato a 48 il numero massimo di rate mensili che possono essere concesse da Equitalia, con l’importo minimo della rata che rimane ad euro100,00;

♦ LE DITTE INDIVIDUALI IN REGIME FISCALE ORDINA-RIO, PER GLI ENTI E LE SOCIETÀ DI PERSONE:

1. Non è più richiesto l’applicazione del parametro di valutazione, dell’“Indice di Liquidità”

2. La suddetta valutazione rimane in vigore per i debiti erariali di importo superiore a 20.000,00 euro e per i debiti oltre i 50.000,00 euro è necessaria la certificazione dell’indice di Liquidità e dell’indice Alfa rilasciata da un professionista abilitato.

Altre semplificazioni: ♦ rateazione bonario - anche se non sono state pagate le rate degli avvisi bonari dell’Agenzia delle Entrate è possibile chiedere a Equitalia la rateazione e beneficiare della dilazione della succes-siva cartella di pagamento; ♦ è possibile chiedere un piano di dilazione a rate variabili e crescen-ti anziché a rate costanti fin dalla prima richiesta di rateazione;

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decreto semplificazioni fiscalidenaro incassato in un proprio conto corrente e consegnare all’ope-ratore finanziario la fotocopia del passaporto del cliente e lo scon-trino emesso.Pubbliche Amministrazioni – Pagamenti di stipendi e pen-sioni oltre € 1.000 (art. 3): è prorogato all’1.5.2012 l’obbligo di pagamento tramite strumenti elettronici di stipendi e pensioni di importo superiore a € 1.000 da parte di enti e pubbliche Ammini-strazioni (art. 2, co. 4-ter, lett. c), D.L. 138/2011, conv. con modif. dalla L. 148/2011).Imprese minori – Spese relative a contratti a corrispettivi periodici (art. 3): dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2011 (2011 per gli esercizi solari) le imprese minori possono dedurre i costi, concernenti contratti a corrispettivi periodici, relativi a spese di competenza di 2 periodi d’imposta (di importo non superiore a € 1.000) nell’esercizio in cui è stato registrato il documento probato-rio (modifica all’art. 66, co. 3, D.P.R. 917/1986).Crediti tributari fino a 30 (art. 3): dall’1.7.2012 non si pro-cederà all’accertamento, iscrizione a ruolo e riscossione dei crediti tributari se l’importo dovuto (comprensivo di sanzioni e interessi) non superi, per ogni credito, € 30, per ogni periodo d’imposta.Trasferimento di denaro all’estero – Soppressione dell’im-posta di bollo (art. 3): è stata soppressa la norma (art. 2, co. 35-octies, D.L. 138/2011, conv. con modif. dalla L. 148/2011) che prevede l’imposta di bollo sui trasferimenti di denaro all’estero tramite banche, agenzie di “money transfer” e altri agenti finanziari, pari al 2% dell’importo trasferito.Fiscalità locale (art. 4): in materia di fiscalità locale è disposto che: le delibere di variazione dell’addizionale comunale Irpef devono essere pubblicate entro il 20 dicembre dell’anno cui la delibera si riferisce (modifica all’art. 14, co. 8, D.Lgs. 23/2011); è soppressa la disposizione che impedisce di aumentare i tributi locali in attesa del federalismo fiscale (abrogazione dell’art. 77-bis, co. 30 e dell’art. 77-ter, co. 19, D.L. 112/2008, conv. con modif. dalla L. 133/2008 e dell’art. 1, co. 123, L. 220/2010); resta fermo il rimborso del gettito Ici sulla “prima casa” per i Comuni situati in territori di Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome di Trento e Bolzano (modifica all’art. 13, co. 14, lett. a), D.L. 201/2011, conv. con modif. dalla L. 214/2011); con apposito provvedimento saranno stabilite le modalità di recupero dell’Irap afferente al costo del lavoro, relativa a periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31.12.2012 per i quali non sia ancora scaduto il termine di pre-sentazione dell’istanza di rimborso (nuovo art. 2 co. 1-quater, D.L. 201/2011, conv. con modif. dalla L. 214/2011).Studi di settore – Pubblicazione dei correttivi anti-crisi per il 2011 e accertamento induttivo “puro” (artt. 5 e 8): con riferimento al 2011, le integrazioni agli studi di settore, al fine di tener conto degli andamenti economici e di mercato o al fine di aggiornare o istituire gli indicatori che operano in Gerico, devono essere pubblicate in G.U. entro il 30.4.2012.Con riferimento agli accertamenti notificati dal 2.3.2012, l’accer-tamento induttivo “puro” si applica nei confronti dei soggetti che:• non presentano il modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore;

Agevolazioni fiscali e regimi fiscali opzionali - Mancata comunicazione (art. 2): la mancata tempestiva comunicazione non fa venir meno la possibilità per il contribuente di fruire di agevo-lazioni fiscali o di regimi fiscali opzionali nel caso in cui la violazione non sia stata constatata o non siano iniziati accessi, ispezioni, verifi-che di cui il contribuente abbia avuto conoscenza a condizione che lo stesso abbia i requisiti richiesti dalla legge, effettui la comunicazio-ne entro il termine di presentazione della prima dichiarazione utile e versi contestualmente la sanzione minima (€ 258) di cui all’art. 11, co. 1, D.Lgs. 471/1997.Iva – Dichiarazioni d’intento – Comunicazione (art. 2): il cedente dei beni o il prestatore dei servizi deve comunicare all’Agen-zia delle Entrate i dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta entro il termine di effettuazione della prima liquidazione periodica Iva in cui confluiscono le operazioni realizzate senza Iva (modifica all’art. 1, co. 1, lett. c), D.L. 746/1983, conv. con modif. dalla L. 17/1984).Elenco clienti e fornitori (art. 2): dall’1.1.2012 dovranno es-sere comunicate (cd. spesometro) tutte le operazioni per le quali vi è l’obbligo di emissione della fattura, essendo soppresso il limite di € 3.000. Pertanto, l’obbligo di comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva per le quali è prevista l’emissione della fattura è assolto con la trasmissione, per ogni cliente e fornitore, dell’importo di tutte le operazioni attive e passive effettuate. Per le operazioni senza obbligo di fattura la comunicazione va effettuata solo se di importo non inferiore a € 3.600 (Iva inclusa) (modifica all’art. 21, co. 1, D.L. 78/2010, conv. con modif. dalla L. 122/2010).Domicilio fiscale (art. 2): negli atti, contratti, denunzie e dichia-razioni da presentare all’Amministrazione finanziaria l’indirizzo del domicilio fiscale delle parti deve essere riportato solo se richiesto dall’Ufficio (modifica all’art. 58, co. 4, D.P.R. 600/1973).Operazioni con Paesi black list – Comunicazione (art. 2): i soggetti Iva devono comunicare in via telematica all’Agenzia delle Entrate le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate e rice-vute, registrate o soggette a registrazione, nei confronti di operatori economici di Paesi black list se singolarmente di importo superiore a € 500 (modifica all’art. 1, co. 1, D.L. 40/2010, conv. con modif. dalla L. 73/2010).Soggetti non residenti – Tracciabilità dei pagamenti (art. 3): nei confronti delle persone fisiche private non residenti che acquistano beni o servizi in Italia, presso commercianti al minuto o assimilati o presso agenzie di viaggio e turismo, non opera la norma che limita l’uso del contante solo ad importi inferiori a € 1.000 (art. 49, co. 1, D.Lgs. 231/2007 e succ. modif.). A tal fine il cedente/prestatore deve:• inviare telematicamente un’apposita comunicazione preventiva all’Agenzia delle Entrate, secondo le modalità e i termini che ver-ranno stabiliti dall’Agenzia stessa, entro il 31.3.2012 chiedendo di poter ricevere pagamenti in contanti oltre soglia;• acquisire dal cliente la fotocopia del passaporto e un’apposita autocertificazione attestante le condizioni di cittadinanza e di resi-denza;• entro il primo giorno feriale successivo all’operazione, versare il

D.L. 2.3.2012, n. 16 - pubblicato in G.U. 2.3.2012, n. 52

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versamento e accertamento Iva (art. 8): è prorogato dal 16.2 al 16.5 di ogni anno il termine per il versamento dell’imposta di bollo speciale da calcolare sulle attività finanziarie ancora segreta-te al 31.12 dell’anno precedente (modifica all’art. 19, co. 8, D.L. 201/2011, conv. con modif. dalla L. 214/2011). Con riferimento al 2012, il versamento può essere effettuato entro il 16.5.2012 e fino al 2.3.2012 non si configurano violazioni in merito ai versamen-ti (clausola di salvaguardia). E’, inoltre, disposto che non sia precluso l’accertamento Iva sulle attività “scudate” (nuove art. 19, co. 23-bis, D.L. 201/2011).Immobili situati all’estero (art. 8): viene prevista una fran-chigia di € 200 sulla tassazione (nuova imposta patrimoniale) degli immobili detenuti all’estero (l’imposta non è dovuta se l’importo calcolato non supera detta soglia) e la riduzione dell’aliquota dallo 0,76% allo 0,4% per i soggetti che prestano lavoro all’estero per lo Stato italiano o presso organizzazioni internazionali con parte-cipazione dell’Italia (per il solo periodo di svolgimento dell’attività lavorativa all’estero). Per gli immobili situati in Paesi Ue o in Paesi aderenti allo Spazio economico europeo che garantiscono un adeguato scambio di informazioni, il valore su cui calcolare l’impo-sta è quello utilizzato nel Paese estero per le imposte patrimoniali o sui trasferimenti o, in mancanza, il costo risultante dall’atto di acquisto o dai contratti o, in mancanza, il valore di mercato rilevabile nel luogo in cui è situato l’immobile. Inoltre, per gli immobili situati in questi Paesi, dalla nuova imposta patrimoniale è possibile dedur-re un credito d’imposta pari alle eventuali imposte patrimoniali e reddituali gravanti sugli stessi immobili non detratte ai sensi dell’art. 165, D.P.R. 917/1986 (modifica all’art. 19, co. 15 e 16 e nuovo co, 15-bis, D.L. 201/2011).Attività finanziarie detenute all’estero (art. 8): sui conti correnti e libretti di risparmio detenuti in Paesi Ue o in Paesi ade-renti allo Spazio economico europeo che garantiscono un adeguato scambio di informazioni l’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero è stabilita nella misura di 34,20 (modifica all’art. 19, co. 20, D.L. 201/2011).Credito Iva – Riduzione del limite per la compensazione (art. 8): viene ridotto da € 10.000 a 5.000 il limite riferito al cre-dito Iva, annuale e trimestrale, al cui superamento il relativo utilizzo in compensazione “orizzontale” nel Mod. F24 può essere effettuato dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale o dell’istanza trimestrale (modifica all’art. 17, co. 1, D.Lgs. 241/1997). Viene, inoltre, previsto l’obbligo di utilizzo esclusivo dei servizi telematici Entratel o Fisconline per la compen-sazione del credito Iva, annuale e trimestrale, per importi superiori a 5.000 (e non più superiori a 10.000) (modifica all’art. 37, co. 49-bis, D.L. 223/2006, conv. con modif. dalla L. 248/2006).

L’ufficio fiscale provinciale e gli uffici periferici sono a disposi-zione per chiarimenti, presentazioni istanze e ulteriori appro-fondimenti.

fiscale tributarioaprile 201243

• presentano il modello con dati omessi o infedeli;• indicano nel modello cause di esclusione o inapplicabilità non esistenti;• compilano un modello infedele tale da comportare una differenza superiore al 15% o comunque a 50.000 euro, tra i ricavi o compen-si stimati applicando gli studi di settore sulla base dei dati corretti e quelli stimati sulla base dei dati indicati nella dichiarazione (modifica all’art. 39, co. 2, lett. d-ter), D.P.R. 600/1973).Costi e spese relativi a delitti non colposi – Indeduci-bilità (art. 8): ai fini della determinazione della base imponibile per le imposte dirette e del valore della produzione Irap, non sono deducibili i costi e le spese di beni e servizi direttamente utilizzati per il compimento di delitti non colposi per i quali il giudice abbia emesso il decreto che dispone il giudizio ex art. 424 c.p.p. In caso di sentenza definitiva di assoluzione, compete il rimborso delle mag-giori imposte versate per l’indeducibilità prevista e degli interessi (modifica all’art. 14, co. 4-bis, L. 537/1993).Omessa emissione di fatture, ricevute o scontrini – Liste selettive per l’accertamento (art. 8): al fine di pianificare l’at-tività di accertamento, l’Agenzia delle Entrate elabora liste selettive di contribuenti che siano stati segnalati più volte in forma non ano-nima alla stessa Agenzia o alla Guardia di finanza per la violazione dell’obbligo di emissione di ricevute, scontrini o documenti certifi-cativi dei corrispettivi.Partite Iva inattive – Cessazione d’ufficio (art. 8): l’Agen-zia delle Entrate, sulla base degli elementi disponibili nell’Anagrafe tributaria, individua i titolari di partita Iva che, anche se obbligati, non abbiano presentato la dichiarazione di cessazione attività e comunica agli stessi che provvederà alla cessazione d’ufficio della partita Iva, salvo che il contribuente non fornisca spiegazioni entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione (modifica all’art. 35, co. 15-quinquies, D.P.R. 633/1972).Registro – Somme dovute a seguito di accertamento (art. 8): le somme dovute (imposta, sanzioni e interessi) a se-guito dell’accertamento ai fini dell’imposta di registro, se relative ad annualità successive alla prima, a cessioni, risoluzioni o proro-ghe di contratti di locazione e affitto di immobili (art. 17, D.P.R. 131/1986) possono essere richieste entro il 31.12 del 5° anno successivo a quello di scadenza del pagamento (nuovo art. 76, co. 2-bis, D.P.R. 131/1986).Imprese in contabilità semplificata e lavoratori autonomi – Estratti conto bancari in luogo della contabilità – Sop-pressione (art. 8): viene abrogata la norma (art. 14, co. 10, L. 183/2011 – Legge di stabilità 2012) che prevedeva dal 2012 la possibilità per imprese in contabilità semplificata e lavoratori auto-nomi, che effettuano incassi/pagamenti con strumenti tracciabili, di sostituire le scritture contabili con gli estratti conto bancari.Bollo – Depositi bancari e postali - Applicazione (art. 8): dall’1.1.2012 si estende anche ai depositi bancari e postali l’applicazione dell’im-posta di bollo nella misura dell’ 1 per mille per il 2012 e dell’1,5 per mille dal 2013 (modifica all’art. 13, co. 2-ter, Tariffa, Parte Prima allegata al D.P.R. 642/1972).“Scudo fiscale” – Imposta di bollo speciale – Proroga del

È stato pubblicato il decreto-legge, contenente disposizioni urgenti in

materia di semplificazioni tributarie. Si elencano i principali provvedimenti in

vigore dal 2 marzo 2012

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“Milleproroghe”

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Il decreto Milleproroghe ha nuovamente posticipato dal 31/03/2012 al 30/06/2012 il termine entro il quale i soggetti che vogliono ottenere il riconoscimento ai fini fiscali della ruralità in base ai requisiti previsti dall’art. 9

del D.L. n. 557/1993 possono procedere, per i fabbricati già accatastati, alla variazione della

categoria catastale in A6/R e D/10

Due gli aspetti da tenere presente circa l’opportunità di presenta-re questa richiesta: primo la possibilità di chiudere definitivamente i contenziosi aperti con i Comuni per il pagamento delle imposte locali quali l’ICI e, il secondo, legato all’introduzione dell’IMU rela-tivamente ai fabbricati strumentali, ossia la possibilità di utilizzare senza contestazioni il coefficiente moltiplicatore di 60 e l’aliquota agevolata del 2 per mille (che può essere ulteriormente ridotta dai Comuni all’1 per mille). Per questo, si invitano tutte le imprese interessate, a rivolgersi presso i relativi uffici zona, per verificare la propria posizione catastale e procedere eventualmente alle neces-sarie istanze di variazione.

L’ufficio fiscale provinciale e gli uffici periferici sono a disposi-zione per chiarimenti, presentazioni istanze e ulteriori appro-fondimenti.

Nuova versione dell’Elenco Clienti Fornitori

La denominazione ufficiale è ‘Comunicazione dati rilevanti ai fini IVA’. Si tratta di una variate dello storico allegato Clienti/Fornitori che riguarda solo operazioni superiori ad un certo importo, scambi da e per l’estero inclusi. La definizione di tutte le modalità opera-tive derivano dal Dl 78/2010 e dal conseguente provvedimento attuativo del 22 dicembre 2010: è previsto per tutti i soggetti Iva l’obbligo di comunicare in via telematica all’Agenzia delle Entrate le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate e ricevute, di importo pari o superiore a 3.000 euro, al netto dell’IVA. Per le operazioni senza obbligo di emissione della fattura (generalmente giustificate da scontrino o ricevuta fiscale) il limite è stato fissato a 3.600 euro, al lordo dell’IVA. Nel periodo transitorio, che termina con le operazioni svolte nell’anno 2011, vanno considerate solo le operazioni senza obbligo di emissione di fattura a partire dal 1 Lu-glio 2011. La scadenza per l’adempimento relativo alle operazioni effettuate nell’anno precedente è fissata al 30 aprile di ogni anno. Scade quindi il 30 aprile 2012, il termine per la comunicazione delle operazione effettuate nel 2011.

Per la compensazione di importi superiori, è necessario inviare preventivamente la dichiarazione IVA

L’articolo 8, commi 18 e 19, del D.L. n. 16/2012 (c.d. “Decreto semplificazioni fiscali”) nell’ottica di combattere l’evasione fiscale, ha abbassato ulteriormente da € 10.000 a € 5.000 annui la soglia di credito Iva a partire dalla quale è necessario presentare la dichiara-zione Iva prima di poter procedere alla compensazione del credito. Contemporaneamente, ha adeguato a tale soglia anche la modalità per effettuare la compensazione del credito. Se, infatti, il credito è superiore a € 5.000, la compensazione deve avvenire esclusivamen-te attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline). L’Agenzia delle Entrate con un comunicato stampa del 13 marzo ha reso noto che le nuove regole sull’utilizzo dei crediti Iva introdotte dal “Decreto semplificazioni fiscali” si applicano dal 1° aprile 2012. Fino al 31 marzo 2012, i contribuenti potranno continuare a compensare il credito Iva, fino al limite di 10 mila euro annui, senza aver necessariamente già presentato la dichiarazione o l’istanza da cui il credito emerge. I nostri uffici fiscali, che per tempo hanno provveduto alla verifica e all’invio delle posizioni interessate, sono comunque a disposizione per eventuali approfondimenti.

dal 1 aprile compensazioni IVA ““libere” fino a 5000 Euro

Prorogato il termine per le istanze di variazione della categoria catastale

dei fabbricati in A6/R e D/10

scade il 30 aprilelo SPESOMETRO 2011

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“Milleproroghe”

Il Ministero dell’Interno ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno pubblicato, la circolare congiunta, con la quale vengo-no fornite informazioni in merito al D.P.C.M. del 13 marzo 2012, concernente la programmazione dei flussi di ingresso dei lavoratori stagionali extracomunitari per l’anno 2012. Le quote a disposizione sono 35.000. Inoltre, sono previsti altri 4.000 ingressi per cittadini stranieri non UE che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nel Paese di origine ai sensi dell’articolo 23 del D.L.vo 286/98.Le imprese potranno potranno presentare le domande di assunzione a partire dalle ore 8.00 del giorno successivo alla pub-blicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto e sino alle ore 24.00 del 31 dicembre 2012. I 35 mila lavoratori stagionali saranno impiegati in agricoltura e nel settore turistico alberghiero. Secondo il decreto, potranno arrivare solo da uno dei seguenti Paesi: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia Herzegovina, Croazia, Egitto, Repubblica delle Filippine, Gambia, Ghana, India, Kosovo, Repubblica ex Jugoslavia di Macedonia, Marocco, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Paki-stan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina, Tunisia. Nella quota sono compresi anche anche i lavoratori subordinati stagionali non comu-nitari cittadini dei paesi sopra indicati che abbiano fatto ingresso in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale per almeno due anni consecutivi e per i quali il datore di lavoro presenti richiesta di nulla osta pluriennale per lavoro subordinato stagionale. Questo permetterà ai lavoratori di arrivare in Italia anche nei prossimi anni con una procedura molto più semplice, indipendentemente dalla pubblicazione del decreto flussi. C’è poi una novità importante per i lavoratori che sono già stati in Italia lo scorso anno. Se lo Spor-tello Unico per l’immigrazione non risponde entro venti giorni alla domanda di assunzione dell’impresa, questa si intende accolta e il lavoratore può ottenere subito il visto di ingresso. Il decreto auto-rizza anche l’ingresso di “4000 cittadini stranieri non comunitari re-sidenti all’estero che abbiano completato programmi di formazione

ed istruzione nel paese d’origine ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n.286.

Rivolgersi al nostro Ufficio Paghe della Sede o alle nostre Unità operative locali per tutte le informazioni, compilazioni ed invio delle domande.

aprile 201245 fiscale paghe

Via libera all’ingresso di 35 mila lavoratori extracomunitari stagionali per l’ anno 2012

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le pensioni, dopo la manovra Monti

Requisiti contributiviPer ottenere la pensione di vecchiaia occorrerà un requisito contri-butivo minimo di 20 anni di contributi.

PENSIONE ANTICIPATA Potranno conseguire la pensione gli uomini che avranno maturato 42 anni e 1 mese e le donne con 41 e 1 mese. Anche questi requisiti subiranno l’adeguamento dell’aspettativa di vita e quindi ogni anno sarà richiesto di lavorare alcuni mesi in più.PenalizzazionePer i soggetti che accedono alla pensione anticipata ad un’età in-feriore a 62 anni si applica una riduzione percentuale a seconda dell’anticipo rispetto al predetto limite.

TotalizzazioneRestano invariati i requisiti previsti per utilizzare tutti i periodi di lavoro presso diverse gestioni pensionistiche ed ottenere la liquida-zione di un unico trattamento pensionistico. La riforma ha soltanto agevolato il ricorso alla totalizzazione abolendo il limite minimo di 3 anni che veniva richiesto in precedenza.

DEROGHETutti coloro che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2011 potranno conseguire la pensione con le vecchie regole.Per le donne esiste una ulteriore agevolazione che consente di ot-tenere la pensione a 57 se dipendenti o 58 se autonome, purchè optino per il sistema contributivo. Questa agevolazione è consentita solo fino al 2015Per quanto riguarda i lavoratori in mobilità o coloro che sono stati autorizzati ai versamenti volontari occorre attendere l’approvazione di un apposito decreto.Per i genitori che assistono i figli disabili e fruiscono del congedo alla data del 31 ottobre 2011, continuano ad applicarsi le disposi-zioni in materia di requisiti di accesso e di regime di decorrenza dei trattamenti pensionistici , a condizione che maturino, entro venti-quattro mesi dalla data di inizio del predetto congedo, il requisito di anzianità contributiva non inferiore a 40 anni.

Il sistema pensionistico è molto complesso quindi per ottenere una consulenza approfondita invitiamo a passare presso gli uffici Epaca della Coldiretti.

INPS nel mese di marzo ha fornito chiarimenti in merito alle le disposizioni previste dalla manovra MontiLe novità principali su cui verte la riforma riguardano principalmente l’abolizione della pensione di anzianità e l’innalzamento dell’età pensionabile. Inoltre, a partire dal 1° gennaio 2012, le anzianità contributive maturate dopo il 31 dicembre 2011 verranno calcolate per tutti i lavoratori con il sistema di calcolo contributivo. Di seguito vengono elencate le principali novità:

CALCOLO CONTRIBUTIVOIl sistema contributivo è un sistema di calcolo della pensione che si basa su tutti i contributi versati durante l’intera vita assicurativa. Si distingue dal sistema di calcolo retributivo, che si basa sulla media delle retribuzioni percepite negli ultimi anni di vita lavorativa. Quindi tutti i lavoratori che avrebbero usufruito di una pensione calcolata esclusivamente con il calcolo retributivo avranno una pensione in pro rata calcolata con entrambi i sistemi di calcolo.

PENSIONE DI VECCHIAIARequisiti anagraficiDal 1 gennaio 2012 è stata innalzata l’età pensionabile, occorre-ranno infatti:

♦ 66 anni per uomini e donne del settore pubblico ♦ 62 per le donne del settore privato ♦ 63 anni e 6 mesi per le donne che lavorano nel settore auto-nomi, compresa la gestione separata.

Inoltre, a partire dal 2013 e fino al 2018, verranno effettuate ul-teriori adeguamenti legati all’aspettativa di vita che innalzeranno il limite di età per portare il requisito a 66 anni di età e 3 mesi per la generalità dei lavoratori. Restano le deroghe per i non vedenti o gli invalidi con percentuale non inferiore all’80% a cui verrà garantita la pensione con requisiti agevolati

Riflessi sulla liquidazione dei supplementiL’innalzamento dell’età pensionabile purtroppo ha influenzato il sup-plemento di pensione, una pratica che riguarda da vicino i coltivatori diretti in quanto consente di aggiornare l’importo pensionistico una volta ottenuta la pensione, nel caso in cui si prosegua l’attività e vengano versati i contributi previdenziali.Potrà essere liquidato il supplemento ogni 5 anni oppure dopo 2 anni a condizione di aver maturato l’età pensionabile prevista dalle nuove disposizioni

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epacaaprile 201247

Il ministero del lavoro è intervenuto con una nota di gennaio 2012 per chiarire alcuni aspetti legati al DURC (DOCUMENTO UNICO DI REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA.Il Ministero afferma che il DURC non è un documento autocertifi-cabile in quanto consiste in una attestazione rilasciata da INPS o INAIL circa la correttezza della posizione contributiva di una realtà aziendale effettuata dopo complesse valutazioni tecniche di natura contabile derivanti dalla applicazione di discipline lavoristiche, con-

trattuali e previdenziali.Il Ministero ha quindi ribadito il principio secondo il quale le valu-tazioni effettuate da un organismo tecnico non possono essere sostituite da autocertificazione e quindi la novità deve leggeri nella possibilità concesse al epa di acquisire il durc e non una autocertifi-cazione dal parte del soggetto.Tuttavia occorre precisare comunque che PER IL SETTORE DEGLI APPALTI PUBBLICI, potranno essere abilitati alla richiesta telemati-ca solo enti pubblici. Questo in virtù dell’obbligo previsto per Stazioni Appaltanti pub-bliche e Amministrazioni, di acquisire il DURC d’ufficio in caso di appalto, subappalto, affidamento di contratti pubblici di lavori, for-niture e servizi, contratti pubblici di forniture e servizi in economia con affidamento diretto, agevolazioni, finanziamenti, sovvenzioni ed autorizzazioni.

Resta confermata la possibilità di richiedere direttamente o per il tramite di intermediari autorizzati (organizzazioni sindacali) nel caso in cui non si tratti di lavori pubblici, ma ad esempio: lavori privati, finanziamenti, rogiti ecc.

durc e autocertificazioni

Con la Legge n. 183/2011 art. 5 comma 1, così come già in passato con il Il D.P.R. n° 445 del 28.12.2000, entrano in vigore dall’1/01/2012 le disposizioni finalizzate

ad una completa “decertificazione” nei rapporti fra la Pubblica Amministrazione

e i privati. I dati possono essere prelevati direttamente da una amministrazione

all’altra e l’interessato deve solo produrre una autocertificazione. Occorre dichiarare dati veritieri per evitare sanzioni anche di

carattere penale

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lavoratori extracomunitari - rapporto irregolare con il clandestino e sanzioni

lavoro con i voucher

colf e badanti - compensi ai lavoratori domestici

certificazione telematica di malattia

libro unico del lavoro

responsabilità del datore di lavoro nella verifica del permesso di soggiorno

detassazione sulle somme collegate alla competitivita

notizie in breveaprile 201249

Il datore di lavoro che occupa irregolarmente un lavoratore straniero clandestino viene punito non solo con sanzioni amministrative, ma anche di natura penale.La legge 125/2008 ha inasprito il regime sanzionatorio per il datore di lavoro che assume un lavoratore privo di permesso di soggiorno o con un permesso scaduto, per il quale non sia stato richiesto il rinnovo nei termini di legge. Per ogni lavoratore assunto privo di permesso di soggiorno è prevista la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la sanzione pecuniaria di 5.000 euro per ogni lavoratore impiegato.

Con sentenza n. 32934 del 31 agosto 2011, la I Sezione Penale della Cassazione ha affermato la responsabilità penale del datore di lavoro che, in buona fede, assume un lavoratore extracomunitario non in regola con il permesso di soggiorno.A detta della Suprema Corte, il datore di lavoro deve sempre verificare la regolarità del documento e non “fidarsi” di ciò che gli viene detto dal lavoratore, in quanto non potrà invocazione a sua discolpa la buona fede in caso di inesattezza o insussistenza delle affermazioni del cittadino extracomunitario.

Si è proceduto da parte delle Associazioni Datoriali e Organizzazioni Sindacali agri-cole per l’anno 2012, alla sottoscrizione degli accordi quadro nazionali (operai agricoli e florovivaisti-quadri e impiegati agricoli) per l’applicazione del particolare regime di tassazione agevolata per l’anno 2012 a valere sulla retribuzione correlata al perse-guimento di una maggiore produttività e competitività aziendale. L’intesa raggiunta per essere idonea ad esplicare efficacia nei confronti degli operai agricoli operanti nelle aziende agricole associate, dovrà essere seguita dalla sottoscrizione di specifico accordo provinciale.

Prorogato fino a fine 2012 il termine che consente ai la-voratori part-time e percettori di prestazioni a sostegno del reddito di svolgere prestazioni di lavoro accessorio, in tutti i settori produttivi,compresi gli enti locali, e nel limite massimo di Euro 3.000 per anno solare.

Anche il datore di lavoro domestico che eroga retribuzioni pari o superiori a mille euro dovrà adottare quale forma di pagamento il bonifico bancario o un assegno (di conto corrente o circolare). Quest’ultima forma di pagamento è obbligatoria per i lavoratori che non hanno un conto cor-rente a partire dal 1° febbraio 2012. Per non incorrere in violazioni conviene abbandonare la prassi di corrispondere acconti in contanti, quando il cash che si anticipa, si rife-risce a uno stipendio complessivo superiore a mille euro.

Per la generalità dei datori di lavoro decorre l’obbligo di ricevere solo in via telematica i certificati di malattia dei la-voratori. Non è più possibile richiedere ai lavoratori la copia cartacea del certificato di malattia, salvo le eccezioni previ-ste. Il datore di lavoro deve recuperare la certificazione on line o tramite mail (approfondimenti all’interno del giornale).

Posticipo del termine ultimo per effettuare le registrazioni sul Libro Unico del Lavoro, dal 16 del mese successivo a quello di riferimento all’ultimo giorno del mese successivo.

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Un approccio esclusivamente economico. Non tecnico né commerciale. È questo il core business di Granda Team, l’azienda di Savigliano (CN) leader nei programmi di nutrizione animale, «perché - spiega l’amministratore delegato, Alessandro Gi-letta - il miglioramento del reddito delle aziende zootecniche e delle performance dei capi allevati è destinato a fare la differenza in un mercato che farà sempre più riferimento a questi requisiti». L’obiettivo è ambizioso, e per raggiungerlo Granda Team è impegnata a cercare partner mondiali in grado di fornire informazioni, conoscenze ed esperienze significative come quelle illustrate da Elliot Block, Ph. D. Senior Manager of Technology per Arm & Hammer Animal Nutrition, che recente-mente è stato ospite dell’azienda.Grazie all’accordo tra Granda Team ed il Consorzio Agrario di Piacenza, Paolo Guar-diani ha avuto l’opportunità di rivolgere alcune domande ad Elliot Block. Ecco l’intervista che ne è scaturita.

Nel 2010 la richiesta di beni primari, a livello mondiale, è aumen-tata del 4%, ma la capacità produttiva ne può soddisfare solo il 50%. Come giudica questo gap obiettivamente preoccupante?Le quotazioni di mais e soia, secondo le stime, continueranno ad aumentare: questo determinerà una notevole pressione sul settore zootecnico. Eppure, se il mercato funzionerà come auspichiamo, il prezzo di latte e carne dovrebbe regi-strare lo stesso trend delle materie prime.

L’aumento della popolazione mondiale, Cina e India in testa, farà lievitare i consumi alimentari. Come crede che questo influirà sul rapporto domanda/offerta dei beni primari?Si calcola che da qui al 2050 la richiesta di cibo registrerà un incremento del 50%. Che dovrà essere garantito, però, dalla stessa estensione di terra utilizzata oggi. Se vogliamo rendere sostenibile questo aumento non potremo che adottare le migliori tecnologie di coltivazione, dal momento che non è possibile creare terra coltivabile laddove non esiste e rendere fertili terreni che non lo sono.

Oggi però, grandi estensioni di coltivazioni di mais vengono desti-nate alla produzione delle agroenergie. Qual è la sua opinione?Non credo sia la strada giusta da seguire, pur considerando le energie verdi un valore molto importante, che si possono invece ottenere dalla lavorazione dei rifiuti urbani, dei reflui zootecnici, della biomassa attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie che tutelano l’ambiente e le persone.

La volatilità dei prezzi delle materie prime ha avuto ripercussioni sui prezzi di latte e carne. Come vedono il loro futuro economico gli allevatori americani?Negli USA i prezzi di latte, carne e materie prime non sono correlati. Il problema è che il comparto dei cereali, quando destinati alle bioenergie, riceve dei sussidi

a differenza di quelli indirizzati all’alimentazione animale; questo ha creato uno sbilanciamento che le aziende zootecniche hanno pagato con una perdita di red-ditività, costringendo gli allevatori a cambiare continuamente management per sopravvivere.

In Italia il prezzo del latte, più che della carne, si forma anche sul valore qualitativo. Qual è al riguardo la sua opinione?Anche negli Stati Uniti la qualità del latte e il suo pagamento sono aspetti cruciali. Gli standard qualitativi richiesti dall’industria fanno sì che molti allevatori vengano pagati sulla base dei kg solidi prodotti, quindi proteine, lattosio ecc., e non sui volumi prodotti. È inoltre previsto un premio per la conta delle cellule somatiche, che assume notevole importanza quando ogni giorno si producono centinaia di ettolitri di latte. Non manca poi l’aspetto legato alla qualità percepita dal consu-matore, che può essere disposto a pagare di più per avere un latte biologico o con una alta percentuale di Omega 3 e/o Omega 6. Infine, gli allevatori che vendono direttamente i loro prodotti caseari in un negozio interno alla loro azienda vengono considerati portatori di qualità, e anche questo determina un prezzo diverso.

Come hanno vissuto gli allevatori americani la volatilità dei prezzi delle materie prime registrata negli ultimi 2-3 anni, e quale do-vrebbe essere la miglior gestione da adottare in un allevamento di vacche da latte?Le difficoltà affrontate dagli allevatori americani negli ultimi anni sono molto simili a quelle vissute dai colleghi italiani ed europei. Questo li ha obbligati a migliorare la loro professionalità gestendo diversamente il loro business e prendendo deci-sioni spesso molto difficili. Lo sforzo sostenuto ha riguardato il contenimento dei costi, ma nel contempo è stata attuata una politica di investimenti con la prospet-tiva, nel medio-lungo periodo, di aumentare la redditività. Il cosiddetto return on investment (Roi, ndr) non è altro che un normale concetto di business da cui, per migliorare la redditività aziendale, non si può prescindere.

Eppure l’aumento dei costi di produzione e i prezzi delle materie prime sembrano puntare più su un abbattimento dei costi che a investimenti precisi. Come si conciliano questi concetti?La riduzione dei costi non è può essere l’unica via per mantenere o meglio ancora migliorare la redditività aziendale. Bisogna avere il coraggio di investire, non prima però di aver analizzato i parametri produttivi delle vacche, il tasso di fertilità, l’inci-denza delle patologie, l’efficienza produttiva, l’ingestione di sostanza secca, i costi alimentari, i valori del latte e i ricavi ottenuti. In pratica, se vogliamo raggiungere risultati di successo, dobbiamo imparare a quantificare per capire come modifi-care e quale investimento effettuare. Il guadagno aziendale può arrivare solo da un investimento intelligente e dalla verifica di quanto da esso torna in termini di redditività.

DOVE STA ANDANDO LA ZOOTECNICA?Intervista ad Elliot Block

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