La Piazza della Riviera ovest - 2012dic n162

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della Riviera Ovest Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.162 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it 575 € Impianto endosseo 70 € Otturazione semplice estetica 45 € Igiene dentale 35 € OPT (panoramica) 395 € Corona ceramica Grazie alla forza della Cooperazione e di un grande gruppo, Dentalcoop è in grado di offrirti la grande qualità italiana, con il massimo del risparmio . Con Dentalcoop, sorride anche la convenienza.

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La Piazza della Riviera ovest - 2012dic n162

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della Riviera Ovest

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.162 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it

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EDITORIALE

Le parole dei politicidi Ornella Jovane

La politica continua ad essere un tema d’interesse per gli italiani, nonostante i ti-mori alla vigilia della campagna elettorale.

Dopo un anno di vita in penombra, il rischio era quello di una disaffezione della gente ancora più marcata verso la politica. E invece le elezioni continuano ad essere un tema che esercita il suo appeal. Almeno in termini di comunicazione.

I dati sugli ascolti televisivi, quelli sulle ore e ore di presenze dei politici in tv o in radio, il numero di trasmissioni di appro-fondimento-interviste-faccia a faccia..., ma anche quello di articoli pubblicati in grande rilievo dalla carta stampata, sembrerebbero confermarlo. Ci sono poi le nuove tecnolo-gie: la politica impazza sul web, twitter è l’irrinunciabile strumento per avere un fi lo diretto con gli elettori.

Una inconsueta programmazione che costringe l’appuntamento con le urne in un periodo ancora invernale e tempi ristretti che hanno ridotto la durata della campagna elettorale costringono a scelte diverse: i comizi in piazza, i tour e le iniziative sul territorio sono meno impattanti.

La comunicazione via radio, tv, giornali e web diventa allora ancora più importante.

continua a pag. [email protected]

Gino Gumirato nuovo direttore dell’Ulss 13

Dolo

pag. 6

pag. 8

I Comuni chiedono più sicurezza idraulicaSerevono interventi per la messa in sicurezza del fiume Brenta e chiarezza sul progetto dell’Idrovia

La Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta, convocata a dicembre dal presi-dente Damiano Zecchinato, sindaco del

Comune di Vigonovo, per discutere in merito alle problematiche inerenti la sicurezza idrau-lica, ha chiesto un incontro urgente questo mese con l’assessore regionale Maurizio Con-te. “Dopo le richieste d’intervento e i dossier esposti in Regione Veneto la scorsa estate sulla situazione delle arginature del fiume Brenta – spiega il presidente della Conferenza Damiano Zecchinato – si presenta ora l’esigenza di

richiedere interventi essenziali e improcrastina-bili sulla messa in sicurezza idraulica, prima che accadano eventi catastrofici, i quali coste-rebbero alla popolazione almeno cinque volte più degli interventi stessi”. Dalle valutazioni fatte dai sindaci nella Conferenza emergono richieste e proposte interessanti da sottoporre al vaglio del Genio Civile e quindi della Regio-ne stessa. “Si richiederà con fermezza – dice Zecchinato – soprattutto di essere portati a conoscenza dei protocolli che si attueranno in caso di ondata di piena del fiume Brenta e dei

corsi d’acqua secondari, quindi sul rapporto di scarico acque dal Bacchiglione al Brenta e an-che sull’uso come scolmatore del Serraglio. I sindaci e la Protezione Civile dei nostri Comuni hanno il diritto di sapere in merito alle decisio-ni ed alle volontà del Genio Civile nei casi di grave emergenza idraulica, anche per poterne portare a conoscenza i cittadini”. Sotto questo punto di vista si è evidenziata per i sindaci del-la Riviera finora, una totale mancanza di infor-mazione ai Comuni ed alla Protezione Civile.

Incendio Rossato: controlli continui

Pianiga

pag. 9

della Riviera Ovest

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Fosso’, il primo libro di monica penazzato

E stato presentato nella biblioteca comunale di Fossò il primo libro della scrittrice Monica Penazzato intitolato

“Le regole di Irina”. Si è trattata della prima presentazione di questa pubblica-zione, che la scrittrice ha voluto fare nel

suo paese.pag. 8

nuovi autovelox a Fiesso e dolo

Sicurezza stradale, l’Unione dei comuni (Dolo, Fossò, Fiesso e Campagna Lupia)

fa sul serio e gli automobilisti indisciplinati sono avvisati. Da metà dicembre, infatti,

sono stati posizionati due autovelox e un rilevatore “Vistared” per le infrazioni

semaforiche.pag. 9

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

A grandi passi verso il voto del prossimo 24-25 febbraio

Elezioni

pag. 4-5

continua a pag. 12

L’Intervento

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EDITORIALE

Le parole dei politiciMa che tipo di comunicazione è quella che hanno scelto i politici? Le tecniche di comunicazione sono raffi nate - squadre di esperti

comunicatori sono al lavoro febbrile per trovare soluzioni effi caci e convincenti ad orientare il voto degli elettori, soprattutto dei tanti ancora incerti - le parole spese sono tante, ma quali sono i contenuti?

Senza scomodare l’umorismo di Pirandello e la sua teoria del sentimento del contrario, la risposta la si potrebbe trovare proprio nelle caricature di comici che quotidianamente sottolineano questa concitata fase pre-elettorale. E così può capitare di sentire per radio, nello spazio degli annunci, l’offerta di una invitante voce che rivolgendosi ai clienti di un improbabile supermercato-Paese esorta gli acquirenti ad approfi ttare dell’irrinuciabile svedita dell’abolizione dell’Imu, offerta di cui si può benefi ciare fi no alla fi ne della campagna elettorale - non dopo -, considerato che da destra a manca tutti i politici te la tirano dietro. Ci si può imbattere nella gara di fantomatici candidati che in un inverosimile faccia a faccia si sfi dino a chi sia più bravo a togliere Imu e altre tasse, disoccupazione, disagi, povertà... fi no a, presi da euforia del duello, a promettere di togliere tonsille, calli e quant’altro a chi ne ha bisogno, pur di togliere di più dell’avversario. La campagna elettorale e la politica hanno ispirato numerosi fi lm comici nostrani. C’è poi la questione aperta di chi sia più incapace, tema anche questo molto praticato nella campagna elettorale, e quella della quantità di polvere nascosta sotto il tappeto. Non mancano le favole - quanto si è discusso sul pifferaio di Hamelin -, le gag e le presentazioni oltre la veste uffi ciale degli stessi politici che umanizzano i candidati e hanno innegabile riscontro mediatico. Si sorride con un po’ di amaro in bocca. Quali sono i programmi? E, soprattutto, non sempre appare chiaro in questa comunicazione - o quanto meno non sempre arriva agli elettori che sia nelle corde della politica in corsa alla campagna elettorale - il principio secondo cui le parole credibili pressuppongono i fatti.

segue da pag. 1

di Ornella Jovane

Riviera Provincia Regionedolo

pag. 6

100 licenziamenti con l’inizio del 2013

stra

pag. 8

Per dimostrazione i Cat scavano l’idrovia

calcio

pag. 18

Il Venezia si potenzia con Carloto

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Dolo, Fiesso, Stra, Vigonovo, Fossò, Pianiga per un numero complessivo di 12.179 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:

Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 28 dicembre 2012Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà della GIVE EMOTIONS Srl

Dolole richieste di arino: un uFFicio postale

“Nel 2013 continueremo a sollecitare il Comune di Dolo segnalando quali sono i problemi e le necessità di Arino”. E’ la presa di posizione di Gianni Ca-sarin presidente del comitato cittadino “Arino per il Futuro”. Il comitato ha appoggiato i residenti di via Parolini nella loro battaglia per far tombinare uno scolo e ha raccolto 800 firme per chiedere un ufficio postale per il paese.

Istituti scolastici superiorilavori di manutenzione straordinaria

Approvato dalla giunta provinciale a fine dicembre il progetto definitivo per i lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento di alcuni istituti scolastici superiori alle normative di sicurezza e di prevenzione incendi per un importo di 300mila euro. Gli interventi interessano il palazzetto dello Sport del liceo Veronese di Chioggia con la messa a norma, le pre-scrizioni Coni (Comitato olipico nazionale italiano) e gli adeguamenti necessari per la presentazione alla Ccvlps (Commissione comunale vigilanza sui locali di pubblico spettacolo) per un importo di 141.550 euro. Interessato dal progetto anche l’Istituto statale d’arte, liceo artistico Guggenheim di Mestre per i lavori per la messa a norma funzionali all’ottenimento del Cpi (Certificato di prevenzione incendi) che costeranno 28.813 euro. Interventi previsti infine al liceo di scienze umane Belli di Portogruaro per 129.635 euro: si procederà alla messa in sicurezza a norma funzionale all’ottenimento del Cpi.

carnevale

pag. 25

A Venezia il via della kermesse dedicata ai colori

sanità

pag. 22

Politica e ospedali, tagli e nomine dei direttori generali

mostre

pag. 26

Venetkens, viaggio nella terra dei veneti antichi

lavoro

pag. 14

Badanti e baby sitter sempre più italiane

mondo scuola

pag. 16

Sicurezza stradale: lezioni in aula a portata di bimbo

cultura

pag. 17

Venezia e il vetro di Murano in una foto

A Vigonovoemanuela vitaliani

presidente ente beneFico

E’ stato nomi-nato il nuovo

consiglio di ammini-strazione

dell’ ente benefico “Legato Barone Alpi Gaetano“. Per la prima volta nella

storia dell’ ente è stata eletta in qualità di presidente una donna: è Emanuela Vita-liani, votata da 6 consiglieri su 7, che in

precedenza aveva ricoperto il ruolo di vice presidente. Scopo dell’ ente è quello di

aiutare le famiglie in difficoltà del Comune di Vigonovo ed offrire il proprio operato in collaborazione con i servizi sociali del

comune di Vigonovo.

Lo scorso 14 dicembre è stato presentato a San Donà di Piave il protocollo d’intesa fra la Provincia di Venezia e il Consiglio

dell’Ordine degli avvocati di Venezia per lo svolgimento di attività di consulenza lega-

le gratuita alle donne vittime di violenza.“ Credo che un problema complesso come

quello del contrasto alla violenza contro le donne - ha detto l’assessore provinciale alle Pari Opportunità Giacomo Grandolfo -

possa essere efficacemente affrontato solo attraverso uno sforzo corale e un lavoro di rete”. “Il compito di questo protocollo - ha detto Victor Rampazzo, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Venezia - è

di svolgere una funzione di tutela diretta alle fasce più debli della popolazione, da

situazioni che vanno oltre i limiti della liceità. Prevenire queste situazioni e offrire una capillare assistenza a chi è colpito da questi odiosi reati è il nostro impegno”. “La violenza domestica non è un fatto privato -

ha osservato Maria Elena Tomat presidente della Commissione Pari opportunità della Provincia di Venezia - Contrastrare il feno-meno con azioni di prevenzione vuol dire agire per un cambiamento culturale”. “Lo

sportello in difesa della donna - ha aggiunto Roberta Nesto responsabile del progetto -

ora è un fatto concreto che va promosso”.

Contro le violenzeprovincia e avvocati diFendono le donne

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4 Argomento del mese

berlusconi ritrova maroni

Pdl e Lega, amici-nemici

L’accordo Berlusconi-Maroni, fatto sull’al-tare della Lombardia, non è piaciuto per nulla ai leghisti Veneti e all’indomani della

presentazione dei simboli si è scatenato il pu-tiferio quando su quello del Pdl si leggeva a chiare lettere Berlusconi Presidente. Per quan-to riguarda il Pdl due posti nelle liste Pdl sem-brano prenotati: il Cavaliere ha espressamente richiesto: una poltrona alla Camera per Niccolò Ghedini, l’altra al Senato per Piero Longo. E

se capolista al senato potrebbe essere sempre lui, l’indistruttibile Berlusconi, alla Camera i capilista usciranno dalla quaterna composta da Giancarlo Galan, Renato Brunetta, Alberto Giorgetti e Maurizio Sacconi.

Per il Carroccio solo indiscrezioni sui capilista alla Camera che potrebbero es-sere Matteo Bragantini, deputato uscente di Verona e Marco Marcolin, sindaco di Cornuda. Al Senato la situazione è più aggrovigliata: in lizza per il primo posto c’è Giampaolo Dozzo, capogruppo a Montecitorio nell’ultimo scorcio della legislatura. Nel partito della Marca però, c’è molta resistenza a ricandidarlo - ha già alle spalle cinque mandati parlamentari. Massimo Bitonci, segretario della sezione di Padova, sarà confermato in lista in posizione “utile” mentre andrà in pensione l’estense Paola Goisis, fedelissima di Bossi.

Tempo di liste e toto candidati in ogni regione d’Italia. Anche il Veneto ha il suo bel daffare e se Pdl e Lega, al momento in cui andiamo in stampa, non hanno per

nulla le idee chiare sul da farsi, altri si sono già ben orga-nizzati.

Alcuni partiti, Movimento 5 stelle e Pd hanno fatto una scelta di democrazia partecipativa chiedendo ai propri elettori di scegliere chi volevano nelle loro liste, anche se il segretario Bersani si è poi riservato una bella fetta di nomi-ne inserite proprio nella parte alta delle liste. Cioè tra coloro che certamente saranno eletti.

Ma almeno una cosa il partito democratico veneto sta-volta l’ha ottenuta: nelle liste tutti rigorosamente veneti, nessuno calato da Roma o da altre regioni a fare il capoli-sta, o peggio, nessuno che non fosse di chiara fede Pd. L’e-sperienza di Calearo ha insegnato qualcosa e oggi a guidare il Senato ci sarà la capogruppo in regione Laura Puppato, già candidata alla primarie nazionali per la scelta del Pre-mier. Mentre per la Camera in una circoscrizione è capolista il parlamentare uscente Pier Paolo Baretta e nell’altra il veneziano Davide Zoggia.

“Il Pd nazionale – ha commentato Rosanna Filippin - ha capito che per essere competitivi in questo territorio bi-

sognava valorizzare chi lo vive e vi opera. La sfi da con Lega e Pdl è tutta da giocare, e i nostri giocatori vengono dalle fi le di casa nostra. Non poteva andare meglio”. Filippin fa notare inoltre che sono stati “rispettati in pieno i risultati delle primarie. La quota nazionale è spalmata: in Veneto i territori e i militanti contano davvero. Puntiamo alla vitto-ria anche al Senato - conclude il segretario - Diversamente dalla Lega che torna all’ovile di Berlusconi noi diamo voce ai militanti”.

Anche Monti in Veneto fa un bell’acquisto come capoli-sta alla Camera: Ilaria Capua, la virologa padovana di fama internazionale, che afferma di essere scesa in campo per senso del dovere visto che, a differenza di molti, un mestie-re ce l’ha. E il suo nome e la sua fama sono di sicuro una grande perdita per il Pd che non le ha proposto una candi-datura nonostante lei sia una delle migliaia di persone che hanno votato alle primarie del centrosinistra. Infatti afferma che se fosse stato Renzi a chiederle di candidarsi ci avrebbe pensato seriamente.

Monti, poi, valorizza come capolista al Senato un altro padovano eccellente, professore universitario, editorialista del Corriere e già stretto collaboratore del ministro Riccardi: Gianpiero della Zuanna.

Ancora con Monti anche Antonio de Poli e Stefano Val-degamberi.

Sono molti, invece, i mal di pancia all’interno del ne-onato partito Italia Futura che, dovendo far confl uire i suoi candidati nelle liste del Professore, ha riscontrato non poche diffi coltà al punto che alcune segreterie provinciali hanno ritirato i propri candidati. E’ in lista invece, Andrea Causin, che dopo essere stato eletto in regione con i voti del Pd ha visto bene di cambiare aria e oggi trova un probabile seggio in parlamento.

Dal Veneto vorrebbe approdare a Roma Indipendenza Veneta, il cui programma principale è già nel nome del par-tito e che schiera capolista in Senato un docente di Politica economica a Ca’ Foscari, Lodovico Pizzati.

Anche Antonio Ingroia fa campagna acquisti in regione: dalla sua parte l’ex magistrato Tamburini, il capogruppo Idv in regione Gennaro Marotta e Nicoletta Zago, conosciuta come la “pasionaria”, perito chimico della Vinyls in cassa integrazione da quattro anni e protagonista assoluta delle proteste dei lavoratori sacrifi cati dalla crisi. Per 40 giorni è stata sulla torre a 150 metri d’altezza con un collega, per poi scendere, parlare col Papa e con Vasco Rossi!

di Maria Pavan

Pd: tutti veneti in lista. Puppato,

Zoggia e Baretta a guidare le formazioni

ricche di novità

Il professore Monti schiera

la Capua, ricercatrice eccellente e Giampiero

della Zuanna

ELEZIONIPer comporre le liste

bloccate della tanto vituperata legge elettorale c’è

chi aspetta ordini dall’alto e chi chiede

agli elettori. Chi parte per tempo e chi, dovendo

attendere a diffi cili equilibrismi, arriva all’ultimo.

Le novità non mancano e arriveranno anche i soliti noti Elezioni politiche: chi mettiamo in lista?

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5Argomento del mese

Richieste al mondo politico

Industriali “Subito il rilancio dell’economia”Sono mesi e mesi che gli industriali veneti chiedono alla politica nazionale un’at-

tenzione particolare, un piano complessivo per il rilancio dell’economia. “Abbiamo tutte le capacità per ridare al nostro Paese e alla nostra regione il futuro che me-

ritano – aveva detto il presidente di Confi ndustria Veneto Andrea Tomat - ma bisogna agire subito e in fretta con risposte programmatiche e rapide”.

Due le priorità poste dagli industriali della nostra regione: che il governo intervenga con una vera politica industriale e dello sviluppo e che il sistema bancario sia messo in condizioni di erogare più credito a costi accessibili e gli istituti si impegnino in questa direzione, sia a livello nazionale che territoriale. Bisogna rapidamente mettere in campo strumenti incisivi: una riprogrammazione delle risorse del bilancio regionale e dei Fondi europei è necessaria per sostenere le imprese e le loro trasformazioni.

L’altro capitolo su cui Confi ndustria Veneto lancia l’appello alla classe politica che andrà a governare il paese è la mobilità. Gli industriali si sono uniti, infatti, pochi mesi fa alla richiesta del mondo politico ed economico veneto per la proroga della gestione commissariale della Pedemontana Veneta e della Terza corsia dell’autostrada Vene-zia – Trieste. “Le due infrastrutture in discussione – sostengono gli industriali - sono fondamentali per la competitività del no-stro sistema industriale. Serve che siano realizzate in tempi brevi come richiesti dall’economia. Un esempio concreto ci è fornito dal Passante di Mestre che è una tra le poche opere prevista dalla legge Obiettivo portata a termine nei tempi previsti”. Un successo che secondo molti è stato possibile solo grazie alle procedure più snelle consentite dalla gestione commissariale. La imprese del territorio giudicano la Pedemontana Veneta altrettanto essenziale per collegare una delle aree più indu-strializzate ed urbanizzate del Paese alle grandi reti nazionali e pensano che non si possa ritardare nemmeno di un giorno la realizzazione della terza corsia sull’autostrada Venezia -Trieste, per riuscire ad organizzare e gestire il massiccio fl usso di tir in transito dall’Est Europa e dai Balcani. E certamente non dovranno essere sottovalutati i dati positivi registrati da alcuni distretti produttivi locali che nell’ultimo trimestre del 2012 hanno visto incrementare il proprio business con l’estero e i propri rapporti con i mercati emergenti, prima fra tutti la Cina. Tutta un’altra pagina scritta e da scrivere rispetto a quanto avviene nel resto d’Italia. Certo non tutti i 24 distretti della regione vanno bene ma sono in crescita ben 17. La notizia più importante che emerge da queste cifre è che il sistema produttivo della regione ha la forza per confrontarsi con successo con le econo-mie più forti. Nonostante la drammaticità degli ultimi dati su occupazione e produzione industriale, questo scenario fa pensare che l’Italia non è condannata al declino, ma può affrontare con spirito positivo il problema dello sviluppo. A fronte di tutto ciò il sistema produttivo veneto chiede che non si continui con politiche depressive che aggravano le conseguenze negative della crisi, ma che si investa tutto il possibile per rafforzare i dati positivi là dove intanto ci sono. Saranno un volano per l’intero Paese come è già avvenuto in passato.

Pedemontana Veneta e Terza corsia dell’autostrada Venezia – Trieste sono delle priorità

Ma.Pa.

di Maria Pavan

Sindacati, Confcommercio e Consumatori insistono: tagliare le tasseContrazione dei consumi Subito misure per aiutare le famiglie in diffi coltà

Dopo la pubblicazione degli ultimi dati dell’Istat sulla perdita del potere d’acquisto delle famiglie, le associazioni dei consumatori appaiono concordi nel dire che la situazione è pesantissima e se sarà confermata su base annua, peserà sulle famiglie come fos-se una tassa invisibile. Già nel 2012 una famiglia di 3 persone ha speso 1.433 euro in più rispetto all’anno prima, addirittura per

1.578 euro su un nucleo composto da 4 persone. E’ palese l’impoverimento degli italiani che nel 2013, se le cose non cambieranno, sarà la causa principale di un ulteriore calo dei consumi e di una nuova ondata di povertà che trascinerà migliaia di famiglie nel baratro.

E’ un coro unanime di sindacati e associazioni di categoria quello che si alza verso tutti gli schieramenti politici che si confronteran-no alle prossime elezioni e che, a fronte dei gravi problemi che i cittadini si trovano a vivere, devono rispondere prontamente su come intendono affrontare il tema della pressione fi scale giunta a livelli insostenibili, anche per l’effetto combinato delle addizionali regionali e locali. Far ripartire con slancio l’economia che sta morendo di troppe tasse è una priorità anche per i sindacati e la Cisl in particolare sottolinea che “per alzare i salari e sostenere i consumi c’è solo una strada: una riforma fi scale organica e strutturale, da fi nanziare anche attraverso una più effi cace azione di contrasto all’evasione e all’elusione fi scale. Un fi sco più leggero sul lavoro e sugli investi-menti è lo strumento per rilanciare lo sviluppo e redistribuire equamente la ricchezza nel nostro paese”. Sulla stessa lunghezza d’onda Confcommercio che sottolinea come di fronte al permanere di dinamiche congiunturali negative diffi cilmente la nostra economia, e i consumi in particolare, potranno cominciare a mostrare, nel breve periodo, segnali di un signifi cativo miglioramento. Confcommercio giudica prioritario per il nuovo governo che si insedierà a Palazzo Chigi cancellare qualsiasi ipotesi di un ulteriore aumento dell’aliquota Iva che rappresenterebbe, altrimenti, il colpo di grazia per i consumi.

Elezioni politiche: chi mettiamo in lista?

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6 Dolo

La crisi colpisce la Riviera del Brenta in maniera fortissima già con l’inizio del 2013, almeno nel comparto metalmeccanico: in oltre 100 (quasi 110) hanno perso il posto di lavoro a partire

dal primo gennaio. La denuncia di Giuseppe Minto il referente della Fiom Cgil dei 17 comuni di Riviera e Miranese. Ma vediamo i dati. I lavoratori di una ventina di aziende della zona, fra il 2 e il 3 gennaio hanno ricevuto dai loro datori di lavoro la comunicazione che aveva-no perso il posto. Per una cinquantina di loro non è bastato nemme-no essere impiegati con un contratto a tempo indeterminato, mentre altri 60 sono stati i lavoratori a tempo determinato che non hanno avuto il contratto riconfermato dopo la scadenza del 31 dicembre. “Si tratta - dice Minto - di una situazione davvero allarmante che fa capire come siano ancora lontane dalla ripresa anche nelle piccole e medie aziende della zona”. Le più colpite le aziende in cui il sin-dacato non è nemmeno presente. “Gli uffici legali della Cgil di Dolo e di Mirano - continua - sono stati subissati di richieste di aiuto da parte di lavoratori che hanno subito dei licenziamenti individuali. In tutti i casi sono stati pagate le mensilità previste in questi casi, come compensazione per la perdita del posto di lavoro e il Tfr, ma certo si tratta di una situazione drammatica per tante famiglie”. La Cgil con lo stesso Minto, aveva già denunciato una situazione pesante già prima della fine dell’anno. Un migliaio di lavoratori nei 17 comuni, della zona infatti, non hanno percepito la tredicesima a dicembre. Ora si attende gennaio per capire se le spettanze verranno saldate. Il rischio è che il pagamento delle tredicesime venga posticipato

a febbraio. O forse a marzo. Problemi sono arrivati dalla nuova legislazione legata alla Riforma del Mercato del Lavoro voluta dal ministro Elsa Fornero.

Tante piccole aziende della Riviera e del Miranese pur di non spendere qualche migliaia di euro di più per migliorare la situazione dei precari, hanno deciso così di non rinnovare i contratti e arrangiar-si con le forze in organico che avevano a disposizione. Non si tratta certo di lungimiranza e investimento sulla forza lavoro. Saranno contattati dai sindacati anche i sindaci della Riviera per capire quali misure sono più opportune adottare per far fronte al problema.

di Alessandro Abbadir

Una cinquantina di dipendenti hanno perso il posto a tempo indeterminato. 60 gli atipici non riconfermati

Dolo La denuncia di Giuseppe Minto della Fiom Cgil

100 licenziamenti con l’inizio del 2013

Uno sciopero della Fiom - Cgil

Cambio al vertice dell’ Ulss 13: Gino Gumirato sostituisce Arturo Orsini alla guida dell’azienda sanitaria di

Dolo-Mirano come direttore generale. La nomina è stata fatta dal governatore Luca Zaia. Ma torniamo indietro. Arturo Orsini era arrivato a Dolo e Mirano nel 2008 so-stituendo Pietro Lavezzo, ora va all’Ulss di Rovigo. Gumirato, nato a Camposampiero il 14 febbraio nel 1965 si è laureato nel 1992 in Scienze politiche, indirizzo Econo-mico, all’università di Padova. Si è specia-lizzato a Londra (Master of International Economics and Management) e poi alla Bocconi di Milano (Management sanitario). Inoltre ha seguito un corso di formazione manageriale nell’Agenzia sanitaria regiona-le dell’Emilia-Romagna. Proviene dall’ambi-to sanitario, dove ha maturato esperienze come direttore amministrativo nelle Ulss di Modena, Roma e Cagliari. Ha lavorato anche al Centro servizi “Bonora” di Campo-sampiero da luglio 1993 al gennaio 1999, ricoprendo il ruolo di responsabile dell’area socio-assistenziale. Negli anni successivi è stato direttore amministrativo. Dapprima nella casa di cura “Città di Verona”, da feb-braio 1999 al gennaio successivo, poi si è spostato a Viterbo fino a marzo 2002 e poi a Piacenza, fino a giugno 2004. Terminata l’esperienza emiliana, Gumirato è passato all’Ulss di Chioggia da luglio 2004 ad aprile 2005. Dopo ha assunto l’incarico di diret-tore generale dell’Ulss di Cagliari, c’è stato fino alla fine del 2008. Nel 2009, oltre a essere stato amministratore delegato per

conto di un importante gruppo che opera nella sanità privata italiana, Gino Gumirato ha fatto parte, per diciotto mesi, della Com-missione di esperti non americani voluta dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama per contribuire alla stesura delle linee guida della riforma sanitaria. Dal marzo 2010, è anche consulente della Commissione Sanità del Senato.

E’ autore di diverse pubblicazioni ed è stato relatore in decine di congressi sia in Italia sia all’estero. Inoltre è docente, a progetto, di formazione manageriale alla scuola di Direzione aziendale dell’univer-sità Bocconi e della Copenaghen Business School. Insomma una persona con i mas-simi titoli accademici e con un curriculum di tutto rispetto che porterà ai massimi livelli di eccellenza un’Ulss che ha sempre brillato per competenze e professionalità ma che finora è sempre stata sotto finanziata e mai trattata bene dalla Regione Veneto.

UlSS13 GUMIRATO NUOVO DIRETTORE GENERAlE

In breveNuovo Municipio, opposizioni all’attacco

Cambi di immobili, scattano le interrogazioni. A muoversi sono stati i gruppi d’opposizione “Ponte del

Dolo” e “Dolo Cuore della Riviera” che hanno presenta-to due interrogazioni chiedendo chiarimenti in merito al

trasferimento degli uffici comunali da via Rizzo a Villa Concina e sul progetto di acquisto della sede Veritas per

farne il nuovo municipio.

I premiati dell’Avis

La solidarietà funziona. Centoquarantotto donatori dell’Avis sono stati premiati per la loro attività benefica.

Alla cerimonia: Giuseppe Polo (Presidente dell’Avis Rivie-ra del Brenta), Bernardino Spaliviero (Avis Nazionale) e

i rappresentati del comune rivierasco.

“Incontri sull’opera Lirica”, un successoUn migliaio di persone hanno partecipato alla nona edizione di “Incontri sull’Opera Lirica”, una serie di

presentazioni di opere liriche, organizzata dal “Concorso Internazionale Voci Nuove della Lirica” “G.B.Velluti”. Gli

incontri una decina in tutto - spiegano il vicepresidente dell’Associazione Artigiani Luca Vanzan e il maestro

Dario Bisso curatori dell’iniziativa - sono stati preceduti dall’introduzione di un musicologo, che ha fornito noti-

zie in modo sintetico sull’autore, il libretto, la musica, la trama ed il periodo dell’opera”.

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8 Fossò - Vigonovo

La Conferenza dei Sindaci della Riviera del Bren-ta, convocata a dicembre dal presidente Damia-no Zecchinato, sindaco del Comune di Vigonovo,

per discutere in merito alle problematiche inerenti la sicurezza idraulica, ha chiesto un incontro urgente questo mese con l’assessore regionale Maurizio Con-te. “Dopo le richieste d’intervento e i dossier esposti in Regione Veneto la scorsa estate sulla situazione delle arginature del fiume Brenta – spiega il presi-dente della Conferenza Damiano Zecchinato – si presenta ora l’esigenza di richiedere interventi es-senziali e improcrastinabili sulla messa in sicurezza idraulica, prima che accadano eventi catastrofici, i quali costerebbero alla popolazione almeno cinque volte più degli interventi stessi”. Dalle valutazioni fatte dai sindaci nella Conferenza emergono richie-ste e proposte interessanti da sottoporre al vaglio del Genio Civile e quindi della Regione stessa. “Si richiederà con fermezza – dice Zecchinato – soprat-tutto di essere portati a conoscenza dei protocolli che si attueranno in caso di ondata di piena del fiu-me Brenta e dei corsi d’acqua secondari, quindi sul rapporto di scarico acque dal Bacchiglione al Brenta e anche sull’uso come scolmatore del Serraglio. I sindaci e la Prote-zione Civile dei nostri Comuni han-no il diritto di sapere in merito alle decisioni ed alle volontà del Genio Civile nei casi di grave emergenza idraulica, anche per poterne porta-re a conoscenza i cittadini”. Sotto questo punto di vi-sta si è evidenziata per i sindaci della Riviera finora, una totale mancanza di informazione ai Comuni ed alla Protezione Civile, cosa che in recente passato ha messo in difficoltà quest’ultima anche a causa di una mancata concertazione delle azioni. Nei casi più gravi di presunte rotture delle arginature, di eson-

dazioni, si vorrebbe essere preparati per tempo, al fine di prevenirle. “Chiediamo – continua il presidente Zec-chinato – date e tempi certi sugli interventi di manuten-zione improcrastinabili sulle

sponde del taglio Brenta Cunetta, da Vigonovo a val-le. Le manutenzioni in questione riguardano il taglio delle alberature che stanno franando all’interno delle acque, creando danni strutturali alle arginature e l’o-struzione del corso d’acqua. Verrà richiesta la tempi-stica e la concertazione degli interventi per la messa in sicurezza delle sponde stesse, come peraltro già

avvenuto nella riva destra nel tratto tra l’idrovia ed il ponte di Vigonovo”. I primi cittadini vogliono ottene-re una Conferenza di Servizi tra la Regione Veneto e tutti i sindaci del comprensorio, per analizzare quale sia la soluzione migliore per la realizzazione dell’I-drovia, tra le scelte che propone lo studio di fattibilità ad opera dello studio Rinaldo di Mestre, consegnato alla Regione a novembre 2012. Sarà suggerito alla regione la possibilità di accedere ai cospicui fondi che sono messi a disposizione dall’Unione Europea per la sicurezza e le opere navigabili. Per ottenere tali fondi basterà, infatti, accedere al bando con un progetto sostenibile e realizzabile.

di Alessandro Abbadir

Vigonovo Chiesto un incontro con l’assessore regionale Maurizio Conte

Sicurezza idraulica, servono risposte

Un tratto dell’idrovia

Si vogliono interventi per la messa in sicurezza del fiume Brenta e chiarezza sul progetto dell’Idrovia

Territorio

Proteste dei comitati “Opzione Zero” e Cat che a metà dicembre in un terreno privato tra San Pie-tro di Stra e la zona artigianale di Fossò, hanno

iniziato “simbolicamente” i lavori di scavo per la co-struzione dell’Idrovia Padova - Venezia e per l’interra-mento dell’elettrodotto Dolo - Camin. La protesta ha voluto essere un modo per far capire che i due progetti sono realizzabili e che possono essere fatti contempo-raneamente con un risparmio di costi. “Il progetto di

fattibilità dell’Idrovia commissionato dalla Regione, è pronto da mesi – ha spiegato Adone Doni, portavoce dei Cat in una nota – e con questa azione vogliamo dimostrare che i progetti sono realizzabili e porteranno un miglioramento della qualità della vita per i cittadini”. Sono state portate così pale, picconi e carriole, e stri-scioni e bandiere per ricordare la priorità assoluta della sicurezza idraulica delle terre tra Brenta e Bacchiglione. Per tutti c’era la distribuzione di vin brulè e tè caldo.

Ma i comitati non si sono limitati all’idrovia. Nei giorni successivi hanno inscenato una protesta al casello di Ve-trego - Dolo, contro la società autostrade per l’aumento del pedaggio al casello. Si sono organizzati con gaze-bo e striscioni davanti al casello. Poi l’affondo politico contro il sindaco leghista di Dolo Maddalena Gottardo. “Il sindaco di Dolo – dicono Lisa Causin e Rebecca Rovoletto dei Cat – dovrebbe a gran voce chiedere l’arretramento della barriera di Villabona a Dolo per

consentire di riaprire completamente il vecchio casello di Dolo, e non sprecare denaro per la riapertura parziale del casello solo in direzione di Mestre che porterebbe a spendere altri 28 milioni di euro per costruire l’accesso verso Padova con il nuovo casello di Albarea”.

neWs A Stra e Doloi cat scavano il canale idroviario

A.A.

E’ prioritario anche il taglio delle alberature che stanno franando

E stato presentato nella biblioteca comunale di Fossò il primo libro della scrittrice Monica Penazzato intitolato “Le regole di Irina”. Si è trattata della prima presentazione di questa

pubblicazione, che la scrittrice ha voluto fare nel suo paese. Il libro racconta la storia di una ragazza che si trova a cambiare radicalmente la propria esistenza trasferendosi all’estero in se-guito ad una delusione amorosa. Appartenendo ad una famiglia allargata, la sua vita era già problematica, aggiungendo poi dei nuovi incontri che le complicano ulteriormente l’esistenza ed una serie di amicizie stravaganti sempre in fibrillazione, la sua nuova vita non è meno complessa rispetto a prima, soprattutto quando si tratta di relazioni amorose. La serata è stata introdotta dalla dottoressa Raffaella Cabbia, responsabile della biblioteca, che ha rivolto alcune domande alla scrittrice e che si è prestata a leggere alcuni brani tratti dal libro. Erano presenti alla serata il sindaco Federica Boscaro, che si è molto complimentata con la scrittrice, dicendosi “orgogliosa di avere tra i propri cittadini una scrittrice” e che ha voluto una copia del libro con dedica, e l’assessore alla cultura Filippo Gobbato che ha gentilmente fatto dono alla scrittrice a nome dell’amministrazione comunale di un omaggio floreale. E’ seguito un rinfresco offerto dalla Pro Loco di Fossò, durante il quale gli ospiti si sono piacevolmente intratte-nuti. Monica Penazzato sta organizzando altre presentazioni nel triveneto, delle quali comunicherà quanto prima luoghi e date di svolgimento tramite il suo sito internet www.monicapenazzato.com che sarà attivo in tempi brevi. Nel frattempo ha già iniziato a scrivere il suo secondo libro, un seguito del primo.

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A Fossò il primo libro di monica penazzato

A.A.

La scrittrice alla presentazione con il Sindaco e l’Assessore alla Cultura

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9Pianiga - Fiesso

Nella sera del primo gennaio 2013 è andata a fuoco a Pianiga la ditta Ros-sato. Le fiamme hanno divorato l’in-

tero capannone dell’azienda di via Marinoni 80 che si occupa di raccolta, stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali e di tipo industria-le. Ci sono stati danni per oltre un milione di euro, ottanta tonnellate di rifiuti bruciati, l’attività bloccata, il capannone che dovrà es-sere controllato per capire se ha subito danni irreversibili. Il personale in Pronta disponi-bilità del Dipartimento provinciale Arpav di Venezia, allertato dai vigili del fuoco, si è

messo subito all’opera e ha constatato che non l’inesistenza di pericolo per la salute dei cittadini, anche se sono state rilevate con-centrazioni superiori alla norma di benzene, toluene e stirene e mancano ancora i dati di ricaduta. Una posizione che ha ribadito an-che il sindaco del paese Massimo Calzavara che però è stato chiamato in causa dai comi-tati e dal Pd che è all’opposizione. “Riferirò quello che è successo con l’incendio alla ditta Rossato - ha detto Calzavara - nel pros-simo consiglio comunale. Ritengo che non vi siano le condizioni per poter fare un consiglio

comunale straordinario visto che non sono stati registrati dall’Arpav inquinamenti e si-tuazioni di pericolo”. Con l’incendio secondo i dati Arpav sono state rilevate concentrazio-ni di benzene e toluene e, in particolare in via Cavin Maggiore anche di stirene, con una concentrazione pari a 13 microgrammi per metro cubo di aria correlabile alla combustio-ne di imballaggi di polistirolo. Le concentra-zioni se non sono dannose immediatamen-te, hanno comunque preoccupato i residenti. “Nelle prossime settimane come comune di Pianiga - ha detto il sindaco - monitoreremo

insieme all’Ulss 13 la situazione, verificando quanto di questo materiale rischia di entra-re nel ciclo ambientale”. Intanto ci sono preoccupazioni di carattere occupazionale. Il capannone di oltre mille metri quadrati adibito allo stoccaggio e selezione di rifiuti non pericolosi della “Rossato Fortunato” di Pianiga, probabilmente dovrà essere abbat-tuto: arriva così la cassa integrazione per 15 dipendenti. I danni quantificati dall’azienda

dopo lo spegnimento delle fiamme ammon-tano, al momento a un milione di euro an-che se, rimane da verificare la tenuta della struttura. Il sindaco si scaglia poi contro i comitati “Opzione Zero”. “Le accuse che mi rivolgono di occuparmi troppo di Veneto City e non del territorio - dice Calzavara - sono del tutto strumentali. Non si capisce come siano collegate le questioni, se non solo da uno spirito polemico dei comitati”.

di Alessandro Abbadir

Sono state rilevate concentrazioni superiori alla norma di benzene, toluene e stirene

Pianiga All’inizio di gennaio un rogo ha fatto andare in fumo tonnellate di rifiuti

Incendio Rossato, controlli continui

Pompieri al lavoro

Sicurezza stradale, l’Unione dei comuni (Dolo, Fossò, Fiesso e Campagna Lupia) fa sul serio e gli automobilisti indisciplinati sono avvisati. Da metà dicembre, infatti,

sono stati posizionati due autovelox e un rilevatore “Vistared” per le infrazioni semaforiche. I due autovelox, che sono ben

visibili e sono stati notati in questi giorni dagli automobilisti, sono stati posti a Dolo lungo la strada regionale 15 all’altezza degli incroci con via Arino e con via Chinnici dove c’è il limite dei 70 km l’ora. I sistemi di rilevazione delle velocità, che avevano ottenuto il via libera del prefetto, sono stati messi in questa strada perché nel giro di otto anni da quando è stata aperta è stata teatro di molti incidenti con sei vittime e numerosi feriti. A Fiesso sulla Brentana al semaforo dell’incro-

cio con via Barbariga, è attivo un sistema “Vistared” simile a quello che si trova nell’incrocio centrale di Stra. L’impianto servirà a colpire quelle auto che attraverseranno l’incrocio con il semaforo rosso che saranno rilevate tramite un filmato e poi multate con il taglio dei punti patente. Ora insomma per chi ha l’abitudine di infrangere le norme del codice della strada, sono guai. Le multe arriveranno a casa comunque dopo minu-ziosi controlli da parte della polizia locale. A.A.

collocati i nuovi autovelox e vistared

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10 Sguardo alla Riviera

Il 2013 per il comune di Mira sarà un anno pensato per lo più rivolto a dare una risposta all’emergenza abitativa. A confermar-lo, è l’assessore ai lavori pubblici della giunta grillina Luciano

Claut. Saranno messi a disposizione delle famiglie 30 appartamenti e saranno sgomberati quelli che sono stati occupati abusivamente. Ma non ci sarà solo questo. Fra gli altri interventi in programma per l’anno che verrà, infatti, c’è la sistemazione della scuola elementare di Oriago Carlo Goldoni e l’ampliamento del cimitero della stessa frazione. Ma ecco le risposte all’emergenza abitativa visto che le richieste per ottenere un alloggio popolare a Mira sono aumentate quest’anno considerevolmente in occasione dell’ultimo bando, sfio-rando le 200 domande. “Con i primi mesi del 2013 – dice Claut – partiranno i lavori per la sistemazione della palazzina di proprietà del comune che si trova in via Borromini. Qui ci sono 12 appartamenti che una volta messi in sicurezza e ammodernati anche con nuovi infissi e riscaldamento, potranno essere assegnati a chi ne ha diritto in base ad una precisa graduatoria. L’intervento costerà complessi-vamente 500 mila euro“. In questo edificio saranno allontanate le 4 famiglie che lo occupano abusivamente. Altre 4 case sempre di proprietà del comune, ora non utilizzabili, saranno recuperate a Mira in via Argine Sinistro, si trovano cioè lungo la strada che porta dal capoluogo a Porto Menai. Ma non finisce qui. Altri 14 appartamenti ora chiusi perché necessitano di piccole manutenzioni, saranno recu-perati negli edifici Ater sparsi in tutto il territorio. Questa operazione

sarà possibile portarla a termine grazie ad una convenzione che sarà stipulata proprio fra Ater e comune di Mira questo mese. Ciò per-metterà di ripartire le spese degli interventi. Nel campo dell’edilizia scolastica ci sarà un intervento da 250 mila euro alla scuola elemen-tare Carlo Goldoni di Oriago. Altri piccoli interventi nelle scuole sono in programma a Mira e Gambarare. Sono stanziati poi 160 mila euro per interventi di manutenzione di strade e marciapiedi. Infine i cimiteri. E’ previsto un intervento con la realizzazione di 200 nuovi loculi a partire da aprile, nel camposanto di Oriago. E’ un intervento che era stato avviato dalla scorsa giunta, molto richiesto dalla citta-dinanza che ora però porteremo a compimento“.

di Alessandro Abbadir

Sarà sistemata la scuola elementare di Oriago Carlo Goldoni, e ampliato il cimitero della stessa frazione

Amministrazione L’assessore Luciano Claut illustra i lavori pubblici per il 2013

30 case per l’emergenza abitativa

Mira sempre più al centro della crisi economica, e il tema è stato af-frontato in un recente consiglio

comunale straordinario che è stato indetto sul problema occupazionale della Reckitt Benckiser. Una richiesta però dal consiglio è emersa. “Il territorio mirese pesantemente colpito dalla crisi deve ottenere lo status di “Area di crisi industriale complessa”, come Marghera”. La formale richiesta è stata così votata all’unanimità dal consiglio co-munale di Mira. Ma torniamo ai problemi dell’ex Mira Lanza. La storica azienda del detersivo, infatti, ha annunciato di voler selezionare 60 dipendenti da mettere in cassaintegrazione straordinaria. Una ipotesi a cui i sindacati si oppongono, chiedendo la cassa integrazione a rotazione. Il comune di Mira sposa questa richiesta nell’ordine del giorno approvato. Ma è sull’ottenimen-to dello status di “area di crisi industriale complessa” che si punta. Questo per avere più strumenti legislativi in grado di dare una risposta anche in termini di finanziamento economico. “Il consiglio comunale di Mira impegna il sindaco Alvise Maniero e giun-ta ad intervenire – si legge nell’ordine del giorno approvato – presso la Provincia, la Regione e il Governo, per l’ottenimen-to dello status di “area di crisi industriale complessa” già concessa dal Ministero dello Sviluppo, per Porto Marghera. Questo sta-tus ha portato alla redazione di strumenti normativi e tecnici che favoriscono i proces-si di rilancio industriale, come il “Protocollo sulla semplificazione delle procedure” per

l’approvazione dei progetti di bonifica dei terreni industriali, sottoscritto fra Ministero, Regione e Comune di Venezia”. Attraverso questo status si punta con l’ordine del gior-no a poter “utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, sia di tipo fiscale che urbani-stico, per favorire sia il mantenimento delle realtà produttive esistenti nella nostra città, ma anche il loro rilancio”. Il Pd ha ottenuto poi l’impegno nel documento approvato, alla convocazione di una “Conferenza sullo stato dell’occupazione a Mira” che si terrà con associazioni di categoria ed esperti del settore provinciali e comunali, entro questo mese. Dicembre però non si è caratterizza-to sul versante occupazionale solo per la questione dell’ex Mira Lanza. Ad esempio è stato siglato un accordo solo dalle Rsu e respinto dai sindacati, alla Navalmeccanica. Un accordo che prevede l’assunzione di soli 17 dipendenti su 34 .

OCCUPAZIONE AREA DI CRISI INDUSTRIAlE

In breveE’ morta la senatrice Franca Donaggio E’ morta il primo gennaio 2013 dopo una lunga malattia

la senatrice del Pd Franca Donaggio, nata a Venezia nel 1947. Nel 1965 inizia a lavorare all’Enel, nel 1974 si

laurea in Scienze politiche a Padova. Attiva nella Cgil, dal 1989 al 1996 è coordinatrice delle donne Cgil. Poi per 7 anni è nella segreteria nazionale della Filt. E’ stata sotto-segretario del governo Prodi nel maggio 2006, dal 2007 ha aderito al Pd, nelle cui fila è stata senatrice all’ultima

legislatura. A ricordarla al funerale a Mira c’era il sindaco di Torino Piero Fassino.

Paolo Lucarda è cavaliere della Repubblica

Protesta in via RisorgimentoI cittadini di via Risorgimento, la strada che collega Mira

Porte a Oriago, insorgono con una petizione di quasi un centinaio di firme che sarà consegnata al Comune di

Mira. Chiedono che sulla strada vengano risolti i problemi di continui blackout nelle ore serali, e di immondizie sparse dappertutto a lato delle campane di raccolta.

Paolo Lucarda, noto impresario funebre di Oriago è stato insignito del titolo di cavaliere al merito della Repubblica Italiana, conferitogli dal presidente della Repubblica Gior-gio Napolitano. Il titolo è stato consegnato dal prefetto di

Venezia Domenico Cuttaia e dall’assessore del comune di Mira Michele Gatti. E’ stato l’unico cittadino mirese ad

avere l’onorificenza di Cavaliere nel 2012.

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CalendarioRiviera Ovest

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Le previsioni indicano che la recessio-ne dovrebbe proseguire per tutta la prima metà del 2013 e poi cedere il passo a una ripresa gracile, più robusta dal 2014. Per molte aziende la sopravvivenza è ancora l’obiettivo primario. Ci sono però anche segnali selettivi di vitalità, che van-no colti e amplificati, come la proiezione all’estero. Ci sono aziende che investono, crescono e assumono - nei settori avanzati e anche in quelli più maturi - puntando su qualità, esclusività e presidio dei mercati. Per queste realtà la ripresa è un obiettivo alla portata. Per tutte, infine, è in atto un impegno coraggioso volto a riposizionare le proprie attività nel nuovo scenario glo-bale. Pur consapevoli della durezza della crisi, siamo perciò fermamente convinti delle possibilità di rovesciare la tendenza. Una convinzione che non è un atto di fede, ma di ragionata e ragionevole fidu-cia nell’impresa, nel lavoro e, nello stesso tempo, nella società civile. E poggia su tre pilastri: il valore dei prodotti e della filiera, la qualità del capitale umano, la coesione sociale. Il ruolo della Politica è fonda-mentale e irrinunciabile. Innanzitutto una Politica che dica la verità, che smetta di nascondere la polvere sotto il tappeto, che abbandoni il populismo di facili pro-messe - avulse dall’entità del debito e dai vincoli che esso impone - e assuma impe-gni credibili, con la serietà dell’esempio. La società civile - imprese, Associazioni datoriali, Sindacati, Terzo settore, cittadini - non possono certo assumere un ruolo di attesa ma, al contrario, di partecipazione e propulsione. Siamo chiamati a vigilare e a pungolare la Politica, oltre che inchio-darla alle proprie responsabilità. Occorre che chi è impegnato in Politica dia segni inequivocabili di dedizione disinteressata al bene comune. Protagonisti respon-sabili, liberi da secondi fini, convinti nel voler servire la causa del bene comune con trasparenza, competenza e spirito di sacrificio. Di questo ha bisogno la Politica per rigenerarsi e favorire la crescita del Paese intero, iniziando dall’alleggerire quei fardelli che oggi offendono il lavoro e l’impresa. Questi valori e questo esempio vogliamo ritrovare, in vista dell’imminen-te confronto elettorale, nei candidati di ogni schieramento. Augurandoci che dal voto emerga una maggioranza chiara e stabile, capace di coniugare in maniera credibile all’indispensabile rigore la via urgente e irrinunciabile dello sviluppo.

*Presidente Confindustria Padova

L’Intervento

Massimo Pavin*

Lo sviluppo, la politica e il bene comune

Autovelox di Lova, affari d’oro per il co-mune di Campagna Lupia, ma non solo. A certificarlo sono i dati che emergono in

modo chiaro dal bilancio di un anno di attività dell’impianto. A spiegarlo è il sindaco del pae-se Fabio Livieri dopo che dal primo gennaio 2013 il suo comune è entrato a far parte dell’Unione dei comuni con Dolo, Fiesso, Fos-sò. Le multe date dall’autovelox sono state date oltre 2500 di cui 2300 incassate, per una somma totale di 530 mila euro in tutto il 2012. Un segno secondo il sindaco Fabio Livieri che sulla Romea si corre troppo anche nelle ore di punta. Ma chi prende le multe? Le multe per eccesso di velocità le prendono soprattutto gli stranieri. Stranieri che hanno cominciato a pagare con più frequenza grazie all’attivazione di convenzioni ad hoc soprat-tutto con paesi dell’est europeo. La percentua-le dei trasgressori beccata è divisa fra un 55% di stranieri e un 45% di italiani. Per gli italiani fotografati non c’è scampo. Se non si paga alla fine arriva Equitalia. Del restante 55% delle violazioni fatte da cittadini stranieri, la percentuale in media che viene pagata è salita dal 20 al 60%. Le multe così sono state reca-pitate in Svezia, Russia, Bielorussia, Albania, Romania. Grazie agli accordi con questi stati e con qualche paese all’interno della Ue come Slovacchia, Ungheria o Repubblica Ceca, sono stati attivati, per chi non paga, strumenti di riscossione coattiva simili a quelli di Equitalia. Non si è voluto però infierire in modo pesante e solo per far cassa. L’autovelox è acceso solo poche ore alla settimana assicura il sindaco. Se fosse acceso 24 ore su 24 in tutti i giorni della settimana ci sarebbero incassi di svariati milioni di euro. Si vuole fare principalmente un’azione di prevenzione degli incidenti e sicurezza. Va precisato che il numero delle multe dato è stato costante anche nel periodo estivo 2012. In quel periodo sono diminui-te le multe ai Tir, ma aumentate quelle alle auto. Spesso di vacanzieri tedeschi, olandesi o francesi, ma anche bulgari e rumeni che sfrecciano a velocità sostenuta infrangendo il limite di 70 chilometri all’ora, il limite fissato all’incrocio con il ponte sul Novissimo a Lova ma che gli automobilisti fanno fatica a rispet-tare. Il sindaco Livieri ha fornito ufficialmente i dati nel primo giro perlustrativo che ha fatto con il comandante della polizia dell’Unione Comunale. “Grazie all’adesione con l’Unione dei comuni della Riviera – dice infine Livieri – l’organico della polizia comunale a disposizio-ne di Dolo, Fiesso, Fossò e Campagna Lupia è ora di 18 agenti. Per questo sarà possibile fare dei controlli anche notturni, almeno fino alle 22 della sera. Controlli anche in funzione anti – furti”. Sull’autovelox di Lova e sulla sua gestione però da quest’anno non deci-derà solo il comune di Campagna Lupia, ma tutto il consorzio di enti locali in cui il comune è appena entrato.

di Alessandro Abbadir

La percentuale dei trasgressori, è divisa equamente fra un 55% di stranieri e un 45 % di italiani

Campagna Lupia Il sindaco Fabio Livieri traccia un bilancio di un anno di attività

Autovelox di Lova: oltre mezzo milione di euro

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ADESIONI ANNO 2013 ALLE PRO LOCO DEL TERRITORIO

E’ iniziato un nuovo anno e riparte l’adesio-ne anche alle Pro Loco: è importante conoscere le Pro Loco, cosa fanno, chi sono e capire che è importante che molti cittadini aderiscano e operino all’interno di queste Associazioni di totale volontariato apar-titiche e aconfessionali.“E’ un grande onore ed

un vero piacere, ha commentato l’Assessore Provincia-le Lucio Gianni, avere questa delega e rappresentare l’Amministrazione Provinciale all’interno delle Pro Loco di questo territorio della Riviera del Brenta dove ci sono delle sezioni comunali importanti che danno vita a ma-nifestazioni, sempre più radicate e consolidate, di grande richiamo e di notevole promozione turistica”.Le Pro Loco sono Associazioni che senza nessun scopo di lucro, in assoluta autonomia e libertà ideo-logica e politica, creano e animano, all’interno della

“loro terra”, momenti importanti di promozione turi-stica; memoria storica; riqualificazione e riscoperta dell’arte, delle bellezze monumentali, delle ricchez-ze ambientali, paesaggistiche ed enogastronomi-che.

Sono Associazioni formate da persone animate da puro e totale volontariato che per amore di se stessi e della pro-pria storia, per amore delle proprie tradizioni e passione della propria cultura offrono il proprio tempo, le proprie capacità, le proprie conoscenze e professionalità per orga-nizzare feste, sagre, manifestazioni e convegni. Tutto que-sto avviene con quel spirito di gratuità e solidarietà di cui i nostri Comuni, la nostra Provincia e la nostra Regione ne sono ampiamente intrisi in ogni angolo e che ha reso grande il nostro Popolo!Ha concluso l’Assessore Lucio Gianni “La Provincia di Venezia è un territorio ricco di arte, di cultura, di creati-vità; è ricca di persone laboriose ed ingegnose che la ren-dono grande, unica, irripetibile; è ricca di uomini e donne che amano profondamente la propria terra, il proprio ter-ritorio, la propria storia al punto di “mettersi in gioco” e mettere in gioco la propria “faccia” e se stessi, totalmente, … questi sono gli uomini e le donne delle Pro Loco! Le

Pro Loco rappresentano l’anima popolare, più vera e ge-nuina, di un territorio!”Più grandi sono le Pro Loco e più risultati si ottengono; più si espande la conoscenza della Pro Loco e più si può promuovere il proprio territorio e la propria terra! Per far grande la tua Pro Loco iscriviti anche tu:

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VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Sempre più badanti e baby sitter italiane si contendono i posti a disposizione in questo settore con i lavoratori stranieri. A spiegarlo è Teresa del Borgo responsabile delle Politiche

dell´immigrazione della Cgil.“Con l’arrivo della crisi economica - spiega Dal Borgo - e con le

tante donne che sono disoccupate o con la famiglia, i lavori che un tempo non si volevano fare, ora li vogliono fare in molte. Se prima del 2008 le persone potevano scegliere diversi posti di lavoro o aspettare che ne arrivasse uno adatto alle proprie aspirazioni, ora ci si adatta a quello che si trova, qualunque lavoro. Le percentuali di badabti straniere dal 100% di 4 anni fa si è ridotta al 75-80% e potrebbe diminuire ancora“. Il 20-25%, dunque, sono italiane.

C´e poi un fenomeno sommerso che vede molte italiane lavo-rare ad ore o chiedere un compenso in nero. Insomma una situazione che rischia di diventa-re un problema, una concorrenza spietata tra persone povere solo per sbarcare il lunario e sfamare la famiglia.

Il fenomeno delle badanti o donne che ac-cudiscono anziani e disabili è crescente anche perché non esistono strutture di welfare suffi cienti ad andare incon-tro alle esigenze delle famiglie.

“Piuttosto che spendere una cifra considerevole per una baby sitter o inserire i propri fi gli in un asilo nido - spiega la sindacalista - i piccoli restano a casa accuditi dalla mamma. Una scelta di rispar-mio che è dettata anche dal fatto che spesso la donna è inoccupata. I bimbi però in questo modo hanno un livello di socializzazione

davvero basso rispetto a 5-6 anni fa“ . La Cgil ricorda gli ottimi risultati positivi dello sportello Info-

donna attivato da poco a Chioggia. “In una realtà particolare come Chioggia - spiega la Dal Borgo - in cui le donne spesso non lavorano, abbiamo avuto in poche settimane 120 contatti e ad alcune ragaz-ze siamo riusciti a trovare un posto di lavoro. Si tratta per lo piu di ragazze e donne italiane che nonostante abbiano un alto livello di scolarizzazione, hanno deciso di accettare qualsiasi lavoro venisse offerto loro“.

A questa competizione “dal basso“ da parte degli italiani gli stranieri non erano abituati. Per questo molti, viste le diffi coltà eco-nomiche che qui in Italia trovano rispetto ad altri paesi europei, rispediscono la famiglia al paese d’origine e continuano a rimanere

sul territorio soltanto gli uomini per lavorare. Tanti stranieri poi, statistiche alla mano, uti-lizzano il periodo che passano in Italia per fare soldi e rispedirli al loro paese.

“Un sintomo che la nostra economia non funziona più - dice la Dal Borgo - insieme al ritorno degli italiani alle occupazioni che

prima non volevano, c`è anche il fenomeno legato al passaggio in Italia di stranieri che nel nostro territorio non ci vogliono certo restare. Le mete più ambite sono Francia, Germania, e Paesi del nord Europa“.

Insomma in forme ancora non eclatanti ma gli emigrati del passato stanno preparando nuovamente le valige.

di Alessandro Abbadir

Occupazione Nuovo fenomeno rilevato dai sindacati del territorio

Badanti e baby sitter, la carica delle italiane

“Sempre più italiani si sono rivolti a strutture come Caritas o parroc-chie nel 2012 alla ricerca di la-

voro o semplicemente per passare la notte. Dal 2008 infatti le richieste sono aumentate di oltre il 50%. La maggioranza degli ospiti nelle strutture di accoglienza ormai è fatta di connazionali”.

A dirlo è don Dino Pistolato, direttore della Caritas di Venezia, che analizza un feno-meno da qualche anno diverso da quello a cui eravamo abituati a far fronte dagli anni Novanta in poi. La situazione è pesante sia nelle realtà urbane che in quelle di provincia. “Abbiamo ora – dice Don Dino – tante famiglie italiane che mettono insieme cena con pranzo grazie agli aiuti che arrivano dai Comuni e dalla Caritas. E´una situazione esplosiva che riusciamo a gestire con diffi coltà. Gli enti locali riescono poco ad aiutare visto che sono assillati da pesantissimi tagli ai bilanci. Il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, ha preso a cuore questi problemi e si è subito speso sul tema del lavoro incontrando operai e imprenditori, rimarcando come la crisi sia sì elemento di diffi coltà ma anche possibilita di far crescere una società piu sobria”.

Don Dino Pistolato

“tante FamiGlie italiane aiutate dalla caritas”

A.A.

Un segnale della crisi in Veneto e in provincia di Vene-zia è il basso numero di richieste arrivate da parte di lavoratori immigrati irregolari giunti al ministero degli

Interni nelle scorse settimane per la Sanatoria 2012. Cioè la richiesta di regolarizzazione sul territorio nazionale. In Veneto sono state fatte un terzo rispetto a quelle presentate nel 2009. Il dato relativo alla provincia di Venezia parla di circa 1600 domande, un centinaio per lavoro subordinato e circa 1500 per lavoro domestico cioè colf e badanti. Allora viene da chiedersi c’è un boom di questo lavoro fra gli stra-nieri e anche fra gli uomini? Niente affatto. Si tratta solo

di una mera questione di costi burocratici. Per una richiesta relativa a colf e badante non si superano i 2.000 euro, mentre in settori come l’edilizia o commercio, agricoltura il costo può essere da tre a cinque volte maggiore. A tutti a questo punto è convenuto farsi passare per collaboratrice domestica o maggiordomo. Ma 1600 sono un numero basso anche in considerazione che nel veneziano si stima siano circa 8-9 mila immigrati irregolari presenti. Fra i do-cumenti validi ad attestare la presenza in Italia fi no al 21 dicembre 2011 c’erano abbonamenti bus, schede telefo-niche, ricevute delle rimesse di denaro. A livello regionale

si è chiusa con 10.366 domande di emersione inviate al ministero dell’Interno la sanatoria 2012: nemmeno l’8% del totale delle domande (134.607) arrivate al Viminale da tutta Italia.

Per il 90% dei casi si tratta di domande per l’e-mersione di lavoratori domestici mentre sono solo 953 quelle per regolarizzare dipendenti di aziende (lavoratori subordinati). Diverso il dato nazionale dove la percentuale delle domande di sanatoria per lavora-tori domestici è stata inferiore di 5 punti percentuali (86%). Il totale delle domande presentate dal Veneto

è di gran lunga inferiore ad ogni stima, comprese le più basse, si pensava arrivassero come minimo 20.000 domande. Tenendo in considerazione la popolazione re-sidente, italiana e straniera non comunitaria, i numeri del Veneto risultato sottodimensionati anche rispetto ad altre regioni simili come la Lombardia dove sono state inviate 36.000 domande e dall’Emilia Romagna 14.000. Il fl op si è concretizzato con una quantità di domande che è pari ad un terzo di quelle presentate, oltre 29.000, in Veneto in occasione della Sanatoria del 2009. A.A.

SANATORIA ClANDESTINI 2012 UN TERZO DEllE RICHIESTE RISPETTO Al 2009

Molte famiglie straniere, vista la crisi in Italia, tornano al loro Paese

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15Viaggio in Provincia 5Viaggio in provincia

Il mercarto del lavoro nel 2012 Una indagine Excelsior, i dati nel Veneziano

Lavoro e assunzioni nelle imprese private del Veneziano: un bilancio occupazionale per i primi tre trimestri del 2012 ancora in negativo pari a -1730 unità, con una

previsione di assunzioni di circa 15.740 unità e una stima di uscite valutata in 17.470 persone, in un contesto in cui solo il 18 per cento del totale delle attività veneziane consul-tate avevano in programma - o lo hanno fatto - di assumere personale nell’anno che si è da poco concluso. Si consolida, in caso di assunzioni, la proposta del contratto a tempo determinato e cre-sce l’appeal dei licenziati della scuola dell’obbligo (dal 31,4% delle richie-ste nel 2011 al 37,4% del 2012) verso i quali le imprese veneziane hanno indirizzato maggiormente le proprie ricerche di reperimento del personale.

E’ l’andamento del mercato del lavoro in Italia e in particolare nel Veneziano, così come si è caratterizzato nel 2012, fotografato dall’indagine Excelsior, riguardante 100mila imprese manifatturiere e dei servizi e con almeno un dipendente attive in tutto il territorio nazionale. L’indagi-ne è stata realizzata da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro, i dati nel dettaglio per la provincia di Venezia sono stati rielaborati dal Servizio Studi e Statistica della locale

Camera di Commercio. In generale i risultati evidenziano per il 2012 una

diminuzione sia delle entrate sia delle uscite di lavoratori dipendenti rispetto al 2011, anche nel Veneziano.

Per la provincia di Venezia, infatti, le assunzioni di lavo-ratori dipendenti previste dalle imprese private ammontano a 15.740 unità mentre le uscite sono stimate in 17.470. Rispetto alle previsioni formulate nel 2011, si notano sia

una diminuzione delle entrate occupazionali (-11 per cento) sia un’attenuazione delle uscite (-11,1 per cento).

Le imprese veneziane che ave-vano in programma di assumere nel 2012 (o che nel frattempo lo

hanno fatto) erano il 18 per cento del totale che comunque rappresenta una quota più rilevante rispetto alla media re-gionale (15,2 per cento) e nazionale (14,4 per cento). E tuttavia ben l’82 per cento non ha manifestato intenzione di assumere dipendenti nel 2012.

Sono le realtà di medie dimensioni che fanno registrare le contrazioni maggiori, quelle con un numero di addetti tra i 10 e i 49, che prevedevano di perdere per il 2012 circa 700 posti di lavoro, portando il saldo a -1,4%. Previsioni

leggermente più contenute per piccole e grandi imprese con stime in ogni caso di -520 addetti.

Industria e costruzioni sono i settori che hanno dimostra-to di essere in maggiore sofferenza, con previsioni di assun-zioni del 15,9 per cento, decisamente distanti dall’84,1% del settore dei servizi che comunque non è immune dal processo di contrazione. Nel 2012 infatti le previsioni di oc-cupazione sono diminuite nei servizi dello 0,7%, pari a 820 posti di lavoro in meno.

La quota più rilevante di assunzioni nel 2012 avvie-ne mediante contratto a tempo determinato, seguono - a considerevole distanza - quelle a tempo indeterminato. Le prime assorbono il 76 per cento del totale delle assunzioni, le seconde il 19,2%.

La richiesta più corposa rispetto ad altre realtà di perso-nale stagionale (il 45,6% del totale delle assunzioni, pari a 7180 unità) incide sul dato relativo alle assunzioni a tempo determinato, piuttosto elevato nel Veneziano se confrontato con quello Veneto (69%) e con quello nazionale (64,7%), ma tale tipo di contratto è proposto pure da numerose im-prese che non hanno bisogno di lavoratori stagionali.

Dall’indagine risulta che nel Veneziano il comparto turistico, della ristorazione e del commercio sono i settori più vivaci sul piano occupazionale: le professionalità più

ricercate sono infatti nelle attività commerciali e nei servizi (2990 assunzioni pari al 35% del totale). In particolare le maggiori richieste giungono per addetti alle attività di ristorazione (1490 assunzioni, pari al 17,4%), il personale non qualitifcato nei servizi di pulizia (13,2%), gli addetti alle vendite(11,1%) e il personale non qualifi cato addetto alla consegna delle merci (6,7%). C’è bisogno anche di conduttori di impianti (10,7%). Una quota signifi cativa è assorbita anche da operai specializzati (9,3%) e dagli impiegati (9,5%).

Tra le professioni di elevata specializzazione quelle tecniche presentano un peso percentuale sul totale in netta diminuzione rispetto al 2011 (dal 17,4 % al 9,2%, pari a oltre 1000 posti in meno).

Se i diplomati vedono accrescere la spendibilità del proprio titolo di studio, fra di essi sono l’indirizzo ammi-nistrativo-commerciale e quello turistico-alberghiero che raccolgono le maggiori richieste di assunzioni, con percen-tuali rispettivamente del 7,5% e 5,6%. Anche gli indirizzi meccanico e agro-alimentare assorbono una buona parte dei nuovi assunti (1,6%). Rilevanti gli indirizzi turistico(9,2%) e socio-sanitario (2,7% del totale).

A livello universitario l’indirizzo più richiesto è quello economico (210 assunzioni, il 2,5% del totale) a cui fanno

Poco lavoro, a tempo determinato

Edilizia, un bilancio amaro anche e so-prattutto per la provincia di Venezia. E’ quanto è emerso lo scorso dicembre,

nel corso della seduta di fi ne anno della sesta commissione provinciale, lavoro e atività produttive, cui hanno preso parte, oltre al presidente Roberto Dal Cin e l’asses-sore competente Lucio Gianni, il presidente regionale Aniem (l’associazione degli edili aderente a Confapi) Alessandro Tonello e il suo direttore veneziano Pier Orlando Rocca-to insieme con il responsabile dell’Uffi cio studi di Apindustria Venezia Nicola Zanon.

Un’assise di esperti del settore per rifl et-tere sui numeri del 2012 che, in particolare in provincia di Venezia, spiccano per l’an-damento sfavorevole. Un dato su tutti: dal 31 dicembre 2011 al 30 settembre 2012, nel giro quindi di 9 mesi, in Veneto hanno chiuso 2278 aziende del settore edile, di queste ben 450 nel Veneziano. Dallo studio presentato da Aniem emerge inoltre il calo eloquente degli occupati dell’edilizia che in Veneto ammonta - nei 9 mesi considerati - a quasi 9mila unità, di cui quasi 2mila nella provincia di Venezia. Tutti negativi gli indica-tori anche per il quarto trimestre del 2012: ordinativi -25,4 per cento, la produzione -20,4 per cento, il fatturato -28,3 per cento.

Un quadro desolante di crisi cui va ad aggiungersi l’annosa questione della restri-zione del credito da parte delle banche. Dal 30 giugno 2011 al 31 luglio 2012, nel giro di tredici mesi, si registra - sono i dati emersi dallo studio presentato alla sesta commis-sione - una diminuzione dei prestiti concessi

dalle banche alle imprese edili pari a 477 milione di euro su un totale di 2,8 miliardi di euro di affi damenti, che corrisponde ad una restrizione del credito al settore edile pari al 17 per cento.

“L’edilizia sta perdendo oggi opportuni-tà, ruoli e professionalità” ha commentato amaramente il presidente Tonello analizzan-do a ritroso il percorso “scoordinato” di cre-scita del settore avvenuto negli anni Ottanta e Novanta fi no all’attuale debacle. Di fronte a tale realtà l’unica via di uscita, è stato convenuto concordemente, rimane il gioco di squadra. “Dobbiamo risalire la china - ha detto l’assessore Gianni - e lo possiamo fare solo attraverso un gioco di squadra tra Isti-tuzioni, mondo del credito, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali”. “Se non ci mettiamo tutti assieme - ha ribadito il concetto Tonello - a ripensare questo settore il sistema Paese avrà ulteriori contraccolpi”.

Per ripartire, tuttavia, occorre program-mare e progettare con maggiore lucidità e consapevolezza. “Oggi - è l’appunto di Roc-cato - gli imprenditori hanno perso la visione su come lavorare e progettare e la lucidità per affrontare il futuro”. “All’orizzonte - conferma Tonello - non si intravvedono progettualità e programmazione, per cui il futuro è ancora buio”.

Non manca l’invito al mondo del credito ad allargare i cordoni della borsa. “Bisogna ridare vitalità alle imprese - sollecita Dal Cin - e soprattutto far pressione sul mondo del credito. Oggi non favorisce affatto lo svilup-po.”

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16 Mondo scuola 7Mondo scuola

di Ornella Jovane

La sicurezza stradale, un tema da gran-di rivisto, rivisitato e “confezionato” a misura di bambino per poterlo portare

nelle scuole dell’infanzia e nelle prime classi della primaria, così da proporlo ai piccoli di età compresa tra i 3 e i 7 anni.

Un tema diffi cile ma che se presenta-to nella maniera adeguata può contribuire a far crescere nei bambini una consapevo-lezza e un maggiore senso civico di quanto sia presente nelle attuali generazioni di ragazzi e adulti. Un’opera di prevenzione

insomma svolta nei confronti degli adulti di domani che la Provincia, nello specifi co l’assessorato alla Viabilità, intende portare avanti insieme con l’Associazione italiana familiari e vittime della strada. La nuova iniziativa di sensibilizzazione è partita con la fi rma, lo scorso 19 dicembre, di un pro-tocollo d’intesa e l’assegnazione - da parte della Provincia - di un contributo forfettario di 5.500 euro.

Si tratta di una ulteriore campagna di informazione sui pericoli della strada che

per questa edizione si rivolge ai più piccoli. “Attraverso il gioco e il divertimento

- spiega l’assessore provinciale Emanuele Prataviera - i bambini potranno apprendere con facilità le norme di prevenzione e sicu-rezza”.

I bambini sono i soggetti destinatari del progetto ma sono anche pensati - è l’auspicio - come divulgatori e a loro volta sensibilizzatori presso le famiglie di un com-portamento corretto, rispettoso delle norme del codice della strada.

Educazione stradale nelle scuole Un progetto per i piccoli dai 3 ai 7 anni

I pericoli della strada spiegati ai bambini

Il libro sul Bosco di Pianura. Un volumetto in 38 pagine sul Bosco di Pianura realizzato interamente dagli studenti di grafi ca pubblicitaria dell’Istituto

Mozzoni -Guggenheim di Mestre grazie alla collabora-zione con l’assessorato all’Agricoltura della Provincia di Venezia e il Wwf veneziano. E’ l’ultimo risultato prodot-to all’interno del progetto Pean, il progetto, oramai de-cennale, che rivolto alle scuole promuove l’agricoltura eco-compatibile e l’alimentazione naturale. Il fascicolo - presentato uffi cialmente a metà dicembre - fa parte di una serie di pubblicazioni che diffuse nella scuola

primaria hanno l’obiettivo di educare i bambini e, di rifl esso, le famiglie all’amore e il rispetto per la natura. Si tratta di una guida pratica con disegni, foto e giochi che aiutano e stimolano i piccoli lettori a scoprire tutti i segreti del Bosco di Pianura, con ampie descrizioni della fl ora e della fauna tipiche.

“Educare ad una corretta e sana alimentazione, alla conoscenza dei prodotti agricoli e agroalimentari e all’uso di pratiche agricole a basso impatto ambientale di tipo biologico e integrato, vuol dire avere consuma-tori più consapevoli e un ambiente più protetto” ha

commentato l’assessore provinciale Lucio Gianni chre ha preannunciato l’elaborazione di un terzo fascicolo, dedicato alla valle da pesca.

Il progetto Pean nel suo percorso decennale ha interessato 35mila persone. Lo scorso anno scolastico ha coinvolto circa 3mila bambini, 250 insegnanti e 80 persone con disbilità, per un totale di 800 ore di attività didattica, coinvolgendo 16 aziende agricole veneziane.

La torretta-osservatorio nell’Oasi naturalistica. Una torretta-osservatorio naturalistico sarà realizzata nell’Oasi Lycaena di Salzano. Il progetto defi nitivo è

stato approvato a fi ne anno dalla Giunta provinciale che ha destinato 100mila euro per la realizzazione del manufatto. La torretta di avvistamento dell’avifauna ha fi nalità didattiche e s’inserisce all’interno di un percorso naturalistico, scandito da 12 pannelli di approfondimen-to e uno spazio dedicato alla sosta durante le escursioni didattiche. La torretta potrà ospitare all’interno un’inte-ra classe, di circa 25 allievi.

All’interno sarà dotata di strumenti e tavole per studiare e analizzare le diverse specie di uccelli.

G.G.

NOTIZIE IN BREVE lA SCUOlA VENEZIANA SI CONFRONTA CON I TEMI DEll’AMBIENTE E DEl TERRITORIO

L’uso delle cinture di sicurezza anche per i passeggeri che viaggiano nei sedili posteriori è uno dei temi principali della campagna di sensibilizazione

Fra le altre priorità del progetto spicca in particolare l’opera di sensibilizzazione all’uso delle cinture di sicurezza dei passeg-geri che viaggiano sui sedili posteriori e sui sistemi di ritenuta per i bambini, pratiche che ancora in molti casi non vengono ese-guite correttamente.

Il progetto prevede il coinvolgimento delle scuole dell’infanzia e delle prime classi delle elementari.

Entrerà nel corso del 2013 nei locali interni agli istituti attraverso manifesti infor-mativi e incontri con insegnanti e genitori.

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17Cultura provinciale 9Cultura provinciale

Obiettivo puntato su Venezia o su una delle sue più caratterizzanti e tipiche produzioni, il vetro di Murano. Motivi

di grande suggestione e fascino sono sta-ti scelti come temi ispiratori del Concorso Internazionale di Fotografi a “Obiettivo Venezia”.

Una proposta culturale che esordisce quest’anno nella sua prima edizione pro-mossa dall’assessorato al Turismo Città di Venezia in collaborazione con il Consorzio Promovetro Murano.

Il concorso si articola in due categorie. Nella prima si propone la Città di Venezia come soggetto da porre in primo piano, alla ricerca di gesti e aspetti del territorio che sappiano trasmettere attraverso uno scatto la natura della sua identità. Capolavori arti-stici, scorci naturali e paessaggistici, luoghi e persone caratteristici: gli spunti sono in-numerevoli nell’interessante viaggio fra ciò che è più inedito e meno conosciuto, oltre natulamente alle consuetudini più rinoma-te. Gli scorci più nascosti e ricchi di fascino, la quotidianità di quanti abitano la città, le isole minori, il paesaggio lagunare e le barene, sono solo alcuni dei temi ispiratori.

Altra categoria è quella riservata invece all’antica arte dei vetrai di Murano. Non sono soltanto i prodotti a colpire l’immagi-nario ma anche le lavorazioni, la gestua-lità, i maestri, gli strumenti e gli ambienti - fornaci e laboratori - dove prendono vita stupende creazioni artistiche conosicute e apprezzate in tutto il mondo.

Il concorso è gratuito e aperto a tutti.

Ogni singolo partecipante potrà inviare un massimo di 5 foto, in formato jpg o jpeg all’indirizzo mail [email protected] per partecipare alla prima categoria ovvero [email protected] per concorrere alla seconda categoria.

Ogni invio, accompagnato dai dati anagrafi ci, generalità e precisazione della categoria di concorso, dovrà riportare an-che una breve descrizione dell’immagine, la data e il luogo dello scatto. C’è tempo fi no al 30 aprile prossimo per inviare il materiale e prendere parte al concorso che premierà i quattro migliori scatti fotografi ci. La cerimonia in programma il prossimo 15 maggio. Ai vincitori saranno assegnati pre-ziosi oggetti in vetro di Murano.

Il bando del concorso e ulteriori info presso uffi [email protected], tel. 0412748290.

di Ornella Jovane

I partecipanti possono contribuire con i propri scatti a far conoscere al mondo le bellezze della città lagunare

Obiettivo Venezia Il concorso internazionale di fotografi a

Venezia e il vetro di Murano in posa per una foto

Il logo di “Obiettivo Venezia” ideato e realizzato da Lorenzo Ghidoli

Gli appassionati possono cimentarsi in due diverse categorie fi no al 30 aprile prossimo

Al via la vendita degli abbonamenti di “Scorzèteatro 2013”, la rassegna promossa ed organizzata dal Comune

di Scorzè in collaborazione con la Provincia di Venezia e Arteven e Fondazione Santo Stefano. Tante le novità. Gli spettacoli sono programmati la domenica pome-riggio alle 17, una scelta fi nalizzata ad offrire agli appassionati di teatro e non solo l’opportunità di passare un grade-vole pomeriggio in compagnia di amici e conoscenti. Ecco il programma: dopo “Se devi dire una bugia dilla grossa” e il “Don Giovanni” di Molière, domeni-ca 24 febbraio la Compagnia Molière presenta “Elephant man” testi e regia di Giancarlo Marinelli dall’omonimo racconto di Frederick Treves, interpreti Ivana Monti, Daniele Liotti, Rosario Coppolino e Debora Caprioglio. The Elephant è il racconto del giovane chi-rurgo Frederick Treves che salvò l’Uomo Elefante, al secolo Joseph Merrick, dalle torture dei freak show della Londra di fi ne ‘800. Il 3 marzo la Compagnia Na-turalis Labor nel travolgente spettacolo “Passiontango pasion y musica”, regia e coreografi e di Luciano Padovani su musiche di Piazzolla, Di Sarli, De An-gelis, Pugliese, Stamponi, Bardi, Plaza, Cobian. Domenica 10 marzo arriva all’E-lios la comicità di Cochi & Renato nel loro “Quelli del cabaret”. I mitici Cochi e Renato ebbero successo in coppia nel 1965, andando poi ciascuno per la pro-pria strada. Oggi insieme per una storia del cabaret. La rassegna si conclude il 17 marzo con “Voto di silenzio (storia di un bacio)” - drammaturgia di Veronica Mc Loughlin, regia e traduzione di Gian-carlo Previati - spettacolo fi nalista del premio “off#3”, in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni. Informazioni: Comune di Scorzè – Uf-fi cio Cultura tel. 041.5848273 - tel. 333 3372114. Teatro Elios - Via Cerca-riolo - 041.5840175 in orario di aper-tura della biglietteria. [email protected] - www.comune.scorze.ve.it www.culturavenezia.it - www.arteven.it - www.youteatro.it

neWsA gennaioal via “scorzÈteatro 2013”

A.A.Rettifi ca. Una precisazione...

Nella pagina culturale della provin-cia lo scorso numero di novembre abbiamo pubblicato in apertura

un’intervista dal titolo “Tullio Serafi n, fi -gura da valorizzare”. E’ stata pubblicata una imprecisione nella prima risposta. La frase corretta è: “La ricerca ha preso il via dal carteggio, diciassette autografi e quattro copie, contenuto nel fondo, do-nato dalla nipote del maestro, Donatella Sabetta, a Luciano Guzzon, ex presiden-te del Circolo Amici del Maestro Tullio Serafi n” e non “La ricerca ha preso il via dal carteggio...., donato dalla nipote del maestro, Donatella Sabetta, al Circolo Amici del Maestro Tullio Serafi n”. Ci scu-siamo con gli interessati e con i lettori.

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Calcio, ripartono i campionati e il Vene-zia si rafforza agli ordini di Diego Zanin, il mister della squadra lagunare. Dall’i-

nizio di gennaio c’è in forza il trentunenne centrocampista brasiliano, Eduardo Luis Car-loto, arrivato al Taliercio dopo aver ottenuto il nullaosta da parte del Perugia, squadra in cui ha giocato nell’ultimo anno e mezzo. Ma di chi si tratta? Vediamolo nel dettaglio. Il cen-trocampista originario di Curitiba è arrivato in Italia undici anni fa chiamato dal Treviso. E’ stato ingaggiato dal Sud Tirol, e poi è fi nito anche al sud a Paternò in Sicilia. Ha percorso la penisola: Fanfulla Lodi, Pesaro, Giugliano, Carpenedolo, Benevento, Lucchese e Peru-gia. Con Carloto le squadre vanno bene: ha vinto il torneo di 2° Divisione con Benevento nel 2008, con la Lucchese nel 2010, di cui è stato anche il capitano segnando un gol decisivo a Bassano. Qui ha fatto un salto doppio: dalla serie D con l’ex tecnico arancio nero verde Giancarlo Favarin in panchina, e il Perugia nel 2012. Quali sono le caratteristi-

che di questo giocatore? Carloto può giocare sia davanti alla difesa, sia laterale in un cen-trocampo a tre. Non è un goleador: ha fatto 11 reti da quando è arrivato in Italia, di cui 4 nella stagione 2007-2008 a Benevento. Nella stagione in corso ha collezionato 8 pre-senze in 1° Divisione con il Perugia, l’ultima da titolare il 22 dicembre contro la Pagane-se. Ma le novità per il Venezia con l’inizio del 2013 non fi niscono qui. Dalla Pistoiese arriva sempre al Venezia Alessandro Dascoli. Il mercato invernale comunque chiuderà il

31 gennaio, oltre questa scadenza, e cioè fi no al 31 marzo, si potranno tesserare solo giocatori con contratto risolto o scaduto il 30 giugno 2012. Nelle prime gare casalinghe del Venezia tutti gli abbonati domenica ha regalato il calendario uffi ciale dell’Fbc Unio-ne Venezia 2013, in seconda divisione. Si poteva ottenerlo esibendo la Supporter Card e la ricevuta d’acquisto del titolo annuale. Insomma si tratta di un bel ritorno in campo da parte del Venezia che spera con i nuovi acquisti di centrare gli obbiettivi stagionali.

di Alessandro Abbadir

Venezia, arriva Carloto

L’Atletica Riviera del Brenta, è stata la grande protagonista dei campionati provinciali di società giovanili di corsa

campestre che si sono tenuti a dicembre a Mirano, organizzati dalla locale società del-la Libertas. Soddisfatto il presidente Miche-le Stellon. La Riviera del Brenta ha infatti conquistato quattro dei sei titoli in palio (ra-gazzi, ragazze, allieve e cadetti), lasciando praticamente i soli titoli cadette allo Jesolo Turismo e quello allievi alla Libertas Mirano. Bene il noalese Luca Solone, vincitore della prova riservata alla categoria assoluti. Solo-ne, si è confermato a Mirano, dimostrando di poter puntare in alto nel prosieguo della stagione. Ma ecco nel dettaglio i risultati della manifestazione di Mirano. Partiamo dai risultati femminili con i rispettivi punteg-gi aggiudicati per le classifi che a squadre. Esordienti: 1) Beatrice Barchieri (Atletica Riviera del Brenta), 2) Angela Luise (Au-dace Noale), 3) Diana Pischedda (Venezia Runners Murano). Ragazze: 1) Giulia Schiff (Riviera del Brenta), 2) Elisa Marsoni (Run-ners Murano), 3) Linda Boscaro (Riviera del Brenta). Cadette: 1) Demi Verdecchia (Je-solo Turismo), 2) Veronica D’Auria (Jesolo Turismo), 3) Emily Soncin (Jesolo Turismo). Allieve: 1) Giulia Marchesini (Assindustria Pd), 2) Elena Bogana (Città di Padova), 3) Angela Doni (Riviera del Brenta). Juniores: 1) Caterina Sattin (Città di Padova), 2) Gio-ia Stefi longo (Runners Murano), 3) Elena Rossato (Riviera del Brenta). Promesse: 1) Natascia Meneghini (Runners Murano). So-

cietà Ragazze: 1) Riviera del Brenta p.228; 2) La Fenice Mestre p.152; 3) Jesolo Turi-smo p.128. Cadette: 1) Jesolo Turismo p. 142; 2) La Fenice Mestre p.85, 3) Riviera del Brenta p.70. Allieve: 1) Riviera del Brenta p.23, 2) Audace Noale p.5, 3) Bio-tekna Marcon. Risultati maschili. Esordienti: 1) Raffaele Morandi (Coin Venezia), 2) Paul Tecuceanu (Audace Noale), 3) Pietro Serafi n (Biotekna). Ragazzi: 1) Matteo Barolo (Riviera del Brenta), 2) Federico Lazzaro (Città di Padova), 3) Estifanos Bortolozzo (Libertas Mirano). Cadetti: 1) Francesco Quaglio (Fiamme Oro), 2) Fran-cesco Pinton (Lib. Mirano), 3) Luca Lebon (Biotekna). Juniores: 1) Matteo Stradiotto (Atl. San Marco), 2) Alberto Centenaro (Libertas Mirano), 3) Riccardo Faggian (Ri-viera del Brenta). Assoluti: 1) Luca Solone (Biotekna), 2) Filippo Barizza (Brugnera), 3) Igor Fontanella (San Marco). Società Ragazzi: 1) Riviera del Brenta p.138; 2) COIN Venezia p.71; 3) Sporting Club Noale p.60. Cadetti: 1) Riviera del Brenta p.72; 2) Audace Noale p.55, 3) Biotekna p.47. Allievi: 1) Libertas Mirano p.4; 2) Runners Murano p.3; 3) Riviera del Brenta p.3.

Atletica a MiranotrionFa il “riviera del brenta”

Calcio Il 2013 parte con il potenziamento dell’organico della squadra lagunare

LO SPORT in PRIMO PIANO

Eduardo Luis Carloto

In breveBoxe, Mirko Civiero si ferma alla fi nale

Il pugile chioggiotto Mirko Civiero non ha partecipato alle fi nali nazionali. Classe ’83, Civiero (Team Boxe

Cavarzere) è arrivato alle fi nali nazionali con una stagione trionfale che lo ha visto conquistare a Piove

di Sacco, il titolo di campione del Triveneto battendo il triestino Matteo Bandiziol e poi in fi nale il trentino Andrea Tait del Team Rovereto Boxe.

Un mancato permesso per assentarsi dal lavoro gli ha negato la fi nale.

Tennis, Viola verso la top 100Matteo Viola è nato a Mestre il 7 luglio 1987 ed è profes-sionista dal 2004. Ha chiuso il 2012 al numero 135 della

classifi ca mondiale Atp il 19 novembre scorso era riuscito a toccare il numero 123 per quanto concerne il singolare.

Nel doppio è attualmente numero 171 del mondo. Tra i suoi successi fi gurano quelli nei challenger di Ciudad de Guayaquil in Ecuador il 27 novembre

2011, e di Yokohama in Punta ad entrare nei primi 100 tennisti del mondo nel 2013

A marzo al via GolfvelasciandoInizierà da Cortina d’Ampezzo la decima edizione di Golfvelasciando, la combinata tra neve, green e mare, ideata dal velista e organizzatore di eventi sportivi, il veneziano

Mirko Sguario, e organizzata dall’associazione Vela per Voi. Si parte il 17 marzo con la prima prova sugli sci, in programma sulla pista delle 5 Torri a Cortina

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208

IL VENETOin PRIMO PIANO

Stavolta sono le famiglie più sfortunate ad essere chiamate a pagare il conto salato della sanità veneta. L’ennesima

scure decisa dalla giunta leghista guidata da Luca Zaia riguarderà circa 100 mila cittadini a cui, per almeno tre mesi, saranno sospe-si contributi ed esenzioni che sino ad oggi erano stati garantiti dalla nostra Regione.

35 mila famiglie venete non riceveran-no più l’assegno di cura per il sostegno ad un congiunto non autosuffi ciente ospitato a casa anziché in casa di riposo. Questa scelta però potrebbe comportare un mag-gior numero di inserimenti in casa di riposo alzando notevolmente i costi sia per le fami-glie che per la Regione che anziché trovarsi a pagare un assegno variabile tra i 200 e i 500 euro al mese ne dovrebbe stanziare 1500 per il ricovero.

Chiusi i rubinetti dei contributi destinati a riabilitazione, cura e assistenza anche per i 15mila disabili fi sici e psichici che li rice-vevano fi no ad oggi. Questo signifi ca che le famiglie pagheranno di tasca propria i centri diurni per i disabili e i progetti di vita indi-pendente per i disabili gravissimi.

“Stiamo cercando di correre ai ripari di questa vergogna terribile - afferma la presi-

dente di Anffas veneto Maddalena Borigo – cercando dei fi nanziatori privati ma non è facile. Le famiglie dei ragazzi disabili sono arrabbiatissime. In questo periodo di crisi dove manca anche la sicurezza del lavoro e tutto costa sempre di più, aggiungere spesa alla spesa è davvero una vergogna”.

“Di fatto si smantella lo stato sociale – aggiunge Antonino Pipitone, capogruppo regionale di Italia dei Valori -. Le famiglie dei disabili dovranno sbrigarsela da sole e le prestazioni sanitarie specialistiche ambu-latoriali saranno totalmente a carico dei pa-zienti. Passa il principio, ormai chiaro, che

chi ha una malattia se la deve pagare e chi ha la sfortuna di avere un famigliare disabile si deve ar-rangiare. Vengono chiamate prestazioni

non Lea - osserva il dipietrista, medico di professione - ma la riabilitazione, le attivi-tà dei centri diurni, il sostegno ai disabili, i certifi cati di idoneità sportiva, gli assegni di cura, le prestazioni per malattie rare sono, nei fatti, servizi indispensabili per un’ampia fascia di cittadini veneti, truffaldinamente inserite come non essenziali”.

La decisione di sospendere i livelli di assistenza facoltativi, i cosiddetti extraLea,

infatti colpirà anche altre categorie come ad esempio le famiglie di quei 50 mila minorenni che ogni anno usufruivano della visita gratuita per avere la certifi cazione di idoneità all’attività sportiva e le migliaia di partorienti che che ricorrevano al parto fi sio-logico indolore.

“Centoventicinque milioni di tagli al sociale e all’assistenza – attacca Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commis-sione Sanità del Consiglio veneto - sono un colpo mortale al sistema integrato del wel-fare veneto. La responsabilità è della Giunta Zaia che non ha saputo avviare i piani di razio-nalizzazione previsti dal nuovo piano socio-sanitario, né cautelarsi preventivamente sul fronte fi nanziario intro-ducendo l’addizionale Irpef per i redditi più alti”.

“Se la Giunta – continua il consigliere Pd - avesse predisposto le nuove schede di programmazione ospedaliera e territoriale a settembre, come avrebbe dovuto fare per legge si sarebbe almeno cominciato a ridur-re doppioni, sprechi e servizi inutili arginan-do le falle della spesa sanitaria e dirottando le risorse risparmiate sui servizi essenziali

di Germana Urbani

Sanità in ginocchio, ora si risparmia colpendo i più deboliStop a contributi ed esenzioni di cui godevano sino ad oggi categorie fragili come anziani non autosuffi cienti, famiglie con disabili fi sici o psichici, invalidi e mutilati, celiaci o affetti da malattie rare

Cgil: “Si risparmi riorganizzando i servizi e riconsiderando la costruzione di nuove strutture ospedaliere”

Tagli all’Welfare per 126 milioni di euro

di assistenza, come gli assegni di cura alle 35 mila fa-miglie venete che assistono in casa i loro congiunti, an-

ziani o disabili. Invece Zaia e Coletto hanno preferito temporeggiare e tenere nel casset-to le nuove schede per timori elettorali. Una scelta irresponsabile e colpevole - conclude Sinigaglia - che ora peserà interamente sul-le spalle di chi sta già pagando un prezzo altissimo in termini di salute, reddito e di-gnità di vita”.

“Nessuno voleva tagliare i servizi di assistenza assistita – afferma l’assessore

regionale Luca Coletto – ma non siamo più in grado di garantirli a tutti a prescindere dal reddito. Li assicureremo ai ceti più debo-li e alle categorie protette”.

“Quanto al Piano – prosegue l’assesso-re – si dovrebbe considerare che nessuna pianifi cazione a medio termine, ed il Piano è quinquennale, porta effetti immediati, ma li produce cammin facendo, fi no a realiz-zarli compiutamente nel tempo. E’ pertanto quanto meno poco lucido imputare le dif-fi coltà attuali, causate esclusivamente dai tagli nazionali e non certo da scelte della Regione Veneto, a presunti ritardi nell’appli-cazione del Piano”.

Anffas: “Famiglie arrabbiate, vergognoso chiedere ancora a chi già sostiene disabili e anziani”

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Page 23: La Piazza della Riviera ovest - 2012dic n162

21Il Veneto in primo piano 9Il Veneto in primo piano

La sospensione del fi nanziamento di pre-stazioni socio-sanitarie cosiddette extraLea decisa dalla Giunta regionale del Veneto,

è, anche secondo la Cgil del Veneto, un fatto di inaudita gravità. Il sindacato denuncia da tempo la gravità delle conseguenze derivanti da anni di tagli indiscriminati su sanità e soprat-tutto nel settore sociale, e sollecita la Regione a compiere scelte radicalmente diverse. “Da mesi ormai – affermano le segreterie congiun-te – è stato approvato il nuovo Piano Socio Sanitario ma le schede di dotazione ospeda-liera e territoriali sono volutamente tenute nel cassetto dalla Giunta regionale, per motivi che appaiono più fi nalizzati a evitare problemi in piena campagna elettorale piuttosto che alla necessità di avviare un serio confronto che pos-sa portare in tempi defi niti e con risorse certe, a

rimodulare – per migliorarlo – il Servizio sani-tario del Veneto. Per il sindacato occorre rivede-re la governance del sistema, anche attraverso la revisione degli ambiti territoriali delle Ulss il cui numero deve diminuire per una più effi cace riorganizzazione dei servizi e per realizzare i necessari risparmi. “Anche su questo, invece, - continuano dalla Cgil - nulla di fatto, come dimostra la recente nomina dei 22 direttori generali. In pratica, e come volevasi dimostra-re, la cosiddetta “spending review” si sta rive-lando come l’ennesimo sistema per praticare tagli indiscriminati su prestazioni, servizi, diritti di lavoratrici e lavoratori ma non incide mini-mamente sugli sprechi veri, che spesso sono imputabili alla mala-gestione messa in atto dai centri di potere (politici e non) che governano la sanità.Anche Leonardo Padrin, presidente

della commissione Sanità del Consiglio veneto, invoca prudenza e ragionevolezza nell’applica-zione dei tagli lineari della ‘spending review’ alle Ulss venete e ai diversi comparti della sanità. Con questo obiettivo ha chiesto alla Giunta regionale e ai direttori generali delle Ulss, di verifi care le conseguenze e l’impatto territoriale della riduzione di budget imposta alle Ulss venete per ciascuna delle diverse aree oggetto degli obiettivi di risparmio individuati dalla Giunta: si tratta del personale del servizio sanitario, delle farmaceutica, dell’assistenza integrativa per i diabetici, delle quote di rilievo sanitario nelle strutture residenziali e semiresi-denziali, dell’assistenza ospedaliera fornita dal-le strutture private accreditate e dell’assistenza specialistica ambulatoriale erogata dai soggetti privati accreditati. In particolare per queste ul-

time due voci la Giunta regionale ha previsto che il budget programmato sia ridotto rispetti-vamente dello 0,5 per cento (per l’ospedalità privata) e del 10 per cento (per gli ambulatori del privato accreditato) rispetto alla spesa pro-grammate per il 2011. “E’ positiva la piena responsabilizzazione dei direttori generali delle Ulss nel valutare il fabbisogno sanitario dei loro territori e nel coniugarlo con gli obiettivi di bud-get prefi ssati - commenta Padrin - ma credo sia necessario un approfondimento tematico per ciascuna delle aree di risparmio individuate, e in particolare per la sanità privata ambulatoria-le, da sempre partner affi dabile del pubblico nell’erogare servizi ai cittadini in tempi rapidi e con costi inferiori, per vari motivi, a quelli delle strutture pubbliche”.

di Germana Urbani

Tempo di fi nanziaria

Previsti tagli orizzontali pericolosi in tutte le Ulss

pensioni

Nonostante l’indignazione e proteste ripetute dei cittadini, pensioni d’oro e vitalizi acquisiti da politici potenti non sono stati tagliati ma per i pensionati di casa nostra o chi recepisce un assegno d’invalidità la mannaia potrebbe presto farsi sentire forte. In tutto il Veneto,

infatti, ben 55.600 pensionati hanno ricevuto o stanno ricevendo una discussa lettera dell’Imps che richiede l’invio di documentazione Red 2010 entro il 28 febbraio. I toni della lettera sono perentori, quasi vessatori, pena la decadenza delle prestazioni assistenziali percepite quali asse-gni familiari, maggiorazioni sociali, il trattamento al minimo le pensioni di reversibilità, gli assegni sociali, ecc., tutte misure che vengono pagate attraverso la fi scalità generale e non attraverso

il versamento contributivo. “Molti pensionati – afferma Rosanna Bettella, segretaria generale Spi Cgil di Padova - non hanno gli strumenti culturali, né tantomeno informatici, per verifi care da soli la loro situazione previdenziale. Ecco perché è importante rivolgersi nelle nostre sedi o altre, che potranno verifi care con cura, con l’ausilio degli operatori del Servizio fi scale, la veridicità o meno della contestazione”. Per gli invalidi civili al 100% con coniuge titolari di una pensione di invalidità le cose potrebbero davvero andare peggio. Per il conseguimento della pensione di invalidità sarà necessario che la coppia non superi il limite dei 16.127, 30 euro lordi l’anno. Per gli invalidi parziali, i non vendenti e i sordi il limite di reddito resta personale.

l’inps ci prova, a rimetterci Gli invalidi

Padrin: “E’ necessario un approfondimento tematico per ciascu-na delle aree di ri-sparmio individuate”

Page 24: La Piazza della Riviera ovest - 2012dic n162

22 Il Veneto in primo piano 13Voci da palazzo

Ulss 1 di Belluno, Pier Paolo FeronatoUlss 2 di Feltre, Adriano Rosi CaldognoUlss 3 Bassano del Grappa, Fernando Antonio CampostelaUlss 4 Alto vicentino, Daniela Carraro Ulss 5 Ovest vicentino, Giuseppe CenciUlss 6 Vicenza, Ermanno Angonese Ulss 7 Pieve di Soligo, Gian Antonio Dei Tos Ulss 8 Asolo, Bortolo Simoni Ulss 9 Treviso, Giorgio Roberti Ulss 10 Veneto Orientale, Carlo Bramezza Ulss 12 Venezia, Giuseppe Dal Ben Ulss 13 Mirano, Gino Gumirato Ulss 14 Chioggia, Giuseppe Dal BenUlss 15 Alta Padovana, Francesco Benazzi Ulss 16 Padova, Urbano BrazzaleUlss 17 Este, Giovanni Pavesi Ulss 18 Rovigo, Arturo Orsini Ulss 19 Adria, Pietro GirardiUlss 20 Verona, Giuseppina Maria Bonavina Ulss 21 Legnago, Massimo Piccoli Ulss 22Bussolengo, Alessandro Dall’Ora Azienda ospedaliera di Padova, Claudio Dario

l’elenco dei direttori Generali

“Peccato che la Regione Veneto abbia perso l’occasione di ridur-re il numero delle aziende socio-sanitarie venete, perseguendo una necessaria razionalizzazione dei costi amministrativi”. Lo

afferma, in una nota, il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Ste-fano Valdegamberi che prosegue: “Auguro, comunque, un buon lavoro a tutti i neo Direttori delle Ulss Venete. Vedo con piacere che sono stati riconfermati molti professionisti che hanno ben operato nel passato e di cui ho avuto modo di apprezzarne le qualità manageriali ed umane. Le sfi de che li aspettano non sono semplici e l’augurio che faccio è che sia sempre posto al centro delle loro attenzioni il benessere e la salute dei cittadini, sia premiato il merito e si faccia un uso sempre più responsabile delle risorse, al di sopra ed al di fuori di ogni logica di bottega politica”.

Stefano Valdegamberi, Udc“persa l’occasione di ridurre il numero delle ulss”

L’opinione

“Pietro Paolo Faronato e Adriano Rasi Caldogno sono nomi di valore che sono certo faranno del bene alla sanità bel-lunese. Il governatore Zaia ha fatto due ottime scelte”.

Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond commentando le nomine ai vertici della sanità bellunese comunicate dal governatore del Veneto Luca Zaia. “Il loro sarà un compito delicato - afferma Bond - dovranno dare corpo e sostanza al

nuovo piano socio-sanitario e alle schede ospedaliere e territoriali in corso di elaborazione. La sanità di montagna è stata blindata con importanti strumenti normativi, toccherà a loro ritaglia-re le soluzioni pratiche più incisive sulle singole realtà”. “Al direttore generale dell’Usl 1 - spiega il capogruppo del Pdl - toccherà in particolare preservare il policentrismo della rete sanitaria, un tesoro prezioso ricordato anche dal nuovo piano socio-sanitario, mentre il nuovo direttore dell’Usl 2 dovrà occuparsi di dare una dimensione “extraregionale” all’ospedale feltrino, altra formula prevista dal nuovo piano, senza dimenticare i lavori sulla piastra chirurgica e il rilancio effettivo dell’ospedale riabilitativo di Lamon”.

Dario Bond, Pdl“il Governatore zaia ha Fatto ottime scelte”

Aspettando la defi nizione delle schede a corredo del Piano So-cio Sanitario del Veneto, il presidente Luca Zaia ha nominato i nuovi direttori generali delle Ulss venete. Un’operazione

non facile in quanto di solito le poltrone vengono distribuite con il manuale Cencelli, in osservanza degli equilibri politici che reggono Giunta e Consiglio di Palazzo Ferro Fini. Non così per Zaia, secondo le parole del presidente della commissione Sanità Leonardo Pa-drin, che invece avrebbe scelto gli uomini da mettere a guida degli ospedali veneti secondo il principio della competenza. “In fase di nomine - ha spiegato – Zaia ha fatto sua fi no in fondo quell’au-tonomia decisionale che gli è conferita dalla legislazione veneta. Le nomine, infatti, avvengono per decreto presidenziale. E prima di tutto Zaia ha ascoltato tutti ma poi ha deciso autonomamente privilegiando la competenza piuttosto che il colore della casacca politica”. Se così è stato, l’equilibrio che ne è conseguito tra Pdl e Lega deve essere stato plaudito all’interno della maggioranza come un’inattesa casualità. Undici, infatti, i manager ascrivibili all’orbita del carroccio, dieci quelli del Pdl, uno del Pd ma gradito anche alla Lega. Anche l’equilibrio all’interno dello stesso partito di Zaia sembra essere stato rispettato con un numero di uomini “vicini” al “Presidente” di coloro che sono “vicini” al sindaco, Flavio Tosi. Ma anche in questo caso deve essersi trattato di semplice casualità. Così nelle Ulss scaligere, quella del Capoluogo e di Bussolengo, sono stati sistemati gli uomini del sindaco: Maria Giuseppina Bo-navina nell’Ulss 20, e Alessandro Dall’Ora nella 22 e nell’Ulss 6 dell’Ovest Vicentino, invece, ha preso posto l’ex uomo di Galan ma ora “tosiano” inossidabile Ermanno Angonese. Lo stesso vale per Fernando Antonio Compostella nell’Ulss 3 di Bassano del Grappa e Giuseppe Cenci nell’Ulss 5 dell’Ovest Vicentino. I suoi uomini, invece, il Governatore li ha piazzati all’Ulss 1 di Belluno, Pietro Paolo Faronato; Ulss 7 di Pieve di Soligo, Gian Antonio Dei Tos; all’Ulss 9 di Treviso, Giorgio Roberti e Giuseppe Dal Ben nelle Ulss veneziane 12 e 14 in quest’ultima in veste di commissario. Sempre di area leghista anche il direttore dell’Azienda ospedaliera di Padova, Claudio Dario, la cui candidatura era stata so-stenuta dal Carroccio trevigiano, Mentre al Pdl sono andate l’Ulss 21 di Legnago dove Massimo De Piccoli ha preso il posto di Daniela Carraro che invece è stata spostata all’Ulss 4 dell’Alto Vicentino; l’Ulss 2 di Feltre andata ad Adriano Rasi Caldogno; l’Ulss 8 di Asolo

di Fortunato Marinata

Sanità Zaia ha nominato i nuovi direttori generali

22 nomi per 22 UlssUndici sono andati al Carroccio, dieci al Pdl, uno al Pd. Padrin: “Privilegiata la competenza non il colore della casacca politica”

“Due manager di grande esperienza alla guida delle aziende sanitarie della nostra provincia”. Il vicepresidente del Con-siglio regionale del Veneto, Matteo Toscani, commenta,

così, la nomina di Pierpaolo Faronato e di Adriano Rasi Caldogno a direttore generale rispettivamente della Ulss 1 di Belluno e della Ulss 2 di Feltre. “Prima di tutto - afferma Toscani - voglio ringraziare Anto-

nio Compostella e Bortolo Simoni per l’ottimo lavoro svolto: fa piacere che entrambi possano continuare a prestare servizio a capo di altre due

aziende sanitarie importanti come Bassano ed Asolo. Con Compostella, in particolare, c’è stato un rapporto di fattiva collaborazione che ha portato ad avviare importanti progetti come, ad esempio, la collaborazione con l’Università di Verona. Progetti che, ne sono certo, saranno portati avanti anche dalla nuova direzione dell’Ulss di Belluno. Venendo da un’esperienza importante come quella di direttore sanitario a Treviso, Pierpaolo Faronato potrà sicuramente gestire nel migliore dei modi anche una Ulss complessa come quella di Belluno. Ho già avuto modo di sentire telefonicamente sia Compostella che Faronato, per ringraziare il primo e per salutare il secondo”. “Il mio auspicio - conclude il vicepresidente dell’assemblea veneta - è che le due aziende sanitarie rafforzino ulteriormente la collaborazione, nell’ottica di un sistema sanitario provinciale di eccellenza che metta al centro la salute dei cittadini, evitando i campa-nilismi e i personalismi”.

“le aziende bellunesi raFForzino la collaborazione”

Matteo Toscani

Matteo Toscani, lega Nord

Stefano Valdegamberi

Dario Bond

“Il governatore Zaia ha fatto un ottimo lavoro, scegliendo persone preparate e qualifi cate. La sanità del Veneto è in mani sicure”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vice-

capogruppo del Pdl in Consiglio regionale. “Toccherà a loro traghettare la sanità veneta nel mare tempestato dalla crisi e dare attuazione alle linee guida del nuovo piano socio-sanitario e alle schede ospedaliere e territo-riali in corso di elaborazione. Sarà un compito delicato ma collaborando tutti insieme, ognuno nelle proprie competenze, possiamo raggiungere l’obiettivo di mantenere il sistema sanitario veneto sui livelli di eccellenza che lo hanno fatto conoscere in tutta Europa”.

Piergiorgio Cortellazzo, Pdl“la sanità del veneto È in mani sicure”

Piergiorgio Cortelazzo

andata a Bartolo Simoni; l’Ulss 10 del Veneto Orientale andata a Carlo Bremezza; l’Ulss 13 di Mirano con Gino Gumirato; l’Ulss 15 dell’Alta Padovana andata a Francesco Benazzi; l’Ulss 16 di

Padova con Urbano Brazzale; l’Ulss 17 di Este andata a Giovanni Pavesi e l’Ulss 19 di Adria con Pietro Girardi. Al Pd l’Ulss 18 di Rovigo con direttore generale Arturo Orsini in arrivo da Mirano. “Il nuovo Piano Socio Sanitario – ha spiegato Luigino Schiavon, in rappresentanza dei Collegi degli Infermieri del Veneto – sarà

il banco di prova dei nuovi direttori generali, una nuova fase riorga-nizzativa che auspichiamo venga colta dai nuovi dirigenti e rivolta al potenziamento dei servizi territoriali soprattutto in tutela delle fasce meno facoltose della popolazione”.

Dieci dei nuovi direttori sono di prima nomina

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24 Il Veneto in primo piano 11Il Veneto in primo piano

Alberto è un ingegnere informatico di 42 anni che fi no a dicembre scorso ha avuto un contratto a tempo indeterminato presso un’azienda milanese che si oc-

cupa di software. Era stato assunto subito dopo la laurea e on aveva mai pensato di guardarsi intorno e mandare curriculum per cambiare azienda o lavoro. Nell’ultimo anno, però, aveva assistito con il fi ato sospeso a drastiche riduzioni del personale, colleghi in cassa integrazione e via dicendo fi no a che nell’uffi cio del capo del personale non è entrato anche lui. Proprio quando lui e la sua com-pagna stanno aspettando un bambino gli comunicano che da gennaio sarà in mobilità. Lo sconforto è massimo ma decide di fare una cosa a cui non aveva mai pensato e si iscrive al concorsone dei docenti per un posto da insegnate di matematica. Alberto oggi è uno dei 5.278 che in Ve-neto hanno superato la prima prova e ora sta studiando alacremente per gli step successivi.

La sua storia non è unica nel suo genere. La crisi ha portato moltissimi laureati che in questi anni hanno fatto altri lavori a cimentarsi con l’ardua opportunità messa in campo dopo 13 anni dal Ministero dell’Istruzione. Dal 1999 ad oggi non era più stato indetto alcun concorso per aspiranti docenti. Un tempo lunghissimo, che aveva visto, soprattutto in regioni del Nord, alcune graduatorie esaurite da anni.

A dicembre, alle prime prove di selezione si sono presentati 321mila persone in tutta Italia, 13.559 solo in Veneto. E a livello regionale gli ammessi sono stati il 39% con una media superiore al dato nazionale del 33,7%. Bocciato oltre il 60% dei concorrenti. Lo scoglio per tutti

è stata il test informatico a risposta multipla chiamato per la prima volta a scremare l’alto numero di aspiranti. A quanto pare, proprio questa novità, ha eliminato tante persone precarie della scuola da moltissimi anni che, ma-gari preparatissime nelle loro materie, con la tecnologia non avevano acquisito suffi ciente dimestichezza.

“Certamente si potevano cercare strumenti più mirati, più ricchi e di valenza culturale – Afferma Ma-nuela Mazzucato, segretaria generale della Cisl scuola di Padova – Certo è che ci stiamo abituando a queste scremature un po’ selvagge. I concorrenti lo sanno e si adeguano anche a questi esami un po’ particolari. D’altra parte se consideriamo il numero di quanti laureati hanno

partecipato in tutta Italia ci rendiamo conto di come non fosse semplice selezionare andando troppo per il sottile”.

Ora, gli oltre cinquemila aspiranti veneti dovranno affrontare dall’11 al 21 febbraio le prove scritte. Chi otterrà un punteggio suffi ciente potrà accedere alle fasi successive. Le cattedre in palio sono poche, 509, e divise in molte classi di concorso. Solo per le elementari ci sono 154 posti ma i concorrenti di febbraio su questa cattedra saranno 1.873.

“Noi sindacati - conclude Mazzucato – giudichiamo parzialmente positiva l’esperienza. E’ indubbiamente importante che fi nalmente si sia proceduto a un nuovo concorso per l’immissione in cattedra dopo 13 anni d’at-tesa. Così si sono riaperte le porte a tanti laureati che da tempo attendevano di poter accedere all’insegnamento. Oltre al fatto che così si possono stabilizzare una parte di persone che da tempo operano all’interno della scuola. Ma si tratta pur sempre di un intervento limitato e non del tutto adeguato”.

di Germana Urbani

Dall’11 al 21 febbraio si svolgeranno le prove scritte del concorso che nella prima fase ha visto bocciati in tutta Italia due concorrenti su tre

Insegnati alla prova

Concorsone della scuola: più di cinquemila per 509 cattedre

Gli edifi ci scolastici destano sempre qualche preoc-cupazione specie come quando, all’indomani di una scossa di terremoto, si aprono delle crepe lun-

go i muri o cadono rovinosamente i controsoffi tti. Per rimediare a tutto questo e a molto altro intervengono gli enti locali: Comuni, Provincie e Regione.

Se fi no a pochi anni fa gli stanziamenti erano alti, anche 20 milioni di euro, oggi ammontano a circa 4 milioni di euro i contributi che la Giunta veneta ha as-segnato con il piano di riparto 2012 relativo alla Legge regionale in materia di interventi per l’ampliamento, il completamento e la sistemazione di edifi ci delle scuole materne, elementari e medie.

“Nel corso di questi anni – spiega Giorgetti – ab-biamo attuato un ampio programma di razionalizzazio-ne, recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio scolastico del Veneto, grazie al quale siamo riusciti a modernizzare e a rendere più funzionali le strutture, consentendo in tal modo agli operatori e all’utenza scolastica di svolgere le proprie attività in ambienti più idonei e attrezzati, a tutto vantaggio della stessa offer-ta didattica e formativa. In questo caso a benefi ciare dei fi nanziamenti regionali sono soggetti sia pubblici sia privati che, sulla scorta di criteri stabiliti dalla Giunta, hanno fatto richiesta entro i termini prefi ssati”.

Una settantina gli interventi previsti nelle 7 provin-cie venete ma la parte più consistente dei fi nanziamen-ti andrà al territorio della Marca trevigiana che vede arrivare un contributo di quasi due milioni. Agli istituti padovani la regione ha destinato 462mila euro.

“Riteniamo strategica l’azione nel campo dell’edili-zia scolastica – ha concluso Giorgetti –, perché garanti-re spazi più idonei e moderni all’insegnamento signifi ca investire sulle giovani generazioni. Ed è quello che stiamo facendo, nonostante le note diffi coltà di bilancio che assillano le amministrazioni pubbliche, investendo tutte le risorse possibili per potenziare e migliorare le strutture nelle quali i nostri bambini, ragazzi e giovani crescono, imparano e si formano”.

Edilizia scolasticaScuole sicure: quattro milioni dalla Regione

Resta l’amaro in bocca per le modalità di selezione che hanno bocciato molti insegnati precari

La prova scritta avrà la durata compresa tra le due ore e le due ore e trenta minuti e si articolerà in tre o quattro quesiti a risposta aperta. La differenza sta

nel fatto che la prova scritta relativa all’insegnamento di discipline scientifi che e tecnico-pratiche (A020, A033, A034, A038, A049, A059, A060 e C430), che prevede anche l’espletamento di una ulteriore prova successiva di laboratorio, nonché le prove scritte relative all’insegna-mento di discipline artistiche (ambito 01: classi A025/A028), che prevede anche l’espletamento di una ulterio-re prova pratica successiva, avranno la durata di 2 ore e si articoleranno in tre quesiti a risposta aperta. Secondo quanto affermano i sindacati le domande verteranno sui programmi disciplinari allegati al bando e sui contenuti tra-sversali indicati nelle avvertenze generali e saranno tese

ad accertare il possesso dei requisiti professionali e culturali dei candidati. A ciascun candidato sarà consegnato, subito dopo le operazioni di identifi cazione, un foglio con quattro facciate prestampate, ognuna per quesito. Stabilita anche la lunghezza delle risposte ai quesiti: ciascuna dovrà esse-re di 22 righe. Saranno messi a disposizione del candidato fogli bianchi per eventuali brutte copie che però dovranno essere tenuti distinti dal foglio della prova e non inseriti nel plico da consegnare al termine della prova stessa (pena la nullità della prova stessa).

Per quanto riguarda il punteggio, ad ogni quesito ver-rà attribuito un punteggio intero da 0 a 10. La valutazione complessiva della prova sarà data dalla somma delle vo-tazioni attribuite a ciascun quesito. Le prove composte da quattro quesiti potranno quindi dar luogo ad una votazione

massimo pari a 40, quelle composte da tre quesiti daran-no invece luogo ad una votazione massima pari a 30. Per superare la prova, dunque, ogni candidato dovranno raggiungere una votazione minima pari a 28/ 40 nel caso di prove da quattro quesiti, 21/30 nel caso di prove composte da tre quesiti.

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25Il Veneto in primo piano

Ecco il programma del Carnevale di Venezia 2013 nel dettaglio. Si parte il 26 gennaio dalle 9 con l’apertura in

Campo San Polo di una pista di pattinaggio su ghiaccio nel cuore del centro storico vene-ziano. Nel campo da sempre dedicato, per tradizione, al divertimento dei più piccoli at-torno alla pista, un villaggio di stand offrono prodotti dell’enogastronomia e dell’artigia-nato tipico. Nel Sestiere di Canareggio dalle 17 alle 19 la Festa Veneziana. Un grande spettacolo serale sull’acqua ed un corteo di maschere annuncerà l’arrivo del Carnevale alla città. Domenica 27 dalle 11 alle 13, il corteo acqueo del Coordinamento Associa-zioni Remiere mollerà gli ormeggi da Punta della Dogana e navigherà lungo tutto il Ca-nal Grande sino a giungere nel popolare Rio di Cannaregio, dove sfilerà in un tripudio di pubblico assiepato sulle rive. All’arrivo delle barche si apriranno gli stand eno-gastrono-mici, che offriranno al pubblico cicheti, spe-cialità veneziane e i dolci della tradizione del Carnevale per antonomasia: le fritole e galani. Il primo febbraio all’Hotel Danieli ci sarà un Cotillon di inizio Carnevale. Con balli in maschera d’epoca e minuetti. Fitto il programma del 2: dalla mattina Il Concorso della Maschera più bella, seguirà la Festa delle Marie, Cioccolata calda in costume al Gran Caffè Lavena, e infine Cena con Ballo il Minuetto al Danieli, Cena di Gala con Ballo e spettacolo. “Al Ridotto”, “The Best of Il Ballo del Doge… Frames of a dream, e Il Gran Ballo Della Serenissima Opera “Don Giovanni”, Omaggio a Wolfgang Amadeus

Mozart. Il 3 febbraio dalle 12 alle 13 Il Volo dell’Angelo. In serata in Piazza San Marco Ballo di Arlecchino e Pulcinella, mu-siche e canzoni veneziane e napoletane. Il 4, 5. 6 febbraio gli appuntamenti dei giorni precedenti si ripeteranno. Il 7 ci sarà il Bal-lo Tiepolo, un gran ballo in maschera dalle 20,30 al Palazzo Pisani Moretta. Alle 21 “gran ballo della Dolce Vita Burlesque” e caffè-concerto. L’8 febbraio ballo in omag-gio a Franz Lehàr con l’opera “La Vedova Allegra”. Il 9 febbraio “Il Gran Ballo della Dogaressa”. Il ballo si svolgerà dalle 21 al Palazzo Pesaro Papafava, sul primo piano nobile del XIV secolo. Il palazzo sarà inte-ramente illuminato con candele per creare un’atmosfera indimenticabile. Il 10 febbraio alle 12 Il volo dell’aquila, alle 16,30 ciocco-lata in costume al Gran Caffè Lavena. Dalle 21 “Gran ballo mascheranda” a Palazzo Pi-sani Moretta. Dalle 21 al Teatro la Fenice l’opera “La Traviata” di Verdi. L’11 febbraio dalle 19 alle 23 sul Canal Grande “Gondo-la Tour con Cena”. Dalle 21 “Gran Ballo della Belle Epoque”. Martedì Grasso: dalle 17 premiazione della Maria del Carnevale 2013, alle 18 Lo “svolo del Leon”, alle 21 al Danieli Cena con ballo Il minuetto. Dalle 23,30 La Regata del Silenzio.

MANIFESTAZIONE Il PROGRAMMA

A.A.

“Vivi i colori - Live in colour”. Il Carnevale dei colori, i colori del Carnevale: questo il filo condutto-

re del Carnevale 2013 di Venezia. A presen-tarlo è stato direttamente Davide Rampello il direttore artistico. Un evento che porterà in laguna centinaia di migliaia di visitatori dal 2 al 12 febbraio 2013 con un prologo il 26 e il 27 gennaio. “Venezia - hanno spiegato gli organizzatori – è stata l’unica città a colori prima dell’invenzione del co-lore: Canaletto, Guardi, Bellotto, Tiziano, Giorgione, Bellini, Veronese perfezionarono l’arte della pittura prospettica, e a colori, in laguna. Non potrebbe essere altrimenti: non c’è città al mondo in cui lo spettro cromatico dia il meglio di sé riflettendosi sull’acqua dei canali e sulla laguna”. E nel segno del colore saranno tutti gli appuntamenti del calenda-rio, dai concerti in Piazza San Marco ospitati dalla spettacolare macchina scenica del Gran Teatro, rigorosamente ognuno dedicato a un

tema cromatico differente, alle danze stori-che e performance nei campi, passando per aperitivi in musica ed eventi dedicati ai più piccoli. Una “vertigine” visiva che travolgerà anche i grandi appuntamenti della tradizio-ne a partire dalla Festa Veneziana sull’Ac-qua proseguendo con il Corteo e Festa delle Marie. La Maria “eletta” lo scorso anno, Marta Finotto, sarà quella che si calerà il 3 febbraio dal campanile di San Marco per il Volo dell’Angelo, replicato anche quest’anno altre due volte: il 10 febbraio, quando scen-derà un artista del mondo dello spettacolo e il 12 martedì grasso, quando la discesa sarà quella del Leone alato. Sempre martedì grasso a mezzanotte, ci sarà la Vogata del

Silenzio, corteo silenzioso di gondole dal Ponte di Rialto fino al Bacino di San Marco, chiuderà il Carnevale 2013. Il palco in Piaz-za San Marco sarà utilizzato anche per sera-te musicali a tema” cromatico”, da Azzurro a Yellow Submarine. Entusiasta il direttore artistico. “Il Carnevale 2013 di Venezia sarà il Carnevale del colore perché ogni colore comunica e suscita un’emozione e a questa ciascuno di noi associa uno stato d’animo - ha spiegato Rampello - I colori sono quanto di più soggettivo vi sia, e condividono con lo spirito del Carnevale l’infinita varietà e il numero dei mascheramenti, a propria volta corrispondendo alle nostre infinite diverse attitudini. La bellezza, come il colore, è davvero nell’occhio di chi guarda. E così è il Carnevale, dove tutto è permesso in nome di una temporanea sospensione dei ruoli. Il mascheramento, azione simbolo del vivere il Carnevale, è la sintesi di questa liberazione. I colori, con le loro variazioni di brillantez-

za, tono, saturazione creano un pantone inesauribile di caratteri, metaforicamente simboleggiando la varietà e la diversità umana. Il Carnevale è la festa delle culture per eccellenza, soprattutto a Venezia, prima metropoli cosmopolita d’Europa”. Ci sarà la collaborazione al Carnevale delle principali istituzioni culturali cittadine con tre appun-tamenti particolarmente interessanti. La mostra di libri antichi sul colore, nelle Sale Monumentali della Marciana con letture te-atrali musicate in tema commentate da un finissimo teorico del colore come il professor Manlio Brusatin. Una mostra sull’utilizzo storico dei colori presentata all’Archivio di Stato. E una rassegna cinematografica sui colori nel cinema all’Istituto Veneto di Scien-ze, Lettere e Arti e alla Casa del Cinema. Spettacoli e concerti anche nei musei civi-ci. Anche Venezia Marketing & Eventi fra i

promotori spiega il perché di un calendario di eventi lungo. Una motivazione pensata anche per battere la crisi. “Abbiamo deciso un allungamento del palinsesto su un arco di tre settimane con ricadute positive in termini di promozione turistica sulla città e sul suo indotto economico – ha sottolineato Piero Rosa Salva, Presidente di Venezia Marke-ting & Eventi - Abbiamo inoltre potenziato il programma culturale in sinergia con le istituzioni locali, che si svilupperà in maniera diffusa su tutto il territorio rendendo il calen-dario degli eventi realmente sostenibile per Venezia, con numerosi poli di aggregazione. Non a caso il primo weekend, dedicato alla “Festa Veneziana” sull’acqua si svolgerà nel Sestiere di Cannaregio. Ci sarà inoltre un calendario di iniziative in sinergia con il Carnevale di Verona e Jesolo”.

di Alessandro Abbadir

Maria Marta Finotto si calerà il 3 febbraio dal campanile di San Marco per il Volo dell’Angelo

Eventi Ricco calendario di appuntamenti in laguna dal 27 gennaio al 12 febbraio

Venezia, il Carnevale dei colori

Martedì Grasso alle 23.30 ci sarà la Regata del Silenzio

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14 Cultura veneta

Le opere saranno le medesime già esposte alla Basilica Palladiana con l’aggiunta di Memling, Van Eych e Antonello Da Messina

Riaprirà il 2 febbraio 2013, nel Palazzo della Gran Guardia, nel cuore di Verona davanti all’Arena, la grandiosa mostra sul ritratto e la fi gura che Marco

Goldin sta proponendo, in prima edizione, alla Basilica Palladiana di Vicenza dove, dopo appena due mesi di apertura, è già stata ammirata da oltre 125 mila per-sone.

Le opere che saranno presen-tate nell’edizione veronese (che chiuderà i battenti il primo aprile) saranno sostanzialmente le mede-sime già esposte a Vicenza (solo sei non saranno presentate nella città scaligera), con l’aggiunta di un nucleo davvero importante di capolavori tutti prove-nienti da una meravigliosa istituzione rumena, il Muzeul National Brukenthal di Sibiu, antichissima città della Transilvania, che per i suoi monumenti è stata Capitale Europea della Cultura.

Dal museo rumeno, famoso tra gli appassionati di tutto il mondo, giungono a Verona 4 opere quattrocen-

tesche su tavola. Tre sono capolavori tra i maggiori dell’arte fi ammin-

ga, il quarto è un rarissimo Antonello da Messina, la Crocefi ssione datata 1460. Le opere fi amminghe sono di Hans Memling e Jan van Eyck. Di quest’ultimo sarà esposto il bellissimo Ritratto d’uomo con copricapo az-zurro del 1429, straordinario ritratto che, non a caso,

Goldin ha scelto come immagine uffi ciale della mostra veronese. Di Memling sarà presente un dittico con un Ritratto di uomo che legge e un Ritratto di donna in preghiera, entrambe opere del 1490.

Sviluppata in quattro ampie sezioni tematiche e quindi senza seguire semplicemen-te la pura cronologia, anche questa nuova edizione veronese racconterà, con un profl uvio di autentici capo-lavori, volti e fi gure che hanno affascinato gli artisti dal Quattrocento a oggi.

Dai ritratti e dalle fi gure per esempio di Botticelli, Beato Angelico, Mantegna, Bellini, Bramantino, Lippi,

Cranach, Pontormo e poi Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rembrandt, Velázquez, El Greco, Goya, Tiepolo giungendo agli impressionisti da Manet a Monet, da Cézanne e Gauguin a Van Gogh e ai grandi pittori del XX secolo da Munch, Picasso, Matisse e Modigliani fi no a Giacometti e Bacon.

Solo per dire di alcuni tra i moltissimi che compor-ranno a Verona, dopo averlo fatto a Vicenza, questo superlativo museo dei musei. Ma non generico e invece dedicato all’immagine universale dell’uomo tra sacro e profano. Tra vita quotidiana e celebrazione di sé nella regalità delle corti, tra sentimento religioso e rappresen-tazione della propria immagine negli autoritratti soprat-tutto tra Ottocento e Novecento.

A comporre una mostra che, nella sua riedizione a Verona, potrà essere visitata da chi non l’avesse fatto a Vicenza ma anche da chi volesse rivederla con l’ingres-so di altri capolavori.

La mostra alla Gran Guardia è promossa dal Co-mune di Verona, dalla Fondazione Cariverona e da Li-nea d’ombra. Come sempre Linea d’ombra si affi anca

non solo quale società organizzatrice ma anche come partner importante nella produzione della mostra. Main sponsor di questo grande progetto è UniCredit, che ha individuat nella doppia proposta a Vicenza e Verona - territori in cui è presente in modo profondo e diffuso - la qualità necessaria per una nuova, forte partnership.

Mostre Nel Palazzo della Gran Guardia da 2 febbraio 2013

“Raffaello verso Picasso”, dopo Vicenza la mostra approda a Verona

Jan van Eyck, Ritratto d’uomo con copricapo azzurro del 1429 scelto come immagine dell’esposizione

Tra le novità quattro tavole di autori fi amminghi del ‘400

Arte

Maturata all’Accademia de Belle Arti di Venezia negli anni ‘60 e passata attraverso fasi diversissime, l’espe-

rienza artistica di Elio Armano è approdata all’inizio del duemila a Marrakech. Qui, portatovi dallo stilista Massimo Giacon, ha trovato forme, colori e materiali che sem-bravano come aspettarlo, vista la repentina congenialità di tanto lavoro precedente con l’ambiente scoperto nell’antica medina e nel territorio circostante, dalle antiche for-tezze di terra fi no alla cultura berbera ab-barbicata alle montagne dell’Atlante.

Così, viaggio dopo viaggio, intervallando il lavoro nello studio padovano, dove sono nati il “Giardino dei Giusti” di quella città, il Segno per i cinquecento anni dalla nascita di Andrea Palladio e tante altre sculture in cemento, in acciaio, in legno e terracotta, lo scultore ha sviluppato un lavoro parallelo fi no alla mostra dell’anno scorso nei locali imma-colati del riad di rue Daar El Pacha a due passi dal palazzo del re. Da quell’evento, al quale hanno partecipato tanti italiani, nonostante seguisse di pochi giorni l’orrendo attentato terroristico che insanguinò la celebre piazza Jemaa el–Fna, è nata l’idea di un libro, o meglio di un libro-scultura colmo di sorprese come la medina, tutto bianco come il riad che, insieme ad un documentario sull’attività più complessiva dell’artista, è stato presen-

tato sabato 8 dicembre nei medesimi locali dello scorso anno in una Marrakech colma dei tanti eventi che la vedono centro dell’ormai celebrata settimana del cinema giunta alla sua dodicesima edizione. La presentazione del duplice evento che, non a caso ha avuto il patrocinio della Regione Veneto e dell’Isti-tuto Italiano di Cultura in Marocco è venuta a costituire l’esordio concreto e signifi cativo di un rapporto tutto nuovo tra il Veneto e la Regione di Marrakech, così come stabilito dal protocollo d’intesa sottoscritto tra le due regioni lo scorso febbraio a Venezia, allo sco-po di intensifi care i reciproci rapporti turistici, culturali e soprattutto economici in un’area attualmente in forte sviluppo.

Elio Armano, ambasciatore d’arte tra Veneto e MarrakechE’ una mostra “made in Vicenza” quel-

la su “Pietro Bembo e l’invenzione del Rinascimento” che aprirà i battenti il 2

febbraio prossimo a Palazzo del Monte, a Padova. Un’esposizione ambiziosa che ha visto lavorare fi anco a fi anco il Direttore del Cisa, Guido Beltramini, ideatore del progetto, la Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo come promotore della mostra e Mauro Zocchetta con Aldo Cibic nella veste di allestitori. Una mostra ritenuta impossibile per l’ambiziosità dei prestiti che il curatore si proponeva di ottenere, ma che invece è real-tà, costruita com’è attormo alla storia di un uomo, alla sua fedeltà ad un sogno e a una passione. L’uomo si chiama Pietro Bembo, e il sogno è vivere d’arte e poesia, contro con-suetudini familiari e sociali. La passione è la bellezza: assoluta, senza tempo, cercata nel passato e proiettata nel futuro.

L’esposizione riunisce insieme le opere straordinarie degli artisti di cui Bembo fu amico, mentore, talvolta complice come Giovanni Bellini, Giorgione, Raffaello, Ti-ziano, Michelangelo, Jacopo Sansovino, Valerio Belli.

Accanto ad esse i capolavori dell’arche-ologia di cui Bembo si circondò nella sua casa di Padova: la testa di Antinoo, l’ar-cana Mensa Isiaca proveniente dall’Egitto dei faraoni, l’antichissimo manoscritto di Pindaro, la gemma di Dioscoride apparte-nuta a Lorenzo il Magnifi co. E insieme gli esemplari più belli al mondo dei capolavori

tipografi ci che Bembo inventò con l’edito-re Aldo Manuzio. Per la prima volta dopo cinquecento anni queste opere eccezionali ritornano a Padova dai grandi musei d’Eu-ropa e Stati Uniti.

Una parata di capolavori per raccon-tare una storia, quella non di un sempli-ce collezionista, ma di uno dei registi di quello che oggi chiamiamo Rinascimento.

Il viaggio ha inizio nella Venezia di fi ne Quattrocento, attraversa la Ferrara dove Bembo amò Lucrezia Borgia, giunge a Ur-bino e nella Roma dei Papi, per poi tornare a Padova, la città dove scelse di vivere e conservare i propri tesori, nella casa di via Altinate che fu il primo museo del Rinasci-mento.

la mostra aprirà i battenti il prossimo 2 febbraio a Palazzo del Monte, a Padova

pietro bembo, storia di un uomo del rinascimento

Un ritratto di Pietro Brembo

26 Cultura veneta

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CLINICA DENTALE

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15Cultura veneta

Con duemila reperti e attraverso video e postazioni multimediali verrà ricostruita la vita dei nostri antenati

Il Veneto di tremila anni fa era molto diverso da quello che conosciamo oggi. Anche se le Dolomiti erano già le Dolomi-

ti, il Lago di Garda era già stato scavato dai ghiacciai e i colli Berici, Euganei e Lessini avevano già smesso la loro veste di atolli e barriere coralline, il mare era più grande e l’Adige e il Po un po’ più corti. Venezia non c’era ancora in compenso c’era Adria: un complesso di capanne e palafi tte attorno ad un porto ononimo del mare.

Anche Padova non era ancora la città che è, all’epoca forse molto più interessante era Este e i suoi dintorni, compresi i colli che diedero il nome ai primi abitanti di queste zone: gli euganei. Non si sa che fi ne fecero, secondo Tito Livio vennero scacciati in malo modo dai pafl agoni perché questi avevano persero la loro patria nella guerra di Troia contro gli achei.

Omero, infatti, ci informa che questi pafl agoni avevano abbandonato la Pafl ago-

nia, in Asia Minore, e avevano preso casa nella parte più interna del mare Adriatico e insieme alla terra avevano preso anche nuo-vo nome: “evetoy” che tradotto in latino di-venne “heneti” e poi veneti. Degni di lode, signifi ca in greco e non si sa nemmeno il perché, visto che schermiti come perdenti e si sono rifatti su un popolo tra i più mansue-ti del mondo antico.

Questa è la leggenda, la storia vera dei veneti, invece, avrà la forma di una mostra, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, dal Mi-nistero per i Beni e le Attività Culturali e dal Gruppo Icat, Agenzia di marketing e comu-nicazione, che aprirà i battenti il prossimo 6 aprile al Palazzo della Ragione di Padova.

I dati archeologici, infatti, parlano di una realtà culturale con remote radici nelle società preistoriche locali, che, dopo un pe-riodo di crisi nel XII secolo a.C. conseguente

a sconvolgimenti che investono l’intero mondo mediterraneo, rifi oriscono intorno al 1000 a.C. Si confi gurò così una nuova civiltà con radici estese su un territorio corrispondente alle attuali regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e parte del Trentino che avrà vita fl orida fi no al II secolo a.C., quando con l’arrivo dei Romani tutto fi nì con il sovrapponimento delle due culture. La mostra padovana si colloca in questi quasi mille anni, indagando come viveva questo popolo antico, come costruiva le abitazioni, come si procurava il cibo, come seppelliva i propri defunti, come si rivolgeva alle divini-tà, come si rapportava ai popoli confi nanti e a quelli più lontani con cui entrava in contatto.

Come sempre, quando si parla di storia, il raccontoaverrà attraverso l’esposizione di quasi duemila reperti archeologici emersi durante le campagne di scavo ma anche attraverso una serie di video e postazioni

multimediali per una navigazione virtuale fi nalizzata agli approfondimenti attraverso monitor touch screen e altre tecnologie avanzate di interfaccia. Di grande impat-to saranno anche alcune ricostruzioni in scala 1:1, mirate a suscitare l’attenzione e soprattutto l’emozione partecipe del visitatore. Sarà possibile vedere l’interno di un’abitazione, con arredi e suppellettili; entrare in un santuario e percepirne l’atmo-sfera sacrale attraverso la suggestione di una voce che invoca gli dèi, sentire il fl uire dell’acqua, elemento spesso presente nel-le aree sacre in una molteplicità di forme; osservare un imponente tumulo funerario nel quale sono presenti numerose tombe a carattere familiare, cui si aggiungono una

sepoltura equina da un lato, e dall’altro una sepoltura con due corpi: un uomo e un ca-vallo. Momenti di grande impatto emotivo, a completamento di una visita di piena e completa immersione nel mondo dell’antico Veneto.

di Fortunato Marinata

Mostre archeologiche Dal 6 aprile al Palazzo della Ragione di Padova

Venetkens, viaggio nella terra dei veneti antichi

28 Cultura veneta

La Prenotazione avviene presso il Ristorante

Statale 11 Riviera del Brenta Malcontenta (Ve) - Via Padana, 198

Info 041 932127

14 Febbraio 2013S. Valentino

• Aperitivo della Casa

• Gamberetti in Cocktail

• Antipasto Fornace: polipi con sedano,

latticini di seppia, gamberoni

• Bis di Taglierini al Salmone di Scozia,

Gnocchetti con Scampi e funghi

• Grigliata di Orata, Coda di Rospo e

Scampo alla griglia

• Frittura di Calamari e Gamberi

• Insalatine di stagione e carotine

• Sorbetto al limone

• Dolce con vino amoroso

• Caffè e Limoncello

• Vini e Acque Minerali

€ 30,00 a persona

8 Marzo 2013Festa della Donna

• Aperitivo della Casa con salatini• Antipasto Fornace: Gamberetti, polipi con sedano,insalata di mare, latticini di seppia, gamberoni• Linguine ai Frutti di Mare • Pennette Salmone, Gamberi e Seppie• Grigliata mista di pesce (Orata, Coda di rospo, Scampo)•Insalatine di stagione• Sgroppino e Dolce con vino moscato• Caffè corretto

• Pinot, Prosecco e acqua Minerale

€ 25,00 a personaSerata con estrazione di premi in lotteria.Musica dal vivo, allegria e tanta festa.La Festa è per la Donne, Gruppi di Donne ed anche Gruppi di coppie.

Ristorante Alla Fornace

Locale tipico e caratteristico della Riviera del Brenta. Ampia sala per banchetti. Specialità Pesce con tutte le ricette della Tradizione Veneta.

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29Sì, viaggiare28 Sì, viaggiare

Lei, Bianca Sharma, se ne innamorò tredi-ci anni fa durante un’escursione in barca. Quel monastero diroccato di Conca dei Ma-

rini, abbarbicato su una rupe a picco sul mare tra Amalfi e Positano, la colpì a tal punto da volerlo acquistare subito. Ad ogni costo. Dicono che lo abbia soffi ato a Caltagirone, resistendo in seguito anche alle offerte di Berlusconi. Ma questo poco importa. Ciò che conta è che quel monastero del Seicento, appartenuto alle suore domenicane di clausura del Conservatorio di Santa Rosa da Lima, le stesse che crearono le omonime sfogliatelle, sia oggi uno degli hotel resort più belli del mondo. Lo dicono i turisti che lo ammirano dal mare, lo dicono accreditati opinion leader (soprattutto del mondo anglosas-sone) e lo confermano autorevoli guide, specie quelle americane che costituiscono, si sa, una delle bussole più importanti nel cogliere e indiriz-zare i fl ussi turistici internazionali.

Quella di Bianca Sharma, vedova di Ken Sharma (colui che fondò Texas Instruments), e del Monastero di Santa Rosa Hotel & Spa, ha tutti i connotati di una favola. Una favola contemporanea, dove più che i milioni di dollari spesi (pare una novantina) per completare in un decennio l’ambizioso progetto di recupero, abbia contato l’amore che la miliardaria ame-ricana del South Carolina, fi glia di profughi arrivati dalla Pomerania tedesca, ha riversato nell’operazione. Curando con gusto ogni detta-glio insieme all’equipe dell’architetto Francesco De Martino e insieme all’altro artefi ce di questo piccolo-grande miracolo: Flavio Colantuoni, un

Il monastero dei sogni

CAMPANIA

direttore d’albergo di Abano Terme, trovatosi coinvolto nell’operazione in modo quasi ro-cambolesco. Anche lui stregato dalla bellezza di questo posto, così da convincerlo a lasciare di colpo quanto stava seguendo al Nord. Ora è lui il general manager del Santa Rosa, è lui il consigliere personale di Bianca Sharma. E’ lui ad aver deciso l’impostazione della cucina, degli impianti, degli arredi delle suites, come pure ad aver condiviso le scelte della proprietaria nel momento di realizzare il bell’orto botanico terrazzato o di acquistare i piatti in ceramica di Vietri o i sottopiatti in vetro soffi ato di Murano.

Le 33 celle delle suore di clausura oggi sono

state trasformate in 8 camere e 12 lussuose suites, tutte con vista mozzafi ato sulla costiera amalfi tana. Tutte dotate di ogni comfort ma an-che abbellite da tocchi vezzosi come le orchidee fresche nel bagno o i sali e le creme prodotti dal-le suore di Santa Maria Novella a Firenze. Il fasci-no del luogo è assoluto, vi si respira l’atmosfera di un tempo. Merito dell’accuratezza maniacale del restauro, portato a termine con la supervisio-ne costante della Soprintendenza di Salerno, e degli arredi d’epoca, compresa la famosa ruota degli esposti dove le suore ricevevano in forma anonima i neonati abbandonati. Ma anche da dettagli come il suono della campana che saluta

l’arrivo e la partenza di ogni ospite o come i canti gregoriani che di mattina echeggiano soavi nei saloni dell’ex monastero, creando un’atmosfera di profonda spiritualità. Entrare nell’ex mona-stero è come entrare in un sogno, quello che Bianca Sharma ha trasformato in realtà dopo dieci anni di strenua lotta contro l’ostruzionismo della burocrazia. Ora nella costiera amalfi tana la ricca ereditiera americana è adorata dalle gente. Primo perchè ha saputo recuperare un brano importante della storia del luogo, secondo (e aspetto non marginale) perchè ha dato lavoro a tanti giovani e a tante aziende della zona.

Il Monastero Santa Rosa Hotel & Spa è sì

IL SANTA ROSA DI CONCA DEI MARINISORGE SU UNA RUPE DA VERTIGINISULLA ROMANTICA COSTIERA AMALFITANAUN’EREDITIERA AMERICANA, BIANCA SHARMASE NE INNAMORÒ DURANTE UNA GITA IN BARCAIN DIECI ANNI CON UN CERTOSINO RESTAUROLO HA TRASFORMATO IN UNO DEGLI HOTELPIÙ BELLI E LUSSUOSI DEL MONDO

FLAVIO COLANTUONI, IL CAPITANO A 5 STELLE

Capitano di lungo corso, Flavio Colantuoni ha collaborato con pre-stigiosi hotel in varie parti del mondo, dalla Thailandia a Londra, da Saint Moritz a Bruxelles. Ad Abano Terme è stato alla guida dei migliori “cinque stelle”, ha diretto anche Palazzina Grassi a Venezia. Nell’autunno 2011 quando arrivò quella strana telefonata da un vecchio amico conosciuto in gioventù a Londra, Colantuoni pensò ad uno scherzo. Una ricca americana gli metteva a disposizione il suo jet personale per raggiungerla a Miami e discutere di un eventuale ingaggio al timone di un ex monastero. “Pensai ad uno scherzo e non andai - racconta Colantuoni, che nei modi umili e educati ma anche un po’ ironici manifesta come un valore la semplicità delle sue origini - Qualche giorno dopo mi fu offerto il biglietto aereo per Napoli e mia moglie mi convinse ad andare. Giunsi ad Amalfi e non feci più ritorno... Anch’io sono stato folgorato dalla bellezza del luogo e dallo stimolante progetto. Qui si lavora dall’alba al tramonto, ma i risultati fi nora raggiunti ripagano abbondantemente di tutti i sacrifi ci fatti. Ve lo assicuro...”.

UNA SPETTACOLARE IMMAGINE DELLA RUPE CON IL MONASTERO DI SANTA ROSA. A DESTRA IN ALTO LA PISCINA INFINITY POOL E UN DETTAGLIO DEL MONASTERO. QUI SOPRA UNA VEDUTA PANORAMICA DEL SANTA ROSA, LA SALA RISTORANTE, UNA SUITE, IL SUONO DELLA CAMPANA, LA PROPRIETARIA BIANCA SHARMA (RICCA DONNA D’AFFARI AMERICANA) E LE TIPICHE SFOGLIATELLE DI SANTA ROSA

un luogo per straricchi, ma è anche un luogo simbolo della memoria locale, parte stessa del paesaggio della costiera. “E’ stato motivo d’or-goglio per tutti qui - racconta Flavio Colantuoni - avere come primo ospite nel maggio scorso il Principe Alberto Ranieri di Monaco. E non di-mentichiamo il ruolo avuto dal Monastero nella riscoperta della sfogliatella di Santa Rosa, a cui Conca dei Marini ora ha deciso di dedicare un concorso gastronomico”.

Il resort campano oltre che per la sua posi-zione da vertigine su una delle coste più celebra-te del mondo, colpisce per il suo lusso non esibi-to, per le viste su Amalfi , per la piscina a sfi oro che proietta la superfi cie dell’acqua sull’orizzon-te di mare e cielo, per la qualità dei trattamenti della Spa e per la cucina mediterranea curata da Christoph Bob, chef tedesco ex braccio destro di Heinz Beck, già affermatosi al Villa Feltrinelli sul Garda e al Relais Blu in Campania. Il suo talento cristallino ha meritato al Santa Rosa, già pochi mesi dopo la sua apertura, citazioni lusinghiere in tutte le più importanti guide. Impagabile il pia-cere di fare colazione sulla terrazza con vista mare, con dolci appena sfornati fatti con prodot-ti freschi e biologici. Come pure cenare sotto le volte della raccolta sala ristorante. Cantina deci-samente all’altezza, come pure la pasticceria e soprattutto il servizio. Il Monastero Santa Rosa è una nuvola sospesa nel tempo. Altri restauri, come quello dell’annessa chiesa, e altri prossimi lavori (come la creazione di un ristorante estivo a bordo piscina), faranno sognare ancora di più di chi avrà la fortuna di soggiornarvi.

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31I nostri esperti

OTTICA MICAGLIO NOALE >[email protected]<

Lenti a contatto e computerL’OTTICO

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

di Valentino Micaglio

Il modo di vivere dei nostri giorni,i moderni ambienti di lavoro, impon-gono sfi de crescenti per i nostri occhi. Da un’indagine britannica svolta tra 2.750 lavoratori è risul-tato che l’affaticamento provocato dal schermo di un videoterminale colpiva nove utilizzatori su dieci e uno su tre lamentava problemi di secchezza oculare o irritazione oculare.Le caratteristiche e le elevate richie-ste sotto il profi lo del carico visivo di uno studio o un gioco che richie-da l’uso del computer , predispon-gono molte persone a sviluppare problemi oculari e disturbi correlati alla visione. I sintomi oculari asso-ciati includono sensazione di oc-chio secco, irritazione, stanchezza visiva, visione offuscata e sensibili-tà alla luce, inoltre possono essere riportati disturbi quali cefalee e altri sintomi non oculari come dolori al collo e/o alla schiena.E’ stato inoltre dimostrato che la ri-duzione della frequenza di ammic-camento durante l’uso del computer porta ad esacerbare i sintomi nei soggetti già predisposti a sviluppa-re la sindrome da occhio secco , in questo caso si sono dimostrate in grado di migliorare i sintomi l’inse-rimento di gocce oculari lubrifi canti senza conservanti.

Cinque consigli fondamentali per chi utilizza il computer allo scopo di prevenire problemi oculari.

• Ridurre l’abbagliamento che è causa delle principali cause di stanchezza visiva per chi usa il computer, evitare di stare di fronte ad una fi nestra non schermata, poi-ché la differenza di luminosità tra lo schermo e l’area retrostante può provocare stress e disconfort ocula-re• Controllare le lenti a con-tatto, scegliere un materiale con buona trasmissione dell’ossigeno con l’aiuto dello specialista• regolare il monitor, il cen-tro dello schermo dovrebbe essere posto 13-23 cm. più in basso della linea orizzontale che passa per gli occhi dell’operatore• Fare una pausa di 20 sec. ogni 20 minuti• Consultare l’oculista ogni qual volta si avvertono problemi di visione

Bibliografi aDavid Ruston- Optician n.6072 vol.232

DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova [email protected] tiroide è una ghiandola che si trova nella regione anteriore del collo sotto il “pomo di Adamo”, a ridosso della trachea, ed è costituita da due lobi, simili a due noci, uniti tra loro nella parte centrale da un ponte detto istmo. La tiroide di volume patologicamente aumentato si defi nisce “gozzo”. La ghiandola secerne gli ormoni tiroidei che chiameremo T3 (triodotironina) e T4 (tiroxina) costituiti per oltre il 60% da iodio. Tali ormoni svolgono importanti azioni in quanto aumentano la produzione di calore nell’organismo, accelerano il metabolismo di zuccheri e grassi, favoriscono l’accrescimento corporeo nei bambini e inoltre stimolano l’attività del sistema nervoso.La tiroide è avida di iodio e trattiene tutto quello che è in circolo grazie all’azione di un ormone secreto dal cervello (ipotalamo) detto TSH che ne regola il deposito e la trasformazione in T3 e T4. T3 è la forma attiva dell’ormone mentre T4, è pronto ad essere convertito, secondo le necessità. in T3. Quando si abbassano i T3 e T4 il TSH induce la tiroide a liberarne maggiori quantità, quando invece l’ormone tiroideo in circolazione è elevato, il cervello mette a riposo la ghiandola.La corretta funzione della ghiandola è garantita da un adeguato apporto nutrizionale di iodio, ma questo elemento negli alimenti e nelle acque è molto variabile, spesso scarso rispetto ai fabbisogni. La sua carenza è uno dei più gravi problemi di salute pubblica che colpisce soprattutto le donne e i bambini. L’acqua di montagna e dei laghi è più povera di iodio rispetto a quella del mare e per questa carenza è utile una profi lassi che introduca lo iodio per mezzo del sale da cucina cosiddetto “iodurato”. Ogni volta che la disponibilità dell’ormone tiroideo è superiore alle necessità si ha l’ipertiroidismo, detto anche gozzo tossico o morbo di Basedow. I sintomi principali si possono così sintetizzare: mani che diventano calde e umide, i capelli fragili che tendono a cadere, palpitazioni, ipertensione arteriosa, diarrea, irregolarità mestruali. Anche l’occhio è colpito e la manifestazione più eclatante è l’esoftalmo; gli occhi sporgono fuori dalle orbite per cause ancora sconosciute. I muscoli deputati ai movimenti dell’occhio sono infi ammati e gonfi andosi all’interno dell’orbita spingono l’occhio all’infuori facendo assumere al paziente il caratteristico aspetto. In casi gravi ciò può indurre diplopia, cioè visione doppia, e nei casi più avanzati questi muscoli ingrossati possono addirittura comprimere il nervo ottico alla sua origine con gravi danni alla vista. E’ chiaro che compito dell’endocrinologo è cercare di normalizzare la funzione tiroidea. Compito dell’oculista è il monitoraggio dell’esoftalmo per scongiurare le gravi complicazioni descritte. A volte ciò non è possibile e l’oculista deve intervenire chirurgicamente rimodellando le pareti ossee dell’orbita per permettere all’occhio di rientrare nella sua posizione allentando la compressione sul nervo ottico. Nel caso in cui vi sia invece una carenza di ormoni tiroidei si ha l’ipotiroidismo per carenza di iodio nella dieta o in conseguenza di tiroiditi; è il quadro più frequente. Più colpite sono le donne dopo i 40-60 anni. L’ipotiroidismo si manifesta con debolezza, apatia, svogliatezza, tendenza alla depressione, torpore psichico, cute secca, i peli pubici e ascellari non crescono, si ha stitichezza, spesso lingua edematosa, aumento di peso, ipotensione

Occhio e TiroideL’OCULISTA

arteriosa. Le manifestazioni oculari possono portare alla diagnosi dell’ipotiroidismo in tempi precoci; esse comprendono la caduta delle sopraciglia, specie esternamente, le palpebre si fanno edematose, gonfi e. E’ presente una ridotta secrezione lacrimale con sensazione di “occhio secco”. Raramente, ma non troppo, l’ipotiroidismo può manifestarsi con abbassamento lieve di una palpebra. Oltre a questi quadri patologici principali vi è purtroppo il vasto capitolo sui tumori della tiroide e altre malattie minori poco conosciute della ghiandola. Compito dell’ oculista è conoscere queste malattie e i loro sintomi per saperle diagnosticare subito.

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33A tavola

COCKTAILS

I CONSIGLI DI PAOLOLO SWEET GIRL

INGREDIENTI :

1/4 GALLIANO

1/4 BENEDECTIN 1/4 VODKA

1/4 DRAMBUIE SHAKER, COPPETTA DA COCKTAIL .CILIEGINA ROSSA

RICETTA: FILETTO DELLA TERRAZZAPROCEDIMENTO

FILETTO DI CHIANINA IN PADELLA CON BURRO SCALOGNO AGLIO SALVIA PATATE FAR EVAPORARE IL VINO . A COTTURA AVVENUTA ADAGIARLO SULLA CREMA FARCIRLO CON PROSIUTTO DI PARMA GUARNIRLO CON SALVIA E PATATE FRITTE.

VINO

L’ALEATICO DELL’ELBA

ORAMAI LE FESTE SONO PASSATE, C’È CHI HA FESTEGGIATO DI PIÙ E CHI DI MENO, MAGARI CON UN BEL CALICE DI “CREMANT”. L’EPIFANIA CI HA TRAGHETTATO NEL PERIODO DEL CARNEVALE, QUINDI OGNI REGIONE COI PROPRI DOLCI, NOI VENETI COI CROSTOLI, O GALANI. MI RICORDO CHE A CASA DEI MIEI GENITORI SI FACEVANO ANCHE

I CAPPELLETTI CON LA MOSTARDA CHE NOI BAMBINI NON GRADIVAMO MOLTO. A NOI PIACEVANO E CI PIACCIONO AN-CORA I CAPPELLETTI CON LA NUTELLA. IN QUESTO ARTICOLO QUINDI VI PARLERÒ DI UN VINO CHE BEN SI ACCOMPAGNA A DOLCI COL CIOCCOLATO.VI PARLERÒ DELL’ALEATICO DELL’ELBA, UN VINO CHE HA PIÙ DI 2000 ANNI DI STORIA, IMPORTATO DAI GRECI E COLTIVATO DAI ROMANI. PENSATE CHE ANCHE NAPOLEO-NE BONAPARTE, ESTREMAMENTE AFFASCINATO DA QUE-STO NETTARE, DURANTE IL SUO ESILIO NE INCREMENTÒ LO SVILUPPO. LA PRODUZIONE DELL’ALEATICO NON È SEMPLICE, INFATTI LE UVE VENGONO LASCIATE SOVRAMATURARE SULLE VITI PER ALCUNE SETTIMANE. VENGONO POSTE POI SU GRATIC-CI AL SOLE E GIRATE FREQUENTEMENTE.POI SI EFFETTUA LA FERMENTAZIONE ALCOLICA E, SUCCES-SIVAMENTE, SI METTE IL VINO IN BARRIQUE PER 12-14 MESI PRIMA DELL’IMBOTTIGLIAMENTO. L’ALEATICO DELL’ELBA SI PRESENTA CON UN BELLISSIMO COLORE ROSSO RUBINO INTENSO, CON QUALCHE RIFLESSO GRANATO, E SA DI FRUTTA SECCA E DI CONFETTURA DI FRUTTA ROSSA. IN BOCCA CI REGALA UN VELLUTO E UNA MORBIDEZZA DAVVERO AVVOLGENTE. INSOMMA DAVVERO IL VINO DELL’ELBA È UNA CHICCA ENOLOGICA MOLTO IM-PORTANTE NEL PANORAMA VINICOLO ITALIANO E MONDIA-LE, ASSOLUTAMENTE DA CONSIGLIARE.

DenisMeneghini

by Paolo Marani

[email protected]

CUCINA

TORTA DI ROSE AGLI SPINACI, BIETE E RICOTTAUNA VERSIONE SALATA DELLA TORTA DI ROSE CHE, COMPLICE ANCHE IL RIPIENO, SI RIVELA MOLTO PIÙ

SOFFICE E MORBIDA. ALL’INTERNO UNA FARCIA MOLTO CLASSICA QUALE IL MIX DI SPINACI, BIETE E RICOTTA, ARRICCHITA POI CON LA FRUTTA SECCA DI STAGIONE. QUESTO RICCO E QUASI DOLCE RIPIENO HA ESALTATO LA PASTA BRIOCHES, LEGGERMENTE SPEZIATA CON LA NOCE MOSCATA. L’EFFETTO FINALE DI COLORI E CONSISTENZE ASSICURA UN OTTIMO SUCCESSO.

INGREDIENTI PER 5 PERSONE:PER LA BASE: 160G FARINA 00; 140G FARINA MANITOBA; LATTE; 1 UOVO; 1 CUCCH. FIOCCHI DI PATATE; 1 CUCCH. STRUTTO; 1 CUCCH. MIELE D’ACACIA; NOCE MOSCATA; 25G LIEVITO DI BIRRA; SALE

PER LA FARCIA: 360G SPINACI SURGELATI; 100G BIETE SURGELATE; 210G RICOTTA VACCINA; PINOLI; UVETTA SULTANINA; AGLIO IN POLVERE; SALE

PROCEDIMENTOSCIOGLIERE IL LIEVITO IN UN PO’ DI LATTE E ACQUA TIEPIDA.SETACCIARE LE FARINE CON I FIOCCHI DI PATATE, UNIRE LO STRUTTO AMMORBIDITO ED IL MIELE. INCORPORARE IL LIEVITO SCIOLTO ED IMPASTARE BENE.INSAPORIRE CON NOCE MOSCATA E SALE ED AGGIUNGERE L’UOVO. OTTENERE UN PANETTO DA FAR LIEVITARE PER QUALCHE ORA IN UN LUOGO UMIDO. SCONGELARE BIETE E SPINACI E MESCOLARLI CON LA FRUTTA SECCA ED IL FORMAGGIO; INSAPORIRE CON AGLIO E SALE. STENDERE LA PASTA FORMANDO UN LUNGO RETTANGOLO, FARCIRLA SU TUTTA LA SUPERFICIE CON IL COMPOSTO DI VERDURE, QUINDI ARROTOLARE A FORMA DI STRUDEL.TAGLIARE LO STRUDEL A FETTE E DISPORLE, IN ORIZZONTALE, UNA AFFIANCO ALL’ALTRA IN UNA TEGLIA ROTONDA CON CARTA DA FORNO (NOI AVEVAMO UNA TEGLIA IN CERAMICA, QUINDI NON CI È SERVITA LA CARTA).SPOLVERARE LA SUPERFICIE CON UN PO’ DI SALE E LASCIAR LIEVITARE PER CIRCA 2 - 3 ORE.CUOCERE IN FORNO CON FUNZIONE VENTILATA E 180° PER CIRCA 40 MINUTI.

MANUELA E SILVIA BIZZO SPIZZICHI E BOCCONI B

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34 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO ATTENZIONE

AI DIVERBI TROPPO AC-CESI, CERTI FUOCHI SONO DIF-

FICILI DA SPEGNERE. LA TEMPESTA SI SPEGNERÀ NATURALMENTE · SALUTE LA TENTAZIONE DI CIMENTARVI IN UNA SERIE INTERMINABILE DI ESERCIZI AERO-BICI, ISOTONICI E SUPERSONICI SARÀ IR-RESISTIBILE

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11

FASCINO VI SIETE FATTI CARICO DI RE-

SPONSABILITÀ EXTRA CHE VI APPESAN-TISCONO INUTILMENTE. SCROLLATEVI DI DOSSO LA RUGGINE· SALUTE LE DIFESE IMMUNITARIE BASSE VI COSTRINGONO AD ADOTTARE UNA DIETA LEGGERA E FARE MOLTA ATTENZIONE AI COLPI D’ARIA

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO PRENDE-TEVELA COMODA, IN FU-TURO QUANDO TORNERÀ

IL VOSTRO ENTUSIASMO DOVRETE ESSERE LIBERI PER RIUSCIRE E COLPIRE AL CUORE· SALUTE A DIS-PETTO DEL FREDDO INVERNO, RIUSCIRETE A TROVARE MILLE E PIÙ MODI PER FAR CIRCOLARE LA VOSTRA GRANDE ENERGIA CINETICA

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01

F A S C I N O L’OPPORTUNITÀ CHE ASPETTAVATE È ALLE PORTE: AFFERRATELA AL VOLO E SENZA ESITAZIONI. LA SICUREZZA PAGA IN AMORE · SALUTE SUPER FAVORITI GLI SPORT CHE IMPLICHINO GRANDE RE-SISTENZA, COME LA MARATONA O LO SCI DI FONDO. FORZA, DUNQUE!

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO SBARAZZAT-

EVI DI TUTTO CIÒ CHE È RIMASTO IN ARRETRATO. SARETE COSÌ LEGGERI CHE L’OBIETTIVO DINNANZI

A VOI È PRATICAMENTE RAGGIUNTO · SALUTE LA GRANDE ENERGIA A DISPO-SIZIONE SARÀ CONVOGLIATA IN QUALCHE FULL-IMMERSION OLISTICA, CHE SODDISFI MENTE E SPIRITO

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

FASCINO QUANDO LE COSE CHE VOR-REMMO RIMANGONO FUORI PORTATA È PERCHÈ NON POSSIAMO PERMETTERCELE. L’EMOTIVITÀ VI TRADISCE · SALUTE CONCEDETEVI RIPOSO A SUFFICIENZA, PER NEUTRALIZZARE EVENTUALI CALI ENERGETICI O SOMATIZZAZIONI. FATE DANZA O DI GINNASTICA ARTISTICA

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO LA LIBERTÀ

H A UN SUO PREZZO E COSÌ LE AZIONI IMPULSIVE. QUALUNQUE COSA VI SPINGA OLTRE IL CUORE RICORDATENE IL PREZZO · SALUTE USATE MAGGIORE CAUTELA NEI CONFRONTI DELL’APPARATO SCHELETRICO: CERCATE DI MANTENERE SCIOLTA LA COLONNA VERTEBRALE

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO UN

RAPPORTO IM-P O R- TANTE STA GIUN-GENDO AD UN LIVELLO PIÙ PROFONDO. L’ALCHIMIA FISICA NON MANCA MA C’È DI PIÙ· SALUTE RIMANDATE EXPLOIT E PRODEZZE ATLETICO/SPORTIVE AL MESE PROSSIMO: RISCHIATE STRAPPI MUSCOLARI O PROBLEMI ALLA SCHIENA

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO AVRETE SUCCESSO SE VI LAS-

CERETE GUIDARE DA CIÒ CHE VI PIACE DI PIÙ. NON IMPUNTATEVI IN CIÒ CHE NON VI È CONGENIALE · SALUTE MESE PERFETTO PER CHI DESIDERI AUMEN-TARE FREQUENZA O INTENSITÀ DEGLI ALLENAMENTI:SPORT FAVORITI CORSA, EQUITAZIONE E PATTINAGGIO

CANCRODAL 22/06

AL 22/07FASCINO NON ABBIATE PAURA

DI COMMETTERE I SOLITI ERRORI, APRITE LE ALI E LASCIATEVI ANDARE. L’ESPERIENZA INSEGNA E AVETE IMPAR-ATO· SALUTE IL CORPO REAGIRÀ MOLTO BENE AGLI STIMOLI E LE DIFESE IMMUNI-TARIE FARANNO EGREGIAMENTE IL LORO LAVORO

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO VALUTATE IL LATO DIVERTENTE DELLE OPPORTUNITÀ CHE VI SI AFFACCIANO

ALL’ORIZZONTE. NON VI MANCANO ENERGIE E SPIRITO · SALUTE SE VI AS-TERRETE DA ESTREMISMI E VI METTERETE IN ASCOLTO DEI BISOGNI DEL CORPO, TRASCORRERETE UN MESE PIÙ CHE GO-DIBILE

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO SIATE RISOLUTI,

SEGUITE L’ISTINTO E COMIN-CIATE DA CIÒ CHE CONOSCETE MEGLIO. AVRETE UNO SPIRITO VISIONARIO CHE PAGHERÀ · SALUTE SARETE ASSIDUI E COSTANTI ANCHE NEL SEGUIRE EVEN-TUALI TERAPIE, CHE DARANNO RISULTATI SICURI. VITALITÀ E RESISTENZA ASSICU-RATE

OroscopoMETTETE AL LAVORO LA CREATIVITÀ ED

INIZIATE A GUARDARE AL FUTURO CON

SPERANZE CONCRETE

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Siamo al servizio del clientedalla progettazione al montaggio!!

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Oggi, con 27 unità locali operanti su tutto il territorio nazionale, Den-talcoop è un punto di riferimento chiaro e affidabile per oltre 80.000 pa-zienti, che oltre alla convenienza ne apprezzano soprattutto la qualità. Perché Dentalcoop, oltre a porre la massima attenzione sull’aggiornamento professionale di medici e formazione di paramedici, è in grado di offrire sem-pre materiali e tecnologie di ultima generazione e di alto livello qualitativo.

Grazie alla forza di un grande gruppoe alle vantaggiose condizioni sugliacquisti, le cliniche odontoiatriche Dentalcoop si sono affermate intutta Italia offrendo servizi di elevataqualità alle migliori condizioni.

Tutto su 4 è una metodica innovativa che permette di riabilitare una in-tera arcata dentale (superiore o inferiore) tramite l’inserimento di soli 4 impianti dentali endossei. Il vantaggio principale di questa tecnica è la sua possibile applicazione anche in pazienti con atrofia ossea, in cui vengono sfruttate quelle zone della bocca dove è minore il ri-assorbimento osseo. Altro fon-damentale vantaggio è che nella stessa giornata dell’intervento chirurgico (inserimento degli im-pianti) viene posizionata la den-tatura fissa provvisoria avvitata.

Qualitàitaliana, sicurezza e convenienza.

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Dentalcoop vuole sempre garantire la massima sicurezza: guanti, ma-scherine, bicchiere, tovagliolino, aspirasaliva, pellicole trasparenti di protezione... sono tutti monouso. Gli strumenti sono sterili ed imbustati: verificate la banda marrone sulle buste! E per offrire tutto ciò sono fon-damentali: la formazione e l’aggiornamento costante del personale, l’ef-ficienza organizzativa, i protocolli scientificamente convalidati e linee guida rigorose, l’utilizzo di tecnologie e materiali di ultima generazione.

Sterilizzazione. La massima attenzione, per la vostra sicurezza.

ORTODONZIA

ORTODONZIA INVISIBILE

L’ortodonzia è quella branca dell’o-dontoiatria che si occupa dello studio, dello sviluppo e della crescita dell’ap-parato dento-maxillo-facciale e delle strutture ad esso correlate, dalla na-scita alla sua maturità.

Comprende tutti i procedimenti pre-ventivi, intercettivi e correttivi delle malformazioni, utilizzando apparecchi funzionali o meccanici al fine di sta-bilire normali relazioni anatomiche e funzionali dei denti e delle loro basi ossee. Il risultato è quello di una cor-retta occlusione ed un soddisfacente aspetto estetico.

Ricopre i denti come un sottile guanto consentendo di effettuare una terapia ortodontica efficace, comoda e in-visibile. Si dimostra spesso pari e in alcuni casi superiore alle tradizionali tecniche vestibolari (visibili). Offrendo un maggior comfort, il paziente accet-ta con maggiore positività il periodo della terapia.

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575 €Impianto endosseo

70 €Otturazione semplice estetica

45 €Igiene dentale

35 €OPT (panoramica)

395 €Corona ceramica

Grazie alla forza della Cooperazione e di un grande gruppo,Dentalcoop è in grado di offrirti la grande qualità italiana, con il massimo del risparmio

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Con Dentalcoop, sorride anche la convenienza.

Le convenzioni sono regionali o nazionali, si prega di con-sultare il sito www.dentalcoop.it o la sede a voi più vicina.

Le nostre convenzioni

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UNITÀ LOCALI DENTALCOOP:

• BERGAMO

• BRESCIA tel. 030 3545278

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• DARFO BOARIO TERME (BS) tel. 0364 531905

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• LEGNANO (MI) tel. 0331 440011

• MANTOVA tel. 0376 245687

• MARTINSICURO (TE) tel. 0861 711647

• MIRANO (VE)

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• MOGLIANO (TV)

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• MONTECASSIANO (MC) tel. 0733 290556

• OCCHIOBELLO (RO) tel. 0425 750481

• PADOVA tel. 049 8751943

• PIETRA LIGURE (SV) tel. 019 610294

• REGGIO EMILIA tel. 0522 305583

• SALERNO tel. 089 381723

• SAN DONÀ DI P. (VE) tel. 0421 307034

• SAVONA tel. 019 807545

• SEDICO (BL) tel. 0437 853391

• SPRESIANO (TV) tel. 0422 881130

• TORINO tel. 011 2462107

• TREVISO tel. 0422 421927

• VERONA tel.045 500108

• VIGEVANO (PV) tel. 0381 78587

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MIRANO

Via Stazione, 119 - Loc. Ballò30035 Mirano (VE)tel. 041 410052

Direttore sanitario: Dr. Lazzeri SandroOrdine medici di Lucca n. 49

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