Riviera ovest nov2014 n142

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Il Cipe dà il via libera alla Romea Commerciale Dolo pag. 8 pag. 17 Cittadini uniti per difendere l’ospedale di Dolo Al corteo in difesa del nosocomio rivierasco, hanno partecipato oltre mille persone. La Lega Nord non ha sfilato L a sospensione delle schede ospedaliere e dell’atto aziendale dell’Ulss 13, che i plessi di Dolo e Mirano siano considerati come ospedali di rete per acuti su due poli, investimenti per gli ospedali e la discussione sulle strutture intermedie. Queste sono le richieste lanciate nella manifestazione per la difesa dell’ospedale di Dolo dello scorso 16 novembre. La manifestazione è stata promossa dai sindaci della Riviera, assieme al coordinamento organizzativo che vede in testa il comitato “Bruno Marcato”, il Pon- te del Dolo, Opzione Zero. Al corteo hanno partecipato oltre mille persone, tra cui sei sindaci (Dolo, Mira, Campolongo, Campo- nogara, Fossò e Stra), i consiglieri regionali Bruno Pigozzo (Pd), Pietrangelo Pettenò (Federazione della Sinistra) e Francesco Piccolo (Gruppo Misto) e rappresentanti po- litici, sindacali, di associazioni e comitati. La manifestazione è partita dal Foro Boario per giungere allo Squero, dove si sono svolti gli interventi. “Chiediamo un impegno concreto da parte della politica regionale – ha detto Alessandro Campalto – come quello avuto per l’Ulss 10 del Veneto Orientale, non solo nel sospendere l’attuazione dell’atto azien- dale, ma nella revisione di questo impianto. Chiediamo un ospedale di rete su due poli, entrambi con specializzazioni mediche e chi- rurgiche”. Il 15 novembre si è invece svolto un sopralluogo della Lega Nord all’ospedale di Dolo con la presenza di Daniele Stival (assessore regionale), Alberto Semenzato (segretario provinciale) e Giovanni Fattoret- to (segretario della Riviera). CRISTIAN RIGHETTO, DA CASSAINTEGRATO A INFERMIERE Da operaio cassintegrato a laureato in infermieristi- ca. Questa la storia davvero importante di Cristian Righetto, mirese, che alla soglia dei 40 anni ha deciso, di fatto, di cambiare vita e mestiere. pag. 16 LA SCUOLA ELEMENTARE DI MELLAREDO SI AMPLIA Finalmente qualcosa comincia a muoversi sul fronte del blocco della spesa pubblica e il Comune di Pianiga ha colto l’occasione, e per questo mette sul piatto l’ampliamento della scuola elementare di Mellaredo. pag. 13 Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.142 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it della Riviera Ovest 1994 - 2014 continua a pag. 8 Intervento “S ono le 10 di sera e sono in ufficio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora finita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a raccogliere l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie. In Africa quando si nasce alla fine del mondo di Don Dante Carraro* *Direttore di Medici con l’Africa Cuamm App L’EDITORIALE Buon natale e felice anno nuovo La Redazione* F ino a non molti anni fa questo era il tempo in cui si compilava una lista con i nomi delle persone a cui mandare gli auguri per le feste. A volte sui biglietti si scrivevano frasi di rito altre volte, invece, ci si impegnava a fondo per mandare davvero i migliori auguri. Nell’era digitale, invece, tutto passa dai social, Facebook in primis. E accade che, se durante le feste non sei connesso, rispondi a chi ti ha fatto gli auguri per Nata- le quasi a carnevale. L’idea per queste feste in arrivo, allora, potrebbe essere quella di esercitare il proprio diritto alla disconnessio- ne e la propria volontà di presenza dove davvero si vuol essere presenti. Abbiamo tutti più bisogno di vicinanza e di calore, come insegnano le tante storie di volon-tariato che vi raccontiamo in que- sto numero del nostro giornale. Le difficoltà del momento se si affrontano insieme ad altri possono fare meno male e costruire, invece, nuove vie di futuro, di speranza e di pace. E da parte nostra, che ogni mese da più di vent’anni entriamo a casa vostra per raccontarvi come va il mondo, un messag- gio speciale: Sentiti auguri a tutti di Buon Natale e Buon anno nuovo! *[email protected] Sanità Speciale Natale pag. 22 Appuntamenti e consigli per le Feste Frecce Tricolori il club ricorda Franceschetti Monselice pag. 6 alle pagg. 31-34 a pag. 29 di Grigoletto Loris & Alan 30010 PROZZOLO di Camponogara (VE) [email protected] www.impresafunebregrigoletto.com Tel. 041 462 410 Cell. 339 70 50 450 Tel. 041 462 410 Cell. 339 70 50 450

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Riviera ovest nov2014 n142

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Il Cipe dà il via libera alla Romea Commerciale

Dolo

pag. 8

pag. 17

Cittadini uniti per difendere l’ospedale di DoloAl corteo in difesa del nosocomio rivierasco, hanno partecipato oltre mille persone. La Lega Nord non ha sfilato

La sospensione delle schede ospedaliere e dell’atto aziendale dell’Ulss 13, che i plessi di Dolo e Mirano siano considerati

come ospedali di rete per acuti su due poli, investimenti per gli ospedali e la discussione sulle strutture intermedie. Queste sono le richieste lanciate nella manifestazione per la difesa dell’ospedale di Dolo dello scorso 16 novembre. La manifestazione è stata promossa dai sindaci della Riviera, assieme al coordinamento organizzativo che vede in testa il comitato “Bruno Marcato”, il Pon-

te del Dolo, Opzione Zero. Al corteo hanno partecipato oltre mille persone, tra cui sei sindaci (Dolo, Mira, Campolongo, Campo-nogara, Fossò e Stra), i consiglieri regionali Bruno Pigozzo (Pd), Pietrangelo Pettenò (Federazione della Sinistra) e Francesco Piccolo (Gruppo Misto) e rappresentanti po-litici, sindacali, di associazioni e comitati. La manifestazione è partita dal Foro Boario per giungere allo Squero, dove si sono svolti gli interventi. “Chiediamo un impegno concreto da parte della politica regionale – ha detto

Alessandro Campalto – come quello avuto per l’Ulss 10 del Veneto Orientale, non solo nel sospendere l’attuazione dell’atto azien-dale, ma nella revisione di questo impianto. Chiediamo un ospedale di rete su due poli, entrambi con specializzazioni mediche e chi-rurgiche”. Il 15 novembre si è invece svolto un sopralluogo della Lega Nord all’ospedale di Dolo con la presenza di Daniele Stival (assessore regionale), Alberto Semenzato (segretario provinciale) e Giovanni Fattoret-to (segretario della Riviera).

Cristian righetto, da Cassaintegrato a infermiere

Da operaio

cassintegrato a laureato in infermieristi-

ca. Questa la storia davvero

importante di Cristian Righetto, mirese, che alla soglia dei 40 anni ha deciso, di

fatto, di cambiare vita e mestiere. pag. 16

La sCuoLa eLementare di meLLaredo si ampLia

Finalmente qualcosa comincia a muoversi sul fronte del blocco della

spesa pubblica e il Comune di Pianiga ha colto l’occasione, e per questo mette

sul piatto l’ampliamento della scuola elementare di Mellaredo.

pag. 13

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.142 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

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Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

“Sono le 10 di sera e sono in uffi cio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora fi nita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a raccogliere

l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie.

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

di Don Dante Carraro*

continua a pag. 8

Intervento

“Sono le 10 di sera e sono in uffi cio tra le ultime carte della giornata, che però non è ancora fi nita. Un uomo è venuto a chiamare l’ambulanza: la moglie era andata a racco-

gliere l’erba per riparare il tetto, si è fermata in un villaggio a passare la notte e lì è stata sorpresa dalle doglie.

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

di Don Dante Carraro*

*Direttore di Medici con l’Africa Cuamm

App

L’EDITORIALE

Buon natale e felice anno nuovola Redazione*

Fino a non molti anni fa questo era il tempo in cui si compilava una lista con i nomi delle persone a cui mandare gli

auguri per le feste. A volte sui biglietti si scrivevano frasi

di rito altre volte, invece, ci si impegnava a fondo per mandare davvero i migliori auguri.

Nell’era digitale, invece, tutto passa dai social, Facebook in primis. E accade che, se durante le feste non sei connesso, rispondi a chi ti ha fatto gli auguri per Nata-le quasi a carnevale. L’idea per queste feste in arrivo, allora, potrebbe essere quella di esercitare il proprio diritto alla disconnessio-ne e la propria volontà di presenza dove davvero si vuol essere presenti.

Abbiamo tutti più bisogno di vicinanza e di calore, come insegnano le tante storie di volon-tariato che vi raccontiamo in que-sto numero del nostro giornale. Le diffi coltà del momento se si affrontano insieme ad altri possono fare meno male e costruire, invece, nuove vie di futuro, di speranza e di pace.

E da parte nostra, che ogni mese da più di vent’anni entriamo a casa vostra per raccontarvi come va il mondo, un messag-gio speciale: Sentiti auguri a tutti di Buon Natale e Buon anno nuovo!

*[email protected]

Ambulatoripediatrici, verso la nuova verifica

Sanità

pag. 10

Speciale Natale

pag. 22

Appuntamenti e consigli per le Feste

Frecce Tricoloriil club ricordaFranceschetti

Monselice

pag. 6

alle pagg. 31-34

a pag. 29

di Grigoletto Loris & Alan

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Riviera Regionestra

pag. 6

I sindaci vogliono il completamento dell’Idrovia

doLo

pag. 9

A dicembre il Pd sceglie il candidato alle comunali

fiesso

pag. 14

L’illuminazione pubblica sarà gestita online

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Dolo, Fiesso, Stra, Vigonovo, Fossò, Pianiga per un numero complessivo di 12.179 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)Germana urbani [email protected] Jovane [email protected] in redazione il 27 novembre 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

accaduto acca-dra venezia

Il destino dei 64 lavoratoriatp: La provinCia Chiede aL veneto una proroga

Gestione Atp di Venezia e questione dipendenti:

sono stati i temi oggetto di un incontro fra l’asses-sore regionale al Turismo Marino Finozzi, la presidente della Provin-

cia di Venezia Francesca Zaccariotto e i vari sindaci dei Comuni del litorale veneziano lo scorso 28 novembre a Mestre (nella foto).

Per salvaguardare gli stipendi dei 64 lavoratori delle Aziende di promozione tu-ristica la Provincia ha chiesto alla Regione una proroga per consentire ai sindaci dei

Comuni interessati di presentare un piano risorse umane con lo scopo di assorbire il personale Apt.L’assessore veneto Finozz

ha manifestato la disponibilità a concedere una proroga di sei mesi, che saranno utili

per adempiere agli obblighi di riforma dettati dalla legge 11/2013 e favorire

così l’aggregazione fra pubblico e privato nella costituzione delle Odg (Organiz-

zazione di gestione della destinazione), che erediteranno le funzioni svolte dalle

Province stesse.

Camera di commercioCostruiamo assieme

La Città metropoLitana

Sindaci dei comuni del Veneziano convo-cati lo scorso 20 novembre dalla Camera di Commercio di Venezia, con la sua com-missione consiliare apposita, per discutere

della costituenda Città metropolitana.L’obiettivo, senza voler fare invasione di

campo, è quello - come ha spiegato il presidente Giuseppe Fedalto, di favorire

le condizioni per “costruire tutti assieme la nostra Città metropolitana” nella convin-

zione che essa possa rappresentare una straordinaria opportunità per il rilancio del

territorio, opportunità che meglio può essere colta se ci sarà un

effi cace gioco di squadra. “Dobbiamo trovare i presupposti - ha com-

mentato il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson - per collegare i nostri territori, le

possibili relazioni di questa realtà metropo-litana, ancora tutta da inventare”.

A Margheraparte iL “viLLage di nataLe”

Tutto pronto per l’iniziativa “Village di Natale” nella zona dei parcheggi dell’a-rea del Panorama a Marghera Sud. L’area ospiterà dall’11 dicembre al 6 gennaio 2015 una pista di pattinaggio sul ghiaccio e due stand. Uno per il noleggio dei pattini e come spogliatoio, l’altro sarà di tipo gastronomico. La pista di pattinaggio sarà un rettangolo grande 30 metri per 20 e sarà un punto si attrazione non solo per Mar-ghera, ma anche per tutti i visitatori dei centri commerciali dell’area, proprio in concomitanza con le festività natalizie. “Village di Natale” si troverà a ridosso del capolinea del tram.

veneto CityLa Commissione vigiLanza pronta ai ControLLi

Sono cinque i componenti del Collegio di vigilanza su Veneto City istituito ai sensi dell’articolo 9 dell’accordo di programma che punta all’attuazione organica e coordinata del polo del terziario di scala sovraregionale, fi nalizzato alla localizzazione di centri direzionali e strutture centrali di grandi imprese. Ne faranno parte: il presidente della Regione, Luca Zaia (o un suo delegato); la presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto; il sindaco del Comune di Dolo, Maria Maddalena Gottardo. Il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara, l’architetto Daniele Agnolon per Veneto City. La commissione nelle prossime settimane potrà lavorare vigilando sulle procedure inerenti quest’operazione.

accaduto acca-dra venezia

Il destino dei 64 lavoratoriatp: La provinCia Chiede aL veneto una proroga

Gestione Atp di Venezia e questione dipendenti:

sono stati i temi oggetto di un incontro fra l’asses-sore regionale al Turismo Marino Finozzi, la presidente della Provin-

cia di Venezia Francesca Zaccariotto e i vari sindaci dei Comuni del litorale veneziano lo scorso 28 novembre a Mestre (nella foto).

Per salvaguardare gli stipendi dei 64 lavoratori delle Aziende di promozione tu-ristica la Provincia ha chiesto alla Regione una proroga per consentire ai sindaci dei

Comuni interessati di presentare un piano risorse umane con lo scopo di assorbire il personale Apt.L’assessore veneto Finozz

ha manifestato la disponibilità a concedere una proroga di sei mesi, che saranno utili

per adempiere agli obblighi di riforma dettati dalla legge 11/2013 e favorire

così l’aggregazione fra pubblico e privato nella costituzione delle Odg (Organiz-

zazione di gestione della destinazione), che erediteranno le funzioni svolte dalle

Province stesse.

Camera di commercioCostruiamo assieme

La Città metropoLitana

Sindaci dei comuni del Veneziano convo-cati lo scorso 20 novembre dalla Camera di Commercio di Venezia, con la sua com-missione consiliare apposita, per discutere

della costituenda Città metropolitana.L’obiettivo, senza voler fare invasione di

campo, è quello - come ha spiegato il presidente Giuseppe Fedalto, di favorire

le condizioni per “costruire tutti assieme la nostra Città metropolitana” nella convin-

zione che essa possa rappresentare una straordinaria opportunità per il rilancio del

territorio, opportunità che meglio può essere colta se ci sarà un

effi cace gioco di squadra. “Dobbiamo trovare i presupposti - ha com-

mentato il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson - per collegare i nostri territori, le

possibili relazioni di questa realtà metropo-litana, ancora tutta da inventare”.

A Margheraparte iL “viLLage di nataLe”

Tutto pronto per l’iniziativa “Village di Natale” nella zona dei parcheggi dell’a-rea del Panorama a Marghera Sud. L’area ospiterà dall’11 dicembre al 6 gennaio 2015 una pista di pattinaggio sul ghiaccio e due stand. Uno per il noleggio dei pattini e come spogliatoio, l’altro sarà di tipo gastronomico. La pista di pattinaggio sarà un rettangolo grande 30 metri per 20 e sarà un punto si attrazione non solo per Mar-ghera, ma anche per tutti i visitatori dei centri commerciali dell’area, proprio in concomitanza con le festività natalizie. “Village di Natale” si troverà a ridosso del capolinea del tram.

veneto CityLa Commissione vigiLanza pronta ai ControLLi

Sono cinque i componenti del Collegio di vigilanza su Veneto City istituito ai sensi dell’articolo 9 dell’accordo di programma che punta all’attuazione organica e coordinata del polo del terziario di scala sovraregionale, fi nalizzato alla localizzazione di centri direzionali e strutture centrali di grandi imprese. Ne faranno parte: il presidente della Regione, Luca Zaia (o un suo delegato); la presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto; il sindaco del Comune di Dolo, Maria Maddalena Gottardo. Il sindaco di Pianiga Massimo Calzavara, l’architetto Daniele Agnolon per Veneto City. La commissione nelle prossime settimane potrà lavorare vigilando sulle procedure inerenti quest’operazione.

L’INTERVENTO

Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano“In questi giorni in cui e’ stata presentata dal Governo la nuova legge di stabilità, Anci e’ critica su molte

disposizioni che vi sono contenute. Disposizioni che paiono penalizzare ancora una volta i comuni, ciò nonostante continuano, in maniera serrata tra i due soggetti, gli incontri per richieste di modifi ca alla nuova

legge di stabilità. Ulteriori tagli ai comuni non sono giusti né sostenibili. Non sono giusti perché, come spiegato dal presidente nazionale Fassino, è dal 2007 che i comuni continuano a contribuire al risanamento della fi nanza pubblica, per una cifra totale di 16,4 miliardi di euro. E, mentre, la spesa dei comuni diminuisce, quella statale aumenta. I tagli non sono più sostenibili perché, semplicemente, non c’è proprio più nulla da tagliare. I comuni già non riescono a far fronte alle spese indispensabili. Il miliardo concesso dall’allentamento del Patto di stabilità non è suffi ciente ed è vanifi cato dai provvedimenti della legge di stabilità. Legge che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe andare a determinare altri 1,2 miliardi di tagli (più 300 milioni che discendono da provvedimenti del 2013 e 2014). Sono cifre troppo alte che mettono in ginocchio i comuni: sembra che chi scrive la legge non si renda conto che quei soldi servono ai comuni per servizi essenziali. Ma, soprattutto, sbagliano a continuare ad applicare tagli lineari. Bisogna ragionare in termini di costi standard, andando a vedere la spesa per un servizio nel concreto della realtà locale. Se, per esempio, la spesa di un comune per un asilo è già ben al di sotto della media nazionale, perché e come si dovrebbe tagliare ancora? Quest’aspetto tocca in particolar modo il Veneto, dove la maggior parte dei comuni amministra in maniera virtuosa. Viene quasi voglia di riconsegnare la fascia tricolore e far amministrare direttamente il Governo. Che provino loro, a queste condizioni”.

di Maria Rosa Pavanello - Presidente Anci Veneto e sindaco di Mirano

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Page 6: Riviera ovest nov2014 n142

4 Argomento del mese

L’uniCa sede itaLiana e’ a mirano

Cesvitem, la onlus che aiuta il Sud del mondo

La pagina del sito web si apre con l’appello di Elisio (in foto), un ragazzo del Mozambico, che

si è trasferito a 1500 chilometri da casa per studiare Ingegneria mine-raria all’università, con lo scopo di non far perdere al suo Paese il treno dello sviluppo.

“Siamo un Paese ricchissimo nel sottosuolo ma poverissimo in superfi cie - racconta Elisio - Il mio sogno è di dare un contributo per invertire questa situazione. Per far sì che le risorse naturali della nostra terra si trasformino davvero in un’opportunità di be-nessere per il nostro popolo”. E’ una testimonianza dell’impegno per il Fondo Bolsas, il progetto di borse di studio per studenti universitari mozambicani, che il Cesvitem onlus, Centro Sviluppo Terzo Mondo, sostiene.

Con sede italiana a Mirano, il Cesvitem è un’associazione italiana non governativa e senza fi ni di lucro, attiva nel campo della cooperazione internazionale, senza apparte-nenze politiche o confessionali. Dal 1987 è impegnato, attraverso progetti di sostegno a distanza (Sad) e progetti di solidarietà e cooperazione, nella promozione dei processi di autosviluppo dei popoli del Sud del mondo, al fi ne di colmare progressivamente il divario tra il Nord e il Sud del pianeta senza replicare all’infi nito schemi di dipendenza economica, culturale e politica.

Veneto, e più in generale il Nordest, realtà ad alto tasso di volontariato, con ben 24mila associazioni no profi t. Risulta evidente anche dai più recenti dati, relativi al

2013 - rilevazione che è frutto della convenzione stipulata tra Istat, Csvnet (rete dei Centri di Servizio per il Volontariato) e la Fondazione Volontariato e Partecipazione - dai quali si ricava la conferma che il lavoro volontario è più diffuso al Nord, con il tasso più elevato nel Nord Est, pari al 16 per cento della popolazione.

Nella panoramica più ampia di un contesto nazionale emerge nel complesso una media di 12,6 per cento volontari rispetto al totale della popolazione, circa 6,63 milioni di per-sone di cui 4,14 milioni impegnate in contesti di volontariato organizzato (associazioni, club...). La regione con maggior nu-mero di volontari è il Trentino Alto Adige con il 21,8 per cento di persone impegnate nel volontariato.

Sempre a livello nazionale, gli uomini, con il 13,3 per cento, sono più attivi delle donne (11,9 per cento) mentre la fascia di età più coinvolta numericamente è quella compresa tra i 55 ed i 64 anni (il 15,9 per cento). Il contributo medio mensile di ciascun volontario è pari a 19 ore.

I volontari per lo più hanno un livello di istruzione superiore (il 22,1 per cento di chi ha avuto esperienze di volontariato ha conseguito la laurea), sono per lo più lavoratori o studenti. Il volontariato è un impegno che coinvolge soprattutto i compo-nenti delle famiglie agiate.

Questa in generale la fotografi a nazionale del mondo del volontariato scattata da Istat, dalla quale emerge la stretta relazione fra lavoro, livello di istruzione, situazione economi-ca e volontariato. Ma da cui si evince anche l’incremento del numero di volontari par ad un terzo rispetto alle rilevazioni precedenti. Opera di sensibilizzazione e desiderio di stare bene con la propria coscienza sono i due motivi principali che hanno determinato l’avvicinamento di molte persone alle associazioni operanti nei territori. Secondo il Censis, infatti, il 29,5 per cento degli italiani, afferma di trarre energia positiva dall’aiuto rivolto agli altri.

Quanto all’opera di sensibilizzazione, va citato anche il progetto europeo SVE-servizio volontari europei che permette ai giovani di fare esperienze di volontariato all’estero interamente fi nanziate dall’Ue.

I centri Servizi di volontariato nel Veneto. Sono sette,

gestiti dai coordinamenti provinciali del volontariato, raggrup-pano 1.716 associazioni, pari ad oltre il 70 per cento delle associazioni di volontariato iscritte nel registro regionale. Sono enti a valenza provinciale che operano gratuitamente per la promozione del volontariato che raggruppa più di 2000 as-sociazioni. Scopo dei CSV è quello di sostenere e qualifi care l’attività di volontariato, lavorando per una crescita qualitativa delle associazioni e della cittadinanza.

Assolvono al compito di promuovere nuove iniziative di volontariato e di rafforzare quelle esistenti; di approntare stru-menti ed iniziative per la crescita della cultura della solidarietà; offrono formazione, consulenza ed assistenza qualifi cata non-ché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifi che attività; favoriscono lo scambio di informazioni, documenti e dati sulle attività di volontariato anche a livello na-zionale, e forniscono assistenza sulla normativa e sulle circolari applicative in materia.

Nel corso del 2013 i CSV del Veneto hanno erogato a cen-tinaia di associazioni di volontariato iscritte al registro regionale, tramite appositi bandi oltre 2 milioni di euro.

di Giovanni Giovetti

A livello nazionale emerge che i volontari hanno

un’istruzione superiore e spesso una situazione

economica agiata

Gli uomini sono più attivi delle donne nel

mondo del volontariato soprattutto nella fascia d’età tra i 55 e 64 anni

I DATIIl Veneto e tutto il Nordest si conferma l’area a più alta

concentrazione di volontariato, con ben 24mila associazioni no profi t e un coinvolgimento della popolazione

pari al 16 per cento del totale.Sono questi i dati che emergono dalla prima rilevazione sul lavoro

volontario di Istat insieme ai Centri di Servizio per il volontariato relativi al 2013. Tante anche

in Veneto le storie di volontariato Veneto, regione ad alto tasso di volontariato

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5Argomento del mese

Alessandra Moretti: “Sociale, siamo indietro di 20 anni”Terzo settore e volontariato Il convegno del Partito democratico a Chioggia

Confronto del mondo del volontariato con la candidata del Pd alla presidenza della Regione, Alessandra Moretti. In una sala riunioni del centro congressi Kursaal di Sottomarina a Chioggia gremita, lo scorso 21 novembre l’esponente dem ha incontrato la città e, soprat-

tutto, il terzo settore. La candidata ha voluto porsi in un atteggiamento di ascolto e dialogo con le realtà locali che

si pongono come obiettivo principale quello di aiutare il prossimo. Segnale politico sicuramente importante, che apre le porte a un mondo che, negli ultimi anni, in Veneto, sarebbe stato umiliato dalle istituzioni.

Se, infatti, l’invettiva politica di Claudio Sinigaglia, che ha puntato il dito contro la “destrut-turazione sociosanitaria”, è parsa morbida, quella della Caritas diocesana, è stata assai più dura, avendo defi nito il settore sociale umiliato e aperto a un clima di favori, mentre nelle città sta crescendo sempre di più la povertà estrema, con moltissime persone rimaste senza lavoro, quindi senza reddito e senza casa.

Dal canto suo l’eurodeputata ha descritto la situazione del sociale attuale inadeguata, arretrata di almeno vent’anni e, dopo aver lodato l’impegno indefesso dei volontari, ha aperto le porte a una stagione nuova, fatta di attenzione agli ultimi, alle periferie, a chi è rimasto indietro. Secondo la Moretti serve un grande segnale di discontinuità con il passato. Sicuramente un primo gesto l’ha già fatto, legando la sua campagna all’incontro con il terzo settore.

Veneto, regione ad alto tasso di volontariato

La storia

Solidarietà per i bimbi malati Jenny Vianello, mamma coraggio Jenny Vianello è una ragazza di 36 anni che vive a Mar-

ghera, lavora come impiegata in un’azienda di nautica ed è mamma a tempo pieno di Aurora, nata nel 2007

e di Filippo nato nel 2009. Il secondo genito, dopo alcuni mesi dalla nascita, ha cominciato a manifestare dei problemi che, un anno fa, sono stati riconosciuti nella mutazione del gene Cdkl5. Anche se si sa poco riguardo alla funzione della proteina Cdkl5, si ipotizza che possa giocare un ruolo nella regolazione dell’attività di altri geni, compreso il gene Mecp2 (responsabile della Sindrome di Rett). La maggior parte dei bambini affetti da Cdkl5 soffre di crisi che iniziano nei primi mesi di vita, questi bambini spesso non possono camminare, parlare o nutrirsi, e molti sono su sedia a rotelle, soffrono di scoliosi, problemi alla vista e alla motilità gastrointestinale. “Filippo nasce da una gravidanza normale tutto era andato bene e io ero tranquilla perché avevo l’esperienza della gra-vidanza precedente; poi, a quattro mesi e mezzo come un fulmine a ciel sereno sono iniziate le prime crisi epilettiche. La pediatra stessa non aveva notato niente perché il bambino cresceva regolarmente però prima di addormentarsi gli veni-vano questi attacchi che poi sono andati aumentando. Abbia-mo deciso di andare al Pronto Soccorso, lo hanno tenuto in osservazione, il neurologo pensava si trattasse della sindrome di West. Da Mestre ci hanno mandati a Padova per fare tutti gli esami del caso; i mesi passavano e le crisi non smettevano ma, io e mio marito, eravamo fi duciosi e pensavamo che le cose si sarebbero risolte. Avere Aurora a casa, che ci aspettava, ci ha dato tanta forza perché quando tornavamo dall’ospedale non potevamo farci vedere tristi per non farla soffrire”.

E poi? “L’anno scorso, a Firenze, ci hanno dato la diagnosi defi nitiva”. Che cosa crede scateni questa malattia? “La malattia è genetica de novo: non dipende dai genitori ma c’è una mutazione genetica che

insorge al momento del concepimento, la sua scoperta è del 2004”. Le istituzioni vi hanno aiutato? “Per la malattia di Filippo è importantissima la fi sioterapia ma non sempre il personale con

cui abbiamo lavorato ha capito la situazione. Il comune ci ha dato una maestra di sostegno e un’accudente, una fi gura OSS che si occupa dei bisogni fi sici del bambino per 30 ore la settimana”.

Momenti belli? “I momenti belli sono quando Filippo riesce a fare piccoli cose, che per noi sono delle conquiste:

quando si tiene in piedi per pochi attimi e quando sorride. Poi ci sono momenti brutti quando ha attacchi di epilessia più frequenti”.

Ci parli dell’associazione Cdkl55. “Con la diagnosi di Filippo abbiamo cominciato a fare delle ricerche e siamo andati a un

convegno internazionale a Bologna, qui abbiamo conosciuto il presidente, è stato un momento di condivisione importante con altri genitori. L’associazione raccoglie fondi da devolvere alla ricerca, unica speranza per i nostri fi gli”.

Iniziative? “Ad esempio “una canzone per il nostro futuro”, un brano realizzato per Giorgia che esprime

lo stato della malattia in poesia, chi scarica il pezzo devolve qualcosa all’associazione. A settembre, assieme alla parrocchia, abbiamo fatto una maratona nella Riviera, hanno partecipato 600 persone e c’è stata una bella raccolta”.

Che cosa direbbe a una mamma che scopre che il suo bambino soffre di questo male? “Come prima cosa le darei un forte abbraccio e le direi che, rispetto a qualche tempo fa,

abbiamo messo a fuoco un obiettivo. Bisogna avere fi ducia nella ricerca che si sta muovendo in diverse direzioni. Dobbiamo perseguire con la riabilitazione perché i nostri bambini sembrano chiusi in un guscio ma c’è bisogno di trovare la chiave dentro di loro”.

Progetti? “Andare sempre avanti e trovare fondi per la ricerca, noi viviamo alla giornata perché il futuro

è diffi cile da immaginare”. Cdkl5 è l’associazione di volontariato onlus nata otto anni fa e raccoglie fondi da devolvere alla

ricerca. Per chi vuole sostenere la ricerca, per maggiori informazioni www.cdkl5.org.R.P.

di Andrea varagnolo

Page 8: Riviera ovest nov2014 n142

Il Consiglio Comunale di Stra ha approvato il nuovo documento programmatico preli-minare del Piano degli Interventi. Questo

prevede che vengano riaperti i termini della fase concertativa durante la quale la cittadi-nanza e i soggetti interessati potranno inol-trare, fino al 16 gennaio 2015, le proprie manifestazioni di interesse e/o proposte finalizzate alla formazione del piano. A riguardo è stato promosso “ParteciPiano”, percorso partecipativo e concertativo per la formazione del 1’ Piano degli Interventi. Per questo in quattro giornate a cavallo tra no-vembre e dicembre, l’Ufficio Urbanistica del Comune di Stra, unitamente al progettista incaricato, ha incontrato i cittadini per la disa-mina dei quesiti. Sono stati inoltre promossi tre incontri pubblici con la cittadinanza.

Il comune ha poi previsto anche la realizzazione di un volantino che spiega l’iniziativa, e che è stato pubblicato sul sito internet del comune di Stra. Alcuni obiettivi strategici sono: contenimento del fenomeno della diffusione edilizia nel territorio aperto, a favore del completamento e integrazione degli insediamenti consolidati. Inoltre il rior-dino del regolamento edilizio, adeguamento alle nuove disposizioni regionali in materia di commercio, rigenerazione del sistema dei luoghi centrali e riorganizzazione del siste-ma dei servizi, razionalizzazione e messa in sicurezza della rete infrastrutturale, rinnova-mento del sistema insediativo-residenziale, programmazione del comparto produttivo consolidato e sparso. “L’amministrazione comunale di Stra – ha scritto il sindaco

Caterina Cacciavillani, nel volantino che presenta l’iniziativa – intende sviluppare un percorso partecipativo con la cittadinanza e i soggetti presenti sul territorio, al fine di condividere le nuove scelte urbanistiche attraverso un processo partecipato. Con il percorso partecipato si pone l’obiettivo di affrontare le questioni legate ai futuri interventi, urbanistici ed edilizi del paese, sviluppando un’idea sostenibile, innovativa e condivisa. Tale obiettivo sarà raggiunto at-traverso un processo decisione partecipato che intende coinvolgere la cittadinanza per conoscere le problematiche, le caratteristi-che e le esigenze nel disegno delle scelte di piano. Sollecitare e favorire la partecipazio-ne attiva e il dialogo con i soggetti portatori di interessi, esaminare il contributo di tutti per costruire un patrimonio di conoscenza comune del territorio, e individuare azioni di trasformazione concrete e condivise. Infine dare risposta alle vostre esigenze personali e avviare contestualmente alcuni interventi strategici previsti nel Pat”.

6 Stra

Proseguono le attività del Centro di Ag-

gregazione Giovanile “Forever Young” rivolto ai ragazzi/e dagli 11 ai 15 anni che frequentano le scuole del territorio e seguito dalla coope-rativa “Bottega dei Ragazzi”. Il Centro è aperto il mercoledì e venerdì pomeriggio, dalle 15,30 alle 18 negli spazi di Villa Isonzo (già sede anche della scuola di musica “Il Pentagramma” e della Protezione Civile), in via Isonzo 7 a San Pietro di Stra. “Il Centro di Aggregazione Giovanile – spiega il comune di Stra – è un luogo di incontro e di ritrovo per ragazzi e ragazze, una opportunità speciale per il loro tempo libero da trascorrere insieme agli amici e con la presenza di due educatori che rappresentano preziose figure adulte di riferimento, pronte ad ascoltare i ragazzi e ad affiancarli in questa fase importante della loro crescita”. Insomma una bella iniziativa per andare incontro alle tante esigenze dei ragazzi che hanno necessità di socializza-re e trascorrere momenti felici in allegria durante la settimana. Sul sito del comune di Stra (www.comune.stra.ve.it) è possibile scaricare il volantino informativo, e avere riferimenti per chiedere informazioni sull’iniziativa.

neWs

Aggregazione iL Centro “forever young”

G.P.

“In data 12 novembre, giornata nera per i territori della Riviera del Brenta e del Padovano, investiti da una grande

quantità di pioggia che ha causato allagamenti e disagi enormi alla popolazione, tutti i sindaci dei Comuni interessati dal percorso dell’Idrovia Padova-Venezia sono stati invitati a palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio Regionale, per illustrare la problematica relativa al progetto di completa-mento dell’Idrovia, nel corso della seduta della VII commissione consiliare”. Ad annunciarlo è Mario Ferraresso, assessore ai lavori pubblici di Stra, che illustra l’esito dell’incontro. “Erano presenti – spiega Mario Ferraresso – i consi-glieri regionali, l’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte, e i rappresentanti di sette Comuni del padovano e del veneziano. Durante l’incontro sono stati esaminati i vari aspetti della questio-ne”. I sindaci del territorio si sono detti favorevoli al completamento dell’Idrovia Padova-Venezia. “Alessandro Campalto, sindaco di Campolongo Maggiore, attuale Presidente della Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta – prosegue l’as-sessore Mario Ferraresso – a nome personale e

dei colleghi, si è espresso favorevolmente al com-pletamento dell’Idrovia Padova - Venezia sia in termini di salvaguardia idrogeologica dei territori sia come canale di navigazione di classe 5’. Al ter-mine dell’incontro l’assessore Conte ha promesso di affidare ad un professionista, entro il mese di dicembre, l’incarico per la redazione del progetto preliminare e di porre l’argomento all’ordine del giorno dei lavori della Giunta Regionale”. Mario Ferraresso ha illustrato poi l’iniziativa dei sindaci. “Il Presidente della Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta – annuncia l’assessore ai lavo-ri pubblici di Stra – ha consegnato all’assessore Maurizio Conte il testo di un documento appro-vato dalla Conferenza nella scorsa primavera e successivamente approvato da vari consigli comu-nali (a Stra con delibera di Consiglio Comunale n. 21 del primo agosto 2014). L’ennesimo disastro patito dai nostri territori nel novembre scorso non poteva essere più efficace testimonianza della necessità e urgenza di interventi di mitigazione del rischio idraulico, tra i quali il completamento dell’Idrovia Padova-Venezia si colloca come uno dei principali”.

di Giacomo Piran

L’assessore regionale Maurizio Conte affiderà ad un professionista la redazione del progetto

Territorio I sindaci della Riviera del Brenta convocati in Regione

“L’idrovia va completata in fretta”

Il sindaco Cacciavillani

CANTIERI Ok Al PIANO INTERvENTI

G.P.

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Page 9: Riviera ovest nov2014 n142

un VENETOin SALUTELa nostra priorità

Page 10: Riviera ovest nov2014 n142

8 Stra

Il Cipe, il comitato interministeriale per la program-mazione economica ha dato il via libera nelle scor-se settimane al progetto preliminare dell’autostra-

da Orte - Mestre e l’intera Riviera del Brenta insorge. Già sei consigli comunali dell’area avevano protestato contro questa infrastruttura, approvando un ordine del giorno ad hoc. Si tratta dei comuni di: Mira, Campo-nogara, Campagna Lupia, Pianiga, Mirano, e Dolo. A protestare contro l’opera è in prima linea però il comitato “Opzione zero”. “Regalando” virtualmen-te 1,8 miliardi alla Gefip Holding di Vito Bonsignore per un’opera disastrosa che andrà ad incrementare il debito pubblico per almeno altri 10 miliardi di euro – spiega il presidente del comitato Mattia Donadel – non si va nella giusta direzione. Si tratta di una scelta folle e insensata, che si spiega solo con gli enormi interessi economici che gravitano intorno alla nuova autostrada. Più volte, infatti, i comitati e le associazio-ni ambientaliste hanno dimostrato, numeri alla mano, che l’opera è pericolosa e letteralmente insostenibile sotto tutti i punti di vista.

La Orte-Mestre è il primo frutto avvelenato dello “Sblocca Italia”. Grazie alla norma introdot-ta apposta dal ministro Lupi per decreto, si supera lo stop della Corte dei Conti dato nei mesi scorsi. Non ci si rende conto che il Paese rischia di finire sommerso da un vero e proprio diluvio di asfalto e di cemento, oltre che di acqua e di fango”. Cartelli contro la Romea commerciale si sono levati a Mestre e in Riviera il 14 novembre, giorno dello sciopero sociale europeo. Oltre 400 i manifestanti presenti. “Le grandi opere come la Orte-Mestre – continuano Rebecca Rovoletto e Lisa Causin per il comitato – stanno precisamente dentro a questa logica, perché sono pensate e volute per favorire la speculazione fondiaria e finanziaria, per stornare miliardi di euro dei contribuenti nelle tasche delle mafie, delle ban-

che e dei grandi poteri finanziari. A pagare queste scelte sciagurate sono sempre e solo i cittadini, e i lavoratori con tagli ai servizi e al welfare, tasse e di-soccupazione”. Contro l’opera, nei giorni successivi la notizia dell’approvazione del Cipe, sono arrivate le posizioni durissime del Pd di Mira con il suo capo-gruppo Francesco Sacco. “Il Pd di Mira – dice Sacco – è contro questa grande opera e lo ha già dimostra-to votando un documento in consiglio comunale con-tro questa e contro tutte le altre grandi infrastrutture che cementificano il territorio. Va messa in sicurezza l’attuale Romea”. A Dolo il sindaco leghista Madda-lena Gottardo, dopo aver assunto una posizione pos-sibilista ora è decisamente contraria all’autostrada. A favore dell’opera è invece il sindaco di Campolongo,

Alessandro Campalto. I sindaci contrari vogliono agi-re all’unisono. “Nelle prossime settimane – spiega il primo cittadino di Camponogara Giampietro Me-nin – contatterò tutti i sindaci dell’area contrari a quest’opera devastante, per agire congiuntamente in modo da riuscire a fermarla prima che piombi dall’alto sui nostri paesi. Parteciperemo alle mani-festazioni di protesta”. Sprona i sindaci il deputato della Lega Nord Emanuele Prataviera, anche se lo stesso partito che rappresenta, ha voluto fortemente l’opera. “E’ fondamentale che gli amministratori si muovano ora, altrimenti sarà troppo tardi per garan-tire il rispetto del territorio. Non vorrei assistere a scene di sindaci che piangeranno sul latte già ver-sato.”

di Alessandro Abbadir

Grandi opere Il decreto “Sblocca Italia” supera il no della Corte dei Conti

Romea commerciale,via libera da Roma

Traffico in Romea

Comitati e sindaci del comprensorio contrari, sono pronti a dare battaglia

Territorio

“La Nuova Romea dovrà essere un’opportunità”. Così esordisce Gianni Deppieri, portavoce del comitato “No Romea in Dolo” che commenta

la decisione del Cipe che ha autorizzato la progettazione esecutiva della nuova autostrada Mestre - Orte, conosciuta come Romea Commerciale.

“Forte del sostegno dei migliaia di cittadini – dice Deppieri – che a suo tempo hanno sottoscritto la petizione volta a sollecitare la realizzazione di un tracciato compati-

bile con le attuali e future esigenze trasportistiche, chiedia-mo alla Regione Veneto, nella persona del suo Presidente Luca Zaia, di intervenire per non lasciare che, ancora una volta Roma decida in Veneto”. Vengono poi spiegati i mo-tivi della richiesta. “Invitiamo Zaia a far valere gli interessi dei veneti sul tracciato – prosegue – ricordandogli che il Cipe ha lasciato aperta ogni ipotesi di innesto con il siste-ma autostradale a nord di Codevigo. Inoltre il Porto sta realizzando una nuova viabilità in entrata e in uscita e c’è

un progetto per la realizzazione di un porto offshore, che porterà a un milione i container in movimento, con con-seguente triplicazione di autotreni. Per di più a Marghera e Malcontenta ci sono centinaia di aziende con migliaia di dipendenti che chiedono collegamenti veloci con l’Eu-ropa. E poi: a Malcontenta aspettano da troppi anni di veder messo in sicurezza il tratto di strada, e in Riviera del Brenta c’è un patrimonio culturale, paesaggistico e am-bientale che verrebbe sfregiato in maniera irreversibile da

un’arteria che lo attraverserebbe senza servirlo”. Vengono presentate le proposte. “Tutto ciò – conclude Deppieri – è risolvibile con la realizzazione dell’opera seguendo lo studio di fattibilità che il comune di Dolo ha presentato a tutti i soggetti interessati”.

reazioni Interviene Gianni Deppieri “no romea in doLo” vuoLe un aLtro traCCiato

G.P.

segue da pag. 1Il cielo è nero, nerissimo, la luna e le stelle brillano con

una intensità che toglie il fi ato: è la natura che qui rivela la sua forza come in nessun altro posto, in un silenzio solenne. La meraviglia lascia presto il posto allo sconforto: perché quella stessa natura diventa ostile se sei incinta e devi camminare chi-lometri per raggiungere l’ospedale, tra acquitrini impenetrabili anche per un Land Cruiser e insondabili anche per la vista “da cacciatore” dell’autista? perché il buio è solo buio, gli astri luci troppo deboli, ogni crepa in quel silenzio un segnale da ascol-tare con apprensione? Potrebbe essere una iena? Siamo fermi a bordo pista, con i fari lanciamo segnali al drappello di gente che intuiamo avanzare verso di noi. Abraham al mio fi anco so-spira: “Le nostre donne soffrono davvero” e per queste donne lui e l’ambulanza che guida sono un’ancora di salvezza, forse un miracolo, qualcosa di scontato dall’altra parte del mondo. Un’ombra di sollievo passa sul volto della donna che carichiamo a bordo. La vecchietta che l’accompagna mi stringe la mano, gli occhi che ridono tra le rughe: “Hospitala, hospitala?”, “Ospe-dale, ospedale” ripete. “Sì, è là che andiamo“”. A parlare è Arianna, volontaria di Medici con l’Africa Cuamm a Wolisso in Etiopia. Le sue parole ci portano dentro la vita delle tante mam-me e bambini salvate grazie al Progetto “Prima le mamme e i bambini”, un intervento realizzato dal Cuamm per contrastare la mortalità materna e infantile in Africa. Un progetto che coinvolge 4 ospedali, 22 centri di salute periferici in 4 distretti di 4 paesi africani (Angola, Etiopia, Tanzania, Uganda) e si rivolge a una popolazione di 1.300.000 abitanti con l’obiettivo di garantire progressivamente 125.000 parti negli ospedali e nei distretti di riferimento. A tre anni dall’avvio del progetto i risultati sono davvero importanti: 69.803 i parti assicurati per un totale di 139.606 mamme assistite insieme ai loro bambini in tre anni. Risultati che ci rendono orgogliosi perché non solo rappresen-tano il buon lavoro che continuano a fare i nostri operatori sul campo ma sono soprattutto il simbolo della vita: molte di quelle mamme e di quei bambini, infatti, senza un adeguato intervento sanitario, ora non sarebbero vivi. La nostra strada è una sola e ci porta ancora lì, nell’ultimo miglio, dove si consuma la vita di tante persone che non possiamo lasciare sole”.

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Intervento

di Don Dante Carraro*

In Africa quando si nasce alla fi ne del mondo

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Page 11: Riviera ovest nov2014 n142

Si decideranno il 13 dicembre prossi-mo, durante l’assemblea del circolo di Dolo, le modalità per la scelta del

candidato sindaco del Pd alle elezioni co-munali in programma il prossimo anno nel comune riverasco. La decisione è stata presa nella riunione della direzione del circolo do-lese svoltasi l’11 novembre scorso. “I toni dell’incontro sono stati molto tranquilli – ha spiegato Chiara Iuliano, segretario del Pd di Dolo – perché tutti hanno convenuto che l’obiettivo principale è di non spaccare il circolo. Hanno dato tutti la disponibilità a

lavorare per l’altro candidato chiunque sia”. Al momento in cui si sta scrivendo l’articolo, ci sono due persone che hanno espresso la loro disponibilità a candidarsi per il Pd alle prossime elezioni comunali. Il primo a scen-dere in campo è stato Claudio Bertolin, 57 anni, ex sindaco di Dolo per due mandati dal 1996 al 2005 ed iscritto al Pd. La fi-gura di Bertolin è ancora molto stimata e ben voluta da molti cittadini dolesi. “Dolo deve assumere un ruolo di centralità – ha spiegato Bertolin – per costruire il progetto della Città della Riviera. Nel nostro territorio

deve esserci una regia unica, un ufficio unico dei lavori pubblici, per la programmazione territoriale e per le attività produttive. O si fa un salto di qualità o la Riviera all’interno della Città Metropolitana non dirà nulla”.

Il secondo candidato è Alberto Polo, 40 anni ex assessore nella giunta del sinda-co Antonio Gaspari e attuale capogruppo di opposizione della lista “Per Dolo, Cuore del-la Riviera”. “Dolo ha perso il proprio ruolo di centro nevralgico, di capo del mandamento della Riviera – ha scritto Polo – ospedale, tribunale, ruolo della cultura e delle associa-

zioni, lavoro, commercio, opere pubbliche, Veneto City. Io a Dolo ci sono nato e cresciu-to ed è qui che sto combattendo con impe-gno per rendere la nostra una città migliore per noi e per i nostri figli. Proprio per questo in un direttivo del mio partito, senza pro-clami e con molta umiltà e determinazione, ho comunicato di aver accettato la richiesta che, da molto tempo, mi sta giungendo da

più parti: garantire un nuovo governo a Dolo e rilanciare il ruolo della Riviera del Brenta così mortificato nel corso di questi anni”. Non è detto che nelle prossime settimane la situazione possa evolvere e che uno dei due candidati possa fare “un passo indietro” o addirittura formare un “ticket” assieme all’altro candidato, per presentarsi assieme alle prossime elezioni comunali di Dolo.

di Giacomo Piran

L’ex sindaco Claudio Bertolin si confronta con Alberto Polo, capogruppo di opposizione

Politica Il 13 dicembre i democratici scelgono il candidato per le comunali

Il Pd pronto alle primarie

Il municipio di Dolo

E’ andato in pensione da circa un mese il dottor Solvenio Caroti, primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Dolo. Lo stimato professionista è stato

in servizio nell’ospedale di Dolo per quasi 40 anni diventan-do un punto di riferimento per tutta la popolazione. E’ stato

assunto nel 1976 con l’incarico di assistente, poi come aiuto e dal 2001 ha ricoperto il ruolo di direttore della divisione. Ne-gli ultimi anni, per una particolare attenzione rivolta verso una “umanizzazione” della gravidanza e del parto, ha portato la propria Unità Operativa a seguire le dieci regole dell’Unicef del progetto “Baby Friendly Hospital”. Il medico ha anche svolto un’importante opera di solidarietà a favore delle donne africane e in particolare della Tanzania, partecipando all’inizio del 2014

al progetto “Una vita per una vita” del Cuamm. “La Direzione dell’Ulss – spiega la direzione dell’azienda sanitaria della Ri-viera e del Miranese – ringrazia il professor Solvenio Caroti per il suo lavoro svolto con professionalità e generosità nel corso degli anni”. Il nuovo direttore dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia sarà il dottor Franco Garbin, che assumerà l’eredità del primario andato in pensione.

G.P.

in pensione iL dottor Caroti primario di gineCoLogia

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Un’abitazione molto particolare sta nascendo a Gardigiano di Scorzè. Un edificio bifamiliare tutto in legno, di-

sposto su due piani e che sin dall’inizio del progetto, sta seguendo l’iter per ottenere il certificato di “Casa passiva”. E’ la prima struttura del genere, a livello provinciale, e gli operai la stanno costruendo in via Frattin. I committenti sono i fratelli Alessandro e Chiara Gobbo, mentre il progetto è dell’ar-chitetto di Trebaseleghe, Denis Busolin. Assi-cura il benessere termico senza una minima fonte energetica di riscaldamento interna. Infatti, lo stabile non ha una caldaia, nep-pure i termosifoni o sistemi analoghi. I costi di costruzione sono superiori del 5-8 per cento rispetto a una casa normale, perché s’investe più denaro sull’isolamento delle sei facciate: i quattro muri perimetrali, il tetto e il pavimento.

Di contro, però, si risparmia sulla bollet-ta: non essendoci l’allacciamento del gas, le spese saranno solo di energia elettrica. Ma ci sarà anche un impianto fotovoltaico ad alimentarlo. Per farsi da mangiare, i proprie-tari useranno un piano cottura a induzione ovvero si cucinerà senza fiamma, mentre il dispositivo solare termico servirà a produrre l’acqua calda. Un apposito ventilatore, col-legato allo stesso fotovoltaico, garantirà il ricambio d’aria notte e giorno.

“Siamo davanti a una costruzione confortevole – spiega Alessandro Gobbo – ma che rispetta l’ambiente. Sinora le “case passive” si sono sviluppate all’estero e poco qui in Italia. La speranza è che vi sia

un’inversione di tendenza”. La bifamiliare, ciascuna porzione di 200 metri quadrati, è definita passiva perché la somma degli ap-porti di calore provenienti dal sole trasmessi dalle finestre, e aggiunti a quelli generati dagli elettrodomestici, sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell’involucro du-rante la stagione fredda. La progettazione esecutiva dell’opera è stata affidata dall’ar-chitetto Denis Busolin di Trebaseleghe, men-tre i calcoli strutturali sono stati fatti dagli ingegneri Danilo Michieletto e Steven Gal-lina. Nell’intervento sono state coinvolte le aziende locali come Rio Costruzioni, Barison Giuseppe Legnami, Trevi Tetti, Valbor Serra-menti, Sistem Color, Gatto Impianti elettrici e Barbazza Termoidraulica. “Sono ditte – continua Gobbo – che da subito hanno cre-duto in questo progetto, mettendo passione e rimettendosi in gioco per fare qualcosa di diverso ma, soprattutto, innovativo”. Anche parte della giunta di Scorzè ha visitato il can-tiere, oltre a dei progettisti e gli studenti di terza media di Piombino Dese (Pd). A loro sono state illustrate e spiegate le tecniche di costruzione per edifici costruiti in questo modo.

A GARDIGIANO NASCE lA “CASA PASSIvA”

A.R.

Page 12: Riviera ovest nov2014 n142

Numerosi lavori sono in corso di svol-gimento in questo periodo a Dolo. Il primo riguarda interventi di asfalta-

tura in vari tratti della viabilità comunale. Nella zona centrale si tratta di parte di via Arino e via Cimitero, nella zona sud di via Guardiana e parti di via Della Resistenza e via Marzabotto, già interessati nelle scorse settimane da lavori per lo smaltimento di ac-que meteoriche e che perciò necessitavano di una sistemazione. Nella zona nord si sono svolti degli inter-venti di asfaltatura in via Giovanni XXIII oltre a via Comunetto, nel tratto tra via Cairoli e villa Concina.

Dall’assessorato ai lavori pubblici fanno sapere che l’importo complessivo dei lavori si aggira sui 40 mila euro. Altro intervento svolto nelle scorse settimane ha riguardato via Zinelli dove c’è stato un lavoro per la si-stemazione di un pozzetto per le acque me-

teoriche che necessitava di manutenzione. Stanno proseguendo anche i lavori per l’am-pliamento del cimitero di Dolo. L’intervento, il cui importo è di oltre un milione di euro, prevedono la realizzazione di 220 nuovi loculi e di un muro di cinta che dividerà il cimitero dolese dalla vicina piazza Mercato. I lavori dovrebbero durare circa un anno e concludersi nella prossima primavera. E’

stata inaugurata anche la nuova passerella ci-clopedonale sul Canale Tergolino in via Arino nell’omonima frazione di Dolo. Il ponte unisce di fatto i due tratti di

pista ciclabile che collegano il centro di Arino con la zona degli impianti sportivi di Dolo.

Sono partiti ad ottobre invece i lavori, diretti dalla Provincia di Venezia, per la realizzazione di un bacino di invaso che interessa un’area di circa 17 mila metri quadri, posto lungo il canale Tergolino. Si tratta di un’opera che ha lo scopo di ridur-

re i rischi idraulici della frazione di Arino di Dolo. L’opera è finanziata sia dalla Provincia di Venezia che dal Comune di Dolo; il co-sto dell’intervento è di 190 mila euro, e la quota parte sostenuta dalla Provincia è di circa 95 mila euro. L’intervento rientra nelle opere complementari ai lavori di realizzazio-ne di una pista ciclabile in via Cazzaghetto. “Durante l’esecuzione dei sondaggi richiesti dalla Soprintendenza Archeologica di Pado-va, nell’area destinata al bacino di lamina-zione – spiega una nota della Provincia - sono state rilevate, sotto il deposito agrario moderno, a circa 70 cm “alcune evidenze

stratigrafiche e strutturali attribuibili ad età romana e riferibili ad un passaggio agrario caratterizzato dall’assetto centuriato e da un insediamento a carattere rustico” come si legge nel rapporto ufficiale arrivato agli uffici provinciali”.

La presidente Zaccariotto ha dichiara-to: “Gli elementi individuati durante lo scavo non comporteranno la sospensione dei lavo-ri di scavo, che tuttavia verranno eseguiti con l’assistenza archeologica continuativa da parte di una ditta specializzata, e sotto la regia della Soprintendenza per i Beni Ar-cheologici del Veneto”.

di Giacomo Piran

Partiti ad ottobre i lavori, per la realizzazione di un bacino di invaso di circa 17 mila metri quadri, lungo Tergolino

Opere pubbliche Molteplici i lavori in corso per andare incontro alle esigenze dei cittadini

Inverno, stagione di cantieriLa società calcistica del Fc Dolo

1909 ha promosso un concorso denominato “Una mascotte per la

mia squadra” che ha lo scopo di creare una simpatica mascotte rappresentativa della società, per l’attuale anno sporti-vo e che accompagnerà i bambini e i ragazzi nelle loro attività, didattiche e promozionali.

“La partecipazione al concorso – si legge nel regolamento – è intesa ad in-coraggiare la creatività ed espressione, ed è riservata a tutti i bambini della scuola calcio e non, genitori e nonni. La partecipazione è gratuita ed implica l’accettazione del regolamento. I parte-cipanti singolarmente o in gruppo pos-sono presentare un solo elaborato”. Il disegno della mascotte deve richiamare alcuni temi quali il calcio, l’amicizia, il territorio e avere il simbolo rappresen-tativo della società. A decidere l’opera vincitrice sarà una giuria composta da Moreno Volpe (presidente Calcio Dolo), da un dirigente, dal responsabile del settore giovanile, da due allenatori e due genitori. La giuria terrà conto dell’o-riginalità e della simpatia che i disegni esprimono, e stilerà la classifica di meri-to per giungere a premiare il disegno e il nome più singolare.

Fc Doloarriva una masCotte per La squadra

G.P.

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“Avere in mano i soldi, per un gio-catore, è come per un drogato, avere in mano la cocaina”. Il gioco

d’azzardo patologico (comunemente definito ludopatia) è una malattia come lo sono l’al-colismo e la dipendenza da droghe e come tale, è seguita dai Sert delle varie Ulss venete. “Una patologia, che desta grande preoccupa-zione – spiega il direttore del Dipartimento per le dipendenze dell’Ulss 13 Mauro Cibin – anche se non abbiamo ancora dati significa-tivi, perché “appena nata” in Italia (la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2%, dati del Ministero della Salute, 2012)”. Nell’Ulss 13 il servizio è stato attiva-to prima a Mirano alcuni anni fa, e lo scorso anno a Dolo. Attualmente sono seguite circa 70 persone (il 66% sono uomini), il 10% del-le quali già dipendenti da altre sostanze come l’alcol o la droga.

“Il fenomeno è sotterraneo, ma in cre-scita – continua – e questo per due fattori. Il primo dettato dalla situazione sociale (la crisi economica e lavorativa pesa molto psicologi-camente) e dalla predisposizione al problema (un individuo può giocare qualche volta per tutta la vita e non ammalarsi e un altro, invece, diventare dipendente) e il secondo influenzato dall’offerta (prima di dieci anni fa, in Italia, il gioco quasi non esisteva, ora è esploso in ma-niera massiccia e le macchinette per giocare si trovano ovunque)”. La rapida e facile accessibi-lità al gioco fa crescere il problema. “Quando si dice – aggiunge Cibin – circoscriviamo il gioco d’azzardo in alcuni posti ed evitiamo di metter-lo ovunque, ha un senso ben preciso: una cosa

significava sapere che per giocare, ad esempio, si doveva andare a Venezia, al Casinò, per cui ci si pensava due volte prima di spostarsi ap-posta, un’altra cosa, invece, è trovare il gioco sotto casa, per non parlare del fatto che ora si può giocare anche distesi a letto connessi a internet”. Come fa crescere il problema anche la tipologia del gioco, che negli ultimi anni è molto cambiato: ora si tende a giocare sempre di più in solitudine e i giochi (slot e giochi in internet sono i più pericolosi) sono studiati pro-prio per creare dipendenza. Ma si può guarire dalla dipendenza da gioco? “Sì – risponde Cibin – ma non con le medicine. Da un lato abbiamo una rete, costruito con gli assistenti sociali dei Comuni e i gruppi dei Giocatori anoni-mi, fondamentale in termini di supporto e cura del problema; dall’altro, mettiamo in campo i nostri strumenti, come le cure psicologiche e la rieducazione alla gestione dei soldi. Perché, come è vero che dalla cocaina si guarisce fa-cendo a meno della droga, dal gioco si guarisce rieducandosi all’uso corretto del denaro: non ci si può allontanare e fare a meno dei soldi in assoluto”.

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F.D.G.

Page 13: Riviera ovest nov2014 n142

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Page 14: Riviera ovest nov2014 n142

12 Fossò

Lo scorso 13 novembre si è tenuta a Fossò la riunione conclusiva che ha dato il via libera a un investimento di 149 mila euro per potenzia-

re gli impianti di videosorveglianza dell’Unione dei Comuni “Città Riviera del Brenta”. Previsto il poten-ziamento del server, collocato a Dolo, che raccoglie tutti i dati dei Comuni dell’Unione, per una spesa di 49 mila euro.

Gli altri 100 mila saranno utilizzati per l’in-stallazione di cinque telecamere traccianti, quattro nel Comune di Fossò e una nel territorio di Dolo. Il progetto è stato messo a punto attraverso un lavoro di sinergia fra i comuni di Dolo e Fossò, il coman-dante dei vigili Urbani dell’Unione dei Comuni ed i comandi della tenenza dei carabinieri di Dolo e della stazione di Vigonovo.

La dimensione dell’impianto in fibra ottica per la gestione delle banche dati è già stato calibrato per consentire l’allacciamento degli impianti di vide-osorveglianza di tutti i Comuni dell’Unione. Le tele-camere scelte sono in grado di fare il tracciamento automatico, in sostanza sono in rete con le banche dati delle forze dell’ordine e rilevano e segnalano in tempo reale, il passaggio sul territorio di auto

rubate, sia italiane che straniere, oltre che targhe di auto prive di assicurazione o non in regola con la revisione del mezzo.

Questo sistema permetterà quindi di realizzare una più efficace azione di prevenzione e contrasto della criminalità.

Per il posizionamento delle telecamere sono stati individuati quattro varchi strategici per il con-trollo dei veicoli in transito sul territorio comunale, così come suggerito dal comandante dei vigili urba-ni dell’Unione dei Comuni, e dai comandanti della tenenza dei carabinieri di Dolo e della stazione di Vigonovo.

“Siamo stati informati che il controllo dei veicoli in transito sul territorio di Fossò è particolarmente importante per la sicurezza di tutta la Riviera del Brenta – dice il sindaco Federica Boscaro. Un vero e proprio snodo in quanto al centro del capoluogo si intersecano due strade provinciali che percorrono tutto il comune, una che collega Padova con la sta-tale Romea e una che collega Piove di Sacco con la statale Padova-Venezia”.

Sono attualmente in corso anche contatti e scambi di informazioni con le associazioni impren-

ditoriali per verificare la possibilità di implementare il sistema di videosorveglianza attraverso progetti convergenti o, meglio ancora, comuni. Nel frattem-po il progetto è stato accolto con entusiasmo dai presidenti delle associazioni imprenditoriali ai quali è stato presentato.

di Roberta Pasqualetto

Sono stati individuati quattro varchi strategici per il controllo dei veicoli

Amministrazione Via libera a un investimento di 149 mila euro nell’Unione dei Comuni

Sicurezza, ecco le telecamere traccianti

L’installazione di un impianto di videosorveglianza

Il percorso per realizzare la riqualificazione di Piazza San Bar-tolomeo a Fossò fa un altro passo avanti. lo scorso 31 ottobre è arrivata in comune la comunicazione ufficiale della Regione

Veneto del decreto che prevede l’assunzione dell’impegno di spe-sa per l’erogazione del contributo regionale di 350 mila euro, su un costo complessivo previsto di 500 mila. Oltre a questa comuni-cazione è arrivato il disciplinare riguardante le modalità attuative dell’intervento, con un richiamo particolare al rispetto dei termini di attuazione dell’intervento con fissate delle date per avviare l’o-peratività: entro il 17 giugno 2015 l’approvazione del progetto esecutivo, entro il successivo 17 ottobre l’avvio della procedura di aggiudicazione dei lavori che dovrà essere completata entro fine dicembre 2015. La rendicontazione finale dell’intervento dovrà

essere inviata entro il 31 agosto 2017. Il contributo per la riqua-lificazione della piazza, che allo stato attuale si presenta come un grande parcheggio di 6.440 mq pavimentato a betonelle, è finanziato con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007/2013, in attuazione dell’asse 5 Sviluppo Locale, linea d’intervento 5.3, con la previsione di contributi per la “Riqualifi-cazione dei centri urbani e della loro capacità di servizio”. Il pro-getto preliminare prevede di migliorare la capacità attrattiva della piazza mediante il miglioramento dell’arredo urbano, l’aumento di disponibilità di aree verdi, di spazi pedonali e commerciali, e i collegamenti con la vicina chiesa parrocchiale e la scuola materna. “Con 500 mila euro – dice il sindaco Federica Boscaro – sarà possibile realizzare il primo dei due stralci funzionali alla trasfor-mazione dell’intera piazza in tre diverse zone, una a parcheg-gio, una a vera e propria Piazza quale luogo di rappresentanza e d’incontro, e una, a ovest, attrezzata a verde pubblico con nuovi percorsi pedonali che culminano in una gradonata a due fronti. In continuità con il parchetto pubblico già esistente a nord ovest sarà comunque sistemata e riqualificata la maggior parte della piazza con realizzazione del parcheggio, parte dei percorsi pedo-nali, l’80% del verde pubblico e la gradonata”. La realizzazione del secondo stralcio è attualmente collegato alla trattativa per la realizzazione di un accordo pubblico privato fra il Comune e il sog-getto privato proprietario di un’area edificabile a sud della piazza stessa. “Per l’affidamento dell’incarico per la realizzazione del progetto esecutivo bisognerà però attendere il 2015 – conclude il sindaco – infatti, per il bilancio comunale, i giochi sono ormai chiusi e non ci sono più margini per la previsione di nuove spese. Nessuno può permettersi l’azzardo di sforare il patto di stabilità e di subire il taglio dei trasferimenti, figuriamoci un piccolo comune come Fossò”.

urbanistiCa

Il progetto

PIAZZA SAN BARTOlOMEO, lAvORI NEl 2016

R.P.

Il progetto della piazza

La Regione ha stanziato 350 mila euro su un costo complessivo di 500 mila

Il comune di Fossò lancia l’avviso di manutenzione a tutti i proprietari di fossi privati per provvedere con urgenza all’accu-rata pulizia di loro competenza, compreso, ove necessario, lo

spurgo del fondo. La manutenzione deve essere eseguita prima delle semine, per una corretta manutenzione di tutta la rete di fossi, e ridurre così il rischio allagamenti da precipitazioni intense. I proprietari frontisti devono provvedere allo sfalcio dell’erba e a tenere sgombro l’alveo da terra, legno, pietre, erbe, rami e rifiuti di qualsiasi specie.

Nei fondi confinanti con fossi, dovranno essere costituite delle fasce di rispetto non soggette alle periodiche lavorazioni di messa a coltura. Due metri dal ciglio per i capifossi e un metro per i fossi, in modo da evitare l’ostruzione parziale o to-tale dei fossi e la rovina delle rive. L’amministrazione informa che per definire la corretta pendenza degli alvei da scavare, i proprietari i cui fossi necessitano di essere risezionati, posso-no rivolgersi al settore ambiente del Comune per richiedere la collaborazione dei tecnici del Consorzio Bacchiglione. Gli uffici comunali, coadiuvati dalla Protezione Civile, eseguiranno speci-fici controlli sullo stato delle cose.

Avviso ai residenti“i fossi vanno puLiti”

A.A.

Una canaletta a Fossò

Nel mese di dicembre, a Fossò, si terrà un ricco calendario di appuntamenti culturali e per festeggiare il santo Na-

tale. Venerdì 5 dicembre, alle 20.30, nella sala convegni Gaetano Muneratti, l’Aido, se-zione di Fossò, organizza una serata musi-cale con musicisti dell’Associazione “Il Pen-tagramma”. Sabato 13 dicembre, alle ore 20.45, nella chiesa del settecento si terrà il tradizionale concerto di Natale, con tre cori, organizzato dal “Gruppo Corale Fossò”. Dal 14 al 24 dicembre, in biblioteca comunale, l’assessorato alla cultura ed il Comitato bi-blioteca, organizzano la Mostra del Libro. L’apertura si terrà domenica 14 dicembre alle 9.30 con una colazione in biblioteca e le letture animate a cura dell’associazione Teatrale “Barabao”. Giovedì 18 dicembre, alle 20.45, nella biblioteca comunale pre-sentazione del libro di Ilaria Goffo “Io ti

vedo, nel buio della precarietà”. Intermezzi musicali del cantante e chitarrista Bruno Giraldo. Domenica 21 dicembre, dalle 9 alle 19, nel giardino “Bambini di Terezin”, la Pro Loco organizza la terza edizione dei Mercatini di Natale con bancarelle di hobbysti e associazioni. Durante la giornata ci sarà l’intrattenimento della musica degli zampognari e la presenza di Babbo Natale che distribuirà dolcetti ai più piccoli. Martedì 6 gennaio, alle 20.45, nella casa alloggio, si terrà un concerto di musica Gospel del coro “Voci in Accordo” di Favaro Veneto. Alla fine dello spettacolo ci sarà un brindisi di inizio anno, offerto dalla Pro Loco. In-somma, una serie di appuntamenti davvero interessant pensati per creare aggregazione e momenti di divertimento e solidarietà fra la cittadinanza e i partecipanti all’insegna del clima natalizio.

INIZIATIvE APPuNTAMENTI A DICEMBRE

R.P.

La chiesa del paese

Page 15: Riviera ovest nov2014 n142

Finalmente qualcosa comincia a muo-versi sul fronte del blocco della spesa pubblica e il Comune di Pianiga ha col-

to l’occasione, e per questo mette sul piatto l’ampliamento della scuola elementare di Mellaredo. A spiegarlo è il sindaco del pae-se. “Il Governo, tramite il decreto del Presi-dente del Consiglio dei Ministri, – afferma il sindaco Massimo Calzavara – permette lo sblocco per 404 comuni italiani di una parte dei fondi a disposizione per il piano di edili-zia scolastica, derogando quindi dal patto di stabilità interno, per il valore complessivo di oltre 81 milioni di euro per quest’anno, e per quasi 123 milioni per l’anno prossimo”. Il sindaco va nel dettaglio. ”Il nostro comu-ne – continua – potrà utilizzare la somma di 469mila euro: 200mila nel 2014, e i ri-manenti 269mila nel 2015. Questo tesoro ci permette di dare attuazione al progetto di ampliamento e riorganizzazione degli spazi della scuola elementare di Mellare-do”. L’area in cui sorge la scuola “Edmondo De Amicis” è di circa 2770 mq di cui circa 565 mq occupati dalla sagoma dell’edificio esistente. Attualmente la scuola ha 9 aule dedicate all’ attività pedagogica e nessuno spazio adibito a laboratorio o ad altro.

Questo a fronte dell’incremento degli alunni di questa scuola nell’ ultimo decen-nio che si è evoluto dall’anno scolastico 2002/2003 da 86 utenti ai 164 dell’an-nata 2013/2014.”L’ampliamento pertan-to nasce dalla necessità di dotare la scuola di 10 aule: un numero di classi adeguato all’organizzazione scolastica di due corsi

scolastici completi – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Andreina Levorato – non-ché per rispondere alle attuali esigenze di nuovi spazi formativi (aula multimediale, laboratori, aula mensa). In merito invece alle attuali strutture comuni, non vi saranno modifiche: la sala mensa verrà collocata nel nuovo corpo di fabbrica al piano terra e dall’attuale aula mensa verranno ricavate 2 aule.

Altre 2 aule ad uso didattico saranno realizzate al piano primo con nuovi servizi igienici. Lo spazio esterno subirà una ridu-zione minima, visto che l’ampliamento si svilupperà su due piani”. Verrà realizzata una nuova scala che collega i due piani prevedendo l’installazione di una piatta-forma elevatrice all’interno del vano scala. “L’amministrazione comunale ha ritenuto di dare una risposta immediata, reale e velo-ce alle istanze della frazione – afferma il

di Alessandro Abbadir

Si potranno utilizzare 469mila euro: 200mila nel 2014 e i rimanenti 269mila nel 2015

Edilizia scolastica Arriva una risposta concreta alle istanze delle famiglie

La scuola primaria di Mellaredo sarà più grande

La scuola elementare

sindaco – utilizzando la possibilità offerta dal governo Renzi. Siamo consapevoli che manca un’area parcheggio adeguata, ma ci stiamo muovendo già da tempo per trovare una buona soluzione al problema”. Il sin-daco però per fugare i timori chiarisce che: “questa opportunità non affossa il grande progetto della nuova scuola di Mellaredo-Ri-vale e, in senso più ampio, il polo scolastico collegato organicamente alla zona sportiva e ricreativa, proposto nel mio programma elettorale, rimane chiaramente valido, vita-le e strettamente attuale. Per cui il dialogo sulla sua realizzazione rimane vivo, aperto ed attento a cogliere l’occasione propizia”.

Dall’attuale mensa veranno ricavate 2 aule. La sala mensa sarà collocata al piano terra

Via Montello alla fine resterà chiu-sa solo fino al 10 di dicembre e non fino a fine anno. Questo per

permettere i lavori di realizzazione della nuova bretella che affiancherà la ferro-via Mestre - Padova. Dal 10 dicembre alla vigilia di Natale, i lavori prosegui-ranno con un senso unico alternato. “Il 10 dicembre apriremo la strada – spiega l’assessore Simone Guerra. Se i lavori non saranno ancora conclusi in questa fase, faremo causa alla ditta che li sta facendo. Siamo riusciti a ridurre a un terzo le richieste di chiusura della strada avanzate da Italfer e dall’azien-da che realizza i lavori”. La strada in questione è la bretella di collegamento fra via Marinoni e via Accoppè Fratte progettata dal 1998. Di questa strada è stato aperto nelle scorse settimane in comune di Vigonza, l’innesto con la provinciale 49. E’ un’opera imponente perché ha richiesto la realizzazione di ben tre ponti con relativa ciclabile sullo scolo Pionca, due sotto Vigonza e uno sotto Pianiga. La carreggiata è stata portata a 7 metri oltre ai 2 di banchine laterali. A Pianiga servirà a collegare la Noalese al casello autostradale sulla A4. Permetterà il transito di mezzi pesanti senza che finiscano negli incroci ad an-golo retto tipici del Graticolato romano.

viabiLità

lavori pubblicivia monteLLo, senso aLternato fino a nataLe

A.A.

13Pianiga

Page 16: Riviera ovest nov2014 n142

14 Fiesso d’Artico

“E’ partito il nuovo progetto di ge-stione dell’illuminazione pub-blica. Si chiama Edylight ed è

il primo applicativo web che rende i cittadini responsabili dell’arredo urbano”. Questa è l’innovativa idea promossa dal comune di Fiesso assieme alle aziende Tre Energia e Tre Informatica di Este. A spiegarlo ci pensa l’assessore all’ambiente, Marco Cominato. “EdyLight è una mappatura completa dei punti luce del Comune e un portale web per controllarli – si legge nel documento invia-toci dall’assessore. In pratica ogni cittadino diventa responsabile dell’arredo urbano. Ad ogni punto luce viene incollato un adesivo con un numero che identifica il lampione e un QR code asso-ciato. In questo modo è sufficiente avvici-narsi all’adesivo con il proprio smartphone e scansionare il QR code con una qualsiasi delle applicazioni gratuite che permettono

la lettura di questi codici. Immediatamen-te si verrà indirizzati ad una pagina web completamente ottimizzata per dispositivi mobili, dove poter segnalare un malfunzio-namento.

La segnalazione verrà subito presa in carico dai tecnici della manutenzione che potranno recarsi sul posto con rapidità e avendo già un’idea concreta di come inter-venire.

Tutto ciò grazie alla georeferenziazione dei punti luce: i tecnici saranno guidati sul

luogo dell’intervento con la massima preci-sione attraverso le coor-dinate gps”. Il progetto è anche una banca dati a servizio del Comune, che potrà sapere il nu-

mero dei punti luce, la loro localizzazione, quali lampade necessitano di manutenzione e numerose altre informazioni. “Edylight è un sistema per “mettere in tasca” la città – viene riportato nel documento che ci ha

inviato Marco Cominato, assessore all’am-biente di Fiesso d’Artico – grazie ad un sito web e ad un’app per smartphone è possibile segnalare un malfunzionamento in tempo reale. Tutto questo a costi ridotti”. Il proget-to sarà attivato a breve. “Ha già superato la fase di test – prosegue l’assessore – e ora può diventare operativo. Siamo il primo comune ad aderire a Edylight, e siamo sicuri che questa tecnologia aumenterà la qualità

del servizio di gestione dell’illuminazione pubblica.

Il web e i dispositivi mobili come smartphone e tablet ormai rappresentano il presente, e non possiamo più prescindere da questi strumenti. Grazie a Edylight siamo il primo Comune a mettere tutta la gestione dell’illuminazione dentro ad una “casa di vetro”: tutti i dati sono pubblici e consul-tabili via web per garantire la trasparenza”.

di Giacomo Piran

Edylight è il primo applicativo web che rende i cittadini responsabili dell’arredo urbano

Innovazione Il Comune mette a punto un progetto con aziende specializzate

Illuminazione pubblica gestita on line

Ad ogni punto luce sarà incollato un adesivo con un codice QR associato

Sono stati completati nelle scorse settimane due importanti interventi riguardanti via Vecchia, strada secon-

daria che va ad intersecarsi su via Piove, strada provinciale che a sua volta collega la Brentana con Fossò. Sono stati svolti dei lavori di asfaltatura della strada nel trat-to del rettilineo della suddetta via oltre a prevedere la realizzazione e l’applicazione di un nuovo dosso rallentatore in asfalto. Questo dosso permetterà di far ridurre in maniera evidente la velocità delle auto che dovessero percorrere il tratto di strada di via Vecchia, e di conseguenza aumentare la sicurezza per pedoni e ciclisti. Durante i lavori via Vecchia è stata chiusa tempo-raneamente al traffico. Nel tratto da via Dante Alighieri a via Piove per la realizza-zione del dosso, e nel tratto dal bivio con via Vegro a via Dante Alighieri per l’asfal-tatura. La chiusura, avvenuta in maniera alternativa nei due tratti, non ha provocato nessun tipo di disagio.

Cantieri Lavori in via veCChia

A.A.

Il Premio Internazionale Scarpetta d’Oro, organizzato da Acrib in collaborazione con Assocalzaturifici e Regione Veneto,

ha concluso i due concorsi con la valutazio-ne delle opere provenienti dalle scuole e dagli illustratori. Una giuria di professionisti in materia di letteratura per l’infanzia, illu-strazione e comunicazione si è riunita per valutare testi, opere digitali, illustrazioni e video provenienti dalle scuole primarie del-la Riviera e da illustratori italiani e stranieri. Per il concorso letterario “Favole, scarpe, parole” rivolto alle scuole ha vinto la favola scritta dalla classe 4’ A-B della scuola pri-maria “Gugliemo Marconi” di Tombelle di Vigonovo. La favola sarà illustrata dalla vin-citrice della 18’ edizione Giulia Maidecchi

e verrà distribuita gratuitamente ai giovani scrittori in erba, in occasione dell’inaugu-razione della mostra di illustrazione che si svolgerà a dicembre a Dolo. Per il concorso internazionale d’illustrazione per l’infan-zia dal tema “I nuovi percorsi digitali” la giuria tecnica, presieduta dallo scrittore e disegnatore Guido Clericetti, ha assegnato il primo premio a Nicola Paci illustratore di Pesaro. Il secondo premio va a Francesco Buzzi di Ferrara, e il terzo a Maria Maria-no di nazionalità brasiliana, ma che dal 2006 vive a Venezia. Sono stati inoltre premiati: Valeria Pracht (premio “Fonda-zione Esposito”), Luisa Gialma e Daniela Lessio (premio “Qualità tecnica”), Daniele Zordan (premio “Sperimentazione”), Susy

Zanella (premio “Fascia di età 0-6”), Eve-lina Floris (premio “Interpretazione origi-nale del tema”) e Daniele Belfiore (premio “Immagine Umoristica”). Hanno ricevuto la menzione speciale: Cristina Benintende, Miriam Serafin e Roberta Sardara. Le ope-re saranno esposte dal 13 dicembre al 15 gennaio presso le Antiche Scuderie (Ex Ma-cello) a Dolo. Ad essere esposte saranno le opere di Elisa Bellotti, Elisa Bianco, Maria Grazia Cadoni, Gloria Corradi, Susanna S. Deiana, Clauia Del Curto, Chiara Gabrielli, Irene Guerrieri, Kamilla Lucarelli, Emanuela Mannello, Eleonora Oliva, Elide Palmisano, Laura Pellegrinelli, Clara Rastelli, Anna Rossi, Lucia Scola, Enza Sottile e Federi-co Tornati. “C’è soddisfazione da parte di Acrib – si legge nel comunicato stampa – che ha seguito il concorso fin dalla nascita, nel 1995, quando un gruppo di insegnanti della Riviera decise di creare questo pro-getto didattico-culturale per diffondere la cultura della tradizione calzaturiera alle nuove generazioni. Il concorso nel tempo è diventato uno tra i più importanti d’Italia, fungendo a volte da trampolino di lancio per alcuni artisti premiati. Per questo Acrib ha voluto creare un sito interamente dedi-cato (www.scarpettadoro.org) dove sono visibili tutte le opere e le favole che si sono classificate dal 1995 ad oggi”.

aCrib

Premio

SCARPETTA D’ORO AllA PRIMARIA MARCONI

G.P.

La sede dell’Acrib a Stra

La giuria tecnica, ha assegnato il primo premio per l’illustrazione a Nicola Paci di Pesaro

“Con soddisfazione vi comu-nico una nuova iniziativa che verrà proposta per

l’anno 2015 in quanto risulta esse-re il centenario della Grande Guerra in Italia”. Ad annunciarlo è Marco Cominato, assessore alla cultura del comune di Fiesso, che presenta l’iniziativa “1915-2015. No alla Guerra”. “Questo – spiega – è un messaggio di sensibilizzazione idea-to e promosso dal Comune di Fiesso d’Artico in occasione del centenario per l’Italia, dell’inizio della prima guerra mondiale. Questo pensiero, espresso con una grafica semplice ma efficace, vuole essere un eserci-zio di memoria necessario, un lapidario monito, un atto di rispetto dovuto ai tanti milioni di uomini ridotti a un numero nei registri di morti e dispersi, un grido di speranza senza confini di spazio e di tempo”. Vengono poi spiegati i progetti. Per l’occasione è stato creato un logo dove sono presenti le due annate “1915” e “2015” e il messaggio “No alla Guerra”. “Tutta la comunicazione e le iniziative del Comune di Fiesso d’Artico nel corso del 2015 – prosegue Cominato – sia quelle direttamente legate a questo tema sia quelle con ogni titolo previste nella programmazione culturale e istituzionale, avranno in sovrimpressione e saranno accompagnate da questo messaggio: un esempio di diffusione nella quotidianità di valori universali”. Saranno poi coinvolti tutti gli enti e le istituzioni. “Sarà cura del Comune di Fiesso d’Artico – prosegue l’assessore alla Cultura – invitare la Regione Veneto e tutti i comuni e le province del Veneto ad aderire e sostenere questo messaggio, adottandolo in tutte le sedi e le occasioni che vengano ritenute opportune”. Un punto particolare riguarda poi i cittadini e in particolar modo i giovani e gli alunni della scuole oltre alle associazioni. “La presenza nei social network – annuncia l’assessore – consentirà a tutti i cittadini e a tutte le persone, associazioni, scuole, enti, istituzioni, imprese che lo vogliano, di parte-cipare con un click a questo messaggio di civiltà, di scrivere le proprie considerazioni, di contribuire a diffonderne l’eco il più lontano possibile”. Infine un importante messaggio in cui si racchiude tutto il progetto. “In otto numeri e tre parole – conclude Marco Cominato – un messaggio di interiorità immensa e di forza disarmante”.

INIZIATIvE RICORDANDO lA GRANDE GuERRA

G.P.

Il monumento dei caduti davanti al municipio

Page 17: Riviera ovest nov2014 n142

Due progetti dedicati all’ecologia e alla salvaguardia dell’ambiente sono sta-ti promossi in queste settimane dal

comune di Vigonovo. Ad illustrarli è Filippo Fogarin, vicesindaco e assessore all’am-biente. “La comunità Europea – spiega Fo-garin – ci chiedeva di diminuire i consumi del 20% entro il 2020 e ora del 40% entro il 2030, inoltre lo Stato centrale diminui-sce vertiginosamente i trasferimenti statali chiedendo di ridurre la spesa.

Quindi il Comune di Vigonovo anche per il 2014 ha investito, quasi la totalità dei soldi disponibili nel bilancio dei Lavori Pubblici, per interventi che comportino una diminuzione della spesa per riscaldamento, come il nuovo impianto di riscaldamento del centro anziani, il rifacimento degli im-pianti di riscaldamento degli spogliatoi dei campi da calcio di Vigonovo e Tombelle e dell’impianto delle scuole elementari di Vigonovo”.

C’è un’altra novità. “Per diminuire i consumi e la produzione di anidride car-bonica – annuncia – è stata acquistata una Twizy, auto elettrica a due posti, che sarà usata per gli spostamenti all’interno del comune, ed in Riviera del Brenta, di conseguenza a fine anno verrà avviata a rottamazione una o due auto a benzina, con una netta diminuzione di consumi e inquinamento. Con questi interventi l’am-ministrazione vuole dare l’esempio ai citta-dini, invitandoli a iniziative che vedono la ristrutturazione o il miglioramento degli im-pianti, quindi alla diminuzione della spesa e dell’inquinamento, causa principale delle variazioni climatiche”. Fogarin illustra poi alcuni dati. “Dal 2005 al 2013 il consu-mo per riscaldamento e luce degli impianti pubblici del comune di Vigonovo è calato di 56 mila kw, nonostante si siano aggiunti in questi 8 anni gli edifici: “Centro Anzia-ni”, Centro Civico di Tombelle, il magazzi-no comunale a Tombelle e l’ampliamento delle scuole di Tombelle (2 aule), Galta (4 aule) e Vigonovo (4 aule)”. Altro progetto riguarda l’affidamento in gestione di alcuni tratti degli argini del fiume Brenta. “A Vi-gonovo – spiega Fogarin – si preferisce assegnare i tratti arginali a residenti che potranno usare la legna per uso domestico in alternativa al metano. Per l’affidamento in concessione gratuita per la durata di tre anni di tratti dell’argine del fiume Brenta, ricadenti all’interno del “Parco Sarmazza”,

di Giacomo Piran

Fra gli altri interventi, il rifacimento degli impianti di riscaldamento del centro anziani, scuole e impianti sportivi

Ambiente Il Comune conferma il suo impegno sul versante ecologico

Arrivano auto elettriche contro lo smog

Il municipio e la nuova auto Twizy

Nuovo gesto di solidarietà promosso dall’associazione carabinieri di Vi-gonovo – Fossò sezione “Cristiano

Scantamburlo”. Il gruppo, presieduto da Antonio Costa, ha donato una tonnellata di pane in cassetta e due quintali di pasta ad associazioni e parrocchie del territorio. Il pane è stato consegnato alle parrocchie di Vigonovo, Sandon, Galta, Tombel-le, Fossò, Dolo e Sambruson oltre che all’associazione “Casa Nostra” di Dolo, all’associazione “Olivotti” di Mira, alle scuole materne di Arino e di Sambruson. Il presidente Antonio Costa ha poi raccon-tato che una signora di origine ucraina residente in Riviera gli ha chiesto se l’as-sociazione carabinieri poteva donare del cibo anche ai soldati della “Zona Ato”. L’associazione carabinieri di Vigonovo-Fossò si è così attivata consegnando alla signora due quintali di pasta che saranno inviati in Ucraina.

Negli ultimi anni l’associazione ca-rabinieri Vigonovo-Fossò è stata molto attiva nell’ambito della solidarietà, do-nando decine di quintali di pasta, bancali di brioche, oltre a centinaia di paia di scarpe e indumenti a parrocchie, scuole, mense popolari, associazioni e famiglie bisognose.

soLidarietà

Associazione carabinieriuna tonneLLata di pane per Chi e’ in diffiCoLtà

G.P.

15Vigonovo

i cittadini di Vigonovo potranno usare la le-gna che tagliano solo esclusivamente per proprio uso domestico. I richiedenti devono essere in possesso di adatta attrezzatura per il taglio di alberi ad alto fusto, per la pulizia e l’eventuale cippatura del legno residuo”.

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16 Personaggio

Da operaio cassintegrato a laureato in infermieristi-ca. Questa la storia davvero importante di Cristian Righetto, mirese, che alla soglia dei 40 anni ha

deciso, di fatto, di cambiare vita e mestiere. Un traguardo che è stato salutato con un messaggio

di felicitazioni inviato a Cristian, anche dal presidente del-la Regione, Luca Zaia. A raccontare la sua storia è la mo-glie Francesca De Martin. “A diffe-renza di altre storie – premette la donna – la storia che io e mio mari-to vogliamo raccontare ha avuto un lieto fine, sebbene abbia lo stesso triste comun denominatore di alte storie che sono finite in tragedia e o drammi famigliari: la crisi economica che dal 2009 de-vasta la nostra regione”. Ma partiamo dall’inizio.“Il mio racconto – dice la donna – inizia nel 2005, quando mio marito Cristian è stato assunto nel Gruppo Pansac come operaio: era un posto sicuro, talmente sicuro, da fornirci la solidità economica per formare una famiglia a Mira. E dopo essere convolati a nozze, nel 2006 siamo diventati genitori per la prima volta di una bella bimba di nome Ele-

na. Nulla ci faceva presagire quello che il futuro avesse in serbo per noi... Nel dicembre 2009 congiuntamente alla positività del secondo test di gravidanza, sono arrivate le prime avvisaglie della sofferenza della fabbrica, e tutti ini-ziarono a parlare di questo orribile mostro della cassa in-tegrazione. Mio marito era sindacalista nello stabilimento di Mira, ed era sempre in prima linea con le proteste e

le lotte, per mantenere il posto di lavoro, quando nel 2010 nacque il nostro secondogenito Alvise. Io dovetti rientrare al lavoro quando lui aveva solo cinque mesi per dare un sostegno al reddito famigliare”. Furono mesi difficili. “Dopo mesi di

transizione – racconta la moglie – con cassa integra-zione a rotazione ed interminabili notti a pensare quale fosse la strada più giusta da intraprendere per garan-tire un futuro dignitoso ai nostri figli, Cristian prese la decisione di tentare un test di ammissione all’università degli studi di Padova, alla facoltà di Infermieristica”. Il conto in sospeso con l’università di Padova era ancora aperto dal passato, quando da neodiplomato Cristian

Righetto aveva tentato di entrare nel corso di laurea di fisioterapia ma senza alcun esito. ”Evidentemente non era scritto che dovesse andare così – dice la moglie”. Ma nel 2011 all’età di 36 anni è riuscito a piazzarsi 7° su 150 candidati per il corso di Infermieristica sede di Mestre”. “Perché no? Allora ce la posso fare?!? Questo è stato lo spirito che lo ha animato i primi mesi di studio, quando si divideva tra studio, notti insonni a cambiare pannolini e la frustrazione della cassa integrazione che arrivava in conto corrente a singhiozzo. Successivamente al primo tirocinio in corsia, mi disse: “Francesca, penso di aver trovato la mia strada”, così il suo percorso di studio divenne un’ iperbole tra soddisfazioni, voti con lode e bor-se di studio”. Anche Cristian Righetto è entusiasta della sua scelta e vuole spiegarne le motivazioni più profonde. “Vorrei – dice – che tutti si rendessero conto che perdere

il lavoro non significa perdere la speranza o la dignità. La stessa parola “crisi” etimologicamente deriva dal greco Krisis che significa scelta, ecco per me la crisi ha significa-to l’opportunità di avere una svolta professionale signifi-cativa all’età di quasi quarant’anni. Io e mia moglie non abbiamo ancora certezze per il futuro, ci saranno ancora sacrifici da fare, code all’ufficio per l’impiego e concorsi, ma ora siamo consapevoli di avere una marcia in più”. Il 10 novembre scorso a Padova c’è stata la discussione della tesi, dove ufficialmente Cristian Righetto da operaio è diventato dottore in Infermieristica con un voto davvero importante, 108 su 110. Si è complimentato con lui il governatore del Veneto Luca Zaia. Ora per lui si aprono con ogni probabilità le porte degli ospedali, e lascia alle spalle quella cassa integrazione che tanto lo aveva fatto angosciare.

di Alessandro Abbadir

L’ex-dipendente Pansac si è laureato con il punteggio di 108 su 110. Ha ricevuto i complimenti del governatore Luca Zaia

Crisi e cambiamento Una storia di impegno e sacrificio di un operaio di Mira

Cristian Righetto, da cassintegrato a infermiere

Cristian Righetto

La moglie Francesca: “Ora guardiamo al futuro con più speranza”

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Appuntamento a domenica 21 dicembre con la sesta edizione della Corsa dei Babbo Natale di Noale, con la possibilità di scegliere fra due tracciati: uno da 5 chilometri e l’altro da 10. L’obiettivo di quest’anno è battere il record di 3500 partecipanti, e gli iscritti contribuiranno a

sostenere i progetti benefici, tra cui quello di far fare attività sportiva agli atleti diversamente abili. La partenza è fissata per le 9.30. La domenica è organizzata dall’Asd Noale&20, C.R. Veneto Libertas, con il patrocinio di Regione, Provincia, Comune, Coni Veneto e Venezia. Le iscrizioni sono aperte a tutti e si raccolgono all’enoteca Al Filò di via della Bova 8, oppure sul sito www.mysdam.net o scaricando il modulo dal sito www.corsadeibabbonatale.it. Per il percorso di 5 chilometri, si pagheranno 5 euro (10 euro se si acquista l’abito), per quello da 10 chilometri il costo sale a 7 euro (12 con il vestito e con il chip per il cronometraggio). Tutti i partecipanti, infatti, dovranno indossare il vestito da Babbo Natale di colore rosso e i piccoli fino a 12 anni dovranno mettersi il cappellino (costo per annotarsi 3 euro e solo per la corsa da 5 chilometri). Le iscrizioni si chiude-ranno il 19 dicembre alle 12.

in breve

EventiLa Corsa dei babbo nataLe

A.R.

Si avvicinano le feste natalizie, e la Pro Loco di Salzano proporrà una serie di appuntamenti per la cittadinanza. Martedì 6 gennaio si terrà la quinta edizione di “Corri con la befana” la mani-festazione podistica non competitiva con diverse categorie e lunghezze di percorso: una mini

corsa per i bambini (un chilometro), una podistica per adulti di 6,11, 17 km e una nordic walking par adulti di 6, 11 km. La partenza di tutte le corse si terra di mattina, saranno premiati i primi classificati e il costume più bello. Il giovane vincitore della mini competizione riceverà una calza della befana, mentre gli altri classificati riceveranno dei pacchi gara e delle ceste alimentari. “Come Pro Loco ci teniamo in modo particolare a evidenziare l’appuntamento “Corri con la befana” che quest’anno giunge alla quinta edizione – dice Lucia Muffato presidente Pro Loco. All’edizione dell’anno scorso ci sono stati oltre 600 iscritti e quest’anno cercheremo di superare quel numero”. Nella stessa giornata, come di consueto, ci sarà la visita di Babbo Natale in piazza e nelle case, per la consegna dei doni ai più piccoli e la cioccolata per tutti in piazza con la consegna della calza della Befana nello stesso pomeriggio. Le quote di partecipazione alla corsa sono: 2 euro per la mini corsa (bambini fino ai 10 anni), 4 euro per gli adulti. L’iscrizione si effettua la mattina della competizione.

Pro loco iniziative di nataLe per tutti

R.P.

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17Approfondimento

La sospensione delle schede ospedaliere e dell’atto aziendale dell’Ulss 13, che i ples-si di Dolo e Mirano siano considerati come

ospedali di rete per acuti su due poli, investimen-ti per gli ospedali e la discussione sulle strutture intermedie. Queste sono le richieste lanciate nella manifestazione per la difesa dell’ospedale di Dolo dello scorso 16 novembre. La manifestazione è stata promossa dai sindaci della Riviera, assieme al coordinamento organizzativo che vede in testa il comitato “Bruno Marcato”, il Ponte del Dolo, Opzione Zero. Al corteo hanno partecipato oltre mille persone, tra cui sei sindaci (Dolo, Mira, Cam-polongo, Camponogara, Fossò e Stra), i consiglieri regionali Bruno Pigozzo (Pd), Pietrangelo Pettenò (Federazione della Sinistra) e Francesco Piccolo (Gruppo Misto) e rappresentanti politici, sindaca-li, di associazioni e comitati. La manifestazione è partita dal Foro Boario per giungere allo Squero, dove si sono svolti gli interventi. “Chiediamo un impegno concreto da parte della politica regiona-le – ha detto Alessandro Campalto, sindaco di Campolongo – come quello avuto per l’Ulss 10 del Veneto Orientale, non solo nel sospendere l’at-

tuazione dell’atto aziendale, ma nella revisione di questo impianto. Chiediamo un ospedale di rete su due poli, entrambi con specializzazioni mediche e chirurgiche”.

Il 15 novembre si è invece svolto un sopral-luogo della Lega Nord all’ospedale di Dolo con la presenza di Daniele Stival (assessore regionale), Alberto Semenzato (segretario provinciale) e Gio-vanni Fattoretto (segretario della Riviera). Durante l’intervento sono stati ribaditi gli investimenti pre-visti nel 2010 dalla Regione Veneto, e anticipata la discussione al Crite (commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia) dei progetti per l’ospedale di Dolo che prevedono il nuovo Pron-to Soccorso, la piastra operatoria e diagnostica e

interventi di messa in sicurezza. La discussione al Crite si è svolta il 18 novembre.

“La Commissione – si legge in un comunica-to dell’Ulss 13 – ha dedicato ampio spazio alla valutazione del progetto di investimento e ristrut-turazione degli ospedali dell’Ulss 13 di Mirano. La Commissione ha valutato in modo decisamen-te positivo il progetto complessivo presentato dal direttore Gino Gumirato. E’ scesa poi nei dettagli delle valutazioni sui singoli interventi, in particolare dell’ospedale di Dolo, individuando la necessità di definire, nella prossima riunione già fissata per il mese di dicembre, una serie di approfondimenti tecnici volti a delineare la più opportuna calendariz-zazione dei lavori”.

di Giacomo Piran

Al corteo in difesa del nosocomio rivierasco, hanno partecipato oltre mille persone. La Lega Nord non ha sfilato

L’iniziativa Sono scesi in piazza sindaci, comitati, associazioni e partiti

“Dolo e Mirano siano 2 ospedali per acuti”

Mense ospedaliere dell’Ulss 13 scatta la protesta dei dipenden-ti per il taglio del monte ore, ma sindacati e azienda trovano un accordo-ponte in attesa di maggiori trasferimenti da parte

dell’azienda sanitaria. A spiegarlo è Gianfranco Rizzetto, il segreta-rio della Filcams Cgil, dopo un incontro fatto fra le rappresentanze sindacali (Filcams Cgil e Uil Tucs), la Direzione Territoriale del Lavoro, rappresentata da Riccardo Germoglio, e la direzione della Dusmann di Milano, rappresentata da Margherita Ravioli. La questione è quel-la del passaggio di gestione in atto dal primo di dicembre dalla Cir Food alla Dusmann che ha vinto la gara d’appalto per 9 milioni di euro all’Ulss 13 per la gestione delle mense degli ospedali di Dolo, Mirano e Noale, fino al dicembre del 2017. La vertenza coinvolge 61 dipendenti e di 5 autisti. “L’azienda – dice Rizzetto – aveva annunciato che avrebbe tagliato il 40 % del monte ore. Una misura che avrebbe colpito soprattutto le donne che già lavorano part-time, portando l’orario da 23 a 14 ore settimanali. Si è deciso in accordo con la proprietà e la Dtl, di aumentare il monte ore di 100 rispetto al limite prefissato. E’ un primo passo, di un accordo-ponte che permet-te al sindacato di congelare azioni di agitazione, o l’indizione di un vero e proprio sciopero. Aspettiamo dall’Ulss 13 le risorse aggiuntive necessarie per ridurre i danni ai lavoratori delle mense degli ospedali di Dolo, Mirano e Noale”.

Servizimense ospedaLiere, arriva iL tagLio

A.A.

“Avere in mano i soldi, per un gio-catore, è come per un drogato, avere in mano la cocaina”. Il gioco

d’azzardo patologico (comunemente definito ludopatia) è una malattia come lo sono l’al-colismo e la dipendenza da droghe e come tale, è seguita dai Sert delle varie Ulss venete. “Una patologia, che desta grande preoccupa-zione – spiega il direttore del Dipartimento per le dipendenze dell’Ulss 13 Mauro Cibin – anche se non abbiamo ancora dati significa-tivi, perché “appena nata” in Italia (la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2%, dati del Ministero della Salute, 2012)”. Nell’Ulss 13 il servizio è stato attiva-to prima a Mirano alcuni anni fa, e lo scorso anno a Dolo. Attualmente sono seguite circa 70 persone (il 66% sono uomini), il 10% del-le quali già dipendenti da altre sostanze come l’alcol o la droga.

“Il fenomeno è sotterraneo, ma in cre-scita – continua – e questo per due fattori. Il primo dettato dalla situazione sociale (la crisi economica e lavorativa pesa molto psicologi-camente) e dalla predisposizione al problema (un individuo può giocare qualche volta per tutta la vita e non ammalarsi e un altro, invece, diventare dipendente) e il secondo influenzato dall’offerta (prima di dieci anni fa, in Italia, il gioco quasi non esisteva, ora è esploso in ma-niera massiccia e le macchinette per giocare si trovano ovunque)”. La rapida e facile accessibi-lità al gioco fa crescere il problema. “Quando si dice – aggiunge Cibin – circoscriviamo il gioco d’azzardo in alcuni posti ed evitiamo di metter-lo ovunque, ha un senso ben preciso: una cosa

significava sapere che per giocare, ad esempio, si doveva andare a Venezia, al Casinò, per cui ci si pensava due volte prima di spostarsi ap-posta, un’altra cosa, invece, è trovare il gioco sotto casa, per non parlare del fatto che ora si può giocare anche distesi a letto connessi a internet”. Come fa crescere il problema anche la tipologia del gioco, che negli ultimi anni è molto cambiato: ora si tende a giocare sempre di più in solitudine e i giochi (slot e giochi in internet sono i più pericolosi) sono studiati pro-prio per creare dipendenza. Ma si può guarire dalla dipendenza da gioco? “Sì – risponde Cibin – ma non con le medicine. Da un lato abbiamo una rete, costruito con gli assistenti sociali dei Comuni e i gruppi dei Giocatori anoni-mi, fondamentale in termini di supporto e cura del problema; dall’altro, mettiamo in campo i nostri strumenti, come le cure psicologiche e la rieducazione alla gestione dei soldi. Perché, come è vero che dalla cocaina si guarisce fa-cendo a meno della droga, dal gioco si guarisce rieducandosi all’uso corretto del denaro: non ci si può allontanare e fare a meno dei soldi in assoluto”.

DATI SERT luDOPATIA E’ AllARME

F.D.G.

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18 Cultura

La storia di Burano e di Venezia negli ultimi cento anni vissuta con gli occhi di un imprenditore della tradizione,

titolare di un cantiere dove si costruiscono imbarcazioni tipiche veneziane.

“Agostino Amadi: Il Cantiere della Vita”, a cura di Tullio Cardona e pubblicato da Cierre Edizioni con i patrocini del Comune di Venezia, Municipalità di Venezia, Bura-no e Murano, la Camera di Commercio e Confartigianato di Venezia, racconta in 350 pagine e 220 illustrazioni la storia di un cantiere di barche dove, in 55 anni di at-tività, la tradizione e l’innovazione si sono incontrate, confrontate e fuse, con entusia-smanti risultati.

Amadi ha attraversato tutte le fasi della cantieristica minore, dalle lavorazioni sulle bar-che a remi, con fasciame e calafataggio, alla loro prima motorizzazione, per proseguire con la costruzione di imbarcazioni già predisposte al motore, peraltro realizzando per primo le caorline in compensato marino, i mototopi in vetroresina e quelli con motorizzazioni ibride (diesel ed elettriche).

Proseguendo la tradizione familiare, Amadi è stato poi capace di innovare e di trasformare sia le barche da lavoro che quelle da piccolo diporto lagunare. Fondamentali le sue conoscenze in merito alle barche tipiche

veneziane, dalla caorlina al sandolo, dalla mascareta al pupparino, allo s-ciopon. Nel suo cantiere a Burano ne ha costruite più di 1.500, affrontando pressoché tutte le tipologie a fondo piatto della tradizione lagunare e con carene per affrontare il mare.

Il volume racconta le vicende di un uomo, che si imbatte nella storia di Burano e di Vene-zia durante i loro ultimi cent’anni. Intende for-nire spiegazioni tecniche sulle vecchie e nuove metodologie costruttive, per non dimenticare il passato degli squerarioli e guardare al futuro dell’attuale cantieristica. Una testimonianza che non vuol essere mera trattazione scientifi -ca, ma il percorso esperienziale di un artigiano, imprenditore, innovatore.

2 Cultura provinciale

“Abbiamo solo ventuno lettere, ha detto il maestro. Con quelle dovremo fare tutto: ridere, pian-

gere, consolare, amare, contraddirci. Dire quando siamo felici, non far capire quando non lo siamo più, ingoiare una parola che potrebbe ferire, tenercene una tra le mani come una cosa fragilissima e preziosa”.

Andrea Bajani con il volume di racconti “La vita non è in ordine alfabetico” (Einaudi Torino, 2014) conquista la giovane giuria di lettori e vince la 52a edizione del premio letterario “Regione del Veneto – Leonilde e Arnaldo Settembrini – Mestre”.

La cerimonia si è svolta lo scorso 28 novembre nel corso di una serata che si è tenuta al Teatro Toniolo di Mestre.

Lo scrittore-giornalista, romano di ori-gine e piemontese d’adozione che nel suo stile ricorda Antonio Tabucchi, con i suoi 38 racconti brevi immortala alcuni frammenti della vita, tutti ispirati da una singola paro-la, misteriosa e affascinante combinazione di 21 lettere. La vita intera passa attraverso le molteplici combinazioni di quelle ventuno

lettere: sorprese, delusioni, imprevisti, nasci-ta e crescita, persino la morte.

Brevi quadretti, pieni di poesia, che hanno convinto i ragazzi delle varie scuole superiori chiamati a giudicare l’opera miglio-re fra i cinque fi nalisti.

In gara, oltre ad Andrea Bajani anche Simone Lenzi con “Mali minori” (Editori Laterza Roma 2014), Mari Accardi con “Il posto più strano dove mi sono innamorata” (Terre di Mezzo editore Milano 2013), Ma-rio Fortunato con “Le voci di Berlino” (Bom-piani RCS libri 2014), Massimiliano Forza con “Triestiner - Storie di triestini che vivono a London” (Santi Quaranta Treviso 2013).

Il premio è nato nel 1959 per promuo-vere il genere letterario del racconto-novella. La manifestazione è ripresa nel 1991, dopo un’interruzione durata un quinquennio, per iniziativa della Regione del Veneto che ne ha assunto l’organizzazione.

Nelle ultime edizioni, la Regione ha introdotto alcune innovazioni tra cui la scel-ta di affi dare la designazione del vincitore, all’interno di una cinquina di fi nalisti indicati

da una giuria tecnica, a una giuria composta da studenti dei Licei Franchetti, Morin, Bru-no di Mestre, Foscarini, Benedetti e Marco Polo di Venezia e degli Atenei Ca’ Foscari di Venezia e di Padova.

La serata del 28 novembre scorso è stata inframmezzata da un concerto jaz-zistico a cura dei Conservatori del Veneto, in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica.

Si sono esibiti l’Ensemble Jazz del Con-servatorio Cesare Pollini di Padova (direttore Marcello Tonolo) e il Quintetto Jazz del Con-

servatorio Benedetto Marcello di Venezia (direttore Arrigo Cappelletti).

“Il premio – è il commento del vicepre-sidente della Regione, Marino Zorzato – ha visto nel tempo crescere e consolidare il suo prestigio nel panorama delle manifesta-zioni culturali del Veneto e ha sicuramente una posizione di rilievo fra i numerosi Premi Letterari a livello nazionale, mantenen-do immutata la qualità che lo ha sempre contraddistinto, oltre che la sua peculiarità essendo il solo premio in Italia dedicato ai racconti”.

di Ornella Jovane

Letteratura Premio Settembrini di Mestre

Andrea Bajani vince con “La vita non è in ordine alfabetico”

Il volume “Agostino Amadi: il Cantiere della Vita”

È in corso fi no al prossimo 18 giugno la rassegna “MiraLibri”, ospitata nel-la barchessa di Villa Venier Contarini,

sede dell’Istituto Regionale Ville Venete.Gli incontri in programma a MiraLibri,

che vede protagonisti autori prevalente-mente veneziani e veneti, hanno come obiettivi conoscere l’autore, la storia che lo ha condotto a scrivere il libro e conoscere il libro.

La rassegna è curata da Pompeo Volpe e Davide Meggiato.

Tutti gli incontri si svolgono alle ore 18 in Villa Venier Contarini, via Capitello Albrizzi 3, Mira, Venezia. Questi i prossimi incontri ancora in programma: il 18 di-cembre prossimo Paolo Birolini presenterà “Luoghi comuni. Un taccuino emiliano”, Lampi di Stampa 2014; il 15 gennaio Gui-do Barbujani parlerà di “Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e scienziati”, Einaudi 2014; il 19 febbraio Nico Pirozzi racconte-rà “Storie della Shoah”, Cento Autori 2010 e il 19 marzo Corrado Poli illustrerà “La cat-tedrale dissolta. Racconti”, CLEUP 2014.

Info presso Villa Venier Contarini, Via Capitello Albrizzi n. 3 – 30034 Mira (VE); tel. 041.5235606; Fax. 041.5225219; [email protected]

La rassegnaMiraLibri, gli autori veneti presentano le loro storie e i loro libri

Il libro Presentato il volume in distribuzione nelle librerie del Nordest

Agostino Amadi e l’arte di costruire le barche

La Fondazione Ugo e Olga Levi onlus bandisce il

Premio “Olga Brun-ner Levi” - edizione 2015 per un vide-oclip realizzato da studenti delle Scuole Secondarie di II gra-do del Triveneto.Il tema principale e conduttore del video-clip dovrà riguardare la produzione e performance musicale femminile (composizione musicale, canto, esecuzione strumentale, direzione d’orchestra o di gruppi musicali, composizione di testi per musica, didattica della musica, organizzazione musical) o la condizione della donna e la musica nel corso della storia, dall’antichità al mondo contemporaneo.Sono ammessi video di durata non superiore ai 5 minuti che siano stati realizzati dopo il 15 febbraio 2014. Le opere vanno presentate in PAL o NTSC su supporto digitale (DVD o Blu-ray entrambi region free); nel caso di supporto Blu-ray è comunque necessaria una copia in DVD entro il prossimo 10 febbraio 2015. La scheda di iscrizione al Premio e il video dovranno essere inviati per posta alla Fon-dazione Ugo e Olga Levi onlus, San Marco 2893 - 30124 Venezia oppure via e-mail all’indirizzo [email protected] Designerà il vincitore una giuria tecnica, nominata dalla Fondazione Ugo ed Olga Levi onlus, composta da Roberto Calabretto, Università di Udine, Maria Roberta Novielli, Università di Venezia, Luisa Zanoncelli, Fondazione Levi. Il miglior videoclip otterrà un premio corrispondente al valore di 500 euro.L’opera vincitrice del premio sarà proiettata nel corso del Ca’ Foscari Short Film Festival 2015 (18-21 marzo 2015) nell’ambito del quale avrà luogo anche la cerimonia di assegnazione del premio. Info tel. 041 786777; [email protected];www.fonda-zionelevi.it

Il volume “La vita non è in ordine alfabetico” e l’autore Andrea Bajani

Musica

Il PREMIO “OlGA BRuNNER lEvI” PER GlI STuDENTI DEllE SCuOlE SuPERIORI

Centotrenta straordinari disegni pro-venienti da una delle più importanti collezioni al mondo ripercorrono l’ar-

te e il mito di Venezia, dal Rinascimento all’Ottocento. In mostra i grandi maestri da Mantegna, Bellini, Giorgione e Tiziano fi no a Veronese,Tiepolo, Piazzetta e Canaletto; e poi gli stranieri innamorati di Venezia come Callowe Sargent.

Disegni preparatori, schizzi rapidi a ferma-re l’idea, modelli e studi per la bottega maan-che composizioni fi nite, opere autonome capaci di proporre una poetica diversa,fatta di linee, ombre, chiaroscuri, lumeggiature, de-fi nizione di forme e movimenti,traduzione di sentimenti e visioni, esplorazione delle infi nite possibilità della luce.

In mostra a Venezia, al Museo Correr, inaugurata il 6 dicembre scorso e fi no al pros-simo 15 marzo, giungono della National Gal-lery of Art di Washington le opere realizzate tra il XV e il XIX secolo a Venezia, quando la città dei Dogi e la terraferma rappresentavano la culla dei più raffi nati artisti italiani.

Info: www.correr.visitmuve.it; call cen-ter 848082000.

La mostraLa poesia della luce. Disegni veneziani dalla National Gallery of Art di Washington

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19Sport

Un oro, cinque argenti e tre bronzi. Questo è il ricco palmares ottenuto dalla squadra nazionale Libertas del

centro internazionale Tigre Bianca nella 10a edizione del campionato mondiale di Sha-olin Wushu Kung fu tenutosi a Zhengzhou la capitale della regione dello Henan (Cina). “Tale campionato – spiega il maestro Pie-tro Biasucci – è ad oggi la competizione più prestigiosa e di più alto livello al mondo per quanto riguarda la pratica sportiva dello Shaolin Wushu Kung fu. La città che ospita il festival, Zhengzhou, è il cuore pulsante dello sviluppo economico della regione Henan e, vista la vicinanza al monastero di Shaolin, è il luogo che è stato scelto dalle autorità cinesi per ospitare la competizione mondiale che rappresenta la pratica sportiva dell’arte marziale dello Shaolin nei tempi moderni che si apre nei confronti del mondo”.

Alla manifestazione erano presenti 2000 atleti in rappresentanza di 50 paesi. Più della metà erano comunque cinesi. Alcune delega-zioni erano rappresentanti anche di famose scuole di Dengfeng e del monastero di Sha-olin stesso (tra cui la scuola XIao Long, Taguo e Wushu Guan). A rappresentare l’Italia nella competizione mondiale la squadra nazionale

Libertas del centro internazionale Tigre Bianca era composta dal maestro Pietro Biasucci di Borbiago di Mira (team leader), Mattia Ceol-do (istruttore di supporto alla squadra agoni-stica), Francis Chiappone (supporto squadra) e gli atleti agonisti Enrico Rizzi e Lorenzo Segantin sempre del veneziano. I risultati dei due atleti sono stati eccezionali. Enrico Rizzi ha conquistato il primo posto categoria International Shaolin armi lunghe, il secon-do posto nell’International Xiao Hong quan (mani nude), nell’International Shaolin Guen (bastone), Inetrnational Shaolin Quan (mani nude) e nell’International armi Shaolin indif-ferenziate, e il terzo posto nell’International

Shaolin armi corte. Lorenzo Segantin ha ot-tenuto il secondo posto nell’International Sha-olin Guen (bastone) e il terzo posto nell’In-ternational Xiao Hong Quan (mani nude) e nell’International armi Shaolin indifferenziate. “Tale risultato – prosegue il maestro, Pietro Biasucci – porta la squadra nazionale Libertas a confermare la propria posizione di eccellen-za sul panorama delle arti marziali Shaolin in Italia e nel mondo. Il profondo legame che ho con la Cina e gli ottimi risultati della squadra nazionale gettano basi per poter costruire in Italia eventi di natura sempre più importante anche sul piano agonistico con le delegazioni federali cinesi”.

di Giacomo Piran

Libertas, raffi ca di medaglie CiCLismo

Si è conclusa la 26a edizione del “Trofeo d’Autunno” circuito di mountain bike organizzato da Luciano Martellozzo e da Giuseppe Clementi. La manifestazione, la più “vecchia” del panorama della mountain bike in Veneto, si è svolta su 9

tappe che hanno visto una partecipazione media di circa 350 bikers per gara. Le corse si sono svolte, da agosto e novembre, a Motta di Livenza (Treviso), Selva di Trissino (Vicenza), Adria (Rovigo) e in provincia di Venezia a Noventa di Piave, San Stino di Livenza, Ottava Presa di San Stino di Livenza, Sant’Anna di Chioggia, Rottanova di Cavarzere e Torre di Mosto. Questi sono i vincitori per categoria. Elite: Rafael Visinelli (Torpado Factory). Femminile: Nicole Tovo (Rudy Project), Under 23: Simone Segat (Torpado Factory), Junior M: Andrea Roccon (Mtb Club La Perla Verde). Junior F: Bea-trice Prataviera (Team Velociraptors), Allievi 1’ anno: Nicola Taffarel (Torpado Victoria Bike). Allievi 2’ anno: Federico Tauceri (Pedale Ronchese). Allieve: Anna Lirussi (Team Velociraptors), Esordienti 1’ anno: Thomas Mariutti (Team Velociraptors). Esordienti 2’ anno: Daniele Azzano (Caprivesi). Esordienti F: Gaia Pagotto (Team Velociraptors), Ma-sterElite: Matteo Marcon (Eurovelo). Master 1: Alberto Bisetto (Leones Treviso). Master 2: Mauro Rampin (Rudy Project). Master 3: Luca Kogler (Uc Fpt). Master 4: Gianfranco Mariuzzo (Uc Fpt). Master 5: Roberto Morandin (Rudy Project). Master 6: Emilio Coletti (Polisportiva Fossaltina).

Mountain bikei vinCitori deL “trofeo d’autunno”

G.P.

L’”A.S.D. Laguna Volley” nasce nel 2003 nell’ambito dell’organizzazione sportiva delle due società “Volley Bojon”

e “Volley Campagna Lupia”, prediligendo la disciplina del volley femminile. Negli ultimi anni la società ha raggiunto buoni risultati vincendo il massimo campionato provinciale e conquistando la promozione in serie D. La società svolge l’attività con un totale di 130 atleti, un centinaio sono giovanissimi. Punta allo sviluppo dell’attività giovanile con corsi di minivolley a Campagna Lupia, Campo-longo Maggiore e Camponogara. Ma non solo: organizza attività di gioco sport nelle scuole, tornei di minivolley federali e tornei promozionali nell’ambito di manifestazioni parrocchiali e comunali. Il “Volley Campagna Lupia” fu fondato nel 1997 da un gruppo di appassionati, la squadra ottenne diversi risul-tati. Il “Volley Bojon”, una trentina di anni fa, era una realtà importante della Riviera, infatti, aveva conquistato la categoria C. Nel 2000, la società iniziò i primi approcci con gli amici del “Volley Campagna Lupia” e dopo alcuni anni di stretta collaborazione, nel 2003 le due entità decisero di unirsi dando vita cosi ad una nuova realtà: l’”A.S.D. La-guna Volley”. “Siamo cresciuti bene, special-mente pensando che siamo partiti dal niente – dice il presidente della società Giannino Ragazzo - oggi raggruppiamo Campagna Lu-pia, Camponogara e Campolongo Maggiore. Abbiamo un centinaio di ragazzini iscritti, la-voriamo con allenatori preparati. L’economia del momento è diffi cile, gli sponsor sono

sempre meno, ma riusciamo a sostenere le spese della società grazie all’unione delle forze”. Nel 2012 è partito il progetto Volley 3 Venezia che unisce tre realtà territoriali: la società Laguna Volley, Volley Dolo e Libertas Scorzè; poi Dolo ha abbandonato il progetto ed è subentrata Volley Salzano. Gli obiettivi di Volley 3 Venezia sono: la valorizzazione dei settori giovanili, mantenere le atlete con maggiori qualità tecniche all’interno del pro-getto, lavorare con tecnici qualifi cati per la formazione di atlete all’altezza delle prime squadre, formare gradualmente squadre/gruppi non inferiori a U14/U16 per au-mentare competitività, diventare punto di riferimento nel territorio. “A oggi possiamo rilevare un buon risultato, nel 2013 visto l’in-coraggiante posizionamento a metà classifi -ca del campionato della serie D femminile – dice Dimitri Ranzato tecnico della società – e per il 2014 speriamo in nuove conferme. Per il futuro puntiamo a coinvolgere nel progetto altre società del territorio, continuiamo con l’impegno nel selezionare allenatori sempre più qualifi cati e, ovviamente, di consolidare in modo sempre più effi cace il progetto già avviato”.

Pallavoloasd Laguna voLLey, fuCina di taLenti

R.P.

Arti marziali Campionato mondiale Shaolin Wushu Kung-fu a Zhengzhou

3Sport

Page 22: Riviera ovest nov2014 n142

1

IL VENETOin PRIMO PIANO

Cambiare la ‘storia’ del Veneto, di una regione governata da un ventennio dal centrodestra, prima con i cinque lustri

a fi rma Giancarlo Galan poi dal 2010 con il leghista Luca Zaia. Alessandra Moretti, che ha vinto la sfi da per le primarie del cen-trosinistra in Veneto, si carica sulle spalle un compito non certo facile, vista anche la tradizione politica del Veneto, ma le urne delle primarie l’hanno designata e comincia la corsa per arrivare all’obiettivo.

“E’ la certezza del merito: il Veneto merita questa vittoria. A vincere non sono io, ma tutti noi veneti”, dichiara. L’euro-parlamentare nella sfi da a tre ha battuto la compagna di partito Simonetta Rubinato e Antonino Pipitone, consigliere regionale dell’Idv. E’ la prima volta che una donna concorre nel confronto diretto per la guida della Regione. E una volta incassata la vittoria rilancia. “IlVeneto merita questa vittoria. Anche il Veneto è Europa. Vogliamo portarlo in Europa, qualcuno dovrà farsene una ragione”.

A fi ne giornata, negli oltre 600 seggi messi in piedi dalla macchina organizzati-va - a forte impronta Pd -, hanno espresso la loro preferenza circa 40mila persone. Un dato considerato “buono”, in linea con quelle che erano le aspettative delle ultime settimane, anche se erano state stampate circa 70mila schede.

“Un grandissimo risultato e un gran-dissimo ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato per raggiungere questo risultato”.

Con queste parole il segretario regiona-le del Partito Democratico Veneto Roger De Menech ha commentato a caldo i risultati delle primarie di fi ne novembre. “Ora - ha ribadito - mettiamo nel mirino la sfi da vera: la sfi da a una Regione ferma rispetto ai successi di un passato troppo lontano; la sfi da ad una Regione lacerata dalle lotte

interne alla sua maggioranza; la sfi da ad un sistema di potere falcidiato dalle inchieste della magistratura. Quasi 40 mila veneti chiedono di cambiare: da domani saremo tutti uniti per offrire ai cittadini e alle impre-se della nostra regione un Veneto giusto, onesto e prospero”.

Si sono espressi per scegliere il candi-dato governatore del centrosinistra oltre 35 mila veneti che chiedono a gran voce di cambiare questa regione.

“Le primarie sono state un grande eser-cizio di partecipazione - ha sottolineato con

soddisfazione il segretario De Menech. “Nonostante i tantissimi gufi , il Pd si

conferma il partito della partecipazione. Abbiamo doppiato il numero rispetto ai tesserati. Il Pd non accetta lezioni di parteci-pazione da nessuno e sfi do qualsiasi partito o movimento a mobilitare tante energie positive come facciamo noi”.

Dall’altra parte della barricata il Gover-natore in carica dichiara che la sua “campa-gna sarà non fare campagna. Farò il gover-natore “h 24”, non sprecherò neanche un istante in discussioni politiche inutili”.

“Non commento le primarie in Vene-to - ha aggiunto interpellato su Alessandra Moretti. Ma ci pensa qualcun altro a com-mentare con il solito stile che lo contrad-distingue. Il segretario della Lega, Matteo Salvini non si è risparmiato una battuta sarcastica rivolta alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”.

Eppure lei, già Lady like, a questa sfi da ci crede davvero e è già al lavoro per co-struire un Veneto trasparente, autorevole e vicino ai cittadini.

“Dobbiamo creare - ice nel suo pro-gramma elettorale - una volta arrivati al governo, un uffi cio indipendente guidato da una fi gura di grande competenza e autore-volezza che operi insieme al Commissario nazionale anticorruzione sul fronte della prevenzione del malaffare soprattutto per

di Maria Pavan

Ora l’obiettivo è sconfi ggere Luca Zaia. La campagna elettorale per le regionali 2015 è partita

Politica

Alessandra Moretti è il candidato governatore del centrosinistra

Alessandra Moretti

Salvini, segretario della Lega, alla Moretti: “Auguri, sono terrorizzato...”

quello che riguarda le opere pubbliche. Maggiore trasparenza, attività di controllo sugli appalti, amministrazione più snella: questi saranno i compiti affi dati all’uffi cio. La legalità è il punto di partenza per la crescita”.

In campo sanitario Moretti ha in pro-gramma di Metteremo in piedi presidi medici di base, uno ogni 10mila abitanti, aperti dalle 8 alle 20. Dai percorsi di cura

per i pazienti cronici a una gestione delle liste d’attesa che tenga conto delle priorità e delle emergenze fi no agli studi medici aperti anche il sabato e la domenica. “ E’ un altro passo avanti per essere più vicini ai pazienti - spiega la candidata Governa-tore - a partire dai problemi e i disagi che incontrano ogni giorno anche per prenotare un esame o un controllo”.

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1Il Veneto in primo piano

Approvare in tempi rapidi la doppia preferenza di ge-nere. E’ l’appello che il consigliere regionale del PD, Lucio Tiozzo, lancia ai suoi colleghi commentando,

in una nota, il voto regionale che in Emilia Romagna ha registrato un astensionismo mai visto prima. “Di tutti i dati e le discussioni sul voto in Emilia-Romagna, - scrive - credo che quello in grado di mettere tutti d’accordo sia il numero delle donne elette in Consiglio regionale: ben 17 su 50, con una crescita-boom della rappresentanza femminile, che passa dal 20 al 34%. E tutto questo – sottolinea l’esponente democratico - so-prattutto grazie all’introduzione della doppia preferenza di

genere. Siamo di fronte ad un dato lampante, che deve spingere anche il Veneto ad approvare questa norma. Il Veneto – ribadisce - deve dimostrare di essere una Regione aperta al cambiamento. Non vorrei che anche nella prossi-

ma legislatura emergesse ancora una volta uno scenario obiettivamente imbarazzante, come quello che, sem-pre nella tornata di domenica scorsa, si è verifi cato in Calabria. Qui infatti è stata eletta solo una donna su 31 consiglieri: non a caso, malgrado la

strenua battaglia del centrosinistra, era stata rigettata l’intro-duzione della doppia preferenza nella legge elettorale. Una regione come la nostra, che ha l’ambizione di essere mo-

derna ed europea, non può privarsi di una legge elettorale, che consenta maggiori opportunità alle donne che vogliono impegnarsi nell’attività pubblica ed istituzionale. Ciò - precisa l’esponente democratico - non signifi ca aprire corsie privile-giate, perché la doppia preferenza sarebbe facoltativa e non obbligatoria: è questione invece di garantire condizioni di ef-fettiva parità”. Nel concludere la nota Tiozzo invita “tutte le forze politiche, in primo luogo quelle di centrodestra, ad una rifl essione rapida che porti ad una altrettanto rapida appro-vazione della doppia preferenza di genere. E chi si rifi uterà di compiere questo passo di civiltà, abbia almeno il coraggio di spiegare in modo trasparente le motivazioni di un no che, oggettivamente, appare ingiustifi cato”.

Il capogruppo del Pd ha accolto con favore le dieci richie-

di Nicola Stievano

Legge elettorale Occorre garantire condizione di effettiva parità

Tiozzo rilancia: “Subito la doppia preferenza di genere”

foCus

Con una doppia iniziativa legislativa e una risoluzione il gruppo consiliare veneto di Italia dei Valori intende fare chiarezza e pulizia sulla questione dei vitalizi per ex consiglieri ed ex parlamentari. Antonino Pipitone e

Gennaro Marotta, i due consiglieri veneti di Italia dei Valori, hanno depositato un progetto di legge regionale che cancella il diritto all’assegno pensionistico non solo per gli ex consiglieri condannati in via defi nitiva (come già prevede il decreto Monti del 2012) ma anche per quanti hanno patteggiato. E nel

contempo annunciano un imminente un progetto di legge, da inviare al Parla-mento nazionale, per vietare il cumulo tra vitalizi erogati da istituzioni diverse (consiglio regionale, parlamento, europarlamento).

“Le recenti inchieste giudiziarie che hanno riguardato i fi nanziamenti e la costruzione del Mose e i conseguenti procedimenti penali che hanno coinvolto politici e amministratori che hanno scelto la via del patteggiamento – spiegano Pipitone e Marotta – pongono una questione di natura etica. E’ giusto che

chi è stato eletto per fare il bene comune dei cittadini e ammette, accettando una pena su richiesta, di aver commesso dei reati connessi al suo ruolo pub-blico, possa benefi ciare di un assegno pensionistico pagato dalla collettività? Secondo noi chi viene condannato, come chi ha patteggiato, non può vantare alcun diritto all’assegno vitalizio. Per questo siamo i primi in Italia a chiedere di estendere, con un atto legislativo, lo stop ai vitalizi anche a chi ha scelto la via della pena su richiesta, cioè il cosiddetto patteggiamento”.

vitaliziidv, stop aL CumuLo e revoCa assegno per Chi ha patteggiato

Dopo il voto in Emilia Romagna un dato su tutti è lampante:la presenza femminile passa dal 20 al 34%

ste contenute nel ‘decalogo’ consegnato a consiglieri e as-sessori dalla consigliera di parità del Veneto e dalla commis-sione regionale per le pari opportunità. “Accanto alla riforma elettorale – conclude Tiozzo - è necessario introdurre anche il bilancio regionale di genere, essenziale per fare scelte ed investimenti capaci di promuovere realmente l’ugua-glianza di opportunità tra uomini e donne”.

Lucio TiozzoNon si aprirebbero corsie privilegiate, la doppia preferenza sarebbe facoltativa

21Il Veneto in primo piano

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Dal 15 novembre scorso, Gianluca Salviato è un uomo libero dopo 34 settimane (22 marzo ndr) di prigionia in Libia. Era lì per lavoro nella zona di Tobruk, per l’azienda friulana Enrico Ravanelli, impegnata nel settore delle costruzioni. Il 48enne tecnico originario di Martellago,

ma residente a Trebaseleghe, ha raccontato di essere stato portato fuori verso le 17 dalla stanza dov’era segregato. S’immaginava il peggio, invece è stato portato in un luogo all’aperto e lasciato andare. Dal Ministero degli Esteri fanno sapere che non è stato pagato alcun riscatto. Dimagrito, durante gli otto mesi ha avuto l’insulina che si serviva per il diabete di cui soffre, e ha raccontato di essere stato trattato bene. Tra i particolari che emergono della lunga prigionia di Salviato ci sono i contatti presi dai rapitori a fine marzo, subito dopo averlo catturato. Si parla di telefonate ricevute a Martellago, ma dall’altra parte della cornetta parlavano in arabo e non era possibile instaurare un dialogo. E poi la moglie aveva ricevuto una foto proprio del 48enne. Da quel momento nessuno si è più fatto sentire, e della vicenda se n’è occupata la Farnesina. Fino ai primi di novembre, quando è arrivata la notizia che Salviato era ancora vivo nonostante l’apprensione per il diabete di cui soffre. “Sono a casa, sono a casa, viva l’Italia. Sto bene, sono vivo. Mamma dove sei?” sono state le prime parole pronunciate da Salviato appena arrivato alla stazione di Mestre proveniente da Roma, dov’erano andati a prenderlo la moglie Maria Scarpa, e la sorella Cristiana. “Da ora avremo due compleanni da festeggiare – dice la mamma Gelsomina Bergamo – ovvero il 13 maggio, giorno della sua nascita, e il 15 novembre, giorno della sua liberazione. Per otto mesi ho dormito poco, la paura era tanta, specie quando alla televisione mostrano la situazione in Libia e negli altri paesi vicini. Non abbiamo mai perso la speranza; è vero che talvolta ci siamo arrabbiati e saliva la disperazione. ma siamo sempre stati fiduciosi. Un pensiero va al Ministero degli Esteri e agli uomini dell’Unità di crisi, che hanno lavorato tanto e li ringrazierò sempre, anche se in certi momenti l’angoscia era molta. Brucerò il calendario 2014: è stato un anno brutto, la cosa peggiore che potesse capitare”. Soddisfatto anche il sindaco Monica Barbiero, che in questi mesi ha seguito a passo a passo le vicende dei Salviato, parlando molto con la mamma del tecnico. “E’ stata una gioia immensa per la nostra comunità – dice – e sono davvero contenta per questa liberazione. La Farnesina ha lavorato bene. Da Roma ci raccomandavano di tenere il profilo basso per la sicurezza di Gianluca, e così è stato. Anche per noi è un tormento che finisce. Ero molto preoccupata per quest’incubo che gravava sulla famiglia, sia per il fatto in sé, ma anche per il suo stato di salute che, come noto, non era dei migliori. Sono stati otto mesi duri, ma finalmente tutto si è risolto, ed è stata una bella notizia dopo tanto tempo”.

La storia

Ostaggio in libiapaese in festa

A.R.

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5 dicembre - FossòAlle ore 20.30, nella Convegni Gaetano Muneratti, serata musicale natalizia con musicisti dell’Associazione “Il Penta-gramma”

6 dicembre - DoloAl Cinema Teatro Italia in via Cairoli, L’”Associazione Mille So-gni” organizza alle ore 20: 45 lo “Spettacolo di Natale”.

8 dicembre - PianigaIn Piazza San Martino “Natale coni bambini”. Giochi, musica sorprese e bancarelle dei dolci per i bambini. Apertura dell’uffi-cio postale di Babbo Natale per i bambini e la consegna delle letterine. Alle 17 accensione delle luci di Natale dell’albero offerto dai commercianti. Alle 20,30 in chiesa di San Martino concerto dell’Immacolata.

13 dicembre - FossòNella Chiesa del settecento, alle 20.45, Concerto di Natale, con tre cori, organizzato dal “Gruppo Corale Fossò”.

14 dicembre - StraAl mattino dalle 8 Mercato di Natale - Mercato Straordinario degli ambulanti e Mercatino delle associazioni e dei ragaz-zi. Distribuzione di cioccolata calda, panettone e pandoro a cura di Caritas parrocchiale. Esposizione d’auto d’epoca e Harley Davidson. Dalle 16 degustazione di risotto e prosecco.

20 dicembre - StraAlla biblioteca Civica, Laboratorio Natalizio “Il Re dei Bam-bini” gestito con l’associazione genitorialità dalle 9.30 alle

11.30.Sala del Marmorino Museo Nazionale Villa Pisani alle 15.30 “Costituzionatale” con la consegna della Costituzione ai di-ciottenni.Alla chiesa parrocchiale di San Pietro, Trio “Caffè Concerto” e un concerto promosso dall’associazione “Il Pentagramma” alle 21.

21 dicembre - Fossò

In centro, nel giardino “Bambini di Terezin”, dalle 9 alle 19, Mercatini di Natale con bancarelle di hobbysti e associazioni. Ci sarà la musica degli zampognari e Babbo Natale che di-stribuirà dolcetti ai più piccoli.PianigaNella palestra comunale, dalle 10 “Natale con le famiglie“ dell’asilo “San Giovanni Bosco” a partire dalle 10,30. Santa messa animata e spettacoli per i bambini.24-25 dicembre - Dolo

Allo Squero Monumentale, sarà allestito il presepio di cartape-sta vicino al Naviglio.

28 dicembre - DoloAllo Squero Monumentale e in Piazza Cantiere, Il tradizionale “Mercato dell’antiquariato” dalle 9 alle 19.

4 gennaio - PianigaAl Teatro comunale in Piazza Mercato, la “Compagnia dei va-ganti” presenterà alle 16,30 “Il lupo e i 7 capretti”.

6 gennaio - PianigaIn Piazza San Martino, dalle 14,30 ”La festa della Befana” spettacoli per bambini.FossòPresso la casa alloggio, alle 20.45, concerto di musica Gospel del coro “Voci in Accordo” di Favaro Veneto.

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A dicembre le principali piazze e strade di Venezia e provincia si accenderanno di luci e spunteranno ovunque gli alberi di natale

Anche quest’anno, Mestre, ha inaugurato “la Piaz-za in Festa”, maratona di iniziative che si svolgeranno nel centro città per tutto dicembre fino al 6 gennaio. Le luminarie faranno risplendere i mercatini di Natale, i concerti, gli eventi e gli appuntamenti dedicati ai più piccoli, in cui sarà possibile trascorrere dei momenti piacevoli, approfittando delle tante opportunità per fare shopping e degustare ottime golosità. Un ricco calenda-rio di appuntamenti che affianca l’avvio degli spettacoli della nuova stagione del Toniolo e del Candiani.

La manifestazione è ormai un tradizionale appunta-mento per Mestre, a cui la Municipalità partecipa con l’or-ganizzazione di eventi musicali e sportivi e spettacoli di strada. Ci sono poi iniziative che sono particolarmente care alla cittadinanza, e per questo di grande richiamo, come il presepio galleggiante sul Marzenego, l’arrivo dei Babbi Natali in moto e in vespa, il corteo acqueo capitanato dalla Befana che approderà in Riviera Magellano. Inoltre anche per questa edizione sarà realizzata la pista di pattinaggio sul ghiaccio in Piazza fino al 6 gennaio.

Anche la splendida città lagunare ospiterà nelle sue piazze e campielli i mercatini di Natale che resteranno aperti fino alla vigilia. Il natale proposto da Venezia città è un percorso di prodotti tipici artigianali, degusta-zioni, concerti e attività per i bambini.

Il più conosciuto e imperdibile tra i mercatini ve-neziani è quello di Campo Santo Stefano: un punto d’incontro dove turisti e veneziani possono gustare le specialità gastronomiche regionali, ascoltando ottima musica. Un altro mercatino si troverà anche tra Campo San Bartolomeo e Strada Nuova.

Tra gli eventi clou alla Corsa dei Babbi Natale che si terrà a Venezia, domenica 21 dicembre 2014, con partenza alle 9, da campo San Giacometto a Rialto.

Imperdibile il “Natale di vetro” a Murano, dal 5 dicembre al 31. L’isola più conosciuta della laguna annuncia l’apertura di una serie di eventi quasi tutti dedicati alla lavorazione del vetro. Lungo le strade, i canali e i ponti dell’isola trovano sede cinque sculture di vetro ideate da artisti contemporanei in collaborazione con le gallerie e le fornaci locali. “il roveto ardente” è installato in zona Colonna ed è di Aristide Najean. A Campiello Pescheria è stata collocato il “Canneto” di

Pino Castagna mentre a Bressagio si trova l’opera “fuo-co io sono e sono di soffio”, una scultura in vetro sof-fiato disegnata da Denise Gemin. Spirito e stile dell’arte contemporanea, applicata a un mestiere artigiano an-tichissimo, che a Murano si pratica sin dal Duecento, tornano a campo San Donato con “Abacus”, di Shan Shan Sheng e in Santo Stefano con un lavoro di Simone Cedenese, “Natale di luce in una cometa di vetro”, una vera e propria stella di Natale in vetro soffiato.

Le suggestioni date dal vetro, dai diversi giochi di luce che è in grado di dare a una scultura e dal fascino che circonda tuttora una tecnica difficile e delicata, ven-gono riproposte dal 7 dicembre nella basilica dei Santi Maria e Donato. Sino al 6 gennaio le fornaci di Murano espongono in chiesa una mostra di arte sacra mentre a palazzo da Mula si punta su Napoleone Martinuzzi, scultore muranese, raccontato attraverso disegni origi-nali e fotografie.

Fra gli altri appuntamenti sull’isola: il mercato del vetro a lume, a Bressagio, quello della solidarietà, in campo San Donato, una “jam session” in fornace che abbina musica jazz e lavorazione artigiana e la “scuola pensa in vetro 2007”, presentazione dell’opera re-alizzata da 120 bambini di Murano, nel corso di un progetto didattico con l’istituto comprensivo dell’isola e l’Accademia delle Belle Arti di Venezia.

Chi ancora non sia soddisfatto può recarsi poi al mu-seo del vetro, alle fondamenta Giustinian, per vedere la raccolta storica di manufatti che comprende reperti ro-mani, opere medievali, sino a oggetti del nuovo design del Novecento.

Tra gli ultimi appuntamenti del mese si segnala il concerto del coro gospel Joy Singers, diretto da Andrea D’Alpaos, alla basilica dei Santi Maria e Donato, il 23 dicembre.

Natale in laguna: una magia di vetro e mercatini

Il presepe: un’opportunità di incontri inaspettato. Il Natale è alle porte e le case sono addobbate per festeggiare

al meglio questo lieto evento. Alberi di natale e luminarie di ogni genere deco-rano le zone del centro. Con grande cura e dedizione vengono realizzati i presepi tradizionali che aiutano a cogliere il vero significato del Natale, ovvero la nascita di Gesù. A Chioggia vengono esposti i presepi all’interno delle chiese, davvero originali e spesso ambientati nelle calli e tra la gente di Chioggia. Uno dei presepi più belli è quello allestito nella Chiesa del-la Navicella grazie all’abilità di Massimo e Manel Voltolina che dedicano il proprio tempo per realizzare un’opera così prezio-sa. Per quest’anno sono previste alcune interessanti novità, in particolare è nata un’associazione denominata: “La bottega di San Francesco” per coordinare diver-se iniziative attorno al presepio. Infatti all’interno della chiesetta di San Martino (Campo Duomo) verranno realizzati due presepi, uno ambientato ai tempi di Gesù

ricostruendone il paesaggio e l’altro in-vece ambientato nella Chioggia agli inizi del novecento, grazie ad un progetto con i ragazzi dell’Anffass per il recupero della tradizione. Anche i negozi del centro però esporranno i piccoli presepi da loro realiz-zati per incentivare a riproporre il presepio nei luoghi pubblici. Anche il Centro di salu-te mentale ha proposto alcuni giovani per collaborare in questo progetto. Lo scopo infatti dell’associazione è di coordinare tutte quelle iniziative che cercando di far emergere le potenzialità di questi ragazzi valorizzandole al meglio grazie all’aiuto di alcuni volontari. Il 22 dicembre ci sarà l’i-naugurazione alla presenza dei ragazzi ed i genitori di Anfass e Csm, sarà possibile visitare la mostra dei presepi fino al 25 gennaio e prenotare la visita al numero 3290073145. Le offerte raccolte saran-no destinate a sostenere alcuni progetti di adozione a distanza ed aiutare le persone in grande difficoltà economica.

Miriam Vianello

nataLe soLidaLe a Chioggia e sottomarina

Miriam Vianello

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L’arte del regalo non è facile, specie se ci si riduce agli ultimi giorni per decidere cosa prendere a chi. A quel punto capita sempre di pensare che ci vorrebbe qualcuno capace di dirci cosa potrebbe davvero far piacere alle persone. Perché in fondo quando si compra qualcosa per qualcuno si spera sempre di fare centro.Ecco, dunque, alcuni consigli per gli acquisti raccolti tra gli esperti delle nostre città: i titolari di alcuni dei più

eleganti esercizi commerciali del Veneto.

Il regalo giusto spesso fa tendenza, regala benessere o è una specialità eno-gastronomica d’alta qualitàdi Germana urbani

IsabellaNinfea Adria

“Secondo me il regalo giusto è quel che riesce a far sognare le persone che lo ricevono. E a questo scopo le ceramiche Thun sono

l’ideale: si può scegliere tra gli addobbi per l’albero oppure andare sulla dolcezza e “adottare” l’Orso Teddy, la nostra mascotte. Se si vuol scegliere un oggetto per la casa la novità di quest’anno sono le lanterne, Virginia casa, ad esempio le propone in ceramica, raffinatissime. E chi vuole davvero stupire con la luce regali una stella di stella di Swarovski che illuminerebbe il cielo di chiunque”.

PieraArte della Tavola Piove di Sacco

“Per un regalo d’effetto che arricchisca le ta-vole di Natale consiglierei, a chi vuol stare nel segno della tradizione e dell’eleganza,

le ceramiche della collezione natalizia Villeroy & Boch. L’ultima novità è la linea dedicata a Cene-rentola, una favola in edizione limitata. Per chi inve-ce ama le linee più moderne un oggetto per la tavola firmato Alessi è sempre di gran classe. Una chicca, invece, sono le tazze della linea Bacimilano con eleganti fasce in silicone per non scottarsi”.

RossellaMela Rossa Mira

“Un gioco per i più piccoli è sempre graditis-simo ma anche i grandi non disdegnano: restano un must i giochi da tavolo come il

Monopoli e il Risico, degli intramontabili! Credo però che la scelta giusta, e anche coraggiosa in questi tempi in cui non si legge molto, sia regalare un libro e proprio a bambini e ragazzi. Così si abituano a ma-neggiarli e ad amarli. Ce ne sono per tutte le fasce d’età: da quelli per la prima infanzia, tattili, cartonati e sensoriali, a quelli del Battello a Vapore dai 5 anni in su. Il libro è un viaggio da fare sin da piccoli”.

Maria StellaStil Bimbi Porto Viro

“Quest’anno il trend che va per la maggiore sia la donna che per le giovanissime è la pelliccetta ecologica, un capo vezzoso molto alla moda.

L’altro elemento moda sui capi di questo autunno-inverno è l’immancabile inserto in ecopelle, un vero must nei capi d’abbigliamento femminili. Anche qui sia per grandi che per piccole donne. E se volete fare un regalo gradito alle teeneger ottimi i completi formati da leggins e maxi maglia. Un buon regalo per un ragazzo, invece, potrebbe essere un capo in felpa colorata, sono intramontabili, pratici e adesso anche molto curati”.

GiancarloEkle Conselve

“Regalare alle persone care qualcosa da indossare è sempre una buona scelta. Quest’anno il nostro con-siglio è scegliere tenendo conto che la stagione non

è per nulla rigida, anzi! Se si punta sulla maglieria, sempre gradita, scegliamo il misto chachemire, leggero e sempre bel-lo. Ma ultimamente abbiamo molti filati che ben sostituiscono la lana e sono giovani e piacevoli. Per le donne sicuramente gli abitini Desigual o Morgan sono molto apprezzati. E se si vuol regalare un bel capo spalla ad un ragazzo ma anche ad un uomo il Parka è irrinunciabile ormai per tutti, pratico per tutte le occasioni. Per la donna, invece, cappottini Gaudì hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo”.

Continua alla pagina seguente

Shopping di Natale: i consigli degli esperti

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Natale CompagnoEnoteche Piave Spinea

“Sul regalo il classico la fa sempre da padrone: Amarone, Brunel-lo, Barolo e un po’ di Toscana classica sono i vini più richiesti e anche i più indicati per far bella figura. Se poi guardiamo alle

bollicine il Prosecco va per la maggiore, poi il Franciacorta e lo champagne francese ma, tra i venti, anche il Trento doc, il Ferrari. Se si è invitati a cena e si vuol portare un vino da accompagnare con il dolce occorre fare attenzione. Se accompagnato con pasticceria secca va benissimo un passito tipo un Ramandolo, un Soave o Gambellara o un passito dei Colli Euganei ma se si porta per brindare alla fine di uno dei lunghi pranzi delle Feste meglio scegliere un Moscato Fior d’Arancio: una bollicina che solleva piacevolmente dalla pesantezza”.

LauraArgenteria Touch Conselve

“Quest’anno il gioiello più richiesto è l’anello o il ciondolo Tuum, entrambi oggetti in cui sono incisi i testi del Padre Nostro o dell’Ave Maria. In questi anni le persone stanno apprezzando

molto questi oggetti legati al sacro. Indossarli li fa sentire protetti, forse è anche l’effetto di Papa Francesco e del suo modo di comunicare la fede. Per i più giovani, invece, il trend del momento è sicuramente la linea Ops che crea orologi e braccialetti colorati in policarbonato. Per Natale c’è un’edizione lux con gemme e stampe floreali! Poi, si sa, una donna davanti ad un diamante si scioglie. Chi vuol far colpo senza spendere troppo può farlo scegliendo un modello artigianale o uno di Giorgio Visconti. Un diamante è per sempre”!

MichelaFratelli Magagna Carni

Cartura

“Credo che se si decide di regalare del cibo, si debba sceglie-re solo prodotti d’alta qualità. Non si può semplicemente farsi fare un cesto qualsiasi in un posto qualsiasi. Conosce-

re la filiera del prodotto che si sceglie, oggi è importantissimo per garantirsi. Chi compra da noi, per esempio, sa dove sono i nostri allevamenti e come lavoriamo il prodotto. Credo che chiunque, di questi tempi, ricevesse in dono un trancio di coppa, un buon salame affumicato o dei cotechini sarebbe lieto di aprire il pacco. Ma adesso va molto di moda regalere un buono acquisto. Noi ne proponiamo di diverso “peso” e li confezioniamo come fossero gioielli! Pare piaccia molto a tutti e soprattutto toglie l’imbarazzo della scelta”.

Michele RagazzoMi.Ko, parrucchiere

uomo-donna Robegano

“Se un regalo significa - Ti voglio bene - allora regalare una fidelity card per entrare dal parrucchiere e uscire con un nuovo look penso sia la cosa migliore! È come consigliare

ad un’amica: abbi cura di te stessa, regalati del tempo. Non c’è niente di più prezioso per una persona, donna o uomo, che il piacere di sentirsi belli e in ordine. Aiuta a vivere meglio. Le tendenze colore di quest’anno vedono il rosso acceso farla da padrone e per i tagli va per la maggiore un caschetto sfilato senza spessore sulle punte. Tor-na alla grande la frangia…per chi può permettersela, naturalmente. Se per le feste pensate ad un’acconciatura sappiate che le passerelle hanno abolito tutto ciò che è rigido: via libera a cose morbide e semplici, altrimenti sciolto e mosso sulle punte va benissimo”.

Roberto PeronSunline & Beauty Vigonza

“Cosa c’è di meglio che regalare la Bellezza e il Benessere a Natale? Non c’è modo migliore per iniziare l’anno nuovo che godersi un trattamento

viso e corpo, che abbandonarsi al rito degli olii sottoponendosi ad un trattamento Divina Ambrosia, Choko relax o Affinità elettive? Io credo che regalare un cofanetto con una crema corpo e un buono per un trattamento di questo genere sia davvero un pensiero azzeccato. Ma certo in un centro estetico si può fare molto altro e tutto va bene quando si tratta di sentirsi bene nel proprio corpo: dai piedi alle unghie tutto ha bisogno e diritto alle cure degli esperti. Non resta che scegliere e si va sempre sul sicuro”.

Ivano e Manola Bruggin

La Gusteria Miranese

“Il trend del momento in fatto di food è regalare prodotti d’alta qualità, magari presidi slow food, confezionati però, con grande eleganza. Stop ai cesti di paglia perché oltre alla bontà anche la

presentazione dice molto di un regalo e di chi lo consegna. Noi consiglia-mo sempre di scegliere una varietà di prodotti che aiutino chi li riceve a riscoprire l’importanza della cultura del cibo. Ogni Paese, ogni regione ha delle specialità anche rarissime che nei negozi di quartiere sono spesso valorizzati e comunicati alla clientela nel modo migliore. In un pacco io metterei sicuramente dei formaggi, i pecorini, sardi o toscani, per esem-pio. O del Vezzena stravecchio! Dei salumi, della pasta di germe di grano, dei pomodorini al tonno liguri, biscotti al vino, caffè aromatici… Tutto di nicchia, delizioso e non particolarmente costoso”.

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segue dalla pagina precedente

Che caratteristiche deve avere un regalo per colpire al cuore chi lo riceve? Se è un ogget-to, sicuramente dovrebbe essere “nuovo” nel senso che dovrebbe essere una novità magari creata in edizione limitata per il Natale 2014. Se è un capo d’abbigliamento deve seguire la moda e, se possibile, essere anche di una firma conosciuta. Per i gioielli certamente il classico diamante va sempre benone ma la gamma di idee che si possono trovare sul bancone di

una gioielleria è davvero molto vasta così come i prezzi. Molto apprezzati sono i pacchetti regalo per farsi belle e belli dall’estetista o dal parrucchiere, perché sentirsi bene con se stessi oggigiorno è davvero importante. Ma tornano di gran moda anche i cesti o le belle scatole contenenti prodotti eno-gastronomici d’alta qualità. Un piacere per il palato e per lo spirito!

Page 28: Riviera ovest nov2014 n142

1 Cultura veneta

L’ex ambasciatore propone al pubblico uno sguardo sul mondo solare, curioso e malinconico al tempo stesso

La Casa dei Carraresi di Treviso comunica, in anteprima, la mostra d’arte dell’Ambasciatore d’Italia Stefano Benaz-zo, nell’ambito degli eventi collaterali programmati per

l’esposizione “Giappone. Dai Samurai a Mazinga”. A piano terra della storica residenza, con ingresso gratuito, è visibile dal 17 gennaio al 1 febbraio la personale “Stefano Benazzo. La Naturalezza dell’Istante”. Per la prima volta in un luogo prestigioso di Treviso, l’artista propone all’attento pubblico una selezione di fotografi e scattate nel corso del suo agire internazionale.

Stefano Benazzo, classe 1949, è un uomo d’arte pe-rennemente in viaggio. Come diplomatico è stato sempre in itinere, ma oggi che può dedicare, non più la parzialità, bensì la totalità della sua vita alla Musa artistica, continua a esserlo. Un cammino sempre conscio della realtà esisten-te che lo porta a fi ltrare con analiticità quanto gli è attorno. Saper cogliere un istante visivo è la naturale risultante di un processo innato sentito e cresciuto anno dopo anno. La possi-bilità di entrare in contatto con realtà umane e paesaggistiche diverse ha permesso a Benazzo di esplorare l’arte che ferma l’istante, ossia la fotografi a. Una naturalezza che gli consente di cogliere la vera linfa generatrice dell’universo, attraverso un’ispirazione che si crea dalla natura e da tutte le sue forme. Continenti quali Asia, America, Europa hanno codifi cato in un

click frammenti di realtà, di luoghi e sogni che realmente ha vissuto. Benazzo percepisce e identifi ca costanti situazioni che traduce senza mancamenti nella pellicola, tramite una continua lettura personale, perché è necessario senza alcun dubbio osservare, ponderare ma essere pronti a cogliere la situazione migliore.

L’internazionalità lavorativa acquisita si è riversata posi-tivamente lungo tutta la sua vita, permettendogli di bloccare paesaggi e istanti universali. Come Franco Fontana, Benazzo crea un processo costituito da “un’operazione di cancellazio-ne in favore di un’elezione. Quello che rimane è un paesag-gio tra virgolette che non ha località”. In una recente mostra, proprio lo stesso Fontana, nel conoscere l’arte di Stefano, gli ha dedicato una frase positiva dove nella sua essenza lo esor-tava a continuare e perseguire questa passione artistica nella pellicola. Benazzo dunque lavora costantemente traducendo, con sentimento, quello che evidenziò Tiziano Terzani “foto-grafare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea”. In sintesi una mostra fotografi ca d’impatto dove Stefano Benazzo, alla prima in uno spazio museale quale Casa dei Carraresi di Trevi-so, capoluogo della Marca, indica nel suo incessante viaggio come sia possibile scoprire, emozionare, catturare attraverso la sua arte.

di Alain Chivilò

Fotografi a artistica Momenti che si stagliano in modo universale sulla linea del tempo

L’istante colto da Stefano Benazzo

La sera e i notturni dagli Egizi al Nove-

Con queste parole il curatore Marco Goldin introduce la sua ultima creazione: “il pro-getto di questa mostra, una volta di più,

nasce dal contatto e dallo sfregamento ruvidis-simo, proprio con la vita. Nasce dal desiderio di raccontare in altro modo qualcosa che è accaduto, pensando a come la notte raccol-ga ogni volto e ogni cosa, in una dispersione che ci fa partecipare, corpo e anima, di quello stesso spazio”. Dunque dal 24 dicembre a Vicenza, Basilica Palladiana, parte “Tutankha-mon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”: un’avventura che si concluderà il 2 giugno. Un’apertura insolita per il panorama dell’Italia, che si ferma per le festività, ma che in quest’occasione inau-gura proprio alla Vigilia di Natale. Nel classico stile enciclopedico di Goldin, l’esposizione individua storie di notturni lungo quasi tutta la vita dell’arte, coprendo circa 5000 anni di storia. Divisa in 6 sezioni di carattere tematico e non cronologico, è composta da 115 opere, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. In una rapida disamina complessiva, la prima sezione con 22 tra sculture e oggetti ricostruisce l’idea che gli Egizi avevano della notte, la seconda “Figure sul limitare della vita. Da una fi nestra viene la notte” racconta la vita di Cristo tra sera e notte con opere tra fi ne Quattrocento e Novecento con nomi quali Tintoretto, El Greco fi no ai contemporanei. La terza con 16 lavori si sofferma sull’incisione seicentesca di Rembrandt e settecentesca di Piranesi, mentre la quarta focalizza l’Ottocen-

to di Turner, Corot, Millet, Monet, Pissarro, arri-vando a Van Gogh e Mondrian. A conclusione, le ultime due sezioni se da un lato una chiude l’iter espositivo della storia dell’arte, l’altra defi nisce una summa di opere. Infatti “Sere e notti del Novecento. Il cielo e lo spirito” omag-gia Rothko, Morris Louis e Noland insieme a Pietro Guccione e Andrew Wyeth, nell’ultima “In queste sere e notti ci si perde. La mostra in una stanza” il curatore unisce esempi di alta rappresentazione millenaria. In sintesi, un nuovo capitolo antologico dell’Arte che la città di Palladio presenterà a lunghe code di visitatori.

Natale museale a Vicenza

Se dovessimo individuare quali arti-sti italiani, a livello internazionale, stiano riscuotendo ulteriori conferme

anche a livello di mercato: Piero Manzoni, Enrico Castellani, Lucio Fontana e Alberto Burri sono i nomi più altisonanti. Partendo da questo presupposto, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia propone fi no al 19 gennaio la mostra “AZIMUT/H. Continuità e nuovo”.

Una sequenza di 77 opere che van-no a tracciare l’arte e gli esponenti tra la fi ne degli anni Cinquanta e Sessanta. Una domanda sorge però spontanea: che cos’è e cosa rappresenta Azimuth? Prima di tutto non bisogna commettere l’errore di considerarlo un gruppo di artisti come Forma 1, Gruppo T e Gruppo N. Azimuth è stata invece una rivista d’arte fondata da Piero Manzoni e Enrico Castellani nel 1959, uscita in soli due numeri (n. 1 nel 1959 e n. 2 nel 1960). Partendo da que-sta nel dicembre 1959, sempre Manzoni

e Castellani aprirono a Milano la galleria “Azimut” senza H fi nale, che propose in un biennio una decina di mostre d’arte. Un’esposizione che rende tributo a quel fervore artistico, individuale di gruppo, che caratterizzò il decennio ‘50/’60. Quasi tutte le principali forme espressive contem-poranee furono esplorate da artisti divenuti icone mondiali. Ai fondatori citati, opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Jasper Johns, Yves Klein, Jean Tinguely, Günther Uecker, Agostino Bonalumi, Mimmo Rotella, Gianni Colombo, Dadamaino e altri. Una mostra che rappresenta e vuole divulgare il fervore

artistico che, dal dopo guerra, unì persona-lità differenti. Partendo da Piero Manzoni con le sue scatole di “Merda d’artista” e gli “Achrome”, attraverso le infi nite estro-fl essioni di Castellani e i chiodi di Uecker, ci si apre all’internazionalità di Klein per chiudere con l’esperienza cinetica italiana dei Gruppi T e N nell’ambito delle ricerche gestaltiche e del movimento. Qui la perce-zione dell’opera non è la stessa ma varia, a seconda di come il nostro corpo si ponga in essa e a come l’occhio umano si focalizzi rispetto a determinate associazioni di linee e colori.

Collezione Peggy Guggenheim

“AZIMuT/H. CONTINuITÀ E NuOvO”

Al.Ch. Al.Ch.

26 Cultura

Page 29: Riviera ovest nov2014 n142

Pranzo di NataleIl Ristorante “Alla Fornace”Vi propone di Festeggiare IL NATALE a tavolaaccompagnati dal seguente Menù di Pesce:

Aperitivo della casa con salatiniSchiette fritte con polentaAntipasto “FORNACE” di gambelettiPolipi con sedano e insalata di mareLatticini di Seppia1/2 Astice al ProseccoPennette con Salmone e GamberiGnocchetti di Natale con Scampetti alla BusaraGrigliata di: Orata, Coda di Rospo, ScampoVassoio di Fritto Misto con PolentaInsalatine Miste di StagioneAnanas FrescoGelato Tartufato al LiquorePandoro con Vino MoscatoSorbetto al LimoneCaffé correttoPinot, Prosecco, Acqua Minerale€ 45 a PersonaUn augurio sincero di Buon Nataleda parte di tutto lo staff del“RISTORANTE ALLA FORNACE”

Cenone di San Silvestro31 Dicembre 2014, inizio ore 21.00

Il Ristorante “Alla Fornace”Vi propone di Festeggiare IL CAPODANNO a tavola

accompagnati dal seguente Menù di Pesce:

Aperitivo della casa con salatiniSchiette fritte con polenta

Antipasto “FORNACE” di gambelettiPolipi con sedano e insalata di mare

Latticini di Seppia1/2 Astice al Prosecco

Pennette con Salmone e GamberiGnocchetti di S. Silvestro con Scampetti alla Busara

Grigliata di: Orata, Coda di Rospo, ScampoVassoio di Fritto Misto con Polenta

Insalatine Miste di StagioneAnanas Fresco al Liquore

Gelato Tartufato al LiquorePandoro con Vino Moscato

Sorbetto al LimoneCaffé e Grappe della casa

Pinot, Prosecco, Acqua Minerale€ 75 a Persona

La serata sarà allietata da musica dal vivoCi sarà la lotteria ed estrazioni

di magnifi ci premi di CapodannoBrinderemo al Nuovo Anno con Spumante

per un augurio sincero di Buon 2015da parte di tutto lo staff del

“RISTORANTE ALLA FORNACE”

Via Padana, 198 · Statale 11 Riviera del BrentaMalcontenta - Ca’ Sabbioni (Ve)

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a tavolaVi propone di Festeggiare

accompagnati dal seguente Menù di Pesce:accompagnati dal seguente Menù di Pesce:accompagnati dal seguente Menù di Pesce:

per un augurio sincero di Buon 2015da parte di tutto lo staff del

“RISTORANTE ALLA FORNACE”

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La prenotazione avviene presso il RistoranteInfo 041 932127 · Cell. 335 5294045 · [email protected] fornace.com

Page 30: Riviera ovest nov2014 n142

1 sport piazza

Una festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella in-titolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di

colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se con-sideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo.

Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani).

Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assin-dustria Sport.

OTTIMA lA SERATA IN ARCEllA

Dopo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota diretta-

mente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca.

Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Car-nia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfi tta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fi no ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.

COSA OFFRE Il vIllAGGIO CXPA fi ne novembre la “Corri x Padova” ha fat-to tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro

sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili.

Già molte federazioni del mondo paralimpi-co hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strut-ture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.

Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa

CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la cittàAnche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo

L’aspetto educativo dell’Associazione si com-pleta con la gestione, in collaborazione con la Polizia Municipale, della bellissima struttura per l’educazione stradale che è stata utilizzata come

zona di riscaldamento, tutta illuminata per l’occa-sione, con grande gioia di Luigino Vendramin (il ciclista con la bandiera della CXP che “chiude” i camminatori) che svolge ogni giorno attività di istruttore volontariato (da bravo pensionato) inse-gnando ad andare in bici e rispettare il codice del-la strada ai bambini di tutte le scuole della città.

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

28 Sport

Page 31: Riviera ovest nov2014 n142

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Misure importanti su separazioni e divorzio sono quelle previste dal decreto sul processo civile. Tra queste la negoziazione assistita anche nelle cause che deter-

minano la fine del matrimonio. Il D.L.132/2014 introduce la “negoziazione assistita da un avvocato”. Moglie e marito che intendono separarsi, divorziare o modificare le condizioni di separazione o divorzio, possono rivolgersi a un avvocato per raggiungere una soluzione consensuale. Non sarà più ne-cessario passare dal giudice, che finora era tenuto a verificare l’irreversibilità della crisi coniugale e la sussistenza dei presup-posti richiesti dalla legge. Il legale dovrà mettere per iscritto l’accordo raggiunto, farlo sottoscrivere alle parti e autenticare le firme. Entro dieci giorni dovrà trasmettere una copia autenti-cata dell’accordo all’ufficiale di stato civile del Comune in cui il matrimonio è stato iscritto o trascritto. L’accordo così raggiunto produrrà i medesimi effetti di una sentenza giudiziale. La ne-goziazione assistita non si applica nelle ipotesi in cui i coniugi siano genitori di figli minori, maggiorenni non ancora econo-micamente autosufficienti o portatori di handicap gravi. Per tutelare i figli, continua ad essere necessario l’intervento del giudice. E’ indispensabile che i coniugi decidano consensual-

Avv. MArisA BiAsiBetti

Separazioni e divorzio, la negoziazione dall’avvocatodiritto di famiglia

mente. Per avviare l’iter di divorzio è necessario che la coppia sia già separata. L’alternativa, per separarsi, divorziare o modi-ficare le condizioni in atto, è quella per cui i coniugi si rivolgano direttamente all’ufficiale di stato civile per formalizzare l’accor-do che non deve prevedere patti di trasferimento patrimoniale e non ci siano figli minorenni, maggiorenni non economicamente autosufficienti o con grave handicap. Per garantire una mag-giore riflessione sulle decisioni in questione, è stato previsto un doppio passaggio dinanzi al Sindaco in qualità di ufficiale di Stato civile a distanza di 30 giorni. Gli effetti sono identici ai provvedimenti giudiziali. La norma non è ancora operativa non essendo trascorso l’iter di conversione del decreto legge. In ogni caso i tempi di attesa tra la separazione e il divorzio rimangono sempre gli stessi: tre anni. E’ sempre consigliabile consultare un avvocato prima di sottoscrivere il divorzio davanti all’ufficiale di stato civile per evitare di cadere in errori poi non più rimediabili. Infatti, oltre a non essere obbligatoria l’assistenza legale, l’uffi-ciale di stato civile è un funzionario senza esperienza in diritto di famiglia e la controparte potrebbe aver consultato, senza dirlo all’altro coniuge, un avvocato proponendo un accordo a sé favorevole.

Il D.L.132/2014, come modificato dalla L.162/2014, introduce la possibilità di stipulare una “Convenzione di Negoziazione assistita da un Avvocato”, per i casi di se-

parazione personale tra i coniugi, divorzio e modifica delle relative condizioni. In sostanza, l’avvocato aiuta le parti nell’individuazione di un accordo, che tiene il luogo dei provvedimenti giu-diziari che definiscono i procedimenti sopra indicati (sentenza, decreto di separazione omologato, decreto che dispone la modifica), da trasmettersi poi all’ufficiale di Stato Civile.

Ove vi siano figli minori, ovvero maggiorenni non economicamente autosufficienti o incapaci o portatori di handicap grave, è richiesta la previa autorizzazione del Pro-curatore della Repubblica presso il Tribunale competente, negli altri casi è sufficiente il nulla osta. I coniugi, potranno anche concludere l’accordo innanzi al Sindaco del Comune di residenza di uno di essi, ovvero del Comune presso cui

è iscritto o trascritto l’atto di matrimonio, con l’assistenza facoltativa di un avvocato: questa seconda ipotesi è pre-vista solo in assenza di figli minori, ovvero maggiorenni non economicamente autosufficienti o incapaci o portato-ri di handicap grave, e i coniugi non potranno includere

nell’accordo patti aventi ad oggetto trasferimenti patrimoniali.

Le novità introdotte rappresen-tano una risorsa per la soluzione del-le ipotesi in cui il conflitto familiare sia”stabilizzato” e richieda soltanto una formalizzazione, consentendo

di esperire la procedura in tempi rapidi, con enorme rispar-mio di risorse e denari (si pensi a tutti i casi di separazione protrattasi ben oltre i tre anni, cui non ha fatto seguito il divorzio per ragioni meramente economiche, ovvero il caso dei “baby matrimoni” o quello in cui vi sia la necessità di ottenere rapidamente il divorzio per poter contrarre nuove nozze).

Nuove procedure per separazione e divorzio

diritto di famiglia

Studio legale Furlanetto - Milani  

Studio Legale Furlanetto – Milani - Avv. Angela Furlanetto Avv. Cinzia Milani Via Roma 1/a 35020 Sant’Angelo di Piove (PD) -Tel e fax 049.5847539 - www.studiolegalefm.com

A causa della crisi economica, continuano ad essere numerosi i fallimenti dichiarati dall’Autorità Giudiziaria; in questi casi, è opportuno che i dipendenti siano in-

formati sulle modalità da seguire per il recupero del proprio credito. In primo luogo, è fondamentale che i crediti da lavo-ro non ancora soddisfatti alla data di apertura del fallimento siano fatti valere mediante apposita domanda, in difetto della quale il Curatore fallimentare non può eseguire alcun pagamento. In tale domanda, da inviare esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata, il lavoratore deve quindi indicare l’ammontare dei crediti dallo stesso vantati, per retribuzione diretta, indiretta e differita, nei confronti dell’im-presa fallita e non ancora soddisfatti, allegando i documenti comprovanti tali crediti (tipicamente, le buste paga) e preci-sando altresì che trattasi di crediti privilegiati ai sensi dell’art. 2751 bis n. 1, c.c., da soddisfare con preferenza rispetto agli altri creditori sociali.

Particolare attenzione merita il tema del recupero delle somme che il datore di lavoro abbia omesso di versare al fondo di previdenza complementare scelto dal lavoratore:

l’orientamento dei Tribunali è infatti ondivago sul punto, diviso tra chi ritiene il fondo di previdenza unico legittimato a richiedere tali somme, chi ritiene che unico legittimato sia invece il lavoratore e chi, infine, riconosce una legittimazio-ne concorrente dei due soggetti. Prudenzialmente, tuttavia, è opportuno che il lavoratore includa nella domanda di am-missione al passivo anche tali somme, che saranno versate direttamente al fondo di previdenza complementare. Tale è anche la prassi dell’Inps, presso cui è istituito un apposito Fondo di garanzia il quale, su domanda del lavoratore, sana le omissioni contributive del datore di lavoro nei confronti del fondo di previdenza complementare. Solo in seguito all’ammissione del credito, come sopra determinato, al pas-sivo fallimentare, infine, il lavoratore potrà altresì richiedere che – limitatamente alle ultime tre mensilità di retribuzione ed all’eventuale T.F.R. – il proprio credito sia soddisfatto dal Fondo di garanzia appositamente istituito presso l’Inps, che corrisponderà al lavoratore i predetti importi, agendo poi a sua volta nei confronti del fallimento per il recupero delle somme in sua vece anticipate al lavoratore.

Crisi d’impresa e tutela dei crediti da lavoro

diritto del lavoro

AVV. FeDeRiCA PADoVAn

Studio Legale Mainardi - via Tempesta n. 30 - 30033 noale-Venezia tel. 041.4433435 - fax 041.5828061

L’anatocismo bancario rappresenta oggi una delle proble-matiche più ricorrenti nei contenziosi tra banche e clienti, a causa di un’evoluzione normativa e giurisprudenziale

che ha sancito l’illegittimità della modalità di calcolo degli in-teressi passivi dei conti correnti adottata dagli istituti di credito fino all’anno 2000. L’anatocismo è quel fenomeno per cui gli interessi maturati in un certo periodo vanno a sommarsi al capitale per il calcolo degli interessi successivi, ed è vietato dall’art. 1283 cod. civ., a norma del quale gli interessi scaduti, in mancanza di usi contrari, possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scaden-za, e sempre che si tratti di interessi dovuti almeno per sei mesi.

Ritenendo di rientrare nel caso degli “usi contrari” previsti dal codice civile, le banche hanno sempre applicato l’anatocismo, per cui gli interessi maturati nel conto corrente bancario vengono addebitati nel conto medesimo, diventan-do una somma sulla quale vanno a calcolarsi gli interessi successivi. Fino al 2000, inoltre, gli interessi a debito del correntista venivano generalmente liquidati trimestralmente, mentre quelli a credito annualmente, con un disallineamento nella maturazione degli interessi a debito e a credito. A partire dal 1999, la Corte di Cassazione, cambiando il suo preceden-

l’anatocismo bancariodiritto baNCario

AVV. MATTeo LeVAnTino

te orientamento, ha iniziato a dichiarare l’illegittimità della pattuizione dell’anatocismo bancario, che il legislatore si è subito preoccupato di autorizzare per legge con il D. Lgs. 342/1999, alla condizione però, stabilita nella successiva delibera del CIRC del 09.02.2000, che fosse rispettata la stessa periodicità nella capitalizzazione degli interessi attivi e di quelli passivi. Nel 2004 la sentenza n. 21095 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione ha definitivamente sancito l’illegittimità degli addebiti bancari per anatocismo applicati ai rapporti anteriori al 2000, inducendo un nume-ro sempre maggiore di correntisti ad agire in giudizio per la ripetizione dell’indebito, o in opposizione ai decreti ingiuntivi notificati dalle banche. Il calcolo degli interessi in regime di capitalizzazione composta anziché semplice, infatti, de-termina una crescita esponenziale del debito, pertanto, se applicato per molti anni, come nei rapporti anteriori al 2000, le somme indebitamente corrisposte possono raggiungere importi molto elevati. In ogni caso, vanno considerate alcune problematiche, tra le quali l’onere della prova, ed il termine di prescrizione dell’azione di ripetizione dell’indebito, che è decennale, e decorre, come regola generale, dalla data di chiusura del conto corrente.

1 sport piazza

Una festa bellissima è stata la CXP organizzata la settimana prima presso la storica pista di Atletica Leggera all’Arcella in-titolata all’olimpionico Daciano Cobachini che si è riempita di

colori e di gioia come non mai; le stime sul numero di partecipanti variano tra le 1400 e i 1600 presenze: un grande risultato se con-sideriamo la stagione che sta andando verso l’inverno, con le prime serate nebbiose a ricordarcelo.

Sicuramente questo successo è dovuto anche alla presenza del Sindaco di Padova Massimo Bitonci che non ha voluto mancare alla partenza anche se poi non ha corso come voleva, causa un fastidioso torcicollo (siamo tutti umani).

Fondamentale anche la partecipazione alla serata di Ruggero Pertile, straordinario campione nello sport e nella vita che dopo aver dato il via al gruppone è rimasto tutta la sera a disposizione dei runners che se lo sono coccolato nell’incontro organizzato da Assin-dustria Sport.

OTTIMA lA SERATA IN ARCEllA

Dopo la presentazione della new-entry Eumedica, continua per vecchi e nuovi iscritti la possibilità, dopo aver compilato la sceda nell’apposito form presente nel sito, di versare la quota diretta-

mente al Villaggio CXP: dopo il pagamento e la consegna della scheda verrà consegnata la tesserina provvisoria che dovrà essere utilizzata per il ritiro del Gilet presso lo stand di Un Sesto Acca.

Una raccomandazione per gli utilizzatori dell’Acqua Goccia di Car-nia: è più che evidente che gli organizzatori non possono portare al Villaggio CXP ogni settimana 2000 bottigliette per accontentare tutti e quindi dobbiamo iniziare a “razionare” la disponibilità, dato che c’è sempre qualcuno che ne approfi tta un pò troppo allegramente, lasciando sistematicamente a secco (è proprio il caso di dirlo) chi arriva dopo; pertanto sarà offerta ai Runners che corrono alle varie andature iniziando dai 5.00 Km al minuto, la prossima settimana solo ai 5.30, la terza solo ai 6.00 e la quarta ai camminatori... e i 4.30? per loro ci sono a disposizione fi no ad esaurimento gli integratori Pro Action presso il gazebo Un Sesto Acca riservato a chi affronta l’allenamento alle andature più veloci. Ricordiamo che comunque il Thè offerto dagli Alpini è sempre a disposizione di tutti.

COSA OFFRE Il vIllAGGIO CXPA fi ne novembre la “Corri x Padova” ha fat-to tappa a la Mandria, un’occasione per tutti per visitare questo straordinario centro

sportivo, che sta assumendo importanza a livello nazionale ed internazionale per la sua ricettività ottimale offerta alle persone disabili.

Già molte federazioni del mondo paralimpi-co hanno eletto qui la loro base per allenamenti, stages e manifestazioni; in avvio dei lavori per la costruzione di un centro benessere polivalente, di una pista per l’atletica leggera e tante altre strut-ture che diventeranno patrimonio impiantistico della nostra città.

Per appassionati e non solo Padova capitale di chi ama la corsa

CXP, continua la festa dei runners che tutti i giovedì si godono la cittàAnche il sindaco Bitonci indossa le scarpe e si unisce al gruppo

L’aspetto educativo dell’Associazione si com-pleta con la gestione, in collaborazione con la Polizia Municipale, della bellissima struttura per l’educazione stradale che è stata utilizzata come

zona di riscaldamento, tutta illuminata per l’occa-sione, con grande gioia di Luigino Vendramin (il ciclista con la bandiera della CXP che “chiude” i camminatori) che svolge ogni giorno attività di istruttore volontariato (da bravo pensionato) inse-gnando ad andare in bici e rispettare il codice del-la strada ai bambini di tutte le scuole della città.

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

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Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it

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L’Editoriale

Nonostante le differenze biologiche uomini e donne,a parte l’ ecce-zione della sfera riproduttiva,per

molto tempo sono stati considerati equivalenti dal punto di vista bio-fi siologico,con la donna considerata,così come il bambino come un “piccolo uomo”.

Questo ha fatto sì che le speri-mentazioni , gli studi di intervento ed i grandi trials con farmaci ,per la maggior parte riguardassero individui maschi e di contro un bassissimo numero di donne.

L’ attenzione alle donne è stata confi nata,possiamo dire fi no agli inizi del secolo scorso, all’ apparato genitale e alle mammelle defi nendo una sorta di medicina bikini che comunque ha avuto un suo esito positivo negli screening per la prevenzione dei tumori dell’utero e della mammella.

E’ nel 2001 infatti che viene rico-nosciuta dall’ Istituto Medico Americano una medicina delle differenze biologico-sessuali che studiando le diverse manife-stazioni cliniche delle malattie,derivanti dalla fi siopatologia diversa nei due ses-si, ne tiene conto ai fi ni della diagnosi e della terapia.

Vi sono differenze di prevalenza e di incidenza per le varie patologie.

di Francesco Noce*

LA MediCiNA di GeNere verso LA terApiAAd persoNAM

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

continua a pag.

Cambia la medicina: uomini, donne e bambini hanno bisogno di cure diversifi cate

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Nuovo smalto al sorriso

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Lombaglia, sciatalgia, ernia: facciamo chiarezza

a pag. 33

Come prevenire la sindrome influenzale

a pag. 34

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È accertato da numerosissimi studi che lo sport è ideale per pro-teggere e migliorare l’effi cienza cardiovascolare, controllando il colesterolo HDL, l’iperovimento aumenta il dispendio di calorie,

attiva il metabolismo e contribuisce ad una sensazione di benessere generale.

lo sport come medicina naturaleMuoversi a scopo salutare rappresenta uno dei principali elementi della ricetta per stare bene

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L’Editorialesegue da pag.

Il cervello degli uomini è più grande di quello delle donne,ma il rapporto fra so-stanza grigia (deputata alla risoluzione dei problemi e alle funzioni cognitive) e bianca è maggiore nelle donne,che hanno anche mag-gior plasticità neuronale nel riparare danni cerebrali ad esempio dopo un ictus cerebrale.

La malattia di Alzheimer è più frequente nelle donne così come la miastenia gravis, mentre la malattia di Parkinson ha una mag-giore frequenza negli uomini. Le donne sono più soggette a malattie cardiache,la sintoma-tologia dell’ infarto è più subdola nella donna, che più spesso manifesta un dolore dorsale,irradiato alla mascella o alla mandibola,spesso mascherati da sintomi di infl uenza che traggono in inganno e infi ne arrivano tardi in Ospedale per ricevere cure adeguate perché sottostimano la sintomatologia e hanno ancora cose da sistemare in casa.

Sono anche più soggette ad ammalarsi di depressione,di osteoporosi,di malattie sessualmente trasmesse, di malattie tiroidee, di cefalea e di emicrania,di calcolosi,di malattie autoimmuni legate a fattori di rischio o meglio dei markers tipicamente donna.

La proteina C reattiva è più elevata nella donna, l’anemia,la sindrome metabo-lica che si accompagna alla depressione alla ipoestrogenemia e l’artrite reumatoide sono accomunate da un problema ormonale e infi ammatorio;sono carenti di un enzima gastrico che metabolizza l’ etanolo per cui presentano più alcool nel sangue.

Il tumore della mammella,molto raro negli uomini, rappresenta il 50% degli 87000 nuovi casi ogni anno in Italia dei tumori che colpiscono le donne, percentua-le che se da un lato trova spiegazione in una diagnostica precoce,dall’ altro aumen-ta perché le culle del nostro paese sono vuote, e viene meno la protezione ormonale di questa ghiandola nelle sue funzioni; è in aumento nelle donne anche il cancro del polmone dovuto al fatto che ormai le donne fumano quanto o più degli uomini.

Le donne vivono più a lungo ma si ammalano di più l’ 8,5% contro il 5,3% degli uomini,quindi vivono più anni di malattia e di disabilità (6% contro 3%), utilizzano di più il sistema sanitario ed assumono più farmaci verso cui presentano più effetti indesiderati e più gravi.

Nei due sessi vi sono differenze farmacocinetiche e farmacodinamiche per cui gli stessi farmaci hanno effetti diversi e quindi indicazioni diverse. Ad esempio è stato dimostrato che l’ aspirina che consente una buona prevenzione dell’ infarto miocardico e dello stroke ischemico nell’uomo,si rivela effi cace solo nella prevenzio-ne dello srtoke ischemico nelle donne di età oltre 65 anni e farmaci per la cura dell’ ipertensione arteriosa hanno effetti diversi e così via.

Ma sbaglia chi pensa che la medicina di genere sia la medicina delle donne; essa prende in considerazione sia la donna che il maschio e tien conto,oltre alla dif-ferenza del sesso, del vissuto, dell’ambiente,dello stile di vita, delle predisposizioni genetiche, degli aspetti culturali e sociali e quindi della sfera individuale per confi -gurare una medicina equamente attenta sia alla donna che all’uomo ed arrivare a terapie appropriate e il più possibile mirate ad personam.

L’equità della salute non consiste nel dare le stesse cure a tutti, ma la cura appropriata a ciascuna persona con la stessa possibilità di accesso alle cure.

LA MediCiNA di GeNere verso LA terApiA Ad persoNAM

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di Francesco Noce*

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

segue da pag. odoNtoiAtriA, LA storiA e Le NorMe iN MAteriA

di Dott. Bruno Noce* *Presidente dentisti rovigo

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L’intervento

Il codice penale all’articolo 348 stabilisce che: “ chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello stato, e’ punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 ad euro 516”. La professione di dentista, infatti, forse più di ogni altra, e’ influenzata

e sovente messa in cattiva luce da pratiche professionali scorrette purtroppo radicate da malcostumi lavorativi che da sempre accompagnano lo svolgimento corretto delle pratiche odontoiatriche e vanno con queste di pari passo. Ci si riferisce, in particolare, alla sostituzione della figura del dentista con altri soggetti che non hanno le competenze per poter subentrare al professionista.

L’esercizio della professione e’ abusivo non solo allorché il soggetto sia sfornito del titolo richiesto (laurea in odontoiatria od in medicina e chirurgia ante 1985) ma anche quando non sono state adempiute le formalità prescritte come, ad esempio, l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri. L’esempio emblematico e’ quello dell’odontotecnico che esegue operazioni proprie dell’Odontoiatra “mettendo le mani in bocca al paziente” andando oltre le proprie competenze. L’ Odontotecnico e’ infatti colui il quale, sui modelli ottenuti dalle impronte fornite dai dentisti, costruisce protesi dentarie impiegando materiali utilizzati nella scienza propria dell’o-dontotecnica. A differenza dell’odontoiatra quindi, all’odontotecnico e’ fatto assoluto divieto di operare a contatto col paziente. L’odontotecnico ha quindi il compito di: realizzare le protesi dentarie che gli vengono prescritte e di consegnarle al dentista che provvederà all’inserimento di tali manufatti protesici in bocca al paziente; non può operare prendendo il posto di un odontoiatra ed utilizzare strumenti come il trapano, le frese ecc.; non può prescrivere farmaci, per alleviare il dolore o per qualsiasi motivazione; e soprattutto non può avere un contatto diretto con il paziente. Tale fenomeno non può essere sottovalutato anche perché è pressoché esteso su tutto il territorio italiano.

La confusione e’ spesso incrementata anche dalla similitudine dei due termini odontotecnico ed odontoiatra, il primo e’ un diploma professionale di scuola secondaria di secondo grado conseguito presso istituti professionali, il secondo è una laurea conse-guita presso una Università della durata di ben sei anni. L’opera di sensibilizzazione operata dai mezzi di comunicazione di massa sta portando nella collettività una sempre maggior consapevolezza sul fenomeno dell’abusivismo operato da alcuni odontotecnici. Cio’ ha portato ad un numero sempre crescente di denunzie per attività abusiva. Ma non in tutti i casi ci si rivolge ad un abusivo per mancanza di conoscenza ed informazione, in taluni casi la consapevolezza e’ proprio l’elemento distintivo. Chi si rivolge scientemente ad un abusivo lo fa credendo di risparmiare sempre a discapito della salute.

A ciò si aggiunga l’aspetto fiscale dato che l’abusivo non può emettere fattura e non può nemmeno essere assicurato. Infine ma non in ordine di importanza il fenomeno del “prestanomismo” dove non è il paziente ad essere consapevole della condizione di irregolare ma lo è addirittura il sanitario. In definitiva il fenomeno dell’abusivismo è questione annosa e lungi dall’essere de-bellata. È’ all’esame delle camere in questi giorni l’inasprimento delle pene con l’arresto fino a due anni, 50.000 euro di multa e la confisca delle attrezzature. Vorrei infine ricordare che l’Ordine dei Medici si costituisce sempre, con l’ ANDI, parte civile nei processi di abusivismo ed infine controllate sempre nel sito della Fnomceo che chi vi mette le mani in bocca sia un professionista regolarmente abilitato ed iscritto all’Albo degli Odontoiatri.

*Presidente dentisti Rovigo

AtteNzioNe ALL’eserCizio Abusivo deLLA professioNe!di Dott. Bruno Noce*

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controindicazioni, il paziente può tornare subito dopo alla sua abituale attività.

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biologico da punti del corpo e organi superfi ciali come ad esempio la tiroide o la mammella.

Il campione prelevato, costituito prevalentemente di cellule, viene poi inviato al laboratorio per le analisi Citologiche.

L’uso di questa metodica è frequente in campo oncologico e si esegue, solitamente, come approfon-dimento a seguito di esami diagnostici quali Ecografi e, Radiografi e, Tac, Risonanze Magnetiche.

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Il Natale si avvicina e anche quest’anno la Farmacia Tre Colombine di Rovigo ha selezionato per voi alcune idee, per aiu-

tarvi a scegliere regali utili al benessere dei vostri cari e per un Natale pieno di gradite sorprese.

La prima proposta si rivolge a tutti gli amanti di infusi e tisane: grazie alla collabo-razione con “Jade” infatti, potrete trovare in farmacia cofanetti di the, tisane e infusi preziosi e selezionatissimi, dai gusti più esotici ai gusti più classici, raccolti in origi-nali e preziose confezioni regalo pronte a sorprendere chiunque le trovi sotto il proprio albero.

Un regalo da condividere e da gustare soprattutto in questi mesi invernali.

Il secondo suggerimento riguarda in-vece Purae, la collezione di lampade da tavolo che, oltre a illuminare gli ambienti con luci dai colori particolarissimi, diffondo-no nell’ambiente le essenze che preferite

grazie ad una tecnologia ad ultrasuoni, svol-gendo contemporaneamente la funzione di umidifi catore.

Sono disponibili diversi modelli e stili, dai più classici e ricercati in legno e vetro alle forme più colorate e particolari, fi no alla versione per bambini.

Un’idea innovativa che, oltre ad essere un piacere per i sensi, si sposa alla perfezio-ne con ogni tipologia di arredamento.

La terza proposta che la Farmacia Tre Colombine ha selezionato per voi è in voga da qualche anno ed è un regalo sempre ap-prezzato dagli amanti della cosmesi e della cura di sè.

In collaborazione con Lierac, una delle più rinomate e famose case di der-mocosmesi nel mondo, potrete scegliere tra numerosi cofanetti regalo: creme viso, prodotti per il corpo e per la cura della pelle saranno a vostra disposizione in preziosi cofanetti a tema, realizzati appositamente

il Natale alla farmacia Tre colombine

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Guida ai regali del benessere

D o t t . s s a Maddalena Zanetti

per il Natale.Tre diverse proposte, tutte utili al be-

nessere di chi le riceverà!

Buon Natale dalla Farmacia Tre Co-lombine!

studio dentisticoDental team s.r.l del dott. Diego longhincampagna lupia (VE)- 30010 - tel. 0415140094

In caso di denti fortemente indeboliti, perchè per esempio, devitalizzati, si ricorre a corone o ponti me-tal free, cioe senza sottostruttura metallica utilizzando allumina o zirconia rivestiti di ceramica.

Anche nei restauri che poggiano su impianti ven-gono usati materiali ed accorgimenti estetici nelle zone piu in vista, come gli incisivi superiori: si utilizza-no pilastri in zirconia bianchi e corone in ceramica in-

tegrale che, non avendo il metallo, garantiscono naturalezza al sorriso, grazie alla trasparenza, traslucenza e luminosità.

La scelta del colore delle ceramiche viene effettuata mediante mi-suratori del colore elet-tronici che consente di “leggere” le differenze di tinta, di croma e di

valore che compongono il colore del dente.Nei settori posteriori, invece delle faccette, vengo-

no utilizzati restauri effettuati in laboratorio e succes-sivamente incollati, chiamati intarsi, che ci consentono di salvaguardare tutto lo malto residuo, ma di questri parleremo nel corso del prossimo appuntamento.

Il successo nella vita privata e nel lavoro dipende in gran parte da come riusciamo a comunicare, il che dipende a sua volta dal livello di sicurezza in noi

stessi. Tanti studi hanno dimostrato come le persone dotate di un sorriso bello e solare comunicano molto meglio e con maggior sicurezza.

Quando ci si vergogna dell’aspetto dei propri den-ti, si sorride molto meno, e con ciò anche le nostre capacità comunicative perdono d’efficacia.

A questo proposito, l’odontoiatria estetica ha fatto negli ultimi anni no-tevoli passi avanti: ora è possibile ricostruire i den-ti, modificando forma e colore attraverso l’utilizzo di corone, ponti e faccette in ceramica, senza l’uso di metallo. Tali strutture sono dotate di enorme solidità e resistenza, a livello di certi metalli con effetti estetici eccellenti.

In alcuni casi si possono persino incollare sulla superficie dei denti delle faccette, ovvero dei sottilissi-mi gusci di ceramica, senza limare i denti sottostanti. Queste procedure sono molto conservative e non intac-cano il dente naturale che mantiene completamente la sua struttura.

Diventa quindi possibile recuperare lo smalto per-duto per usura e abrasioni. Tali faccette, una volta in-collate, forniscono una naturalezza al dente restaurato non distinguibile dal dente naturale e sono caratteriz-zate da una alta resistenza.

Nuovo smalto al sorriso

Il dott. Diego Longhin

Nella pratica quotidiana in studio mi accorgo che molto spesso vi è molta confusione

nell’uso di un termine rispetto ad un altro, inoltre molto spesso non vi è nemmeno una vaga idea di cosa sia successo alla propria schie-na!

Lombalgia e lombosciatalgia sono termini generici che indicano il distretto dove si manifesta un dolore, tutt’altra questione è capire quale sia il problema e dove questo sia! infatti si ha la percezione del dolore solamente dove troviamo un recettore sufficientemente sti-molato. Questo vuol dire che se ho un dolore localizzato alla schiena non necessariamente il problema risiede nella schiena, infatti una lombalgia può essere dovuta a numerose cause, per esempio restando nell’ambito delle disfunzioni senza rientrare nella patologia vera e propria:− blocco della mobilità vertebrale− blocco del bacino (sacro-iliaco, sinfisi pubica);− irritazione di un nervo (sciatico, femorale);− disfunzione articolare dell’anca, ginocchio, caviglia/piede;− disfunzioni delle curve vertebrali (iperlordosi e ipercifosi, atteggiamento scoliotico o verticalizzazione della colonna);− attaccamento viscerale (spasmi del colon sigmoi

lombalgia, sciatalgia, ernia… ma quanta confusione con questi termini!

Dott. Fabio gomieroFisioterapista specializzato in terapia manuale ed osteopatiaVia XXV aprile 2a camponogara (Ve)3478137789

Il dr. Fabio Gomiero

deo, fissazione del rene, conge-stione pelvica);− aderenze cicatriziali (taglio ce-sareo, appendicectomia);− densificazioni muscolo-fasciali− stile di vita del paziente (lavoro, postura, alimentazione, stress...)

Ma cosa si può fare quando compare un’ernia?

L’ernia di per se è trattabile di-rettamente solo chirurgicamente, con la terapia manuale si possono esclusivamente trattare le disfun-zioni che si instaurano a causa

dell’ernia. Molto spesso l’ernia viene degradata dal si-stema immunitario (il “rientro” dell’ernia) ma a volte purtroppo questo non succede. Con il trattamento delle disfunzioni è possibile quindi ripristinare la funzionalità dell’apparato muscolo-scheletrico in quel distretto, per-mettendo così all’organismo di compensare la lesione discale e fare in modo che questa diventi asintomatica.

L’autunno rappresenta il miglior momento per prevenire le malattie da raffreddamento che si presentano puntuali appena arriva l’inverno. L’in-

fl uenza, la principale patologia che si contrae in que-sta stagione, è un’infezione virale del tratto respirato-rio molto contagiosa che si trasmette per via aerea, quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate da sternuti e/o tosse. Generalmente questa malat-tia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta febbre, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Si stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, soprattutto quelle che hanno un sistema immunitario defi citario, si ammalano di infl uenza. Risulta, quindi, importante pensare di difendere il nostro corpo con una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario così da contrastare il virus infl uenzale e rendere meno intensi i sintomi del raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un effi cace rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una delle piante medicinali più indicata nella cura di raf-freddore, infl uenza, mal di gola e come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario poi-ché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si trovano varie formulazioni, sarà suffi ciente chiedere alla propria erborista di fi ducia per avere indicazioni precise e competenti in merito. Vi sono anche altri rimedi naturali per potenziare il nostro organismo.

ROSA CANINA: è una fonte di vitamina C fon-damentale per la nostra salute, poiché oltre a rinforzare le difese immunitarie ha anche un’azione antiossidante;

RIBES NIGRUM: conosciuto per le sue proprietà antinfi ammatorie e antiallergiche, il ribes migliora i distur-bi respiratori e ha un’azione rinforzante su tutto il sistema immunitario;

MANGANESE: è un minerale molto utile nella formazione di anticorpi;

I SEMI DI POMPELMO: contengono numerose sostanze attive che insieme forniscono all’organismo proprietà antimicrobiche, antibatteriche e antivirali. Possono essere utilizzati in caso di raffreddore, in-fl uenza, sinusite, mal di gola, otite oppure anche per acne, stomatiti e diarrea.

come prevenire la sindrome influenzaleIn erboristeria si trovano vari rimedi naturali per rendere meno intensi i sintomi

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Dr. a.Nanni Rosolia - Dott.sa Flori Fadellicentro di Psicologia cognitiva e comportamentaleVia g.Matteotti 79, conselve PdTel. 3455698160 [email protected]

training psicologico che aiuti la persona a pren-dere consapevolezza di quali siano gli ostacoli che le impediscono di mantenere un atteggiamento positivo nei confronti del cibo. Il cibo, quindi, non verrà più utilizzato come un modo per distrarsi da emozioni negative, ma è importante aiutare la persona a sentire il “senso di sazietà” e distinguere la fame fi sica dalla fame mentale: questo non è un processo immediato ma richiede allenamento e pratica. Molte persone pensano di avere fame anche quando in realtà non è così.

Negli ultimi anni i training psicologici, in concomi-tanza ad una dieta bilanciata, hanno fi nalmente dato la possibilità a molte persone di raggiungere obiettivi duraturi e consolidati senza il peso dello stress che spes-so consegue in questi casi. Durante i training vengono insegnate diverse tecniche, che la persona è in grado di mettere in pratica fi n da subito e che la aiutano a cambiare il proprio atteggiamento mentale, con riscon-tri positivi anche in altri ambiti della vita personale e relazionale.

Chi non ha intrapreso almeno una volta nella sua vita una “dieta” con i migliori propositi e poi nel metter-la in atto si è reso conto di non saper resistere a un

determinato cibo, complice la convinzione “tanto è solo per una volta” oppure “ricomincio domani”? Ma ecco che ,dopo tale gesto, arrivano inesorabili i sensi di colpa e una caduta dell’autostima.

Se l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi è quella di “una persona in sovrappeso” e se tale immagi-ne continua ad accompagnarci durante il giorno, la nostra mente ci porta a rimanere ancorati a questa condizione, facendoci mettere in atto tutta una serie di comporta-menti disfunzionali. A volte sembra facile riuscire a con-trollare il regime alimentare adottato, ma poi basta una delusione, un momento di stress, una discussione... ed il frigorifero è lì ...invitante, pronto a consolare una parte di noi. Il cibo soddisfa bisogni che non sono solo fi sici e risulta quanto mai complesso il legame tra emozioni e cibo.

Primo passo utile da fare è cambiare l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi: dobbiamo cominciare a pensare “come se” fossimo già una persona magra. Dico “pensare” perché sono proprio loro, i nostri pen-sieri, a creare l’ atteggiamento mentale nei confronti del cibo e di conseguenza a spingerci verso determinati comportamenti .

L’attuale tendenza nei confronti di persone che desi-derano perdere peso è quella di un approccio multidiscipli-nare : per raggiungere e mantenere il peso desiderato è necessario affi ancare ad un’educazione alimentare , un

i tranelli della dietaChe cosa impedisce a una persona di raggiungere e mantenere il peso desiderato? Sono state almeno due le spinte per questo gran-

de progetto:-La certezza della validità e dell’effi cacia di

un modello a lungo studiato.-La consapevolezza che il territorio in cui esso

nasce è scarso di iniziative di spessore e qualità in ambito “Sanitario”.

L’idea è diventata realtà almeno sei mesi fa e la risposta è stata entusiasmante: la struttura, le collabo-ratrici e gli operatori, il servizio, la strumentazione, il modello gestionale e di marketing sono stati da subito premiati nei risultati e nella soddisfazione dell’utenza.

E’ stato presentato per la prima volta in Italia, a Chioggia, un format che ha suscitato interesse anche all’estero ma che avrà sempre sulla laguna veneta il suo punto di riferimento e di coordinamento.

Una struttura che mette insieme, in maniera sinergica, Medicina e Odontoiatria “tradizionale” e “non convenzionale” in un ambiente in cui non esiste niente di “alternativo” ma solo “integrativo”, in modo che l’offerta da parte della Clinica Polifunzionale sia la più ampia possibile e che dalla collaborazione di più realtà nasca la risposta più qualifi cata, in ambito me-dico e odontoiatrico, verso la domanda di un pubblico sempre più attento sia all’aspetto professionale che economico delle proposte.

Presentazione clinica “sorriso e salute”

Poliambulatorio sorriso e saluteDr. sanitario Dott. Raimondo PischeVia giovanni da Verrazzano n.38 - 30015 chioggia (Ve)Tel: 331 6820570 - [email protected]

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L’autunno rappresenta il miglior momento per prevenire le malattie da raffreddamento che si presentano puntuali appena arriva l’inverno. L’in-

fluenza, la principale patologia che si contrae in que-sta stagione, è un’infezione virale del tratto respirato-rio molto contagiosa che si trasmette per via aerea, quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate da sternuti e/o tosse. Generalmente questa malat-tia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta febbre, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Si stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, soprattutto quelle che hanno un sistema immunitario deficitario, si ammalano di influenza. Risulta, quindi, importante pensare di difendere il nostro corpo con una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario così da contrastare il virus influenzale e rendere meno intensi i sintomi del raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un efficace rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una delle piante medicinali più indicata nella cura di raf-freddore, influenza, mal di gola e come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario poi-ché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si trovano varie formulazioni, sarà sufficiente chiedere alla propria erborista di fiducia per avere indicazioni precise e competenti in merito. Vi sono anche altri rimedi naturali per potenziare il nostro organismo.

ROSA CANINA: è una fonte di vitamina C fon-damentale per la nostra salute, poiché oltre a rinforzare le difese immunitarie ha anche un’azione antiossidante;

RIBES NIGRUM: conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, il ribes migliora i distur-bi respiratori e ha un’azione rinforzante su tutto il sistema immunitario;

MANGANESE: è un minerale molto utile nella formazione di anticorpi;

I SEMI DI POMPELMO: contengono numerose sostanze attive che insieme forniscono all’organismo proprietà antimicrobiche, antibatteriche e antivirali. Possono essere utilizzati in caso di raffreddore, in-fluenza, sinusite, mal di gola, otite oppure anche per acne, stomatiti e diarrea.

come prevenire la sindrome influenzaleIn erboristeria si trovano vari rimedi naturali per rendere meno intensi i sintomi

la Finestra NaturaleVia Pava, 17 galta di Vigonovo (Ve)Tel: 049 9832493www.erboristerialafinestranaturale.it

99

Gli antiossidanti hanno funzione primaria di prevenire i RADICALI LIBERI. Quindi: A - Ritardano l’invecchiamento cellulare.

B - Prevengono malattie cardio-vascolari (partico-larmente la vitamina E). C - Riducono il rischio del cancro (vitamina A). D - Ritardano l’insorgenza di cataratta, opacita’ del cristallino, prevengono la degenerazione maculare (vitamina C-E). E - Prevengono malattie neurodegenerativeMA COSA SONO I RADICALI LIBERI?I radicali liberi sono molecole caratterizzate dalla presenza di elettroni spaiati, quindi responsabili della instabilita’ e reatti-vita’ delle molecole. Vengono prodotti dal nostro organismo durante le reazioni chimiche del metabolismo ossidativo ed in presenza di ossigeno. Le specie radicaliche cosi’ forma-te sono all’origine dei processi ossidativi che danneggiano le membrane cellulari, il DNA ed alterano i meccanismi di riparazione biologica. Si formano molti radicali liberi nei pro-cessi infi ammatori, nelle malattie metaboliche (es: obesita’, diabete), nell’eccessivo esercizio fi sico, nelle diete squilibrate e per cause esterne (es: fumo di sigaretta, inquinamento ambientale, radiazioni ionizzanti, pesticidi, solventi industria-li, ozono, luce ultravioletta). Gli ANTIOSSIDANTI esplicano la loro attivita’ esercitando un effetto di prevenzione nella for-mazione di radicali liberi e/o neutralizzando quelli gia’ for-mati. Una dieta variegata e ricca di frutta e verdura consente di integrare le naturali difese antiossidanti e contribuisce a preservare lo stato di salute dell’organismo. Gli ANTIOSSIDANI VITAMINICI sono: Vitamina C (acido ascor-bico) che si trova nei peperoni, peperoncini, prezzemolo, brassicacee, kiwi, agrumi, ciliegie, fragole, melone.

suggerimenti del medico nutrizionistaFrutta e verdura sono essenziali perchè sono anche fonte di Antiossidanti

Dott.ssa Floriana Bertanispecialista in scienza dell’alimentazione e Dietologia - Poliambulatorio san Martino - Via carrarese 66/6 Piove di saccoTel. 339 3558149

Dott.ssa Floriana Bertani

- Vitamina E (tocoferoli e tocotrienoli) che si trova in olio di germe di grano, oli di semi, frutta secca, germe di grano, olio extravergine d’oliva- Vitamina A (betacarotene) che si trova in carote, zucca, spinaci, peperoni, latte, uova.Gli ANTIOSSIDANTI MINERALI sono: - Selenio che si trova nel pesce, crostacei, frutti di mare, carni, fegato, cereali, legumi, carote, zuc-

chine. - Zinco che si trova nelle ostriche, germe di grano, crusca, semi di lino, fegato di maiale, prosciutto, pinoli.Gli ANTIOSSIDANTI FENOLICI sono: - Fenoli che si trovano nel vino rosso (resveratrolo) - Fla-vonoidi che si trovano nel the’ verde. Come cucinare le verdure per non perdere il loro patrimonio di sostanze salutari (ANTIOSSIDANTI):1- Ideale e’ consumare verdure crude.2- Le verdure congelate non hanno le stesse proprieta’ di quelle fresche perche’ prima della congelazione subiscono processi rapidi di bollitura (pochi minuti a 100° C).3- La cottura ideale e’ quella a vapore.4- La cottura peggiore e’ la bollitura in pentola.5- La cottura in olio delle verdure rende biodisponibili so-stanze salutari come le vitamine liposolubili ed i carote-noidi (attenzione pero’ al punto di fumo ed al contenuto calorico).

bertani ok

unix medica1 oK

L’osteoatrosi (OA) è una delle principali cause di disa-bilità in tutto il mondo secondo l’American Academy of Orthopaedic Surgeons. Si stima che quasi una

persona su due possa sviluppare artrosi sintomatica del ginocchio nel corso della vita. L’OA è una malattia dege-neativa catatterizzata da fenomeni distruttivi della cartila-gine articolare che porta dolore e limitazione funzionale spesso invalidante. Può coinvolgere uno o più comparti del ginocchio (mediale, laterale ed anteriore).

Il trattamento dell’OA del ginocchio prevede alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’artico-lazione. Ruolo fondamentale hanno inizialmente terapie fi siche, farmaci per il controllo del dolore, farmaci anti-infi ammatori non steroidei (FANS), infi ltrazioni di steroidi e/o di acido ialuronico

Se i sintomi non rispondono a soluzioni non chirurgi-che si potrebbe essere un candidati alla chirurgia.

L’intervento chirurgico più comune per l’OA del ginoc-chio è la sostituzione totale del ginocchio (protesizzazio-ne totale), entrata nella pratica clinica circa trent’anni fa. Durante questa procedura, l’articolazione viene sostituita con un impianto artifi ciale. Questa opzione di trattamen-to di solito è offerta a pazienti con artrosi avanzata del ginocchio.

Negli ultimi anni lo sviluppo tecnologico ha permesso lo sviluppo di modelli protesici che possano riprodurre al meglio la fi siologia articolare e di modelli che possano sostituire solo il comparto logorato del ginocchio (protesi

monocompartimentale), così da poter essere meno invasi-vi e garantire riprese più veloci e complete.

Per questi pazienti, MAKOplasty® Partial Knee Re-surfacing può essere la soluzione più appropriata. Essa sfrutta una tecnologia innovativa per diminuire l’invasività e migliorare il posizionamento della protesi monocompar-timentale, permettendo un posizionamento ben tre volte più accurato rispetto alla tecnica routinaria e permetten-do un risparmio di sostanza ossea: tutto ciò si traduce in migliori risultati sulla ripresa e sul controllo del dolore. Questo strumento offre al chirurgo la soluzione per il trat-tamento di pazienti per i quali un tempo non vi erano cure adeguate. Si riducono inoltre i tempi di degenza ospeda-liera a 2-3 giorni.

Dopo la consueta valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una TAC 3D, mediante la quale il chirurgo può pianifi care il posizionamento ottimale della protesi. Una volta pianifi cato l’intervento al computer, si passa al tavolo operatorio, dove un sistema di telecamere ad infrarossi permette al chirurgo di riprodurre fedelmente il lavoro preimpostato. L’operazione viene seguita su un monitor ed è eseguita dal medico mediante un braccio robotico guidato dal software, che effettua la fresatura per l’alloggio della protesi.

Con questa metodica si limitano gli errori dovuti al gesto chirurgico e all’imprecisione dello strumentario. Con-cluso l’intervento, il paziente inizia il recupero funzionale a distanza di poche ore.

il robot: nuove frontiere in chirurgia protesica del ginocchio

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova nel 2002Specializzazione con il massimo dei voti in Ortope-

dia e Traumatologia presso la Scuola di Specializzazio-ne dell’Università degli Studi di Padova.Medico Sociale del Petrarca Rugby e responsabile del trattamento degli atleti per gli infortuni al ginocchio dal novembre 2003 al 2012.Da gennaio 2008 presta servizio nel Reparto di Chi-rurgia del Ginocchio del Policlinico di Abano Terme, diretto dal Dr. Roberto Nardacchione.Socio di ESSKA 2000 (European Society of Sports Trau-matology, Knee Surgery and Arthroscopy): ha parteci-pato all’attività scientifi ca di questa importante società con diversi studi sulle patologie del ginocchio e sul loro trattamento. Svolge l’attività ambulatoriale presso il Poliambulatorio Delta Medica di Monselice e Uni X Medica di Piove di Sacco. Attività chirurgica presso il Policlinico di Abano Terme.

Dott. Emanuele Furlan

Il trattamento può prevedere alcuni cambiamenti di stile di vita per ridurre lo stress sull’articolazione

Dott. Emanuele Furlan - ortopedia Piazza Dossetti 1, Piove di sacco (Pd)www.unixpoliambulatorio.itTel. 049 9708688

Delta Medica srlMonselice (PD) - Via Rialto, 14 Tel. 0429 783000www.deltamedica.it

Lo Studio, con esperienza più che venten-nale, è organizzato per dare una pronta e disponibile assistenza con l’obiettivo

di identifi care il problema sanitario e le possibili cause con lo scopo di offrire le mi-gliori terapie. Si utilizzano le più aggiornate procedure e metodologie avvalendosi di col-laboratori altamente qualifi cati e tenendo in considerazione le possibilità economiche del paziente.Lo Studio Dentistico è situato al centro della città di Spinea in via Roma, 147 di fronte al Municipio.Lo studio è raggiungibile comodamente tramite le linea Actv, con fermata sulla stessa via Roma, oppure per coloro che utilizzano l’auto è disponibile un parcheggio privato o parcheggi pubblici gratuiti.Nei prossimi numeri vi farò conoscere i miei collabo-ratori.

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Dr. lorenzo VecchiatoMedico chirurgo - odontoiatraVia Roma, 147 - 30038 spinea (VE)Tel e Fax 041-998877

Dott. Lorenzo Vecchiato

PRESTAZIONI e COLLABORATORI:

IMPLANTOLOGIA Dr. Andrea Pavanetto CONSERVATIVA - ENDODONZIA Dr.ssa Aulona Haxhi NastoPARODONTOLOGIA - TRATTAMENTO LASER Dr. Rober-to BenvegnùPROTESI FISSA - PROTESI MOBILE Dr. Andrea BettetoORTODONZIA - GNATOLOGIA Dr.ssa Sonia BisonIGIENE E PROFILASSI Dr. Stefano Garbin

vecchiato

L’autunno rappresenta il miglior momento per prevenire le malattie da raffreddamento che si presentano puntuali appena arriva l’inverno. L’in-

fl uenza, la principale patologia che si contrae in que-sta stagione, è un’infezione virale del tratto respirato-rio molto contagiosa che si trasmette per via aerea, quindi, attraverso goccioline di saliva e muco causate da sternuti e/o tosse. Generalmente questa malat-tia, presenta raffreddore, mal di gola, tosse, talvolta febbre, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Si stima che, ogni anno, un elevato numero di persone, soprattutto quelle che hanno un sistema immunitario defi citario, si ammalano di infl uenza. Risulta, quindi, importante pensare di difendere il nostro corpo con una giusta prevenzione che possa aiutarci a rafforzare il nostro sistema immunitario così da contrastare il virus infl uenzale e rendere meno intensi i sintomi del raffreddore. A tal scopo ci si può riferire a un effi cace rimedio naturale: l’ECHINACEA,…Questa, grazie alle se proprietà immunostimolanti e antivirali è una delle piante medicinali più indicata nella cura di raf-freddore, infl uenza, mal di gola e come coadiuvante nel trattamento delle infezioni del tratto urinario poi-ché rinforza le difese dell’organismo. In erboristeria si trovano varie formulazioni, sarà suffi ciente chiedere alla propria erborista di fi ducia per avere indicazioni precise e competenti in merito. Vi sono anche altri rimedi naturali per potenziare il nostro organismo.

ROSA CANINA: è una fonte di vitamina C fon-damentale per la nostra salute, poiché oltre a rinforzare le difese immunitarie ha anche un’azione antiossidante;

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MANGANESE: è un minerale molto utile nella formazione di anticorpi;

I SEMI DI POMPELMO: contengono numerose sostanze attive che insieme forniscono all’organismo proprietà antimicrobiche, antibatteriche e antivirali. Possono essere utilizzati in caso di raffreddore, in-fl uenza, sinusite, mal di gola, otite oppure anche per acne, stomatiti e diarrea.

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oreste Tombolini - Tecnico ortopedico Medisan s.a.s.Via gramsci, 76 - 30035 Mirano (Ve)Tel: 0415700930 - Fax 0415704063www.medisansrl.it - [email protected]

Oreste Tombolini,tecnico ortopedico

Dr. a.Nanni Rosolia - Dott.sa Flori Fadellicentro di Psicologia cognitiva e comportamentaleVia g.Matteotti 79, conselve PdTel. 3455698160 [email protected]

training psicologico che aiuti la persona a pren-dere consapevolezza di quali siano gli ostacoli che le impediscono di mantenere un atteggiamento positivo nei confronti del cibo. Il cibo, quindi, non verrà più utilizzato come un modo per distrarsi da emozioni negative, ma è importante aiutare la persona a sentire il “senso di sazietà” e distinguere la fame fi sica dalla fame mentale: questo non è un processo immediato ma richiede allenamento e pratica. Molte persone pensano di avere fame anche quando in realtà non è così.

Negli ultimi anni i training psicologici, in concomi-tanza ad una dieta bilanciata, hanno fi nalmente dato la possibilità a molte persone di raggiungere obiettivi duraturi e consolidati senza il peso dello stress che spes-so consegue in questi casi. Durante i training vengono insegnate diverse tecniche, che la persona è in grado di mettere in pratica fi n da subito e che la aiutano a cambiare il proprio atteggiamento mentale, con riscon-tri positivi anche in altri ambiti della vita personale e relazionale.

Chi non ha intrapreso almeno una volta nella sua vita una “dieta” con i migliori propositi e poi nel metter-la in atto si è reso conto di non saper resistere a un

determinato cibo, complice la convinzione “tanto è solo per una volta” oppure “ricomincio domani”? Ma ecco che ,dopo tale gesto, arrivano inesorabili i sensi di colpa e una caduta dell’autostima.

Se l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi è quella di “una persona in sovrappeso” e se tale immagi-ne continua ad accompagnarci durante il giorno, la nostra mente ci porta a rimanere ancorati a questa condizione, facendoci mettere in atto tutta una serie di comporta-menti disfunzionali. A volte sembra facile riuscire a con-trollare il regime alimentare adottato, ma poi basta una delusione, un momento di stress, una discussione... ed il frigorifero è lì ...invitante, pronto a consolare una parte di noi. Il cibo soddisfa bisogni che non sono solo fi sici e risulta quanto mai complesso il legame tra emozioni e cibo.

Primo passo utile da fare è cambiare l’immagine mentale che abbiamo di noi stessi: dobbiamo cominciare a pensare “come se” fossimo già una persona magra. Dico “pensare” perché sono proprio loro, i nostri pen-sieri, a creare l’ atteggiamento mentale nei confronti del cibo e di conseguenza a spingerci verso determinati comportamenti .

L’attuale tendenza nei confronti di persone che desi-derano perdere peso è quella di un approccio multidiscipli-nare : per raggiungere e mantenere il peso desiderato è necessario affi ancare ad un’educazione alimentare , un

i tranelli della dietaChe cosa impedisce a una persona di raggiungere e mantenere il peso desiderato? Sono state almeno due le spinte per questo gran-

de progetto:-La certezza della validità e dell’effi cacia di

un modello a lungo studiato.-La consapevolezza che il territorio in cui esso

nasce è scarso di iniziative di spessore e qualità in ambito “Sanitario”.

L’idea è diventata realtà almeno sei mesi fa e la risposta è stata entusiasmante: la struttura, le collabo-ratrici e gli operatori, il servizio, la strumentazione, il modello gestionale e di marketing sono stati da subito premiati nei risultati e nella soddisfazione dell’utenza.

E’ stato presentato per la prima volta in Italia, a Chioggia, un format che ha suscitato interesse anche all’estero ma che avrà sempre sulla laguna veneta il suo punto di riferimento e di coordinamento.

Una struttura che mette insieme, in maniera sinergica, Medicina e Odontoiatria “tradizionale” e “non convenzionale” in un ambiente in cui non esiste niente di “alternativo” ma solo “integrativo”, in modo che l’offerta da parte della Clinica Polifunzionale sia la più ampia possibile e che dalla collaborazione di più realtà nasca la risposta più qualifi cata, in ambito me-dico e odontoiatrico, verso la domanda di un pubblico sempre più attento sia all’aspetto professionale che economico delle proposte.

Presentazione clinica “sorriso e salute”

Poliambulatorio sorriso e saluteDr. sanitario Dott. Raimondo PischeVia giovanni da Verrazzano n.38 - 30015 chioggia (Ve)Tel: 331 6820570 - [email protected]

sorriso e salute

Page 37: Riviera ovest nov2014 n142

35A tavola 5A tavola 3

La rubrica di cucina

I negozi si stanno preparando per le festività natalizie e noi ci adeguiamo iniziando a pensare a quali piatti preparare. Protagonisti saranno sicuramente gli ingredienti immancabili delle feste, ma anche quelli tipici del nostro territorio e soprattutto i prodotti stagionali: gli gnocchi beneaugurali, il cotechino di Natale, le castagne ed il radicchio. In questa ricetta proponiamo semplici e delicati gnocchetti di ricotta, più leggeri dei classici di patate, aromatizzati con un po’ di farina di castagne e profumati alla cannella. Per condire, nostrano radicchio (preferibilmente quello tondo di Chioggia (VE), perché meno amaro del fratello lungo di Treviso (PD)) e del gustoso cotechino. Un piatto bilanciato nel gusto e ricco di sapore, proprio grazie alla semplicità degli ingredienti che lo compongono. Insomma un buon inizio per il pranzo di Natale.

GNOCCHETTI DI RICOTTA E CASTAGNE CONDITI CON RADICCHIO DI CHIOGGIA E BRICIOLE DI COTECHINO

Per gli gnocchetti:

40g farina di castagne

85g farina di grano tenero 00

250g ricotta vaccinacannella

sale

Ingredienti per 2 persone

Per il condimento:

1 cespo radicchio di Chioggia (VE) – 350g circa210g cotechino precotto¼ cipolla bianca7g burro aromatico alle erbe1 cucch.no miele millefi ori1 cucc.no gomasiosemi di fi nocchiosalviacannella

Mondare e affettare il radicchio. Affettare la cipolla e ciocerla in

padella con il burro; unire il radicchio e iniziare a cuocere bagnando con acqua. Cuocere il cotechino nel suo

involucro, ponendolo in una pentola con acqua

bollente per circa 20 minuti. Toglierlo dalla

confezione, scolarlo dal liquido e tagliarlo a pezzetti, quindi unirlo

nella padella con il radicchio. Insaporire con salvia, cannella e

gomasio; addolcire con il miele ed unire, per ultimi,

i semi di fi nocchio. Nel frattempo preparare gli gnocchetti: setacciare le

farine, unire la ricotta ed insaporire con sale

e cannella. Impastare a formare un composto

leggermente umido ma lavorabile, tirare dei

cordoncini e ricavare gli gnocchetti (lunghezza

circa 1 cm). Cuocere gli gnocchetti in acqua

bollente salata, man mano che vengono a galla trasferirli nella

padella con il radicchio (evitare di scolarli per

mantenere la morbidezza dell’acqua di cottura).

Mescolare bene, aggiungere il parmigiano

e servire.

Procedimento

MANUELA E SILVIA BIZZO

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Page 38: Riviera ovest nov2014 n142

36 Oroscopo1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO Vi atten-

Dono ConosCenZe in-teRessanti gRaZie alla VostRa

spiCCata soCialitÀ. Buone pRospet-tiVe peR i single Da CoglieRe al Volo. SALUTE sentite FoRte il Bisogno Di ConFeRMe e tenDete aD esseRe pos-sessiVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ.

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11FASCINO sentite

FoRte il Bisogno Di Con-FeRMe e tenDete aD esseRe posses-siVi. attenti a non alZaRe MuRi Dell’inCoMuniCaBilitÀ. SALUTE CeRCHeRete il Ben-esseRe FisiCo attRaVeRso la CuRa Dell’aliMentaZione, pRoVate RiCette non ConVenZionali senZa esageRaRe

SAGITTARIODAL 23/11

AL 21/12FASCINO siete Mag-netiCi e attiRate un iM-pRessionante nuMeRo Di

pRetenDenti. goDeteVi il FaVoRe Degli astRi Con passioneSALUTE Vi sentite pRopRio in FoRMaMa attenti a non esageRaRe Col Fit-ness. anCHe la Mente Va a Mille, È pRopRio un Bel peRioDo

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01

FASCINO alla Vos-tRa RelaZione ManCa Fantasia eD entusiasMo e Questo È peRiColoso peRCHÉ l’aMoRe potReBBe esseReeVanesCente. SALUTE CeRCate Di pRatiCaRe Delle DisCipline CHe possano aMMoRBiDiRVi CoMe il nuoto, il tai-CHi o Massaggi e aRoMateRapia

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO ViVRete

un’inieZione Di FiDuCia CHeVi RipagHeRÀ Delle pas-sate inCoMpRensioni. saRete spuMeggianti e

aFFasCinanti. SALUTE ReCupeRate FoRMa FisiCa e Mentale attRaVeRso la CoRsa, la DanZa e la MeDitaZione. sentiteVi liBeRi Di FaRe CiÒ CHe Vi passa peR la testa

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO Fate at-

tenZione ai VostRiatteggiaMenti: RisponDeRe a tono eingaggiaRe lotte FRontali potReBBe non esseRe la stRategia giusta. SALUTE non CHieDete tRoppo al VostRo CoRpo e RegalateVi inVeCe QualCHe passeggiata Rilassante in spaZi apeRti e luMinosi

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO il VostRo natuRale entusiasMo

Vi aiuta a VinCeRe ogni ResistenZa Del paRtneR e a otteneRe CiÒ CHe il VostRo CuoRe speRa. FoRZa! SALUTE siete in splenDiDa FoRMa, pieni Di eneRgia e Di Voglia Di MuoVeRVi. appRoFittatene e isCRiV-eteVi aD un CoRso, MagaRi Di Ballo

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO sBilanCiateVi un po’ Di piÙ negli aFFetti puR ValutanDo aD-eguataMente il CanDiDato. ottiMo peRioDo peR FaRe nuoVe ConosCenZe. SALUTE la gRinta CHe Vi ContRaDDis-tingue È ai MassiMi liVelli, iniZiate unBel pRogRaMMa Di Fitness senZa poRVi gRossi liMiti

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO pRiMa Di iMpegnaRe seRia-

Mente il CuoRe CHieDeteVi se ne Vale VeRaMente a pena. non siate tRoppo sBaRaZZini, Valutate Con CuRa. SALUTE gaMBe e aRtiColaZioni potReBBeRo DaRVi pRoBleMi. tenetesotto ContRollo il neRVosisMo e sCegliete una DisCiplina spoRtiVa DolCe

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO le Coppie Collau-Date RitRoVeRanno slanCio

gRaZie aD un atteggiaMento Meno intiMista. aFFRontate

tutto Con intRapRenDenZa.SALUTE sentite il Bisogno Di aR-Monia e Fl essuositÀ, sCegliete la DanZa, il pilates Ma anCHe DisCipline CHe si RiVolgono a CoRpo e spiRito

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO sentite FoRte il Bisogno DiConQuista e le noVitÀ

sono DietRo l’angolo. sVagHi, aVVentuRe e RitoRni Di Fi-aMMa Vi teRRanno iMpegnati. SALUTE siete pieni Di VitalitÀ e il CoRpo CHieDeRÀ piÙ spaZio e teMpo peR il MoViMento. iMpostate una Bella taBella Di eseRCiZi tosti

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO Questo Mese potReBBe pResentaRe Di-

VeRsi aspetti ConFlittuali nelle sFeRe piÙ intiMe. la VostRa tRanQuillitÀ tRaBalla. CoRaggio.SALUTE attenZione al neRVosisMo, non pensate tRoppo ai pRoBleMi e Date piÙ spaZio al CoRpo e al MoVi-Mento, Vi aiuteRÀ.

OroscopoIL 2014 ORAMAI VOLGE ALLA FINE

MA IN QUEST’ULTIMO MESE NON

MANCHERANNO SORPRESE INSPERATE

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Page 39: Riviera ovest nov2014 n142
Page 40: Riviera ovest nov2014 n142

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