La Piazza della Riviera est - 2012dic n163

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della Riviera Est Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.163 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it 575 € Impianto endosseo 70 € Otturazione semplice estetica 45 € Igiene dentale 35 € OPT (panoramica) 395 € Corona ceramica Grazie alla forza della Cooperazione e di un grande gruppo, Dentalcoop è in grado di offrirti la grande qualità italiana, con il massimo del risparmio . Con Dentalcoop, sorride anche la convenienza.

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della Riviera Est

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.163 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it

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EDITORIALE

Le parole dei politicidi Ornella Jovane

La politica continua ad essere un tema d’interesse per gli italiani, nonostante i ti-mori alla vigilia della campagna elettorale.

Dopo un anno di vita in penombra, il rischio era quello di una disaffezione della gente ancora più marcata verso la politica. E invece le elezioni continuano ad essere un tema che esercita il suo appeal. Almeno in termini di comunicazione.

I dati sugli ascolti televisivi, quelli sulle ore e ore di presenze dei politici in tv o in radio, il numero di trasmissioni di appro-fondimento-interviste-faccia a faccia..., ma anche quello di articoli pubblicati in grande rilievo dalla carta stampata, sembrerebbero confermarlo. Ci sono poi le nuove tecnolo-gie: la politica impazza sul web, twitter è l’irrinunciabile strumento per avere un fi lo diretto con gli elettori.

Una inconsueta programmazione che costringe l’appuntamento con le urne in un periodo ancora invernale e tempi ristretti che hanno ridotto la durata della campagna elettorale costringono a scelte diverse: i comizi in piazza, i tour e le iniziative sul territorio sono meno impattanti.

La comunicazione via radio, tv, giornali e web diventa allora ancora più importante.

continua a pag. [email protected]

L’autovelox frutta mezzo milione di euro

Campagna Lupia

pag. 8

pag. 6

Emergenza abitativa, a Mira arrivano 30 nuove caseSarà sistemata la scuola elementare di Oriago Carlo Goldoni, e ampliato il cimitero della stessa frazione

Il 2013 per il comune di Mira sarà un anno pensato per lo più per dare una risposta all’emergenza abitativa. A certificarlo,

è l’assessore ai lavori pubblici della giunta grillina Luciano Claut. Saranno messi a di-sposizione delle famiglie 30 appartamenti e saranno sgomberati quelli che sono stati occu-pati abusivamente. Ma non ci sarà solo que-sto. Fra gli altri interventi in programma per l’anno che verrà, infatti, c’è la sistemazione della scuola elementare di Oriago Carlo Gol-doni e l’ampliamento del cimitero della stessa

frazione. Ma ecco le risposte all’emergenza abitativa visto che le richieste per ottenere un alloggio popolare a Mira sono aumentate quest’anno considerevolmente in occasione dell’ultimo bando, sfiorando le 200. “Con i primi mesi del 2013 – dice Claut – partiran-no i lavori per la sistemazione della palazzina di proprietà del comune che si trova in via Borromini. Qui ci sono 12 appartamenti che una volta messi in sicurezza e ammodernati anche con nuovi infissi e riscaldamento, po-tranno essere assegnati a chi ne ha diritto in

base ad una precisa graduatoria. L’intervento costerà complessivamente 500 mila euro“. In questo edificio saranno allontanate le 4 famiglie che lo occupano abusivamente. Altre 4 case sempre di proprietà del comune, ora non utilizzabili, saranno recuperate a Mira in via Argine Sinistro, si trovano cioè lungo la strada che porta dal capoluogo a Porto Me-nai. Ma non finisce qui. Altri 14 appartamenti ora chiusi perché necessitano di piccole manu-tenzioni, saranno recuperati negli edifici Ater sparsi in tutto il territorio.

Salta il progetto del villaggio paleoveneto

Campolongo

pag. 9

della Riviera Est

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Mira chiede lo status di area di crisi

Mira sempre più al centro della crisi economica, e il tema è stato affrontato in un recente consiglio comunale straor-dinario che è stato indetto a dicembre,

sul problema occupazionale della Reckitt Benckiser, Una richiesta però dal

consiglio è emersa.pag. 6

caMponogara, arrivano bollette scadute

Servizio postale in perenne ritardo in Riviera del Brenta nel periodo natalizio. A sollevare il problema è il responsabile

della Federconsumatori della Riviera e del Miranese, Alfeo Babato. Alle famiglie sono arrivate con posta ordinaria bollette

già scadute di luce, acqua e gas. pag. 8

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

A grandi passi verso il voto del prossimo 24-25 febbraio

Elezioni

pag. 4-5

continua a pag. 11

L’Intervento

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Vincere la rassegnazione, rimettere in circolo la fiducia: è que-sto lo spirito con cui gli imprenditori affrontano il nuovo anno. Non ci nascondiamo la pesantezza del cammino che abbiamo

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EDITORIALE

Le parole dei politiciMa che tipo di comunicazione è quella che hanno scelto i politici? Le tecniche di comunicazione sono raffi nate - squadre di esperti

comunicatori sono al lavoro febbrile per trovare soluzioni effi caci e convincenti ad orientare il voto degli elettori, soprattutto dei tanti ancora incerti - le parole spese sono tante, ma quali sono i contenuti?

Senza scomodare l’umorismo di Pirandello e la sua teoria del sentimento del contrario, la risposta la si potrebbe trovare proprio nelle caricature di comici che quotidianamente sottolineano questa concitata fase pre-elettorale. E così può capitare di sentire per radio, nello spazio degli annunci, l’offerta di una invitante voce che rivolgendosi ai clienti di un improbabile supermercato-Paese esorta gli acquirenti ad approfi ttare dell’irrinuciabile svedita dell’abolizione dell’Imu, offerta di cui si può benefi ciare fi no alla fi ne della campagna elettorale - non dopo -, considerato che da destra a manca tutti i politici te la tirano dietro. Ci si può imbattere nella gara di fantomatici candidati che in un inverosimile faccia a faccia si sfi dino a chi sia più bravo a togliere Imu e altre tasse, disoccupazione, disagi, povertà... fi no a, presi da euforia del duello, a promettere di togliere tonsille, calli e quant’altro a chi ne ha bisogno, pur di togliere di più dell’avversario. La campagna elettorale e la politica hanno ispirato numerosi fi lm comici nostrani. C’è poi la questione aperta di chi sia più incapace, tema anche questo molto praticato nella campagna elettorale, e quella della quantità di polvere nascosta sotto il tappeto. Non mancano le favole - quanto si è discusso sul pifferaio di Hamelin -, le gag e le presentazioni oltre la veste uffi ciale degli stessi politici che umanizzano i candidati e hanno innegabile riscontro mediatico. Si sorride con un po’ di amaro in bocca. Quali sono i programmi? E, soprattutto, non sempre appare chiaro in questa comunicazione - o quanto meno non sempre arriva agli elettori che sia nelle corde della politica in corsa alla campagna elettorale - il principio secondo cui le parole credibili pressuppongono i fatti.

segue da pag. 1

di Ornella Jovane

Riviera Provincia RegionecaMpagna lupia

pag. 8

Trend negativo demografico nel 2012

caMpolongo

pag. 9

E’ morto Don Luigi Turra, storico parroco di Bojon

calcio

pag. 18

Il Venezia si potenzia con Carloto

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:

Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 28 dicembre 2012Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà della GIVE EMOTIONS Srl

Dolole richieste di arino: un ufficio postale

“Nel 2013 continueremo a sollecitare il Comune di Dolo segnalando quali sono i problemi e le necessità di Arino”. E’ la presa di posizione di Gianni Ca-sarin presidente del comitato cittadino “Arino per il Futuro”. Il comitato ha appoggiato i residenti di via Parolini nella loro battaglia per far tombinare uno scolo e ha raccolto 800 firme per chiedere un ufficio postale per il paese.

Istituti scolastici superiorilavori di Manutenzione straordinaria

Approvato dalla giunta provinciale a fine dicembre il progetto definitivo per i lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento di alcuni istituti scolastici superiori alle normative di sicurezza e di prevenzione incendi per un importo di 300mila euro. Gli interventi interessano il palazzetto dello Sport del liceo Veronese di Chioggia con la messa a norma, le pre-scrizioni Coni (Comitato olipico nazionale italiano) e gli adeguamenti necessari per la presentazione alla Ccvlps (Commissione comunale vigilanza sui locali di pubblico spettacolo) per un importo di 141.550 euro. Interessato dal progetto anche l’Istituto statale d’arte, liceo artistico Guggenheim di Mestre per i lavori per la messa a norma funzionali all’ottenimento del Cpi (Certificato di prevenzione incendi) che costeranno 28.813 euro. Interventi previsti infine al liceo di scienze umane Belli di Portogruaro per 129.635 euro: si procederà alla messa in sicurezza a norma funzionale all’ottenimento del Cpi.

sanità

pag. 20, 21, 22

Politica e ospedali,tagli e nuovi direttori generali

carnevale

pag. 25

Al via la kermesse veneziana dedicata ai colori

Mostre

pag. 26

Venetkens, viaggio nella terra dei veneti antichi

lavoro

pag. 12

Badanti e baby sitter sempre più italiane

Mondo scuola

pag. 14

Sicurezza stradale: lezioni in aula a portata di bimbo

cultura

pag. 17

Venezia e il vetro di Murano in una foto

A VigonovoeManuela vitaliani

presidente ente benefico

E’ stato nomi-nato il nuovo

consiglio di ammini-strazione

dell’ ente benefico “Legato Barone Alpi Gaetano“. Per la prima volta nella

storia dell’ ente è stata eletta in qualità di presidente una donna: è Emanuela Vita-liani, votata da 6 consiglieri su 7, che in

precedenza aveva ricoperto il ruolo di vice presidente. Scopo dell’ ente è quello di

aiutare le famiglie in difficoltà del Comune di Vigonovo ed offrire il proprio operato in collaborazione con i servizi sociali del

comune di Vigonovo.

Lo scorso 14 dicembre è stato presentato a San Donà di Piave il protocollo d’intesa fra la Provincia di Venezia e il Consiglio

dell’Ordine degli avvocati di Venezia per lo svolgimento di attività di consulenza lega-

le gratuita alle donne vittime di violenza.“ Credo che un problema complesso come

quello del contrasto alla violenza contro le donne - ha detto l’assessore provinciale alle Pari Opportunità Giacomo Grandolfo -

possa essere efficacemente affrontato solo attraverso uno sforzo corale e un lavoro di rete”. “Il compito di questo protocollo - ha detto Victor Rampazzo, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Venezia - è

di svolgere una funzione di tutela diretta alle fasce più debli della popolazione, da

situazioni che vanno oltre i limiti della liceità. Prevenire queste situazioni e offrire una capillare assistenza a chi è colpito da questi odiosi reati è il nostro impegno”. “La violenza domestica non è un fatto privato -

ha osservato Maria Elena Tomat presidente della Commissione Pari opportunità della Provincia di Venezia - Contrastrare il feno-meno con azioni di prevenzione vuol dire agire per un cambiamento culturale”. “Lo

sportello in difesa della donna - ha aggiunto Roberta Nesto responsabile del progetto -

ora è un fatto concreto che va promosso”.

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4 Argomento del mese

berlusconi ritrova Maroni

Pdl e Lega, amici-nemici

L’accordo Berlusconi-Maroni, fatto sull’al-tare della Lombardia, non è piaciuto per nulla ai leghisti Veneti e all’indomani della

presentazione dei simboli si è scatenato il pu-tiferio quando su quello del Pdl si leggeva a chiare lettere Berlusconi Presidente. Per quan-to riguarda il Pdl due posti nelle liste Pdl sem-brano prenotati: il Cavaliere ha espressamente richiesto: una poltrona alla Camera per Niccolò Ghedini, l’altra al Senato per Piero Longo. E

se capolista al senato potrebbe essere sempre lui, l’indistruttibile Berlusconi, alla Camera i capilista usciranno dalla quaterna composta da Giancarlo Galan, Renato Brunetta, Alberto Giorgetti e Maurizio Sacconi.

Per il Carroccio solo indiscrezioni sui capilista alla Camera che potrebbero es-sere Matteo Bragantini, deputato uscente di Verona e Marco Marcolin, sindaco di Cornuda. Al Senato la situazione è più aggrovigliata: in lizza per il primo posto c’è Giampaolo Dozzo, capogruppo a Montecitorio nell’ultimo scorcio della legislatura. Nel partito della Marca però, c’è molta resistenza a ricandidarlo - ha già alle spalle cinque mandati parlamentari. Massimo Bitonci, segretario della sezione di Padova, sarà confermato in lista in posizione “utile” mentre andrà in pensione l’estense Paola Goisis, fedelissima di Bossi.

Tempo di liste e toto candidati in ogni regione d’Italia. Anche il Veneto ha il suo bel daffare e se Pdl e Lega, al momento in cui andiamo in stampa, non hanno per

nulla le idee chiare sul da farsi, altri si sono già ben orga-nizzati.

Alcuni partiti, Movimento 5 stelle e Pd hanno fatto una scelta di democrazia partecipativa chiedendo ai propri elettori di scegliere chi volevano nelle loro liste, anche se il segretario Bersani si è poi riservato una bella fetta di nomi-ne inserite proprio nella parte alta delle liste. Cioè tra coloro che certamente saranno eletti.

Ma almeno una cosa il partito democratico veneto sta-volta l’ha ottenuta: nelle liste tutti rigorosamente veneti, nessuno calato da Roma o da altre regioni a fare il capoli-sta, o peggio, nessuno che non fosse di chiara fede Pd. L’e-sperienza di Calearo ha insegnato qualcosa e oggi a guidare il Senato ci sarà la capogruppo in regione Laura Puppato, già candidata alla primarie nazionali per la scelta del Pre-mier. Mentre per la Camera in una circoscrizione è capolista il parlamentare uscente Pier Paolo Baretta e nell’altra il veneziano Davide Zoggia.

“Il Pd nazionale – ha commentato Rosanna Filippin - ha capito che per essere competitivi in questo territorio bi-

sognava valorizzare chi lo vive e vi opera. La sfi da con Lega e Pdl è tutta da giocare, e i nostri giocatori vengono dalle fi le di casa nostra. Non poteva andare meglio”. Filippin fa notare inoltre che sono stati “rispettati in pieno i risultati delle primarie. La quota nazionale è spalmata: in Veneto i territori e i militanti contano davvero. Puntiamo alla vitto-ria anche al Senato - conclude il segretario - Diversamente dalla Lega che torna all’ovile di Berlusconi noi diamo voce ai militanti”.

Anche Monti in Veneto fa un bell’acquisto come capoli-sta alla Camera: Ilaria Capua, la virologa padovana di fama internazionale, che afferma di essere scesa in campo per senso del dovere visto che, a differenza di molti, un mestie-re ce l’ha. E il suo nome e la sua fama sono di sicuro una grande perdita per il Pd che non le ha proposto una candi-datura nonostante lei sia una delle migliaia di persone che hanno votato alle primarie del centrosinistra. Infatti afferma che se fosse stato Renzi a chiederle di candidarsi ci avrebbe pensato seriamente.

Monti, poi, valorizza come capolista al Senato un altro padovano eccellente, professore universitario, editorialista del Corriere e già stretto collaboratore del ministro Riccardi: Gianpiero della Zuanna.

Ancora con Monti anche Antonio de Poli e Stefano Val-degamberi.

Sono molti, invece, i mal di pancia all’interno del ne-onato partito Italia Futura che, dovendo far confl uire i suoi candidati nelle liste del Professore, ha riscontrato non poche diffi coltà al punto che alcune segreterie provinciali hanno ritirato i propri candidati. E’ in lista invece, Andrea Causin, che dopo essere stato eletto in regione con i voti del Pd ha visto bene di cambiare aria e oggi trova un probabile seggio in parlamento.

Dal Veneto vorrebbe approdare a Roma Indipendenza Veneta, il cui programma principale è già nel nome del par-tito e che schiera capolista in Senato un docente di Politica economica a Ca’ Foscari, Lodovico Pizzati.

Anche Antonio Ingroia fa campagna acquisti in regione: dalla sua parte l’ex magistrato Tamburini, il capogruppo Idv in regione Gennaro Marotta e Nicoletta Zago, conosciuta come la “pasionaria”, perito chimico della Vinyls in cassa integrazione da quattro anni e protagonista assoluta delle proteste dei lavoratori sacrifi cati dalla crisi. Per 40 giorni è stata sulla torre a 150 metri d’altezza con un collega, per poi scendere, parlare col Papa e con Vasco Rossi!

di Maria Pavan

Pd: tutti veneti in lista. Puppato,

Zoggia e Baretta a guidare le formazioni

ricche di novità

Il professore Monti schiera

la Capua, ricercatrice eccellente e Giampiero

della Zuanna

ELEZIONIPer comporre le liste

bloccate della tanto vituperata legge elettorale c’è

chi aspetta ordini dall’alto e chi chiede

agli elettori. Chi parte per tempo e chi, dovendo

attendere a diffi cili equilibrismi, arriva all’ultimo.

Le novità non mancano e arriveranno anche i soliti noti Elezioni politiche: chi mettiamo in lista?

C

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5Argomento del mese

Richieste al mondo politico

Industriali “Subito il rilancio dell’economia”Sono mesi e mesi che gli industriali veneti chiedono alla politica nazionale un’at-

tenzione particolare, un piano complessivo per il rilancio dell’economia. “Abbiamo tutte le capacità per ridare al nostro Paese e alla nostra regione il futuro che me-

ritano – aveva detto il presidente di Confi ndustria Veneto Andrea Tomat - ma bisogna agire subito e in fretta con risposte programmatiche e rapide”.

Due le priorità poste dagli industriali della nostra regione: che il governo intervenga con una vera politica industriale e dello sviluppo e che il sistema bancario sia messo in condizioni di erogare più credito a costi accessibili e gli istituti si impegnino in questa direzione, sia a livello nazionale che territoriale. Bisogna rapidamente mettere in campo strumenti incisivi: una riprogrammazione delle risorse del bilancio regionale e dei Fondi europei è necessaria per sostenere le imprese e le loro trasformazioni.

L’altro capitolo su cui Confi ndustria Veneto lancia l’appello alla classe politica che andrà a governare il paese è la mobilità. Gli industriali si sono uniti, infatti, pochi mesi fa alla richiesta del mondo politico ed economico veneto per la proroga della gestione commissariale della Pedemontana Veneta e della Terza corsia dell’autostrada Vene-zia – Trieste. “Le due infrastrutture in discussione – sostengono gli industriali - sono fondamentali per la competitività del no-stro sistema industriale. Serve che siano realizzate in tempi brevi come richiesti dall’economia. Un esempio concreto ci è fornito dal Passante di Mestre che è una tra le poche opere prevista dalla legge Obiettivo portata a termine nei tempi previsti”. Un successo che secondo molti è stato possibile solo grazie alle procedure più snelle consentite dalla gestione commissariale. La imprese del territorio giudicano la Pedemontana Veneta altrettanto essenziale per collegare una delle aree più indu-strializzate ed urbanizzate del Paese alle grandi reti nazionali e pensano che non si possa ritardare nemmeno di un giorno la realizzazione della terza corsia sull’autostrada Venezia -Trieste, per riuscire ad organizzare e gestire il massiccio fl usso di tir in transito dall’Est Europa e dai Balcani. E certamente non dovranno essere sottovalutati i dati positivi registrati da alcuni distretti produttivi locali che nell’ultimo trimestre del 2012 hanno visto incrementare il proprio business con l’estero e i propri rapporti con i mercati emergenti, prima fra tutti la Cina. Tutta un’altra pagina scritta e da scrivere rispetto a quanto avviene nel resto d’Italia. Certo non tutti i 24 distretti della regione vanno bene ma sono in crescita ben 17. La notizia più importante che emerge da queste cifre è che il sistema produttivo della regione ha la forza per confrontarsi con successo con le econo-mie più forti. Nonostante la drammaticità degli ultimi dati su occupazione e produzione industriale, questo scenario fa pensare che l’Italia non è condannata al declino, ma può affrontare con spirito positivo il problema dello sviluppo. A fronte di tutto ciò il sistema produttivo veneto chiede che non si continui con politiche depressive che aggravano le conseguenze negative della crisi, ma che si investa tutto il possibile per rafforzare i dati positivi là dove intanto ci sono. Saranno un volano per l’intero Paese come è già avvenuto in passato.

Pedemontana Veneta e Terza corsia dell’autostrada Venezia – Trieste sono delle priorità

Ma.Pa.

di Maria Pavan

Sindacati, Confcommercio e Consumatori insistono: tagliare le tasseContrazione dei consumi Subito misure per aiutare le famiglie in diffi coltà

Dopo la pubblicazione degli ultimi dati dell’Istat sulla perdita del potere d’acquisto delle famiglie, le associazioni dei consumatori appaiono concordi nel dire che la situazione è pesantissima e se sarà confermata su base annua, peserà sulle famiglie come fos-se una tassa invisibile. Già nel 2012 una famiglia di 3 persone ha speso 1.433 euro in più rispetto all’anno prima, addirittura per

1.578 euro su un nucleo composto da 4 persone. E’ palese l’impoverimento degli italiani che nel 2013, se le cose non cambieranno, sarà la causa principale di un ulteriore calo dei consumi e di una nuova ondata di povertà che trascinerà migliaia di famiglie nel baratro.

E’ un coro unanime di sindacati e associazioni di categoria quello che si alza verso tutti gli schieramenti politici che si confronteran-no alle prossime elezioni e che, a fronte dei gravi problemi che i cittadini si trovano a vivere, devono rispondere prontamente su come intendono affrontare il tema della pressione fi scale giunta a livelli insostenibili, anche per l’effetto combinato delle addizionali regionali e locali. Far ripartire con slancio l’economia che sta morendo di troppe tasse è una priorità anche per i sindacati e la Cisl in particolare sottolinea che “per alzare i salari e sostenere i consumi c’è solo una strada: una riforma fi scale organica e strutturale, da fi nanziare anche attraverso una più effi cace azione di contrasto all’evasione e all’elusione fi scale. Un fi sco più leggero sul lavoro e sugli investi-menti è lo strumento per rilanciare lo sviluppo e redistribuire equamente la ricchezza nel nostro paese”. Sulla stessa lunghezza d’onda Confcommercio che sottolinea come di fronte al permanere di dinamiche congiunturali negative diffi cilmente la nostra economia, e i consumi in particolare, potranno cominciare a mostrare, nel breve periodo, segnali di un signifi cativo miglioramento. Confcommercio giudica prioritario per il nuovo governo che si insedierà a Palazzo Chigi cancellare qualsiasi ipotesi di un ulteriore aumento dell’aliquota Iva che rappresenterebbe, altrimenti, il colpo di grazia per i consumi.

Elezioni politiche: chi mettiamo in lista?

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6 Mira

Il 2013 per il comune di Mira sarà un anno pensato per lo più rivolto a dare una risposta all’emergenza abitativa. A confermar-lo, è l’assessore ai lavori pubblici della giunta grillina Luciano

Claut. Saranno messi a disposizione delle famiglie 30 appartamenti e saranno sgomberati quelli che sono stati occupati abusivamente. Ma non ci sarà solo questo. Fra gli altri interventi in programma per l’anno che verrà, infatti, c’è la sistemazione della scuola elementare di Oriago Carlo Goldoni e l’ampliamento del cimitero della stessa frazione. Ma ecco le risposte all’emergenza abitativa visto che le richieste per ottenere un alloggio popolare a Mira sono aumentate quest’anno considerevolmente in occasione dell’ultimo bando, sfio-rando le 200 domande. “Con i primi mesi del 2013 – dice Claut – partiranno i lavori per la sistemazione della palazzina di proprietà del comune che si trova in via Borromini. Qui ci sono 12 appartamenti che una volta messi in sicurezza e ammodernati anche con nuovi infissi e riscaldamento, potranno essere assegnati a chi ne ha diritto in base ad una precisa graduatoria. L’intervento costerà complessi-vamente 500 mila euro“. In questo edificio saranno allontanate le 4 famiglie che lo occupano abusivamente. Altre 4 case sempre di proprietà del comune, ora non utilizzabili, saranno recuperate a Mira in via Argine Sinistro, si trovano cioè lungo la strada che porta dal capoluogo a Porto Menai. Ma non finisce qui. Altri 14 appartamenti ora chiusi perché necessitano di piccole manutenzioni, saranno recu-perati negli edifici Ater sparsi in tutto il territorio. Questa operazione

sarà possibile portarla a termine grazie ad una convenzione che sarà stipulata proprio fra Ater e comune di Mira questo mese. Ciò per-metterà di ripartire le spese degli interventi. Nel campo dell’edilizia scolastica ci sarà un intervento da 250 mila euro alla scuola elemen-tare Carlo Goldoni di Oriago. Altri piccoli interventi nelle scuole sono in programma a Mira e Gambarare. Sono stanziati poi 160 mila euro per interventi di manutenzione di strade e marciapiedi. Infine i cimiteri. E’ previsto un intervento con la realizzazione di 200 nuovi loculi a partire da aprile, nel camposanto di Oriago. E’ un intervento che era stato avviato dalla scorsa giunta, molto richiesto dalla citta-dinanza che ora però porteremo a compimento“.

di Alessandro Abbadir

Sarà sistemata la scuola elementare di Oriago Carlo Goldoni, e ampliato il cimitero della stessa frazione

Amministrazione L’assessore Luciano Claut illustra i lavori pubblici per il 2013

30 case per l’emergenza abitativa

Mira sempre più al centro della crisi economica, e il tema è stato af-frontato in un recente consiglio

comunale straordinario che è stato indetto sul problema occupazionale della Reckitt Benckiser. Una richiesta però dal consiglio è emersa. “Il territorio mirese pesantemente colpito dalla crisi deve ottenere lo status di “Area di crisi industriale complessa”, come Marghera”. La formale richiesta è stata così votata all’unanimità dal consiglio co-munale di Mira. Ma torniamo ai problemi dell’ex Mira Lanza. La storica azienda del detersivo, infatti, ha annunciato di voler selezionare 60 dipendenti da mettere in cassaintegrazione straordinaria. Una ipotesi a cui i sindacati si oppongono, chiedendo la cassa integrazione a rotazione. Il comune di Mira sposa questa richiesta nell’ordine del giorno approvato. Ma è sull’ottenimen-to dello status di “area di crisi industriale complessa” che si punta. Questo per avere più strumenti legislativi in grado di dare una risposta anche in termini di finanziamento economico. “Il consiglio comunale di Mira impegna il sindaco Alvise Maniero e giun-ta ad intervenire – si legge nell’ordine del giorno approvato – presso la Provincia, la Regione e il Governo, per l’ottenimen-to dello status di “area di crisi industriale complessa” già concessa dal Ministero dello Sviluppo, per Porto Marghera. Questo sta-tus ha portato alla redazione di strumenti normativi e tecnici che favoriscono i proces-si di rilancio industriale, come il “Protocollo sulla semplificazione delle procedure” per

l’approvazione dei progetti di bonifica dei terreni industriali, sottoscritto fra Ministero, Regione e Comune di Venezia”. Attraverso questo status si punta con l’ordine del gior-no a poter “utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, sia di tipo fiscale che urbani-stico, per favorire sia il mantenimento delle realtà produttive esistenti nella nostra città, ma anche il loro rilancio”. Il Pd ha ottenuto poi l’impegno nel documento approvato, alla convocazione di una “Conferenza sullo stato dell’occupazione a Mira” che si terrà con associazioni di categoria ed esperti del settore provinciali e comunali, entro questo mese. Dicembre però non si è caratterizza-to sul versante occupazionale solo per la questione dell’ex Mira Lanza. Ad esempio è stato siglato un accordo solo dalle Rsu e respinto dai sindacati, alla Navalmeccanica. Un accordo che prevede l’assunzione di soli 17 dipendenti su 34 .

OCCuPAZIONE AREA DI CRISI INDuSTRIAlE

In breveE’ morta la senatrice Franca Donaggio E’ morta il primo gennaio 2013 dopo una lunga malattia

la senatrice del Pd Franca Donaggio, nata a Venezia nel 1947. Nel 1965 inizia a lavorare all’Enel, nel 1974 si

laurea in Scienze politiche a Padova. Attiva nella Cgil, dal 1989 al 1996 è coordinatrice delle donne Cgil. Poi per 7 anni è nella segreteria nazionale della Filt. E’ stata sotto-segretario del governo Prodi nel maggio 2006, dal 2007 ha aderito al Pd, nelle cui fila è stata senatrice all’ultima

legislatura. A ricordarla al funerale a Mira c’era il sindaco di Torino Piero Fassino.

Paolo Lucarda è cavaliere della Repubblica

Protesta in via RisorgimentoI cittadini di via Risorgimento, la strada che collega Mira

Porte a Oriago, insorgono con una petizione di quasi un centinaio di firme che sarà consegnata al Comune di

Mira. Chiedono che sulla strada vengano risolti i problemi di continui blackout nelle ore serali, e di immondizie sparse dappertutto a lato delle campane di raccolta.

Paolo Lucarda, noto impresario funebre di Oriago è stato insignito del titolo di cavaliere al merito della Repubblica Italiana, conferitogli dal presidente della Repubblica Gior-gio Napolitano. Il titolo è stato consegnato dal prefetto di

Venezia Domenico Cuttaia e dall’assessore del comune di Mira Michele Gatti. E’ stato l’unico cittadino mirese ad

avere l’onorificenza di Cavaliere nel 2012.

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CalendarioRiviera Est

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8 Campagna Lupia - Camponogara

Autovelox di Lova, affari d’oro per il comune di Campagna Lupia, ma non solo. A certificarlo sono i dati che emergono in modo chiaro dal

bilancio di un anno di attività dell’impianto. A spiegarlo è il sindaco del paese Fabio Livieri

dopo che dal primo gennaio 2013 il suo comune è entrato a far parte dell’Unione dei comuni con Dolo, Fiesso, Fossò. Le multe date dall’autovelox sono state date oltre 2500 di cui 2300 incassate, per una somma totale di 530 mila euro in tutto il 2012. Un segno secondo il sindaco Fabio Livieri che sulla Romea si corre troppo anche nelle ore di punta.

Ma chi prende le multe? Le multe per eccesso di velocità le prendono soprattutto gli stranieri. Stranie-ri che hanno cominciato a pagare con più frequenza grazie all’attivazione di convenzioni ad hoc soprat-tutto con paesi dell’est europeo. La percentuale dei trasgressori beccata è divisa fra un 55% di stranieri e un 45% di italiani.

Per gli italiani fotografati non c’è scampo. Se non si paga alla fine arriva Equitalia. Del restante 55% delle violazioni fatte da cittadini stranieri, la percentuale in media che viene pagata è salita dal 20 al 60%. Le multe così sono state recapitate in Svezia, Russia, Bielorussia, Albania, Romania. Grazie agli accordi con questi stati e con qualche paese all’interno della Ue come Slovacchia, Ungheria o Repubblica Ceca, sono sta-ti attivati, per chi non paga, strumenti di riscossione coattiva simili a quelli di Equitalia.

Non si è voluto però infierire in modo pesante e solo per far cassa. L’autovelox è acceso solo poche ore alla settimana assicura il sindaco. Se fosse acce-so 24 ore su 24 in tutti i giorni della settimana ci sarebbero incassi di svariati milioni di euro. Si vuole

fare principalmente un’azione di prevenzione degli incidenti e sicurezza. Va precisato che il numero delle multe dato è sta-to costante anche nel periodo estivo 2012. In quel periodo sono diminuite le multe ai Tir,

ma aumentate quelle alle auto. Spesso di vacanzieri tedeschi, olandesi o francesi, ma anche bulgari e ru-meni che sfrecciano a velocità sostenuta infrangendo il limite di 70 chilometri all’ora, il limite fissato all’in-crocio con il ponte sul Novissimo a Lova ma che gli automobilisti fanno fatica a rispettare.

Il sindaco Livieri ha fornito ufficialmente i dati

nel primo giro perlustrativo che ha fatto con il coman-dante della polizia dell’Unione Comunale. “Grazie all’adesione con l’Unione dei comuni della Riviera – dice infine Livieri – l’organico della polizia comunale a disposizione di Dolo, Fiesso, Fossò e Campagna Lupia è ora di 18 agenti. Per questo sarà possibile fare dei controlli anche notturni, almeno fino alle 22 della sera. Controlli anche in funzione anti – furti”. Sull’autovelox di Lova e sulla sua gestione però da quest’anno non deciderà solo il comune di Campa-gna Lupia, ma tutto il consorzio di enti locali in cui il comune è appena entrato.

di Alessandro Abbadir

Campagna Lupia Il sindaco Fabio Livieri traccia un bilancio di un anno di attività

Autovelox di Lova: oltre mezzo milione di euro

L’autovelox sulla Romea all’incrocio di Lova

La percentuale dei trasgressori, è divisa equamente fra un 55% di stranieri e un 45 % di italiani

Territorio

Servizio postale in perenne ritardo in Riviera del Brenta nel periodo natalizio. A sollevare il problema è il responsabile della Federcon-sumatori della Riviera e del Miranese, Alfeo Babato. Alle famiglie

sono arrivate con posta ordinaria bollette già scadute di luce, acqua e gas. “Sono arrivate nei Comuni di Mira, Camponogara, Campagna Lupia, Stra e Fiesso migliaia di richieste di pagamento di fatto già sca-dute - dice Babato - in questo periodo è il tempo delle bollette Enel, ma come associazione abbiamo avuto anche segnalazioni per quanto riguarda il gas, l’acqua, il telefono. Per Babato ci sono gli estremi per

chieder conto a Poste Italiane per il danno causato. “Stimiamo che le bollette in ritardo in Riviera del Brenta - dice - saranno dalle tremi-la alle quattromila. Abbiamo appurato con il legale dell’associazione che in nessun caso è colpa delle aziende che erogano i servizi, ma la colpa è soprattutto di Poste Italiane che non ha consegnato la posta nei tempi stabiliti. Invitiamo chi ha sanzioni importanti da pagare per i ritardi accumulati a rivolgersi a noi. Faremo azione legale di richiesta di risarcimento collettiva”. Il problema è che Poste Italiane non assume nuovo personale fra i portalettere, nonostante le pressanti richieste. Le

conseguenze: non appena uno si ammala o va in ferie, la posta in inte-re zone non viene nemmeno consegnata ai residenti, ma arriva anche una o due settimane dopo. Dopo la denuncia qualcosa si è mosso, e ci sono stati dei rimedi. Enel ha informato che in via del tutto eccezionale e limitatamente ai Comuni di Mira, Camponogara, Campagna Lupia, Strà e Fiesso, per le fatture con scadenza dal 24 al 31 dicembre 2012, la società ha provveduto a prorogare il termine al 15/1/2013 senza onere aggiuntivo. La modifica è stata applicata sia alle forniture di ener-gia elettrica e gas di Enel Servizio Elettrico, e di Enel Energia.

disservizile bollette sono state consegnate già scadute

A.A.

Le multe date finora sono state oltre 2500 di cui 2300 incassate

Camponogara

Quest’anno sul fronte della demografia le notizie non sono buone. Oltre 7100 i residenti del comune di Campagna Lupia al 31 dicembre 2012.

Per la prima volta dal dopoguerra i morti superano i nati. Il comune illustra i dati. L’anno appena trascorso è stato un anno davvero difficile, anche a causa della crisi economica ancora mol-to presente.

I nati quest’anno sono stati 60 mentre i morti sono arrivati a quota 63. Ci sono stati poi 10 matrimoni civili, 10 concordatari e 14 persone si sono sposate fuori paese. Quello che il primo cittadino nota è anche un rallentamento dell’arrivo in paese di nuove coppie da fuori comune. “

Questo motivo – spiega il sindaco Fabio Livieri – è sempre legato alla crisi economica e al fatto che se fino a qualche anno fa le nuove case costruite qui erano un’attrattiva perché a buon prezzo rispetto a quelli di altri comuni, ora alla gente spesso dalle banche non viene concesso più alcun mutuo, e dunque le compravendite sono diminuite“.

Concorre alla tenuta del numero della popolazione la pre-senza di stranieri nel comune, di cui 20 hanno ottenuto proprio quest’anno la cittadinanza italiana.

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Demografiatrend negativo fra nati e Morti

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9Campolongo

Tempi magri per i bilanci comunali i grandi progetti per il rilancio della cultura del territorio va in soffitta. La

questione per la precisione riguarda il parco Archelogico “Enetoi” pensato come rico-struzione di un villaggio, dell’età del ferro dei paleoveneti, un progetto che purtroppo salta. SHanno dato forfait, ritirando il loro contributo, i comuni di Piove di Sacco che avrebbe dovuto stanziare 100 mila euro e la provincia di Venezia che al posto di 500 mila ne vuole mettere solo 200 mila. A denunciarlo è Marino Zambon del gruppo

archeologico “Mino Medoaco”, ma a certi-ficarlo è il sindaco di Campolongo Maggiore Alessandro Campalto. Il progetto del villag-gio era pronto fin dal 2009 e avrebbe rap-presentato un ottimo volano per la valoriz-zazione del territorio con turismo didattico. Il villaggio sarebbe dovuto sorgere su una superficie di 6 ettari sulla sponda veneziana del Brenta, tra Corte e Bojon. Sarebbero state ricostruite capanne, focolari, ambien-tazioni e strumenti di caccia e difesa, luoghi di culto delle antiche popolazioni che abita-vano la zona oltre 2500 anni fa. Un’altra

zona del parco invece sarebbe stata desti-nata a polmone verde inserito nelle aree umide protette della gronda lagunare sud. L’opera una volta realizzata sarebbe costata 1 milione di euro, 500 mila dei quali messi dalla provincia di Venezia e 500 mila fra i comuni di Piove, Campolongo e la provincia di Padova. “Di questi soldi – dice il sindaco di Campolongo Alessandro Campalto – ora ne rimasti metà. Noi avremmo dovuto mettere 50 mila euro e confermiamo l’im-pegno finanziario. La provincia di Padova e Venezia hanno dimezzato lo stanziamento.

Il comune di Piove di Sacco dopo averlo confermato, lo ha addirittura annullato nelle scorse settimane”. Per il sindaco Campalto è un brutto colpo. “Questo parco messo in rete con altre realtà archeologiche e culturali di quest’area sarebbe potuto di-ventare una attrattiva davvero importante, un volano turistico senza precedenti”. Nel

territorio della Riviera del Brenta sud sono molte le testimonianze di un passato re-moto che sono emerse in questi anni. E’ davvero interessante, infatti, poco distante dal luogo in cui avrebbe dovuto sorgere il parco, il ritrovamento di un santuario di epoca romana a Lova di Campagna Lupia.

di Alessandro Abbadir

Il costo: 1 milione di euro, 500 mila dalla Provincia e 500 mila fra Piove, Campolongo e Provincia di Padova

Territorio Zambon del gruppo Medoaco denuncia il voltafaccia di Comuni e Province

Villaggio paleoveneto, progetto cancellato

La ricostruzione di un antico villaggio

E’ morto a dicembre all’età di 83 anni don Luigi Turra, per decenni parroco della chiesa di San Nicola di Bojon, comunità che ha guidato per ben 31 anni di

seguito dal 1976 al 2007. Don Luigi era entrato in seminario il 12 ottobre 1942. E’ stato confessato da padre Pio e ha incon-

trato il papa Giovanni XXIII, quando Angelo Roncalli trascorse diverse settimane nel seminario di Padova nel 1948. Fu consa-crato sacerdote nel 1956. Fu parroco in diverse parrocchie del padovano prima di arrivare nel 1976 a Bojon. E’ stato punto di riferimento per movimento come Azione cattolica e i neoca-tecumenali. A Bojon è ricordato per il restauro del patronato nel 2006 della chiesa e dell’asilo nel 2001 e per l’inaugura-zione di un asilo nido. Il feretro è arrivato a Bojon ed è stato

posto in chiesa dove si è tenuta una veglia funebre. I funerali si sono tenuti nella chiesa di San Nicola e sono stati celebrati dal vescovo di Padova Antonio Mattiazzo. A salutare Don Luigi Turra c’erano oltre 1500 persone. Residenti e parrocchiani che lo hanno conosciuto a Bojon in tanti anni, e persone con cui era venuto in contatto nella sua lungo carriera ecclesiastica. Al funerale c’erano anche tanti parrocchiani dei paesi della pro-vincia di Padova.

addio a don luigi turra

Bojon

Messaggio pubbliredazionale

ADESIONI ANNO 2013 ALLE PRO LOCO DEL TERRITORIO

E’ iniziato un nuovo anno e riparte l’adesione anche alle Pro Loco: è importante conoscere le Pro Loco, cosa fanno, chi sono e capire che è importante che molti cittadini aderiscano e operi-no all’interno di queste Associazioni di totale volontariato apar-titiche e aconfessionali.“E’ un grande onore ed un vero piacere, ha commentato l’As-sessore Provinciale Lucio Gianni, avere questa delega e rap-presentare l’Amministrazione Provinciale all’interno delle Pro Loco di questo territorio della Riviera del Brenta dove ci sono

delle sezioni comunali importanti che danno vita a manifesta-zioni, sempre più radicate e consolidate, di grande richiamo e di notevole promozione turistica”.

Le Pro Loco sono Associazioni che senza nessun scopo di

lucro, in assoluta autonomia e libertà ideologica e politi-

ca, creano e animano, all’interno della “loro terra”, mo-

menti importanti di promozione turistica; memoria sto-

rica; riqualificazione e riscoperta dell’arte, delle bellezze

monumentali, delle ricchezze ambientali, paesaggistiche

ed enogastronomiche.Sono Associazioni formate da persone animate da puro e tota-le volontariato che per amore di se stessi e della propria sto-ria, per amore delle proprie tradizioni e passione della propria cultura offrono il proprio tempo, le proprie capacità, le proprie conoscenze e professionalità per organizzare feste, sagre, mani-festazioni e convegni. Tutto questo avviene con quel spirito di gratuità e solidarietà di cui i nostri Comuni, la nostra Provincia e la nostra Regione ne sono ampiamente intrisi in ogni angolo e che ha reso grande il nostro Popolo!Ha concluso l’Assessore Lucio Gianni “La Provincia di Vene-zia è un territorio ricco di arte, di cultura, di creatività; è ricca di persone laboriose ed ingegnose che la rendono grande, unica,

irripetibile; è ricca di uomini e donne che amano profondamente la propria terra, il proprio territorio, la propria storia al punto di “mettersi in gioco” e mettere in gioco la propria “faccia” e se stessi, totalmente, … questi sono gli uomini e le donne delle Pro Loco! Le Pro Loco rappresentano l’anima popolare, più vera e genuina, di un territorio!”Più grandi sono le Pro Loco e più risultati si ottengono; più si espande la conoscenza della Pro Loco e più si può promuovere il proprio territorio e la propria terra! Per far grande la tua Pro Loco iscriviti anche tu:

l’assessore Lucio Gianni, durante una manifestazione.

PRO LOCO MIRAinfo: [email protected]

PRO LOCO CAMPONOGARAinfo: [email protected]

PRO LOCO CAMPAGNA LUPIAinfo: [email protected]

Page 14: La Piazza della Riviera est - 2012dic n163

10 Sguardo alla Riviera

La crisi colpisce la Riviera del Brenta in maniera fortissima già con l’inizio del 2013, almeno nel comparto metalmeccanico: in oltre 100 (quasi 110) hanno perso il posto di lavoro a partire

dal primo gennaio. La denuncia di Giuseppe Minto il referente della Fiom Cgil dei 17 comuni di Riviera e Miranese. Ma vediamo i dati. I lavoratori di una ventina di aziende della zona, fra il 2 e il 3 gennaio hanno ricevuto dai loro datori di lavoro la comunicazione che aveva-no perso il posto. Per una cinquantina di loro non è bastato nemme-no essere impiegati con un contratto a tempo indeterminato, mentre altri 60 sono stati i lavoratori a tempo determinato che non hanno avuto il contratto riconfermato dopo la scadenza del 31 dicembre. “Si tratta - dice Minto - di una situazione davvero allarmante che fa capire come siano ancora lontane dalla ripresa anche nelle piccole e medie aziende della zona”. Le più colpite le aziende in cui il sin-dacato non è nemmeno presente. “Gli uffici legali della Cgil di Dolo e di Mirano - continua - sono stati subissati di richieste di aiuto da parte di lavoratori che hanno subito dei licenziamenti individuali. In tutti i casi sono stati pagate le mensilità previste in questi casi, come compensazione per la perdita del posto di lavoro e il Tfr, ma certo si tratta di una situazione drammatica per tante famiglie”. La Cgil con lo stesso Minto, aveva già denunciato una situazione pesante già prima della fine dell’anno. Un migliaio di lavoratori nei 17 comuni, della zona infatti, non hanno percepito la tredicesima a dicembre. Ora si attende gennaio per capire se le spettanze verranno saldate. Il rischio è che il pagamento delle tredicesime venga posticipato

a febbraio. O forse a marzo. Problemi sono arrivati dalla nuova legislazione legata alla Riforma del Mercato del Lavoro voluta dal ministro Elsa Fornero.

Tante piccole aziende della Riviera e del Miranese pur di non spendere qualche migliaia di euro di più per migliorare la situazione dei precari, hanno deciso così di non rinnovare i contratti e arrangiar-si con le forze in organico che avevano a disposizione. Non si tratta certo di lungimiranza e investimento sulla forza lavoro. Saranno contattati dai sindacati anche i sindaci della Riviera per capire quali misure sono più opportune adottare per far fronte al problema.

di Alessandro Abbadir

Una cinquantina di dipendenti hanno perso il posto a tempo indeterminato. 60 gli atipici non riconfermati

Dolo La denuncia di Giuseppe Minto della Fiom Cgil

100 licenziamenti con l’inizio del 2013

Uno sciopero della Fiom - Cgil

Cambio al vertice dell’ Ulss 13: Gino Gumirato sostituisce Arturo Orsini alla guida dell’azienda sanitaria di

Dolo-Mirano come direttore generale. La nomina è stata fatta dal governatore Luca Zaia. Ma torniamo indietro. Arturo Orsini era arrivato a Dolo e Mirano nel 2008 so-stituendo Pietro Lavezzo, ora va all’Ulss di Rovigo. Gumirato, nato a Camposampiero il 14 febbraio nel 1965 si è laureato nel 1992 in Scienze politiche, indirizzo Econo-mico, all’università di Padova. Si è specia-lizzato a Londra (Master of International Economics and Management) e poi alla Bocconi di Milano (Management sanitario). Inoltre ha seguito un corso di formazione manageriale nell’Agenzia sanitaria regiona-le dell’Emilia-Romagna. Proviene dall’ambi-to sanitario, dove ha maturato esperienze come direttore amministrativo nelle Ulss di Modena, Roma e Cagliari. Ha lavorato anche al Centro servizi “Bonora” di Campo-sampiero da luglio 1993 al gennaio 1999, ricoprendo il ruolo di responsabile dell’area socio-assistenziale. Negli anni successivi è stato direttore amministrativo. Dapprima nella casa di cura “Città di Verona”, da feb-braio 1999 al gennaio successivo, poi si è spostato a Viterbo fino a marzo 2002 e poi a Piacenza, fino a giugno 2004. Terminata l’esperienza emiliana, Gumirato è passato all’Ulss di Chioggia da luglio 2004 ad aprile 2005. Dopo ha assunto l’incarico di diret-tore generale dell’Ulss di Cagliari, c’è stato fino alla fine del 2008. Nel 2009, oltre a essere stato amministratore delegato per

conto di un importante gruppo che opera nella sanità privata italiana, Gino Gumirato ha fatto parte, per diciotto mesi, della Com-missione di esperti non americani voluta dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama per contribuire alla stesura delle linee guida della riforma sanitaria. Dal marzo 2010, è anche consulente della Commissione Sanità del Senato.

E’ autore di diverse pubblicazioni ed è stato relatore in decine di congressi sia in Italia sia all’estero. Inoltre è docente, a progetto, di formazione manageriale alla scuola di Direzione aziendale dell’univer-sità Bocconi e della Copenaghen Business School. Insomma una persona con i mas-simi titoli accademici e con un curriculum di tutto rispetto che porterà ai massimi livelli di eccellenza un’Ulss che ha sempre brillato per competenze e professionalità ma che finora è sempre stata sotto finanziata e mai trattata bene dalla Regione Veneto.

ulSS13 GuMIRATO NuOVO DIRETTORE GENERAlE

In breveNuovo Municipio, opposizioni all’attacco

Cambi di immobili, scattano le interrogazioni. A muoversi sono stati i gruppi d’opposizione “Ponte del

Dolo” e “Dolo Cuore della Riviera” che hanno presenta-to due interrogazioni chiedendo chiarimenti in merito al

trasferimento degli uffici comunali da via Rizzo a Villa Concina e sul progetto di acquisto della sede Veritas per

farne il nuovo municipio.

I premiati dell’Avis

La solidarietà funziona. Centoquarantotto donatori dell’Avis sono stati premiati per la loro attività benefica.

Alla cerimonia: Giuseppe Polo (Presidente dell’Avis Rivie-ra del Brenta), Bernardino Spaliviero (Avis Nazionale) e

i rappresentati del comune rivierasco.

“Incontri sull’opera Lirica”, un successoUn migliaio di persone hanno partecipato alla nona edizione di “Incontri sull’Opera Lirica”, una serie di

presentazioni di opere liriche, organizzata dal “Concorso Internazionale Voci Nuove della Lirica” “G.B.Velluti”. Gli

incontri una decina in tutto - spiegano il vicepresidente dell’Associazione Artigiani Luca Vanzan e il maestro

Dario Bisso curatori dell’iniziativa - sono stati preceduti dall’introduzione di un musicologo, che ha fornito noti-

zie in modo sintetico sull’autore, il libretto, la musica, la trama ed il periodo dell’opera”.

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segue da pag. 1Le previsioni indicano che la

recessione dovrebbe proseguire per tutta la prima metà del 2013 e poi cedere il passo a una ripresa gracile, più robusta dal 2014. Per molte aziende la sopravvivenza è ancora l’obiettivo primario. Ci sono però anche segnali selettivi di vitalità, che

vanno colti e amplificati, come la proiezione all’estero. Ci sono azien-de che investono, crescono e assumono - nei settori avanzati e anche in quelli più maturi - puntando su qualità, esclusività e presidio dei mercati. Per queste realtà la ripresa è un obiettivo alla portata. Per tutte, infine, è in atto un impegno coraggioso volto a riposizionare le proprie attività nel nuovo scenario globale. Pur consapevoli della durezza della crisi, siamo perciò fermamente convinti delle possibilità di rovesciare la tendenza. Una convinzione che non è un atto di fede, ma di ragionata e ragionevole fiducia nell’impresa, nel lavoro e, nello stesso tempo, nella società civile. E poggia su tre pilastri: il valore dei prodotti e della filiera, la qualità del capitale umano, la coesione sociale. Il ruolo della Politica è fondamentale e irrinun-ciabile. Innanzitutto una Politica che dica la verità, che smetta di nascondere la polvere sotto il tappeto, che abbandoni il populismo di facili promesse - avulse dall’entità del debito e dai vincoli che esso impone - e assuma impegni credibili, con la serietà dell’esempio. La società civile - imprese, Associazioni datoriali, Sindacati, Terzo setto-re, cittadini - non possono certo assumere un ruolo di attesa ma, al contrario, di partecipazione e propulsione. Siamo chiamati a vigilare e a pungolare la Politica, oltre che inchiodarla alle proprie responsabi-lità. Occorre che chi è impegnato in Politica dia segni inequivocabili di dedizione disinteressata al bene comune. Protagonisti responsabili, liberi da secondi fini, convinti nel voler servire la causa del bene co-mune con trasparenza, competenza e spirito di sacrificio. Di questo ha bisogno la Politica per rigenerarsi e favorire la crescita del Paese intero, iniziando dall’alleggerire quei fardelli che oggi offendono il lavoro e l’impresa. Questi valori e questo esempio vogliamo ritrova-re, in vista dell’imminente confronto elettorale, nei candidati di ogni schieramento. Augurandoci che dal voto emerga una maggioranza chiara e stabile, capace di coniugare in maniera credibile all’indispen-sabile rigore la via urgente e irrinunciabile dello sviluppo.

*Presidente Confindustria Padova

L’Intervento

Massimo Pavin*

Lo sviluppo, la politica e il bene comune

11Sguardo alla Riviera

La Conferenza dei Sindaci della Riviera del Bren-ta, convocata a dicembre dal presidente Damia-no Zecchinato, sindaco del Comune di Vigonovo,

per discutere in merito alle problematiche inerenti la sicurezza idraulica, ha chiesto un incontro urgente questo mese con l’assessore regionale Maurizio Con-te. “Dopo le richieste d’intervento e i dossier esposti in Regione Veneto la scorsa estate sulla situazione delle arginature del fiume Brenta – spiega il presi-dente della Conferenza Damiano Zecchinato – si presenta ora l’esigenza di richiedere interventi es-senziali e improcrastinabili sulla messa in sicurezza idraulica, prima che accadano eventi catastrofici, i quali costerebbero alla popolazione almeno cinque volte più degli interventi stessi”. Dalle valutazioni fatte dai sindaci nella Conferenza emergono richie-ste e proposte interessanti da sottoporre al vaglio del Genio Civile e quindi della Regione stessa. “Si richiederà con fermezza – dice Zecchinato – soprat-tutto di essere portati a conoscenza dei protocolli che si attueranno in caso di ondata di piena del fiu-me Brenta e dei corsi d’acqua secondari, quindi sul rapporto di scarico acque dal Bacchiglione al Brenta e anche sull’uso come scolmatore del Serraglio. I sindaci e la Prote-zione Civile dei nostri Comuni han-no il diritto di sapere in merito alle decisioni ed alle volontà del Genio Civile nei casi di grave emergenza idraulica, anche per poterne porta-re a conoscenza i cittadini”. Sotto questo punto di vi-sta si è evidenziata per i sindaci della Riviera finora, una totale mancanza di informazione ai Comuni ed alla Protezione Civile, cosa che in recente passato ha messo in difficoltà quest’ultima anche a causa di una mancata concertazione delle azioni. Nei casi più gravi di presunte rotture delle arginature, di eson-

dazioni, si vorrebbe essere preparati per tempo, al fine di prevenirle. “Chiediamo – continua il presidente Zec-chinato – date e tempi certi sugli interventi di manuten-zione improcrastinabili sulle

sponde del taglio Brenta Cunetta, da Vigonovo a val-le. Le manutenzioni in questione riguardano il taglio delle alberature che stanno franando all’interno delle acque, creando danni strutturali alle arginature e l’o-struzione del corso d’acqua. Verrà richiesta la tempi-stica e la concertazione degli interventi per la messa in sicurezza delle sponde stesse, come peraltro già

avvenuto nella riva destra nel tratto tra l’idrovia ed il ponte di Vigonovo”. I primi cittadini vogliono ottene-re una Conferenza di Servizi tra la Regione Veneto e tutti i sindaci del comprensorio, per analizzare quale sia la soluzione migliore per la realizzazione dell’I-drovia, tra le scelte che propone lo studio di fattibilità ad opera dello studio Rinaldo di Mestre, consegnato alla Regione a novembre 2012. Sarà suggerito alla regione la possibilità di accedere ai cospicui fondi che sono messi a disposizione dall’Unione Europea per la sicurezza e le opere navigabili. Per ottenere tali fondi basterà, infatti, accedere al bando con un progetto sostenibile e realizzabile.

di Alessandro Abbadir

Vigonovo Chiesto un incontro con l’assessore regionale Maurizio Conte

Sicurezza idraulica, servono risposte

Un tratto dell’idrovia

Si vogliono interventi per la messa in sicurezza del fiume Brenta e chiarezza sul progetto dell’Idrovia

Territorio

Proteste dei comitati “Opzione Zero” e Cat che a metà dicembre in un terreno privato tra San Pie-tro di Stra e la zona artigianale di Fossò, hanno

iniziato “simbolicamente” i lavori di scavo per la co-struzione dell’Idrovia Padova - Venezia e per l’interra-mento dell’elettrodotto Dolo - Camin. La protesta ha voluto essere un modo per far capire che i due progetti sono realizzabili e che possono essere fatti contempo-raneamente con un risparmio di costi. “Il progetto di

fattibilità dell’Idrovia commissionato dalla Regione, è pronto da mesi – ha spiegato Adone Doni, portavoce dei Cat in una nota – e con questa azione vogliamo dimostrare che i progetti sono realizzabili e porteranno un miglioramento della qualità della vita per i cittadini”. Sono state portate così pale, picconi e carriole, e stri-scioni e bandiere per ricordare la priorità assoluta della sicurezza idraulica delle terre tra Brenta e Bacchiglione. Per tutti c’era la distribuzione di vin brulè e tè caldo.

Ma i comitati non si sono limitati all’idrovia. Nei giorni successivi hanno inscenato una protesta al casello di Ve-trego - Dolo, contro la società autostrade per l’aumento del pedaggio al casello. Si sono organizzati con gaze-bo e striscioni davanti al casello. Poi l’affondo politico contro il sindaco leghista di Dolo Maddalena Gottardo. “Il sindaco di Dolo – dicono Lisa Causin e Rebecca Rovoletto dei Cat – dovrebbe a gran voce chiedere l’arretramento della barriera di Villabona a Dolo per

consentire di riaprire completamente il vecchio casello di Dolo, e non sprecare denaro per la riapertura parziale del casello solo in direzione di Mestre che porterebbe a spendere altri 28 milioni di euro per costruire l’accesso verso Padova con il nuovo casello di Albarea”.

neWs A Stra e Doloi cat scavano il canale idroviario

A.A.

E’ prioritario anche il taglio delle alberature che stanno franando

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VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Sempre più badanti e baby sitter italiane si contendono i posti a disposizione in questo settore con i lavoratori stranieri. A spiegarlo è Teresa del Borgo responsabile delle Politiche

dell´immigrazione della Cgil.“Con l’arrivo della crisi economica - spiega Dal Borgo - e con le

tante donne che sono disoccupate o con la famiglia, i lavori che un tempo non si volevano fare, ora li vogliono fare in molte. Se prima del 2008 le persone potevano scegliere diversi posti di lavoro o aspettare che ne arrivasse uno adatto alle proprie aspirazioni, ora ci si adatta a quello che si trova, qualunque lavoro. Le percentuali di badabti straniere dal 100% di 4 anni fa si è ridotta al 75-80% e potrebbe diminuire ancora“. Il 20-25%, dunque, sono italiane.

C´e poi un fenomeno sommerso che vede molte italiane lavo-rare ad ore o chiedere un compenso in nero. Insomma una situazione che rischia di diventa-re un problema, una concorrenza spietata tra persone povere solo per sbarcare il lunario e sfamare la famiglia.

Il fenomeno delle badanti o donne che ac-cudiscono anziani e disabili è crescente anche perché non esistono strutture di welfare suffi cienti ad andare incon-tro alle esigenze delle famiglie.

“Piuttosto che spendere una cifra considerevole per una baby sitter o inserire i propri fi gli in un asilo nido - spiega la sindacalista - i piccoli restano a casa accuditi dalla mamma. Una scelta di rispar-mio che è dettata anche dal fatto che spesso la donna è inoccupata. I bimbi però in questo modo hanno un livello di socializzazione

davvero basso rispetto a 5-6 anni fa“ . La Cgil ricorda gli ottimi risultati positivi dello sportello Info-

donna attivato da poco a Chioggia. “In una realtà particolare come Chioggia - spiega la Dal Borgo - in cui le donne spesso non lavorano, abbiamo avuto in poche settimane 120 contatti e ad alcune ragaz-ze siamo riusciti a trovare un posto di lavoro. Si tratta per lo piu di ragazze e donne italiane che nonostante abbiano un alto livello di scolarizzazione, hanno deciso di accettare qualsiasi lavoro venisse offerto loro“.

A questa competizione “dal basso“ da parte degli italiani gli stranieri non erano abituati. Per questo molti, viste le diffi coltà eco-nomiche che qui in Italia trovano rispetto ad altri paesi europei, rispediscono la famiglia al paese d’origine e continuano a rimanere

sul territorio soltanto gli uomini per lavorare. Tanti stranieri poi, statistiche alla mano, uti-lizzano il periodo che passano in Italia per fare soldi e rispedirli al loro paese.

“Un sintomo che la nostra economia non funziona più - dice la Dal Borgo - insieme al ritorno degli italiani alle occupazioni che

prima non volevano, c`è anche il fenomeno legato al passaggio in Italia di stranieri che nel nostro territorio non ci vogliono certo restare. Le mete più ambite sono Francia, Germania, e Paesi del nord Europa“.

Insomma in forme ancora non eclatanti ma gli emigrati del passato stanno preparando nuovamente le valige.

di Alessandro Abbadir

Occupazione Nuovo fenomeno rilevato dai sindacati del territorio

Badanti e baby sitter, la carica delle italiane

“Sempre più italiani si sono rivolti a strutture come Caritas o parroc-chie nel 2012 alla ricerca di la-

voro o semplicemente per passare la notte. Dal 2008 infatti le richieste sono aumentate di oltre il 50%. La maggioranza degli ospiti nelle strutture di accoglienza ormai è fatta di connazionali”.

A dirlo è don Dino Pistolato, direttore della Caritas di Venezia, che analizza un feno-meno da qualche anno diverso da quello a cui eravamo abituati a far fronte dagli anni Novanta in poi. La situazione è pesante sia nelle realtà urbane che in quelle di provincia. “Abbiamo ora – dice Don Dino – tante famiglie italiane che mettono insieme cena con pranzo grazie agli aiuti che arrivano dai Comuni e dalla Caritas. E´una situazione esplosiva che riusciamo a gestire con diffi coltà. Gli enti locali riescono poco ad aiutare visto che sono assillati da pesantissimi tagli ai bilanci. Il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, ha preso a cuore questi problemi e si è subito speso sul tema del lavoro incontrando operai e imprenditori, rimarcando come la crisi sia sì elemento di diffi coltà ma anche possibilita di far crescere una società piu sobria”.

Don Dino Pistolato

“tante faMiglie italiane aiutate dalla caritas”

A.A.

Un segnale della crisi in Veneto e in provincia di Vene-zia è il basso numero di richieste arrivate da parte di lavoratori immigrati irregolari giunti al ministero degli

Interni nelle scorse settimane per la Sanatoria 2012. Cioè la richiesta di regolarizzazione sul territorio nazionale. In Veneto sono state fatte un terzo rispetto a quelle presentate nel 2009. Il dato relativo alla provincia di Venezia parla di circa 1600 domande, un centinaio per lavoro subordinato e circa 1500 per lavoro domestico cioè colf e badanti. Allora viene da chiedersi c’è un boom di questo lavoro fra gli stra-nieri e anche fra gli uomini? Niente affatto. Si tratta solo

di una mera questione di costi burocratici. Per una richiesta relativa a colf e badante non si superano i 2.000 euro, mentre in settori come l’edilizia o commercio, agricoltura il costo può essere da tre a cinque volte maggiore. A tutti a questo punto è convenuto farsi passare per collaboratrice domestica o maggiordomo. Ma 1600 sono un numero basso anche in considerazione che nel veneziano si stima siano circa 8-9 mila immigrati irregolari presenti. Fra i do-cumenti validi ad attestare la presenza in Italia fi no al 21 dicembre 2011 c’erano abbonamenti bus, schede telefo-niche, ricevute delle rimesse di denaro. A livello regionale

si è chiusa con 10.366 domande di emersione inviate al ministero dell’Interno la sanatoria 2012: nemmeno l’8% del totale delle domande (134.607) arrivate al Viminale da tutta Italia.

Per il 90% dei casi si tratta di domande per l’e-mersione di lavoratori domestici mentre sono solo 953 quelle per regolarizzare dipendenti di aziende (lavoratori subordinati). Diverso il dato nazionale dove la percentuale delle domande di sanatoria per lavora-tori domestici è stata inferiore di 5 punti percentuali (86%). Il totale delle domande presentate dal Veneto

è di gran lunga inferiore ad ogni stima, comprese le più basse, si pensava arrivassero come minimo 20.000 domande. Tenendo in considerazione la popolazione re-sidente, italiana e straniera non comunitaria, i numeri del Veneto risultato sottodimensionati anche rispetto ad altre regioni simili come la Lombardia dove sono state inviate 36.000 domande e dall’Emilia Romagna 14.000. Il fl op si è concretizzato con una quantità di domande che è pari ad un terzo di quelle presentate, oltre 29.000, in Veneto in occasione della Sanatoria del 2009. A.A.

SANATORIA ClANDESTINI 2012 uN TERZO DEllE RICHIESTE RISPETTO Al 2009

Molte famiglie straniere, vista la crisi in Italia, tornano al loro Paese

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13Viaggio in Provincia 5Viaggio in provincia

Il mercarto del lavoro nel 2012 Una indagine Excelsior, i dati nel Veneziano

Lavoro e assunzioni nelle imprese private del Veneziano: un bilancio occupazionale per i primi tre trimestri del 2012 ancora in negativo pari a -1730 unità, con una

previsione di assunzioni di circa 15.740 unità e una stima di uscite valutata in 17.470 persone, in un contesto in cui solo il 18 per cento del totale delle attività veneziane consul-tate avevano in programma - o lo hanno fatto - di assumere personale nell’anno che si è da poco concluso. Si consolida, in caso di assunzioni, la proposta del contratto a tempo determinato e cre-sce l’appeal dei licenziati della scuola dell’obbligo (dal 31,4% delle richie-ste nel 2011 al 37,4% del 2012) verso i quali le imprese veneziane hanno indirizzato maggiormente le proprie ricerche di reperimento del personale.

E’ l’andamento del mercato del lavoro in Italia e in particolare nel Veneziano, così come si è caratterizzato nel 2012, fotografato dall’indagine Excelsior, riguardante 100mila imprese manifatturiere e dei servizi e con almeno un dipendente attive in tutto il territorio nazionale. L’indagi-ne è stata realizzata da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro, i dati nel dettaglio per la provincia di Venezia sono stati rielaborati dal Servizio Studi e Statistica della locale

Camera di Commercio. In generale i risultati evidenziano per il 2012 una

diminuzione sia delle entrate sia delle uscite di lavoratori dipendenti rispetto al 2011, anche nel Veneziano.

Per la provincia di Venezia, infatti, le assunzioni di lavo-ratori dipendenti previste dalle imprese private ammontano a 15.740 unità mentre le uscite sono stimate in 17.470. Rispetto alle previsioni formulate nel 2011, si notano sia

una diminuzione delle entrate occupazionali (-11 per cento) sia un’attenuazione delle uscite (-11,1 per cento).

Le imprese veneziane che ave-vano in programma di assumere nel 2012 (o che nel frattempo lo

hanno fatto) erano il 18 per cento del totale che comunque rappresenta una quota più rilevante rispetto alla media re-gionale (15,2 per cento) e nazionale (14,4 per cento). E tuttavia ben l’82 per cento non ha manifestato intenzione di assumere dipendenti nel 2012.

Sono le realtà di medie dimensioni che fanno registrare le contrazioni maggiori, quelle con un numero di addetti tra i 10 e i 49, che prevedevano di perdere per il 2012 circa 700 posti di lavoro, portando il saldo a -1,4%. Previsioni

leggermente più contenute per piccole e grandi imprese con stime in ogni caso di -520 addetti.

Industria e costruzioni sono i settori che hanno dimostra-to di essere in maggiore sofferenza, con previsioni di assun-zioni del 15,9 per cento, decisamente distanti dall’84,1% del settore dei servizi che comunque non è immune dal processo di contrazione. Nel 2012 infatti le previsioni di oc-cupazione sono diminuite nei servizi dello 0,7%, pari a 820 posti di lavoro in meno.

La quota più rilevante di assunzioni nel 2012 avvie-ne mediante contratto a tempo determinato, seguono - a considerevole distanza - quelle a tempo indeterminato. Le prime assorbono il 76 per cento del totale delle assunzioni, le seconde il 19,2%.

La richiesta più corposa rispetto ad altre realtà di perso-nale stagionale (il 45,6% del totale delle assunzioni, pari a 7180 unità) incide sul dato relativo alle assunzioni a tempo determinato, piuttosto elevato nel Veneziano se confrontato con quello Veneto (69%) e con quello nazionale (64,7%), ma tale tipo di contratto è proposto pure da numerose im-prese che non hanno bisogno di lavoratori stagionali.

Dall’indagine risulta che nel Veneziano il comparto turistico, della ristorazione e del commercio sono i settori più vivaci sul piano occupazionale: le professionalità più

ricercate sono infatti nelle attività commerciali e nei servizi (2990 assunzioni pari al 35% del totale). In particolare le maggiori richieste giungono per addetti alle attività di ristorazione (1490 assunzioni, pari al 17,4%), il personale non qualitifcato nei servizi di pulizia (13,2%), gli addetti alle vendite(11,1%) e il personale non qualifi cato addetto alla consegna delle merci (6,7%). C’è bisogno anche di conduttori di impianti (10,7%). Una quota signifi cativa è assorbita anche da operai specializzati (9,3%) e dagli impiegati (9,5%).

Tra le professioni di elevata specializzazione quelle tecniche presentano un peso percentuale sul totale in netta diminuzione rispetto al 2011 (dal 17,4 % al 9,2%, pari a oltre 1000 posti in meno).

Se i diplomati vedono accrescere la spendibilità del proprio titolo di studio, fra di essi sono l’indirizzo ammi-nistrativo-commerciale e quello turistico-alberghiero che raccolgono le maggiori richieste di assunzioni, con percen-tuali rispettivamente del 7,5% e 5,6%. Anche gli indirizzi meccanico e agro-alimentare assorbono una buona parte dei nuovi assunti (1,6%). Rilevanti gli indirizzi turistico(9,2%) e socio-sanitario (2,7% del totale).

A livello universitario l’indirizzo più richiesto è quello economico (210 assunzioni, il 2,5% del totale) a cui fanno

Poco lavoro, a tempo determinato

Edilizia, un bilancio amaro anche e so-prattutto per la provincia di Venezia. E’ quanto è emerso lo scorso dicembre,

nel corso della seduta di fi ne anno della sesta commissione provinciale, lavoro e atività produttive, cui hanno preso parte, oltre al presidente Roberto Dal Cin e l’asses-sore competente Lucio Gianni, il presidente regionale Aniem (l’associazione degli edili aderente a Confapi) Alessandro Tonello e il suo direttore veneziano Pier Orlando Rocca-to insieme con il responsabile dell’Uffi cio studi di Apindustria Venezia Nicola Zanon.

Un’assise di esperti del settore per rifl et-tere sui numeri del 2012 che, in particolare in provincia di Venezia, spiccano per l’an-damento sfavorevole. Un dato su tutti: dal 31 dicembre 2011 al 30 settembre 2012, nel giro quindi di 9 mesi, in Veneto hanno chiuso 2278 aziende del settore edile, di queste ben 450 nel Veneziano. Dallo studio presentato da Aniem emerge inoltre il calo eloquente degli occupati dell’edilizia che in Veneto ammonta - nei 9 mesi considerati - a quasi 9mila unità, di cui quasi 2mila nella provincia di Venezia. Tutti negativi gli indica-tori anche per il quarto trimestre del 2012: ordinativi -25,4 per cento, la produzione -20,4 per cento, il fatturato -28,3 per cento.

Un quadro desolante di crisi cui va ad aggiungersi l’annosa questione della restri-zione del credito da parte delle banche. Dal 30 giugno 2011 al 31 luglio 2012, nel giro di tredici mesi, si registra - sono i dati emersi dallo studio presentato alla sesta commis-sione - una diminuzione dei prestiti concessi

dalle banche alle imprese edili pari a 477 milione di euro su un totale di 2,8 miliardi di euro di affi damenti, che corrisponde ad una restrizione del credito al settore edile pari al 17 per cento.

“L’edilizia sta perdendo oggi opportuni-tà, ruoli e professionalità” ha commentato amaramente il presidente Tonello analizzan-do a ritroso il percorso “scoordinato” di cre-scita del settore avvenuto negli anni Ottanta e Novanta fi no all’attuale debacle. Di fronte a tale realtà l’unica via di uscita, è stato convenuto concordemente, rimane il gioco di squadra. “Dobbiamo risalire la china - ha detto l’assessore Gianni - e lo possiamo fare solo attraverso un gioco di squadra tra Isti-tuzioni, mondo del credito, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali”. “Se non ci mettiamo tutti assieme - ha ribadito il concetto Tonello - a ripensare questo settore il sistema Paese avrà ulteriori contraccolpi”.

Per ripartire, tuttavia, occorre program-mare e progettare con maggiore lucidità e consapevolezza. “Oggi - è l’appunto di Roc-cato - gli imprenditori hanno perso la visione su come lavorare e progettare e la lucidità per affrontare il futuro”. “All’orizzonte - conferma Tonello - non si intravvedono progettualità e programmazione, per cui il futuro è ancora buio”.

Non manca l’invito al mondo del credito ad allargare i cordoni della borsa. “Bisogna ridare vitalità alle imprese - sollecita Dal Cin - e soprattutto far pressione sul mondo del credito. Oggi non favorisce affatto lo svilup-po.”

EDIlIZIA BIlANCIO AMARO PER Il VENEZIANO

O.J.

I diplomati nel commercio e nel turismo i più richiesti, tra le lauree prevale quella economica

Turismo e commercio sono i settori più vivaci sul piano occupazionaledi Ornella Jovane

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14 Mondo scuola 7Mondo scuola

di Ornella Jovane

La sicurezza stradale, un tema da gran-di rivisto, rivisitato e “confezionato” a misura di bambino per poterlo portare

nelle scuole dell’infanzia e nelle prime classi della primaria, così da proporlo ai piccoli di età compresa tra i 3 e i 7 anni.

Un tema diffi cile ma che se presenta-to nella maniera adeguata può contribuire a far crescere nei bambini una consapevo-lezza e un maggiore senso civico di quanto sia presente nelle attuali generazioni di ragazzi e adulti. Un’opera di prevenzione

insomma svolta nei confronti degli adulti di domani che la Provincia, nello specifi co l’assessorato alla Viabilità, intende portare avanti insieme con l’Associazione italiana familiari e vittime della strada. La nuova iniziativa di sensibilizzazione è partita con la fi rma, lo scorso 19 dicembre, di un pro-tocollo d’intesa e l’assegnazione - da parte della Provincia - di un contributo forfettario di 5.500 euro.

Si tratta di una ulteriore campagna di informazione sui pericoli della strada che

per questa edizione si rivolge ai più piccoli. “Attraverso il gioco e il divertimento

- spiega l’assessore provinciale Emanuele Prataviera - i bambini potranno apprendere con facilità le norme di prevenzione e sicu-rezza”.

I bambini sono i soggetti destinatari del progetto ma sono anche pensati - è l’auspicio - come divulgatori e a loro volta sensibilizzatori presso le famiglie di un com-portamento corretto, rispettoso delle norme del codice della strada.

Educazione stradale nelle scuole Un progetto per i piccoli dai 3 ai 7 anni

I pericoli della strada spiegati ai bambini

Il libro sul Bosco di Pianura. Un volumetto in 38 pagine sul Bosco di Pianura realizzato interamente dagli studenti di grafi ca pubblicitaria dell’Istituto

Mozzoni -Guggenheim di Mestre grazie alla collabora-zione con l’assessorato all’Agricoltura della Provincia di Venezia e il Wwf veneziano. E’ l’ultimo risultato prodot-to all’interno del progetto Pean, il progetto, oramai de-cennale, che rivolto alle scuole promuove l’agricoltura eco-compatibile e l’alimentazione naturale. Il fascicolo - presentato uffi cialmente a metà dicembre - fa parte di una serie di pubblicazioni che diffuse nella scuola

primaria hanno l’obiettivo di educare i bambini e, di rifl esso, le famiglie all’amore e il rispetto per la natura. Si tratta di una guida pratica con disegni, foto e giochi che aiutano e stimolano i piccoli lettori a scoprire tutti i segreti del Bosco di Pianura, con ampie descrizioni della fl ora e della fauna tipiche.

“Educare ad una corretta e sana alimentazione, alla conoscenza dei prodotti agricoli e agroalimentari e all’uso di pratiche agricole a basso impatto ambientale di tipo biologico e integrato, vuol dire avere consuma-tori più consapevoli e un ambiente più protetto” ha

commentato l’assessore provinciale Lucio Gianni chre ha preannunciato l’elaborazione di un terzo fascicolo, dedicato alla valle da pesca.

Il progetto Pean nel suo percorso decennale ha interessato 35mila persone. Lo scorso anno scolastico ha coinvolto circa 3mila bambini, 250 insegnanti e 80 persone con disbilità, per un totale di 800 ore di attività didattica, coinvolgendo 16 aziende agricole veneziane.

La torretta-osservatorio nell’Oasi naturalistica. Una torretta-osservatorio naturalistico sarà realizzata nell’Oasi Lycaena di Salzano. Il progetto defi nitivo è

stato approvato a fi ne anno dalla Giunta provinciale che ha destinato 100mila euro per la realizzazione del manufatto. La torretta di avvistamento dell’avifauna ha fi nalità didattiche e s’inserisce all’interno di un percorso naturalistico, scandito da 12 pannelli di approfondimen-to e uno spazio dedicato alla sosta durante le escursioni didattiche. La torretta potrà ospitare all’interno un’inte-ra classe, di circa 25 allievi.

All’interno sarà dotata di strumenti e tavole per studiare e analizzare le diverse specie di uccelli.

G.G.

NOTIZIE IN BREVE lA SCuOlA VENEZIANA SI CONfRONTA CON I TEMI DEll’AMBIENTE E DEl TERRITORIO

L’uso delle cinture di sicurezza anche per i passeggeri che viaggiano nei sedili posteriori è uno dei temi principali della campagna di sensibilizazione

Fra le altre priorità del progetto spicca in particolare l’opera di sensibilizzazione all’uso delle cinture di sicurezza dei passeg-geri che viaggiano sui sedili posteriori e sui sistemi di ritenuta per i bambini, pratiche che ancora in molti casi non vengono ese-guite correttamente.

Il progetto prevede il coinvolgimento delle scuole dell’infanzia e delle prime classi delle elementari.

Entrerà nel corso del 2013 nei locali interni agli istituti attraverso manifesti infor-mativi e incontri con insegnanti e genitori.

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Gnocchetti con Scampi e funghi

• Grigliata di Orata, Coda di Rospo e

Scampo alla griglia

• Frittura di Calamari e Gamberi

• Insalatine di stagione e carotine

• Sorbetto al limone

• Dolce con vino amoroso

• Caffè e Limoncello

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8 Marzo 2013Festa della Donna

• Aperitivo della Casa con salatini• Antipasto Fornace: Gamberetti, polipi con sedano,insalata di mare, latticini di seppia, gamberoni• Linguine ai Frutti di Mare • Pennette Salmone, Gamberi e Seppie• Grigliata mista di pesce (Orata, Coda di rospo, Scampo)•Insalatine di stagione• Sgroppino e Dolce con vino moscato• Caffè corretto

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17Cultura provinciale 9Cultura provinciale

Obiettivo puntato su Venezia o su una delle sue più caratterizzanti e tipiche produzioni, il vetro di Murano. Motivi

di grande suggestione e fascino sono sta-ti scelti come temi ispiratori del Concorso Internazionale di Fotografi a “Obiettivo Venezia”.

Una proposta culturale che esordisce quest’anno nella sua prima edizione pro-mossa dall’assessorato al Turismo Città di Venezia in collaborazione con il Consorzio Promovetro Murano.

Il concorso si articola in due categorie. Nella prima si propone la Città di Venezia come soggetto da porre in primo piano, alla ricerca di gesti e aspetti del territorio che sappiano trasmettere attraverso uno scatto la natura della sua identità. Capolavori arti-stici, scorci naturali e paessaggistici, luoghi e persone caratteristici: gli spunti sono in-numerevoli nell’interessante viaggio fra ciò che è più inedito e meno conosciuto, oltre natulamente alle consuetudini più rinoma-te. Gli scorci più nascosti e ricchi di fascino, la quotidianità di quanti abitano la città, le isole minori, il paesaggio lagunare e le barene, sono solo alcuni dei temi ispiratori.

Altra categoria è quella riservata invece all’antica arte dei vetrai di Murano. Non sono soltanto i prodotti a colpire l’immagi-nario ma anche le lavorazioni, la gestua-lità, i maestri, gli strumenti e gli ambienti - fornaci e laboratori - dove prendono vita stupende creazioni artistiche conosicute e apprezzate in tutto il mondo.

Il concorso è gratuito e aperto a tutti.

Ogni singolo partecipante potrà inviare un massimo di 5 foto, in formato jpg o jpeg all’indirizzo mail [email protected] per partecipare alla prima categoria ovvero [email protected] per concorrere alla seconda categoria.

Ogni invio, accompagnato dai dati anagrafi ci, generalità e precisazione della categoria di concorso, dovrà riportare an-che una breve descrizione dell’immagine, la data e il luogo dello scatto. C’è tempo fi no al 30 aprile prossimo per inviare il materiale e prendere parte al concorso che premierà i quattro migliori scatti fotografi ci. La cerimonia in programma il prossimo 15 maggio. Ai vincitori saranno assegnati pre-ziosi oggetti in vetro di Murano.

Il bando del concorso e ulteriori info presso uffi [email protected], tel. 0412748290.

di Ornella Jovane

I partecipanti possono contribuire con i propri scatti a far conoscere al mondo le bellezze della città lagunare

Obiettivo Venezia Il concorso internazionale di fotografi a

Venezia e il vetro di Murano in posa per una foto

Il logo di “Obiettivo Venezia” ideato e realizzato da Lorenzo Ghidoli

Gli appassionati possono cimentarsi in due diverse categorie fi no al 30 aprile prossimo

Al via la vendita degli abbonamenti di “Scorzèteatro 2013”, la rassegna promossa ed organizzata dal Comune

di Scorzè in collaborazione con la Provincia di Venezia e Arteven e Fondazione Santo Stefano. Tante le novità. Gli spettacoli sono programmati la domenica pome-riggio alle 17, una scelta fi nalizzata ad offrire agli appassionati di teatro e non solo l’opportunità di passare un grade-vole pomeriggio in compagnia di amici e conoscenti. Ecco il programma: dopo “Se devi dire una bugia dilla grossa” e il “Don Giovanni” di Molière, domeni-ca 24 febbraio la Compagnia Molière presenta “Elephant man” testi e regia di Giancarlo Marinelli dall’omonimo racconto di Frederick Treves, interpreti Ivana Monti, Daniele Liotti, Rosario Coppolino e Debora Caprioglio. The Elephant è il racconto del giovane chi-rurgo Frederick Treves che salvò l’Uomo Elefante, al secolo Joseph Merrick, dalle torture dei freak show della Londra di fi ne ‘800. Il 3 marzo la Compagnia Na-turalis Labor nel travolgente spettacolo “Passiontango pasion y musica”, regia e coreografi e di Luciano Padovani su musiche di Piazzolla, Di Sarli, De An-gelis, Pugliese, Stamponi, Bardi, Plaza, Cobian. Domenica 10 marzo arriva all’E-lios la comicità di Cochi & Renato nel loro “Quelli del cabaret”. I mitici Cochi e Renato ebbero successo in coppia nel 1965, andando poi ciascuno per la pro-pria strada. Oggi insieme per una storia del cabaret. La rassegna si conclude il 17 marzo con “Voto di silenzio (storia di un bacio)” - drammaturgia di Veronica Mc Loughlin, regia e traduzione di Gian-carlo Previati - spettacolo fi nalista del premio “off#3”, in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni. Informazioni: Comune di Scorzè – Uf-fi cio Cultura tel. 041.5848273 - tel. 333 3372114. Teatro Elios - Via Cerca-riolo - 041.5840175 in orario di aper-tura della biglietteria. [email protected] - www.comune.scorze.ve.it www.culturavenezia.it - www.arteven.it - www.youteatro.it

neWsA gennaioal via “scorzÈteatro 2013”

A.A.Rettifi ca. una precisazione...

Nella pagina culturale della provin-cia lo scorso numero di novembre abbiamo pubblicato in apertura

un’intervista dal titolo “Tullio Serafi n, fi -gura da valorizzare”. E’ stata pubblicata una imprecisione nella prima risposta. La frase corretta è: “La ricerca ha preso il via dal carteggio, diciassette autografi e quattro copie, contenuto nel fondo, do-nato dalla nipote del maestro, Donatella Sabetta, a Luciano Guzzon, ex presiden-te del Circolo Amici del Maestro Tullio Serafi n” e non “La ricerca ha preso il via dal carteggio...., donato dalla nipote del maestro, Donatella Sabetta, al Circolo Amici del Maestro Tullio Serafi n”. Ci scu-siamo con gli interessati e con i lettori.

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30

Calcio, ripartono i campionati e il Vene-zia si rafforza agli ordini di Diego Zanin, il mister della squadra lagunare. Dall’i-

nizio di gennaio c’è in forza il trentunenne centrocampista brasiliano, Eduardo Luis Car-loto, arrivato al Taliercio dopo aver ottenuto il nullaosta da parte del Perugia, squadra in cui ha giocato nell’ultimo anno e mezzo. Ma di chi si tratta? Vediamolo nel dettaglio. Il cen-trocampista originario di Curitiba è arrivato in Italia undici anni fa chiamato dal Treviso. E’ stato ingaggiato dal Sud Tirol, e poi è fi nito anche al sud a Paternò in Sicilia. Ha percorso la penisola: Fanfulla Lodi, Pesaro, Giugliano, Carpenedolo, Benevento, Lucchese e Peru-gia. Con Carloto le squadre vanno bene: ha vinto il torneo di 2° Divisione con Benevento nel 2008, con la Lucchese nel 2010, di cui è stato anche il capitano segnando un gol decisivo a Bassano. Qui ha fatto un salto doppio: dalla serie D con l’ex tecnico arancio nero verde Giancarlo Favarin in panchina, e il Perugia nel 2012. Quali sono le caratteristi-

che di questo giocatore? Carloto può giocare sia davanti alla difesa, sia laterale in un cen-trocampo a tre. Non è un goleador: ha fatto 11 reti da quando è arrivato in Italia, di cui 4 nella stagione 2007-2008 a Benevento. Nella stagione in corso ha collezionato 8 pre-senze in 1° Divisione con il Perugia, l’ultima da titolare il 22 dicembre contro la Pagane-se. Ma le novità per il Venezia con l’inizio del 2013 non fi niscono qui. Dalla Pistoiese arriva sempre al Venezia Alessandro Dascoli. Il mercato invernale comunque chiuderà il

31 gennaio, oltre questa scadenza, e cioè fi no al 31 marzo, si potranno tesserare solo giocatori con contratto risolto o scaduto il 30 giugno 2012. Nelle prime gare casalinghe del Venezia tutti gli abbonati domenica ha regalato il calendario uffi ciale dell’Fbc Unio-ne Venezia 2013, in seconda divisione. Si poteva ottenerlo esibendo la Supporter Card e la ricevuta d’acquisto del titolo annuale. Insomma si tratta di un bel ritorno in campo da parte del Venezia che spera con i nuovi acquisti di centrare gli obbiettivi stagionali.

di Alessandro Abbadir

Venezia, arriva Carloto

L’Atletica Riviera del Brenta, è stata la grande protagonista dei campionati provinciali di società giovanili di corsa

campestre che si sono tenuti a dicembre a Mirano, organizzati dalla locale società del-la Libertas. Soddisfatto il presidente Miche-le Stellon. La Riviera del Brenta ha infatti conquistato quattro dei sei titoli in palio (ra-gazzi, ragazze, allieve e cadetti), lasciando praticamente i soli titoli cadette allo Jesolo Turismo e quello allievi alla Libertas Mirano. Bene il noalese Luca Solone, vincitore della prova riservata alla categoria assoluti. Solo-ne, si è confermato a Mirano, dimostrando di poter puntare in alto nel prosieguo della stagione. Ma ecco nel dettaglio i risultati della manifestazione di Mirano. Partiamo dai risultati femminili con i rispettivi punteg-gi aggiudicati per le classifi che a squadre. Esordienti: 1) Beatrice Barchieri (Atletica Riviera del Brenta), 2) Angela Luise (Au-dace Noale), 3) Diana Pischedda (Venezia Runners Murano). Ragazze: 1) Giulia Schiff (Riviera del Brenta), 2) Elisa Marsoni (Run-ners Murano), 3) Linda Boscaro (Riviera del Brenta). Cadette: 1) Demi Verdecchia (Je-solo Turismo), 2) Veronica D’Auria (Jesolo Turismo), 3) Emily Soncin (Jesolo Turismo). Allieve: 1) Giulia Marchesini (Assindustria Pd), 2) Elena Bogana (Città di Padova), 3) Angela Doni (Riviera del Brenta). Juniores: 1) Caterina Sattin (Città di Padova), 2) Gio-ia Stefi longo (Runners Murano), 3) Elena Rossato (Riviera del Brenta). Promesse: 1) Natascia Meneghini (Runners Murano). So-

cietà Ragazze: 1) Riviera del Brenta p.228; 2) La Fenice Mestre p.152; 3) Jesolo Turi-smo p.128. Cadette: 1) Jesolo Turismo p. 142; 2) La Fenice Mestre p.85, 3) Riviera del Brenta p.70. Allieve: 1) Riviera del Brenta p.23, 2) Audace Noale p.5, 3) Bio-tekna Marcon. Risultati maschili. Esordienti: 1) Raffaele Morandi (Coin Venezia), 2) Paul Tecuceanu (Audace Noale), 3) Pietro Serafi n (Biotekna). Ragazzi: 1) Matteo Barolo (Riviera del Brenta), 2) Federico Lazzaro (Città di Padova), 3) Estifanos Bortolozzo (Libertas Mirano). Cadetti: 1) Francesco Quaglio (Fiamme Oro), 2) Fran-cesco Pinton (Lib. Mirano), 3) Luca Lebon (Biotekna). Juniores: 1) Matteo Stradiotto (Atl. San Marco), 2) Alberto Centenaro (Libertas Mirano), 3) Riccardo Faggian (Ri-viera del Brenta). Assoluti: 1) Luca Solone (Biotekna), 2) Filippo Barizza (Brugnera), 3) Igor Fontanella (San Marco). Società Ragazzi: 1) Riviera del Brenta p.138; 2) COIN Venezia p.71; 3) Sporting Club Noale p.60. Cadetti: 1) Riviera del Brenta p.72; 2) Audace Noale p.55, 3) Biotekna p.47. Allievi: 1) Libertas Mirano p.4; 2) Runners Murano p.3; 3) Riviera del Brenta p.3.

Atletica a Miranotrionfa il “riviera del brenta”

Calcio Il 2013 parte con il potenziamento dell’organico della squadra lagunare

LO SPORT in PRIMO PIANO

Eduardo Luis Carloto

In breveBoxe, Mirko Civiero si ferma alla fi nale

Il pugile chioggiotto Mirko Civiero non ha partecipato alle fi nali nazionali. Classe ’83, Civiero (Team Boxe

Cavarzere) è arrivato alle fi nali nazionali con una stagione trionfale che lo ha visto conquistare a Piove

di Sacco, il titolo di campione del Triveneto battendo il triestino Matteo Bandiziol e poi in fi nale il trentino Andrea Tait del Team Rovereto Boxe.

Un mancato permesso per assentarsi dal lavoro gli ha negato la fi nale.

Tennis, Viola verso la top 100Matteo Viola è nato a Mestre il 7 luglio 1987 ed è profes-sionista dal 2004. Ha chiuso il 2012 al numero 135 della

classifi ca mondiale Atp il 19 novembre scorso era riuscito a toccare il numero 123 per quanto concerne il singolare.

Nel doppio è attualmente numero 171 del mondo. Tra i suoi successi fi gurano quelli nei challenger di Ciudad de Guayaquil in Ecuador il 27 novembre

2011, e di Yokohama in Punta ad entrare nei primi 100 tennisti del mondo nel 2013

A marzo al via GolfvelasciandoInizierà da Cortina d’Ampezzo la decima edizione di Golfvelasciando, la combinata tra neve, green e mare, ideata dal velista e organizzatore di eventi sportivi, il veneziano

Mirko Sguario, e organizzata dall’associazione Vela per Voi. Si parte il 17 marzo con la prima prova sugli sci, in programma sulla pista delle 5 Torri a Cortina

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208

IL VENETOin PRIMO PIANO

Stavolta sono le famiglie più sfortunate ad essere chiamate a pagare il conto salato della sanità veneta. L’ennesima

scure decisa dalla giunta leghista guidata da Luca Zaia riguarderà circa 100 mila cittadini a cui, per almeno tre mesi, saranno sospe-si contributi ed esenzioni che sino ad oggi erano stati garantiti dalla nostra Regione.

35 mila famiglie venete non riceveran-no più l’assegno di cura per il sostegno ad un congiunto non autosuffi ciente ospitato a casa anziché in casa di riposo. Questa scelta però potrebbe comportare un mag-gior numero di inserimenti in casa di riposo alzando notevolmente i costi sia per le fami-glie che per la Regione che anziché trovarsi a pagare un assegno variabile tra i 200 e i 500 euro al mese ne dovrebbe stanziare 1500 per il ricovero.

Chiusi i rubinetti dei contributi destinati a riabilitazione, cura e assistenza anche per i 15mila disabili fi sici e psichici che li rice-vevano fi no ad oggi. Questo signifi ca che le famiglie pagheranno di tasca propria i centri diurni per i disabili e i progetti di vita indi-pendente per i disabili gravissimi.

“Stiamo cercando di correre ai ripari di questa vergogna terribile - afferma la presi-

dente di Anffas veneto Maddalena Borigo – cercando dei fi nanziatori privati ma non è facile. Le famiglie dei ragazzi disabili sono arrabbiatissime. In questo periodo di crisi dove manca anche la sicurezza del lavoro e tutto costa sempre di più, aggiungere spesa alla spesa è davvero una vergogna”.

“Di fatto si smantella lo stato sociale – aggiunge Antonino Pipitone, capogruppo regionale di Italia dei Valori -. Le famiglie dei disabili dovranno sbrigarsela da sole e le prestazioni sanitarie specialistiche ambu-latoriali saranno totalmente a carico dei pa-zienti. Passa il principio, ormai chiaro, che

chi ha una malattia se la deve pagare e chi ha la sfortuna di avere un famigliare disabile si deve ar-rangiare. Vengono chiamate prestazioni

non Lea - osserva il dipietrista, medico di professione - ma la riabilitazione, le attivi-tà dei centri diurni, il sostegno ai disabili, i certifi cati di idoneità sportiva, gli assegni di cura, le prestazioni per malattie rare sono, nei fatti, servizi indispensabili per un’ampia fascia di cittadini veneti, truffaldinamente inserite come non essenziali”.

La decisione di sospendere i livelli di assistenza facoltativi, i cosiddetti extraLea,

infatti colpirà anche altre categorie come ad esempio le famiglie di quei 50 mila minorenni che ogni anno usufruivano della visita gratuita per avere la certifi cazione di idoneità all’attività sportiva e le migliaia di partorienti che che ricorrevano al parto fi sio-logico indolore.

“Centoventicinque milioni di tagli al sociale e all’assistenza – attacca Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commis-sione Sanità del Consiglio veneto - sono un colpo mortale al sistema integrato del wel-fare veneto. La responsabilità è della Giunta Zaia che non ha saputo avviare i piani di razio-nalizzazione previsti dal nuovo piano socio-sanitario, né cautelarsi preventivamente sul fronte fi nanziario intro-ducendo l’addizionale Irpef per i redditi più alti”.

“Se la Giunta – continua il consigliere Pd - avesse predisposto le nuove schede di programmazione ospedaliera e territoriale a settembre, come avrebbe dovuto fare per legge si sarebbe almeno cominciato a ridur-re doppioni, sprechi e servizi inutili arginan-do le falle della spesa sanitaria e dirottando le risorse risparmiate sui servizi essenziali

di Germana urbani

Sanità in ginocchio, ora si risparmia colpendo i più deboliStop a contributi ed esenzioni di cui godevano sino ad oggi categorie fragili come anziani non autosuffi cienti, famiglie con disabili fi sici o psichici, invalidi e mutilati, celiaci o affetti da malattie rare

Cgil: “Si risparmi riorganizzando i servizi e riconsiderando la costruzione di nuove strutture ospedaliere”

Tagli all’Welfare per 126 milioni di euro

di assistenza, come gli assegni di cura alle 35 mila fa-miglie venete che assistono in casa i loro congiunti, an-

ziani o disabili. Invece Zaia e Coletto hanno preferito temporeggiare e tenere nel casset-to le nuove schede per timori elettorali. Una scelta irresponsabile e colpevole - conclude Sinigaglia - che ora peserà interamente sul-le spalle di chi sta già pagando un prezzo altissimo in termini di salute, reddito e di-gnità di vita”.

“Nessuno voleva tagliare i servizi di assistenza assistita – afferma l’assessore

regionale Luca Coletto – ma non siamo più in grado di garantirli a tutti a prescindere dal reddito. Li assicureremo ai ceti più debo-li e alle categorie protette”.

“Quanto al Piano – prosegue l’assesso-re – si dovrebbe considerare che nessuna pianifi cazione a medio termine, ed il Piano è quinquennale, porta effetti immediati, ma li produce cammin facendo, fi no a realiz-zarli compiutamente nel tempo. E’ pertanto quanto meno poco lucido imputare le dif-fi coltà attuali, causate esclusivamente dai tagli nazionali e non certo da scelte della Regione Veneto, a presunti ritardi nell’appli-cazione del Piano”.

Anffas: “Famiglie arrabbiate, vergognoso chiedere ancora a chi già sostiene disabili e anziani”

Camponogara (VE) Tel. 041 [email protected]

Sede Principale: CASALSERUGO (PD) Tel. 049 8740789 Altre sedi: Piove di Sacco (PD) Tel. 049 9705772 - Conselve (PD) Tel. 049 9500920

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21Il Veneto in primo piano 9Il Veneto in primo piano

La sospensione del fi nanziamento di pre-stazioni socio-sanitarie cosiddette extraLea decisa dalla Giunta regionale del Veneto,

è, anche secondo la Cgil del Veneto, un fatto di inaudita gravità. Il sindacato denuncia da tempo la gravità delle conseguenze derivanti da anni di tagli indiscriminati su sanità e soprat-tutto nel settore sociale, e sollecita la Regione a compiere scelte radicalmente diverse. “Da mesi ormai – affermano le segreterie congiun-te – è stato approvato il nuovo Piano Socio Sanitario ma le schede di dotazione ospeda-liera e territoriali sono volutamente tenute nel cassetto dalla Giunta regionale, per motivi che appaiono più fi nalizzati a evitare problemi in piena campagna elettorale piuttosto che alla necessità di avviare un serio confronto che pos-sa portare in tempi defi niti e con risorse certe, a

rimodulare – per migliorarlo – il Servizio sani-tario del Veneto. Per il sindacato occorre rivede-re la governance del sistema, anche attraverso la revisione degli ambiti territoriali delle Ulss il cui numero deve diminuire per una più effi cace riorganizzazione dei servizi e per realizzare i necessari risparmi. “Anche su questo, invece, - continuano dalla Cgil - nulla di fatto, come dimostra la recente nomina dei 22 direttori generali. In pratica, e come volevasi dimostra-re, la cosiddetta “spending review” si sta rive-lando come l’ennesimo sistema per praticare tagli indiscriminati su prestazioni, servizi, diritti di lavoratrici e lavoratori ma non incide mini-mamente sugli sprechi veri, che spesso sono imputabili alla mala-gestione messa in atto dai centri di potere (politici e non) che governano la sanità.Anche Leonardo Padrin, presidente

della commissione Sanità del Consiglio veneto, invoca prudenza e ragionevolezza nell’applica-zione dei tagli lineari della ‘spending review’ alle Ulss venete e ai diversi comparti della sanità. Con questo obiettivo ha chiesto alla Giunta regionale e ai direttori generali delle Ulss, di verifi care le conseguenze e l’impatto territoriale della riduzione di budget imposta alle Ulss venete per ciascuna delle diverse aree oggetto degli obiettivi di risparmio individuati dalla Giunta: si tratta del personale del servizio sanitario, delle farmaceutica, dell’assistenza integrativa per i diabetici, delle quote di rilievo sanitario nelle strutture residenziali e semiresi-denziali, dell’assistenza ospedaliera fornita dal-le strutture private accreditate e dell’assistenza specialistica ambulatoriale erogata dai soggetti privati accreditati. In particolare per queste ul-

time due voci la Giunta regionale ha previsto che il budget programmato sia ridotto rispetti-vamente dello 0,5 per cento (per l’ospedalità privata) e del 10 per cento (per gli ambulatori del privato accreditato) rispetto alla spesa pro-grammate per il 2011. “E’ positiva la piena responsabilizzazione dei direttori generali delle Ulss nel valutare il fabbisogno sanitario dei loro territori e nel coniugarlo con gli obiettivi di bud-get prefi ssati - commenta Padrin - ma credo sia necessario un approfondimento tematico per ciascuna delle aree di risparmio individuate, e in particolare per la sanità privata ambulatoria-le, da sempre partner affi dabile del pubblico nell’erogare servizi ai cittadini in tempi rapidi e con costi inferiori, per vari motivi, a quelli delle strutture pubbliche”.

di Germana urbani

Tempo di fi nanziaria

Previsti tagli orizzontali pericolosi in tutte le Ulss

pensioni

Nonostante l’indignazione e proteste ripetute dei cittadini, pensioni d’oro e vitalizi acquisiti da politici potenti non sono stati tagliati ma per i pensionati di casa nostra o chi recepisce un assegno d’invalidità la mannaia potrebbe presto farsi sentire forte. In tutto il Veneto,

infatti, ben 55.600 pensionati hanno ricevuto o stanno ricevendo una discussa lettera dell’Imps che richiede l’invio di documentazione Red 2010 entro il 28 febbraio. I toni della lettera sono perentori, quasi vessatori, pena la decadenza delle prestazioni assistenziali percepite quali asse-gni familiari, maggiorazioni sociali, il trattamento al minimo le pensioni di reversibilità, gli assegni sociali, ecc., tutte misure che vengono pagate attraverso la fi scalità generale e non attraverso

il versamento contributivo. “Molti pensionati – afferma Rosanna Bettella, segretaria generale Spi Cgil di Padova - non hanno gli strumenti culturali, né tantomeno informatici, per verifi care da soli la loro situazione previdenziale. Ecco perché è importante rivolgersi nelle nostre sedi o altre, che potranno verifi care con cura, con l’ausilio degli operatori del Servizio fi scale, la veridicità o meno della contestazione”. Per gli invalidi civili al 100% con coniuge titolari di una pensione di invalidità le cose potrebbero davvero andare peggio. Per il conseguimento della pensione di invalidità sarà necessario che la coppia non superi il limite dei 16.127, 30 euro lordi l’anno. Per gli invalidi parziali, i non vendenti e i sordi il limite di reddito resta personale.

l’inps ci prova, a riMetterci gli invalidi

Padrin: “E’ necessario un approfondimento tematico per ciascu-na delle aree di ri-sparmio individuate”

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22 Il Veneto in primo piano 13Voci da palazzo

Ulss 1 di Belluno, Pier Paolo FeronatoUlss 2 di Feltre, Adriano Rosi CaldognoUlss 3 Bassano del Grappa, Fernando Antonio CampostelaUlss 4 Alto vicentino, Daniela Carraro Ulss 5 Ovest vicentino, Giuseppe CenciUlss 6 Vicenza, Ermanno Angonese Ulss 7 Pieve di Soligo, Gian Antonio Dei Tos Ulss 8 Asolo, Bortolo Simoni Ulss 9 Treviso, Giorgio Roberti Ulss 10 Veneto Orientale, Carlo Bramezza Ulss 12 Venezia, Giuseppe Dal Ben Ulss 13 Mirano, Gino Gumirato Ulss 14 Chioggia, Giuseppe Dal BenUlss 15 Alta Padovana, Francesco Benazzi Ulss 16 Padova, Urbano BrazzaleUlss 17 Este, Giovanni Pavesi Ulss 18 Rovigo, Arturo Orsini Ulss 19 Adria, Pietro GirardiUlss 20 Verona, Giuseppina Maria Bonavina Ulss 21 Legnago, Massimo Piccoli Ulss 22Bussolengo, Alessandro Dall’Ora Azienda ospedaliera di Padova, Claudio Dario

l’elenco dei direttori generali

“Peccato che la Regione Veneto abbia perso l’occasione di ridur-re il numero delle aziende socio-sanitarie venete, perseguendo una necessaria razionalizzazione dei costi amministrativi”. Lo

afferma, in una nota, il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Ste-fano Valdegamberi che prosegue: “Auguro, comunque, un buon lavoro a tutti i neo Direttori delle Ulss Venete. Vedo con piacere che sono stati riconfermati molti professionisti che hanno ben operato nel passato e di cui ho avuto modo di apprezzarne le qualità manageriali ed umane. Le sfi de che li aspettano non sono semplici e l’augurio che faccio è che sia sempre posto al centro delle loro attenzioni il benessere e la salute dei cittadini, sia premiato il merito e si faccia un uso sempre più responsabile delle risorse, al di sopra ed al di fuori di ogni logica di bottega politica”.

Stefano Valdegamberi, udc“persa l’occasione di ridurre il nuMero delle ulss”

L’opinione

“Pietro Paolo Faronato e Adriano Rasi Caldogno sono nomi di valore che sono certo faranno del bene alla sanità bel-lunese. Il governatore Zaia ha fatto due ottime scelte”.

Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond commentando le nomine ai vertici della sanità bellunese comunicate dal governatore del Veneto Luca Zaia. “Il loro sarà un compito delicato - afferma Bond - dovranno dare corpo e sostanza al

nuovo piano socio-sanitario e alle schede ospedaliere e territoriali in corso di elaborazione. La sanità di montagna è stata blindata con importanti strumenti normativi, toccherà a loro ritaglia-re le soluzioni pratiche più incisive sulle singole realtà”. “Al direttore generale dell’Usl 1 - spiega il capogruppo del Pdl - toccherà in particolare preservare il policentrismo della rete sanitaria, un tesoro prezioso ricordato anche dal nuovo piano socio-sanitario, mentre il nuovo direttore dell’Usl 2 dovrà occuparsi di dare una dimensione “extraregionale” all’ospedale feltrino, altra formula prevista dal nuovo piano, senza dimenticare i lavori sulla piastra chirurgica e il rilancio effettivo dell’ospedale riabilitativo di Lamon”.

Dario Bond, Pdl“il governatore zaia ha fatto ottiMe scelte”

Aspettando la defi nizione delle schede a corredo del Piano So-cio Sanitario del Veneto, il presidente Luca Zaia ha nominato i nuovi direttori generali delle Ulss venete. Un’operazione

non facile in quanto di solito le poltrone vengono distribuite con il manuale Cencelli, in osservanza degli equilibri politici che reggono Giunta e Consiglio di Palazzo Ferro Fini. Non così per Zaia, secondo le parole del presidente della commissione Sanità Leonardo Pa-drin, che invece avrebbe scelto gli uomini da mettere a guida degli ospedali veneti secondo il principio della competenza. “In fase di nomine - ha spiegato – Zaia ha fatto sua fi no in fondo quell’au-tonomia decisionale che gli è conferita dalla legislazione veneta. Le nomine, infatti, avvengono per decreto presidenziale. E prima di tutto Zaia ha ascoltato tutti ma poi ha deciso autonomamente privilegiando la competenza piuttosto che il colore della casacca politica”. Se così è stato, l’equilibrio che ne è conseguito tra Pdl e Lega deve essere stato plaudito all’interno della maggioranza come un’inattesa casualità. Undici, infatti, i manager ascrivibili all’orbita del carroccio, dieci quelli del Pdl, uno del Pd ma gradito anche alla Lega. Anche l’equilibrio all’interno dello stesso partito di Zaia sembra essere stato rispettato con un numero di uomini “vicini” al “Presidente” di coloro che sono “vicini” al sindaco, Flavio Tosi. Ma anche in questo caso deve essersi trattato di semplice casualità. Così nelle Ulss scaligere, quella del Capoluogo e di Bussolengo, sono stati sistemati gli uomini del sindaco: Maria Giuseppina Bo-navina nell’Ulss 20, e Alessandro Dall’Ora nella 22 e nell’Ulss 6 dell’Ovest Vicentino, invece, ha preso posto l’ex uomo di Galan ma ora “tosiano” inossidabile Ermanno Angonese. Lo stesso vale per Fernando Antonio Compostella nell’Ulss 3 di Bassano del Grappa e Giuseppe Cenci nell’Ulss 5 dell’Ovest Vicentino. I suoi uomini, invece, il Governatore li ha piazzati all’Ulss 1 di Belluno, Pietro Paolo Faronato; Ulss 7 di Pieve di Soligo, Gian Antonio Dei Tos; all’Ulss 9 di Treviso, Giorgio Roberti e Giuseppe Dal Ben nelle Ulss veneziane 12 e 14 in quest’ultima in veste di commissario. Sempre di area leghista anche il direttore dell’Azienda ospedaliera di Padova, Claudio Dario, la cui candidatura era stata so-stenuta dal Carroccio trevigiano, Mentre al Pdl sono andate l’Ulss 21 di Legnago dove Massimo De Piccoli ha preso il posto di Daniela Carraro che invece è stata spostata all’Ulss 4 dell’Alto Vicentino; l’Ulss 2 di Feltre andata ad Adriano Rasi Caldogno; l’Ulss 8 di Asolo

di fortunato Marinata

Sanità Zaia ha nominato i nuovi direttori generali

22 nomi per 22 UlssUndici sono andati al Carroccio, dieci al Pdl, uno al Pd. Padrin: “Privilegiata la competenza non il colore della casacca politica”

“Due manager di grande esperienza alla guida delle aziende sanitarie della nostra provincia”. Il vicepresidente del Con-siglio regionale del Veneto, Matteo Toscani, commenta,

così, la nomina di Pierpaolo Faronato e di Adriano Rasi Caldogno a direttore generale rispettivamente della Ulss 1 di Belluno e della Ulss 2 di Feltre. “Prima di tutto - afferma Toscani - voglio ringraziare Anto-

nio Compostella e Bortolo Simoni per l’ottimo lavoro svolto: fa piacere che entrambi possano continuare a prestare servizio a capo di altre due

aziende sanitarie importanti come Bassano ed Asolo. Con Compostella, in particolare, c’è stato un rapporto di fattiva collaborazione che ha portato ad avviare importanti progetti come, ad esempio, la collaborazione con l’Università di Verona. Progetti che, ne sono certo, saranno portati avanti anche dalla nuova direzione dell’Ulss di Belluno. Venendo da un’esperienza importante come quella di direttore sanitario a Treviso, Pierpaolo Faronato potrà sicuramente gestire nel migliore dei modi anche una Ulss complessa come quella di Belluno. Ho già avuto modo di sentire telefonicamente sia Compostella che Faronato, per ringraziare il primo e per salutare il secondo”. “Il mio auspicio - conclude il vicepresidente dell’assemblea veneta - è che le due aziende sanitarie rafforzino ulteriormente la collaborazione, nell’ottica di un sistema sanitario provinciale di eccellenza che metta al centro la salute dei cittadini, evitando i campa-nilismi e i personalismi”.

“le aziende bellunesi rafforzino la collaborazione”

Matteo Toscani

Matteo Toscani, lega Nord

Stefano Valdegamberi

Dario Bond

“Il governatore Zaia ha fatto un ottimo lavoro, scegliendo persone preparate e qualifi cate. La sanità del Veneto è in mani sicure”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vice-

capogruppo del Pdl in Consiglio regionale. “Toccherà a loro traghettare la sanità veneta nel mare tempestato dalla crisi e dare attuazione alle linee guida del nuovo piano socio-sanitario e alle schede ospedaliere e territo-riali in corso di elaborazione. Sarà un compito delicato ma collaborando tutti insieme, ognuno nelle proprie competenze, possiamo raggiungere l’obiettivo di mantenere il sistema sanitario veneto sui livelli di eccellenza che lo hanno fatto conoscere in tutta Europa”.

Piergiorgio Cortellazzo, Pdl“la sanità del veneto È in Mani sicure”

Piergiorgio Cortelazzo

andata a Bartolo Simoni; l’Ulss 10 del Veneto Orientale andata a Carlo Bremezza; l’Ulss 13 di Mirano con Gino Gumirato; l’Ulss 15 dell’Alta Padovana andata a Francesco Benazzi; l’Ulss 16 di

Padova con Urbano Brazzale; l’Ulss 17 di Este andata a Giovanni Pavesi e l’Ulss 19 di Adria con Pietro Girardi. Al Pd l’Ulss 18 di Rovigo con direttore generale Arturo Orsini in arrivo da Mirano. “Il nuovo Piano Socio Sanitario – ha spiegato Luigino Schiavon, in rappresentanza dei Collegi degli Infermieri del Veneto – sarà

il banco di prova dei nuovi direttori generali, una nuova fase riorga-nizzativa che auspichiamo venga colta dai nuovi dirigenti e rivolta al potenziamento dei servizi territoriali soprattutto in tutela delle fasce meno facoltose della popolazione”.

Dieci dei nuovi direttori sono di prima nomina

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24 Il Veneto in primo piano 11Il Veneto in primo piano

Alberto è un ingegnere informatico di 42 anni che fi no a dicembre scorso ha avuto un contratto a tempo indeterminato presso un’azienda milanese che si oc-

cupa di software. Era stato assunto subito dopo la laurea e on aveva mai pensato di guardarsi intorno e mandare curriculum per cambiare azienda o lavoro. Nell’ultimo anno, però, aveva assistito con il fi ato sospeso a drastiche riduzioni del personale, colleghi in cassa integrazione e via dicendo fi no a che nell’uffi cio del capo del personale non è entrato anche lui. Proprio quando lui e la sua com-pagna stanno aspettando un bambino gli comunicano che da gennaio sarà in mobilità. Lo sconforto è massimo ma decide di fare una cosa a cui non aveva mai pensato e si iscrive al concorsone dei docenti per un posto da insegnate di matematica. Alberto oggi è uno dei 5.278 che in Ve-neto hanno superato la prima prova e ora sta studiando alacremente per gli step successivi.

La sua storia non è unica nel suo genere. La crisi ha portato moltissimi laureati che in questi anni hanno fatto altri lavori a cimentarsi con l’ardua opportunità messa in campo dopo 13 anni dal Ministero dell’Istruzione. Dal 1999 ad oggi non era più stato indetto alcun concorso per aspiranti docenti. Un tempo lunghissimo, che aveva visto, soprattutto in regioni del Nord, alcune graduatorie esaurite da anni.

A dicembre, alle prime prove di selezione si sono presentati 321mila persone in tutta Italia, 13.559 solo in Veneto. E a livello regionale gli ammessi sono stati il 39% con una media superiore al dato nazionale del 33,7%. Bocciato oltre il 60% dei concorrenti. Lo scoglio per tutti

è stata il test informatico a risposta multipla chiamato per la prima volta a scremare l’alto numero di aspiranti. A quanto pare, proprio questa novità, ha eliminato tante persone precarie della scuola da moltissimi anni che, ma-gari preparatissime nelle loro materie, con la tecnologia non avevano acquisito suffi ciente dimestichezza.

“Certamente si potevano cercare strumenti più mirati, più ricchi e di valenza culturale – Afferma Ma-nuela Mazzucato, segretaria generale della Cisl scuola di Padova – Certo è che ci stiamo abituando a queste scremature un po’ selvagge. I concorrenti lo sanno e si adeguano anche a questi esami un po’ particolari. D’altra parte se consideriamo il numero di quanti laureati hanno

partecipato in tutta Italia ci rendiamo conto di come non fosse semplice selezionare andando troppo per il sottile”.

Ora, gli oltre cinquemila aspiranti veneti dovranno affrontare dall’11 al 21 febbraio le prove scritte. Chi otterrà un punteggio suffi ciente potrà accedere alle fasi successive. Le cattedre in palio sono poche, 509, e divise in molte classi di concorso. Solo per le elementari ci sono 154 posti ma i concorrenti di febbraio su questa cattedra saranno 1.873.

“Noi sindacati - conclude Mazzucato – giudichiamo parzialmente positiva l’esperienza. E’ indubbiamente importante che fi nalmente si sia proceduto a un nuovo concorso per l’immissione in cattedra dopo 13 anni d’at-tesa. Così si sono riaperte le porte a tanti laureati che da tempo attendevano di poter accedere all’insegnamento. Oltre al fatto che così si possono stabilizzare una parte di persone che da tempo operano all’interno della scuola. Ma si tratta pur sempre di un intervento limitato e non del tutto adeguato”.

di Germana urbani

Dall’11 al 21 febbraio si svolgeranno le prove scritte del concorso che nella prima fase ha visto bocciati in tutta Italia due concorrenti su tre

Insegnati alla prova

Concorsone della scuola: più di cinquemila per 509 cattedre

Gli edifi ci scolastici destano sempre qualche preoc-cupazione specie come quando, all’indomani di una scossa di terremoto, si aprono delle crepe lun-

go i muri o cadono rovinosamente i controsoffi tti. Per rimediare a tutto questo e a molto altro intervengono gli enti locali: Comuni, Provincie e Regione.

Se fi no a pochi anni fa gli stanziamenti erano alti, anche 20 milioni di euro, oggi ammontano a circa 4 milioni di euro i contributi che la Giunta veneta ha as-segnato con il piano di riparto 2012 relativo alla Legge regionale in materia di interventi per l’ampliamento, il completamento e la sistemazione di edifi ci delle scuole materne, elementari e medie.

“Nel corso di questi anni – spiega Giorgetti – ab-biamo attuato un ampio programma di razionalizzazio-ne, recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio scolastico del Veneto, grazie al quale siamo riusciti a modernizzare e a rendere più funzionali le strutture, consentendo in tal modo agli operatori e all’utenza scolastica di svolgere le proprie attività in ambienti più idonei e attrezzati, a tutto vantaggio della stessa offer-ta didattica e formativa. In questo caso a benefi ciare dei fi nanziamenti regionali sono soggetti sia pubblici sia privati che, sulla scorta di criteri stabiliti dalla Giunta, hanno fatto richiesta entro i termini prefi ssati”.

Una settantina gli interventi previsti nelle 7 provin-cie venete ma la parte più consistente dei fi nanziamen-ti andrà al territorio della Marca trevigiana che vede arrivare un contributo di quasi due milioni. Agli istituti padovani la regione ha destinato 462mila euro.

“Riteniamo strategica l’azione nel campo dell’edili-zia scolastica – ha concluso Giorgetti –, perché garanti-re spazi più idonei e moderni all’insegnamento signifi ca investire sulle giovani generazioni. Ed è quello che stiamo facendo, nonostante le note diffi coltà di bilancio che assillano le amministrazioni pubbliche, investendo tutte le risorse possibili per potenziare e migliorare le strutture nelle quali i nostri bambini, ragazzi e giovani crescono, imparano e si formano”.

Edilizia scolasticaScuole sicure: quattro milioni dalla Regione

Resta l’amaro in bocca per le modalità di selezione che hanno bocciato molti insegnati precari

La prova scritta avrà la durata compresa tra le due ore e le due ore e trenta minuti e si articolerà in tre o quattro quesiti a risposta aperta. La differenza sta

nel fatto che la prova scritta relativa all’insegnamento di discipline scientifi che e tecnico-pratiche (A020, A033, A034, A038, A049, A059, A060 e C430), che prevede anche l’espletamento di una ulteriore prova successiva di laboratorio, nonché le prove scritte relative all’insegna-mento di discipline artistiche (ambito 01: classi A025/A028), che prevede anche l’espletamento di una ulterio-re prova pratica successiva, avranno la durata di 2 ore e si articoleranno in tre quesiti a risposta aperta. Secondo quanto affermano i sindacati le domande verteranno sui programmi disciplinari allegati al bando e sui contenuti tra-sversali indicati nelle avvertenze generali e saranno tese

ad accertare il possesso dei requisiti professionali e culturali dei candidati. A ciascun candidato sarà consegnato, subito dopo le operazioni di identifi cazione, un foglio con quattro facciate prestampate, ognuna per quesito. Stabilita anche la lunghezza delle risposte ai quesiti: ciascuna dovrà esse-re di 22 righe. Saranno messi a disposizione del candidato fogli bianchi per eventuali brutte copie che però dovranno essere tenuti distinti dal foglio della prova e non inseriti nel plico da consegnare al termine della prova stessa (pena la nullità della prova stessa).

Per quanto riguarda il punteggio, ad ogni quesito ver-rà attribuito un punteggio intero da 0 a 10. La valutazione complessiva della prova sarà data dalla somma delle vo-tazioni attribuite a ciascun quesito. Le prove composte da quattro quesiti potranno quindi dar luogo ad una votazione

massimo pari a 40, quelle composte da tre quesiti daran-no invece luogo ad una votazione massima pari a 30. Per superare la prova, dunque, ogni candidato dovranno raggiungere una votazione minima pari a 28/ 40 nel caso di prove da quattro quesiti, 21/30 nel caso di prove composte da tre quesiti.

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25Il Veneto in primo piano

Ecco il programma del Carnevale di Venezia 2013 nel dettaglio. Si parte il 26 gennaio dalle 9 con l’apertura in

Campo San Polo di una pista di pattinaggio su ghiaccio nel cuore del centro storico vene-ziano. Nel campo da sempre dedicato, per tradizione, al divertimento dei più piccoli at-torno alla pista, un villaggio di stand offrono prodotti dell’enogastronomia e dell’artigia-nato tipico. Nel Sestiere di Canareggio dalle 17 alle 19 la Festa Veneziana. Un grande spettacolo serale sull’acqua ed un corteo di maschere annuncerà l’arrivo del Carnevale alla città. Domenica 27 dalle 11 alle 13, il corteo acqueo del Coordinamento Associa-zioni Remiere mollerà gli ormeggi da Punta della Dogana e navigherà lungo tutto il Ca-nal Grande sino a giungere nel popolare Rio di Cannaregio, dove sfilerà in un tripudio di pubblico assiepato sulle rive. All’arrivo delle barche si apriranno gli stand eno-gastrono-mici, che offriranno al pubblico cicheti, spe-cialità veneziane e i dolci della tradizione del Carnevale per antonomasia: le fritole e galani. Il primo febbraio all’Hotel Danieli ci sarà un Cotillon di inizio Carnevale. Con balli in maschera d’epoca e minuetti. Fitto il programma del 2: dalla mattina Il Concorso della Maschera più bella, seguirà la Festa delle Marie, Cioccolata calda in costume al Gran Caffè Lavena, e infine Cena con Ballo il Minuetto al Danieli, Cena di Gala con Ballo e spettacolo. “Al Ridotto”, “The Best of Il Ballo del Doge… Frames of a dream, e Il Gran Ballo Della Serenissima Opera “Don Giovanni”, Omaggio a Wolfgang Amadeus

Mozart. Il 3 febbraio dalle 12 alle 13 Il Volo dell’Angelo. In serata in Piazza San Marco Ballo di Arlecchino e Pulcinella, mu-siche e canzoni veneziane e napoletane. Il 4, 5. 6 febbraio gli appuntamenti dei giorni precedenti si ripeteranno. Il 7 ci sarà il Bal-lo Tiepolo, un gran ballo in maschera dalle 20,30 al Palazzo Pisani Moretta. Alle 21 “gran ballo della Dolce Vita Burlesque” e caffè-concerto. L’8 febbraio ballo in omag-gio a Franz Lehàr con l’opera “La Vedova Allegra”. Il 9 febbraio “Il Gran Ballo della Dogaressa”. Il ballo si svolgerà dalle 21 al Palazzo Pesaro Papafava, sul primo piano nobile del XIV secolo. Il palazzo sarà inte-ramente illuminato con candele per creare un’atmosfera indimenticabile. Il 10 febbraio alle 12 Il volo dell’aquila, alle 16,30 ciocco-lata in costume al Gran Caffè Lavena. Dalle 21 “Gran ballo mascheranda” a Palazzo Pi-sani Moretta. Dalle 21 al Teatro la Fenice l’opera “La Traviata” di Verdi. L’11 febbraio dalle 19 alle 23 sul Canal Grande “Gondo-la Tour con Cena”. Dalle 21 “Gran Ballo della Belle Epoque”. Martedì Grasso: dalle 17 premiazione della Maria del Carnevale 2013, alle 18 Lo “svolo del Leon”, alle 21 al Danieli Cena con ballo Il minuetto. Dalle 23,30 La Regata del Silenzio.

MANIfESTAZIONE Il PROGRAMMA

A.A.

“Vivi i colori - Live in colour”. Il Carnevale dei colori, i colori del Carnevale: questo il filo condutto-

re del Carnevale 2013 di Venezia. A presen-tarlo è stato direttamente Davide Rampello il direttore artistico. Un evento che porterà in laguna centinaia di migliaia di visitatori dal 2 al 12 febbraio 2013 con un prologo il 26 e il 27 gennaio. “Venezia - hanno spiegato gli organizzatori – è stata l’unica città a colori prima dell’invenzione del co-lore: Canaletto, Guardi, Bellotto, Tiziano, Giorgione, Bellini, Veronese perfezionarono l’arte della pittura prospettica, e a colori, in laguna. Non potrebbe essere altrimenti: non c’è città al mondo in cui lo spettro cromatico dia il meglio di sé riflettendosi sull’acqua dei canali e sulla laguna”. E nel segno del colore saranno tutti gli appuntamenti del calenda-rio, dai concerti in Piazza San Marco ospitati dalla spettacolare macchina scenica del Gran Teatro, rigorosamente ognuno dedicato a un

tema cromatico differente, alle danze stori-che e performance nei campi, passando per aperitivi in musica ed eventi dedicati ai più piccoli. Una “vertigine” visiva che travolgerà anche i grandi appuntamenti della tradizio-ne a partire dalla Festa Veneziana sull’Ac-qua proseguendo con il Corteo e Festa delle Marie. La Maria “eletta” lo scorso anno, Marta Finotto, sarà quella che si calerà il 3 febbraio dal campanile di San Marco per il Volo dell’Angelo, replicato anche quest’anno altre due volte: il 10 febbraio, quando scen-derà un artista del mondo dello spettacolo e il 12 martedì grasso, quando la discesa sarà quella del Leone alato. Sempre martedì grasso a mezzanotte, ci sarà la Vogata del

Silenzio, corteo silenzioso di gondole dal Ponte di Rialto fino al Bacino di San Marco, chiuderà il Carnevale 2013. Il palco in Piaz-za San Marco sarà utilizzato anche per sera-te musicali a tema” cromatico”, da Azzurro a Yellow Submarine. Entusiasta il direttore artistico. “Il Carnevale 2013 di Venezia sarà il Carnevale del colore perché ogni colore comunica e suscita un’emozione e a questa ciascuno di noi associa uno stato d’animo - ha spiegato Rampello - I colori sono quanto di più soggettivo vi sia, e condividono con lo spirito del Carnevale l’infinita varietà e il numero dei mascheramenti, a propria volta corrispondendo alle nostre infinite diverse attitudini. La bellezza, come il colore, è davvero nell’occhio di chi guarda. E così è il Carnevale, dove tutto è permesso in nome di una temporanea sospensione dei ruoli. Il mascheramento, azione simbolo del vivere il Carnevale, è la sintesi di questa liberazione. I colori, con le loro variazioni di brillantez-

za, tono, saturazione creano un pantone inesauribile di caratteri, metaforicamente simboleggiando la varietà e la diversità umana. Il Carnevale è la festa delle culture per eccellenza, soprattutto a Venezia, prima metropoli cosmopolita d’Europa”. Ci sarà la collaborazione al Carnevale delle principali istituzioni culturali cittadine con tre appun-tamenti particolarmente interessanti. La mostra di libri antichi sul colore, nelle Sale Monumentali della Marciana con letture te-atrali musicate in tema commentate da un finissimo teorico del colore come il professor Manlio Brusatin. Una mostra sull’utilizzo storico dei colori presentata all’Archivio di Stato. E una rassegna cinematografica sui colori nel cinema all’Istituto Veneto di Scien-ze, Lettere e Arti e alla Casa del Cinema. Spettacoli e concerti anche nei musei civi-ci. Anche Venezia Marketing & Eventi fra i

promotori spiega il perché di un calendario di eventi lungo. Una motivazione pensata anche per battere la crisi. “Abbiamo deciso un allungamento del palinsesto su un arco di tre settimane con ricadute positive in termini di promozione turistica sulla città e sul suo indotto economico – ha sottolineato Piero Rosa Salva, Presidente di Venezia Marke-ting & Eventi - Abbiamo inoltre potenziato il programma culturale in sinergia con le istituzioni locali, che si svilupperà in maniera diffusa su tutto il territorio rendendo il calen-dario degli eventi realmente sostenibile per Venezia, con numerosi poli di aggregazione. Non a caso il primo weekend, dedicato alla “Festa Veneziana” sull’acqua si svolgerà nel Sestiere di Cannaregio. Ci sarà inoltre un calendario di iniziative in sinergia con il Carnevale di Verona e Jesolo”.

di Alessandro Abbadir

Maria Marta Finotto si calerà il 3 febbraio dal campanile di San Marco per il Volo dell’Angelo

Eventi Ricco calendario di appuntamenti in laguna dal 27 gennaio al 12 febbraio

Venezia, il Carnevale dei colori

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15Cultura veneta

Con duemila reperti e attraverso video e postazioni multimediali verrà ricostruita la vita dei nostri antenati

Il Veneto di tremila anni fa era molto diverso da quello che conosciamo oggi. Anche se le Dolomiti erano già le Dolomi-

ti, il Lago di Garda era già stato scavato dai ghiacciai e i colli Berici, Euganei e Lessini avevano già smesso la loro veste di atolli e barriere coralline, il mare era più grande e l’Adige e il Po un po’ più corti. Venezia non c’era ancora in compenso c’era Adria: un complesso di capanne e palafi tte attorno ad un porto ononimo del mare.

Anche Padova non era ancora la città che è, all’epoca forse molto più interessante era Este e i suoi dintorni, compresi i colli che diedero il nome ai primi abitanti di queste zone: gli euganei. Non si sa che fi ne fecero, secondo Tito Livio vennero scacciati in malo modo dai pafl agoni perché questi avevano persero la loro patria nella guerra di Troia contro gli achei.

Omero, infatti, ci informa che questi pafl agoni avevano abbandonato la Pafl ago-

nia, in Asia Minore, e avevano preso casa nella parte più interna del mare Adriatico e insieme alla terra avevano preso anche nuo-vo nome: “evetoy” che tradotto in latino di-venne “heneti” e poi veneti. Degni di lode, signifi ca in greco e non si sa nemmeno il perché, visto che schermiti come perdenti e si sono rifatti su un popolo tra i più mansue-ti del mondo antico.

Questa è la leggenda, la storia vera dei veneti, invece, avrà la forma di una mostra, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, dal Mi-nistero per i Beni e le Attività Culturali e dal Gruppo Icat, Agenzia di marketing e comu-nicazione, che aprirà i battenti il prossimo 6 aprile al Palazzo della Ragione di Padova.

I dati archeologici, infatti, parlano di una realtà culturale con remote radici nelle società preistoriche locali, che, dopo un pe-riodo di crisi nel XII secolo a.C. conseguente

a sconvolgimenti che investono l’intero mondo mediterraneo, rifi oriscono intorno al 1000 a.C. Si confi gurò così una nuova civiltà con radici estese su un territorio corrispondente alle attuali regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e parte del Trentino che avrà vita fl orida fi no al II secolo a.C., quando con l’arrivo dei Romani tutto fi nì con il sovrapponimento delle due culture. La mostra padovana si colloca in questi quasi mille anni, indagando come viveva questo popolo antico, come costruiva le abitazioni, come si procurava il cibo, come seppelliva i propri defunti, come si rivolgeva alle divini-tà, come si rapportava ai popoli confi nanti e a quelli più lontani con cui entrava in contatto.

Come sempre, quando si parla di storia, il raccontoaverrà attraverso l’esposizione di quasi duemila reperti archeologici emersi durante le campagne di scavo ma anche attraverso una serie di video e postazioni

multimediali per una navigazione virtuale fi nalizzata agli approfondimenti attraverso monitor touch screen e altre tecnologie avanzate di interfaccia. Di grande impat-to saranno anche alcune ricostruzioni in scala 1:1, mirate a suscitare l’attenzione e soprattutto l’emozione partecipe del visitatore. Sarà possibile vedere l’interno di un’abitazione, con arredi e suppellettili; entrare in un santuario e percepirne l’atmo-sfera sacrale attraverso la suggestione di una voce che invoca gli dèi, sentire il fl uire dell’acqua, elemento spesso presente nel-le aree sacre in una molteplicità di forme; osservare un imponente tumulo funerario nel quale sono presenti numerose tombe a carattere familiare, cui si aggiungono una

sepoltura equina da un lato, e dall’altro una sepoltura con due corpi: un uomo e un ca-vallo. Momenti di grande impatto emotivo, a completamento di una visita di piena e completa immersione nel mondo dell’antico Veneto.

di fortunato Marinata

Mostre archeologiche Dal 6 aprile al Palazzo della Ragione di Padova

Venetkens, viaggio nella terra dei veneti antichi

26 Cultura veneta

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Niccolò fabi Giovedì 24 Gennaio a Mestre (VE) – Teatro Toniolo l’atteso ritorno live di uno tra i piu’ raffinati cantautori italiani

Uno degli appuntamenti più attesi dal pubblico di Niccolò Fabi, giovedì 24 Gennaio a Mestre (VE) – Teatro Toniolo, sarà un’occasione speciale per ascoltare il nuovo live che per la prima volta verrà raccontato di fronte ad una platea. Niccolò Fabi presenta “ECCO TOUR 2013” che lo vedrà, in una prima fase tra gennaio e febbraio 2013 sui palchi dei migliori teatri italiani. “Ecco” è stato pubblicato il 9 ottobre 2012 da Universal Music ed ha subito raggiunto la vetta della classifica Album di Itunes, aggiudicandosi il terzo posto nelle classifiche di vendita dei dischi. Un titolo semplice, elementare, come a voler escludere qualsiasi chiave di lettura più articolata di quella della sua semplice esistenza. Realizzato insieme a Roberto Angelini, Gabriele Lazzarotti, Daniele “Mr Coffee” Rossi e Riccardo Parravicini, “Ecco” è stato registrato in tre settimane nel Salento, nello studio Posada Negro di Roy Paci ed è, con ogni probabilità, il disco più collettivo della storia musicale di Niccolò Fabi, sicuramente il più vitale. “Ecco” fa coesistere momenti di folk acustico ad altri in cui emerge una componente soul, ballate rock e sapori reggae. Un disco particolarmente pieno di musica, di sonorità e colori diversi, dove la scrittura cantautorale si presta ad elaborazioni di grande libertà musicale, con un vago sapore antico che molto più di una scelta stilistica di carattere “vintage” è ricerca di uno spirito autentico. Artista multistrumen-tista, Niccolò Fabi ha da sempre dedicato grande attenzione all’aspetto live della sua carriera artistica. Non a caso ha infatti deciso di affiancare al nuovo lavoro di studio una dimensione live che lo presenti al pubblico in una nuova veste, dopo un’intensa attività concertistica che lo ha visto confrontarsi con differenti linguaggi musicali, dal teatro ai palchi estivi, accompagnato dalla sua

band. A dimostrazione di ciò, l’intenso tour nei teatri, in cui non mancheranno dimensioni acustiche, all’interno di un progetto più ampio che prende il nome di Angelo Mai Sessions. A soli due anni dal successo di Solo Tour, che ha riempito i principali teatri italiani ed ottenuto importanti riconoscimenti di critica, Niccolò Fabi torna con una nuova veste live, accompagnato dalla sua band. Ad aprire i concerti di Niccolò Fabi sarà Roberto Angelini, da anni suo compagno di tour, che ha pubblicato il 2 ottobre 2012 il suo nuovo disco “Phineas Gage”. “Gioia 2013”, il nuovo tour dei MODA’, arriva a Padova, unica data Nord-Est Moda’ “gioia tour 2013”

I Modà, dopo l’annuncio delle prime date, aggiungono a grande richiesta, nuove città al “Gioia Tour 2013” che partirà il prossimo martedì 9 aprile 2013 dal Palalottomatica di Roma. Tra i nuovi appuntamenti il PalaFabris di Padova, che ospiterà l’unica data del Nord-Est. La band parteciperà al 63° Festival di Sanremo con i brani “Se si potesse non morire” e “Come l’acqua dentro il mare” che saranno contenuti nel nuovo album “Gioia”, in uscita durante la settimana del Festival. Il grande successo dei Modà, vero fenomeno pop rock degli ultimi anni, è confermato anche dai numeri raggiunti dalla band: dopo la consacrazione con il secondo posto a Sanremo 2011 nella categoria Big, l’album “Viva i romantici” vende oltre 450.000 copie e diventa il secondo album più venduto in Italia nel 2011. Tra i singoli estratti dall’album in formato digitale si contano 4 multiplatino, 1 platino e 2 oro. I Modà hanno superato 1 milione di fan su Facebook e il loro canale YouTube conta oltre 100 milioni di visualizzazioni.

Arena di Verona - 3 maggio. In omaggio con il biglietto, il brano inedito che aprirà i concerti dell’INNO Tour 2013 gianna nannini fara’ tappa all’arena di verona il 3 Maggio 2013

Per l’Inno Tour un’eccezionale novità che Gianna ha voluto per festeggiare questi nuovi appuntamenti: con il biglietto del concerto, in omaggio, il brano inedito realizzato proprio per l’apertura degli show. Un brano speciale, il cui titolo è ancora top secret, ma che si mormora essere “rivoluzionariamente rock”, composto dalla cantautrice senese in esclusiva per gli spettatori dell’InnoTour2013. Insieme all’acquisto del biglietto infatti, ciascuno spettatore riceverà un codice con il quale a partire dall’8 gennaio 2013 alle ore 8, ha potuto accedere ad una esclusiva pagina web dove effettuare il download gratuito del brano inedito che Gianna Nannini ha composto per questa speciale occasione. A due anni dall’Io e Te Tour, che ha registrato oltre 170.000 presenze, Gianna ha scelto grandi collaborazioni per questo nuovo allestimento internazionale. Per l’architettura musicale delle partiture Gianna è al lavoro con Wil Malone produttore tra gli altri di Black Sabbath, Verve, Depeche mode, Iron Maiden con il quale sta consolidando un team musicale di primissimo livello per gli eventi live 2013 e in cui, come sempre, sarà proprio la musica di Gianna al centro dello spettacolo. Anche la parte visual è affidata ai migliori professionisti del mondo. Si rinnova la collaborazione con Patrick Woodroffe, light designer per gli ultimi show di Rolling Stones, Genesis, Lady Gaga, Bob Dylan, Elton John. Per la prima volta Gianna ha scelto per se e per la sua band in tour, un look moderno ed essen-ziale creato appositamente per Inno Tour 2013 da Giorgio Armani, “soprattutto perché è un vero Made in Italy”.

in veneto eventi

l’incontro la cultura costa! i gruppi “piccoli” fanno fatica a produrre e vendere, i piccoli editori anche, ed i concerti costano troppo

Solitamente la persona che legge, ascolta anche musica e frequenta diversi live nell’arco di un anno. I cd costano, i concerti anche, i libri pure. Non solo nel Veneto, ma dap-

pertutto. Nelle regioni autonome, però, piccoli o grandi aiuti economici arrivano anche dalle amministrazioni regionali. Ap-partengo ad una categoria di professionisti che comprendono benissimo il disagio evidente di chi compra cd costosi, libri altrettanto cari, e magari va anche ai concerti lamentandosi giustamente dell’oneroso biglietto, del parcheggio, eccetera. Sono stato a colloquiare con un funzionario regionale della siae, con un grosso organizzatore di concerti, con un dirigente di una casa discografica ed un piccolo editore di libri. Tutti veneti, mi hanno spiegato cose interessanti. Provo ora a ra-gionare vestendo i panni di chi organizza concerti, o produce cd, o libri. Ma veniamo alla siae. ESEMPIO. Un biglietto di 20 euro al pubblico si “prende” il dieci per cento di iva, poi il dieci per cento di siae; e l’ottanta per cento va a chi organizza che deve pagare il cachet dello spettacolo: la produzione totale dell’evento, artista o band compresi! Immaginiamo che per assistere allo spettacolo si sia speso 20 euro per il biglietto e che l’evento sia già stato prenotato dalla vendita di mille

biglietti per un totale lordo incassato di 20 mila euro, preven-dita esclusa. Bene, due euro vanno allo Stato ed 1 euro ed 80 centesimi vanno alla siae che gira poi l’ottancinque per cento di quei soldi ancora ai firmatari del bordero’ siae ed il rimamente quindici per cento va proprio alla siae per pagare: dirigenti, agenzie, segretarie/i, impiegati, ecc ecc... La quota siae va agli autori dei pezzi suonati suddivisi per sedicesimi ed ai relativi editori. Il produttore del concerto non paga solo la siae e l’iva, però, ma anche le spese di allestimento del tour, i musicisti, i tecnici, i tempi di prova, l’ufficio promozione, l’organizzazione interna ed anche l’artista, che, a sua volta, deve pagare il proprio manager. Per un live poi ci sono spese per l’organizzatore locale, l’affitto dei locali, la pubblicità, le assicurazioni, la percentuale ai rivenditori di tickets, la security, ecc. ecc. Chi organizza: investe parecchio! E rischia! Mette dunque in atto subito le prevendite dei biglietti con aggravio di chi compra il ticket dei diritti di prevendita che “si intasca-no” circa il 10 o 15 per cento. Vendere con anticipo i tickets assicura all’organizzatore un ottimo incasso che gli permette di sostenere con una certa sicurezza tutte le spese della filiera. La sera dello spettacolo poi l’organizzatore può anche avere

allestito parcheggi a pagamento. Non ci si scandalizzi: è tutto lecito! Sul fronte cd ricevo email, da anni, da parecchi gruppi veneti che cercano visibilità (ce ne sono di veramente bravi!) ma non riescono a farsi produrre da una major; cosicché si autoproducono il proprio cd, ma hanno grossi problemi di distribuzione. Per vendere un cd in effetti ci vuole una grossa major che distribuisca il disco confezionato in tutta Italia, non solo nel Veneto; spesso la major si “prende” oltre la metà di tutto il costo del cd in vendita. Ma ha dei costi iniziali e di distribuzione importanti! Se il cd va nel circuito delle edi-cole c’è il 4% di iva caricato sull’opera musicale, altrimenti nei negozi si ha il 21%! Ad un gruppo appena nato spetta contrattualmente, se gli va bene, il 10%. Per guadagnare di-gnitosamente bisogna vendere migliaia di pezzi. Ed i gruppi veneti restano così al palo! E per farsi notare poi, spesso, si fanno ingaggiare dai locali per fare covers! Per i libri la filiera è la stessa solo che l’iva è al 4% e basta! Gli editori veneti reggono un costo del libro che si aggira sul 20/22 per cento, ma la distribuzione ed il guadagno delle librerie oltrepassano globalmente il 55% del prezzo di copertina. Un esempio? Un libro che costa 12 euro (iva 4% compresa). Il guadagno

lordo per chi lo ha scritto è del 10%. Il 90% rimanente è così suddiviso: iva (4%), editore (16%), azienda di distribuzione (20 o 25 o 30 per cento ---> dipende dal contratto con la singola libreria), tipografia (20 per cento), libreria (20 o 25 o 30 per cento ---> dipende dal contratto con la casa di distribuzione). Da precisare che la azienda distributrice deve pagare: i rappresentanti; i camioncini che trasportano pacchi di libri; gli oneri “stradali” (carburanti, pedaggi autostradali, ecc.). L’editore ha invece: i costi di stampa; gli imballaggi; la pubblicità. Ovvio che il prezzo finale grava sull’acquirente del libro, come del cd, come del concerto. La cultura costa? Beh, sì. Concerti, cd e libri sono cultura. Certo! Ma andreb-bero sostenuti in parte comunque come si fa nelle regioni autonome. Oppure c’è la “carta” non sempre vincente del vendere tutto via internet. I costi sono nettamente più bassi. Ma anche qui ci vuole una dinamica/importante casa editoriale. Quanto costa quindi un evento, un cd od un libro? E quanti sono gli addetti impiegati per produrlo, editarlo e distribuirlo? Se ne parla domenica 27 gennaio 2013 a Piove di Sacco (Pd). Dove? [email protected]. Scrivete li’. Vi sarà indicato luogo ed orario.

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SOPRA E SOTTO Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto

Chiave (5) - Il nome..................................

................................................................

I Carabinieri

• Un uomo nero a cavallo, con la spada e una Z sul mantello nero arriva alla ca-serma dei carabinieri e consegna un malvi-vente. E il carabinie-re di guardia: “Gra-zie, Zuperman!”• Carabiniere in ne-gozio: “Vorrei un portafoglio imper-meabile.” “Perché?” “Per metterci il de-naro liquido.”• Tra carabinieri: “Ma cosa fai con quell’orologio in te-sta?” “Mi hanno det-to che ci potevo fare la doccia, ma sono due ore che aspet-to e non scende una goccia d’acqua.”• Un carabiniere: “Mi sono comprato un gommone” “Perché hai tanto da cancel-lare?”• Un appuntato va da maresciallo con le manette sul capo e dice: “Maresciallo abbiamo appena ar-restato la caduta dei capelli!”

• Un carabiniere en-tra in una casa per una perquisizione. “C’è permesso?” E il maresciallo gli ri-sponde: “Stupido! Non vedi che non c’è!?”• Al bar, un carabi-niere dice al collega: “Cosa prendi?” E l’al-tro risponde: “Quello che prendi tu.” “Al-lora due caffè.” “Ah, due caffè anche per me, grazie!”• Un carabiniere en-tra in un bar e ordi-na un caffè veloce. Il barista gli risponde: “E’ già in macchina.” “Ah, allora torno la.”• Il giorno dopo l’ac-quisto di un acquario la moglie chiede al marito carabiniere: “Caro, hai cambia-to l’acqua ai pesci?” “No! Non hanno an-cora bevuto quella di ieri.”• “Perché i carabinie-ri corrono sempre con una mano da-vanti al berretto?” “Per non spegnere la fiamma.”

1) Big Ben;2) covent garden;

3) London eye;4) Piccadilly

circus.

Soluzioni:

AIUTO - APPELLO - ARRESTATACINEMA - EPOCA - FUTUROGIULIANA - MALIZIA - NAPOLIPARTE - RUOLI - VISO

Un giretto per Londra

Aforismi divertenti

• Fino all’anno scorso avevo un solo difetto: ero presun-tuoso.• La filosofia è cercare un gatto nero in una stanza buia.

ART (educazione artistica)BOOK (libro)

CALENDAR (calendario)CASE (astuccio)

CHAIR (sedia)CHALK (gesso)DESK (banco)

EXERCISE (esercizi)GLUE (colla)

HISTORY (storia)MAP (piantina)

MARKER (righello)MUSIC (musica)

PAPER (foglio)PEN (penna)

PICTURE (immagini)RULER (righello)

SCHOOL (scuola)SCISSOR (forbici)

TEACHER (insegnante)WRITE (scrivere)

The School (la scuola) Impariamo l’inglese

CHIAVE (9) - Una materia.............................................................................................

PuzzleSimply...

Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

ANIDRO - AU - ED - EREBO - EUFE - ID - IO - LEA - LIA - LO - NAANEI - NEL - NIT - NONIO - ODODDO - ONU - OP - POROPUERPERIO - SUO - TORDOTROFO

1 2

3 4

Sapete riconoscerequesti posti?

1) .........................................................

...............................................................

2) .........................................................

...............................................................

3) .........................................................

...............................................................

4) .........................................................

...............................................................

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31A tavola

COCKTAILS

I CONSIGLI DI PAOLOLO SWEET GIRL

INGREDIENTI :

1/4 GALLIANO

1/4 BENEDECTIN 1/4 VODKA

1/4 DRAMBUIE SHAKER, COPPETTA DA COCKTAIL .CILIEGINA ROSSA

RICETTA: FILETTO DELLA TERRAZZAPROCEDIMENTO

FILETTO DI CHIANINA IN PADELLA CON BURRO SCALOGNO AGLIO SALVIA PATATE FAR EVAPORARE IL VINO . A COTTURA AVVENUTA ADAGIARLO SULLA CREMA FARCIRLO CON PROSIUTTO DI PARMA GUARNIRLO CON SALVIA E PATATE FRITTE.

VINO

L’ALEATICO DELL’ELBA

ORAMAI LE FESTE SONO PASSATE, C’È CHI HA FESTEGGIATO DI PIÙ E CHI DI MENO, MAGARI CON UN BEL CALICE DI “CREMANT”. L’EPIFANIA CI HA TRAGHETTATO NEL PERIODO DEL CARNEVALE, QUINDI OGNI REGIONE COI PROPRI DOLCI, NOI VENETI COI CROSTOLI, O GALANI. MI RICORDO CHE A CASA DEI MIEI GENITORI SI FACEVANO ANCHE

I CAPPELLETTI CON LA MOSTARDA CHE NOI BAMBINI NON GRADIVAMO MOLTO. A NOI PIACEVANO E CI PIACCIONO AN-CORA I CAPPELLETTI CON LA NUTELLA. IN QUESTO ARTICOLO QUINDI VI PARLERÒ DI UN VINO CHE BEN SI ACCOMPAGNA A DOLCI COL CIOCCOLATO.VI PARLERÒ DELL’ALEATICO DELL’ELBA, UN VINO CHE HA PIÙ DI 2000 ANNI DI STORIA, IMPORTATO DAI GRECI E COLTIVATO DAI ROMANI. PENSATE CHE ANCHE NAPOLEO-NE BONAPARTE, ESTREMAMENTE AFFASCINATO DA QUE-STO NETTARE, DURANTE IL SUO ESILIO NE INCREMENTÒ LO SVILUPPO. LA PRODUZIONE DELL’ALEATICO NON È SEMPLICE, INFATTI LE UVE VENGONO LASCIATE SOVRAMATURARE SULLE VITI PER ALCUNE SETTIMANE. VENGONO POSTE POI SU GRATIC-CI AL SOLE E GIRATE FREQUENTEMENTE.POI SI EFFETTUA LA FERMENTAZIONE ALCOLICA E, SUCCES-SIVAMENTE, SI METTE IL VINO IN BARRIQUE PER 12-14 MESI PRIMA DELL’IMBOTTIGLIAMENTO. L’ALEATICO DELL’ELBA SI PRESENTA CON UN BELLISSIMO COLORE ROSSO RUBINO INTENSO, CON QUALCHE RIFLESSO GRANATO, E SA DI FRUTTA SECCA E DI CONFETTURA DI FRUTTA ROSSA. IN BOCCA CI REGALA UN VELLUTO E UNA MORBIDEZZA DAVVERO AVVOLGENTE. INSOMMA DAVVERO IL VINO DELL’ELBA È UNA CHICCA ENOLOGICA MOLTO IM-PORTANTE NEL PANORAMA VINICOLO ITALIANO E MONDIA-LE, ASSOLUTAMENTE DA CONSIGLIARE.

DenisMeneghini

by Paolo Marani

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CUCINA

TORTA DI ROSE AGLI SPINACI, BIETE E RICOTTAUNA VERSIONE SALATA DELLA TORTA DI ROSE CHE, COMPLICE ANCHE IL RIPIENO, SI RIVELA MOLTO PIÙ

SOFFICE E MORBIDA. ALL’INTERNO UNA FARCIA MOLTO CLASSICA QUALE IL MIX DI SPINACI, BIETE E RICOTTA, ARRICCHITA POI CON LA FRUTTA SECCA DI STAGIONE. QUESTO RICCO E QUASI DOLCE RIPIENO HA ESALTATO LA PASTA BRIOCHES, LEGGERMENTE SPEZIATA CON LA NOCE MOSCATA. L’EFFETTO FINALE DI COLORI E CONSISTENZE ASSICURA UN OTTIMO SUCCESSO.

INGREDIENTI PER 5 PERSONE:PER LA BASE: 160G FARINA 00; 140G FARINA MANITOBA; LATTE; 1 UOVO; 1 CUCCH. FIOCCHI DI PATATE; 1 CUCCH. STRUTTO; 1 CUCCH. MIELE D’ACACIA; NOCE MOSCATA; 25G LIEVITO DI BIRRA; SALE

PER LA FARCIA: 360G SPINACI SURGELATI; 100G BIETE SURGELATE; 210G RICOTTA VACCINA; PINOLI; UVETTA SULTANINA; AGLIO IN POLVERE; SALE

PROCEDIMENTOSCIOGLIERE IL LIEVITO IN UN PO’ DI LATTE E ACQUA TIEPIDA.SETACCIARE LE FARINE CON I FIOCCHI DI PATATE, UNIRE LO STRUTTO AMMORBIDITO ED IL MIELE. INCORPORARE IL LIEVITO SCIOLTO ED IMPASTARE BENE.INSAPORIRE CON NOCE MOSCATA E SALE ED AGGIUNGERE L’UOVO. OTTENERE UN PANETTO DA FAR LIEVITARE PER QUALCHE ORA IN UN LUOGO UMIDO. SCONGELARE BIETE E SPINACI E MESCOLARLI CON LA FRUTTA SECCA ED IL FORMAGGIO; INSAPORIRE CON AGLIO E SALE. STENDERE LA PASTA FORMANDO UN LUNGO RETTANGOLO, FARCIRLA SU TUTTA LA SUPERFICIE CON IL COMPOSTO DI VERDURE, QUINDI ARROTOLARE A FORMA DI STRUDEL.TAGLIARE LO STRUDEL A FETTE E DISPORLE, IN ORIZZONTALE, UNA AFFIANCO ALL’ALTRA IN UNA TEGLIA ROTONDA CON CARTA DA FORNO (NOI AVEVAMO UNA TEGLIA IN CERAMICA, QUINDI NON CI È SERVITA LA CARTA).SPOLVERARE LA SUPERFICIE CON UN PO’ DI SALE E LASCIAR LIEVITARE PER CIRCA 2 - 3 ORE.CUOCERE IN FORNO CON FUNZIONE VENTILATA E 180° PER CIRCA 40 MINUTI.

MANUELA E SILVIA BIZZO SPIZZICHI E BOCCONI B

PAOLO MARANI [email protected]

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

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32 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO ATTENZIONE

AI DIVERBI TROPPO AC-CESI, CERTI FUOCHI SONO DIF-

FICILI DA SPEGNERE. LA TEMPESTA SI SPEGNERÀ NATURALMENTE · SALUTE LA TENTAZIONE DI CIMENTARVI IN UNA SERIE INTERMINABILE DI ESERCIZI AERO-BICI, ISOTONICI E SUPERSONICI SARÀ IR-RESISTIBILE

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11

FASCINO VI SIETE FATTI CARICO DI RE-

SPONSABILITÀ EXTRA CHE VI APPESAN-TISCONO INUTILMENTE. SCROLLATEVI DI DOSSO LA RUGGINE· SALUTE LE DIFESE IMMUNITARIE BASSE VI COSTRINGONO AD ADOTTARE UNA DIETA LEGGERA E FARE MOLTA ATTENZIONE AI COLPI D’ARIA

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO PRENDE-TEVELA COMODA, IN FU-TURO QUANDO TORNERÀ

IL VOSTRO ENTUSIASMO DOVRETE ESSERE LIBERI PER RIUSCIRE E COLPIRE AL CUORE· SALUTE A DIS-PETTO DEL FREDDO INVERNO, RIUSCIRETE A TROVARE MILLE E PIÙ MODI PER FAR CIRCOLARE LA VOSTRA GRANDE ENERGIA CINETICA

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01

F A S C I N O L’OPPORTUNITÀ CHE ASPETTAVATE È ALLE PORTE: AFFERRATELA AL VOLO E SENZA ESITAZIONI. LA SICUREZZA PAGA IN AMORE · SALUTE SUPER FAVORITI GLI SPORT CHE IMPLICHINO GRANDE RE-SISTENZA, COME LA MARATONA O LO SCI DI FONDO. FORZA, DUNQUE!

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO SBARAZZAT-

EVI DI TUTTO CIÒ CHE È RIMASTO IN ARRETRATO. SARETE COSÌ LEGGERI CHE L’OBIETTIVO DINNANZI

A VOI È PRATICAMENTE RAGGIUNTO · SALUTE LA GRANDE ENERGIA A DISPO-SIZIONE SARÀ CONVOGLIATA IN QUALCHE FULL-IMMERSION OLISTICA, CHE SODDISFI MENTE E SPIRITO

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

FASCINO QUANDO LE COSE CHE VOR-REMMO RIMANGONO FUORI PORTATA È PERCHÈ NON POSSIAMO PERMETTERCELE. L’EMOTIVITÀ VI TRADISCE · SALUTE CONCEDETEVI RIPOSO A SUFFICIENZA, PER NEUTRALIZZARE EVENTUALI CALI ENERGETICI O SOMATIZZAZIONI. FATE DANZA O DI GINNASTICA ARTISTICA

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO LA LIBERTÀ

H A UN SUO PREZZO E COSÌ LE AZIONI IMPULSIVE. QUALUNQUE COSA VI SPINGA OLTRE IL CUORE RICORDATENE IL PREZZO · SALUTE USATE MAGGIORE CAUTELA NEI CONFRONTI DELL’APPARATO SCHELETRICO: CERCATE DI MANTENERE SCIOLTA LA COLONNA VERTEBRALE

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO UN

RAPPORTO IM-P O R- TANTE STA GIUN-GENDO AD UN LIVELLO PIÙ PROFONDO. L’ALCHIMIA FISICA NON MANCA MA C’È DI PIÙ· SALUTE RIMANDATE EXPLOIT E PRODEZZE ATLETICO/SPORTIVE AL MESE PROSSIMO: RISCHIATE STRAPPI MUSCOLARI O PROBLEMI ALLA SCHIENA

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO AVRETE SUCCESSO SE VI LAS-

CERETE GUIDARE DA CIÒ CHE VI PIACE DI PIÙ. NON IMPUNTATEVI IN CIÒ CHE NON VI È CONGENIALE · SALUTE MESE PERFETTO PER CHI DESIDERI AUMEN-TARE FREQUENZA O INTENSITÀ DEGLI ALLENAMENTI:SPORT FAVORITI CORSA, EQUITAZIONE E PATTINAGGIO

CANCRODAL 22/06

AL 22/07FASCINO NON ABBIATE PAURA

DI COMMETTERE I SOLITI ERRORI, APRITE LE ALI E LASCIATEVI ANDARE. L’ESPERIENZA INSEGNA E AVETE IMPAR-ATO· SALUTE IL CORPO REAGIRÀ MOLTO BENE AGLI STIMOLI E LE DIFESE IMMUNI-TARIE FARANNO EGREGIAMENTE IL LORO LAVORO

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO VALUTATE IL LATO DIVERTENTE DELLE OPPORTUNITÀ CHE VI SI AFFACCIANO

ALL’ORIZZONTE. NON VI MANCANO ENERGIE E SPIRITO · SALUTE SE VI AS-TERRETE DA ESTREMISMI E VI METTERETE IN ASCOLTO DEI BISOGNI DEL CORPO, TRASCORRERETE UN MESE PIÙ CHE GO-DIBILE

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO SIATE RISOLUTI,

SEGUITE L’ISTINTO E COMIN-CIATE DA CIÒ CHE CONOSCETE MEGLIO. AVRETE UNO SPIRITO VISIONARIO CHE PAGHERÀ · SALUTE SARETE ASSIDUI E COSTANTI ANCHE NEL SEGUIRE EVEN-TUALI TERAPIE, CHE DARANNO RISULTATI SICURI. VITALITÀ E RESISTENZA ASSICU-RATE

OroscopoMETTETE AL LAVORO LA CREATIVITÀ ED

INIZIATE A GUARDARE AL FUTURO CON

SPERANZE CONCRETE

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L’ortodonzia è quella branca dell’o-dontoiatria che si occupa dello studio, dello sviluppo e della crescita dell’ap-parato dento-maxillo-facciale e delle strutture ad esso correlate, dalla na-scita alla sua maturità.

Comprende tutti i procedimenti pre-ventivi, intercettivi e correttivi delle malformazioni, utilizzando apparecchi funzionali o meccanici al fine di sta-bilire normali relazioni anatomiche e funzionali dei denti e delle loro basi ossee. Il risultato è quello di una cor-retta occlusione ed un soddisfacente aspetto estetico.

Ricopre i denti come un sottile guanto consentendo di effettuare una terapia ortodontica efficace, comoda e in-visibile. Si dimostra spesso pari e in alcuni casi superiore alle tradizionali tecniche vestibolari (visibili). Offrendo un maggior comfort, il paziente accet-ta con maggiore positività il periodo della terapia.

Page 40: La Piazza della Riviera est - 2012dic n163

575 €Impianto endosseo

70 €Otturazione semplice estetica

45 €Igiene dentale

35 €OPT (panoramica)

395 €Corona ceramica

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