Riviera est dic2013 n164

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Trattori in strada contro la Romea Commerciale Campagna Lupia pag. 6 pag. 8 Tagli alle scuole miresi, a rischio il tempo pieno Il nuovo contratto del Miur rischia di mettere in ginocchio l’offerta formativa C ol nuovo appalto il Ministero taglia il personale ausiliario nelle scuole miresi e il comune di Mira si schiera a fianco delle lavoratrici che rischiano di perdere il posto di lavoro. “In queste condizioni – osserva il sindaco Alvise Maniero – c’è il rischio concreto di dover ridurre l’orario di apertura delle scuole. L’amministrazione è a fianco delle lavoratrici che rischiano il posto di lavoro, e degli alunni e delle loro famiglie che hanno diritto a un servizio sco- lastico non dimezzato. In un paese civile è impensabile risparmiare riducendo l’orario scolastico”. Il nuovo contratto stipulato dal Miur (Ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca) per i servizi di pulizia e ausiliariato rischia di mettere in ginoc- chio l’offerta formativa anche delle scuole miresi. Nelle scorse settimane lo hanno se- gnalato preoccupate, al sindaco di Mira, le dirigenti scolastiche degli istituti comprensivi Mira 1 e Mira 2. Con la riduzione dello stan- ziamento complessivo viene, infatti, mante- nuto il servizio di pulizia ma non quello di ausiliariato, attualmente utilizzato nei plessi scolastici che funzionano a tempo pieno. La sua mancanza, se non risolta, comporterà che da questo mese non sarà più possibile garantire l’orario attuale di funzionamento delle scuole e si dovrà per forza ridurne l’orario di apertura. La società appaltatrice si è resa disponibile ad aumentare il servi- zio di ausiliariato ma a scapito del servizio di pulizia, perché la spesa non può essere aumentata. A questo punto il problema ri- mane, perché la riduzione ... Arriva la nuova passerella sul Novissimo Mira pag. 8 della Riviera Est Periodico d’informazione locale. Anno XX n.164 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it CAMPONOGARA, GLI ALUNNI MONITORATI pag. 11 Il Comitato Genitori, dell’istituto com- prensivo Antonio Gramsci di Campono- gara, è molto attivo con iniziative per i propri cittadini e, nell’anno scolastico 2012/13, ha supportato i genitori in diversi modi. L’aiuto alle famiglie è stato psico-sociale, per prevenire malesseri esistenziali degli alunni. Dilagano i furti nelle abitazioni, la gente ha paura Primo Piano pagg. 4-5 EDITORIALE Amarezza metropolitana di Nicola Stievano I l 2014 dovrebbe essere l’anno della città metropolitana Padova - Venezia -Treviso, durante il quale il progetto prenderà forma e finalmente decollerà dopo un lungo dibattito politico. Ma l’an- no nuovo non si apre certo sotto i migliori auspici visto che l’intento di dare vita ad un grande sistema di relazioni fra i tre centri e i territori interessati rischia di es- sere ridimensionato, se non addirittura affossato, dalle carenze della rete dei trasporti. In una città metropolitana che si rispetti i collegamenti ferroviari e stradali dovrebbero essere potenziati al massimo, resi più efficienti e messi a disposizione dei lavoratori e di tutti coloro che si muovono quotidianamente all’interno dell’area. Solo così è possibile accorciare le distanze, ren- dere più facili gli spostamenti di uomini e merci. Invece questo 2014 si apre con i problemi di sempre soprattutto sul fronte del trasporti ferroviari. Nonostante i note- voli investimenti, specialmente sulla linea Padova - Venezia, il sistema ferroviario me- tropolitano, del quale si sente parlare ormai da un ventennio buono, è ancora al palo e i collegamenti, dopo l’entrata in vigore del nuovo orario “cadenzato”, mostrano tutta la loro fragilità proprio in ambito locale. continua a pag. 3 continua a pag. 15 L’Intervento L a lotta alla contraffazione alimentare e la sicurezza del consuma- tore sono troppo importanti per essere oggetto di demagogia e di polveroni mediatici. Siamo da sempre in prima linea nella difesa della qualità delle nostre produzioni e della sicurezza alimentare. Sì alla sicurezza alimentare, no alla demagogia *Presidente della Sezione alimentari di Confindustria Padova di Giovanni Taliana* Expo 2015, una grande occasione anche per il Veneto di mettere in mostra i propri tesori artistici, architettonici, culturali ma anche paesaggistici ed enogastronomici. EXPO 2015, LE VILLE VENETE ASPETTANO I TURISTI pag. 25 10% 40% 50% 30% 30% 50% 50% 20% 20% 10% 10% 30% 20% 60% 40% 60% COUPON del risparmio Cogli le migliori offerte della tua zona! SPACCIO DI FABBRICA: VIA BRUNACCI, 10/C MARGHERA (VE) ZONA PANORAMA TEL. 041 922692 marghera@dormiflex.it FABBRICA: VIA A. GRANDI, 13 SANTA MARIA DI SALA (VE) TEL. 041 5730800 www.dormiflex.it PIOVE DI SACCO e limitrofi 049 9705597 PIOVE DI SACCO Affiliato: PI.CO. s.a.s. P.tta Japelli, 1 - Tel. 049 9705597 - 049 9705601 www.grimaldifranchising.it [email protected] CAMPOLONGO MAGGIORE, Loc. Bojon in pieno centro del paese splendida casa singola di ampia metratura disposta su 2 livelli fuori terra, con cantina, c.t., ripostiglio-lavanderia e 30 mq di garage al piano terra, cucina, soggiorno, studio, bagno e 3 ampie camere da letto al piano primo. Giardino di proprietà piantumato. Da vedere! Rif. 131383

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Riviera est dic2013 n164

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Trattori in strada contro la Romea Commerciale

Campagna Lupia

pag. 6

pag. 8

Tagli alle scuole miresi, a rischio il tempo pienoIl nuovo contratto del Miur rischia di mettere in ginocchio l’offerta formativa

Col nuovo appalto il Ministero taglia il personale ausiliario nelle scuole miresi e il comune di Mira si schiera a fianco

delle lavoratrici che rischiano di perdere il posto di lavoro. “In queste condizioni – osserva il sindaco Alvise Maniero – c’è il rischio concreto di dover ridurre l’orario di apertura delle scuole. L’amministrazione è a fianco delle lavoratrici che rischiano il posto di lavoro, e degli alunni e delle loro famiglie che hanno diritto a un servizio sco-lastico non dimezzato. In un paese civile è

impensabile risparmiare riducendo l’orario scolastico”. Il nuovo contratto stipulato dal Miur (Ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca) per i servizi di pulizia e ausiliariato rischia di mettere in ginoc-chio l’offerta formativa anche delle scuole miresi. Nelle scorse settimane lo hanno se-gnalato preoccupate, al sindaco di Mira, le dirigenti scolastiche degli istituti comprensivi Mira 1 e Mira 2. Con la riduzione dello stan-ziamento complessivo viene, infatti, mante-nuto il servizio di pulizia ma non quello di

ausiliariato, attualmente utilizzato nei plessi scolastici che funzionano a tempo pieno. La sua mancanza, se non risolta, comporterà che da questo mese non sarà più possibile garantire l’orario attuale di funzionamento delle scuole e si dovrà per forza ridurne l’orario di apertura. La società appaltatrice si è resa disponibile ad aumentare il servi-zio di ausiliariato ma a scapito del servizio di pulizia, perché la spesa non può essere aumentata. A questo punto il problema ri-mane, perché la riduzione ...

Arriva la nuova passerella sul Novissimo

Mira

pag. 8

della Riviera Est

Periodico d’informazione locale. Anno XX n.164 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

Camponogara, gli alunni monitorati

pag. 11

Il Comitato Genitori, dell’istituto com-prensivo Antonio Gramsci di Campono-gara, è molto attivo con iniziative per

i propri cittadini e, nell’anno scolastico 2012/13, ha supportato i genitori in

diversi modi. L’aiuto alle famiglie è stato psico-sociale, per prevenire malesseri

esistenziali degli alunni.

Dilagano i furti nelle abitazioni, la gente ha paura

Primo Piano

pagg. 4-5

EDITORIALE

Amarezza metropolitana di Nicola Stievano

Il 2014 dovrebbe essere l’anno della città metropolitana Padova - Venezia -Treviso, durante il quale il progetto

prenderà forma e fi nalmente decollerà dopo un lungo dibattito politico. Ma l’an-no nuovo non si apre certo sotto i migliori auspici visto che l’intento di dare vita ad un grande sistema di relazioni fra i tre centri e i territori interessati rischia di es-sere ridimensionato, se non addirittura affossato, dalle carenze della rete dei trasporti. In una città metropolitana che si rispetti i collegamenti ferroviari e stradali dovrebbero essere potenziati al massimo, resi più effi cienti e messi a disposizione dei lavoratori e di tutti coloro che si muovono quotidianamente all’interno dell’area. Solo così è possibile accorciare le distanze, ren-dere più facili gli spostamenti di uomini e merci. Invece questo 2014 si apre con i problemi di sempre soprattutto sul fronte del trasporti ferroviari. Nonostante i note-voli investimenti, specialmente sulla linea Padova - Venezia, il sistema ferroviario me-tropolitano, del quale si sente parlare ormai da un ventennio buono, è ancora al palo e i collegamenti, dopo l’entrata in vigore del nuovo orario “cadenzato”, mostrano tutta la loro fragilità proprio in ambito locale.

continua a pag. 3

continua a pag. 15

L’Intervento

La lotta alla contraffazione alimentare e la sicurezza del consuma-tore sono troppo importanti per essere oggetto di demagogia e di polveroni mediatici. Siamo da sempre in prima linea nella difesa

della qualità delle nostre produzioni e della sicurezza alimentare.

Sì alla sicurezza alimentare, no alla demagogia

*Presidente della Sezione alimentari di Confindustria Padova

di Giovanni Taliana*

Expo 2015, una grande occasione anche per il Veneto di mettere in mostra

i propri tesori artistici, architettonici, culturali ma anche paesaggistici ed

enogastronomici.

Expo 2015, lE villE vEnEtE aspEttano i turisti

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CAMPOLONGO MAGGIORE, Loc. Bojon in pieno centro del paese splendida casa singola di ampia metratura disposta su 2

livelli fuori terra, con cantina, c.t., ripostiglio-lavanderia e 30 mq di garage al piano terra, cucina,

soggiorno, studio, bagno e 3 ampie camere da letto al piano primo.

Giardino di proprietà piantumato. Da vedere! Rif. 131383

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Riviera Provincia RegioneCampolongo

pag. 6

Il museo archeologico si ingrandisce

mira

pag. 8

Il Comune vince il concorso ambientale di E.on

sport

pag. 11

Giulia Compagno vince i mondiali di kickboxing

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected] in redazione il 29 dicembre 2013Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

srldi

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

EDITORIALE

Amarezza metropolitana Ormai le proteste dei pendolari sono all’ordine del giorno e le notizie dei disagi si moltiplicano, al punto che la Regione ha intenzione

di cancellare l’accordo per il trasporto locale con Trenitalia e individuare altre soluzioni. Proprio mentre andiamo in stampa arriva la notizia che il Governatore del Veneto Zaia ha revocato il contratto con Trenitalia invocando la possibilità di fare una gara per assegnare il servizio. “Mettiamo in discussione il fatto che ci possa essere solo ed esclusivamente un gestore per i treni regionali. - ha detto - Facciamo una gara, è una facoltà che ci viene data dalla legge”.

Non è accettabile che migliaia di lavoratori ogni giorno siano in balia di ritardi, cancellazioni, disservizi e molte altre incognite che causano problemi a non fi nire. Non è accettabile che chi sceglie o è costretto a ricorrere ai mezzi pubblici si trovi a dover affrontare temi di percorrenza insostenibili, almeno il doppio rispetto a chi ricorre all’automobile. Ma anche per gli automobilisti muoversi all’interno della cit-tà metropolitana comincia a costare caro, molto caro. Ad inizio anno gli aumenti dei pedaggi su sistema autostradale tra Padova, Venezia, Treviso e Rovigo sono un’amara realtà con la quale sono chiamati a fare i conti anche gli autotrasportatori. A quanto pare è il prezzo da pagare per la costruzione del Passante, il quale però, con queste cifre rischia di essere sempre meno frequentato, soprattutto dai pendolari.

Anche loro devono far quadrare i conti con costi sempre più alti e stipendi al palo. Mentre la politica sta cercando di correre ai ripari prevedendo sconti e agevolazioni per i residenti, soluzioni che probabilmente dovevano essere messe a punto prima dell’introduzione degli aumenti, c’è chi prevede un sensibile aumento del traffi co sulla viabilità locale. E qui siamo ancora in pieno scaricabarile fra entri e Regione. Davvero un pessimo debutto per l’anno della Pa-Tre-Ve.

segue da pag. 1

di Nicola Stievano

Dolo-Mirano, Chioggia-Cavarzerelavori pEr 500mila Euro nEgli istituti supEriori

Lavori per 500mila euro programmati e approvati dalla Provincia per i distretti scolastici di Dolo e Mirano, e, nel basso Veneziano, Chioggia e Cavarzere.Le scuole superiori di Dolo e Mirano saranno interessate da una serie di interventi di manutenzione straordina-ria per un importo complessivo di 200mila euro. Il progetto definitivo prevede la siste-mazione dei serramenti e delle pareti, compreso il ripristino dei manti di copertura, degli istituti Lazzari, Musatti e Galilei di Dolo e Maiorana-Corner, 8 Marzo-Lorenz e Ponti-Levi a Mirano.Il progetto definitivo dei lavori di manutenzione straordinaria è stato ap-provato anche per le scuole della zona di Chioggia e Cavarzere, per un importo complessivo di 300mila euro. Gli interventi riguardano il completamento del consolidamento statico all’Istituto Marconi a Cavarzere e la manutenzio-ne interna ed esterna dell’istituto Righi di Chioggia.

Sport e territoriola rEgionE sostiEnE lE 4 maratonE vEnEtE

C’è anche la “Venicemarathon” nell’elenco delle 4 maratone venete che beneficeranno di complessivi 150mila euro, a titolo di sostegno che la Regione ha stabilito di assegnare per l’organizza-zione degli eventi nel 2014. Treviso Marathon, Maratona di S. Antonio, Verona Marathon e Veni-cemarathon sono i quattro grandi eventi sportivi presi in considerazione - come ha spiegato l’assessore regionale allo Sport Marino Zorzato - per la loro rilevanza sul piano sportivo, ma anche sotto il profilo sociale e culturale. Nel dettaglio all’Asso-ciazione Sportiva Dilettantistica “Venicemarathon Club” verranno attribuiti 80mila euro, 30mila dei quali per la mara-tona di Venezia e 50mila per quella di Padova.

A Jesolo ci sarà un unico luogo per dare risposte alle richieste delle centinaia di

migliaia di turisti che arrivano li ogni anno. Questo il senso della “ Casa del turismo”

un progetto della Provincia presentato nelle scorse settimane dalla presidente

Francesca Zaccariotto. Il progetto prevede l’assegnazione alla rete associativa che

la gestirà, degli spazi e dei locali, per 400 mq al primo piano dell’immobile Kursaal

di Jesolo. La durata dei lavori è di 36 mesi, a partire dalla data di sottoscrizione

del contratto, cioè inizio 2014. Sarà un modello per gli altri ambiti del territorio

provinciale.

EconomiasEgnali di riprEsa

pEr lE imprEsE

Segnali di ripresa dall’e-

conomia vene-ziana dai dati della Camera

di Commercio: rispetto allo

stesso periodo del 2012, fra giugno e settembre del 2013 hanno cessato l’attività quasi 800 aziende in meno,

3.978 contro 4.770. Sono piccoli segnali di una stabilizzazione della

recessione che dovranno diventare più solidi nel 2014. Intanto analizzando

nel dettaglio, il settore più in sofferen-za, è quello delle costruzioni che ha perso oltre 500 ditte e l’industria in

senso stretto che ne ha viste chiudere quasi 300.

JesolonasCE la Casa

dEl turismo

spazi apErti

pag. 19

Turismo: dalla costa alle città d’arte, si torna a vedere positivo

EConomia

pag. 20

Venezia stenta nella geografia veneta del benessere

sanità

pagg. 28-29-30

Sedazione palliativa o eutanasia mascherata?

politiCa

pag. 32

Aria di votazioni, 345 sindaci al rinnovo

spEttaColo

pag. 34

Intervista ad Aldo Tagliapietra, storico leader de “Le Orme”

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4 Argomento del mese

matEriE primE salgono prEzzi E furti

Sicurezza ferroviaria e furti di rame

423mila euro e 38mila chilogrammi di rame trafugato. A tanto ammontano i danni provo-cati dai furti di rame sulle linee ferroviarie

venete nei soli primi nove mesi del 2013.Un fenomeno che mette seriamente a rischio

il buon funzionamento del trasporto ferroviario. Nel periodo preso in esame sono stati coinvolti 291 tre-ni per un totale di quasi ottomila minuti di ritardo. Furti che sin troppo spesso restano impuniti. L’ulti-mo episodio ha bloccato per ore quaranta treni sulla tratta Venezia-Padova a causa dell’ennesimo furto di rame. I ladri hanno agito sulla linea AV Venezia-

Padova fra le stazioni di Venezia Mestre e Pado-va Interporto. L’anomalia lungo la linea è stata rilevata dai sistemi di sicurezza e i treni in entrambi i sensi di marcia sono stati deviati sulla linea convenzionale con ingenti ritardi. Per ora questi furti hanno provocato solo ritardi e disagi ai cittadini in viaggio e alle Ferrovie ma se i sistemi di rilevamento dei problemi un giorno avessero un guasto improvviso? Questi furti sono pericolossimi eppure sempre più frequenti. I dati dell’Osservatorio Nazionale sui furti di rame sono signifi cativi se si guarda ai primi 6 mesi del 2013: 11.040 furti (+12,1% vs 2012) per 2.720 soggetti denunciati (+41%) di cui 1.631 (+36,7%) in stato di arresto.

E’ Andrea, 23 anni, la vittima più grave dell’escalation di rapine e furti che negli ultimi mesi del 2013 ha inve-stito in modo preoccupante il Veneto.Lui, un commesso di dicount, si è visto puntare la pisto-

la alla testa e poi ha sentito lo sparo che l’ha costretto ad una diffi cile lotta per la vita. Ma la cronaca racconta quasi ogni giorno di signore più o meno anziane colpite brutal-mente lungo le vie delle nostre città anche per un bottino di pochi euro.

La gente ha paura e la preoccupazione degli ammini-stratori locali è altissima tanto che non si contano le richieste di aumentare le forze dell’ordine di pattuglia sui territori.

Molti i primi cittadini che hanno fatto appello anche al Governatore Zaia chiedendo risorse economiche, fi nanzia-menti ai propri distretti di polizia, soldi che il più delle volte erano a bilancio in Regione e sono stati cancellati, così come è accaduto per l’impegno a fi nanziare le telecamere.

In alcuni territori, come a Padova e nella Saccisica, ver-so fi ne anno sono arrivati rinforzi nell’ambito di competenza dell’arma dei carabinieri. Così sono stati intensifi cati i pattu-gliamenti e la presenza di agenti là dove sono sempre più in

azione bande di ladri che non disdegnano di compiere danni e atti di vandalismo.

Purtroppo però, operazioni come queste non potranno durare a lungo su un territorio e, soprattutto, non possono essere replicate all’infi nito.

Nel Veneziano i reati complessivi, nei primi otto mesi del 2013, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono aumentati del 3,5 per cento. Con un’impennata dei reati predatori in particolare ad agosto dove i furti in casa sono aumentati del 14 per cento, mentre quelli nei negozi del 24 per cento. “Ogni tanto - ha affermato Alessandro Pansa, capo della Polizia all’assemblea dell’Associazione funzionari di polizia - qualcuno mi chiede di aumentare il livello dei controlli in alcune città. Voglio essere sincero con tutti: oggi non siamo in grado di accrescere la sicurezza da nessuna parte del territorio. E da nessuna parte vuol dire anche Venezia”. L’annuncio di Pansa è ancora più grave guardando al futuro. “Il prossimo anno caleranno ancora gli uomini e ci sarà ancora meno sicurezza”.

E’ paradossale pensare che aumentano i reati e cala il numero di chi può contrastarli. “I reati predatori si com-

battono anche con la prevenzione - spiega infatti Diego Brentani, segretario provinciale del sindacato di polizia Siulp - e questa la si fa mettendo agenti in strada. In questo momento siamo al lumicino. Se abbiamo gli uomini non abbiamo le macchine e viceversa. Poi fi niscono i soldi per la manutenzione delle auto e queste si fermano. A riprova che stare in strada porta a risultati l’abbiamo avuta a gennaio 2013, quando sono stati messi per le vie la metà dei poli-ziotti arrivati per sostituire quelli che sono stati trasferiti. In nemmeno quindici giorni sono calati, del sessanta per cento, i reati predatori denunciati”. “Non è solo una questione di organici e mezzi - afferma però Francesco Lipari, se-greta-rio provinciale del sindacato di polizia Coisp - Il problema è più complesso, riguarda il fatto che il sistema giustizia in Italia non funziona. Chi commette reati si rende conto che nella gran parte dei casi la fa franca. Non solo, da tempo in Italia non c’è la certezza della pena”. “Chi commette la gran parte dei reati predatori - conclude Lipari - è consape-vole del fatto che pochi giorni dopo, se non ore, si ritrova fuori e torna a fare quello che sa fare meglio: delinquere”.

di Germana urbani

Pansa: “Nel 2014 caleranno ancora gli agenti di polizia e ci sarà ancora meno sicurezza”

Lipari: “Il problema è più complesso,

riguarda il fatto che il sistema giustizia

in Italia non funziona”

SICUREZZAAggressioni e scippi

per strada, di giorno e di notte, topi d’appartamento

di nuovo all’opera in un crescendo di furti messi a segno nelle province venete.

Una escalation che i soli agenti presenti

nei territori non possono contrastare effi cacemente

Allarme sicurezza: sempre più ladri e sempre meno agenti

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5Argomento del mese

di Germana urbani

Zaia ringrazia ma chiede un impegno al GovernoTornano le ronde Le vere risposte dovrebbero venire dalle istituzioni

Se la sicurezza non arriva dallo Stato i cittadini si organizzano e tornano sulla strada a far la ronda. Sulle ronde si era tanto discusso anni fa, quando l’argomento sicurezza era cavalcato di gran carriera dalla Lega e da An. Ma dopo la regolarizzazione delle ronde non se ne era più vista una. Di fronte a una crescente domanda di sicurezza, però, in tutta la regione stanno tornando di moda i

pattugliamenti delle associazioni di volontari. Alcuni, soprattutto giovani, girano armati di telefonini pronti a documentano tutto il possibile e a pubblicarlo in diretta sui social media. Scelte che possono essere molto pericolose e che hanno allarmato anche il prefetto Domenico Cuttaia che ha sottolineato quanto sia rischioso postare su Facebook foto o altro materiale di presunte situazioni di reato. Ma certamente è rischioso anche sostituirsi agli agenti nel controllo del territorio, una soluzione dal fi ato corto, come riconosce lo stesso Governatore Luca Zaia, leghista della prima ora. “Io apprezzo la generosità con la quale queste persone si rendono disponibili a collaborare con le forze dell’ordine ma è evidente che questa non può essere la soluzione dirimente per prevenire e contrastare gli episodi malavitosi - ha detto il governatore Zaia - “Gli episodi criminosi, in base alle statistiche, sono in aumento e per contro si registra, a causa dei tagli statali, una drastica riduzione dell’organico degli agenti: ciò signifi ca esporre a eccessivi pericoli le famiglie e le aziende. Il governo riveda le sue priorità”. Ma anche la Regione ha le sue mancanze e basta dare un’occhiata al bilancio regionale per verifi care se Zaia e la sua Giunta crede nella necessità di investire o no in sicurezza. “Occorre pensare - ha sottolineato Piero Ruzzante, Consigliere regionale del Pd - che si è passati dai 5,6 milioni di euro del 2010 ai 100 mila euro del 2011, fi no agli zero euro messi a bilancio per il 2012. Ma non erano proprio la Lega e il Pdl a ritenere la sicurezza e la lotta alla criminalità obiettivi strategici per il loro mandato? Beh, a giudicare dai numeri non si direbbe affatto”.

Allarme sicurezza: sempre più ladri e sempre meno agenti

10 Argomento del mese

spalla pag 5 per vene-ziane

Nel veneziano

Allarme sociale Furti in abitazione in forte aumento Un 2013 da dimenticare sotto il profi lo dell’ordine pubblico e della sicurezza in

provincia di Venezia dove i ladri in alcune aree si sono letteralmente scatenati e hanno provocato allarme sociale. Per tutta risposta sono sorti sul territorio,

gruppi di vigilanza e autodifesa. Le zone più colpite dalle scorrerie di vere e proprie bande organizzate, prevalentemente dell’est europeo sono state quelle del Miranese (zona di Martellago), della Riviera del Brenta, diversi quartieri di Mestre e Sando-natese. Ma a tracciare un quadro della situazione è stato a dicembre il Prefetto Domenico Cuttaia. In provincia di Venezia sono aumentati del 12 per cento i furti in abitazione e preoccupa anche l’aumento dei borseggi, cioè i “furti con destrezza”. Sono diminuiti di gran lunga i furti di automobili, che sono stati 55 in meno e soprat-tutto le rapine in banca e quelle nei negozi. Continuano ad essere stabili e numerose le rapine in abitazione. Sono aumentati arresti e denunce: 719 i primi 6556 le seconde. Questo è un segno di un maggior impegno delle forze dell’ordine rispetto all’anno precedente. Cuttaia ha spiegato che uno dei mezzi più utili per fermare i furti e le rapine sono le telecamere, il problema è poi la presenza nelle sale controllo per osservare ciò che registrano in tempo reale, altrimenti la loro presenza è inutile. Cuttaia ha proposto che i volontari dei gruppi di autodifesa stiano vicini ai video delle sale controllo delle telecamere piuttosto che andare in giro con le ronde. Il Prefetto nella sua analisi della situazione fatta a fi ne anno, non ha risparmiato il fatto che si hanno dei segnali di infi ltrazioni mafi ose nell’economia veneta e veneziana. Il prefetto poi ha spiegato che l’attenzione deve essere massima nei settori in cui possono svilupparsi le organizzazioni criminali, in particolare a partire dallo spaccio delle sostanze stupefacenti, dal commercio abusivo e spesso di prodotti contraffatti e lo sfruttamento della prostituzione. Ma la paura più grande dei residenti è quella dei furti in abitazione. Ci sono stati anziani e famiglie che si sono trovati i ladri in casa di notte e proprio per questo, sono sorti nelle scorse settimane in Riviera gruppi di vigilanza di vicinato da parte di cittadini, che controllano fi no a tarda ora le strade per evitare i raid di bande di predoni che razziano tutto. La denuncia arriva dai sindaci della Riviera, preoccupati per la brutta piega che potrebbe derivare da azioni scon-siderate di autodifesa o “giustizia fai da te”. I gruppi attivi sarebbero attualmente almeno cinque, sparsi fra Mira, Compagna Lupia, Camponogara e Campolongo. I sindaci spiegano che succede. “I cittadini - spiega Fabio Livieri, sindaco di Campa-gna Lupia e presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss13 - si sono organizzati da settimane in gruppi di autodifesa. Sono molto attivi nella frazione di Lova e anche a Campagna Lupia capoluogo. Sono gruppi di 10-15 persone che perlustrano il territorio e avvisano le forze dell’ordine in caso di movimenti sospetti. In un caso sono riusciti anche ad aiutare i carabinieri a fermare una banda di ladri pronta ad entrare in azione con arnesi da scasso. Ho anche incontrato i cittadini che partecipano a questi gruppi, e mi hanno assicurato che la loro funzione è quella di collaborare con le forze dell’ordine. Nessuno gira per le strade armato”. I primi a partire con questa esperienza erano stati a Mira ad agosto un gruppo di residenti della zona di via Molin Rotto a Gambarare. In estate quasi metà delle abitazioni erano state razziate. Per questo si era costituito un gruppo di vigilanza di vicinato. A.A.

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6 Campagna Lupia - Campolongo

Romea commerciale, la protesta degli agricoltori ai lati della statale 309. Questa la manifestazione che si è tenuta a dicembre quando sono scesi in strada i trattori della Confederazione Italiana Agricoltor (CIA). La protesta

è stata organizzata per la precisione, all’altezza dell’incrocio di Lugo contro la realizzazione della nuova autostrada che correrà da Orte a Mestre, il cui pro-getto è stato recentemente approvato dal Cipe. Chiare le ragioni della protesta, ha puntato come tante iniziative a fermare il consumo del terreno. Suolo che, invece, la nuova arteria cementificherebbe. “E’ di queste settimane - spiegano i rappresentanti della Cia - la notizia dell’approvazione al Cipe della nuova Romea Commerciale. Quest’opera correrebbe parzialmente sul percorso di una strada già esistente ma, poco prima di Ravenna, si svilupperebbe in un tracciato del tutto nuovo fino ad incrociare l’A4. Pur senza entrare nel merito dell’opportunità o meno di quest’opera, rileviamo che il percorso scelto va a costituire in Veneto un terzo asse Nord-Sud, e consumerebbe centinaia di ettari di suolo, impattando fortemente su una zona agricola e tagliando in due una zona di pregio come la Riviera del Brenta”. Una scelta, per gli agricoltori, scellerata. “Come Cia Venezia - continuano gli agricoltori - già da tempo orientiamo la nostra azione al risparmio di suolo ed alla salvaguardia delle aree agricole, e preferiamo l’utilizzo ed il potenziamento degli assi viari esistenti alla costruzione di nuovi. Le soluzioni alternative possono essere molteplici. Non è compito nostro stabilire quale sia la migliore delle scelte, ma continuiamo ad affermare con forza la necessità di tutelare il territorio agricolo ancora intatto”. Precisa la posizione del sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri. “Quando si vogliono realizzare importanti opere come la Romea Commerciale, - spiega Livieri - è importante mettere dei paletti

alla cementificazione del territorio, l’azione di sensibilizzazione degli agricoltori va ascoltata”. Con Livieri, il sindaco di Camponogara, Giampietro Menin, che ha partecipato alla manifestazione e chiede alla Regione “che i progetti del trac-ciato vengano spediti anche al mio Comune per una utile discussione”. Il gruppo consigliare del Pd provinciale infine attacca la Regione e la Provincia. “Il Pd provinciale - dice il capogruppo Renato Martin - chiede la possibilità di conoscere e discutere il progetto della Romea Commerciale, approvato dal Cipe. La Lega Nord preferisce raccogliere una posizione di parte (riferito al Comune di Dolo), facendo ricadere su altri territori il pesante impatto paesaggistico e ambientale”.

di Alessandro Abbadir

L’autostrada sarà la terza asse viario sulla direttrice Nord-Sud, consumerà centinaia di ettari di suolo

Campagna Lupia La Cia si schiera contro l’autostrada Orte - Mestre

Trattori in strada contro la Romea

Un tratto della Romea

E’ stata inaugurata a dicembre l’esposizio-ne archeologica, realizzata dal Gruppo Ar-cheologico Mino Meduaco di Campolongo

Maggiore. L’esposizione è nata come supporto delle attività didattiche offerte dal Gruppo e dalla Cooperativa Ostis (associata del Gruppo), ed è rivolta a tutti, grazie alla qualità e natura dei reperti; alcuni inusuali e rari. Una sezione offre la ricostruzione dei manufatti più antichi rendendo pratica testimonianza delle prime for-me di manualità dell’uomo. Un’altra sezione è dedicata ad un gruppo di ceramiche riferibili ad un villaggio dell’era del Bronzo recente (XIII secolo a. C.) rinvenute lungo un antico ramo del Brenta. Proprio il Brenta (Medoacus l’antico nome) ha rappresentato il fattore decisivo degli insediamenti tra Padova (Patavium) ed il margine lagunare: è dimostrata una diffusa frequentazione dei nostri territori da parte degli antichi Veneti. Altra sezione è dedicata al periodo romano: le vie di terra, le attività agricole con oggetti ritrovati e fedeli ricostruzioni. La sezione dedicata alla cucina è rappresentata da suppellettili autentiche, vasi, piatti raffinati, passando, poi per l’abbigliamento e gli oggetti personali. Di notevole fattura sono i gioielli ed i camei incisi. Si passa, alle numerose monete, testimonianza del notevole uso nei nostri territori. C’è una sezione dedicata ai corredi funerari con la presentazione dell’importantis-simo sito di Lova. L’ultima parte è dedicata al medioevo in particolare alla ceramica graffita e smaltata. Ma cosa è il Gruppo Archeologico Mino Medoaco? “Il Gruppo - spiega Marino Zamboni - è nato 25 anni fa per scommessa. Un manipolo di amici, tutti appassionati di storia si sono convinti che nelle zona a cavallo tra la Riviera del Brenta e la Saccisica, si pote-vano fare delle scoperte interessanti. A distanza di un quarto di secolo, la scommessa è stata vinta: le scoperte, hanno dimostrato che i nostri territori erano ricchi di insediamenti veneti antichi, romani ma anche di età antecedenti. Mino Meduaco ha scoperto, sotto la direzione della soprintendenza, oltre 200 siti archeologici, disegnando una mappa degli insediamenti antichi. Prima di questi ritrovamenti (che nel totale assommano ad oltre 12.000 reperti), c’era solo una vaga idea degli insediamenti antichi della zona”. Al Gruppo Archeologico è stata affidata dal comune di Campolongo 10 anni fa, una ex scuola in località Santa Maria Assunta. La scuola, ristrutturata per l’occasione, ha permesso di avere spazi adeguati e di sviluppare nuove attività. Nella nuova sede hanno trovato posto, la nuovissima biblioteca intitolata al socio scomparso Giorgio Zannato, laboratori, sale riunioni, esposizioni e la Nuo-va Esposizione Archeologico - Didattica “Gianna Ravagnan”. Info cell. 328 4793941- 349 3235320- 331 5345759.

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A.A.

E’ stato presentato a dicembre nella sala consiliare del

municipio di Campagna Lu-pia, il progetto definitivo di potenziamento dell’impian-to idrovoro di Lova e della botte a sifone al di sotto del canale Taglio Novissimo. Ad illustrarlo è stato il Consor-zio di bonifica Acque Risorgive dopo aver presentato in Regione, nelle scorse settimane, anche lo studio di impatto ambientale. “Si tratta di un intervento importante – spiega il direttore Carlo Bendoricchio – per migliorare la sicurezza idraulica di un ba-cino scolante di 1.750 ettari nei comuni di Campagna Lupia, Camponogara e Campolongo Maggiore, attualmente penalizza-to da fenomeni di allagamento in occasione di eventi alluvionali. Inoltre, grazie a questo progetto, sarà possibile apportare un apprezzabile contributo al disinquinamento della laguna attra-verso l’autodepurazione delle acque”. Il progetto definitivo che è stato presentato alla popolazione, prevede la realizzazione di una nuova idrovora da 2,5 metri cubi al secondo, la realizzazio-ne di un canale di scarico a valle dell’idrovora, la realizzazione di una nuova botte a sifone al di sotto del Novissimo che scari-cherà sulla canaletta Cornio. Prevede anche l’eliminazione della strozzatura idraulica sulla stessa canaletta Cornio, costituita dal ponticello pedonale di attraversamento. I documenti, progetto e studio di impatto ambientale, sono consultabili anche nelle sedi comunali di Campagna Lupia, Camponogara e Campolongo Maggiore. Grazie all’intervento sarà possibile migliorare la sicu-rezza idraulica di un bacino scolante di 1.750 ettari attualmen-te penalizzato da fenomeni di allagamento. A.A.

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8 Mira

Col nuovo appalto il Ministero taglia il persona-le ausiliario nelle scuole miresi e il Comune si schiera a fianco delle lavoratrici che rischiano

di perdere il posto di lavoro. “In queste condizioni – osserva il sindaco Alvise Maniero – c’è il rischio concreto di dover ridurre l’orario di apertura delle scuole. L’amministrazione è a fianco delle lavoratrici che rischiano il posto di lavoro, e degli alunni e delle loro famiglie che hanno diritto a un servizio scolasti-co non dimezzato. In un paese civile è impensabile risparmiare riducendo l’orario scolastico”. Il nuovo contratto stipulato dal Miur (Ministero della Pubbli-ca Istruzione, Università e Ricerca) per i servizi di pulizia e ausiliariato, rischia di mettere in ginocchio l’offerta formativa anche delle scuole miresi. Nelle scorse settimane lo hanno segnalato preoccupate, al sindaco di Mira, le dirigenti scolastiche degli istituti comprensivi Mira 1 e Mira 2. Con la riduzione dello stanziamento complessivo viene, infatti, mantenuto il servizio di pulizia ma non quello di ausiliariato, attualmente utilizzato nei plessi scolastici che fun-zionano a tempo pieno. La sua mancanza, se non risolta, comporterà che da questo mese non sarà più possibile garantire l’orario attuale di funzionamento delle scuole, e si dovrà per forza ridurne l’orario di apertura. La società appaltatrice si è resa disponibile ad aumentare il servizio di ausiliariato, ma a scapito del servizio di pulizia, perché la spesa non può es-sere aumentata. A questo punto il problema rimane, perché la riduzione delle pulizie non è pensabile. Il problema vero è che lo stanziamento assegnato è troppo basso per le esigenze delle scuole. Come esempio, basti considerare che il finanziamento mensile per il servizio di pulizia per la sola direzio-ne didattica di Oriago ammontava nel 2007 a più di 29mila euro, e passerà dal 1° gennaio 2014, per tutto l’Istituto Comprensivo Mira 2, a meno di

5.000 euro. Già da settembre ci sono due lavora-trici in meno rispetto all’anno precedente, e con queste disponibilità c’è il rischio concreto di ulteriori riduzioni. Con le lavoratrici ausiliarie della scuola, si è schierato subito oltre al sindaco Alvise Maniero, l’assessora alle Politiche Educative Orietta Vanin. “Siamo di fronte ad un alternativa pazzesca – dice la Vanin – o mantenere gli orari attuali, ma avere le scuole sporche, oppure avere le scuole pulite e ridurre l’orario scolastico. E’ assurdo pensare di re-alizzare risparmi a spese del buon funzionamento. Se veramente a Roma hanno a cuore la formazio-ne di base dei cittadini di domani, è fondamentale che nella Legge di Stabilità, o in una legge ad hoc, venga inserito l’emendamento, proposto dalle or-ganizzazioni sindacali e fatto proprio dal Governo,

che stabilisce una proroga per due mesi degli appalti nelle scuole alle stesse condizioni del 2013, sia che ci siano le aziende uscenti sia che ne sia subentrata una nuova, come è il caso di Mira. Ciò per consentire nel frattempo alla commissione governativa di tro-vare una soluzione che garantisca i livelli attuali del servizio scolastico e le garanzie occupazionali per un personale in massima parte femminile, già penaliz-zato negli anni scorsi da pesanti riduzioni salariali”. Per difendere la qualità dell’offerta formativa delle scuole miresi e tutelare il posto di lavoro di tutte le operatrici scolastiche è stato approvato all’unanimità in Consiglio comunale di fine dicembre, un docu-mento che ne sostiene le richieste, e che sollecita i parlamentari locali a fare il possibile perché l’emen-damento proposto sia approvato.

di Alessandro Abbadir

Scuole Il consiglio comunale si è schierato con le lavoratrici in lotta

Tagli alle ausiliarie, a rischio il tempo pieno

La scuola Villa Lenzi a Mira

Il nuovo contratto del Miur rischia di mettere in ginocchio l’offerta formativa

Territorio

Dopo anni di attesa, una buona notizia per i residenti della località Porto Menai di Mira: è stata fatta la gara di appalto e assegnati lavori per la realizzazio-

ne del percorso ciclopedonale e della passerella sul canale Novissimo. A darne notizia i consiglieri provinciali del Pd Renato Martin e Guerrino Palmarini. “Il percorso cicla-bile collegato al Naviglio Brenta - spiega Palmarini - è stato finanziato in parte dalla Provincia con fondi propri con 253 mila euro e in parte con la partecipazione al bando promos-

so dal Gal Antico Dogado con fondi Europei all’interno di un programma di sviluppo rurale per il Veneto, per 380 mila euro. Il tutto per un importo complessivo di 633 mila euro. L’appalto è stato vinto in questi giorni dalla ditta “Rossi Co-struzioni Generali Srl” di Vicenza che ha offerto un ribasso di 21,173 %”. Sarà realizzato un percorso cicloturistico che segue il tracciato perilagunare lungo il canale Novissi-mo, connettendosi a nord con il più noto itinerario lungo il Naviglio del Brenta e a sud con la pista ciclabile Lugo-Lova,

sua continuazione naturale sviluppata lungo la medesima sommità arginale del Novissimo. Con questo percorso sarà realizzata una passerella ciclopedonale sul Novissimo a Porto Menai all’altezza della provinciale 22. “Si comple-ta - concludono i consiglieri - un lungo iter, che abbiamo seguito passo a passo, e che finalmente nel 2014 vedrà la realizzazione dell’opera”. Ma oltre alla passerella sul Novissimo, arrivano anche buone notizie sul versante del sottopasso ciclopedonale di Borbiago che però da indicazio-

ni della Regione, dovrà costare meno di un milione di euro. Per ottenere questo sottopasso erano state fatte a Borbiago manifestazioni di protesta a cui avevano partecipato anche il sindaco e i parroci.

nEWs Viabilitàarriva la passErElla sul novissimo a porto mEnai

A.A.

Il comune di Mira ha vinto il contest “Gara per l’energia del Futuro” organizzato da E.on grazie a 2.128,4 Wh generati in due giorni, e destina l’impianto rinnovabile ad una scuola

materna. Mira ha pedalato per l’energia più di tutte le altre cit-tà italiane partecipanti alla sfida tra comuni promossa da E.on, durante l’estate e denominata “Gara per l’Energia del Futuro”. Il comune veneto si è aggiudicato l’impianto fotovoltaico da 6 kWp messo in palio dalla multinazionale energetica che verrà destinato, per decisione municipale, alla scuola materna “Gianni Rodari” di via Lago D’Albano. Il 7 e 8 settembre scorso, alla postazione E.on allestita in piazza San Nicolò, moltissimi cittadini hanno voluto raccogliere la sfida lanciata dall’azienda, pedalando su speciali biciclette in grado di trasformare lo sforzo muscolare in energia elettrica. Con 2.128,4 Wh generati in un week end, i miresi hanno prodotto più energia elettrica di quella generata in ciascuna delle altre sei città, in cui ha fatto tappa il tour itinerante “Festa per l’Energia del Futuro”. E.on provvederà all’installazione e al collaudo dell’impianto fotovoltaico. “Il successo di Mira - ha commentato Cristian Acquistapace, direttore marketing e dei servizi alla clientela di Eon Energia - ci fa molto piacere in quanto ha raccolto in pieno lo spirito del nostro tour “Festa dell’Energia per il Futuro”, che vuole porre l’attenzione su come risparmiare energie, consumando meno ed in modo più consapevole, e sul concetto di collaborazione”. In occasione della cerimonia della consegna del premio al Comune, tenutasi in Villa Valier a Mira, e simboleggiata dalla consegna della targa che verrà apposta sull’a-silo, è stato premiato anche il vincitore della tappa di Mira del concorso individuale “Vinci una bici elettrica con E.on”.

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Gara per l’energia pulitaimpianto fotovoltaiCo alla matErna rodari

A.A.

La premiazione in Villa Valier

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Il sindaco, Fabio Livieri

In occasione dell’Expo 2015 che si terrà dal 1 maggio

del prossimo anno e termi-nerà il 31 di ottobre a Mila-no, sarà interessato anche il nostro territorio quale area di promozione turistico-produttiva. L’Expo di Milano il cui tema è l’alimentazione, ha chiesto la collaborazione alla città di Venezia per la promozione non solo delle realtà economico-produt-tive, ma anche de1 territo-rio. Il tema scelto da Vene-zia è proprio quello delle vie d’acqua. Come comuni dell’Unione, Campagna Lu-

pia unitamente a Dolo, Fos-sò e Fiesso D’Artico, avendo già un progetto di sviluppo turistico avviato, lo aveva-mo presentato al comitato di Venezia, rappresentato dall’onorevole Laura Fincato che è stata nominata coordi-natrice dal Sindaco Orsoni. La proposta, ben accolta, ha fatto si che la città di Vene-zia, aprisse un importante spiraglio verso il territorio dell’entroterra, visti e con-siderati gli importanti corsi d’acqua presenti, rappresen-tati non solo dal Naviglio, ma anche dalla bellezza naturale

offerta dalla nostra Laguna. Il giorno 20 di Gennaio, di Lu-nedì alle ore 10,00 presso il Centro Civico di Campagna Lupia, ci sarà la presentazio-ne del progetto e il coinvol-gimento delle realtà produt-tive del territorio. Saranno interessati al programma, tutte le attività ricettive, al-berghiere, di ristorazione, di promozione, gli agriturismi ed inoltre svolgeranno un ruolo importante le aziende agricole, visto che il tema sarà l’alimentazione. Ma l’Expo è anche una grande ed impor-tante iniziativa per il rilancio dell’economia dell’intero paese Italia, se consideriamo che sono previsti oltre 20 mi-lioni di presenze di cittadini stranieri. Pertanto in questo progetto sono chiamate a ri-spondere tutte le realtà pro-duttive, negozi commerciali compresi.

EXPO 2015, CAMPAGNA LUPIA HA UN RUOLO IMPORTANTE

Si è conclusa in questi giorni la gara di assegnazione per la realiz-zazione dell’opera di ampliamento del cimitero di Lova. I lavori prevedono la costruzione di cinque tombe di famiglia e la realizza-zione di 56 loculi disponibili e l’intervento è considerato a caratte-re di urgenza, vista l’attuale indisponibilità di loculi che si è venuta a creare di recente. I lavori inizieranno verso primavera e l’importo complessivo dell’intervento è di circa 130.000,00 €, compresa la progettazione. L’intervento si è reso possibile grazie alla permuta di un lotto di terreno edificabile di proprietà del comune di Cam-pagna Lupia, la cui vendita non era andata a buon fine, ed il valore stimato era di 80.000,00 €. Con l’aggiunta di risorse proprie per circa 50.000,00 si è concretizzato la realizzazione dell’opera risol-vendo il problema della mancanza di loculi.

Ampliamento Cimitero di Lova

E’ un grave problema quello che la società sta vivendo, relativa-mente alla legalità riconosciuta dallo Stato per chi pratica il gioco d’azzardo. Da un lato lo scorso anno il Ministero della

Salute ha inserito la patologia della dipendenza da gioco, tra quelle ri-conosciute come malattia da curare con interventi finanziati dal servi-zio Sanitario Nazionale, dall’altro approva provvedimenti che negano alle amministrazioni locali di mettere dei paletti per salvaguardare le persone cosi dette “deboli” che potrebbero essere influenzate dal vi-zio del gioco. D’altronde quando si parla che il fatturato rappresenta il 4% del PIL per un volume di oltre 100 miliardi di euro e un introito di 8 miliardi di tasse. 15 milioni sono i giocatori abituali in Italia, 3 milioni a rischio patologico e circa 800.000 i giocatori già patologi-ci. Dati preoccupanti che hanno spinto la nostra Amministrazione a voler approvare un documento in Consiglio Comunale, che chiede allo Stato centrale di permetterci di agire contro questa grave man-canza. Il tutto all’indomani dell’approvazione da parte del Senato di un emendamento che prevede la riduzione dei trasferimenti nei con-fronti di quei comuni che adotteranno provvedimenti di questo tipo, riduzione pari a quanto minore sarà l’introito da parte dello Stato dei proventi. Non è forse una vergogna?? Considerando che numerose sono le persone che praticano questo strano tipo di “hobby” anche nel nostro paese; e, per lo più è constatato che tanto più si tenta la fortuna quanto più si vivono le difficoltà della vita, e questo è un dato scontato.

MANIFESTO DEI SINDACI CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO

L’Assessore ai Lavori Pubblici,Marcato Lionello

L’Assessore ai Servizi Sociali,Alberto Natin

Nell’ultimo consiglio comunale del 2013, all’ordine del giorno è stato approvato anche il “Documento del

Sindaco”, altro non è che il primo passo verso la redazione del Piano degli Interven-ti, come previsto dalla Legge Regionale n° 11 del 2004, ed andrà a definire lo sviluppo urbanistico del nostro paese per i prossimi dieci anni. Queste, infatti, altro non sono che le indicazioni tecnico-politiche su come si intende far crescere il nostro paese, sulla base di quanto indicato nelle linee genera-li del PAT (Piano di Assetto del Territorio), approvato in maniera definitiva agli inizi del 2013. In questo documento si è voluto so-prattutto indicare una politica che mira pre-valentemente al recupero del patrimonio immobiliare esistente. In particolar modo nelle aree rurali, è prevista una apposita nor-mativa che individui e regolamenti le desti-nazioni d’uso e le tipologie di intervento da assoggettare i fabbricati esistenti e non più funzionali alle esigenze del fondo agricolo. Inoltre si prevederà la valorizzazione di “edi-ficazione diffusa”. La casa uni-bifamiliare che dovrà rappresentare la tipologia prevalente, secondo quelle che sono le attuali richieste della popolazione. Grazie ai costi tutt’ora

contenuti, in confronto alle realtà limitrofe, il nostro paese assiste ancora ad una lenta ma progressiva crescita urbanistica. Questo grazie alla disponibilità dei servizi presenti e alla comodità dei mezzi di trasporto che, malgrado i continui tagli, riesce ancora a permettere di raggiungere località urbane a noi vicine, in pochissimo tempo. Anche per le realtà produttive si cercherà di attuare una politica che prenda seriamente in considera-zione le opportunità di crescita delle azien-de, attuando ciò che gli strumenti attuali ci permetteranno di mettere in atto, riferendo-ci ovviamente alle possibilità di utilizzo del Credito Edilizio e le opportunità applicabili con lo Sportello Unico delle Attività Produt-tive (SUAP). Non potrà mancare la valorizza-zione del territorio lagunare e quello legato al patrimonio storico-culturale-architetto-nico-archeologico, che, se ben ottimizzato, può rappresentare una opportunità econo-mica per le aziende che operano nel settore della promozione e del turismo. Agli inizi del 2014 si procederà con la stesura del Piano degli Interventi che verrà curato con il per-sonale dell’ufficio tecnico, in collaborazione con studi esterni.

APPROVATO IL “DOCUMENTO DEL SINDACO”

Il Vice Sindaco,Andrea Tramonte

E’ slittato al prossimo mese l’inizio dei lavori di sistemazione dei marciapiedi delle vie Genova, Amalfi, Trieste e Vittorio Veneto che oramai da diversi anni risultano in condizioni precarie, rappresen-tando un serio pericolo per l’incolumità dei cittadini. Essendo vie centrali del paese, molto frequentate dai cittadini che a piedi rag-giungono il centro del paese con estrema facilità, si sono riscontrati numerosi incidenti che mettono a rischio l’incolumità dei pedoni. I lavori dovevano iniziare a Dicembre, ma viste le condizioni mete-orologiche e il clima freddo che non permette di eseguire le asfal-tature in modo duraturo, si è pensato di rinviare l’inizio dei lavori. L’intervento costerà complessivamente 122.386,00 €, e nell’inter-vento è previsto anche l’eliminazione dei tre ricavi sui marciapiedi presenti in via Marconi, che un tempo erano usati per la sosta dei cassonetti delle immondizie.

Sistemazione dei marciapiedi di Via Genova, Amalfi Trieste e Vittorio Veneto

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11Camponogara

Il Comitato Genitori, dell’istituto compren-sivo Antonio Gramsci di Camponogara, è molto attivo con iniziative per i propri cit-

tadini e, nell’anno scolastico 2012/13, ha supportato i genitori in diversi modi. L’aiuto alle famiglie è stato psico-sociale, per preve-nire malesseri esistenziali degli alunni. Nella scuola dell’infanzia si è investito nell’attività di counseling con genitori e docenti, svolto da un professionista esterno. Questa prima fase è stata seguita da un’altra di osserva-zione dei bambini per individuare eventuali difficoltà. Per quanto riguarda la scuola

primaria, sono stati fatti degli interventi per la gestione dei conflitti e lo sviluppo di abilità sociali, senza tralasciare la scuola secondaria nella quale è stato attivato uno “Sportello di ascolto”: servizio di consulen-za psicologica tenuto ogni 15 giorni da uno psicologo, aperto anche a docenti e genito-ri. “Tutto questo è stato possibile grazie ai contributi forniti dall’Associazione Genitori scuola dell’infanzia, dall’Università popola-re di Camponogara e dell’amministrazione scolastica – dice l’assessore Paolo Nardo. Visti gli ottimi risultati ottenuti, il Comitato

Genitori, ha pensato di fare le cose ancora più in grande, strutturando l’attività con un carattere continuo, e dandosi un progetto a più lungo termine nel puntuale e costante lavoro di formazione dei cittadini di doma-ni”. Questo progetto realizza un’attività di consulenza e coinvolge tutte le fasce scola-stiche, con il supporto di più figure professio-nali che affiancano gli insegnanti, gli allievi e i genitori, per 53 classi, e con un costo di 9 mila euro. Quando si parla di costi nasco-no i problemi per le amministrazioni, ma in questo caso, il Comune è stato ricettivo alle

richieste del Comitato e ha trovato il modo di sostenere il progetto; offrendo il servizio cercando di non aumentare i costi ai cittadi-ni. La giunta Menin aveva già investito nella sistemazione strutturale delle aule, renden-dole più confortevoli, e ha deciso di investire nuovamente nella scuola mettendosi dalla parte degli alunni ed evitando il rischio di restare indietro. L’amministrazione Menin

garantisce che manterrà attivo il progetto di counseling per i prossimi due anni: “Il merito va alla determinazione del gruppo di genitori riunitisi in Comitato – conclude Nardo – il loro motto è stato: chi vuole trova un mez-zo, chi non vuole… una scusa. La scuola è determinata per la formazione, e tagliare i suoi costi, purtroppo, significa non investire nel futuro”.

di Roberta pasqualetto

Saranno monitorate nel territorio comunale 53 classi, per un costo complessivo di 9 mila euro

Scuola Iniziativa dei genitori dell’istituto comprensivo “Antonio Gramsci”

Giulia Compagno è una ragazza di 27 anni che lavora e si allena a Camponogara; la sua specialità sono le arti marziali e più precisamente il kickboxing. Il primo

dicembre 2013 ha vinto il titolo mondiale nella categoria Under40. Giulia pratica questo sport da vent’anni, ha inizia-to quando ne aveva sette e ha combattuto la prima volta quando ne aveva 10. Poi a 16 anni, ha iniziato a muoversi

a livello nazionale. Nel 2003 si è aggiudicata il terzo posto mondiale ai campionati di Parigi ma poi, a causa di un in-fortunio al ginocchio, si è fermata. “Sono rimasta ferma – dice Giulia Compagno – per 5 anni, poi mi sono rimessa in gioco con i campionati regionali e poi alle nazionali nel 2011, ma senza risultati degni di nota. Lo scorso dicembre ho partecipato ai campionati mondiali in Turchia e ho vinto

l’oro”. La campionessa è ancora incredula di essersi aggiu-dicata il titolo mondiale. Giulia è una ragazza modesta e dice che la sua vittoria va condivisa con i suoi maestri: Luca Terrin, Marini Alessio e Di Paolo Raffaele assieme ai suoi sette istruttori e alla sua famiglia. La campionessa è già proiettata verso il futuro e pensa al prossimo europeo di Parigi, dove spera di riconfermare il titolo. R.P.

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12 Sguardo alla Riviera

Bilancio partecipativo e decoro urbano, questi i temi delle due mozioni presentate da Andrea Danieletto, consigliere comu-nale del Movimento Cinque Stelle di Vigonovo, durante il con-

siglio comunale svoltosi recentemente. A spiegare le due iniziative è lo stesso Andrea Danieletto che ci ha inviato i testi delle mozioni presentate, consultabili anche nel sito della lista: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/vigonovo. “Il Bilancio Partecipati-vo – spiega Danieletto – è un procedimento attraverso il quale la popolazione, individualmente e attraverso le proprie forme di aggre-gazione sociale, è chiamata a stabilire le modalità di assegnazione delle risorse a disposizione dell’ente o di una parte d’esse. In Italia molti comuni e province hanno introdotto il Bilancio Partecipativo come meccanismo di redazione di una parte del Bilancio di Previsio-ne”. Il consigliere “grillino” sostiene le positività di questo istituto. “L’istituzione del Bilancio Partecipativo – prosegue Danieletto – con-tribuisce alla trasparenza, alla partecipazione e alla cooperazione dei cittadini nelle politiche e nelle scelte della propria amministrazione. I principali obiettivi che il Bilancio Partecipativo persegue sono di fondamentale importanza e coerenti con le linee di indirizzo adot-tate da questa amministrazione”. Poi si arriva alle richieste. “Per questo chiediamo che il sindaco e la giunta – annuncia Danielet-to – si impegnino a promuovere ed intraprendere, nei tempi utili, un’azione politico- amministrativa reale e concreta atta a deliberare l’introduzione, in forma sperimentale, dello strumento democratico

del Bilancio Partecipativo, individuando una o più frazioni/località pilota, in cui avviarne una esperienza-prova per l’anno a seguire”. Il tema della seconda mozione riguarda il servizio denominato “Decoro Urbano”. “Alcuni siti internet – prosegue Danieletto – consentono al cittadino di inviare segnalazioni sulle condizioni di strade ed aree verdi on-line al Comune che le riceve, e tramite un applicativo, le ge-stisce. Il servizio “Decoro Urbano” (www.decorourbano.org) è uno strumento efficace a tale scopo”. Il consigliere Andrea Danieletto chiede che il comune aderisca a questo progetto. “Chiediamo l’ado-zione del servizio “Decoro Urbano” la cui adesione è gratuita sia per il cittadino che per il comune. Inoltre chiediamo di pubblicizzare lo strumento con una campagna tramite web, volantini ed almeno un incontro pubblico”.

di Giacomo piran

In una mozione si chiede un’attenzione particolare al decoro urbano con un sito ad hoc

Vigonovo Il consigliere comunale Andrea Danieletto illustra le sue proposte

I grillini, sì al bilancio partecipato

Il municipio di Vigonovo

Internazionalizzazione e azioni di siste-ma, valorizzazione del “bello e ben fatto” e del territorio, competenze ma-

nageriali e nuovo spirito imprenditoriale. Queste sono le basi dell’accordo firmato tra Fondazione Cuoa, Acrib e Politecnico Calzaturiero Scarl, con la collaborazione di Confindustria Venezia. L’accordo mira a supportare le aziende del distretto nella con-figurazione di un nuovo modello di business per affrontare in modo innovativo i mercati internazionali. L’iniziativa parte dalla presa di coscienza del passaggio strutturale in cui sono coinvolte le aziende del comparto. Globalizzazione, caduta della domanda interna, affermarsi di nuovi competitor, dif-fusione delle nuove tecnologie informatiche e della comunicazione stanno mettendo in discussione i vecchi paradigmi su cui si è co-struita la forza del distretto calzaturiero. Un patrimonio economico-sociale da salvaguar-dare e rilanciare, che conta 550 aziende, più di 10 mila lavoratori, quasi 20 milioni di paia di scarpe prodotte all’anno, 1,65 miliardi di euro di fatturato (il 13% di quello italiano). Il progetto prevede la realizzazio-ne di un piano operativo incentrato sul tema dell’internazionalizzazione, cui si uniscono una maggiore collaborazione e l’istituzione di reti d’impresa per ridurre i costi, integrare i prodotti, i mercati e i servizi, ideando così una comune strategia per risultare più com-petitivi all’estero. Saranno quindi proposte nuove iniziative imprenditoriali (possibilità di realizzare attività di ricerca e sviluppo di un prodotto comune, accordi commerciali,

associazioni di scopo, accordi di rete, ac-quisizioni, fusioni), strategie di marketing territoriale per comunicare all’estero il valore del distretto e del prodotto “bello e ben fat-to” (Bbf). Il progetto prevede anche il coin-volgimento delle amministrazioni locali e dell’amministrazione regionale, il contributo delle istituzioni culturali e del sistema banca-rio e finanziario. L’obiettivo è costruire una nuova identità del distretto calzaturiero del Brenta, a vantaggio delle imprese e dell’in-tero territorio attraverso la messa a sistema degli asset impresa-cultura-turismo. “Il pro-getto è ambizioso – ha spiegato Giuseppe Caldiera, direttore generale Cuoa – perché richiede la capacità di guidare un distretto che ha fatto la storia del manifatturiero del Nordest l’adozione di nuovi modelli di busi-ness, direi di una nuova mentalità per riu-scire ad affrontare con successo le sfide at-tuali”. Positivo anche il commento di Acrib. “La crisi senza precedenti che il mondo sta conoscendo e dalla quale nemmeno noi siamo immuni – ha affermato il presidente Siro Badon – sta diventando un’incredibile occasione di cambiamento”.

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“In fase di assestamento di bilancio la giunta dell’Unione dei Comuni “Città Riviera del Brenta” ha deciso di investire sulla sicurezza del territorio”. Ad annunciarlo è Federica Boscaro, presidente dell’Unione dei Comuni “Città della Riviera del Bren-

ta” e sindaco di Fossò, che con una nota presenta questo nuovo progetto incentrato sulla sicurezza e sul maggior monitoraggio del territorio. “Saranno investiti 149 mila euro – precisa Federica Boscaro – di cui 100 mila per l’installazione di telecamere a Fossò e 49 mila per potenziare il server, collocato a Dolo, che raccoglie tutti i dati dei comuni che compongono l’Unione”. La proposta diventerà realtà nei primi mesi del prossimo anno. “La predisposizione del progetto per l’installazione delle telecamere a Fossò è già iniziata e verrà conclusa entro il 2013 – prosegue Federica Boscaro – mentre i lavori saranno eseguiti nel primo periodo del 2014. Una volta completato, l’impianto sarà gestito dalla Polizia Locale dell’Unione dei Comuni”. Le zone in cui saranno collocate le telecamere dovrebbero essere le quattro principali strade che dal centro del paese portano a Nord-Est-Sud-Ovest. “I luoghi più idonei da sottoporre a sorveglianza – continua il sindaco di Fossò – saranno individuati di concerto fra l’amministrazione comunale di Fossò, il comando della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni ed i comandi della tenenza dei Carabinieri di Dolo e della stazione di Vigonovo”.

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“Ci lasciamo alle spalle un anno di difficoltà e di crisi economica. La politica deve fare di più con azioni espansive che devono sosti-

tuire le logiche dell’austerity. Serve più coraggio da parte del Governo e maggiore responsabilità della politica e degli attori sociali”. Questo è il pensiero di Salvatore Mazzocca (presidente), Luca Vanzan (vicepresidente) e Franco Scantamburlo (segre-tario) dell’associazione artigiani e piccola impresa “Città della Riviera del Brenta” durante la conferenza stampa di fine anno. L’associazione conta 1200 as-sociati, 42 dipendenti, offrendo servizi ad oltre 700 imprese che prese nel totale sviluppano oltre 100 milioni di euro di fatturato e occupano qualche mi-gliaio di dipendenti. Il biennio 2012-2013 ha portato alla cessazione di 100 imprese artigiane. Tuttavia, la capacità di aggregazione dell’associazione rimane forte e ha visto quest’anno 120 nuovi associati. “Ab-biamo investito - spiegano - in tutte le nostre aree strategiche dei servizi: amministrativa, sicurezza e ambiente, formazione. Abbiamo puntato sull’interna-zionalizzazione, promuovendo due missioni all’este-ro alla Expo Fashion di Dallas e ad Erbil nel Kurdistan iracheno. Abbiamo invitato in Riviera e a Venezia una delegazione del governo del Kurdistan mentre nel 2014 faremo una missione nella repubblica Ceca a cui parteciperanno le imprese delle eccellenze artigiane e della meccanica di precisione. Stiamo poi pensando di organiz-zare una missione esplorativa alla più grande fiera mondiale del Fashion che si terrà a Las Vegas”. I rappresentanti degli Artigiani approfondi-scono anche le attività svolte sul versante sindacale. “Abbiamo avviato una forte azione locale sul fronte della filiera casa, attivandoci per la sottoscrizione

di una convenzione con i maggiori istituti bancari a vantaggio dei cittadini e dei quanti sono interessati

alla realizzazione di interventi di ristrutturazione e di instal-lazione di impianti di energie rinnovabili. Interventi analoghi li stiamo sperimentando an-che per le altre categorie. Per quanto riguarda il rapporto con

le amministrazioni, continuiamo a sollecitare ogni possibile azione mirata a fungere da stimolo. Da tempo sosteniamo il tema del rilancio della Riviera come realtà socio economica capace di dotarsi di una

politica di governo locale più incisiva. Su questo pun-to continueremo ad insistere per costituire un tavolo permanente di coordinamento del territorio che vede insieme sindaci, sindacati, associazioni imprese, banche, associazioni di volontariato. La Riviera è sto-ria e con il suo patrimonio rappresentato dalle oltre 120 ville venete, con la sua economia agricola di eccellenza, la filiera enogastronomica con i suoi vini e centinaia di attività della ristorazione e dell’offerta ricettiva ed alberghiera non può essere relegata a area marginale di Venezia. Coniugare tutto ciò con i settori dell’artigianato di eccellenza può dare un impulso fortissimo al territorio”.

di Giacomo piran

Dolo L’Associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta” fa il punto della situazione

“Segnali incoraggianti dall’economia”Nel 2013 si sono avute 120 nuove aziende iscritte a fronte di 100 cessazioni

Al vaglio la partecipazione alla più grande fiera del fashion a Las Vegas

Territorio

Una borsa di studio per gli studenti degli istituti superiori di Dolo, in ricordo Francesco Bosello, storico dirigente dell’A-vis rivierasco, veneto e nazionale, che premierà ogni anno

il miglior progetto di ogni istituto sul tema della salute, della do-nazione e del volontariato. Questa è l’iniziativa promossa nelle scorse settimane dall’Avis Riviera del Brenta che ha voluto ricor-dare la figura di Francesco Bosello e coinvolgere gli studenti dell’i-stituto commerciale “Maria Lazzari”, del liceo scientifico “Galileo Galilei” e dell’istituto commerciale e alberghiero “Cesare Musatti.

Ad illustrarci le peculiarità del progetto interviene Giuseppe Polo, presidente dell’Avis Riviera del Brenta. “E’ un momento impor-tante per l’Avis Riviera del Brenta - annuncia Giuseppe Polo - che si è impegnata in un piano pluriennale di intervento e sostegno, anche economico, di queste iniziative, orientate a coinvolgere i giovani nelle tematiche sociali, nella direzione suggerita e pra-ticata da Francesco Bosello, che ha sempre lavorato sulle nuove generazioni per favorire lo sviluppo delle donazioni di sangue”. Per l’Avis questo progetto è importante anche per la crescita dei

giovani studenti. “E’ importante per le scuole - prosegue il presi-dente Polo - che, oltre a ricevere una testimonianza di vita con-creta, potranno contare su risorse messe a disposizione dall’Avis per le proprie attività didattiche”. Alla presentazione hanno parte-cipato i rappresentanti dell’Avis della Riviera, un responsabile del gruppo giovani dell’Avis provinciale e Francesco Joppi consigliere regionale Avis e responsabile scuola. I progetti si svilupperanno per tutto quest’anno e ad ottobre è prevista la presentazione dei risultati del lavoro degli studenti.

sCuolE premiuna borsa di studio in riCordo di bosEllo

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15Sguardo alla Riviera

segue da pag. 1

Lo dimostra il primo sì di Bruxelles all’etichetta sulla provenienza delle ma-terie prime, risultato della forte pressione di Confindustria. È in Europa che si gioca

la tutela di tutta la filiera agroalimentare, dall’agricoltura alla tra-sformazione, non a Roma. Di questo farebbe bene a occuparsi il ministro De Girolamo.

L’industria alimentare italiana assorbe il 72% dei prodotti agricoli nazionali ma è strutturalmente obbligata a importare ma-terie prime agricole a integrazione di una produzione nazionale insufficiente. Questo nel pieno rispetto della normativa europea. Siamo i primi a sostenere il potenziamento dei controlli, così estesi e penetranti da rendere sicuro il prodotto alimentare trasformato in Italia. Ma ogni strumentalizzazione o demagogia protezionistica rischia di diffondere messaggi ambigui e di pregiudicare l’intero settore agroalimentare, che è il secondo in Italia con 132 miliardi di fatturato, di cui 27 alla voce export.

Il Veneto, con 4.900 imprese agroalimentari e oltre 35mila addetti, realizza l’11% di questo fatturato, pari a 14 miliardi. Nel primo semestre del 2013 le esportazioni venete di prodotti ali-mentari sono cresciute del 7,4% (Italia +6,7%).

L’appello è ad evitare gli integralismi e a spostare l’attenzione sul futuro del made in Italy agroalimentare e sulle strategie per allargare i mercati. Non si può ridurre il tema a una lotta di confine. La contraffazione si combatte presidiando i mercati, promuovendo con più incisività i prodotti italiani di qualità, rafforzandone la repu-tazione negli altri paesi europei e nel mondo, sbocchi decisivi per tutta la filiera agroalimentare. Occupiamoci di come valorizzarne il potenziale, visto che altri paesi, come la Germania, esportano più di noi senza avere la nostra qualità e tradizione enogastronomica.

Possiamo fare ancora meglio, valorizzando l’assoluta qualità del prodotto trasformato in Italia e spingendo sull’internazionaliz-zazione rafforzando le reti lunghe, stimolando i processi di aggre-gazione tra imprese. Sono le priorità su cui essere compatti e che ci auguriamo siano al centro del confronto con le forze politiche, anche in vista delle prossime elezioni europee. Siamo convinti che anche la Regione sia determinata in questa direzione, per rendere sempre più moderna e competitiva la filiera agroalimentare.

*Presidente della Sezione alimentari di Confindustria Padova

L’Intervento

di Giovanni Taliana*

Sì alla sicurezza alimentare, no alla demagogia

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Dai bambini di Pianiga sono arrivati messaggi chiari rivolti ai furbetti dei parcheggi: “Vuoi il mio parcheggio?

Prendi il mio handicap“. I messaggi sono quelli contenuti nei cartelli che sono stati collocati ed installati a dicembre dagli alunni delle scuole dall’Istituto Comprensivo Giovan-ni XXIII° di Pianiga, dall’associazione “Oltre il muro” in collaborazione con il comune. Il problema è cronico anche in questo comu-ne. Troppo spesso, infatti, furbetti ed incivili occupano pur non avendo problemi, il posto auto riservato ai disabili. In tutta la Riviera e

Miranese le multe date agli incivili che occu-pano con la loro auto i posti dei disabili sono state anche nel 2013 decine. I cartelli sono stati collocati in tutti i parcheggi dei portatori di handicap del territorio comunale di Piani-ga. Questi messaggi sono frutto di varie gior-nate di riflessione sul tema della disabilità e sensibilizzazione sull’uso dei parcheggi per disabili. All’iniziativa ha contribuito anche Pietro Martire il calciatore rimasto paralizza-to a causa di un infortunio durante una gara di gioco. Il comune è soddisfatto dell’inizia-tiva. ”Sono stati installati – spiega il vice-

sindaco ed assessore alla Pubblica Istruzione di Pianiga Federico Calzavara – i cartelli vincitori del concorso, realizzati dai ragazzi delle scuole, in tutti i parcheggi dei portatori di handicap del territorio comunale. Questo lavoro è frutto di varie giornate di riflessione sul tema della disabilità e sensibilizzazione sull’uso dei parcheggi per disabili. Il progetto ha visto Pietro Martire andare a parlare di disabilità presso le classi delle scuole ele-mentari e medie dell’Istituto comprensivo, stimolando così i ragazzi sul tema, portan-doli ad affrontare in maniera consapevole la

realizzazione di disegni sullo slogan, disegni premiati nel corso di una cerimonia lo scorso maggio e che in questi mesi sono diventati cartelli reali”. La cerimonia di inaugurazione della “nuova cartellonistica” si è tenuta nei parcheggi dei tre plessi comunali interessati dal progetto. E cioè: nel capoluogo e nelle frazioni di Mellaredo e Cazzago. “E’ stato un momento importante per gli alunni della

scuola e per tutta la cittadinanza – dice il vicesindaco Federico Calzavara – sintesi si-gnificativa di un percorso che ha stimolando nei ragazzi una importante riflessione sulla diversità e che, con l’installazione dei cartelli in tutto il territorio comunale, permetterà anche ai nostri concittadini di fermarsi un attimo a riflettere su questo fondamentale tema di convivenza civile”.

di Alessandro Abbadir

All’iniziativa ha contribuito anche Pietro Martire, il calciatore rimasto paralizzato per un infortunio

Educazione civica Campagna di sensibilizzazione degli alunni dell’Istituto Giovanni XXIII°

I cartelli redatti dagli alunni

La paura dei furti e di incidenti nell’area del graticolato romano fa insorgere i residenti e il comune di Pianiga che aveva tagliato l’illuminazione pubblica per un mese

intero, fa una mezza retromarcia. Ci sarà un’illuminazione programmata nei quartieri residenziali più popolosi. Lo spiega

il sindaco Massimo Calzavara. “A causa dei costi importanti della bolletta energetica per le casse comunali davvero esangui – dice – da novembre avevamo programmato il distacco to-tale dell’illuminazione pubblica dalle 24 alle 7 del mattino. Le strade comunali di Pianiga, Cazzago, Rivale e Mellaredo sono rimaste al buio per circa un mese”. In questo periodo però sono arrivate diverse proteste da parte dei residenti e commercianti che hanno chiamato in comune, chiedendo un ripensamento.

C’è la paura che l’assenza di illuminazione favorisca razzie nelle case, sempre più frequenti in queste ultime settimane. “Abbiamo deciso a questo punto – conclude Calzavara – di andare incontro alle esigenze della gente, e allora nelle vie i lampioni non saranno spenti del tutto, ma solo uno ogni due nei quartieri più popolosi”. Insomma, una utile decisione, per evitare altri furti nel territorio comunale e traquillizzare la po-polazione. A.A.

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E' sempre un onore vestire la maglia della squadra della propria città, i ragazzi di mister Diego Ceotto sanno che quest' anno hanno un ulteriore compito perchè la squadra è espressione del settore giova-nile e dello spirito di appartenenza al proprio ter-ritorio. Il gruppo è molto unito e quest' anno è for-mato essenzialmente da giocatori cresciuti nella nostra famiglia sin dai primi calci. Il vivaio è il fiore all' occhiello della società e il raggiungimento delle vittorie è il compimento di tutto il lavoro svolto si-nora. Tutta la prima squadra ringrazia sentitamente i tifosi, coloro che ci seguono con passione in casa e fuori. Siamo sicuri che vi regaleremo un 2014 di grandi soddisfazioni.Abbiamo concluso un 2013 che è stato per noi di grande soddisfazione, tutte le nostre formazioni del settore giovanile sono impegnate nei campionati regionali e sperimentali comportandosi in maniera onorevole per gli obiettivi che si prefigge la nostra società. RAGAZZI, SIAMO ORGOGLIOSI DI VOI ! , ma sappiamo che per la vostra crescita e per un 2014 ancora più ambizioso c' è bisogno sempre del grande vostro entusiasmo, c' è bisogno di continua-re sempre così con determinazione !. LA DETERMINAZIONE E' LA VOLONTà CHE SUPERA OGNI OSTA-COLO !. La nostra è una grande famiglia, insieme ci stiamo trasmettendo dei valori che saranno fondamentali nel cammino della nostra vita ; i nostri allenatori, con il loro prezioso lavoro, stanno affinando le capacità di alcuni

di voi che sicuramente nel futuro daranno lustro alla nostra società anche in categorie e piazze più importanti. Operazioni che con caparbietà abbiamo già portato e porteremo al compimento, al successo. Vogliamo un grande 2014, vogliamo essere l' onore di chi ha vestito la maglia del Lupia Maggiore Bojon.

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VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Sono iniziati nel 2013, ma continueranno fi no ad aprile del 2014 i divieti anti smog introdotti dal comune di Venezia, Spinea,

Mirano e Santa Maria di Sala. Una misura volu-ta per rendere l’aria più pulita e meno inquina-ta nei centro. I divieti sono scattati per le auto più inquinanti, per gli automezzi che non sono uniformati con i regolamenti europei in materia di inquinamento. Il divieto resterà in vigore fi no al 30 aprile nel comune di Venezia. Deroghe sono consentite ai residenti. Ma chi non potrà circolare? Le limitazioni riguardano i veicoli a benzina “Euro 0”, “diesel Euro 0”, “Euro 1” e “Euro 2”. A questi è vietato entrare in città. Dove non potranno circolare? L’area off-limits per questi veicoli comprende la gran parte della terraferma mestrina: il centro di Mestre, ma anche le zone periferiche, quindi Marghe-ra, Asseggiano, Gazzera, Trivignano, l’area di Favaro fi no al centro abitato di Dese e ancora

Campalto e via Orlanda in direzione di Tessera. All’interno si potranno percorrere alcuni tragitti fi no ai parcheggi attivi nel centro di Mestre. Quali gli orari dei divieti? I divieti sono in vigore dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 ma nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì sono previste fi nestre di libera circolazione per i vei-coli dei residenti del Comune di Venezia dalle 10 alle 16. Il provvedimento è in vigore fi no al 30 aprile 2014. Ma non fi nisce qui . Sono previste infatti dal piano comunale anche due domeniche senz’auto le cui date saranno con-cordate con Treviso e Padova. I provvedimenti riguardano non solo Mestre ma anche Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala dove le auto in-quinanti non potranno entrare con le stesse de-roghe e limitazioni, nei centri dei paesi. Molte le deroghe previste che sono 23. Eccole: pos-sono circolare infatti i veicoli a Gpl, gas metano; quelli con tre persone a bordo con la medesima

destinazione; trasporti pasti per mense e comu-nità; veicoli di portatori di handicap o destinati al trasporto verso strutture sanitarie pubblico o private; auto di medici, veterinari, forze dell’or-dine, turisti stranieri e turisti diretti agli alber-ghi del centro cittadino, servizi manutentivi di emergenza, vigilanza privata, lavoratori dipen-denti o autonomi con certifi cazione del datore di lavoro per i percorsi casa-lavoro, giornalisti in servizio di cronaca, autoscuole per lezioni di guida, operatori commerciali dei mercati riona-li, agenti di commercio, trasporto merci. Per i genitori consentito l’accompagnamento dei fi gli a scuola (asili, materne, elementari e medie inferiori) per 30 minuti prima e dopo l’orario di entrata e uscita da scuola. Per le società sporti-ve è consentito l’accompagnamento di giovani atleti limitatamente ai 60 minuti prima e dopo gli allenamenti.

di Alessandro Abbadir

Limitazioni in vigore fi no al 30 aprile nei comuni di Venezia, Mirano, Spinea e Santa Maria di Sala

Ambiente Stop ai veicoli a benzina “Euro 0”, “diesel Euro 0”, “Euro 1” e “Euro 2

Tornano i divieti anti smog

Un sistema per inquinare di meno c’è . Ed è quello ideato dalla ditta “ Log- In Venezia” . Quali risultati ha ottenuto?Il sistema di consegna ecologico “Log – In Venezia” in 4 anni di attività (dal 2009) ha permesso di abbattere il numero di

transiti di mezzi pesanti nel centro di Mestre. Ogni piccolo furgoncino evita il transito a Mestre di 11 tir. A spiegarlo sono gli stessi titolari dell’azienda “ Si tratta - spiegano i responsabili di Muovosviluppo scrl di Padova che gestiscono il sistema in una nota - di un sistema di immagazzinamento e accorpamento delle merci che arrivate ad Oriago si muovono verso Mestre con furgoncini che sono caricati il più possibile, visto che invece i tir dovrebbero andare a destinazione per poca merce attraversando il centro città ed inquinando. Abbiamo vinto un bando di gara del Comune di Venezia che ci ha permesso di usufruire di contributi pubblici”. Dal quest’anno lo stesso sistema potrà

essere utilizzato per il centro storico veneziano. Il sistema è stato nella sede di Oriago di Mira in via Brianza, in occasione della visita di una delegazione francese patrocinata dal comune di Clermont Ferrant interessata a conoscere il magazzino e il servizio di distribuzione della “Log in Venezia” che utilizza veicoli ecologici. Erano presenti anche rappresentanti dell’agenzia per l’ambiente ed il territorio nazionale, un rappresentante del Ministero dell’Ambiente francese, alcuni operatori privati del trasporto. “Dal 2013- concludono i responsabili- i mezzi che vengono utilizzati per fare la distribuzione ecolo-gica delle merci sono passati da 2 a 5. Dal 2014 il servizio potrà essere svolto anche su Venezia. L’obiettivo del Comune era di ridurre l’inquinamento ed il traffi co merci in città. Concentrando i camion fuori dal centro, in città entrano solo veicoli ecologici”. Insomma un altro modo per avere meno smog in centro. A.A.

LOGISTICA “LOG IN VENEZIA”, MERCI NEI CAMIONCINI

Polveri sottili Pm10, polveri fi ni 2,5 e ozono non sono i “soli” inquinanti da contrastare nell’emergenza smog che interes-sa le Regioni del Bacino Padano. Lo fa presente l’assessore

regionale alle Politiche ambientali del Veneto, Maurizio Conte, che alla lista aggiunge il benzo(a)pirene. Si tratta di un inquinante generato dalla combustione delle biomasse (legna e pellet) che da alcuni anni viene tenuto sotto la lente d’ingrandimento come “osservato speciale”. Alla luce di questi nuovi elementi che emer-gono dalla sfi da per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo la Regione Veneto si è organizzata con il nuovo Piano di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera per mettere in campo le misure necessarie anche alla riduzione dell’inquinamento da combustione da biomassa, senza naturalmente penalizzare il ricorso a questa importante fonte di energia alternativa. “Le azioni - spiega l’assessore - riguardano la materia prima, che dev’essere di qualità e a fi liera più corta possibile; i sistemi di combustione, che devono essere tecno-logicamente avanzati, con alti rendimenti e basse emissioni. L’ultima azione è la necessità di un’adeguata manutenzione degli impianti e delle canne fumarie per ridurre al minimo le emissioni”. Un percorso che si sta compiendo in linea con le Regioni e i ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo economico e dei Trasporti.

Inquinanti

bEnzo(a)pirEnE nuovo “ossErvato spECialE”

O.J.

L’assessore Maurizio Conte

18

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Page 21: Riviera est dic2013 n164

3Spazi aperti

Turismo I dati relativi al periodo gennaio-agosto 2013 di Apt e Provincia

Sono soprattutto gli stranieri, in parti-colare i russi, a mantenere produttiva l’attività turistica nel Veneziano e a

far tirare un sospiro di sollievo agli operato-ri del settore. Si salva la stagione lungo la costa, con qualche signifi cativo incremento, ma sono le “prestazioni” delle città d’arte, Venezia in particolare, e dei territori interni a lanciare chiari segnali di ottimismo, ver-so il superamento di questo lungo periodo diffi cile.

L’Azienda di promozione turistica, insie-me all’assessorato provinciale del turismo, cominciano a tirare le somme della stagione 2013 nel Veneziano, rifl ettendo sui dati dell’intera provincia e delle singole località, rilevati da gennaio e settembre. Dal consun-tivo emerge una complessiva stabilità, con 7.152.026 arrivi (+0,03% rispetto allo stesso periodo del 2012) e 31.373.339 presenze (-0,76%).

Si riprende il settore balneare che, grazie ai turisti provenienti dai Paesi stra-nieri, pone un freno alla linea discendente di arrivi e presenze che aveva caratterizzato

l’andamento degli anni precedenti, e anzi fa intravedere una inversione di tendenza.

A regalare le maggiori soddisfazioni agli operatori del settore sono soprattutto i turisti russi, che in tutte le località della costa vene-ziana fanno registrare percentuali positive a due cifre, sia per gli arrivi che per il numero delle notti trascorse.

Jesolo è la località che piace partico-larmente ai vacanzieri provenienti dalla Russia, che in questi mesi sono cresciuti del +9,5% negli arrivi e del +16,8% nelle presenze, ma anche meta apprezzata dai tedeschi che incrementano i loro arrivi del 2,3% e le presenze del 4,2%. Splende il sole sul bilancio di quasi fi ne stagione per Bibione e Caorle grazie soprattutto ai turisti svizzeri, ungheresi, polacchi e inglesi che per le loro vacanze italiane hanno scelto le due località della costa veneziana. Cavalli-no ed Eraclea sono state frequentate da un crescente numero di turisti provenienti dalla Repubblica Ceca, dalla Polonia e dal Regno Unito. Anche Chioggia, dove prevale rispet-to alle altre città balneari del Veneziano la

presenza di turisti italiani, quest’anno conta una signifi cativa percentuale negli arrivi e nelle presenze di stranieri, tedeschi e au-striaci in particolare.

Per quanto riguarda l’entroterra e le città d’arte, Venezia centro storico spicca con un +1,06% negli arrivi e +2,31% nelle presenze. Soddisfacenti anche i numeri per il territorio di Mestre-Marghera, specialmen-te nel comparto alberghiero, e per la Riviera del Brenta.

Come emerge un po’ da tutti gli studi ed i monitoraggi, anche i dati di Apt confer-mano le mutate abitudini dei turisti moderni che prediligono viaggi “contenuti”, accor-ciando la durata dei soggiorni, pur muoven-dosi di più nell’arco dell’anno.

E proprio l’analisi dettagliata della mo-vimentazione turistica nel corso dell’anno può aiutare ad una migliore pianifi cazione, rinforzando le azioni di promozione dei pe-riodi di maggior criticità.

“Ora abbiamo a disposizione tutte le informazioni che serviranno a pianifi care le future azioni di intervento, in vista della prossima stagione turistica” ribadisce l’as-sessore al Turismo Giorgia Andreuzza .

Dopo aver analizzato i dati il presidente Apt Enrico Miotto ha confermato le aspet-tative per il futuro prossimo. “Per l’estate appena trascorsa la ripresa è iniziata con i turisti provenienti da paesi stranieri che au-spico siano imitati per la prossima stagione anche dai turisti italiani”.

Dalla costa alle città d’arte: si torna a vedere positivo

E’ stato giudicato tra i 100 migliori vini d’Italia dalla guida Golosario, curata da Paolo Massobrio e Marco

Gatti. Decisamente apprezzabile per le sue qualità, il vino premiato risulta lode-vole e meritorio per il prezioso contribu-to che ha saputo portare anche sul piano culturale e ambientale al territorio. Si tratta di Venissa 2010, il bianco fi glio della prima vendemmia moderna di un vino antichissimo, ottenuto da uva Do-rona in un vigneto creato nell’isola ve-neziana di Mazzorbo, dopo aver fortu-nosamente recuperato lo storico vitigno lagunare che rischiava la scomparsa.

“E’ il riconoscimento di una viti-coltura eroica e riscoperta, nel cuore della laguna veneziana, che premia un prodotto e forse prima ancora un’idea: quella di far rivivere e valorizzare un luogo che rischiava l’abbandono” ha commentato il presidente della Regione Luca Zaia riconoscendo alla famiglia Bisol, che ha realizzato il progetto di re-cupero insieme all’esperto del territorio Roberto Cipresso, un grande merito.

Dallo storico vitignovEnissa, il vino bianCo ChE salva il tErritorio

ADOTTAMICamillo. Maschio, taglia media contenuta circa kg.15 circa,

10-12 anni. Un quasi nonnino arrivato nei recinti a.p.a Di lui non c’è passato, ma essendo sterilizzato una casa

sicuramente l’ha avuta! Al controllo veterinario risulta in buone condizioni. Camillo è stato operato

ed aspetta una casa tutta per lui.

Max. Cucciolotto maschio, giovane circa 7-8 mesi. Carattere tranquillo, taglia media circa kg.15-18. Recuperato ad una stazione di servizio. Era disorientato, seguiva tutte le auto, sperando di trovare quella che lo ha “mollato”. Max è buono, aspetta una casa, una famiglia e un po’ di serenità.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia O.nlus3289620233

Tre “neroni”. Cucciolotti di soli 3 mesi con il terrore negli occhi. Di loro non sappiamo nulla, solo che hanno

paura di tutto. Sono 2 maschietti e 1 femminuccia. Se trovassero una famiglia amorevole

con poco tempo e tanta buona volontà avrebbero più possibilità di recupero.

Heidy. Femmina, taglia media circa kg.18. Di 7, 8 mesi circa. Carattere schivo e diffi dente, ma tanto dolce se presa nel verso giusto. Heidy ha un vissuto tragico ed è per questo che la sua diffi denza prevale su tutto. La piccola è sterilizzata ed aspetta una persona comprensiva e piena di amore per lei.

Punto. Maschio, taglia medio-piccola circa 10 kg. Di 8-10 anni . Il suo corpo e segnato dalla sofferenza.

Recuperato per strada, ha il corpo curvo per due grosse ernie perianali. Dopo l’intervento che farà il prima

possibile tornerà ad essere un cane normale e fi ero.

19Spazi aperti

Page 22: Riviera est dic2013 n164

5Economia

di Ornella Jovane

La provincia di Venezia, davanti solo a Rovigo, è quasi fanalino di coda del Ve-neto e decima tra quelle del Triveneto

nella speciale graduatoria che misura il livel-lo di benessere. A disegnare una nuova ge-ografi a del benessere nelle regioni italiane e nelle città metropolitane si sono cimentati Unioncamere Veneto insieme con la Camera di Commercio di Venezia e l’Università Ca’ Foscari che con il progetto “Oltre il Pil”, dal 2009, intendono revisionare gli strumenti e i parametri di misurazione puntando, oltre il dato del prodotto interno lordo appunto, a valorizzare le eccellenze e le qualità di un territorio.

Sebbene il primo rapporto, dopo 4 anni di lavoro, metta in luce un Veneto ad eleva-to livello di benessere complessivo, tuttavia il Veneziano stenta a tenere il passo delle altre province venete. Non tanto sul piano materiale, in cui Venezia si posiziona bene tra le province nordestine, quanto piuttosto in relazione alle voci relative all’ambiente, la sicurezza, il lavoro, i rapporti personali e

sociali, senza riuscire ad eccellere nemmeno nell’istruzione. Complessivamente il valore rilevato nella graduatoria regionale è pari a 0,58 in una scala che varia da 0 (situazione di diffi coltà e disagio rispetto la media) a 1.

Un valore ben distante dallo 0,72 di Ve-rona, che primeggia tra le province venete davanti a Padova (0,70), Vicenza (0,69), Belluno (0,67) e Treviso (0,62). A chiudere Rovigo con 0,46.

Migliori i risultati di Venezia nel confron-to con le altre città metropolitane nel quale si piazza in sesta posizione all’interno di una graduatoria guidata da Firenze, Genova

La cultura e la creatività hanno un peso non indifferente nell’economia veneziana che si è rivelato peraltro quantomeno stabile anche in tempo di crisi.Che anche con la cultura e la creatività si possa mangiare lo dimostra una ricerca commissionata

dalla Camera di Commercio di Venezia al Laboratorio di Management delle Arti e della Cultura dell’Università Ca’ Foscari di Venezia i cui risultati sono stati presentati a fi ne dicembre. Dall’indagine emerge inoltre un’interessante connubio, che ha ampio margine di ulteriore potenziamento, tra sviluppo economico e sociale generato dai fenomeni di neo-imprenditorialità e di produzione culturale “informale” che vedono anche nell’uni-verso dell’associazionismo e del non-profi t un importante motore. Dalla “mappatura” di attività culturali e creative presenti nel territorio (condotta attraverso la classifi cazione Eurostat e adattata alle specifi cità della provincia) è risultato che le imprese e le unità locali presenti sono 13.975 e contano 32.738 addetti, rispettivamente l’8% e l’11% rispetto al totale provinciale. Di queste oltre la metà è da ascriversi alle attività classifi cate come appartenenti alle industrie creative. Dividendo il Veneziano in 5 ambiti (capoluo-go di provincia e dintorni, Portogruarese, Sandonatese, area sud Chioggia, Cavarzere e Cona, area centrale), è emerso che le attività culturali sono preminenti nell’area di Venezia mentre quelle creative hanno un peso preponderante nell’ “area centrale”. Nel corso degli anni censiti la struttura produttiva ha avuto un andamento in costante crescita - in particolare le industrie creative - anche se con un tasso di sviluppo minore a quanto registrato dall’economia provinciale nel suo complesso. E tuttavia nel quadriennio 2009-2012, periodo di profonda crisi per l’economia nazionale e di stagnazione di quella provinciale, le attività culturali e creative sembrano dimostrare una certa tenuta. Quanto al contributo economico del settore, stimato come ricchezza generata in termini di valore aggiunto, nel complesso della provincia si stima 688.787.993 euro di valore aggiunto attribuibile al comparto culturale e 1.315.563.406 euro al comparto creativo, per un totale di 2.004.351.399 euro che se messo in relazione al dato complessivo del sistema economico provinciale equivale a poco più dell’8,5%. A questo andrebbero quindi sommati i 54 milioni di euro stimati di valore aggiunto generati dal non-profi t.

Il progetto “Oltre il Pil” Presentato il primo rapporto Unioncamere e Camera di Commercio di Venezia

Nella geografi a veneta del benessere Venezia stenta

Bologna e Milano. Nella comparazione con le altre regioni

il Veneto, invece, si posiziona nel primo gruppo, quello ad elevato benessere com-plessivo, dietro solo al Trentino Alto Adige (0,82), con un valore di 0,68 che gli con-sente di stare davanti a Marche, Toscana, Valle d’Aosta, Lombardia ed Emilia Roma-gna. Compongono il secondo gruppo Friuli Venezia Giulia, Liguria, Umbria, Piemonte e Molise. Rientrano nel terzo gruppo Sar-degna, Abruzzo, Basilicata, Puglia, Lazio, Campania, Sicilia e Calabria.

nEWs

L’indagine sul presente e le prospettive futureil signifiCativo impatto dEgli imprEnditoridi Cultura E CrEatività nEll’EConomia vEnEziana

Mentre il Veneto risulta secondo solo al Trentino, in Italia, Venezia si piazza al penultimo posto delle provincie venete

20 Economia

RistoranteAlla Fornace

MenùAperitivo della casa con salatiniSchiette fritte - Polentina Baccalà fresco aglio prezzemoloAntipastoGamberetti, polipi, insalata di mare, latticini di seppia, gamberoniPrimi a vassoioRisotto alla pescatoraFarfalle con salmone e gamberiGrigliata di pesce a personaOrata, Coda pescatrice, Scampo Vassoi di frittura con polentaContorni misti di stagione

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• Grigliata di Orata, Coda di Rospo e

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• Frittura di Calamari e Gamberi

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1 gen Capodanno6 gen Epifania7 gen Festa del Tricolore27 gen Giorno della Memoria11 feb Patti Lateranensi14 feb San Valentino27 feb Giovedì Grasso2 mar Carnevale4 mar Martedì Grasso19 mar Festa San Giuseppe30 mar Ora legaleAPRILE:

13 apr Le Palme20 apr Pasqua21 apr Lunedì dell’angelo25 apr Anniversario della liberazione1 mag Festa dei Lavoratori9 mag Giorno Europer11 mag Festa della mamma2 giu Festa della Repubblica8 giu Pentecoste9 giu Lunedì di Pentecoste15 ago Ferragosto26 ott Ora d’inverno1 nov Ognissanti2 nov Giorno dei Morti4 nov Giorno dell’unità Nazionale30 nov Primo Avvento7 dic Secondo Avvento8 dic Immacolata Concezione14 dic Terzo Avvento21 dic Quarto Avvento25 dic Natale26 dic Santo Stefano31 dic San Silvestro

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Expo 2015, una grande occasione anche per il Veneto di mettere in mostra i propri tesori artistici, architettonici, culturali ma

anche paesaggistici ed enogastronomici. Le aspettative sono consistenti se già i primi studi sull’impatto che l’appuntamento internaziona-le avrà sul territorio fanno prevedere che ben 8 milioni di persone da tutto il mondo si recherà a Milano per visitare i padiglioni dell’Expo. Gli stessi studi rivelano che il tempo dedicato alla visita sarà di circa 7-8 ore e che rimarrà un ampio margine per girare, da turisti, le aree circostanti. Il 47 per cento di questi 8 milioni di potenziali visitatori ha già dichiarato che appro-fitterà dell’occasione per recarsi a Venezia e conoscere la città lagunare ma anche le terre e le bellezze che vi stanno attorno. Una prospet-tiva allettante per il Veneto che potrebbe essere meta di 4 milioni di turisti provenienti da tutto il mondo nel semestre “caldo” del 2015, quello della durata dell’Expo. La consapevolezza della grande occasione di rilancio dell’attività turistica ha ispirato anche il convegno che lo scorso 10 dicembre si è tenuto a “Villa Foscarini Rossi, a Stra nella Riviera del Brenta, “Expo 20105, opportunità per il prodotto turistico delle ville venete”, promosso dall’associazione “Ville venete e castelli” insieme con “Dimore storiche aperte Expo 2015” e “Comitato Expo Vene-zia”. Fra le tante offerte che Venezia, il suo entroterra e tutto il Veneto possono mettere sul piatto d’argento a disposizione di tanti turisti le Ville Venete rappresentano un patrimonio di grandissimo prestigio. Se ne contano 5400 in tutto il Veneto, di queste 200 hanno già sot-toscritto una “carta dei servizi”, una sorta di mappatura delle strutture che già sono in grado di ospitare i turisti. Una buona percentuale delle ville venete, infatti, oltre ad essere parte di un ricco patrimonio architettonico di inestimabile pregio, è attrezzata per l’ospitalità ricettiva. Un buon numero di esse, peraltro, è sede di aziende agricole, dove si producono le eccellen-ze della tradizione enogastronomica nostrana. “Le ville venete vengono riscoperte anche nella loro dimensione di aziende agricole - sottolinea l’assessore regionale per le produzioni agroali-mentari Franco Manzato - una proposta inte-ressante per le eccellenze che questo territorio sa produrre in termini così intensivi”. Un con-nubio di cultura e colture che potrebbe risultare davvero vincente e che per questo va gestito con consapevolezza e valorizzato con una at-tenta programmazione nella fase preparatoria. Lo sa bene l’assessore regionale al Turismo Ma-rino Finozzi che illustra le tappe di un articolato

di Ornella Jovane

Architettura, enogastronomia e turismo A Stra un convegno sulle grandi occasioni che si aprono con l’evento internazionale

Expo 2015, le Ville venete aspettano i turistiSi stima che circa 4 milioni di visitatori da Milano si sposterà a Venezia per visitare la città lagunare e i tesori del suo entroterra: le prestigiose dimore settecentesche della Riviera del Brenta e dintorni possono essere una imperdibile meta

25Cultura provinciale

Il patrimonio artistico di Chioggia sbarca per la prima volta sul web. Opere pitto-riche dalla fine del Trecento ai primi del

Novecento, arte sacra, architettura, e la peculiare pianta urbana a lisca di pesce del Centro storico sono visitabili attraverso una dettagliata galleria fotografica e i video gi-rati ad alta definizione. Il sito internet www.artechioggia.it riunisce in un museo online 24 opere pittoriche tra tele, pale, affreschi e sculture, oltre al meccanismo dell’orologio della torre campanaria romanica della chiesa di Sant’Andrea, attribuito a Jacopo Dondi. La navigazione nel sito è suddivisa in cinque aree storiche riunite attorno alle principali chiese di Chioggia, dal Duomo a San Do-menico. La raccolta di opere copre in modo netto due periodi: da quelle più preziose del Trecento alla rifioritura del Seicento, ben rappresentato da “La consacrazione di San Nicolò vescovo di Myra” di Pietro Damini, custodito nella pinacoteca della SS. Trinità, sino al Settecento della pala d’altare della “Visita di Maria a Santa Elisabetta” di Fran-cesco Fontebasso. Nel mezzo, due secoli di totale silenzio dovuti alla devastante Guerra di Chioggia. Una sezione del sito è dedicata a fornire informazioni complete su orari di apertura e di visita, prenotazioni e costi del biglietto dei musei e delle chiese.

I filmati sono commentati in italiano e in inglese su testi di Dino Memmo e Sergio Ravagnan. L’idea e la realizzazione di arte-chioggia.it nasce dall’associazione culturale Chioggia Film di Francesco Bonivento e Pao-lo Serafini, che ha potuto beneficiare di una quota dei fondi annuali messi a disposizione dalla Fondazione Clodiense Onlus e di con-tributi della Provincia di Venezia, di soggetti privati, del Rotary Club di Chioggia e del Co-mune di Chioggia.

nEWs

Chioggia, nasce artechioggia.iti tEsori artistiCi on linE in rEtE un nuovo “polo musEalE” vEnEto

S.B.M.

percorso. “Entro il 2014 - spiega - preparere-mo un percorso di formazione per migliorare la cultura dell’accoglienza e affinare la capacità di ospitare. A metà anno creeremo un by Ville Venete, metteremo a disposizione questa im-portante rete di ville agli operatori turistici che organizzeranno i pacchetti di visitatori all’Ex-po”. Ingenti risorse sono destinate a questi e altri progetti legati all’evento. “Nel bilancio di previsione 2014 - conferma l’assessore Finozzi - insieme con il presidente della Regione stiamo studiando un capitolo apposito per Expo 2015 per le risorse da destinare sia al turismo e alle attività. Non è ancora stata definita una cifra perché prima andremo ad istituire una sorta di “cabina di regia” che servirà a capire quali sono i progetti in campo, molti dei quali sono già stati messi a punto, e quali sono le risorse necessarie per realizzarli”. “Milano - ha sottolineato Giu-lio Bellemo, presidente Ville e Castelli veneti - non poteva fare a meno di Venezia e, pertan-to, grazie ad una deroga speciale, costruiremo un padiglione all’interno del Vega. Lo abbiamo chiamato “Acqua”, un elemento fondamentale per il futuro dell’umanità”.

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Page 28: Riviera est dic2013 n164

11

LO SPORT in PRIMO PIANO

Venerdì 7 febbraio si terrà la tredicesima edizione del Premio Atleta dell’Anno del Comune di Venezia, al teatro Goldoni. Il

premio sarà dato agli atleti segnalati dalle so-cietà sportive del comune di Venezia che, nel corso del 2013, hanno vinto un titolo italiano di qualsiasi disciplina sportiva, di qualsiasi fe-derazione o ente di promozione e in qualsiasi categoria, oppure che abbiano partecipato a campionati europei o mondiali. Durante la serata di premiazione, sarà scelto l’Atleta dell’Anno, al quale sarà consegnato il Premio Giovani alla memoria di “Gianluigi Levorato” e il Premio “Master”. “Siamo giunti alla tredice-sima edizione dell’Atleta dell’Anno la più impor-tante manifestazione promossa dal Comune di Venezia che offre alle società sportive comunali e agli atleti una vetrina di qualità assoluta – dice l’assessore allo Sport Roberto Panciera. Questo appuntamento vuole dar risalto a un patrimonio prezioso e insostituibile: l’impegno quotidiano che è assicurato dagli atleti di tutte le discipline sportive, ma anche dai tanti volon-

tari e dai dirigenti, fondato in massima parte su di un generoso entusiasmo, su di una vera partecipazione dal basso”. Il prestigio di questo premio non si limita a far crescere solo il mon-do dello sport, ma rappresenta un momento di crescita e una ricchezza in termini sociali per la città, grazie soprattutto all’insostituibile ruolo educativo-ludico-formativo svolto dallo sport. “Dobbiamo tutti essere orgogliosi delle

decine di atlete e di atleti che hanno dato e che continuano a dare grande lustro alla città di Venezia – conclude Panciera -. Portano il nome in giro per il mondo nelle competizioni più prestigiose e sui podi più alti dello sport nazionale ed internazionale. Donne e uomini, giovani e giovanissimi, che, con le loro società, hanno saputo coniugare al meglio i valori di im-pegno, di sport, di civiltà”. L’edizione dell’anno scorso ha visto premiare ben 258 atleti: 132 maschi e 126 femmine, nelle diverse categorie sportive. Venezia si è dimostrata una provincia molto prolifera per quanto riguarda gli atleti: fi ori all’occhiello in tutto il mondo e in diverse discipline sportive. Le società hanno consegna-to l’elenco dei loro atleti al comune che si è poi mobilitato per la partecipazione al premio e per la selezione del migliore. La manifestazio-ne si svolgerà il 7 febbraio dalle 17, al Teatro Goldoni di Venezia, quest’anno arricchito, per la prima volta, da contributi artistici nel campo della danza, con elementi acrobatici di forte impatto visivo.

Atleta dell’anno, la gara cominciadanza

Mestredanza è una scuo-la di danza; quest’arte si può praticare a ogni

età all’interno di un livello di preparazione. Si può comin-ciare a danzare fi n dall’età di 4 anni e poi procedere fi no a novant’anni e oltre con il Pila-tes. Cristina Canetti è la titola-re e insegnante di pilates e ci tiene a precisare che la danza è un’arte perché non è basata sulla preparazione atletica ma sul coinvolgimento di emozioni e gesti. “Abbiamo vinto diversi premi e partecipato a molte rassegne con concorsi comunali, provinciali e regio-nali – dice Cristina Canneti – per la danza classica abbiamo il maestro Franco Favaro e altri insegnanti italiani; non mancano quelli stranieri soprattutto francesi”. II corso di formazione gioco, per i più piccoli, è seguiti dalla propedeutica danza in generale per essere poi avviato alla danza classica contemporanea. La scuola di Mestre è una delle poche che offre anche un servizio di consulenza osteopatica ai suoi iscritti per tenere monitorati la salute di: ginocchia, piedi piatti e postura; consulenza importantissima soprattutto nell’età della formazione e dello sviluppo. La prossima primavera la scuola parteciperà alle rassegne e ai concorsi vari nella Regione e non solo. “Con rammarico dico che sarebbe bello fare rappresentazioni per la città se i costi dei teatri non fossero così proibitivi – conclude Cristina – sarebbe bello far vedere alla città il nostro lavoro rendendo tutti partecipi”. Per maggiori informazioni sulla scuola di danza si può visitare il sito: www.mestredanza.net; gli interessati possono partecipare gratuitamente a una lezione.

A Mestreuna sCuola di danza pEr tutti

R.P.

Il maestro di arti marziali Christian Gon-zales Y Herrera ha scritto il romanzo “L’orrore del lupo” e ha inventato un

modo molto originale per presentarlo: un connubio di letteratura e karate. Le pre-sentazioni del libro si tengono all’interno di palestre e nell’ambito della lezione; il maestro Herrera inizia raccontando la trama del libro e com’è nata l’idea poi legge alcuni passaggi del romanzo descri-vendo minuziosamente i combattimenti tra i protagonisti e, con un allievo di ka-rate, mostra le scene del combattimento con una sequenza di movimenti veloci e potenti. Da agosto 2013, a oggi, ha già fatto oltre trenta presentazioni tra queste: Trento, Trieste, Roma, Vicenza, Verona, Portogruaro, Udine, Padova e ovviamente Venezia nella sua palestra. Nel mese di gennaio inizierà il nuovo tour di presenta-zioni tra le varie tappe: Bergamo e Vero-na dove è molto richiesto. “Sicuramente il libro piace per l’abbinata romanzo e disciplina – dice il maestro Christian Gonzales Y Herrera – ho visto che nei motori di ricerca internet il mio metodo di presentare un libro è una prima mondiale: nessuno ha mai fatto niente del genere, io faccio il romanziere ma lo presento in veste di maestro karate”. Il metodo di presentare il libro di Herrera è sicuramen-te un modo per distinguere il suo romanzo nella marea di pubblicazioni, sfruttando la scia di successo che si lega al maestro che, nell’estate del 2013, ha vinto un

argento mondiale per la sua categoria. Le arti marziali interessano a tutti, e la possibilità di assistere anche a una scena di combattimento rende gli spettatori più partecipi. Il progetto nel quale si inserisce questo libro si intitola: “karate triller: leg-gere non è da sedentari”. Il libro si trova in alcuni siti online e in quello dell’associa-zione Alani Resquie onlus, in quest’ultima, il ricavato, è devoluto all’associazione per salvare gli alani maltrattati e abbandonati. “Le mie presentazioni sono molto affol-late - conclude Herrera – fi nito l’incontro passo un’ora a fi rmare autografi , non mi aspettavo tutto questo successo per la mia prima pubblicazione”. Il libro è uscito nel marzo del 2013 e ha già ottenuto tre im-portanti riconoscimenti letterari. Le date di presentazione del libro saranno pubblicate nel sito del maestro da gennaio 2014; per maggiori informazioni www.karateve-nezia.it o nel gruppo aperto di fecebook “L’orrore del lupo”.

Arti marzialihErrEra prEsEnta il suo libro

R.P.

Venezia Tredicesima edizione del premio organizzato dal comune di Venezia

di Roberta pasqualetto

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LO SPORT in PRIMO PIANO

Venerdì 7 febbraio si terrà la tredicesima edizione del Premio Atleta dell’Anno del Comune di Venezia, al teatro Goldoni. Il

premio sarà dato agli atleti segnalati dalle so-cietà sportive del comune di Venezia che, nel corso del 2013, hanno vinto un titolo italiano di qualsiasi disciplina sportiva, di qualsiasi fe-derazione o ente di promozione e in qualsiasi categoria, oppure che abbiano partecipato a campionati europei o mondiali. Durante la serata di premiazione, sarà scelto l’Atleta dell’Anno, al quale sarà consegnato il Premio Giovani alla memoria di “Gianluigi Levorato” e il Premio “Master”. “Siamo giunti alla tredice-sima edizione dell’Atleta dell’Anno la più impor-tante manifestazione promossa dal Comune di Venezia che offre alle società sportive comunali e agli atleti una vetrina di qualità assoluta – dice l’assessore allo Sport Roberto Panciera. Questo appuntamento vuole dar risalto a un patrimonio prezioso e insostituibile: l’impegno quotidiano che è assicurato dagli atleti di tutte le discipline sportive, ma anche dai tanti volon-

tari e dai dirigenti, fondato in massima parte su di un generoso entusiasmo, su di una vera partecipazione dal basso”. Il prestigio di questo premio non si limita a far crescere solo il mon-do dello sport, ma rappresenta un momento di crescita e una ricchezza in termini sociali per la città, grazie soprattutto all’insostituibile ruolo educativo-ludico-formativo svolto dallo sport. “Dobbiamo tutti essere orgogliosi delle

decine di atlete e di atleti che hanno dato e che continuano a dare grande lustro alla città di Venezia – conclude Panciera -. Portano il nome in giro per il mondo nelle competizioni più prestigiose e sui podi più alti dello sport nazionale ed internazionale. Donne e uomini, giovani e giovanissimi, che, con le loro società, hanno saputo coniugare al meglio i valori di im-pegno, di sport, di civiltà”. L’edizione dell’anno scorso ha visto premiare ben 258 atleti: 132 maschi e 126 femmine, nelle diverse categorie sportive. Venezia si è dimostrata una provincia molto prolifera per quanto riguarda gli atleti: fi ori all’occhiello in tutto il mondo e in diverse discipline sportive. Le società hanno consegna-to l’elenco dei loro atleti al comune che si è poi mobilitato per la partecipazione al premio e per la selezione del migliore. La manifestazio-ne si svolgerà il 7 febbraio dalle 17, al Teatro Goldoni di Venezia, quest’anno arricchito, per la prima volta, da contributi artistici nel campo della danza, con elementi acrobatici di forte impatto visivo.

Atleta dell’anno, la gara cominciadanza

Mestredanza è una scuo-la di danza; quest’arte si può praticare a ogni

età all’interno di un livello di preparazione. Si può comin-ciare a danzare fi n dall’età di 4 anni e poi procedere fi no a novant’anni e oltre con il Pila-tes. Cristina Canetti è la titola-re e insegnante di pilates e ci tiene a precisare che la danza è un’arte perché non è basata sulla preparazione atletica ma sul coinvolgimento di emozioni e gesti. “Abbiamo vinto diversi premi e partecipato a molte rassegne con concorsi comunali, provinciali e regio-nali – dice Cristina Canneti – per la danza classica abbiamo il maestro Franco Favaro e altri insegnanti italiani; non mancano quelli stranieri soprattutto francesi”. II corso di formazione gioco, per i più piccoli, è seguiti dalla propedeutica danza in generale per essere poi avviato alla danza classica contemporanea. La scuola di Mestre è una delle poche che offre anche un servizio di consulenza osteopatica ai suoi iscritti per tenere monitorati la salute di: ginocchia, piedi piatti e postura; consulenza importantissima soprattutto nell’età della formazione e dello sviluppo. La prossima primavera la scuola parteciperà alle rassegne e ai concorsi vari nella Regione e non solo. “Con rammarico dico che sarebbe bello fare rappresentazioni per la città se i costi dei teatri non fossero così proibitivi – conclude Cristina – sarebbe bello far vedere alla città il nostro lavoro rendendo tutti partecipi”. Per maggiori informazioni sulla scuola di danza si può visitare il sito: www.mestredanza.net; gli interessati possono partecipare gratuitamente a una lezione.

A Mestreuna sCuola di danza pEr tutti

R.P.

Il maestro di arti marziali Christian Gon-zales Y Herrera ha scritto il romanzo “L’orrore del lupo” e ha inventato un

modo molto originale per presentarlo: un connubio di letteratura e karate. Le pre-sentazioni del libro si tengono all’interno di palestre e nell’ambito della lezione; il maestro Herrera inizia raccontando la trama del libro e com’è nata l’idea poi legge alcuni passaggi del romanzo descri-vendo minuziosamente i combattimenti tra i protagonisti e, con un allievo di ka-rate, mostra le scene del combattimento con una sequenza di movimenti veloci e potenti. Da agosto 2013, a oggi, ha già fatto oltre trenta presentazioni tra queste: Trento, Trieste, Roma, Vicenza, Verona, Portogruaro, Udine, Padova e ovviamente Venezia nella sua palestra. Nel mese di gennaio inizierà il nuovo tour di presenta-zioni tra le varie tappe: Bergamo e Vero-na dove è molto richiesto. “Sicuramente il libro piace per l’abbinata romanzo e disciplina – dice il maestro Christian Gonzales Y Herrera – ho visto che nei motori di ricerca internet il mio metodo di presentare un libro è una prima mondiale: nessuno ha mai fatto niente del genere, io faccio il romanziere ma lo presento in veste di maestro karate”. Il metodo di presentare il libro di Herrera è sicuramen-te un modo per distinguere il suo romanzo nella marea di pubblicazioni, sfruttando la scia di successo che si lega al maestro che, nell’estate del 2013, ha vinto un

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Fine vita, un tema che fa paura, diffi cile da trattare e che pone problemi etici e medici importantissi-mi. Quello che intendiamo affrontare con questo

numero della Piazza è il problema dell’utilizzo sempre più diffuso nel caso dei malati terminali, delle cure palliative e della fase conclusiva delle cure, la sedazio-ne terminale palliativa. Va sgombrato subito il campo da un equivoco, la sedazione terminale palliativa non è eutanasia (che invece è un’azione che porta con mezzi specifi ci direttamente e volutamente la morte del paziente). Per sedazione terminale palliativa si intende: “la riduzione intenzionale della vigilanza con mezzi farmacologici, fi no alla perdita di coscienza, allo scopo di ridurre o abolire la percezione di un sintomo, altrimenti intollerabile per il paziente, nonostante siano stati messi in opera i mezzi più adeguati per il controllo del sintomo, che risulta, quindi, refrattario”. Sono 100 mila i malati (prevalentemente oncologici) presi in ca-rico ogni anno dal servizio di cure palliative in Italia. I dati più recenti riportano un ricorso alla sedazione terminale negli ultimi giorni di vita in percentuali che arrivano fi no anche all’88% dei casi per i differenti setting assistenziali (ad es. ospedale, hospice, as-sistenza domiciliare). In Veneto le persone in carico alle cure palliative sono circa 7-8 mila ogni anno. A spiegare queste diffi cili questioni è il dottor Giovanni Poles medico specialista in Oncologia nell’area Cure Palliative al Policlinico San Marco a Mestre, e autore di numerose pubblicazioni sull’argomento. “Nelle fasi

terminali della vita - spiega il dottor Poles - si avverte la necessità di dover difendere la dignità della persona da un tecnicismo spesso immotivato ed eccessivo. Del resto il problema a volte si pone in senso opposto, rischiando di ricadere nel quasi totale astensionismo terapeutico. Non sempre è chiaro come ci si deve comportare nei confronti di trattamenti “vitali” come la nutrizione e l’idratazione artifi ciali. Di analoga diffi coltà può spesso risultare la valutazione se fare trasfusioni su un ammalato con una prospettiva di vita limitata. Per tentare una risposta a tali interrogativi, si deve cercare di capire quali sono i criteri che possono permettere al medico di inquadrare un trattamento come accanimento terapeutico o, all’opposto, come astensionismo e, al limite, come eutanasia”. Il dottor Poles studioso da anni del problema va nello specifi co. “L’accanimento terapeutico - spiega- viene defi nito dal Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB) come “un trattamento di documentata ineffi cacia in relazione all’obbiettivo, a cui si aggiunga la presenza di un ri-schio elevato o una particolare gravosità per il paziente con un’ulteriore sofferenza, in cui l’eccezionalità dei mezzi adoperati è chiaramente sproporzionata agli obiettivi della condizione specifi ca. A volte però non è chiaro se anche per quanto riguarda alimentazione e idratazione artifi ciali si possa parlare di trattamen-ti sproporzionati (in questo caso si potrebbe talora giustifi carne la sospensione)”. Poles poi affronta il tema della sedazione palliativa terminale “In questi

casi come medici ci troviamo – spiega - nella necessità di sedare un malato in fase terminale quando siamo di fronte a sintomi non altrimenti controllabili. In altre parole la sedazione terminale è indicata per quei sinto-mi che incidono pesantemente sulla qualità di vita del paziente e che rispondono solamente al trattamento sedativo. La sedazione può essere reversibile e spesso viene utilizzata per ridurre i disturbi respiratori, quando il dolore stesso e altri sintomi non sono controllabili con le usuali terapie”. Poles poi vuol chiarire un aspetto importante. Da recenti dati scientifi ci risulta che l’inter-vento della sedazione terminale è pari in media a 2.8 giorni (media ponderata). La sopravvivenza di pazienti sedati in fase terminale non differirebbe da questi dati da quella dei pazienti non sedati. “La sedazione pallia-tiva – spiega Poles - non ha la fi nalità di abbreviare la vita del paziente, pertanto non ha nulla che vedere con l’eutanasia ma deve essere gestita in modo attento e competente da parte del personale medico e infermie-ristico. Oltre all’esperienza, emergono altri due aspetti importanti dell’agire medico che diffi cilmente possono essere inquadrati nell’ambito di una norma: basi eti-che solide, equidistanti da eutanasia ed accanimento terapeutico ed il fatto che ogni intervento deve essere valutato nella date circostanze”. Problemi importanti arrivano spesso nella gestione di questa delicatissima fase, nei reparti di ospedale piuttosto che negli hospice o nelle cure palliative a domicilio dove il personale è invece estremamente preparato.

di Alessandro Abbadir

Ridurre il dolore del paziente nei suoi ultimi giorni di vita è una questione umana, prima che etica. Tuttavia la sedazione palliativa, a volte, viene percepita come una forma di eutanasia: un modo di troncare la sofferenza insieme alla vita dell’ammalato

Sanità Inchiesta sul fi ne vita

Sedazione palliativa o eutanasia mascherata?

Un aspetto etico di capitale importanza riguarda l’individuazione del “chi decide” l’inizio della sedazione terminale palliativa. Il per-corso decisionale deve rispettare criteri etici internazionalmente

riconosciuti e differenziati in base alla capacità mentale del malato. In particolare, se il malato è mentalmente capace al momento in cui insor-ge l’indicazione per compiere la sedazione, vale il criterio del consenso informato. In generale non si raccomanda né l’adozione di un modulo di consenso specifi co né l’apposizione della fi rma del malato; si ritiene suf-fi ciente una registrazione del consenso verbalmente espresso in cartella clinica da parte dei curanti. Nel limite del possibile è opportuno invitare il malato ad informare i suoi familiari delle decisioni prese, in modo da facilitarne l’accettazione e ridurre l’impatto emotivo. Se, invece, il ma-lato non è mentalmente capace o non vuole partecipare alle decisioni, valgono, sul piano etico, le direttive o dichiarazioni anticipate. In assenza di tali disposizioni anticipate, la decisione può essere assunta dai sanitari curanti ricorrendo al giudizio sostitutivo, basato sulle volontà e i desideri espressi in precedenza dal malato ai suoi cari o all’équipe curante. In caso di malato mentalmente incapace di cui non è possibile ricostruire volontà o orientamenti pregressi, o in caso di situazioni d’emergenza (in cui non sia possibile né ottenere il consenso informato o direttive antici-pate né formulare un giudizio sostitutivo), i sanitari devono ricorrere al criterio del migliore interesse del malato, procedura decisionale che si fonda sul bilancio fra i benefi ci attesi e gli oneri previsti del trattamento terapeutico

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Page 31: Riviera est dic2013 n164

11Il Veneto in primo piano

Hospice, delle strutture sempre più diffuse in Vene-to per affrontare il tema delicatissimo della cura de malati terminali cioè alla fi ne della vita. In

Italia, ogni anno circa un milione di persone si trovano a dover gestire una situazione estremamente diffi cile a causa di una prognosi infausta. Per andare incontro ai malati, ai famigliari e alle loro diffi coltà sono nati gli hospice, strutture dedicate proprio a questo scopo. L’8O % dei ricoverati in queste strutture soffre di una malattia oncologica terminale, ma sono strutture aperte a tutti coloro che, in fi n di vita, necessaria di un’assistenza, dai malati di Aids a quelli con malattie neurologiche a evolu-zione progressiva, come la sclerosi laterale amiotrofi ca

(Sla). Come funzionano queste strutture? Non essen-doci direttive nazionali, il funzionamento è variabile. In linea generale gli hospice si occupano di assistere i malati con un’aspettativa di vita breve, di pochi giorni o poche settimane. L’obiettivo di queste strutture è quello di migliorare la qualità di vita fi no alla fi ne, agendo a più livelli. Si interviene sul piano fi sico, prescrivendo trattamenti farmacologici o di altro tipo, come massag-gi rilassanti, tecniche di respirazione, che controllino i diversi sintomi. Esistono hospice convenzionati con il servizio sanitario nazionale che a pagamento. Nel pri-mo caso, la famiglia non deve sostenere costi. Il vitto e l’alloggio sono gratuiti, anche per un famigliare. La

persona che assiste il malato, ha diritto ai principali, alla biancheria per il letto e al bagno. C’è la possibilità di portare da casa oggetti e anche piccoli mobili, che pos-sano servire a far stare meglio la persona. Nell’hospice non ci sono orari di visita. L’obiettivo è aiutare il malato e i suoi famigliari a vivere al meglio la situazione. Si lascia massima libertà anche in questo campo: parenti e amici possono far visita alla persona quando vogliono e senza limiti di tempo. In quasi tutte le strutture c’è la possibilità di trascorrere la notte con il proprio caro: in ogni camera c’è un secondo letto, che può essere usato dai famigliari. L’idea è permettere al paziente di avere un parente accanto 24 ore su 24. Gli hospice

dovrebbero rappresentare la soluzione ultima, da adot-tare quando l’assistenza domiciliare non è fattibile per mancanza di fondi, per diffi coltà della famiglia o perché il malato è solo. Invece oggi solo chi è in un hospice riceve l’assistenza e il supporto di cui ha bisogno. In Italia, e anche in Veneto sotto diversi aspetti insomma sembra mancare diffusamente la cultura dell’assistenza al malato terminale.

di Alessandro Abbadir

Fine vita Strutture specializzate nelle cure dei malati terminali

Hospice, un aiuto alle famiglie

la mappa

Sono 20 in tutto il Veneto gli Hospice attivi e collegati alle Ulss di riferimento. La provincia che ne vede di più sul suo territorio è quella di Padova con 5 strutture, 4 sono in provincia di Venezia, 3 a Vicenza e 3 a Verona, 2 a Treviso, 2 a Belluno e

infi ne una a Rovigo. Per le province in cui esce il nostro giornale e cioè Padova, Rovigo e Venezia, andiamo nel dettaglio.

In provincia di Padova ci sono: l’ Hospice “Il Melograno” Centro Residenziale di cure palliative presso la Rsa “Anna Moretti Bonora” a Camposampiero. C’è poi l’Hospice di Montagnana. A Padova centro, l’Hospice “Casa S. Chiara” all’ Istituto Suore Terziarie, il

“Centro Cura e Sollievo Paolo VI” alla Fondazione Opera Immacolata Concezione e per i bambini il “Centro regionale terapia antalgica e cure palliative pediatriche “Casa del Bam-bino” al dipartimento di pediatria dell’Ulss 16. A Rovigo l’Hospice “Casa del Vento Rosa” nucleo cure palliative a Lendirara. In provincia di Venezia, l’Hospice Casa Residenziale “Pia Opera Francescon” a Portogruaro e l’ Hospice Iris all’Ipab di San Donà”. C’è poi l’Hospice “Casa San Giovanni di Dio” all’Ospedale Fatebenefratelli a Venezia centro storico. Infi ne il centro Nazareth alla Fondazione Opera S.Maria della Carità padiglione Roncalli a Mestre.

dovE sono lE strutturE a padova, vEnEzia E rovigo

L’8O% dei ricoverati in queste strutture soffre di una malattia oncologica terminale, ma ci sono anche malati di Aids e Sla

29Il Veneto in primo piano

Page 32: Riviera est dic2013 n164

14 Il Veneto in primo piano

condizione di sopportare i dolori causati dalla malattia e sono per questo riconosciute come doverose. L’eutanasia invece presuppone l’intenzione di provocare la morte del malato e, pur in mancanza di una defi nizione e di una disciplina specifi ca, nell’ordinamento giuridico italiano é confi gurata come reato, essendo riconducibile ad un delitto contro la vita”. L’avvocato fa anche una rifl es-sione sociologica e di tipo penale. “In tempi nei quali il malato viene percepito sempre più come un costo che grava sulle limitate risorse della sanità pubblica - spiega - si teme che dietro cure palliative non correttamente somministrate, possano insinuarsi forme mascherate di eutanasia. Alle cure palliative può conseguire infatti l’accelerazione della fi ne del paziente. Nell’ipotesi in cui la cura sia proporzionata al dolore, l’eventuale anticipa-

zione della morte non è imputabile al medico che abbia somministrato le terapie antalgiche nel pieno rispetto di tutte le regole di cautela. Diversamente, qualora il medico, somministrando cure palliative con farmaci o inadeguati o in dosi non proporzionate, si assuma il rischio dell’accelerazione della fi ne del paziente, la sua condotta è commissiva e causale dell’evento morte. La colpevolezza assume, in tal caso, i caratteri del “dolo eventuale” ed il medico è imputabile di omicidio. Le cure palliative correttamente somministrate rappresentano in-vece l’alternativa all’eutanasia, in quanto umanizzano il processo del morire, assicurando al malato, considerato come una persona e non come un inutile peso, una mor-te dignitosa perché assistita e senza sofferenze”.

Sulla questione abbiamo sentito per chiarirne i contorni legali della questione anche l’opinione di Elisabetta De Sepits, avvocato di Padova docen-

te di Biodiritto, patrocinante in Cassazione, e autrice del libro “Eutanasia, tra bioetica e diritto”. “Curare non signifi ca solo guarire, ma anche alleviare le sofferenze - spiega l’avvocato De Septis - la medicina palliativa vede ancora la possibilità di curare, nel senso di prendersi cura del malato, anche nei pazienti che presentano stati clinici ormai irreversibili. Le cure palliative consistono nel-la somministrazione di farmaci capaci di lenire i dolori intollerabili dei malati terminali. L’assistenza prende in considerazione il malato nella sua completezza, con particolare attenzione alle sue necessità oltre che fi si-che, psicologiche ed emotive, e coinvolge il suo nucleo familiare. La famiglia viene adeguatamente assistita e psicologicamente sostenuta per essere messa in grado di affrontare con il proprio congiunto l’iter completo della malattia, anche nella fase fi nale della vita. La materia è regolata dalla legge n. 38 del 2010 (“Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”), la quale confi gura l’accesso alle cure palliative

come “diritto del cittadino”, prevedendo per i minori, per prima, a livello mondiale , il diritto di essere assistiti a domicilio”. L’avvocato De Septis va nel dettaglio della legge. ”Le norme prescrivono - spiega De Septis - che le strutture sanitarie che erogano cure palliative debbano assicurare un programma di cura personalizzata per il pa-ziente e per la sua famiglia, nel rispetto di alcuni principi fondamentali quali la tutela della dignità e dell’autono-mia del malato, senza alcuna discriminazione, la tutela e promozione della qualità della vita fi no al suo termine, l’adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale del-la persona malata e della famiglia”. Ma c’è differen-za dall’eutanasia. “Alla somministrazione delle cure palliative - continua l’avvocato - si contrappone l’aiuto farmacologico a morire che si inquadra nell’eutanasia, praticata con iniezione letale in Olanda, Belgio e Lussem-burgo, dove da alcuni anni è stata legalizzata. Si tratta di fattispecie totalmente diverse. L’eutanasia fornisce un “aiuto a morire”, mentre al contrario le cure palliative rappresentano un “aiuto nel morire”. Le cure palliative non sono fi nalizzate alla morte del paziente, bensì ad esaudire la sua legittima richiesta di essere posto in

di Alessandro Abbadir

La sedazione palliativa è regolata dalla legge n. 38 del 2010, che prevede l’assistenza domiciliare palliativa anche per i minori

La normativa sulla sedazione palliativa Parla Elisabetta De Sepits, avvocato, docente di Biodiritto

“Il rischio? Dosi troppo elevate di narcotici”

Nel campo bioetico le opinioni sulla que-stione fi ne vita sono differenziate. L’ ”Associazione Luca Coscioni” anche in

Veneto insieme ai radicali si batte anche per l’interruzione delle terapie che come posizione va oltre l’utilizzo e il sostegno alla sedazione terminale. “Al contrario dell’eutanasia – spiega in una nota l’associazione - la sospensione delle cure o l’interruzione delle terapie (cosiddetta “eutanasia passiva”) costituisce un diritto invio-labile in base all’articolo 32 della Costituzione italiana in base al quale: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanita-rio se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Principio affermato, tra l’altro, dalla sentenza con la quale il Tribunale di Roma ha prosciolto Mario Riccio, il medico che ha praticato a Welby la sedazione terminale. Tuttavia in Italia viene disatteso anche questo principio che conduce al fenomeno dell’eutanasia clandestina. In quest’ottica la battaglia radicale di Piergiorgio Welby ha incarnato la semplice applicazione del diritto di ogni malato a non essere sottoposto a terapie mediche contro la propria volontà. Altri casi dimostrano che nel nostro paese questo di-ritto viene spesso disatteso, anche in relazione agli anatemi integralisti lanciati quotidianamen-te dalle gerarchie vaticane”. Diversa l’opinione del mondo cattolico che con padre Ermanno Barucco dello Studio Generale Marcianum di Venezia, puntualizza le posizioni della chiesa sull’argomento. “Dal punto di vista etico - spie-ga Barruco - la sedazione palliativa è legittima e doverosa, e non va identifi cata, sul piano delle

intenzioni o dei mezzi usati, con un atto di eu-tanasia, che presuppone la deliberata fi nalità di accorciare e interrompere la vita per eliminare la sofferenza ad esempio con dosi eccessive di morfi na senza motivi proporzionati”. “L’inse-gnamento della Chiesa cattolica – già espresso da Pio XII nel 1957 e confermato da Giovanni Paolo II nel 1997- spiega Barruco - afferma che è lecito sopprimere il dolore con narcotici, pur con la conseguenza non voluta di limitare la co-scienza e di abbreviare la vita, se non esistono altri mezzi: in questo caso, infatti, la morte non è voluta o ricercata, nonostante che per motivi ragionevoli se ne corra il rischio, semplicemen-te si vuole lenire il dolore in maniera effi cace (Evangelium vitae 65). Viene applicato il prin-cipio del duplice effetto: il fi ne oggettivo dell’a-zione e l’intenzione dell’agente è solo di lenire il dolore; l’effetto non voluto è di abbreviare di poco la vita. Ma la grande differenza rispetto all’eutanasia è che non si ottiene il primo ef-fetto per mezzo del secondo, che rimane fuori dall’intenzione e non è direttamente provocato dai mezzi impiegati, ma dalla malattia che re-sta la causa della morte”.

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30 Il Veneto in primo piano

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Tensioni all’interno del Partito Democratico

Porto Tolle

pag. 17

Potranno avere inizio già entro la

fi ne dell’anno i lavori di riqualifi cazione

del quartiere Norge di Rosolina che

permetteranno ai residenti di potersi

godere al meglio gli spazi all’aperto del

centro della frazione

ROSOLINA, RIQUALIFICAZIONE

DEL QUARTIERE NORGE

pag. 18

Taglio delle Province, Delrio fa partire il countdown

Enti locali

pag. 34

pagg. 4-5 e 6

Casa di cura di Porto Viro, non è più presidio ospedalieroCon l’approvazione delle schede ospedaliere

è stata declassata la struttura

Il coro delle forze politiche bassopolesane

si è alzato unanime e trasversalmente

contro la perdita decretata dalla schede

ospedaliere regionali del presidio ospedalie-

ro della casa di cura Madonna della Salute

di Porto Viro, appellativo che permetteva di

porre il nosocomio in posizione di assoluta

parità rispetto alla sanità pubblica e che nel

rapporto annuale di Agenas (Agenzia Nazio-

nale per i servizi sanitari) ha indicato come

il secondo miglior centro del Veneto nel trat-

tare gli infarti del miocardio. Per discutere

in merito alla questione, la sala consiliare

portovirese è stata recentemente teatro

dell’incontro pubblico “L’ospedale di Porto

Viro mutilato da Venezia: pronto soccorso al

pronto soccorso” promosso dal capogruppo

di Uniti per Porto Viro Thomas Giacon e a

cui hanno partecipato diversi rappresentanti

istituzionali compresi i consiglieri regionali

Cristiano Corazzari e Graziano Azzalin, oltre

all’onorevole Diego Crivellari, tutti accomu-

nati da un unico scopo dopo il declassa-

mento avvenuto con le schede ospedaliere

predisposte dalla Giunta ed approvate dalla

V commissione regionale. Geremia Gennari,

ricordando l’ordine del giorno approvato ad

agosto all’unanimità in consiglio comunale

per il mantenimento del presidio ospedalie-

ro, ha voluto ancora una volta precisare che

“Porto Viro non arretrerà di un millimetro:

se c’è da urlare o da sbarcare a Venezia,

lo faremo.

Assolti i 25 attivisti di Greenpeace

Centrale Enel

pag. 14

La struttura del costo di 500.000 euro

circa è stata fi nanziata con 250.000 euro

provenienti da un contributo regionale e il

rimanente sarà addebitato con ammorta-

mento nel piano Tia/Tares. Tra le novità del

centro, spiccano le modalità di accesso e di

conferimento dei rifi uti

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EDITORIALE

Davanti al “dio palanca” così fan tutti di Nicola Stievano

“Davanti al dio palanca non ci

sono fratelli, amici o parenti”:

è una delle frasi pronunciate

in una delle decine di intercettazioni della

recente inchiesta sulla rete di corruzione

legata agli appalti pubblici. Poche parole

che sintetizzano, ancora una volta se ce ne

fosse il bisogno, qual è il criterio adottato

da funzionari pubblici infedeli e da impren-

ditori complici. Il denaro, ovviamente, che

giustifi ca i favori piccoli e grandi, gli “ag-

giustamenti” di gare e procedure, il ritocco

in corso d’opera, sempre a danno del pub-

blico e, di conseguenza, di ciascuno di noi.

Il denaro, sia “cash”, basta anche qualche

banconota da 50-100 euro di tanto in

tanto, che sottoforma di “regali” come

il viaggio esotico ma anche una mano di

bianco in casa o qualche piccolo lavoretto

“extra”. E’ la corruzione nostrana, di pic-

colo cabotaggio e piccola pezzatura, quella

che alimenta una zona grigia di cui nessuno

conosce i contorni con chiarezza. E’ il primo

passo che poi giustifi ca tutti gli altri, fi no ad

arrivare ai grandi scandali. Il tutto in nome

del “dio palanca”, ovviamente, ma anche

di una distorta concezione di moralità e di

senso civico. Perché dunque scandalizzarsi

se “così fan tutti”?

continua a pag. 3

continua a pag. 10

L’Intervento

Le recentissime modifi che legislative, inserite con decreto legge lo scorso agosto

e convertito in legge il 15 ottobre 2013, hanno recepito

le raccomandazioni europee della Convenzione

del Consiglio d’Europa ed hanno risposto al crescente

allarme sociale determinato dai delitti contro le donne.

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Dalla crisi non si esce, sindacati preoccupati

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Passa da 110 a 70 km orari il limite della velocità nell’arteria stradale strategica S.S. 434 meglio nota come Transpolesana. La decisione è stata presa dall’Anas. Polemico Corazzari che ha indicato nelle voragini aperte sul manto stradale il vero problema per gli automobilisti che transitano.

pag. 10SULLA S.S. 434 SI VIAGGIA A 70 CHILOMETRI L’ORA

C’è stato un taglio considerevole di risorse, soprattutto di fornitura di certi farmaci, che se vogliono devono procurarsi pagando, quindi alle persone detenute oltre alla libertà viene tolta loro anche la salute. Fondamentale l’intervento prestato dal Sert.

pag. 12

La guida alla nuova mostra del Roverella

Arte

pag. 26-27

pagg. 4-5

Serve un cambio di rotta per il Cen.Ser?In molti credono possibile un rilancio ma non esclusivamente legato alle fi ere Malato grave aveva defi nito il Cen.Ser la presidente della Provincia, qualche anno fa. I costi di gestione molto alti avevano di fatto portato ad uno stato debitorio importante, si parlava di oltre un milione di euro che lo stesso ente aveva cercato di abbattere indicendo un bando di vendita per alcuni dei propri immobili. Va detto, e lo conferma il neodeputato Diego Crivellari, che negli ultimi anni si è compiuto un importante lavoro di risanamento dei con-ti. “Di questo – ha spiegato - va dato atto

agli amministratori”. Infatti per tentare di rientrate dallo stato debitorio lo scorso anno è stato fatto un piano di rientro che prevede-va un accordo con RovigoExpò, una società partecipata, in larga parte, dalla Regione Ve-neto e dalla Camera di commercio di Rovigo, al quale fu affi dato il compito di organizzare eventi (fi ere, convegni, presentazioni, ecc...) prevalentemente, ma non esclusivamente, presso il Centro Servizi di Rovigo. Lo scopo prefi sso era, ed è tuttora, quello di far sì che il Cen.Ser di Rovigo diventasse luogo di riferi-

mento per lo svolgimento di manifestazioni, anche specifi che e settoriali; il fi ne, inoltre, era quello di far conoscere il Polesine e di renderlo soggetto ospitante di eventi rilevanti al livello nazionale e internazionale. L’attività svolta lo scorso anno, tuttavia, non sembrata essere così signifi cativa per il rilancio della struttura dell’ex zuccherifi cio e in molti oggi pensano che una nuova vita della struttura potrebbe essere garantita da un totale cam-bio di rotta.

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di Rovigo

EDITORIALELa crisi dietro la protesta

di Alessandro Abbadir*

Dalle urne del 24 e 25 febbraio scorso emerge una situazione davvero ine-stricabile, o perlomeno diffi cilmente risolvibile. Un caos politico che rischia di portare spediti a nuove consultazioni. Pro-prio quello che non ci voleva in una situa-zione economica del genere, caratterizzata da una recessione a cui dal 2008 non si vede fi ne. Il ciclone o tsunami (come lo defi nisce il suo capo Beppe Grillo) del Movimento 5 Stelle, si è abbattuto sui partiti, anche in Veneto, con una potenza per molti versi davvero inaspettata.

Nella nostra regione però, quello che sorprende più che il boom dei grillini (che è stato un evento generalizzato su tutto il territorio italiano), è il crollo verticale di par-titi che hanno caratterizzato la vita politica delle nostre terre da 20 anni a questa par-te: il Pdl prima Forza Italia e la Lega Nord. Due partiti che fi no a due anni fa ave-vano totalizzato oltre il 60% dei consensi con l’elezione di Luca Zaia a governatore del Veneto. La Lega crolla dal 35% a poco più del 10% di questa ultima tornata elet-torale. Il Pdl dal 2008 perde 10 punti e si assesta sotto il 20%.

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L’Intervento

Come tanti e forse come tutti, sono rimasto senza parole! Lo sbigottimento e anche lo smarrimento di fronte al pronun-ciamento del Papa che dichiara di ritirarsi è stato totale e per molte ore non mi ha permesso alcun commento che non fosse la ripetizione di qualche luogo comune.

Benedetto Papa…

*Parroco Chioggia

di Don Angelo Busetto*

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Page 34: Riviera est dic2013 n164

13Il Veneto in primo piano

Quello che inizia è un anno che potremmo defi nire straordinario dal punto di vista elet-torale. Primo perché a primavera i veneti

saranno chiamati alle urne per eleggere i propri rappresentanti in Europa ma anche perché si do-vranno rinnovare ben 345 sindaci e relativi consigli comunali. Il dato più signifi cativo, però, è che da questa tornata di amministrative i consigli comu-nali avranno profi li e numeri molto diversi da quelli che abbiamo conosciuto sino ad oggi.

Le elezioni amministrative impegneranno tut-te le province con numeri considerevoli di comuni al voto ma l’unico comune capoluogo che va al rinnovo è Padova. Altri 60 i municipi da rinnova-re nel resto della provincia, ben cinque quelli con popolazione al di sopra dei 15mila abitanti che potranno eleggere il primo cittadino col doppio turno: Cadoneghe, Monselice, Padova, Rubano, Selvazzano Dentro.

Nel vicentino saranno 88 le amministrazioni da rinnovare. Anche qui sono cinque i comuni al di sopra dei 15mila abitanti che eleggeranno il primo cittadino quasi sicuramente al secondo turno. Sono Basano del Grappa, Schio, Valdagno, Arzignano e Montecchio.

In provincia di Verona, invece, i comuni al voto saranno 52, quattro quelli al di sopra dei 15mila abitanti: Legnago, San Bonifacio, Negrar e Pescan-tina.

Belluno, invece, rinnoverà le amministrazioni di 38 comuni, quasi tutti sotto i 5mila abitanti, mentre Rovigo ne rinnoverà 34 ma solo tre di me-die dimensioni e comunque sotto i 15mila. Nel ve-neziano si voterà per il sindaco solo in 15 comuni, in tre di questi, Spinea, Scorzè e Noale, si voterà con il doppio turno.

Le prossime amministrative, però, cambie-ranno il volto dei Consigli Comunali che potranno essere più “rosa”, grazie all’introduzione della doppia preferenza di genere che interesserà i comuni sopra i 5000 abitanti, ma soprattutto più ridotti per effetto della norma che, con l’obiettivo di ridurre i costi della politica, ha ridotto il numero di consiglieri e assessori comunali. In nome della famigerata spending review, nel 2011 il Governo Monti decise di tagliare le spese cominciando dal basso e, a dirla tutta, dalle briciole.

Sì perché è vero che qualcosa si risparmierà ma è anche vero che il gettone di un consigliere

di un comune di medie dimensioni non è che una minuscola frazione del compenso pagato ad un parlamentare o ad un consigliere regionale. Ma quel che è peggio è che con questi tagli a farne davvero le spese sono le minoranze che, anche nelle città più grandi, si troveranno con una man-ciata di consiglieri.

Guardando in profondità alle normative è pos-sibile capire la portata del dimagrimento dei consi-gli comunali. Governerà solo il sindaco, senza as-sessori, nei Comuni che hanno fi no a mille abitanti.

Accanto a lui verranno eletti sei consiglieri in-vece che nove e tutte le competenze della giunta comunale verranno attribuite esclusivamente al primo cittadino.

Il numero dei consiglieri passerà da nove a sei, anche nei Comuni con popolazione da 1.001 a 3 mila abitanti, mentre gli assessori saranno al massimo due.

I municipi con residenti tra i 3.001 e i 5 mila, avranno 7 consiglieri, non più 12, e la giunta sarà composta al massimo da tre persone. Cambierà relativamente poco per i Comuni che contano tra i 5.001 e i 10 mila abitanti: il numero dei con-siglieri scende da 12 a 10, mentre quello degli assessori resta fermo a quattro.

Riduzioni previste anche nei centri più grandi. I Comuni con il numero di abitanti tra 10.001 e 30 mila avranno 16 consiglieri, non più 20, quelli che hanno tra 30.001 e 100 mila abitanti, ne avranno 24 invece di 30, mentre per quelli con più di 100 mila abitanti o per i capoluoghi di provincia, come Padova, il numero di consiglieri scenderà da 40 a 32.

di Germana urbani

Meno consiglieri, meno assessori e soprattutto meno minoranza. E se il comune non raggiunge i mille abitanti: solo il sindaco!

Molte le novità normative

Aria di votazioni: 345 sindaci a rinnovo

Tra le novità che investiranno questa tornata ci sono quelle introdotte dalla legge n.215 del 2012 pensata per rispondere alla sotto rappresentazione delle donne nelle istituzioni pub-

bliche, e in particolar modo “volta a promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nelle amministrazioni locali”. Questa legge ha, di fatto, cambiato la normativa per l’elezione dei consi-gli comunali dei comuni che superano i 5000 abitanti. I cittadini, infatti, potranno esprimere due preferenze per i consiglieri comu-nali purché riguardanti candidati di sesso diverso. Se per errore la doppia preferenza, comunque non obbligatoria, dovesse andare a persone dello stesso sesso, la seconda preferenza verrà annullata.

La legge inoltre prevede la cosiddetta “quota di lista”, che fa sì che nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in lista per oltre due terzi del totale dei candidati. E’ vero, però, che solo nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, il mancato rispetto della quota potrà determinare la decadenza della lista. La norma, entrata in vigore già lo scorso anno, ha già dimostrato la sua effi cacia in termini di presenze femminili nei neo-eletti Consigli Comunali. Si è registrata, infatti, una crescita robusta e diffusa delle donne, tanto che in termini assoluti esse raddoppiano mentre in termini percentuali la loro presenza è due volte e mezzo quella della precedente tornata.

Da ultimo un recente emendamento, approvato alla Camera nella seduta notturna del 21 dicembre, nel corso dell’esame del ddl n. 1542-A di riforma degli enti locali (città metropolitana, province, unioni e fusioni di comuni) sancisce che nelle giunte comunali nes-sun genere può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento. Saranno pertanto illegittime le giunte con meno del 40 per cento di donne. Il testo deve ancora passare all’esame del senato ma se passerà anche lì il volto delle prossime giunte cambierà molto con buona pace di tutti.

I nuovi Consigli Comunali vedranno le minoranze ridottea numeri scandalosi per la democrazia

Rappresentanza di generedoppia prEfErEnza E giuntE paritariE

32 Il Veneto in primo piano

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Page 35: Riviera est dic2013 n164

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Protagonisti a NordestProtagonisti a Nordest

Grazie all’intuizione e capacità imprenditoriale del presidente Paolo Pinato esporta in Europa e in centro e sud America fatturando oltre 10 milioni di euro

Il suo uffi cio è a dir poco accoglien-te, così come l’intero edifi cio della PANAMA TRIMMINGS in via Meuc-ci al civico 24 di Piove di Sacco, da pochi anni ristrutturato secondo le direttive del presidente e ammini-stratore delegato Paolo Pinato. Vetro, acciaio e legno dominano in una miscellanea piacevole e armo-niosa che ti offre un colpo d’occhio luminoso. Nata a Vigorovea come ditta individuale nel lontano 1971, grazie all’intuito del padre Giulia-no (prematuramente scomparso nell’89) successivamente ha preso in mano la conduzione dell’azien-da Paolo Pinato 47 anni sposato con due fi gli. L’acume commerciale di Paolo ha fatto sì che la PANA-MA TRIMMINGS crescesse sempre

più fi no ad arrivare agli attuali 10 milioni di fatturato. L’azienda si è specializzata su due fi loni: quello che commercializza accessori per il settore dell’abbigliamento, e quello della produzione di etichette di pel-le e similpelle utilizzate dalle grandi marche e fi rme dell’abbigliamento mondiale.Il 70% del lavoro della PANAMA TRIMMINGS si rivolge all’estero e più precisamente nel nord e centro Europa oltre che al centro america. La PANAMA TRIMMINGS attual-mente annovera una cinquantina di dipendenti, ma con quelli impiegati nell’indotto il numero oltrepassa il centinaio. Nel 2001 a Santiago del Cile per volontà di Paolo nasce Biesse Cile azienda che produce e

Commercializza e produce etichette per l’abbigliamento con oltre un centinaio di dipendenti

La Panama Trimmings azienda del piovese votata all’eccellenza

Paolo Pinato

L’intervista

informazione pubblicitaria

Paolo Pinato si è distinto anche nell’edilizia abitativa ed industriale. Quasi tutto suo l’investimento sulla Zona industriale Ovest di Piove di Sacco

Grande amante della velocità, Paolo Pinato ha acquisito il brevetto di pilota di aereo VFR ed ha gareggiato nel Ferrari challenger e nel campionato europeo GT

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16 Cultura veneta

Possagno, Museo e Gipsoteca Antonio Canova

Le Tre Grazie, sono una delle opere scultoree più ammirate e conosciute del Canova ma in realtà sono sei: tre sono quelle del gruppo commissionato da Josephine de Beauharnais, moglie di Napoleone, oggi all’Ermitage di San Pietroburgo, le altre tre invece andarono al Duca di Bedford che, visto il gesso con-

servato nell’atelier romano dello stesso scultore, lo supplicò di creargli un ulteriore esemplare in marmo. A Possagno rimasero solo i gessi sui quali Canova aveva lavorato per preparare le versioni in marmo. La prima versione non si spostò mai dalla casa dell’artista, il secondo gesso, invece, quello servito per le Grazie inglesi, arrivò più tardi, giusto in tempo per venire, con altre opere conservate nella Gipsoteca, investito dalla nuvola di calcinacci causata dai cannoneggiamenti austroungarici durante la Prima Grande Guerra, quando Possa-gno, ai piedi del Grappa, era zona di battaglia. All’indomani del confl itto, Stefano e Siro Serafi n, custodi e abilissimi restauratori, sanarono molti dei danni riportati dai fessi del Canova ma non agirono sulle Grazie di Bedford che deturpate trovarono sede nella sala del consiglio comunale di Possagno come stridente ricordo di un guerra terribile per il paese. A cent’anni dallo scoppio della Grande Guerra, però, mentre l’Europa si appresta a ricordare quel centenario, anche le Grazie “inglesi” risorgono, ritrovando tutte le loro parti. Quello che i Serafi n non si sentirono di fare lo consente ora la tecnologia. Grazie alla collaborazione delle National Galleries of Scotland, di Edinburgo, proprietari del prezioso marmo, è stato possibile fotografare e scansiona-re l’opera e grazie all’elettronica si è riusciti a ricomporre le parti mancanti al gesso di Possagno. In mostra, fi no al prossimo 4 maggio, si potranno ammirare entrambi gruppi delle Grazie, quello “russo”, e quello “inglese”. Insieme ai bozzetti delle due opere, fanno parte dell’esposizione le tempere, i disegni, le incisioni preparati da Canova per le grazie mentre una vera mostra nella mostra è costituita dall’esposizione delle crude immagini della Gipstoteca e dei Gessi di Canova all’indomani dei bombardamenti: immagini concesse da due archivi pubblici, drammatiche nella volontà di costituire una precisa documentazione di un orrore.

La bellezza torna dopo l’orrore L’uomo, fi n dalle origini della sua storia, si è spo-

stato, ha camminato per cercare terre fertili, nuovi orizzonti. Le tre grandi religioni monoteiste, inoltre,

hanno tutte radici nella storia di popolazioni nomadi e le divinità si sono spesso rivelate a popoli in cammino o a singoli pellegrini. Il viaggio, dunque, è connaturato all’uomo e il viaggio è centrale anche nel suo rapporto con il soprannaturale. Per questo la settima edizione dell’ormai popolare mostra di illustrazioni e illustratori “I colori del sacro” sarà interamente dedicata al tema del viaggio. Dal 18 gennaio le tavole di illustratori di tutto il mondo, moltissimi da paesi “nuovi” fi nora non rappresentati, daranno corpo e colore all’esposizione che fi no al prossimo 2 giugno rimarrà allestita al Museo Diocesano, di Padova. Abbiamo sollecita-to illustrazioni – spiega Andrea Nante, direttore del Museo Diocesano e curatore della Rassegna - che esplicitino il tema approfondendo sia quegli aspetti legati al desiderio di conoscenza e di sco-perta che da sempre caratterizza gli spostamenti verso terre e popoli lontani, sia tutti i risvolti più di tipo psicologico, emotivo e spirituale che accompagnano le fasi del viaggio e che accomunano il sentire di chi parte, per qualsiasi meta, fosse anche un partire simbolico”. L’edizione 2014 della rassegna vuole quindi raccontare il viaggio come esperienza di vita tout court, ripercorrendo la storia, i testi sacri e i racconti pagani e mitologici, i riti e le tradizioni, nel tentativo di rivelare la dimensione emotiva e spirituale di ogni partenza e di ogni ritorno.

Museo Diocesano di padova

Aldo Tagliapietra ha una biografi a lunga un braccio con Le Orme, band storica veneziana, di cui è stato leader; e poi ha una carriera solista importante. Scri-

ve libri: “Le mie verità nascoste” è l’ultima fatica letteraria ma continua anche a cantare e con il suo nuovo disco “L’ angelo rinchiuso” ha toccato le corde più alte del “pro-gressive”, nella migliore tradizione romantico/melodico/progressiva italiana. Le due produzioni sono state l’occa-sione di questa intervista che ripercorre oltre quarant’anni della sua vita artistica.

L’ultima volta che ti ho visto eri al concerto di Crosby, Stills, Nash...

“Si’, belli, non li avevo mai visti conoscevo quattro/cin-que loro canzoni e risentirle mi ha fatto piacere. Ero curioso di sentire e vedere come “tre” quasi settantenni se la cavavano dal vivo. Mi sono piaciuti ed ho visto come hanno conservato il loro entusiasmo”.

Quali altri concerti sei andato a vedere negli ultimi anni?

“Vedo spesso Tiziano Ferro e Gianna Nannini grazie al fatto che mio fi glio Davide è chitarrista e lavora con loro. Davide è produttore e collabora anche con Ramazzotti ed Antonacci”.

Pensavo mi parlassi anche dei Van Der Graaf Gene-rator. So che sei loro amico soprattutto di David Jackson che ha suonato con te diverse volte...

“Vuoi sapere una cosa? Non li ho mai visti dal vivo. Anche se siamo stati noi italiani a scoprirli prima dei loro paesi anglosassoni”.

Hai presentato a fi ne estate 2013 il tuo ultimo disco “L’Angelo Rinchiuso” al Parco San Giuliano di Mestre suonandolo prima di “Felona e Sorona”...

“Mi sembrava doveroso farlo vicino a casa. E’ stata una serata in cui il tempo ha tenuto e c’è stato un bell’affl usso di gente”.

Il titolo: da dove nasce?“Da un vecchio quadro di Paul Whitehead. Quando

viene in Italia mi manda sempre una cartolina. Una delle

ultime aveva impressa l’immagine di un suo quadro “Locked Angel”. E così è nato il titolo del mio ultimo disco”.

Quali copertine ritieni le migliori che ha fatto?“Ne ha fatta di belle per i Genesis...”E anche per i VDGG.“Sì, giusto. Ma per me la più bella sua copertina è quella

che ha disegnato per il mio penultimo disco del 2012 “Nella Pietra e nel Vento”.

Poi come è andata a Milano in ottobre 2013?“E’ stata una serata esclusiva per i giornalisti nella quale

ho presentato l’ultimo cd con “Felona e Sorona””.Cosa differenzia “Felona e Sorona” da questo tuo cd

del 2013 e cosa li unisce?“Volevo che fosse una suite, il tema principale di questo

mio ultimo lavoro discografi co. Le mie composizioni rappre-sentano le mie due anime. Ho un’anima cantautorale da ballata ed un’anima progressive. In effetti se ascolti da “L’an-gelo rinchiuso” il brano “Passato e Futuro” ci sono arpeggi di organo che richiamano “Felona e Sorona””.

Cosa ascoltavi quando avete composto con Le Orme “Collage” e cosa ascolti ora?

“All’epoca 1969/1970 ascoltavo Quatermass, Atomic

Rooster, E.LP., Yes. Eravamo molto infl uenzati dai suoni delle bands che prediligevano ballads e suite tastieristiche. Oggi non ascolto molte cose nuove”.

Oggi alcuni giovani non conoscono il “prog”. Altri lo defi niscono “dinosauresco”...

“I giovani non sono interessati più di tanto a questa mu-sica. Per loro è un genere che considerano coma la “musica classica del rock”. Noi sappiamo quanto è bella, comunque. Sia il progressive che la musica classica. Io amo molto la melodia e questa mi viene molto facilmente”.

Produzione e distribuzione di un disco oggi quanto sono cambiati rispetto a quando hai iniziato?

“Noi siamo stati venti anni con la Phonogram, oggi Universal che aveva grandi mezzi di produzione e di distri-buzione. Noi ci preoccupavamo solo di fare musica; al resto pensavano loro.

Le case discografi che oggi stanno scomparendo e sono state ridimensionate con internet. Io, senza contratto disco-grafi co, ho optato anni fa per l’autoproduzione insieme a Gloria (Tagliapietra, sua fi glia, nda). Abbiamo la Clamore che è una società di comunicazione e produzione che con la Self distribuisce i miei lavori discografi ci e libri. Così ho il controllo

completo su tutta la proprietà editoriale della mia produzione di oggi”.

I rapporti con le altre “Orme” oggi come sono?“Ognuno sta’ facendo la sua vita. Non aggiungo altro”.Ora sei in tour? Vuoi dirci dove possiamo vederti nei

prossimi mesi? “Inizieremo a fare qualcosa da fi ne gennaio 2014. In-

tanto proseguo con questi “reading parole e musica”.Ci parli di questo tuo ultimo libro?“Le mie verità nascoste” è una autobiografi a che nasce

dalla voglia di narrare non solo della musica che ho fatto, dei viaggi, del sistema musicale vigente, di Sanremo ma anche dei miei pensieri, delle mie opinioni, della vita. In effetti, si chiama “Le mie verità nascoste” perché sono le mie. Il titolo è in parte preso da una canzone delle Orme scritta da me “Verità nascoste” appunto”.

Immagino che anche “L’ angelo rinchiuso” racconti di te?

“Sì, the “locked angel”, sono io che parlo, che racconto i miei pensieri attuali attraverso la musica. Una suite progres-siva di 12 brani scritti da me ed arrangiati con la complicità di Matteo Ballarin ed Andrea De Nardi. Una suite che ha qualche collegamento con “Felona e Sorona”.

Racconti ai nostri lettori di quando viaggiavate con un furgoncino 238 Fiat per andare a vedere i concerti fi no a Londra...

“Viaggiavamo con una 1100 fi at scassata non nostra. E noleggiavamo un furgoncino 238 Fiat per le nostre serate. Poi abbiamo acquistato una 125 Fiat. Con quella siamo a andati a Londra ed all’isola di White...”

Avete visto l’ultimo concerto di Jimi Hendrix!“Esatto! Ed anche il primo grande live di Emerson Lake

& Palmer”.E con le macchine come andò?“Poi quando siamo diventati “relativamente benestanti”

abbiamo acquistato un bel Mercedes blu ed abbiamo iniziato anche a viaggiare in aereo”.

di Graziano Edi Corazza

Intervista ad Aldo Tagliapietra

“Le mie verità nascoste” e “L’ angelo rinchiuso”, un’occasione per rivivere quarant’anni di carriera

dal 18 gEnnaio “i Colori dEl saCro”, gli illustratori raCContano il viaggio

34 Cultura veneta

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17Cultura veneta

Dopo il successo di critica e di pubblico ottenuto dalla mostra Mario Sironi. Anni ’40 e ’50, il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo prose-

gue l’approfondimento sull’opera di Sironi dedicando la mo-stra della stagione invernale, che proseguirà fi no al prossimo 21 aprile, all’incontro e al confronto tra due artisti che non si sono mai conosciuti, ma il cui lavoro presenta dei forti tratti comuni: Mario Sironi e Gino Cortelazzo. Si tratta del primo omaggio che il Museo delle Regole dedica all’artista di Este di cui possiede una pregevole scultura in alabastro. Gino Corte-lazzo fu una delle voci più originali della scultura italiana del dopoguerra. Alla sua scomparsa, nel 1985, ha lasciato più di cinquecento sculture oltre ad opere plastiche di vario tipo, disegni e grafi ca. Opere di Cortelazzo si trovano in varie città e musei come la Galleria internazionale d’arte moderna di Ca’ Pesaro, il MART e il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi appunto. Artista di ricerca, Cortelazzo, così come anche Ma-rio Sironi, sperimentò ogni materiale: non smise di indagare le possibilità del bronzo ma lavorò anche la pietra, l’alabastro,

l’onice, perfi no la cartapesta e la resina. Amò molto il ferro e il legno, ai quali spesso tornava. Sviluppò una personalissima idea di fi gurazione indiretta, basata sul suggerire stimoli visivi sui quali ogni spettatore potesse costruire una sua propria im-magine, frutto del dialogo con la sua fantasia e la sua cultura. La mostra, curata da Luciano Gemin, architetto, collaborato-re di Carlo Scarpa e grande amico di Cortelazzo, propone ventidue sculture messe a confronto con ventidue dipinti di Mario Sironi, tra cui il bellissimo Ritratto di Boccioni in trincea, dipinto quando Sironi e Boccioni condivisero i duri momenti della trincea durante la prima guerra mondiale e Il mio fu-nerale piccola e struggente opera in cui Sironi immaginava il suo funerale con il carro funebre seguito da uno sparuto gruppo di persone: in effetti la sua previsione si avverò, morì a Milano in agosto e al suo funerale assistettero pochi intimi amici. Il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi custodisce nelle sue sale oltre novanta opere del pittore sassarese, quasi tutte appartenenti agli anni ’40 e ’50. Sono anni partico-larmente diffi cili per Sironi, deluso dalla deriva totalitaria e

dal successivo crollo dell’ideologia fascista, straziato dalla morte della fi glia, le opere che dipinse in questi anni, ispirate dal paesaggio montano di Cortina, sono intense e dure, di grande forza espressiva. Pur non essendosi mai incontrati di persona, molte sono le analogie che è possibile ravvisare nel lavoro di Sironi e Cortelazzo. Entrambi approfondirono con interesse ed attenzione l’arte contemporanea a loro, parteci-parono, pur con il carattere schivo che li contraddistingueva, ai fermenti artistici e alle ricerche dei propri anni. Il loro animo sensibile li portò ad affrontare, nei propri lavori, tematiche esistenziali, pur con esiti stilistici differenti. L’opera di Sironi poi, pur utilizzando la pittura come mezzo espressivo, è estremamente scultorea, soprattutto negli anni di cui sono testimonianza le opere in mostra. Le montagne di Cortina, così forti e massicce, ispirarono molto il pittore e gli suggeri-rono un tratto altrettanto forte e dai volumi defi niti per dare forma alle proprie sensazioni. Anche per Cortelazzo intensa fu l’esigenza di trovare, come scrisse il critico Mazzariol, nella materia la propria possibilità di essere messa in forma.

Pur non essendosi mai incontrati di persona, il loro lavoro presenta tratti comuni, il loro sensibile li portò ad affrontare, tematiche esistenziali, solopur con esiti stilistici differenti

Grandi mostre Fino al prossimo 21 aprile al Museo d’Arte Moderna di Cortina

Sironi e Cortellazzo, dialogo tra chi non si è mai conosciuto Pietro Bellotti è l’ultimo nome di

una dinastia famigliare già di per sé affascinante e ‘complica-

ta’ dove tutti sono pittori, per di più specializzati in vedute. Bernardo Bel-lotto è suo fratello, Canaletto suo zio e forse sono stati i loro nomi ad eclissare il pur bravo Pietro. Per lungo tempo ritenuto un vedutista marginale oggi fi nal-mente, grazie anche a recenti studi che ne hanno riabilitato il nome all’interno dell’arte veneziana del ‘700, Ca’ Rezzo-nico ospita la sua prima mostra monografi ca. L’esposizione curata da Charles Beddington, Alberto Craievich e Domenico Crivellari riunisce per la prima volta quarantatre dipinti prove-nienti da collezioni private europee e statunitensi, che rico-struiscono il percorso artistico di Bellotti, documentando con la maggior ampiezza oggi possibile il suo vasto repertorio fi gurativo. Faranno inoltre parte dell’esposizione, allestita nelle scenografi che sale al primo piano di Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano, i pochi dipinti fi rmati dal pittore e l’eccezionale nucleo di diciassette tele con vedute delle principali città europee, alcune delle quali fi rmate sul retro, il cui percorso collezionistico è documentato dal XVIII secolo: si tratta dei ‘dipinti pilota’ da cui è iniziata, a partire dal 1952, la riscoperta dell’artista. Il pittore, attraverso uno stile autonomo e personale, elabora le invenzioni di Canaletto ampliando il tradizionale repertorio veneziano con numerose vedute delle più importanti città d’Europa - oltre ad alcuni capricci architettonici - e rivelando, attraverso le opere oggi a lui attribuite, una personalità più complessa di quanto si potesse sospettare in passato.

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10 Sì, viaggiare

del Kakum National Park con le sue lunghe passerelle so-spese a 40 metri d’altezza sopra gli alberi. Kumasi è tappa d’obbligo. E’ la città reale, la città della dinastia Ashanti, non più al potere ma ancora molto infl uente. L’attuale sovrano, Asantehen Osei Tutu, è personaggio ancora molto amato dai ghanesi. La fortuna è capitare a Kumasi durante l’Akwasidae Festival. Nel corso della festa il re viene portato in sfi lata su una portantina seguito da un corteo di notabili protetti da gran-di ombrelloni rossi simili a quelli esibiti con sfarzo nei riti copti in Etiopia. E tutt’intorno danze tradizionali accompagnate dai ritmi delle percussioni. A Bonwire c’è un villaggio di tessitori di stoffe kente con telai in legno.

Il viaggio entra nel vivo nella regione di Tamale, il Bron-go Alto, dove la savana comincia a dominare il paesaggio. A Pikworo ci sono i resti del campo in cui venivano concentrati gli schiavi catturati all’interno, una visita che stringe il cuore. Nei pressi di Bolgatanga sorgono dei villaggi di etnia Kokom-ba. I più tradizionali sorgono sulle Tongo Hills, fra spettacolari formazioni rocciose modellate dal vento e impreziosite da piante senza foglie ma dai grandi fi ori rosa. La visita ai santua-ri, dove ancora si svolgono sacrifi ci animali (come del resto all’interno dei villaggi), avviene secondo antichi rituali: anche le donne devono entrarvi senza maglietta e a piedi scalzi. Ogni villaggio ha un re, o un capotribù, che in genere ha più mogli.

Via terra, lungo una strada polverosa, si passa la frontie-ra per il Togo. E il paesaggio cambia di colpo: più verde, più montuoso. Lungo le strade un andirivieni costante di gente.

L’ex colonia tedesca (e poi francese) nella sua parte nord, nei pressi di Kara, propone la sua parte etnografi ca più interes-sante: i villaggi fortifi cati dei Tata Tamberma, oggi tutelati come patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Le case fortezza di paglia, fango e legno hanno permesso a queste popolazioni di difendersi da numerose minacce. Gli ingressi sono molto stretti e in molti casi bisogna entrare di spalla.

Il Benin è il paese più povero fra i tre, ma turisticamente non meno interessante. Entrando dal Togo si penetra nella regione dei Somba, nome dato ai Betammaribe, popolo inse-diatosi fra le pietre del massiccio Atacora un migliaio di anni fa. I Somba amano costruire le loro case molto distanziate le une dalle altre. Durante gli attacchi mirati alla cattura degli schiavi queste genti si barricavano nelle loro case fortifi cate. In questi villaggi sopravvivono molti riti tribali, come quello della circoncisione, che si pratica a 25 anni (il giovane deve arrivarci “vergine”).

Imprescindibile nel Benin la visita di Abomey, l’antica capitale dell’impero Dan-Homey (da cui Dahomey, nome ori-ginario del paese dopo l’indipendenza dalla Francia). Del gran-dioso palazzo reale, dopo le distruzioni operate dai francesi nel 1892, rimagono poche vestigia, recentemente restaurate su iniziativa dell’Unesco. La Casa delle perle è un tempio animista fato costruire da re Glele utilizzando anche il sangue di 41 schiavi... nell’esercito del Dan-Homey è leggendaria la presenza di seimila amazzoni armate fi no ai denti. Bella l’atmosfera coloniale che si respira lungo le strade di Abomey

Aver letto Bruce Chatwin nel suo “Vicerè di Ouidah” aiu-ta a capire meglio questa realtà a noi così lontana. Come la visione dell’inquietante fi lm “Cobra verde” di Werner

Herzog. Questo angolo di Africa misteriosa e profonda richiede una sorta di iniziazione culturale per essere colta nella sua es-senza. E’ l’Africa della tratta degli schiavi, vergognosa pratica commerciale continuata fi no al 1885 (quando da Ouidah in Benin salpò l’ultima nave portoghese diretta in Brasile con il suo carico di disperazione umana); l’Africa dei riti vudù, sospe-sa fra credenze animiste e magia.

Un viaggio in Ghana, Togo e Benin, lontano dalle rotte turistiche, introduce a questo mondo ai nostri occhi così sco-nosciuto. Ci fa vedere un’Africa lontana dagli stereotipi dei depliant turistici, un’Africa che nemmeno la devastante piaga del colonialismo sembra aver scalfi to più di tanto.

Il Ghana è il paese più sviluppato dei tre, è il paese che ha dato i natali all’ex segretario dell’Onu Kofi Annan). Quando si chiamava Costa d’Oro (l’attuale repubblica indipendente è nata nel 1957) ed era inglese le sue ricchezze erano i giaci-menti auriferi e il cacao. Dal 2007 vi si è aggiunto anche il petrolio, scoperto lungo la costa. Il Ghana ha molti volti da mostrare. Lasciata la caotica Accra e costeggiato l’Atlantico bor-dato di palme da cocco si raggiungono Winneba, Cape Coast ed Elmina, pittoresche località animate dalla vita del porto peschereccio e dominate dalle possenti fortezze costruite dai Portoghesi quali punto di partenza verso le Americhe dei galeo-ni carichi di schiavi. Quattro anni fa hanno visto il pellegrinaggio anche del presidente americano Obama. Elmina in particolare, con il suo stile coloniale e il suo pullulare di gente intorno alle lunghe barche dei pescatori, suscita sensazioni e atmosfere già care a Chatwin. Lasciata la costa un brivido lo offre la visita

IN COPERTINA LA SFILATA DEL CORTEO REALE DURANTE L’AKWASIDAE FESTIVAL DI KUMASI: IN PRIMO PIANO IL RE (DEPOSTO) ASANTEHEN OSEI TUTU. IN ALTO: IL MERCATO GALLEGGIANTE DI GANVIÉ IN BENIN, LA PREPARAZIONE DEL FUFU E UN VILLAGGIO KOKOMBA IN GHANA. SOTTO: L’ALBA A BOUKOMBÈ IN BENIN, VENDITRICE DI ANANAS IN TOGO, LA FORTEZZA DI ELMINA (GHANA) E MERCATO DEI FETICCI AD ABOMEY IN BENIN. SOTTO: UN VILLAGGIO DI ETNIA BASSAR (GHANA), LA COSTA GHANESE NEI PRESSI DI CAPE CROSS, BARCHE TIPICHE A GANVIÉ (BENIN) LA PIETRA DEI SACRIFICI ANIMALI FRA I BASSAR, DANZA TRADIZIONALE TOGOLESE, PASSERELLA AL KUKUMI NATIONAL PARK IN GHANA E LA PORTA DEL “NON RITORNO” A OUIDAH IN BENIN

VIAGGIO SU ROTTE SCONOSCIUTE AL TURISMO DI MASSACON LO SPIRITO DI VIAGGIATORI D’ALTRI TEMPI(CHATWIN VI AMBIENTÒ IL “VICERÈ DI OUIDAH”)PER RIPERCORRERE LA MEMORIA DEL TURPECOMMERCIO PRATICATO FINO AL 1885 DAI NEGRIERIE PER CONOSCERE DA VICINO CULTURE TRIBALICOME QUELLE DEI KOKOMBA, DEI BASSARDEI TATA TAMBERMA E DEI SOMBACUSTODI DI MISTERIOSE PRATICHE ANIMISTEE INFINE GANVIÉ, GRANDE CITTÀ LACUSTRE SULLE PALAFITTE

Ghana, Togo e Benin memorie di schiavi e riti vudù

L’AVVENTURA

e anche in qualche albergo (in qualche caso ricco di giardini con grandi sculture in legno). Nella zona non è raro imbattersi in qualche rito vudù, durante il quale lo stregone si fa da intermediario con gli spiriti tramite dei feticci (in genere parti di animale essiccate al sole) a fi ni propiziatori della fertilità o di altri auspici.

Ganvié è la Venezia del Benin, città di 35.000 abitanti costruita interamente su palafi tte, dove la vita di tutti i giorni si svolge a bordo di barche e piroghe. Persino i commerci. Questo straordinario insediamento è stato costruito sul lago Nokouè, di fronte a Cotonou (la capitale economica del Benin), per sfuggire ai commercianti di schiavi. Offre scorci estremamente suggestivi. Infi ne Ouidah, dove il simbolo della memoria degli schiavi è rappresentato dalla “Porta del non ritorno”, da cui partivano i dolenti carichi umani per attraver-sare l’oceano. Ouidah è una roccaforte del vudù, rito che da qui fu esportato nei Caraibi dagli schiavi di etnia Ewe. E’ una bella cittadina dall’atmosfera coloniale ricca di musei che rac-contano della tratta degli schiavi. Da vedere anche il Tempio del pitone che conserva i segreti del culto del serpente. Imper-dibile l’emozione di passare parte della notte sulla spiaggia ad ascoltare il ruggito minaccioso dell’Oceano... con l’accortezza di restare lontani dalla portata delle onde, in quanto il rischio di farsi travolgere e risucchiare è reale. Coinvolgenti anche le osservazioni notturne del cielo: la volta celeste, in assenza di inquinamento luminoso, sembra a portata di mano. Pare quasi di toccarla. E quante stelle cadenti...

38 Sì. viaggiare

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36 Concerti e non solo

sguardo a nordEst

Si chiama “8 BALL” il nuovo disco dei SYZYGY ed uscirà a distanza di 13 anni... dal precedente. Un tempo lunghissimo durante il quale il duo trevigiano ha sperimentato nuovi suoni, nuovi generi e, forse, ne ha co-

ideato uno nuovo: lo “space metal”. Ma si è anche costruito uno studio di registrazione modernissimo (tutto suo) nel frattempo per realizzare un tale progetto discografi co. Pietro ha continuato a studiare perfezionandosi nella in-gegneria dei suoni e Carlo Alberto si è diplomato al Conservatorio di Venezia in “composizione musicale”. Sarà anche lunga la fase di pubblicazione del loro nuovo lavoro discografi co. Il progetto infatti ha avuto avvio il 1 gennaio 2014 con l’inserimento del primo brano “Rach Bus” del cd nuovo sulla piattaforma musicale REVERBNATION e poi ad uno ad uno saranno inseriti 12 brani in tutto! Oltre REVERBNATION i pezzi di “8 BALL” verranno poi posizionati su ITunes, FaceBook, YouTube. Il primo brano è un inno alla follia onirica, un “viaggio/bus” per Rach... scoprite voi dove si va... Andrà così avanti per tutto il 2014 con l’inserimento di altri undici brani, dopo “Rach Bus”, uno ogni mese, per la precisione uno ogni primo del mese. Il cd vero e proprio, quello fi sico per intenderci, di “8 BALL” vedrà la luce il 1 dicembre 2014! I SYZYGY sono alla loro seconda prova discografi ca... Ecco le cronache di 12 anni fa circa... “Il gruppo vincitore del Secondo Rock Festival del Veneto è stato un duo trevigiano ed è entrato in sala di registrazione il 8 dicembre 2001 ed ha chiamato “Fée-rique” il loro primo cd. Si sono formati nel 1997 come gruppo metal, senza un nome, e non volendo adattarsi a fare la musica comune agli altri gruppi circolanti si sono specializzati nello sfruttare suoni digitali e campionati. Col pas-sare degli anni chitarristi e batteristi si sono persi per strada; ma Pietro (tastiere, programmazione suoni) e Carlo Alberto (basso, chitarra) non si sono arresi: così nacquero i SYZYGY, gruppo trevigiano in cui i vuoti lasciati dagli elementi mancanti sono tuttora colmati da sequencer e computer. Diffi cile classifi care la musica dei SYZYGY: la fantasia di Pietro, unita alla suggestiva visione del basso in titanio costruito da Carlo li rendono unici nel loro genere. “Féerique” è fatto di suoni nuovi e melodie idilliache.” I due musicisti, oggi, con il nuovo progetto discografi co “8 BALL” , si propongono di esplorare sempre più a fondo il mondo della musica e dei suoni con l’intenzione di far volare l’ascoltatore con la fanta-sia --di cui il nome SYZYGY (fase lunare)-- :”... lo spazio è l’ unico limite: basta osare!” - dicono di se stessi i due componenti del gruppo. Uno “space metal” a tratti duro ed aggressivo, a tratti melodico/elettronico. Due mesi fa hanno partecipato al Metal Guitar God 2013 giungendo ai primi posti.

sYzYgY, il duo trEvigiano Con un progEtto/disCo lungo un anno “spaCE mEtal” nEl nuovo “8 ball” ChE si ComponE di 12 brani

Tornano con uno straordinario appuntamento con uno straordinario a giugno 2014 nello stadio di Triesteil grandE ritorno livE in italia dEi pEarl Jam

22 giugno 2014 – TRIESTE – STADIO NEREO ROCCO. Ho visto i Pearl Jam la prima volta in concerto il 2 luglio 1993. Conoscevo il loro album di esordio “Ten” del 1991, ma non ero andato allo stadio di Verona quella sera per vedere loro. Ma... sorpresa, quando giunsi in prossimità del palco grande, vicini alle transenne, vidi un gruppo nutrito di ragazzi con un lungo striscione alto sopra le loro teste sul quale c’era scritto: “EHY PEARL JAM, WE’RE HERE FOR YOU, NOT FOR U2!” ... traduzione :” ... siamo qui per Voi (il YOU era scritto in rosso), non per gli U2!”.In effetti i Pearl Jam, in quel tour del 1993 degli U2, erano la “opening band”. “Gustai” dunque i loro suoni grintosi con la formazione storica: Stone Gossard - chitarre, Mike McCready - chitarra solista, Eddie Vedder - voce, Dave Krusen - batteria. Jeff Ament - basso; suonarono circa 45 minuti; poi una breve pausa: quindi ... U2. I Pearl Jam, gruppo grunge e alternative rock, oggi sono fra i più famosi al mondo, ed hanno annunciato che intraprenderanno un tour europeo di undici date a giugno e luglio 2014. Il tour estivo della band partirà il 16 giugno da Amsterdam, e farà tappa, come headliner, in due importanti festival europei (all’Open’er Festival in Polonia il 3 luglio e al Rock Werchter Festival in Belgio il 5 luglio). Comprenderà anche due date in Italia, allo Stadio San Siro di Milano il 20 giugno ed allo Stadio Nereo Rocco di Trieste il 22 giugno. Nel corso degli ultimi ventidue anni i Pearl Jam hanno rappresentato e sono tuttora una grandissima forza nel rock, grazie alla loro lealtà verso i loro fans e grazie ai loro principi sociali e politici. Il tour si concluderà l’11 luglio 2014 con un concerto al National Bowl di Milton Keynes, in Gran Bretagna. I Pearl Jam hanno pubblicato il loro attesissimo decimo lavoro discografi co, “Light-ning Bolt”, lo scorso 15 ottobre 2013 negli Stati Uniti, su etichetta Monkeywrench Records/Republic Records. Prodotto da Brendan O’Brien, “Lightning Bolt” è il primo album in studio dei Pearl Jam dopo l’acclamato “Backspacer” del 2009. “Lightning Bolt” ha debuttato al numero 1 della classifi ca Top 200 di Billboard es al numero 1 della classifi ca di iTunes in oltre 50 paesi.Ecco tutte le date del tour europeo dei Pearl Jam del 2014:16 giugno Amsterdam, Olanda Ziggo Dome20 giugno MILANO - STADIO SAN SIRO22 giugno TRIESTE - STADIO NEREO ROCCO

25 giugno Vienna, Austria Stadhalle26 giugno Berlino, Germania Kindl-Buhne Wuhlheide28 giugno Stoccolma, Svezia Friends Arena29 giugno Oslo, Norvegia Telenor Arena3 luglio Gdynia, Polonia Open’er Festival5 luglio Werchter, Belgio Rock Werchter Festival8 luglio Leeds, UK First Direct Arena11 luglio Milton Keynes, UK The National BowlPer maggiori informazioni www.pearljam.com, www.livenation.it e www.azalea.it. Ed anche www.tuttoeventiitalia.it, www.ecoveneto.it .

A padova nEl 2014 al gran tEatro gEox di padova arrivano:

DREAM THEATER 23 GENNAIO, ONE REPUBLIC 11 FEBBRAIO, SKUNK ANANSIE 22 MARZO,YES 17 MAGGIO...MA ANCHE GLI ITALIANISSIMI:LUCA CARBONI 9 FEBBRAIO, ALEX BRITTI 21 MARZO, MASSIMO RANIERI 7 MARZO:tutte le info: www.zedlive.com

nEl 2014 al palafabris di padova arrivano:

ELISA 8 MARZO,ALESSANDRA AMOROSO 29 MARZO,GIORGIA 3 MAGGIO;tutte le info: www.zedlive.com

in vEnEto EvEnti

mille e ancora mille...pagina a cura di graziano Edi Corazza1111

parliamo di artisti vEnEti ivana spagna E massimo bubolaivana spagna

Ivana Spagna, conosciuta anche come Spagna, è una cantautrice e scrittrice veneta. Con oltre 10 milioni di dischi venduti, traguardo per il quale nel 2006 le è

stato consegnato dalla FIMI il Disco d’Oro alla carriera, è tra gli artisti italiani che hanno avuto maggiore successo commerciale in Italia e all’estero. Il 21 giugno 2009 è stata tra le artiste che parteciparono al concerto “Ami-che per l’Abruzzo” allo stadio Meazza di Milano. Nell’e-state del 2009 vince il Premio Lunezia assieme a Loredana Berte’ nella Categoria “Poesia rock 2009” per l’album “Lola & Angiolina Project”. A settembre esce, solo per il download digitale, “Easy Lady Remake 2009”. A novembre è stato lanciato il nuovo disco, una raccolta di canzoni tratte dalle colonne sonore dei cartoni animati della Walt Disney, Pixar e Dreamworks reinterpretate da Spagna. Il titolo dell’album è “Il cerchio della vita”. A febbraio 2010 esce, solo per il download digitale, “Call Me Remake 2010”, che raccoglie (come in “Easy Lady Remake 2009”) nuove versioni del suo secondo successo internazionale remixa-te dai migliori dj del momento. Il 25 maggio esce il cd “3 tituli - La compilation dei campioni” con il nuovo inno dedicato all’Inter scritto e interpretato da Spagna “Noi.. sempre con voi (un cuore nerazzurro)”. Il cd arriva fi no al 2’ posto della classifi ca Fimi delle compilation più vendute in Italia. L’8 marzo 2011 e’ stata pubblicata la sua autobiografi a, interamente scritta da Ivana Spagna, dal titolo “Quasi una confessione! A febbraio 2010 esce, solo per il download digitale, Call Me Remake 2010, che raccoglie (come in Easy Lady Remake 2009) nuove versioni del suo secondo successo internazionale remixate dai migliori dj del mo-mento. Il 25 maggio 2010 esce il cd 3 tituli - La compilation dei campioni con

il nuovo inno dedicato all’Inter scritto e interpretato da Spagna Noi.. sempre con voi (un cuore nerazzurro). Il cd arriva fi no al 2º posto della classifi ca Fimi delle compilation più vendute in Italia. Il 3 dicembre 2010 esce in tutte le edicole la rivista Music Magazine, interamente dedicata a Spagna, con in allegato il nuovo album Buon Natale che contiene cinque cover natalizie e sette canzoni tratte dal precedente album Il cerchio della vita. L’8 marzo 2011 è stata pubblicata la sua autobiografi a, interamente scritta da Ivana Spagna, dal titolo Quasi una confes-sione! Tutto quello che non ho mai detto. Il libro, di 160 pagine con illustrazioni, è stato pubblicato dalla Azzurra Music. Il 17 gennaio 2012 è uscito “Four,” nuovo album di inediti in inglese realizzato con la collaborazione di musicisti di fama mondiale del calibro di: Brian Auger, Eumir Deodato, Dominic Miller, Lou Marini, Gregg Kofi Brown, Fabrizio Bosso e Ronnie Jones. In seguito diventa stilista per cani e gatti. Il nome della griffe per quadrupedi è “Belli Monelli”. Dal 2012 Ivana Spagna è testimonial uffi ciale dell’associazione di volontariato dei City Angels. Il 17 dicembre 2012 ha partecipato al concerto di Natale “Valerio Scanu...and so this is Christmas” come ospite, duettando con il cantante con i brani Il cerchio della vita e “A whole new world”. I brani saranno presenti nel cofanetto CD/DVD Valerio Scanu Live in Roma. E poi...

massimo priviEro

Massimo Priviero è un rocker veneto fra i migliori degli ultimi venti anni e contemporaneamente uno dei più interessanti. E’ di San Donà di Piave. Vive a Milano. Massimo Priviero pubblica il primo album nel 1988, ‘’San

Valentino’’. Nel 2000 Massimo cambia casa discografi ca e dà alle stampe il lavoro discografi co : ‘’Poetika’’. A fi ne 2003 è uscito il nuovo disco dal titolo “Te-stimone”. Nel novembre 2006 esce “Dolce resistenza” un cd ancora più elettrico

del precedente. Nel novembre 2007 esce “ROCK AND POEMS”, il nono. Un album di covers, ma rifatte alla sua maniera e due sue songs. Massimo inizia in questo periodo anche una felice condivisio-ne che lo porta a girare l’Italia con spettacoli che potremmo defi nire di “musica e teatro civile” pri-ma con lo scrittore Roberto Curatolo (lo spettacolo

storico si intitolerà’ “Dall’Adige al Don”) e poi contemporaneamente con il giorna-lista-scrittore Daniele Biacchessi ed i Gang, realizzando insieme e portando in tour le “Storie dell’altra Italia”. In termini di collaborazione, è importante comunque sottolineare come negli anni si sia rafforzato tanto il sodalizio con il chitarrista Alex Cambise, che fi rma insieme a Massimo gran parte degli arrangiamenti dei suoi brani, quanto sul palco col pianista Onofrio Laviola, compagni di live e tour senza fi ne, a cui è doveroso aggiungere Paolo Siconolfi , il tecnico del suono che da più di un decennio lo segue in studio di registrazione. Ed è anche in questi termini che è da considerare altresì notevole la recente collaborazione col violini-sta Michele Gazich, prima insieme a Massimo in molti suoi concerti e insieme al quale Priviero fi rma l’ultima pubblicazione del 2012 intitolata “Folkrock”, inten-so ed emozionante viaggio acustico nei grandi classici della musica “popular” del “novecento”. Il nuovo capitolo, infi ne, è storia edita ormai di oggi e si chiama, quasi ad intitolare la storia di una vita, “Ali di libertà”. Da martedì 12 novembre 2013, in occasione dei 25 anni di carriera artistica di MASSIMO PRIVIERO, è in VINILE una limited edition del nuovo album “Ali di Libertà”. Il package contiene anche il cd già in distribuzione nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming. Nel LP è inclusa la bonus track “Bacio d’ addio” in versione elettrica e inedita.

41Concerti e non solo

Page 44: Riviera est dic2013 n164

Giochi e tantodivertimento!Questa pagina èofferta da:

Azzurra Edizioni S.a.s. - C.P. 93/B - 35028 Piove di Sacco (PD) [email protected]

• Due pulci escono da teatro sul tardi e una dice, sbadiglian-do, all’altra: “Mam-ma mia! Con questo freddo dobbiamo far-ci un chilometro di notte per tornare a casa!” “No.” Dice l’al-tra. “Non ti preoccu-pare, aspettiamo qui che prendiamo il cane di mezzanotte.”• Una mucca dice ad un’altra mucca: “Co-s’hai?” E l’altra: “Sono preoccupata per il morbo della mucca pazza. E tu? Non sei preoccupata?” “Io? No! Tanto sono un cavallo.”• Un pipistrello coper-to di sangue, ritorna con andatura a zig zag alla sua grotta e si posa per ripren-dere fiato. Gli altri pipistrelli, risvegliati dall’odore del sangue, lo stressano per sa-pere dove ha trovato tanto sangue. “No! Lasciatemi dormire.” geme il vampiro in-sanguinato. “No! No!

Dicci dove hai trova-to tutto questo san-gue!” Urlano gli altri pipistrelli. Il pipistrello allora cede e dice agli altri di seguirlo. Dopo dieci minuti di volo si-lenzioso nella notte, si avvicinano in una valle e poi dentro una foresta. A quel punto il pipistrello insangui-nato dice: “Ci siamo! Vedete quell’albero laggiù?” “Si!” Dicono gli altri con la bava alla bocca. “Ecco, non l’ho visto.”• Perché gli elefanti nella foresta si muo-vono tutti in gruppo ben serrato? Perché è quello in mezzo che ha la radio. E perché anche i rinoceronti si muovono tutti in gruppo ben serrato? Per far credere agli elefanti che anche loro hanno la radio.• Cosa fanno due squali in una gara? Vengono squalificati.

Soluzioni:Aforismi sull’Amore

• L’amore è la gioia di vivere. E’ l’unica stella che brilla nel cielo.• L’amore è come un profumo: facile da mettere, difficile da togliere e impossibile da di-menticare.

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l’INTARSIO Inserite all’interno dello schema le parole elencate in modo da completare il cruciverba.

3 LETTEREASI - DAR - EVA - GEO - GPSILA - ONU - PST - RAG - SEITBC - UHI - URA4 LETTEREACRI - ALCE - ALEA - ARALJEEP - PARC - TOTA5 LETTEREETHOS - LECCE - PINOTSAPOR - SUDAN - TAZZATECCA6 LETTEREGETICI - IPOPIO9 LETTERETRANSUNTO10 LETTEREJAZZISTICO

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Il Gioco del Mese

Il Gioco del Mese

La lettera A

Gli Animali

Crucipiazza2242 Cultura veneta

Page 45: Riviera est dic2013 n164

CUCINA

FREGOLA SARDA CON PESTO DI BASILICO, CHIODINI E CASTAGNE

UN PRIMO PIATTO IN SONO ORIGINALMENTE ACCOSTATI IL PESTO DI BASILICO ED I FUNGHI.SEMPLICISSIMA LA PREPARAZIONE DI QUESTO CONDIMENTO: CREMOSO PESTO, SAPORITI CHIODINI E GUSTOSE CASTAGNE, IL TUTTO RINFRESCATO CON LA SALVIA, PER CREARE UN MORBIDO E CURIOSO GIOCO DI SAPORI E CONSISTENZE.INGREDIENTI, CHE SOLITAMENTE NON SI TROVANO ABBINATI, SI RIVELANO UNA PIACEVOLISSIMA SCOPERTA PER UN PIATTO ANCHE ESTREMAMENTE VELOCE DA PREPARARE.

INGREDIENTI PER 5 PERSONE: 500G FREGOLA SARDA GROSSA

180G FUNGHI CHIODINI IN LATTINA

5 CASTAGNE LESSE

150G PESTO DI BASILICO

3 FOGLIE SALVIA

1 SPICCHI AGLIO

OLIO EVO

SALE

FAR SOFFRIGGERE L’AGLIO IN UN PENTOLINO CON L’OLIO, UNIRVI I FUNGHI E LE CASTAGNE SMINUZZATE, POI AROMATIZZARE CON LA SALVIA E SALARE.CUOCERE LA FREGOLA IN ACQUA BOLLENTE SALATA, SCOLARLA TENENDO DA PARTE UN PÒ DI ACQUA DI COTTURA.MESCOLARE LA FREGOLA CON IL PESTO DI BASILICO, UNIRVI I FUNGHI CON LE CASTAGNE ED AMMORBIDIRE CON L’ACQUA TENUTA DA PARTE.SERVIRE SPOLVERANDO A PIACERE CON FORMAGGIO PARMIGIANO.

MANUELA E SILVIA BIZZO

COCKTAILS I CONSIGLI DI PAOLO

CAIPIRISSIMA DOTT. CAVALLARI INGREDIENTI:

RUM BARCELLO, LIME, ZUCCHERO DI CANNA, SPRITE, GHIACCIO TRITATO

by Paolo Marani

PAOLO MARANI [email protected] MESSAGGIO PUBBLICITARIO

LA RICETTA

FLAN DI RASPADURA CON PORCINI CRUDI AL BALSAMICO E PORRI FRITTI

INGREDIENTI: 50 GR. DI BURRO, 20 GR. DI FARINA 00, 125 GR. DI LATTE, 2 UOVA, 75 GR. DI RASPADURA (FORMAGGIO GRANA CON SOLI 3 MESI DI STAGIONATURA TAGLIATO IN FOGLI SOTTILISSIMI GRAZIE AD UN’APPOSITA LAMA), 4 PORCINI FRESCHI MEDIO-PICCOLI, 4 CUCCHIAI DA ZUPPA DI OLIO EXTRAVERGINE, 2 CUCCHIAI DA CAFFÈ DI ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA, LA PARTE BIANCA DI 1 PORRO.ESECUZIONE IN UN TEGAME IN ALLUMINIO ANTIADERENTE, FONDERE IL BURRO E UNIRE LA FARINA, FRUSTARE PER AMALGAMARE E AGGIUNGERE IL LATTE; SALARE E CUOCERE A FUOCO DOLCE SEMPRE FRUSTANDO FINCHÈ NON COMINCERÀ A BOLLIRE, SPEGNERE IL FUOCO ED UNIRE LA RASPADURA. MESCOLARE FINO A COMPLETO SCIOGLIMENTO ED AGGIUNGERE I DUE ROSSI D’UOVO, TENENDO DA PARTE I BIANCHI. INTANTO TAGLIARE IL PORRO IN DUE TRONCHETTI DI CIRCA 8 CM., DIVIDERLI E POI TAGLIARLI ALLA JULIENNE FINISSIMA PER IL LUNGO. METTERLI A BAGNO IN ACQUA FREDDA. PRENDERE I DUE BIANCHI D’UOVO E PORLI IN UNA CIOTOLA DI ACCIAIO, QUINDI APPOGGIARLI IN UN BAGNOMARIA TIEPIDO E ROMPERLI CON L’AIUTO DI UNA FORCHETTA; VERSARLI NEL COMPOSTO PREPARATO IN PRECEDENZA, SISTEMARLO DI SALE E DIVIDERLO IN 4 CIOTOLOINE DI ALLUMINIO IMBURRATE; CONSERVARLI IN FRIGORIFERO. SCOLARE I PORRI E FARLI ASCIUGARE IN UN COLINO PER POCHI MIN., DEVONO RESTARE UMIDI MA PERDERE L’ECCESSO DI ACQUA, INFARINARLI E FRIGGERLI IN OLIO NON TROPPO CALDO AFFINCHÈ SECCHINO SENZA COLORARE. ACCENDERE IL FORNO A 210° E POSIZIONARVI UNA PLACCA PIENA DI ACQUA PER FARE BAGNOMARIA, QUANDO SARÀ IN TEMPERATURA METTERVI A CUOCERE I FLAN PER 12 MIN.;INTANTO MONDARE E SPAZZOLARE PER BENE I PORCINI E TAGLIARLI A FETTE IL PIÙ SOTTILE POSSIBILE, DISTRIBUIRLE U 4 PIATTI PIANI E FREDDI, SALARE, PEPARE E CONDIRE CON OLIO E ACETO BALSAMICO PRECEDENTEMENTE MESCOLATI. QUANDO I FLAN SARANNO PRONTI (DEVONO ESSERE ANCORA UN PÒ CRUDI NEL LORO INTERNO) GIRARLI AL CENTRO DEI PIATTI E METTEVI SOPRA UN CIUFFO DI PORRI FRITTI.

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25CUCINA

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

43A tavola

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Crucipiazza22

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BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO ALTI E BASSI IN

ARRIVO IN CAMPO SENTI-MENTALE. SARETE CONTRADDIT-

TORI: ORA PASSIONALI E GRINTOSI ORA INCERTI · SALUTE NON STRAPAZZATEVI TROPPO ANCHE SE VI SENTITE IN FORMA. UNA SANA ALIMENTAZIONE VI AIUTERÀ A STAR BENE

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO LA

MORBIDEZZA UNITA AD UNA BELLA DOSE

DI SENSUALITÀ VI AIUTERANNO A CON-QUISTARE CHIUNQUE. SIATE LEGGERI · SALUTE L’OTTIMA FORMA AIUTA AD AVERE CORAGGIO: CAMBIATE LOOK O TAGLIO DI CAPELLI. PERFETTI I TRATTA-MENTI ESTETICI

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO VOGLIA DI SE-DURRE E GIOCARE CON GLI SGUARDI CHE VI GARANTI-

RANNO IL SUCCESSO NEGLI AFFARI DI CUORE SALUTE SE DOVRETE RIPRENDERVI DA UN PROBLEMA SAPPIATE CHE LA CONVALESCENZA SARÀ BREVE. OTTIMO QUADRO ASTRALE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01FASCINO I CON-TRASTI TACIUTI NEL

CUORE DI CHI AMATE METTONO RADICI: CORRETE AI RIPARI E CONCEDETEVI UN CHIARIMENTO · SALUTE NON SCEGLIETE IL CIBO COME MEZZO CONSOLATORIO. DOVETE AVERE UNA BUONA SCORTA DI PAZIENZA. EVI-TARE GLI ECCESSI

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO SARETE APPAS-SIONATI E AUDACI, PRONTI A

SPAZZARE VIA ANTICHI RESI-DUI DEL PASSATO. IN AR-RIVO NOVITÀ IMPORTANTI · SALUTE I PIANETI INCOR-

AGGIANO LO SPORT E LA MUSCOLATURA PER SMALTIRE PESO E DELINEARE LA SILU-ETTE UN PO’ APPESANTITA

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO LE BRACCIA DI CUPIDO SONO AP-

ERTE E TI ASPETTANO. OCCORRE, PERÒ, CHE TU ABBIA FIDUCIA E TI LASCI AN-DARE · SALUTE AMMINISTRATE BENE LE VOSTRE FORZE PERCHÉ ARRIVATE UN PO’ STANCHI E ALL’ORIZZONTE NON C’È UNA RIPRESA COMPLETA

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO QUALCHE CONTRADDIZIONE FA-

MILIARE POTREBBE RENDERVI LA VITA DIFFICILE. SIATE PAZIENTI CON CHI AM-ATE · SALUTE SARETE MOLTO NERVOSI, IRRITABILI, SCONTENTI. SI FARANNO SENTIRE I CLASSICI ACCIACCHI DI STAG-IONE

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO SIETE

P E R - SONE DIVERSE: I PROB-LEMI CHE AVETE AFFRONTATO IN PASSATO VI HANNO RESO PIÙ FORTI · SALUTE LA FORMA FISICA SARÀ SOGGETTA A QUAL-CHE CALO IMPROVVISO, MA IL BILANCIO SARÀ POSITIVO

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO RICHIESTE IRRITANTI IN FAMIGLIA,

BATT I- BECCHI CON GLI AMICI, EQUIVOCI E AMBIGUITÀ: TOLLERANZA · SALUTE RAFFREDDORI E CLASSICI MALANNI DI STAGIONE STANNO IN AG-GUATO: ATTENTI AI COLPI DI FREDDO ALLE VIE RESPIRATORIE

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO MOLTE LE CONTRADDIZIONI CHE AGITANO

I RAPPORTI PERSONALI. SIATE CAUTI E NON PRETENDETE DI IM-

PORRE IL VOSTRO PARERE · SALUTE LE DIFESE IMMUNITARIE BASSE VI FANNO SENTIRE FIACCHI E SVOGLIATI. DOVETE SFORZARVI DI ESSERE PIÙ ATTIVI

LEONEDAL 23/07AL 23/08

FASCINO TANTA VOGLIA DI VIAGGIARE, DIVER-TIRSI E CONOSCERE GENTE NUOVA. FINAL-MENTE SI ESCE DAL LETARGO CRONICO ·

SALUTE SE SIETE SPORTIVI QUESTO È IL MOMENTO DI RAGGIUNGERE TRAGUARDI IMPORTANTI. SE NON LO SIETE INIZIATE ORA

VERGINEDAL 24/08

AL 22/09FASCINO L’AMORE VI GRATIFICHERÀ MOLTO E VI FARÀ PROVARE SENSAZIONI

CHE CREDEVATE DIMENTICATE: DELICATEZZA · SALUTE AMMINISTRATE BENE LE VOSTRE FORZE O RISCHIERETE DI SENTIRVI FIACCHI E DEMOTIVATI. AT-TENTI AI RAFFREDDORI

OroscopoINIZIATE L’ANNO CON I MIGLIORI

PROPOSITI: L’AMORE E LA SALUTE

VENGONO PRIMA DI TUTTO

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Page 47: Riviera est dic2013 n164
Page 48: Riviera est dic2013 n164

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