Riviera est gen2015 n9

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Casa San Raffaele, solidarietà in crisi Mira pag. 9 pag. 8 Mira, calano le multe, aumentano gli incidenti I sinistri sono passati da 104 a 111. Ritirate 129 patenti (116 nel 2013), e 31 carte di circolazione C rollano gli incassi delle multe nel 2014, aumentano gli incidenti, aumentano an- che le patenti ritirate. Questi i dati che emergono dal rapporto della Polizia Locale di Mira.Che ha presentato le cifre dell’attività svolta nel 2014. Per il secondo anno consecutivo cala- no, infatti, i verbali per violazioni al Codice della strada, scesi da 2149 a 1630. Giù anche il valore complessivo delle sanzioni: da 400mila euro a 327.000. Positivo il commento del primo cittadino. “Questo – commenta il sindaco Alvise Maniero – è il segno che i vigili non sono utilizzati per fare cassa a spese dei cittadini, ma per garantire le condizioni di sicurezza di chi circola sulle strade”. Quasi un terzo (489) ha riguardato infrazioni al divieto di sosta (erano 583 lo scorso anno), mentre 203 verbali sono stati elevati per violazioni commesse dagli autisti dei mezzi pesanti. E’ un dato significativo perché conferma il ruolo fondamentale che riteniamo debbano svolgere i vigili, la cui pre- senza sulle strade deve costituire una forma di deterrenza contro comportamenti che met- tono a rischio la sicurezza di automobilisti, ciclisti e pedoni. Il loro primo obiettivo non è dare multe, ma educare, prevenire, indurre a comportamenti corretti: su questo continue- remo a insistere, convinti che il vigile non debba essere uno sceriffo o un gabelliere, ma una figura la cui presenza dà fiducia e sicurezza”. Le patenti ritirate sono state 129 (116 nel 2013), le carte di circolazione 31. Accertate 108 mancate revisioni e 72 man- cate coperture assicurative. ANDREA ARTUSI, L’ARTE DEL FUMETTO SI ALL’IDROVIA SENZA LA CAMIONABILE I comitati sono decisi ad andare sino in fondo. “L’idrovia Pa- dova Venezia va realizzata, senza se e senza ma, e soprattutto senza camionabile e senza ferrovia sugli argini. Ciò ne compromet- terebbe la funzione trasportistica. pag. 13 Andrea Artusi è un disegnatore e sceneggiatore di fumetti pro- fessionista che vive a Dolo. E’ nato a Venezia il 31 luglio 1964 e ha ereditato la passione per il fumetto dalla madre e dal fratello maggiore. pag. 17 della Riviera Est Periodico d’informazione locale. Anno XXII n.9 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it Trasporti tra novità e rincari Muoversi nel veneziano pagg. 4-5 continua a pag. 8 Intervento A distanza ormai di 34 anni dal famoso discorso dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini (26 novembre 1980), in occasione del terribile terremoto dell’Irpinia che rase al suolo numerosi paesi e fece registrare oltre 2.900 vittime, cos’è cambiato nel panorama legislativo italiano? L’allarme inascoltato: subito adeguamento sismico di Paolo Spagna* *Presidente Ordine dei Geologi del Veneto Salute pag. 31-33 Da oggi l’informazione locale è sempre con te: È on line il nuovo portale www.lapiazzaweb.it Pronto soccorso, solo quando serve La piazza 3.0 è realtà, è per voi! di Germana Urbani* I nauguriamo questo nuovo anno con grande entusiasmo e, di cuore, speriamo di contagiare anche tutti i nostri lettori e affezionati. Ora, leggete con gusto il nostro giornale ma subito dopo digitate sulla tastie- ra del vostro computer: www.lapiazzaweb. it. Entrerete non solo nel nostro nuovo sito, rinnovato in ogni suo spazio e in ogni sua funzione, ma letteralmente in un nuovo mon- do, un mondo in cui tutti i social che amate di più saranno connessi e pronti ad accogliere commenti, notizie, foto, critiche anche, e tut- to quanto vorrete mandarci per valorizzare al meglio questi spazi ma soprattutto il giornale che da oltre vent’anni arriva a casa vostra ogni mese per raccontarvi la vita ammini- strativa del vostro comune, le storie più belle delle persone che ci vivono, ci lavorano, fan- no volontariato o combattono per qualcosa in cui credono. La Piazza è questo, infondo, una finestra aperta sul mondo che vi sta vicino, e noi, anche grazie ai nuovi strumenti che l’web ci offre, crediamo fortemente di poterla spalancare ancora di più, di modo che anche voi lettori possiate usarla per farci sentire la vostra voce, diffondere ciò che ritenete impor- tante si sappia. continua a pag. 3 *[email protected] [email protected] a pag. 35 All’interno del giornale I NOSTRI AMICI ANIMALI VIVAI BARENDI P.A. MORENO PREVENTIVI E SOPRALUOGHI GRATUITI Tel. 348 6046422 - Fax 041 462811 [email protected] - www.vivaibarendi.com Progettazione e Realizzazione giardini, parchi, terrazzi Realizzazione impianti d’Irrigazione Potature ad alto fusto Punto vendita piante da esterno e interno Presso GIARDINO di PETER in via 2 Giugno - Campagna Lupia di Grigoletto Loris & Alan 30010 PROZZOLO di Camponogara (VE) [email protected] www.impresafunebregrigoletto.com Tel. 041 462 410 Cell. 339 70 50 450 Tel. 041 462 410 Cell. 339 70 50 450

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Riviera est gen2015 n9

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Casa San Raffaele, solidarietà in crisi

Mira

pag. 9

pag. 8

Mira, calano le multe, aumentano gli incidentiI sinistri sono passati da 104 a 111. Ritirate 129 patenti (116 nel 2013), e 31 carte di circolazione

Crollano gli incassi delle multe nel 2014, aumentano gli incidenti, aumentano an-che le patenti ritirate. Questi i dati che

emergono dal rapporto della Polizia Locale di Mira.Che ha presentato le cifre dell’attività svolta nel 2014.

Per il secondo anno consecutivo cala-no, infatti, i verbali per violazioni al Codice della strada, scesi da 2149 a 1630. Giù anche il valore complessivo delle sanzioni: da 400mila euro a 327.000. Positivo il commento del primo cittadino. “Questo –

commenta il sindaco Alvise Maniero – è il segno che i vigili non sono utilizzati per fare cassa a spese dei cittadini, ma per garantire le condizioni di sicurezza di chi circola sulle strade”. Quasi un terzo (489) ha riguardato infrazioni al divieto di sosta (erano 583 lo scorso anno), mentre 203 verbali sono stati elevati per violazioni commesse dagli autisti dei mezzi pesanti. E’ un dato signifi cativo perché conferma il ruolo fondamentale che riteniamo debbano svolgere i vigili, la cui pre-senza sulle strade deve costituire una forma

di deterrenza contro comportamenti che met-tono a rischio la sicurezza di automobilisti, ciclisti e pedoni. Il loro primo obiettivo non è dare multe, ma educare, prevenire, indurre a comportamenti corretti: su questo continue-remo a insistere, convinti che il vigile non debba essere uno sceriffo o un gabelliere, ma una fi gura la cui presenza dà fi ducia e sicurezza”. Le patenti ritirate sono state 129 (116 nel 2013), le carte di circolazione 31. Accertate 108 mancate revisioni e 72 man-cate coperture assicurative.

ANDREA ARTUSI, L’ARTE DEL FUMETTO

SI ALL’IDROVIA SENZA LA CAMIONABILE

I comitati sono decisi ad andare

sino in fondo. “L’idrovia Pa-dova Venezia va realizzata,

senza se e senza ma, e soprattutto senza camionabile e senza

ferrovia sugli argini. Ciò ne compromet-terebbe la funzione trasportistica.

pag. 13

Andrea Artusi è un

disegnatore e sceneggiatore di fumetti pro-fessionista che vive a Dolo. E’ nato a Venezia

il 31 luglio 1964 e ha ereditato la passione per il fumetto dalla madre e

dal fratello maggiore.pag. 17

della Riviera Est

Periodico d’informazione locale. Anno XXII n.9 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

Trasporti tra novità e rincari

Muoversi nel veneziano

pagg. 4-5

continua a pag. 8

Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

A distanza ormai di 34 anni dal famoso discorso dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini (26 novembre 1980), in occasione del terribile terremoto dell’Irpinia che rase al suolo

numerosi paesi e fece registrare oltre 2.900 vittime, cos’è cambiato nel panorama legislativo italiano?

L’allarme inascoltato: subito adeguamento sismico

di Paolo Spagna*

continua a pag. 8

A distanza ormai di 34 anni dal famoso discorso dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini (26 novembre 1980), in occasione del terribile terremoto dell’Irpinia che rase al suolo

numerosi paesi e fece registrare oltre 2.900 vittime, cos’è cambiato nel panorama legislativo italiano?

L’allarme inascoltato: subito adeguamento sismico

di Paolo Spagna*

*Presidente Ordine dei Geologi del Veneto

Intervento

*Presidente Ordine dei Geologi del Veneto

Salute

pag. 31-33

Da oggi l’informazione locale è sempre con te: È on line il nuovo portale www.lapiazzaweb.it

Pronto soccorso, solo quando serve

L’EDITORIALE

La piazza 3.0 è realtà,è per voi!di Germana Urbani*

Inauguriamo questo nuovo anno con grande entusiasmo e, di cuore, speriamo di contagiare anche tutti i nostri lettori e

affezionati. Ora, leggete con gusto il nostro giornale ma subito dopo digitate sulla tastie-ra del vostro computer: www.lapiazzaweb.it. Entrerete non solo nel nostro nuovo sito, rinnovato in ogni suo spazio e in ogni sua funzione, ma letteralmente in un nuovo mon-do, un mondo in cui tutti i social che amate di più saranno connessi e pronti ad accogliere commenti, notizie, foto, critiche anche, e tut-to quanto vorrete mandarci per valorizzare al meglio questi spazi ma soprattutto il giornale che da oltre vent’anni arriva a casa vostra ogni mese per raccontarvi la vita ammini-strativa del vostro comune, le storie più belle delle persone che ci vivono, ci lavorano, fan-no volontariato o combattono per qualcosa in cui credono. La Piazza è questo, infondo, una fi nestra aperta sul mondo che vi sta vicino, e noi, anche grazie ai nuovi strumenti che l’web ci offre, crediamo fortemente di poterla spalancare ancora di più, di modo che anche voi lettori possiate usarla per farci sentire la vostra voce, diffondere ciò che ritenete impor-tante si sappia.

continua a pag. 3

*[email protected]@givemotions.it

a pag. 35

All’interno del giornaleI NOSTRI

AMICI ANIMALI

35

I NOSTRI All’interno del giornale

I NOSTRI

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Presso GIARDINO di PETERin via 2 Giugno - Campagna Lupia

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Riviera RegioneRegioneMIRA

pag. 6

Calano gli abitanti, aumentano i matrimoni

CAMPAGNA LUPIA

pag. 10

Laguna Sud, scrigno ambientale da preservare

SANITA’

pag. 18

Ulss 13, decine di milioni di euro per gli ospedali

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEE CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)GERMANA URBANI [email protected] JOVANE [email protected] in redazione il 23 gennaio 2015 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONALLORETO, VIA BRECCIA (AN)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

Srl

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

accaduto acca-dra venezia

ServiziDAL 2008 AD OGGI

DIMEZZATI I POSTINI

Sempre meno postini in provincia di Venezia. A denunciare una situazione

che si ripercuote sull’utenza è stato il segretario del sindacato Uil Poste Daniele Vittone. I dati sono impres-

sionanti : dal 2008 ad oggi a Mestre e provincia i portalettere sono quasi

dimezzati. E poi: del 29 aprile 2013 a Mestre e provincia sono stati tagliati

quasi 100 portalettere, più del 20% del totale. La situazione è al paradosso: se è vero che la posta è diminuita, è vero

che adesso i portalettere recapitano anche pacchi fi no a cinque chili

(quelli di Amazon, per intenderci), la consegna delle patenti, di atti di messi notifi catori e altri tipi di corrispondenza come contratti di aziende telefoniche e

raccomandate.

CampolongoPETIZIONE PER FAR

RICONOSCERE FIBROMIALGIA E ENCELOFALOMIELITE MIALGICA

E’ partita anche in provincia di Venezia, da Campolongo Maggiore, la possibilità

di fi rmare una petizione per chiedere alla Regione Veneto di riconoscere la

fi bromialgia e encelofalomielite mialgica tra le patologie per cui ottenere la

parziale esenzione dalle spese sanitarie necessarie per la cura. A promuovere

l’iniziativa è l’associazione Anfi sc onlus, che raccoglie le istanze delle persone

affette da queste malattie e che ha raccolto già tremila fi rme nelle province

di Padova e Vicenza. Purtroppo chi è affetto da questa malattia oltre a

spendere molti soldi per curarsi mensil-mente, si trova ad essere disabilitato e quindi impossibilitato a lavorare e a

condurre una vita normale.

Zaia è con Jesolo“NO ALLE TRIVELLAZIONI IN ADRIATICO”

“Sono perfettamente d’accordo con gli albergatori di Jesolo e non solo a parole: la Regione del Veneto anche nei fatti sta cercando di opporsi alla nefanda decisione che mette a rischio quella straordinaria risorsa ambientale ed economica che si chiama mare Adriatico”.Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, apprezza la posizione assunta uffi cialmente dall’Associazione Albergatori di Jesolo, il cui presidente, Massimiliano Schiavon, ha denunciato gli enormi rischi che deriverebbero dalle trivellazioni nell’Adriatico da parte della Croazia, defi nendole uno “stupro” che potrebbe distruggere “decenni di sforzi per sviluppare il mercato del turismo”.

SanitàA MESTRE OPERERÀ IL ROBOT “DA VINCI”

Comincerà ad operare il prossimo 2 feb-braio il primo paziente il nuovissimo robot operatorio “Da Vinci” attivo all’Ospedale dell’Angelo di Mestre che di fato ha dato il via al Centro di Chirurgia robotica Interaziendale della provincia di Venezia. “Aspettatevi molte altre novità - ha commentato il governatore del Veneto Luca Zaia nel preannunciare la prossima attività - nelle tecnologie sanitarie perché, nonostante i brutali tagli orizzontali calati da Roma, la sanità veneta continua ad investire in macchinari, che signifi cano meno sofferenza e meno ricoveri per la gente, interventi e diagnosi vicini alla perfezione, ulteriore innalzamento della già grande professionalità dei nostri medici e chirurghi”.

accaduto acca-dra venezia

ServiziDAL 2008 AD OGGI

DIMEZZATI I POSTINI

Sempre meno postini in provincia di Venezia. A denunciare una situazione

che si ripercuote sull’utenza è stato il segretario del sindacato Uil Poste Daniele Vittone. I dati sono impres-

sionanti : dal 2008 ad oggi a Mestre e provincia i portalettere sono quasi

dimezzati. E poi: del 29 aprile 2013 a Mestre e provincia sono stati tagliati

quasi 100 portalettere, più del 20% del totale. La situazione è al paradosso: se è vero che la posta è diminuita, è vero

che adesso i portalettere recapitano anche pacchi fi no a cinque chili

(quelli di Amazon, per intenderci), la consegna delle patenti, di atti di messi notifi catori e altri tipi di corrispondenza come contratti di aziende telefoniche e

raccomandate.

CampolongoPETIZIONE PER FAR

RICONOSCERE FIBROMIALGIA E ENCELOFALOMIELITE MIALGICA

E’ partita anche in provincia di Venezia, da Campolongo Maggiore, la possibilità

di fi rmare una petizione per chiedere alla Regione Veneto di riconoscere la

fi bromialgia e encelofalomielite mialgica tra le patologie per cui ottenere la

parziale esenzione dalle spese sanitarie necessarie per la cura. A promuovere

l’iniziativa è l’associazione Anfi sc onlus, che raccoglie le istanze delle persone

affette da queste malattie e che ha raccolto già tremila fi rme nelle province

di Padova e Vicenza. Purtroppo chi è affetto da questa malattia oltre a

spendere molti soldi per curarsi mensil-mente, si trova ad essere disabilitato e quindi impossibilitato a lavorare e a

condurre una vita normale.

Zaia è con Jesolo“NO ALLE TRIVELLAZIONI IN ADRIATICO”

“Sono perfettamente d’accordo con gli albergatori di Jesolo e non solo a parole: la Regione del Veneto anche nei fatti sta cercando di opporsi alla nefanda decisione che mette a rischio quella straordinaria risorsa ambientale ed economica che si chiama mare Adriatico”.Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, apprezza la posizione assunta uffi cialmente dall’Associazione Albergatori di Jesolo, il cui presidente, Massimiliano Schiavon, ha denunciato gli enormi rischi che deriverebbero dalle trivellazioni nell’Adriatico da parte della Croazia, defi nendole uno “stupro” che potrebbe distruggere “decenni di sforzi per sviluppare il mercato del turismo”.

SanitàA MESTRE OPERERÀ IL ROBOT “DA VINCI”

Comincerà ad operare il prossimo 2 feb-braio il primo paziente il nuovissimo robot operatorio “Da Vinci” attivo all’Ospedale dell’Angelo di Mestre che di fato ha dato il via al Centro di Chirurgia robotica Interaziendale della provincia di Venezia. “Aspettatevi molte altre novità - ha commentato il governatore del Veneto Luca Zaia nel preannunciare la prossima attività - nelle tecnologie sanitarie perché, nonostante i brutali tagli orizzontali calati da Roma, la sanità veneta continua ad investire in macchinari, che signifi cano meno sofferenza e meno ricoveri per la gente, interventi e diagnosi vicini alla perfezione, ulteriore innalzamento della già grande professionalità dei nostri medici e chirurghi”.

L’EDITORIALE

La piazza 3.0 è realtà, è per voi!E tutto quello che raccoglieremo attraverso i vostri commenti, le storie che scriverete, le foto che manderete, diventerà materiale prezioso da pubbli-

care anche sul giornale cartaceo. Investire sulla rete per noi non signifi ca affatto abbandonare la carta! I giornali locali, in primis La Piazza, continuano a riscuotere grande successo e ad essere letti pressoché da tutti coloro che li ricevono. E il segreto del loro successo sta proprio nella vicinanza col lettore, negli argomenti scelti. La Piazza cartacea, anche nell’era del web 3.0, rimane uno strumento potentissimo di comunicazione. Per questo siamo certi che il nuovo sito internet già on-line e gli altri social connessi ad esso ( la pagina facebook, l’account Twitter, il canale yotube e l’App) sapranno moltiplicare le vostre occasioni di lettura e interazioni con la nostra redazione e le nostre occasioni di raccogliere notizie interessanti da sviluppare sul nostro giornale cartaceo.

Ma cosa troverete sul nostro sito? Tutti i giorni notizie fresche che spazieranno dalla cronaca politica e sociale, agli appuntamenti più importanti del Veneto, allo sport. Non mancheranno i gossip piccanti e le storie dei nostri amici animali. Ma, visto che di queste storie voi ne conoscete parecchie vi invitiamo caldamente a mandarcele così che anche noi le possiamo diffondere a tutti i nostri contatti. Per farlo potete postare le foto, o le notizie sulla nostra pagina Fb o, meglio, usare la mail [email protected]. Un giornalista vi risponderà o vi contatterà sicuramente in breve tempo. Siete un atleta e avete appena vinto un nuovo titolo: mandateci due righe con foto, saremo felicissimi di pubblicarvi sui nostri media. Avete una nonna che ha compiuto tantissimi anni e l’avete ripresa mentre soffi ava tutte le candeline in una sola volta? Mandateci il video e ne faremo una star! Avete assistito a qualcosa di bellissimo o di bruttissimo e vorreste che tutti lo sapessero? Ditecelo con le vostre immagini, non aspettiamo che voi. Naturalmente nel sito troverete anche gli articoli già usciti sul nostro giornale cartaceo. Se vedete il sito, in alto troverete le tre province che seguiamo: Venezia, Padova e Rovigo. Per ognuna poi, ci sono diverse edizioni locali del giornale... Una geografi a dell’informazione davvero molto interessante che vi può illustrare la cifra concreta del nostro lavoro e anche il suo valore. Ma adesso andate: www.lapiazzaweb.it

segue da pag. 1

di Germana Urbani - [email protected]

ECONOMIA

pagg. 22-23

L’export va forte, manca E-commerce

POLITICA

pagg. 25-26

Bilanci e prospettive dei protagonisti

CULTURA

pag. 27

Scatti di guerra per ricordare

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Page 4: Riviera est gen2015 n9

4 Argomento del mese44 Argomento del mese

AUTOVIE VENETE

Rincari contenuti sulla rete autostradale

Una mezza buona notizia per chi viaggia in autostrada. Con il nuovo anno, i rin-cari sono arrivati, ma stavolta contenuti

sulla rete di Autovie Venete. Gli aumenti dei pedaggi su tutti i tratti della nostra regione non supereranno l’1,5%. In alcuni tratti autostrada-li, grazie al meccanismo degli arrotondamenti, non si andrà a modifi care la tariffa precedente-

mente in vigore. La norma relativa agli arrotondamenti prevede infatti che fi no a cinque centesimi, i prezzi devono essere arrotondati per difetto a zero. Oltre i cinque centesimi vanno arrotondati per eccesso a dieci. Chi desidera conoscere l’importo del pedaggio, può utilizzare l’apposito software presente sul sito. Per utilizzarlo basta collegarsi a www.auto-vie.it; cliccare infotraffi co ; scegliere, nella barra in alto della schermata, la voce “ servizi” e poi selezionare “calcolo pedaggi”. Dopo aver inserito le località, accanto a ogni classe di pedaggio comparirà l’importo per il 2015. Va detto comunque che non tutto ciò che Autovie Venete incassa resta alla concessionaria. Il 2,5% circa va ad Anas; l’ Iva (22%) va allo Stato, un’ulteriore quota viene utilizzata a copertura degli investimenti e un’altra, è destinata alle spese di manutenzione. Si va dalla gestione degli impianti tecnologici agli interventi più vari: riasfaltature, sostituzione di barriere di protezione, azioni di prevenzione del ghiaccio o di ripulitura dalla neve; potatura delle siepi, sfalcio del verde, rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale. A.A.

I numeri sono di quelli che contano: 3200 dipendenti, 400 bat-telli e 650 pullman. Sono le cifre in pillole dell’Actv l’azienda pubblica di trasporto urbano di Venezia terraferma e provincia.

La sfi da del 2015? Portare il tram a Venezia a Piazzale Roma, entro la fi ne dell’estate e riuscire a razionalizzare i costi, visto che l’azienda dovrà recuperare ben 48 milioni di euro nei prossimi 12 mesi.18 rappresentano il passivo accumulato e 30 si sommano a questi visto che la Regione li ha tagliati come trasferimenti per l’an-no in corso. A spiegare ciò che succederà è il presidente Actv Luca Scalabrin. “La sfi da è portare i turisti a Venezia – dice Scalabrin – rendendo la vita a pendolari e residenti la più semplice possibile. Per questo la gestione che già abbiamo in carico delle due linee del tram, rappresenta per noi una scommessa sul futuro. Il tram è un mezzo comodo veloce e che non inquina. I residenti a Venezia si devono rendere conto che i disagi che la città soffre con i turisti sono necessari anche per sostenere servizi di navigazione anti eco-nomici. Si pensi che a Torcello sono residenti 23 persone. Queste persone però non possono restare isolate. Per questo le linee Actv spesso anche vuote, devono esserci. Ci sono solo grazie ai biglietti pagati dai turisti. Un altro importante obbiettivo è portare i turi-sti direttamente a San Marco o al Lido da San Basilio, con delle

motonavi evitando ingorghi e traffi co eccessivo sul Canal Grande. Pensiamo poi che riusciremo a portare il bilancio in pareggio nel 2015 con contenuti aumenti dei biglietti e prepensionamenti ed esodi incentivati”.

Con l’arrivo del tram a Venezia anche il servizio di trasporto pubblico nella rete urbana di Mestre sarà ricalibrato. “Sarà realiz-zata - spiega Scalabrin - una rete integrata autobus-tram di facile utilizzo per gli utenti, soprattutto per l’interscambio tra i mezzi di linea tradizionali ed il tram, cercando di eliminare il più possibile le sovrapposizioni dei percorsi degli autobus con quello del tram. Altro passo, oramai prossimo, le modifi che alle linee extraurbane da Noale, Scorzè e Preganziol che si attesteranno tutte a piazzale Cialdini. Interessati quasi 17 mila passeggeri della linea urbana e oltre 7.600 in arrivo dai Comuni di prima cintura”.

Il presidente dell’Actv poi punta anche al rinnovo del parco autobus ormai invecchiato e sulla realizzazione di nuovi deposi-ti per i pullman e la dismissione dei cantieri all’Arsenale e della Giudecca. Ma ecco cosa prevede il piano, che scatterà quando in estate, il tram, che oggi collega Favaro a Marghera, si dividerà in due linee, la T1 da Favaro a Venezia passando per piazzale Cialdini e la Tz che da Cialdini porterà a Marghera e al Panorama.

Verranno soppresse la linea 40 Venezia – piazza XXVII Ottobre), la linea 12 (Venezia-via Tevere) e la 12 / (Venezia-Porto di Ca-vergnago). La linea 7 (Villaggio dei Fiori – Venezia) si fermerà a piazzale Cialdini. Proseguiranno fi no a Venezia solo le corse dei pendolari negli orari di punta: dalle 7 alle 9 e dalle 13.30 alle 18.30 dal lunedì al venerdì. La linea 9 che va da San Liberale-Marcon alla stazione delle Ferrovie di Mestre si fermerà in piazza XXVII Ottobre passando per viale San Marco e via Colombo.La linea 13 (Nave de Vero– Vallenari) verrà prolungata a via Porto di Cavergnago. La 19 (Altinia-Venezia) passerà da quattro a tre corse l’ora. La linea 20 (Martellago/Ca’ Lin – Cialdini) prolunga la corsa da via Ca’ Lin a via Tevere. Per la linea 21 (Martellago/Zelarino – Mestre FS) la corsa da Martellago si ferma a piazzale Cialdini e quella da Zelarino collegherà con stazione di Maerne e a via Tevere. Nuove linee. Sono la 41 e 42, nuove circolari con par-tenza e arrivo in piazza XXVII Ottobre. La prima, attiva da lunedì al venerdì, collegherà viale Ancona, via Torino, Corso del Popolo, Venezia, San Giuliano viale San Marco. La seconda collegherà a Venezia passando per viale San Marco e San Giuliano e al rientro per via Righi, via Torino e viale Ancona.

di Alessandro Abbadir

Saranno incentivati nei prossimi mesi

i prepensionamenti e gli esodi incentivati

Fra gli obbiettivi: l’ammodernamento del parco autobus

e la realizzazione di nuovi depositi

TRASPORTI ACTVI numeri sono di quelli che contano:

3200 dipendenti, 400 battelli e 650 pullman. L’azienda dovrà

recuperare 48 milioni di euro nei prossimi 12 mesi. 18 rappresentano

il passivo accumulato e 30 si sommano a questi visto

che la Regione li ha tagliati come trasferimenti per il prossimo

anno. Ci saranno modifi che alle linee extraurbane da Noale,

Scorzè e Preganziol Il tram arriverà a Venezia entro l’estate

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Page 5: Riviera est gen2015 n9

555Argomento del mese

Il tram anche a San Basilio, dentro allo scalo marittimoProgetti futuri Interviene il presidente di Pmv Antonio Stifanelli

“Pensiamo che l’approdo del tram a Piazzale Roma, sia solo il primo passo di un potenziamento del servizio. Stiamo lavo-rando affi nché il tram possa arrivare allo scalo marittimo del Porto di Venezia cioè a San Basilio. Questo permetterebbe di far viaggiare dal capolinea turisti diretti a Mestre o diretti da Mestre alle navi o a Venezia evitando il Canal Grande“.

A dirlo è Antonio Stifanelli presidente di Pmv (Società del Patrimonio per la Mobilità Veneziana), la società che ha costruito le attuali 2 linee del tram che poi Actv gestisce.

“L’arrivo del tram a Venezia con l’estate – dice Stifanelli - non può essere il punto di approdo fi nale della mobilità veneziana. Il tram alla Marittima cioè a San Basilio, rappresenterebbe anche la possibilità di ridurre il traffi co di auto in entrata e uscita dallo scalo passeggeri veneziano”. Ma Stifanelli non si ferma a Venezia. “Oltre a questa novità – dice Stifanelli – che sarà ovviamente realizzata solo nei prossimi anni, stiamo pensando ad una nuova linea del tram che da Marghera arrivi a Venezia, senza passare per il centro di Mestre”.

In questo caso, ad averne benefi ci saranno soprattutto i residenti sia dell’entroterra e della provincia e quelli della città laguna-re che potranno servirsi dei centri commerciali di Marghera nell’area Panorama con un viaggio all’incirca si 10- 15 minuti. Infi ne ma non ultimo, le percorrenze delle linee circolari Actv del Giracittà, saranno garantite ogni venti minuti anche per la prossima primavera e estate, visto il prevedibile aumento dei fl ussi turistici, che arriveranno per l’Expo di Milano e il padiglione dell’Expo Veneziano a Marghera. Le linee 5 e 6 - che già attualmente passano ogni venti minuti, grazie ad un accordo fra Comune di Venezia e Actv avranno perciò garantita questa cadenza di orario che pareva essere messa in dubbio negli ultimi tempi.

Il tram arriverà a Venezia entro l’estate

Pendolari

A Cavarzere Actv, la privatizzazione della linea 80 preoccupaHa destato allarme anche a Cavarzere la notizia della volontà, da parte della

Provincia di Venezia e di Actv, di cedere ai privati la linea 80 che collega Chioggia a Venezia. Quello in questione è infatti un servizio importante anche

per i cavarzerani, che utilizzano la linea per giungere a Venezia. Sono infatti molti gli abitanti della zona che usufruiscono di questo servizio di trasporto pubblico gestito dall’Actv, prendendo la linea 80 dalla località Santa Margherita e Codevigo per rag-giungere Mestre e Venezia. Diversi gruppi politici si sono attivati chiedendo che venga fatta chiarezza sulla questione, tra questi il gruppo consiliare del Partito democratico di Cavarzere, il quale ha presentato una interrogazione, indirizzata all’assessore ai trasporti, al sindaco e al segretario comunale, fi rmata dai consiglieri comunali Mauro Contadin, Chiara Tasso, Fabrizio Bergantin e Cinzia Frezzato.

“Con la privatizzazione della linea 80 – scrivono i consiglieri democratici – salterebbe l’integrazione con i servizi di Cavarzere, nello specifi co le linee 81,82 e 82, mettendo a rischio il trasporto pubblico locale cavarzerano. Chiediamo quali iniziative abbia promosso l’amministrazione comunale di Cavarzere con gli enti locali competenti, a difesa del servizio di trasporto locale per la cittadinanza, e quali azioni intenda intraprendere nei prossimi giorni”.

Apertamente contro l’ipotesi di privatizzazione si è subito schierato anche il cir-colo di Sinistra ecologia e libertà di Cavarzere e Cona. “La privatizzazione della linea 80 creerebbe di fatto seri problemi a tutto il servizio di trasporto pubblico dell’area sud della Provincia di Venezia – afferma la coordinatrice Lisa Armarolli – esprimia-mo la nostra netta contrarietà a quanto previsto da Provincia di Venezia e Actv, non devono essere sempre le categorie più deboli e disagiate a pagare in termini di servizi pubblici resi alla collettività”. Nicla Sguotti

Chioggia. Confermato contributo ai pendolari

L’anno nuovo è portatore di buone notizie per i pendolari chioggiotti. Confermato il contributo per le spese di viaggio sostenute da lavoratori dipendenti e studenti universitari nel 2014. La Giunta comunale ha stanziato la somma di 55 mila euro,

rinnovando il bonus a favore dei cittadini obbligati a servirsi dei mezzi pubblici per rag-giungere il posto di lavoro o l’università durante il 2014.

“Nonostante le polemiche sorte sui tagli al settore sociale, l’amministrazione con-tinua a porre la sua attenzione nei confronti delle fasce più deboli, in questo caso dei lavoratori dipendenti e studenti universitari, che devono sobbarcarsi le spese di viaggio per raggiungere la sede di lavoro o di studio – spiega l’assessore ai Servizi sociali, Mas-similiano Tiozzo – Le diffi coltà a reperire i fondi continuano ad esserci, ma noi abbiamo preso un impegno con la città e abbiamo deciso di rispettarlo fi no in fondo”.

Il bando per l’assegnazione dei contributi spesa uscirà nei primi mesi del 2015 e sarà rivolto a tutti i residenti del comune di Chioggia che presenteranno una situazione Isee in corso di validità, non superiore ai 17.500 euro. Per compilare la domanda è possibile ricorrere all’aiuto dei Caaf. Il contributo potrà essere concesso solo se la spesa sarà debitamente documentata da un abbonamento su percorsi superiori ai 20 km, in andata e ritorno, e per almeno sessanta giorni all’anno. Nei primi mesi del 2015, inoltre, sarà assegnato anche il bonus bebè per il quale la giunta comunale aveva stanziato in totale 70 mila euro.

Sara Boscolo Marchi

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Page 6: Riviera est gen2015 n9

6 Mira66 Mira

Cala ancora, la popolazione mirese che a fi ne 2014 si attesta a 38780 unità. Nel più popoloso comune riverasco c’è una

netta fl essione delle nascite. Si assiste invece ad una leggera risalita nel numero degli stranieri e una ripresa dei matrimoni che tornano sopra quota 100. Questi i primi dati salienti sulla popolazione emersi al 31 dicembre 2014 ed elaborati dall’Uffi cio Statistica del Comune. “I dati confermano che - spiega il Comune - quota 40.000 resta ancora lontana. Per il secondo anno consecutivo c’è, infatti, un calo, seppur leggero, della popolazione residente, che passa dai 38.873 del 2013 ai 38.780 del 2014, cioè gli abitanti calano di 93 unità. Si confer-ma la netta prevalenza del sesso femminile con 19.879 unità contro i 18.901 maschi. In leggero aumento invece il numero delle famiglie che passano dalle 16.504 del 2013 a 16.634. Notevole il calo per quanto riguarda i nati che sono in tutto 274 (di cui 47 stranieri). Erano stati 298 nel 2013. Il saldo naturale è quello che fa la differenza rispetto all’anno preceden-te, perché i morti sono ben 352 (+ 78 rispetto

ai nati), e qui l’apporto degli stranieri è esiguo (4 unità). Per quanto riguarda gli stranieri, va detto che dopo la fl essione dello scorso anno (-84) sono in recupero, passando da 3.114 a 3.160 (1.439 maschi e 1.721 femmine). Gli acquisti di cittadinanza hanno visto un netto incremento, passando dai 57 del 2013 a 91. Un segnale positivo e di speranza, è dato dal numero dei matrimoni, che dopo tre anni di calo, torna a risalire. Nel 2014 sono stati, in-fatti, 114 (erano 98 nel 2013). Si conferma la prevalenza di quelli con rito civile che sono 73, rispetto a quelli celebrati in chiesa che sono 41. Mira comunque come realtà sembra essere ben distante da zone come Mestre o Spinea, in cui

il numero degli stranieri è davvero importante, in rapporto alla popolazione complessiva. La spinta all’aumento demografi co nel comune si è esaurita nei primi anni 2000, al tempo delle amministrazioni Carpinetti, Solimini e Marcato, quelle in cui si svilupparono grossi quartieri resi-denziali, di cui molti appartamenti sono ancora invenduti. Un blocco all’edifi cazione poi favorito dall’amministrazione grillina, che non vuole de-stinare altro suolo al cemento.

di Alessandro Abbadir

I residenti del più popoloso comune della Riviera sono 38780. In aumento le famiglie, da 16.504 del 2013 a 16.634

Demografi a Arrivano i dati del 2014 dall’uffi cio statistica del Comune

Cala la popolazione, aumentano i matrimoni

E’ stata fi rmata a fi ne 2014 la nuova convenzione tra il Comune e le scuole dell’in-

fanzia paritarie presenti nel territorio mirese. Avrà una durata di quattro anni. Le scuole interessate sono in totale sette: “Madonna dell’Annun-ciazione” di Borbiago, “Silvio e Ma-ria Perale” di Marano, “S. Pio X” di Ca’ Sabbioni, “Suore Sacramentine” di Oriago, “S. Giuseppe” di Gamba-rare, “S. Pio X” di Mira e la scuola Steineriana di Oriago. Nell’anno scolastico 2013-2014, gli iscritti a queste scuole sono stati 431, di cui 342 residenti nel Comune. Le iscri-zioni alle scuole paritarie non devono superare il tetto di 28 bambini per sezione, e devono essere aperte a tutti i bambini di età conforme, senza alcuna distinzione, favorendo in particolare l’inserimento di bambini in condizioni di disabilità. Nella convenzione è previsto il reciproco impegno a favorire l’integrazione didattico-educativa tra le scuole dell’infanzia statali e quelle paritarie, favorendo l’interscambio tra genitori e insegnanti delle diverse realtà, e comunicando le iniziative di aggiornamento e di sperimentazione promosse. Il Co-mune si è impegnato a mettere a bilancio una somma complessiva di 70.000 euro annui a titolo di contributo, che sarà assegnato alle scuole paritarie, tenendo conto del numero di sezioni attivate, del numero di alunni iscritti residenti nel Comune di Mira, e del numero degli iscritti che presentano disabilità. Le scuole a loro volta si impegnano a destinare an-nualmente una quota non inferiore al 4% del contributo erogato per l’acquisto di materiale didattico e di attrezzature, e per la fruizione di corsi di formazione e aggiornamento, da parte dei docenti. “La convenzione – spiega l’assessore alle Politiche Educative Orietta Vanin – nasce dalla volontà di favorire la possibilità per tutti i bambini, di frequentare le scuole dell’infanzia, salvaguardando la libera scelta delle famiglie, e assicurando all’utenza un trattamento il più omogeneo possibile, nel riconoscimento del servizio reso alla colletti-vità dalle scuole dell’infanzia paritarie, che concorrono a realizzare l’offerta formativa del territorio, integrandola con quella della scuola pubblica, che altrimenti non riuscirebbe a rispondere a tutte le richieste”. Si tratta di una convenzione molto attesa fra le famiglie miresi, che va a rispondere alle esigenze emerse da anni sul territorio.

ASILI CONVENZIONE CON LE PARITARIE

In breveSul Naviglio la navigazione è sospesaNavigazione sospesa per quasi un mese sul Naviglio del

Brenta, cioè fi no al 13 febbraio, per lavori di ripristino della scarpata in località Valmarana. La risistemazione

delle rive del Naviglio è da anni una richiesta di enti locali, ambientalisti e residenti. Diversi tratti del Naviglio del Brenta, infatti da Fusina a Stra, crollano direttamen-

te nell’acqua, creando un pericolo per natanti e turisti che ci si avvicinano per ammirare le ville della zona.

Multe ai commercianti, come evitarleIl Comune di Mira ha colpito a novembre e dicembre con una quindicina di multe attività commerciali e artigianali nel capoluogo e nelle frazioni per violazione dei regola-

menti sulle insegne pubblicitarie. Sanzioni che vanno da 200 ad 800 euro. Per evitare che si ripeta con il nuovo

anno, partirà a breve in accordo con le associazioni di categoria dell’area, una campagna di sensibilizzazione

ad hoc fra gli esercenti.

Piazza di Malcontenta, i lavori ripartonoE’ partito in queste settimane nella frazione di Malcontenta il completamento del percor-so pedonale, una nuova pavimentazione e la sistemazione della pubblica illuminazione.

Complessivamente sono previsti 200.000 euro di spesa, metà dei quali ottenuti come contributo regionale. I lavori dureranno fi no quasi a primavera. Gli esercenti chiedono con insistenza che stavolta, vengano rispettati in modo scrupoloso il cronoprogramma

degli interventi previsti.

A.A.

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Page 8: Riviera est gen2015 n9

8 Mira88 Mira

Crollano gli incassi delle multe, aumentano gli incidenti, aumentano anche le patenti ritirate. Questi i dati che emergono dal rapporti della

Polizia Locale di Mira. Polizia locale che ha presen-tato le cifre dell’attività svolta nel 2014. Per il se-condo anno consecutivo calano, infatti, i verbali per violazioni al Codice della Strada, che sono scesi da 2149 a 1630. Giù anche il valore complessivo delle sanzioni: da 400 mila euro a 327.000. Positivo il commento del primo cittadino. “Questo – osserva il sindaco Alvise Maniero – è il segno che i vigili non sono utilizzati per fare cassa a spese dei cittadini, ma per garantire le condizioni di sicurezza di chi circola nelle strade”. Quasi un terzo delle multe, cioè 489 ha riguardato infrazioni al divieto di sosta (erano 583 lo scorso anno), mentre 203 verbali sono stati elevati per violazioni commesse dagli autisti dei mezzi pe-santi”. Il controllo sui mezzi pesanti, soprattutto sulla Romea e sulla brentana, infatti, è una pecularietà operativa degli agenti miresi. “E’ un dato signifi cati-vo – commenta Maniero – perché conferma il ruolo fondamentale che riteniamo debbano svolgere i vigili, la cui presenza sulle strade deve costituire una forma di deterrenza contro comportamenti che mettono a rischio la sicurezza di automobilisti, ciclisti e pedoni. Il loro primo obiettivo non è dare multe, ma educare, prevenire, indurre a comportamenti corretti: su que-sto continueremo a insistere, convinti che il vigile non debba essere uno sceriffo o un gabelliere, ma una fi gura la cui presenza dà fi ducia e sicurezza”. Le pa-tenti ritirate sono state 129 (116 nel 2013), le carte di circolazione 31. Accertate 108 mancate revisioni, e 72 mancate coperture assicurative. 68 sono stati i veicoli posti sotto sequestro amministrativo, 46 quelli sottoposti a fermo. I sinistri stradali rilevati sono stati 111 rispetto ai 104 dell’anno precedente. I verbali elevati per violazioni amministrative sono stati 33,

10 quelli per violazioni al commercio. Si conferma notevole il numero degli accertamenti edilizi e am-bientali (267 in tutto, erano stati 299 nel 2013). “Puntiamo molto a una forte presenza dei vigili sul territorio – continua il sindaco – per il contrasto atti-vo all’abusivismo e alle violazioni ambientali, queste ultime in stretta collaborazione con gli ispettori Veri-tas”. Gli accertamenti urgenti sulle persone (pre-test alcool e stupefacenti) sono stati 18. Le notizie di reato sono state 70, le persone deferite all’autorità giudiziaria 77. Le persone segnalate alla Prefettura per detenzione e uso di stupefacenti sono state 15 (21 nel 2013). Sei le armi da taglio sequestrate, e due quelle da fuoco. Sequestrate anche piccole dosi di hashish e marjiuana. I vigili hanno provveduto anche a sgomberare un accampamento abusivo di nomadi.

Infi ne, sono stati 1926 gli accertamenti anagrafi ci eseguiti. “Ancora una volta va sottolineato – conclu-de il sindaco – come tutto questo complesso di atti-vità sia stato realizzato con un numero molto ridotto di agenti rispetto a quelle che sarebbero le esigenze del territorio mirese e della quantità dei residenti: una decina in tutto, compreso il comandante, che si devo-no poi dividere in due turni lavorativi. Basti pensare che indicativamente sarebbe previsto un vigile ogni mille abitanti, quota a cui con le ristrette di bilancio e le norme sul personale, è impensabile anche solo avvicinarsi. Non va inoltre dimenticato che i vigili ga-rantiscono la sorveglianza e la sicurezza in occasione di iniziative e manifestazioni pubbliche, e svolgono un importante lavoro di educazione alle norme del Codice della Strada nelle scuole miresi”.

di Alessandro Abbadir

Sicurezza stradale La Polizia Locale traccia un bilancio dell’attività del 2014

Crollano le multe, aumentano gli incidenti

I vigili pre-senti sulle strade del territorio

I sinistri sono passati da 104 a 111. Ritirate 129 patenti (116 nel 2013), e 31 carte di circolazione

Territorio

La viabilità di Oriago? Lascia alquanto a desiderare. A sollevare delle critiche è il comitato “Oriago che si muove” che da mesi raccoglie le istanze e petizioni con centinaia di fi rme fra i residenti della più

popolosa frazione mirese. Su questo tema il Comitato va nello specifi co. “L’esclusione di via Monte Fumo dal provvedimento di limitazione del traf-fi co – spiega il Comitato – per consentire l’accesso in auto al parcheggio privato della scuola paritaria, crea una situazione di pericolo per i ragazzi che percorrono via Monte Fumo, arrivando dalla regionale 11 per andare in via Marmolada. Si fa notare che l’ampio parcheggio situato vicino alle

Poste, dista dalla scuola paritaria circa 200 metri, distanza molto inferiore a quella che percorrono tranquillamente a piedi i bambini che si recano da quel parcheggio, all’elementare Carlo Goldoni. Comprendere via Monte Fumo nel provvedimento di chiusura della strada, nelle fasce di ingresso e uscita da scuola, porterebbe forti vantaggi in termini di sicurezza per chi va a scuola a piedi o in bicicletta, senza effetti rilevanti sul raggiungimento della scuola paritaria. Si tratta, infatti, di fare meno di 200 metri a piedi, come gli alunni della scuola statale”. E poi altri problemi. “In via Marmo-lada e via Veneto – spiega il comitato “Oriago che si muove” – nelle ore

di minor traffi co vengono percorse da auto che sfrecciano ad alta velocità. E’ necessario provvedere ad una riorganizzazione della viabilità, affi nché le auto debbano rispettare il limite di velocità che è di 30 km/h. Si tratta di verifi care quali siano le soluzioni compatibili con le diverse esigenze (sosta, residenti, biciclette e pedoni). Via Monte Rosso presenta gli stessi problemi di traffi co e alta velocità delle auto, mentre assistiamo ad un parcheggio sel-vaggio in Borgo Matteotti“. Ci sono però infi ne anche degli aprezzamenti da parte del Comitato, soprattutto per l’apertura della Bretella di collegamento fra la brentane e la A4.

VIABILITÀ ProtesteIL COMITATO “ORIAGO CHE SI MUOVE” METTE A NUDO I PROBLEMI DELLA FRAZIONE

A.A.

segue da pag. 1

Nulla! Anzi, con l’approvazione da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici delle modifi che alle Norme Tecniche per le Costruzioni, norma fondamentale per la sicurezza delle persone, di fatto si è registrato un grosso passo indietro rispetto alla

consapevolezza che il rischio sismico passa inevitabilmente dalla conoscenza geologica del territorio, introdotta con le norme post Irpinia.

In questi giorni si torna quindi a parlare nuovamente di nor-mativa sismica e di adeguamento alle reali condizioni di rischio della penisola, dopo che ogni evento calamitoso (San Giuliano di Puglia, L’Aquila, Emilia-Romagna, etc.) ha dimostrato la carenza e l’ineffi cacia dei provvedimenti fi n qui adottati.

Nel nuovo testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni, peraltro cogenti dal 1° luglio 2009, si è infatti preferito trovare un illogico compromesso per gli edifi ci esistenti, che richiede-ranno così un adeguamento antisismico con criteri differenti (e meno stringenti) rispetto al nuovo, tralasciando completamente la conoscenza puntuale delle condizioni geologiche del sito, che rappresentano, invece, le condizioni principali per la propagazio-ne delle onde sismiche. Un testo che alcuni, imprudentemente o strumentalmente, hanno defi nito “un grande passo verso le normative europee (…)”, “(…) una soluzione che rende più semplici gli interventi sugli edifi ci esistenti”, senza considerare, però, che in Europa non esistono Paesi con una sismicità pari a quella italiana e soprattutto con un patrimonio edilizio, storico-monumentale, così ricco e numeroso.

Tra l’altro, si registra spesso in giro per l’Italia che gli edifi -ci maggiormente datati sono proprio quelli che ospitano istituti scolastici e quindi con un rischio elevatissimo, un esempio che da solo è suffi ciente a far capire come le scelte operate dal Con-siglio superiore lavori pubblici siano del tutto antitetiche rispetto a quanto auspicato da Pertini 34 anni fa.

Purtroppo, il grido di allarme dei geologi è tanto forte quanto inascoltato.

*Presidente Ordine dei Geologi del Veneto

Intervento

di Paolo Spagna*

L’allarme inascoltato: subito adeguamento sismico

Il nostro ristorante è un bel locale per festeggiare: • anniversari• compleanni• feste aziendali

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999Mira

Anche la solidarietà va in crisi. La casa al-loggio San Raffaele per immigrati della Caritas che si trova a Mira in via Riscos-

sa, è in forte diffi coltà a causa dell’esiguità e scarsità delle donazioni. Se si continua di questo passo, non ci saranno più fondi per far fronte a vitto e alloggio degli ospiti. La denuncia la fa direttamente Francesco Vendramin, il responsabile della struttura Caritas che si trova in località Valmarana, e ospita una trentina di immigrati. Stranieri provenienti da Africa sub sahariana, Afgha-nistan, Europa dell’est, Iran e Pakistan. La

struttura è pensata per dare una risposta ai tanti migranti che arrivano a Mira e in Rivie-ra, e che pur lavorando o cercando lavoro, non riescono a trovare vitto e alloggio a prez-zi accettabili sul mercato. Vendramin spiega il problema nel dettaglio.

“Nel conto corrente per Casa San Raffa-ele – dice Vendramin – abbiamo ora 4000 mila euro, si tratta di soldi che nel giro di poche settimane, andando incontro alle esigenze della struttura, termineranno. Poi queste persone non potranno più restarci qui, perché i soldi per far funzionare la casa

San Raffaele non ci saranno più”. Gli ospiti possono restare alla casa alloggio in media 6- 7 mesi. “In alcuni casi – spiega Ven-dramin – possono restare anche di più, se sono colpiti da particolari patologie che non permettono il rientro al loro paese e necessi-tano di cure qui”. La crisi delle donazioni alla struttura Caritas di Mira, si sta protraendo da qualche anno, e non è l’unica in zona a dire la verità. “Questi problemi prima del 2008 anno dell’inizio di questa crisi interminabile, che si protrae da 7 anni – dice Vendramin – proprio non c’erano. Le donazioni arrivavano

numerose, da parte di semplici cittadini, aziende e famiglie. I poveri, a parte qual-che caso sociale storico, alla fi ne a Mira e in Riviera, erano solo gli immigrati. Ora non è più così.

La massa di famiglie italiane impoverite, a fare atti di carità ci pensa sempre meno, e pensa invece come far andare avanti la carretta con fi gli disoccupati o cinquantenni licenziati. Basterebbero comunque per aiuta-re queste persone da noi alloggiate, somme

non rilevantissime per risolvere problemi im-portanti“. Recentemente una associazione mirese ha donato 1500 euro alla casa San Raffaele, ma si tratta di un caso isolato. Chi volesse donare e contattare la struttura Cari-tas a questo scopo, info tel 041 4265878. Ad aiutare casa San Raffaele nel suo funzio-namento, ci sono ogni giorno anche tanti giovani e volontari delle realtà associative locali, sempre in prima linea in termini di generosità ed impegno.

di Alessandro Abbadir

Sono ospitati 30 migranti provenienti da Africa sub sahariana, Afghanistan, Europa dell’est, Iran e Pakistan

Sociale Il direttore della casa alloggio della Caritas denuncia una situazione pesante

Si tinge ancor più di rosa la giunta grillina che torna ad avere un sesto assessore. Con l’ingresso del nuovo asses-sore nell’esecutivo ci sono quattro donne e due uomini. A

distanza di un anno e mezzo dall’uscita dalla giunta di Michele Gatti, il sindaco ha nominato Linda Naletto nuovo assessore

al Bilancio, ai Tributi e alla Connettività. Linda Naletto ha 28 anni, mirese, diplomata in gestione aziendale ad indirizzo informatico, e ha svolto fi nora attività lavorativa nel settore privato. Con l’occasione, il sindaco ha anche ampliato i referati dell’assessore Francesca Spolaor, che oltre alle Politiche Sociali e Casa, si occuperà di Partecipazione e democrazia diretta. “Si tratta di scelta necessaria – spiega il sindaco Alvise Maniero – dal momento che intendo seguire con attenzione il ruolo di

Mira nel nuovo Consiglio di Bacino e l’attività degli organismi sovracomunali e delle partecipate. Da quest’anno poi, cambia molto il sistema di formazione del bilancio, con l’introduzione dell’armonizzazione contabile. Ho ritenuto opportuno delegare ad un assessore il compito di seguire a tempo pieno i problemi legati al Bilancio, ai Tributi e alla comunicazione attraverso i nuovi strumenti informatici. Nei prossimi mesi saremo in grado di avere il wifi in cinque zone di Mira”. A.A.

LINDA NALETTO E’ IL NUOVO ASSESSORE AL BILANCIO E AI TRIBUTI

Politica

Casa San Raffaele, la solidarietà va in crisi

Il Comune di Stra in collabora-zione con la Protezione Civile comunale ha presentato il

“Piano Neve e Antighiaccio” che contiene istruzioni e consigli utili in caso di nevicate o ghiaccio. “E’ stata costituita una struttura ope-rativa – spiega l’ente locale – con il compito di intervenire per l’atti-vazione del servizio di salatura antighiaccio o di rimozione della neve in caso di evento, avvalendosi e coordinando l’attività della dit-ta alla quale è stato affi dato il servizio”. E’ stato realizzato materiale informativo rivol-to ai cittadini e messo a disposizione negli uffi ci pubblici e sul sito internet comunale. “Il Comune di Stra – prosegue l’ente – dall’inverno 2014/2015 assume fra le sue attività la gestione del piano neve. Il piano predisposto prevede diversi livelli d’inter-vento a proposito delle caratteristiche della situazione meteorologica. Ogni precipitazio-ne nevosa viene valutata in base a tempe-ratura, grado di umidità, presenza di vento. Il Comune anche su indicazione del servizio di messaggistica del Centro Funzionale Decentrato della Regione Veneto valuterà ed attiverà l’azione più adeguata, tenendo monitorata la situazione meteorologica per tutto il periodo dell’evento. Oltre alla pulizia delle strade e dei parcheggi con indicazio-ne delle priorità, gli operatori comunali e i volontari del gruppo di Protezione Civile, ognuno per la propria competenza, provve-dono alla pulizia: dei marciapiedi antistanti gli edifi ci pubblici di proprietà comunale,

dei passaggi pedonali agli incroci delle vie, delle cunette stradali con relative caditoie, al fi ne di consentire il defl usso delle acque meteoriche”. In caso di ghiaccio il comune attuerà una salatura preventiva, e in caso di neve ci sarà la salatura in presenza di neve, la rimozione neve con intervento di lama spartineve e la salatura antighiaccio. Sono inoltre previsti delle indicazioni per i cittadini in caso di ghiaccio e neve. In caso di intense nevicate i mercati settimanali potrebbero essere sospesi. Capitolo a parte meritano i servizi scolastici. “Per gli utenti del servizio scuolabus – continuano dal Comune – e nell’ottica del miglioramento dei tempi di percorso dei pulmini, e solo in caso la via-bilità secondaria non fosse ancora libera, si raccomanda ai genitori di accompagnare i propri fi gli nelle fermate scuolabus immedia-tamente più vicina della viabilità principale. Sarà compito del servizio Pubblica Istruzione indicare agli utenti il luogo di attesa dello scuolabus. Per gli utenti e collaboratori del pedibus si consiglia l’uso di calzature adatte e seguire il percorso abituale”. E’ poi previ-sto un numero di telefono che è operativo solo in caso di emergenze.

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La Laguna sud come ambiente etnografi co e fauni-stico unico in Europa. Questo il quadro che emerge dal libro presentato in Municipio a Campagna Lupia

nelle scorse settimane. Con il libro dal titolo “Catalo-go degli stampi da caccia e ricchezza faunistica dell’ ambiente lagunare“ sono stati forniti nell’occasione dati importanti su questo prezioso territorio. Il volume è sta-to presentato dal suo autore l’ex direttore dell’Oasi del Wwf Giampaolo Rallo, dal sindaco Fabio Livieri e con la collaborazione dell’ex assessore alla caccia della provin-cia Mario Dalla Tor e del Museo etnografi co di Lova. E’ stato un momento di grande rifl essione e valorizzazione di un territorio che con la caccia (soprattutto le frazioni di Lugo e Lova di Campagna Lupia) ci ha sempre vissuto nei decenni passati e in qualche misura ci vive tutt’o-ra. E’ emersa così la grande importanza degli stampi da caccia, cioè delle riproduzioni in legno di anitre e altri volatili, usati dai cacciatori come richiami. Questi richiami, di cui ce ne sono 48 in esposizione al museo di Lova che si trova in via San Marco nella sede delle ex scuole elementari, sono delle vere opere d’arte. Ci sono degli stampi, infatti, che riproducono gli animali in modo fedelissimo. A realizzarli in provincia di Venezia è rimasto solo un artigiano che risiede nella città lagunare,

ma che ha ormai 90 anni. Si è parlato durante l’incontro anche dell’importanza dell’ambiente della Laguna Sud, cioè quella che da Venezia va verso Chioggia. Un vero e proprio serbatoio negli ultimi anni di specie di uccelli provenienti da ogni parte d’Europa. “La laguna sud – ha detto Rallo – è un habitat naturale fra i più ricchi di tutto il continente, per certe specie di volatili migratori, e va preservato e tutelato in modo deciso“. Poi alcune cifre emerse in alcuni censimenti voluti dalla Provincia (ora chiusa): il numero complessivo delle diverse specie di anitre (Germano reale, Alzavola, Fischione, Codone, Moriglione) in tutta la Laguna di Venezia, ha raggiunto

nel 2014 le 240.000 unità. Sono in aumento, i picco-li uccelli limicoli che frequentano le barene e le velme delle aree soggette a marea della Laguna di Venezia. I Piovanelli pancianera, ad esempio, dovrebbero aver sfi orato il valore record di 40.000 individui, mai regi-strato negli ultimi 20 anni. Non mancano alcune rarità che sono state osservate come due aquile anatraie, la moretta codona, e l’edredone. Per evitare episodi di bracconaggio, la provincia di Venezia recentemente ha istituito in accordo con un privato in una valla da pesca, una nuova postazione.

di Alessandro Abbadir

Il numero complessivo delle diverse specie di anitre presenti ha raggiunto nel 2014, le 240.000 unità

Fauna Presentato il nuovo libro sugli stampi da caccia

Laguna sud scrigno ambientale da preservare

Un’immagine della Laguna sud

Attacco frontale al sindaco sulla questione della sanità. Il Pd di Campagna Lupia nelle scorse settimane ha inondato il paese con centinaia

di volantini in cui invita il primo cittadino Fabio Li-vieri (di area centrodestra) a dimettersi dalla carica, per non aver difeso l’ospedale di Dolo e la sanità in Riviera del Brenta. L’accusa è di quelle pesanti. ”Ab-biamo appreso – spiega il Pd nel volantino – che il sindaco ha inviato una lettera ai primi cittadini, in cui chiedeva ai colleghi di non partecipare alla ma-nifestazione di protesta per la difesa dell’ospedale nelle scorse settimane. Livieri e la sua maggioranza non sono nuovi a questi atteggiamenti, quando si tratta di decidere da che parte stare, se dalla parte dei cittadini o dei potentati, scelgono sempre i po-tentati, cioè il direttore dell’Ulss 13 e la Regione. Se Livieri non se la sente di difendere la comunità che lo ha eletto, allora sarebbe meglio per tutti che si facesse da parte”. Ora Livieri non è più presidente della Conferenza dei Sindaci Ulss 13, ma rivendica comunque il suo operato che è durato con questa carica diversi anni. ”Non mi dimetterò certo – dice il sindaco – anche perché sono accuse pesanti e false. Ricordo al Pd di Campagna Lupia che i 26 milio-ni di euro che si sono sbloccati in Regione per gli ospedali dell’Ulss 13, da qualche settimana, sono arrivati grazie all’azione che ho svolto in questi anni alla Conferenza dei Sindaci del comprensorio dei 17 comuni”. Ora la vicenda sarà seguita con attenzione dal nuovo presidente della conferenza, il sindaco di Spinea Silvano Checchin.

PoliticaIL PD ATTACCA LIVIERI SULLA SANITÀ

A.A.

L’Unione dei Comuni? No grazie. E’ questo che emerge con l’inizio del 2015 fra i sindaci della Riviera del

Brenta. I sindaci, infatti, sembrano ripen-sarci, e per ora dicono no i nuovi candidati a entrare nell’Unione dei Comuni della Riviera per il 2015. Fra i motivi principali del ripensamento c’è la vicenda dei fondi regionali persi (200 mila euro) per la Pro-tezione civile intercomunale. I fondi sono stati persi, riconoscono tutti, a causa di contrapposizioni all’interno della maggio-ranza a Dolo, che hanno paralizzato ogni decisione sulla questione. Ad ora i Comuni che aderiscono all’Unione sono: Fiesso D’Artico, Campagna Lupia, Dolo e Fossò. Si tratta di una Unione che arriva a 37 mila abitanti sul territorio di competenza, ma che avrebbe potuto includere già per il

2015 Campolongo, Camponogara, Stra e Pianiga, raddoppiando la popolazione at-tuale. La prudenza a sto punto è d’obbligo per i primi cittadini. ”Dopo quello che è successo a Dolo – spiega il sindaco di Cam-polongo, Alessandro Campalto – non ho alcuna intenzione di aderire all’Unione fi nché non si chiariranno i meccanismi de-cisori. Si sono persi fondi pubblici a causa di beghe all’interno della maggioranza che sosteneva il sindaco Gottardo. Per il 2015 una possibile entrata è da escludere”. Sul-la stessa linea il sindaco di Camponogara, Giampietro Menin, per il quale “quello che è successo a Dolo è stata una brutta sorpresa. I cittadini dei Comuni dell’Unione dovrebbero chiederne conto ai consiglieri comunali di Dolo, autori di questo spreco”. Contrario ad aderire all’Unione è pure il sin-

daco di Pianiga, Massimo Calzavara. ”Mi era stato chiesto di aderire sia all’ Unione comunale del Miranese che a quella della Riviera. Ho detto no a tutte e due, e ho fat-to bene. In Riviera la vicenda di Dolo è sta-ta esemplare, nel Miranese i vigili urbani hanno proclamato uno sciopero, e lo stato di agitazione contro l’unione dei comandi. Così come sono ideate queste Unioni, non funzionano”. Il sindaco di Campagna Lu-pia, Fabio Livieri, che dell’Unione fa già parte, invita i sindaci candidati a minori paure. “Capisco i timori – dice Livieri – ma bloccare tutto per un intoppo mi sem-bra esagerato. Realizzare una importante “Unione dei Comuni” costituirebbe uno strumento effi cace per far contare di più le nostre comunità, all’interno della futura Città Metropolitana”. Il primo cittadino di Stra, Caterina Cacciavillani, non è contra-ria all’idea di aderire, ma per ora sospende la decisione. “Non è possibile per nessuno aderire a questa Unione, fi no a che la situa-zione politica di Dolo non sarà chiarita con le elezioni di maggio. Per il 2015 di farne parte nemmeno se ne parla. Forse nel 2016. L’idea di mettere in comune risorse e organici per razionalizzare e migliorare i servizi ai cittadini, va perseguita. Vanno creati però sistemi decisionali che superino le impasse.

AMMINISTRAZIONE

“Serve più chiarezza”

UNIONE DEI COMUNI, I SINDACI CI RIPENSANO

A.A.

Il municipio di Campagna Lupia

Dopo la perdita dei fondi per la Protezione Civile, Pianiga, Camponogara, Campolongo e Stra dicono no

10 Campagna Lupia1010 Campagna Lupia

In breveConsorzio di Bonifi ca Acque Risorgive, le nomineNuovi ingressi nell’assemblea del Consorzio di bonifi ca Acque Risorgive, dopo il voto che

ha rinnovato l’organismo per i prossimi cinque anni. Sono stati eletti tre rappresentanti dei comuni: Fabio Livieri, Mirko Patron e Mirko Feston, rispettivamente sindaci di

Campagna Lupia, Campodarsego e Zero Branco. Feston entrerà nel Cda del consorzio. Ora l’assemblea va convocata entro il 2 febbraio per indicare il nuovo presidente e il

consiglio di amministrazione.

Falsi tecnici, nuove segnalazioniNuove segnalazioni di falsi tecnici delle caldaie. Nelle scorse settimane a Camponogara, Campa-gna Lupia e Fossò una coppia di falsi tecnici si è presentata ai cancelli di una decina di famiglie,

scegliendo prevalentemente anziani. Queste perso-ne si sono offerte per dei controlli sullo stato delle

caldaie e dell’emissione dei fumi. Nella maggio-ranza dei casi, le persone che hanno minacciato di

chiamare le forze dell’ordine hanno visto poco dopo i falsi tecnici dileguarsi.

Bracconieri scatenati nelle barene, arrivano le denunceBracconieri scatenati nell’area della Laguna sud a Giare di Mira, Dogaletto e Lughetto di Campagna

Lupia. A segnalare, con un esposto alla Procura della Repubblica, un abbattimento indiscriminato di germani reali e alzavole sono stati per l’associazio-ne ambientalista Vas Andrea Bortolato e Francesco

Vendramin. A confermare le segnalazioni, sono anche tanti cacciatori regolari dell’area della Riviera

del Brenta, che denunciano a loro carico danneggiamenti di postazioni nelle rispettive aree assegnate.

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I comitati sono decisi ad andare sino in fondo. “L’idro-via Padova Venezia va realizzata, senza se e senza ma, e soprattutto senza camionabile e senza ferrovia

sugli argini. Ciò ne comprometterebbe la funzione tra-sportistica. Cioè per renderla navigabile a quel punto, bisognerebbe allargarla e buttare giù i ponti“. A fare questo appello è Marino Zamboni, a nome del Coor-dinamento associazioni per la sicurezza idraulica che unisce: Legambiente Padova e Venezia e della Riviera e Miranese e Saccisica, Comitato intercomunale Brenta sicuro, Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), Venezia Comitato alluvione veneto 2010, Comitato “Una mano per battaglia”, Associazione Salvaguardia Idraulica del territorio Padovano e Veneziano, Comitato “Difendiamo l’ambiente in cui viviamo” Fiesso d’Artico, Comitato vi-gonovese “Antonio Canova”, Comitato “Bovolenta aria pulita”, C.S.T. Comitato Salvaguardia del Territorio Sel-vazzano e Rubano, Associazione “Amissi del Piovego”. I comitati si compiacciono del fatto che la possibilità di una camionabile sopra l’idrovia sembra tramontata, ma mettono in guardia da altri rischi.

“La pressione dei comitati e delle associazioni che si sono opposti alla realizzazione della camionabile lungo l’idrovia - spiegano i comitati - ha indotto la Regione

ad abbandonare l’idea di quell’infrastruttura. La Regione deve prima di tutto, procedere con l’affi damento d’in-carico del progetto preliminare dell’idrovia secondo i contenuti del bando, e attenendosi al disciplinare e al contratto della gara d’appalto da poco conclusa. Lungo l’idrovia non devono essere realizzate altre strutture tra-sportistiche, sia perché andrebbero a compromettere il valore di corridoio ambientale dell’asse idrico, sia perché non è dimostrata la loro compatibilità con un canale idro-viario di classe V a, senza il rifacimento di tutti i ponti già realizzati”. Precise le conclusioni.

“Il nostro territorio - spiegano i comitati - ha bi-sogno di un’idrovia completata che abbia una portata di almeno 400 mc/s, per poter scolmare, quando sia necessario, le acque di piena dei fi umi Brenta e Bac-chiglione. Un’idrovia che sia inserita nel sistema delle idrovie veneto-lombarde, con classe di navigazione V a, e che sia funzionale al collegamento fra il futuro porto offshore al largo di Malamocco e l’interporto di Padova. Questo senza nessun’altra opera infrastrutturale, né stradale né ferroviaria, che gravi sulle sue sponde e ne condizioni la sezione, e senza bisogno di immaginare nuovi poli logistici di interscambio, come quello ipotiz-zato a Dogaletto“. Pronto ad appoggiare le richieste dei

comitati il presidente della Conferenza dei Sindaci della Riviera Alessandro Campalto. “Ci batteremo affi nché - dice - venga realizzata un’idrovia navigabile che funga anche da scolmatore. Altre soluzioni pasticciate non ci interessano”. Gli stessi comitati chiedono di partecipare alla Conferenza dei Servizi che la Regione organizzerà per realizzare l’opera.

di Alessandro Abbadir

“La realizzazione di opere sugli argini del canale in progetto, ne pregiudicherebbe la navigabilità”

Territorio Il coordinamento associazioni per la sicurezza idraulica fa richieste precise

“Idrovia, ma senza camionabile e ferrovia”“E’ stato istituito un gruppo di coordina-

mento per la lotta alla contraffazione in Riviera con tutte le autorità e le forze

dell’ordine alla prefettura. E’ un primo importante passo per coordinare di più le azioni di contrasto tra comuni, imprese e forze dell’ordine”. A spiegarlo in una lettera ai sindaci della Riviera, è il vicepre-sidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio. Il fenomeno della contraffazione in Riviera è molto sentito, soprattutto per quanto riguarda il comparto del calzaturiero. “Lo scorso novembre a Mira – scrive di Maio – ho partecipato ad un convegno sulla contraffazione in Riviera del Brenta. Il rischio di questi convegni è che si trasformino in un elenco di buoni propositi che il giorno dopo nessuno ricorda più, e per cui nessuno fa niente. Ho incontrato il prefetto, con il sindaco di Mira, Alvise Maniero e Alessandro Campalto, il sindaco di Campolongo e presidente della Conferenza dei sindaci della Rivie-ra. “Il prefetto – spiega ai sindaci Di Maio – ha illustrato il Protocollo d’intesa promosso dalla Pre-fettura nel 2011 e la campagna anticontraffazione nell’estate scorsa. Intanto, il prossimo obiettivo è agevolare gli imprenditori nel lancio del marchio “Riviera del Brenta - Made in Venice” così da certifi -care l’effettiva qualità dei prodotti della zona, oltre a rilanciare il mercato di quell’area, e quindi i posti di lavoro. Per questo ho intenzione di chiedere un incontro agli imprenditori della Riviera del Brenta, prossimamente per sostenerli istituzionalmente nel-lo sviluppo del marchio”.

Anti contraffazioneLETTERA DI DI MAIO AI SINDACI DELLA RIVIERA

A.A.

131313Campolongo

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“Dieci anni di trasporto sociale: Fe-steggiamo i volontari”. Così si inti-tola una lettera di Andrea Benetti,

assessore ai servizi sociali del comune di Fies-so d’Artico, che traccia un bilancio di questo importante e imprescindibile servizio. Sono passati ben dieci anni dall’avvio di questo servizio e l’assessore Benetti vuole ricordare come è nato. “Dobbiamo tornare indietro nel tempo di dieci anni – esordisce Benetti nella propria lettera – ed esattamente al 1 gennaio 2005 quando, a seguito della cessazione del servizio obbligatorio di leva e del servizio civile sostitutivo, il servizio di trasporto sociale e la consegna pasti a domicilio che da anni veni-vano svolti dagli obiettori di coscienza, hanno cambiato volto e hanno assunto quello del volontariato”. Il servizio è stato, infatti, preso in carico da un gruppo di volontari e di associa-zioni. “Grazie ad un accordo con l’associazio-ne di promozione sociale “Il Portico” di Dolo e con un gruppetto di volontari (all’epoca dieci e oggi diciassette) – prosegue l’assessore ai servizi sociali Benetti – si è riusciti a garantire alla cittadinanza accompagnamenti a visite mediche, terapie riabilitative, accesso a cen-tri di servizi del territorio, utilizzo del centro diurno o soggiorno temporaneo, dei centri ricreativi/occupazionali per anziani o disabili, e tanti altri servizi”. Per l’assessore ai servizi sociali del Comune di Fiesso d’Artico questo servizio ha una grandissima importanza e an-che una valenza sociale per tutti i cittadini del comune rivierasco. “Tutto questo – sostiene Andrea Benetti – non sarebbe possibile se non vi fossero persone generose che dedicano

parte del loro tempo in modo gratuito ad altri concittadini che versano in situazioni di neces-sità e che magari non hanno familiari in grado di aiutarli”.

Per questo l’assessore Benetti, a nome proprio, del sindaco Andrea Martellato e dall’amministrazione, vuole ringraziare tutti i volontari. Inoltre viene annunciato l’avvio di una nuova iniziativa aperta a tutti i cittadini e dedicata proprio al decimo anniversario del servizio. Si tratta di un progetto senza dubbio molto lodevole e di notevole impatto sociale. “L’amministrazione comunale – conclude Benetti – vuole ringraziare i volontari e dare risalto a questo anniversario, organizzando dei corsi di formazione per volontari con l’as-sociazione “Il Portico”, che da anni supporta e collabora per il buon funzionamento del servi-zio. Per informazioni e disponibilità è possibile contattare l’assistente sociale, telefonando al numero 041/5137132”.

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Page 14: Riviera est gen2015 n9

Entro la fi ne di gennaio, inizio di feb-braio al massimo, sarà avviata la gara per la realizzazione della nuova

piazza della frazione di Santa Maria Assun-ta a Campolongo Maggiore. L’obiettivo su cui l’amministrazione comunale lavora da anni è ormai di prossima realizzazione, e anche i residenti della località che tanto ci avevano sperato, vedono realizzarsi il loro sogno. Ma vediamo come si è arrivati a questo risultato. La giunta comunale guida-ta dal sindaco Alessandro Campalto aveva approvato il progetto preliminare per la ri-qualifi cazione della piazza ancora a giugno 2013, anche se non aveva benefi ciato dei fi nanziamenti regionali predisposti nell’am-bito dell’Intesa Programmatica d’area (Ipa) per la riqualifi cazione dei centri urbani del Veneto. A fi ne 2014 la Regione Veneto ha scorso la graduatoria, decidendo di riasse-gnare un fi nanziamento di 285 mila euro su un costo complessivo di 520 mila. “La notizia del cofi nanziamento è un ottimo risultato - commenta il sindaco Alessandro

di Alessandro Abbadir

E’ prevista la pedonalizzazione, una ripavimentazione di pregio, spazi di socialità e una grande area di sosta”

Interventi La Regione riassegna al Comune 285 mila euro negati nel 2013

S. Maria Assunta, nuova piazza al via

Il progetto della nuova piazza

“Il bilancio dell’anno che si è chiuso, ci impone una rifl essio-ne articolata come Associazione, soprattutto per quanto riguarda il quadro economico complessivo e le azioni che

abbiamo messo in campo per sostenere e rispondere al meglio alle esigenze delle imprese”. Queste sono le parole di Salvatore Mazzocca e Franco Scantamburlo, rispettivamente presidente e segretario dell’associazione Artigiani “Città della Riviera del Brenta”, nella conferenza stampa di fi ne anno, nella quale hanno tracciato un bilancio del 2014 e i progetti del 2015. L’Associazio-ne conta oltre 1100 imprese associate, con un aumento del 2-3 per cento rispetto all’anno scorso. “Perdurano ancora le diffi coltà nella fi liera Casa – spiegano – e su questo versante abbiamo atti-vato più di una iniziativa a favore delle imprese, tra cui un accordo con 6 istituti bancari per favorire il fi nanziamento alle famiglie

per interventi di recupero, ristrutturazione e ampliamento, incro-ciando il fi nanziamento con i benefi ci fi scali collegati. Su questo punto, pensiamo che in vista del prossimo Expo, l’accordo possa dare la traccia per qualcosa di simile sul fronte degli interventi per gli operatori turistici. Abbiamo proprio per questo incalzato le amministrazioni del territorio, i sindaci della Riviera del Brenta, cercando di stimolare il dibattito affi nché questa parte della pro-vincia, così ricca di storia e di bellezza, possa tornare ad essere centrale nelle politiche attive del lavoro, al fi anco delle imprese e dei cittadini”. Notevole è l’attività prevista anche sul fronte dell’internazionalizzazione delle eccellenze rivierasche. “Abbia-mo avviato più di un progetto, tra cui le missioni a Las Vegas, Dallas, Kurdistan e Marocco. Il prossimo obiettivo è una missione economica a Giacarta in Indonesia, da realizzarsi a primavera. “Servirà per conoscere ed incontrare gli operatori del settore, e realizzare un progetto “Total Look” donna, con un nostro marchio che esalti il Made in Italy e le eccellenze, che anche le imprese ar-tigiane sono in grado di esprimere”. E’ stata poi aperta la quarta sede dell’associazione Artigiani a Fossò, dopo quelle di Dolo, Mira e Campolongo Maggiore. “Un investimento che va nella direzione di avvicinarci maggiormente alle imprese e poter rispondere più celermente alle richieste. Abbiamo potenziato anche la collabora-zione con un gruppo di consulenti per rafforzare la nostra gamma di servizi alle imprese. Ci incoraggia il fatto che in questi ultimi mesi numerose aziende si siano rivolte a noi per usufruire dei nostri servizi o anche solo per rapide consulenze”. Altro obiettivo è mirato ai giovani. “Svilupperemo un’azione particolare a favore dei giovani, ragazzi e ragazze che vogliono cimentarsi con un’e-sperienza imprenditoriale. Terremo un convegno a fi ne gennaio proprio su questo tema: Fare impresa - quali opportunità per i giovani della Riviera del Brenta”.

CATEGORIE

L’Associazione Artigiani e Piccola Impresa fa un bilancio del 2014

“2015 SI PUNTA SU RIPRESA ED EXPORT”

G.P.

Un momento dell’inaugurazione di una nuova sede associativa

Sono iscritte oltre 1100 imprese con un aumento del 2-3 % rispetto all’anno precedente

14 Campolongo1414 Campolongo

“Il Presidente Emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, dimessosi dalla carica re-centemente ha molti legami con Campolongo, ci ha sempre sostenuti in questi anni per la cultura della legalità”. A dirlo è Oriana Boldrin che passo passo ne ricorda le

azioni. “Quando nel 2006 abbiamo ideato il marchio “Campolongo ripudia la mafi a” - spie-ga - il Presidente Napolitano ci ha scritto, e ci ha conferito l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica su quel marchio. Poi quando abbiamo pubblicato il libro per ragazzi sulla mafi a “Siamo tutti mafi osi: i ragazzi incontrano la mafi a”, gliene abbiamo donato una copia, e lui solerte ci ha subito scritto congratulandosi, così con il concorso Pavesi lo ha insignito della sua medaglia di rappresentanza 5 volte su 7 edizioni. Poi una lunga lettera ci è arrivata quando abbiamo istituito lo scaffale della legalità ed infi ne la lettera per la costituzione del Museo della Legalità dell’ottobre scorso. “Il Presidente Napolitano - afferma ancora Oriana Boldrin - ci ha sempre elogiati ed incoraggiati ad andare avanti con la cultura della legalità, soprattutto per i giovani, e facciamo nostro un suo pensiero recente sui giovani, un pensiero di speranza. “I giovani saranno la generazione futura che sconfi ggerà la mafi a” scriveva in tutte le lettere arrivateci”. Oriana Boldrin ricorda il Presidente con affetto. “Ha sempre tenuto con noi a Campolongo un fi lo diretto, e non ha fatto mai mancare la sua presenza epistolare - dice. Vogliamo ringraziarlo per il suo operato di questi nove lunghi anni, perché grazie alla sua costante presenza ci ha dato la carica giusta per continuare a lavorare sempre, senza mai stancarci per una società civile migliore. Nonostante tutti i suoi impegni istituzionali ha sempre trovato il tempo per noi per incoraggiarci e spronarci a fare di più. Grazie Presidente, speriamo di averla presente alla prossima Festa della Legalità prevista per il 6 giugno pros-simo”. E dopo questo invito non è detto che stavolta l’ex Presidente, salute permettendo, non decida di fare un salto in Riviera del Brenta, visto anche che i suoi impegni istituzionali saranno decisamente minori di quando era in carica.

LEGALITÀ NAPOLITANO, TANTI I LEGAMI CON CAMPOLONGO

A.A.

Il Museo della Legalità e l’ex-presi-dente

In breve

Incidente, auto contro il municipio Una Citroen condotta da un ragazzo di 27 anni, si è schiantata a fi ne dicembre contro il municipio di via

Roma. L’auto ha prima abbattuto due paletti di ferro, quindi è fi nita contro il muro dell’edifi cio, danneggiando-lo. Il giovane ha riportato ferite non gravi. Gli operai del

Comune hanno lavorato due giorni per sistemare il muro.

Poste, corrispondenza in ritardoBollette della luce in ritardo, insieme ad altra corrispon-

denza nell’area sud della Riviera del Brenta. A diversi cittadini dei comuni di Camponogara, Campagna Lupia e Campolongo il recapito è arrivato in ritardo, proprio a

ridosso delle scadenze e delle festività, non lasciando alle persone la possibilità di pagare in tempo le fatture,

evitando di incorrere negli interessi di mora. I sindaci della zona hanno segnalato i disguidi agli uffi ci postali.

Un incontro per Santiago di Campostela Un incontro sul cammino per Santiago di Campostela. Questa l’iniziativa del Comune

del 29 gennaio nella biblioteca di Bojon alle 20,45 in accordo con i gruppi di volontari cattolici. Ci saranno 3 testimonianze dirette del percorso attraverso foto, musiche, ricordi

di: Daria Zanocco che ha camminato da sola, con la lettura del libro “Gesù ladro nella notte” del Museo dei Sogni di Feltre (www.comunitavsfrancesco.it). Poi Severino Scolaro che ha deciso di vivere il cammino in bicicletta, sua grande passione da sempre. Infi ne il gruppo dei giovani dell’Azione Cattolica che hanno trascorso parte delle proprie vacanze estive, sudando e camminando per giorni... forse per un motivo che vale la pena capire.

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Campalto. Signifi ca che la Regione Veneto ha rivalutato la qualità del progetto propo-sto, assegnando un fi nanziamento indispen-sabile per l’avvio dei lavori. In questi mesi si è redatta la progettazione defi nitiva ed esecutiva dell’opera, e l’amministrazione ha lavorato per reperire le risorse necessa-rie ad avviare la gara d’appalto. Il progetto della piazza è estremamente qualifi cante, e prevede la sua pedonalizzazione, la ripavimentazione con materiali di pregio, la creazione di spazi di socialità, e l’indivi-duazione di una grande area di sosta. E’

un intervento ambizioso, su cui l’ammini-strazione di Campolongo, sta investendo per il rilanciare il centro aggregativo di una frazione importante del comune, tra l’altro la più recente”. La nuova piazza di Santa Maria Assunta permetterà così al centro di questa località che si trova a metà strada tra la frazione di Bojon e Lova di Campagna Lupia, di assumere una caratteristica ben precisa, di avere cioè una fi sionomia di pa-ese che fi nora per certi versi non era ancora completamente defi nita.

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Il mese scorso, l’assemblea ordinaria dei soci di Veritas Spa, ha deliberato la di-stribuzione di un dividendo straordinario

di 10 milioni di euro pari a euro 4,52 per ciascuna delle azioni ordinarie possedute dai soci. Per Camponogara questo comporterà un’entrata straordinaria di 165.432 mila euro. “Pur essendo nettamente contrari a quest’operazione che è stata fatta, unica-mente, nell’interesse del Comune di Vene-zia socio di maggioranza e che ha cercato, senza peraltro riuscirci, di salvare il bilancio 2014, abbiamo chiesto – dice l’assessore ai lavori pubblici Antonio Fusato – la distri-buzione di parte degli utili accantonati nel corso degli anni scorsi. L’operazione ci ha consentito, da un lato, di migliorare il saldo, peraltro già positivo e in difesa, del patto di stabilità, e dall’altro di fi nanziare alcune opere o effettuare acquisti che, per neces-sità di bilancio, erano ancora in stand-by”. La sede municipale ha visto il rifacimento dell’impianto telefonico e la manutenzione straordinaria, con sostituzione di alcune par-ti, dell’ascensore per il pubblico. Per quanto riguarda la viabilità, è stato sistemato l’at-traversamento pedonale in via Matteotti con regolamentazione semaforica, e fatta la manutenzione straordinaria dei marciapiedi, così come la realizzazione di abbassamenti in concomitanza degli attraversamenti.

Per gli impianti sportivi sono state fatte le asfaltature del parcheggio antistante al campo sportivo del capoluogo, e la recinzio-ne dell’area sportiva nella frazione di Cal-croci. Anche le scuole hanno benefi cato con

l’insonorizzazione della sala mensa della scuola elementare e dell’infanzia della fra-zione di Prozzolo, la sostituzione con nuove sorgenti luminose a led, di tutti i neon della scuola media ed elementare del capoluogo. Sono stati acquistati nuovi arredi per la scuola dell’infanzia e per le scuole in gene-rale. Sono state pulite le condotte fognarie stradali ed è stato acquistato un trattorino tagliaerba da utilizzare, principalmente, per parchi e giardini scolastici. I parchi pubblici hanno benefi ciato dell’acquisto di nuovi giochi in sostituzione, e aggiunta, di quelli esistenti. Il teatro comunale ha ottenuto il fi nanziamento degli interventi per ottenere il certifi cato di prevenzione incendi.

“Inoltre, sempre per ottimizzare lo sfruttamento delle risorse in funzione del rispetto patto di stabilità – conclude Fu-sato – abbiamo anticipato al 2014 alcuni pagamenti previsti per il 2015. In partico-

di Roberta Pasqualetto

Anticipato il pagamento del primo stralcio per la realizzazione di 130 nuovi loculi presso il cimitero

Bilancio Il Comune impegna l’entrata straordinaria emersa a dicembre

I dividendi Veritas per i lavori pubblici

Cantieri stradali

lare: il pagamento del primo stralcio per la realizzazione di 130 nuovi loculi presso il cimitero del capoluogo, e poi il pagamento della riorganizzazione della scuola dell’in-fanzia nella frazione di Prozzolo. E’ stato realizzato il basamento del nuovo edifi cio per le attività culturali e sociali, vicino al palazzetto dello sport a Prozzolo”.

Insomma, sono stati fatti e saranno conclusi una serie di interventi che la citta-dinanza aspettava da tempo.

Sono state fatte le asfaltature del parcheggio antistante al campo sportivo

Ha riaperto all’inizio di gennaio, dopo una chiusura durata quasi due anni e mezzo a causa di gravi danni al

tetto provocati dal terremoto del 2012, la scuola elementare Dante Alighieri. In-sieme alla elementare sistemata, è stata aperta anche la nuova scuola materna, ricavata all’interno dell’edifi cio ristruttura-to. L’intervento alle elementari è costato 395 mila euro per rifare il tetto lesionato, e 105 mila euro per l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche. La nuova materna ospiterà circa 60 bambini. “Con il nuovo anno - dice il sindaco Giampietro Menin - i bambini della frazione hanno trovato davvero una bella sorpresa. Proz-zolo avrà una scuola materna statale, che era attesa da tanti anni, e che affi ancherà l’offerta della scuola parrocchiale”. Nelle scorse settimane con l’aiuto di gruppi di volontari fra i genitori, le scuole sono sta-te completamente ripulite, e ora sono in ordine. Sono stati posizionati anche i nuo-vi libri, e gli scaffali e giostrine per i giochi dei bambini. Il sindaco fa anche un rin-graziamento alle famiglie. “Ringrazio le famiglie, che in questi due anni e mezzo hanno dovuto sopportare il trasferimento dei fi gli a Camponogara. Abbiamo cercato di andare incontro in tutti i modi alle loro esigenze con servizi di scuolabus”.

ProzzoloRIAPERTA LA ELEMENTARE DOPO IL TERREMOTO

A.A.

151515Camponogara

®

Page 16: Riviera est gen2015 n9

Camponogara aderisce al progetto dell’associazione “Famiglie e abilità” che ha lo scopo di dare sostegno alle

famiglie e ai bambini con diffi coltà e con disagi. I metodi puntano a valorizzare le potenzialità abilitative attraverso le creazioni di gruppi di solidarietà, dove trovare informa-zione e formazione sostenere i bambini in età evolutiva, dai 2 ai 14 anni, con disabilità e disagio. Questo attraverso la progettazione e l’attuazione d’iniziative che garantiscano l’apprendimento di tutte le autonomie per una vita sociale più indipendente possibile. Il progetto in questione è titolato “Voglio uscire da solo”, l’amministrazione comunale ha già autorizzato l’utilizzo di alcuni spazi regolamentati pubblici: le palestre e qualche locale. Il progetto coinvolge i genitori volon-

tari e alcuni professionisti che collaborano per seguire i ragazzi. Tra le iniziative sarà realizzato un mini-supermercato, all’interno di un locale messo a disposizione del Co-mune, dove i ragazzi potranno approcciarsi con un ambiente comune e di normale utilizzo. Camponogara è il primo comune, nella provincia di Venezia, che aderisce al progetto di “Famiglie e abilità”, e apre il servizio anche ai cittadini degli altri comuni. L’associazione prende a carico i bambini con disabilità, grazie alla collaborazione con libe-ri professionisti che operano negli ambienti predisposti. “L’amministrazione – dice l’assessore alle politiche sociali Monica De Stefani – crede molto in questa iniziativa. Il raggiungimento anche di una parziale au-tonomia del ragazzo disabile si ottiene non

solo stimolando e potenziando, ma anche preparando e investendo nella società, che dovrebbe essere preparata ad accoglierlo, accompagnandolo nelle più semplici attività quotidiane”. L’associazione si occupa anche del sostegno alle famiglie, con interventi mirati, dall’organizzazione e gestione di ser-vizi specifi ci di formazione e sostegno alla genitorialità e ai gruppi di auto-mutuo-aiuto. Inoltre si organizzano dei corsi e convegni per l’aggiornamento, e non ultima, si dà una particolare attenzione ai fratelli dei bambini con disabilità, spesso anch’essi vittime di disagio. Sono attivati interventi pedagogici individuali o di gruppo, parent training e percorsi di consapevolezza genitoriale. Il Comune di Camponogara ha già aderito a dei progetti dell’associazione e, l’anno scorso, ha ospitato due incontri: uno titolato “Riconoscere l’autismo, i segni precoci per individuare i bambini a rischio” e l’altro “Da dove cominciare, Fare insieme” per aiutare il bambino in diffi coltà in famiglia e a scuola”. Per maggiori informazioni si può contattare l’associazione al numero 331 1456269 o scrivere a [email protected].

SOLIDARIETÀ

“Famiglie e abilità”

UNA ASSOCIAZIONE PER AIUTARE I DISABILI

R.P.

Al via gruppi di solidarietà per sostenere i bambini dai 2 ai 14 anni, con disabilità e disagio

Hanno cominciato a rientrare a casa nelle scorse settimane oltre metà (8) delle 14 famiglie che erano sta-

te sfollate a Camponogara in via Venezia al civico 26, a causa di un incendio che ha devastato una palazzina di tre piani poco distante dal municipio. Sono rientrate fra le 20 e le 25 persone. In tempo record, infatti, è stato collocato un tetto provvisorio sopra gli appartamenti più danneggiati che permetterà alle persone che abitano i piani inferiori, la fruizione delle case di proprietà. A spiegarlo è direttamente il sindaco del paese, Giampietro Menin. Menin ha fatto di recente un’ordinanza in cui autorizza le famiglie che si trovano al piano terra a rien-trare, a patto fossero ripristinati i servizi di luce e gas. Ma facciamo il punto dei danni, partendo da quel 29 dicembre dello scorso anno, quando si scatenò il rogo.

In quell’occasione nell’edifi cio andò a fuoco il tetto a causa di un ritorno di fi am-ma, scoppiato nel camino di una stufa a pellet. I pompieri hanno lavorato con quat-tro squadre e una ventina di uomini. Dalla palazzina sono state allontanate oltre una quarantina di persone. Alle 30 già allonta-nate al momento del rogo perché presenti in 10 appartamenti, se ne sono aggiunte nei giorni successivi altre 10 di altri 4 ap-partamenti, in cui la gente si trovava in fe-rie. Dovranno affrontare e anticipare spese che variano dai 20 agli 80 mila euro per i danni subiti. “Ora – spiega Menin – in queste settimane per 8 appartamenti sono stati ripristinati i servizi di luce acqua e gas.

Ho dato il via libera al ritorno di oltre una ventina di persone fra cui 2 disabili, con la certezza che sarebbe stato collocato sulla parte superiore un nuovo tetto provvisorio. Ciò certamente non permette di abitare i piani superiori danneggiati, ma almeno evita che a causa delle piogge, si infi ltrino i muri d’acqua. Le persone che resteranno fuori, saranno quelle dei sette appartamenti che sono stati più colpiti dalle fi amme”.

I danni alla palazzina incendiata sono tutti coperti comunque da assicurazione, anche se ora non mancheranno perizie e controperizie per capire la causa scatenante dell’incendio accidentale, e trovare le even-tuali responsabilità. Altre 5 famiglie potran-no rientrare con l’arrivo della primavera, mentre l’appartamento più danneggiato dovrà aspettare l’estate o l’inizio dell’autun-no, per poter essere abitato dai proprietari.

INCENDIO PALAZZINA RIENTRANO LE FAMIGLIE

A.A.

L’opposizione alla maggioranza di centrosinistra che guida il comune con il sindaco Giampietro Menin, fa il punto della situazione dopo 8 mesi dalle elezioni,

con il capogruppo della lista civica “Amministrare insie-me” Pascale De Falco. De Falco 41 anni, avvocato, è al suo secondo mandato amministrativo, sempre come consigliere di opposizione. La prima volta è stato eletto nel 2009, con 187 preferenze; la seconda volta nel 2014, con 222 preferenze. De Falco non fa mistero del suo contributo alla lista. “La lista civica “Amministriamo Insieme” – spiega – ha raccolto 1600 preferenze. Ciò sta a signifi care che alla stessa ho portato il 14% dei voti. Attualmente non sono iscritto ad alcun partito, e quindi sono un indipendente”.

“Sono diventato capogruppo della lista civica “Ammi-nistriamo Insieme” – spiega De Falco – a seguito delle dimissioni rassegnate dal candidato sindaco Emanuele Compagno. Al primo Consiglio Comunale del secondo mandato amministrativo, ho dichiarato che la mia, e quella del mio gruppo, sarà un’opposizione costruttiva ed intellettualmente onesta. Per questo abbiamo votato a favore di tutte quelle proposte di delibera aventi ad og-getto la valorizzazione del patrimonio comunale. Alcuni esempi in questo senso sono chiarifi catori: sistemazione

del sagrato della chiesa di Premaore, dei plessi scolastici e del campo sportivo, e la messa in sicurezza delle strade”. Ma non solo. “Abbiamo votato a favore, e cioè insieme alla maggioranza – dice – alla sospensione dell’Atto aziendale riguardante l’ospedale di Dolo. In particolare, ho chiesto al sindaco di chiedere al presidente della Regio-ne del perché del mancato stanziamento della somma di 22,5 milioni euro, come previsto dalla Delibera Regionale 55/2010. Infi ne, abbiamo votato a favore di tutte quelle proposte di delibera, che comportavano un contenimento della spesa pubblica, proprio perché è il momento storico, che stiamo vivendo, che ce lo richiede”.

Non sono mancate anche le prese di posizione deci-se. “In Consiglio Comunale – spiega – siamo stati critici nei confronti di Veritas. Questa, infatti, non riduce le tarif-

fe, nonostante il Comune di Camponogara, così come gli altri comuni limitrofi , abbia raggiunto l’80% nella raccolta differenziata”. “Tra le priorità del mio gruppo consiliare – continua De Falco – vi sono sicuramente la prevenzione del rischio idrogeologico (quindi, saremo propositivi duran-te tutto l’iter di approvazione della variante, prossima ed imminente, al Pati riguardante i Comuni di Camponogara e Fossò) e la riduzione delle tasse comunali”. Precisa infi -ne le linee guida da seguire durante il mandato. “Gli enti locali – conclude – sono privi di risorse fi nanziarie a causa del Patto di stabilità interno, e dei continui tagli ai trasfe-rimenti statali e regionali. Per ovviare a ciò è necessario che i Comuni si uniscano, e che portino avanti battaglie all’insegna dell’allentamento del patto di Stabilità Interno e del conseguimento di contributi europei”.

di Alessandro Abbadir

“Abbiamo votato con la maggioranza per la sospensione dell’Atto aziendale dell’Ulss 13”

Politica Il capogruppo di “Amministrare insieme” De Falco fa il punto della situazione

“Siamo opposizione decisa e costruttiva”

E’ stata approvata una nuova ordinanza che permette di bruciare materiali vegetali. Il Comune si è adeguato a quanto previsto dall’articolo 14, comma 8, lettera

b) del decreto legge 24 giugno 2014, n. 91. Questo in-serisce una precisa disposizione nel codice ambientale per precisare che non si applicano le sanzioni connesse alla gestione dei rifi uti, né quelle previste per la combustione illecita di rifi uti abbandonati, introdotti dal decreto legge sulla Terra dei fuochi, alla combustione di materiale agri-colo derivante da sfalci, potature o ripuliture, e residui di attività familiare di manutenzione di orti, giardini e vigne-ti, non a carattere professionale, nel caso di combustione delle stesse. Il provvedimento del sindaco, prevede inoltre che la combustione controllata dei residui vegetali, debba essere fatta rispettando le seguenti prescrizioni: costante vigilanza del fuoco fi no all’avvenuto spegnimento. Deve essere effettuata in cumuli di dimensione limitata, divieto di bruciare nei giorni in cui le condizioni meteorologiche favoriscono il ristagno della fumosità e quando c’è vento. La combustione deve avvenire ad almeno 100 metri da edifi ci di terzi, le ceneri derivanti devono essere recuperate per la distribuzione sul terreno a fi ni nutritivi o ammendan-ti. E’ vietato bruciare nei periodi di massimo rischio per gli incendi di vaste aree di vegetazione.

AmbienteUNA ORDINANZA PER

BRUCIARE I MATERIALI VEGETALI

R.P.

Pascale De Falco

16 Camponogara1616 Camponogara

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171717Personaggio

Andrea Artusi è un disegnatore e sceneggiatore di fumetti professionista che vive a Dolo. E’ nato a Ve-nezia il 31 luglio 1964 e ha ereditato la passione

per il fumetto dalla madre e dal fratello maggiore. Dopo aver conseguito il diploma al liceo scientifi co ha frequentato all’università la Facoltà di Architettura per 3 anni che l’ha poi lasciata per esigenze lavorative. Andrea è un autodidat-ta, ma fi n da piccolo ha manifestato attitudine per il dise-gno. Infatti, già all’età di 16 anni, collabora con l’editoria cattolica, realizzando illustrazioni di narrativa per ragazzi. Durante gli anni del liceo riesce a contattare un autore di-sneyano che lo indirizza da due illustratori che operavano nella zona. “Fu grazie a queste due persone che, a 19 anni, cominciai a lavorare con lo Studio Metropolis di Mi-lano, in seguito ho collaborato con le case editrici: Monda-dori, Rizzoli e Universo. Qualche anno dopo, assieme ad altri autori, ho aperto uno studio a Padova. Qui realizzavo storyboard per pubblicità e per il cinema, ma dietro tutto questo sentivo sempre la passione per il fumetto. Nono-stante le diffi coltà del settore, negli anni ‘80, cominciai una collaborazione con Star Comics, disegnando Lazarus Ledd, ma nello stesso momento fui fi nalmente contattato dalla Bonelli”.

Perché dice fi nalmente? “I tempi sono stati lunghi, era passato un anno e mez-

zo dai miei primi contatti con loro, su 200 disegnatori ne selezionavano 3. Avevo conosciuto Antonio Serra, uno dei 3 creatori di Nathan Never e gli avevo fatto vedere alcuni

lavori. Dopo diverse prove con la casa editrice cominciai a disegnare per loro sulle pagine della testata Legs Weaver, di cui disegnai l’albo Miraggi, scritto da Michele Medda, poi sono passato a Nathan Never”.

A che età comincia a disegnare? “A sette anni disegnavo già le mie cose. Ricordo con

grande affetto che all’età di 10 anni, inviai una proposta al Giornalino, avevo scritto e disegnato una storia di maiali supereroi. Il direttore mi rispose, dicendomi che avevano già molti collaboratori, ma mi esortava a non abbandonare quella strada perché si intuiva essere la mia”.

Quali sono le doti che deve avere un disegna-tore?

“In questo lavoro non c’è nulla di meccanico, ogni vol-ta si affrontano tematiche nuove su cui lavorare. Il disegna-tore deve essere regista, scenografo, attore, padroneggiare le luci a molto altro”.

Dopo aver iniziato come disegnatore è diventa-to anche sceneggiatore, un passo scontato?

“In realtà no! Sono pochissimi i disegnatori che fanno anche gli sceneggiatori. Il lavoro cambia, e si lavora molto più a contatto con la casa editrice. In questo momento sto lavorando a tre progetti diversi: sto sceneggiando un nume-ro doppio di Nathan Never, assieme a Ivo Lombardo sto disegnando un numero di Martin Mystère, in cui rivedremo Sherlock Holmes, e, sempre con Ivo, ho iniziato a scrivere una storia di Dylan Dog”.

Esperienze al di fuori della casa editrice?

“Ho diretto e insegnato nella scuola del fumetto a Mestre per una decina di anni, tra le altre cose ho lavo-rato anche sulle nuove tecnologie, realizzando delle app per iPad per Mondadori con Diabolik e per Bonelli Martin Mystère e Dragonero”.

Collaborazioni con il territorio? “Di recente ho realizzato l’illustrazione della copertina

del libro Giano, scritta dall’amico scrittore di Dolo, Veiro Zabeo”.

Lati oscuri? “La frustrazione di questo mestiere è di non essere

riuscito a tirare fuori tutto per metterlo nelle tavole. Le per-

sone che lo fanno sono autori grandissimi che io ammiro moltissimo. Ci vogliono grandi capacità per far diventare arte il fumetto, e io penso che lo diventi, se a realizzarlo c’è un vero artista”.

Consigli per le persone che vogliono avvicinarsi a questo mondo?

“Leggete, leggete, leggete e disegnate, disegnate, disegnate; come diceva Michelangelo ai suoi allievi. Molte persone, che vogliono avvicinarsi a questo mondo, non leg-gono fumetti e li conoscono poco, o in maniera marginale. Penso che questa cosa sia un grande handicap, per usare questo mezzo, bisogna conoscerlo”.

di Roberta Pasqualetto

Dolo A tu per tu con un disegnatore e sceneggiatore di fama internazionale

Andrea Artusi, l’arte del fumetto

Un autoritratto del fumettista e la copertina del libro Giano, di Veiro Zabeo

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In un momento storico come quello attuale così drammatico arriva a Chiog-gia la mostra di un pittore, come Jean

Francois Millet, che nei suoi dipinti affron-ta con grande realismo temi come il lavoro e la famiglia valorizzandoli e annunciando la possibilità di un bene per tutti. Il pittore, rimasto vedovo dopo solo due anni di ma-trimonio, si sposa con Catherine Lemaire e ha nove fi gli. I suoi quadri ritraggono il lavoro nei campi, la fatica quotidiana dei contadini in dipinti quali la “Raccolta delle patate”, “Il seminatore” , “La partenza per il lavoro”, “I raccoglitori di fi eno” e “Le spigolatrici”.

Il lavoro è rappresentato come carità feconda. La mostra è suddivisa in quattro sezioni: il lato umano del lavoro, il dram-ma è avvolto di splendori, il lavoro delle madri e Van Gogh, fi glio di Millet.

Il quadro simbolo di Millet è l’Angelus che ritrae un uomo e una donna in pre-ghiera richiamati dal suono delle campane della chiesa vista nel dipinto in lontanan-za. L’idea del quadro nasce da un aneddo-to d’infanzia in cui insieme alla nonna, al termine del lavoro dei campi, la famiglia si raccoglieva in preghiera ricordando i cari defunti.

Allo splendore si affi anca anche la fatica del lavoro dei campi perché è il mestiere che l’artista ha maggiormente osservato. La sezione dedicata al lavoro delle madri è particolarmente commoven-

te per la tenerezza che trasmette. “Essere madre non signifi ca solo met-

tere al mondo un fi glio, - dichiara Papa Francesco -ma è anche una scelta di vita.La scelta di vita di una madre è la scelta di dare la vita”.

L’ultima parte evidenzia lo stretto legame tra Millet e Van Gogh; quest’ulti-mo infatti nelle lettere al fratello Theo ha sempre dichiarato di nutrire profonda sti-ma per il maestro Millet e di sentirsi fi glio per le tematiche affrontate. Molti sono i quadri che riproduce esattamente per im-parare da chi lo ha preceduto, splendido è il dipinto dal titolo: “I primi passi” in cui si vede il bambino che sta per tuffarsi tra le braccia del papà affi dandosi comple-tamente a chi gli vuole bene. La mostra, curata da Mariella Carlotti, è aperta al pubblico fi no all’8 febbraio e per qualsiasi informazione ci si può rivolgere al profes-sor Pierluigi Bellemo ([email protected], 3491613595).

A Chioggia. La mostra di Francois Millet curata da Mariella CarlottiIL PITTORE CHE RACCONTA IL LAVORO NEI CAMPI E DELLE MADRI

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L’Ulss 13 ha presentato a fi ne gennaio, il piano degli investimenti per la messa in sicurezza e l’ammodernamento delle

sedi ospedaliere di Mirano, Dolo e Noale. È proprio la sicurezza il comune denominatore degli interventi: “A vantaggio – ha precisato Gino Gumirato, direttore generale dell’Ulss 13 – dei cittadini e della qualità dei servizi erogati. Senza questi provvedimenti sulla sicurezza, nessun altro intervento sareb-be stato possibile”. Gumirato ha spiegato che: “I lavori sono possibili perché il 18 dicembre 2014 la Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia (Crite) ha dato il via libera al Piano degli in-vestimenti triennale dell’Ulss, pari a 28,12 milioni di euro. In questo momento l’Ulss 13 ha a disposizione 19,56 milioni di euro (9,36 già fi nanziati dalla Regione, 10,20 autofi nanziati dall’Ulss stessa). La rima-

nenza dovrà essere fi nanziata nel biennio 2016-2017”. Per l’ospedale di Dolo sono previsti lavori per 14,2 milioni di euro. Sarà costruito un nuovo edifi cio su due piani (da 1000 metri quadri ciascuno): il primo per il nuovo Pronto Soccorso, il secondo per la piastra radiologica. Saranno poi create due nuove sale operatorie antisismiche (che si aggiungono alle sei esistenti), collegate da nuovi ascensori di sicurezza a tutti i repar-ti, e consentiranno la continuità di servizio durante i lavori previsti in tutto il complesso (messa in sicurezza di impianti, scale antin-cendio, ascensori). Ci sarà un rifacimento dell’ingresso sud del monoblocco, con la creazione di un punto informativo, di una sala d’attesa e della nuova accettazione del Day Hospital Oncologico. Verrà ristrutturata e ampliata la sala d’attesa del Centro Uni-co di Prenotazione (Cup), sarà spostato il

Punto Prelievi mentre vicino all’ingresso di via Arino sarà ristrutturato un edifi cio di 1350 metri quadrati da adibire a Poliam-bulatorio. A Mirano i lavori ammontano a 8,2 milioni di euro. E’ confermato il trasfe-rimento della Dialisi da Noale a Mirano, ci sarà la realizzazione della nuova centrale di Sterilizzazione, che verrà sistemata in un nuovo edifi cio collegato al De Carlo 1. Nell’edifi cio da 3000 metri quadrati, a fi an-co del Pronto Soccorso, verranno spostati la mensa, gli ambulatori dell’ex Mariutto ed altri servizi. Anche per Mirano sono previste opere di parziale messa in sicurezza antisi-smica e antincendio, tra cui lo spostamento dell’attuale centro prelievi. Nell’ambito del-la disdetta dei contratti di affi tto con il Ma-riutto, l’Ulss 13 intende acquisire la parte di Ostetricia di cui non è proprietaria. Verrà spostato in un’area più adeguata l’Obitorio.

di Giacomo Piran

A Dolo sono previsti lavori per 14,2 milioni di euro. Sarà costruito un nuovo edifi cio su due piani

Ulss 13 Il direttore generale Gino Gumirato ha presentato il piano investimenti

L’ingresso dell’ospedale di Dolo

Un appuntamento che attrarrà almeno 5 mila persone. A gennaio del prossimo anno sarà Maerne ad organizzare la

Lucciolata fi nale, che chiuderà l’anno in corso a favore della “Via di Natale” di Aviano (Porde-none). E’ stata Gianna Moras dell’Avis di Ma-erne e Olmo a dare la notizia nel corso dell’ul-tima Lucciolata, la sedicesima, che si è svolta nella frazione di Martellago lo scorso 4 gennaio ed era collegata alle iniziative del Presepio Vi-vente. Così l’atto fi nale si terrà nel 2016, con un anno in anticipo rispetto a quanto si pensava fi no a pochi mesi fa: ora è arrivata l’uffi cialità. La data precisa non è ancora stata resa nota, ma i partecipanti arriveranno da tutto il Trive-neto, e i prossimi mesi serviranno a mettere in moto la macchina organizzativa per ospitare al meglio queste persone, compresi i punti di ritrovo dove lasciare autobus e macchine.

Sarà una domenica tutta a favore della “Via di Natale”, che ogni anno, nei suoi 46 al-loggi, accoglie quasi 2000 malati, di cui quasi 200 terminali. Molti anche gli stranieri che ven-gono a curarsi, a testimonianza di una struttura d’eccellenza. L’hospice ha iniziato ad operare nel luglio del 1996, in un piano attrezzato ap-posta della “Casa via di Natale Franco Gallini”. L’esigenza di attivare il servizio di assistenza il servizio era partita dalla presa di coscienza di un problema che si presenta e richiede una risposta adeguata alla condizione di disagio, sofferenza e abbandono in cui possono trovar-si, alla fi ne della loro vita, i malati oncologici.

Gli scopi principali della “Via di Natale”, infatti, sono sostituire la casa del malato cre-ando intorno a lui ed ai suoi familiari un cli-

ma di grande solidarietà e di serenità, fi no al momento della morte, permettere alla famiglia un sollievo momentaneo dall’impegno assi-stenziale quando, per varie necessità, non sia più in grado di sopportare da sola e consentire brevi ricoveri di pazienti curati a domicilio per far fronte a situazioni acute di crisi o di diffi cile controllo dei sintomi. L’assistenza è riservata a tutti i malati di cancro (anche di età pediatrica) in fase terminale di malattia. “Fra un anno avremo la Lucciolata fi nale – spiega Moras – e sono convinta che il Comune sarà al nostro fi anco e ci darà una mano. Sarebbe dovuta tenersi nel 2017, ma ci è stato chiesto di anti-ciparla di un anno. Grazie a chi ci sostiene ogni anno in questa iniziativa partita nel 2000”.

Nella struttura di Aviano non passa giorno in cui non arrivino richieste d’aiuto. “E noi con-tinuiamo nel nostro lavoro – aggiunge il consi-gliere della “Via di Natale” Sergio Zanchettin, mentre il parroco di Maerne don Paolo Magoga fa sapere che presto sul pullmino usato per il trasporto dei bimbi dell’asilo, comparirà la scrit-ta dell’Avis. “Assieme alla Lucciolata – spiega – è un modo di dire alla gente di credere nella solidarietà”.

HOSPICE UNA LUCCIOLATA PER LA VIA DI NATALE

A.R.

18 Approfondimento1818 Approfondimento

Decine di milioni di euro per l’ammodernamento degli ospedali

A Noale sono previsti lavori per 5,7 milioni di euro. Il plesso ospiterà la sede ammini-strativa e l’area direzionale dell’intera Ulss. Saranno prioritariamente interessati il terzo e il quarto piano del monoblocco, secondo tre fasi programmate. “Si tratta – ha com-mentato Gumirato – di interventi strutturali e sulle tecnologie di straordinaria rilevanza. L’investimento che ha approvato la Regione Veneto dimostra che questa Ulss, seppur li-mitrofa a due realtà importanti come quella padovana e quella veneziana, con i suoi ospedali e i suoi servizi è un’Azienda che mantiene la sua centralità per un territorio vasto e complesso. In questo modo garanti-remo qualità e sicurezza ai nostri cittadini, in un’ottica di integrazione effi ciente e rivol-ta al futuro”. Il progetto prevede che ulti-

mati i primi lavori (Pronto soccorso e radio-logia, e nuova sale operatorie a Dolo, nuova centrale di Sterilizzazione e ristrutturazione nuovo poliambulatorio a Mirano, e ristrut-turazione 3’ e 4’ piano del monoblocco) inizierà il trasferimento dei reparti. Da Dolo a Mirano: Chirurgia, Ortopedia e Urologia). Da Mirano a Dolo: Neurologia, Oncologia, 25 posti letto di riabilitazione intensiva e ci sarà la nuova Chirurgia Day Week Surgery. Da Noale a Mirano: Lungodegenza e Dialisi mentre Noale andrà la sede amministrativa e direzionale.

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191919Cultura

Fa piacere che la Piazza, quest’appun-tamento mensile con la Riviera del Brenta d’oggi - i suoi eventi, i suoi

prodotti, la vita spicciola delle sue Comunità - si apra anche al suo passato e getti qual-che sguardo ai suoi monumenti. L’uno - il passato - e gli altri - i monumenti, le Ville- così ricchi di storia ch’è un vero peccato non conoscere; non solo per erudizione, ma per capirli - passato e monumenti -; per viverne il signifi cato d’oggi; saperli anche sfruttare valorizzandoli sul piano turistico, il grande tesoro nascosto nelle nostre contrade, che nessuno sa fare sfruttare. In una parola, per viverlo meglio, il proprio territorio.

Ha dei confi ni precisi il territorio della Riviera: il Cippo di Vigonza (Prati) e il Col-mello di Oriago; due monumenti della gran-de storia; eventi successi qui, ancora vivi nei problemi che han suscitato. A Prati di Vigon-za si sono dati appuntamento, dopo le lun-ghe guerre per l’indipendenza d’Italia, il Re Vittorio Emanuele II e l’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe per una parata d’armi;

non ancora per trattative politiche (i canno-ni erano ancora caldi per l’ultimo scontro), ma così, per trovarsi; in aperta campagna; giusto per non correre rischi di manifestazio-ni ostili. Si son trovati; caroselli di armati, parate di reparti, bandiere al vento. Dopo pochi anni è stata conclusa con Austria e Germania la Triplice Intesa, che ci avrebbe

portato alla Grande Guerra del 15-18. Ora c’è un grande cippo a ricordare l’e-

vento. Quale evento? Non tanto e non solo l’incontro dei due Sovrani, ma quel che ha signifi cato: la nascita della Nuova Europa. Non è un fuori luogo affermare che qui, a Prati di Vigonza, è nata la Nuova Europa. D’accordo che il saperlo non cambia la vita; ma è bene saperlo; gli si vuol più bene a

questa nostra Terra; diventa un po’ più “no-stra”.

E il Colmello! Assai malandato (speria-mo che sopravviva!), appoggiato ad una casa in una curva pericolosa al bordo della Laguna. Fu posto nel 1381 per segnare il confi ne tra la Signoria dei Carraresi di Pa-dova e il Dogado di Venezia: fi n lì arrivava Padova, che pochi anni dopo sarebbe stata inglobata nei Domini della Serenissima, con quel che seguì nei secoli successivi. La Pace di Cherasco, che pose fi ne alla “Guerra di Chioggia”.

Oriago, Mira, Stra, il Dolo. Ne parla Dante di quello sciagurato trucidato tra i canneti di Oriago rammaricato di non es-ser “fujto inver la Mira”, mentre il Dolo si vantava (hinc Urbis potus) di “abbeverare” Venezia, l’Urbe, con la sua Seriola. I quat-tordici quadri della Chiesa di Pianiga: discu-tono se siano di Giovanni Bellini o della sua scuola; ma sono splendidi. Oppure, per un po’ di gossip storico, sbirciare nella splen-dida carrozza con cui Galileo Galilei arriva

ospite dai suoi religiosissimi Amici Sagredo, alla Villa di Vigonovo, seguito a congrua di-stanza da altra carrozza meno ricca ma più attesa, con cui l’amante di turno allietava le nottate in villa; oppure seguirlo - sempre il Galilei - mentre si reca in una canonica di Padova per dichiarare, da padre coscienzio-so, la nascita d’un fi glio naturale avuto da madre che non intende essere nominata. Sempre nella Riviera del Brenta!

Vicende rivierasche, a cui mese per mese si vorrebbe riandare, giusto per “stare insieme”; un po’ come si faceva un tempo con i “fi lò” casarecci: contarsela per il gusto di contarsela. Poi magari, messo da parte il giornale, s’andrà al negozio a comprare il prodotto che la rèclame di fondo pagina avrà pubblicizzato: questa la funzione d’un “giornale del territorio”.

di Ivone Cacciavillani

Una rubrica mensile che riapre le pagine di una zona ricca di cultura e curiosità

Ivone Cacciavillani racconta la Riviera

Storia, architettura e territorio

Da questo mese parte la rubrica sulla Riviera del Brenta, nell’immagine piccola Ivone Cacciavillani

A Prati di Vigonza nacque la Nuova Europa

Non ha solo cambiato “targa”, si è fatto anche più allettante, funziona-le e completo il portale del turismo

regionale, per rispondere in modo sempre più mirato alla domanda di soggiorno, di visita, di viaggio e di escursione in terra veneta proveniente dai mercati nazionali e internazionali. Lo ha presentato l’assessore al turismo della Regione del Veneto, Marino Finozzi, illustrando le novità e gli arricchi-menti apportati a www.veneto.eu, l’ampia vetrina dell’offerta turistica veneta nel web, raggiungibile anche attraverso i social net-work. Dal 2015 tutti gli accessi ai siti, come www.visitveneto.info e www.viviveneto.it, confl uiscono su veneto.eu.

Altra innovazione riguarda la traduzione dei contenuti del portale in tre nuove lingue: il portoghese/brasiliano, il russo e il cinese. Si tratta di tre grandi Paesi della cosiddetta area Bric che negli ultimi anni hanno note-volmente cresciuto l’interesse per la nostre destinazioni.

Nel periodo 2011/2013, infatti, gli ar-rivi nel Veneto di turisti brasiliani e del cen-tro sud America sono aumentati del 10%, quelli provenienti dalla Russia del 30% e dalla Cina addirittura del 39%”.

Le più recenti implementazioni del por-tale turistico regionale riguardano le seguen-ti sezioni: un database delle strutture che curano l’offerta di turismo congressuale; le Ville Venete; il Made in Veneto, un conteni-tore dei prodotti artigianali di eccellenza e dei musei dell’artigianato; il turismo fl uvia-le, con itinerari tra le vie navigabili del Delta

del Po e della Laguna di Venezia; “Love me in Veneto”, dedicato a chi vuole organizzare il proprio matrimonio nei luoghi più sugge-stivi. Ma tra gli itinerari sono stati aggiunti anche quelli riguardanti il turismo equestre, le Alte Vie dolomitiche, il mototurismo, mountain bike e slow bike.

Un’area nuova particolarmente interes-sante è quella dedicata all’Expo, “Exponia-mo il Veneto”, sviluppata in collaborazione con Unioncamere e Veneto Promozione, che si integra con il sito www.expoveneto.it, per “catturare” una parte dei milioni di parteci-panti al grande evento internazionale che ha come sede principale Milano.

IL TURISMO VENETO SUL WEB: MOLTE LE NOVITÀ

Finozzi: “Uno strumento di promozione per i visitatori e di servizio per gli operatori

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20 Cultura 2020 Cultura 2 Cultura provinciale

Cibo, sapori, golosità, tradizioni, storie e rituali culinari saranno il fi lo conduttore del Carnevale 2015, una sorta di anti-

cipazione festosa in stile veneziano dell’espo-sizione universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, che dal prossimo maggio porrà all’attenzione internazionale temi quali il nutri-mento del pianeta, la produzione di cibo e la valorizzazione delle tradizioni culturali.

Iniziata lo scorso 31 gennaio con la “Fe-sta Veneziana” la manifestazione si svolgerà fi no al prossimo 17 febbraio.

Il “Gran Teatro di Piazza San Marco”, impreziosito quest’anno con trionfi di cibo e ghirlande di vegetali e con le scenografi e a cura del Teatro La Fenice di Venezia, dal 7 al 17 febbraio sarà come di consueto l’epicentro carnascialesco che ospiterà i principali appun-tamenti che scandiscono la manifestazione. Ad inaugurare la Piazza sabato 7 febbraio sarà la “Festa delle Marie” con il corteo delle belle fanciulle trasportate su portantine dai gondolieri da San Pietro di Castello fi n sul palcoscenico del Gran Teatro. Marie che torneranno in Piazza San Marco martedì 17 febbraio per la proclamazione della Maria del

Carnevale. Domenica 8 sarà invece il giorno del “Volo dell’Angelo” con l’attesissima disce-sa dal campanile a Piazza San Marco della bella Marianna Serena, vincitrice dello scorso concorso delle Marie. Sabato 7 febbraio si apriranno anche le selezioni per il “Concorso della Maschera più bella” che si svolgerà tutti i giorni fi no alla proclamazione dei vincitori domenica 15 febbraio. Tema del concorso naturalmente il cibo!

Proseguendo il programma degli eventi, studiato dal direttore artistico Davide Rampel-lo, il fi ne settimana del 7-8 febbraio sarà arric-chito dalla “Festa Querinissima” che porterà sotto gli antichi archi della pescheria di Rialto (quale posto migliore) la tradizione culinaria del baccalà nelle sue variazioni alla vicentina e mantecato, accompagnato da vini veneti e da momenti di musica e spettacolo tradizionale. Particolarmente suggestiva sarà la rievocazio-ne della consegna da parte di Pietro Querini al Doge Foscari dei primi stoccafi ssi delle isole Lofoten, in programma domenica 8 febbraio nel pomeriggio.

Gli appuntamenti serali del Carnevale saranno concentrati all’Arsenale che ospiterà

la 2a edizione di “Notti all’Arsenale” il 7 e l’8 febbraio e poi dal 12 al 17 febbraio. L’antico straordinario cantiere navale della Serenissima Repubblica di Venezia si trasformerà così tra magia, teatro, musica e sensazionali effetti pirotecnici sull’acqua nel Carnevale all’Arsena-le. Le spettacolari architetture saranno vestite da un allestimento scenografi co realizzato in collaborazione con il Gran Teatro La Fenice, e ogni sera, a partire dalle 19, saranno accolte tutte le più belle maschere del Carnevale, per una programmazione completamente gratuita introdotta dalle animazioni di spettacolari arti-sti di strada lungo la “Riva delle Maravegie” con specialità enogastronomiche proposte dalle cichèterie. Nelle Notti dell’Arsenale spic-ca poi “Tentazioni”, l’unica cena-spettacolo del Carnevale 2015 (a pagamento) che av-volgerà di piacere e seduzione gli ospiti nella esclusiva cornice della Torre di Porta Nuova.

Nella settimana “grassa”, da giovedì 12 a martedì 17 febbraio, ci sarà un’esplosione di eventi, feste, sfi late che coinvolgeranno tutto il territorio a cominciare da Piazza San Marco, con la fi nale del concorso della Maschera più bella del Carnevale e il “Volo dell’Aquila” dal

Campanile di San Marco (domenica 15 feb-braio), passando per l’Arsenale dove si susse-guiranno sei notti di festa con gli eventi del Carnevale all’Arsenale, per arrivare fi no alla Terraferma dove tra la Torre e la Piazza Fer-retto ci sarà il “Volo dell’Asino” (domenica 15 febbraio). L’ormai tradizionale “Volo dell’Asi-no” impersonato da un ospite del mondo dello spettacolo o dello sport che si calerà dalla Torre fi no al palco di Piazza Ferretto, è l’evento clou del programma carnevalesco in Terraferma che inizierà a Mestre domenica 8 (repliche saba-to 14, domenica 15 e martedì 17 febbraio) con le selezioni della “Mascherina più bella del Carnevale”. Il concorso tutto dedicato ai bambini che potranno sfi lare con i loro costumi sul palco di Piazza Ferretto. A Marghera invece sabato 14 febbraio, alle ore 15.00 prenderà il via la variopinta, gioiosa tradizionale “Sfi lata dei Carri Allegorici”. Tra gli appuntamenti in

terraferma anche la sfi lata dei carri a Zelarino (17 febbraio), e il “Tram del Carnevale”. Un tram brandizzato con la grafi ca uffi ciale del Carnevale che circolerà con a bordo i musicisti del JukeBox Umano che suoneranno e cante-ranno brani scelti dai passeggeri su richiesta. Nella settimana grassa ci sarà anche “Il teatro gastronomico ambulante” che si muoverà tra le municipalità.

Gran fi nale martedì grasso, quando il Car-nevale di Venezia 2015 celebrerà le glorie di San Marco nello “Svolo del Leon”, il maestoso gonfalone di San Marco che venendo issato dal palco del Gran Teatro al Campanile di san Marco simboleggerà la chiusura del Carnevale 2015.

Per il secondo anno consecutivo Giorgio Cavazzano, uno dei disegnatori più amati ed apprezzati, ha creato l’immagine uffi ciale del-la manifestazione.

Cibo, sapori, golosità e tradizioni sono il fi lo conduttore di questa edizione che anticipa festosamente i temi di Expo 2015

La rassegna Fino al 17 febbraio prossimo

In scena il Carnevale di Venezia

La conferenza stampa durante la quale è stata presentata l’immagine uffi ciale di questa edizione disegnata da Giorgio Cavazzano

Letteratura Premio “Città di Chioggia” sesta edizione. La cerimonia di premiazione

Fin dalla sua prima edizione il premio letterario “Città di Chiog-gia” ha rappresentato un’importante vetrina culturale per la città lagunare coinvolgendo persone di tutte le regioni italiane. Il Premio Letterario “Città di Chioggia” nato nel 2009 su iniziativa

della Pro Loco locale con l’intento di dare lustro alla città con un Premio di tipo culturale vuol creare i presupposti di diffusione e promozione del territorio clodiense lanciando un messaggio culturale. Nel corso degli anni il Premio ha visto avvicendarsi autorevoli personaggi sia come giurati sia come padrini della manifestazione e la partecipazione ha raggiunto livelli importanti, dimostrando la validità dell’iniziativa.Novità di questa sesta edizione è stata l’introduzione della sezione a “tema libero” intesa proprio a coinvolgere un numero sempre maggiore di scrittori a livello nazionale. La tradizionale cerimonia di premiazione e presentazione dell’edizione 2014 del libro che raccoglie tutte le opere fi naliste si è tenuta sabato 13 dicembre 2014 nella suggestiva cornice dello storico Auditorium comunale S. Nicolò di Chioggia. Il tema scelto quest’anno era “Fotografi e dalla Laguna: Chioggia come incontro di luoghi e di tempi”. Gli autori avevano tempo fi no al 31 ottobre 2014 per presentare i testi poi sottoposti al giudizio degli esperti che hanno selezionato i fi nalisti.

“Il Premio letterario città di Chioggia rappresenta ormai un punto fermo della programmazione culturale della nostra Città – sottolinea Narciso Girotto, l’assessore uscente alle Politiche culturali della città di Chioggia -. Nato da una felice intuizione della nostra Pro Loco, in questi anni ha prodotto dei risultati notevoli ed ha regalato alla città emozioni importanti. Gli autori hanno colto aspetti e sentimenti celati del nostro territorio che spesso non vengono notati perché soffocati e nascosti da una quotidianità che non esalta i particolari”.

I due presidenti di giuria dell’edizione 2014, Sergio Ravagnan per la sezione narrativa e Giordano Fornaro per la sezione poesia, assieme al padrino della serata Piero Mescalchin (Fotografi e dalla laguna), ed al presidente della Pro Loco di Chioggia Marco Donadi hanno consegnato i premi ai nove fi nalisti alla presenza di un folto pubblico e di numerose autorità locali.

Questi i vincitori dell’edizione 2014:

per la sezione poesia a tema prima classifi cata Maria Pia Vido di Roma con “Chioggia in Mente (silloge)”, seguita da Rosanna Soina di Venturina Terme (LI) – “Chioggia della Fantasia Itinerante”, terzo posto per Vanes Ferlini di Imola (BO) – “Liquido Canto” ;

per la sezione narrativa a tema primo posto per Alessandro Pozzan di Schio (VI) con il racconto “Generazione a Mare”, seconda Valentina Durante di Montebelluna (TV) con “La Pappa Scotta”, terza Rita Mazzon di Padova con “Dove sta l’Amore”;

la sezione a tema libero è stata vinta da Fiorella Borin di Venezia con “Il Destino che non abbiamo scelto” seguita da Giovanni Rosa di Modica (RG) con “L’ultimo cantastorie” e da Susi Boscarato di Chioggia con “Ortensia”;

una menzione speciale della giuria è stata inoltre assegnata ad Alberto Totolo di Isola della Scala (VR) per “Il complesso di Santa Croce”.

Nel corso della cerimonia di premiazione si sono esibite le ballerine del Centro di Formazione Danza che hanno eseguito delle coreografi e curate da Francesca Serafi ni e Patrizia Aricò.

La città di Chioggia fra poesia e narrativa

Per le celebrazioni di Aldo Manuzio nel V centenario della sua morte, la Biblioteca Nazionale Marciana invita

a un viaggio intorno al mondo dei libri e dell’arte della stampa, in compagnia di Aldo e di altri editori e tipografi , di lettori, imprenditori e ambulanti, tra caratteri gre-ci, ebraici, arabi, tondi e corsivi, esploran-do una cultura che ancora sa trasmetterci valori e ideali senza tempo.

Il ciclo di incontri, eventi, laboratori, partito a gennaio, si terrà fi no al prossimo novembre presso le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, Piaz-zetta San Marco 13/a.Questi alcuni dei prossimi appuntamenti: il 19 febbraio, ore 17 La bottega tipografi ca del Rinascimen-to. Un autoritratto in immagini: torchi, torcolieri, compositori, incisori di caratteri,

correttori. Neil Harris; il 5 marzo, ore 17 Una città al lavoro. Il libro e l’industria a Venezia tra Quattro e Cinquecento. Luca Molà; il 12 marzo, ore 17 Essere utile agli uomini. Aldo Manuzio editore di testi greci. Filippomaria Pontani; il 26 marzo, ore 17 Il lettore italiano del Rinascimento. Profi lo di un consumatore. Neil Harris; il 1° aprile, ore 17 Aldo Manuzio: che ca-rattere! Come un carattere di Aldo ha fat-to, da solo, la storia della tipografi a fi no ai nostri tempi. James Clough e Alberto Prandi.

Sono in programma da febbraio ad aprile laboratori ad accesso gratuito per le scuole medie inferiori e superiori.

Info e prenotazione presso [email protected]

La locandina dell’iniziativa

Invito in biblioteca nazionale Marciana

ALDO AL LETTORE... ALLA SCOPERTA DEL MONDO DI MANUZIO

La cerimonia di premiazione

Eugenio Ferrarese

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212121Sport

Lo Sci Club di Mestre ha più di cinquantanni di attività ed è la prima società sciistica della provincia di Venezia. Partiti nel 1961 con la

denominazione di Sci Cai, e presieduti dal presi-dente Cai Gigi Galli, si sono poi resi autonomi ed hanno assunto il nome di Sci Club Mestre, con la presidenza di Paolo De Manincor. Il club mestrino può vantare la presenza passata di Zeno Colò (campione mondiale e olimpico scomparso nel 1993) e del campione mondiale a Portillo (Cile) nel 1966, Carlo Senoner. Lo Sci Club Mestre è stato protagonista nel panorama degli sport in-vernali con innumerevoli vittorie e piazzamenti di assoluto prestigio in ambito regionale e nazio-nale, collocandosi nella classifi ca nazionale, im-mediatamente dopo i grandi Club di montagna e fra i primi Sci Club italiani di pianura. I soci iscritti hanno superato le 400 unità comprendendo di-verse categorie: i bambini iscritti alla scuola di Sci, il gruppo di attività agonistica e pre-agonisti-ca giovanile (età compresa dai 6 ai 16 anni) e la Squadra Senior – Master. Tra le gare degne di nota nel palmares ci sono: nel 1961, Passo Rolle, Trofeo Nordica; nel 1969 il campionato regionale veneto Sci Nordico nel Cansilio; nel 1978 a Ene-go i campionato Italiano, fase regionale, Allievi e Ragazzi; nel 1979 a S. Stefano di Cadore il campionato Italiano Sci Nordico, fase regionale;

nel 1980-81 a Enego le gare nazionali di Fondo, 15 Km Tecnica Classica; nel 1995, ad Auronzo, la fase regionale Trofeo delle Regioni; nel 1996, a Misurina, la fi nale nazionale trofeo delle Regio-ni. E poi nel 1997 il Campionato Veneto Master organizzato per la prima volta in Italia in “nottur-na”, da allora diventato appuntamento annuale. Per quanto riguarda lo svolgimento del circuito Criterium Triveneto, i Master di quest’anno e la categoria Giovani Senior potranno partecipare alle seguenti competizioni: giovedì 22 gennaio 2015 in Nevegal; mercoledì 4 febbraio a Monte Avena; giovedì 19 febbraio in Nevegal; merco-ledì 4 marzo la gara fi nale a Monte Avena con

premiazione alla birreria Pedavena. La sede dello Scii Club si trova in via Dante n. 39 a Mestre ed è aperta tutti i martedì e giovedì, dalle 21 alle 23, a partire dal mese di ottobre fi no al mese di maggio. Durante l’estate l’apertura è limitata al solo giovedì. Il tesseramento allo Sci Club e alla F.I.S.I. (Federazione Italiana Sport Invernali) è annuale e ad ogni socio è estesa la polizza di responsabilità civile per danni a terzi. Associar-si alla F.I.S.I. è obbligatorio per gli atleti delle squadre agonistiche. Per maggiori informazioni si può contattare il Club al numero 041/972996 o seguire gli sportivi nel social network facebook “Sci Club Mestre”.

di Roberta Pasqualetto

Sci Club, un 2015 pieno di appuntamentiNEWS

“Centinaia di persone hanno partecipato a

Campagna Lupia ai “Saggi sportivi” che si sono svolti al Palazzetto dello Sport a dicembre. Un evento che ha superato in termini di partecipazione ogni più lar-ga previsione”. Con queste parole il delegato allo sport del Comune di Campagna Lupia, Diego Longhin, ha commentato i saggi che hanno calamitato tante persone nello spazio sportivo di Campagna Lupia, come epilogo della prima parte della stagione scolastica e sportiva che si è chiusa con il 2014. “Durante questa serata - prosegue il delegato Longhin - ci si è resi conto di avere tanti campioni, e che il nostro paese vanta atleti che sono per noi uno dei fi ori all’occhiello. Abbiamo avuto modo di ammirare i saggi dedicati alle palestre, sia pubbliche che private, in un connubio davvero bellissimo. Abbiamo visto tantissime discipline sportive e danza. Nell’ambito dei progetti di educazione e applicazione sportiva, l’amministrazione del sindaco Livieri sta cercando di proporre lo sport come nuovo stile di vita, coinvolgendo il più possibile anche quei giovani che non praticano nessuna attività”. E’ stata una serata divisa in due parti per dare alle centinaia di partecipanti la possibilità di assistere ai saggi dei ragazzi ,senza accalcarsi nella struttura sportiva.

A Campagna LupiaIN CENTINAIA AI SAGGI SPORTIVI

A.A.

Grande successo per il 41 esimo “Gran Premio Cartoveneta” gara di ciclocross che si è svolta nelle scorse settimane

a Scorzè. La manifestazione, organizzata dalla Libertas Scorzè, era valida come 11’ tappa del Trofeo Triveneto di Ciclocross e come Campionato Provinciale di Venezia di Ciclocross. Questi sono i nuovi campioni provinciali per categoria: Luca Andreatta (Li-bertas Scorzè) per gli under 23, Giovanna Michieletto (Libertas Scorzè) per le under 23, Cristian Buttò (Sorgente Pradipozzo) per gli junior maschili, Matteo Ferro (Libertas Scorzè) per gli allievi 1’ anno, Lorenzo De Vettori (Sorgente Pradipozzo) per gli allievi 2’ anno, Francesca Selva (Libertas Scorzè) per le allieve, Marco Vettorel (Sorgente Pradipozzo) per gli esordienti, Gianfranco Mariuzzo (Uc Fpt) per gli amatori 2’ fascia. Questi invece gli ordini d’arrivo della corsa di Scorzè. G6M: 1) Igor Gallai (Bosco di Orsago), 2) Marco Cao (Bosco di Orsago), 3) Daniel Cassol (Foen). G6F: 1) Emma Fa-oro (Rinascita Ormelle), 2) Lara Crestanello (Piovene), 3) Giada Borghesi (Carraro). Esordienti 2’ anno: 1) Gianmarco Vignaroli (Elba), 2) Nicholas Caruzzi (Granzon), 3) Marco Vettorel (Sorgente Pradipozzo). Esor-dienti Donne: 1) Marina Guadagnin (Sportivi del Ponte), 2) Beatrice Pozzobon (Mosole), 3) Patrizia Critelli (Kardaun). Allievi 1’ anno: 1) Samuele Carpene (Val d’Illasi), 2) Leo-nardo Cover (Sportivi del Ponte), 3) Tom-maso Dalla Valle (Sportivi del Ponte). Allievi 2’ anno: 1) Lorenzo De Vettori (Sorgente

Pradipozzo), 2) Mattia Consolaro (Libertas Scorzè), 3) Matteo Faes (Montecorona). Allieve: 1) Sara Casasola (Trentino Rosa), 2) Francesca Selva (Libertas Scorzè), 3) Nicole D’Agostin (Girelli). Junior Maschile: 1) Daniel Smarzaro (Carraro Team), 2) Mi-chele Bassani (Postumia), 3) Mauro Caneva (Cadrezzate). Donne Junior: 1) Sofi a Beg-gin (Breganze), 2) Alessia Debellis (Trentino Rosa), 3) Letizia Borghesi (Carraro). Open maschile: 1) Mirko Tabacchi (Forestale), 2) Daniele Braidot (Forestale), Luca Braidot (Forestale). Open femminile: 1) Francesca Cauz (Top Girls), 2) Nicoletta Bresciani (Scott), 3) Alessia Bulleri (Forestale). Ama-tori fascia 1: 1) Carmine Dal Riccio (Sunshi-ne), 2) Simone Perin (Orogildo), 3) Davide Montanari (Max Team). Amatori fascia 2: 1) Giuseppe Dal Grande (Team Friuli), 2) Gianfranco Mariuzzo (Uc Fpt), 3) Sergio Giuseppin (Delizia Bike). Amatori fascia 3: 1) Michele Feltre (Fizik), 2) Giovanni Parro (Comprex), 3) Renato Segat (Vitomo-torsport). Donne Amatori: 1) Lara Torresani (Carraro), 2) Paola Maniago (Team Friuli), 3) Chiara Selva (Spezzotto).

A ScorzèCICLOCROSS, IL “GRAN PREMIO CARTOVENETA”

G.P.

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Page 22: Riviera est gen2015 n9

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Economia, arrivano buone notizie a Nord Est. Le previsioni insomma fi nalmente volgono verso il bello. Ad annunciarlo è il

segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bor-tolussi. Bortolussi che fi no ad ora, non si era mai entusiasmato dai tanti segnali di ripresa che qua e là si annunciavano.

Stavolta analizzando la situazione dati alla mano, crede in una ripresa effettiva in tempi rapidi. “Dopo sette anni di crisi e di diffi coltà economiche, il 2015 - spiega Bortolussi - do-vrebbe essere l’anno della ripresa, soprattutto a Nordest. Grazie ai dati messi a disposizione da Prometeia, è possibile stimare la crescita per l’anno appena iniziato, dei principali indi-catori economici del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e di Bolzano”. Al netto delle situazioni internazio-nali che potrebbero comunque condizionarne il corso, gran parte degli indicatori sono destinati ad essere anticipati dal segno più, secondo il segretario della Cgia di Mestre. ”Per quanto concerne il Pil - spiega Bortolussi - la crescita dovrebbe attestarsi attorno al +0,8 per cento: dopo gli 8,4 punti percentuali persi dall’inizio della crisi fi no ad oggi, ci avviamo a invertire in maniera decisa la tendenza. Se in Veneto e in Friuli l’incremento dovrebbe essere del +0,7 per cento, in Trentino Alto Adige l’aumento do-vrebbe toccare il +0,9 per cento. Anche i con-

sumi delle famiglie sono destinati a crescere: + 0,9 per cento. Se a Bolzano l’incremento pare destinato a toccare il +1,1 per cento, nel Veneto l’aumento dovrebbe fermarsi al + 0,9 per cento, in Friuli Venezia Giulia al +0,8 per cento e a Trento al + 0,7 per cento”.

Solo gli investimenti continuano a segnare il passo. Dopo aver perso oltre 20 punti percen-tuali dall’inizio della crisi sino ad oggi, anche nel 2015 la variazione di crescita sarà nulla. Solo il Friuli Venezia Giulia segnerà un timidis-simo + 0,1 per cento. Chi invece ha superato da tempo la fase più critica è l’export. L’export quest’anno sarà davvero forte e trainante. “Dopo il + 3,4 per cento del 2014 nel Nord Est – spiega Bortolussi - nel 2015 l’aumento dovrebbe essere del +3,7 per cento, con un livello record del 4 per cento a Bolzano, seguito dal 3,9 per cento del Veneto, dal 3,5 per cento di Trento e dal +2,6 per cento del Friuli Venezia Giulia”. E l’occupazione? Si perché in questi anni in tanti hanno parlato di crescita. Ma spesso a fatturati che non diminuivano o au-mentavano, non corrispondeva una diminuzio-ne dei disoccupati. Il tasso di disoccupazione, infi ne, dovrebbe eguagliare il dato raggiunto nel 2014 a Nord Est: 7,1 per cento.

“Se a Bolzano il tasso rimarrà al 4,4 per cento - spiega Bortolussi - a Trento si fermerà al 6,4 per cento, mentre nel Veneto scenderà

al 7 per cento. Solo nel Friuli Venezia Giulia la disoccupazione è destinata a salire al 7,9 per cento”. Bortolussi fa delle considerazioni che valgono per tutta l’Italia e che in parte corri-spondono a delle analisi storiche di situazioni se non uguali (perché una crisi del genere che dura da 7 anni non si era mai vista) almeno con qualche somiglianza. “E’ evidente - affer-ma il segretario della Cgia di Mestre - che se la Lombardia e il Nordest torneranno a crescere, anche il resto del paese è destinato a risollevar-si. In passato è sempre stato così”. Nonostante i timidi segnali di ripresa avvertiti nell’ultima parte dello scorso anno, anche nel 2015 la crescita, sarà a macchia di leopardo.

“Se il manifatturiero sembra essersi la-sciato il peggio alle spalle - conclude Bortolussi - la situazione delle costruzioni, dei servizi e del commercio rimarrà ancora molto diffi cile. Questi tre settori continueranno a risentire del forte calo dei consumi delle famiglie e degli in-vestimenti che in questi ultimi anni sono scesi a dismisura. Anche nel 2015, purtroppo, questi ultimi non dovrebbero dare alcun segnale di ri-sveglio, attestandosi sulla variazione registrata l’anno scorso”. Il clima generale, insomma, per la prima volta dopo 7 anni, dà qualcosa di più di piccoli segnali di speranza, dà dati che sembrano segnare l’agognata inversione di tendenza attesa da troppo, troppo tempo.

di Alessandro Abbadir

A trainare la crescita ci sarà ancora una volta l’export. L’aumento sarà del +3,7 per cento per l’area, con un livello record del 4 per cento a Bolzano, seguito dal 3,9 per cento del Veneto

Economia Il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi fa il punto della situazione

Nord Est, sarà fi nalmente l’anno della ripresa

Giuseppe Bortolussi

API INDUSTRIA

“Se è vero che ci sono tanti segnali di ripresa, è anche vero che molti piccoli imprenditori sono purtroppo lasciati

soli ad affrontare problemi legati a problemi burocratici e soprattutto problemi di accesso al credito. Banche ed istituzioni locali facciano rete per evitare che i titolari di imprese sane, si vedano ridotti alla disperazione per un credito non concesso o un debito non saldato”. A dirlo denunciando la solitudine di tanti imprenditori è Pier Orlando Roccato direttore di Api Industria Venezia che con l’inizio dell’anno con la sua associazione ha avuto decine di segnalazioni di casi titolari di impresa in diffi coltà. E’ l’ora però, secondo Roccato, che anche chi fa impresa evolva.

“Nelle nostre realtà del Nord Est - spiega - purtroppo ci troviamo di fronte spesso, a persone che sono imprenditori per caso, che fanno fatica ad affrontare per mentalità, le sfi de che una crisi globale come questa ha posto. Se la crisi ha detto qualcosa il messag-gio è stato chiaro: per stare sul mercato servono competenze, studio, conoscenza delle lingue, e capacità di analizzare realtà complesse ed interconnesse a livello globale”. “Ab-biamo aperto con altre associazioni di categoria – conclude Roccato – anche sportelli di ascolto e numeri verdi di aiuto, ma i nostri imprenditori purtroppo vivono queste situazioni come sconfi tte aziendali e soprattutto personali”.

Pier Orlando Roccato denuncia una situazione irrisolta“ACCESSO AL CREDITO ANCORA TROPPO OSTICO”

A.A.

1Il Veneto in primo piano

“Le aziende che hanno innovato non solo nella produ-zione ma anche nei format distributivi sono quelle che meglio competono, crescono e traguardano nuo-

vi mercati”. A dirlo è Romano Artoni, Deputy Regional Ma-nager di UniCredit, che commenta così gli ultimi dati presentati da Fondazione Nord Est, sottolineando l’impegno del gruppo nell’essere al fi anco delle imprese per sostenere i loro investi-menti in ICT, nel digitale, nel mobile e per accedere a piattafor-me di e-commerce. Un settore per nulla trascurabile, anzi! Se-condo quanto emerso dall’indagine che Fondazione Nord Est ha sviluppato in collaborazione con UniCredit nell’ambito del progetto “Nuovo Continente”, il cui obiettivo è la costruzione di un modello di sviluppo possibile per l’accelerazione nell’utilizzo degli strumenti ICT da parte delle Pmi, le dimensioni aziendali contano sui mercati internazionali, ma anche nella internet eco-

nomy. Le aziende italiane medio-grandi, infatti, fanno la parte del leone nell’export e sono anche le più avanzate nell’utilizzo degli strumenti di vendita e promozione online. Ma un elemen-to di sorpresa arriva, in questo contesto, dalle piccole aziende - quelle tra i 10 e i 50 dipendenti - che, nonostante la crisi, hanno dimostrato buoni risultati e soprattutto grandi potenzia-lità. Oggetto della ricerca era l’uso delle tecnologie nel Made in Italy, con un’indagine su un campione di 1.215 società di capitale dei comparti food, moda, arredamento e meccanica. Se i risultati complessivi mostrano un quadro caratterizzato da potenzialità ancora inespresse, non mancano gli spunti di inte-resse per il sistema produttivo italiano e del Nord Est. Nel 2014 un’azienda su quattro (25,4%, 21,6% a Nord Est) non ha un sito web aziendale e tre aziende su quattro (73,5%, 77,3% a Nord Est) non utilizzano i Social network nella promozione

del proprio prodotto/servizio. Ma qual è il ritratto delle impre-se orientate all’e-commerce? L’indagine di FNE dice che sono soprattutto grandi imprese (28,6% delle grandi imprese nel campione) e che nell’84,2% dei casi utilizzano il proprio sito web. Per quanto riguarda i diversi settori produttivi presi in esa-me non si rilevano dinamiche distintive, anche se i settori moda e arredamento tendono a utilizzare in maniera più sistematica le piattaforme di vendita online e messe a disposizione da terzi. “L’indagine mette in evidenza la debolezza del sistema imprenditoriale italiano rispetto all’utilizzo degli strumenti onli-ne – rimarca il presidente di Fondazione Nord Est Francesco Peghin -, ma anche il grande sforzo compiuto dalle piccole imprese per rimanere competitive attraverso l’apertura di nuovi mercati. Nonostante la crisi iniziata nel 2009, dal 2004 le loro esportazioni sono infatti cresciute di oltre il 30%. Un dato che

di Maria Pavan

Fondazione Nord-est Un’azienda su quattro non ha un sito web

Il futuro delle imprese è l’e-commerce

NEWS

Il Tavolo Veneto della moda è davvero deluso per come sono andate le cose a Strasburgo. Il Consiglio d’Europa frena sulla tracciabilità dei prodotti proprio mentre negli Stati Uniti La Federal Trade Commission annuncia un giro di vite

nei confronti dell’utilizzo della certifi cazione sulla produzione all’interno degli Stati Uniti. Una stretta che si tradurrà in una valorizzazione del marchio “Made In”. Una strategia coerente con il periodo di rilocalizzazione negli Usa di molte attività

produttive che precedentemente avevano delocalizzato in Cina. “Quando smette-remo di farci del male”? Così Giuliano Secco, portavoce del Tavolo Veneto della Moda che imputa al mancato pugno di ferro del Ministro Federica Guidi il naufra-gio del progetto.“Sapevamo che era diffi cile - spiega - sapevamo che la Germania, ed il blocco di Paesi che porta con sé, era troppo forte. Non ci siamo mai illusi che si arrivasse alla chiusura del dossier con una vittoria schiacciante del fronte del “sì”.

Ma combattere e farsi onore sul campo questo sì che ce lo aspettavamo”. Ma ad onorare l’eccellenza della moda italiana ci pensa la fi rst lady Michelle Obama che fa il bis e ordina un altro paio di scarpe in Riviera del Brenta. Stavolta si tratta di un paio di calzature da sera, da ricevimento, con tacco a spillo e punta a spillo,fatta in pelle pregiata e di colore laminato oro. Il paio di scarpe che ora è in fase di realizzazione verrà consegnato entro qualche settimana.

Michelle Obama ordina altre scarpe in RivieraL’EUROPA FRENA SULL’ETICHETTA DI ORIGINE OBBLIGATORIA

Occorre avviare un rapido aggiornamento delle competenze di management, in particolare rispetto ai temi dell’internazionalizzazione

Lo.Zo.

mostra le notevoli capacità imprenditoriali e di innovazione pre-senti anche nelle piccole imprese del Nordest. Capacità spesso tarpate da un contesto paese che ne affossa l’intraprendenza. È quindi davvero prioritario avviare azioni di politica economico-industriale che corroborino le potenzialità di crescita di queste realtà che potrebbero essere un importante motore di sviluppo futuro”. “Esiste un potenziale ampiamente inespresso legato alla digitalizzazione delle nostre piccole e medie imprese so-prattutto sul versante dell’e-commerce - conferma il direttore scientifi co Stefano Micelli -. I numeri della ricerca mettono in evidenza ampi spazi di miglioramento: dall’utilizzo dei social network fi no alla conoscenza delle piattaforme internazionali di commercio elettronico. Occorre avviare un rapido aggiorna-mento delle competenze di management, in particolare rispet-to ai temi dell’internazionalizzazione”.

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Page 24: Riviera est gen2015 n9

Accade sempre più spesso che in una conversazione tra gente comune qual-cuno dica: “ah, sì, l’ho letto su inter-

net”, “ieri gliele ho cantate su facebook!”, “troppo divertente questo tweet! leggilo!”, “certo, l’ho ordinato ieri su internet, mi ar-riva domani”.

E così è presto detto. Noi tutti siamo ormai entrati in un’era nuova, l’era dell’iper connessione, del mondo tra i mondi, e ce ne gioviamo alla grande. Dico noi tutti perchè ormai, a detta anche dell’Istat aumentano di anno in anno gli accessi al web delle famiglie italiane, diminuiscono i divari fra i gruppi sociali nel possesso dei beni tecno-logici, cresce l´uso dell´e-commerce e dei servizi cloud.

Per alcuni italiani e veneti, certo, ciò di cui stiamo parlando è nebuloso al massimo. Non così, però per i loro fi gli e nipoti che usano un tablet e smartphone sin dai primi anni di vita con vera sorpresa dei nonni.

A detta dell’Istat, infatti, nel 2014 oltre la metà delle persone con almeno 3 anni di età (54,7%) utilizza già il pc e oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (57,3%) naviga su Internet.

Numeri che crescono di anno in anno. Nel 2014, aumenta rispetto all’anno prece-dente la quota di famiglie che dispongono di un accesso ad Internet da casa e di una connessione a banda larga (rispettivamente dal 60,7% al 64% e dal 59,7% al 62,7%).

Tra il 2013 e il 2014 per alcuni beni tecnologici si riduce il divario tra le famiglie in cui il capofamiglia è un dirigente, un im-prenditore o un libero professionista e quelle in cui è un operaio: per il telefono cellulare abilitato da 23,5 a 16,1 punti percentuali, per l’accesso ad Internet da casa da 18,7 a 13,6 punti percentuali e per la disponibilità di una connessione a banda larga da 18,6 a 14,4 punti percentuali.

L’Istat conferma, inoltre quello che già

sappiamo tutti per esperienza: le famiglie con almeno un minorenne sono le più at-trezzate tecnologicamente:l’87,1% possie-de un personal computer, l’89% ha accesso ad Internet da casa. All’estremo opposto si collocano le famiglie di soli anziani ultrases-santacinquenni: appena il 17,8% di esse possiede il personal computer e soltanto il 16,3% dispone di una connessione per na-vigare su Internet.

Ma quel che è interessante è come sta cambiando il modo di fare shopping. Cresce infatti anche l’e-commerce, cioé il commercio via web: nel 2014 il 34,1% degli individui di 14 anni e più che hanno usato Internet ha ordinato e/o comprato merci e/o servizi per uso privato. I settori che registrano la crescita maggiore sono gli articoli per la casa (+5,1 punti percentuali) e gli abiti e gli articoli sportivi (+3,8 punti percentuali).

di Maria Pavan

Compralo su internet, verifi calo su internet, postalo, taggalo, scaricalo... Un nuovo vocabolario che dobbiamo accogliere e imparare

Un mondo che cambia Le nuove generazioni hanno altri modi di fare le cose

Più web per tutti: informarsi, commentare e fare shopping

“Gli interventi previsti dall’Agenda Di-gitale europea sono orientati a una sempre maggiore confi denza dei

cittadini con le nuove tecnologie, non solo per un utilizzo esclusivamente privato, ma anche nella prospettiva di favorire l’interazione tra cittadini e amministrazioni locali con servizi di e-Government e di incentivare acquisti digitali mediante l’e-Commerce”.

A sottolinearlo è il vicepresidente della Re-gione Marino Zorzato, commentando i dati elaborati dalla Sezione Sistema Statistico su questo argomento.

“Il target previsto dall’Agenda europea per il 2020 – aggiunge - è una copertura del 100% della banda larga tra le famiglie, obiet-tivo non ancora raggiunto da nessun Paese. Tuttavia, nel 2013 la banda larga in Veneto è più diffusa che a livello nazionale e in costante crescita: raggiunge 3 famiglie su 4, in linea con la media europea, in aumen-to del 32,9% rispetto a cinque anni prima, mentre raggiun-ge la quasi totalità delle imprese (96,1%)”.

In tema di e-Government, le elaborazioni

indicano che ammontano al 38,7% i cittadini che dichiarano di utilizzare internet per rela-zionarsi con la pubblica amministra-zione, per attività che vanno dal pagamento di tasse allo scarico di moduli, dalla richiesta di documenti ai cambi di residenza.

Nonostante cresca la consapevolezza dei vantaggi degli acquisti via web e la pratica dell’e-Commerce stia prendendo sempre più piede, gli italiani che comprano merci on-line (41,4% di chi usa internet) sono ancora pochi rispetto alla media eu-ropea (59%). La per-centuale in Veneto è più elevata, nel 2013 il 44,7% compra via web (era il 25,6% sette anni fa), tipicamente per prenotare un viaggio o una vacanza, acquistare libri, fi lm, musica o materiale informatico.

STATISTICA CITTADINI VENETI E NUOVE TECNOLOGIE

Marino Zorzato

4 Il Veneto in primo piano

Un nuovo sito e tante altre cose

LA PIAZZA SIETE VOI IN MOLTI MODI DIVERSI!

Ecco qui, nel-la grafi ca a fi anco, pote-

te vedere quanti modi avete a disposizione per essere sempre informati grazie alle news gior-naliere, leggerci, commentare le nostre notizie, se-guire il fl usso del nostro lavoro, mandarci contenuti e, in poche parole, far parte del nostro mondo La Piazza.

Perché La piazza siete voi, e noi ci crediamo tantissimo. Perciò approfi ttate-ne. Mettete la piazzaweb tra i vostri siti preferiti sul computer, seguite le nostre news e diteci cosa ne pensate scrivendoci a [email protected]. Non esitate a mandarci comunicati stampa, segnala-zioni, foto, video e quant’altro possa inte-ressarvi venga diffuso attraverso di noi. Ci

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E poi rimanete connessi. Avete un account facebook o tweetter? interagia-mo! Siamo qui apposta. Visitate la nostra pagina fb, seguite il nostro cinguettare, scaricate la App. Direi: divertiamoci insie-me perchè questo facciamo davvero con i new media: ci divertiamo anche. Per questo diventiamo “amici” non per altro. Vi aspettiamo dunque, amici!

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Page 25: Riviera est gen2015 n9

“Abbiamo fatto leggi importanti, ma cre-do che la cosa più rilevante è il fatto che dopo 11 anni di tentativi andati a vuoto, abbiamo defi nito lo Statuto della Regione Veneto. Aver sottoscritto la “carta costituzionale della regio-ne” è stata un’operazione di altissimo profi lo democratico”.

Lei segue molto da vicino il mondo dell’agricoltura. Quest’anno all’Expo si parla di cibo, produzioni innovative e re-sponsabili, il Veneto ci crede?

“L’agricoltura e il comparto agro-alimen-tare rimangono centrali nella politica regionale veneta. Personalmente gli dedico grandissima attenzione, anche attraverso un continuo con-

tatto con le associazioni e i singoli imprenditori e operatori che rappresentano questo settore. Non possiamo dimenticare che il mondo agricolo, per sua natura, è sempre pronto a guardare in avanti. Però quando la politica nazionale ed europea è così miope da non proteggere e sostenere i propri imprenditori agricoli, non possiamo far altro che alzare un grido d’allarme preoccupato. L’embargo russo successivo alla crisi russo-ucraina ha rappre-sentato nel 2014 una scure pesantissima sul-la nostra economia agricola. Su questo serve una rinnovata visione europea, non è suffi cien-te quello che può fare una sola regione”.

Zaia ha lavorato bene? Se rieletto qua-

li i primi impegni?“Diciamo che si è trovato a governare in

un periodo economico e sociale diffi cilissimo. Credo che con tutta la coalizione di maggio-ranza di centro-destra sia riuscito a mettere le basi per uno sviluppo regionale che auspico possa avvenire nei prossimi anni, visto che tutti gli esperti dicono che il 2015 sarà l’anno di “ripartenza”.

La sfi dante Alessandra Moretti punta sul cambio di rotta per il Veneto. Come risponde?

“Direi che questa domanda dovrebbe “es-sere girata” a Luca Zaia…”.

1 Voci da palazzo

Si avvicina la data delle elezioni re-gionali: da presidente del Consiglio Regionale ed esponente di una mag-

gioranza che si ripresenterà per continuare a governare il Veneto come imposterete la campagna elettorale?

“E’ forse un po’ prematuro parlare già di campagna elettorale, visto che liste, coali-zioni e programmi sono tutti da identifi care. Comunque come da tradizione mia e del gruppo politico nel quale sono attivo, impo-steremo la nostra proposta politica sul dire e sul mostrare le cose fatte durante l’ultima le-gislatura regione. Guardando al futuro invece comunicheremo i programmi e i progetti per il nuovo Veneto, concentrandoci sulla ripre-sa economica, sugli investimenti su lavoro, occupazione ed aziende. Ci sono tante cose da programmare da qui al 2020: vogliamo concentrarci sulle cose reali da fare e non su chiacchere o sogni”.

La presenza del Nuovo Centro Destra come cambia gli equilibri all’interno della coalizione che sostiene Zaia?

“I fatti dimostrano che il NCD è sempre stato leale con la maggioranza che ha go-vernato la regione e ne ha spesso incarnato i migliori valori e progetti: siamo noi infatti il gruppo più presente nei lavori di Consiglio, il gruppo che risponde con i fatti ai problemi da risolvere. La nostra maturità politica ha sempre offerto una spinta politica di cui una coalizione di centro-destra non può certo fare a meno proprio oggi”.

Dopo le polemiche sul limite dei due mandati lei pensa di ricandidarsi?

“La politica attiva non è questione di nu-mero di mandati, ma di entusiasmo. Io conti-nuo a pensare che fare politica sia un servizio. Certo sono convinto che dopo un certo periodo si debba cambiare e che le nuove persone por-tano novità, ma questo non può portare alla rottamazione delle persone capaci”.

I cittadini hanno molto criticato i costi della politica e chiedono più sobrietà e maggiore attenzione alle risorse. Ci sarà un’ulteriore riduzione di stipendio, vitalizi e altri benefi t?

“Non so rispondere su quello che farà il prossimo Consiglio, ma tengo a sottolineare che il Veneto è la regione che in questi ultimi anni ha “tagliato di più”. Abbiamo ridotto i co-sti della politica, tagliato i vitalizi, ridotto i costi di gestione del Consiglio. A volte quello che abbiamo fatto non è stato neppure preso in considerazione dall’opinione pubblica, ma se tutte le Regioni italiane intervenissero come abbiamo fatto noi, la spesa di gestione della politica sarebbe infi nitamente più bassa…”.

Nel fare un bilancio di questo quin-quennio quale l’iniziativa importante da ricordare?

di Nicola Stievano

Il presidente del Consiglio Regionale Clodovaldo Ruffato (Nuovo Centro Destra) tra bilanci e prospettive

“Il Veneto ha tagliato più di tutti sui costi della politica”Dopo le diffi coltà la scommessa di un 2015 di ripresa, anche dell’occupazione. Sulla polemica dei mandati: “Spazio alle novità ma non si possono rottamare le persone capaci”

NEWS

Il progetto di riforma del Governo Renzi non riguarderà tutte le banche Popolari ma solo le dieci più grandi con almeno 8 miliardi di

attivi.Queste avranno 18 mesi di tempo per cam-

biare la propria struttura societaria, eliminare il voto capitario (una testa, un voto) e trasfor-marsi in Società per azioni.

In questo modo le suddette banche verran-no aperte all’ingresso di soci di capitale e al rafforzamento patrimoniale, con la messa in moto di fusioni e il possibile scompaginamento di equilibri consolidati. In una parola, le banche potranno divenire “scalabili”.

Sono tre le banche legate al territorio vene-to che saranno assoggettate al progetto di rifor-

ma e rispondono al nome di Banco Popolare, di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.

“Da assessore al Lavoro della Regione del Veneto - ha commentato Elena Donazzan - ho riscontrato i problemi di credito delle nostre aziende ma anche che le banche più attente alle nostre imprese sono state sempre le ban-che del territorio.

“Renzi ha avuto sei lunghi mesi di presi-denza europea per difendere l’Italia e gli italia-ni, avrebbe dovuto difendere e rappresentare le cose buone della nostra nazione, anche un credito solido, partecipato e molto legato al territorio, peculiarità nazionale che Renzi sta distruggendo”, ha concluso l’assessore Donaz-zan.

RIFORMA DELLE BANCHE POPOLARI, DONAZZAN STORCE IL NASO

Lo.Zo.Elena Donazzan

Clodovaldo Ruffato

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252525Voci da palazzo

anche incomodato

d’uso

Page 26: Riviera est gen2015 n9

1Voci da palazzo

Un viaggio tra la gente L’obiettivo è raccogliere le istanze del popolo veneto partendo dal basso

La Moretti è partita: 579 comuni in 100 giorniLa prima scelta di campo: si è dimessa dal Parlamento europeo con effetto immediato per restare in Veneto comunque vada

“Il teatrino che si è visto in Consiglio regionale ha mostrato il peggio della

politica. I politicanti di professione hanno prevalso sul buon senso e sulle intenzione dichiarate di pro-cedere ad un radicale rinnovamento generazionale nella politica regionale. Dopo la bocciatura degli emendamenti che rendevano retroattivo il limite dei due mandati è sta-to dato di fatto il via libera ad alcuni consiglieri, in carica da 10 o più anni, di rimanere seduti nei comodi scranni di Palazzo Ferro-Fini per altri dieci anni. Il ricambio ge-nerazionale è fondamentale per garantire linfa nuova al nostro amato Veneto e per evitare il radicamento di inte-ressi sul territorio fi nalizzati solamente alla rielezione”.

Giovanni Furlanetto, GM“ADDIO AL RICAMBIO GENERAZIONALE”

L’opinioneL’opinione

Il tour elettorale di Alessandra Moretti, candidata Governatore del centrosinistra, sta vedendo l’ex parlamentare impegnata ogni giorno tra la gente.

E’ al mercato, al bar, a pranzo, in qualche sala. E’ a disposizione delle persone là dove vivono e “tirano a campare”.

Certo, spesso non ci sono bagni di folla ad attender-la, perché non frequenta molte feste folcloristiche, c’è altro. C’è un Veneto vero che non ha sempre voglia di arrostire torelli allo spiedo o di fare polente da guinnes dei primati, e quel Veneto vuole raggiungere per fargli poi la proposta giusta che le permetta di cambiare il corso politico di una regione governata dal centro destra ormai dal 20 anni.

“Sono pronta ad assumermi l’impegno di costruire insieme un ponte tra politica e cittadini veneti - ha detto durante il lancio della sua campagna elettorale - con la più grande campagna di ascolto mai realizzata da un candidato alla guida di una Regione.

Un viaggio da percorrere insieme, una meta da rag-giungere insieme: 579 Comuni, 100 giorni e l’obiettivo di dare a tutti i veneti, nessuno escluso, la possibilità di raccontarmi come immaginano il futuro della Regione. Nessun politico ha mai visitato prima ogni comune della Regione che si candidava a guidare.

Vorrei che fossero i veneti, nelle loro città, nei loro paesi, a dirmi cosa non va, a dirmi cosa li ha delusi, a dirmi cosa si aspettano per un cambiamento che non sia solo una parola, ma sia una realtà da vivere. La vostra passione e il vostro entusiasmo mi accompagneranno in

questo viaggio attraverso i 579 comuni che formano il Veneto. Sono pronta a conoscere uno ad uno i cittadini che sarò chiamata a rappresentare e, soprattutto, voglio che loro possano conoscere la governatrice Alessandra Moretti faccia a faccia”.

Ma la sua è anche la voce di quella che potrebbe essere la prima donna governatrice di una regione che in questa momento su 60 consiglieri conta solamente 2 donne, meno che in Afghanistan, Bangladesh e persino Iraq.

Lo stesso Consiglio regionale che ha bocciato a metà gennaio la doppia preferenza di genere. “La Lega e Forza Italia hanno umiliato ancora una volta - ha com-mentato la Moretti - le donne venete, lasciandoci in una condizione di rappresentanza femminile in Consiglio inferiore a quella di molti Altri paesi. E sono gli stessi

partiti che hanno ridotto il fondo di contrasto alla violen-za di genere a miseri 50 mila euro. Allo stesso tempo la bocciatura del limite a due mandati in Consiglio Re-gionale, anche questa opera di Lega e Forza Italia, è un regalo a chi fa della politica un mestiere, esattamente come 8 degli 11 assessori regionali che sono consiglieri da oltre 10 anni. Le venete e i veneti, invece, hanno bisogno di una politica fatta da donne e uomini che vogliono portare aria nuova in un palazzo occupato da troppo tempo da persone che difendono strenuamente solo i loro privilegi e non il futuro del nostro popolo”

di Maria Pavan

In Veneto l’istituto dell’affi do potrà essere applicato anche agli anziani. La commissio-ne Sanità del Consiglio veneto, presieduta

da Leonardo Padrin (Forza Italia), ha approva-to la proposta di legge presentata da Stefano Valdegamberi (ex Udc ora Futuro Popolare) e sottoscritta da consiglieri Pd, Udc, Lega e gruppo misto.

Il provvedimento, votato all’unanimità in una forma semplifi cata rispetto alla proposta iniziale, tutela il diritto degli anziani a rimanere nel proprio am-biente di vita e ad essere sostenuti nella vita quotidiana da persone, famiglie o associazioni disponibili a prendersene cura, sotto il controllo della rete sociale dei servizi dell’ente pubblico.

Le forme di affi do potranno essere diversifi cate (dal piccolo aiuto dome-stico alla convivenza) e dovranno essere regolate da successivi provvedimenti della Giunta regionale che dovranno specifi care, a tutela di entrambe le parti, i requisiti degli affi datari, gli schemi contrattuali, gli standard del servizio, le procedure di attivazione, i percorsi formativi e le modalità di controllo. La Giunta dovrà emanare i provvedimenti applicativi entro 90 giorni. “L’attuale sistema del welfare sta rapidamente volgendo al collasso – spiega Valde-gamberi - soprattutto perché è sempre più insostenibile fi nanziariamente. C’è bisogno di ricostruire la comunità, le relazioni, il mutuo aiuto. E’ partendo da queste considerazioni che è stata proposta l’istituzione dell’affi do dell’anziano e delle persone in diffi coltà, sulla scorta delle esperienze di affi do familiare, individuale o comunitario già sperimentate con successo con i minori. Questo provvedimento è destinato a cambiare l’impostazione dei servizi di assistenza per gli anziani e le persone in diffi coltà privilegiando un approccio innovativo e più umano, volto a ridare il calore di una famiglia, in via temporanea o defi nitiva, a tante persone sole, isolate o in diffi coltà”.

ANZIANI: VIA LIBERA ALLA LEGGE PER L’AFFIDO

Sociale

“Zaia ammette che in questa legislatura le liste d’attesa non sono

state ridotte, ma punta l’indice sui direttori generali delle Ulss, defi nendoli ineffi caci ed incapaci. Il fallimento è tutto suo e della sua incapacità di mettere i direttori nelle condizioni di lavorare bene. Adesso Zaia chiamerà a rapporto i dirigenti per cercare in extremis di far funzionare meglio il sistema, ma i motivi del fl op sono ben chiari: non ha funzionato l’apertura serale; ha ridotto lo stanziamento per la specialistica ambulatoriale riducendo così le visite convenzionate e costringendo le famiglie a ricorrere alle visite a pagamento; non ha spin-to per l’acquisto di nuovi macchinari, non ha aumentato il personale addetto alla diagnostica e ha applicato il su-per ticket rendendo le visite del privato meno costose di quelle del pubblico”.

Sanità: Sinigaglia (Pd)“LISTE DI ATTESA SEGNANO FALLIMENTO ZAIA”

“Caro assessore, i ve-neti si sono accorti da un pezzo che la

sanità devono pagarsela. Non deve arrivare un nuovo taglio per farlo capire. In molti casi, per un’analisi del sangue, i laboratori privati costano meno dell’ospedale. Così la sanità pubblica perde un sacco di soldi e cede servizi. Perché Coletto si lamen-ta solo adesso, quando noi lo denunciamo da anni? Parlare di cifre forse è prematuro. L’ultimo dato certo, presentato in Commissione, era di 150 milioni di stanziamento in più. Se le ipotesi più negative, un taglio di 240 milioni di euro di trasferimenti statali che dovrebbe subire la sanità veneta, verranno invece con-fermate lo riterremo un atto inaccettabile compiuto dal governo e chiediamo all’assessore Coletto, come referente nazionale per la Sanità delle Regioni, di fare il possibile per scongiurarlo”.

Pipitone (IdV)“SANITÀ: I VENETI SE LA PAGANO DA ANNI”

“C’è l’occasione in sede di riforma del Titolo V della Costituzione di inserire il Veneto tra le regioni a Statuto speciale: noi del NCD

abbiamo subito appoggiato la proposta di Zaia che condividiamo!” Lo afferma in una nota il presidente della commissione affari istituzionali del Consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo (NCD Veneto Autonomo), ricordando che il Gruppo NCD Veneto Autonomo si era immediatamente espresso a favore della lettera mandata ai parlamentari dal governatore Luca Zaia. “Tutti gli esponenti politici del Nuovo centrodestra – ribadisce Toniolo - sostengono questa iniziativa, mentre dobbiamo rilevare che gli esponenti ve-neti del PD in parlamento hanno risposto in modo freddo o si sono messi di traverso.” Neklla nota si ricorda che nel 2014 il Gruppo del NCD Veneto Autonomo ha proposto (primo fi rmatario proprio Toniolo) e fatto votare a maggioranza dal Consiglio regio-nale del Veneto la legge per il referendum sull’autonomia del Veneto. “Se vogliamo uscire dalla crisi, sostenere l’economia delle nostre aziende sul territorio – prosegue l’esponente del NCD - abbiamo bisogno di trattenere maggiori risorse da spendere qui in Veneto: non possiamo più permetterci di mantenere gli sprechi di altri, perché siamo in un’epoca di vacche magre ed è ora che ogni regione italiana sia responsabilizzata e autosuffi ciente. Per questo ho anche più volte proposto che l’autonomia venga conces-sa a tutte le regioni della Penisola in modo che nessuno possa recriminare. Purtroppo - sottolinea Toniolo - i parlamentari di altre regioni (soprattutto quelle già autonome), ad esempio i friulani, quando serve sono capaci di superare le divisioni partitiche e fare fronte comune: mentre in Veneto a quanto pare prevale sempre la divisione: insomma non siamo capaci di fare fronte comune quando il gioco si fa duro. Vorrei rinnovare comunque l’appello di Zaia - conclude Toniolo - rivolgendomi ad entrambi gli schiera-menti: per rilanciare economia e occupazione in Veneto l’unica via è una forma spinta di decentramento o l’autonomia amministrativa della nostra Regione: facciamo fronte comune alla Camera e al Senato per una modifi ca dell’art 116 a favore del Veneto”.

VENETO A STATUTO SPECIALE: FRONTE COMUNE CON ZAIA

Costantino Toniolo (NCD)

Alessandra Moretti al mercato

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26 Voci da palazzo2626 Voci da palazzo

Page 27: Riviera est gen2015 n9

1Voci da palazzo

Un viaggio tra la gente L’obiettivo è raccogliere le istanze del popolo veneto partendo dal basso

La Moretti è partita: 579 comuni in 100 giorniLa prima scelta di campo: si è dimessa dal Parlamento europeo con effetto immediato per restare in Veneto comunque vada

“Il teatrino che si è visto in Consiglio regionale ha mostrato il peggio della

politica. I politicanti di professione hanno prevalso sul buon senso e sulle intenzione dichiarate di pro-cedere ad un radicale rinnovamento generazionale nella politica regionale. Dopo la bocciatura degli emendamenti che rendevano retroattivo il limite dei due mandati è sta-to dato di fatto il via libera ad alcuni consiglieri, in carica da 10 o più anni, di rimanere seduti nei comodi scranni di Palazzo Ferro-Fini per altri dieci anni. Il ricambio ge-nerazionale è fondamentale per garantire linfa nuova al nostro amato Veneto e per evitare il radicamento di inte-ressi sul territorio fi nalizzati solamente alla rielezione”.

Giovanni Furlanetto, GM“ADDIO AL RICAMBIO GENERAZIONALE”

L’opinione

Il tour elettorale di Alessandra Moretti, candidata Governatore del centrosinistra, sta vedendo l’ex parlamentare impegnata ogni giorno tra la gente.

E’ al mercato, al bar, a pranzo, in qualche sala. E’ a disposizione delle persone là dove vivono e “tirano a campare”.

Certo, spesso non ci sono bagni di folla ad attender-la, perché non frequenta molte feste folcloristiche, c’è altro. C’è un Veneto vero che non ha sempre voglia di arrostire torelli allo spiedo o di fare polente da guinnes dei primati, e quel Veneto vuole raggiungere per fargli poi la proposta giusta che le permetta di cambiare il corso politico di una regione governata dal centro destra ormai dal 20 anni.

“Sono pronta ad assumermi l’impegno di costruire insieme un ponte tra politica e cittadini veneti - ha detto durante il lancio della sua campagna elettorale - con la più grande campagna di ascolto mai realizzata da un candidato alla guida di una Regione.

Un viaggio da percorrere insieme, una meta da rag-giungere insieme: 579 Comuni, 100 giorni e l’obiettivo di dare a tutti i veneti, nessuno escluso, la possibilità di raccontarmi come immaginano il futuro della Regione. Nessun politico ha mai visitato prima ogni comune della Regione che si candidava a guidare.

Vorrei che fossero i veneti, nelle loro città, nei loro paesi, a dirmi cosa non va, a dirmi cosa li ha delusi, a dirmi cosa si aspettano per un cambiamento che non sia solo una parola, ma sia una realtà da vivere. La vostra passione e il vostro entusiasmo mi accompagneranno in

questo viaggio attraverso i 579 comuni che formano il Veneto. Sono pronta a conoscere uno ad uno i cittadini che sarò chiamata a rappresentare e, soprattutto, voglio che loro possano conoscere la governatrice Alessandra Moretti faccia a faccia”.

Ma la sua è anche la voce di quella che potrebbe essere la prima donna governatrice di una regione che in questa momento su 60 consiglieri conta solamente 2 donne, meno che in Afghanistan, Bangladesh e persino Iraq.

Lo stesso Consiglio regionale che ha bocciato a metà gennaio la doppia preferenza di genere. “La Lega e Forza Italia hanno umiliato ancora una volta - ha com-mentato la Moretti - le donne venete, lasciandoci in una condizione di rappresentanza femminile in Consiglio inferiore a quella di molti Altri paesi. E sono gli stessi

partiti che hanno ridotto il fondo di contrasto alla violen-za di genere a miseri 50 mila euro. Allo stesso tempo la bocciatura del limite a due mandati in Consiglio Re-gionale, anche questa opera di Lega e Forza Italia, è un regalo a chi fa della politica un mestiere, esattamente come 8 degli 11 assessori regionali che sono consiglieri da oltre 10 anni. Le venete e i veneti, invece, hanno bisogno di una politica fatta da donne e uomini che vogliono portare aria nuova in un palazzo occupato da troppo tempo da persone che difendono strenuamente solo i loro privilegi e non il futuro del nostro popolo”

di Maria Pavan

In Veneto l’istituto dell’affi do potrà essere applicato anche agli anziani. La commissio-ne Sanità del Consiglio veneto, presieduta

da Leonardo Padrin (Forza Italia), ha approva-to la proposta di legge presentata da Stefano Valdegamberi (ex Udc ora Futuro Popolare) e sottoscritta da consiglieri Pd, Udc, Lega e gruppo misto.

Il provvedimento, votato all’unanimità in una forma semplifi cata rispetto alla proposta iniziale, tutela il diritto degli anziani a rimanere nel proprio am-biente di vita e ad essere sostenuti nella vita quotidiana da persone, famiglie o associazioni disponibili a prendersene cura, sotto il controllo della rete sociale dei servizi dell’ente pubblico.

Le forme di affi do potranno essere diversifi cate (dal piccolo aiuto dome-stico alla convivenza) e dovranno essere regolate da successivi provvedimenti della Giunta regionale che dovranno specifi care, a tutela di entrambe le parti, i requisiti degli affi datari, gli schemi contrattuali, gli standard del servizio, le procedure di attivazione, i percorsi formativi e le modalità di controllo. La Giunta dovrà emanare i provvedimenti applicativi entro 90 giorni. “L’attuale sistema del welfare sta rapidamente volgendo al collasso – spiega Valde-gamberi - soprattutto perché è sempre più insostenibile fi nanziariamente. C’è bisogno di ricostruire la comunità, le relazioni, il mutuo aiuto. E’ partendo da queste considerazioni che è stata proposta l’istituzione dell’affi do dell’anziano e delle persone in diffi coltà, sulla scorta delle esperienze di affi do familiare, individuale o comunitario già sperimentate con successo con i minori. Questo provvedimento è destinato a cambiare l’impostazione dei servizi di assistenza per gli anziani e le persone in diffi coltà privilegiando un approccio innovativo e più umano, volto a ridare il calore di una famiglia, in via temporanea o defi nitiva, a tante persone sole, isolate o in diffi coltà”.

ANZIANI: VIA LIBERA ALLA LEGGE PER L’AFFIDO

Sociale

“Zaia ammette che in questa legislatura le liste d’attesa non sono

state ridotte, ma punta l’indice sui direttori generali delle Ulss, defi nendoli ineffi caci ed incapaci. Il fallimento è tutto suo e della sua incapacità di mettere i direttori nelle condizioni di lavorare bene. Adesso Zaia chiamerà a rapporto i dirigenti per cercare in extremis di far funzionare meglio il sistema, ma i motivi del fl op sono ben chiari: non ha funzionato l’apertura serale; ha ridotto lo stanziamento per la specialistica ambulatoriale riducendo così le visite convenzionate e costringendo le famiglie a ricorrere alle visite a pagamento; non ha spin-to per l’acquisto di nuovi macchinari, non ha aumentato il personale addetto alla diagnostica e ha applicato il su-per ticket rendendo le visite del privato meno costose di quelle del pubblico”.

Sanità: Sinigaglia (Pd)“LISTE DI ATTESA SEGNANO FALLIMENTO ZAIA”

“Caro assessore, i ve-neti si sono accorti da un pezzo che la

sanità devono pagarsela. Non deve arrivare un nuovo taglio per farlo capire. In molti casi, per un’analisi del sangue, i laboratori privati costano meno dell’ospedale. Così la sanità pubblica perde un sacco di soldi e cede servizi. Perché Coletto si lamen-ta solo adesso, quando noi lo denunciamo da anni? Parlare di cifre forse è prematuro. L’ultimo dato certo, presentato in Commissione, era di 150 milioni di stanziamento in più. Se le ipotesi più negative, un taglio di 240 milioni di euro di trasferimenti statali che dovrebbe subire la sanità veneta, verranno invece con-fermate lo riterremo un atto inaccettabile compiuto dal governo e chiediamo all’assessore Coletto, come referente nazionale per la Sanità delle Regioni, di fare il possibile per scongiurarlo”.

Pipitone (IdV)“SANITÀ: I VENETI SE LA PAGANO DA ANNI”

“C’è l’occasione in sede di riforma del Titolo V della Costituzione di inserire il Veneto tra le regioni a Statuto speciale: noi del NCD

abbiamo subito appoggiato la proposta di Zaia che condividiamo!” Lo afferma in una nota il presidente della commissione affari istituzionali del Consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo (NCD Veneto Autonomo), ricordando che il Gruppo NCD Veneto Autonomo si era immediatamente espresso a favore della lettera mandata ai parlamentari dal governatore Luca Zaia. “Tutti gli esponenti politici del Nuovo centrodestra – ribadisce Toniolo - sostengono questa iniziativa, mentre dobbiamo rilevare che gli esponenti ve-neti del PD in parlamento hanno risposto in modo freddo o si sono messi di traverso.” Neklla nota si ricorda che nel 2014 il Gruppo del NCD Veneto Autonomo ha proposto (primo fi rmatario proprio Toniolo) e fatto votare a maggioranza dal Consiglio regio-nale del Veneto la legge per il referendum sull’autonomia del Veneto. “Se vogliamo uscire dalla crisi, sostenere l’economia delle nostre aziende sul territorio – prosegue l’esponente del NCD - abbiamo bisogno di trattenere maggiori risorse da spendere qui in Veneto: non possiamo più permetterci di mantenere gli sprechi di altri, perché siamo in un’epoca di vacche magre ed è ora che ogni regione italiana sia responsabilizzata e autosuffi ciente. Per questo ho anche più volte proposto che l’autonomia venga conces-sa a tutte le regioni della Penisola in modo che nessuno possa recriminare. Purtroppo - sottolinea Toniolo - i parlamentari di altre regioni (soprattutto quelle già autonome), ad esempio i friulani, quando serve sono capaci di superare le divisioni partitiche e fare fronte comune: mentre in Veneto a quanto pare prevale sempre la divisione: insomma non siamo capaci di fare fronte comune quando il gioco si fa duro. Vorrei rinnovare comunque l’appello di Zaia - conclude Toniolo - rivolgendomi ad entrambi gli schiera-menti: per rilanciare economia e occupazione in Veneto l’unica via è una forma spinta di decentramento o l’autonomia amministrativa della nostra Regione: facciamo fronte comune alla Camera e al Senato per una modifi ca dell’art 116 a favore del Veneto”.

VENETO A STATUTO SPECIALE: FRONTE COMUNE CON ZAIA

Costantino Toniolo (NCD)

Alessandra Moretti al mercato

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2 Cultura provinciale

L’immagine ha saputo conquistarsi, grazie all’effi cacia, alla capacità di imprimersi nella memoria collettiva e

all’immediatezza comunicativa, uno spazio sempre maggiore nell’informazione. Un processo cominciato oltre un secolo fa, con l’invenzione della fotografi a, che a tutt’oggi non ha smesso di evolversi in nuove forme grazie ai nuovi media e alle nuove tecno-logie. Una mostra unica nel suo genere, a Padova, ripercorre le tappe di questo per-corso attraverso la storia della fotografi a di guerra: 120 immagini, selezionate da Walter Guadagnin, saranno in esposizione dal 28 febbraio al 31 maggio a Palazzo del Monte di Pietà per iniziativa della Fondazio-ne Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ricostruendo una straordinaria storia della rappresentazione del confl itto negli ultimi cento anni. Dalla Prima Guerra Mondiale alla Guerra Civile Spagnola e la Seconda Guerra Mondiale, dalla Guerra d’Algeria, la Guerra del Vietnam, quella serbo-bosniaca e il lungo confl itto medio-orientale, la mostra

conduce fi no ai nostri giorni con l’attacco alle Torri Gemelle, la conseguente Guerra al Terrore e i più recenti focolai in Ucraina e an-cora in Medio Oriente, passando attraverso i confl itti del continente africano.

Il percorso espositivo mette così in luce l’evoluzione dello sguardo in corrispon-denza con le innovazioni tecniche e con i cambiamenti sociali e culturali. Per la Pri-ma Guerra Mondiale, l’accento cade sulle novità tecnologiche con le foto aeree, le immagini dei carri armati, nuovi strumenti di combattimento, e le stesse macchine fo-tografi che, per la prima volta nelle mani dei soldati stessi. Tutte immagini che proven-gono dal ricco patrimonio del Museo della Terza Armata di Padova.

Ancora più preziose le immagini dei gi-ganti della fotografi a del Novecento: Robert Capa, August Sander, Ernst Haas, Eugene Smith e Henri Cartier-Bresson, Bill Bandt, Eugeny Chaldey, che hanno saputo raccon-tare il periodo cruciale della Seconda Guer-ra Mondiale e degli anni del dopoguerra

attraverso i loro scatti. Seguono, la guerra di Algeria con i ritratti di Marc Garanger e quella che è stata defi nita “l’ultima guerra fotografi ca”, quella del Vietnam. Il racconto della guerra, da questo momento in poi, è affi dato principalmente alla televisione; la fotografi a, pur sempre presente sui campi di battaglia, diviene strumento di rifl essione e discussione: per questo la mostra abban-dona il reportage per incontrare l’arte con

i lavori di Gabriele Basilico, Luc Delahaye, Richard Mosse, Gilles Perress e Taysir Batnjj per concludersi da un lato con la dramma-tica ostentazione delle giornate di rivolta ucraine da parte di Boris Mikhailov, dall’al-tro con il progetto – interamente prodotto e fi nanziato per questa occasione – di Adam Broomberg & Oliver Chanarin, che da anni rifl ettono proprio sulla guerra e sul modo di rappresentarla.

di Laura Organte

120 immagini raccontano con forza confl itti dell’ultimo secolo,dalla Grande Guerra alle Torri Gemelle, fi no alla crisi ucraina

La mostra al Palazzo del Monte di Pietà Dal 28 febbraio al 31 maggio l’esposizione unica nel suo genere

Scatti di guerra, per ricordare

Gabriele Basilico, Beirut 1991: una delle foto in mostra

Si intitola “Franco Beraldo. La verità del colore. Opere 1979-2014” ed è la più ampia antologica sino ad

ora dedicata all’artista veneziano, in espo-sizione al Centro Culturale Altinate San Gaetano fi no al 1 marzo. Partito da un paesaggismo inondato di luce mediterra-nea e sensibile alle atmosfere essenziali e quiete di Giorgio Morandi, Franco Beraldo in trentacinque anni di pittura ha esplorato le profondità dell’olio e dell’affresco e le ha voltate a una visione personale in cui cieli, edifi ci, alberi, colline sfumano in forme astratte dalle tinte accese e dai toni vibranti. I suoi lavori più recenti, tempere su carta di raffi nata gestualità, assieme ai vetri realizzati negli ultimi anni nelle fornaci di Murano fanno rileggere tutta la sua attività come una lunga e inarrestabile ricerca della verità del colore.

PITTURA

L.O.

La verità del coloredi Franco Beraldo

L’artista veneziano Beraldo

Nuova sede ad Abano E’ gestito dall’associazione Khorakhanè

Ha aperto i battenti uffi cialmente il 31 dicembre scorso, con la festa di Capodanno, e ha già registrato il tut-

to esaurito nelle serate in programma per gennaio: il laboratorio culturale I’M, in via Brustolon, ideato e gestito dall’Associazione Khorakhanè, ha decisamente iniziato bene il nuovo anno e promette ancora meglio per i mesi a venire. Parte del Progetto “Nuove Energie” e realizzato in partnership con la Cooperativa Sociale Nuova Idea e il Patro-cinio del Comune di Abano Terme e della Regione Veneto, il laboratorio arriva proprio in concomitanza con i dieci anni dell’Associa-zione, creata nel 2004 da un gruppo di gio-vani uniti dal desiderio di proporre iniziative e stimoli sui temi della tutela ambientale, dello sviluppo sostenibile, dell’integrazione e della tutela dei diritti umani.

Un’anteprima del laboratorio il pubblico l’aveva già avuta la scorsa estate, in occasio-ne del festival So Far So Good, che aveva ab-bandonato la sede tradizionale di villa Bassi per approdare nel giardino esterno di 3000 metri quadri, ma dal 1 gennaio sono entrati in funzione tutti gli spazi della nuova sede. Cuore del laboratorio l’ampio spazio di 450 metri quadrati pensato per concerti, spetta-coli, incontri e conferenze, c’è poi l’area di co-working, un fenomeno che prende sem-

pre più piede anche in Italia e il laboratorio artigianale, attrezzato per la lavorazione di diversi materiali, è attivo anche per la pro-

duzione di arredi, scenografi e ed allestimenti con tecniche di riciclo e di upcycling. Sono già attivi, inoltre, I.M Swap, uno spazio perma-nente dedicato allo scambio di vestiti e libri, per stimolare la diffusione di consumi soste-nibili. (venerdì, sabato 22.00- 24.00 e do-

menica 11.00-15.00), I’Meating, con piatti sfi ziosi preparati con prodotti di stagione e a km 0 (dal martedì al sabato dalle 12.30 alle 14.00 e prima degli eventi serali) e il Sun-day Brunch, ogni domenica dalle 11.30 alle 15.00. Infi ne, I’M Art si occupa di pratica curatoriale e di progettazione di allestimenti per esposizioni di arte contemporanea. Si rivolge agli artisti, inserendoli in un contesto dinamico e di respiro internazionale, mentre I’M Design della realizzazione di arredi e sce-nografi e eco-friendly con materiali di recupe-ro attraverso tecniche di riciclo e di up-cycling caratterizzano tutto il Laboratorio Culturale I’M, ma vengono progettati e prodotti anche su richiesta.

Un ampio spazioper concerti,spettacoli, incontrie conferenze, conl’area co-working

L.O.

Nuove energie e idee vincential laboratorio culturale I’M

E’ già un successo l’apertura del laboratorio culturale

TEATRO E MUSICA

ALAN PARSONS IN CONCERTO È passato alla storia come l’ingegnere del suono del bestseller fl oydiano “The Dark Side Of The Moon”, prima della sua parte-cipazione alle produzioni di “Abbey Road” e “Let it Be”: Alan Parsons farà tappa al Gran Teatro Geox di Padova giovedì 26 marzo, con “The Greatest Hits Tour” un concerto straordinario, nel quale ripropone tutti i suoi grandi successi dagli gli storici “Time”, “Eye in the sky” e “Psychobabble”, a quelli più recenti, nel suo ultimo album A Valid Path uscito nel 2004.

ARTE & CINEMA AL LUXTornano gli appuntamenti all’insegna del binomio arte e cinema al Lux: in contempo-ranea mondiale, tour cinematografi ci esclusivi, fi rmati dalle più importanti produzioni internazionali, guideranno la platea alla scoperta di artisti, dipinti e spazi museali d’eccezione: dopo Matisse (27 gennaio), è la volta di Vermeer e della sua celebre “Ragazza con l’orecchino” di perla del Museo Mauritshuis (24 febbraio), di Rem-brandt dalla National Gallery di Londra e dal Rijkmuseum di Amsterdam (2 aprile), dell’Hermitage (28 aprile) e di Van Gogh e il suo museo (2 giugno).

IL CIGNO NEROSabato 28 febbraio, alle 21.30 sul palcoscenico del Teatro Geox approda lo spettacolo “Il Cigno Nero”, un raffi nato omaggio al celebre balletto del repertorio classico di Piotr Ilich Ciaikovsky protagonista recentemente del fi lm “Black Swan” di Darren Aronofsky, che ha valso a Natalie Portman il premio Oscar come Miglior Attrice. In scena stelle affermate del fi rmamento della danza come l’étoile in-ternazionale Giuseppe Picone, Ashley Bouder, Joaquin de Luz e stelle del futuro, come Alessio Rezza e Flavia Stocchi e altri primi ballerini e solisti provenienti dai maggiori teatri italiani, quali La Scala di Milano e l’Opera di Roma.

a cura di Laura Organte

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1 sport piazza

Gli organizzatori lanciano una richiesta a tutti i cam-minatori della Corri x Padova: “Abbiamo tantissime persone che ogni settimana seguono i nostri istruttori

lungo il percorso che è stato predisposto per i Walkers. Pe r offrire maggiore sicurezza, avremmo urgente bisogno (an-che per stasera) di trovare 3 o 4 persone che ci aiutino a seguire il gruppo, come facevano i Ciclopici l’anno scorso. Andrebbe bene utilizzare la bicilcetta e noi potremmo, per chi non ce l’ha, metterne a disposizione per questo ser-vizio. Comunque anche a piedi si può seguire il grupppo ad aiutare le persone negli attraversameni ed a tenerle il più compatte possibile. Se qualcuno è disponibile, abbiamo qualche piccolo riconoscimento da offrire. Inviate una eMail a [email protected] e poi lo staff vi con-tatterà o presentatevi direttamente al Gazebo dell’US Acli presente ogni settimana al Villaggio CXP. Grazie”.

L’APPELLO CERCASI VOLONTARIAnche lo stadio Euganeo è stato piacevolmente invaso dai runners della Corri x Padova e a salutare gli atleti c’erano altri atleti: i Bianco-

scudati Padova. Alla partenza erano presenti, oltre al vice presidente Edoardo Bonetto, anche l’ammi-nistratore delegato Roberto Bonetto e i calciatori Dionisi, Sentinelli e Ilari.

Continuano gli appuntamenti del giovedì di corsa attraverso la Città del Santo. Eventi organiz-zati nei minimi dettagli che assicurano a chi corre sicurezza, assistenza e tanta divertente compagnia.

La maggior parte dei partecipanti si registra e ri-ceve la CXP Card che ha molteplici funzioni: la prima riguarda la registrazione della presenza del singolo atleta al Villaggio CXP: questo consentirà di verifi ca-re quante volte ha partecipato alla Corri X Padova. I più assidui, infatti, potranno godere di particolari opportunità, premi e riconoscimenti nel corso della stagione.

La seconda funzione riguarda la possibilità di

A saluta gli atleti anche i biancoscudati Padova

Cxp all’Euganeo: una corsa da fuoriclasseLa CXPCard permette ad ognuno di conoscere i propri tempi, partecipare all’assegnazione dei premi tutte le settimane e avere una pagina personale

vincere i premi messi a disposizione ad ogni uscita dai partners/sponsor: infatti già da qualche tempo, con una procedura informatica del tutto automatica, mentre i runners sono impegnati nel giro, vengono sor-teggiati dei numeri di tessera a cui vengono abbinati dei premi; subito dopo i numeri dei vincitori vengono caricati sui pc dei totem all’arrivo.

Quando i partecipanti transitano di fronte ai totem all’arrivo non solo verrà segnalato il loro nome e tem-po ma anche se hanno vinto un premio (da ritirare la sera stessa al Villaggio CXP oppure - novità - aprendo la propria pagina personale comparirà subito una se-gnalazione se ci sono premi da ritirare. I premi che non sono ritirati entro la settimana successiva potranno essere rimessi in sorteggio.

La terza funzione consente agli iscritti di verifi care la media di percorrenza ottenuta nel percorso; i tempi saranno sempre riferiti allo start dato dallo Speaker nelle due partenze distinte Runners e Walker.

Al ritorno al Villaggio CXP, sotto gli archi all’ingres-

so si troveranno: sulla destra un totem per la rilevazio-ne dell’arrivo dei Walkers e sulla sinistra due totem per la rilevazione dell’arrivo dei Runners.

Per registrare l’arrivo, non occorre togliere la CXP Card dal taschino del gilet! Per il calcolo delle medie verrà fatta una misurazione del percorso in diretta con apparati Polar messi a disposizione dal negozio 1/6 H: farà pertanto fede la misurazione del percorso fatta in diretta in serata e non quella preventiva quando vie-ne dichiarata la mappa del percorso.

Non verrà stilata alcuna classifi ca: le medie rileva-te saranno tra le informazioni che ognuno potrà consul-tare sulla propria pagina personale StellaWay.

Per vedere i dati rilevati: con lo Smart Phone (se presente opzione NFC abilitata): appoggiare CXP Card sul telefonino e attendere che si apra la pagina perso-naleCon il sito www.stellaway.it, andando alla voce di menu servizi/accesso alla pagina personale. Inserire poi per esteso il proprio codice presente sulla Card (es. CXP1400001)

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L’EditorialeL’Editoriale

Non è diffi cile, soprattutto in perio-di come questi di grande morbilità legata agli effetti dell’infl uenza e

delle sue complicanze, sentire pazienti che si lamentano per le lunghe ore di attesa trascorse nei Pronto Soccorsi Ospedalieri.

La colpa si è sempre fatta ricadere e sul numero degli accessi inappropriati e in modo particolare sui cosìdetti “codici bianchi”.

Dai dati illustrati all’ ultimo Congres-so Nazionale della Società di Medicina Emergenza-Urgenza è emerso che gli accessi inappropriati, cioè quelli che po-trebbero trovare risposta ai loro problemi di salute in sedi diverse, costituiscono il 30% degli accessi ai Pronto Soccorso, praticamente 1 accesso su 3 risultereb-be non appropriato; di questo 30% il 95% è formato da codici bianchi che individuano i casi meno gravi e urgenti e il 20% da codici verdi.

Pur costituendo il 30% del totale questi accessi risultano gestiti in tempi brevi e richiedono un limitato impegno da parte del personale dedicato che quantifi cato in limiti temporali non rag-giunge il 15% delle ore totali.

di Francesco Noce*

IL PRONTO SOCCORSO, GLI ACCESSI INAPPROPRIATI E IL FALSO PROBLEMA DEI CODICI BIANCHI

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi

e odontoiatri di Rovigo

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Pronto soccorso, solo quando serve

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Due parole sul dolore

Due

A pag. 33

Perchè è utile la visita oculistica

Prognosi del restauro protesico

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L’EditorialeL’EditorialeSegue da pag.

L’impegno più gravoso del personale del Pronto Soccorso è invece rivolto verso i casi più gravi (codici verdi,gialli,rossi) che dovrebbero essere ricoverati entro 6 ore secondo gli standard di riferimento e invece re-stano relegati in Pronto Soccorso per molto più tempo richiedendo molto più impegno da parte del personale e conseguentemente comportano un rallentamento ed una attesa proporzionalmente maggiore dei nuovi accessi.

“La vera inappropriatezza, secondo gli specialisti dell’ emergenza-urgenza, per il Pronto Soccorso non è tanto il paziente con un codice basso, ma il paziente in barella in attesa di essere ricoverato in un altro reparto dell’ Ospedale. L’analisi corretta dei dati orienta a progettare interventi e destinare risorse non tanto sul problema degli accessi impropri,quanto piuttosto su altri fattori che sono i reali determinanti dell’affol-lamento dei Pronto Soccorso:i percorsi intra-ospedalieri dai Pronto Soccorso ai Reparti e i percorsi di uscita dall’ Ospedale al Territorio,dove è indispensabile rafforzare il sistema delle cure territoriali, il supporto domiciliare e la rete delle strutture residenziali e intermedie”.

Di circa un terzo della popolazione che ogni anno si reca in Pronto Soccorso dai casi più gravi ai casi meno gravi fi no a quelli banali per circa 24 milioni di accessi nel 2013, l’1% sono codici rossi,18% gialli, 66% verdi, 15% bianchi, e si tratta per lo più di pazienti anziani malati e soli (4 milioni l’anno), incidenti stradali (175mila/anno);ictus (200mila casi/anno) infarto e malattie cardiache (75mila casi/anno).

Il 98% dei codici bianchi, l’ 88% dei codici verdi e il 64% di quelli gialli viene dimesso direttamente dai Pronto Soccorso, ma i problemi veri sono per quelli che necessitano di ricovero la cui attesa può variare da 1 a 6 giorni e che costituisce l’ endemico e ormai cronico problema del sovraffollamento dei Pronto Soccorso italiani.

E’ anche vero che una riorganizzazione operativa che semplifi chi atti burocratici, che preveda percorsi diagnostici facilitati,c he consenta di implementare il personale dedicato, sia in conformità alla struttura(pianta organica) sia in relazione a bisogni particolari e momentanei, anche ricorrendo a personale proveniente dai reparti in mo-menti critici,(perché non si possono elefantizzare strutture che in altri momenti risulte-rebbero inutilmente sovradimensionate), accompagnata da una riorganizzazione terri-toriale in grado di far fronte a tutti quei problemi di salute che non necessitano,almeno in prima battuta, dell’ intervento del Pronto Soccorso, potrebbero dare una grossa mano ad alleggerire situazioni oggi oggettivamente diffi cili sia per i pazienti che per gli stessi operatori medici e non medici.

IL PRONTO SOCCORSO, GLI ACCESSI INAPPROPRIATI E IL FALSO PROBLEMA DEI CODICI BIANCH

di Francesco Noce*

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

L’interventoL’intervento

Il fi orire di pubblicità relative a centri odontoiatrici low cost, facenti riferimento a catene di franchising più o meno note in questi ultimi anni si è fortemente consolidato. La liberalizzazione della pubblicità, grazie al decreto Bersani, ha reso questo fenomeno di grande impatto mediatico ma nonostante ciò ancora oggi la realtà vede nella rete degli studi

professionali capillarmente distribuiti sul territorio il sistema che garantisce una assistenza di qualità. Queste società di capitali hanno come principale e forse unico obiettivo il profi tto e per questo il modello ideale di odontoiatria, non potrà mai essere quello delle cliniche low cost. Per l’odontoiatra il guadagno è il mezzo per poter svolgere al meglio la propria attività medica e non il fi ne da raggiungere a tutti i costi. Oggi assistiamo sempre più frequentemente alla crescita ed alla diffusione dei “supermercati del dente” dove il rapporto con l’utenza si sostanzia nell’offerte di “prestazioni” a tariffe scontate, quasi si trattasse di prodotti da banco. Deve essere ben chiaro a tutti che gli odontoiatri non vendono merci, ma forniscono cure sanitarie!La cura odontoiatrica non è realizzabile in serie e come per tutte le specialità mediche e chirurgiche necessita di abilità tecniche e di preparazione scientifi ca per offrire la cura più adatta e costruita su misura del paziente. Le cure odontoiatriche, hanno un costo elevato se si desidera mantenere un livello di qualità, ed i costi non possono essere compressi oltre un certo limite. Nonostante questo la pubblicità dilagante di una certa odontoiatria fi nalizzata al lucro, lancia un messaggio diverso che spesso fa breccia tra gli ignari pazienti. Si vuol far credere che rivolgendosi alle strutture in franchising si può risparmiare fi no al 50% su terapie comunque costose, non sempre necessarie e guarda caso proprio a più alta redditività per le Società; si parla di di interventi protesici con impianti e corone in ceramica proposte come se si trattasse delle uniche opzioni terapeutiche possibili.Le campagne pubblicitarie stanno creando una situazione paradossale in cui si propone la terapia prima della diagnosi. Ci si reca presso questa strutture ,si viene sottoposti ad una visita, poi ci viene prospettata una fi nanziaria, il piano prevede estrazione dei denti ed impianti con capsule in ceramica nello stesso giorno,quasi che tutti i pa-zienti avessero la stessa patologia, cercare di salvare qualche dente? E’ perdita di tempo si guadagna di meno! Ed allora avanti con estrazioni, impianti ceramiche. Noi siamo ben consci che il problema dell’accesso alle cure odontoiatriche da parte delle persone con diffi coltà economiche esiste, ma non ci siamo mai tirati indietro perché privilegiamo un rapporto diretto e di fi ducia con i nostri pazienti certamente rateizziamo gli im-porti ma senza fi nanziarie o interessi.Quindi:Il paziente deve essere informato dal proprio odontoiatra circa il suo stato di salute e sulle soluzioni terapeutiche più addette al suo problema e non ingannato da cartelloni pubblicitari e pagine di giornali con forme di pubblicità ingannevoli; non vogliamo che si diffonda una cultura della comunicazione fi nalizzata esclusivamente alle vendita di un prodotto(impianto, corona in ceramica); vogliamo che il paziente sappia chi è il professionista che lo cura,che indaga con attenzione sui problemi odontoiatrici, che conosce la storia clinica e familiare di quel paziente e non che sia curato di volta in volta da operatori differenti che non essendo i titolari non sono in grado di agire secondo scienza e coscienza ma devono sottostare alle strategie di mercato dettate da qualche manager seduto dietro a qualche scrivania spingendo verso una terapia piuttosto che un ‘altra che potrebbe essere molto più conservativa Nei nostri studi si fa prima una diagnosi, poi si concorda una eventuale terapia che il più delle volte è tesa al risparmio dell’elemento dentario e soprattutto noi siamo sempre presenti.

*Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

ESSENZIALE LA FIDUCIA DEL PAZIENTEdi Dott. Bruno Noce*

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interrotte. Colpisce il 18-20% della popolazione anziana.

3 - La Cataratta: La cataratta è la pro-gressiva opacizzazione del cristallino, una lente biconvessa, grande il doppio di una lenticchia, situata all’interno del nostro occhio, appena dietro all’iride. La cataratta è la principale causa di ceci-tà trattabile presente in tutti i paesi del mondo e

colpisce soprattutto persone sopra i 60 anni. Al contrario di quanto talvolta si pensi,la cataratta non è un velo che scende sopra l’occhio, ma è una progressiva ossidazione, disidratazio-ne, ispessimento ed opacizzazione del nostro cristallino, che determina una riduzione progressiva della vista.

4 - Assotigliamento o rotture della retina: La retina è una sottile membrana nervosa che riveste la parte interna dell’occhio. Le sue cellule se danneggiate non possono ricosti-tuirsi. Le rotture o lacerazioni retiniche rientrano nelle altera-zioni degenerative specifi che della periferia retinica. La causa principale è una progressiva insuffi cienza di vascolarizzazione retinica della periferia retinica, concause sono le trazioni vitreo-retiniche periferiche e la miopia medio – elevata. Una rottura retinica non riconosciuta può portare al distacco di retina e questo può indurre perdita della vista. Infi ne il fondo oculare è l’unico punto del corpo umano dove possiamo osservare diret-tamente la circolazione nella persona vivente. Questo diventa importante in tutte le persone che sono colpite da: Ipertensio-ne, diabete malattie del sangue, malattie neurologiche.

L’oculista è il medico specializzato nella diagno-si precoce e nel trattamento delle patologie oculari e di tutti i disturbi oculari associati alle

malattie generiche, che sfociano in disturbi della vi-sione. Non da ultimo all’oculista compete la prescri-zione di un buon paio di occhiali da vista o di lenti a contatto nonché il trattamento delle ametropie, fi no all’intervento chirurgico.

Come funziona un occhio normale? In un occhio normale i raggi luminosi, nella visione da

lontano, convergono sullo strato pigmentato della retina per formare un’immagine a fuoco. L’immagine, che viene letta dalla nostra retina con un numero infi nito di cellule sensoriali puntiformi, è capovolta, come accade all’immagine che si forma sulla pellicola fotografi ca. Il cervello elabora le infor-mazioni visive provenienti dai due occhi unendole in un’unica impressione visiva, il modello di quello che noi vediamo - o vorremmo vedere.

Le 4 cose che un occhio può nascondere:1 - Il Glaucoma: Il glaucoma è una malattia oculare,

defi nito il ladro silenzioso: è la malattia che ruba lentamente la vista determinando un aumento della pressione intraocu-lare. Spesso è senza sintomi. E’ tra le più frequenti cause di cecità nel mondo (colpisce circa il 2% dei soggetti di età superiore ai 35 anni). La cecità legata al glaucoma si può quasi sempre prevenire purché la malattia sia diagnosticata e curata tempestivamente.

2 - Degenerazione Maculare: La DMS è una alterazio-ne progressiva della regione centrale del tessuto retinico, la macula, deputata alla visione centrale, cioè alla distinzione dei dettagli più fi ni delle immagini ed al riconoscimento dei colori. Colpisce il 18-20% della popolazione anziana. Sintomi iniziali sono la visione distorta delle righe che appaiono ondulate o

Perchè è utile la visita oculistica

Dr.ssa Anna Laura Giacomin Medico Chirurgo specializzata in OculisticaPoliambulatori AquafitVia dei Soranzo, 4 - Scorzè (Ve)Tel. 041 5848500

Dott.ssa Anna Laura Giacomin

multidisciplinare. Esistono farmaci e procedure tera-peutiche effi caci in grado di far scomparire o ridurre sensibilmente il dolore tuttavia proprio l’approccio multidisciplinare mette in condizione di risolvere, se possibile, il problema alla base. Per esempio una tensione anomala dei muscoli del tratto cervicale può causare frequentemente cefalee, vertigini, nausea o senso di ottundimento. In questo caso

approccio multidisciplinare signifi ca trattare non il mal di testa in sé o il mal di schiena, ma la persona, facendo interagire fi gure differenti come il fi sioterapista ed il medico ciascuno nel proprio ambito di competenze. Al fi ne di limitare l’utilizzo dei farmaci si fanno interagire branche diverse della medicina inte-grando per esempio la fi toterapia, l’omeopatia, l’agopuntura o le rifl essoterapie come per esempio l’auricoloterapia sempre sotto diretto controllo del medico in condivisione col paziente. Sempre se necessario si agisce inoltre correggendo posture scorrette, l’alimentazione, il peso e quanto altro necessario in un approccio globale alla persona curando se possibile la causa, ancora prima del sintomo. Nella nostra struttura fi gure differenti interagiscono al fi ne di elaborare un “progetto di cura” fatto di terapie fi siche e mediche. Proprio per creare questo percorso, la prima visita in terapia antalgica dura ge-neralmente più di un’ora e mezza, dando spazio al dialogo e alla possibilità di cominciare una seria alleanza terapeutica medico-paziente.

Il dolore può essere considerato come una cate-goria di sensazioni somatiche associate a danno in atto o potenziale. Si tratta quindi essenzial-

mente di un meccanismo di difesa che sfrutta proprio a tal fi ne alcune vie del sistema nervoso che conferiscono al dolore una forte componente emozionale. Per questa ragione la percezione del dolore risulta soggettiva. Le vie nervose e biochi-miche attivate dalla sensazione dolorifi ca creano una serie di risposte molto complesse e articolate che coinvolgono il sistema endocrino e il sistema immunitario. Si spiegano così fenomeni che incorrono dopo una situazione di sofferenza prolungata e che comprendono essenzialmente maggiore suscettibilità alle infezioni, orientamento catabolico del me-tabolismo e squilibri omeostatici. Molto spesso il dolore o la terapia antalgica in sé vengono associati a condizioni gravi o a stati terminali. In realtà la maggior parte dei dolori che la po-polazione sperimenta non sono causati da malattie incurabili, bensì originano a livello muscolare, osseo ovvero ancora ner-voso e, col tempo in alcune persone tendono a cronicizzare. Il dolore che si perpetua (come accade per esempio nell’artrosi o nelle contratture muscolari cervicali o lombari) crea un circo-lo vizioso, che tende ad autoalimentarsi e perpetrarsi nel tem-po. Il problema non riguarda solo persone anziane ma anche persone in età giovanile che si trovano spesso a dover fare i conti con mal di schiena, dolori cervicali e cefalee. Il problema del dolore è un problema complesso, una persona che soffre per un mal di schiena o una cefalea o un altro dolore che si ripresenta periodicamente va più spesso di un’altra incontro a depressione per le limitazioni che il dolore in se può portare nella sua vita e a causa del senso di frustrazione che una si-tuazione di sofferenza irrisolta da molto tempo porta con se. Il dolore è molto spesso un problema che richiede un approccio

Due parole sul dolore

Medico ChirugoPerfezionato in Terapia del Dolore e Cure PalliativePoliambulatori AquafitVia dei Soranzo, 4 - Scorzè (Ve)Tel. 041 5848500

Dott. Davide Vaccarin

Studio dentisticoDental team s.r.l del dott. Diego LonghinCampagna Lupia (VE)- 30010 - tel. 0415140094

dall’intervento, ovvero di fi ssarvi sopra le co-rone provvisorie o la dentiera defi nitiva nella stessa seduta. Gli impianti inseriti con la tec-nica del carico immediato si osteointegrano (si integrano all’osso) nello stesso identico modo degli impianti caricati tradizionalmente (carico differito) e si può dare una protesi fi ssa al paziente immediatamente dopo aver inserito gli impianti. La soluzione su impianti

è quella che meglio riproduce la situazione natura-le dove le radici naturali perdute sono sostituite con “radici artifi ciali” in titanio su cui verranno ancorate strutture protesiche fi sse, senza fare ricorso a strut-ture rimovibili, in assenza di elementi naturali vicini.

Per quali pazienti?L’implantologia è oramai considerata una pratica

chirurgica di routine, con prospettive di successo eccel-lenti, rispetto a quella che era praticata in passato, al punto tale che non c’è un limite di età per fare ricorso all’implantologia, anche in considerazione della ridot-ta invasività dell’intervento. Le tecniche chirurgiche attuali e i biomateriali sempre più sicuri, in defi nitiva, ci offrono una strada sempre più collaudata per ripri-stinare la funzione masticatoria, in altre parole per tornare a goderci la buona tavola, per ricostruire il nostro sorriso, per ristabilire la nostra sicurezza per-sonale.

Cos’è l’implantolgia?L’implantologia è diventata negli ultimi

anni pratica corrente, impiegata per suppor-tare denti singoli, ponti o arcate complete, laddove siano stati perduti i denti naturali per carie, malattia parodontale o per traumi. I denti perduti possono essere rimpiazzati con impianti dentari, ossia viti in titanio che sostituiscono le radici dei denti. Gli impianti possono comunque venire impiegati per supportare una protesi rimovibile, qualora la stabilità e la ritenzio-ne di quest’ultima non dovesse risultare adeguata. La condizione necessaria per alloggiare le viti implantari è che l’osso mascellare sia di altezza, spessore e qualità suffi ciente a garantirne la stabilità nel lungo periodo.

E se l’osso non è di quantità e qualità ade-guata?

In questi casi non occorre rinunciare ai denti fi ssi né agli impianti, ma si possono eseguire operazioni di Ricostruzione Ossea con la quale si può aumentare l’altezza o la densità dell’osso mascellare naturale del paziente prima del posizionamento degli impian-ti, preparando un sito implantare solido e stabile. Naturalmente nessuna tecnica chirurgica è applicabile indiscriminatamente a tutti i pazienti e in tutti i casi: il parere favorevole potrà essere espresso solo dopo attenta valutazione del singolo caso, con l’aiuto delle indagini radiografi che e della diagnostica per immagini (radiografi a panoramica e TAC Dental Scan).

Cos’è la tecnica del Carico Immediato? È sicura?

In casi selezionati è possibile anche inserire gli impianti dentali in titanio e “caricarli” entro 24-48 ore

Tecnologia al servizio del sorriso

Il dott. Diego Longhin

dili dei vettori spaziali e le imbottiture delle tute degli astronauti; grazie alle sue particolari caratteristiche di adattamento alle forme del corpo, questo materiale è particolarmente indicato nei materassi e nei guanciali. La proprietà principale del Memory è quella di adattar-si perfettamente alla forma del corpo, per poi ritornare gradualmente alla propria forma originale una volta che il corpo viene tolto.

Il Memory è capace di reagire alla temperatura del corpo e di seguirne i contorni affi nché il peso venga distribuito in maniera uniforme su tutta la superfi cie di appoggio, facendo in modo che non si creino punti di pressione localizzati.

“Il dolore vertebrale è un proble-ma frequente ed importante. L’80% della popolazione mon-

diale nell’arco della propria vita, alme-no una volta, soffre di un’ episodio di lombalgia (dolore alla colonna lombare) e/o lombosciatalgia (dolore irradiato anche agli arti inferiori) e , il “mal di schiena” è un problema che interessa la maggior parte delle persone sia per motivi strutturali della colonna ma so-prattutto posturali e lavorativi”.

“Il riposo notturno è indispensabile per consentire al fi sico il recupero delle energie e ristabilire i giusti equilibri biochimici, nervosi e fi sici. Dormire bene è fa-vorito oltre da come si dorme e quanto si dorme, anche da “su cosa si dorme”.

“Sicuramente il memory è uno dei materiali mi-gliori: è tecnologico e riciclabile, si adatta all’anatomia del corpo, garantisce un ottimo comfort, contribuen-do alla creazione del miglior microclima attorno alla persona durante il sonno. Per la peculiarità della sua composizione il memory rispetta le curve fi siologiche e reagisce alle sollecitazioni garantendo il massimo degli standard qualitativi e sanitari e un riposo piacevole e rilassante”.

Il Memory è un materiale antidecubito di nuova concezione termosensibile ed automodellante, a lenta decompressione, indicato per offrire un comfort termo-variabile. Il Memory è una schiuma visco-elastica “a lento ritorno”, creata dalla NASA per equipaggiare i se-

Dolore lombale? Apri gli occhi sul sonnoDormiflex informa: materassi e reti certificati dispositivo medico classe 1 ce

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Page 34: Riviera est gen2015 n9

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Page 35: Riviera est gen2015 n9

4 Pet

Cinque Natalini tre femmine e due maschiet-ti. Futura taglia piccolina,

circa kg.10. I volontari sotto l’albero di natale hanno trovato queste

creature. Ora i natalini sono le new entry. Obbligo di sterilizzazione a 6 mesi.

Burro detto jepo Maschio di 1 anno,

nato luglio 2013, taglia piccola, circa kg.7-8. Carattere tranquillo e

buono. E’ arrivato in ca-nile perché era diventato

un problema per la sua famiglia.

Tre cuccioli ma-schietti di circa 3

mesetti. Futura taglia medio

contenuta, circa kg.15. Ecco altre creature in cerca di una famiglia.

Fred Mini pelosetto, maschio di circa 5

kg, forse di 6 mesi. Carattere mite e

coccolone. Fred è sereno e tranquillo.

Cerchiamo per lui una nuova famiglia.

Lodovico DamianiPersonal Dog Trainer

Carissime lett rici e lett ori, amici ed amanti del meraviglioso mondo dei cani, iniziamo oggi un lungo viaggio insieme, alla scoperta di mille curiosità che riguardano un rapporto recipro-co che dura tutt a la vita del nostro cane. Un amore da parte nostra che non fi nisce nemmeno con la scomparsa del nostro “amico”. Mi chiamo Lodovico Damiani, da oltre 15 anni vivo fantasti che esperienze con tutt e le specie di cani e sono un PERSONAL DOG TRAINER. Non opero nei campi scuola, ma di-rett amente nelle famiglie, perché ritengo che, lavorando dove il cane vive l’80% della sua vita, si possono individuare meglio le cause e le problemati che del rapporto proprietario/cane.Il mio primo cane è stata una femmina di rott wailer, di nome Lilly, presa ad Istanbul, dove ho lavorato da solo per 3 anni. Lei parlava turco, io parlavo italiano e all’inizio non ci capivamo mai. Dopo vari tentati vi, ho scoperto il segreto della comu-nicazione reciproca. I cani capiscono molto bene due cose: la postura del nostro corpo e la tonalità della nostra voce. Il primo passo è proprio far capire al nostro cane, sin dal primo

contatt o quali sono le regole nostre e della casa in cui vivrà. Avremo nel nostro viaggio cartaceo anche il prezioso aiuto di veterinari molto qualifi cati , dai quali potrete avere risposte su dubbi riguardanti problemati che fi siologiche

del vostro compagno di vita.Nelle prossime edizioni vi parlerò delle più comuni

razze presenti nelle nostre famiglie, esaltandone pregi e virtù.Una domanda ricorrente che tante persone mi pongono è: quanti animali domesti ci e quanti cani ci sono in Italia? Secon-do le ulti me sti me più recenti il numero di animali che vivono nelle nostre case è di circa 50 milioni, compresi pesci, uccelli, volati li da corti le e piccoli roditori, sempre più in aumento, etc. Il numero dei cani, regolarmente registrati all’anagrafe cani-na è di circa 7 milioni, i randagi invece, presenti sopratt utt o nelle regioni del sud Italia sono in costante diminuzione grazie all’otti mo lavoro delle Asl veterinarie locali. Il numero dei gatti invece, mancando l’iscrizione anagrafe uffi ciale obbligatoria, si att esta oggi a circa 7 milioni e mezzo. Pensate che solo a Milano, dati uffi ciali esistono 600 colonie feline accudite da volontari organizzati e protett e da normati ve nazionali, regio-nali e comunali. Altra domanda molto ricorrente da parte delle persone è quante razze di cani esistono in Italia. Nell’ulti ma Esposizione Internazionale di Verona, dicembre 2014 erano presenti 203 tra razze e sott o razze regolarmente registrate all’anagrafe canina nazionale.Nelle prossime edizioni insieme ai vostri suggerimenti , par-leremo dett agliatamente dei problemi comuni a tanti ssime famiglie nel rapporto di convivenza tra noi e i nostri cani e prenderemo in visione le caratt eristi che specifi che delle razze più presenti nelle nostre case.

Con il Personal Dog Trainer comincia un lungo viaggio alla scoperta del nostro “amico” a quattro zampe

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L’ESPERTO

ADOTTAMI

Terry femmina giovane, forse di 1 anno, taglia me-dia di circa kg.20. Di Terry

non abbiamo storia solo una richiesta d’aiuto per una

creatura bisognosa. Ha un carattere equilibrato; è vispa e attenta a tutto ciò che

le passa vicino. Impara presto. Socializza con persone e animali. Un’ottima amica e compagna di vita

Lilly femmina di 6 mesi, taglia piccola di

circa kg.5-6. Carattere timidissimo ma buona.

Lilly non ha avuto un vis-suto sereno, ma adesso

nessuno le farà più nulla. Noi volontari dobbiamo

trovarle una casa serena e tranquilla dove crescere.

Nico Maschio di 2 anni cane di razza pura, korthals o griffone, torturato da qualche

delinquente. Questa creatura ha due buchi gi-ganteschi e profondi sul collo. Nico ha sofferto,

ma il suo carattere mite e buono non è stato modifi cato. Purtroppo ha un occhietto da cui non vede: forse questo è il motivo del barbaro abbandono. Nico

ora è un ospite a.p.a cerca casa con estrema urgenza. Taglia medio grande, circa kg.25 di bontà.

Yago Volpino maschietto di 6 mesi circa, taglia

piccola circa kg.6. Yago è un cucciolo un po’

vivace, dinamico e molto intelligente. Questa me-raviglia è stata portata in rifugio per problemi

familiari.

Per le adozioni: Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus - Tel. 3289620233

Per partecipare a questa rubrica scrivete a: [email protected] - Tel. 049 8704884

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Page 37: Riviera est gen2015 n9

5A tavola 3A tavola 53553535355355355353

La rubrica di cucina

Pulcinella: fi gura buffa e goffa, gran naso e mascherina nera, gobba, cappello a punta, camiciotto e pantaloni bianchi. Maschera di carnevale originaria di Napoli, impertinente, pazzerello e chiacchierone…per questo Carnevale 2015 ne ha fatta un’altra delle sue!Un primo piatto di spaghetti al pesto che somiglia nei colori, ma non ha nulla da invidiare al comune pesto genovese: fresco basilico, pinoli, aglio e buon olio evo ci sono; a questi ingredienti abbiamo unito il cavolo verza ed un formaggio stravecchio. Dalle moltissime proprietà e con pochissime calorie, i cavoli invernali sono infatti ottimi non solo per contorni di verdure o calde minestre, ma anche utilizzati per preparare pesti a condimento dei primi piatti di questa stagione.Una preparazione semplice ed equilibrata, che fa ancora più bene

GLI SPAGHETTI AL PESTO DI PULCINELLA

110g spaghetti integrali½ cavolo verza piccolobasilico fresco1 spicchio d’aglioformaggio Borgaiolo Stravecchio grattugiatopinoliolio evo sale

Ingredienti per 2 persone

Mondare il cavolo verza e lessarlo in pentola a

pressione, coperto con acqua, per circa 5 minuti dal fi schio della pentola.

Scolarlo e strizzarlo bene, quindi metterlo nel frullatore assieme

al basilico e l’olio. Azionare il frullatore e,

una volta amalgamati questi ingredienti,

aggiungere lo spicchio d’aglio sminuzzato,

alcuni pinoli, un po’ di formaggio ed il sale. Frullare nuovamente fi no ad ottenere una

crema omogenea.Cuocere la pasta in

acqua bollente salata, trasferirla in una ciotola

aiutandosi con una schiumarola, quindi condire con il pesto di verza. Se la pasta

dovesse risultare troppo asciutta, allungare il pesto con un po’ di

acqua di cottura del cavolo verza.

Servire gli spaghetti integrali guarnendo

con alcuni pinoli, fatti dorare in forno

a microonde per pochissimi minuti, ed il formaggio grattugiato.

Procedimento

MANUELA E SILVIA BIZZO

WEB: spizzichiandbocconi.blogspot.com

avendo noi utilizzato una pasta integrale, più ricca di fi bre e meno di carboidrati, rispetto alla pasta di grano duro. Insomma un altro inganno ben riuscito, bravo il nostro Pulcinella!

373737A tavola

Page 38: Riviera est gen2015 n9

38 Oroscopo3838 Oroscopo1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FINALMENTE TROVATE

LA VIA PER STACCARVI DA AMORI FOLLI E IMPRESE DISPERATE.

AVETE CONQUISTATO LA SAGGEZZA DEL DOMANI E DUNQUE È TEMPO DI COSTRU-IRE ADESSO CHE SIETE AFFASCINANTI PIÙ CHE MAI

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11COGLIETE FACIL-

MENTE L’ESSENZA DEGLI ANIMI DI CHI AVETE

DAVANTI. SOLO CHI SAPRÀ GUARDARVI NEGLI OCCHI CON SFRONTATEZZA POTRÀ ESSERE PRESO DAL VOSTRO INCANTO, UN DONO DI CONOSCENZA

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

RAVVIVATE GLI INCONTRI GALANTI CON LA VOSTRA CAPACITÀ DI IMPORRE IL DOLCE E IL SALATO SENZA

ECCEZIONI. PER ALCUNI, PERÒ, È ANCHE TEMPO DI ATTESE. SIATE PAZIENTI E MAI NERVOSI, ASPETTATE IL VOSTRO TURNO

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01LA GELOSIA È UN MALANNO CHE NON

SI PLACA ANCHE SE L’EROS IN QUESTO PERIODO POTREBBE ESSERE DAVVERO EFFERVESCENTE. NON ROVINATE TUTTO, TENETE GLI IMPULSI STRETTI A GUINZAGLIO. FORZA DI VOLO-NTÀ E DETERMINAZIONE

ACQUARIODAL 21/01

AL 19/02VI PIACCIONO LE ORIGINALITÀ DI CHI INCONTRATE, LE DIF-FERENTI PROSPETTIVE, PERCIÒ

SIETE SEMPRE INNOVATIVE, ECCENTRICHE E FUORI DAL

COMUNE. IN UNA PAROLA AFFASCINANTI E CAPACI DI AMMALIARE CHIUNQUE

PESCI DAL 20/02 AL 20/03CERCATE DI POR-TARE IN SUPERFICIE IL VOSTRO LATO PIÙ

ROMANTICO, VI SERVIRÀ. NON CORRETE TROPPO SE AVETE UNA CONQUISTA NEL MIRINO. LA PREDA POTREBBE SPAVENTARSI SE INSEGUITA CON TROPPA ENFASI

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04AVRETE GLI OCCHI PAR-TICOLARMENTE BRIL-

LANTI PERCHÉ STATE FINALMENTE FACENDO SPAZIO ALL’EROS. SIATE ACCOGLIENTI E SAPPIATE ASPETTARE CON ELEGANZA E TRANQUILLITÀ I TEMPI E I MODI GIUSTI. TUTTO È QUASI PERFETTO

TORO DAL 21/04

AL 20/05C O M B AT T E T E

OGNI GIORNO CON PICCOLE DIFFICOLTÀ PRATICHE MA NIENTE PAURA. LA VOSTRA MENTE È AP-ERTA E VIGILE ALLE NOVITÀ. DI CONTRO L’INTIMITÀ VA A GONFIE VELE E VI INIETTA ENERGIE POSITIVE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06APPARITE PIÙ GIOVANI DI QUEL CHE SIETE COME

IN UN INCANTESIMO D’AMORE E RESTANO FINALMENTE SUL CAMPO TUTTA UNA SERIE DI RIMPIANTI CHE VI FACEVANO DA ZA-VORRA. SPICCATE IL VOLO FINCHÉ POTETE

CANCRODAL 22/06AL 22/07SIETE MOLTO SICURI DI VOI

IL CHE VI RENDE PRONTI PER UN’AVVENTURA DI PURA PAS-

SIONE. I PIÙ ROMANTICI, PERÒ, POSSONO ACCOGLIERE CON FIDUCIA

CHI SI AVVICINA ANCHE SOLO PER IL TÉ CON PASTICCINI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08LE OPPOSIZIONI CHE INCON-

TRERETE SARANNO MAR-GINALI RISPETTO AL RESTO DELLE OPPORTU-NITÀ. ANCHE IN AMORE DOVRETE AFFRONTARE

QUALCHE TENSIONE DIFFICILE DA SUPER-ARE. MA SAPPIATE CHE TUTTO PASSA

VERGINEDAL 24/08AL 22/09

TENETE CHIUSO NEL CASSETTO UN DESIDERIO ERETICO CHE VI SPINGEREBBE AD ATTRAVER-SARE CONFINI PERICOLOSI E

GIOCATE A CARTE SCOPERTE. VI SARÀ DI GIOVAMENTO IN TUTTI GLI AMBITI DELLA VITA

Oroscopo

DAL 24/08DAL 24/08AL 22/09AL 22/09

TENETE CHIUSO NEL CASSETTO UN DESIDERIO ERETICO CHE VI

GIOCATE A CARTE SCOPERTE.

AL 23/08AL 23/08LE OPPOSIZIONI CHE INCON-

TRERETE SARANNO MAR-GINALI RISPETTO AL

DOVRETE AFFRONTARE QUALCHE TENSIONE DIFFICILE DA SUPER-

DAL 22/06DAL 22/06

IL CHE VI RENDE PRONTI PER UN’AVVENTURA DI PURA PAS-

SIONE. I PIÙ ROMANTICI, PERÒ, POSSONO ACCOGLIERE CON FIDUCIA

GEMELLIGEMELLIDAL 21/05DAL 21/05

IN UN INCANTESIMO D’AMORE E RESTANO

TOROTORO DAL 21/04

OGNI GIORNO CON PICCOLE DIFFICOLTÀ PRATICHE MA

ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

AL 20/04AL 20/04

PESCIPESCI DAL 20/02

CERCATE DI POR-TARE IN SUPERFICIE

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CAPRICORNOCAPRICORNODAL 22/12DAL 22/12AL 20/01AL 20/01

SI PLACA ANCHE SE L’EROS IN QUESTO PERIODO POTREBBE

SAGITTARIOSAGITTARIODAL 23/11DAL 23/11AL 21/12AL 21/12

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