La Riviera 19

48
La notizia è stata data dal segretario cittadino del PdCI, Ivan Tripodi, ed è stata ripresa dal Corriere della Sera. La notizia è questa: la giovanissima ministra Meloni s'è avvalsa di un aereo di stato per visite elettorali ai suoi del Pdl a Crotone e a Reggio Calabria. Era una volta colomba bianca e ora è nera. La giovinetta ha fatto ben presto a far propri i vizi dei vecchi viziosi.

description

Giornale online

Transcript of La Riviera 19

Page 1: La Riviera 19

La notizia è stata data dal segretario cittadino del PdCI, Ivan Tripodi, ed èstata ripresa dal Corriere della Sera. La notizia è questa: la giovanissimaministra Meloni s'è avvalsa di un aereo di stato per visite elettorali ai suoi delPdl a Crotone e a Reggio Calabria. Era una volta colomba bianca e ora ènera. La giovinetta ha fatto ben presto a far propri i vizi dei vecchi viziosi.

Page 2: La Riviera 19

02la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

Page 3: La Riviera 19

GLI SFIDANTI ALDUOMO DI MILANO

Padre Giancarlo Bregantini arcivescovo di Milano?

Bruno Forte, Vescovo di Chieti

Il duomo di Milano

Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova

È STATO VESCOVO DI LOCRI-GERACE DAL1994 AL2007

Circola la notizia, ed è un’ottimanotizia, che Giancarlo Maria Bregan-tini, prete operaio, già alla scuolaluminosa di mons. Agostino, vescovodi Locri con i piedi nel piatto, semprenon scomodato, del vecchio bloccostorico e da lui inquietato, è tra i can-didati alla direzione dell’ importantearcivescovado di Milano doverisuonò la voce di Sant’Ambrogiocontro i ricchi. I quali non solo vole-vano continuare ad essere ricchi, maintendevano con ferocia proterviache i poveri dovessero permanere astare da poveri sulla scena immutabi-le della storia. Così purtroppo èstato. Ma ciò non annulla il fatto chesui sacri altari del Duomo di Milanosi sono succeduti arcivescovi che laparola di Sant’Ambrogio hannosaputo proseguire , come il cardinaleMartini della cui dolcezza e profon-dità teologica nessun parola umanapuò dire. Giancarlo Maria Breganti-ni , del quale non vogliamo assoluta-mente sostenere la successione albravo cardinale Tettamanzi- ma soloperché la gerarchia ecclesiastica ègelosa delle proprie decisioni- ciappare ben adatto a reggere l’arcive-scovado di Milano, l’unico adatto areggere l’arcivescovado di Milano. Conta la vita di opere e d’azione dimons. Bregantini, che dal al 1994 al2007 ha retto con mano sicura emente diritta la difficile a aspra dio-cesi di Locri-Gerace, già taciturna suproblemi cruciali, Conta la sua vitadi pensiero che, saldando un vuotoformidabile, ha dato alla Chiesa, suspinta di Luigi Sturzo, il meridionali-smo etico e cristiano di cui era sprov-visto il meridionalismo classico erivoluzionario con il suo Il nostro Sudin un paese reciprocamente solidale(Città Nuova 2010). In altre parole,parole nuovissime, la questione meri-dionale come questione morale,come questione della responsabilità

dell’individuo di fronte a se stesso.E si potrebbe, perciò, anche dire:meridionalismo umanistico.Ma conta di più altro, ben altro.Milano, in questa fase del dominioberlusconiano, del denaro che non èpiù sterco del diavolo, del mercatoche mette innanzi l’uomo consuma-tore all’uomo produttore, ha persoil suo volto civile. Si chiude in sé,soddisfatta di sé, ed è nemica del-l’altro, del diverso, di chi ha bisogno,bianco e nero che sia. Si sfila dal cri-stianesimo e dall’umana sensibilità.Assume il volto delle armi per imeridionali d’Italia e per i meridio-

nali del continente nero. La signoraMoratti, sindaco uscente e speriamonon rientrante della Città, non ècertamente all’altezza di dare vita auna teoria , il morattismo. Ma difatto il morattismo è entrato nellevene di gran parte del popolo mila-nese. Mai come ora, Milano h biso-gno di ridiventare mansueta e beni-gna. A questo alto ufficio non pos-sono essere chiamati i partiti. Civuole un uomo di fede, di fede vera.Ci vuole un prete, come GiancarloMaria Bregantini. Cioè, un sacerdo-te. Che Dio illumini il Papa tedesco

3DOMENICA10 APRILE2010

Iddio illumini il Papa tedescoANTONELLA PAPALEO

Page 4: La Riviera 19

4

DOMENICA 8MAGGIO2010

Le sirene hanno ululato ancoranell’alba Locridea. Stavolta versoGioiosa. Dopo Siderno, le volantisono passate dagli amministratoridel paese economicamente più

forte della costa dei Gelsomini. Dopo i mafiosiin senso classico, si passa a far piazza pulita deipresunti collusi. La maggior parte dei detenuti,nelle carceri del Belpaese è di origine calabrese.E allora, da calabresi un po’di domande bisognaporsele. Certo, mica andremo ad abbracciare ilLombroso. Ma qualche problema dobbiamo puraverlo se chi ci governa localmente, posto sem-pre che giudici imparziali ne riconoscano lecolpe, continua a finir dentro. E’, probabilmen-te, una questione di regole. Con le norme nonabbiamo un buon rapporto, bisogna dircelo.Forse perché le leggi ci cadono dall’alto, senzache noi, in alcun modo abbiamo partecipato acostruirle. Può essere, ma dato che ci sono o cidiamo da fare, legalmente, per cambiarle, o lerispettiamo. L’aria che tira è di manette. Nessu-no si nasconda. C’è da scommettere che tantealtre amministrazioni reggine cadranno. Che ilmodo nostrano di far politica non è corretto. Chebisognerebbe andare in piazza a far comizi, spie-gare alla gente cosa si vuol fare. Senza promet-tere nulla, senza farsi influenzare da nessuno. Esenza chiedere nulla, a nessuno. La situazione,allo stato, è quel che è. Servirebbe una soluzio-ne radicale, e transitoria, in attesa di un ritorno, odi una conquista, della normalità. Sto scherzan-do naturalmente. Ma tra la burla e il reale, labutto là. La logica dei Cong voleva, che dopo ladipartita degli americani dal Vietnam, si sosti-tuissero tutti i ruoli sociali che includevano un,seppur minimo, potere decisionale. Partendo dalfatto, sempreché ce lo dimostrino, che noi, obuona parte di noi, alle regole siamo allergici:Azzeriamo tutto. Chiunque svolga una funzio-ne, alla quale è connessa una decisione cheinfluisca nella nostra società, se ne torni a casa.Piazza pulita di chi è stato amministratore, diri-gente, professore, o comunque a capo di qualco-sa. Gente nuova serve. Qui però nasce un pro-blema. Perché i nuovi giunti non devono avereparenti, amici, o anche vicini di casa sospetti. ICong avevano risolto la questione in modo sem-plice. Sceglievano i bambini. L’uovo di Colom-bo. Da noi è complesso, perché bisognerebbeescludere i bambini di Platì, di Africo, San Luca.Poi estromettere i neonati perché a volte hannodiritti di nascita strani. Niente sudici, forse qual-cuno ha ragione. Nei nostri confronti l’unicalogica possibile è quella del filo spinato.

La logica del CongGIOCCHINO CRIACO

NORDICI E SUDICI

In una lunga intervista al Quotidiano della Calabria, il Presidenteuscente della Provincia, “ricandidato” di Pd, Pdci e Prc, tesse le “lodi”dei suoi avversari politici: Peppe Bova? «Un teorico». Pietro Fuda? «Unbravissimo ingegnere». Giuseppe Raffa? «Un buon ragazzo».

ELEZIONI PROVINCIALI: MORABITO FA IL TIRO AL BERSAGLIO

IL CONTRIBUTO CALABRESE ALLA CATTURA DI BIN LADEN

E’ fuor di dubbio che sia del siderne-se Leon Panetta la regia di quanto èavvenuto ad Abbottabad nella nottetra l’1 e il 2 maggio scorso. A guidare il blitz dei Navy Seals, cheha portato alla cattura e all’uccisionedello <<Sceicco del Terrore>> èstata la Cia, di cui Panetta è diretto-re dal 2009. E’ stata sua la decisione di non infor-mare i servizi segreti pachistani (Isi)sulle operazioni che si stavano svol-gendo ad Abbottabad. Questa scel-ta, anche se rischiosa, si è dimostra-ta vincente, infatti Bin Laden è

stato trovato con 500 euro e unnumero di telefono addosso, aconferma del fatto che la sua

protezione non erano le poche guar-die del corpo trovate nella villa bensìun «network di sicurezza» sul qualeancora non si sa nulla.L’uomo-chiave del presidente Usaha risollevato il prestigio della Ciadopo i passi falsi del predecessoreGeorge Tenet sull’11 settembre esulle armi di distruzione di massa inIraq, ed ora punta a consolidarequesto risultato con un risultatopolitico: obbligare il Pakistan asmascherare la rete di pro-tezione di Al Qaeda. Lo “Zio Leon” chiudecosì la sua brillante car-riera all’Agenzia di spio-naggio Usa per l’estero,

CRISTINA BRIGUGLIO

la settimana

POLAROID SIDERNO: SCOPELLITI FAVISITAARITORTO

Il Governatore Giuseppe Scopelliti ha fatto visita al candidato a Sindaco di Siderno Riccardo Ritorto. Nellasua visita di Martedì pomeriggio è stato categorico: «Se un baricentro importante come Siderno fosseguidato da un governo di centrodestra sareebbe tutto più semplice. Se l’urna sidernese indicherà Riccardo Ritorto avremmo certamente un dialogo privilegiato»

Page 5: La Riviera 19

5la Riviera

DOMENICA1MAGGIO2010

IL DIAVOLO NERO

Consigliamo i nostri lettori unosport divertente: quello dellospoglio delle liste comunali e

provinciali. Potranno così scoprire se leparole solenni dei partiti, inneggianti allalegalità, alla trasparenza, alla moralitàpolitica, siano seguite da comportamenticoerenti. O, se invece, tra il dire e il fare,come al solito, c’è di mezzo il mare. Natu-ralmente, in tempi così bui, anche noivogliamo divertirci, anche noi, insomma,abbiamo fatto uno spoglio, limitandoci aicollegi provinciali della fascia jonica, chemeglio conosciamo. E qui troviamo, nelcollegio di Condofuri, come candidato diRifondazione comunista, il dr. VincenzoDe Angelis di Brancaleone. Più che unadissonanza tra le parole e le conseguentiscelte, è un pugno nello stomaco.Chi è innanzitutto il dr. Vincenzo DeAngelis? È il nipote di Vincenzo De Angelis, unodegli apostoli del socialismo calabrese.Gravava su Vincenzo De Angelis junioruna pesante eredità. Le sue spalle non sisono per nulla curvate, perché dellapesante eredità si è disfatto con la legge-rezza delle piume al vento. Infatti, dopotrascorsi socialisti, ha cercato il suo avve-nire politico nel Pd. Poi, scontento diquesto Partito che lo aveva scontentato,nelle elezioni regionali del 2010, ha fattoun meraviglioso salto di qualità: ha vota-to la lista del governatore Scopelliti.Sempre scontento l’erede senza eredità,ha indi voltato le spalle al partito di Ber-lusconi. Immaginiamo che fosse dispera-to e dal cielo una mano venne a soccor-rerlo: quella dei dirigenti massimi diRifondazione comunista, predicatoridella moralità politica. La quale consistepropriamente nel non dare rifugio eposto in lista agli opportunisti e ai tra-sformisti. Ma i voti, come il denaro, nonhanno odore: questo è della decisionerifondarola di candidare il moltepliceVincenzo De Angelis. Oppure i dirigentirifondaroli- è vero, dr. Larosa?- avevanobisogno di chi leggesse loro non le tavo-le della Legge, ma le tavole massoniche.Sotto questo profilo il dr. De Angelis èstato un acquisto eccellente..

Tavole massoniche

Il decreto Sviluppo, è stato approvato dal consiglio dei ministri e sta per intraprendereil “cammino” parlamentare. Tra le diverse misure è previsto, anche, il riconoscimentodi un credito d’imposta alle aziende che, nel Mezzogiorno, assumono lavoratori“svantaggiati”.

CREDITO DI IMPOSTA PÈER CHI ASSUME LAVORATORI SVANTAGGIATI

‘Ndrangheta&politica: IL CONTAGIO

così la sua brillante carriera all’A-genzia di spionaggio Usa per l’este-ro, e dal prossimo luglio sarà segre-tario di Stato alla Difesa, quindicapo del Pentagono. Barak Obamache ha sempre avuto un rapportomolto stretto con lui, l’ha promossoqualche giorno prima della catturadi Bin Laden.Leon Edward Panetta, figlio di un

geracese, Carmelo Panetta, tra-sferitosi a Siderno dopo

aver sposato una Bru-gnano e poi emigrato in

America insieme afratello Mimmo neglianni Trenta, è nato in

California 73 anni fa e sarà il primoitalo-americano ad occupare la sediadi Ministro della difesa Usa. Questa è davvero l’America di cui haparlato Obama nel suo discorso d’in-sediamento “il Paese dove tutto èpossibile”: un figlio di immigraticalabresi destinato a fare il camerie-re nel ristorante di famiglia,dopo una lunga carriera poli-tica - per nove mandati èstato eletto alla Camera -ha servito anche RichardNixon, diventa Ministrodella Difesa, cioè capo dell’organizzazione militare piùpotente del pianeta.

PRIMO ITALO-AMERICANO AD OCCUPARE LA SEDIA DIMINISTRO DELLA DIFESA USA, LEON PANETTA

È L’UOMO CHIAVE DI OBAMA

I Navy Seals, le forze speciali statunitensi che hanno fatto saltare lecervella al capo dei terroristi islamici Osama Bin Laden, se fosseroimpiegati in Calabria contro un capo supremo della ‘ndranghetaavrebbero qualche difficoltà a individuare il cranio giusto, perchénon sarebbero in grado di selezionarlo in mezzo a decine di teste nellaidentica posizione di vertice. Infatti, se di Osama ce n’è uno, di capice ne sono troppi. Un mammasantissima per contrada, senza con-tare gli aspiranti tali e quelli designati dai cronisti di nera per dar colo-re ai loro articoli. Da trent’anni, sfogliando le periodiche relazioni riservate al Parla-mento sulla dislocazione delle cosche, si rileva come gli organigram-mi facciano riferimento sempre agli stessi cognomi, agli stessi gruppiparentali, che soprattutto nel Reggino ormai sono parte integrante delpaesaggio.Intanto, diversi capi sono invecchiati o sono morti lasciando la tito-larità ai consanguinei, per cui nei rapporti giudiziarii attuali si ripeto-no gli stessi patronimici, che anche i lettori di questo giornale cono-scono bene, paese per paese, senza essere della DIA. Quando ci sono le retate e i quotidiani pubblicano le fototessere degliarrestati a mazzo, la gente comune non ha moti di sorpresa, né tan-tomeno di indignazione, ma si preoccupa curiosamente di indivi-

duarne le varie parentele, ritrovandovi alla fine se stessa, perché lecuginanze son molto diffuse sul territorio. Le elezioni non si vincono con le idee, ma con le stirpi. Le liste per-ciò si compilano secondo gli stati di famiglia.La ‘ndrangheta è una sorta di Al Qaeda, «La Base» sulla quale si èstrutturato, comune per comune, un modello di organizzazione chelavora per accumulare capitali con mezzi spregiudicati, anche con lapartecipazione alle amministrazioni locali per orientare la spesa pub-blica alle sue casse. Siamo passati dal concorso esterno della mafia alla politica col river-samento di voti sui candidati più disponibili, al concorso diretto dellamafia alla politica con la designazione di propri esponenti, sicché lamagistratura non distingue più gli uni dagli altri, e li impacchettainsieme, politici e ‘ndranghetisti, tanto per non sbagliare e in funzio-ne di deterrenza. La democrazia nei nostri comuni è ormai un reatoassociativo.L’ostinazione dei capi e capetti della ‘ndrangheta di essere protago-nisti nelle competizioni elettorali con i voti di preferenza (comuni,provincia, regione) e perfino di avere i loro rappresentanti nei consi-gli e nelle giunte, ha qualcosa di autodistruttivo. Segnala un contagiocon la cattiva politica che giustifica la loro messa in quarantena…

FABRIZIO SPINELLA

Page 6: La Riviera 19

Provincia

6la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

In caso di vittoria, cosa porterà in provinciadella sua esperienza a sindaco di ReggioCalabria?Sicuramente la propensione al dialogo edall'ascolto delle esigenze che esprime il ter-ritorio a qualsiasi livello. Sono fermamenteconvinto, infatti, che dal confronto con lecomponenti sociali, economiche e civili,possano nascere idee e progetti, che, riesco-no a produrre condizioni favorevoli per l'in-tera collettività. A questo bisogna aggiunge-re una programmazione mirata allo svilup-po del territorio, cercando di valorizzare almassimo le risorse di cui è ricco, cioè quelleculturali, storiche e artistiche facendo siste-ma con le altre Istituzioni preposte e con gliattori principali di determinati processi cheoperano nel reggino.Sulla sua candidatura alla Provincia c'èstato qualche tentennamento all'interno delPdl. Oggi qual è la situazione? Crede di riu-scire a compattare il partito in vista dell'ap-puntamento elettorale?All'interno del partito non vi sono mai statedivisioni, ma una dialettica proficua, nellaquale possono essere compresi anche puntidi vista diversi: questa differenza di vedutenon può che essere positiva per un grandesoggetto politico quale il PDL. Il fine a cuitutti ambiamo, è solo quello di favorire la

crescita del tessuto economico e sociale diun territorio che merita un netto migliora-mento dei suoi standard. Su questo siamotutti concordi e stiamo lavorando compattiaffinché si possa proseguire su un camminodi cambiamento che comprenda il raggiun-gimento di tale traguardo e un successoelettorale che ritengo sia alla nostra portata. Come giudica complessivamente l'operatodel presidente uscente? Quali sono le prin-

cipali questioni che lascia irrisolte?Credo, con oggettività, che il presi-dente Giuseppe Morabito, personag-gio che stimo e rispetto, abbia lavora-to secondo le proprie possibilità,anche se ritengo che il nostro territo-rio avrebbe meritato maggiore atten-zione. Qualora vi siano delle questio-ni irrisolte sarà mio compito capiredove agire con più urgenza e, quindi,programmare per trovare una solu-zione adeguata alle problematichepiù rilevanti

Su quali linee programmatiche siarticolerà l'azione di governo in casodi vittoria delle elezioni? Come ho già avuto modo di eviden-ziare, la Provincia di Reggio meritauna valorizzazione del suo territorioforse non sufficientemente sostenuta

sino ad oggi. In generale, ritengo che tuttal'area provinciale, alla luce dell'acquisizionedello stato di Città Metropolitana, debbaessere opportunamente proiettata verso unruolo centrale rispetto al bacino del Medi-terraneo al quale appartiene per connota-zioni geografiche e culturali. Per attuare unprogramma in tal senso, bisognerà impe-gnarsi intanto per un cambiamento com-plessivo delle infrastrutture e dei collega-menti e per il miglioramento della capacitàdi attrattiva del territorio, cosicché le sueimportanti peculiarità divengano un veico-lo di crescita economica. Uno dei temi cruciali da affrontare sul ter-ritorio è il contrasto alla criminalità chefrena lo sviluppo economico della regione.Quali saranno le sue proposte in merito?Innanzitutto parto da una considerazione:non piegarsi alla volontà delle forze dell'an-tistato, che rappresentano un freno eviden-te allo sviluppo socio - economico, resta l'u-nica via percorribile per contrastare questopesante fenomeno. Dobbiamo sostenere gliesempi che si registrano in tal senso nelnostro territorio promuovendoli soprattuttotra i più giovani per contribuire ad una cul-tura anti criminalità che si sviluppi sin dallatenera età.

Giuseppe Raffa: «La città Metropolitana proiettata per vocazione al centro del Mediterraneo»

All’interno del Pdl non ci sonomai state divisioni. Sono statisempre compresi i punti divista diversi: la dialetticaall’interno è stata proficua

Esiste una Questione Calabrese o la Questio-ne Calabrese è da considerare una questionecriminale?Esiste una Questione Calabrese, che non èsolo questione di presenza della criminalità,oramai diffusa in tutto il territorio nazionale,ma è soprattutto incapacità della classe politi-ca, che non si è rivelata assolutamente idoneaad affrontare le necessità di sviluppo del terri-torio calabrese ed a scegliere i rappresentantiadeguati allo svolgimento del compito istitu-zionale assegnato. Un territorio con enormipotenzialità di progresso economico, di tipoturistico, agricolo, artigianale ed imprendito-riale, non realizzato per la carenza di struttu-re viarie e di servizi essenziali come il creditobancario e per il peso di un apparato buro-cratico lento ed inadeguato.Ma si può davvero governare la provincia diReggio Calabria in coerenza con le linee delgoverno Berlusconi?Ritengo di no! I decreti attuativi del federali-smo fiscale,così come sono stati approvati,aggraveranno nei prossimi anni la situazionefinanziaria delle regioni e degli Enti Localimeridionali. Ci troviamo,pertanto con unGoverno, deleterio per il Sud, perché attana-gliato dalla guida della Lega e dalle esigenze

personali del Presidente del Consiglio , nell’i-gnavia assoluta della classe politica calabrese,che non ha saputo rappresentare i propri elet-tori, ma ha utilizzato il loro voto per suppor-tare la politica governativa anti – meridionali-sta.Quali sono le malattie gravi della provinciadi Reggio Calabria?La rassegnazione, la debolezza economica, la

sfiducia nello Stato. I cittadini avverto-no che tutto ciò che è regola nel restodel mondo, qui diventa un’eccezione.Poiché,pertanto, è più facile in questocontesto vivere l’eccezione, si adegua-no con rassegnazione. Lo stato confu-sionale è talmente alto,alimentatodallo stato di bisogno, che non riesconoa reagire, per la maggior parte,nemme-no al cospetto del VOTO. Quali sono invece rimedi e chi soprat-tutto dovrebbe rimediare ?Solo la leale competizione elettorale

comporterà lo sviluppo socio – econo-mico della nostra meravigliosa e massa-crata Provincia. L’ardua battaglia da meinterpresa è quella di riportare la poli-tica ai valori espressi dal Manifesto,atto propedeutico alla costituzione di

Futuro e Libertà: etica istituzionale, legalità,impegno per la collettività, unità nazionale,coesione sociale,meritocrazia, rispetto dellediversità e della dignità della persona.E le priorità a breve termini per risollevareuna provincia che viaggia dritta verso ilpunto di non ritorno?Coordinamento del territorio e apertura,assieme ad altre preposte istituzioni, di tavolidi concertazione a favore dell’occupazione edel lavoro,da offrire soprattutto aigiovani,anche come toccasana per combatte-re il fenomeno criminale e l’emigrazione dallanostra terra.Area Metropolitana : ciondolo da esibire oleva da utilizzare ?L’Area Metropolitana ha senso solamente sepotrà coinvolgere, in una situazione di svilup-po, tutto il territorio della provincia regginaed in questo caso è una leva da utilizzare.Diversamente è solo un ciondolo da esibire,utile solamente alla politica del dire.Todos Caballeros non possono essere. Quale ilsuo giudizio sui candidati a presidente dellaprovincia di Reggio Calabria?Rappresentano un modo di fare politicadiverso dallo stereotipo che noi ci prefiggia-mo.

I decreti attuativi del FederalismoFiscale, così come sono statiapprovati, aggraveranno neiprossimi anni la situazionefinanziaria del Meridione

Patrizia Pelle: «La Questione Meridionale non è solo criminale, ma soprattutto di incapacità politica»

Nostra intervista ai candidati alla presidenza Giuseppe Raffa e Patrizia Pelle

Page 7: La Riviera 19

06la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

Page 8: La Riviera 19

M

8la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

Che fine ha fatto il piano Stra-tegico della Locride? Dobbia-mo registrare l’ennesimo falli-mento dell’azione comunedegli amministratori e di chidoveva operare? In specialmodo il consorzio LocrideAmbiente, gestore dell’iniziati-va, ed il suo supporto tecnicopiù importante: Locride Svi-luppo?Il piano strategico è, o megliodovrebbe essere, il risultato diun’azione progettuale checoinvolge tutti coloro che,come si dice, “portatori d’inte-resse”, sono, certamente, piùinformati, più attenti e piùmotivati a far registrare le pro-prie opinioni ed a far vedererealmente le proprie aspirazio-ni.Come dice il nome stesso, il

Piano Strategico doveva essereun programma di azioni, tra diloro correlate, che, agendoinsieme, avrebbero concorsoalla realizzazione di obiettividefiniti. Nello specifico il pianotrova il proprio fondamentonella visione condivisa dellacongiunturanegativa inatto e nellan e c e s s i t à ,a l t re t tan toc o n d i v i s a ,dell’opportu-nità di porrele basi perdare rispostealle atteseper il futuros v i l u p p ourbanistico,sociale, eco-nomico e cul-turale delterritorio dei42 comuniche fannoparte delConsorzio. Ci chiediamo

se questi obiettivi siano statirealizzati. Chiunque vive eopera nella locride può facil-mente rispondere che di tuttociò non c’è neanche traccia.Il gruppo di lavoro, compostoda quattro professionisti, che sioccupano della parte tecnica

del piano, eda LocrideSviluppo chesi occupadella partesociale, a cuiL o c r i d eAmbiente haaffidato ilPiano Strate-gico, dichiaradi aver svoltoil percorso dipartecipazio-ne con lec o m u n i t àlocali, attra-verso incontriorganizzati invarie localitàdel territorio,in luoghidiversi di

aggregazione, sale pubblichescuole, spazi all’aperto, maanche mediante la sommini-strazione di questionari, siadirettamente, sia attraverso ilsito dedicato al piano strategi-co. E afferma, anche, di averproceduto con il coinvolgimen-to delle seguenti categorie dicittadini, ragazzi, studenti,imprenditori e professionisti divario genere.Ombre, anzi, una sola grandeombra pari a 268 mila euroimpegnati dalla Regione di cuisolo 11000,00 già spesi e rendi-contati. L’unica traccia del Piano Stra-tegico della Locride è il sitodedicato, una pagina pratica-mente morta, costata 17 milaeuro che dovrebbe ospitare ilforum telematico.

Un fallimento assolutoPIETRO CRIACO

Piano StrategicoPatacche e sprechi

Non si sono raggiuntigli obbiettivi, non c’è

stato un reale coinvolgimento...

ILPRESIDENTE DELCONSORZIO LOCRIDE AMBIENTE

Il successore di Candia, Vin-cenzo Loiero, affossa defini-tivamente qualsiasi speran-za di recupero, non cogliel'opportunità fornitagli su diun piatto d'argento, dall'ini-ziativa de la Riviera e del-l'Urban Center di Locri, cheorganizzano tre indimentica-bili giorni di workshop conMarianella Sclavi, antropo-loga di fama mondiale, checollabora con il MIT diBoston, e si occupa di pro-gettazione partecipata, ascolto attivo, building consensus.Ad ora il piano non è stato presentato ne all'assemblea dei sinda-ci ne alla Regione. Quando l'elefante partorirà questo topolino?

VINCENZO LOIERO

Page 9: La Riviera 19

9la RivieraDOMENICA 8 MAGGIO2011

Gli aspetti che reggono il grande falli-mento della Calabria sono sostanzial-mente due: non sapere progettare solu-zioni concrete di sviluppo, e non averela capacità di spendere e utilizzare lerisorse a disposizione. Grazie al cielo lapolitica della Locride riesce a centrareentrambi gli obiettivi. Il Piano Strategi-co, sventolato solo qualche anno facome il vessillo sotto il quale sarebberinato il territorio locrideo si è dimo-strato l’ennesimo fallimento progettua-le e amministrativo del comprensorio.Si sarebbe dovuta condividere un’ideadi sviluppo, parlare, concertare e met-tere in pratica. Solo per discutere dellepossibili vie di crescita del territorio sisarebbero potuti spendere 268 milaeuro. Se ne sono spesi la metà e non sisa bene neppure come, perché invecedei cittadini, degli studenti e dei tantiesperti che avrebbero dovuto confron-tarsi con il territorio, sono stati impie-gati poco più di 100 mila euro per par-lare sotto voce e tra quattro gatti. Natu-ralmente è tutto rendicontato e traspa-rente, anche l’incapacità politica eamministrativa di chi ha gestito tutto ilprogetto è sibillina. Il Piano Strategico,messo in pratica, potrebbe portare, oavrebbe dovuto portare, qualcosacome 43 milioni di euro di investimen-to nella Locride, soldi dell’assessoratoregionale all’urbanistica. Nessuno sa searriveranno, quando arriveranno esoprattutto se anche solo una minima

parte verrà stanziata come e dove verràimpiegata. L’idea, il concept come lochiamano gli americani, non era male:portare in giro per il territorio esperti eprofessionisti per aprire un confrontocon i cittadini, gli studenti, le imprese suquali azioni intraprendere per rilancia-re la Locride. Oltre tutto la cosa eraanche semplice. Dal confronto sareb-bero venuti fuori i progetti, sarebbe sca-turito il Piano Strategico della Locride,

poi finanziato e messo in atto. Nulla, oquasi è stato fatto. La sola è servita.Eppure quando tutto il baraccone si èmesso in movimento chi lo ha gestito loha presentato come la perla dei proget-ti, come l’incredibile magia che avrebbetrasformato tutto il comprensorio. E suqueste basi ha acquisito consenso poli-tico, immagine e prestigio. Lo stessoche ha acquisito cinque anni prima pro-mettendo più o meno le stesse cose, lo

stesso consenso di dieci, quindici eancora venti anni prima. La stessa sola.Anche perché poi, se si va bene a scava-re, chi ha gestito il Piano Strategico è lostesso gruppo di persone che da sem-pre ha cariche amministrative nelnostro territorio, e quindi sostanzial-mente lo stesso gruppo che è stato inca-pace di farlo crescere. Ciclicamentecon nuovi nomi ai progetti si presenta-no paventando floridità e rinascita: ilfallimento è puntuale, la sola consuetu-dine. Naturalmente si spendono le bri-ciole, quei 100 o 200 mila euro utili apagare consulenze, a fare lavorarequalcuno a cui si era promesso qualco-sa, e poi via a pensare al prossimo pro-getto. La verità è che l’Europa, ilGoverno e chiunque dovrebbero smet-tere di mandare soldi nella Locride perqualsiasi progetto, c’è incapacità, cisono le sole. Ma queste sole chi sono?Sono politici naturalmente, qualcunoanche candidato con lo slogan della tra-sparenza e del rinnovamento, qualcu-no che gioca dietro le quinte comefosse l’ombra del diavolo. Sempre glistessi, quelli che hanno fatto della poli-tica una professione e del fallimento unbiglietto da visita. Mandiamoli a casa,anche se sarebbe più etico se ne andas-sero da soli. La Locride non ha piùbisogno delle sole.

Le “sole” del Piano StrategicoGIOVANNI DROGO

Su 268 mila euro disponibili, Vincenzo Loiero & company, sono riusciti a spendernesoltanto centomila. Questo è segno di più incapacità: da quelle politica-progettuali a quella amministrativa. Intorno al piano strategico “LOCRIDE 2015” che poteva

risollevare le sorti di questo territorio, si sono alternate più mediocrità

L’EX PRESIDENTE DELCONSORZIO LOCRIDE AMBIENTE

FRANCESCO CANDIA

Il piano parte con l'iniziativa diFrancesco Candia, la sua azionesi arena nel bizantinismo burocra-tico, intrecciato all'inconsistenteattività di supporto di Locride Svi-luppo. I tecnici lavorano accademica-mente senza grande entusiasmo,quanto basta per la dignità pro-fessionale.Anche se con la sua gestionequalche risultato stava arrivando.Purtroppo per lui e per noi il dopoCandia è stato un fallimento.

Page 10: La Riviera 19

10

DOMENICA8MAGGIO2011

Attualità

Entra sempre più nel vivo la campagna elettorale del Pd a Reggio Calabria. Per presentare lecandidture di Massimo Canale come sindaco della città e di Giuseppe Morabito, comepresidente della Provincia è arrivato addirittura Walter Veltroni. Ieri all’Odeon sono accorsi intantissimi per assistere al battesimo politico dei due pretendenti reggini

Reggio eProvincia

In occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’unitàd’Italia, Rai3 ha dedicato, in prima serata, tre film-documento di 110’ l’uno. Lunedì scorso è stata trasmes-sa la terza puntata, “Verso la guerra. Fermate Mussolini”di Nicola Caracciolo. Un bel reportage-inchiesta deltutto inedito che ha ricostruito e documentato per laprima volta in televisione i tentativi che furono fatti dopoil 1938 per evitare che Mussolini entrasse in guerra. Ten-tativi di un gruppo segreto e ristretto di congiurati che

arrivò a progettare un vero e proprio “tirannicidio”. Sembrarono le prove generali del25 luglio 1943. La sera prima si riunì il Gran Consiglio del Fascismo che approvòl’ordine del giorno Grandi provocando la caduta di Benito Mussolini e aprendo l’ul-tima fase del regime fascista, caratterizzata dalla Repubblica Sociale Italiana. Chifurono i congiurati? Secondo la ricostruzione di Caracciolo che si è avvalso deidocumenti sulla diplomazia britannica recuperati dalla professoressa DonatellaBolech Cecchi, i “golpisti” furono l’avvocato Carlo Aphel, legale di casa Agnelli, eMaria Josè del Belgio, moglie del principe Umberto II di Savoia. Ma erano contrariall’entrata in guerra la Chiesa, l’alta finanza, pezzi importanti dello stato maggioredell’esercito, l’anglofilo Dino Grandi, il duca d’Aosta, il vanesio delfino GaleazzoCiano e Italo Balbo, temuto dal Duce come «l’unico che potrebbe uccidermi» e per-sino il potente capo della polizia del tempo Arturo Bocchini. Perché ricordo questapagina di storia? Perché guardando la trasmissione mi sono venuti cattivi (o buoni)pensieri. Dal cardinal Mazzarino in poi c’è stata sempre la fronda. Anche oggi.Soprattutto oggi.

CANALE E MORABITO CHIAMANO VELTRONI

Cattivi pensieri

UN TOPO SAGACE

MAGGIO RADIOSO

Il prof. Aurelio Misiti torna sotto leluci della ribalta dopo la recente ber-lusconiana nomina a sottosegretarioalle infrastrutture. Nell' ora immaco-lata vita di uomo al di sopra delleparti e pensoso solo del bene dellaCalabria, come dichiara, ci fu unamacchia rossa, essendo stato uomo dipunta del Partito comunista italiano.Ma non si può dire che nulla abbiafatto per allontanare il triste ricordo ecancellare l'infame timbro. Infatti,nella Giunta di Centrodestra a guidaChiaravalloti fu per qualche tempoassessore regionale. Il tempo va conlui. C'è tempo di cambiare casacca eindossa la divisa del Partito dl Mini-stero degli Interni, cioè dell'IDV, nellecui liste viene eletto deputato nelleelezioni politiche del 2006. Ascende.Ossia, nel dicembre 2007 viene elettosegretario regionale dell'Idv. E nell'a-prile del 2008 è nuovamente deputato

nella divisa dell'IDV. Il tempo lavoraper lui. Viene il tempo di cambiarecasacca. Adesso, Berlusconi gli haregalato un bel vestito di sottosegreta-rio . Se fosse stato un gatto, sarebbestato sufficiente un sacco. Ma AurelioMisiti è un topo. Un topo sagace chemai mette la sua testa in un sol buco.Stava appena squittendo quando il

Presidente della Repubblica, preten-dendo per la nomina dei nove nuovisottosegretari un passaggio alleCamere, ha raffrenato lo scodinzolìo.Questo tiro , il comunista Napolitano,poteva non giocarlo all'ex comunistaAurelio Misiti, l'oracolo di Melicucco,come usava chiamarlo il nostro amicoTotò Delfino.

DI BRIUNO GEMELLI

Ad una settimana dal voto di maggio, che non sarà radioso, non sentiamo parolenuove. Sentiamo parole vecchie perché vacue, vacue perché vecchie. Parole ping-pong,che possono comodamente, come le palline, rimbalzare da un tavolo all'altro senzaagonistico urto. Parole come sviluppo. E Quale? Parole come cambiamento. Ecome? Parole come nuova classe dirigente. Ed è l'ultima trovata e ritrovata du cervel-li sterili i quali ignorano come si formi una nuova classe poltica. E, pur nell'infrequen-za di studi meridionalisti, dovrebbero almeno sapere che una classe politca, che unanuova classe politica non si forma nel campo provvisorio dello scontro elettorale. Quisemmai, si riformano le cricche, le cosche elettorali, il riclaggio di uomini e cose.

Corsivo 12

PUNTI DI SVISTA

Ci è giunta segnalazione, da parte di automobilisti, che spessevolte, lungo la strada che da Cittanova porta a Taurianova eche va a collegarsi con la circonvallazione nord c'è un vero eproprio allagamento. La strada inondata da acqua costringe alrallentamento molti mezzi tra cui anche i pullman di linea. Adiredella popolazione lo straripamento delle acque avviene pedis-sequamente data la mancanza di argini di protezione. Inoltredalla nota si apprende che l'acqua ristagni sia nei fondi agrico-li, perché questi ultimi dai proprietari non vengono coltivati conl' aratro come si faceva un tempo ma con attrezzature moder-ne che rendono la superficie del terreno dura per cui nonavviene il drenaggio, sia in prossimità di abitazioni. Le strade diTaurianova spesso impaludate mettono in ginocchio i cittadiniche, con le vie impercorribili per l'acqua che da Cittanova vi siporta, non sanno come difendersi. Maria Boeti

CIITANOVA-TAURIANOVA,STRADA INONDATADALL’ACQUA

Page 11: La Riviera 19

11

DOMENICA1MAGGIO2011

Chi l’avrebbe mai detto che la poesia piùcelebre e studiata a scuola potesse spalan-care le porte verso il sacerdozio? Galeottofu l’Infinito di Leopardi e quella “siepe,che da tanta parte de l’ultimo orizzonte ilguardo esclude”. La mattina del 4 gennaio1997 Marcello si sveglia con la voglia dileggere, ancora una volta, la poesia fer-mandosi a riflettere sul desiderio di “vede-re” oltre la siepe. Due giorni dopo, 6 gen-naio, Epifania di nostro Signore, in attesadi partecipare alla Santa Messa, incontrauna persona che lo invita a partecipare adegli incontri di preghiera presso la Casadella Madonna a Reggio Calabria, appar-tenente ai Missionari Monfortani, ordinereligioso che segue la spiritualità di S. LuigiMaria Grignion da Montfort, un santofrancese del XVII secolo. Alla fine del per-corso ogni partecipante poteva scegliere sepronunciare l’atto di “Consacrazione aGesù per mezzo di Maria”. S. Luigi daMontfort sosteneva infatti – com’è ripor-tato in una delle sue opere più grandi, Trat-tato della vera devozione a Maria – che“Per mezzo della Santissima VergineMaria, Gesù Cristo venne nel mondo,ancora per mezzo di lei deve regnare nelm o n d o ” .Marcello studia con grande interesse que-sto Trattato e nel leggere le pagine, unadietro l’altra, è toccato con profonda com-mozione dal Mistero di Maria nella storiadella salvezza, della sua importanza, dellasua mediazione come strada per arrivare

più facilmente a Gesù Cristo, fine ultimodi ogni devozione.La vita di Marcello cambia rapidamente, il24 maggio 1997 recita l’atto di Consacra-zione. Gradatamente nasce in lui il deside-rio di gratitudine nei confronti di Dio ed inparticolare del santo di Montfort, tanto daspingerlo ad entrare nel seminario deipadri monfortani. Cammina nella famigliamonfortana, da postulante e poi novizioper quasi due anni, ma un giorno arrivauna donna a rimescolare le carte del suodestino. Una splendida donna che oggi èsua moglie e da cui ha avuto due bellissimebimbe.In quel periodo di confusione chi ti è statoaccanto? Chi è stato il tuo confessore?Con l’aiuto di Dio, dei miei formatori, tracui P. Ugo P., e con tanta preghiera… capiiche la mia strada era accanto alla donnache poi ho sposato.Cosa ti ha fatto innamorare di Dio? Cosati ha portato poi ad innamorarti di unapersona in carne e ossa? E qual è tra i duel’amore più gratificante?È bene precisare che di Dio ci si innamora,o ci si può innamorare, ogni giorno, perchéDio si propone a ciascuno in modo sempre

nuovo e diverso. Questo amore semprenuovo e diverso, per chi sceglie la via con-sacrata speciale, si concretizza attraversol’amore per la Chiesa, corpo di Cristo, peri fratelli. Per chi sceglie la vita matrimonia-le, quello stesso amore di cui parlo si con-cretizza e si realizza attraverso la moglie oil marito. Non c’è differenza: l’amore èuno, Dio. Diverso piuttosto è il modo dicanalizzare questo amore. Ne viene da séche non vi è maggiore gratificazione nell’u-no piuttosto che nell’altro. Il giorno del vostro matrimonio, nell’istan-te in cui le hai detto sì davanti a Dio, ti seisentito un po’ in colpa con Lui?Il mio Sì a Dio, non è cambiato, ma si èarricchito della presenza di un’altra perso-na, mia moglie. Lei, insieme alle duebimbe che oggi sono con noi, in un conte-sto di vita, di lavoro e di tutto ciò che mi cir-conda, mi sprona a capire e realizzare ilprogetto di Dio per me: la mia santità, lamia salvezza...e non ci salviamo da soli...!La “separazione” da Dio è l’unico caso incui si può continuare a dimostrare il pro-prio amore… in che modo oggi dimostri iltuo amore a Dio?Ho scelto di dedicarmi alla costituzione diGruppi Mariani, alla diffusione del SantoRosario, alla Consacrazione a Gesù permezzo di Maria secondo la spiritualità diS.Luigi Maria da Montfort, alla creazionedi un movimento, “Il bene dell’anima”,che spero presto possa essere conosciutonella sua natura più profonda e nelle sue

finalità… ma non posso anticipare altro!Hai rimpianti o nostalgia della strada chehai lasciato?Il mio percorso, comune a tanti giovani,non ha visto il lasciare una strada e percor-rerne un’altra, ma la strada è unica cheprende direzioni diverse, rischiarata sem-pre dalla stessa Luce: Gesù. Niente è statolasciato a metà o incompleto, ma tutto si ènaturalmente trasformato sotto gli occhi diDio, che ci segue ogni giorno, in ogni atti-mo della nostra storia, che diventa “storiad’Infinito” quanto più ad essa diamo, conle nostre azioni, un valore, appunto, infini-to, ricapitolandola in Dio.Per chi mi è stato vicino, in particolare lamia famiglia e i miei amici, non è possibilecomprendere facilmente questi passaggipersonali, perché sono frutto di un cammi-no interiore che, ancora oggi, è in salita…in continua evoluzione.Oggi cosa metti al primo posto nella tuav i t a ?Al primo posto nella mia vita c’è Gesùvivente in Maria, che tutto della mia stessavita comprende!

I dati più allarmanti che riguardano la città di Reggio, sono i duemila posti di lavoro persi (14.594nell'ultimo quinquennio). In prima linea parla, proponendo possibili soluzioni, Dattola(presidente della camera di commercio) sollecitando, in particolare la nascita di impreseinnovative per acquistare competitività anche nei mercati esteri.

CRISI DEL LAVORO A REGGIO CALABRIA

Lascia il seminario e si sposa, la storia di Marcello oggi papà di due bimbe

MARIA GIOVANNA COGLIANDRO

La vita di Marcellocambia il 24 maggio1997 quando recita

l’atto di consacrazione.

Ma un giorno arrivauna donna a

rimescolare le carte del suo destino.

Matteo Raschellà

Page 12: La Riviera 19

DOMENICA 8MAGGIO2011

12“Non m’interessano i voti equivoci”, queste le dichiarazioni del candidato a Presidente della Pro-vincia per il Pdl Giuseppe Raffa alla notizia dell’arresto di Rocco Agostino, candidato ConsigliereProvinciale per lo stesso schieramento politico. Lo scudo che ha innalzato sa tanto di tutela in vistadella prossima tornata elettorale. Nessuna difesa verso il suo candidato, prendere le distanze lapriorità di chi ha visto i propri voti in pericolo

Giuseppe Raffa come Ponzio Pilato

attualità

LA FESTA DELLA MAMMA

Per favore niente fiori,ma opere di bene

CRISTINA BRIGUGLIO

Oggi è la festa della mamma, ma nonmeravigliatevi se noi andremo controcor-rente. Oddio! Non é per amore di verità,che a tormentarla magari si pensa bene masi fa sempre del male, come ben sapevaDurremmat, ma giusto per precisione tas-sonomica e dovere d'informazione cheadesso vi faremo un po' di storia. La gior-nata della mamma non ha neanche un po'dell'aurea “rivoluzionaria” che, malgradotutto, promana ancora dal 1 maggio o dall'8marzo.. Venne istituita negli Stati Uniti apartire dal 1912, seguita da Canada e GranBretagna con lo scopo di convincere ledonne ad abbandonare lavoro e vita pub-blica tornandosene ai ruoli tradizionali. Daqui l'esigenza della celebrazione collettivadell'immagine della donna-madre e l'esal-tazione collettiva del ruolo della casalingacome regina della casa. Paradossalmentetutto ciò avveniva dopo un periodo nelquale le donne avevano acquistato notevo-le spazio e visibilità pubblica. Nel 1918 lafesta venne adottata anche dalla Francia diVichy in una prospettiva di incrementodemografico e in Italia con il fascismo, conpremi e medaglie alle madri prolifiche. Ci saremmo poi ritrovati col mammismo ecol familismo amorale, ma questi sono altriproblemi, più seri di queste note, basta leg-gere Alvaro e il suo saggio sul mammismo(in Il nostro tempo e la speranza. Saggi divita contemporanea, Milano, Bompiani).Adesso però non c'è più bisogno di convin-cere le donne ad abbandonare lavoro e vitapubblica, tanto secondo i dati Istat il 64%delle donne è disoccupata e il dato aumen-ta di molto dopo le gravidanze e al Sud.E allora la festa del papà ? - direte voi… èun'altra storia. San Giuseppe già lavorava,aveva un'attività, non a caso è il protettoredei falegnami! Ma la mamma che proteg-ge? I climatizzatori che hanno sostituito ilcamino ostruito da befane sovrappeso? Perquelli ci vuole il tecnico specializzato. Perinciso, è stato forse un caso che la vecchiaDC, scelse proprio il 12 maggio (del 1974),festa della mamma, per il referendum suldivorzio che perse 40,9 contro il 59,1% deidistruttori del focolare domestico già crol-lato?E poi c'è un'altra cosa che devo confessarvi,che limita il mio orgoglio di mamma e mi fasentire inadeguata: la pubblicità.Non posso dirvi la rabbia e il senso di fru-strazione che mi prende quando sento lafrase “grazie mamma” solo perché (lamammina ha aperto la scatoletta della sim-mental (vedrete adesso che viene caldocome vi ritorna il tormentone, come le ron-dini!). Io non sono buona. Ho provato adaprirla lasciandola intera ma non mi vieneproprio…non parliamo poi delle verdurinetutte tagliate…tutte tagliate, io al massimoriesco ad affettarmi un dito…e poi, dicia-mo la verità, non mi vengono mai così beneaffettate e allineate. Lo so, è tutta invidia,state pensando, come quell'altra mamminache sforna il polpettone prefatto col sorrisodolce, il filino di perle, il maglioncino ele-gante verde acqua e i capelli accuratamen-te legati e laccati. Che poi a me la simmen-tal e il polpettone non piacciono e neanchea mio figlio, ma si sa io non faccio testo,come diceva Altan in una vignetta di moltianni fa: sono donna, meridionale e disoc-cupata, non faccio testo, non produco enon consumo. Come, non li avete mai vistiquesti spot? Allora sono io che per erroreho messo nel registratore un VHS deglianni '60 . Come non detto, tutto comeprima e auguri alle mamme, anche a quel-le precarie scombinate e imprecise…

Giovedì 5 maggio alle ore 17 si è svolta aSiderno un'animata assemblea dell'Associ-azione dei Comuni della Locride. Alla pre-senza del Commissario all'emergenza rifiu-ti, generale Melandri, e al Direttore Gen-erale Assessorato Ambiente della RegioneCalabria, Gualtieri, sono state affrontatedue emergenze assolute che rischiano dimettere in ginocchio il comprensorio Ioni-co. Naturalmente stiamo parlando di “spaz-zatura” e depurazione due annosi problemiche rischiano di rovinare, oltre che la salutepubblica, la stagione turistica alle porte. Haaperto i lavori, una dettagliata disamina, delpresidente dell'assemblea, Pietro Crinò cheha tenuto ha sottolineare che: «Le isti-tuzioni tecniche e amministrative incaricateconoscono bene le soluzioni necessarie peril superamento della situazione di emergen-za nel settore dei rifiuti urbani nel territoriodella regione Calabria e lo stato degliimpianti di depu-razione. E' tipico diogni azione pubblica eprivata evitare i danniin corso, evitare che siripetano, program-mare le nuove in modoche siano sicure e effi-caci. Così, mentre silavorava per nontrovarsi nella stessasituazione della Cam-pania, si sarebbe dovu-to realizzare il sistemaprevisto dal Piano.Non si è fatto. Le con-trattazioni di questianni e le situazionireali mettono a nudoritardi e omissioni,provincie che fanno pesare un loro pesospecifico maggiore rispetto ad altre al fine dinon rispettare gli impegni o, più esatta-mente, le normative, un risultato speso tuttosulla emergenza e poco sulla program-mazione». Crinò ha anche indicato alcuniirrinunciabili obbiettivi: «Per quanto ciriguarda o, meglio, per quanto vorremmoche ci riguardasse come provincia di ReggioCalabria, nell'ottica del completamento delcircuito relativo ai rifiuti e dell'uguale prog-etto per le altre provincie calabresi, i passag-gi li conosciamo: Regione, Comuni e citta-dini devono fare la raccolta differenziata,garantendo rispettivamente incentivi, pro-cedure e abitudini in tale direzione. Bisognapuntare alla ottimizzazione degli impianti,

alla realizzazione a Siderno, Sambatello eGioia Tauro delle discariche di servizio,dove dovranno arrivare meno rifiuti. Serveuna parola definitiva sulla vicenda del Ter-movalorizzatore di Gioia Tauro: se la sceltadella seconda linea è stata politicamente

archiviata, resta il problema di una gestionetrasparente, rispetto alla misura di utiliz-zazione e alla qualità del CDR (adesso CSS,combustibile solido secondario) che chiamadi nuovo e inevitabilmente in causa l'assen-za di impianti in provincia di Cosenza.Abbiamo di fronte l'ampliamento della dis-carica di Casignana, deciso con l'Ordinanza3731 del gennaio 2010: dopo aver svoltouna funzione essenziale, con tutte legaranzie relative alla tutela della salute deicittadini, certificate dagli organismi di con-trollo, dato un decisivo aiuto per tanterealtà del territorio, beneficiato di unquadro di benefit che la localizzazione delladiscarica porta con sé, adesso si devedecidere di finalizzarlo per i comuni della

Locride soltanto e di far partire i lavori perrealizzare la strada d'accesso alla discaricache baipassa gli abitati di Casignana e Bian-co e le frazioni di Pardesca e Crocefisso sec-ondo il tracciato individuato da tempo daitecnici dell'ufficio del commissario».Altrettanto incisivo è stato il presidente delComitato sindaci Ilario Ammendolia cheha precisato come la questione vada postain termine di comprensorio nella sua total-ità, auspicando interventi che oltre a sanarele urgenze più immediate, mirino alla real-izzazione di un piano strategico per laLocride capace di risolvere definitivamentele due delicate questioni. L'intervento di Melandri e Gualtieri è statoimprontato a un cauto ottimismo. Gualtieriha affermato che la situazione depuratori sipotrebbe sanare con un progetto complessi-vo e l'individuazione di un gestore unicoche consentirebbe, tra l'altro, di abbassare

notevolmente i costidelle tariffe. Melandri,dopo aver espressosolidarietà a chi silamenta perché ricevei rifiuti delle altreprovince, ha detto chela situazione dellaLocride, non è dram-matica, con la riaper-tura e l'ampliamentodella discarica diCasignana e con il fun-zionamento a pienoregime del termoval-orizzatore di Siderno,bisogna però creareuna discarica diservizio per gli scarti,non dovrebbero esser-

ci più problemi. Prima della chiusura hapreso la parola Antonio Pratticò, compo-nente del Comitato spontaneo contro la dis-carica di Casignana, che ha chiesto chevengano effettuate delle analisi per verifi-care l'idoneità della discarica, annunciandoche in caso contrario il comitato è pronto aorganizzare clamorose iniziative di protestacivile. Ha chiuso i lavori il CommissarioMelandri che ha ammonito: «Bisogna ren-dersi conto che se non si affronta il proble-ma per quello che è, l'immondizia contin-ueremo a produrla, ma non sapremo maidove metterla». Come dire “il diavolo fa lepentole ma non i coperchi”. Siamo tutti inattesa del giusto stagnino…

Pietro Criaco

Avrebbe addirittura scomodato Silvio Berlusconi, Riccar-do Ritorto, candidato alla carica di sindaco di Siderno, perpromuovere la propria campagna elettorale. Lo scoop è del portale web Info Oggi.it che paventa unapresunta visita del premier per appoggiare le candidaturedegli uomini del Pdl in Calabria.Il sito scende anche nei dettagli parlando di una presuntaconferenza stampa all’Hotel P resident e di una manifesta-zione che si svolgerebbe in Piazza Portosalvo o sul Lungo-mare. Peccato, anzi per fortuna, si tratta, chiaramente, diuna vistosa ed evidente bufala.

Giuseppe Ritorto

Berlusconi a Siderno? La bufala di Info Oggi

È emerso dall’ennesima riunione dell’Associazione dei Sindaci della Locride

Rifiuti e depurazione la situazionenon è ancora disperata

Page 13: La Riviera 19

13la Riviera

DOMENICA 8MAGGIO2011

Nella foto in alto. Unapanoramica di Marina di Gioiosa. Qui sopra Giuseppe Pignatone

e Rocco Femia

JIM BRUZZESE

Gioiosa Marina, l'isola turisticadella Locride, è sprofondata negliabissi, senza avere il peso di Atlan-tide. È stata calata sul fondo da naniche gli inquirenti consideranogiganti. Un primo livello criminaleo un sottolivello culturale? In manette un sindaco e tre asses-sori. Quaranta arresti di uominiche pare abbiano smesso di appar-tenersi, sperando solo di apparte-nere. A chi?Come Alien sono stati invasi daivari Don Vito Corleone che sialternano nel tempo e lungo i paesidella Locride. Si ubriacano di'ndrangheta e fanno danni. D'im-magine. Incidono malamentesulla fiducia in noi stessi. Ci depri-mono senza essere i più forti, comesi vorrebbe far credere. Si associa-no, ma sono fuori dal vero busi-ness. Come cani da macelleria siaccontentano di qualche osso ognitanto. È questa la nostra “mala”,un crimine non stellato che rifletteper poche miglia e si guarda allospecchio.Anno dopo anno, “cristiani” inattesa del battista, disturbano lavita civile dei paesi, la sporcano.Come se catapultarci indietro neltempo, rappresentasse, per questereclute di un crimine di serie B,povero in tutto, una propedeuticitàper arcaici “tagli di coda”. Mezze tacche senza un euro esenza impegni, gironzolano allaricerca di biglietti omaggio per ilveglione di fine anno o per il circo,chiedono le poltrone, mai le gradi-

nate. E ancora, la possibilità di cre-dito per un piumino Monclair o unpaio di Tods. Inviti a matrimoni divanto, risse nei disco-pub dellacosta, qualche busta paga truccatae assegni postdatati per una Golf2000 turbodiesel o un' Audi TT.Scoperta naturalmente, come lamaggior parte degli assegni chearrivano nelle casse delle filialisparse lungo la provincia di Reg-gio. Per Mercedes e Bmw servonoaltre benedizioni.Che tristezza.

Un film già visto. Come Sidernoquattro mesi fa, anche GioiosaMarina è oggi schiacciata dallemacerie. Nella notte tra lunedì emartedì una città accerchiata hascosso la popolazione. Un sismadel genere non si avvertiva datempo. Dentro la gabbia presuntebelve prive di ruggito e criniere. E gli altri, tutti gli altri progettanola fuga? Nient'altro?Terremoti giudiziari scuotono inostri centri, senza riuscire a incide-re sullo sviluppo. E comunque, le

cause dell'arretratezza e dellamancata crescita economica deinostri luoghi, non possono dipen-dere esclusivamente dalla cappacriminale. La 'ndrangheta da solanon può contenere tutti i torti.Assolutamente no.Qualche anno fa da queste colon-ne e attraverso un convegno erastato portato all'attenzione dell'o-pinione pubblica non solo gioiosa-na il contenuto progettuale di unaserie coordinata di interventi strut-turali che avrebbero potuto e natu-ralmente ancora potrebbero dareun radicale impulso allo sviluppoeconomico delle due Gioiosa conconseguente nascita di posti dilavoro. Ciò di cui abbiamo assolu-to bisogno, insomma.Ma sembra che in Calabria, nellaLocride, tra i gioiosani tutto questonon interessi, se poi, come in que-sto caso - ma se ne potrebbero cita-re parecchi altri riguardanti altrelocalità - tutto viene messo neldimenticatoio senza che alcunoinsorga, la cosiddetta società civilefaccia sentire la sua voce, né prote-stino i giovani e le loro associazionisulle cui spalle il peso di tale immo-bilismo ricade.Naturalmente questo silenzio è ilmiglior brodo di coltura affinchéimpresentabili obiettivi venganoperseguiti e troppo spesso raggiun-ti. Finiamola con l'acquiescenza e ilquieto vivere, manifestiamo da per-sone perbene quali siamo non solosolidarietà alle forze dell'ordine maoperiamo accanto a loro, nellapiena distinzione di ruoli e compiti,per avviare la rinascita delle nostrecomunità.

Gioiosa Marina, ottavo grado della scala Pignatone

La CopertinaOperazione “Circolo Formato”

Un terremoto giudiziario si è abbattuto sul baricentro turistico della Locride. Nei quaranta arresti ci sono il sindaco e tre assessori. Dopo Siderno anche Gioiosa Marina finisce sotto le macerie

Oggi in Piazza Vittorio Veneto nel centro di Gioiosa Jonica, a partire dalle 19.30, si svolgerà unamanifestazione pubblica a seguito della profonda crisi amministrativa che sta colpendo il paese. Adorganizzare il tutto è il circolo cittadino del partito di Rifondazione Comunista, che partendo daquesto incontro vuole tentare di gettare le basi per un risanamento sociale, amministrativo e poli-tico.

Gioiosa Jonica protesta

Page 14: La Riviera 19

14

DOMENICA8MAGGIO2011

Tra 2 settimane anche i cittadini di San Giorgio Morgeto saran-no chiamati all'arduo compito della scelta del nuovo primo citta-dino .Il paese, famoso per il suo particolare centro storico dalleevidenti reminiscenze medievali, è gravato maggiormente daproblemi storici come quello dell'isolamento di alcune frazioni,carenza di strade effettivamente praticabili e scarsa presenza diattrazione turistica in relazione alle potenzialità che, effettiva-mente, offre.Data per certa la non candidatura del sindaco uscente Gargano,il quale ha comunque deciso di continuare nell'ombra il lavoroper la sua comunità, saranno in tre a contendersi la poltrona dasindaco. E non si tratta di nomi nuovi o emergenti, ma di veri tita-ni del panorama politico locale: Salvatore Valerioti, Carlo Cleri eVincenzo Marrapodi.Il primo, medico di professione, si presenta con la lista “SanGiorgio sempre avanti”, con l'intento di dare continuità e prosie-guo all'operato di Gargano, per il quale ricopre la carica di asses-sore alle politiche ambientali. Dopo aver sottolineato a più ripre-se che la sua non è di certo un'auto-candidatura, ma la scelta deri-vata da una precisa logica del suo gruppo politico, Valerioti scuo-te elettori e avversari con una forte provocazione: non fare usopersonale dell'indennizzo che gli spetterebbe per legge qualoraottenesse la maggioranza, ma utilizzarlo ai fini di progetti socialinella cittadina. Tra le altre innovazioni quella di assicurare chenessun assessorato sarà dato a chi avesse già ricoperto incarichipubblici, lui a stesso, a differenza degli altri candidati, non è maistato sindaco, ed intende fare dell'innovazione delle menti e dellefreschezza delle idee dei suoi giovani candidati il punto di forzadel suo operato. Con lo schieramento “Insieme per San Giorgio”si presenta invece agli elettori Carlo Cleli, che, ancora una volta,intende occupare la poltrona principale del palazzo municipale.La lista della rosa dei sui candidati si presenta come un mix omo-geneo tra esperti del settore amministrativo e giovani che inten-dono formarsi in tale contesto. Forti le critiche che Cleri sotto-scrive nel suo programma elettorale nei confronti dell'attualeamministrazione, proponendo un modello di gestione della cosapubblica basato sulla partecipazione democratica dei cittadini.Tra gli altri obiettivi che il candidato intende raggiungere, l'incre-mento dell'impresa attraverso l'artigianato locale e la riqualifica-zione della montagna. Già sindaco anche in terzo candidato,Vincenzo Marrapodi, che punta ad ottenere la maggioranza con-tando sulla fiducia che gli elettori hanno dimostrato in passatonella sua persona. Primo nella presentazione ufficiale della lista,“ In cammino per San Giorgio”, Marrapodi sottolinea nel suoprogramma elettorale l'intenzione di creare nuovi posti di lavoro,puntando anche ad una maggiore valorizzazione e promozionedel caratteristico centro storico, visto come volano per lo svilup-po del settore turistico cittadino. Tra gli interessi del candidatoanche quello generale di riuscire ad innalzare il livello della qua-lità di vita degli abitanti, tramite interventi mirati. Nella terra deiMorgeti continuano quindi i dibattiti e gli scambi di opinioni, esolo dopo il 16 maggio sarà chiaro chi avrà ottenuto la meglio perinaugurare una nuova stagione politica della città.

Isabella Galimi

San Giorgio Morgeto

Valerioti, Cleri e Marrapodi, tre colossi in corsa

Ardore, liste e programmi sotto il segno della novità

Chiunque volesse conoscere meglio la realtà più squisitamente agricola, potra farlo facendo due passi tragli stand della mostra “Zootecnia sul territorio”, manifestazione basata sull’esposizione di prodotti tipici eprove di caseificazione. La rassegna, attiva già da ieri, si concluderà oggi. Location, il lungomare di Locri,per dare una visibilità maggiore alla kermesse, che già l’anno scorso ha incuriosito tantissime persone chepotranno così conoscere meglio i segreti degli allevatori e dei contadini della locride

Locri, prodotti tipici in vetrina

Azienda italianaleader nel campodella cura del corpo,

in grande espansione "ha bisogno di te"Sei dinamico e vuoi lavorare?Per guadagnare soldiper fare carrieraper realizzare e vivere i tuoi sogniNon perdere altro tempo

Per maggiori informazioni contatta subito il349-2436666 dalle ore 15,00

Campagna elettorale ad Ardore a pienoritmo per l'elezione diretta del sindacoda parte dei cittadini. Liste, programmie campagna all'insegna delle novità. Ilsindaco uscente, Giuseppe Campisi, conotto undicesimi della propria ammini-strazione con la quale ha ininterrotta-mente governato dal 2006 ad oggi, puntaallo svecchiamento della squadra, con-fermando i giovani Bruno Sansotta,Francesco Trento, Giuseppe Fabiano edAlessandro Martelli, ed aggiungendonealtri due, Lea Passeri e Bruno Armeni,con in totale tre donne in lizza su dodicicandidati. E rinnova anche rispettoall'angolatura politica: dopo aver gover-nato infatti con un lista di centro sini-stra, oggi si presenta agli elettori conuna composizione civica che guarda alcentro destra, includendo FLI, UDC e

chiudendo un accordo politico con unaparte corposa del PDL ardorese - perintenderci tutta l'area che non si riferi-sce all'On. Fedele -. Riconfermati anchegli ex sindaci di Ardore il dott. GiuseppeGrenci ed il capogruppo della maggio-ranza, dott. Bruno Bova. Assieme a lorosi candidano il dott. Domenico Ferrò edil dott. Giuseppe Fera, esponente localedel FLI e sostenuto, insieme alla Passe-ri, da un altro ex sindaco, il dott. FrancoRomeo, tra i fondatori del FLI in Cala-bria, ed infine le signore Maria Caserta,già consigliere comunale nel 1997/2001risultando tra i primi degli eletti e Filo-mena Muscatello, consigliere comunaleuscente e già assessore. Di contro con “ilrinnovamento è donna” la dott.ssaMaria Antonietta Bova, contrappone lapropria squadra politica con molte

novità sia dal punto di vista delle candi-dature e sia per lo stile della campagnaelettorale. La formazione è quasi tuttagiovane ed al femminile. Ben cinquedonne candidate infatti, oltre PeppeSpanò, candidato più giovane, divent'anni appena compiuti e PaoloChiné e Marco Benedetto. I sostenitoriufficiali appartenenti all'area del centrodestra che sostiene la Bova sono: il giàpiù volte consigliere comunale prof.Giuseppe Panuzzo, l'ex vice sindacoGiuseppe Angiò, Domenico Teotino perl'UDC ed il dott. Giuseppe Iurato, cheanch'egli, come Ferrò, vivrà una doppiacampagna elettorale essendo candidatoanche alle consultazioni provinciali asostegno di Raffa, nelle file del PDL.Pronostici a favore di Campisi, ma parti-ta aperta sino all'ultimo voto.

Perché hai scelto di appoggiare Ritorto?“Ho deciso di appoggiare Riccardo perché, al di là della fraterna e simbiotica amicizia che ci lega, vedo in lui una

persona carismatica e dinamica, socialmente iperattivo perché legato in maniera quasi maniacalealla città, disponibile a mettere al servizio della collettività le sue conoscenze maturate sia nel

privato che professionalmente. Sono convinto che Riccardo sia in grado realmente di darel'impulso necessario, per raggiungere l'ambita rinascita che questo centro, con pocomeno di ventimila abitanti, merita, forti che la nostra coalizione a sostegno di Ritortoabbia tutte le qualità, professionali, culturali e morali, per amministrare questa città”.Secondo te cosa può dare più degli altri?“La mia attenzione non è focalizzata su cosa Riccardo possa dare più degli altri candida-ti, in un ottica comparativa tra chi è migliore o peggiore, ma è legata alla consapevolezzadi quello che può, assieme alla “sua squadra” , garantire alla città di Siderno. Ribadisco,quindi, che in questo particolare momento della fase elettorale, non mi curo degli altriantagonisti che concorrono alla poltrona del Municipio, presuntuoso del fatto che, per me,

solo Riccardo Ritorto sia la persona giusta per far sì che la città divenga, sul piano com-petitivo e qualitativo, il Comune trainante per il Comprensorio”.

Se eletto quali saranno le tue priorità per Siderno?“Vorrei dare voce a tutte le progettualità figlie della mia generazione, consapevoleche le idee sono tante e buone, seppur, con un pizzico di umiltà, nella prassi ammi-nistrativa ancora ho tanto da apprendere; comunque, un'attenzione particolareva ai grandi progetti legati al turismo giovanile, per il quale, il Comune, sarà

partner ed Ente accreditato dall'Unione Europea per il finanziamento. In que-sta cornice di promozione turistica, anche le strutture ricettive del luogosaranno interpellate per confezionare vantaggiosi pacchetti da offrire ai visi-tatori di eventi o manifestazioni a tema che l'Amministrazione deciderà direalizzare lungo l'iter governativo della città”.

Comunali Siderno

Parlano i giovanidi SidernoTre giovani candidati al ConsiglioComunale di Siderno ci raccontano i loropropositi per la città

Claudio Reitano, con Riccardo Ritorto

“promuoveremo le progettualità dei giovani”

Page 15: La Riviera 19

15

DOMENICA1MAGGIO2011

BOVALINO: SARA’CENTRO POLIFUNZIONALEFinalmente!!! Dopo anni di attesa, venerdì sera a Bovalino è stato sottoscritto il verbale di consegna deilavori per la costruzione del nuovo Centro Polifunzionale, una struttura destinata ad ospitare eventisportivi, culturali e congressuali. Un tassello che mancava per rendere la cittadina di Bovalino piùvivibile. Il palazzetto costerà 1.400.000 e non graverà sulle casse comunali visto che sarà finanziato dalMinister dell’Economia con i fondi della legge finanziaria del 2004

Il piccolo comune di Camini, con circa 750abitanti, è in pieno fermento elettorale per leprossime elezioni del 15 e del 16 maggio. Acontendersi il governo del paese, due liste,“Risveglio popolare” con candidato a sinda-

co Nicola Giuseppe Alfarano e “Uniti per il nostro futuro”con candidato a sindaco l'avv. Francesco De Agostino. I pro-grammi elettorali di entrambe le liste vertono su aspetti socia-li, culturali, urbanistici. La lista n°1 “Risveglio popolare” sug-gerisce una serie di cosiddette “proposte costruttive”, basatesui principi cardini della buona attività amministrativa, quali ildialogo tra singoli cittadini, associazioni e istituzioni politichee il rispetto dei ruoli all'interno dell'eventuale compagine poli-tica, quindi tra giunta, consiglio e sindaco. La priorità del pro-gramma politico è di realizzare gli obiettivi prefissati, rispon-dendo e agendo sulla base dei criteri di efficienza e trasparen-za. In particolar modo, secondo la lista “Risveglio popolare”questi criteri potranno essere realizzati attraverso un ufficio direlazione con il pubblico, una partecipazione dei cittadini allaverifica dei risultati ottenuti e la pubblicazione sul sito delcomune di tutti gli atti, i regolamenti, i bandi di gara. Attenzio-ne verrà data al patrimonio comunale, specialmente attraver-so l'istituzione di un inventario dei beni del comune, perchésolo conoscendo tutto ciò che è presente sul territorio, si potràprocedere ai progetti per la sua valorizzazione, cercando diattuare investimenti e puntando sul risparmio energetico, conl'utilizzo di pannelli solari posti sugli edifici comunali. La valo-rizzazione e la manutenzione dei beni porterà, secondo la listan°1, a uno sviluppo turistico, che si potrà realizzare garanten-do pulizia del paese, migliorando la segnaletica stradale,creando maggiori punti di accesso alla spiaggia e sentieripedonali per permettere il raggiungimento della fiumara e diaree di interesse culturale e paesaggistico. Dal punto di vistaeconomico, la lista n°1, cercherà di dare impulso all'attivitàagricola, promuovendo i prodotti locali e una maggiore assi-stenza agli stessi agricoltori e ad attività miranti a risolvere ladisoccupazione giovanile, ponendo un dialogo costruttivo congiovani e famiglie disagiate. La lista civica n°2, “Uniti per il nostro futuro”, prima di proce-dere all'elenco degli obiettivi che si pone di raggiungere, fa unabreve analisi della condizione del comune di Camini degli ulti-mi anni, facendo riferimento soprattutto al dissesto economi-co e alle promesse non mantenute dai vecchi amministratori.Il programma è diviso in vari settori d'intervento, ambiente eterritorio, servizi sociali, occupazione e lavoro giovanile, istru-zione e sport, lavori pubblici, tributi locali e servizi, rapporti tracomune e associazioni. Dal punto di vista ambientale, la listan°2, si concentrerà sul cosiddetto sviluppo sostenibile, con unavalutazione della qualità e della quantità delle risorse presen-ti sul territorio. Primaria importanza sarà data alla manuten-zione dei corsi d'acqua, attraverso un protocollo d'intesa con ilconsorzio di bonifica; verrà creata una squadra di volontaridella protezione civile per gli interventi urgenti, casi di incen-di e calamità naturali. Ai problemi della comunità, “Uniti peril nostro futuro” risponderà attraverso maggiori servizi socialie assistenza domiciliare. Verranno concessi contributi e agevolazioni alle famiglie disa-giate e incentivi all'occupazione giovanile, con formazione einformazione tramite la postazione informa-giovani. L'istru-zione verrà garantita con un percorso-progetto a tre bracci, unservizio per la prima infanzia, uno a sostegno dei genitori conil progetto “genitori si diventa” e uno con il progetto scuolaaperta. I lavori pubblici riguarderanno la riqualificazione delcentro storico per rispondere all'idea che ogni paese è frutto ditradizioni, storie passate e quindi tutelando i monumenti situteleranno le nostre radici. La lista n°2 vorrebbe rendere ope-rativo il Piano strutturale per permettere uno sviluppo urbani-stico armonico e di qualità. Nel programma elettorale viene sottolineato il concetto dellanecessità che i cittadini debbano rispondere in modo equo alleimposte, in quanto solo così si potranno offrire servizi efficien-ti. Per il bene del paese, la lista n°2, si propone accordi e atti-vità coordinate tra comune e associazioni come la pro loco.Sarà dato ampio spazio alla trasparenza e al dialogo con l'a-pertura di uno sportello comunale interattivo. Questi i pro-grammi, questi gli obiettivi, resta agli elettori la libera e pon-derata scelta di quali persone siano più in grado di portarli atermine.

Antonella Papaleo

Camini

A una settimana dal voto impazzano i sondaggi, uffi-ciali e non. E uno di questi, sviluppato sul socialnetwork Facebook, ci regala qualche indiscrezione sultoto-sindaco della città di Locri. Secondo i face-bookiani di Locri sarà Giovanni Calabrese come suc-cessore di Francesco Macrì. Non una vittoria scontata, ma una lotta a due conGiuseppe Lombardo quella che incorona Calabresecon ben 231 preferenze contro i 185 del suo rivalepolitco. Praticamente fuori dai giochi gli altri due,con Raffaele Sainato che convince 59 persone, e conl’uscente Francesco Macrì che si ferma a solo 19 pre-ferenze e chiude all’ultimo posto, con praticamentenessuna possibilità di essere rieletto.Ovvio che un sondaggio, specie quello di un socialnetwork, resta solo un sondaggio, si, una proiezionedel volere delle persone, ma, in questo caso, facilmen-

te plasmabile. In attesa del voto, quello vero, Giovan-ni Calabrese, può concedersi, per questa settimana,una fascia da sindaco virtuale, nell’attesa di poterindossare quella vera; Lombardo, Sainato e Macrìpermettendo...

Giuseppe Ritorto

Internet incorona Giovanni Calabrese

Alfarano e De Agostini sicontendono il governo di Camini

231185 5919

ELEZIONI LOCRI

Perché hai scelto di appoggiare Panetta? Sono Alessandra Tuzza candidata nella lista civica “Uniti per Siderno”. Ho scelto di ade-rire alla coalizione che appoggia Mimmo Panetta come sindaco perché candidato delcentro sinistra; schieramento cui mi sento di appartenere da più di venti anni, non sonoproprio una “teenager”! Ho aderito all'invito di Panetta perché la serietà con cui haapprocciato, sin da settembre la presente campagna elettorale, è un'ottima risposta all'as-senza di dialogo istituzionale dedicato alle popolazioni locali.Secondo te cosa può dare più degli altri?Penso che Domenico Panetta abbia dalla sua l'esperienza di anni di governo positivodella nostra cittadina. Possa vantare, e lo ritengo un merito, una dirittura politicadimostrata dalla ormai inusuale fedeltà agli ideali di sinistra dichiarati sin dalla suaprima gioventù e che lo hanno sempre contraddistinto come tra i più attivi esponen-ti della politica locale. Non amo i trasformismi e ritengo la dirittura morale ed idea-le una delle primarie virtù di un politico, così come di ogni uomo. Se eletta quali saranno le tue priorità per Siderno? Innanzitutto l'apertura di un dialogo con il paese a sostegno di logiche di governotrasparenti e incentrate sulla legalità. Il coinvolgimento di tutti i cittadini, median-te incontri e dialoghi pubblici è fondamentale per la costruzione di una Siderno“migliore”. La concertazione e il dialogo sono gli assi primari su cui costruire lo svilup-po di qualsiasi territorio. Quindi l'attivazione di un Servizio di informazione per le poli-tiche comunitarie in comune per cittadini ed enti locali. Un supporto per reperire lefinanze necessarie per contribuire allo start up socio economico del paese.

Perché hai scelto di appoggiare il candidato sindaco Futia? La mia candidatura con Futia è nata come frutto di un progetto che lui sta portando avanti da annie che è sbocciato in queste competizioni elettorali. In questo gruppo, con lui ho condiviso ognidecisione, cosa che non sarebbe successa con nessun altro schieramento politico.Il nostro modo di fare politica si diversifica dagli altri per il metodo con il quale vengono affron-tati i problemi e le discussioni. Nel formare la lista non abbiamo trovato grandi difficoltà poichéè stato deciso il tutto in maniera partecipata.Secondo te cosa può dare più degli altri? Il nostro candidato a Sindaco Futia rispetto agli altri può, dare la possibilità a noi giovani di esse-re in prima linea ad amministrare la città senza dover entrare in determinati circuiti viziosi chealla fine non consentono ai giovani di emergere, ma saranno solo al servizio del predomi-nio dei soliti politici.Inoltre le idee portate avanti da Futia si contraddistinguono per la loro originalità, riguar-do alla viabilità, al decoro urbano, all'importanza del centro storico di Siderno Superio-re ecc.Se eletto quali saranno le tue priorità per Siderno?Le mie priorità sono quelle comuni a tutto il mio gruppo, per come abbiamo scritto nelnostro programma, ci poniamo come obbiettivo principale quello di creare le condizio-ni per una migliore vivibilità della città. Questa, la si ottiene facendo funzionare i prin-cipali servizi in maniera efficiente per il cittadino, attuando ad esempio una sorta dimonitoraggio sia della viabilità che della pulizia del paese. Queste sono le fondamentasu cui poggiare l'idea di uno sviluppo generale della città e quindi turistico-commerciale-culturale

Alessandra Tuzza con Domenico Panetta

“E’ fondamentale il coinvolgimento della gente”

Riccardo Gioberti, con Domenico Futia

“vogliamo migliorare la vivibilità di Siderno”

Dati aggiornati a sabato 7 Maggio

Page 16: La Riviera 19

Ho coordinato e moderato, alla fine dello scorso Aprile, un con-vegno dibattito a Benestare, paese di poco più di duemila abi-tanti. "Per non dimenticare l'imprenditore Antonio Musolino",ucciso, la sera del 31 ottobre 1999, nel suo frantoio, sotto gliocchi impietriti del figlio. Di quel delitto, una vera e propria ese-cuzione consumata nel pieno centro del paese, a distanza diundici anni, nessuno ha pagato il conto. La giustizia si è arresacon l'archiviazione del caso. Rassegnata? Forse. Almeno cosìpare.Chi invece non si è rassegnato è il fratello di Totò Musolino,ingegner Domenico, il quale, attraverso il CIDS (centro inter-provinciale per il diritto alla sicurezza di RC) presieduto daDemetrio Costantino, insiste a tentare in tutti i modi, di tenerdesta, se pure ormai a distanza di tanto tempo, l'attenzione deicalabresi sull'efferato delitto con cui fu stroncata la vita e l'attiv-ità del giovane fratello e vanificatele prospettive di lavoro e di crescitache Totò Musolino aveva fattointravedere come possibili.Sull'incontro di Benestare di fineAprile, torno grazie alla disponibil-ità del settimanale che mi ospita,perché, nonostante i quotidiani cal-abresi abbiano tentato di occu-parsene, lo hanno fatto con purenotazioni di cronaca, quasi solo persegnalare le illustri presenze deirelatori, ma senza tentare dicogliere lo spirito e la ratio che delconvegno costituivano le premessee la stessa finalità. Il convegno vol-eva gridare a voce quanto più altapossibile che non se ne può più diindagini giudiziarie che vanno avanti e a volte si concludono solose azionate e sostenute da racconti e delazioni dei pentiti. LaGiustizia, quella con la g maiuscola, bisogna che sia perseguitaanche quando i pentiti non ci sono o non si sono ancora mani-festati. Ma questo, specie nella Locride, non avviene. Sonodecine i delitti che, negli anni, sono rimasti impuniti, opera diignoti, come buchi neri in una società che continua ad avvitarsisu se stessa e di conseguenza stenta a crescere e a migliorare.A Benestare, per squarciare il silenzio tombale della avvenutaarchiviazione dell'assassinio di Totò Musolino, erano presenti edhanno alzata alta la loro voce, i parlamentari Marco Minniti,Mario Tassone e Angela Napoli, quest'ultima componente dellacommissione parlamentare antimafia, oltre al sindaco del paeseRosario Rocca, al poeta vernacolare Franco Blefari, allo stessopresidente del CIDS Demetrio Costantino ed al presidente delcomitato dei sindaci della Locride Ilario Ammendolia. C'erapure l'imprenditore Nino De Masi, quello che negli anni scorsiha portato in giudizio, senza lo sperato successo, le grandibanche nazionali, che non sempre aiutano l'imprenditoria sana,

anzi, spesso, concorrono ad affossarla, così finendo con l'aiutarela 'ndrangheta e il malaffare. Quello che, a chi scrive, sembragrave, è il fatto che nemmeno a distanza di undici anni dall'as-sassinio di Benestare, pare si sia preso atto che nella Locridenon è cambiato molto, neanche dopo l'operazione "Primavera"e le altre che si sono susseguite che, pure, hanno inferto colpidurissimi almeno alle due famiglie dominanti e fra loro belliger-anti della 'ndrangheta locrese. Ed il punto è proprio questo: ilpersistere, nonostante tutto e tutti, di una pesante forma dimafiocrazia, proprio in una delle zone più antiche ed illustridella Calabria, la Locride, di cui si esaltano ancora, ed a ragione,i fasti magnogreci, ma dove ormai la mala pianta ha messo talie tante radici, da avviluppare, quasi per intero, la società, nellaquale gli onesti fanno fatica a vivere e a muoversi e dove sem-bra che non valgano più le ordinarie leggi del vivere civile. In

questo contesto, dove anche redi-gere un atto notarile diventa prob-lematico, attendere la con-sumazione di delitti eclatanti perlevare grandi lai, è colpevole forsequanto e più del tentativo, che con-tinua a manifestarsi, di approfittaretragicamente, per insulsi fini politi-ci, se non proprio partitici, anche diqueste situazioni.Nella Locride non è più soltantoquestione di prevalenza tra repres-sione e prevenzione della criminal-ità, ma si tratta di assoluta necessitàdi una educazione civica che deveinvestire tutti gli strati della società:dai ragazzini delle elementari emedie, ai giovani delle superiori, a

quelli dei corsi di formazione, alle cooperative, agli emarginatidei lavori cosiddetti socialmente utili, ai forestali, ai ceti buro-cratici e professionali, agli stessi uomini impegnati nelle isti-tuzioni pubbliche ed in questi giorni candidati alle elezioniamministrative. È tutta la società di questa vasta zona che acco-muna nella tristezza del male ben quarantadue comuni, che hanecessità di un sussulto di coscienza, preceduto, però, da unaferma presa di posizione civile.Tutte queste cose, qui, da noi, così poveramente accennate,dovrebbero essere quotidiano viatico di tutti, di coloro chehanno responsabilità pubbliche, così come dei privati, singoli oassociati. E ciò, senza attendere i fatti eclatanti, anzi tentandocosì di prevenirli ed evitarli. Lo stesso discorso, naturalmente,vale per le forze dell'ordine e per la stessa magistratura: l'impeg-no deve essere costante, quotidiano, senza soluzione di continu-ità e senza rallentamenti e, possibilmente, anche senza rimbrot-ti e tentativi di scarichi di responsabilità. Solo così si può speraredi aprire strade di rinnovamento e di progresso.

Salvatore G. Santagata

La politica agricola di ConfAgricoltura

NELLA LOCRIDE VIGEANCORA LA MAFIOCRAZIA

16

DOMENICA8MAGGIO2011

Attualità

Acquista questo spazio e pubblicizza i tuoi prodotti Esempio: Per le passeggiate serali, e qualche weekend in alta quota, quando il termometro si avvicina allo zero: MONCLER GRENOBLE

euro 000,00Città, via ...

Una sala gremita di imprenditori agricoli, studenti e personalità delle istituzioni locali, provinciali e regio-nali ha fatto da cornice all’importante convegno organizzato dalla Confagricoltura Reggio Calabria sultema: “La Politica Agricola Comunitaria post 2013 – proposte e riflessioni“, tenutosi lo scorso 4 maggiopresso l’Oratorio del “Sacro Cuore” a Sant’Ilario Marina, nello splendido scenario della costa dei gelso-mini. Il convegno, moderato dal Presidente della Pro Loco di Sant’Ilario dello Jonio Ugo Mollica, ha presoavvio con i saluti del Sindaco Pasquale Brizzi, che ha fatto gli onori di casa, e del vice presidente provin-ciale dell’Organizzazione agricola Antonino Lupini, il quale haevidenziato che Confagricoltura Reggio Calabria ha voluto pro-muovere l’importante iniziativa per avviare una confronto con gliimprenditori del settore sul futuro della nostra agricoltura, allaluce di quello che in ambito europeo si sta delineando con laprossima riforma della politica agricola comune. La manifesta-zione odierna – ha ribadito Lupini - è la prima che Confagricol-tura Reggio Calabria ha in programma di realizzare sul territo-rio per approfondire e valutare l’impatto che la proposta di rifor-ma della PAC post 2013 potrebbe avere sulle nostre imprese e sulnostro territorio. I contenuti sulla tematica oggetto del convegnosono state affidate alle relazioni svolte dal Direttore del servizioeconomico di Confagricoltura, Franco Postorino, e dal Professo-re Francesco Saverio Nesci, Docente di economia ed estimorurale della facoltà di Agraria dell’Università Mediterranea diReggio Calabria. Il Prof. Nesci, con piglio accademico e profes-sionale, ha presentato uno studio sul settore agricolo in Calabria,partendo dagli indicatori economici e strutturali, il Prof. Nesci hatracciato le possibili linee di sviluppo del comparto agricolo che dovrebbero concretizzarsi con interventimirati a migliorare la competitività, la qualità delle produzioni, la concentrazione dell’offerta e la valoriz-zazione commerciale, ponendo quale mezzo per raggiungere tutto ciò la nuova PAC e gli strumenti ad essacollegati. La seconda e più attesa relazione svolta dal Direttore del servizio economico di Confagricoltura,

Franco Postorino, si è sviluppata su due direttrici: nella prima parte è stato tracciato lo scenario di riferi-mento della Politica Agricola Comune; nella seconda la comunicazione della Commissione AgricolturaUE e le osservazioni di Confagricoltura. Ma il dato economico più importante, ha chiarito il Direttore delservizio economico di Confagricoltura, è riferito al fatto che l’Italia è un contribuente netto della Pac a dif-ferenza di quanto accade per altri Paesi. Nel concludere – il responsabile dell’area economica di Confagri-coltura – ha precisato che il primo e più importante scoglio da superare è la definizione di un’adeguata

disponibilità finanziaria destinata alla politica agricola comune, evi-denziando come le riforme di questi ultimi venti anni hanno deter-minato una cospicua riduzione del budget agricolo. Prima dell’in-tervento conclusivo del componente della Giunta Esecutiva di Con-fagricoltura, Nicola Cilento, la parola è passata al Dr. MaurizioNicolai, Autorià di Gestione del Piano di Sviluppo Rurale (PSR2007/2013) della Calabria, che ha affrontato con chiarezza di espo-sizione le problematiche riscontrate nell’attuazione dell’importantestrumento di programmazione sia in termini amministrativi che dirapporti con le imprese agricole che hanno presentato progetti avalere sulle misure previste dai bandi. Nel chiudere i lavori il com-ponente della Giunta Esecutiva di Confagricoltura, e PresidenteRegionale degli imprenditori agricoli calabresi, Nicola Cilento, haringraziato tutti per la composta ed attenta presenza alla manifesta-zione, in primis il Sindaco Pasquale Brizzi, e precisato che Confagri-coltura è attenta e vigile sullo sviluppo del negoziato di riforma dellaPAC e farà valere tutto il proprio peso sindacale a tutela degli inte-ressi delle imprese agricole calabresi. Cilento ha ricordato una delle

ultime battaglie sindacali di Confagricoltura che ha portato alla stabilizzazione della fiscalizzazione deglioneri contributi verso l’INPS. La nostra Organizzazione – ha concluso Cilento – è impegnata giornalmen-te per la tutela del mondo dell’agricoltura e per far sì che la classe politica calabrese metta in atto un veroprogetto di sviluppo che non può che essere basato sul rilancio del settore agricolo e del turismo.

Il 3 maggio siamo stati a Platì a discutere di Platì su iniziativa diIlario Ammendolìa , presidente del Comitato dei Sindaci dellaLocride. L'importante assise è stata determinata dal réportage di<<calabriaora>> , intitolato “ Qui anche i bimbi sono mafiosi”e dalla successiva inchiesta de <<la Riviera>>, titolata “Tutta laverità, nient'altro che la verità su Platì”. E per ciò stesso sia PieroSansonetti che Pasquino Crupi hanno giustamente ritenuto dinon potere e di non dovere mancare all'appuntamento. Nessunosul banco degli imputati, e tanto meno il direttore di <<calabriao-ra>>, meridionalista non meridionale, che , senza ambagi e con-torsionismi, ha subito dichiarato che il titolo del reportage è statoun errore. Del quale si scusava.Onesto sino in fondo.Ma, invero, a Platì l'asse ordi-natore dell'assise non riguar-dava se non di striscio l'inci-dente di mestiere di <<cala-briaora>> e la controinchie-sta, ma solo oggettivamente, de<<la Riviera>>. L'esca daaccendere era quella se la que-stione meridionale, in riparten-za da Platì, possa essere ridottaa questione criminale, e se Platìpossa essere assunto come lametafora di tutto il losco, di tutto il brutto, di tutto il negativo dellastoria del Mezzogiorno e della Calabria. Su questo parla per tuttie chiaramente per tutti il rapporto, presentato, a nome del Comi-tato dei Sindaci, da Ilario Ammendolìa, che pubblichiamo in que-sta stessa pagina. Merita ogni apprezzamento. Merita approfon-dimento. E da parte nostra un chiarimento, tutto meridionalisti-co. Né il Mezzogiorno né la Calabria né Platì hanno necessità diliberatori esterni. Il che sarebbe come dire che né il Mezzogiornoné la Calabria né Platì hanno in loro le energie capaci di guidareil riscatto e il rinnovamento. Queste energie ci sono . Platì saràquello che vorrà essere. È Platì, il suo popolo, i suoi giovani, i lavo-ratori del braccio e della mente, che hanno in mano il chiavistelloche può aprire una nuova storia.

Platì per Platì

Page 17: La Riviera 19

LA LETTERA

AI LOCRESI...

AMMINISTRATIVE E PROVINCIALI 15/16 MAGGIO 2011

Diventerà realtà,finalmente, la edificazione di un centro sportivo nel nostro comune e lacostruzione del nuovo edificio del Liceo Scientifico Fortemente voluti dall'assessore pro-vinciale del nostro partito dott.Antonio Scali, frutto della sua determinazione nel raggiun-gere gli obbiettivi, e dell'impegno della giunta provinciale di centro-sinistra del Presiden-te MorabitoIl primo grazie ai 750.000 euro che il consiglio provinciale di Reggio Calabria ha destina-to con l'approvazione dell'elenco triennale delle opere pubbliche 2010-2012.Il secondo (piano triennale opere pubbliche 2008/2010), con 900.000,00 euro di finanzia-mento per la realizzazione dell'edificio sco-lastico “liceo Scientifico di Gioiosa Ionicanuova costruzione 1° lotto” sul terreno diproprietà della provincia in località “prolun-gamento via Diaz”.La Stazione Unica Appaltante della Provin-cia di Reggio Calabria ha aggiudicato in viadefinitiva l'appalto di progettazione ed ese-cuzione di un Istituto Scolastico da adibirea Liceo Scientifico e di un Centro Sportivoda realizzarsi a Gioiosa Jonica. L'impresaaggiudicataria è la CO.GE.PA. s.a.s. di Pel-laro (RC) che ha partecipato al bando avva-lendosi del progetto redatto da un gruppo diprogettisti : ing. Condelli per la LeonardoProgetti s.n.c. da Gioiosa Ionica, ing.Greco, ing. Commisso, ing. Foti, arch. Autelitano, ing. Lucà, Ing. Caristo, ing. Tigani,ing. Santangelo, geol. Monteleone. Il progetto è uscito vincitore dai lavori della commis-sione all'uopo insediata presso la Stazione Unica Appaltante. L'intervento sarà ubicato inposizione centrale dell'abitato di Gioiosa Jonica e sarà costituito da due edifici. Il primoè destinato ad ospitare il Liceo Scientifico con 10 aule e 2 laboratori oltre ai servizi ammi-nistrativi, ed è predisposto per un futuro ampliamento per sopraelevazione. Il secondoospiterà il centro sportivo dove si trova un campo da gioco polifunzionale (basket, volley)con dimensioni a standard C.O.N.I. dotato di tribune per oltre 600 spettatori, spogliatoie servizi annessi. L'intera area è perimetrata e dotata di parcheggi, aree a verde, illumina-zione etc. Le immagini offrono una vista fotorealistica dell'intervento nel suo complesso.

A GIOIOSA JONICA LICEO SCIENTIFICONUOVO E IL PALAZZETTO DELLO SPORT

Amici e compagni iscrittiLa campagna elettorale per il rinnovo del consiglio provinciale è distraordinaria importanza per il nostro Partito.Veniamo dalla pesante sconfitta alle regionali e da gravi lacerazioniinterne alla nostra organizzazione.Riuscire a mantenere una continuità all'amministrazione di centrosini-stra della Provincia,invertire la tendenza attuale, assumerebbe un gran-de significato politico.E' anche l'occasione di riorganizzare le fila del Partito nella nostrazona,avvicinando i delusi e gli ex militanti, cercando nuove adesioni tragli strati sociali più emarginati,nelle professioni,tra i giovani laureati ediplomati senza futuro,nel mondo del lavoro precario.Se assicuriamo e accresciamo l'impegno di tutti nel richiedere il votoper il nostro Partito potremo arginare l'avanzata della destra berlusco-niana e dei suoi lacchè e sconfiggere l'operazione trasformistica e di

potere del cosiddetto“ terzo polo” di fuo-riusciti dal nostro eda altri partiti,cam-pioni di lungo corsodella vecchia politica.Abbiamo un nostroiscritto,il dott.Anto-nio Scali,assessoreuscente nella giuntaprovinciale di centro-sinistra,che molto si èadoperato in questianni per il nostrocomune,la vallata delTorbido,il nostro Par-tito.Si è dimostrato unuomo appassionato eleale,competente dalpunto di vista ammi-nistrativo,capace diascoltare le esigenzedei cittadini.Un successo delnostro partito saràdeterminante per lasua elezione,la suaelezione sarà ungrande risultato per ilnostro partito.Al lavoro!

Riccardo Modafferi (capogruppo del PD in

consiglio comunale).

Ai Locresi...la definizione di "politica", quale amministrazione della"polis" per il bene di tutti, ha perso nel corso degli ultimidecenni tale suo significato iniziale, per diventare spessouna pratica per raggiungere obiettivi personali.L’esigenza, quindi, di ispirarsi ed attuare quei principi dicondotta dettati da regole di un’etica politica condivisanel contesto socio culturale in cui si opera, è il motivofondamentale per il quale “Città in Comune” ha ravvisa-to la necessità di impegnarsi in un progetto politico, cheha quale obiettivo primario la creazione di un rinnovatomodello politico-culturale della Città di Locri.Il programma politico amministrativo della Lista Civica“Città in Comune” è teso a cancellare la distanza tra cit-tadini e istituzioni, mediante la trasparenza dell’operatodei propri responsabili e la chiarezza degli obiettivi, alfine di creare, concretamente, quell’occasione di dialogoe confronto nell’ottica di una maggiore democrazia e diuna migliore gestione delle risorse pubbliche.La gestione responsabile della nostra città richiede sial’ottimizzazione di quanto di buono è stato sino ad oggirealizzato, che la progettazione di un chiaro disegnopolitico, teso alla concretizzazione di nuove soluzioni, dinuove idee e di nuove energie.Il nostro programma amministrativo non è una sterileenunciazione di principi ma, bensì, un impegno per unaeffettiva realizzazione degli obiettivi previsti dal nostroprogetto di governo della città per i prossimi cinqueanni.Responsabilmente noi distinguiamo gli interventi prima-ri, che potranno essere realizzati mobilitando le risorseinterne e quelle disponibili, senza bisogno di interventiesterni, da quelli a medio termine, che fanno riferimen-to a esigenze prioritarie per le quali le risorse disponibi-li non sono sufficienti ed, infine, quelle a lungo termine,che risultano indispensabili per dare impulso allo svilup-po sostenibile di Locri.

Raffaele Sainato

Page 18: La Riviera 19

AMMINISTRATIVE E PROVINCIALI 15/16 MAGGIO 2011

Qualche giorno fa abbiamo scambiatoqualche battuta con Oreste Romeo coor-dinatore provinciale della lista “Scopelli-ti Presidente”.Presidente come va questo inizio di cam-pagna elettorale?<<L’inizio di questa campagna elettora-le è estremamente incoraggiante, regi-striamo un grande entusiasmo per lanostra proposta politica, un progetto chegià si è affermato durante le scorse ele-zioni regionali e si ripropone ancora piùvitale adesso, perché queste elezioni pro-vinciali rappresentano una sfida che leistituzioni di governo locali devonocogliere su temi di fondamentale impor-tanza che coinvolgono direttamente lavita dei cittadini, grandi temi come ilfederalismo e la realizzazione della cittàmetropolitana di Reggio Calabria checoinvolge l’intero territorio provinciale.È una stagione di grande responsabilitàche va vissuta in maniera piena e convin-ta per affermare un concetto nuovo dimeridionalismo rivisitato e protagonista

>>.Mi scusi presi-

dente, lavostra idea dimeridionali-smo si pone inantitesi al set-tentrionalismo

leghistao seguel ’ i m -

postazione del governo nazionale con ilcosi detto federalismo buono o solidale?<<Il nostro è un meridionalismomoderno, vincente che si pone in questitermini: il meridione d’Italia deve esserevisto come un soggetto pienamente inte-grato nel sistema nazionale. Il Meridio-nalismo con una nuova mentalità, connuove espressioni di classe dirigentedeve essere una risorsa per l’intero siste-ma Italia>>.

Ci dica qualcosa sulla sua lista, qualisono le ambizioni, i progetti, le persona-lità presenti?<<Abbiamo deciso d’investire in termi-ni di qualità, dando all’elettorato la pos-sibilità di optare per il rinnovamentodella classe dirigente, abbiamo affidatolo sviluppo ed il proseguimento delnostro manifesto politico a personenuove. Una di queste è l’avvocato CarloChianese che da vice presidente dell’As-

sociazione Verso Sud ha sempre guarda-to alla sua terra d’origine, che vuole pro-tagonista e punto di riferimento per poli-tiche di proiezione sul Mediterraneo cheè la nostra nuova frontiera anche esoprattutto per quanto riguarda l’offertaculturale che la locride è in grado digarantire>>.

Alle elezioni provinciali la lista Scopelliti è presente

FREGOLISMO spinto. Cambi di casacca a ripetizione. E’ record di politici erranti: entranoed escono dai partiti, tradiscono e si pentono, rilanciano e arretrano, ieri con la destra, noforse era la sinistra oggi è centro, no, è il nulla e domani chissà. La Locride ha un tassoaltissimo di conversioni politiche. Tutte ovviamente, motivate da alte e nobili spinte morali,che sistematicamente producono dispersione di voti impedendoci di avere una rappresentanzaautorevole, ieri alla Regione domani forse alla provincia IMPEDIAMOLO !!!

Page 19: La Riviera 19

DOMENICA8 MAGGIO 201119

Pedullà scrive agli elettoriELEZIONI PROVINCIALI

Care elettrici e cari elettori,il 15 e 16 Maggio si svolgeranno le elezioni provinciali, oltre che un sacrosanto diritto credo che, oggi,quello del voto sia un inderogabile dovere. Viviamo un momento economico che definire difficilesarebbe riduttivo, siamo nel bel mezzo di una crisi sociale senza precedenti e in tutto questo la nostraclasse politica locale e nazionale, di destra come di sinistra, è parsa, quanto meno, inadeguata alla dif-ficile sfida di rilanciare sia economicamente che socialmente il Mezzogiorno.Noi giovani non troviamo lavoro, le nostre aziende e tutti noi cittadini, facciamo, tutti i giorni, i conticon dei servizi e delle infrastrutture indegne di una moderna democrazia, le già poche ed inadeguaterisorse che lo Stato destina al Sud vengono continuamente “depredate” dalla Lega Nord, senza che,chi ci rappresenta e dovrebbe difendere i nostri diritti ed i nostri interessi, sia nella maggioranza che nel-l'opposizione, muova un dito per invertire una tendenza che sta diventando insostenibile. Per tutti que-sti motivi mi sono convinto di avere il dovere d'impegnarmi in prima persona per dare forza alla voce

del nostro comprensorio, della nostra Locride, della nostraCalabria, del nostro amato Mezzogiorno. Molti di voiconoscono il mio passato impegno come consiglierecomunale e presidente della commissione urbanisti-ca e lavori pubblici per il Partito Socialista a Sider-no, molti di voi, quindi, si chiederanno i motivi chemi hanno spinto a candidarmi con Alleanza perl'Italia: Il motivo principale è che l'API ha in se ilgerme di un meridionalismo sano e deciso che vaassolutamente opposto allo strapotere leghista,

infine, ma, non ultimo, l'API sostiene come presi-dente Pietro Fuda, l'unico candidato con lo

spessore politico e personale adatto adincarnare il vero meridionali-

smo e a rilanciare lanostra grande provin-

cia! È per questi motiviche v'invito a soste-nere il nostroimpegno espri-mendo il vostroconsenso all'A-PI come lista ea Pietro Fudacome presi-dente.

Una donna

Una persona perbene

Una di voi

Page 20: La Riviera 19

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 15/16 MAGGIO 2011

La politica deve essere concretaELEZIONI PROVINCIALI

ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Qualche giorno fa abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Giu-lio Calauti, giovane candidato UDC alla Provincia. Calauti è nato aSiderno nel 1980, in questo periodo fa il tecnico informatico e lavo-ro prevalentemente a Roma.Signor Calauti molti sostengono che la gente e in particolare i gio-vani si stanno allontanando dalla politica, lei evidentemente rap-presenta un’eccezione, com’è approdato alla politica?Dammi pure del tu. Sono iscritto al partito di Casini da molti anni,la mia famiglia ha una tradizione politico/culturale che da diversegenerazioni s’ispira ai valori che il simbolo del nostro partito rac-chiude. Respiro politica, quella sana, da quando ero in fasce, per meè una cosa quasi fisiologica. A mio avviso i giovani s’interessano deiproblemi concreti, basta che la politica smetta di parlare “politiche-se” e inizi ad occuparsi concretamente dei bisogni della gente e l’a-more per la cosa pubblica ritornerà a contagiare tutti.Visto che posso darti del tu. Com’è maturata la tua decisione dicandidarti a queste elezioni provinciali?Il partito sentiva la necessità di un rinnovamento generazionale edio, che sono alla mia prima candidatura, sono stato felice di poter-mi mettere in gioco per riuscire a dare un contributo allo sviluppoeconomico, sociale e culturale della mia terra e della mia gente.Visto che sei alla prima esperienza raccontaci come sta andando lacampagna elettorale.Questa esperienza mi sta regalando momenti di estrema euforia,parlare con la gente ascoltarne i problemi e le aspirazioni, sapere diessere impegnati a far sì che i loro problemi siano risolti e le loroaspirazioni realizzate, mi fa sentire utile e felice. L’affetto, la stima ein generale il largo sostegno che sto ricevendo, mi fanno sentire vici-no il traguardo che io e il partito ci siamo prefissati.Parlaci brevemente del vostro programma politico.Noi, naturalmente, sosteniamo in pieno il programma di GiuseppeRaffa che prevede tra le altre cose la realizzazione dell’area metro-politana, un progetto che, una volta realizzato, porterà grandi bene-fici al nostro comprensorio. Noi, ed io in particolare, ci impegnere-mo, in special modo, per la risoluzione di alcune problematiche cheritengo prioritarie per il nostro collegio elettorale. Mi riferisco, adesempio, alla viabilità, problema 106 e ferrovie in testa, allo svilup-po e all’ammodernamento tecnologico e strutturale delle scuole eall’ammodernamento dei sistemi informativi delle pubbliche ammi-nistrazioni. Questi, necessari, interventi porteranno dei beneficiconcreti e diretti alla popolazione.

SIDERNO

Page 21: La Riviera 19

DOMENICA8 MAGGIO201121

Il 15 e 16 maggio 2011 la Città di Locri è chiamata all'elezione diretta del Sindaco edel Consiglio Comunale. Con l'intento di superare il declino civico e amministrativo che da troppo tempo ha

colpito Locri, mi sono determinato ad essere partecipe del risorgimento della NostraComunità per mano di una Nuova Classe Dirigente intraprendente, motivata, giova-

ne e al contempo esperta e competente. Riconosco tutti questi valori nel progettoamministrativo della lista civica “LEALIALLA CITTA’” Giovanni Calabrese Sindaco,incentrato su semplici e saldi punti di forza:- un programma diretto, realistico ed efficace,volto al recupero in primis dell'ordinarietà edella trasparenza nella gestione amministrativae nei servizi alla Comunità, e quindi all'attiva-zione dei processi di crescita e sviluppo econo-mico e sociale;- un candidato Sindaco, Giovanni Calabrese, diprovata competenza, dinamismo ed equilibrio,capace di governare saldamente ed in coerenzaal progetto programmatico, per il raggiungi-mento di stabile risultato;- intorno a Giovanni, un gruppo coeso di per-sone motivate, consapevoli, competenti e disicura esperienza positiva, così adeguate adassumere responsabilmente il mandato diamministratori.E' la ferma unione di questi punti che rappre-senta la seria possibilità per la nostra Comunitàdi rialzarsi e darsi un futuro sicuro, ed è perquesto motivo che, Vi chiedo di esprimere unvoto responsabile alla lista civica “LEALIALLA CITTA' ” Giovanni Calabrese Sindacoed alla mia persona alla carica di ConsigliereComunale.Auguri alla Mamme, Nostre grandi “sostenitri-ci di vita”.

Domenicantonio Mileto

Cari cittadini di Gerace,Sicurezza e solidarietà saranno due principi imprescindibili dellanostra azione di governo. Non può esserci sicurezza se non c’è soli-darietà, e viceversa, non può esserci solidarietà senza sicurezza.Ogni persona, è legata al destino dell’intera società, ne è parte inte-grante. Gli uomini dipendono gli uni dagli altri. In altre parole: unoper tutti (e per il bene comune) e tutti per uno (e per l’interessecomune).Da qui nasce l’appartenenza sociale e la responsabilità consapevo-le: il nostro progetto politico.Un’appartenenza sociale ed una responsabilità consapevole di cuiil nostro vescovo, Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, ha alungo parlato nella sua omelia durante la processione del VenerdìSanto. È compito della comunità politica assumere la responsabi-lità di conseguire il bene comune. Il bene comune esige di essereservito pienamente, perché il bene comune è la ragion d’esseredella comunità politica. Non va dimenticato che, nello stato demo-cratico,l’elettore, come diceva il vescovo Morosini, ha la responsa-bilità di un voto consapevole, per conferire il mandato, per costrui-re maggiore futuro. Aggiungo io, che nello stato democratico, in cuile decisioni sono assunte spesso a maggioranza dai rappresentantidella volontà popolare, coloro ai quali compete la responsabilità digoverno sono tenuti ad interpretare il bene comune non soltantosecondo gli interessi della maggioranza, ma, di tutta la comunitàcivile, compresi quelli in posizione di minoranza.Noi vogliamo il bene di Gerace e dei Geracesi, noi non facciamopromesse, ma, assicuriamo il nostro impegno incondizionato edisinteressato per costruire più futuro, per garantire più sicurezza esolidarietà. La solidarietà è un principio importante, esso guida lavita sociale. Giovanni Paolo II, nella sua enciclica “Sollecitudo reisocialis” definisce la solidarietà “una virtù umana e cristiana”. E suquesto principio, non si deve e non si può fare speculazione politi-ca.

Giuseppe Cusato

Mileto scrive a gli elettoriELEZIONI AMMINISTRATIVE

Solidarietà e legalitàELEZIONI AMMINISTRATIVE

Qualche giorno fa è venuto a trovarci in redazione il professor Francesco Commisso ex assessorealla cultura attualmente candidato alle elezioni comunali di Locri nella lista “Siamo Locri” con Fran-cesco Macrì sindaco.Professore ci parli brevemente di lei . Sono stato professore di lingua e letteratura inglese al liceo Scientifico di Locri, sono da sempreappassionato di politica, ma poiché la considero un lavoro a tempo pieno ho deciso di impegnarmiin prima persona solo dopo la pensione. Volendo tornare indietro nel tempo, posso dirvi che ho rice-vuto la mia prima formazione scolastico/culturale a Locri che ho lasciato per finire gli studi in Ame-rica dove ho conosciuto mia moglie, ma in seguito sono tornato per formare qui la mia famiglia. Ho

ricevuto tanto da Locri e ora voglio cercaredi restituirgli qualcosa il mio impegno politi-co è un atto d’amore verso Locri e tutta laLocride. Ci racconti la sua passata esperienza ammi-nistrativa.Noi ci siamo insediati, più o meno, dopo ottomesi da quel terribile 16 ottobre del 2005,con l’uccisione del Dottor Fortugno credoche Locri abbia toccato il fondo di un perio-do che durava da trenta, trentacinque anni.Io credo che Locri oggi sia diversa, siaprofondamente cambiata in questi cinqueanni e sia cambiata in meglio, certamente ilmerito non è tutto nostro ma credo che que-st’amministrazione abbia contribuito, insie-me alle altre forze sociali, notevolmente aquesto cambiamento perché ha posto al cen-tro del programma la cultura che ha Locricittà di cultura mancava da tantissimotempo. Non è stato facile soprattutto all’ini-zio ma noi abbiamo insistito in questo lavoroe posso dire che oggi Locri è diversa. Anchel’elettorato è cambiato, è un elettorato con-sapevole che non si fa influenzare da fattori

esterni, capace di esprimere un voto veramente libero. Tutto questo per Locri rappresenta una gran-de rinascita.Non crede anche lei, come molti che la gente non creda più ai politici e alla politica in generale?Non sono d’accordo. Io penso che la gente non creda più ai politicanti piuttosto che ai politici, per-ché se fare politica è un atto d’amore verso il proprio territorio la gente ti crede. Le persone non cre-dono, e non devono credere, a quei politicanti che fanno promesse che sappiamo non possono man-tenere.Ci parli brevemente del vostro programma politico.Al centro del nostro programma c’è un progetto culturale che vuole fare del centro di Locri un polod’attrazione turistico culturale che faccia da traino a tutto il comprensorio. Abbiamo poi tanti altriprogetti da portare avanti, quindi credo che questa piccola rivoluzione culturale che noi siamo riu-sciti a fare e i cui benefici sono sotto gli occhi di tutti meriti di proseguire. Noi non abbiamo più biso-gno di rinascere, abbiamo solo bisogno di continuare a crescere.

La cultura al centroELEZIONI AMMINISTRATIVE

Page 22: La Riviera 19

2222la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

Page 23: La Riviera 19

23la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

Page 24: La Riviera 19

2424la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

Page 25: La Riviera 19

2525

CELEZIONI AMMINISTRATIVE 15/16 MAGGIO 2011

la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

arissimo cittadino,rivolgo a Te le mie impressioni e sensazioni su questa nuova avventura che mi vede, insieme al movimento civico “leali alla città”, impegnato nelle pros-sime elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale della Città di Locri.Innanzitutto è doveroso ringraziare quanti, fin’oggi, hanno sostenuto le mie idee, condividendo progetti e battaglie per la rinascita della nostra città. Quan-do cinque anni fa ho scelto di candidarmi alla carica di consigliere comunale sono stato spronato dalla forte determinazione giovanile che mi caratteriz-za ed oggi mi presento ancora più maturo e determinato ad esprimere il mio personale impegno civico verso una città che merita tanto quanto merita-no i suoi cittadini.Governare la città di Locri non è certamente un’impresa facile e sono consapevole che questa “mission” richieda uno sforzo notevole, una dedizionecostante, ma soprattutto delle motivazioni profonde che ti consentano di non demoralizzarti nei momenti di sconforto e di non desistere nelle proprieconvinzioni che una Locri diversa sia concretamente possibile. L’amore smisurato per il proprio paese, la presenza attiva in tanti fenomeni sociali, impren-ditoriali, ma anche ludici, sportivi e culturali, che da sempre hanno visto protagonista il sottoscritto e tanti componenti della lista “leali alla Città”, dimo-strano come in Noi regnano le giuste motivazioni che ci consentiranno di gettare il cuore oltre ogni ostacolo, per tentare di risolvere gli atavici problemiche attanagliano la città.Proprio su queste certezze si fonda il nostro movimento civico “leali alla città”, nato dall’incontro e della condivisione di un progetto politico finalizzatoa ridare dignità a Locri, aggregando uomini e donne locresi, anche di diverso orientamento politico, accomunati dalla convinzione che siano le idee enon le ideologie, il vero motore del corretto agire amministrativo, per un concreto sviluppo della nostra comunità locale. Questa comunità, nell’imminente competizione elettorale, sarà chiamata ad individuare un primo cittadino che abbia la giusta forza, il necessario vigo-re e gli indispensabili stimoli per difendere pienamente gli interessi della collettività, rivendicando presso le competenti istituzioni provinciali, regionali enazionali i propri diritti negati da una classe politica locale che, nonostante le tante opportunità avute negli ultimi trent’anni, non ha mai avuto la forza, il coraggio o la volontà di garantire maggiori occasioni di sviluppo e cresci-ta per Locri.Ritengo che Locri meriti di essere vissuta 365 giorni l’anno e non solo alle scadenze elettorali, con una costante presenza sul territorio e tra la gente, conuna disponibilità all’ascolto quotidiana alle istanze dei cittadini, con una predisposizione al dialogo verso gli stessi, incentivando la politica del fare e nondelle parole, attuando processi di evoluzione che guardino a Locri come città della cultura e non della spazzatura.In questa, che è la città che noi immaginiamo, insieme ai cittadini, ognuno con le proprie capacità e i propri ruoli, dobbiamo contribuire a contrastareogni forma di degrado, a tutelare l’ambiente, a rafforzare il sistema sanitario, a valorizzare le nuove generazioni ed offrire spazi sicuri ai nostri figli, aglianziani, ai più deboli. Dovremo, inoltre, proseguire l’opera di riqualificazione della Città, iniziata precedentemente e sospesa nell’ultimo anno, continuan-do a realizzare marciapiedi, ad abbattere ruderi, a curare il verde pubblico ed il decoro urbano, organizzando al meglio la macchina amministrativa, segui-tando a veicolare una nuova immagine di Locri con le grandi manifestazioni estive ed i grandi eventi, ma soprattutto puntare - nel prossimo quinquen-nio - alla realizzazione del nuovo lungomare e del porto turistico, opere indispensabili per il concreto sviluppo turistico locale.Per queste ragioni il prossimo 15 e 16 maggio Ti chiedo di dare fiducia a chi in questi anni ha operato fattivamente per la Nostra comunità, non solo inpolitica, ma anche dal punto di vista imprenditoriale, Ti chiedo di scegliere una nuova classe dirigente che, come me, ama la propria città ed è orgoglio-sa di essere locrese e nella vita ha solo un grande sogno:

RIDARE DIGNITA' A LOCRIGiovanni Calabrese

Candidato a Sindaco Città di LocriLista n. 4 “leali alla Città”

Page 26: La Riviera 19

23

Serie A

Resta aperta la corsa per laqualificazione in Champions. Salvezza èbagarre

S P O R T

26la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

Eccellenza

La Bovalinese è a un passo dalla salvezza.Oggi col Bocale basta un pari percentrare la missione

Promozione

Siderno e Gioiosa cercano la finalePlay Off. Da superare gli ostacoliTaurianovese e Reggio Sud

Tanta tensione, e poi il tenta-tivo di mascherarla. Questa laconferenza stampa di GianlucaAtzori, ieri pomeriggio.

Il Varese è un avversariotosto, e in più è uno scontrodiretto, ma la scaramanzia cipremia “Domani (oggi ndr) sigioca a mezzogiorno, faràcaldo ma probabilmente saràpiù problematico per loro. Epoi, nell'unico precedente aquell'ora, abbiamo vinto quindidirò ai ragazzi di ripetere tuttociò che hanno fatto prima dellagara contro il Frosinone”.

Invece il mister non si sbilan-cia a riguardo del modulo chela sua squadra adotterà, vistoanche che Alessio Viola hasubito una distorsione al colla-terale del ginocchio. Recupera-to invece Giacomo Tedesco.“Non so se proporremo unoschieramento offensivo comequello di Bergamo, vedremo.Questa settimana ci attendono

più impegni ravvicinati, dovre-mo dosare le forze. Spero inuno stadio pieno che possadarci una mano, come il pub-blico di Reggio sa fare”. Chiu-de con le considerazioni sugliavversari che arriveranno oggia Reggio Calabria, “Il camminodel Varese certifica la serietàdel loro progetto, l'organizza-zione di gioco e la necessità difare i complimenti ad un tecni-co come Sannino, che conoscosin dai tempi del supercorso diCoverciano. Sono una squadraumile e non mollano mai,anche adesso che sono quasicerti di disputare i playoff. Percerti versi domani si affronte-ranno due squadre che si asso-migliano e che posso essereannoverate tra le sorprese diquesto campionato”.

Gianluca Atzori crede inquesti play off e sa di avere undoppio match point, se non perchiudere il discorso, almeno

per mangiarsi una cospicuafetta di torta.

Ad oggi la Reggina dividel’ultima piazza utile per qualifi-carsi per gli spareggi promozio-ne con Livorno e Padova, maha da giocare la gara di oggi, eil recupero di mercoledì prossi-mo contro l’Albinoleffe (si par-tirà dal 16’ sul risultato di 1-0per i bergamaschi).

Portando a casa almeno unavittoria si farebbe un grossissi-mo passo avanti in ottica qua-lificazione a sole tre giornatedal termine.

La Reggina ha disputato,fino ad oggi, un campionatoche la promuoverebbe a pienivoti, speriamo che i ragazzi rie-scano a mantenere la concen-trazione per centrare l’obietti-vo.

La Serie A non è un utopia.Reggio Calabria ci crede, Gian-luca Atzori anche.

Giuseppe Ritorto

Si preannuncia un altroribaltone allenatori quest’e-state, con quasi tutte le for-mazioni di vertice chepotrebbero cambiare lapropria guida tecnica.

Chi non lo farà di sicuroè il Milan, fresco di scudet-

to, di Massimo Allegri, chedopo la stupenda stagioneattuale resta saldamenteattaccato alla panchina ros-sonera. Poi tutti con lavaligia in mano, o quasi.Leonardo, con molte pro-babilità, è destinato a

lasciare quella dell’Inter,con Moratti che già daqualche mese sta tentandodi convincere Mourinho.Certo, Josè. col caratterac-cio e la spocchia che siritrova potrebbe restare aMadrid dove, fatto inusua-le per lui, non ha vintonulla.

La Juventus si guarda ingiro, Mancini, Villas Boas,o molto più probabilmenteMazzarri, in rotta di colli-

sione con De Laurentiis.Difficile, se non impossibilela conferma di Del Neri,che se si abbassa lo stipen-dio potrebbe firmare unbiennale con l’Atalanta. Sela Juventus dovesse decide-re per il tecnico toscano alNapoli andrebbe Giampie-ro Gasperini, o in alternati-va Delio Rossi. Il Palermoha messo gli occhi su Bisoli,che però deve liberarsi dalCagliari.

Panchine, in A potrebbecambiare tutto

[email protected]

Reggina, doppio match point

L’angoloRitorto

La squadra di Gianluca Atzori divide con Padova e Livorno l’ultimo posto Play Off. Ma con due gare in più da giocare...

CLASSIFICA

7474646154535353525250

SIENAATALANTANOVARAVARESETORINOPADOVAREGGINALIVORNOEMPOLIPESCARACROTONE

20 RETIPIOVACCARI (CITTADELLA)

19 RETIBIANCHI (TORINO)

17 RETICACIA (PIACENZA)

16 RETIABBRUSCATO (VICENZA),

CORALLI (EMPOLI)

4949494645444342404038

MODENAGROSSETOVICENZAPIACENZASASSUOLOCITTADELLAALBINOLEFFEASCOLITRIESTINAPORTOGRUAROFROSINONE

PESCARA - LIVORNOATALANTA - PORTOGRUAROCROTONE - NOVARAEMPOLI - ALBINOLEFFEFROSINONE - VICENZAMODENA - GROSSETOPADOVA - ASCOLIPIACENZA - SASSUOLOSIENA - TORINOTRIESTINA - CITTADELLAREGGINA - VARESE

0-14-10-33-14-01-13-11-02-23-2

GIORNATA 39 MARCATORI

CLASSIFICA

77696860595956534945

MILANINTERNAPOLILAZIOUDINESEROMAJUVENTUSPALERMO*FIORENTINAGENOA

2-1

44424140403736353121

CAGLIARICHIEVOPARMACATANIABOLOGNACESENASAMPDORIALECCEBRESCIABARI*

PALERMO - BARIROMA - MILANBOLOGNA - PARMABRESCIA - CATANIACAGLIARI - CESENAINTER - FIORENTINALECCE - NAPOLIUDINESE - LAZIOGENOA - SAMPDORIAJUVENTUS - CHIEVO

26 RETIDI NATALE (UDINESE), CAVANI (NAPOLI)20 RETIETO ‘O (INTER),19 RETIDI VAIO (BOLOGNA)18 RETIMATRI (JUVENTUS)14 RETIIBRAHIMOVIC (MILAN), PATO (MILAN),PAZZINI (INTER), TOTTI (ROMA)

GIORNATA 36 MARCATORI

Cis t i a m oavviandoverso i titolidi coda, ma icolpi di scenache questo cam-pionato ci sta dandodomenica dopodomenica, sono ancoratanti.

C'è una lotta perun piazzamento

Champions (e conseguenteEuropa League) e una bagarre sal-vezza che ci stanno tenendo sul filodel rasoio. Con Inter e Napoli sicuredi giocare il prossimo anno al mar-tedì e mercoledì, Lazio, Udinese,Roma e persino la Juventus, che finoa qualche settimana fa sembravaspacciata, sono in piena corsa per ilquarto posto. Nonostante questoturno ci propini uno spareggio vero eproprio e cioè Udinese - Lazio, solotra due settimane sapremo chi dispu-terà i preliminari di agosto. Matchclou quindi di questa domenica è lapartita del Friuli. Così come è delica-ta la partita del Friuli, lo è quella delDall'Ara, dove il Bologna ospita ilParma in un derby ad alta tensione.

Le cinque sconfitte consecutive

rimediate dal Bologna, hanno fattopiombare i felsinei nella lotta pernon retrocedere. I quaranta punti inclassifica non offrono garanzie, quin-di un pareggio, potrebbe far comodoad entrambe. Ultima spiaggia per ilBrescia che contro il Catania devesolo vincere per sperare. Iachini haqualche problema di formazione:indifesa non può schierare Mareco eforse Zoboli e a centrocampo non haa disposizione Filippini e Zanetti.Simeone mette Lopez inizialmentein panchina col solo Bergessio avan-ti. Al Catania potrebbe bastare unpunto e sperare in una coincidenza dirisultati. Il Cesena va di scena alSant'Elia, dove il Cagliari ha già la

testa alle vacanze. Donadoni recupe-ra Acquafresca per il centro dell'at-tacco, Ficcadenti opta sempre perCeccarelli sulla fascia di destra alposto di Santon, e in attacco Budanal posto di Bogdani. L'Inter devedifendere il secondo posto e per farlodeve battere la Fiorentina. La squa-dra allenata da Mihajlovic non faràcerto le barricate a San Siro. In atte-

sa dello scontro diretto di domenicaprossima che potrebbe valere il sor-passo, il Napoli sarà impegnato nelladifficile trasferta di Lecce. In attesadel posticipo di domani tra Juve eChievo, la domenica è chiusa dalderby della Lanterna. Con la quar-tultima posizione che ricopre in clas-sifica, la Sampdoria non ha altrorisultato che la vittoria come obietti-vo. E siamo certi, che i campi, tutti, cidaranno altri colpi di scena. Almenofino ai titoli di coda.

Massimo Petrungaro

Udinese - Lazio, è spareggio ChampionsCon lo scudetto ormai in archivio, gli ultimi 270 minuti

decideranno lotta Champions e quella per non retrocedere

Page 27: La Riviera 19

2727la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

Page 28: La Riviera 19

28

Prima del decisivo match contro ilBocale abbiamo rivolto alcunedomande all'allenatore degli ama-ranto.Mister Panarello, nonostante un

difficile campionato che vi ha,anche, visto vittime di alcunediscutibili decisioni arbitrali sietead un passo dalla salvezza.Avevamo chiuso bene il gironed'andata, a un certo punto la salvez-za diretta era meritatamente allanostra portata, in seguito alcune“vicissitudini” ci hanno costretto,tra l'altro, ha giocare con una rosa

molto ridotta. Tutto questo, unitoall'inesperienza di alcuni nostri gio-vanissimi ci ha portato a perderemolti punti importanti soprattuttoin casa.Possiamo, quindi, dire che la politi-ca dei giovani, voluta dal presiden-te Ferrigno, ha funzionato?Nessuno mi toglierà la convinzioneche senza le tante squalifiche,dovute anche ad alcune sbandate,penso, soprattutto, alla gara controil Montalto, avremmo sicuramenteconquistato la salvezza diretta. Se sipensa che a inizio campionato

molti sostenevano che avremmochiuso ultimi, possiamo sicuramen-te affermare che la scommessa,almeno in parte, è stata vinta. Sepoi oggi dovesse andare come tuttisperiamo, credo che in moltidovranno ricredersi e “pagarci” lascommessa.Mister, onestamente, visto anche ilrisultato della gara d'andata, sentegià in tasca la salvezza?No nel calcio tutto è possibile,come si dice spesso, la palla èrotonda, basta pensare a quello cheè successo all'Inter contro lo

Schalke 04 inChampions.Se devo dareuna percen-tuale dico50% a testa.Noi quest'an-no siamo statisfortunati, piùvolte abbiamovisto sfumarela vittoria neifinali di garauna volta

abbiamo, addirittura, colpito duepali nella stessa azione, quindi noncommetteremo l'errore di venderela pelle dell'orso prima d'averloucciso.Quindi come si usa dire la squadraè sul “pezzo”? Vista anche l'inespe-rienza di alcuni dei suoi non teme,però, che la squadra ceda alla pres-sione che certi match portano conse? Anche se siamo sotto pressione dapiù di un mese, posso assicurareche i ragazzi sono preparati e con-centrati per questa partita. Certo,visto che molti dei miei ragazzi nonsono abituati a certe sfide, qualchetimore c'era, ma nella gara d'anda-ta sono stati tutti fantastici. Oggi,come poche volte è successo que-st'anno, abbiamo tutta la rosa adisposizione e possiamo giocareper due risultati su tre, starà a lorofare la partite noi dovremo esserebravi a sfruttare gli spazi che ci con-cederanno e, visto anche quelloch'è successo all'andata, più con-centrati e “cattivi” nel finale.

Pietro Criaco

Ebolitana - Forza e Coraggio,si decide tutto oggi

28la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

Eccellenza

Bovalinese, a un passo dall’impresa

Sport

Intervista a Mister Panarello. “Ferrigno ha quasi vinto la sua scommessa. La politica dei giovani ha portato ottimi risultati”

Spareggio per la Seconda Divisione all’ultima giornata

Soverato e Isola Capo Rizzutosi contendono la fase nazionale

FINALE PLAY OFFISOLA C.R. - SOVERATO

PLAY OUT

ANDATA 1 MAGGIO, RITORNO 8 MAGGIO

BOVALINESE - BOCALERETROCESSE: SERSALE E CUTRO

CLASSIFICA

83806759565449484747

EBOLITANA

FORZA E CORAGGIO

CASERTANA

SAMBIASE

NISSA

TURRIS

VALLE GRECANICA*HINTERREGGIO

MESSINA

SAPRI*

43424038363231309

INTERPIANA

REAL NOCERA

ACIREALE

MODICA

NOTO

MARSALA

ROSSANESE

MAZARA

ATLETICO NOLA

GIORNATA 38

MAZARA - ATL. NOLAR. NOCERA - INTERPIANAEBOLITANA - F. & CORAGGIONISSA - HINTERREGGIOMODICA - MARSALACASERTANA - NOTOACIREALE - SAMBIASEROSSANESE - TURRISSAPRI- VALLE GRECANICARIPOSA: MESSINA

3-2

Tutto come previsto datempo. Il duello tra Eboli-tana e Forza e Coraggio sideciderà nella sfida in pro-gramma oggi. Un vero e proprio spareg-gio da tripla. Anche ilpenultimo turno, infatti,non ha riservato sorprese.

Certo entrambe le squadrehanno dovuto sudare piùdel previsto per avereragione rispettivamente diValle Grecanica e Caserta-na. Oggi il duello per lavetta arriverà al suo clou.Dopo al buona prova nellasua versione-baby, la Caser-

tana ormai già proiettata datempo ai play-off. Al primo turno la squadradi Grassadonia se la vedràcon il Sambiase, formazio-ne che sia all’andata che alritorno ha dato filo da tor-cere ai falchetti.

Gr

Contro tutti i pronostici,se la giocheranno Sovera-to e Isola Capo Rizzuto lafinale play off che porteràsolo una delle due a gio-carsi la promozione nelCampionato NazionaleDilettanti attraverso ai treturni delle fasi nazionali.Eliminate le due favorite,Montalto e Scalea, favori-te anche dal piazzamentoin campionato, che leaveva poste al terzo e alquarto posto. Addiritturail Montalto si è giocato lapromozione diretta fino

all’ultima giornata, perpoi perdere la sfida adistanza con l’Acri. giàpromosso al CND. Mercoledì scorso ilcampo ha però promossole due squadre che, forse,più si sono distinte perl’impegno e per la vogliadi fare bene. Chi, tra le due, la spun-terà, poi, dovrà affrontareuna lunga trafila perapprodare nel massimocampionato dilettantisti-co nazionale affrontandoaltri tre turni, il primo

contro la vincitrice deiPlay Off del girone sicilia-no, il secondo, contro unasquadra meridionale, perpoi arrivare alla finalissi-ma nazionale. La strada è ancora lungaquindi, ma Soverato eIsola Capo Rizzuto vogliocomunque provare a gio-carsela tutta. Dopo una stagione cosìesaltanta, entrambe, cre-dono di avere le carte inregola per inseguire ilsogno chiamato CND.

Gr

Page 29: La Riviera 19

29la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

Promozione

PLAY OFFSIDERNO - TAURIANOVESE (AND. 0-0)

REGGIO SUD - MARINA DI GIOIOSA (AND. 0-2)

PLAY OUT

RITORNO

Parola al presidente Raffaele Salerno. “Manca un ultimo sforzo prima di giocarci lafinale. Di sicuro niente è deciso, ma ci troveranno concentrati. Vogliamo questa finale”

Siderno e Gioiosa vogliono la finale

SAN LUCA - AFRICO 4-1 (RETROCEDE AFRICO)BAGNARESE - CITTANOVESE 1-1 (RETROCEDE BAGNARESE)

Raffaele Salerno ci crede; e comelui tutti i dirigenti, ci crede misterFiorenza, la squadra.

Ci crede Siderno, che vuole l’Ec-cenza perchè sa di meritarsela, sa dipotersela giocare fino alla fine.

Presidente, possiamo parlare dimissione compiuta. Siamo già infinale?

Quasi. A Taurianova potevamoanche vincere, è stata una bella garae per proseguire il nostro camminodobbiamo solo continuare a giocarecome domenica scorsa. Anche sedevo dire che un terreno di gioco pic-colo e malconcio ci ha penalizzato,visto che tecnica è la nostra forza.

C’è il rischio di affrontare il Gioio-sa Marina nella finale. La preoccu-pa?

No, anche perchè siamo sicuri deinostri mezzi. E dico questo nono-stante loro abbiano una buona squa-dra e un mister per cui ogni commen-to è superfluo. Ma ribadisco, il Sider-no, non ha e non deve avere paura dinessuno, neanche del Marina diGioiosa.

Cosa succede in caso di vittoriaanche nell’aventuale finale?

Questo ancora non lo sappiamoanche perchè dipende dalla Rossane-se e dai Play Off d’Eccellenza. Se laRossanese dovesse retrocedere e nonci sia nessuna promossa da Eccellen-

za al Cnd, dovremmo giocarci unaltro spareggio contro la vincente deiPlay Off nel girone cosentino. Quin-di per ora dobbiamo solo aspettare, enel frattempo, vincere.

Tornando al campionato appenaconcluso, abbiamo registrato ledichiarazioni dell’allenatore delBrancaleone Brando, che sostieneche se ha vinto il campionato è ancheper merito del Siderno che gli haceduto Zerbi...

Non sono affatto d’accordo, ilmerito è loro. Hanno costruito la vit-toria del campionato in 10 anni. Anniin cui hanno confermato lo stessoimpianto di gioco, lo stesso allenato-re. Si conoscono a memoria, e sulcampo lo fanno vedere. Sono statipiù bravi di noi a sbagliare di menonel girone di ritorno e sono stati pre-miati. E poi non dimentichiamo che,abbiamo si venduto Zerbi, ma abbia-mo preso Accinni e Serra che hanno

fatto 20 gol in due.Un girone di ritorno che ha visto

un profondo calo per il Siderno... Havisto una squadra migliorata nellaprima gara dei Play Off?

Assolutamente si. Siamo stati vitti-ma di un calo mentale. Abbiamodisputato un ottimo campionato finoalla gara di Marina di Gioiosa. Da liè iniziato il nostro declino, e li abbia-mo perso il campionato.

Tirando le somme, anche se non

definitive, che stagione è stata?Senz’altro positiva, anche perchè

siamo una società costituita solo ametà luglio. Abbiamo incontrato lenormali difficoltà a cui va incontrouna società giovane, ma sono soddi-sfatto di tutti, a partire dai ragazzi, afinire al mister, che grazie al loro(unito al nostro) entusiasmo ci hannopermesso di poterci giocare ancoraquesta promozione in Eccellenza.

Giuseppe Ritorto

aMarina di Gioiosa

Sette giorni fa il Marina diGioiosa contro il Reggio Sudha ottenuto il diciottesimorisultato utile consecutivo. Unavittoria arrivata dopo una gara,al momento la migliore stagio-nale, nella quale la formazionedi mister Silvano ha sbagliatopoco. Un 2 a 0, grazie alle rea-lizzazioni di Misiti e Carbone,ben augurante in vista delretour match di oggi a CroceValanidi. Comunque ci sarà dasoffrire, la squadra di misterCasciano non è di certo l'ultimaarrivata, annovera fra le pro-prie fila elementi anche di cate-goria superiore e uno stadio inerba sintetica di ultima genera-zione. Infatti se dopo il doppioconfronto le due squadredovessero essere in parità dipunti e di goal accederà allafinale la squadra di Reggio.

Di conseguenza la formazio-ne di Cosimo Silvano potrebbeuscire sconfitta anche con ungoal di scarto, oltre ad avere adisposizione due risultati(pareggio, vittoria) su tre. Ciripetiamo, non sarà facile netanto meno agevole, conside-rando la forza di Saviano e

compagni. Questo Silvano losa: “ancora non abbiamo otte-nuto un bel niente, siamo in van-taggio alla fine del primo tempo,i ragazzi lo sanno l'ho detto loroal termine della gara di andata, edomenica (oggi ndr) ci attende ilsecondo. Comunque dopo labella prestazione sono moltofiducioso, stiamo attraversandoun ottimo periodo di forma, idiciotto risultati utili consecutivisono la riprova. Non riesco adimmaginare un risultato diverso,anche se i nostri avversari incampionato sono stati quelli checi hanno messo più in difficoltà.

Se non dovessimo ottenere lafinale tutto quello che si è fattoquasi quasi passerebbe in secon-do ordine, anche se è da rimar-care a chiare lettere che all'iniziodella stagione i nostri propositierano solo e solamente quelli diconquistare la salvezza”. Marinadi Gioiosa che per preparare almeglio la contesa ha utilizzatoper gli allenamenti il NinettoMuscolo di Roccella jonica,terreno simile a quello di CroceValanidi. E per questo Silvanoha voluto ringraziare la localesocietà del patron Giannitti,per la disponibilità dimostrata.

Contro il Reggio Sud, due risultati su tre

Il bomber della squadra di Reggio Calabria, sentito daimicrofoni di reggionelpallone.it ha ammesso che il raggiungi-mento della finale è un obiettivo possibile.

Infatti il bomber, spera che il Longhi Bovetto possa essere l’ar-ma in più dei reggini. “Non nego che il fattore casalingo, potrà esse-re un aiuto non indifferente. Il Longhi Bovetto è per noi una carica,uno stimolo in più per far bene.” Poi rispetto ma non timore deiragazzi allenati da Cosimo Silvano, “rispetteremo il Marina diGioiosa. Nonostante in campo si fanno falli anche molto duri, l’am-biente non è affatto ostico. In molti campi, non siamo stati di certotrattati bene: a Marina di Gioiosa, invece, c’è stato un esempio disportività e di fair play da parte di tutti”.

ReggioSud, Marino ci crede

Play Out

Clamoroso al comunale di SanLuca, i ragazzi di Caridi, con unasplendida rimonta, ribaltano il risulta-to dell'andata e centrano la perma-nenza. L'Africo, dopo un ventennio dipromozione, retrocede in prima cate-goria. Dopo un avvio equilibrato ilSan Luca passa al 36' grazie ad unaconclusione dalla lunga distanza diSatta. Nella ripresa i padroni di casapiazzano l'uno due che taglia legambe agli avversari: al 14' Domenico

Carbone approfitta di un'ingenuitàdifensiva e s'invola verso il portiereche supera con un pregevole pallonet-to, al 18' l'Africo perde una palla acentrocampo che finisce tra i piedi deltalentuoso attaccante del San Lucache tutto solo s'invola verso la portaavversaria e realizza il 3 a 0.

Al 35' Carbone sigla la sua persona-le tripletta: lancio dalla trequarti scat-to che lascia sul posto il diretto avver-sario e secco rasoterra che non da

scampo al portiere dell'Africo.La squadra di Mollica, in dieci dal

31' per l'espulsione di Salvatore Fava-suli (doppia ammonizione), reagisceed al 41' riapre il discorso salvezza gra-zie ad una grande conclusione dalladistanza di Francesco Criaco, primadel goal di Criaco gli ospiti hannoreclamato per un goal annullato aVersace per un fuorigioco perlomenodubbio. L'Africo ci prova fino alla finesfiorando il goal in diverse occasioni.Gli uomini di Caridi, però, che al 44'perdono Tallarida per doppia ammo-nizione, resistono fino alla fine efesteggiano per un'incredibile mameritata vittoria. Umore diametral-mente opposto in casa Africo che si èfatto rimontare 3 goal di vantaggio,

buttando via un'opportunità clamoro-sa e venti anni di promozione.

Un applauso convinto va a tutte edue le società ai giocatori ed ai tifosiche, nonostante la posta in palio e gliincresciosi episodi dell'andata, hannofatto rimanere il tutto dentro i limitidel sano agonismo e della passionesportiva. Nel calcio è importantesaper vincere e saper perdere ed oggiAfrico e San Luca hanno dimostratodi saperlo fare. Infine i doverosi com-plimenti al San Luca per una salvezzaa cui pochi credevano, Caridi ed i suoiuomini sono riusciti a compiereun'autentica impresa sportiva. All'A-frico va l'augurio di un pronto ritornoin promozione.

Pietro Criaco

Africo shock. Il San Luca rimontalo 0-3 dell’andata e si salva

Page 30: La Riviera 19

30

DOMENICA8 MAGGIO2010

Prima Categoria

SportIl Comitato Regionale Calabria, in attesa di conoscere l'esito del Procedimento Disciplinare acarico della società Albidona, ha deliberato il posticipo delle gare di Play Off nelle seguenti date:1° turno:15 e 18 maggio, 2° turno: 22 e 29 maggio. Adesso si attendono sviluppi sull'entità dellapenalizzazione che potrebbe essere inflitta all'Albidona che potrebbe così stravolgere la grigliaplayoff

PRIMA CATEGORIA GIRONE A: PLAY OFF BLOCCATI

Mammola al cardiopalma. Play off al novantatreesimo...

Un paese in festa al ritorno dalLo presti di Palmi dove ilMammola calcio, con una par-tita straordinaria tutto cuore edeterminazione ed in inferio-rità numerica ( in nove uomi-ni) vince lo spareggio contro ilLazzaro di mister Verbaroottenendo il passaggio play off. Una gara quella di mercoledìimpeccabile per i ragazzi dimister Larosa che grazie aduna straordinaria organizza-zione di gioco è riuscita adimbrigliare i più quotati avver-sari. Il giovane Antonio Papaleo si èreso protagonista di una garastraordinaria guadagnandosiun calcio di rigore a fine primotempo e nella ripresa ha lotta-to da vero veterano per contri-buire alla vittoria spareggio. Il direttore tecnico IsidoroMacrì e il presidente SalvatorePazzano sono raggianti: “Quelli vissuti a Palmi merco-ledì sono stati dei momentibellissimi che rimarranno alungo nella nostra mente ,siamo orgogliosi di aver rag-giunto questo grande obbietti-vo i play off attraverso lo spa-reggio giocato con una grandesquadra il Lazzaro. Facciamo icomplimenti ai nostri ragazziche anche in inferiorità nume-rica sono stati veramente gran-di, lottato per la vittoria fina-le”. La formazione viola al rientroa Mammola è stata salutatafestosamente dai tanti tifosi eanche dal sindaco del paeseAntonio Longo che si è con-gratulato con i giocatori e lasocietà tutta per l'ottimo tra-

guardo raggiunto in terra pia-nigiana. La squadra mammolese sottola guida di mister Gino Larosain questi giorni ha lavoratointensamente in vista delprimo round play off di oggipomeriggio contro il Bianco dimister Sandro Stivala una garache tutta la tifoseria mammo-lese attende preparando perl'occasione un straordinariacoreografia. Un Mammola decimato dallesqualifiche di Maida, Lairib,Scali, e Lombardo. Il tecnicooggi pomeriggio dovrà ridise-gnare l'assetto tattico incampo con la società che inqueste ore ha dovuto richia-mare in squadra alcuni gioca-tori da tempo orami fuori rosaMurdocca, Aretino che oggiinsieme a Monteverde darannouna mano alla squadra dellaVallata del Torbido per prova-re l'impresa. Al comunale oggipomeriggio per questa primagara di andata play off è atte-so il pubblico delle grandioccasioni. Attesissima in primacategoria l'altra sfida play offPolistena Nuova Deliese, underby tutto della Piana, perdesignare, quale delle due gio-cherà contro la vincente diBianco - Mammola. Le due pianigiane sono reducida un ottimo campionato, especie il Polistena per lunghitratti ha sperato di potersi gio-care la promozione diretta conil Gioiosa. Oggi si daranno battaglia,prima di quella, fondamentale,della finalissima.

Nicodemo Barillaro

E' dunque arrivato il momento piùatteso di tutta la stagione per l'Un-dre 18 del Roccella guidata in pan-china da Mimmo Favasuli. Infattimercoledì prossimo 11 maggio alleore 15,30 al R. Riga di Sant'Eufe-mia Lamezia/Lamezia Terme sidisputerà la finale di categoria con-tro i pari età del Soverato che san-cirà la formazione che si laureeràcampione regionale e che poi andràa rappresentare ed a difendere laCalabria alla fase nazionale. Finalein calendario lo scorso 3 maggio eposticipata perché la prima squadradel Soverato era impegnata (1 e 4maggio) nelle semifinali play off deltorneo di Eccellenza, conclusosipositivamente per la truppa di Gala-ti con la conquista della doppia fina-le, oggi gara di andata ad Isola Capo

Rizzuto, sabato a campi invertitiquella di ritorno. Come si ricorderàgli amaranto tanto cari al teammanager Rocco Mesiti sono arrivatiall'ultimo atto, ovviamente a carat-tere regionale, dopo aver trionfatonel triangolare di semifinale controBrancaleone e Cutro. I bianco rossidopo aver battuto Amantea e SanLucido. Un grande e prestigiosotraguardo per una società che dopoparecchi anni partecipa con unapropria formazione ad una finaleregionale. Un risultato che confer-ma le qualità dei ragazzi, molti pro-vengono dal settore giovanile, equindi anche il lavoro che quotidia-namente ormai da anni svolgonoall'interno di una società con in testail patron Giannitti, che fortunata-mente crede da sempre nei giovani

PLAY OFFMAMMOLA - BIANCOPOLISTENA - DELIESE

PLAY OUT

ANDATA

SANTA CRISTINA - REAL GIOIA

Roccella Under 18. Mercoledì la finalissima contro il Soverato

Il neutro del Lopresti incorona il Mammola,che dopo aver battutto il Lazzaro va agiocarsi i Play Off oggi contro il Bianco

Page 31: La Riviera 19

31

31

DOMENICA8MAGGIO2010

I vertici dell’AICS si complimentano con ilCentro Studi Karate di Vincenzo Ursino

Dopo gli strepitosi risultati ottenutial Campionato Nazionale diKARATE organizzato dall' AICS(Ente di Promozione SportivaNazionale riconosciuta dal CONI),sono arrivati puntualmente i ricono-scimenti al CENTRO STUDIKARATE guidato dal D.T. Vincen-zo URSINO da parte di Autorità edaddetti ai lavori.Ricordiamo che all'evento svoltosiin 3 giorni a Cervia (RA) hannopartecipato oltre 800 karateka pro-venienti da tutta Italia e che il Teamcalabrese è stata l'unicaassociazione a portare i suoiatleti in tutti i podi del“Gran Premio Giovanissi-mi” dove l'affluenza deipartecipanti era molto alta;nei bambini con 29 parteci-panti Luca Figliomeni con-quista la medaglia d'Argen-to, nei fanciulli con 49 par-tecipanti Vincent Figliome-ni conquista il Bronzo e neiragazzi (41 coppie parteci-panti) il duo TommasoFigliomeni - Mattia Gulloniconquistano la medaglia piùprestigiosa.In totale nelle tre giornatedi gara condotte da arbitrinazionali della FederazioneItaliana Judo Lotta Karatee Arti Marziali il CentroStudi Karate ha portato a

casa 3 ori (l'altro protagonista è iltalento sidernese Vincenzo Scruci, 1argento (Luca Figliomeni) e 5 bron-zi (Gabriele Galluccio, VincenzoFigliomeni, Domenico Angilletta,Vincenzo Macrì oltre al citato Vin-cent Figliomeni).Il primo a telefonare al Presidente eD.T. del sodalizio calabrese URSI-NO è stato l'Assessore allo Sportdella Provincia di RC il dott. AttilioTUCCI che dopo essersi congratu-lato per gli straordinari successiottenuti in campo agonistico ha sot-

tolineato l'importanza del lavorosvolto dall'Associazione che ope-rando nel comprensorio reggino daoltre 20 anni contribuisce a portarein ambito nazionale ed internazio-nale il buon nome del nostro terri-torio.A seguire è stata la volta del dott.Arturo NASTASI Presidente delComitato Provinciale dell' AICSche con una missiva ha scritto quan-to segue:Carissimo presidente,abbiamo appreso con grande piacere

degli ottimi risultati ottenuti dalla Tuasocietà, in occasione del CampionatoNazionale di Karate Sportivo orga-nizzato dal ns. Ente a Cervia (RA).Riteniamo di grande utilità il tuoimpegno a favorire dello Sport e cicomplimentiamo con orgoglio pertutte le iniziative di cui stai facendocarico che sposano le finalità che lans. Associazione mette in campo tuttii giorni.Auspichiamo pertanto che il temporafforzi lo spirito di collaborazionereciproca già presente nei nostri rap-

porti istituzionali, nel segnodella crescita professionalee del rafforzamento delloSport per tutti.Auspichiamo pertanto anome mio e di tutto il Con-siglio Direttivo dell’AICS lenostre più sentite congratu-lazioni ed un sincero augu-rio di buon lavoro.In precedenza con unamissiva inviata al Presi-dente Regionale AICSdott. Frank NANIA del 27Gennaio 2011 era lo stes-so Presidente del CONIRegionale dott. MimmoPRATICO' che si congra-tulava con lo stesso Ente egli atleti del Centro StudiKarate per i risultati otte-nuti.

Lr

Lo staff dell’Ymcastreetball è già al lavoro per organizzare al meglio la nona edizione della manifestazionecestistica più importante della provincia di Reggio Calabria. Oggi, infatti, sarà girato uno spot pubblicitario,prodotto da Asimmetrici, per promuovere la nuova edizione che si svolgerà ad Agosto. Chiunque volessepartecipare si può presentare direttamente davanti al Monumento al Marinaio dalle ore 16,30

YMCASTREETBALL, OGGI SI GIRALO SPOT

Sport [email protected]

Arti Marziali

Arti Marziali

L'Accademia Arti Marziali eKickboxing diretta dal profes-sore Giuseppe Cavallo è cam-pione d'Italia di kickjitsu dellaFIKBMS e di combattimentodel settore vietnamita dellaFIWUK, le uniche federazioniitaliane riconosciuta dal CONInelle arti marziale cino asiatichee vietnamite e nella kickboxing,muay thai e discipline affini. Lasquadra del dottore Cavallo,dirigente tecnico nazionale einternazionale, cintura nera 8°DAN di kempo e difesa perso-nale, 6° di kickboxing e kung fu,5° di karate e jujitsu, ai campio-nati italiani assoluti di Velletri(Roma), ha, infatti, stravintonelle varie categorie, dai cadettiai seniores, portando a casa ilprestigioso titolo. Ben sedici le medaglie d'oroconquistate dagli atleti del mae-stro Cavallo e dieci quelle d'ar-gento, che confermano la lea-dership assoluta della squadra

nel combattimento sportivo. Mattatrice del campionato èstata, sicuramente, Valeria Cru-citti, che ha conquistato il titoloin tre categorie diverse, compre-si i junior e senior. Un'altra straordinaria prestazio-ne è venuta, nei cadetti, daDomenico Legato, che congrande tatticismo e freddezzaha eliminato i suoi avversariottenendo il titolo di campioned'Italia in due categorie diverse. Benissimo hanno fatto, come diconsueto, anche Micaela eCarlo Cataldo, Greta Garelli,Isabella e Giovanni Amato,Matteo Santacroce, GiuseppeBellino, Matteo Renna, Giovan-ni Briguglio, Mery Minniti,Giorgia Scarfò, portando a casail titolo ed evidenziando, soprat-tutto, una tecnica sopraffina cheha destato l'ammirazione anchedegli avversari. Dei ventitré allievi del maestroCavallo che hanno partecipato

alla spedizione in terra laziale,che si allenano nelle palestre daegli dirette a Siderno (presso ilcentro polifunzionale), Caulo-nia Marina (presso la palestradelle scuole elementari) e Poli-stena (presso la palestra dellascuola media Salvemini), sonodunque tanti a poter ambire adindossare la prestigiosa magliaazzurra della nazionale nelleprossime competizioni europeee mondiali. Assente per infortunio, purtrop-po, Giuseppe Amato che non hapotuto partecipare alla kermes-se. Come evidenziato, oltre a tantititoli di campione d'Italia sonogiunti anche quelli di vice cam-pioni, ben dieci medaglie d’ar-gento che sono andate ai bravis-simi Silvia Cataldo, GiuseppeRomanello, Francesco AntonioSgambelluri, Rocco Garelli,Teresa Bruzzì, Debora Palumbo,Dario Riggio, Pierangelo Per-

rucci Tundo, Antonio Congiu-sta, e Giulia Scarfò. Il professore Cavallo, raggianteper la grande vittoria del pro-prio team, ha espresso parole digioioa per la magnifica afferma-zione dei suoi ragazzi, “Che oradovranno lavorare sodo per lecompetizioni internazionali” -

ha detto, mentre il presidentedella Depaim, Enzo Sgambellu-ri felice per i risultati dei ragaz-zi, si è complimentato con ilmaestro Cavallo e con la squa-dra da egli sponsorizzata perl'ennesima straordinaria presta-zione, che da lustro a tutto losport calabrese.

Sedici medaglie d’oro per l’Accademia DepaimSplendida affermazioni per i ragazzi del Maestro Cavallo ai Campionati Nazionali di Velletri. I calabresi tornano a casa

con ben 16 ori e 10 argenti. Mattatrice di giornata, Valeria Cruccitti, campionessa Italiana in tre discipline

Page 32: La Riviera 19

32 32la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

SSEERRVVIIZZIIOO DDII IINNFFOORRMMAAZZIIOONNEE PPEERR II CCIITTTTAADDIINNII,, nnuummeerroo vveerrddee::SSEERRVVIIZZIIOO DDII IINNFFOORRMMAAZZIIOONNEE PPEERR II CCIITTTTAADDIINNII,, nnuummeerroo vveerrddee:: 800 678 910 11800 678 910 11

IINNDDIIRRIIZZIINNDDIIRRIIZZZZOO ZZOO Tutti i bandi sono disponibili sul sito dell’Unione Europea e della Commissione

Europea Rappresentanza in Italia: www.europa.eu.int - www.europa.eu.in/italia - Per maggiori informazioni è possibile contattare i nostri

uffici: Centro di informazione dell’UE - Europe Direct “Calabria&Europa”

info: Palazzo Ameduri, piazza dei Martiri 89046 Gioiosa IonicaTel: 00 39 0964 412400 - fax 0964 342022

email associazioneeurokom@tiscali. itwww.eurokomonline.eu

“ C“ CALABRIA & Europa”ALABRIA & Europa”

Eurokom

Cosa si festeggia in Europa il 9 maggio?Il 9 maggio rappresenta la nascita dell’Europa comunitaria. Nel1950, Robert Schuman, Ministro francese degli Affari Esteri, incollaborazione con il consigliere Jean Monnet, ha presentato ladichiarazione del 9 maggio che ha posto le basi per una nuovaintegrazione degli Stati europei fondata sull’impegno del man-tenimento di relazioni pacifiche. Il processo di integrazione èiniziato attraverso la creazione di una Istituzione europeasovranazionale incaricata della gestione dell’industria del car-bone e dell’acciaio, materie prime indispensabili per qualsiasipotenza militare. L’obiettivo era prevenire le cause politiche emilitari che hanno portato al disastroso secondo conflitto mon-diale. Le prime righe della dichiarazione enunciano: “La pacemondiale non potrebbe essere salvaguardata senza iniziative cre-ative all’altezza dei pericoli che ci minacciano”. “Mettendo incomune talune produzioni di base e istituendo una nuova AltaAutorità le cui decisioni saranno vincolanti per la Francia, la Ger-

mania e i paesi che vi aderiranno, saranno realizzate le prime fon-damenta concrete di una federazione europea indispensabile allasalvaguardia della pace”.Al vertice, tenutosi a Milano nel 1985, i capi di Stato e di gover-no dell’Unione europea decisero di festeggiare questa datacome Giornata dell’Europa. Oggi, questa ricorrenza rappre-senta l’occasione di ricordare la strada percorsa che iniziò conun progetto ambizioso e soprattutto innovativo sia dal punto divista storico che politico. Gli Stati europei si sono uniti libera-mente e democraticamente condividendo i principi comuni dipace e solidarietà che hanno fatto crescere l’Unione europeasino a diventare un’istituzione che conta, ad oggi, 27 Paesimembri. Dal 1950 l’integrazione si è ulteriormente sviluppataincludendo, oltre all’ambito economico, anche quello sociale. Igrandi cambiamenti che si sono susseguiti negli anni, hannoinfluenzato la vita di tutti i cittadini d’Europa, tanto che oggi

essere cittadini europei significa maggiore partecipazione emaggiore promozione dei propri interessi. La festa del 9 mag-gio quindi non è solamente un ricordo delle origini europee,ma soprattutto un momento di riflessione e di propositivitàverso il futuro tenendo sempre presente il passato. L’Europa èancora in costruzione, i traguardi da raggiungere sono ancoramolti, ma gli strumenti a disposizione sono sempre più efficacied efficienti grazie ad una coesione degli Stati solida e duratu-ra.La ricorrenza è festeggiata attraverso diversi tipi d’iniziative,convegni, conferenze e concerti in tutte le città europee. Loscopo è quello di far avvicinare i cittadini all’Europa e i popolidell’Unione fra di loro. Un’istituzione così grande e importan-te nasce prima di tutto dal sentimento di appartenenza ai valo-ri comuni che la contraddistinguono, mantenendo allo stessotempo la propria identità culturale

Dal 9 al 11 di maggio José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea e Andris Piebalgs, Commissario alloSviluppo, saranno presenti ad una conferenza a Istanbul, per ricordare il ruolo leader della Commissione nell’aiutare ipaesi meno sviluppati del Mondiale (PMA) ad uscire dalla povertà. L’UE Come più grande donatore verso i paesi menosviluppati, con Û 15 miliardi di aiuti nel 2010, avrà bisogno di altri partner che sottoscrivano la sua promessa di fornire0,15-0,20% del reddito nazionale lordo ai paesi meno sviluppati. In quest’occasione sarà inoltre rinnovato l’appello per unapartnership globale dei paesi meno sviluppati e delle economie emergenti e meno sviluppate, in collaborazione con la societàcivile e il settore privato, per garantire un approccio unitario per aiutare i paesi terzi a soddisfare i loro obiettivi di svilup-po.Il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha dichiarato: “ I paesi del mondo si riuniranno ad Istanbulper uno sviluppo e sradicare la povertà nei membri più poveri della nostra globale. L’ Unione europea continuerà amostrare leadership in questo momento critico. Come UE siamo nel mondo il più generoso donatore, mettiamo a dispo-sizione oltre la metà degli aiuti mondiali ai nostri partner che hanno triplicato la nostra assistenza PMS a 15 miliardi dieuro all’anno. Questa solidarietà è una questione di giustizia, ma anche una necessità strategica solo attraverso un rinno-vato partenariato globale possiamo affrontare le sfide di oggi, dall’ instabilità politica per la sicurezza alimentare ai cam-biamenti climatici ed offrire una prospettiva di vita migliore a milioni di persone. “Commissario per lo sviluppo, Andris Piebalgs, ha aggiunto: i paesi meno sviluppati si trovano ad affrontare difficoltàe sfide l’UE rimarrà in prima linea per aiutarli a rafforzare la loro resistenza alla crisi. “Lavoreremo duramente per affron-tare le cause profonde della povertà che spesso portano alla radicalizzazione e al disperazione della gente. Questa è ancheuna chiave per creare un ambiente favorevole per lo sviluppo sostenibile e sbloccare il potenziale dei paesi più poveri delglobo. Confido che tutti gli attori internazionali vivrà fino ai loro doveri e aspettative “.La quarta conferenza PMS, che si terrà dal 9-13 maggio a Istanbul, sarà un momento decisivo per i donatori perriunirsi e fornire nuovo impulso a sostegno dei paesi meno sviluppati. Mentre molti di loro hanno fatto progressinel loro sviluppo, che il progresso non è stato uniforme e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio sono ancora in ritar-do in molti di essi. Per questo motivo l’UE si è impegnata a fornire 0,15-0,20% del suo prodotto nazionale lordo(PNL) ai paesi meno sviluppati nel novembre 2008. L’UE ha già compiuto progressi significativi su questo target -attualmente 0,13% del Reddito nazionale lordo (RNL) va come un aiuto ai paesi meno sviluppati. Tuttavia, al finedi aiutare i paesi terzi ad uscire dallo stato dei paesi meno sviluppati, altri donatori devono fare lo stesso. Inoltre, leeconomie emergenti come il Brasile, la Cina e l’India dovrebbero fornire anche loro una giusta quota di assistenzaai paesi meno sviluppati.La Commissione, pertanto, richiede un rafforzamento del partenariato globale per aiutare i paesi meno sviluppa-ti. I paesi sviluppati, le economie emergenti come Cina, Brasile, India e Sud Africa, il sistema delle Nazioni Uniteei paesi meno sviluppati hanno necessità di lavorare insieme e con le banche regionali di sviluppo, il settore priva-to, le fondazioni e la società civile.

La Commissione sottolinea il suo impegno ad aiutare ipaesi meno sviluppati del mondo a uscire dalla povertà

A Firenze il Villaggio Europa Dal 6 al 10 maggio l’Ufficio di informazione in Italia del Parlamento europeo, laRappresentanza in Italia della Commissione europea ed il Dipartimento PoliticheComunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con ilMAE, partecipano congiuntamente all’organizzazione e all’allestimento del Padi-glione Europa in Piazza della Signoria a Firenze. Nello stand sono in programmanumerosi eventi e workshop rivolti al grande pubblico, incentrati su alcuni dei temie delle politiche più rilevanti per i cittadini dell’Unione europea. Inoltre, all’internodella struttura i cittadini potranno sia richiedere informazioni specifiche su diritti,opportunità e finanziamenti offerti dai vari programmi dell’Unione europea, siaincontrarsi e dialogare con personale specializzato che lavora presso i principali cen-tri di informazione della Commissione europea in Italia. Quattro appuntamentiogni giorno alle 10, alle 12, alle 16 ed infine alle 18, numerosi relatori, professori,esperti, funzionari europei, eurodeputati ma anche giovani volontari, studenti e cit-tadini terranno incontri divulgativi legati dal filo conduttore della Strategia Europa2020 e delle sue 7 iniziative – faro per una crescita intelligente, sostenibile ed inclu-siva. In particolare, il 6 maggio la presentazione di un progetto informativo rivoltoagli insegnanti denominato EUROPA = NOI, seguito da un pre-lancio della inizia-tiva – faro Gioventù in Movimento. Nel pomeriggio alcuni centri di informazioneufficiali della Commissione Europea, come gli Europe Direct e i Centri di Docu-mentazione, si sono incontrati con i cittadini e gli studenti per fornire una panora-mica dei principali strumenti di accesso all’informazione istituzionale europea. Saba-to 7 maggio in calendario una serie di focus sul tema “L’Europa della mobilità perstudio e lavoro”. Seguirà un dibattito sui grandi temi istituzionali dal titolo “Il mani-festo per l’UE”. Nel pomeriggio la sala conferenze ospiterà un evento sulla iniziati-va faro Digital Agenda; seguirà alle 18 una presentazione sui diritti per passeggeri econsumatori in Europa. Dalle 10 alle 11, dal Padiglione andrà in onda la diretta dil’Altra Europa, trasmissione di Radio 24, parte del progetto Euranet, con Federico

Taddia. Qualche attimo prima, in diretta dalla piaz-za sarà anche Tiziana Di Simone per In Europa diRadio 1 RAI. L’8 maggio si aprirà con un conferen-za su aspetti legati a cambiamento climatico eambiente nel quadro dell’iniziativa faro “Risorseefficienti”. Subito dopo un focus sui temi dell’asiloed dell’immigrazione in Europa. Nel pomeriggioun incontro sulla “Direttiva servizi” e, a seguire, unapprofondimento sui vantaggi del multilinguismoper l’occupazione. La giornata del 9 maggio siaprirà con la diretta tv della Conferenza sullo Statodell’Unione, con il Presidente della CommissioneBarroso, il Presidente del Parlamento EuropeoBuzek e numerosi leader italiani ed europei. Aseguire una conferenza sul tema “I diritti del citta-dino” che verrà ritrasmessa in diretta, nell’ambitodella puntata di Radio 3 Mondo. La rete SOLVITpresenterà la propria missione a tutela dei dirittidei cittadini europei. Nel pomeriggio verrà presen-tato un progetto incentrato sulle opportunità per igiovani in Europa. Alle 16 un convegno sulle car-riere europee a cura del Ministero degli Esteri.

Bandi in scadenza 27/05/2011Salute e Tutela del Consumatore - PROGRAMMA DI AZIONE INMATERIA DI SALUTE (2008/2013)

La Commissione europea ha proposto una nuova strategia dell’Unio-ne in materia di salute per il periodo 2008- 2013, nel suo libro biancointitolato «Un impegno comune per la salute: approccio strategicodell’UE per il periodo 2008- 2013. Tale strategia costituisce un quadrodi riferimento generale comprendente non solo le grandi sfide euro-pee in materia di salute ma anche gli aspetti più generali come lapresa in considerazione della salute in tutte le politiche e la salute nelmondo. Il secondo programma d’azione comunitaria in materia disalute (2008-2013) s’iscrive nel contesto di tale strategia. Il program-ma è stabilito dalla decisione n. 1350/2007/CE Il programma persegue i seguenti obiettivimigliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini promuovere la salute, anche riducendo le disparità sanitarie generare e diffondere informazioni e conoscenze sulla saluteobiettivi

Gli obiettivi si dividono i 5 grandi settori informazioni e i pareri scientifici in materia di salutele malattie (priorità al cancro e alle malattie rarefattori che influenzano la salute (il programma di lavoro 2011 finan-zia attività collegate ad un certo numero di fattori che influenzano lasalute: i fattori determinanti sociali e le disuguaglianze in materia disalute, l’alimentazione e l’attività fisica, l’alcol e il tabacco)sistemi sanitari (azioni che vertono sulla sicurezza dei pazienti, sulletecnologie della salute e la loro valutazione, oltre che sulla buona salu-te della manodoperalegislazione sui prodotti e sulle sostanzeOltre agli Stati membri dell’Unione europea, il programma in mate-ria di salute è anche aperto alla partecipazione di paesi terzi. I Paesidell’EFTA/SEE, l’Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia vi partecipa-no conformemente alle condizioni stabilite dall’accordo SEE. Posso-no partecipare anche altri Paesi Terzi, purché siano adottati i necessa-ri accordi, in particolare i paesi aderenti alla politica europea di vici-nato, i paesi che hanno presentato domanda di adesione all’Unione,i paesi candidati all’adesione e i paesi in via di adesione, nonché i paesidei Balcani occidentali associati al processo di stabilizzazione e diassociazione

Appuntamenti da non perdere

Page 33: La Riviera 19

33

DOMENICA8MAGGIO2010

Le note ddii MMaarraa RReecchhiicchhii

Din don, è laposta! C'è da fir-mare? No. Allorametta in buca,grazie. Va bene,prego.Apro la cassettadella posta, osser-vo le missive: è unmatch. Campagnedi comunicazionebattono bollette 4

a 1. Poco male, mi dico. Salto labolletta, tanto la conosco bene,siamo amici da tantissimo tempoormai ,e vado dritta alle campagne.Apro. La prima: quest'anno il tuo5perMille donalo a noi, abbiamo incustodia il patrimonio culturale delPaese e come noi, nessuno mai. Laseconda: donaci il tuo 5perMille, ciaiuterai a tenere abile il servizio disostegno ai disabili e alle loro fami-glie. La terza: con il tuo 5perMillela ricerca c'è e si vede. La quarta:fai la mossa giusta, fai crescere latua Università con il tuo 5perMille.Bene, mi dico. Ma quanti 5perMil-le possiedo? Beh, uno solo! E quin-di?Apro l'e-mail e accade la stessacosa: Aziende Sanitarie, enticomunali, e tanti altri a cercare diconvincermi di destinar loro il mio5 per mille. Poi arriva mio figlio emi dice: mamma, mi è arrivato unSMS dalla mia società sportiva, c'èscritto: dici ai tuoi genitori per il5perMille. Sente mia figlia e conte-sta: nooo! Dovete darlo alla miaassociazione! Insomma, ne nasceuna diatriba. Ma il problema èsempre quello: quanti 5perMilleho? Sempre uno! Quindi? E anche fuori casa, in giro per lacittà. Altro match: tra i volti deicandidati alle imminenti elezioni ei volti di chi ti invita a fare la tuadonazione di parte della tuaIRPEF. Entrambi i tipi ti chiedonoqualcosa; entrambi i tipi ti chiedo-no la stessa cosa: fiducia. Hai dettoniente! E così come ho solo unvoto, ho un solo 5perMille. Quin-di?Quindi bisogna scegliere! Il fatto è che dal 2006, anno d'isti-tuzione, non ho mai saputo se ilmio 5perMille sia giunto a destina-zione e non so se e come sia statoutilizzato. Mentre sull'8perMillesappiamo che “il Don” ha realizza-to scuole per gli ex bambini-solda-to ugandesi, le cucine popolari aPadova, il centro per anziani soli aPantelleria, la casa per le bambineabbandonate di Calcutta, l'assi-stenza ai detenuti (e se non ci cre-dete, chiedete a loro...), sul 5per-Mille non ci è dato sapere. Ma iomi fido, mi voglio fidare e quindivado a scegliere.Ambarabàcicìcocò il 5 per mille achi lo do? Se lo do alla cultura, ilMuseo non ha paura. Se lo do alvolontariato, un anziano è piùcurato. Se lo do alla ricerca, che ilcapello ti ricresca! Lo darò a chi,come me, il proprio Sapere nontiene per sè!

Il Brizzolato ddii RRuuggggeerroo BBrriizzzzii

Non riesco adescludere dallaspiaggia e dalmare la ferrovia.È un bivio sullastoria.Un uscire di casacon le sue pre-ghiere sullasoglia mattutinafin troppo simile

al busso di buon gioco crepusco-lare. Vendesi case mai finite amezzogiorno, apparse sulla stra-da e sommerse nel verde brucia-to.La barba di due giorni attraversadisinvolta senza curarsi di mac-chine che giungono.Ogni chilometro che passa è unregno che lasciano.Incrociano lo sguardo al sorpas-so.Autoricambi, officine, gommisti,concessionarie, elettrauti, pneu-matici, pompe di benzina, la 127amaranto, Peppino Gagliardi.L'aggiusto io.E ruba oggi e ruba domani.In rigorosa plastica sbiadita,separati da una porta fannonulla e si incontrano, senza scusadel caffè, al bar, per il caffè.Tutto il resto è infondato.La strada è il paese, il paese è lastrada.Ape car, fruttivendolo, bomboledi gas, cartelloni, pesce, fruttasecca.Tutto in uno.Il sudore dell'orto.“Dio c'e”, “Dio c'è”, “Dio c'è”: laBasilicata ha due corsie.Ristoranti, Trattorie, Osterie,Taverne, Locande, Bettole.La domenica a casa.Respiri gentilezza e la confondicon la ndrangheta.Non hai ancora capito molto.Basta sporgerti dal balcone e losenti quel profumo di caldo chesale dall'asfalto rosso.La vivi danzando e vedendoancora passare il cuore di unmaestro elementare su unapanda gialla.Noi calabresi abbiamo unadeformazione professionale.A Maggio capiamo che tutti iprogetti di vita fuori da questaterra hanno poco senso.Lentamente, apriamo i pensierie speriamo in un'altra vita possi-bile, meno affanno, più sempli-cità, meno concorrenza, più ami-cizia.Tanto non ho la raccomandazio-ne per entrare nella Finanza.Avanti felice e con poca pruden-za, l'estate la riconosco solo dalla106

La strada

E' Angela Troina, una signora quasi set-tantenne che in arte diventa la Favolosacubista, l’ospite che ieri sera ha intratte-nuto il Beat di Siderno.La “favolosa” showgirl scoperta un annofa dal programma di canale 5 "Italia’s GotTalent", è diventata una richiesta costantedi tutte le più importanti discoteche d’Ita-lia. I video, che mostrano le sue scatenate esi-bizioni per le discoteche catanesi, spopo-lano da tempo nella rete. Tutti voglionovederla da vicino, tutti vogliono ballarecon lei. Ieri sera il locale sidernese hadato questa possibilità ai tanti curiosi chehanno potuto ammirare i passi vintagedella giovane più anziana d’ItaliaDue le sale predisposte per l’occasione, laprima, quella commerciale ha fatto balla-re angela con i dischi di Dr Cé, CarlettoScordo, Rosario, Mr Al e Carmine Esposi-to. Per poi spostarsi ai ritmi latini di Rafaeli-to e Dj Loco. La locride aspettava datempo Angela, il Beat l’ha fatta ballare...

Terzo appuntamento, quello previsto per oggi, di Strade e storie. Meta prescelta per la visita distamattina Stilo la cittadella bizantina. L'evento prevede oltre la visita della famosa Cattolica delXsec, anche quella delle altrte chiese del paese insieme alla casa di Tommaso Campanella, gran-de filosofo, che ebbe i natali da questa citta'. Levento è organizzato dall'associazione Giovani perla Locride

I “GIOVANI PER LALOCRIDE” VISITANO STILO

Beat, un sabato “favoloso”

Società

Il Magico Alivernini. Lo sa fare e l’ha fatto!Serata cabaret al Fifth Avenue di Siderno. Il cabarettista

ha fatto divertire il pubblico del locale siderneseE' il caso di dire una “cena divertente”, quellaorganizzata al Fifth Avenue nella serata di gio-vedì. Una serata diversa, un'ottima cena dagustare o al tavolo, o tranquillamente rilassati inpoltrona, un “condimento” diverso, quasi magi-co, con un cameriere dalle tre mani per serviredeliziosi dolci, allietati dalla sempre piacevolemusica dal vivo di Peppe Platani e SalvatoreUrsino e con una prosecuzione di serata anco-ra più piacevole.In un'Italia sempre più attanagliata dai proble-mi e dopo giornate di lavoro intenso, cosa c'è dimeglio che unacena, una seratapicevole, un arti-sta della risata aservire le pietanzee poi l’intratteni-mento di un bra-vissimo cabaretti-sta? Siderno grazie alFifth Avenueconosce un intrat-tenimento diversodal solito. Quellodella risata. Lohanno saputofare, lo hannofatto! Il Fifth Avenue e Lele Nucera, ci hannoprovato. E ci sono riusciti! Lele, ormai da tempo nel campo dello spetta-colo ha pensato bene di contattare il comicocabarettista Alberto Magico Alivernini per unospettacolo di cabaret. Un personaggio che sipuò definire completo, l'artista romano che èintervenuto al Maurizio Costanzo Show, a

Zelig, a Tappeto Volante, a Domenica in haproposto una novità assoluta, una cena-spetta-colo, con magie ai tavoli, tra le risate dei presen-ti e l'incredulità dei più piccoli per i giochi d'illu-sionismo e, a seguire, uno spettacolo ironico,tra il comico ed il magico, il famoso cabaretmagico, non scevro da ilari barzellette.La caratteristica predominante è stata comun-que l'interazione ed il coinvolgimento costantecon il pubblico, uno spettacolo misto tra comi-cità e magia senza mai capire dove finisca ilmago e dove cominci il comico. Soddisfatti i

presenti, in attesadel ripetersi di seratecome queste.“Sono un cabaretti-sta rubato al mondodella magia. Amol'incoscienza e lesfide, ed apprezzomolto quelle degliorganizzatori; civuole molto corag-gio per farsi portavo-ce di un cambiamen-to del modo di pen-sare. Qui al sud hopotuto notare ilcalore del pubblico,

il coinvolgimento sincero e spontaneo che licontraddistingue rispetto al nord, e per nordintendo da Roma in su, dove tutti quasi sembra-no aver timore di lasciarsi andare ad una frago-rosa risata”, il commento dell'artista a fine sera-ta, dopo l'usuale after show del dj AndreaRoberto.Marilene Bonavita

Ambarabàcicìcocò

La “Favolosa” Angela si èscatenata con la musica di

Carletto Scordo e company

Page 34: La Riviera 19

34

DOMENICA8 MAGGIO2010

Attualità

Società

"ZALEX ILNORMAL'EROE

DELLE REGOLE " ,

SCENEGGIATURANAIC PEZZDISEGNI MATTIAPAPP,

PER ENERGIECALABRIA-MOVIMENTO CREATIVO

Sono stati momenti toccanti quelli che hanno visto Alberto Gatto interpretare il dolore e idrammi di quegli uccisi, morti di mafia, in un reading teatrale del libro di poesie “Fiori reci-si” dello scrittore Vincenzo Carrozza. La rappresentazione si è svolta giovedì scorso al PalaCultura di Locri ed è stata organizzata dal Comitato per il trentennale del sacrificio di RoccoGatto, eroe, morto per mano della ndrangheta

ALBERTO GATTO RECITA I FIORI RECISI

"VALORIZZARE LEDIVERSITA',SIGNIFICA

VALORIZZARE LENOSTRE...

POSSIBILITA' ;-) "

UNDER COSTRUCTION

La figura di Corrado Alvaro perpromuovere l’immagine della Calabria

VIVERE I BORGHI

Mostra fotografica e mercatinoartigianale a Monasterace

Mettete la ricorrenza triennale di unagrande festa patronale, capace di attirarel'attenzione di centinaia di emigrati cala-bresi monasteracesi sparsi in tutto ilmondo, S. Andrea Avellino; aggiungetela nascita di una giovane associazionesocio-culturale, che ha l'obiettivo di rivalu-tare il borgo medievale di Monasterace,“Vivere i Borghi”, ed il gioco è fatto. Nellasettimana in cui tutto il comprensorio delpaese di Punta Stilo si prepara con mani-festazioni varie all'attesa del fatidico “Ter-ritorio” del 12 Maggio (un'imponenteprocessione che percorrerà a piedi l'inte-ro suolo di Monasterace, nell'arco di unagiornata), “Vivere i borghi” ha organizza-to per domani, lunedì 9 Maggio, dueeventi degni di catalizzare l'attenzionedell'intera locride: il mercatino artigianale“Sapori e Mestieri dell'Antico Borgo”che, a partire dalle ore 16:00, vedrà la par-tecipazione di molte realtà produttivelocali e la mostra fotografica “Il loro ieri,il nostro oggi, il vostro domani” dove,attraverso gli scatti di Elena Vaccaro e

Daniele De Luca, si potrà scoprire dadiversi punti di vista l'intera cittadina diMonasterace. Allestita da Barbara Serra-tore e Domenico Vasile, la mostra saràpresentata alle ore 17:30 dal professore earchitetto Isidoro Pennisi - docente diRilievo architettonico e urbano delDipartimento di Architettura e Analisidella Città Mediterranea della Facoltà diArchitettura di Reggio Calabria - eresterà fruibile nei giorni successivi fino al12 Maggio. In concomitanza ai due even-ti sarà possibile visitare il recente “MuseoContadino” allestito in Palazzo S.Andrea.Con queste iniziative l'associazione“Vivere i borghi” si affaccia sul territoriocompiendo un passo importante verso iprocessi di riconoscimento e valorizzazio-ne di un patrimonio paesaggistico, cultu-rale e cittadino dotato di grandi potenzia-lità sociali e turistiche che non aspettanoaltro che essere scoperte e diffuse al gran-de pubblico.

Lucia Femia

Si è svolta a Locri presso la Casa della Cultura l'inaugurazioneufficiale del progetto “Corrado Alvaro al Cinema”, unpercorso laboratoriale per la produzione di un docu-film suAlvaro e la Locride, promosso da OfficinemAperto-EnergiECalabria Movimento Creativo. Continua cosìl'attività propulsiva di EnergieCalabria, il cui presidenteAntonio Pezzano, impossibilitato ad intervenire di persona,ha inviato un messaggio benaugurante: “Ce l'abbiamo fatta atrovare l'Energia Propositiva per dare il Giusto Impulso aquesta Nuova Iniziativa di OfficinemAperto perEnergiECalabria-Movimento Creativo”, ha scritto,sottolineando il valore a la forza delal condivisione.L'obiettivo finale del progetto, a cui parteciperà in manieraorganica anche “la Riviera” attraverso le iniziative di “Lavoriin corso”, è raccontare momenti importanti della storia edell'identità culturale della Calabria presso tutti i circuiti didistribuzione nazionali e internazionali. Alla presentazionepubblica del progetto ha partecipato l'intero gruppo di lavoro.Gli interventi sono stati coordinati da Maria TeresaD'Agostino, che si occupa del settore comunicazione diEnergieCalabria-OfficinemAperto. Dopo la proiezionedella riduzione di “Memorie Incantate”, docu-film frutto delLaboratorio Audiovisivo Zaleuco prodotto nel 2010, CristinaBriguglio ha illustrato brevemente il percorso che ha portatoOfficinemAperto alla decisione di affrontare in manieranuova e originale un' altra figura “ingombrante” mastimolante del patrimonio culturale calabrese: CorradoAlvaro. A seguire Valeria Buccisano, referente del gruppo digestione produttiva, ha illustrato le modalità per sostenerel'iniziativa: <<L'autofinanziamento- ha spiegato la prof.ssaBuccisano- non è un'idea originale, mi deriva dalla mia lungaesperienza nel mondo della scuola e dalla vita di partito, e hasempre funzionato. Così abbiamo deciso, per avviare ilaboratori e la lunga lavorazione del film, che oltre ai fondi

consueti, anche i membri e tutti coloro che hanno voglia disostenerci e darci una mano possono partecipare con laformula dei “donatori”>>. Antonio Ciano ha poichiarito:<<l'offerta è libera, è possibile donare quanto sivuole, il proprio nome figurerà tra i titoli e si verrà invitati auna prima gratuita del film. I soldi investiti potranno esserescaricati dalle tasse e le donazioni potranno essere fatte anchedirettamente sul sito www.alvaroalcinma.it , dove saràcostante l'aggiornamento delle operazione in corso e dellosvolgimento del progetto, all'insegna della massimatrasparenza e condivisione>>. Anche i coordinatori deilaboratori sono intervenuti per fare chiarezza sulle modalitàdi svolgimento delle attività. Marò D'Agostino (scenografia ecostumi) ha affermato che il film metterà in luce la realtà eche per far questo <<bisognerà essere capaci di “sbirciarenegli armadi della nostra cultura”, per riscoprire una parte dinoi>> e in questa direzione si muoverà per la costruzionedella scenografia e dei costumi. A seguire BernardoMigliaccio Spina coordinatore dei laboratori di fotografia erecitazione e Antonio Tallura (esperto di recitazione), hannosottolineato la natura teorico-pratica direttamente orientataall'audiovisivo del percorso formativo che verrà avviato daloro. Giovanni Scarfò, che coordinerà i partecipanti allaboratorio di produzione, ha voluto ricordare che il titolo delprogetto “Alvaro al Cinema” è mutuato da una pubblicazionedegli anni ottanta realizzata assieme a Gaetano Briguglio, cheha fatto parte del Comitato Scientifico di OfficinemAperto ea cui il docu-film su Zaleuco è dedicato. Assente per motividi lavoro Matteo Scarfò, giovane regista emergente, checoordinerà il laboratorio di montaggio. All'incontro hannopreso parte anche Rosario Condarcuri, che ha manifestato ilsuo entusiasmo verso il progetto e lo scrittore GioacchinoCriaco che ha già dato la sua disponibilità a collaborare allastesura della sceneggiatura.

Page 35: La Riviera 19

35

DOMENICA8 MAGGIO2010

L'ESSENZIALE È INVISIBILE AGLI OCCHI

35

Venerdì 29 e sabato 30 aprile si è svolta, nel borgoantico di Condojanni, la seconda edizione calabre-se di “La cena nel buio” (la prima aveva avuto luogoad Ardore). Due serate in cui esponenti del mondodella politica, dello spettacolo, della comunicazione,dell'arte e cittadini comuni hanno potuto vivereun'esperienza del tutto nuova, difficile da descriverema emozionante da vivere. Gli ospiti, trasportati inun'atmosfera suggestiva, totalmente al buio (nellasala allestita da Alessandro e Flavio, responsabili delbuio), sono stati accolti da personale specializzatocomposto dai camerieri ipovedenti, Doriana, Tho-mas e Viviana, che per due ore hanno servito gliospiti, facendoli sentire a proprio agio durante lacena. <<All'inizio mi sono sentito prendere dalpanico>>- ci ha raccontato uno dei partecipanti altermine della cena- <<perché ci hanno guidati inuna sala completamente buia, senza punti di riferi-mento e abbiamo dovuto imparare a orientarci, pre-stando attenzione alle voci e a ciò che ci circondava,ad esempio ci accorgevamo della distanza con glialtri commensali perché i suoni venivano attutitidalle colonne. Tutti i nostri sensi dovevano essereall'erta per supplire alla mancanza temporanea dellavista. E' stata un'esperienza meravigliosa che mi hafatto riflettere>>.Le cene al buio si svolgono in un ambiente comple-tamente oscurato e costituiscono un'esperienza sen-soriale che prima incuriosisce, poi stupisce e infineaffascina. Mangiare e svolgere le attività più quoti-diane e abituali temporaneamente privati della

vista, ha la capacità di esaltare le proprie percezionisensoriali in un gioco di riconoscimenti e sperimen-tazioni percettive. In una società come la nostra, chesi regge sul dominio dell'immagine, questo tipo diesperienza costituisce anche un'occasione per libe-rarsi dai condizionamenti delle apparenze. Gerry Longo, giovane non vedente ex concorrentedel reality “Grande Fratello 9”, che ha organizzatoquesta cena nel buio insieme al suo staff de “Il buioè servito” (Alessandro, Flavio e i camerieri nonvedenti Doriana, Thomas, Viviana)ha ancora unavolta, sbalordito tutti con le sue idee. Lo scopo diquesta iniziativa è stato quello di ridurre la distanzapsicologica tra i non vedenti o gli ipovedenti e le per-sone che non hanno nessun handicap, per provare aimmaginare per qualche ora quali sono gli ostacoliche un disabile visivo affronta ogni giorno. Aldilà della fortissima esperienza e dell'abbattimen-to di ogni barriera architettonica e mentale sulladisabilità, l'iniziativa ha permesso al pubblico anchedi riscoprire il valore dell'ascoltare, il bello del tocca-re, il piacere del gustare e il fascino del riconoscere iprofumi. La serata si è conclusa con i saluti del sindaco diSant'Ilario dello Ionio, Pasquale Brizzi, tra i promo-tori dell'evento in collaborazione con la Provincia diReggio Calabria-Assessorato alle attività produttive,e con i ringraziamenti di Maria Teresa D'Agostino aquanti hanno preso parte all'evento. Infine gli ospitisono stati deliziati dallo spettacolo del cabarettista“Nonna Kata”, e dalla musica del gruppo “Sciala-Ruga” con Fabio Macagnino e co.

GERRY LONGO:«E' sempre unagrande emozioneorganizzare e vivere“La cena nel buio”ma qui, nella miaterra, tutto ha unsapore particolare».

PASQUALE BRIZZI:«Un'esperienzadall'alto valoresociale ed umano.Durante la cena viviforti emozioni,riscoprendo le tuecapacità edapprezzando la forzadei giovani nonvedenti».

La serata è stata arricchita dal cabaret di “Nonna Kata” e dalla musica trascinante degli “SCIALARUGA”

a Locride non è solo 'ndrangheta, corru-zione e sporcizia, ma è anche solidarietàe per qualcuno un “laboratorio di speran-za”. «Jimuel», Internet Medics for life, èun progetto per fornire un servizio diassistenza medica remota (via internet)nei Paesi in via di sviluppo, nato a Sider-no nel 2007 dalla volontà di alcuni opera-tori sanitari e dalla collaborazione con lemissioni delle Ancelle Parrocchiali delloSpirito Santo nelle Filippine. Sono passati oltre quattro anni dallamorte del piccolo Jimuel (un bambino diManila morto di febbre poco prima dell'i-nizio dell'attività e a cui è stato intitolato

il progetto) e molti bambini come luisono stati curati grazie all'AmbulatorioTelematico. L'intuizione che sta alla basedi questo progetto umanitario è che lavo-rando con sistemi basati sulle InternetTecnologies è possibile arrivare “virtual-mente” in qualunque luogo, è addiritturapossibile ascoltare il cuore e i polmonidei pazienti in tempo reale fino a 12.000Km di distanza. Il progetto Jimuel funziona così: deimedici specializzati (oltre una ventina inmolte città d'Italia) si collegano periodi-camente con un ambulatorio informatiz-zato a Manila. Visitano i bambini-pazien-

ti, raccolgono tutti i dati clinico-anamne-stici disponibili e compilano una cartellaclinica elettronica, che viene consultatada più medici volontari on-line diretta-mente dal loro computer di casa.Nel giro di 12-24 ore i piccoli pazientiottengono una diagnosi e la prescrizionedi una terapia adeguata. Non bisogna maidimenticare che in molti casi è fonda-mentale intervenire il più presto possibi-le. Un meccanismo semplice che si basasulla solidarietà concreta e tangibile dellagente. Si tratta di acquistare apparecchia-ture che non costano molto, grazie ai pro-gressi della tecnologia.

Uno stetoscopio digitale costa 439 dolla-ri; un elettrocardiografo comprensivo dicollegamento al PC costa poco più diduemila euro; un microscopio da compu-ter con lente 1-10x ad alta risoluzione conconnessione USB costa 630 euro. Con pochissimi soldi è possibile dotare lemissioni di efficienti ambulatori telemati-ci e adesso le donazioni possono esserefatte anche tramite il sito internetwww.jimuel.org da cui si possono ancheseguire i bambini curati e i casi risolti. Il Presidente del progetto il dott. IsidoroNapoli e altri collaboratori e volontariperiodicamente si recano nei paesi coin-volti per monitorare le attività e fornire ilsupporto logistico necessario all'imple-mentazione degli interventi. Attualmente sono partners del progettooltre all'Azienda Sanitaria 9 di Locri e loStudio Radiologico s.a.s di Siderno, laMother Giuditta School delle Suore par-rocchiali dello Spirito Santo, l'Arlesiana-Chorus di Roccella Jonica e l'Associazio-ne Karibuni.

Cristina Briguglio

Anche le buone notizie sono notizie

CENA AL BUIO A SANT'ILARIO

Come tradizione, in occasione della Festadella Mamma, in tutte le principali piazzeitaliane l'Airc promuove una raccolta fondiper la Ricerca contro il Cancro. Oggi con un contributo di 15 euro è possi-bile acquistare un'azalea contrassegnatadal marchio dell'AIRC per festeggiaretutte le mamme in un modo unico e riccodi significati e promuovere la sensibilizza-zione alla ricerca e alla diagnosi precocedei tumori.L'Azalea è da sempre un momento digrande partecipazione collettiva e il suosuccesso è dovuto alla generosità dei citta-dini italiani e alla disponibilità degli oltre20.000 volontari che permettono all'AIRCuna distribuzione capillare delle piante su

tutto il territorio nazionale.A Reggio Calabria gli stand dell'Associa-zione saranno in Corso G. Garibaldi pres-so la Chiesa San Giorgio e in via G. DeNava presso la Chiesa Santa Lucia. Nella Piana di Gioia Tauro l'Airc sarà pre-sente a Taurianova, Polistena, Varapodio,Delianuova, Oppido, Rizziconi, Laurea-na, Rosarno, Gioia Tauro e Cittanova. Nella Locride invece le piazze in cuisaranno allestiti i banchetti predispostialla vendita delle azalee sono quelle deicomuni di Gerace, Locri, Marina diGioiosa Jonica, Gioiosa Jonica, Grotteria,Roccella, Caulonia, Riace, Monasterace eBivongi.

Jimuel, Internet Medics for Life, l’assistenza medica della Locride arriva nelle Filippine

La visita a una bambina filippina

Le azalee dell’Airc, oggi nelle piazze delle provicie reggine

Acquista questo spazio e pubblicizza i tuoi prodotti Esempio: Per le passeggiate serali, e qualche weekend in alta quota, quando il termometro si avvicina allo zero: MONCLER GRENOBLE

euro 000,00Città, via ...

Page 36: La Riviera 19

36

DOMENICA8 MAGGIO2010

Cinema e Musica

Box officeLa classifica dei filmpiù visti al cinemaquesta settimana

Thor1

di Carlos Saldanhacon Natalie Portman,Chris Hemsworth,Anthony Hopkins

€2.832.843

Rio2

di Carlos Saldanhacon Anne Hathaway,Jesse Eisenberg, NeilPatrick Harris

€ 894.670

Source Code3

di Duncan Jonescon Jake Gyllenhaal,Michelle Monaghan,Vera Farmigia

€ 767.496

Amarilli Nizzaomaggia il Cilea

L'edizione 2011 del PremioInternazionale d'arte e cultura“Omaggio a Cilea”, che si terrà alTeatro Comunale Francesco Cilea

di Reggio Calabria proprio questa domenicaalle ore 21:00, offrirà un carnet non di quellitipici del panorama culturale reggino, e deltutto straordinario. Sul palco del Cilea,infatti, ci sarà l'illustre Amarilli Nizza, unodei soprani più rappresentativi dell'attualepanorama lirico internazionale. Dotata dieccezionale duttilità vocale e di potenzacanora notevole, l'artista esprime unfraseggio delizioso attraverso moltissimesfumature vocali di tebaldiana memoria,incantando così un pubblico che l'apprezza

con immensa passione. Le sue interpretazioni sono eccellenti e lasua presenza fisica, dote che ha consacratomoltissime cantanti liriche nel corso dellastoria, è di assoluto rilievo, nonché fattoreassolutamente influente nella carriera di unacantante. La sua agenda, ricchissima di impegni neivari festival e teatri internazionali,testimonia le sue capacità artistichericonosciute ovunque. I teatri che la richiedono sono infattinumerosissimi! Già consacrata da unagigantesca e rumorosa ovazione alla primadell'Aida, nella scorsa stagione, è ormai unavera e propria stella del palcoscenico e

Faccio un saltoall’AvanaGIUSEPPE RITORTO

Fedele è un uomo impacciato, sot-tomesso e frustrato. Vive all'om-bra del fratello maggiore, Vittorio,esuberante e un po' gaglioffo,deceduto anni prima. All'improvviso, Fedele viene asapere che Vittorio ha simulato lapropria morte e si è trasferito aCuba per fare la bella vita. A quelpunto, parte alla ricerca del fratel-lo perduto facendo, come dice iltitolo stesso del film, "un saltoall'Avana”.La commedia di Dario Baldi rical-ca uno schema che più classiconon si può, sia nelle situazioni chenell'intreccio e nei personaggi. Ilfilm non ha precisi riferimenti allarealtà del paese e persino la battu-ta per cui "che sta succedendo inItalia che scappano tutti?" sipotrebbe adattare a un momentoqualunque della nostra storia. Il duo Brignano/Pannofino è laclassica strana coppia, divisa traun uomo trattenuto e un po' timi-do e uno fin troppo esuberante. Sipotrebbe dire che la scelta di que-sti due interpreti sia la parte piùinteressante del film. L'unico pro-blema è che questa carta così vin-cente non viene giocata fino infondo. Il punto di vista è sempre quello diFedele (Brignano), non sviluppan-do quasi mai il personaggio di Pan-noffino e per gran parte del film idue parenti non si incontrano. In questo modo il conflitto restasotto la cenere e non riesce adesplodere in maniera compiuta.Questo è davvero un peccato per-ché il contrasto tra Brignano ePannofino è davvero molto forte eavrebbe potuto avere una resasullo schermo a dir poco pirotecni-ca. Viene invece privilegiata la sto-ria d'amore tra Fedele e Alma(Aurora Cossio). Vittorio è relega-to nella figura pur importante dimotore della trama: è attorno a luiche si svolgono gli eventi ed è lui il"magnete" che attira personaggiprincipali e secondari.A fare da sfondo è naturalmenteCuba, in cui almeno si evita dicadere nel cliché della cartolina,pur tenendo presente gli aspettipiù allegri e spensierati. Del resto,mostrare le parti più degradate oproblematiche della città, avrebbeaggiunto un elemento di troppo,che non avrebbe giovato all'anda-mento del film. Il risultato è una commedia senzaparticolari pretese ma allo stessotempo senza enormi difetti, chescorre facile senza cadere nei soli-ti e sempre visti sentimentalismiall'italiana.Forse c'è una sequenza sull'infan-zia dei protagonisti davvero ditroppo e si spinge in manieraeccessiva sulla romanità del prota-gonista, ma con Brignano questoera davvero inevitabile.

LA RECENSIONE

ANTONIO CORMACI

Sul palco del Cilea Amarilli Nizza, uno dei soprani più rappresentatividell'attuale panorama lirico internazionale. Dotata di eccezionaleduttilità vocale e di potenza canora notevole, l'artista esprime unfraseggio delizioso attraverso moltissime sfumature vocali ditebaldiana memoria, incantando così un pubblico chel'apprezza con immensa passione.

“From Naples to Lokron”, questo il titolo del concerto cheAntonio Onorato ha tenuto in formazione Jazz Quartet. Novanta minuti di jazz napoletano, nuova corrente musicaleche integra, fondendole, le armonie e le melodie della tradizio-ne musicale napoletana e la musica afroamericana. Proprio Onorato ne è il principale esponente, ed è sempre luil'unico musicista al mondo a suonare la “Breath Guitar”, quellachitarra a fiato, suonata come si suona una chitarra elettrica maalimentata dal fiato del musicista attraverso una particolarecannuccia, le cui note ancora riecheggiano tra le mura del Pala-Cultura e nelle orecchie di chi era tra il pubblico. Insieme ad Antonio Onorato alle chitarre, c'erano sul palco acompletare il Quartet, il suo bassista, Diego Imparato, il batte-rista napoletano-roccellese Gigi Giordano e colui che ha forte-mente voluto l'Evento, è lui che dobbiamo ringraziare: RoccoRispoli, tastierista locrese, da sempre appassionato di musicapartenopea, così felicemente “inquinato” di napoletanità, comese fosse genetica, tanto da farci venire il dubbio se sia davveronato a Locri o in qualche quartiere di Napoli. Ne è risultata un ensemble perfetta, dalla musicalità magistral-mente concertata, che si è espressa nei dieci brani eseguiti piùun bis, in una scaletta di solo musica (niente parole, non neces-sitano), che ha visto l'incipit con Onorato solo con la sua BreathGuitar per presentare le note di questo strumento che ricorda ilsuono dei flauti a becco dei Nativi Americani. Non a caso Antonio è chiamato “l'indiano” dai suoi amici: vuoiperchè si presenta con un viso sorridente e pacifico, a trattinascosto dietro i mossi capelli a caschetto sulle spalle, e con uncollettore di sogno portato come collana; vuoi perchè già da gio-vanissimo si è avvicinato alla cultura dei Nativi Americani, la cuicontaminazione è espressa in alcuni suoi lavori come “Southwinds” e “Native Spirits”. Anche nell'ensemble, la voce delle chitarre di Onorato è com-pleta, non manca di nulla: nè nei brani suoi quando in “From

Naples to Belo horizonte” racchiude l'omaggio all'amico brasi-liano Toninho Horta; nè nei brani entrati nella tradizione parte-nopea come “Chi ten'o mare” di Pino Daniele o quando partel'intro di “Tammmurriata nera” e il nostro pensiero va a Ciro,niro niro comm'a che? Ciro si, ma Ciro Brambilla, nell'intermezzo strumentale che conuna trovata geniale il Quartet contamina con “Birdland” deiWeather Report, che ricordiamo più per la Milano da bere cheper la vocalità dei Manhattan Transfer.E poi ancora “Summertime” di George Gershwin, brano da

From Naples toSabato scorso il PalaCultura di Locri, ha potuto assistere ad un evento di quelli che vanno scritti con la E, maiuscola.

Page 37: La Riviera 19

37

DOMENICA1MAGGIO2010

Tutto eusarito, ieri, per il concerto degli Scialaruga che hanno scelto il Teatro Fuorisquadro di Cauloniacome location della loro nuova esibizione. Come sempre bravissimo Fabio Macagnino, come sempregodibilissima la chitarra di Vincenzo Oppedisano. Come al solito entusiasa il pubblico che ha riempitoil teatro cauloniese. Complimenti a Macagnino e Oppedisano; il loro progetto musicale prendesempre più forma, la loro musica sempre più apprezzata

GLI SCIALARUGAFANNO BALLARE ANCHE CAULONIA

MULTISALA LUMIERE Reggio Calabria, info: 0965/ 51036

CINEMA POLITEAMAGioia Tauro, info: 0966/ 51498

CINEMA GOLDENRoccella J. info: 0964/ 85409 - 333/7672151

C’è chi dice no/ 18.00 - 21.00

CINEMA VITTORIALocri, info: 339/7153696

CINEMA NUOVOSiderno, info: 0964/ 342776

Fast e furious 5/ 17.50 - 20.30 -22.00

Source code/ 19.00 - 20.45 - 22.45

SALA DE CURTIS

SALA SORDI

SALA MASTROIANNI

SALA DE SICARio/17.00World invasion/

18.45 - 21.00 - 23.00

Hereafter/ 18.00 - 21.00

Faccio un salto all’Avana18.00 - 20.00 - 22.00

Habemus Papam/ 16.00 - 18.00 - 20.00 - 22.00

Andiamoal CinemaCinemaCINEMA NUOVA PERGOLAReggio Calabria, info: 0965/ 21515

Come l’acqua per gli elefanti/ 17.30- 20.00 - 23.00I

Faccio un salto all’Avana/ 18.00 - 20.00 - 22.00

Mia moglie per finta/ 18.10 - 20.20 - 22.30

Scream 4/ 16.30 - 19.15 - 21.30

CINEMA ODEONReggio Calabria, info: 0965/ 898168

CINEMA AURORAReggio Calabria, info: 0965/ 45373

CINEMA GARIBALDIPolistena, info: 0966/ 932622

Thor/ 17.30 - 19.45 - 22.00

IL CD DELLA SETTIMANA

hi se ne frega della musica?, ci dice Caparezza nell'incipit di questo disco. E invece a luidella musica gliene frega eccome, ovviamente: il suo bersaglio in questo pezzo però è l'i-pocrisia che regna attorno al mondo della sua professione. E che coinvolge un po' tutti:discografici, fan ma soprattutto gli stessi artisti. Insomma, sin dalla prima traccia del suonuovo album "Il sogno eretico" (se si esclude la doppia intro "Nessun dorma/Tutti dor-mano") si capisce che il rapper di Molfetta non è cambiato di una virgola. Non è cam-biato lo stile della sua musica, che per quanto ricca di contaminazioni è pur sempre rap.E non è certo scomparso il suo gusto per l'invettiva sociale, la satira politica e il surrea-le.Questo ultimo lavoro per stessa ammissione dell'autore è un inno all'eresia, sia essa reli-giosa o culturale. Ecco dunque una galleria di personaggi che hanno pagato con la vitale loro convinzioni, finendo immancabilmente nelle mani del boia, una figura moltoricorrente nella produzione di Caparezza. Savonarola, Giovanna d'Arco e Galileo sonomessi in fila, tutti accomunati da un destino non proprio fortunato e per questo "eroi"nel mondo di Michele Salvemini.In questa carrellata di musica e parole, forse un po' troppo lunga a dirla tutta (16 traccesono tante...) Caparezza dimostra la solita abilità compositiva, come nella brillante"Sono il tuo sogno eretico", medioevaleggiante nell'arrangiamento e piccata nel testo.Stesso dicasi per la genuinamente sguaiata "Il dito medio di Galileo" e il singolo"Goodbye malinconia", canzone dall'arrangiamento scanzonato ma amarissima nelmodo in cui fotografa la situazione italiana: siamo in crisi, l'emigrazione aumenta e ilfuturo non si annuncia di certo migliore. E "nemmeno il caffè sa più di caffè, ma sa dicaffè di Sindona". A cantare il ritornello, scelta che più felicemente malinconica nonpoteva essere, c'è Tony Hadley degli Spandau Ballet. Interessante anche la marziale"Non siete stato voi", dove sembra venire fuori un'anima un po' più cantautoriale.C'è poi anche un reggae dedicato a Silvio Berlusconi, "Legalize the premier", che recita"Sono un presidente in erba ma me ne fotto della maria perchè io lotto ma per la mialegalizzazione" e si avvale della collaborazione di Alborosie. Più diretto di così si muore:Caparezza non lo cita mai esplicitamente, ma ci lascia capire bene chi è il suo bersaglio.La satira sociale più feroce invece è affidata a "La marchetta di Popolino", interessantenel testo ma non efficacissima nell'arrangiamento."Il sogno eretico" è insomma un disco che conferma in pieno lo stile di Caparezza: la suascrittura brillante, l'amore per la contaminazione musicale, che rende il suo stile piutto-sto atipico nel panorama italiano. Certo, questo potrebbe non piacere ai puristi del gene-re. Ma in realtà è il suo vero punto di forza. Quello di essere un eretico del rap.

Il sogno eretico (Caparezza)

vederla, ascoltarla e ammirarla è un'emozioneunica che molti appassionati non si lascianosfuggire. Ad accompagnarla nel suo recital aReggio ci sarà l'Orchestra Sinfonica delTeatro Francesco Cilea, diretta da GianlucaMartinenghi, uno dei più rappresentatividirettori del panorama musicale italiano. La trafila è di quelle buone. Ha collaborato,in qualità di direttore, oltre che col TeatroMassimo di Palermo, con teatri di grandeprestigio quali il Teatro Comunale diBologna, il Teatro dell'Opera di Roma,l'Arena di Verona, il Teatro Bellini di Catania,la Deutsche Oper di Berlino, il Teatro Liricodi Cagliari, il Teatro Donizetti di Bergamo, ilTeatro Pavarotti di Modena, il TeatroComunale di Ferrara, l'Opera Ireland diDublino, il Teatro Goldoni di Livorno.Martinenghi e la Nizza hanno già avuto mododi incontrarsi artisticamente, collaborandoalla produzione di un lavoro sulle ariepucciniane per soprano. Il programma ènutrito: il concerto dei vincitori del ConcornoInternazionale per cantanti lirici FrancescoCilea, il recital della Nizza che intepreteràvarie arie delle opere di Puccini e Cilea,l'esecuzione di alcune sinfonie da partedell'Orchestra Sinfonica del Teatro F. Cilea,ecco la fisionomia del Premio Internazionaled'arte e cultura “Omaggio a Cilea” e delConcorso Internazionale per cantanti lirici"Francesco Cilea", presentati da DanieleRubboli. Lo stesso Giorgio Napolitano ha espressovivo apprezzamento per le iniziative, ed havoluto assegnare una medaglia, quale suopremio di rappresentanza. Il Premio diRappresentanza è infatti un riconoscimentocon il quale viene manifestato il consenso delCapo dello Stato alle finalità perseguite. Ciò èun adeguato ringraziamento per il lavorosvolto. Ma l'ultimo giudice, come sempre, saràil pubblico!

Gli arenili bianchi della spiaggiadi Africo, sembra abbiano davve-ro sedotto l’elite della musicamondiale. Leopoldo Lombardi eBruno Bruzzaniti dopo averstrappato il si del GovernatoreScopelliti, che ha confermato ilproprio appoggio per il festival,hanno messo in archivio anchequelli di Manu Chao, Skun Anan-sie, Kaiser Chief, ChemicalBrothers, e ancora, Paolo Nulini,Primal Scream, Pulp, Mogway,

Brandon Flowers, Pj Harvey, 2Many Dj’s, Wombatts White eLies. Di sicuro il top mondiale dellamusica Indie, per un festival, chese realizzato, potrebbe diventareun riferimento per gli amanti delgenere, in tutto il mondo. Africo come Woodstok? Di sicuro le nostre spiagge e inostri giovani non hanno maivisto niente del genere. Di sicuro le nostre casse non

hanno mai pompato una musicadi tal livello.Ora manca solo l’ultimo tassellodel puzzle, un assegno prontoall’incasso, che possa permetterealla macchina organizzativa diaccendersi. Scopelliti ha promesso, speriamoche nonostante le bianche spiaggeteatro della manifestazione, nonabbia a che fare con nessun mari-naio.

Giuseppe Ritorto

Zefiro Live Festival

Zefiro, che parterre de roiManu Chao, Chemical Brothers, Skunk Anansie e molti altri artisti, top level della musica Indie hanno confermato la lorodisponibilità e sono pronti a far ballare la spiaggia di Africo...

Lokronsempre interpretato dai grandi del jazz, acominciare da Abbie Mitchell fino a SaraVaughan, a Caetano Veloso, passando perMiles Davis. E' a lui, al grande Miles che Antonio Onora-to dedica il nuovo lavoro discografico“Breathing”, che contiene anche questaSummertime, uscito mercoledì 4 maggio epresentato alla Feltrinelli di Napoli con spe-cial guests Joe Amoruso (ve lo ricordate conRocco Rispoli a Locri lo scorso autunno?)

ed Ernesto Vitolo. Il pubblico ha molto apprezzato e, forte del-l'intima e cordiale interazione, non ha volu-to lasciar andar via l'Antonio Onorato JazzQuartet senza la concessione di un bis. Il ringraziamento finale di Antonio Onoratoè colmo del calore del pubblico e, a sipariochiuso, ci dice che presto tornerà da noi, nel-l'imminente summer time.

Mara Rechichi

Page 38: La Riviera 19

Varie

Ernesto Sabato scrittore con il sogno calabresePochi giorni fa è scomparso a Buenos Aires lo scritto-

re argentino di origini calabresi, Ernesto Sabato,all'età di novantanove anni. Figlio di giovani emi-granti Arbereshe, aveva ottenuto la cittadinanza ita-

liana nel 1999 e nei suoi ricordi un posto speciale era riservatoalla Calabria. I suoi genitori, come tanti calabresi dei primi delNovecento, avevano lasciato Fuscaldo e San Martino di Finitain provincia di Cosenza, per la volta dell'America, portando consé il sogno di un futuro migliore. Lo stesso Ernesto Sabato, già segnato dalla malattia, espresse ildesiderio di poter rivedere un giorno la terra di suo padrequando incontrò, nel giugno del 2002, una delegazione guidatadall' allora Presidente del Consiglio Regionale della CalabriaLuigi Fedele. Purtroppo tale desiderio è rimasto incompiuto.Eppure una persona che fece della letteratura e dell'impegnocivile il suo baluardo merita di essere ricordata. Dopo aver conseguito il dottorato in fisica e seguito i corsi difilosofia all'Università de La Plata lavorò sulle radiazioni ato-miche presso il Laboratorio Curie che lasciò nel 1945 per dedi-carsi esclusivamente alla letteratura.

Ha scritto varie opere di saggistica sull'uomo e la crisi del nostrotempo, e i tre romanzi Il tunnel (1948), Sopra eroi e tombe(1961) e L'angelo dell'inferno (1973). Solo di recente in Italiaha assunto - con la traduzione del suo libro di memorie Primadella fine (Antes del fin, del 1997) - il ruolo che gli spetta nellaletteratura mondiale che rappresenta il suo testamento spiri-tuale. La casa, con le sue crepe, è il fulcro del libro ma anche luogodove sono nate le persone care e in cui è ancora possibile recu-perare o difendere quel poco di umanità che non abbiamo deltutto perduto. Racconta le perplessità e lo sconcerto dell'uomo contempora-neo, smarrito in un mondo difficile ed enigmatico. Inoltre, svol-se un ruolo importante nella storia argentina post-golpista,durante il governo di Raúl Alfonsín perché fondatore e primopresidente della CONADEP, associazione che si occupò dellericerche e le denunce relative ai desaparecidos della dittaturamilitare del 1976-1983, che poi portarono ai vari processi deicapi militari di quegli anni.

Francesca Rappoccio

LA SCOMPARSA

Come ogni 5 di maggio (data in cui si tenevano antica-mente i festeggiamenti in onore del Santo Patrono)anche quest'anno il popolo africese si è recato in pelle-grinaggio in contrada Mingioia dove sorge il santuarioche gli “africoti” edificarono in onore di San Leo.I pel-

legrini si sono dati appuntamento di buon mattino, in piazza “San-tissimo Salvatore”, per affrontare, il cammino verso le antichecontrade.I pellegrini hanno raggiunto il santuario, via Bova, in macchina,alcuni hanno lasciato l'automobile in contrada Carrà per poi rag-giungere la chiesa a piedi scalzi rinnovando così usanze antichissi-me di devozione e ringraziamento al Santo per le grazie ricevute.Alle 11 circa i fedeli riuniti davanti al santuario si sono recati inpellegrinaggio alla cupola di San Leo, luogo, non molto lontanodalla chiesa, in cui secondo la tradizione è morto il santo. Al ritorno in chiesa è stata celebrata la messa in onore del mona-co basiliano. Le radici è la storia del popolo africese sono nell'o-pera e nell'esempio di San Leo che lavorava all'estrazione dellapece per sostenere i suoi confratelli e per aiutare i poveri, che dife-se il suo popolo dall'attacco dei saraceni, “la guerra la vinciu cu lasua spada a li mani” recita l'antico canto dedicato al santo, cheandò a Messina a pregare il re di diminuire i tributi all'affamatopopolo africese. È lui la storia e la vera anima di questo paese.Finita la messa, per qualche ora, i devoti hanno iniziato ad intona-re gli antichi canti e le preghiere in onore di San Leo.Come ogni festa popolare che si rispetti dopo il sacro è venuto ilprofano: molti pellegrini hanno raggiunto i campi di Bova per iltradizionale picnic seguito da canti e balli tradizionali. Un gruppo di pellegrini partiti dal paese nuovo, invece, sfidandonebbia e pioggia, dopo un veloce pasto in prossimità della chiesaed un ultimo saluto al Santo ha raggiunto, a piedi, i ruderi delpaese vecchio, prima di affrontare la faticosa via del ritorno, arri-vando a casa molto stanchi, ma con l'orgoglio, di essere stati moltovicini alle proprie radici, radici che riportano ricordi di fame e sof-ferenza ma anche di grande forza di volontà spirito di sacrificio esenso del bene comune, sentimenti che l'odierna società vanno viavia perdendo, ma, il cui bisogno diventa sempre più evidente.

Criaco Pietro

Africo ritorna alle originicon l'annuale pellegrinaggio

verso il Santuario di San Leo al paese vecchio.

38la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

Page 39: La Riviera 19

3939la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO [email protected]

CARA MILANA

Ho provato a immaginare cosa farei se mi innamorassi di unuomo con la passione dei ragni (dei quali ho terrore) e ho pen-sato che non sarebbe facile. Riuscirei ad abituarmi o fuggirei? Èdifficile dirlo. L’amore, come si dice spesso, è un miracolo, e puòanche portarci a superare il disgusto per i rettili, gli insetti o iroditori. Ma dovrebbe trattarsi di quel vero, grande amore daromanzo, quello che non conosce ostacoli. Chiedere di accetta-re di vivere con un serpente è sicuramente una grande sfida peril partner.Ma ci sono anche altre sfide che notiamo solo con il tempo:ognuno di noi nasconde qualcosa dentro di sé. Quando ci inna-

moriamo ci sembra che l’altra persone sia perfetta, tendiamo aidealizzarla. Poi cominciamo a vedere le imperfezioni. A quelpunto l’amore entra in crisi e la relazione viene messa in discus-sione. Ma l’amore maturo è in grado di “digerire” sia i piccolidifetti sia quelli grandi. A volte restiamo sorpresi da quantosiamo disposti a sopportare per amore, ed è proprio questo l’u-nico sintomo dell’amore: non c’è posto per l’orgoglio e i pregiu-dizi.Quindi una persona che ti ama veramente potrebbe accettareperfino il serpente che la terrorizza. Ma anche tu dovresti avver-tire l’impulso a rinunciare al serpente in nome dell’amore.

Tratto da * [email protected]*

Egr. Sig. Ritorto, solo adesso vengo a conoscenza del "suo" "articolo" del 28 aprile 2011 su"La riviera on Line" intitolato "Tutta la verità". Sinceramente, dispiaciu-to credo che lei dovrebbe fare un passo indietro e chiedere scusa a tuttele persone che da anni NON NE POSSONO PIU'! A tutte quelle persone che non possono affacciarsi dalla finestra a pren-dere una boccata d'aria in quanto potrebbero, molto probabilmente,respirare i fumi, e gli odori altrettanto sgradevoli dei tir che trasportanole tonnellate di rifiuti. A tutti quelli che, abituati ad una vita salutare, abi-tuati a respirare, specialmente in questi periodi, profumi di alberi fioriti,di fiori e di campagna, adesso si trovano costretti a rinunciare ad una pas-seggiata in quelle zone verdi. A tutte quelle persone la cui economia,purtroppo, si sviluppa intorno a quel famoso comprensorio. Agli alleva-tori di bovini, ovini, caprini, che ci permettono di avere sulle nostre tavo-le prodotti "prelibati" (speriamo). Ai numerosi viticoltori, che da generazioni producono in proprio il vino.Agli apicoltori. Agli olivicoltori. Ai pescatori. Agli agrumicoltori. A chiproduce il pregiato "vino greco di bianco" rinomato ed invidiato da tuttoil mondo. Vino che viene prodotto soltanto in quel lembo di terra, preci-samente a poca distanza dalla discarica, a linea d'aria. E perchè no, ades-so che si trova chieda scusa anche ai sempre più scarsi turisti, che ognianno visitano la nostra costiera.Mi chiedo se ho dimenticato qualche altro operatore economico. In quel-la zona non ci sono le fonti di reddito che ci sono al Nord, purtroppo.Veda, dovremmo tutelare quelle esistenti. Tutelarle ed accompagnarle aduna sorta di "sviluppo sostenibile". In modo che anche i nostri figli possa-no goderne.Non vedo poi il motivo per cui lei non si dovrebbe fidare di una pagina diFacebook sol perchè la stessa è anonima. Potrebbe avere 1000 nomi. Nonè un nome a renderla più credibile. Ma lo sono le notizie.Lo sono i nomi degli iscritti. Lo sono le immagini. Lo è la speranza. Lasperanza che nella nostra Riviera dei gelsomini qualcosa possa cambiare.Siamo abituati, purtroppo, solo ad avere notizie cattive. La gente è stan-ca.Cosa si aspettava di vedere (sempre se lei ci è andato) durante "il suoavventuroso viaggio". Il suo giro di qualche minuto conta di più di anni diresidenza e di frequantazioni di quel luogo?Probabilmente tutta la gente che si lamenta ha avuto la sfortuna di nontrovare il "MOMENTO GIUSTO" che invece lei ha subito trovato.I complimenti li facciamo noi a lei. Li facciamo a chi con un sempliceviaggio ha trovato "TUTTA LA VERITA'" (titolo del suo articolo). (Cichiediamo come mai nessuno ci avesse pensato prima. A saperlo l'avrem-mo chiamata tempo fa. Ci saremmo risparmiate tante proteste, denun-cie, paure.Ma come si dice? Meglio tardi che mai. Con la sua perlustrazione tuttiadesso sono più tranquilli)."L'immondizia non si vede"? Probabilmente l'hanno fatta togliere appo-sta per il suo arrivo. Lei scrive che "bisognerebbe essere in possesso didati scientifici": che dati scientifici possiede per fare quelle affermazioni?Un viaggio avventuriero (sempre che lei l'abbia fatto) con un cellulare perscattare qualche foto, me lo chiama "dato scientifico"?Lei è un operatore scientifico?E poi quando durante il tragitto di ritorno si ferma a Bianco "sul ponti-cello del Torrente Rambotta", si aspettava a distanza di un anno, di trova-re ancora scie di percolato? Fosse stato in quel modo avremmo fattoinvidia al disastro ambientale del Golfo del Messico del 2010. Poteva benissimo rispiarmarsi la benzina, visto che per arrivare ha dovu-to percorrere parecchi chilometri. Anche se capisco quanto le sta a cuorela situazione in cui "non ci troviamo".In un paese democratico è un diritto protestare, ed un dovere ascoltarechi protesta e non smentirlo col giro, sicuramente avvenuto, del "viaggia-tore immaginario".Per finire, la data "15 maggio 1911" è solo una data ironica. Se vuole leinvio le date di nascita reali se tanto le interessano. Non si appigli su que-ste ulteriori piccolezze per scrivere un articolo. Cordialmente.

Pagina facebook: Magna Locride

Il problema della gestione dei rifiuti è sem-pre più rilevante. L' uso delle discariche,pur avendo in sé costi bassi, comporta unospreco di materiale che sarebbe almeno inparte riciclabile nonché l'uso di vaste areedi territorio e grandi concentrazioni di rifiu-ti con possibili conseguenze negative sul-l'ambiente. Gli inceneritori, invece, si basa-no sulla combustione dei rifiuti e sullo sfrut-tamento del calore così ottenuto per la pro-duzione di energia elettrica; essi tuttaviapongono un grave problema di gestionedelle emissioni tossico-nocive (polveri sotti-li e diossine).Lo smaltimento dei rifiuti è un problemacollettivo di primaria importanza perchéquesti, se non correttamente gestiti, diven-tano tossici per l’ aria, per l' acqua e per laterra, i tre elementi fondamentali per lasopravvivenza umana e animale. Il proble-matico tema, anche se collettivo, vienepreso in considerazione da pochi! Chiude-re una discarica vuol dire non avere unluogo in cui stoccare i rifiuti. E’ anche veroche mantenere attiva una discarica nonfunzionante e tossica per l' ambiente indicala non curanza del nostro habitat. Bisogne-rebbe arrivare a capo del male in questionee analizzare scientificamente (non è ironi-co) quali politiche potrebbero essere neces-sarie per curarlo. Perché fare mille normecon pene pesanti per combattere la malavi-ta e non attuarne altre mille contro chi nonrispetta l' ambiente? Perché non rendere laraccolta differenziata un obbligo anzichéun optional? Ancora: perché non introdur-re il riciclaggio, ovvero il riutilizzo dei rifiu-ti piuttosto che lo smaltimento, raggiungen-do così felici traguardi occupazionali comenuovi posti di lavoro in nuove fabbriche,scossa all' economia, aria sana, strade puli-te?A monte del riciclaggio e della raccolta dif-ferenziata, assume rilevanza il tema dellaprevenzione dei rifiuti, della responsabilitàsociale dei produttori e di un insieme dileggi volte alla riduzione degli imballagginonchè all'uso di materiali biodegradabili,come le bioplastiche, e di pile ricaricabili.

Angela Macri

Siamo d’accordo. Il problema della gestionedei rifiuti è sempre più rilevante. Ma non neusciremo se non v’applicheremo uno spiritolaico, capace di restituire al “problema” lasua dimensione reale , tenendo lontana ogniirrazionale demonizzazione . Qui c’è chi nonvuole né discariche né incerinitori. E attendel’angelo di Dio che i rifiuti se li porti all’infer-no.

“La nuova casa appena sorta piace-va a tutti. Oggi la maggior parte dellecase piacciono soltanto a due perso-ne: al padrone di casa e all'architetto. La casa deve piacere a tutti. A diffe-renza dell'opera d'arte, che non habisogno di piacere a nessuno. L'ope-ra d'arte è una faccenda privata del-l'artista. La casa no. L'opera d'arte vienmessa al mondo senza che ce ne siabisogno. La casa invece soddisfa unbisogno. L'opera d'arte vuol strappa-re gli uomini dai loro comodi. Lacasa è al servizio della comodità.L'opera d'arte è rivoluzionaria, lacasa è conservatrice. L'uomo amatutto ciò che serve alla sua comodità.E odia tutto ciò che lo molesta e vuolstrapparlo alla posizione che ha rag-giunto e che si è assicurata. Ed è perquesto che ama la casa e odia l'arte.”

A.Loos, Architettura

Caro direttore, questa riflessione e

appello è rivoltoagli architetti gio-vani e meno giova-ni della Locride .

L'epigrafe che l'ac-compagna è di Adolf

Loos , architetto visionario e rea-lista del secolo scorso che concapacità profetica ci indica ancora 'la strada - lunga, sconnessa, tor-tuosa - attraverso la quale l'archi-tettura può andare ancora allaricerca delle sue virtu'.Perché nel nostro territorio, negli

ultimi decenni, noi architetti,abbiamo in diversa misura , parte-cipato al degrado del territorio pro-ducendo la degenerata bruttezzadel paesaggio e della città.? Perché non lo abbiamo contrasta-to ?Perche abbiamo favorito e acriti-

camente erogato prestazioni “professionali “ attuative di pro-grammi pubblici e privati , antieco-nomici, antisociali, distruttivi del-l'ambiente ,della identità dei luoghie della cultura? Perché abbiamo molestato il pia-neta con le nostre presuntuoseforme ?Perché ci siamo prestati ad assu-

mere il ruolo modesto,subordina-to,tecnico, in mezzo a tanti altri,nei processo edilizi? Perché abbiamo accettato di esse-re trattati come buffoni di corte,che di tanto in tanto ha il permessospeciale di fare qualche stranezza?Perché ci siamo fatti espropriaredella nostra identità , nascondendo

persino il nostro nome ?Da un mestiere profondo e sofisti-cato come quello dell'architetto cisi attenderebbe qualche cosa dipiù. Ci si potrebbe aspettare unareazione almeno. Allora io penso che poter sfuggirealla nostra “sublime scomparsa”sia giunto il momento di iniziarea fare qualche cosa per ripren-dere a una parte della nostradignità e autonomia sociale e arti-stica. Per fare questo bisogneràiniziare a scegliere per chi proget-tiamo.Forse è arrivato il momento didefinire a quali domande ,a qualiaspettative ed esigenze vogliamodare risposta. Se non per il com-mittente, se non per l'utente, fini-remo per progettare per noi stessi. Perché non cominciamo ad riaf-fermare il nostro ruolo civile ? Perché non rinunciamo un po allanostra autoaffermazione e l 'osses-siva volontà di lasciare un segno -il più delle volte cementificato -sulla terra.? Perché non spostiamo l'applicazio-ne della nostra creatività, oltre laestenuante ricerca di forme, nellapaziente ricerca di qualità, cercan-do di organizzare gli spazi inmaniera intelligente e sensibile, Perché non ricominciamo a pro-gettare per gli “”uomini” , “ledonne” , “i bambini “,per “i citta-dini” , o per “ il popolo “ comesi diceva una volta e non per il“cliente” che vuole sentire parlaresolo di cubature e di profitti.?Perché non agire da iniziatori,esploran¬do tutte quelle opportu-nità che l'architettura. potrebbegenerare e alle quali nessuno haanco¬ra pensato?

Cordialmente suo Probabilmente architetto Pasquale Giurleo

Caro direttore “ La Riviera”,Marò D'agostino, ha un alto “fiuto”per l'arte contemporanea.Coglie l'arte.Nonché una cultura alta, che non èsufficiente a cogliere l'arte: serve l'al-tra eccelsa qualità, il “fiuto”.Grazie a questa qualità “naturali”,coinvolge le varie persone nei proget-ti culturali.Nel mio peregrinare nella MagnaGrecia, ho incontrato solo lei col“fiuto”.Approfittatene.Le genialità sono rare, e vanno colti-vate.Marò D'agostino è in grado di risolle-vare la Calabria tutta dal suo torporeculturale e artistico, riportandola afuturi splendori.Vi è molta arte e cultura in Calabria,

come nel resto della Magna Grecia.A Cosenza, vi è un altro personaggio“artistico contemporaneo” Gianfran-co Lambrosciano. Un don Chisciotte.

Pannone Vittorio

Condividiamo , e ne siamo ben lieti, ilgiudizio del nostro lettore sul “fiuto”

di Marò. Ma non resistiamo alla tenta-zione di pensare che il “fiuto”, per noi

incrollabile e quasi infallibile dellaD’Agostino, sia da Pannone confe-zionato in salsa ironica. Comunque,

va egualmente bene.

HO UN SERPENTE ACUI SONO MOLTO AFFEZIONATO. MALAMIANUOVARAGAZAODIAI SERPENTI. COSADOVREI FARE?

Architetti, se ci sietebattete un colpo

Discarica di Casignana.Tutta la “Sua” verità

RISPONDEIl direttore

APPELLO

Marò D’agostino e ilsuo fiuto per l’arte

AVANGUARDIA

L’annosa questione dellosmaltimento dei rifiuti

AMBIENTE

Page 40: La Riviera 19

BIBLIOTECAMERIDIONALISTA40la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

UN ENERGICO SAGGIO DI PASQUINO CRUPISFRUTTATI E SFRATTATI. L’UNITÀ D’ITALIAVISTADAI MAGNI SPIRITI DELMERIDIONALISMOANTONINO ZUMBO

In tempi in cui ( i nostri, per intenderci)sono state introdotte nuove denomina-zioni geografiche (Padania!) ed è stataveicolata addirittura la teoria di una pre-sunta diversità antropologica fra Nord eSud d’Italia (il solito rigurgito razzista diritorno!), benvenuto il volume di Pasqui-no Crupi, Sfruttati e sfrattati. L’unità d’Ita-lia vista dai Magni Spiriti del meridionali-smo (Luigi Pellegrini editore, Cosenza2010). L’autore in tutte le sedi agita, inde-fesso, e tien desto il cervello di ogni indi-viduo di media cultura sul meridionali-smo e sull’annosa ‘questione meridiona-le’. Giova dunque sottolineare che chi non ama lasana polemica culturale e si pasce di sal-modiante sentenziosità, ben pococoglierà dell’appassionata motivazionedel lavoro, che come impostazione edito-riale, si situa sulla scia di altre opere simi-lari, prima fra tutte, classica ed esempla-re, Il Sud nella Storia d’Italia, curata daRosario Villari sul finire degli anni 60.Titolo e sottotitolo rendono piena ragio-ne del contenuto e per quanto attiene larealtà effettuale dei meridionali e per lariflessione operata dai “Magni Spiriti delmeridionalismo”, il cui lucido pensiero(ovviamente di meridionalisti!), qui pro-posto mediante oculata selezione antolo-gica di scritti significativi, si innesta crono-logicamente con l’unità di’Italia, all’indo-mani (1861) dell’unificazione della peni-sola in senso statale e amministrativo.

Nella sua confezione il volume si struttu-ra di un significativo capitolo iniziale(“Sotto le bandiere del meridionalismo”),cui fa sèguito la serie, cronologicamenteed ideologicamente ordinata, di undicimedaglioni, brevi ed esaurienti quadriinformativi su Pasquale Villari, PasqualeTuriello, Napoleone Colajanni, EttoreCiccotti, Francesco Saverio Nitti, Giusti-no Fortunato, Gaetano Salvemini, GuidoDorso, Luigi Sturzo, Antonio Gramsci,Benedetto Croce. Il lettore grazie al pro-filo di ogni “Spirito Magno” dispone diun’ottima chiave di lettura dei relativitesti, opportunamente selezionati edadeguatamente corredati da un utileapparato di note. E se è vero che ogniselezione è frutto di una scelta che lasciasempre fuori qualcuno (manca, per esem-pio, Umberto Zanotti Bianco), il lavorodi Pasquino Crupi non va misurato con lapertica persiana. La cifra dell’intero volu-me sta nell’appassionata e altrettantolucida disamina del meridionalismo,dopo centocinquanta anni, da meridiona-lista militante “sotto le bandiere del meri-dionalismo”. Non c’è militanzasenza un’idealebandiera, e, disolito, è il militare,l’alfiere che innal-za la bandiera,signum per tutti,segnale di identifi-cazione, di coesio-ne, di marcia e dilotta. Nello stileche gli è consueto,avvolgente e coin-volgente, l’intellet-tuale Crupi addital’inizio del cammino dell’Italia post-unita-ria già marcato da una “menzogna calco-lata fino al millimetro”contro il Mezzo-giorno, le Isole e la Calabria: l’unificazio-ne aveva comportato l’indebitamento“piemontese”, per cui veniva unificato ildebito pubblico quale debito nazionale.Alla dichiarata menzogna del saldo deldebito contratto per il neonato stato uni-

tario esteso al Meridione, come conse-guente atto di gratitudine (sic) per l’impresa, si rassegnano i Gattopardi’ delSud. Anzi -sostiene Crupi- il senso di gra-titudine cresce quando il nuovo Stato sco-pre che il Sud è afflitto dalla piaga del bri-gantaggio. E la menzogna, cui è imme-diata compagna la gratitudine verso ilpiemontese giustiziere, finisce con l’ali-mentarsi ulteriormente con la promulga-zione della legge Pica, gemmazione delpensiero di Cesare Lombroso e dei lom-brosiani di complemento. E’ PasqualeVillari a criticare aspramente la chirurgiagovernativa attuata con il sistematicocruento ricorso alla repressione (giovasegnalare, a tal proposito, il bel romanzodi Luigi Guarneri, I sentieri del cielo ( Riz-zoli, Milano 2008) e la mancata messa inatto di una qualsiasi forma di prevenzio-ne. Crupi constata l’omologia con l’oggi,con la criminalizzazione del Sud e lacosciente preterizione della necessariaprevenzione, tacendo del suo secolarecorpo di cultura e di civiltà (Napoli era lacapitale culturale del Sud!). Più che attua-li , allora, le riflessioni di Gramsci sulMezzogiorno palla di piombo, zavorra. Si

assiste dunquesulla stampaodierna ad unciclo di ritornodenigratorio di unM e z z o g i o r n oparassita e dissipa-tore, con l’aggra-vante dell’ipocritabattage secondo ilquale qualsiasiintervento politi-co-governativo sifa … per il Meri-dione, ieri ( Guer-

ra di Libia del 1911, Guerra d’Africa del1936), come oggi ( il federalismo fiscale,la responsabilità fiscale). Altre “menzo-gne calcolate” vengono dall’Autorerichiamate in quanto già elencate daF.S.Nitti, ‘un elenco mai aggiornato dalleclassi dominanti, luminose ed egregienella loro pigrizia mentale.’ Di esse Nittiopera una razionale smentita, che qui siriporta: le leggi unitarie hanno giovato

non al Sud, ma soprattutto al Nord; ilSud ha accettato il debito del Nord , ven-duto i suoi demani e ceduto le sue ric-chezze monetarie; l’antico Regno diNapoli non ha certo guadagnato dall’u-nitภper oltre tenta anni l’Italia del Nordha invaso di impiegati lo stato (qualchepaese del Piemonte si è svuotato!)- non èvero dunque che i meridionali invadonotutto-; le tasse al Sud sono maggiori cheal Nord; spese per i lavori pubblici; lespese per l’esercito gravano sulle risorseprelevate al Sud; la massa degli imprendi-tori è venuta dal Nord; al Sud sono stateattribuite le colpe dell’affarismo. Sia G.Fortunato sia G. Salvemini si situanosulla scia di Nitti. Di fronte a questo elen-co, l’atteggiamento degli intellettuali–rileva Crupi- , eccezion fatta per Giusep-pe Galasso è di accidia. Eppure Salve-mini, Dorso, Sturzo, Gramsci smisero diripetere il ritornello sul Sud miserabile epagatore di tasse. Anzi, sin dal 1861 siindagarono le cause del divario: arretra-tezza del sistema agrario (Villari),povertà del suolo (Fortunato), strutturaeconomico-sociale (Ciccotti,Salvemini,Gramsci, Gullo), assenza diuna classe dirigente (Croce), statoaccentratore (Dorso, Sturzo),Sud sfruttato e, pertanto, divenu-to colonia economico-politica(Nitti, Mancini, Zitara). Indagatele cause, nessun programma poli-tico ha risolto il problema. Anzi siarriva alle ridicole e paradossaliproposte del ministro Brunetta ilquale teorizza (sic) di un Mezzo-giorno liberato dall’esterno, quasinecessiti una spedizione non piùdi camice rosse bensì verde-pada-ne! Vero è –constata Crupi- che(paradosso tutto italiano!) èscomparso il pensiero meridionalista,almeno a partire dal 1956, penalizzatoanche nell’insegnamentto universitario,con l’aggravante del riaffiorare dell’o-dierna visione del Mezzogiorno nord-dipendente e criminale (ben oltre la tristerealtà…). E’ il caso di dire: primum lege-re! Sì, perché già Guido Dorso insorgeva:l’attenzione verso il mezzogiorno è undovere nazionale, ma nel senso che esso

non ha bisogno di carità, bensì di giusti-zia; non chiede aiuto,ma libertà. Se ilMeridione non distruggerà le cause dellasua inferiorità da se stesso, con la sua libe-ra iniziativa e seguendo l’esempio dei suoifigli migliori, tutto sarà inutile. Oggi si èpersa la traccia dell’impegno meridionali-sta. Anzi affiora, complice la grandestampa del Nord, quel sentimento di osti-lità, quasi di rancore, che a fine Ottocen-to additava Ettore Ciccotti con la tipizza-zione negativa del Meridione, al puntoche lo studioso parlava dell’esistenza diuna specie di ‘antisemitismo italiano’. Occorre dunque, sostiene Crupi, ritorna-re agli ‘Spiriti Magni’, studiare la lorolezione di intellettuali onesti, non preve-nuti, che reagirono al positivismo deiLombroso, Niceforo, Sergi, Ferri. Vano epatetico affidarsi ai rigurgiti neoborboni-ci. Paradossalmente il nuovo meridionali-smo deve essere il “vecchio” meridionali-smo, quello di Pasquale Villari, che addi-tava la via del riscatto nel lavoro e nell’i-struzione; di Giustino Fortunato cheindicava l’eliminazione della sperequa-zione fiscale. Se è superata l’idea di Gae-tano Salvemini dell’amicizia necessitatafra Nord e Sud, non è per nulla superatala tesi di Colajanni, di Nitti e di Sturzodell’auspicata industrializzazione del Sudcompatibile con il territorio e le sue risor-se prevalentemente agricole. Non supera-ta è la tesi di Gramsci del blocco demo-cratico contro il blocco conservatore e diliberismo selvaggio oggi al governo. Nonsuperata, anche se utopistica, la soluzioneagognata da Cicciotti: i mali del Suddovrebbero scomparire con il tramontodel capitalismo, almeno del capitalismodell’oggi, che si alimenta dello sperperodi fondi comunitari male utilizzati e pessi-mamente spesi. E quanto è di attualitàl’esortazione di Guido Dorso sul doveremorale di liquidare il trasformismo nazio-nale e meridionale! La bandiera va dun-que rialzata e affidata al vento ispiratodagli ‘spiriti magni’. La battaglia va con-dotta sul terreno di un forte recupero cul-turale e di onesta formazione politica,combattendo contro la rassegnazione alfine non solo di non essere più, i meridio-nali, sfruttati ma anche, e soprattutto dinon essere “sfrattati” dall’Italia unitaoconsiderati superfetazione problematicadi un corpo nobile ( almeno autoritenutotale).

In tempi in cui si parla (non sempre aproposito) di cultura regionale e di atten-zione per il ‘territorio’, il volume diPasquino Crupi per la rigorosa selezionedi autori e testi, per la loro disamina

attenta ed appassionata, per la sinceraed appassionata professione di fede nelmeridionalismo nel suo significato piùalto, meriterebbe di entrare nelle scuole.Di sicuro arginerebbe tanta pubblicisticaretoricamente assemblata per le celebra-zioni giubilari dell’unità d’Italia.

Può sembrare un paradosso,ma di fatto il “nuovo”

meridionalismo deve essere il“vecchio” meridionalismo, che ha offerto proposte esoluzioni né superate né

smentite dalla realtà.

Giova sottolineare che il saggio diPasquino Crupi, meridionalista

militante, si situa sulla scia di altreopere similari, prima fra tutte,

classica ed esemplare, Il Sud nellaStoria d'Italia, curata da Rosario

Villari sul finire degli anni sessanta.

Page 41: La Riviera 19

41la RivieraDOMENICA8 MAGGIO 2011

Un grande meridionalista,Guido Dorso, scrisse: “ Noiabbiamo bisogno di unaclasse dirigente meridionalista,cioè di UNACLASSEDIRIGENTE DIMERIDIONALI CHE LOTTIPER L'ELEVAZIONE DELMEZZOGIORNO E LOSOLLEVI DALLASITUAZIONE COLONIALEIN CUI è STATO FUINORATENUTO”. Anche ReggioCalabria ha bisogno di questaclasse durigentemeridiuonalista. E certamentenon ha bisogno di trasformistie di opportunisti, che sonostati e sono la sua rovina. Népuò avere bisogno di retravicelli, messi nella vigna afar da palo.

Con DE CARIDI sindaco

Page 42: La Riviera 19

4422

Page 43: La Riviera 19

Voto o non voto? Ese voto per chi voto?

Mi somigliacompletamente

Mio cugino Michelea “Striscia la Notizia”

Potete inviare alnostro accountfacebook le vostrefoto. Selezioneremo lepiù interessanti,pubblicandolesettimanalmente.

43la RivieraDOMENICA8 MAGGIO 2011

Auguri a Salvatore e Giuseppina per i 64 anni di matrimonio

Un servizio segreto della Rai su Leon Panetta a la Riviera

Avolte ritornano...

Francesco

Loccisano

e Valerio

Filippi a

Rai

Radio1

Auguri al neodottore Carlo La Rosa.Ingegnere, col massimo dei voti!

Il matador delConsiglio Regionale.

Senza di lui quella cariolanon si muove

Blob of the week

Quelli per cui il mercatoè una ragione di vitaorganizzerannoGiovedì 12 maggio a partire dalle19,30“Mercato in festa”una tavolata gratuitasalla scoperta deisapori e dellatradizione. Tutto con uncontorno di note: lamusica popolareComplimenti: altruisti sinasce... non si diventa

L’urna, donnacom’è lo

premierà, il suofascino rimanesempre quellodi una volta.

Vai Assessore

Page 44: La Riviera 19

Questa volta l'incidente è capitato aGiuseppe Raffa, che corre per la presi-denza della Provincia di Reggio per ilcentrodestra. Gli hanno arrestato unodei candidati con l'accusa che aiutava iboss,assieme al sindaco, per arraffare gli

appalti.E' capitato a Raffa ma sarebbe potutocapitare a chiunque. Non esiste unasoluzione tecnica per impedire che'ndranghetisti e persone di malaffareentrino nelle liste.

Codici etici, autoregolamentazioni,principi solenni e sacrosanti, dal puntodi vista dell'efficacia rispetto all'obietti-vo, purtroppo, non servono a nulla. Ilcodice per concretizzarsi ha bisogno dibuona volontà. Ma se ci fosse la buonavolontà non ci sarebbe bisogno del

codice.Rischiano di diventare sempre di piùcopertura per candidature chiacchiera-te o elemento di polemiche propagan-distiche. L'esperienza dice che è sem-pre stato così. Purtroppo i codici nonservono a nulla, da quello votato dallaCommissione nazionale antimafia ingiù. Una società complessa, però, nonsi affida alla buona volontà (merce allaportata di tutti i piazzisti della demago-gia) ma a regole vincolanti.Se i codici di autoregolamentazionefunzionassero, oltre che per le chiac-chiere, diventerebbero leggi con tantodi sanzione. Ma non è, e non può esse-re, così. Il consigliere arrestato a Mari-na di Gioiosa, candidato con Raffa, eraincensurato. Negli ultimi anni in Cala-bria ci sono stati centinaia di candidati

che avrebbero superato qualsiasi codi-ce etico pur essendo elemento di inqui-namento del voto.Si dirà, almeno creiamo una grigliastretta che è sempre meglio di niente.Sbagliato. De Magistris, tanto per fareun esempio, è stato rinviato a giudizioper un reato di quelli per cui il codicesposato da Idv impone un passo indie-tro. Ha subito precisato che non loavrebbe fatto, d'accordo con Di Pietro,perché contro di lui c'erano manovrepolitiche e corre per sindaco di Napoli.Insomma, il codice etico (come il vec-chio certificato antimafia per gli appal-ti) serve ai candidati discutibili conbuona pace di chi, sapendo di che pastavera sono fatti, li corteggia e sollecita.E' un problema senza soluzioni, quin-di? Forse, no. E comunque, tra annul-

lare e contenere i guasti ci sono un belpo' di cose possibili.Intanto, le liste. Il prolificare delle listefai da te, del Presidente, del Sindacosono uno dei veicoli fondamentali del-l'inquinamento. Una volta il candidatosindaco, Presidente di Provincia oGovernatore (per il Parlamento lasituazione è diversa), chiedeva aglielettori il voto o un pacchetto di voti.L'elettore poteva rispondere picche,dire sì per poi infischiarsene nel segre-to dell'urna, darsi da fare. Il voto,insomma, non era controllabile. L'elet-tore poteva difendersi. Ora invece all'e-lettore non viene chiesto il voto ma difare una lista, di attivarsi per trovare unpo' di persone candidandole con un belsimbolo. Se ti rifiuti, esci dall'elenco deiprotetti. Se non ti rifiuti, il tuo voto, il

tuo pacchetto di voti, viene pesato conprecisione matematica. Quanti voti haportato la lista di Mico? E quella diCaio? E Sempronio com'è andato? Ilpagamento, per chi ha fatto la lista, èproporzionale alla quantità dei votiportati. Peggio, molto peggio del votodi scambio. Il commercio si esercitaalla luce del sole e nessuno può farnulla. “I giudici hanno le mani legate”,come urlavano i titoli dei film anni 80.Al candidato Sindaco, Presidente,Governatore non interessa nulla se lalista del suo cliente raccoglie voti suffi-cienti per un seggio o no. Sa che i votiraccolti, fosse anche uno soltanto, ser-viranno per la sua elezione, sono sicurie si possono perfino pesare. Chi neporta troppi pochi perderà, in automa-tico, i benefit o li vedrà ridotti. Anche

Da qualche settimana il direttore di questo giornale, il prof. Pasquino Crupi,con una bella serie di articoli e di ricordi, ha avviato una riflessione sul nostropiù recente passato con riferimento ai partiti, ai movimenti, agli uomini e aimilitanti della Sinistra calabrese e meridionale. Tanto che si potrebbe istituireuna galleria o una rubrica della memoria della Sinistra del Sud. Su L'Espres-so della settimana scorsa, c'è un'intervista ad Emanuele Macaluso, vecchiodirigente del P.C.I. (ha 87 anni), nella quale, tra l'altro si parla della Sinistra edella necessità, in un sistema democratico avanzato e maturo, dell'esistenza diun partito di Sinistra, anzi esplicitamente di un Partito Socialista. Le due cosesembrano staccate ed invece sono molto più ravvicinate di quanto possa appa-rire. Intanto, a scanso di equivoci, chiarisco subito che il titolo non c'entra nien-te con l'omonimo romanzo di Anna Banti (che pure era calabrese) né con l'o-monimo film tratto dal romanzo. Il “noi” si riferisce ad altre generazioni e adaltri contesti sicuramente più vicini. Senza tanti misteri mi riferisco alle gene-razioni di militanti della Sinistra che hanno, a partire dal fatale ottobre del1917, creduto, lottato, sofferto e sperato in quel “sol dell'avvenire” che anzichésorgere, da allora, è sembrato tendere verso un ineluttabile tramonto. Intendoriferirmi alle illusioni che hanno attraversato l'intero '900 fino alla caduta diquel “Muro”, che ha finito per travolgere tutto, compreso quel poco di positi-vo che le ideologie “rosse” avevano prodotto. Dopo il 1989 è calato il silenzio. Comunisti e Socialisti si sono lentamenteeclissati. Alcuni, abilmente, sono riusciti a riciclarsi; altri hanno abiurato esono passati armi e bagagli al Nemico dichiarando che avevano schifo e orro-re per il solo fatto di aver militato o in un partito di ladri (il P.S.I.) o in un par-tito di assassini, traditori e venduti (il P.C.I.). I più si sono rintanati in un ango-lo assistendo smarriti al trionfo di tutti coloro che negli anni duri dello scontrodi classe (come si diceva all'epoca) avevano badato ai fatti propri e, in attesache la bufera passasse, meditavano vendetta, preparando la rivincita. Confessiamolo apertamente: siamo stati annichiliti, ridotti al silenzio fino adoversi perfino vergognare di essere stati socialisti o comunisti. E non abbia-mo avuto neppure l'accortezza di rifugiarci nelle catacombe come i primi eroi-ci cristiani, perseguitati e martirizzati. E non abbiamo neanche imitato i fascisti che dopo la Liberazione si nascose-ro, letteralmente, nelle fogne finchè Togliatti con l'amnistia non permise lorodi mettere fuori il naso. No; i due partiti, i due simboli, le loro bandiere, nel volgere di pochi anni, sonocompletamente scomparsi, i militanti dispersi, le idee ripudiate, i sogni abban-donati, la realtà mistificata. Nella disgrazia abbiam pure fatto la fine dei clas-sici “capponi di Renzo” con socialisti e comunisti a litigare, a scambiarsi reci-proche accuse, a fare a gara a spifferare davanti ai giudici (chi l'avrebbe maidetto!) segreti e bugie, fino ad arrivare ad accusarsi l'un l'altro e perdere, all'u-nisono, dignità e credibilità.Sono rimasti in piedi gli ottusi, i rifondatori, i nostalgici, gli utili idioti, tuttiquelli cioè che non creano fastidio perché, al massimo, fanno un po' di folklo-re e portano un po' di colore ad una politica grigia e piatta. E la massa? Dovesono finiti milioni di comunisti? si chiedeva Vittorio Foa nel 1997, appena ottoanni dopo la caduta del Muro di Berlino. Oggi la parola comunista rappresen-ta la sintesi della scempiaggine, dell'obbrobrio, dell'orrore, della stupidità,della disumanità; è il catalizzatore di tutto quello che di negativo abbia maipotuto produrre il pensiero umano. Lo scemo del villaggio è comunista; i giu-

dici sono comunisti; i professori sono comunisti; alcuni giornalisti sono comu-nisti, qualche attore è comunista. Nella loro infinità bontà ti concedono checomunista possa essere uguale ad idealista e quindi ingenuo, illuso, sognatore,bambino, appunto; uno da assecondare e da accontentare allungandogli unacaramella di tanto in tanto. Socialista invece ha un'accezione romantica, sino-nimo di cavaliere del bel tempo antico, un tipo un po' eccentrico, una specie difilantropo che vuol tendere la mano ad un'umanità derelitta ed abbandonata.Una specie di predicatore evangelico, un liberale leggermente più estremista,ma buono, cortese, senza grilli per la testa sul tipo “lotta di classe” o “sciope-ro generale” o “nazionalizzazioni” o ancora “programmazione economica” o“intervento statale”. Niente di tutto questo, niente parolacce, bensì uno chepuò stare a proprio agio tra ex-fascisti o reazionari integralisti o capitalisti stilepadroni delle ferriere. Uno moderno, insomma, che non bada molto ai princi-pi e che si pone obiettivi di piccola portata, uno che segue il mondo dei poten-ti e si accontenta di ritagliarsi uno spazio che, per quanto piccolo e stretto, gliconsente si rimarcare la propria presenza. Un tipo alla buona, senza pretese.Intendiamoci: per quel che mi riguarda non sono nostalgico (di che cosa, poi?)e non penso che si possa ri-fondare un fallimento; ma non penso neppure chesia finita la Storia, che si sia definitivamente ricomposto il conflitto tra capita-le e lavoro, che sia finito lo sfruttamento, che ci siamo liberati per sempre dalbisogno, che si siano realizzati i principi della libertà e dell'uguaglianza (lascia-mo stare la “fraternitè”), che non ci sono più ingiustizie, che l'Utopia sia sva-nita, dissolta nel consumismo e che la felicità, in fondo, sia a portata di mano,dietro l'angolo, magari dietro il cancello della villa di Arcore.Secondo me Crupi e Macaluso - e, per fortuna, ce ne sono altri - dicono la stes-sa cosa. Non arrendiamoci. Cerchiamo ancora.

44

DOMENICA8MAGGIO2010

[email protected]@lariviera.191.it

Note e schermaglie

la RivieraRegistrazione Tribunale di Locri (RC)n. 1 del 19/06/1998R.O.C. n°11602 del 02/11/98Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri

Direttore responsabile PASQUINO CRUPIIn redazione CRISTINA BRIGUGLIO

Responsabile Sport GIUSEPPE RITORTOArt Director PAOLA D’ORSAImpaginazione EUGENIO FIMOGNARI

HANNO COLLABORATO

Gioacchino Criaco, Filippo Todaro, AnnaLaura Tringali, Mara Rechichi, BenjaminBoson, Nik Spatari, Maria GiovannaCogliandro, Angelo Letizia, Marilene Bonavita,Francesca Rappoccio, Mario Labate, FrancoCrinò, Ruggero Brizzi, Marco Andronaco,Isabella Galimi,Maria Teresa D’agostino,Giovanna Mangano, Pietro Criaco.

DEMETRIO BATTAGLIA

ANTONIO ORLANDO

Il candidato arrestato, la lista di Raffa, le liste degli altri. Chi si oppone al voto inquinato?

NOI CREDEVAMO

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

L’eloquenza di PericleMARIA BOETI Nei giorni scorsi siamo stati invitati via sms ad andare ad assistere ad uncomizio. Potevamo non accettare la sfida?! Per la corazza di cui siamoampiamente muniti è cosa da poco, ci vuole ben altro per farci tremare,comunque sia, non abbiamo sottovalutato. Così, sempre attenti e senza distrazione alcuna, ci siamo portati nella piaz-za ad ascoltare e, se dovessimo dare un voto - giudizio riguardo la perfor-mance tenuta dal politico, la sufficienza sarebbe stata senz'altro raggiunta.Non ha detto nulla in più e nulla in meno ma, far breccia nel cuore dell'assemblea è altra cosa. L' eloquenza che rapisce l' elettore e lo porta passopasso all' urna convinto, sinceramente non l' abbiamo percepita. Natural-mente questa è una nostra personalissima sensazione. La domanda è: i

E le stelle stanno a guardare è poe-tico; quando a guardare è una mol-titudine che cerca altrove l'alibi adun non vivere è catastrofico.Capitano ACHAB si accaniva con-tro un nemico che sapeva impossi-bile da combattere , tutte le energieconvogliavano in questo duello per-ché la gamba mancante era qualco-sa con cui ogni giorno doveva fare iconti.Con cosa deve fare i conti questacittà che guarda con morbosità adogni evento che riguarda i vicini?che gusta le delizie del cibo mentreassiste indifferente all'ennesimaviolenza trasmessa dal telegiornale?Il dessert può variare dall'omicidioin pieno giorno, alla violenza suminore, non importa se da quelaccadimento persone piegherannoil capo sotto un fardello troppopesante da trasportare tutti: vorran-no solo sapere, fatti e non fatti, pet-tegolezzi che andranno ad occupa-re un tempo troppo lungo da tra-scorrere, impossibile da sostenereinsolitudine.PERCHE'?Abbiamo seppellito la creatività cheè in noi perché abbiamo distruttol'autenticità dell'essere colpito dalle“martellate” leggere, ma continuedel sistema delle ipocrisie.Ci siamo dimenticati che distruzio-ne è sinonimo di morte e laddovenon c'è vita, non c'è creatività che ciconsentad'inventarci ogni giorno qualcosa dinuovo e allora, la gamba mancanteci indurrà a cercare una “balenabianca”cui addurre le colpe della nostramanchevolezza, da colpire conlance sempre nuove, cioccolato dinuova generazione intriso di ipocri-sia, ricoperto di lamento.

Pierina Laganà

Reggio e la cultura del “lamento”

L’ACHAB CHE È IN NOI

Page 45: La Riviera 19

Ho avuto a che fare con Platì.Ad inizio degli anni novanta quella comunitàaveva scelto di non prendere parte alle elezioni ammi-nistrative.Saltò tre appuntamenti elettorali consecutivi : non sipoteva pensare che a decidere di non far raggiungere ilquorum fossero stati i clan , sennò si doveva convenireche erano maggioranza schiacciante tra la popolazione.D’altronde, quando nella relazione conclusiva dellaCommissione Parlamentare Antimafia si volle scrivereche il venticinque per cento della popolazione calabreseera affiliata alla ‘ndrangheta, alla mia osservazione chetutt’al più si poteva considerare contigua, un commissa-rio dell’organismo che era stato pm mi spiegò che con-veniva esagerare.Con quell’accorgimento “tattico” cinquecentomila deidue milioni di calabresi erano ‘ndranghetisti!Torniamo alla Platì a cui non interessavano le urne e diavere un’amministrazione democratica.Come consigliere provinciale (lo sarei stato per meno diun anno) in quota socialista,insieme al responsabile pro-vinciale degli enti locali dell’allora Pds e a un assessoreregionale del partito repubblicano decidemmo di candi-darci per portare alla formazione di un’altra lista, chenaturalmente ci avrebbe battuto e ,quindi, si sarebbepresa la responsabilità di guidare il paese.Altri compagni di cordata li trovammo in un personag-gio del WWF che aveva preso ad abitare a Platì datempo e che secondo i più diffidenti aveva un qualchecompito “indagativo” da parte di corpi dello Stato e inalcuni nostri referenti politici locali tra cui MicheleStrangio che, eletto di minoranza, ritenne poi di dare unsuo contributo positivo all’amministrazione Mittica, spe-cie nel rapporto con la Regione e che avremmo ritrova-to sindaco venti anni dopo e per due soli anni.E’ andato infatti a casa il mese scorso, sbattendo la portadel municipio perché le istituzioni non sono state capacidi garantirgli neppure il segretario comunale.La verità è che il malessere di Platì non si è mai attenua-to.Oggi, di nuovo, la significativa iniziativa da Ammendolia

e degli altri sindaci di parlare da Platì di queimalesseri ci ha consegnato nelle immagini televi-

sive lo scarso interesse dei cittadini.I sindaci ci mettono il massimo di impegno, di denun-

cia e di buoni propositi.Una volta ci precipitammo a dare solidarietà alla fami-glia di un condannato contro il quale il giudice Imposi-mato aveva emesso una sentenza di cui egli stesso dubi-tava, salvo a correggersi nuovamente mentre noi oramaiavevamo spinto e fatto arrivare a destinazione il nostrogarantismo.Abbiamo potuto indirizzare su Platì qualche finanzia-mento per alcuni servizi nelle popolose frazioni e per iprogetti elaborati per le scuole.Troppo poco, allora e dopo!A Platì ci sono state molte persone ammazzate e moltepersone finite in carcere. Si è pianto su colpevoli ed inno-centi. La comunità ha preso il volto di chi ha voluto renderlapiù povera di vita e di vite.Ma in quanti sono stati a decidere che dovesse esserecosì, in quanti sono stati ad agire, in quanti sono stati aguardare ,quanti non hanno voluto una Platì diversa equanti non hanno potuto averla?Lo Stato può fare a meno di porsi queste drammatichedomande,di offrire tribunali che “garantiscano gli inno-centi ed individuino i responsabili dei delitti”, di offrireun “piano di sviluppo” importante?Platì non va abbandonata,ma non deve mollare.Deve farsi aiutare.Plati prende il suo posto, torna uguale e libera nellaLocride e in Calabria se non si arrende al fatto di essereamministrata permanentemente dai funzionari mandatidallo Stato che devono vedere cosa gli è stato detto divedere e se gioca una partita corretta.Chi guarda Platì deve vedere i suoi cittadini camminareed evitare gli sgambetti.In tantissimi.Darsi sguardi d’intesa con i giudici di linea , sapere diessere un popolo che ha diritto al riscatto attraverso unrisultato utile che non può più essere eluso e deluso.Avere una forte determinazione e nella testa quella rac-comandazione di Totò Delfino “Non fatevi dire che vimancano le scuole”.

CONTROMANO di FILIPPO TODARO

Qualche mese fa a Siderno, nei giorni scorsi a Marina di Gioiosa Jonica. “E non è finita qui”, si sus-surra a bassa voce ovunque si vada e chiunque si incontri. Saranno pure voci di popolo, senza alcunprovato fondamento e senza riscontri, ma gli antichi Romani affermavano “vox populi, vox dei”,dando per l’appunto alla diceria popolare valore di verità quasi assoluta. E si rimane sospesi e inter-detti, in attesa del prosieguo delle varie operazioni di polizia. Staremo a vedere. Il fatto è che al momento due sindaci e alcuni amministratori, sospesi, sono in carcere sotto la grave

accusa di essere mafiosi. I due centri interessati al provvedimento nei confronti dei loro amministratori sono in ginoc-chio. Tutta la Locride è costernata e in sofferenza per questo stato che ne pregiudica l’immagine e sicuramente necompromette l’avvenire turistico, già in caduta libera per tutta una serie di altre motivazioni. Insomma, nonostante gli sforzi degli operatori del settore, è assai probabile che da queste parti non venga più nes-suno a fare vacanza. A meno che non si ricorra ad una versione particolare di turismo dell’orrore, oggi molto di moda,quello che abbina alla permanenza in un luogo la visita al teatro di un qualche episodio delittuoso, meglio se di estre-ma efferatezza e non ancora risolto. Per toccare con mano e provare un brivido nuovo. Come è successo ad Avetra-na, a Brembate e più recentemente nel bosco dove è stato trovato il cadavere di Melania Rea, e le famiglie sonoandate a farci la Pasquetta.Anni fa, al tempo dei sequestri di persona, i turisti che arrivavano nella nostra provincia volevano vedere l’Aspro-monte. Oggi li si potrebbe portare nelle aule dei consigli comunali della zona e magari far loro toccare con mano lapoltrona o il telefono che furono in uso di un qualche sindaco o di un qualche assessore. Che tristezza!Ma la cosa più triste sta nel fatto che su queste vicende emerge una preoccupante abulia generale da parte di tuttala popolazione. Come se tutto accadesse o dovesse accadere in modo ineluttabile, senza che si abbia alcuna facoltàper cambiare il senso e l’evoluzione delle cose. Mi pare affiori una mentalità stagnante, assuefatta ad un certo anda-mento degli accadimenti, come fosse naturale, con qualche scossone di coscienza ogni tanto, per ritornare ad esse-re la stessa di prima, uguale a se stessa. Sembra che si sia rassegnati e convinti che i nostri problemi non verrannorisolti mai e invano ci si arrovelli ad affrontarli e a cercarne un qualche soluzione possibile. Nessuno che preveda emetta in conto una radicale rivoluzione di pensiero e di azione. E questo modo di fare stanco e scoraggiante, immutabile come l’umidità dello scirocco, invisibile e fastidiosa, per-vade tutti i nostri atteggiamenti, in qualsiasi campo: politico, sociale, amministrativo, burocratico, delinquenziale. Ene paghiamo le conseguenze: abbiamo i peggiori servizi del Paese, siamo i più distanti dagli standard di benessereeconomico dell’Occidente, siamo i più lontani dall’avere serie e immediate prospettive di benessere e di rilancio eco-nomico e sociale. Nonostante ciò, tacciamo.Un esempio banale? Il Federalismo acuirà sicuramente tutti i nostri già gravi problemi. E sull’argomento, chepotrebbe segnare il nostro definitivo tracollo, nessuno parla. Ci cadrà addosso presto senza che nessuno abbia avutola prontezza e la lucidità di fermare, e magari rimandare a tempi migliori, un provvedimento che con la crisi econo-mica in atto sarà sicuramente scellerato per il Sud.A quando una seria presa di coscienza meridionale, un risveglio di pensiero e di azione, un volere pretendere che laCalabria, e il Sud in generale, facciano considerare nazionali i loro problemi, tutti i loro problemi, e ne pretendanol’immediata soluzione?

ASPETTANDO IL TURISMO DELL’ORROREPIETÀ PER I MOSTRIIl sorriso di Obama li ha fatti raggelare. Quelle belle ragazze americane che dan-zavano sul cadavere di Osama, le piazze colme di gente in visibilio. La gioia di unpopolo, e di mezzo mondo, li ha fatti andare fuori di testa. I fetenti sono spariti. Viparlo degli ospiti della Colonia Penale d'Aspromonte. Qualcuno, dei cialtroni chescontano da noi la pena, aveva nascosto una televisione alimentata a pile. Hannovisto il volto bruciacchiato di Osama e sono scappati, in piena notte. Non vi preoc-cupate, non sono andati chissà dove. Di danni non ne faranno più. Solo che si sonoinfilati nel bosco, stanno fregando le tane agli animali, e si rifiutano di uscirne. Lestiamo provando tutte per convincerli. Gli abbiamo mostrato qualche giornale, conla tesi che tutto sia un bluff. Che l'immagine di Bin Laden sia un fotomontaggio.Niente non ci cascano. Sono certi di essere sopra cartelli, attaccati agli alberi, consotto la loro foto la scritta Wanted: dead or alive. Per incassare la taglia chiunquepuò infilargli un cappio al collo. E io non so quanto abbiano torto. Le manifesta-zioni americane hanno scioccato anche me. La più grande democrazia del mondoha mostrato la sua vera faccia. L'America resta terra di frontiera, gli sceriffi hannola pistola al fianco, e la legge non prevede processi, ma solo linciaggi. Non cheOsama mi piacesse. Come non mi piacciono i mostri che custodisco. Ma la vendetta distingue l'uomo,dalla civiltà ai primordi. Ragione o istinto. La pancia governa il mondo, dalla piaz-za alla politica. Ridere, di gusto, per la morte di qualcuno è sempre disgustoso, qua-lunque sia la colpa della quale si sia macchiato. La vendetta avvicina la vittima al carnefice. Anche se non la rende uguale, ci mancapoco. E le nostre belle e civili democrazie dovrebbero smetterla di produrre mostri,che inevitabilmente, prima o poi sfuggiranno al controllo dei fabbricanti. CheOsama, Saddam, Gheddafi, siano un prodotto della Cia, mi sembra un dato asso-dato, confermato dagli stessi americani. Amo la gente e le piazza, ma le viscere misi contorcono quando danzano sui morti. La smettano di uscire fuori a festeggiare.A Tripoli, accanto al figlio di Gheddafi, c'erano tre bambini, non è stato eroicoannientarli. Giocherò per i miei mostri una carta che può essere vincente. LeonPanetta proviene da queste parti, sa quanto l'Aspromonte sia inferno. Levi i cartel-li Wanted e lasci i mostri alla loro pena. Se può non ne produca altri e, quando dallaCIA passerà al ministero della difesa, usi bombe un po' meno deficienti. O non leusi per niente

chi con la propria lista porta pochissi-mi voti avrà almeno uno strapuntino.Questo meccanismo piace a chi hapotere. Meglio: nessun partito ha laforza per stroncarlo. La lotta per averemolte liste, il più possibile, è feroce.Non ci si può preoccupare della qua-lità dei candidati: per il compito chehanno non serve a nulla. Devono por-tare i voti, che come la pecunia nonhanno odore.Il problema è delicato. Le liste al difuori dai partiti sono assolutamentelegittime e costituiscono una dellearmi di una società civile sana chevoglia intervenire nella gestione dellacosa pubblica. Non si possono vietareper legge, sarebbe un colpo alla demo-crazia.Come uscirne? La soluzione di fondoè il recupero della legittimità piena eforte dei partiti. Ma è, sarà, processolungo e complesso. Intanto, si possonoridurre i guasti. Si punti (non l'ha pro-posto mai nessuno, che si sia saputo) auna legge che stabilisca che i voti delleliste che non raggiungono il quorum,necessario almeno per la conquista di

un seggio, non possono essere conteg-giati per l'elezione del Sindaco, delPresidente di Provincia, del Governa-tore. Le liste create per il controllo delvoto (quelle che lo inquinano) spari-rebbero in grandissima parte iniziandoda subito a prosciugare l'inquinamen-to perché rischierebbero di togliereconsenso a che le promuove e impone:Sindaci, Presidenti, Governatori.Per Sindaci e Presidenti di Provinciaserve una legge nazionale. Per laRegione, forse no. Se Scopelliti accet-tasse, insieme a chi (e tra questi io cer-tamente, anche da solo) vuole pro-muovere una leggina elettorale in que-sto senso dimostrerebbe, al di là diogni opinione, che è veramente inte-ressato a ridurre l'inquinamento elet-torale. Costringerebbe tutti a sostener-lo o a perdere la faccia. Darebbe,anche, una bella risposta alla on.Napoli che, credo, sarebbe felice diriceverla. Contribuirebbe a eliminareun elemento di malessere profondodalla politica in Calabria.

(tratto da zoom.it)

45

DOMENICA8MAGGIO2010

Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizione dipreventivi accordi tra l’editore e gli autori sono daintendersi gratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla redazione, anche senon pubblicati, non verranno restituiti. I SERVIZI sono coperti da copyright diritto esclusivo di “laRiviera Editore” per tutto il territorio nazionale ed estero. GLI AUTORI delle rubriche in cui si esprimono giudizi oriflessioni personali, sono da ritenersi direttamenteresponsabili.

HANNO COLLABORATO

Francesco Laddarina, Ian Zimirri, GiuseppePatamia, Alessandra Bevilacqua,BrunoGemelli, Carmelo Carabetta, Valentina Elia,Antonio Cormaci, Mario Labate, AntonioTassone, Giulio Romeo, Ilario Ammendolia,Sara Caccamo, Giuseppe Fiorenza, DanieleMangiola,Sara Caccamo.

PUBBLICITÀ

Per richieste di pubblicità rivolgersi a:Settore Pubblicità - la RivieraGLI INSERZIONISTI sono responsabili dei marchi e dei loghi pubblicitari nei loro spazi,l’Editore non risponde per eventuali dichiarazioni, violazioni di diritti, malintesi, ecc...Tutti i marchi riportati sono registrati dai legittimi proprietari.STAMPA: De Rose S.r.l. - Montalto U. (CS) DIFFUSIONE S.P. servizi - Gioiosa J.EDITORE - La Riviera S.r.l. Sede legale - Via dei Tigli, 27 - 89048 Siderno (RC)ASSOCIATO- Unione Stampa Periodica Italiana, Croanache Italiane

RUGGERO CALVANO

FUEGOdi FRANCO CRINÒ

CAPIRE PLATÌ

presenti che lì vi erano si sono intravisti in quell'argomentazione? Le paro-le sono parole. Quel pubblico discorso ha inculcato nella testa di chi ascol-tava un messaggio ben preciso? Ha rapito ed entusiasmato? Anche la pre-sentazione breve e concisa ci ha portato ad una riflessione. E' stato intro-dotto come <esemplare raro> e va benissimo ma, poi non è stato spiega-to perché, cosa ha fatto di grandioso per essere <raro>? Altre due paro-le si potevano spendere per approfondire. Chissà da quale inconscia asso-ciazione è derivato questo termine! Dov'era la rarità?In precedenti articoli abbiamo già accennato che alcuni politici ne combi-nano di tutti i colori e le loro opere fasulle sono sotto gli occhi di tutti ma,il popolo dove lo porti va e dimentica. Nella gente rimane solo l' idea:<questo è quello da votare, poi se fa mancanze lo giustifico perché tantone fanno tutti, rimaneggerà e aggiusterà>. Il popolo è combattuto da opposte tendenze e nessuno si monti la testa,perché di Pericle non ve ne sono, ed alcuni pur battendosi con disperataalacrità non vinceranno.Il candidato provinciale che ci ha cortesemente invitati è riuscito a convin-cere che va votato lui e non un altro? E che è impossibile avere fiducia inun altro? Questo sarà dimostrato quando sarà fatta la conta dei voti delcalderone politico che lui rappresenta.

45la RivieraDOMENICA1 MAGGIO2011

Page 46: La Riviera 19

4646la RivieraDOMENICA8 MAGGIO2011

Nozzein villaIL'evento è stato ideato per

presentare la nuovagestione della location e farconoscere la villa in tutta la

sua maestosità.

mmersa in una verde oasi di pace sorge VillaCaristo, dimora storica del 700, luogo magicoed elegante, ottima cornice per eventi speciali.Domenica 22 maggio, l'agenzia Ideeventi- Wed-ding & Events Planner con la Precenzano Rice-vimenti, organizza Nozze in Villa. L'evento èstato ideato per presentare la nuova gestionedella location e far conoscere la villa in tutta lasua maestosità. Gli ospiti e le coppie di futurisposi presenti all'evento, saranno accompagnatidallo staff lungo un percorso guidato alla sco-perta dei vari angoli della villa, presentando isuoi spazi all'aperto e tutto ciò che offre. In giar-dino saranno deliziati da un aperitivo di benve-nuto ed a seguire, verrà loro offerta una cenastando comodamente seduti nella nuova strut-tura al coperto assaporando le prelibatezzecucinate dal ristorante della villa. Intanto attor-no ai tavoli sfileranno alcuni abiti della nuovacollezione sposo/a Lino Valeri accompagnati daun'elegante musica di sottofondo. Quest'eventoè stato pensato per far si che questo splendidocapolavoro simbolo di arte barocca in Calabriatrovi la sua giusta collocazione come sfondo diattimi indelebili nel tempo:i vostri eventi.Le coppie di futuri sposi che volessero parteci-pare all'evento, possono contattare l'agenziaIdeeventi.SMS 329.6546620e-mail: [email protected]

Page 47: La Riviera 19

LÕOROSCOPO

Lettera da cretaZona Cesarini di Benjamin Boson

ARIETEIn questi giorni tante sono le decisioni da prendere e non sietesicuri delle vostre scelte. Sarà una settimana impegnativa erischierete di essere dispersivi. Il week-end sarà bello, anche seil nervosismo farà a tratti la sua comparsa, sopratutto sabato.Gli affetti e il lavoro che vi coinvolgerà totalmente e vi saran-no di aiuto. Forza.

TOROLa serenità lieterà le vostre giornate. Sarà una settimanapiena ma appagante. Siete al massimo dele vostre forze e pro-getti e sogni si potrebbero realizzare. E bene cogliere l’attimoe vivere la serenità a pieno. Auguri.

GEMELLISiete raggianti, la grinta e la simpatia lieteranno le vostre gior-nate e quelle persone a voi vicine. Nuove amicizie sono all’o-rizzote o quelle consolidate vi sorprenderanno. Vivrete all’in-segna delle emozioni e queste vi renderanno felici. Riusciretea inserirvi bene in ogni contesto e le sfide ancor una volta nonvi spaventeranno. Continuate così.

CANCROTemporale in arrivo. Non sarà una settimana molto tranquil-la, molte saranno le tensioni e le incomprensioni all’internodella famiglia e con gli amici. Il lavoro vi stressa e non sietein ottima forza, rischiate anche di trascurare chi vi ama. Tene-te duro.

LEONEL’ambiente lavorativo non vi dà trega, per questo siete un pò’agitati e non sapete come realizzare molte dei vostri progetti.Tanti sono le vostre ambizioni e con impegno e tenacia (chenon vi manca) ci riuscirete. L’amore è forte, i legami che aveteinstaurato si consolideranno e sarà questo un momento felice.Realizzatevi.

VERGINETanto lavoro vi aspetta, ma non preoccupatevi la forza non vimancherà, non vi fate spaventare da qualche piccola incertez-za. In amore regnerà l’armonia, avete trovato un equlibrio equesto vi incorggia. Cogliete le occasioni in arrivo, siate tem-pestivi, anche se a volte riflettere un attimo in più vi aiuterà.

BILANCIAIrritabili e distratti come non mai. Non è un momento facilequello che state attraversando. Non prendete decisioni affret-tate, allargate lo sguardo e valutate altre scelte. Non vi fatesopraffare dal disordine o dalle incomprensioni. Non è ilmomento di rilassarvi e di prendere la situazione in mano.Non vi scoraggiate.

SCORPIONELa settimana sarà buona, all’ insegna della serenità, vi aspet-tano momenti indimenticabili. L’amore busserà al vostrocuore, facendolo battere al massimo. Cogliete questo ritmoperchè i programmi che vi aspetteranno saranno intensi.Tante soddisfazioni arriveranno e un attengiamento più diplo-matico vi metterà al riparo da qualche inconveniente.

SAGITTARIOL’amore vi mostrerà la sua faccia migliore, sarete felici e con-dividerete con la vostra anima gemella sogni e speranze . Tanto farete per gli altri e tante sorprese giungeranno. I gua-dagni potrebbero aumentare e sul lavoro verrete gratificati.Vivete ogni attimo di questi momenti.

CAPRICORNOE’ questo un periodo pieno di tensioni, la fiducia in voi stessiverrà meno e molto impegno verrà richiesto nel vostro lavoro.Gli affetti vi rendono sereni, ed è questo di cui avete bisogno..Non prendete decisioni affrettate e valutate i vostri orizzonti.Tempi migliori vi aspettano.

ACQUARIOSiete intrapendenti: tanti progetti volete realizzare, e se ancheun po’ stanchi, riuscirete a raggiungere i vostri obiettivi.Nuovi affetti vi aspettano e vi renderanno feliciti. E’ il momen-to di dimostrare la vostra forza e la voglia di arrivare. Acqui-state fiducia in voi stessi.

PESCISiete molto lucidi in questa settimana, potrete trovare dellesoluzioni a vecchi problemi o realizzare dei progetti. Confida-te nelle vostre forze e siate intrapendenti. Andrete incontro solo a quache incertezza nel lavoro e a pic-cole difficoltà economiche, ma non temete.

47

DOMENICA 8MAGGIO2010

Mantengo le promesse. Avete sopportato per un anno le cavolate che vi scrivevo da Fleury. Non sarebbestato corretto mollarvi appena fuori. La tentazione è stata forte, ammetto. Mantenere i contatti con gliamici, per un evaso, non è salutare. Chi ti sta addosso questo fa, controlla i tuoi affetti, le persone concui hai avuto a che fare nella vita precedente. Gli affetti io li ho persi da decenni. Le persone con cui ho

avuto a che fare erano gli uomini di Biren, gli stessi che mi cercano. Da loro starò alla larga, ovviamente. In quan-to agli amici, ho solo voi al mondo e non vi mollerò, costi quel che costi. Sono a Iraklio nel momento in cui scrivo.Ho recuperato i miei dollari. Ho rimesso a nuovo anche il mio veliero. E' un vecchio arnese di legno, a tre alberi,di ventiquattro metri. Mio nonno l'aveva comprato nel 38, è rimasto a me dopo la sua morte. Nonostante gli annitiene ottimamente il mare. Ci ho solcato gli oceani e spero di rifarlo. Non mi ha mai tradito, ha portato in giro i miei incubi e quelli di intere generazioni di giovani, in fuga dalla vita.Gli avevo cambiato il nome, America Land si chiamava. Mio nonno era un patriota. Anch'io lo sono stato. In Viet-nam ho cambiato idea, ho messo da parte lo spirito americano. Ho mollato la patria e ho iniziato a combattere soloper i miei vizi. Sganciavo bombe sulla giungla, poi ci sono sceso. Ho capito che i mostri eravamo noi e non i VietCong. Mi aveva fregato la faccia bella e sorridente di Kennedy, la stessa che ha Obama. L'America è furba, le cosepiù sporche le fa quando alla Casa Bianca ci mette la faccia migliore. Ho visto il sorriso di Obama, davanti al corpodi Osama. L'America ritrova sempre i suoi nemici. E il mio nemico è Biren, che è una certa America. La mia guer-ra la perderò. Ma prima mi toglierò qualche soddisfazione. E se vedrete un veliero passare, vicino alle coste joni-che, non spifferatelo al nemico, è l'Insomniac. Ho un bel viso anch'io. Vederlo bruciacchiato in tv non sarebbe unospettacolo attraente. Le danze di gioia per la morte dovevano essere appannaggio delle tribù del passato. Sono tor-nate di moda. Non ho un lungo cammino davanti, ma per un po' vi scriverò ancora.

Acquista questo spazio e pubblicizza i tuoi prodotti Esempio: Per le passeggiate serali, e qualche weekend in alta quota, quando il termometro si avvicina allo zero: MONCLER GRENOBLE

euro 000,00Città, via ...

Cerimonia degli addi

Caro,piccolino Sanci DamianoPio è passato un mese daquando tu ci hai lasciato,per diventare unangioletto , ma tiporteremo sempre nelnostro cuore, la mammaMaria Teresa, il papàGiovanbattista, la sorellinaChiara, gli zii Giusi eCosimo, la cuginettaAlessia e i nonni Damianoe Maria Rosa.

In cielo c’è unnuovo angelo...

Caludio Panetta insieme ai Vip del Vip Party.Come si suol dire, un vip tra i vip...

Un Vip tra i Vip

Page 48: La Riviera 19

48