La Piazza della Riviera est - 2012sett n121

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della Riviera Est Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.121 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it 25 -26-27-28 ottobre 2012 www.autoemotodepoca.it anteprima SPECIALE AUTO E MOTO D’EPOCA Il più importante mercato d’Europa con oltre 3.500 auto. messaggio pubblicitario

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della Riviera Est

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n.121 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it

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pag. 36

pubbliredazionale

Treni e autobus, calvario per i pendolari

Trasporti

pagg. 4-5

Maltempo, danni per milioni di euro

Mira

pag. 9

pag. 8

Mira, calibrate le tasse sugli immobiliAll’8,6 per mille l’aliquota di base per aree fabbricabili, terreni agricoli, negozi e laboratori

Le aliquote Imu a Mira sono state ricali-brate. Questa la decisione presa dalla maggioranza del Movimento 5 Stelle

in una delle ultime sedute del parlamentino comunale che si è tenuta a fine settembre. Di fatto: è stato confermato il 4,4 per mille sulla prima casa, ma con riduzioni in caso di presenza di disabili e invalidi. E’ stato aumentato il peso fiscale sulle case di lusso e su quelle sfitte. Previste riduzioni per le abitazioni date in affitto. All’8,6 per mille l’aliquota di base applicabile, tra l’altro, ad

aree fabbricabili, terreni agricoli, negozi e laboratori. Abbassata dal 2 all’1 per mille l’aliquota per i fabbricati rurali ad uso stru-mentale. “L’obiettivo che ha presieduto la manovra – spiega l’assessore al Bilancio e ai Tributi Michele Gatti – è duplice: da un lato modulare le aliquote (a saldo zero) così da favorire alcune categorie di sogget-ti più deboli e altre situazioni meritevoli di attenzione, chiedendo un maggiore sforzo, ad esempio, ai possessori di abitazioni di pregio (categorie catastali A1, A8, A9) e ai

possessori di case sfitte, dall’altro la neces-sità di fare fronte ad un gravoso, ulteriore, taglio dei trasferimenti dallo Stato per qua-si 700 mila euro, non compreso nei tagli della spending review e comunicatoci a fine agosto. Le risorse aggiuntive sono state ot-tenute con l’innalzamento dell’8,2 all’8,6 per mille dell’aliquota base applicabile, tra l’altro, a terreni agricoli, aree fabbricabili, fabbricati destinati alla produzione, negozi e laboratori. In effetti c’erano margini stret-tissimi di manovra.

La chiesetta di Lugo sarà restaurata

Campagna Lupia

pag. 12

della Riviera Est

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LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

Villa dei leoni, il teatro continua

Nonostante gli ulteriori tagli alle finan-ze comunali imposti dal governo, anche la

nuova amministrazione di Mira ha deciso di continuare a puntare con forza sulla cultura e sul Teatro Villa dei Leoni, che anche per la stagione 2012-2013 si propone come uno

dei poli culturali più vivi, ...pag. 16

Strada dei ViVai, il comune Va in procura

Il comune di Campolongo Maggiore non ci sta. Sulla questione dell’autovelox

che intendeva mettere lungo la Strada dei Vivai, si andrà in Procura. Per l’am-ministrazione di centrosinistra guidata

dal sindaco Alessandro Campalto, la questione della sicurezza nel campo

della viabilità è prioritaria.pag. 10

EDITORIALE

L’etica e la politicadi Ornella Jovane

Da una parte il mondo reale. Gli im-prenditori che cercano nuove ricette per recuperare in competitività e tro-

vare il bandolo della matassa nel tentativo di interpretare le trasformazioni del siste-ma produttivo in atto, accelerate vertigino-samente dalla crisi economica.

Una platea di lavoratori che manifesta – in vario modo - tutta la propria dispera-zione nel difendere con dignità e coraggio il proprio posto di lavoro, già a rischio o che minaccia di diventarlo.

Poi c’è il popolo dei precari, quello dei disoccupati, inoccupati o scoraggiati, giova-ni, molte donne e persone di mezza età che, in tutti i casi, fanno fatica a collocarsi nel mondo produttivo.

Dall’altra parte la politica con i suoi scandali, gli sprechi, gli sperperi di denaro pubblico e le sue analisi cavillose e non sempre credibili sulla necessità di cambiare registro, di trovare nuove formule ed effi -caci risposte alle sollecitazioni che vengono dal mondo reale.

In mezzo una domanda: a cosa ser-vono le elezioni politiche della prossima primavera?

[email protected] a pag. 3

continua a pag. 8

L’Intervento

N ell’ultimo decennio le Regioni italiane hanno speso 89 miliardi di euro in più.Di questi, oltre la metà sono stati “assorbiti” dalla sanità (49,1 mld di euro). A fronte di un aumento dell’inflazione che nel periodo

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DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

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REDAZIONE:

Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 27 settembre 2012Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS SrlEdito da GIVE EMOTIONS Srl

enti locali

pag. 18

La città metropolitana veneziana prende forma

noi e gli altri

pag. 24

Un sostegno per famiglie in temporanea difficoltà

arte

pag. 26

Le Gallerie dell’Accademia, il Tiziano mai visto

DoloproStituzione: blitz

dei carabinieri

Prostituzione: i Carabinieri di Dolo e della Compagnia di Chioggia hanno stroncato a settembre in Riviera del Brenta un fio-

rente mercato del sesso a pagamento con una serie di blitz che hanno portato ad un arresto per sfruttamento e favoreggiamen-

to della prostituzione, a due denunce a piede libero, alla chiusura di tre “case di piacere” (Pianiga, Dolo e Mirano) e di un centro massaggi a Cazzago di Pianiga che forniva prestazioni sessuali a pagamento.

Istituti tecniciQuattro Scuole con

un Solo dirigente

Riorganizzazione degli istituti scolastici. Si profila l’ipotesi di un’unica dirigenza

scolastica per gli Istituti Cestari, Itis Righi-Cini di Chioggia e Marconi di Cavarzere. E’ una proposta che la Giunta comunale

di Chioggia ha formulato per allinearsi alle indicazioni della Provincia con l’intento di

salvaguardare l’attività di programmazione nell’ambito della riorganizzazione, inevi-

tabile stando ai numeri. Allo stato attuale l’istituto Cestari conta 602 studenti iscritti, il Righi-Cini 515 e 378 l’Ipsia Marconi di

Cavarzere. Per ora si tratta di una proposta che l’amministrazione insieme alle

dirigenze sta valutando.

MiraViSite in Villa dei leoni

Nasce il progetto “La Vita in Villa”, che raccoglie un ciclo di attività culturali, realizzate in collaborazione con l’amministrazione comunale di Mira, in Villa dei Leoni a Mira. Da ottobre appuntamento con la visita guidata della villa (alle ore 10, 11, 15, 16 e 17). Per i più piccoli, invece, ripartono gli appuntamenti con i laboratori didattici. Appuntamento dalle ore 15. Si va avanti fino a dicembre.NoalenuoVi interVenti all’oaSi del wwf

Oasi Cave di Noale: si fa il punto della situazione e si prevedono nuovi lavori. Fra Wwf e Provincia saranno valutate ad ottobre le novità e gli aggiornamenti che riguardano direttamente un’area importante per il suo valore naturalistico. Gli interventi portati a termine questa estate hanno riguardato la parte più oc-cidentale dell’intera area occupata dalle ex Cave, denominata primo stralcio. E’ in via di elaborazione il progetto relativo al secondo stralcio che riguarderà la parte est del fiume Draganziolo. Economia venezianail cenSimento Sul non profit

Al via il nono censimento sull’industria, servizi e istituzioni non profit. Per la provincia di Venezia saranno coinvolti un campione di circa 4mila imprese e 6mila 800 istituzioni. Ad inizio settembre sono stati distribuiti i questionari. La data di riferimento per rispondere ai quesiti del questionario, che fotograferà la situazione alla fine dello scorso anno, è il 31 dicembre 2011. Entro il 20 ottobre prossimo i questionari compilati dovran-no essere restituiti tramite il sito internet http://censimentoindustriaeservizi.istat.it, oppure mediante consegna presso gli uffici postali o presso l’Upc (Ufficio Provinciale di Censimento) presso la Camera di Commercio di Venezia (sede di Mestre Via Forte Marghera 151).

Sono rimasti esposti fino

al 12 ottobre scorso i disegni realizzati dagli

alunni della scuola primaria

“G. D’annunzio” di Pegolotte sul tema “I giochi di una volta”. La mostra allestita presso la Biblioteca comunale nel Centro

civico di Pegolotte è stata organizzata dalla scuola “G. D’annunzio” insieme con l’As-sociazione genitori L’Anfora e l’assessorato

alla Pubblica istruzione del Comune.

La mostra a Conai bambini diSegnano i giochi di una Volta

Sociale

Cooperazione in ginocchio, un taglio del 5%

immigrazione

Regolarizzazione, bassi i numeri della sanatoria 2012

cultura

A Ca’ Pesaro le opere di Castellani e Gunther Uecker

pagg. 28-29

pag. 31

pag. 33

EDITORIALE

L’etica e la politica La parentesi del governo tecnico non aveva solo la funzione di prendere l’Italia per i capelli e allontanarla dal baratro in cui rischiava

di cadere ma anche di concedere alla classe politica un periodo di tempo per recuperare la sua funzione primaria di attività volta al bene comune, di ritrovare motivazioni e fi nalità etiche e responsabili nei confronti di un popolo e di un paese che si sentiva abbandonato a se stesso nell’affrontare l’urto violento della crisi economica e le sue amare conseguenze.

Il tempo è trascorso: la prossima primavera è vicina e con essa anche la scadenza elettorale. Ma la politica è cambiata? Non è giusto generalizzare ma sono talmente tanti i singoli casi di “mele marce” che è diffi cile non pensare

che sia necessario rifl ettere sulla cesta che le contiene tutte. Non si tratta di approfondire il singolo caso ma di capire che questo sistema, così com’è, continua a minare nel vivo il nostro Paese,

il quale non potrà essere credibile e affi dabile agli occhi di investitori stranieri e non offrirà strumenti e chances per competere a giovani motivati che hanno voglia di provare e a imprenditori che tutti i giorni rischiano in proprio e continuano a crederci, un Paese che non darà a se stesso opportunità di crescita e di sviluppo e la speranza di una maggiore giustizia sociale.

Da Venezia, il presidente di Confi ndustria Squinzi agita la causa della questione settentrionale, a Padova il presidente della Camera Fini sollecita gli imprenditori ad attivarsi in prima persona perché la politica ha bisogno di forze civili e partecipazione per trovare nuove energie e linfa vitale. I politici devono tornare a governare ma gli elettori hanno il diritto di poter scegliere fra persone oneste e capaci, entusiaste e altruiste. Perché l’impegno politico è un servizio che si offre alla collettività. Non solo in teoria…

segue da pag. 1

Ornella Jovane

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4 Argomento del mese

petizione degli amici della bicicletta

Assicurazione per chi va al lavoro

Il pericolo corre sulle due ruote: lo sa bene chi sceglie di muoversi in bicicletta, compiendo un gesto di responsabi-lità nei confronti dell’ambiente ma affrontando anche dei

rischi concreti. Chi va al lavoro in bicicletta dovrebbe essere coperto da assicurazione contro eventuali infortuni lungo il tragitto, analogamente a quanto avviene per chi si reca al lavoro a piedi o con il mezzo pubblico o con mezzi privati, qualora non ci siano mezzi pubblici che coprono il tragitto.

La petizione che la Fiab (Federazione degli amici della bicicletta) rivolge al Parlamento italiano e che ha già raccolto migliaia di fi rme, è stata sottoscritta anche dal Consiglio regionale del Veneto. Su iniziativa dei capigruppo del Pd Laura Puppato, di Verso Nord Diego Bottacin, della Sinistra veneta Pietrangelo Pettenò, di Italia dei Valori Gustavo Franchetto, del Pdl Dario Bond e della Lega Federico Caner, l’assemblea veneta chiede al Parlamento che la norma che ha introdotto nella legislazione all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro il cosiddetto “infortunio in itinere”, sia estesa anche a chi sceglie la due ruote come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro. La mozione sollecita il Parla-mento ad approvare al più presto la modifi ca di legge proposta, introducendo inoltre la disposizione per cui l’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico. Una tutela per chi si serve della bicicletta e affronta rischi quotidiani lungo strade sempre più caotiche e traffi cate.

Servizio ferroviario in Veneto, un servizio sempre più di classe, ma non inteso come qualità, ma come differenza di censo fra chi si può permettere servizi effi cienti e li può pagare e chi

(la maggioranza) pur avendo sempre più bisogno di servizi pubbli-ci per muoversi a causa della crisi (pendolari e studenti), invece li trova scassati. A fare il quadro della situazione è Federconsumatori con il suo responsabile regionale in tema di trasporti Ivano Mo-metti. “In Veneto come nel resto d’Italia - dice Mometti - si va per volontà di Trenitalia verso delle ferrovie in cui ci sono i nuovi sistemi di trasporto Freccia Rossa (alta velocità), freccia Argento (soluzio-ne intermedia) e Freccia Bianca, per capirci i vecchi espressi. Poi esistono le ferrovie regionali e i treni interregionali”. Monetti mette subito il dito sui problemi. ”La soluzione strategica su cui con la Regione Veneto c’è una comune visione – dice – è quella di creare un servizio integrato fra gomma e rotaia. Non è più possibile ad esempio che esistano in province come Vicenza, Belluno e Rovigo dei doppioni con bus a linee ferroviarie. Va introdotto per le corse, l’orario cadenzato. E’ vero che il cotto dei biglietti è basso rispetto al resto d’Europa, mala qualità in rapporto è scadente”. Nel detta-glio il progetto studiato da Sistemi Territoriali società interamente controllata dalla Regione Veneto, e Trenitalia vede convogli che

saranno “cadenzati” ad orari fi ssi: ogni 15’, 20’ e 30’ nelle linee a più alta frequenza. Sarà possibile offrire un sistema di trasporto rapido, che non dovrà più seguire gli orari di Trenitalia, ma saprà esattamente a quali minuti transiteranno i treni. Il nuovo orario dovrebbe partire dalla metà di giugno 2013. Per questo servizio si utilizzeranno i nuovi treni Stadler acquistati da poco da Sistemi Territoriali. “Siamo pronti a dare – spiega il presidente di Sistemi Territoriali Gian Michele Gambato – un contributo decisivo per mi-gliorare l’effi cienza della rete ferroviaria Veneta”. Federconsuma-tori parla degli interventi da fare subito “Serve subito raddoppiare i binari – dice – sulla linea Bassano- Venezia. E’ inutile potenziare il servizio con più treni se poi su certe tratte i convogli si rallentano perché esiste un solo binario e devono aspettare di far passare altri treni”. Federconsumatori con il presidente regionale Ermes Coletto e Monetti affrontano anche il problema delle sale d’attesa. “E’ l’emblema – dice – della società che cambia. Nelle stazioni più importanti, cioè nei capoluoghi di provincia, ci sono quelle per gli utenti del club Freccia Rossa, si accede con tessera elettronica: hanno aria condizionata e confort. Per gli altri, le sale d’attesa se ci sono, non sono encomiabili per igiene e servizi offerti. Nelle piccole stazioni sono quasi tutte chiuse. Insomma si investe su servizi desti-

nati a chi i soldi li ha, mentre pendolari studenti ed anziani avranno treni che funzioneranno sempre meno”. Il presidente della regione Luca Zaia punta a creare “una società indipendente che gestisce la nostra rete ferroviaria, che appartiene a tutti i cittadini. Sapremo di-mostrare di saper gestire meglio di altri anche i treni”. Per“ Ferrovie venete” e il modello che potrebbe essere seguito è quello emiliano, dove, la società regionale Tper (Trasporto passeggeri Emilia Roma-gna), con 2500 addetti gestisce 350 chilometri di strade ferrate, circa il 30% del traffi co ferroviario regionale. Intanto arriva l’analisi dell’Osservatorio sulla spesa del Consiglio regionale, che ha pre-sentato il monitoraggio sulle risorse nel decennio 2000-2010 per il settore ferroviario nella regione. Il problema più grande eviden-ziato dall’Osservatorio, sono le risorse: nella ripartizione nazionale il Veneto è storicamente penalizzato perché ha ricevuto in dote il 7,33 per cento dei trasferimenti nazionali (in quota assoluta 86,6 milioni di euro), pari a 5,93 euro per chilometro, a fronte di una media nazionale di 8,12 euro. Le vicine Lombardia e Piemonte ricevono trasferimenti chilometrici di 8,54 e 8,19 euro. Il Veneto ha ottenuto, quindi, 21 euro per abitante, il 40 per cento in meno della media nazionale, per la Lombardia ammontano a 35 euro, per il Piemonte a 43, per l’Emilia Romagna a 27.

di Alessandro Abbadir

Il presidente della regione Luca Zaia punta a costituire a breve una rete

di Ferrovie Venete

Stop ai doppioni con bus alle linee

ferroviarie, in province come Vicenza,

Belluno e Rovigo

L’ANALISI DI FEDERCONSUMATORIL’associazione di categoria

ha messo in evidenza che i servizi in stazione e nei treni

sono sempre più rivolti ad un’utenza ricca.

Ad esempio esistono comode e accessoriate sale d’attesa

per gli affi liati al club Freccia Rossa mentre per gli altri gli spazi,

quando ci sono, sono quasi sempre fatiscenti Treni, servizi scadenti, poche risorse e investimenti

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5Argomento del mese

di Nicola Stievano

“Raccontate sul web la vostra odissea quotidiana”I giovani del Partito Democratico veneto lanciano un blog per le segnalazioni dei pendolari

L’odissea quotidiana dei pendolari veneti fi nisce in rete con lo scopo di fare massa critica e ottenere delle azioni concrete da parte di tecnici e politici. L’idea è dei giovani del Partito Democratico Veneto che attraverso il blog www.youmove.info voglio-no offrire un punto di riferimento per pendolari e viaggiatori per segnalare in tempo reale i disservizi della rete dei trasporti

e raccogliere proposte “Stiamo pensando - hanno precisato i consiglieri regionali veneti del gruppo del Pd Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Graziano Azzalin - ad un testo di legge che punterà a tre obiettivi principali. Anzitutto trasformare ‘Veneto Strade’ in un ente che potrebbe prendere il nome di ‘Veneto Mobilità’, al quale affi dare la gestione non solo infrastrutturale ma anche di coordinamento dei servizi sia per quanto concerne la viabilità stradale che i trasporti ferroviari. La situazione di paralisi nella quale, ad esempio, versa la realizzazione della metropolitana di superfi cie (Sfmr) evidenzia la necessità di dare una scossa ad un sistema decisionale troppo lento ed ineffi ciente”. Altro obiettivo, affrontare fi nalmente l’integrazione e il collegamento dei servizi tra le diverse aziende di trasporto pubblico regionale con l’introduzione del biglietto unico. “Non è un sacrilegio - aggiungono i tre esponenti democratici - se la Regione Veneto si attiva per spingere quei processi di integrazione tra i diversi scali aeroportuali così come tra quelli portuali del Nordest”. Infi ne Tiozzo, Pigozzo e Azzalin hanno sollevato il “cronico problema dei tagli e dei disser-vizi, che penalizzano in maniera inaccettabile l’utenza. “Da quando è iniziata questa legislatura chiediamo al presidente Zaia ed all’assessore Chisso di predisporre un piano strategico sui trasporti per uscire dalla situazione catastrofi ca che ben conoscono le migliaia di pendolari”.

Treni, servizi scadenti, poche risorse e investimenti

555Argomento del mese

Servizi

Nel veneziano Strade, tram e tagli ai bus, nodi da sciogliere Trasporti ed infrastrutture, le novità in programma nei prossimi anni nel vene-

ziano. Se da un lato si discute di nuove grandi opere come la Romea Com-merciale (dall’Emilia Romagna fino al Passante), l’Autostrada del mare (nel

Veneto Orientale), l’idrovia Padova- Venezia (dalla Riviera verso la città del Santo); dall’altro restano aperti i problemi dell’attivazione di nuovi servizi pubblici come la conclusione delle linee del tram nel comune di Venezia e dei tagli alle corse degli autobus Actv, sia urbane che extraurbane. Partiamo dalle infrastrutture nel Veneto Orientale. L’assessore ai Trasporti Renato Chisso promette l’avvio della realizzazione dell’”Autostrada del Mare” entro la fine del 2013. L’autostrada del Mare per chi non lo sapesse, è la superstrada a pagamento che collegherà l’A4 a Meolo con Jesolo. In questi giorni la delibera del Cipe è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Vediamo passaggio per passaggio dal punto di vista viario. La strada potrà essere completata per il 2015. Il casello di Meolo invece sarà pronto entro 2 mesi. Per la prossima estate Jesolo, potrà conterà su uno snodo completamente nuovo. Ciò separerà i flussi di traffico dal Cavallino. Ma non solo. Seguirà la realizzazione della circonval-lazione di Jesolo verso piazza Torino. Infine l’autostrada verrà realizzata da privati che si assicureranno il guadagno derivante dai pedaggi con 270 milioni di euro. Si tratta di fatto, di un project financing che potrà prevedere un allargamento con altre 2 corsie eliminando il problema delle code a Jesolo. Quest’opera è fondamentale per il transito dei veicoli dei turisti alle spiagge e fa il paio con la realizzazione dell’altra opera fondamentale, la Romea commerciale, che consentirà di completare la viabilità della costa veneziana da Chioggia a Bibione. Passando ora dalle opere in cantiere all’analisi dei trasporti pubblici, nel capoluogo, a Venezia la discussione in questi mesi è anche sul potenziamento dell’uso del tram. Tram che ora da Mestre arriva su rotaia a Piazzale Roma. Recentemente proprio il consiglio comunale del capoluogo ha discusso confermandola, la presenza del tram all’entrata della città lagunare. Ci saranno ovviamente dei cambiamenti nel corso del tempo. Con l’entrata in esercizio della linea tramviaria molti bus non arriveranno più a piazzale Roma. Ci saranno meno autobus sul ponte della Libertà. A Piazzale Roma liberato da molte linee di autobus, ci sarà più spazio. Il capolinea sarà al centro al piazzale, tra il nuo-vo hotel Santa Chiara in costruzione, e i giardini Papadopoli. I lavori cominceranno già ai primi di novembre, una volta ultimata la posa della rotaia che le imprese hanno portato a termine in tempo di record sulla corsia est del ponte della Libertà. I grandi pali per l’illuminazione non saranno reinstallati, ma sostituiti con nuovi led ecologici. Il costo della tratta è di 14 milioni di euro, tutto finanziato. Restano sul tappeto invece nel resto della provincia i problemi dei tagli alle linee Actv che erano stati annunciati con l’inizio di settembre. Con l’azienda, i sindaci del comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese ad esempio, sono riusciti a mediare e in paesi come Martellago, Mira e Dolo a ripristinare corse che sembravano definitivamente soppresse. “Come Actv - spiega il consigliere di amministrazione Luca Scalabrin - abbiamo cercato di mantenere soprattutto le corse nelle ore di punta per pendolari e studenti, tagliando quelle che sono poco frequentate nel corso della giornata. Per spiegare i tagli abbiamo anche fatto delle assemblee con i cittadini”. A.A.

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6 Mira66 Mira

Servizi potenziati: nonostante la crisi per biblioteche comunali e cimiteri a Mira si ampliano gli orari. Dopo una

riduzione dell’orario delle biblioteche che era stata determinata da una decisione del-la scorsa giunta di centrosinistra, la nuova amministrazione del Movimento 5 Stelle allunga l’orario di apertura delle bibliote-che di Mira e Oriago. La chiusura serale è posticipata di un’ora, dalle 19 alle 20. “Questo potenziamento del servizio - spiega il vicesindaco di Mira Nicola Crivellaro - è stato fatto, per rispondere alle richieste da parte dei cittadini e soprattutto degli studen-ti superiori ed universitari. Mira così offre i servizi bibliotecari con l’orario di apertura al pubblico fra i più ampi del Veneto”. L’orario da poche settimane è il seguente: Biblioteca di Mira dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20, Sabato dalle 9 alle 13. Chiuso domenica e festivi. Biblioteca di Oriago: dal lunedì al ve-nerdì dalle 9.30 alle 20. Sabato dalle 9.30 alle 13. A Mira si passerà dalle attuali 54 ore settimanali a 59, a Oriago da 51 a 56.

Intanto le novità riguardano anche i cinque cimiteri di Mira. Dal primo ottobre i cinque campisanti comunali e cioè quelli di: Mira Taglio, Oriago, Gambarare, Malcontenta e Marano, aprono alle 7.30 anziché alle 8. ”Questa decisione - spiegano in una nota dall’ente locale - arriva dopo una richiesta pervenuta da numerosi cittadini che osserva-vano come l’anticipo dell’apertura, favorisca la visita ai defunti prima dell’inizio delle nor-mali attività lavorative giornaliere. Specie a Gambarare poi, il principale cimitero del

comune, dove il camposanto è accanto alla chiesa di San Giovanni Battista. Qui l’aper-tura agevola quegli anziani, che si recano a messa al mattino ma poi dovevano atten-dere le otto per fare visita ai loro defunti”. Con questa variazione di orario l’apertura nel periodo invernale (da ottobre fino al 31 marzo) è dalle 7.30 alle 17. Si chiude cioè all’imbrunire. Nel periodo estivo l’apertura è più lunga (1 aprile-30 settembre) e va dalle ore 7.30 alle 19.

di Alessandro Abbadir

Cimiteri: fino al 31 marzo si potrà accedere ai 5 campisanti comunali dalle 7,30

Nuovi orari Il vicesindaco Nicola Crivellaro ha presentato alcune novità

Servizi potenziati malgrado la crisi

La biblioteca di Oriago

Mira dice no alla Città Metropolitana, almeno per ora, anche se è chiara la consapevolezza di esserne inclusi,

anche da parte del Movimento 5 Stelle, che governa il comune rivierasco. A questa deci-sione è arrivato l’ultimo consiglio comunale di settembre che ha sancito una non adesione alla Città Metropolitana a queste condizioni. Il sindaco Alvise Maniero fin dalla premessa del documento ha fatto capire che sarebbe stato un no a “questo disegno della Città Metropo-litana”. Un disegno che a detta di Maniero prevede un potere troppo ampio per il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni. “C’è la costruzione di una Città Metropolitana imposta dell’alto, – ha detto Maniero in consiglio – e non co-struita dal basso con la partecipazione popo-lare, come invece sarebbe stato più corretto anche per far partecipare a questo processo i cittadini”. Sul documento del Movimento 5 Stelle, c’è stata la confluenza del consigliere del Movimento “Mira Fuori dal Comune“ Mattia Donadel. Come grande supporter del sindaco Alvise Maniero c’era fra il pubblico la sindaca leghista di Dolo Maddalena Gottardo e l’assessora Cecilia Canova dello stesso co-mune. Di tutt’altro avviso il Pd, Pdl e la lista “Noi per Mira“ che hanno spiegato con un documento unitario, come nonostante tutte le criticità, un si alla Città Metropolitana vada dato, per poter contare di più anche in sede di stesura dello statuto. Solo a tarda sera è arri-vato il voto finale che ha sancito appunto il no all’adesione alla città metropolitana di Mira. Ha invece fatto una inversione di marcia quasi a 180 gradi il sindaco di Campagna Lupia

Fabio Livieri, che dopo aver sostenuto tutti i dubbi dell’amministrazione grillina mirese, ha votato un si condizionato insieme con le opposizioni del Pd rappresentate dall’ex can-didato sindaco Pisana Boscolo. A Campolongo invece il sindaco Alessandro Campalto ha dato un si condizionato all’adesione alla Città Me-tropolitana. Qui hanno votato contro i grillini. A Mira ad esempio a chiedere a gran forza un referendum sono il Pd, Pdl e “Noi per Mira”. Il sindaco Alvise Maniero però ha specificato che un referendum proprio non si può fare, per il semplice motivo che lo statuto del comune non prevede questa possibilità, che tra l’altro è stata cancellata dalla legge che ha istituito le città metropolitane. Il consigliere comunale Mattia Donadel, del Movimento Mira Fuori del Comune, infine propone si la partecipa-zione popolare, ma sulle “grandi opere come Idrovia, Romea Commerciale, Polo Logistico, Elettrodotto, attraverso un referendum, in modo da far scegliere proprio alla popolazione il futuro del proprio territorio“.

CITTà METROPOLITANA MIRA DICE NO

In breveAssociazione Combattenti: addio a Barberini

E’ morto all’età di 93 anni il cavalier Amedeo Barberini, che abitava via Bastiette

a Dogaletto, è una figura nota a Mira. E’ stato infatti il presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci di Gambarare e fratello di Romeo Barberini, 91 anni

presidente dell’Anpi del comune rivierasco.

Avis di Marano, tutti i premiati Festa Avis di Marano, ecco i premiati quest’anno: per 120 donazioni: Bruno Bonin, Luigino Pagin. Per 100 donazioni: Luciano Olivi 75donazioni: Alessandro Salmaso, Marco Vecchiato. 50 donazioni: Diego Salmaso. 35 donazioni: Maria Grazia Milan,

Gessica Ranzato. 16 donazioni: Elisabetta Berlato, Emanuele Pagin, Matteo Pasqualetto. 8 donazioni: Silvia Bianco, Davide Cappelletto, Maurizio Milan, Therese Napoli, Massimo

Pasqualetto, Sandra Schiavonato, Michele Vecchiato, Tamara Vogrig

Tir nei parcheggi delle scuole E’ partito l’anno scolastico e sono scattate le proteste a

Mira Taglio per l’occupazione perenne da parte di una decina di camion dei parcheggi destinati ai genitori dei

bambini di materne elementari e medie in via Oberdan. I vigili promettono multe ai camionisti. E’ stato trovato

addirittura un camion cinsterna pieno di combustibile davanti ai plessi.

A.A.

Il sindaco Alvise Maniero

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G.A.L. Antico DogadoVia C. Colombo, 4 - 30010 Lova di Campagna Lupia (VE) | Tel. 041 461157 | Fax 041 5184086mail: [email protected] | PEC: [email protected] | www.galdogado.it

Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007- 2013, Asse 4 – Leader Organismo responsabile dell’informazione: G.A.L. Antico DogadoAutorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione Piani e Programmi del Settore Primario

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ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DEL G.A.L. per essere sempre informato sulle ultime novità

Si sono conclusi a settembre i seminari di formazione sulla strategia “Europa 2020” organizzati dai G.A.L. del basso Veneto: G.A.L. Antico Dogado, Bassa Padovana, della Pianura Veronese, Patavino, Polesine Delta Po, Polesine Adige e Terra Berica. I se-minari, rivolti agli amministratori locali e ai rappresentanti delle categorie economiche e sociali del territorio, hanno illustrato i prossi-mi scenari di sviluppo territoriale e locale su cui punta la Comunità Europea nel periodo 2014-2020 in tutti i 27 paesi membri. Tra questi: l’innovazione digitale, la Green-eco-nomy, la promozione dell’occupazione e la mobilità dei lavoratori. Una sfida di grande importanza per lo sviluppo dell’Europa in cui i G.A.L. possono diventare protagonisti.

SEMINARI DI FORMAZIONE SULLA STRATEGIA “EUROPA 2020”

Novità

SEMINARIO DI CODEVIGO DEL 18.07.2012: a sinistra il dott. Pietro Cecchi-nato (Dirigente della Direzione Piani e Programmi del Settore Primario della Regione del Veneto), a destra il sig. Eugenio Zaggia (Presidente del Coordinamento dei G.A.L. Veneti, del Consorzio di Bonifica Bacchiglione e del G.A.L. Patavino)

realizzazione di percorsi e itinerari ciclabili nel territorio dell’Antico Dogado. Nei prossimi mesi si svolgeranno le Commissioni Avepa-G.A.L. per l’approvazione delle graduatorie delle domande ammissibili. Tanta la soddi-sfazione al G.A.L. per i risultati raggiunti: “Non possiamo che esprimere soddisfazione – commenta Pier Luigi Parisotto, Presidente del G.A.L. – per gli esiti positivi ottenuti sul territorio. Il G.A.L. sta svolgendo un ruolo es-senziale per la crescita e lo sviluppo del mon-do rurale e contribuisce ad aiutare gli opera-

tori ad uscire da un momento difficile per la crisi economica. Auspichiamo, inoltre, che la finanziabilità di tutte le domande presentate permetta al nostro G.A.L. il raggiungimento

dell’obiettivo di spesa fissato dalla Regione pari al 75% entro il 31.03.2012”. L’attività del G.A.L. è in continuo fermento. A ottobre 2012 usciranno i bandi per incentivare le atti-vità turistiche con interventi sull’accoglienza, l’informazione e l’integrazione dell’offerta tu-ristica. I bandi saranno rivolti agli enti locali territoriali, alle associazioni agrituristiche, alle associazioni per la gestione delle Strade del vino e dei prodotti tipici, ai Consorzi di pro-mozione turistica e ai Consorzi di associazioni Pro Loco. Info G.A.L. Antico Dogado allo 041 461157, e-mail [email protected]. L’attività di sportello informativo viene fornita dal lu-nedì al venerdì dalle 8 alle 12 previo appunta-mento telefonico.

Il G.A.L. Antico Dogado, perno dello sviluppo rurale

Incontri - Ospiti stranieri al G.A.L.Diversi gruppi di stranieri hanno fatto visita al G.A.L. negli ultimi mesi. Il 6 luglio scorso un

gruppo di giovani polacchi è arrivato nell’ambito del progetto europeo “Connect4green-youth in action”. Questo scambio ha interessato 20 giovani (10 dalla Polonia e 10 dall’Italia) che per 8 giorni hanno sviluppato un programma indicando gli aspetti di maggior interesse nell’ambito delle sfide ambientali globali e cambiamento climatico. Il programma è stato basato su un mix di visite, di-scussioni ed incontri informali con giovani esperti nei vari settori. Lo scambio è avvenuto a Campa-

gna Lupia e ha coinvolto 10 ragazzi residenti con 10 ra-gazzi del comune polacco di Gora Kalwaria (cittadina a 20 km da Varsavia con 24 mila abitanti). Il 30 agosto una delegazione formata dai rap-presentanti dei G.A.L. estoni è stato accompagnato nel territorio alla scoperta del-le eccellenze naturalistiche presenti. Il gruppo ha dimo-strato interesse nel conosce-re la metodologia Leader in Italia e le strategie attuate in collaborazione degli stake-holder locali, per lo sviluppo del territorio attraverso l’uti-lizzo dei fondi comunitari.

Il G.A.L. Antico Dogado a Campagna Lupia

Il primo semestre 2012 si è chiuso con una pioggia di finanziamenti promossi dal G.A.L. Antico Dogado per la valorizzazione del ter-ritorio veneziano e padovano. Andiamo nel dettaglio. Grazie ai sette bandi pubblicati per la realizzazione di agriturismi e fattorie pluri-funzionali, per l’imboschimento e i migliora-menti paesaggistico-ambientali, il recupero

e la riqualificazione del patrimonio rurale, sono state ricevute 27 domande di contributo per una richiesta complessiva di oltre 1,3 mi-lioni di euro. Grande interesse è stato riscosso soprattutto dai bandi volti al recupero del patrimonio rurale. A questi finanziamenti si aggiungono 800 mila euro di contributo de-stinati alle Province di Venezia e Padova per la

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8 Mira88 Mira

Le aliquote Imu a Mira sono state riviste. Que-sta la decisione presa dalla maggioranza del Movimento 5 Stelle in una delle ultime sedute

del parlamentino comunale che si è tenuta a fine settembre. Di fatto: è stato confermato il 4,4 per mille sulla prima casa, ma con riduzioni in caso di presenza di disabili e invalidi. E’ stato aumentato il peso fiscale sulle case di lusso e su quelle sfitte. Previste riduzioni per le abitazioni date in affitto. All’8,6 per mille l’aliquota di base applicabile, tra l’altro, ad aree fabbricabili, terreni agricoli, negozi e laboratori. Abbassata dal 2 all’1 per mille l’aliquota per i fabbricati rurali ad uso strumentale. “L’obiettivo che ha presieduto la manovra – spiega l’assessore al Bilancio e ai Tributi Michele Gatti – è duplice: da un lato modulare le aliquote (a saldo zero) così da favorire alcune categorie di soggetti più deboli e altre situazioni meritevoli di attenzione, chiedendo un maggiore sforzo, ad esempio, ai possessori di abitazioni di pregio (categorie catastali A1, A8, A9) e ai possessori di case sfitte, dall’altro la necessità di fare fronte ad un gravoso, ulteriore, taglio dei trasferimenti dallo Stato per quasi 700 mila euro, non compreso nei tagli della spending review e co-municatoci a fine agosto. Le risorse aggiuntive sono state ottenute con l’innalzamento dell’8,2 all’8,6 per mille dell’aliquota base applicabile, tra l’altro, a terreni agricoli, aree fabbricabili, fabbricati destinati alla produzione, negozi e laboratori. In effetti c’e-rano margini strettissimi di manovra, ed è difficile fare scelte coraggiose nell’interesse dei cittadini e dei contribuenti, in un contesto in cui cambiano in continuazione le carte in tavola”. Ritornando alle scelte e andando nello specifico, per quanto riguarda la prima casa, si è mantenuta l’aliquota del 4,4 per mille, ma introducendo riduzioni (al 3 per mille) per le abitazioni dove è presente un disabile grave o un

invalido al 100%. Equiparata all’abitazione principa-le la casa, vuota, degli anziani che scelgono di porta-re la residenza nella casa di riposo. Aliquote ridotte rispetto a quanto approvato a giugno (dall’8,2 al 7,6 per mille)anche per le abitazioni oltre la prima casa che siano concesse in uso gratuito a parenti di primo grado (genitori, figli), escluse le categorie catastali A1, A8 e A9, e per le case concesse in affitto. Sensibile riduzione, dall’8,2 al 6 per mille, per le abitazioni date in affitto a canone concordato, mentre si è inasprita fino al 10 per mille la tassa-zione per quelle sfitte, per gli studi e per gli uffici. Ridotta, infine, dal 2 per mille stabilito dalla legge all’1 per mille, l’aliquota Imu per i fabbricati rurali ad uso strumentale. “Volevamo e potevamo fare di più – ha commentato il sindaco Alvise Manie-ro – se non fosse intervenuta la diminuzione dei trasferimenti comunicataci a fine agosto. In questo

contesto abbiamo cercato di recuperare quei fondi con un aumento del peso fiscale sulle abitazioni di pregio, gli studi e uffici, e le abitazioni sfitte, come incentivo alla locazione in risposta al grave problema abitativo che c’è nel nostro territorio e come elemen-to di dissuasione contro gli affitti in nero. L’impegno che prendiamo con i cittadini è di verificare, fin dal 2013 possibili correttivi “. Nel corso del dibattito il consigliere Mattia Donadel (Mira fuori del Comune) ha detto che si poteva fare di più. Critico, il commen-to dei rappresentanti del Pd che con Renato Martin e Gabriele Bolzoni hanno osservato come l’aumento dell’aliquota sulle unità immobiliari produttive pena-lizza un settore già in forte crisi e rischia di tradursi in una perdita di posti di lavoro. Al voto, c’è stato il sì dei consiglieri del Movimento 5 Stelle, l’astensione di Alessio Bonetto (Noi per Mira) e Mattia Donadel (Mira fuori dal Comune), il voto contrario del Pd.

di Alessandro Abbadir

Tasse Il sindaco Alvise Maniero e l’assessore Michele Gatti hanno illustrato i tributi per il 2012

Ricalibrate le aliquote Imu

Il municipio di Mira

All’8,6 per mille l’aliquota di base per aree fabbricabili, terreni agricoli, negozi e laboratori

Territorio

Problema amianto in Riviera. Si è costituita a Mira una se-zione separata dell’ Osservatorio Nazionale Amianto. Il problema degli esposti all’amianto è molto sentito in Riviera

e Miranese dove dai dati del dipartimento prevenzione dell’Ulss 13 le persone coinvolte dalle esposizioni all’amianto a causa del lavoro sono state oltre 1300 nel corso degli anni. Per monitorare il problema dell’esposizione a sostanze cancerogene è partito an-che il controllo degli esposti alle ammine aromatiche. Le patologie terribili più frequenti nel caso dell’esposizione all’amianto sono il

tumore “mesotelioma pleurico” che non lascia solitamente che pochi mersi di vita. Ma sono tante anche le recenti violazioni delle normative scoperte sul territorio. “A seguito alle segnalazioni e alle successive ispezioni del nucleo dei vigili urbani di Mira - spiega il presidente della sezione Fabrizio Melodia - in cui sono state riportate alla luce numerose violazioni riguardo alla presenza dell’amianto nel territorio delle frazioni miresi, di Marano, Bor-biago e Gambarare, un nucleo di cittadini ha deciso di riunirsi e formare una sezione dell’Ona”. Chiaro lo scopo del comitato. ”Lo

scopo del Comitato Osservatorio Nazionale Amianto Provinciale di Venezia - dice - è vigilare, prevenire, assistere tutti coloro che direttamente e indirettamente hanno avuto problemi e malattie correlate alla presenza illegale di amianto nel territorio. Attraverso iniziative di sensibilizzazione in luoghi pubblici, scuole e sportelli informativo, i membri vigileranno e segnaleranno tutte le situazio-ni potenzialmente illegali e pericolose in materia di amianto e di violazione generale del rispetto dell’ambiente e della salute della cittadinanza”. Info: [email protected]

newS SalutenaSce una nuoVa Sezione oSSerVatorio nazionale amianto

A.A.

segue da pag. 1

Nel 2010 (ultimo dato disponibile riferito ai bilanci di previsione) le uscite complessive delle Regioni hanno superato i 208,4 miliardi di euro. Questi risultati emergono da una nostra

analisi dei bilanci regionali. In una fase in cui molte Amministrazioni sono fi nite nell’occhio del ciclone per aver compiuto delle spese “non giustifi cate”, abbiamo voluto invece porre l’attenzione sull’importan-za di questa istituzione, analizzandone l’andamento della spesa di ogni singola funzione. Con l’approvazione della riforma del Titolo V° della Costituzione avvenuta nel 2001 l’Italia ha assunto un assetto istituzionale decentrato. In precedenza, i poteri delle Regioni erano esplicitamente citati nella Costituzione, mentre lo Stato aveva la competenza su tutte le altre materie. La riforma del 2001 ha capo-volto la situazione: lo Stato è titolare di alcune materie espressamen-te citate nella Costituzione - come la giustizia, la difesa, la politica estera – mentre alle Regioni sono stati attribuiti i poteri su tutte le altre funzioni non esplicitamente riservate allo Stato. Pur riconoscen-do che perdurano sprechi, sperperi e ineffi cienze che vanno assolu-tamente eliminati, nell’ultimo decennio l’aumento della spesa delle Regioni è imputabile al nuovo ruolo istituzionale conferitogli e dalle nuove competenze assunte. In primis la gestione e l’organizzazione della sanità, ma anche dell’industria e del trasporto pubblico locale. Vi sono poi alcune materie nelle quali le Regioni hanno oggi una potestà esclusiva, mentre in precedenza dovevano sottostare ai limiti normativi dello Stato. Tra queste ricordo l’artigianato, l’agricoltura, il commercio, la formazione professionale, il turismo e l’ambiente.

Infi ne, vi è una terza ragione che ha fatto impennare la spesa: mi riferisco, in particolare, ai maggiori costi socio-sanitari che le Re-gioni hanno dovuto farsi carico a seguito dell’invecchiamento della popolazione e per fi nanziare le misure a sostegno della popolazione straniera giunta nel nostro Paese. Non è un caso che nel decennio scorso la voce di spesa cresciuta di più sia stata quella riferita all’as-sistenza sociale (+154,4%). A livello di singola Regione, invece, la spesa pro capite più elevata si registra in Valle d’Aosta, con un impor-to pro capite pari a 13.139 euro. Seguono la Provincia autonoma di Bolzano, con 9.544 euro, e quella di Trento, con 8.860 euro. Le più parsimoniose, invece, sono le Marche, con 2.583 euro di spesa pro capite, la Puglia, con 2.342 euro e la Lombardia, con 2.202 euro.

*Segretario CGIA di Mestre

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999Mira

Un fortunale a fine settembre si abbatte a Mira con vento fortissimo pioggia e grandine, e il territorio soffre danni a

strutture e colture per milioni di euro. Un evento questo, che fa il bis a quello capitato a fine agosto. Sono andate in sofferenza con allagamenti e decine di alberi abbattuti soprattutto le zone di Oriago, Malcontenta e Gambarare. Le sei squadre della Protezione civile dell’area, con 19 volontari oltre ai 5 dell’Alta (Associazione Lagunari), sono subi-to intervenute: sulla regionale 11 a Oriago, all’altezza di Villa Allegri dove la situazione

era più pesante, ma anche in via Sabbiona, in via della Stazione, in via Lago di Albano, in Riviera Malibran a Malcontenta, in Riviera Bosco Piccolo, in via Ca’ Balletto, via Cado-re, via Caleselle di Oriago, via Alberoni e via Bernini. Il lavoro di sgombero di materiali e taglio di alberi e di rami è proseguito per giorni, con la pulizia anche di numerose ca-ditoie, bloccate da fogliame e detriti. I danni sono pesanti, sia nelle aree verdi comunali che in molti giardini privati. I residenti non ri-sparmiano però critiche al comune sulla que-stione degli alberi in villa Allegri, segnalando

come sia da anni che è chiesto l’intervento dell’ente locale per le piante mal conservate nel giardino secolare di villa Allegri. L’albero da villa Allegri si è schiantato sulla regionale 11 rischiando di centrare un bus. Solo in via Pertini a Mira Porte una quindicina di alberi piantati a lato strada sono stati sradicati. Problemi anche nella zona di via Seriola Veneta fra Mira Porte e Malcontenta, dove una decina fra pioppi e salici è finita dentro al corso d’acqua rischiando di ostruire il de-flusso delle acque. Il forte vento e pioggia si è portato con se anche tanta grandine che

ha distrutto le coltivazioni orticole della zona a sud della regionale 11. Un bilancio per il comparto agricolo lo fa Paolo Capuzzo re-sponsabile Coldiretti della Riviera. Per Coldi-retti ci sono danni che arrivano quasi a due milioni di euro. “Abbiamo avuto danni alle coltivazioni orticole - specifica Capuzzo - in 6 importanti aziende. Danni alle strutture, con tetti scoperchiati e animali a cielo aper-to in due allevamenti. Danni anche per le

coltivazioni di soia ancora da raccogliere e tardiva. Visti i danni alle strutture, chiedere-mo lo stato di calamità”. Problemi minori si erano avuti a fine agosto. In quel caso era volato via il tetto di una scuderia di cavalli. Per Coldiretti questi danni si sommano oltre a quelli del fortunale di agosto anche a quelli che si erano verificati a causa della forte sic-cità, in tutto il periodo estivo sia in Riviera del Brenta che nel Miranese.

di Alessandro Abbadir

In sofferenza con decine di alberi abbattuti e allagamenti, le zone di Oriago, Malcontenta e Gambarare

Territorio Un nuovo fortunale si abbatte nel centro rivierasco

Maltempo, danni per milioni

Un albero abattuto a Mira Porte

Continueranno per tutta ottobre gli sfalci sui canali Navi-glio, Taglio e Novissimo da parte del Genio Civile per sradicare la ninfea infestante la “Ludwigia Grandiflora”.

Gli interventi programmati già partiti dureranno complessiva-mente un mese con sfalci e manutenzioni prevalentemente

lungo il canale Taglio. Le piante avevano coperto quasi del tutto il corso d’acqua durante l’estate. Il lavoro più grosso nello specifico riguarda il tratto che va da Mira Taglio a Marano, all’incrocio con via Caltana. Fra le accuse fatte al Genio Civile per la condizione in cui versano i canali, c’è anche quella di aver tralasciato lo scavo dei fondali ed aver causato una scarsa circolazione dell’acqua. Ci sarà così traffico a senso unico alter-nato in via Argine Destro Canale Taglio, da Mira a Marano. Per

favorire il lavoro dei mezzi meccanici e garantire la sicurezza della circolazione in via Argine Destro Canale Taglio, il senso unico alternato sarà regolato da un impianto semaforico e/o movieri. La limitazione del traffico, è prevista dalle ore 7 alle 18, e resterà in vigore fino alla conclusione dei lavori prevista per il 31 ottobre. La disinfestazione poi dovrà riguardare anche il canale Novissimo e il Naviglio, corsi d’acqua dove la pianta si è propagata dal Taglio. A.A.

Sfalci contro la pianta infeStante

Ambiente

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10 Campolongo101010 Campolongo

Il comune di Campolongo Maggiore non ci sta. Sulla questione dell’autovelox che intendeva mettere lungo la Strada dei Vivai andrà in Procura. Per l’amministrazione di centrosinistra guidata

dal sindaco Alessandro Campalto, la questione della sicurezza nel campo della viabilità è prioritaria. A spiegarlo è lo stesso primo cittadino che dall’Anas ha ricevuto un no secco alla sua richiesta ufficiale. Sulla Strada dei Vivai in 3 anni, da quando è stata aperta, sono morte 9 persone. L’ultima questa estate, una infermiera origi-naria di Sottomarina centrata dall’auto di un pregiudicato di Pado-va che ha fatto un sorpasso azzardato. “Anas e Prefettura – spiega Campalto – nonostante le mie ripetute richieste hanno rifiutato di apporre sulla super strada dei Vivai, nel tratto di competenza del Comune di Campolongo, un autovelox nonostante si siano verificati incidenti mortali. Non accetto questa decisione e segnalerò alla Pro-cura della Repubblica questa condotta. Ognuno si prenda le proprie responsabilità”. Campalto da mesi si batte affinché, dopo le stragi di giovani degli anni scorsi, venga collocato nel tratto che collega Piove di Sacco alla zona industriale di Padova un autovelox fisso. “Anche prima degli ultimi pesantissimi incidenti – dice – mi sono attivato con la richiesta per il collocamento di un autovelox fisso all’innesto della Vivai a Campolongo. Qualche settimana fa ho rice-vuto il rifiuto ufficiale dell’Anas alle mie istanze. Istanze che erano state fatte proprie da tantissimi residenti con petizioni depositate in comune. Dal 2009, anno in cui la superstrada è stata aperta,

si sono verificati 11 gravissimi incidenti, nove morti in tre anni”. Le motivazioni con cui l’Anas ha rigettato la richiesta sono che: “la Prefettura non autorizza il collocamento di un autovelox fisso che faccia di fatto rispettare il limite dei 70 chilometri all’ora, perché non ci sarebbero i presupposti viari e anche perché esistono del-le piazzole di sosta. Piazzole dove collocare eventualmente degli autovelox e telelaser mobili controllati direttamente dalla polizia municipale”. L’unico autovelox fisso in zona è quello sulla Romea a Lova di Campagna Lupia. Per Campalto è un ragionamento assurdo. Il sindaco, infatti, sottolinea come il comune abbia in tutto tre vigili urbani, che certamente non si possono mettere intere mattinate all’autovelox.

di Alessandro Abbadir

Rifiutata da Anas la richiesta di apporre un autovelox. Ci sono stati 9 morti in tre anni

Viabilità Il sindaco Alessandro Campalto punta i piedi

“Strada dei Vivai, si va in Procura”

Un’immagine della strada dei Vivai

Da settembre, 4 giovani sono impegnati nei due progetti di Servizio Civile del Comune di Campolongo Maggiore: “Emozioni per crescere” in attività connesse alla cultura e alla Biblioteca comunale e “Il Tempo reale”, cioè in attività e progetti dei Servizi

Sociali. I volontari hanno iniziato il servizio, incontrando la giunta comunale che li ha ringraziati per la scelta di impegno solidaristico a favore della comunità di Campolongo e ha ribadito loro la propria attenzione verso il Servizio Civile, istituto di cui il loro Paese è stato promotore e che resta una risorsa sociale, come opportunità di democrazia partecipata ed esperienza di cittadinanza attiva per i giovani. “Il servizio civile - spiega il vicesindaco Andrea Zampieri - dura 12 mesi, comprende anche percorsi di formazione, legati al servizio civile ed allo specifico progetto, e per chi vi accede è previsto un assegno mensile di euro 433,80, erogato direttamente dal Ministero dell’Interno. Entro il prossimo mese di ottobre, sarà presentato dal Comune un nuovo progetto che, se finanziato dal Ministero, consentirà il proseguimento dell’esperienza di Servizio Civile anche nel prossimo anno. Una esperienza importante che permette ai nostri giovani di essere occupati in un periodo di crisi come que-sto, e far funzionare importanti servizi che altrimenti non potrebbero continuare”. Sempre a Campolongo, si è svolta ai primi di ottobre la settimana web e anche in questo caso sono stati tantissimi i giovanià, che hanno partecipato ai corsi gratuiti.

SOCIALE SERVIZIO CIVILE, SI RIPARTE

A.A.

Positivo il bilancio del la 4 “Festa dell’Artigianato Artistico e dell’Innovazione” che si è tenuta a Mira in Villa dei Leoni e in Villa Widmann nelle scorse settimane. E’ stato un evento

organizzato dall’associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” che ha sedi a Mira, Dolo e Campolongo Maggiore. La festa dell’Artigianato, infatti, è stata anche un’occa-sione per fare un bilancio dell’attività annuale dell’associazione di categoria e aiutare l’associazione Affari Puliti di Campolongo Maggiore. “Rappresentiamo – ha detto il segretario dell’Associa-zione Franco Scantamburlo – 1100 aziende artigiane dell’area dei 10 comuni della Riviera. Quest’anno abbiamo avuto oltre 100 nuove iscrizioni (nuove attività prevalentemente) a fronte di una cinquantina di cancellazioni (chiusura e cambio attività). Nono-stante questo periodo di crisi, siamo usciti rafforzati da questa sfida e siamo sempre più impegnati a garantire alle imprese il giusto accesso al credito che devono avere per poter potenziarsi e

investire in innovazione. Per potenziare la vocazione di vendita dei prodotti sui mercati esteri, abbiamo realizzato lo sportello estero”. Scantamburlo va nel dettaglio. “Per valorizzare questo servizio – spiega – capace di caratterizzare il legame indissolubile tra la produzione artigiana e la città lagunare, abbiamo promosso la partecipazione alla Italian Fashion Week di Dallas negli Stati Uniti che si terrà dal 25 al 28 di ottobre, di 7 aziende della filiera cuoio-calzatura e abbigliamento della Riviera del Brenta e di Venezia. Inoltre parteciperemo, per il settore casa, alla prossima Fiera di Padova “Casa su Misura”. Sempre nel settore casa, grazie ad un progetto di internazionalizzazione che coinvolgerà un gruppo di nostre imprese associate, saremo presenti in Marocco alla fiera di novembre che si terrà a Casablanca, come viatico per espandere le opportunità in tutto il nord Africa. Coerentemente l’Associazione condivide il progetto di costituzione della Città Metropolitana di Venezia, con le sottolineature e specificità riconducibili al proprio ruolo di rappresentanza del mondo artigiano e della piccola e me-dia impresa”. Tornando alla Festa dell’artigianato, c’erano 300 persone alla “Serata di Gala” che si è tenuta in villa Widmann con cena e musica, per contribuire alla realizzazione con una raccolta fondi del “Giardino della Legalità” che sarà costruito a Campolon-go. Una serata questa che è stata organizzata in collaborazione con l’associazione Affari Puliti di Campolongo Maggiore, associa-zione che gestisce l’ex Villa del boss Felice Maniero. Affollatissima la cerimonia di chiusura della festa, e la premiazione del concorso fotografico “Fotografa la tua Arte”. Concorso a cui hanno parte-cipato oltre 60 aziende artigiane e che ha visto la visita di quasi mille persone alle sale espositive di villa dei Leoni in tre giorni in cui si potevano ammirare le fotografie. Il concorso è stato vinto dalla fotografia dell’azienda di Mira “Polycoperture” per la tecnica ed estetica, di Emanuele Polato.

economia

4 Festa dell’Artigianato

“SONO 1100 LE AZIENDE DEL COMPRENSORIO”

R.P.

Un momento della cena pro Affari Puliti

Ha vinto il concorso uno scatto fotograficodi Polycoperture di Emanuele Polato

In breveCittadinanza onoraria anche a Di Matteo

Luciano Silvestri di Auser ed Oriana Boldrin di Mondo di Carta, chiedono al Sindaco Alessandro Campalto di

concedere la cittadinanza onoraria ai magistrati palermi-tani Antonio Ingroia ed Antonino Di Matteo, magistrati in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata.

La richiesta è stata protocollata in comune nelle scorse settimane.

Furti nelle abitazioni

La pantera Viper con CelentanoViper, maschio, ha 10 anni di età ed è un leopardo nero, ma per tutti è la pantera nera protagonista del video che

lancia il programma “Rock Economy” Il programma va in onda ad ottobre direttamente dall’arena di Verona con Adriano Celentano che per l’occasione ha girato un video.

La pantera Viper, con il suo “trainer” nonché padre adottivo Gianni Mattiolo, viene dal Tiger Experience di

Campolongo Maggiore ed è protagonista del video.

Furti nelle abitazioni fra Campolongo, Campagna Lupia nelle ultime settimane. A Campagna Lupia nella frazione

di Lughetto nella zona di via Marzabotto i ladri hanno e portato via oggetti di valore da dentro casa di due

anziani. Altre abitazioni, questa volta a Campolongo, sono state visitate dai ladri che si sono concentrati su

motori e attrezzi da giardino

Una volontaria aiuta un’anziana in difficoltà

Page 15: La Piazza della Riviera est - 2012sett n121

Festival dedicato ai luoghi leggendarie misteriosi del Veneto

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IL 21 NOVEMBREsi festeggiala Madonnadella Salutea Dolo

Page 16: La Piazza della Riviera est - 2012sett n121

La chiesetta di Lugo di Campagna Lu-pia di epoca medievale (1200), sarà restaurata. Un restauro che si è reso

necessario dopo le scosse di terremoto dello scorso maggio. Questa la notizia che è stata data direttamente dal sindaco Fabio Livieri nel consiglio comunale che si è tenuto a fine settembre in municipio. Il progetto del restauro della chiesetta di Lugo è co finan-ziato dal Gal Antico Dogado che ha sede nella frazione di Lova nella vecchia casa del Magistrato alle Acque. Il costo complessiva-mente prevede un intervento da 120 mila euro, di cui 50 mila li metterà fuori diret-tamente il comune. L’ultimo intervento alla chiesetta che è punto di riferimento anche della frazione di Lughetto e che ora è un museo, era stato fatto più di venti anni fa. Ma cosa si farà? Si interverrà principalmen-te per stabilizzare il tetto che si è inclinato. Per evitare crolli deve essere sostenuto. Ma non è solo il corpo centrale della chiesa che sarà oggetto delle attenzioni del restauro. Ci sarà anche la torre campanaria. Prima sarà rifatto l’intonaco e poi il rifacimento del tet-to. Prima di partire si dovrà aspettare qual-che mese in modo che il progetto compia il suo naturale iter. “Questo intervento - ha spiegato il sindaco Fabio Livieri durante la seduta del parlamentino cittadino - è infatti molto richiesto sia dai cittadini che da opera-tori turistici e culturali. Nelle vicinanze della

chiesetta di Lugo sono stati trovati molti re-perti di tutte le epoche da quella romana a quella medievale. Sono state trovate tante monete antiche”. Ma in consiglio non si è parlato solo della chiesetta di Lugo. E’ stato annunciato, infatti, l’abbattimento di edifici rurali fatiscenti la cui area sarà recuperata per costruire edifici residenziali che potranno essere anche più ampi dei vecchi edifici ora in rovina. Si è parlato infine di tasse. A diffe-renza dei paesi limitrofi a Campagna Lupia l’Imu resterà ferma al minimo e cioè al 4 per mille. Così resterà ai minimi l’aliquota Irpef e l’Imu per la seconda casa. Fra gli in-terventi infine, che proseguiranno in questo scorcio di fine 2012 ci sarà la sistemazione del centro di Lughetto. Questo intervento prevede anche la risistemazione fognaria delle strade e la messa in sicurezza dei corsi d’acqua e canalette che sono straripate nel 2007. Il comune di Campagna Lupia negli interventi programmati ha attentamente seguito le indicazioni che sono venute dai cittadini.

di Alessandro Abbadir

La struttura medioevale era stata colpita dal terremoto dello scorso maggio. Sarà rifatto il tetto

Lavori Approvato in consiglio comunale un progetto finanziato dal Gal

La chiesetta di Lugo sarà restaurata

La chiesetta di Lugo

Da Lova di Campagna Lupia a Bor-biago di Mira sugli asini. Ma il percorso era partito prima. Questa

l’iniziativa messo a punto, la “Compa-gnia dei Cammini” in occasione della terza Conferenza Internazionale sulla Decrescita che si è tenuta a settembre a Venezia. Il gruppo è partito da Ferrara con 5-6 asini in 15 persone ed è arrivato a Lova di Campagna Lupia presso la Fat-toria Didattica “La Vaccheria”. Si è trat-tato di un gruppo di viaggiatori lenti che hanno voluto sottolineare l’importanza di mantenere integro il paesaggio rura-le da Lova a Borbiago di Mira lo stesso sui cui passerà la Romea Commerciale e il suo innesto al Passante. A sostenere il gruppo c’era il movimento Opzione Zero che ha collaborato con il Circolo di Legambiente di Piove di Sacco (Pd), L’Arca di Noè, e con i referenti della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) per dare il benvenuto all’eterogeneo gruppo di camminatori e contribuire alla buona riuscita di questa iniziativa. “E’ stato percorso - spiegano gli attivisti di Opzio-ne Zero - l’argine del Taglio Nuovissimo del Brenta, uno dei luoghi simbolo delle nostre battaglie: la Romea Commercia-le prevede infatti un tracciato parallelo all’attuale statale. In questa occasione, uomini e animali hanno tracciato, con implacabile lentezza, un cammino sim-bolico che ribadisce ancora una volta un vigoroso No alle Grandi Opere, inutili e devastanti e un altrettanto sonoro si’ a un cambiamento di rotta necessario che si incentri sulla sostenibilità in tutte le sue declinazioni, dalla mobilità alle co-munità”. Il gruppo è stato poi ricevuto dal sindaco di Mira Alvise Maniero.

a loVa con gli aSini

newSDecrescita

S.H.

L’ultimo intervento risale a più di 20 anni fa, ora l’edifico è un museo

12 Campagnia Lupia121212 Campagnia Lupia

Page 17: La Piazza della Riviera est - 2012sett n121

Il comune di Camponogara sta realizzando alcune opere per il proprio territorio, compa-tibilmente con le poche risorse a disposizione.

Tra i lavori portati a termine, durante il periodo estivo, ci sono alcuni interventi pubblici sia su edifici sia su viabilità comunale e provinciale. Per quanto riguarda gli edifici, è stata sistemata la scuola media Gramsci con il rifacimento della pavimentazione e la tinteggiatura della palestra per un costo complessivo di 40 mila euro. “Si è provveduto e stiamo provvedendo a rifare la se-gnaletica verticale e orizzontale di alcune strade comunali e anche di quelle “Provinciali” – dice il sindaco Gianpietro Menin – questi lavori garanti-ranno la circolazione in sicurezza anche in vista della stagione invernale”. I prossimi lavori saran-no eseguiti al Palazzetto dello sport di Prozzolo: sarà messa in sicurezza la struttura, per il rilascio del certificato di prevenzione incendi e l’adegua-mento per attività di pubblico spettacolo. Il costo dei lavori ammonta a 140 mila euro. Si è con-cluso, in breve tempo, l’ultimo tratto della pista ciclabile di via Dante Alighieri di Premaore, che collega la Via Cornio con la Chiesa. Con il com-

pletamento della pista ciclabile, le due zone di Premaore sono più vicine e i ciclisti possono spo-starsi in piena sicurezza. Questo lavoro è costato 70 mila euro. Con l’approvazione del progetto esecutivo/definitivo, si daranno avvio ai lavori della costruzione della rotatoria tra via Giovan-ni XXIII, Via Amalfi e Via Pisa, per un costo di 85 mila euro. Le strutture attuali della rotatoria saranno spostate nell’incrocio di Campoverardo per realizzare in modo sperimentale la nuova rotatoria tra Via Giovanni XXIII, Via Crociata, Via D. Menin e Via S. Pellico, al fine di eliminare il semaforo, ridurre la velocità dei veicoli mettendo così in sicurezza la zona. In via F.lli Cervi si stan-

no ultimando i lavori di scavo, che prevedono la sistemazione idraulica di scavo del fossato e la pulizia delle condotte nei tratti tombinati lungo la strada pubblica. Al fine di ridurre il rischio di allagamenti, questi lavori sono stati fatti con l’impegno economico dell’amministrazione e dei cittadini. Il sindaco conclude dicendo che il Comune ha recuperato la somma che mancava per chiudere l’impegno per l’approvazione del progetto esecutivo, quindi darà avvio entro fine anno alla gara per l’affidamento dei lavori di ampliamento del cimitero di Prozzolo, lavori che costeranno 500 mila euro.

di Roberta Pasqualetto

In via Fratelli Cervi si stanno ultimando i lavori di scavo per la sistemazione idraulica

Lavori pubblici Sindaco e assessori illustrano il programma degli interventi

Palazzetto e strade, cantieri al viaAl teatro Dario Fo di Campo-

nogara arriva: “A Scuola senza misura”, la nuova

stagione di teatro ragazzi rivol-ta alle scuole della Riviera del Brenta che partirà mercoledì 17 ottobre. Gli spettacoli in pro-gramma sono 6, la rassegna è ideata dall’attore Mattia Berto e promossa dall’associazione “Punto a Capo” con la collaborazione del Comune di Camponogara. La programmazione prevede due periodicità: ottobre-novembre e marzo-aprile 2013. La rassegna si rivolge agli stu-denti delle scuole di tutti i comuni della Riviera del Brenta: Dolo, Stra, Camponogara, Fiesso D’Artico, Campolongo Maggiore, Campagna Lu-pia, Fossò, Vigonovo in un’ottica di valorizzazione delle risorse culturali del territorio. Gli spettacoli sono divisi in tre gruppi per ogni fascia di età, due per la scuola dell’infanzia, due per la primaria e due per la scuola secondaria di primo grado. Le rappresentazioni sono a cura di compagnie venete professioniste, quali: Tam Teatro Musica, Il libro con gli Stivali, Glossa Teatro, Ullalà Teatro, Danza storie-Wanda Moretti e Roberto Cuppone. Gli spettacoli sono: “Pollicino non ha paura dell’orco” per i bambini dai 4 agli 11 anni, Storia di una sirenetta per la scuola dell’infanzia, “Aeriforme e Picablo” per la scuola primaria; “Pigafetta” e “Da grande voglio essere felice” per la scuola secondaria di primo grado. Gli insegnanti che vogliono portare i propri alunni a vedere gli spettaco-li, possono prenotare direttamente all’associazione Punto a Capo 041 5139955, chiamando il martedì dalle 10 alle 13 e il giovedì dalle 15 alle 17. Il costo del biglietto per ogni bambino è di 4 euro.

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Al teatro Dario Focartellone per le Scuole

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Page 18: La Piazza della Riviera est - 2012sett n121

Apt, approvato in provincia un bilancio colpito da tagli al personale e meno trasferimenti statali. All’ordine del

giorno le scorse settimane c’era l’ approva-zione del piano programma, bilancio annua-le e pluriennale 2012/2014 dell’Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Ve-nezia. Hanno partecipato ai lavori l’assesso-re provinciale al Turismo Giorgia Andreuzza, il Direttore Apt Tullio Galfrè, e il dirigente del servizio Turismo Roberto Favarato” Il bilan-cio complessivo dell’azienda di promozione turistica – ha detto la Andreuzza-è di 5 mi-lioni e 300 mila euro (meno 8,2% rispetto all’anno scorso) ed è dovuto anche alla riduzione dei trasferimenti della Regione del Veneto. Questo ha comportato da una parte il potenziamento dell’attività commerciale del 10% (accoglienza al turistica, visite, biglietteria, trasporti, noleggio sale, progetti comunitari di promozione del territorio) e dall’altra una riduzione dei costi che sono stati individuati nella riduzione del costo del personale, con l’applicazione del contratto degli enti locali, nonché di altri interventi di

riduzione dei costi”. Altro elemento impor-tante per l’assessore è stata la revisione dell’articolazione sul territorio degli uffici di informazione turistica (Iat) sulla base anche di quanto disposto dalla Regione, che ha invitato la Provincia a razionalizzare l’offerta del servizio e a individuare una sta-gionalità (per esempio garantire l’apertura degli uffici nelle spiagge durante la stagione estiva) mantenendo comunque l’attività di supporto e di presidio amministrativo per gli operatori economici tutto l’anno. ”Ricordo infine- conclude Andreuzza - che il trasferi-mento dei fondi della Regione è stato ridot-to della metà rispetto all’anno scorso. Solo in seguito alla pressione dell’Unione delle Province del Veneto, sono state destinate risorse aggiuntive. Inoltre per la prima volta la Regione ha accettato il principio che la ripartizione dei fondi avvenga sugli effettivi flussi turistici del territorio. La nostra Pro-vincia quindi è passata da una ripartizione del 34% al 55% visto che il nostro territorio registra chiaramente la maggior parte dei flussi turistici del Veneto”.

APT TAGLI AL BILANCIO

14 Territorio141414 Territorio

Turismo sostenibile, anche la Riviera del Brenta è pronta dare il suo contributo con iniziative ad hoc, e promuovendo

percorsi che portino a valorizzare il pae-saggio e le ricchezze architettoniche ed ambientali senza una permanenza mordi e fuggi. E’ in questa direzione che è an-dato a settembre il tour educativo rivolto ad amministratori e operatori turistici del comprensorio dei 10 comuni, per favorire lo sviluppo del turismo sostenibile in un periodo sostanzialmente breve. “Abbiamo voluto questo percorso- spiega l’assessore provinciale al turismo Giorgia Andreuzza - per lanciare l’idea che per valorizzare il territorio serve lo sforzo di tutti e si deve puntare a offrire, insieme alle ville, anche le risorse gastronomiche e ambientali di cui questa zona è ricca”. Sulla stessa linea il sin-daco di Fiesso Andrea Martellato, il vicesin-daco di Mira Nicola Crivellaro, e l’assessore di Dolo Mario Vescovi. Al tour che fa parte del progetto finanziato con fondi comunitari “Susten” (voluto dalla provincia e da sei re-

altà turistiche europee), hanno partecipato 45 operatori turistici della Riviera. “Questa esperienza vuole rappresentare – ha spiega-to l’assessore provinciale- un’occasione per coinvolgere tutti gli operatori del territorio e condividere strategie di sviluppo dell’area rivierasca quale modello di meta turistica sostenibile. Abbiamo ottenuto in ciò molto interesse degli imprenditori del settore ed adeguamenti a breve di strategie ricettive e commerciali”. Fra le realtà da sostenere ci sono anche qui i bed and breakfast e cam-peggi. Alcuni campeggi sono molto forti ad esempio nell’area di Malcontenta e Fusina e Ca’ Sabbioni a ridosso della laguna. Sull’im-portanza dei campeggi l’assessore Andreuz-za si era soffermata in un recente convegno. “Alcuni camping- ha detto- hanno presentato buoni esempi che garantiscono al territorio una leadership a livello internazionale. In questa ottica i dati sui flussi parlano chiaro: con un costante aumento dei turisti il settore extra-alberghiero rappresenta il 34% degli arrivi ed il 58% delle presenze provinciali sia

nel 2011 che nel primo semestre del 2012. Sebbene ci siano ancora degli impegni da as-sumere, la partecipazione di partner europei quali la Grecia, la Slovenia, i paesi dell’area del Mediterraneo, garantiscono al progetto comunitario valore ed affidabilità”. In Rivie-ra del Brenta, assessori, operatori turistici e commerciali si sono resi conto da tempo che non esistono solo le bellezze architettoniche che si trovano lungo il Naviglio del Brenta, ma anche realtà contigue come quelle lagu-

nari di Valle Averto a Campagna Lupia, e nelle aree delle casse di Colmata D- E a Mira a Giare e Dogaletto. Non mancano però le richieste. Arriva forte la richiesta degli ope-ratori del gruppo Git (Gruppo imprenditori turistici affiliato a Unindustria) che chiedono che i Comuni completino i percorsi ciclabili lungo il Naviglio del Brenta da Stra fino a Fusina. Questo progetto permetterebbe uno sviluppo importante ad esempio, di un setto-re in espansione come il cicloturismo.

di Alessandro Abbadir

Il settore extra-alberghiero rappresenta il 34% degli arrivi ed il 58% delle presenze provinciali

Territorio 45 operatori a sostegno del progetto Susten

Turismo sostenibile, risorsa per il futuroAnche quest’anno il premio “Riviera

Pulita” arrivato alla terza edizione ha suscitato grande entusiasmo da

parte dei residenti della Riviera del Brenta che sempre più stanno contribuendo a far diventare interi tratti di riva del Naviglio dei veri e propri giardini. Il tema della sal-vaguardia delle rive e delle aree di sosta è un argomento ormai attuale in quanto è il primo biglietto da visita che incontra il turista che attraversa la Riviera del Brenta in barca e con la propria auto. Il Gruppo Imprenditori Turistici Riviera del Brenta se-zione Turismo Confindustria Venezia, che da anni si occupa dello sviluppo turistico di questo territorio, con il portavoce Gabriele Baldan è convinto che soltanto attraverso una maggiore attenzione verso l’acco-glienza del turista, sarà possibile vincere la concorrenza delle altre ben note località turistiche presenti in Italia frequentate du-rante i week end. I premi selezionati dagli imprenditori e dalle amministrazioni sono per 12 persone e comprendono viaggi. Verranno consegnati a breve in occasione della presentazione della seconda edizione di Riviera a Lume di Candela nelle prossime settimane.

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Nonostante gli ulteriori tagli alle finan-ze comunali imposti dal Governo, anche la nuova amministrazione di

Mira ha deciso di continuare a puntare con forza sulla cultura e sul Teatro Villa dei Le-oni, che anche per la stagione 2012-2013 si propone come uno dei poli culturali più vivi, interessanti e frequentati del Veneto. La proposta de la Piccionaia–I Carrara (che ha rinnovato la convenzione con il Comu-ne) per gli appuntamenti serali con l’ormai tradizionale cartellone di prosa prevede un programma di livello nazionale con graditi ritorni di attori e compagnie che mancava-no da un po’ di tempo sul palcoscenico di Mira, per un mix di artisti di fama consoli-data, nomi di primo piano e talenti emer-genti della scena contemporanea.

A fianco del cartellone principale, anche quest’anno troverà spazio la seguitissima (record di presenze e abbonamenti nella scorsa edizione) proposta domenicale per le famiglie, in cui genitori, nonni e bambini vivono assieme l’esperienza dell’andare a teatro.

E poiché teatro è sinonimo anche di educazione e formazione, La Piccionaia–I Carrara propone per il 2012-2013 il nuovo programma di teatro scuola dedicato agli istituti del territorio.

Non mancheranno poi le sorprese e, come sempre, le promozioni per il pubbli-co, con formule e percorsi di abbonamento personalizzati.

Nomi, contenuti e programmi della nuova stagione teatrale di Villa dei Leoni, verranno presentati in conferenza stampa entro la metà di ottobre.

Intanto a Mira a Villa dei Leoni resta aperta la Mostra antologica (1962-2012) di opere pittoriche e scultoree degli artisti Gilbert Angi e Sandra Beorchia.

La mostra, che ha il patrocinio del Comune di Mira, rimarra aperta fino al 10 ottobre. Orario: 16-19 feriali, e 10-12.30 e 16- 19 alla domenica.

Ancora Angi, ma anche Paolo Moro, Paolo Pompei, Vinicio Stocco e Paola Zago, sono protagonisti della quarta rassegna d’arte proposta dall’Associazione Noi Bor-biago presso il Centro Civico della frazione mirese, in via Botte 1. Fino a metà ottobre.

di Antonio Tosi

A fianco del cartellone principale ci sarà la proposta domenicale per le famiglie

Mira A Teatro Villa dei Leoni confermata la gestione alla compagnia Piccionaia I Carrara

Teatro, l’esperienza continua

Due immagini della struttura mirese

L’associazione “Gli amici di Mara-no” è ormai una realtà consolidata sul territorio, è nata nel 1991 e si

occupa di eventi culturali nella frazione mirese; il programma di fine anno preve-de una serie di appuntamenti. Si è tenuta una gita enogastronomica culturale a So-ave e Monti lessini. Durante la giornata si visiterà la città di Soave, il ponte di Veja, un rinomato caseificio e un’azien-da vitivinicola di Gambellara (iniziativa riservata ai soci). Domenica 21 ottobre si terrà la tradizionale Festa di Autunno. Questa iniziativa si svolge nella piazza del paese dove si potranno gustare dol-ci e prodotti tipici dell’autunno inoltre, attraverso le donazioni dei partecipanti, si sosterrà l’adozione a distanza di due bambini del Mozambico. E’ prevista la rappresentazione della nuova commedia della compagnia teatrale maranese “I mejo che ghemo”. Nel mese di novem-bre, nei giorni 9, 16 e 11 si terranno un ciclo di proiezioni “Esperienze di Viag-gio”; documentazioni che raccontano i viaggi e le bellezze esplorate da alcuni maranesi; tra i luoghi: la Cambogia, il Myanmar, il Messico e il Polo Nord. Questi appuntamenti sono ospitati presso il teatro “Cardinale La Fontaine” di Ma-rano. “A fine settembre si è tenuta una passeggiata a Venezia con il libro-gioco “The Ruyi” – dice Emanuele Pagin pre-sidente dell’Associazione – il libro, i cui testi sono stati scritti da Alberto Toso Fei, per scoprire la città mediante un percorso di individuazione dei suoi luoghi più se-greti e suggestivi alla ricerca dello scettro magico. Un’esperienza importante con uno scrittore che conosce molto bene la laguna e i suoi segreti”.

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Associazione culturale “gli amici di marano”

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Il centro di Marano

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L’Ente Parco del Delta del Po

il giorno 27 ottobre 2012 alle ore 11:00 presso la Sala Consigliare del Comune di Adria Sede comunale, invita alla presentazione del libro:

LE VALLI DEL DELTA DEL PO

“Se lo scopo dello sviluppo è di provvedere ai bisogni so-ciali ed economici, lo scopo della conservazione è di assi-curare la capacità della terra nel mantenere e permettere tale sviluppo razionale e di assicurare il mantenimento della vita. La conservazione viene definita come gestione dell’uso della biosfera, in modo da trarre i maggiori van-taggi, mantenendo il potenziale perchè possa far fronte ai bisogni ed alle aspirazioni delle generazioni future. Quindi la conservazione è positiva e iclude la salvaguar-dia, il mantenimento, l’utilizzazione duratura, la riquali-ficazione ed il miglioramento dell’ambiente naturale. La conservazione, come lo sviluppo. è dedicata all’uomo: lo sviluppo mira a raggiungere fini umani soprattutto attraverso l’uso razionale della biosfera, la conservazio-ne mira alla realizzazione degli stessi fini assicurando

la continuità di tale uso. La conservazione e lo sviluppo sono stati associati così raramente che talvolta appaio-no, e spesso sono rappresentati, come due processi in-compatibili.” In questo libro l’associazione di razionale uso delle risorse e la continuità del loro uso nella logica della conservazione della natura emergono ponendo la domanda di cosa si può fare per il futuro. Quindi la scelta di pubblicare il volume non è solo un importante lavoro di ricerca storica ed ambientale ma anche un modo per stimolare il lettore a proporre delle idee o a far pensare quanto l’uomo abbia fatto per la preservazione del nostro Parco del Delta del Po.

IL PRESIDENTEGiuseppe Geremia Gennari

(Il testo è tratto dal volume “Uomini e Parchi - autori Valerio Giacomini e Valerio Romani edizione aggiornata a cura di Walter Giuliano - Edizioni Franco Angeli.)

Parco Regionale Venetodel Delta del PoVia Marconi, 645012 Ariano nel Polesine (RO)Tel. 0426 372202Fax 0426 [email protected]

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181818182

Una proposta di legge per cambia-re il decreto della

spending review in merito all’istituzione delle Città metropolitane. Lo scorso 1 ottobre l’onorevole e sindaco di Musile Gianlu-ca Forcolin (Lega Nord) - sostenuto dal presidente della Provincia di Venezia e primo cittadino di San Donà Francesca Zaccariotto - ha presentato alla stampa la sua proposta con l’obiettivo di “introdurre alcune corre-zioni all’impianto normativo, eliminando le più rilevanti criticità presenti nell’articolo 18, specie sotto il profi lo costituzionale, in modo da favorire il processo di istituzione dei nuovi governi metropolitani”.

In particolare, la proposta di legge introduce tre gruppi di modifi che. Il primo riguarda i tempi della soppressione delle Province. Si chiede che l’istituzione delle Città metropolitane decorra alla data della cessazione o scioglimento del consiglio provinciale in carica.

Si introduce, inoltre, l’elezione a suffragio diretto ed universale degli organi della città metropoli-tana: sindaco e consiglio. Il secondo gruppo di modifi -che è invece fi nalizzato a rafforzare la partecipazione delle comunità territoriali in-teressate, con la previsione

di un termine più ampio per l’esercizio da parte dei Comuni interessati della scelta fra città metropolitana e altra provincia limitrofa. Infi ne, la proposta prevede di attribuire la responsabilità del governo transitorio della città metropolitana al presidente della Provincia nel caso di mancata approvazione dello stesso statuto.

“Al di là di chi si è espresso fi nora per il sì o per il no, - è il commento della presidente Zaccariotto - in tutti gli atti dei consigli comunali appare chiara la richiesta di operare delle modifi che alla spending review relati-vamente alla città metropolitana”.

“Oggi anche il mondo economico - prosegue - chiede quello che come Provincia affermavamo tre mesi fa: con la città metropolitana, concepita come fotocopia dell’attuale Provincia, non si va da nessuna parte. Ciò che invece va fatto - è l’invito - è lavorare con gli elementi che uniscono i territori, per quanto riguarda i servizi e l’economia”.

Il presidente Zaccariotto ha dunque rivolto ai sindaci un invito a la-vorare insieme, al di là del colore politico di ciascuna amministrazione. “In questo pecorso - ha concluso - chiedo la partecipazione del sindaco Orsoni, che deve prendere atto di quella che è la posizione del territorio”.

VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Città Metropolitana , i Comuni votano in ordine sparso anche se prevalgono nettamente i sì, spesso condizionati. Ci sono poi anche posi-

zioni attendiste , cioè quelle di Comuni che hanno deciso di non votare nè sì nè no, come Fiesso D’Artico (in Riviera del Brenta), ma che hanno de-ciso di non votare.

All’interno del dibattito che in questi ultimi giorni si è sviluppato, hanno assunto connotati clamorosi , le prese di posizione ad esempio in Ri-viera del Brenta dei due principali Comuni del com-prensorio, Mira e Dolo che con due maggioranze diverse , una grillina e l’altra leghista, hanno detto no all’adesione alla Città Metropolitana.

Per il sindaco di Mira Alvise Maniero, il no è motivato anche dal fatto che “aderendo alla Città Metropolitana, Mira e altri paesi della Rivie-ra potrebbero doversi accollare gli ingenti debiti di Venezia”. Fra le altre critiche quella di una scarso coinvolgimento partecipativo delle comunità. A Mira però, sebbene richiesto dalle opposizioni , il referendum consultivo non è stato concesso perché per i grillini “era ininfl uente e non previsto dallo statuto” .

Vigonovo al confi ne con il Padovano ha fatto

un referendum che ha sancito la richiesta di passag-gio con la Provincia della Città del Santo. Sempre in Riviera hanno detto sì invece tutti gli altri. Anche quelli che pareva dicessero no . Campagna Lupia ad esempio ha fatto un’inversione a U e il sindaco di centrodestra Fabio Livieri, ha votato un sì condi-zionato insieme con il Pd. Sì hanno votato anche Pianiga, Fossò Campolongo e Stra che sono da sempre vicine geografi camente a Padova.

Nel Miranese hanno votato sì la maggioranza dei Comuni ad eccezione di Scorzè che senza re-ferendum con il sindaco Giovan Battista Mestriner ha deciso di chiedere l’accorpamento alla Provincia di Treviso. Noale ha deciso di rinviare la decisione. Molti sì anche dal Veneto Orientale, a parte San Donà, che ha deciso di rinviare la decisione, Cinto Caomaggiore che ha chiesto il passaggio al Friuli, Meolo che ha detto no all’adesione e Fossalta di Piave che chiede il passaggio a Treviso.

I Comuni del Basso Veneziano hanno aderito alla Città metropolitana anche se non sempre la decisione è stata facile. Assai vivo il dibattito a Chioggia dove alla fi ne, nel consiglio comunale dello scorso 17 settembre, sono prevalse le ragioni del sì, care alla maggioranza e al sindaco Giuseppe

Casson, da sempre sostenitore del progetto e favo-revole, anzi, a riprendere in considerazione il vec-chio disegno sulla PaTreVe, allargando l’orizzonte ad un’area ben più vasta della città metropolitana. Lo sviluppo di ampie entità territoriali e istituzio-nali, egli sostiene, saranno il punto di partenza di una rinnovata crescita anche economica. Da parte sua, il sindaco si impegna ad assicurare a Chioggia l’importanza e la visibilità cui essa ambisce e che “merita”. Non sono mancate le posizoni critiche: in primo luogo quella di Giuseppe Penzo, l’ex presi-dente del consiglio comunale nella giunta Guarnieri, che si è presentato in consiglio comunale con una raccolta di oltre 1000 fi rme a sottoscrizione della proposta di passare con Padova. Ma anche Gilberto Boscolo, Movimento 5 stelle, Renzo Donin, PdL, e Marco Dolfi n, Lega, hanno manifestato dissenso veso una decisione presa - secondo loro - troppo in fretta e senza garanzie per la Città di Chioggia. Cavarzere e Cona invece aderiscono al progetto. Le due amministrazioni comunali considerano la Città metropolitana un’opportunità di sviluppo per il territorio. Perplessa a Cavarzere la Lega che teme come una minaccia il peso schiacciante di Venezia sugli altri Comuni.

di Alessandro Abbadir e Ornella Jovane

Prevalgono i sì. Fiesso, Mira, Dolo contrari. Vigonovo vuole passare con Padova, Scorzè guarda a Treviso

Nuovi assetti I Comuni votano in ordine sparso

La Città metropolitana veneziana prende forma

La presidente Zaccariotto con l’onorevole Forcolin

Zaccariotto: “Con la città metropolitana fotocopia dell’attuale Provincia non si va da nessuna parte”

L’onorevole Forcolin presenta

una propoSta per “cambiare” la legge Sulla cittÀ metropolitana

La città metropolitana che mantiene i confi ni della provincia di Venezia rischia di essere già “troppo stretta” alle categorie economi-

che, mondo imprenditoriale e del commercio, ma anche alle università e ai cittadini comuni che già nella loro condotta di vita quotidiana hanno dimostrato di essere metropolitani in senso lato. Vivere a Venezia, lavorare a Treviso e andare a teatro a Padova: è già una fotografi a realistica di

chi vive in questa fetta di territorio. L’invito dun-que e quello di allargarsi fi n da subito a Padova e Treviso. E’ quanto emerso a fi ne settembre dal convegno “Neopolis. Verso la città metropolita-na” , promosso dalla Camera di Commercio di Venezia, organizzato insieme all’associazione “Venezia città metropolitana”con la collabora-zione delle Università degli studi Ca’ Foscari di Venezia e quella di Padova. Il dibattito è stato

l’occasione per stringere un patto fra Camere di Commercio, categorie economiche e università fi nalizzato ad estendere i confi ni della città metropolitana, oltre a Venezia, anche a Pado-va e Treviso con l’obiettivo di creare una rete metropolitana nell’area centrale del Veneto, che sia realmente funzionale allo sviluppo di questo territorio nel futuro prossimo.

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23232323Spazi aperti 3Spazi aperti

di Alessandro Abbadir

Mercato enologico Cala la produzione del 30 % nelle 4 cantine consorziate a causa della siccità

I vini della Riviera del Brenta? Meno pro-duzione ma più alta qualità. A parlare della vendemmia 2012 delle 4 cantine

“consorziate” della Riviera e del Miranese che dal 2004 producono un vino doc, è Pie-rantonio Angeli presidente delle cantine “Riviera del Brenta (Dolo)”. Partiamo dalla produzione. “Quest’anno - dice Angeli - la produzione delle quattro cantine di Dolo, Premaore di Camponogara, Noale e Campo-darsego è stimata intorno ai sessanta mila ettolitri. Si calcola una perdita di produzio-ne rispetto all’anno precedente del 30%. Le motivazioni? Soprattutto la gran siccità che non è mai diminuita per tutto il periodo esti-vo unita ad un gran caldo”. Nel dettaglio: a Noale saranno prodotti 10 mila ettolitri, a Premaore 20 mila, a Dolo (Sambruson) 10 mila e altri 20 mila a Campodarsego. Fra queste produzioni i vini doc della Riviera e gli Igp si aggirano sui 10 mila ettolitri. Il calo di produzione si accompagna però ad aumento del grado di alcol. “Si tratta di vini

che quest’anno – spiega Angeli - avranno una gradazione elevata che non avrà biso-gno di una particolare procedura di innalza-mento del grado di alcol, con il trattamento dei mosti, che di solito si fa nelle annate più piovose”. Non si supererà comunque i 12-13 gradi di gradazione. Ma cos’è il doc del-la Riviera? L’area del Brenta è stata inclusa nel programma legislativo nazionale delle specifi che zone di produzione vitivinicola a ”Denominazione d’Origine Controllata”. Dall’unione delle cantine più prestigiose del territorio ( le 4 citate) è sorto il “Consorzio Tutela Vini D.O.C. ”Riviera Del Brenta” con lo scopo di incentivare e valorizzare i vini ot-tenuti nella zona e far crescere e sviluppare il turismo del vino, inteso come espressione delle bellezze naturali, produttive e cultura-li. La recente ristrutturazione delle cantine con l’inserimento anche di bottaie, barricaie e tecniche innovative, garantiscono prodotti conformi a standard qualitativi elevati. La denominazione d’origine controllata “Rivie-

ra del Brenta” è un marchio di qualità otte-nuto dalle produzioni del comprensorio dal 2004. “Si tratta – conclude Angeli - non di vini impegnativi, elaborati ed aristocratici, che la natura dei suoli e il clima non po-trebbero dare con costanza, ma un prodotto che soddisfi una larga esigenza di mercato e legati alle tradizioni enogastronomiche del territorio. Il doc della Riviera del Brenta prodotto nelle quattro cantine consorziate ormai si difende bene ed è conosciuto nel mercato nazionale ed estero si tratta di : tocai, chardonnay, pinot bianco, pinot gri-gio, merlot, cabernet, cabernet franc, caber-net sauvignon, Igp il raboso e refosco dal peduncolo rosso. Vanno bene anche i vini da tavola che sono il resto e la maggioranza della produzione. Fra i fenomeni più interes-santi vi è il sempre maggio interesse dei residenti per i vini di qualità. Preferiscono insomma recarsi in cantina ed acquistarli li che al supermercato.

Doc della Riviera, vino ad alta qualità

“Calici d’Autunno”. E’ questo il titolo dell’evento enogastronomico e culturale che si è svolto a ottobre a in Piazza Mercato a Marcon fi nalizzato alla promozione dei prodotti enogastronomici del territorio Veneto ed in particolare del veneziano,

attraverso le sue eccellenze più rappresentative. E’ stato un evento che ha visto l’arrivo di migliaia di persone e si è articolato in una serie di appuntamenti per adulti e bambini, per gli appassionati di enogastronomia, di cultura e di sport con banchi di assaggio e la presenza degli stessi produttori, con intrattenimenti per le famiglie e laboratori ludici per bambini. La manifestazione è stata promossa dal Comune di Marcon, dall’Associazione Culturale WineLab con il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, la Strada dei Vini Doc di Lison Pramaggiore, il Consorzio di tutela del pane di Matera, il Consorzio di tutela della soppressa Vicentina Dop. Ha coinvolto anche numerose realtà locali che hanno contribuito attivamente all’organizzazione. “Calici d’Autunno” ha voluto essere una nuova occasione per animare il centro cittadino di Marcon con una manifestazione capace di coinvolgere un pubblico variegato proveniente da tutte le parti della provincia. “Calici d’autunno – dicono Dana Rubsan e Massimiliano Masini, rispettivamente presidente e consigliere dell’associazione WineLab promotrice dell’iniziativa – è nato proprio dalla volontà di creare momenti d’aggregazione e di convivialità valorizzando il vino come collante tra le persone, come strumento d’incontro. Il nostro obiettivo è proprio quello di diffondere ed educare alla cultura enologica e al “bere consapevole”. Perché dentro ad ogni bottiglia ci sono mille racconti, ci sono passione e speranza che narrano del rapporto tra l’uomo e la terra: elementi attraverso i quali è possibile recuperare un legame antico fatto di valori e tradizione”. L’evento ha dato la possibilità agli intenditori di degustare ben 150 tipologie di vini italiani, sloveni ed ungheresi.

Pierantonio Angeli: “Quest’anno produrremo 60 mila ettolitri. Fra i doc: pinot bianco, pinot grigio, merlot, cabernet”

A Marconcalici d’autunno, un SucceSSo

ADOTTAMIQuattro neretti. Questi bellissimi mici sono

2 maschi e 2 femminetrovati da una ragazza davanti la porta di casa sua con la mamma.

Per compassione ha dato riparo alla mamma e ai cuccioli. Ora questi neretti aspettano

casa. Il micio più adorabile in assoluto è il micetto nero. Vi garantisco è un portafor-tuna. Sterilizzazione obbligatoria a 6 mesi

Urania. Meravigliosa cucciolotta di solo 7 mesi, taglia medio contenuta circa kg.15-18. Carattere equilibrato, molto discreta e riservata. Urania è una cucciolotta con passato da dimenticare ed un futuro nelle nostre mani. Verrà affi data previo controlli pre-post affi do. Sterilizzata-chippata-vacci-nata.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus3289620233

Dea. Femmina segugetta pura, meno di 2 anni, già sterilizzata. Questa meraviglia è molto sfortunata. Adottata da un po’ di tempo per poi

essere lasciata in balia degli eventi. Dea è molto stressata e denutrita! Dea è caratte-

rialmente dolce e sensibile Per lei cerchiamo una famiglia defi nitiva che

sappia amarla per la meraviglia che è.

L’associazione cerca volontari. Fare volontariato non è impossibile, basta avere un po’ di buona volontà. Il volontario coccola i cani, li porta a spasso, li pettina, li pulisce, li

alimenta. Provate prima di rinunciare: noi e loro abbiamo bisogno di voi.

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24 Noi e gli altri242424 Noi e gli altri 5Noi e gli altri

Sono 78 i nuovi affi di attivati nel 2011 nel Comune di Venezia, mentre il totale è stato di 188. Numeri importanti, che

arrivano dal Centro per l’Affi do e la solidarietà familiare del capoluogo lagunare. Lo scorso anno, il totale di affi di di minori è stato di 96, dei quali 53 a parenti e gli altri 43 a eterofa-miliari. Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati, sono stati 92, di cui 64 a parenti e i restanti 28 a eterofamiliari. Dun-que si è vicini a quota 200 e il Comune di Ve-nezia ha intenzione di sensibilizzare sempre più i cittadini. L’affi do può essere di diversi tipi,

a seconda del tempo necessario alla famiglia d’origine per recuperare la capacità di pren-dersi cura del fi glio. Può essere residenziale, quando il bambino o il ragazzo vive in modo stabile con gli affi da-tari, pur mantenendo dei rapporti periodici con la sua famiglia ma può essere diurno, nel caso in cui trascorra solo parte della giornata con gli affi datari e la sera torna a casa. C’è il parziale, quando si trascorrono con la famiglia

affi dataria solo alcuni momenti, di breve dura-ta quando il bimbo o il giovane, passa solo un periodo defi nito con gli affi datari. Gli affi dati

possono essere neonati, bambini di 2 o 3 anni, possono frequentare l’asilo, l’elementare o la media ma possono essere anche più grandi e avere fi no a 17 anni

compiuti. Possono essere italiani o stranieri. Di solito le famiglie hanno bisogno di essere aiutate e sostenute, a livello temporaneo,

nelle proprie funzioni educative e affettive, perché hanno una situazione di diffi coltà. I problemi più frequenti sono di tipo sanitario, di separazione o contrasto dei genitori, di non essere adeguati a educare. E per accogliere

basta essere coppie con o senza fi gli, sposate o conviventi, singole persone e anche famiglie immigrate. Non sono richiesti requisiti di red-dito, né limiti d’età né avere determinati titoli di studio.

di Alessandro Ragazzo

Il Comune di Venezia propone iniziative di sensibilizzazione. Nel capoluogo lagunare nel 2011 sono stati attivati 78 nuovi affi di

Centro per l’affi do e la solidarietà familiare L’affi do: interessa i minori fi no a 17 anni

Un sostegno per famiglie in temporanea diffi coltà

In tre giornate un’iniziativa per incontrare e sensibilizzare i cittadini su questa forma di accoglienza dei minori

L’affi do può essere residenziale o tempo-raneo, non sono richiesti requisiti di reddito o titoli di studio

newS Il prossimo 18 ottobre in Villa Groggia a Veneziala giornata della SolidarietÀ

Appuntamento per giovedì 18 ottobre in Villa Groggia a Venezia (sestiere di Cannaregio) con la terza edi-zione della Giornata della solidarietà. Si tratta di un

evento nato per incontrare e sensibilizzare i cittadini sulla possibilità di aprirsi all’accoglienza e a forme di solidarie-tà, oltre a fornire l’accompagnamento e supporto a quei

bambini e ragazzi, ma anche minori stranieri non accom-pagnati della città che, con le loro famiglie, si trovano a vi-vere una condizione di temporanea diffi coltà. L’iniziativa è realizzata dal Tavolo cittadino per la promozione dell’af-fi do e della solidarietà familiare. Il programma prenderà il via alle 16, con un pomeriggio solidale con laboratori di A.R.

giochi, musica e animazione per bambini e ragazzi della città, che si potranno divertire per un paio d’ore. Tutto questo sarà proposto dalle associazioni (Arcobalena, Pi-nocchio, La Gabbianella e gli altri animali, AiBi Amici dei bambini, Terre di mezzo) Fondazione mamma Maria e Polisportiva Terraglio), dai volontari, dalle famiglie affi da-tarie e dagli operatori dei Servizi sociali del Comune. Alle 18 si terrà uno spettacolo teatrale per adulti e bambini che chiuderà la giornata. Inoltre, l’attività prevede anche la presenza di mostre di disegno, video proiezioni di fi lma-

ti e stand informativi. Per informazioni ci si deve rivolgere al Centro per l’Affi do e la solidarietà familiare al numero di telefono 041-5420384, oppure inviare una e-mail all’in-dirizzo centroperlaffi [email protected].

Page 29: La Piazza della Riviera est - 2012sett n121

25252525Personaggio6 Personaggio

Paolo Esopi è medico primario nel reparto di Ortopedia traumatologia di Dolo, dove lavora da quattro anni. E’ una persona

semplice che ama fare sport nel tempo libero che gli concede il lavoro. Si è laureato in Medi-cina e Chirurgia all’università di Trieste, poi ha preso la specializzazione in Ortopedia, durante il suo percorso formativo ha lavorato anche in Germania e negli Stati Uniti. Il dottor Esopi ha iniziato a lavorare a Trieste nel 1990 dove è rimasto fi no al 1993, in seguito, dal 1993 al 2008, come medico strutturato. Poi si è trasfe-rito nella provincia di Treviso, dove ha lavorato come libero professionista. Sempre nel 2008 ha vinto il concorso pubblico che selezionava il primario di Ortopedia Traumatologia di Dolo, dove tutt’ora lavora. Durante la sua carriera me-dica ha pubblicato moltissimi articoli, ha scritto delle relazioni sulla protesica dell’anca e ha par-tecipato a convegni nazionali e internazionali.

Nel tempo libero è un appassionato di sport: corsa, bicicletta e lo sci.

Il mestiere del medico richiede una vo-cazione?

“Dico sempre anche ai miei colleghi che questo lavoro l’ho scelto perché mi piace e per-ché mi da moltissime soddisfazioni. Mi è sempre piaciuta l’anatomia e la biologia, mi sono iscritto all’università poi ho visto che potevo continuare. Ho scelto di prendere questa strada non perchè spinto dai miei genitori che anzi provengono da settori lavorativi completamente diversi”.

Quando si parla di lei, si menzionano tecniche innovative.

“Non è la tecnica che è innovativa ma il tipo di protesi utilizzato per l’intervento all’an-ca. Mi dedico alla traumatologia all’anca e al ginocchio e per l’anca, assieme a una ditta italiana, abbiamo progettato delle protesi che sono meno invasive. Abbiamo quindi trovato

una soluzione più vantaggiosa per gli ammalati. A Dolo abbiamo già fatto una cinquantina di interventi, tutti riusciti perfettamente”.

Come si è concretizzata la sua idea? “L’idea è nata nell’ottobre del 2009, poi

assieme a degli ingegneri abbiamo concretizza-to e, nel marzo del 2011, abbiamo messo il primo impianto”.

Quindi L’innovazione sta nella forma della protesi.

“L’innovazione sta nella forma e nel rive-stimento. Queste protesi si chiamano biologiche perché si integrano meglio con l’osso”.

Tecnologie create all’estero? “Dall’idea al progetto è tutto Made in Italy.

L’ idea è mia, il progetto è realizzato con un ingegnere di Udine e la ditta che ha realizzato l’impianto è di Bologna. L’obbiettivo di questa protesi è di durare più a lungo possibile una volta inserita nel paziente, poi è importante dire

che, per questo intervento, l’età non è importan-te ho operato una ragazza di ventun anni e una signora di novantacinque”.

Come nasce l’idea di una protesi alter-nativa?

“L’idea nasce dall’esperienza, dall’interes-se e dalla passione. Ho pensato a delle soluzioni logiche e pratiche, ovviamente confrontandomi con il mio staff e con i miei due giovani colleghi: Stefano Viale e Silvia Pini. Oggi questo tipo di intervento si esegue a Monaco di Baviera, in Australia e in Polonia”.

Le piacerebbe che i suoi fi gli seguissero le sue orme?

“Il mio ragazzo più grande studia ingegne-ria e il più piccolo è al liceo scientifi co. Non ho la mentalità che debbano seguire le mie orme preferisco che scelgano da soli la loro strada”.

Soddisfazioni? “Tantissime, di recente sono stato convoca-

to al congresso nazionale polacco poi ho parlato a congressi nazionali e internazionali”.

Quindi non è vero che per ottenere dei risultati in medicina si deve andare all’este-ro.

“Qui a Dolo sono venuti chirurghi da tutto il mondo per vedere le tecniche che utilizziamo, e anch’io sono andato tante volte negli Stati Uniti. Nell’ambito ortopedico mi sento di dire che il medico italiano è una forza e la sua manuali-tà non ha eguali, negli Usa hanno più risorse e più etica. Personalmente mi farei operare in un ospedale americano ma con un medico italiano”.

Progetti per il futuro? “Per il futuro si deve puntare a migliorare

sempre. Nel mio caso lavorare bene signifi ca avere il supportato di una equipe valida come quella che in effetti ho, io sono responsabile ma da solo non potrei fare niente”.

di Roberta Pasquletto

Una delle innovazioni più riuscite è un nuovo tipo di protesi all’anca e al ginocchio

Salute Il primario nel reparto di Ortopedia traumatologia di Dolo si racconta

Paolo Esopi, il medico dello sport

Il dottor Paolo Esopi

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26 Cultura provinciale262626 Cultura provinciale 7Cultura provinciale

“La Fuga in Egitto”, il primo capo-lavoro di Tiziano, giunto diretta-mente dall’Inghilterra alle Gallerie

dell’Accademia a Venezia per una preziosis-sima mostra che rimarrà aperta al pubblico fi no al prossimo 2 dicembre.

Dopo 12 anni di accurati restauri al mu-seo Ermitage, tornano a trionfare in tutto il loro splendore i colori, la luce, i particolari

che segnarono in questa strordinaria rappre-sentazione con forza rivoluzionaria un nuo-vo modo di intendere e rappresentare la na-tura e il paesaggio naturale nella pittura del Rinascimento. Imponente per dimensioni, il capolavoro di Tiziano diventa fulcro di un percorso che avvicina al dipinto circa venti opere dei grandi maestri veneti e oltremon-

tani che, tra la fi ne del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, hanno contribuito ad innovare lo sguardo sulla natura, attraverso un nuovo modo di intendere il rapporto tra uomo e paesaggio: tra questi Giovanni Belli-ni (con “Allegoria sacra”), Giorgione (“Tem-pesta” e “Tramonto”), Cima da Conegliano (“San Girolamo”), Sebastiano del Piombo

(“Nascita” e “Morte di Adone”) fi no alla “Fuga in Egitto” di Albrecht Durer e ai trittici di “Santa Liberata e degli Eremiti” di Hiero-nymus Bosch. “Il Tiziano mai visto. La Fuga in Egitto e la grande pittura veneta” è la mo-stra curata da Giuseppe Pavanello e Irina Artemieva e promossa dalla Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico, artistico e

etnoantropologico e per il polo museale del-la città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, dal Museo statale Ermitage Italia, l’esposizione alle Gallerie dell’Accademia, e prodotta da Venezia Accademia e Villaggio globale Internazional. Rappresenta un’oc-casione unica e straordinaria per ammirare l’imponente capolavoro del Tiziano, opera che ha lasciato per la prima volta la Russia dal 1768 e che dopo il 2 dicembre (data di chiusura della mostra) rientrerà all’Ermitage da dove, hanno già annunciato, sarà impos-sibile possa allontanarsi in futuro.

L’esposizione è visitabile lunedì, dalle 8.15 alle 14, da martedì a domenica, con orario pieno dalle 8.15 alle 19.15. Il costo del biglietto è di 14 euro intero (e compren-de oltre alla visita alla mostra anche quella alle Gallerie dell’Accademia e a Palazzo Grimani), e 11 euro ridotto. Info e prenota-zioni allo 0415200345, o www.gallerieac-cademia.org, [email protected]

di Giovanni Giovetti

Dopo 12 anni di resturo dell’imponente telero, la straordinaria occasione di poterlo ammirare esposto insieme agli altri grandi pittori veneti

Pittura Straordinaria mostra alle Gallerie dell’Accademia a Venezia fi no al 2 dicembre

La fuga in Egitto. Il Tiziano mai visto

Dall’Ermitage di San Pietroburgo La fuga in Egitto è arrivata a Venezia

Il primo capolavoro di Tiziano dopo 250 anni esce per la prima volta dalla Russia e giunge a Venezia

“L’arte e l’antico”. E’ partito lo scorso 2 settembre e si terrà ogni prima domenica del mese il

mercatino di collezionismo, vecchie cose e curiosità, organizzato a Cavarzere dalla Pro loco insieme con il Comune.

Fino al prossimo novembre l’iniziativa, che si svolge nelle piazze del centro cittadi-no, è sperimentale poi, se le cose andranno bene come sembra dalle prime uscite, sarà un appuntamento fi sso di ogni prima dome-nica del mese.

La speranza degli organizzatori è che il mercatino dell’antiquariato e del collezio-nismo di Cavarzere decolli ed entri a buon diritto nel circuito dei più rinomati appunta-menti del genere.

Info [email protected], oppu-re 347.1493246, 329.4143617, 389.1011702

newSCavarzere: il mercatino di collezionismo, vecchie cose e curiosità

eVenti e moStre

VISITE GUIDATE A PALAZZO GRIMANIAltri tre appuntamenti in programma per il mese di ottobre a Palazzo Grimani a Venezia con l’iniziativa “Inseguire imma-gini” ovvero le visite guidate proposte dal personale per approfondire aspetti particolari sulle decorazioni del palazzo e sulle opere d’arte della collezione. Il 16 ottobre dalle ore 15.30 inizierà l’itinerario curato da Andrea Belgrado dal titolo “Nel sonno di muse: sui camerini ad Callisto Psi-che Apollo”; il 23 alle ore 11.30 prenderà il via la visita al “Giardino dell’alchimista. Emblemi, simboli e rebus nella sala a fogliami” a cura di Silvia Zoico; alle 15.30 “Le visioni dell’aldilà di Hieronymus Bosch” a cura di Valeria Ferraro. Una doppia proposta che verrà ripresentata il 30 ottobre, con orario invertito. Info e prenotazioni allo 0412411507.

VENEZIA IN PIAZZA. MOSTRA FOTOGRAFICAPresso l’atrio dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli) è allestita fi no al 28 ottobre prossimo la mostra fotografi ca “Venezia in piazza. Istantanee di una storia italiana 1866-2011” di importanti riproduzioni riguardanti gli avvenimenti storici salienti di Piazza San Marco, ma anche di Piazza Ferretto, tra Otto e Novecento, provenienti da prestigiosi archivi veneziani pubblici e privati, tra i quali: Anpi Mestre, Graziano Arici, della Comunicazione e Centro Donna del Comune di Venezia, Cgil, Laboratorio Mestre’900, Luigi Ferrigno, Ire, Carlo Montanaro, Iveser, Fondazione Gianni Pellicani, Uffi cio Stampa del Comune di Venezia. L’esposizione è curata dall’Archivio della Comunicazione del Comune di Venezia e dall’Iveser, e organizzata in collaborazione con la direzione sanitaria e la direzione amministrativa dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli) di Venezia. La mostra è aperta al pubblico da lunedì a domenica, dalle 8 alle 20 con ingresso libero. Info 041 5287735; [email protected]

Marghera Alimentazione e salute, un ciclo di conferenze

Adottare corretti stili di vita a partire dal..cucchiaio. E’ questa la fi nalità del ciclo di cinque conferenze dal titolo “Il futuro nel cucchiaio” che, inaugurate lo scorso 5 ottobre, si terranno per

altri quattro venerdì, fi no al prossimo marzo.L’iniziativa, quest’anno alla seconda edizione, è organizzata da

Airis, Margherattiva, in collaborazione con Il Comune di Venezia - assessorato all’Ambiente, alle Politiche giovanili e alla Municipalità di Marghera.

L’obiettivo dei relatori quest’anno è di ampliare gli orizzonti e di trattare altri temi, oltre all’alimentazione, collegati al concetto più generale di stili di vita. Il benessere psicologico, il prendersi cura di sè e l’uso di cosmetici naturali sono i temi che verranno approfonditi. Si tenterà di coniugare una corretta informazione con la riscoperta delle buone pratiche casalinghe, nell’intento di valorizzare la cultura domestica. Il tutto attraverso le cinque conferenze nel corso delle quali verranno fornite informazioni sia di tipo medico-scientifi co, sia di tipo pratico, ma anche tramite approfi ondimenti pratici, guidati da esperti, e incontri conviviali per permettere a chi vorrà di condividere saperi, ricette e assaggi.

Anche i prossimi incontri si terranno presso la Sala Consiliare di Piazza Municipio 1, a Marghera, sempre a partire dalle 20.30.

Il prossimo 9 novembre la biologa nutrizionista Michela Trevisan terrà una conferenza sul tema “A tavola non s’invecchia, però...”; il 18 gennaio ancora Michela Trevisan affronterà la questione “Ali-menti e cancro, una prevenzione possibile”; il 22 febbraio la psico-loga e psicoterapeuta Nakissa Amir Golestani parlerà di benessere psicologico con la relazione dal titolo “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”. Infi ne il 22 marzo la biologa, docente di Chimica cosmeto-logica, Laura Gregnanin approfondirà il tema dei cosmetici naturali con una conferenza dal titolo “Amici per la pelle”.

Ogni incontro sarà seguito nei giorni succesivi da momenti di approfondimento pratico con gli esperti Linda Busato, cuoca in un asilo che da anni si occupa di cucina naturale e menù sani pensati anche per i più piccini, e Fabrizia Scantamburlo che si occupa di rendere felicemente commestibili “la cucina vegetariana, biologica e salutista”. Info da lunedì a venerdì dalle 18 alle 20 al numero 3337060405.

“Il futuro nel cucchiaio”, lezioni sui corretti stili di vita

La locandina del ciclo di conferenze

G.G.

La storia del calcio Venezia inizia il se-colo scorso, ai primi del novecento e come tutte le storie lunghe e importan-

ti, è stata segnata da momenti di gloria e momenti diffi cili. Venti sono stati i campio-nati della massima serie disputati. Gli anni quaranta probabilmente sono stati i più belli con la vittoria della Coppa Italia. Poi, dopo una serie di alti e bassi, nel 1967, la squadra retrocede in serie C. Nel 1987 la fusione con l’A.C. Mestre da vita alla nuova squadra Venezia-Mestre con la fusione dei colori sociali arancioneroverdi.

Nel 1990 la squadra torna in B e, nel campionato 1997/98, centra nuovamente l’obiettivo della promozione in serie A. Gli anni seguenti non sono facili, l’ultima sta-gione vede l’F.B.C. Unione Venezia militare in serie D. Ed è proprio dalla serie D che si riparte, con l’obiettivo di raggiungere nuo-vamente risultati importanti e di tornare, nel più breve tempo possibile, a giocare negli stadi più importanti d’Italia contro squadre

affi ni per storia e tradizione. Attualmente la società Football Club Unione Venezia è di proprietà della Holding “Venice Football Academy”, società di diritto italiano, pre-sieduta dall’imprenditore russo Yuri Kora-blin, capofi la di una serie di imprenditori e investitori internazionali che, come altri, ha voluto investire nella laguna veneziana. La stagione della squadra è iniziata alla grande ma poi i ritmi sono calati: la prima partita è stata vinta contro il Vallèe Aoste con il

risultato di 1-3, questa vittoria però è stata seguita da una sconfi tta contro il Castiglione con il risultato di 0-1 e infi ne con un pa-reggio contro il Santarcangelo con un 1-1. In classifi ca il Venezia è al nono posto con quattro punti, ha segnato quattro gol e ne ha subito tre. Quindi il campionato è ancora tutto da giocare. I tifosi del Venezia posso-no seguire la loro squadra in streaming su www.veneziaunited.com o nei social net-work twitter e facebook.

di Roberta Pasqualetto

Una stagione tutta da giocare

L’Associazione Venezia Cricket Club nasce nel 2006 con i ragazzi del Bangladesh che giocavano nel parco di

via Cavour a Marghera. L’ASD (associazio-ne sportiva dilettanti) cricket Venezia nel 2007 si è aggiudicata la promozione in serie C e, dal 2008, gli atleti giocano in serie B. Il settore giovanile è quello che ha maggiori risultati: dal 2008, hanno vinto 8 titoli Italiani giovanili, quest’anno hanno vinto l’Under 15 (campioni dal 2010) e l’Under 17. Nel 2009, un giocatore dell’as-sociazione è stato convocato in Nazionale Under 15 e ha vinto gli Europei di catego-ria, quest’anno i ragazzi hanno partecipato alla Nazionale per gli Europei in Danimar-ca, Under 17, e sono arrivati secondi. Il cri-cket è il padre del baseball, ha bisogno di spazi grandi e si gioca all’aperto. La palla, battuta dal battitore, può essere scagliata anche a 80 metri dal punto d’impatto con la mazza per cui i campi devono essere lar-ghi. Solitamente si gioca da aprile a metà ottobre; l’inverno con il suo clima rigido e umido renderebbe complicato il gioco an-che perché una partita dura dalle tre alle sette ore, a seconda dei minuti degli overs. La Federazione sta promuovendo anche il settore femminile. E’ un gioco tipicamente britannico e diffuso nei paesi asiatici a in-fl uenza inglese. L’associazione di Venezia ha un settore giovanile di circa 40 ragazzi, 1 ragazza e una ventina di seniores. Il club è iscritto alla Federazione Cricket Italiana e alla Uisp. Gli allenamenti si fanno a Mar-

ghera sul campetto verde della parrocchia San Pio X (vicino alla questura) e sulla piastra Uisp adiacente alla palestra Einaudi dove si trova una struttura mobile adegua-ta a questo sport. “Per il futuro puntiamo a consolidare la nostra presenza in città - dice Alberto Miggiani presidente dell’associa-zione Cricket Venezia - a fi ne settembre è venuta la Nazionale Italiana con il club più prestigioso del pianeta cricket (Marylebo-ne Cricket Club) creatore di questo sport; motivo di grande orgoglio per la nostra pro-vincia e non solo. Inoltre ci piacerebbe mi-gliorare il nostro campo a Campalto in via Chiarin”. La stagione agonistica del 2012 terminerà il 16 ottobre. Tra le competizio-ni: il Campionato Nazionale e i gironi degli Under 15, 17 e 19; la Coppa Italia e le amichevoli Nazionale Italiana / Marylebo-ne Cricket Club di Londra. Gli allenamenti si tengono a Marghera nella palestra della scuola Einaudi, il sabato pomeriggio, i costi annuali sono 30 euro per i ragazzi e 100 per i seniores. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.veneziacricket.eu

A Margherail cricKet punta Sui gioVani

R.P.

Calcio Venezia Al via il campionato fra alti e bassi

LO SPORT in PRIMO PIANOVolley, squadre premiateL’assessore provinciale allo Sport Raffaele Spe-

ranzon ha premiato nelle scorse settimane le squadre: Gielle – Publimed San Donà, medaglia di bronzo under 14 Fipav (Federazione italiana pallavolo). Service Med San Donà, medaglia di

bronzo under 16 Fipav. Esse Costruzioni Musile, campione d’Italia under 14. San Donà Piave Volley, campione d’Italia under 18 juniores.

Trofeo Lucarda, un successo164 atleti in rappresentanza di 16 società venete hanno partecipato sul Naviglio al

Campionato Regionale Veneto di Canoa Discesa Sprint valevole per l’assegnazione del VII° trofeo “Lucarda Cav. Giuseppe”. E’ arrivata primo il Canoa Club Oriago, al secondo

posto la Remiera Peschiera e al terzo posto il Canoa Club Pescantina. Sono state festeggiate con una torta gigante, raffi gurante il tricolore, le due atlete di casa sul podio

ai campionati Europei Junior 2012: Cristina Favaretto e Vanessa Zampese.

Uc Mirano nuovo titoloTredici titoli italiani in cinque anni nelle competizioni

ciclistiche giovanili. l’Uc Mirano ha festeggiato al ristorante “Il Burchiello” la conquista del tricolore

con Andrea Zorzetto nella Velocità Squadre Allievi. Il ciclista, al terzo titolo italiano in tre anni, ha

ottenuto anche un argento della Velocità Individuale Allievi. Un’altra annata insomma da mettere ancora

in cornice.

Lo stadio di Venezia

Page 31: La Piazza della Riviera est - 2012sett n121

7Cultura provinciale

“La Fuga in Egitto”, il primo capo-lavoro di Tiziano, giunto diretta-mente dall’Inghilterra alle Gallerie

dell’Accademia a Venezia per una preziosis-sima mostra che rimarrà aperta al pubblico fi no al prossimo 2 dicembre.

Dopo 12 anni di accurati restauri al mu-seo Ermitage, tornano a trionfare in tutto il loro splendore i colori, la luce, i particolari

che segnarono in questa strordinaria rappre-sentazione con forza rivoluzionaria un nuo-vo modo di intendere e rappresentare la na-tura e il paesaggio naturale nella pittura del Rinascimento. Imponente per dimensioni, il capolavoro di Tiziano diventa fulcro di un percorso che avvicina al dipinto circa venti opere dei grandi maestri veneti e oltremon-

tani che, tra la fi ne del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, hanno contribuito ad innovare lo sguardo sulla natura, attraverso un nuovo modo di intendere il rapporto tra uomo e paesaggio: tra questi Giovanni Belli-ni (con “Allegoria sacra”), Giorgione (“Tem-pesta” e “Tramonto”), Cima da Conegliano (“San Girolamo”), Sebastiano del Piombo

(“Nascita” e “Morte di Adone”) fi no alla “Fuga in Egitto” di Albrecht Durer e ai trittici di “Santa Liberata e degli Eremiti” di Hiero-nymus Bosch. “Il Tiziano mai visto. La Fuga in Egitto e la grande pittura veneta” è la mo-stra curata da Giuseppe Pavanello e Irina Artemieva e promossa dalla Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico, artistico e

etnoantropologico e per il polo museale del-la città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, dal Museo statale Ermitage Italia, l’esposizione alle Gallerie dell’Accademia, e prodotta da Venezia Accademia e Villaggio globale Internazional. Rappresenta un’oc-casione unica e straordinaria per ammirare l’imponente capolavoro del Tiziano, opera che ha lasciato per la prima volta la Russia dal 1768 e che dopo il 2 dicembre (data di chiusura della mostra) rientrerà all’Ermitage da dove, hanno già annunciato, sarà impos-sibile possa allontanarsi in futuro.

L’esposizione è visitabile lunedì, dalle 8.15 alle 14, da martedì a domenica, con orario pieno dalle 8.15 alle 19.15. Il costo del biglietto è di 14 euro intero (e compren-de oltre alla visita alla mostra anche quella alle Gallerie dell’Accademia e a Palazzo Grimani), e 11 euro ridotto. Info e prenota-zioni allo 0415200345, o www.gallerieac-cademia.org, [email protected]

di Giovanni Giovetti

Dopo 12 anni di resturo dell’imponente telero, la straordinaria occasione di poterlo ammirare esposto insieme agli altri grandi pittori veneti

Pittura Straordinaria mostra alle Gallerie dell’Accademia a Venezia fi no al 2 dicembre

La fuga in Egitto. Il Tiziano mai visto

Dall’Ermitage di San Pietroburgo La fuga in Egitto è arrivata a Venezia

Il primo capolavoro di Tiziano dopo 250 anni esce per la prima volta dalla Russia e giunge a Venezia

“L’arte e l’antico”. E’ partito lo scorso 2 settembre e si terrà ogni prima domenica del mese il

mercatino di collezionismo, vecchie cose e curiosità, organizzato a Cavarzere dalla Pro loco insieme con il Comune.

Fino al prossimo novembre l’iniziativa, che si svolge nelle piazze del centro cittadi-no, è sperimentale poi, se le cose andranno bene come sembra dalle prime uscite, sarà un appuntamento fi sso di ogni prima dome-nica del mese.

La speranza degli organizzatori è che il mercatino dell’antiquariato e del collezio-nismo di Cavarzere decolli ed entri a buon diritto nel circuito dei più rinomati appunta-menti del genere.

Info [email protected], oppu-re 347.1493246, 329.4143617, 389.1011702

newSCavarzere: il mercatino di collezionismo, vecchie cose e curiosità

eVenti e moStre

VISITE GUIDATE A PALAZZO GRIMANIAltri tre appuntamenti in programma per il mese di ottobre a Palazzo Grimani a Venezia con l’iniziativa “Inseguire imma-gini” ovvero le visite guidate proposte dal personale per approfondire aspetti particolari sulle decorazioni del palazzo e sulle opere d’arte della collezione. Il 16 ottobre dalle ore 15.30 inizierà l’itinerario curato da Andrea Belgrado dal titolo “Nel sonno di muse: sui camerini ad Callisto Psi-che Apollo”; il 23 alle ore 11.30 prenderà il via la visita al “Giardino dell’alchimista. Emblemi, simboli e rebus nella sala a fogliami” a cura di Silvia Zoico; alle 15.30 “Le visioni dell’aldilà di Hieronymus Bosch” a cura di Valeria Ferraro. Una doppia proposta che verrà ripresentata il 30 ottobre, con orario invertito. Info e prenotazioni allo 0412411507.

VENEZIA IN PIAZZA. MOSTRA FOTOGRAFICAPresso l’atrio dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli) è allestita fi no al 28 ottobre prossimo la mostra fotografi ca “Venezia in piazza. Istantanee di una storia italiana 1866-2011” di importanti riproduzioni riguardanti gli avvenimenti storici salienti di Piazza San Marco, ma anche di Piazza Ferretto, tra Otto e Novecento, provenienti da prestigiosi archivi veneziani pubblici e privati, tra i quali: Anpi Mestre, Graziano Arici, della Comunicazione e Centro Donna del Comune di Venezia, Cgil, Laboratorio Mestre’900, Luigi Ferrigno, Ire, Carlo Montanaro, Iveser, Fondazione Gianni Pellicani, Uffi cio Stampa del Comune di Venezia. L’esposizione è curata dall’Archivio della Comunicazione del Comune di Venezia e dall’Iveser, e organizzata in collaborazione con la direzione sanitaria e la direzione amministrativa dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli) di Venezia. La mostra è aperta al pubblico da lunedì a domenica, dalle 8 alle 20 con ingresso libero. Info 041 5287735; [email protected]

Marghera Alimentazione e salute, un ciclo di conferenze

Adottare corretti stili di vita a partire dal..cucchiaio. E’ questa la fi nalità del ciclo di cinque conferenze dal titolo “Il futuro nel cucchiaio” che, inaugurate lo scorso 5 ottobre, si terranno per

altri quattro venerdì, fi no al prossimo marzo.L’iniziativa, quest’anno alla seconda edizione, è organizzata da

Airis, Margherattiva, in collaborazione con Il Comune di Venezia - assessorato all’Ambiente, alle Politiche giovanili e alla Municipalità di Marghera.

L’obiettivo dei relatori quest’anno è di ampliare gli orizzonti e di trattare altri temi, oltre all’alimentazione, collegati al concetto più generale di stili di vita. Il benessere psicologico, il prendersi cura di sè e l’uso di cosmetici naturali sono i temi che verranno approfonditi. Si tenterà di coniugare una corretta informazione con la riscoperta delle buone pratiche casalinghe, nell’intento di valorizzare la cultura domestica. Il tutto attraverso le cinque conferenze nel corso delle quali verranno fornite informazioni sia di tipo medico-scientifi co, sia di tipo pratico, ma anche tramite approfi ondimenti pratici, guidati da esperti, e incontri conviviali per permettere a chi vorrà di condividere saperi, ricette e assaggi.

Anche i prossimi incontri si terranno presso la Sala Consiliare di Piazza Municipio 1, a Marghera, sempre a partire dalle 20.30.

Il prossimo 9 novembre la biologa nutrizionista Michela Trevisan terrà una conferenza sul tema “A tavola non s’invecchia, però...”; il 18 gennaio ancora Michela Trevisan affronterà la questione “Ali-menti e cancro, una prevenzione possibile”; il 22 febbraio la psico-loga e psicoterapeuta Nakissa Amir Golestani parlerà di benessere psicologico con la relazione dal titolo “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”. Infi ne il 22 marzo la biologa, docente di Chimica cosmeto-logica, Laura Gregnanin approfondirà il tema dei cosmetici naturali con una conferenza dal titolo “Amici per la pelle”.

Ogni incontro sarà seguito nei giorni succesivi da momenti di approfondimento pratico con gli esperti Linda Busato, cuoca in un asilo che da anni si occupa di cucina naturale e menù sani pensati anche per i più piccini, e Fabrizia Scantamburlo che si occupa di rendere felicemente commestibili “la cucina vegetariana, biologica e salutista”. Info da lunedì a venerdì dalle 18 alle 20 al numero 3337060405.

“Il futuro nel cucchiaio”, lezioni sui corretti stili di vita

La locandina del ciclo di conferenze

G.G.

La storia del calcio Venezia inizia il se-colo scorso, ai primi del novecento e come tutte le storie lunghe e importan-

ti, è stata segnata da momenti di gloria e momenti diffi cili. Venti sono stati i campio-nati della massima serie disputati. Gli anni quaranta probabilmente sono stati i più belli con la vittoria della Coppa Italia. Poi, dopo una serie di alti e bassi, nel 1967, la squadra retrocede in serie C. Nel 1987 la fusione con l’A.C. Mestre da vita alla nuova squadra Venezia-Mestre con la fusione dei colori sociali arancioneroverdi.

Nel 1990 la squadra torna in B e, nel campionato 1997/98, centra nuovamente l’obiettivo della promozione in serie A. Gli anni seguenti non sono facili, l’ultima sta-gione vede l’F.B.C. Unione Venezia militare in serie D. Ed è proprio dalla serie D che si riparte, con l’obiettivo di raggiungere nuo-vamente risultati importanti e di tornare, nel più breve tempo possibile, a giocare negli stadi più importanti d’Italia contro squadre

affi ni per storia e tradizione. Attualmente la società Football Club Unione Venezia è di proprietà della Holding “Venice Football Academy”, società di diritto italiano, pre-sieduta dall’imprenditore russo Yuri Kora-blin, capofi la di una serie di imprenditori e investitori internazionali che, come altri, ha voluto investire nella laguna veneziana. La stagione della squadra è iniziata alla grande ma poi i ritmi sono calati: la prima partita è stata vinta contro il Vallèe Aoste con il

risultato di 1-3, questa vittoria però è stata seguita da una sconfi tta contro il Castiglione con il risultato di 0-1 e infi ne con un pa-reggio contro il Santarcangelo con un 1-1. In classifi ca il Venezia è al nono posto con quattro punti, ha segnato quattro gol e ne ha subito tre. Quindi il campionato è ancora tutto da giocare. I tifosi del Venezia posso-no seguire la loro squadra in streaming su www.veneziaunited.com o nei social net-work twitter e facebook.

di Roberta Pasqualetto

Una stagione tutta da giocare

L’Associazione Venezia Cricket Club nasce nel 2006 con i ragazzi del Bangladesh che giocavano nel parco di

via Cavour a Marghera. L’ASD (associazio-ne sportiva dilettanti) cricket Venezia nel 2007 si è aggiudicata la promozione in serie C e, dal 2008, gli atleti giocano in serie B. Il settore giovanile è quello che ha maggiori risultati: dal 2008, hanno vinto 8 titoli Italiani giovanili, quest’anno hanno vinto l’Under 15 (campioni dal 2010) e l’Under 17. Nel 2009, un giocatore dell’as-sociazione è stato convocato in Nazionale Under 15 e ha vinto gli Europei di catego-ria, quest’anno i ragazzi hanno partecipato alla Nazionale per gli Europei in Danimar-ca, Under 17, e sono arrivati secondi. Il cri-cket è il padre del baseball, ha bisogno di spazi grandi e si gioca all’aperto. La palla, battuta dal battitore, può essere scagliata anche a 80 metri dal punto d’impatto con la mazza per cui i campi devono essere lar-ghi. Solitamente si gioca da aprile a metà ottobre; l’inverno con il suo clima rigido e umido renderebbe complicato il gioco an-che perché una partita dura dalle tre alle sette ore, a seconda dei minuti degli overs. La Federazione sta promuovendo anche il settore femminile. E’ un gioco tipicamente britannico e diffuso nei paesi asiatici a in-fl uenza inglese. L’associazione di Venezia ha un settore giovanile di circa 40 ragazzi, 1 ragazza e una ventina di seniores. Il club è iscritto alla Federazione Cricket Italiana e alla Uisp. Gli allenamenti si fanno a Mar-

ghera sul campetto verde della parrocchia San Pio X (vicino alla questura) e sulla piastra Uisp adiacente alla palestra Einaudi dove si trova una struttura mobile adegua-ta a questo sport. “Per il futuro puntiamo a consolidare la nostra presenza in città - dice Alberto Miggiani presidente dell’associa-zione Cricket Venezia - a fi ne settembre è venuta la Nazionale Italiana con il club più prestigioso del pianeta cricket (Marylebo-ne Cricket Club) creatore di questo sport; motivo di grande orgoglio per la nostra pro-vincia e non solo. Inoltre ci piacerebbe mi-gliorare il nostro campo a Campalto in via Chiarin”. La stagione agonistica del 2012 terminerà il 16 ottobre. Tra le competizio-ni: il Campionato Nazionale e i gironi degli Under 15, 17 e 19; la Coppa Italia e le amichevoli Nazionale Italiana / Marylebo-ne Cricket Club di Londra. Gli allenamenti si tengono a Marghera nella palestra della scuola Einaudi, il sabato pomeriggio, i costi annuali sono 30 euro per i ragazzi e 100 per i seniores. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.veneziacricket.eu

A Margherail cricKet punta Sui gioVani

R.P.

Calcio Venezia Al via il campionato fra alti e bassi

LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANOVolley, squadre premiateL’assessore provinciale allo Sport Raffaele Spe-

ranzon ha premiato nelle scorse settimane le squadre: Gielle – Publimed San Donà, medaglia di bronzo under 14 Fipav (Federazione italiana pallavolo). Service Med San Donà, medaglia di

bronzo under 16 Fipav. Esse Costruzioni Musile, campione d’Italia under 14. San Donà Piave Volley, campione d’Italia under 18 juniores.

Trofeo Lucarda, un successo164 atleti in rappresentanza di 16 società venete hanno partecipato sul Naviglio al

Campionato Regionale Veneto di Canoa Discesa Sprint valevole per l’assegnazione del VII° trofeo “Lucarda Cav. Giuseppe”. E’ arrivata primo il Canoa Club Oriago, al secondo

posto la Remiera Peschiera e al terzo posto il Canoa Club Pescantina. Sono state festeggiate con una torta gigante, raffi gurante il tricolore, le due atlete di casa sul podio

ai campionati Europei Junior 2012: Cristina Favaretto e Vanessa Zampese.

Uc Mirano nuovo titoloTredici titoli italiani in cinque anni nelle competizioni

ciclistiche giovanili. l’Uc Mirano ha festeggiato al ristorante “Il Burchiello” la conquista del tricolore

con Andrea Zorzetto nella Velocità Squadre Allievi. Il ciclista, al terzo titolo italiano in tre anni, ha

ottenuto anche un argento della Velocità Individuale Allievi. Un’altra annata insomma da mettere ancora

in cornice.

Lo stadio di Venezia

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NEWS

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6

IL VENETOin PRIMO PIANO

“Quel 5% ti tagli preferisco chia-marlo pizzo piuttosto che spen-ding review”! Esprime così la

sua rabbia condita di umiliazione e mortifi -cazione Nicola Boscoletto della Compagnia delle opere che sottolinea il modo brutale usato dalle Asl per comunicare questi tagli. Nessun incontro, nessun confronto, solo una lettera con degli ordini e delle minacce.

“Si sono dimostrati governanti che usa-no la forza del potere come padri padroni e non si consultano più con nessuno”!

Uno stile che offende e umilia il mondo delle cooperative sciali perchè non tiene conto della qualità dei servizi che erogano né dell’umanità vasta a cui questi servizi sono rivolti: minori, disabili e anziani”.

I numeri in campo sono altissimi. Se si uniscono le realtà aderenti a Confcoope-rative, Legacoop, Agci e Compagnia delle opere, tutte attive nel campo del sociale, il quadro è davvero si-gnifi cativo: più di 600 cooperative sociali, oltre 25 mila soci e altrettanti lavoratori, quasi tremila di questi svantaggiati e un fatturato che supera gli 800 milioni di euro.

Le loro attività si svolgono nelle case di riposo, negli asili nido, nelle comunità alloggio per disabili, nei ceod.

Ma si occupano anche di assistenza do-miciliare, manutenzione del verde pubblico

e della gestione dei centri unici di prenota-zione delle Ulss.

“Un 5% in meno di fatturato - sotto-linea Loris Cervato, responsabile Settore sociale Legacoop Veneto - si traduce inevi-tabilmente in un 5% in meno sul costo del lavoro, dunque meno servizi per tutti. La spending review va ad aggiungersi a una situazione già pesante per le cooperative, fra mancati adeguamenti Istat e continue richieste di rivedere i prezzi al ribasso. A ottobre molte coop avranno diffi coltà ad applicare la seconda tranche dell’aumento contrattuale previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, per questo abbiamo domandato ai sindacati l’applicazione di accordi di gradualità che ne prevedano lo slittamento”.

E poi, qualunque buon padre di famiglia sa che se diminuiscono le entrate le opportuni-tà offerte non rimango-no le stesse.

Così per i servizi erogati. E’ impossibile garantire la medesi-ma qualità senza avere i soldi per pagare gli operatori.

Così, secondo le stime del sistema co-operativo rischiano il posto di lavoro 1500 persone e tra queste almeno 500 sarebbero persone svantaggiate inserite nelle coopera-tive sociali di tipo B. E si tratta di disabili, ex tossicodipendenti, ex alcolisti, detenuti.

Per questo il sistema della coopera-zione sociale veneta chiede di tutelare l’inserimento lavorativo delle persone svan-taggiate e dei soggetti deboli, escludendo le cooperative sociali di tipo B da un lato dalla riduzione indicata del 5% della spesa, dall’altro dalla rigida applicazione delle ta-belle Avcp (Autorità per la vigilanza sui con-tratti pubblici di lavori, servizi e forniture), che essendo riferite a costi standard non tengono conto del costo del servizio sociale di inserimento lavorativo.

“Uno scenario che ci preoccupa mol-tissimo - ha dichiarato Nicola Boscaro - per chiunque perda il lavoro oggi, diventa un’im-presa trovarne un altro, immaginiamoci per un soggetto svantaggiato! Siamo consape-voli che il Paese si trova in una situazione critica e che ciò comporta sacrifi ci, ma se

il contenimento degli sprechi e della spesa pubblica si trasforma in una mannaia per le fasce più deboli allora non siamo d’accordo.

Lo stesso vale per la decurtazione degli stipendi: non si può andare a colpire lavora-tori che prendono mille euro al mese, se non cinquecento come nel caso degli svantaggiati che spesso lavorano solo part time. I tagli lineari non sono la risposta – ha aggiunto Boscoletto – anche perché non distinguono fra chi da tempo si sta muovendo bene alla ricerca di soluzioni per superare la crisi e chi invece non sta fa-cendo altrettanto”.

Ora, dopo la levata di scudi congiunta delle Cooperative sociali, la Regione si è

impegnata a fare in modo, con un pros-simo provvedimento di Giunta, che i tagli non penalizzino i servizi gestiti in regime

di accreditamento, va-lorizzando, oltre alle strutture accreditate, anche i contratti che prevedono l’inseri-mento lavorativo delle persone svantaggiate

e dei soggetti deboli. “Siamo molto soddisfatti per l’apertura

e la disponibilità accordateci. - commenta Loris Cervato, responsabile del settore sociale di Legacoop Veneto, - Ora stiamo a vedere. In attesa del provvedimento, le cooperative sociali venete non accettino nessuna modifi ca peggiorativa dei contratti in essere chiesta dalle Ulss”.

di Germana Urbani

Cooperazione sociale in ginocchio, ma ora la Giunta veneta ci ripensaLe Cooperazione sociali si sono viste recapitare una lettera da parte delle Asl regionali con l’ordine di mantenere inalterati i servizi a fronte di un taglio del 5% dei costi. Pena la non liquidazione della fattura

Impossibile grantire la medesima qualità senza avere i soldi per pagare gli operatori

I dati: oltre 600 realtà interessate, un fatturato che supera gli 800 milioni

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7Il Veneto in primo piano

La spendig review colpisce anche le fa-miglie con fi gli disabili che frequentano i Ceod. L’Assessore Sernagiotto punta alla

compartecipazione delle spese l’Anfass, associazione nazionale delle famiglie di per-sone con disabilità intellettiva o relazionale, non intende accettare le argomentazioni di Sernagiotto.

“I ceod sono un salvavita per le fami-glie – ha affermato Maddalena Borigo Daniel, presidente regionale Anffas – que-sto è un servizio di grande utilità. Le fami-glie di queste persone pagano le tasse e le rette dei centri di accoglienza in cui i disabili

rimangono anche la notte”.Sul tema della compartecipazione alla

spesa da parte delle famiglie delle perso-ne con disabilità Sernagiotto ha sostenuto che “rispetto al reddito ISEE di una fami-glia con poniamo 100 mila euro di reddito l’anno si possa poter contribuire dai 30 ai 100 euro al mese alle spese sostenute dal servizio pubblico, e che rappresentano in pratica un livello essenziale di assistenza (LEA) aggiuntivo. Faremo un ISEE a quoziente familiare – ha

aggiunto - terremo conto del numero di fi gli e altro.

Non vogliamo perdere i servizi e i tra-sporti che diamo ai nostri concittadini con disabilità, in primis quelli con disabilità

gravi. C’è un grande dibattito al proposito all’interno delle stesse associazioni e delle famiglie”.

“Oggi - sostiene ancora Sernagiotto - il

contributo economico che la Regione versa ai Ceod vede una situazione troppo differen-ziata tra Ulss e Ulss e Ceod e Ceod con una

forbice tra i 30 e i 90 euro. Questo crea un disagio notevole tra le famiglie e anche fra i sindaci. Faremo con la disabilità quanto abbiamo già fatto con la scheda SVAMA di valutazione della non autosuffi cienza”.

“Ricordo – ha aggiunto - che tutte le Regioni hanno previsto una compartecipa-zione alle spese da parte delle famiglie con persone disabili.

E’ un argomento molto delicato e ne sono consapevole. Nel Veneto non l’abbia-mo perché nel 2009 ci fu una battaglia in consiglio regionale da parte di chi diceva no alla compartecipazione”

di Germana Urbani

Centri diurni per disabile a pagamento

La spending review colpisce i Ceod

Il contributo della Regione è differenziato tra Ulss e Ulss e Ceod e Ceod

focuS

Le associazioni che in Veneto si occupano di servizi all’handicap hanno deciso di scendere in piazza per riaffermare i propri diritti. In Veneto i ceod sono 300, ospitano ogni giorno 6.348 giovani e adulti con disabilità e assorbono 78,5 dei 146 milioni che ogni

anno la regione destina alla disabilità. In provincia di Padova i ceod sono 41, di cui 39 privati. Il 70 per cento dei costi riguarda il personale. “La disabilità – spiega Anffas – è un costo della riproduzione sociale che non può ricadere completamente sulle famiglie involontariamente penalizzate da un simile grave evento. La persona con disabilità non può essere vista dalla società come un problema esclusivo della famiglia d’origine. La lotta contro questo provvedimento proposto da Sernagiotto sarà più sul piano della civiltà

che su altro”.“Purtroppo – ha detto Remo Sernagiotto - dobbiamo far fronte al taglio generalizza-

to del 5% imposto dalla spending review nazionale, che sta mettendo in seria diffi coltà le politiche sociali in favore dei territori. Il provvedimento del Governo Monti non sta taglian-do la spesa pubblica, ma i servizi. Sarà pronto a breve un progetto che mettere assieme le varie associazioni di volontariato, chiedendo ai giovani del servizio civile di guidare i pulmini con l’obiettivo di abbattere i costi di trasporto e garantire questo importante servizio alle famiglie”.

handicap e coSti Sociali

29292929Il Veneto in primo piano

Page 34: La Piazza della Riviera est - 2012sett n121

8 Il Veneto in primo piano

Salutate con entusiasmo dalle associa-zioni di categoria che rappresentano il settore delle costruzioni edili e fi -

liera, valutate con interesse dai proprietari di case che intendono rimettere mano al proprio edifi cio con un’opera di restyling, le norme contenute nel Decreto Sviluppo - che riguardano il settore - raccolgono il previsto consenso.

Il decreto mette “l’edilizia al centro del-le proposte - sostiene il presidente di Ance veneto, Paolo Buzzetti - per rilanciare lo sviluppo economico nazionale e poggia su semplifi cazione burocratica e incentivi per favorire il virtuoso processo”.

Semplifi cazioni e incentivi che sono previsti soprattutto per l’edilizia privata, at-traverso una sorta di rivisitazione in termini dinamici e funzionali di quel Piano casa che fi nora - così com’è stato pensato - non ha dato i frutti sperati.

La semplifi cazione burocratica. Ri-

duzione e semplifi cazione delle procedure rappresentano la prima forma di incentiva-zione. Per ristrutturare non sarà più necessa-ria la licenza edilizia rilasciata dai Comuni: sarà infatti suffi ciente la Scia (segnalazione certifi cata di inizio attività) e quindi secon-do il meccanismo del silenzio/assenso se il Comune non interverrà entro 60 giorni si potrà procedere.

Più semplici anche le procedure per ot-tenere lo sconto fi scale delle detrazioni. Non è infatti più obbligatoria la comunicazione di inizio lavori al centro operativo delle Entrate di Pescara; non è più obbligatorio neanche riportare il costo della manodopera in fat-tura come voce separata; l’Agenzia delle Entrate segnala inoltre l’applicazione da parte di banche e Poste della riduzione della percentuale, dal 10 al 4 per cento, della ritenuta d’acconto sui bonifi ci effettuati per pagare i lavori.

Gli incentivi economici per le ristrut-

turazioni. Ristrutturare casa a partire dallo scorso 26 giugno, con il nuovo decreto, è più conveniente grazie al vantaggio fi scale derivante dalle detrazioni Irpef, che dal 36 per cento sono state portate al 50 per cento, con il raddoppio del tetto di spesa ammesso alla detrazione, che da 48mila euro, per ogni immobile sul quale vengono eseguiti gli interventi, è passato a 96mila euro.

Un benefi t che in questa misura avrà un tempo limitato per le spese sostenute fi no al 30 giugno 2013 - con le ristrutturazioni che devono essere concluse entro il 31 di-cembre 2012 -, ma che non avrà scadenza, in quanto alla data successiva al 30 giugno rimarrà ancora la detrazione prevista per le ristrutturazioni ma si tornerà all’aliquota del 36 per cento. L’agevolazione infatti, introdotta con la legge 449 del 1997 e più volte modifi cata e prorogata, non sarà più a rischio “estinzione” in quanto nell’articolo 4 del decreto legge 201/2011 se ne prevede

il suo inserimento defi nitivo e duraturo tra gli oneri detraibili a fi ni Irpef.

La detrazione dalle imposte viene ra-teizzata in 10 anni, a partire dall’anno in cui viene sostenuta dal contribuente la spe-sa e in quelli successivi. A benefi ciare del bonus le persone fi siche che si assumono a proprio carico gli interventi di ristrutturazio-ne, siano essi proprietari o inquilini in affi tto e usufruttuari, ma anche acquirenti (entro il 30 giugno 2013) di edifi ci ristrutturati da imprese di costruzione o cooperative. Tra le novità è stata introdotta la facoltà per il venditore, nel caso in cui l’unità immobiliare sulla quale sono stati eseguiti i lavori sia ce-

duta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente dell’immobile.

Gli incentivi per gli interventi di ef-fi cienza energetica. Per chi effettua inter-venti di riqualifi cazione energetica di edifi ci già esistenti o di parte di essi la detrazione del 55 per cento in scadenza al 31 dicem-bre 2012 è stata invece protratta - ridotta al 50 per cento - fi no al 30 giugno 2013, per poi essere ridotta al 36 per cento.

Anche questa detrazione dalle imposte viene rateizzata in 10 anni.

di Ornella Jovane

Vantaggi fi scali e procedure più semplici per rimettere a nuovo la propria casa: sconto del 50 per cento per ristrutturazioni e risparmio energetico

Edilizia Le nuove norme contenute nel Decreto sviluppo

Semplifi cazione e incentivi: ristrutturare è più facile

Piano città, incentivi per le ristruttu-razioni e il risparmio energetico e project bond per le infrastrutture: le

misure contenute nel documento approva-to dal Consiglio dei Ministri lo scorso 22 giugno incontrano l’approvazione degli addetti ai lavori anche in Veneto. “Rap-presentano fi nalmente - ha commentato Paolo Buzzetti, presidente di Ance Vene-to - un segnale concreto di svolta per la crescita e il sostegno non solo del settore delle costruzioni ma di tutta l’economia”.

“Si tratta di importanti segnali - prosegue nel commento - decisivi per la ripresa economica e che dimostrano una particolare attenzione da parte del Gover-no anche per progetti di grande portata e

che avranno effetti importanti per la cre-scita e la competitività del nostro Paese”. “Grazie a questi provvedimenti - conclude - possiamo metterci tutti al lavoro per fare in modo che già nei prossimi mesi si possa cominciare a guardare il futuro con un po’ più di fi ducia e ottimismo”.

Ance Venetobuzzetti: “la ripreSa economica partirÀ dall’edilizia”

Provincia di Veneziaedilizia eco-compatibile: SarÀ il futuro

Edilizia eco-compatibile al centro dell’incontro che si è svolto lo scorso 8 ottobre, promosso dalla Provincia

di Venezia. “Edilizia innovativa per il Progetto 202020: il futuro è nelle nostre mani!” il titolo del seminario organizzato per la progettazione di azioni virtuose con i sindaci del Veneziano. “Una giorna-ta - ha commentato l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia - che è servita ai Comuni e al comparto economi-co e produttivo per conoscere meglio la sostenibilità nell’edilizia e la normativa

per il risparmio energetico non solo relati-vamente alle nuove costruzioni ma anche nel recupero e nell’ammodernamento edilizio”.

“L’Europa ci ha imposto di cambia-re - ha osservato Norbert Lanschner ideatore e fondatore di “CasaClima” -, di trasformare, iniziando dall’edilizia. Tra pochi anni non avremo più la possibilità di pagare l’energia per riscaldare o per raffreddare, quindi dopo il 2020 dovremo avere tutte case a consumo zero”.

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vita veneta 4

Sono circa 50 mila in Veneto gli stranieri occupati e/o presenti irregolarmente nel paese che da fi ne settembre hanno iniziato

a presentare domanda di regolarizzazione. Molte sono badanti e, in tempi di crisi, non tutte le fa-miglie che danno loro un lavoro sono disposte a “metterle in regola”.

E’ vero anche che dai dati emersi nell’ultimo rapporto del Veneto in merito alla presenza degli stranieri in regione si evince che l’arrivo di immi-grati è più che dimezzato.

Si calcola che oggi gli stranieri residenti in Ve-neto siano 530 mila e che il tasso degli irregolari si attesti sull’8 per cento. Certo una crescita c’è stata, pari a 25 mila unità, ma dovute in parte al fatto che sono nati 10 mila bambini da coppie straniere e ci sono stati molti ricongiungimenti famigliari.

La popolazione straniera si distingue, rispetto a quella italiana, per una maggior concentrazione nelle classi centrali di età (25-44 anni): la mas-sima incidenza degli stranieri sulla popolazione totale si osserva per le classi 25-34 anni (21%). Anche per i bambini under 5 la quota di stranieri raggiunge il 20%.

Questi bambini si inseriscono bene nella socie-tà: solo lo scorso anno erano 90 mila gli stranieri iscritti a scuola, quasi 100 mila includendo la formazione professionale e le università. Rappre-sentavano oltre il 12 per cento del totale degli studenti (erano pari al 10 nel 2007-2008). Nel-la scuola dell’infanzia gli stranieri sono circa 18 mila, pari al 13,3 per cento del totale; la loro in-cidenza è ancora più elevata nella scuola primaria (13,6) e nella secondaria di primo grado (13,2). Gran parte di questi bambini sono nati in Italia: essi sono l’85 per cento nella scuola dell’infanzia, il 59 nella primaria; la loro quota scende al 25 per cento nella secondaria di primo grado.

Le provincie con con la maggior incidenza di popolazione straniera (11,5%) ed anche la maggior consistenza in valori assoluti, dato che in entrambe gli stranieri residenti hanno superato le 100.000 unità. Sono Verona e Treviso. Anche Vi-cenza evidenzia un’incidenza (11,1%) superiore alla media regionale. Il valore più basso è quello di Belluno (6,4%).

Ma da dove arrivano queste persone? Negli ultimi tre anni la geografi a da questo punto di vista è un po’ cambiata. Nella graduatoria entra un solo paese africano (il Marocco), tre Paesi asiatici (Cina,

Bangladesh, India), un paese Ue (la Roma-nia) e cinque Paesi dell’Est Europa (Moldavia, Albania,

Macedonia, Serbia-Montenegro-Kosovo e Ucraina). Con il fenomeno delle badanti la distri-buzione per genere della popolazione straniera residente in Veneto ha teso ad equilibrarsi. Riman-gono peraltro forti differenze per nazionalità: i li-velli minimi di femminilizzazione si registrano per i senegalesi (27%) i tunisini e i bengalesi (37%); viceversa i livelli massimi sono quelli degli ucraini

(82%), brasiliani (68%) e moldavi (67%).Nonostante i tristi luoghi comuni relativi al

fenomeno immigrazione, queste persone per la maggior parte lavorano e rappresentano una componente rilevante del mercato del lavoro re-gionale.

Nel 2011 gli occupati risultavano 248 mila, il 12 per cento dell’occupazione complessiva regio-nale (oltre il 13 se consideriamo solo i dipendenti, mentre gli autonomi si fermano al 6).

I cittadini stranieri in cerca di occupazione era-no 28 mila; particolarmente elevata l’incidenza degli stranieri tra i disoccupati: il 25 per cento.

Le assunzioni di stranieri sono passate da circa 200 mila del 2008 a poco più di 180 mila nell’ultimo anno; rappresentano oltre un quarto dei rapporti di lavoro attivati in regione.

Considerando l’intero arco di sviluppo della crisi, da luglio 2010 a giugno 2011, la contrazio-ne delle posizioni di lavoro degli stranieri è pari a 10 mila unità.

di Germana Urbani

Dai primi dati raccolti non sono altissimi i numeri della sanatoria 2012 le cui operazioni sono iniziate in questi giorni. Probabilmente non assisteremo a lunghe fi le

Stranieri in Veneto

La marcia degli immigrati verso la regolarizzazione

I cittadini stranieri residenti in Veneto al 31 dicembre 2011 risul-tavano, secondo i dati provvisori rilasciati dall’Istat a gennaio 2012, 530.000, circa 25.000 in più rispetto alla medesima

data dell’anno precedente. Si tratta di un incremento del tutto ana-logo in valori assoluti a quello registrato sia nel 2010 che nel 2009 ma decisamente inferiore a quello osservato negli anni antecedenti la crisi economica. A fi ne 2011 la popolazione residente in Veneto aveva quasi raggiunto i 5 milioni di unità: perciò l’incidenza de-gli stranieri risultava ben superiore al 10%. Sostanzialmente tutto l’incremento demografi co registrato negli ultimi 15 anni è stato de-terminato dalla componente straniera. Ma da dove arrivano queste persone? La componente non comunitaria è stata quella dominante i processi di immigrazione per tutti gli anni ’90 e i primi anni di questo secolo. Sul totale degli stranieri residenti i non comunita-ri si sono a lungo attestati attorno al 95%. Nel 2007 l’ingresso della Romania e della Bulgaria nell’Unione europea ha cambiato la composizione e favorito un forte incremento dei neocomunitari. Pertanto dopo l’allargamento la quota degli stranieri non comunitari si è attestata intorno al 75%. Oltre alla crescita della componen-te comunitaria, un altro rilevante processo di cambiamento nella composizione della popolazione straniera è stato quello relativo al genere: secondo i dati al 31 dicembre 2010 le donne straniere residenti in Veneto hanno leggermente superato i maschi chiudendo quindi un gap che all’inizio degli anni ’90 era molto consistente dato che i maschi, tra gli stranieri, erano quasi due su tre. Mol-ti degli stranieri fotografati da questo rapporto sono nati qui. Nel 2011 i nati stranieri sono aumentati, dopo la fl essione registrata nel 2010, ritornando a superare quota 10.000. Sul totale dei nati l’incidenza degli stranieri ha superato il 22%. I nati con almeno un genitore straniero sono una quota ancora più elevata e stimabile attorno al 27%.

Negli ultimi anni solo il 2% circa della popolazione straniera in Italia ha acquisito la cittadinanza italiana, oltre 9.500 le acquisizio-ni in Veneto, per un totale del del 13%.

Quanti sono gli stranieri in Veneto?

Gli immigrati presenti sono soprattutto giovani intorno ai trent’anni, molti i bambini

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11Voci da palazzo

“Che il Consiglio regionale

non avesse nessuna facoltà di indire un referendum consul-tivo sulla questione in esame era am-piamente scontato. Ritenendo tuttavia la questione di una più ampia autonomia regio-nale un elemento imprescindibile per il futuro economico e sociale della nostra istituzione - avverte il presidente del Consiglio regiona-le, Clodovaldo Ruffato - è ora necessario più che mai lavorare per raggiungere questo obiettivo”. “Abbandoniamo quindi - precisa il presidente del Consiglio - l’illusione di strade impercorribili e concentriamoci sugli strumenti istituzionali e politici che i nostri ordinamenti ci mettono a disposizione. Solo così saremo in grado di rispondere alle aspettative della nostra gente”.

Clodovaldo Ruffato, PdlperSeguiremo l’autonomia attraVerSo altre Strade

L’opinioneL’opinione

“L’esito della consultazio-ne sarebbe

stato una sconfi tta per Zaia – ha dichia-rato la capogruppo del Pd in Consiglio regionale Laura Puppato, in merito all’ipotesi prospettata da Zaia di una consultazione referendaria sull’autonomia del Veneto e a quanto di-chiarato dal presidente del Veneto – perché anche nell’ipotesi che avesse vinto la fronda indipendentista sarebbe stata comunque una bocciatura del modello di Regione che per quasi vent’anni PdL e Lega hanno governato e che, per molti versi, si è dimostrato ad-dirittura più centralista dello stesso Stato. Basti pensare all’arroganza con la quale il centrodestra ha trattenuto competenze di gestione, persino sottraendole ai Comuni, col risultato di produrre una sostanziale paralisi o ineffi cacia d’azione. A questo va sommata l’incapacità di legiferare in modo innovativo in materie di pressoché esclusiva competen-za regionale come i trasporti, l’urbanistica, il turismo, la formazione, il commercio, i rifi uti e l’energia. Zaia per questo dovrebbe fare le valigie e dovrebbe farle anche se l’ipotetico referendum fosse stato vinto dai sostenitori di una Regione nell’alveo costituzionale in quanto ha dimostrato di non credere in questo modello e di certo non ha contribuito, in tutti questi anni, a renderlo più vicino alle aspettative dei veneti”.

Laura Puppato, Partito Democratico“zaia, doVrebbe Semplicemente dimetterSi”

Due idee, fi nite entrambe nel cestino. Sarà l’avvicinarsi delle elezioni politiche di primavera o la stretta della cri-si che tra le tante cose impone nuove scelte anche nel

riordino degli enti locali ma nelle scorse settimane ben due ipotesi hanno balenato per un attimo nel cielo del governo del Veneto, lasciando comunque disatteso il desiderio di chi le aveva espresse. Aspirazioni, sogni appunto fi niti sul nascere. Il primo riguarda la fusione delle regioni del Nord ed è stato espresso dal governatore della Lombardia, Roberto Formigo-ni, in occasione di un “super vertice” del Pdl tenutosi recente-mente a Verona e partecipato anche dagli ex-ministri Ignazio La Russa e Maria Stella Gelmini, oltre che dal vicepresidente della Regione Marino Zorzato e dal capogruppo dei pidiellini di Palazzo Ferro Fini, Dario Bond. “Una macro-regione – ha spiegato il numero uno del Pirellone – formata da Lombar-dia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ma estendibile anche a Emilia e Liguria, dotata di un’autonomia almeno pari a quella di cui gode il Friuli”. L’idea, dunque, sarebbe quella di togliere di mezzo i rispettivi consigli regionali, dando luogo a economie di scala e formare un unico consiglio ma soprattutto ambire al trattamento fi sca-le di cui gode la regione a stato specia-le. In Friuli, infatti, viene trattenuto nel-le casse delle Regione circa il 60-70% del prelievo fi scale. “Non si tratta di un progetto secessionista – ha spiegato Roberto Formigoni, citando gli studi di Miglio ma anche quelli della Fondazione Agnelli e perfi no quelli del Pci ai tempi di Guido Fanti – ma di realizzare una realtà che non avrebbe niente da invidiare alle regioni più innovative, produttive e ricche d’Europa”. La strada a parere dello stesso presidente lombardo sarebbe percorribile oggi stesso, seguen-do la via Costituzione vigente e applicandone fi no in fondo l’articolo 116, oppure intraprendendo il percorso della riforma della Costituzione magari inserendoci anche l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, come ha auspicato Ignazio La Russa. Insomma più che una proposta è parsa un’esca

posizionata ad arte per avvicinare l’ex alleato leghista, sen-sibile a cause di questo genere. Il carroccio tuttavia non ha abboccato e il nuovo segretario; Flavio Tosi, ha ricordato che le comunicazioni potrebbero riprendere solo se in gioco ci fos-se la presidenza della Lombardia. Più diplomatico, invece, si è dimostrato il presidente della Regione veneto, Luca Zaia, che con toni meno politici, anche per recuperare l’equilibrio dopo un mezzo inciampo che lo aveva visto protagonista in merito alla richiesta di un referendum per l’indipendenza del Veneto, ha dato la sua visione in merito. “La macro Regione – ha spiegato - così come è stata tratteggiata, ossia come una semplice fusione ex articolo 132 tra le Regioni del Nord, ma-gari a trazione lombarda, non ha alcuna speranza di vedere la luce e non servirebbe ad un bel nulla. Sì, forse si ridurrebbe il numero dei consiglieri, degli assessori, ci sarebbe qualche uffi cio in meno, si creerebbero delle economie di scala ma non si realizzerebbe alcuna autonomia. Senza contare che come veneti non possiamo accettare di fi nire schiacciati dai

nostri vicini di là del Garda”. Ma insieme alla prima proposta è morta anche la se-conda ossia quella dello stesso Zaia che qualche tempo fa aveva chiesto al presi-dente del consiglio regionale - il pidiellino Clodovaldo Ruffato - di fornire alla giunta un parere giuridico circa la possibilità

di indire un referendum consultivo sull’indipendenza della regione. Possibilità decaduta dopo che la direzione assisten-za legislativa del Consiglio regionale ha espresso la propria contrarietà in quanto la nascita di un nuovo Stato non solo esula dalle competenze del Consiglio regionale, ma contrasta anche con i principi di sovranita’, unita’ e indivisibilita’ della Repubblica sanciti dagli articoli 1 e 5 della Costituzione. ”Nel caso di specie – hanno ricordato gli esperti di palazzo Ferro-Fini - la formazione di un nuovo Stato potrebbe derivare da un mutamento territoriale dello Stato italiano, a seguito di smembramento, oppure da una modifi cazione della struttura interna e dell’organizzazione politica dello Stato italiano che,

da Stato regionale qual’è attualmente, dovrebbe trasformarsi in un’altra tipologia di Stato. Ipotesi, tuttavia, che richiede-rebbe quanto meno un procedimento di revisione costituzio-nale nelle forme previste dall’articolo 138 della Costituzione, non essendo suffi ciente una consultazione popolare limitata al territorio regionale del Veneto per modifi care l’intero ordi-namento costituzionale”. Verdetto incassato dal presidente che con un certo aplomb da politico “scafato” ha comunque rilanciato sulla questione confermando di essere pronto ad inoltrare al Governo una proposta rivolta a trattenere in Regio-ne una parte più cospicua del prelievo fi scale. “Con la costitu-zione vigente – ha ammesso Zaia – parlare di indipendenza del Veneto e un modo per pungolare il Governo. La situazione tuttavia è grave e richiede un intervento che da parte nostra è stato individuato nel progetto varato dalla commissione An-tonini. Il dossier è pronto, aspettiamo il momento giusto per presentarlo, di poter ragionare a bocce fredde col governo. Il modello scelto dalla commissione è quello del Friuli, con i sei-decimi delle tasse che restano nel territorio, perché in base alle norme attuali è il massimo che si può ottenere. Io, però, dico che con tutto quel che abbiamo pagato al resto del Paese fi no a questo momento, meriteremmo l’autonomia dell’Alto Adige: otto-decimi di tasse in Veneto e stop alle competenze concorrenti con lo Stato”.

di Mauro Gambin

Governo del Veneto Due proposte fi rmate Pdl e Lega

Macro-regione o indipendenza? Nessuna delle dueFormigoni e Zaia ambiscono al trattamento fi scale del Friuli ma le strade sono diverse e non convergono

“Il progetto secessionista, naufragato sul nascere, ha in Veneto Stato - ribattezzato in questioni giorni Indipendenza Veneto

- il suo principale alfi ere. È stato il segretario del movimento, l’economista di Ca’ Foscari Lodovico Pizzati – spiega il consigliere del Pd, Claudio Si-nigaglia - a consegnare a Zaia una petizione cor-redata da 20 mila che fi rme che sollecitavano il referendum. Al termine dell’incontro, svoltosi nella sede della giunta regionale il 22 maggio scor-so, Pizzati si mostrò estremamente ottimista circa l’esito dell’iniziativa: “Otterremo l’indipendenza a furor di popolo, la vuole la stragrande mag-gioranza di veneti, è solo questione di compiere i passaggi istituzionali richiesti dalla comunità internazionale. Sarà questo consiglio regionale a indire il referendum e sarà Luca Zaia il primo presidente pro tempore della nuova Repubblica Veneta che dovrà organizzare un’assemblea co-stituente subito dopo la vittoria del sì”. A conforto delle sue tesi, Pizzati citò le “norme internazionali previste dal Patto di New York del 1977 che sanciscono il diritto inalienabile dei popoli all’autodeterminazione”. Ma i giuristi dell’amministrazione veneta - dove pure, accanto al tricolo-re, sventola la bandiera di San Marco - sono stati di diverso avviso.

“il progetto SeceSSioniSta era di Veneto Stato”

“Non ci possono essere diver-si modelli di gestione in set-tori cruciali come, ad esem-

pio, i trasporti e la sanità in una realtà omogenea come quella del Nord Italia. Basta solo guardare a cosa succede sul fronte ferroviario, dove in Veneto i disa-gi sono all’ordine del giorno, mentre in Lombardia si è trovata una soluzione con una società ad hoc dedicata ai servizi in-terni. Adesso dobbiamo essere operativi, per questo ci siamo già messi all’opera consultando dei legali”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale del Veneto. “Abbiamo già sentito il parere di alcuni legali istituendo un tavolo operativo sono convinto che in un momento di profondi cambiamenti sia giu-sto premere sull’acceleratore delle riforme, cominciando dal rendere più effi cienti i livelli di governo soprattutto all’interno di un ambito omogeneo come quello del Nord. Il Veneto ha tanto da insegnare sul fronte delle buone pratiche ma ha an-che tanto da imparare”.

“nord italia omogeneo nella geStione dei SerVizi”

Claudio Sinigaglia

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e quello della Lombardia, Roberto Formigoni

Piergiorgio Cortellazzo

Piergiorgio Cortelazzo, Pdl

Clodovaldo Ruffato

Claudio Sinigaglia

Laura Puppato

“Sì all’autonomia, no ai privilegi. Il modello che la

macroregione del Nord deve seguire è quello del Friuli Ve-nezia Giulia, un’autonomia responsabile ed effi ciente”. Lo ha affermato - in una nota del gruppo Pdl di palazzo Ferro-Fini - il capogruppo Dario Bond in-tervenendo a Verona nel corso di una riunione dei gruppi del Pdl del Nord. “Sono contento che si sia affrontato questo tema in una riunione così impor-tante - sottolinea Bond - è ora che le regioni del Nord prendano posizione sulla evidente disparità di trat-tamento che c’è tra i cittadini che vivono in buona parte del Nord Italia e le zone autonome. Noi non siamo contro l’autonomia, ma contro quei privilegi non più giustifi cabili che troviamo in Trentino-Alto Adige. Un altro conto è il Friuli Venezia Giulia, dove troviamo un’autonomia equa e responsabile

Dario Bond, Pdl “SÌ a un’autonomia eQua e reSponSabile”

In Alto Adige otto decimi delle tasse rimangono alla Regione

Dario Bond

32 Voci da palazzo323232 Voci da palazzo

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15Cultura veneta

La mostra “Enrico Castellani/Günther Ue-cker”, alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, Venezia, fi no al

13 gennaio, mette in dialogo due Maestri di ottant’anni ancora attivi nell’eseguire senza aiuti opere di una certa sostanza. Un allesti-mento che vede dedicato uno spazio ciascuno, intervallati tra le pareti, senza mai dare l’im-pressione di un’ipoteti-ca gara o confl ittualità. Castellani torna con una mostra in un luo-go storico dopo le due Biennali del ’64 e ’66, mentre Uecker non po-teva resistere al richiamo dell’amata Venezia. Due sono anche le provenienze rispettive che, reciprocamente negli anni ’60, hanno avuto un dialogo: la breve vita della rivista Azimuth per Castellani in Italia e il Gruppo Zero con l’a-desione per dieci anni di Uecker in Germania. Questo incontro veneziano, come spiega il curatore Davide Di Maggio, non è stato ideato “per rinverdire i fasti di quelle presenze, ma

per rivendicare l’autonomia di cinquant’anni di lavoro dopo quelle adesioni iniziali”. Il visita-tore passa dunque da opere storiche a lavori eseguiti proprio nel 2012. Un elemento è co-mune a tutti e due gli artisti, ossia il chiodo. Se in Castellani questo elemento è intimo perché ricoperto dalla tela, in Uecker assume una va-lenza maggiormente esplosiva soprattutto per

l’osservatore. Nella sala del pensatore di Rodin si è accolti da grandi tele recenti di Uecker, in cui si ritrova la seriali-tà dell’elemento come i sacchi di tela, le croci di

carta, le frecce fi no a giungere a due lavori de-gli anni ’70 con l’inserimento dei chiodi. Nella parete opposta dialoga Castellani con un trit-tico d’argento del ’66, una superfi cie bianca del ’68 e uno spartito del ’69. Passando per altri lavori di Uecker, si trova la I estrofl essio-ne di Castellani eseguita nel 1959 con i semi anziché con i chiodi di colore nero e a chiudere i suoi recenti angolari d’argento, che richiamo

vecchi lavori ma con la capacità di catturare la luce, assumendo forme diverse in base all’irradiamento su una tela tesa a tamburo. Al piano terra un’installazione di Castellani richiama le tensioni e gli equilibri geometrici della tela e il mulino di sabbia (sandmühle) di Uecker che rappresenta il ciclo perpetuo del mondo. Una mostra equilibrata, se letta nella giusta ottica, anche se nei giorni della vernice i due artisti non hanno condiviso le sensazioni, l’esperienze e i ricordi con gli addetti ai lavori e la cittadinanza, rimanendo in hotel anche per un probabile mancato coinvolgimento da parte del curatore.

di Alain Chivilò

Fino al 13 gennaio “Enrico Castellani/Günther Uecker”, ancora attivi nell’eseguire senza aiuti opere di una certa sostanza

Mostre Alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, Venezia

Il “chiodo” che unisce due ottantenni artisti

Nelle foto una delle opere di Uecker e una di Castellani, nelle altre immagini le opere in esposizione alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà PesaroSe in Castellani

il chiodo è intimo, perché ricoperto dalla tela, in Uecker è esplosivo Errata corrige: In questa stessa

pagina, il mese scorso, abbiamo pubblicato l’articolo dal titolo

“Banco e Orme insieme al progressive rock” la foto allegata però era sbaglia-ta in quanto ritraeva i componenti di una reunion di qualche anno fa e non quelli che si esibiranno al Gran Teatro Geox il prossimo 20 ottobre. Ci scusia-mo con i lettori e gli interessati.

33333333Cultura veneta

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24 Sì, viaggiare

L’ultimo in ordine di tempo a rimanerne incantato è stato Paolo Rumiz, scritto-re e giornalista. Il suo viaggio in barca

lungo il corso del Po, raccontato a puntate su “Repubblica” nell’agosto scorso, ha vissuto le tappe fi nali in Polesine e lì lo scrittore triesti-no è rimasto stupito nel notare come questa terra abbia conservato la sua anima schietta e ruvidamente autentica. Quindi luoghi naturali di una bellezza struggente che proprio la plu-risecolare presenza dell’uomo rende più veri e costantemente sospesi fra poesia e prosa. Fra lirica e disincanto. In particolare il delta ha col-pito Rumiz, con le sue osterie frequentate dai pescatori (osannato il piatto di spaghetti alle vongole mangiato a Boccasette, uno dei villag-gi più colpiti dalle varie alluvioni), i canneti, i ponti di barche. Ma anche il ricordo lontano del-la malaria, le zanzare, i silenzi... E poi i casoni di valle, gli isolati e irraggiungibili scani, mete ambite soltanto dagli escursionisti più ardimen-tosi. Rumiz non è stato colpito dal delta da de-pliant, insomma. Ma dal delta vero, quello che non a caso ha fatto da sfondo a indimenticati fi lm del neorealismo italiano. Sofi a Loren co-struì la sua icona posando all’ombra del faro di Pila in occasione del lancio del fi lm “La donna del fi ume” di Mario Soldati (1955).

Da quando c’è il Parco naturalistico del Delta del Po è cresciuto l’interesse per que-sti luoghi, non più meta privilegiata dei soli birdwatcher armati di cannocchiali, che da tempo sanno bene quanto sia unico questo ambiente naturale, ricco com’è di oltre 300 specie di fauna acquatica. Meta per tutti, per turisti normali, compresi i gitanti del week end o della domenica. E’ destinato anche a loro il Museo regionale della bonifi ca nella restaurata idrovora di Ca’ Vendramin, lungo la strada fra Taglio di Po e Porto Tolle. Per i turisti più sensibili all’ambiente è stato istituito

il Giardino botanico di Caleri, e sono state moltiplicate le escursioni naturalistiche in barca, in bicicletta, in canoa, a cavallo e a piedi. E poi si è sviluppato il pescaturismo, soprattutto nella pescosa Sacca di Scardovari. Attività sostenute da una fi tta rete di agriturismi e semplici osterie, dove ci si può rifocillare a prez-zi modici e venendo a contatto con la gente del luogo. Anche qualche villa offre ospitalità, naturalmente di charme. E’ il caso di Ca’ Zen di Taglio di Po, dove dimorò anche il Byron. L’osteria Arcadia di Santa Giulia, dove c’è il ponte di barche più noto del Polesine, affi tta ca-mere e organizza diverse uscite per conoscere il tessuto naturale più intimo del Delta. Come la vicina Locanda degli Antichi sospiri, poi riesce a far apprezzare anche i prodotti tipici di que-sto ambiente di laguna. I mitili, le anguille, i crostacei... Ma anche il riso pregiato delle risaie

vallive. E così anche l’umile Santa Giulia ora è meta turistica. L’isola di Albarella, un piccolo paradiso turistico ora di proprietà Marcegaglia, e le vicine spiagge di Rosolina Mare, rappre-sentano invece l’alternativa di chi il turismo lo intende in modo più convenzionale, mettendo la spiaggia e il sole al primo posto. Racchiuso fra Adige e Po, il Polesine è anche una terra ric-ca di storia. Adria era importante già in epoca etrusca e conobbe il suo massimo splendore in epoca romana. Il suo Museo archeologico è una meta irrinunciabile per conoscere il passato remoto della città e del Polesine. Un apparato didattico di recente impostazione rende i tesori del museo fruibili da chiunque. Adria, cittadina adagiata fra i navigli, conserva un fascino vagamente demodè, presenta scorci pittoreschi e atmosfere languide. Stesse piacevoli sensa-zioni di quando ci si siede a tavola dello storico

Polesine, mosaico fra terra e acque

VENETO

TIPICO PAESAGGIO DEL DELTA DEL PO. IN ALTO: UN CASONE E IL MUSEO ARCHEOLOGICO DI ADRIA. A METÀ PAGINA: IL PONTE DI BARCHE DI SANTA GIULIA, IL MUSEO DEI GRANDI FIUMI DI ROVIGO, A

DESTRA TRAMPOLIERI IN VOLO E IL MUSEO DELLA GIOSTRA DI BERGANTINO. PIÙ SOTTO: VILLA BADOER DI FRATTA POLESINE

AMOLARA, L’IDROVORA ORA OSTELLO E MUSEO DELLA BONIFICA

Alle porte di Adria un’antica idrovora è diventata un accogliente ostello e un museo sulla storia della bonifi ca. Si tratta dell’Amolara (nella foto), frutto di un’intelligente opera di recupero e di riuso di una pregevole struttura di archeologia industriale. L’ostello propo-ne anche una ristorazione ispirata alla tradizione e ai piatti tipici della zona ed è il punto di partenza di tante attività. Una parte dell’edifi cio che ospitava l’idrovora è stato trasformata in museo, il “Septem Mària Museum”, ovvero museo della terra dei sette mari. Septem Mària nasce da una citazione di Plinio il Vecchio ispirata alla zona. In sala da pranzo un affresco realizzato da Elvio Mainardi illustra il territorio di Adria antica. Un luogo di grande suggestione. www.amolara.it

ristorante dell’albergo Molteni, a gestione familiare. L’apertura del nuovo autodromo, che ospita manifestazioni motorische a livello europeo, ha dato una scossa adrenalica forte alla città. Rovigo, invece, è più salottiera e più vivace, con le sue piazze di epoca veneziana e i suoi portici dove si affacciano tanti locali frequentatai dai giovani. ma la cultura non è affatto in second’ordine. Basta visitare il Mu-seo dei grandi fi umi o le mostre temporanee ospitate a Palazzo Roverella per renderse conto. A Fratta Polesine è imperdibile il per-corso delle ville, a cominciare dalla palladiana Villa Badoera. A Badia Polesine c’è l’antica abbazia della Vangadizza, a Lendinara c’è il Museo del Risorgimento più due santuari. A Villadose uno spazio espositivo dedicato alla Centuriazione Romana, ad Ariano Polesine la chiesetta di San Basilio.

L’Alto Polesine, la parte che confi na con la Lombardia e con l’Emilia, presenta invece altri connotati. Melara, Bergantino e Castelmassa sono famosi per la costruzione di giostre e la produzione di fuochi d’artifi cio, tanto che a Bergantino è sorto il Museo della giostra, dedicato all’artigianato del luna park. A tavola dominano i profumi di zucca e le contamina-zioni della cucina mantovana e reggiana. Ma sono tanti i prodotti tipici del Polesine, vedi ad esempio la bondola di Fratta Polesine e le verdure di Lusia (una delle capitali nazionali dell’orticoltura e del commercio del settore), sostenuti da tantissime fi ere paesane e da una ristorazione da sempre attenta alla conserva-zione e alla valorizzazione delle tradizioni loca-li. Info: www.polesineterratraduefi umi.it www.parcodeltapo.org www.rovigoturismo.it www.deltapocard.it

DAI PAESAGGI DEL DELTA DEL POCOSÌ CARICHI DI SUGGESTIONIE CELEBRATI ANCHE DAL CINEMAAD ADRIA E ROVIGOCITTÀ RICCHE DI ARTE E CULTURAIL TERRITORIO RACCHIUSO DAI DUE GRANDI FIUMIRISERVA TANTI ALTRI PICCOLI TESORIDA SCOPRIRE SENZA FRETTACOME LE VILLE DI FRATTAO IL MUSEO DELLA GIOSTRAALLESTITO A BERGANTINO

34 Sì, viaggiare343434 Sì, viaggiare

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35353535Luoghi da scoprire

In montagna scoprendo la Grande guerra

>> Tra forti e trincee

A due anni dal centenario apre il primo ecomuseo della grande guerra a cielo aperto e insiste sui monti dell’Altopiano, sul Pasubio e Novegno

Questa è la stagione giusta per apprez-zare i colori della montagna veneta e inoltrarsi là dove la storia incontra

la natura e parla all’uomo di altri uomini, giovani morti per la patria.

A due anni dall’anniversario dell’inizio della Grande guerra è stato inaugurato sull’Altipiano di Asiago a metà settembre il primo ecomuseo della grande guerra a cielo aperto. Un risultato venuto dopo anni di lavoro portato avanti dai responsabili del “Progetto per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico della prima guer-ra mondiale sugli altipiani vicentini” che ha riportato alla luce manufatti e campi di battaglia della prima guerra mondiale sull’Altopiano dei Sette comuni e nei monti circostanti (Pasubio e Novegno in primis).

Le montagne vicentine, infatti, hanno visto cadere migliaia di vite e i segni di quella strage sono testimonianza e monito per chiunque.

I quattro centri visita che fungono da porte di accesso al museo sono i punti ne-vralgici di questo ecomuseo e si consiglia di partire da uno di questi prima di avventurar-si sulle montagne.

Uno è ad Asiago e uno a Foza, ultimo nato e tecnologicamente avanzato. Ci sono poi quelli di Fusine, nei pressi di Posina, e Tonezza del Cimone. Qui potrete recuperare cartine e informazioni.

Lungo i diversi chilometri di sentieri che innervano l’ecomuseo sono state piazzate più di 350 bacheche in italiano e in tede-sco, in corrispondenza dei luoghi più signi-ficativi. Ognuna descrive i fatti accaduti nel luogo e la funzione dei manufatti visibili. I testi sono frutto di ricerche d’archivio con-dotte da alcuni studiosi a Roma, al genio civile, e a Vienna, ritrovando foto, docu-menti, schizzi austriaci, ma pochi progetti originali di fortezze e altre costruzioni. Par-ticolarmente interessanti sono le bacheche

Già due anni fa è nato in Veneto il Comitato regionale centenario grande guerra che si occupa di preparare le celebrazione previste per il 2014. Si sta lavorando per progettare e trovare i finanziamenti per le celebrazioni. E’ al lavoro anche un comitato scientifico

che cura i diversi progetti attorno alla Grande guerra, e un comitato dei soci partecipanti (enti, associazioni e privati cittadini) che propongono progetti e interventi e mettono a sistema tutto quanto verrà realizzato.

VERSO IL CENTENARIO

“Stia-mo l a -

vorando in ottica di futuro – afferma il vicesindaco e assessore al turismo, Roberto Rigoni – L’o-biettivo è quello di creare dei pacchetti turi-stici rivolti principalmente alle famiglie che prevedano visite nei luoghi più significativi durante il soggiorno, penso per esempio ai forti Lisser e Corbin o alle trincee di monte Zebio. Il problema principale in questo mo-mento è la viabilità: i luoghi recuperati sono raggiungibili solamente attraverso strade bianche, occorre trovare le soluzioni per risistemarle e creare una maggiore acces-sibilità”.

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disseminate lungo i sentieri delle Melette di Foza in cui vengono riportate numero-se citazioni dal celebre romanzo Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu che combatté proprio qui.

Tra gli interventi più importanti ultimati grazie al progetto vanno annoverati quelli sulle fortezze tra cui si può citare il forte Campolongo, costruito completamente in cemento armato. L’edificio, preservatosi durante la guerra, era stato consumato dal tempo, quindi è stato ricostruito, con-servando le parti distrutte da due granate, studiando le foto d’epoca e il forte gemello di Colico, rimasto intatto con tutte le attrez-zature originali. Poi ci sono stati parecchi interventi in campo aperto tra cui vanno citati l’Ortigara e il Pasubio.

Qui non si è ricostruito nulla, laddove rimanevano esclusivamente macerie ci si è limitati a ripulire e mettere in sicurezza. Questo è accaduto per le trincee, ma anche al forte Verena dove è stato creato un per-corso di visita alle rovine. Sul forte Interrotto invece il recupero ha permesso la creazione di un contenitore per manifestazioni cultu-rali, grazie alla bellissima piazza d’armi. Tutte le informaioni sul sito internet (www.ecomuseograndeguerra.it).

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(Orario Apertura: 10.00/12.00 - 16.00/19.00)

- Il Terminale di Rigassificazione, a cura di Adriatic L.N.G.;- Mare ed Energia Sostenibile, a cura del Comune di Chioggia - Assessorato Ambiente;- Una vita per il mare, a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia;- Autostrade Fluviali, a cura dell’Unione di Navigazione Interna Italiana;- Un mare di libri, a cura delle librerie “Il Leggio” e “Mare di Carta”;- Darsene in Blu, 1ª Esposizione di usato nautico a cura di ExpoVenice,

Chioggia Yacht Group e SlowLagoon”.

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• “Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarin - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00)

• “Nel mare e per mare”. A cura dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana e dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste1° piano Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00)

• “Modellismo Navale: tecniche di costruzione”.Curatore Lorenzo Bazzo - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00);

• Centro Mobile Informativo della Marina Militare (dal 19 al 21 ottobre)

Presso Ortomercato di Chioggia - Stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca”Info: 041 5543430 (dal 19 al 21 ottobre)

Presso Ortomercato di Chioggia - ClodiaComics Mostra di Fumettisti emergenti (dal 20 al 21 ottobre)

Presso: Club Nautico Marina di Brondolo, Corte Molin Yachting Club, Darsena Mosella,Darsena Le Saline, Marina del Sole, Porto San Felice, Romea Yachting Club e Venice BoatService - “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato - (Orario apertura: 10.00 / 18.00) Info: 041 5334850 (dal 19 al 21 ottobre)

PROGRAMMA “OTTOBRE BLU 2012”

SABATO 13 OTTOBREOre 09.00: Raduno Imbarcazioni da lavoro - Scalo Isola Saloni Chioggia Ore 10.00: Cerimonia di Apertura “Ottobre Blu 2012”

Scalo Isola Saloni ChioggiaMadrina: N.D. Maria Teresa BROTTO

Ore 11.00: Apertura esposizione:“Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarinpiano terra Palazzina Scalo Isola Saloni ChioggiaApertura esposizione: “Nel mare e per mare”. Carte e pubblicazioni nautiche dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana. I transatlantici dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia

Ore 12.00: Conferimento XXI Barbotin d’Oro alla memoria di Alfredo Boscolo Anzoletti 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia

Ore 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, ChioggiaOre 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni.

Mostra di fumetti della Delta Comics di RovigoOre 16.00: ClodiaComics 2012 - Performance dell’aerografista Luca Pagan.

Palazzo Goldoni, Chioggia

Ore 18.00: ClodiaComics 2012 - Conferenza “China salmastra”con Luca Salvagno e Rosario Santamaria: “Educare al disegno, consigli per aspiranti fumettisti ed illustratori”.Palazzo Goldoni, Chioggia

DOMENICA 14 OTTOBREOre 10.00: Santa Messa per i Lavoratori del Mare:

“Commemorazione 50° anniversario della scomparsa di: Dino Bullo - Edoardo Nordio - Giovanni Pagan - Giovanni Salvagnoa seguito naufragio della Motonave Hedia (1962)”Piano terra Palazzina Scalo Isola Saloni, ChioggiaCelebra la messa S.E. Vicario Generale Mons. Francesco ZENNA

Ore 10.00: Regate Veliche - Bacino Vigo, ChioggiaOre 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni.

Mostra di fumetti della Delta Comics di RovigoOre 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, ChioggiaOre 18.00: ClodiaComics 2012 - Premiazione opere selezionate e presentazione

edizione tiratura limitata “Clodia Comics n,1”.Palazzo Goldoni, Chioggia.

LUNEDI 15 OTTOBREOre 11.00: “Amare il mare”. Incontro informativo a cura della Capitaneria di Porto -

Guardia Costiera di Chioggia per gli Istituti di Scuola Superiore.1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia

Ore 11.30: “Sicurezza in mare: consigli per diportisti”. Simulazioni e prove a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia.Scalo Isola Saloni, Chioggia

Ore 16.00: Apertura “InforMARE”Stand informativi in Corso del Popolo, Chioggia

MARTEDI 16 OTTOBREOre 15.30: Tavola rotonda: “Autostrade fluviali”

Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero)

Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalistaRelatori: Giuseppe FEDALTO

Presidente A.S.PO. - Azienda Speciale per il Porto di Chioggia Mario BORGATTI Presidente U.N.I.I. - Unione di Navigazione Interna Italiana Gian Michele GAMBATO Presidente Sistemi Territoriali S.p.A. Luigi FORTUNATO Direttore A.I.PO. - Agenzia Interregionale per il fiume Po Gianmaria GAMBACORTA Fincantieri SpA Renato CHISSO Assessore alle Infrastrutture Regione Veneto Antonio CANCIAN Deputato al Parlamento Europeo - Commissione Trasporti

MERCOLEDI 17 OTTOBREOre 09.30: Convegno: “Città d’Acqua”

Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero)

Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalistaRelatori: Giuseppe CASSON

Sindaco di Chioggia Marta MORETTI Vice Direttore Associazione “Città d’Acqua” Giuliano GALLANTI Presidente Autorità Portuale di Livorno Luciano CANEPA Presidente Autorità Portuale di Ancona Ciriaco D’ALESSIO Presidente Magistrato alle Acque di Venezia Massimo SESSA Presidente IIIª Sezione Consiglio Superiore dei LL.PP. Orazio CARPENZANO Professore Dipartimento di Architettura e Progetto Ateneo La Sapienza di Roma

GIOVEDI 18 OTTOBREOre 17.00: Confronto sul tema: “Essere Comandanti ieri e oggi”

Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso libero)Relatori: Eugenio Giannini

3° Ufficiale dell’Andrea Doria (1956) Domenico Comisso Comandante Giovanni Costa Armatore Paolo Pagnotella Presidente ANMI Presentazione documentario: “La cantieristica italiana” Curatore Leonardo Tiberi

VENERDI 19 OTTOBREOre 10.00: Accoglienza Unità da sbarco S. Marco ed aeromobili Aviazione Navale

Scalo Isola dei Saloni, Chioggia Ore 12.30: Inaugurazione “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato

Sporting Club Darsena Le Saline, Chioggia - Info: 041 5334850Ore 15.30: Convegno: “Un mare di energia”

Auditorium San Nicolò, ChioggiaModeratore: Giovanni CAPRARA, giornalista Corriere della SeraRelatori: Giuseppe ZOLLINO

Università di Padova e Delegato nazionale nel Comitato Energia del 7° Programma Quadro dell’Unione Europea Fabrizio DUGHIERO Università di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale - Polo Fotovoltaico della Regione Veneto Guido BORDIGNON Università di Padova Domenico COIRO Università di Napoli Federico II Giampietro RAVAGNAN Università di Venezia Andre LUYCKX Amministratore Delegato Terminale GNL Adriatiso Srl Luigi BINELLI MANTELLI Capo di Stato Maggiore della Marina Militare

Ore 16.30: Esibizione Banda Musicale Marina MilitarePiazzetta Granaio, Chioggia

Ore 19.00: Apertura stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca”Ortomercato di Chioggia Info: 041 5543430

SABATO 20 OTTOBREOre 11.00: Regata veliche - bacino Vigo, ChioggiaOre 14.30: Regata veliche - bacino Vigo, ChioggiaOre 17.00: Concerto Banda Musicale Marina Militare

Auditorium San Nicolò, ChioggiaOre 21.00: “Serata OTTOBRE Blu”

Hangar Nave San Marco - Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso su invito)

DOMENICA 21 OTTOBREOre 09.30: Cerimonia di fine lavori iniziali 200 mt Banchina A

Scalo Val da Rio, ChioggiaOre 10.00: Regate veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 11.30: Consegna nuova base logistica alla Capitaneria di Porto di Chioggia

Scalo Isola Saloni, ChioggiaOre 14.30: Regate veliche - bacino Vigo, ChioggiaOre 15.00: Evoluzioni paracadutistiche COMSUBIN Comando Subacquei e Incursori

Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Esibizione Banda Musicale Marina Militare

Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Appontaggio aeromobili multiruolo della Marina Militare

Scalo Isola Saloni, ChioggiaOre 17.00: Premiazioni Regate Veliche

Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia“Domenica in BLU”: apertura pomeridiana straordinaria delle attività commerciali del Centro Storico di Chioggia

REGIONE del VENETO

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Page 41: La Piazza della Riviera est - 2012sett n121

37373737I nostri esperti

La vertigine può essere defi nita come una sensazione di instabilità

ed è un sintomo, non una malattia, di disorientamento in relazione alle cose attorno a noi. La sintomatolo-gia vertiginosa può variare da una leggera sensazione di capogiro sino ad una grave e severa sensa-zione di instabilità che ci può far cadere con effetti anche gravi o la perdita di motilità che alla guida di-venterebbe di estremo pericolo. Problemi ai muscoli oculari o pro-blemi di rifrazione possono causare instabilità. Un esempio di tale tipo di disturbo è quello che un individuo può avere durante la guida se porta occhiali che appartengono ad un’al-tra persona oppure di instabilità vi-siva causata da una non corretta ametropia, tipo l’astigmatismo, o quando si vede sfrecciare un treno che va in direzione opposta alla no-stra. Gli occhi rispondono inviando al cervello una rapida serie di im-pulsi, che indicano che il corpo è in movimento rotatorio. D’altra parte, le orecchie ed il sistema di muscoli-articolazioni, inviano al cervello im-pulsi che indicano che il corpo non è in movimento rotatorio ma solo in movimento in avanti. Il cervello, nel ricevere tali informazioni confu-se (dagli occhi che indicano movi-mento, dalle orecchie e dal sistema muscoli-articolazioni che indicano il contrario) invia allo stesso modo, ai vari muscoli e ghiandole, ordini confusi che possono causare sudo-razione, nausea, e vomito. In tale situazione quando un individuo è seduto nel sedile di fronte e guarda in avanti, gli occhi, le orecchie, e il sistema muscoli -articolazioni, la-vorano in modo più uniforme, e la possibilità di avere la sensazione di mal d’auto è minore. Un disturbo vi-sivo può essere causato da vertigini di altra origine. La incapacità inter-mittente di focalizzare, la diffi coltà nella lettura, intermittente sensazione di appannamento visivo, possono derivare da piccoli movimenti rifl essi dagli occhi (scosse).Le vertigini si possono avere per altri motivi, quali :problemi otologici, stress emotivi, gli stati di tensione, e l’assunzione di un’eccessiva quantità di alcool. l’insuffi cienza circolatoria, la di-sfunzione metabolica o allergica, i tumori o i traumi, possono produrre questo tipo di instabilità con o senza disturbi dell’equilibrio, e altri che per esigenze di spazio non elenchiamo.

BIBLIOGRAFIA: www.gruppootologico.it

Michela Nuvoletto, avvocato del Foro di Padova

Valentino Micaglio

Per info su questo articolo [email protected]

OTTICA MICAGLIO NOALE >[email protected]<

Vertigine visiva

Gentile sig. Paolo,la cliente ha incaricato una persona che ha agito quale suo rappresentante, il quale dichiarava espressamente di agire in nome e per conto della clidenunzia è pervenuta tardivamente che per possibile interazione di altri fattori dopo la consegna della federa che da soli avrebbero potuto determinare un danno.

Questioni di Giustizia

Rivolgiti all’avvocato l’ottico

Buongiorno Avvocato, sono titolare di una tinto lavanderia e ho ricevuto una contestazione da parte di una cliente in merito ad un lavaggio di una fodera di una testata di un letto macchiata di nero. Premetto che la fodera ci venivi erano degli aloni gialli, che non sussistevano dopo il lavaggio e mi chiede i danni. Nel mio negozio vi è un cartello che indica chiaramente che i reclami devono esser fatti entro 8 giorni dalla restituzione.

Per porre le domande all’avvocato: [email protected]

Michela Nuvoletto, avvocato del Foro di Padova

Per info su questo articolo [email protected]

Caro Giulio,la questione presenta due ordini di problemi da risolvere: il primo attiene alle modalità di esercizio dello ius variandi del datore di lavoro in caso di calo del lavoro, il secondo il problema del licenziamento discriminatorio.Il datore di lavoro, quando si trova in condizioni di avere scarsità di commesse ma il personale assunto è in esubero, può intimare il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, ovvero per carenza di lavoro. Se però il datore di lavoro è titolare di più unità produttive e non tutte subiscono lo stesso calo di lavoro, il datore di lavoro deve prediligere al licenziamento, l’assegnazione del lavoratore presso altra unità produttiva, mantenendo però al lavoratore le medesime mansioni, l’attuale contratto e identico inquadramento. Questo potere del datore di lavoro si chiama jus variandi ed è un potere che, quando correttamente esercitato, è pienamente legittimo.Quindi, se il suo datore di lavoro decide, per esigenze date dal lavoro, di ricollocarla in altra unità produttiva mi par di capire poco distante dalla attuale, lo può fare, ma mantenendo il suo attuale contratto di lavoro, solo questo comportamento sarebbe legittimo.La cessazione con nuova assunzione a termine presso l’altra filiale non sembra rispondente a reali esigenze lavorative, bensì sembra piuttosto volta ad evitare che lei possa usufruire del congedo di paternità, che attualmente viene garantito anche agli uomini oltre che alle donne. Il contratto a termine invece permetterebbe al datore di lavoro di condizionare la prosecuzione del rapporto di lavoro al fatto che lei non chieda il congedo di paternità. Questo scopo, che peraltro mi sembra avallato dalle promesse del datore di lavoro di rinnovo del contratto all’altro dipendente, rende l’eventuale licenziamento per giustificato motivo oggettivo chiaramente discriminatorio, quindi il licenziamento sarebbe nullo. Se davvero vi fosse un calo di lavoro, il datore di lavoro, per legge, deve operare licenziando prima gli apprendisti, poi i lavoratori con contratto a tempo determinato, poi tra i lavoratori a tempo indeterminato, operare se possibile una ricollocazione.In questo caso, lei potrà accettare la ricollocazione se viene mantenuto il suo attuale contratto, non firmi in nessun caso lettere di dimissioni, ove le venisse intimato un licenziamento per giustificato motivo oggettivo, provveda ad impugnarlo immediatamente chiedendo l’immediata reintegrazione in quanto nullo per ragioni discriminatorie.

Questioni di Giustizia

Rivolgiti all’avvocato

Buongiorno Avvocato, sono Giulio e sono dipendente di una catena di officine, venivo assunto lo scorso anno e dal titolare mi veniva assicurato che il mio contratto era di tipo dipendente, a tempo pieno e indeterminato. Il titolare dopo quasi un anno dalla mia assunzione, mi convocava per indicarmi che è prossima la scadenza del contratto e che mi darebbe la possibilità di essere assunto in un’altra officina della sua catena poco distante con contratto stagionale, in quanto nella presente “c’è poco lavoro”, l’alternativa sarebbe andarmene. Io ero convinto, dalle rassicurazioni ricevute al tempo dell’assunzione e dalle indicazioni contenute nella busta paga, ove non è indicata la data di termine del contratto e ove sono indicati gli scatti di anzianità, che il mio contratto non fosse a tempo determinato, bensì a tempo indeterminato, pertanto mi sono recato all’INPS ove mi è stato detto che il mio contratto è a tempo indeterminato. Il mio sospetto è che essendo mia moglie in attesa di un figlio, il titolare cerchi un modo per liberarsi di me, visto che vi è un altro dipendente con le mie medesime mansioni, senza carichi familiari, con contratto a termine a cui ha già detto che rinnoverà il contratto. Cosa mi consiglia?

Per porre le domande all’avvocato: [email protected]

L’APPARECCHIO DEI BAMBINI

E’ molto frequente che i genitori si preoccupino della dentatura dei bambini e si chiedano quale sia il momento migliore per iniziare un trattamento ortodontico, ossia un trattamento che porti i denti ad allinearsi e ad avere una forma regolare e d armonica.

I miglioramenti che si possono ottenere sono molteplici: l’estetica facciale, il sorriso, la pulizia più accurata e la maggiore prevenzione di carie e tartaro.Ma vi sono dei vantaggi altrettanto importanti dal punto di vista scheletrico; specifici apparecchi detti intercettivi risolvono con semplicità le malocclusioni dovute alla forma particolare della mandibola e del mascellare superiore se sono trattate nell’età puerile, momento in cui le ossa sono più facilmente malleabili. In età adulta invece la questione può diventare più seria in quanto il palato ogivale (stretto) e altri problemi di malocclusione necessitano di una cura mediamente più lunga.

L’ortodonzia intercettiva può cominciare già dai 5 anni, anche se sono presenti ancora dei denti da latte; è questo il momento in cui si possono già diagnosticare le malocclusioni e correggerle in tempo.

Page 42: La Piazza della Riviera est - 2012sett n121

38 Crucipiazza383838 Crucipiazza

Giochi e tantodivertimento:li trovate su Simply... Puzzle!Tutti i mesi in edicola!

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SOPRA E SOTTO Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome del cantante in foto

Chiave (6) - Il nome..................................

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Nomi famosi• Sapete come si chiama la mo-della giapponese con le misure perfette? Mimi Sury.• Come si chiama il più gran-de cocainomane giapponese? Hiothiro Nariga.• Come si chiama il più famoso comandante delle frecce tricolo-ri? Gino Vantuno.• Come si chiama il più esperto geologo brasiliano? Pedro Ma-cinho.• Come si chiama il più grande produttore di autoveicoli cinese? Cam Yong Chin.• Come si chiama il più forte sal-tatore in lungo congolese? Mo-zombo Nabuca.• Come si chiama il più gentile autista di autobus congolese? Ta-kalasu Chenduma.• Come si chiama il più imbattuto portiere di calcio giapponese? Tu-tiri Yoparo.• Come si chiama il più assiduo suonatore di citofono vietnami-ta? Vien Po Ju.• Come si chiama il peggiore av-vocato italiano? Massimo Della Pena.• Come si chiama il più sadico ba-gnino romano? Adamo Rigonfio.• Come si chiama il più grande idraulico italiano? Oscar Dabba-gno.• Come si chiama il più turbolento studente italiano? Oscar Manato.

• Come si chiama il più abile scul-tore italiano? Oscar Pello.• Come si chiama il più bravo cal-zolaio italiano? Oscar Pone.• Come si chiama l’uomo più co-nosciuto d’Italia? Rino Mato.• Come si chiama il più accanito fumatore italiano? Nico Tina.• Come si chiama la più grande cinofila italiana? Tornaccasa Ales-sia.• Come si chiama il più fornito pizzicagnolo arabo? Alì Mentari.• Come si chiama il più maldestro barbiere arabo? Allah Mett.• Come si chiama il più dispet-toso bambino arabo? Moustafà Appost.• Come si chiama il più famoso saltatore arabo? Dalì Allah.• Come si chiama il più forte lan-ciatore di peso arabo? Buth Allah.• Come si chiama il miglior po-steggiatore rumeno? Emmo Cu-mescu.• Come si chiama il più bravo de-tective rumeno? Silu Pescu.• Come si chiama il più ricercato evaso rumeno? Nicolae Ciaue-scu.• Come si chiama il più forte tuf-fatore spagnolo? Casco De Pan-za.• Come si chiama la più forte tuf-fatrice spagnola? Maia Chespan-sada.• Come si chiama il più astuto investigatore spagnolo? Vasco Tesgama.

LE OMBRE:

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Soluzioni:

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LE OMBRE Trova l’ombra corretta

Aforismi divertenti• Il genio è per il 10% ispirazione, e per il 90% sudorazione.• Il cervello è un organo meraviglioso. Co-mincia a lavorare quando ci si alza dal letto e smette quando si entra in ufficio.• Finché ci saranno gli stupidi, esisteranno i dritti.

ACTOR (attore)BAKER (panettiere)

BUYER (compratore)CARER (badante)

COOK (cuoco)DANCER (ballerino)DOCTOR (dottore)

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PAINTER (imbianchino)POSTMAN (postino)

RETIRED (pensionato)SOLDIER (soldato)

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The profession (le professioni) Impariamo l’inglese

CHIAVE (11) - Una professione.....................................................................................

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A B

C D

Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

AD - AN - DA - EL - ID - MO - SO - TITV - UD - ASI - DEI - ORA - REO - SIISUL - TAP - VOI - ALIA - ARNOMETA - SIAM - VOCE - PRORAANTICA - IPNOSI - OVIEDO - PISANOSCIATO - MUOIONO - STAPPATURA

Camponogara (VE) Tel. 041 [email protected]

Sede Principale: CASALSERUGO (PD) Tel. 049 8740789 Altre sedi: Piove di Sacco (PD) Tel. 049 9705772 - Conselve (PD) Tel. 049 9500920

Page 43: La Piazza della Riviera est - 2012sett n121

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IL BRUNELLO DI MONTALCINO

SIAMO A MONTALCINO, NELL’ITALIA CENTRALE, IN TOSCANA, IN UNA ZONA COLLINARE DI RARA BELLEZZA, CHE DAL 2004 È ISCRITTA NEL PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITÀ DELL’UNESCO. QUI SI ALTERNANO VIGNETI, ULIVETI ED ALTRE COLTIVAZIONI ASSIEME AD UN NUMERO IMPRECISATO DI EDIFICI IN PIETRA CHE TESTIMONIANO LA CENTENARIA

COLTIVAZIONE DI QUESTO TERRITORIO. QUI SI PRODUCONO VINI ROSSI DI STRAORDINARIA BELLEZZA E LONGEVITÀ, OTTENUTI DAL VITIGNO SANGIOVESE. IL VINO PIÙ IMPORTANTE È SENZA OMBRA DI DUBBIO IL BRUNELLO DI MONTALCINO, CHE ASSIEME AL CHIANTI E AL BAROLO, È LA PIÙ IMPORTANTE FORMA DI MADE IN ITALY ENOLOGICA NEL MONDO. LA STORIA DEL BRUNELLO DI MONTALCINO È LEGATA A DOPPIO FILO ALLA FAMIGLIA BIONDI-SANTI. DURANTE LA SECONDA METÀ DELL’800 SI EBBE UNA NOTEVOLE SVOLTA ENOLOGICA DA PARTE DI CLEMENTE SANTI ED IN SEGUITO DAL NIPOTE FERRUCCIO BIONDI, CHE POI PRESE ANCHE IL NOME DEL NONNO MATER-NO, DIVENTANDO BIONDI-SANTI. QUESTI, FACENDO UNA SELEZIONE ACCURATA DELLE UVE DI SANGIOVESE, CAPÌ CHE PER OTTENERE IL VINO CHE VOLEVA DOVEVA USARE UN SOLO VITIGNO, MENTRE PRIMA SI MESCOLAVANO DIVERSI TIPI DI UVE. NEL 1865 SI EBBE LA PRIMA VINIFICAZIONE E QUELLO CHE SE NE OTTENNE FU UN VINO CORPOSO, CALDO, ARMONICO E MOLTO VELLUTATO. DA QUELLA VOLTA IL CONSENSO NEI CONFRONTI DEL BRUNELLO CREBBE IN MODO ENORME E, AI GIORNI NOSTRI, NON HA ANCORA SMESSO DI CRESCERE. LA BOTTIGLIA PIÙ ANTICA CHE SI CONOSCA È DATATA 1888 ED È GELOSAMENTE CONSERVATA DALLA FAMIGLIA BIONDI-SANTI.IL BRUNELLO DI MONTALCINO DEVE ESSERE MESSO IN COMMERCIO IL 1° GENNAIO DEL QUINTO ANNO DOPO LA VENDEMMIA, È UN VINO CHE PUÒ DURARE, SEMPRE CHE L’ANNATA LO PERMETTA, ANCHE UN SECOLO SENNÒ POCO CI MANCA, MIGLIORANDO CONTINUAMENTE LE PROPRIE QUALITÀ. E’ UN VINO IDEALE PER ARROSTI DI CARNI ROSSE, CACCIAGIONE E CARNI ALLA GRIGLIA. OLTRE AL BRUNELLO IN QUESTA ZONA VIENE PRODOTTO ANCHE IL ROSSO DI MONTALCINO, CHE ALTRO NON È CHE L’ESPRESSIO-NE DEL SANGIOVESE CHE SI PUÒ BERE ANCHE GIOVANE. INFATTI IL ROSSO DI MONTALCINO PUÒ ESSERE MESSO IN COMMERCIO IL 1° SETTEMBRE DOPO LA VENDEMMIA. PER CHI FOSSE AMANTE DEI VINI DA DESSERT QUI SI PRODUCE IL MOSCADELLO, VINO BIANCO DI ANTICA TRADIZIONE PRODUTTIVA, DECANTATO ANCHE DA UGO FOSCOLO.

DenisMeneghini

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SCHIACCIATINE ALL’UVA MOSCATA

SARÀ ANCHE PERCHÉ VA DI MODA, MA NELLA STAGIONE DELLA VENDEMMIA QUESTE SCHIACCIATINE ALL’UVA ANDAVANO PROVATE.ABBIAMO SCELTO UN TIPO DI UVA UN PO’ AMAROGNOLA, MA D’ALTRONDE LA NOSTRA È LA TERRA DEL VINO MOSCATO.UN DOLCETTO LEGGERISSIMO SIA PER LA FARINA UTILIZZATA (QUELLA DI RISO È NOTORIAMENTE PIÙ DIGERIBILE) SIA PER L’ASSENZA DI BURRO E OLIO.CON QUESTI POCHI INGREDIENTI SIAMO RIUSCITE AD ESALTARE IL SAPORE DEI CHICCHI D’UVA, OTTENENDO COMUNQUE DELLE SCHIACCIATINE MORBIDE E DELICATE.

INGREDIENTI PER 9 SCHIACCIATINE:85G FARINA DI RISO

20G FARINA 0040G FARINA AUTOLIEVITANTE

140G UVA MOSCATA

2 CUCCH.NI ZUCCHERO

1 UOVO PICCOLO

LIQUORE ALL’ANICE

LATTE

PROCEDIMENTOSETACCIARE LE FARINE, UNIRVI LO ZUCCHERO, I CHICCHI D’UVA INTERI ED IL LIQUORE; AGGIUNGERE L’UOVO ED IMPASTARE CON UN CUCCHIAIO. AIUTARSI CON IL LATTE PER OTTENERE UN COMPOSTO MORBIDO.RIEMPIRE GLI STAMPINI IN SILICONE E CUOCERE IN FORNO VENTILATO A 180° PER CIRCA 30 MINUTI, VERIFICANDO LA COTTURA CON UNO STECCHINO. LASCIARE RIPOSARE IN FORNO SPENTO, PRIMA DI SERVIRE.

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Con i nostri corsi, fai del tuo hobby una scelta ecosostenibile!! Impara con noi a non buttare, ma a TRASFORMARE... RECUPERARE... RICICLARE!!!

Il Filo di ArtenaLABORATORIO KNIT HOUSE “IL FILO DI ARTENA” via Tazzoli, 4 a Noventa Padovana (PD) molto vicina al centro di Strà (VE) Cinzia Boscaro: 339 7495216 - Patrizia Callegaro: 333 6461716 - www.ilfilodiartena.it - [email protected]

NOVITÀ: DA OTTOBRE È APERTA LA SARTORIA!• confezioni su misura donna/bambino • capi cerimonia completi d’accessori (bigiotteria e borse in abbinamento con l’abito)• rimessa a modello di capi confezionati (con alcune modifiche puoi rimodernare il tuo guardaroba)• tovagliato cucina e arredamento casa• tendaggi• oggetti di cucito creativo per la casa, idee regalo• corredino bebé e set asilo• riparazioni di capi in tessuto e/o pelletteria.

Il Filo di Artena… As-sociazione che promuove l’aggregazione e la so-cializzazione tra persone nella sede di Noventa Pa-dovana (vicino al centro di Strà - VE) proponendo corsi di maglia,economia domestica (cioè imparare ad accorciare i pantaloni o cambiare una lampo…) recupero e riciclo di ma-teriali naturali trasforman-doli in cose utili e belle ad esempio, pantofole con la lana infeltrita (cotta) di sicuro effetto e molto originali, idea regalo per ogni occasione, ed inoltre diamo spazio alla nostra fantasia con la bigiotteria o il cucito creativo (cusci-ni, pupazzeria, sacchetti portatutto oggetti per la casa o la cameretta dei bambini).

Con i nostri corsi, fai del tuo hobby una scelta ecosostenibile!!

molto vicina al centro di Strà (VE) Cinzia Boscaro: 339 7495216 - Patrizia Callegaro: 333 6461716 - www.ilfilodiartena.it - [email protected]

Il laboratorio è aperto per i corsi:• lunedì mattino 9.30-12.00• martedì pomeriggio 16.00-19.00 • mercoledì sera 20:30-22:30La Sartoria aperta nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì dalle ore16.00 alle 19:30

Per la partecipazione dei corsi sarà rilasciata una tessera associativa e chiesto un contributo.

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BILANCIA 2 3/09

AL 22/10FASCINO LIBERATE IL

VOSTRO LATO PIÙ RO-MANTICO E FANTASIOSO, I PIANETI

FAVOREVOLI VI RENDERÀ, QUESTO MESE, PARTICOLARMENTE IDEALISTI · SALUTE DALLA CROMOTERAPIA ALLA RIFLESSO-LOGIA, PASSANDO PER YOGA E SHIATSU: SIATE APERTE A TUTTE LE POSSIBILITÀ DI BENESSERE

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11

FASCINO L’EROS SI FARÀ MENO PASSIO-

NALE E PIÙ CEREBRALE E LE RELAZIONI SI BASERANNO SU AFFINITÀ INTELLET-TUALI E INTERESSI CONDIVISI · SALUTE INFORMATISSIMI SULLE NOVITÀ IN FATTO DI DIETE E TRATTAMENTI ESTETICI: LA MOTIVAZIONE SARÀ AI MASSIMI LIVELLI. APPROFITTATENE!

SAGITTARIODAL 23/11

AL 21/12FASCINO IL DESIDERIO DI AVVENTURA E DI CON-

QUISTA AUMENTERÀ IN MANIERA ESPONENZIALE. INSOFFERENZA VERSO CHI VI SOFFOCA· SALUTE GES-TITE IN MANIERA SAGGIA LE GRANDI RISORSE DI CUI SARETE PROVVISTI: SCE-GLIETE SPORT CHE FACCIANO APPELLO ALLA RESISTENZA

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01ASCINO I SINGLE

SARANNO IRRESISTIBILMENTE SOSPINTI VERSO TERRE LONTANE, ATTRATTI DA PERSONE INSOLITE DI CONTESTI CULTUR-ALI DIVERSI · SALUTE L’ENERGIA SARÀ INTERMITTENTE, INTEGRATE LA PALESTRA CON RILASSAMENTO ORIENTALE, O CON DISCIPLINE TIPO TAI CHI O QI GONG

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO SARETE ATTRATTI

DA PERSONE MISTERIOSE E NON FACILMENTE DECI-FRABILI. MANTENETE IL CONTROLLO NELLE RELAZI-

ONI · SALUTE SIETE AGILI, PERCIÒ VI CIMENTERETE IN UNA MIRIADE DI ATTIV-ITÀ: DAL PARACADUTE ASCENSIONALE

PESCIDAL 20/02AL 20/03

ASCINO SARETE PIÙ SOLLECITI NEI

CONFRONTI DELLE RELAZIONI DI LUNGA DATA. SIATE PIÙ DINAMICI E MENO FA-TALISTI · SALUTE POTRESTE ACCUSARE TUTTA UNA SERIE DI SINTOMI IMPUTABILI A UN’IPOCONDRIA DIFFUSA, O A UN CALO DELLE DIFESE IMMUNITARIE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO SONO IN AR-RIVO PIÙ SODDISFAZIONI

ALLE LUNGA DURATA CHE AI SINGLE. NUOVI INCONTRI FAVORISCONO L’EROS · SALUTE ATTENZIONE PAR-TICOLARE PER IL BENESSERE A TUTTO TONDO: MOLTI INTRAPRENDERANNO UNA DIETA O UN ALIMENTAZIONE SANA

TORO DAL 21/04

AL 20/05A S C I N O

ARETE QUAL-RIFLESSIONE SULLE

RELAZIONI IN GENERALE E ANCOR PIÙ SU QUELLE SENTIMENTALI. EVITATE STERILI RIMUGINAZIONI · SALUTE IL BUON TONO ENERGETICO GENERALE VI REGALERÀ EN-TUSIASMO E METODO IN OGNI ATTIVITÀ, POTRETE PUNTARE SULLA COMPETITIVITÀ

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO PREVISTI TUONI E FULMINI NELLE

RELAZIONI AMOROSE: AVETE VOGLIA DI DARE UN BELLO SCOSSONE A RE-LAZIONI CHE SI STRASCINANO · SALUTE L’ENERGIA SARÀ BALLERINA, O AL DI SOTTO DELLO STANDARD ABITUALE E I RIFLESSI SI FARANNO PIÙ LENTI. EVITATE GRANDI PERFORMANCE

CANCRO 22/06

22/07ASCINO AVRETE UN DIALOGO

COSTRUTTIVO E COSTANTE CON CHI VI STA ACCANTO. RECUPERERETE UNA DIMENSIONE DI PIACEVOLE INTIMITÀ · SALUTE CORSI COLLETTIVI E ATTIVITÀ DI SQUADRA COME LA PALLAVOLO O IL TENNIS VI AIUTERANNO A CANALIZZARE LE ENERGIE

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO QUALCHE POSSIBILE EQUIVOCO NELLA COMUNICAZI-ONE, CHE SARÀ IM-

TONI PIÙ SOMMESSI E CON-FIDENZIALI · SALUTE E’ TEMPO DI FARE CONTROLLI MEDICI DI ROUTINE, COME UNA VISITA DENTISTICA: PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE!

VERGINE 24/08 22/09

FASCINO VI ATTENDONO CONOSCENZE DAVVERO

MOLTO INTERESSANTI, PUR-CHÉ SIATE PIÙ FIDUCIOSI NEI CONFRONTI DELLE NOVITÀ · SALUTE DEDICATEVI TUTTO IL TEMPO NECESSARIO A STAR BENE. L’ATTENZIONE PER L’ESTETICA, L’IGIENE E LA SALUTE È CONSIGLIATA

Oroscopo

LEONELEONELEONEDALDALDALDALDAL

ALAL

ONETONI

GEMELLIGEMELLIDAL

TUONI

TOROTOROTOROTOROTOROTOROTORO

ALALAL

ARIETEARIETEDALDAL 21/03 21/03DAL 21/03DALDAL 21/03DAL

ALAL

ACQUARIOACQUARIOACQUARIOACQUARIODALDALDALALALALALALFFASCINOASCINO

DA

CONTROLLO

SAGITTARIOSAGITTARIOSAGITTARIODALDALDAL

QUISTA

ALALFFASCINOASCINO

SI FARÀNALE E PIÙ CEREBRALE

VOSTROMANTICO

L’AMORE D’AUTUNNO È UN CUORE ALIENO CHE CI PORTA

IL PROFUMO OVATTATO DEL RESPIRO DELLE TERRE

ARATE ACCAREZZATE DALLE PRIME NEBBIE

40 Oroscopo404040 Oroscopo

800.46.50.40

Per il lancio di un nuovo prodotto, STIAMO CERCANDO GIOVANI TRA I 20 E I 25 ANNI da avviare alla professione commerciale.

Garantiamo formazione, affiancamenti, rimborso spese e provvigioni di sicuro interesse.

Per info e curriculum: Give Emotions srlvia svezia 9 – Padova

Tel 049-8704884 – fax [email protected]

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FALEGNAMERIA LONGHINmaestri artigiani in riviera del Brenta

Falegnameria Longhin via g. Pascoli, 42 - galta di vigonovo (ve) - tel. 049.98.31.233

la Falegnameria longhin, un microcosmo dove respiri la contemporaneità, l’innovazione, la tecnologia, e vieni colto di sorpresa dai gesti antichi e sapienti del maestro. di colui che ha bisogno di fermarsi, di toccare, di sentire, di pensare.e’ un luogo di silenzio. Uno spazio di pensiero.la riviera del Brenta è ricca di queste realtà. gli uomini le loro piccole imprese, sono una parte pulsante del nostro Paese e patrimonio della bellezza che ci circonda.

Secondo classificato al concorso “Fotografa la tua Arte” in occasione della 4ª Festa dell’artigianato artistico

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La carrieradi Gilles in mostra

Mostrae concorsodi eleganza

in scala

Asta al ribasso:affari a sangue freddo Maserati:

potenza e classe

25-26-27-28 ottobre 2012anteprima

www.autoemotodepoca.itSPECIALEInIZIATIVE

Porsche 356,trent’annidi passione

Porsche: una Casa, tre Registri

Mercedes-Benz:60 anni di SL

SPECIALECASE E CLUB

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SPECIALEAUTO E MOTO

D’EPOCA

Il più importante mercato d’Europa

con oltre 3.500 auto.

In Auto:Da Venezia, uscita Padova Est.

Da Milano, uscita Padova Ovest.Da Bologna, uscita Padova Sud.

In Treno:Stazione ferroviaria a 500 m dalla Fiera.

Treni diretti internazionali.

In Aereo:Aeroporto di Venezia a 30 minuti d’auto.

Shuttle per la fiera ogni 30 minuti.

Come arrivare

1 • Case ufficiali, club, scuderie e registri di marca, restauratori, edilizia specializzata2 • Privati: auto e moto in vendita3 • Mostra Gilles Villeneuve, modellismo e concorso di eleganza per modellini Ferrari GTO4 • Case ufficiali, club, scuderie e registri di marca, edilizia specializzata5 • Commercianti e restauratori6 • Commercianti e restauratori7 • Ricambistica auto8 • Ricambistica auto e moto, commercianti moto7/8 (galleria) • Modellismo11 • Commercianti e restauratori14 • Commercianti e restauratori, Club, editoria specializzata15 • Club, scuderie, registri di marca

Percorso “Collezionismo e vintage”: Pad 4, 5, 6, 11, 14.

I padiglioni:

SPECIALECOMMErCIAnTI

www.autoemotodepoca.it

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