La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

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Dal 13 al 21 Ottobre www.ottobreblu.it pag. 2 pubbliredazionale Riorganizzazione del servizio scolastico Trasporti pag. 5 Cavarzere e Cona nella Città metropolitana Nuovi assetti pag. 10 BELLONI ESCE DALLA MAGGIORANZA Alla notizia del trasferimento dell’arciprete monsignor Fabrizio Fornaro dal duomo di Cavarzere, Alcide Benito Crepaldi, esponente politico di rilievo da oltre cinquant’anni in città in rappresen- tanza dei Democratici Cristiani, ha fatto pervenire una nota di stima pag. 8 MONSIGNOR FORNARO HA LASCIATO IL DUOMO L’unico colpo di scena nel corso del Consiglio comunale di fine settembre è stata l’uscita dalla maggioranza di Re- nato Belloni, consigliere della lista civica Alleanza per Cavarzere. Belloni ha preso la parola al momento della discussione sul riequilibrio di bilancio pag. 10 Residenti protestano contro l’antenna Via Gramsci pag. 12 pagg. 6-9 Zulian, Piazzon e Bettinelli sono fuori dalla Giunta Il sindaco Henri Tommasi toglie la delega a tre assessori. Le reazioni politiche in attesa dei nuovi nomi D opo un’estate costellata da pause di riflessione e da un clima rovente, nonostante la calma apparente, la decisione del sindaco Henri Tommasi: revo- cati gli incarichi a ben tre assessori, Otello Piazzon, Fabrizio Zulian ed Ezio Bettinelli. Già da tempo il clima che si respirava nella maggioranza era piuttosto teso, tanto da parlare di una convocazione dei partiti e di varie riunioni interne per trovare la quadra. Una crisi tuttavia che sembra essere stata vissuta con discrezione e ben riflettu- ta, tramite le opportune verifiche interne, nonostante le svariate voci di paese e alcu- ne illazioni che urlavano alla revoca degli incarichi a tutti gli assessorati. I quali smen- tivano categoricamente questa ipotesi. Per ora dovrà attendere chi paventava questo destino piuttosto infausto, anche se il prov- vedimento diretto ai tre assessori pone nu- merosi interrogativi e conferma, per chi non l’avesse ancora avvertita, della crisi interna della giunta Tommasi. Il sindaco commenta: “Il provvedimen- to si è reso necessario per porre fine ad un clima di tensione che sta caratterizzando ormai da troppo tempo i lavori della giunta comunale”. Nonostante ciò, non mancano le parole di ringraziamento di Tommasi nei confronti degli assessori uscenti per il lavoro svolto, augurandosi d’altronde la loro comprensio- ne verso le ragioni della decisione EDITORIALE L’etica e la politica di Ornella Jovane D a una parte il mondo reale. Gli im- prenditori che cercano nuove ricette per recuperare in competitività e tro- vare il bandolo della matassa nel tentativo di interpretare le trasformazioni del siste- ma produttivo in atto, accelerate vertigino- samente dalla crisi economica. Una platea di lavoratori che manifesta – in vario modo - tutta la propria dispera- zione nel difendere con dignità e coraggio il proprio posto di lavoro, già a rischio o che minaccia di diventarlo. Poi c’è il popolo dei precari, quello dei disoccupati, inoccupati o scoraggiati, giova- ni, molte donne e persone di mezza età che, in tutti i casi, fanno fatica a collocarsi nel mondo produttivo. Dall’altra parte la politica con i suoi scandali, gli sprechi, gli sperperi di denaro pubblico e le sue analisi cavillose e non sempre credibili sulla necessità di cambiare registro, di trovare nuove formule ed effi- caci risposte alle sollecitazioni che vengono dal mondo reale. In mezzo una domanda: a cosa ser- vono le elezioni politiche della prossima primavera? [email protected] continua a pag. 3 continua a pag. 8 L’Intervento ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio N ell’ultimo decennio le Regioni italiane hanno speso 89 miliar- di di euro in più. Di questi, oltre la metà sono stati “assorbiti” dalla sanità (49,1 mld di euro). A fronte di un aumento dell’inflazione che nel periodo preso in esame ha toccato il 23,9%, la crescita della spesa è stata del 74,6%. In dieci anni alle Regioni 89 miliardi in più *Segretario CGIA di Mestre di Giuseppe Bortolussi* Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 124 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it di Cavarzere LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010 Via Stazione, 13 Pegolotte di Cona (VE) APERTO TUTTI I POMERIGGI E SABATO MATTINA • Vaccinazioni e profilassi filaria • Visite cliniche e domiciliari • Ecografia • Radiologia • Chirurgia • Laboratorio analisi AMBULATORIO VETERINARIO PEGOLOTTE Dr. Milan Roberto ord. Vet. PD 538 349 1202137 NUOVA PREVENZIONE FILARIA E VERMI INTESTINALI CAVARZERE (VE) Via Maestri del Lavoro, 13 Tel. 0426 311783 Fax 0426 311741 www.tirakkina.it

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Dal 13 al 21 Ottobrewww.ottobreblu.it

pag. 2

pubbliredazionale

Riorganizzazione del servizio scolastico

Trasporti

pag. 5

Cavarzere e Cona nella Città metropolitana

Nuovi assetti

pag. 10

Belloni esce dalla maggioranza

Alla notizia del trasferimento dell’arciprete monsignor Fabrizio Fornaro

dal duomo di Cavarzere, Alcide Benito Crepaldi, esponente politico di rilievo da oltre cinquant’anni in città in rappresen-tanza dei Democratici Cristiani, ha fatto

pervenire una nota di stima

pag. 8

monsignor Fornaro ha lasciato il duomo

L’unico colpo di scena nel corso del Consiglio comunale di fine settembre è stata l’uscita dalla maggioranza di Re-

nato Belloni, consigliere della lista civica Alleanza per Cavarzere. Belloni ha preso

la parola al momento della discussione sul riequilibrio di bilancio

pag. 10

Residenti protestano contro l’antenna

Via Gramsci

pag. 12

pagg. 6-9

Zulian, Piazzon e Bettinelli sono fuori dalla GiuntaIl sindaco Henri Tommasi toglie la delega a tre assessori. Le reazioni politiche in attesa dei nuovi nomi

Dopo un’estate costellata da pause di riflessione e da un clima rovente, nonostante la calma apparente, la

decisione del sindaco Henri Tommasi: revo-cati gli incarichi a ben tre assessori, Otello Piazzon, Fabrizio Zulian ed Ezio Bettinelli.

Già da tempo il clima che si respirava nella maggioranza era piuttosto teso, tanto da parlare di una convocazione dei partiti e di varie riunioni interne per trovare la quadra.

Una crisi tuttavia che sembra essere

stata vissuta con discrezione e ben riflettu-ta, tramite le opportune verifiche interne, nonostante le svariate voci di paese e alcu-ne illazioni che urlavano alla revoca degli incarichi a tutti gli assessorati. I quali smen-tivano categoricamente questa ipotesi. Per ora dovrà attendere chi paventava questo destino piuttosto infausto, anche se il prov-vedimento diretto ai tre assessori pone nu-merosi interrogativi e conferma, per chi non l’avesse ancora avvertita, della crisi interna della giunta Tommasi.

Il sindaco commenta: “Il provvedimen-to si è reso necessario per porre fine ad un clima di tensione che sta caratterizzando ormai da troppo tempo i lavori della giunta comunale”.

Nonostante ciò, non mancano le parole di ringraziamento di Tommasi nei confronti degli assessori uscenti per il lavoro svolto, augurandosi d’altronde la loro comprensio-ne verso le ragioni della decisione

EDITORIALE

L’etica e la politicadi Ornella Jovane

Da una parte il mondo reale. Gli im-prenditori che cercano nuove ricette per recuperare in competitività e tro-

vare il bandolo della matassa nel tentativo di interpretare le trasformazioni del siste-ma produttivo in atto, accelerate vertigino-samente dalla crisi economica.

Una platea di lavoratori che manifesta – in vario modo - tutta la propria dispera-zione nel difendere con dignità e coraggio il proprio posto di lavoro, già a rischio o che minaccia di diventarlo.

Poi c’è il popolo dei precari, quello dei disoccupati, inoccupati o scoraggiati, giova-ni, molte donne e persone di mezza età che, in tutti i casi, fanno fatica a collocarsi nel mondo produttivo.

Dall’altra parte la politica con i suoi scandali, gli sprechi, gli sperperi di denaro pubblico e le sue analisi cavillose e non sempre credibili sulla necessità di cambiare registro, di trovare nuove formule ed effi -caci risposte alle sollecitazioni che vengono dal mondo reale.

In mezzo una domanda: a cosa ser-vono le elezioni politiche della prossima primavera?

[email protected] a pag. 3

continua a pag. 8

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

Nell’ultimo decennio le Regioni italiane hanno speso 89 miliar-di di euro in più. Di questi, oltre la metà sono stati “assorbiti” dalla sanità (49,1 mld di euro). A fronte di un aumento

dell’infl azione che nel periodo preso in esame ha toccato il 23,9%, la crescita della spesa è stata del 74,6%.

In dieci anni alle Regioni89 miliardi in più

*Segretario CGIA di Mestre

di Giuseppe Bortolussi*

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 124 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it

di Cavarzere

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

Via Stazione, 13 Pegolotte di Cona (VE) APERTO TUTTI I POMERIGGI E SABATO MATTINA

• Vaccinazioni e profilassi filaria • Visite cliniche e domiciliari• Ecografia • Radiologia • Chirurgia • Laboratorio analisi

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pubbliredazionale

dal 13 al 21 OTTOBRE 2012www.ottobreblu.it [email protected] Tel. 041 491199

Si ringrazia:

EVENTI PERMANENTICENTRO CITTÀ (CORSO DEL POPOLO) DAL 13 AL 21 OTTOBRE• “InforMARE” - Stand informativi sulle tematiche:

(Orario Apertura: 10.00/12.00 - 16.00/19.00)

- Il Terminale di Rigassificazione, a cura di Adriatic L.N.G.;- Mare ed Energia Sostenibile, a cura del Comune di Chioggia - Assessorato Ambiente;- Una vita per il mare, a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia;- Autostrade Fluviali, a cura dell’Unione di Navigazione Interna Italiana;- Un mare di libri, a cura delle librerie “Il Leggio” e “Mare di Carta”;- Darsene in Blu, 1ª Esposizione di usato nautico a cura di ExpoVenice,

Chioggia Yacht Group e SlowLagoon”.

ISOLA SALONI (SCALO MARITTIMO) DAL 13 AL 21 OTTOBRE

• “Imbarcazioni da lavoro e da pesca”. Esposizione con possibilità di visita a bordo - (esclusivamente 13 e 14 ottobre);

• “Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarin - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00)

• “Nel mare e per mare”. A cura dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana e dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste1° piano Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00)

• “Modellismo Navale: tecniche di costruzione”.Curatore Lorenzo Bazzo - piano terra Palazzina; (Orario apertura: 10.00/12.00 - 16.00/18.00);

• Centro Mobile Informativo della Marina Militare (dal 19 al 21 ottobre)

Presso Ortomercato di Chioggia - Stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca”Info: 041 5543430 (dal 19 al 21 ottobre)

Presso Ortomercato di Chioggia - ClodiaComics Mostra di Fumettisti emergenti (dal 20 al 21 ottobre)

Presso: Club Nautico Marina di Brondolo, Corte Molin Yachting Club, Darsena Mosella,Darsena Le Saline, Marina del Sole, Porto San Felice, Romea Yachting Club e Venice BoatService - “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato - (Orario apertura: 10.00 / 18.00) Info: 041 5334850 (dal 19 al 21 ottobre)

PROGRAMMA “OTTOBRE BLU 2012”

SABATO 13 OTTOBREOre 09.00: Raduno Imbarcazioni da lavoro - Scalo Isola Saloni Chioggia Ore 10.00: Cerimonia di Apertura “Ottobre Blu 2012”

Scalo Isola Saloni ChioggiaMadrina: N.D. Maria Teresa BROTTO

Ore 11.00: Apertura esposizione:“Bragozzi e burci: dalla meccanizzazione all’evoluzione delle reti da pesca”. Curatore Dalio Ballarinpiano terra Palazzina Scalo Isola Saloni ChioggiaApertura esposizione: “Nel mare e per mare”. Carte e pubblicazioni nautiche dell’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana. I transatlantici dell’Associazione Marinara Aldebaran di Trieste 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia

Ore 12.00: Conferimento XXI Barbotin d’Oro alla memoria di Alfredo Boscolo Anzoletti 1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia

Ore 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, ChioggiaOre 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni.

Mostra di fumetti della Delta Comics di RovigoOre 16.00: ClodiaComics 2012 - Performance dell’aerografista Luca Pagan.

Palazzo Goldoni, Chioggia

Ore 18.00: ClodiaComics 2012 - Conferenza “China salmastra”con Luca Salvagno e Rosario Santamaria: “Educare al disegno, consigli per aspiranti fumettisti ed illustratori”.Palazzo Goldoni, Chioggia

DOMENICA 14 OTTOBREOre 10.00: Santa Messa per i Lavoratori del Mare:

“Commemorazione 50° anniversario della scomparsa di: Dino Bullo - Edoardo Nordio - Giovanni Pagan - Giovanni Salvagnoa seguito naufragio della Motonave Hedia (1962)”Piano terra Palazzina Scalo Isola Saloni, ChioggiaCelebra la messa S.E. Vicario Generale Mons. Francesco ZENNA

Ore 10.00: Regate Veliche - Bacino Vigo, ChioggiaOre 15.00: ClodiaComics 2012 - Disegnatori all’opera in città e a Palazzo Goldoni.

Mostra di fumetti della Delta Comics di RovigoOre 14.30: Regate Veliche - Bacino Vigo, ChioggiaOre 18.00: ClodiaComics 2012 - Premiazione opere selezionate e presentazione

edizione tiratura limitata “Clodia Comics n,1”.Palazzo Goldoni, Chioggia.

LUNEDI 15 OTTOBREOre 11.00: “Amare il mare”. Incontro informativo a cura della Capitaneria di Porto -

Guardia Costiera di Chioggia per gli Istituti di Scuola Superiore.1° piano Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia

Ore 11.30: “Sicurezza in mare: consigli per diportisti”. Simulazioni e prove a cura della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Chioggia.Scalo Isola Saloni, Chioggia

Ore 16.00: Apertura “InforMARE”Stand informativi in Corso del Popolo, Chioggia

MARTEDI 16 OTTOBREOre 15.30: Tavola rotonda: “Autostrade fluviali”

Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero)

Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalistaRelatori: Giuseppe FEDALTO

Presidente A.S.PO. - Azienda Speciale per il Porto di Chioggia Mario BORGATTI Presidente U.N.I.I. - Unione di Navigazione Interna Italiana Gian Michele GAMBATO Presidente Sistemi Territoriali S.p.A. Luigi FORTUNATO Direttore A.I.PO. - Agenzia Interregionale per il fiume Po Gianmaria GAMBACORTA Fincantieri SpA Renato CHISSO Assessore alle Infrastrutture Regione Veneto Antonio CANCIAN Deputato al Parlamento Europeo - Commissione Trasporti

MERCOLEDI 17 OTTOBREOre 09.30: Convegno: “Città d’Acqua”

Auditorium San Nicolò, Chioggia (ingresso libero)

Moderatore: Maurizio CROVATO, giornalistaRelatori: Giuseppe CASSON

Sindaco di Chioggia Marta MORETTI Vice Direttore Associazione “Città d’Acqua” Giuliano GALLANTI Presidente Autorità Portuale di Livorno Luciano CANEPA Presidente Autorità Portuale di Ancona Ciriaco D’ALESSIO Presidente Magistrato alle Acque di Venezia Massimo SESSA Presidente IIIª Sezione Consiglio Superiore dei LL.PP. Orazio CARPENZANO Professore Dipartimento di Architettura e Progetto Ateneo La Sapienza di Roma

GIOVEDI 18 OTTOBREOre 17.00: Confronto sul tema: “Essere Comandanti ieri e oggi”

Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso libero)Relatori: Eugenio Giannini

3° Ufficiale dell’Andrea Doria (1956) Domenico Comisso Comandante Giovanni Costa Armatore Paolo Pagnotella Presidente ANMI Presentazione documentario: “La cantieristica italiana” Curatore Leonardo Tiberi

VENERDI 19 OTTOBREOre 10.00: Accoglienza Unità da sbarco S. Marco ed aeromobili Aviazione Navale

Scalo Isola dei Saloni, Chioggia Ore 12.30: Inaugurazione “Darsene in Blu” - 1° Salone Nautico dell’Usato

Sporting Club Darsena Le Saline, Chioggia - Info: 041 5334850Ore 15.30: Convegno: “Un mare di energia”

Auditorium San Nicolò, ChioggiaModeratore: Giovanni CAPRARA, giornalista Corriere della SeraRelatori: Giuseppe ZOLLINO

Università di Padova e Delegato nazionale nel Comitato Energia del 7° Programma Quadro dell’Unione Europea Fabrizio DUGHIERO Università di Padova Dipartimento di Ingegneria Industriale - Polo Fotovoltaico della Regione Veneto Guido BORDIGNON Università di Padova Domenico COIRO Università di Napoli Federico II Giampietro RAVAGNAN Università di Venezia Andre LUYCKX Amministratore Delegato Terminale GNL Adriatiso Srl Luigi BINELLI MANTELLI Capo di Stato Maggiore della Marina Militare

Ore 16.30: Esibizione Banda Musicale Marina MilitarePiazzetta Granaio, Chioggia

Ore 19.00: Apertura stand enogastronomici “C’è davvero del sale in zucca”Ortomercato di Chioggia Info: 041 5543430

SABATO 20 OTTOBREOre 11.00: Regata veliche - bacino Vigo, ChioggiaOre 14.30: Regata veliche - bacino Vigo, ChioggiaOre 17.00: Concerto Banda Musicale Marina Militare

Auditorium San Nicolò, ChioggiaOre 21.00: “Serata OTTOBRE Blu”

Hangar Nave San Marco - Scalo Isola Saloni, Chioggia (ingresso su invito)

DOMENICA 21 OTTOBREOre 09.30: Cerimonia di fine lavori iniziali 200 mt Banchina A

Scalo Val da Rio, ChioggiaOre 10.00: Regate veliche - bacino Vigo, Chioggia Ore 11.30: Consegna nuova base logistica alla Capitaneria di Porto di Chioggia

Scalo Isola Saloni, ChioggiaOre 14.30: Regate veliche - bacino Vigo, ChioggiaOre 15.00: Evoluzioni paracadutistiche COMSUBIN Comando Subacquei e Incursori

Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Esibizione Banda Musicale Marina Militare

Scalo Isola Saloni, Chioggia a seguire: Appontaggio aeromobili multiruolo della Marina Militare

Scalo Isola Saloni, ChioggiaOre 17.00: Premiazioni Regate Veliche

Palazzina Scalo Isola Saloni, Chioggia“Domenica in BLU”: apertura pomeridiana straordinaria delle attività commerciali del Centro Storico di Chioggia

REGIONE del VENETO

GLI E

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Cavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia Regionepolitica

pag. 8

Bettinelli e Piazzon sono sorpresi

territorio

pag. 10

Al via l’Università popolare

cultura

pag. 16

Gli incontri con l’autore e la musica

EDITORIALE

L’etica e la politica La parentesi del governo tecnico non aveva solo la funzione di prendere l’Italia per i capelli e allontanarla dal baratro in cui rischiava

di cadere ma anche di concedere alla classe politica un periodo di tempo per recuperare la sua funzione primaria di attività volta al bene comune, di ritrovare motivazioni e fi nalità etiche e responsabili nei confronti di un popolo e di un paese che si sentiva abbandonato a se stesso nell’affrontare l’urto violento della crisi economica e le sue amare conseguenze.

Il tempo è trascorso: la prossima primavera è vicina e con essa anche la scadenza elettorale. Ma la politica è cambiata? Non è giusto generalizzare ma sono talmente tanti i singoli casi di “mele marce” che è diffi cile non pensare

che sia necessario rifl ettere sulla cesta che le contiene tutte. Non si tratta di approfondire il singolo caso ma di capire che questo sistema, così com’è, continua a minare nel vivo il nostro Paese,

il quale non potrà essere credibile e affi dabile agli occhi di investitori stranieri e non offrirà strumenti e chances per competere a giovani motivati che hanno voglia di provare e a imprenditori che tutti i giorni rischiano in proprio e continuano a crederci, un Paese che non darà a se stesso opportunità di crescita e di sviluppo e la speranza di una maggiore giustizia sociale.

Da Venezia, il presidente di Confi ndustria Squinzi agita la causa della questione settentrionale, a Padova il presidente della Camera Fini sollecita gli imprenditori ad attivarsi in prima persona perché la politica ha bisogno di forze civili e partecipazione per trovare nuove energie e linfa vitale. I politici devono tornare a governare ma gli elettori hanno il diritto di poter scegliere fra persone oneste e capaci, entusiaste e altruiste. Perché l’impegno politico è un servizio che si offre alla collettività. Non solo in teoria…

segue da pag. 1

Ornella Jovane

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS SrlEdito da GIVE EMOTIONS Srl

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 27 settembre 2012Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

enti locali

pag. 22

La città metropolitana veneziana prende forma

noi e gli altri

pag. 24

Un sostegno per famiglie in temporanea difficoltà

arte

pag. 27

Le Gallerie dell’Accademia, il Tiziano mai visto

sociale

Cooperazione in ginocchio, un taglio del 5%

immigrazione

Regolarizzazione, bassi i numeri della sanatoria 2012

cultura

A Ca’ Pesaro le opere di Castellani e Gunther Uecker

pagg. 28-29

pag. 33

pag. 36

Doloprostituzione: Blitz

dei caraBinieri

Prostituzione: i Carabinieri di Dolo e della Compagnia di Chioggia hanno stroncato a settembre in Riviera del Brenta un fio-

rente mercato del sesso a pagamento con una serie di blitz che hanno portato ad un arresto per sfruttamento e favoreggiamen-

to della prostituzione, a due denunce a piede libero, alla chiusura di tre “case di piacere” (Pianiga, Dolo e Mirano) e di un centro massaggi a Cazzago di Pianiga che forniva prestazioni sessuali a pagamento.

Istituti tecniciQuattro scuole con

un solo dirigente

Riorganizzazione degli istituti scolastici. Si profila l’ipotesi di un’unica dirigenza

scolastica per gli Istituti Cestari, Itis Righi-Cini di Chioggia e Marconi di Cavarzere. E’ una proposta che la Giunta comunale

di Chioggia ha formulato per allinearsi alle indicazioni della Provincia con l’intento di

salvaguardare l’attività di programmazione nell’ambito della riorganizzazione, inevi-

tabile stando ai numeri. Allo stato attuale l’istituto Cestari conta 602 studenti iscritti, il Righi-Cini 515 e 378 l’Ipsia Marconi di

Cavarzere. Per ora si tratta di una proposta che l’amministrazione insieme alle

dirigenze sta valutando.

Miravisite in villa dei leoni

Nasce il progetto “La Vita in Villa”, che raccoglie un ciclo di attività culturali, realizzate in collaborazione con l’amministrazione comunale di Mira, in Villa dei Leoni a Mira. Da ottobre appuntamento con la visita guidata della villa (alle ore 10, 11, 15, 16 e 17). Per i più piccoli, invece, ripartono gli appuntamenti con i laboratori didattici. Appuntamento dalle ore 15. Si va avanti fino a dicembre.Noalenuovi interventi all’oasi del wwF

Oasi Cave di Noale: si fa il punto della situazione e si prevedono nuovi lavori. Fra Wwf e Provincia saranno valutate ad ottobre le novità e gli aggiornamenti che riguardano direttamente un’area importante per il suo valore naturalistico. Gli interventi portati a termine questa estate hanno riguardato la parte più oc-cidentale dell’intera area occupata dalle ex Cave, denominata primo stralcio. E’ in via di elaborazione il progetto relativo al secondo stralcio che riguarderà la parte est del fiume Draganziolo. Economia venezianail censimento sul non proFit

Al via il nono censimento sull’industria, servizi e istituzioni non profit. Per la provincia di Venezia saranno coinvolti un campione di circa 4mila imprese e 6mila 800 istituzioni. Ad inizio settembre sono stati distribuiti i questionari. La data di riferimento per rispondere ai quesiti del questionario, che fotograferà la situazione alla fine dello scorso anno, è il 31 dicembre 2011. Entro il 20 ottobre prossimo i questionari compilati dovran-no essere restituiti tramite il sito internet http://censimentoindustriaeservizi.istat.it, oppure mediante consegna presso gli uffici postali o presso l’Upc (Ufficio Provinciale di Censimento) presso la Camera di Commercio di Venezia (sede di Mestre Via Forte Marghera 151).

Sono rimasti esposti fino

al 12 ottobre scorso i disegni realizzati dagli

alunni della scuola primaria

“G. D’Annunzio” di Pegolotte sul tema “I giochi di una volta”. La mostra allestita presso la Biblioteca comunale nel Centro

civico di Pegolotte è stata organizzata dalla scuola “G. D’Annunzio” insieme con l’As-sociazione genitori L’Anfora e l’assessorato

alla Pubblica istruzione del Comune.

La mostra a Conai BamBini disegnano i giochi di una volta

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Page 8: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

4 Argomento del mese

petizione degli amici della Bicicletta

Assicurazione per chi va al lavoro

Il pericolo corre sulle due ruote: lo sa bene chi sceglie di muoversi in bicicletta, compiendo un gesto di responsabi-lità nei confronti dell’ambiente ma affrontando anche dei

rischi concreti. Chi va al lavoro in bicicletta dovrebbe essere coperto da assicurazione contro eventuali infortuni lungo il tragitto, analogamente a quanto avviene per chi si reca al lavoro a piedi o con il mezzo pubblico o con mezzi privati, qualora non ci siano mezzi pubblici che coprono il tragitto.

La petizione che la Fiab (Federazione degli amici della bicicletta) rivolge al Parlamento italiano e che ha già raccolto migliaia di fi rme, è stata sottoscritta anche dal Consiglio regionale del Veneto. Su iniziativa dei capigruppo del Pd Laura Puppato, di Verso Nord Diego Bottacin, della Sinistra veneta Pietrangelo Pettenò, di Italia dei Valori Gustavo Franchetto, del Pdl Dario Bond e della Lega Federico Caner, l’assemblea veneta chiede al Parlamento che la norma che ha introdotto nella legislazione all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro il cosiddetto “infortunio in itinere”, sia estesa anche a chi sceglie la due ruote come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro. La mozione sollecita il Parla-mento ad approvare al più presto la modifi ca di legge proposta, introducendo inoltre la disposizione per cui l’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico. Una tutela per chi si serve della bicicletta e affronta rischi quotidiani lungo strade sempre più caotiche e traffi cate.

Servizio ferroviario in Veneto, un servizio sempre più di classe, ma non inteso come qualità, ma come differenza di censo fra chi si può permettere servizi effi cienti e li può pagare e chi

(la maggioranza) pur avendo sempre più bisogno di servizi pubbli-ci per muoversi a causa della crisi (pendolari e studenti), invece li trova scassati. A fare il quadro della situazione è Federconsumatori con il suo responsabile regionale in tema di trasporti Ivano Mo-metti. “In Veneto come nel resto d’Italia - dice Mometti - si va per volontà di Trenitalia verso delle ferrovie in cui ci sono i nuovi sistemi di trasporto Freccia Rossa (alta velocità), freccia Argento (soluzio-ne intermedia) e Freccia Bianca, per capirci i vecchi espressi. Poi esistono le ferrovie regionali e i treni interregionali”. Monetti mette subito il dito sui problemi. ”La soluzione strategica su cui con la Regione Veneto c’è una comune visione – dice – è quella di creare un servizio integrato fra gomma e rotaia. Non è più possibile ad esempio che esistano in province come Vicenza, Belluno e Rovigo dei doppioni con bus a linee ferroviarie. Va introdotto per le corse, l’orario cadenzato. E’ vero che il cotto dei biglietti è basso rispetto al resto d’Europa, mala qualità in rapporto è scadente”. Nel detta-glio il progetto studiato da Sistemi Territoriali società interamente controllata dalla Regione Veneto, e Trenitalia vede convogli che

saranno “cadenzati” ad orari fi ssi: ogni 15’, 20’ e 30’ nelle linee a più alta frequenza. Sarà possibile offrire un sistema di trasporto rapido, che non dovrà più seguire gli orari di Trenitalia, ma saprà esattamente a quali minuti transiteranno i treni. Il nuovo orario dovrebbe partire dalla metà di giugno 2013. Per questo servizio si utilizzeranno i nuovi treni Stadler acquistati da poco da Sistemi Territoriali. “Siamo pronti a dare – spiega il presidente di Sistemi Territoriali Gian Michele Gambato – un contributo decisivo per mi-gliorare l’effi cienza della rete ferroviaria Veneta”. Federconsuma-tori parla degli interventi da fare subito “Serve subito raddoppiare i binari – dice – sulla linea Bassano- Venezia. E’ inutile potenziare il servizio con più treni se poi su certe tratte i convogli si rallentano perché esiste un solo binario e devono aspettare di far passare altri treni”. Federconsumatori con il presidente regionale Ermes Coletto e Monetti affrontano anche il problema delle sale d’attesa. “E’ l’emblema – dice – della società che cambia. Nelle stazioni più importanti, cioè nei capoluoghi di provincia, ci sono quelle per gli utenti del club Freccia Rossa, si accede con tessera elettronica: hanno aria condizionata e confort. Per gli altri, le sale d’attesa se ci sono, non sono encomiabili per igiene e servizi offerti. Nelle piccole stazioni sono quasi tutte chiuse. Insomma si investe su servizi desti-

nati a chi i soldi li ha, mentre pendolari studenti ed anziani avranno treni che funzioneranno sempre meno”. Il presidente della regione Luca Zaia punta a creare “una società indipendente che gestisce la nostra rete ferroviaria, che appartiene a tutti i cittadini. Sapremo di-mostrare di saper gestire meglio di altri anche i treni”. Per“ Ferrovie venete” e il modello che potrebbe essere seguito è quello emiliano, dove, la società regionale Tper (Trasporto passeggeri Emilia Roma-gna), con 2500 addetti gestisce 350 chilometri di strade ferrate, circa il 30% del traffi co ferroviario regionale. Intanto arriva l’analisi dell’Osservatorio sulla spesa del Consiglio regionale, che ha pre-sentato il monitoraggio sulle risorse nel decennio 2000-2010 per il settore ferroviario nella regione. Il problema più grande eviden-ziato dall’Osservatorio, sono le risorse: nella ripartizione nazionale il Veneto è storicamente penalizzato perché ha ricevuto in dote il 7,33 per cento dei trasferimenti nazionali (in quota assoluta 86,6 milioni di euro), pari a 5,93 euro per chilometro, a fronte di una media nazionale di 8,12 euro. Le vicine Lombardia e Piemonte ricevono trasferimenti chilometrici di 8,54 e 8,19 euro. Il Veneto ha ottenuto, quindi, 21 euro per abitante, il 40 per cento in meno della media nazionale, per la Lombardia ammontano a 35 euro, per il Piemonte a 43, per l’Emilia Romagna a 27.

di Alessandro Abbadir

Il presidente della regione Luca Zaia punta a costituire a breve una rete

di Ferrovie Venete

Stop ai doppioni con bus alle linee

ferroviarie, in province come Vicenza,

Belluno e Rovigo

L’ANALISI DI FEDERCONSUMATORIL’associazione di categoria

ha messo in evidenza che i servizi in stazione e nei treni

sono sempre più rivolti ad un’utenza ricca.

Ad esempio esistono comode e accessoriate sale d’attesa

per gli affi liati al club Freccia Rossa mentre per gli altri gli spazi,

quando ci sono, sono quasi sempre fatiscenti Treni, servizi scadenti, poche risorse e investimenti

4 Argomento del mese44 Argomento del mese

Page 9: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

Cavarzere

Trasporto scolastico Riorganizzato per ottimizzare i costiCon l’avvio dell’anno scolastico è entrato in vigore il nuovo Piano di trasporto

scolastico, messo a punto dall’ufficio Istruzione del Comune. Molte le novità previste dal Piano che ha come obiettivi la ottimizzazione del servizio dal punto

di vista organizzativo e la riduzione dei costi. Il Comune gestisce il servizio di traspor-to scolastico per tutte le scuole del territorio cavarzerano, dalla scuola dell’infanzia all’Ipsia Marconi, fino allo scorso anno scolastico il servizio veniva organizzato porta a porta. Tale modo di procedere prevedeva la suddivisione dei percorsi in otto linee con altrettanti scuolabus che portavano a termine il servizio nelle diverse zone.

“Tale organizzazione e la chiusura di alcuni plessi scolastici, unita alla mancanza negli anni di una programmazione e di linee guida precise – spiega l’ufficio scuola in una nota – ha comportato un costo notevole per tale servizio se rapportato al nu-mero degli utenti e alla scarsità delle entrate derivanti dalla riscossione delle tariffe”. Considerato ciò e in vista dei sempre maggiori tagli di fondi statali di cui i Comuni sono vittima, l’attuale amministrazione comunale, in particolare l’ex assessore Ezio Bettinelli, ha deciso di far predisporre all’ufficio Istruzione un nuovo Piano di trasporto scolastico, da attuare già da quest’anno. Le novità riguardano la riorganizzazione del servizio, già cominciata nell’anno scolastico passato, che arriverà a pie-no regime nel 2013, nell’ottica di una spending review che ha investito i diver-si settori amministrativi.

Nello specifico il nuovo piano si propone di ridurre i chilometri percorsi creando, dove possibile, dei centri di raccolta, di eliminare i percorsi a pettine, di razionalizzare le linee e garantire il trasporto solo alle scuole di pertinenza per i nuovi iscritti. Per ottenere i risultati sperati, l’ufficio scuola ha fatto un’analisi ap-profondita della situazione, controllando tutti i percorsi sia di andata che di ritorno e i servizi aggiuntivi quali i rientri per il corso musicale della Cappon e il doposcuola. Ha inoltre predisposto il nuovo piano in modo che ci siano fermate precise, vengano razionalizzati i rientri e si eviti di far effettuare lo stesso percorso a più pulmini, tutto al fine di ridurre i chilometri, con una conseguente riduzione di spesa. Per quanto riguarda l’anno in corso, il servizio è a beneficio di 267 utenti con un costo stimato di 303mila euro, dei quali poco più di 70mila a carico delle famiglie.

Il nuovo Piano di trasporto scolastico è stato presentato alla stampa ai primi di settembre dall’allora assessore Ezio Bettinelli, che in tale occasione ha voluto anche spiegare le motivazioni per le quali l’amministrazione comunale ha deciso di non concedere un pulmino ai ragazzi di Rottanova che frequentano la Cappon.

“Abbiamo salvaguardato il servizio di trasporto pubblico di collegamento della frazione al centro e ad Adria – ha detto Bettinelli – i vertici dell’Actv mi hanno infatti più volte detto che, se il Comune avesse concesso il servizio richiesto dai genitori di Rottanova, a seguito della riduzione di utenti, le corse Actv relative alla frazione rischiavano di essere soppresse”.

“Non concesso il pulmino a Rottanova perché Actv voleva sopprimere le corse”

Nicla Sguotti

5Argomento del mese

di Nicola Stievano

“Raccontate sul web la vostra odissea quotidiana”I giovani del Partito Democratico veneto lanciano un blog per le segnalazioni dei pendolari

L’odissea quotidiana dei pendolari veneti fi nisce in rete con lo scopo di fare massa critica e ottenere delle azioni concrete da parte di tecnici e politici. L’idea è dei giovani del Partito Democratico Veneto che attraverso il blog www.youmove.info voglio-no offrire un punto di riferimento per pendolari e viaggiatori per segnalare in tempo reale i disservizi della rete dei trasporti

e raccogliere proposte “Stiamo pensando - hanno precisato i consiglieri regionali veneti del gruppo del Pd Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo e Graziano Azzalin - ad un testo di legge che punterà a tre obiettivi principali. Anzitutto trasformare ‘Veneto Strade’ in un ente che potrebbe prendere il nome di ‘Veneto Mobilità’, al quale affi dare la gestione non solo infrastrutturale ma anche di coordinamento dei servizi sia per quanto concerne la viabilità stradale che i trasporti ferroviari. La situazione di paralisi nella quale, ad esempio, versa la realizzazione della metropolitana di superfi cie (Sfmr) evidenzia la necessità di dare una scossa ad un sistema decisionale troppo lento ed ineffi ciente”. Altro obiettivo, affrontare fi nalmente l’integrazione e il collegamento dei servizi tra le diverse aziende di trasporto pubblico regionale con l’introduzione del biglietto unico. “Non è un sacrilegio - aggiungono i tre esponenti democratici - se la Regione Veneto si attiva per spingere quei processi di integrazione tra i diversi scali aeroportuali così come tra quelli portuali del Nordest”. Infi ne Tiozzo, Pigozzo e Azzalin hanno sollevato il “cronico problema dei tagli e dei disser-vizi, che penalizzano in maniera inaccettabile l’utenza. “Da quando è iniziata questa legislatura chiediamo al presidente Zaia ed all’assessore Chisso di predisporre un piano strategico sui trasporti per uscire dalla situazione catastrofi ca che ben conoscono le migliaia di pendolari”.

Treni, servizi scadenti, poche risorse e investimenti

555Argomento del mese

Page 10: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

6 Cavarzere66 Cavarzere

E’ partito il serrato confronto tra sin-daco Tommasi e il Partito Democra-tico locale per chiarire la decisione

del primo cittadino di mandare a casa i tre assessori. La meta è un rinnovato patto amministrativo e politico per la conclusione naturale della legislatura.

Il confronto, a quanto risulta, intende indirizzarsi alla maggioranza tutta e per risolvere alcune que-stioni ancora aperte. Il Pd locale fa sapere che il confronto è di-retto in prima battuta a Tommasi perché “il confronto e il chiari-mento pur nella franchezza delle posizioni vada in una direzione giusta ed equilibrata, concentrando l’attenzione sul programma di governo, nel rispetto di ognuno, delle forze politiche della maggioranza e dei cittadini di Cavarzere” viene diffuso in un comunicato stampa.

La decisione del sindaco è stata infatti contestata dal Pd locale unitamente a quel-

lo provinciale sugli incarichi relativi a Otello Piazzon quale vicesindaco e Ezio Bettinelli quale assessore. Oltre a ribadire la fiducia per il lavoro svolto da Piazzon e Bettinelli nei 15 mesi della nuova amministrazione, il partito ne rivendica la dignità politica, in linea coi principi e valori del partito.

Come si fa sapere, dopo la situazione “grave e pesante” ereditata dalla passata

amministrazione, usci-ti dal patto di stabilità con “gravi conseguen-ze dal punto di vista finanziario, della fun-zionalità della normale amministrazione e con

una frattura nel rapporto di fiducia con i cit-tadini di Cavarzere”, tra tensioni e ragiona-menti, il Pd locale ribadisce la priorità della propria linea: il bene comune dei cittadini e il miglioramento della qualità di vita, in una fase di crisi drammatica dell’Italia che si ripercuote nei tagli alle risorse degli enti locali.

Il Pd chiede un rinnovato patto amministrativo e di privilegiare il bene comune

IL PARTITO DEMOCRATICO DIfENDE I SUOI ASSESSORI E CONTESTA LA SCELTA

M.R.

Dopo un’estate costellata da pause di riflessione e da un clima rovente, nonostante la calma apparente, la

decisione del sindaco Henri Tommasi: re-vocati gli incarichi a ben tre assessori, Otello Piazzon, Fabrizio Zulian ed Ezio Bettinelli.

Già da tempo il clima che si respirava nella maggioranza era piuttosto teso, tanto da parlare di una convocazione dei partiti e di varie riunioni interne per trovare la quadra. Una crisi tutta-via che sembra essere stata vissuta con discre-zione e ben riflettuta, tramite le opportune verifiche interne, nono-stante le svariate voci di paese e alcune illazioni che urlavano alla revoca degli incarichi a tutti gli assessorati. I quali smentivano categoricamente questa ipotesi. Per ora dovrà attendere chi paventa-va questo destino piuttosto infausto, anche se il provvedimento diretto ai tre assessori pone numerosi interrogativi e conferma, per

chi non l’avesse ancora avvertita, della crisi interna della giunta Tommasi.

Il sindaco commenta: “Il provvedimen-to si è reso necessario per porre fine ad un clima di tensione che sta caratterizzando ormai da troppo tempo i lavori della giunta comunale”. Nonostante ciò, non mancano le parole di ringraziamento di Tommasi nei confronti degli assessori uscenti per il lavoro svolto, augurandosi d’altronde la loro com-

prensione verso le ra-gioni della decisione.

La revoca dipen-derebbe dal rapporto dei tre diretti protago-nisti della vicenda nei confronti della restan-

te maggioranza, come le parole di Tommasi fanno intendere. “Purtroppo gli assessori revocati – spiega - pur avendo dimostrato capacità di operare ciascuno per il referato di competenza, non hanno saputo instaurare con il sindaco, tra di loro e con gli altri com-ponenti della giunta comunale un rapporto

di serena dialettica e collaborazione”. Si tratterebbe dunque di una mancata

intesa nella cooperazione interna della giunta, che ha condotto il primo cittadino dapprima al tentativo di mediazione tra le parti, “cercando di ripristinare – secondo le sue stesse parole - il rapporto di sintonia sia all’interno della giunta comunale che nei rapporti con la maggioranza consiliare, avendo di mira esclusivamente il bene del comune e della nostra comunità”. Tuttavia,

il provvedimento è stata vagliato, secondo il sindaco, dopo la consultazione di tutte le forze politiche di maggioranza e risulta per-ciò essere “l’esito di una attenta riflessione, al termine del quale ho ritenuto doveroso assumermi la responsabilità di scegliere tra le diverse opportunità”.

A breve Tommasi dovrà nominare i tre nuovi assessori, anche se c’è chi scommette che le acque non si calmeranno.

di Melania Ruggini

Il primo cittadino: “Pur avendo dimostrato capacità ciascuno per il proprio referato non hanno saputo instaurare un buon rapporto tra loro e con il sindaco”

Amministrazione Il sindaco Henri Tommasi revoca gli incarichi a tre assessori

Piazzon, Zulian e Bettinelli fuori dalla Giunta

Il sindaco Henri TommasiTommasi: “La scelta è l’esito di un’attenta riflessione. Me ne assumo le responsabilità”

Marzia Tasso, portavoce del Partito democratico locale

Un errore che potrebbe anche essere fatale al sindaco: dall’op-posizione il capogruppo del Pdl,

Pier Luigi Parisotto, critica aspramen-te la decisione del primo cittadino Henri Tommasi, di “licenziare senza giusta causa - egli sostiene - tre assessori su cinque”. L’ex sindaco definisce “grotte-sco” il modo in cui la questione della crisi di Giunta è stata portata in Consi-glio comunale lo scorso 27 settembre, la prima uscita ufficiale dopo la “bufera politica”, e accusa Tommasi di essersi fatto condizionare nelle sue scelte dall’assessore Renzo Sacchetto fino al punto da - sono le dichiarazioni di Pari-sotto - sferrare due “sberle” al Pd, suo “maggior azionista”, che potrebbero essergli fatali politicamente parlando”.

newsDall’opposizioneparisotto: un errore le due “sBerle” al pd

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G.A.L. Antico Dogado

G.A.L. Antico DogadoVia C. Colombo, 4 - 30010 Lova di Campagna Lupia (VE) | Tel. 041 461157 | Fax 041 5184086mail: [email protected] | PEC: [email protected] | www.galdogado.it

Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007- 2013, Asse 4 – Leader Organismo responsabile dell’informazione: G.A.L. Antico DogadoAutorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione Piani e Programmi del Settore Primario

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Si sono conclusi a settembre i seminari di formazione sulla strategia “Europa 2020” organizzati dai G.A.L. del basso Veneto: G.A.L. Antico Dogado, Bassa Padovana, della Pianura Veronese, Patavino, Polesine Delta Po, Polesine Adige e Terra Berica. I se-minari, rivolti agli amministratori locali e ai rappresentanti delle categorie economiche e sociali del territorio, hanno illustrato i prossi-mi scenari di sviluppo territoriale e locale su cui punta la Comunità Europea nel periodo 2014-2020 in tutti i 27 paesi membri. Tra questi: l’innovazione digitale, la Green-eco-nomy, la promozione dell’occupazione e la mobilità dei lavoratori. Una sfida di grande importanza per lo sviluppo dell’Europa in cui i G.A.L. possono diventare protagonisti.

SEMINARI DI FORMAZIONE SULLA STRATEGIA “EUROPA 2020”

Novità

SEMINARIO DI CODEVIGO DEL 18.07.2012: a sinistra il dott. Pietro Cecchi-nato (Dirigente della Direzione Piani e Programmi del Settore Primario della Regione del Veneto), a destra il sig. Eugenio Zaggia (Presidente del Coordinamento dei G.A.L. Veneti, del Consorzio di Bonifica Bacchiglione e del G.A.L. Patavino)

realizzazione di percorsi e itinerari ciclabili nel territorio dell’Antico Dogado. Nei prossimi mesi si svolgeranno le Commissioni Avepa-G.A.L. per l’approvazione delle graduatorie delle domande ammissibili. Tanta la soddi-sfazione al G.A.L. per i risultati raggiunti: “Non possiamo che esprimere soddisfazione – commenta Pier Luigi Parisotto, Presidente del G.A.L. – per gli esiti positivi ottenuti sul territorio. Il G.A.L. sta svolgendo un ruolo es-senziale per la crescita e lo sviluppo del mon-do rurale e contribuisce ad aiutare gli opera-

tori ad uscire da un momento difficile per la crisi economica. Auspichiamo, inoltre, che la finanziabilità di tutte le domande presentate permetta al nostro G.A.L. il raggiungimento

dell’obiettivo di spesa fissato dalla Regione pari al 75% entro il 31.03.2012”. L’attività del G.A.L. è in continuo fermento. A ottobre 2012 usciranno i bandi per incentivare le atti-vità turistiche con interventi sull’accoglienza, l’informazione e l’integrazione dell’offerta tu-ristica. I bandi saranno rivolti agli enti locali territoriali, alle associazioni agrituristiche, alle associazioni per la gestione delle Strade del vino e dei prodotti tipici, ai Consorzi di pro-mozione turistica e ai Consorzi di associazioni Pro Loco. Info G.A.L. Antico Dogado allo 041 461157, e-mail [email protected]. L’attività di sportello informativo viene fornita dal lu-nedì al venerdì dalle 8 alle 12 previo appunta-mento telefonico.

Il G.A.L. Antico Dogado, perno dello sviluppo rurale

Incontri - Ospiti stranieri al G.A.L.Diversi gruppi di stranieri hanno fatto visita al G.A.L. negli ultimi mesi. Il 6 luglio scorso un

gruppo di giovani polacchi è arrivato nell’ambito del progetto europeo “Connect4green-youth in action”. Questo scambio ha interessato 20 giovani (10 dalla Polonia e 10 dall’Italia) che per 8 giorni hanno sviluppato un programma indicando gli aspetti di maggior interesse nell’ambito delle sfide ambientali globali e cambiamento climatico. Il programma è stato basato su un mix di visite, di-scussioni ed incontri informali con giovani esperti nei vari settori. Lo scambio è avvenuto a Campa-

gna Lupia e ha coinvolto 10 ragazzi residenti con 10 ra-gazzi del comune polacco di Gora Kalwaria (cittadina a 20 km da Varsavia con 24 mila abitanti). Il 30 agosto una delegazione formata dai rap-presentanti dei G.A.L. estoni è stato accompagnato nel territorio alla scoperta del-le eccellenze naturalistiche presenti. Il gruppo ha dimo-strato interesse nel conosce-re la metodologia Leader in Italia e le strategie attuate in collaborazione degli stake-holder locali, per lo sviluppo del territorio attraverso l’uti-lizzo dei fondi comunitari.

Il G.A.L. Antico Dogado a Campagna Lupia

Il primo semestre 2012 si è chiuso con una pioggia di finanziamenti promossi dal G.A.L. Antico Dogado per la valorizzazione del ter-ritorio veneziano e padovano. Andiamo nel dettaglio. Grazie ai sette bandi pubblicati per la realizzazione di agriturismi e fattorie pluri-funzionali, per l’imboschimento e i migliora-menti paesaggistico-ambientali, il recupero

e la riqualificazione del patrimonio rurale, sono state ricevute 27 domande di contributo per una richiesta complessiva di oltre 1,3 mi-lioni di euro. Grande interesse è stato riscosso soprattutto dai bandi volti al recupero del patrimonio rurale. A questi finanziamenti si aggiungono 800 mila euro di contributo de-stinati alle Province di Venezia e Padova per la

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8 Cavarzere88 Cavarzere

Mentre i due esponenti di spicco di Alleanza per Cavarzere, Zulian e Belloni, chiedono le dimissioni del sindaco Tommasi, gli altri due

diretti interessati, Ezio Bettinelli e Otello Piazzon, entrambi del Pd, reagiscono in maniera certamente individuale ma si tacciono, almeno finchè il partito darà loro nuovo ordine. Per quanto riguarda l’ex vicesindaco e assessore all’Urbanistica si è trattata di una decisione certamente inaspettata, tuttavia il suo tono è discreto e pacato, come la sua bocca è bella cucita.

“Sono giorni delicati – l’unico commento - Per ora ci vuole molta pazienza e molta calma, anche perché non abbiamo nessuna novità sostanziale. Si tratta di capire qual è il punto di partenza e quello di arrivo”.

Più loquace invece l’ex assessore ai Trasporti Ezio Bettinelli, che si lascia andare ad un racconto più sentito sulla vicenda. “Ho ricevuto - dice - una telefonata inaspettata del sindaco, giovedì 19 set-tembre nel pomeriggio, in cui mi comunicava la decisione del ritiro delle deleghe, adducendo come motivazione il fatto di non avere fatto lavorare bene la giunta, motivo per cui riteneva fosse arrivato il momento di cambiarla. E’ stato uno smacco non

indifferente. Da quel momento non ho più visto il sindaco”.Sulle motivazioni reali, potrei togliermi più di qualche sassolino - sentenzia Bettinelli, che però dovrà aspettare fino a nuovo ordine del Pd - prima di dire le cose che so”.

Insomma, si infittisce il mistero sulla vicenda, mentre Bettinelli sterza parlando di critiche subite a livello personale che riguardavano il suo atteggia-mento “impetuoso” nel comunicare e nel fare poli-tica, che in realtà gli appartiene da sempre. “Sono

stato uno dei più votati nel mio partito, anche se ero una faccia nuova. Risultati che alcuni si sognano! Forse ho dato fastidio a qualcuno, con questo mio comportamento e con la mia coerenza con gli im-pegni presi”.

Infine, per quanto concerne il rapporto con Otello Piazzon Bettinelli non fa mistero: “Abbiamo avuto alcune discussioni, perché a mio avviso non coinvolgeva abbastanza gli altri assessorati nelle sue scelte”.

di Melania Ruggini

I commenti degli assessori Attendono nuovi sviluppi ma non nascondono il proprio disappunto

Bettinelli e Piazzon sorpresi

Da sinistra Otello Piazzon ed Ezio Bettinelli

Piazzon: “Sono giorni concitati, ci vuole calma”; Bettinelli: “Forse davo fastidio a qualcuno”

Politica

Il tema della crisi politica cavarzerana è stato solo sfiorato nel corso della seduta del Consiglio comunale del 27 settembre scorso. Per l’oc-casione la sala convegni di Palazzo Danielato era particolarmente affol-

lata, molti dei presenti si aspettavano una presa di posizione sull’empasse amministrativo da parte dei vari gruppi consiliari e magari dal sindaco qualche anticipazione relativamente a coloro che ha scelto per sostituire Ezio Bettinelli, Otello Piazzon e Fabrizio Zulian nell’esecutivo.

Nulla di tutto ciò, la seduta è trascorsa come sempre tra interpellanza,

prese di posizione diversificate su riequilibrio di bilancio e altri argomenti oggetto di discussione e un cenno alla crisi è stato fatto solo nel finale. L’ultimo punto all’ordine del giorno era riservato alle comunicazioni da parte del sindaco ed è stato il primo cittadino ad affrontare per primo l’argomento crisi, leggendo il comunicato trasmesso alla stampa per an-nunciare la revoca delle deleghe ai tre assessori.

Tommasi ha detto che il provvedimento si è reso necessario per porre fine a un clima di tensione che sta caratterizzando ormai da troppo tempo

i lavori della Giunta e ha aggiunto che a breve provvederà a nominare tre nuovi assessori.

Ha poi preso la parola il capogruppo del Pd Marzia Tasso, la quale ha letto un comunicato in cui i democratici di Cavarzere ribadiscono la fiducia nei confronti dei loro due assessori e annunciano l’apertura di un confronto con il sindaco al fine di chiarire quanto successo e costruire un rinnovato patto amministrativo e politico per la conclusione naturale della legislatura.

newsAttese deluse al Consiglio comunaleil sindaco comunica la revoca dei tre assessori, ma non ci sono colpi di scena

Nicla Sguotti

segue da pag. 1

Nel 2010 (ultimo dato disponibile riferito ai bilanci di previsione) le uscite complessive delle Regioni hanno superato i 208,4 miliardi di euro. Questi risultati emergono da una nostra

analisi dei bilanci regionali. In una fase in cui molte Amministrazioni sono fi nite nell’occhio del ciclone per aver compiuto delle spese “non giustifi cate”, abbiamo voluto invece porre l’attenzione sull’importan-za di questa istituzione, analizzandone l’andamento della spesa di ogni singola funzione. Con l’approvazione della riforma del Titolo V° della Costituzione avvenuta nel 2001 l’Italia ha assunto un assetto istituzionale decentrato. In precedenza, i poteri delle Regioni erano esplicitamente citati nella Costituzione, mentre lo Stato aveva la competenza su tutte le altre materie. La riforma del 2001 ha capo-volto la situazione: lo Stato è titolare di alcune materie espressamen-te citate nella Costituzione - come la giustizia, la difesa, la politica estera – mentre alle Regioni sono stati attribuiti i poteri su tutte le altre funzioni non esplicitamente riservate allo Stato. Pur riconoscen-do che perdurano sprechi, sperperi e ineffi cienze che vanno assolu-tamente eliminati, nell’ultimo decennio l’aumento della spesa delle Regioni è imputabile al nuovo ruolo istituzionale conferitogli e dalle nuove competenze assunte. In primis la gestione e l’organizzazione della sanità, ma anche dell’industria e del trasporto pubblico locale. Vi sono poi alcune materie nelle quali le Regioni hanno oggi una potestà esclusiva, mentre in precedenza dovevano sottostare ai limiti normativi dello Stato. Tra queste ricordo l’artigianato, l’agricoltura, il commercio, la formazione professionale, il turismo e l’ambiente.

Infi ne, vi è una terza ragione che ha fatto impennare la spesa: mi riferisco, in particolare, ai maggiori costi socio-sanitari che le Re-gioni hanno dovuto farsi carico a seguito dell’invecchiamento della popolazione e per fi nanziare le misure a sostegno della popolazione straniera giunta nel nostro Paese. Non è un caso che nel decennio scorso la voce di spesa cresciuta di più sia stata quella riferita all’as-sistenza sociale (+154,4%). A livello di singola Regione, invece, la spesa pro capite più elevata si registra in Valle d’Aosta, con un impor-to pro capite pari a 13.139 euro. Seguono la Provincia autonoma di Bolzano, con 9.544 euro, e quella di Trento, con 8.860 euro. Le più parsimoniose, invece, sono le Marche, con 2.583 euro di spesa pro capite, la Puglia, con 2.342 euro e la Lombardia, con 2.202 euro.

*Segretario CGIA di Mestre

L’Intervento

di Giuseppe Bortolussi*

In dieci anni alle Regioni89 miliardi in più

L’unico colpo di scena nel corso del Consiglio comunale di fine settembre è stata l’uscita dalla maggioranza di Renato Belloni, con-

sigliere della lista civica Alleanza per Cavarzere. Tale decisione era stata annunciata alla stampa già all’indomani della revoca delle deleghe a Fabrizio Zulian, assessore alla Cultura ed esponente di Alle-anza. Belloni ha preso la parola al momento della

discussione sul riequilibrio di bilancio e ha esposto chiaramente quello che a suo avviso non funziona nell’amministrazione Tommasi. “Il bilancio – que-ste le parole di Belloni – è fatto di tante cose, quin-di è necessario darsi un metodo, cosa che questa amministrazione non ha mai fatto nonostante io e gli altri esponenti di Alleanza per Cavarzere lo chiedessimo con insistenza, andando incontro a

brutte figure. Ora che abbiamo sbagliato è neces-sario chiedere scusa, rimediare e prendere decisioni in sintonia coi cittadini”. Ha concluso annunciando il suo voto contrario sul riequilibrio di bilancio, moti-vando la scelta per una questione di metodo e per solidarietà al professor Zulian, definito una risorsa non solo per l’amministrazione comunale Tommasi ma per l’intera città.

newsAlleanza per Cavarzere prende posizione e solidarizza con Zulianrenato Belloni esce dalla maggioranza

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Page 13: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

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A casa tutti: Alleanza per Cavarzere non ci sta alla revoca del suo assessore Fabrizio Zulian e fa sentire la propria

voce. Quello che più fa strano sarebbe la revoca dei due membri del Pd, definiti uno “l’ala dura” e l’altro “quella morbida”. Se-condo la Civica sarebbero stati allontanati “i soli che in questo anno hanno prodotto qual-cosa, pur in un clima di austerità”. L’unica soluzione ipotizzabile sarebbero dunque le dimissioni del sindaco.

Alleanza per Cavarzere difende l’ope-rato dell’assessore Zulian revocato, ricor-

dando in primis come da mesi il professore avrebbe subito ripetuti attacchi per la difesa del teatro Serafin e della cultura in genere, portando a casa un ottimo risultato, ossia il permesso della Soprintendenza di Venezia. A tal proposito: ”sindaco e compagni hanno fatto una figura meschina, come la faranno per palazzo Barbiani, ove sono stati sfrattati i vigili urbani per lasciare posto ad una ban-ca che, secondo i dettami della Soprinten-denza, non potrà toccare i locali nemmeno con una piuma”.

Tra gli altri risultati di Zulian: il dimensio-

namento scolastico mediante l’unicità degli istituti di istruzione di primo grado, con una dirigenza stabile; il salvataggio della scuola media Cappon, destinata all’accorpamen-to con Chioggia; l’aggiunta di un corso di specializzazione all’Ipsia, che si vorrebbe accorpato al liceo Veronese di Chioggia. Tra i meriti di Zulian, il nutrito programma di eventi culturali tra musica, teatro, cinema, letteratura. In particolare spiccano gli ottimi risultati del teatro seppur avendo lavorato con costi limitati, ribaditi dal dirigente del bilancio. Per quanto concerne gli altri due

assessori mandati a casa, Bettinelli avreb-be svolto un ottimo lavoro valorizzando lo sport e promuovendo manifestazioni, mentre Piazzon avrebbe condotto con sen-so di responsabilità e competenza il settore urbanistico, avviando gli atti necessari per insediamenti produttivi che richiamano nuo-ve possibilità lavorative.

Sull’assessore Sacchetto, che invece rimane, la lista prende una posizione ne-gativa. “Ha collezionato tutta una serie di fiaschi. Si parta da palazzo Danielato, che voleva trasformare in chissà quale fantoma-

tico centro commerciale-economico-direzio-nale. Ostacolato da Zulian e battuto dalla Soprintendenza”. Ancora: ”Si ostina a voler restaurare i reperti archeologici, con notevo-le dispendio di risorse, contro il parere della soprintendenza per l’archeologia, che li ri-tiene inconsistenti e di dubbia opportunità e convenienza di restauro. E che dire degli impianti sportivi? Una cosa gli è riuscita: la notte bianca. Probabilmente ha la vocazio-ne per preparare questi eventi ma il nostro paese ha bisogno di ben altro. Ha bisogno di sanità, Ipab, servizi, lavoro”.

di Melania Ruggini

La lista civica sostiene il proprio assessore Zulian, ma anche Piazzon e Bettinelli. E attacca Sacchetto

La crisi di Giunta Alleanza per Cavarzere accusa

“Mandati a casa i migliori”Da sinistra Fabrizio Zulian e Renato Belloni

La prossima primavera gli elettori italiani saranno chiamati a recarsi alle urne per le elezioni politiche e anche Cavar-zere si sta iniziando a prepararsi all’appuntamento. Come

è noto, per essere ammessi al voto è necessario presentarsi al seggio con un documento di identità e la propria tessera

elettorale. Il responsabile dell’ufficio elettorale di Cavarzere rac-comanda a tutti gli aventi diritto al voto di controllare che nella propria tessera i diciotto spazi riservati all’apposizione del tim-bro non siano tutti occupati, in tal caso infatti il documento non è più valido e per poter votare è necessario averne uno nuovo.

Per ottenerlo è sufficiente recarsi presso l’ufficio elettorale con la propria tessera e farla vedere al personale addetto, in alternativa si può firmare una dichiarazione in cui l’elettore

afferma che la propria tessera è esaurita. In entrambi i casi l’uf-ficio elettorale avvierà le operazioni per la stampa di una nuova tessera elettorale e, non appena questa sarà pronta, l’elettore interessato sarà invitato a recarsi personalmente in municipio per ritirarla. Quanto alla tessera esaurita, il cittadino può sce-gliere se consegnarla o meno all’ufficio elettorale, che conserve-rà i documenti ritirati nel fascicolo personale dell’elettore.

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Il Consiglio comunale di Cavarzere ha dato il proprio assenso al progetto Città metropolitana di Venezia con prese di po-

sizione diverse da parte dei gruppi consiliari. Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale a fine settembre i consiglieri sono stati chia-mati a esprimersi in merito con un ordine del giorno dedicato ma, prima di questo appun-tamento, l’argomento era stato più volte af-frontato dalla Prima commissione consiliare, promotrice di una conferenza che si è svolta a Palazzo Danielato il 22 settembre scorso.

All’assemblea hanno partecipato diversi consiglieri comunali, i rappresentanti delle associazioni produttive e delle organizza-zioni sindacali di Cavarzere e al tavolo dei relatori erano seduti Carlo Alberto Tesserin e Bruno Pigozzo, della Conferenza permanen-te Regione-autonomie locali, la presidente della prima commissione consiliare Marzia Tasso e i sindaci di Cavarzere e Cona. Det-tagliati gli interventi di Pigozzo e Tesserin, i quali hanno tracciato un quadro preciso di quello che è il progetto, evidenziandone le peculiarità e l’importanza ma anche i punti critici, riservandone la risoluzione alla fase

di stesura dello statuto, che sarà ad opera di tutti i Comuni che aderiranno. I vari interven-ti sono stati quasi tutti improntati non tanto sull’opportunità di aderire o meno al proget-to da parte di Cavarzere e Cona, vista anche la mancanza di un’alternativa altrettanto valida, ma piuttosto sulle modalità di attua-zione del progetto, che secondo i convenuti

deve avvenire nell’ottica della più ampia col-legialità e in favore di uno sviluppo che non sia solo a beneficio del comune capoluogo, bensì in grado di valorizzare le potenzialità di tutto il territorio. Anche a Cona si è di-scusso del tema in un’assemblea pubblica, nella serata del 25 settembre, dalla quale è emersa una chiara volontà di aderire al pro-

getto da parte della maggioranza consiliare.Per quanto riguarda Cavarzere, favo-

revoli all’ingresso nella città metropolitana si sono dimostrati il Partito democratico e il Popolo della libertà mentre la Lega Nord ha da sempre palesato la propria contrarietà, ufficializzata con un voto contrario.

Per il Pd, come espresso dal capogrup-

po Marzia Tasso, l’entrata di Cavarzere nella Città metropolitana di Venezia è da attuare in accordo alle sue radici storiche e può rappresentare l’occasione per uno sviluppo che sappia mettere da parte quel vittimismo avvertito troppo spesso nel lembo sud del Veneziano.

A ribadire la posizione del Pdl sulla questione è intervenuto Riccardo Tosello, consigliere comunale ma anche, in quanto consigliere provinciale, membro della Comis-sione provinciale sulla Città metropolitana. Tosello ha definito conveniente sotto ogni punto di vista l’appartenenza di Cavarzere alla Città metropolitana, per un progetto unico di sviluppo e quindi un beneficio in termini di servizi e infrastrutture.

Per la Lega Nord, il voto contrario è sta-to motivato da Clara Padoan, la quale ha espresso molte perplessità sulla normativa che disciplina la formazione del nuovo ente. Secondo il Carroccio sono troppo pochi i do-dici consiglieri previsti e il vero pericolo che i comuni aderenti correranno sarà quello di essere annullati dal troppo potere del sinda-co di Venezia.

di Nicla Sguotti

Le due amministrazioni aderiscono al progetto che considerano come una opportunità

Il caso Nuovi assetti amministrativi

Cavarzere e Cona nella città metropolitana

L’assemblea pubblica a Cavarzere lo scorso 22 settembre

L’Università popolare di Cavarzere ha aperto ufficialmente nella mattinata di domenica 7 ottobre il suo anno

accademico con la lezione inaugurale “Co-xartrosi: malattia degenerativa dell’anca – Etiologia e trattamento” a cura del dottor Bruno Scarante. La prolusione si è tenuta, come di consueto, nella sala convegni di Palazzo Danielato alle 10,30 ed è stata la prima di un ricco calendario di lezioni che si articolerà da ottobre ad aprile. Come or-mai è tradizione, le lezioni si terranno nei pomeriggi del martedì e del venerdì – a partire dalle 15,30 – e si divideranno in aree tematiche. I vari percorsi formativi of-ferti quest’anno spaziano da Archeologia e storia a Storia dell’arte, da Musica a Filoso-fia e religione, senza tralasciare Letteratura, Medicina e psicologia e Tradizioni popolari venete. Saranno inoltre trattati percorsi relativi a Turismo e geografia astronomica e Storia del cinema con un totale di cin-quantuno lezioni, quattro visite guidate e centotrentasei ore complessive. La prima uscita sarà nella giornata di mercoledì 24 ottobre per una gita turistico-culturale a Cremona, gli studenti andranno poi a Fer-

rara il 12 dicembre e a Reggio Emilia il 20 marzo. L’ultima uscita sarà a Bassano e Asiago il 15 maggio. Dopo la prolusione del 7 ottobre, nel pomeriggio di martedì 9 a tenere la prima lezione pomeridiana è stata la dottoressa Irene Moretto che ha trattato il tema “Dalla resa del movimento alla scultura cinetica: i Mobiles di Alexan-der Calder”. Alcune insegnanti della scuola primaria hanno tenuto invece la lezione di venerdì 12 intitolata “L’Adige spiegato ai bambini”. La seconda settimana di lezioni si apre martedì 16 con il professor Graziano Bazzan che parlerà di Leopardi e del suo “Canto notturno di un pastore errante”, mentre venerdì 19 ottobre sarà a Palazzo Danielato la dottoressa Chiara Tasso per descrivere Pechino e i segreti della città proibita. Martedì 26 si terrà la seconda le-zione del professor Bazzan, stavolta su “La ginestra” di Leopardi, e venerdì 26 la pro-fessoressa Elisa De Piccoli tratterà di felicità nel pensiero filosofico. Conclude le lezioni di ottobre martedì 30 la dottoressa Nicla Sguotti con una lezione sull’opera lirica e il grande schermo, che propone un viaggio nei film musicali del Novecento.

E’ PARTITA L’UNIVERSITà POPOLARE

Si rinnova anche quest’anno il con-sueto appuntamento organizzato dall’Interclub, associazione Club

alcolisti in trattamento di Chioggia e Ca-varzere. L’evento si è tenuto a Cavarzere il 13 ottobre, presso la sala convegni di Palazzo Danielato. L’incontro riuniva i componenti dei quattro club di Chioggia e del club di Cavarzere e ha avuto come tema “La nuova famiglia ritrovata nel club”. Con l’occasione si premieranno le persone che hanno raggiunto gli anni di astinenza. L’associazione è ormai pre-sente da anni nel territorio dell’Asl 14 e collabora con il Servizio tossicodipenden-ze e con i Servizi sociali dei Comuni di Cavarzere, Cona e Chioggia. Le persone che hanno una dipendenza alcolica pos-sono confrontarsi con altre che hanno su-perato questo disagio, attraverso incontri settimanali, e affrontare il problema. Attualmente sono circa cinquantacin-que le persone iscritte all’associazione e per ricevere qualsiasi informazione è possibile contattare l’associazione al 3801887162. Il 13 ottobre è stato pre-sentato anche il gruppo per il trattamento del gioco d’azzardo patologico, attivato quest’anno a Chioggia, in stretta collabo-razione con il Sert, in particolare con il dottor Ermanno Margutti.

news

Socialegli incontri del cluB alcolisti in trattamento

N.S.

Turnover Parrocchie

Alla notizia del trasferimento dell’arci-prete monsignor Fabrizio Fornaro dal duomo di Cavarzere, Alcide Benito

Crepaldi, esponente politico di rilievo da oltre cinquant’anni in città in rappresentanza dei Democratici Cristiani, ha fatto pervenire una nota di stima e di commiato ringrazian-dolo per l’operato.

“A nome di tutti i fratelli di questa co-munità - ha dichiarato Crepaldi - esprimo la mia gratitudine e con tutto il cuore dico: don Fabrizio, io, noi, tutti, siamo onorati di averti conosciuto”. “In tante occasioni – prosegue Crepaldi - chi in un modo chi in un altro, gli abbiamo dimostrato il nostro affet-to, ricambiando forse in minima parte quan-to invece lui ha dato a noi. Grazie di aver svolto il tuo mandato in mezzo alla gente, con semplicità. Di essere sempre stato di-sponibile al dialogo con tutti, senza badare al credo religioso, al ceto sociale o al conto in banca. Grazie di avere fatto fino in fondo il tuo dovere, rispettando chi non la pensava come te. Di aver dato con determinazione ai nostri figli gli insegnamenti religiosi. Grazie per l’impegno, la dedizione profusa in tante attività. Soprattutto grazie per essere stato capace, nonostante le difficoltà di questi tempi, a mobilitare la gente, soprattutto i giovani, a far emergere da ciascuno la parte migliore di sé, e di essere stato capace di tenere unita la comunità facendo superare

i motivi di disaccordo tra le persone che la compongono”.

Nel frattempo, in diverse parrocchie di Cavarzere e del territorio limitrofo continua l’avvicendamento dei parroci e dei vicari parrocchiali, che nel mese di ottobre avver-rà secondo un calendario piuttosto fitto. Il 7 ottobre don Achille De Benetti ha salutato Spirito Santo e don Fabrizio Fornaro è en-trato come parroco nell’Unità pastorale di Ca’ Tiepolo, Donzella, Oca Marina, Ivica e Gorino Sullam; sarà coadiuvato dai vicari parrocchiali don Alberto Ferro e don Angelo Lazzarin, che nella circostanza sono stati presentati ufficialmente alle comunità. Il 14 ottobre don Achille De Benetti fa il suo ingresso come parroco nell’Unità pastorale di San Mauro, Passetto e Ca’ Briani. Il 28 ottobre don Antonio Chiereghin e don Mat-teo Scarpa vengono presentati rispettiva-mente come parroco e vicario parrocchiale della parrocchia di Spirito Santo, che va a costituire un’unità pastorale con quella di Buon Pastore. Melania Ruggini

Monsignor Fabrizio Fornaro ha lasciato il duomo

Le lezioni si terranno fino al prossimo aprile nei pomeriggi di martedì e venerdì

A Cavarzere la Lega è contraria: schiacciante il potere di Venezia sugli altri Comuni

Monsignor Fornaro

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Anche i Giovani democratici di Cavarze-re, coordinati da Umberto Zanellato, hanno dato il loro contributo al dibat-

tito sulle due nuove antenne di Cavarzere, quella in via Gramsci riservata alla telefonia e l’altra nel Di Rorai, che riguarda invece le reti wireless. A spingere i giovani del Pd a parlare è stato proprio l’intervento del capogruppo del Pdl, al quale hanno voluto rispondere.

“È con grande piacere che scopriamo l’anima ambientalista di Parisotto – affer-ma il portavoce Zanellato – egli una certa ragione sulle antenne ce l’ha ma ci chiedia-mo perché non si sia espresso prima, per esempio su quella vicinissima all’asilo nido, oppure perché nella sua lunga permanenza al palazzo municipale, quando le casse co-munali erano messe molto meglio, non ha adottato un piano delle antenne”.

I Giovani democratici ricordano poi che la legge Gasparri liberalizza di fatto l’istallazione delle antenne. “Chiunque sia in possesso di un appezzamento di terreno appetibile per le compagnie telefoniche – spiegano i giovani del Pd – può liberamente installarci un’antenna e intascarsi l’affitto, come avvenuto per esempio in via Circon-vallazione, in via Galvani e a San Giuseppe, in mezzo a tante abitazioni e con beneficio economico solo per alcuni privati”.

Aggiungono poi che indubbiamente le antenne non piacciono a nessuno, sollevano paure sui possibili riflessi sulla salute ma co-stituiscono il prezzo che la collettività paga per l’uso di cellulari e altre tecnologie.

“Il tema delle antenne – concludono i Giovani democratici – è stato oggetto di un’insensata deregulation da parte della destra, la nostra amministrazione comunale ha interessato sul problema, a tutela dei residenti, l’Arpav che ha fornito precise in-dicazioni, delle quali si sta tenendo conto”.

Sullo stesso tema è intervenuto anche l’assessore Renzo Sacchetto per precisare che il procedimento relativo all’antenna di via Gramsci è stato curato dal settore assetto del territorio del Comune e non dai Lavori pubblici, che si sono invece occupati dell’an-tenna del Di Rorai, riservata alle chiavette internet. Sacchetto ha concluso affermando che sarebbe opportuno predisporre a breve il piano comunale delle antenne, strumen-to che permetterebbe di avere una visione d’insieme rispetto alla situazione attuale, alla reale necessità dal punto di vista della copertura e alle misure da mettere in atto per tutelare la salute dei cittadini.

I GIOVANI DEMOCRATICI RISPONDONO A PARISOTTO

di Nicla Sguotti

Nel giro di qualche giorno i residenti di via Gramsci si sono visti installa-re davanti casa, in un’area verde,

un’antenna di telefonia di trentasei metri. Il tutto sembra sia avvenuto senza nessun preavviso per le tante famiglie che nella zona risiedono, essendo essa una delle più densamente abitate della città.

Di qui è nata la protesta dei residenti e uno di loro, Ivo Fava, ha deciso di segnala-re ufficialmente quello che a suo avviso ha tutti i presupposti per essere considerato un abuso. Si è così rivolto direttamente al Tri-bunale di Venezia, ha scritto al Procuratore descrivendo dettagliatamente la situazione.

“La zona in questione è intensamente abitata poiché vi sono insediate numerose famiglie in aree di edilizia popolare e non lontano c’è una scuola primaria – così Ivo Fava al Procuratore – in quest’area gli abu-si non si contano e io li ho indicati a più riprese, a lei e ai suoi predecessori, senza mai avere la soddisfazione di un qualsiasi riscontro”.

Lo scrivente spiega che gli abusi vanno da quelli di carattere edilizio, commessi dal-le stesse autorità comunali, alle recinzioni abusive, dall’installazione di strutture a uso privato su aree verdi a una rete idrica co-labrodo con continue rotture e conseguenti riparazioni.

“Ora, dove dovevano esserci dei giochi all’aperto – prosegue Fava – è stata eretta una torre di telefonia mobile e dobbiamo sperare che le cose non peggiorino”.

Per tali infrastrutture, mai realizzate, le quattordici famiglie che risiedono di fronte all’area hanno dovuto versare una somma

di denaro inclusa nel prezzo di acquisto del terreno, impegnandosi in tutta una serie di obblighi relativi alla conservazione del luo-go. Fava sottolinea poi nella sua lettera che i residenti non sono stati messi al corrente dal Comune dell’installazione dell’antenna e che l’autorizzazione a tale operazione è stata data con una delibera di Giunta. Con-clude quindi affermando che, in un Comune decisamente vasto come Cavarzere, forse sarebbe stato opportuno cercare un terreno più consono per erigervi una torre di telefo-nia, magari in territorio agricolo o comun-que non così densamente abitato.

Uno di loro scrive al Tribunale di Venezia: “La zona è intensamente abitata, c’erano delle alternative”

Il caso Via Gramsci

Residenti contro l’antenna

La denuncia: dove dovevano esserci dei giochi c’è una torre di telefonia di trentasei metri

Sulla questione dell’antenna di via Gramsci e di quella al Beppino Di Rorai è intervenuto anche il capogruppo del

Pdl Pier Luigi Parisotto, il quale ha critica-to duramente le scelte dell’amministrazione comunale.

“La Giunta Tommasi, che in campagna elettorale aveva sbandierato ai quattro venti un’anima fortemente ambientalista, fregian-dosi del titolo di paladina della giustizia e di difensore della nostra salute – così Parisotto – per l’ennesima volta ha mostrato il vero volto e tutta la sua incapacità e inadeguatez-za politico amministrativa, dando l’impressione di essere più un gruppo di accattoni della politica che di amministratori pubblici”.

L’ex sindaco prosegue ricordando che la delibera di Giunta con la quale si autorizza l’antenna di via Gramsci, dello scorso maggio, prevede la concessione in affitto di qua-ranta metri quadrati di proprietà comunale a una società telefonica, perché vi installi un’antenna per telefoni, in cambio di 13mila euro l’anno. Sottolinea poi che l’antenna in questione è alta quasi quaranta metri ed è stata posta nell’area a verde pubblico del quartiere.

“Non soddisfatta – continua il capogruppo del Pdl – il 21 giugno la Giunta ha approvato una seconda antenna telefonica, sempre con la stessa società di telecomuni-cazioni, per affittare altri trenta metri quadrati di proprietà nell’angolo sud est del campo sportivo comunale Di Rorai, appena ristrutturato, in cambio di soli 8mila euro all’anno, in pieno centro storico”. Parisotto conclude affermando che all’amministrazione Tommasi poco importa del verde pubblico, dei nuovi impianti sportivi, delle preoccupazioni dei cittadini per la loro salute, in quanto ha come unico obiettivo quello di far cassa. “Questa dannosa Giunta Tommasi – chiosa l’ex sindaco – continua imperterrita nella distruzione di Cavarzere, con la speranza che i cittadini elettori dimentichino presto le loro malefatte, ma c’è chi tiene il conto”.

newsDall’opposizione Pier Luigi Parisotto accusa l’amministrazione“inconsistente l’anima amBientalista del sindaco sBandierata in campagna elettorale”

N.S.

Pier Luigi Parisotto

N.S.

Umberto Zanellato

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13131313Cona

E’ partita lunedì 15 ottobre anche a Cona la Settimana web, iniziativa promossa dall’assessorato all’Informa-

tizzazione della Provincia di Venezia che ha avuto la sua prima edizione nel 1999. La Settimana web è dedicata a tutti coloro che vogliono saperne sempre di più su internet e desiderano imparare a utilizzare la rete per i propri studi, professioni e divertimenti.

Un appuntamento rivolto quindi a chi è convinto che le nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione abbia-no ormai cambiato la vita di ciascuno e l’informatica non sia più una questione di calcolatori ma un modo di vivere.

La Settimana web è rivolta a tutti i quarantaquattro Comuni della provincia di Venezia, che vi possono partecipare e concordare con gli organizzatori i contenuti di corsi, seminari e incontri da proporre nel proprio territorio.

Per quanto riguarda Cona, che già ha aderito a quasi tutte le scorse edizioni, sono stati predisposti quattro diversi percorsi. Il primo punterà l’attenzione su Libre Office e offrirà delucidazioni in merito all’utilizzo di programmi Write, Calc, Impress e Draw.

Gli altri tre corsi invece focalizzano l’at-tenzione sul web offrendo rispettivamente informazioni su come cercare lavoro su internet, come effettuare acquisti online e sulle modalità di ricerca nella rete di infor-mazioni o la prenotazione di visite online. Tutte le lezioni si terranno nell’aula di in-formatica della scuola primaria “Gabriele D’Annunzio” di Pegolotte di Cona, in via Civrana.

Per informazioni sull’iniziativa e iscri-zioni ai corsi, gratuite e fino a esaurimento posti, ci si può rivolgere alla biblioteca co-munale di Cona allo 0426308061 e all’in-dirizzo [email protected].

di Nicla Sguotti

Al via i corsi rivolti a studenti e lavoratori che vogliono approfondire la propria conoscenza su internet

Informatizzazione “La settimana web”

Tutto quello che c’è da sapere sulla... rete

Predisposti quattro percorsi differenti sull’utilizzo di programmi e su come muoversi con disinvoltura e consapevolezza nella rete

La Giornata Mondiale per il Cuore 2012 è dedicata ai diversi livelli di azione per migliorare la salute

cardiovascolare di donne e bambini. Una prevenzione attenta con corretti stili di vita, messa in atto fin dalla giovane età può ridurre anche del 50% le sof-ferenze e le morti per le malattie car-diocerebrovascolari. Anche a Pegolotte, domenica 23 settembre dalle ore 9 alle ore 12, è stata organizzata la giornata del Cuore Amico. Per l’occasione, nella piazza davanti alla chiesa, è stato rea-lizzato lo screening gratuito per la va-lutazione del rischio cardiovascolare, la misura del cuore, il giro della vita e, a digiuno, il tasso della glicemia e della colesterolomia. L’invito è stato esteso a tutta la popolazione, per sensibilizzare in particolare i soggetti più sensibili, sul-le problematiche legate al cuore e per diventare parte attiva della prevenzione cardiovascolare.

Nonostante i molti successi conse-guiti ad oggi nel campo della preven-zione caridiovascolare queste patologie rappresentano infatti la prima causa di morte nei Paesi occidentali. Solo in Italia, i decessi per malattie cardiova-scolari nel 2009 sono stati 220.159, e ben 125.122 sono le donne, mentre si stima che nell’Europa geografica i morti per patologie cardiovascolari siano circa quattro milioni l’anno. Un dato che supe-ra quello di altre patologie.

news

Salutela giornata per il cuore e la prevenzione

Melania Ruggini

Inizieranno ad ottobre e dureranno fino a maggio i corsi musicali ed ar-tistici promossi dalla Parrocchia di S.

Egidio di Pegolotte insieme con l’asses-sorato alla Cultura, biblioteca comunale di Cona.

Le proposte per la musica riguarda-no la chitarra e il pianoforte, per l’arte invece la scelta è tra pittura, ceramica, scultura, decoupage e patchwork. Il co-sto di partecipazione è di circa 25 euro al mese. Si attiveranno i corsi che conte-ranno un minimo di 5 adesioni.

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Musica e artead ottoBre partiranno i corsi

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Page 19: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

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Page 20: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

16 Cultura locale161616 Cultura locale

Quando la musica incontra le letteratura, molteplici possono essere le chiavi di lettura.

A Palazzo Danielato i mesi di ottobre e no-vembre fanno capolino con tre incontri culturali, in grado di coniugare le parole e la musica. Gli appuntamenti, denominati “Incontri con l’autore e la musica” sono or-ganizzati dall’associazione Concetto Armonico in collabo-razione con l’assessorato alla Cultura di Cavarzere. Apre la rassegna il 14 ottobre (alle ore 10,30) La rassegna si apre con il ritratto di una donna celebre, domenica 21 ottobre: la cantante vicentina Marcel-la Pobbe. L’appuntamento, alle ore 10,30, vede il tenore Cristian Ricci raccontare ”Marcella Pobbe. Foto-grafia di una grande artista veneta”, presentato dalla giornalista ed esper-ta musicologa Nicla Sguotti.

Si tratta di un libro fotografico che intercetta la vita della cantante vicentina fuori dalle scene, per entrare nella vita della donna vera al di là della finzione scenica. Il volume raccoglie le foto tratte dall’archivio personale della Pobbe, lontana dal palcoscenico, dunque maggior-mente libera di essere se stessa. Le pose, a volte casuali e a volte studiate, ne risaltano il ruolo di donna nella

quotidianità, negli interni della sua casa, così come nella splendida Venezia o in campagna. Dalla giovinezza alla piena maturità, ogni ritratto fotografico è commentato utilizzando il diario autobiografico stampato nel 2000 dal soprano stesso e intitolato “Dove sono i bei momen-ti”.

So proseguen in questa interessante rassegna con uno dei più amati beniamini della città, il grande direttore d’orchestra Tullio Serafin, che sarà ritratto, l’11 novem-bre, da Nicla Sguotti, affrontando la sua lunga carriera,

durata sei decenni, assieme al pro-fessore Paolo Fontolan.

Il 18 novembre la professores-sa Valentina Casarotto, intervistata dalla giornalista Nicla Sguotti, rac-conta il suo libro “Il segreto nello sguardo”.

La presentazione è abbinata alla visione di immagi-ni della pittrice e all’ascolto di musiche del ‘700, dato che protagonista del romanzo è la famosissima pittrice veneziana Rosalba Carriera che, ormai vecchia e quasi cieca, non essendo ormai più in grado di dipingere, sta completando il libro delle sue memorie. Parte da questa forte immagine di donna, prima che d’artista, la narrazio-

ne in prima persona della celebre ritrattista, la quale osò sfidare le convenzioni di un secolo piuttosto misogino, in cui la donna era esclusa dalla società.

Il romanzo d’esordio dell’autrice vicentina, storica dell’arte, ripercorre il profilo di una donna che sceglierà di rimanere fedele, contro ogni convenzione, alla propria vocazione artistica fino alla cecità.

Interverrà anche il professor Fabrizio Zulian.

di Melania Ruggini

In programma tre appuntamenti in ottobre e novembre per la kermesse culturale organizzata dall’Associazione Concetto Armonico

La rassegna ”Incontri con l’autore e la musica”

Quando le parole incontrano la musica

La locandina della rassegna

La narrazione si coniuga con l’armonia delle note, in primo piano grandi personaggi dell’arte

Relax, divertimento e solidarietà verso gli amici a quattro zampe: è questo l’abbinamento che lo scorso 15 settembre il Parco Zoofilo di Frapiero

ha proposto con “Cena sotto le stelle”, una serata all’insegna della buona cucina, del divertimento e della musica. Interessante il contesto: 30.000 mq immersi nel verde sotto un meraviglioso cielo stel-lato.

Gli ospiti hanno potuto gustare un ricco menù a base di piatti tipici della cucina veneta, come polenta e baccalà, pasta e fagioli, frittura di pesce, oltre a torte salate, patatine fritte e un vasto assortimento di dolci. La Lotteria e la musica dal vivo del “Duo Stratos” hanno completato l’offerta.

Un apiacevole serata insomma ma anche utile. Tutto il ricavato della serata - infatti - è stato devoluto ai rifugi della sezione di Padova della Lega per la Difesa del cane di Rubano, Frapiero e Presina.

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Page 21: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

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SABARO 20 OTTOBREdalle ore 9.00 TORNEO PER RAGAZZI Scuole Cavarzere- Cona

ore 20.30 SIMULTANEA con partecipazione libera con il Maestro Xia Jie

DOMENICA 21 OTTOBREdalle ore 10.00 alle 19.00 I L VILLAGGIO MEDIOEVALE

con i figuranti della Marcigliana antichi mestieri, esercizi alle armi, musici, streghe e danzatrici.

dalle ore 20.30 SFILATA PER LE VIE DEL CENTRO con le due fazioni contendenti CAVARZERE CONA Partita a scacchi con personaggi viventi

MEZZOGIORNO E SERA STAND GASTRONOMICO (solo domenica)

Pro Loco di Cavarzere

La PRO LOCO ringrazia i ristoratori, gli artigiani e commercianti del settore alimentare che con la loro partecipazione e la loro disponibilità hanno contribuito alla splendida riuscita della manifestazione:

SerataDegustazione inPiazza

L’Associazione PRO LOCO di Cavarzere ringrazia inoltre il Gruppo Solidarietà San Giuseppe, il Patronato San Pio X, i’associazione Beer Banti, Auto e Moto d’epoca e Associazione Beer Banti per la collaborazione ricevuta.

• Albergo Ristorante AI VAPORETTI Via Piave CAVARZERE Scaloppine ai funghi

• Trattoria AL CAMINETTO Via 22 marzo CAVARZERE Fegato alla veneziana

• Trattoria AL PESCATORE Via Pescheria CAVARZERE Spezzatino di cavallo

• Cooperativa il Sorriso CENTROFRUTTA Corso Italia CAVARZERE

• Trattoria Veronese DA GIAN Valcerere Dolfina CAVARZERE Spezzatino di capriolo con polenta

• Ristorante DA’ TONI Santa Margherita CODEVIGO Pasticcio di Pesce

• Ristorante Pizzeria EL MERENDERO Via Ca’ Venezze ROVIGO Paella

• Panificio GIBIN LUCA Via dei Martiri CAVARZERE

• Agriturismo IL CAPITELLO Via Piantazza CAVARZERE Riso e zucca-minestra e fagioli Torta di mele

• IL FORNAIO di Piva Daniela e F.lli Via Don Minzoni Cavarzere

• IL MULINO DI BELLO NATALINA Via Centro San Pietro CAVARZERE Farina da polenta

• L’ANGOLO DELLA FRUTTA di GIOLO DINO Corso Italia CAVARZERE

• LA BOTTEGA DEL PANE via Roma CAVARZERE

• Piadineria LA DISTILLERIA Via C. Camillo Benso CAVARZERE Piadine Artigianali

• Trattoria LA ROSA BLU Al PASSETTO Località Campelli ADRIA Spezzatino di Musso-Trippa

• Birreria Caffetteria Stuzzicheria NUMERO 5 Via dei Martiri CAVARZERE Gnocchi ai due sapori

• Ristorante Pizzeria PAIOA Via Mazzini CAVARZERE Pasticcio ai dolci sapori

• PANIFICIO ROGATO MARIO Corso Italia CAVARZERE

• Panificio SAGGIA DARIO Via Spalato CAVARZERE

• Pasticceria Caffetteria SAN GIUSEPPE Piazza della Repubblica CAVARZERE Dolce della casa

• Ristorante Pizzeria VILLA MOMI’S Località Santa Maria CAVARZERE Seppie in umido

• Ortofrutta VOLTAN PAOLO Via Pescheria CAVARZERE

• Panificio ZAMPIROLO San Pietro di CAVARZERE

Page 22: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

La dodicesima edizione del “Premio internazionale della

bontà - La giornata del cuore”, organizzato dal Comitato della Croce, si svolgerà il prossimo 8 dicembre a Napoli, presso la Chiesa di San Carlo Borromeo. Quest’anno l’ambito riconoscimento sarà assegnato a Sylvia Eibl (in foto), dell’Asso-ciazione Children First Onlus, la coraggiosa madre di sette figli che si dedica ai bambini sofferenti nel mondo. Una decisione resa nota lo scorso 22 settembre dalla Commissione del Premio Bontà insieme al suo fondatore ed organizzatore Fiorenzo Tommasi. Domenica 9 dicembre durante la solenne messa celebrata nella cattedrale di San Gennaro verranno ricor-dati i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, i Magistrati e tutte le vittime della mafia cui questa edizione del Premio bontà è dedicata.

in BrevePremio Bontà a Sylvia Eibl

“La pittura sotto l’argine. Dalla Bevilacqua La Masa a Cavarzere”, è questo il titolo che l’associazione

Attivaidea ha scelto per l’esposizione che inaugurata a Palazzo Danielato lo scorso 12 ottobre rimarrà aperta al pubblico fino al 21 del mese. Si tratta di una selezione di opere provenienti dal fondo comunale, più alcuni prestiti da privati, di autori che nella loro carriera hanno esposto presso la Fondazione veneziana e a Cavarzere. L’intento è princi-palmente quello di ridare luce alla pinacoteca comunale che vanta nomi significativi quali Disertori, Basaglia e Licata, affinché tutti possano così riscoprire e valorizzare il lavoro fatto da circoli culturali presenti dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta a Cavarzere. La mostra è stata inaugurata nella serata di venerdì 12 ottobre e l’allestimento è stato interamente curato dai giovani di Attivaidea, con il sostegno dell’assessorato alla Cultura e dell’amministrazione comunale. Sono esposte per l’occasione opere di una ventina di artisti per un totale di circa trenta lavori, che indicativamente sono stati realizzati dagli anni Cinquanta agli anni Novanta.

La mostra “La pittura sotto l’argine”

Importanti riscontri per la prima edi-zione dell’evento “I vini delle corti”, tenutosi in occasione della XII edizione

della Marciliana in Corte Benedettina e incentrato sulle produzioni vitivinicole lo-cali. In particolare è stata l’occasione per conoscere e degustare le produzioni del “Consorzio di tutela doc Corti Benedettine del Padovano”, un riconoscimento datato 2004 a conferma del valore di un territorio dalla storia antichissima. Infatti, per oltre 700 anni, i terreni delle corti sono stati col-tivati dai monaci dell’abbazia benedettina di Santa Giustina di Padova. Oggi è una secolare esperienza che rivive nei vigneti e nelle cantine di questa zona del Veneto dove, accanto a vitigni storici e autoctoni, si coltivano quelli cosiddetti internazionali che qui hanno trovato ottime condizioni di clima e di terreno. Un territorio che si espande su dodici comuni, dalla provincia di Padova alla provincia di Venezia, con va-rietà di terreni che offrono molteplici qualità

di vini bianchi e rossi. “Il consorzio - spiega il presidente Marco Guasti - ha la funzio-ne di proseguire una tradizione vitivinicola che afferma le sue radici in epoca romana e che con i monaci benedettini, che aveva-no compreso l’importanza del territorio e la qualità del terreno, ha consolidato una storia di vini di grande pregio”. Il territorio del consorzio permette la produzione di vini bianchi come il Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon, Tai, Moscato, Chardonnay Spumante, Moscato Spuman-te, Moscato Passito e di vini rossi come il Merlot, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Raboso, Refosco del Peduncolo Rosso e Raboso Passito. Il futuro della produzione locale, secondo i promotori dell’evento, può offrire grandi risultati. “Il consorzio - aggiunge il presidente della Conselve Vi-gneti e Cantine, Nicola Zaggia - fa sistema sulla produzione di vini del nostro territorio. Il fatto che siano coltivati sia dei vitigni in-ternazionali che autoctoni può dare quella specificità territoriale in un contesto locale e guardando al futuro, internazionale”. Le aziende imbottigliatrici aderanti al consor-zio “Corti Benedettine Del Padovano” sono la Conselve Vigneti e Cantine, la Cantina sociale di Cona-Cavarzere, Vigne delle Rose di Albignasego, l’Azienda Agricola Augusto Zennato e l’Azienda Agricola vitivinicola Gastaldi Gabriele di Candiana.

Alessandro Cesarato

Soddisfazione per gli importanti riscontri ottenuti

L’evento La prima edizione che si è svolta in occasione della XII edizione della Marciliana in Corte Benedettina di Correzzola

“I vini delle corti” esaltano le produzioni locali

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Si prosegue una lunga tradizione vitivinicola che afferma le sue radici in epoca romana

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Page 24: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

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Speciale

Settembre 2012 Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14 Servizio Sanitario Nazionale della Regione VenetoAZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500

Tel. 041/5534111 - www.asl14chioggia.veneto.it

call center: 848 800 997

Informa

Con la nomina del nuovo primario di Ortopedia, l’o-spedale di Chioggia non ha più apicalità scoperte. Fin dal suo insediamento, infatti, il Direttore Generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben non ha perso tempo per restituire al territorio clo-diense quella dignità sanita-ria che meritava da tempo, sia a livello strutturale (l’o-spedale è in via di ristruttu-razione) che dal punto di vi-sta della qualità dei servizi erogati dove fondamentali sono sia le apparecchiature che il personale qualifi cato. Non è quindi un caso che il nuovo direttore dell’Unità Operativa Ortopedica Gian Paolo Ferrari arrivi dopo la nomina dei quattro primari di Chirurgia, Anestesia e Rianimazione, Cardiologia-Utic e Urologia. E’ suffi ciente scorrere il suo curriculum per intuire che si tratta di una nomina pre-stigiosa: dopo la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova nel 1979 col massimo dei voti e la Lode, Ferrari ha ottenu-to le specializzazioni in Or-topedia e Traumatologia, in Medicina dello sport, in Chirurgia e Microchirurgia della mano; è inoltre pro-fessore a contratto presso l’Università di Padova ed è stato dirigente medico pres-so la Clinica Ortopedica Universitaria dell’Azienda Ospedaliera di Padova.

Successivamente, dal 2010 fi no alla recente nomina nell’Ulss 14, ha ricoperto il ruolo di primario presso l’Ulss 10 di San Donà di Piave. Ha maturato inoltre impor-tanti esperienze all’estero: due anni presso “l’Institut de chirurgie du membre superior” di Parigi, ha fre-quentato corsi di “traumato-logia apparato scheletrico” in Svizzera e negli U.S.A. Per quanto riguarda il suo percorso formativo e assi-stenziale, Ferrari ha presta-

to particolare riguardo alla Traumatologia nel suo insie-me e all’Ortopedia e Trau-matologia pediatrica, per interessarsi successivamen-te all’Ortopedia e Trauma-tologia dell’arto superiore con particolare attenzione alla chirurgia del polso e della mano. Negli ultimi venticinque anni, inoltre, ha comple-tato la sua preparazione chirurgica dedicandosi alla Traumatologia dell’appara-to scheletrico, maturando una importante esperienza

sul trattamento delle frattu-re degli arti. Infi ne, Ferrari non ha tralasciato la Chi-rurgia Protesica, dando particolare rilievo alle pro-tesi dell’anca, spalla, polso, mano e ginocchio. “Auguro buon lavoro al neo primario – ha commentato il Dg Dal Ben – con l’auspicio che i cittadini di Chioggia possano presto raccoglier-ne i frutti in termini di pre-stazioni effi caci, effi cienti e di qualità”.

il dg dal Ben ha nominato il nuovo primario di ortopedia dell’ospedale di chioggia: È gian paolo Ferrari, giÀ direttore dell’u.o. ortopedia di Jesolo

il nuovo primario di ortopedia, il dottore gian paolo Ferrari

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Page 25: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

Settembre 2012 Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14 Ulss 14 inform

aSpeciale

Speciale

Il giorno 17 ottobre 2012, alle ore 19.00, inizierà il secondo Tratta-mento di Gruppo per Smettere di Fumare organizzato dall’ULSS 14 di Chioggia in collaborazione tra l’Ambulatorio per Smettere di Fuma-re, il Dipartimento per le Dipenden-ze e il Dipartimento di Prevenzione di Chioggia. Il Trattamento è aperto a tutte le per-sone che intendano smettere di fu-mare. Si realizzerà con incontri mi-rati a evidenziare gli effetti negativi

del fumo, nonché gli aspetti positivi che si ottengono immediatamente e nel tempo con lo smettere. Verranno offerte le indicazioni per allontanar-si dalla sigaretta secondo tecniche che hanno dato fi nora ottimi risulta-ti.Il Trattamento prevede complessiva-mente 9 incontri, tre nella prima set-timana (mercoledì-giovedì-venerdì) e altri 6 distribuiti nell’arco di un mese e mezzo. Gli incontri dureranno due ore, dal-

le 19.00 alle 21.00, e si terranno presso la Sala Riunioni del Distret-to Socio Sanitario, via A. Vespucci, Sottomarina. Il trattamento è gratuito e prevede un colloquio preliminare da effet-tuarsi prima dell’inizio del tratta-mento gruppale. Per iscriversi al Trattamento di Gruppo o chiedere informazioni le persone interessate possono rivolgersi al Ser.T. di Chiog-gia (Villa Verde) telefonando a 041 5534475 (dal lunedì al venerdì dal-

le ore 8.30 alle ore 13.00).Si ricorda inoltre che dal mese di febbraio è attivo presso il Poliambu-latorio dell’ULSS 14 l’Ambulatorio per smettere di Fumare che sta già dando risposta a una richiesta im-portante da parte dell’utenza.

per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’a.ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it

Sono partiti da tempo i lavori di ristruttu-razione e ampliamento della Radiologia dell’ospedale di Chioggia e già si pensa a rinnovare le apparecchiature tecnologi-che. I primi di settembre il primario di Radiolo-gia Alberto Tregnaghi ha tenuto a battesi-mo una strumentazione di ultima genera-zione che si utilizza per esami radiologici standard, ma non solo. “Si tratta di un apparecchio multifunzione con digitaliz-zazione diretta delle immagini – ha detto il primario – che ci consentirà uno studio dinamico e preciso dei segmenti ossei, to-race, apparato digerente e urinario”. La macchina radiologica è ubicata in una nuova stanza, studiata appositamente per lei, con tutte le caratteristiche del caso: un ambiente ergonomico capace di favorire un ingresso facile anche per quei pazienti che non sono autonomi (perché costretti in barella o in una sedia a rotelle). Il loca-le è climatizzato ed è dotato di uno spo-gliatoio e dei servizi igienici. Il nuovo arrivo fa parte di quel progetto di informatizzazione che l’Ulss di Chiog-gia ha sposato da qualche mese e che prevede, tra le altre cose, di mettere in “soffi tta” le vecchie lastre e i referti su carta. Grazie alla digitalizzazione delle immagini, infatti, ora l’archivio è virtua-

le nel senso che tutti gli esiti degli esami radiologici vengono salvati e conservati nel server aziendale. “In questo modo – ha aggiunto Tregnaghi – è possibile recu-perare velocemente gli esami precedenti (ad esempio quando il referto è andato perduto oppure nel caso in cui il radiolo-go necessiti di un confronto con un esame più recente) e trasmettere l’immagine via internet per valutazioni a distanza”.Intanto la Radiologia sta rapidamente cambiando volto. La ristrutturazione pre-vede l’ampliamento dell’attuale sala di attesa per gli utenti esterni e la nascita di una nuova per i pazienti ricoverati.I lavori in corso permetteranno il riordino di tutta la diagnostica: la Tac (la nuova apparecchiatura arriverà nel 2014) ver-

rà così spostata nella medesima area in cui è ubicata la Risonanza magnetica in modo da concentrare il personale tecnico e infermieristico dedicato. Inoltre verran-no completamente rinnovati gli ambienti che interessano la Senologia, preveden-do il mammografo e l’ecografo in due locali attigui. “Entro fi ne ottobre - ha commentato il Dg Giuseppe Dal Ben - consegneremo alla città la nuova Radiologia. Un’area di 1.165 metri quadrati fi nalmente funzio-nale con una logica nella distribuzione dei servizi. Un vantaggio per gli opera-tori che lavoreranno meglio in una strut-tura così riorganizzata, ma anche per gli stessi cittadini che vi accederanno certi di ricevere prestazioni di qualità”.

Strumentazione di ultima generazione nella Radiologia di ChioggiaDg Dal Ben: “Un vantaggio per gli operatori che lavoreranno meglio in una struttura

così riorganizzata, ma anche per gli stessi cittadini che vi accederanno certi

di ricevere prestazioni di qualità”

TRATTAMENTO DI GRUPPO PER SMETTERE DI FUMARE

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Una proposta di legge per cambia-re il decreto della

spending review in merito all’istituzione delle Città metropolitane. Lo scorso 1 ottobre l’onorevole e sindaco di Musile Gianlu-ca Forcolin (Lega Nord) - sostenuto dal presidente della Provincia di Venezia e primo cittadino di San Donà Francesca Zaccariotto - ha presentato alla stampa la sua proposta con l’obiettivo di “introdurre alcune corre-zioni all’impianto normativo, eliminando le più rilevanti criticità presenti nell’articolo 18, specie sotto il profi lo costituzionale, in modo da favorire il processo di istituzione dei nuovi governi metropolitani”.

In particolare, la proposta di legge introduce tre gruppi di modifi che. Il primo riguarda i tempi della soppressione delle Province. Si chiede che l’istituzione delle Città metropolitane decorra alla data della cessazione o scioglimento del consiglio provinciale in carica.

Si introduce, inoltre, l’elezione a suffragio diretto ed universale degli organi della città metropoli-tana: sindaco e consiglio. Il secondo gruppo di modifi -che è invece fi nalizzato a rafforzare la partecipazione delle comunità territoriali in-teressate, con la previsione

di un termine più ampio per l’esercizio da parte dei Comuni interessati della scelta fra città metropolitana e altra provincia limitrofa. Infi ne, la proposta prevede di attribuire la responsabilità del governo transitorio della città metropolitana al presidente della Provincia nel caso di mancata approvazione dello stesso statuto.

“Al di là di chi si è espresso fi nora per il sì o per il no, - è il commento della presidente Zaccariotto - in tutti gli atti dei consigli comunali appare chiara la richiesta di operare delle modifi che alla spending review relati-vamente alla città metropolitana”.

“Oggi anche il mondo economico - prosegue - chiede quello che come Provincia affermavamo tre mesi fa: con la città metropolitana, concepita come fotocopia dell’attuale Provincia, non si va da nessuna parte. Ciò che invece va fatto - è l’invito - è lavorare con gli elementi che uniscono i territori, per quanto riguarda i servizi e l’economia”.

Il presidente Zaccariotto ha dunque rivolto ai sindaci un invito a la-vorare insieme, al di là del colore politico di ciascuna amministrazione. “In questo pecorso - ha concluso - chiedo la partecipazione del sindaco Orsoni, che deve prendere atto di quella che è la posizione del territorio”.

VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Città Metropolitana , i Comuni votano in ordine sparso anche se prevalgono nettamente i sì, spesso condizionati. Ci sono poi anche posi-

zioni attendiste , cioè quelle di Comuni che hanno deciso di non votare nè sì nè no, come Fiesso D’Artico (in Riviera del Brenta), ma che hanno de-ciso di non votare.

All’interno del dibattito che in questi ultimi giorni si è sviluppato, hanno assunto connotati clamorosi , le prese di posizione ad esempio in Ri-viera del Brenta dei due principali Comuni del com-prensorio, Mira e Dolo che con due maggioranze diverse , una grillina e l’altra leghista, hanno detto no all’adesione alla Città Metropolitana.

Per il sindaco di Mira Alvise Maniero, il no è motivato anche dal fatto che “aderendo alla Città Metropolitana, Mira e altri paesi della Rivie-ra potrebbero doversi accollare gli ingenti debiti di Venezia”. Fra le altre critiche quella di una scarso coinvolgimento partecipativo delle comunità. A Mira però, sebbene richiesto dalle opposizioni , il referendum consultivo non è stato concesso perché per i grillini “era ininfl uente e non previsto dallo statuto” .

Vigonovo al confi ne con il Padovano ha fatto

un referendum che ha sancito la richiesta di passag-gio con la Provincia della Città del Santo. Sempre in Riviera hanno detto sì invece tutti gli altri. Anche quelli che pareva dicessero no . Campagna Lupia ad esempio ha fatto un’inversione a U e il sindaco di centrodestra Fabio Livieri, ha votato un sì condi-zionato insieme con il Pd. Sì hanno votato anche Pianiga, Fossò Campolongo e Stra che sono da sempre vicine geografi camente a Padova.

Nel Miranese hanno votato sì la maggioranza dei Comuni ad eccezione di Scorzè che senza re-ferendum con il sindaco Giovan Battista Mestriner ha deciso di chiedere l’accorpamento alla Provincia di Treviso. Noale ha deciso di rinviare la decisione. Molti sì anche dal Veneto Orientale, a parte San Donà, che ha deciso di rinviare la decisione, Cinto Caomaggiore che ha chiesto il passaggio al Friuli, Meolo che ha detto no all’adesione e Fossalta di Piave che chiede il passaggio a Treviso.

I Comuni del Basso Veneziano hanno aderito alla Città metropolitana anche se non sempre la decisione è stata facile. Assai vivo il dibattito a Chioggia dove alla fi ne, nel consiglio comunale dello scorso 17 settembre, sono prevalse le ragioni del sì, care alla maggioranza e al sindaco Giuseppe

Casson, da sempre sostenitore del progetto e favo-revole, anzi, a riprendere in considerazione il vec-chio disegno sulla PaTreVe, allargando l’orizzonte ad un’area ben più vasta della città metropolitana. Lo sviluppo di ampie entità territoriali e istituzio-nali, egli sostiene, saranno il punto di partenza di una rinnovata crescita anche economica. Da parte sua, il sindaco si impegna ad assicurare a Chioggia l’importanza e la visibilità cui essa ambisce e che “merita”. Non sono mancate le posizoni critiche: in primo luogo quella di Giuseppe Penzo, l’ex presi-dente del consiglio comunale nella giunta Guarnieri, che si è presentato in consiglio comunale con una raccolta di oltre 1000 fi rme a sottoscrizione della proposta di passare con Padova. Ma anche Gilberto Boscolo, Movimento 5 stelle, Renzo Donin, PdL, e Marco Dolfi n, Lega, hanno manifestato dissenso veso una decisione presa - secondo loro - troppo in fretta e senza garanzie per la Città di Chioggia. Cavarzere e Cona invece aderiscono al progetto. Le due amministrazioni comunali considerano la Città metropolitana un’opportunità di sviluppo per il territorio. Perplessa a Cavarzere la Lega che teme come una minaccia il peso schiacciante di Venezia sugli altri Comuni.

di Alessandro Abbadir e Ornella Jovane

Prevalgono i sì. Fiesso, Mira, Dolo contrari. Vigonovo vuole passare con Padova, Scorzè guarda a Treviso

Nuovi assetti I Comuni votano in ordine sparso

La Città metropolitana veneziana prende forma

La presidente Zaccariotto con l’onorevole Forcolin

Zaccariotto: “Con la città metropolitana fotocopia dell’attuale Provincia non si va da nessuna parte”

L’onorevole forcolin presenta

una proposta per “camBiare” la legge sulla cittÀ metropolitana

La città metropolitana che mantiene i confi ni della provincia di Venezia rischia di essere già “troppo stretta” alle categorie economi-

che, mondo imprenditoriale e del commercio, ma anche alle università e ai cittadini comuni che già nella loro condotta di vita quotidiana hanno dimostrato di essere metropolitani in senso lato. Vivere a Venezia, lavorare a Treviso e andare a teatro a Padova: è già una fotografi a realistica di

chi vive in questa fetta di territorio. L’invito dun-que e quello di allargarsi fi n da subito a Padova e Treviso. E’ quanto emerso a fi ne settembre dal convegno “Neopolis. Verso la città metropolita-na” , promosso dalla Camera di Commercio di Venezia, organizzato insieme all’associazione “Venezia città metropolitana”con la collabora-zione delle Università degli studi Ca’ Foscari di Venezia e quella di Padova. Il dibattito è stato

l’occasione per stringere un patto fra Camere di Commercio, categorie economiche e università fi nalizzato ad estendere i confi ni della città metropolitana, oltre a Venezia, anche a Pado-va e Treviso con l’obiettivo di creare una rete metropolitana nell’area centrale del Veneto, che sia realmente funzionale allo sviluppo di questo territorio nel futuro prossimo.

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CITTà METROPOLITANA IL MONDO ECONOMICO E DELL’UNIVERSITà GUARDA OLTRE

O.J.

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Città di Cavarzere A Cavarzere ogni prima domenica del mese

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23232323Spazi aperti 3Spazi aperti

di Alessandro Abbadir

Mercato enologico Cala la produzione del 30 % nelle 4 cantine consorziate a causa della siccità

I vini della Riviera del Brenta? Meno pro-duzione ma più alta qualità. A parlare della vendemmia 2012 delle 4 cantine

“consorziate” della Riviera e del Miranese che dal 2004 producono un vino doc, è Pie-rantonio Angeli presidente delle cantine “Riviera del Brenta (Dolo)”. Partiamo dalla produzione. “Quest’anno - dice Angeli - la produzione delle quattro cantine di Dolo, Premaore di Camponogara, Noale e Campo-darsego è stimata intorno ai sessanta mila ettolitri. Si calcola una perdita di produzio-ne rispetto all’anno precedente del 30%. Le motivazioni? Soprattutto la gran siccità che non è mai diminuita per tutto il periodo esti-vo unita ad un gran caldo”. Nel dettaglio: a Noale saranno prodotti 10 mila ettolitri, a Premaore 20 mila, a Dolo (Sambruson) 10 mila e altri 20 mila a Campodarsego. Fra queste produzioni i vini doc della Riviera e gli Igp si aggirano sui 10 mila ettolitri. Il calo di produzione si accompagna però ad aumento del grado di alcol. “Si tratta di vini

che quest’anno – spiega Angeli - avranno una gradazione elevata che non avrà biso-gno di una particolare procedura di innalza-mento del grado di alcol, con il trattamento dei mosti, che di solito si fa nelle annate più piovose”. Non si supererà comunque i 12-13 gradi di gradazione. Ma cos’è il doc del-la Riviera? L’area del Brenta è stata inclusa nel programma legislativo nazionale delle specifi che zone di produzione vitivinicola a ”Denominazione d’Origine Controllata”. Dall’unione delle cantine più prestigiose del territorio ( le 4 citate) è sorto il “Consorzio Tutela Vini D.O.C. ”Riviera Del Brenta” con lo scopo di incentivare e valorizzare i vini ot-tenuti nella zona e far crescere e sviluppare il turismo del vino, inteso come espressione delle bellezze naturali, produttive e cultura-li. La recente ristrutturazione delle cantine con l’inserimento anche di bottaie, barricaie e tecniche innovative, garantiscono prodotti conformi a standard qualitativi elevati. La denominazione d’origine controllata “Rivie-

ra del Brenta” è un marchio di qualità otte-nuto dalle produzioni del comprensorio dal 2004. “Si tratta – conclude Angeli - non di vini impegnativi, elaborati ed aristocratici, che la natura dei suoli e il clima non po-trebbero dare con costanza, ma un prodotto che soddisfi una larga esigenza di mercato e legati alle tradizioni enogastronomiche del territorio. Il doc della Riviera del Brenta prodotto nelle quattro cantine consorziate ormai si difende bene ed è conosciuto nel mercato nazionale ed estero si tratta di : tocai, chardonnay, pinot bianco, pinot gri-gio, merlot, cabernet, cabernet franc, caber-net sauvignon, Igp il raboso e refosco dal peduncolo rosso. Vanno bene anche i vini da tavola che sono il resto e la maggioranza della produzione. Fra i fenomeni più interes-santi vi è il sempre maggio interesse dei residenti per i vini di qualità. Preferiscono insomma recarsi in cantina ed acquistarli li che al supermercato.

Doc della Riviera, vino ad alta qualità

“Calici d’Autunno”. E’ questo il titolo dell’evento enogastronomico e culturale che si è svolto a ottobre a in Piazza Mercato a Marcon fi nalizzato alla promozione dei prodotti enogastronomici del territorio Veneto ed in particolare del veneziano,

attraverso le sue eccellenze più rappresentative. E’ stato un evento che ha visto l’arrivo di migliaia di persone e si è articolato in una serie di appuntamenti per adulti e bambini, per gli appassionati di enogastronomia, di cultura e di sport con banchi di assaggio e la presenza degli stessi produttori, con intrattenimenti per le famiglie e laboratori ludici per bambini. La manifestazione è stata promossa dal Comune di Marcon, dall’Associazione Culturale WineLab con il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, la Strada dei Vini Doc di Lison Pramaggiore, il Consorzio di tutela del pane di Matera, il Consorzio di tutela della soppressa Vicentina Dop. Ha coinvolto anche numerose realtà locali che hanno contribuito attivamente all’organizzazione. “Calici d’Autunno” ha voluto essere una nuova occasione per animare il centro cittadino di Marcon con una manifestazione capace di coinvolgere un pubblico variegato proveniente da tutte le parti della provincia. “Calici d’autunno – dicono Dana Rubsan e Massimiliano Masini, rispettivamente presidente e consigliere dell’associazione WineLab promotrice dell’iniziativa – è nato proprio dalla volontà di creare momenti d’aggregazione e di convivialità valorizzando il vino come collante tra le persone, come strumento d’incontro. Il nostro obiettivo è proprio quello di diffondere ed educare alla cultura enologica e al “bere consapevole”. Perché dentro ad ogni bottiglia ci sono mille racconti, ci sono passione e speranza che narrano del rapporto tra l’uomo e la terra: elementi attraverso i quali è possibile recuperare un legame antico fatto di valori e tradizione”. L’evento ha dato la possibilità agli intenditori di degustare ben 150 tipologie di vini italiani, sloveni ed ungheresi.

Pierantonio Angeli: “Quest’anno produrremo 60 mila ettolitri. Fra i doc: pinot bianco, pinot grigio, merlot, cabernet”

A Marconcalici d’autunno, un successo

ADOTTAMIQuattro neretti. Questi bellissimi mici sono

2 maschi e 2 femminetrovati da una ragazza davanti la porta di casa sua con la mamma.

Per compassione ha dato riparo alla mamma e ai cuccioli. Ora questi neretti aspettano

casa. Il micio più adorabile in assoluto è il micetto nero. Vi garantisco è un portafor-tuna. Sterilizzazione obbligatoria a 6 mesi

Urania. Meravigliosa cucciolotta di solo 7 mesi, taglia medio contenuta circa kg.15-18. Carattere equilibrato, molto discreta e riservata. Urania è una cucciolotta con passato da dimenticare ed un futuro nelle nostre mani. Verrà affi data previo controlli pre-post affi do. Sterilizzata-chippata-vacci-nata.

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Dea. Femmina segugetta pura, meno di 2 anni, già sterilizzata. Questa meraviglia è molto sfortunata. Adottata da un po’ di tempo per poi

essere lasciata in balia degli eventi. Dea è molto stressata e denutrita! Dea è caratte-

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Page 28: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

24 Noi e gli altri242424 Noi e gli altri 5Noi e gli altri

Sono 78 i nuovi affi di attivati nel 2011 nel Comune di Venezia, mentre il totale è stato di 188. Numeri importanti, che

arrivano dal Centro per l’Affi do e la solidarietà familiare del capoluogo lagunare. Lo scorso anno, il totale di affi di di minori è stato di 96, dei quali 53 a parenti e gli altri 43 a eterofa-miliari. Per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati, sono stati 92, di cui 64 a parenti e i restanti 28 a eterofamiliari. Dun-que si è vicini a quota 200 e il Comune di Ve-nezia ha intenzione di sensibilizzare sempre più i cittadini. L’affi do può essere di diversi tipi,

a seconda del tempo necessario alla famiglia d’origine per recuperare la capacità di pren-dersi cura del fi glio. Può essere residenziale, quando il bambino o il ragazzo vive in modo stabile con gli affi da-tari, pur mantenendo dei rapporti periodici con la sua famiglia ma può essere diurno, nel caso in cui trascorra solo parte della giornata con gli affi datari e la sera torna a casa. C’è il parziale, quando si trascorrono con la famiglia

affi dataria solo alcuni momenti, di breve dura-ta quando il bimbo o il giovane, passa solo un periodo defi nito con gli affi datari. Gli affi dati

possono essere neonati, bambini di 2 o 3 anni, possono frequentare l’asilo, l’elementare o la media ma possono essere anche più grandi e avere fi no a 17 anni

compiuti. Possono essere italiani o stranieri. Di solito le famiglie hanno bisogno di essere aiutate e sostenute, a livello temporaneo,

nelle proprie funzioni educative e affettive, perché hanno una situazione di diffi coltà. I problemi più frequenti sono di tipo sanitario, di separazione o contrasto dei genitori, di non essere adeguati a educare. E per accogliere

basta essere coppie con o senza fi gli, sposate o conviventi, singole persone e anche famiglie immigrate. Non sono richiesti requisiti di red-dito, né limiti d’età né avere determinati titoli di studio.

di Alessandro Ragazzo

Il Comune di Venezia propone iniziative di sensibilizzazione. Nel capoluogo lagunare nel 2011 sono stati attivati 78 nuovi affi di

Centro per l’affi do e la solidarietà familiare L’affi do: interessa i minori fi no a 17 anni

Un sostegno per famiglie in temporanea diffi coltà

In tre giornate un’iniziativa per incontrare e sensibilizzare i cittadini su questa forma di accoglienza dei minori

L’affi do può essere residenziale o tempo-raneo, non sono richiesti requisiti di reddito o titoli di studio

news Il prossimo 18 ottobre in Villa Groggia a Veneziala giornata della solidarietÀ

Appuntamento per giovedì 18 ottobre in Villa Groggia a Venezia (sestiere di Cannaregio) con la terza edi-zione della Giornata della solidarietà. Si tratta di un

evento nato per incontrare e sensibilizzare i cittadini sulla possibilità di aprirsi all’accoglienza e a forme di solidarie-tà, oltre a fornire l’accompagnamento e supporto a quei

bambini e ragazzi, ma anche minori stranieri non accom-pagnati della città che, con le loro famiglie, si trovano a vi-vere una condizione di temporanea diffi coltà. L’iniziativa è realizzata dal Tavolo cittadino per la promozione dell’af-fi do e della solidarietà familiare. Il programma prenderà il via alle 16, con un pomeriggio solidale con laboratori di A.R.

giochi, musica e animazione per bambini e ragazzi della città, che si potranno divertire per un paio d’ore. Tutto questo sarà proposto dalle associazioni (Arcobalena, Pi-nocchio, La Gabbianella e gli altri animali, AiBi Amici dei bambini, Terre di mezzo) Fondazione mamma Maria e Polisportiva Terraglio), dai volontari, dalle famiglie affi da-tarie e dagli operatori dei Servizi sociali del Comune. Alle 18 si terrà uno spettacolo teatrale per adulti e bambini che chiuderà la giornata. Inoltre, l’attività prevede anche la presenza di mostre di disegno, video proiezioni di fi lma-

ti e stand informativi. Per informazioni ci si deve rivolgere al Centro per l’Affi do e la solidarietà familiare al numero di telefono 041-5420384, oppure inviare una e-mail all’in-dirizzo centroperlaffi [email protected].

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26 Personaggio262626 Personaggio6 Personaggio

Paolo Esopi è medico primario nel reparto di Ortopedia traumatologia di Dolo, dove lavora da quattro anni. E’ una persona

semplice che ama fare sport nel tempo libero che gli concede il lavoro. Si è laureato in Medi-cina e Chirurgia all’università di Trieste, poi ha preso la specializzazione in Ortopedia, durante il suo percorso formativo ha lavorato anche in Germania e negli Stati Uniti. Il dottor Esopi ha iniziato a lavorare a Trieste nel 1990 dove è rimasto fi no al 1993, in seguito, dal 1993 al 2008, come medico strutturato. Poi si è trasfe-rito nella provincia di Treviso, dove ha lavorato come libero professionista. Sempre nel 2008 ha vinto il concorso pubblico che selezionava il primario di Ortopedia Traumatologia di Dolo, dove tutt’ora lavora. Durante la sua carriera me-dica ha pubblicato moltissimi articoli, ha scritto delle relazioni sulla protesica dell’anca e ha par-tecipato a convegni nazionali e internazionali.

Nel tempo libero è un appassionato di sport: corsa, bicicletta e lo sci.

Il mestiere del medico richiede una vo-cazione?

“Dico sempre anche ai miei colleghi che questo lavoro l’ho scelto perché mi piace e per-ché mi da moltissime soddisfazioni. Mi è sempre piaciuta l’anatomia e la biologia, mi sono iscritto all’università poi ho visto che potevo continuare. Ho scelto di prendere questa strada non perchè spinto dai miei genitori che anzi provengono da settori lavorativi completamente diversi”.

Quando si parla di lei, si menzionano tecniche innovative.

“Non è la tecnica che è innovativa ma il tipo di protesi utilizzato per l’intervento all’an-ca. Mi dedico alla traumatologia all’anca e al ginocchio e per l’anca, assieme a una ditta italiana, abbiamo progettato delle protesi che sono meno invasive. Abbiamo quindi trovato

una soluzione più vantaggiosa per gli ammalati. A Dolo abbiamo già fatto una cinquantina di interventi, tutti riusciti perfettamente”.

Come si è concretizzata la sua idea? “L’idea è nata nell’ottobre del 2009, poi

assieme a degli ingegneri abbiamo concretizza-to e, nel marzo del 2011, abbiamo messo il primo impianto”.

Quindi L’innovazione sta nella forma della protesi.

“L’innovazione sta nella forma e nel rive-stimento. Queste protesi si chiamano biologiche perché si integrano meglio con l’osso”.

Tecnologie create all’estero? “Dall’idea al progetto è tutto Made in Italy.

L’ idea è mia, il progetto è realizzato con un ingegnere di Udine e la ditta che ha realizzato l’impianto è di Bologna. L’obbiettivo di questa protesi è di durare più a lungo possibile una volta inserita nel paziente, poi è importante dire

che, per questo intervento, l’età non è importan-te ho operato una ragazza di ventun anni e una signora di novantacinque”.

Come nasce l’idea di una protesi alter-nativa?

“L’idea nasce dall’esperienza, dall’interes-se e dalla passione. Ho pensato a delle soluzioni logiche e pratiche, ovviamente confrontandomi con il mio staff e con i miei due giovani colleghi: Stefano Viale e Silvia Pini. Oggi questo tipo di intervento si esegue a Monaco di Baviera, in Australia e in Polonia”.

Le piacerebbe che i suoi fi gli seguissero le sue orme?

“Il mio ragazzo più grande studia ingegne-ria e il più piccolo è al liceo scientifi co. Non ho la mentalità che debbano seguire le mie orme preferisco che scelgano da soli la loro strada”.

Soddisfazioni? “Tantissime, di recente sono stato convoca-

to al congresso nazionale polacco poi ho parlato a congressi nazionali e internazionali”.

Quindi non è vero che per ottenere dei risultati in medicina si deve andare all’este-ro.

“Qui a Dolo sono venuti chirurghi da tutto il mondo per vedere le tecniche che utilizziamo, e anch’io sono andato tante volte negli Stati Uniti. Nell’ambito ortopedico mi sento di dire che il medico italiano è una forza e la sua manuali-tà non ha eguali, negli Usa hanno più risorse e più etica. Personalmente mi farei operare in un ospedale americano ma con un medico italiano”.

Progetti per il futuro? “Per il futuro si deve puntare a migliorare

sempre. Nel mio caso lavorare bene signifi ca avere il supportato di una equipe valida come quella che in effetti ho, io sono responsabile ma da solo non potrei fare niente”.

di Roberta Pasquletto

Una delle innovazioni più riuscite è un nuovo tipo di protesi all’anca e al ginocchio

Salute Il primario nel reparto di Ortopedia traumatologia di Dolo si racconta

Paolo Esopi, il medico dello sport

Il dottor Paolo Esopi

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27272727Cultura provinciale 7Cultura provinciale

“La Fuga in Egitto”, il primo capo-lavoro di Tiziano, giunto diretta-mente dall’Inghilterra alle Gallerie

dell’Accademia a Venezia per una preziosis-sima mostra che rimarrà aperta al pubblico fi no al prossimo 2 dicembre.

Dopo 12 anni di accurati restauri al mu-seo Ermitage, tornano a trionfare in tutto il loro splendore i colori, la luce, i particolari

che segnarono in questa strordinaria rappre-sentazione con forza rivoluzionaria un nuo-vo modo di intendere e rappresentare la na-tura e il paesaggio naturale nella pittura del Rinascimento. Imponente per dimensioni, il capolavoro di Tiziano diventa fulcro di un percorso che avvicina al dipinto circa venti opere dei grandi maestri veneti e oltremon-

tani che, tra la fi ne del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, hanno contribuito ad innovare lo sguardo sulla natura, attraverso un nuovo modo di intendere il rapporto tra uomo e paesaggio: tra questi Giovanni Belli-ni (con “Allegoria sacra”), Giorgione (“Tem-pesta” e “Tramonto”), Cima da Conegliano (“San Girolamo”), Sebastiano del Piombo

(“Nascita” e “Morte di Adone”) fi no alla “Fuga in Egitto” di Albrecht Durer e ai trittici di “Santa Liberata e degli Eremiti” di Hiero-nymus Bosch. “Il Tiziano mai visto. La Fuga in Egitto e la grande pittura veneta” è la mo-stra curata da Giuseppe Pavanello e Irina Artemieva e promossa dalla Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico, artistico e

etnoantropologico e per il polo museale del-la città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, dal Museo statale Ermitage Italia, l’esposizione alle Gallerie dell’Accademia, e prodotta da Venezia Accademia e Villaggio globale Internazional. Rappresenta un’oc-casione unica e straordinaria per ammirare l’imponente capolavoro del Tiziano, opera che ha lasciato per la prima volta la Russia dal 1768 e che dopo il 2 dicembre (data di chiusura della mostra) rientrerà all’Ermitage da dove, hanno già annunciato, sarà impos-sibile possa allontanarsi in futuro.

L’esposizione è visitabile lunedì, dalle 8.15 alle 14, da martedì a domenica, con orario pieno dalle 8.15 alle 19.15. Il costo del biglietto è di 14 euro intero (e compren-de oltre alla visita alla mostra anche quella alle Gallerie dell’Accademia e a Palazzo Grimani), e 11 euro ridotto. Info e prenota-zioni allo 0415200345, o www.gallerieac-cademia.org, [email protected]

di Giovanni Giovetti

Dopo 12 anni di resturo dell’imponente telero, la straordinaria occasione di poterlo ammirare esposto insieme agli altri grandi pittori veneti

Pittura Straordinaria mostra alle Gallerie dell’Accademia a Venezia fi no al 2 dicembre

La fuga in Egitto. Il Tiziano mai visto

Dall’Ermitage di San Pietroburgo La fuga in Egitto è arrivata a Venezia

Il primo capolavoro di Tiziano dopo 250 anni esce per la prima volta dalla Russia e giunge a Venezia

“L’arte e l’antico”. E’ partito lo scorso 2 settembre e si terrà ogni prima domenica del mese il

mercatino di collezionismo, vecchie cose e curiosità, organizzato a Cavarzere dalla Pro loco insieme con il Comune.

Fino al prossimo novembre l’iniziativa, che si svolge nelle piazze del centro cittadi-no, è sperimentale poi, se le cose andranno bene come sembra dalle prime uscite, sarà un appuntamento fi sso di ogni prima dome-nica del mese.

La speranza degli organizzatori è che il mercatino dell’antiquariato e del collezio-nismo di Cavarzere decolli ed entri a buon diritto nel circuito dei più rinomati appunta-menti del genere.

Info [email protected], oppu-re 347.1493246, 329.4143617, 389.1011702

newsCavarzere: il mercatino di collezionismo, vecchie cose e curiosità

eventi e mostre

VISITE GUIDATE A PALAZZO GRIMANIAltri tre appuntamenti in programma per il mese di ottobre a Palazzo Grimani a Venezia con l’iniziativa “Inseguire imma-gini” ovvero le visite guidate proposte dal personale per approfondire aspetti particolari sulle decorazioni del palazzo e sulle opere d’arte della collezione. Il 16 ottobre dalle ore 15.30 inizierà l’itinerario curato da Andrea Belgrado dal titolo “Nel sonno di muse: sui camerini ad Callisto Psi-che Apollo”; il 23 alle ore 11.30 prenderà il via la visita al “Giardino dell’alchimista. Emblemi, simboli e rebus nella sala a fogliami” a cura di Silvia Zoico; alle 15.30 “Le visioni dell’aldilà di Hieronymus Bosch” a cura di Valeria Ferraro. Una doppia proposta che verrà ripresentata il 30 ottobre, con orario invertito. Info e prenotazioni allo 0412411507.

VENEZIA IN PIAZZA. MOSTRA FOTOGRAFICAPresso l’atrio dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli) è allestita fi no al 28 ottobre prossimo la mostra fotografi ca “Venezia in piazza. Istantanee di una storia italiana 1866-2011” di importanti riproduzioni riguardanti gli avvenimenti storici salienti di Piazza San Marco, ma anche di Piazza Ferretto, tra Otto e Novecento, provenienti da prestigiosi archivi veneziani pubblici e privati, tra i quali: Anpi Mestre, Graziano Arici, della Comunicazione e Centro Donna del Comune di Venezia, Cgil, Laboratorio Mestre’900, Luigi Ferrigno, Ire, Carlo Montanaro, Iveser, Fondazione Gianni Pellicani, Uffi cio Stampa del Comune di Venezia. L’esposizione è curata dall’Archivio della Comunicazione del Comune di Venezia e dall’Iveser, e organizzata in collaborazione con la direzione sanitaria e la direzione amministrativa dell’Ospedale San Raffaele Arcangelo (Fatebenefratelli) di Venezia. La mostra è aperta al pubblico da lunedì a domenica, dalle 8 alle 20 con ingresso libero. Info 041 5287735; [email protected]

Marghera Alimentazione e salute, un ciclo di conferenze

Adottare corretti stili di vita a partire dal..cucchiaio. E’ questa la fi nalità del ciclo di cinque conferenze dal titolo “Il futuro nel cucchiaio” che, inaugurate lo scorso 5 ottobre, si terranno per

altri quattro venerdì, fi no al prossimo marzo.L’iniziativa, quest’anno alla seconda edizione, è organizzata da

Airis, Margherattiva, in collaborazione con Il Comune di Venezia - assessorato all’Ambiente, alle Politiche giovanili e alla Municipalità di Marghera.

L’obiettivo dei relatori quest’anno è di ampliare gli orizzonti e di trattare altri temi, oltre all’alimentazione, collegati al concetto più generale di stili di vita. Il benessere psicologico, il prendersi cura di sè e l’uso di cosmetici naturali sono i temi che verranno approfonditi. Si tenterà di coniugare una corretta informazione con la riscoperta delle buone pratiche casalinghe, nell’intento di valorizzare la cultura domestica. Il tutto attraverso le cinque conferenze nel corso delle quali verranno fornite informazioni sia di tipo medico-scientifi co, sia di tipo pratico, ma anche tramite approfi ondimenti pratici, guidati da esperti, e incontri conviviali per permettere a chi vorrà di condividere saperi, ricette e assaggi.

Anche i prossimi incontri si terranno presso la Sala Consiliare di Piazza Municipio 1, a Marghera, sempre a partire dalle 20.30.

Il prossimo 9 novembre la biologa nutrizionista Michela Trevisan terrà una conferenza sul tema “A tavola non s’invecchia, però...”; il 18 gennaio ancora Michela Trevisan affronterà la questione “Ali-menti e cancro, una prevenzione possibile”; il 22 febbraio la psico-loga e psicoterapeuta Nakissa Amir Golestani parlerà di benessere psicologico con la relazione dal titolo “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”. Infi ne il 22 marzo la biologa, docente di Chimica cosmeto-logica, Laura Gregnanin approfondirà il tema dei cosmetici naturali con una conferenza dal titolo “Amici per la pelle”.

Ogni incontro sarà seguito nei giorni succesivi da momenti di approfondimento pratico con gli esperti Linda Busato, cuoca in un asilo che da anni si occupa di cucina naturale e menù sani pensati anche per i più piccini, e Fabrizia Scantamburlo che si occupa di rendere felicemente commestibili “la cucina vegetariana, biologica e salutista”. Info da lunedì a venerdì dalle 18 alle 20 al numero 3337060405.

“Il futuro nel cucchiaio”, lezioni sui corretti stili di vita

La locandina del ciclo di conferenze

G.G.

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IL VENETOin PRIMO PIANO

“Quel 5% ti tagli preferisco chia-marlo pizzo piuttosto che spen-ding review”! Esprime così la

sua rabbia condita di umiliazione e mortifi -cazione Nicola Boscoletto della Compagnia delle opere che sottolinea il modo brutale usato dalle Asl per comunicare questi tagli. Nessun incontro, nessun confronto, solo una lettera con degli ordini e delle minacce.

“Si sono dimostrati governanti che usa-no la forza del potere come padri padroni e non si consultano più con nessuno”!

Uno stile che offende e umilia il mondo delle cooperative sciali perchè non tiene conto della qualità dei servizi che erogano né dell’umanità vasta a cui questi servizi sono rivolti: minori, disabili e anziani”.

I numeri in campo sono altissimi. Se si uniscono le realtà aderenti a Confcoope-rative, Legacoop, Agci e Compagnia delle opere, tutte attive nel campo del sociale, il quadro è davvero si-gnifi cativo: più di 600 cooperative sociali, oltre 25 mila soci e altrettanti lavoratori, quasi tremila di questi svantaggiati e un fatturato che supera gli 800 milioni di euro.

Le loro attività si svolgono nelle case di riposo, negli asili nido, nelle comunità alloggio per disabili, nei ceod.

Ma si occupano anche di assistenza do-miciliare, manutenzione del verde pubblico

e della gestione dei centri unici di prenota-zione delle Ulss.

“Un 5% in meno di fatturato - sotto-linea Loris Cervato, responsabile Settore sociale Legacoop Veneto - si traduce inevi-tabilmente in un 5% in meno sul costo del lavoro, dunque meno servizi per tutti. La spending review va ad aggiungersi a una situazione già pesante per le cooperative, fra mancati adeguamenti Istat e continue richieste di rivedere i prezzi al ribasso. A ottobre molte coop avranno diffi coltà ad applicare la seconda tranche dell’aumento contrattuale previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, per questo abbiamo domandato ai sindacati l’applicazione di accordi di gradualità che ne prevedano lo slittamento”.

E poi, qualunque buon padre di famiglia sa che se diminuiscono le entrate le opportuni-tà offerte non rimango-no le stesse.

Così per i servizi erogati. E’ impossibile garantire la medesi-ma qualità senza avere i soldi per pagare gli operatori.

Così, secondo le stime del sistema co-operativo rischiano il posto di lavoro 1500 persone e tra queste almeno 500 sarebbero persone svantaggiate inserite nelle coopera-tive sociali di tipo B. E si tratta di disabili, ex tossicodipendenti, ex alcolisti, detenuti.

Per questo il sistema della coopera-zione sociale veneta chiede di tutelare l’inserimento lavorativo delle persone svan-taggiate e dei soggetti deboli, escludendo le cooperative sociali di tipo B da un lato dalla riduzione indicata del 5% della spesa, dall’altro dalla rigida applicazione delle ta-belle Avcp (Autorità per la vigilanza sui con-tratti pubblici di lavori, servizi e forniture), che essendo riferite a costi standard non tengono conto del costo del servizio sociale di inserimento lavorativo.

“Uno scenario che ci preoccupa mol-tissimo - ha dichiarato Nicola Boscaro - per chiunque perda il lavoro oggi, diventa un’im-presa trovarne un altro, immaginiamoci per un soggetto svantaggiato! Siamo consape-voli che il Paese si trova in una situazione critica e che ciò comporta sacrifi ci, ma se

il contenimento degli sprechi e della spesa pubblica si trasforma in una mannaia per le fasce più deboli allora non siamo d’accordo.

Lo stesso vale per la decurtazione degli stipendi: non si può andare a colpire lavora-tori che prendono mille euro al mese, se non cinquecento come nel caso degli svantaggiati che spesso lavorano solo part time. I tagli lineari non sono la risposta – ha aggiunto Boscoletto – anche perché non distinguono fra chi da tempo si sta muovendo bene alla ricerca di soluzioni per superare la crisi e chi invece non sta fa-cendo altrettanto”.

Ora, dopo la levata di scudi congiunta delle Cooperative sociali, la Regione si è

impegnata a fare in modo, con un pros-simo provvedimento di Giunta, che i tagli non penalizzino i servizi gestiti in regime

di accreditamento, va-lorizzando, oltre alle strutture accreditate, anche i contratti che prevedono l’inseri-mento lavorativo delle persone svantaggiate

e dei soggetti deboli. “Siamo molto soddisfatti per l’apertura

e la disponibilità accordateci. - commenta Loris Cervato, responsabile del settore sociale di Legacoop Veneto, - Ora stiamo a vedere. In attesa del provvedimento, le cooperative sociali venete non accettino nessuna modifi ca peggiorativa dei contratti in essere chiesta dalle Ulss”.

di Germana Urbani

Cooperazione sociale in ginocchio, ma ora la Giunta veneta ci ripensaLe Cooperazione sociali si sono viste recapitare una lettera da parte delle Asl regionali con l’ordine di mantenere inalterati i servizi a fronte di un taglio del 5% dei costi. Pena la non liquidazione della fattura

Impossibile grantire la medesima qualità senza avere i soldi per pagare gli operatori

I dati: oltre 600 realtà interessate, un fatturato che supera gli 800 milioni

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7Il Veneto in primo piano

La spendig review colpisce anche le fa-miglie con fi gli disabili che frequentano i Ceod. L’Assessore Sernagiotto punta alla

compartecipazione delle spese l’Anfass, associazione nazionale delle famiglie di per-sone con disabilità intellettiva o relazionale, non intende accettare le argomentazioni di Sernagiotto.

“I ceod sono un salvavita per le fami-glie – ha affermato Maddalena Borigo Daniel, presidente regionale Anffas – que-sto è un servizio di grande utilità. Le fami-glie di queste persone pagano le tasse e le rette dei centri di accoglienza in cui i disabili

rimangono anche la notte”.Sul tema della compartecipazione alla

spesa da parte delle famiglie delle perso-ne con disabilità Sernagiotto ha sostenuto che “rispetto al reddito ISEE di una fami-glia con poniamo 100 mila euro di reddito l’anno si possa poter contribuire dai 30 ai 100 euro al mese alle spese sostenute dal servizio pubblico, e che rappresentano in pratica un livello essenziale di assistenza (LEA) aggiuntivo. Faremo un ISEE a quoziente familiare – ha

aggiunto - terremo conto del numero di fi gli e altro.

Non vogliamo perdere i servizi e i tra-sporti che diamo ai nostri concittadini con disabilità, in primis quelli con disabilità

gravi. C’è un grande dibattito al proposito all’interno delle stesse associazioni e delle famiglie”.

“Oggi - sostiene ancora Sernagiotto - il

contributo economico che la Regione versa ai Ceod vede una situazione troppo differen-ziata tra Ulss e Ulss e Ceod e Ceod con una

forbice tra i 30 e i 90 euro. Questo crea un disagio notevole tra le famiglie e anche fra i sindaci. Faremo con la disabilità quanto abbiamo già fatto con la scheda SVAMA di valutazione della non autosuffi cienza”.

“Ricordo – ha aggiunto - che tutte le Regioni hanno previsto una compartecipa-zione alle spese da parte delle famiglie con persone disabili.

E’ un argomento molto delicato e ne sono consapevole. Nel Veneto non l’abbia-mo perché nel 2009 ci fu una battaglia in consiglio regionale da parte di chi diceva no alla compartecipazione”

di Germana Urbani

Centri diurni per disabile a pagamento

La spending review colpisce i Ceod

Il contributo della Regione è differenziato tra Ulss e Ulss e Ceod e Ceod

Focus

Le associazioni che in Veneto si occupano di servizi all’handicap hanno deciso di scendere in piazza per riaffermare i propri diritti. In Veneto i ceod sono 300, ospitano ogni giorno 6.348 giovani e adulti con disabilità e assorbono 78,5 dei 146 milioni che ogni

anno la regione destina alla disabilità. In provincia di Padova i ceod sono 41, di cui 39 privati. Il 70 per cento dei costi riguarda il personale. “La disabilità – spiega Anffas – è un costo della riproduzione sociale che non può ricadere completamente sulle famiglie involontariamente penalizzate da un simile grave evento. La persona con disabilità non può essere vista dalla società come un problema esclusivo della famiglia d’origine. La lotta contro questo provvedimento proposto da Sernagiotto sarà più sul piano della civiltà

che su altro”.“Purtroppo – ha detto Remo Sernagiotto - dobbiamo far fronte al taglio generalizza-

to del 5% imposto dalla spending review nazionale, che sta mettendo in seria diffi coltà le politiche sociali in favore dei territori. Il provvedimento del Governo Monti non sta taglian-do la spesa pubblica, ma i servizi. Sarà pronto a breve un progetto che mettere assieme le varie associazioni di volontariato, chiedendo ai giovani del servizio civile di guidare i pulmini con l’obiettivo di abbattere i costi di trasporto e garantire questo importante servizio alle famiglie”.

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8 Il Veneto in primo piano

Salutate con entusiasmo dalle associa-zioni di categoria che rappresentano il settore delle costruzioni edili e fi -

liera, valutate con interesse dai proprietari di case che intendono rimettere mano al proprio edifi cio con un’opera di restyling, le norme contenute nel Decreto Sviluppo - che riguardano il settore - raccolgono il previsto consenso.

Il decreto mette “l’edilizia al centro del-le proposte - sostiene il presidente di Ance veneto, Paolo Buzzetti - per rilanciare lo sviluppo economico nazionale e poggia su semplifi cazione burocratica e incentivi per favorire il virtuoso processo”.

Semplifi cazioni e incentivi che sono previsti soprattutto per l’edilizia privata, at-traverso una sorta di rivisitazione in termini dinamici e funzionali di quel Piano casa che fi nora - così com’è stato pensato - non ha dato i frutti sperati.

La semplifi cazione burocratica. Ri-

duzione e semplifi cazione delle procedure rappresentano la prima forma di incentiva-zione. Per ristrutturare non sarà più necessa-ria la licenza edilizia rilasciata dai Comuni: sarà infatti suffi ciente la Scia (segnalazione certifi cata di inizio attività) e quindi secon-do il meccanismo del silenzio/assenso se il Comune non interverrà entro 60 giorni si potrà procedere.

Più semplici anche le procedure per ot-tenere lo sconto fi scale delle detrazioni. Non è infatti più obbligatoria la comunicazione di inizio lavori al centro operativo delle Entrate di Pescara; non è più obbligatorio neanche riportare il costo della manodopera in fat-tura come voce separata; l’Agenzia delle Entrate segnala inoltre l’applicazione da parte di banche e Poste della riduzione della percentuale, dal 10 al 4 per cento, della ritenuta d’acconto sui bonifi ci effettuati per pagare i lavori.

Gli incentivi economici per le ristrut-

turazioni. Ristrutturare casa a partire dallo scorso 26 giugno, con il nuovo decreto, è più conveniente grazie al vantaggio fi scale derivante dalle detrazioni Irpef, che dal 36 per cento sono state portate al 50 per cento, con il raddoppio del tetto di spesa ammesso alla detrazione, che da 48mila euro, per ogni immobile sul quale vengono eseguiti gli interventi, è passato a 96mila euro.

Un benefi t che in questa misura avrà un tempo limitato per le spese sostenute fi no al 30 giugno 2013 - con le ristrutturazioni che devono essere concluse entro il 31 di-cembre 2012 -, ma che non avrà scadenza, in quanto alla data successiva al 30 giugno rimarrà ancora la detrazione prevista per le ristrutturazioni ma si tornerà all’aliquota del 36 per cento. L’agevolazione infatti, introdotta con la legge 449 del 1997 e più volte modifi cata e prorogata, non sarà più a rischio “estinzione” in quanto nell’articolo 4 del decreto legge 201/2011 se ne prevede

il suo inserimento defi nitivo e duraturo tra gli oneri detraibili a fi ni Irpef.

La detrazione dalle imposte viene ra-teizzata in 10 anni, a partire dall’anno in cui viene sostenuta dal contribuente la spe-sa e in quelli successivi. A benefi ciare del bonus le persone fi siche che si assumono a proprio carico gli interventi di ristrutturazio-ne, siano essi proprietari o inquilini in affi tto e usufruttuari, ma anche acquirenti (entro il 30 giugno 2013) di edifi ci ristrutturati da imprese di costruzione o cooperative. Tra le novità è stata introdotta la facoltà per il venditore, nel caso in cui l’unità immobiliare sulla quale sono stati eseguiti i lavori sia ce-

duta prima che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente dell’immobile.

Gli incentivi per gli interventi di ef-fi cienza energetica. Per chi effettua inter-venti di riqualifi cazione energetica di edifi ci già esistenti o di parte di essi la detrazione del 55 per cento in scadenza al 31 dicem-bre 2012 è stata invece protratta - ridotta al 50 per cento - fi no al 30 giugno 2013, per poi essere ridotta al 36 per cento.

Anche questa detrazione dalle imposte viene rateizzata in 10 anni.

di Ornella Jovane

Vantaggi fi scali e procedure più semplici per rimettere a nuovo la propria casa: sconto del 50 per cento per ristrutturazioni e risparmio energetico

Edilizia Le nuove norme contenute nel Decreto sviluppo

Semplifi cazione e incentivi: ristrutturare è più facile

Piano città, incentivi per le ristruttu-razioni e il risparmio energetico e project bond per le infrastrutture: le

misure contenute nel documento approva-to dal Consiglio dei Ministri lo scorso 22 giugno incontrano l’approvazione degli addetti ai lavori anche in Veneto. “Rap-presentano fi nalmente - ha commentato Paolo Buzzetti, presidente di Ance Vene-to - un segnale concreto di svolta per la crescita e il sostegno non solo del settore delle costruzioni ma di tutta l’economia”.

“Si tratta di importanti segnali - prosegue nel commento - decisivi per la ripresa economica e che dimostrano una particolare attenzione da parte del Gover-no anche per progetti di grande portata e

che avranno effetti importanti per la cre-scita e la competitività del nostro Paese”. “Grazie a questi provvedimenti - conclude - possiamo metterci tutti al lavoro per fare in modo che già nei prossimi mesi si possa cominciare a guardare il futuro con un po’ più di fi ducia e ottimismo”.

Ance VenetoBuzzetti: “la ripresa economica partirÀ dall’edilizia”

Provincia di Veneziaedilizia eco-compatiBile: sarÀ il Futuro

Edilizia eco-compatibile al centro dell’incontro che si è svolto lo scorso 8 ottobre, promosso dalla Provincia

di Venezia. “Edilizia innovativa per il Progetto 202020: il futuro è nelle nostre mani!” il titolo del seminario organizzato per la progettazione di azioni virtuose con i sindaci del Veneziano. “Una giorna-ta - ha commentato l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia - che è servita ai Comuni e al comparto economi-co e produttivo per conoscere meglio la sostenibilità nell’edilizia e la normativa

per il risparmio energetico non solo relati-vamente alle nuove costruzioni ma anche nel recupero e nell’ammodernamento edilizio”.

“L’Europa ci ha imposto di cambia-re - ha osservato Norbert Lanschner ideatore e fondatore di “CasaClima” -, di trasformare, iniziando dall’edilizia. Tra pochi anni non avremo più la possibilità di pagare l’energia per riscaldare o per raffreddare, quindi dopo il 2020 dovremo avere tutte case a consumo zero”.

30 Il Veneto in primo piano303030 Il Veneto in primo piano

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Page 35: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

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L’Ente Parco del Delta del Po

il giorno 27 ottobre 2012 alle ore 11:00 presso la Sala Consigliare del Comune di Adria Sede comunale, invita alla presentazione del libro:

LE VALLI DEL DELTA DEL PO

“Se lo scopo dello sviluppo è di provvedere ai bisogni so-ciali ed economici, lo scopo della conservazione è di assi-curare la capacità della terra nel mantenere e permettere tale sviluppo razionale e di assicurare il mantenimento della vita. La conservazione viene definita come gestione dell’uso della biosfera, in modo da trarre i maggiori van-taggi, mantenendo il potenziale perchè possa far fronte ai bisogni ed alle aspirazioni delle generazioni future. Quindi la conservazione è positiva e iclude la salvaguar-dia, il mantenimento, l’utilizzazione duratura, la riquali-ficazione ed il miglioramento dell’ambiente naturale. La conservazione, come lo sviluppo. è dedicata all’uomo: lo sviluppo mira a raggiungere fini umani soprattutto attraverso l’uso razionale della biosfera, la conservazio-ne mira alla realizzazione degli stessi fini assicurando

la continuità di tale uso. La conservazione e lo sviluppo sono stati associati così raramente che talvolta appaio-no, e spesso sono rappresentati, come due processi in-compatibili.” In questo libro l’associazione di razionale uso delle risorse e la continuità del loro uso nella logica della conservazione della natura emergono ponendo la domanda di cosa si può fare per il futuro. Quindi la scelta di pubblicare il volume non è solo un importante lavoro di ricerca storica ed ambientale ma anche un modo per stimolare il lettore a proporre delle idee o a far pensare quanto l’uomo abbia fatto per la preservazione del nostro Parco del Delta del Po.

IL PRESIDENTEGiuseppe Geremia Gennari

(Il testo è tratto dal volume “Uomini e Parchi - autori Valerio Giacomini e Valerio Romani edizione aggiornata a cura di Walter Giuliano - Edizioni Franco Angeli.)

Parco Regionale Venetodel Delta del PoVia Marconi, 645012 Ariano nel Polesine (RO)Tel. 0426 372202Fax 0426 [email protected]

Page 37: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

33333333Il Veneto in primo piano 9Il Veneto in primo piano

vita veneta 4

Sono circa 50 mila in Veneto gli stranieri occupati e/o presenti irregolarmente nel paese che da fi ne settembre hanno iniziato

a presentare domanda di regolarizzazione. Molte sono badanti e, in tempi di crisi, non tutte le fa-miglie che danno loro un lavoro sono disposte a “metterle in regola”.

E’ vero anche che dai dati emersi nell’ultimo rapporto del Veneto in merito alla presenza degli stranieri in regione si evince che l’arrivo di immi-grati è più che dimezzato.

Si calcola che oggi gli stranieri residenti in Ve-neto siano 530 mila e che il tasso degli irregolari si attesti sull’8 per cento. Certo una crescita c’è stata, pari a 25 mila unità, ma dovute in parte al fatto che sono nati 10 mila bambini da coppie straniere e ci sono stati molti ricongiungimenti famigliari.

La popolazione straniera si distingue, rispetto a quella italiana, per una maggior concentrazione nelle classi centrali di età (25-44 anni): la mas-sima incidenza degli stranieri sulla popolazione totale si osserva per le classi 25-34 anni (21%). Anche per i bambini under 5 la quota di stranieri raggiunge il 20%.

Questi bambini si inseriscono bene nella socie-tà: solo lo scorso anno erano 90 mila gli stranieri iscritti a scuola, quasi 100 mila includendo la formazione professionale e le università. Rappre-sentavano oltre il 12 per cento del totale degli studenti (erano pari al 10 nel 2007-2008). Nel-la scuola dell’infanzia gli stranieri sono circa 18 mila, pari al 13,3 per cento del totale; la loro in-cidenza è ancora più elevata nella scuola primaria (13,6) e nella secondaria di primo grado (13,2). Gran parte di questi bambini sono nati in Italia: essi sono l’85 per cento nella scuola dell’infanzia, il 59 nella primaria; la loro quota scende al 25 per cento nella secondaria di primo grado.

Le provincie con con la maggior incidenza di popolazione straniera (11,5%) ed anche la maggior consistenza in valori assoluti, dato che in entrambe gli stranieri residenti hanno superato le 100.000 unità. Sono Verona e Treviso. Anche Vi-cenza evidenzia un’incidenza (11,1%) superiore alla media regionale. Il valore più basso è quello di Belluno (6,4%).

Ma da dove arrivano queste persone? Negli ultimi tre anni la geografi a da questo punto di vista è un po’ cambiata. Nella graduatoria entra un solo paese africano (il Marocco), tre Paesi asiatici (Cina,

Bangladesh, India), un paese Ue (la Roma-nia) e cinque Paesi dell’Est Europa (Moldavia, Albania,

Macedonia, Serbia-Montenegro-Kosovo e Ucraina). Con il fenomeno delle badanti la distri-buzione per genere della popolazione straniera residente in Veneto ha teso ad equilibrarsi. Riman-gono peraltro forti differenze per nazionalità: i li-velli minimi di femminilizzazione si registrano per i senegalesi (27%) i tunisini e i bengalesi (37%); viceversa i livelli massimi sono quelli degli ucraini

(82%), brasiliani (68%) e moldavi (67%).Nonostante i tristi luoghi comuni relativi al

fenomeno immigrazione, queste persone per la maggior parte lavorano e rappresentano una componente rilevante del mercato del lavoro re-gionale.

Nel 2011 gli occupati risultavano 248 mila, il 12 per cento dell’occupazione complessiva regio-nale (oltre il 13 se consideriamo solo i dipendenti, mentre gli autonomi si fermano al 6).

I cittadini stranieri in cerca di occupazione era-no 28 mila; particolarmente elevata l’incidenza degli stranieri tra i disoccupati: il 25 per cento.

Le assunzioni di stranieri sono passate da circa 200 mila del 2008 a poco più di 180 mila nell’ultimo anno; rappresentano oltre un quarto dei rapporti di lavoro attivati in regione.

Considerando l’intero arco di sviluppo della crisi, da luglio 2010 a giugno 2011, la contrazio-ne delle posizioni di lavoro degli stranieri è pari a 10 mila unità.

di Germana Urbani

Dai primi dati raccolti non sono altissimi i numeri della sanatoria 2012 le cui operazioni sono iniziate in questi giorni. Probabilmente non assisteremo a lunghe fi le

Stranieri in Veneto

La marcia degli immigrati verso la regolarizzazione

I cittadini stranieri residenti in Veneto al 31 dicembre 2011 risul-tavano, secondo i dati provvisori rilasciati dall’Istat a gennaio 2012, 530.000, circa 25.000 in più rispetto alla medesima

data dell’anno precedente. Si tratta di un incremento del tutto ana-logo in valori assoluti a quello registrato sia nel 2010 che nel 2009 ma decisamente inferiore a quello osservato negli anni antecedenti la crisi economica. A fi ne 2011 la popolazione residente in Veneto aveva quasi raggiunto i 5 milioni di unità: perciò l’incidenza de-gli stranieri risultava ben superiore al 10%. Sostanzialmente tutto l’incremento demografi co registrato negli ultimi 15 anni è stato de-terminato dalla componente straniera. Ma da dove arrivano queste persone? La componente non comunitaria è stata quella dominante i processi di immigrazione per tutti gli anni ’90 e i primi anni di questo secolo. Sul totale degli stranieri residenti i non comunita-ri si sono a lungo attestati attorno al 95%. Nel 2007 l’ingresso della Romania e della Bulgaria nell’Unione europea ha cambiato la composizione e favorito un forte incremento dei neocomunitari. Pertanto dopo l’allargamento la quota degli stranieri non comunitari si è attestata intorno al 75%. Oltre alla crescita della componen-te comunitaria, un altro rilevante processo di cambiamento nella composizione della popolazione straniera è stato quello relativo al genere: secondo i dati al 31 dicembre 2010 le donne straniere residenti in Veneto hanno leggermente superato i maschi chiudendo quindi un gap che all’inizio degli anni ’90 era molto consistente dato che i maschi, tra gli stranieri, erano quasi due su tre. Mol-ti degli stranieri fotografati da questo rapporto sono nati qui. Nel 2011 i nati stranieri sono aumentati, dopo la fl essione registrata nel 2010, ritornando a superare quota 10.000. Sul totale dei nati l’incidenza degli stranieri ha superato il 22%. I nati con almeno un genitore straniero sono una quota ancora più elevata e stimabile attorno al 27%.

Negli ultimi anni solo il 2% circa della popolazione straniera in Italia ha acquisito la cittadinanza italiana, oltre 9.500 le acquisizio-ni in Veneto, per un totale del del 13%.

Quanti sono gli stranieri in Veneto?

Gli immigrati presenti sono soprattutto giovani intorno ai trent’anni, molti i bambini

FAI UNA CROCE SUL QUADRATOPER ADERIRE AD UNA DELLE ASSOCIAZIONI SCHEDA D’ISCRIZIONE

NOME DATA DI NASCITAINDIRIZZOTELEFONO

DATA FIRMA

COGNOME ASSOCIAZIONE VOLONTARIITALIANI DEL SANGUE

ASSOCIAZIONE ITALIANADONATORI ORAGANI

ASSOCIAZIONE DONATORIMIDOLLO OSSEO(limite età 18-37 anni) consegnare presso la sede AVIS di Cavarzere, presso Ospedale Civile - Tel. 0426 316436 (segr. Tel.)

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11Voci da palazzo

“Che il Consiglio regionale

non avesse nessuna facoltà di indire un referendum consul-tivo sulla questione in esame era am-piamente scontato. Ritenendo tuttavia la questione di una più ampia autonomia regio-nale un elemento imprescindibile per il futuro economico e sociale della nostra istituzione - avverte il presidente del Consiglio regiona-le, Clodovaldo Ruffato - è ora necessario più che mai lavorare per raggiungere questo obiettivo”. “Abbandoniamo quindi - precisa il presidente del Consiglio - l’illusione di strade impercorribili e concentriamoci sugli strumenti istituzionali e politici che i nostri ordinamenti ci mettono a disposizione. Solo così saremo in grado di rispondere alle aspettative della nostra gente”.

Clodovaldo Ruffato, Pdlperseguiremo l’autonomia attraverso altre strade

L’opinioneL’opinione

“L’esito della consultazio-ne sarebbe

stato una sconfi tta per Zaia – ha dichia-rato la capogruppo del Pd in Consiglio regionale Laura Puppato, in merito all’ipotesi prospettata da Zaia di una consultazione referendaria sull’autonomia del Veneto e a quanto di-chiarato dal presidente del Veneto – perché anche nell’ipotesi che avesse vinto la fronda indipendentista sarebbe stata comunque una bocciatura del modello di Regione che per quasi vent’anni PdL e Lega hanno governato e che, per molti versi, si è dimostrato ad-dirittura più centralista dello stesso Stato. Basti pensare all’arroganza con la quale il centrodestra ha trattenuto competenze di gestione, persino sottraendole ai Comuni, col risultato di produrre una sostanziale paralisi o ineffi cacia d’azione. A questo va sommata l’incapacità di legiferare in modo innovativo in materie di pressoché esclusiva competen-za regionale come i trasporti, l’urbanistica, il turismo, la formazione, il commercio, i rifi uti e l’energia. Zaia per questo dovrebbe fare le valigie e dovrebbe farle anche se l’ipotetico referendum fosse stato vinto dai sostenitori di una Regione nell’alveo costituzionale in quanto ha dimostrato di non credere in questo modello e di certo non ha contribuito, in tutti questi anni, a renderlo più vicino alle aspettative dei veneti”.

Laura Puppato, Partito Democratico“zaia, dovreBBe semplicemente dimettersi”

Due idee, fi nite entrambe nel cestino. Sarà l’avvicinarsi delle elezioni politiche di primavera o la stretta della cri-si che tra le tante cose impone nuove scelte anche nel

riordino degli enti locali ma nelle scorse settimane ben due ipotesi hanno balenato per un attimo nel cielo del governo del Veneto, lasciando comunque disatteso il desiderio di chi le aveva espresse. Aspirazioni, sogni appunto fi niti sul nascere. Il primo riguarda la fusione delle regioni del Nord ed è stato espresso dal governatore della Lombardia, Roberto Formigo-ni, in occasione di un “super vertice” del Pdl tenutosi recente-mente a Verona e partecipato anche dagli ex-ministri Ignazio La Russa e Maria Stella Gelmini, oltre che dal vicepresidente della Regione Marino Zorzato e dal capogruppo dei pidiellini di Palazzo Ferro Fini, Dario Bond. “Una macro-regione – ha spiegato il numero uno del Pirellone – formata da Lombar-dia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ma estendibile anche a Emilia e Liguria, dotata di un’autonomia almeno pari a quella di cui gode il Friuli”. L’idea, dunque, sarebbe quella di togliere di mezzo i rispettivi consigli regionali, dando luogo a economie di scala e formare un unico consiglio ma soprattutto ambire al trattamento fi sca-le di cui gode la regione a stato specia-le. In Friuli, infatti, viene trattenuto nel-le casse delle Regione circa il 60-70% del prelievo fi scale. “Non si tratta di un progetto secessionista – ha spiegato Roberto Formigoni, citando gli studi di Miglio ma anche quelli della Fondazione Agnelli e perfi no quelli del Pci ai tempi di Guido Fanti – ma di realizzare una realtà che non avrebbe niente da invidiare alle regioni più innovative, produttive e ricche d’Europa”. La strada a parere dello stesso presidente lombardo sarebbe percorribile oggi stesso, seguen-do la via Costituzione vigente e applicandone fi no in fondo l’articolo 116, oppure intraprendendo il percorso della riforma della Costituzione magari inserendoci anche l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, come ha auspicato Ignazio La Russa. Insomma più che una proposta è parsa un’esca

posizionata ad arte per avvicinare l’ex alleato leghista, sen-sibile a cause di questo genere. Il carroccio tuttavia non ha abboccato e il nuovo segretario; Flavio Tosi, ha ricordato che le comunicazioni potrebbero riprendere solo se in gioco ci fos-se la presidenza della Lombardia. Più diplomatico, invece, si è dimostrato il presidente della Regione veneto, Luca Zaia, che con toni meno politici, anche per recuperare l’equilibrio dopo un mezzo inciampo che lo aveva visto protagonista in merito alla richiesta di un referendum per l’indipendenza del Veneto, ha dato la sua visione in merito. “La macro Regione – ha spiegato - così come è stata tratteggiata, ossia come una semplice fusione ex articolo 132 tra le Regioni del Nord, ma-gari a trazione lombarda, non ha alcuna speranza di vedere la luce e non servirebbe ad un bel nulla. Sì, forse si ridurrebbe il numero dei consiglieri, degli assessori, ci sarebbe qualche uffi cio in meno, si creerebbero delle economie di scala ma non si realizzerebbe alcuna autonomia. Senza contare che come veneti non possiamo accettare di fi nire schiacciati dai

nostri vicini di là del Garda”. Ma insieme alla prima proposta è morta anche la se-conda ossia quella dello stesso Zaia che qualche tempo fa aveva chiesto al presi-dente del consiglio regionale - il pidiellino Clodovaldo Ruffato - di fornire alla giunta un parere giuridico circa la possibilità

di indire un referendum consultivo sull’indipendenza della regione. Possibilità decaduta dopo che la direzione assisten-za legislativa del Consiglio regionale ha espresso la propria contrarietà in quanto la nascita di un nuovo Stato non solo esula dalle competenze del Consiglio regionale, ma contrasta anche con i principi di sovranita’, unita’ e indivisibilita’ della Repubblica sanciti dagli articoli 1 e 5 della Costituzione. ”Nel caso di specie – hanno ricordato gli esperti di palazzo Ferro-Fini - la formazione di un nuovo Stato potrebbe derivare da un mutamento territoriale dello Stato italiano, a seguito di smembramento, oppure da una modifi cazione della struttura interna e dell’organizzazione politica dello Stato italiano che,

da Stato regionale qual’è attualmente, dovrebbe trasformarsi in un’altra tipologia di Stato. Ipotesi, tuttavia, che richiede-rebbe quanto meno un procedimento di revisione costituzio-nale nelle forme previste dall’articolo 138 della Costituzione, non essendo suffi ciente una consultazione popolare limitata al territorio regionale del Veneto per modifi care l’intero ordi-namento costituzionale”. Verdetto incassato dal presidente che con un certo aplomb da politico “scafato” ha comunque rilanciato sulla questione confermando di essere pronto ad inoltrare al Governo una proposta rivolta a trattenere in Regio-ne una parte più cospicua del prelievo fi scale. “Con la costitu-zione vigente – ha ammesso Zaia – parlare di indipendenza del Veneto e un modo per pungolare il Governo. La situazione tuttavia è grave e richiede un intervento che da parte nostra è stato individuato nel progetto varato dalla commissione An-tonini. Il dossier è pronto, aspettiamo il momento giusto per presentarlo, di poter ragionare a bocce fredde col governo. Il modello scelto dalla commissione è quello del Friuli, con i sei-decimi delle tasse che restano nel territorio, perché in base alle norme attuali è il massimo che si può ottenere. Io, però, dico che con tutto quel che abbiamo pagato al resto del Paese fi no a questo momento, meriteremmo l’autonomia dell’Alto Adige: otto-decimi di tasse in Veneto e stop alle competenze concorrenti con lo Stato”.

di Mauro Gambin

Governo del Veneto Due proposte fi rmate Pdl e Lega

Macro-regione o indipendenza? Nessuna delle dueFormigoni e Zaia ambiscono al trattamento fi scale del Friuli ma le strade sono diverse e non convergono

“Il progetto secessionista, naufragato sul nascere, ha in Veneto Stato - ribattezzato in questioni giorni Indipendenza Veneto

- il suo principale alfi ere. È stato il segretario del movimento, l’economista di Ca’ Foscari Lodovico Pizzati – spiega il consigliere del Pd, Claudio Si-nigaglia - a consegnare a Zaia una petizione cor-redata da 20 mila che fi rme che sollecitavano il referendum. Al termine dell’incontro, svoltosi nella sede della giunta regionale il 22 maggio scor-so, Pizzati si mostrò estremamente ottimista circa l’esito dell’iniziativa: “Otterremo l’indipendenza a furor di popolo, la vuole la stragrande mag-gioranza di veneti, è solo questione di compiere i passaggi istituzionali richiesti dalla comunità internazionale. Sarà questo consiglio regionale a indire il referendum e sarà Luca Zaia il primo presidente pro tempore della nuova Repubblica Veneta che dovrà organizzare un’assemblea co-stituente subito dopo la vittoria del sì”. A conforto delle sue tesi, Pizzati citò le “norme internazionali previste dal Patto di New York del 1977 che sanciscono il diritto inalienabile dei popoli all’autodeterminazione”. Ma i giuristi dell’amministrazione veneta - dove pure, accanto al tricolo-re, sventola la bandiera di San Marco - sono stati di diverso avviso.

“il progetto secessionista era di veneto stato”

“Non ci possono essere diver-si modelli di gestione in set-tori cruciali come, ad esem-

pio, i trasporti e la sanità in una realtà omogenea come quella del Nord Italia. Basta solo guardare a cosa succede sul fronte ferroviario, dove in Veneto i disa-gi sono all’ordine del giorno, mentre in Lombardia si è trovata una soluzione con una società ad hoc dedicata ai servizi in-terni. Adesso dobbiamo essere operativi, per questo ci siamo già messi all’opera consultando dei legali”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale del Veneto. “Abbiamo già sentito il parere di alcuni legali istituendo un tavolo operativo sono convinto che in un momento di profondi cambiamenti sia giu-sto premere sull’acceleratore delle riforme, cominciando dal rendere più effi cienti i livelli di governo soprattutto all’interno di un ambito omogeneo come quello del Nord. Il Veneto ha tanto da insegnare sul fronte delle buone pratiche ma ha an-che tanto da imparare”.

“nord italia omogeneo nella gestione dei servizi”

Claudio Sinigaglia

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e quello della Lombardia, Roberto Formigoni

Piergiorgio Cortellazzo

Piergiorgio Cortelazzo, Pdl

Clodovaldo Ruffato

Claudio Sinigaglia

Laura Puppato

“Sì all’autonomia, no ai privilegi. Il modello che la

macroregione del Nord deve seguire è quello del Friuli Ve-nezia Giulia, un’autonomia responsabile ed effi ciente”. Lo ha affermato - in una nota del gruppo Pdl di palazzo Ferro-Fini - il capogruppo Dario Bond in-tervenendo a Verona nel corso di una riunione dei gruppi del Pdl del Nord. “Sono contento che si sia affrontato questo tema in una riunione così impor-tante - sottolinea Bond - è ora che le regioni del Nord prendano posizione sulla evidente disparità di trat-tamento che c’è tra i cittadini che vivono in buona parte del Nord Italia e le zone autonome. Noi non siamo contro l’autonomia, ma contro quei privilegi non più giustifi cabili che troviamo in Trentino-Alto Adige. Un altro conto è il Friuli Venezia Giulia, dove troviamo un’autonomia equa e responsabile

Dario Bond, Pdl “sÌ a un’autonomia eQua e responsaBile”

In Alto Adige otto decimi delle tasse rimangono alla Regione

Dario Bond

34 Voci da palazzo343434 Voci da palazzo

Page 39: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

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12 Cultura veneta

La mostra “Enrico Castellani/Günther Uecker”, alla Galleria In-ternazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, Venezia, fi no al 13 gennaio, mette in dialogo due Maestri di ottant’anni ancora attivi

nell’eseguire senza aiuti opere di una certa sostanza. Un allestimento che vede dedicato uno spazio ciascuno, intervallati tra le pareti, senza mai dare l’impressione di un’ipotetica gara o confl ittualità. Castellani torna con una mostra in un luogo storico dopo le due Biennali del ’64 e ’66, mentre Uecker non poteva resistere al richiamo dell’amata Ve-nezia. Due sono anche le provenienze rispettive che, reciprocamente negli anni ’60, hanno avuto un dialogo: la breve vita della rivista Azimuth per Castellani in Italia e il Gruppo Zero con l’adesione per dieci anni di Uecker in Germania. Questo in-contro veneziano, come spiega il curatore Davide Di Maggio, non è stato ideato “per rinverdire i fasti di quelle presenze, ma per rivendicare l’autonomia di cinquant’an-ni di lavoro dopo quelle adesioni iniziali”. Il visitatore passa dunque da opere storiche a lavori eseguiti proprio nel 2012. Un elemento è comune a tutti e due gli artisti, ossia il chiodo. Se in Castellani questo elemento è intimo perché ricoperto dalla tela, in Uecker assume una

valenza maggiormente esplosiva soprattutto per l’osservatore. Nella sala del pensatore di Rodin si è accolti da grandi tele recenti di Uecker, in cui si ritrova la serialità dell’elemento come i sacchi di tela, le croci di carta, le frecce fi no a giungere a due lavori degli anni ’70 con l’inseri-mento dei chiodi. Nella parete opposta dialoga Castellani con un trittico d’argento del ’66, una superfi cie bianca del ’68 e uno spartito del ’69. Passando per altri lavori di Uecker, si trova la I estrofl essione di Castel-lani eseguita nel 1959 con i semi anziché con i chiodi di colore nero e

a chiudere i suoi recenti angolari d’argento, che richiamo vecchi lavori ma con la capacità di cat-turare la luce, assumendo forme diverse in base all’irradiamento su una tela tesa a tamburo. Al piano terra un’installazione di Castellani richia-ma le tensioni e gli equilibri geometrici della tela e il mulino di sabbia (sandmühle) di Uecker che

rappresenta il ciclo perpetuo del mondo. Una mostra equilibrata, se let-ta nella giusta ottica, anche se nei giorni della vernice i due artisti non hanno condiviso le sensazioni, l’esperienze e i ricordi con gli addetti ai lavori e la cittadinanza, rimanendo in hotel anche per un probabile mancato coinvolgimento da parte del curatore.

di Alain Chivilò

Fino al 13 gennaio “Enrico Castellani/Günther Uecker”, ancora attivi nell’eseguire senza aiuti opere di una certa sostanza

Mostre Alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, Venezia

Il “chiodo” che unisce due ottantenni artisti

Nelle foto a sinistra una delle opere di Uecker e sopra una di Castellani

Negozio Olivetti, Piazza San Marco

Il negozio Olivetti sito in Piazza San Marco a Venezia, di proprietà dell’Assicurazioni Generali ma dato in gestione al Fai (Fondo

Ambiente Italiano), ci riporta indietro nel tem-po riproponendoci la mostra “Programmare l’Arte. Olivetti e le Neoavanguardie Cineti-che”, che si tenne proprio in questa storica sede nel luglio 1962. Nell’ambito degli even-ti collaterali della 13. Biennale Architettura è possibile ammirare gran parte degli oggetti che furono esposti cinquant’anni fa, in un ambiente che ancor’oggi tiene vivo lo spirito avanguardista del marchio. Infatti negli anni ’60, la mostra lagunare era la III tappa di una serie di mostre itineranti sull’Arte Pro-grammata che fu commissionata e sponso-rizzata da Olivetti attraverso Bruno Munari e altri artisti. Come ci spiega il curatore Mar-co Meneguzzo, “fu una sinergia tra arte e azienda privata che segnò un rapporto con il mondo dell’industria, creando un linguag-gio e una diffusione dell’arte di domani. Un modo diverso di guardare l’arte e il mondo”. Nell’intreccio delle opere all’interno dell’espo-sizione permanente di macchine da scrivere, l’inaugurazione è anche occasione per ap-profondire il ritorno contemporaneo dell’Arte Programmata. Meneguzzo, che ha scritto un

libro al riguardo, afferma che è “La nostalgia per un momento in cui la tecnologia, l’arte e la sinergia con l’industria potevano pensare di risolvere i problemi dell’uomo e della società moderna. In fondo è una tecnologia banale, semplice, direi easy ma proprio in questi lavo-ri adesso vediamo l’aspetto della proiezione nel futuro”. Alberto Biasi invece sottolinea la stranezza che “L’Arte Programmata sia stata rimossa quando aveva delle parvenze analo-ghe alla programmazione in campo elettroni-co e digitale. Infl uenze artistiche Statunitensi hanno avuto invece successo ma tendevano al disordine, al caos che comunque noi già programmavamo”. Grazia Varisco rileva il fatto che “Lo spostarsi della vita verso una tecnologia avanzata porta a valutare questi esperimenti elementari, comunque di basso valore tecnologico, con freschezza e auten-ticità che all’epoca soprattutto per noi erano scontati”. Giovanni Anceschi pone l’accento sul fatto che “La tecnologia si è messa a no-stro favore come effetti e idee, perché alla fi ne c’è un approccio e una forte componente scientifi ca”. Un’occasione unica dunque per vedere materiale dell’epoca e tredici opere divise tra gli artisti del Gruppo T, Gruppo Enne oltre a Munari, Mari e Alviani.

Adesso come allora: 50 anni di avventure “Programmate”

Il Terreno Comune, “Common Ground”, è il titolo della 13. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia diretta da David Chipperfi eld. Le tematiche proposte, che si possono ammirare

fi no al 25 novembre, riguardano la continuità, il contesto e la memoria nell’ambito d’infl uenze e aspettative condivise. Partendo da un’appa-rente mancanza d’intesa tra la professione (d’architetto) e la società, il curatore, con il titolo proposto, vuole costituire “un tetto sotto il quale i partecipanti possano trovare rifugio per presentare le loro idee”. Ecco che si è voluto stimolare gli architetti “ a reagire alle prevalenti tenden-ze professionali e culturali del nostro tempo che danno risalto alle azioni individuali e isolate”. Dunque idee comuni e condivise per la base di una cultura architettonica con un’attenzione rivolta alla città, in colla-borazione con i cittadini e i partecipanti al processo di costruzione. In sintesi Common Ground, ossia partire da singole posizioni di differenza per arrivare a idee condivise realizzabili per una base dell’architettura. Stabilite le linee guida si procede ora con una rapida disamina tra i Padiglioni. Si parte con quello Centrale dei Giardini: lo studio irlandese Grafton Architects, partendo dall’architetto brasiliano da Rocha, realiz-za un modello della Serra Dourada Stadium, ossia un’università come arena d’apprendimento e lavoro; The Piranesi Variations, 4 squadre che partendo dal modello del Campo Marzio re-interpretano e propongono nuovi modelli; l’artista Eliasson invece affronta la disparità d’accesso alla luce e l’elettricità come problema globale dei diritti umani; gli archi-tetti olandesi del gruppo MVRDV pongono l’iniziative e circostanze indi-viduali principali alla pianifi cazione; infi ne L. e M. Ortner si propongono con una collezione di dipinti con tecnica di pittura a polvere spessa per rappresentare i loro edifi ci immaginati e costruiti. Proseguendo, il padi-

glione della Russia, con le consuete soluzioni innovative, a piano terra I-Land propone immagini di 37 città segrete della scienza nell’ex Urss, che si scoprono attraverso dei buchi nella parete, mentre le sali superio-ri sono tappezzate da texture d’arredo tecnologico di codici QR-Code, che illuminandosi in modo alternato sono decifrati da Ipads consegnati all’ingresso al fi ne di mostrare i progetti per Skolkovo, la nuova città della scienza internazionale per il 2017. Il Padiglione Usa, con delle infografi che a carrucola, mette in rassegna 124 progetti. La Francia ripensa a una nuova zona fuori Parigi per una comunità d’immigrati con lo scopo di ridurre la povertà e favorire lo sviluppo economico. Il progetto del Giappone dona uno spazio condiviso a chi ha perso la casa durante lo tsunami. La Svizzera ha trasformato il padiglione in una grande camera oscura con un collage murale d’immagini del fotografo Zirn. Continuando presso l’Arsenale, l’esposizione ci accoglie con Gate-way di Foster, Sandison e Carcas, ossia la storia dell’architettura e degli spazi pubblici uniti in una proiezione e un insieme di suoni. I nomi di grandi architetti sono sparsi sul pavimento e immagini di città, edifi ci e fatti contemporanei sono proiettati sulle pareti; una delle installazioni più riuscite anche se strizza molto l’occhio come concetto alle Arti Visi-ve. Il Padiglione Italia curato da Zevi chiude questa disamina con le 4 stagioni da Olivetti al futuro, al territorio, fi no al made e remade in Italy. Il tutto nel segno dell’eco-sostenibilità avvalorata anche da un giardino interno di 800 mq. In conclusione un’apoteosi dell’Architettura attra-verso gruppi di lavoro che hanno proposto da un lato soluzioni ardite, dall’altro progetti sostenibili. Rimane comunque un dubbio sull’effettiva funzionalità e abitabilità interna che viene rimandata ad approfondi-menti successivi.

Se in Castellani il chiodo è intimo, perché ricoperto dalla tela, in Uecker è esplosivo

Al.Ch.

L’allestimento della mostra “Programmare l’Arte. Olivetti e le Neoavanguardie Cinetiche” riproposta mezzo secolo dopo

Al.Ch.

integrazione, sosteniBilitÀ e condivisione nella Biennale architettura 2012

Errata corrige: In questa stessa pagina, il mese scorso, abbiamo pubblicato l’ar-ticolo dal titolo “Banco e Orme insieme al progressive rock” la foto allegata però era sbagliata in quanto ritraeva i componenti di una reunion di qualche anno fa e

non quelli che si esibiranno al Gran Teatro Geox il prossimo 20 ottobre. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati.

36 Cultura veneta363636 Cultura veneta

Page 41: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

37373737Cultura veneta14 Cultura veneta

“Fratture” è il nuovo romanzo del-lo scrittore mestrino Massimilia-no Nuzzolo per Italic/PeQuod,

autore già apprezzato in Italia per i suoi romanzi e racconti, ma non solo. Tra le sue varie attività c’è anche la produzione di dischi con Jost Multimedia (associazione ed etichetta che riunisce svariati artisti), tra i quali “L’esperienza segna” dei Soluzione su cui appaiono Mao, Garbo e Federico Fiumani dei Diaframma. Concentriamoci ora su “Fratture”, un testo letterario e “fi -losofi co” in cui ironia, drammaticità degli eventi e personaggi si susseguono in una parade avvolgente evidenziando l’assurdo di ciò che chiamiamo vivere e mettendo in campo uno spirito combattivo, la forza e la volontà di rinascere ogni giorno, superando le Crisi. Capiamone di più con l’autore.

Quali sono queste “Crisi” con la “C” maiuscola che racconti?

“La parola “Crisi”, oltre che al Tg, mi fa pensare al mio primo romanzo, “L’ul-timo disco dei Cure”, in cui ne riportavo la defi nizione: Fase di perturbazione, di dubbio, di incertezza nell’equilibrio di una persona o di una collettività. Di squilibrio più o meno grave in campo economico e sociale… La crisi, sostanzialmente, mette a nudo le cose. Le crisi di cui parlo in “Frat-ture” sono numerose. A partire da quelle dei due protagonisti Thomas che a causa di un incidente perde la memoria, la sua “conoscenza”, l’habitat su cui ha costrui-to la propria esistenza, una “crisi” clinica, ma pure culturale. La co-protagonista, Elisa invece fa della ricerca e dell’esperienza il suo modus operandi compiendo un percor-so vitale non sempre positivo che la porta sull’orlo del precipizio, ad un altro tipo di crisi, la defi nirei emozionale”.

Da quale realtà quotidiana e da quale città hai preso spunto per il tuo libro?

“La realtà quotidiana messa in scena è la vita di due giovani “umani” (un termine caro a M. Houellebecq), uno programma-tore di videogiochi e realtà virtuali, l’altra studentessa universitaria molto colta con la passione per la fotografi a e per la musica. Un evento drammatico che può accadere a chiunque e che stravolge l’esistenza di quella persona. Le città sono sicuramente quelle che conosco meglio e che amo: Me-stre (e il Nordest), città nella quale sono nato e cresciuto e in cui attualmente abito,

di Vesna Maria Brocca

Un testo letterario e “fi losofi co” in cui ironia, drammaticità degli eventi e personaggi si susseguono evidenziando l’assurdo di ciò che chiamiamo vivere. Ma si rinasce ogni giorno e così si supera la crisi

Solidarietà Il bilancio d

“Fratture”, storie di crisi

Nelle foto l’autore del libro e la prima di copertina

e Roma, la Capitale, dove si trova l’om-belico del Mondo, ma che è pure ricca di altri signifi cati. Inoltre a Roma vive buona parte dei miei amici. Ci vivono anche Mas-simo, carissimo amico d’infanzia, anche lui mestrino, che ho inserito nel romanzo per divertimento, e soprattutto ci vive mio fratello Luca, cantante e compositore dei Soluzione”.

Come lo vedi il mondo dei giovani di oggi e qual è secondo te la “frattura” più grande?

“Non vorrei apparirti nichilista, non lo sono. Anzi temo di essere un inguaribile ottimista, ma il Mondo dei Giovani lo vedo diffi cile. Anche quello dei grandi sia chiaro, ma quello dei giovani è più “critico”. Sen-za un passato da ricordare o su cui posare basi solide, e soprattutto senza un futuro. E probabilmente senza la possibilità di chiedere aiuto alle generazioni precedenti troppo prese dalla corsa per riuscire a “so-pravvivere”. Quasi tutte le certezze sono svanite. Il concetto di Famiglia ha perso consistenza. Le identità si sono smarrite. Le ideologie sono cadute, le religioni si sono ridimensionate brutalmente. L’economia è allo stremo. É diffi cile dire quale sia la frattura più grande, sono tante. Di sicuro occorre fermarsi, respirare profondamente, rallentare il battito del cuore e pensare un attimo a come ripartire. Ho fi ducia nel ge-nere umano. Forse però sbaglio…”.

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DELLA DISTILLERIA: free buffet!!

13/10/12 VELVET DRESS tribute U2

20/10/12 FRENETIKA (la

migliore musica italiana da cantare e ballare)

27/10/12 CALIBRO 9 (cover band 360°)

03/11/12 RADIOACUSTICA

L'aperitivo... ogni giorno dalle 17.00

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Page 42: La Piazza di Cavarzere - 2012sett n124

38 Sì, viaggiare383838 Sì, viaggiare24 Sì, viaggiare

L’ultimo in ordine di tempo a rimanerne incantato è stato Paolo Rumiz, scritto-re e giornalista. Il suo viaggio in barca

lungo il corso del Po, raccontato a puntate su “Repubblica” nell’agosto scorso, ha vissuto le tappe fi nali in Polesine e lì lo scrittore triesti-no è rimasto stupito nel notare come questa terra abbia conservato la sua anima schietta e ruvidamente autentica. Quindi luoghi naturali di una bellezza struggente che proprio la plu-risecolare presenza dell’uomo rende più veri e costantemente sospesi fra poesia e prosa. Fra lirica e disincanto. In particolare il delta ha col-pito Rumiz, con le sue osterie frequentate dai pescatori (osannato il piatto di spaghetti alle vongole mangiato a Boccasette, uno dei villag-gi più colpiti dalle varie alluvioni), i canneti, i ponti di barche. Ma anche il ricordo lontano del-la malaria, le zanzare, i silenzi... E poi i casoni di valle, gli isolati e irraggiungibili scani, mete ambite soltanto dagli escursionisti più ardimen-tosi. Rumiz non è stato colpito dal delta da de-pliant, insomma. Ma dal delta vero, quello che non a caso ha fatto da sfondo a indimenticati fi lm del neorealismo italiano. Sofi a Loren co-struì la sua icona posando all’ombra del faro di Pila in occasione del lancio del fi lm “La donna del fi ume” di Mario Soldati (1955).

Da quando c’è il Parco naturalistico del Delta del Po è cresciuto l’interesse per que-sti luoghi, non più meta privilegiata dei soli birdwatcher armati di cannocchiali, che da tempo sanno bene quanto sia unico questo ambiente naturale, ricco com’è di oltre 300 specie di fauna acquatica. Meta per tutti, per turisti normali, compresi i gitanti del week end o della domenica. E’ destinato anche a loro il Museo regionale della bonifi ca nella restaurata idrovora di Ca’ Vendramin, lungo la strada fra Taglio di Po e Porto Tolle. Per i turisti più sensibili all’ambiente è stato istituito

il Giardino botanico di Caleri, e sono state moltiplicate le escursioni naturalistiche in barca, in bicicletta, in canoa, a cavallo e a piedi. E poi si è sviluppato il pescaturismo, soprattutto nella pescosa Sacca di Scardovari. Attività sostenute da una fi tta rete di agriturismi e semplici osterie, dove ci si può rifocillare a prez-zi modici e venendo a contatto con la gente del luogo. Anche qualche villa offre ospitalità, naturalmente di charme. E’ il caso di Ca’ Zen di Taglio di Po, dove dimorò anche il Byron. L’osteria Arcadia di Santa Giulia, dove c’è il ponte di barche più noto del Polesine, affi tta ca-mere e organizza diverse uscite per conoscere il tessuto naturale più intimo del Delta. Come la vicina Locanda degli Antichi sospiri, poi riesce a far apprezzare anche i prodotti tipici di que-sto ambiente di laguna. I mitili, le anguille, i crostacei... Ma anche il riso pregiato delle risaie

vallive. E così anche l’umile Santa Giulia ora è meta turistica. L’isola di Albarella, un piccolo paradiso turistico ora di proprietà Marcegaglia, e le vicine spiagge di Rosolina Mare, rappre-sentano invece l’alternativa di chi il turismo lo intende in modo più convenzionale, mettendo la spiaggia e il sole al primo posto. Racchiuso fra Adige e Po, il Polesine è anche una terra ric-ca di storia. Adria era importante già in epoca etrusca e conobbe il suo massimo splendore in epoca romana. Il suo Museo archeologico è una meta irrinunciabile per conoscere il passato remoto della città e del Polesine. Un apparato didattico di recente impostazione rende i tesori del museo fruibili da chiunque. Adria, cittadina adagiata fra i navigli, conserva un fascino vagamente demodè, presenta scorci pittoreschi e atmosfere languide. Stesse piacevoli sensa-zioni di quando ci si siede a tavola dello storico

Polesine, mosaico fra terra e acque

VENETO

TIPICO PAESAGGIO DEL DELTA DEL PO. IN ALTO: UN CASONE E IL MUSEO ARCHEOLOGICO DI ADRIA. A METÀ PAGINA: IL PONTE DI BARCHE DI SANTA GIULIA, IL MUSEO DEI GRANDI FIUMI DI ROVIGO, A

DESTRA TRAMPOLIERI IN VOLO E IL MUSEO DELLA GIOSTRA DI BERGANTINO. PIÙ SOTTO: VILLA BADOER DI FRATTA POLESINE

AMOLARA, L’IDROVORA ORA OSTELLO E MUSEO DELLA BONIFICA

Alle porte di Adria un’antica idrovora è diventata un accogliente ostello e un museo sulla storia della bonifi ca. Si tratta dell’Amolara (nella foto), frutto di un’intelligente opera di recupero e di riuso di una pregevole struttura di archeologia industriale. L’ostello propo-ne anche una ristorazione ispirata alla tradizione e ai piatti tipici della zona ed è il punto di partenza di tante attività. Una parte dell’edifi cio che ospitava l’idrovora è stato trasformata in museo, il “Septem Mària Museum”, ovvero museo della terra dei sette mari. Septem Mària nasce da una citazione di Plinio il Vecchio ispirata alla zona. In sala da pranzo un affresco realizzato da Elvio Mainardi illustra il territorio di Adria antica. Un luogo di grande suggestione. www.amolara.it

ristorante dell’albergo Molteni, a gestione familiare. L’apertura del nuovo autodromo, che ospita manifestazioni motorische a livello europeo, ha dato una scossa adrenalica forte alla città. Rovigo, invece, è più salottiera e più vivace, con le sue piazze di epoca veneziana e i suoi portici dove si affacciano tanti locali frequentatai dai giovani. ma la cultura non è affatto in second’ordine. Basta visitare il Mu-seo dei grandi fi umi o le mostre temporanee ospitate a Palazzo Roverella per renderse conto. A Fratta Polesine è imperdibile il per-corso delle ville, a cominciare dalla palladiana Villa Badoera. A Badia Polesine c’è l’antica abbazia della Vangadizza, a Lendinara c’è il Museo del Risorgimento più due santuari. A Villadose uno spazio espositivo dedicato alla Centuriazione Romana, ad Ariano Polesine la chiesetta di San Basilio.

L’Alto Polesine, la parte che confi na con la Lombardia e con l’Emilia, presenta invece altri connotati. Melara, Bergantino e Castelmassa sono famosi per la costruzione di giostre e la produzione di fuochi d’artifi cio, tanto che a Bergantino è sorto il Museo della giostra, dedicato all’artigianato del luna park. A tavola dominano i profumi di zucca e le contamina-zioni della cucina mantovana e reggiana. Ma sono tanti i prodotti tipici del Polesine, vedi ad esempio la bondola di Fratta Polesine e le verdure di Lusia (una delle capitali nazionali dell’orticoltura e del commercio del settore), sostenuti da tantissime fi ere paesane e da una ristorazione da sempre attenta alla conserva-zione e alla valorizzazione delle tradizioni loca-li. Info: www.polesineterratraduefi umi.it www.parcodeltapo.org www.rovigoturismo.it www.deltapocard.it

DAI PAESAGGI DEL DELTA DEL POCOSÌ CARICHI DI SUGGESTIONIE CELEBRATI ANCHE DAL CINEMAAD ADRIA E ROVIGOCITTÀ RICCHE DI ARTE E CULTURAIL TERRITORIO RACCHIUSO DAI DUE GRANDI FIUMIRISERVA TANTI ALTRI PICCOLI TESORIDA SCOPRIRE SENZA FRETTACOME LE VILLE DI FRATTAO IL MUSEO DELLA GIOSTRAALLESTITO A BERGANTINO

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A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Care lettrici e lettori, a richiesta da parte di molte di Voi, in questa rubrica affronterò il delicato quanto frequente tema dell’omesso versamento dell’assegno di mantenimento in favore del fi glio minore da parte del genitore non collocatario prevalente e/o del fi glio maggiore non economicamente autosuffi ciente.I fi gli minori e quelli maggiorenni, non ancora economicamente autosufficienti, h a n n o diritto di essere mantenuti ( ex art. 147 e 148 del c.c.) dai genitori in misura proporzionale al proprio reddito (inteso quale patrimonio complessivo) tenendo conto delle esigenze concrete degli stessi, del tenore di vita goduto in costanza di convivenza, ancorché more uxorio, all’effettiva permanenza presso ciascun genitore e all’impegno concreto profuso da ciascuno di essi nella loro educazione e gestione giornaliera.Dato per acclarato, dunque, che l’obbligo al mantenimento dei fi gli incombe in egual misura anche sui genitori non legati da un vincolo matrimoniale ma da una semplice unione di fatto, ne consegue che anche le conseguenze civili e penali per l’omesso versamento dello stesso sono da intendersi parifi cate.Ma, in concreto, come e cosa fare se il padre naturale/separato/divorzionato omette di

versare il mantenimento del fi glio minorenne e/o maggiorenne non economicamente autosuffi ciente?La madre, munita dell’omologa di separazione (in ipotesi di separazione consensuale) o della sentenza di separazione (in ipotesi di separazione giudiziale) o della sentenza di divorzio, o ancora del provvedimento, avente natura esecutiva, pronunciato dal Tribunale Minorile, può adire, tramite un legale all’uopo nominato, il Tribunale per far ordinare al terzo (es. datore di lavoro, banche, enti erogatori la pensione, P.A.) ex art. 156, comma 6 c.c. di versarle direttamente quanto previsto a titolo di mantenimento. Questo ordine di pagamento può essere già inserito dal Giudice, qualora ne ricorrano i presupposti (ad esempio allorquando il genitore già nel corso del procedimento di separazione o divorzio ometta e/o ritarda ingiustifi catamente il pagamento del dovuto mantenimento), nella sentenza di separazione e/o divorzio o nel decreto pronunciato avanti il Tribunale minorile a seguito di procedimento ex art. 317 bis c.c..Detta condotta assume particolare rilevanza anche ai fi ni della valutazione del corretto esercizio della potestà genitoriale poiché, innegabilmente, denota il pressoché totale disinteresse del genitore

inadempiente verso le esigenze primarie del fi glio minore e/o maggiorenne ma non economicamente autosuffi ciente.Conseguentemente, potrà essere giuridicamente valutata l’incapacità genitoriale del genitore inadempiente con sua conseguente decadenza. Peraltro, la violazione degli obblighi di natura economica disposti in favore del fi glio, assume rilevanza anche in ambito penale integrando detta condotta il reato di cui all’art. 570 c.p., anche nella sola ipotesi di semplice ritardato pagamento dell’assegno rispetto ai termini indicati dal Giudice.Ma il genitore inadempiente può esimersi dalle conseguenze penali della propria condotta?L’incapacità economica del genitore obbligato al pagamento dell’assegno di mantenimento assume valore esimente solo quando questi riesca a dimostrare, in maniera puntuale e precisa, il proprio incolpevole stato di indigenza. A tal riguardo non si può ritenere suffi ciente il semplice stato di diffi coltà economica addotta dall’inadempiente a propria discolpa come ad esempio il fatto di essere disoccupato.Di recente la Cassazione è nuovamente intervenuta sul punto ritenendo che l’impossibilità di versare l’assegno di mantenimento al fi glio minore da parte

di un imprenditore non possa giuridicamente essere scusata dal fatto che la sua azienda sia in diffi coltà economica, come vanamente dimostrato con la produzione in giudizio degli ultimi tre bilanci in “rosso”. La Corte di Cassazione con la medesima sentenza ha inoltre statuito il diritto al risarcimento dei danni morali conseguenti a detto comportamento omissivo.Dunque, l’omesso mantenimento dei fi gli minori e/o maggiorenni non economicamente autosuffi cienti, oltre ad essere immorale sotto un profi lo umano, assume senza dubbio rilievo in ambito civile e penale con conseguente diritto, da parte dei soggetti lesi, di pretendere la giusta tutela anche sotto il profi lo del risarcimento dei danni morali sofferti per tutte le diffi coltà e disagi loro causati. Lieta di ricevere le Vs osservazioni e/o richieste su casi e/o questioni che Vi sono capitate e sulle quali, magari, necessitate di ottenere delucidazioni, autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

AFFARI DI FAMIGLIAMancato versamento dell’assegno di mantenimento in favore del fi glio minore da parte del padre.

Ecco cosa fare per tutelare il diritto leso

riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

L’OCULISTA

Calazio e OrzaioloDott. Valerio Crepaldi

DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova [email protected]

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cervello tentava la fuga.• In Italia la stupidità condita dalla furbizia è considerata di più dell’intelligenza.• Finché ci saranno gli stupidi, esisteranno i dritti.• Tutti hanno il diritto di essere stupidi. Ma alcuni esagerano.• Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelli-genza: quello di non parlare con loro.• La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo.

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ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO SARETE ATTRATTI

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ONI · SALUTE SIETE AGILI, PERCIÒ VI CIMENTERETE IN UNA MIRIADE DI ATTIV-ITÀ: DAL PARACADUTE ASCENSIONALE

PESCIDAL 20/02AL 20/03

ASCINO SARETE PIÙ SOLLECITI NEI

CONFRONTI DELLE RELAZIONI DI LUNGA DATA. SIATE PIÙ DINAMICI E MENO FA-TALISTI · SALUTE POTRESTE ACCUSARE TUTTA UNA SERIE DI SINTOMI IMPUTABILI A UN’IPOCONDRIA DIFFUSA, O A UN CALO DELLE DIFESE IMMUNITARIE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO SONO IN AR-RIVO PIÙ SODDISFAZIONI

ALLE LUNGA DURATA CHE AI SINGLE. NUOVI INCONTRI FAVORISCONO L’EROS · SALUTE ATTENZIONE PAR-TICOLARE PER IL BENESSERE A TUTTO TONDO: MOLTI INTRAPRENDERANNO UNA DIETA O UN ALIMENTAZIONE SANA

TORO DAL 21/04

AL 20/05A S C I N O

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GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO PREVISTI TUONI E FULMINI NELLE

RELAZIONI AMOROSE: AVETE VOGLIA DI DARE UN BELLO SCOSSONE A RE-LAZIONI CHE SI STRASCINANO · SALUTE L’ENERGIA SARÀ BALLERINA, O AL DI SOTTO DELLO STANDARD ABITUALE E I RIFLESSI SI FARANNO PIÙ LENTI. EVITATE GRANDI PERFORMANCE

CANCRO 22/06

22/07ASCINO AVRETE UN DIALOGO

COSTRUTTIVO E COSTANTE CON CHI VI STA ACCANTO. RECUPERERETE UNA DIMENSIONE DI PIACEVOLE INTIMITÀ · SALUTE CORSI COLLETTIVI E ATTIVITÀ DI SQUADRA COME LA PALLAVOLO O IL TENNIS VI AIUTERANNO A CANALIZZARE LE ENERGIE

LEONEDAL 23/07

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TONI PIÙ SOMMESSI E CON-FIDENZIALI · SALUTE E’ TEMPO DI FARE CONTROLLI MEDICI DI ROUTINE, COME UNA VISITA DENTISTICA: PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE!

VERGINE 24/08 22/09

FASCINO VI ATTENDONO CONOSCENZE DAVVERO

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