La Piazza di Cavarzere - 2013gen n12

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Gli elettori Veneti si preparano al voto Elezioni politiche pagg. 4-5, 6 Ritorna il “caso” del doppio incarico a Bergantin La querelle pag. 8 IL 17 MARZO SFILATA DEI CARRI ALLEGORICI Fa parte dei temi caldi di questo ini- zio anno a Cavarzere il mancato accordo con il Comune di Cona per l’attuazione di convenzioni con la municipalità cavar- zerana. La vicenda era già stata oggetto di discussione qualche mese fa. pag. 9 SERVIZI: CAVARZERE, CONA E LE CONVENZIONI Domenica 17 marzo torna l’attesa festa di Carnevale, il tradizionale appun- tamento organizzato come sempre dalla Pro Loco in collaborazione con la Città di Cavarzere. Quest’anno l’appuntamento cadrà con la sagra di San Giuseppe. pag. 12 pag. 10 Obesità, piaga sociale anche per i cavarzerani Un’indagine nazionale porta alla luce il problema nell’area dell’Asl 14. Dati preoccupanti anche per il consumo di alcol e droghe L ’obesità è una piaga sociale e patolo- gica in forte aumento anche in Veneto: nel solo territorio dell’Asl 14 si calco- lano circa 10.000 obesi oltre a 26.000 persone sovrappeso tra i 18 e i 69 anni. Il dato emerge da “Passi 2011”, un’indagine nazionale che ha monitorato gli stili di vita della collettività ed è stata effettuata da tutte le aziende sanitarie italiane per ana- lizzare i fattori di rischio nella popolazione tra i 18 e i 69 anni. Un questionario di 100 domande è stato posto ad un campione rappresentativo di popolazione,per la pre- cisione 50.000 unità, stratificate per sesso ed età. In particolare emerge una situazione preoccupante nella zona di Chioggia, Cavar- zere e Cona, in cui 26.000 persone tra i 18 e i 69 anni risultano essere sovrappeso e 10.000 sarebbero obese. L’analisi ha messo in luce l’incremento dell’obesità in rapporto all’avanzare dell’età e la diffusione tra le persone con inferiore livello culturale ed economico. Nell’Asl 14 si è notato come il 35% degli obesi sia iperteso o abbia un livello elevato di colesterolo. Tra le cattive abitudini alimentari che porterebbero all’o- besità, risulta tra i fattori determinanti o scatenanti lo scarso uso di alimenti a base di frutta e verdura: soltanto un cittadino su dieci consuma la quantità minima giornalie- ra, che si aggira sui 400 grammi. Oltre al cattivo e disordinato regime alimentare, un fattore discriminante sarebbe la mancanza di attività fisica. Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 12 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it di Cavarzere LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010 EDITORIALE L’aspirazione di diventare un paese normale di Mauro Gambin* L ’Italia della crisi, cioè quella repenti- namente scopertasi tra i paesi con più difficoltà in Europa per occupazione ed economia, pareva aver maturato la consa- pevolezza che per uscirne sarebbe servita un’inversione ad U rispetto agli ultimi 20 anni. Pareva che finalmente l’Italia avesse seriamente preso in considerazione l’ipotesi di diventare un paese normale, un paese in cui la classe dirigente è seria ed onesta, com- petente e capace, un paese in cui si pagano le tasse e non il pizzo. Anche per il mondo dell’impresa il cambio di rotta sembrava l’u- nica via percorribile. “L’Italia in ritardo con le infrastrutture e un po’ ingessata dalla buro- crazia può – si diceva – comunque farcela. L’Italia può contare sulla sua innata creativi- tà, figlia dell’antichità classica e del Rinasci- mento. La cultura - si insisteva - la cultura è il bene primario inestinguibile che nessuno può copiarci”. Basta con i complessi d’inferiorità, con la nostalgia della lira, il desiderio della new-autarchia e del protezionismo con le cortine di ferro ai confini nazionali. Nessun paese, si diceva, è come l’Italia. L’Italia è “Made in Italy” e nel mondo conta. Insom- ma la svolta era li, con il dito già umettato sul bordo della pagina della storia patria. continua a pag. 3 *[email protected] continua a pag. 14 L’Intervento ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio U n cittadino inglese, a Londra, nelle scorse settimane ha brandito due coltelli contro dei turisti che assistevano al cambio della guardia fuori da Buckingham Palace, e poi ha rivolto i coltelli contro se stesso minacciando il suicidio. In condizioni disastrose e senza mezzi *Segretario Generale del Coisp (Sindacato Indipendente di Polizia) di Franco Maccari* CAVARZERE (VE) Via Maestri del Lavoro, 13 Tel. 0426 311783 Fax 0426 311741 www.tirakkina.it Via Stazione, 13 Pegolotte di Cona (VE) APERTO TUTTI I POMERIGGI E SABATO MATTINA • Vaccinazioni • Visite cliniche e domiciliari • Ecografia • Radiologia • Chirurgia • Laboratorio analisi AMBULATORIO VETERINARIO PEGOLOTTE Dr. Milan Roberto ord. Vet. PD 538 349 1202137 Comm. resp.: Antonio Magnan CAMERA SENATO VALORE ALLE PERSONE Messaggio elettorale VALORE ALLE PERSONE al centro ci sei tu Comm. resp.: Antonio Magnan Messaggio elettorale

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La Piazza di Cavarzere - 2013gen n12

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Gli elettori Veneti si preparano al voto

Elezioni politiche

pagg. 4-5, 6

Ritorna il “caso” del doppio incarico a Bergantin

La querelle

pag. 8

il 17 marzo sfilata dei carri allegorici

Fa parte dei temi caldi di questo ini-zio anno a Cavarzere il mancato accordo

con il Comune di Cona per l’attuazione di convenzioni con la municipalità cavar-zerana. La vicenda era già stata oggetto

di discussione qualche mese fa.

pag. 9

servizi: cavarzere, cona e le convenzioni

Domenica 17 marzo torna l’attesa festa di Carnevale, il tradizionale appun-tamento organizzato come sempre dalla Pro Loco in collaborazione con la Città di Cavarzere. Quest’anno l’appuntamento

cadrà con la sagra di San Giuseppe.

pag. 12 pag. 10

Obesità, piaga sociale anche per i cavarzeraniUn’indagine nazionale porta alla luce il problema nell’area dell’Asl 14. Dati preoccupanti anche per il consumo di alcol e droghe

L’obesità è una piaga sociale e patolo-gica in forte aumento anche in Veneto: nel solo territorio dell’Asl 14 si calco-

lano circa 10.000 obesi oltre a 26.000 persone sovrappeso tra i 18 e i 69 anni. Il dato emerge da “Passi 2011”, un’indagine nazionale che ha monitorato gli stili di vita della collettività ed è stata effettuata da tutte le aziende sanitarie italiane per ana-lizzare i fattori di rischio nella popolazione tra i 18 e i 69 anni. Un questionario di 100 domande è stato posto ad un campione

rappresentativo di popolazione,per la pre-cisione 50.000 unità, stratificate per sesso ed età. In particolare emerge una situazione preoccupante nella zona di Chioggia, Cavar-zere e Cona, in cui 26.000 persone tra i 18 e i 69 anni risultano essere sovrappeso e 10.000 sarebbero obese. L’analisi ha messo in luce l’incremento dell’obesità in rapporto all’avanzare dell’età e la diffusione tra le persone con inferiore livello culturale ed economico. Nell’Asl 14 si è notato come il 35% degli obesi sia iperteso o abbia un

livello elevato di colesterolo. Tra le cattive abitudini alimentari che porterebbero all’o-besità, risulta tra i fattori determinanti o scatenanti lo scarso uso di alimenti a base di frutta e verdura: soltanto un cittadino su dieci consuma la quantità minima giornalie-ra, che si aggira sui 400 grammi. Oltre al cattivo e disordinato regime alimentare, un fattore discriminante sarebbe la mancanza di attività fisica.

Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 12 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it

di Cavarzere

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

EDITORIALE

L’aspirazione di diventare un paese normale di Mauro Gambin*

L’Italia della crisi, cioè quella repenti-namente scopertasi tra i paesi con più diffi coltà in Europa per occupazione ed

economia, pareva aver maturato la consa-pevolezza che per uscirne sarebbe servita un’inversione ad U rispetto agli ultimi 20 anni. Pareva che fi nalmente l’Italia avesse seriamente preso in considerazione l’ipotesi di diventare un paese normale, un paese in cui la classe dirigente è seria ed onesta, com-petente e capace, un paese in cui si pagano le tasse e non il pizzo. Anche per il mondo dell’impresa il cambio di rotta sembrava l’u-nica via percorribile. “L’Italia in ritardo con le infrastrutture e un po’ ingessata dalla buro-crazia può – si diceva – comunque farcela. L’Italia può contare sulla sua innata creativi-tà, fi glia dell’antichità classica e del Rinasci-mento. La cultura - si insisteva - la cultura è il bene primario inestinguibile che nessuno può copiarci”. Basta con i complessi d’inferiorità, con la nostalgia della lira, il desiderio della new-autarchia e del protezionismo con le cortine di ferro ai confi ni nazionali. Nessun paese, si diceva, è come l’Italia. L’Italia è “Made in Italy” e nel mondo conta. Insom-ma la svolta era li, con il dito già umettato sul bordo della pagina della storia patria.

continua a pag. 3*[email protected]

continua a pag. 14

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

Un cittadino inglese, a Londra, nelle scorse settimane ha brandito due coltelli contro dei turisti che assistevano al cambio della guardia fuori da Buckingham Palace, e poi ha rivolto i coltelli

contro se stesso minacciando il suicidio.

In condizioni disastrose e senza mezzi

*Segretario Generale del Coisp (Sindacato Indipendente di Polizia)

di Franco Maccari*

CAVARZERE (VE) Via Maestri del Lavoro, 13

Tel. 0426 311783 Fax 0426 311741www.tirakkina.it

Via Stazione, 13 Pegolotte di Cona (VE) APERTO TUTTI I POMERIGGI E SABATO MATTINA

• Vaccinazioni • Visite cliniche e domiciliari• Ecografia • Radiologia • Chirurgia • Laboratorio analisi

AMBULATORIO VETERINARIOPEGOLOTTE

Dr. Milan Robertoord. Vet. PD 538

349 1202137

Comm. resp.: Antonio Magnan

CAMERA

SENATOVALOREALLE

PERSONE

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VALORE ALLE PERSONE

al centro ci sei tu

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Insieme per la cittàmetropolitana di Venezia

Per una politica sobria,onesta, autorevole.

SCEGLI

www.partitodemocraticovenezia.it - [email protected]

mitt

ente

resp

onsa

bile

Gia

mpi

etro

Mar

ches

e

Committente responsabile Giampietro Marchese

DIAMO FORZA ALLE NOSTRE POTENZIALITÀ.

Il nostro è un territorio ricco di potenzialità. I prossimi anni saranno quelli decisivi per far fruttare la grande miniera di risorse che abbiamo a disposizione, dando così all’intera area veneziana maggior forza, strumenti di governo e di finanza più efficaci,come una nuova Legge Speciale, ed un ruolo di importanza strategica nel processo di rilancio del nostro Paese. È questo lo spirito con il quale i parlamentari veneziani del Pd svolgeranno il loro lavoro nella prossima legislatura. Nell’azione di governo dei democratici guidati da Pier Luigi Bersani, i 44 Comuni del veneziano godranno di certo, e come non mai, di attenzione e centralità. Finalmente.

VOGLIAMO UN NUOVO GOVERNO DEL TERRITORIO.

Il segno più evidente dell’importanza che ha la nostra realtà è arrivato con l’istituzione delle Città Metropolitane. Siamo infatti tra le 10 aree di punta nazionali a cui è stato riconosciuto questo particolare assetto di governo locale. Nei primi mesi di attività i rappresentanti veneziani del Pd chiederanno la rapida entrata in funzione della Città Metropolitana di Venezia, cui attribuire funzioni e poteri, dalla pianificazione urbanistica alla gestione dei servizi pubblici e della mobilità, alle infrastrutture, il tutto guardando al coinvolgimento dell’area padovana e valorizzando le identità territoriali del Veneto Orientale, della Riviera del Brenta, del Miranese e dell’area sud.Contemporaneamente vogliamo che il percorso di cambiamento nel modo di amministrare il territorio preveda la revisione del Patto di Stabilità per i nostri Comuni, liberando risorse a beneficio in primo luogo di scuole, tutela del suolo, servizi di trasporto pubblico locale, manutenzione di impianti sportivi e piste ciclabili.

LAVORO, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ CONTRO LA CRISI.

Nel solo 2012 le crisi aziendali in provincia di Venezia sono state 212 ed hanno coinvolto oltre 6.000 lavoratori. Per invertire questa tendenza proporremo l’approvazione di provvedimenti di facilitazione per chi vuole investire sull’area strategica di Porto Marghera e delle altre importanti realtà industriali territoriali, va messa la

parola fine alla stagione delle dismissioni e degli abbandoni, privilegiando progetti di innovazione industriale e di compatibilità ambientale. Alla parola crescita vogliamo sempre legare la parola sostenibilità. Occorre tutelare i livelli occupazionali dando sostegni concreti anche alle piccole e medie imprese artigianali, commerciali, agricole e della cooperazione e agevolazioni per l’ingresso nel mondo del lavoro di donne e giovani.

TRASPORTI. DALLA PARTE DEGLI UTENTI E DELL’ECONOMIA.

L’obiettivo cui puntare è di rafforzare le reti infrastrutturali per il trasporto di persone e merci, a beneficio dell’utenza e della nostra economia. Questo favorendo gli interventi di interconnessione tra porto, ferrovia ed aeroporto. Tra le priorità la realizzazione, condivisa e discussa con i territori, della Tav. Necessari sono quindi il completamento della metropolitana regionale di superficie e la realizzazione della terza corsia dell’autostrada A4. Sul fronte del trasporto pubblico bisogna accorpare le aziende locali, potenziare le sinergie per dare servizi migliori, introdurre il biglietto unico integrato. Per una mobilità moderna ed efficiente che insieme alle infrastrutture necessarie garantisca ogni giorno il diritto alla mobilità per studenti e lavoratori.

SANITÀ E SOCIALE PER NON LASCIARE NESSUNO DA SOLO.

Le politiche di welfare devono essere considerate politiche effettive di investimento. Ci impegneremo perché siano fissati i livelli essenziali di assistenza sociale. È necessario aggiornare la legge 381 sulla cooperazione sociale (sono ca. 5000 i lavoratori in questo settore nella nostra provincia). Prioritario sarà il rifinanziamento dei fondi per le politiche sociali e per la non autosufficienza, dando ruolo e peso ai Comuni. E’ necessario porre termine al definanziamento del Fondo Sanitario nazionale. Contro la logica dei tagli lineari vanno valorizzate le Aziende Socio-Sanitarie sottofinanziate (come le ULSS 10, 13 e 14) e tutelate le specificità, come nel caso veneziano. Va riattivato il finanziamento per gli investimenti nelle infrastrutture ospedaliere per realizzare l’ammodernamento degli ospedali della provincia, la realizzazione delle strutture territoriali.

COSTRUIAMO INSIEME UN

PAESE PER DONNE.

Un impegno particolare sarà quello contro la violenza alle donne. Primo obiettivo in questo senso sarà l’approvazione della Convenzione di Istanbul, che prevede misure di prevenzione, di tutela giudiziaria, di sostegno alle donne vittime di violenza. Vanno create misure specifiche per il contrasto alla violenza sulle donne attraverso il sostegno dei centri antiviolenza, la formazione degli operatori, la creazione di campagne di prevenzione e sensibilizzazione. Inoltre vanno rafforzate anche sul nostro territorio le reti dei consultori familiari, per dare piena attuazione alle Legge 194. Vanno avviate iniziative con le imprese locali per incentivare l’occupazione femminile.

I SAPERI E LA CULTURA.

Va riportata al centro e riempita di risorse concrete l’autonomia delle Scuole. È necessario garantire maggiore relazione tra il sistema dell’istruzionee il mondo economico locale, soprattutto con le Piccole e Medie Imprese e con la filiera turistica provinciale. Occorre favorire il coordinamento dei poli universitari metropolitani per creare un’offerta universitaria di eccellenza in grado di dialogare con le imprese regionali e nazionali. Serve uno sforzo per la diffusione dei servizi per la prima infanzia, che costituiscono una leva straordinaria per sviluppare l’occupazione femminile. Sono 19.600 gli occupati della nostra provincianelle filiere produttive culturali. Dare certezza di risorse alle realtà come le Fondazioni lirico-sinfoniche, quelle musicali e teatrali del territorio provinciale. Occorre una nuova Legge che incentivi la defiscalizzazione delle imprese che investono nelle filiere culturali locali. Serve un progetto unitario di promozione del territorio veneziano, che tenga insieme il capitale storico dei territori, la filiera agroalimentare, il patrimonio ambientale della Laguna di Venezia. Turismo e cultura sono due “industrie” straordinarie per lo sviluppo economico della nostra provincia, da integrare con politiche incisive. È necessario promuovere le spiagge della nostra provincia e tutelare e valorizzare lo straordinario patrimonio storico, artistico e monumentale del centro storico di Venezia.

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Insieme per la cittàmetropolitana di Venezia

Per una politica sobria,onesta, autorevole.

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mpi

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e

Committente responsabile Giampietro Marchese

DIAMO FORZA ALLE NOSTRE POTENZIALITÀ.

Il nostro è un territorio ricco di potenzialità. I prossimi anni saranno quelli decisivi per far fruttare la grande miniera di risorse che abbiamo a disposizione, dando così all’intera area veneziana maggior forza, strumenti di governo e di finanza più efficaci,come una nuova Legge Speciale, ed un ruolo di importanza strategica nel processo di rilancio del nostro Paese. È questo lo spirito con il quale i parlamentari veneziani del Pd svolgeranno il loro lavoro nella prossima legislatura. Nell’azione di governo dei democratici guidati da Pier Luigi Bersani, i 44 Comuni del veneziano godranno di certo, e come non mai, di attenzione e centralità. Finalmente.

VOGLIAMO UN NUOVO GOVERNO DEL TERRITORIO.

Il segno più evidente dell’importanza che ha la nostra realtà è arrivato con l’istituzione delle Città Metropolitane. Siamo infatti tra le 10 aree di punta nazionali a cui è stato riconosciuto questo particolare assetto di governo locale. Nei primi mesi di attività i rappresentanti veneziani del Pd chiederanno la rapida entrata in funzione della Città Metropolitana di Venezia, cui attribuire funzioni e poteri, dalla pianificazione urbanistica alla gestione dei servizi pubblici e della mobilità, alle infrastrutture, il tutto guardando al coinvolgimento dell’area padovana e valorizzando le identità territoriali del Veneto Orientale, della Riviera del Brenta, del Miranese e dell’area sud.Contemporaneamente vogliamo che il percorso di cambiamento nel modo di amministrare il territorio preveda la revisione del Patto di Stabilità per i nostri Comuni, liberando risorse a beneficio in primo luogo di scuole, tutela del suolo, servizi di trasporto pubblico locale, manutenzione di impianti sportivi e piste ciclabili.

LAVORO, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ CONTRO LA CRISI.

Nel solo 2012 le crisi aziendali in provincia di Venezia sono state 212 ed hanno coinvolto oltre 6.000 lavoratori. Per invertire questa tendenza proporremo l’approvazione di provvedimenti di facilitazione per chi vuole investire sull’area strategica di Porto Marghera e delle altre importanti realtà industriali territoriali, va messa la

parola fine alla stagione delle dismissioni e degli abbandoni, privilegiando progetti di innovazione industriale e di compatibilità ambientale. Alla parola crescita vogliamo sempre legare la parola sostenibilità. Occorre tutelare i livelli occupazionali dando sostegni concreti anche alle piccole e medie imprese artigianali, commerciali, agricole e della cooperazione e agevolazioni per l’ingresso nel mondo del lavoro di donne e giovani.

TRASPORTI. DALLA PARTE DEGLI UTENTI E DELL’ECONOMIA.

L’obiettivo cui puntare è di rafforzare le reti infrastrutturali per il trasporto di persone e merci, a beneficio dell’utenza e della nostra economia. Questo favorendo gli interventi di interconnessione tra porto, ferrovia ed aeroporto. Tra le priorità la realizzazione, condivisa e discussa con i territori, della Tav. Necessari sono quindi il completamento della metropolitana regionale di superficie e la realizzazione della terza corsia dell’autostrada A4. Sul fronte del trasporto pubblico bisogna accorpare le aziende locali, potenziare le sinergie per dare servizi migliori, introdurre il biglietto unico integrato. Per una mobilità moderna ed efficiente che insieme alle infrastrutture necessarie garantisca ogni giorno il diritto alla mobilità per studenti e lavoratori.

SANITÀ E SOCIALE PER NON LASCIARE NESSUNO DA SOLO.

Le politiche di welfare devono essere considerate politiche effettive di investimento. Ci impegneremo perché siano fissati i livelli essenziali di assistenza sociale. È necessario aggiornare la legge 381 sulla cooperazione sociale (sono ca. 5000 i lavoratori in questo settore nella nostra provincia). Prioritario sarà il rifinanziamento dei fondi per le politiche sociali e per la non autosufficienza, dando ruolo e peso ai Comuni. E’ necessario porre termine al definanziamento del Fondo Sanitario nazionale. Contro la logica dei tagli lineari vanno valorizzate le Aziende Socio-Sanitarie sottofinanziate (come le ULSS 10, 13 e 14) e tutelate le specificità, come nel caso veneziano. Va riattivato il finanziamento per gli investimenti nelle infrastrutture ospedaliere per realizzare l’ammodernamento degli ospedali della provincia, la realizzazione delle strutture territoriali.

COSTRUIAMO INSIEME UN

PAESE PER DONNE.

Un impegno particolare sarà quello contro la violenza alle donne. Primo obiettivo in questo senso sarà l’approvazione della Convenzione di Istanbul, che prevede misure di prevenzione, di tutela giudiziaria, di sostegno alle donne vittime di violenza. Vanno create misure specifiche per il contrasto alla violenza sulle donne attraverso il sostegno dei centri antiviolenza, la formazione degli operatori, la creazione di campagne di prevenzione e sensibilizzazione. Inoltre vanno rafforzate anche sul nostro territorio le reti dei consultori familiari, per dare piena attuazione alle Legge 194. Vanno avviate iniziative con le imprese locali per incentivare l’occupazione femminile.

I SAPERI E LA CULTURA.

Va riportata al centro e riempita di risorse concrete l’autonomia delle Scuole. È necessario garantire maggiore relazione tra il sistema dell’istruzionee il mondo economico locale, soprattutto con le Piccole e Medie Imprese e con la filiera turistica provinciale. Occorre favorire il coordinamento dei poli universitari metropolitani per creare un’offerta universitaria di eccellenza in grado di dialogare con le imprese regionali e nazionali. Serve uno sforzo per la diffusione dei servizi per la prima infanzia, che costituiscono una leva straordinaria per sviluppare l’occupazione femminile. Sono 19.600 gli occupati della nostra provincianelle filiere produttive culturali. Dare certezza di risorse alle realtà come le Fondazioni lirico-sinfoniche, quelle musicali e teatrali del territorio provinciale. Occorre una nuova Legge che incentivi la defiscalizzazione delle imprese che investono nelle filiere culturali locali. Serve un progetto unitario di promozione del territorio veneziano, che tenga insieme il capitale storico dei territori, la filiera agroalimentare, il patrimonio ambientale della Laguna di Venezia. Turismo e cultura sono due “industrie” straordinarie per lo sviluppo economico della nostra provincia, da integrare con politiche incisive. È necessario promuovere le spiagge della nostra provincia e tutelare e valorizzare lo straordinario patrimonio storico, artistico e monumentale del centro storico di Venezia.

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Cavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia Regione

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

è un marchio registrato di proprietà della GIVE EMOTIONS Srl

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 30 gennaio 2013Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

elezioni politiche

pag. 8

Bergantin, Fabian e Piazzon coordinatori del Pd locale

sociale

pag. 10

Avis, cinque borse di studio agli studenti dell’Ipsia

sport locale

pag. 13

Tre medaglie per lo Shotokan

Clicca su Scarica giornali, scegli l’edizione che ti interessa e sfogliala conLa Piazza la leggi anche sul web aggiornata con le ultime news!

www.lapiazzaweb.it

VeneziaPadovaRovigo Treviso

occupazione

pagg. 24-25

Il lavoro siconferma un nodo critico da sciogliere

economia

pag. 28

Maggiore potere d’acquisto per far ripartire i consumi

arte

pag. 30

Intervista a Piero Slongo, esordiente a 80 anni

occupazione

pag. 16

Aree ricche ko, debole ripresa

ambiente

pag. 17

Tornano i cormorani e gli aironi in laguna

personaggio

pag. 20

Mimmo Arena, una vita ad alta quota

Turismo sostenibiledall’austria a venezia:

ciclovia dell’amicizia

Lo scorso 30 gennaio la Provincia di Venezia

ha rinnovato il contratto di partenariato e la proposta del progetto “Ciclovia dell’a-

micizia - Da Monaco di Baviera a Venezia per lo sviluppo del cicloturismo e la

valorizzazione dei territori transfrontalieri” nell’ambito del programma europeo Inter-

reg IV Italia/Austria. Il progetto prevede la promozione di un percorso ciclabile che

dall’Austria conduce a Venezia. Insieme alla Provincia di Venezia, parteci-pano come partner la Provincia di Belluno (capofila), la Comunità Comprensoriale Valle Isarco di Bressanone, la Provincia

di Treviso e, soci sostenitori, il Consorzio turistico Achensee, il Consorzio turistico

Munchen Oberbyern e il Gect Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino. Il progetto

intende promuovere la realizzazione di una ciclovia che connetta i percorsi ciclabili

di Alto Adige e Veneto in sinergia con l’analogo progetto presentato da Austria e

Germania.

Viabilità provincialesottopassi e rotatorie saranno numerati

Il Servizio Manutenzione e Sviluppo del sistema viabilistico della Provincia ha programmato per il 2013 la numerazione di tutte le rotatorie e dei sottopassi con l’installazione di segnali verticali. Questo per il fatto che gli addetti ai servizi di pronto intervento (Protezione civile, Suem, Vigili del fuoco) e del servizio di reperibilità, hanno manifestato difficoltà nell’individuare con le intersezioni in cui sono avvenuti incidenti, o a segnalare eventuali situazioni di pericolo agli enti gestori delle strade; ciò a causa anche del rilevante numero di rotatorie e di sottopassi gestiti da diversi enti. Saranno così identificate le rotatorie e i sottopassi di competenza.

Noalela casa di riposo sarà inaugurata a giugno

La data è fissata. Sarà sabato 8 giugno 2013 il giorno della nuova casa di ripo-so di Noale, mentre fra un paio di mesi inizierà il trasloco degli anziani all’interno della struttura. Queste le tappe dei pros-simi mesi per la struttura di via De Pol, dopo che la scorsa settimana gli uffici co-munali hanno contattato il segretario del vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin, per la conferma della sua presenza al taglio del nastro.

Sicurezza e ruolo

delle Polizie locali e

provinciali. Lo scorso

25 gennaio si è tenuta una tavola rotonda sul tema, un’iniziativa promossa dalla

Polizia provinciale, con la collaborazione del comando di polizia locale di Venezia. Si è parlato di sicurezza dei cittadini e dei ter-

ritori, di potenziamento e valorizzazione delle polizie locali. Una giornata formativa

utile agli addetti ai lavori ma anche per gli amministratori interessati ad approfondire i temi della sicurezza e della qualità della

vita urbana.

Sicurezza e territorioconvegno di polizia locale e provinciale

EDITORIALE

L’aspirazione di diventare un paese normale Il tempo di trovare una classe dirigente in grado di traghettarci oltre vent’anni d’inedia e il salto dalla seconda alla terza repubblica sembrava bell’e

fatto. L’Italia aveva dato prova di poter accettare anche la stagione dell’austerity, pur di diventare normale. Pensioni, lavoro, Imu. Un dolore dietro l’altro ma avanti, pur di essere fi nalmente come gli altri. Basta con le promesse, i proclami, i contratti con gli italiani. No, no basta, non ci saremmo più cascati. Anzi fosse la politica a darsi una regolata: troppi scandali, troppi ladri, in troppi sia alla Camera che al Senato. Con le elezioni politiche tutto sarebbe cambiato. Questa sarebbe dovuta essere la campagna elettorale all’insegna del nuovo corso dell’Italia, la nuova stagione della politica. La crisi, lo imponeva. Si sarebbe dovuto parlare del domani, delle nuove pieghe da dare all’economia, delle speranze per i giovani: il lavoro, la scuola, i servizi. Il momento storico lo richiedeva. Invece, la politica non ce l’ha fatta a resistere e forse nemmeno gli italiani. Dopo appena un mese dall’apertura della sfi da per il governo del Paese la tentazione di promettere quattro milioni di posti di lavoro è stata troppo forte, come pure il desiderio di togliere l’Imu dopo che già l’abolizione dell’Ici i era stata una vera e propria catastrofe per comuni, rimasti senza risorse per gli scuolabus, polizia locale, asili e scuole elementari. Diffi cile anche non lasciarsi andare al bisogno fi siologico dei condoni. E il reddito di cittadinanza? Che dire del reddito di cittadinanza. Meravigliosa l’ipotesi che per tutti coloro che hanno perso il posto di lavoro a fi ne mese ci sia un assegno da mille euro ad aspettarli, se non fosse che siamo in Italia e sai quanti oggi lavorano per uno stipendio con un importo che vale molto meno? E sai quanti davanti ad un prospettiva del genere prenderebbero in seria considerazione l’ipotesi di diventare disoccupati a tempo indeterminato? E poi va a dimostrare che non ne hanno diritto. Dovremmo essere in un paese normale per poterlo fare. Cioè servirebbe una burocrazia che funziona, dei funzionari che si fanno rispettare, enti e uffi ci gestiti in modo ineccepibile ma siamo l’Italia, il Made in Italy, e sono cinquant’anni che parliamo di cultura, di patrimonio artistico di turismo come settori strategici per il rilancio dell’occupazione e dell’economia. Peccato non sentirne mai parlare durante le campagne elettorali, forse perchè riesce più facile convincerci che è possibile ridurre le tasse.

segue da pag. 1

di Mauro Gambin

Il tempo di trovare una classe dirigente in grado di traghettarci oltre vent’anni d’inedia e il salto dalla seconda alla terza repubblica sembrava bell’e

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4 Argomento del mese44 Argomento del mese

vademecum

Come si vota

Elezioni politiche, si vota domenica 24 febbraio, dalle 8 alle 22, e lunedì 25 dalle 7 alle 15. Possono votare per l’elezione della Camera dei Deputati gli elettori che hanno compiuto 18

anni, mentre per il Senato della Repubblica gli aventi diritto al voto che hanno compiuto 25 anni entro il primo giorno della votazione

(il 24 febbraio). Sia per l’elezione della Camera dei deputati che per quella del Sena-to della Repubblica l’elettore esprime la propria preferenza tracciando un solo segno sul simbolo della lista prescelta. Anche nel caso di liste collegate in coalizione, il se-gno va sempre posto sul contrassegno della lista che si vuole votare e non sull’intera coalizione. Non è possibile esprimere un “voto di preferenza”: la lista di candidati è, infatti, “bloccata”, i nomi sono presentati seguendo un ordine prestabilito al momento del deposito della lista stessa, che non è presente sulla scheda elettorale. I parlamentari risulteranno eletti in base al medesimo ordine, a seconda dei seggi ottenuti dal rispettivo partito. Per la Camera il premio di maggioranza del 55 per cento viene assegnato su base nazionale. Diversamente la legge elettorale attuale prevede per il Senato un premio di maggioranza sempre del 55 per cento dei seggi ma calcolato regione per regione. Poichè il numero dei seggi è proporzionale a quello degli abitanti, di conseguenza il premio di maggioranza acquista maggior peso nelle regioni più grandi. In Lombardia dunque si assegnano 49 seggi, in Veneto 24, in Campania 29 in Sicilia 25.

Da anni laboratorio politico sotto osservazione nazio-nale, il Veneto in questa tornata elettorale del 24-25 febbraio si trova sotto la lente di ingrandimento, in-

sieme a Lombardia, Campania e Sicilia, a causa del peso determinante del risultato che uscirà dalle urne venete ai fi ni della stabilità di governo.

Il Veneto infatti è una di quelle regioni che “pesano”, con il sistema elettorale del Porcellum, nell’assegnazione dei seggi in Senato. Non quanto la Lombardia, defi nita l’Ohio di casa nostra per l’apporto decisivo che può portare con il suo premio di maggioranza alla coalizione vincente, ma comun-que il suo contributo non è per nulla trascurabile.

Un interesse, del resto, manifestato nel corso della cam-pagna elettorale da partiti e coalizioni che hanno monitorato con attenzione l’andamento e l’evoluzione giornaliera di sondaggi e previsioni sulle intenzioni di voto dei potenziali 4 milioni di elettori di casa nostra.

La sfi da tra Bersani (centrosinistra), Berlusconi (centro-destra) e Monti passa anche per il Veneto dunque, frequen-tatissimo fi n dalle prime settimane di campagna elettorale dai big nazionali, affi ancati da quelli locali in corsa. In tutto

in Veneto i candidati sono 1600 distribuiti in 75 liste (altre 10 erano da valutare), si contendono 24 seggi al Senato e 51 alla Camera.

Il lavoro e le tasse: sono tutti economici i temi clou che hanno ispirato anche da noi gli interventi dei politici in tour, chiamati a Nordest a convincere una platea di elettori piut-tosto critica e distaccata. In particolare il mondo produttivo della piccola e media impresa, che nel Veneto rappresenta il tessuto portante, provata dalla recessione ha manifestato segni di insofferenza e di sfi ducia verso i partiti e la poli-tica accusata di scarso pragmatismo, mancanza di visione strategica e di moralità. Si aspettavano di capire come far ripartire l’economia e con essa la locomotiva del Nordest, dopo la crisi ancora più sofferente a causa del frazionamento in tanti piccoli distretti produttivi di fronte alla irrisolta sfi da della globalizzazione.

Le facce nuove messe in campo, in ambito della pro-messa di rinnovamento fatta un po’ da tutti i partiti alla vigilia della campagna elettorale, non sembrano suffi cienti a rimuovere i dubbi e lo scoramento. Anche perché poi non sono molte.

Il Pdl, che insieme alla Lega secondo le previsioni dovreb-be riuscire a “mantenere” il suo primato in Veneto, schiera i suoi pezzi migliori e, per questo, volti già consolidati e noti.

La Lega Nord, che con queste elezioni si conta dopo le recenti vicissitudini che l’hanno portata al nuovo corso, quel-lo 2.0, presenta il maggior sforzo di discontinuità col recente passato, imposto non senza tensioni interne dal segretario Flavio Tosi. Il sindaco di Verona ha quindi lasciato a casa per lo più i veterani - avvicinabili alla precedente gestione bossiana del partito - per fare spazio ai “suoi”.

Il Partito democratico insieme con Sel, che non demor-dono e che fi no all’ultimo continuano a credere possibile anche in Veneto il sorpasso dopo un ventennio di dominio del centrodestra, si sono affi dati alle primarie per la compi-lazione delle liste.

Monti ha invece optato in Veneto per le eccellenze di spicco in ambito scientifi co ed economico.

Puntano, con fondate aspettative, ad intercettare anche in Veneto le preferenze dei delusi dai partiti tradizionali il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, Fare per fermare il decli-no di Oscar Giannino e Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia.

di Giovanni Giovetti

Le nuove facce della politica

non rimuovono dubbi

e scoramento

Attese risposte per far ripartire

la locomotiva del Nord Est dopo

la recessione

ELEZIONI POLITICHEAppuntamento con il voto

i prossimi 24 e 25 febbraio. In Veneto sono 4 milioni gli

elettori. Lente d’ingrandimento puntata sulla nostra regione,

il risultato che uscirà dalle urne potrebbe concorrere

in maniera determinante a garantire la governabilità in Senato. Lavoro e tasse

i temi più “battuti” in campagna elettorale Il Veneto verso le elezioni fra previsioni e sfi de

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555Argomento del mese

Tutte le promesse per alleggerire il fi sco

Dall’Imu alle aliquote sui redditi “Le nostre tasserestino in Veneto”Candidati convinti Meno tasse per i veneti, più risorse al Veneto. In campagna elettorale, si sa, le

promesse fi occano generose e la riduzione della pressione fi scale è sempre un cavallo di battaglia al quale nessuno schieramento vuole rinunciare, pur

con i dovuti distinguo. Ma mai come in questa tornata elettorale si è parlato tanto di tasse e tributi, soprattutto a Nordest, dove per tessuto economico e sociale il gettito è particolarmente elevato e il tema sta a cuore a chiunque. A maggior ragione dopo un anno durante il quale famiglie e imprese sono state spremute per bene, con la prospettiva di continuare su questa china anche nei prossimi mesi. A meno che i vincitori non tengano fede a ciò che hanno promesso con gran fragore in queste settimane. Il governatore del Veneto Luca Zaia dall’accordo Lega - Pdl, fatto digerire non senza qualche diffi coltà alla base, si aspetta che “il 75 per cento dei soldi pagati dai veneti resti nella nostra regione”, perché, aggiunge, è stanco di vedere “anche quest’anno 18 miliardi di tasse dei veneti resteranno dirigersi verso Roma per non tornare mai più nei nostri territori”. Piatto forte del Pdl è la “proposta choc” della restituzione dell’Imu 2012, oltre all’azzeramento dell’aliquota per la prima casa. Per il veneziano Renato Brunetta, che prospetta anche due aliquote fi sse dell’Iperf, la promessa di Berlusconi potrà essere mantenuta: “I 4 miliardi di restituzione dell’Imu diventano consumi immediatamente, - spiega l’ex ministro dell’economia - a cui si aggiungono altri 4 miliardi di euro per la cancellazione strutturale dell’Imu per la prima casa. Sono 8 miliardi di euro, mezzo punto di Pil, è molto probabile che diventino consumi”. In modo particolare in una regione come il Veneto dove le real-tà commerciali e produttive sono preponderanti. Una tesi che il Partito Democratico liquida come pura fantasia, proponendo invece la detrazione di 500 euro per l’Imu sulla prima casa. E poiché in Veneto la stragrande maggioranza dei cittadini possiede la propria abitazione di residenza il risparmio sarebbe concreto, argomenta il senatore veneziano Marco Stradiotto. “E’ ora di smetterla di raccontare balle agli italiani. - afferma riferendosi alla proposta del Pdl - Con la nostra misura l’80% dei proprietari di prima casa saranno esentati da questa tassa. Non si tratta di una generica abolizione, ma di una redistribuzione commisurata alla reale ricchezza. Dall’analisi dei numeri emerge come sia necessario introdurre alcune misure per rendere il sistema fi scale più equilibrato”. Sulle tasse il premier uscente Mario Monti ha scelto come platea proprio il Veneto. Da Padova infatti ha annunciato: “È possibile e necessario avere una gra-duale riduzione dell’Irpef e dell’Irap già dal 2013 e non è necessario avere aumenti dell’Iva”, aggiungendo di non aver mai avuto l’intenzione di applicare la patrimoniale. E proprio dalle piazze piene all’inverosimile di Padova, Mestre, Treviso e Rovigo Bep-pe Grillo ha confermato di voler cancellare l’Imu ed Equitalia e di recuperare risorse mettendo un tetto alle pensioni più alte. Quanto all’Agenzia delle Entrate il fondatore del Movimento 5 Stelle propone un patto: “Serve un fi sco facile e giusto - ha tuonato dal palco - che mi dica con precisione quanto devo pagare senza farmi perdere intere giornate. E poi aboliamo l’Irap, la tassa - rapina sulle imprese”. Ni.St.

di Nicola Stievano

“Quasi 12 mila euro di tasse a testa, dal 1980 più che raddoppiate” L’analisi Dalla Cgia di Mestre previsioni poco confortanti per il 2013

Altro che meno tasse per tutti. Mentre le forze politiche fanno a gara giocando al ribasso sul fi sco alla Cgia di Mestre gli analisti hanno messo in ordine i numeri e le previsioni sono poco confortanti. Secondo le elaborazioni del centro studi nel 2013 la pressione fi scale raggiungerà il record storico del 45,1% del Pil, ben 13,7 punti percentuali in più rispetto al 1980. In termini

assoluti, ciascun italiano (bambini e ultracentenari compresi) verserà quest’anno un carico di imposte, tasse e contributi pari a 11.735 euro. Ben il 125% in piu’ di quanto pagato nel 1980 (5.215 euro pro capite).125%. Il 2013, dunque, si presenta con un “carico” di tasse di 585 euro in più per ciascuna famiglia. Al netto di quanto riusciranno a concretizzare i nuovi governati nei primi mesi di governo, i contribuenti dovranno intanto fare i conti con l’introduzione della Tares sui rifi uti, l’aumento dell’Iva previsto dal primo luglio, il ritocco all’insù dell’Imu sui capannoni (imposta particolarmente dolorosa nel Veneto delle duemila zone produttive su 581 comuni), gli incrementi dei contributi previdenziali degli autonomi e delle addizionali Irpef a livello locale che si tradurranno in 14,7 miliardi di tasse e contributi previdenziali in più rispetto al 2012. “Nonostante la Legge di stabilità abbia alzato le detrazioni Irpef per i fi gli a carico - spiega il segretario Cgia Giuseppe Bortolussi - la pressione fi scale nel 2013 si attesterà, secondo le previsioni del Servizio Studi della Camera e del Senato, al 45,1%”. Un piccolo spazio di manovra comunque ci sarebbe. “Con l’Imu l’Erario ha incassato circa 3-4 miliardi in più rispetto alle previsioni. - aggiunge Bortolussi - Si tratta di risorse suffi cienti per scongiurare l’aumento di un punto dell’ aliquota Iva del 21% previsto a luglio. Inoltre, se si riuscirà ad agire in maniera ancor più incisiva sul taglio alla spesa pubblica improduttiva, sicuramente ci saranno ulteriori risorse per alleggerire il peso fi scale sulle famiglie”. Speriamo.

Il Veneto verso le elezioni fra previsioni e sfi de

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4 Approfondimento

Camera e Senato, il veneziano si pre-para alle elezioni politiche del 24-25 febbraio. Elezioni che stavolta paiono

essere più aperte rispetto al duopolio che fi nora aveva imperversato dagli anni 90 in poi, cioè lo schema centrodestra contro centrosinistra. Ora i soggetti realmente com-petitivi in grado di eleggere rappresentanti in Parlamento paiono anche nel veneziano almeno 6: centrodestra (Pdl, Lega, Fratelli D’Italia, Grande Sud, Destra) centrosini-stra (Pd, Sel Centro Democratico), area centrista con Monti (Scelta Civica,Udc Fli), Rivoluzione Civile con Ingroia (ambientalisti e ex Idv, sinistra radicale), il Movimento 5 Stelle, e Fare per Fermare il Declino con il giornalista Oscar Giannino. Ma andiamo a vedere da vicino i candidati del territorio per coglierne alcune peculiarità. Tre i partiti che hanno scelto i loro rappresentanti con una votazione interna. Votazione che il Pd e Sel hanno chiamato “primarie” e il Movimento

5 Stelle “Parlamentarie”- Metodi di selezio-ne della classe politica ritenuti necessari per ovviare alla stortura del Porcellum (la legge elettorale), che consegna alle segreterie, il potere di decidere chi mettere in lista. Ma partiamo dal centrodestra con il partito di riferimento il Pdl, egemone da anni in Ve-neto. “Stiamo preparando una campagna elettorale molto importante – dice il coor-dinatore Provinciale Mario Dalla Tor (che è all’ottavo posto in lista alla Camera). Ab-biamo presentato candidature molto legate al territorio e siamo sicuri che avremo un risultato oltre le aspettative”. Fra gli altri nomi noti del Pdl nelle liste, il capogruppo in Comune a Venezia Michele Zuin, il consi-gliere provinciale Beniamino Boscolo Capon, il presidente del consiglio Provinciale Marina Balleello, l’ex consigliere comunale a Mira Eugenio Pasqual. La Lega Nord altro grande pilastro di questa alleanza ha presentato in rampa di lancio l’assessore ai lavori pubblici

della provincia Emanuele Prataviera. Per la formazione politica Fratelli D’Italia“ il nuovo partito non stà ne’ con Monti, ne’ con Bersa-ni - spiegano dalla segreteria - ma si colloca all’interno del centrodestra proponendo un modello nuovo, volendo essere l’alternativa al Pdl e la prospettiva del dopo Berlusconi”. Fra i candidati locali, il capolista alla Camera Raffaele Speranzon Nicola Boscolo Pecchie di Chioggia. Sempre del veneziano Matteo De Marchi e Armando Tiozzo Campanaro. Nel campo del centrosinistra soprattutto nel Pd, tanti i candidati del territorio conosciuti. “Le primarie del nostro partito hanno indi-viduato tantissimi candidati locali- spiega il segretario provinciale Michele Mognato (secondo in lista nella circoscrizione Veneto 2). Stavolta l’aria sta cambiando, possiamo davvero vincere qui in Veneto”. Fra i vene-ziani in lista Felice Casson, senatore uscente, e numero due in lista al Senato. Poi Marco Stradiotto (ex sindaco di Martellago), i par-

lamentari uscenti Rodolfo Viola, Delia Murer. Jacopo Molina, Stefania Busatta e Francesca Zottis, Elisabetta Populin, il candidato dei giovani Pd di Venezia Marco Rizzetto. Anche per Sel tanti candidati locali. “Abbiamo pun-tato su giovani e donne – spiega il segreta-rio provinciale Stefano Lorenzin – per dare il segnale di una società che vuole cambiare”. Nel Movimento 5 Stelle che è andato alle “parlamentarie” primarie sul web, Arianna Spessotto di San Donà e Marco Da Villa di Mestre sono i primi due della lista per la Ca-mera Veneto 2 (Venezia, Treviso, Belluno). Per sostenerli a Marghera è arrivato diretta-mente la guida del Movimento Beppe Grillo. Sul versante centrista, cioè l’area in soste-gno di Mario Monti è stata fatta una lista unica al Senato fra Fli Scelta Civica e Udc. Mentre alla Camera solo Fli e Scelta civi-ca hanno messo propri candidati territoriali. Tanti gli imprenditori e i professionisti. Fra i nomi noti l’avvocato di Dolo Paolo Vannini.

4 su 10 candidati Fli sono donne. Agguerrita anche la formazione di “Rivoluzione Civile” di Antonio Ingroia. Fra i nomi noti in lista nel veneziano Franca Marcomin ostetrica e storica esponente femminista; Pierpaola Bortolami scultrice e ambientalista; Cosetta Sartori; Marcello Albanello, esperto sicurez-za sul lavoro; Alfonso Delfi no brigadiere della Guardia di Finanza e consigliere comunale a Spinea; Giampietro Francescon, ex presiden-te della Municipalità di Mestre, Stefano Leo-ni, ex presidente del Wwf. Nel novero delle liste che si presenteranno al voto non manca “Fare per fermare il Declino” capeggiata dal giornalista e polemista Oscar Giannino, gui-data nel veneziano da Alessandro De Nicola, docente di diritto commerciale e cofondatore del movimento. Fra i nomi noti del partito in lista a Venezia, l’imprenditore Michele Boldrin e tra gli altri, l’avvocato Roberto Pea e il coordinatore della Riviera del Brenta del partito Luca Galante (originario di Pianiga).

In lista tanti nomi noti, ma anche tanti giovani e donne. L’offerta politica stavolta è diversifi cata, si va oltre il duopolio centrosinistra-centrodestra

Politica I partiti si preparano con candidature locali alle elezioni del 24-25 febbraio

Parlamento, la carica dei veneziani

di Alessandro Abbadir

In queste settimane sono in distribuzione nel Comune di Venezia e nei comuni della provincia di Venezia, le tessere

elettorali per le persone che sono immi-grate, che hanno acquisito il diritto al voto (cittadinanza) e per i diciottenni che hanno diritto di voto. Gli incaricati. In caso di man-cata notifi ca della tessera, l’elettore può ritirarla presso la Delegazione Anagrafi ca della propria zona di residenza: dal 19 al 23 febbraio con orario 8.45-19 E ancora il 24 febbraio dalle 8 alle 22 e il 25 febbraio dalle 7 alle 15. Sono invece recapitate per posta le etichette da applicare sulle tessere degli elettori già iscritti, che hanno variato la loro residenza all’interno del Comune di Venezia, o che hanno visto cambiare le sedi dei seggi. In caso di tessera smarrita o deteriorata, occorre rivolgersi all’Uffi cio Elettorale (Viale Ancona n. 41, Mestre) per chiedere il duplicato del documento sotto-scrivendo l’apposita dichiarazione di smar-rimento. Stessa procedura anche i comuni di Mira, Dolo, Cavarzere, Chioggia, Mirano, Spinea Noale, Scorzè, San Donà Jesolo,

Portogruaro, tanto per citare i più popolosi della provincia. Si potrà avere una tessera nuova di zecca, facendo una semplice visi-ta all’uffi cio elettorale del Comune che ha informato i cittadini, anche con appositi manifesti, della procedura da seguire. Nella tessera consegnata agli elettori ancora nel 2001, infatti, c’era posto per 18 timbri che attestavano la partecipazione ad altrettante tornate elettorali. I primi votanti in diversi comuni della provincia a causa dei numerosi referendum o caduta anticipata delle giunte comunali hanno esaurito i 18 timbri alle ul-time elezioni comunali Per avere la nuova tessera, comunque, basta recarsi all’uffi cio elettorale del comune di competenza, pre-feribilmente portandosi dietro quella vecchia che potrà essere riconsegnata all’uffi cio, o mostrata o anche solo dichiarata esaurita (a tutela della propria privacy). Negli ultimi due casi l’elettore fi rmerà una dichiarazione che resterà agli atti e, comunque, a tutti ver-rà rilasciata la tessera nuova, con la quale potranno recarsi al seggio per votare

TESSERE ELETTORALI: INDICAZIONI NEI COMuNI

A.A.

6 Approfondimento66 Approfondimento

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concreti e vicini al territorioLe mie convinzioni:

1) Fine della politica nazionale fatta solo dai soliti noti, centralisti di Roma, spazio anche a chi ha ben amministrato a livello locale

2) Portare a Roma le istanze che si raccolgono dall’ascolto e dal confronto diretto con i cittadini. Ho maturato questa convinzione tanti anni fa nella mia esperienza di Sindaco. Oggi è rafforzata nel mio ruolo di Vice-Presidente della Provincia di Venezia e di Assessore provinciale all’Urbanistica

3) Parlamento e politica nazionale funzionano meglio solo se nei palazzi romani ci vanno persone concrete, sempre in contatto con le esigenze del loro territorio

I nostri impegni:

1) Far ripartire il paese: meno sprechi pubblici, meno burocrazia inutile, meno lacci e laccioli alle nostre imprese

2) Difendere gli interessi nazionali: l’Europa è il nostro destino,ma non al prezzo di posizioni troppo riverenti

3) Calo della disoccupazione e ripresa economica sono due facce di una stessa medaglia. Si raggiungono solo liberandole energie del paese dalla montagna di tasse, adempimenti burocratici e costi inutili

24 - 25 FEBBRAIO 2013 ELEZIONE POLITICHE SENATO DELLA REPUBBLICA

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Mario Dalla Tor un uomo concreto, vicino alla gente,è nella lista PDLper il Senato

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Messaggio elettorale

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8 Cavarzere88 Cavarzere

Sembra essere unanime da parte dell’opposizio-ne la contrarietà rispetto alla concentrazione nelle mani di Fabrizio Bergantin delle cariche

di presidente del Cda dell’Ipab “A. Danielato” e di consigliere comunale nelle fila del Partito democrati-co. I primi ad aver sollevato la questione sono stati gli esponenti di Uniti per Cavarzere, la nuova realtà politica nata a dicembre, che riunisce esponenti di vari schieramenti, critici nei confronti dell’operato dell’amministrazione Tommasi. Ai primi di gennaio il gruppo aveva divulgato un volantino nel quale chiedeva al sindaco le ragioni per cui a Cavarzere non venisse applicato il decreto che, stando a Uniti per Cavarzere, ritiene incompatibile la carica di con-sigliere comunale e quella di amministratore di ente soggetto a vigilanza del Comune.

“Fabrizio Bergantin, eletto consigliere comu-nale e nominato dal sindaco presidente dell’Ipab, continua a esercitare le due cariche – così si legge nel volantino di Uniti – diviene quindi controllore e controllato, nonostante ciò sia contro le norme, ci chiediamo perché fino ad oggi né sindaco né segre-tario comunale, garanti della legalità, non abbiano provveduto a far rispettare la legge”.

Parla invece di “presunta incompatibilità” il ca-pogruppo del Popolo della libertà Pier Luigi Parisotto, il quale ha affermato che non esiste nessuna norma che vieti a Bergantin di detenere entrambe le cari-che. “Dopo ripetuti attacchi pubblici – così Parisotto – è sceso in campo il sindaco Tommasi, che meglio avrebbe fatto a tacere. Si tratta di un problema di op-portunità politica e non di incompatibilità normativa,

ossia molto meglio farebbe il presidente Bergantin a scegliere di dedicarsi unicamente e interamente alla gestione della casa di riposo, visti i ritardi accumulati e che anche il 2012 è passato inutilmente senza produrre nessun effetto benefico per l’ente”.

Una voce critica nei confronti dell’operato dell’amministrazione Tommasi si leva anche dal con-sigliere provinciale della Lega Nord Michael Valerio, il

quale non tralascia di soffermarsi sulla questio-ne Bergantin.

“Quella del sindaco Tommasi – sostiene Valerio – è una maggioranza segnata dalla mancanza di eti-ca politica, in quanto consiglieri ricoprono anche gli incarichi di presidenti di enti di notevole importanza come l’Ipab”.

di Nicla Sguotti

Presidente dell’Ipab e consigliere comunale Le opposizioni ritornano all’attacco

Doppia carica di Bergantin, inaccettabile

L’Ipab Danielato, nella foto piccola Fabrizio Bergantin

Uniti per Cavarzere, Parisotto (Pdl) e Valerio (Lega) tornano a sollevare la questione. La doppia carica:incompatibile o inopportuna

Il caso

È arrivata con un comunicato stampa della segreteria provinciale del Partito democra-tico la notizia relativa a quello che appare

come un commissariamento della sezione de-mocratica cavarzerana.

La nota, sottoscritta dal segretario provincia-le Michele Mognato e dal responsabile organiz-zativo Claudio Bertolin, dà comunicazione della nomina di Giuseppe Bergantin a coordinatore della campagna elettorale per il Pd a Cavarzere.

Lo stesso comunicato annuncia anche che Bergantin, con un passato da funzionario Actv, in questo impegno sarà affiancato da Elisa Fa-

bian e da Otello Piazzon. Quest’ultimo fino a qualche mese era il

vicesindaco di Cavarzere, poi estromesso dalla Giunta Tommasi, non senza contrasti interni al suo stesso partito, insieme all’altro assessore del Pd Ezio Bettinelli.

Mognato e Bertolin rendono inoltre noto che la decisione di affidare a Bergantin, Fabian e Piazzon il coordinamento della campagna elettorale è stata assunta il 30 gennaio dall’as-semblea del Pd a Cavarzere, alla presenza del segretario provinciale e del responsabile dell’or-ganizzazione.

“Tutto il Pd a Cavarzere sarà impegnato nel costruire iniziative, confronti e quel che è neces-sario per ascoltare i cittadini e le forze sociali, a presentare le nostre proposte per l’Italia giusta e vincere le elezioni – concludono i due espo-nenti del Pd provinciale – a Mauro Contadin, che aveva già espresso la sua disponibilità a non ricoprire più la carica di segretario di circolo, va tutto il nostro apprezzamento per il difficile lavoro svolto in questi anni”.

neWs La segreteria provinciale decide all’assemblea del partito a Cavarzere. Affiancato da Elisa Fabian e Otello Piazzongiuseppe bergantin coordinatore della campagna elettorale per il pd

N.S.

Mauro Contadin, segretario uscente del circolo cavarzerano

Il sindaco Henri Tommasi (in foto) respinge al mittente le critiche, giunte dall’opposizio-

ne, sulla presunta incompatibilità tra la carica di presidente del Cda dell’Ipab “A. Danielato” e quella di consigliere comunale, che oggi ricopre Fabrizio Bergantin.

Il primo cittadino si dice sorpre-so in quanto la normativa vigente stabilisce che oggi, diversamente dal passato, non è causa di incompatibilità per i consiglieri comunali e provinciali qualunque relazione di vigilanza intercorrente tra l’ente locale di apparte-nenza e l’ente, istituto o azienda controllato in cui il medesimo consigliere ricopra la carica di amministratore o sia dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento. Tale relazione di vigilanza, per rilevare quale causa di incompatibilità per l’am-ministratore locale, deve caratterizzarsi come partecipazione del Comune o della Provincia all’ente, istituto o azienda, almeno nella misura minima del venti per cento.

“Come è noto – così il sindaco – il Comune di Cavarzere non dispone di alcuna partecipazione al capitale dell’Ipab Danie-lato e quindi non sussiste alcuna incompatibilità del consigliere comunale Fabrizio Bergantin con la carica di presidente del Cda dell’Ipab Danielato”.

Tommasi classifica poi gli interventi dell’opposizione su tale questione come delle sterili accuse, finalizzate a suo avviso a cercare di adombrare l’operato dell’amministrazione e del presi-dente dell’Ipab, con l’obiettivo di sminuire i risultati ottenuti, tra i quali il finanziamento per l’ampliamento e la messa a norma della casa di riposo. “Invito nuovamente tutti gli esponenti del Consiglio comunale, anche di minoranza – conclude il sindaco – a lavorare e collaborare con l’amministrazione comunale per il bene del nostro paese e dell’intera cittadinanza di Cavarzere”.

in breve

Il sindaco risponde alle accuse dell’opposizione“doppio incarico, tutto a norma di legge, critiche strumentali”

N.S.

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999Cavarzere

Al via anche nell’Istituto Comprensivo di Cavarzere le iscrizioni al nuovo anno scolastico 2013- 2014, aperte fino al

28 febbraio. Per i bambini dei tre anni, per quelli di sei anni e per gli alunni delle classi 5^ di scuola primaria dei comuni di Cavarze-re e Cona è giunto il momento di conoscere le caratteristiche delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado che nel mese di settembre 2013 inizieranno a fre-quentare.

Da quest’anno la grande novità intro-dotta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Uni-

versità e della Ricerca è la modalità online, mediante la quale le famiglie devono iscrive-re i propri figli collegandosi direttamente al sito www.iscrizioni.istruzione.it. L’iscrizione via internet è riservata alle iscrizioni alle classi 1^ della scuola primaria e alle classi 1^ della scuola secondaria, mentre per la scuola dell’infanzia l’iscrizione avviene con il consueto modello cartaceo.

Nel sito web www.comprensivocavarze-re.it è possibile accedere allo “speciale iscri-zioni” e scaricare il modulo e la lettera del dirigente scolastico rivolta ai genitori, con gli

incontri informativi e la sintesi dell’offerta, in rapporto al nuovo percorso di studio e alle progettualità più rilevanti. Come disposto dal Ministero dell’Istruzione, le iscrizioni si chiuderanno improrogabilmente il 28 feb-braio.

Di fronte a questa innovazione, l’istitu-to comprensivo ha organizzato un servizio di assistenza riservato ai genitori per sup-portarli e aiutarli nella compilazione della domanda di iscrizione online, attivato fino al 23 febbraio 2013, mettendo a punto un sistema di azioni per far conoscere ai futuri

genitori e studenti l’impianto formativo dei vari plessi del territorio, attraverso riunioni capillari con i genitori in tutte le scuole. Nel corso degli incontri il dirigente scolastico e i responsabili di sede hanno consegnato alle famiglie copia del Piano dell’offerta formati-va e hanno fornito tutti i chiarimenti neces-sari ad una prima conoscenza della nuova realtà scolastica.

Anche per l’istituto comprensivo ca-varzerano il processo di iscrizione online, seppur partito leggermente a rilento, si sta svolgendo con regolarità, pur richiedendo un

certo rodaggio da parte delle famiglie. Per questo l’assistenza fornita dalla segreteria è stata fondamentale in questo passaggio epocale, proprio per risolvere difficoltà di inserimento dei dati da parte dei genitori, avendo contribuito a rendere meno proble-matico l’approccio a questa nuova funzio-nalità. Stando ai primi dati, attualmente circa un terzo dei genitori ha completato l’operazione di iscrizione.

di Melania Ruggini

L’Istituto comprensivo di Cavarzere si adegua alla normativa del Miur Iscrizioni a rilento, fondamentale l’assistenza della scuola

Anno scolastico 2013-14 Nuove tecnologie

Iscrizione online, modalità in rodaggioC’è tempo fino al 28 febbraio per procedere

all’iscrizione online

Domenica 17 marzo torna l’attesa festa di Carnevale, il tradizionale appuntamento organizzato come sempre dalla Pro Loco in collaborazione con la Città di Cavarzere.

Quest’anno l’appuntamento con le maschere e i carri allegori-ci cadrà in concomitanza con la sagra di san Giuseppe. Dalle

ore 14,30 è atteso il divertimento per le vie del centro città con la sfilata dei carri allegorici provenienti da tutto il Veneto, i gruppi mascherati, i simpatici clown, i bellissimi costumi d’e-poca, le giostre, le bancarelle di dolciumi e vestiario. Si tratta di un evento sicuramente da non perdere, come sottolinea Lina Figoni della pro Loco, “in grado di richiamare come sempre una grandissima folla di partecipanti che riempiono le principali piazze e vie del centro. Stiamo lavorando intensamente perché abbiamo già parecchie adesioni da tutto il Veneto”- conferma

la Figoni. Quest’anno supporterà il Carnevale una lotteria abbi-nata all’evento, atta a raccogliere fondi per l’organizzazione della festa cittadina, dato che anche per questa edizione i fondi scarseggiano. “La lotteria partirà tra qualche giorno-conferma Lina Figoni- e sarà rivolta a tutte le attività commerciali del terri-torio per aiutare a raccogliere i fondi per questa manifestazione che da anni dà lustro alla nostra città”. Come sempre, saranno premiati il carro più bello, la scuola e i gruppi mascherati.

M.R.

il 17 marzo prossimo c’è la sfilata dei carri mascherati

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L’obesità è una piaga sociale e patolo-gica in forte aumento anche in Veneto: nel solo territorio dell’Asl 14 si calcola-

no circa 10.000 obesi oltre a 26.000 per-sone sovrappeso tra i 18 e i 69 anni. Il dato emerge da “Passi 2011”, un’indagine na-zionale che ha monitorato gli stili di vita del-la collettività ed è stata effettuata da tutte le aziende sanitarie italiane per analizzare i fattori di rischio nella popolazione tra i 18 e i 69 anni. Un questionario di 100 domande è stato posto ad un campione rappresentati-vo di popolazione,per la precisione 50.000 unità, stratificate per sesso ed età. In parti-colare emerge una situazione preoccupante nella zona di Chioggia, Cavarzere e Cona, in cui 26.000 persone tra i 18 e i 69 anni risultano essere sovrappeso e 10.000 sa-rebbero obese. L’analisi ha messo in luce l’incremento dell’obesità in rapporto all’a-vanzare dell’età e la diffusione tra le per-sone con inferiore livello culturale ed econo-mico. Nell’Asl 14 si è notato come il 35% degli obesi sia iperteso o abbia un livello elevato di colesterolo. Tra le cattive abitu-dini alimentari che porterebbero all’obesità, risulta tra i fattori determinanti o scatenanti lo scarso uso di alimenti a base di frutta e verdura: soltanto un cittadino su dieci con-suma la quantità minima giornaliera, che si aggira sui 400 grammi. Oltre al cattivo e disordinato regime alimentare, un fattore discriminante sarebbe la mancanza di atti-vità fisica. Basterebbe infatti mezzora di attività motoria quotidiana per abbassare il rischio obesità e di malattie cardiovascolari,

nonché ipertensione e diabete, osteoporo-si, depressione, trauma da caduta per gli anziani e alcuni tipi di cancro, tra cui quelli che colpiscono colon retto, seno ed endo-metrio. Stando all’indagine, nel territorio di Chioggia, Cavarzere e Cona la popolazione pratica poco sport: solo una persona su tre pratica fa attività fisica in modo regolare, mentre il 36% ha una vita sedentaria. Sem-pre dall’indagine, risulta che la dipendenza da nicotina è più frequente tra gli uomini, il 22% contro il 19% delle donne, anche se tra i giovani fumatori prevalgono le don-ne, ossia il 34,5% contro il 20,9% degli uomini. Altro dato allarmante riguarda l’ec-cesso di alcol: 13.000 soggetti intervistati ne abusano, mentre addirittura il 9% rivela anche di aver guidato in stato di ebbrezza, percentuale maggiore negli uomini tra i 25 e i 34 anni. Dall’indagine sono emersi anche alcuni dati sociali interessanti: solo il

di Melania Ruggini

Nel territorio dell’Asl 14 sarebbero circa 10mila gli obesi e 26mila in sovrappeso

Salute Il dato emerge da un’indagine nazionale “Passi 2011”

Obesità, piaga sociale anche per i cavarzerani

Uno stile di vita sempre meno sano caratterizzato da poco movimento e una dieta poco equilibrata è la motivazione dell’incremento dell’obesità

57% delle persone al di sotto dei 65 anni lavora regolarmente, il 13% ha difficoltà ad arrivare a fine mese, più della metà possie-de al massimo la licenza media inferiore, mentre i laureati sono solo il 10%.

Dati poco rassicuranti anche sul consumo di droghe e di alcolici

Nella sala convegni di palazzo Da-nielato si è svolta sabato 15 di-cembre la cerimonia di consegna

delle borse di studio, offerte dall’Avis di Cavarzere, dallo studio TDP e dalla fami-glia Guarnieri, a cinque allievi dell’Ipsia che lo scorso anno si sono distinti per l’impegno profuso nello studio.

Alla presenza del presidente dell’A-vis Luigi Sturaro, della rappresentante della TDP Sara Lucchin, dei figli del dr. Guarnieri, dell’assessore ai servizi sociali del comune di Cona Antonio Bottin e del-la consigliera del comune di Cavarzere Cinzia Frezzato, il collaboratore vicario dell’Ispia G. Marconi Frediana Fecchio ha premiato Mirco Scanferla della 4ª chimico biologico, Daniele Zagato della 4ª tecnico sistemi energetici, Marco Sil-vestrin della 4ª tecnico industrie elettri-che, Nicola Bacco della 2ª manutenzio-ne e assistenza tecnica e Ibica Gusnane della 3ª produzione artigianale.

La dirigente del Marconi, dopo es-sersi complimentata con gli allievi, ha sottolineato il ruolo della scuola come luogo di crescita e formazione e ha an-nunciato che il prossimo anno scolastico saranno presenti anche due percorsi Itis oltre a quelli professionali, arricchendo così l’offerta formativa dell’istituto ca-varzerano.

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12 Cavarzere-Cona121212 Cavarzere-Cona

Fa parte dei temi caldi di questo inizio anno a Cavarzere il mancato accordo con il Comune di Cona per l’attuazione

di convenzioni con la municipalità cavarze-rana. La vicenda era già stata oggetto di di-scussione qualche mese fa, precisamente a novembre, quando un’interrogazione della consigliere del Partito democratico Marzia Tasso aveva invitato il sindaco Tommasi a pronunciarsi in merito alle possibili conven-zioni con Cona.

Il primo cittadino aveva assicurato di essersi attivato per poter cercare di siglare degli accordi con Cona relativi a determinati servizi che però non aveva precisato. Pas-sato qualche mese, è arrivata notizia che il Comune di Cona, obbligato per legge a convenzionarsi con altri comuni, ha sotto-scritto ben tre accordi, nessuno dei quali con Cavarzere.

Nello specifico, con Adria Cona ha sot-

toscritto una convenzione per i servizi cata-stali, con Chioggia per la Protezione civile e con Piove di Sacco relativamente alla Polizia municipale.

La questione è quindi ritornata d’attuali-tà e da parte delle amministrazioni comunali delle due città vi sono stati diversi interventi, concretizzatisi attraverso comunicati stampa incrociati. Il sindaco di Cavarzere ha confer-mato l’intenzione già espressa a novembre, ossia quella di continuare a lavorare per la firma di possibili convenzioni con Cona nel corso di questo nuovo anno.

“Le mie dichiarazioni di qualche mese fa – ha detto Tommasi – non si riferiva-

no ovviamente ai servizi per i quali Cona ha già siglato delle convenzioni, visto che a novembre, quando io mi sono espresso, l’amministrazione comunale conense si era mossa da tempo per le tre convenzioni poi siglate e risultava complicato per noi inserir-ci in un percorso già prossimo alla conclusio-ne, stiamo però lavorando per creare le basi perché, anche relativamente ad accordi di un certo peso, si possa arrivare a una con-cretizzazione nei prossimi mesi”.

Nettamente diversa la versione data dal primo cittadino di Cona, Anna Berto, la quale ha in questi giorni affermato che un’intesa con Cavarzere è stata più volte

di Nicla Sguotti

Tommasi sostiene di aver proposto alla collega di siglare delle collaborazioni, ma Berto nega: “Mai ricevuto una proposta seria”

Il caso Botta e risposta tra il sindaci di Cona e Cavarzere

cercata dalla sua amministrazione comuna-le ma, non essendovi stata nessuna risposta dal sindaco Tommasi, il Comune di Cona ha dovuto praticare altre strade.

“L’ultima richiesta di collaborazione con Cavarzere risale ai primi mesi del 2012 – così Berto – in quell’occasione ho dato un termine all’amministrazione comunale di Cavarzere, ho scritto al sindaco che avrei atteso una risposta fino al 31 marzo e poi sarei stata costretta a organizzarmi diversa-mente”.

La risposta, riferisce il sindaco di Cona, da Cavarzere non è mai arrivata e di con-seguenza il piccolo comune veneziano ha

cercato collaborazioni in altre direzioni. “Ap-prendo dalla stampa che il sindaco Tommasi sta lavorando per stringere convenzioni con Cona – aggiunge Berto – il segretario co-munale, a onor del vero, mi ha detto che ci sarebbe questa eventualità, ma prima di prenderla in considerazione aspetto di rice-vere una proposta di collaborazione seria e concreta da parte del Comune di Cavarzere. Se ciò si verificasse, prenderemo in esame la proposta, insieme alla maggioranza e all’intero Consiglio comunale, e valuteremo se essa sia vantaggiosa anche per Cona, solo allora inizieremo a lavorare per strin-gere accordi”.

Un bel venerdì a favore dello sport è sta-to vissuto a Cavarzere il 21 dicembre, poiché si sono tenute due importanti

manifestazioni a Palazzo Danielato: la con-segna di una handbike a Lorenzo Major e la presentazione del nuovo album di figurine degli sportivi cavarzerani.La prima cerimonia, che si è svolta alla presenza dell’assessore allo Sport Luciana Mischiari e di un foltissimo numero di atleti della A.S.D Scuola Ciclismo Lions D, è stata presentata da Martino Mer-lanti, il quale ha ricostruito la carriera sporti-va di Lorenzo Major e ha motivato la scelta dell’atleta cavarzerano di intraprendere la disciplina del paratriathlon.

Fin dall’età di 6 anni, Lorenzo ha amato lo sport, praticando per molti anni il karate e ottenendo brillanti risultati: da allora la pas-sione sportiva non lo ha mai abbandonato e grazie a questa ha saputo trovare la forza per superare momenti difficili. Dopo aver pra-ticato tiro a segno, canoa, scherma, pallaca-nestro, scalata, ora ha deciso di intraprendere il paratriathlon, una disciplina che combina nuoto, handbike e corsa con la carrozzina, ponendosi come obiettivo la partecipazione ai giochi paraolimpici di Rio de Janeiro nel 2016. Tuttavia una handbike ha un costo molto elevato (più di un’utilitaria) ma, grazie ad un progetto presentato dall’associazione sportiva Lions D che è stato giudicato meri-tevole dalla Fondazione Clodiense, sono stati

reperiti i fondi e così potremo presto vedere Lorenzo sfrecciare per le strade di Cavarzere con i suoi amici ciclisti durante gli allenamen-ti.

Ultimata la consegna (in foto) con le foto di rito, il pomeriggio all’insegna dello sport è proseguito nel teatro Tullio Serafin con la presentazione dell’album di figurine 2012/2013 “Noi sportivi”, nel quale sono immortalati gli atleti di dieci società sportive cavarzerane (A.S.D Calcio Cavarzere, A.S.D. Gordige Calcio Ragazze, A.S.D. Canossa Basket Cavarzere, A.S.D. Karate Shotokan Cavarzere, A.S.D. New Sporting Club, A.S.D. Scuola Ciclismo Lions D, A.S.D. Boxe Cavar-zere, A.S.D. Gruppo Sportivo Danze Cavar-zere, A.S.D. Freetime Ginnastica Artistica, Gruppo Cinofilo Sportivo Cavarzere).

L’illustrazione del progetto è stata curata dall’assessore Mischiari, che ha sottolineato il valore formativo dello sport per i giovani e dall’editore dell’album Donato Cicogna il quale ha posto l’accento sul valore ludico e socializzante dello scambio di figurine, passa-tempo che permette ai bambini di incontrarsi e di stringere nuove amicizie.

SPORT, DuE INIZIATIVE

Nicola Ruzza

Una handbike per Lorenzo Major e la presentazione dell’album di figurine sugli sportivi locali

A lato il sindaco Anna Berto e il collega Henri Tommasi

Convenzioni sui servizi, due versioni

Page 15: La Piazza di Cavarzere - 2013gen n12

13131313Sport locale

Domenica 3 febbraio a Caorle si è svol-to il Trofeo interregionale di karate specialità kumite (combattimento),

nel quale si sono confrontati agonisti pro-venienti da ogni parte d’Italia e dalle vicine Slovenia e Croazia. L’Asd Karate Shotokan Cavarzere ha partecipato con quattro atlete: Sara Ametis, Giulia Angelini, Laura Porto e Desi Rubini, portando a casa ben 3 me-daglie di bronzo, coronamento dell’ottima preparazione e dell’impegno profuso in

palestra.Entrando nel dettaglio, Sara Ametis,

alla prima esperienza di gara, conquista il terzo gradino del podio dopo aver passato molto bene il primo turno, sconfiggendo anche l’emozione; Sara è costretta a cedere il passo soltanto ad un’avversaria davvero ostica e perdendo per un solo punto un in-contro molto equilibrato: il suo bronzo, dun-que, assomiglia molto alla medaglia d’oro.

Magnifica la prova di Giulia Angelini che

passa agevolmente i primi due turni, dando prova di un’ottima strategia di gara, ceden-do soltanto alla vincitrice del torneo nella sua categoria; tuttavia Giulia si riscatta con una prestazione superlativa nella finale vale-vole per il bronzo: a dispetto della stanchez-za provocata dai precedenti combattimenti, l’atleta cavarzerana riesce a sconfiggere 7 a 0 l’avversaria, conducendo un intelligente incontro di attesa e rimessa.

Buona anche la prova di Laura Porto,

anch’essa, come Sara Ametis, alla prima esperienza agonistica: la karateka cavar-zerana riesce a vincere il primo incontro – impresa non certo facile per un’esordiente – per poi cedere il passo ad avversarie più esperte ed abituate già da tempo a calcare il tatami; comunque Laura, se continuerà ad allenarsi con dedizione, avrà presto occasio-ne di rifarsi e di fare incetta di medaglie.

Infine Desi Rubini, nonostante fosse provata dai postumi della gara svolta la

settimana precedente in Croazia - che le è valsa la convocazione per i campionati ita-liani a squadre per regioni – e pur essendo un poco influenzata, riesce a conquistare la medaglia di bronzo della sua categoria, mancando la semifinale per un soffio, segno evidente delle grandi doti atletiche e tecni-che dell’atleta dello Shotokan Cavarzere.

Esprimono soddisfazione ed orgoglio per i risultati ottenuti i tecnici Ettore Manto-van e Devis Braggion.

di Nicola Ruzza

Quattro atlete gareggiano dimostrando preparazione e impegno

Karate Trofeo interregionale specialità kumite

Tre bronzi per lo ShotokanDa sx Mantovan, Rubini, Angelini, Ametis, Porto, Broggion

N.R.

Tempo di verifiche, dopo le prime uscite, per la Pallavolo San Marco, associazione sportiva composta da tre squadre: l’under 13 (formata da ragazze nate tra il 1999 e il 2001), l’under 16 (dal 1997 al

1999) e la prima squadra che gioca nella 3ª divisione, per un totale di circa 30 atlete.

“Dopo il buon piazzamento dell’anno scorso – afferma l’allenatrice Martina Tezzon – l’under 16 è chiamata a ripetersi nel campionato in

corso, tuttavia una serie di infortuni, accaduti al di fuori degli allenamenti, ha finora compromesso la prestazione della compagine, mentre per quan-to riguarda la squadra che milita nella 3ª divisione, il numero di partite è tuttora insufficiente per stilare un pur provvisorio bilancio: in ogni caso, l’allenatrice auspica un miglioramento in fase di ricezione e un maggior affiatamento nel gioco di squadra”.

La presenza della Pallavolo San Marco è già di per sé una vittoria per Cavarzere: l’associazione sportiva infatti è frutto della dedizione delle atlete, del personale tecnico e della generosità degli sponsor - Dario Sag-gia, Alessio Suman e Villa Momi’s, questi ultimi forniscono le divise alle ragazze -, una passione così grande che supplisce alla mancanza di un impianto sportivo adeguato: tale struttura permetterebbe alle ragazze di

allenarsi in modo più continuativo, con un sicuro profitto nei risultati delle squadre nei campionati.

Anche un maggior numero di atlete permetterebbe il necessario ri-cambio in caso di infortuni: alcune ragazze, infatti, disputano sia le partite dell’under 16 al sabato, sia quelle della prima squadra la domenica, per mancanza di giocatrici; l’allenatrice Tezzon invita dunque coloro che fosse-ro interessate a questo bellissimo sport di venire a vedere gli allenamenti ogni martedì e giovedì alla palestra della scuola Aldo Cappon (ex Ugo Foscolo), sognando di emulare le gesta di Eleonora Lo Bianco e di Fran-cesca Piccinini o magari soltanto per socializzare e imparare a divertirsi sotto rete.

pallavolo san marco, si cercano nuove atlete

Focus

Page 16: La Piazza di Cavarzere - 2013gen n12

Chioggia Ortomercato del Veneto ha un nuo-vo consiglio di amministrazione. L’Assem-blea dei Soci convocata a fine dicembre

per il rinnovo delle cariche alla naturale scaden-za del mandato ha provveduto alla nomina del nuovo consiglio di Amministrazione. Sono stati prescelti: presidente Marco Boscolo Bachetto e i consiglieri Spagno Emilia e Stefano Boscolo Mo-molina. La società Chioggia Ortomercato del Ve-neto è detenuta per l’84% da Sst (interamente partecipata dal Comune di Chioggia e proprieta-ria del compendio del mercato) e per la restante quota del 16% da privati (le cooperative Cos e Capo, la società di intermediari Sico e l’organiz-zazione di produttori Opoveneto) e ha avuto in affidamento dall’Amministrazione Comunale la gestione del Mercato Ortofrutticolo dal 1 marzo 2010. Tra gli obiettivi del nuovo consiglio della società e del presidente in primis, vi è la volontà di creare le condizioni di un rilancio del settore orticolo clodiense proprio attraverso la gestione del mercato. In particolare Bacchetto si prefigge di recuperare, rilanciare e valorizzare i prodotti orticoli tipici clodiensi; favorire il ricambio gene-razionale; avviare progetti di completamento della filiera produttiva di alcuni prodotti orticoli successivi alla fase di conferimento del prodotto lavorato grezzo; migliorare a livello qualitativo la salubrità e la genuinità dei prodotti orticoli; dare un nuovo assetto logistico e organizzativo interno al mercato; avviare un polo turistico per la promozione del territorio rurale clodiense dalla primavera all’autunno. Tra i prodotti locali che si intende valorizzare, potrebbero tornare in auge la patata precoce “Lisetta”, la cipolla bianca “Musona di Maggio e giugno”, la zucca marina, l’insalata Giasiola, il Sedano Gigante di Chioggia, il Prezzemolo di Chioggia e la Catalo-gna di Chioggia, l’Asparago di Padova o di Con-che, prodotto anche nelle località chioggiotte di Valli e Piovini. Molti di questi ortaggi vengono oggi prodotti solo per il consumo familiare, ma potrebbero essere commercializzati attraverso nuovi accordi con gli acquirenti, valorizzati at-traverso marchi di tutela, presentati nelle fiere e manifestazioni nazionali e internazionali. Par-ticolare attenzione sarà rivolta alla produzione IGP del radicchio da seme non ibrido, come pre-vede il disciplinare, alle produzioni biologiche, all’uso di seme autoctono, alla sostenibilità delle produzioni a basso impatto ambientale.

“Una cosa è certa – ha detto Boscolo - vado a ricoprire una carica politica come “tec-nico”, come cosiddetto “esperto” del settore. Si tratta di una nomina legata alla mia professio-nalità e alle competenze che possiedo. Metto a disposizione la mia conoscenza della materia, il mio bagaglio di tecnico, le esperienze che negli anni ho maturato nel settore orticolo, ma non solo, anche in altri settori diversi da quello agri-colo, ad esempio nel campo ambientale, come accompagnatore turistico o nell’organizzazione di eventi. Sarà mia cura altresì, con questo man-dato, riprendere, adattandolo al mio program-

di Marta Boscolo

Molti ortaggi prodotti solo per il consumo familiare potrebbero trovare nuovi mercati ed essere valorizzati attravreso marchi di tutela

Nomine Il nuovo cda di Chioggia Ortomercato presenta intenzioni, progetti e priorità

Obiettivo: rilancio del settore orticolo locale

14 Sguardo a Chioggia141414 Sguardo a Chioggia

Ortomercato Veneto di Chioggia

segue da pag. 1L’uomo è stato

circondato dalle guar-die a cavallo inglesi che lo hanno distratto, mentre un poliziotto con una pistola elettrica lo ha colpito restan-do a distanza di sicurezza e lo ha immobi-lizzato. E così che vanno dunque le cose quando gli operatori della sicurezza hanno dotazioni adeguate… Tutto finisce rapida-mente, in sicurezza, nessuno spargimento di sangue, niente denunce, niente pratiche da torturatori da seguire… Però! Ma se tutto fila liscio che gusto c’è? Molto meglio qui in Italia dove un poliziotto può rischiare sul serio la salute ad ogni minimo intervento che gli capita, dove può sempre far lavorare la fantasia per sopperire alle carenze di mezzi che non gli consentono di avere gli strumenti adeguati per lavorare, dove non manca mai il brivido della denuncia per abusi, e dove in cambio… si beccano quattro spiccioli, tra i peggiori trattamenti d’Europa .Devono pensarla certamente così i nostri governanti e amministratori che si ostinano a non for-nire ai poliziotti pochi economici strumenti che non li obbligherebbero, puntualmente, a venire al contatto fisico ogni volta che bi-sogna intervenire per fermare qualcuno che crea problemi di qualsiasi tipo. E fare a meno di mettere a repentaglio noi operatori e tut-ti gli altri? E perché mai? Meglio lasciarci con i soliti, antidiluviani, mezzi. Manganelli e nude mani. Non fermano proiettili, basto-ni e catene e coltelli e tanto altro, ma che importa? Non ci consentono di fermare ra-pidamente e col minor rischio possibile quelli che ci troviamo di fronte, ma che importa? Tanto il problema è e resta di Forze dell’Ordi-ne e semplici cittadini, mica riguarda politici e ministri. E poi se non fossimo costretti al contatto fisico in modo da guadagnarci l’im-mancabile etichettatura di violenti che abusa-no che va forte… soprattutto quando alle porte ci sono le elezioni?

*Segretario Generale del Coisp (Sindacato Indipendente di Polizia)

L’Intervento

di Franco Maccari*

In condizioni disastrose e senza mezzi

ma, anche ciò che di buono è stato finora fatto. A tal proposito, voglio ringraziare oggi coloro che mi hanno preceduto”.

Per attuare il suo articolato programma, il presidente prevede di coinvolgere tutta una serie di attori (istituzionali, enti pubblici e privati, della categoria e non solo) come il Gal per l’accesso alle risorse finanziarie, Veneto Agricoltura, la Camera di Commercio per la promozione dei prodotti, l’Opo Veneto, i commercianti, il Co-mune, gli istituti bancari. Importante anche e soprattutto il rapporto con i produttori: ci si deve, innanzitutto, riappropriare di coloro che negli anni si sono disaffezionati al conferimento dei propri prodotti alla Centrale Orticola di Brondolo, arrivando a preferire altri canali di vendita con contratti diretti con i commercianti, con le Gdo, o con la vendita in altri mercati, come ad esempio quello di Rosolina.

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VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Disoccupazione e problema lavoro, la questio-ne colpisce tutta la provincia di Venezia. Si va dalle aree storicamente in diffi coltà come

Chioggia o i il polo industriale di Marghera, alle zone che fi no ad un tempo fa erano considerate isole felici come il Veneto Orientale. La provincia quest’anno perde complessivamente 14.600 po-sti di lavoro. “Sinceramente - allarga le braccia Pa-olino D’Anna l’assessore al lavoro della provincia di Venezia- a questa crisi non si vede fi ne da circa 5 anni. Speriamo che questo sia l’anno della risalita, ma segnali di una netta ripresa fi no ad ora non ne sono davvero arrivati”. Nella zona della Riviera del Brenta e del Miranese ci sono però anche degli esempi positivi. Si pensi alla Pometon nell’area nord del miranese e anche alla Kelemata che punta ad ingrandirsi nella stessa zona. In Riviera del Bren-ta ci sono state brutte vicende come quella della Nuova Pansac messa all’asta con 1000 dipendenti fra Mira, Marghera e Portogruaro in attesa di capire da chi saranno comprati, tagli in arrivo alla storica azienda del detersivo l’ex Mira Lanza ora Reckitt Benckiser, ma ci sono stati anche esempi positivi. Primo fra tutti quello dell’ex Unitrans di Pianiga ora Transuni che è stata rilevata dopo che era stata

dichiarata la cessata attività. L’azienda che produ-ce cassoni frigoriferi per camion, nel giro di due anni dovrebbe riavere in forze i 53 operai che di fatto erano stati licenziati. Non va male nemmeno la Prearo Lampadari di Campagna Lupia che dopo il rischio chiusura punta ora ad aggredire nuovi mercati per la produzione di lampadari di qualità anche a grossi committenti come gli Emirati Arabi e le case regnanti europee. Tiene meglio degli altri settori il calzaturiero in Riviera del Brenta da anni specializzato nel settore lusso, anche se esiste il brutto fenomeno dei laboratori clandestini cinesi ingaggiati dalle grandi marche. Un fenomeno che carabinieri e personale dell’ispettorato del lavoro puntano a debellare con l’aiuto dei dipendenti e degli stessi imprenditori. Ci sono casi poi come quello della Cosmo di Noale, in cui l’ampliamento dell’azienda si scontra con le necessità a vivere in un ambiente il meno inquinato possibile da parte dei residenti. Dal Veneto Orientale intanto con l’i-nizio del 2013 arrivano dati preoccupanti. Il 30% dei nuovi disoccupati è proprio di questa zona, cioè 4380 persone. Tutti a casa insomma tra le terre del Sandonatese, Portogruarese, Jesolano, terre che gli stessi residenti ritenevano ricche. La Cgil ha

dato dati ancora più preoccupanti nello specifi co Ci sono stati nel 2012 nel Veneto Orientale, 1.616 licenziamenti, di cui 322 in mobilità collettiva e 1.294 individuale. E’ esploso poi il fenomeno dei contratti a chiamata, con assunzioni anche di un solo giorno, per non parlare dei voucher cresciuti del 47,8 per cento. I giovani precari sono circa 1.500, mentre altrettanti cercano fortuna all’este-ro o hanno perso le speranze e stanno in famiglia senza far nulla. E intanto magra consolazione, anche gli ex ricchi piangono. E’ il caso appunto ancora della Nuova Pansac (che ha il maggior sito a Malcontenta di Mira) al cui patron Fabrizio Lori saranno vendute le case di proprietà e di famiglia da parte del commissario straordinario Marco Ca-pelletto. Questo per poter soddisfare almeno una parte dei 2.633 creditori rimasti in attesa di in-cassare quanto spetta loro per forniture, prestiti, lavoro non retribuito, contributi arretrati, tasse. In-somma un 2012 con molte diffi coltà e ora si spera in un 2013 con qualche spiraglio di luce alla fi ne del tunnel di una crisi che in altri paesi nel mondo sembra essere già all’epilogo (Usa), o mai davvero iniziata (Germania).

di Alessandro Abbadir

Il 30% dei nuovi disoccupati è dal Veneto orientale 4380 persone l’anno scorso hanno perso il lavoro

Occupazione nel veneziano I dati che arrivano da città e provincia

Aree ricche ko, debole la ripresa

Cresce del 74% il lavoro svolto dai Centri per l’Impiego della Provincia per seguire persone che hanno perso il lavoro e per gestire la loro posizione sul mercato del lavoro: da 1.383 nel

2011 ai 2.401 del 2012. Numeri più elevati a Portogruaro e San Donà Stabile rispetto

al 2011 il numero dei nuovi ingressi nello stato di disoccupazione, che a fi ne novembre 2012 arrivano a 23.202 persone rispetto alle 25.525 del 2011.

Questi gli indicatori più rappresentativi riguardanti i servizi dei Centri per l’Impiego della Provincia di Venezia che si occupano di accoglienza e gestione dello stato di disoccupazione, dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, di tirocini di formazione e orien-tamento. Da gennaio a novembre 2012 i lavoratori preselezionati alle offerte di lavoro è aumentata: 18.028 rispetto ai 14.990 del 2011. Quelli inseriti nel programma di incrocio tra domanda e offer-ta di lavoro (candidature), sono stati 14.179 rispetto ai 13.193 del 2011. Sale del 44% la media dei Piani d’Azione Individuale: 7829 del 2012 rispetto ai 5.944 del 2011; 356 le controversie collettive seguite rispetto alle 313 del 2011.

Servizi

centri per l’impiego subissati di domande

A.A.

Sarà ancora crisi nel 2013 per le piccole e medie imprese del settore edile dell’area di Chioggia, Cavarzere e Cona. Lo rivela un’indagine dell’Aniem regionale (Associazione nazionale imprese edili Confapi). Si registrano infatti un calo degli ordinativi del 25 per cento, un decremento del

fatturato del 30 per cento e l’aumento della perdita di posti di lavoro dell’11 per cento. Aumentano anche il ricorso alla Cassa integrazione del 12 per cento e la contrazione degli impegni bancari del 30 per cento. E’ un’area quella presa in esame dove la tipologia delle imprese varia dai 7 ai 10 addetti al massimo. L’assessore provinciale Lucio Gianni è chiaro: ”E’ un settore che sta soffrendo in modo particolare la crisi. Ho incontrato i rappresentanti delle categorie economiche e a breve organizzeremo un incontro anche con gli assessori alle attività produttive non per portare avanti un tavolo di parole ma

capire come intervenire. Dobbiamo puntare sui fatti e sulle proposte”. Il presidente della commissione provinciale lavoro Roberto Dal Cin: “E’ doveroso avere una chiara fotografi a della situazione del territorio in questione. In quest’area il volano è rappresentato dal turismo, quindi sarà fondamentale puntare su un’edilizia legata al settore turistico”. Il direttore di Apindustria Pierluigi Roccato: “La situazione è critica dobbiamo far fronte ad una crisi che dura ormai dal 2008 e che ha distrutto ulteriormente un tessuto industriale già di per se’ martoriato in queste aree. Dobbiamo chiedere a chi governerà interventi pesanti per liberare risorse economiche da investire attraverso le imprese per rilanciare le aziende locali, agevolare fi scalmente le stesse per poter assumere ed incrementare l’occupazione che oggi ha raggiunto livelli paragonabili solo al dopoguerra”. A.A.

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Page 19: La Piazza di Cavarzere - 2013gen n12

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Cinque cucciolotti di soli 4 mesi futura tg. medio grande, circa kg.25. Sono 3 femmine 2 maschietti. Sono cresciute in aperta campagna e mangiavano

quando chi doveva si ricordava di portarne. Ora i 5 giganti hanno pappa tutti i giorni, ma manca loro una famiglia. Obbligo di steriliz. 6 mesi per le femmine.

3 fratelli, tutti maschi. Cuccioli di 3-4 mesi futura taglia media circa kg.15. Hanno un carattere dolce e

socializzati molto bene. Della loro storia i volontari non sanno nulla, solo che sono stati tolti dalla strada e che

hanno bisogno di una famiglia.

di Alessandro Abbadir

La laguna di Venezia è uno degli habitat naturali più belli d’Europa e grazie a dei controlli e protezioni degli ultimi anni, è tornata ad abitarla specie bel-

lissime come le garzette, gli aironi e i cormorani. Un ri-popolamento voluto da una precisa direttiva dell’Unione Europea. I dati di questo ritorno della natura sono conte-nuti nell’Atlante Ornitologico della Laguna stampato da Marsilio per conto del Comune di Venezia. Il prodotto è un manuale con 152 schede a colori che segnalano le caratteristiche e le presenze delle varie specie. Ma ecco i dati censiti in cinque anni, dal 2006 al 2011, da 155 ricercatori coordinati da Mauro Bon, dirigente del Museo di Storia Naturale, nelle varie aree della laguna. Dati raccolti proprio nell’Atlante, Sono state schedate 240, di cui la maggior parte (142) svernanti, le altre nidifi canti in laguna. Si sono trovate la Pavoncella e lo Svasso, il Piro Piro piccolo e il Fraticello, la Folaga e il Tuffetto, l’Alzavola e il Mestolone. E poi Aironi (Bianco, Rosso e Cinerino), i cormorani sempre più numerosi. E non mancano in città merli e gabbiani, alcuni provenienti dall’Ungheria, identifi cati in Riva Sette Martiri , e poi le comuni “seeghete”, le magoghe e i mazorini. Ma

sono tornati anche i rapaci come il Gheppio, il Falco pellegrino e la poiana. Intanto nelle scorse settimane è stato organizzato il convegno “La laguna di Venezia zona umida di importanza internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar. Stato dell’arte dei percorsi di tutela e valorizzazione a confronto, con i confl itti, ver-so un futuro di sviluppo sostenibile”, organizzato dalla Fondazione Sorella Natura. All’incontro sono intervenuti l’assessore all’Ambiente Paolo Dalla Vecchia e il vicepre-sidente provinciale e assessore alla Caccia Mario Dalla Tor. L’intenzione degli organizzatori fra cui c’erano anche associazioni venatorie, della pesca e ambientaliste è sta-ta quella di “promuovere una rifl essione a tutto campo intorno agli scenari che la convenzione di Ramsar potreb-be svelare sul bacino lagunare. Bacino che contribuisce largamente a fare di Venezia uno dei luoghi più interes-santi e confl ittuali del nostro paese. La Convenzione di Ramsar ha superato l’ipotesi di parco lagunare”. Per l’assessore Paolo Dalla Vecchia “ la Laguna di Venezia è parte integrante della nostra provincia. Con i suoi 550 km quadrati di estensione, costituisce uno degli ecosiste-mi più delicati. La laguna esprime un valore culturale,

ambientale e sociale assolutamente unico. Difendendo la laguna e la sua naturalità difendiamo pertanto non solo il patrimonio che rappresenta, ma una delle ragioni della nostra qualità di vita, un sistema ecologico indispensabi-le. La piena funzionalità naturale degli specchi lagunari è un elemento da promuovere in ragione del bene collet-tivo, e delle possibilità che il nostro modello di sviluppo attuale possa essere indirizzato sempre più nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente”. L’assessore Mario Dalla Tor ritiene che “l’urgenza più importante per la nostra lagu-na è quella di riuscire a creare un coordinatore unico che metta insieme tutti: enti territoriali, associazioni ambien-taliste e venatorie, proprietari delle Valli lagunari. Ad oggi

non c’è un punto unico di coordinamento, si continua a ragionare per settori. Il Parlamento dovrebbe creare le condizioni affi nché tutte queste realtà lavorino insieme. Per quanto di competenza della Provincia, ci stiamo ap-prestando ad organizzare il 21° censimento degli uccelli acquatici svernanti, che ogni anno conferma la presenza sempre più numerosa di esemplari di avifauna. Lo scorso anno ne abbiamo registrati più di 400 mila. La laguna veneziana è la prima zona umida d’Italia, tra le prime cinque al mondo. Al suo interno ha una ventina di valli, ed è proprio dai proprietari di queste valli che può arriva-re un aiuto concreto, magari attraverso una fondazione”.

Al via il 21° censimento degli uccelli svernanti. Dalla Tor “Serve un coordinamento unico per gli interventi”

Ambiente Presentato dal comune di Venezia l’Atlante Ornitologoco

Tornano i cormorani e gli aironi in laguna

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Ulss 14Speciale

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Gennaio 2013 Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14 Servizio Sanitario Nazionale della Regione VenetoAZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500

Tel. 041/5534111 - www.asl14chioggia.veneto.it

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Gennaio 2013 Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14 Ulss 14 inform

a

Speciale

SpecialeInform

a

Al via la campagna informativa della Re-gione Veneto che mira ad estendere e po-tenziare il servizio di scarico dei referti via internet da parte dei cittadini. 160 autobus transiteranno dal 1 febbraio al 1 marzo prossimi nei territori di Adria, Arzignano, Chioggia, Feltre, Legnago, Mirano, Monselice, San Donà di Piave, Thiene e Verona per portare un messaggio utile a tutti i veneti: “Il referto? E’ online sul sito della tua azienda sanitaria ed ospe-daliera”. Si tratta di una campagna informativa promossa dalla Regione Veneto realizzata dal Consorzio Arsenàl.IT, Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Di-gitale, in collaborazione con l’Azienda ULSS 9 Treviso nell’ambito del progetto Veneto ESCAPE. Questa iniziativa dal 2009 al 2012 ha permesso di dematerializzare l’intero processo documentale in tutte le aziende sociosanitarie ed ospedaliere venete, ren-dendo disponibili i referti via internet ai quasi 5 milioni di cittadini che costituisco-no la popolazione residente in regione. L’analisi dei dati preliminari del progetto rileva che la percentuale di chi scarica i referti via web è pari al 57%. Un dato destinato a crescere, consideran-do l’opportunità di raggiungere quei cit-tadini che ancora non sono consapevoli dell’esistenza di un servizio, che permette di risparmiare 12 euro per ogni referto scaricato via web, vale a dire 72 milio-ni di euro annui in Veneto. Non solo un

risparmio economico, ma la possibilità di migliorare i percorsi di cura, resi più in-cisivi dalla rapida disponibilità del docu-mento digitale. Le 11 aziende interessate dalla campagna sono: ULSS n. 2 Feltre, ULSS n. 4 Alto Vi-centino, ULSS n. 5 Ovest Vicentino, ULSS n. 10 Veneto Orientale, ULSS n. 13 Mi-rano, ULSS n. 14 Chioggia, ULSS n. 17 Este, ULSS n. 19 Adria, ULSS n. 20 Ve-rona, ULSS n. 21 Legnago e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Ve-rona. In tali aree è previsto il passaggio di autobus con immagini pubblicitarie che

invitano i cittadini ad utilizzare i siti delle loro rispettive aziende sociosanitarie ed ospedaliere per provvedere allo scarico dei propri referti. A Chioggia il servizio è stato attivato il 29 aprile del 2012, e riguarda soltanto i referti del Laboratorio Analisi. Gli esiti della campagna e i risultati fi nali di Vene-to ESCAPE, iniziativa che ha inciso pro-fondamente sulle organizzazioni sanitarie e rivoluzionato le abitudini dei cittadini veneti, saranno resi noti a marzo in oc-casione della conferenza di chiusura del progetto.

AL VIA LA CAMPAGNA REGIONALE CHE INFORMA I CITTADINI DELL’ULSS 14 CHE POSSONO SCARICARE I REFERTI DAL COMPUTER DI CASA

L’Azienda ULSS 14 organizza il 3° Trattamento di Gruppo per Smettere di Fumare presso il Di-partimento d’Igiene e Sanità Pubblica a Borgo S. Giovanni n° 1183 (ex ANFFAS) dal 20 feb-braio 2013 dalle ore 19.00 alle ore 21.00.Il trattamento è GRATUITO.Il trattamento prevede 3 giorni ravvicinati (mer-coledì –giovedì- venerdì). Si completa con 5 in-contri a cadenza settimanali e 1 dopo un mese.Per informazione e appuntamenti telefonare al Ser.T Tel. 041/5534475Dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 14.00.

Che tipo di vita conducono i cittadini dell’Ulss 14 di Chioggia?Ce lo dice il rapporto Passi 2011, un sistema di sorveglianza, attivo in Italia ed in ciascuna Ulss veneta, che monitora gli stili di vita e i fattori di rischio nella popolazione tra i 18 e i 69 anni.Il documento è stato elaborato dal responsabile del progetto, medico del Dipartimento di Preven-zione, il dottor Paolo Mancarella, sulla base di un questionario di 100 domande posto ad un campione rappresentativo della popolazione, stratifi cato per sesso e classi di età (25 persone al mese), estratto casualmente dalle liste dell’a-nagrafe sanitaria (circa 50mila persone).Le persone intervistate. Sono state intervistate 225 persone di cui il 15% con meno di 30 anni, il 25% tra i 30 e i 40 anni, il 26% tra i 40 e 50 anni e il 34% con più di 50 anni.Tra gli intervistati lavora regolarmente il 57% sotto i 65 anni (56% degli uomini e il 30% delle donne). Più della metà (53%) ha al massimo la licenza media inferiore, questa percentuale sale al 71%tra le persone con più di 50 anni. I laure-ati sono il 10%. Per quanto riguarda la situazio-ne economica, il 13% degli intervistati dichiara di avere diffi coltà ad arrivare a fi ne mese.L’alimentazione. Nella Ulss 14 si stima che circa 26mila persone tra i 18 e 69 anni presentino un eccesso di peso: gli obesi sono 10mila. L’o-besità aumenta con l’età ed è più diffusa tra le persone che più basso livello culturale ed econo-mico. L’eccesso di peso è un importante fattore di rischio cardiovascolare: nella Ulss clodiense il 35% degli obesi è anche iperteso o ha il coleste-

rolo alto. Inoltre si stima che solo 1 cittadino su 10 a Chioggia mangi la quantità minima consi-gliata di frutta e verdura (400 grammi).L’attività fi sica. E’ ormai risaputo che svolgere attività fi sica regolarmente (almeno 30 minuti al giorno) comporti numerosi benefi ci per la salute. In particolare riduce il rischio di incorrere in ma-lattie cardiovascolari, di diventare ipertesi o dia-betici. Inoltre diminuisce il rischio di osteoporosi, depressione, trauma da caduta negli anziani, alcuni tipi di cancro come quello del colon retto, del seno e dell’endometrio.Nella Ulss 14 si è calcolato che solo una perso-na su tre pratica attività fi sica regolare e che il 36% sia completamente sedentaria.Il fumo. Il fumo di tabacco rimane il principale fattore di rischio per numerose patologie croni-che, inparticolare malattie cardiovascolari, respirato-rie e neoplasie. A sorpresa, nell’Ulss clodiense l’80% degli intervistati ha riferito che non fuma oppure che ha smesso. Di contro ha dichiarato di fumare un adulto su cinque (20, 4%). L’abitu-dine al fumo è più frequente negli uomini (22% contro 19%), ma nella fascia di età più giovane sono le donne a prevalere sugli uomini (34,5% contro 20,9%). Tra i fumatori, il 2% è un forte fumatore che consuma più di un pacchetto di sigarette al giorno. Il 93% di ex fumatori ha di-chiarato di aver smesso di fumare da soli, men-tre il 7% grazie all’impiego di farmaci, gruppi di aiuto od operatori sanitari. L’alcol. L’alcol è oggi uno dei fattori di rischio più elevato per la salute dell’uomo. Sono più

di 20mila i morti ogni anno in Italia per abuso di alcol o per problemi alcol-correlati. Nell’Ulss 14 gran parte degli adulti beve alcolici in ma-niera moderata (62%), ma ben 13mila persone tra i 18 e 69 anni bevono in maniera rischiosa per la salute. Secondo i dati Passi, tra i bevito-ri dell’Ulss clodiense di 18-69 anni che hanno guidato l’auto o la moto nell’ultimo anno, il 9% dichiara di averlo fatto sotto l’effetto di alcol. Questo comportamento è risultato più frequente nei giovani di sesso maschile di età 25-34 anni. Un adulto su dieci, quindi, continua a mettere a rischio la propria vita e quella degli altri guidan-do sotto l’effetto dell’alcol. Per approfondimenti consultare il sito internet aziendale: www.asl14chioggia.veneto.it alla pagina progetto passi sezione Dipartimento di Prevenzione.

Eseguita per la prima volta all’ospedale di Chiog-gia, presso la sala di Emodinamica della cardio-logia, la chiusura dell’auricola sinistra del cuore, una complessa procedura praticata in Italia solo da pochi centri altamente qualifi cati. Ad esegui-re il delicato intervento sono stati il responsabile dell’Emodinamica clodiense Gabriele Boscolo in-sieme al collega Salvatore Saccà, coadiuvati dal personale infermieristico (Manola Boscolo, Ema-nuele Boscolo ed Arianna Penzo). L’operazione si esegue nei pazienti affetti da fi brillazione atriale, che è l’aritmia cardiaca più frequente nella popo-lazione (una persona su dieci tra gli anziani). Lo scopo dell’interventoé quello di ridurre il rischio di sviluppare alcune delle complicanze più temute della fi brillazione atriale come l’ictus cerebrale. Anche se fortuna-tamente esiste da molti anni una medicina anti-coagulante, molto nota tra la popolazione, che riduce moltissimo questo rischio (rende il sangue più fl uido e quindi meno soggetto alle trombosi), purtroppo alcuni pazienti non possono avvantag-giarsi di questa terapia preventiva, proprio per la caratteristica appena citata di rendere il sangue meno coagulabile. Chi ha sofferto di gravi emor-

ragie, come quelle cerebrali, infatti, non puo’ permettersi di avere il sangue meno propenso a coagulare. “Recentemente – ha dichiarato ilprimario di Cardiologia di Chioggia Roberto Valle - è stato perfezionato un piccolo ombrellino che da una vena della gamba, viene introdotto da mani esperte, fi no al cuore, senza intervento chirurgico e in anestesia locale, che chiude un recesso (l’auricola) dove il sangue ristagnacausando l’ictus cerebrale”. Un intervento che ha

interessato qualche giorno fa una signora di 79 anni residente a Chioggia. “Il dispositivo impie-gato nell’intervento – ha aggiunto Valle - è stato utilizzato in non più di una cinquantina di casi in Italia fi no ad oggi e solo in centri altamente qua-lifi cati. Questo dimostra che anche negli ospedali di rete come quello clodiense è possibile trovare cure di eccellenza e prestazioni di qualità”. Non è il primo intervento al cuore di così altaspecializzazione sul cuore che si esegue a Chiog-gia: qualche mese fa, infatti, la stessa équipe ha eseguito la chiusura del setto interatriale (un pic-colo “buco” congenito, all’interno del cuore), che forse è meglio conosciuto come l’intervento che ha permesso al giocatore Cassano, allora attac-cante del Milan e della Nazionale, di ritornare a giocare dopo 6 mesi di stop. Particolaresoddisfazione è stata espressa dal direttore ge-nerale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben che “ha sottolineato come continuando ad offrire un’alta qualità di servizi e di assistenza, la Cardiologia (e più in generale l’ospedale) di Chioggia sta mantenendo la promessa di eliminare il pendola-rismo “cardiologico e non” presso le altre strutture ospedaliere lontane dalla città”.

LOTTA ALL’ICTUS. INTERVENTO ECCEZIONALE ALLA CARDIOLOGIA DI CHIOGGIA

risparmio economico, ma la possibilità di invitano i cittadini ad utilizzare i siti delle

LO STILE DI VITA DEI CITTADINI DELL’ULSS 14Alimentazione, attività fi sica, fumo e alcolsotto la lente d’ingrandimento dello studio Passi

Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it

«Il lavoro svolto nel 2012 è stato importante, continuiamo a lavorare per il futuro di Chioggia». Giuseppe Dal Ben è stato riconfermato – sep-pure nelle vesti di commissario – alla guida della Ulss 14 di Chioggia. «Sono grato al presidente Luca Zaia per la fi ducia che mi ha accordato, confermandomi in questo incarico. Ho trovato qui una struttura opero-sa, che non ha nulla da invidiare ad aziende più blasonate, e condivisio-ne sulle mie idee ed i miei progetti. Non spetta certo a me accampare meriti o enumerare i risultati raggiun-ti, ma questa riconferma va interpre-tata come un riconoscimento (non a me, ma a tutta la squadra – dalla Regione ai Comuni afferenti, dalle associazioni del territorio agli opera-tori dell’azienda, a cui va il mio più sentito ringraziamento) per quanto realizzato fi nora. Invito questa squa-dra a continuare a lavorare insieme, con la stessa determinazione dimo-strata fi nora. Questo nuovo mandato ci permette di portare avanti i pro-getti avviati, per rendere la sanità di Chioggia sempre più di qualità».

GIUSEPPE DAL BEN, COMMISSARIO

A CHIOGGIA

“La Sicurezza prima di tutto” è il titolo degli incontri sul tema della Preven-zione degli Incidenti Domestici, organizzati dal Dipartimento di Prevenzione in collaborazione con il Reparto di Ostetricia-Ginecologia dell’Asl n° 14 di Chioggia, rivolti alle gestanti e neo mamme che desiderano ricevere una formazione adeguata sul tema in oggetto. Tali incontri saranno condotti dalla Drssa Destro Cristina, che metterà a di-sposizione delle partecipanti Informazioni e strumenti utili per favorire un’a-deguata conoscenza in tema di incidenti pediatrici.Tutti gli incontri sono gratuiti e si terranno il venerdì mattina dalle ore 9.30 alle 13.30, presso la Sala riunioni del reparto ospedaliero di Ostetricia-Gine-cologia di Chioggia (3° piano). Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla Dr.ssa Destro Cri-stina, telefonando il martedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle 16,30 al n° 0415572136 ed il mercoledì mattina dalle ore 11.00 alle 12.00 al n° 0426316461.

Hai bisogno di un aiuto per smetterei fumare?Vuoi aiutare un familiare/un amico/un conoscente?3° Trattamento di Gruppo per Smettere di Fumare

Al via corsi informativo-formativi rivolti alle gestanti e neomamme

Il dottor Paolo Mancarella

L’equipe che ha effettuato l’intervento insieme al primario Roberto Valle

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Gennaio 2013 Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14 Servizio Sanitario Nazionale della Regione VenetoAZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500

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Al via la campagna informativa della Re-gione Veneto che mira ad estendere e po-tenziare il servizio di scarico dei referti via internet da parte dei cittadini. 160 autobus transiteranno dal 1 febbraio al 1 marzo prossimi nei territori di Adria, Arzignano, Chioggia, Feltre, Legnago, Mirano, Monselice, San Donà di Piave, Thiene e Verona per portare un messaggio utile a tutti i veneti: “Il referto? E’ online sul sito della tua azienda sanitaria ed ospe-daliera”. Si tratta di una campagna informativa promossa dalla Regione Veneto realizzata dal Consorzio Arsenàl.IT, Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Di-gitale, in collaborazione con l’Azienda ULSS 9 Treviso nell’ambito del progetto Veneto ESCAPE. Questa iniziativa dal 2009 al 2012 ha permesso di dematerializzare l’intero processo documentale in tutte le aziende sociosanitarie ed ospedaliere venete, ren-dendo disponibili i referti via internet ai quasi 5 milioni di cittadini che costituisco-no la popolazione residente in regione. L’analisi dei dati preliminari del progetto rileva che la percentuale di chi scarica i referti via web è pari al 57%. Un dato destinato a crescere, consideran-do l’opportunità di raggiungere quei cit-tadini che ancora non sono consapevoli dell’esistenza di un servizio, che permette di risparmiare 12 euro per ogni referto scaricato via web, vale a dire 72 milio-ni di euro annui in Veneto. Non solo un

risparmio economico, ma la possibilità di migliorare i percorsi di cura, resi più in-cisivi dalla rapida disponibilità del docu-mento digitale. Le 11 aziende interessate dalla campagna sono: ULSS n. 2 Feltre, ULSS n. 4 Alto Vi-centino, ULSS n. 5 Ovest Vicentino, ULSS n. 10 Veneto Orientale, ULSS n. 13 Mi-rano, ULSS n. 14 Chioggia, ULSS n. 17 Este, ULSS n. 19 Adria, ULSS n. 20 Ve-rona, ULSS n. 21 Legnago e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Ve-rona. In tali aree è previsto il passaggio di autobus con immagini pubblicitarie che

invitano i cittadini ad utilizzare i siti delle loro rispettive aziende sociosanitarie ed ospedaliere per provvedere allo scarico dei propri referti. A Chioggia il servizio è stato attivato il 29 aprile del 2012, e riguarda soltanto i referti del Laboratorio Analisi. Gli esiti della campagna e i risultati fi nali di Vene-to ESCAPE, iniziativa che ha inciso pro-fondamente sulle organizzazioni sanitarie e rivoluzionato le abitudini dei cittadini veneti, saranno resi noti a marzo in oc-casione della conferenza di chiusura del progetto.

AL VIA LA CAMPAGNA REGIONALE CHE INFORMA I CITTADINI DELL’ULSS 14 CHE POSSONO SCARICARE I REFERTI DAL COMPUTER DI CASA

L’Azienda ULSS 14 organizza il 3° Trattamento di Gruppo per Smettere di Fumare presso il Di-partimento d’Igiene e Sanità Pubblica a Borgo S. Giovanni n° 1183 (ex ANFFAS) dal 20 feb-braio 2013 dalle ore 19.00 alle ore 21.00.Il trattamento è GRATUITO.Il trattamento prevede 3 giorni ravvicinati (mer-coledì –giovedì- venerdì). Si completa con 5 in-contri a cadenza settimanali e 1 dopo un mese.Per informazione e appuntamenti telefonare al Ser.T Tel. 041/5534475Dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 14.00.

Che tipo di vita conducono i cittadini dell’Ulss 14 di Chioggia?Ce lo dice il rapporto Passi 2011, un sistema di sorveglianza, attivo in Italia ed in ciascuna Ulss veneta, che monitora gli stili di vita e i fattori di rischio nella popolazione tra i 18 e i 69 anni.Il documento è stato elaborato dal responsabile del progetto, medico del Dipartimento di Preven-zione, il dottor Paolo Mancarella, sulla base di un questionario di 100 domande posto ad un campione rappresentativo della popolazione, stratifi cato per sesso e classi di età (25 persone al mese), estratto casualmente dalle liste dell’a-nagrafe sanitaria (circa 50mila persone).Le persone intervistate. Sono state intervistate 225 persone di cui il 15% con meno di 30 anni, il 25% tra i 30 e i 40 anni, il 26% tra i 40 e 50 anni e il 34% con più di 50 anni.Tra gli intervistati lavora regolarmente il 57% sotto i 65 anni (56% degli uomini e il 30% delle donne). Più della metà (53%) ha al massimo la licenza media inferiore, questa percentuale sale al 71%tra le persone con più di 50 anni. I laure-ati sono il 10%. Per quanto riguarda la situazio-ne economica, il 13% degli intervistati dichiara di avere diffi coltà ad arrivare a fi ne mese.L’alimentazione. Nella Ulss 14 si stima che circa 26mila persone tra i 18 e 69 anni presentino un eccesso di peso: gli obesi sono 10mila. L’o-besità aumenta con l’età ed è più diffusa tra le persone che più basso livello culturale ed econo-mico. L’eccesso di peso è un importante fattore di rischio cardiovascolare: nella Ulss clodiense il 35% degli obesi è anche iperteso o ha il coleste-

rolo alto. Inoltre si stima che solo 1 cittadino su 10 a Chioggia mangi la quantità minima consi-gliata di frutta e verdura (400 grammi).L’attività fi sica. E’ ormai risaputo che svolgere attività fi sica regolarmente (almeno 30 minuti al giorno) comporti numerosi benefi ci per la salute. In particolare riduce il rischio di incorrere in ma-lattie cardiovascolari, di diventare ipertesi o dia-betici. Inoltre diminuisce il rischio di osteoporosi, depressione, trauma da caduta negli anziani, alcuni tipi di cancro come quello del colon retto, del seno e dell’endometrio.Nella Ulss 14 si è calcolato che solo una perso-na su tre pratica attività fi sica regolare e che il 36% sia completamente sedentaria.Il fumo. Il fumo di tabacco rimane il principale fattore di rischio per numerose patologie croni-che, inparticolare malattie cardiovascolari, respirato-rie e neoplasie. A sorpresa, nell’Ulss clodiense l’80% degli intervistati ha riferito che non fuma oppure che ha smesso. Di contro ha dichiarato di fumare un adulto su cinque (20, 4%). L’abitu-dine al fumo è più frequente negli uomini (22% contro 19%), ma nella fascia di età più giovane sono le donne a prevalere sugli uomini (34,5% contro 20,9%). Tra i fumatori, il 2% è un forte fumatore che consuma più di un pacchetto di sigarette al giorno. Il 93% di ex fumatori ha di-chiarato di aver smesso di fumare da soli, men-tre il 7% grazie all’impiego di farmaci, gruppi di aiuto od operatori sanitari. L’alcol. L’alcol è oggi uno dei fattori di rischio più elevato per la salute dell’uomo. Sono più

di 20mila i morti ogni anno in Italia per abuso di alcol o per problemi alcol-correlati. Nell’Ulss 14 gran parte degli adulti beve alcolici in ma-niera moderata (62%), ma ben 13mila persone tra i 18 e 69 anni bevono in maniera rischiosa per la salute. Secondo i dati Passi, tra i bevito-ri dell’Ulss clodiense di 18-69 anni che hanno guidato l’auto o la moto nell’ultimo anno, il 9% dichiara di averlo fatto sotto l’effetto di alcol. Questo comportamento è risultato più frequente nei giovani di sesso maschile di età 25-34 anni. Un adulto su dieci, quindi, continua a mettere a rischio la propria vita e quella degli altri guidan-do sotto l’effetto dell’alcol. Per approfondimenti consultare il sito internet aziendale: www.asl14chioggia.veneto.it alla pagina progetto passi sezione Dipartimento di Prevenzione.

Eseguita per la prima volta all’ospedale di Chiog-gia, presso la sala di Emodinamica della cardio-logia, la chiusura dell’auricola sinistra del cuore, una complessa procedura praticata in Italia solo da pochi centri altamente qualifi cati. Ad esegui-re il delicato intervento sono stati il responsabile dell’Emodinamica clodiense Gabriele Boscolo in-sieme al collega Salvatore Saccà, coadiuvati dal personale infermieristico (Manola Boscolo, Ema-nuele Boscolo ed Arianna Penzo). L’operazione si esegue nei pazienti affetti da fi brillazione atriale, che è l’aritmia cardiaca più frequente nella popo-lazione (una persona su dieci tra gli anziani). Lo scopo dell’interventoé quello di ridurre il rischio di sviluppare alcune delle complicanze più temute della fi brillazione atriale come l’ictus cerebrale. Anche se fortuna-tamente esiste da molti anni una medicina anti-coagulante, molto nota tra la popolazione, che riduce moltissimo questo rischio (rende il sangue più fl uido e quindi meno soggetto alle trombosi), purtroppo alcuni pazienti non possono avvantag-giarsi di questa terapia preventiva, proprio per la caratteristica appena citata di rendere il sangue meno coagulabile. Chi ha sofferto di gravi emor-

ragie, come quelle cerebrali, infatti, non puo’ permettersi di avere il sangue meno propenso a coagulare. “Recentemente – ha dichiarato ilprimario di Cardiologia di Chioggia Roberto Valle - è stato perfezionato un piccolo ombrellino che da una vena della gamba, viene introdotto da mani esperte, fi no al cuore, senza intervento chirurgico e in anestesia locale, che chiude un recesso (l’auricola) dove il sangue ristagnacausando l’ictus cerebrale”. Un intervento che ha

interessato qualche giorno fa una signora di 79 anni residente a Chioggia. “Il dispositivo impie-gato nell’intervento – ha aggiunto Valle - è stato utilizzato in non più di una cinquantina di casi in Italia fi no ad oggi e solo in centri altamente qua-lifi cati. Questo dimostra che anche negli ospedali di rete come quello clodiense è possibile trovare cure di eccellenza e prestazioni di qualità”. Non è il primo intervento al cuore di così altaspecializzazione sul cuore che si esegue a Chiog-gia: qualche mese fa, infatti, la stessa équipe ha eseguito la chiusura del setto interatriale (un pic-colo “buco” congenito, all’interno del cuore), che forse è meglio conosciuto come l’intervento che ha permesso al giocatore Cassano, allora attac-cante del Milan e della Nazionale, di ritornare a giocare dopo 6 mesi di stop. Particolaresoddisfazione è stata espressa dal direttore ge-nerale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben che “ha sottolineato come continuando ad offrire un’alta qualità di servizi e di assistenza, la Cardiologia (e più in generale l’ospedale) di Chioggia sta mantenendo la promessa di eliminare il pendola-rismo “cardiologico e non” presso le altre strutture ospedaliere lontane dalla città”.

LOTTA ALL’ICTUS. INTERVENTO ECCEZIONALE ALLA CARDIOLOGIA DI CHIOGGIA

risparmio economico, ma la possibilità di invitano i cittadini ad utilizzare i siti delle

LO STILE DI VITA DEI CITTADINI DELL’ULSS 14Alimentazione, attività fi sica, fumo e alcolsotto la lente d’ingrandimento dello studio Passi

Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it

«Il lavoro svolto nel 2012 è stato importante, continuiamo a lavorare per il futuro di Chioggia». Giuseppe Dal Ben è stato riconfermato – sep-pure nelle vesti di commissario – alla guida della Ulss 14 di Chioggia. «Sono grato al presidente Luca Zaia per la fi ducia che mi ha accordato, confermandomi in questo incarico. Ho trovato qui una struttura opero-sa, che non ha nulla da invidiare ad aziende più blasonate, e condivisio-ne sulle mie idee ed i miei progetti. Non spetta certo a me accampare meriti o enumerare i risultati raggiun-ti, ma questa riconferma va interpre-tata come un riconoscimento (non a me, ma a tutta la squadra – dalla Regione ai Comuni afferenti, dalle associazioni del territorio agli opera-tori dell’azienda, a cui va il mio più sentito ringraziamento) per quanto realizzato fi nora. Invito questa squa-dra a continuare a lavorare insieme, con la stessa determinazione dimo-strata fi nora. Questo nuovo mandato ci permette di portare avanti i pro-getti avviati, per rendere la sanità di Chioggia sempre più di qualità».

GIUSEPPE DAL BEN, COMMISSARIO

A CHIOGGIA

“La Sicurezza prima di tutto” è il titolo degli incontri sul tema della Preven-zione degli Incidenti Domestici, organizzati dal Dipartimento di Prevenzione in collaborazione con il Reparto di Ostetricia-Ginecologia dell’Asl n° 14 di Chioggia, rivolti alle gestanti e neo mamme che desiderano ricevere una formazione adeguata sul tema in oggetto. Tali incontri saranno condotti dalla Drssa Destro Cristina, che metterà a di-sposizione delle partecipanti Informazioni e strumenti utili per favorire un’a-deguata conoscenza in tema di incidenti pediatrici.Tutti gli incontri sono gratuiti e si terranno il venerdì mattina dalle ore 9.30 alle 13.30, presso la Sala riunioni del reparto ospedaliero di Ostetricia-Gine-cologia di Chioggia (3° piano). Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla Dr.ssa Destro Cri-stina, telefonando il martedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle 16,30 al n° 0415572136 ed il mercoledì mattina dalle ore 11.00 alle 12.00 al n° 0426316461.

Hai bisogno di un aiuto per smetterei fumare?Vuoi aiutare un familiare/un amico/un conoscente?3° Trattamento di Gruppo per Smettere di Fumare

Al via corsi informativo-formativi rivolti alle gestanti e neomamme

Il dottor Paolo Mancarella

L’equipe che ha effettuato l’intervento insieme al primario Roberto Valle

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6 Personaggio

“L’8 settembre scorso con un grup-petto di amici ho scalato il Pelmo, la più bella vetta delle Dolomiti,

almeno per quanto mi riguarda”, ci racconta con una punta di orgoglio Domenico Are-na, per tutti “Mimmo”, siciliano trapiantato da moltissima anni a Chioggia e presidente da oltre un ventennio, salvo qualche breve parentesi, della locale sezione del Cai (Club Alpino Italiano). “Era la dodicesima volta che salivo su questa vetta che domina la Val Fiorentina, la Val Zoldana e quella del Boite. La prima scalata l’avevo fatta 46 anni fa. Sei ore per salire, sette per scende-re. Partenza dal rifugio Venezia, poi per la via “normale” si raggiunge la vetta a 3168 metri. Quando la giornata è particolarmente limpida, lo sguardo riesce ad arrivare facil-mente alla cima della vicina Marmolada, a quella dell’Antelao, ma anche al ben più lontano Bernina ai confi ni tra Lombardia e Svizzera”.

Mimmo aveva affrontato questo percor-so la prima volta nel luglio del 1966. “Non

avevo ancora trent’anni e mia moglie che mi aveva accompagnato non era certo un’e-sperta della montagna. Nel corso di quella stessa estate sono arrivato alla vetta altre due volte: con un gruppetto di scout guidati dal salesiano don Italo e in settembre con dei compagni di lavoro”.

Negli anni successivi, insiemi alle sva-riate escursioni con i soci del Cai in tutte le più importanti vette delle Alpi e non solo del versante italiano, ma anche in Svizzera, Austria, Francia, Slovenia, più volte Dome-nico Arena è ritornato sul Pelmo: nel ’70 con gli amici del campeggia, nel ’74 con i cognati, nell’82 con il fi glio allora quattordi-cenne, nell’86 per festeggiare il ventennale dalla prima salita insieme ad una trentina di persone “e talvolta anche con altri escur-sionisti che si aggregavano a noi”, aggiun-ge Mimmo; altra salita nel ’92 con il Cai di Chioggia, ancora nel ’97 con degli amici, nel 2001 per il 35° dalla prima scalata e nel 2006 per il 40° anniversario…

“Quarant’anni fa intorno alla vetta si in-

contravano ampi tratti ghiacciati e innevati; negli ultimi anni, salvo quando vi era stata una stagione invernale particolarmente ne-vosa, questi piccoli ghiacciai sono quasi del tutto scomparsi e lo scioglimento della neve ha creato dei pericolosi “imbuti” così come sono comparse delle profonde fessurazio-ni… ma abbiamo anche visto crescere, non lontano dalla vetta del Pelmo, un abete che continua a resistere a tutte le intemperie. E’ diventato un punto di riferimento di scalata in scalata”.

La passione per la montagna ha sempre accompagnato Domenico fi n da giovane ed è poi proseguita nella lunga esperienza con il gruppo Cai di Chioggia: attenzione all’ambiente, ai luoghi visitati, alla cultura locale, ma anche alla sicurezza con cui ci si cimenta in percorsi particolarmente diffi -cili. Una passione condivisa con 350 soci di ogni età e con un occhio di riguardo per le future generazioni. Infatti nella sede del Cai – ospitato nell’ex scuola elementare “Pascoli” a Brondolo – vengono proposti

anche dei corsi alpinistici per ragazzi dai 12 ai 17 anni.

Ogni mese per tutti si organizzano escursioni con percorsi differenziati: itinerari “turistici” per tutte le gambe, salite più fa-cili o più impegnative fi no ad arrivare alle scalate per gli esperti ben più attrezzati. Nel programma annuale del Cai di Chioggia non mancano nemmeno gli itinerari sulla neve sia per sciare sia per andare con le ciaspe.

“Nel mese di aprile dello scorso anno – ci spiega Domenico – eravamo in una quarantina sul Pasubio seguendo il corso del torrente Leogra che poi si innesta sul Bac-chiglione. Qualche decennio fa qui c’erano molte attività legate allo sfruttamento dei corsi d’acqua: falegnamerie, segherie… La Borgata di Sant’Antonio in questi luoghi ora pressoché disabitati allestisce un presepio

con fi gure in movimento che riproducono le fattezze degli abitanti della zona”. A mag-gio i soci Cai chioggiotti si erano trasferiti in Slovenia per una visita storico-artistica a Lubiana, Bled e Bohinj. In giugno altra uscita per attraversare la “Via dell’amicizia” a Riva del Garda: una suggestiva scalinata addossata alla parete di uno spuntone di roccia con vista mozzafi ato sul più grande lago italiano.

Poi le scalate alle vette alpine nel corso dell’estate e infi ne la consueta “Ottobrata” che chiude il programma annuale. “La pri-ma domenica di ottobre eravamo sui colli Euganei nella Villa dei Vescovi, di proprietà del Fai, a Torreglia. E’ stata per noi una bel-la esperienza “scoprire” questo importante patrimonio artistico e culturale”.

di Eugenio Ferrarese

L’alpinista siciliano trapiantato a Chioggia ripercorre le tappe più signifi cative delle sue ascensioni montane

“Mimmo” Arena Da oltre 20 anni presidente del Club Alpino Italiano di Chioggia

Una vita vissuta ad alta quota

Domenico “Mimmo” Arena lo scorso 8 settembre nel corso della sua dodicesima scalata del Pelmo

Quarant’anni fa intorno alla vetta si incontravano ampi ghiacciai che ora sono scomparsi

20 Personaggio202020 Personaggio

Messaggio pubbliredazionale

QUESTA E’ LA TERRA DOVE CI SONO LE MIE RADICI ED IO LA AMO!

In quasi tutti i comuni della Provincia di Venezia c’è la Pro Loco; una libera associazione apolitica, apartitica e aconfessionale senza alcun obiettivo di guadagno né del gruppo e neppure della persona singola ma con uno scopo “grande grande”: fare ciò che ogni cittadino, consapevole di vivere “qui ed ora” in un luogo dove ci sono le sue radi-ci, dovrebbe fare e cioè dimostrare la grande riconoscenza che ha per quella “sua” terra che lo ospita e dimostrare quanto la ama; in che modo? Semplicemente gridando al mondo intero quanto è bella la sua città, il suo paese, il suo borgo il suo quartiere e la sua strada; quanto è ricca di storia, di arte, di cultura, di eccellenze agroalimentari

e impegnandosi, con tutte le sue forze, perché il massimo numero di persone vengano a verificare ed ammirare!In questo periodo di crisi complessiva, economica, poli-tica, di valori, di idee e di passione, è necessario più che mai creare momenti di aggregazione che abbattano bar-riere di incomprensioni e “campanili” di partigianeria assurda e antiquata; è necessario “fare squadra” a tutti i livelli ognuno per il suo ruolo, per le sue competenze e capacità; dobbiamo creare una città vivibile, prima di tutto per noi stessi che ci abitiamo, luoghi ospitali e a “misura d’uomo” per noi e per ogni turista o “viandante” che vorrà venire a farci visita; dobbiamo mettere in azione sinergie per utilizzare nel miglior modo possibile le pochissime, residue, risorse economiche rimaste a disposizione degli enti pubblici per poter ottenere il massimo risultato e rag-giungere il nostro obiettivo di creare momenti importanti di promozione turistica; memoria storica; riqualificazione e riscoperta dell’arte, delle bellezze monumentali, delle ricchezze ambientali, paesaggistiche ed enogastronomi-che della MIA TERRA!Dobbiamo tutti insieme imparare ad offrire e “vendere” un territorio; dobbiamo valorizzare tutte le nostre tipicità territoriali e tradizionali dimostrando che sono uniche, e la nostra Provincia di Venezia è unica; occorre essere in gra-do di dimostrare che qui da noi si può trovare ciò che non si può incontrare ovunque, ma quello che offriamo noi solo noi ce l’abbiamo; è necessario creare ricchezza, met-

tere in moto attività economiche anche utilizzando proprio l’amore di ognuno di noi per il suo territorio, creare oppor-tunità ed un circuito virtuoso per migliorare le condizioni, sia di vita che economiche, di tutta la comunità.

Gli uomini e le donne delle Pro Loco, pur nella nor-malità umana e quindi con inevitabili “pregi e difet-ti”, “limiti e virtù”, questo lo hanno capito e lo stan-no vivendo e mettendolo in pratica ma è sempre più necessario che lo facciamo tutti e tutti assieme senza che nessuno si senta il primo e nessuno si veda costretto a sentirsi escluso: o vinciamo tutti assieme o non vince nessuno! Un saluto caloroso.

Lucio GIANNI

Assessore Provincia di VeneziaAttività Produttive, Agricoltura, Pro Loco

PRO LOCO CAVARzEREinfo: [email protected]

PRO LOCO CONAinfo: 0426.355046 [email protected]

“Una premiazione fatta dall’Assessore alle Pro Loco”

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6 Personaggio

“L’8 settembre scorso con un grup-petto di amici ho scalato il Pelmo, la più bella vetta delle Dolomiti,

almeno per quanto mi riguarda”, ci racconta con una punta di orgoglio Domenico Are-na, per tutti “Mimmo”, siciliano trapiantato da moltissima anni a Chioggia e presidente da oltre un ventennio, salvo qualche breve parentesi, della locale sezione del Cai (Club Alpino Italiano). “Era la dodicesima volta che salivo su questa vetta che domina la Val Fiorentina, la Val Zoldana e quella del Boite. La prima scalata l’avevo fatta 46 anni fa. Sei ore per salire, sette per scende-re. Partenza dal rifugio Venezia, poi per la via “normale” si raggiunge la vetta a 3168 metri. Quando la giornata è particolarmente limpida, lo sguardo riesce ad arrivare facil-mente alla cima della vicina Marmolada, a quella dell’Antelao, ma anche al ben più lontano Bernina ai confi ni tra Lombardia e Svizzera”.

Mimmo aveva affrontato questo percor-so la prima volta nel luglio del 1966. “Non

avevo ancora trent’anni e mia moglie che mi aveva accompagnato non era certo un’e-sperta della montagna. Nel corso di quella stessa estate sono arrivato alla vetta altre due volte: con un gruppetto di scout guidati dal salesiano don Italo e in settembre con dei compagni di lavoro”.

Negli anni successivi, insiemi alle sva-riate escursioni con i soci del Cai in tutte le più importanti vette delle Alpi e non solo del versante italiano, ma anche in Svizzera, Austria, Francia, Slovenia, più volte Dome-nico Arena è ritornato sul Pelmo: nel ’70 con gli amici del campeggia, nel ’74 con i cognati, nell’82 con il fi glio allora quattordi-cenne, nell’86 per festeggiare il ventennale dalla prima salita insieme ad una trentina di persone “e talvolta anche con altri escur-sionisti che si aggregavano a noi”, aggiun-ge Mimmo; altra salita nel ’92 con il Cai di Chioggia, ancora nel ’97 con degli amici, nel 2001 per il 35° dalla prima scalata e nel 2006 per il 40° anniversario…

“Quarant’anni fa intorno alla vetta si in-

contravano ampi tratti ghiacciati e innevati; negli ultimi anni, salvo quando vi era stata una stagione invernale particolarmente ne-vosa, questi piccoli ghiacciai sono quasi del tutto scomparsi e lo scioglimento della neve ha creato dei pericolosi “imbuti” così come sono comparse delle profonde fessurazio-ni… ma abbiamo anche visto crescere, non lontano dalla vetta del Pelmo, un abete che continua a resistere a tutte le intemperie. E’ diventato un punto di riferimento di scalata in scalata”.

La passione per la montagna ha sempre accompagnato Domenico fi n da giovane ed è poi proseguita nella lunga esperienza con il gruppo Cai di Chioggia: attenzione all’ambiente, ai luoghi visitati, alla cultura locale, ma anche alla sicurezza con cui ci si cimenta in percorsi particolarmente diffi -cili. Una passione condivisa con 350 soci di ogni età e con un occhio di riguardo per le future generazioni. Infatti nella sede del Cai – ospitato nell’ex scuola elementare “Pascoli” a Brondolo – vengono proposti

anche dei corsi alpinistici per ragazzi dai 12 ai 17 anni.

Ogni mese per tutti si organizzano escursioni con percorsi differenziati: itinerari “turistici” per tutte le gambe, salite più fa-cili o più impegnative fi no ad arrivare alle scalate per gli esperti ben più attrezzati. Nel programma annuale del Cai di Chioggia non mancano nemmeno gli itinerari sulla neve sia per sciare sia per andare con le ciaspe.

“Nel mese di aprile dello scorso anno – ci spiega Domenico – eravamo in una quarantina sul Pasubio seguendo il corso del torrente Leogra che poi si innesta sul Bac-chiglione. Qualche decennio fa qui c’erano molte attività legate allo sfruttamento dei corsi d’acqua: falegnamerie, segherie… La Borgata di Sant’Antonio in questi luoghi ora pressoché disabitati allestisce un presepio

con fi gure in movimento che riproducono le fattezze degli abitanti della zona”. A mag-gio i soci Cai chioggiotti si erano trasferiti in Slovenia per una visita storico-artistica a Lubiana, Bled e Bohinj. In giugno altra uscita per attraversare la “Via dell’amicizia” a Riva del Garda: una suggestiva scalinata addossata alla parete di uno spuntone di roccia con vista mozzafi ato sul più grande lago italiano.

Poi le scalate alle vette alpine nel corso dell’estate e infi ne la consueta “Ottobrata” che chiude il programma annuale. “La pri-ma domenica di ottobre eravamo sui colli Euganei nella Villa dei Vescovi, di proprietà del Fai, a Torreglia. E’ stata per noi una bel-la esperienza “scoprire” questo importante patrimonio artistico e culturale”.

di Eugenio Ferrarese

L’alpinista siciliano trapiantato a Chioggia ripercorre le tappe più signifi cative delle sue ascensioni montane

“Mimmo” Arena Da oltre 20 anni presidente del Club Alpino Italiano di Chioggia

Una vita vissuta ad alta quota

Domenico “Mimmo” Arena lo scorso 8 settembre nel corso della sua dodicesima scalata del Pelmo

Quarant’anni fa intorno alla vetta si incontravano ampi ghiacciai che ora sono scomparsi

LISTE NOZZE - BOMBONIEREARTICOLI DA REGALO

Page 24: La Piazza di Cavarzere - 2013gen n12

22 Cultura provinciale222222 Cultura provinciale

Tra grandi mostre e nuovi percorsi museali, il palinsesto messo in campo per il 2013 dalla Fondazione Musei Civici di Venezia

si compone di ben 32 eventi. Fra questi 19 tra grandi mostre e mostre temporanee, 9 esposizioni basate sulle raccolte civiche per il ciclo “Tesori ritrovati” e 4 inaugurazioni di nuo-vi percorsi e nuclei espositivi delle collezioni permanenti.

Il programma è stato presentato alla stam-pa a fine gennaio dal sindaco di Venezia Gior-gio Orsoni insieme con il direttore della Fonda-zione Gabriella Belli, che lo ha messo a punto con i curatori e responsabili delle sedi museali e il Consiglio di amministrazione presieduto da Walter Hartsarich.

Nel proseguire la strada e le strategie in-traprese lo scorso anno, anche per il 2013 la Fondazione punta sulla qualità delle proposte con prestiti di considerevole interesse prove-

nienti da tutto il mondo. Il restyling dei percorsi museali (a Ca’ Pesaro e a Palazzo Mocenigo in primis) e una particolare attenzione alla didat-tica e alla formazione rappresentano un ulte-riore elemento qualificante della programma-zione. Da Manet ad Anthony Caro, da Tàpies ad Agatha Ruiz de la Prada, dalle trenta opere della collezione Sonnabend di New York che andranno ad arricchire il percorso permanente di Ca’ Pesaro alla The Panza Collection, dall’Im-magine della città europea dal Rinascimento al Secolo dei Lumi agli splendidi vetri di Seguso o il Bestiario contemporaneo: l’elenco di autori, temi e opere è lungo e variegato. Comune è la volontà di dare un taglio inedito a ciascuna delle mostre, nell’intento di aprire una linea di studio nuova, in grado di offrire nuovi contributi alla conoscenza e alla riflessione.

Spicca la straordinaria esposizione ide-ata con la collaborazione speciale del Musée

d’Orsay di Parigi “Manet. Ritorno a Venezia”. Curata da Stéphane Guégan, con la direzione scientifica di Guy Cogeval e Gabriella Belli, la mostra si propone come un autentico evento. Settanta capolavori dell’artista provenienti da numerosi musei internazionali e una decina di importanti dipinti italiani saranno esposti dal 24 aprile al 18 agosto prossimo a palazzo Du-cale. Tra i vari spunti offerti dalla mostra anche il confronto “storico” tra due capolavori dell’ar-te universale. Accanto alla sublime Olympia (1863) di Édouard Manet – opera che non ha mai lasciato prima d’ora la Francia – nella mostra di Palazzo Ducale ci sarà infatti anche la cosiddetta Venere di Urbino, capolavoro del Tiziano, fonte d’ispirazione per il grande arti-sta francese, nella ricerca de “L’anima italiana della pittura di Manet, tema focale dell’espo-sizione.

Info www.visitmuve.it

di Giovanni Giovetti

Nella programmazione spicca “Manet. Ritorno a Venezia”, dal 24 aprile al 18 agosto prossimo

Mostre Il programma 2013 della Fondazione Musei Civici di Venezia

Tra grandi mostre e nuovi percorsi museali, 32 eventi

In alto Eduard Manet, Olympia, 1863. In basso Tiziano, la Venere di Urbino, 1538

E’ sempre difficile capire quanta autobio-grafia contenga un libro o quanto la vita dei personaggi rincorra quella dell’auto-

re. Nel caso di Francesca De Luca non c’è dubbio, il mondo che racconta nel suo libro “Il rovescio del Tao” è quello che incontra ogni giorno grazie al suo lavoro di giornalista e al suo impegno in diversi progetti legati all’immigrazione. Francesca infatti insegna lingua italiana agli stranieri ed è impegnata in percorsi di accoglienza, integrazione ed inserimento lavorativo. Intrecciando il proprio amore per la letteratura e la passione per l’inchiesta sociale, nelle sue opere narra degli “esclusi” dalla società. Le pagine di France-sca, infatti, presentate lo scorso 30 gennaio, a Chioggia, presso l’Auditorium San Nicolò , parlano di mondi, delle persone che abitano in quei mondi e della loro incapacità di co-municare. Alice e Leonardo, ad esempio, due

ragazzi appartenenti con vite diverse, passati e forse destini diversi, due ragazzi che non si conoscono, eppur si odiano. Accomunati solo da una forza interiore apparente, che cela enormi delusioni, inenarrabili tristezze, sogni infranti. Il destino li obbliga a conoscersi e ri-serva loro piacevoli e terrificanti sorprese. È la storia di un confronto, di un incontro tra realtà apparentemente distanti ma infinitamente vi-cine. È la storia di due solitudini e di un fato che gioca con l’esistenza. È l’entrare in punta di piedi nelle vite di ragazzi e di politici, di suore e di operai, dare uno sguardo fugace per coglierne l’insieme ed avere la voglia di saperne di più.

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Page 27: La Piazza di Cavarzere - 2013gen n12

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LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANO

Iniziata con uno raduno collegiale, svoltosi a Torbole in provincia di Trento, la stagione agonistica della Fausto Coppi Gazzera Videa,

unica formazione ciclistica della provincia di Venezia a gareggiare nella categoria Elite – Under 23. La squadra lo scorso anno, quando era unita alla Generali Ballan, ha ottenuto 9 vittorie con Daniele Cavasin, Andrei Nechita e Diego Florio collocandosi tra i primi dieci team a livello nazionale. Inoltre ha ottenuto la vittoria nei Campionati Provinciali su Strada, numerosi podi e l’onore di avere un suo corridore, Andrei Nechita, che ha partecipato alle Olimpiadi di Londra con la nazionale rumena. Il team mestri-no, diretto ancora una volta dall’esperto diret-tore sportivo Renato Bonso, farà il suo esordio alla Coppa San Geo in programma a Gavardo in provincia di Brescia. “Sarebbe bello partire con una vittoria alla Coppa San Geo come è accaduto lo scorso anno”, si auspica Renato Marin, presidente del team mestrino, “gli atleti si stanno preparando con impegno e il gruppo si è dimostrato già molto unito e ben amalga-

mato. Questi giorni di ritiro permetteranno alla squadra di mettere a punto tutti i meccanismi che poi dovranno funzionare anche in gara”. In attesa dell’inizio delle competizioni, la forma-zione mestrina ha ingaggiato altri due ciclisti. Si tratta del giovane Flavio Feltrin, proveniente dal formazione del Mogliano 85, al suo primo anno tra i “dilettanti”, e del rientrante Leonardo Masiero che, nonostante gli impegni lavorativi, ha scelto di portare avanti ancora la propria passione per le due ruote. Questi due corridori vanno ad aggiungersi agli altri nuovi che sono Michele Gazzara e Stefano Tonin, entrambi

provenienti dalla Zalf Euromobil Desiree Fior, e i giovani Giovanni Campagnolo e Alvise De Mar-chi. E’ stata fi ssata la data della presentazione uffi ciale della Fausto Coppi Gazzera Videa, che si terrà il 27 febbraio nell’auditorium della Cassa di Risparmio di Venezia in via Torino a Mestre. Questi sono i ciclisti della Fausto Coppi Gazzera Videa per la stagione 2013: Maurizio Damiano, Mattia De Marchi, Francesco Flora, Diego Florio, Davide Gani, Alessio Larentis, Mat-teo Malucelli, Marco Mazzetto, Michele Gazza-ra, Stefano Tonin, Giovanni Campagnolo, Alvise De Marchi, Flavio Feltrin, Leonardo Masiero.

Al via la stagione del Coppi Gazzera venezia calcio a 5

“Siamo ancora troppo soli per porta-re avanti una Serie A, e un vivaio di cento ragazzi”. Questo è l’ac-

corato appello fatto dai dirigenti del Venezia Calcio a 5, che chiedono un aiuto a tutti per continuare il sogno della Serie A. “Nati nel 1997, quando l’allora Dese Calcio a 5 debut-tò tra gli amatori” spiegano, “per il secondo anno consecutivo la nostra è una delle 14 so-cietà che partecipano al campionato naziona-le di Serie A. Inoltre abbiamo un settore gio-vanile con un centinaio di bambini e ragazzi che, ogni giorno si allenano partecipando ai rispettivi campionati di categoria. All’inizio della stagione sportiva 2012/13 abbiamo come sempre eseguito i bilanci previsionali di spesa e, mai come quest’anno, abbiamo avuto la massima attenzione e cautela nel dosare le risorse disponibili. Rispetto alla sta-gione 2011/12 abbiamo cercato di ridurre gli sprechi fi no ad arrivare ad un taglio del 40 per cento del budget rispetto al passato”. Nonostante questo, la società sta rischiando di non fi nire la stagione. ”Abbiamo bisogno di aiuto affi nché il Venezia Calcio a 5 pos-sa chiudere regolarmente la propria attività sportivo-sociale. Chi può ci aiuti a “salvare”

quanto è stato faticosamente costruito fi no ad oggi. Questo “grido” di aiuto ci auguria-mo possa giungere anche ai nostri tifosi e ai semplici appassionati del futsal, perché ci stiano accanto sempre più numerosi, in occa-sione delle nostre gare casalinghe del sabato pomeriggio al Palacosmet di Dolo”.

“abbiamo bisogno di aiuto”

G.P.

La società Laguna Venezia 2011 che milita nel Campionato di Promozione cambia allenatore, dopo un accordo per

la risoluzione consensuale dall’incarico al tec-nico Claudio Damiani. Al suo posto il tecnico veneziano Aldo Vianello, 47 anni di Marghe-ra, già protagonista di due promozioni dalla Seconda alla Prima categoria sulla panchina di Marghera e Oriago. “Il presidente e la dirigenza dopo l’ultima sconfi tta – spiega il direttore tecnico della società Denis Cecchi – hanno deciso di fare il punto della situazione con Damiani. Ed è stato lo stesso allenatore a farsi da parte consapevole che, giunti a que-sto punto del campionato, serviva una scossa per scuotere la squadra. Noi lo ringraziamo per il grande lavoro svolto al Laguna Venezia 2011 prima con la salvezza della passata stagione, e poi con l’avventura, purtroppo fi n qui sfortunata, in questo campionato e gli auguriamo le migliori fortune come tecnico. Abbiamo scelto di affi darci ad Aldo Vianello, esordiente nella categoria, ma che ha tutte le carte in regola e l’entusiasmo per tentare di risollevare le sorti della stagione”. Due promozioni in 5 anni di panchina con Oriago e Marghera dalla Seconda alla Prima Cate-goria (entrambi agli spareggi) un subentro e

un esonero, classe ’66, origini di Marghera ma veneziano di Canareggio, d’adozione. Al suo fi anco rimangono l’allenatore in seconda Michele Mori e l’allenatore dei portieri Davide D’Este. “E’ un incarico molto stimolante che ho accettato senza pensarci su due volte – sono le prime parole di Vianello da tecnico del Laguna Venezia 2011 – Non ho mai allenato in Promozione ma non penso sia un ostacolo. La classifi ca è quello che è, ma i play out sono alla nostra portata ed è questo l’obiettivo a cui dobbiamo puntare fi n da subito. Io gioco con un 4-4-2 ma prima di tutto mi occuperò dell’aspetto mentale e psicologico della squadra. Damiani è un ottimo tecnico ed ha sicuramente lavorato bene, io proverò a portare solo un po’ di tran-quillità ai giocatori tentando di metterli nella condizione di rendere al massimo per pun-tare all’obiettivo minimo dei play-out”. Nel mercato cosiddetto di riparazione, c’è stato anche qualche cambiamento nella rosa del Laguna Venezia 2011. Se ne sono andati Molin, Robelli e Collauto, e sono approdati alla società del presidente Luca Castagna tre attaccanti Cecchi, Scaramal e Peron, il cen-trocampista Valentini e il difensore esterno destro Gavagnin.

Calcioil laguna venezia cambia mister

A.A.

Ciclismo Tante novità della società presieduta da Renato Marin

Un’immagine di una gara ciclistica su strada

La rosa della prima squadra

di Giacomo Piran

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Page 28: La Piazza di Cavarzere - 2013gen n12

8

IL VENETOin PRIMO PIANO

La produzione fa registrare qualche se-gnale di ripresa, ma sempre in un con-testo di contrazione, e la situazione del

mercato del lavoro resta preoccupante. Le recenti indagini degli organismi veneti più accreditati certifi cano le pesanti ripercussio-ni della crisi anche in Veneto.

Da VenetoCongiuntura, l’analisi con-giunturale sul manifatturiero di Unioncame-re Veneto su un campione di 2.826 imprese della regione con almeno 2 addetti, emerge che nel terzo trimestre 2012 la produzio-ne industriale ha fatto segnare una nuova fl essione, del -4,9%, sullo stesso periodo del 2011. La variazione congiunturale de-stagionalizzata, tuttavia, è stata del -1,1%, “ed un segnale di decelerazione della con-trazione. In una situazione ancora diffi cile per il manifatturiero – spiega Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere Veneto – vanno colti i sintomi che potrebbero portare a un’inversione di tendenza, come le previ-sioni degli imprenditori, che lasciano intrav-vedere una fi oca luce in fondo al tunnel”.

L’andamento negativo della produzione continua a interessare per lo più le microim-prese (2-9 addetti), con un -7%. A seguire le piccole (10-49) e medie imprese (52-249), con una fl essione del -5,1% e -4,1%, e le grandi imprese (oltre 250 addetti), con un -3,6%. Le diminuzioni più marcate sono state rilevate per i comparti del mar-mo, vetro e ceramica (-7%), legno e mobile

(-6,9%) e mezzi di trasporto (-6,6%). L’u-nico settore stabile è l’alimentare, bevande e tabacco (-0,4%). Il trend negativo è con-fermato dal -4,8% del fatturato su base an-nua e dal -4,6% degli ordinativi: anche qui ad andare peggio sono le micro imprese.

L’occupazione è segnata da una fl es-sione del -0,6% su base annua (-0,8% nel trimestre precedente), che interessa princi-palmente le medie imprese (-1%). Il calo maggiore è stato registrato nel comparto del legno e mobile (-3%) e carta e stampa

(-2,5%). Gli unici settori con dinamiche po-sitive sono macchine ed apparecchi mecca-nici e metalli e prodotti in metallo (+0,7% e +0,5%).

In miglioramento, ma sempre negative, le previsioni degli imprenditori per gli ultimi tre mesi 2012, con un saldo pari a -29,8 punti percentuali (-36,6 p.p. nel trimestre precedente) per la produzione. Migliora, di poco, la fi ducia anche per l’indicatore del fatturato (-28,8 p.p. contro -35,1 p.p.) e degli ordini, specie dal mercato estero (-12,3 p.p. contro -19,2). Cresce invece la sfi ducia in un recupero dell’occupazione

(-15,6 p.p., -14,0 p.p. precedente).L’occupazione si conferma uno dei nodi

più critici. Non risparmia settori che aveva-no sempre “tirato”, come l’industria del divertimento, si veda il caso di Gardaland che ha posto in mobilità 63 dipendenti, né gli stranieri, come evidenzia un’indagine della Fondazione Moressa su 600 imprese venete con meno di 20 addetti: i lavora-tori stranieri delle piccole imprese venete provengono per lo più da Paesi europei non comunitari (41,3%), come Albania (16,6%) e Moldavia (8,4%), e comunitari (31,9%), specie dalla Romania (29,8%), ma signifi cativa è anche la presenza degli africani (16,8%); per la maggior parte ri-coprono mansioni non qualifi cate (56,4%). L’occupazione straniera nelle piccole im-prese venete ha fatto registrare nel primo semestre 2012 un calo del -0,8% rispetto ai sei mesi precedenti. La riduzione riguarda in particolare l’edilizia (-2,9%), il comparto che fa più ricorso alla manodopera stranie-ra: su 100 imprese edili, 52 annoverano lavoratori stranieri.

Le previsioni per la seconda parte del 2012 segnalano l’intenzione delle piccole imprese di non investire molto in nuove assunzioni, invariate per gli autoctoni. Va però rimarcato che l’unico aumento è stato previsto proprio per le assunzioni degli stra-nieri, pari all’1%, specie nel settore della produzione (4,0%) e dell’edilizia (4,1%).

di Ornella Jovane

Una fi oca luce in fondo al tunnelL’occupazione si conferma uno dei nodi più critici: non risparmia settori che avevano sempre “tirato” nè gli stranieri che ritornano nei Paesi d’origine

Economia Lavoro e produzione

Va anche precisato che, se fi nora la gran parte degli stranieri (84,5%), come il tota-le degli occupati (85,3%), era inquadrato con contratti a tempo indeterminato, per le future assunzioni gli imprenditori dichiarano di voler privilegiare forme a termine per la manodopera straniera (78,9%) e quella complessiva (60%).

Le 14.670 assunzioni previste nel pe-riodo estivo in Veneto, di cui 2.757 di stra-nieri, hanno contribuito ad alleviare mar-ginalmente le diffi coltà degli ultimi anni, ma occorrerà aspettare ancora del tempo per tornare ai livelli occupazionali pre-crisi.

I 28mila stranieri ancora senza lavoro in Veneto rischiano di diventare clandestini se non trovano una nuova occupazione, con le relative conseguenze.

Non a caso, a fronte di tutte queste problematiche, il segretario generale del Veneto della Cgil, Emilio Viafora, ha voluto dedicare larga parte dell’assemblea regio-nale, tenutasi il 18 dicembre a Vicenza, alla presentazione del Piano del Lavoro elabora-to dalla Cgil nazionale, con proposte mirate a dare una risposta di sistema alla grave crisi del Paese e un futuro ai giovani.

Imprenditori orientati per future assunzioni a privilegiare contratti a termine

26262626

FAI UNA CROCE SUL QUADRATOPER ADERIRE AD UNA DELLE ASSOCIAZIONI SCHEDA D’ISCRIZIONE

NOME DATA DI NASCITAINDIRIZZOTELEFONO

DATA FIRMA

COGNOME ASSOCIAZIONE VOLONTARIITALIANI DEL SANGUE

ASSOCIAZIONE ITALIANADONATORI ORAGANI

ASSOCIAZIONE DONATORIMIDOLLO OSSEO(limite età 18-37 anni) consegnare presso la sede AVIS di Cavarzere, presso Ospedale Civile - Tel. 0426 316436 (segr. Tel.)

Page 29: La Piazza di Cavarzere - 2013gen n12

9Il Veneto in primo piano

Il lavoratore “anziano” e più esperto, passa gradualmente il testimone ad un giovane apprendista che si affaccia sul

mondo del lavoro e che ha bisogno di esse-re adeguatamente formato.

L’idea della “staffetta” fra generazioni è stata lanciata da Padova ma piace in tutta la Regione e ha trovato anche l’apprezza-mento dell’allora ministro al Welfare Forne-ro.

L’assessore provinciale al lavoro Mas-similiano Barison si augura che l’iniziativa possa essere ripresa dal governo che uscirà dalle elezioni e partire in via sperimentale

quanto prima proprio dal Veneto. In pratica, si tratta di un accordo di solidarietà tra gene-razioni con sgravi fi scali previsti da diverse fi nanziarie (l’ultima quella del 2007), ma mai attuate.

“Questo meccanismo – spiega Ba-rison - consentirebbe una “staffetta” tra lavoratori che diventerebbe uno strumento prezioso soprattutto per la realtà produttiva del Nord-Est, caratterizzata da imprese di piccola dimensione e forte know-how. I gio-vani, infatti, seppur in possesso di un’ottima preparazione teorica, hanno ancora forti diffi coltà di inserimento stabile in azienda e

necessitano di una sorta di tutor che possa trasmettere le esperienze e le abilità acqui-site nei processi lavorativi. Si tratta di una sorta di “apprendistato del terzo millennio” che da una parte garantirebbe nuove assun-zioni, dall’altra consentirebbe di mantenere occupati i lavoratori prossimi alla pensione. E’ necessario, infatti, anticipare un proble-ma che sta emergendo in seguito all’allun-gamento dell’età pensionabile a 67 anni e cioè motivare le aziende a mantenere l’occupazione nella fascia d’età tra i 55 e i 67 anni”.

Da tempo il Consiglio provinciale, su

proposta del Presidente della Terza commis-sione Pietro Giovannoni, ha approvato un ordine del giorno che prevede un incentivo erogabile sia al lavoratore sopra i 55 anni di età, che all’azienda.

Il contributo era ottenibile nel momento in cui il lavoratore “anziano” avesse trasfor-mato in tempo parziale il proprio contratto di lavoro e, contemporaneamente, l’azien-da avesse assunto (per la differenza tra l’o-rario parziale e il tempo pieno) un giovane disoccupato di età inferiore ai 25 anni o a 29 se laureato.

di Nicola Stievano

La proposta parte dalla Provincia di Padova Appello dell’assessore Barison

“Staffetta” fra generazioni per salvare l’occupazione

neWs

Viaggiare costa e ormai sta diventando un lusso per molti. Ma c’è chi è riuscito a trasformare questa passione in un solido lavoro, con soddisfazioni anche dal punto di vista economico. Si tratta di Francesco Canton e Nicoletta Dainese: la coppia di

a Due Carrare, in provincia di Padova, ha creato una speciale agenzia di viaggi on line che organizza vacanze inedite, al di fuori dal soliti schemi, sfruttando anni di esperienze e contatti in giro per il mondo. Francesco, dopo aver prestato consulenza in uno dei più importanti tour operator online italiani, ha deciso di mettersi in proprio insieme alla moglie Nicoletta, con la quale condivide la passione per i viaggi. E’ nato così “Racconti di viaggio”, che sfrutta come meglio non si potrebbe il web. “Vogliamo offrire ad ognuno

la possibilità di fare il viaggio dei sogni. - spiega Canton - Per qualcuno il sogno può essere una settimana in un villaggio turistico, per altri può essere un trekking nella foresta amazzonica, per altri ancora una settimana di vacanza-lavoro in una masseria siciliana o un’avventura nelle praterie del far West”. Per far questo nell’operazione si è unito un gruppo di una quindicina di “consulenti” che mettono disposizione di tutti i frequentatori del sito www.raccontidiviaggio.it le loro proposte e le loro offerte. C’è chi è specializzato nell’Africa del Sud, chi nella Sicilia, chi ancora nella Grecia o nella Micronesia. “Il nostro valore aggiunto sta nella “creazione” di viaggi su misura e proprio per questo non entria-mo in diretta concorrenza con i grandi nomi del turismo internazionale”.

La coppia padovana ha messo a frutto una lunga esperienza la passione per i viaggi trasformata in impresa

Massimiliano Barison

27272727Il Veneto in primo piano

Page 30: La Piazza di Cavarzere - 2013gen n12

10 Il Veneto in primo piano

La crisi non ha risparmiato l’acquisto dei beni durevoli, con fl essioni sensibili per auto e moto, mobili, elettrodomestici

ed elettronica di consumo: tiene solo l’in-formatica. E’ quanto emerge dalla 19esima edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Ve-neto, presentato il 22 gennaio a Padova.

In un contesto di fragilità socio-econo-mica, anche la spesa delle famiglie venete nel 2012 ha subito evidenti contraccolpi. I consumi sono stati fortemente penalizzati dalla dinamica del reddito disponibile e la contrazione della spesa è intervenuta no-nostante la riduzione della propensione al risparmio. Nel 2012 la fl essione del reddito disponibile pro capite nella regione è stata di poco più ampia della media nazionale (-2,5% contro -2,3%); l’indicatore si è atte-stato sui 19.426 euro pro capite, valore più

elevato della media nazionale per 1.772 euro per abitante, ma più basso di 850 euro per abitante rispetto a quella del Nord-Est.

Questa stretta sul reddito disponibile si è rifl essa in maniera consistente sulla spesa familiare destinata ai durevoli, la tipologia di beni più sacrifi cata e il cui acquisto è stato rinviato quando non strettamente necessa-rio, aumentando così la vita media dei beni in dotazione delle famiglie: l’indicatore ve-neto si è attestato sui 2.307 euro, con un calo del 14,8% (-14,1% in Italia, -14,5% nel Nord-Est).

Analizzando i principali settori, le auto

nuove, usate e i motoveicoli hanno eviden-ziato una contrazione, rispettivamente, del -20,4%, -13% e -19%, anche se più conte-nuta rispetto alla media nazionale (- 22,2% - 12% e -20,4%). Nel 2012 si sono imma-tricolate 106.264 auto nuove, 82.842 da parte delle famiglie, il resto da parte delle aziende, e si sono acquistate 165.515 auto usate per 1.233 mln di euro. Per i motovei-coli si riscontrano 18.550 pezzi venduti per 112 mln di euro e una spesa per famiglia di 53 euro.

In comparti che esercitano un peso consistente sulla spesa complessiva, come i mobili, nel Veneto si sono invece registrate fl essioni più ampie della media nazionale, -7,3% rispetto al -6.8%: la spesa comples-siva è passata dai 1.516 mln di euro del 2011 ai 1.396 del 2012 e la spesa per nucleo è scesa da 735 a 666 euro.

Una performance peggiore di quella media nazionale ha riguardato anche gli acquisti di elettrodomestici, che hanno visto una fl essione del 8,7% contro quella nazio-nale del 6,8% (gli acquisti si sono contratti da 366 a 334 mln di euro; la spesa media è scesa da 177euro a 160 euro), e soprat-tutto sull’elettronica di consumo, la cui fl es-sione in Veneto, del -17,8%, è risultata ben più marcata rispetto alla media dell’Italia (-11,8%). I consumi sono passati da 274 a 225 mln di euro e la spesa per famiglia da 133 a 107 euro.

Si salva solo il comparto della Informa-

tion Technology, che ha registrato in regio-ne un incremento del +2,5%, contro un calo dello 0,6% nazionale. La spesa è passata da 189 a 194 mln di euro e quella media da 92 a 93 euro a famiglia. Ci si attende che nel 2013 le decisioni di spesa delle famiglie venete saranno ancora condiziona-te dagli effetti della manovra di bilancio e della fase recessiva sul reddito disponibile e che, anche se con un’attenuazione rispet-to al 2012, la domanda di beni durevoli resterà in moderato calo, non riuscendo a imboccare un sentiero di recupero delle forti contrazioni degli ultimi anni.

di Ornella Jovane

Tranne l’informatica si contraggono tutti i principali settori. Auto, motoveicoli, mobili ed elettromestici: i veneti preferiscono rinviare gli acquisti

Osservatorio Findonestic Banca

La crisi economica si rifl ette anche sui beni durevoli

Nel 2013 ci si attende un’ulteriore contrazione della domanda anche se in moderato calo

Nel 2012 Venezia fa segnare le performance migliori, sia in termi-ni di reddito (19.987 euro) che

in termini di variazione rispetto al 2011 (- 1,7%). Seguono Padova, con 19.978 euro, Belluno con 19.691 euro e Verona con 19.629 euro. Tra i valori più modesti Vicenza (19.333 euro) e Treviso (18.704 euro). Resta in ultima posizione la provincia di Rovigo (17.345 euro), dove il reddito di-sponibile si confi gura al di sotto della madia nazionale.

Relativamente al mercato automobili-stico, Padova resta in testa alla classifi ca delle spese per auto nuove, con 279 mln euro; subito dietro, con 272 mln euro, c’è Verona, quindi Treviso (238 mln euro), Ve-nezia (214 mln euro), Vicenza (211mln euro), Rovigo (70 mln euro) e Belluno (55 mln euro). Nella classifi ca delle auto usate è, invece, Verona a registrare il volume di vendite più alto, a quota 256 mln euro. Sempre Verona, poi, è la città che ha fatto segnare l’incremento più incisivo del com-parto dei motocicli, per consumi complessivi di 26 mln euro.

Nel settore dei mobili, Padova e Vicen-za si collocano, rispettivamente, al primo e al secondo posto, con 265 e 254 mln euro. Belluno resta la provincia dove il volume degli acquisti è stato il minore (63 mln); quattro mln meno di quelli fatti segnare da Rovigo, penultima, mentre le restanti provincie si mantengono sostanzialmente in linea coi risultati delle prime in classifi ca.

Andamento simile per il settore degli

elettrodomestici grandi e piccoli dove, ad eccezione di Rovigo (16 mln euro) e Belluno (15 mln euro), le altre provincie registrano consumi complessivi sostanzial-mente omogenei: Padova 63 mln euro, Verona 62 mln euro, Vicenza e Treviso 60 mln euro e Venezia 59 mln euro.

Classifi ca pressoché invariata per i con-sumi di elettronica di consumo: Padova al primo posto con 43 mln euro, seconde a pari merito Verona e Venezia con 41 mln euro, seguite da Treviso (40 mln euro) e Vi-cenza (39 mln euro). Restano nelle ultime due posizioni, a grande distanza, Rovigo (11 mln euro) e Belluno (10 mln euro).

Il comparto informatica, unico settore in crescita, verifi ca l’andamento dei con-sumi dei settori precedenti, con Padova e Verona in testa, rispettivamente a 37 mln euroe 36 mln euro. Seguono Treviso e Ve-nezia (35 mln euro) e Vicenza (34 mln euro). Chiudono Rovigo (9 mln euro) e Belluno (8 mln euro).

IL DETTAGLIO PER PROVINCIA

O.J.

28 Il Veneto in primo piano282828 Il Veneto in primo piano

Page 31: La Piazza di Cavarzere - 2013gen n12

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11Il Veneto in primo piano

Sono qualche migliaio le piccole e medie attività com-merciali che entro il 2013 chiuderanno le serrande defi nitivamente. Un dato che viene messo in lucie-

dalle principali associazioni di categoria in prima linea per salvaguardare i negozi di prossimità costretti ad un este-nuante concorrenza con i grandi Centri commerciali che, con la nuova legge promossa da Monti, potrebbero tornare liberamente a nascere ovunque come funghi.

Confesercenti e Ascom puntano fortemente il dito contro il decreto Salva Italia del Professore perchè la libe-ralizzazione spinta di orari di apertura che consente di non avere mai un giorno di chiusura, pesa enormemente sui negozi di prossimità che vedono aumentare le spese ma non gli introiti. Eppure sono costretti tante volte a tenere aperto perchè il grande Centro Commerciale che magari si trova a pochi chilometri – e può contare su risorse molto più ingenti – non abbassa mai le serrande.

“Per ora in Veneto siamo riusciti a bloccare un altro aspetto di questa tremenda deregulation messa in campo dal governo dei tecnici - afferma Maurizio Francescon, di-rettore della Confesercenti di Padova -. Il Consiglio regiona-le ha varato il nuovo Piano del Commercio, l’ultimo risaliva a nove anni fa e prevedeva un numero preciso di superfi ci a disposizione della grande distribuzione e dal 2007 non era stato più possibile realizzare nuove aree commerciali. Questo nuovo Piano permette di arginare un rischio pesan-te dovuto, appunto, alla deregulation voluta dal governo Monti. La legge, infatti, lascerebbe mano libera ad ogni singolo sindaco di decidere su tutto, anche sulle superfi ci a disposizioni da destinare alla grande distribuzione”.

Un bell’affare per i Comuni che, strozzati dal Patto di Stabilità, dando il via libera a nuovi centri commerciali in-casserebbero milioni di euro attraverso gli oneri di urbaniz-zazione, Imu etc. Il rischio è che si assista ad un ulteriore consumo selvaggio di suolo e alla cannibalizzazione del piccolo commercio dei centri storici.

Per non parlare del problema dei Comuni vicini che spesso vengono interessati dal traffi co, dallo smog e dalla chiusura delle proprie attività commerciali senza averne in cambio nulla.

Lo sa bene il comune di Padova che, avendo deciso di non autorizzare più centri per la grande distribuzione, ha rinunciato a entrate ingenti ma si è trovato comunque nel giro di pochi anni a gestire traffi co, smog e concorrenza ai negozi del centro causati dalle Brentelle e dall’Ipercity,

entrambi alle porte delle città ma in territorio di Rubano e Albignasego.

“Perché queste situazione non possano più ripetersi – Continua Francescon - bisogna che la Regione nel rego-lamento che la Giunta è chiamata a redarre al più presto preveda una fi gura o un ente sovracomunale che controlli le autorizzazioni commerciali”

“Il nuovo piano regionale – continua Fernando Zilio, presidente di Ascom Padova – ha affermato concetti im-portanti su cui noi associazioni ci battiamo da anni. E mi riferisco alla valorizzazione dei centri storici e al recupero delle aree dismesse ma questo non basta. Occorre quanto prima che siano messi dei paletti certi attraverso il regola-mento che attendiamo a breve e che stabilisca come e chi decide rispetto al via libera per l’insediamento di nuove grandi aree commerciali”.

Le associazioni hanno le idee chiare su questo: occorre ci sia un ente o una fi gura sovracomunale che tenga in considerazione il parere vincolante dei sindaci contermini all’area dove si intende autorizzare il nuovo centro com-merciale.

“Faremo una battaglia su questo – afferma Zilio – i sindaci dei comuni contermini devono avere voce in capi-tolo visto che anche i loro commercianti risentiranno inevi-

tabilmente della presenza pesante della grande distribuzio-ne. E poi non pesiamo mai abbastanza le conseguenze del dilagare di queste strutture spesso legate fi nanziariamente a multinazionali che hanno tutto l’interesse a conquistare il monopolio commerciale su un territorio stabilendo moda-lità prezzi e prodotti. La libera concorrenza verrebbe certa-mente annullata. Come può una piccola o media impresa resistere a questo tipo di politiche?”

Eppure quando queste grandi strutture vengono pro-poste in un Comune portano con sé la prospettiva di assun-zione per molti giovani disoccupati e di questi tempi non è poco. “C’è questa fi nta credenza – spiega Zilio – che si assumi più personale per coprire tutto l’orario che interessa il centro commerciale. Ma andiamo a verifi care con quali contratti queste persone vengono assunte. La grande distri-buzione si avvale di contratti atipici che prevedono facilità di licenziamento. Quindi queste grandi strutture prometto-no lavoro e producono un triste precariato”.

In attesa del regolamento che dovrà varare la giunta veneta restano le linee guida previste dal nuovo Piano del Commercio. Tra le novità va sottolineata la volontà di valorizzare i centri storici attraverso la semplifi cazione delle autorizzazioni per i negozi fi no a 1.500 metri quadrati. L’obiettivo è favorire i negozi di prossimità affi nché le città non si svuotino e le luci non si spengano. Mantenere vivi i centri storici signifi ca garantire più sicurezza ai cittadini, perchè un negozio aperto è anche un presidio di zona e avere un “giardino” gradevole dove socializzare e passeg-giare all’aria aperta.

di Germana urbani

Il nuovo piano del commercio regionale varato a fi ne 2012 blocca di fatto la deregulation voluta dal governo Monti ma ora si attende il regolamento

Commercio in diffi coltà

Occorre far ripartire i consumi aumentando il potere d’acquisto della gente

Con l’approvazione della legge regionale n. 50 del 28 dicembre 2012 il Veneto si è dotato di un nuovo Paino per il Commercio. Ora si attende il

varo, entro 4 mesi, del Regolamento di attuazione della legge, che dovrà contenere i criteri per l’individuazione da parte degli strumenti urbanistici delle aree idonee all’insediamento delle medie strutture con superfi cie di vendita superiore ai 1.500 mq. e delle grandi strutture di vendita, le modalità per la valutazione integrata degli impatti e l’individuazione delle misure compensative e di mitigazione atte a rendere sostenibili gli insediamen-ti commerciali, la defi nizione degli ambiti territoriali destinati ad ospitare gli in-sediamenti commerciali di rilevanza regionale (le grandi strutture di vendita con oltre 15.000 mq.) e gli altri indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale veneto.

Di grande interesse la norma contenuta nell’art. 19, comma 4, che dispone che all’interno dei centri storici l’autorizzazione commerciale per le grandi strut-ture di vendita è rilasciata non più tramite la Conferenza di servizi, ma direttamente dallo Sportello Unico per le Attivi-tà Produttive secondo le modalità previste per le medie strutture di vendita, che prevedono tra l’altro una regolamentazione da parte del Comune. In questo modo si intende favorire la realizzazione in centro città di grandi strutture di vendita specializzate.

Altra norma di immediato interesse è quella conte-nuta nell’art. 28, comma 4. Si tratta di una norma tran-sitoria che prevede che le grandi strutture di vendita ed i parchi commerciali già autorizzati alla data di entrata in vigore della legge possano essere ampliati in misura non superiore al 20% della superfi cie autorizzata (e co-munque nel limite massimo di 2.500 mq di superfi cie di vendita), nel rispetto dello strumento urbanistico vi-gente e della normativa in materia ambientale, edilizia e viabilistica prevista dalla precedente legge regionale sul commercio. Tale facoltà va esercitata entro 60 gior-ni a partire dal 1° gennaio 2013, con l’impegno ad iniziare i lavori entro e non oltre 60 giorni dal rilascio dell’autorizzazione.

In breveLa nuova legge regionale

Sulla libera domenica Confesercenti ha presentato una proposta di legge popolare

30 Il Veneto in primo piano303030 Il Veneto in primo piano

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14 Cultura veneta

Isole del “Mar nostrum” esplorate attraverso la disamina delle tradizioni culturali, della storia e dei luoghi fi sici

L’acquarello è una tecnica non facile per il margine di errore compositivo e di stesura che deve essere pari a zero e per la capaci-

tà di rendere atmosfere, accostamenti e nuan-ce di colori che solo questa riesce a rendere. Un Maestro, tra gli artisti di livello internazionale, che interpreta con maggiore effi cacia la tecnica del colore ad acqua è Pedro Cano. Spagnolo di Blanca, classe 1944, espone cinquantaquattro tavole negli spazi della Fondazione Benetton Studi e Ricerche, spazi Bomben, di Treviso fi no al 3 marzo. “IX Mediterranei” è il titolo della mostra personale che raffi gura un viaggio attra-verso le tre isole di Sicila, Patmos, Maiorca e le sei città di Venezia, Napoli, Spalato, Istanbul, Alessandria d’Egitto e Cartagena. Un bacino territoriale, unito idealmente dal mare, che viene esplorato da Cano attraverso la disamina delle tradizioni culturali, della storia e dei luoghi fi sici. Ne deriva una rappresentazione introspet-tiva, originale e non banale. Ecco che le bricole della città lagunare per antonomasia si rarefan-no in un clima umido, in cui si respira la salse-dine lacustre. Escono da una sorta di nebbia

magica o d’improvvisa illuminazione solare o oscurità notturna. Invece in Alessandria d’Egit-to, la storia si fa protagonista con pagine di libri riecheggianti la biblioteca perduta e paesaggi che rimandano, in chiave attuale, a rappresen-tazioni d’ottocentesche memorie. A Cartagena i pesci in essicazione assumono un aspetto me-tafi sico e le anfore scandiscono verticalmente il ritmo dell’opera. Particolari di Istanbul, come i minareti e la cupola di Santa Sofi a, sono d’ef-fetto e si stagliano in uno sfondo informale. Le ghirlande di frutta, come l’uva e i limoni, sono di caravaggiesche armonie ed evidenziano una solarità insita in Patmos. La Sicilia archeologica,

in un lontano sapore di Magna Grecia, è trac-ciata da sculture giunte a noi danneggiate dal corso del tempo, dove una mano umanizzante tiene dei lembi di una veste. A Maiorca, delle grate di fi nestre riparano da atmosfere esterne di luce e indefi nite vegetazioni. A Napoli c’è la smorfi a, ma non quella tradizionale perché si tratta di un dolce ritratto di bimba, mentre una Spalato romanica ritorna a parlare veneziano con una biancheria penzolante dalle corde. Dunque un Mediterraneo che Pedro Cano in-dica come “lo scenario nel quale ho trascorso gran parte della mia vita e ho dedicato alle sue terre e alle sue città migliaia di opere su carta,

tele e soprattutto moltissimi quaderni che mi hanno accompagnato nei miei percorsi. Un viaggio sentimentale saltando attraverso l’im-menso specchio azzurro, il cui nome, secondo lo scrittore croato Predrag Matvejevic, trae origine dal fatto di essere situato tra le terre. In queste sono nate le più grandi civiltà occiden-tali, dove la diversità culturale, linguistica ed et-nografi ca le rende un luogo unico al mondo”. In conclusione, alcuni esempi di una sorta di frammenti di paesaggio che, con acqua e colo-re, rappresentano il vero percorso e signifi cato della fi gurazione contemporanea: una visione che esula dal luogo stesso.

di Alain Chivilò

Treviso, Fondazione Benetton Studi e Ricerche, spazi Bomben Fino al 3 marzo “IX Mediterranei”

Il sottile colore ad acqua di Cano

Intervista a Piero Slongo

Con un “era ora !!!” il pittore nativo di Mogliano Veneto, classe 1928, Piero Slongo, a quasi due anni dalla sua partecipazione al Padiglione Italia

della Biennale 2011, rimarca con fi erezza quella pre-senza che l’ha posto nelle cronache dell’Arte italiana. Come disse Vittorio Sgarbi, durante l’inaugurazione del Padiglione Veneto di Piazzola sul Brenta, “… da Mogliano e precisamente dallo studio di un ottantenne pittore pieno d’entusiasmo è oggi qui tra noi, come esordiente a questa manifestazione, Piero Slongo. Un’artista che voglio onorare portandolo a Venezia, perché sono curioso di scoprire una persona come Slongo piuttosto che imporre, nelle sale espositive, un nome di mio piacimento”. Dunque una vera e propria legittimazione, che Sgarbi convalida e porta all’atten-zione dopo aver conosciuto le opere di Slongo in anni passati durante precedenti incontri. C’è da sottolineare, a onore del vero, che Piero ha sempre dipinto. Però, solo grandi eventi fanno “riscoprire” talenti nascosti. Non dovrebbe essere proprio così, ma il sistema dell’Ar-te in Italia funziona con la logica che l’apprezzamento e il riconoscimento debbano giungere dopo una lunga stagionatura, come in una tradizionale cantina. Piero Slongo, come autodidatta, si avvicina al mondo dell’Ar-te dipingendo con discrezione e con una forte capa-cità di apprendere i segreti dei grandi maestri storici. Lui parte da una cultura paesaggistica storica, che a Venezia aveva trovato terreno fertile nelle prime due generazioni di pittori fi gurativi appartenenti alla così chiamata Scuola di Burano. Tra questi, per esempio, Umberto Moggioli e Gino Rossi come primi e Eugenio

Da Venezia e Fioravante Seibezzi come secondi. Sen-za dubbio, alcune generazioni erano passate da questi maestri, ma la ferrea volontà di portare avanti questa tradizione lo fa divenire oggi l’ultimo testimone del pa-esaggio romantico, in contrapposizione a tutto quello non fi gurativo della nostra contemporaneità. Il ragazzo Piero, ma per favore non chiamatelo Maestro, ha un segreto che consiste nella “voglia di conoscere sempre cose nuove e d’interessarsi sempre di tutto, stando sempre presente informandosi”. Questo si traduce in una costante pittura fresca, che nasce da uno spirito sempre giovane. Un importante momento pittorico avvenne proprio da una visione diretta delle opere di Gino Rossi, durante una storica mostra di Treviso, in cui ebbe inizio un’autentica viva e rinnovata intensi-tà espressiva. Il suo focus è dato dalla tematica del paesaggio, che permette a Slongo d’evidenziare una

grande capacità nel dipingere l’interiorità, attraverso la manifestazione di emozioni e liricità. Una tecnica ten-dente all’opaco, pastosa e di verve coloristica che trova in Chaim Soutine il secondo suo grande maestro di rife-rimento. Le stagioni venete sono così ritratte in modo vitale e luminoso, in un confi ne tra Impressionismo e Espressionismo. Spesso i ciliegi in fi ore gli permettono d’inserire punti luce naturali che equilibrano la scena. Colori caldi, tipici di una terra amata e vissuta. Le sue tematiche si completano anche con soggetti quali fi ori, nature morte e ritratti. Piero Slongo vuole esplorare “di tutto e di più” e in questo viaggio incarna una pittura veneta, in cui è riuscito a rendere la tematica del pae-saggio vicina a noi, trasformando a livello percettivo una natura mai uguale. Ecco che il saper rendere la comprensione dell’ambiente che ci circonda, mai stan-dardizzato, è la chiave del paesaggio attuale.

“Il mio paesaggio interiore”

In questa sede si propo-ne una rapida carrellata di eventi in corso o che

hanno tracciato un interes-sante percorso espositivo. A Treviso presso la prestigiosa sede di Casa dei Carraresi, a contorno degli eventi collaterali alla mostra “Ti-bet”, fi no al 7 marzo si susseguono due mostre collettive d’arte in ambito fi gurativo, “Confessioni artistiche” e non fi gurativo, “Avventure mentali”. Una disamina che mappa lo stato dell’arte di due metodologie espressive ormai in dialogo. A Padova invece, presso la Galleria Cavour “Bernard Au-bertin” e al Centro Culturale S. Gaetano “Cesare Berlingeri”. Il primo svolge il suo concetto artistico partendo dall’azzeramento dei canoni espressivi tradizionali, captando da un lato il colore del fuoco e della nera cremazio-ne in combustioni di oggetti diversi e dall’altro il colore rosso all’interno di monocromi come da incontro con Yves Klein. Nell’altra mostra, dedicata a Berlingeri, viene tracciato il percorso compositivo attraverso le piegature nate da un lampo creativo, che parte da un’interiorizzazione dell’infanzia, quando vedeva sua madre indossare al petto un piccolo involucro piegato per esorcizzare il malocchio e dal teatro, in qualità di scenografo, osservan-do dei macchinisti raccogliere un cielo stellato da una scena. Ci spostiamo ora a Bassano del Grappa con “Novecento italiano. Passione e collezioni-smo”. Qui si traccia attraverso artisti di chiara fama, con opere di pregio, il passaggio dell’Arte nazionale da moderna a contemporanea, ossia dal secolo scorso a oggi. Concludendo il viaggio, approdiamo a Venezia dove ha aperto Offi cina delle Zattere, un nuovo spazio utilizzato precedentemente dall’Istituto degli Artigianelli come offi cina e poi come laboratorio didattico e artigianale dall’Accademia di Belle Arti. Nelle varie sale a tema, hanno esposto Giorgio Merigo in “Sintetiche visioni, sound digital art”, Veronica Croce, Massimo Donà e Raffaella Toffolo in “Il suono delle cose”, Giorgio Faletti in “Da quando ad ora” e Emanuel Dimas De Melo Pimenta in “John Cage 100 anni. Silenzio”.

Arte in breve

POKER DI CITTÀ PER 6 MOSTRE

Alcune opere presenti alla mostra

Al.Ch. Al.Ch.

Due anni fa la partecipazione al Padiglione Italia della Biennale 2011. Un esordiente di 80 anni

32 Cultura veneta323232 Cultura veneta

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l’Intarsio

Su Pierino

• Pierino si rivolge a un bambino più pic-colo: “Hai dei buoni denti?” “Purtroppo no.” “Perfetto. Al-lora tienimi il croc-cante mentre fac-cio questa partita a pallone.”• Pierino e Miche-la sono soli nel bo-sco in una limpida giornata inverna-le. “Michela, leva-ti il cappotto.” “Si, va bene.” “Brava. Ora levati la gon-nellina.” “Si, Pieri-no” “Ora la sotto-gonna.” “Va bene.” “E ora levati le mu-tandine perché mi serve l’elastico per aggiustare la fion-da!”• “Ma come?” Dice la mamma a Pieri-no. “Ti sei mangia-to tutte le caramel-le senza pensare a tua sorella?” E Pie-rino: “Ci ho pensa-to tutto il tempo. Ero preoccupato

che arrivasse pri-ma che io le finis-si.”• La mamma a Pie-rino: “Pierino, hai preso 6 in con-dotta. Sei stato bocciato! Ma si può sapere come hai fatto? Dicevi che andavi bene a scuola!” “Beh, si vede che si sono accorti che non ti-ravo mai l’acqua.”• Pierino, non sa-pendo svolgere il tema d’esame, pensa di fare lo spi-ritoso e consegna il compito con que-ste parole scritte: “Dio solo conosce la risposta. Buo-na giornata!” Otto giorni dopo riceve la risposta: “Dio è stato promosso e tu no. Buon anno!”

1) Champs Elysees;

2) Piazza della Bastiglia;

3) Place de la Concorde;4) Place de VendomeSoluzioni:

Un giretto per Parigi

Aforismi sull’amore

• C’è una sola cosa peggio-re di un matrimonio senza amore: uno in cui c’è amo-re, ma da una parte sola.

BASS (basso)CHOIR (coro)

COMPOSER (compositore)DRUMS (batteria)EFFECTS (effetti)

HAND (mano)HARP (arpa)

MELODY (melodia)MUSIC (musica)

NOTE (note)PIANO (pianoforte)

POPULAR (popolare)SAXOPHONE (sassofono)

SCIENCE (scienza)SINGER (cantante)

SONG (canzone)SOUND (suono)THEORY (teoria)

TIME (tempo)VOICE (voce)

The Music (la musica) Impariamo l’inglese

CHIAVE (6) - Uno strumento musicale..........................................................................

PuzzleSimply...

Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba.

AGO - AIO - BEA - EVA - IFAOHE - POI - SMS - TAP - UHMGAME - SOAP - UVEA - CALIAIDIOMA - NOSTRO - ORRIDAOSSIAN - GRIDATO AGIOGRAFO - IMPAZZISCEMELODRAMMANEFANDEZZA - PSICROFILOSALVAZIONE - ALFABETISMOOSSIFICAZIONEAZZURRAEDIZIONI

Sapete riconoscerequesti posti?

1) .........................................................

...............................................................

2) .........................................................

...............................................................

3) .........................................................

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4) .........................................................

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1 2

3 4

34 Crucipiazza343434 Crucipiazza

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35353535A tavola

Vino

La Vernaccia di San GimiGnano

RicoRdo peRfettamente l’anno in cui andai in vacanza in umbRia e, nel viaggio di RitoRno, decisi che foRse saRebbe stata una buona cosa allungaRe un po’ la stRada e passaRe peR la toscana peR beRmi un bicchieRe di vino buono; intendiamoci, non è che in umbRia non ci sia il vino buono, anzi…RicoRdo che mi feRmai in un boRgo molto bello,

eRo a san gimignano, la città delle toRRi, nella pRovincia di siena. mi feRmai peR il pRanzo, e peR assaggiaRe il vino tipico di questa incantevole zona: la veRnaccia. tRa i vini toscani è quello con le oRigini più inceRte. pRobabilmente pRende il nome dal latino “veRnaculum”, che significa del posto, nativo. questo spiegheRebbe peRché molte uve in italia si chiamano in questo modo. ci sono in italia tRe d.o.c. di veRnaccia; la veRnaccia di oRistano, in saRdegna, la veRnaccia di seRRapetRona, nelle maRche, e la veRnaccia di san gimignano. intRodotto dalla gRecia nel Xiii secolo, di questo vino si hanno tRacce sin dal 1276, in quanto citato in un documento del comune di san gimignano. venne poi divulgato da loRenzo il magnifico che lo fece piantaRe nei suoi possedimenti. viene nominato peRsino da dante alighieRi nella divina commedia. aggiRandosi nel puRgatoRio tRa i golosi, incontRa papa maRtino iv, Reo di esseRe stato tRoppo spesso vinto dalla veRnaccia. la veRnaccia di san gimignano viene pRodotta esclusivamente dai vigneti situati nei teRReni collinaRi di san gimignano, dal vitigno omonimo ed ha un bellissimo giallo paglieRino che diventa doRato nelle RiseRve. ha un pRofumo molto intenso e si accompagna molto bene a piatti a base di pesce, pRimi piatti con salse bianche, fRittuRe, uova e caRni bianche ed è molto buono anche come apeRitivo. insomma è un vino a 360 gRadi, molto veRsatile e se un gioRno vi capitasse di esseRe in giRo dalle paRti di san gimignano non esitate e andate a faRvi un bicchieRe di vino buono.

Denis Meneghini

CuCina

creSPeLLe ai PiSeLLini, BUrraTa e GraneLLa di noccioLeUna preparazione all’apparenza dolce, per la presenza di nocciole e pisellini, ma in realtà presenta anche note pepate e speziate. le crespelle preparate

con il semolino hanno Una consistenza più rUvida di qUelle classiche, all’interno Una farcia con pisellini delicati e filante bUrrata che, proprio grazie al sUo latte, mantiene la preparazione molto morbida. la nota croccante è stata data dalle nocciole, disposte in sUperficie a creare Una crosticina dolce al pUnto giUsto ed insaporita con il parmigiano.

IngredIentI per 5 persone: per le crespelle: 3 cUcch semolino, 3 e ½ cUcch farina 00, latte condensato, latte, 3 Uova, 1 cUcch margarina, cUrry, sale. per la farcia: 440g pisellini di baone, 350g bUrrata, 50g, nocciole, 2 cUcch olio evo, 1 cUcch.no olio aromatizzato alle acciUghe e peperoncino, cUrry, sale. per la besciamella: 350ml latte, 35g margarina, 35g farina 00, 1 cUcch formaggio parmigiano grattUgiato, 2 cUcch.ni olio aromatizzato alle acciUghe e peperoncino, noce moscata, sale, pepe nero

procedImento: preparare la pastella per le crespelle: sbattere le Uova con il sale; in Una ciotola setacciare la farina con il semolino e, aiUtandosi con il latte, ottenere Una pasta morbida. Unire le Uova al composto di farine, Un po’ di latte condensato ed insaporire il tUtto con il cUrry. lasciare riposare in frigo per circa 20 minUti. sciogliere la margarina sUlla piastra e fare le crespelle, versando il composto a cUcchiaiate e stendendo bene. in Una padella con l’olio evo, scaldare i pisellini; portare a cottUra con acqUa ed insaporire con sale, cUrry e l’olio aromatizzato alle acciUghe e peperoncino. tritare le nocciole ed Unirne Un cUcchiaio ai pisellini. per la besciamella: sciogliere la margarina in Un pentolino, Unire la farina qUindi versare il latte, facendo attenzione che non si formino grUmi. insaporire con sale e noce moscata, lasciando sUl fUoco finchè non si addensa, sempre continUando a mescolare. frUllare dUe cUcchiai di pisellini ed amalgamarli alla besciamella, assieme all’olio aromatizzato alle acciUghe e peperoncino, mescolando bene. farcire le crespelle con i pisellini e distribUire la bUrrata; chiUdere ad involtino e disporre sUl piatto crisp, precedentemente bagnato con il latte della bUrrata. coprire le crespelle con la besciamella, spolverare di pepe nero e con la rimanente granella di nocciole. bagnare il tUtto con Un po’ di latte per far si che rimangano morbide. cUocere in forno a microonde con fUnzione crisp per circa 7 minUti, cospargere con il formaggio parmigiano e cUocere per altri 3 minUti. manuela e sIlvIa BIzzo spIzzIchI e BocconI B

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CoCKTaiLS i conSiGLi di PaoLo cockTaiL roSe STrawBerry

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36 Oroscopo363636 Oroscopo

BIlancIa 2 3/09

al 22/10Fascino l’eros è alle

stelle, gli ormoni scat-enati. l’intesa, però, a volte

complicata. fate spallUcce e go-detevi il resto · salute qUesto è il momento di entrare in palestra e scatenare l’energia vUlcanica che preme dentro di voi. brUciate calo-rie

scorpIone dal 23/10 al 22/11

Fascino riUs-cirete finalmente a

ricomporre Un contrasto con la persona del cUore. pUntate sU dialogo e ascolto · salute a tavola è tempo di moderazione e anche nello sport sarà bene non spingere troppo. siete Un po’ deboli, rigUardatevi

sagIttarIo dal 23/11

al 21/12Fascino siete tormen-tati da Una ingiUstifi-

cata gelosia. allentate lo spionaggio investigativo o rimar-rete soli · salute siete instancabili, scattanti e rapidi. mente e corpo vi regalano soddisfazioni incredibili. approfittatene

caprIcorno dal 22/12 al 20/01Fascino l’amore

allieta cUore e sensi con Una ricetta fatta di tenerezza e sensUalità. siate aperti e in ascolto dell’altro · salute l’attività non vi attira per nUlla, a meno che non si svolga sUlla poltrona che prefer-ite. la pigrizia la fa da padrona

acquarIo dal 21/01 al 19/02Fascino ardete dal de-

siderio di trasgressione che potrebbe portarvi

sUlla via dell’infedeltà. chiedetevi se ne vale la

pena · salute seden-tarietà al bando: è tempo di movi-mento per essere in forma sin dalla tarda primavera. piscina consi-gliata

pescI dal 20/02

al 20/03ascino se siete

single vi attendono dietro l’angolo amicizie piccanti. non è qUel che il cUore desidera ma... · salute sarete fiaccati dalla stanchezza. concedetevi momenti di relax e dedicate più cUre e attenzioni al vostro corpo

arIete dal 21/03

al 20/04Fascino attenti ai possibili conflitti.

per evitarli evitate di essere pos-sessivi e pretenziosi, anche tra le lenzUola · salute vi state ripren-dendo a ritmo costante. sarete più che mai dinamici e vitali, approfit-tatene per fare sport

tdal 21/04

al 20/05ascino siete

travolti da Un ritrovato roman-

ticismo che spiazza pUre voi stessi. la passione, invece, si fa desiderare · salute i ritmi frenetici a cUi vi sot-toponete vi tolgono energia. sfolt-ite l’agenda e rinviate gli impegni mondani

gemellI dal 21/05 al 21/06Fascino i rapporti d’amore sono molto

positivi, decolla Una vera love story. attenti però al peso della roUtine · salute abbiate grande cUra del vostro corpo che sia in sintonia con la leggerezza dello spirito. se esagerate a tavola: smaltite!

cancro 22/06

22/07ascino non riUscite pro-

prio a trovare l’intesa de-siderata e i dUbbi si moltiplicano. evitate di provocare il partner · salute nonostante le bUone ener-gie psicofisiche, allergie e dermatiti stanno in aggUato. preferite rimedi natUrali

leone dal 23/07

al 23/08Fascino il periodo di tensione che state passando mette in fUga romanticismo

e passione. date Una sterzata · salute se fate molto sport limitate gli impegni. dosate meglio le ener-gie o potrebbero risentirne schiena e arti inferiori

ergIne 24/08 22/09

Fascino entUsiasmo e sentimento caratteriz-

zano il mese e lo tingono di rosa. attenti a non innervosire il partner · salute potreste sof-frire Un po’ a caUsa di Un improv-viso indebolimento delle difese. ri-gUardatevi, raffreddori in arrivo

Oroscopo

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allietacon Una ricetta fatta

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complicata

L’amore comincia moLto prima

di quando ci accorgiamo che ci

stiamo innamorando...

200 milioni di bambini oggi nel mondo soffrono la fame.Anche in Italia stiamo vivendo un periodo di difficoltà, ma per un bambino che non mangia neanche una volta al giorno, la vita non è difficile, è impossibile.Per questo è importante che tutti facciano qualcosa, basta veramente poco.Con soli 5 euro puoi contribuire subito a sconfiggere povertà e fame e a difendere i diritti dei bambini e dei più deboli.

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dona 5 euro per un mondo più giusto.

sul futuro, non si gioca.

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ADRIA

 

   

 

 

 

 

VENDESI In Zona residenziale e centrale di Adria, Bifamiliare di prossima realizzazione, su due livelli, con finiture medio/alte, dotata di tutti i conforts, con ampia zona living, 3 letti, 3 bagni, garage, portico e giardino di

proprietà. Info in agenzia

AFFITTASI In zona centro storico Monolocale al piano 1°,

completamente arredato, con posto auto esclusivo. Classe energetica non definita “G”. Euro 380 mensili Rif. A0541

AFFITTASI In zona centralissima, a due passi dal Duomo,

Bilocale al piano primo, completamente arredato composto da soggiorno con angolo cottura, una stanza da letto e bagno. Classe energetica “E”.

Euro 380 mensili. Rif.40164480

AFFITTASI In zona centrale, a due passi dal Duomo, Appar-tamento bilocale al piano 4, servito da ascensore, completamente arredato, con soggiorno-angolo

cottura, 1 letto, terrazzo, bagno e garage esclusivo. Classe energetica “F”.

Euro 450 mensili Rif.A0809

VENDESI In Località Cicese di Adria Bifamiliare al grezzo, disposta su due livelli e composta da soggiorno, cucina, 3 camere da letto, 2 bagni, garage, con ampio giardino da tre lati. Classe energetica “D”.

140.000 tratt. Rif.A0935

VENDESI In località Baricetta Casa singola di nuova costruzio-ne, di ampia metratura su due livelli, composta da

cucina, salone, taverna, 3 letti, 2 bagni, lavanderia, garage ed ampio giardino ben curato ed in parte

piantumato. Classe energetica “C.Info in agenzia Rif.A0835

VENDESI In Corbola zona residenziale n.2 porzioni di bifamiliari al grezzo, finite solo esternamente, disposte su due livelli, con giardino di proprietà, composte da soggiorno, cucina,3 letti, 2 bagni, ripostiglio, disimpegno, terrazzo e garage. Possibilità di recuperare il 55% della spesa per le opere di

ultimazione. Euro 135.000 cadauna Rif. A0956

VENDESIAd Adria in zona centrale Appartamento al piano 1°

composto da ingresso, cucina, soggiorno, 1 camera da letto matrimoniale, bagno e cortile di mq.60 di proprietà. Classe energetica “F”. Euro 80.000 tratt.Rif.A0838

VENDESI Ad Adria Schiera centrale in buono stato composta da cucina, salotto, 2 letti, 2 bagni, garage doppio con locale lavanderia con giardino di proprietà davanti e

nel retro. Classe energetica E”. Euro 160.000 Rif. A0886

 

VENDESI Ad Adria in zona Carbonara splendida villa singola, di ampia metratura, in ottime condizioni strutturali,

disposta su tre livelli con annesso scoperto adibito in parte a giardino piantumato ed in parte ad accesso

all’autorimessa e parcheggio esterno. Classe energetica non definita “G. Info in agenzia. Rif. A0188

 

VENDESI Ad Adria zona centrale, Casa accostata da un

lato, disposta su due livelli, da ristrutturare, composta da cucina, salotto, ripostiglio, 2 camere da letto, bagno e scoperto

di proprietà. Possibilità di ricavare un garage. Classe energetica “G”.Euro 80.000

tratt. Rif. A0161

 VENDESI Ad Adria in zona Carbonara, Appartamento al terzo ed ultimo piano, completamente ristrutturato, composto da in-gresso, cucina, sala, 2 stanze da letto, ripostiglio, bagno, terrazzo, posto auto coperto ed ampia cantina finestrata

di proprietà al piano terra. Classe energetica “F”. Euro 90.000 tratt. Rif.A0634

VENDESIAd Adria in zona residenziale di prossima realizza-

zione, Unifamiliare su due livelli, composta da cucina, soggiorno, 3 letti, 3 bagni, ripostiglio, ampio garage, portico e giardino di proprietà, realizzata con ottimi

materiali e finiture medio/alte. Info in agenzia Rif.A0903

 

VENDESI Ad Aria in zona residenziale, a due passi dal centro, Appartamento al piano terra composto da ingresso,

cucina, soggiorno, 3 camere da letto, bagno, garage e cortile. Classe energetica non definita “G”.

Euro 120.000 Rif.A0767

 

VENDESI Ad Adria, in zona centralissima, Appartamento al piano 3° composto da ingresso, sala, cucina, 2 ca-mere da letto, ripostiglio e bagno. Classe energetica non definita “G”. Euro 85.000 tratt. Rif.A0698

 VENDESI Ad Adria zona centrale, Appartamento trilocale al piano terra, ristrutturato completamente, composto da cucina-

soggiorno, 2 camere da letto, ripostiglio, bagno e garage. Classe energetica “F”. Euro 85.000 Rif.A0925

ADRIA AFFITTI

 VENDESI Ad Adria, su palazzina di sole 4 unità, Appartamento al 1° ed ultimo piano, di recente costruzione, composto da cucina, soggiorno, 2 camere da letto, bagno, ampio garage e posto auto esclusivo. Classe energetica “E”.

Euro 160.000 tratt. Rif.A0761

 VENDESI

Ad Adria in pieno centro nella Piazza del Duomo, su edificio servito da ascensore, locale ad uso ufficio di ampia metratu-ra, composto da un’ampia reception, quattro locali distinti ed

un bagno. Classe energetica non definita “G”. Info in agenzia Rif.A0724

 

VENDESI Ad Adria a due passi dal centro, in contesto tranquillo e signorile, Schiera centrale su due livelli con cucina, soggiorno, 3 stanze da letto, due bagni, ripostiglio e

garage. Classe energetica non definita “G”. Euro 185.000 Rif.A0930

 

VENDESI Ad Adria zona centralissima, Appartamento al 3° ed

ultimo piano, ristrutturato completamente, composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 stanze da letto,

bagno, garage e cantina. Classe energetica “F”. Euro 125.000 Rif.A0136

 

VENDESI A due passi dal centro di Adria, Quadrifamiliare di

prossima costruzione di diverse metrature, disposta su due livelli, unita da solo garage. Ottime finiture, dotata di tutti i conforts, con riscaldamento a pavimento, predisposizione

aria condizionata e con possibilità di personalizzarla. A partire da Euro 215.000 Rif.A0222

VENDESI Ad Adria in zona residenziale, splendida villa singola di ampia metratura, di recente costruzione, disposta su

quattro livelli con giardino ben piantumato, dotata di tutti i conforts: aria condizionata, impianto di allarme, vetri an-

tintrusione, tetto ventilato, riscaldamento nel locale garage, etc. Classe energetica “C”. Info in agenzia Rif.A0800

 

 VENDESI Ad Adria, a due passi dal Duomo, Porzione di bifamilia-re di recente costruzione, di ampia metratura, disposta su tre livelli, dotata di tutti i conforts, con finiture di pregio,

con annesso giardino ben curato ed in parte piantumato, con tettoia per auto di circa mq.250.

Classe energetica “B”. Info in agenzia Rif.A0831

 VENDESI

Ad Adria in zona centrale, a pochi passi dal Duomo, Appartamento al piano 2° composto da soggiorno,

cucinotto, 1 camera da letto, bagno, 3 cantine, mansarda e terrazzo. Ideale anche come investimento. Classe

energetica non definita “G”. Euro 75.000 Rif.A0377

 

VENDESI A Cavarzere Appartamento al piano rialzato, in

buono stato, dotato di aria condizionata e compo-sto da soggiorno con angolo cottura, 1 camera da letto matrimoniale, bagno ed ampio garage. Classe

energetica non definita “G”. Euro 90.000 tratt. Rif.A0939

VENDESI In Cavarzere Prestigiosa villa di ampia metratura, su due livelli, completamente ristrutturata, con impianto di allarme, impianto di irrigazione esterno, garage doppio e giardino ben curato in parte piantumato

di circa mq.577. Classe energetica “F”.Info in agenzia Rif.A0898

 

 

 

AFFITTASI Appartamento bilocale al piano terra, completa-

mente arredato, composto da soggiorno-cucina, 1 camera da letto matrimoniale, ripostiglio e bagno.

Classe energetica non definita “G”. Euro 400 mensili Rif. A0801

e-mail: [email protected] Nuovo sito web: adria.gabetti.it

 AFFITTASI Zona centralissima Appartamento bilocale, al piano 1°, completamente arredato, composto

da soggiorno-angolo cottura, 1 stanza da letto e bagno. Classe energetica “E”.

Euro 350 mensili Rif.40182624

VENDESIAd Adria in zona centralissima, a pochi passi dal Duomo e dal centro

storico, su palazzina di prossima costruzione servita da ascensore, appar-tamenti e prestigioso attico con garages. Ottime finiture e con possibilità di

personalizzarli. Consegna primavera 2014. Rif.A0955