La Piazza di Cavarzere - 2012ott n138

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Aliquote riviste all’insù, si avvicina la data del saldo Imu pagg. 4-6 Rubinato lascia il Pd, Tasso si dimette da capogruppo Politica/1 pag. 10 Opposizione critica verso l’amministrazione Politica/2 pag. 8,12 pagg. 8-9 Oltre la crisi, Tommasi nomina due nuovi assessori Paolo Fontolan e Luciana Mischiari hanno preso il posto dei “licenziati”. Il sindaco: “Nuovo slancio per la Giunta” D opo la decisione di dare due nuovi vol- ti agli assessorati vacanti, nelle nuove deleghe conferite a Paolo Fontolan e Luciana Mischiari, il sindaco Henri Tommasi ritiene doveroso tornare sull’argomento, motivare le sue decisioni e rispondere alle polemiche in corso nel recente periodo. In- nanzitutto Tommasi precisa che nel mese di settembre e nella prima quindicina del mese di ottobre non si è verificato alcun rallentamento dell’azione amministrativa, come taluni hanno paventato. A tal propo- sito, cita la mole di determinazioni dirigen- ziali assunte dagli uffici per dare attuazione agli atti di programmazione approvati dal consiglio e dalla giunta comunale. “Siamo di fronte, quindi, a una vera e propria strumentalizzazione - commenta - forse parte della minoranza non sa (o finge di non sapere) che la giunta assume solo atti di straordinaria amministrazione o di indirizzo politico”. Ricordando a tal proposito che il 27 settembre scorso il Consiglio comunale ha adottato diverse deliberazioni “pur avendo ereditando dalla precedente amministrazio- ne una situazione finanziaria molto compli- cata, se non addirittura disastrosa”, tra le quali spicca per importanza la verifica degli equilibri di bilancio. Tommasi ribadisce inoltre che la decisio- ne di revocare i tre assessori è stata assunta dopo avere consultato tutte le forze politi- che di maggioranza. EDITORIALE Nuovo Veneto firmato Monti di Nicola Stievano P oche righe del Consiglio dei Ministri, il giorno di Halloween, hanno azzerato mesi di discussioni e polemiche, deci- ne di interventi più o meno appassionati, mozioni, dichiarazioni d’intenti, appelli e via di questo passo. Anche gli ultimi, con- citati, giorni che hanno preceduto il decre- to sono stati spazzati via con un colpo di penna. Il governo Monti ha tirato dritto per la strada della riorganizzazione delle province passando sopra ad ogni proposta arrivata dal territorio. Umiliata soprattutto la Regione che si è arrovellata per mesi e mesi sul riordino delle province per arrivare alla proposta un po’ naif di mantenere le sette province così com’erano. Tutte da salvare, tutte degne di essere trasformare in “enti di secondo livello” e di mantenere intatti i confini. Messa, almeno per ora, in stand-by anche l’iniziativa Za- nonato - Orsoni sulla città metropolitana Venezia - Padova che per una settimana ha scompaginato lo scacchiere veneto metten- do in subbuglio decine di sindaci e costrin- gendo all’angolo anche Zaia. Con buona pace di Rovigo che non voleva saperne di Padova e ora dovrà andare a braccetto con Verona. continua a pag. 3 Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 138 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it di Cavarzere CONA, ESERCITAZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE Programmazione della rete scolastica e offerta formativa per l’anno 2013-14. Si introducono nuovi indirizzi di studio, si accorpano gli istituti: la giunta provinciale ha voltato lo scorso 25 ottobre la delibera. pag. 22 IPSIA MARCONI ACCORPATO AL VERONESE Due giorni dedicati alla formazione e all’aggiornamento per la Protezione civile di Cona, ma anche per alcune squadre di Cavarzere e Chioggia, sono stati promossi dall’amministrazione comunale di Cona il 12 e il 13 ottobre scorso. Si sono svolte alcune attività dedicate all’aerosoccorso. pag. 26 LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010 continua a pag. 6 L’Intervento ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio I n Italia, ed in particolar modo nel Veneto, si pagano tante e troppe tasse. Nel corso degli anni la pressione fiscale, è costantemente cresciuta. Nel 2012 dovrebbe attestarsi al 45,1% del Pil: in altre parole, per ogni 100 euro cha la “famiglia” Italia percepisce, 45,1 vanno allo Stato e solo 54,9 rimangono in tasca per vivere. Non toccate l’Imu *Segretario CGIA di Mestre di Giuseppe Bortolussi* Via Stazione, 13 Pegolotte di Cona (VE) APERTO TUTTI I POMERIGGI E SABATO MATTINA • Vaccinazioni e profilassi filaria • Visite cliniche e domiciliari • Ecografia • Radiologia • Chirurgia • Laboratorio analisi AMBULATORIO VETERINARIO PEGOLOTTE Dr. Milan Roberto ord. Vet. PD 538 349 1202137 NUOVA PREVENZIONE FILARIA E VERMI INTESTINALI CAVARZERE (VE) Via Maestri del Lavoro, 13 Tel. 0426 311783 Fax 0426 311741 www.tirakkina.it

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Aliquote rivisteall’insù, si avvicina la data del saldo

Imu

pagg. 4-6

Rubinato lascia il Pd, Tasso si dimette da capogruppo

Politica/1

pag. 10

Opposizione critica verso l’amministrazione

Politica/2

pag. 8,12

pagg. 8-9

Oltre la crisi, Tommasi nomina due nuovi assessoriPaolo Fontolan e Luciana Mischiari hanno preso il posto dei “licenziati”. Il sindaco: “Nuovo slancio per la Giunta”

Dopo la decisione di dare due nuovi vol-ti agli assessorati vacanti, nelle nuove deleghe conferite a Paolo Fontolan e

Luciana Mischiari, il sindaco Henri Tommasi ritiene doveroso tornare sull’argomento, motivare le sue decisioni e rispondere alle polemiche in corso nel recente periodo. In-nanzitutto Tommasi precisa che nel mese di settembre e nella prima quindicina del mese di ottobre non si è verificato alcun rallentamento dell’azione amministrativa, come taluni hanno paventato. A tal propo-

sito, cita la mole di determinazioni dirigen-ziali assunte dagli uffici per dare attuazione agli atti di programmazione approvati dal consiglio e dalla giunta comunale.

“Siamo di fronte, quindi, a una vera e propria strumentalizzazione - commenta - forse parte della minoranza non sa (o finge di non sapere) che la giunta assume solo atti di straordinaria amministrazione o di indirizzo politico”.

Ricordando a tal proposito che il 27 settembre scorso il Consiglio comunale ha

adottato diverse deliberazioni “pur avendo ereditando dalla precedente amministrazio-ne una situazione finanziaria molto compli-cata, se non addirittura disastrosa”, tra le quali spicca per importanza la verifica degli equilibri di bilancio.

Tommasi ribadisce inoltre che la decisio-ne di revocare i tre assessori è stata assunta dopo avere consultato tutte le forze politi-che di maggioranza.

EDITORIALE

Nuovo Veneto fi rmato Monti di Nicola Stievano

Poche righe del Consiglio dei Ministri, il giorno di Halloween, hanno azzerato mesi di discussioni e polemiche, deci-

ne di interventi più o meno appassionati, mozioni, dichiarazioni d’intenti, appelli e via di questo passo. Anche gli ultimi, con-citati, giorni che hanno preceduto il decre-to sono stati spazzati via con un colpo di penna.

Il governo Monti ha tirato dritto per la strada della riorganizzazione delle province passando sopra ad ogni proposta arrivata dal territorio.

Umiliata soprattutto la Regione che si è arrovellata per mesi e mesi sul riordino delle province per arrivare alla proposta un po’ naif di mantenere le sette province così com’erano.

Tutte da salvare, tutte degne di essere trasformare in “enti di secondo livello” e di mantenere intatti i confi ni. Messa, almeno per ora, in stand-by anche l’iniziativa Za-nonato - Orsoni sulla città metropolitana Venezia - Padova che per una settimana ha scompaginato lo scacchiere veneto metten-do in subbuglio decine di sindaci e costrin-gendo all’angolo anche Zaia. Con buona pace di Rovigo che non voleva saperne di Padova e ora dovrà andare a braccetto con Verona.

continua a pag. 3

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 138 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it

di Cavarzere

Cona, eserCitazione della protezione Civile

Programmazione della rete scolastica e offerta formativa per l’anno 2013-14. Si introducono nuovi indirizzi

di studio, si accorpano gli istituti: la giunta provinciale ha voltato lo scorso

25 ottobre la delibera.

pag. 22

ipsia marConi aCCorpato al veronese

Due giorni dedicati alla formazione e all’aggiornamento per la Protezione civile di Cona, ma anche per alcune squadre di

Cavarzere e Chioggia, sono stati promossi dall’amministrazione comunale di Cona il 12 e il 13 ottobre scorso. Si sono svolte alcune attività dedicate all’aerosoccorso.

pag. 26

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

continua a pag. 6

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

In Italia, ed in particolar modo nel Veneto, si pagano tante e troppe tasse. Nel corso degli anni la pressione fiscale, è costantemente cresciuta. Nel 2012 dovrebbe attestarsi al 45,1% del Pil: in altre

parole, per ogni 100 euro cha la “famiglia” Italia percepisce, 45,1 vanno allo Stato e solo 54,9 rimangono in tasca per vivere.

Non toccate l’Imu

*Segretario CGIA di Mestre

di Giuseppe Bortolussi*

5Mondo scuola

Programmazione della rete scolastica e offerta formativa per l’anno 2013-14. Si introducono nuovi indirizzi di studio,

si accorpano gli istituti: la giunta provinciale ha voltato lo scorso 25 ottobre la delibera. E’ il risultato di un percorso che la Provincia, nello specifi co l’assessorato all’Istruzione, ha compiuto nel corso delle commissio-ni che hanno posto a confronto l’Uffi cio scolastico territoriale con chi - sindaci o delegati, e dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria superiore - rappre-senta il territorio nell’intento di fornire un servizio confacente alle esigenze dell’uten-za. Nell’ambito di questa riorganizzazione è stato dunque deciso il dimensionamento.

A Mirano l’Istituto Lorenz è stato accor-pato con l’8 Marzo, ad eccezione dell’in-dirizzo Tecnico Meccatronico dell’Istituto Tecnico per l’agricoltura Lorenz che invece sarà compreso nell’accorpamento dell’Isti-tuto Levi con il Ponti.

A Chioggia l’Istituto Righi è stato ac-corpato con il Cestari, il Liceo Veronese con l’Ipsia Marconi di Cavarzere.

Il Liceo Bruno di Mestre verrà accorpato con il Franchetti, mentre a Venezia il Liceo artistico con il liceo Polo e il Benetti con il

Tommaseo. “Questo atto - ha commentato l’asses-

sore provinciale Claudio Tessari - è il risul-tato di un importante lavoro di confronto e coordinamento fra i vari soggetti interessati a questa riorganizzazione della proposta formativa, che si fonda sul rispetto della normativa vigente in materia. Il dimensio-namento è stato attuato tenendo conto delle diverse situazioni e delle peculiarità degli istituti scolastici, andando incontro alle esigenze espresse dalle amministrazioni locali”.

Una soluzione che alla fi ne, almeno nell’area sud del Veneziano, ha acconte-tato un po’ tutti. “Questa proposta - con-fermano i consiglieri provinciali di Chioggia

e Cavazrere Beniamino Boscolo Capon, Claudio Bullo, Riccardo Tosello e Micha-el Valerio - ci ha trovato tutti d’accordo, poiché da un lato salvaguarda la territoria-lità dell’unico istituto cavarzerano, e inoltre garantisce una continuità nella programma-zione scolastica, rispondendo alle esigenze degli studenti e delle famiglie”.

Per quanto riguarda l’attivazione di nuovi indirizzi a Dolo il Galilei proporrà il Liceo Sportivo mentre l’Istituto Musatti offrirà l’opzione “Prodotti dolciari artigia-nali indiustriali”. L’istituto Righi a Chioggia nell’Indirizzo Trasporti logistica si arricchisce dell’articolazione “Conduzione del mezzo navale”. L’Ipsia Marconi a Cavarzere è atti-vato con l’indirizzo Elettronica Elettrotecnica l’articolazione Elettrotecnica. A Portogruaro l’Istituto d’Alessi attiverà l’opzione Ma-nutenzione mezzi di trasporto. L’Istituto Cornaro di Jesolo, convitto annesso. Il liceo Guggenheim a Venezia avrà l’indirizzo Sce-nografi a. A Mestre l’Istituto Luzzatti avrà il Corso serale Servizi socio-sanitari, lo Zuccan-te attiverà l’articolazione “Automazione”, il Morin attiverà il Liceo sportivo.

di Giovanni Giovetti

Superiori La Provincia programma l’offerta formativa per il prossimo anno

Nuovi indirizzi e accorpamentiUscita Il dirigente scolastico dell’Istituto di Maerne pone il caso

Chi deve riaccompagnare a casa i ragaz-zi da scuola? E se rientrano da soli, di chi è la responsabilità? Una questione

non da poco e uscita nelle scorse settimane all’istituto Comprensivo Matteotti di Maerne (nel Miranese), ancora sotto choc per quan-to successo il 7 giugno quando una sua stu-dentessa di 13 anni, rimase coinvolta in un pauroso incidente stradale mentre rincasava dopo le ore di lezione.

Alla fi ne, i bambini delle elementari do-vranno essere prelevati da un adulto, men-tre alle medie, i ragazzi possono arrangiarsi in modo autonomo. Intanto si lavorerà per sviluppare il Pedibus.

Insomma, il neo dirigente scolastico Marisa Zanon si è subito trovato a gestire la spinosa questione, che ha sottoposto ai genitori i quali sono rimasti perplessi, abi-tuati ad una consuetudine acquisita da anni.

La professorssa Zanon ha deciso di prendere in mano la situazione, convocando i genitori per discutere delle uscite dopo le lezioni. Niente più moduli per quei papà e mamme che, già dalla quarta elementare, potevano permettere ai loro fi gli di uscire dalla scuola in modo autonomo. La preside aveva portato l’esempio di diverse sentenze della Corte Costituzionale, dove si stabiliva che i minori siano affi dati agli adulti. Questo

per evitare problemi in caso dovesse succe-dere qualcosa di strano.

Ma qualche mamma aveva storto il naso. “Ho un fi glio grandicello ormai – rac-contava una di queste preferendo restare anonima – e se la scuola gli impedisse di rientrare a casa da solo, per me sarebbe un grosso problema. Io e mio marito siamo via tutto il giorno per lavoro e non riusci-remmo a prelevarlo. Poi abitiamo a mezzo chilometro dalla scuola. Che senso ha tutto questo?”.

Alla fi ne si è trovato un compromesso, con i bambini della scuola primaria che per uscire dall’edifi cio devono essere “preleva-ti” dai genitori e da delegati. I ragazzini delle medie potranno rientrare anche da soli. Ma il problema resta, tanto che i papà e le mamme dovranno essere parte attiva nell’educazione dei fi gli e nello sviluppo del Pedibus. Alessandro Ragazzo

Chi deve riaccompagnare i ragazzi a casa da scuola?

Via Stazione, 13 Pegolotte di Cona (VE) APERTO TUTTI I POMERIGGI E SABATO MATTINA

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AMBULATORIO VETERINARIOPEGOLOTTE

Dr. Milan Robertoord. Vet. PD 538

349 1202137

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Cavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegioneCavarzere Provincia RegionepolitiCa

pag. 10

Il commento degli ex-assessori

pd primarie

pag. 14

A Cavarzere nascono i comitati pro Renzi e per Bersani

Cultura

pag. 23

La stagione teatrale al Tullio Serafin

EDITORIALE

Nuovo Veneto fi rmato Monti In questa fi ne del 2012, dunque, il nuovo Veneto porta la fi rma del governo Monti e non certo degli amministratori del territorio, che

del resto quanto a potere decisionale e forza di incidere sulle scelte per il prossimo futuro sono in buona compagnia con gli altri colleghi di tutta l’Italia.

Tutti impegnati a recintare il proprio orticello, i nostri rappresentanti non si sono resi conto che le decisioni ormai passano sopra le loro teste lasciando a loro, però, il compito di mettere in pratica il nuovo assetto, piaccia o non piaccia. Il giorno dopo il decreto di riordino delle Province è tutto un levare di scudi: dai presidenti e assessori “a scadenza” a fi ne anno ai sindaci, di questo o quello schieramento, che mal digeriscono accorpamenti ed esclusioni.

C’è chi annuncia ricorsi alla Corte Costituzionale e chi è prova a mettere insieme un fronte politico che permetta di modifi care lo scenario ma alla maggioranza dei cittadini tutte queste manovre interessano fi no ad un certo punto e, anzi, possono apparire come l’ennesimo tentativo della politica di salvare se stessa. Un padovano continuerà a sentirsi tale anche se dal punto di vista amministrativo dividerà la provincia con Treviso, che manterrà le sue specifi cità e la sua identità. E lo stesso sarà per Rovigo. Quanto alla città metropolitana Padova - Venezia, che adesso potrebbe allargarsi anche a Treviso, l’argomento è stato affrontato all’ultimo minuto senza avere il tempo necessario per approfondirne i dettagli e valutarne le opportunità. Se ci saranno i presupposti potrebbe nascere qualcosa di interessante, in caso con-trario ognuno proseguirà per la sua strada. Ora la parola passa agli amministratori e ai politici locali, hanno l’ultima occasione per riportare in primo piano gli interessi le autentiche necessità del territorio.

segue da pag. 1

di Nicola Stievano

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

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Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS SrlEdito da GIVE EMOTIONS Srl

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Chiuso in redazione il 29 ottobre 2012Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

MiraColtivava marjuana nel

giardino della nonna

Coltiva marjuana nel giardino della nonnaBrutta scoperta fatta dai carabinieri ad Oriago di Mira. Un giovane coltivava

piante di “marijuana” nel giardino di casa della nonna : è stato arrestato nelle scorse settimane dai militari della locale stazione.

Il giovane aveva coltivato, nel giardino della nonna una anziana di 84 anni, a sua

insaputa, 20 chili di piante da marijuana in serra e all’aperto. E’ stata trovata anche

mezzo chilo di droga già essiccata e pronta per essere venduta.

Riviera del Brentaregistri unioni Civili, petizioni

Continuerà fino a fine anno in Riviera del Brenta e Miranese, la raccolta di firme per l’istituzione dei Registri delle unioni civili. Ha raggiunto nel primo mese circa 900 sottoscrizioni. A coor-dinare l’iniziativa è Alfeo Babato per il comitato “Una volta per tutti”. Babato nelle scorse settimane aveva scritto una lettera a tutti i primi cittadini della zona in cui erano stati allegati l’ordine del giorno e le delibere di quei Comuni con le quali si istituiscono i registri. Il 50% dei cittadini in Riviera e Miranese non si sposa più né in chiesa né in Comune.

Mestreener.gi, progetto per il volontariato

E’ stato presentato a Meste il progetto Ener.gi – Giovani Energie Responsabili, di cui la Provincia di Venezia è capofila, nell’ambito del programma Azione ProvincEgiovani 2012. Il programma mira a spingere i giovani ad avvicinarsi al mondo del volontariato, a diventare protagonisti, attraverso l’impegno civico, solidale e politico. Coinvolgerà nel 2012-2013, 9.000 ragazzi tra i 16 e i 25 anni delle due province di Venezia e Rovigo.

Chioggiapatrizio roversi sul

Campanile di s. andrea

La troupe di Patrizio Roversi sul campanile di Sant’Andrea. Il conduttore romagnolo,

instancabile “turista” per il mondo e per l’Italia, ha fatto tappa a Chioggia,

domenica scorsa 21 ottobre, fermandosi sulla torre per documentare il funziona-mento dell’orologio da torre più antico

del mondo. Le riprese andranno in onda su Mediaset in un nuovo programma dedicato ai viaggi, condotto assieme

all’attrice Syusy Blady.

Fare l’ arbitro è uno stile di vita, la possi-bilità di diventarlo è offerta gratuitamente a tutti i ragazzi e le ragazze ,dai 15 ai 35 anni, dalla sezione arbitri calcistici di Chioggia. La sezione Clodiense organizza l’ abituale corso e invita a raccogliere tutte le informazioni consultando il sito : www.aiachioggia.it <http://www.aiachioggia.it> . Un gruppo affiatato farà apprezzare il piacere di collaborare alla direzione degli incontri di uno degli sport più belli del mondo.

Chioggiagiovani arbitri CerCansi

Fiocco rosaauguri alla piCCola e splendida maddalena

Abbiamo appreso con gioia la notizia

della nascita di Maddalena lo

scorso 17 settem-bre. Alla nostra

collega Paola Teson, neo mamma, a papà Emanuele, e alla splendida piccola i nostri

più cari e sentiti auguri. La redazione de “La Piazza”

lavoro

pag. 24

La crisi ha ridotto gli infortuni

personaggio

pag. 27

Giulia Gennari, ha costruito la casa della cultura

Cultura

pag. 28

14° edizione del concorso letterario Seriola

politiCa

pagg. 32-33

Il Veneto laboratorio delle prossime elezioni

pag. 38

Cultura

Raffaello verso Picasso tra contestazioni e grandi opere

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4 Argomento del mese44 Argomento del mese

beni della Chiesa

Imu dal 2013

Beni della chiesa, l’Imu ci sarà dal 2013. Con la tassa dovranno farci conto le diocesi e le parrocchie della nostra regione, il Ve-

neto, da sempre ricche di patrimonio immobiliare utilizzato a fi ni sociali e commerciali. A certifi carlo è il Governo intervenuto nelle scorse settimane con delle correzioni normative, dopo la boccia-tura, da parte del Consiglio di Stato, del decreto

del Tesoro che attuava la legge. Bocciatura arrivata per il fatto che il Consiglio di Stato ravvisava che il decreto andava oltre i poteri regolamentari previsti dalla legge. La Chiesa, come tutti gli enti non commerciali, verserà l’Imu sugli immobili che ospitano le attività che danno profi tto. Pagherà a partire dal 2013, anche quando le attività redditizie sono svolte in immobili in cui l’utilizzazione è mista, ovvero sia non commerciale che com-merciale. “Il quadro regolatorio, sia primario che secondario, è stato spiegato in ambito governativo sarà defi nito in tempo per il periodo annuale di imposta, che decorre dal primo gennaio 2013, con l’effetto di pieno adeguamento al diritto comunitario e con la determinazione delle situazioni assoggettabili alla imposta in questione”. Si defi niranno i requisiti, sia generali che di settore, per qualifi care come svolte con modalità non com-merciali, le attività di vario tipo (assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive).

Ansia da Imu. La scadenza del 17 dicembre, ultimo giorno utile per versare il saldo dell’imposta sugli immobili, si avvicina e ancora non è del tutto defi nita la situazione e

di conseguenza l’entità della rata che i contribuenti dovranno corrispondere a conguaglio. Se l’acconto di giugno e - per chi l’ha versata - la rata intermedia di settembre sono stati calco-lati con le aliquote base di riferimento (0,4 per la prima casa e 0,76 per cento per la seconda casa) fi ssate dalla Manovra Salva Italia, lo scorso 31 ottobre i Comuni hanno defi nito le aliquote in vista del conguaglio, che tendenzialmente - per necessità di bilancio - sono state riviste al rialzo, se non per l’abitazione principale spesso per le seconde case e sugli sta-bilimenti industriali. Il quadro tuttavia non è ancora completo in quanto il Governo si riserva la facoltà di ritoccare le aliquote base entro il prossimo 10 dicembre.“Visto che il 76,3 per cen-to delle famiglie italiane sono proprietarie dell’abitazione in cui risiedono - segnala Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - l’Imu è vissuta con ansia, vuoi per le ristrettezze economiche in cui vivono gran parte dei contribuenti italiani, vuoi per il fatto che negli ultimi 4 anni l’imposta sulla prima abitazione non era dovuta. Ora che i Comuni hanno deliberato

l’aliquota da applicare sulla prima casa, 18 milioni di famiglie italiane stanno ricominciando a fare i conti per capire quanto dovranno pagare di saldo a metà dicembre”. Nelle città italiane capoluogo di provincia un sindaco su due - sempre secondo i dati forniti da Cgia - ha deciso di mantenere al minimo il prelie-vo sull’abitazione principale, orientamento che anche in Vene-to è prevalso, a Padova, Venezia, Verona, Vicenza e Treviso ad eccezione di Rovigo che ha deciso di mettere mano all’aliquota portandola allo 0,6 per cento e Belluno che l’ha fi ssata allo 0,5 per cento. Una politica per lo più condivisa anche dai centri minori, le amministrazioni hanno preferito far cassa soprattutto sulle seconde case e le altre tipologie di immobili. La “stan-gata” si preannuncia dunque sulla seconda casa (con punte fi no al 10,6 per cento) e gli altri immobili ma ci sono am-ministrazioni - anche in Veneto - che “infi eriscono” pure sulle prime: fra queste Cavarzere e Teglio Veneto, dove l’aliquota è massima per prima e seconda abitazione, ma anche San Donà e Spinea nel Veneziano. I diminuiti trasferimenti statali e una sovrastima da parte del ministero degli importi che dovrebbero introitare i Comuni avrebbero in effetti portato - stando ai dati di Anci Veneto - circa un centinaio di amministrazioni - su un

totale di 581 - a “caricare” anche l’aliquota sulla prima casa, dopo aver portato al massimo quella sulla seconda. A Treviso non è stato colto l’appello del segretario provinciale Uil Antonio Confortin che all’indomani della scadenza di settembre aveva inviato una lettera a tutti i 95 sindaci della Marca invitandoli a non aumentare l’Imu. Nella stessa città capoluogo l’aliquota sulla seconda casa e sulle attività produttive è stata portata allo 0,83 per cento. Anche il primo cittadino di Vicenza, Achille Variati, ha deciso che a pagare di più dovessero essere i pro-prietari delle seconde case aumentando l’aliquota allo 0,98 per cento e poter garantire in questo modo sgravi e detrazioni sulla prima casa, in particolare per le famiglie numerose e per quelle che hanno un disabile in casa. Una scelta severa - l’au-mento delle aliquote - che alla fi ne hanno dovuto compiere gli amministratiori, al di là del colore politico, compresi i primi cit-tadini del Carroccio che si rifi utavano di riscuotere l’Imu, come ha avuto modo di far notare lo stesso presidente di Anci Veneto Giorgio Dal Negro, anch’egli del resto costretto dai conti che non tornano a portare nel Comune dove amministra, Negrar, l’aliquota sulla prima casa al massimo.

di Ornella Jovane

Padova, Venezia, Treviso e Vicenza

mantengono l’aliquota sulla prima casa

allo 0,4 per cento

Il Governo si è riservato la facoltà

di variare l’aliquota base entro il 10

dicembre prossimo

L’IMPOSTA MUNICIPALE UNICAIl 17 dicembre scade

il termine ultimo per versare il saldo. Gli amministratori

veneti hanno puntato ad aumentare le aliquote sulle

seconde case e gli altri immobili, ma circa un centinaio

di amministrazioni, su un totale di 581, ha dovuto

rivedere - per far tornare i conti - al rialzo anche

l’aliquota sulla prima casa Ansia da Imu per famiglie e imprese

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555Argomento del mese

di Alessandro Abbadir

“L’Imu? Sia solo tassa comunale, non la paghino gli emigranti veneti”L’opinione Interviene Diego Marchioro presidente consulta Anci Veneto Finanza locale

Sulla questione Imu interviene Diego Marchioro presidente della consulta Anci Veneto Finanza Locale e sindaco del comune di Torri di Quartesolo (Vicenza). Marchioro ha le idee chiare. “Come Anci Veneto - dice Marchioro - proponiamo che l’Imu diventi una tassa

esclusivamente riscossa dai comuni. Deve essere un’entrata che i comuni devono poter gestire in piena autonomia. Come comuni abbiamo poi fatto un accesso agli atti per riuscire a comprendere le stime sull’Imu del Governo. Risultano che ci siano su questa entrata 4 stime diverse. Questa confusione va sciolta“. C’è anche un ricorso al Tar. “Come enti locali – spiega Marchioro – abbiamo fatto un ricorso al Tar contro la decisione del governo di far pagare l’Imu agli edifi ci di proprietà comunale. Queste somme sono indicate nella voce entrate, ma noi certamente non le vediamo visto che gli edifi ci tassati sono nostri“. Marchioro fa poi un ragionamento su chi veneto è emigrato all’estero per lavoro e paga l’Imu qui come se avesse una seconda casa. “Gli emigrati veneti - dice Marchioro - sono stati, e costituiscono ancora adesso, una risorsa per il nostro territorio. Pertanto non facciamogli pagare di più l’Imu, specie se le loro abitazioni qui sono di fatto prime e non seconde case. Come Anci Veneto ribadiamo che gli italiani residenti all’estero e iscritti al registro Aire devono benefi ciare dell’assimilazione della loro casa qui in Italia, cioè che l’Imu venga calcolata come se quest’ultima fosse l’abitazione principale. I motivi sono molteplici, in primis che nei paesi esteri di residenza sono quasi sempre in affi tto. Inoltre si ritiene opportuno che sia direttamente il sindaco del Comune dove hanno l’abitazione assimilata a inviare la lettera con l’importo esatto dell’Imu”.

Ansia da Imu per famiglie e imprese

26 Argomento del mese

L’Imu nel veneziano

Gli aggiustamenti dei comuni L’imposta vira verso l’aumento Imu, i principali comuni del veneziano vanno in ordine sparso , ma puntano decisamente

al rialzo dell’aliquota, in modo contenuto per la prima casa, in modo sostanzioso per la seconda. Partiamo da Venezia comune capoluogo e “capitale” anche della futura Città

Metropolitana. Il sindaco Giorgio Orsoni chiarisce che è sua intenzione mantenere il livello dell’Imu 4 per mille sulla prima casa e del 10,6 sulla seconda. ”Non vorremmo ritoccare le aliquote - ha detto Orsoni - ma…c’è un ma. Chi a Roma sta facendo i calcoli per la ridistribuzione del gettito, basato sull’Ici pagata nel 2009, avrebbe scoperto che avremmo ricevuto più di quanto ci spettava e vorrebbe ora darci meno sul previsto. Insomma sono pronti a farci brutte sorprese. Per ora, comunque, in vista della variazione di bilancio, confer-miamo le aliquote annunciate”. Nel totale delle nuove entrate introdotte con l’imposizione, l’88,54 per cento però rimane a Roma. Orsoni ha chiarito che la tanto decantata richiesta di uscita dal Patto di Stabilità “se permetterebbe al Comune di attingere alla “dote” degli accantonamenti, lo esporrebbe a conseguenze pesantissime dal prossimo anno, con l’im-possibilità, ad esempio, di accendere anche un solo nuovo mutuo e il blocco totale delle assunzioni”. Passando agli altri comuni come ad esempio Chioggia che è il secondo della provincia per popolazione, l’aliquota dell’Imu è stata portata al 10.6 per mille ad esclusio-ne delle prime case e degli edifi ci rurali. Il rincaro colpisce prevalentemente le seconde case o di immobili e uffi ci ad uso commerciale. La manovra economica è servita a ripianare la mancanza di un milione di euro nelle entrate, dovuta a nuovi tagli e trasferimenti statali e a minor incassi di Imu e oneri di urbanizzazione rispetto a quanto ipotizzato nel bilancio di previsione. Anche a San Donà si va nella direzione del rialzo: sarà 4,5 per mille per le prime case e l’8,7 sugli altri immobili. L’obiettivo ha ribadito il sindaco Francesca Zaccariotto in consiglio è non penalizzare le prime case e le famiglie già gravate da spese di ogni genere e dalla crisi. Altro importante comune del litorale: Jesolo. Anche qui la stangata è sulle seconde case. Sulla prima il comune azzera l’Imu. Il 2 per mille inizialmente previsto sulle prime case sarà infatti azzerato. L’Imu sarà al 9,6 per mille per le attività produttive e al 10,6 per mille per le seconde case, che costituiscono una larga parte delle abitazioni nella città balneare. Il Comune di Cavallino-Treporti grazie all’imposta di soggiorno ed alla Ztl non aumenterà l’Imu che rimarrà invariata al 4 per mille per la prima casa e al 7,6 per mille per le seconde case e le attività produttive. A Caorle aliquota al 3 per mille sulle prime case e al 9,5 per le seconde. In Riviera del Brenta il caso Mira, il comune più popoloso del comprensorio guidato dalla giunta grillina del sindaco Alvise Maniero. L’imposta sulla prima casa passerà dal 4 per mille al 4,4 per mille. Fra le misure “sociali” messe in atto dalla giunta del Movimento 5 Stelle, la riduzione, dall’8,2 al 6 per mille, per le abitazioni date in affi tto a canone concordato, mentre si è inasprita fi no al 10 per mille la tassazione per quelle sfi tte. Nel comprensorio del Miranese, a Mirano, l’imposta è scesa per la prima casa dal 5,5 al 5,3, per gli altri immobili dal 10 al 9,8 per mille. A Spinea sale, dal 4,5 per mille si passa al 5 per mille, innalzamento che comporta per i circa 9.200 contribuenti per la prima casa un aggravio medio di circa 40 euro. Nessuna modifi ca infi ne alle aliquote Imu per i cittadini di Salzano. Sulla prima casa sarà applicato lo 4 per mille e il 7, 6 per mille sulla seconda ma se dovesse essere sfi tta, si sale all’10,6 per mille, ancora una volta il massimo. Questo per favorire anche qui la politica degli affi tti in favore di chi non ha i requisiti per accedere ad un mutuo. A.A.

spalla per veneziane

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6 Approfondimento66 Approfondimento

Il sindaco di Cavarzere Henri Tommasi man-tiene la posizione più volte ribadita rispetto alle aliquote Imu, ossia l’innalzamento mas-

simo delle stesse. L’aliquota Imu sulla prima casa si confer-

mare dello 0,6%, mentre l’aliquota Imu sulla seconda casa è pari all’1,06%, con una dimi-nuzione dello 0,15%.

“Si è trattato di portare avanti una scelta sicuramente difficile - ha spiegato il primo cit-tadino - tuttavia necessaria per trovare l’equi-librio di bilancio nel nostro Comune, visti i 300 mila euro di disequilibrio nella spesa corrente”. A questo dato si deve poi aggiungere lo sfora-mento del patto di stabilità di circa 330 mila euro, tenendo conto del fatto che le due mano-vre del Governo Monti, applicate a settembre, hanno comportato un taglio per il Comune di Cavarzere pari a 610.236 euro a cui si è ag-giunto un ulteriore taglio a fine settembre di 75 mila euro.

“Ci siamo trovati in una situazione quasi paradossale - afferma il sindaco Tommasi - dato che a settembre ci siamo dovuti imbattere in

alcuni pesanti tagli, che superavano il milione di euro, dettati dalle manovre del Governo Monti. Pertanto ad esercizio già avanzato, al-lorché gli impegni della spesa di bilancio erano già stati prefissati, abbiamo dovuto subire altri pesanti tagli delle spese comunali. Nonostante ciò, siamo riusciti, attraverso alcune operazioni criticate dalla minoranza a trovare l’equilibrio”.

E’ stato recuperato, infatti, il patto di stabi-lità, mediante l’uso delle concessioni di Veneto Banca e alle nuove concessioni del piano ter-ra del palazzo municipale, atte a coprirne lo sforamento. Per colmare gli ulteriori tagli della

manovra Monti, l’amministrazione ha usufruito delle concessioni dei loculi comunali e delle alienazioni dei beni comunali, quali gli ex ma-gazzini comunali.

“L’introito complessivo da parte del Comu-ne di Cavarzere è stato pari a 440 mila euro in più per il gettito Imu conclude il sindaco Tommasi, che spiega - La concessione dei loculi comunali e delle varie rendite è stata indispen-sabile per trovare gli equilibri di bilancio, per cui ad oggi siamo rispettosi del patto di stabilità, nonostante avessimo ereditato 3 milioni di euro di sforo”.

di Melania Ruggini

Prima casa 0,6%, seconda casa 1,06%.Tommasi: “Scelta difficile ma inevitabile”

Imu Il primo cittadino conferma

Per Cavarzere aliquote massime

Cona Aree fabbricabili e terreni agricoli

Il Comune di Cona ha ritoccato le aliquo-te Imu, passando da 0,94 a 0,96 e da 0,84 a 0,87 rispetto al calcolo preventi-

vo originariamente elaborato. L’amministrazione ha stabilito di varia-

re alcune aliquote Imu per l’anno 2012, rispetto a quanto originariamente statuito con deliberazione di consiglio comunale del 20 aprile 2012, prevedendo un incre-mento dallo 0,94 per cento allo 0,96 per cento dell’aliquota delle aree fabbricabili e dallo 0,84 per cento allo 0,87 per cento dell’aliquota dei terreni agricoli e degli altri fabbricati.

Pertanto le aliquote Imu per l’anno 2012 si attestano allo 0,40% per gli im-mobili adibiti ad abitazione principale e rela-tive pertinenze, allo 0,20% per i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’articolo 9, comma 3, allo 0,96% per le aree fabbri-cabili, allo 0,87% per i terreni agricoli così come per altri fabbricati.

Sempre con deliberazione del 26 set-tembre scorso, si stabilisce che la detrazio-ne per l’abitazione principale sia pari a 200 euro, a cui si aggiungono 50 euro per ogni figlio di età non superiore a 26 anni, purché dimorante abitualmente e residente anagra-ficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e nel limite massimo di 400 euro.

Le aliquote Imu sono state ritoccate a fronte di una serie di motivazioni, tenendo presente che lo Stato ha posto alla base di

tale ricalcolo (con conseguente riduzione dei trasferimenti per il Comune di Cona) un maggior gettito Imu rispetto al calcolo preventivo originario, che presentava altresì evidenti profili di incertezza, basandosi su un maggior gettito derivante dai fabbricati rurali da accatastare entro novembre 2012, da immobili non dichiarati in catasto, i cosid-detti “immobili fantasma” e dai versamenti relativi ai contribuenti mancanti. Visto che l’articolo 16 comma 6 del D.L. 95/2012 prevede una riduzione del fondo di riequili-brio sperimentale a favore dei comuni per un importo complessivo di 500 milioni di euro, con un ulteriore taglio dei trasferimenti per una somma quantificabile presuntivamente in circa 20.000/25.000 euro, sulla base dei dati indicati sul sito del Ministero dell’In-terno, in riferimento alle assegnazioni del fondo sperimentale di riequilibrio, risultava che le attribuzioni provvisorie del fondo del Comune di Cona erano ari a 526.060 euro, e di 293.652 euro a seguito delle rideter-minazioni, pari a una differenza negativa di 232.408 euro: da queste ragioni deriva il restyling dell’Imu. M.R.

Il Comune ritocca alcune aliquote

segue da pag. 1

Un record assoluto. I contribuenti e le imprese italiane pagano di più dei loro omologhi europei per avere in cam-bio di meno.

Le manovre correttive che si sono succedute prima dell’estate del 2011 avevano un medesimo obbiettivo: portare in pareggio il bilancio dello Stato.

Per raggiungerlo si è agito prevalentemente dal lato delle entrate, con maggiori tasse e con alcune riduzioni di spesa che hanno fatto sentire i loro effetti negativi sulle tasche dei cittadini (minori trasferimenti agli enti locali, tagli alla sanità, ai trasporti, etc.). La stessa Imu, introdotta quest’anno, dal 2013 diventerà più pesante: il suo gettito complessivo passerà dai 21,4 miliardi di euro, ai 21,7 del 2013, per arrivare, nel 2014, a 22,1 miliardi di euro.

Nel 2013 l’aggravio lo subirà, il mondo produttivo che vedrà crescere di 270 milioni di euro il prelievo a suo carico. A partire dal 2014, le famiglie non potranno più usufruire della ulteriore detrazione per ogni figlio convivente.

Se nel prossimo futuro il gettito dell’Imu è destinato a confluire interamente nelle casse dei Comuni, ciò farà sì che sarà destinato ad aumentare o a diminuire a seconda delle scelte di questi ultimi.

Se si continuano a tagliare i trasferimenti lo scenario è già scritto: più tasse locali per tutti.

L’Imu, è destinata a diventare a livello locale la cartina di tornasole della pressione. Diventerà sempre più importante amministrarne il gettito con attenzione, per non colpi-re le fasce sociali più deboli.

Ai Sindaci veneti va chiesto, in un momento così difficile, di continuare, come han-no sempre fatto, a gestire con oculatezza e parsimonia i soldi pubblici, risparmiandoci un inasprimento della tassazione locale che ci farebbe scivolare in una recessione senza via d’uscita. *Segretario CGIA di Mestre

L’Intervento

di Giuseppe Bortolussi*

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Dopo la decisione di dare due nuovi volti agli assessorati vacanti, nelle nuove deleghe con-ferite a Paolo Fontolan e Luciana Mischiari,

il sindaco Henri Tommasi ritiene doveroso tornare sull’argomento, motivare le sue decisioni e rispon-dere alle polemiche in corso nel recente periodo. Innanzitutto Tommasi precisa che nel mese di set-tembre e nella prima quindicina del mese di ottobre non si è verificato alcun rallentamento dell’azione amministrativa, come taluni hanno paventato. A tal proposito, cita la mole di determinazioni dirigenzia-li assunte dagli uffici per dare attuazione agli atti di programmazione approvati dal consiglio e dalla giunta comunale.

“Siamo di fronte, quindi, a una vera e propria strumentalizzazione - commenta - forse parte della minoranza non sa (o finge di non sapere) che la giunta assume solo atti di straordinaria amministra-zione o di indirizzo politico”.

Ricordando a tal proposito che il 27 settembre scorso il Consiglio comunale ha adottato diverse de-liberazioni “pur avendo ereditando dalla precedente amministrazione una situazione finanziaria molto complicata, se non addirittura disastrosa”, tra le quali spicca per importanza la verifica degli equilibri di bilancio.

Tommasi ribadisce inoltre che la decisione di revocare i tre assessori è stata assunta dopo avere consultato tutte le forze politiche di maggioranza, essendo l’esito di una attenta riflessione di confron-to democratico, al termine del quale il primo cittadi-no ha ritenuto doveroso assumersi la responsabilità di scegliere tra le diverse opzioni suggerite.

“E’ in esito a questo confronto democratico di rinnovata fiducia programmatica con la maggioran-za consiliare - spiega - che ho provveduto a nomi-nare due nuovi assessori appartenenti all’area del centrosinistra. La mia scelta è caduta su Paolo Fontolan, figura in possesso di un cur-riculum universitario e post universitario che ne mette in rilievo la cultura umanistica e, al contempo, l’esperienza pro-fessionale nell’insegnamento e nelle relazioni con il mondo scolastico e dei giovani”.

A Paolo Fontolan sono state conferite le deleghe per attività culturali, turismo, rapporti con Pro Loco e comitati Cittadini, patrimonio culturale, pubblica istruzione e servizi demografici, protezione civile.

Assessore comunale è diventata Luciana Mischiari “per l’esperienza nel settore finanziario, commer-ciale, fiscale e per le capacità di relazione di cui la medesima è in possesso”. Per tali ragioni, ha as-sunto anche le deleghe per patti territoriali, mense, attività sportive, tempo libero, bilancio, finanze, politiche delle entrate.

“Sono certo – commenta il primo cittadino - che la compagine di giunta rinnovata saprà dare

nuovo slancio all’azione di realizzazione degli obiettivi fis-sati con il programma politico-amministrativo di mandato”.

All’atto del loro insedia-mento il sindaco ha fatto pre-sente ai nuovi assessori e alla

giunta come l’attuazione e lo sviluppo del program-ma di mandato richiederà un’azione sinergica degli organi politici e della struttura amministrativa, che oggi più che mai, in un contesto nazionale e interna-zionale di crisi economica, dovrà essere improntata a criteri di massima concretezza ed economicità.

“La pianificazione degli organi politici del no-stro Comune non dovrà risolversi in attività di mera propaganda politica - aggiunge Tommasi - ma dovrà essere improntata a criteri di veridicità, comprensibi-lità, attendibilità, verificabilità, coerenza, congruità e prudenza. L’azione amministrativa dovrà essere, peraltro, ispirata al principio di condivisione delle singole scelte da parte di tutti i componenti della giunta, fatta salva la necessità di garantire il rispetto degli indirizzi politici di maggioranza”.

Infine, i comportamenti dei singoli assessori do-vranno essere improntati al rispetto reciproco e nei confronti del sindaco, al fine di garantire dignità dei ruoli e serenità nelle relazioni.

“Solo così - ha concluso Tommasi - garantiremo che il Comune di Cavarzere, assicurata la regolarità dei conti di bilancio, possa, nei limiti delle capaci-tà finanziarie di cui oggi dispone, cooperare per lo sviluppo socio-economico del nostro territorio, nel rispetto del mandato istituzionale che la legge e i cittadini gli hanno conferito”.

di Melania Ruggini

Crisi di Giunta Il sindaco Henri Tommasi nomina due assessori e invita a guardare avanti

“Sinergia e condivisione con questa Giunta”

Il sindaco Henri Tommasi

Alla minoranza risponde: “Strumentale parlare di paralisi in questi mesi”, alla maggioranza: “Scelta discussa e pattuita assieme”

“Sono certo che la compagine di giunta rinnovata saprà dare nuovo slancio all’azione amministrativa”

PoliticaClara Padoan, Ernesto Sartori e Giacomo Busattola lega Chiede le dimissioni

del sindaCo tommasi

M.R.

La Lega Nord grida all’allarme e invita il sindaco alle rapide dimissioni. Riallacciandosi anche alla richiesta di dimissio-ni avanzata dai Giovani Democratici, il Carroccio auspica

nuove elezioni per il bene del comune .E’ drastico, insomma, il parere dei tre consiglieri della

Lega Nord, Clara Padoan, Ernesto Sartori e Giacomo Bu-satto, rispetto alle ultime manovre del primo cittadino, Henry Tommasi. “Siamo ormai alla fine della corsa” - sentenziano, poiché la gestione della macchina pubblica da parte del primo cittadino sarebbe “priva di etica e di qualsivoglia considerazio-ne dei cittadini”. L’invito è quello di lasciare il prima possibile i posti di comando “salvando ciò che rimane ormai di questo paese dopo il suo passaggio”.

Il bilancio della situazione politico-amministrativa è assoluta-mente negativo per la Lega, a fronte di quelli che i consiglieri del Carroccio definiscono “scandali clamorosi”, come ad esempio il taglio del servizio di assistenza domiciliare, che sarebbe stato azzerato, oppure la chiusura al lunedì dell’ufficio anagrafe e an-cora lo scandalo, di cui si sono occupati anche i media nazionali, relativo alle condizioni in cui una dipendente disabile deve lavo-rare presso l’ufficio del Giudice di Pace. Si avrebbe a che fare con “una giunta che non delibera da ormai diversi mesi rendendo azzerato di fatto l’operatività della macchina amministrativa”. Il Carroccio locale prende come esempio la perdita dei servizi su più fronti, ossia le poste nelle frazioni e il trasporto pubblico locale. “Certo, può cercar di far proprio il finanziamento della Provincia di Venezia del milione di euro per il ponte di Boscochia-ro per limitare i danni mediatici, ma anche questo espediente è ormai vano”.

Altra questione “clamorosa” sarebbe legata ai vigili urbani “vera fonte di reddito del comune di Cavarzere visto l’impiego fatto degli stessi ormai con multe quasi inverosimili e caccia alla paghetta giornaliera per coprire il bilancio. Non solo costoro or-mai saranno sfrattati dal comune per lasciar spazio a una banca, ma ora smetteranno di lavorare perché qualcuno ha sbagliato i conti”. Il sindaco avrebbe infatti invitato il comandante a cessare l’attività di polizia locale dal 20 al 31 ottobre e dal 5 al 15 novembre, nei pomeriggi, giustificato dall’impossibilità di prov-vedere al relativo pagamento del servizio.

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Sono Paolo Fontolan e Luciana Mi-schiari i due nuovi assessori della giun-ta guidata dal sindaco Henri Tommasi.

Fontolan, che ha ricevuto anche l’incarico di vicesindaco, ha ottenuto le deleghe alle Attività culturali, Turismo, Rapporti con la Pro Loco e Comitati cittadini, Patrimonio cul-turale, Pubblica istruzione, Servizi demogra-fici e Protezione civile (in pratica i referati dell’ex assessore Fabrizio Zulian).

Fontolan, 42 anni, è un volto cono-sciuto in città: di formazione umanistica è docente di lettere alle scuole superiori e da

diversi anni fa parte del coro Tullio Serafin di Cavarzere.

Proviene da una lunga militanza nell’associazionismo cattolico, in particolare è stato responsabile dell’Azione Cattolica per il vicariato di Cavarzere. Fontolan parla di una decisione, la sua, lungamente me-

ditata: “Ho accettato l’incarico animato da grande umiltà e spirito di servizio nei con-fronti del paese – ha detto – e cercherò di essere un interlocutore attento ai bisogno dei cittadini. In questo senso auspico la massima collaborazione tra le varie realtà e associazioni che operano a Cavarzere”.

Luciana Mischiari, 49 anni, è originaria di Frassinelle e residente nella frazione di Boscochiaro dove fa parte del Comitato 21 maggio e collabora attivamente all’organiz-zazione delle varie manifestazioni che il gruppo promuove.

Mamma di tre bambini e oggi disoc-cupata, ha lavorato fino a tempi recenti nell’ambito finanziario come responsabile vendite di una concessionaria d’auto.

Anche Mischiari si è detta onorata di ricevere l’incarico che ha accettato con grande entusiasmo, consapevole che la cit-tadinanza ha bisogno di conferme in questo difficile periodo.

A Mischiari vanno le deleghe ai Patti territoriali, Mense, Attività sportive e Tempo libero, Bilancio, Finanze e Politiche delle entrate (che erano dell’ex assessore Ezio

Bettinelli). Rimangono al momento nelle mani del

sindaco le deleghe ai Trasporti pubblici e scolastici, Urbanistica, Pianificazione territo-riale, Edilizia privata e Ambiente.

di Martina Maniero

Il caso I primi commenti dei nomimati: “Ci mettiamo a servizio del paese”

Paolo Fontolan e Luciana Mischiari sono i nuovi assessori

Paolo Fontolan foto da www.cavarzereinfiera.it

Un professore molto conosciuto in città e una mamma che lavora in ambito finanziario: le new entry

E’ stato eletto il nuovo segretario di Circoscrizione del-la Lega Nord–Liga Veneta. Venerdì 19 ottobre, alla presenza dei responsabili della Segreteria Provinciale

(Pizzolato-Furlanetto ), dopo la votazione interna, è stato scelto Marco Dolfin (in foto), già consigliere comunale, che

diventa segretario della Circoscrizione di Chioggia-Cavarzere-Cona.

“Si tratta di un impegno importante, che mi è stato attri-buito a dimostrazione della fiducia e della stima che i votanti hanno nei miei confronti. In un momento in cui la politica

sembra aver smarrito i propri ideali, l’idea di servizio al cittadi-no, ci si deve rimboccare le maniche e ritornare a parlare con la gente, tra la gente” ha dichiarato il nuovo segretario. I 5 punti del programma perseguono l’indipendenza del Veneto e della Padania, l’unità delle sezioni e della circoscrizione, la selezioni dei militanti e l’apertura di una nuova sezione della Lega a Cona.

M.Bo.

lega nord-liga veneta: dolfin segretario di CirCosCrizione per Chioggia-Cavarzere e Cona

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Dopo un’attesa che si è protratta per settimane il sindaco Henri Tommasi ha sciolto le riserve. Una decisione

della quale si attendeva la sola ufficialità e che è arrivata con la revoca dell’incarico a tre assessori su cinque: Fabrizio Zulian (Al-leanza per Cavarzere) con delega alla Cul-tura, Ezio Bettinelli (Partito democratico) delega al Bilancio e Otello Piazzon (Partito democratico) vicesindaco e assessore all’Ur-banistica. Estromessi perché, ufficialmente, è venuta meno l’intesa nella cooperazione interna alla giunta stessa, anche se i diretti interessati ritengono di essere stati ingiusta-mente rimossi dal loro incarico.

Che il clima fosse teso lo si era capito dai frequenti contrasti interni che hanno con-tribuito ad evidenziare la mancanza di “soli-darietà politica” nel partito di maggioranza.

Proprio sulla delicata situazione del Pd locale si è soffermato Piazzon che, in una conferenza stampa congiunta, ha parlato di un partito spaccato in più fazioni, ognuna indipendente e con prese di posizione dia-

metralmente opposte rispetto alla situazio-ne politica cavarzerana.

Bettinelli invece non nasconde tutto il suo rammarico per una decisione che defini-sce “ingiusta e immotivata”.

“Siamo di fronte ad accordo di basso livello – ha detto – utile solo a mantenere incarichi e poltrone. Ritengo ci siano state delle trattative parallele non chiare, condot-te da chi aveva invece il dovere di assumere delle posizioni nette e trasparenti nel rispet-to della dignità del Partito Democratico”.

Bettinelli non risparmia le bordate al partito, colpevole, a sua detta, di non

aver difeso due dei suoi assessori che hanno contribuito in prima persona ad eleggere il sindaco.

“Non si è avuto il coraggio di andare fino in fondo, preferendo salvaguardare un governo di centrosinistra tornato a Cavarze-re dopo 15 anni. Per quanto riguarda la mia vicenda personale – ha concluso – ritengo di aver operato con onestà intellettuale e entusiasmo, lasciando un bilancio in attivo. Rivendico la mia dignità come politico e come uomo”.

di Martina Maniero

Pellizzon parla di Pd spaccato in tante fazioni. Anche Bettinelli attacca il partito: “Non ha difeso i suoi assessori”

Il caso I due ex assessori commentano

“Decisione ingiusta e immotivata”

Da sinistra Otello Piazzon ed Ezio Bettinelli

I Giovani Democratici prendono le distanze dal sindaco Tommasi, lo fanno alla vigilia della nomina dei due nuovi assessori, con dichiarazioni e critiche piuttosto

severe, diffuse mediante due volantini distribuiti nel gior-no di mercato locale.

I Giovani Democratici rivendicano il loro ruolo all’in-terno della coalizione: “perchè abbiamo tanto lavorato per farlo eleggere e lo abbiamo votato e fatto votare per un programma sul quale si era impegnato”. Rivendican-do il loro diritto e dovere di dire la propria opinione e di essere stimolo per quel promesso cambiamento.

“Siamo giovani, ma grandi abbastanza per non avere bisogno di capi bastone, per avere posti al sole e poltrone. Ci interessa il nostro futuro, gravemente compromesso da una crisi economica mondiale e politico-economica di Cavarzere. Ci interessano ideali, valori, persone serie e competenti con cui dialogare, confrontarci e impegnarci”. Loro ci hanno creduto fino in fondo in questo volto nuovo, specialmente alla possibilità del cambiamento dopo la precedente amministrazione. Tas-sativo il loro giudizio.

“Non abbiamo chiesto niente, solo serietà e rispetto degli impegni. Siamo stanchi di questo teatrino, di questa crisi che lui ha aperto solo per cacciare via dalla giunta co-munale tre persone per bene che erano state elette dai cittadini”. I Giovani Democratici criticano perciò la paralisi del Comune a causa delle “estenuanti trattative”, riferendosi al ritiro degli incarichi ai tre assessori. “Fin da subito – spiegano- noi ci siamo arrabbiati per questo modo di fare. Abbiamo aspettato, sperando che al nostro partito fosse pos-sibile fargli capire la necessità di riaprire un confronto sulle cose da fare, sul rispetto del programma e degli elettori”. In particolare, difendono a spada tratta il loro segretario Umberto Zanellato, che – spiegano - è stato oggetto di attacchi personali”.

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I Giovani democraticiCritiChe al vetriolo per il sindaCo: “Ci siamo arrabbiati per questo modo di fare”

M.R.

Umberto Zanellato

Leandro Rubinato, ancora prima della nomina dei due nuovi assessori, esce dal Pd locale ma non si arrende e lan-

cia un accorato appello alla mobilitazione di chi ha a cuore la sorte del paese. Rubina-to promette di farsi carico, assieme ad un gruppo di persone affini, della realizzazione di un nuovo movimento, interprete dei bi-sogni che la società civile si attende da chi amministra la cosa pubblica nell’interesse collettivo.

E a chi pensa di essersi liberato di lui, sottolinea la convinzione nel profondere il massimo impegno possibile per la realiz-zazione dei suoi propositi. Si tratta di una scelta sofferta ma meditata a lungo, come racconta.

“Sin dalla vittoria delle amministrative è cresciuto in me il convincimento che quel-lo di Cavarzere non è il Partito Democratico che immaginavo”. Partendo da lontano, Rubinato ricorda come sia stato sempre in prima fila nella costituzione del partito a livello locale e, con i componenti della pro-pria lista, abbia dato vita a una segreteria avente come segretario Otello Piazzon, rammentandone i buoni risultati delle poli-tiche del 2008 (candidato Veltroni) con il 30% dei consensi. Arrivando alla fatidica nomina del segretario Mauro Contadin, con la convinzione di ringiovanire e dare nuova linfa al partito e ponendo così fine alle li-tigiosità che erano state causa di divisioni.

“Mossa che più deleteria non si poteva fare” sentenzia Rubinato, che lo definisce un “errore di valutazione imperdonabile”

perché la nuova segreteria non sarebbe mai esistita “se non per piccoli e meschini giochi di potere in vista delle elezioni e delle no-mine interne al Pd; e i fatti di questi giorni lo avvalorano”.

Sulla revoca dei due assessori del Pd, egli stesso critica il silenzio del partito loca-le, che non si è mai schierato a loro difesa. “In altri contesti una scelta come quella messa in atto dal sindaco – esclama - lo avrebbe destituito all’istante: ecco perché non godiamo di credibilità alcuna ed ecco perché non riusciamo ad incidere sulle scelte politico amministrative”.

Secondo Rubinato mancherebbe il dibattito interno nel partito, presente solo a scelte già realizzate. A fronte di queste criticità, Rubinato ha preso la sua decisione: uscire dal Partito Democratico di Cavarzere pur condividendo le scelte programmatiche a livello nazionale. “Ciò che mi rammarica di più è che tante energie siano state spese per far crescere questo partito. Ma una cosa è certa, coloro che ora dettano le regole del gioco solo con meri numeri ne risponderan-no direttamente al nostro elettorato”.

lEANDRO RUBINATO lASCIA Il PD

“Non farò parte di questa maggioranza ambigua e valuterò i provvedimenti assunti di caso in caso”.

Il consigliere del Pd Marzia Tasso (in foto) rassegna il suo mandato di capogruppo dopo la soluzione alla crisi di giunta, con la nomina dei due nuovi assessori. Non approva le modalità con cui il primo cittadino Henri Tommasi ha gestito tutta la vicenda. Critica sulle motivazioni che hanno spinto il sindaco a mandare a casa i due assessori del Partito democratico, Bettinelli e Piazzon, Marzia Tasso si dice rammaricata per come sono andate le cose dopo il 29 agosto. “Da allora - sostiene - il segretario provinciale del Pd Michele Mognato ha condotto una trattativa per una soluzione concordata della crisi, basata su alcuni punti fermi”.

“La revoca del provvedimento di “licenziamento” dei due asses-sori del Pd perché del tutto immotivato” era, appunto, uno dei punti fermi della trattativa, cui andavano ad aggiungersi “l’azzeramento di tutti gli incarichi di Giunta e il rilanco programmatico dell’azione am-ministrativa”. Impegni che, a quanto ritiene la Tasso, non sarebbero stati rispettati se il risultato “è - afferma il consigliere Pd - un bicolore Sacchetto-Grillo che non può avere il mio sostegno”.

Il capogruppo dimissionario del Pd quindi rivolge sguardo e criti-che anche in casa propria denunciando “iniziative personalistiche che hanno prodotto trattative parallele” e conseguentemente risultati non condivisi.

“Ritengo - osserva dunque - che il Pd non possa pensare di essere estromesso dal governo della città, o rappresentato surrettiziamente da persone che , per quanto in buona fede, non sono espressione dello stesso né si sono messe in gioco nella competizione elettorale, nè debba subire diktat da un sindaco che è tale per i voti che il partito democratico in gran parte gli ha portato”.

neWs

In Consigliomarzia tasso si dimette da Capogruppo del pd

O.J.

Il segretario locale del Partito democratico, Mauro Conta-din, non condivide la presa

di posizione di Marzia Tasso e, anzi, smentisce le sue afferma-zioni relativamente http://www.cavarzereinfiera.it/Arti-coli/851.jpg alle modalità con cui sarebbero state condotte le trattative per trovare una solu-zione alla crisi di Giunta.

“Il documento programmatico proposto dal sindaco - sostie-ne Contadin - è stato condiviso, si è cercato di far prevalere il senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e i progetti da attuare per la città di Cavarzere”. “Su questo - sottolinea - base-remo la nostra azione”.

Il segretario del locale Partito Democratico sostiene di condi-videre anche la scelta dei due successori di Bettinelli e Piazzon.

“Il sindaco - dice - avrà sicuramente individuato due persone competenti alle quali va l’augurio di buon lavoro a servizio del nostro paese”.

“Prima di tutto Cavarzere - insiste dunque Contadin - è questo l’imperativo che ci sta accompagnando”. E perciò ri-spondendo alle critiche - anche interne al partito - si rammarica. “L’accanimento cronico sulla segreteria locale - egli dichiara - può essere solo che strumentale e va a discapito del confronto demo-cratico che si è sempre tenuto, come è stato ribadito più volte, attraverso le iniziative e gli incontri che il Pd locale ha promosso in questi anni”.

Parole di stima sono dirette a Bettinelli e Piazzon, “che avevano lavorato costruttivamente in questo anno - specifica Contadin - in settori delicati e impegnativi”. Quindi il dispiacere per l’uscita di Rubinato dal Partito democratico e la presa di distanza dalle iniziative dei Giovani democratici, non condivise, anche se - conclude il segretario - liberi di esternare. O.J.

Leandro Rubinato

M.R.

la risposta del segretario locale del PdContadin: “per il bene della Città abbiamo Condiviso Col sindaCo”

Page 15: La Piazza di Cavarzere - 2012ott n138

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NellÕ ambito del Progetto sullÕ educazione alla salute nel Liceo di Adria, il C.I.C. (Centro di Informazione e Consulenza) • il luogo di ascolto degli studenti che, anche per problemi diversi da quelli esplicitamente legati al rendimento, ne fanno richiesta.

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Page 16: La Piazza di Cavarzere - 2012ott n138

12 Cavarzere121212 Cavarzere

Alleanza per Cavarzere ritorna a parlare della crisi di giunta e propone ai con-siglieri Pd e allo stesso partito, “uno

scatto di orgoglio che pieghi il direttorio Sac-chetto-Grillo-Tommasi, poichè esso avrebbe prodotto “una serie di disastri”.

L’appello lanciato dalla Civica mira a coinvolgere i consiglieri e il direttivo del Pd, esortandoli a “stroncate l’arroganza di chi vuole governare col ricatto e la minaccia”. “Abbiate un rigurgito di orgoglio - invitano Fabrizio Zulian e Renato Belloni - siate voi a licenziarli. Se la vostra determinazione li riconduce a più miti consigli, ponete le vo-stre condizioni: resti il sindaco, per forza di cose, siano reintegrati i vostri assessori, se ne torni alle sue occupazioni private Renzo Sacchetto e Fabrizio Bergantin scelga senza indugio in quale poltrona restare: o in quella di consigliere o in quella di presidente dell’I-pab, su cui deve relazionare con trasparen-za e continuità”. In caso contrario, secondo Alleanza per Cavarzere si dovrebbe ritornare alle elezioni.

Alleanza per Cavarzere spiega come fin da subito si sia profilata all’orizzonte una situazione difficile, a causa di un certo “protagonismo” e “invadenza” di alcuni, che avrebbero condotto ad una situazione “che non onora le istituzioni e avvilisce la cittadinanza”.

Non essendo tuttavia stata ascoltata, Alleanza per Cavarzere prende ben presto le distanze, lasciando una maggioranza “di-spersa come un’armata Brancaleone”.

“Ora, con felice sorpresa, sentiamo che finalmente dai sei consiglieri comunali del Pd si alza una voce che orgogliosamente rivendica la propria dignità e si oppone

al diktat di un sindaco telecomandato da Sacchetto-Grillo”.

Tra le decisioni criticate da Belloni e Zulian, ci sono il tentativo di “occupare” Palazzo Danielato, “il pollaio di via dei Mar-tiri, che deturpa la via più bella della città”, il caso della sede dei vigili urbani sulla via dello sfratto da Palazzo Barbiani per lasciare il posto ad una banca.

“Eppure anche Palazzo Barbiani, come Palazzo Danielato, ha dei vincoli di legge da parte della Soprintendenza ai beni ar-chitettonici e della Regione Veneto con un finanziamento vincolato” concludono.

di Melania Ruggini

Sollecitano i democratici a dettare le proprie condizioni ovvero di staccare la spina e ritornare ad elezioni

Alleanza per Cavarzere La lista civica getta benzina sul fuoco delle polemiche

Zulian e Belloni al Pd: “Reagite”

Da sinistra Fabrizio Zulian e Renato Belloni

Pier Luigi Parisotto augura ai nuovi assessori Fontolan e Mischiari “moltissimo buon lavoro, anche perchè ne hanno veramente molto bisogno vista la situazione”.

In relazione alla crisi del Pd, il capogruppo del Pdl commenta: “siamo di fronte ad una crisi assurda, una crisi al buio, che non ha precedenti nella storia locale. Questo è l’epilogo di una compagine messa insieme all’ultimo minuto. Dal 29 agosto siamo di fronte ad una giunta bloccata e ad una paralisi amministrativa totalmente penalizzante per la città, nonché ad un’amministrazione che siede in consiglio al di sotto dei minimi anche in termini di legge”.

Una crisi travagliata, dunque, secondo le parole di Parisotto (in foto), per il quale il Pd sarebbe stato azzerato in un’evidente operazione di separazione interna. Le varie manovre interne alla giunta, però, non avrebbero fatto altro che incrementare la crisi e il malessere, a scapito dell’amministrazione della città.

“Gli errori di questa amministrazione sono sotto gli occhi di tutti - prosegue - basti pensare alle opere pubbliche lasciate nel caos, come il caso eclatante di via dei Martiri, all’operazione condotta per sabotare il teatro Serafin con l’intenzione di fare cassa, seguito dall’ultimo tentativo che riguarda Palazzo Barbiani, sede del comando dei vigili, che a mio avviso seguirà, comunque, la stessa sorte del teatro”. In materia di bilancio, Parisotto dichiara: “siamo di fronte ad un bilancio inefficace nella sostanza: anche le de-libere dello scorso settembre lasciano molto a desiderare, a partire dall’indeterminatezza delle somme messe a bilancio, anticamera del dissesto in corso. Se a ciò si aggiungono la tassazione portata ai massimi per quanto riguarda Imu, Irpef e Tarsu, si comprende come le conseguenze vadano a ricadere nelle tasche dei cavarzerani, spremuti come dei limoni dei propri soldi, spesi in opere assurde. Da parte nostra, abbiamo denunciato fin dall’inizio questa situazione di grave crisi e continueremo a farlo, poiché la nuova giunta si è tanto prodigata in proclami che si sono rivelati inadeguati e puntualmente disattesi. Continueremo pertanto a fare opposizione puntuale e precisa sui fatti, non sulle loro parole, per smascherare le inadempienze di questa giunta. E se loro vorranno stare ai vertici a tutti i costi, dovranno comunque fare i conti con i cittadini”.

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Pier luigi Parisotto (Pdl)“questa amministrazione ha Collezionato solo errori”

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Il Partito democratico come gruppo aperto alla par-tecipazione plurale, un partito innovativo che non si chiude nelle trincee ideologiche del Novecento,

rappresentativo di mondi e realtà sociali diverse, capace di coesione. Queste le caratteristiche su cui improntare il futuro del Pd per i sostenitori di Pierluigi Bersani che, anche a Cavarzere, si sono costituiti in un gruppo, che intende sostenere la candidatura del segretario nazionale alle primarie.

I fondatori del Comitato per Bersani sono Elisa Fabian, Giovanna Greggio e Gianluca Ferrari, il loro obiettivo è quello di gettare le basi per fare in modo che anche a Cavarzere si possa attuare il cambiamen-to attraverso il buon governo, in un percorso di cresci-ta che è prima di tutto fondato sulla partecipazione.

“Vogliamo scrivere una pagina nuova del Partito democratico locale e dal suo rinnovamento vogliamo partire – così i tre promotori del comitato – con

questa determinazione e queste ragioni sosteniamo la candidatura di Pierluigi Bersani a presidente del consiglio, convinti che per esperienza, autorevolezza e capacità sia la migliore garanzia per il ritorno dei riformisti alla guida del Paese, condizione per la quale equità, crescita e risanamento siano praticati”.

Fabian, Greggio e Ferrari si definiscono poi parte di una nuova generazione di democratici, consapevo-le delle difficoltà del Paese, quotidianamente coinvol-ta in esse grazie al consenso democratico.

“Il comitato a sostegno di Bersani a Cavarzere – concludono – è un comitato aperto e proiettato sul democratico confronto interno e non su rese di conti illegittime ed estranee al mondo democratico”.

Il gruppo ha anche attivato l’indirizzo [email protected], attraverso il quale è possibi-le dare la propria adesione e suggerimenti.

“Il Comitato è aperto e proiettato sul democratico confronto interno e non su rese dei conti estranee al mondo democratico”

neWsPrimarie del Pdprende vita anChe il Comitato a sostegno del segretario nazionale pier luigi bersani

N.S.

Il segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani

Il primo comitato a nascere a Cavarzere in vista delle primarie del centrosinistra è stato quello che sostiene la candidatura di Matteo Renzi. In realtà si tratta di un

gruppo congiunto di Cavarzere e Chioggia, costituito da quattro giovani, due dei quali già presenti nella politica attiva del loro territorio.

Fanno infatti parte del comitato “Adesso! Per Mat-teo Renzi Chioggia-Cavarzere”, insieme a Marco Tiozzo e Laura Bonaldo, il segretario dei Giovani democratici di Cavarzere Umberto Zanellato e Luca Alfiero, della segreteria comunale del Pd di Chioggia.

“Il comitato – affermano i fondatori – vuole mette-re in rete una vasta area della Provincia di Venezia e si ripromette di creare un network di intelligenze e soprat-tutto di idee per promuovere un’Italia nuova, che ha il coraggio di uscire dagli schemi e che guarda al locale per proporre un nuovo modo di far politica, beneficiando di internet e dei nuovi mezzi di comunicazione”.

È convinzione del gruppo che l’area sud del Vene-ziano viva un profondo senso di isolamento dal resto del territorio veneto e che abbia quindi bisogno di maturare una visione d’insieme della politica, proiettata in Europa, con modelli efficienti di classe dirigente.

“Meritocrazia e proiezione verso il futuro sono gli

elementi fondamentali da cui noi vogliamo partire – precisano Tiozzo, Bonaldo, Zanellato e Alfiero – questa classe dirigente ha fallito e pensiamo che chi ha fatto politica trent’anni possa fare un passo indietro. Soste-niamo Renzi perché promuove una visione del Paese che ha coraggio di accettare le molteplici sfide della politica europea, proponendo anche un rinnovamento istituzio-nale”. Massima apertura da parte del gruppo a chi condi-vide questi valori e intende impegnarsi in prima persona per promuoverli, parola d’ordine quindi per il Comitato a favore di Renzi è il cambiamento.

di Nicla Sguotti

Primarie del Pd In vista del 25 novembre

Nasce il primo Comitato pro Renzi

Il “rottamatore” Matteo Renzi

Ai primi di ottobre si è concluso il corso di formazione, organizzato dal Centro per l’affido e la solidarietà familiare

di Chioggia, Cavarzere e Cona, rivolto alle famiglie del territorio che hanno dato la di-sponibilità a diventare famiglie affidatarie.

Nel corso delle lezioni, che si sono tenu-te presso il Centro Backita di Cavarzere, le famiglie partecipanti hanno potuto acquisire le basi per essere inserite nella banca dati della Regione Veneto delle famiglie affida-tarie.

“L’affido familiare è un progetto di accoglienza temporaneo verso un minore proveniente da una famiglia che momenta-neamente non è in grado di occuparsi delle sue necessità – spiega Lara Rubinato, as-sistente sociale dell’equipe del Centro per l’affido – attraverso l’affidamento il bambi-no incontra una realtà che lo accoglie nella propria casa e nella propria vita e l’obiettivo finale è permettere un successivo ritorno del

bambino nella sua famiglia d’origine. Sentirsi accolti e amati è un’esperienza

fondamentale per la crescita integrale di una persona e la famiglia è il primo ambito naturalmente accogliente”.

L’attività del Centro per l’affido e la solidarietà familiare è iniziata nell’aprile di quest’anno, grazie alla volontà e alla colla-borazione delle amministrazioni comunali di Chioggia, Cavarzere e Cona e dell’Ulss 14. Il Centro ha sede presso i Servizi sociali del Comune di Chioggia a Palazzo Morosini, in corso del Popolo, e la sua equipe è formata, oltre che dalla dottoressa Rubinato, dalla psicologa clinica Elisa Bovolenta e dall’edu-catrice Roberta Sgobbi.

L’ufficio è aperto al pubblico il lunedì e martedì mattina, dalle 9 alle 12, chi voles-se dare la propria disponibilità a partecipare al progetto può contattare il servizio allo 0415534093.

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N.S.

L’attività del Centro per l’affido è nata grazie alla collaborazione delle amministrazioni comunali di Chioggia, Cavarzere, Cona e dell’Ulss 14

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Page 22: La Piazza di Cavarzere - 2012ott n138

18 Cavarzere181818 Cavarzere

Una delle notizie accolte più positiva-mente dalla popolazione cavarzera-na nel mese di ottobre è stata quella

relativa al finanziamento di un milione di euro per la costruzione di un nuovo ponte sul Gorzone a Boscochiaro.

A darne l’annuncio è stata la Provincia di Venezia, la quale ha precisato che i fondi provengono dal Ministero dello Sviluppo e rientrano in un finanziamento totale di 4 milioni e 900mila euro destinati al Patto territoriale Cavarzere, Chioggia e Cona.

Fondi che potranno essere utilizzati esclusivamente per la realizzazione di ope-re infrastrutturali nei tre comuni, derivanti dal residuo di una rimodulazione del 2006 che, come sottolineato dal comunicato uffi-ciale della Provincia, si sono resi disponibili grazie all’impegno dell’assessore provin-ciale alle Attività produttive Lucio Gianni, dopo un’azione diretta nella sede del Mise a Roma, volta a sbloccare il finanziamento. Nella stessa nota veniva sottolineato l’im-pegno dei consiglieri provinciali di Cavarze-re, Riccardo Tosello e Michael Valerio, per fare in modo che parte delle risorse fossero messe a disposizione di Cavarzere e, nello specifico, della frazione di Boscochiaro, che da anni attende un nuovo ponte.

Qualche giorno dopo l’annuncio del finanziamento da parte della Provincia, il sindaco di Cavarzere Henri Tommasi ha voluto precisare che, pur essendo stato l’assessore Gianni ad adoperarsi personal-mente per ottenere il finanziamento dal Ministero, va attribuita in toto al Comune di Cavarzere la scelta di destinare i fondi al ponte di Boscochiaro.

Nel corso di vari incontri avuti con gli enti che fanno parte del Patto territoriale, informa il sindaco, è stato deciso di distri-buire i fondi del Ministero ai tre comuni in base alla densità di abitanti.

“L’amministrazione comunale – af-ferma il sindaco – ha deciso di destinare i fondi messi a disposizione per Cavarzere al ponte di Boscochiaro perché vi è urgen-te necessità di realizzarlo, tuttavia è bene tener presente che per costruirlo non è suf-ficiente il milione di euro messi a disposizio-ne dal Ministero ma ne servono il doppio, quindi mi auguro che si riesca a trovare una copertura per la somma rimanente”.

di Nicla Sguotti

Il sindaco Tommasi precisa: “Siamo stati noi a decidere dove destinare i fondi e spetta a noi trovare l’altro milione di euro per realizzare l’opera”

Boscochiaro L’assessore provinciale Lucio Gianni annuncia

Un milione di euro per il ponte sul Gorzone

La frazione di Boscochiaro. A lato il sindaco Tommasi, l’assessore provinciale Gianni, i consiglieri provinciali Tosello e Valerio

L’associazione Club alcologici terri-toriali “Chioggia-Cavarzere” rag-gruppa i club che operano nelle

due città, attualmente tre a Chioggia e uno a Cavarzere. L’associazione è attiva nel territorio dell’Ulss 14 da ol-tre vent’anni e, dallo scorso maggio, è stato aperto anche un club per il gioco d’azzardo patologico a Chioggia. È possibile contattare l’associazione, per ricevere informazioni sulle attività da essa svolte, chiamando il presidente dell’Acat “Chioggia Cavarzere” Gugliel-mo Nordio allo 380-1887162 oppure il Servizio tossicodipendenze dell’Ulss 14 allo 0415534475. Per quanto riguarda in particolare Cavarzere il Club è attivo il mercoledì, dalle 18 alle 19,30 alla presenza del servitore-insegnante dotto-ressa Lara Rubinato.

Questa importante realtà si è data appuntamento a Cavarzere, a Palazzo Danielato, il 13 ottobre per discutere sul tema “La nuova famiglia ritrovata nel club”, un’occasione di incontro, che si svolge una volta l’anno, alla quale han-no partecipato l’assessore alle Politiche sociali di Cavarzere Heidi Crocco, il sin-daco di Cona Anna Berto, il direttore del Distretto sanitario dell’Ulss 14 Riccardo Ranzato e il presidente dell’Arcat Veneto Marco Orsega. L’interclub rappresenta un importante momento di confronto tra le diverse realtà territoriali e soprattutto di collaborazione tra le istituzioni per af-frontare un disagio molto presente nella società di oggi. Con l’occasione, a Palaz-zo Danielato sono stati premiati i mem-bri dei club di Cavarzere e Chioggia che hanno raggiunto gli anni di astinenza.

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l’incontro Acat di ottobre“la nuova famiglia ritrovata nel Club”

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Ulss 14Speciale

Speciale

Ottobre 2012 Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14 Servizio Sanitario Nazionale della Regione VenetoAZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500

Tel. 041/5534111 - www.asl14chioggia.veneto.it

call center: 848 800 997

Ottobre 2012 Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14 Ulss 14 inform

a

Speciale

Speciale

Informa

La riabilitazione cardiologica sbarca nel territorio. L’équipe di Cardiologia e Fisioterapia dell’ospedale di Chioggia ha addestra-to gli allenatori di alcune palestre del territorio di Chioggia e Sottomarina che possedevano, come requisito, la laurea in Scienze Motorie. Grazie alla formazio-ne conclusasi recentemente, entro metà mese, le palestre risultate idonee saranno in grado di accogliere pazienti che hanno necessitato di riabilitazione cardiologica (pazienti ischemici, rivascolarizzati, post chirurgici con by pass, post chirurgici con valvole, affetti da scompenso cardiaco) per continuare il trattamento aerobico in tutta sicurezza fuori dall’ospedale. Infatti, non solo queste strutture mettono a dispo-sizione personale formato in maniera ap-propriata dai sanitari, ma hanno in dota-zione anche un defi brillatore. I fondi per realizzare tutta questa ope-razione provengono da un progetto re-gionale promosso dal Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 14 che si chiama “Guadagnare salute”. “Ormai è dimostrato in letteratura – ha

dichiarato il responsabile della riabilita-zione cardiologica Luca Oselladore – che i pazienti affetti da patologie cardiache, qualora vengano trattati con la riabilita-zione e sposino successivamente uno sti-le di vita corretto (fatto dal binomio sana alimentazione e movimento), non solo migliorano qualitativamente la loro vita, ma vedono ridursi di circa il 27% i casi di morbilità e mortalità”. La riabilitazione cardiologica è sbarcata all’ospedale clodiense nel 2011 grazie alla collaborazione tra i reparti di Car-diologia e Fisioterapia. “Quest’anno – ha detto Oselladore – abbiamo assistito ad un incremento del 30% dei pazienti: da 60 siamo passati a trattarne un centinaio con la riabilitazione. Soprattutto uomini con un’età tra i 65 e 70 anni”. Ma come si accede alla riabilitazione cardiologica? “In pratica – ha spiegato Oselladore – i pazienti ricoverati che ci sembrano dei potenziali candidati per la riabilitazione, dopo un mese dal fatto acuto, vengono valutati con un ecocardio-gramma e un test da sforzo. Qualora risul-tino idonei, vengono inviati al sesto pia-

no in Fisioterapia dove intraprendono un ciclo di trattamento aerobico in palestra. Lì svolgono numerose attività che vanno dall’utilizzo della cyclette alla passeggia-ta sul tapis roulant; inoltre fanno esercizi di respirazione. Alla fi ne, il trattamento è utile per questi pazienti perché imparano a dosare in maniera corretta lo sforzo e a controllare la frequenza cardiaca”. Tutto procedeva bene fi nché non terminava il ciclo di riabilitazione, dopodiché c’era il rischio che i pazienti fossero nuovamente tentati dallo scorretto stile di vita. Ecco da dove nasce l’idea del progetto “post” ria-bilitazione. “E’ facile ricadere nelle cattive abitudini – ha continuato Oselladore – quindi tornare

ad una vita sedentaria. Per questo moti-vo abbiamo siglato una convenzione con quelle palestre che rispondevano a deter-minati requisiti, abbiamo organizzato un corso ad hoc per il loro personale e gli abbiamo fornito un defi brillatore”. Il progetto non si ferma qui. “Queste pa-lestre non saranno lasciate sole in questo percorso – ha detto ancora Oselladore – né tantomeno i nostri pazienti verranno mai abbandonati. Infatti il progetto pre-vede che noi sanitari ci confrontiamo in maniera costante con gli allenatori di que-ste strutture sportive e che periodicamente visitiamo i pazienti che hanno intrapreso questa nuova avventura”.

L’équipe di Cardiologia e Fisioterapia dell’ospedale di Chioggia ha formato gli allenatori laureati in Scienze Motorie

LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA SBARCA NEL TERRITORIO

A partire dal 9 novembre p.v. sarà disponi-bile, presso gli studi dei Medici di Famiglia, dei Pediatri di libera scelta e degli ambula-tori vaccinali del Servizio Igiene Pubblica, il vaccino antinfl uenzale per la stagione 2012-13.L’infl uenza è una malattia causata da di-versi virus infl uenzali. I sintomi più comuni sono febbre alta, spossatezza, inappetenza, dolori alle ossa e ai muscoli, mal di testa, faringite e tonsillite. Questi virus hanno la caratteristica di modifi care molto spesso la loro struttura e per questa ragione ogni anno viene preparato un nuovo vaccino contro l’infl uenza. L’immunità, cioè la capacità in-dotta dal vaccino di contrastare l’infezione, dura per pochi mesi ed è perciò necessario vaccinarsi ogni anno con il vaccino apposi-tamente preparato.In Italia, ogni anno, l’infl uenza causa cir-ca 8000 decessi, il 10% circa dovuti alla polmonite da infl uenza e gli altri dovuti alle complicazioni correlate alla patologia di base (diabete, cardiopatie, broncopatie,

etc…) e comunque per l’80% in soggetti ol-tre i 65 anni di età. La trasmissione da uomo a uomo del virus avviene attraverso le goc-cioline di saliva di chi tossisce o starnutisce ma anche attraverso il contatto con le mani contaminate dalle secrezioni respiratorie; per questo una buona igiene delle mani e delle secrezioni può giocare un ruolo impor-tante nel limitare la diffusione dell’infl uenza. Le raccomandazioni sono quindi di coprirsi bocca e naso quando si starnutisce o tossisce e di lavarsi quindi le mani, usare mascherine in presenza di sintomi infl uenzali, quando ci si trova in ambienti sanitari.Una circolare del Ministero della Salute in-dica le categorie di soggetti per cui la vac-cinazione antinfl uenzale viene offerta gratu-itamente:- soggetti di età pari o superiore a 65 anni- soggetti in età infantile ed adulta affetti da:a) malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa la malattia asmatica), circolatorio, uropoietico ovvero altre severe condizioni patologiche che aumentino il ri-

schio di complicanze b) malattie degli organi emopoietici c) diabete ed altre malattie dismetaboliche d) sindromi da malassorbimento intestinale e) fi brosi cistica f) malattie congenite o acquisite che compor-tino carente produzione di anticorpi, inclusa l’infezione da HIV g) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici - bambini reumatici soggetti a ripetuti episo-di di patologia disreattiva che richiede pro-lungata somministrazione di acido acetilsali-cilico e a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione infl uenzale.La Circolare, indica, inoltre, l’opportunità di vaccinare, ai fi ni dell’interruzione della ca-tena di trasmissione, alcune categorie quali: - personale sanitario di assistenza- contatti familiari di soggetti ad alto rischio - addetti a servizi pubblici di primario inte-resse collettivo quali: a) insegnanti scuole dell’infanzia e dell’ob-bligo

L’equipe di Cardiologia e fi sioterapia

Scoprire di avere un tumore a quarant’anni e, che dopo aver subito un intervento di mastectomia, nulla è cambiato, o quasi. E’ la storia di una donna di Chioggia che ha dovuto subire più interventi chirur-gici per contrastare la ricomparsa del tumore ed è stata costretta a sottoporsi più volte a radioterapia. Un via vai in diversi ospedali durato circa dieci anni. Oggi che la malattia è regredita, la signora ha potu-to sottoporsi ad un ultimo intervento di alta specializ-zazione, questa volta di ricostruzione della mammel-la, che è stato effettuato all’ospedale di Chioggia. Una novità assoluta per il territorio clodiense in quan-to l’operazione non è di routine; perché sia stato pos-sibile effettuarla nell’ospedale di Chioggia, infatti, ci sono voluti due anni di preparazione che hanno vi-sto nascere un comitato scientifi co multidisciplinare (costituito dall’oncologo, il chirurgo, il ginecologo, l’urologo, il radiologo il patologo, l’internista, il ra-dioterapista ed il geriatra); il costituirsi di un’équipe specialistica con la collaborazione dei chirurghi pla-stici Marco Lorenzini ed Emilio Danielli provenienti dall’area veneziana; il potenziarsi del servizio se-nologico grazie all’arrivo di nuove apparecchiature e un’attenzione particolare alla diagnostica che, accanto ad esami di routine come la mammografi a e l’ecografi a, ha accostato un esame di approfondi-mento come la risonanza magnetica. “Con l’intervento di lunedì scorso – hanno dichiara-to il primario di Chirurgia Salvatore Ramuscello e il chirurgo senologo Maria Flora Romano - possiamo affermare che a Chioggia abbiamo una senologia di eccellenza. Interventi che fi no a ieri erano possi-bili solo in grossi centri qualifi cati del Veneto, oggi

possono essere effettuati con successo anche in un ospedale periferico come quello di Chioggia”.In pratica, questo tipo di intervento non si è limitato all’applicazione di una protesi, ma visto il caso spe-cifi co e complesso della signora si è dovuto praticare un trasferimento dal dorso di un lembo muscolare. L’operazione è durata quattro ore e si è conclusa con successo. La signora, rientrata a casa, ora verrà sot-toposta ad una riabilitazione della spalla. Il tutto or-ganizzato dal reparto di Chirurgia in collaborazione con il servizio di Fisioterapia. “Chioggia è allineata ai protocolli internazionali – ha sottolineato il primario Ramuscello – che prevedo-no l’abbandono, nella cura, di un approccio unico (cioè con un solo medico) per un approccio di tipo multidisciplinare”. Una volta alla settimana, infatti, in ospedale si riunisce il comitato scientifi co oncologico per discutere tutti i casi. Grazie a questo tipo di orga-

nizzazione, ora la diagnosi e il percorso di cura in tutte le malattie tumoralivengono defi nite nell’arco di una settimana, in accordo con la paziente. “Purtroppo – ha evidenziato la dottoressa Romano – l’età media delle donne operate al seno quest’anno è scesa molto: da 70 anni a 58. Credo sia importante rilanciare il tema della prevenzione. Quando un tu-more viene diagnosticato presto, quindi si tratta di un tumore piccolo che non supera il centimetro, la guarigione è garantita per il 90% dei casi. Se invece viene diagnosticato tardi, perché la signora non ha aderito allo screening mammografi co o, comunque, non si è interessata a farsi i controlli (mammografi a ed ecografi a), sale il rischio che il tumore sia già grande e più complicato quindi a contrastarlo”. A Chioggia, dall’inizio dell’anno, sono state operate ben 70 donne di cancro al seno, rispetto ad una sessantina nel 2011.

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b) addetti poste e telecomunicazioni c) dipendenti pubblica amministrazione e difesa d) forze di polizia incluso polizia muni-cipale e) volontari servizi sanitari di emergenza f) personale di assistenza case di riposo Infi ne, il personale che, per motivi occupa-zionali, è a contatto con animali che potreb-bero costituire fonte di infezione da virus infl uenzali: a) detentori di allevamenti b) addetti all’attività di allevamento c) addetti al trasporto di animali vivi d) veterinari pubblici e libero-professionisti

Il vaccino va somministrato per iniezione intramuscolare, preferibilmente nel muscolo deltoide (muscolo della spalla); in genere un’unica dose è suffi ciente negli adulti e nel-le persone che hanno già avuto precedenti vaccinazioni infl uenzali mentre nei bambini mai vaccinati prima contro l’infl uenza è rac-

comandata una seconda dose di vaccino, da somministrare dopo almeno 4 settimane dalla prima. Il vaccino antinfl uenzale è in genere ben tollerato; talora però possono comparire di-sturbi quali: gonfi ore e rossore nel punto di iniezione; febbre stanchezza, debolezza o dolore muscolare.Per la vaccinazione rivolgersi al proprio me-dico di fi ducia. Orari degli ambulatori vaccinali del Servizio Igiene Pubblica ai fi ni della vaccinazione an-tinfl uenzale:CAVARZERE giovedì 15, 22, 29 NOVEMBRE dalle ore 10.00 alle ore 12.00CHIOGGIA sabato 10, 17, 24 NOVEMBRE dalle ore 09.00 alle ore 11.00I pazienti devono presentarsi con certifi ca-zione attestante la patologia, per i soggetti di 65 anni ed oltre è suffi ciente un documen-to di identità.

L’equipe del primario di Chirurgia Salvatore Ramuscello

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La riabilitazione cardiologica sbarca nel territorio. L’équipe di Cardiologia e Fisioterapia dell’ospedale di Chioggia ha addestra-to gli allenatori di alcune palestre del territorio di Chioggia e Sottomarina che possedevano, come requisito, la laurea in Scienze Motorie. Grazie alla formazio-ne conclusasi recentemente, entro metà mese, le palestre risultate idonee saranno in grado di accogliere pazienti che hanno necessitato di riabilitazione cardiologica (pazienti ischemici, rivascolarizzati, post chirurgici con by pass, post chirurgici con valvole, affetti da scompenso cardiaco) per continuare il trattamento aerobico in tutta sicurezza fuori dall’ospedale. Infatti, non solo queste strutture mettono a dispo-sizione personale formato in maniera ap-propriata dai sanitari, ma hanno in dota-zione anche un defi brillatore. I fondi per realizzare tutta questa ope-razione provengono da un progetto re-gionale promosso dal Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 14 che si chiama “Guadagnare salute”. “Ormai è dimostrato in letteratura – ha

dichiarato il responsabile della riabilita-zione cardiologica Luca Oselladore – che i pazienti affetti da patologie cardiache, qualora vengano trattati con la riabilita-zione e sposino successivamente uno sti-le di vita corretto (fatto dal binomio sana alimentazione e movimento), non solo migliorano qualitativamente la loro vita, ma vedono ridursi di circa il 27% i casi di morbilità e mortalità”. La riabilitazione cardiologica è sbarcata all’ospedale clodiense nel 2011 grazie alla collaborazione tra i reparti di Car-diologia e Fisioterapia. “Quest’anno – ha detto Oselladore – abbiamo assistito ad un incremento del 30% dei pazienti: da 60 siamo passati a trattarne un centinaio con la riabilitazione. Soprattutto uomini con un’età tra i 65 e 70 anni”. Ma come si accede alla riabilitazione cardiologica? “In pratica – ha spiegato Oselladore – i pazienti ricoverati che ci sembrano dei potenziali candidati per la riabilitazione, dopo un mese dal fatto acuto, vengono valutati con un ecocardio-gramma e un test da sforzo. Qualora risul-tino idonei, vengono inviati al sesto pia-

no in Fisioterapia dove intraprendono un ciclo di trattamento aerobico in palestra. Lì svolgono numerose attività che vanno dall’utilizzo della cyclette alla passeggia-ta sul tapis roulant; inoltre fanno esercizi di respirazione. Alla fi ne, il trattamento è utile per questi pazienti perché imparano a dosare in maniera corretta lo sforzo e a controllare la frequenza cardiaca”. Tutto procedeva bene fi nché non terminava il ciclo di riabilitazione, dopodiché c’era il rischio che i pazienti fossero nuovamente tentati dallo scorretto stile di vita. Ecco da dove nasce l’idea del progetto “post” ria-bilitazione. “E’ facile ricadere nelle cattive abitudini – ha continuato Oselladore – quindi tornare

ad una vita sedentaria. Per questo moti-vo abbiamo siglato una convenzione con quelle palestre che rispondevano a deter-minati requisiti, abbiamo organizzato un corso ad hoc per il loro personale e gli abbiamo fornito un defi brillatore”. Il progetto non si ferma qui. “Queste pa-lestre non saranno lasciate sole in questo percorso – ha detto ancora Oselladore – né tantomeno i nostri pazienti verranno mai abbandonati. Infatti il progetto pre-vede che noi sanitari ci confrontiamo in maniera costante con gli allenatori di que-ste strutture sportive e che periodicamente visitiamo i pazienti che hanno intrapreso questa nuova avventura”.

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LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA SBARCA NEL TERRITORIO

A partire dal 9 novembre p.v. sarà disponi-bile, presso gli studi dei Medici di Famiglia, dei Pediatri di libera scelta e degli ambula-tori vaccinali del Servizio Igiene Pubblica, il vaccino antinfl uenzale per la stagione 2012-13.L’infl uenza è una malattia causata da di-versi virus infl uenzali. I sintomi più comuni sono febbre alta, spossatezza, inappetenza, dolori alle ossa e ai muscoli, mal di testa, faringite e tonsillite. Questi virus hanno la caratteristica di modifi care molto spesso la loro struttura e per questa ragione ogni anno viene preparato un nuovo vaccino contro l’infl uenza. L’immunità, cioè la capacità in-dotta dal vaccino di contrastare l’infezione, dura per pochi mesi ed è perciò necessario vaccinarsi ogni anno con il vaccino apposi-tamente preparato.In Italia, ogni anno, l’infl uenza causa cir-ca 8000 decessi, il 10% circa dovuti alla polmonite da infl uenza e gli altri dovuti alle complicazioni correlate alla patologia di base (diabete, cardiopatie, broncopatie,

etc…) e comunque per l’80% in soggetti ol-tre i 65 anni di età. La trasmissione da uomo a uomo del virus avviene attraverso le goc-cioline di saliva di chi tossisce o starnutisce ma anche attraverso il contatto con le mani contaminate dalle secrezioni respiratorie; per questo una buona igiene delle mani e delle secrezioni può giocare un ruolo impor-tante nel limitare la diffusione dell’infl uenza. Le raccomandazioni sono quindi di coprirsi bocca e naso quando si starnutisce o tossisce e di lavarsi quindi le mani, usare mascherine in presenza di sintomi infl uenzali, quando ci si trova in ambienti sanitari.Una circolare del Ministero della Salute in-dica le categorie di soggetti per cui la vac-cinazione antinfl uenzale viene offerta gratu-itamente:- soggetti di età pari o superiore a 65 anni- soggetti in età infantile ed adulta affetti da:a) malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa la malattia asmatica), circolatorio, uropoietico ovvero altre severe condizioni patologiche che aumentino il ri-

schio di complicanze b) malattie degli organi emopoietici c) diabete ed altre malattie dismetaboliche d) sindromi da malassorbimento intestinale e) fi brosi cistica f) malattie congenite o acquisite che compor-tino carente produzione di anticorpi, inclusa l’infezione da HIV g) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici - bambini reumatici soggetti a ripetuti episo-di di patologia disreattiva che richiede pro-lungata somministrazione di acido acetilsali-cilico e a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione infl uenzale.La Circolare, indica, inoltre, l’opportunità di vaccinare, ai fi ni dell’interruzione della ca-tena di trasmissione, alcune categorie quali: - personale sanitario di assistenza- contatti familiari di soggetti ad alto rischio - addetti a servizi pubblici di primario inte-resse collettivo quali: a) insegnanti scuole dell’infanzia e dell’ob-bligo

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Scoprire di avere un tumore a quarant’anni e, che dopo aver subito un intervento di mastectomia, nulla è cambiato, o quasi. E’ la storia di una donna di Chioggia che ha dovuto subire più interventi chirur-gici per contrastare la ricomparsa del tumore ed è stata costretta a sottoporsi più volte a radioterapia. Un via vai in diversi ospedali durato circa dieci anni. Oggi che la malattia è regredita, la signora ha potu-to sottoporsi ad un ultimo intervento di alta specializ-zazione, questa volta di ricostruzione della mammel-la, che è stato effettuato all’ospedale di Chioggia. Una novità assoluta per il territorio clodiense in quan-to l’operazione non è di routine; perché sia stato pos-sibile effettuarla nell’ospedale di Chioggia, infatti, ci sono voluti due anni di preparazione che hanno vi-sto nascere un comitato scientifi co multidisciplinare (costituito dall’oncologo, il chirurgo, il ginecologo, l’urologo, il radiologo il patologo, l’internista, il ra-dioterapista ed il geriatra); il costituirsi di un’équipe specialistica con la collaborazione dei chirurghi pla-stici Marco Lorenzini ed Emilio Danielli provenienti dall’area veneziana; il potenziarsi del servizio se-nologico grazie all’arrivo di nuove apparecchiature e un’attenzione particolare alla diagnostica che, accanto ad esami di routine come la mammografi a e l’ecografi a, ha accostato un esame di approfondi-mento come la risonanza magnetica. “Con l’intervento di lunedì scorso – hanno dichiara-to il primario di Chirurgia Salvatore Ramuscello e il chirurgo senologo Maria Flora Romano - possiamo affermare che a Chioggia abbiamo una senologia di eccellenza. Interventi che fi no a ieri erano possi-bili solo in grossi centri qualifi cati del Veneto, oggi

possono essere effettuati con successo anche in un ospedale periferico come quello di Chioggia”.In pratica, questo tipo di intervento non si è limitato all’applicazione di una protesi, ma visto il caso spe-cifi co e complesso della signora si è dovuto praticare un trasferimento dal dorso di un lembo muscolare. L’operazione è durata quattro ore e si è conclusa con successo. La signora, rientrata a casa, ora verrà sot-toposta ad una riabilitazione della spalla. Il tutto or-ganizzato dal reparto di Chirurgia in collaborazione con il servizio di Fisioterapia. “Chioggia è allineata ai protocolli internazionali – ha sottolineato il primario Ramuscello – che prevedo-no l’abbandono, nella cura, di un approccio unico (cioè con un solo medico) per un approccio di tipo multidisciplinare”. Una volta alla settimana, infatti, in ospedale si riunisce il comitato scientifi co oncologico per discutere tutti i casi. Grazie a questo tipo di orga-

nizzazione, ora la diagnosi e il percorso di cura in tutte le malattie tumoralivengono defi nite nell’arco di una settimana, in accordo con la paziente. “Purtroppo – ha evidenziato la dottoressa Romano – l’età media delle donne operate al seno quest’anno è scesa molto: da 70 anni a 58. Credo sia importante rilanciare il tema della prevenzione. Quando un tu-more viene diagnosticato presto, quindi si tratta di un tumore piccolo che non supera il centimetro, la guarigione è garantita per il 90% dei casi. Se invece viene diagnosticato tardi, perché la signora non ha aderito allo screening mammografi co o, comunque, non si è interessata a farsi i controlli (mammografi a ed ecografi a), sale il rischio che il tumore sia già grande e più complicato quindi a contrastarlo”. A Chioggia, dall’inizio dell’anno, sono state operate ben 70 donne di cancro al seno, rispetto ad una sessantina nel 2011.

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b) addetti poste e telecomunicazioni c) dipendenti pubblica amministrazione e difesa d) forze di polizia incluso polizia muni-cipale e) volontari servizi sanitari di emergenza f) personale di assistenza case di riposo Infi ne, il personale che, per motivi occupa-zionali, è a contatto con animali che potreb-bero costituire fonte di infezione da virus infl uenzali: a) detentori di allevamenti b) addetti all’attività di allevamento c) addetti al trasporto di animali vivi d) veterinari pubblici e libero-professionisti

Il vaccino va somministrato per iniezione intramuscolare, preferibilmente nel muscolo deltoide (muscolo della spalla); in genere un’unica dose è suffi ciente negli adulti e nel-le persone che hanno già avuto precedenti vaccinazioni infl uenzali mentre nei bambini mai vaccinati prima contro l’infl uenza è rac-

comandata una seconda dose di vaccino, da somministrare dopo almeno 4 settimane dalla prima. Il vaccino antinfl uenzale è in genere ben tollerato; talora però possono comparire di-sturbi quali: gonfi ore e rossore nel punto di iniezione; febbre stanchezza, debolezza o dolore muscolare.Per la vaccinazione rivolgersi al proprio me-dico di fi ducia. Orari degli ambulatori vaccinali del Servizio Igiene Pubblica ai fi ni della vaccinazione an-tinfl uenzale:CAVARZERE giovedì 15, 22, 29 NOVEMBRE dalle ore 10.00 alle ore 12.00CHIOGGIA sabato 10, 17, 24 NOVEMBRE dalle ore 09.00 alle ore 11.00I pazienti devono presentarsi con certifi ca-zione attestante la patologia, per i soggetti di 65 anni ed oltre è suffi ciente un documen-to di identità.

L’equipe del primario di Chirurgia Salvatore Ramuscello

Page 26: La Piazza di Cavarzere - 2012ott n138

22 Cona222222 Cona

Due giorni dedicati alla formazione e all’aggiorna-mento per la Protezione civile di Cona, ma anche per alcune squadre di Cavarzere e Chioggia, sono

stati promossi dall’amministrazione comunale di Cona il 12 e il 13 ottobre scorso.

Grazie all’ospitalità di Pier Guido Sturaro, si sono potute svolgere alcune attività dedicate all’aerosoccor-so, creando così un’occasione per diventare maggior-mente consapevoli di quali possa-no essere, in termini di efficienza e tempestività, i risultati di una collaborazione tra il soccorso ae-reo e quello via terra in caso di emergenza. Il tutto si è svolto gra-zie alla presenza di alcuni piloti volontari del Centro aerosoccorso volontario di Treviso, i quali sono arrivati a Cona coi loro mezzi, che sono stati utilizzati per l’esercitazione.

L’iniziativa ha coinvolto anche degli studenti di Cona, in particolare alcuni degli studenti della scuola primaria “G. D’Annunzio” e della scuola secondaria di primo Grado “T. Livio”. Nella prima mattinata di attività, i piloti del Cav hanno fatto visita agli studenti, recandosi nelle due scuole per premiare i vincitori di un concorso

promosso dall’amministrazione comunale di Cona. I ragazzi che si sono distinti per l’impegno nello studio e nella partecipazione al concorso hanno ricevuto un premio speciale, hanno infatti potuto volare coi piloti del Cav nel pomeriggio di venerdì 12 ottobre.

Prima di questo importante appuntamento coi ragazzi, si è però svolto nella tarda mattinata un in-contro tra i piloti e i coordinatori della Protezione civile

comunale di Cona. Nel primo pome-riggio sono quindi arrivati presso l’aviosuperficie Sturaro di Monsole i dieci fortunati ragazzi che sono stati accompagnati in volo dai piloti del Cav e si è conclusa così la prima giornata di esercitazione.

Nella giornata del sabato i partecipanti si sono in-vece maggiormente concentrati sull’attività di soccorso, l’esercitazione aveva lo scopo di fornire un supporto di addestramento al personale locale di Protezione civile, attraverso l’impiego dei mezzi aerei del Cav ma anche di strutture di coordinamento e controllo. In particolare l’addestramento si è concentrato nell’organizzazione di operazioni combinate di ricerca e salvataggio di soprav-vissuti, anche durante situazioni calamitose che potreb-

bero interessare aree più o meno ristrette. L’esercitazione è cominciata nella mattinata di sa-

bato con l’allerta della Protezione civile e l’inizio dell’or-ganizzazione delle squadre di volontari, i capi area della Protezione civile hanno poi chiesto di intervenire al Cav che, operando con velivoli ultraleggeri, ha agevolmente perlustrato la zona, riportando poi le informazioni, rela-tive ai danni e alla situazione reale, alla sala operativa. Dopo un briefing pre-missione, durante il quale sono state definite le aree di ricerca, si sono alzati in volo su Cona due velivoli del Cav, uno dei quali era comandato

dal pilota Fausto Bernardini, una vera e propria persona-lità nel campo del volo, che ha individuato l’obiettivo. Infine, le squadre terrestri, che già si erano mosse nel territorio con il coordinamento della Protezione civile, hanno raggiunto l’obiettivo individuato dai mezzi in volo.

Un’esperienza formativa da ripetere a detta di tutti i partecipanti, che si sono dati appuntamento alla pros-sima edizione, preannunciata ancor più ampia e coin-volgente dall’assessore di Cona Antonio Bottin, che ha promosso l’organizzazione dell’iniziativa.

Si sono svolte attività dedicate all’aerosoccorso e al soccorso di terra Presenti i piloti del Centro aereosoccorso volontario di Treviso

Esercitazione Spettacolare e interessante iniziativa che ha interessato anche gli studenti di Cona

Protezione civile: due giorni per la formazione

Antonio Bottin, Fausto Bernardini e Pier Guido Sturaro. Alcuni momenti dell’esercitazione

di Nicla Sguotti

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Bottin che ha promosso l’organizzazione

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Page 27: La Piazza di Cavarzere - 2012ott n138

La stagione di prosa del Teatro Tullio Se-rafin è ripartita alla grande il 4 novem-bre con Natalino Balasso e Jurij Ferrini

interpreti di un classico, Aspettando Godot di Samuel Beckett.

Una rassegna, quella cavarzerana, che prevede diverse novità, tra le quali lo spet-tacolo unico della domenica pomeriggio con inizio alle ore 17, a differenza degli scorsi anni che prevedevano un appunta-mento anche il sabato sera. Un’altra novità è costituita dal numero degli spettacoli, quest’anno sette, ossia uno in più rispetto allo scorso anno.

Dopo l’esordio con Balasso, il secondo appuntamento a teatro è con il grande Pa-olo Poli, che ritorna a Cavarzere con Aqui-loni, spettacolo che lui stesso ha ideato a partire dalle poesie di Giovanni Pascoli, in scena il 18 novembre. Oscura immensità, con la regia di Alessandro Gassmann, sarà invece al Tullio Serafin domenica 2 dicem-bre, sarà uno spettacolo ispirato a un noir di Massimo Carlotto con Claudio Casadio e Giulio Scarpati.

Ultimo appuntamento prima della pau-sa natalizia nel pomeriggio di domenica 23 dicembre, quando la compagnia di Corrado Abbati presenterà al pubblico cavarzerano l’operetta Il pipistrello.

Il 2013 si aprirà il 27 gennaio con

Imprenditori (Iva compresa), spettacolo che affronta con ironia il mito letterario dell’imprenditore veneto con Mirko Artuso e Andrea Pennacchi.

Si prosegue domenica 17 febbraio con Carlo & Giorgio con il loro nuovo spettacolo Visti da vicino.

L’ultimo appuntamento della stagione è fissato per domenica 3 marzo, giornata dedicata al balletto con Rbr Dance Com-pany in Giulietta e Romeo l’amore conti-nua… con coreografie di Cristina Ledri e Cristiano Fagioli.

La stagione di prosa del Tullio Serfin è stata presentata ad ottobre a Palazzo Danielato, presenti il sindaco di Cavarzere Henri Tommasi, l’assessore provinciale alla Cultura Raffaele Speranzon e il direttore del Circuito teatrale regionale Arteven Pierluca Donin.

La campagna abbonamenti è conclusa, mentre i biglietti per ciascuno spettacolo sono disponibili dal 3 novembre presso il botteghino del Tullio Serafin e hanno un costo di 20 euro l’intero e 17 il ridotto.

23232323Cultura locale

Debutto a novembre con Natalino Balasso, si conclude a marzo con Giulietta e Romeo l’amore continua...

di Nicla Sguotti

Tra le novità lo spettacolo unico della domenica pomeriggio e un appuntamento in più rispetto allo scorso anno

Il nuovo cartellone invernale Stagione di prosa

Il teatro è di domenica al Tullio Serafin

Il teatro Tullio Serafin, a lato la locandina

Per la commemorazione delle forze armate e del milite ignoto, Cavar-zere ha ricordato le spoglie di un

glorioso concittadino caduto durante la seconda guerra mondiale per ono-rare la propria patria: il caporale Mario Mantovan. Nato a Cavarzere il 4 marzo del 1922, il caporale ha perso la vita ad Essen (in Germania) il 1 maggio del 1944 assieme ad altri 800.000 italiani, tra civili e militari, prigionieri e deportati nei campi di concentramento tedeschi dopo l’8 settembre del 1943. Dopo varie ricerche, finalmente i parenti di Mantovan, in testa il fratello Mario, hanno trovato il luogo della sepoltura, il cimitero italiano d’onore ad Amburgo, impegnandosi per far sì che le spoglie del proprio caro ritornassero nel paese d’origine. Per questo hanno contattato l’amministrazione di Cavarzere circa un anno fa e hanno avviato le pratiche per il rimpatrio del corpo del proprio congiun-to. Le spoglie del caporale sono arrivate a Milano, dove il fratello si è recato il 26 settembre scorso per prelevarle: una cassetta in legno coperta dal tricolore ne conserva la gloriosa memoria. Da parte sua, l’amministrazione cavarzerana ha garantito l’appoggio per la sepoltura gratuita e ha allestito la commemorazio-ne del 2 novembre alla presenza delle forze armate, della polizia locale, asso-ciazioni d’arma, del parroco don Achille e delle autorità civili. Il caduto è stato sepolto vicino al padre, Angelo.

neWs

CommemorazioneCavarzere rende omaggio al Caporale mario mantovan

Melania Ruggini

Il saluto al caporale Mantovan Foto da www.cavarzereinfiera.it

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Le Prossime Date. . .10/11/12 SISMICA feat JAM SESSION CREW

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17/11/12 TRIBUTO ITALIANO solo musica italiana

24/11/12 SOY TARANTA tributo Negrita

30/11/12 O.I&B Zucchero tribute band

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2

VIAGGIo IN PRoVINCIAVENEZIA

Gli infortuni sul lavoro sono in calo ma si tratta di un trend su cui incide in maniera signifi cativa la crisi occupazionale che ha investito in questi anni il tessuto produttivo nazionale e anche

provinciale. Comunque se ne contano ancora tanti e sono in aumen-to le malattie professionali. Si è svolta lo scorso 14 ottobre a Ma-erne, per la provincia di Venezia, la 62esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro promossa dall’Anmil (450mila invalidi e mutilati sul lavoro in Italia e 6.500 nel Veneziano, tra gli associati).

Hanno partecipato, oltre alle autorità, il presidente provinciale Anmil, Lino Ghion, e il direttore dell’Inail di Venezia Giuseppe Mu-sto. Gli infortuni denunciati a Inail sono passati dal milione e 23mila del 2001 ai 725mila del 2011, meno 29.1%: il calo è rimasto su livelli contenuti fi no al 2008, per poi segnare decrementi più sensibili (meno 9,7 nel 2009, meno 1,8 nel 2010, meno 6,6 nel 2011). Stesso dicasi per gli infortuni mortali, passati dai 1.546 del 2001 ai 920 del 2011, meno 40,5%. Per contro, negli ultimi anni è esploso l’aumento delle denunce di malattie professionali (specie di natura osteo-articolare e muscolo-tendinea), dalle 26.750 del 2006 alle 46.558 del 2011.

“Quasi 800mila lavoratori ogni anno si infortunano, più di due-mila al giorno, 40mila restano invalidi e un migliaio perdono la vita:

cifre che non possono lasciarci indifferenti. Nel nostro Paese manca ancora una solida cultura della sicurezza sul lavoro che invece deve diventare un valore condiviso” ha detto Ghion, che ha espresso preoc-cupazioni legate alla crisi, per il pericolo di un abbassamento dei livelli di sicurezza nelle imprese e per i tagli allo stato sociale. “Capiamo la complessità dell’attuale situazione, - ha detto - ma l’Amnil non cederà terreno sulle rivendicazioni per il miglioramento delle prestazioni a ga-

ranzia dei livelli di tutela di cui hanno diritto infortunati e invalidi”.

L’istituto riceve di premi assicurativi due miliardi all’anno in più di quelli che eroga, “ma stiamo facendo di tutto affi nché questi soldi non fi niscano in Cassa Depositi e Prestiti ma siano reinvestiti per diminuire i premi e

migliorare le prestazioni che in diversi casi sono inadeguate” ha spie-gato Musto, che ha sottolineato le numerose azioni attuate dall’Inail, anche provinciale, sulla prevenzione (iniziative nelle scuole e contributi alle imprese per il miglioramento della sicurezza negli ambienti di lavo-ro) e nella presa in carico, nel recupero lavorativo e nel re-inserimento sociale delle vittime di infortunio. A conclusione della giornata Musto ha consegnato il distintivo d’onore a 26 lavoratori della provincia rima-sti gravemente invalidati nell’ultimo anno.

di Giovanni Giovetti

Molto c’è ancora da fare nell’ambito della prevenzione e per garantire maggiore sostegno agli infortunati e agli invalidi

Anmil La 62° Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro nel Veneziano

Meno infortuni per effetto della crisi, ma più malattie professionali

Il tavolo delle autorità alla Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro

“Gli imprenditori hanno a cuore la sicurezza nei luoghi di lavoro. Non è abbas-sando gli standard di sicurezza o il costo del lavoro che l’economia locale potrà ripartire”. A spiegarlo è Pierorlando Roccato direttore di Apindustria

Venezia, una associazione di datori di lavoro molto attiva sul territorio con oltre 500 associati e protagonista della recente resurrezione della “Unitrans”, una azienda di Pianiga che costruisce cassoni frigoriferi per camion che era stata chiusa alcuni mesi Azienda che grazie ad una cordata di imprenditori capitanati proprio da Apindustria, è stata riacquistata ed è ripartita(con il nome di Transuni) utilizzando per ora 25 dipen-denti su 53, con l’accordo di farli tornare tutti al lavoro entro due anni.

Roccato ricorda come una economia come quella italiana e veneta non abbiano cer-to bisogno di abbassare il costo del lavoro per essere competitivi. “Bisogna ritornare al manifatturiero di qualità – spiega Roccato – questa è la nostra vocazione imprenditoria-le, anche in Veneto, anche a Venezia. Non possiamo certamente competere sul campo dell’abbassamento del costo del lavoro con paesi come Cina o India. Meno che mai è ammesso che si deroghi alla sicurezza. Si deve puntare sull’innovazione tecnologica con massicci investimenti per vincere le sfi de del mercato. Come associazione di categoria ci siamo sempre battuti perché le aziende investano sulla sicurezza. Siamo all’interno dell’ Oprc, organismo paritetico regionale di controllo, e puntiamo ad un accordo con l’Inail per aumentare il monitoraggio e prevenire gli infortuni”.

Apindustria

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A.A.

“L’invito ai lavoratori è quello di denunciare sempre in ogni momento, se sono violate le condi-zioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Non va accettata l’idea che, perché ci si trova in tempi di crisi, si possa chiudere un occhio sulle condizioni della sicurezza nei luoghi di lavoro”. A

dirlo sono Giuseppe Minto e Angelo Pagan funzionari provinciali della Fiom – Cgil (metalmeccanici) e Fillea - Cgil (edili). Un invito a cui si associa anche Riccardo Coletti segretario provinciale della Filcem-Cgil (chimici) una categoria che con la presenza del petrolchimico di Porto Marghera è sempre stata importante nell’area di Venezia. “Nonostante i cantieri edili siano sempre meno - sottolinea Pagan - c’è il rischio che molte imprese per poter stare sul mercato abbassino i costi tagliando sulla sicurezza e puntino sempre più sul lavoro nero. Fenomeni che vanno combattuti. Gli infortuni sul lavoro oltre a

distruggere la vita delle persone e rovinare le famiglie sono un costo per tutta la collettività”. La tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro insomma è uno degli obiettivi prioritari, sottolineano i sin-dacalisti, che la Cgil da sempre intende perseguire. I decreti legge 626/1994 e 81/2008 prevedono l’elezione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (Rls) in tutti i luoghi di lavoro, ed hanno ampliato gli spazi per un intervento partecipato e consapevole alla prevenzione dei rischi lavorativi. Esiste perciò lo Sportello Sicurezza Cgil, che si propone di contribuire ad affermare la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro fornendo apporti e orientamenti agli Rls, e Rsu, alle lavoratori, e alle lavoratrici. Lo sportello si trova al 1° piano della sede di Via Ca’ Marcello n.10 a Mestre ed è aperto ogni martedì dalle 16 alle 18.30. Informazioni a [email protected]. A.A.

I SINDACATI “CON lA CRISI NON SI ABBASSI lA GUARDIA”

In Italia quasi 800mila lavoratori s’infortunano, 40mila restano invalidi, quasi un migliaio perde la vita ogni anno

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Page 29: La Piazza di Cavarzere - 2012ott n138

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verdi, futura taglia media. Ettore è arrivato assieme alla sorella che immediatamente è stata adottata mentre lui

è ancora nostro ospite. Cerchiamo per lui una famiglia che sappia che un cucciolo è come un bambino.

Aurora. Segugetta di solo 1 anno, tg. medio-contenuta, circa kg.15-18. Recuperata in Romea da una ragazza che coraggiosamente l’ha salvata da una tragica morte. Aurora è dolce delicata e sensibile Verrà sterilizzata ed affi data previo controlli preaffi do.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus3289620233

Nefertary. Femmina, tg. grande, circa 2-3 anni. Mamma di 5 meravigliose femmine . E’ la mamma dallo sguardo triste. Recuperata in situazione molto

diffi cile assieme ai cuccioli Noi volontari vogliamo vedere Nefertary felice.

Asia-nocciolina. Giovanissima cagnetta, sfortunata. Circa 1 anno, taglia piccolina, circa kg.10. Di lei non conosciamo nessuna storia, ma possiamo immaginare solo tanto dolore . Recuperata agonizzante in un fosso. E’ senza una zampetta e l’altra senza sensibilità.

Magghy. Femmina giovane circa 6-7 mesi, taglia medio contenuta, circa kg.10-12.

Carattere solare e molto gioiosa Purtroppo non ha più potuto vivere nella sua casa.

Con il suo fagottino è arrivata in rifugio.

Territorio Nelle provincie di Venezia e Padova

Il Gruppo di Azione Locale “Antico Dogado” conferma la sua centralità nello sviluppo rurale locale. Il primo semestre dell’anno si è chiu-

so, infatti, con una pioggia di fi nanziamenti per i territori dei tredici comuni padovani e venezia-ni (tra cui Mira, Campolongo, Campagna Lupia, Chioggia, Cavarzere e Cona) che fanno parte dell’associazione. A seguito dei sette bandi pub-blicati fi nalizzati alla realizzazione di agriturismi e fattorie plurifunzionali, all’imboschimento e ai miglioramenti paesaggistico - ambientali, al recu-pero e alla riqualifi cazione del patrimonio rurale, sono state ricevute ventisette domande di contri-buto con una richiesta complessiva di oltre 1,3 milioni di euro. Grande interesse è stato riscosso soprattutto dai bandi volti al recupero del patrimo-nio rurale.

A tali fi nanziamenti si aggiungono altri 800 mila euro di contributi destinati alle Province di Venezia e Padova per la realizzazione di percorsi e itinerari ciclabili nel territorio dell’Antico Dogado. Nei prossimi mesi si svolgeranno le commissioni Avepa-Gal per l’approvazione delle graduatorie delle domande ammissibili. “Non possiamo che

esprimere soddisfazione - commenta Pier Luigi Parisotto, presidente del Gal - per gli esiti positivi ottenuti sul territorio con i contributi che abbiamo elargito. Il Gal sta svolgendo un ruolo essenziale per la crescita e lo sviluppo del mondo rurale e contribuisce ad aiutare gli operatori a uscire da un momento particolarmente diffi cile per la crisi eco-nomica”. L’attività tuttavia non si ferma qui. Sono appena stati aperti, infatti, i bandi per incentivare le attività turistiche con interventi sull’accoglienza, l’informazione e l’integrazione dell’offerta turisti-ca. Sono rivolti agli enti locali territoriali, alle as-sociazioni agrituristiche, ai consorzi di promozione turistica e alle Pro loco. Inoltre il Gal ha di recente avviato i progetti di cooperazione, che consentono di avviare collaborazioni con gli altri Gal veneti,

di altre regioni italiane ed estere. Tra questi, in-teressante è il progetto “Rural emotion” che si propone di promuovere una serie di itinerari e mete culturali per mezzo di un’opera fumettistica per la quale sarà indetto un apposito concorso nei prossimi mesi. Con il progetto “Tur rivers”, invece, si intende captare e indirizzare il turismo classico attraverso lo sviluppo e la valorizzazione degli iti-nerari di mobilità lenta: ciclabili, fl uviali, ippovie. Infi ne il Gal punterà a sostenere l’offerta turistica rurale attraverso la calendarizzazione dei mercati rionali e contadini e degli eventi correlati in un viaggio alla scoperta dei tesori locali nell’ambito del progetto “Open market”.

Per informazioni: [email protected], www.galdogado.it e 041 461157.

A.A.

Finanziamenti dal Gal per lo sviluppo rurale Al via nella frazione

di Rio San Martino a Scorzè (nel Mira-

nese) alla trentunesima edizione della Festa del Radicchio. Ad organizza-re l’evento che partito il 9 si svolgerà fi no al 25 novembre è la Pro Loco con un calendario ricco di appuntamenti, fra cultura e solidarietà, sport e divertimento.

“Con più di 200 volontari e più di 70.000 ospiti – spiegano gli organizzatori – la nostra è una delle più grandi feste del Veneto dedicate ai prodotti agricoli. Il turismo rurale e la cucina vegana sono i temi principali di questa edizione che saranno al centro di mostre, pubblicazioni, ed eventi gastronomici”.

Sarà allestito un “Palaradicchio” con esposizioni del prodotto di decine di aziende dell’area del miranese e trevigiano. Nel calendario fra i vari appuntamenti ricordiamo il 14 novembre alle 20,30 “Gala di San Martino” serata gastronomica a tema, in collaborazione con gli Istituti Alberghieri “Varnelli” di Cingoli (Macerata), detentore del premio San Martino challenge 2011, e “Maffi oli” di Castelfranco (Treviso).

Il 23 novembre infi ne la Rassegna Enogastronomica “La Strada del Radicchio e il Consorzio di tutela incontrano…I prodotti tipici Re-gionali”. In serata “Certo…è vero”, talk show sulla certifi cazione del prodotto. Partecipa Moreno Morello.

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Page 30: La Piazza di Cavarzere - 2012ott n138

5Mondo scuola

Programmazione della rete scolastica e offerta formativa per l’anno 2013-14. Si introducono nuovi indirizzi di studio,

si accorpano gli istituti: la giunta provinciale ha voltato lo scorso 25 ottobre la delibera. E’ il risultato di un percorso che la Provincia, nello specifi co l’assessorato all’Istruzione, ha compiuto nel corso delle commissio-ni che hanno posto a confronto l’Uffi cio scolastico territoriale con chi - sindaci o delegati, e dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria superiore - rappre-senta il territorio nell’intento di fornire un servizio confacente alle esigenze dell’uten-za. Nell’ambito di questa riorganizzazione è stato dunque deciso il dimensionamento.

A Mirano l’Istituto Lorenz è stato accor-pato con l’8 Marzo, ad eccezione dell’in-dirizzo Tecnico Meccatronico dell’Istituto Tecnico per l’agricoltura Lorenz che invece sarà compreso nell’accorpamento dell’Isti-tuto Levi con il Ponti.

A Chioggia l’Istituto Righi è stato ac-corpato con il Cestari, il Liceo Veronese con l’Ipsia Marconi di Cavarzere.

Il Liceo Bruno di Mestre verrà accorpato con il Franchetti, mentre a Venezia il Liceo artistico con il liceo Polo e il Benetti con il

Tommaseo. “Questo atto - ha commentato l’asses-

sore provinciale Claudio Tessari - è il risul-tato di un importante lavoro di confronto e coordinamento fra i vari soggetti interessati a questa riorganizzazione della proposta formativa, che si fonda sul rispetto della normativa vigente in materia. Il dimensio-namento è stato attuato tenendo conto delle diverse situazioni e delle peculiarità degli istituti scolastici, andando incontro alle esigenze espresse dalle amministrazioni locali”.

Una soluzione che alla fi ne, almeno nell’area sud del Veneziano, ha acconte-tato un po’ tutti. “Questa proposta - con-fermano i consiglieri provinciali di Chioggia

e Cavazrere Beniamino Boscolo Capon, Claudio Bullo, Riccardo Tosello e Micha-el Valerio - ci ha trovato tutti d’accordo, poiché da un lato salvaguarda la territoria-lità dell’unico istituto cavarzerano, e inoltre garantisce una continuità nella programma-zione scolastica, rispondendo alle esigenze degli studenti e delle famiglie”.

Per quanto riguarda l’attivazione di nuovi indirizzi a Dolo il Galilei proporrà il Liceo Sportivo mentre l’Istituto Musatti offrirà l’opzione “Prodotti dolciari artigia-nali indiustriali”. L’istituto Righi a Chioggia nell’Indirizzo Trasporti logistica si arricchisce dell’articolazione “Conduzione del mezzo navale”. L’Ipsia Marconi a Cavarzere è atti-vato con l’indirizzo Elettronica Elettrotecnica l’articolazione Elettrotecnica. A Portogruaro l’Istituto d’Alessi attiverà l’opzione Ma-nutenzione mezzi di trasporto. L’Istituto Cornaro di Jesolo, convitto annesso. Il liceo Guggenheim a Venezia avrà l’indirizzo Sce-nografi a. A Mestre l’Istituto Luzzatti avrà il Corso serale Servizi socio-sanitari, lo Zuccan-te attiverà l’articolazione “Automazione”, il Morin attiverà il Liceo sportivo.

di Giovanni Giovetti

Superiori La Provincia programma l’offerta formativa per il prossimo anno

Nuovi indirizzi e accorpamentiUscita Il dirigente scolastico dell’Istituto di Maerne pone il caso

Chi deve riaccompagnare a casa i ragaz-zi da scuola? E se rientrano da soli, di chi è la responsabilità? Una questione

non da poco e uscita nelle scorse settimane all’istituto Comprensivo Matteotti di Maerne (nel Miranese), ancora sotto choc per quan-to successo il 7 giugno quando una sua stu-dentessa di 13 anni, rimase coinvolta in un pauroso incidente stradale mentre rincasava dopo le ore di lezione.

Alla fi ne, i bambini delle elementari do-vranno essere prelevati da un adulto, men-tre alle medie, i ragazzi possono arrangiarsi in modo autonomo. Intanto si lavorerà per sviluppare il Pedibus.

Insomma, il neo dirigente scolastico Marisa Zanon si è subito trovato a gestire la spinosa questione, che ha sottoposto ai genitori i quali sono rimasti perplessi, abi-tuati ad una consuetudine acquisita da anni.

La professorssa Zanon ha deciso di prendere in mano la situazione, convocando i genitori per discutere delle uscite dopo le lezioni. Niente più moduli per quei papà e mamme che, già dalla quarta elementare, potevano permettere ai loro fi gli di uscire dalla scuola in modo autonomo. La preside aveva portato l’esempio di diverse sentenze della Corte Costituzionale, dove si stabiliva che i minori siano affi dati agli adulti. Questo

per evitare problemi in caso dovesse succe-dere qualcosa di strano.

Ma qualche mamma aveva storto il naso. “Ho un fi glio grandicello ormai – rac-contava una di queste preferendo restare anonima – e se la scuola gli impedisse di rientrare a casa da solo, per me sarebbe un grosso problema. Io e mio marito siamo via tutto il giorno per lavoro e non riusci-remmo a prelevarlo. Poi abitiamo a mezzo chilometro dalla scuola. Che senso ha tutto questo?”.

Alla fi ne si è trovato un compromesso, con i bambini della scuola primaria che per uscire dall’edifi cio devono essere “preleva-ti” dai genitori e da delegati. I ragazzini delle medie potranno rientrare anche da soli. Ma il problema resta, tanto che i papà e le mamme dovranno essere parte attiva nell’educazione dei fi gli e nello sviluppo del Pedibus. Alessandro Ragazzo

Chi deve riaccompagnare i ragazzi a casa da scuola?

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Abita nella casa dove vissero nel Set-tecento due illustri veneti, famosi in tutto il mondo: la pittrice Rosalba

Carriera e il commediografo Carlo Goldoni. Sono ricordati nella facciata del piano nobi-le dello storico Palazzo Poli, ma ormai ora noto a tutti come “Casa Goldoni”.

L’idea del nonno, che aveva dato inizio ormai parecchi anni fa al complesso restau-ro di questa antica abitazione nel centra-lissimo Corso del Popolo assai vicino alla Cattedrale di Chioggia, era di trasformare l’intero edificio in un laboratorio-atelier di pellicceria con sale riservate alle sfilate di moda, riservando uno spazio per la propria abitazione all’ultimo piano…

“Ma poi i lavori si sono tirati per le lunghe – spiega la nipote Giulia Gennari, trentenne, originaria di Porto Viro, ma da sette anni residente a Chioggia – e l’ipotesi della pellicceria si è trasformata in quella di un Bed&Breakfast gestito insieme ai miei genitori, mentre le sale superiori sono state destinate a convegni, meeting, alla celebrazione di matrimoni civili, a riunioni di lavoro.

E l’ultimo piano è davvero diventata la nostra abitazione”.

Una laurea in scienze dell’educazione all’università di Bologna e molte passioni nel cassetto, Giulia ha recentemente crea-to l’agenzia Momenti, responsabile degli eventi di palazzo Goldoni.

Da alcuni anni, oltre ai ricevimenti e ai matrimoni civili, è riuscita ad organizzare una serie di manifestazioni e incontri cultu-rali di vario tipo fin dall’inaugurazione con la compagnia teatrale di Baricetta che ha interpretato la commedia goldoniana “La casa nova”.

Nell’estate 2009, durante la Sagra del Pesce, con la collaborazione degli artisti austriaci del gruppo Kultura Klub è stata allestita la mostra “Il colore del mare” con la partecipazione di artisti del fuoco; l’anno successivo “Laguna. Lacrima del mare” con la presenza del gruppo Chaos ‘intuiti-ve jazz’ di Treviso e dell’austriaco Gebbard Schatz, anch’egli artista del fuoco.

di Eugenio Ferrarese

Abita nella residenza che fu di Rosalba Carriera e di Carlo Goldoni, qui ospita eventi, corsi e manifestazioni

Giulia Gennari A trent’anni, chioggiotta di adozione, con tante idee ed entusiasmo

Ha “costruito” la casa della cultura e degli artisti

Giulia Gennari in una foto scattata dal fotografo Massimo Fabris, sotto Casa Goldoni

L’anno scorso con “Tracciati” in col-laborazione con Kromeidon di Marcon è stato proposto il tema del viaggio con la presenza di artisti locali e internazionali: fotografia, pittura, arti performative e la recitazione di Francesco Panteghini, un artista che ha recentemente risalito il Piave a piedi e quest’anno un po’ a piedi un po’ in kajak ha percorso tutto il fiume Brenta, il gruppo musicale M’Safir ed anche le “In-solite note”, un gruppo di una quindicina di donne che cantano ‘a cappella’ dirette da Angelo Fabris.

“Casa Goldoni è un luogo che si presta molto a questo tipo di iniziative – sottoli-nea Giulia. – E quando passa un periodo in cui non viene organizzato nulla, mi pare che la casa sia in ‘sofferenza’. I gruppi mu-sicali, le associazioni culturali, i vari artisti che sono giunti qui sono stati contattati da me oppure mi sono stati consigliati dai nu-merosi amici che sostengono questo tipo di iniziative”.

Nel corso dell’estate 2012 è ‘nata’ Clodia Comics da un gruppo di appassio-nati che intendeva far conoscere la città di Chioggia sotto nuovi punti di vista grazie anche alla presenza degli esperti Rosario Santamaria e Luca Salvagno: un successo di partecipazione e di pubblico con grande attenzione per il concorso esordienti. E le offerte raccolte dai disegnatori sono state poi devolute al progetto della casa famiglia ‘Muraless’.

Clodia Comics è stato anche inserito tra le manifestazioni di ‘Ottobre Blu’ prima a casa Goldoni e poi anche nei padiglioni dell’Ortomercato di Brondolo nell’ambito dell’iniziativa “C’è davvero del sale in zucca”.

A tutto questo si aggiungono anche i seminari sulla Floriterapia, i corsi di Ike-bana, il ciclo sulla Geomanzia… “E co-minceremo anche a cercare qualche altro sponsor”, aggiunge Giulia Gennari.

Il nonno voleva creare un labora-torio-atelier per realizzare pellicce e organizzare sfilate

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7Cultura provinciale

Grande festa di comple-anno per il

decano dei poeti chioggiotti Renzo Ranzato Varisco, i suoi 85 anni sono stati applauditi in sala del consiglio comunale dal sindaco Giuseppe Casson, l’ assessore provinciale Lucio Gianni che hanno patrocinato l’ iniziativa organizzata dalla “ Dragaggi “ di Luciano Boscolo Cucco in col-laborazione con il circolo culturale “ Ignazio Silone “ coordinato dal direttore artistico Giancarlo Fuolega. Felice e commosso il poeta per la presenza nutrita di famigliari, autorità, esponenti culturali e religiosi e per l’ ulteriore sorpresa fatta dall’ Amministrazione comunale Chioggiotta di collocare, in forma permanente, una sua poesia in sala del consiglio. Ottima la cerimonia, presentata da Marco Lanza e accompagnata musicalmente dalle professoresse Michaela Tiozzo e Fran-cesca Boscarato e dalle note critiche di Nella Talamini e Giorgia Pollastri, arricchita dalla declamazione di 9 tra le poesie più signifi ca-tive dell’ autore. Il consiglio comunale, il suo presidente, si onorano di aver festeggiato una eccellenza della città tanto apprezzata da molti concittadini.

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Marco Lanza

Grande festa per gli 85 anni del poeta Renzo Ranzato Varisco

Il teatro Toniolo di Mestre ha iniziato la stagione con le rassegne di teatro, danza e musica.

Per quanto riguarda l’attesa rassegna Comics & Dintorni, che quest’anno giunge alla ventesima edizione e che presenta 8 spettacoli, apre la Stagione il duo comico Ficarra e Picone, con Apriti Cielo; il 20 e il 21 novembre. Lo spettacolo si ispira alla vita quotidiana rappresentata con i suoi paradossi al limite dell’assur-do, valida occasione per una rifl essione divertente sulla società attuale.

Un altro nuovo spettacolo sarà quello fi rmato da Gioele Dix e interpretato dagli Oblivion, cinque cantanti, attori, cabarettisti e comici di Zelig in Oblivion Show 2.0 – Il sussidiario, rappresen-tazione che si terrà in due date il 20 e il 21 dicembre. I cinque cabarettisti mescolano le interpretazioni di Lady Gaga con Bach, Tiziano Ferro con William Shakespeare, raccontando in musica storie epiche o semplici avvenimenti quotidiani, scomponendo testi famosi per poi ricomporli in modo surreale o realizzando virtuosistici esercizi di stile.

A dare inizio al nuovo anno sarà, invece, Massimo Lopez, con lo spettacolo Varie-età. La rappresentazione alterna situazioni comiche e corali per rifl ettere con il sorriso; le date sono il 25 e il 26 gennaio 2013.

Si passa poi a un volto noto nel palco di Mestre, il comico tarantino Giobbe Covatta, che con il nuovo spettacolo 6 Gradi darà dei suggerimenti su come sopravvivere in un pianeta ormai assai poco ospitale, la rappresentazione si terrà il 16 e il 17 febbraio.

Il 21 e il 22 febbraio, Attori per Caso dei Fichi D’India spetta-colo dove saranno gli spettatori i così detti attori per caso.

“I due comici coinvolgeranno il pubblico abbattendo la quarta parete – dice Tiziana Agostini assessore alla Attività culturali - faranno vivere l’emozione di esibirsi e diventare protagonista. Inciampare e fi nire su un palcoscenico a fi anco dei Fichi d’India, potrebbe non essere un sogno ma una reale ed emozionante esperienza in una sera che pensavate di passare tranquilli a go-

dervi uno spettacolo a teatro”. Il 6 e il 7 marzo, Lillo e Greg ci faranno ridere con Le bollicine

di Sketch & Soda, spettacolo che ripropone alcuni tra gli sketch più divertenti dell’ultima produzione dei due comici.

Ironico e rifl essivo, Giole Dix, questa volta protagonista nella nuova interpretazione Nascosto dove c’è più luce, il 16 e il 17 marzo.

Il 12 e 13 aprile, concluderà la stagione l’unica presenza femminile e altra storica interpete del palco mestrino, che con la sua ironia rifl essiva e intensa lascia sempre il segno: Angela Finoc-chiaro in Open Day. Lo spettacolo offre un esilarante spaccato sui genitori e i fi gli moderni.

Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21 il costo del biglietto è compreso tra i 20 e i 24 euro; per maggiori informazioni si può visitare il sito: www.culturaspettacolovenezia.it

Roberta Pasqualetto

A Mestre

TEATRO TONIOlO. lA RASSEGNA DEI COMICI

Dolo Il concorso letterario

L’ispirazione è offerta dall’incipit di un testo letterario famoso, l’opportunità è per tutti gli aspiranti scrittori, di qualsia-

si età, che vogliano cimentarsi con l’esperien-za della scrittura di un racconto breve.

E’ il premio Letterario “La Seriola”, quest’anno giunto alla 14esima edizione, bandito dalla Biblioteca comunale di Dolo in collaborazione con il Rotary Club Venezia -Riviera del Brenta, il Patrocinio della Provin-cia di Venezia e della Regione Veneto. Si tratta di un concorso per sezioni - bambini delle scuole primarie, ragazzi delle medie, studenti delle scuole superiori, tutti gli altri - che premia il miglior racconto breve ispirato, appunto, da un frase d’inizio tratta da un testo di un autore importante.

I racconti, dunque, che saranno in con-corso quest’anno dovranno iniziare così: “Quella sera la taverna “El Toro”, contraria-

mente al solito, brulicava di persone, come se qualche importante avvenimento foose avvenuto o stesse per succedere”.

I racconti, inediti, devono pervenire in biblioteca a Dolo - depositati o spediti per posta - entro il 7 dicembre prossimo (fa fede il timbro postale), e non dovranno su-perare le quattro cartelle (1800 battute per cartella), in dieci copie.

Ulteriori informazioni si potranno rac-cogliere presso la Biblioteca in Villa Conci-na – Via Comunetto, 5 a Dolo. Tel. 041 411090, email [email protected]. La giuria si riunirà il 15 dicembre e, successivamente, il 19 gennaio 2013 per la designazione dei vincitori, la cui proclama-zione uffi ciale avverrà il 3 febbraio prossimo al Cinema Italia, nel corso della cerimonia di premiazione che avrà inizio alle 10.30.

O.J.

La Seriola, il premio per racconti brevi ispirati da incipit famosi

La locandina del Concorso giunto alla XIV edizione

Un ceppo d’ancora romana databile al primo secolo a.C. ritrovato nelle Tegnue di Chioggia. Nel corso delle ricerche iniziate nella zona di Tutela biologica delle

Tegnue è stato scoperto in questi giorni dall’associazione, poggiato sul fondale, l’antico reperto proveniente probabil-mente da un’imbarcazione di pescatori.

Le indagini sono iniziate lo scorso anno grazie alla scan-sione tridimensionale ad altissima risoluzione realizzata con la nave Oceanografi ca “Astrea”. Sono quindi iniziate le indagini sul campo per scandagliare il mare in profondità con immersioni mirate su oltre 200 punti di interesse program-mati con l’imbarcazione “Tegnue I”.

I primi risultati sono sorprendenti. Le Tegnue infatti gra-zie alla loro conformazione devono avere trattenuto l’anco-ra con la rottura della cima.

“Era prevedibile che un lavoro di ricerca sistematico fatto sull’immensa area delle Tegnue di Chioggia (oltre 25 kmq) portasse alla scoperta di reperti archeologici. Siamo solo agli inizi, ci vorranno molti mesi per indagare tutta l’area – commenta il presidente dell’associazione Piero Mescalchin - Siamo in attesa di un robot subacqueo (Rov) che agevolerà le ricerche, specialmente nel periodo inverna-

le, quando l’acqua dell’Adriatico scende di parecchi gradi e rende diffi coltosa l’immersione del subacqueo”.

Tale esplorazione ha anche altri scopi, quali la ricerca biologica che potrebbe portare alla sco-perta di nuove specie come già avve-nuto nel passato e l’individuazione di nuovi punti di immersione da alternare ai preesistenti per favorire il turismo subacqueo.

“Constatiamo purtroppo che sono ancora molte le reti impigliate sul fondo nonostante il divieto di pesca in vigore ormai da dieci anni. Il degrado maggio-re lo stanno procurando le tantissime reti abbandonate dai

pescatori e rifi uti di ogni genere gettati in mare - continua Mescalchin - Oltre al danno a fl ora e fauna, le reti vanno a rovinare i percorsi subacquei realizzati grazie al lavoro volontario del Club Subacquei del Veneto che collabora con l’Associazione. Tali percorsi oltre ad accompagnare il sub nei punti più interessanti del sito, sono infatti fondamentali per la sicurezza dell’immersione. Abbiamo la speranza che si faccia appello alla coscienza di tutti perché chi frequenta il mare lo rispetti e fi nisca la vergognosa abitudine di vederlo quale discarica”.

L’ancora è stata immediatamente consegnata al Museo Civico di Chioggia.

di Giovanna Bellemo

Si tratta di un ceppo che si ipotizza risalire al primo secolo a.C. Era poggiato sul fondale e probablmente proviene da un’imbarcazione di pescatori

Zona di Tutela biologica a Chioggia Le indagini nel mare in profi ondità danno i primi sorprendenti risultati

Ritrovata un’àncora romana nelle Tegnue

Il rinvenimento è frutto di un lavoro sistematico di ricerca eseguito sull’area delle Tegnue iniziato lo scorso anno

Mescalchin: “Siamo solo agli inizi ci vorranno molti mesi per indagare tutta l’area. In arrivo un robot subacqueo”

La facciata del Teatro Toniolo

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Dopo l’esaltante finale del campionato di Promozione Triveneto, che ha visto Adria Nuoto concludere al pri-mo posto e conquistare la storica promozione in serie

C, un altro risultato importante nel nuoto di fondo ha chiuso la stagione 2011-12. Elena Lionello, infatti, ha concluso il circuito nazionale di gare previsto dalla “Fin” con una faticosa prova nel freddo e agitato mare di Cagliari: 20km nel tratto di mare tra Sant’Elia, la città di Cagliari e la spiaggia del Po-etto. La gara, complicata dalla bassa temperatura dell’acqua ma soprattutto dalle pessime condizioni del mare, ha visto parecchi ritiri e atleti anche di livello internazionale. Ma no-nostante alcuni problemi metabolici che hanno costretto la Lionello a nuotare più di 15km senza integrazione energetica e idrosalina, è riuscita a gestire al meglio le proprie forze ade-guandole alle difficili condizioni del mare e conquistando il primo gradino del podio in 5ore e 49minuti. “Quando siamo

partiti il mare non era piatto ma sicuramente gestibile – ha spiegato Elena - ma solo 2 km dopo le onde hanno iniziato a prendere il sopravvento. Confesso di aver avuto più volte paura quando in balia delle correnti le onde mi hanno spinta a ridosso delle scogliere dei promontori cagliaritani. Facevo fatica a gestire la bracciata e sapevo già dal quinto km di non poter più contare sull’integrazione energeti-ca per problemi di stomaco, avevo crisi di freddo ma non dovevo perdere la concentrazione perché volevo arrivare infondo. E’ stata durissima a livello fisico ma ancora di più a livello mentale”. Poche ore per riprendersi e alle 11 del giorno seguente gli atleti erano ancora in acqua per la gara di mazzofondo (4,2km) che si è svolta tra Ca-lamosca e Poetto. Le condizioni del mare erano purtroppo

analoghe e sulle spalle degli atleti che avevano gareggiato anche il giorno prima pesava ancora la gara di granfondo. Elena ha chiuso al secondo posto in 58minuti e 25secondi.

La giovane adriese ha commentato: “Sapevo che non era una gara a me congeniale perché basata più sulla velocità. In più io e il mio gruppetto abbiamo sbagliato leggermente la rotta, allungando un po’ il percorso, così non ho visto la ragazza davanti a

me. Ma va bene lo stesso, piccoli errori che servono per fare esperienza”. Il trittico sardo si è poi concluso con la gara di fondo (7,5km) con partenza da Sant’Elia e arrivo a Poetto. “Ero stanca continua la Lionello - ma era l’ultima gara della stagione, dovevo metterci tutta me stessa, e così ho fatto. Ho cercato di sfruttare al massimo la scia dei maschi del gruppo

di testa, sapevo che erano più forti di me ma la mia sfida era non mollarli, soprattutto quando per scremare il gruppo degli inseguitori hanno aumentato il ritmo di gara”. Elena è andata così a conquistarsi non solo il primo posto in 1ora e 31minuti, ma anche la vittoria nella combinata delle 3 gare aggiudicandosi il trofeo Ugo Goffi insieme ad Andrea Bonda-nini (terzo nella 7,5km). “Esperienza dura ma meravigliosa, volevo testare le mie condizioni fisiche e psicologiche in un contesto molto stressante come questo. Mi è servita per una conferma a livello mentale, per ritrovare quel pizzico in più di fiducia in me stessa che avevo perso nel corso della stagione, per poter dimostrare che anche nelle condizioni più estreme la mia testa c’è. Complessivamente sono soddisfatta della mia stagione ricca di emozioni ed esperienze nuove. Adesso un po’ di pausa dall’acqua per recuperare fisicamente per poi ricominciare al meglio una nuova ed agguerrita stagione”.

Prima nella 20 chilometri, seconda il giorno dopo nella mezzofondo e ancora prima nella 7,5 chilometri

Nuoto di fondo Nel freddo e agitato mare di Cagliari

Elena Lionello incoronata regina del trofeo Ugo Goffi

Elena esce dall’acqua dopo la sua prova e con il trofeo in compagnia di Andrea Bondanini

 

“Confesso di aver avuto paura quando le correnti mi hanno spinto a ridosso delle scogliere”

 

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Lo SPoRT in PRIMo PIANoin PRIMo PIANo

Ad ottobre si è tenuta la prima trasferta per l‘Umana Reyer Basket femminile A2 che sfida l’esperta formazione del

Sanga Milano sponsorizzata da Lops Arre-di. Il risultato finale di questa partita fuori casa è stato Lops Arredi Milano - Umana Reyer Venezia è stato 55 a 59; i pronostici davano la squadra veneziana come favori-ta per la vittoria finale. Un altro passo im-portante per la squadra in questo periodo è il ritorno della società Reyer al Palasport Taliercio di Mestre i lavori di ristrutturazio-ne e adeguamento sono pressoché com-pletati. E’ con soddisfazione quindi che la società Reyer è lieta di annunciare che il basket di serie A, a distanza di diciotto anni dall’ultima volta, é ormai prossimo a tornare in città. I tecnici che stanno se-guendo i lavori per conto della Reyer hanno preso contatto con la Commissione Pubblici Spettacoli del Comune di Venezia, che il Palasport Taliercio e i suoi 3.506 posti è definitivamente pronto. Tornando alla tra-sferta milanese la squadra milanese forte delle veterane Gottardi, Stabile e Frantini

(tutte ex giocatrici di Serie A1) in questa stagione si è arricchito anche di Emanuela Zanon ex atleta della nazionale italiana e del Geas. Coach Liberalotto è partito con Carangelo, Melchiori, Pertile, Mandache e Vian, mentre Milano schiera Stabile, Gottardi, Frantini, Calastri e Pastorino. L’Umana Reyer si è subito imposta dopo i primi tentativi infruttuosi di Carangelo e Pertile. Reyer sbanca il Pala Giordani rag-giungendo S.M.Lupari, sale l’aggressività difensiva reyerina. I punti segnati dalla squadra di Milano sono: Gusmaroli, Pasto-rino 7, Gottardi 6, Stabile 15, Pulvirenti, Lepri 8, Zanon 13, Frantini 2, Montuori, Calastri 3; quelli dalla Reyer: Melchiori 10, Carangelo 9, Pertile 4, Peresson, Botteghi 5, Scaramuzza, Meneghel, Nicolodi 11, Vian 6, Mandache 14. L’Umana Reyer è soddisfatta del risultato milanese anche se la vittoria si è raggiunta solo sugli episodi finali. Ma le difficoltà non mancheranno con il proseguo della stagione con avver-sarie sempre agguerrite in A2.

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IL VENEToin PRIMo PIANo

Per le politiche 2013 scende in campo il Veneto, nel vero senso della parola. Sì perchè da qui parte addirittura una

candidatura alla premiership del Paese. Laura Puppato, Capogruppo Pd in con-

siglio regionale ed eletta con quasi 27mila voti, il 25 ottobre ha consegnato le 20mila fi rme necessarie a candidarsi alle primarie del centrosinistra. La sua è stata un’impre-sa alla Davide contro Golia, sì perchè il Pd che conta, in Italia come in Veneto, sosterrà Bersani e mal sopporta gli outsiders com’è la Puppato. In pochi credevano che ce l’a-vrebbe fatta a raccogliere in una settimana le 20mila fi rme necessarie, invece eccola lì, a ringraziare tutta la “gente di buona vo-lontà, che non smette mai di sperare che la politica possa essere anche altro rispetto a quello che vediamo oggi”.

“E’ un’onda lunga – racconta Lau-ra Puppato – che preme con la forza dei tantissimi che oggi in Italia credono ancora nella democrazia partecipativa, nella capa-cità di cambiare le cose partendo dal basso, dalla gente comune, da chi si prende una mattinata di ferie dal lavoro per fare un banchetto di raccolta fi rme al mercato, da

chi monta i gazebo del Pd la mattina presto della domenica e, nonostante la disaffezio-ne di molti e l’arrabbiatura di tanti, presenta la mia candidatura alle primarie, chiede una fi rma perchè anche io, sconosciuta ai più e ignorata completamente dalla stampa na-zionale, possa prendere parte alle primarie del centrosinistra. Contando le fi rme di tutti questi italiani volonterosi in questi giorni pensavo: “l’Italia ha bisogno di voi, io sono solo uno strumento, vorrei rappresentarvi, spero di farcela!”. E ce l’ha fatta.

Sarà insieme a Bersani, Rezi, Vendola e Tabacci uno dei protagonisti delle primarie di Centrosinistra che, in larga parte sono

state caratterizzate da partenze e passaggi importanti nella nostra regione.

Il giovane Renzi, sindaco di Firenze e rottamatore per eccel-

lenza, ha iniziato la sua campagna a metà settembre partendo da Verona, cuore della nuova Lega in Veneto. Una scelta forse sim-bolica per lanciare un messaggio a quanti, nell’ex compagine di centrodestra non sono più disposti a votare il Pdl e le forze padane. Il fi orentino è sicuro di far breccia sui delu-si dagli scandali e dalle ruberie del cerchio magico di Bossi e fi glio, dalle razzie laziali

di Germana Urbani

Dal Veneto verso la guida dell’ItaliaStop ai politici calati da Roma. ora è una delle regioni più operose del Nord-Est a presentare i propri candidati: amministratori in campo per la guida del Paese

Puppato, Galan, Tosi. Ma anche Renzi e Bersani partono da qui per raggiungere il Paese

Primarie Da sinistra a destra

di Batman e dalla nuova tangentopoli lom-barda. Lui, con una campagna tutta ameri-cana guidata mediaticamente dal padre del Grande Fratello, cercare i voti a destra e lo fa proprio partendo da qui, da una regione che da vent’anni vede il centrodestra al suo timone.

Va detto anche che questo territorio è particolarmente importante dal punto di vista economico. Anche se la locomotiva del Nord-Est in questi anni ha rallentato molto e nel Veneto ha rischiato di fermarsi del tutto, qui ancora le macchine girano e il la-voro resiste. Bersani, giustamente, ne tiene conto e anche per lui il Veneto, e Padova in particolare, è stato uno dei primi appunta-menti della sua campagna per le primarie. Per il suo arrivo il pubblico era numeroso

e attento, persino affettuoso. Il segretario qui è forte del consenso dello zoccolo duro del partito che verso gli altri protagonisti in campo non è per nulla morbido.

Ma la grande novità di fi ne ottobre arriva da destra. Dopo che Berlusconi ha annunciato che non si ricandiderà alle pros-sime elezioni è partito anche da questa parte il toto primarie. Immediata la disce-sa in campo dell’ex governatore Giancarlo Galan. “ Se siamo persone intelligenti si fanno le primarie come ha detto Berlusconi e io – ha affermato Galan - ci sarò; non per esibizionismo ma per rappresentare una storia di buona amministrazione di cui sono stato protagonista per 15 anni ed anche per rappresentare un’area, quella liberale che s’è stinta”. Galan, dunque, potrebbe essere

da destra uno dei competitor per la poltrona di Primo ministro, e non nasconde le sue idee sul Pdl in crisi quando afferma che “c’è bisogno di un intervento radicale”! Sempre veneto e in corsa alle politiche della pros-sima primavera potrebbe esserci un altro amministratore e politico stimato in molta parte del nord-Est: il sindaco Fabio Tosi, che i media non smettono di descrivere come il volto pulito ed effi ciente della Lega che sa amministrare. I suoi sono convinti che una sua discesa in campo saprebbe attrarre i delusi di Pdl, Pd e Udc, gente che non è più disposta a votare politici calati dall’alto ma che vuol votare facce che conosce, di cui si fi da e che incarnano davvero il cambiamen-to di cui la terza repubblica ha bisogno.

Da sinistra: Pierluigi Bersani e Matteo Renzi, Giancarlo Galan, Flavio Tosi e Laura Puppato

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7Il Veneto in primo piano

Anche le forze moderate di centro cercano nel Veneto la forza necessaria a garantire la rappresentanza politica di cui hanno bi-

sogno gli attuali leader. Casini e i suoi rilancia-no convinti che i moderati ex Dc tornino all’ovi-le dopo l’esperienza tragica del berlusconismo che loro, però, hanno appoggiato lungamente. Il programma che mettono in campo fotogra-fa il loro desiderio di rappresentare ancora il voto cattolico moderato con la benedizione, se possibile, della Conferenza Episcopale. L’im-pressione però è che all’Udc manchi qualcosa di fondamentale. Se il tema del rinnovamento è e sarà uno dei cardini principali delle prossi-me politiche allora dovranno presto correre ai

ripari: Casini, è in Parlamento da oltre 29 anni, Beppe Pisanu, 38 anni, Giorgio La Malfa, fi glio d’arte in politica dal 1972 per non parlare dei “giovani” Cirino Pomicino, De Mita e molti altri. Certo Antonio De Poli ci sarà ma non si può certo dire che lui sia l’uomo nuovo, il Renzi dell’Udc e anche il suo famoso radicamento sul territorio da quanto è parlamentare è venuto un po’ scemando.

Sempre al centro sta un nuovo soggetto politico come Italia Futura di Montezemolo che da noi è incarnato, però, da volti conosciuti e approdati al “futuro” da altre compagini politi-che. Tra loro Massimo Cacciari, Andrea Causin e Diego Bottacin, tutti ex Pd. “E’ tempo di

cambiare la classe dirigente – ha detto Jacopo Silva, imprenditore trentanovenne, uno dei tre coordinatori regionali – con una nuova e pre-parata, possibilmente senza partiti ma con un programma credibile”.

Una battaglia simile a quella che ha com-battuto con successo anche Grillo alle scorse amministrative in Veneto. E probabilmente anche per le politiche di primavera la vera no-vità sarà il Movimento cinque stelle, che oggi i sondaggi battezzano come il secondo partito in Italia. Grillo oggi sbarca in Sicilia ma non mancherà di risalire lo stivale e vedremo come reagiranno i veneti. Quanto al voto cattolico c’è da stupirsi. Da una recente indagine Ipsos,

commissionata dalle Acli, emerge che il 27% dei cattolici oggi non voterebbe, che solo uno su tre confermerebbe il suo voto al centrodestra e che il 14% voterebbe Grillo. “ Senza segnali visibili e credibili di cambiamento – ha com-mentato Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli - qualsiasi alleanza o proposta politi-ca si rivela inutile e velleitaria. La propensione all’astensionismo tra i cattolici praticanti è più alta rispetto al resto dei cittadini. Non serve un partito cattolico, ma un salto di qualità nella presenza dei cattolici in politica, a cui i cittadini chiedono più onestà e più attenzione a lavoro, famiglia e poveri”.

di Germana Urbani

Voto cattolico cercasi

Il centro si muove

Se si votasse oggi il 27% dei cattolici non voterebbe. Solo uno su tre confermerebbe il suo voto al centrodestra e il 14% voterebbe Grillo

la Curiosita’

“Corre per le primarie del centrosinistra, è brava eppure quasi ignorata”. E’ Marco Pa-olini, tra le pagine del Corriere della Sera, a sostenere la candidatura alle primarie di Laura Puppato e ad incoraggiare la gente a sostenerla. “Conosco Laura Puppato – scrive

Paolini – da quando era un sindaco di provincia e dalla prima volta che l’ho incontrata ho pensato a Tina Anselmi: mi sembra che abbiano una cosa in comune, sono un’eccezione alla regola. Tina Anselmi è riuscita a farsi apprezzare anche da chi (come me) aveva un pregiudizio ideologico verso di lei. Oggi il pregiudizio si rivolge in blocco alla classe politica. Quel pregiudizio conterà moltissimo tenendo sempre più gente lontana dai seggi a meno che non si cominci a cambiare le regole. A questo servono le eccezioni, come dice Brecht aiutano a riconoscere che ciò che è diventato regola a

volte è sbagliato e va cambiato. La candidatura a presidente della Anselmi non venne presa sul serio dalle regole della politica. La proposta di candidarsi alle primarie Laura l’ha fatta da sola ed è una candidatura seria, capace di motivare anche chi sente oggi quel pregiudizio sulla politica. Scrivo per stimolare chi pensa a lei come suo candidato possibile alle primarie a fare una campagna dal basso per farla conoscere. Le primarie sono un’occasione per dare un po’ di sostanza e speranza alla democrazia. Una volta il Veneto, di regola, generava soprattutto emigranti e donne di servizio per la gente di città e una classe politica di scarso rilievo nazionale con poche eccezioni. Ogni tanto, in una di queste eccezioni, genera anche una donna di servizio pubblico tenace, senza soggezione verso chi è più potente di lei, capace di farsi apprezzare anche da elettori di campo avverso. “Brava!”

marCo paolini per laura puppato

Pierferdinando Casini e Beppe Grillo. Sotto Marco Paolini

33333333Il Veneto in primo piano

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8 Il Veneto in primo piano

Mentre scrivo, la cronaca racconta la morte di una ragazza palermitana di 17 anni, pugnalata mentre difen-

deva la sorella dall’ira dal fi danzato che non accettava la fi ne della relazione. La settima-na prima moriva a Padova un’altra giovane donna: Erika Ferrazzi, 28 anni, pugnalata dell’ex compagno.

Tutto questo, anche se non ha nulla a che fare con noi, purtroppo ci riguarda da vicino perchè questi fatti atroci confermano dati allarmanti: dall’inizio dell’anno, secon-do Telefono Rosa, sono 100 le donne uccise. Si e’ passati da un omicidio ogni tre giorni, registrato l’anno scorso, a uno ogni due gior-ni. Numeri che fotografano una distorsione aberrante del rapporto uomo- donna e che emerge sempre più forte dalla nostra socie-tà: chi uccide non sono le mafi e, i delinquen-ti, ma nell’85% dei casi ad impugnare un’ar-ma mortale sono mariti ed ex fi danzati che non accettano la fi ne di una storia d’amore.

L’escalation del fenomeno è talmente forte che ormai si parla di femminicidio, cioè omicidio di genere, fatto per scelta, l’estre-ma conseguenza delle molteplici forme di violenza degli uomini contro le donne. Un atto che lancia un messaggio spaventoso: “se non vuoi essere mia, non sei libera di vivere senza di me”.

Ma le donne morte sono solo la punta di un iceberg che conta migliaia di vittime di violenze fi siche e psicologiche talmente dolorose da non venir neanche denunciate.

Lo sanno bene i centri antiviolenza spar-si in tutto il territorio nazionale e Veneto che ascoltano il loro grido di aiuto e sono in gra-do di intervenire. Nella nostra regione, se-

condo l’ultimo studio presentato dall’Osser-vatorio nazionale violenze domestiche, tra il 2009 e il 2011 ben 92 persone, soprattutto donne, sono state protagoniste questo triste fenomeno: 36 omicidi (con 39 vittime) e 48 tentati omicidi (con 53 vittime). Dati che hanno visto un’ impennata nel 2011, con 23 aggressioni e 10 omicidi. A questi delitti vanno affi ancati anche i 1224 episodi di violenza domestica denunciati nel solo primo semestre del 2011: tanti, ma anche pochi visto che pochissime donne arrivano a denunciare i propri “carnefi ci” visto che spesso coincidono con la persona che do-vrebbe amarle di più. Certo tutte le morti che il 2012 ha già fatto registrare la dico-no lunga sulla ‘’mattanza che non può più essere possibile in un Paese civile’’, come ha sottolineato Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente nazionale di Telefono Rosa, spesso il primo contatto per coloro che hanno il coraggio di parlare dell’incubo che

stanno vivendo. La presidente, non ha esita-to a defi nire ciò che sta avvenendo una e ha scritto al premier Monti chiedendogli “risorse economiche e una commissione straordina-ria” per fronteggiare il problema.

Ma per fermare tutto questo è necessa-rio educare giovani e adulti al rispetto dell’al-tro e sensibilizzare l’opinione pubblica. Con questo obiettivo il movimento nazionale Se-nonoraquando ha lanciato l’appello “Mai più complici” e ha chiesto anche agli “uomini di aprire gli occhi e di camminare e mobilitarsi con le donne per porre fi ne a questo orrore”. Cristina Comencini, tra le voci più autorevoli del movimento, ha sottolineato che “il fem-

minicidio non è solo un fatto criminologico ma ha una valenza simbolica del rapporto (arretrato) uomo-donna in Italia”. “Ecco per-ché – ha ribadito – riguarda la politica”. Sta infatti alla politica fare in modo che il nostro Paese garantisca il diritto delle donne a vive-re serene lontano da uomini violenti. Certo l’approvazione della legge anti-stalking ha avuto già dei risultati positivi, ma non ba-sta. Occorre disegnare un’insieme di leggi e strumenti per la prevenzione, l’azione giu-diziaria, il supporto alle vittime e l’apertura capillare su tutto il territorio nazionale di case di fuga.

di Germana Urbani

Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la giornata internazionale contro la violenza sulle donne: non restare indifferenti è un obbligo morale per tutti

Solo un problema culturale?

Una donna uccisa ogni due giorni. Mai più complici!

Oggi in Veneto esistono diverse re-altà alloggio, “case segrete” per chi ha bisogno di allontanarsi da

casa e di mettersi al sicuro con i propri fi gli. Sono affi date ai Centri antiviolenza e gestite da cooperative sociali. Le donne che si presentano al Centri coprono tutte le fasce d’età con una prevalenza nella banda 35-45. La stragrande maggioranza ha fi gli (61%). Lavorano nel 57% dei casi anche se spesso il lavoro è part-time e di livello remunerativo medio-basso. A Vene-zia ci sono ben due case protette, per un totale di circa 20 posti. Presto una casa di fuga sarà aperta anche dal comune di

Padova, con 7 posti e un fi nanziamento anche dalla Cassa di Risparmio di Pa-dova e Rovigo. Sempre nel padovano è già partito il progetto per la costruzione di un’altra struttura in comune di Este. E ancora ce n’è una in provincia di Verona che ospita fi no a 12 donne con bambini, sostenuta dal Comune di Verona, gestita dalla cooperativa Azalea e coordinata dal Centro antiviolenza Petra. A Belluno, inve-ce, la “casa segreta” è stata chiusa da po-chi mesi per mancanza di fondi. Purtroppo in Veneto manca una legge regionale per fi nanziare regolarmente i Centri Violenza, come c’è invece in altre regioni.

Contro la violenzaCase segrete per donne in periColo

A ottobre moriva a Padova Erika, 28 anni, pugnalata dall’ex compagno

34 Il Veneto in primo piano343434 Il Veneto in primo piano

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11Voci da palazzo

Il riordino delle Province così come uscito dal Consiglio dei ministri pone, per il Veneto, l’urgenza di procedere quanto prima alla costruzione della vera città metropolitana. Ne è convinto il capogruppo di Verso Nord in Consiglio regionale, Diego Bottacin, che in una nota sollecita la Regione “a rimediare al clamoroso autogol delle scorse settimane,

favorendo la defi nizione dei confi ni seri della città metropolitana veneta. Poiché il governo ha salvato Belluno, ha dovuto accorpare Rovigo con Verona e Padova con Treviso. Quest’ultima aggregazione come provincia è una specie di monstrum e pone con forza il tema di creare un unico ente, la città metropolitana veneta tra Padova, Treviso e Venezia, cioè nelle aree più densamente popolate del nostro territorio. La Regione - conclude Bottacin - si faccia immediatamente parte attiva di questo processo che ormai è irreversibile”..

Diego Bottacin, Verso Nord“la regione rimedi al Clamoroso autogol delle sCorse settimane

L’opinioneL’opinione

“Dal governo arriva un segnale inequivocabile di semplifi cazione degli enti locali per una maggiore effi cienza e maggiori risparmi nella spesa pubblica. Dunque la decisione del Consiglio dei Ministri ci soddisfa nel suo complesso”. I consigliere regionale del PD, Lucio Tiozzo, si è dichiarato soddisfatto

delle decisioni assunte dal Consiglio dei ministri, in particolare per la scelta di mantenere la Provincia di Belluno. Ma il giudizio è positivo anche per l’accorpamento Padova-Treviso, proposta già avanzata dal gruppo consiliare dei democratici nella conferenza Regione-Autonomie locali e in Consiglio regionale: “In questo modo - sottolinea - si apre la strada per dare un riconoscimento istituzionale ad una realtà già di fatto esistente, la PaTreVe”. “Analogamente ci attendevamo maggiore coraggio nel riordino per l’area occidentale - aggiungono i due esponenti democratici - dove ci appare forzata l’aggregazione Verona-Rovigo. Tuttavia - osservano - rimangono aperte le possibilità di operare una maggiore semplifi cazione ed aggregazioni forti, secondo la nostra proposta originaria di accorpare di Verona e Vicenza in un’unica ‘Provincia metropolitana’. Tiozzo infi ne riserva una nota critica al presidente Zaia: “Il suo ribadire che il Veneto deve essere considerato come un’unica vera area metropolitana appare come un gioco a spingere più in là la palla dopo non aver mosso un dito nel momento in cui la sua maggioranza doveva assumere una posizione netta a favore delle aggregazioni tra territori e non di chiusura conservatrice che ha impedito alla Regione di essere protagonista del suo destino. Insomma Zaia continua ad inseguire un lontanissimo e improbabile futuro senza cambiare concretamente il presente. E’ un presidente che resta sempre fuori dalla partita mentre altri decidono sulla nostra testa”.

lucio Tiozzo, Partito Democratico“la sCelta del governo Ci soddisfa ma serviva piÙ Coraggio”

Parole, parole-parole, parole, parole-parole-parole, parole soltanto parole, parole tra noi... Parole indimenticate, quelle di Mina e Alberto Lupo nella

celebre canzone del ’72, del tutto inutili invece quel-le che hanno preceduto e accompagnato il voto nel Consiglio regionale del Veneto lo scorso 19 ottobre. Il dibattito per il riordino delle provincie, infatti, si era pro-tratto per settimane in Conferenza Regione-Autonomie locali, per ben tre giorni nelle commissioni Statuto e Affari istituzionali e per altri due giorni in aula ma il risul-tato è stato quello di partenza. La Regione del Veneto non ha trasmesso alcuna indicazione al Governo per il processo di riordino delle Province secondo le norme contenute nella “Spending review”. Ha invece indica-to, senza che questo fosse necessario, di “procedere alla soppressione delle Regioni a Statuto speciale, in quanto non hanno più le caratteristiche per giustifi care norme speciali ed enormi stanziamenti che determi-nano sprechi di risorse pubbliche”. Chi può, provi ad immaginare la faccia del ministro Patroni Griffi quando, tenendo in mano il documento arrivato dal Veneto, ha cercato indicazioni sulle quattro provincie (che erano già state indicate come “da unifi care”, da “accorpare” o da “fondere”) e ha trovato invece l’inutile appun-to e l’altrettanto superfl ua precisazione di mantenere tutte e sette le province venete. “Al limite – riporta la delibera - un loro riordino sarebbe stato possibile nel caso fosse stato concesso un ulteriore termine di sei mesi alla Regione” che tuttavia non avrebbe intra-preso la riorganizzazione della loro natura visto che, secondo la maggioranza in Consiglio regionale, le province dovrebbero rimanere enti di primo grado con i consigli eletti a suffragio univer-sale. Insomma carta straccia che ha lasciato al Governo Monti la massima libertà di riordinare il Veneto a proprio piacimento. Del resto da Roma avevano chiesto di indicare in quale senso opera-re gli accorpamenti ed invece, come risposta, hanno avuto l’autorizzazione a creare un ente in più: la città metropolitana. Eppure le proposte in consiglio non erano mancate, il Pd ad esempio aveva proposto la creazione di due province “metropolitane” composte da Verona e Vicenza ad ovest e da Padova e Treviso al centro della regione, il mantenimento della provincia di Belluno, (in virtù di quanto disposto dallo Statuto) e Rovigo (in ragione della peculiarità territoriale del Polesine) mentre alla provincia Venezia il ruolo di città metropolitana. Neanche l’emendamento di alcuni con-siglieri del Pdl (Laroni, Conta, Bendinelli e Padrin) ha avuto successo, in quanto la loro proposta di abolire tutte le Province venete tranne quella di Belluno, in previsione della futura creazione di due aree metropo-litane, non ha trovato consensi. Cosi in mancanza di indicazioni precise il consiglio dei Ministri ha proceduto con l’accorpamento di Padova a Treviso e di Rovigo con Verona. Salva la provincia di Belluno alla quale è stata riconosciuta la peculiarità montana, salva la provincia di Venezia che diventerà città metropolitana e salva per il momento anche la provincia di Vicenza ma con la prospettiva di rientrare con Verona e Rovigo nell’area

metropolitana Vi-Ve-Ro per contro bilanciare la “Grande Venezia” che andrà creandosi con l’unione di Padova e Treviso alla città lagunare, Pa-Tre.Ve. A scompigliare le carte di un accorpamento annunciato solo su base numerica (Belluno a Treviso e Padova a Rovigo) pare sia stata la città di Padova che con la sua cintura e l’a-rea termale aveva espresso la volontà di far parte della città metropolitana di Venezia. Tale iniziativa ha richie-sto una sterzata per rimettere in asse un Veneto che con questa unione avrebbe avuto una grande provincia da 1.800.000 abitanti. Quindi la scelta del Consiglio dei ministri è stata quella di dare luogo ad una azione

“in fi eri” che troverà perfezio-namento in futuro. I comuni, infatti, avranno altri 60 giorni di tempo per decidere del loro destino e anche la Regione ver-rà chiamata nuovamente ad esprimersi. Intanto i parametri

della spending review sono salvi con 86 province scese a 51, mentre per quelle delle regioni a stato speciale si deciderà visto che ci sono altri sei mesi di tempo. Da giugno 2013 è previsto il commissariamento di tutte le Province. Tutti i presidenti, dunque, verranno sostituiti dai commissari, mentre i dipendenti in esubero, si parla di circa 3000 persone, verranno assorbiti in altri enti. Non ci saranno più elezioni per il consiglio provinciale in quanto dal 2014 le province diventeranno enti di secondo grado formati da 12 componenti scelti fra i sindaci e votati solo dai consiglieri comunali dei Comuni compresi in una determinata provincia. Come anticipa-to dal ministro, durante le elezioni non varrà il principio dell’una testa un voto, dato che le preferenze espresse verranno pesante in base all’importanza del Comune di riferimento. Al vertice della futura organizzazione ci sarà un presidente, anch’esso per essere eletto dovrà essere un sindaco, mentre scomparirà la Giunta, l’orga-no politico di ogni amministrazione. Anche le funzioni delle province sono dimagrite, rimarranno solo tre gli ambiti che ricadranno sotto la loro responsabilità: il co-ordinamento e la pianifi cazione territoriale, la viabilità e le scuole di secondo grado.

di Mauro Gambin

Enti locali La Regione non ha dato nessuna indicazione al Governo per il riordino delle Province

Padova con Treviso e Rovigo con VeronaAspettando le aree metropolitane Vi-Ve-Ro e Pa-Tre-Ve il Governo ha applicato la spending review

“La decisione del Consiglio dei Ministri di escludere la Provincia di Belluno dal piano nazionale di accorpamento rappresenta sicuramen-te una notizia positiva, anche in considerazione del fatto che altrove si è proceduto con accorpamenti illogici che fanno accapponare la pelle”. E’ il primo commento del vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Matteo Toscani al decreto-legge sul riordino

delle Province e all’istituzione delle città metropolitane. “A mio avviso - prosegue il consigliere della Lega Nord - è importante tenere distinte le due questioni cruciali di questo provvedimento. La prima riguarda l’Ente Provincia, che viene salvato ma diventa di secondo grado e, al momento, è privo di competenze e soprattutto di risorse. Da questo punto di vista, la Regione Veneto potrà dar seguito a quanto previsto nello Statuto, ma solo a condizione che a livello statale non si prosegua con politiche e tagli di chiara impostazione centralista. La seconda questione è meno evidenziata, anche se è forse ancora più rilevante per i cittadini: insieme all’Ente vengono salvaguardati anche tutti i servizi, le organizzazioni e le associazioni organizzate su base provinciale. Il Governo già preannuncia che “il riordino delle Province è il primo tassello di una riforma più ampia che prevede la riorganizzazione anche degli uffi ci territoriali di governo (prefetture, questure, motorizzazione civile) in base al nuovo assetto. Dunque anche gli altri uffi ci su base provinciale saranno di fatto accorpati”. Si può immaginare benissimo quali e quanti sarebbero stati i disagi per i cittadini se questo fosse accaduto anche a Belluno”.

“belluno, salvato l’ente ma soprattutto i servizi”

Questa è la situazione attuale per quanto riguarda il Veneto: Insieme Padova e Treviso come pure Verona e Rovigo ma la previsione è quella di creare due aree metropolitane

Marco Toscani

Matteo Toscani, lega Nord

Diego Bottacin

Lucio Tiozzo

“La provincia di Vicenza rimane così com’è, ma in realtà le cose cambiano”. Lo afferma dopo aver appre-so i contenuti del Decreto legge del Consiglio dei Ministri sul riordino delle province, Costantino Toniolo, presidente della commissione Bilancio e Affari Istituzionali in Consiglio regionale del Veneto. “Per quanto

riguarda la provincia berica - informa il rappresentante del PdL - viene mantenuta l’integrità territoriale, i confi ni, ma il ruolo dell’ammini-strazione cambia, perché dovrebbe diventare un ente di secondo grado dove avranno la loro rappresentanza i comuni. Personalmente - precisa - la vedo come una sorta di conferenza delle Unioni dei comuni. Sono proprio i comuni che in questa fase acquisiscono maggior potere. Il fi ne è quello di offrire ai nostri cittadini e alle attività economiche sul territorio migliori servizi e a meno soldi. Grazie anche alle norme approvate in Regione in materia di funzioni e servizi dei comuni - spiega Toniolo - i municipi hanno l’opportunità di dare impulso all’innovazione in materia di gestione degli enti locali, di evolvere e migliorare la loro macchina con le Unioni, sia quelle ordinarie sia quelle montane, queste ultime occasione per esaltare la specifi cità di territori ad esempio come l’Altopiano di Asiago e dei paesi ai piedi delle Piccole Dolomiti”. A noi amministratori regionali resta il ruolo di programmazione, indirizzo e controllo su tutto il territorio veneto. Ora tutti assieme - conclude Toniolo - dobbiamo rimboccarci le maniche per superare al meglio il momento di crisi che si fa sentire a tutti i livelli. Il nostro fi ne è sempre il bene comune e lo snellimento della macchina burocratica è sempre stato uno dei punti del nostro programma!”

Costantino Toniolo, Popolo della libertà“meno buroCrazia e’ un punto del nostro programma”

Avevano chiesto accorpamenti, è stato dato l’assenso per un ente in più

Costantino Toniolo

36 Voci da palazzo363636 Voci da palazzo

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10 Intorno a noi

A molti devono essere rimaste negli oc-chi le immagini, mandate un onda dai Tg nazionali, di Leonardo, il bambino

di 10 anni prelevato con la forza all’uscita dalla scuola elementare di Cittadella. L’Ita-lia nei giorni seguenti a quell’11 ottobre si divise tra chi solidarizzava con la madre e chi con il padre ma c’era anche chi aper-tamente condannava l’intervento, apparso brutale, da parte dagli agenti della polizia in borghese, unitamente agli operatori dei servizi sociali e del Ctu della Procura.

Era stato quello l’epilogo di una guerra di carte bollate tra i genitori, iniziata fi n dopo la separazione dei due coniugi nel 2004 e conclusasi dopo che la Corte d’Ap-pello di Venezia si era pronunciata in ordine alla richiesta di sospensione del decreto che aveva disposto l’allontanamento immedia-to del bambino dalla casa materna e suo affi damento al padre.

Quest’ultimo, infatti, malgrado il Tri-bunale avesse previsto il pieno esercizio del diritto di visita dopo la divisione dalla moglie non ebbe più un rapporto regolare con il fi glio.

Ogni tentativo di contatto da parte del padre fu ingiustifi catamente respinto al mit-tente sostenendo che fosse Leonardo a non

volerlo sentire e incontrare. Un distacco che alla lunga ha portato

a qualche problema per il piccolo Marco, i neuropsichiatri interessati del caso in questi anni hanno diagnosticato al piccolo un gra-ve disturbo relazionale psicopatogenetico, Pas o sindrome da alienazione parentale. Insomma come spesso accade: i piccoli pos-sono diventare vittime dei grandi.

Una patologia Genitoriale, infatti l’ha defi nita il dottor Giuseppe Dimattia, psico-logo psicoterapeuta, esperto in psicopatolo-gia forense, “E’ il fenomeno per cui i bam-bini, fi gli di genitori separati in situazione di confl itto grave – ha spiegato - sviluppano un rifi uto verso il genitore non convivente. Comunemente si intende che il genitore collocatario dei fi gli suggestioni i bambini facendo una sorta di programmazione che li induce ad un rifi uto totale nei confronti dell’altro genitore. Si tratta di situazioni

Lo scorso 11 ottobre il bambino è stato prelevato con la forza dalla propria scuola elementare di Cittadella

Sociale Nella contesa tra padre e madre il blitz degli agenti della polizia

Leonardo vittima di una guerra di carte bollate

fortemente disturbanti, anche se a volte positive, in cui il minore sente ansia unita a depressione, che sono i sintomi psicopato-logici anche della Pas”.

Un problema grave, dunque, diffi cile da rimediare quando l’alienazione si è sta-bilizzata.

Il medicina più effi cace sarebbe la prevenzione, con l’informazione prelimina-re della coppia separanda, oppure che la coppia prenda atto della necessità di una mediazione per appianare il confl itto. Se non è possibile, il genitore rifi utato dovreb-be mettersi in disparte quanto basta per attenuare la sofferenza del fi glio, ma il tut-to resta sempre un carico di responsabilità per entrambi e senza il loro contributo non c’è dispositivo giuridico o giudiziario che possa essere realmente effi ciente, salvo il deprecabile, ma a volte necessario, allonta-namento temporaneo dei fi gli dai genitori. In ogni caso i bambini in questa condizione dovrebbero essere recuperati quanto prima con una psicoterapia infantile”.

Sulla questione abbiamo sentito anche il parere di un legale specializzato in diritto di famiglia.

“L’allontanamento – spiega l’avvocato Fulvia Fois - di un minore dal proprio as-setto familiare rappresenta, senza dubbio, l’estrema ratio cui si deve giungere a segui-to dell’impossibilità di recuperare il giusto rapporto ed equilibrio con i genitori.

L’interesse preminente da preservare è quello del minore che nessuno può e deve strumentalizzare per le proprie egoistiche esigenze.

Non v’è dubbio – prosegue il legale - che i provvedimenti che dispongono l’allon-tanamento del minore siano dolorosissimi e che, pertanto, debbano essere attuati ponendo in essere tutte le cautele ed atten-zioni possibili a preservare l’interesse del minore, anche e soprattutto, con l’ausilio di operatori specializzati”.

Pas: sindrome per la quale i bambini rifi utano il genitore non convivente

Il genitore rifi utato dovrebbe mettersi in disparte per attenuare la sofferenza del fi glio

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Page 42: La Piazza di Cavarzere - 2012ott n138

12 Cultura veneta

La mostra ha acceso vivaci polemiche verso il curatore Godin, ritenuto da parte della critica ideatore di mostre in formato Blockbuster o McDonald’s

Dopo cinque anni di sapienti restauri la Ba-silica Palladiana è pronta a diventare un centro museale di livello internazionale.

Interventi sistematici, che hanno ripensato molte delle variazioni create nel dopoguerra, sono stati voluti dal Comune e fi nanziati dalla Fondazione Cariverona per un costo comples-sivo di 15 milioni di euro. In quest’ambito non poteva farsi scappare l’occasione la società trevigiana Linea d’Ombra di Marco Goldin, che per prima inizia il percorso espositivo della Basilica con “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e fi gure”. Quando si parla degli eventi culturali marchiati Goldin c’è la dicitura, da parte di una frangia della critica, di mostre in formato Blockbuster o McDonald’s, ossia esposizioni per una marea senza fi ne di visitatori, sia per contenuti “facili”, sia per un buon marketing alla base. Se prendiamo per esempio la separazione tra Fondazione Cassa Marca e Linea d’Ombra anni fa a Treviso, Casa dei Carraresi, si nota come il dibattito spesso

torni vivace con rimpianti da un lato e conten-tezza dall’altro. La cosa certa è che tali mostre portano un indotto non indifferente alla città ospitante, soprattutto per aree non così bat-tute dai fl ussi turistici tradizionali. L’originalità di questa esposizione è l’assenza di un catalogo normalmente concepito, in quanto Goldin ha scritto un vero e proprio libro che traccia linee guida e approfondimenti espositivi: il volto e lo sguardo dal Rinascimen-to al contemporaneo. “In circa 100 opere ho

voluto rintracciare le radici del ritratto psicolo-gico tipico del Novecento tra i capolavori del passato” afferma il curatore Goldin. Quindi Be-

ato Angelico, che apre la mostra, con Freud e Bacon, su cui ideal-mente si chiude, hanno qualcosa che li unisce. Quattro sono le sezioni: il sentimento religioso,

la nobiltà del ritratto, il ritratto quotidiano e il Novecento lo sguardo inquieto. La chiave di lettura è il confronto, l’assonanza e il rimando tra pittori e relativi soggetti nelle loro opere in

diversi periodi storici. I nomi sono altisonan-ti e in una carrellata si passa da Mantegna, Veronese, Tiziano, Raffaello, Giorgione, Dürer, Caravaggio, Rembrandt, Rubens, Tiepolo, Goya, Velasquez, Van Gogh, Manet, Gaugin, Renoir, Monet e Cézanne, a Bonnard, Munch, Picasso, Matisse, Modigliani e Giacometti. Un percorso che dalla soavità e plasticità dei volti, secolo dopo secolo, si arriva all’inquietudine contemporanea. Il percorso è molto vario e ritmato e per farlo comprendere meglio il curatore mette a paragone, per esempio, il Cristo risorto di Botticelli con il Cristo porta croce di Bellini. Quindi un accostamento, di

due opere della fi ne del Quattrocento, utile a far capire come il tema riguardante la distanza fra l’ambito toscano/fi orentino legato al dise-gno e quello veneziano unito al colore, possa talvolta avere un punto di contatto molto inte-ressante. La mostra chiude il 20 gennaio ma il corpo centrale riaprirà a Verona, Palazzo della Gran Guardia, con il nuovo titolo “Da Botticelli a Matisse. Volti e fi gure”. L’apertura sarà dal 2 febbraio fi no al 1 di aprile con nuove opere che sostituiranno quelle rientranti nei musei d’appartenenza. Come anticipazione ci saran-no anche Antonello da Messina, Van Eyck e Memling.

di Alain Chivilò

Mostre a Vicenza Nella neo-restaurata Basilica Palladiana quattro secoli di pittura

Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e fi gure

Incontri con gli artisti Intervista ad Antonio Nunziante

Il Maestro Antonio Nunziante è uno dei più importanti ambasciatori dell’Arte Italiana nel mondo. Lo dimostra l’importante futuro

appuntamento presso il museo Orsay e Louvre ma non solo. I richiami alla metafi sica e al sur-realismo della prima fase sono stati assimilati e personalizzati in una pennellata grassa e matu-ra. La libertà e la gioia nel dipingere propongo-no tematiche con differente spessore, come il volo dei fenicotteri o la parete di una stanza che irradia ulteriori luoghi, portando l’osservatore in un’altra dimensione. Il paesaggio è oramai in-teriore e metabolizzato da una lunga rifl essione originale, che parte dall’Ottocento ma giunge a noi con freschezza e contemporaneità. Oli, tempere all’uovo e maioliche sono i mezzi delle sue costanti creazioni innovative. Dunque, una testimonianza diretta è ora indispensabile e tra gli innumerevoli impegni, Antonio Nunziante, all’interno degli spazi della Galleria Orler di Me-stre, ha scambiato alcune battute in un periodo felice della sua carriera pittorica.

Surrealismo, metafi sica. Un mix “intri-gante”?

“A volte c’è una commistione tra le due possibilità espressive. Mediamente la metafi si-ca mi da più apertura, nel senso che è una realtà possibile e più vicina a noi. Il surrealismo invece è qualcosa di estremo, oltre una realtà. Rara-mente vado oltre la realtà delle cose, infatti nel contesto della mia espressione apparentemen-te tutto sembra ben proporzionato e normale, ma non è proprio così. Ci sono volutamente del-le esaltazioni del soggetto primario, dell’attore

principale dell’opera e del concetto che elaboro, in cui voglio focalizzare l’attenzione dell’osser-vatore, risaltando con il colore e le proporzioni il punto focale del quadro. Raramente esco trop-po fuori da un concetto di iper-realtà. Quello che cerco di trasmettere è il sentimento e lo spirito che ho dentro nel momento in cui dipingo. Que-sto è quello che m’interessa di più rispetto alla superfi cie delle cose, perché la mia pittura porta ad essere guardata prima che pensata”.

Dal 2010 una nuova “atmosfera”. Me ne può parlare?

“Quell’emotività interiore, che ho cercato di trasmettere fi no ad oggi attraverso il detta-glio del disegno e della pittura, adesso cerco di esprimerla attraverso la gestione nuova della materia e degli elementi. A volte anche in modo impulsivo, come per esempio il colpo del pen-nello od una sfumatura lasciata abbandonata volutamente. E’ un’apertura ancora ulteriore, sempre nell’ambito della fi gurazione, perché è il mio mondo in cui continuerò ad esprimermi, ma con una libertà e sicurezza date dal con-frontarmi con i grandi maestri. Tutto questo

mi ha dato più sicurezza. Quando un’artista diventa conscio delle proprie possibilità, vuol dire che sta raggiungendo la maturità giusta per cominciare a sintetizzare un po’ tutto quel-lo che ha fatto. Questo momento della sintesi è quello che affascina molto il pubblico colto, perché capisce quando un’artista è felice dentro e sicuro di se”.

Cinque versioni dipinte da Böcklin per l’Isola dei Morti. Questo è un soggetto, ovviamente interpretato, caratterizzante in molti suoi quadri. Me ne può parlare?

“Non ha condizionato solo me, ma grandi artisti come De Chirico, Dalì, Clerici. E’ un’icona, un simbolo che ha ispirato gli artisti ossia un’i-sola che galleggia in mezzo all’acqua, l’isola di Peter Pan, l’isola che non c’è, quindi è il luogo ideale, è l’arcadia. Per esempio, spesso una persona, carica di tensioni, dice che vorrebbe scappare su un’isola. In quest’ambito è un rifu-gio della mente, un luogo ideale dove vorresti essere. Non è un luogo esistente, è un luogo mentale. In sintesi mi ha colpito proprio questo: l’essere un luogo della mente”.

L’interiorità della pennellata che rende ulteriore il paesaggio

“Aldo Rossi. Teatri” presso il Ma-gazzino del Sale ed “Emilio Vedova. Lacerazione. Plurimi/

Binari ‘77/’78” presso l’ex squero delle Zattere, laboratorio del Maestro: sono le due mostre organizzate dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova fi no al 25 novembre. Dell’architetto designer Rossi (Milano 1931) sono esposti per la prima volta 15 progetti at-traverso 120 tra studi, schizzi architettonici, di-segni, modelli di concorsi, oggetti di scena tutti riguardanti il tema teatrale. Si pone dunque l’accento sulle scenografi e per opera e balletto e sulle architetture progettate e costruite. “Par-ma, Padova, Pavia, Piacenza, Reggio e anco-ra Venezia, Milano e tutte le capitali padane dove il teatro accende le sue luci nella nebbia persistente”, frase che testimonia l’amore di Rossi per quei teatri progettati fi no al Teatro del Mondo, ricostruito in grande scala per l’oc-casione. Invece la seconda mostra allo Spazio Vedova presenta per la prima volta i cicli II, III e IV di Lacerazione, che esprime l’intensità e la passione del disagio esistenziale dell’artista verso una vita umanamente autentica. A que-

sti alcuni Plurimi/Binari singoli, che tecnica-mente furono dipinti su pannelli asimmetrici in legno, scorrevoli in parallelo su binari, creando così una composizione in movimento. A Palaz-zo Fortuny fi no al 19 novembre è di scena il consueto appuntamento autunnale con 4 ar-tisti. Annamaria Zanella (Padova 1966), de-signer di gioielli, propone esemplari unici che superano l’orefi ceria grazie allo studio e ricerca di metalli. Béatrice Helg (Ginevra 1956) con le sue fotografi e atemporali nello spazio, luce e materia. Maurizio Donzelli (Brescia 1958) con gli acquerelli, gli specchi, i tappeti in lana e seta del Nepal, gli arazzi Jacquard tutti appo-sitamente in sintonia con la storia del luogo. I suoi specchi sono intesi “come un oggetto in se stesso reinventato nell’immagine da lenti prismatiche, che rendono l’idea di un ipotetico miraggio nell’osservatore”. Franco Vimercati (Milano 1940 – 2011) con le sue fotogra-fi e d’oggetti comuni e seriali per esempio le bottiglie, le sveglie, le zuppiere. La fotografi a per lui è tutto, perché l’oggetto parla con la fotografi a e essa stessa parla con l’oggetto.

Autunno d’Arte veneziano

TRE MOSTRE E IN TRE SITI PRESTIGIOSI

Nella foto il curatore Marco Goldin e due delle opere in mo-stra

La chiave di lettura è il confronto, l’assonanza e il rimando tra pittori e soggetti

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12 Cultura veneta

La mostra ha acceso vivaci polemiche verso il curatore Godin, ritenuto da parte della critica ideatore di mostre in formato Blockbuster o McDonald’s

Dopo cinque anni di sapienti restauri la Ba-silica Palladiana è pronta a diventare un centro museale di livello internazionale.

Interventi sistematici, che hanno ripensato molte delle variazioni create nel dopoguerra, sono stati voluti dal Comune e fi nanziati dalla Fondazione Cariverona per un costo comples-sivo di 15 milioni di euro. In quest’ambito non poteva farsi scappare l’occasione la società trevigiana Linea d’Ombra di Marco Goldin, che per prima inizia il percorso espositivo della Basilica con “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e fi gure”. Quando si parla degli eventi culturali marchiati Goldin c’è la dicitura, da parte di una frangia della critica, di mostre in formato Blockbuster o McDonald’s, ossia esposizioni per una marea senza fi ne di visitatori, sia per contenuti “facili”, sia per un buon marketing alla base. Se prendiamo per esempio la separazione tra Fondazione Cassa Marca e Linea d’Ombra anni fa a Treviso, Casa dei Carraresi, si nota come il dibattito spesso

torni vivace con rimpianti da un lato e conten-tezza dall’altro. La cosa certa è che tali mostre portano un indotto non indifferente alla città ospitante, soprattutto per aree non così bat-tute dai fl ussi turistici tradizionali. L’originalità di questa esposizione è l’assenza di un catalogo normalmente concepito, in quanto Goldin ha scritto un vero e proprio libro che traccia linee guida e approfondimenti espositivi: il volto e lo sguardo dal Rinascimen-to al contemporaneo. “In circa 100 opere ho

voluto rintracciare le radici del ritratto psicolo-gico tipico del Novecento tra i capolavori del passato” afferma il curatore Goldin. Quindi Be-

ato Angelico, che apre la mostra, con Freud e Bacon, su cui ideal-mente si chiude, hanno qualcosa che li unisce. Quattro sono le sezioni: il sentimento religioso,

la nobiltà del ritratto, il ritratto quotidiano e il Novecento lo sguardo inquieto. La chiave di lettura è il confronto, l’assonanza e il rimando tra pittori e relativi soggetti nelle loro opere in

diversi periodi storici. I nomi sono altisonan-ti e in una carrellata si passa da Mantegna, Veronese, Tiziano, Raffaello, Giorgione, Dürer, Caravaggio, Rembrandt, Rubens, Tiepolo, Goya, Velasquez, Van Gogh, Manet, Gaugin, Renoir, Monet e Cézanne, a Bonnard, Munch, Picasso, Matisse, Modigliani e Giacometti. Un percorso che dalla soavità e plasticità dei volti, secolo dopo secolo, si arriva all’inquietudine contemporanea. Il percorso è molto vario e ritmato e per farlo comprendere meglio il curatore mette a paragone, per esempio, il Cristo risorto di Botticelli con il Cristo porta croce di Bellini. Quindi un accostamento, di

due opere della fi ne del Quattrocento, utile a far capire come il tema riguardante la distanza fra l’ambito toscano/fi orentino legato al dise-gno e quello veneziano unito al colore, possa talvolta avere un punto di contatto molto inte-ressante. La mostra chiude il 20 gennaio ma il corpo centrale riaprirà a Verona, Palazzo della Gran Guardia, con il nuovo titolo “Da Botticelli a Matisse. Volti e fi gure”. L’apertura sarà dal 2 febbraio fi no al 1 di aprile con nuove opere che sostituiranno quelle rientranti nei musei d’appartenenza. Come anticipazione ci saran-no anche Antonello da Messina, Van Eyck e Memling.

di Alain Chivilò

Mostre a Vicenza Nella neo-restaurata Basilica Palladiana quattro secoli di pittura

Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e fi gure

Incontri con gli artisti Intervista ad Antonio Nunziante

Il Maestro Antonio Nunziante è uno dei più importanti ambasciatori dell’Arte Italiana nel mondo. Lo dimostra l’importante futuro

appuntamento presso il museo Orsay e Louvre ma non solo. I richiami alla metafi sica e al sur-realismo della prima fase sono stati assimilati e personalizzati in una pennellata grassa e matu-ra. La libertà e la gioia nel dipingere propongo-no tematiche con differente spessore, come il volo dei fenicotteri o la parete di una stanza che irradia ulteriori luoghi, portando l’osservatore in un’altra dimensione. Il paesaggio è oramai in-teriore e metabolizzato da una lunga rifl essione originale, che parte dall’Ottocento ma giunge a noi con freschezza e contemporaneità. Oli, tempere all’uovo e maioliche sono i mezzi delle sue costanti creazioni innovative. Dunque, una testimonianza diretta è ora indispensabile e tra gli innumerevoli impegni, Antonio Nunziante, all’interno degli spazi della Galleria Orler di Me-stre, ha scambiato alcune battute in un periodo felice della sua carriera pittorica.

Surrealismo, metafi sica. Un mix “intri-gante”?

“A volte c’è una commistione tra le due possibilità espressive. Mediamente la metafi si-ca mi da più apertura, nel senso che è una realtà possibile e più vicina a noi. Il surrealismo invece è qualcosa di estremo, oltre una realtà. Rara-mente vado oltre la realtà delle cose, infatti nel contesto della mia espressione apparentemen-te tutto sembra ben proporzionato e normale, ma non è proprio così. Ci sono volutamente del-le esaltazioni del soggetto primario, dell’attore

principale dell’opera e del concetto che elaboro, in cui voglio focalizzare l’attenzione dell’osser-vatore, risaltando con il colore e le proporzioni il punto focale del quadro. Raramente esco trop-po fuori da un concetto di iper-realtà. Quello che cerco di trasmettere è il sentimento e lo spirito che ho dentro nel momento in cui dipingo. Que-sto è quello che m’interessa di più rispetto alla superfi cie delle cose, perché la mia pittura porta ad essere guardata prima che pensata”.

Dal 2010 una nuova “atmosfera”. Me ne può parlare?

“Quell’emotività interiore, che ho cercato di trasmettere fi no ad oggi attraverso il detta-glio del disegno e della pittura, adesso cerco di esprimerla attraverso la gestione nuova della materia e degli elementi. A volte anche in modo impulsivo, come per esempio il colpo del pen-nello od una sfumatura lasciata abbandonata volutamente. E’ un’apertura ancora ulteriore, sempre nell’ambito della fi gurazione, perché è il mio mondo in cui continuerò ad esprimermi, ma con una libertà e sicurezza date dal con-frontarmi con i grandi maestri. Tutto questo

mi ha dato più sicurezza. Quando un’artista diventa conscio delle proprie possibilità, vuol dire che sta raggiungendo la maturità giusta per cominciare a sintetizzare un po’ tutto quel-lo che ha fatto. Questo momento della sintesi è quello che affascina molto il pubblico colto, perché capisce quando un’artista è felice dentro e sicuro di se”.

Cinque versioni dipinte da Böcklin per l’Isola dei Morti. Questo è un soggetto, ovviamente interpretato, caratterizzante in molti suoi quadri. Me ne può parlare?

“Non ha condizionato solo me, ma grandi artisti come De Chirico, Dalì, Clerici. E’ un’icona, un simbolo che ha ispirato gli artisti ossia un’i-sola che galleggia in mezzo all’acqua, l’isola di Peter Pan, l’isola che non c’è, quindi è il luogo ideale, è l’arcadia. Per esempio, spesso una persona, carica di tensioni, dice che vorrebbe scappare su un’isola. In quest’ambito è un rifu-gio della mente, un luogo ideale dove vorresti essere. Non è un luogo esistente, è un luogo mentale. In sintesi mi ha colpito proprio questo: l’essere un luogo della mente”.

L’interiorità della pennellata che rende ulteriore il paesaggio

“Aldo Rossi. Teatri” presso il Ma-gazzino del Sale ed “Emilio Vedova. Lacerazione. Plurimi/

Binari ‘77/’78” presso l’ex squero delle Zattere, laboratorio del Maestro: sono le due mostre organizzate dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova fi no al 25 novembre. Dell’architetto designer Rossi (Milano 1931) sono esposti per la prima volta 15 progetti at-traverso 120 tra studi, schizzi architettonici, di-segni, modelli di concorsi, oggetti di scena tutti riguardanti il tema teatrale. Si pone dunque l’accento sulle scenografi e per opera e balletto e sulle architetture progettate e costruite. “Par-ma, Padova, Pavia, Piacenza, Reggio e anco-ra Venezia, Milano e tutte le capitali padane dove il teatro accende le sue luci nella nebbia persistente”, frase che testimonia l’amore di Rossi per quei teatri progettati fi no al Teatro del Mondo, ricostruito in grande scala per l’oc-casione. Invece la seconda mostra allo Spazio Vedova presenta per la prima volta i cicli II, III e IV di Lacerazione, che esprime l’intensità e la passione del disagio esistenziale dell’artista verso una vita umanamente autentica. A que-

sti alcuni Plurimi/Binari singoli, che tecnica-mente furono dipinti su pannelli asimmetrici in legno, scorrevoli in parallelo su binari, creando così una composizione in movimento. A Palaz-zo Fortuny fi no al 19 novembre è di scena il consueto appuntamento autunnale con 4 ar-tisti. Annamaria Zanella (Padova 1966), de-signer di gioielli, propone esemplari unici che superano l’orefi ceria grazie allo studio e ricerca di metalli. Béatrice Helg (Ginevra 1956) con le sue fotografi e atemporali nello spazio, luce e materia. Maurizio Donzelli (Brescia 1958) con gli acquerelli, gli specchi, i tappeti in lana e seta del Nepal, gli arazzi Jacquard tutti appo-sitamente in sintonia con la storia del luogo. I suoi specchi sono intesi “come un oggetto in se stesso reinventato nell’immagine da lenti prismatiche, che rendono l’idea di un ipotetico miraggio nell’osservatore”. Franco Vimercati (Milano 1940 – 2011) con le sue fotogra-fi e d’oggetti comuni e seriali per esempio le bottiglie, le sveglie, le zuppiere. La fotografi a per lui è tutto, perché l’oggetto parla con la fotografi a e essa stessa parla con l’oggetto.

Autunno d’Arte veneziano

TRE MOSTRE E IN TRE SITI PRESTIGIOSI

Nella foto il curatore Marco Goldin e due delle opere in mo-stra

La chiave di lettura è il confronto, l’assonanza e il rimando tra pittori e soggetti

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Bagno romano nel “ Mio Schaffelbad”

Thermalquelle Loipersdorf GmbH & Co KG 8282 Loipersdorf 152 Tel: +43 (0) 33 82 / 82 04 -0 • www.therme.at

Lasciatevi trasportare ai tempi degli antichi romani, pro-vando i tipici rituali termali dell’epoca romana - natural-mente à la Loipersdorf! Vi invitiamo per sperimentare un’esperienza di benessere unica nel nuovo bagno romano completamente ridisegnato. Fate richiesta per avere l’entrata al “ mio Schaffelbad” inclusa nel vostro biglietto di entrata giornaliero alle Terme da vivere. “ La bella vita te la danno solo le Terme, il vino e l’amo-re!” - questo lo sapevano bene gli antichi romani. La cultura termale assieme ai suoi tipici rituali, ha avuto un’estrema importanza in epoca romana, ed e’ per questo motivo che abbiamo rinnovato l’area romana del “mio Schaffelbad” per riproporla con i rituali del tempo. Una nuova area lounge per riposare e ricaricarsi presso il “Pozzo dell’Energia”. Una zona relax, che attraverso infrarossi e luci particolari crea un’ atmosfera totalmente rilassante. Lettini separati da tende, un Frigidarium per rinfrescarsi, un Tepidarium fatto con argilla della regione, luci e suoni regolati con il bioritmo garan-tiscono un’esperienza unica. Un Laconium , un bagno di vapore salino, e tre Caldarium completano l’offerta dell’area romana.

PANORAMICA NEL DETTAGLIO:TEPIDARIUM - per chi desidera protezione.Lasciatevi andare sui lettini di marmo massiccio - qui e’ facile dimenticarsi della routine quotidiana. Il tiepido calore sulla pelle lascia fluire liberamente i pensieri. Temperatura interna: 40 C, aria calda e secca con effetto radiante. Effetto: rafforza delicata-mente il sistema immunitario e migliora la circolazione Applica-zione: il Tepidarium e’ la prima tappa nell´antico rituale romano.

CALDARIUM - Libera il respiroIn questo bagno il calore aumenta delicatamente . Una piace-vole nebbia avvolge il corpo e apre le porte all’anima. Gli effetti salutari dei vapori salini ( Caldarium Salis) e gli olii essenziali li-berano il petto e aiutano a respirare profondamente. Accarezzati da dolci suoni che vibrano nell’aria, si puo’ assaporare il piacere del relax piu’ profondo. “ Dum Spiro, spero!” - Finche’ respiro, spero!

LACONIUM - dolce relaxUn piacevole calore vi circonda; i pori del corpo si aprono e anche l’anima sembra piu’ leggera. Lasciatevi abbracciare da avvolgenti musiche e profumi sensuali . Temperatura interna: 55 C, umidita’ 60% Effetto: stimola la circolazione, dopo circa 15-20 minuti ini-ziano a liberarsi gli accumuli di tossine, mobilita le difese dell’or-ganismo, riduce lo stress, rinforza il cuore e il sistema circolatorio.

FRIGIDARIUM - frizzante refrigerioFatevi coraggio e sperimentate queste docce spumeggianti.La doccia ghiacciata, il ghiaccio tritato o il pediluvio freddo di doneranno un rinfrescante ristoro. Giocate con gli effetti pioggia e nebbia della doccia emozionale. Dopo un lungo soggiorno nei bagni caldi, il vostro corpo ha bisogno di rivitalizzarsi. Qui si mobilitano le energie.

LETTINI A INFRAROSSI - sul lato soleggiato della vitaI nostri lettini a infrarossi vi offrono sempre un posto al sole. Riposo e relax abbracciati da un piacevole calore che penetra sotto la pelle. Accarezzati dai raggi delicati del sole primaverile che dona vitalita’ e nuova energia.

ATRIOLUM - Dar spazio all’anima“Le terme, il vino e l’amore rendono bella la vita” - dicevano gli antichi romani. Nei nostri bagni romani troverete spazi per coccolare l’anima e ritrovare la sintonia con voi stessi. L’amore e il vino troveranno il loro spazio. “ Ars vivendi” cosi’ la chia-mavano i romani, l’arte di vivere. E cosi’ anche noi vogliamo stimolarvi a godere della vita in tutti i sensi. Certi che gli antichi avevano una grande consapevolezza sull’arte di vivere, anche noi cercheremo di trasmettervi questo slancio vitale.

APODYTERIUM - Spogliarsi, liberarsi da tuttoLiberatevi dei vestiti; lasciteli negli spogliatoi e buttatevi alle spal-le la vita quotidiana. Prendetevi una pausa in pura liberta’.

AVVENTO IN STIRIAI bagni romani non sonol’unico posto dove potrete godervi le feste natalizie. Vin brule’ e biscottini durante il mercatino dell’ Avvento, immergono le terme Loipersdorf in un’atmosfera magi-camente natalizia. Durante i fine settimana di Avvento, tro-verete il mercatino di Natale direttamente sulla piazzetta di entrata a partire delle ore 18.00. Oltre alle specialita’ culinarie, il mercatino offre artigianato regionale e oggetti artistici.• Inoltre ci si puo’ avventurare in una giornata di shopping nata-lizio nella citta’ di Graz, tra i numerosi grandi e piccoli mercatini , l’offerta e’ vastissima e accontenta adulti e piccini.• Che sia il presepe di ghiaccio o il Grazer Winterwelt (pista di pattinaggio su ghiaccio a Graz ) con il suo vastissimo programma di avvento per i bambini - l’ospitalita’ stiriana non viene mai meno.• Un punto davvero speciale - Capodanno alle Terme Loiper-sdorf Il calore accogliente del bagno termale, le colline inne-vate - non e’ questo il modo migliore per iniziare il nuovo anno? Gustatevi le specialita’ della cucina regionale e godetevi i tradizionali fuochi d’artificio a mezzanotte.

VIAGGIO SENSORIALE ATTRAVERSO LA REGIONEImpacco Stirasul su lettino ad acqua, seguito da massaggio classico - il rilassamento profondo che fa decelerare!Durata Impacco Steirasul: ca. 30 Minuti - Durata massaggio intero: ca. 50 Minuti Prezzo pacchetto: € 99,00Durata Impacco Steirasul: ca. 30 Minuti Durata massaggio schiena: ca. 30 Minuti. Prezzo pacchetto: € 79,00

VITALITA’ PER CORPO E ANIMAMassaggio con le spazzole o massaggio con guanto di seta - per sentire il brivido dell’energia che fluisce!Durata: Trattamento con il partner 30 Minuti Prezzo: € 116,00Durata: Trattamento singolo 30 Minuti Prezzo: € 58,00Trattamento singolo 50 Minuti Prezzo: € 78,00

TERZETTO DI ESPERIENZEBENESSERE A LA LOIPERSDORFUna trilogia composta da Steirasul - impacco alla schiena, rifles-sologia plantare e massaggio tradizionale. Fate un respiro pro-fondo, chiudete gli occhi e semplicemente godetevi il momento!Durata: Esperienza Benessere ca. 55 Minuti Prezzo: € 80,00 (Steirasul-impacco alla schiena , riflessologia plantare e massaggio alla schiena) Esperienza Benessere ca. 75 Minuti Prezzo: € 98,00 (Steirasul-impacco alla schiena , riflessologia plantare e Massaggio completo)

MASSAGGIO JUNIORUn’esperienza di suoni, profumi e massaggio - trovate un sano equilibrio tra attivita’ e relax!Tempo di trattamento: Bambini 5-7 anni -15 Min. Prezzo: € 18,50Bambini sopra i 7 anni – 30 Min Prezzo: € 37,00

FLUSSO ENERGETICODALLA TESTA AI PIEDIUn trattamento che combina l’imposizione delle mani al mas-saggio delicato, stimolando il corpo fino in profondita’.Durata: 15 Minuti Prezzo : € 24,00

IMPULSO BENESSERE A LA LOIPERSDORFFate un’esperienza frizzante nella nostra acqua termale con un bagno a base di erbe, seguito da massaggio. Lasciate andare alla deriva i vostri pensieri e le preoccupazioni.Durata del trattamento: 50 minuti ( incluso riposo ) Prezzo: € 59,00

VIAGGIO NEL GIARDINOAROMATICO STIRIANOMassaggio con sacchettini di erbe aromatiche regionali. Un modo diverso per regalare alla vostra schiena un’esperienza unica.Durata: 30 minuti Prezzo: € 41,00

RELAX PER LE FUTURE MAMMEMassaggio delicato per schiena, viso e piedi - Godetevi a pieno i momenti straordinari della vostra gravidanza !Durata: 30 minuti Prezzo: € 41,00

MASSAGGIO AROMATICO A LA LOIPERSDORFLa combinazione ideale tra un massaggio rilassante e olii essen-ziali di alta qualita’. Armonia per corpo, mente e anima!Trattamento completo durata 50 minuti Prezzo € 55,00Trattamento parziale durata 30 minuti Prezzo: € 41,00

novità

messaggio pubbliredazionale

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VINO

IL CARMIGNANO D.O.C.G.

ULTIMAMENTE MI SONO TROVATO DAVANTI AGLI OCCHI UN VINO CHE NON VEDEVO DAI TEMPI IN CUI LAVORAVO IN VERSILIA E ORA CHE NE HO LA POSSIBILITÀ VE NE PARLO CON PARTICOLARE EMOZIONE. SI TRATTA DEL CARMIGNANO, UNA DOCG TOSCANA POCO CONOSCIUTA DA NOI IN VENETO, MA SICURAMENTE UNO DEI VINI PIÙ ANTICHI DELL’

ITALIA. A CARMIGNANO SI PRODUCEVA VINO SIN DAI TEMPI DEGLI ETRUSCHI, MA LA PRIMA DOCUMENTAZIONE SCRITTA IN CUI APPARE IL NOME DEL VINO È DATATA 1396; SI TRATTA DI UN ORDINE DI 15 SOME DI VINO PER LA CANTINA DI UN NOTAIO DI CARMIGNANO.IL VINO CARMIGNANO È OTTENUTO DAL VITIGNO SANGIOVESE, AL QUALE VENGO-NO AGGIUNTE PARTI DI CABERNET FRANC O CABERNET SAUVIGNON, IL CANAIOLO NERO, IL TREBBIANO TOSCANO, LA MALVASIA DEL CHIANTI E IL CANAIOLO BIANCO, E NECESSITA DI ALMENO DUE ANNI DI INVECCHIAMENTO, DI CUI UNO IN BOTTI DI ROVERE O CASTAGNO, MENTRE PER LE RISERVE NE OCCORRONO ALMENO TRE.IL CARMIGNANO PUÒ ESSERE TRANQUILLAMENTE CONSIDERATO IL PROGENITORE DI QUELLI CHE NOI TUTTI SIAMO ABITUATI A CHIAMARE “SUPERTUSCANS”, IN QUANTO GIÀ NEL 1600 PER LA SUA PRODUZIONE VENIVA AGGIUNTO AL SAN-GIOVESE DEL SAUVIGNON, VITIGNO IMPORTATO DALLA FRANCIA DAI DE MEDICI, ED ANCORA OGGI CONOSCIUTO NELLA ZONA COME “UVA FRANCESCA”, CIOÈ CHE PROVIENE DALLA FRANCIA. LA DOCG DEL CARMIGNANO SI ESTENDE NEI COMUNI DI CARMIGNANO E POGGIO A CAIANO, NELLA PARTE NORDORIENTALE DELLA TOSCANA. QUESTA ZONA, COSÌ VICINA ALL’APPENNINO TOSCO-EMILIANO, È FAVORITA DA UN CLIMA CALDO DI GIORNO E FRESCO DI NOTTE, E QUANDO PIOVE NELLA PARTE PIÙ ALTA DELLE MONTAGNE SI CREA UNA CONDENSA TALE DA REGALARE QUALCHE PIOGGIA A GIUGNO E A LUGLIO, MITIGANDO LA SICCITÀ.UN VINO COME IL CARMIGNANO BEN LO SI ACCOMPAGNA A TUTTA LA CUCINA TOSCANA, E NOI CHE SIAMO IN VENETO LO BEVIAMO MOLTO VOLENTIERI CON I MOSTRI ARROSTI FORTI, CON I NOSTRI FORMAGGI INVECCHIATI E CON I NOSTRI SUGHI IMPORTANTI. COMPOSTO DAGLI STESSI VITIGNI DEL CARMIGNANO, IL BARCO REALE NE È LA VERSIONE PIÙ GIOVANE. IL NOME BARCO REALE È QUELLO DELL’ ANTICA PROPRIETÀ MEDICEA, CHE COMPRENDEVA SIA LA RISERVA DI CACCIA DEI GRANDUCHI SIA LA ZONA DELLA PRIMA DOC DEL 1716, IL TUTTO RACCHIUSO DA UNA MURAGLIA DI 30 MIGLIA.

DenisMeneghini

CUCINA

CALAMARI RIPIENI ALLE ZUCCHINE CON GHERIGLI DI NOCE CROCCANTI

UN PIATTO DI MARE LEGGERO E FRESCO: DEI SEMPLICI CALAMARI FARCITI CON ZUCCHINE E NOCI.LA ZUCCHINA UTILIZZATA GRATTUGIATA PERCHÈ MEGLIO “LAVORABILE” E SCENOGRAFICA; LE NOCI INVECE HANNO SPEZZATO LA MORBIDEZZA DEL RIPIENO ED INSOLITO INGREDIENTE NELLE RICETTE DI PESCE, RISPETTO AI PIÙ COMUNI PISTACCHI O PINOLI. PER ADDENSARE UN RIPIENO UN PÒ TROPPO BAGNATO, OLTRE AL CLASSICO PANE GRATTUGIATO, UN PRODOTTO SANO E NATURALE QUALE IL GERME DI GRANO, CHE TANTO FÀ BENE AL NOSTRO ORGANISMO.QUESTI SFIZIOSI CALAMARI COSÌ FARCITI SI PRESTANO AD OGNI STAGIONE; INOLTRE PICCOLI CALAMARI SI RIVELANO PERFETTI PER UN ANTIPASTO, MA IN MAGGIORE QUANTITÀ E DIMENSIONI SONO OTTIMI ANCHE COME SECONDO PIATTO COMPLETO.

INGREDIENTI PER 9 SCHIACCIATINE:400G CALAMARI (12 CIRCA); 1 ZUCCHINA; 2 ACCIUGHE SOTT’OLIO AL PEPERONCINO; 4 GHERIGLI DI NOCE; 1 CUCCH GERME DI GRANO TOSTATO; 1 CUCCH SEMOLA; 3 CUCCH PANE GRATTUGIATO; 1 UOVO; 1/2 LIMONE SUCCO; VINO BIANCO; OLIO EVO; AGLIO IN POLVERE; SALE; PEPE NERO MACINATO

PROCEDIMENTOPULIRE I CALAMARI E PRIVARLI, DEI TENTACOLI, DA FRULLARE POI CON METÀ DELLA ZUCCHINA GRATTUGIATA E LE ACCIUGHE; UNIRE I GHERIGLI DI NOCE E L’UOVO QUINDI AZIONARE NUOVAMENTE IL FRULLATORE. ADDENSARE IL COMPOSTO CON IL GERME DI GRANO, LA SEMOLA ED IL PANE GRATTUGIATO, INSAPORENDO CON AGLIO E SALE. AIUTANDOSI CON LA SAC À POCHE FARCIRE I CALAMARI CON IL RIPIENO E DISPORLI IN UNA TEGLIA UNTA CON UN PÒ D’OLIO. COPRIRE CON LA RIMANENTE ZUCCHINA GRATTUGIATA E BAGNARE CON IL VINO BIANCO. CUOCERE IN FORNO A 180° CON FUNZIONE VENTILATA PER CIRCA 32 MINUTI BAGNANDO, A METÀ COTTURA, CON IL SUCCO DI LIMONE. PRIMA DI SERVIRE, SPOLVERARE CON IL PEPE NERO MACINATO.

MANUELA E SILVIA BIZZO SPIZZICHI E BOCCONI B [email protected]

41414141A tavola

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BILANCIA 2 3/09

AL 22/10FASCINO REDUCI DA UN

PERIODO DI SPIETATA AU-TOCRITICA E DI ESAGERATA SELET-, POTRETE LIBERARE IL VOSTRO

LATO PIÙ ROMANTICO E FANTASIOSO · SALUTE NON PERDETE MOTIVAZIONE E SFOGGIATE UN ASPETTO TONICO E REAT-TIVO. EVENTUALI TERAPIE RIABILITATIVE OTTERRANNO RISULTATI

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11

FASCINO EROS FARÀ IN MODO DI AC-

CENDERE L’INTERESSE PER UNA CONO-SCENZA DI LUNGA DATA. TENETE A FRENO QUALCHE TESTARDAGGINE · SALUTE FARETE IL GIRO DI TUTTI I CEN-TRI FITNESS DELLA CITTÀ PER SCOVARE QUELLO PIÙ ATTREZZATO DAL PUNTO DI VISTA TECNICO. FORZA!

SAGITTARIODAL 23/11

AL 21/12FASCINO IL PARTNER PONE QUALCHE PALETTO

IN TERMINI DI REGOLARITÀ: FORSE SI SENTIRÀ TRASCURATO E RICH-IEDERÀ UNA PRESENZA PIÙ CONCRETA · SALUTE CURATE L’ALIMENTAZIONE E FATE ATTENZIONE ALLE CORRENTI D’ARIA IMPROVVISE: LA GOLA È IL VOSTRO PUNTO DEBOLE

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01ASCINO DESIDEROSI

DI NOVITÀ: CHI È IN COPPIA DA LUNGO TEMPO POTRÀ CONCEDERSI UN VIAGGIO O NUOVE ESPERIENZE · SALUTE AVETE UNA GRAN VOGLIA DI MUOVERVI: POTREBBE ESSERE UNA BUONA MOTI-VAZIONE PER ISCRIVERVI A UNA PALES-TRA ALL’AVANGUARDIA

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO AVRETE UNA FER-

REA DETERMINAZIONE A MANTENERE IL CONTROLLO NELLE RELAZIONI. APPROC-CIATE ALLA PASSIONE CON

DISINVOLTURA · SALUTE SARETE MOLTO CAPARBI NELL’ANDARE ALLA RICERCA DELLE CAUSE DI ALCUNE PROBLEMATICHE DI SALUTE, ACCETTATE ACCERTAMENTI

PESCIDAL 20/02

AL 20/03FASCINO CHIUDETE

DEFINITIVAMENTE CON UN RAPPORTO DA TROPPO TEMPO SOSPESO AD UN FILO. POTATE I RAMI SECCHI · SALUTE I CER-VICALI TORNANO A DARVI MOLTO FASTI-DIO: SCEGLIETE UN BUON FISIOTERAPISTA E IMPARATE A RILASSARVI MEDITANDO

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO VI ATTEN-DONO NUOVE CONO-

SCENZE, SE AMORE REGALERÀ PIÙ SODDISFAZIONI ALLE COPPIE DI LUNGA DURATA · SALUTE LA STAGIONE VI OFFRE OTTIMO CARBURANTE AL SISTEMA MUSCOLARE E CIÒ FARÀ LA DIFFERENZA ANCHE NELL’IMPEGNO IN PALESTRA

TORO DAL 21/04

AL 20/05ASCINO AP-

PROFITTATE DEL FATTO CHE VENERE

SAPRÀ TENERE ACCESO IL FUOCO DELLA PASSIONE: NON RISPARMIATE NESSUNA ENERGIA · SALUTE VI CIMENTERETE CON SUCCESSO IN EVENTUALI TORNEI, SIA A LIVELLO PROFESSIONALE CHE AMATORIALE PERCHÈ SIETE IN FORMA

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO UN ECCESSO DI NERVOSISMO POTRÀ

RISULTARVI DANNOSO, O COMPROMET-TERE RAPPORTI, CHE COSÌ USURATI FORSE NON ERANO · SALUTE NON DISPERDE-TEVI IN MILLE ATTIVITÀ E CURATE IL RIS-POSO E L’ALIMENTAZIONE NONOSTANTE IL CORPO ABBIA RISERVE EXTRA

CANCRO 22/06

22/07ASCINO LE STELLE METTER-

IN CIRCOLO UN RINNO- DESIDERIO DI STABILITÀ CHE

VI FARÀ MOLTO BENE. COMUNICATE I VOSTRI BISOGNI · SALUTE CALMA E LUCIDITÀ SARANNO GARANTITE DAL RIL-ASSANTE SESTILE DI VENERE, CHE GA-RANTIRÀ LEGGEREZZA E COCCOLE

LEONE 23/07

AL 23/08FASCINO NON È UN BUON PERIODO, SEM-BRA CHE LA FORTUNA SIA GIRATA IN TUTTI I SENSI. SE POTETE RI-

PIÙ PRESTO · SALUTE GLI ACCIACCHI NON MANCANO A CAUSA DELL’UMIDITÀ STAGIONALE: PER LA SCHI-ENA NON DISDEGNATE DI METTERE LA PANCERINA

VERGINE 24/08 22/09

FASCINO VI CHIEDONO IL MASSIMO DELL’AUTONOMIA DEL REALISMO: NON IN-

GIGANTITE EVENTUALI DIVERGENZE, RELAZIONI APPAGANTI · SALUTE ADOTTATE UNO STILE DI VITA SANO, RICORRENDO ANCHE, SE SARÀ IL CASO, AD EVENTUALI INTEGRATORI ENERGETICI

Oroscopo

LEONELEONELEONE 23/07 23/07

ALALALALAL 23/08 23/08AL 23/08ALAL 23/08ALFF

SENSIPIÙ

GEMELLIGEMELLIDAL

DI

TOROTOROTOROTOROTOROTOROTORO

ALALAL

ARIETEARIETEDALDAL 21/03 21/03DAL 21/03DALDAL 21/03DAL

ALAL

ACQUARIOACQUARIOACQUARIOACQUARIODALDALDALALALALALALFFASCINOASCINO

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SAGITTARIOSAGITTARIOSAGITTARIODALDALDAL

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ARREDAMENTO E PICCOLI PENSIERI...

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