Cavarzere ott2015 n129

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Mutui, Prestiti, Assicurazioni? Un consulente Kiron, la risposta alle tue esigenze La nostra offerta integrata alla famiglia Presso ogni Agenzia Kìron o Epicas, troverai i seguenti prodotti convenzionati con i più importanti Istituti di credito: Mutuo acquisto, ristrutturazione e completamento Sostituzione del mutuo o surroga Prestito personale Cessione del quinto dello stipendio Consolidamento debiti e liquidità Prodotti assicurativi per il credito e la famiglia Messaggio pubblicitario con finalità promozionale del servizio di mediazione creditizia.- Il servizio si limita alla messa in relazione, anche attraverso attività di consulenza, di banche ed intermediari finanziari con la clientela al fine della concessione di finanziamenti. Tale servizio non garantisce l’effettiva erogazione del finanziamento richiesto. Fogli avviso e informativi presso le agenzie Kiron ed Epicas. Kiron Partner S.p.A. | Società di Mediazione Creditizia Iscrizione OAM n.M39 AGENZIA DI ROVIGO - VIA LUIGI EINAUDI, 10 - AREA TOSI TEL. 0425 471301 FAX 0425 471393 e-mail: [email protected] Consulente del credito e assicurativo MAURO BERGANTIN 339 1743396 nuova apertura CARTURA(Pd) Via Padova, 220 • Visite cliniche • Visite domiciliari • Vaccinazioni • Ecografia • Radiologia • Laboratorio analisi • Profilassi filaria • Chirurgia • Laser terapie • Urgenze veterinarie Ambulatorio Veterinario Cartura Dr. Milan Roberto ord. Vet. PD 538 349 1202137 Dr. Lideo Luca ord. Vet. PD 602 349 4238734 PEGOLOTTE DI CONA (Ve) Via Stazione, 13 di Cavarzere Lavori pubblici pag. 8 Valerio, Garbin e Tommasi: la polemica degli autovelox Viabilità pag. 10 I profughi a Conetta Il sindaco: abbiamo avuto 900 arrivi Primo Piano pagg. 14,16 pagg. 4-6 Romea commerciale, Delrio congela il progetto Il governo decide che non è un’opera prioritaria, ma gli amministratori del Basso Veneziano la ritengono invece necessaria per lo sviluppo del territorio. Non mancano però le voci contrarie O re 18.30 di giovedì 1 ottobre 2015. Ennesimo incidente sulla Romea. Ennesimo tir ribaltato. Traffico completamente bloccato e automobilisti esasperati. Questa la fotografia di una “normale” giornata sulla strada della morte, la statale 309 Romea: una delle strade più pericolose della Penisola. Strada concepita e costruita sulla base delle esigenze degli anni Sessanta e ormai del tutto inadatta alla mole di traffico attuale e, soprattutto, alla tipologia del traffico. Non a caso, da anni si parla della Romea Commerciale, un’autostrada che avrebbe la funzione di collegare Roma a Venezia, con lo scopo precipuo di alleggerire l’attuale statale dal traffico pesante. Tra luci e ombre, il progetto – faraonico – è stato negli anni al centro del dibattito politico, tra chi puntava il dito contro la sua abnormità, ritenendolo speculativo e chi, invece, ne sosteneva, a prescindere, l’utilità, oggettivamente non confutabile. A livello governativo si continua ad assistere a un continuo stop and go, e le ultime notizie arrivate da Roma non fanno affatto ben sperare. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, ha infatti chiarito che Orte-Mestre non è una priorità per il governo Renzi. Via Spalato e via Curiolo, si parte coi lavori MARCO CREPALDI IN UNA FICTION DELLA RAI “Di padre in figlia”, è questo il titolo della nuova fiction Rai che nei giorni scorsi il modello cavarzerano Marco Crepaldi ha registrato e che presto vedremo sugli schermi della rete ammiraglia della tv nazionale. pag. 12 a pag. 37 PREMIO DELLA BONTÀ ALLA CITTÀ DI LAMPEDUSA Nella splendida cornice dell’isola di Lampedusa si è svolta a settembre l’edizione numero quindici del “Premio internazionale della bontà – La giornata del cuore”, promosso dal Comitato della Croce di Cavarzere. pag. 13 alle pagg. 39-42 a pag. 34 All’interno del giornale METAMORFOSI DI UN GENIO, EL GRECO A TREVISO L’ASSESSORE MARCATO: “NON CI FIDIAMO DI NESSUNO” IL VENETO VOLTA PAGINA E DICE ADDIO ALLE GRANDI OPERE VENETO IN PRIMO PIANO continua a pag. 8 Editoriale C ambieranno le cose. Eccome! Se la Riforma, approvata in prima lettura a Palazzo Madama, andrà avanti così com’è, cambieranno molte cose e non solo a Roma. di Germana Urbani* *[email protected] Riforma del Senato: fedeli al territorio poi al partito L’informazione locale è sempre con te: +234% di utenti www.lapiazzaweb.it da pagg. 22-23 pag. 27 pag. 31

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La nostra offerta integrata alla famigliaPresso ogni Agenzia Kìron o Epicas, troverai i seguenti prodotti convenzionati con i più importanti Istituti di credito:

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di Cavarzere

Lavori pubblici

pag. 8

Valerio, Garbin e Tommasi: la polemica degli autovelox

Viabilità

pag. 10

I profughi a Conetta Il sindaco: abbiamo avuto 900 arrivi

Primo Piano

pagg. 14,16

pagg. 4-6

Romea commerciale, Delrio congela il progettoIl governo decide che non è un’opera prioritaria, ma gli amministratori del Basso Veneziano la ritengono invece necessaria per lo sviluppo del territorio. Non mancano però le voci contrarie

Ore 18.30 di giovedì 1 ottobre 2015. Ennesimo incidente sulla Romea. Ennesimo tir ribaltato. Traffi co

completamente bloccato e automobilisti esasperati. Questa la fotografi a di una “normale” giornata sulla strada della morte, la statale 309 Romea: una delle strade più pericolose della Penisola. Strada concepita e costruita sulla base delle esigenze degli anni Sessanta e ormai del tutto inadatta

alla mole di traffi co attuale e, soprattutto, alla tipologia del traffi co. Non a caso, da anni si parla della Romea Commerciale, un’autostrada che avrebbe la funzione di collegare Roma a Venezia, con lo scopo precipuo di alleggerire l’attuale statale dal traffi co pesante.

Tra luci e ombre, il progetto – faraonico – è stato negli anni al centro del dibattito politico, tra chi puntava il dito contro la

sua abnormità, ritenendolo speculativo e chi, invece, ne sosteneva, a prescindere, l’utilità, oggettivamente non confutabile. A livello governativo si continua ad assistere a un continuo stop and go, e le ultime notizie arrivate da Roma non fanno affatto ben sperare. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, ha infatti chiarito che Orte-Mestre non è una priorità per il governo Renzi.

Via Spalato e via Curiolo, si parte coi lavori

MARCO CREPALDI IN UNA FICTION DELLA RAI

“Di padre in fi glia”, è questo il titolo della nuova

fi ction Rai che nei giorni scorsi il modello cavarzerano

Marco Crepaldi ha registrato e che presto vedremo sugli schermi della rete ammiraglia

della tv nazionale. pag. 12

a pag. 37

PREMIO DELLA BONTÀ ALLA CITTÀ DI LAMPEDUSA

Nella splendida cornice dell’isola di Lampedusa si è svolta a settembre

l’edizione numero quindici del “Premio internazionale della bontà

– La giornata del cuore”, promosso dal Comitato della Croce di Cavarzere.

pag. 13

alle pagg. 39-42

a pag. 34

All’interno del giornale

METAMORFOSI DI UN GENIO, EL GRECO A TREVISO

L’ASSESSORE MARCATO: “NON CI FIDIAMO DI NESSUNO”

IL VENETO VOLTA PAGINA E DICE ADDIO ALLE GRANDI OPERE

VENETO IN PRIMO PIANO

continua a pag. 8

Editoriale

Cambieranno le cose. Eccome! Se la Riforma, approvata in prima lettura a Palazzo Madama, andrà avanti così com’è, cambieranno molte cose e non solo a Roma.

di Germana Urbani*

continua a pag. 8

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di Germana Urbani*

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Editoriale

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Riforma del Senato: fedeli al territorio poi al partito

L’informazione locale è sempre con te: +234% di utenti www.lapiazzaweb.it

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Siamo un mensile d’approfondimento su carta ma il nostro sito www.lapiazzaweb.it va migliorando di giorno in giorno. Notizie nuove lo arricchiscono quotidianamente e lo rendono sempre più interessante.

Come Piazza seguiamo tantissimi comuni sparsi nelle tre province di Padova, Venezia e Rovigo. Un panorama davvero interessante dal punto di vista geopolitico ma che rende più articolato il lavoro quotidiano dei giornalisti che si occupano di reperire notizie da pubblicare. Nonostante questo stiamo cercando di rispondere a quelle che sono le richieste dei lettori e abbiamo introdotto via via anche la cronaca nera che fi no a poco tempo fa non rientrava nel paniere delle notizie per noi pubblicabili. Non siamo, però, un quotidiano e non seguiamo questo settore con lo stesso timbro con cui lo fanno benissimo i nostri amici della stampa quotidiana. Cerchiamo comunque di fare del nostro meglio per raccontare il territorio ai nostri affezionati lettori anche con notizie dell’ultima ora. I dati dicono che funziona. Sempre più lettori entrano e restano nel sito lapiazzaweb.it e, già che ci sono, scaricano il giornale. Leggere e informarsi in rete è quanto fanno sempre di più le persone in tutto il mondo.

Un nuovo studio condotto dal “Pew Research Center” in collaborazione con la “John S. and James L. Knight Foundation”, rivela che aumenta di anno in anno, e in modo signifi cativo, il numero degli americani che affermano di usare i “social” come fonte di informazione. Il 63% degli utenti dice di “catturare” le notizie giornaliere direttamente dai post pubblicati da altri utenti su Facebook o su Twitter. Un anno fa erano il 52%

su Twitter e il 47% su Facebook. La crescita è molto rapida e il trend sta cominciando a porre dei problemi. Secondo le società di ricerca “Demos” e “Ipsos Mori”, l’enorme quantità di persone che ogni giorno usa i social ha spinto il marketing a “sovra-utilizzare” il mondo del “web 2.0” per le indagini di mercato. Va detto però che l’enorme campione statistico degli utenti di Twitter e Facebook, non rappresenta la società reale, dicono gli esperti. Insieme con la “Sussex University” e la “CASM Consulting”, “Demos” e “Ipsos Mori” hanno condotto una ricerca che hanno chiamato “The Road to Representivity” (“La strada della rappresentatività”). Hanno posto le stesse domande (su fatti di attualità, sulla politica e sui prodotti commerciali) con due modalità differenti: off line e on line. I risultati dei questionari sono molto diversi gli uni dagli altri. Alcuni temi sono sembrati importantissimi agli utenti dei social mentre venivano percepiti da tutti gli altri come meno rilevanti. E anche per la politica è così: la popolarità sui social non corrisponde quasi mai a un vero gradimento degli elettori.

E’ anche basandoci su questi dati che noi de La Piazza abbiamo scelto di esserci con convinzione su web garantendo ai lettori notizie quotidiane legate ai temi che più possono interessare il mondo dei social senza dimenticare però di mantenere forte anche la vocazione di approfondimento mensile che caratterizza il nostro free press cartaceo, nato più di 20 anni fa e che ancor oggi è apprezzato tantissimo dai lettori. Veniteci a leggere, dunque. E mandateci impressioni e notizie a redazioneweb @givemotions.it

Notizie quotidiane sul nostro sito, piacciono e sono seguite. Grazie lettori!Il 63% degli utenti dice di “catturare” le notizie giornaliere direttamente dai post pubblicati da altri utenti su Facebook o su Twitter. Ma chi preferisce la carta non si sposta su web

333news da laPiazzaweb

La notizia più letta sul nostro sito il mese scorso è stata Bottrighe, l’isola sotto il ponte spaventa la popolazione a seguire sono stati cliccatissimi i servizi relativi Da Chioggia alla giuria del barber match, la storia di Simone Boscolo Cegion, la terza notizia, invece Da Cavarzere alla Rai, Marco Crepaldi nella fi ction seguici su www.facebook.

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LE NOTIZIEPIÙ VISTESUL SITO

Sui social è volata la notizia Ladri di biciclette alla Bottecchia di Cavarzere. Subito dopo la notizia più condivisa è stata Incidente a Martellago, il video choc. Ha interessato molto il popolo dei social la storia del Pirata della strada a Scorzèseguici su www.facebook.

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Le edizioni più lette dai lettori della piazzaweb sono state quelle di: Piovese, Miranese Nord, Adria e Conselvanoseguici su www.lapiazzaweb.it

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La riforma del Senato cambierà radicalmente, per esempio, l’attuale assetto costituzionale archiviando il bicameralismo perfetto e cancellando di fatto l’elettività di primo grado dei senatori, cambia anche il Titolo V. Sarà eliminata la legislazione concorrente e tagliati i costi di stipendi e indennità. I Senatori saranno pochi, solo 100, di cui 5 nominati dal Presidente della Repubblica. Al Veneto, probabilmente, andranno 7 senatori.seguici su www.lapiazzaweb.it/category/il-blog-del-direttore/

Il BLOGDELDIRETTORE

Le Ulss del Veneto, secondo i progetti di Zaia e del suo assessore alla sanità Coletto, passeranno presto da 21 a 7 e nascerà un Ente nuovo che si occuperà a livello centrale di gestire ordini, formazione del personale e altre cose oggi in capo ai direttori generali. I sindaci temono che il riordino signifi chi solo ulteriori tagli. Ma i veneti sono d’accordo? La domanda è: Vi piace l’idea dell’ Ulss unica provinciale?.seguici su www.lapiazzaweb.it/

sondaggio/

IL SONDAGGIOLe Ulss del Veneto, secondo i progetti

L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Questo mese in special modo abbiamo pubblicato le foto di fortunati cagnolini scelti da belle famiglie. Continuamo a ricevere tante foto di cuccioli che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.seguici su www.lapiazzaweb.it/

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La sezione Turismo del sito lapiazzaweb.it è stata la più visitata! I viaggi e i percorsi enogastromici dell’inserto de La Piazza dedicato al turismo hanno coinvolto gli utenti web, tantissime le visite! seguici su www.lapiazzaweb.it/

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TURISMO E SAPORI

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

L’attenzione verso questa rubrica e i suoi

In allegato al giornale e suwww.lapiazzaweb.it/turismo

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Questa la fotografi a di una “normale” giornata sulla strada della morte, la statale 309 Romea: una delle strade più pericolose della Penisola. Strada concepita e costruita sulla base delle esigenze degli anni Sessanta e ormai del tutto inadatta alla mole di traffi co attuale e, soprattutto, alla tipologia del traffi co. Non a caso, da anni si parla della Romea Commerciale, un’autostrada che avrebbe la funzione di collegare Roma a Venezia, con lo scopo precipuo di alleggerire l’attuale statale dal traffi co pesante.

Tra luci e ombre, il progetto – faraonico – è stato negli anni al centro del dibattito politico, tra chi puntava il dito contro la sua abnormità, ritenendolo speculativo e chi, invece, ne sosteneva, a prescindere, l’utilità, oggettivamente non confutabile. A livello governativo si continua ad assistere a un continuo stop and go, e le ultime notizie arrivate da Roma non fanno affatto ben sperare. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, ha infatti chiarito che Orte-Mestre non è una priorità per il governo Renzi. Le ritrosie dell’amministrazione centrale che stoppano il via libera all’opera sono da individuare fondamentalmente nell’attuale progetto, concepito con il “project all’italiana”,

che dovrebbe consentire all’impresa esecutrice della strada di lucrare sui pedaggi. In altri termini, la società concessionaria - in questo caso sarebbe il gruppo Bonsignore, che contava su una defi scalizzazione concessa dal governo su base trentennale - assume l’onere della costruzione, e come contropartita otterrebbe il diritto di esigere tariffe e un contributo statale uguale almeno alla differenza tra il valore attuale dei costi e il valore attuale dei ricavi.

Si tratterebbe di un meccanismo che risulta, a conti fatti, non conveniente per lo Stato (si veda, ad esempio, quanto accaduto con la Brebemi, che il Governo ha dovuto rifi nanziare). Nel project ci sarebbe, infatti, un sistema tale per cui, qualora i privati costruttori non riuscissero a sostenere l’opera, sarebbe lo Stato a mettere la mano al portafoglio. Il costo della Orte-Mestre, sarebbe di 9,7 miliardi, di cui 7,8 fi nanziati dai privati e 1,9 dallo Stato. Adesso, dopo l’ennesimo stop, tutti si chiedono per quanto si dovrà ancora continuare a rischiare quotidianamente la vita sull’attuale vecchia statale, prima che venga trovata, in tempi rapidi, una soluzione alternativa.

Spiragli, almeno nell’immediato, però, non ce ne sono, e le continue frenate sulla Romea Commerciale fanno temere che si continuerà e lungo ad assistere ad annunci possibilisti e successive

smentite. Un po’ come per il ponte sullo stretto di Messina. Nel frattempo i comuni mortali si chiedono se, nelle more dei progetti faraonici, qualche politico abbia pensato, intanto, a mettere anzitutto in sicurezza l’attuale statale della morte.

Il sindaco Giuseppe Casson. Soltanto un mese prima, a inizio settembre, sembravano riaccese le speranze sulla possible ripartenza del progetto relativo alla Orte-Mstre, quando il ministro Delrio, in visita ai cantieri del Mose, aveva parlato con gli amministratori anche del tracciato della Nuova Romea e della sua importanza.

“Per rilanciare economia e lavoro - commentò in quella occasione il primo cittadino Giuseppe Casson, ribadendo una posizione in più occasioni sostenuta - è fondamentale dotare di un’adeguata infrastrutturazione il territorio. Pensiamo per esempio al futuro della nostra portualità e agli investimenti, effettuati e in corso, per il rilancio e il potenziamento di tale settore nel sistema lagunare, in forza di un disegno metropolitano. C’è inoltre un’ulteriore questione di rilievo. La città chiede più sicurezza e la Statale Romea con la sua pericolosità e le sue ripetute stragi non la garantisce. L’autostrada sarà fondamentale per dirottare il traffi co pesante e per risolvere questa ulteriore criticità”.

di Andrea Varagnolo

Il progetto è stato per anni al centro

del dibattito politico, discusso tra

favorevoli e contrari

Fra i sostenitori il sindaco Casson che la ritiene necessaria

anche per alleggerire il traffi co sulla SS 309

INFRASTRUTTUREDopo le dichiarazioni

sulla Orte-Mestre rilasciate dal Ministro a inizio settembre

quando era stato in visita ai cantieri del Mose e il via libera

del Cipe, il no del Governo delude le aspettative di chi sostiene che

questa sia un’opera necessaria. Il sindaco Casson: “E’ indispensabile

per rilanciare l’economia nel nostro territorio” Romea commerciale, Delrio congela il progetto

MASIERO (CONCHIOGGIASÌ) AL MINISTRO

“Non è possibile che rimaniamo isolati”

Nei prossimi giorni Marino Masiero, su mandato del Cda del Consorzio ConChioggiaSì, scriverà una lettera

al ministro Del Rio in merito alla sua decisione di accantonare il progetto sulla Romea commerciale.

“L’annuncio del ministro De Rio - commenta Marino Masiero - certamente avrà delle ripercussioni pesanti per Chioggia. Non è possibile che restiamo

isolati e non comprendiamo come parti del territorio, ampiamente servite da aeroporti, autostrade, porti, passeggeri e treni veloci possano trovare credito presso il Governo a scapito dell’area sud Lagunare del delta del Po. Qui c’è un intero territorio lontano da tutto e servito da strade da terzo mondo. L’isolamento deve fi nire perché se rimaniamo lontani dalle vie di comunicazioni il nostro destino è segnato. La strada statale Romea è l’unica arteria che collega un territorio di oltre centomila abitanti col resto del mondo ma è anche la dorsale adriatica che collega il nordest d’Europa con il Mediterraneo dei porti di Ravenna, Ancona Pescara, Bari e Brindisi.

Occorre intervenire immediatamente nel mettere in sicurezza i centri abitati e dotare la strada dei minimi requisiti necessari a fermare la scia di sangue in corso”. M.V.

4 Argomento del mese44 Argomento del mese

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I favorevoli

Il sindaco di Cavarzere Henri Tommasi

“La Orte-Mestre serve per il nostro sviluppo”“L’inaspettato stop rappresenta una penalizzazione per il territorio che di

quest’opera ha bisogno” è la rifl essione di Henri Tommasi, primo cittadino di Cavarzere, altro comune del Basso Veneziano che da anni lamenta una

situazione di carenza infrastrutturale e di collegamenti a discapito di uno sviluppo economico del territorio che tarda a decollare.

“Della Mestre-Orte se ne parla da più di vent’anni - prosegue -, si sono organizzati dibattiti, si sono organizzati comitati e manifestazini pro e contro l’opera, si è messo in discussione il tracciato, ma di fatto non si è mai giunti a nulla di concreto. Credo che siano rispettabilissime tutte le posizioni ma mi sembra inutile e poco opportuna qualsiasi iniziativa e presa di posizione senza che vi sia prima un progetto concreto”.

“Dal mio punto di vista ritengo che del tracciato, dello svincolo, dell’impatto che potrebbe avere sul territorio, della sua ubicazione - osserva il sindaco Tommasi - se ne può parlare, si possono trovare soluzioni condivise e migliorative di quello che fi n qui è solo un’idea progettuale ma è innegabile che questa opera sia vitale per il nostro territorio”.

“In questa fase poi, nella quale stiamo tentando di ripartire dopo una lunga e diffi cile crisi economica che ha messo in ginocchio molte attività anche nella nostra area, sarebbe quantomai strategica. Per far decollare la nostra area artigianale, che ha le risorse e le potenzialità per sollevarsi e partire, ancora prima che la crisi economica colpisse duro anche da noi, è sempre stata evidente la necessità di dotarla di infrastrutture e di connessioni adeguate per uscire da un atavico isolamento. Lo chiediamo noi, ma anche Chioggia e tutti i territori del Basso Veneziano, condividendo le medesime argomentazioni”.

Una posizione chiara quella dll’amministratore cavarzerano che non trascura le possibilità e le reti di collegamento alternative alla Romea Commerciale e tuttavia, sostiene, non sostituibili.

“Il potenziamento del trasporto su ferro, con il rafforzamento delle linea ferroviaria, - prosegue - la valorizzazione dei percorsi idrici che attraversano il territorio: credo che siano tutte strade da intrapredere per favorire anche gli scambi commerciali, utili come premessa per creare sviluppo e indotto. Credo che sia opportuno valorizzare queste assi che attraversano il Nord Italia e che sono sottoulizzati e sottovaliutati. E tuttavia nessuna di queste opzioni può considerarsi effettivamente alternativa alla Mestre-Orte”.

“Con questo non signifi ca che io sia un sostenitore della cementifi cazione selvaggia e ad ogni costo - precisa Tommasi - Tuttaltro! Ritengo che anche questa infrastruttura vada fatta con razionalità e criterio, con la dovuta attenzione all’impatto ambientale”.

Se a inizio settembre parevano riaccendersi le luci su questo progetto, ora il no del governo rappresenta una doccia fredda per chi invece lo sosteneva.

“Sono convinto - ribadisce il sindaco Tommasi - che sia un danno per il nostro territorio. Pagheremo ancora le conseguenze per il nostro isolamento”.

Ornella Jovane

Il sindaco di Cavarzere Henri Tommasi

Una manifestazione per la sicurezza sulla SS309Il comitato si attiva Il prossimo 24 ottobre alle 10,30 da Val Da Rio

Una manifestazione per chiedere la messa in sicurezza della strada della morte. La mattina di sabato 24 ottobre un corteo in bicicletta partirà alle 10.30 da Val Da Rio, per proseguire sino al parco commerciale Clodì. Un’iniziativa fondamentale per richiamare l’attenzione della politica sull’assoluta urgenza di intervenire al più presto per rendere più sicura l’attuale

statale 309. L’organizzazione è del comitato per il superamento del defi cit strutturale del Clodiense, capeggiato dall’avvocato Giuseppe

Boscolo Gioachina. L’iniziativa serve a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’utilità della proposta di Legge speciale regionale, approvata dal consiglio comunale lo scorso 25 marzo, al fi ne di prevedere interventi straordinari a favore della città. La causa principale è la realizzazione della ferrovia Chioggia-Padova, con una nuova linea ferrotranviaria tra Piove di Sacco e Chioggia lungo la SS 516 e la SS 309. Ma il comitato punta anzitutto a un intervento immediato per la messa in sicurezza dell’attuale statale.

“Nelle prossime settimane — spiega l’avvocato Boscolo — il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson, accompagnato da una delegazione del comitato promotore, dovrebbe depositare in Regione la proposta di legge del Comune e la petizione che abbiamo studiato. La consigliera regionale Erika Baldin sta prendendo contatti a tal fi ne col presidente del Consiglio regionale veneto. In contemporanea la proposta e la petizione verranno trasmesse, per conoscenza, al Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, al quale chiederemo un incontro”.

A sostegno della causa il comitato ha già raccolto direttamente 3mila fi rme, che dovranno essere aggiunte quelle raccolte dalle varie associazioni che hanno sostenuto questa iniziativa.

di Andrea Varagnolo

Il ministro Delrio a Venezia in visita ai cantieri del Mose insieme col sindaco di Chioggia Giuseppe Casson

Il comitato si attiva Il prossimo 24 ottobre alle 10,30 da Val Da Rio

Romea commerciale, Delrio congela il progetto

555Argomento del mese

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Autovelox e velobox sulla Statale Romea e sulle arterie stradali comunali più traffi cate. E’ una vera e propria svolta

quella data dall’amministrazione del sindaco Annunzio Belan per cercare di contrastare la piaga dell’alta velocità, una delle cause principali dei numerosi incidenti, anche gravissimi, che con frequenza si registrano nell’ambito della viabilità locale.

Così, dopo il potenziamento del servizio e del corpo degli agenti di polizia locale derivante dalla fi n qui positiva esperienza della convenzione stipulata con Arzergrande, ora è giunto il momento anche della strumentazione elettronica.

Andiamo per ordine. Installare un autovelox fi sso lungo la S.S. 309 Romea. Il congegno è già stato posizionato all’altezza del chilometro 103, in località Rosara, a ridosso del canale Nuovissimo. La sua collocazione è stata individuata come prioritaria, trattandosi di un segmento stradale caratterizzato da una

forte intensità e velocità di traffi co e scenario di numerosi incidenti, anche mortali.

“Il tratto di strada scelto - spiega l’assessore ai lavori pubblici Olives Visentin - è stato individuato, come previsto dalla normativa, dalla Prefettura. Tutte le apparecchiature oggetto di fornitura sono conformi alle norme tecniche vigenti in ambito europeo e regolarmente omologate dal Ministero dei trasporti”. “Inoltre - aggiunge - trattandosi di strumenti che mirano a dissuadere comportamenti pericolosi, l’autovelox fi sso sarà preceduto, a un’adeguata distanza, da segnali di preavviso della presenza di sistemi di rilevazione elettronica della velocità”. Il congegno, ancora prima di entrare in funzione, è stato tra l’altro oggetto di atti di vandalismo. L’occhio elettronico è stato bersaglio di alcuni colpi sparati nella notte con un fucile da caccia.

Un danneggiamento che ha soltanto ritardato di qualche giorno l’entrata in funzione.

CODEVIGO AUTOVELOX SULLA SS 309 PRESO A COLPI DI FUCILE PRIMA CHE ENTRASSE IN FUNZIONE

Pur se depennata dal Governo Renzi dalla lista delle opere prioritarie, l’autostrada a pedaggio Orte-Mestre rimane un tema

caldo con opinioni contrapposte da parte dei gruppi politici. Contrario fi n dall’inizio il Movimento 5 Stelle che anche a Cavarzere ha promosso diverse iniziative contro il progetto.

“Dieci miliardi di euro che verrebbero coperti dallo Stato con project fi nancing e defi scalizzazione e dai cittadini attraverso il pedaggio – commenta Sabrina Lupato, portavoce dell’Associazione 5 Stelle di Cavarzere – un nastro di asfalto lungo 400 km che, attraversando cinque regioni, porterebbe alla devastazione di campagne, paesi e aree di grande importanza ambientale, come il Delta del Po, le valli di Comacchio, la riviera del Brenta e la laguna sud di Venezia, con un impatto ambientale enorme”.

Ricorda poi che a Cavarzere l’autostrada

attraverserebbe da nord a sud quasi totalmente in rilevato, dai tre ai dieci metri d’altezza, l’intero territorio di comunale.

“Passando a poche decine di metri dagli abitati di Grignella e Villaggio Busonera e a qualche centinaio dal capoluogo – afferma – l’autostrada lambirebbe diversi complessi di interesse storico-monumentale e attraverserebbe corridoi ecologici tutelati. Passando a poche

decine di metri dal tracciato ferroviario in rilevato, creerebbe un micro bacino di contenimento delle acque, in un territorio già interessato da gravi

problemi di ristagno idrico”. La portavoce dei 5 Stelle dice che le diverse

amministrazioni comunali succedutesi hanno sostenuto l’importanza di quest’opera per migliorare i collegamenti del territorio comunale con l’esterno, sostenendo che ciò avrebbe dei risvolti positivi per l’economia cavazerana.

“Alcune delle maggiori imprese del nostro

territorio – così Lupato – avrebbero piuttosto lamentato una viabilità interna, comunale e provinciale, alquanto insuffi ciente e pericolosa. Il potenziamento del collegamento Cavarzere-Chioggia è stato posto come semplice prescrizione dalla Commissione Via, la quale però non ha dato alcuna indicazione sulla sua effettiva modalità di realizzazione. Viviamo

nell’era dell’informazione e ciò che manca per lo sviluppo del nostro territorio sono prioritariamente i collegamenti in grado di far circolare le informazioni da un posto all’altro della terra in tempi brevissimi”.

Ribadisce, infi ne, la contrarietà al progetto. “Riconoscendo la necessità di porre rimedio alla vergognosa pericolosità della Romea – chiosa

Lupato – riteniamo che la soluzione vada trovata con opere più economiche e sostenibili, tra cui la messa in sicurezza dell’attuale Romea e della E45. Tali interventi dovrebbero essere preceduti da studio serio, credibile e condiviso dagli esperti, volto a individuare le soluzioni e i conseguenti interventi necessari a rendere meno pericolosa la viabilità esistente”.

di Nicla Sguotti

Il Movimento da sempre ha manifestato la propria contrarietà all’opera, per loro troppo costosa e impattante, chiedono piuttosto la messa in sicurezza della SS 309 e della E45

Romea commerciale I contrari. Sabrina Lupato portavoce dell’Associazione 5 Stelle di Cavarzere

“Meglio opere più economiche e sostenibili”

Sabrina Lupato, portavoce dell’Associazione 5 Stelle di Cavarzere

Alessandro Cesarato

Un nastro d’asfalto di 400 km che attraversa 5 regioni e devasterebbe campagne e paesaggi

Il dispositivo posizionato a Codevigo, all’altezza del chilometro 103, in località Rosara

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Partiranno a breve i lavori del secondo e ultimo stralcio per rifare il manto stradale e le tubature di Via Spalato, via Curiolo, che dal centro

storico giunge fi no al cimitero del capoluogo. Lo scorso 23 settembre il Consiglio comunale

ha approvato la delibera relativa alla convenzione per l’esecuzione dell’intervento, che rappresenta la fase conclusiva di un progetto, appunto in due stralci, avviato lo scorso anno, a seguito dell’accordo raggiunto con la società Polesine Acque. L’intento è quello di porre fi ne ai pesanti disagi che le continue rotture della condotta idrica e le cattive condizioni del manto stradale con relativi pericoli arrecano ai cittadini residenti.

Se con i lavori del primo stralcio è stato privilegiato il rifacimento dell’impianto idrico, nel secondo sarà rifatta tutta l’asfaltatura del viale con la realizzazione di un ampio marciapiede e si interverrà sugli alberi lungo strada.

Dei platani lungo strada ne sono rimasti un numero esiguo e purtroppo si tratta di piante malate che, insieme agli agronomi e agli specialisti, l’amministrazione sta valutando di abbattere e sostituire con aceri, più consoni anche per via delle contenute radici che non andranno a danneggiare l’asfalto. “Andremo a rivoluzionare una strada - spiega il sindaco Henri Tommasi - per farne un comodo viale alberato per la cittadinanza, una passeggiata dove incontrarsi. Si tratta di un intervento che va ad assecondare un’aspettativa dei cavarzerani, così come abbiamo desunto in occasione di un pubblico incontro organizzato lo scorso primavera”. “Per quanto riguarda gli interventi sugli alberi, in realtà quelli che correvano lungo il lato sinistro della strada sono già stati in parte abbattuti perché morti, - prosegue il primo cittadino - mentre per quei pochi rimasti lungo il ciglio destro della strada si stanno studiando delle soluzioni con gli esperti. I platani, di fatto, sono malati ed è concreto il rischio che si ammalino anche le altre piante della vegetazione

circostante e di conseguenza che si diffonda l’epidemia. La soluzione idonea sembra quella di sostituirli con delle piante di acero”.

Il costo dei lavori di questo secondo stralcio è di 180mila euro. Complessivamente il costo dei due stralci è di 350mila euro, coperto interamente con la compensazione del credito che il Comune vanta nei confronti di Polesine Acque. Quest’ultima opera insieme ad altre due che sono relative alla regimazione delle acque del centro (per un costo di 500mila euro) e al rifacimento delle condotte di via Galvani con conseguente asfaltatura (del costo di 50mila euro) sono tutte concordate con la

società rodigina come compensazione al credito - complessivamente un milione di euro circa - che il Comune cavarzerano vanta.

“E’ questo il risultato di un lavoro sostenuto dall’amministrazione per il recupero della somma oltre al piano di recupero concordato nel Consiglio di bacino”.

“A breve - anticipa infi ne il sindaco Tommasi - appalteremo anche i lavori in via Regina Margherita, dove sarà realizzata una pista ciclabile che dal centro cittadino si spingerà fi no a Ca’ Labia, per avere un collegamento diretto verso il centro e il cimitero”.

di Ornella Jovane

Lavori pubblici Il sindco Henri Tommasi annuncia l’approvazione del secondo stralcio

Via Spalato, via Curiolo: si parte coi lavori

Il sindaco Henri Tommasi

Il Consiglio comunale ha approvato la delibera di convenzione per l’esecuzione dell’intervento sulla condotta idrica e il rifacimento del manto stradale. Diventerà un viale da passeggio

Case popolari in vendita. E’ partita la seconda fase del piano delle alienazioni degli alloggi Erp.

Coerentemente con la politica abitativa sostenuta dall’amministrazione orientata a facilitare per i giovani e le famiglie l’acquisto della prima casa anche attraverso la creazione di condizioni più fl essibili, si procede con la pianifi cazione.

Già nella scorsa primavera gli alloggi di proprietà comunale sfi tti erano stati messi in vendita, mediante

asta pubblica, ad un prezzo ridotto rispetto a quello di mercato.

Con il secondo step si procede con gli alloggi già affi ttati.

Nello specifi co si tratta degli immobili di prorietà comunale di via Galeno, via 2 Giugno, via Marconi e località Grignella. Hanno titolo all’acquisto gli assegnatari e i loro familiari conviventi che conducono un alloggio a titolo di locazione.

“Lo scorso anno è stato recapitato un avviso generale del piano di alienazione, con lo scopo di un’indagine conoscitiva, a tutti gli inquilini degli alloggi comunali per verifi carne l’interesse all’acquisto - spiega il sindaco Henri Tommasi - e abbiamo avuto la manifestazione d’interesse di 57 locatari”.

Il prezzo delle unità abitative, che è stato determinato sulla base di perizie, sarà diminuito rispetto a quello di mercato.

NEWS Alloggi Erp di via Galeno, via 2 Giugno, via Marconi e località GrignellaAL VIA IL SECONDO STEP DEL PIANO DI ALIENAZIONE: CASE DEL COMUNE IN VENDITA

O.J. Via Galeno

segue da pag. 1A parte ciò di cui si è discusso tantissimo, come il fatto che

la riforma cambierà radicalmente l’attuale assetto costituzionale “rottamando” una volta per tutte il bicameralismo perfetto e cancellando di fatto l’elettività di primo grado dei senatori, cam-bia anche il Titolo V. Sarà eliminata ad esempio la legislazione concorrente, questione annosa mai risolta dai passati governi siano essi stati di centrodestra che di centrosinistra.

Ma è nella concezione del nuovo Senato che le cose cam-biano davvero. Siederanno alla Camera Alta gli amministratori, consiglieri regionali e sindaci. Coloro, cioè, che hanno a che fare tutti i giorni con i problemi di gestione della cosa pubblica. E questo mi pare un cambiamento vero e sano.

Saranno pochi, solo 100, di cui 5 nominati dal Presiden-te della Repubblica. I seggi saranno ripartiti in proporzione alla popolazione di ciascuna regione ma tutte avranno almeno due rappresentanti.

Al Veneto, probabilmente, andranno 7 senatori: 6 scelti dal Consiglio regionale fra i propri componenti con metodo propor-zionale, a cui si aggiungerà un sindaco del territorio. Questi ri-marranno in Senato sino alla scadenza del loro mandato ammini-strativo e non saranno vincolati alla durata o meno del governo.

Un messaggio chiaro dunque: siete stati eletti come ammi-nistratori del territorio da cui provenite, siete in Senato per rap-presentare quelle istanze e non quelle del vostro capo di partito che, prima delle elezioni vi ha garantito un posto piazzandovi come capolista e che, di contro, vi chiede fedeltà assoluta in Senato. Mi pare un grosso cambiamento: fedeli al territorio e poi al partito.

Certo per alcuni dei senatori che ci rappresentano oggi è già così. Per altri, mai visti sul nostro territorio, abbiamo forti dubbi.

Oggi i veneti eletti alla Camera Alta sono 24. Solo pochi di loro hanno alle spalle esperienze amministrative. Niccolò Ghedi-ni, per esempio, ha molta esperienza legale ma chissà quanto conosce davvero i nostri comuni.

La riforma taglia anche i costi: fi ne delle indennità per i sena-tori, tetto massimo per gli stipendi dei consiglieri regionali e stop a tutti i “rimborsi o analoghi trasferimenti monetari ai gruppi politici presenti nei consigli regionali”.

Editoriale

*[email protected]

di Germana Urbani*

Riforma del Senato: fedeli al territorio poi al partito

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Lascia davvero in tutti un buon ricordo padre Pietro Bettelli (in foto) che, dopo 9 anni di attività al patronato S. Pio X tra

i bambini e i ragazzi, ha lasciato Cavarzere lo scorso 27 settembre per andare a svolgere la sua missione a Panchino.

“Ti ringraziamo - ha detto il sindaco Henri Tommasi con gratitudine in occasione dei saluti uffi ciali - per la tua attività instancabile tra i nostri ragazzi e le nostre famiglie. Un’attività che ha dato come frutto i Grest, i campiscuola, le tante iniziative del patronato”. Il primo cittadino poi ha voluto sottolineare l’impegno di padre Pietro come educatore, tanto da diventare un punto di riferimento per i giovani di Cavarzere.

“Grazie - ha detto il sindaco - per essere stato un intelocutore attento e sensibile con la comunità civile, per aver condiviso con le amministrazioni comunali succedutesi in questi anni l’attenzione per la realtà giovanile, la volontà di dare risposte e proposte adeguate ai nostri ragazzi, per farli crescere, per farli diventare degli adulti che siano ad un tempo buoni cristiani ma anche buoni cittadini, in grado di dare un futuro al nostro paese”.

Il riconoscimento del primo cittadino di

Cavarzere va dunque all’importante ruolo che i Padri Canossiani hanno avuto nel territorio. “Da quasi cinquant’anni - ha affermato - i padri Canossiani sono un punto di riferimento per le famiglie cavarzerane. Vogliamo esprimere la gratitudine del nostro paese alla congregazione dei Padri Canossiani, presenza preziosa per il nostro paese in questi decenni, caratterizzati da mutamenti sociali rapidi e spesso imprevedibili, che rischiano di lasciare disorientati. Per tantissimi di noi il patronato è stato una vera e propria seconda casa”.

Infi ne il sindaco ha dato il benvenuto al successore di padre Pietro, padre Pierantonio.

“Alcuni di noi hanno già avuto modo di conoscerlo - ha detto - e di apprezzarlo durante la sua permanenza a Cavarzere nei primi anni Novanta nei mesi di diaconato. Cavarzere tutta lo accoglie con gioia”.

IL PERSONAGGIO

Patronato S. Pio XIL SINDACO HENRI TOMMASI RINGRAZIA PADRE PIETRO BETTELLI: “SEI STATO UN RIFERIMENTO PER I GIOVANI”

Saranno realizzate a breve le nuove reti idriche in diverse vie del centro, a renderlo noto è il circolo locale di

Sinistra ecologia e libertà, il quale precisa che a benefi ciare dell’intervento saranno via Gramsci, via Moro e via De Gasperi. “La Giunta comunale – così la segreteria di Sel – ha adottato la deliberazione di presa d’atto del progetto defi nitivo esecutivo che prevede la sostituzione delle reti idriche, redatto da Polesine acque. A causa di continue rotture alle reti idriche, onerose per la gestione e fonte di disagio per l’utenza, la Polesine acque ha progettato l’intervento di sostituzione dell’intera rete di dette vie. I lavori previsti, per un importo complessivo di 272mila euro riguarderanno la sostituzione di 1.539 metri di condotte e il rifacimento anche parziale di 197 allacciamenti. L’auspicio è che l’intervento previsto sia realizzato in tempi brevi”.

Sempre Sel ricorda che stanno per partire

anche gli interventi per la riqualifi cazione di alcuni fabbricati del Comune di Cavarzere. “La Giunta comunale ha approvato il progetto defi nitivo ed esecutivo – precisa la coordinatrice locale Lisa Armarolli – i lavori avranno un importo complessivo di 136.985 euro e saranno eseguiti senza nessun onere economico a carico del Comune. Questo in accordo a quanto previsto dalla determinazione dirigenziale del primo dicembre scorso, con la quale è stato prorogato, alla Società Cristoforetti, l’appalto energia del Comune di Cavarzere, dal dicembre 2014 al 2 febbraio 2019”. Armarolli precisa che i lavori riguarderanno anche l’asilo nido comunale, dove sarà eseguita la sostituzione dei

ventilconvettori con radiatori e la sostituzione di infi ssi per un importo pari a 72.956 euro.

“Alla scuola primaria di Boscochiaro – aggiunge – verrà eseguita la riqualifi cazione della centrale termica con una spesa di 25.013 euro. Gli interventi riguarderanno inoltre il campo sportivo comunale in via Marconi, dove sarà realizzato un impianto solare termico e verrà fatta la riqualifi cazione della centrale termica con un investimento di 26.359 euro. Infi ne, alla scuola dell’infanzia “Andersen” di via Piave verrà eseguita la sostituzione dei radiatori esistenti e si procederà all’isolamento del sottotetto per un importo pari 12.655 euro. I lavori dovranno essere terminati entro luglio del prossimo anno”.

di Nicla Sguotti

Lavori pubblici Lo annuncia la coordinatrice locale di Sel Lisa Armarolli

A breve le nuove reti idriche

Lisa Armarolli

I lavori interesseranno le vie Gramsci, Moro e De Gasperi, stanno per partire anche i lavori di riqualifi cazione dell’asilo nido comunale, della scuola primaria di Boscochiaro e di quella dell’infanzia di via Piave

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Un’interrogazione per chiedere delucidazioni sull’uso di autovelox e rilevatori di velocità in città. Questa

l’iniziativa promossa dai due consiglieri di opposizione Michael Valerio e Graziano Garbin, i quali hanno ricevuto risposta nel corso di una seduta del Consiglio comunale. “Gli autovelox e i rilevatori di velocità dovrebbero essere usati come deterrente, in particolar modo nelle arterie stradali ove l’incidentalità è maggiore – ha detto Valerio illustrando l’interrogazione – invece diventano un mezzo per rimpinguare i conti che spesso sono oggetto di tagli lineari ad opera del governo centrale. Nel 2009 l’allora ministro degli Interni, Roberto Maroni, con una direttiva disciplinava l’utilizzo di questi strumenti indicando come essi dovessero essere impiegati primariamente nelle arterie stradali dove è alto il tasso di incidentalità”. Il consigliere ha poi spiegato di aver chiesto nell’interrogazione di conoscere il tasso di incidentalità della Statale Piovese che collega Cavarzere a Pegolotte, nell’intersezione con la Cavarzere-Romea, dove solitamente staziona una pattuglia della Polizia municipale con il rilevatore della velocità.

“Con grande stupore abbiamo appreso che si è registrato un incidente in tre anni – queste le parole di Valerio – pertanto non si ravvisa alcuna pericolosità della suddetta strada nella posizione indicata. È quindi chiaro come per l’amministrazione comunale di Cavarzere sia prioritario recuperare denaro da questa pratica, circa 180mila euro con 4mila verbali, a discapito della sicurezza stradale dove questi strumenti andrebbero maggiormente applicati”. Valerio, che è stato anche rappresentante della Lega Nord in Consiglio provinciale nell’ultima legislatura ed è attualmente capogruppo della

Lista Tosi a Palazzo Barbiani, sostiene poi che nel centro abitato le regole stradali invece non verrebbero verifi cate. “I verbali sono poco più di trecento relativamente a ponti e strade arginali – precisa – tuttavia le violazioni sono ben più ampie e con risvolti economici maggiori visti l’usura dei ponti, il danneggiamento di argini e i cedimenti di strade”.

Viabilità I consiglieri di opposizione Valerio e Garbin accusano

“Autovelox per fare cassa”“I rilevatori di velocità diventano un mezzo per rimpianguare i conti che spesso sono oggetto di tagli lineari da parte del Governo centrale”

Al consigliere Michael Valerio risponde il sindaco Henri Tommasi, il quale riferisce che, in accordo ai dati forniti dal Comando di Polizia municipale di Cavarzere, gli incidenti sul territorio sono variamente distribuiti.

“La maggior parte – così il sindaco – si riscontra nelle vie del centro e l’eziologia degli stessi nella predominanza dei casi è addebitabile alla violazione dell’articolo del Codice della strada che disciplina le regole della precedenza”.

Ricorda poi che l’obiettivo dei misuratori di velocità è primariamente quello di prevenire gli incidenti.

“Il posizionamento degli stessi, compatibilmente con le norme che ne disciplinano le modalità d’uso e in particolare la presegnalazione degli stessi che prevede precisi obblighi e distanze dai rilevatori – afferma il sindaco – è logico che avvenga in strade con traffi co elevato ed in prossimità di incroci quali località Ca’ Venier, attraversata dalla strada regionale 516 che incrocia con la provinciale 87, la provinciale 4 nonché e l’arginale sinistra dell’Adige”.

Tommasi evidenzia che proprio la presenza dell’autovelox nel tratto di strada della Statale Piovese che collega Cavarzere a Pegolotte, nell’intersezione con la Cavarzere-Romea, riesce a essere un deterrente contro l’alta velocità e, di conseguenza, il numero di incidenti si è molto ridotto negli ultimi anni.

“Le strade ad alta percorrenza sono quelle in cui la velocità consentita è maggiore e necessitano di una maggior vigilanza – così il sindaco – anche in relazione al fatto che vi transitano molti veicoli, spesso di persone non residenti a Cavarzere”.

Dice poi che aumentare i controlli nel centro, come suggerito da Valerio, risulta essere particolarmente diffi cile, proprio a causa delle norme che disciplinano l’uso del rilevatore di velocità.

“Il legislatore ha messo delle norme stringenti – conclude il sindaco – inoltre se si mettessero i rilevatori di velocità in centro si andrebbero a colpire principalmente i residenti e i malumori sarebbero molto più ampi. La natura dell’autovelox è quella di evitare incidenti nelle strade ad alta percorrenza, inoltre non è corretto dire che il Comune “fa cassa” con le multe perché la cifra raccolta con tale mezzo, rispetto al bilancio complessivo di 13milioni di euro, è del tutto irrisoria”.

POLITICA

Il sindaco Henri Tommasi risponde alle critiche di Valerio e GarbinGLI AUTOVELOX SERVONO A PREVENIRE GLI INCIDENTI NELLE STRADE AD ALTA PERCORRENZA

di Nicla Sguotti

N.S.

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Da sinistra Michael Valerio e Graziano Garbin

È stata aperta qualche mese fa la nuova sede della Lega Nord a Cavarzere per volontà di un gruppo di militanti che

si è unito per rifondare il Carroccio a livello locale, in accordo con i vertici regionali del partito. A renderlo noto erano stati nel corso dell’estate Marco Dolfi n, coordinatore della Lega Nord per Cavarzere, Chioggia e Cona, e Livio Tiengo, il nuovo responsabile dei sostenitori della sede di Cavarzere.

A distanza di qualche mese, nella serata del 9 settembre, Dolfi n è stato ospite nella sede cavarzerana e ha incontrato i sostenitori. In tale occasione si è svolta la prima riunione uffi ciale tra il coordinatore e i militanti di Cavarzere, che hanno ribadito a Dolfi n il proprio impegno nella vita politica cittadina. L’occasione ha dato la possibilità ai sostenitori cavarzerani del Carroccio di provvedere all’elezione di alcuni esponenti che cureranno l’organizzazione della nuova sede.

Livio Tiengo ha ricevuto uffi cialmente l’incarico di responsabile dei soci sostenitori di Cavarzere, Simone Zanotto è stato invece nominato vice responsabile dei soci sostenitori mentre Elisa Tiengo e Maria Stella Frizzarin insieme a Luca Veronese hanno avuto l’incarico di consiglieri.

“Con l’assegnazione di queste cariche, indispensabili per l’organizzazione della

sede, l’azione del Carroccio in città è di nuovo pienamente operativa – sottolineano i nuovi referenti locali della Lega Nord – e permetterà ai militanti di svolgere attività politica sul territorio”.

Tra le iniziative che il gruppo dirigente leghista promuove a Cavarzere vi è anche quella di tesseramento, infatti Tiengo e Zanotto evidenziano che grazie alle nomine uffi ciali quella di via Roma è l’unica sede del territorio comunale autorizzata a rilasciare nuove tessere della Lega Nord, in accordo con i vertici regionali.

PoliticaA SETTEMBRE LA PRIMA USCITA UFFICIALE DELLA LEGA NORD, NUOVO CORSO. TIENGO RESPONSABILE DI CAVARZERE

È Un’importante cerimonia si è svolta giovedì 24 settembre alle 10.30 al secondo piano della Cittadella Socio-

Sanitaria: l’Avis di Cavarzere e Cona ha donato al Centro trasfusionale dell’Ulss 14 un sofi sticato elettrocardiografo che permetterà la lettura dell’elettrocardiogramma in tempo reali, in quanto potrà viaggiare on line.

La consegna si è svolta alla presenza del cav. Luigi Sturaro, presidente della sezione di Cavarzere e Cona dell’Avis, del vicepresidente Alessandro Milani, del direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben, del primario di laboratorio Gianluca Gessoni, della dr.ssa Maria Grazia Piva, operante nel Centro trasfusionale, del sindaco di Cavarzere Henri Tommasi, dell’assessore alla Sanità Heidi Crocco e del sindaco di Cona Alberto Panfi lio.

I sindaci di Cavarzere e Cona e il direttore generale Dal Ben hanno ringraziato di cuore il presidente dell’Avis Sturaro per l’attenzione verso i bisogni della comunità: “un gesto importante che dimostra la vivacità di questa associazione oltre che la capacità di mettere al centro il donatore – ha affermato il dg - un segnale forte che ci stimola e che ci offre

nuovi spunti per l’assistenza a domicilio”.Il nuovo elettrocardiografo sostituisce

un altro macchinario, presente da anni nel Centro trasfusionale ormai obsoleto.

“Infatti - ha spiegato il dottor Gessoni – in precedenza, dopo aver eseguito

l’elettrocardiogramma, era necessario stamparlo e portarlo di persona a Chioggia, perché venisse letto dal cardiologo, mentre oggi tutto avviene

tramite Internet: il tracciato Ecg viaggia online e il reparto di Cardiologia di Chioggia può rispondere in tempo reale”.

“Questo rappresenta un salto di qualità del servizio – ha aggiunto il primario - che

oggi è rivolto a 930 donatori di questo territorio, a cui va un altro grazie: nel 2014, a Cavarzere, sono state donate circa 1800 sacche di sangue e 396 di plasma (in tutta l’Ulss si contano 5000 sacche di sangue e 1200 di plasma) e sono stati eseguiti circa 400 Ecg sui nuovi donatori (circa 60 l’anno scorso) e su coloro che ormai da anni si prestano alla lodevole opera di donazione del sangue, in quanto l’elettrocardiogramma è un esame svolto annualmente come controllo”. Per coloro che fossero interessati a diventare donatori, è suffi ciente rivolgersi al Centro trasfusionale di Cavarzere, aperto tre giorni alla settimana (dalle 8.00 alle 10.00) e una domenica al mese, ed eseguire alcuni semplici esami.

Salute e territorio. Il 24 settembre scorso la cerimonia alla Cittadella Socio-sanitariaL’AVIS DI CAVARZERE E CONA DONA UN SOFISTICATO ELETTROCARDIOGRAFO AL CENTRO TRASFUSIONALE DELL’ULSS 14 CHE PERMETTERÀ DI LEGGERE ON LINE IN TEMPO REALE L’ELETTROCARDIOGRAMMA

N.S. Nicola Ruzza

Il dg Giuseppe Dal Ben e il presidente dell’Avis Luigi Sturaro

Il direttore generale Dal Ben: “Un gesto importante che dimostra la vivacità di questa associazione

Livio Tiengo è il nuovo responsabile dei soci

sostenitori di Cavarzere

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La creatività di alcuni ragazzi di Cavarzere e di Chioggia, con l’appoggio della Fondazione Clodiense, ha realizzato un

prodotto davvero eccezionale: una web serie che racconta come si studia nell’epoca di Internet e di Facebook.

“Aula studio” – questo è il nome della serie – è uscita il 21 settembre e per dieci settimane, ogni lunedì sera, sta raccontando nei canali aperti su Youtube e Facebook la vita di un gruppo di studenti universitari, impersonati da Enrico Veronese, Enrico Febo e Sara Voltolina, alle prese con la ricerca un po’ comica e un po’ assurda di un libro che permetta loro di passare gli esami senza faticare. Oltre ai protagonisti, si avvicendano sulla scena anche gli amici, gli avversari, i partner e un gruppo di esilaranti personaggi come un’avvenente studentessa (Giulia Boscolo), un avvocato rigidissimo (Enrico Arrighi), uno stralunato hippie e uno strano tipo che trascorre tutto il tempo al bagno (Giulio Giuriato) che avranno un ruolo importante nell’aiutare i protagonisti nella loro ricerca. L’idea di una web serie che racconti il mondo studentesco è nato dalla Fondazione Clodiense che, dopo aver fi nanziato un corso-concorso di circa due mesi, diviso in varie categorie (video, scrittura, foto, vignette, radio), per

20 ragazzi di un’età compresa fra i 18 e i 25 anni, ha chiesto alla chioggiotta Elena Spanio e ai cavarzerani Enrico Arrighi e Luigi Pinton di realizzare questo progetto multimediale, per dar loro l’opportunità di mettersi alla prova. Le riprese si sono svolte presso la biblioteca civica Cristoforo Sabbadino, i cui responsabili hanno messo a disposizione le sale, mentre Marco Pieretto ha curato la post-produzione ed Alessandro Donin le musiche originali. Infi ne bisogna rilevare che Spanio, Arrighi e Pinton fanno parte del gruppo dei nove video maker (gli altri sono Andrea Storchi, Damiano Ballarin, Enrico Meneghelli, Giulia Vianelli, Laura Sambo, Sara Pigozzo) che hanno partecipato al laboratorio cinematografi co di Andrea Segre, nel quale hanno avuto l’opportunità di girare dei cortometraggi tra le calli di Chioggia, guidati dalla mano sapiente del regista di “Io sono Li” e il cui risultato è stato presentato l’8 settembre al Lido di Venezia durante la 72esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografi ca.

“Di padre in fi glia”, è questo il titolo della nuova fi ction Rai che nei giorni scorsi il modello cavarzerano Marco

Crepaldi ha registrato e che presto vedremo sugli schermi della rete ammiraglia della tv nazionale. La parte riservata a Crepaldi, come egli stesso precisa riguarda “piccoli ruoli ma fondamentali” e durante le riprese il giovane cavarzerano si è trovato a recitare in un cast particolarmente signifi cativo, tra i quali spiccano Alessio Boni, Stefania Rocca e Cristiana Capotondi. Non è la prima esperienza per Crepaldi davanti alla cinepresa, infatti quest’anno ha ottenuto grandi soddisfazioni e riconoscimenti, a breve uscirà la web serie “The lady 2” diretta da Lory Del Santo nella quale interpreta il ruolo da protagonista affi ancato da Natasha Bush. Crepaldi è stato ospite, insieme alla regista, del programma televisivo “Domenica live” per presentare l’anteprima e fra poche settimane ci sarà l’uscita uffi ciale. Un impegno importante è arrivato anche quando Marco è stato scelto per ben due fi lm, entrambi presentati quest’anno alla Mostra del cinema di Venezia. Crepaldi è stato ospite d’onore presso l’Hotel Excelsior del

Lido di Venezia per la presentazione del fi lm “L’attesa” con Juliette Binoche. Soddisfazione ancor più grande per la presentazione del fi lm “Naufraghi per caso” prodotto da Thomas Toffoli con Francesca Carmela Antonaci in arte Gegia e Maria Teresa Ruta, girato a Caorle e Vittorio Veneto. Marco, dopo aver partecipato al casting, è stato chiamato a interpretare una parte, per la precisione nel fi lm è un giovane modello che appare alla protagonista dopo aver mangiato delle bacche velenose.

“Sono stati giorni divertentissimi – spiega il fotomodello – Gegia è una mia carissima

amica e starle vicino mi è servito per arricchire il mio bagaglio di conoscenze cinematografi che ma soprattutto a capire che con semplicità e umiltà si ottengono risultati straordinari”. Grazie a questa partecipazione Marco è stato premiato alla Mostra del cinema come l’attore più bello del fi lm.

Volto più bello d’Italia nel 2011, Crepaldi è stato scelto per la campagna pubblicitaria di un noto brand di camicie e anche come modello e volto per la promozione dell’Aeronautica militare abbigliamento. Numerose sono le sfi late alle quali prende parte, egli è infatti una presenza fi ssa alla fashion week di Milano ed è richiesto come modello in tutta Italia.

Molti anche i progetti futuri, oltre a continuare l’attività come modello e testimonial di prestigiosi brand in cantiere c’è ora anche questa importante fi ction che potrebbe dargli notevole visibilità a livello nazionale.

Televisione Il modello cavarzerano ha recitato una parte in “Di padre in fi glia”

Presto vedremo Marco Crepaldi in una fi ction Raidi Nicla Sguotti

NEWSE’ stata realizzata dai ragazzi con l’appoggio della Fondazione ClodienseAULA STUDIO 2.0: UNA WEB SERIE MADE IN CHIOGGIA E CAVARZERE

Il mese di ottobre rappresenta l’inizio del nuovo anno accademico, per i soci dell’Università popolare, associazione che

vanta ormai 26 anni di vita, dunque una realtà culturale consolidata a Cavarzere.

L’apertura si è tenuta domenica 11 ottobre nel teatro “Tullio Serafi n” con il concerto intitolato “Classic meets Pop” del terzetto Movietrio composto da: Fabiano Maniero (prima tromba dell’orchestra del Gran Teatro La Fenice di Venezia), Alessandro Modenese (chitarra) e Laura Pirri (voce); lo spettacolo messo in scena dai tre musicisti è stato davvero pregevole, generando un risultato sorprendente e coinvolgente.

Venendo poi al programma di quest’anno, l’Università popolare offre ai propri iscritti un ampio ventaglio di lezioni, che spazia dalla letteratura all’ecologia, dalla fi losofi a alla scienza, dalla pedagogia all’arte, senza dimenticare le tradizioni popolari, il cinema,

la musica e le moderne tecnologie. Sono previste quattro visite culturali: mercoledì 28 ottobre ci sarà un’escursione in battello sul Sile, il 2 dicembre gli “studenti universitari” visiteranno la mostra intitolata “El Greco in Italia” presso la Casa dei Carraresi a Treviso, il 17 febbraio è prevista un’uscita a Modena per recarsi alla Galleria degli Estensi, mentre il 6 aprile l’Università popolare farà tappa a Venezia per visitare Palazzo Ducale; infi ne ci sarà la consueta gita turistico-culturale di due giorni a chiusura dell’anno accademico: quest’anno le mete saranno le città di Pisa e Lucca, che ospiteranno i cavarzerani nei giorni 14 e 15 maggio.

Coloro che fossero interessati ad avere ulteriori informazioni possono andare al sito www.unipopcavarzere.it, scrivere all’indirizzo [email protected], oppure telefonare al 349-7315523.

Università popolareINIZIANO I CORSI, AMPIO IL VENTAGLIO DI PROPOSTE PER IL 26ESIMO ANNO ACCADEMICO E QUATTRO VISITE CULTURALI

Supervisore di un impianto di refrigerazione destinato al catering dei nuovi Airbus 380, che occuperà una

superfi cie di oltre 20mila metri quadrati e con più di cento celle frigorifere, capaci di produrre ghiaccio pari a 32mila chilogrammi al giorno. È questo l’incarico che sta portando avanti Simone Bertipaglia, un quarantenne cavarzerano che si trova negli Emirati Arabi per un importante lavoro all’impianto di refrigerazione nell’aeroporto internazionale di Dubai. Bertipaglia ha già avuto in passato incarichi importanti, nel 2009 ha partecipato alla messa in opera delle piste di pattinaggio regolamentari su ghiaccio a Minsk in Bielorussia, la più grande superfi cie ghiacciata d’Europa. Era stato poi con lo stesso incarico a Padova e Roana nel 2010, a Courmayeur nel 2012 e nei primi mesi di quest’anno è stato chiamato a seguire, come responsabile tecnico e supervisore dei lavori,

la realizzazione di due piste del ghiaccio in Kazakistan, ad Astana. Per queste due piste sono stati necessari cinquanta km di tubazioni e 100mila litri di liquido refrigerante, l’arena che le ospita è la prima al mondo a essere illuminata totalmente a led. “Stiamo ultimando i lavori – così Bertipaglia – fi niti i collaudi consegneremo defi nitivamente

l’impianto. A metà ottobre inizieremo i lavori di installazione del secondo mega impianto di catering, completamente nuovo in ogni sua componente, che servirà per i nuovi airbus 380, quelli a due piani”. Aggiunge che, essendo egli esperto di piste del ghiaccio fatte usando tubazioni di polietilene, la sua azienda vuole puntare proprio su questa materia plastica per installarla in certe parti dell’impianto, sostituendo l’inox, gli ha quindi dato l’incarico di gestire tutti i lavori futuri dove sarà presente il polietilene. “Stiamo facendo un impianto importante anche per la China Airlines, siamo presenti in Libia, Mauritania, in Russia e in Kazakistan, ci hanno chiamati per trattare la pista di Mosca, che sorgerà dove c’è lo stadio della Dinamo Mosca. Sempre lontano da casa, però la soddisfazione è immensa, per me e per la mia famiglia, con la quale grazie alle nuove tecnologie riesco a parlare tutti i giorni”.

La storia. Un giovane cavarzerano che viaggia per il mondo, come supervisore di impianti di refrigerazioneSIMONE BERTIPAGLIA, UN ESPERTO DEL GHIACCIO A DUBAI. SI OCCUPERÀ DI UNA SUPERFICIE DI OLTRE 20MILA MQ E CON 100 CELLE FRIGORIFERE

Nicola Ruzza N.S.

Simone Bertipaglia

Marco Crepaldi sul set “Di padre in fi glia”

N.R.

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131313Cavarzere

Nella splendida cornice dell’isola di Lampedusa si è svolta a settembre l’edizione numero quindici del

“Premio internazionale della bontà – La giornata del cuore”, promosso dal Comitato della Croce di Cavarzere.

La scelta del luogo non è casuale ma frutto di una decisione della commissione del Premio che ha deciso di attribuire il riconoscimento alla Città di Lampedusa e idealmente a tutta la sua popolazione, per l’impegno profuso senza sosta nel soccorso e nell’accoglienza dei migranti.

Per l’occasione da Cavarzere sono partiti il presidente del Comitato della Croce Fiorenzo Tommasi, la Commissione del Premio bontà e diversi altri componenti dell’associazione, felici di poter dimostrare la propria vicinanza alla Città di Lampedusa e alle forze dell’ordine.

La cerimonia di consegna si è svolta la sera di sabato 5 settembre nella chiesa di San Gerlando, presenti molte autorità civili e militari, insieme a magistrati e Forze dell’ordine. A ritirare il riconoscimento a nome della sua città c’era il sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini e la consegna è stata salutata dai presenti con un interminabile applauso.

“Noi lampedusani non siamo eroi – ha detto il sindaco ritirando il riconoscimento – ma delle persone normali che semplicemente fanno quello che è giusto fare. Il fatto che ci sia bisogno di evidenziare con un premio quello che quotidianamente istituzioni, forze dell’ordine e semplici cittadini qui a Lampedusa continuano a realizzare la dice lunga su quale sia la situazione in Italia e in Europa in relazione all’accoglienza e al rispetto della vita. Ringrazio il Comitato della Croce per essersi fatto portavoce di quei valori che mai nessun essere umano dovrebbe mettere da parte”.

Un riconoscimento è stato consegnato alla Guardia costiera, alla Guardia di fi nanza e alla Marina militare, inoltre la medaglia del Presidente della Repubblica è stata conferita ad Nino Di Matteo, magistrato simbolo della lotta antimafi a, pubblica accusa nel processo per la trattativa Stato-mafi a.

Alla cerimonia era presente anche Claudio Baglioni, alla sua Fondazione O’Scià è andato un premio da parte del Comitato della Croce, che il cantante ha ringraziato per quanto sta facendo.

La delegazione dal Veneto, circa una quarantina di persone, ha vissuto momenti molto signifi cativi durante la permanenza sull’isola, bello il clima creatosi tra i componenti del gruppo, il cui legame esce rafforzato da questo viaggio, come la consapevolezza di quanto sia fondamentale condividere con chiunque si incontri l’esperienza vissuta a Lampedusa.

di Nicla Sguotti

Una delegazione di una quarantina di cavarzerani si è recata nella città siciliana per testimoniare la vicinanza di Cavarzere a Lampedusa

Premio internazionale della bontà Il Comitato della Croce a Lampedusa

Un premio alla città dell’accoglienza

Il sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini

riceve il premio

Era gremita la sala “Padre Riccardo Da Vanzo” dell’Ipab di Cavarzere nel pomeriggio di sabato 12

settembre, un numeroso pubblico ha partecipato all’incontro con Fulvio Ervas, che ha parlato del suo ultimo romanzo “Tu non tacere”.

L’iniziativa è stata promossa dal centro residenziale in collaborazione con l’amministrazione comunale di Cavarzere, il Presidio del Libro e la libreria Apogeo di Adria. Hanno accolto i presenti il direttore dell’Ipab Mauro Badiale e il presidente Fabrizio Bergantin e poi ha preso il via la presentazione che ha avuto come moderatore il dottor Mohsen Hamzehian, medico del lavoro, il quale ha saputo dare alla presentazione un taglio particolarmente interessante.

Presenti in sala anche Luigina Badiale, presidente del Presidio del Libro, e il vicesindaco di Cavarzere Paolo Fontolan. L’autore ha parlato di “Tu non tacere”, un romanzo nel quale affronta, basandosi su una storia vera, una questione fondamentale e delicata, ossia il diritto alla salute. Nel corso della presentazione sono stati letti alcuni brani signifi cativi del libro, le letture sono state curate da Mara Putinato e Moira Crivellari del Presidio del Libro. Piacevole la presentazione, in cui si sono inseriti anche alcuni momenti musicali grazie alla presenza di Matteo Cavaliere, che ha eseguito dei brani al sassofono. Molto apprezzato dal pubblico il romanzo presentato, nel quale l’autore interpreta più scopertamente se stesso mettendosi in gioco. Partendo dai fatti reali, l’autore si avventura all’incrocio degli incroci, dove scienza, speranze di vita, umanità e professionalità del medico affrontano le contraddizioni di un sistema molto complicato, in cui spesso entrano in gioco anche l’errore umano e le sue irreversibili conseguenze.

L’autore dopo la presentazione si è intrattenuto coi presenti a un buffet nel giardino del centro residenziale.

IL LIBRO

Ipab Danielato. Il libroFULVIO ERVAS HA PRESENTATO “TU NON TACERE”

N.S.

La permanenza per il gruppo di Cavarzere si è conclusa, nella mattinata di domenica, con una celebrazione liturgica, presieduta dal cardinale Francesco Montenegro.

“Ciò che accade qui diventa motivo di grande speranza per il futuro – queste le parole del cardinale – sono convinto che ciò che sta succedendo a Lampedusa sia già l’inizio di un mondo nuovo, di un mondo diverso”.

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“Non abbiamo numeri uffi ciali ma ad oggi sappiamo che da luglio i migranti accolti dalla ex base

militare di Conetta sono stati in tutto 898, con una media di arrivi, ancora nelle ultime settimane, di circa una ventina al giorno. Possiamo stimare che attualmente all’interno vi siano dalle 200 alle 400 persone.

La domanda che tutta la cittadinanza si pone è: che ne è delle persone che lasciano il campo d’accoglienza? Dove vanno?”

Il primo cittadino di Cona, Alberto Panfi lio, continua il suo quotidiano impegno nella gestione di una situazione che si è rivelata ben superiore alle sue possibilità, anche istituzionali, e continua a chiedere l’appoggio e il sostegno di una regia prefettizia e governativa che in questi mesi - sostiene - è mancata. “Quasi settimanalmente - racconta - presento al prefetto la richiesta di autorizzazione di ingresso nella ex base per fare i miei controlli; mi confronto con gli uomini della cooperativa che gestiscono il campo d’accoglienza e la conclusione cui sono giunto

è che Conetta sia, per la grande concentrazione di migranti, di fatto l’unico vero hub del Veneto”. “Questa condizione - prosegue - rende impossibile qualunque progetto concreto e reale di integrazione!”

Il primo cittadino insiste. “Siamo stati lasciati da soli - protesta - e questa robusto arrivo giornaliero di migranti viene vissuto dalla popolazione come una ingiusta imposizione. Tutto viene deciso sopra le nostre teste; a noi non resta che prenderne atto. Non abbiamo neanche notizie uffi ciali nè sugli arrivi, tanto meno sugli allontanamenti.

In questo modo - denuncia - vengono calpestati i diritti dei cittadini che di fronte ad un fenomeno di tali proporzioni sono tenuti all’oscuro di ciò che accade. L’unica cosa che posso fare è quella di continuare a mantenere una comunicazione costante con la cittadinanza, attraverso incontri periodici - così come mi ero impegnato a fare lo scorso 23 luglio - per raccontare ciò che so e che vedo durante i miei controlli autorizzati dal prefetto”.

Panfi lio lamenta, tuttavia, da parte della

cittadinanza una scarsa partecipazione, dopo l’exploit dei primi tempi.

“Il paese tace, pochi parlano. Anche nel corso dell’ultima riunione, - si lamenta - organizzata lo scorso 9 ottobre non ho avuto dai cittadini la risposta, in termini di partecipazione, che mi aspettavo”.

“Il tempo - rifl ette - è la soluzione a tutti i problemi e alla fi ne crea assuefazione”.

Il primo cittadino lamenta anche un “intorpidimento” del gruppo cittadino “Basta profughi a Cona” che “si è un po’ sfaldato negli ultimi tempi - osserva - e che è diventato meno incisivo nella propria iniziativa, appoggiandosi

ormai ai pochi rimasti di buona volontà”.“C’è da dire - prosegue - in tutta onestà

che non ci sono stati episodi eclatanti che abbiano scatenato problemi a livello sociale o richiamato l’attenzione su questo problema. A parte i residenti di Conetta, sede del campo d’accoglienza, gli abitanti delle altre frazioni e del capoluogo non hanno benché minimo sentore della presenza dei migranti nel nostro comune. Se ne vendono alcuni a Cona la domenica, quando si recano a messa.

E anche persone che denunciano problemi di ordine pubblico, di fatto non sono in grado di documentarli”.

“Ciò che invece ci preoccupa - sostiene il sindaco - è un certo movimento sospetto da parte di gente ambigua che non è di queste parti e dall’esterno tenta di avvicinare le donne del campo d’accoglienza”. “Lo abbiamo segnalato con comunicazione a questore e prefetto chiedendo il ripristino di un presidio delle forze dell’ordine che, come accadeva all’inizio, 24 ore su 24, garantiscano la sorveglianza e la sicurezza. Attualmente i controlli sono sporadici e non continuativi, effettuati grazie ad iniziative di buona volontà da parte della questura del Commissariato di Chioggia o dai Carabinieri”.

di Ornella Jovane

Il caso I profughi nella ex base militare di Conetta

Panfi lio: “Abbiamo avuto 900 arrivi. Di fatto siamo un hub”

Il sindaco Alberto Panfi lioLa ex base militare di Conetta

Il primo cittadino di Cona si dice preoccupato dalla solitudine in cui continua ad essere lasciato dalle istituzioni, lamenta una scarsa informazione e chiede più controlli e sicurezza

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“Noi con le nostre forze non possiamo fare nulla per eliminare il problema, per lo meno cerchiamo

di rendere la situazione sostenibile per tutti”. Mauro Polo, portavoce e tra i fondatori del

gruppo “Basta profughi a Cona”, ribadisce la solitudine cui sono stati lasciati la cittadinanza e lo stesso sindaco puntando il dito contro le istituzioni e la politica, quella dei piani alti.

“La questione dei migranti, anche quelli presenti nella base di Conetta, - commenta - va affrontata dal nostro Governo che deve farsene carico e trovare soluzioni idonee al problema che l’arrivo di tante persone nei nostri territori può generare. Non è così. A noi non resta che prendere atto delle decisioni che sono calate dall’alto, e fare in modo che, stando così le cose, almeno si riesca a fare in modo che questa forzata convivenza rimanga almeno dignitosa, nel rispetto dei cittadini residenti e degli stessi migranti”.

Accusato talvolta di buonismo dagli stessi componenti del gruppo, Mauro Polo fa appello al buon senso e insieme a quanti sono rimasti con lui continua a “combattere” la propria battaglia.

“Il sindaco - racconta - ci aggiorna periodicamente. Ci siamo incontrati anche

lo scorso 9 ottobre e abbiamo capito che la situazione non muterà nel breve periodo. Ci sentiamo abbandonati a noi stessi. Il prefetto, nell’incontro avuto all’indomani dell’arrivo del primo centinaio di profughi che già ci sembravano molti, ci aveva rassicurato e garantito che avrebbero proceduto in tempi brevi allo sfoltimento del numero di persone. Anzi ci aveva fatto percepire che si trattava di una soluzione temporanea per affrontare la prima emergenza.

E, invece, in questi giorni assistiamo a nuovi lavori che vengono effettuati alla base, possiamo immaginare che stiano attrezzando il sito per l’inverno. Il nostro timore è che la base militare di Conetta sia diventata un Hub per la prima accoglienza dei migranti”.

In questi mesi l’attenzione della gente è un po’ venuta meno, così come quella dei media.

“In realtà il problema è di Conetta - osserva Polo - e dei suoi abitanti. Anche all’interno del comune, nelle altre frazioni i residenti sentono meno il disagio. Lo si vede anche dalle presenze alle riunioni che periodicamente l’amministrazione organizza per aggiornare la cittadinanza”.

A chi insinua il sospetto di

strumentalizzazioni e di un certo feeling del gruppo cittadino in particolare con la Lega Nord, Polo risponde ribadendo la scelta di rimanere estranei alla politica.

“Siamo un gruppo spontaneo di cittadini e apolitico - sottolinea -; se abbiamo avuto degli interlocutori politici è perché ci siamo resi conto che per risolvere questo problema è necessario ci sia la volontà politica di farlo. Abbiamo cercato, con chi ci ha ascoltato e ha provato a darci delle risposte, di capire come poteva evolvere la situazione. Ma non abbiamo mai permesso che nessuna parte politica usasse in modo strumentale questo tema e ci mettesse sù la propria bandiera. Questo a costo di perdere per strada alcuni componenti del gruppo stesso che la pensavano diversamente. E’ vero che abbiamo incontrato il governatore Luca Zaia il quale ci ha detto che sarebbe risolutiva una equa distribuzione dei migranti. Ma sappiamo

che non tutti i comuni, anche nel Veneziano, sono propensi a farsi carico del problema.

E’ vero che abbiamo sfi lato insieme al gruppo di cittadini di Bagnoli perché condividiamo lo stesso disagio e pensiamo che unendo le forze potremmo farci sentire un po’ di più. Ma ci sono anche delle differenze tra di noi. A Conetta non diciamo che non vogliamo i profughi, ma diciamo di porre un freno a questi arrivi incontrollati. Non ci siamo ribellati o opposti all’accoglienza di 50 persone - così come ci era stato prospettato all’inizio - anche se in meno di 24 ore ce li siamo trovati a Conetta e siamo venuti casualmente, compreso il sindaco, a conoscenza della decisione e delle disposizioni del prefetto”.

Al momento la battaglia più impegnativa è quella di garantire la sicurezza ai residenti della frazione.

“Ci stiamo battendo - conclude Polo - per

avere un presidio delle forze dell’ordine 24 ore su 24, così com’era all’inizio. A onor del vero va detto che non è mai accaduto nessun grave episodio di ordine pubblico ma c’è grande tensione e preoccupazione in paese. Noi siamo una frazione di 190 persone, abituati a lasciare le porte di casa aperte, ad uscire tranquilli a qualsiasi ora del giorno anche al buio, ci conosciamo fra di noi. Ora c’è paura. Vogliamo fare in modo di convivere pacifi camente con questi migranti ma chiediamo almeno di essere tutelati e di poter, con maggiore serenità e senza il rischio che si creino tensioni, continaure a girare tranquillamente nel nostro paese, senza dover temere eccessivamente il via vai di gente dalla base militare cui quotidianamente assistiamo. Chiediamo molto?”

Il gruppo si sta organizzando per una nuova manifestazione che si terrà a breve.

di Ornella Jovane

Il caso I profughi nella ex base militare di Conetta. Il gruppo di cittadini “Basta profuhi a Cona”

“Troppi arrivi per il nostro piccolo paese”La manifestazione del gruppo “Basta profughi a Cona” a Venezia In alto l’incontro con Zaia

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191919Cultura locale

Va in scena nella serata di sabato 24 ottobre l’edizione numero trentasette del tradizionale concerto “Omaggio a Tullio

Serafi n”, promosso dalla storica associazione di Rottanova dedicata al grande direttore d’orchestra. Il Circolo “Amici del M° T. Serafi n” promuove, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura di Cavarzere, un evento che avrà come protagonisti tre solisti molto apprezzati da pubblico e critica, ai quali si uniranno il Coro Lirico “Città di Faenza” e tre professori d’orchestra che accompagneranno le esecuzioni degli artisti presenti. A rendere omaggio all’illustre direttore saranno tutti interpreti che giungeranno per la prima volta a Cavarzere, sarà presente il soprano riminese Giorgia Paci, giovane promessa della lirica che ha già al suo attivo diversi riconoscimenti, tra i quali un premio nell’ambito del Concorso Internazionale Toti dal Monte. Insieme a lei sul palcoscenico del Teatro Tullio Serafi n, il tenore Pietro Picone, apprezzato dal pubblico dei più prestigiosi teatri internazionali e in questi giorni impegnato al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto nel ruolo del Duca di Mantova in “Rigoletto”. A completare il cast dei solisti, giungerà a Cavarzere il baritono Giorgio Valerio, un artista che vanta un repertorio particolarmente ampio, spaziando dalla musica sacra a ruoli quali Figaro nel “Barbiere di Siviglia”, e che collabora in maniera stabile con il Teatro alla Scala. A rendere ancor più signifi cativa la serata è presente il Coro Lirico “Città di Faenza”, attivo dal 2007 con un’intensa attività concertistica e la partecipazione nella messa in scena di molte opere liriche, due nell’ultimo anno: “La forza del destino” di Verdi e “Cavalleria rusticana” di Mascagni. Completano il cast i maestri Monica Ferrini al pianoforte, Nicolò Grassi al violino e Marcella Trioschi al violoncello. Nel corso della serata verrà consegnata dal Comune di Cavarzere la borsa di studio intitolata a Serafi n, riservata a uno degli studenti cavarzerani del Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria. A rendere ancor più speciale l’evento sarà la presenza del maestro Sergio Fontana, fondatore del Festival lirico di Avenches, manifestazione che egli creò oltre vent’anni fa ispirandosi a quello che Tullio Serafi n fece dando vita, nel 1913, al Festival areniano di Verona. La prevendita dei biglietti per questo grande appuntamento con la musica lirica, che prevede l’esecuzione di brani particolarmente interessanti di Donizetti, Bellini, Rossini, Verdi, Puccini e Leoncavallo, inizia giovedì 22 ottobre alle 10,30 nel botteghino del Teatro Serafi n. Il costo di ciascun ingresso è di cinque euro.

La trentasettesima edizione del concerto organizzato dalla storica associazione di Rottanova dedicata al direttore d’orchestra prevede ospiti d’eccezione e la consegna della prestigiosa borsa di studio

Musica Sabato 24 ottobre al Teatro Comunale Tullio Serafi n

Serata d’onore per rendere omaggio al maestro Serafi n

In alto Giorgia Paci e Giorgio Valerio. Di lato a sinistra

Pietro Picone E’ iniziato con un buon successo di pubblico il consueto appuntamento autunnale,

organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dalla biblioteca comunale, chiamato “Ottobre con l’autore”: una piccola vetrina per scrittori emergenti che quest’anno ha deciso di puntare sui talenti locali. Infatti nel primo incontro, tenutosi domenica 4 ottobre, la giornalista e musicologa cavarzerana Nicla Sguotti ha presentato la sua ultima fatica “Il mulino di Rottanova” (Apogeo editore), un’opera di storia locale dedicata ai mulini sull’Adige, molto diffusi fi no ai primi decenni del Novecento nel tratto che collega Verona a Cavarzere, ed in particolare al mulino di Rottanova, funzionante fi no agli anni Settanta. Anche il secondo appuntamento è stato all’insegna della storia locale: domenica 11 ottobre Dario Toffanello, giovane laureato in Storia della società europea a Ca’ Foscari, ha parlato del suo libro “Solesino e i suoi ambulanti tra Otto e Novecento” (Nerbini Editore), nel quale sono raccontate le gesta degli abitanti del paese di Solesino, un tempo luogo d’origine di centinaia di venditori ambulanti, i quali a questa attività, svolta principalmente nei paesi del Veneto meridionale, abbinavano il lavoro in offi cine specializzate nella costruzione e nella riparazione degli utensili principali per svolgere la professione di venditore di strada. Infi ne la rassegna letteraria si è conclusa domenica 18 ottobre con la presentazione del libro “Strade morte. Dal sogno del grande Veneto allo scandalo delle grandi opere” (Celotto Editore) di Carlo Costantini, Francesco Celotto e Massimo Follesa: si tratta di un’inchiesta giornalistica incentrata su alcune vicende che hanno occupato le cronache degli ultimi anni, come lo scandalo che ha riguardato la costruzione del Mose e le polemiche sulla realizzazione della Pedemontana Veneta.

L’opera sta riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica, basti pensare che a luglio gli autori hanno partecipato a Roma, in qualità di relatori, ad un incontro-conferenza intitolato “Veneto cemento spa” dedicato al tema delle grandi opere e del malaffare in Veneto; inoltre il saggio ha ottenuto l’attenzione anche de “Il fatto quotidiano”, il noto giornale diretto da Marco Travaglio.

NEWS

LetteraturaGRANDE SUCCESSO PER “OTTOBRE CON L’AUTORE”... LOCALE

Nicola Ruzza

I tre autori protagonisti di questa edizione

riceve il premio

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di Alessandro Abbadir

1 Cultura provinciale

E’ stata presentata la stagione 2015/2016 di Teatro Villa dei Leoni di Mira. E i nomi che faranno da richia-

mo nel cartellone preparato da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale, e Coopculture ce ne sono davvero tanti. Si tratta di Giuliana Musso, Antonella Questa e Marta Cuscunà, Mario Perrotta e Babilonia Teatri. E ancora Marta e Diego Dalla Via, Carlo & Giorgio e Arianna Scommegna. Linguaggi e stili diversi per un’unica idea di teatro che intreccia relazio-ni tra le persone. Ci sarà così una la rassegna di prosa contemporanea “Punto Teatro” e quella domenicale “Famiglie a Teatro”.

“Ci piace immaginare che il teatro possa tessere relazioni tra le persone, avvicinare le generazioni, cucire e tenere assieme le diffe-renze attraverso il confronto - dice Nina Zano-telli curatrice della programmazione per La Pic-cionaia. - Punto Teatro ricama il nostro tempo, avvicina lembi di realtà, arricchisce vite vissute e intrecciate con intensità. Passando dall’ironia alla satira, dai classici alla storia, dal passato recente a una visione di futuro”.

Punto Teatro. La rassegna serale “Punto Teatro” apre con un progetto corale sabato 14 novembre: Giuliana Musso, Marta Cuscunà,

Antonella Questa porteranno sul palco il nuo-vissimo “Wonderwoman”, uno spettacolo sulla diffi coltà di essere donna, ancora oggi.

Il 12 dicembre va in scena “Inferno” di Babilonia Teatri che continua il lavoro di ricerca con attori-non attori con disabilità accostandosi al mondo della diversità.

Il 31 gennaio appuntamento dedicato a William Shakespeare in occasione del 400esi-mo anniversario della morte. Sarà proposto “Troilo e Cressida” .

Il 6 e 7 febbraio, con Carlo&Giorgio e “I migliori danni della nostra vita”. Il 13 febbraio

ci sarà Mario Perrotta, che presenta l’iniziativa “Milite Ignoto”. Il 27 febbraio ci sarà “Dram-matica elementare”, lo spettacolo di Marca e Diego Dalla Via, con cui i due fratelli hanno vo-luto creare un dissacrante nuovo abbecedario.

Si passa poi all’11 marzo con il Teatro Binario Sette che presenta “Per favore niente eroi” ispirato ai racconti di Raymond Carver. Punto Teatro concluderà l’1 aprile con “Pote-vo essere io” pluripremiato spettacolo e unica regionale di Arianna Scommegna. Continua comunque Atupertu con la compagnia” incontri dopo gli spettacoli con gli artisti che coinvolge-

ranno Babilonia Teatri, Marta e Diego Dalla Via e Arianna Scommegna.

“Famiglie a teatro e non solo”. La sta-gione per famiglie e bambini rinnova poi il suo impegno per l’avvicinamento al teatro e all’arte per le giovani generazioni, proponendo 4 spettacoli in abbonamento, più un evento speciale per Natale e i laboratori domenicali ludico-artistici in Villa dei Leoni.

Saranno proposte nuove drammaturgie e fi abe classiche, da “Il Gigante Soffi asogni” de La Piccionaia, con l’apertura di stagione il 15 novembre a “Le quattro stagioni” del Teatro

Telaio sul tema dell’andamento naturale delle stagioni; da “Bianca corre” (tratto dalla storia di “Biancaneve”) a “La Bella e la Bestia” della compagnia Baule Volante.

La novità di quest’anno sarà uno spetta-colo speciale pre-natalizio il 20 dicembre, fuori abbonamento: “L’omino del pane e l’omino della mela”, un divertente mix di teatro, mu-sica e clownerie.

Si conferma anche l’offerta integrata con i laboratori creativi domenicali in Villa dei Leoni: una proposta per famiglie per tutte le dome-niche fi no a Natale dedicata ai bambini dai 4 ai 10 anni. L’abbonamento “Punto Teatro” alla rassegna di prosa sarà a sette spettacoli a 75 euro, acquistabile da ottobre, mentre lo spettacolo di Carlo & Giorgio sarà fuori abbonamento. Dall’1 novembre si potranno scegliere i carnet a 4 spettacoli al prezzo di 44 euro e i biglietti di tutti gli spettacoli. Dispo-nibile da ottobre, l’abbonamento “Famiglie a Teatro” avrà, come l’anno scorso, un costo di 20 euro per 4 spettacoli per gli adulti e di 12 euro per gli under 14.Stabile rispetto all’anno scorso anche il prezzo dei biglietti che saranno acquistabili dall’1 novembre. Info: www.villa-deileonimira.it

Tanti i nomi di spicco inseriti nel cartellone allestito da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale per una programmazione che si articola in due rassegne

Teatro Villa dei Leoni di Mira, presentata la nuova stagione

Linguaggi e stili diversi con un unico obiettivo: intrecciare relazioni

Il libro “Il sale del sudore.Ortolani marinanti del Novecento” di Gianfranco Tiozzo Netti

Ortolani si nasce e si diventa. Tra ricordi e testimonianze che partono dagli anni ’40 del secolo scorso i racconti di Gianfranco Tiozzo Netti raccolti nel volume “Il sale

del sudore. Ortolani marinanti del Novecento” (Art&Print editrice) ci riportano alle abitudini che hanno caratterizzato secoli di tradizioni contadine: la sveglia prima dell’alba; una talvolta anche lunga passeggiata per raggiungere gli orti fi no a Cà Lino di Chioggia oppure in barca a remi che poi veniva caricata per andare al mercato “vecio” di Marina o anche fi no a quello di Venezia a Rialto per un viaggio che durava tutta la giornata; un breve pasto frugale con polen-ta riscaldata, verdure e, meno spesso, salame; ore e ore chini sulla terra a seminare, raccogliere, togliere le erbacce, allontanare uccelli e parassiti, riparare e rinforzare le pro-tezioni contro il vento impetuoso della bora; il sole estivo che toglie il respiro e secca la terra che bisogna continuare a innaffi are, l’acqua che bisogna andare a recuperare nei canali e nei fossati non sempre vicini; il freddo e lungo inverno; la raccolta delle primizie o quelle delle specie tardive…

Gianfranco Tiozzo parte da questo passato, che ora sembra lontano, per poi ricondurci man mano alle trasfor-mazioni che ormai fanno parte del presente di Sottomarina quando al posto dei vecchi “casoni” utilizzati per lo più come deposito e magazzino per gli attrezzi da usare nei

campo cominciano a comparire case, alberghi, dove le dune di sabbia, naturale riparo contro le mareggiate e le burra-sche, sono state sbancate prima per poter disporre di altra terra da coltivare e poi per realizzare ampi spazi da destina-re al turismo balneare… e gli ortolani marinanti cominciano a diventare intraprendenti imprenditori, ad affi ttare le loro stesse case per ospitare turisti che giungono da sempre più lontano e poi costruire altre case da affi ttare per la stagione estiva, si trasformano in albergatori, dirigono grandi stabili-menti balneari, lavorano nei negozi…

E’ la “malattia de la piera” quando non si investe più nell’acquisto di altri terreni da coltivare, ma sul turismo, sul-

le nuove costruzioni, su altre attività. Nonostante tutto questo, Gian-

franco, e come lui molti altri marinan-ti, è ancora profondamente ortolano perché il suo mestiere “ti coinvolge troppo, prende la tua mente, le tue braccia, la tua forza e volontà…”: il

sole non scotta più, la fatica si sente ma passerà, la burrasca ha danneggiato i campi coltivati ma si può ancora seminare e recuperare qualcosa, si ritorna al mercato per vendere la propria verdura.

I racconti si snodano tra amici, parenti, qualche per-sonaggio che si caratterizza per qualche vicenda curiosa, utilizzando un linguaggio semplice e immediato dove ac-canto all’italiano compaiono vari termini dialettali e gergali,

ovviamente marinanti, che poi vengono spiegati al termine del volume grazie ad un agile glossario. E così anche per i quadri in stile naif che accompagnano l’opera di Tiozzo insieme a qualche poesia.

“Dopo l’ubriacatura della monocultura del radicchio e dopo gli stravolgimenti legati ai mutamenti dei processi eco-nomici – ha scritto nell’introduzione Pier Giorgio Tiozzo Gobetto, curatore della collana “Profi lo di una comunità” che intende valorizzare Chioggia, i suoi abitanti, la sua cultu-ra e il suo ambiente – con i fenomeni della globalizzazione, gli ortolani e con essi Sottomarina sono alla ricerca di una nuova identità… Permangono l’attaccamento alla terra e brandelli di presenze del paesaggio orticolo novecentesco, ma è evidente che bisogna evitare di stravolgere in modo irreparabile e defi nitivo quel po’ che rimane e cercare piutto-sto modalità di conservazione e di documentazione”.

Il racconto degli ortolani marinanti di Sottomarina

La copertina del volume di Gianfranco Tiozzo Netti

“Sguardo di Donna” è la mostra fotografi ca che at-traverso 25 autrici racconta

25 prospettive differenti di vita, 25 sguardi sul mondo e sulle relazioni. Un approccio che trova ispirazione dai temi più spinosi e complessi dell’esistenza umana: la diversità, la responsabilità, la compassione e la giustizia. E che attraverso il mezzo fotografi co si fa testimonianza, racconto disincantato, talvolta crudo, di tante condizioni uma-ne, di realtà, luoghi e coscienze che si muovono tra passione e coraggio.

La mostra è curata da Francesca Alfano Miglietti.

Le immagini trovano posto all’in-terno di un allestimento che recupera, insieme alle foto, oggetti e abiti di sce-na dai depositi del teatro La Fenice di Venezia, in un contesto simbolico e di grande poesia.

La mostra sarà aperta al pubblico fi no al prossimo 8 dicembre, tutti i giorni, ad eccezione del martedì, dalle 10 alle 19 presso la casa dei Tre Oci a Venezia.

FOTOGRAFIA

Venezia. Casa dei Tre OciSGUARDO DI DONNA, 25 DIFFERENTI PROSPETTIVE

O.J. Eugenio Ferrarese

Con la globalizzazione, anche gli ortolani e Sottomarina sono alla ricerca di una nuova identità

Wonder woman, lo spettacolo che andrà in scena il prossimo 14 novembre e inaugurerà la rassegna serale Punto Teatro

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212121Sport provinciale

È giunto recentemente al termine il 4° torneo di tennis categoria singolare organizzato dal Tennis Club di Stefano

Favaro, realizzato in collaborazione con l’associazione Cavarzeriamo e con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Cavarzere. “Il torneo ha visto una ventina di partecipanti, dunque un buon numero – afferma Matteo Pavanello, presidente di Cavarzeriamo – che conferma il rinnovato interesse per il tennis a Cavarzere. Infatti, da quanto è nato il nuovo tennis club, il numero dei soci ha avuto un incremento notevole: in soli due anni, il circolo vanta già ben 150 iscritti”. I primi quattro classifi cati sono stati: Daniele Mori, che si è aggiudicato un orologio e una coppa (offerti rispettivamente dall’Ottica Sacchetto e da Pavanato Global Service), Davide Visentin che, avendo conquistato la piazza d’onore, ha vinto un set di prodotti cosmetici (offerto dall’Hair Salon

Pavanello), mentre Marco Rodella e Matteo Pavanello si sono classifi cati al terzo e al quarto posto. La premiazione si è svolta a Villa Momi’s (sponsor principale della manifestazione) assieme a tutti i soci del Tennis Club, durante la quale l’associazione Cavarzeriamo e l’assessore alla Cultura Paolo Fontolan hanno consegnato i riconoscimenti ai primi quattro classifi cati. “Desidero ringraziare tutti gli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa – continua Pavanello – cioè: Villa Momi’s, Ottica Sacchetto, Hair Salon Pavanello, Pavanato Global Service, Acustic Clinic, Loro distributori, Soffi o di mare e dare appuntamento ai cavarzerani per le feste natalizie, quando l’associazione da me presieduta allestirà, insieme alla Pro Loco, la pista di pattinaggio che tanto successo ha avuto l’anno scorso, in una versione nuova e ancora più grande, per accogliere tutti gli appassionati dei pattini a rotelle”.

TennisTEAM SPORTISSIMO VINCE A JESOLO

N.R.

L’Asd Karate Shotokan Cavarzere inizia la stagione agonistica sotto i migliori auspici: domenica 27 settembre, presso la palestra della scuola

“Copernico” di Padova, Desi Rubini si è aggiudicata il titolo di campionessa regionale nella categoria Cadetti classe -66 kg.

La giovane karateka cavarzerana ha condotto la gara in maniera davvero convincente, dando prova di una grande abilità tecnico-tattica e sfoggiando pregevoli tecniche di calcio e di pugno: la fi nale, poi, combattuta contro la bellunese Lisa Crestani dell’A.S. Fujiyama Karate Do Sette Comuni, è stata a senso unico, in quanto Rubini ha condotto la gara fi n dall’inizio, battendo l’avversaria con un secco 5 a 0.

Ora l’atleta dello Shotokan Cavarzere sarà impegnata nei campionati nazionali, che si svolgeranno a fi ne ottobre a Roma, poiché la vittoria nella competizione regionale dà l’accesso alla fase nazionale.

Grande la soddisfazione del direttore tecnico M° Ettore Mantovan, del tecnico Devis Braggion, che ha assistito Desi durante la competizione fornendole preziosi consigli e di tutti gli atleti dello Shotokan Cavarzere i quali, con l’allenamento in palestra, contribuiscono in maniera determinante ai successi degli agonisti.

Lo scorso 27 settembre a Padova, l’atleta cavarzerana ha conquistato il titolo. Il prossimo impegno è per fi ne ottobre a Roma con i campionati nazionali

Karate

Desi Rubini conquista i campionati regionali di Nicola Ruzza

Rinnovato interesse per questo sport. Da quando è nato il nuovo tennis club il numero dei soci ha ripreso a crescere, sono arrivati a quota 150 in due anni

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1

IL VENETOin PRIMO PIANO

Grandi opere addio o almeno arriveder-ci. Sembra aprirsi una nuova stagione per il Veneto, con l’accantonamento

di uno strumento essenziale realizzare le grandi infrastrutture, e cioè il project fi nan-cing. Il presidente Luca Zaia ha detto in più di una occasione nel corso di questi primi mesi del suo secondo mandato, che ora la priorità è quella di evitare ulteriore consumo del suolo per evitare dissesti idrogeologici. Ma in questi anni le grandi opere hanno coinvolto tantissimi privati e ora dire arrive-derci a loro, signifi cherebbe pagare penali salatissime per centinaia di milioni di euro.

Questo soprattutto per progetti per i quali, la Regione ha già dichiarato l’interes-se pubblico. Per questo la Regione stessa è intenzionata ad approvare nuove norme sui lavori, introducendo la possibilità di far decadere il pubblico interesse con l’effetto, in caso di rinuncia, di limitare le richieste di danni. Nell’elenco delle opere ormai non più viste come una priorità fi gurano infrastrut-ture come il raccordo anulare di Padova, la “Via del Mare” tra Jesolo e l’autostrada A4, la terza corsia Venezia - Trieste. La stagione del project fi nancing si accantona anche a causa delle tante voragini nei bilanci che

ha provocato anche a livello nazionale , buchi che poi le regioni o lo stato devono puntualmente ripianare. Insomma con le regole attuali come al solito si privatizzano gli utili e si socializzano le perdite . Ma non è solo la Regione a “raffreddare” l’entu-siasmo per le grandi infrastrutture. Un no defi nitivo è arrivato infatti dal governo con il vicepremier Graziano Delrio alla autostrada Orte- Mestre. L’autostrada Orte-Mestre non è più una priorità per il governo Renzi che

non inserirà l’opera nella Legge di Stabilità 2016. Sono state gelate così le aspettative del gruppo Bonsignore, convinto di aver tro-vato una corsia privilegiata a Palazzo Chigi dopo il via libera tecnico del Cipe che l’8 settembre scorso aveva inserito il project fi nancing da 10 miliardi nelle liste degli interventi da far decollare. Dopo 12 anni di stop and go, ora pare si sia giunti all’epilogo e il giudizio del ministro Delrio è stato netto

e inequivocabile: nella lista delle priorità non c’è la Orte-Mestre, l’autostrada di 432 chi-lometri che il gruppo Bonsignore intendeva costruire con la defi scalizzazione concessa su base trentennale.

I comitati ambientalisti dell’area del ve-neziano e in particolare quelli della Riviera del Brenta hanno esultato visto che di fatto lo stop affossa anche il progetto del mega polo direzionale di Veneto City a Roncoduro di Pianiga.

I comitati però fanno una ulteriore richiesta. “Per togliere del tutto – spiega Mattia Donadel presidente del Comitato Opzione Zero – va cancellata dall’elenco delle opere prioritarie. Non vorremmo che fra qualche anno rispuntasse di nuovo”. Non tutti però sono contrari alla Orte Mestre. Per l’area di Chioggia infatti quest’opera in-sieme ad una linea ferroviaria potenziata, rappresentava un elemento di sviluppo per la città e il suo porto. Restano invece due le opere in Veneto che per il governo van-no completate: la Pedemontana e la Tav Brescia-Verona-Vicenza-Padova-Venezia. Ma vediamo le grandi opere progettate o in cantiere nelle varie province del Veneto ancora da fi nire. Rispetto al 2013, da dati

ministeriali la nostra regione ha visto nel 2014 crescere le opere incompiute da 25 a 34. E di queste ben dodici interessano l’area veneziana per un valore economico di cantieri fermi che arriva a quasi 502 milioni e mezzo di euro. A far la parte del leone, in termini di importi economici, è il progetto della idrovia Padova-Venezia, 461 milioni di euro il suo valore, ma tutto è fermo ad ora in termini di cantieri senza una previsione di completamento.

Fra le opere in ritardo ci sono cinque progetti relativi al Sfmr, il metrò regionale. Ad esempio la soppressione di passaggi a livello e la realizzazione di sottopassi lungo la linea Mestre-Castelfranco è incompiuta. Recentemente però l’assessore regionale alle infrastrutture Elisa de Berti qualche rassicurazione l’ha data in tema di opere pubbliche, subito dopo la presentazione del progetto di legge per la razionalizzazione delle spese regionali.

La De Berti si è particolarmente concen-trata sul fi nanziamento del progetto per la

variante della Strada Statale 12 che interes-sa i comuni veronesi di Ca’ di David, Castel D’Azzano, Vigasio e Isola della Scala.

“Quest’opera si farà - ha detto - e se governo e Anas faranno la loro parte come ci siamo impegnati a fare noi, il cantiere si aprirà come previsto nel 2018. Ci siamo presi qualche giorno per valutare appieno il costo del progetto defi nitivo che compete alla Regione e lo fi nanzieremo con il bilancio 2016, lo presenteremo all’Anas a fi ne 2016 e poi toccherà a loro il resto dell’istruttoria. Vigileremo che arrivi lo stanziamento reale dei 135 milioni di euro necessari’. Il qua-dro che emerge insomma è quello di una stagione che si chiude, quella delle opere faraoniche che si iniziavano forse senza ben sapere con quali fondi si sarebbero comple-tate e in cui e i controlli e la trasparenza come nel caso Mose erano un optional. Le infrastrutture, di sicuro servono, ma vanno realizzate in un quadro legislativo e con una attenzione al rispetto del territorio che deve assolutamente cambiare.

di Alessandro Abbadir

Il governo blocca il progetto dell’autostrada Orte – Mestre. Restano come priorità la Pedemontana e la Tav Brescia-Verona-Vicenza-Padova-Venezia. Tantissime le opere incompiute o in ritardo. Nel territorio regionale sono salite da 25 del 2013 a 34 nel 2015

Infrastrutture La Regione non crede più nello strumento del project fi nancing

Il Veneto volta pagina e dice addio alla stagione delle grandi opere

La soppressione di passaggi a livello lungo la linea Mestre-Castelfranco va a rilento

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Il Veneto aveva accolto con grande approvazione e ottimismo le parole del ministro Graziano Delrio che, in visita ai cantieri del Mose all’inizio dello scorso

settembre, aveva defi nito interessante il progetto della Orte-Mestre.

Parole che avevano acceso nuove speranze nell’a-nimo del sindaco Giuseppe Casson, primo cittadino di Chioggia, che, fi n dal suo insediamento, si è sempre battuto per sensibilizzare tutti i livelli istituzionali al pro-blema dell’isolamento del territorio del Basso Venezia-no che soffre da sempre di un grave isolamento. Condi-zione che necessariamente rende più diffi cile il processo di sviluppo dell’area, di per sè poco appettibile per via della mancanza, appunto, di collegamenti infrastruturali

e relativi servizi. “Per rilanciare economia e lavoro - sostiene Casson

- è fondamentale dotare di un’adeguata infrastruttura-zione il territorio”.

Tema che sta a cuore anche al collega di Cavarzere Henri Tommasi che, pur incoraggiando il potenziamen-to di assi di collegamento alternativi, come la ferrovia e i percorsi idrici, oltre alla messa in sicurezza delle reti viarie esistenti, sostiene la necessità di realizzare la Romea Commerciale.

“Ritengo che quest’opera - afferma - sia vitale per il nostro territorio, per far decollare la nostra area arti-gianale e con essa tutto l’indotto”.

“Non si tratta di essere un sostenitore della ce-

mentifi cazione selvaggia - precisa Tommasi - ma di guardare in modo disincantato la realtà. L’opera va sostenuta. Anche se naturalmente dev’essere realizzata con razionalità e riducendo quanto più possibile l’impat-to ambientale, nel rispetto quindi delle peculiarità del territorio e delle sue risorse”.

“Si può discutere sul tracciato, migliorarlo, confron-tarsi sulla ubicazione del casello e dello svincolo, ma mi sembra evidente che è necessaria”.

Di parere diverso il Movimento 5 Stelle cavarze-rano che pur riconoscendo la necessità di far uscire dall’isolamento l’area del Basso Veneziano ritiene la Romea commerciale un’opera di grande impatto e di costi elevati.

di Ornella Jovane

Defi cit intrastrutturale I sostenitori del Basso Veneziano

Romea Commerciale, necessaria per lo sviluppo

IL CASO

Scoppia il caso Idrovia Padova Venezia. Il completamento dell’opera che costerà 461 milioni di euro sembrava ben avviato ma potrebbe slitta-re per quanto riguarda i tempi. L’Idrovia è inserita nei piani del bacino

Alpi Orientali, solo per il periodo 2022-202. Ma facciamo un passo indietro. L’Idrovia è stata defi nita dal presidente del Veneto Luca Zaia un’opera che prioritaria sia dal punto di vista trasportistico perché collega il porto di Venezia all’interporto di Padova, sia dal punto di vista della sicurezza idraulica perché

il grande canale fungerà da scolmatore per l’area del bacino del Bacchiglione nel vicentino e padovano. Ma la denuncia dei comitati è precisa. “Abbiamo scoperto - spiega per il comitato Brenta Sicuro il portavoce Marino Zambo-ni- che alle osservazioni dei comuni di Fossò e Campolongo (nel veneziano) è stato risposto che l’idrovia non è inserita nel piano di gestione del rischio alluvioni delle Alpi Orientali messo a punto dallo Stato, per il 2016 – 2018 ma lo sarà solo come ipotesi per il 2022- 2024. Vista l’alta possibilità di un

disastroso evento alluvionale che coinvolgerebbe, oltre 1200 kmq, riteniamo indispensabile inserirla nel biennio 2016-2018”. L’iter per il completamento dell’idrovia, è alla progettazione preliminare assegnata un anno fa con bando di gara europeo. I comitati avevano incontrato i ministri Graziano del Rio e Luca Galletti e consegnando loro dei plichi contenenti molte osservazioni. I comitati hanno sollecitato parlamentari e Regione a chiedere chiarimenti su questo slittamento.

Arriva una denuncia precisa dal comitato “Brenta sicuro”“L’IDROVIA PADOVA VENEZIA? E’ NEI PIANI DEL BACINO ALPI ORIENTALI, PER IL 2024”

Gli amministratori di Chioggia e Cavarzere sono favorevoli all’opera che farebbe uscire il territorio dall’isolamento e consentirebbe di far ripartire l’economia

A.A.

E chiede, piuttosto, la messa in sicurezza e il po-tenziamento degli assi viari esistenti, la Statale 309 e la E45.

E proprio la messa in sicurezza della Romea è il tema direttamente collegato al dibattito.

Ed è il motivo che ha ispirato un’altra delle tante iniziative del Comitato per il superamento del defi cit strutturale di Chioggia, che per il prossimo 24 ottobre ha organizzato alle 10,30 un corteo di bici, che da Val Da Rio si sposterà fi no al centro commerciale Clodì a Chioggia, con lo scopo di attirare l’attenzione della politica sulla urgenza di rendere più sicura l’attuale Statale 309, classifi cata una delle strade più pericolose d’Italia.

232323Il Veneto in primo piano

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24 Il Veneto in primo piano2424 Il Veneto in primo piano

Quale sarà il futuro?

VENETO AGRICOLTURA, SETTIMANE DECISIVE

Risale al 28 aprile scorso la nomina di Pino Nezzo a commissario liquidatore dell’A-zienda regionale Veneto Agricoltura. La

liquidazione è conseguenza dell’istituzione, con legge dell’Agenzia Veneta per l’Innovazio-ne nel Settore Primario che prevede, tra l’altro, la soppressione e la messa in liquidazione di Veneto Agricoltura. Adesso però il progetto di legge 21 prevede il totale azzeramento dei vertici, quindi in tanti si chiedono quale sarà il futuro di questo soggetto protagonista ormai da un ventennio del panorama agricolo veneto. Una cosa è certa: i dipendenti non resteranno senza lavoro e passeranno alla Regione. Come

sarà strutturato la nuova agenzia lo si saprà probabilmente entro l’anno.

Il tempo del commissario liquidatore infatti sta scadendo perché la Regione aveva dato a Nezzo 180 giorni, per portare a termine il suo compito. I sei mesi dunque scadono a fi ne ottobre, salvo proroghe. A Nezzo il compito di “curare tutti gli adempimenti pertinenti e fun-zionali all’utile conclusione della procedura di liquidazione, secondo le direttive della Giunta e delle strutture regionali competenti per ma-teria, facendo riferimento alle norme speciali ad alla disciplina civilistica, ove compatibile”, si legge nel provvedimento di nomina.

E’ Luca Zaia il primo fi rmatario del Progetto di Legge 21 che di fatto, attraverso la modifi ca alla fi nanziaria

regionale, punta ad “azzerare” i vertici dei cosiddetti “enti strumentali” controllati dalla Regione. Una iniziativa che rientra, nelle intenzioni del governatore veneto, nel più ampio progetto di “spending review” per ridurre le uscite dalle casse regionali e mettere ordine nella galassia di società e conseguenti poltrone degli enti controllati dalla giunta veneta.

La volontà di Zaia è quella di raziona-lizzare il sistema societario e di tagliare la spesa, sfoltendo o cancellando i cda per collocare al vertice dirigenti regionali (a co-sto zero) anziché esterni retribuiti. Ebbene l’approvazione del Consiglio regionale rende possibile l’azzeramento dei consigli d’ammi-nistrazione di tutti gli enti coinvolti e lascia a Zaia pieni poteri nella nomina dei commissa-ri. Potrebbero dunque essere dichiarati deca-

duti i presidenti e i consigli di amministrazio-ne dei dieci Consorzi di bonifi ca, ma anche di Avepa, Azienda regionale per il diritto allo studio, Istituto regionale Ville Venete, Veneto Lavoro, Ater, Istituto zooprofi lattico sperimentale, Veneto Agricoltura e Agenzia veneta per l’innovazione nel settore prima-rio, oltre a Parco dei Colli, Parco del Sile,

Parco del Delta, Parco delle Dolomiti e Parco della Lessinia. Al momento l’unica certezza sta nelle polemiche innescate in consiglio da quello che l’opposizione indica come un colpo di mano della giunta Veneta. Grazia-no Azzalin (PD, Stefano Fracasso (PD) e Piero Ruzzante (PD) aggiungono che “Zaia

e la sua Giunta espropriano di un sol colpo il consiglio regionale della sua capacità de-cisionale e al tempo stesso decapitano gli enti strumentali regionali, accentrando tutto il potere nelle mani dello stesso Presidente che provvederà a nominarne i commissari”. Per i consiglieri regionali del Pd si tratta di “un fatto senza precedenti compiuto in pie-no spregio di tutti i meccanismi democratici ed all’insegna della mistifi cazione: si parla di risparmi ma la verità è l’incapacità di prov-vedere alle riforme annunciate ed ancora al di là da venire”. Marino Zorzato di Area Popolare si chiede se “Zaia ha intenzione di commissariare mezzo Veneto” e aggiunge “mi chiedo quale federalismo, quale parte-cipazione, quale contributo democratico si attendono i rappresentanti della maggioran-za quando ad ogni seduta di Consiglio o di commissione proseguono nella loro marcia a testa bassa, senza mai curarsi del parere e delle preoccupazioni dell’opposizione”.

di Nicola Stievano

Nel mirino i Parchi regionali, i Consorzi di Bonifi ca ma anche l’Ater. Le opposizioni insorgono: “Colpo di mano accentratore, un fatto senza precedenti”

Votata in Consiglio la legge 21 a fi rma dal governatore

La scure di Zaia cala sugli enti strumentali

4 Il Veneto in primo piano

Continua ad agitare (e parecchio) le ac-que la legge numero 21 messa in can-tiere dal presidente della Regione del

Veneto Luca Zaia. L’idea è quella di abbattere i costi dei cosiddetti enti strumentali. In attesa della loro riforma, si pensa all’azzeramento forzoso dei cda, con la nomina di commissari la cui retribuzione non superi i 3mila euro mensili.

Una mannaia che calerebbe su Consorzi di bonifi ca, Avepa, Azienda regionale per il diritto allo studio, Istituto regionale Ville Vene-te, Veneto Lavoro, Ater, Istituto zooprofi lattico sperimentale, Veneto Agricoltura e Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, oltre a Parco dei Colli, Parco del Sile, Parco del Delta, Parco delle Dolomiti e Parco della Lessinia.

L’ipotesi sta sollevando numerose reazio-ni contrarie, in Polesine come altrove. Il sin-daco di Porto Tolle Claudio Bellan interviene in difesa dei Consorzi di bonifi ca provinciali e del Parco del Delta del Po. “La Regione - dice il primo cittadino bassopolesano - metta i commissari che vuole, ma non sui Consorzi di bonifi ca che sono gestiti da cda eletti dal territorio e si pongono in maniera democratica ed elettiva. E l’ente parco Delta del Po, ora commissariato, ritorni indietro alla possibilità

che gli amministratori locali possano pianifi ca-re il proprio territorio”.

In sintonia anche la posizione dei Gio-vani industriali di Rovigo. Secondo il loro presidente Andrea Pascucci, infatti, andare a modifi care al ribasso la composizione dei Consorzi di bonifi ca rischia di compromettere il fragile equilibrio idrogeologico del Polesine, i cui custodi sono proprio i consorzi. “Diciamolo pure - spiega Pascucci - senza i consorzi e il loro lavoro, quello fatto nel tempo, ma anche quello che prosegue oggi prezioso, silenzioso e quotidiano, gran parte del Polesine sarebbe sott’acqua o rischierebbe seriamente di ritro-varcisi molto spesso”.

Piuttosto, sempre in ottica di contenimen-to dei costi, una scelta da valutare secondo i giovani industriali potrebbe essere l’unione dei due consorzi che al momento sono pre-senti in Polesine. “L’unione fa la forza - chiude Pascucci - Quel che posso dire è che già per realtà come gli Industriali o la stessa Camera di commercio la fusione sta portando valore aggiunto. Forse un unico consorzio di bonifi -ca polesano potrebbe essere più forte in un territorio dove c’è e ci sarà sempre estremo bisogno di competenza ed esperienza in ma-teria di sicurezza idraulica”.

NUOVA LEGGE REGIONALE CONSORZI DI BONIFICA, A CASA TUTTI I POLITICI

Lo.Zo.

Tagli dei costi e delle poltrone: tutto in mano di pochi

Page 25: Cavarzere ott2015 n129

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1 Voci da palazzo

Il padovano Roberto Marcato, Lega Nord, già vice presidente della Provincia e presidente del consiglio comunale cittadino guidato da Massimo Bitonci,

dopo aver fatto il pieno di preferenze personali alle elezioni regionali, è assessore allo sviluppo economico e all’energia.

Non possiamo non partire dalla questione profughi. In Veneto ad ottobre sono attesi altri arrivi e le tensioni non mancano sul territorio. Basta dire no per uscire dall’emergenza?

“Anzitutto dobbiamo distinguere due diversi scena-ri. Da una parte c’è un piano internazionale dove la comunità internazionale dovrebbe intervenire per mi-gliorare la situazione. L’Onu dal 30 ottobre ha deciso di intervenire massicciamente direttamente sulle coste dei Paesi di partenza, fermando perciò i traffi ci degli scafi -sti. E’ quello che abbiamo detto noi da anni, sentendoci però dare dei razzisti. Adesso che lo fa l’Onu va tutto bene. Il problema però è che questa operazione parte a novembre, quando tutti sanno che il periodo di massi-ma pressione sulle nostre coste è quello estivo. Ecco, è l’ennesima presa in giro nei confronti di Italia e Grecia. Sul piano locale è chiaro che il singolo sindaco non può fermare l’invasione sulle nostre coste, intanto però noi diciamo no perché non ci fi diamo. Stiamo disseminando nel territorio delle mine inesplose. Basta vedere cosa è successo ad Eraclea, dove prima sono scappati i turisti e adesso anche la Onlus ha abbandonato gli stranieri a loro stessi. Adesso sono ancora in quell’albergo, simbo-lo dell’incapacità del Governo di gestire il problema. A Padova non va meglio. Alla Pran-dina i profughi sono rimasti per mesi, altro che qualche settimana come era stato detto all’inizio”.

Lei è stato, anche con Salvini, nelle località dove i pro-fughi già ci sono o ci saranno a breve. Cosa le racconta la gente?

“La gente prova due sentimenti, uno di rabbia e l’altro di scoramento perché sente che il Paese non è vicino a loro ma passa sopra la volontà del popolo. Chi vive queste situazioni è fortemente preoccupato e non posso certo dargli torto torto. Gli esempi che abbiamo in altri centri di smistamento non sono incoraggianti, a Mi-neo gli stranieri entrano ed escono senza controllo, c’è

spaccio di droga e prostituzione. Chi ci vive intorno ha la vita impossibile e non esce nemmeno di casa per paura. Gli esempi sono questi, purtroppo, e chi abita a Bagnoli, dove sta aprendo un centro di smistamento, è fortemen-te preoccupato e ha tutta la mia comprensione. Io farò di tutto a rendere la vita impossibile a chi prende queste decisioni. Se vige un sistema democratico e il popolo dice di no, il popolo ha ragione.

Perché è contrario all’accoglienza diffusa in-vocata da diversi sindaci?

“Siccome siamo incapaci di gestire l’emergenza non sappiamo fare di meglio che polverizzarla. Ma questo non risol-ve il problema, anzi lo moltiplica. Diciamo di no alla micro accoglien-za perché, ripeto, non ci fi diamo. Non ho mai visto un Prefetto avere questa determinazione nel trovare

casa ad un veneto sfrattato o ad un imprenditore con problemi. Non ho mai visto una Prefettura chiamare il sindaco per chiedere di trovare soluzione abitativa in questi casi. E poi, come facciamo a fi darci di persone che non hanno ancora lo status di profugo? Chi l’ha detto che chi ospitiamo non sia terrorista, ladro o delin-quente? Se un italiano sconosciuto bussa a casa nostra e ci chiede un posto dove dormire diciamo di no perché

non ci fi diamo. Perché invece dobbiamo prendere chi ar-riva dal Magreb? Fra le sue competenze di assessore regionale la principale è lo sviluppo economico. Quali i primi provvedimenti per superare la crisi? In queste settimane ho incontrato i rappresentanti delle categorie e su un punto siamo tutti d’accordo. Dobbiamo diven-tare più bravi ad accedere ai fondi europei per fi nanzia-re lo sviluppo, l’innovazione e la ricerca. In questo la Regione deve giocare un ruolo determinante ed avere anche la capacità di snellire il più possibile e da subito la pesantezza della macchina burocratica”.

Il Veneto tornerà ad es-sere la locomotiva del Nordest?

“Per anni il mondo accademi-co ha cercato di convincerci che la micro impresa era un sistema destinato a soccombere a favore del modello industriale strutturato. A quasi un decennio dall’inizio della crisi andiamo a vedere quale è il settore dove c’è occupazione e innova-zione. E’ quello delle piccole e medie imprese. Mentre gli imprenditori cercavano di risollevarsi gli studiosi ci dicevano che la soluzione era un’altra, dimostrando di non aver ancora capito fi no in fondo le dinamiche del modello veneto. Qualche timido segnale di ripresa c’è ma la strada è ancora lunga. Anche il mondo bancario

dovere essere motore e benzina per lo sviluppo, non freno”.

Lei si occupa anche di banda larga: alcune zone della regione sono ancora svantaggiate, come rimediare?

“Voglio arrivare alla copertura al 100 per cento del territorio regionale e in tempi brevi. E’ possibile farlo e lo dobbiamo fare perché siamo fra le prime regioni del mondo in termini di vigore e fermento imprenditoriale. Ci sono già risorse a bilancio, gli uffi ci stanno lavorando bene, questa è un’esigenza strutturale per la ripresa”.

Chiudiamo con la politica: Salvini o Zaia, chi può aspirare alla guida del governo secondo lei?

“Mi sento di rispondere come quegli allenatori che possono con-tare su una panchina con attaccan-

ti di livello. Come loro anche noi abbiamo l’imbarazzo della scelta: abbiamo due fi gure, Zaia e Salvini, che hanno capacità, onesta e soprattutto il consenso del-la gente. Entrambi poi sono amici, per me potrebbero andare bene sia l’uno che l’altro. Luca Zaia adesso sta lavorando per il Veneto e intende impegnarsi su questo fronte”.

di Nicola Stievano

L’intervista Le priorità dell’Assessore regionale allo sviluppo economico e dell’energia

Marcato: “Sulla gestione dei profughi non ci fi diamo di nessuno”L’esponente leghista dice no all’accoglienza diffusa e mette in guardia dai problemi di sicurezza. Sul fronte produttivo caccia ai fondi europei e impegno a portare la banda larga in tutta la regione

“Tutti davano per spacciate le piccole imprese, invece la ripresa parte proprio da loro”

“Tra la nostra gente avverto forti sentimenti di rabbia e di scoramento”

Sopra Roberto Marcato con Matteo Salvini

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1Voci da palazzo

La visita a Pila L’incontro con i tre presidenti delle cooperative ittiche Pilamare, Villaggio Pescatori e Pescatori Pila

Corazzari: “Subito soluzioni concrete per la pesca”“Mi impegno personalmente ad avviare un tavolo di confronto e lavoro perchè gli interventi per il settore ittico non siano ‘sporadici’ ma siano risolutivi”

Con voto unanime la Commissione Ambiente, presieduta da Francesco Calzavara (LN), ha approvato il

Progetto di Legge presentato dal Con-sigliere del Pd, Graziano Azzalin, che mira ad escludere ogni tipo di ricerca di idrocarburi nei Comuni compresi nell’area del Parco del Delta del Po, ricacciando indietro ogni possibile ten-tativo di sfruttamento. Dopo averla già presentata durante la scorsa legislatura, raccogliendo sostegni trasversali, ma non riuscendo a farla approvare per il “blocco” imposto dalle incombenti elezioni, il consigliere Azzalin l’ha ripro-posta come suo primo atto della nuova legislatura. La proposta legislativa, che passa ora all’esame dell’aula consiliare, va a modifi care l’articolo 30 della legge istitutiva del Parco del Delta del Po in modo da rendere impossibile la ricerca con ogni mezzo di idrocarburi.

La ratio della norma di impedire ogni tipo di ricerca e di estrazione di idrocarburi nell’area del Delta del Po era già chiara, ma la sentenza del Tar, che ha accolto il ricorso della Northsun e abrogato la delibera con la quale la Regione non concedeva il permesso di ricerca, ha reso necessaria una precisa-zione e quindi, al posto del comma che recita ‘è vietata la realizzazione di pozzi e impianti per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi nel sottosuolo’ con questo modifi ca si inserisce la dizione ‘ non sono rilasciati permessi di ricerca di idro-carburi, autorizzazioni per l’estrazione di idrocarburi’.

“In questo modo – ha sottolineato Azzalin - sarà possibile evitare ogni tipo di fraintendimento semantico e ribadire una chiara volontà manifestata a più riprese da parte della Regione Veneto, a cominciare dal presidente Zaia, che su questo ha una posizione di totale

AmbienteSTOP ALLE ESTRAZIONE DI IDROCARBURI DELTA DEL PO

L’assessore regionale Cristiano Coraz-zari a fi anco dei pescatori polesani e veneti. Un settore vitale per l’economia

della provincia e della regione, che Coraz-zari ha avuto modo di conoscere a fondo nel corso di una visita, a fi ne settembre, a Pila. Qui ha incontrato i tre presidenti delle cooperative ittiche Pilamare, Villaggio Pescatori e Pescatori Pila rispettivamente Giuliano Zanellato, Fa-brizio Boscolo e Virginio Tugnolo. Si tratta di una realtà che con le sue attività di vene-ricoltura e pesce azzurro, è la prima fonte di sostentamento per oltre 2mila famiglie,

che spesso incontrano diffi coltà ad arrivare alla fi ne del mese, per una lunga serie di problemi.

“In quell’occasione mi sono preso l’impegno personale di avviare un tavo-lo di confronto e lavoro per fare in modo

che gli interventi per il settore ittico non siano ‘sporadici’ ma siano soluzioni che risolva-no in modo defi nitivo i problemi - afferma Corazzari - Convoca-

zione che è già stata inviata ai numerosi futuri componenti, dal Parco Delta Po Ve-neto alle associazioni di categoria della pesca al Consorzio cooperativa di Pila, a

di Lorenzo Zoli

“Non basta, i costi della politica possono essere tagliati ancora. Di molto”.

Lo dichiara in una nota Jacopo Ber-ti, capogruppo del M5S in Consiglio regionale, commentando la pubblica-zione del bilancio della Regione Vene-to 2014, che evidenzia, tra le altre cose, un trend in discesa per quanto riguarda gli stipendi dei consiglieri, che sommati ai vitalizi degli ex va dai 23 milioni del 2010 ai 20 del 2014. “Abbiamo appena presentato – ricor-da il capogruppo pentastellato - la nostra proposta di legge “Anti Casta”, grazie alla quale vogliamo abolire i vitalizi, i privilegi dei politici e tagliare ancora gli stipendi. 83 milioni e mezzo di soldi risparmiati dai veneti, questa è la somma che si raggiungerebbe grazie alla nostra legge e questa è la cifra che proponiamo come obiettivo alla Giunta”.

Berti sottolinea poi che un altro dato che emerge dal bilancio è relativo a un “obiettivo non realizzato”, quello della promozione di soluzioni volte alla lotta alla corruzione e all’illegalità. “Quello della corruzione – sottoli-nea - è il reato in maggiore aumento in Veneto, +122% nell’ultimo anno. E non dimentichiamo che questa regione è stata lo scenario della più grande tangente della storia d’Italia, che a sua volta è uno dei Paesi più corrotti al mondo. Quella del Mose. La lotta alla corruzione dovrebbe quindi essere in cima alle priorità del governo regionale. Almeno lo è per noi. Se a loro non interessa, - conclude Berti - ci proponiamo volontariamente per realizzare e coordinare un’agenzia veneta anti corruzione (Avac)”.

“In queste ore l’agenzia nazionale ha fatto arrestare tre persone, col-pevoli di corruzione nel primo appalto del Giubileo – conclude Berti - ieri altri arresti e indagini in Regione Lombardia, per lo stesso reato. Quello di un’agenzia veneta istituita volontariamente da questo Consiglio sarebbe dunque un segnale anche di portata nazionale”.

“NON BASTA, OCCORRE TAGLIARE DI PIÙ” Bilancio 2014. Berti (M5S)

A fi anco l’Assessore Cristian Corazzari

La pesca nel Delta è la prima fonte di sostentamento per oltre 2mila famiglie

Graziano Azzalin, consigliere Pd

“Luca Zaia ieri si è detto preoccupato per la corrente di neo centralismo partita da Roma, una corrente che è pronto a con-

trastare ‘facendo gli amministratori delegati del territorio’. Ma allora dov’è la coerenza se ora il Governatore vuole commissionare tutti gli enti stru-mentali e accentrare la sanità veneta nell’azienda Zero? Dove sono gli amministratori delegati?”. Se lo chiedono i consiglieri tosiani Giovanna Negro e Andrea Bassi, componenti della Commissione Sanità, commentano assieme ai colleghi Maurizio Conte e Stefano Casali le proposte di modifi ca del Direttivo Anci Veneto al Progetto di Legge n. 23 che prevede l’istituzione dell’Azienda Zero quale ente di governance della sanità regionale.

“La relazione dell’Anci – aggiungono i to-siani – portata questa mattina in Commissione Sanità spiega come la creazione di aziende Ulss estremamente ampie, come previsto dal Pdl n.23, comporta la rottura di questo rapporto tra i vertici della gestione sanitaria e il territorio, con ricadute negative sui cittadini-utenti” “Si evidenzia inoltre nella relazione – proseguono Conte, Bassi, Negro e Conte – come il sistema sanitario regionale fi no ad oggi abbia portato ad ottimi risultati in termini di effi cienza/effi cacia con la forte integrazione ospedale-territorio, supportata da uno stretto rappor-to tra vertici Ulss e Sindaci (Conferenza dei sindaci). L’Anci sottolinea anche la mancanza di un adeguato studio di fattibilità organizzativa del nuovo model-lo. E afferma che l’Azienda Zero non deve avere compiti di Programmazione e Controllo che invece restano in carico alla Direzione Generale Sanità e

I CONSIGLIERI TOSIANI: “ZAIA FACCIA UN PASSO INDIETRO”Sanità e Azienda Zero

tutti i rappresentanti del settore ittico e del-la portualità dell’area veneta, alle istituzioni preposte alla sicurezza e all’esecuzione delle opere”. Per Corazzari sono necessarie soluzioni concrete, di somma urgenza in un territorio dove i vincoli che limitano la gestione di ambienti dove convivono attività

dell’uomo e luoghi naturalistici non siano limiti ma opportunità da cogliere, e nei qua-li inoltre venga anche risolta una volta per tutte la problematica della sicurezza della navigazione legata ai porti già presenti nel territorio veneto come Pila a Chioggia.

Sociale, organo tecnico dell’assessorato alla Sanità e al Sociale nonché del Consiglio Regionale”. E ancora si legge nell’ultima parte della relazione: “Quando si dice che questa riforma del sistema consentirà tagli della spesa senza tagli ai servizi, non si presta suffi -ciente attenzione ai servizi del territorio, che saranno necessariamente ridotti e tagliati. Con l’eliminazione della Direzione dei servizi sociali (della quale non si capisce la ragione o i vantaggi economici fi nanziari) verrebbe meno la peculiarità propria del SSR Veneto caratterizzato da una forte integrazione socio-sanita-ria. In tale scenario il Comune dovrebbe versare dei contributi all’Azienda Ulss senza avere nessun con-trollo sull’operato e sui livelli di assistenza erogati ai propri cittadini e il ruolo della Conferenza dei Sindaci viene ad essere totalmente sminuito. La fi gura del direttore dei servizi sociali deve essere mantenuta”.

Jacopo Berti In alto da sinistra: Giovanna Negro, Andrea Bassi. Sotto

Maurizio Conte e Stefano Casali

28 Voci da palazzo2828 Voci da palazzo

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Che cosa può comportare, in de� nitiva,il riconoscimento?La Riserva della Biosfera non va considerata come un progetto a tempo limitato, bensì un’operazione di lungo termine. La partecipazione alla rete mondiale (network) delle riserve consente una valida possibilità di scambio di conoscenze, di buone pratiche, di stru-menti gestionali nonché l’accesso a progetti, program-mi e fondi internazionali appositamente dedicati ad affrontare problematiche legate allo sviluppo; tra le quali i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e la rapida urbanizzazione.

Il riconoscimento di “Riserva della Biosfera”, per esplicita dichiarazione dell’UNESCO, non implica alcun vincolo giuridico ulteriore, ma va inteso come occasione per affrontare e ri-solvere, con la partecipazione della popola-zione, i problemi locali ed i relativi possibili con� itti in una dimensione globale.

Inoltre, il riconoscimento non va inteso come l’asse-gnazione di un “logo”, bensì come assunzione

di responsabilità e scommessa del territorio a ideare, sperimentare e sviluppare buone pratiche da estendere anche all’esterno.

Progetto Regionale Turismo slownelle aree protette a Parco

gnazione di un “logo”, bensì come assunzione

IL MONDO CI HA RICONOSCIUTOORA FACCIAMOCI

RICONOSCERE DAL MONDO!

AREA DEL DELTA DEL POriconosciuta a Riserva della

Biosfera del Programma MABdell’UNESCO è supportato dalla

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIOdi Padova e Rovigo.

ph Daniele Soncin

Page 31: Cavarzere ott2015 n129

1 Cultura veneta

Un viaggio nel tempo e nello spazio. Questo pro-mette di essere la mostra che, inaugurata il 24 ot-tobre alla Casa dei Carraresi di Treviso, presenterà

Dominikos Theotocopulos, detto El Greco come il crea-tore di un linguaggio che non ha paragoni possibili che gli ha permesso la realizzazione di capolavori assoluti.

Il curatore, Lionello Puppi, emerito di Ca’ Foscari, con alle spalle mezzo secolo di studi sull’artista, coadiu-vato da un comitato scientifi co di respiro internazionale, ha ricostruito con molteplici spunti inediti le tappe di un’avventura irripetibile, indagando il processo creativo, il metodo di lavoro e la bottega di un artista controverso e non com-preso nel suo periodo storico, ma defi nito dalla critica moderna un “visionario illuminato”.

El Greco nacque nel 1541 a Creta, territorio all’epoca sotto il dominio veneto.

Lì divenne maestro d’arte seguendo il corso della tradizione artistica dell’isola, prima di intraprendere, all’età di 26 anni, il viaggio verso Venezia, città in cui seppe trasformarsi da iconografo ortodosso in un artista innovativo e rivoluzionario. Protagonista indiscusso della

cultura fi gurativa occidentale, venne riscoperto nell’800 per diventare poi fonte d’ispirazione per le avanguardie del ‘900 come l’impressionismo e il cubismo.

La mostra, che illustra un percorso di opere prodotte dall’artista, soprattutto durante la sua permanenza nel nostro Paese, e dai grandi maestri che hanno infl uen-zato il suo lavoro tra cui Tiziano, Tintoretto, Correggio, Jacopo Bassano, vanta prestiti importantissimi grazie alla signifi cativa adesione di grandi istituzioni museali e collezioni private internazionali. L’obiettivo dell’esposi-zione è scoprire insieme ai visitatori il percorso di un ar-

tista geniale che continua a stupire per la profonda ispirazione che ha portato nel mondo dell’arte, anche moderna.

La fama del pittore divenne pla-netaria solo a partire dal ventesimo secolo, non solo per l’interesse di

collezionisti e intellettuali, quanto per il riconoscimento della critica e degli artisti stessi dell’epoca. Da Pablo Picasso, a Manet, fi no a Pollock, appassionati studiosi di El Greco, furono le avanguardie del ‘900 a inspirarsi alla modernità dei suoi manierismi nel disegnare le fi gure e alla stravaganza nel comporre immagini dai cromatismi

inaspettati per la sua epoca.La mostra vuole portare il visitatore alla scoperta

di questo pittore visionario, dal carattere irriverente, ca-pace di sconvolgere l’estetica a lui contemporanea con toni drammatici e un linguaggio fantasioso ed espres-sionista.

El Greco possedeva un senso della rappresentazione

che va oltre gli stili e le epoche, un modo di intendere l’immagine e il cromatismo che senza dubbio può defi -nirsi universale. El Greco non seguiva nessuna delle re-gole accettate dalla gran parte dei pittori e dei mecenati del Cinque-Seicento. Offre quindi un esempio di come le cose si possono approcciare in modo diverso, originale e stimolante.

Apre il 24 ottobre l’esposizione dedicata ad un maestro indiscusso del ‘500. Per la prima volta al mondo un’esposizione dedicata agli anni cruciali della sua trasformazione

La mostra Casa dei Carraresi ospita fi no al 10 aprile 2016 le opere più belle del “visionario illuminato”

Metamorfosi di un genio, El Greco a Treviso

Musei Eremitani, Padova

Opere inedite e nuova documentazione ricostruiscono il periodo giovanile di Felice Casorati nella grande mostra allestita negli spazi dei Musei Civici agli Eremitani di Padova. Dipinti, disegni,

bozzetti provenienti da raccolte pubbliche e private ne ripercorrono gli anni della formazione, vissuta tra Padova, Napoli e Verona, mentre i lavori di Boccioni, Cavaglieri o Laurenti ricreano l’ambiente artistico in cui Casorati cominciò a muovere i primi passi. Rari materiali, artistici e documentari, illuminano la produzione iniziale, in particolare il periodo che arriva fi no alla prima partecipazione alla Biennale di Venezia, nel 1907, considerata lo spartiacque fondamentale nel suo percorso di pittore. Seguono gli anni di Napoli e Verona, contras-segnati da un fervido eclettismo. Nato a Novara nel 1883, Casorati arriva a Padova a dieci anni. Qui si dedica agli studi musicali, ma con una tale intensità da restare vittima di un esaurimento nervoso. Ha solo 18 anni e, come egli stesso ha raccontato, ‘’per consolarmi dell’abbandono del mio pianoforte, e dei miei studi prediletti, mio padre mi regalò una gran scatola di colori. Ed eccomi per la prima volta seduto davanti a un cavalletto in pieno sole a mescolare colori sulla tavolozza e a guardare curioso e commosso il dolce paesaggio dei colli Euganei’’. Nel 1902 nasce quindi il primo dipinto dell’artista che, in una Padova culturalmente vivace, decide di assecondare la nuova passione. Per questo diventa allievo del padovano Giovanni Vianello, un rapporto il loro affatto secondario, nonostante Casorati, negli anni della prima maturità, abbia voluto minimizzarlo, ripudian-do tutta la fase giovanile. Insieme a nozioni tecniche, pittoriche e calcografi che , è quindi ravvisabile nell’apprendistato di Vianello qualche infl uenza estetica e tematica che la mostra contribuisce a far emergere: come le pennellate corte e divise che ritornano in ‘Casoni’ e in ‘Case padovane’ del giovane Casorati o nel dipinto ‘Balconata’, risalente agli anni veronesi. Ma anche la centralità del colore giallo o, ancora, il soggetto ricorrente della vecchia, trattato in un dipinto di Vianello. L’esposizione vuole quindi sottolineare la vitalità dell’ambiente artistico padovano, con presenze di rilievo come Umberto Boccioni. La mostra è visitabile fi no al 10 gennaio

Sulla prima tela di Casorati: i Colli EuganeiIl primo concerto della nuova Stagione concertistica, in

programma sabato 24 ottobre all’Auditorium Pollini alle 20.45, sarà diretto nal nuovo direttore artistico e

musicale, Marco Angius e sottenderà un preciso signifi cato di rinascita per l’Orchestra, con la Sinfonia n. 2 “Resurre-zione” di Gustav Mahler (nella versione Kaplan/Mathes, presentata per la prima volta in Italia) insieme alla prima esecuzione assoluta di “Sposalizio” (da Franz Liszt) di Salvatore Sciarrino, il compositore vivente più eseguito nel mondo. L’appuntamento costituirà la prima tappa di un vero e proprio “Percorso Mahler”, che Marco Angius svi-lupperà nel corso della Stagione anche con la Sinfonia n. 1 e l’Adagio dalla Sinfonia n. 10. Tra il Classicismo viennese di Mozart e Beethoven e la musica italiana del Novecento, emerge la precisa volontà di dare risalto a un’affascinante linea di programmazione che darà spazio a compositori come Respighi, Casella, Dallapiccola, Petrassi e Berio, punteggiando i concerti della “Stagione d’oro”. E il nuovo direttore sarà l’anima stessa del nuovo corso. “Ho appre-so con gioia di questa nomina e vorrei esprimere il mio più sentito ringraziamento per la fi ducia accordatami e per l’importanza dell’incarico che mi viene conferito in un momento così particolare per la storia dell’Orchestra – commenta Marco Angius – Visto che si tratta di un duplice ruolo, l’impegno profuso sarà quanto meno pro-porzionale alle cariche che mi vengono affi date sperando di ripagare l’Orchestra e la Fondazione stessa nel modo più degno e concreto possibile. Sono particolarmente ono-rato dell’incarico perché ottenuto sul campo, partendo dal lavoro quotidiano con l’Orchestra in progetti innovativi e non comuni. Proprio all’Orchestra va il mio primo pensiero perché considero questo incarico un’opportunità preziosa di crescita comune offrendo tutta la mia competenza e dedizione. Ci attende un percorso intenso in cui intendo porre al primo posto gli obiettivi musicali, culturali e uma-

Orchestra di Padova e del Veneto

50 STAGIONI CONCERTISTICHE

di Maria Pavan

Ripercorso il complesso iter artistico e spirituale tra Creta, l’Italia e la Spagna

Marco Angius, nuovo Direttore artistico e musicale ni per la diffusione di un bene italiano di assoluto rilievo com’è l’Orchestra di Padova e del Veneto”. Marco Angius è tra i direttori d’orchestra italiani più richiesti di questo momento. Interprete di riferimento per il repertorio con-temporaneo, ha collaborato con le principali istituzioni ed enti lirici italiani oltre a una serie di debutti internazionali di assoluto prestigio (con l’Ensemble Intercontemporain di Parigi, con la Tokyo Philharmonic Orchestra, con l’Orche-stre Philarmonique de Nancy, con l’RCM Orchestra di Lon-dra, con l’Hermes Ensemble di Anversa, con l’Orchestre de chambre de Lausanne…). Il cartellone 2015/2016 ospiterà alcuni tra i direttori e solisti più apprezzati della scena internazionale: sarà un ritorno quello di Gérard Kor-sten, Paul Goodwin, Reinhard Goebel, oltre che dello stes-so Angius (protagonista lo scorso novembre dell’Arte della fuga di Bach/Scherchen), mentre debutteranno a Padova le bacchette di Bruno Aprea, Carlo Rizzari (assistente del maestro Antonio Pappano all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia), Giampaolo Pretto (direttore d’orchestra e Primo fl auto dell’Orchestra della RAI di Tori-no) e il soprano Roberta Mameli. Accanto a loro quattro giovani star: i direttori Min Chung e Ben Gernon, il soprano Mina Yang e la pianista Leonora Armellini.

313131Cultura veneta

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1 Turismo

Noi italiani abbiamo sempre fatto fi nta di non vederlo questo “vicino del mare accanto”. Abbiamo sempre dato l’impressione di igno-

rarlo, di non considerarlo. Prima perché era gover-nato da una dittatura feroce che fi no alla sua caduta (nel 1990) ha alimentato questa distanza ideologica e la conseguente netta separazione fra mondi opposti, poi percé la “terra delle aquile” è diventata di colpo la terra da cui partivano le temute prime ondate di profughi, scaricate quo-tidianamente sulle coste della Puglia da gommono o vecchie carrette del mare.

Lo stereotipo è rimasto e condiziona ancora nell’immaginario collettivo l’idea che abbiamo di questo paese, che si trova ad appena 70 chilmetri da Otranto. Al di là dell’Adriatico.

Niente di più sbagliato e di ingiusto, perché oggi l’Albania si sta aprendo a noi con una sola-rità e un desiderio di buoni rapporti che chiunque può riscontrare recandovisi per la prima volta. Un paese che smania di mostrare i suoi grandi passi in avanti, anche se per misurarli bisogna tener conto che sotto la dittatura marxista-leninista di Enver Hoxha e, negli ultimi anni, di Ramiz Alia non c’erano nemmeno macchine per le strade e lo sta-to di povertà era così palese da lasciare choccati, mitigato solo dalla grande dignità di questo po-polo, sempre mostratosi fi ero di fronte a qualsiasi diffi coltà, anche quando nel corso del XX secolo dovette combattere per la libertà contro nemici più grandi di lui. L’Impero Ottomano prima (che l’ha soggiogato per cinque secoli, fi no al 1912) e l’Italia Fascista poi, che lo trasformò in un suo possedimento dal 1939 al 1943.

Oggi l’Albania si affaccia a pieno titolo nel pa-norama europeo, facendo tesoro dei tanti aiuti ri-cevuti, in termini di cooperazione economica ma soprattutto di formazione (aiuti arrivati special-mente dall’Italia), ma anche di una grande voglia di riscatto. Quello che più colpisce è l’atmosfera che oggi circonda l’ospite straniero, specie quello italiano. Innanzitutto la lingua, visto che tutti co-noscono, parlano e amano l’italiano (imparato grazie alla tv o all’immigrazione di ritorno). Poi la disponibilità all’accoglienza, a fornire un aiuto in qualsiasi circostanza. Persino la polizia sfodera sorrisi non usuali in uomini in divisa. In Albania si può dire senza esagerare che l’Italia è un mito. Forse c’è anche un sentimento di riconoscenza in questo, per tutto ciò il nostro Paese ha fatto nei durissimi anni del post dittatura, quando in ogni angolo dell’Albania spuntavano ancora sinistri i bunker fatti costruire negli anni ’70 da Hoxha (in tutto un milione, una follia) per trasmettere alla popolazione la sindrome da accerchiamento. Non a caso uno dei reati puniti con maggiore fre-quenza allora era l’installazione di rudimentali an-tenne per ricevere i programmi della televisione italiana.

Che l’Albania oggi sia un’altra cosa lo testimo-nia anche il colore. Il colore che si coglie nell’am-biente e nei nuovi quartieri. E che fa risaltare la

Balcani

NELLA IMMAGINE PRINCIPALE IL CASTELLO DI KRUJE CHE OSPITA IL MUSEO DEDICATO A SKANDERBEG, L’EROE NAZIONALE. A DESTRA LA PIAZZA PRINCIPALE DI TIRANA, LOTTOMANA

BERAT (CITTÀ DALLE MILLE FINESTRE) E, SOTTO, SCORCI DI MARE NEL SUD DEL PAESE (IN UNO SI COLGONO ALCUNI BUNKER FATTI COSTRUIRE DA HOXHA) OLTRE ALLE ROVINE

DELLA FORTEZZA DI ROSAFA A SCUTARI. PIÙ SOTTO LA STORICA BANDIERA DELL’ALBANIA, MONUMENTO A SKANDERBEG E UN CAOTICO SBARCO DI PROFUGHI IN PUGLIA NEL 1991

Le migliorate condizioni di sicurezza permettono di viaggiare nella massima libertà

per conoscere la vivace capitale Tirana,città antiche come Berat, Argirocastro

Scutari, Durazzo, Kruje, Valona, Butrintoe le località di mare della splendida costa sud

di Renato Malaman

Lontani i tempi della dittatura di Hoxhae delle ripetute ondate di profughi

il “paese delle aquile” sta crescendoa grandi passi e ama l’Italia e gli italiani

(tutti conoscono la nostra lingua)offrendo le sue bellezze al turismo

SÌ, VIAGGIARE

Sorprendente Albania, il futuro è iniziato

cura dei restauri e delle nuove costruzioni. Certo, molte contraddizioni rimangono, come gli innesti diretti nelle tre autostrade di stradine di campa-gna, come nel traffi co caotico e indisciplinato di Tirana, o come nella volontà di voler copiare anche gli aspetti negativi del modello di sviluppo italiano. Però la sensazione di fondo è quella di un paese in crescita, dove anche le diverse confessioni reli-giose (musulmani, cattolici e ortodossi) convivono in armonia e reciproca tolleranza, secondo un mo-dello molto laico.

L’estate appena conclusa ha registrato un boom di presenze italiane e, forse, la fi ne di un tabù. Tutto ciò favorito dalla semplicità delle forma-lità di ingresso nel paese (basta la carta di identi-tà), della prenotazione di un hotel o del noleggio di un’auto all’aeroporto internazionale “Madre Teresa di Calcutta” di Tirana-Rinas. Facile anche per chi arriva in traghetto a Durazzo o a Valona.

Dire che l’Albania è bella è fi n troppo ri-duttivo. Il Paese è straordinario e si può girare in libertà senza più rischi per la propria sicurezza. L’aumentato benessere ha fatto diminuire furti ed episodi di microcriminalità. Il costo della vita

è basso, tanto che una cena costa dai 5 ai 10 euro, salvo che nelle località più alla moda. E per dormire si spendono dai 15 ai 25 euro per una camera doppia in alberghi dignitosi, prenota-bili anche attraverso booking.com. Il turismo fa perno su ben tre siti tutelati dall’Unesco come “Patrimonio dell’Umanità”, tutti concentrati nel sud del paese: si tratta della città di Berat con le sue splendide architetture ottomane, che le sono valse l’appellativo di “città dalle mille fi nestre”; la città di Argirocastro (o Gjirokaster) arroccata su uno sperone montuoso, rilucente dei suoi tetti d’ar-gento (vi nacquero Enver Hoxha e il poeta Ismail Kadaré, tuttora vivente, più volte candidato al No-bel), il sito archeologico di Butrinto portato alla luce negli anni ’20 dall’archeologo italiano Luigi Maria Ugolini e la cui età d’oro fu quella augustea (di grande impatto l’anfi teatro). Ma vanno inserite nell’itinerario di un viaggio in Albania la capitale Tirana con i suoi innumerevoli musei; la dinamica Durazzo affacciata dolcemente sull’Adriatico (c’è anche una fortezza veneziana); l’antica Scutari, che è forse la città più elegante, vivace e cultu-ralmente importante dell’Albania; Kruje, vecchia

capitale che celebra le gesta di Georgi Castriota Skanderbeg, l’eroico condottiero albanese che nel ‘400, in trent’anni di sanguinose battaglie riuscì a respingere i turchi (che dilagarono nel paese solo alla sua morte, avvenuta per malaria); Pogradec, cittadina placidamente distesa sul lago di Ocrida, al confi ne con la Macedonia; Korcia, famosa per essere stata la città da cui partì la rivolta contro i turchi nel 1912; la lucente Valona, porto strategico dove l’Adriatico diventa Jonio e poi tutta la spetta-colare costa sud, da Dhermi a Borsh a Saranda (la Rimini albanese) per fi nire nella coccola Ksamil, ameno porticciolo turistico fra gli scogli con piccole spiaggette dove si affacciano graziosi ristorantini, nei quali (udite, udite) si possono ancora trovare anche i proibitissimi datteri di mare.

Certo, l’Albania non offre ancora tutti i comfort di altre destinazioni turistiche, specie di quelle più alla moda, ma il bello in fondo è proprio questo. Lo spirito di accoglienza semplice e sincero degli albanesi, che rende il viaggio un viaggio vero. Alla scoperta delle bellezze di un Paese ma anche dello spirito fi ero di un popolo unico, per lingua a tradi-zione. Andare per credere.

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Gatti e gravidanzaIL VETERINARIO A cura del Dottore Andrea Feliciati

A noi veterinari capita molto spes-so di ricevere la visita o la telefo-

nata di donne in dolce att esa che ci chiedono come comportarsi col proprio gatt o perché hanno senti to che può trasmett ere una malatti a, la toxoplasmosi, altamente nociva per il feto.Cerchiamo di fare chiarezza sulla patologia.La toxoplasmosi è una malatti a causata da Toxopla-sma gondii, un protozoo. E’ una malatti a che può essere pericolosa per il feto solo se contratt a nella prima parte della gravidanza. Toxoplasma ha come ospite defi niti vo il gatt o, che, se infett o, emett e il parassita nell’ambiente att raverso le feci: da qui na-sce la teoria secondo cui le donne in gravidanza non dovrebbero avere contatti con i gatti .La toxoplasmosi viene contratt a ingerendo le ooci-sti presenti nelle feci del gatt o infett o, mangiando ortaggi mal lavati e contaminati dalle feci di gatt o infett o e sopratt utt o ingerendo carni crude o poco cott e di animali infetti (cavallo, agnello, maiale da cui gli insaccati , a volte manzo). Il ruolo del gatt o come portatore della malatti a è stato ridimensionato, in parti colare se si tratt a di un gatt o domesti co la cui

letti era viene pulita frequentemente: sono neces-sari infatti 2-3 giorni affi nché il parassita eventual-mente presente nelle feci del gatt o sott o forma di oocisti diventi resistente e di conseguenza infetti vo per l’uomo. Il gatt o normalmente emett e le oocisti solo per 15 giorni durante l’infezione acuta. Inoltre è poco probabile che un gatt o che vive in casa si infetti con Toxoplasma, sopratt utt o se non si nutre di rodi-tori ed uccellini a loro volta portatori di Toxoplasma. Altro aspett o fondamentale: il 60% della popolazio-ne, durante la propria vita, è già entrato in contatt o con l’agente infetti vo sviluppando eventualmente la malatti a (asintomati ca nella maggior parte dei casi); una volta guariti dalla toxoplasmosi non ci si amma-la più perché si sviluppa un’immunità anti corpale permanente. In conclusione, se una donna in gravi-danza è immune il problema non si pone nemmeno, se non lo è basta seguire piccoli accorgimenti come cambiare frequentemente la letti era del gatt o possi-bilmente usando dei guanti ; in ogni caso il rischio di contrarre la malatti a dal proprio gatt o è certamente inferiore a quello che si corre mangiando ortaggi mal lavati o carne cruda o poco cott a.

Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Rovigo e Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A.

Educazione e cani: come scegliere l’educatore cinofi lo

L’ESPERTO Dott.ssa Veronica Ferrarese - Educatrice cinofi la*

Non sempre è facile riconoscere un buon educa-tore, spesso troviamo improvvisati che si spaccia-no come professionisti amanti dei cani, pronti a dare mille consigli e suggerimenti ma che di cani sanno ben poco e rischiano di fare più danni che altro.Per tutelarsi da queste fi gure io consiglio di affi -darsi innanzitutt o ad un professionista con la P maiuscola ovvero ad un educatore cinofi lo che lo faccia per mesti ere (e non solo per passione). Ri-correte a professionisti qualifi cati ed iscritti alme-no ad una associazione di categoria (in Italia tra le più rinomate troviamo Csen, Fisc, Federcinofi lia, Apnec ed Enci) pertanto fatevi mostrare il curri-culum, gli att estati ed anche i corsi di specializza-zione che ha frequentato nel caso in cui vi riferite a lui per un problema o disciplina specifi ca. Diffi -date invece, da chi ha fatt o centi naia di corsi, sta-ge e seminari ma poi quasi non sa come prendere in mano un guinzaglio, per cui andate a verifi care con i vostri occhi il centro cinofi lo dove potrete anche osservare il professionista come lavora con i cani e farvi dire i risultati che ha ott enuto. Presso

il centro potrete anche verifi care i metodi edu-cati vi uti lizzati e rimanere lontani da chi non usa metodi genti li ma si serve di sistemi coerciti vi che stressano il cane facendolo soff rire e peggioran-do la situazione. Io ritengo molto importante che l’educatore non lavori in un rapporto esclusivo con il cane ma coinvolga sempre il proprietario, il suo obietti vo principale è quello di creare armo-nia tra l’amico a quatt ro zampe e la sua famiglia di bipedi, per cui dovrà seguire e guidare il binomio cane-proprietario ed il percorso educati vo riguar-derà non solo il cane ma anche (anzi sopratt utt o!) il proprietario. Per concludere, un consiglio uti le ed immediato per scegliere l’educatore cinofi lo? Osservate il suo cane, per noi professionisti il mi-glior bigliett o da visita è proprio lui!

*Educatrice cinofi la che collabora con il Rifugio Cipa

Questi e tanti altri simpatici musetti li trovate al RIFUGIO C.I.P.A. DI FENIL DEL TURCO (RO), Via Argine Zucca n° 3/E tel. e fax 0425/476835 – mail: [email protected] – sito: www.legadelcanerovigo.com Facebook: facebook.com/legadelcanerovigo – Twitter: twitter@legadelcane – Youtube: rifugiocipatv

ADOTTAMICHANEL Chanel è una meticcia

femmina sterilizzata,

taglia piccola. E’ dolcissima e socievole. Le piace stare in compagnia delle

persone e degli altri cani. Va a passeggio al guinzaglio. Per lei stiamo cercando una

famiglia che la faccia vivere in casa.

DEVID è un Rottweiler non sterilizzato, taglia medio-grande. Gli pia-ce andare a passeggio

in campagna ed è espansivo con chi conosce. Va d’accordo con le femmine e sta cercando una fami-glia tranquilla composta da adulti che lo

faccia vivere sereno lontano dal trambusto della città che pare non piacergli.

KUROS è un Rottweiler sterilizzato, taglia

grande. Gli piace molto andare a passeggio al

guinzaglio e passare del tempo con le persone. Per lui stiamo

cercando un adottante dinamico e che abbia esperienza con questa razza. L’ambiente ideale sarebbe una casa tranquilla in cui vivere sereno e scorrazzare in giardino.

LARA è un Rottweiler sterilizzato, taglia

grande. Gli piace molto andare a passeggio al guinzaglio e passare del tempo con le persone. Per lui stiamo

cercando un adottante dinamico e che abbia esperienza con questa razza. L’am-

biente ideale sarebbe una casa tranquilla in cui vivere sereno e scorrazzare in giardino.

SKINNER è una meticcia femmina sterilizzata, taglia

media. E’ esuberan-te e allegra. Va a

passeggio al guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. Per lei stiamo cercando una famiglia composta da persone dinamiche che la facciano vivere in casa dato che le

piace scalare le recinzioni.

TIGRIS è un meticcio sterilizzato,

taglia media. All’inizio è diffi dente ma poi pian pianino

prende coraggio e diventa socievole. Va d’accordo con gli altri cani e gli piace

andare a passeggio. Tende a scalare le recinzioni. Sta cercando una famiglia tranquilla che lo tenga in casa con sé.

SIRIA è una meticcia femmina sterilizzata, taglia media. E’ esube-

rante e allegra. Va a passeggio al

guinzaglio e va d’accordo con gli altri cani. Per lei stiamo

cercando una famiglia composta da persone dinamiche che la facciano vivere in casa

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SPARTACO è un meticcio

sterilizzato, taglia media. All’inizio è diffi dente ma poi

pian pianino prende coraggio e diventa socievole. Va d’accordo con gli altri cani e

gli piace andare a passeggio. Tende a scala-re le recinzioni. Sta cercando una famiglia

tranquilla che lo tenga in casa con sé.

ANGELO è un meticcio sterilizzato, taglia media. E’ un cane

fantastico! Vapasseggio e gli piace tanto stare in compagnia dei vo-

lontari e farsi fare tante coccole. E’ in Rifugio da una vita. Per lui cerchiamo persone dai

modi gentili che lo facciano vivere tranquillo lasciandogli i suoi spazi.

WILLY è un incrocio Pastore

Tedesco steri-lizzato, taglia grande. Va a

passeggio e gli piace passare del tempo con le persone. E’ adatto a famiglie con adolescenti e persone

anziane, ma senza cani. E’ un gran buon cane che ha bisogno di avere una famiglia

che gli vuole bene!

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Page 35: Cavarzere ott2015 n129

Avete avuto una giornata pesante … non vedete l’ora di stendervi sulla vostra poltrona preferita … Avete mal di schiena? Avete problemi alle gambe? Fate un lavoro sedentario? Non fate abbastanza attività �sica, anche sapendo che vi farebbe bene? E così vi sentite anche in colpa … Carissimi, è necessario rilassarsi. Vi siete mai sottoposti a un massaggio? Quando è stata l’ultima volta? Ecco un invito per voi …

A novembre vi invitiamo caldamente alle Terme Krka – dove vi aspetta il Festival del massaggio. Durante le meritate vacanze autunnali, presso i nostri alberghi, potete concedervi numerosi trattamenti rilassanti, in particolare diversi tipi di massaggi, o�erti per di più a prezzi convenienti. Sarebbe un peccato non appro�ttare di questa occasione per sperimentare nuovi modi per rilassarsi e rigenerarsi, passando una vacanza semplicemente favolosa!

Certo, i massaggi non sono l’unico modo per rilassare e risollevare il corpo e la mente … A novembre, presso le Terme Krka, avrete diversi modi a disposizione per liberarvi da ansie e preoccupazioni … Potrete fare una sauna, fare yoga, o abbandonarvi ai massaggi delle bollicine delle vasche o alla terapia del suono del gong. Comunque sia, gli alberghi Terme Krka, all’interno dei quali troverete i centri benessere Vitarium, Balnea e Salia, non si trovano per caso immersi in una natura favolosa, dove regna la calma. Qui ci si può dedicare completamente a se stessi e al proprio corpo …

Il massaggio è uno dei metodi più antichi e semplici di trattamento terapeutico, adatto a chiunque, indipendentemente dall’età. Lo stress del lavoro quotidiano accumula tensione nel nostro corpo che si manifesta con dolori muscolari, di�coltà di movimento e malessere in generale. I mesi in arrivo possono comportare ulteriori problemi, come mancanza di energia, stanchezza e scarsa reattività. L’autunno è la stagione naturale per calmarsi e forse non sarete in grado di fare tutto ciò che desiderate, non con la rapidità che volete.

In soli due giorni (o anche di più, ovviamente), presso i nostri alberghi, recupererete tutta l’energia necessaria per a�rontare l’autunno e i mesi a venire. Garantito!

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Page 36: Cavarzere ott2015 n129

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INFORTUNISTICA

Negli ultimi anni, con l’introduzione del Decreto Monti nel 2012 si è diffusa la (errata) notizia che il cosiddetto “colpo di frusta” non sia più oggetto di risarcimento.

Questo argomento, invece, necessita di doverose precisazioni. Per “colpo di frusta” si intende quell’evento traumatico la cui defi nizione medica è “distorsione del rachide cervicale”. Solitamente tale lesione si verifi ca a seguito di tamponamenti di una certa entità, dovuta alla brusca ipertensione del capo. L’introduzione del decreto legislativo della L. 27/2012 recita quanto segue: “il danno alla persona per lesioni di lieve entità ..., è risarcito solo a seguito di riscontro medico legale da cui risulti visivamente e/o strumentalmente accertata l’esistenza della lesione”. Questo articolo del codice delle assicurazioni ha generato quindi l’errata convinzione che il “colpo di frusta” non sia più risarcibile. Così non è, in quanto le compagnie assicurative devono sempre risarcire al danneggiato le spese mediche per le cure, i giorni di prognosi e l’eventuale danno patrimoniale riportato. Per ottenere anche il giusto risarcimento del danno biologico (invalidità permanente) il danneggiato deve documentare “strumentalmente” l’entità delle lesioni riportate. Ecco quindi che per essere adeguatamente risarciti di un danno riportato in seguito ad incidente stradale è di primaria importanza

Il colpo di frusta viene ancora risarcito?

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GERMANA MOZZATOrivolgersi tempestivamente alle cure del più vicino ospedale. L’esame clinico, ossia la visita effettuata dallo specialista e quello strumentale , ovvero gli esami radiografi ci ed ecografi ci (o altri eseguiti con l’uso di macchinari) consentono alla persona infortunata di poter produrre la documentazione adeguata per dimostrare l’effettiva presenza della lesione. Non sempre però il “colpo di frusta” viene evidenziato dalle radiografi e, spesso infatti porta fastidiosi effetti collaterali, quali nausea, vertigini, cefalea che non sono certo visibili ai raggi X. Tali malesseri vengono però evidenziati strumentalmente da alcuni esami che il medico avrà cura di prescrivere al fi ne di documentare compiutamente lo stato clinico del paziente. Quindi, alla luce di quanto fi n qui esposto, nulla è cambiato rispetto al passato, poiché il danno da colpo di frusta trova piena risarcibilità da parte delle assicurazioni. E’ necessario però che il danneggiato abbia maggiore cura nel documentare l’aspetto clinico delle lesioni riportate,consentendo così al proprio patrocinatore di poter ben sostenere la richiesta risarcitoria. Infortunistica Scudo, con esperienza e professionalità, segue da anni questo tipo di danni ottenendo risultati brillanti e soddisfacenti.

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

DIRITTO DEL LAVORO

Il diritto al riposo non ha soltanto la funzione di ristoro delle energie psicofi siche del lavoratore, ma anche quello della fruizione di un tempo libero ‘qualifi cato’,

tale da consentire al lavoratore lo sviluppo della propria personalità, dei rapporti familiari e dei rapporti sociali. Occorre innanzitutto precisare che secondo il D. Lgs. n.66/2003 all’art.9 si prevede che il lavoratore ha diritto ogni sette giorni ad un periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive, di regola in coincidenza con la domenica.

E’ però altresì previsto che il periodo di riposo consecutivo è calcolato come media in un periodo non superiore a 14 giorni: ne consegue che è consentita la prestazione lavorativa anche per più di sei giorni consecutivi, basta non superare il numero di 14 giorni consecutivi di lavoro. Tale regola non è applicabile in alcune tipologie di lavoro. L’individuazione di tale giorno di riposo è rimessa al datore di lavoro nell’ambito dei suoi poteri di organizzazione dell’impresa, sempre tendo conto però che tale individuazione deve rispondere a criteri di ragionevolezza e non può essere dettata da intenti punitivi o comunque idonei a creare particolare disagio al lavoratore.

Altre giornate di riposo sono individuate nella cosiddette “festività civili e religiose”, specifi camente individuate dalla legge, e riguardano i giorni del 1° e 6 gennaio il 25 aprile, il lunedì dopo Pasqua, il 1° maggio, il 2 giugno, il 15 agosto, il 1° novembre, l’8 il 25 e il 26 dicembre. Si è fi no ad oggi ritenuto che anche in occasione di tali festività il datore di lavoro, per comprovate ragioni organizzative, potesse unilateralmente prevedere attività lavorativa, salvo recupero del riposo da parte del lavoratore. Una recentissima sentenza della Corte di Cassazione (n.16592 del 7 agosto 2015) ha invece ritenuto che per quanto riguarda le “festività civili e religiose” il lavoratore ha un diritto assoluto all’astensione dal lavoro, per cui il datore non può pretendere che il lavoratore presti la sua attività in quei giorni, salvo non vi presti implicito o esplicito consenso. E’ evidente che tale decisione, se seguita da altre conformi, è destinata ad incidere profondamente nel regime dei rapporti di lavoro, soprattutto nell’ambito di settori quali la grande distribuzione e il settore commerciale in genere.

AVV. PIERO GALIMBERTI

L’astensione dal lavoro nelle festività: nuovi indirizzi della Corte di Cassazione

Avv. Piero GALLIMBERTI - B.S.Giovanni – via Matt eotti n.1115/A - 30015 - Chioggia (VE) Tel. 041-5542025 fax 041-5541511 - Cell.3296273511 - PEC: piero.gallimberti @venezia.pecavvocati .it

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

DIRITTO AUTOMOBILISTICO

Una recente sentenza della Corte Costituzionale (n. 113/2015) ha affrontato l’annosa problematica della necessità della taratura e della periodica verifi ca delle

apparecchiature predisposte per l’accertamento della velocità. Investita al riguardo, la Consulta, ha chiarito che “qualsiasi strumento di misura, specie se elettronico, è soggetto a variazioni delle sue caratteristiche e quindi a variazioni dei valori misurati dovute a invecchiamento delle proprie componenti e a eventi quali urti, vibrazioni, shock meccanici e termici, variazioni della tensione di alimentazione. Si tratta di una tendenza disfunzionale naturale direttamente proporzionata all’elemento temporale”. Concretamente, ciò si traduce nella necessità di verifi che periodiche degli strumenti di rilevamento, anche successive a eventi di manutenzione, poiché l’uso delle apparecchiature di misurazione risulta strettamente collegato al valore probatorio delle risultanze nei procedimenti sanzionatori (i c.d. “verbali di accertamento”) e un deterioramento è in grado di pregiudicare anche la fede pubblica. In altri termini, viene di fatto imposta una taratura periodica delle attrezzature di rilevamento della velocità, sia che trattasi di misuratori automatici (già periodicamente controllati), che presidiati (prima esentati

La taratura dell’autovelox

Studio Legale avv. Tommaso Rossi, via I° Maggio n. 3, Rosolina (RO)tel. e fax 0426.340007 - e-mail: [email protected]

AVV. TOMMASO ROSSI

dai controlli). Pertanto, gli organi di polizia stradale, a pena di annullamento delle contestazioni, dovranno dotarsi di protocolli di manutenzione dei misuratori di velocità. Automobilisti, dunque, sul piede di guerra. Perlomeno, per tutte le contestazioni non ancora defi nite (e cioè per quelle in cui non sia stato effettuato il pagamento in misura ridotta, siano decorsi i termini per la proposizione di un ricorso, ovvero sia già stato defi nito un procedimento giurisdizionale). In tutti questi casi, infatti, ove non risulti direttamente riportato nel verbale la recente taratura, si potrà richiedere la stessa all’organo accertatore, mediante l’accesso agli atti, ovvero l’esibizione del documento o la sua produzione direttamente in udienza, pena, in difetto, l’annullamento del verbale e della correlativa sanzione amministrativa.

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

Quando il processo dura troppoDIRITTO PRIVATO

AVV. MAURO ZANDOLIN - STUDIO LEGALE BEGOZZO-ZANDOLIN

Anche i non addetti ai lavori sanno che quando una causa, civile e penale o

amministrativa, dura troppo, le parti hanno diritto ad un risarcimento. Questo è quello che prevede la c.d. “legge Pinto” sulla irragionevole durata del processo (legge 89/2001), introdotta nel nostro ordinamento al fi ne di dare attuazione agli impegni assunti dallo Stato italiano in sede comunitaria. Con le modifi che introdotte dalla legge 134/2012, la durata del giudizio si considera irragionevole quando eccede i tre anni per il primo grado, i due anni per il grado di appello e un anno per la fase di Cassazione.

Purtroppo questi termini vengono quasi sempre superati nel distretto della Corte D’Appello di Venezia, giacché diffi cilmente un processo avanti al tribunale si esaurisce entro i tre anni mentre, almeno fi no ad oggi, la corte d’appello di Venezia impiegava mediamente cinque anni per defi nire i giudizi di impugnazione. La legge stabilisce inoltre che l’indennizzo dovuto sia

compreso tra 500,00 euro ed 1.500,00 euro per ciascun anno che supera il termine ragionevole di durata.

La richiesta di equa riparazione però deve essere presentata entro sei mesi dal momento in cui la decisione che conclude il procedimento è divenuta defi nitiva

e può essere presentata sia dalla parte vittoriosa che dalla parte soccombente. Lo scorso 18 maggio 2015 il Ministero della Giustizia ha concluso un accordo con la Banca d’Italia per la celere liquidazione degli importi riconosciuti a titolo di indennizzo.

Chi dunque ha in essere un processo che superi i termini sopra indicati, dovrà tenere bene a mente di interessare un avvocato non appena sarà pronunciata la sentenza defi nitiva, per avere in tempi rapidi un parziale ristoro dei danni causati dalle eccessive lungaggini della giustizia.

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Page 39: Cavarzere ott2015 n129

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Tempo di vaccino: meglio prevenire che rischiare

L’EditorialeL’Editoriale

Dai primi giorni del mese di novem-bre è partita la campagna per le vaccinazioni antinfl uenzali e pun-

tuali arrivano campagne mediatiche de-nigratorie contro i vaccini in generale. A causa di questa controinformazione anti-vaccinale assistiamo ad un calo pauroso della copertura, ad esempio con picchi del 25% in meno per morbillo e rosolia, ed i cali sono più evidenti nelle zone in cui le associazioni contro i vaccini sono più attive ed in prossimità di loro con-vegni. Eppure,ad esempio,per quanto ri-guarda il morbillo negli ultimi 18 anni,in virtù di vaccinazioni su larga scala si sono evitati 2 milioni di casi di contagio e 2000 decessi per complicanze dovute a questa malattia e le malformazioni al feto dovute alla rosolia sono pressoché scomparse,ma non è scomparsa la roso-lia che causa questi danni quando con-tratta nei primi mesi di gravidanza. Né vale la presunzione di non fare il vaccino al proprio fi glio,tanto lo fa il mio vicino di casa, poiché solo grazie ad una coper-tura vaccinale pressoché completa sono state debellate in Italia malattie come la poliomielite ed il vaiolo e solo grazie ad un vaccino,speriamo sia quanto prima, potremo difenderci dal virus dell’ ebola in caso la malattia dovesse espandersi o in caso di viaggi in zone in cui è presente in forma endemica così come già oggi si fa per altre malattie tropicali nei cui confronti i vaccini sono oggi disponibili.

Continua a pag.

di Francesco Noce*

L’IMPORTANZA DI VACCINARSI

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

Poliambulatorio Vespucci, 35 anni al servizio della salute

Poliambulatorio Carico immediato: torna a sorridere

Carico

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Trattamenti di Medicina Estetica effi caci e ...scontati!

Trattamenti di

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Prevenire le malattie e curarsial meglio è una buona regola.

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L’opinioneL’opinione

La visione modernistica di libero mercato ha portato il legislatore a compiere un atto politico quan-tomeno dissennato e certamente poco lungimirante con conseguenze che non hanno tardato a mostrarsi in tutta la loro criticità, vale a dire la trasformazione della prestazione professionale

odontoiatrica in “ prodotto “. E noi stupefatti e poi indignati, ci siamo sentiti impotenti nel vedere vanifi cati gli sforzi fatti per

costruire un modello professionale, etico, deontologico che aveva impiegato anni a perfezionarsi, portando la scuola italiana odontoiatrica ad essere considerata la migliore del mondo.Il sistema della comunicazione che vige in questo momento, permette di correre pressoché indisturbati verso la promo-zione del “ prodotto odontoiatrico” per dare inizio ad un progressivo declino verso una vera e propria povertà culturale, rappresentata da supermercati odontoiatrici che offrono prestazioni sanitarie a prezzi stracciati, gruppi di acquisto che guadagnano fungendo da intermediari dello Studio odontoiatrico e la presenza di un’agguerrita concorrenza extra-nazionale che, come se non bastasse, viene addirittura promossa da programmi televisivi con obiettivi quantomeno poco chiari.Dunque il sistema di Regole sembra essere completamente sovvertito.

Regole? Quali regole? È possibile oggi praticare l’intermediazione nella pratica della professione medica ed odontoiatrica?E’ possibile applicare l’IVA su una prestazione odontoiatrica?E’possibile acquistare un voucher per una otturazione senza che sia stata fatta una visita al paziente?E’ possibile affermare che

un paziente con una situazione dentale e gengivale gravemente compromessa possa uscire dopo solo otto ore da questo o quello studio sorridendo a trentadue denti e senza aver provato il minimo non dico dolore ma fastidio?

È arrivato il momento di stabilire almeno due punti fermi in questo caos: 1- salvaguardare la salute dei nostri pazienti e riaf-fermare la nostra indipendenza professionale 2- imparare a conoscere il mondo della comunicazione sapendo che anche il silenzio è comunicazione e quindi con il silenzio diventiamo complici di quel sistema distorto che tanto poco ci piace. Nessuno sembra preoccuparsi dell’esposizione dei Cittadini ai difetti ed ai rischi che alcuni Media presentano. È tempo di smetterei di litigare con chi ha interesse a generare ascolti piuttosto che informazione scientifi ca e di iniziare a comunicare pacatamente secondo un’etica trasparente con i cittadini, dando loro la possibilità di entrare in possesso di informazioni che potranno valutare e confrontare con altre, traendone le dovute conclusioni, una forma di “par condicio” informativa cui hanno diritto.

IL SILENZIO FAVORISCE LE DISTORSIONI DEL SISTEMAdi Dott. Bruno Noce*

*Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

L’EditorialeL’EditorialeSegue da pag.

Siamo inondati da informazioni,ma paradossalmente molto disinfor-mati e queste campagne di disinformazione,alimentate da allarmi infon-dati, ci spingono lontano dal progresso scientifi co e dalla necessaria atten-zione alla prevenzione. L’ infl uenza costituisce un importante problema di Sanità Pubblica,oltre che individuale,a causa del numero dei casi che si registrano ad ogni stagione che può essere più o meno elevato a seconda della trasmissibilità del virus in circolazione. In Europa l’infl uenza si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale, può avere un decorso asintomatico o può manifestarsi,nella maggior parte dei casi con sintomi come febbre,tosse,mal di gola,dolori muscolari e delle articolazioni,cefalea e malessere generale, ma può presentare complicazioni anche gravi che sono più frequenti nei soggetti sopra i 65 anni o con condizioni di rischio quali ad esempio malattie croniche dell’ apparato cardio-circolatorio o polmonare,il diabete o malattie immunitarie.

Anche donne in stato di gravidanza, specie nel 2°e 3° trimestre presentano un maggior rischio di malattia grave e per queste come per gli ultra 65enni e per i pazienti a rischio il SSN mette a disposizione il vaccino gratuitamente. Un bambino in buona salute è in grado di superare autonomamente o con il supporto di terapie sintomatiche la malattia infl uenzale,tuttavia vi sono bambini per i quali la vaccinazione non solo è utile come mezzo di prevenzione collettiva, ma è necessaria per una protezione individuale in quanto più facilmente esposti a complicazioni come per i bambini affetti da malattie croniche dell’ apparato respiratorio (inclusa l’ asma persistente,la displasia broncopolmonare e la malattia fi brocistica) o cardio-circolatorio (comprese le cardiopatie congenite),il diabete,le malattie renali, le malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, le neoplasie, le malattie congenite od acquisite che comportano minor produzione di anticorpi, le malattie infi ammatorie croniche e le sindromi da malassorbimernto intestinale. I vaccini non vanno somministrati nei piccoli inferiori a 6 mesi di età,la vaccinazione della mamma,specie in caso di allattamento al seno, e degli altri familiari che ne hanno cura costituisce una loro protezio-ne indiretta. I vaccini sono sicuri? I vaccini autorizzati per l’uomo,inclusi quelli contro l’infl uenza sono prodotti biologici sicuri e sottoposti ad una serie di controlli accurati.

Quelli disponibili in Italia sono tutti inattivati e non contengono particelle virali attive,ad eccezione di un vaccino antinfl uenzale da somministrare per via nasale che è costituito da virus vivi attenuati. Così come buoni livelli di sicurezza presentano gli adiuvanti che sono sostanze che vengono aggiunte al principio attivo del vaccino per potenziare l’ effi cacia della risposta immunitaria alla vaccinazione e per questo sono indicati per le vaccinazioni di soggetti anziani e di quelli poco rispondenti.

Quali gli effetti indesiderati? La frequenza degli effetti indesiderati dipende dal tipo di vaccino,da come viene somministrato,e dall’età della persona vaccinata. Vaccini inattivati som-ministrati per via intramuscolare possono causare reazioni locali come dolenzia e arrossamento nel punto di inoculazione e, meno spesso, febbre,dolori muscolari o articolari e cefalea e di solito durano pochi giorni e non hanno bisogno di cure o al massimo di trattamenti sintoma-tici. Raramente possono causare reazioni allergiche dovute ad ipersensibilità nei confronti di determinati componenti del vaccino. Quali controindicazioni alla somministrazione del vaccino antinfl uenzale? Il vaccino non deve esser somministrato a piccoli al di sotto dei 6 mesi di età e a soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafi lattico ad una precedente vaccinazione o ad uno dei componenti del vaccino. Sono false controindicazioni: l’ allergia alle proteine dell’ uovo con manifestazioni non anafi lattiche,l’allattamento,l’infezione da HIV e altre immunode-fi cienze congenite od acquisite. Mentre una malattia acuta di lieve o media entità rappresenta una controindicazione temporanea alla vaccinazione,la quale va rinviata a guarigione avvenuta.

Nel caso di malattie autoimmuni,che sono molte e diverse fra loro è bene che sia fatta una opportuna valutazione da parte dello specialista di riferimento ed in caso negativo ricorrere a pro-fi lassi alternative come l’uso di antivirali in caso di necessità,la vaccinazione dei contatti familiari e una attenta profi lassi di tipo comportamentale (che tutti dovremmo adottare) come lavarsi di frequente le mani, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce o si starnutisce e gettare il fazzoletto nella spazzatura,evitare di portare le mani non pulite a contatto degli occhi del naso o della bocca,evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa.

L’IMPORTANZA DI VACCINARSIdi Francesco Noce*

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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Consulenza scientifi ca

CHIRURGIA VASCOLAREDr. Stefano Manfrini - Specialista in Chirurgia vascolare-responsabile U.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, Monselice e Badia Polesine - Tel. 347/8043460

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Page 41: Cavarzere ott2015 n129

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Il Poliambulatorio Vespucci lavora nel territorio Clodiense dal 1980. Dal 2000 ha ottenuto, tra le prime strutture della Regione Veneto, la prestigio-

sa Certifi cazione di Qualità ISO 9001/2008 IQNet che, insieme all’Accreditamento Regionale, impone alle aziende sanitarie dei severi controlli professio-nali a Medici e Fisioterapisti con almeno 3 corsi di aggiornamento all’anno. Le apparecchiature medicali subiscono controllo interno mensile, e annuale da ditta esterna certifi cata che rilascia documentazione applicata sulla macchina e quindi controllabile dal Paziente stesso.

Il Poliambulatorio Vespucci si impone un aggior-namento della “Carta dei Servizi” di almeno due vol-te all’anno sia cartacea che del sito internet, oltre ad eventuali edizioni straordinarie per tenere i Pazienti informati riguardo le novità terapeutiche e normative.

Il Poliambulatorio Vespucci nel 2014 ha effet-tuato 2.984 visite fi siatriche prime e di controllo.

Il numero di prestazioni di fi sioterapia erogate nello stesso anno in convenzione sono state 57.000 relative all’Ulss 14; 7.000 da altre Ulss; 30.000 prestazioni private (dati riferiti a cicli di 10 sedute).

I Pazienti che hanno svolto queste prestazioni sono suddivisi nelle seguenti patologie:

Riabilitazioni ortopediche da intervento chirurgico o fratture 44%.

Riabilitazione per Pazienti in infortunio INAIL 10%.

Riabilitazione per Pazienti con artriti, periartriti, tendinopatie invalidanti 15%

Riabilitazione per sciatalgie 5%.Riabilitazione per Pazienti artrosici 20%.Riabilitazione per patologie oncologiche, respira-

torie, urologiche 198 prestazioni.Riabilitazione a domicilio 36 prestazioni. Prestazioni erogate per prescrizioni plantari ed

ausili 114.Per tutti i Pazienti in terapia vengono compilate

delle Scale di Valutazione (scale di vas o altre nel caso di Pazienti neurologici o urologici) che permet-tono di valutare il risultato individuale raggiunto nella riabilitazione.

Di recente il Poliambulatorio Vespucci ha svi-luppato l’ambulatorio polispecialistico con servizi di diagnostica strumentale (elettromiografi e, ecografi e, ecodoppler)riabilitazione logopedica, visite specialisti-che in ortopedia, ginecologia, dermatologia, psicolo-

gia, urologia, otorinolaringoiatria, nutrizionali.Il Poliambulatorio Vespucci partecipa a congres-

si ed esposizioni in Italia ed all’estero per acquisire quanto di meglio e nuovo esiste sul mercato per l’ag-giornamento continuo dell’offerta terapeutica.

Ogni tre mesi vengono distribuiti i sondaggi di opinione che permettono di valutare il grado di soddi-sfazione dei Pazienti che vengono fatti partecipi attivi con suggerimenti ed osservazioni.

Il Poliambulatorio Vespucci è convenzionato con il SSR (Sistema Sanitario Regionale) con il SSN (Si-stema Sanitario Nazionale) con l’INAIL, con la Mutua dei Marittimi e con i maggiori Network Sanitari (Uni-salute, Previmedical ecc.). È collegato al Cup dell’A-zienda Ulss14 per prenotazioni dirette.

Vogliamo ringraziare chi ha riconosciuto la nostra professionalità in questi 35 anni.

Poliambulatorio Vespucci 35 anni al servizio della Salute

PRESTAZIONI FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONERiabilitazione neurologica, ortopedica, pre-post ope-ratoria, reumatologica, dello sportivo, pediatrica, po-sturale, senologica, respiratoria, urologica perineale, logopedica; Terapia occupazionale; Riabilitazione della colonna vertebrale, mano, gomito, spalla, ginocchio, anca, piede; Riabilitazione a domicilio, funzionale globale di mantenimento di gruppo; Ginnastica cor-rettiva di gruppo; Massaggio per drenaggio linfatico; Kinesiology Taping Therapy; Terapie fi siche strumen-tali; Tecarterapia; Hilterapia; Noleggio magnetoterapia.

PRESTAZIONI AMBULATORIO POLISPECIALISTICOVisite specialistiche fi siatriche: esame podologico per pre-

scrizione plantari; valutazioni funzionali neurologiche. Visite specialistiche ortopediche: visite superspecialistiche

di chirurgia vertebrale; terapia con onde d’urto; me-soterapia antalgica; artrocentesi; manipolazioni ver-tebrali; infi ltrazioni articolari; infi ltrazioni ecoguidate all’anca; perizie medico legali.

Visite specialistiche di chirurgia vascolare: scleroterapia. Visite specialistiche ginecologiche: infantili, adolescenziali e

adulti; pap test; colposcopia. Visite specialistiche di chirurgia generale, di chirurgia e medicina estetica, urologiche, endocrinologiche, derma-tologiche, reumatologiche, podologiche; Consulenze ses-suologiche, psicologiche, nutrizionali.

PRESTAZIONI DI DIAGNOSTICA STRUMENTALEElettromiografi e - Ecografi e - Ecocolordoppler

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piu’ velocemente funzionalita’ ed esteti-ca. Tornare a sorridere con naturalezza e fi ducia è l’obiettivo di chi decide di ricorrere agli impianti dentali. L’ultima novità in questa direzione?

Il sistema detto di Carico Immedia-to grazie al quale, se le condizioni della bocca lo consentono, il paziente non perderà mai i propri denti.1 IMPIANTI PERSONALIZZATI Gli impianti personalizzati sono radi-ci artifi ciali che ci permettono di so-stituire i denti persi e che, grazie al materiale con il quale sono fabbricati, possono convivere in modo naturale con il resto dei denti e dei tessuti della bocca. Il Carico Immediato e’ una tecnica che permet-te di installare la protesi subito dopo l’inserimento degli impianti2 LA PROTESI FISSA LO STESSO GIORNO Dopo la collocazione degli impianti, il paziente riposa per tre o quattro ore e, nello stesso giorno, qualora le condizioni ossee lo permettano, viene collocata una protesi fi ssa provvisoria. Il principale vantaggio del Ca-rico Immediato va oltre la ragione estetica: per tutta la durata dell’osteointegrazione, il paziente indossa sem-pre la sua protesi fi ssa che gli permette di recuperare la qualità della vita dal punto di vista funzionale, estetico e sociale.

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Con questo sistema il paziente non perderà mai i propri denti

A partire dal terzo mese, sarà possibile collocare la protesi fi ssa defi nitiva. Grazie a questo sistema il paziente recupera la sua funzio-nalità e il suo aspetto estetico più velocemente4 PER QUASI TUTTI Questa tec-

nica è indicata in tutti i casi di mancanza di denti, dove ci siano le condizioni.

Posizione camera lettoLa camera da letto è l’ambiente più importante all’interno dell’abitazione: ognuno di

noi passa circa un terzo della propria vita a letto. Nella camera – e nel letto – ci riposiamo, recuperiamo le nostre energie, passiamo un periodo di convalescenza, viviamo situazioni intime. È comprensibile quindi che nel Feng Shui la camera da letto abbia una rilevanza particolare.

Ma non è solo per questi motivi… Tutti quelli elencati sopra sono motivi già suffi ciente-

mente importanti, che ci spingono a valutare con attenzione la posizione del letto e l’orientamento della testata. Ma ci sono anche altre motivazioni più profonde. Il Feng Shui ci insegna che il luogo dove dormiamo, la “camera da letto”, è il punto di origine della storia dell’evoluzione delle nostre abitazioni. Tutto è nato, infatti, quando un nostro antenato, tanto tempo fa, cercò una grotta o un buco tra le rocce per ripararsi, forse da un predatore, o forse semplicemente dal freddo e dagli agenti atmosferici.

Lo so, la camera da letto è importante, il let-to va posizionato con la testa a nord eccetera…

Tratterremo questi aspetti specifi ci, che riguardano il letto, in altri articoli (tra l’altro, non è assolutamente vero che il letto deve essere posizionato con la testa a nord secon-do il Feng Shui!). Ora però stiamo parlando della posizione della camera da letto all’interno dell’appartamento o della casa. Per fare questo, prendiamo la piantina dell’abitazione e consideriamo la posizione e la direzione della camera da letto rispetto alla porta d’ingresso.

Come? Che c’entra la posizione della ca-

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La tua camera da letto è posizionata correttamente secondo il Feng Shui?

mera da letto?C’entra, e spesso è più importante della posizione e

dell’orientamento del letto all’interno della stessa stanza! Com’è possibile? Molto semplice: la struttura e la disloca-zione delle funzioni abitative (camere, cucina, ingresso, bagni, studio,…), nonché i collegamenti fra loro, hanno un’importanza superiore rispetto alla dislocazione degli arredi all’interno di ogni ambiente. È come all’interno del corpo umano: i sistemi (= insieme di organi deputati ad una specifi ca funzione, es. il sistema immunitario, digestivo, etc.) hanno un livello di priorità superiore rispetto al singolo organo. Due organi possono anche essere ben funzionanti, ma se non c’è collegamento o se non riescono a coordinarsi, l’effetto complessivo non è benefi co per il corpo. Quindi, nel Feng Shui, la posizione della camera da letto deve essere valutata sempre prima del posizionamento del letto stesso, e dell’orientamento della testata del letto.

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Non c'è riposo senza amore, non c'è sonno senza un materasso Gm Flex.

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Mi capita spesso che i genitori mi chie-dono come funziona la terapia con i bambini? Il termine psico-

terapia si riferisce a una varietà di tecniche e metodi utilizzati per aiutare i bambini e gli adolescenti che stanno vivendo delle diffi coltà con le proprie emozioni o nel comportamento, o che stanno affrontando degli eventi stressanti o traumatici, una diffi coltà a scuola, come la perdita di una fi gura signifi cativa, la separazio-ne dei genitori, un cambiamento importante.

Ma come? Attraverso il loro linguaggio, fatto di giochi, disegni e storie. Per i bambini giocare, disegna-re, costruire e “fare fi nta” sono dei modi importanti di condividere sentimenti, emozioni e di provare a risolvere i problemi. Ed ecco che attraverso la delle bambole, i burattini o mentre facciamo una partita con un gioco da tavolo si può par-lare dei loro problemi. Le emozioni e i pensieri del bambino vengono “giocati” e agiti all’in-terno del suo gioco e sempre nel gioco li aiuto a risolvere i loro confl itti. Attraverso il gioco terapeutico i bambini possono scoprire impor-tanti cose su loro stessi, ad esempio possono

farsi carico della propria ansia e della propria rabbia trovando nuovi modi di agirla nel loro comportamento quotidiano, possono compren-dere quanto valgono anche se in certi contesti si sentono inadeguati, o possono capire che la separazione dei genitori non è una loro colpa.E’ così che aiuto i bambini ad acquisi-re le abilità per affrontare e risolvere i problemi.

Ma quando il bambino ha bisogno di aiu-to? La domanda che i genitori debbono porsi è

“ quanto è limitante per la sana crescita di mio fi glio questa sua diffi coltà”? Spesso si tende a dire “passerà” con il rischio che il bambino strutturi e renda stabile il suo pro-blema e poi l’intervento

sarà più diffi cile e lungo. L’intervento precoce è da preferire. La psicoterapia è usata spesso in combinazione con altri trattamenti come la consultazione con la scuola e il sostegno ai genitori.. Gli obiettivi di una terapia possono essere specifi ci (cambiamento comportamen-tale, miglioramento delle relazioni amicali) o più generali (diminuzione dell’ansia, aumento dell’autostima, sostegno durante una perdita).

Lo psicoterapeuta insegna ai genitori come ri-spondere terapeuticamente ai propri fi gli così che i cambiamenti possano essere rinforzati a casa e possano essere più forti ance le relazioni fondamentali del bambino o dell’adolescente in famiglia.

Dott.ssa Roberta Ferrari, psicoterapeuta

Centro ABC Apprendimento e Benessere Consapevole Via Calà Forca 41, Badia Polesine (RO) - [email protected]

Ma come si svolge la psicoterapia con il bambino?

Attraverso il gioco terapeutico i bambini possono scoprire importanti cose su loro stessi

Ma quando il bambino ha bisogno di aiuto? La domanda che i genitori debbono porsi è “quanto è limitante per la sana crescita di mio figlio questa sua difficoltà”? Spesso si tende a dire “passerà” con il rischio che il bambino strutturie renda stabile il suo problema e poi l’intervento sarà più difficile e lungo

Dottor Manfrini, da cosa puo’ essere dovuto il dolore alle gambe?

“I disturbi riferiti alle gambe, possono avere manifesta-zioni e cause diverse. La sensazione di pesantezza, accentuata dallo stare a lungo in piedi, magari accompagnata da un gon-fi ore delle caviglie, è spesso dovuta ad una insuffi cienza ve-nosa. Tale insuffi cienza può essere evidente, associandosi alla presenza di vene varicose o di estese aree di teleangectasie(ca-pillari), oppure non ancora manifesta, magari per un danno val-volare del circolo venoso profondo o delle vene safene, senza che si sia ancora realizzata una dilatazione delle vene stesse. Tale sensazione di pesantezza si accentua con il caldo e nelle donne in età fertile, spesso, in coincidenza con il ciclo mestrua-le. Di fronte a tale sintomatologia è consigliabile rivolgersi ad uno specialista, che attraverso la visita ed un approfondimento con Ecocolordoppler potrà stabilire la reale presenza ed entità della insuffi cienza venosa e procedere alla opportuna terapia. Si tratta, in ogni caso, di un disturbo da non sottovalutare”.

E se il dolore compare durante il cammino?“In questo caso, la comparsa di un dolore crampiforme

ai polpacci e/o alle cosce, che impedisce spesso di proseguire la marcia, obbligando a qualche attimo o qualche minuto di sosta, può essere legato ad un defi cit della circolazione ar-teriosa degli arti inferiori. Il dolore della arteriopatia periferica è generalmente un dolore che compare sempre dopo aver percorso una stessa distanza alla stessa velocità e che presenta poca variabilità di giorno in giorno. in caso di aggravamento, sempre possibile, si può arrivare ad una drastica riduzione dell capacita’ di camminare fi no alla comparsa di dolore a riposo. Molto spesso questo dolore è presente o più accentuato in un arto rispetto all’altro. se compare prevalentemente o prima alle coscie in particolare camminando in salita o facendo le scale, è piu’ frequentemente dovuto ad un restringimento di una arteria iliaca, (arteria che si trova in addome , a grandi linee da sotto all’ombelico, fi no a poco sopra la piega inguinale) quando il

dolore colpisce contemporaneamente entrambe le gambe, in misura simile, si può pensare ad un interessamentoiliaco di en-trambi i lati o ad un restringimento dell’aorta addominale. Nel caso di dolore prevalente al polpaccio, l’ostruzione od il restrin-gimento, riguarda una delle arterie della coscia o della gamba (femorale, poplitea o tibiali). Anche in questo caso e a maggior ragione per le gravi conseguenze che può portare il trascurarlo, tale sintomo va assolutamente accertato con una valutazione del chirurgo vascolare, che sarà in grado di appurare la natura e la sede del disturbo, attraverso una valutazione clinica e con l’indispensabile aiuto di un approfondimento Ecocolordoppler. Il sintomo va distino fra cause vascolari ed ortopediche o neuro-logiche, che spesso possono presentare manifestazioni simili ma che un occhio clinico esperto, con l’aiuto strumentale, è sicuramente in grado di distinguere con sicurezza”.

In caso di ostruzione di una arteria cosa si puo fare?

“Le possibili terapie variano a seconda dell’entità del sin-tomo, tenendo conto anche dell’età e delle esigenze di vita del paziente: dalla sola terapia medica, di solito anti aggregante, fi no all’intervento di rivascolarizzazione, che puo’ essere effet-tuato o per via endovascolare (palloncino) o per via chirurgica tradizionale, procedendo ad una disotruzione o alla sostituzio-ne del tratto arterioso occluso (by pass). Ovviamente, prima si procede ad una diagnosi corretta, più è agevole il controllo della malattia, ricordando che le patologie vascolari degli artii inferiori, se trascurate posso portare ad una marcata riduzione della qualità della vita se non a menomazioni vere e proprie”.

Dolore alle gambe: le possibili cause

Dr. Stefano Manfrini - Specialista in Chirurgia vascolare-responsabile U.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, Monselice e Badia Polesine 347/8043460

Figlie amorevoli, compagne leali, amanti appassionate, madri affettuose e comprensive, lavoratrici infaticabi-li... Le donne da sempre si trovano, nell’arco della loro

esistenza, a ricoprire molti ruoli. E spesso contemporane-amente. Negli ultimi decenni le donne hanno saputo con-quistare spazi di autonomia e responsabilità che la società riservava al mondo maschile solo fi no a poco tempo fa. Ma i nuovi impegni e le nuove attività non sono andate a sostituire le tradizionali mansioni femminili. Nella maggior parte dei casi si sono semplicemente sommate. Così se la comunità non si stupisce più che le donne ricoprano ruoli da professionista, si attende però che, parallelamente a questi compiti, la donna continui ad essere il fulcro della famiglia e che svolga appieno la funzione di accudimento e cura dei suoi cari, che da sempre le è stata attribuita. Le donne nei millenni hanno sviluppato, necessariamente, la capacità di svolgere molte mansioni contemporaneamen-te distribuendo la propria attenzione e le proprie energie su più fronti. Tuttavia la sfi da dei ritmi di vita odierni può apparire davvero ardua, in alcuni momenti. Così le ener-gie possono venire meno. L’ansia e la frustrazione di non essere all’altezza degli impegni assunti può farsi strada, andando a minare la qualità della nostra vita. Il senso di colpa e di inadeguatezza, così tipicamente femminili, può accompagnare le nostre giornate togliendoci lucidità e vo-glia di realizzare.

Come affrontare questi momenti della nostra vita così delicati e diffi cili? La condivisione con chi sa e vuole ascol-tare spesso consente di affrontare queste fasi dell’esisten-za con maggiore forza. L’incontro con gli altri ci permette di

scoprire di non essere soli ad affrontare le diffi coltà ma che qualcuno prima di noi ha già conosciuto quelle stesse emo-zioni e ha trovato delle soluzioni valide. La condivisione tra donne disposte ad ascoltare senza giudicare e senza emet-tere sentenze è una grande risorsa alla quale poter attingere con fi ducia. Quan-

do le donne mettono da parte l’invidia e la competizione, riscoprono la solidarietà e la capacità di condividere, di imparare l’una dall’altra, di aiutare e di farsi aiutare.

Riscoprono tutto il potere del femminile.

Alla riscoperta del potere femminile

Dr.ssa Erika MarangoniCounselor professionaleLaureata in Psicologia dell’educazioneVia Leopardi, 1 - Rovigo388-3637623 - [email protected]

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Call center… • Pronto sono Davide in che cosa posso es-serle utile? Sì con la nuova pro-mozione lei può inviare anche mille messaggi tutto il giorno a un suo amico… Sì però se la attiva non credo che resterà suo amico tanto a lungo!Ubriachi… • “Le avevo con-sigliato un grappino e poi un bagno caldo, per il suo raf-freddore. Perché non ha segui-to la mia prescrizione?” “L’ho

seguita dottore, ma il bagno caldo non ce l’ho proprio fatta a berlo tutto!”Consigli sugli uomini… • Per un uomo avere sen-so dell’umorismo significa ridere alle sue barzellette, non raccontargliene di nuo-ve.Carabinieri… • Il giardino del maresciallo Lorusso è infesta-to da una talpa. Allora chiama l’appuntato e gli dice che la doveva trovare e fargli fare una

fine orribile. Due ore dopo l’appuntato torna e dice al ma-resciallo: “Ho trova-to la talpa!” “L’hai bruciata viva?” “No peggio, peggio…” “L’hai appesa a te-sta in giù?” “No, peggio…” “Insom-ma cosa le hai fat-to!?” “L’ho seppellita viva!”Fra amiche… • Una signo-ra rivolta alla sua amica: “Oh, cara! Che capigliatura davvero

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stupenda che hai!” “Beh, sì – ammette la donna senza mode-stia – è quello che mi sono detta spesso anch’io! Per i capelli oc-corre molta cura!” Interviene al-

lora sua figlia di 5 anni che sen-tenzia: “Sì, sì! Questo è vero! Tutte le sere li ripone con cura nel cassettone prima di andare a letto!”

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Page 45: Cavarzere ott2015 n129

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MANUELA E SILVIA BIZZO

250g cous cous20g mandorle a lamelle40g ricotta infornata palermitana grattugiata5-6 acciughe sott’olio al peperoncinoolio evo

salePer il pesto di spinaci:250g spinaci precotti1 cucch mostarda venetaaglioolio evosale

Giustifi cate da un condimento più morbido e quasi dolce, pe questa ricetta abbiamo preferito utilizzare il cous cous tradizionale anziché quello integrale. Poi, alla ricerca di una preparazione ancora estiva e più leggera, vi abbiamo aggiunto davvero pochissimi ingredienti.Il pesto di spinaci, già utilizzato nel condimento di primi piatti, ci aveva particolarmente conquistato per la sua cremosità e dolcezza, ci è sembrato quindi un’ottima idea per questa pietanza dai sentori internazionali.Per arricchire, azzeccatissimi sono stati una ricotta dura e decisamente saporita tipica palermitana, e delle gustose, e soprattutto piccantine, acciughe in olio al peperoncino.Un’idea veloce e semplice, per preparare un piatto diverso.

Preparare il pesto di spinaci: frullare la verdura con olio, aglio sminuzzato e sale. Cuocere il cous cous come indicato nella confezione: scaldare 2 bicchieri

di acqua, al momento del bollore salare, quindi togliere dal fuoco e versare il cous cous con un cucchiaio di olio. Lasciare riposare per circa 5 minuti, poi

sgranare con una forchetta. In una ciotola mescolare il cous cous con il pesto di spinaci, le mandorle, le acciughe spezzettate e la ricotta; aggiustare di sale

ed eventualmente aggiungere qualche cucchiaio di olio per ammorbidire.Lasciare riposare prima di servire.

Ingredienti per 5 persone

COUS COUS AL PESTO DI SPINACI E MANDORLE

LA RUBRICA DI CUCINA

Procedimento

2A tavola

WEB: SPIZZICHIANDBOCCONI.BLOGSPOT.IT

454545A tavola

Page 46: Cavarzere ott2015 n129

Sarà il prossimoSarà il prossimoSarà il prossimo

Einstein?

Nome Cognome

Via n°

Cap Città Prov

Tel Cell E-mail

Data e luogo Firma

Per ricevere le informazioni sul bambino e la comunità che potrai sostenere, spedisci in busta chiusa il coupon qui riportato a: ActionAid - Via Broggi 19/A - 20129 Milano, invialo via fax al numero 02/29537373 oppure chiamaci allo 02/742001.

Ai sensi del d.lgs. 196/2003, La informiamo che: a) titolare del trattamento è ActionAid International Italia Onlus (di seguito, AA) - Milano, via Broggi 19/A; b) responsabile del trattamento è il dott. Marco De Ponte, domiciliato presso AA; c) i Suoi dati saranno trattati (anche elettronicamente) soltanto dai responsabili e dagli incaricati autorizzati, esclusivamente per l’invio del materiale da Lei richiesto e per il perseguimento delle attività di solidarietà e beneficenza svolte da AA; d) i Suoi dati saranno comunicati a terzi esclusivamente per consentire l’invio del materiale informativo; e) il conferimento dei dati è facoltativo, ma in mancanza non potremo evadere la Sua richiesta; f) ricorrendone gli estremi, può rivolgersi all’indicato responsabile per conoscere i Suoi dati, verificare le modalità del trattamento, ottenere che i dati siano integrati, modificati, cancellati, ovvero per opporsi al trattamento degli stessi e all’invio di materiale. Preso atto di quanto precede, acconsento al trattamento dei miei dati.

Per informazioni chiama lo 02/742001, vai sul sito www.actionaid.it o scrivi a [email protected]

ZLP12

Milioni di bambini nel Sud del mondo crescono malnutriti e senza diritti. Ma chissà cosa potrebbero fare se potessero avere cibo, acqua potabile, cure mediche e un’istruzione. Adotta un bambino a distanza, aiuterai lui e la sua comunità a costruirsi un futuro migliore. Oggi cambiare il mondo dipende da te. Un giorno, dipenderà da lui!

Aiutalo a diventare grande, con l’adozione a distanza.

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1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10L’EROS POTREBBE ES-

SERE FIACCO, O MOLTO ROMANTICO E LANGUIDO.

APPROFITTATENE PER COMPREN-DERE APPIENO DI COSA È FATTO IL VOSTRO RAPPORTO

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11UN MESE BU-

ONO PER FARVI COCCOLARE COME

DESIDERATE DA TEMPO E GUARDARE MOLTE SITUAZIONI DA UN PUNTO DI VISTA DIVERSO DAL SOLITO

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

SIATE VIGILI. OC-CHIO AGLI SQUILIBRI, ALLA POLEMICA,

ALL’ACCONDISCENDENZA. ANCHE L’EROS POTREBBE RISENTIRE DI UN CERTO NERVOSISMO

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01VENERE E MARTE SONO

VOSTRI ALLEATI E L’AMORE SE NE GIOVERÀ. IN VISTA GRANDI TRASFORMAZIONI ED EVENTI FELICI

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02AVETE BISOGNO DI DI-

VERTIRVI, RILASSARVI, GRATIFICARVI E CON-

OSCERE GENTE. MA ANCHE DI DIALOGO, DI STIMOLI MENTALI, DI SITUAZIONI INSOLITE

PESCI DAL 20/02 AL 20/03METTETE IN

CONTO INCERTEZZA, TENSIONI, NERVOSISMO O INSODDISFAZI-ONE. MA ANCHE LA POSSIBIL-ITÀ DI MIGLIORARE QUELLO CHE NON FUNZIONA

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04VIVETE UN PERI-ODO DI PROGRAM-

MAZIONE, DI DECISIONI, DI RI-FLESSIONE, CHE PORTERÀ UN FUTURO SODDISFACENTE, A RE-ALIZZARE I TUOI OBIETTIVI E LA TUA FELICITÀ

TORO DAL 21/04 AL 20/05

M I G L I O R E R À IL VOSTRO MODO DI AFFRONTARE L’AMORE, SI RISVEGLIERANNO EMOZI-ONI E PASSIONE: LASCIATEVI ANDARE TRA LE BRACCIA DELL’EROS

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06

SIATE PRUDENTI E NON PREN-DERE DECISIONI DI CUI UN DOMANI POTRESTE PENTIRTI. LE INSODDISFAZIONI E LE TENSIONI PASSERANNO

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FATE SPAZIO ALLA DOL-CEZZA DELLA COMPRENSIONE, ALL’ACCETTAZIONE DEI CAMBIA-MENTI, DEI PROBLEMI O DELLE DIVER-SITÀ. ACCETTATEVI PER COME SIETE

LEONEDAL 23/07

AL 23/08SENTIRETE IL BI-SOGNO DI METTERE ORDINE, DI FARE IL

PUNTO, DI DELIMITARE QUELLO CHE C’È E CHE VI SODDISFA E QUANTO NO, DI CAPIRE COSA VOLETE PER IL FUTURO

VERGINEDAL 24/08AL 22/09PRENDETE UNA DE-

CISONE. BASTA CON LE STORIE CHE NON VI SODDIS-FANO, CON LE SCELTE CHE NON VI VALORIZZANO, CON I SÌ CHE IN REALTÀ SONO NO

Oroscopo

VERGINEVERGINEDAL 24/08DAL 24/08AL 22/09AL 22/09

CISONE. BASTA CON

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

AL 23/08AL 23/08

ORDINE, DI FARE IL

DAL 22/06DAL 22/06AL 22/07AL 22/07

FATE SPAZIO ALLA DOL-

SIATE PRUDENTI E NON PREN-

DAL 21/04 AL 20/05

M I G L I O R E R À

ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

AL 20/04AL 20/04

ODO DI PROGRAM-

AL 20/03

ACQUARIOACQUARIODAL 21/01DAL 21/01AL 19/02AL 19/02AVETE BISOGNO DI DI-

GRATIFICARVI E CON-

CAPRICORNOCAPRICORNODAL 22/12DAL 22/12AL 20/01AL 20/01

VOSTRI ALLEATI

SAGITTARIOSAGITTARIODAL 23/11DAL 23/11AL 21/12AL 21/12

SIATE VIGILI. OC-

ALLA POLEMICA,

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