La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 82 www.lapiazzaweb.it di Cavarzere È iniziato il mese della prevenzione ed estetica dentale . Presso la sede DENTALCOOP di Chioggia, telefonando allo 041 5540222 oppure allo 041 5543300 puoi prenotare una visita di controllo e prevenzione dentale. Portami con te per usufruire dei vantaggi! 20 € 20 € 10 € Visita di prevenzione senza impegno I pazienti che presenteranno questo numero del giornale la Piazza avranno diritto a: Detartrasi (pulizia dei denti) - meno 10 € Terapia FotoSan - meno 20 € Sbiancamento - meno 20 € CHIOGGIA Viale Trieste 31/A 30015 Chioggia (VE) tel. 041 5540222 tel. 041 5543300

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La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 82 www.lapiazzaweb.it

di Cavarzere

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Direttore sanitario: Dott. Salvatore Di Mauro Ordine dei Medici e Odontoiatri di Catania n° 1095GIGLED SRL Via Valcava,20 - 20900 Monza (MB)Autorizzazione sanitaria ambulatorio polispecialistico n° 81 del 10/02/2012

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Prevenzionee salute dentale

PREVENZIONE “SECONDARIA”La prevenzione “secondaria” si attua per prevenire l’aggravarsi di una patologia. In odontoiatria un esempio di prevenzione se-condaria è il trattamento di una carie dentale nella sua fase precoce in modo da non farla progredire.

Chi fa prevenzione? Possiamo pensare che la prevenzione debba essere fatta da personale specializ-zato, questo è sicuramente vero, ma siamo noi il vero fulcro della “nostra” pre-venzione.

Decidere di prendersi cura della nostra salute, anche della salute dei nostri denti e delle nostre gengive è il primo passo, fondamentale, per un vero successo in prevenzione.

Decidere di dedicare tempo alla pulizia dei nostri denti, farlo tutti i giorni, è forse più importante che fare regolari sedute di igiene orale se poi non seguiamo i consi-gli dati dall’igienista dentale o dall’odontoiatra. L’igienista dentale o l’odontoiatra ci insegnano, in prima battuta, come poter rimuovere la placca batterica dei denti nel modo più efficace e con gli strumenti adeguati. Il successo sarà però dato da come sapremo mettere in pratica, con continuità, quei suggerimenti. Noi siamo i veri ar-tefici del successo della prevenzione su noi stessi. Possiamo andare dal dentista anche alcune volte l’anno, ma la placca si deposita sui denti di continuo. Dobbiamo regolarmente rimuoverla con una corretta igiene orale per non farla depositare e prevenire così efficacemente carie dentale e infiammazione delle gengive.

PREVENZIONE “PRIMARIA” La prevenzione primaria è rappresentata da tutto quello che possiamo fare “prima” che una patologia si instauri. Un esempio di pre-venzione primaria è sapere che il fumo di si-garetta è dannoso e quindi decidere di non iniziare a fumare. In odontoiatria prevenzio-ne primaria significa sapere che l’accumulo di placca batterica è dannoso per denti e gengive, che una corretta igiene orale rimuo-ve la placca batterica, quindi denti e gengive rimarranno in salute.

Le malattie parodontali (gengiviti, parodontiti) sono molto diffuse e, se non curate in tempo, possono creare seri disturbi arrivando a causa-re perfino la perdita definitiva dei denti. Questo

enoizammafini’nu ad atacovorp è aittalam id opitbatterica cronica che colpisce e danneggia in maniera grave l’osso e i tessuti molli che lo cir-condano e che trattengono la radice dei denti. È oramai accertato che la causa principale di que-sta malattia è l’accumulo indisturbato di batteri, presenti naturalmente nella nostra bocca, nel solco gengivale. Si pensi che questo tipo di ma-lattia colpisce circa il 60% della popolazione e il 10% si manifesta in forme avanzate.

Problemi alle gengive? Non sottovalutareil problema, parlane subito al tuo dentista.

Centri odontoiatrici Dentalcoop per la prevenzione dentale:Dentalcoop promuove la prevenzione in odontoiatria dif-fondendo la cultura di una corretta igiene orale. Poiché individuare precocemente le patologie orali permette al medico di risolvere il vostro problema con interventi poco invasivi. Al contrario, trascurare una semplice carie, un’infiammazione gengivale o un dente mancante può, nel corso degli anni, portare alla perdita dell’elemento denta-le cariato, ad una parodontite cronica o al collasso dell’in-tera arcata. Importanti ricerche dimostrano che i pazienti regolarmente sottoposti a visite di controllo annuali giun-gono alla 6°-7° decade di vita con le funzionalità mastica-torie in piena efficienza.

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Carie dentale e malattieinfiammatorie delle gengive.Queste sono le patologie che principalmente si riscontrano in odontoia-tria. L’accumulo di batteri sui denti è il momento primo di queste patologie multifattoriali. Rimuovere regolarmente e con efficacia questi depositi batterici è la base di una corretta prevenzione. Anche la terapia per con-trastare le malattie infiammatorie delle mucose orali si basa su questo con-cetto: rimuovere i depositi di placca e tartaro (placca batterica calcificata) dai denti e dalle superfici radicolari ed insegnare al paziente ad impedire un nuovo accumulo con corrette manovre di igiene orale. Anche antibiotici e antisettici possono essere utilizzati, ma il loro peso nella terapia di queste patologie è marginale. Il ruolo fondamentale è la corretta igiene orale.

Terapia fotodinamicaantimicrobica.La terapia fotodinamica antimicrobica consente di eliminare microorganismi batterici singoli e organizzati in biofilms. Questo processo di disin-fezione consente di integrare le comuni procedu-re in endodonzia, parodontologia e cariologia. Il contributo dato dalla terapia fotodinamica antimi-crobica si somma alla disinfezione comunemente eseguita in endodonzia, dove una contaminazio-ne residua del sistema dei canali radicolari è alla base di complicanze come il granuloma apicale. In parodontologia i comuni sistemi di levigatura delle radici dentali utilizzati nel trattamento delle parodontopatie hanno il significato di rimuovere i depositi batterici accumulati sulle radici dentali; la terapia fotodinamica antimicrobica aiuta la dimi-nuzione della presenza batterica ponendo le basi per una remissione della patologia infiammatoria. La rimozione del tessuto dentinale intaccato dalla carie è basilare prima di procedere con terapie conservative alla ricostruzione dell’elemento dentale. Anche in questo caso il contributo della terapia fotodinamica antimicrobica dà il suo contributo rimuovendo una quota di batteri.

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Piano sociosanitario: preoccupano i preannunciati tagli

Sanità

pag. 8

Bilancio di previsione: più tasse, meno servizi

Finanze comunali

pag. 9

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

CONA, ATTIVITÀ PER GIOVANI IN PRIMO PIANO

Il maestro Renzo Banzato è sbarcato a Riva del Garda, alla direzione dell’Orchestra del Conservatorio di Riva

del Garda. L’applaudito concerto si è tenuto sabato 16 giugno in occasione della riapertura della splendida chiesa

della B.M.V. Inviolata di Riva del Garda.

pag. 13

IL MAESTRO BANZATO DIRIGE A RIVA DEL GARDA

Chiusura in bellezza per le attività culturali di Cona. L’assessore alla Cultura

Josè D’Angelo tira infatti le somme con soddisfazione, guardando a tutto l’operato dell’anno scolastico appena trascorso, senza però dimenticare di

dare uno sguardo al futuro.

pag. 14

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 82 www.lapiazzaweb.it

di Cavarzere

Gioco d’azzardo, attivo un servizio per curarsi

Dipendenze

pag. 10

pagg. 4-5-6

Il Partito democratico vacilla: due fazioni controDa un lato i sostenitori di Piazzon, dall’altro quelli di Contin. Il sindaco cerca di riportare tutti alla calma: “Insieme governiamo”

Ad un anno circa dall’elezione del sin-daco Henri Tommasi, la stabilità del Pd vacilla. Il circolo locale sta attraversan-

do un periodo piuttosto bollente: le tensioni si sono palesate apertamente, già dall’aula del consiglio comunale, mettendo in luce due “fazioni” nettamente contrapposte. Da una parte ci sono i sostenitori dell’as-sessore all’Urbanistica Otello Piazzon, che respingono l’attacco diretto e “strumen-tale” avvenuto nel consiglio comunale di giovedì 7 giugno, nel quale se ne sfi duciava

l’operato. Dall’altro lato si schierano invece gli affezionati (primo tra tutti Fabrizio Ber-gantin) del giovane Mauro Contadin, che lo difendono dagli attacchi di quanti ravvisano una conduzione personalistica del partito, compreso il confl itto d’interessi delle due presidenze, quella del partito e quella del consiglio comunale. La miccia è esplosa uffi cialmente allorchè Marzia Tasso, capo-gruppo del Pd in consiglio, dopo la presen-tazione del punto due al Piano di interventi, presentato da Piazzon e più volte interrotto,

legge un documento in cui si sfi ducia l’ope-rato del vicesindaco.

“Più volte abbiamo chiesto all’assesso-re di convocare una commissione, cosa che non è mai avvenuta”. In pratica, i consiglie-ri comunali ne riscontrerebbero una gestio-ne personalistica del relativo assessorato. Piazzon tuttavia non rimane sorpreso della sfi ducia, dal momento che la crisi interna imperversa da alcuni mesi.

EDITORIALE

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee di Nicola Stievano

In politica vale di più una poltrona o un’idea concreta? Domanda retorica, purtroppo per noi.

Più che chiedersi chi nominare nel con-siglio d’amministrazione di Veneto Svilup-po, che “bandierina” piantare su ogni sin-gola poltrona, i partiti veneti, con le relative “correnti”, dovrebbero interrogarsi su cosa vogliono fare della fi nanziaria regionale. Una struttura complessa e costosa, creata quasi quarant’anni fa, che dall’uomo della strada è vista come uno dei tanti carroz-zoni lasciati in piedi per sistemare i politici trombati o gli amici dei potenti di turno. In realtà Veneto Sviluppo è qualcosa di più di una scatola vuota, o almeno lo dovrebbe essere.

Il problema è che si trova sempre in-vischiata nelle pastoie burocratiche e nelle lungaggini amministrative che non hanno lo stesso passo di una crisi che morde il tessu-to imprenditoriale e, purtroppo, lascia dietro di sé una sinistra sequenza di suicidi. Per non parlare delle vere e proprie faide politi-che che negli ultimi lustri si sono consumate dietro le quinte e che hanno contribuito a rallentare se non a bloccare l’attività della fi nanziaria.

continua a pag. 3

continua a pag. 8

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha inviato lo scorso 26 giugno al governatore del Veneto Luca Zaia una lettera di protesta circa alcune decisioni deliberate dalla

Giunta regionale sulle funzioni delle Province.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

*Presidente della Provincia di Venezia

di Francesca Zaccariotto*

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Ulss 14EMERGENZA CALDO,

I NUMERI UTILI

Emergenza caldo, l’Ulss 14 ha attivato il protocollo operativo utile a prevenire situazioni di patologie, soprattutto nei

soggetti fragili e in particolare negli anziani, attraverso un’azione di moni-

toraggio della popolazione considierata a rischio, l’attività di sensibilizzazione

del personale operante nei servizi domiciliari e residenziali socio-sanitari e

il coinvolgimento del privato sociale. In caso di necessità l’invito è di

prendere prontamente contatto con il proprio medico di Medicina generale e, nel caso dei bambini, col pediatra.

Nelle ore notturne (20.00-8.00)sabato e prefestivi (dopo le 10.00) e festivi

è attivo il sevizio di Guardia Medica (a Chioggia 041.492224 - a Cavarzere

0426.316111). E’ stato attivato inoltre il numero

verde regionale “Famiglia sicura” in collaborazione con il Servizio di Telesoc-

corso-Telecontrollo: 800.462340 che fornisce ulteriori informazioni.

Don Fabrizio Fornaro (in foto) lo ha co-

municato dall’altare durante le celebra-zioni dello scorso

24 giugno: dopo 13 anni al Duomo proseguirà la sua missione

a Ca’ Tiepolo nel comune di Porto Viro. Prenderà il suo posto in Duomo don Achille

De Benetti, in arrivo da Sorttomarina.

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

Cavarzere Provincia RegioneRegionePOLITICA

pag. 6

Clara Padoan lascia la segreteria locale

FRAZIONI

pag. 12

Attesa per la sagra: al via “Boscochiaro in festa”

SPORT

pag. 15

Le ragazze del Gordige fanno il bis a Lugano

Pro locoAAA LIBRI CERCANSI PER MANIFESTAZIONI

L’associazione di volontariato Proloco di Cavarzere, ricerca gratuitamente per manifestazioni estive libri, riviste, fumetti, romanzi, gialli, harmony, fantascienza. Non i libri scolastici. Per contatti e ulteriori info 329 4143617 oppure 347 1493246 - mail [email protected]

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È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS SrlEdito da GIVE EMOTIONS Srl

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEE CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMAURO GAMBIN [email protected] JOVANE [email protected]

Chiuso in redazione il 28 giugno CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONALLORETO, VIA BRECCIA (AN)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Per i colleghi under 35PREMIO GIORNALISTICO PER RICORDARE GIORGIA

Per ricordare una collega straordinaria nasce il Premio giornalistico “Giorgia Iazzetta”, istituito da NordestNet e

patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto. Il 30 novembre 2011 è scom-parsa prematuramente Giorgia Iazzetta. Giorgia aveva lavorato per molti anni anche anche con noi de “La Piazza”. Per ricordare il suo lavoro e la sua memoria. Il premio è destinato a giornalisti iscritti all’albo del Veneto che, alla data del 30 giugno 2012, non abbiano compiuto 35 anni di età. Verrà assegnato un riconosci-mento ad un articolo o servizio che si sia occupato di temi sanitari, in cui emerga con chiarezza l’aspetto umano della vicenda narrata. Gli elaborati dovranno essere inviati entro il 30 ottobre 2012. La premiazione avverrà il 30 novembre 2012, nel primo anniversario della scom-parsa di Giorgia.Il bando di partecipazione all’indirizzo http://www.ordinegiornalisti.veneto.it/pagine/Bando Giorgia Iazzetta.doc

Felicitazioni

Felicitazioni al nostro direttore Mauro Gambin che lo scorso 23 giugno è

convolato a nozze con la bella Eloisa. Da tutta la redazione de “La Piazza”

auguri agli sposi di un futuro felice insieme.

IL NOSTRO DIRETTORE SI È SPOSATO

EDITORIALE

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee Le associazioni imprenditoriali di categoria, fra i principali interlocutori, non nascondono le diffi coltà di un rapporto piuttosto

sterile. “Alle nostre imprese Veneto Sviluppo non serve a nulla - sibilano nei corridoi i rappresentanti di industriali, commercianti, artigiani, agricoltori - è più semplice ottenere i fi nanziamenti direttamente dalle banche, si perde meno tempo e si consuma meno carta. La fi nanziaria è impantanata nella politica, non tiene certo fede alla missione espressa nel suo nome”.

I tecnici osservano però che la fi nanziaria non può concedere contributi a fondo perduto, come tanti si aspettano, ma si fa carico di assistere e accompagnare le imprese nel non facile percorso di accesso al credito, con strumenti che vanno dai fondi di rotazione alle garanzie sul debito fi no alla partecipazione diretta nelle società da “salvare”.

Un lavoro che si traduce in un impegno economico di decine e decine di milioni di euro, in cui Veneto Sviluppo si assume parte dei rischi d’impresa.

“Non siamo il bancomat delle aziende, men che meno un reparto di rianimazione per le imprese praticamente fallite”, puntua-lizza sui giornali il presidente uscente Marco Vanoni. Vero. Però c’è la sensazione che in tempi di crisi Veneto Sviluppo dovrebbe fare di più, dovrebbe essere un partner autorevole ma effi ciente. Questo impulso, però, lo deve dare la politica. Occupare le poltrone non basta, servono idee coraggiose.

segue da pag. 1

Nicola Stievano

VACANZE

pag. 16

Sanità a misura di turista nelle spiagge di Chioggia

PERSONAGGIO

pag. 22

Graziano Edy Corazza, il collezionista di concerti

CULTURA

pag. 23

A Ca’ Rezzonico e al museo Guggehneim, arte d’estate

REGIONE

pag. 28

Avviata la riorganizazzione di Veneto Agricoltura

MODA ESTATE

pag. 29

Alberghi e spiagge anche per gli amici a quattro zampe

CULTURA

pag. 30

Intervista a Ketra, al secolo Elena Pizzato

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4 Argomento del mese44 Argomento del mese

I GIOVANI DEMOCRATICI DIFENDONO PIAZZON

Sulla sfi ducia a Contadin: “Condividiamo”

I Giovani Democratici di Cavarzere intervengono a difesa del vicesindaco Otello Piazzon (in foto), dimostrandogli piena fi ducia, stima e solidarietà, così come si schierano

a difesa della consigliera Cinzia Frezzato. “I problemi posti dalla maggioranza degli iscritti riguardano la vita democra-tica e le regole interne del partito, che noi condividiamo - spiega Umberto Zanellato in merito alla vicenda della sfi ducia rivolta al segretario del Pd locale, Mauro Conta-din - perché i partiti devono corrispondere il sentire e le esigenze dei cittadini”.

In rapporto a quanto accaduto per opera dei 5 consiglieri comunali “che hanno trasferito questi problemi all’interno dell’amministrazio-ne comunale” il gruppo dei Giovani Democratici auspica che gli stessi diano un contributo fattivo al fi ne di creare squadra “secondo lo spirito che ha caratterizzato la nostra campagna elettorale, recuperando un corretto rapporto con gli elettori del Partito Democratico”.

In conclusione, il gruppo crede nell’operato degli organismi provin-ciali affi nchè ritorni al più presto un clima di tranquillità, operosità ed unione.

M.R.

Ad un anno circa dall’elezione del sindaco Henri Tom-masi, la stabilità del Pd vacilla. Il circolo locale sta at-traversando un periodo piuttosto bollente: le tensioni

si sono palesate apertamente, già dall’aula del consiglio comunale, mettendo in luce due “fazioni” nettamente con-trapposte. Da una parte ci sono i sostenitori dell’assessore all’Urbanistica Otello Piazzon, che respingono l’attacco diretto e “strumentale” avvenuto nel consiglio comunale di giovedì 7 giugno, nel quale se ne sfi duciava l’operato. Dall’altro lato si schierano invece gli affezionati (primo tra tutti Fabrizio Bergantin) del giovane Mauro Contadin, che lo difendono dagli attacchi di quanti ravvisano una conduzione personalistica del partito, compreso il confl itto d’interessi delle due presidenze, quella del partito e quella del consi-glio comunale. La miccia è esplosa uffi cialmente allorchè Marzia Tasso, capogruppo del Pd in consiglio, dopo la pre-sentazione del punto due al Piano di interventi, presentato da Piazzon e più volte interrotto, legge un documento in cui si sfi ducia l’operato del vicesindaco.

“Più volte abbiamo chiesto all’assessore di convocare

una commissione, cosa che non è mai avvenuta”. In prati-ca, i consiglieri comunali ne riscontrerebbero una gestione personalistica del relativo assessorato. Piazzon tuttavia non rimane sorpreso della sfi ducia, dal momento che la crisi in-terna imperversa da alcuni mesi.

Il portavoce dei fedelissimi di Piazzon, Leandro Rubina-to, respinge l’attacco, defi nito “irresponsabile” così come il comportamento dei quattro consiglieri del Pd, che avreb-bero messo in diffi coltà l’intero partito e l’amministrazione comunale. Piazzon conferma il pieno sostegno all’attività del sindaco Tommasi e si dice comunque sereno. Frattanto è autoconvocata un’assemblea degli iscritti del Pd che sfi du-cia l’operato del segretario Contadin: ne esce un documen-to in cui gli si attribuisce una “gestione personalistica” del partito, a partire dallo scambio di cariche tra lui e Bergantin, poiché il cumulo di incarichi sarebbe incompatibile a norma di statuto e codice etico del Pd. Nel documento del 10 giu-gno si parla di mancanza di una gestione unitaria del parti-to, così come della convocazione del direttivo “impedendo di fatto qualsiasi partecipazione e discussione dell’organi-

smo dirigente sulle scelte”. Questo atteggiamento avrebbe comportato “l’annullamento di ogni possibile confronto” su vari temi, sull’azione programmatica, sulle proposte ai pro-blemi della città. Contadin avrebbe sostituito l’organismo dirigente eletto dagli iscritti “con un gruppo di lavoro da lui nominato in violazione delle regole partecipative e di rappresentanza stabilite dallo statuto e dal codice etico”. La stessa scelta di chiudere la sede, dopo le elezioni, appare “incongrua”. Altra lacuna: l’assenza di informazione sulle risorse fi nanziarie, dalla nomina del tesoriere di fi ducia in poi, violando il codice etico. Inoltre si critica il comporta-mento “incoerente” di parte del gruppo consiliare, come la richiesta di dimissioni degli assessori Zulian e Piazzon. Ne deriverebbero comportamenti “ostativi su progetti di inte-resse per lo sviluppo della città”. Si menziona infi ne un altro assessore, Ezio Bettinelli, che in giunta “o vota contro o si assenta sulle deliberazioni di alcuni altri assessori, tra cui quelle relative al lavoro del suo stesso compagno di parti-to”. L’esortazione ai consiglieri comunali è perciò il rispetto del mandato elettorale.

di Melania Ruggini

Rubinato ai consiglieri anti-Piazzon: “Attacco

irresponsabile che ha messo in diffi coltà

l’amministrazione”

Piazzon conferma il pieno sostegno

all’attività del sindaco Tommasi e si dice comunque sereno

DUE FAZIONI CONTRAPPOSTEDa un lato i sostenitori

del vicesindaco Otello Piazzon, che respingono

l’attacco in Consiglio comunale col quale se ne sfi ducia l’operato,

dall’altro gli affezionati del giovane segretario Mauro Contadin - fra cui Fabrizio

Bergantin - accusato di una gestione personalistica

del partito Partito democratico, la stabilità vacilla

Page 9: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

555Argomento del mese

Il sindaco Henri Tommasi

di Melania Ruggini

Mognato: “Superare le tensioni personali”Il 14 giugno la riunione Il segretario provinciale tenta una mediazione

Superare le tensioni personali: è questa la parola d’ordine che il segretario provinciale del Pd Mi-chele Mognato (in foto) ha indicato per attutire gli animi del partito e per riportare il sereno. La crisi all’interno del Pd ha coinvolto due opposti schieramenti che da tempo erano in bilico e che si

sono scontrati pubblicamente in consiglio comunale. Secondo Mognato occorre lavorare sui programmi a favore dell’amministrazione della città, raf-

forzando il Pd. Mognato è intervenuto nella riunione di giovedì 14 giugno scorso confrontandosi con i diretti interessati, tra cui il segretario locale Mauro Contadin, Marzia Tasso e Tiziana Mattiazzi e il vice sindaco Otello Piazzon con Leandro Rubinato e Cinzia Frezzato. A sua detta il punto di partenza sono proprio gli obiettivi del partito, mettendo da parte i personalismi. Il dialogo è stato profi cuo, a quanto pare, per cui le due parti sembrano avere fatto un passo indietro rispetto alle reciproche richieste di

dimissioni. La bandiera bianca per ora sventola sul cielo del Pd, a sostegno del primo cittadino Henri Tommasi, per cui l’amministrazione comunale non sarebbe a rischio.

Il segretario provinciale ha promesso una serie di nuove riunioni, per porre fi ne alla questione nel breve lasso di tempo. Anche perchè, in caso contrario, ne andrebbe della stessa credibilità tra gli stessi elettori.

Botta e risposta

Il segretario sotto accusa

Mauro Contadin: “Io sono tranquillo”“All’odio e alle accuse lanciate nei miei confronti rispondo con molta sere-

nità: da 20 mesi sto facendo il segretario di un partito, prima all’opposi-zione, che oggi è tornato alla guida della città attraverso lavoro, traspa-

renza, condivisione di programmi e discussione di idee”. E’ molto tranquillo Mauro Contadin, che crede in un Pd in grado di trovare le intese per rispondere coi fatti ai problemi della collettività, producendo soluzioni interne che possano garantirne l’equilibrio politico.

“I cittadini hanno eletto in consiglio comunale delle personalità giovanili - pro-segue - che ringrazio per il sostegno dimostratomi recentemente: siamo un gruppo nuovo e pensiamo che i tempi siano cambiati, che le scelte politiche non vengano più dettate solo dai partiti, ma condivise con la cittadinanza”. In questa direzione antici-pa per l’estate un progetto di ascolto che prevede una serie di incontri nelle frazioni, per cogliere i veri problemi del territorio. “Su questo fondiamo la nostra azione, non su bisticci e accuse infondate che fanno male alle persone”.

Il giovane segretario è pronto ad accogliere il confronto sui vari temi attuali e spiega che la segreteria provinciale sta individuando percorsi per trovare soluzioni condivise alle problematiche emerse di recente nel partito, “per rafforzare il Pd e dare prova di capacità di governo al comune di Cavarzere”.

Anche le risposte dei sostenitori di Contadin non tardano ad arrivare, a partire da Marzia Tasso per il gruppo consigliare e Tiziana Mattiazzi per la segreteria locale. “Si è consumato un attacco che non desideriamo commentare, convinti che le menzogne non sono destinate a per-correre molta strada. Il tutto producendo il risultato di indebolire l’azione politico-amministrativa del Pd e di far vacillare un’amministrazione che sta lavorando quasi interamente con grande serietà. Ci auguriamo che un confronto aperto e fi nal-mente sereno, svolto nelle sedi consone alla politica democratica, possa sciogliere gli equivoci che ingenerano sfi ducia e allarme sociale: la nostra città merita il nostro più alto impegno, i Cavarzerani ce l’hanno chiesto solo un anno fa”.

Rammentando che nella storia del Pd locale, nato nel 2008, Piazzon sia eletto segretario “con un colpo di mano che taglia fuori metà dell’assemblea degli eletti”. Durante quel periodo il Pd è in deciso calo nei numeri assoluti, incapace di far eleg-gere il proprio candidato nelle elezioni provinciali del 2009. Nel 2010 il congresso individua in Contadin il nuovo segretario, che eredita “un partito pesantemente inde-bitato a causa di scelte sbagliate e una rete di rapporti politici tutta da ricostruire”. Nel 2011 dalla grande vittoria elettorale locale escono 6 consiglieri e 2 assessori. “Dopo l’insediamento l’attività del Pd è assorbita dalle attività di gestione politica perché le necessità della città venissero prima di ogni altra cosa” si spiega. Tuttavia partono numerose iniziative di promozione politica e contatto con la realtà sociale cavarzerana, come l’incontro con gli onorevoli Rodolfo Viola (dicembre 2011) e Stra-diotto (gennaio e maggio2012), il Gruppo Donne, la tavola rotonda con i consiglieri regionali Pigozzo e Azzalin sul P.s.s.r. (febbraio); il convegno sui temi del sociale e della sanità con Azzalin, Pigozzo e Tiozzo e la stesura di un documento alla regione con le istanze locali (marzo).

Tasso e Mattiazzi: “Ci auguriamo che un confronto sereno nelle giuste sedi possa sciogliere gli equivoci”

M.R.

Partito democratico, la stabilità vacilla

Page 10: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

6 Approfondimento66 Approfondimento

Le lacerazioni interne al Pd non fanno perdere la calma al sindaco Henri Tom-masi che, anzi, invita tutta la maggio-

ranza, chiamata assieme a lui a governare la città, a rifl ettere sul proprio operato e sulla responsabilità assunta in qualità di amministratori.

“Il mandato conferitoci dai cittadini di amministrare la nostra città, in un momen-to di grave crisi economico-sociale che sta interessando la nostra nazione, - esordisce il sindaco - oltre che la comunità internazio-nale, dagli scenari ancora imprevedibili, ci investe di una responsabilità di cui tutti dob-biamo sentire il peso ma che, al contempo, ci chiama ad assumere decisioni e ad agire, senza indugio, per il perseguimento delle fi nalità di interesse pubblico, già delineate nel programma amministrativo presentato dalle forze politiche che hanno sostenuto la mia candidatura a sindaco”. Dopo questa premessa, il sindaco ricorda ai suoi collabo-ratori le priorità del momento.

“Tanto questa amministrazione sta

facendo per coniugare, con le politiche di bilancio, principi di regolarità contabile/fi nanziaria e sviluppo economico-sociale del nostro comune, - afferma - ma tanto resta ancora da fare per contribuire a migliorare il benessere della cittadinanza ed offrire opportunità di crescita al nostro territorio. Per queste ragioni, chiedo a tutti gli espo-nenti delle forze politiche di maggioranza di fare un passo indietro rispetto alle posizioni confl ittuali assunte in questi giorni su singoli temi e di garantire, anche pubblicamente, il

dovuto impegno, per consentire all’ammini-strazione comunale tutta di operare, nell’in-teresse della città di Cavarzere, con quello spirito di servizio e quel senso delle istitu-zioni che sin qui l’hanno contraddistinta.”

Il sindaco, dunque, non si espone nel merito della questione dimissioni, ma cerca semplicemente di far tornare sui propri passi la maggioranza, cercando di spostare la loro attenzione sui veri problemi che devono es-sere risolti a Cavarzere.

di Paola Teson

Il primo cittadino richiama gli amministratori della sua Giunta: “Abbiamo la responsabilità di governare Cavarzere”

Politica Il sindaco Henri Tommasi invita la maggioranza alla calma

“Lavoriamo nell’interesse della città”

“Amministrare guardando avanti”: l’Udc lancia un chiaro messaggio alla maggioranza, consigliando di

portare in consiglio comunale progetti nuovi e non soltanto scadenze tecniche. Secondo il partito, la partita sul nuovo piano regola-tore si può giocare anche con disponibilità fi nanziarie limitate dai problemi di bilancio, tuttavia è necessario avere le idee chiare. In questo modo “si riuscirebbe ad aiutare un settore importante come l’edilizia, oltre ad incassare oneri”.

L’Unione di Centro pensa ad esempio al fotovoltaico e ai pannelli solari quali utili strumenti importanti, da collocarsi sui tetti degli edifi ci pubblici, senza intaccare il bilancio. Ancora, “impostando un ragiona-mento con Veritas si potrebbe vedere di in-crementare la raccolta differenziata mentre la mobilità lenta può prendere il via con il progetto fi nanziato del triennale delle opere pubbliche”, che secondo il partito è un’oc-casione da non perdere per caratterizzare Cavarzere.

In rapporto all’esternazione posta nell’ultimo consiglio comunale da parte del capogruppo del Pd Marzia Tasso rela-tivamente ai problemi del partito e della maggioranza, la sezione locale dell’Udc lamenta come certe tematiche vadano rego-late nelle sedi dei partiti o nelle riunioni di maggioranza anziché nei consigli, che sono “un momento di democrazia operativa per approvare delibere a favore dello sviluppo economico-sociale del Comune di Cavarze-re”.

In un recente volantino l’Udc chiedeva al Pd di dare una svolta alla maggioranza proprio con il peso dei suoi consiglieri e ci si attendevano “nuove idee e relazioni previsionali di bilancio lungimiranti, non beghe interne portate in consiglio. Questo è il modo migliore per fare crescere l’anti-politica con la mancanza di politica vera”. Ricordando come “Prima di Otello Piazzon, l’attacco è stato rivolto, durante l’intervento sul bilancio di previsione, all’assessore alla Cultura Fabrizio Zulian, reo di non essersi ancora allineato alla linea politico-ammini-strativa del Pd che vede i foyers del teatro Serafi n affi ttati per 30 anni ai privati. Viene chiesta espressamente una verifi ca di mag-gioranza al sindaco su questo tema e visto che si nominava il sindaco gli si dice che è tempo debito per prendere decisioni im-portanti con le quali confermare la propria leadership nella maggioranza portandola fuori dai problemi che la indeboliscono ren-dendola poco effi cace” .

Secondo il segretario della sezione, Francesco Giuriato: “È anche per queste cose che le persone si disaffezionano alla politica; bisogna abbassare i toni delle di-scussioni e alzare i contenuti delle stesse ricordandosi che il consiglio comunale è il momento più elevato di democrazia per la nostra comunità e come tale va rispettato. Si è abusato dunque di una sede istituziona-le per problematiche che riguardano solo il partito democratico. Speriamo di non dover più assistere a scene del genere”.

L’UDC INCALZA IL SINDACO “PIÙ FATTI E PIÙ LEADERSHIP”

M.R.

NEWS

Clara Padoan lascia per motivi perso-nali il ruolo di segretaria di sezione della Lega: la decisione aleggiava

ormai da alcuni mesi, tuttavia la notizia è trapelata solo a giugno. La Padoan ha dichiarato che non ci sarebbe tensione al-cuna all’interno del partito, confermando che le dimissioni erano state presentate ancora prima che i militanti le chiedessero di ritirarle. Nonostante la crisi nazionale del Carroccio, l’ex segretaria ribadisce l’importanza delle persone che danno vol-to al partito, ribadendo come sia arrivato il momento di un cambiamento. Intanto la sezione cavarzerana, simpatizzante per Maroni tanto da sostenerne la candidatura per la segreteria nazionale, è stata com-missariata e si dovrà aspettare per saper il nome del nuovo segretario.

Anche Giacomo Busatto, da sempre sostenitore di Tosi, crede nell’elezione di Maroni alla segreteria federale. Convinto della totale buona fede di Umberto Bossi, Busatto crede si debba fare piazza pulita

di chi non si fa scrupolo a usare il metodo del “cerchio magico” che ha comportato l’espulsione di molti militanti. “Il primo passo è già stato fatto eleggendo Tosi, con lui la Lega Nord ritroverà entusiasmo, correttezza e coerenza”.

Lega Nord locale commissariataCLARA PADOAN NON È PIÙ LA SEGRETARIA DI SEZIONE. “ME NE VADO - DICE - PER FAR POSTO A VOLTI NUOVI”

M.R.

Busatto sui fatti nazionali commenta: “La Lega Nord ritroverà entusiasmo, correttezza e coerenza”

Clara PadoanGiacomo Busatto

Il sindaco Henri Tommasi

“C’è tanto da fare per questa città, chiedo a tutti di fare un passo indietro e lavorare insieme per il territorio”

Page 11: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

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Page 12: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

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Una tavola rotonda allargata a maggioranza e opposizione è quella che si è svolta lo scorso 8 giugno presso il centro congressi Kursaal a

Sottomarina, in occasione della presentazione del nuovo piano socio sanitario.

Il tema trattato è davvero cruciale perché ri-guarda tutta la popolazione; la sanità infatti viene riorganizzata grazie al nuovo piano socio sanitario, approvato dal Consiglio Regionale. L’ospite d’ecce-zione è stato Leonardo Padrin, presidente della V Commissione regionale, che ha illustrato alla cittadi-nanza, le novità del piano.

L’idea è nata dal presidente della Commissione Statuto, Carlo Alberto Tesserin, per proseguire un lavoro grazie al supporto di tutta la cittadinanza già iniziato dal Pd che circa un anno fa aveva or-ganizzato un dibattito pubblico sul tema. Presenti in sala molti esponenti politici locali come il con-sigliere regionale Lucio Tiozzo, il sindaco di Cona Anna Berto, il vicesindaco di Cavarzere Otello Piaz-zon, l’assessore al Sociale di Chioggia Massimiliano Tiozzo, il presidente della Commissione Sanità del Consiglio Comunale di Chioggia Massimo Manci-ni, il consigliere provinciale e comunale Beniamino Boscolo Cappon, il personale medico e paramedico.

“E’ un momento importan-te che si sta vivendo in Veneto – afferma con entusiasmo il Di-rettore generale dell’Ulss 14, Giuseppe Dal Ben – e l’approvazione del Piano è un evento cruciale per la vita sociale del paese perché interessa la persona, una comunità intera dal momento che si va a ridise-gnare il sistema sanitario allo scopo di aumentarne la qualità, l’effi cienza e l’effi cacia”.

“E’ un piano che offre prospettive concrete,

stabilendo regole certe e garanzie per fornire una visione completa di come sarà la sanità nei prossimi cinque anni – commenta il presidente della V Com-missione Regionale Leonardo Padrin. - Un passo

in avanti rivoluzionario viene compiuto, soprattutto nella defi nizione delle fi gure pro-fessionali che caratterizzano il sistema sanitario”.

Infatti una nuova fi gura emerge dal piano, ovvero quel-

la del direttore dei servizi sociali e del territorio che ha il potere di organizzare e dirigere ciò che avviene fuori dall’ospedale, come l’attività di governo della medicina di base e la motivazione del personale. Inoltre un’altra novità riguarda il direttore generale, nominato dal Presidente della Giunta regionale, che ha un incarico triennale, anziché quinquennale, sog-

getto a verifi che annuali da parte della Conferenza dei sindaci, della Giunta e della V Commissione Re-gionale. Grande attenzione poi è stata posta all’alta tecnologia, per acquisire all’interno delle strutture ospedaliere strumentazioni di altissima qualità in grado di rendere l’offerta più competitiva, così da rendere più accessibile il sistema informatico.

“Finalmente dopo 16 anni arriva il nuovo piano – afferma il consigliere regionale Lucio Tiozzo – che è stato fortemente migliorato, grazie al lavoro di squadra tra maggioranza e opposizione. Una cri-tica però devo avanzare, perché mancano le schede ospedaliere e territoriali da cui è possibile capire quale sarà il futuro della nostra struttura ospedalie-ra. Ora non resta che fare delle scelte strategiche, per riorganizzare le risorse disponibili ed evitare che i territori più forti possano avvantaggiarsi”.

di Miriam Vianello

Piano sociosanitario Presentato a Chioggia dal presidente della Quinta Commissione Leonardo Padrin

Sanità in prospettiva, preoccupano i tagli

Carlo Alberto Tesserin e Lucio Tiozzo

Il consigliere regionale Carlo Alberto Tesserin commenta soddisfatto: “Uno strumento normativo adeguato ai tempi. Il collega Lucio Tiozzo teme i tagli dovuti alle minori risorse

Dal Ben: “Si va a ridisegnare il sistema sanitario per aumentarne la qualità e l’effi cienza”

Il dibattito

“Il nostro territorio era già stato penalizzato in passato dall’Ulss 14 – commenta il sin-daco di Cona e presidente della Conferen-

za dei sindaci Anna Berto intervenuta alla tavola rotonda – ma ora si deve recuperare, soprattutto tenendo presente la distanza che separa i nostri cit-tadini dalle strutture ospedaliere delle nostra Ulss”.

Invitati a partecipare al confronto sul tema della sanità gli amministratori dei tre Comuni che appar-

tengono alla sfera territoriale dell’Ulss 14 - per Ca-varzere era presente il vicesindaco Otello Piazzon, - hanno focalizzato l’attenzione sulle risorse che devono essere investite e garantite per la sanità sul territorio.

“Le risorse che devono essere garantite territo-rialmente - prosegue il primo cittadino di Cona - ri-guardano il personale medico ed infermieristico, ad esempio. Ma anche negli ospedali devono essere

investite risorse economiche, e garantite strutture e professionalità.

Intanto, però, è doveroso fare un plauso ai primari dell’ospedale che si stanno adoperando per garantire la funzionalità e la massima professio-nalità. Per questo mi auguro che sia possibile dar voce a tutte queste potenzialità puntando su risorse effi cienti”.

NEWS La presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 14“SANITÀ NEL TERRITORIO. SIANO GARANTITE RISORSE E PROFESSIONALITÀ”

Paola TesonLa presidente della Conferenza dei sindaci Anna Berto

segue da pag. 1“La sensazione di fronte a queste decisioni

è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in

cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per af-frontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse fi nanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamoro-samente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affi dare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisio-ni affrettate, ulteriori ritardi che fi nirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, fi nora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione.

E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa rifl essione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

*Presidente della Provincia di Venezia

L’Intervento

di Francesca Zaccariotto*

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Bilancio, è fra i temi più controversi e discussi all’interno dell’amministrazio-ne Tommasi, soprattutto a causa della

diffi cile situazione economica in cui versa il Comune di Cavarzere. Approvato durante il Consiglio comunale del 21 giugno scorso, il bilancio presentato punta fondamental-mente su rigore, tagli ed aumenti. Obiettivo della giunta: tentare di far quadrare i conti. La situazione economica di partenza non è delle più felici: il Comune di Cavarzere non ha attualmente entrate correnti suffi cienti per pagare le rate dei mutui, anzi vengono messi in discussione anche molti servizi in piedi da anni.

Il sindaco Henri Tommasi e l’assessore al Bilancio Ezio Bettinelli sostengono che le ragioni di tale grave situazione sono due: la politica di indebitamento che ha fi nanziato le opere pubbliche incrementando la spesa per oneri fi nanziari dal 2007 al 2012; inol-tre, il mancato recupero con l’aumento delle entrate proprie del taglio dei trasferimenti statali degli anni 2010 e 2011.

“La minoranza – spiega il sindaco

Tommasi – spesso insiste sull’applicazione di un avanzo di amministrazione per coprire i debiti, ma questa non può essere sempre la soluzione. Non rappresenta una corretta amministrazione, rimanda e nasconde la soluzione dell’equilibrio di parte corrente che è l’anticamera del dissesto delle fi nanze comunali; inoltre, signifi ca avere la certezza di sforare il patto di stabilità anche quest’an-no, con conseguenze pesanti, una nuova ulteriore sanzione, per la terza volta”.

In pratica, agire applicando l’avanzo di amministrazione, utilizzando un esempio di bilancio famigliare, equivale ad usufruire dei propri risparmi senza però riuscire mai ad avere un’entrata corrente (uno stipendio) che vada a pareggiare o a coprire ciò che si va a ritirare. Per riuscire ad avere delle entra-te correnti suffi cienti, la strada da percorrere è quella dell’aumento delle tasse: parliamo quindi di Irpef, Tarsu e Imu applicate alle aliquote massime.

Ma davvero per il Comune di Cavarzere non c’erano soluzioni, magari anche par-ziali, che potessero perlomeno sollevare gli abitanti dal peso di tassazioni massime e tagli ai servizi?

Raccogliendo opinioni e proposte dei cittadini, la questione più ricorrentemente sollevata riguarda gli stipendi “generosi” dei tre dirigenti comunali (si parla di circa 100.000 euro all’anno ciascuno).

“Per quanto riguarda gli stipendi dirigen-ziali – spiega il primo cittadino – ho trovato questa situazione già quando sono diventa-to sindaco, in quanto la loro assunzione e il loro contratto era già stato defi nito dall’ex amministrazione. Ora, il loro compenso prevede un fi sso ed una parte variabile: io ho potuto incidere solo sulla parte variabile, dunque più di tanto non mi è stato possibile abbassare questi tre stipendi”.

“Ma in generale, - specifi ca tuttavia per Tommasi - per quanto riguarda la spesa del personale, a Cavarzere siamo addirittura sotto la cifra media prevista dalla statistica. Non è certo la spesa del personale ad inci-

dere sui problemi fi nanziari del Comune”. Il Comune, poi, ha messo in vendita

molti immobili e terreni, così come ha mes-so all’asta mezzi di trasporto.

Questa operazione non è stata di alcun aiuto?

“In realtà è stato venduto molto poco e, in sede di defi nizione di bilancio, - rispon-de - non possiamo fare previsioni su vendite che magari non saranno effettivamente re-alizzate. Dobbiamo poter contare su voci di entrate veritiere e il più possibile certe”.

Infi ne, quanto il Comune può contare su fi nanziamenti pubblici, progetti lavorati-vi, contributi economici regionali, statali o da altri enti o fondazioni?

“In generale, - conclude il sindaco - i fi nanziamenti pubblici sono legati alla rea-lizzazione di opere, ma in questo momento i nostri problemi riguardano soprattutto il bilancio corrente. Ad ogni modo, non smet-tiamo di cercare progetti o fi nanziamenti pubblici che possano essere d’aiuto per il Comune e per i cittadini”.

di Paola Teson

Tommasi: “Scelte dettate dalle diffi coltà del Comune costretto a recuperare risorse”

Finanze comunali Il sindaco spiega il Bilancio di previsione

Aumentano le tasse, si riducono i servizisegue da pag. 1

“La sensazione di fronte a queste decisioni è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in

cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per af-frontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse fi nanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamoro-samente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affi dare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisio-ni affrettate, ulteriori ritardi che fi nirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, fi nora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione.

E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa rifl essione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

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L’Intervento

di Francesca Zaccariotto*

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Paola Teson

L’Unitalsi della diocesi di Chioggia organizza spesso pellegrinaggi a Lourdes. L’ultimo è avvenuto nel mese di giugno. La parteci-pazione, anche da parte dei cittadini cavarzerani, è numerosa.

Molte sono le persone devote che si rivolgono al presidente dell’U-nitalsi, Renzo Longhin, per recarsi nel luogo sacro in cui apparve la Madonna ad una pastorella. Quest’anno tra i pellegrini c’è stata una donna, Raffaella che ha una storia particolare, in quanto da quand’era poco più che bambina è costretta su di una sedia a rotel-le. Per quasi 40 anni lei e il fratello, nelle sue stesse condizioni, non sono riusciti ad uscire da casa per motivi di salute e per ... impedi-menti di tipo architettonico. Da qualche anno, queste barriere archi-tettoniche sono state superate grazie soprattutto all’interessamento dei Servizi sociali di Cavarzere. Quest’anno, poi, per Raffaella si è realizzato un sogno inaspettato: dopo anni è riuscita ad andare in Francia, a Lourdes. Raffaella ha voluto scrivere un breve ricordo della sue esperienza, che riportiamo, per condividerlo con tutti.

“Mi chiamo Raffaella, - scrive - abito a Cavarzere e voglio raccontare la mia prima esperienza a Lourdes. Il viaggio a Lourdes è stato meraviglioso, il paesaggio bellissimo, prati verdissimi e cat-tedrali stupende. La grotta della Madonna di Lourdes è stupenda, una cosa indescrivibile e bellissima. Io personalmente sono stata catturata e affascinata. Il soggiorno è stata una cosa meravigliosa e lo rifarei ancora. C’è un vecchio detto che dice ‘vedi Napoli e poi muori’; io direi ‘vedi Lourdes e poi muori’. Le celebrazioni eucaristi-che avvenute in varie chiese sono state molto emozionanti, quasi da piangere. Mentre sto dettando queste parole, ho nostalgia di casa ma anche una tristezza nel cuore perché sto lasciando Lourdes. Prego la Madonna perché mi dia la possibilità di tornare ancora”.

NEWS

Testimonianze

LA STORIA DI RAFFAELLA, DEL SUO PELLEGRINAGGIO A LOURDES

Il gioco d’azzardo è una malattia sociale e va presa sul serio: per questo il SerT di Chioggia ha dato vita anche a Cavarze-

re ad un club per il trattamento del gioco d’azzardo, in collaborazione con Acat di Chioggia e Cavarzere.

Il nuovo club, così denominato poiché si riferisce ad un gruppo di ritrovo, ha aperto uffi cialmente le proprie porte il 5 giugno scorso anche se, per ovvie ragioni di tutela della privacy, esso non è aperto ad esterni. Lo scopo principale del servizio è quello di fornire una risposta concreta sul territorio locale in rapporto all’aumentata richiesta di intervento legata alla crescente proble-matica.

Gianni Cattozzo, psicologo e referente del progetto all’interno dell’Acat, è il coor-dinatore del club, in veste di servitore inse-gnante. Complessivamente l’Acat Chioggia Cavarzere, onlus che opera nel territorio da oltre 20 anni, dapprima come Acat 23 e da due anni come Acat Chioggia Cavarzere, è formata da 5 club.

La problematica più urgente affronta-ta negli ultimi anni dall’Acat ha investito i problemi alcol correlati, secondo il modello ecologico sociale, ossia sistemico e familia-re del professore Hudolin. Tuttavia, dopo un’indagine territoriale legata anche al tessuto nazionale, si è giunti alla conclusio-ne di affi ancare alla sua consueta attività anche quella, inedita per questo territorio, relativa al trattamento del gioco d’azzardo,

utilizzando lo stesso metodo impiegato per l’abuso alcolico.

Chiunque sia interessato, anche solo per avere informazioni sul servizio, può contattare il Ser.T al numero di telefono 0415534475 o l’associazione Acat Chiog-gia Cavarzere al numero 3801887162.

E’ inoltre attiva online la pagina Face-book di Acat Chioggia Cavarzere.

di Melania Ruggini

Attivo dal 5 giugno scorso un nuovo servizio che vuole fornire una risposta concreta al territorio considerata la crescente richiesta a livello locale

Ser.T. insieme con Acat Una nuova forma di dipendenza sempre più dilagante

Gioco d’azzardo, malattia da curareFOCUS

Alcune domande al referente del pro-getto dell’Acat, Gianni Cattozzo.

Da dove deriva la decisione di aprire questo servizio anche a Cavar-zere?

“La decisione è giunta dopo un pe-riodo di monitoraggio del territorio locale, per cui si è deciso di aprire questo servizio in collaborazione con il Ser.T e in accordo con il responsabile del servizio, dottore Ermanno Margutti”.

Le cause dell’incremento dei gioca-tori d’azzardo potrebbero essere lega-te alla imperante crisi economica?

“Dal punto di vista socio-economico, una forte spinta potrebbe proprio essere ritrovata anche nella crisi fi nanziaria che stiamo attraversando. Il miraggio della vincita che cambia la vita con poco sfor-zo può essere molto allettante, anche se ingannevole. Inoltre non dimentichiamo l’impatto che può avere l’esposizione pressoché continua a pubblicità che spon-sorizzano il gioco on-line, che può essere praticato in qualsiasi posto a qualsiasi ora”.

In famiglia quando ci si accorge che esiste una patologia legata al gioco d’azzardo?

“Principalmente è la diffi coltà eco-nomica che il gioco d’azzardo patologi-co comporta a spingere una persona a chiedere aiuto, magari ai propri familiari. Esistono comunque dei forti campanelli d’allarme: ad esempio quando ci si accor-ge che quasi tutto lo stipendio va a fi nire nelle “macchinette”, nel lotto e in tutte le altre forme di gioco d’azzardo; oppure l’a-ver contratto dei debiti; o ancora, quando le relazioni familiari diventano critiche a causa di questo e infi ne, ma soprattutto, quando ci si accorge che non si può più dire no”.

Nel vostro club qual è il percorso che conduce alla guarigione?

“Al momento il percorso offerto è quello del gruppo di auto e mutuo aiu-to. Infatti, può essere molto importante migliorare le possibilità di successo se si affronta la dipendenza in gruppo, con altre persone che condividono lo stesso problema. Il sostegno che il gruppo offre è importante in un primo momento per interrompere il circolo vizioso, ma si fa sentire anche e soprattutto a lungo termi-ne, aiutando ogni membro a rafforzare la scelta di cambiare il proprio stile di vita e a prevenire le ricadute”.

Intervista al referente Gianni Cattozzo“ATTENZIONE AL FALSO MIRAGGIO DELLA VINCITA FACILE CHE CAMBIA LA VITA”

M.R.

Il trattamento della dipendenza dal gioco d’azzardo è lo stesso utilizzato contro l’abuso di alcol

Luglio in città si festeggia a ritmo di musica. A Cavarzere arriva Festival Beer,in programma dal 13 al 15 luglio, or-ganizzato dall’associazione Music Company. Una tre giorni

in musica con l’esibizione di varie bands per accontentare tutti i gusti; tra le performance, il 13 ci sarà The Gift, il 14 Velvet Dress, il 15 Status Symbol

Nata nel 2012 con sede a San Martino di Venezze, Music Company è composta dal presidente Andrea Zanetti, dal vice Luca Belloni, dal segretario Filippo Piva e si pone come scopo principale la promozione della musica e dell’arte in genere. Quest’anno in piena estate Music Company organizza nel cam-po sportivo di via Spalato una maratona musicale, portando a Cavarzere una decina di gruppi. Venerdì 13 luglio aprono la manifestazione alle 18 Venice’s Ring, trio polesano che esegue pezzi di propria produzione, come “Azione. Velocità. Sudore”. Alle 19 salgono sul palco i Loverdrive, altra band polesana di genere indie rock; alle ore 20 i Deptford Sound esegono cover band dei Dire Straits sino alle ore 22 quando The Gift con le canzoni di Elisa chiuderanno la prima serata. Sabato 14 luglio, precederà l’esibizione dei Velvet Dress l’esibizione di Laura Andreotti, giovane e nota ballerina cavarzerana di danza orientale. I Velvet Dress commentano la loro partecipazione al Festival Beer dicendo: ”Se siamo qui è perché, come per voi, il suono degli U2 ci dà ancora brividi e i testi poetici di Bono ci toccano il cuore”.

Domenica 15 luglio largo al tributo ai Nomadi e in partico-lare a Augusto Daolio, voce storica, e Dante Pergreffi bassista per otto anni, scomparsi nel 1992. Cinque i gruppi musicali accomunati dal tema “Augusto e Dante”. Alle ore 17,30 inizia la giornata musicale con Segnali Caotici di Vicenza; alle 18,30 spazio a Mercanti e Servi di Ferrara, quindi ore 19,30 Oradaria di Treviso, alle 21 Aironi Neri di Pordenone e alle ore 22 Status Symbol di Padova.

MUSICA, A CAVARZERE IL FESTIVAL BEER

Melania Ruggini

Tra i gruppi, spicca la triade The gift, Vel-vet Dress e Status Symbol.

I primi nascono all’inizio del 2011 con il desiderio di perseguire un progetto musicale iniziato qualche anno prima con una diversa formazione. Al nucleo originario formato da Raffaele, Luca e Filippo, si ag-giungono una nuova voce e nuovi suoni con l’arrivo di Judy e Silvio. La band, ispirata al talento della cantautrice Elisa Toffoli, in arte Elisa, ripropone nella versione live alcuni dei brani più famosi dell’artista friulana. The Gift sono Judy Milani (voce), Luca Belloni (basso e voce), Filippo Piva (chitarre), Silvio Vecchione (sinth, tastiere e chitarre), Raffa-ele Manoli (batteria) Alessandro Gabban (mixer). I Velvet Dress nascono a Padova alla fi ne del 1999 con l’intenzione di creare una tribute band U2. In 6 anni, si esibiscono in 500 concerti. Dopo alcune sostituzioni arrivano all’attuale band, composta da Le-onardo Pettenò (voce/chitarra), Giuseppe Lucietto (chitarre), Marco Andronico (bas-so/cori), Stefano Rossato (batteria).

Gli Status Symbol nascono nel 2008; della prima formazione rimangono Claudio Grandesso e Andrea Zanetti, il quale dà il nome alla band e ne decide il logo, secon-do un modo di essere nomade. Si tratta di “un viaggio attraverso i 50 anni di storia dei Nomadi”. Particolarità del loro spettacolo sono la fedeltà dei pezzi e la cura dei suoni, con la voce di Matia Frigatti molto simile a quella di Danilo Sacco. La band collabora

con l’associazione Augusto per la Vita, è a favore della solidarietà e raccoglie fondi per la popolazione di Haiti. Andrea Zanetti ha un bambino adottato a distanza proprio nell’isola caraibica da circa otto anni. Status Symbol sono: Matia Frigatti (voce, chitarra acustica), Claudio Grandesso (batteria), Filippo Piva (chitarra elettrica e acustica, voce), Luca Belloni (basso, voce), Andrea Zanetti (pianoforte e tastiere, voce); guest Filippo Maretto (violino).

Gli emergenti di successoI GRUPPI OSPITI DEL FESTIVAL: THE GIFT, VELVET DREES E STATUS SYMBOL

M.R.

Da sopra The gift, Velvet e Status Symbol

Page 15: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

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Page 16: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

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Successo per l’inaugurazione del punto informazioni sulle Marice. La coope-rativa sociale Granvit, che gestisce

per concessione del Genio Civile di Padova dell’area naturalistica “Le Marice”, ha inau-gurato una mostra sull’oasi. Lo spazio per la mostra è stato ricavato presso la cosiddetta “Casa tra i due fi umi” (di fronte alle Mari-ce) dove è attualmente attivo anche un pun-to vendita con prodotti tipici, sempre gestito dalla cooperativa. La giornata inaugurale ha visto una partecipazione di circa cento persone. I partecipanti sono stati invitati a fare una passeggiata lungo l’argine che co-steggia l’oasi, accompagnati dal presidente dell’associazione “Nuovo sole alle Marice”, Antonio Sturaro.

Sturaro ha spiegato la fl ora e la fauna che vivono nell’oasi, elencandone proprietà e curiosità. Padre Pietro ha poi benedetto la statua della Madonna delle Marice, lungo l’argine.

Rietrati alla “Casa tra i due fi umi” i saluti del presidente della Cooperativa Granvit, Lu-ciano Vitulo, degli assessori Fabrizio Zulian e Otello Piazzon. Quest’ultimo ha anche avuto il compito di tagliare il nastro per l’apertura uf-fi ciale del punto informazioni e punto vendita.

La Casa è aperta venerdì, sabato e dome-nica mattina dalle 9 alle 12.30 con ingresso libero.

La Cooperativa Granvit, come sempre, cerca di promuovere iniziative volte a far co-noscere la propria città e i prodotti naturali del territorio, e, ancor più, cerca di creare occasio-ni ed opportunità per aiutare le tante persone

in diffi coltà che vivono a Cavarzere, offrendo loro concrete occasioni di riscatto sociale tra-mite un’occupazione.

Per far conoscere meglio a tutti il proprio operato e per promuovere le proprie attività, la cooperativa Granvit sta stilando un calen-dario con le prossime iniziative da realizzare.

Si segnalano in particolare i primi due appuntamenti estivi: il 27 luglio, presso la Casa tra i due fi umi, si potrà assistere ad una breve lezione di Antonio Sturaro su altre spe-cie naturali delle Marice; a seguire ci sarà una grigliata. Domenica 19 agosto, poi, a partire dalle ore 18 si svolgerà una passeggiata al tramonto lungo l’argine delle Marice. Al ritor-no ci sarà una grigliata sempre alla “Casa tra i due fi umi”.

Per prendere parte alla grigliata (8 euro bibite escluse) è gradita la prenotazione al nu-mero 3493580448 o all’indirizzo mail [email protected].

LE MARICE, L’APERTURA DEL PUNTO INFORMAZIONI

P.T.

La tradizionale sagra del paese tra i due fi umi, Boscochiaro, aspetta anche quest’anno i suoi ospiti alla fi ne di luglio.

In particolare, “Boscochiaro in festa”, questo il titolo della manifestazione, verrà realizzata da giovedì 26 a lunedì 30 luglio 2012.

La festa si svolgerà in tutto il centro del paese che per cinque giorni verrà riempito di numerose e svariate attrazioni. Attivo tutte le sere lo stand ga-stronomico con i piatti tradizionali del territo-rio veneto. Ma oltre a questo, ballo, musica, mostre…

Ogni sera saranno attive due zone musicali, una pensata per i più giovani, una pensata per la musica da sala. Ad esibirsi sul palco giovani, situato sul sagrato della chiesa, saranno i “The rock gig band” che inaugureranno la festa giovedì 26; a seguire, venerdì 27, i “Like a train”, gruppo cover american rock e southern.

Sabato 28, una variante all’esibizione

musicale: per tutta la serata infatti si svolgerà un lungo happy hour con aperitivi e animazio-ne. Anche domenica 29 luglio lo spettacolo sarà un po’ diverso dal solito, grazie all’esi-bizione del trio “Le bambole”, spettacolo che promette risate e divertimento per tutta la se-rata. A chiudere, lunedì 30 luglio, gli “Original status symbol”, gruppo cover Nomadi.

Per la parte riservata al liscio, invece, si inizia giovedì 26 con “Arrighi Michele Band”, si prosegue venerdì 27 con i “Melody Group”, a seguire sabato 28 con “Alberto e i murales”. Domenica 29 luglio,

esibizione del gruppo “Fantasy”.A concludere, lunedì 30 ci sarà Denny

Della Valle. Un’iniziativa da segnalare, voluta for-

temente dal Comitato XXI maggio che or-ganizza la festa, è quella di devolvere tutte le offerte dell’entrata nella zona del liscio a favore dei terremotati dell’Emilia Romagna.

Da segnalare, poi, oltre alla musica e agli spettacoli, anche le tante altre attrazioni della festa: la pesca di benefi cenza, il gioco della stima per mettere alla prova il proprio “colpo d’occhio”, una mostra sull’artigianato, un’esposizione di automobili, la lotteria (è possibile acquistare i biglietti anche prima della festa in tutti i locali convenzionati), ben tre stand bar e uno stand con piadine, giochi gonfi abili per bambini, spettacolo pirotecnico a conclusione della festa.

Insomma, come ogni anno “Boscochiaro in festa” cerca davvero di rispondere ai gu-sti e alle esigenze del vasto e diversifi cato pubblico che sempre più numeroso partecipa alla sagra. Il Comitato XXI maggio ringrazia sin d’ora tutti i collaboratori che mettono a disposizione il loro tempo e il loro lavoro per la buona riuscita della festa, la parrocchia e in particolare il parroco don Benvenuto Orsato e naturalmente tutte le persone che partecipe-ranno alla festa.

di Paola Teson

Musica, ballo e buona cucina gli inredienti tradizionali e sempre vincenti della manifestazione organizzata dal Comitato XXI maggio

Sagra Dal 26 al 30 del mese il centro del paese sarà un grande stand

A fi ne luglio Boscochiaro è in festa

Il ricavato dall’entrata nella zona del liscio sarà devoluto alle popolazioni terremotate dell’Emilia Romagna

Le Marice, l’inaugurazione del punto informativofoto da www.cavarzereinfi era.it

Si è svolta in forma più dimessa, a causa della crisi imperante, ma comunque non sono mancate

le attrazioni e i divertimenti nel corso dell’antica Sagra di San Pietro che dal 22 giugno allo scorso 1 luglio ha anima-to la omonima frazione.

Organizzata dall’associazione 5 Martiri la festa ha offerto i suoi ingre-dienti tradizionali: lo stand gastronomi-co, la musica che tutte le sere ha allie-tato i partecipanti con orchestre e gruppi musicali, e il ballo. Non è mancata la serata di cabaret e, novità di quest’an-no, la partita di calcetto “Quei del Zoba” contro “Quei dee Moto”.

Gran fi nale, scoppiettante il 1 luglio con “i Foghi”.

NEWS

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Page 17: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

Chiusura in bellezza per le attività cul-turali di Cona. L’assessore alla Cultura Josè D’Angelo tira infatti le somme

con soddisfazione, guardando a tutto l’ope-rato dell’anno scolastico appena trascorso, senza però dimenticare di dare uno sguar-do al futuro per la programmazione delle prossime attività.

La chiusura dell’anno scolastico è stata celebrata con l’iniziativa “Open Sport”. Al parco della scuola materna si sono ra-dunati circa trecento bambini, della scuola materna, elementare e media. Dopo l’aper-tura formale con l’alzabandiera, i trecento alunni di Cona si sono potuti cimentare in percorsi ed attività sportive.

“Per questa manifestazione – com-menta l’assessore D’Angelo – ringrazio in particolare la Provincia di Venezia e il Coni che ci hanno dato il loro patrocinio. Un grazie alla scuola materna che ci ha gen-tilmente ospitati e naturalmente un grazie e le mie più sincere congratulazioni a tutti i bambini che si sono cimentati nelle attività. La loro premiazione è avvenuta con grande gioia”.

Ma la stagione culturale di Cona non è stata scandita soltanto dalla fi ne dell’anno scolastico, anche dalla conclusione dei corsi che erano stati attivati lo scorso autunno. In particolare, quest’anno si erano svolti corsi di pittura, pianoforte e chitarra. Anche in questo caso, l’assessore D’Angelo ringra-zia tutti i maestri per la loro sensibilità e disponibilità.

I lavori realizzati durante il corso di

pittura sono stati messi in mostra durante la fi era paesana, mentre anche i parteci-panti del corso di musica si sono potuti esibire in una lezione di gruppo aperta al pubblico. Per non perdere l’abitudine al sano divertimento, anche durante l’estate a Cona si organizza l’animazione estiva, chiamata “Animazione big” perché rivolta e riservata a bambini e giovani compresi tra i 10 e i 18 anni. Due settimane che l’assessore racconta “piene e ricche di gio-chi, di trasferte nelle nostre vicine spiagge e nei parchi acquatici delle nostre zone. Per fi nire in bellezza, anche una gita nel parco divertimenti di Mirabilandia”.

E dopo l’estate si riparte con nuove iniziative e feste per promuovere l’amore per la cultura a tutte le età e in tutte le categorie.

di Paola Teson

Dopo la festa sportiva per celebrare la fi ne della scuola, le attività estive e la promessa di nuove iniziative per l’autunno

Attività culturali e di animazione Il bilancio dell’assessore Josè D’Angelo

Dall’Open sport all’animazione estiva, giovani in primo piano

L’assessore alla Cultura Josè D’Angelo

Circa 300 studenti delle classi prime e seconde sono stati sottoposti a controllo

Ritorna a Conetta la festa della Paella, organizzata dalla giovane e rombante Pro Loco di Cona. Si

tratta di una tradizione ormai consolida-ta, merito della genuinità e della qualità dei piatti conditi dalla simpatia dell’as-sociazione. Gli ultimi due fi ne settimana di luglio saranno dedicati alla buona cucina, in abbinamento alle esibizioni di ottime orchestre di liscio. La peculiarità di questa festa è data dagli elementi che la caratterizzano e dalla cura dei dettagli: la sensazione è infatti quella di trovarsi in una piccola ed antica trattoria, ove non manca la cura del particolare.

In questa tipica festa di paese si cenerà quindi con tovaglia e tovaglioli di stoffa, piatti di ceramica e posate.

Il programma prevede le esibizioni di: venerdì 20 luglio l’orchestra Souve-nir; sabato 21 luglio Il Mulino del Po; domenica 22 luglio l’orchestra Papaya; venerdì 27 luglio l’orchestra Magri e Li-soni. Sabato 28 luglio sarà organizzata la straordinaria serata motociclista con esibizione freestyle di campioni europei. Domenica 29 luglio chiuderà la manife-stazione l’esibizione dell’orchestra Chia-ra & Magic Music.

In particolare, la serata Freestyle vedrà la partecipazione di campioni nazionali e internazionali del settore motociclistico mai dimenticati, come Michele Magarotto, e campioni in erba come il vanto della frazione, Rudy Pina-to che occupa le posizioni di vertice in ben due campionati, quello Veneto nella Lega motociclisti asd e quello Veneto Motocross MX1 over FMI Triveneto. Per detta di alcuni esperti Rudy Pinato paga lo scotto di non avere ancora trovato qualche rifl ettore puntato su di lui, per-ché le qualità di certo non gli mancano. Infi ne, da segnalare l’omaggio fl oreale offerto a tutte le donne presenti dalla ditta Giubin Luigi Enrico, sabato 21 e domenica 22 luglio.

NEWS

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Page 18: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

14 Cultura locale1414 Cultura locale

Il coro “Tullio Serafi n” di Cavarzere, sempre ama-tissimo e seguitissimo nel paese e addirittura all’estero, ha riscosso un importante successo

anche nella vicina città di Adria, presso il teatro Politeama.

Il concerto, promosso dalla Società Concerti Buzzolla e dalla Pro Loco di Adria, in collabora-zione con la Provincia di Rovigo e con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale della Città di Adria, ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e attento che ha seguito le splendide esecuzioni dei brani legati allo spirito dell’identità nazionale.

Il concerto, magistralmente diretto dal Maestro Renzo Banzato, ha visto il coro impegnato nelle interpretazioni di grandi arie corali verdiane, dopo un’emozionante apertura affi data all’Inno Naziona-le. L’interpretazione del coro, sempre più coinvol-gente e preparato grazie anche all’ottimo equilibrio tra le varie sezioni corali, è stata impreziosita dall’accompagnamento pianistico della professores-sa Iolanda Franzoso e dalla voce del soprano Miran-da Bovolenta, che ha, tra l’altro, interpretato i ruoli tratti dall’opera Aida, con una stupenda interpreta-zione di “O patria mia”e Madama Butterfl y. Presen-

ti alla serata il Comandante dei Carabinieri Capitano Papasodaro, la professoressa Mara Belletato in rap-presentanza dell’amministrazione comunale (con delega alla cultura), Letizia Guerra Presidente della Pro Loco di Adria, la professoressa Annamaria Zen Presidente della Società Concerti Buzzolla e altre autorità civili e religiose.

Un’attenzione e un pensiero particolare, duran-te la serata, sono stati rivolti alle popolazioni emi-

liane colpite dal terremoto; a tal riguardo durante la serata e al termine della stessa è stata avviata una raccolta di fondi da destinare alle zone colpite dalla calamità. Al termine del concerto, presentato dal professor Paolo Fontolan, i prolungati e calorosi applausi da parte del numeroso pubblico hanno por-tato all’esecuzione di due bis, degna conclusione di una serata di pregevole livello artistico.

di Paola Teson

L’identità nazionale è stato il fi lo conduttore dei brani intepretati dal coro cavarzerano sapientemente diretto dal maestro Renzo Banzato

Musica Il concerto al Politeama

Il concerto del T. Serafi n incanta Adria

Il coro Tullio Serafi n diretto dal maestro Banzato, accompaganto al piano dalla professoressa Iolanda Franzoso e dalla voce del soprano Miranda Bovolenta

Il maestro Renzo Banzato è sbarcato a Riva del Garda, alla direzione dell’Orchestra del Conservatorio di Riva del Garda. L’applaudito concerto si è tenuto sabato 16 giugno in occasio-

ne della riapertura della splendida chiesa della B.M.V. Inviolata di Riva del Garda, a conclusione dei lavori di restauro che ne hanno comportato la chiusura per un lungo periodo.

Sobrio ed elegante nelle forme tardo rinascimentali all’e-sterno, ricco e stupefacente nella decorazione barocca interna, il tempio è stato restituito al pubblico. Quale migliore occasione per la realizzazione di una serata dedicata alla musica, che ha visto anche il coinvolgimento dei laureandi iscritti al triennio accademico e al biennio di specializzazione in canto lirico.

Per merito della bacchetta di Banzato, l’orchestra e i so-listi hanno entusiasmato il numeroso pubblico, grazie ad un programma particolarmente ricco e ricercato, costituito da arie, duetti, terzetti e quartetti per voce e orchestra dedicati al reper-torio sacro compreso fra seicento e ottocento.Tra i meravigliosi affreschi della cupola e le preziose decorazione pittoriche e a stucco attribuite ai più rinomati artisti del cinquecento e seicen-to, hanno risuonato le pagine di Vivaldi, Händel, Pergolesi, Ros-sini, Mozart, Schubert e Fauré, le cui interpretazioni (proposte da oltre quaranta esecutori) hanno incontrato l’entusiasmo e l’apprezzamento da parte del pubblico e della critica. Il concer-to è stato introdotto dall’assessore alla Cultura della provincia autonoma di Trento Franco Panizza, al quale sono seguiti gli interventi del sindaco di Riva del Garda Adalberto Mosaner, del direttore del Conservatorio Franco Ballardini, decano di Riva del Garda Monsignor Giovanni Binda e dirigente della Soprintenden-za per i Beni architettonici Sandro Flaim.

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Anche quest’anno il Gordige ha partecipato al completo (la prima squadra, le juniores e le esordienti) al torneo internazionale

di calcio femminile di Lugano che tradizional-mente si gioca nel fi ne settimana di Pasqua. Le esordienti, per l’occasione chiamate Under 14, avevano un compito molto impegnativo: difen-dere il trofeo vinto a sorpresa l’anno prima e, concluse le prime tre partite, con una sconfi tta e due pareggi il sogno sembrava già svanito.

Il riposo del giorno di Pasqua deve aver loro giovato perché la mattina dopo con due vittorie si sono classifi cate per la semifi nale contro la squadra ungherese vinta poi nel pri-mo pomeriggio senza troppa fatica. Vincere un torneo non è facile, ripetersi è ancora più diffi cile, ma quando si entra in campo con la grinta che il mister Bonato ha saputo trasmet-tere, nulla è impossibile.

Risultato: fi nale vinta ai calci di rigore (de-cisivo l’ultimo penalty messo a segno, manco a dirlo, dal capitano Sofi a Balasso) contro le ragazze del Como convinte di fare del Gordi-ge un sol boccone considerato che al sabato

avevano già battuto la nostra squadra. Esultan-za incontenibile e lacrime di gioia per più di qualcuna. Sarebbe ingiusto fare graduatorie di merito: c’è chi segna i goal, ma c’è anche chi costruisce il gioco e chi deve impedire che siano gli avversari a fare goal; per questo il merito

va equamente suddiviso tra tutte loro. Diffi cile trovare parole di ringraziamento anche per il mister Mauro, pardon: “Maurinho” Bonato che sa sempre ottenere il massimo dalle sue esor-dienti anche quando sono contate o acciaccate.

Noi genitori che spesso abbiamo segui-

to la squadra durante il campionato, a Lugano e nei tornei estivi, abbiamo capito il segreto del mister e possiamo tranquillamente svelarlo perché siamo sicuri che nessun altro allenatore lo imiterà.

Si tratta di questo: non ci sono titolari e

riserve, anche se ci sono ragazze più o meno brave, con più o meno esperienza, giocano sempre tutte e questo permette loro di capirsi meglio, di crescere e di fare squadra nel vero senso della parola. Ci sono state occasioni dove probabilmente facendo giocare le “migliori” avrebbe portato a casa qualche vittoria in più, ma non è la sua fi losofi a ed è per questo che ha la fi ducia piena e la stima incondizionata di tutti noi genitori e il rispetto di tutte le sue ragazze.

Ricordiamo che questo non è il suo la-voro, non è pagato per farlo e quasi sempre questa sua passione gli ruba del tempo libero che potrebbe dedicare alla famiglia. Un grazie di cuore anche a quei genitori che hanno ac-compagnato la trasferta della squadra nella città svizzera alloggiando assieme alle ragazze nell’ormai noto “bunker”.

Poiché sognare non costa nulla e non bi-sogna mettere limiti alla provvidenza, stiamo già aspettando con impazienza le vacanze di Pasqua del 2013 per un leggendario tris!

Bis a Lugano delle ragazzine “terribili” del Gordige

L’atteso scudetto che la Juventus si è aggiudicata quest’anno non poteva non essere festeggiato in modo ade-

guato dallo Juventus Club di Cavarzere. Una vittoria accolta con molta gioia da tutti i tifosi e da tutti gli iscritti al club, che quest’anno festeggiano anche il ventesimo anniversario dalla nascita del loro club.

La serata di festeggiamenti si è svol-ta presso il ristorante Villa Momi’s, una cena “farcita” anche di cori bianconeri, bandiere e tanta allegria. La festa ha visto la partecipazione di ben 122 persone, ma gli ospiti più attesi, quest’anno, sono stati il presidente e i rappresentanti del Juven-tus club di Finale Emilia, città colpita dal terremoto.

“Abbiamo pensato fosse bello fare questo gemellaggio. – spiega Renzo Bi-rolo, presidente del Juventus club Cavar-zere - Anche se Finale Emilia sta vivendo un brutto momento, trovare nello sport un terreno comune per aiutarsi vicendevol-mente e per trovare un punto di incontro,

è un atto fondamentale che rappresenta il vero spirito dello sport, che deve anzi-tutto saper unire le persone e insegnare a fare squadra anche nelle vicende della vita, non solo di quelle che riguardano un terreno di calcio”.

Ai rappresentanti di Finale Emilia sono state consegnate delle offerte rac-colte proprio durante la serata, per un totale di 532 euro. Per la buona riuscita della serata e per l’aiuto che i partecipanti hanno dimostrato anche nei confronti del paese colpito del terremoto, Birolo deside-ra ringraziare in particolare gli sponsor, i collaboratori più stretti, soprattutto il ne-gozio Veneta Flex che ha dato un aiuto fondamentale per ospitare gli amici di Finale Emilia e che ha realizzato una lotte-ria ad hoc per la raccolta fondi della città terremotata.

Un grazie particolare anche al gruppo di ultras bianconeri “Ubriachi di Juve”, che girano tutta l’Italia portando in giro il nome di Cavarzere.

TifosiI CLUB DI CAVARZERE FESTEGGIA LO SCUDETTO DELLA JUVE INSIEME AGLI AMICI DI FINALE EMILIA

Paola Teson

Il presidente dello Juventus Club di Cavarzere Renzo Birolo

Calcio femminile Il Torneo internazionale vinto a sorpresa dalle atlete cavarzerane

LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANO

L’esultanza dopo il rigore decisivo nella fi nale” e l’allenatore Mauro Bonato. Sotto da sinistra Maela Veronese, Laura Rubini e Caterina Tessarin

Ezio Rubini

ROBINHOODSPORT

Via Matteotti, 34 - Tel. e fax 0426 53697 - [email protected]

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Page 20: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

ADOTTAMILucky. Maschio. Taglia media, circa 15 kg, solo 7 mesi. Quando è arrivato in rifugio aveva una targhetta al collo

con scritto: non posso più rimanere dov’ero. Ora Lucky cerca casa e una famiglia.

Orfeo. Bellissimo maschio di circa 3 -4 mesi; futura taglia media. E’ un cucciolo triste ,tutti i suoi fratellini sono stati adottati. Orfeo trascorre le giornate sdraiato dentro una buca e gioca ogni tanto con il cucciolo di turno che arriva.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus3289620233

Ozy e Ody. Due meravigliosi fratelli di 4-5 mesi, maschietti. Belli come il sole, buoni come il pane ed

esuberanti come i cuccioli che si rispettino…Incrocio pointer-bracco, portamento elegante. Cerchiamo adozio-

ne se possibile in coppia. Astenersi cacciatori.

Atene. Femmina drathar, circa 2-3 anni. E’ stata trovata in un bosco che girovagava senza meta. E’ stata trovata da una ragazza e portata in canile. E’ docile e mansueta. Verrà sterilizzata presto. Cerchiamo per lei una famiglia. Astenersi cacciatori.

Spagna è una setter femmina bellissima, di 4-5 anni. Trovata assieme a sua sorella in campagna. Spagna è molto remissiva e si sottomette con estrema facilità.

Nei suoi occhi il terrore e la tristezza.Astenersi cacciatori.

Parte l’estate e la voglia di far festa all’aperto, magari in piazza nei vari locali delle “movide paesane”, o anche nei tanti appuntamenti rappresentati da sagre,

eventi culturali manifestazioni musicali, “notti bianche”. A Venezia l’appuntamento tradizionale è per metà luglio (il 14) con la notte del Redentore e i tradizionali “foghi” in laguna. A parte la città lagunare che come ogni anno ospiterà decine di migliaia di turisti per l’occasione, anche da altre parti della provincia le occasioni per divertirsi, occupare una serata in modo originale e divertente non mancheranno. Spinea aderirà all’appuntamento delle “Notti Bianche del Miranese”: negozi aperti, concerti e attrazioni di ogni tipo porteranno un clima di festa il 7 luglio. Notti bianche nel comune di Martellago il 21 luglio a Olmo e si concluderà, come da tradizione, nel capoluogo il 28 luglio. Come sempre negozi aperti fi no tarda notte di sabato. A Mirano ci sarà il Summer Festival, organizzato dall’associazione Volare nel piazzale degli impianti spor-tivi. L’evento quest’anno si svolgerà dal 6 al 23 luglio, allungando così la durata della manifestazione. Ci saranno concerti le migliori tribute band uffi ciali italiane dei più importanti artisti di fama nazionale ed internazionale, dai

Negramaro a Vasco Rossi, dai Queen ai Pink Floyd. Ma anche le selezioni di Miss Italia, il concorso Miss e Mister Summer Festival, il cabaret con i beniamini di casa, Carlo e Giorgio. Quest’anno il Mirano Summer Festival ospita anche un concorso musicale, il Coorsal Music Summer Contest, che offre agli artisti emergenti un vero trampolino di lancio per entrare nel mondo della musica, con in palio una produzione discografi ca curata nei minimi particolari. A Salzano da venerdì 20 a domenica 22 luglio si terrà il “Salzano Rock Show”, terza edizione della manifesta-zione locale organizzata dall’Associazione Tosi De Salsan voluta da Alessio Mazzocco. Chioggia diventerà “capi-tale” del jazz con l’arrivo del Summer Jazz Workshop, il seminario internazionale di didattica jazz organizzato da Veneto Jazz per avvicinare sempre più pubblico alla musica jazz, a cominciare dai bambini. E’ in programma dal 15 al 22 luglio, negli spazi della scuola elementare G. Marchetti, si svolgerà secondo una nuova formula di otto giorni di full immersion, con lezioni giornaliere, sabato e domenica inclusi e esibizioni fi nali. In luglio a Chioggia è prevista da venerdì 13 a domenica 22 la tradizionale “Sagra del pesce” che si svolgerà, lungo Corso del Popolo.

E’ la 75esima edizione di questa storica festa dedicata ai prodotti del mare Adriatico. Dieci giorni dedicati alla gastronomia locale con un ricco calendario di spettacoli, mostre e appuntamenti culturali. In Riviera musica, danza, teatro sulle sponde del Naviglio con la rassegna “Estate Fiessese sul Naviglio”, che fi no al 27 luglio porterà par-ticolarissime occasioni di incontro e di divertimento, pro-poste artistiche dal teatro di strada alla danza urbana, dal teatro brillante al grande concerto. Nel Veneto orientale a Musile va ricordata il 20 luglio la pedalata ecologica “Notte da Lupi”.

di Alessandro Abbadir

Nel capoluogo il Redentore il 14 luglio, notti bianche nel miranese, sagra del pesce a Chioggia, festival del rock a Salzano, “Estate lungo il Naviglio” a Fiesso

Eventi Tanti appuntamenti con il divertimento in provincia di Venezia

Musica, feste in piazza, parte l’estate

Una sagra paesana

E’ partito il “Village” nel parco Panorama a Marghera: l’evento è organizzato dall’o-monima associazione culturale che propo-

ne spettacoli fi no a domenica 26 agosto. La ma-nifestazione si intitola: “una festa che …è la fi ne del mondo” ispirata alla profezia dei Maya che prevede la fi ne del mondo il 21 dicembre 2012 . E’ alla quattordicesima edizione. Non mancheranno le bancarelle etniche e gli stand gastronomici. Gli spettacoli iniziano alle 21 a ingresso libero; le aree ristorante e i mercatini aprono alle ore 19. Giorni di chiusura: lunedì 2 e 30 luglio. Martedì 3 Ska-j Venice Ska Jazz “Cielo! Mio marito! 10 anni con gli Ska-J”; il 4 “Marghera Salsera” e poi il 5 “Balla che ti passa”; il 6 “Country Nights”, il Alex Masi e Hard Revue. Il 9 Herman Medrano e Groovy Monkeys rap nostrano; martedì 10 Joyful Go-spel Group Gospel e Spiritual; 11 “Marghera Salsera”. Venerdì 13 “Country Nights”; sabato 14 Redentore in jazz; e lunedì 16 gruppo tri-buto a Vasco Rossi: Fronte del Vasco. Martedì 17 Magical Mystery Orchestra; il 18 “Marghera Salsera” e giovedì 19 “Serata Swing!”. Il 23 Dusk E-Band. Martedì 24 “L’Italia è uno stivale da ballo” Domo Emigrantes musiche del sud Italia e il 25 “Marghera Salsera”. Il 31, “La mente di Tetsuya” con le sigle dei cartoni ani-mati giapponesi.

NEWS

A Marghera fi no al 26 agostoECCO IL VILLAGE 2012

A.A.

3Spazi aperti2

VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Una offerta sanitaria effi cace e rapida ai turisti che scelgono Chioggia e le sue spiagge per la villeg-giatura. E’ l’obiettivo che si propone il progetto,

non a caso battezzato “Vacanze sicure”, messo a punto dall’Ulss 14, grazie al contributo della Regione Veneto e alla stretta collaborazione del Comune di Chioggia e delle associazioni di categoria.

Si tratta di una serie di azioni e servizi - attivati a giugno fi no al prossimo 15 set-tembre - volti a rendere effi ciente e consona alle esigenze dei vil-leggianti la sanità locale. Proprio nei mesi estivi in cui il bacino d’utenza cresce smisuratamente, passando dalla popolazione resi-dente - circa 53mila abitanti - a oltre 300mila persone. Non solo. In questi mesi si ampliano le necessità e si diversifi cano le richieste.

Il Piano sviluppa le sue risposte in due direzioni. “Innanzitutto - spiega il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben - portando la sanità fuori dall’ospe-dale, sul territorio per agevolare gli utenti”.

In questo ambito si collocano i tre “Punti salute” in

spiaggia, ambulatori attrezzati per il primo soccorso - in zona Diga dotati di un quoad per velocizzare e ottimiz-zare gli interventi - ma anche per medicazioni e per il controllo della pressione arteriosa, posti in posizioni strategiche lungo il litorale. Essi si trovano all’altezza dei Bagni Clodia, Granso Stanco e zona Diga ai quali si aggiunge il presidio di Isola Verde.

Altro obiettivo del progetto - è sempre il direttore generale ad illustrarne le po-tenzialità - è quello di fornire al turista un percorso ad hoc di accesso alla struttura ospedalie-ra, diversifi cato da quello dell’u-tenza locale. In questo modo se ne facilita l’accesso, la fruibilità,

garantendo tempi contenuti e risposte effi cienti nell’ero-gazione dei servizi. Il tutto senza ostacolare la normale attività sanitaria destinata alla popolazione del posto.

Da qui l’attivazione dell’ambulatorio medico e in-fermieristico per il turista - assoluta novità dell’estate 2012 - situato accanto al Pronto soccorso, cui si ag-giunge anche la segnaletica orizzontale nelle strutture ospedaliere per indirizzare meglio gli utenti in villeg-

giatura che non conoscono bene le strutture. Risponde a questa esigenza anche lo sportello attivato al piano terra dell’ospedale di Chioggia e al Pronto soccorso nei giorni festivi e prefestivi, proprio allo scopo di aiutare i turisti ad orientarsi con più facilità. Il potenziamento di alcuni servizi ospedalieri come Dialisi, Diabetologia, Laboratorio e Cardiologia, nella fondata previsione di un maggior utilizzo durante l’estate, rappresenta un altro dei punti qualifi canti del progetto “Vacanze sicure”. Così come lo è il servizio di interpretariato e traduzione multilingue dedicato prevalentemente all’area Urgenza ed emergenza ma anche per sostenere i turisti stranieri nelle pratiche di tipo amministrativo-contabile.

Numerose le professionalità coinvolte nel progetto cui hanno in particolare lavorato il primario del Pronto soccorso Andrea Tiozzo e il responsabile del Dipartimen-to di prevenzione Massimo Boscolo Nata.

Compiaciuto è il commento del sindaco Giusepppe Casson che ha elogiato in particolare lo spirito di colla-borazione fra enti e associazioni di categoria grazie al quale è stato possibile realizzare questo ambizioso e va-lido progetto consentendo a Chioggia di presentarsi sul mercato turistico con un’offerta ancora più allettante.

Dello stesso tono le osservazioni dei consiglieri re-gionali “chioggiotti” Lucio Tiozzo e Carlo Alberto Tes-serin. Quest’ultimo ha osservato: “Noi abbiamo fatto la nostra parte, ora tocca ai turisti decidere per le nostre spiagge, belle e sicure”. Il riferimento è alla psicosi da terremoto che ha provocato non poche disdette anche in Veneto, senza contare gli effetti della crisi...

di Ornella Jovane

Tre ambulatori nel litorale per le emergenze, un quoad (in zona Diga)per interventi di primo soccorso, potenziamento dei serivizi e accesso ad hoc in ospedale riservato ai turisti: alcuni dei punti qualifi canti del Piano

“Vacanze sicure” Il Progetto dell’Ulss 14 insieme con Comune, associazioni di categoria e Regione Veneto

Sanità a misura di turista nelle spiagge di Chioggia

“Scegliete ancora le spiagge dell’Alto Adria-tico. Sono ospitali e sicure”. E’ l’appello congiunto che i tre governatori di Veneto,

Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia - rispettivamen-te Luca Zaia, Vasco Errani e Renzo Tondo - hanno rivolto ai turisti stranieri per rassicurarli a seguito della psicosi che si è diffusa a seguito del sisma che ha colpito il nord Italia. Una iniziativa che vuole in qualche modo rispondere alle sollecitazioni degli operatori turistici

dell’Alto Adriatico, molto preoccupati dopo le disdette di prenotazioni di turisti stranieri, per lo più tedeschi e austriaci, svizzeri, olandesi e belgi, persino francesi. Confturismo e Federalberghi hanno, dunque, chiesto anche agli amministratori regionali di rassicurare i turisti provenienti d’oltralpe. Un invito subito colto. Di qui l’i-niziativa condivisa volta a garantire la sicurezza di una vacanza serena e la qualità offerta dal sistema turistico delle coste nell’Alto Adriatico.

“Nei mesi scorsi - sono le parole di Vasco Errani - alcuni territori italiani sono stati toccati da terribili even-ti, ma le nostre coste non sono state coinvolte e sono, come sempre, ben attrezzate e pronte a ospitare tutti coloro che, dall’Italia e dall’estero, vorranno trascorrere qui le loro vacanze”.

“Rivolgiamo - ha incalzato il presidente veneto Luca Zaia - un appello ai nostri ospiti stranieri affi nché continuino a visitarci per evitare una ingiusta penalizza-

zione, che aggiungerebbe danno a danno. Il turismo è una tra le principali industrie dell’Alto Adriatico e incide per svariati punti sugli indicatori economici. Il modo mi-gliore per aiutare chi oggi soffre è di scegliere le nostre località per le proprie vacanze, certi di trovare qui un ambiente sicuro e ospitale. Come sempre”. O.J.

PSICOSI DA TERREMOTO L’APPELLO DI ZAIA AI TURISTI STRANIERI: “LE NOSTRE SPIAGGE SONO SICURE”

In alto uno dei Punti salute situati in spiaggia. Sotto simulazione di un intervento di primo soccorso in spiaggia con il quoad

Attivo uno sportello per aiutare i villeggianti ad orientarsi e un servizio di traduzione per gli stranieri

161616

FAI UNA CROCE SUL QUADRATOPER ADERIRE AD UNA DELLE ASSOCIAZIONI SCHEDA D’ISCRIZIONE

NOME DATA DI NASCITAINDIRIZZOTELEFONO

DATA FIRMA

COGNOME ASSOCIAZIONE VOLONTARIITALIANI DEL SANGUE

ASSOCIAZIONE ITALIANADONATORI ORAGANI

ASSOCIAZIONE DONATORIMIDOLLO OSSEO(limite età 18-37 anni) consegnare presso la sede AVIS di Cavarzere, presso Ospedale Civile - Tel. 0426 316436 (segr. Tel.)

Page 21: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

ADOTTAMILucky. Maschio. Taglia media, circa 15 kg, solo 7 mesi. Quando è arrivato in rifugio aveva una targhetta al collo

con scritto: non posso più rimanere dov’ero. Ora Lucky cerca casa e una famiglia.

Orfeo. Bellissimo maschio di circa 3 -4 mesi; futura taglia media. E’ un cucciolo triste ,tutti i suoi fratellini sono stati adottati. Orfeo trascorre le giornate sdraiato dentro una buca e gioca ogni tanto con il cucciolo di turno che arriva.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus3289620233

Ozy e Ody. Due meravigliosi fratelli di 4-5 mesi, maschietti. Belli come il sole, buoni come il pane ed

esuberanti come i cuccioli che si rispettino…Incrocio pointer-bracco, portamento elegante. Cerchiamo adozio-

ne se possibile in coppia. Astenersi cacciatori.

Atene. Femmina drathar, circa 2-3 anni. E’ stata trovata in un bosco che girovagava senza meta. E’ stata trovata da una ragazza e portata in canile. E’ docile e mansueta. Verrà sterilizzata presto. Cerchiamo per lei una famiglia. Astenersi cacciatori.

Spagna è una setter femmina bellissima, di 4-5 anni. Trovata assieme a sua sorella in campagna. Spagna è molto remissiva e si sottomette con estrema facilità.

Nei suoi occhi il terrore e la tristezza.Astenersi cacciatori.

Parte l’estate e la voglia di far festa all’aperto, magari in piazza nei vari locali delle “movide paesane”, o anche nei tanti appuntamenti rappresentati da sagre,

eventi culturali manifestazioni musicali, “notti bianche”. A Venezia l’appuntamento tradizionale è per metà luglio (il 14) con la notte del Redentore e i tradizionali “foghi” in laguna. A parte la città lagunare che come ogni anno ospiterà decine di migliaia di turisti per l’occasione, anche da altre parti della provincia le occasioni per divertirsi, occupare una serata in modo originale e divertente non mancheranno. Spinea aderirà all’appuntamento delle “Notti Bianche del Miranese”: negozi aperti, concerti e attrazioni di ogni tipo porteranno un clima di festa il 7 luglio. Notti bianche nel comune di Martellago il 21 luglio a Olmo e si concluderà, come da tradizione, nel capoluogo il 28 luglio. Come sempre negozi aperti fi no tarda notte di sabato. A Mirano ci sarà il Summer Festival, organizzato dall’associazione Volare nel piazzale degli impianti spor-tivi. L’evento quest’anno si svolgerà dal 6 al 23 luglio, allungando così la durata della manifestazione. Ci saranno concerti le migliori tribute band uffi ciali italiane dei più importanti artisti di fama nazionale ed internazionale, dai

Negramaro a Vasco Rossi, dai Queen ai Pink Floyd. Ma anche le selezioni di Miss Italia, il concorso Miss e Mister Summer Festival, il cabaret con i beniamini di casa, Carlo e Giorgio. Quest’anno il Mirano Summer Festival ospita anche un concorso musicale, il Coorsal Music Summer Contest, che offre agli artisti emergenti un vero trampolino di lancio per entrare nel mondo della musica, con in palio una produzione discografi ca curata nei minimi particolari. A Salzano da venerdì 20 a domenica 22 luglio si terrà il “Salzano Rock Show”, terza edizione della manifesta-zione locale organizzata dall’Associazione Tosi De Salsan voluta da Alessio Mazzocco. Chioggia diventerà “capi-tale” del jazz con l’arrivo del Summer Jazz Workshop, il seminario internazionale di didattica jazz organizzato da Veneto Jazz per avvicinare sempre più pubblico alla musica jazz, a cominciare dai bambini. E’ in programma dal 15 al 22 luglio, negli spazi della scuola elementare G. Marchetti, si svolgerà secondo una nuova formula di otto giorni di full immersion, con lezioni giornaliere, sabato e domenica inclusi e esibizioni fi nali. In luglio a Chioggia è prevista da venerdì 13 a domenica 22 la tradizionale “Sagra del pesce” che si svolgerà, lungo Corso del Popolo.

E’ la 75esima edizione di questa storica festa dedicata ai prodotti del mare Adriatico. Dieci giorni dedicati alla gastronomia locale con un ricco calendario di spettacoli, mostre e appuntamenti culturali. In Riviera musica, danza, teatro sulle sponde del Naviglio con la rassegna “Estate Fiessese sul Naviglio”, che fi no al 27 luglio porterà par-ticolarissime occasioni di incontro e di divertimento, pro-poste artistiche dal teatro di strada alla danza urbana, dal teatro brillante al grande concerto. Nel Veneto orientale a Musile va ricordata il 20 luglio la pedalata ecologica “Notte da Lupi”.

di Alessandro Abbadir

Nel capoluogo il Redentore il 14 luglio, notti bianche nel miranese, sagra del pesce a Chioggia, festival del rock a Salzano, “Estate lungo il Naviglio” a Fiesso

Eventi Tanti appuntamenti con il divertimento in provincia di Venezia

Musica, feste in piazza, parte l’estate

Una sagra paesana

E’ partito il “Village” nel parco Panorama a Marghera: l’evento è organizzato dall’o-monima associazione culturale che propo-

ne spettacoli fi no a domenica 26 agosto. La ma-nifestazione si intitola: “una festa che …è la fi ne del mondo” ispirata alla profezia dei Maya che prevede la fi ne del mondo il 21 dicembre 2012 . E’ alla quattordicesima edizione. Non mancheranno le bancarelle etniche e gli stand gastronomici. Gli spettacoli iniziano alle 21 a ingresso libero; le aree ristorante e i mercatini aprono alle ore 19. Giorni di chiusura: lunedì 2 e 30 luglio. Martedì 3 Ska-j Venice Ska Jazz “Cielo! Mio marito! 10 anni con gli Ska-J”; il 4 “Marghera Salsera” e poi il 5 “Balla che ti passa”; il 6 “Country Nights”, il Alex Masi e Hard Revue. Il 9 Herman Medrano e Groovy Monkeys rap nostrano; martedì 10 Joyful Go-spel Group Gospel e Spiritual; 11 “Marghera Salsera”. Venerdì 13 “Country Nights”; sabato 14 Redentore in jazz; e lunedì 16 gruppo tri-buto a Vasco Rossi: Fronte del Vasco. Martedì 17 Magical Mystery Orchestra; il 18 “Marghera Salsera” e giovedì 19 “Serata Swing!”. Il 23 Dusk E-Band. Martedì 24 “L’Italia è uno stivale da ballo” Domo Emigrantes musiche del sud Italia e il 25 “Marghera Salsera”. Il 31, “La mente di Tetsuya” con le sigle dei cartoni ani-mati giapponesi.

NEWS

A Marghera fi no al 26 agostoECCO IL VILLAGE 2012

A.A.

3Spazi aperti2

VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Una offerta sanitaria effi cace e rapida ai turisti che scelgono Chioggia e le sue spiagge per la villeg-giatura. E’ l’obiettivo che si propone il progetto,

non a caso battezzato “Vacanze sicure”, messo a punto dall’Ulss 14, grazie al contributo della Regione Veneto e alla stretta collaborazione del Comune di Chioggia e delle associazioni di categoria.

Si tratta di una serie di azioni e servizi - attivati a giugno fi no al prossimo 15 set-tembre - volti a rendere effi ciente e consona alle esigenze dei vil-leggianti la sanità locale. Proprio nei mesi estivi in cui il bacino d’utenza cresce smisuratamente, passando dalla popolazione resi-dente - circa 53mila abitanti - a oltre 300mila persone. Non solo. In questi mesi si ampliano le necessità e si diversifi cano le richieste.

Il Piano sviluppa le sue risposte in due direzioni. “Innanzitutto - spiega il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben - portando la sanità fuori dall’ospe-dale, sul territorio per agevolare gli utenti”.

In questo ambito si collocano i tre “Punti salute” in

spiaggia, ambulatori attrezzati per il primo soccorso - in zona Diga dotati di un quoad per velocizzare e ottimiz-zare gli interventi - ma anche per medicazioni e per il controllo della pressione arteriosa, posti in posizioni strategiche lungo il litorale. Essi si trovano all’altezza dei Bagni Clodia, Granso Stanco e zona Diga ai quali si aggiunge il presidio di Isola Verde.

Altro obiettivo del progetto - è sempre il direttore generale ad illustrarne le po-tenzialità - è quello di fornire al turista un percorso ad hoc di accesso alla struttura ospedalie-ra, diversifi cato da quello dell’u-tenza locale. In questo modo se ne facilita l’accesso, la fruibilità,

garantendo tempi contenuti e risposte effi cienti nell’ero-gazione dei servizi. Il tutto senza ostacolare la normale attività sanitaria destinata alla popolazione del posto.

Da qui l’attivazione dell’ambulatorio medico e in-fermieristico per il turista - assoluta novità dell’estate 2012 - situato accanto al Pronto soccorso, cui si ag-giunge anche la segnaletica orizzontale nelle strutture ospedaliere per indirizzare meglio gli utenti in villeg-

giatura che non conoscono bene le strutture. Risponde a questa esigenza anche lo sportello attivato al piano terra dell’ospedale di Chioggia e al Pronto soccorso nei giorni festivi e prefestivi, proprio allo scopo di aiutare i turisti ad orientarsi con più facilità. Il potenziamento di alcuni servizi ospedalieri come Dialisi, Diabetologia, Laboratorio e Cardiologia, nella fondata previsione di un maggior utilizzo durante l’estate, rappresenta un altro dei punti qualifi canti del progetto “Vacanze sicure”. Così come lo è il servizio di interpretariato e traduzione multilingue dedicato prevalentemente all’area Urgenza ed emergenza ma anche per sostenere i turisti stranieri nelle pratiche di tipo amministrativo-contabile.

Numerose le professionalità coinvolte nel progetto cui hanno in particolare lavorato il primario del Pronto soccorso Andrea Tiozzo e il responsabile del Dipartimen-to di prevenzione Massimo Boscolo Nata.

Compiaciuto è il commento del sindaco Giusepppe Casson che ha elogiato in particolare lo spirito di colla-borazione fra enti e associazioni di categoria grazie al quale è stato possibile realizzare questo ambizioso e va-lido progetto consentendo a Chioggia di presentarsi sul mercato turistico con un’offerta ancora più allettante.

Dello stesso tono le osservazioni dei consiglieri re-gionali “chioggiotti” Lucio Tiozzo e Carlo Alberto Tes-serin. Quest’ultimo ha osservato: “Noi abbiamo fatto la nostra parte, ora tocca ai turisti decidere per le nostre spiagge, belle e sicure”. Il riferimento è alla psicosi da terremoto che ha provocato non poche disdette anche in Veneto, senza contare gli effetti della crisi...

di Ornella Jovane

Tre ambulatori nel litorale per le emergenze, un quoad (in zona Diga)per interventi di primo soccorso, potenziamento dei serivizi e accesso ad hoc in ospedale riservato ai turisti: alcuni dei punti qualifi canti del Piano

“Vacanze sicure” Il Progetto dell’Ulss 14 insieme con Comune, associazioni di categoria e Regione Veneto

Sanità a misura di turista nelle spiagge di Chioggia

“Scegliete ancora le spiagge dell’Alto Adria-tico. Sono ospitali e sicure”. E’ l’appello congiunto che i tre governatori di Veneto,

Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia - rispettivamen-te Luca Zaia, Vasco Errani e Renzo Tondo - hanno rivolto ai turisti stranieri per rassicurarli a seguito della psicosi che si è diffusa a seguito del sisma che ha colpito il nord Italia. Una iniziativa che vuole in qualche modo rispondere alle sollecitazioni degli operatori turistici

dell’Alto Adriatico, molto preoccupati dopo le disdette di prenotazioni di turisti stranieri, per lo più tedeschi e austriaci, svizzeri, olandesi e belgi, persino francesi. Confturismo e Federalberghi hanno, dunque, chiesto anche agli amministratori regionali di rassicurare i turisti provenienti d’oltralpe. Un invito subito colto. Di qui l’i-niziativa condivisa volta a garantire la sicurezza di una vacanza serena e la qualità offerta dal sistema turistico delle coste nell’Alto Adriatico.

“Nei mesi scorsi - sono le parole di Vasco Errani - alcuni territori italiani sono stati toccati da terribili even-ti, ma le nostre coste non sono state coinvolte e sono, come sempre, ben attrezzate e pronte a ospitare tutti coloro che, dall’Italia e dall’estero, vorranno trascorrere qui le loro vacanze”.

“Rivolgiamo - ha incalzato il presidente veneto Luca Zaia - un appello ai nostri ospiti stranieri affi nché continuino a visitarci per evitare una ingiusta penalizza-

zione, che aggiungerebbe danno a danno. Il turismo è una tra le principali industrie dell’Alto Adriatico e incide per svariati punti sugli indicatori economici. Il modo mi-gliore per aiutare chi oggi soffre è di scegliere le nostre località per le proprie vacanze, certi di trovare qui un ambiente sicuro e ospitale. Come sempre”. O.J.

PSICOSI DA TERREMOTO L’APPELLO DI ZAIA AI TURISTI STRANIERI: “LE NOSTRE SPIAGGE SONO SICURE”

In alto uno dei Punti salute situati in spiaggia. Sotto simulazione di un intervento di primo soccorso in spiaggia con il quoad

Attivo uno sportello per aiutare i villeggianti ad orientarsi e un servizio di traduzione per gli stranieri

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Page 22: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

5Scuola

Gli alunni della V A della scuola prima-ria Nazario Sauro di Maerne, quest’anno si sono cimentati con il testo giornalistico nelle sue varie sfaccettature. Alla fi ne di un percorso hanno prodotto un giornalino e da esso hanno estratto questo articolo di cronaca che ospitiamo volentieri nel nostro giornale.

Il 27 maggio scorso si è svolta la Pas-seggiata ecologica al Parco Laghetti di Martellago, promossa dal Comitato

Genitori degli istituti comprensivi Goldoni e Matteotti.

Verso le 10.45, dopo i discorsi delle autorità, i partecipanti hanno cominciato a camminare, seguendo un percorso di 4,5 chilometri, 2,5 per i più piccoli. Quest’an-no era la diciassettesima edizione e hanno partecipato più di 1500 persone, un record per la manifestazione che quest’anno era dedicata ai temi ambientali, in particolar modo alle energie ecosostenibili. Molte le associazioni di volontariato che, con i loro gazebo, erano presenti, tra queste Libera, l’associazione di Don Ciotti contro le mafi e.

Alle 12.30 ci sono state le premiazioni. Per le scuole più numerose è stata premiata la materna statale e la paritaria Virtus et Labor, entrambe di Martellago, la scuola elementare di Olmo e le medie di Maerne.

Per le classi più numerose invece il pre-mio è stato assegnato alle materne sezione Blu della comunale di Martellago, la terza B delle elementari di Martellago, la prima C delle medie di Maerne.Poi c’è stato il pranzo. Nel pomeriggio ci sono state molte attrazioni: orientiring, i cavalli, spettacoli, laboratori e gara fotografi ca.

Alla fi ne i partecipanti sono stati entu-siasti: un’esperienza divertente - raccontano alcuni - e veramente bella. Il ricavato dall’i-niziativa servirà a fi nanziare alcuni progetti didattici delle scuole del territorio.

Il concorso scolastico? Ora premiano i ra-gazzi con l’iPhone. E’ giunto alla secon-da edizione il concorso artistico-creativo

organizzato dalla municipalizzata di Jesolo Jtaca S.r.l dal titolo “Sapere è Potere”. Le opere (pittoriche e scultoree) giunte alla commissione giudicatrice dai ragazzi, di età compresa tra i 9 e i 13 anni, sono state 65 e le vincitrici dei sei iPhone promesse sono tutte alunne della media “Michelangelo” di Jesolo. Le opere vincitrici saranno pubbliciz-zate sugli scuolabus di Jtaca e pubblicate sul sito www.faceschool.it. La decisione di premiare con un iPhone però è stata rite-nuta da qualche insegnante e genitore nel Veneto Orientale non del tutto educativa.

Intanto si è concluso con il progetto sperimentale “Il Bello e la Musica” pro-mosso da febbraio a giugno, dall’istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Venezia con il Ministero dell’Istruzione, assieme alla Provincia, al Comune e alle associazioni musicali con l’aiuto di insegnanti e volonta-ri. L’iniziativa ha inteso promuovere il be-nessere dello studente a scuola, attraverso varie attività legate alla musica, anche con il sostegno della musicoterapia didattica, un’idea nuova e non convenzionale.

Sono stati coinvolti 750 studenti che hanno realizzato oltre 100 incontri e 10 concerti pubblici.

Concorsi scolastici

A.A.

Ragazzi premiati con iPhone

La manifestazione raccontata dalla V A della scuola elementare N. Saurio di Maerne Il 27 maggio scorso la 17esima edizione

Una “Passeggiata ecologica” da record

La passeggiata ecologica: l’arrivo e la premiazione nel grande prato dei Laghetti

Oltre 1500 partecipanti alla manifestazione di Martellago, quest’annodedicata ai temi ambientali

18 Mondo scuola1818 Mondo scuola

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10 Agosto 2012 ore 21.30Vi aspettiamo per la SFILATA

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Page 23: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

5Scuola

Gli alunni della V A della scuola prima-ria Nazario Sauro di Maerne, quest’anno si sono cimentati con il testo giornalistico nelle sue varie sfaccettature. Alla fi ne di un percorso hanno prodotto un giornalino e da esso hanno estratto questo articolo di cronaca che ospitiamo volentieri nel nostro giornale.

Il 27 maggio scorso si è svolta la Pas-seggiata ecologica al Parco Laghetti di Martellago, promossa dal Comitato

Genitori degli istituti comprensivi Goldoni e Matteotti.

Verso le 10.45, dopo i discorsi delle autorità, i partecipanti hanno cominciato a camminare, seguendo un percorso di 4,5 chilometri, 2,5 per i più piccoli. Quest’an-no era la diciassettesima edizione e hanno partecipato più di 1500 persone, un record per la manifestazione che quest’anno era dedicata ai temi ambientali, in particolar modo alle energie ecosostenibili. Molte le associazioni di volontariato che, con i loro gazebo, erano presenti, tra queste Libera, l’associazione di Don Ciotti contro le mafi e.

Alle 12.30 ci sono state le premiazioni. Per le scuole più numerose è stata premiata la materna statale e la paritaria Virtus et Labor, entrambe di Martellago, la scuola elementare di Olmo e le medie di Maerne.

Per le classi più numerose invece il pre-mio è stato assegnato alle materne sezione Blu della comunale di Martellago, la terza B delle elementari di Martellago, la prima C delle medie di Maerne.Poi c’è stato il pranzo. Nel pomeriggio ci sono state molte attrazioni: orientiring, i cavalli, spettacoli, laboratori e gara fotografi ca.

Alla fi ne i partecipanti sono stati entu-siasti: un’esperienza divertente - raccontano alcuni - e veramente bella. Il ricavato dall’i-niziativa servirà a fi nanziare alcuni progetti didattici delle scuole del territorio.

Il concorso scolastico? Ora premiano i ra-gazzi con l’iPhone. E’ giunto alla secon-da edizione il concorso artistico-creativo

organizzato dalla municipalizzata di Jesolo Jtaca S.r.l dal titolo “Sapere è Potere”. Le opere (pittoriche e scultoree) giunte alla commissione giudicatrice dai ragazzi, di età compresa tra i 9 e i 13 anni, sono state 65 e le vincitrici dei sei iPhone promesse sono tutte alunne della media “Michelangelo” di Jesolo. Le opere vincitrici saranno pubbliciz-zate sugli scuolabus di Jtaca e pubblicate sul sito www.faceschool.it. La decisione di premiare con un iPhone però è stata rite-nuta da qualche insegnante e genitore nel Veneto Orientale non del tutto educativa.

Intanto si è concluso con il progetto sperimentale “Il Bello e la Musica” pro-mosso da febbraio a giugno, dall’istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Venezia con il Ministero dell’Istruzione, assieme alla Provincia, al Comune e alle associazioni musicali con l’aiuto di insegnanti e volonta-ri. L’iniziativa ha inteso promuovere il be-nessere dello studente a scuola, attraverso varie attività legate alla musica, anche con il sostegno della musicoterapia didattica, un’idea nuova e non convenzionale.

Sono stati coinvolti 750 studenti che hanno realizzato oltre 100 incontri e 10 concerti pubblici.

Concorsi scolastici

A.A.

Ragazzi premiati con iPhone

La manifestazione raccontata dalla V A della scuola elementare N. Saurio di Maerne Il 27 maggio scorso la 17esima edizione

Una “Passeggiata ecologica” da record

La passeggiata ecologica: l’arrivo e la premiazione nel grande prato dei Laghetti

Oltre 1500 partecipanti alla manifestazione di Martellago, quest’annodedicata ai temi ambientali

p r e n o t a s u b i t o :

V i a C a v o u r, 1 8 ( Z o n a E x

Z u c c h e r i f i c i o ) · C a v a r z e r e ( V e )

Te l . 0 4 2 6 3 1 0 2 1 3

C e l l . 3 3 9 62 9 2 8 3 8

P I Z Z E R I AP I A D I N E R I A

LO U N G E B A R

S e r v i z i o d a A s p o r t o

• M e r c o l e d ì 0 4 / 0 7 F R E N ET I C A : i n s o l i t a m e n t e i t a l i a n o

• S a b a t o 0 7 / 0 7 S L A N E : c o v e r r o c k b a n d

• M e r c o l e d ì 1 1 / 0 7 S I S M I C A : l a m i g l i o r e m u s i c a p o p

• 1 3 - 1 4 - 1 5 / 0 7 F E S T I VA L B E E R

• M e r c o l e d ì 1 8 / 0 7 L I K E A T R A I N : a m e r i c a n r o c k & s o u t h e r n

• M e r c o l e d ì 2 5 / 0 7 V E LV ET D R E S S : c o v e r U 2

Page 24: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

Ulss 14Speciale

Speciale

Giugno 2012 Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14 Servizio Sanitario Nazionale della Regione VenetoAZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500

Tel. 041/5534111 - www.asl14chioggia.veneto.it

call center: 848 800 997

Informa

Sulle vacanze dei turisti vegliano i pro-fessionisti della Ulss 14. Parte in questi giorni – e sarà attivo fi no al 15 settem-bre – il progetto “Vacanze sicure”, un’i-niziativa promossa dall’Azienda Ulss 14, grazie al contributo della Regione Veneto, per dare una risposta alle esi-genze dei tanti turisti che affollano le spiagge. Soprattutto nei fi ne settima-na, infatti, alla popolazione residente – circa 53mila persone – si sommano i villeggianti, con picchi che sfi orano le 250mila presenze, per un totale di 300mila unità potenziali. “Agli impor-tanti carichi di lavoro quotidiani – spie-ga il DG Giuseppe Dal Ben – si ag-giungono nei mesi estivi quelli dovuti alla grande presenza di turisti. Ed è proprio pensando a loro (spesso stra-nieri o comunque non conoscitori della realtà clodiense) che abbiamo pensato realizzando questo progetto. Gli obiet-tivi di fondo sono due: Il primo è quel-lo di garantire ai turisti un servizio di qualità, secondo una logica per cui la sanità esce dall’ospedale e va sul terri-torio, per agevolare gli utenti. Il secondo è quello di creare due per-corsi distinti per accedere alla struttura ospedaliera, uno per i turisti e l’altro per i residenti, per facilitare ad entram-bi un’erogazione dei servizi veloce ed effi ciente”. Nella realizzazione del progetto sono stati fondamentali l’impegno e la dedi-zione del primario di Pronto Soccorso Andrea Tiozzo e il responsabile del Dipartimento di Prevenzione Massimo Boscolo Nata. Tra i tantissimi aspetti che contraddi-stinguono il progetto (la cui realizza-zione ha comportato mesi di lavoro e una strettissima collaborazione col Co-mune di Chioggia e tra servizi diversi per arrivare ad una proposta unica ed effi cace) vale la pena segnalare:

- AMBULATORIO in spiaggiaLungo il litorale sono stati dislocati tre ambulatori per il primo soccorso (Ba-gni Clodia, Bagni Granso Stanco, Zona Diga (dove è presente anche un ‘quad’ per agevolare il soccorso). I tu-risti possono accedere a queste struttu-re per semplici medicazioni, controllo pressione arteriosa. Un presidio è pre-sente anche a Isola Verde.- AMBULATORIO MEDICO PER IL TURISTANovità per il 2012 è la creazione e l’a-pertura dell’ambulatorio (medico, infer-mieristico) per il turista, situato accanto al Pronto Soccorso. - Sono stati inoltre POTENZIATI, nella previsione di un maggiore accesso, al-cuni servizi ospedalieri: Dialisi, Diabe-tologia, Laboratorio, Cardiologia.- IL SERVIZIO DI INTERPRETARIA-TO e traduzione telefonica multilingue uffi ciale (dedicato prevalentemente all’Area di Urgenza ed Emergenza (Pronto Soccorso, Rianimazione, Sale Operatorie, Sala Parto, Dialisi), ma an-che alle aree di tipo amministrativo – contabile (Cup Cassa, sportelli) e area distrettuale (sportelli, consultorio, etc.).- Dal 1 giugno 2012 al 15 settembre 2012 sarà attivato uno SPORTELLO allo scopo di informare, orientare e ac-compagnare in tutti i percorsi ospeda-lieri il turista che soggiorna nella nostra città. Lo sportello sarà aperto al piano terra dell’ospedale di Chioggia e al Pronto Soccorso (giorni festivi e prefe-stivi).- BROCHURE VACANZE SICUREA tutti gli operatori turistici verrà distri-buita una brochure con le informazioni principali per gestire una emergenza sanitaria. Diecimila copie – redatte in italiano e in inglese - con i servizi, i nu-meri di telefono e tutte le informazioni necessarie in caso di emergenza.

VACANZE SICURE NELLA SPIAGGIA DI SOTTOMARINA CON I PROFESSIONISTI DELL’ULSS 14

Il progetto è il risultato dell’impegno e la dedizione del primario di Pronto Soccorso Andrea Tiozzo e il responsabile del Dipartimento di Prevenzione Massimo Boscolo Nata e della collaborazione con il Comune di Chioggia e le associazione di categoria

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Giugn 2012 Bollettino di informazione locale e amministrativa dell’Ulss 14 Ulss 14 inform

aSpeciale

Speciale

Quando la prevenzione viene fatta sui banchi di scuola. E’ quello che è successo col progetto “Scuola”, realizzato dall’As-sociazione Diabetici di Chioggia e presentato oggi nella sede della Direzione Generale dell’Ulss 14. Scopo dell’iniziativa è stato quello di educare alla prevenzione, sia i giovani che gli insegnanti degli Istituti coinvolti. “Ringrazio l’Associazione per il lavoro svolto”, ha esordito il Dg Giuseppe Dal Ben. “La siner-gia tra Associazione e Servizio di Diabetologia dell’ospedale è una ricchezza che permette di sviluppare al meglio i nostri servizi”. “L’azione di prevenzione - ha concluso il Direttore - è fondamentale nella lotta al diabete: prima si agisce e meno probabilità si hanno di incorrere nel problema o comunque si acquisiscono gli strumenti giusti per arginarlo”. Il progetto ha interesso i bambini delle quinte elementari e i ragazzi delle seconde medie del territorio clodiense. “Siamo andati per-sonalmente nelle scuole che hanno aderito all’iniziativa - ha spiegato la referente del progetto “Scuola” Manuela Bertag-gia - abbiamo spiegato che cosa è il diabete e come si può convivere con questa malattia. Agli incontri hanno partecipato anche gli insegnanti, che talvolta si trovano in diffi coltà nella gestione di un bambino diabetico. “Per rendere più facili le lezioni, ci siamo fatte aiutare da alcuni opuscoli redatti per l’occasione sotto forma di fumetto”. A Chioggia ci sono tremi-la diabetici (60 sono i diabetici di tipo 1, quello chiamato an-che “giovanile”) e almeno un’altra metà che non sa di esserlo. Durante gli screening, infatti, su mille glicemie c’è un 2% dove il test risulta alterato, dove presumibilmente si nasconde un nuovo diabetico. L’ Associazione Diabetici di Chioggia è nata nel 1989 e da subito ha dato avvio ad un’intensa collabora-zione col servizio ospedaliero. “Il nostro compito - ha spiega-to la presidentessa Maria Marangon - è quello di educare il paziente all’autocontrollo in modo da allontanare il più possi-bile le complicanze. Inoltre ci impegnamo nella prevenzione insegnando al paziente il connubio tra corretta alimentazione, terapia e attività fi sica”. Visto il successo dell’iniziativa, l’Asso-ciazione la ripeterà anche l’anno prossimo.

QUANDO LA PREVENZIONE VIENE FATTA SUI BANCHI DI SCUOLAIniziativa dell’Associazione Diabetici di Chioggia rivolta ai bambini delle quinte elementari e ai ragazzi delle seconde medie

Per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’A.Ulss 14: ww.asl14chioggia.veneto.it

PER LA PRIMA VOLTA A CHIOGGIA UN IMPIANTO DI PACEMAKER VESCICALE

Impiantato per la prima volta all’o-spedale di Chioggia un pacemaker vescicale su una donna di 23 anni, originaria di Gorizia. Grazie all’inter-vento, eseguito qualche giorno fa con successo dal neo primario di Urologia Giuseppe Tuccitto, la signora potrà fi nalmente tornare ad urinare auto-nomamente. Cosa che non era più in grado di fare da due anni, a seguito di un parto naturale, durante il quale ha riportato delle lesioni neurologiche che non le hanno più permesso di uri-nare. Per questo motivo, la giovane mamma ha dovuto fi no ad oggi rimuo-vere l’urina dalla vescica mediante il cateterismo che praticava lei stessa quattro volte al giorno. L’impianto di un pacemaker vescicale è una metodi-ca che si pratica in Europa dal 1994 e in Italia dal 1996. Il dottor Tuccitto è stato tra i primi medici urologi in Ita-lia a eseguire questo tipo di intervento che ancor oggi viene attuato in poche strutture ospedaliere.“La signora di Gorizia – ha spiegato il primario di Urologia – ha subito un intervento in day hospital, eseguito in anestesia locale. Nel dettaglio, alla signora è stato riposto un elettrodo quadripolare nella colonna vertebrale all’altezza del terzo forame sacrale, collegato ad uno stimolatore esterno. Per circa un mese la paziente verrà sottoposta a stimolazione elettrica e

potrà così valutare la sua capacità a riprendere una normale minzione. Quando la ripresa dell’atto minzio-nale sarà completata, lo stimolatore verrà staccato e, al suo posto, verrà riposto un stimolatore interno che ha le stesse caratteristiche del pacema-ker cardiaco. La paziente potrà così riprendere a fare una vita normale”.Dal 50 al 60 % delle pazienti con que-ste problematiche hanno una buona risposta clinica al trattamento. “Oltre che per i casi di ritenzione urinaria – ha continuato Tuccitto - il pacemaker vescicale viene riposto anche in quei casi di donne affette da incontinenza urinaria da urgenza che non rispon-dono ad un trattamento con farmaci”. Attualmente le donne che soffrono di incontinenza urinaria sono un 10% (oltre i 70 anni tale percentuale sale al 30%) di cui un terzo soffre di in-continenza urinaria d’urgenza che si cura solo farmacologicamente e, in caso di fallimento, grazie all’impianto di un pacemaker”. Soddisfazione del direttore generale dell’Ulss 14. “Stia-mo lavorando per restituire ai cittadini di Chioggia l’ospedale che meritano. Sono proprio interventi di questo tipo, realizzati grazie a professionisti del calibro del nuovo primario di Urolo-gia – ha dichiarato Giuseppe Dal Ben – a elevare l’ospedale di Chioggia a eccellenza e a struttura di qualità”.

Dg Dal Ben: “Mettiamo in campo delle professionalità che elevano l’ospedale di Chioggia a eccellenza”

Impiantato per la prima volta all’o-

Il dottor Giuseppe Tuccitto

Iniziativa dell’Associazione Diabetici di Chioggia

Page 26: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

6 Personaggio

C’è chi colleziona auto, chi scarpe, chi quadri, chi farfalle e chi, come Gra-ziano Edi Corazza, cavarzerano doc,

conteggia i concerti a cui ha partecipato. Il traguardo è già alto e si attesta sui

1000 concerti, il primo assistito in terra pole-sana, il millesimo ad Adria. Sorride Graziano, giornalista di EcoVeneto, nel suo studio pieno di foto e biglietti attaccati alle pareti.

“Il primo concerto è stato nel 1979: sul palco del Milleluci di Contarina c’era Iva-no Fossati; era il tour della ‘Banda suona il rock’. L’ultimo, quello con il numero tondo, ossia mille, è stato Il Generale, cantastorie del reggae italiano, allo Scirocco di Adria, il 2 giugno 2012”.

Nel mentre ce ne sono molti altri, dei quali Edi conserva foto, biglietti, autografi . “Non sono il primo che lo fa. La mia non è una corsa ad un record anche perché conosco

Mario Luzzatto Fegiz del Corriere, Giò Alajmo del Gazzettino, Gino Castaldo di Repubblica, che sono attorno ai tremila concerti! Ma è bello ricordare i miei, parlarne con altri e dire ‘anch’io c’ero’ ‘’.

Il suo gruppo italiano preferito è la Pre-miata Forneria Marconi; quello inglese i King Crimson; quello americano i Jefferson Airpla-ne.

”I gruppi preferiti appartengono sempre ad esperienze uditive provate tra i 10 ed i 20 anni” spiega Edi, che poi rifl ette sul più emo-zionante live-show cui ha assistito in prima fi la, quello degli U2 ad Assago, nel 1991, a cui seguono i Pink Floyd a Modena nel 1994, i Rolling Stones in Austria nel 1995. “Poi ci sono quelli prettamente fi sici, come i Ramo-nes o i Sonic Youth a Reggio Emilia. Ma ce ne sono alcuni che defi nisco storici: I Velvet Un-derground nel 1993 a Bologna, Bob Dylan,

Van Morrison sempre a Bologna, De Andre’ a Venezia, i King Crimson a Mestre, Emer-son Lake & Palmer a Verona nel settembre 1992 con l’incontro con la mia compagna, i Jefferson a Conegliano e i Police a Mestre nel 2008”.

“Altri live mi hanno fatto toccare con mano il fanatismo fi no a dove può arrivare – prosegue nel racconto - Allo stadio di Udine, il 22 giugno 1991, vidi Vasco Rossi: l’avevo visto altre volte prima, ma lì sentii per un’ora cantare il suo nome prima del live. Ero sotto il palco per fare le foto. Iniziò il concerto e Vasco, come è solito fare, diede il “cinque” proprio a me. A quel punto molte ragazzine intorno mi bersagliarono per quel gesto”.

A proposito dei prezzi dei biglietti, Coraz-za nota come siano ormai molto cari, anche se a suo avviso “non è solo colpa degli or-ganizzatori: di solito è l’intero spettacolo che

guadagna il 90% dell’incasso. Ci sono cachet artistici incredibili e non solo per artisti noti; chiami magari un gruppetto che è appena passato in televisione e noti che ha aumen-tato il costo da 800 euro a 10.000. A questo dato bisogna poi aggiungere la Siae e il servi-ce e i costi lievitano”.

Infi ne, Corazza parla di un suo sogno nel cassetto: un concerto rock targato donna con

rockers femminili. “Penso ad Emma, Dolcenera, Grandi,

Bertè, Nannini: una kermesse in un teatro di almeno 800 posti a sedere; il teatro di Adria o il Gran Teatro Geox di Padova andrebbero bene”. E conclude con un’anticipazione: nel 2014 sarà stampato il suo libro di 700 pagine sulla storia del rock, con i dischi più interessanti del genere.

di Melania Ruggini

Lo scorso 12 giugno ad Adria ha toccato quota 1000. Il primo live fu a Contarina nel 1979

Musica Il giornalista-editore cavarzerano coltiva un insolito hobby

Graziano Edi Corazza, il collezionista di... concerti

Graziano Edi Corazza nel suo studio

Il sogno nel cassetto: un grande concerto rock al femminile con le star italiane

7Cultura provinciale

Nel mese di luglio l’attività espositiva di Venezia non si ferma, e propone alcune mostre interessanti. A Cà Rez-

zonico, da domenica 22 luglio a domenica 14 ottobre, una mostra dedicata all’opera grafi ca e alle matrici incise del grande ma-estro Tiepolo: “Tiepolo nero”. La mostra, nata dalla collaborazione di tre istituzioni, è curata da Lionello Puppi e Nicoletta Osan-na Cavadini. Inaugurata al m.a.x. museo di Chiasso nel tardo inverno di quest’anno e trasferita nel mese di aprile all’Istituto Nazionale della Grafi ca di Roma, approda a Venezia, nelle sale di Ca’ Rezzonico. Si tratta di un’importante occasione di appro-fondimento su dei materiali artistici tutto sommato ancora poco noti, eppure di as-soluta rilevanza per lo studio della storia dell’arte. Matrici e incisioni, le prime, quelle in rame, tutte di proprietà della Fondazione Civici Musei di Venezia e fatte oggetto di un attento restauro da parte dell’Istituto Nazionale della grafi ca, saranno messe tra loro a confronto, per permettere di valutare

la qualità dei risultati raggiunti da questo straordinario e raffi nato autore.

Sempre a Venezia, la fondazione Peggy Guggheneim, ospita due mostre: “Ciclismo, cubo-futurismo e la quarta dimensione” e “Una visione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40”. La mostra dedicata al ci-clismo cubo-futurista è curata da Erasmus Weddigen ed è costruita intorno al dipinto

di Jean Metzinger Al velodromo del 1912, una delle più importanti opere cubiste del-la collezione Guggenheim. Per far luce sul soggetto dell’opera, saranno esposti altri due dipinti e un disegno di Metzinger sul-lo stesso tema, oltre a numerosi dipinti sul tema del ciclismo. Come il quadro di Metzin-ger, così la mostra unisce la passione per

il ciclismo alla questione sulla natura della quarta dimensione, argomento d’interesse e dibattito nella cerchia di Metzinger. Saranno esposti diversi modelli di biciclette, attuali e del passato, insieme alla bicicletta di Ein-stein per illustrare la teoria della relatività. Materiale fotografi co del velodromo di Rou-baix, biciclette da corsa vecchie e nuove e altri oggetti legati al dipinto di Metzinger. In mostra anche una scultura sul tema del tempo dell’artista svizzero contemporaneo Paul Wiedmer. La seconda mostra è dedica-ta a Charles Seliger ed è curata da Jonathan Stuhlman ed è la prima, in Italia, intitolata agli innovativi dipinti che Charles Seliger (1926 – 2009) realizzati durante il pri-mo decennio della sua carriera, ispirati dal Surrealismo europeo che aveva spostato il suo centro d’interesse da Parigi a New York. L’esposizione riunisce oltre trenta dei miglio-ri lavori degli anni Quaranta, provenienti da collezioni pubbliche e private, per tracciare l’evoluzione artistica di Seliger ed esplorare il percorso che lo portò allo stile più maturo

degli inizi degli anni Cinquanta. Entrambe le mostre termineranno do-

menica 16 settembre. Il costo del biglietto intero è dodici euro; con il biglietto della mostra sul ciclismo si ha diritto a uno sconto sull’ingresso al Museo del Ciclismo-Madon-na del Ghisallo in provincia di Como.

di Roberta Pasqualetto

La Fondazione Peggy Guggheneim ospita “Ciclismo cubo-futurismo e la quarta dimensione” e “Una visione interiore: Charles Selinger negli anni ‘40”

Venezia A Cà Rezzonico dal 22 luglio fi no al 14 ottobre “Tiepolo nero”

L’arte in mostra durante l’estate

Il dipinto di Jean Metzinger “Al velodromo” del 1912, acquistato da Peggy Guggheneim nel 1945 su cui s’incentra la mostra a cura di Erasmus Weddigen

Entrambe le mostre ospitate presso la Fondazione Guggheneim termineranno il 16 settembre prossimo

Anche la musica con i suoi spettaccoli può essere un effi cace veicolo promo-zionale di cultura e di valorizzazione

delle “ricchezze” locali da far conoscere e apprezzare ad ampia scala. Ne è convinto l’assessore provinciale alle Attività produttive Lucio Gianni che ha affi dato al “Festival Show”, spettacolo musicale di consolidato successo, giunto quest’anno alla dodicesima edizione, la promozione delle produzioni tipiche locali nell’ambito del progetto “Lasciati incantare”. La Provincia si impegna con un investimento di 10mila e 500 euro per far circolare, assieme agli artisti del panorama musicale nazionale e internazionale in tournèe in Veneto per tutta l’estate, il messaggio che “veneziano è buono e bello”. “E’ nostro interesse - ha commentato l’assessore - sviluppare un’azione di promozione e marketing dell’intero territorio provinciale, non solo delle produzioni tipiche locali, ma anche delle peculiarità storiche, culturali e turistiche che qualifi cano la nostra provincia al primo posto in Italia per numero di turisti, meta preferita di livello internazionale”. La manifestazione, dopo Treviso e Padova, sarà a Belluno, Vicenza, Piove di Sacco, Bibione, Lignano, Mestre, Castelfranco e il 5 settembre a Verona.

NEWS“Lasciati incantare”: il Festival Show promuove il Veneziano

Pacchea, Mesabiga, Ghitarin sono solo tre dei 400 nomignoli personali rilevati da Pier Giorgio Tiozzo nel

corso delle sue ricerche sull’onomastica chioggiotta.

I risultati del suo lavoro sono stati pubblicati in un corposo repertorio: “Fami-glie e soprannomi. Saggio di onomastica chioggiotta dal 1700 al 2010”, che rac-coglie stemmi, cognomi, detti e nomignoli del territorio comunale.

Chioggia costituisce un caso estre-mamente interessante e unico a livello nazionale per due motivi: per l’uso dei soprannomi legati alla pesca e per i detti anagrafi ci di Boscolo e Tiozzo, divenuti dal 2010 parte integrante del cognome. I soprannomi, affi bbiati per attinenza col mestiere, per le abitudini o l’aspetto di chi li portava, veniva ereditato di padre in fi glio. Riconoscerli, capirne l’origine, cata-logarli, diventa un veicolo per conoscere la storia della propria gente, il suo ambiente, le caratteristiche sociali del luogo.

Tra i cognomi con più di 500 residenti compaiono al primo posto i Boscolo, con 7755 persone, seguiti dai Tiozzo (2403), dai Penzo, Nordio, Perini, Zennaro, Doria, Bullo, Padoan, Vianello, Bellemo, Scarpa, Ballarin, Voltolina, Pagan, Veronese, Va-ragnolo.

Tra i detti più diffusi per i Boscolo vi sono Cegion (641 abitanti), Meneguolo (591 abitanti), Anzoletti (280) e Con-

tadin (276). I detti dei Tiozzo vedono spiccare Brasiola (406 abitanti), Fasiolo (294), Netti (225 abitanti).

Tiozzo ha utilizzato fonti storiche ma anche il corrente archivio dell’anagrafe per un’analisi approfondita che ha gene-rato una possente mole di dati, comples-sivamente quasi 3000 voci, precedute da un saggio che descrive con accuratezza le peculiarità della nostra comunità.

Marta Boscolo

Onomastica, nomignoli e curiosità

“FAMIGLIE E SOPRANNOMI” A CHIOGGIA

Dal vivo Teatro, musica, cultura e danza

Ha debuttato a Chioggia con la Città dei ragazzi gli scorsi 21 e 22 giugno e interesserà tutta il territorio provinciale nel corso dell’intera estate - fi no al prossimo settembre - la rassegna di

eventi dal vivo organizzati dal circuito teatrale regionale Arteven in collaborazione con i Comuni di Camponogara, Cavarzere, Chioggia, Cona, Concordia Sagittaria, Fiesso D’Artico, Fossalta di Portogruaro, Martellago, Mira, Mirano, Noale, San Stino di Livenza, Scorzè, Spi-nea, Torre di Mosto e Vigonovo.

Settanta in tutto gli spettacoli che s’inseriscono nell’ambito del-la programmazione estiva di Reteventi Cultura, Provincia di Venezia Assessorato alla Cultura per l’Accordo di programma Regione del Veneto-Province del Veneto.

Teatro, musica, cultura e danza: è ricca la varietà di proposte che intende compiacere un po’ tutti i gusti, da quelli degli adulti a quelli dei più piccoli.

E proprio per questi ultmi è pensato il calendario di “Favole sul Ponte. Siediti e ascolta: c’era una volta...” che iniziato lo scorso 25 giugno sul Ponte di Vigo a Chioggia proseguirà fi no a 27 ago-sto prossimo. Cinque storie, non solo per i più piccoli, raccontate e “interpretate” da il Piccolo Teatro Città di Chioggia. Il prossimo 30 luglio si racconta “Le tre melarance”.

Il 13 agosto poi sarà la volta de “Le baruffe chiozzotte”: C’era una volta... e ci sono ancora, due buffi personaggi che raccontano una versione completamente riadattata per il giovane pubblico dalle celebri “Baruffe Chiozzotte” di Carlo Goldoni.

Infi ne il 27 agosto si concluderà con “I mistero della ragnatela” tratto dalla favola dello scrittore chioggiotto Mario Chiereghin.

Sono quattro gli spettacoli in cartellone nei giovedì di luglio, con inizio alle 21.15, a Fossalta di Portogruaro presso Villa Mo-cenigo, tra questi da ricordare il 19 “Orlando in Purgatorio ovvero il terzo luogo” interpretato da Silvio Orlando accompagnato dalle musiche dal vivo di Pejman Tadayon e il 26 chiude la rassegna La Piccionaia/I Carrara Teatro Stabile di Innovazione con “L’Avaro in blues” liberamente tratto da “L’Avaro” di Molière.

A Noale sarà la Rocca dei tempesta a fare da suggestivo sfondo ai due appuntamenti, tutti da ridere, del circuito.

Dopo Natalino Balasso, il 6 luglio, nel suo nuovo spettacolo “Stand up Balasso”, sarà la “Serata del disonore” di Paolo Rossi e della sua autobiografi a non autorizzata ad andare in scena il 3 agosto con inizio alle 21.15.

Si snoda tra comicità e poesia lo spettacolo che verrà propo-sto a Cavarzere il prossimo 3 agosto alle 21.15 in Piazza Vittorio Emanuele da Circo Puntino di e con Andrea Castiglia e Elisa Zanlari. S’intitola “Effetto caffeina” e si muove tra il genere teatrale e quello del circo, in un curioso e affascinante connubio.

Questi soltanto alcuni accenni di un corposo programma che può essere scaricato da internet alle pagine www.arteven.it o www.culturavenezia.it Giovanni Giovetti

Estate, pioggia di spettacoli in provincia di VeneziaLa locandina degli eventi che fi no a settembre animeranno l’estate dei comuni veneziani

Il saggio di Pier Giorgio Tiozzo

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Page 27: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

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C’è chi colleziona auto, chi scarpe, chi quadri, chi farfalle e chi, come Gra-ziano Edi Corazza, cavarzerano doc,

conteggia i concerti a cui ha partecipato. Il traguardo è già alto e si attesta sui

1000 concerti, il primo assistito in terra pole-sana, il millesimo ad Adria. Sorride Graziano, giornalista di EcoVeneto, nel suo studio pieno di foto e biglietti attaccati alle pareti.

“Il primo concerto è stato nel 1979: sul palco del Milleluci di Contarina c’era Iva-no Fossati; era il tour della ‘Banda suona il rock’. L’ultimo, quello con il numero tondo, ossia mille, è stato Il Generale, cantastorie del reggae italiano, allo Scirocco di Adria, il 2 giugno 2012”.

Nel mentre ce ne sono molti altri, dei quali Edi conserva foto, biglietti, autografi . “Non sono il primo che lo fa. La mia non è una corsa ad un record anche perché conosco

Mario Luzzatto Fegiz del Corriere, Giò Alajmo del Gazzettino, Gino Castaldo di Repubblica, che sono attorno ai tremila concerti! Ma è bello ricordare i miei, parlarne con altri e dire ‘anch’io c’ero’ ‘’.

Il suo gruppo italiano preferito è la Pre-miata Forneria Marconi; quello inglese i King Crimson; quello americano i Jefferson Airpla-ne.

”I gruppi preferiti appartengono sempre ad esperienze uditive provate tra i 10 ed i 20 anni” spiega Edi, che poi rifl ette sul più emo-zionante live-show cui ha assistito in prima fi la, quello degli U2 ad Assago, nel 1991, a cui seguono i Pink Floyd a Modena nel 1994, i Rolling Stones in Austria nel 1995. “Poi ci sono quelli prettamente fi sici, come i Ramo-nes o i Sonic Youth a Reggio Emilia. Ma ce ne sono alcuni che defi nisco storici: I Velvet Un-derground nel 1993 a Bologna, Bob Dylan,

Van Morrison sempre a Bologna, De Andre’ a Venezia, i King Crimson a Mestre, Emer-son Lake & Palmer a Verona nel settembre 1992 con l’incontro con la mia compagna, i Jefferson a Conegliano e i Police a Mestre nel 2008”.

“Altri live mi hanno fatto toccare con mano il fanatismo fi no a dove può arrivare – prosegue nel racconto - Allo stadio di Udine, il 22 giugno 1991, vidi Vasco Rossi: l’avevo visto altre volte prima, ma lì sentii per un’ora cantare il suo nome prima del live. Ero sotto il palco per fare le foto. Iniziò il concerto e Vasco, come è solito fare, diede il “cinque” proprio a me. A quel punto molte ragazzine intorno mi bersagliarono per quel gesto”.

A proposito dei prezzi dei biglietti, Coraz-za nota come siano ormai molto cari, anche se a suo avviso “non è solo colpa degli or-ganizzatori: di solito è l’intero spettacolo che

guadagna il 90% dell’incasso. Ci sono cachet artistici incredibili e non solo per artisti noti; chiami magari un gruppetto che è appena passato in televisione e noti che ha aumen-tato il costo da 800 euro a 10.000. A questo dato bisogna poi aggiungere la Siae e il servi-ce e i costi lievitano”.

Infi ne, Corazza parla di un suo sogno nel cassetto: un concerto rock targato donna con

rockers femminili. “Penso ad Emma, Dolcenera, Grandi,

Bertè, Nannini: una kermesse in un teatro di almeno 800 posti a sedere; il teatro di Adria o il Gran Teatro Geox di Padova andrebbero bene”. E conclude con un’anticipazione: nel 2014 sarà stampato il suo libro di 700 pagine sulla storia del rock, con i dischi più interessanti del genere.

di Melania Ruggini

Lo scorso 12 giugno ad Adria ha toccato quota 1000. Il primo live fu a Contarina nel 1979

Musica Il giornalista-editore cavarzerano coltiva un insolito hobby

Graziano Edi Corazza, il collezionista di... concerti

Graziano Edi Corazza nel suo studio

Il sogno nel cassetto: un grande concerto rock al femminile con le star italiane

7Cultura provinciale

Nel mese di luglio l’attività espositiva di Venezia non si ferma, e propone alcune mostre interessanti. A Cà Rez-

zonico, da domenica 22 luglio a domenica 14 ottobre, una mostra dedicata all’opera grafi ca e alle matrici incise del grande ma-estro Tiepolo: “Tiepolo nero”. La mostra, nata dalla collaborazione di tre istituzioni, è curata da Lionello Puppi e Nicoletta Osan-na Cavadini. Inaugurata al m.a.x. museo di Chiasso nel tardo inverno di quest’anno e trasferita nel mese di aprile all’Istituto Nazionale della Grafi ca di Roma, approda a Venezia, nelle sale di Ca’ Rezzonico. Si tratta di un’importante occasione di appro-fondimento su dei materiali artistici tutto sommato ancora poco noti, eppure di as-soluta rilevanza per lo studio della storia dell’arte. Matrici e incisioni, le prime, quelle in rame, tutte di proprietà della Fondazione Civici Musei di Venezia e fatte oggetto di un attento restauro da parte dell’Istituto Nazionale della grafi ca, saranno messe tra loro a confronto, per permettere di valutare

la qualità dei risultati raggiunti da questo straordinario e raffi nato autore.

Sempre a Venezia, la fondazione Peggy Guggheneim, ospita due mostre: “Ciclismo, cubo-futurismo e la quarta dimensione” e “Una visione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40”. La mostra dedicata al ci-clismo cubo-futurista è curata da Erasmus Weddigen ed è costruita intorno al dipinto

di Jean Metzinger Al velodromo del 1912, una delle più importanti opere cubiste del-la collezione Guggenheim. Per far luce sul soggetto dell’opera, saranno esposti altri due dipinti e un disegno di Metzinger sul-lo stesso tema, oltre a numerosi dipinti sul tema del ciclismo. Come il quadro di Metzin-ger, così la mostra unisce la passione per

il ciclismo alla questione sulla natura della quarta dimensione, argomento d’interesse e dibattito nella cerchia di Metzinger. Saranno esposti diversi modelli di biciclette, attuali e del passato, insieme alla bicicletta di Ein-stein per illustrare la teoria della relatività. Materiale fotografi co del velodromo di Rou-baix, biciclette da corsa vecchie e nuove e altri oggetti legati al dipinto di Metzinger. In mostra anche una scultura sul tema del tempo dell’artista svizzero contemporaneo Paul Wiedmer. La seconda mostra è dedica-ta a Charles Seliger ed è curata da Jonathan Stuhlman ed è la prima, in Italia, intitolata agli innovativi dipinti che Charles Seliger (1926 – 2009) realizzati durante il pri-mo decennio della sua carriera, ispirati dal Surrealismo europeo che aveva spostato il suo centro d’interesse da Parigi a New York. L’esposizione riunisce oltre trenta dei miglio-ri lavori degli anni Quaranta, provenienti da collezioni pubbliche e private, per tracciare l’evoluzione artistica di Seliger ed esplorare il percorso che lo portò allo stile più maturo

degli inizi degli anni Cinquanta. Entrambe le mostre termineranno do-

menica 16 settembre. Il costo del biglietto intero è dodici euro; con il biglietto della mostra sul ciclismo si ha diritto a uno sconto sull’ingresso al Museo del Ciclismo-Madon-na del Ghisallo in provincia di Como.

di Roberta Pasqualetto

La Fondazione Peggy Guggheneim ospita “Ciclismo cubo-futurismo e la quarta dimensione” e “Una visione interiore: Charles Selinger negli anni ‘40”

Venezia A Cà Rezzonico dal 22 luglio fi no al 14 ottobre “Tiepolo nero”

L’arte in mostra durante l’estate

Il dipinto di Jean Metzinger “Al velodromo” del 1912, acquistato da Peggy Guggheneim nel 1945 su cui s’incentra la mostra a cura di Erasmus Weddigen

Entrambe le mostre ospitate presso la Fondazione Guggheneim termineranno il 16 settembre prossimo

Anche la musica con i suoi spettaccoli può essere un effi cace veicolo promo-zionale di cultura e di valorizzazione

delle “ricchezze” locali da far conoscere e apprezzare ad ampia scala. Ne è convinto l’assessore provinciale alle Attività produttive Lucio Gianni che ha affi dato al “Festival Show”, spettacolo musicale di consolidato successo, giunto quest’anno alla dodicesima edizione, la promozione delle produzioni tipiche locali nell’ambito del progetto “Lasciati incantare”. La Provincia si impegna con un investimento di 10mila e 500 euro per far circolare, assieme agli artisti del panorama musicale nazionale e internazionale in tournèe in Veneto per tutta l’estate, il messaggio che “veneziano è buono e bello”. “E’ nostro interesse - ha commentato l’assessore - sviluppare un’azione di promozione e marketing dell’intero territorio provinciale, non solo delle produzioni tipiche locali, ma anche delle peculiarità storiche, culturali e turistiche che qualifi cano la nostra provincia al primo posto in Italia per numero di turisti, meta preferita di livello internazionale”. La manifestazione, dopo Treviso e Padova, sarà a Belluno, Vicenza, Piove di Sacco, Bibione, Lignano, Mestre, Castelfranco e il 5 settembre a Verona.

NEWS“Lasciati incantare”: il Festival Show promuove il Veneziano

Pacchea, Mesabiga, Ghitarin sono solo tre dei 400 nomignoli personali rilevati da Pier Giorgio Tiozzo nel

corso delle sue ricerche sull’onomastica chioggiotta.

I risultati del suo lavoro sono stati pubblicati in un corposo repertorio: “Fami-glie e soprannomi. Saggio di onomastica chioggiotta dal 1700 al 2010”, che rac-coglie stemmi, cognomi, detti e nomignoli del territorio comunale.

Chioggia costituisce un caso estre-mamente interessante e unico a livello nazionale per due motivi: per l’uso dei soprannomi legati alla pesca e per i detti anagrafi ci di Boscolo e Tiozzo, divenuti dal 2010 parte integrante del cognome. I soprannomi, affi bbiati per attinenza col mestiere, per le abitudini o l’aspetto di chi li portava, veniva ereditato di padre in fi glio. Riconoscerli, capirne l’origine, cata-logarli, diventa un veicolo per conoscere la storia della propria gente, il suo ambiente, le caratteristiche sociali del luogo.

Tra i cognomi con più di 500 residenti compaiono al primo posto i Boscolo, con 7755 persone, seguiti dai Tiozzo (2403), dai Penzo, Nordio, Perini, Zennaro, Doria, Bullo, Padoan, Vianello, Bellemo, Scarpa, Ballarin, Voltolina, Pagan, Veronese, Va-ragnolo.

Tra i detti più diffusi per i Boscolo vi sono Cegion (641 abitanti), Meneguolo (591 abitanti), Anzoletti (280) e Con-

tadin (276). I detti dei Tiozzo vedono spiccare Brasiola (406 abitanti), Fasiolo (294), Netti (225 abitanti).

Tiozzo ha utilizzato fonti storiche ma anche il corrente archivio dell’anagrafe per un’analisi approfondita che ha gene-rato una possente mole di dati, comples-sivamente quasi 3000 voci, precedute da un saggio che descrive con accuratezza le peculiarità della nostra comunità.

Marta Boscolo

Onomastica, nomignoli e curiosità

“FAMIGLIE E SOPRANNOMI” A CHIOGGIA

Dal vivo Teatro, musica, cultura e danza

Ha debuttato a Chioggia con la Città dei ragazzi gli scorsi 21 e 22 giugno e interesserà tutta il territorio provinciale nel corso dell’intera estate - fi no al prossimo settembre - la rassegna di

eventi dal vivo organizzati dal circuito teatrale regionale Arteven in collaborazione con i Comuni di Camponogara, Cavarzere, Chioggia, Cona, Concordia Sagittaria, Fiesso D’Artico, Fossalta di Portogruaro, Martellago, Mira, Mirano, Noale, San Stino di Livenza, Scorzè, Spi-nea, Torre di Mosto e Vigonovo.

Settanta in tutto gli spettacoli che s’inseriscono nell’ambito del-la programmazione estiva di Reteventi Cultura, Provincia di Venezia Assessorato alla Cultura per l’Accordo di programma Regione del Veneto-Province del Veneto.

Teatro, musica, cultura e danza: è ricca la varietà di proposte che intende compiacere un po’ tutti i gusti, da quelli degli adulti a quelli dei più piccoli.

E proprio per questi ultmi è pensato il calendario di “Favole sul Ponte. Siediti e ascolta: c’era una volta...” che iniziato lo scorso 25 giugno sul Ponte di Vigo a Chioggia proseguirà fi no a 27 ago-sto prossimo. Cinque storie, non solo per i più piccoli, raccontate e “interpretate” da il Piccolo Teatro Città di Chioggia. Il prossimo 30 luglio si racconta “Le tre melarance”.

Il 13 agosto poi sarà la volta de “Le baruffe chiozzotte”: C’era una volta... e ci sono ancora, due buffi personaggi che raccontano una versione completamente riadattata per il giovane pubblico dalle celebri “Baruffe Chiozzotte” di Carlo Goldoni.

Infi ne il 27 agosto si concluderà con “I mistero della ragnatela” tratto dalla favola dello scrittore chioggiotto Mario Chiereghin.

Sono quattro gli spettacoli in cartellone nei giovedì di luglio, con inizio alle 21.15, a Fossalta di Portogruaro presso Villa Mo-cenigo, tra questi da ricordare il 19 “Orlando in Purgatorio ovvero il terzo luogo” interpretato da Silvio Orlando accompagnato dalle musiche dal vivo di Pejman Tadayon e il 26 chiude la rassegna La Piccionaia/I Carrara Teatro Stabile di Innovazione con “L’Avaro in blues” liberamente tratto da “L’Avaro” di Molière.

A Noale sarà la Rocca dei tempesta a fare da suggestivo sfondo ai due appuntamenti, tutti da ridere, del circuito.

Dopo Natalino Balasso, il 6 luglio, nel suo nuovo spettacolo “Stand up Balasso”, sarà la “Serata del disonore” di Paolo Rossi e della sua autobiografi a non autorizzata ad andare in scena il 3 agosto con inizio alle 21.15.

Si snoda tra comicità e poesia lo spettacolo che verrà propo-sto a Cavarzere il prossimo 3 agosto alle 21.15 in Piazza Vittorio Emanuele da Circo Puntino di e con Andrea Castiglia e Elisa Zanlari. S’intitola “Effetto caffeina” e si muove tra il genere teatrale e quello del circo, in un curioso e affascinante connubio.

Questi soltanto alcuni accenni di un corposo programma che può essere scaricato da internet alle pagine www.arteven.it o www.culturavenezia.it Giovanni Giovetti

Estate, pioggia di spettacoli in provincia di VeneziaLa locandina degli eventi che fi no a settembre animeranno l’estate dei comuni veneziani

Il saggio di Pier Giorgio Tiozzo

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Il Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagi-na dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la

consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’ere-tico” di rito maroniano. Per molti è la fi ne di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfi dante, l’ex sindaco di Cit-tadella Massimo Bitonci, conferma che è fi nita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Vene-to la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfi tte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.

Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza istituzionale, anche per non compromettere mosse fu-ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto promette “meno slogan, meno proclami e più lavoro sul territorio. E’ da qui che dobbiamo ripartire: dobbiamo essere un pò meno ro-mani, visto che dal governo abbia-mo preso solo fregature, e ripartire dalla nostra gente e dalla nostra terra”.

Quanto alla segreteria nazionale della Lega la scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa fi gura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della storia, una squadra di burocrati strapagati. Diffi cile, a questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel-

ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno andare da soli”.

Bitonci non può fare a meno di osservare che “ha vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di

un mese per preparare la sua can-didatura, io solo una settimana. Oa continuerò a lavorare alla mia idea di Lega, fortemente autonomista, che rivendichi la sua specifi cità, all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbia-

mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e che merita maggiore riconoscimento”.

Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti hanno la giusta dose di buon senso per capire che le torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza

chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è norma-le nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo se-gretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfi da per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che defi nisce una “vittoria amara”.

“Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Conside-rando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata co-struita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bos-siano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.

di Nicola Stievano

In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi

Prima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle

tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in

laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene po-sizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili.

Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-

nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta.

“L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe ag-ganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario.

Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipi-tone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno

valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice

di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifi ci di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquista-to per i fi gli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”.

“Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si ri-vela infi ne per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.

TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”

Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio”

“Dobbiamo essere un po’ meno romani, visto che dalla capitale arrivano solo fregature”

Antonino Pipitone

7Il Veneto in primo piano

In Veneto esplode il fenomeno del Movi-mento 5 Stelle, guidato a livello nazionale dal comico Beppe Grillo che si autodefi nisce

il “megafono“ del Movimento. Il movimento dagli ultimi sondaggi di giugno è accreditato in tutta Italia circa al 20%. Nella nostra regio-ne dei risultati li ha già ottenuti nelle recenti amministrative, ha portato a casa la vittoria in due comuni: Sarego in provincia di Vicenza e Mira in provincia di Venezia. Comuni che si aggiungono ai due dell’Emilia Romagna e cioè Parma e Comacchio. In provincia di Ve-nezia la sorpresa per la vittoria a Mira è stata grandissima. Questa cittadina di 40 mila abi-tanti che si trova nella rinomata zona della Riviera del Brenta, è stata per decenni una

roccaforte del centrosinistra. L’amministrazio-ne uscente guidata da Michele Carpinetti (del Pd e sindacalista della Cgil) forte di un 43 % dei consensi pensava di avere vita facile e vincere agevolmente al secondo turno contro un giovane come Alvise Maniero, 26 anni stu-dente universitario del Movimento 5 Stelle, che partiva da poco più del 17,5%. Le previsioni invece sono state com-pletamente ribaltate dal vento antipartitico e anti casta che spira forte nel Triveneto. Ma-niero al secondo turno è arrivato al 52,2% con 8102 voti, e ha lasciato Carpinetti al palo

e cioè a poco più del 43 % che aveva preso al primo turno. La scossa che ha colpito Mira da sempre enclave rossa nel Veneto bianco è epocale. Qui il centrosinistra ha sempre go-

vernato dal dopoguerra in poi con il Pci prima e il Pds, Ds, Pd dopo. La giunta è stata presenta-ta prima del voto dallo stesso Beppe Grillo e dal sindaco Alvise Ma-

niero e in consiglio comunale con il Movimen-to 5 Stelle, si è assistito anche ad un ricam-bio generazionale sono comparsi ragazzi di 18- 25 anni privi di ogni esperienza politica. Il primo sindaco “grillino d’Italia” era stato

eletto con il sistema del turno unico in Veneto quindici giorni prima a Sarego in provincia di Vicenza. Si tratta di Roberto Castiglion, un ingegnere di 32 anni, eletto nel suo comune con 1.045 voti superando di un soffi o, venti voti, il secondo piazzato. Il neo sindaco eletto con il 35,2% dei consensi non ha affrontato il ballottaggio essendo Sarego un comune sotto i 15 mila abitanti. I risultati di Parma , Mira , Comacchio e Sarego sono stati salutati da Beppe Grillo e dal suo staff come “un fatto epocale”. “La gente delle solite facce espres-sione dei partiti – ha detto il comico genove-se – non ne può più. Con questi successi del Movimento 5 Stelle, i cittadini senza soldi si sono autofi nanziati e hanno votato se stessi”.

di Alessandro Abbadir

La sorpresa Un partito al 20% e che in Veneto ha già vinto

La ribalta del Movimento 5 Stelle

”Un fatto epocale, i cittadini scaricano i partiti e votano se stessi”

PRIMI ATTI

Consigli comunali on line, telecamere per riprendere i lavori e tanto tanto risparmio con tagli consistenti a quello che viene considerato uno spreco. Sono queste le carat-teristiche delle prime azioni amministrative dei grillini nei comuni in cui governano in

Veneto. Il “Movimento 5 Stelle” ha assunto poi anche una posizione fortemente contraria alle grandi opere e allo sviluppo edilizio e delle aree industriali ritenuti nocivi per salute ed ambiente. Alle enunciazioni di principio, però si sono frapposti fi n da subito ostacoli reali legati a diffi coltà di bilancio. E così ad esempio a Mira è stato varato un bilancio che prevede l’imu per la prima casa al 4,4 per mille, quello per la seconda all’8,2 per mille.

Dalle promesse in campagna elettorale dovevano restare ai minimi almeno per la prima casa e cioè al 4 per mille. E si è assistito anche ad un aumento dell’addizionale Irpef. I nuovi amministratori locali eletti in tutti e 4 i comuni del nord Italia, hanno registrato delle diffi coltà a completare le giunte. Tutti però hanno ribadito di agire indipendentemente da eventuali direttive di Beppe Grillo, che rappresenta a loro avviso solo un traino, un megafono e non un soggetto che dà ordini e programmi alle realtà locali, che agiscono in base alle esigenze dei rispettivi territori.

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Il Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagi-na dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la

consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’ere-tico” di rito maroniano. Per molti è la fi ne di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfi dante, l’ex sindaco di Cit-tadella Massimo Bitonci, conferma che è fi nita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Vene-to la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfi tte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.

Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza istituzionale, anche per non compromettere mosse fu-ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto promette “meno slogan, meno proclami e più lavoro sul territorio. E’ da qui che dobbiamo ripartire: dobbiamo essere un pò meno ro-mani, visto che dal governo abbia-mo preso solo fregature, e ripartire dalla nostra gente e dalla nostra terra”.

Quanto alla segreteria nazionale della Lega la scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa fi gura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della storia, una squadra di burocrati strapagati. Diffi cile, a questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel-

ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno andare da soli”.

Bitonci non può fare a meno di osservare che “ha vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di

un mese per preparare la sua can-didatura, io solo una settimana. Oa continuerò a lavorare alla mia idea di Lega, fortemente autonomista, che rivendichi la sua specifi cità, all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbia-

mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e che merita maggiore riconoscimento”.

Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti hanno la giusta dose di buon senso per capire che le torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza

chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è norma-le nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo se-gretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfi da per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che defi nisce una “vittoria amara”.

“Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Conside-rando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata co-struita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bos-siano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.

di Nicola Stievano

In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi

Prima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle

tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in

laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene po-sizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili.

Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-

nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta.

“L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe ag-ganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario.

Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipi-tone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno

valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice

di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifi ci di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquista-to per i fi gli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”.

“Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si ri-vela infi ne per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.

TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”

Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio”

“Dobbiamo essere un po’ meno romani, visto che dalla capitale arrivano solo fregature”

Antonino Pipitone

7Il Veneto in primo piano

In Veneto esplode il fenomeno del Movi-mento 5 Stelle, guidato a livello nazionale dal comico Beppe Grillo che si autodefi nisce

il “megafono“ del Movimento. Il movimento dagli ultimi sondaggi di giugno è accreditato in tutta Italia circa al 20%. Nella nostra regio-ne dei risultati li ha già ottenuti nelle recenti amministrative, ha portato a casa la vittoria in due comuni: Sarego in provincia di Vicenza e Mira in provincia di Venezia. Comuni che si aggiungono ai due dell’Emilia Romagna e cioè Parma e Comacchio. In provincia di Ve-nezia la sorpresa per la vittoria a Mira è stata grandissima. Questa cittadina di 40 mila abi-tanti che si trova nella rinomata zona della Riviera del Brenta, è stata per decenni una

roccaforte del centrosinistra. L’amministrazio-ne uscente guidata da Michele Carpinetti (del Pd e sindacalista della Cgil) forte di un 43 % dei consensi pensava di avere vita facile e vincere agevolmente al secondo turno contro un giovane come Alvise Maniero, 26 anni stu-dente universitario del Movimento 5 Stelle, che partiva da poco più del 17,5%. Le previsioni invece sono state com-pletamente ribaltate dal vento antipartitico e anti casta che spira forte nel Triveneto. Ma-niero al secondo turno è arrivato al 52,2% con 8102 voti, e ha lasciato Carpinetti al palo

e cioè a poco più del 43 % che aveva preso al primo turno. La scossa che ha colpito Mira da sempre enclave rossa nel Veneto bianco è epocale. Qui il centrosinistra ha sempre go-

vernato dal dopoguerra in poi con il Pci prima e il Pds, Ds, Pd dopo. La giunta è stata presenta-ta prima del voto dallo stesso Beppe Grillo e dal sindaco Alvise Ma-

niero e in consiglio comunale con il Movimen-to 5 Stelle, si è assistito anche ad un ricam-bio generazionale sono comparsi ragazzi di 18- 25 anni privi di ogni esperienza politica. Il primo sindaco “grillino d’Italia” era stato

eletto con il sistema del turno unico in Veneto quindici giorni prima a Sarego in provincia di Vicenza. Si tratta di Roberto Castiglion, un ingegnere di 32 anni, eletto nel suo comune con 1.045 voti superando di un soffi o, venti voti, il secondo piazzato. Il neo sindaco eletto con il 35,2% dei consensi non ha affrontato il ballottaggio essendo Sarego un comune sotto i 15 mila abitanti. I risultati di Parma , Mira , Comacchio e Sarego sono stati salutati da Beppe Grillo e dal suo staff come “un fatto epocale”. “La gente delle solite facce espres-sione dei partiti – ha detto il comico genove-se – non ne può più. Con questi successi del Movimento 5 Stelle, i cittadini senza soldi si sono autofi nanziati e hanno votato se stessi”.

di Alessandro Abbadir

La sorpresa Un partito al 20% e che in Veneto ha già vinto

La ribalta del Movimento 5 Stelle

”Un fatto epocale, i cittadini scaricano i partiti e votano se stessi”

PRIMI ATTI

Consigli comunali on line, telecamere per riprendere i lavori e tanto tanto risparmio con tagli consistenti a quello che viene considerato uno spreco. Sono queste le carat-teristiche delle prime azioni amministrative dei grillini nei comuni in cui governano in

Veneto. Il “Movimento 5 Stelle” ha assunto poi anche una posizione fortemente contraria alle grandi opere e allo sviluppo edilizio e delle aree industriali ritenuti nocivi per salute ed ambiente. Alle enunciazioni di principio, però si sono frapposti fi n da subito ostacoli reali legati a diffi coltà di bilancio. E così ad esempio a Mira è stato varato un bilancio che prevede l’imu per la prima casa al 4,4 per mille, quello per la seconda all’8,2 per mille.

Dalle promesse in campagna elettorale dovevano restare ai minimi almeno per la prima casa e cioè al 4 per mille. E si è assistito anche ad un aumento dell’addizionale Irpef. I nuovi amministratori locali eletti in tutti e 4 i comuni del nord Italia, hanno registrato delle diffi coltà a completare le giunte. Tutti però hanno ribadito di agire indipendentemente da eventuali direttive di Beppe Grillo, che rappresenta a loro avviso solo un traino, un megafono e non un soggetto che dà ordini e programmi alle realtà locali, che agiscono in base alle esigenze dei rispettivi territori.

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252525Il Veneto in primo piano

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Page 30: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

8 Il Veneto in primo piano

Il terremoto in Emilia Romagna, del 20 e poi quello del 29 maggio scorso e tutte le scosse successive, il cosiddetto sciame si-

smico, che hanno portato distruzione, lutti e seminato paura tra la popolazione. Potrebbe sembrare un evento eccezionale e far pen-sare ad un periodo di emergenza terremoti, ma in realtà non è così.

“Con una media di 1000 morti/anno in Italia dall’Unità ad oggi e di 80mila morti l’anno nel mondo negli ultimi dieci anni, i terremoti sono il più sanguinoso fenomeno geologico su scala globale. Di eventi grandi (magnitudo 7) ne abbiamo almeno uno al mese sulla Terra, e uno grande come quello dell’Aquila ogni tre giorni: non è un momento di particolare emergenza terre-moti. Ma è un’emergenza culturale e di comunicazione”. Sono le parole di Giulio di Toro, professore presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Pa-dova e ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofi sica e Vulcanologia. A lui abbiamo chiesto di spiegarci le dinamiche di questo evento sismico.

Cosa sta accadendo in Emilia Ro-

magna? Come dobbiamo interpretare il presente?

“In Emilia Romagna sta accadendo qualcosa di normale: nell’Appennino i terre-moti tendono a ripetersi nelle stesse aree ad intervelli di tempo più o meno regolari.

Terremoti importanti sono quelli che hanno colpito il Ferrarese e il Modenese nel 1570-1574 e ancora nel 1624 la zona di Alfonsine. Nell’ultimo millennio, in tutto il fronte appenninico verso la Pianura Padana (Modena, Parma, Bologna, ecc.), si sono verifi cati numerosi terremoti di magnitudo mai superiore a 6. Una magnitudo, del re-sto, desunta dalle testimonianze sui danni riportati, non esistendo all’epoca una stru-mentazione e le conoscenze idonee a cal-colare l’effettiva dimensione dei terremoti.

Il tempo di ritorno di questi terremoti– cioè il tempo che trascorre tra un evento sismico e l’altro – va dai 400 ai 1000 e oltre anni. In particolare la zona colpita – alto Modenese-Ferrarese – non evidenziava terremoti importanti negli ultimi secoli.

Il 17 Novembre del 1570 un evento sismico simile a quello del 20 Maggio 2012

colpì il Ferrarese. Nei tre anni successivi si registrarono numerosi terremoti avvertiti dalla popolazione. Tuttavia, questi eventi interessarono in gran parte la zona a oriente di Ferrara, a differenza di questa volta in cui il sisma ha colpito principalmente l’area occidentale. Questo dal mio punto di vista non è sorprendente: le sequenze che inte-ressano l’Appennino hanno un’evoluzione complessa nello spazio e nel tempo.

E’ questo è un bene, da un certo punto di vista. Questa sequenza di terremoti che ha investito l’area a ovest di Ferrara, verso il Modenese ha interessato una fascia lunga circa 70 km. Se si fosse rotta la faglia in un unico terremoto avremmo avuto un evento sismico di magnitudo 7. Una volta che la se-quenza ha avuto inizio, più terremoti piccoli, per fortuna, liberano energia in più eventi.

E’ dunque tipico dell’Appennino: non un evento gigantesco ma sequenze che durano a lungo”.

Lo scorso 9 giugno in Veneto è stata avvertita una scossa di terremoto di ma-gnitudo 4.5 tra le province di Belluno, Treviso e, in Friuli, Pordenone. Sono due

terremoti da mettere in relazione quello dell’Emilia e quello delle Prealpi Venete?

“Il nostro territorio è sismico e il terre-moto nelle Prealpi venete di magnitudo 4.5 rientra nella normale attività sismica che interessa il Nord Est. Non è da mettere in relazione con quanto è accaduto in Emilia Romagna, sebbene possa essere collocato nel movimento complessivo che interessa la Pianura Padana spinta dall’Africa verso nord”.

E’ possibile prevedere i terremoti?“Nonostante le conoscenze sulla fi sica

dei terremoti siano cresciute notevolmente negli anni, gli studiosi non hanno ad oggi un metodo robusto per prevedere i terremoti.

Innanzitutto bisogna distinguere tra

previsione deterministica e quella proba-bilistica. Nel primo caso si può dire con certezza il luogo, la data e la dimensione del terremoto; nel secondo caso invece ci si riferisce alle probabilità che quanto è stato previsto accada. La previsione scientifi ca è di tipo probabilistico.

E’ lo stesso meccanismo delle previsioni meteo. Così come per il tempo, così anche per i terremoti, gli scienziati possono fare solo previsioni probabilistiche, la differenza è che nel caso del meteo l’attendibilità delle previsioni per il giorno successivo è del 90 per cento, per i terremoti, nella migliore del-le ipotesi, si arriva all’1 per cento. La nostra unica difesa è costruire bene rispettando scrupolosamente la legge”.

di Ornella Jovane

E’ tipico dell’Appennino - spiega lo studioso - non un evento sismico gigantesco ma sequenze che possono durare a lungo

L’intervista Giulio Di Toro professore del Dipartimento di Geoscienze all’Università di Padova

Non siamo di fronte ad una emergenza terremoto

Il terremoto ha scosso la terra ma anche l’animo delle perso-ne, a maggior ragione in questo periodo di grande incertezza e di crisi socioeconomica in cui già si fa fatica a trovare un

rassicurante equilibrio.“Il terremoto - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Lino

Busato - è un’esperienza traumatica che ha una ripercussione emotiva molto importante. Entra nella vita delle persone con violenza e all’improvviso, precludendo qualsiasi possibilità di reazione”.

La sensazione di sentirsi mancare la terra sotto i piedi non si riduce soltanto ad un limite fi sico ma diventa anche trauma psicologico. “Il fatto di avere i piedi per terra è rassicurante. La terra è contatto, è madre, certezza, equilibrio. Non avere più il controllo del punto fermo su cui si poggia diventa un’esperienza traumatica che si memorizza, rimane dentro le persone che la subiscono e cammina sotto pelle”.

“La gamma delle emozioni conseguenti - prosegue lo specialista - è ricca: dalla paura alla rabbia, dal senso di impotenza per gli eventi che non si possono controllare all’angoscia, all’ansia. Talvolta a distanza di tempo può accadere di rivivere - attraverso rapidi fl ash back - gli stessi stati d’animo. Non vi sono motivazioni che riportano all’e-sperienza traumatica, sono istanti in cui ci si allontana dalla realtà”.

La sequenza ripetuta delle scosse ha ulteriormente peggiorato la situazione. “La gente vive in uno stato di previgilanza, con la paura di tornare ad avere paura”, una si-tuazione che contribuisce a minare qualsiasi ricerca di un equilibrio. “Qualunque evento, anche banale, - specifi ca lo psicologo - come ad esempio un rumore improvviso o una scossa lieve fa rivivere la stessa angoscia del terremoto”.

Eppure, nonostante le diffi coltà, l’atteggiamento prevalente del popolo emiliano è stato quello di non arrendersi, di voler guardare avanti per ricostruire. “E’ la resilienza - spiega ancora Busato - che spinge a tirare fuori delle energie insperate, insospettate per ricostruire laddove è stato distrutto. Tendenzialmente non siamo fragili, possiamo vivere dei periodi di fragilità, ma spesso la forza della vita - per fortuna - prende il sopravvento”.

C’è infi ne l’aspetto della solidarietà che ha spinto molte persone, singoli, associazio-ni, gruppi, oltre ai volontari della Protezione civile - questi ultimi più di 4mila uomini e donne impegnati in questi mesi -, a portare il proprio contributo.

“Scatta un meccanismo - conclude - per cui ci si identifi ca con chi soffre e si fi nisce per condividerne le emozioni. Da spettatori si diventa non di rado attori impegnati in prima persona facendosi coinvolgere più attivamente. Anche perché spesso fare del bene fa stare meglio non solo chi lo riceve ma anche chi offre il proprio aiuto”.

Il trauma della terra che manca sotto i piediLE RICADUTE PSICOLOGICHE DEL TERREMOTO

Il professor Giulio Di Toro

Lino Busato

O.J.

26 Il Veneto in primo piano2626 Il Veneto in primo piano

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8 Il Veneto in primo piano

Il terremoto in Emilia Romagna, del 20 e poi quello del 29 maggio scorso e tutte le scosse successive, il cosiddetto sciame si-

smico, che hanno portato distruzione, lutti e seminato paura tra la popolazione. Potrebbe sembrare un evento eccezionale e far pen-sare ad un periodo di emergenza terremoti, ma in realtà non è così.

“Con una media di 1000 morti/anno in Italia dall’Unità ad oggi e di 80mila morti l’anno nel mondo negli ultimi dieci anni, i terremoti sono il più sanguinoso fenomeno geologico su scala globale. Di eventi grandi (magnitudo 7) ne abbiamo almeno uno al mese sulla Terra, e uno grande come quello dell’Aquila ogni tre giorni: non è un momento di particolare emergenza terre-moti. Ma è un’emergenza culturale e di comunicazione”. Sono le parole di Giulio di Toro, professore presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Pa-dova e ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofi sica e Vulcanologia. A lui abbiamo chiesto di spiegarci le dinamiche di questo evento sismico.

Cosa sta accadendo in Emilia Ro-

magna? Come dobbiamo interpretare il presente?

“In Emilia Romagna sta accadendo qualcosa di normale: nell’Appennino i terre-moti tendono a ripetersi nelle stesse aree ad intervelli di tempo più o meno regolari.

Terremoti importanti sono quelli che hanno colpito il Ferrarese e il Modenese nel 1570-1574 e ancora nel 1624 la zona di Alfonsine. Nell’ultimo millennio, in tutto il fronte appenninico verso la Pianura Padana (Modena, Parma, Bologna, ecc.), si sono verifi cati numerosi terremoti di magnitudo mai superiore a 6. Una magnitudo, del re-sto, desunta dalle testimonianze sui danni riportati, non esistendo all’epoca una stru-mentazione e le conoscenze idonee a cal-colare l’effettiva dimensione dei terremoti.

Il tempo di ritorno di questi terremoti– cioè il tempo che trascorre tra un evento sismico e l’altro – va dai 400 ai 1000 e oltre anni. In particolare la zona colpita – alto Modenese-Ferrarese – non evidenziava terremoti importanti negli ultimi secoli.

Il 17 Novembre del 1570 un evento sismico simile a quello del 20 Maggio 2012

colpì il Ferrarese. Nei tre anni successivi si registrarono numerosi terremoti avvertiti dalla popolazione. Tuttavia, questi eventi interessarono in gran parte la zona a oriente di Ferrara, a differenza di questa volta in cui il sisma ha colpito principalmente l’area occidentale. Questo dal mio punto di vista non è sorprendente: le sequenze che inte-ressano l’Appennino hanno un’evoluzione complessa nello spazio e nel tempo.

E’ questo è un bene, da un certo punto di vista. Questa sequenza di terremoti che ha investito l’area a ovest di Ferrara, verso il Modenese ha interessato una fascia lunga circa 70 km. Se si fosse rotta la faglia in un unico terremoto avremmo avuto un evento sismico di magnitudo 7. Una volta che la se-quenza ha avuto inizio, più terremoti piccoli, per fortuna, liberano energia in più eventi.

E’ dunque tipico dell’Appennino: non un evento gigantesco ma sequenze che durano a lungo”.

Lo scorso 9 giugno in Veneto è stata avvertita una scossa di terremoto di ma-gnitudo 4.5 tra le province di Belluno, Treviso e, in Friuli, Pordenone. Sono due

terremoti da mettere in relazione quello dell’Emilia e quello delle Prealpi Venete?

“Il nostro territorio è sismico e il terre-moto nelle Prealpi venete di magnitudo 4.5 rientra nella normale attività sismica che interessa il Nord Est. Non è da mettere in relazione con quanto è accaduto in Emilia Romagna, sebbene possa essere collocato nel movimento complessivo che interessa la Pianura Padana spinta dall’Africa verso nord”.

E’ possibile prevedere i terremoti?“Nonostante le conoscenze sulla fi sica

dei terremoti siano cresciute notevolmente negli anni, gli studiosi non hanno ad oggi un metodo robusto per prevedere i terremoti.

Innanzitutto bisogna distinguere tra

previsione deterministica e quella proba-bilistica. Nel primo caso si può dire con certezza il luogo, la data e la dimensione del terremoto; nel secondo caso invece ci si riferisce alle probabilità che quanto è stato previsto accada. La previsione scientifi ca è di tipo probabilistico.

E’ lo stesso meccanismo delle previsioni meteo. Così come per il tempo, così anche per i terremoti, gli scienziati possono fare solo previsioni probabilistiche, la differenza è che nel caso del meteo l’attendibilità delle previsioni per il giorno successivo è del 90 per cento, per i terremoti, nella migliore del-le ipotesi, si arriva all’1 per cento. La nostra unica difesa è costruire bene rispettando scrupolosamente la legge”.

di Ornella Jovane

E’ tipico dell’Appennino - spiega lo studioso - non un evento sismico gigantesco ma sequenze che possono durare a lungo

L’intervista Giulio Di Toro professore del Dipartimento di Geoscienze all’Università di Padova

Non siamo di fronte ad una emergenza terremoto

Il terremoto ha scosso la terra ma anche l’animo delle perso-ne, a maggior ragione in questo periodo di grande incertezza e di crisi socioeconomica in cui già si fa fatica a trovare un

rassicurante equilibrio.“Il terremoto - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Lino

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La sensazione di sentirsi mancare la terra sotto i piedi non si riduce soltanto ad un limite fi sico ma diventa anche trauma psicologico. “Il fatto di avere i piedi per terra è rassicurante. La terra è contatto, è madre, certezza, equilibrio. Non avere più il controllo del punto fermo su cui si poggia diventa un’esperienza traumatica che si memorizza, rimane dentro le persone che la subiscono e cammina sotto pelle”.

“La gamma delle emozioni conseguenti - prosegue lo specialista - è ricca: dalla paura alla rabbia, dal senso di impotenza per gli eventi che non si possono controllare all’angoscia, all’ansia. Talvolta a distanza di tempo può accadere di rivivere - attraverso rapidi fl ash back - gli stessi stati d’animo. Non vi sono motivazioni che riportano all’e-sperienza traumatica, sono istanti in cui ci si allontana dalla realtà”.

La sequenza ripetuta delle scosse ha ulteriormente peggiorato la situazione. “La gente vive in uno stato di previgilanza, con la paura di tornare ad avere paura”, una si-tuazione che contribuisce a minare qualsiasi ricerca di un equilibrio. “Qualunque evento, anche banale, - specifi ca lo psicologo - come ad esempio un rumore improvviso o una scossa lieve fa rivivere la stessa angoscia del terremoto”.

Eppure, nonostante le diffi coltà, l’atteggiamento prevalente del popolo emiliano è stato quello di non arrendersi, di voler guardare avanti per ricostruire. “E’ la resilienza - spiega ancora Busato - che spinge a tirare fuori delle energie insperate, insospettate per ricostruire laddove è stato distrutto. Tendenzialmente non siamo fragili, possiamo vivere dei periodi di fragilità, ma spesso la forza della vita - per fortuna - prende il sopravvento”.

C’è infi ne l’aspetto della solidarietà che ha spinto molte persone, singoli, associazio-ni, gruppi, oltre ai volontari della Protezione civile - questi ultimi più di 4mila uomini e donne impegnati in questi mesi -, a portare il proprio contributo.

“Scatta un meccanismo - conclude - per cui ci si identifi ca con chi soffre e si fi nisce per condividerne le emozioni. Da spettatori si diventa non di rado attori impegnati in prima persona facendosi coinvolgere più attivamente. Anche perché spesso fare del bene fa stare meglio non solo chi lo riceve ma anche chi offre il proprio aiuto”.

Il trauma della terra che manca sotto i piediLE RICADUTE PSICOLOGICHE DEL TERREMOTO

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11Voci da palazzo

La ristrutturazione di Veneto Agricoltura delineata dall’assessore Franco Manzato ha il pieno appoggio del presidente del Consi-glio regionale Clodovaldo Ruffato. Della proposta il presidente

del Consiglio afferma di condividere in particolare la scelta di mettere in capo al nuovo organismo soprattutto l’attività di ricerca e sperimentazione, abbandonando le incombenze di gestione del patrimonio, e il fatto che la prevista diversa organizzazione consentirà di risparmiare somme ragguardevoli, oltretutto in costante aumento. “Mi auguro - annota Ruffato - che i soldi risparmiati rimangano a disposizione del settore agricolo, asse portante della nostra economia e suscettibile di ulteriore sviluppo, in grado quindi di favorire occupazione, soprattutto giovanile. Ora tocca al Consiglio procedere con rapidità alla valuta-zione e alla approvazione del disegno di legge - conclude Ruffato - così da consentire che i benefi ci previsti possano concretizzarsi il più presto possibile”.

Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà“SPERO CHE I BENEFICI PREVISTI SI CONCRETIZZINO AL PIÙ PRESTO”

L’opinioneL’opinione

“Apprezziamo l’assessore Manza-to per il suo impegno e siamo pronti a discutere la sua propo-

sta di riorganizzazione di Veneto Agricol-tura, ma alcune questioni devono essere chiare fi n da ora: l’operazione si dovrà con-ciliare con la salvaguardia dei posti di lavo-ro ma soprattutto con le grandi professionalità cresciute negli anni e che hanno fatto di Veneto Agricoltura un centro di ricerca e di sviluppo riconosciuto sia a livello nazionale che europeo”. La puntualizzazione viene dal capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond e dal presidente della commissione Agricoltura Davide Bendinelli. “Bene lo sforzo dell’assessore che vuole liberare risorse a favore delle aziende agricole - precisano i due esponenti del Pdl - ma vogliamo anche ricordargli che sempre di più la politica regionale dovrà tenere conto di quegli agricoltori non professionali che integrano con l’agricoltura il loro reddito”. “Sono proprio questi nuovi profi li - aggiungono i due - che si occupano per la maggior parte delle nicchie di mercato senza contare lo sfogo per l’occupazione delle famiglie e dei giovani”. “L’importante a questo punto - concludono - è lavorare per costruire l’agricoltura veneta dei prossimi dieci anni con una visione strategica e senza promuovere azioni di macelleria sociale”.

Bond e Bendinelli, Popolo della Libertà“OCCORRE SALVAGUARDARE PROFESSIONALITÀ E POSTI DI LAVORO”

L’assessore veneto all’Agricoltura, Franco Manzato, lo aveva promesso qualche anno fa e ora lo ha fatto, ha

dato avvio all’iter di smantellamento di Ve-neto Agricoltura. Come lui stesso ha tenuto a precisare si è trattato del primo atto, un pronunciamento in consiglio non c’è anco-ra stato a breve invece dovrebbe essere la Giunta a votare un disegno di legge con il quale iniziare l’iter e nominare un commis-sario liquidatore che procederà con l’azze-ramento dei vertici dell’ente strumentale.

“In questo momento – infatti ha preci-sato - c’e’ solo un primo testo che ho con-segnato ai colleghi as-sessori per una analisi del suo contenuto. Per ogni approfondimento di contenuto voglio attendere la formale decisione di Giunta’’. Comunque sia le linee si azione con le quali si interverrà su Veneto Agricoltura sono già defi nite: la gestione delle aree forestali, il settore dello sviluppo economico e l’area della formazione torneranno in capo alla Regione, mentre per quanto riguarda le quote e le partecipazioni verranno liquidate e l’intero patrimonio venduto.

Secondo l’assessore non è soltanto il ridimensionamento di un ente per ricavar-ne una riduzione di spesa ma una vera e propria rivoluzione che toccherà da vicino il

settore primario. ‘’Ricordo che la Legge fi nanziaria - ha

proseguito nel suo intervento Manzato - pre-vede espressamente che la Giunta presenti un disegno di legge di riordino di questa azienda regionale che, attraverso interven-ti di razionalizzazione e di miglioramento dell’effi cienza delle funzioni e dei servizi, consenta di conseguire signifi cativi risparmi nelle spese di funzionamento.

Si tratta peraltro solo di una delle tappe del complessivo processo di rinnovamento del sistema pubblico agricolo del Veneto, con il quale vogliamo alleggerire apparati,

burocrazia e la rela-tiva spesa, liberando risorse per gli investi-menti fi nalizzati alla competitivita’ delle aziende agricole. Que-sto signifi ca – ha ag-

giunto - che il riordino riguarda tutti gli enti strumentali regionali che operano in ambito agricolo, in un percorso che ha gia’ coinvolto Avepa e le strutture regionali periferiche, da ultimo la costituzione dello Sportello Unico Agricolo che proseguirà con la riforma degli Enti parco, secondo criteri di effi cienza, di contenimento dei costi, di eliminazione di duplicazioni o sovrapposizioni di compiti, in coerenza con quanto ha previsto per gli Enti Regionali il nuovo Statuto del Veneto’’.

Solo con la cessazione dell’’Agenzia,

la Regione risparmierà qualcosa come sette milioni di euro l’anno mentre dalla vendita del patrimonio immobiliare l’assessore con-ta di ricavare attorno ai quindici milioni di euro, “Somma – ha precisato – che verrà destinata totalmente agli agricoltori”. Nelle risorse che verranno destinate alle aziende agricole ci sono già i quasi due milioni di euro risparmiati dalla chiusura degli uffi ci agrari, i quasi tre milioni di euro ottenuti dalla cassa depositi e prestiti sotto forma di fi nanziamenti a tasso agevolato, i tre milioni di euro ottenuti grazie agli accordi con Ismea e gli investimenti strutturali del ministero.

“E’ urgente liberare più risorse possibi-li”, ha commentato l’assessore. Un grande punto di domanda, invece, è arrivato dalle opposizioni in merito al personale e alle ec-cellenze che Veneto Agricoltura rappresenta-va nel settore primario veneto. “La riforma non comporterà alcun taglio di dipendenti – ha spiegato l’assessore - parte dei 170 lavoratori verranno trasferiti in seno alla Regione e l’occupazione di quei lavoratori impiegati in rami d’azienda che verranno ceduti a privati o ad altri enti sarà garantiti da accordi sindacali”.

Mentre per il futuro dell’ente strumenta-le Manzato ne ha già anticipato il nome. “Si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario – ha concluso – sarà più agile, meno costosa e più effi ciente”.

di Fortunato Marinata

Enti strumentali Manzato ha dato il via alla riorganizzazione dell’agenzia

Primo atto del dopo Veneto Agricoltura?La nuova realtà si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario. Dal patrimonio si ricaveranno 15 milioni di euro

Attenzione, la fretta è cattiva consi-gliera e agendo d’impulso si rischia di buttare via il bambino con l’acqua

sporca. Lo precisano, in una nota, il capo-gruppo del Pd Laura Puppato e il vice-presidente della commissione Agricoltura Graziano Azzalin, commentando il disegno di legge dell’assessore Franco Manzato che prevede la trasformazione dell’ente Veneto Agricoltura in agenzia e una radicale riorganiz-zazione dell’organismo. “Se da un lato - scrivono - salutiamo con favore che l’assessore, superando le logiche di appartenenza, riconosca come per anni questo ente abbia operato secondo criteri non sempre in linea con i principi che avrebbero dovuto guidare la sua azione, dall’altro mettiamo le mani avanti perché non stiamo parlando di un vuoto carrozzone, ma di una struttura che svolge importanti funzioni e con preziose professionalità”. Per gli esponenti democratici “è necessario salvaguardare innanzitutto i lavoratori e le funzioni primarie dell’en-te”. “Era ormai improcrastinabile - affermano Puppato e Azzalin - una revisione profonda di Veneto Agricoltura sotto molteplici aspetti, ma non bisogna dimenticare che, grazie anche ai centri sperimentali, l’ente svolge un ruolo prezioso per il mondo agricolo veneto e italiano in generale, ragion per cui, visti i tempi di vacche magre, occorre evitare che si cada nell’errore di considerare la ricerca applicata un onere eccessivo e di disperdere un insostituibile patrimonio di conoscenza”. Quanto al capitolo alienazioni, Puppato e Azzalin ribadiscono che si tratta di operazioni che non possono essere fatte a cuor leggero, per evitare che possa ripetersi la vicenda della foresta del Cansiglio. “Se la riorganizzazione degli enti muove solo da ragioni economiche - avvertono Puppato e Azzalin - si va poco lontano perché se non si considerano ruoli e funzioni degli enti strumentali, ogni riforma, anche se animata dalle migliori inten-zioni, rischia di nascere zoppa. Ci auguriamo che la proposta tenga conto di tutti gli aspetti che riteniamo non accantonabili: dare vitalità al mondo agricolo veneto, sostenere la ricerca, tutelare le professionalità maturate nell’ente, evitare sacche di spreco e di rendita politica e, soprattutto, offrire un vero sostegno a chi investe nel settore primario. Il resto è propaganda”.

“NON BUTTIAMO VIA IL BAMBINO CON L’ACQUA SPORCA”

Puppato e Azzalin, Partito Democratico

Nella foto grande la sede di Veneto Agricoltura e l’assessore regionale Franco Manzato

Clodovaldo Ruffato

Laura Puppato e Graziano Azzalin

Dario Bond e Davide Bendinelli

“Nessuno dei 170 dipendenti occupati perderà il posto di lavoro”

28 Voci da palazzo2828 Voci da palazzo 10 Intorno a noi

Fino a pochi anni fa era quasi un’uto-pia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare

un periodo di vacanza con gli amici a quat-tro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affi tto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane signifi cava drib-blare una serie infi nita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere diffi col-tà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani.

Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone fi nora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un trat-to di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ov-viamente a condizioni ben precise, affi nché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stan-do alle reazioni dei clienti l’iniziativa fun-ziona, basta solamente rispettare le regole fi ssate dai gestori affi nché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fi siologici ed essere pronti ad in-tervenire tempestivamente. In acqua posso-no entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,

la pineta con zona relax e persino una sorta di ginnastica leggera. Anche altre località balneari venete si sono attrezzate con spazi in cui i cani sono i benvenuti, a dimostra-zione di un’attenzione sempre più marcata nei confronti di chi sceglie di non lasciare gli amici animali a casa nemmeno quando è in vacanza. A questo proposito la Rete è una miniera di informazioni, almeno per un primo orientamento. Numerosi siti internet forniscono infatti indirizzi di strutture in cui è possibile soggiornare e anche interessanti consigli utili. Conviene sempre però contat-tare di persona la struttura scelta e verifi ca-re con i proprietari - gestori le modalità di accoglienza per i cani e il regolamento, pro-prio per evitare spiacevoli fraintendimenti una volta arrivati a destinazione. Non man-cano i forum on line dove i padroni dei cani si scambiano consigli ed esperienze sulla vacanza. Anche dalle dissaventure altri c’è

di Nicola Stievano

In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe

I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli

Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi

Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani

molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli

animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, ve-neziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto faccia-mo volentieri anche a casa”.

“Non dimentichiamo che i nostri cani devono essere sempre seguiti e accuditi”

Si chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si

trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fi ne maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dal-le 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani an-che un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i pa-droni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mam-ma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori - per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un conte-sto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info [email protected]

NEWS

A MartellagoLA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI

A.A.

Page 33: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

11Voci da palazzo

La ristrutturazione di Veneto Agricoltura delineata dall’assessore Franco Manzato ha il pieno appoggio del presidente del Consi-glio regionale Clodovaldo Ruffato. Della proposta il presidente

del Consiglio afferma di condividere in particolare la scelta di mettere in capo al nuovo organismo soprattutto l’attività di ricerca e sperimentazione, abbandonando le incombenze di gestione del patrimonio, e il fatto che la prevista diversa organizzazione consentirà di risparmiare somme ragguardevoli, oltretutto in costante aumento. “Mi auguro - annota Ruffato - che i soldi risparmiati rimangano a disposizione del settore agricolo, asse portante della nostra economia e suscettibile di ulteriore sviluppo, in grado quindi di favorire occupazione, soprattutto giovanile. Ora tocca al Consiglio procedere con rapidità alla valuta-zione e alla approvazione del disegno di legge - conclude Ruffato - così da consentire che i benefi ci previsti possano concretizzarsi il più presto possibile”.

Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà“SPERO CHE I BENEFICI PREVISTI SI CONCRETIZZINO AL PIÙ PRESTO”

L’opinione

“Apprezziamo l’assessore Manza-to per il suo impegno e siamo pronti a discutere la sua propo-

sta di riorganizzazione di Veneto Agricol-tura, ma alcune questioni devono essere chiare fi n da ora: l’operazione si dovrà con-ciliare con la salvaguardia dei posti di lavo-ro ma soprattutto con le grandi professionalità cresciute negli anni e che hanno fatto di Veneto Agricoltura un centro di ricerca e di sviluppo riconosciuto sia a livello nazionale che europeo”. La puntualizzazione viene dal capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond e dal presidente della commissione Agricoltura Davide Bendinelli. “Bene lo sforzo dell’assessore che vuole liberare risorse a favore delle aziende agricole - precisano i due esponenti del Pdl - ma vogliamo anche ricordargli che sempre di più la politica regionale dovrà tenere conto di quegli agricoltori non professionali che integrano con l’agricoltura il loro reddito”. “Sono proprio questi nuovi profi li - aggiungono i due - che si occupano per la maggior parte delle nicchie di mercato senza contare lo sfogo per l’occupazione delle famiglie e dei giovani”. “L’importante a questo punto - concludono - è lavorare per costruire l’agricoltura veneta dei prossimi dieci anni con una visione strategica e senza promuovere azioni di macelleria sociale”.

Bond e Bendinelli, Popolo della Libertà“OCCORRE SALVAGUARDARE PROFESSIONALITÀ E POSTI DI LAVORO”

L’assessore veneto all’Agricoltura, Franco Manzato, lo aveva promesso qualche anno fa e ora lo ha fatto, ha

dato avvio all’iter di smantellamento di Ve-neto Agricoltura. Come lui stesso ha tenuto a precisare si è trattato del primo atto, un pronunciamento in consiglio non c’è anco-ra stato a breve invece dovrebbe essere la Giunta a votare un disegno di legge con il quale iniziare l’iter e nominare un commis-sario liquidatore che procederà con l’azze-ramento dei vertici dell’ente strumentale.

“In questo momento – infatti ha preci-sato - c’e’ solo un primo testo che ho con-segnato ai colleghi as-sessori per una analisi del suo contenuto. Per ogni approfondimento di contenuto voglio attendere la formale decisione di Giunta’’. Comunque sia le linee si azione con le quali si interverrà su Veneto Agricoltura sono già defi nite: la gestione delle aree forestali, il settore dello sviluppo economico e l’area della formazione torneranno in capo alla Regione, mentre per quanto riguarda le quote e le partecipazioni verranno liquidate e l’intero patrimonio venduto.

Secondo l’assessore non è soltanto il ridimensionamento di un ente per ricavar-ne una riduzione di spesa ma una vera e propria rivoluzione che toccherà da vicino il

settore primario. ‘’Ricordo che la Legge fi nanziaria - ha

proseguito nel suo intervento Manzato - pre-vede espressamente che la Giunta presenti un disegno di legge di riordino di questa azienda regionale che, attraverso interven-ti di razionalizzazione e di miglioramento dell’effi cienza delle funzioni e dei servizi, consenta di conseguire signifi cativi risparmi nelle spese di funzionamento.

Si tratta peraltro solo di una delle tappe del complessivo processo di rinnovamento del sistema pubblico agricolo del Veneto, con il quale vogliamo alleggerire apparati,

burocrazia e la rela-tiva spesa, liberando risorse per gli investi-menti fi nalizzati alla competitivita’ delle aziende agricole. Que-sto signifi ca – ha ag-

giunto - che il riordino riguarda tutti gli enti strumentali regionali che operano in ambito agricolo, in un percorso che ha gia’ coinvolto Avepa e le strutture regionali periferiche, da ultimo la costituzione dello Sportello Unico Agricolo che proseguirà con la riforma degli Enti parco, secondo criteri di effi cienza, di contenimento dei costi, di eliminazione di duplicazioni o sovrapposizioni di compiti, in coerenza con quanto ha previsto per gli Enti Regionali il nuovo Statuto del Veneto’’.

Solo con la cessazione dell’’Agenzia,

la Regione risparmierà qualcosa come sette milioni di euro l’anno mentre dalla vendita del patrimonio immobiliare l’assessore con-ta di ricavare attorno ai quindici milioni di euro, “Somma – ha precisato – che verrà destinata totalmente agli agricoltori”. Nelle risorse che verranno destinate alle aziende agricole ci sono già i quasi due milioni di euro risparmiati dalla chiusura degli uffi ci agrari, i quasi tre milioni di euro ottenuti dalla cassa depositi e prestiti sotto forma di fi nanziamenti a tasso agevolato, i tre milioni di euro ottenuti grazie agli accordi con Ismea e gli investimenti strutturali del ministero.

“E’ urgente liberare più risorse possibi-li”, ha commentato l’assessore. Un grande punto di domanda, invece, è arrivato dalle opposizioni in merito al personale e alle ec-cellenze che Veneto Agricoltura rappresenta-va nel settore primario veneto. “La riforma non comporterà alcun taglio di dipendenti – ha spiegato l’assessore - parte dei 170 lavoratori verranno trasferiti in seno alla Regione e l’occupazione di quei lavoratori impiegati in rami d’azienda che verranno ceduti a privati o ad altri enti sarà garantiti da accordi sindacali”.

Mentre per il futuro dell’ente strumenta-le Manzato ne ha già anticipato il nome. “Si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario – ha concluso – sarà più agile, meno costosa e più effi ciente”.

di Fortunato Marinata

Enti strumentali Manzato ha dato il via alla riorganizzazione dell’agenzia

Primo atto del dopo Veneto Agricoltura?La nuova realtà si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario. Dal patrimonio si ricaveranno 15 milioni di euro

Attenzione, la fretta è cattiva consi-gliera e agendo d’impulso si rischia di buttare via il bambino con l’acqua

sporca. Lo precisano, in una nota, il capo-gruppo del Pd Laura Puppato e il vice-presidente della commissione Agricoltura Graziano Azzalin, commentando il disegno di legge dell’assessore Franco Manzato che prevede la trasformazione dell’ente Veneto Agricoltura in agenzia e una radicale riorganiz-zazione dell’organismo. “Se da un lato - scrivono - salutiamo con favore che l’assessore, superando le logiche di appartenenza, riconosca come per anni questo ente abbia operato secondo criteri non sempre in linea con i principi che avrebbero dovuto guidare la sua azione, dall’altro mettiamo le mani avanti perché non stiamo parlando di un vuoto carrozzone, ma di una struttura che svolge importanti funzioni e con preziose professionalità”. Per gli esponenti democratici “è necessario salvaguardare innanzitutto i lavoratori e le funzioni primarie dell’en-te”. “Era ormai improcrastinabile - affermano Puppato e Azzalin - una revisione profonda di Veneto Agricoltura sotto molteplici aspetti, ma non bisogna dimenticare che, grazie anche ai centri sperimentali, l’ente svolge un ruolo prezioso per il mondo agricolo veneto e italiano in generale, ragion per cui, visti i tempi di vacche magre, occorre evitare che si cada nell’errore di considerare la ricerca applicata un onere eccessivo e di disperdere un insostituibile patrimonio di conoscenza”. Quanto al capitolo alienazioni, Puppato e Azzalin ribadiscono che si tratta di operazioni che non possono essere fatte a cuor leggero, per evitare che possa ripetersi la vicenda della foresta del Cansiglio. “Se la riorganizzazione degli enti muove solo da ragioni economiche - avvertono Puppato e Azzalin - si va poco lontano perché se non si considerano ruoli e funzioni degli enti strumentali, ogni riforma, anche se animata dalle migliori inten-zioni, rischia di nascere zoppa. Ci auguriamo che la proposta tenga conto di tutti gli aspetti che riteniamo non accantonabili: dare vitalità al mondo agricolo veneto, sostenere la ricerca, tutelare le professionalità maturate nell’ente, evitare sacche di spreco e di rendita politica e, soprattutto, offrire un vero sostegno a chi investe nel settore primario. Il resto è propaganda”.

“NON BUTTIAMO VIA IL BAMBINO CON L’ACQUA SPORCA”

Puppato e Azzalin, Partito Democratico

Nella foto grande la sede di Veneto Agricoltura e l’assessore regionale Franco Manzato

Clodovaldo Ruffato

Laura Puppato e Graziano Azzalin

Dario Bond e Davide Bendinelli

“Nessuno dei 170 dipendenti occupati perderà il posto di lavoro”

10 Intorno a noi

Fino a pochi anni fa era quasi un’uto-pia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare

un periodo di vacanza con gli amici a quat-tro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affi tto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane signifi cava drib-blare una serie infi nita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere diffi col-tà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani.

Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone fi nora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un trat-to di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ov-viamente a condizioni ben precise, affi nché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stan-do alle reazioni dei clienti l’iniziativa fun-ziona, basta solamente rispettare le regole fi ssate dai gestori affi nché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fi siologici ed essere pronti ad in-tervenire tempestivamente. In acqua posso-no entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,

la pineta con zona relax e persino una sorta di ginnastica leggera. Anche altre località balneari venete si sono attrezzate con spazi in cui i cani sono i benvenuti, a dimostra-zione di un’attenzione sempre più marcata nei confronti di chi sceglie di non lasciare gli amici animali a casa nemmeno quando è in vacanza. A questo proposito la Rete è una miniera di informazioni, almeno per un primo orientamento. Numerosi siti internet forniscono infatti indirizzi di strutture in cui è possibile soggiornare e anche interessanti consigli utili. Conviene sempre però contat-tare di persona la struttura scelta e verifi ca-re con i proprietari - gestori le modalità di accoglienza per i cani e il regolamento, pro-prio per evitare spiacevoli fraintendimenti una volta arrivati a destinazione. Non man-cano i forum on line dove i padroni dei cani si scambiano consigli ed esperienze sulla vacanza. Anche dalle dissaventure altri c’è

di Nicola Stievano

In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe

I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli

Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi

Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani

molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli

animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, ve-neziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto faccia-mo volentieri anche a casa”.

“Non dimentichiamo che i nostri cani devono essere sempre seguiti e accuditi”

Si chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si

trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fi ne maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dal-le 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani an-che un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i pa-droni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mam-ma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori - per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un conte-sto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info [email protected]

NEWS

A MartellagoLA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI

A.A.

292929Intorno a noi

60 giorni

SOTTOMARINA (VE) Via S. Marco 1933/C - Tel. 041 4968055Dal lunedì al sabato dalle 09,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,00

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Page 34: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

12 Cultura veneta

Ketra, al secolo Elena Pizzato, Bassanese del 1979 è un’artista poliedrica dove alla tematica del fetish c’è molto di più. Conosciuta al pubblico per i suoi ri-

chiami a corsetti e mise delle mistress, porta avanti anche una ricerca sul medium fotografi co e sul plexi. La carta dei tarocchi nr 21è l’origine della sua fi rma artistica, in una personale interpretazione mai provocatoria ma allusiva.

Cosa rappresenta per lei il fetish?“Il fetish rappresenta un’estetica accattivante e origi-

nale soprattutto per la cura dei dettagli. Mi affascina molto la perfezione e la cura del dettaglio che cerca di andare oltre. Sono creazioni stilistiche e concettuali con un gusto del gotico e del dark che assieme creano un’armonia. Ini-zialmente, sin dagli studi accademici, sono partita dall’a-nalisi della chirurgia estetica prendendo in mano materiali quali il silicone, i fi li per cucire per arrivare a una seconda pelle che è il pvc. Di conseguenza mi sono avvicinata alla dimensione fetish. Comunque la mia attrazione è puramen-te estetica”.

Che materiale utilizza e c’è un richiamo voluto a Castellani?

“Adoro Castellani perché è geniale e puro nella sua creazione dello spazio. Apprezzo anche Bonalumi con le sue estrofl essioni imponenti e forti. Per quanto riguarda i miei lavori ho utilizzato diversi materiali per le mie basi. Essendo attratta dai corpi costretti dentro guaine e dal pvc di queste mise che si utilizzano, ho cercato nell’ambiente delle mistress il materiale più adatto, ossia il pvc elasticiz-zato. Ha una grande tenuta, è lucido e ha un effetto cro-

matico e tattile che amo. Considero però maggiormente il concetto d’introfl essioni, in quanto la borchia va a incidere la gomma che è all’interno. E’ una sperimentazione oppo-sta a quanto studiato. L’effetto bombato che inserisco nelle opere parte da un amore per le imbottiture, come quelle sale particolari ad insonorizzazione zero. Sono dunque cor-pi contenuti di gomma morbida che inserisco”.

Oltre al mondo fetish eventuali nuovi orizzonti?“Ora mi sto concentrando nello studio di materiali,

quali il plexiglass e in tecniche fotografi che cogliendo det-tagli per renderli evidenti. Per esempio un pannello anche senza lacci, imbottito e borchiato abbinato a una stampa su plexi in bianco e nero. Un elemento fi gurativo unito al pannello di riferimento che creano giuste sintonie. Invece nelle bambole ho creato degli scatti, delle macro atti a evidenziare un aspetto quasi umano in un gioco tra luce e oscurità.

Le bambole sono assemblate o già precostituite? “Le bambole essendo fi gurative sono più provocatorie,

ma le guardo invece come aspetto ludico. Da bambole noiose e tradizionali con pizzi e mise classica passo alle mie aggressive, accattivanti e particolari. Operativamente

prendo le bambole tradizionali e le spoglio dandole l’aspet-to che preferisco. Cambio il modo di vederle passando da un concetto tradizionale al mio più accattivante. Scatto una foto di com’erano inizialmente e una dopo la mia elabo-razione, allegando una carta d’identità descrittiva con un ruolo e nuove passioni. Creo il vestito, il trucco e i capelli. In sintesi rappresento due lati che una persona può assumere.

di Alain Chivilò

Usa il Pvc e il plexiglass per dare vita a concetti tridimensionali mentre con le bambole indaga la personalità possibili dell’essere umano

Intervista a Ketra Al secolo Elena Pizzato, artista fetish bassanese

L’allusione ludica interpretata nell’Arte

Appuntamenti

Stiamo vivendo un periodo di completa trasfor-mazione, in cui tutto è in evoluzione e le cer-tezze di un tempo vengono quotidianamente

messe alla prova. Partendo da questa constata-zione, la Confartigianato AsoloMontebelluna ha deciso di riempire l’estate trevigiana con numerose iniziative culturali volte sia a promuovere il territorio che a creare delle occasioni per rifl ettere sul tema dal titolo “La transizione: opportunità per l’uomo e l’impresa”. Dal 24 al 29 luglio torna con questo fi l rouge il campus conosciuto con il nome di Vacanze dell’Anima. L’iniziativa si articola in sei giornate di incontri, concerti, laboratori di cucina, spettacoli ed escursioni nei Comuni di Asolo, Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Maser e Monfumo, ter-re del Canova e della Duse. Il tema centrale sarà declinato nelle sue molteplici sfaccettature grazie alla presenza di ospiti come Natalino Balasso - che aprirà la manifestazione il 24 luglio rifl ettendo at-torno a “Il cambiamento, antica sfi da per l’umani-tà” - e i sindaci Flavio Tosi e Matteo Renzi, che si confronteranno attorno alle transizioni della politica (27 luglio). “La transizione” sarà argomento di ap-profondimento anche dal punto di vista scientifi co, musicale, medico, fi losofi co, economico, letterario, storico e sportivo: insieme a Balasso, Renzi e Tosi, i protagonisti saranno i biologi Gianni Tamino e Carlo Maurizio Modonesi; Filippo Faes, pianista e diretto-re d’orchestra; il saggista Maurizio Pallante; Cinzia

Scaffi di, direttrice del Centro Studi Slow Food; l’As-sociazione AriaNova, l’astrofi sico Massimo Ramel-la; e la compagnia teatrale Ortoteatro. Le giornate prevedono seminari (la mattina) e incontri ed esibi-zioni (la sera); nei pomeriggi sono programmati un “Laboratorio del Gusto” sul recupero delle antiche ricette della tradizione popolare veneta, proposto da Slow Food; e le visite guidate e le escursioni a piedi o in bicicletta nei luoghi più interessanti e inconsueti dei colli asolani, della Valcavasia e del Montello. Rimanendo in tema di cibo ma con nuovi “attori”, si segnala l’ultima tappa della rassegna Via Dei Sapori che il 31 luglio giungerà a Gaiarine nel parco della settecentesca villa veneta Riello-Pera servendo a tavola i sapori del Friuli Venezia Giulia

in una cucina che si appropria dei primi prodotti di fi ne estate. Come spiega il presidente di Via Dei Sapori Walter Filiputti “il Friuli Venezia Giulia – antico melting pot culturale, linguistico ma anche culinario tanto che molta della nostra storia è stata “mantecata” in cucina – può davvero raccontarsi attraverso le sue ricette, testimonianze incancellabi-li di incontri e scontri tra popolazioni, ma anche di convivenze e contaminazioni pacifi che. In Friuli Ve-nezia Giulia c’è un mondo ancora tutto da scoprire; quella che per secoli fu una maledizione – essere ai margini del mondo per secoli – ha poi prodotto, grazie all’impegno di questo popolo, uno scrigno dove sono gelosamente nascoste eccellenze di pri-ma grandezza”.

Terre del Canova e della DuseParlare in piena estate di

un evento che si svolge a settembre può dar

modo di pensare al famo-so motto del duo Righeira degli anni ’80, l’estate sta fi nendo, ma in realtà non è proprio così. Dal 6 al 9 set-tembre, nella zona Dogana a San Giuseppe di Treviso, si tiene la III edizione del Home Festival a ingresso gratuito. All’interno dell’evento di musica e intrattenimento, l’eclettico direttore artistico dell’Associazione Art Way, Massimo Zanta, propone un interessante percorso d’arte che si svilupperà successivamente in altre piazze d’Italia, concludendosi con una mostra espositiva fi nale: “SmartCity-SmartBarrel-SmartYoung-SmartFuture”. E proprio dalla Street Art che si co-lorerà l’atmosfera grazie ad artisti writers. Il primo supporto da “sporcare” è un telone di camion militare che partendo dalla tematica dei Beatles verrà dipinto toccando principalmente tre metafore: basta con i vecchi miti perché i giovani vogliono prendersi e costruirsi il proprio futuro, negazione della guerra e della violenza a tutti i livelli e la testa del giovane il cui pensiero è quasi sempre snobbato dalla società. Il secondo medium invece è costituito da bidoni, fi guratamente contenitori di rifi uti tossici, che diventano mezzo di comunicazione per rifi utare un futuro “sporco”. Le tematiche da sviluppare sono per esempio la connettività, l’energia, la sostenibilità aziendale, i tra-sporti, le reti, i social networks e il turismo. Dunque, gli ingredienti ci sono tutti in cui l’Arte di Strada ritorna ad assumere un ruolo meno decorativo ma di approfondimento e dibattito.

Dogana a San Giuseppe di Treviso

“BIDONI” D’ARTE

Al.Ch. V.M.B.

Alla Peggy Guggenheim di Venezia fi no al 16 settem-bre si tengono due interessanti mostre di tematiche diverse tra loro, ma unite nell’arte moderna: “Una vi-

sione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40” e “Ciclismo, Cubo-Futurismo e la Quarta dimensione. Al Velodromo di Jean Metzinger”. Il pittore surrealista americano Charles Se-liger (1926–2009) è rappresentato da oltre trenta dipinti e disegni eseguiti tra gli anni ’42 e ’50, quindi fatti da un giovane artista che nel 1945 già espone nella galleria Art of this Century di Peggy Guggenheim a New York. La ma-trice pittorica parte dall’Espressionismo Astratto Americano per approdare al Surrealismo. In quest’ambito vi sono temi come il processo della metamorfosi e di mondi naturali non percepiti dalla capacità visiva umana come le cellule, le ossa e le scritture biologiche. La mostra vuole risaltare la capacità di Seliger d’eseguire, in giovane età, quadri originali e forti da far rifl ettere sul complesso mondo che ci circonda. La seconda mostra ruota attorno al centenario dipinto di Jean Metzinger (1883–1956) “Al Velodromo”, prima opera di carattere avanguardistico a rappresentare un evento sportivo. Il luogo è il velodromo di Roubaix e il ciclista è Charles Crupelandt vincitore della Parigi-Roubaix nel ’12. Un dipinto cubista che scompone la velocità e il ciclista all’arrivo del velodromo. A questa sono proposte opere di Boccioni, Depero, Severini, Sironi, Duchamp e modelli di biciclette dalla collezione Ivan Bonduelle, dal Museo del Ghisallo e dal designer Marco Mai-nardi.

Simbolismo e Cubismo alla Peggy Guggenheim

Cellule, ossa, biciclette ed altre cose d’arte

La giovane artista e alcune delle sue opere

Al.Ch.

Charles Seliger, Sentinel (Sentinella), 1947

30 Cultura veneta3030 Cultura veneta 13Cultura veneta

di Alain Chivilò

Con l’avvento della rivoluzione industriale la tematica del lavoro ha assunto negli artisti una nuova possibilità di fotografa-

re pittoricamente le persone comuni intente nella loro mansione. Indicativamente dal 1850 alla prima metà del 1900 l’arte sente la necessità di descrivere quello che accadeva negli ambienti lavorativi al chiuso e all’ester-no. Un invito parte proprio dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, nella persona di Pietro Selvatico, che esorta i pittori a entrare “nel-le chiese, negli ospedali, nelle offi cine” e a “mordere gli errori sociali”. In quest’ambito s’inserisce la mostra “Nobiltà del Lavoro. Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900” al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra, fi no al 4 novembre. Settanta opere provenienti da collezioni private e da musei, fondazioni princi-palmente del Veneto inquadrano il mondo del lavoro dell’epoca. Milesi, Tito, Rosso, Bianco, Bosa, Serena, Zandomeneghi, Brombo, Ciar-

di sono alcuni degli artisti, mentre Venezia, Badoere, Serravalle, Chioggia e le campagne sono i luoghi in cui fi orai, carbonai, venditori di caldarroste, suonatori, impiraresse (infi latrici di perle), ricamatrici, merlettaie, lavandaie, fabbri, suonatori, pelatrici di noci e via dicendo testimoniano il loro lavoro. Un’altra esposizio-ne a corredo della principale, presso la casa del giardiniere di Villa Pisani, è “Arti e mestieri nell’obiettivo di Tomaso Filippi” fotografo veneziano che a cavallo di 800 e 900 ha scattato usi e costumi di una Venezia ormai scomparsa. Una trentina di fotografi e illustra-no un reportage dell’epoca.

Dalla metà dell’Ottocento ai primi anni del Novecento ha luogo una sorta di “Neorealismo” della pittura. A Venezia Pietro Selvatico esorta i pittori a entrare “nelle chiese, negli ospedali, nelle offi cine” e a “mordere gli errori sociali”

Al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra fi no al 4 novembre

Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900La Fondazione

Benetton Studi e Ricerche dal

2006 promuove il progetto “Luoghi di valore, come li viviamo, come li vor-remmo”, nel quale invita i cittadini della provincia di Treviso a segnalare descrivendo uno o più luoghi che considerano importanti, fornendo nel contempo una motivazione e delle azioni concrete necessarie e utili per i luoghi indicati. Proprio quest’ultimo aspetto è la novità del 2012 che vede indicare dai partecipanti volontà e idee per il futuro dei siti segnalati. L’individuazione dei luoghi implica un concetto molto importante e d’attualità, dato dalla con-divisione tra chi indica e chi usufruisce della lista fi nale, come del resto dimostrano i social network nella nostra società. In questa VI edizione, 102 sono state le segnalazioni ricevute da 87 nominativi “nominali” includendo scolaresche come la III classe della scuola primaria “Ciardi” di Treviso e gli studenti del Liceo Scientifi co Mar-coni di Conegliano e gruppi di cittadini. Una ricerca collettiva che proviene da stratifi cazioni sociali e culturali ed esigenze quotidiane diverse, innestando di conseguenza questioni sia di abbandono e degrado, sia di riutilizzo e riappropriazione di un’identità che non vuole essere perduta. Dal 2006, anno di partenza, sono 788 i luo-ghi indicati da oltre 600 segnalatori. Nella lista attuale compaiono per esempio siti in Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto, Gaiarine, Pederobba, Spresiano, Carbonera, Crocetta del Montello e altri 28. In autunno è prevista anche una mostra a testimonianza del lavoro fi n qui svolto.

Fondazione Benetton Studi e Ricerche

LA MARCA DI VALORE

Al.Ch.

Page 35: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

12 Cultura veneta

Ketra, al secolo Elena Pizzato, Bassanese del 1979 è un’artista poliedrica dove alla tematica del fetish c’è molto di più. Conosciuta al pubblico per i suoi ri-

chiami a corsetti e mise delle mistress, porta avanti anche una ricerca sul medium fotografi co e sul plexi. La carta dei tarocchi nr 21è l’origine della sua fi rma artistica, in una personale interpretazione mai provocatoria ma allusiva.

Cosa rappresenta per lei il fetish?“Il fetish rappresenta un’estetica accattivante e origi-

nale soprattutto per la cura dei dettagli. Mi affascina molto la perfezione e la cura del dettaglio che cerca di andare oltre. Sono creazioni stilistiche e concettuali con un gusto del gotico e del dark che assieme creano un’armonia. Ini-zialmente, sin dagli studi accademici, sono partita dall’a-nalisi della chirurgia estetica prendendo in mano materiali quali il silicone, i fi li per cucire per arrivare a una seconda pelle che è il pvc. Di conseguenza mi sono avvicinata alla dimensione fetish. Comunque la mia attrazione è puramen-te estetica”.

Che materiale utilizza e c’è un richiamo voluto a Castellani?

“Adoro Castellani perché è geniale e puro nella sua creazione dello spazio. Apprezzo anche Bonalumi con le sue estrofl essioni imponenti e forti. Per quanto riguarda i miei lavori ho utilizzato diversi materiali per le mie basi. Essendo attratta dai corpi costretti dentro guaine e dal pvc di queste mise che si utilizzano, ho cercato nell’ambiente delle mistress il materiale più adatto, ossia il pvc elasticiz-zato. Ha una grande tenuta, è lucido e ha un effetto cro-

matico e tattile che amo. Considero però maggiormente il concetto d’introfl essioni, in quanto la borchia va a incidere la gomma che è all’interno. E’ una sperimentazione oppo-sta a quanto studiato. L’effetto bombato che inserisco nelle opere parte da un amore per le imbottiture, come quelle sale particolari ad insonorizzazione zero. Sono dunque cor-pi contenuti di gomma morbida che inserisco”.

Oltre al mondo fetish eventuali nuovi orizzonti?“Ora mi sto concentrando nello studio di materiali,

quali il plexiglass e in tecniche fotografi che cogliendo det-tagli per renderli evidenti. Per esempio un pannello anche senza lacci, imbottito e borchiato abbinato a una stampa su plexi in bianco e nero. Un elemento fi gurativo unito al pannello di riferimento che creano giuste sintonie. Invece nelle bambole ho creato degli scatti, delle macro atti a evidenziare un aspetto quasi umano in un gioco tra luce e oscurità.

Le bambole sono assemblate o già precostituite? “Le bambole essendo fi gurative sono più provocatorie,

ma le guardo invece come aspetto ludico. Da bambole noiose e tradizionali con pizzi e mise classica passo alle mie aggressive, accattivanti e particolari. Operativamente

prendo le bambole tradizionali e le spoglio dandole l’aspet-to che preferisco. Cambio il modo di vederle passando da un concetto tradizionale al mio più accattivante. Scatto una foto di com’erano inizialmente e una dopo la mia elabo-razione, allegando una carta d’identità descrittiva con un ruolo e nuove passioni. Creo il vestito, il trucco e i capelli. In sintesi rappresento due lati che una persona può assumere.

di Alain Chivilò

Usa il Pvc e il plexiglass per dare vita a concetti tridimensionali mentre con le bambole indaga la personalità possibili dell’essere umano

Intervista a Ketra Al secolo Elena Pizzato, artista fetish bassanese

L’allusione ludica interpretata nell’Arte

Appuntamenti

Stiamo vivendo un periodo di completa trasfor-mazione, in cui tutto è in evoluzione e le cer-tezze di un tempo vengono quotidianamente

messe alla prova. Partendo da questa constata-zione, la Confartigianato AsoloMontebelluna ha deciso di riempire l’estate trevigiana con numerose iniziative culturali volte sia a promuovere il territorio che a creare delle occasioni per rifl ettere sul tema dal titolo “La transizione: opportunità per l’uomo e l’impresa”. Dal 24 al 29 luglio torna con questo fi l rouge il campus conosciuto con il nome di Vacanze dell’Anima. L’iniziativa si articola in sei giornate di incontri, concerti, laboratori di cucina, spettacoli ed escursioni nei Comuni di Asolo, Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Maser e Monfumo, ter-re del Canova e della Duse. Il tema centrale sarà declinato nelle sue molteplici sfaccettature grazie alla presenza di ospiti come Natalino Balasso - che aprirà la manifestazione il 24 luglio rifl ettendo at-torno a “Il cambiamento, antica sfi da per l’umani-tà” - e i sindaci Flavio Tosi e Matteo Renzi, che si confronteranno attorno alle transizioni della politica (27 luglio). “La transizione” sarà argomento di ap-profondimento anche dal punto di vista scientifi co, musicale, medico, fi losofi co, economico, letterario, storico e sportivo: insieme a Balasso, Renzi e Tosi, i protagonisti saranno i biologi Gianni Tamino e Carlo Maurizio Modonesi; Filippo Faes, pianista e diretto-re d’orchestra; il saggista Maurizio Pallante; Cinzia

Scaffi di, direttrice del Centro Studi Slow Food; l’As-sociazione AriaNova, l’astrofi sico Massimo Ramel-la; e la compagnia teatrale Ortoteatro. Le giornate prevedono seminari (la mattina) e incontri ed esibi-zioni (la sera); nei pomeriggi sono programmati un “Laboratorio del Gusto” sul recupero delle antiche ricette della tradizione popolare veneta, proposto da Slow Food; e le visite guidate e le escursioni a piedi o in bicicletta nei luoghi più interessanti e inconsueti dei colli asolani, della Valcavasia e del Montello. Rimanendo in tema di cibo ma con nuovi “attori”, si segnala l’ultima tappa della rassegna Via Dei Sapori che il 31 luglio giungerà a Gaiarine nel parco della settecentesca villa veneta Riello-Pera servendo a tavola i sapori del Friuli Venezia Giulia

in una cucina che si appropria dei primi prodotti di fi ne estate. Come spiega il presidente di Via Dei Sapori Walter Filiputti “il Friuli Venezia Giulia – antico melting pot culturale, linguistico ma anche culinario tanto che molta della nostra storia è stata “mantecata” in cucina – può davvero raccontarsi attraverso le sue ricette, testimonianze incancellabi-li di incontri e scontri tra popolazioni, ma anche di convivenze e contaminazioni pacifi che. In Friuli Ve-nezia Giulia c’è un mondo ancora tutto da scoprire; quella che per secoli fu una maledizione – essere ai margini del mondo per secoli – ha poi prodotto, grazie all’impegno di questo popolo, uno scrigno dove sono gelosamente nascoste eccellenze di pri-ma grandezza”.

Terre del Canova e della DuseParlare in piena estate di

un evento che si svolge a settembre può dar

modo di pensare al famo-so motto del duo Righeira degli anni ’80, l’estate sta fi nendo, ma in realtà non è proprio così. Dal 6 al 9 set-tembre, nella zona Dogana a San Giuseppe di Treviso, si tiene la III edizione del Home Festival a ingresso gratuito. All’interno dell’evento di musica e intrattenimento, l’eclettico direttore artistico dell’Associazione Art Way, Massimo Zanta, propone un interessante percorso d’arte che si svilupperà successivamente in altre piazze d’Italia, concludendosi con una mostra espositiva fi nale: “SmartCity-SmartBarrel-SmartYoung-SmartFuture”. E proprio dalla Street Art che si co-lorerà l’atmosfera grazie ad artisti writers. Il primo supporto da “sporcare” è un telone di camion militare che partendo dalla tematica dei Beatles verrà dipinto toccando principalmente tre metafore: basta con i vecchi miti perché i giovani vogliono prendersi e costruirsi il proprio futuro, negazione della guerra e della violenza a tutti i livelli e la testa del giovane il cui pensiero è quasi sempre snobbato dalla società. Il secondo medium invece è costituito da bidoni, fi guratamente contenitori di rifi uti tossici, che diventano mezzo di comunicazione per rifi utare un futuro “sporco”. Le tematiche da sviluppare sono per esempio la connettività, l’energia, la sostenibilità aziendale, i tra-sporti, le reti, i social networks e il turismo. Dunque, gli ingredienti ci sono tutti in cui l’Arte di Strada ritorna ad assumere un ruolo meno decorativo ma di approfondimento e dibattito.

Dogana a San Giuseppe di Treviso

“BIDONI” D’ARTE

Al.Ch. V.M.B.

Alla Peggy Guggenheim di Venezia fi no al 16 settem-bre si tengono due interessanti mostre di tematiche diverse tra loro, ma unite nell’arte moderna: “Una vi-

sione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40” e “Ciclismo, Cubo-Futurismo e la Quarta dimensione. Al Velodromo di Jean Metzinger”. Il pittore surrealista americano Charles Se-liger (1926–2009) è rappresentato da oltre trenta dipinti e disegni eseguiti tra gli anni ’42 e ’50, quindi fatti da un giovane artista che nel 1945 già espone nella galleria Art of this Century di Peggy Guggenheim a New York. La ma-trice pittorica parte dall’Espressionismo Astratto Americano per approdare al Surrealismo. In quest’ambito vi sono temi come il processo della metamorfosi e di mondi naturali non percepiti dalla capacità visiva umana come le cellule, le ossa e le scritture biologiche. La mostra vuole risaltare la capacità di Seliger d’eseguire, in giovane età, quadri originali e forti da far rifl ettere sul complesso mondo che ci circonda. La seconda mostra ruota attorno al centenario dipinto di Jean Metzinger (1883–1956) “Al Velodromo”, prima opera di carattere avanguardistico a rappresentare un evento sportivo. Il luogo è il velodromo di Roubaix e il ciclista è Charles Crupelandt vincitore della Parigi-Roubaix nel ’12. Un dipinto cubista che scompone la velocità e il ciclista all’arrivo del velodromo. A questa sono proposte opere di Boccioni, Depero, Severini, Sironi, Duchamp e modelli di biciclette dalla collezione Ivan Bonduelle, dal Museo del Ghisallo e dal designer Marco Mai-nardi.

Simbolismo e Cubismo alla Peggy Guggenheim

Cellule, ossa, biciclette ed altre cose d’arte

La giovane artista e alcune delle sue opere

Al.Ch.

Charles Seliger, Sentinel (Sentinella), 1947

13Cultura veneta

di Alain Chivilò

Con l’avvento della rivoluzione industriale la tematica del lavoro ha assunto negli artisti una nuova possibilità di fotografa-

re pittoricamente le persone comuni intente nella loro mansione. Indicativamente dal 1850 alla prima metà del 1900 l’arte sente la necessità di descrivere quello che accadeva negli ambienti lavorativi al chiuso e all’ester-no. Un invito parte proprio dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, nella persona di Pietro Selvatico, che esorta i pittori a entrare “nel-le chiese, negli ospedali, nelle offi cine” e a “mordere gli errori sociali”. In quest’ambito s’inserisce la mostra “Nobiltà del Lavoro. Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900” al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra, fi no al 4 novembre. Settanta opere provenienti da collezioni private e da musei, fondazioni princi-palmente del Veneto inquadrano il mondo del lavoro dell’epoca. Milesi, Tito, Rosso, Bianco, Bosa, Serena, Zandomeneghi, Brombo, Ciar-

di sono alcuni degli artisti, mentre Venezia, Badoere, Serravalle, Chioggia e le campagne sono i luoghi in cui fi orai, carbonai, venditori di caldarroste, suonatori, impiraresse (infi latrici di perle), ricamatrici, merlettaie, lavandaie, fabbri, suonatori, pelatrici di noci e via dicendo testimoniano il loro lavoro. Un’altra esposizio-ne a corredo della principale, presso la casa del giardiniere di Villa Pisani, è “Arti e mestieri nell’obiettivo di Tomaso Filippi” fotografo veneziano che a cavallo di 800 e 900 ha scattato usi e costumi di una Venezia ormai scomparsa. Una trentina di fotografi e illustra-no un reportage dell’epoca.

Dalla metà dell’Ottocento ai primi anni del Novecento ha luogo una sorta di “Neorealismo” della pittura. A Venezia Pietro Selvatico esorta i pittori a entrare “nelle chiese, negli ospedali, nelle offi cine” e a “mordere gli errori sociali”

Al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra fi no al 4 novembre

Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900La Fondazione

Benetton Studi e Ricerche dal

2006 promuove il progetto “Luoghi di valore, come li viviamo, come li vor-remmo”, nel quale invita i cittadini della provincia di Treviso a segnalare descrivendo uno o più luoghi che considerano importanti, fornendo nel contempo una motivazione e delle azioni concrete necessarie e utili per i luoghi indicati. Proprio quest’ultimo aspetto è la novità del 2012 che vede indicare dai partecipanti volontà e idee per il futuro dei siti segnalati. L’individuazione dei luoghi implica un concetto molto importante e d’attualità, dato dalla con-divisione tra chi indica e chi usufruisce della lista fi nale, come del resto dimostrano i social network nella nostra società. In questa VI edizione, 102 sono state le segnalazioni ricevute da 87 nominativi “nominali” includendo scolaresche come la III classe della scuola primaria “Ciardi” di Treviso e gli studenti del Liceo Scientifi co Mar-coni di Conegliano e gruppi di cittadini. Una ricerca collettiva che proviene da stratifi cazioni sociali e culturali ed esigenze quotidiane diverse, innestando di conseguenza questioni sia di abbandono e degrado, sia di riutilizzo e riappropriazione di un’identità che non vuole essere perduta. Dal 2006, anno di partenza, sono 788 i luo-ghi indicati da oltre 600 segnalatori. Nella lista attuale compaiono per esempio siti in Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto, Gaiarine, Pederobba, Spresiano, Carbonera, Crocetta del Montello e altri 28. In autunno è prevista anche una mostra a testimonianza del lavoro fi n qui svolto.

Fondazione Benetton Studi e Ricerche

LA MARCA DI VALORE

Al.Ch.

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Page 36: La Piazza di Cavarzere - 2012giu n82

24 Sì, viaggiare

Passi il controllo all’aeroporto di Arlanda e ti trovi di fronte le gigantografi e di Greta Garbo, Alfred Nobel, Ingmar Bergman,

Bjorn Borg... La Svezia è orgogliosa di presen-tare il meglio di sè, anche se per effetto di quel concetto di democrazia davvero “orizzontale” (in base al quale tutti i cittadini sono uguali, re Carlo XVI Gustavo compreso, tant’è che non è raro incontrarlo a fare shopping mimetizzato fra la gente) lo fa senza enfatizzare troppo la cosa. Abita qui, oggi, proprio nel paese che ha fatto del suo welfare un modello di stato so-ciale imitato in tutta Europa, anche l’uomo più ricco del mondo, quell’Ingvar Kamprad che ha fondato l’impero Ikea, ormai ramifi cato in tutti i continenti. Segno che si può diventare ricchissimi anche rispettando certe regole, forti soprattutto delle proprie idee vincenti.

E di queste la Svezia sembra particolar-mente prodiga, visto che in questo momento fa parlare di sè anche per la propria gastro-nomia, originale e nuova, basata soprattutto sulla valorizzazione di prodotti locali naturali e selvatici. Dalle carni (come ad esempio l’alce, l’agnello, il germano) ai pesci di acqua dolce e a quelli di acqua salata, agli ortaggi, ai frutti di bosco. Gli chef di questa nuova avanguardia stanno guardando con curiosità all’indietro per riscoprire le origini della cuci-na ancestrale svedese e rivisitarla in chiave contemporanea. Il risultato di questa ricerca e

di questo processo anche etico è una cucina leggera, rispettosa dei sapori primari, attenta al “naturale” e quindi basata su prodotti bio-logici. E poi attenta anche alle tecniche. Alle tante attrezzature (utili, ma senza dubbio “invadenti” per l’eccessivo utilizzo che ne è stato fatto), i cuochi svedesi di quest’ultima generazione hanno contrapposto il ritorno al fuoco a legna. Da cui si possono ricavare cot-ture e tecniche semplici ma di grande effi cacia. In questo senso basta entrare nel nuovissimo ristorante Ekstedt (minimal post moderno) per vedere come Niklas Ekstedt, cuoco giovane e carino, reso famoso da una fortunata tra-smissione televisiva tipo “La prova del cuoco”, ha impostato la sua batteria di fuochi (forno, focolare, cucina economica e affumicatore) in una cucina a vista davvero spettacolare. Dove

i cibi prendono forma come per magia, propo-nendosi in sapori schietti, arricchiti dai profumi di certi legni e arbusti di bosco. Trovi il raro granchio reale dell’Artico con una salsina di erbette, mandorle e pomodorini confi t o il petto d’anitra soavemente affumicato con foie gras e verdurine.

Il governo svedese sta dando una mano per promuovere all’estero l’immagine di que-sta nuova Svezia “golosa”, di questa geniale generazione di nuovi cuochi. D’altronde lo di-cono le classifi che internazionali che la cucina scandinava è oggi la nuova frontiera. La novità a cui la critica europea guarda con maggiore interesse, specie dopo che Renè Rezdepi, allie-vo danese-macedone di Ferran Adrià, ha por-tato il suo ristorante “Noma” di Copenhagen sul tetto del mondo. Mathias Dahlgren del

Stoccolmaora c’è più gusto

SVEZIA

IL SONTUOSO BANCHETTO CHE SI TIENE NELLA SALA GRANDE DEL MUNICIPIO DI STOCCOLMA IN OCCASIONE DELL’ASSEGNAZIONE DEI PREMI NOBEL. SOPRA: UNA VEDUTA DI STOCCOLMA E DUE PIATTI DI GUSTO

CONTEMPORANEO. SOPRA: LE NOZZE DELLA PRINCIPESSA VICTORIA CON DANIEL WESTLING E PRODOTTI NATURALI. SOTTO, NELL’ORDINE: NIKLAS EKSTEDT, MATHIAS DAHLGREN E STEFANO CATENACCI.

POI LA CUCINA A LEGNA E UN ASTICE DEI MARI FREDDI

VOLI LOW COST, MUSEI, MERCATI E IL FASCINO DELLA NAVE VASA

Andare a Stoccolma è più facile con il moltiplicarsi dei voli low cost. La stessa compagnia scandinava Sas propone allettanti offerte. Trovare sistemazio-ni a buon mercato poi non è diffi cile, vedi la ca-tena locale Scandic. Andare nella capitale svedese d’estate signifi ca innanzitutto vivere il fascino del-le notti bianche. La città si muove 24 ore su 24. Tantissime le cose da vedere, come la fascinosa città vecchia, il Palazzo Reale (e relativo cambio della guardia), la casa di Alfred Nobel, il municipio nella cui sala vengono allestiti i ricevimenti per l’assegnazione dei premi Nobel, il Museo Nazionale, lo storico mercato coperto di Ostermalmshallen, quello di Hotorgshallen. E ancora il Museo all’aperto Skansen (il più antico del mondo), quello della fotografi a e dello spirito, la Waldemarsudde (casa del Principe Eugenio), i giardini di Rosendal, il Junibacken o museo delle favole. Ma soprattutto il Vasa Museum: l’incredibile esposizione costruita intorno alla nave reale da guerra Vasa (nella foto), affondata nel 1628 subito dopo il varo e il cui relitto integro è stato recuperato nel 1961, ben 333 anni dopo. Con tutto il suo carico, ovvero mobili, suppellettili, oggetti, monete, vestiario. Ma anche i cannoni (parte dei quali era stata recuperata già nel ‘600), le ricche decorazioni di prua, persino i resti della cinquantina di marinai che non riuscirono a salvarsi. Uno straordinario viaggio indietro nel tempo, uno spaccato della vita quotidiana di allora. Un fi lmato illustra l’emozionante recupero del vascello. Info: www.visitsweden.it

Dahlen Matbaren (ristorante, ma anche bistrot all’interno del fi abesco Grand Hotel), forse il più affermato dei cuochi svedesi vista la sua decennale confi denza con le stelle Michelin, s’è messo anche a produrre birra artigianale al ginepro, non fi ltrata. Oltre ad aver dato alle stampe un libro gettonatissimo. La sua cucina ha solidi fondamentali, è grande nella sua semplicità. Ti trovi l’involtino di salmone con il caviale e l’erba cipollina oppure l’aringa marinata, con uova, patate e nocciole tosta-te. Il bello del menu è che è diviso in piatti svedesi, piatti di altri paesi, vegetariani... “Ab-biamo una storia giovane in cucina - ama dire Mathias - e quindi non siamo prigionieri della tradizione”. Fra i tanti chef di successo non va dimenticato uno dei “numeri uno” che ci sta più a cuore, non fosse altro perchè è italiano:

Stefano Catenacci. E’ il cuoco preferito dalla casa reale, lo scorso anno ha curato anche il banchetto per le nozze della principessa Vittoria. Con il fratello Sandro ha costruito una holding del gusto e dell’ospitalità, che com-prende tanti alberghi e ristoranti, anche se la vetrina di maggior prestigio è lo storico Ope-rakalleren. Locale sontuoso, d’altri tempi, dove il gusto classico si fonde con una cucina innovata con misura e sapienza. Affacciato sul palazzo reale e “riscaldato” da un caminetto sempre acceso. I piatti di Catenacci coniugano i prodotti svedesi con le eccellenze internazio-nali. Alta cucina. Tutti i grandi chef svedesi di grido hanno un occhio di riguardo per i vini francesi, ma c’è pure un po’ di Germania e di... Italia. Paese a cui tutti guardano come a una stella polare del gusto e della qualità.

LA CUCINA SCANDINAVA È LA NUOVA AVANGUARDIA EUROPEAVIAGGIO NELLA CAPITALE SVEDESEALLA SCOPERTA DI TRE CHEF(MATHIAS DAHLGREN, NIKLAS EKSTEDTE L’ITALIANO STEFANO CATENACCI)CHE SONO FRA GLI INTERPRETIDI QUELLO STILE NATURALECHE HA CONQUISTATO LA CRITICAANCHE CUCINANDO A LEGNA

..

VIAGGI DI GRUPPO:

“PUGLIA” E SALENTO dal 01/09/2012 al 07/09/2012

COSTIERA AMALFITANAdal 06/09/2012 al 09/09/2012

GRAND TOUR DELLA GERMANIAdal 12/08/2012 al 18/08/2012 Augusta - Lipsia - Berlino Meissen - Ratisbona

INSTANBUL dal 29/08/2012 al 02/09/2012

RIVIERA DI ULISSE CON GAETA, SPERLONGA E ISOLA DI PONZAdal 07/09/2012 al 09/09/2012

TOUR DEL PERÙdal 14/10/2012 al 25/10/2012

3 GIORNI ALL’ISOLA D’ELBAdal 15/09/2012 al 17/09/2012

PRAGAdal 31/08/2012 al 03/09/2012

ESCURSIONI DI 1 GIORNATAALLA FESTA DEL PROSCIUTTO E DELLO SPECK Sabato 14 luglio 2012

IN BICI DA SAN CANDIDO A LIENZDomenica 8 Luglio 2012

CONCERTINOTRE DAME DE PARISARENA DI VERONA Sabato 8 settembre 2012

MODÀARENA DI VERONA (sett. Grad. Numerata)Domenica 16 settembre 2012

VIAGGI INDIVIDUALI:

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SHARM EL SHEIKHBravo Sharm Sea Club Nubian Island

MARSA ALAMSea club Akassia

MARSA MATROUH

INSIEME ALL’ARENA DI VR90° FESTIVAL LIRICO 2012

“ROMÉO ET JULIETTE” DI CHARLES GOUNOD Sabato 14 Luglio

“AIDA” DI GIUSEPPE VERDISabato 28 Luglio

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Passi il controllo all’aeroporto di Arlanda e ti trovi di fronte le gigantografi e di Greta Garbo, Alfred Nobel, Ingmar Bergman,

Bjorn Borg... La Svezia è orgogliosa di presen-tare il meglio di sè, anche se per effetto di quel concetto di democrazia davvero “orizzontale” (in base al quale tutti i cittadini sono uguali, re Carlo XVI Gustavo compreso, tant’è che non è raro incontrarlo a fare shopping mimetizzato fra la gente) lo fa senza enfatizzare troppo la cosa. Abita qui, oggi, proprio nel paese che ha fatto del suo welfare un modello di stato so-ciale imitato in tutta Europa, anche l’uomo più ricco del mondo, quell’Ingvar Kamprad che ha fondato l’impero Ikea, ormai ramifi cato in tutti i continenti. Segno che si può diventare ricchissimi anche rispettando certe regole, forti soprattutto delle proprie idee vincenti.

E di queste la Svezia sembra particolar-mente prodiga, visto che in questo momento fa parlare di sè anche per la propria gastro-nomia, originale e nuova, basata soprattutto sulla valorizzazione di prodotti locali naturali e selvatici. Dalle carni (come ad esempio l’alce, l’agnello, il germano) ai pesci di acqua dolce e a quelli di acqua salata, agli ortaggi, ai frutti di bosco. Gli chef di questa nuova avanguardia stanno guardando con curiosità all’indietro per riscoprire le origini della cuci-na ancestrale svedese e rivisitarla in chiave contemporanea. Il risultato di questa ricerca e

di questo processo anche etico è una cucina leggera, rispettosa dei sapori primari, attenta al “naturale” e quindi basata su prodotti bio-logici. E poi attenta anche alle tecniche. Alle tante attrezzature (utili, ma senza dubbio “invadenti” per l’eccessivo utilizzo che ne è stato fatto), i cuochi svedesi di quest’ultima generazione hanno contrapposto il ritorno al fuoco a legna. Da cui si possono ricavare cot-ture e tecniche semplici ma di grande effi cacia. In questo senso basta entrare nel nuovissimo ristorante Ekstedt (minimal post moderno) per vedere come Niklas Ekstedt, cuoco giovane e carino, reso famoso da una fortunata tra-smissione televisiva tipo “La prova del cuoco”, ha impostato la sua batteria di fuochi (forno, focolare, cucina economica e affumicatore) in una cucina a vista davvero spettacolare. Dove

i cibi prendono forma come per magia, propo-nendosi in sapori schietti, arricchiti dai profumi di certi legni e arbusti di bosco. Trovi il raro granchio reale dell’Artico con una salsina di erbette, mandorle e pomodorini confi t o il petto d’anitra soavemente affumicato con foie gras e verdurine.

Il governo svedese sta dando una mano per promuovere all’estero l’immagine di que-sta nuova Svezia “golosa”, di questa geniale generazione di nuovi cuochi. D’altronde lo di-cono le classifi che internazionali che la cucina scandinava è oggi la nuova frontiera. La novità a cui la critica europea guarda con maggiore interesse, specie dopo che Renè Rezdepi, allie-vo danese-macedone di Ferran Adrià, ha por-tato il suo ristorante “Noma” di Copenhagen sul tetto del mondo. Mathias Dahlgren del

Stoccolmaora c’è più gusto

SVEZIA

IL SONTUOSO BANCHETTO CHE SI TIENE NELLA SALA GRANDE DEL MUNICIPIO DI STOCCOLMA IN OCCASIONE DELL’ASSEGNAZIONE DEI PREMI NOBEL. SOPRA: UNA VEDUTA DI STOCCOLMA E DUE PIATTI DI GUSTO

CONTEMPORANEO. SOPRA: LE NOZZE DELLA PRINCIPESSA VICTORIA CON DANIEL WESTLING E PRODOTTI NATURALI. SOTTO, NELL’ORDINE: NIKLAS EKSTEDT, MATHIAS DAHLGREN E STEFANO CATENACCI.

POI LA CUCINA A LEGNA E UN ASTICE DEI MARI FREDDI

VOLI LOW COST, MUSEI, MERCATI E IL FASCINO DELLA NAVE VASA

Andare a Stoccolma è più facile con il moltiplicarsi dei voli low cost. La stessa compagnia scandinava Sas propone allettanti offerte. Trovare sistemazio-ni a buon mercato poi non è diffi cile, vedi la ca-tena locale Scandic. Andare nella capitale svedese d’estate signifi ca innanzitutto vivere il fascino del-le notti bianche. La città si muove 24 ore su 24. Tantissime le cose da vedere, come la fascinosa città vecchia, il Palazzo Reale (e relativo cambio della guardia), la casa di Alfred Nobel, il municipio nella cui sala vengono allestiti i ricevimenti per l’assegnazione dei premi Nobel, il Museo Nazionale, lo storico mercato coperto di Ostermalmshallen, quello di Hotorgshallen. E ancora il Museo all’aperto Skansen (il più antico del mondo), quello della fotografi a e dello spirito, la Waldemarsudde (casa del Principe Eugenio), i giardini di Rosendal, il Junibacken o museo delle favole. Ma soprattutto il Vasa Museum: l’incredibile esposizione costruita intorno alla nave reale da guerra Vasa (nella foto), affondata nel 1628 subito dopo il varo e il cui relitto integro è stato recuperato nel 1961, ben 333 anni dopo. Con tutto il suo carico, ovvero mobili, suppellettili, oggetti, monete, vestiario. Ma anche i cannoni (parte dei quali era stata recuperata già nel ‘600), le ricche decorazioni di prua, persino i resti della cinquantina di marinai che non riuscirono a salvarsi. Uno straordinario viaggio indietro nel tempo, uno spaccato della vita quotidiana di allora. Un fi lmato illustra l’emozionante recupero del vascello. Info: www.visitsweden.it

Dahlen Matbaren (ristorante, ma anche bistrot all’interno del fi abesco Grand Hotel), forse il più affermato dei cuochi svedesi vista la sua decennale confi denza con le stelle Michelin, s’è messo anche a produrre birra artigianale al ginepro, non fi ltrata. Oltre ad aver dato alle stampe un libro gettonatissimo. La sua cucina ha solidi fondamentali, è grande nella sua semplicità. Ti trovi l’involtino di salmone con il caviale e l’erba cipollina oppure l’aringa marinata, con uova, patate e nocciole tosta-te. Il bello del menu è che è diviso in piatti svedesi, piatti di altri paesi, vegetariani... “Ab-biamo una storia giovane in cucina - ama dire Mathias - e quindi non siamo prigionieri della tradizione”. Fra i tanti chef di successo non va dimenticato uno dei “numeri uno” che ci sta più a cuore, non fosse altro perchè è italiano:

Stefano Catenacci. E’ il cuoco preferito dalla casa reale, lo scorso anno ha curato anche il banchetto per le nozze della principessa Vittoria. Con il fratello Sandro ha costruito una holding del gusto e dell’ospitalità, che com-prende tanti alberghi e ristoranti, anche se la vetrina di maggior prestigio è lo storico Ope-rakalleren. Locale sontuoso, d’altri tempi, dove il gusto classico si fonde con una cucina innovata con misura e sapienza. Affacciato sul palazzo reale e “riscaldato” da un caminetto sempre acceso. I piatti di Catenacci coniugano i prodotti svedesi con le eccellenze internazio-nali. Alta cucina. Tutti i grandi chef svedesi di grido hanno un occhio di riguardo per i vini francesi, ma c’è pure un po’ di Germania e di... Italia. Paese a cui tutti guardano come a una stella polare del gusto e della qualità.

LA CUCINA SCANDINAVA È LA NUOVA AVANGUARDIA EUROPEAVIAGGIO NELLA CAPITALE SVEDESEALLA SCOPERTA DI TRE CHEF(MATHIAS DAHLGREN, NIKLAS EKSTEDTE L’ITALIANO STEFANO CATENACCI)CHE SONO FRA GLI INTERPRETIDI QUELLO STILE NATURALECHE HA CONQUISTATO LA CRITICAANCHE CUCINANDO A LEGNA

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D.L. Sviluppo: ristrutturazioni con detrazione al 50%L’ARCHITETTO

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: [email protected]

Alla fi ne è arrivato! Il tanto discusso “Decreto sviluppo” (coordinato con la legge di conversione 12 luglio 2011, n. 106) che dovrebbe fare ripartire i motori economici dell’Italia in vari settori. Il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera ha proposto un chiaro segno positivo per quanto riguarda il capitolo della casa e del rilancio dei lavori di ristrutturazione, destinato a produrre un trampolino di lancio per l’intero settore edilizio e non solo. Adesso c’è da sperare che, oltre alle scelte degli italiani di rinnovare casa, anche le banche facciano la propria parte, dopo i crolli dei fi nanziamenti anche nel settore casa, e diano una maggiore liquidità a famiglie ed imprese. Il nuovo decreto parla chiaro: il bonus di detrazione è aumentato di circa 14 punti PASSANDO DAL 36% AL 50%, e RADDOPPIANDO IL TETTO DI SPESA AGEVOLATA DA 48.000 EURO A 96.000 EURO. L’ambito è appunto quello delle detrazioni dell’Irpef per le ristrutturazioni ma anche per le manutenzioni straordinarie, di restauro di immobili residenziali. La detrazione è valida anche per le manutenzioni ordinarie di parti comuni dei condomini. La durata? Un anno, infatti TERMINERÀ TUTTO IL 30 GIUGNO 2013! Ma alla fi ne fa tutto parte del “gioco”, perché scadenze troppo lunghe per incentivi e detrazioni non producono una buona risposta economica a breve, che è proprio quello che il governo cerca di ottenere con questo decreto per il settore edile.

C’è però da osservare che per eseguire i lavori di ristrutturazione nei condomini un anno non è poi molto, calcolato che inizieranno solo dopo l’accordo dei condomini tra preventivi, delibere, raccolta dei fondi. Quindi prima si inizia meglio è! C’è anche un particolare fondamentale: per chi stava già per avviare i lavori conviene aspettare che entri in vigore la norma per effettuare i pagamenti alle imprese costruttrici. Perché per le detrazioni si fa naturalmente riferimento alla data di effettuazione delle spese sostenute e quindi dei bonifi ci bancari. Si rischia quindi per pochi giorni di non poter usufruire di un bonus fi scale del 13.88% di risparmio in più! Comunque per fortuna sembra che chi ha già lavori in fase di esecuzione, per le spese future potrà comunque avere l’agevolazione del 50 % e , a quanto pare in prima analisi, anche potere usufruire del tetto raddoppiato a 96.000 euro. L’importo si può detrarre nel corso di 10 annualità. Attenzione: questo norma, da oggi sino a fi ne 2012, non leva la possibilità di continuare ad usufruire della detrazione del 55% di spese sostenute per “interventi di riqualifi cazione energetica”, ma alla condizione che siano molto precisi e che assicurino il vincolo del 20% del risparmio energetico, ossia a condizioni molto più stringenti. Poi invece tra il 1° gennaio 2013 e fi no al 31 dicembre 2013 cambiano anche le detrazioni Irpef al 55% per interventi di risparmio energetico per cui, il bonus in questione scenderà di 5 punti percentuali, attestandosi

sul 50% e provocando così un allineamento tra le due tipologie di detrazione Irpef. Il nuovo Dl Sviluppo quindi per le opere di “riqualifi cazione energetica completa”, che prevedono la riduzione del 20% del fabbisogno di energia primaria, prevede una detrazione del 50% su un importo massimo di 200.000 euro su cui chiedere la detrazione. Nel nuovo Dl Sviluppo sono riportati anche altri casi interessanti per le detrazioni. Per quanto riguarda i pannelli solari per la produzione di acqua calda sono in detrazione del 50% dall’Irpef o dall’ Ires le spese di installazione, con un tetto di 120.000 euro su cui si può chiedere l’agevolazione. Prevede inoltre lo sconto del 50% per chi sostituisce impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e con messa a punto del sistema di distribuzione, l’importo massimo di spesa che si potrà detrarre in tal caso è di 60.000 euro. Così dopo l’IMU, piombato così pesantemente sulle nostre abitazione, il messaggio ora è chiaro e forte: per fare ripartire l’economia del nostro amato Paese non sono suffi cienti le tasse, ma misure propositive. Si può quindi e si deve ripartire dalla casa, il bene primario delle famiglie italiane.Rivolgendovi, prima di iniziare i lavori, ad un vostro tecnico di fi ducia, geometra, ingegnere o architetto ed al commercialista potrete pianifi care l’intervento intraprendendo la giusta strada per ottenere le agevolazioni per il vostro caso.

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS del Foro di Rovigo

Gent.li Lettrici e Lettori, di sempre maggiore attualità il tema sopra indicato atteso che le coppie omosessuali negli ultimi anni sono nettamente aumentate ovvero sono uscite, com’è giusto che sia, allo scoperto facendo quello che nelle cronache mondane viene defi nito come auting.Recentemente anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari Opportunità Fornero ha preso posizione sull’argomento ritenendo che non si possa di fatto arrivare ad equiparare le famiglie di fatto (etero-omosessuali) a quelle fondate sul matrimonio auspicando, tuttavia, la necessità di tutelare i diritti dei singoli che richiedono un riconoscimento della loro situazione di fatto.Sulla scia di questa sempre maggiore necessità di tutela e

parità di trattamento, è intervenuta, nell’inerzia politica, la Corte di Cassazione che con la sentenza 4184/2012 ha rigettato il ricorso di due cittadini italiani omosessuali che, dopo aver contratto matrimonio all’estero, avevano richiesto la possibilità, negata per contrarietà all’ordine pubblico, a che lo stesso venisse trascritto nello stato civile dell’anagrafe di appartenenza.La Corte di Cassazione, tuttavia rigetta il ricorso della coppia gay per un motivo diverso dall’ordine pubblico e si spinge sino a riconoscere un vero e proprio diritto alla vita familiare indipendentemente dal sesso dei conviventi. Ma vi è di più in quanto il matrimonio contratto tra persone dello stesso sesso non è più affetto da inesistenza per carenza di uno dei suoi presupposti fondamentali

ma è solo inidoneo a produrre nel nostro ordinamento, che non lo prevede, un qualsiasi effetto giuridico.Dunque per la Cassazione anche una coppia omosessuale può legittimamente formare una famiglia basata su una stabile convivenza e “nell’esercizio del diritto inviolabile di vivere liberamente una condizione di coppia” godere di un “trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata” precisando, tuttavia, l’impossibilità giuridica attuale (perché non prevista ancora dal nostro ordinamento) a che la stessa possa validamente contrarre matrimonio o pretendere la trascrizione di quello contratto all’estero.Ciò essenzialmente vuol dire che nel caso in cui una coppia omossessuale si senta discriminata

AFFARI DI FAMIGLIA

Matrimoni fra omosessuali e famiglie gay. Diritto al riconoscimenti del matrimonio contratto all'estero

Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

rispetto ad una eterosessuale che ha contratto matrimonio potrà adire il Giudice Italiano per vedere tutelato il proprio diritto violato. Ora la questione passa, o almeno

dovrebbe passare per amor di parità e giustizia al vaglio della politica che da sempre omette di intervenire concretamente sul punto.

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C’è però da osservare che per eseguire i lavori di ristrutturazione nei condomini un anno non è poi molto, calcolato che inizieranno solo dopo l’accordo dei condomini tra preventivi, delibere, raccolta dei fondi. Quindi prima si inizia meglio è! C’è anche un particolare fondamentale: per chi stava già per avviare i lavori conviene aspettare che entri in vigore la norma per effettuare i pagamenti alle imprese costruttrici. Perché per le detrazioni si fa naturalmente riferimento alla data di effettuazione delle spese sostenute e quindi dei bonifi ci bancari. Si rischia quindi per pochi giorni di non poter usufruire di un bonus fi scale del 13.88% di risparmio in più! Comunque per fortuna sembra che chi ha già lavori in fase di esecuzione, per le spese future potrà comunque avere l’agevolazione del 50 % e , a quanto pare in prima analisi, anche potere usufruire del tetto raddoppiato a 96.000 euro. L’importo si può detrarre nel corso di 10 annualità. Attenzione: questo norma, da oggi sino a fi ne 2012, non leva la possibilità di continuare ad usufruire della detrazione del 55% di spese sostenute per “interventi di riqualifi cazione energetica”, ma alla condizione che siano molto precisi e che assicurino il vincolo del 20% del risparmio energetico, ossia a condizioni molto più stringenti. Poi invece tra il 1° gennaio 2013 e fi no al 31 dicembre 2013 cambiano anche le detrazioni Irpef al 55% per interventi di risparmio energetico per cui, il bonus in questione scenderà di 5 punti percentuali, attestandosi

sul 50% e provocando così un allineamento tra le due tipologie di detrazione Irpef. Il nuovo Dl Sviluppo quindi per le opere di “riqualifi cazione energetica completa”, che prevedono la riduzione del 20% del fabbisogno di energia primaria, prevede una detrazione del 50% su un importo massimo di 200.000 euro su cui chiedere la detrazione. Nel nuovo Dl Sviluppo sono riportati anche altri casi interessanti per le detrazioni. Per quanto riguarda i pannelli solari per la produzione di acqua calda sono in detrazione del 50% dall’Irpef o dall’ Ires le spese di installazione, con un tetto di 120.000 euro su cui si può chiedere l’agevolazione. Prevede inoltre lo sconto del 50% per chi sostituisce impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e con messa a punto del sistema di distribuzione, l’importo massimo di spesa che si potrà detrarre in tal caso è di 60.000 euro. Così dopo l’IMU, piombato così pesantemente sulle nostre abitazione, il messaggio ora è chiaro e forte: per fare ripartire l’economia del nostro amato Paese non sono suffi cienti le tasse, ma misure propositive. Si può quindi e si deve ripartire dalla casa, il bene primario delle famiglie italiane.Rivolgendovi, prima di iniziare i lavori, ad un vostro tecnico di fi ducia, geometra, ingegnere o architetto ed al commercialista potrete pianifi care l’intervento intraprendendo la giusta strada per ottenere le agevolazioni per il vostro caso.

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS del Foro di Rovigo

Gent.li Lettrici e Lettori, di sempre maggiore attualità il tema sopra indicato atteso che le coppie omosessuali negli ultimi anni sono nettamente aumentate ovvero sono uscite, com’è giusto che sia, allo scoperto facendo quello che nelle cronache mondane viene defi nito come auting.Recentemente anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari Opportunità Fornero ha preso posizione sull’argomento ritenendo che non si possa di fatto arrivare ad equiparare le famiglie di fatto (etero-omosessuali) a quelle fondate sul matrimonio auspicando, tuttavia, la necessità di tutelare i diritti dei singoli che richiedono un riconoscimento della loro situazione di fatto.Sulla scia di questa sempre maggiore necessità di tutela e

parità di trattamento, è intervenuta, nell’inerzia politica, la Corte di Cassazione che con la sentenza 4184/2012 ha rigettato il ricorso di due cittadini italiani omosessuali che, dopo aver contratto matrimonio all’estero, avevano richiesto la possibilità, negata per contrarietà all’ordine pubblico, a che lo stesso venisse trascritto nello stato civile dell’anagrafe di appartenenza.La Corte di Cassazione, tuttavia rigetta il ricorso della coppia gay per un motivo diverso dall’ordine pubblico e si spinge sino a riconoscere un vero e proprio diritto alla vita familiare indipendentemente dal sesso dei conviventi. Ma vi è di più in quanto il matrimonio contratto tra persone dello stesso sesso non è più affetto da inesistenza per carenza di uno dei suoi presupposti fondamentali

ma è solo inidoneo a produrre nel nostro ordinamento, che non lo prevede, un qualsiasi effetto giuridico.Dunque per la Cassazione anche una coppia omosessuale può legittimamente formare una famiglia basata su una stabile convivenza e “nell’esercizio del diritto inviolabile di vivere liberamente una condizione di coppia” godere di un “trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata” precisando, tuttavia, l’impossibilità giuridica attuale (perché non prevista ancora dal nostro ordinamento) a che la stessa possa validamente contrarre matrimonio o pretendere la trascrizione di quello contratto all’estero.Ciò essenzialmente vuol dire che nel caso in cui una coppia omossessuale si senta discriminata

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Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

rispetto ad una eterosessuale che ha contratto matrimonio potrà adire il Giudice Italiano per vedere tutelato il proprio diritto violato. Ora la questione passa, o almeno

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DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova [email protected]

Estate, tempo di vita all’aperto, di sport, di sole. Il consiglio degli esperti è di proteggere gli occhi dai raggi solari. Attenzione però: senza protezione delle lenti si può danneggiare la vista con conseguenze sia immediate, sia a lunga scadenza. In ogni caso usare occhiali di scarsa qualità può provocare danni ancora più gravi. Siamo i maggiori produttori d’occhiali e forse anche i maggiori utilizzatori. Secondo gli esperti per la salute degli occhi in spiaggia le lenti blu non sono adatte; al contrario, per fi ltrare i raggi nocivi, l’ideale sono lenti che vanno dall’ambra al marrone. Spesso noi oculisti mettiamo in guardia dall’eccessiva invadenza della moda nel settore, a discapito di quella che dovrebbe essere la funzione principale dell’occhiale: proteggere i nostri occhi dai raggi dannosi. Quando ci si avvicina all’acquisto di un paio di occhiali vanno seguite regole precise a partire proprio dal colore delle lenti, per passare poi alle classi di fi ltro e alla forma. Dobbiamo imparare a capire che le lenti hanno il colore della quota di raggi solari che lasciano passare. Per questo quelle da evitare senza ombra di dubbio sono le lenti azzurre e blu che lasciano fi ltrare proprio i raggi “blu” che, insieme a quelli ultravioletti, sono quelli più dannosi per la retina (degenerazione maculare senile). Bocciatura totale anche per le lenti specchiate poiché la specchiatura serve solo a ridurre la quantità di raggi senza garantire l’incolumità dell’occhio. Al contrario si devono considerare tra le migliori lenti quelle che vanno dal giallo ambra al marrone perché fi ltrano proprio i raggi solari pericolosi senza alterare la percezione dei colori e quindi la visione. Tra questi due estremi esiste poi una grandissima varietà, che troviamo in ogni negozio di ottica, di lenti verdi e grigie che danno una buona protezione. Le lenti gialle sono indicate in presenza di nebbia perché aumentano la percezione dei contrasti. Le lenti arancione assorbono bene i raggi dannosi per la retina, ma se un po’ troppo scure rendono diffi cile la guida dell’auto. Le lenti rosa si possono defi nire totalmente voluttuarie e cioè con funzione puramente estetica e in nessun caso protettiva. Oltre ai colori va tenuta presente anche la classe di “fi ltro”. La classifi cazione del fi ltro corrisponde alle caratteristiche tecniche dell’occhiale. Gli occhiali in classe 0 e 1 sono riposanti e non proprio da sole, con fi ltro leggero. E’ passando alle classi 2 e 3 che si ha un vero e proprio occhiale da sole che fi ltra oltre il 50% dei raggi solari. Ed è la classe 4 che assorbe quasi il 100% dei raggi e che va bene sia per chi va sulla neve sia per chi va in barca in mare aperto. Un aiuto può arrivare dalle lenti polarizzanti che eliminano i rifl essi, soprattutto in spiaggia o sulle strade assolate. Altra cosa sono le lenti fotocromatiche che variano da sole il potere fi ltrante in funzione della quantità di irradiazione solare. Il giusto occhiale da sole assorbe le radiazioni negative e cioè raggi ultravioletti UVA e UVB, radiazioni

Occhio e occhiali da soleL’OCULISTA

violette/blu, senza disturbare la visione. La scelta dell’occhiale deve essere conforme alle disposizioni CE. Bisogna verifi care la marcatura CE indelebile sulla montatura, la presenza della nota informativa che contiene le caratteristiche della montatura e delle lenti, le eventuali limitazioni d’uso, l’indicazione del grado di protezione dagli UV. D’estate occhiale da sole anche per i bimbi. I più piccoli ancora in culla e fi no ad un anno di vita non devono essere esposti alla luce del sole. Quando iniziano a camminare dovrebbero essere protetti da cappellino e occhiali. Non si deve trattare di occhiali “giocattolo” ma di lenti che rispondono ai requisiti delle norme europee. Vanno evitati acquisti al di fuori dei negozi specializzati (bancarelle, cartoleria, edicole, ecc.) perché trattasi di occhiali non conformi alle prescrizioni di legge, che presentano grossi difetti, tali da provocare danni alla vista. Per cui attenzione a non cadere nella trappola del basso prezzo.

Valentino Micaglio

OTTICA MICAGLIO NOALE >[email protected]<

Retinopatia diabetica L’OTTICO

oculare, della malattia diabetica. La reti-nopatia diabetica è la vasculopatia dei capillari retinici e si sviluppa attraverso va-rie fasi. Inizialmente nelle pareti dei capil-lari si creano delle zone di indebolimento, alternate a zone di ispessimento. Quando i vasi capillari hanno la parete indebolita possono dilatarsi localmente, formando dei microaneurismi, possono far trasuda-re la parte liquida del sangue formando un ispessimento della retina detto edema, oppure possono lasciare fuoriuscire delle sostanze grasse che si accumulano nella retina sotto forma di chiazze giallastre dette essudati duri. In altri casi possono rompersi causando emorragie nella retina o nel corpo vitreo, all’interno del globo oculare.La retinopatia diabetica può essere suddi-visa in due tipi principali.1. Retinopatia diabetica non proliferativa: si verifi ca quando sono presenti perdite di sostanze dai capillari, anche suffi cienti a causare edema maculare, piccole emor-ragie e zone di capillari occlusi.2. Retinopatia diabetica proliferativa: è caratterizzata nello stadio iniziale da oc-clusione dei capillari con macchie retini-che a fi occo di cotone. Nella fase proli-ferativa vera e propria i capillari anormali si sviluppano, stimolati dalla occlusione dei piccoli vasi retinici. A questo punto si possono verifi care emorragie, anche gra-vi, per rottura dei capillari neoformati, e la formazione di tessuto fi broso che con-traendosi può esercitare una trazione sulla retina fi no a distaccarla. In questa fase può formarsi un’emorragia vitreale.Altri problemi oculariLa cataratta è una opacità del cristallino. Le persone affette da diabete possono svi-luppare una cataratta più precocemente rispetto ad altri individui della stessa età. In alcuni casi la presenza di una retinopatia diabetica può richiedere particolari accor-gimenti in caso di intervento di cataratta e, purtroppo, la sua presenza può rende-re meno effi cace questa chirurgia. In altri casi, invece, l’estrazione della cataratta è raccomandabile proprio per poter visua-lizzare la retina e trattare la retinopatia.Il glaucoma è una malattia del nervo otti-co che viene danneggiato dalla pressio-ne oculare troppo elevata. In alcuni casi la retinopatia diabetica può insorgere in pazienti già affetti da glaucoma; in altri, la presenza di una retinopatia diabetica può da sola scatenare forme di glaucoma secondario. Pertanto, il controllo della pressione ocu-lare, è quindi una parte molto importante dell’esame specialistico oculistico a cui i pazienti diabetici devono sottoporsi perio-dicamente.

Bibliografi a: Per gentile concessione del Dr. A.Appiotti

Il diabete è una malattia in cui il valore della glicemia (ossia la concentrazione nel sangue di uno zucchero chiamato glucosio) è superiore alla norma e necessita quotidianamente di essere ridotto con una dieta o speciali terapie. Queste si basano sull’uso di inie-zioni di insulina o di sostanze, dette ipoglicemizzanti, in pastiglie. Il diabete causa un’alterazione dei vasi sanguigni in tutto il corpo, con una particolare predilezione per i vasi capillari, vale a dire i vasi più piccoli del nostro sistema arterioso. I vasi capillari sono importanti, in quanto portano il sangue ai tessuti scambiando con essi ossigeno e nutrimenti. Il danno che subiscono con il diabete è determinato dall’interazione fra i costituenti della loro parete e lo zucchero circolante in eccesso nel sangue.La retinopatia diabetica è perciò una manifestazione localizzata,

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DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova [email protected]

Estate, tempo di vita all’aperto, di sport, di sole. Il consiglio degli esperti è di proteggere gli occhi dai raggi solari. Attenzione però: senza protezione delle lenti si può danneggiare la vista con conseguenze sia immediate, sia a lunga scadenza. In ogni caso usare occhiali di scarsa qualità può provocare danni ancora più gravi. Siamo i maggiori produttori d’occhiali e forse anche i maggiori utilizzatori. Secondo gli esperti per la salute degli occhi in spiaggia le lenti blu non sono adatte; al contrario, per fi ltrare i raggi nocivi, l’ideale sono lenti che vanno dall’ambra al marrone. Spesso noi oculisti mettiamo in guardia dall’eccessiva invadenza della moda nel settore, a discapito di quella che dovrebbe essere la funzione principale dell’occhiale: proteggere i nostri occhi dai raggi dannosi. Quando ci si avvicina all’acquisto di un paio di occhiali vanno seguite regole precise a partire proprio dal colore delle lenti, per passare poi alle classi di fi ltro e alla forma. Dobbiamo imparare a capire che le lenti hanno il colore della quota di raggi solari che lasciano passare. Per questo quelle da evitare senza ombra di dubbio sono le lenti azzurre e blu che lasciano fi ltrare proprio i raggi “blu” che, insieme a quelli ultravioletti, sono quelli più dannosi per la retina (degenerazione maculare senile). Bocciatura totale anche per le lenti specchiate poiché la specchiatura serve solo a ridurre la quantità di raggi senza garantire l’incolumità dell’occhio. Al contrario si devono considerare tra le migliori lenti quelle che vanno dal giallo ambra al marrone perché fi ltrano proprio i raggi solari pericolosi senza alterare la percezione dei colori e quindi la visione. Tra questi due estremi esiste poi una grandissima varietà, che troviamo in ogni negozio di ottica, di lenti verdi e grigie che danno una buona protezione. Le lenti gialle sono indicate in presenza di nebbia perché aumentano la percezione dei contrasti. Le lenti arancione assorbono bene i raggi dannosi per la retina, ma se un po’ troppo scure rendono diffi cile la guida dell’auto. Le lenti rosa si possono defi nire totalmente voluttuarie e cioè con funzione puramente estetica e in nessun caso protettiva. Oltre ai colori va tenuta presente anche la classe di “fi ltro”. La classifi cazione del fi ltro corrisponde alle caratteristiche tecniche dell’occhiale. Gli occhiali in classe 0 e 1 sono riposanti e non proprio da sole, con fi ltro leggero. E’ passando alle classi 2 e 3 che si ha un vero e proprio occhiale da sole che fi ltra oltre il 50% dei raggi solari. Ed è la classe 4 che assorbe quasi il 100% dei raggi e che va bene sia per chi va sulla neve sia per chi va in barca in mare aperto. Un aiuto può arrivare dalle lenti polarizzanti che eliminano i rifl essi, soprattutto in spiaggia o sulle strade assolate. Altra cosa sono le lenti fotocromatiche che variano da sole il potere fi ltrante in funzione della quantità di irradiazione solare. Il giusto occhiale da sole assorbe le radiazioni negative e cioè raggi ultravioletti UVA e UVB, radiazioni

Occhio e occhiali da soleL’OCULISTA

violette/blu, senza disturbare la visione. La scelta dell’occhiale deve essere conforme alle disposizioni CE. Bisogna verifi care la marcatura CE indelebile sulla montatura, la presenza della nota informativa che contiene le caratteristiche della montatura e delle lenti, le eventuali limitazioni d’uso, l’indicazione del grado di protezione dagli UV. D’estate occhiale da sole anche per i bimbi. I più piccoli ancora in culla e fi no ad un anno di vita non devono essere esposti alla luce del sole. Quando iniziano a camminare dovrebbero essere protetti da cappellino e occhiali. Non si deve trattare di occhiali “giocattolo” ma di lenti che rispondono ai requisiti delle norme europee. Vanno evitati acquisti al di fuori dei negozi specializzati (bancarelle, cartoleria, edicole, ecc.) perché trattasi di occhiali non conformi alle prescrizioni di legge, che presentano grossi difetti, tali da provocare danni alla vista. Per cui attenzione a non cadere nella trappola del basso prezzo.

Valentino Micaglio

OTTICA MICAGLIO NOALE >[email protected]<

Retinopatia diabetica L’OTTICO

oculare, della malattia diabetica. La reti-nopatia diabetica è la vasculopatia dei capillari retinici e si sviluppa attraverso va-rie fasi. Inizialmente nelle pareti dei capil-lari si creano delle zone di indebolimento, alternate a zone di ispessimento. Quando i vasi capillari hanno la parete indebolita possono dilatarsi localmente, formando dei microaneurismi, possono far trasuda-re la parte liquida del sangue formando un ispessimento della retina detto edema, oppure possono lasciare fuoriuscire delle sostanze grasse che si accumulano nella retina sotto forma di chiazze giallastre dette essudati duri. In altri casi possono rompersi causando emorragie nella retina o nel corpo vitreo, all’interno del globo oculare.La retinopatia diabetica può essere suddi-visa in due tipi principali.1. Retinopatia diabetica non proliferativa: si verifi ca quando sono presenti perdite di sostanze dai capillari, anche suffi cienti a causare edema maculare, piccole emor-ragie e zone di capillari occlusi.2. Retinopatia diabetica proliferativa: è caratterizzata nello stadio iniziale da oc-clusione dei capillari con macchie retini-che a fi occo di cotone. Nella fase proli-ferativa vera e propria i capillari anormali si sviluppano, stimolati dalla occlusione dei piccoli vasi retinici. A questo punto si possono verifi care emorragie, anche gra-vi, per rottura dei capillari neoformati, e la formazione di tessuto fi broso che con-traendosi può esercitare una trazione sulla retina fi no a distaccarla. In questa fase può formarsi un’emorragia vitreale.Altri problemi oculariLa cataratta è una opacità del cristallino. Le persone affette da diabete possono svi-luppare una cataratta più precocemente rispetto ad altri individui della stessa età. In alcuni casi la presenza di una retinopatia diabetica può richiedere particolari accor-gimenti in caso di intervento di cataratta e, purtroppo, la sua presenza può rende-re meno effi cace questa chirurgia. In altri casi, invece, l’estrazione della cataratta è raccomandabile proprio per poter visua-lizzare la retina e trattare la retinopatia.Il glaucoma è una malattia del nervo otti-co che viene danneggiato dalla pressio-ne oculare troppo elevata. In alcuni casi la retinopatia diabetica può insorgere in pazienti già affetti da glaucoma; in altri, la presenza di una retinopatia diabetica può da sola scatenare forme di glaucoma secondario. Pertanto, il controllo della pressione ocu-lare, è quindi una parte molto importante dell’esame specialistico oculistico a cui i pazienti diabetici devono sottoporsi perio-dicamente.

Bibliografi a: Per gentile concessione del Dr. A.Appiotti

Il diabete è una malattia in cui il valore della glicemia (ossia la concentrazione nel sangue di uno zucchero chiamato glucosio) è superiore alla norma e necessita quotidianamente di essere ridotto con una dieta o speciali terapie. Queste si basano sull’uso di inie-zioni di insulina o di sostanze, dette ipoglicemizzanti, in pastiglie. Il diabete causa un’alterazione dei vasi sanguigni in tutto il corpo, con una particolare predilezione per i vasi capillari, vale a dire i vasi più piccoli del nostro sistema arterioso. I vasi capillari sono importanti, in quanto portano il sangue ai tessuti scambiando con essi ossigeno e nutrimenti. Il danno che subiscono con il diabete è determinato dall’interazione fra i costituenti della loro parete e lo zucchero circolante in eccesso nel sangue.La retinopatia diabetica è perciò una manifestazione localizzata,

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SOPRA E SOTTO Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attore in foto

Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

AN - CD - GE - IO - LO - MO - PA PD - PO’ - RE - TI - ALT - ASIICS - LEA - NIT - ORO - RAIRIC - RIN - SOS - STA - STOTAO ANSA - IOLE - MIEI - MOROSCIA - SPOT - TRII - SMISEATEISMO - OMONIMO

Chiave (8) - Il nome.............................

• Un carabiniere entra in una casa per una perquisizione. “C’è permesso?” E il maresciallo gli risponde: “Stupido! Non vedi che non c’è!?”• Al bar, un carabiniere dice al collega: “Cosa prendi?” E l’altro risponde: “Quello che prendi tu.” “Allora due caffè.” “Ah, due caffè anche per me, grazie!”• Un carabiniere entra in un bar e ordina un caffè veloce. Il bari-sta gli risponde: “E’ già in mac-china.” “Ah, allora torno la.”• “Cosa ci fa un cucchiaino sul-la cappotta della macchina dei carabinieri?” “Imboccano l’au-tostrada.”• Un appuntato va da mare-sciallo con le manette sul capo e dice: “Maresciallo abbiamo appena arrestato la caduta dei capelli!”• Carabinieri: “Perché porti la pistola sulla testa?” “Perché mi hanno detto che e’ una Beret-ta.”• Un carabiniere al mercato nota un ambulante aprire delle mele per estrarne i semi e gettare via il resto, incuriosito chiede informa-zioni e l’ambulante gli spiega che i semi di mela hanno delle pro-prietà notevoli per cui possono far migliorare l’intelligenza. Un po’ incredulo e un po’ incuriosito

decide di provare due semi e li paga due euro, li mangia ed os-serva: “Però con 2 euro avrei po-tuto direttamente comprare del-le mele ed avrei potuto disporre di molti più semi.” Allora l’am-bulante gli fa notare che i semi funzionano e che effettivamente aveva fatto un ragionamento in-telligente. Al che, il carabiniere entusiasta, estrae una moneta da due euro: “Ha ragione, mi dia subito altri due semi.”• Un uomo nero a cavallo, con la spada e una Z sul mantello nero arriva alla caserma dei carabinie-ri e consegna un malvivente. E il carabiniere di guardia: “Grazie, Zuperman!”• Carabiniere in negozio: “Vorrei un portafoglio impermeabile.” “Perché?” “Per metterci il denaro liquido.”• Tra carabinieri: “Ma cosa fai con quell’orologio in testa?” “Mi hanno detto che ci potevo fare la doccia, ma sono due ore che aspetto e non scende una goccia d’acqua.”• Istruttore dei carabinieri rivol-gendosi alle reclute: “Su, ripro-viamo: Io mi lavo, tu ti lavi, egli si lava. Che tempo è?” In coro: “E’ domenica!”• Carabinieri: “Appuntato, ac-cendete la luce!” Tic tac tic tac tic tac. “Ma che cosa sta facendo?” “C’è scritto 220 volt!”

LE OMBRE:

trova l’ombra

corretta: B

Soluzioni:

I Carabinieri

AQUA - AZUREBEIGE - BLACKBLUE - CORALDARKFUCHIAGOLD - GRAYINDIGOIVORYLEMONLIGHTMAGENTAOLIVE - REDSALMONSNOWTHISTLEVIOLETWHITEYELLOW

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The colours (i colori) Impariamo l’inglese

LE OMBRE Trova l’ombra corretta

Aforismi sull’amore• Più si vuol stare lontani dall’amore, più si soffre perché non lo si sente.• L’amore: poche lettere dettate da un gran cuore, una minuscola parola che dà tanto calore.

CHIAVE (9) - Un colore.............................................................................................................

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BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO ARRIVA LA

LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOG-

NARE, ANCHE SOLO DI SINTONIZZARVI SU ATMOSFERE DIVERSE · SALUTE FAVORITE LE DISCIPLINE CHE CREINO UN PONTE TRA IL MOVIMENTO FISICO E L’INTERIORITÀ: TAI-CHI, KARATE, YOGA

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO PREFER-

ITE I LEGAMI PIÙ CEREBRALI ALLE UNIONI

BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA ANCHE SE VI ATTRAGGONO PERSONE ECLETTICHE · SALUTE I PIÙ CORAG-GIOSI POTRANNO SENTIRE IL RICHIAMO DI QUALCHE PICCOLO INTERVENTO ES-TETICO: QUESTO È IL MOMENTO GIUSTO

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO L’AUTOSTIMA VA A PICCO E CIÒ NON VI FAVORISCE IN AMORE. CERCATE DI FREQUEN-

TARE PERSONE DIVERTENTI E LEGGERE · SALUTE NON BUTTATEVI GIÙ PER QUAL-CHE DÉFALLIANCE: AVETE SOLO BISOGNO DI RIPOSO. SCEGLIETE UNA BELLA PINETA LUNGO IL MARE

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO LA VITA IN

COPPIA È UNA MAGIA FATTA DI PAROLE DOLCI, COCCOLE… OGNI TANTO PERÒ PROVATE A STAC-CARVI! · SALUTE NUOVE ENERGIE VI CONSENTONO PERFORMANCE SPORTIVE DA RECORD. PECCATO CHE SIATE MOLTO NERVOSI E DI MALUMORE

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO AFFASCINANTI STRANIERI VI INVITERANNO

IN QUALCHE LONTANO LUOGO INCONTAMINATO. SEGUITELI CON SLANCIO OCCHIO ALLE SCOTTATURE

· SALUTE SEGUITE UN RITMO SONNO-VEGLIA IL PIÙ REGOLARE E PREVENITE QUALCHE PROBLEMA RESPIRATORIO CON TERAPIE DOLCI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO CERTI

RAPPORTI SONO ORMAI LOGORI COME UNO STRACCIO USATO. APRITE PORTE E FINESTRE E USCITE, FUORI C’È NUOVA VITA · SALUTE SIETE TONICI COME MELE COTTE! SMETTETE CON I BAGORDI DELL’WEEKEND E VIVETE DIMENSIONI PIÙ SANE E DISINTOSSICANTI

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO ALCUNE DIS-PUTE VI RENDONO AG-

GRESSIVE COME TIGRI: ATTENZIONE ALLE ZAMPATE, POTRESTE FERIRE CHI NON LO MERITA · SALUTE E’ TEMPO DI VACANZE NON RIMANDATE A LUNGO. AVETE PRO-PRIO BISOGNO DI UNA PAUSA. MEGLIO LA MONTAGNA RILASSANTE

TORODAL 21/04

AL 20/05F A S C I N O

L’EROS È L’ELEMENTO CHE VI

INCOLLA AL PARTNER MA LE INCRINATURE CHE CI SONO FRA VOI VANNO AFFRON-TATE · SALUTE L’AFA ESTIVA POTREBBE CAUSARVI LIEVI MALORI. BEVETE MOLTO, MANGIATE FRUTTA E ASSUMETE MOLTI SALI MINERALI

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO ACCETTATE OGNI SFIDA E SIATE AU-

DACI. VINCERETE SU TUTTI I CAMPI DA GIOCO IN CUI VI CIMENTERETE AMMALI-ANDO CHIUNQUE · SALUTE SIETE PRESI DA UNA STRANA RILASSATEZZA CHE PERÒ NON DOVRÀ SPINGERVI A UNA GESTIONE IRRAZIONALE DELLE ENERGIE

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO SE SIETE AMANTI DELLE SITUAZIONI PASSIONALI

E TEMPESTOSE, TROVERETE PANE PER I VOSTRI DENTI. VALUTATE CON AT-TENZIONE · SALUTE UNA VISITA A UN CENTRO BENESSERE SARÀ UN TOCCASANA PER EVENTUALI PATOLOGIE O DISTURBI AI BRONCHI O ALLE ARTICOLAZIONI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO GRANDI OC-CASIONI PER I SINGLE, MA ANCHE PER CHI RI-USCIRÀ A RECUPERARE DIALOGO E INTESA CON

IL PARTNER · SALUTE SARETE CURIOSI DI PROVARE TUTTE LE ULTIME NOVITÀ IN FATTO DI TERAPIE ALTERNATIVE E DI ES-ERCIZI DI FITNESS

VERGINEDAL 24/08

AL 22/09FASCINO NON ATTRIBUITE ALLA FORTUNA UN VALORE DETERMINANTE. ATTENE-

TEVI AI FATTI E SARETE SOR-PRESI DEI RISULTATI · SALUTE VOLONTÀ ED ENERGIA NON VI FARANNO DIFETTO. ALTERNATE GLI ESERCIZI DI POTENZIA-MENTO A MOMENTI DI ATTIVITÀ PIÙ LEG-GERA

Oroscopo

VERGINEVERGINEDAL 24/08DAL 24/08

AL 22/09AL 22/09FASCINOFASCINO

TEVI AI FATTI E SARETE SOR-

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

AL 23/08AL 23/08FASCINOFASCINO

DIALOGO E INTESA CON IL PARTNER · SALUTESALUTE

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GEMELLIGEMELLIDAL 21/05DAL 21/05

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ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

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ACQUARIOACQUARIODAL 21/01DAL 21/01AL 19/02AL 19/02FASCINOFASCINOSTRANIERI VI INVITERANNO

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SAGITTARIOSAGITTARIODAL 23/11DAL 23/11AL 21/12AL 21/12

CERCATE DI FREQUEN-

SCORPIONESCORPIONE

FASCINOFASCINOITE I LEGAMI PIÙ

CEREBRALI ALLE UNIONI BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA

BILANCIABILANCIADAL 2 3/09DAL 2 3/09

LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOG-

PERCHÉ LA REALTÀ SIA PIÙ

SIMILE AI TUOI SOGNI AFFIDATI

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Prevenzionee salute dentale

PREVENZIONE “SECONDARIA”La prevenzione “secondaria” si attua per prevenire l’aggravarsi di una patologia. In odontoiatria un esempio di prevenzione se-condaria è il trattamento di una carie dentale nella sua fase precoce in modo da non farla progredire.

Chi fa prevenzione? Possiamo pensare che la prevenzione debba essere fatta da personale specializ-zato, questo è sicuramente vero, ma siamo noi il vero fulcro della “nostra” pre-venzione.

Decidere di prendersi cura della nostra salute, anche della salute dei nostri denti e delle nostre gengive è il primo passo, fondamentale, per un vero successo in prevenzione.

Decidere di dedicare tempo alla pulizia dei nostri denti, farlo tutti i giorni, è forse più importante che fare regolari sedute di igiene orale se poi non seguiamo i consi-gli dati dall’igienista dentale o dall’odontoiatra. L’igienista dentale o l’odontoiatra ci insegnano, in prima battuta, come poter rimuovere la placca batterica dei denti nel modo più efficace e con gli strumenti adeguati. Il successo sarà però dato da come sapremo mettere in pratica, con continuità, quei suggerimenti. Noi siamo i veri ar-tefici del successo della prevenzione su noi stessi. Possiamo andare dal dentista anche alcune volte l’anno, ma la placca si deposita sui denti di continuo. Dobbiamo regolarmente rimuoverla con una corretta igiene orale per non farla depositare e prevenire così efficacemente carie dentale e infiammazione delle gengive.

PREVENZIONE “PRIMARIA” La prevenzione primaria è rappresentata da tutto quello che possiamo fare “prima” che una patologia si instauri. Un esempio di pre-venzione primaria è sapere che il fumo di si-garetta è dannoso e quindi decidere di non iniziare a fumare. In odontoiatria prevenzio-ne primaria significa sapere che l’accumulo di placca batterica è dannoso per denti e gengive, che una corretta igiene orale rimuo-ve la placca batterica, quindi denti e gengive rimarranno in salute.

Le malattie parodontali (gengiviti, parodontiti) sono molto diffuse e, se non curate in tempo, possono creare seri disturbi arrivando a causa-re perfino la perdita definitiva dei denti. Questo

enoizammafini’nu ad atacovorp è aittalam id opitbatterica cronica che colpisce e danneggia in maniera grave l’osso e i tessuti molli che lo cir-condano e che trattengono la radice dei denti. È oramai accertato che la causa principale di que-sta malattia è l’accumulo indisturbato di batteri, presenti naturalmente nella nostra bocca, nel solco gengivale. Si pensi che questo tipo di ma-lattia colpisce circa il 60% della popolazione e il 10% si manifesta in forme avanzate.

Problemi alle gengive? Non sottovalutareil problema, parlane subito al tuo dentista.

Centri odontoiatrici Dentalcoop per la prevenzione dentale:Dentalcoop promuove la prevenzione in odontoiatria dif-fondendo la cultura di una corretta igiene orale. Poiché individuare precocemente le patologie orali permette al medico di risolvere il vostro problema con interventi poco invasivi. Al contrario, trascurare una semplice carie, un’infiammazione gengivale o un dente mancante può, nel corso degli anni, portare alla perdita dell’elemento denta-le cariato, ad una parodontite cronica o al collasso dell’in-tera arcata. Importanti ricerche dimostrano che i pazienti regolarmente sottoposti a visite di controllo annuali giun-gono alla 6°-7° decade di vita con le funzionalità mastica-torie in piena efficienza.

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Carie dentale e malattieinfiammatorie delle gengive.Queste sono le patologie che principalmente si riscontrano in odontoia-tria. L’accumulo di batteri sui denti è il momento primo di queste patologie multifattoriali. Rimuovere regolarmente e con efficacia questi depositi batterici è la base di una corretta prevenzione. Anche la terapia per con-trastare le malattie infiammatorie delle mucose orali si basa su questo con-cetto: rimuovere i depositi di placca e tartaro (placca batterica calcificata) dai denti e dalle superfici radicolari ed insegnare al paziente ad impedire un nuovo accumulo con corrette manovre di igiene orale. Anche antibiotici e antisettici possono essere utilizzati, ma il loro peso nella terapia di queste patologie è marginale. Il ruolo fondamentale è la corretta igiene orale.

Terapia fotodinamicaantimicrobica.La terapia fotodinamica antimicrobica consente di eliminare microorganismi batterici singoli e organizzati in biofilms. Questo processo di disin-fezione consente di integrare le comuni procedu-re in endodonzia, parodontologia e cariologia. Il contributo dato dalla terapia fotodinamica antimi-crobica si somma alla disinfezione comunemente eseguita in endodonzia, dove una contaminazio-ne residua del sistema dei canali radicolari è alla base di complicanze come il granuloma apicale. In parodontologia i comuni sistemi di levigatura delle radici dentali utilizzati nel trattamento delle parodontopatie hanno il significato di rimuovere i depositi batterici accumulati sulle radici dentali; la terapia fotodinamica antimicrobica aiuta la dimi-nuzione della presenza batterica ponendo le basi per una remissione della patologia infiammatoria. La rimozione del tessuto dentinale intaccato dalla carie è basilare prima di procedere con terapie conservative alla ricostruzione dell’elemento dentale. Anche in questo caso il contributo della terapia fotodinamica antimicrobica dà il suo contributo rimuovendo una quota di batteri.

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Direttore sanitario: Dott. Salvatore Di Mauro Ordine dei Medici e Odontoiatri di Catania n° 1095GIGLED SRL Via Valcava,20 - 20900 Monza (MB)Autorizzazione sanitaria ambulatorio polispecialistico n° 81 del 10/02/2012

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