La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 martedì 7 aprile 2015 anno 119 - numero 81 euro 1,40 9 771120 506000 50 4 0 7> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano STORIE E PERSONAGGI DA NON PERDERE 1 Domenicali e la Ducati «Che soddisfazione far paura ai giapponesi» IANIERI A PAGINA 28 Ciclismo, caos al Fiandre Auto centra 2 corridori scatta l’allarme traffico GIALANELLA, SCOGNAMIGLIO A PAG. 31 Ululati a Esordienti Milan I genitori: «Sono fuori età» Raiola: «E’ razzismo» D'ANGELO A PAGINA 12 2 3 NELL’INSERTO SU EXTRATIME - 1 La manita di Ronaldo e la sfida con Messi Cristiano, 5 gol al Granada FIRENZE, ORE 20.45, SEMIFINALE DI RITORNO: UNA FANTASFIDA A RITMO DI GOL SALAH-TEVEZ FUORI UNO CALAMAI, DELLA VALLE, GRAZIANO, VERNAZZA, SARDELLI ALLE PAGINE 6-7-9 LAUDISA, NICITA, OLIVERO ALLE PAGINE 12-13 MISSIONE EUROPA IL MILAN CI CREDE E VA SU BERTOLACCI Galliani parla con Preziosi per il centrocampista. Ma c’è pure la viola 12 CATAPANO, CECCHINI A PAGINA 14 14 GLI STRISCIONI A ROMA Offese alla mamma di Ciro Pallotta: «Tutti sconfitti» Appello del Viminale Donadoni furioso. Ieri mattina ha fatto allenare il Parma alle 6.30: «Non si può pareggiare con l’Inter» IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi w MANCINI, ICARDI E LA CLASSIFICA LE PAURE DI THOHIR OCCHIO INTER! 1 Nerazzurri mai così male nell’era dei 3 punti: l’Europa è persa e aumentano i dubbi 1 Il tecnico non è sotto esame ma per trattenerlo servono 3-4 top player e poteri da manager 1 Il rinnovo dell’argentino è in stallo: il nodo è l’adeguamento L’ANALISI di Paolo Condò CERCASI LEADER PER LA SQUADRA CHE È SENZA PERSONALITÀ L'ARTICOLO A PAGINA 27 Le inquietudini affiorate in queste ore all’Inter su un possibile disimpegno di Mancini a giugno per ora non toccano il tecnico. Nell’accordo stilato fra le parti lo scorso novembre, al momento di subentrare a Mazzarri, il club aveva garantito al nuovo allenatore una prima tranche di innesti a gennaio e una seconda in estate. 27 BREGA, PESSINA,TAIDELLI DA PAGINA 2 A PAGINA 5 Mohamed Salah all’andata ha segnato i due gol del successo viola. Carlos Tevez è capocannoniere della A I due più in forma della Serie A si contendono la finale di Coppa Italia La Fiorentina parte da 2-1, alla Juve serve l’impresa. Ritorna Marchisio NELL’INSERTO SU EXTRATIME - 2 Cresce la violenza La Turchia ferma il campionato Spari al pullman del Fenerbahçe F.Anderson (Lazio) e Castan (Roma) GUIDI, ODDI A PAGINA 17 CASTAN E ANDERSON DERBY DELLA BIBBIA «DIO CI HA SALVATI» 17 .

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Page 1: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 martedì 7 aprile 2015 anno 119 - numero 81 euro 1,40

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, c1,

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ilano

STORIE E PERSONAGGIDA NON PERDERE

1

Domenicali e la Ducati«Che soddisfazionefar paura ai giapponesi»IANIERI A PAGINA 28

Ciclismo, caos al FiandreAuto centra 2 corridoriscatta l’allarme trafficoGIALANELLA, SCOGNAMIGLIO A PAG. 31

Ululati a Esordienti MilanI genitori: «Sono fuori età»Raiola: «E’ razzismo»D'ANGELO A PAGINA 12

2

3

NELL’INSERTO

SU EXTRATIME - 1La manitadi Ronaldoe la sfidacon Messi

Cristiano, 5 gol

al Granada

FIRENZE, ORE 20.45, SEMIFINALE DI RITORNO: UNA FANTASFIDA A RITMO DI GOL

SALAH-TEVEZ FUORI UNOCALAMAI, DELLA VALLE, GRAZIANO, VERNAZZA, SARDELLI ALLE PAGINE 6-7-9

LAUDISA, NICITA, OLIVERO ALLE PAGINE 12-13

MISSIONE EUROPAIL MILAN CI CREDE E VA SU BERTOLACCI

Galliani parla conPreziosi per ilcentrocampista. Ma c’è pure la viola

12

CATAPANO, CECCHINI A PAGINA 14

14

GLI STRISCIONI A ROMAOffese alla mamma di CiroPallotta: «Tutti sconfitti»

Appello del Viminale

Donadoni furioso. Ieri mattina ha fatto allenare il Parma alle 6.30: «Non si può pareggiare con l’Inter»

IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchiw

MANCINI, ICARDIE LA CLASSIFICALE PAURE DI THOHIR

OCCHIOINTER!

1Nerazzurri mai così male nell’era dei 3 punti: l’Europa è persa e aumentano i dubbi

1Il tecnico non è sotto esame ma per trattenerlo servono 3-4 top player e poteri da manager

1Il rinnovo dell’argentino è in stallo: il nodo è l’adeguamento

L’ANALISI di Paolo Condò

CERCASI LEADERPER LA SQUADRACHE È SENZAPERSONALITÀ

L'ARTICOLO A PAGINA 27

Le inquietudini affiorate in queste ore all’Inter su un possibile disimpegno di Mancini a giugno per ora non toccano il tecnico. Nell’accordo stilato fra le parti loscorso novembre, al momento di subentrare a Mazzarri, il club aveva garantito al nuovo allenatore una prima tranche di innesti a gennaioe una seconda in estate.

27

BREGA, PESSINA,TAIDELLI DA PAGINA 2 A PAGINA 5

Mohamed Salah all’andata ha segnato i due gol del successo viola. Carlos Tevez è capocannoniere della A

I due più in forma della Serie A si contendono la finale di Coppa ItaliaLa Fiorentina parte da 2-1, alla Juve serve l’impresa. Ritorna Marchisio

NELL’INSERTO

SU EXTRATIME - 2 Cresce la violenzaLa Turchia fermail campionato

Spari al pullman del Fenerbahçe

F.Anderson (Lazio)

e Castan (Roma)

GUIDI, ODDI A PAGINA 17

CASTAN E ANDERSON DERBY DELLA BIBBIA «DIO CI HA SALVATI»

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Page 2: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

2 Primo pianoRLa crisi nerazzurra

Inter, mercato supere libertà a Manciniper paura di perderlo1Nonostante i risultati il tecnico non è sotto esame. Anzi,il suo carisma è ritenuto indispensabile. Così si pensa di proporgli un ruolo da manager e l’ingaggio di 3-4 top player

Luca TaidelliINVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

U na media punti più bassa di quella di Maz-zarri, sette gare senza vittorie e una presta-zione imbarazzante come quella contro il

Parma, ultimissimo in classifica. A questo puntopotrebbe sorgere il dubbio che - oltre ai giocatori inrosa - anche Roberto Mancini sia sotto esame daparte della dirigenza interista. Invece il tecnico diJesi continua a godere della piena fiducia di ErickThohir e di chi sta sotto al tycoon.

CON VISTA MANAGER Mancini anzi rimane il ve-ro top player del club, l’uomo attorno al quale l’In-ter vuole costruire il futuro. L’ex allenatore di Citye Galatasaray è anche un credito pesante nei con-fronti dei tifosi e delle prossime strategie di merca-to. Già in gennaio si è capito quanto pesi il suocarisma, la sua capacità di ottenere ciò che vuole,di prendere il telefono e convincere lo Shaqiri diturno, che pure aveva proposte più allettanti. Nona caso l’idea sarebbe addirittura quella di proporreal tecnico un ruolo ampliato, quasi di manager al-l’inglese che può muoversi con libertà anche sulmercato. Questo non significherebbe un ridimen-sionamento del d.s. Piero Ausilio, con cui i rappor-ti sono eccellenti, ma la possibilità di agire con maggiore indipendenza, senza riferire a diversi di-rigenti.

QUELLA PROMESSA L’Inter insomma vuole prose-guire con Mancini. Al limite il dubbio può venire alcontrario: Mancini vuole continuare con l’Inter?Nel momento in cui nel novembre scorso ha fatto la«scommessa» (ipse dixit) di tornare in nerazzurrodopo il quadriennio 2004-08 firmando un contrat-to fino al 2017, Mancini sapeva di correre il rischiodi perdere panchine più ricche - Psg in primis - peril proprio conto in banca e soprattutto per la possi-bilità di fare mercato. Mancio però non è certo unkamikaze. Ben venga la riconoscenza verso il vec-chio club, ma quel sì è arrivato perché dietro c’erala promessa che sarebbe stata costruita una grandeInter. A gennaio (anche se con alcuni «pagherò»con cui bisognerà fare i conti nei prossimi bilanci)la promessa è stata mantenuta. Ma per completarela «rivoluzione» la prossima estate sarà decisivo ilfinale di questa stagione. Oltre che mosso dalla vo-glia di riscatto dopo sei mesi da incubo, Mancini ètotalmente coinvolto nel progetto, tanto che dopoaver scelto di tornare nella «sua» Brunico per il riti-ro estivo sta anche pianificando con Ausilio e Fas-

sone le strategie di mercato. Ma qui scatta il veronodo. Mancio ha le idee chiare, ma costose. L’avermancato anche la prossima Europa League da unlato toglie ulteriore ossigeno al club, ma dall’altroritarda, fino alla prossima qualificazione, i palettilegati alle sanzioni del fairplay Uefa. Ma l’Inter po-trà comunque spendere per quello che avrà guada-gnato. Ecco perché a un certo punto ci sarà da con-frontarsi non più solo con i dirigenti sportivi, maanche con l’a.d. Michael Boling-broke e con lo stesso Thohir, at-teso a Milano la mattina del der-by (19 aprile) per una settimanache si concluderà con l’altro bigmatch interno, Inter-Roma, il 25.

MINI RIVOLUZIONE Nelle ulti-me uscite, Mancini ha rafforzatola convinzione di aver bisogno digente di personalità e che andràcambiata almeno una decina di petali della rosa.Sa bene che le operazioni non saranno facili nè inentrata nè in uscita. E che molto passerà anche daquesto finale di stagione. In cui oltre che salvare lapropria dignità, i giocatori dovranno guadagnarsila conferma oppure una cessione a cifre sensate. Amalincuore, Mancini oltre ad Handanovic si è ras-segnato a sacrificare Kovacic - ma solo se arriveràl’offertona - e anche altri uomini la cui vendita peròdovrà contribuire al tesoretto con cui creare la sua

vera prima Inter. Mancio sa bene che per 10 uscitenon potranno entrare 10 top player, ma ne vuole 3o 4 - Tourè in primis - ed è pronto a completare ilgruppo con i giovani che riterrà più pronti. Unelenco che comprende anche i ragazzi attualmentein prestito tra A e B.

BOTTEGHINO, FERIE E ZANETTI Resta il fatto chele ultime nove gare stagionali saranno fondamen-

tali anche su altri fronti. A co-minciare dall’effetto botteghino.Proprio quando il calendariopropone le tre sfide con cui di so-lito San Siro si riempie (oltre aMilan e Roma, c’è la Juventus, il17 maggio), ai tifosi se dovessearrivare un tracollo anche que-sto sabato in casa del Verona po-trebbe davvero passare la voglia.A giugno poi toccherà a Thohir

tirare una serie di conclusioni di una stagione co-munque difficile. Una coincidenza sfortunata ha fatto sì che in un momento delicato come questofossero in ferie diversi dirigenti, mentre sempre piùimportante si sta rivelando il ruolo di Javier Zanet-ti. Già con l’avvento del Mancio era stata chiesta alvicepresidente una presenza più costante ad Ap-piano. Lui non si è sottratto e in futuro potrebbediventare la vera cerniera tra squadra e società.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riunione tra Roberto Mancini, il socio Handy Soetedjo, il presidente Erick Thohir e il d.g. Marco Fassone GETTY

RRobi lavora per il futuro, ma il club teme che lasci senon avrà una rosacompetitiva

RETROSCENA

A Pasqua anche il tecnico ha fatto penitenza1Squadra in campo alle 8 per 50 minuti di allenamento punitivo. Mancini era già lì: dopoil pari con il Parma ha dormito alla Pinetina

Matteo BregaMILANO

H a dormito da solo alla Pi-netina. Quasi infliggen-dosi un’autopunizione.

La notte di Pasqua per RobertoMancini è trascorsa così. Dopo ilpareggio di sabato contro il Par-ma si è fatto portare al centrosportivo e lì è rimasto a pensare.Non crediamo abbia riposatomolto. Nella testa, pensieri e do-mande. Poi la sveglia che suona

prestissimo. Domenica, all’arri-vo dei primi giocatori, era giàpronto con la tuta d’allenamen-to. Un caffè rapido tutti insieme,rigorosamente in silenzio. Poidentro lo spogliatoio con il vice-presidente Javier Zanetti e il d.s.Piero Ausilio per una rinfrescataal discorso fatto il giorno prima.

IL DISCORSO Cuore, dignità, ri-spetto: il nocciolo della questio-ne ruota intorno a questi con-cetti. Alla fine, una frase è rima-sta scolpita sui muri della Pine-

tina. «Adesso vediamo chi è daInter». È come se fosse stata pro-ferita all’unisono da Mancini,Zanetti e Ausilio. Con l’appog-gio del presidente Erick Thohir,lo stesso appoggio che ha datosabato quando il Mancio ha de-ciso la punizione. Una punizio-ne che sta nel messaggio. L’esse-re pronti alle 8 di Pasqua vale dipiù di quei 50 minuti sul campodove si sono svolti esercizi atle-tici e dove le parole e i palloninon hanno trovato dimora. Tuttizitti a correre, suddivisi nei duegruppi tra chi aveva giocato (omeglio, riposato, come ha dettoAusilio) contro il Parma e chiera rimasto in panchina. Un la-voro guidato dallo staff di Man-cini che è rimasto a osservare a

bordo campo con Zanetti e Ausi-lio. Vero è che 50 minuti di al-lunghi, scatti e ripetizioni nonpossono bastare a far cambiaredirezione alla stagione.

LAVORARE Sempre di comuneaccordo si è deciso che in caso dialtra prestazione indegna (citia-mo sempre il d.s. Ausilio) controil Verona, si prenderà in esamela possibilità di punire il gruppocon doppi allenamenti in vistadel derby. Ma torniamo al gior-no di Pasqua. Colazione, discor-so e allenamento in silenzio.L’unica colonna sonora il cin-guettìo di Appiano Gentile e leparole di Mancini, Zanetti e Au-silio. Poi, 20 minuti per una doc-cia e cambiarsi. I giocatori han-

no iniziato a lasciare la Pinetinaverso le 9.10, tra loro i primi adandarsene sono stati il tecnicoinsieme con il d.s., nella stessaauto. Qualche tifoso ha volutopresenziare alla punizione. Unpaio all’ingresso (i giocatori so-no arrivati tra le 7.30 e le 7.45) etre all’uscita. Solo Ranocchia eHernanes si sono fermati perfirmare autografi abbassando ilfinestrino. Qualcun altro inveceha tirato dritto alzando il cap-puccio della felpa. Forse Guarinha detto bene parlando di ver-gogna. Ieri, invece, clima più di-steso per la seduta pomeridiana(due ore). Presenti ancora Za-netti e Ausilio, fuori i tifosi sonodiventati una cinquantina.

© RIPRODUZIONE RISERVATAInter al lavoro alla Pinetina GETTY

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3MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

fTRA L’ATTACCANTE E LA SOCIETÀ CALA IL SILENZIO

Rinnovo Icardi, è stallo:il nodo è l’adeguamentoSi allontana ToulalanCarlo Laudisa Luca Pessina

S ilenzi pericolosi tra Mau-ro Icardi e l’Inter sul rin-novo di contratto. Il di-

scorso per il prolungamento diun anno (fino al 2019) ormai ècondizionato da una catena dirinvii. E dire che da novembrele parti hanno avviato una pra-tica condizionata sempre da unintoppo diverso. Roberto Man-cini insiste per blindare l’attac-cante ex Sampdoria e ripartiredai suoi gol nell’anno dell’au-spicato rilancio del club neraz-zurro.

IL PROBLEMA Il dialogo si stacomplicando, nonostantequella bozza di accordo econo-mico di più di un mese fa, sullabase di circa 2,6 milioni annui.Il nodo rimane sulle tempisti-che dell’adeguamento di in-gaggio per Maurito: l’Inter è di-sposta, infatti, a far partire ilnuovo accordo dalla prossima

stagione, mentre l’entouragedel giocatore chiede che l’au-mento sia effettivo da subito.Un problema non di seconda-ria importanza per l’Inter, cheresta sotto la lente d’ingrandi-mento dell’Uefa e deve rispet-tare i rigidi dettami del Finan-cial Fair Play. Inoltre manca l’ok da parte del club nerazzur-ro ad alcune clausole richiestedal giocatore, mentre i dirittid’immagine resteranno intera-mente di proprietà dell’attac-cante argentino.

INCONTRO Dettagli che po-trebbero essere discussi in oc-casione del derby, fissato perdomenica 19 aprile, quandoAbian Morano, procuratore diIcardi, volerà dalle Canarie indirezione Milano per discuteredi alcuni nuovi sponsor perso-nali dell’attaccante. Al momen-to i contatti tra il club nerazzur-ro e l’agente sono fermi, ma lapresenza in contemporanea nelcapoluogo lombardo anche delpresidente Erick Thohir po-

trebbe favorire ulteriori incon-tri. Intanto sul bomber ex Bar-cellona non mancano dei son-daggi convinti da parte dellebig europee: Manchester Uni-ted, Chelsea ed entrambi i clubdi Madrid lo hanno seguitospesso dal vivo e pensano già aun’offerta da presentare al ter-mine del campionato. Entroquella data l’Inter conta di ri-solvere la questione legata alrinnovo di Icardi, che vienesempre ritenuto incedibile. Mase il mercato dovesse portare indote una proposta sopra i 40milioni di euro per il club dicorso Vittorio Emanuele si por-rebbe una scelta molto delica-ta. In tal caso, Ausilio e Fassone

sarebbero di fronte a un bivio:privilegiare le esigenze di Man-cini oppure ascoltare le sirenedi una consistente plusvalenza.Icardi è costato appena 13 mi-lioni, con due anni di ammorta-mento e un surplus preventiva-bile di oltre trenta milioni.

RILANCIO Situazione in evolu-zione anche quella relativa alfrancese Jeremy Toulalan. Il centrocampista francese, clas-se ’83, ha ricevuto la propostadi rinnovo di contratto, in sca-denza a giugno, da parte delMonaco. Il club del Principatoha pareggiato l’offerta presen-tata dall’Inter con un biennale.Toulalan aveva dato la sua pa-rola ai nerazzurri, ma ora ri-flette su una possibile perma-nenza in Francia, anche consi-derando il fattore familiare: lamoglie sta per dare alla luce ilquarto figlio. Un colpo atteso,che ora non è più così scontato.E l’Inter attende nelle prossimesettimane la sua decisione.

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13� i milioni spesi dall’Inter nel 2013 per acquistare dalla Sampdoria Maurito Icardi: in Serie A con i nerazzurri ha realizzato 24 reti in 49 gare

Mauro Icardi, 22 anni, e Roberto Mancini, 50INSIDEFOTO

Icardi quest’anno ha segnato 20 gol finora tra Ae coppe ANDREOLI

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4 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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5MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTPrimo pianoRLa crisi nerazzurra

L’ANDAMENTO DELL’INTER DAL 1994-95 NELLE PRIME 29 GIORNATE

1994-95

911 1112 12 1213 14 14 151718 1819 19 20 2124 17 12 12

59 88 7 88 9 7 7109 1010 13 13 1111 10 6 7

1995-96 1996-97 1997-98 1998-99 1999-00 2000-01 2001-02 2002-03 2003-04 2004-05 2005-06 2006-07 2007-08 2008-09 2009-10 2010-11 2011-12 2012-13 2013-14 2014-15

ptposizione

456ª 6ª

3ª 3ª

3ª2ª 2ª 2ª

9ª 9ª

5ª 5ª 5ª 5ª 5ª

1ª 1ª 1ª 1ª 1ª

47

4862

62

62

76 68 69 6057

41

5850

50 47

38

49

40

49 44

NUMERO DI VITTORIE TOTALI

STAGIONI

NUMERO DI VITTORIE CASALINGHE

GDS

L’Inter di quest’anno viaggia a una media simile a quella del 1998-99, la seconda peggiore nell’era dei 3 punti a vittoria. In rosa c’era Gianluca Pagliuca.

� 1 Vede delle analogie tra quella squadra e questa?«Se mi fermo alla rosa no, troppo differenti. La qualità era nettamente superiore a quella in cui giocavo».

� 2 Come si possono dare motivazioni in un contesto del genere?«Non è semplice. Noi all’epocabattemmo la Fiorentina di Batistuta, andammo a vincere a Roma contro i giallorossi 5-4. Insomma, ci togliemmo qualche soddisfazione. Ora i giocatori devono caricarsi pensando di essere in un grande club».

� 3 È stato giusto cambiare allenatore, come allora, oppure no?«Simoni era ben visto e il suo esonero ruppe il giocattolo. Qui invece c’era un’aria diversa, Mazzarri veniva fischiato. E Mancini si prende le responsabilità: pochi lo fanno».

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GIANLUCAPAGLIUCAEX PORTIERE DELL’INTER

«Per uscirneadesso i giocatoripensino di esserein un grande club»

3 DOMANDE A...

La peggior Inter da 3 punti

1Dal 1994 in poi non aveva mai raccolto meno di 40 punti in 29 giornate Solo nel 1998-99, l’anno dei quattro allenatori, si ritrovò così in basso (9a)

Matteo BregaMILANO

P rovate a giocare il 38, il 9 e il 5 sulla ruotadi Milano. La ruota disastrata della Milanonerazzurra. Numeri non gettati a caso, ma

figli di un’annata negativa. Nell’era dei tre puntia vittoria, non c’è stata Inter peggiore di questa

dopo 29 giornate. Solo 38 i punti raccolti daidue padri, Walter Mazzarri e Roberto Man-cini (in ordine temporale). Peggio anchedei 40 affastellati nel 1998-99 dalla secon-da peggior Inter di quest’epoca. Era l’annodei quattro allenatori (Gigi Simoni, Mircea

Lucescu, Luciano Castellini e Roy Hodg-son), era l’anno in cui in rosa c’erano Ronal-

do, Djorkaeff, Simeone, Pagliuca, Pirlo e Ber-gomi tra gli altri.

VITTORIA MIA NON TI CONOSCO L’attuale In-ter sta facendo anche peggio nonostante non cisia stato tutto quel traffico sulla panchina. Lepartite senza vittorie sono 7 consecutive (3 pa-reggi e 4 sconfitte), in campionato un applausomanca dal 23 febbraio, 2-1 a Cagliari. L’ultimo

successo al Meazza (sempre in campionato)manca invece dall’8 febbraio, 3-0 al Palermo. Vi-sto che la prossima gara si giocherà a Verona incasa dell’Hellas, per un eventuale ritorno al sor-riso davanti ai tifosi nerazzurri bisognerà atten-dere il 19 aprile, giorno del derby. E allora saran-no trascorsi 70 giorni. Un’eternità.

DOPPIO 9 L’altro numero da giocare è il 9 e an-drebbe giocato due volte. Perché nona è la posi-zione in classifica (esattamente come nel 1998-99) e 9 sono le vittorie ottenute dall’inizio delcampionato (record negativo dopo 29 giornate).Insomma, si vince poco e di conseguenza ci siattesta in una posizione insipida. Nemmeno incasa l’Inter ha saputo trovare una continuità direndimento degna. Basti pensare che al Meazzanon è riuscita a battere le ultime tre della classi-fica. Contro Parma, Cesena e Cagliari ha raccol-to solo 2 punti su 9 (pareggiando contro emilianie romagnoli). Nei momenti di difficoltà solita-mente ci si aggrappa al proprio stadio e ai propritifosi. Quest’anno, invece, non c’è stato questoeffetto. Ed ecco spuntare il terzo numero da gio-care: il 5. Solo queste sono state le vittorie casa-linghe, contro Sassuolo, Atalanta, Sampdoria,

Genoa e Palermo (nell’epoca dei tre punti altrodato negativo da primato). Quella contro i sici-liani è stata l’unica nelle ultime 5 uscite al Meaz-za. Numeri tremendi che rendono evidente ladifficoltà a esibirsi anche in casa. I fischi contro ilParma (stadio unito al 90’, mentre all’intervallola Nord aveva incoraggiato il gruppo come hasempre fatto durante l’anno) sono stati spesso iltappeto finale su cui hanno idealmente poggiatoi piedi uscendo dal campo.

FINALE ACCATTIVANTE Le nove partite che re-stano da giocare serviranno per migliorare unpo’ questi numeri, per ridare un senso al finale distagione e per autoconvincersi che non tutto è dabuttare. Ma soprattutto servirà un’inversione ditendenza perché tra le nove curve che si affron-teranno prima del traguardo ce ne saranno quat-tro decisamente a gomito. Dopo la trasferta diVerona, ecco la doppietta Milan-Roma in settegiorni. Entrambe in casa, entrambe assetate disuccessi. Una doppia caduta sotto gli occhi diErick Thohir e del pubblico amico avrebbeun’eco devastante. E poi, a maggio, l’altra dop-pietta asfissiante contro Lazio (a Roma) e Juven-tus (nuovamente in casa). Ci sono motivi per ri-scaldare l’ambiente da qui alla fine dell’anno,magari accontentandosi di singole tappe. Per ilGiro d’Italia, quello completo, bisognerà ripre-sentarsi il prossimo agosto.

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La delusione di Mateo Kovacic, 20 anni, controil Parma. Qui sotto Roberto Mancini, 50 AP-ANDREOLI

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Un momento della semifinale di andata: i bianconeri Marchisio e Bonucci (in mezzo) e i viola Gomez e Salah. Allo Stadium finì 2-1, doppietta di Salah e rete juventina firmata da Llorente INSIDE

Juve, vuoi fare l’impresa?Sfida l’ira del faraone Salah1Per qualificarsi a Firenze dopo l’1-2 dell’andata i bianconeri devono imporsi, ma rischiano di offrire il fianco alle ripartenze dell’egiziano: per lui Montella ha cambiato volto ai viola

Sebastiano Vernazza@GazzaVernazza

D immi che giocatore sei stato e ti dirò cheallenatore sei. E’ una regola con molte ec-cezioni - Walter Mazzarri per esempio era

un trequartista -, ma a naso, fatti due conti som-mari, ci sembra che funzioni nella maggior par-te dei casi. Antonio Conte era un centrocampistaferoce e le sue squadre fanno dell’aggressivitàuna scelta primaria. Pippo Inzaghi da centra-vanti giocava sull’errore dell’avversario e da tec-nico si comporta più o meno allo stesso modo.Fiorentina-Juve di stasera, ritorno delle semifi-nali di Coppa Italia, è un po’ la sublimazione diquesta legge. Vincenzo Montella era un attac-cante elegante e rapido e la sua Fiorentina per-segue eleganza al tocco e rapidità nello stocco(stoccata). Massimiliano Allegri era un dieci in-telligente e raffinato, e ha reso la Juve più bellaa vedersi, le ha tolto qualcosa della furia contia-na e l’ha migliorata nel giropalla. All’andata Ju-ve-Fiorentina (1-2) è stata una bellissima parti-ta e il ritorno promette altrettanto.

LA VARIABILE EGIZIANA L’arrivo di Salah ha unpo’ cambiato il modo di giocare dei viola e pro-prio la gara d’andata di queste semifinali di Cop-pa Italia lo dimostra. In campionato, dopo 29giornate, la Fiorentina fa registrare una mediadi 499 passaggi a partita, numero frutto di unamaggioranza di gare senza Salah, arrivato in in-verno. Nell’andata allo Stadium, un mese fa, econ Salah «man of the match» grazie ai due bel-lissimi gol, la Fiorentina ha effettuato 449 pas-saggi. In pratica, rispetto all’andamento in SerieA, sono spariti 50 appoggi. Meno giropalla, mi-nore leziosità, più verticalizzazioni. Con il Messidelle Piramidi, Montella può permettersi il cini-smo del giocare in contropiede. Il possesso pallache trova micidiale sbocco, in un certo senso ildelitto perfetto. Qual è l’accusa che più si muoveagli amanti del «tiqui taca» Che tanto trastullar-si porti di rado al dunque. Con Salah le cose so-no cambiate, con l’egiziano il palleggio montel-liano ha smesso di essere un po’ spuntato ed èdiventato acuminato. Bisogna soltanto aspetta-re l’attimo e il pertugio giusti in cui lanciare l’exdel Chelsea. Stasera ci saranno le condizioniideali per sublimare tale atteggiamento. Prima o

poi la Juve dovrà scoprirsi per ribaltare l’1-2 delprimo atto, e su quelle «scoperture» Salah andràa volteggiare.

LA RISORSA ARGENTINA Allegri dovrebbe par-tire con Pereyra trequartista nell’economia di un4-3-1-2. Esiste la possibilità di un 4-3-3 con Pepeall’ala, Pereyra mezzala e Sturaro «retrocesso»in panca. Quest’ultima opzione ci sembra peròdifficile perché all’andata, con quel sistema econ Pepe in alto a destra, la Juve ha imbarcatoacqua. Per l’opposizione a Salah - meccanismoin cui avrà un ruolo anche Marchisio, al rientrodopo il giallo dell’infortunio in Nazionale - vi ri-mandiamo alla grafica nella pagina a fianco.Qui ci interessa capire come la Juve potrebbesegnare i due gol che la rimetterebbero in pistaper la finale. I report dicono che in campionatola Juve è più «palleggiosa» della Fiorentina: 551passaggi a partita. E l’andata di Coppa Italia loconferma, nell’1-2 dello Stadium i passaggibianconeri sono stati 544, quasi cento in più del-la Fiorentina, e con una miglior percentuale diriuscita, 85,7 a 82 per cento. Pirlo o non Pirlo, lanuova Juve ama far scorrere il pallone. Stasera

Llorente, autore del gol bianconero all’andata,partirà tra le riserve. Allegri punterà sul duo Te-vez-Morata: la prevalenza della tecnica, il mes-saggio è chiaro. All’andata Tevez aveva comin-ciato dalla panchina, era entrato al 37’ per l’in-fortunio di Coman. Carlitos è lo juventino chepiù tira, in campionato ha accumulato 74 con-clusioni. Per rendere l’idea, il secondo bianco-nero in questa classifica risulta essere Vidal con36, meno della metà. Morale, è facile che Fio-rentina-Juve di stasera si decida sul paralleloSalah-Tevez. Meccanismi simili: da una parte unpossesso palla pro Salah, dall’altra pro Tevez.

DIMENSIONI Le dimensioni contano e per certiversi, in campionato, Fiorentina e Juve le hannouguali. Condividono il baricentro (medio a 53metri) e la lunghezza (squadre corte, l’una con34,7 di media e l’altra con 34,9 metri). Dove dif-feriscono un po’ è ai fianchi, la Juve sulle fasce èun filo più ariosa e ampia: 49,7 metri la larghez-za media dei bianconeri, 47 quella dei viola. Checosa significa? Tutto e niente. All’andata Juveancora più larga (49,5 metri a 41,9), eppure lapartita l’ha vinta la Fiorentina.

I PRECEDENTI

La storia dice no: 7 volte k.o. in casa, 7 volte fuori1Quando hanno perso l’andata a Torino, i bianconeri sono sempre usciti dalla Coppa L’ultima volta contro la Roma nel 2005-06

Fabiana Della ValleMILANO

Y es, we can. MassimilianoAllegri potrebbe prende-re in prestito il famoso

slogan elettorale di BarackObama per lanciare il guanto disfida alla Fiorentina. Sì, possia-mo farcela, possiamo ribaltareil risultato e conquistare la fi-nale di Coppa Italia (trofeo chealla Juve manca da vent’anni),anche se il risultato dell’andata

penalizza i bianconeri e i prece-denti sono tutti contro di loro.

RIMONTA IMPOSSIBILE La Ju-ve deve crederci contro tutto etutti. Può riuscirci, perché lasquadra più forte del campio-nato, che viaggia a ritmi im-pressionanti (una sola sconfit-ta e 14 punti di vantaggio sullaseconda) e unica rappresen-tante italiana nel G8 dellaChampions League, non deveavere paura di nessuno. Anchese andando a spulciare nella

storia bianconera non esistonorimonte che possano essere dibuon auspicio. La Juventus inCoppa Italia è sempre stata eli-minata quando è stata sconfit-ta in casa all’andata. È successo7 volte su 7, l’ultima nel 2005-06, contro la Roma: 2-3 a Tori-no e 1-0 all’Olimpico, che perònon è bastato per passare il tur-no. In più c’è l’unico preceden-te europeo, ugualmente pocobenaugurante: quarti di finaledella Coppa dei Campioni1961-62, bianconeri sconfitti aTorino dal Real Madrid per 1-0(rete di Di Stefano). Nella garadi ritorno stesso punteggio aMadrid per la Juventus (rete diSivori), che poi però alzò ban-diera bianca nello spareggio di

Parigi (successo merengue per3-1).

CI VUOLE PAZIENZA Poco ma-le, direbbe Allegri con il suo so-lito pragmatismo: c’è sempre una prima volta per tutto. Ladecima Coppa Italia biancone-ra val bene una rimonta. Ancheperché Max quel trofeo nonl’ha mai vinto e ci terrebbe ametterlo in bacheca. «Dobbia-mo andare a Firenze cercandodi ribaltare il risultato negativodell’andata. Non sarà semplice,i favoriti sono loro e stanno at-traversando un ottimo momen-to. Dovremo giocare una parti-ta intelligente, senza pensaredi risolverla in mezz’ora. Serveattenzione e capacità di stare

dentro alla partita per 100 mi-nuti. E servono due gol di scar-to». Sarebbero serviti anchePogba e Pirlo, i due grandi as-senti di questa sfida. Allegrispera di recuperare il secondoper l’andata di Champions Lea-gue con il Monaco (martedì14): «Lo valuterò da quandorientrerà in gruppo — ha dettoil tecnico —. Intanto l’impor-tante è averlo a disposizione.Poi se sarà al 100% o no lo capi-rò. Mi fa ben sperare che lui siain buona condizione perché hafatto dei buoni allenamenti.Andrea anche quando non è altop è intelligente e ha qualitàtecniche per poter fare la diffe-renza nelle partite importanti».

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Coppa ItaliaRRitorno semifinali

� Nell’andata a Torino, in trasferta, la Fiorentina si è imposta per 2-1, ragion per cui stasera i viola si qualificano se vincono, se pareggiano o se perdono per 0-1 (in questo caso farebbe la differenza il fatto che la squadra di Montella ha segnato due gol fuori casa nell’andata). La Juventus invece è obbligata a vincere e il successo per 1-0 al Franchi non le basterebbe. Deve imporsi con due gol di vantaggio oppure con uno, ma segnandone più di due (3-2, 4-3 eccetera). In caso di 2-1 per i bianconeri si andrebbe ai supplementari ed eventualmente ai calci di rigore.

SI QUALIFICANO SE...

Max, non bastavincere per 1-0

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Page 7: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

7MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

COSÌ IN CAMPO AL FRANCHI (ORE 20.45)

FIORENTINA3-5-1-1

JUVENTUS4-3-1-2

TV Rai 1INTERNET www.gazzetta.it

ARBITRO Massa di ImperiaGUARDALINEE Di Liberatore-Cariolato

QUARTO UOMO Mazzoleni

ALLENATORE: Montella ALLENATORE: Allegri

30. STORARI

26. LICHTSTEINER

19. BONUCCI

3. CHIELLINI

23. VIDAL

8. MARCHISIO

37. PEREYRA

27. STURARO

10. TEVEZ

9. MORATA

33. EVRA

15. SAVIC

17. JOAQUIN

14. MATI FERNANDEZ

16. KURTIC

74. SALAH33. M. GOMEZ

20. BORJA VALERO

28. ALONSO2 G. RODRIGUEZ

19. BASANTA1. NETO

PANCHINA:1 Buffon, 34 Rubinho, 15 Barzagli,

5 Ogbonna, 17 De Ceglie, 20 Padoin,

39 Marrone, 7 Pepe, 11 Coman, 14 Llorente,

32 Matri

SQUALIFICATI: nessuno

DIFFIDATI: nessuno

INDISPONIBILI: Romulo, Asamoah, Pirlo, Pogba, Caceres

PANCHINA:31 Rosati, 40 Tomovic, 4 Richards,

6 Vargas, 23 Pasqual, 38 Rosi, 7 Pizarro,

10 Aquilani, 18 Diamanti, 72 Ilicic, 9 Gilardino, 30

Babacar

SQUALIFICATI: Badelj

DIFFIDATI: Basanta, Borja Valero, Kurtic, Mati Fernandez

INDISPONIBILI: Rossi, Tatarusanu, BernardeschiCENTIMETRI

FIORENTINA IN CIFREDA DOVE TIRANO IN PORTA

CALSSIFICA TIRATORI

% DI REALIZZAZIONE

Babacar

Cuadrado

Gomez

Borja Valero

Fernàndez

1

20

24

16

3

58

32

31

44

33

28

1

10

24

12

23

21

15

15

10

TIRI NELLO SPECCHIO

148

TIRI FUORI

189

TIRI BLOCCATI

125

GOL

43

13%

GDS

JUVENTUS IN CIFREDA DOVE TIRANO IN PORTA

CALSSIFICA TIRATORI

% DI REALIZZAZIONE

Tévez

Pogba

Morata

Llorente

Vidal

1

12

25

9

57

62

40

51

42

25

1

1

14

16

7

42

22

17

16

15

TIRI NELLO SPECCHIO

162

TIRI FUORI

201

TIRI BLOCCATI

111

GOL

57

16%

GDS

IL TABELLONE

In rosso sono indicate le squadre che disputano in casa, le gare in turno unico (i numeri definiscono la griglia)

QUARTI QUARTISEMIFINALI SEMIFINALIFINALE

9 Lazio -

4 Napoli -

1

1Domani, ore 20.45

Fiorentina 6-

Juventus 7-

2

1Oggi, ore 20.45

1 Milan 0

9 Lazio 1

Roma 30

Fiorentina 62

Juventus 71

Parma 20

5 Inter 0

4 Napoli 1

ROMA, 7 giugno

A R R A

GDS

� Questo, sul fronte offensivo della Fiorentina e difensivo della Juve, è uno snodo cruciale. Salah è annunciato trequartista/ seconda punta con licenza di svariare sulle corsie esterne. In prima battuta , quando l’egiziano

si muoverà dietro Gomez, sarà fatalmente il play Marchisio a doversi occupare dell’egiziano. Bisognerà vedere quali scelte faranno i due centrali della Juve di fronte alle percussioni del Messi delle Piramidi. Nell’andata

a Torino Salah individuò in Padoin (oggi in panchina) l’anello debole della difesa bianconera e sul fianco sinistro juventino (la fascia destra dell’attacco viola) l’egiziano concentrò le sue incursioni: oggi che cosa farà?

Bonucci

Marchisio

Chiellini

SALAH

GOMEZ

QUI FIRENZE

Savic dall’inizio Rebus Pizarro30mila al Franchi

Giovanni SardelliFIRENZE

C i crede anche lui. E ci mancherebbe al-tro. Nessun hashtag su twitter, ma tantavoglia di andare in finale. Si riparte dal

2-1 dello Stadium. «Purtroppo c’è anche il ri-torno da giocare – attacca Montella – e conuna squadra come la Juventus tutto rimaneaperto. Non faremo calcoli, non ne siamo ca-paci. Ma stiamo bene e il pubblico si farà sen-tire». Saranno oltre 30 mila questa sera sulletribune del Franchi, 400 gli steward dentro efuori dall’impianto.

RECUPERI E DUBBI Nella rifinitura di questamattina verrà provata la formazione anti Ju-ve. Al termine della quale verranno diramati iconvocati. La buona notizia riguarda Savic,pronto al rientro dal primo minuto. Cosa chepotrebbe spingere per un ritorno alla difesa atre. A destra Joaquin, fresco dopo il riposoconcessogli contro la Sampdoria. Complicatoil recupero di Pizarro. «Il suo impiego è impro-babile, non si è mai allenato» spiega l’Aeropla-nino. Ma con il cileno azzardare previsioni èun po’ come tirare i dadi. Se dovesse davverorimanere fuori, l’assenza sarebbe più pesantein virtù del contemporaneo forfait di Badelj,squalificato. Più Kurtic di Aquilani accanto aMati Fernandez e Borja Valero, la soluzione.Davanti tutto ruota intorno a Salah. Autoresabato scorso del 7° sigillo in viola, concet-tualmente abbastanza simile al primo dei duegol segnati nella partita di andata a Torino.«Vive tutto con normalità e disincanto, rispec-chia il nostro modo di intendere il calcio, co-me faceva Cuadrado» chiosa Montella sul-l’egiziano. Talento purissimo del quale si è ap-pena iniziato a grattare la superficie. Per Fi-renze, comunque, è già un idolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI TORINO

Marchisio in regiaSulla trequartic’è il jolly Pereyra

MILANO

L e assenze sono note e pesanti (Pogba ePirlo su tutti, poi Caceres, Romulo e Asa-moah), il recupero è prezioso (Marchi-

sio, che farà il regista) e la certezza è la difesaa quattro: Massimiliano Allegri si sbottonagiusto un po’ in conferenza stampa, quel tan-to che serve per far capire che non sarà lostesso modulo dell’ultima gara di campiona-to, il 3-5-2. E neanche dell’ultima sfida gioca-ta dai bianconeri al Franchi (in campionatofinì 0-0). «Sceglierò la formazione migliore— assicura Allegri, che all’andata fu criticatoper aver puntato sul 4-3-3 e su tante secondelinee —. Carlitos quando sta bene gioca e inquesto momento mi pare che stia bene...Mar-chisio è rientrato in gruppo. Di sicuro, dopotutte le partite che aveva giocato, stare un po’fuori gli ha fatto bene. Buffon ha invece otte-nuto qualche giorno libero per passare la Pa-squa in famiglia e recuperare a livello psicofi-sico». In porta ci sarà Storari, come sempre inCoppa Italia, Gigi però è stato ugualmenteconvocato e sarà con la squadra a Firenze: ilsuo apporto è fondamentale anche quandonon scende in campo.

POCHI DUBBI Il modulo dovrebbe essere il 4-3-1-2 (il preferito di Allegri) con Vidal e Stu-raro a centrocampo accanto a Marchisio, Pe-reyra trequartista e Morata in coppia con Carlitos. In difesa dovrebbe riposare Barza-gli, con Bonucci e Chiellini coppia centrale.L’alternativa è un 4-3-3 con Pepe nel tridentee Pereyra che arretra a centrocampo (in que-sto caso dovrebbe stare fuori Sturaro). Co-man, out contro l’Empoli perché rientratodall’impegno con la nazionale con un affati-camento muscolare, è tornato tra i convocati.

f.d.v.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Speedy Mohamed l’imprevedibile

LA MOSSA VIOLA

� L’altro settore caldo saranno le corsie esterne. Nell’andata la Fiorentina si dispose a quattro in difesa, per stasera si prevede che Montella opti per una più prudente linea a tre. Juve invece a quattro come a Torino.

Joaquin e Alonso dovranno spalmarsi su 80 metri di campo. Lichtsteiner ed Evra saranno «spingenti» a turno. Se Allegri opterà per Pereyra trequartista nell’economia di un 4-3-1-2, e non per Pepe in un 4-3-3 come un

mese fa, l’argentino diventerà fondamentale come sponda per Evra e Lichtsteiner in versione terzini d’attacco. Joaquin-Evra e Alonso-Lichtsteiner sono «frontali» che potrebbero spostare degli equilibri.

Alonso

Joaquin

LICHTSTEINER

PEREYRA

EVRA

Aiuti costanti per Lichtsteiner ed Evra

LA MOSSA BIANCONERA

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8 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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9MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Mo&Carlos, estro al potere

Reti, corsa, sorrisiL’ammazza-Juvesi è preso Firenze1Dopo la doppietta a Torino, Salah è diventato un idolo:non parla italiano, ma la Fiorentina ora è ai suoi piedi

IL CONFRONTO

SALAH TEVEZ

Dati relativi al campionato

RETI (media a partita)

0.630.57

TIRI NELLO SPECCHIO

1.520.71

DRIBBLING

1.932

OCCASIONI CREATE

22.14

CROSS

1.150.57

PALLE RECUPERATE

3.783.14

TIRI DA FUORI

PERCENTUALE REALIZZATIVA

1.200.29

PASSAGGI POSITIVI

PALLE PERSE

23 35.56

10.29 13.67

57 23

GDS

Luca Calamai

C i sono dei gol che cambia-no la storia di un calciato-re. Un timido Gabriel Bati-

stuta diventò il Re Leone violadopo una rete alla Juve. Lo stessoè successo a Mohamed Salah. Loscatto alla Bolt chiuso con un si-nistro imparabile allo Stadiumha trasformato il talento egizia-no nel nuovo idolo di Firenze.Vincenzo Guerini, figura di rac-cordo tra società e squadra, contanti anni di panchina alle spal-le, giorni fa spiegava: «Nessunodi noi pensava che Salah fossecosì forte. Abbiamo scoperto unragazzo bravissimo non solo sulcampo ma nella vita di tutti igiorni». Il cam-pione che sorri-de. Mohamed vi-ve in centro. Enon evita il con-tatto con la gente.Anzi, lo cerca. Iltutto con contor-

no di autografie foto ricor-do. Sabatoappena uscito

dal campo si èfatto un

selfie conun tifoso che si era ap-poggiato alla panchina.

COME MESSI Dalpunto di vista tecnicol’ex Chelsea è stato

analizzato e svisceratoin ogni risvolto. Montellaha osservato: «Solo Mes-

si corre altrettanto velocecon il pallone attaccato al pie-de». Il suo arrivo ha obbligato laFiorentina a cambiare qualcosanel suo disegno tattico. Meno ti-qui-taca, più ripartenze. Quandola squadra riesce a servire Salahsulla corsa, l’effetto è micidiale.L’egiziano va sempre a puntarel’avversario. Quello che sorpren-de è la precisione del tiro. Il suo

sinistro è chirurgico.

FEELING CON GOMEZ L’altrodato da sottolineare è il feelingnello spogliatoio. Borja e Pizarrolo hanno aiutato a entrare nelgruppo nonostante non parliuna parola d’italiano e il suo in-glese sia approssimativo. Il restolo ha fatto Salah con la sua sim-patia. In campo è nata un’intesaspeciale con Gomez. Il gigante eil ragazzino hanno cominciato acercarsi fin dal primo allena-mento. Una sintonia che non eramai nata ai tempi di Cuadrado.Montella con la coppia Gomez-Salah va all’assalto della Juvesenza pensare che potrebbe an-che perdere 1-0 per qualificarsi.Il tecnico viola è convinto di po-

ter nuovamenteinfilare la Signoracon i gemelli delgol.

RISCATTO Primadella f ine delcampionato laFiorentina faràvalere il diritto diopzione su Salahanche per la pros-sima stagione.Costo dell’opera-zione: poco più di

due milioni. E non esistono mar-gini per interventi di disturboanche se tante società (Roma intesta) rimpiangono di non avercreduto nel talento egiziano. Poia Natale la famiglia Della Valleparlerà di futuro con il giocatore.L’idea è quella di riscattarlo dalChelsea (13 milioni più bonus) edi allungargli il contratto inse-rendo una clausola rescissoriasui 35 milioni. Come è successocon Cuadrado. Progetto che di-venterebbe realtà se la Fiorenti-na riuscisse a qualificarsi giàquest’estate per la prossimaChampions. O a vincere unaCoppa. La Coppa Italia, peresempio.

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Mohamed Salah, 22 anni, alla Fiorentina da gennaio LAPRESSE/GETTY 2

i gol segnati da Salah alla Juventus, nella gara d’andata della semifinale di Coppa Italia

IL NUMERO

Il leader cannibaleha una sola lacunaIl gol nella Coppetta1Tevez ha segnato in tutte le competizioni tranne questa: con lui la Juve va a mille nei primi 15 minuti

Mirko GrazianoINVIATO A VINOVO (TORINO)

A Firenze guida Carlitos.E la Juve allora ci crede.«Tevez, quando sta be-

ne, gioca. E al momento nonmi risulta che ci siano proble-mi...». Massimiliano Allegri diquesti tempi non rinuncia maiall’Apache, leader fondamen-tale in generale, decisamenteindispensabile in assenza diPirlo e Pogba. Il ragazzo ri-sponde presente, come sabatoscorso, senza risparmiarsi: «Sì,mister, sono a posto, se vuolegioco anche novanta minuti»,disse poche ore dopo essererientrato dagli Stati Uniti. Incampo ci è anda-to: un gol e mez-zo nel 2-0 rifila-to all’Empoli, al-tri tre punti ver-s o l ’ o r m a ivicinissima arit-metica certezzadel quarto scu-detto consecuti-vo.

L’UNICO «VUO-TO»... Sarà la se-conda presenzain Coppa Italia per Tevez, chein questa competizione ha fat-to il suo esordio stagionaleproprio nella gara d’andatacon i viola: dentro al 37’ delprimo tempo al posto dell’in-fortunato Coman. E la «Cop-petta» è l’unico territorio doveCarlitos non ha ancora segnatoquest’anno: 17 timbri in cam-pionato, 6 in Champions Lea-gue, 2 in Supercoppa italiana. I25 gol sono distribuiti in 18 ga-re (sette le doppiette stagiona-li) e per 14 volte il 31enne fi-glio di Fuerte Apache ha sbloc-cato la partita. Un altro datospiega meglio la foga con laquale il ragazzo esce dagli spo-gliatoi a inizio gara e dopo l’in-

tervallo: 13 dei 25 gol sono in-fatti arrivati nei primi 15’ deidue tempi: 8 centri nella fra-zione iniziale, 5 nella ripresa.

TUTTOCAMPISTA Ma l’appor-to di Tevez a questa Juventusnon si riduce ai gol. La squadragli è stata cucita addosso da Al-legri. L’argentino ha massimalibertà tattica, a lui il compitodi leggere la gara e di andare acercare spazi dove crede sianecessario. Di fatto, semina frale truppe amiche carattere,cattiveria e carisma, lo fa inogni zona del campo, a mag-gior ragione da quando è fuorisoprattutto Pirlo. Un vero eproprio «tuttocampista»: incampionato, per esempio, re-

cupera 3,78 pal-loni a partita (lamedia del ruoloe 2,02), comple-ta 35,56 passag-gi (13,74 è lamedia fra gli at-taccanti) e verti-calizza 10,89volte a gara(4,62 la mediadelle altre pun-te). Timori di uncedimento sult r a g u a r d o ?

Difficile, molto difficile,perché el jugador del pue-blo sta semplicementeprendendo la rincorsaverso la Coppa Ameri-ca. Vincere il possibilecon la Juventus perpresentarsi al top, inestate, all’ultima grande occa-sione con la maglia della Selec-cion. Sono passati quattro annida quell’errore dal dischettoche di fatto costò l’eliminazio-ne contro l’Uruguay nei quartidi finale di una Coppa Americaorganizzata dall’Argentina. Ilconto va saldato, e Carlitos maicome quest’anno ha gli occhidella tigre.

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Carlos Tevez, 31 anni, seconda stagione con la maglia della Juventus LAPRESSE/AP0

le reti di Tevez in Coppa Italia: è l’unica competizione in cui non ha ancora segnato quest’anno

IL NUMERO

Coppa ItaliaRRitorno semifinali.

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10 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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11MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I FLOP FIVE AZZURRI

HIGUAINHa segnato 13 reti in campionato ma è a digiuno da 4 partite. L’ultimo gol contro l’Inter poi a secco contro Verona, Atalanta, Roma

� PRESENZE 28� RETI 13� ASSIST 4

CALLEJONUna crisi irreversibile. Nel girone di ritorno non si è ancora sbloccato e non segna dal 6 gennaio, nella gara Cesena-Napoli 1-4

� PRESENZE 29� RETI 9� ASSIST 1

HAMSIKSparito dai tempi di Mazzarri. Nel 2013-14 chiuse a quota 7, non sta facendo meglio ora. L’ultima gioia:contro l’Inter l’8 marzo scorso

� PRESENZE 27� RETI 5� ASSIST 5

GABBIADINISta pagando le scelte del tecnico che lo fa giocare poco ma non sta andando male. E vanno aggiunte le 7 reti con la Sampdoria

� PRESENZE 11� RETI 3� ASSIST 0

MERTENSMagro bottino e una rete è venuta su rigore. L’anno scorso, alla prima stagione con la maglia del Napoli, di gol ne aveva segnati 11

� PRESENZE 24� RETI 2� ASSIST 2

I TOP FIVE BIANCOCELESTI

ANDERSONL’uomo in più, quello della svolta. prezioso non solo come finalizzatore ma anche come uomo-assist. Una stagione da incorniciare

� PRESENZE 22� RETI 9� ASSIST 5

KLOSEA giugno compirà 37 anni ed è ancora nelle parti alte della classifica cannonieri. Sabato a Cagliari il risultato lo ha sbloccato lui

� PRESENZE 35� RETI 9� ASSIST 3

MAURIL’ultimo sigillo cinque giornate fa contro il Palermo, continua a essere un punto prezioso di riferimento per la squadra

� PRESENZE 21� RETI 8� ASSIST 1

DJORDJEVICArrivato in sordina questa estate dal Nantes, si sblocca con una squassante tripletta a Palermo. Poi altre conferme

� PRESENZE 20� RETI 7� ASSIST 1

PAROLOPreso in estate dal Parma (8 reti e sesto posto) a nove giornate dalla fine ha quasi raggiunto il bottino complessivo dellascorsa stagione

� PRESENZE 26� RETI 7� ASSIST 0

fLA BIG IN DISCESA

Napoli, c’erauna volta il golPunte in crisi,Pipita nervoso1Una sola rete nelle ultime 4 partite: tornaInsigne, ma Rafa ha l’attacco da rianimare

Mimmo MalfitanoINVIATO A CASTELVOLTURNO (CE)

I l confronto c’è stato soltan-to ieri, alla ripresa degli al-lenamenti. Stavolta, il fac-

cia a faccia è stato deciso, RafaBenitez ha contestato alla squa-dra la poca concretezza, quelperdersi negli ultimi 20 metriche ha messo a rischio il proget-to da lui stesso voluto, insiemecon Aurelio De Laurentiis. Staprevalendo la delusione, la con-sapevolezza di aver fallito il pri-mo obbiettivo, quella qualifica-zione alla Champions, cheavrebbe dovuto assicurare alclub il danaro sufficiente (40milioni di euro) per rinforzare

l’organico. Invece, il Napoli si ri-trova a dover fare i conti conuna realtà che lo condanna con-tro ogni previsione, e la sfida didomani sera in coppa Italia,nella semifinale di ritorno, con-tro la Lazio, potrebbe creare unsquarcio ancora più ampio nelleambizioni del club. Sott’accusaci sono finiti tutti, dall’allenato-re al presidente, dai difensori aicentrocampisti per finire agliattaccanti, il cui rendimento sista mostrando inferiore rispettoalle loro qualità.

SOLO UN GOL Nelle ultime quat-tro partite ufficiali, il Napoli harealizzato soltanto una rete,con Zapata, contro l’Atalanta. Con un panchinaro, certo, per-

ché tra i titolari la crisi è radica-ta. L’ultimo gol segnato da Gon-zalo Higuain, in campionato, ri-sale ad un mese fa, contro l’In-ter. Da allora, l’umore del Pipitaè cambiato, in campo è semprenervoso talvolta persino irasci-bile, sintomi di un malumoreche ormai non riesce più a na-scondere. D’altra parte, in giococ’è anche il suo futuro: senzaChampions League, sarà davve-ro complicato pensare di tratte-nerlo. E dinanzi ad una proba-bile impuntatura, De Laurentiisdovrà per forza piegarsi e ven-derlo al miglior offrente.

RIVOLUZIONE Se il Napoli do-vesse fallire completamente lastagione, allora non è esclusoche il presidente avvierà la rivo-luzione tecnica. Con la parten-za certa di Benitez, non è esclu-so che sul mercato ci finisca an-che Marek Hamsik, da due annil’ombra del giocatore talentuo-so che il calcio italiano ha potu-to ammirare, E con lui potrebbeandar via anche Callejon, il, cuiinteresse è quello di tornare inSpagna, all’Atletico Madrid.

RIPARTENZA Ed allora, perquesto finale di stagione, l’alle-natore spagnolo sarebbe orien-tato a rivalutare giocatori che fin qui hanno avuto poco spa-zio, come Lorenzo insigne chegià domani sera tornerà titolarecontro la Lazio. E con lui, ci sa-ranno pure Gabbiadini e Mer-tens. Proprio da loro tre il, Na-poli potrebbe ripartire nellaprossima stagione, sperando inun ripensamento di Higuain enella sua voglia di riscatto. Con-tro la Roma, il Pipita ha giocatosoltanto una ventina di minutinel primo tempo, sfiorando an-che il gol. Poi, trascurato daicompagni, ha gettato la spugna,costringendo Benitez a sosti-tuirlo con Zapata, l’ultimo at-taccante ad aver esultato per ungol segnato (pari con l’Atalan-ta). Intanto, domani sera, in coppa Italia c’è la Lazio per al-lontanare una crisi che conun’altra sconfitta diverrebbe ir-reversibile.

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Il tecnico Rafa Benitez, 54 anni, con Gonzalo Higuain, 27 anni ANSA

fE QUELLA IN ASCESA

La banda del 7fa felice Pioli:cinque cosìli ha solo lui1Da Klose a Parolo, la Lazio meglio di Real e Bayern: ha più giocatori con almeno 7 gol

Stefano CieriROMA

I n attesa di tornare in Eu-ropa, meglio se dallaporta principale della

Champions, la Lazio si con-cede già una ribalta conti-nentale. E se la concede daprima della classe. Sì, perchéc’è una graduatoria nellaquale la banda di Pioli è aivertici europei. È quella delnumero dei giocatori chehanno segnato almeno 7 golin campionato. Sono ben cin-que: Anderson e Klose (9 gola testa), Mauri (8), Djor-djevic e Parolo (7 per uno).Quest’ultimo, col gol realiz-

zato a Cagliari, ha consentito aibiancocelesti di balzare in vettaa questa particolarissima classi-fica. Nella quale la Lazio (che haCandreva a 6 gol e può quindiulteriormente migliorare il da-to) è meglio di Real e Bayern(che hanno 4 giocatori a testacon 7 o più gol). Più staccate Barcellona, i due Manchester, ilChelsea e il Psg.

NEL SEGNO DEL 7 Corazzate conle quali (o almeno con qualcunadi loro) la Lazio «rischia» di in-crociarsi nella prossima stagio-ne. La impressionante accelera-ta negli ultimi due mesi di cam-pionato l’ha messa in una situa-zione interessate in vista dellosprint per la Champions. Il tutto

grazie alle sette vittorie conse-cutive ottenute nelle ultime set-te giornate di campionato. Perun totale di 21 punti che l’hannoisolata al terzo posto e portataad un passo dal secondo dellaRoma. Sette vittorie consecuti-ve che significano – anche –quarta migliore striscia di suc-cessi nella storia laziale. Il podioè ormai a un passo, perché da-vanti a Pioli ci sono solo Mae-strelli e Delio Rossi (arrivati a 8vittorie consecutive) ed Eriks-son (che ha il primato con 9). Lasfida di domenica all’Olimpicocon l’Empoli può dunque con-sentire a Mauri e compagni discrivere un altro capitolo impor-tante della storia del club. Oltreche, ovviamente, avvicinarli altraguardo Champions che fino apoco tempo fa era solo un sognoinconfessabile.

KLOSE: STRAORDINARI Primadell’Empoli, però, c’è un appun-tamento altrettanto se non piùimportante. Domani sera al SanPaolo la Lazio si gioca la possibi-lità di approdare alla finale diCoppa Italia. Un trofeo conqui-stato sei volte, l’ultima delle qua-li due anni fa nella finale-derbycon la Roma. C’è da ribaltarel’1-1 dell’andata, impresa perniente facile. Pioli, al netto degliinfortuni e della squalifica diKeita, è intenzionato a ripropor-re la stessa squadra di sabato aCagliari. Klose, nonostante i quasi 37 anni, sarà costretto aglistraordinari. Dopo gli 81 minutigiocati a Cagliari (è uscito al 36’s.t.) a Napoli sarà ancora titola-re. In una Lazio a caccia di recordanche lui ne insegue uno perso-nale. In questa stagione il tede-sco ha finora segnato 12 gol (9 incampionato e 3 in Coppa Italia,l’ultimo nel match di andata coipartenopei). Il suo primato ita-liano è di 16 reti (15 in campio-nato e 1 in Europa League) stabi-lito nel primo anno di Lazio.Gliene mancano quindi 5 per mi-gliorarlo. Impresa possibile. Spe-cie se la Lazio approderà in fina-le di Coppa. Klose avrebbe unagara in più per fare gol.

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Stefano Pioli, 47 anni, insieme con Miroslav Klose, 36 anni ANSA

Coppa ItaliaRRitorno semifinali.

Page 12: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

12 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1 - IL CAMBIO DI MARCIAVincendo a Palermo, i rossoneri hanno ottenuto il secondo successo di fila. Non accadeva da ottobre. Adesso il Milan spera di chiudere la stagione con la media di 2 punti a partita, ossia esattamente come l’aveva iniziata nelle prime sette giornate, quando aveva totalizzato 14 punti

2 - LA ROSA RITROVATALa primavera sembra essersi portata via tutti gli infortuni dell’inverno. Adesso Inzaghi ha la possibilità di sfruttare le potenzialità (non eccelse, ma discrete) della rosa operando le sostituzioni nei momenti decisivi delle partite. E gestendo meglio la stanchezza dei titolari.

3 - SUPER MENEZIl francese ha deciso anche la sfida di Palermo. E’ in corsa per il titolo di capocannoniere, visto che ha segnato solo una rete in meno di Tevez. E questo potrebbe dargli ulteriori stimolinello sprint finale. Se poi il Milan aggiungesse ai gol di Menez quelli di Destro, l’Europa sarebbe più vicina.

RUSH FINALETRE MOTIVIPER PROVARCI

Serenità+calendario Ecco come Inzaghi dà l’assalto all’Europa 1Pippo e i giocatori credono nella corsa al 5° posto: nel mirino del Milan ci sono Toro, Napoli e Sampdoria

IL CASO

Quando lo stadio ulula contro i bambini1Il Milan vince il torneo dei 2004, ma i genitori dei rivali protestano: «Troppo grandi». Raiola: «No, è razzismo»

Vincenzo D’Angelo

P remessa d’obbligo. Fi-schiare dei bambini chegiocano a pallone è cosa

vergognosa. Che assume i con-torni dello squallore se quei fi-schi sono abbinati ad ululatirazzisti. Ma stavolta il confinecon l’equivoco è molto sottile.

I FATTI A Forte dei Marmi s’èdisputata la Universal Cup, de-dicata agli Esordienti 2004. Havinto il Milan, tra tante prote-ste, alcune tutt’altro che civili.Il Milan in squadra aveva alcuni

ragazzi di colore che anche ieri,nella finale contro l’Inter (4-0),hanno fatto la differenza. La lo-ro forza fisica è sembrata a mol-ti genitori esagerata, fuori dalcomune e ai limiti della regola-rità. Così hanno pensato benedi destinare fischi e ululati al-l’indirizzo dei piccoli rossoneridurante la partita dei quarti difinale contro il Psg, giocata do-menica, ma anche nella finaledi ieri, sotto gli occhi dell’a.d.Adriano Galliani, che a un geni-tore che chiedeva spiegazioniha risposto: «Vivono in Italia,sono in età, perché non do-vremmo farli giocare?». In mat-

tinata Mino Raiola, uno mai ba-nale nelle dichiarazioni, avevatwittato: «Shock Universal-Cup... genitori hanno fischiatoragazzi di colore. Sosteniamo iragazzi i razzisti sono ignorantie deboli». Il Milan prima ha te-nuto un profilo basso, con uncomunicato: «Ci segnalano pre-sunti episodi di razzismo... spe-riamo non sia vero o si sia trat-tato di qualcosa di sporadico, incaso contrario sarebbe intolle-rabile». E mentre il profilo Twit-ter del torneo pubblicava lospot antirazzismo della Uefa, ilresponsabile dell’attività di ba-se del Milan, Mauro Bianchessi,

attaccava all’Ansa: «È inaccet-tabile, siamo di fronte a totaleignoranza». L’organizzazionepoi ha «condannato l’accaduto»precisando che «non si è tratta-to di cori razzisti, ma di conte-stazione dei sostenitori del Psgsulla scelta del Milan di schie-rare bambini fuoriquota e quin-di più prestanti fisicamente».Ma i bambini sono del 2004,non fuoriquota. E il razzismonon ha età. Certo, sono stati gliunici bambini destinatari di co-ri beceri. Forse perché troppoforti. O forse perché il mondo èancora pieno di incivili.

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G.B. OliveroMILANO

N ello spogliatoio ci credo-no e allora basta questoper fare un ragionamen-

to ampio e vedere se sia una va-lida speranza, un dolce sogno ouna pura utopia. Il Milan in Eu-ropa League: probabile no,possibile sì, anche perché man-cano 9 giornate e quindi ci so-no 27 punti a disposizione peruna squadra distante 7 lun-ghezze dal quinto posto chemette il timbro sul passaporto(magari potrebbe bastare il se-sto, ma dipenderà dalle finali-ste di Coppa Italia). E’ statosufficiente vincere due partitedi fila per cambiare non tantola classifica quanto l’umore e laconvinzione. Il Milan si sente

fuori dal tunnel perché la con-dizione sta crescendo e la ruo-ta sta girando: meno infortu-nati, più episodi fortunati. In-zaghi è sereno perché pian pia-no le cose stanno tornando aposto e ha messo nel mirino treavversari: il Torino (settimo,42 punti, 1 più del Milan), ilNapoli (sesto, 47) e la Sampdo-ria (quinta, 48). Più difficilepensare di raggiungere la Fio-rentina, che è a quota 49 e ha ilvantaggio dello scontro direttoche costringerebbe quindi ilMilan a fare 9 punti in più deiviola nelle ultime 9 giornate.Proprio il calendario, invece, spinge i rossoneri sulle traccedi Torino, Napoli e Sampdoria.Vediamo perché.

30a GIORNATA Subito unoscontro diretto: Milan-Samp.

Nel frattempo il Napoli ospitala Fiorentina e il Torino ricevela Roma. Una buona occasioneper avvicinarsi.

31a GIORNATA Il derby con l’In-ter è una trappola grossa così.Il Napoli va a Cagliari: Zeman ècostretto a vincere. Il Cesenacerca lo sgambetto alla Samp,Sassuolo-Toro è difficile dapronosticare.

32a GIORNATA Lo scontro diret-to è tra Napoli e Sampdoria. IlToro sfida il tabù derby. Il Mi-lan va a Udine: altra giornatada sfruttare.

33a GIORNATA Quattro partiteche chi insegue l’Europa nonpuò fallire: Milan-Genoa, Pa-lermo-Torino, Sampdoria-Ve-rona, Empoli-Napoli.

34a GIORNATA Altro scontro di-retto per Inzaghi, stavolta intrasferta: la tappa di Napoli èla più dura dell’ultima fase delcampionato. Anche Mihajlovicha un turno complicato (ospitala Juve), mentre Venturaaspetta Sarri a Torino.

35a GIORNATA Turno complica-to per i rossoneri, ma dipendeanche dalla classifica che avràquel giorno la Roma attesa aSan Siro. Trasferte non troppodifficili per Samp (Udinese) eNapoli (Parma), mentre il Torova nella Marassi rossoblù.

36a GIORNATA Il Milan lancialo sprint in casa del Sassuolo.Toro (Chievo) e Napoli (Cese-na) hanno impegni più sempli-ci di quello della Samp (Lazio).

37a GIORNATA Ultimo scontrodiretto per il Milan: a San Siroecco il Toro. La trasferta alloJuventus Stadium non è unagita per il Napoli, ma anche laSamp a Empoli dovrà faticare.

38a GIORNATA Il gran finale èindecifrabile. Come tutte lepartite degli ultimi due mesi, ladifficoltà dipende dalla classi-fica maturata in quel momentodagli avversari. Il Milan chiudea Bergamo, il Napoli in casacon la Lazio, la Samp ospita ilParma, il Torino riceve il Cese-na. E’ la volata che chiude ilcampionato: dopo lo striscionec’è la bandiera dell’Europa.Che all’improvviso il Milan ve-de un po’ più vicina di prima.

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SOCIETÀ

Ora Mister Beevuole la presidenzaPresto sarà a Milano 1L’advisor concluderà le verifiche sui bilanci a metà aprile e il finanziere thailandese, che ha sentito Berlusconi, volerà subito in Italia

Maurizio Nicita@manici50

L’ ultimo contatto diret-to risale a pochi gior-ni fa. Si sono sentiti al

telefono Silvio Berlusconi eBee Taechaubol, il finanzie-re asiatico che sta stringen-do i tempi per acquistare ilpacchetto azionario di mag-gioranza del Milan. A far datramite (e da traduttore fra idue) è sempre Pablo VictorDana, il finanziere italianoche lavora a Dubai e di que-sta operazione è il grandemanovratore. Fra B. e Mr.Bee il feeling finora è statoottimo e questo spinge a uncerto ottimismo il gruppothailandese che opererà at-traverso un Fondo d’investi-mento, già aperto e che starastrellando capitali nelleborse asiatiche. I due non sisono ancora dati l’appunta-mento decisivo, ma è proba-bile che entro un paio di set-timane il thailandese sarà aMilano per evitare scherzidella concorrenza.

LEE E GLI ALTRI Bee nonvuole rischiare rimonte de-gli altri possibili concorrenti(il cinese Richard Lee o altrepossibili cordate) e così, at-traverso l’advisor Rothschi-ld, ha sistemato l’accordopreliminare passando dauna prima bozza che preve-deva passaggi successiviverso l’acquisizione dellamaggioranza azionaria a

quella attuale che invece pre-vede un accordo entro aprilecol passaggio diretto di circa il60 per cento delle quote. Permetà mese è prevista la chiusu-ra della due diligence (la verifi-ca dei bilanci) e quella dovreb-be diventare l’input decisivoall’intera operazione. La valu-tazione complessiva del clubcomunque è ancora fluttuantema comunque ben al di sottodel miliardo di euro.

AL TIMONE DI COMANDO E senell’organigramma del nuovogruppo acquirente l’ammini-stratore delegato sarà Dana, lostesso Taechaubol riserveràper sé stesso la poltrona di pre-sidente, così si sentirà coinvol-to in prima persona, non solocome rappresentante dei mag-giori investitori del suo Fondo.Al tempo stesso il thailandese,una volta acquisito il Milan,vorrà verificare di persona lafattibilità del nuovo stadio, alcentro delle attenzioni dellesue strategie finanziarie. Mal’ultima parola logicamentespetta a Silvio Berlusconi, cheufficialmente ha sempre nega-to la volontà di vendere il Mi-lan, ma che è innegabile che daalmeno tre mesi abbia trattatola possibile cessione dello stes-so. Se deciderà davvero di ven-dere e non interverranno altrifattori esterni (politico-eletto-rali) dopo quasi trent’anni sichiuderà una delle pagine piùimportanti storicamente delcalcio italiano, che sta attra-versando una profonda crisi.

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Da sinistra Bee Taechaubol, Patrick Kluivert e Pablo Victor Dana

Galliani con gli Esordienti ACMILAN.COM

I giocatori rossoneri festeggiano davanti ai tifosi al termine della sfida col Palermo. Il Milan non vinceva in trasferta dal 19 ottobre LIVERANI

Serie AR

Tweet Shock UniversalCup inc. Milan/PSG classe 2004 genitori hanno fischiato ragazzi di colore. Sosteniamo i ragazzi i razzisti sono ignoranti e deboliMINO RAIOLA

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Page 13: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

13MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il Milan scalda la pista Bertolacci1Galliani e Preziosi si parlano per il centrocampista a metà fra Genoa e Roma: ma occhio alla Fiorentina

� Per favorire l’avvicinamento dei giovani alla professione giornalistica, La Gazzetta dello Sport e Rcs Mediagroup istituiscono 10 borse di studio intitolate alla memoria di Giorgio Giavazzi, caporedattore centrale del giornale prematuramente scomparso, a 45 anni, nel 1998, che fu sempre impegnato nella valorizzazione delle risorse umane.Ogni borsa si realizzerà attraverso stage di 4 mesi che saranno attivati tramite convenzioni con università e scuole di giornalismo; ogni percorso garantirà, con il supporto di un tutor, la partecipazione alla vita redazionale della Gazzetta in tutte le sue forme. Quindi la confezione del quotidiano, l’aggiornamento del sito web e la cura del notiziario del nuovo canale televisivo.E’ previsto un rimborso spese. Il bando è riservato a giovani iscritti a un corso universitario o in possesso di una laurea da non più di 12 mesi. I curricula, accompagnati da una breve lettera di motivazione, dovranno essere inviati a [email protected] entro lunedì prossimo, 13 aprile, data dopo la quale è previsto un colloquio di selezione.La ricerca è rivolta a entrambi i sessi (Legge 903/77) ed è valida per le sedi di Milano e di Roma.

BORSA DI STUDIO

Dieci stagein Gazzettaper Giavazzi

Carlo LaudisaMILANO

@carlolaudisa

A driano Galliani ed Enri-co Preziosi anche neigiorni di Pasqua hanno

pensato al mercato. A unirlistavolta è il nome di AndreaBertolacci, il centrocampistarossoblù appena approdato inNazionale e ancora in compro-prietà con la Roma. Nel tradi-zionale blitz a Forte dei Marmiil manager rossonero non haperso occasione per tenere cal-do il dialogo con il suo amicogenoano. A gennaio hanno tro-vato reciproca soddisfazionenell’operazione che ha portatoa titolo definitivo Luca Anto-nelli in rossonero (affare da 4milioni, pagamento biennale)e il francese M’Baye Niang inprestito nella squadra di Ga-sperini (i liguri lo vorrebberoprenotare per un’altra stagio-ne, ma per ora il no è secco).

ESIGENZE Ovviamente il Ge-noa deve prima trovare un’in-tesa con la Roma per l’ecletticoprodotto del vivaio giallorosso.Da tempo c’è un impegno dimassima a lasciar gestire a Pre-ziosi il futuro del ragazzo, nel-la reciproca convinzione che laprossima stagione giocherà inogni caso con una maglia nuo-va. Dopo le esperienze in SerieA con il Lecce e con il club ros-soblù Bertolacci ha compresoche la sua carriera non può piùessere associata alla societàche l’ha visto crescere e questasua volontà evidentemente stapesando.

I VIOLA Nei mesi scorsi s’è par-lato a lungo dell’interesse dellaFiorentina e Preziosi ha già av-viato una trattativa con la diri-genza viola informando anchel’agente del giocatore, Alessan-

dro Lucci. Del resto non è unmistero che Vincenzo Montellane apprezzi molto le qualità espinga per averlo con sé a Fi-renze. Le ultime settimane, pe-rò, hanno visto crescere le at-tenzioni in via Aldo Rossi. Nonè un caso che Galliani abbia di-radato i contatti con l’Atalantaper il promettente Baselli, peril quale aveva provato a chiu-dere nell’ultimo giorno di mer-cato invernale. Strada facendoal Milan si sono convinti di averbisogno di un giocatore piùduttile e, guarda caso, Berto-lacci ha unito alle importantiprestazioni con Gasperini an-che quelle con la maglia azzur-ra. Aggiungiamoci il recenteinput di Silvio Berlusconi chevuole un Milan sempre più ita-liano. Del resto Bertolacci hasolo 24 anni e ha già alle spalle5 campionati in Serie A da pro-tagonista con 113 presenze. Un

bagaglio di esperienze impor-tante in vista di una stagione incui ci sarà un bell’andirivieni aMilanello: soprattutto tra icentrocampisti. A partire daMuntari, il cui addio è già statocertificato ufficialmente daltweet del suo procuratorequalche giorno fa: Sulley, ameno di emergenze, non saràpiù convocato da Inzaghi e agiugno emigrerà negli Usa. Viaanche l’altro ghanese, Essien,che è in scadenza di contratto.Appare ai titoli di coda anchel’avventura di De Jong, an-ch’egli in scadenza: Nigel hagià chiarito che prima di pren-dere qualsiasi decisione vuolecapire bene i programmi delclub, ma al di là di ciò, la forbi-ce domanda-offerta è troppoampia. Da definire invece lescelte su Van Ginkel, in prestitosecco dal Chelsea.

© RIPRODUZIONE RISERVATAAndrea Bertolacci, 24 anni, al Genoa dalla stagione 2012-13 ANSA

Serie ARMercato

RIl patron dei liguri ha già avviato unatrattativa coi viola:Montella spingeper averlo

RI rossoneri si muovono per la mediana perché se ne andranno Muntari ed Essien

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14 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OGGI LA DECISIONE

Il Daspo è difficileMa il club teme lo stop della Sud1Il giudice sportivo valuterà se lo striscioneconteneva un «incitamento alla violenza»Il Viminale: «Adesso le società collaborino»L’orribile striscione esposto sabato durante Roma-Napoli nella curva Sud, il settore più caldo dei tifosi giallorossi allo stadio Olimpico ANSA

Ciro Esposito è morto il 25 giugno dello scorso anno a Roma ANSA

Le offese alla madre di CiroPallotta: «Sconfitta di tutti»

Alessandro CatapanoROMA

A l netto dell’ennesimaondata di indignazio-ne provocata in tutto

il mondo (gli striscioni sonofiniti pure alla Cnn) e dellerichieste impossibili avanza-te dai legali della famigliaEsposito (invocare 5 punti dipenalizzazione o l’interventodel presidente della Repub-blica è fantagiustizia), ilcampo delle possibili sanzio-ni si esaurisce ad un paio diprovvedimenti: il Daspo (in-dividuale o di gruppo) agli«espositori» dello striscionededicato alla mamma di CiroEsposito, l’unico ipotetica-mente perseguibile (non losono l’apparentemente ge-nerico «Daniele con noi» né ilferoce riferimento al «Ciro,Ciro...» di Sandra Milo); lachiusura della curva Sud, incui quello striscione è statoesposto, e per svariati minu-ti. Perché uno o entrambipossano scattare, però, nelcontenuto dello striscione varilevato il possibile «incita-mento alla violenza». Moltodifficile che riesca a farlo ilQuestore — gli autori dellascritta sono stati molto «scal-tri», riconoscono le autorità—, più facile per il giudicesportivo: in base all’articolo12.3 del Codice di giustiziasportiva, infatti, perché ilmessaggio sia considerato«potenzialmente violento» e,quindi, sanzionabile (conuna pesante ammenda o lachiusura per uno o più turnidel settore), basta che con-tenga toni e parole in grado

di aggiungere ulteriori elementidi tensione tra le due squadre ole due tifoserie. C’è chi fa riferi-mento agli striscioni juventinisu Superga (solo ammenda),ma il giudice Tosel deciderà og-gi dopo aver letto la relazionedei collaboratori della Procurafederale. Decisivo per una squa-lifica della curva Sud potrebberisultare anche l’atteggiamentodel settore nella sua globalità,che non si è dissociato.

E POI? Per il resto, le polemichescatenate dall’ennesimo stri-scione infamante esposto in unacurva non porteranno da nessu-na parte. A meno che il mondodel calcio non cominci a colla-borare sul serio con le autorità.Fino ad oggi, non è accaduto. IlViminale, che pure ha apprezza-to il comunicato di Pallotta (de-boluccio ma almeno ha rotto ilsilenzio-assenso dei giorni pre-cedenti), continua a chiedereun contributo maggiore alle so-cietà: che facciano la propriaparte per isolare la parte piùviolenta dei propri sostenitori.«La repressione da sola non ba-sta», dicono dal ministero del-l’Interno. «E del resto — aggiun-gono in risposta al presidenteTavecchio — «è impossibile con-trollare chi entra allo stadio conuna o due lettere di uno striscio-ne e poi, una volta all’interno, ciincolla il resto». I club, ribadisceil Viminale, devono «rompereogni legame con la parte beceradel tifo». Già. Ma che fine hannofatto la segmentazione dellecurve, l’affiancamento dei poli-ziotti agli steward, il contributodei club per gli straordinari del-le forze dell’ordine? Chiedere aRenzi e Alfano.

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Massimo CecchiniROMA

I l giorno dopo la Pasqua,aspettiamo ancora la pienaresurrezione del senso civi-

vo di questo Paese ammalato dicalcio. Dopo che sabato gli stri-scioni degli ultrà della Roma,esposti durante il match col Na-poli, hanno offeso AntonellaLeardi, la mamma di Ciro Espo-sito, il tifoso napoletano uccisonel maggio scorso nei pressidell’Olimpico, la ferita fatica arimarginarsi. Ed è per questoche ieri la donna ha voluto sot-tolineare: «Non sono un’atletama sto giocando la partita piùdura della mia vita. C’è da pre-gare per coloro che mi hannocriticato: non sanno cosa vogliadire perdere un figlio». Postilla:in curva Sud si sono visti ancheuno striscione con su scritto:«Daniele con noi» (e il pensierodi tutti è volato al De Santis in-dagato per omicidio) e una fotodi Sandra Milo quando in tvpiangeva per il figlio Ciro. Il li-vello dell’ironia espressa, ovvia-mente, è chiaro a chiunque.

TAVECCHIO E PALLOTTA Sulfronte federale il presidente Ta-vecchio ha agitato le acque.«Esprimo tutta la mia solidarie-tà e la mia vicinanza alla signo-ra Leardi, gravemente offesanel suo dolore più profondo dalcontenuto degli striscioni ap-parsi all’Olimpico. La Procurafederale si è già interessata, sa-rebbe però da chiarire come siapossibile che succeda in unostadio con il massimo livello disicurezza». Ma dopo il discussoritardo con cui è giunto, il mes-saggio più atteso è stato quello

del presidente Pallotta, redattodi concerto con la dirigenza.«La Roma ritiene che ogni epi-sodio che porti alla perdita diuna vita in concomitanza di unapartita di calcio, come accadutoad esempio a Ciro Esposito, adAntonio De Falchi, a GabrieleSandri, a Vincenzo Spagnolo, aFilippo Raciti, Vincenzo Papa-relli o ad altri, rappresenti unasconfitta dell’intera società civi-le, al di là delle appartenenze asquadre, società, gruppi di tifo-si». Parole giuste, ma forse unpo’ troppo generiche e tiepiderispetto al senso d’indignazioneche hanno pervaso i media in-ternazionali e che a livello d’im-magine non hanno fatto bene alclub, spesso sanzionato per viadei propri ultrà. Meno di un an-no fa ad esempio, in occasionedi una contestazione all’Olim-

pico, Pallotta era stato moltopiù chirurgico scrivendo: «I ti-fosi dovrebbero sostenere la squadra piuttosto che altri inte-ressi». Un messaggio questo sìineccepibile.

FAMIGLIA ESPOSITO Ma se ilViminale dice di avere apprez-zato «la presa di distanza di Pal-lotta», Angelo Pisani, legaledella famiglia Esposito, ha spa-rato a zero, chiedendo «la squa-lifica dell’Olimpico, la penaliz-zazione di 5 punti della Roma, idanni al club per risarcire l’im-magine della Leardi». «Il ricava-to – spiegano in una nota i re-sponsabili dell’associazione «Ciro Esposito» – sarà devolutoai bambini ricoverati nel repar-to di Rianimazione del Gemellia Roma e in quello di Oncologiapediatrica dell’ospedale Pausi-

lipon di Napoli». Ma Pisani nonsi è placato. «La Roma silente e isuoi tifosi si sono dimostrati piùvolte violenti e discriminatorinei fatti e nelle azioni. Matta-rella deve fare diventare questoepisodio il simbolo della lottaalla violenza nella nostra socie-tà. Il presidente della Repubbli-ca ha il potere e i mezzi per ri-chiamare tutti all’ordine, i diri-genti sportivi e i club non devo-no più essere mirino di episodidi violenza. Solo dopo esserestati chiamati in causa, espo-nenti come Pallotta sono inter-venuti con messaggi formali,non prendendo posizione e noncondannando gli striscioni diRoma. Ci sarebbe voluto un in-tervento durante la partita stes-sa, i calciatori non avrebberopiù dovuto giocare, l’arbitroavrebbe dovuto fermare il ma-tch. Bisogna evitare altri peri-coli, in Russia per esempio laUefa sta decidendo di penaliz-zare il comportamento dei tifo-si, mi chiedo perché in Italianon ci siano norme del genere».

PUNTO INDAGINI Intanto sulferimento e la morte di CiroEsposito i pm romani hanno ap-pena concluso le indagini: abreve chiederanno il rinvio agiudizio di Daniele De Santis per omicidio volontario, rissa,lesioni, possesso abusivo di ar-ma da fuoco e lancio di materia-le pirotecnico. Mentre le ore im-mediatamente precedenti alla sparatoria, che «Gastone»avrebbe trascorso con due pro-stitute romene (entrate poi inpossesso del suo cellulare)prendendo parte a un festino disesso e droga, non sono state ri-tenute penalmente rilevanti.

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ANTONELLA LEARDIMAMMA DI CIRO ESPOSITO

NON SONO UN’ATLETA MA STO GIOCANDO

LA PARTITA PIÙ DURA DELLA VITA. PREGO PER

CHI MI HA CRITICATO

JAMES PALLOTTAPRESIDENTE ROMA

UNA SCONFITTA DELLA SOCIETÀ CIVILE, AL

DI LÀ DI APPARTENENZE A SQUADRE, CLUB,

GRUPPI DI TIFOSI

Serie ARIl caso Esposito

1La Roma interviene sugli striscioni degli ultrà giallorossi. L’avvocato degli Esposito: «Frasi solo formali, chiederemo i danni alla società»

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Page 15: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

15MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Cassa ricca per la RomaLa Champions blinda i big1La possibile conferma nell’Europa che conta allontana il rischiocessione per Pjanic, Ljajic e Nainggolan. Si lavora su Dzeko e Ayew

Andrea PuglieseDavide StoppiniROMA

P iù che una gita fuori por-ta, un giro in banca. Diquelli produttivi, perché

sì, è stata una Pasqua gialloros-sa. La vittoria con il Napoli hadato una spallata alle rivali perla prossima Champions: +7 su-la Fiorentina quarta e il vantag-gio nello scontro diretto, valgo-no una discreta tranquillità perla Roma di aver in mano il ticketdella massima competizioneeuropea. L’approdo ai playoff diagosto, almeno quello, pare inbanca, al netto della volata conla Lazio per il secondo posto.Che non ci sia da festeggiare, èconcetto valido per i giocatoricome per i tifosi, che immagina-vano ben altre prospettive inquesto finale di campionato.Ma vallo a dire alla società, chelo scudetto se lo gioca qui. Che ilfuturo se lo costruisce anche (senon soprattutto) con i 50 milio-ni di euro — 49,2 per l’esattezza— che una qualificazione allaChampions porta in dote.

PIÙ FORZA Tanto la Roma ha ri-cavato dall’ultima partecipazio-ne europea. Soldi buoni per lacontinuità aziendale e per i fuo-chi d’artificio sul mercato. Chepoi siano fuochi riusciti, è altro

discorso. Di sicuro c’è che la Champions regala forza sulmercato. Prendi il discorso ces-sione, l’ipotetica partenza di unbig: Pjanic, Ljajic (su cui pendeuna clausola di svincolo supe-riore ai 20 milioni), Nainggolan(da riscattare), questi i nomi in-torno ai quali la parola addioscatterebbe automatica in casodi arrivo dal quarto posto in giù.Ecco, ora la cessione diventauna possibilità, non una neces-sità. Non significa che un bignon partirà, ma che piuttostosarà proprio la Roma a valutareeventuali offerte e a decidere seuna cessione sarà funzionaleper nuovi investimenti.

DA DZEKO AD HANDANOVIC Ecosì, mentre Pjanic non smettedi chiacchierare del mondo Ro-ma con l’amico Dzeko, e mentreLjajic fa lo stesso con Jovetic, vainnanzitutto messo a fuoco il di-scorso portiere. È l’emergenzadella Roma, perché De Sanctisha già apparecchiato un futuroprossimo di dodicesimo, e per-ché Skorupski non regala le giu-ste garanzie. Handanovic, Siri-gu, il francese Ruffier, il vecchiopallino Neto: tutte piste valide.Ma negli ultimi giorni è spunta-ta anche la candidatura diLukasz Fabianski, polacco exArsenal, ora allo Swansea, fattoseguire dalla Roma. «Preferiscorestare in Premier», ha però fat-

to sapere il portiere. Ecco per-ché allora l’obiettivo numerouno resta Handanovic.

OCCHIO ALLA DIFESA A questopunto, se poi Champions sarà,la priorità diventa rinforzareuna difesa sicuramente non al-l’altezza della massima vetrinaeuropea. Il primo passo sarà ca-

pire se si potrà contare o menosu Maicon, dovendo quindi in-vestire eccome sugli esterni di difesa. Uno per lato, con la Ro-ma che tiene sotto occhio i tori-nisti Bruno Peres (per cui Saba-tini ha già offerto 8 milioni, maCairo ne vuole 13 e c’è anche ilNapoli) e Darmian, oltre a Di-gne (pallino di Garcia) e MaxiPereira. Considerando poi cheal centro tornerà Romagnoli,che Astori e Spolli molto proba-bilmente non verranno riscatta-ti e che si spera che Castan torniai suoi massimi livelli, serve co-munque un altro centrale chepotrebbe essere Younes Kaboul,il franco-marocchino in scaden-za con il Tottenham.

MANOVRE OFFENSIVE Poi si la-vorerà dalla cintola in su. C’è dadecidere se riscattare o menoNainggolan, per il quale l’opzio-ne Premier resta però più cheun’idea. In entrata occhi su tresvincolati: Mavuba, Ayew e Mil-ner. Capitolo Ibarbo: si cerca losconto per Ibarbo, per cui la Ro-ma dovrebbe sborsare altri 12,5milioni. E poi c’è la trattativache Sabatini ha già avviato conLuiz Adriano. Destro permet-tendo, ovviamente, perché do-vesse tornare a Roma allora tut-ti i discorsi sarebbero molto piùcomplicati. Anche con 50 milio-ni in più in cassa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL FRANCESE Rudi Garcia, 51 anni, è alla seconda stagione sulla panchina della Roma. La scorsa estate ha rinnovato il contratto finoal 2018 REUTERS

9� i milioni di euro spesi fin qui dalla Roma per Nainggolan: 3 per il prestito, 6 per il riscatto della metà del cartellino. Il belgaè ancora al 50% con il Cagliari

49,2� i milioni di euro che ha incassato la Roma dall’ultima Champions League, tra soldi al botteghino, bonus Uefa per gare e gironi e market pool

Serie ARLe strategie

8� I milioni di euro già offerti dalla Roma per il laterale brasiliano Bruno Peres, a fronte di una richiesta dal parte del Torino di almeno 13 milioni

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16 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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17MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OLTRE IL CALCIO CONTENUTOPREMIUM

L’INCONTRO A MILANO LE CONFESSIONI DEI BRASILIANI D’ITALIA

� 1 Derby alternativo sul palco milanese degli Atleti di Cristo: il difensore romanista Leandro Castan e il centrocampista laziale Felipe Anderson raccontano le loro esperienze � 2 Nicola Legrottaglie, uno degli animatori del movimento � 3 Il portiere Gabriel, milanista in prestito al Carpi � 4 Ancora Castan attento in platea� 5 L’interista Hernanes mentre segue il dibattito

5

1 2

clicUNA LUNGA STORIAINIZIATA IN BRASILEPIÙ DI TRENT’ANNI FA

� Atleti di Cristo è un movimento composto da sportivi professionisti, non si ritiene una setta e tiene a precisare che non sostituisce una chiesa. È stato fondato in Brasile nel 1984 da due calciatori: Joao Leite e Balthazar Morais. Alla fine degli anni Novanta si è diffuso in Italia: il primo incontro è stato organizzato a Perugia nella Pasqua del 2001. Negli annii contatti fra gli atleti, non solo calciatori, si sono moltiplicati, e il movimento ha preso piede grazie soprattutto agli sforzi dei brasiliani. Da anni l’incontro pasquale si tiene a Milano, anche se gruppi di preghiera esistono in molte città.

Il derby della Bibbia«PAURE, MALATTIEGUAI FAMILIARI: DIO CI HA SALVATI»LA PASQUA DEGLI ATLETI DI CRISTO. IL ROMANISTA CASTAN: «NEL MOMENTO BUIO HO RITROVATO LA FEDE». IL LAZIALE ANDERSON: «L’ARRESTO DI MIO PADRE UNA PROVA DURA»

LA STORIAdi MARCO GUIDI E FRANCESCO ODDIMILANO

S orride e guarda il giovane connazionaleLeandro Castan, quando gli si chiede sequalcuno dei compagni della Roma sem-

bra interessato a seguirlo negli Atleti di Cristo.«Per ora mi riunisco per pregare con lui, fuorisiamo come fratelli. Ma appena ci ritroveremoin campo, subito una botta al ginocchio, e subi-to: “Scusami”». L’altro è Felipe Anderson, che hapassato con lui, e un’altra trentina di sportivi ecalciatori – da Hernanes al brasiliano Gabriel,che dopo una stagione deludente al Milan statrascinando il Carpi in Serie A, fino a giocatoridilettanti – il giorno di Pasqua nella sala confe-renze di un hotel milanese. Ma le stelle sono idue brasiliani di Roma, l’uomo che non può gio-care da mesi e il ragazzo diventato forse il gioca-tore più decisivo del campionato. Due storie nonfacili, raccontate col sorriso, microfono in ma-no, davanti a tutti, con Nicola Legrottaglie a faregli onori di casa, e accompagnamento musicalequando richiesto. Ha funzionato: Castan non siera mai aperto in questo modo, sull’operazioneal cervello che gli ha fatto buttar via la stagione.La speranza gli è rimasta, a lui e Felipe Ander-son, che nel momento migliore della carriera èdovuto tornare in Brasile, perché il padre è statoaccusato di duplice omicidio, per una folle corsacon la macchina.

CASTAN «Tutto è partito da quei giramenti ditesta, ci sono voluti due mesi per capire cosaavevo, girando specialisti su specialisti, che per

correre, e giovedì ho fatto l’ultima risonanza.Ho fatto questo intervento proprio per tornare agiocare a pallone». Se non si fosse operato avrebbe dovuto lasciare il calcio. Ma l’alternati-va era un’operazione al cervello. «Quando hosaputo cosa avevo, e cosa rischiavo, ho avuto tregiorni di buio. Un medico mi aveva detto chenon avrei più potuto giocare al calcio, e l’opera-zione mi faceva paura. Alle fine ho deciso per lamia famiglia». E con l’aiuto di Dio. «Lo avevo unpo’ abbandonato, quando ero venuto in Italia,l’ho ritrovato nel punto più basso. E ora ognimese ho un incontro con 30-40 fratelli, tra cuiFelipe Anderson».

ANDERSON Un anno fa Felipe era sempre qui,tra i suoi fratelli, Bibbia in mano. Le cose allaLazio non stavano andando bene. «Vedrete l’an-no prossimo», disse agli amici. Dodici mesi do-po, Anderson è ancora a Milano tra gli Atleti diCristo. Con le mani cerca sempre i versi giustidella Bibbia, ma nei piedi ci sono 9 gol in più.«Pensavo di metterci sei mesi ad abituarmi allavita e al calcio in Italia, è stato più complicato.Ma ho continuato a lavorare e a pregare: oggiraccolgo i frutti». Eppure quando le cose si sta-

vano mettendo bene, l’arresto del padrein Brasile e un infortunio hanno gettatoFelipe nel panico. «Mi sono trovato in ca-sa da solo a piangere. Dovevo giocaredue partite importanti, ma volevo vede-

re mio papà. Poi mi sono anche fattomale. Mi chiedevo perché mi stesse

succedendo questo, finché ho aper-to la Bibbia, pregato e capito. Sono

volato in Brasile, mio padre e miasorella, che non erano credenti,hanno deciso di battezzarsi».Tornato in Italia, ha ricominciato

a fare il fenomeno. Per aspera adastra, direbbe Lotito. Intanto Ander-

son sta trascinando la sua Lazio nellarincorsa alla Roma e al secondo posto.«Io ci credo, stiamo facendo bene». E non

dimentica chi se l’è passata peggio nell’ul-timo periodo. «Avete visto Keita a Cagliari?

Ha cambiato la partita». I due sono moltoamici, sebbene abbiano stili di vita differen-ti, almeno leggendo i giornali. Un po’ come ildiavolo e l’acqua santa. «Ma no... In passatoha sbagliato, è molto giovane, capita. Manon è come lo dipingono i media».

LA RIVELAZIONE Media che lo scorso anno diFelipe si occupavano poco: zero gol fatti, ora èa 9, e il campionato non è ancora finito. Qual-cosa di più che una rivelazione. «È vero - con-clude Castan - ma l'anno prossimo sarà Iturbe a

sorprendere tutti, vedrete. Lui e io, ovvia-mente: torno presto, sto lavorando per

esserci già per l'ultima giornata. Ma inogni caso, l'anno prossimo, puntate

su di me: sarò al 100%».© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie ARLa storia

43

fortuna hanno scartato le cose più brutte. An-che se quando ho preso una brutta influenza,che mi ha fatto perdere 15 chili di peso, lapaura mi era presa, di avere qualcosa di piùgrave di quello che effettivamente era». Non era una cosa da poco, però, anche senulla di irreparabile: una «alterazionecongenita vascolare nel peduncolo cerebel-lare medio posteriore sinistro, conosciutocon il nome di cavernoma». Da cui «unpiccolo edema e di conseguenza un ri-gonfiamento transitorio», con relativimal di testa (nome tecnico, «sindrome vertiginosa acuta») dopo Empoli-Roma,seconda di campionato, unica presenzadel brasiliano in quella che doveva esserela stagione della conferma, dopo la primacon ombre e luci con Zeman/Andreazzoli ela seconda, maestosa con Garcia in panchi-na. Un tempo, poi lasciò il posto ad Astori esi ritrovò nel buio: salutò il campo il 13 set-tembre, entrò in sala operatoria il 3 dicem-bre, non è ancora tornato. Anche se quattrogiorni prima di Pasqua è arrivata un’altrabella notizia: l’ennesimo controllo ha con-fermato l’ottimo decorso post-operatorio,il calciatore operato al cervello può colpi-re senza problemi di testa, visto che il la-voro sul tono muscolare lo aveva ripesoda tempo. Non era così scontato, anchese il brasiliano lo ammette solo ora, che ètutto passato. «Dopo l’intervento avevoperso i movimenti del lato sini-stro, non sentivo piùquella parte del cor-po. Ma ora va tuttobene, sto iniziando a

Leandro Castan, 28

anni, e Felipe

Anderson, 21 anni: divisi dal

calcio, uniti nella fede

ANSA

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Page 18: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

18

Partecipare non è difficile come segnare un gol a Gigi!Sino al 31 maggio prossimo basta acquistare almeno un bicchierino da 200 ml di SanThé Sant’Anna o di SanFruitSant’Anna: per ogni prova d’acquisto spedita, unitamente alla cartolina* compilata con i propri dati, si potrà indicarela scuola o il Comitato Genitori a cui assegnare il proprio voto. Più prove d’acquisto mandi, più possibilità hai di farvincere chi scegli tu!In più, le scuole e i Comitati Genitori che ricevono più voti nella propria categoria vinceranno 1.500 Euro inmateriale didattico e parteciperanno a settembre alla “partitona” con Gigi Buffffon sul campo della CarrareseCalcio! Regolamento completo e aggiornamento classifiche sul sito www.santanna.itRegolamento completo e aggiornamento classifiche sul sito www.santanna.it

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Page 19: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

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20 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Samp, 3 carte per crederci ancora1Mihajlovic non abbandona la corsa Champions: al fianco di Eder torna Okaka, e Mesbah scalpita

Filippo GrimaldiGENOVA

A ntefatto (che molto dicesullo stato dell’arte sam-pdoriano): due settima-

ne fa, era il giorno di Sampdo-ria-Inter, Massimo Ferrero hafatto simpaticamente irruzionein una parrocchia genovese diCarignano, incontrando il par-roco, cuore milanista della pri-ma ora, ed alquanto in ambasceper il cammino incerto degliuomini di Inzaghi. Don Rocco,questo il suo nome, ricordòsimpaticamente la sfida di do-menica prossima a San Siro deisuoi beniamini con i blucer-chiati. Il senso della prece era:siate clementi, lo dica aMihajlovic. Il presidente dellaSamp non se l’è fatto ripetere due volte: «Vincerà il miglio-re», ma con uno sguardo che di-ceva tutto e sottintendeva co-me i migliori fossero proprio iragazzi di Sinisa.

NIENTE LUNA... La situazionenon è cambiata. Nel senso chela consapevolezza della pro-pria forza nel gruppo diMihajlovic è rimasta assoluta-mente invariata, nonostante ilk.o. di Firenze. Anzi, parados-salmente resa più solida da trecarte che Mihajlovic calerà aSan Siro: Mesbah, Okaka edEder. Niente luna contro i viola,parafrasando la vigilia di Sini-sa: solo le stelle, il panorama èugualmente emozionante. Cer-to, la piazza blucerchiata avevaormai ufficialmente assapora-to l’idea piacevolissima che

questa Samp potesse puntare albersaglio grosso, cioè il preli-minare di Champions. Che nonè affatto scomparso all’orizzon-te, peraltro. Ecco perché oggipomeriggio non ci sarà alcunareprimenda di Sinisa ai suoi.Semmai, il sermoncino del tec-nico sarà un invito alla squadraaffinché prosegua sulla stradaintrapresa ormai molti mesi fa.Rispetto per tutti, timore pernessuno. Il resto verrà da sè, di

questo Mihajlovic (numeri allamano) è assolutamente certo.

... SOLO LE STELLE A Firenze,d’accordo, la Samp ha subìto l’avversario. Lo certificano i numeri, in maniera sin troppoevidente, riguardo a pericolosi-tà e supremazia in campo, maMihajlovic è convinto che seavesse potuto utilizzare il suopanzer Okaka (reduce da unasettimana tribolata e tenuto prudenzialmente a riposo) sot-to il diluvio del «Franchi», sa-rebbe andata diversamente, so-prattutto sul piano del gioco.Dopo la partenza di Gabbiadi-ni, Stefano è il vice-bomber sta-gionale con quattro centri, ed èpresumibile che, in casa del Mi-lan, potrebbe toccare a lui, in-sieme ad Eto'o ed all’amuleto

Eder, l’unico giocatore dell’in-tera rosa sampdoriana davveroinsostituibile.

PENSACI TU Prima, però, il no-stro oriundo che ha debuttatoin maniera perfetta — con gol— in azzurro nell’Italia di Con-te, deve diventare decisivo an-che lontano da casa. Otto dellesue nove reti stagionali sono ar-rivate infatti al Ferraris. Cin-que, addirittura, nelle ultimesei gare interne. Rimane il suocontributo, anche in termini digioco, che è assolutamente im-prescindibile. Anche perché,fanno notare alla Samp, Eder èstoricamente un giocatore cheha una percentuale altissima digare giocate sul totale dellepartite di campionato. A ripro-va, dunque, anche dell’affida-bilità del suo motore. Poi c’èMesbah, che — complice lasqualifica di Regini, che s’erapreso il posto fisso nel derby diritorno con il Genoa — ritrove-rà una maglia da titolare a duemesi dalla sua ultima gara gio-cata dall’inizio, il 14 febbraioscorso a Verona, quando laSamp fu sconfitta dal Chievo.Qui sono già tutti pronti a ri-partire. Viviano ha suonato lacarica: «Vinciamo a San Siro».Stop. Questa squadra è viva evegeta, vuole riprendere unacorsa solo interrotta. «Andia-mo avanti partita per partita,poi a metà aprile potremo sa-perne di più. L’ho detto e lo ri-badisco», il messaggio del por-tiere sampdoriano. La Lazio è asette punti, ha ragione lui. Bi-sogna crederci, sino alla fine.

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RL’italo-brasiliano vuole cominciarecol Milan ad essere decisivo anche in trasferta

Eder, 28, alla Samp dal 2012 ANSA

9� le reti segnate da Eder in campionato. Otto di queste sono arrivate nelle partite in casa. Cinque, addirittura, nelle ultime sei gare interne

Stefano Okaka, 25 anni LIVERANI

100� le presenze in Serie A di Okaka, arrivato alla cifra tonda nell’ultima partita interna con l’Inter. Quest’anno ha giocato 27 partite, con 4 gol

Djamel Mesbah, 30 anni FORTE

840� i minuti giocati quest’anno dal difensore, utilizzato poco da Mihajlovic. Per lui solo 12 presenze. La sua media-voto per la Gazzetta è pari a 5,4

MALE CON LE PICCOLE

Toh, il punto debole del Genoaora è diventato Fort Marassi Alessio Da RonchGENOVA

F ort Marassi dove sei? IlGenoa è sull’orlo della re-sa. Dopo un campionato

sorprendente si ritrova quasifuori dalla lotta per l’Europaper un incredibile serie di pa-reggi casalinghi. Proprio lì, inquello che i tifosi rossoblùchiamano il tempio. In quelloche, da sempre, è stato un for-ziere pieno di punti, si stannosgretolando le ultime illusioniper una stagione non solo sor-prendente e divertente, ma an-

che indimenticabile. Il Genoain casa ha vinto solo 4 partite,solo le ultime 5 in classificahanno fatto peggio.

ALTI E BASSI In trasferta la for-mazione di Gasperini ha con-quistato più punti che al Ferra-ris (20 contro 18), mantenen-do un ruolino di marcia che leconsentirebbe di presentarsicon buone speranze allo sprintfinale del campionato. In casano, lì l’andamento del Grifoneè stato strano, convulso, sem-pre al di fuori della normalità:imprese e piccole delusioni. IlGenoa al Ferraris ha battuto

Lazio, Juventus (l’impresa del-l’anno, visto che quello è rima-sto l’ultimo k.o. dei biancone-ri) e Milan, ha perso con il Na-poli solo all’ultimo minuto, haceduto alla Roma in una parti-ta contestatissima, ha vistosvanire il successo sulla Fioren-tina solo per un gol viziato daun fuorigioco. Insomma, nellesfide importanti c’è semprestato. Poi, però, è riuscito a bat-tere solo il Verona, ha pareg-giato con Empoli, Palermo,Atalanta, Sassuolo e Udinese eperso contro il Chievo.

ULTIMA CHIAMATA Al mo-

mento dello scatto decisivo, in-somma, il Grifone è rimasto suiblocchi. Ora il calendario pro-pone altre sfide non impossibi-li al Ferraris: sabato contro ilCagliari, poi mercoledì il recu-pero con il Parma, in seguito,dopo la trasferta di Palermo,arriverà a Genova il Cesena.Insomma, se Fort Marassi tor-nasse a far paura alle piccole ilGenoa potrebbe pure riaggan-ciare il sogno Europa league.Per prima cosa, però, dovrebberitrovare una solidità difensi-va. Nelle ultime sette sfide ca-salinghe i rossoblù hanno sem-pre subito gol, totalizzandoben 12 reti al passivo, tra lequali 3 dal Sassuolo, 2 da Ata-lanta, Verona e Chievo. Mac-chie che hanno sporcato un po’il bel gioco di Gasperini e resosbiaditi i sogni dei tifosi.

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Serie ARSotto la lanterna

Un Gian Piero Gasperini preoccupato: a Marassi è successo spesso ANSA

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Page 21: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

21MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Parma, l’altra salvezza in otto giorni1Il 15 dal giudice: servono garanzie per finire il campionato. La Figc offre Coverciano per il ritiro pre-Empoli

1AtalantaCagliariRoma

13 punti (10 in classificaper la penalizzazione di 3 punti)

COSÌ I 13 PUNTICONQUISTATI DAL PARMA

IL CALENDARIO

PARMA-Udinese (domani, 18.30)24ª Giornata (recupero)

Genoa-PARMA (15 aprile, 18.30)25ª Giornata (recupero)

Empoli-PARMA (19 aprile, ore 15)31ª Giornata

PARMA-Palermo (26 aprile, ore 15)32ª Giornata

Lazio-PARMA (29 aprile, ore 20.45)33ª Giornata

Cagliari-PARMA (3 maggio, ore 15)34ª Giornata

PARMA-Napoli (10 maggio, ore 15)35ª Giornata

Fiorentina-PARMA (17 maggio, ore 15)

36ª Giornata

PARMA-Verona (24 maggio, ore 15)37ª Giornata

Sampdoria-PARMA (31 maggio, ore 15)38ª Giornata

PARMA-Juventus (11 aprile, ore 18)30ª Giornata

3ChievoFiorentina

4Inter

GDS

DEMETRIO ALBERTINIAFFIANCATO AI CURATORI

ADESSO C’ÈDA DIFENDERE

LA DIGNITÀDEI CALCIATORI

ABBASSANDO IL DEBITO SPORTIVO

IL PARMA SARÀ APPETIBILE ALLA B

Fabio Licari

C onto alla rovescia per lasalvezza del Parma. Con-to alla rovescia verso le

terribili scadenze che decide-ranno il futuro prossimo (cioèla possibilità di proseguire finoalla fine del campionato) e ilfuturo più lontano (quindil’iscrizione alla Serie B oppureai dilettanti). Il bello — si faper dire «bello» — di questastoria è l’atteggiamento deigiocatori che non si sono maiarresi, pur conoscendo ormaiin anticipo il destino sportivodella squadra, e hanno conti-nuato a lottare come se fosse ingioco la salvezza. Chiedere al-l’Inter (che tra andata e ritornoha ceduto 4 punti) per credere.Ma la partita più importante,

purtroppo, si gioca ormai fuoridal campo.

OGGI ASSOCIALCIATORI Fati-cosamente il Parma sembra vi-cino almeno al primo obietti-vo: finire il campionato. Conl’aiuto della Lega, della Figc edello sponsor. Con la disponi-bilità dei giocatori. E con lapartecipazione straordinariadi Demetrio Albertini che, af-

fiancato ai curatori, sta tessen-do la tela diplomatica in questalotta contro il tempo. Oggi ilprimo atto: l’incontro con l’As-socalciatori per definire unastrategia che consenta ai gioca-tori di arrivare a fine stagione,completando le nove giornatemancanti più i due recupericon Genoa e Udinese. I tessera-ti del Parma sono anche i primicreditori del club (e da mesigiocano senza stipendio).

IL 15 DAL GIUDICE Tra una set-timana, il 15 aprile, l’appunta-mento cruciale: i curatori e Al-bertini si presenteranno dalgiudice fallimentare per spie-gare se e come il Parma puòproseguire fino all’ultima dicampionato. Se, in breve, ci sa-ranno i soldi per partecipare alcampionato. La società è tecni-camente fallita. L’obiettivo aquesto punto è garantire la re-golarità totale del torneo —quella morale, visto come gio-cano i ragazzi di Roberto Do-nadoni, è fuori discussione — equindi giocare tutte le partite,invece di ritrovarsi, sull’Alma-nacco Panini 2016, una sfilatadi 3-0 a tavolino. Con anche idiritti tv sul piatto. Ecco il per-ché dell’aiuto della Lega (5 mi-lioni, forse di più) mancato inaltre situazioni tipo Siena: sitrattava di fallimenti non acampionato in corso.

RITIRO A COVERCIANO Ma pergiocare ci sono spese vive, so-prattutto nel caso delle trasfer-te. Con l’Inter è stato fonda-mentale l’aiuto dello sponsor ecosì sarà anche per Genoa-Par-

ma, mercoledì 15 aprile, recu-pero della 25a giornata. È stata«coperta» la trasferta di Empo-li del 19 aprile: in questo caso èvenuta in soccorso del Parmala Federcalcio offrendo la di-sponibilità di Coverciano pergli allenamenti e il ritiro dellavigilia. Non c’è ancora unaconferma ufficiale ma ancheper Fiorentina-Parma, il 15maggio, il Centro tecnicodovrebbe essere concessoal club in difficoltà.

DUE TRASFERTE DA CO-PRIRE Mancano ancorale coperture finanzia-re per le due trasferteconsecutive di merco-ledì 29 aprile (a Romacontro la Lazio) e didomenica 3 maggio (aCagliari). Si sta cercan-do di risparmiare su tutto,biglietti dei voli e trasportodei bagagli compresi, pernon dire le sedi dei ritiri del-la vigilia. Poi c’è anche l’ulti-ma giornata, di nuovo a Ge-nova ma contro la Samp, il 31maggio, ma ci sono quasi duemesi anche per rendere menovuote le casse del club. Insom-ma, quello sarebbe il problemapiù superabile.

INFINE LA B Dopo, si comin-cerà a parlare dell’altro futu-ro. Abbattendo il debitosportivo il Parma potrà tro-vare acquirenti e cominciaredalla B. Altrimenti la ripar-tenza sarebbe dai dilettanti.Ma questo viene dopo: primac’è la sopravvivenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie ARIl caso

15 aprile, recu-giornata. È stata

p

sferta di Empo-in questo caso èorso del Parmaoffrendo la di-

Coverciano pere il ritiro della

è ancora unaale ma ancheParma, il 15

ntro tecnicoe concessooltà.

E DA CO-o ancorananzia-rasfertemerco-a Romao) e di

aggio (a cercan-are su tutto,li e trasportoompresi, per

dei ritiri del-è anche l’ulti-i nuovo a Ge-

o la Samp, il 31sono quasi duerendere meno

del club. Insom-bbe il problema

opo, si comin-dell’altro futu-do il debitoma potrà tro-

e cominciarementi la ripar-

dai dilettanti.ne dopo: prima

enza. PRODUZIONE RISERVATA

RMancano i soldi per due trasferte.Oggi da definire le strategie con l’Assocalciatori

RobertoDonadoni

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Page 22: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

22 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 70 29 21 7 1 57 14

ROMA 56 29 15 11 3 40 21

LAZIO 55 29 17 4 8 54 28

FIORENTINA 49 29 13 10 6 43 31

SAMPDORIA 48 29 12 12 5 37 30

NAPOLI 47 29 13 8 8 47 37

TORINO 42 29 11 9 9 34 31

MILAN 41 29 10 11 8 43 36

GENOA 38 28 9 11 8 38 34

INTER 38 29 9 11 9 43 37

PALERMO 35 29 8 11 10 39 43

SASSUOLO 35 29 8 11 10 35 43

UDINESE 34 28 8 10 10 32 37

EMPOLI 33 29 6 15 8 30 32

VERONA 33 29 8 9 12 36 51

CHIEVO 32 29 8 8 13 21 31

ATALANTA 26 29 5 11 13 24 40

CESENA 22 29 4 10 15 28 52

CAGLIARI 21 29 4 9 16 35 56

PARMA (-3) 10 27 3 4 20 22 54

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

SABATO 11 APRILEGENOA-CAGLIARI (ore 18) (1-1)PARMA-JUVENTUS (ore 18) (0-7)VERONA-INTER (ore 20.45) (2-2)DOMENICA 12 APRILE, ore 15CESENA-CHIEVO (ore 12.30) (1-2)ATALANTA-SASSUOLO (0-0)LAZIO-EMPOLI (1-2)NAPOLI-FIORENTINA (1-0)TORINO-ROMA (0-3)UDINESE-PALERMO (1-1)MILAN-SAMPDORIA (ore 20.45) (2-2)

PROSSIMO TURNO

17 RETI Tevez (2, Juventus).16 RETI Menez (8, Milan).15 RETI Icardi (3, Inter); Toni (3, Verona).13 RETI Higuain (2, Napoli); Dybala (3, Palermo).11 RETI Quagliarella (2, Torino).10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Di Natale (Udinese).9 RETI Felipe Anderson e Klose (Lazio); Callejon (Napoli); Eder (1, Sampdoria); Berardi (5, Sassuolo); Thereau (Udinese).8 RETI Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma); Zaza (1, Sassuolo).7 RETI Paloschi (Chievo); Maccarone (1, Empoli); Babacar (Fiorentina); Matri (7 nel Genoa), Morata e Pogba (Juventus); Djordjevic e Parolo (Lazio); Destro (Milan; 5 nella Roma); Vazquez (Palermo); Glik (Torino).6 RETI Pinilla (Atalanta; 3 nel Genoa); Brienza (2) e Defrel (Cesena); Iago Falque’ (1, Genoa); Guarin (Inter); Vidal (2, Juventus); Candreva (2, Lazio); Honda (Milan); Zapata (Napoli).

MARCATORI

CAGLIARI

Oggi la ripresa degli allenamenti(m.f.) Zeman ha optato per lasciare liberi i suoi a Pasquetta. Si riprende oggi: l’appuntamento ad Asseminello è alle 16.30. Per la trasferta in casa del Genoa di sabato sarà out Diakitè, ma il boemo conta sul rientro di Ceppitelli. Per il resto, andranno seguiti i recuperi di Ekdal, Donsah, Conti e Cossu. Questi ultimi due non erano in perfette condizioni fisiche alla vigilia del match con la Lazio.

DONNE

Tris dell’Under 19 contro l’Austria(m.cal.) Seconda vittoria in due gare per l’Italia Under 19 nella Fase Elite di qualificazione all’Europeo:

dopo il 4-2 alla Serbia, le azzurre di Corradini battono 3-2 (gol di Piemonte, Mellano e Bergamaschi) l’Austria e giovedì si giocheranno il passaggio alla fase finale (in programma a luglio in Israele) contro la Svezia.

DONNE / 2

Via alla Fase Elitedell’Europeo Under 17(m.cal.) Oggi (ore 11) a Siena, presentazione della Fase Elite di qualificazione all’Europeo Under 17 femminile, che l’Italia ospiterà proprio in Toscana (al Franchi di Siena e al Bonelli di Montepulciano) da giovedì 9 a martedì 14 aprile. Le azzurre di Sbardella inserite in un girone con Repubblica Ceca (primo avversario, giovedì), Bielorussia eGermania. Si qualifica alla fase finale (22 giugno-4 luglio, in Islanda) la prima classificata, più la migliore seconda dei sei gironi previsti.

TACCUINO

MAGICAMENTEdi MA.GU.

LA LUNGA QUARESIMA DI PJANICÈ FINITA...

O ltre quattro mesidi buio. MiralemPjanic non andava

sopra al 6 in pagella dal 30 novembre 2014, quando con una splendida doppietta contribuì a stendere l’Inter di Mancini. Il centrocampista bosniaco della Roma si era fermato lì, prima di ripartire contro il Napoli nell’ultimo turno di campionato.

Nelle quindici giornate successive, Pjanic è sceso in campo undici volte, regalando a malapena un assist in Roma-Empoli, alla 21a e accumulando ben quattro 5 e un 4,5 in pagella. Non è un caso che la Roma sia calata quando i piedi di Pjanic hanno smesso di scrivere poesie sul prato dell’Olimpico. Miralem ha preso male le critiche e le voci, tanto che dopo aver siglato il gol decisivo contro il Napoli ha esultato polemicamente. Avrà le sue ragioni, ma al fantacalcio i numeri non ammettono repliche. E caro Pjanic, ti sarai anche sbloccato nel sabato di Pasqua, ma prima hai fatto vivere ai fantallenatori una lunga quaresima.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Glik segna come BoniekOra nel mirino c’è Matrix1Il capitano del Torino è a 7 gol in A: eguagliato il record polacco di Zibì, punta il Materazzi di Perugia, difensore bomber con 12 reti

Marco GuidiMILANO

C aro Zibì, fatti più in là.Con il gol all’Atalanta,Kamil Glik ha eguagliato

il record di Boniek. Sette golpolacchi in un singolo campio-nato, la Serie A li aveva regi-strati solo nel 1985-86, quandoal primo anno alla Roma il«Bello di notte» stabilì il suoprimato in Italia, giocando 29partite. «Giocai il miglior calciodella mia vita», dichiarò Bo-niek. A Glik, in questa stagio-ne, ne sono servite appena 23,di presenze. E ora il centraledel Torino ha a disposizioneancora nove giornate per ope-rare il sorpasso.

DIFENSORE A CHI? A metà de-gli anni Ottanta il fantacalcionon esisteva ancora, ma Bo-niek, nell’ipotetico Magic listo-ne, di sicuro non sarebbe statoun difensore. Probabilmenteun centrocampista, forse addi-rittura un attaccante. Su Glikinvece non ci sono dubbi: di-fensore centrale. Oppure libe-ro o stopper, per usare terminidi un calcio che fu e oggi nonc’è più. Non batte punizioni erigori Kamil, per segnare haun’unica via: salire in area av-versaria su corner e calci piaz-zati e aspettare il cross di uncompagno. Quando lo fa, però,il capitano del Torino è un gi-gante. Di testa le prende davve-ro tutte e le sue capocciate so-no un incubo per le difese riva-li. Ma a Bergamo ha dimostratodi saperci fare anche di piede.La stilettata con cui ha battutoil portiere atalantino Sportiel-lo alla vigilia di Pasqua, dopoperfetto stop su calcio d’angolodi El Kaddouri, è da bomber ve-ro. Così la sua media gol ora faspavento: una rete ogni 294minuti. Roba da far invidia adattaccanti blasonati. Per dire,Mario Gomez viaggia a un gologni 316 minuti, mentre a Pala-cio ne servono 372 di minutiper andare a segno.

DA RECORD IN RECORD La sto-ria del fantacalcio ha visto giàun difensore centrale andare indoppia cifra. Il record appar-

tiene a Marco Materazzi, 12gol nel 2000-01 a Perugia. Glikha già detto di volerlo battere,ma non sarà facile. Anche per-ché Matrix realizzò ben sette diquelle reti su calcio di rigore.Materazzi si ripeté nel 2006-2007, fermandosi a 10 (sei suazione, quattro dal dischetto).Negli annali troviamo gli ottocentri di Mihajlovic nel 1998-99 (sette su punizione e uno surigore), mentre tornando an-cora più indietro nel tempo,guarda caso proprio nell’eraBoniek, ecco gli 11 gol di Da-niel Passarella alla Fiorentina,sempre nel 1985-86, cinquedei quali su penalty. Ma il fan-tacalcio, come già detto, nonera ancora stato inventato.Glik ha quindi già un altro, pic-colo record: i suoi sette gol,nessuno dei quali realizzato sucalcio da fermo, sono storia.Considerando anche che nelledue precedenti stagioni in A con il Toro aveva segnato in to-

tale 3 reti (in 66 partite).

DAI VENTURA Dopo il successosull’Atalanta, Giampiero Ven-tura ha orgogliosamente riven-dicato i risultati del suo Torino,rimasto in alta classifica nono-stante gli addii di Cerci e Im-mobile e le critiche al mercatodi Cairo. Molto del miracolobis dei granata è proprio meri-to di Glik, leader della difesa(6,33 di pagella media) e go-leador inatteso. In passato nonera mai andato oltre i due golin campionato, tra Spagna, Po-lonia e Italia (Serie A e B). Poil’exploit. Questa esplosionenon merita una ricompensa? Eallora Ventura, facci una pro-messa: se Glik sarà vicino al re-cord di Materazzi, abbi il co-raggio di mandarlo sul dischet-to. Tanto il Torino ha sbagliatotre dei cinque rigori a favore diquesta annata. Peggio non puòfare...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Kamil Glik, 27 anni, difensore polacco del Torino: non era mai andato oltre i due gol in campionato GETTY

Miralem Pjanic, 25 anni ANSA

Carlos Tevez, 31 anni, secondastagione alla Juve ACTION IMAGES

12� i gol di Marco Materazzi nel 2000-2001 con la maglia del Perugia: nessun centrale difensivo ha segnato di più in A da quando esiste il fantacalcio

6,33� la media voto di Glik in questa annata: il capitano del Toro è il difensore con il rendimento più alto della Serie A tra chi ha giocato almeno 10 gare

Magic +3RCampionato.

Page 23: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

23MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ATTACCANTI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM801 AGUIRRE (UDI) 0 5,75 4 3 0 0 5,5 0 0/0803 AMAURI (TOR) 5 5,97 12 19 5,5 1 5,88 0 0/3805 BABACAR (FIO) 0 7,17 18 19 0 7 6,17 1 0/2807 BARRETO P. (TOR) 0 0 4 1 0 0 0 0 0/0809 BELFODIL (PAR) 6 5,39 8 17 6 0 5,38 0 0/2810 BELOTTI (PAL) 6,5 6,7 20 29 6,5 5 6,02 1 0/1912 BENTIVEGNA (PAL) 0 0 1 1 0 0 0 0 0/0812 BERARDI (SAS) 10 7,19 27 24 7 9 6,25 4 1/9905 BERGESSIO (SAM) 5 5,96 12 18 5 1 5,71 0 0/0813 BERNARDESCHI (FIO) 0 5,9 4 5 0 0 5,8 1 0/1907 BIANCHI (ATA) 5 5,47 5 16 5 0 5,5 0 0/1814 BOAKYE (ATA) 0 5,91 9 18 0 3 5,5 0 1/2919 BONAZZOLI (INT) 0 5,75 3 3 0 0 5,75 0 0/1815 BORRIELLO (GEN) 6 5,7 5 5 6 0 5,75 0 0/1816 BOTTA (CHI) 6 5,69 5 14 6 0 5,88 0 1/3817 CALLEJON (NAP) 5 6,79 21 29 5 9 5,84 1 0/1916 CAPPELLUZZO (VER) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0819 CERCI (MIL) 9,5 6,17 21 12 6,5 1 5,61 2 0/0917 CODA M. (PAR) 6 6,6 6 13 6 2 6,21 1 0/1928 COP (CAG) 0 6,17 11 9 0 1 5,75 0 0/1823 DEFREL (CES) 6,5 6,68 18 25 6,5 6 6 2 0/6824 DENIS (ATA) 0 5,7 14 28 0 4 5,44 0 0/4825 DESTRO (MIL) 5 6,78 22 24 5 7 5,82 0 0/4826 DI NATALE (UDI) 0 7,58 30 25 0 10 6,26 4 0/4827 DJORDJEVIC (LAZ) 0 7,08 12 20 0 7 5,95 1 0/1922 DJORDJEVIC L. (SAM) 0 0 4 1 0 0 0 0 0/0828 DJURIC (CES) 5 6 9 22 5 2 5,69 1 0/1935 DOUMBIA (ROM) 0 4,62 17 4 0 0 4,62 0 0/0829 DYBALA (PAL) 10,5 8,04 31 28 7,5 13 6,52 5 0/3830 EDER (SAM) 5,5 7,28 27 27 5,5 9 6,28 2 0/4923 EL HAMDAOUI (FIO) 0 7,5 4 3 0 1 6 0 0/1831 EL SHAARAWY (MIL) 0 6,43 10 15 0 1 6,07 3 0/2932 ETO'O (SAM) 6 6,81 23 9 6 1 6,38 1 0/1915 FARES (VER) 0 0 1 1 0 0 0 0 0/0908 FARIAS (CAG) 5,5 6,14 11 21 5,5 4 5,71 0 0/6929 FERNANDINHO (VER) 0 6 7 2 0 0 6 0 0/0833 FLOCCARI (SAS) 6,5 6,18 13 21 6,5 2 5,82 0 0/0834 FLORO FLORES (SAS) 5,5 5,92 12 21 5,5 1 5,83 0 0/4835 GABBIADINI (NAP) 5,5 7,52 25 24 5,5 10 6,18 2 0/5925 GEIJO (UDI) 0 6,5 5 7 0 1 5,88 0 0/0837 GERVINHO (ROM) 0 6,45 15 20 0 2 6,05 2 0/1838 GHEZZAL (PAR) 6 5,64 4 9 6 0 5,5 0 0/0931 GILARDINO (FIO) 0 5,8 18 6 0 0 5,6 1 0/0841 GOMEZ M. (FIO) 6,5 6,12 17 17 6,5 4 5,68 0 0/3842 GOMEZ T. (VER) 10 6,53 14 20 7 3 6,05 2 0/4934 HARASLIN (PAR) 0 6 1 1 0 0 6 0 0/0844 HIGUAIN (NAP) 5,5 7,32 31 28 5,5 13 6,07 4 0/4846 IBARBO (ROM) 0 6,65 7 15 0 2 6,27 2 1/4847 ICARDI (INT) 0 7,75 32 27 0 15 6,02 2 0/4848 INSIGNE (NAP) 0 6,35 4 12 0 1 5,85 2 0/0849 ITURBE (ROM) 6 6,09 14 18 6 1 5,88 1 0/1924 JOAO SILVA (PAL) 0 5 4 1 0 0 5,5 0 0/1850 KEITA B. (LAZ) 6,5 5,81 11 18 7 0 5,91 0 0/3851 KLOSE (LAZ) 9,5 7,26 27 26 6,5 9 6 3 0/2853 LJAJIC (ROM) 6 7 21 27 6 8 6,1 2 0/1854 LLORENTE (JUV) 5,5 6,33 20 25 5,5 5 5,71 0 0/0855 LONGO (CAG) 0 5,53 9 20 0 0 5,62 0 0/3856 MACCARONE (EMP) 5,5 6,96 22 26 5,5 7 6,06 4 0/3914 MAKIENOK (PAL) 0 5 3 4 0 0 5 0 0/0857 MARILUNGO (CES) 0 6,62 4 8 0 1 6,25 0 0/0858 MARTINEZ (TOR) 0 6,07 10 17 0 2 5,64 0 0/0859 MATRI (JUV) 0 7,15 12 17 0 7 5,97 3 0/2860 MAXI LOPEZ (TOR) 5,5 6,24 15 23 5,5 3 5,79 1 0/1861 MCHEDLIDZE (EMP) 5,5 5,93 8 21 5,5 1 5,75 0 0/2862 MEGGIORINI (CHI) 6 6,39 16 23 6 3 6,02 3 0/7863 MICHU (NAP) 0 5,5 3 3 0 0 5,67 0 0/1911 MONCINI (CES) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0864 MORATA (JUV) 6 7,18 24 23 6 7 6,32 1 1/4865 MURIEL (SAM) 5 6,7 13 18 5 3 5,97 2 0/1867 NIANG (GEN) 6 6,92 11 14 6 3 6,18 1 0/2868 NICO LOPEZ (VER) 0 6,68 15 20 0 5 5,82 1 0/3869 OKAKA (SAM) 0 6,52 18 27 0 4 6,09 2 0/5870 PALACIO (INT) 5 6,26 22 26 5 5 5,63 3 0/1871 PALLADINO (PAR) 0 5,94 9 16 0 2 5,5 1 0/1872 PALOSCHI (CHI) 5,5 6,62 21 28 5,5 7 5,93 1 0/2918 PANICO (GEN) 0 6 1 0 0 0 0 0 0/0874 PAVOLETTI (GEN) 0 6,1 9 12 0 1 5,83 0 0/1875 PAZZINI (MIL) 5,5 5,62 12 18 5,5 1 5,38 0 0/0876 PELLISSIER (CHI) 6 6,75 14 19 6 3 6,07 0 0/0877 PEREA (LAZ) 0 5,5 6 3 0 0 5,5 0 0/0936 PERICA (UDI) 5 5,5 6 3 5 0 5 0 0/1878 PINILLA (ATA) 8,5 6,52 17 22 6,5 6 5,92 1 1/6927 PODOLSKI (INT) 5,5 5,32 13 11 5,5 0 5,32 0 0/0880 POZZI (CHI) 0 5,75 4 3 0 0 5,5 0 0/0933 PUSCAS (INT) 5 5,5 1 3 5 0 5,5 0 0/0881 QUAGLIARELLA (TOR) 9,5 7,5 29 28 6,5 11 6,34 1 0/3886 RODRIGUEZ (CES) 0 6,57 12 18 0 4 5,87 0 0/3910 ROSSETI (ATA) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0887 ROSSI (FIO) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0890 SANABRIA (ROM) 0 6 4 2 0 0 6 0 0/0892 SANSONE N. (SAS) 0 6,54 19 26 0 5 5,96 2 1/2893 SAU (CAG) 9,5 6,8 16 20 6,5 5 6,05 1 0/2921 SAVIOLA (VER) 0 6,36 9 10 0 1 5,79 1 0/1920 SERENI (SAS) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0895 SUCCI (CES) 9,5 7,67 6 5 7 2 6 0 0/2896 TAVANO (EMP) 0 5,93 12 23 0 2 5,62 1 0/1897 TEVEZ (JUV) 10 8,46 40 27 7,5 17 6,67 3 0/5898 THEREAU (UDI) 9,5 6,93 22 27 6,5 9 6,06 0 0/3899 TONI (VER) 14 7,72 37 29 8 15 6,24 2 0/2900 TOTTI (ROM) 0 6,92 22 21 0 5 6,03 4 0/4901 TOUNKARA (LAZ) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0930 VERDE (ROM) 0 6,5 3 7 0 0 6,1 2 0/0903 ZAPATA D. (NAP) 0 7,67 19 17 0 6 6,17 1 0/2904 ZAZA (SAS) 0 6,77 19 22 0 8 5,86 1 0/10

PORTIERI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM101 ABBIATI (MIL) 0 5,12 5 9 - -7 6 0 0/0102 AGAZZI (MIL) 0 0 2 0 - 0 0 0 0/0103 AGLIARDI (CES) 0 4,83 4 3 - -4 6,17 0 0/0104 ANDUJAR (NAP) 5 4,75 1 6 6 -7 5,92 0 0/0105 AVRAMOV (ATA) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0175 BAJZA (PAR) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0106 BARDI (CHI) 0 5,25 4 9 - -15 6,17 2 0/0107 BASSI (EMP) 0 3,25 4 4 - -10 5,75 0 0/0109 BENUSSI (VER) 3 4,36 6 14 6 -22 5,96 0 0/1110 BERISHA (LAZ) 0 4,79 5 7 - -8 5,93 0 0/0111 BERNI (INT) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0112 BIGGERI (EMP) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0113 BIZZARRI (CHI) 5 5,48 14 20 6 -16 6,3 0 0/1114 BRESSAN (CES) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0115 BRKIC (CAG) 3 4,25 6 12 6 -22 6,08 0 0/0116 BUFFON (JUV) 7 6,02 26 27 7 -13 6,42 1 0/0117 CARBONI (CAG) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0118 CARRIZO (INT) 0 4 1 1 - -1 7 0 0/0171 CASTELLAZZI (TOR) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0119 COLOMBI (CAG) 0 2,67 1 3 - -8 5,5 0 0/1120 COLOMBO (NAP) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0121 CONSIGLI (SAS) 7 4,72 16 27 7 -40 6,15 1 1/1122 CRAGNO (CAG) 0 3,82 4 14 - -26 5,68 0 0/0124 DE SANCTIS (ROM) 7,5 5,48 22 27 7,5 -18 6,15 0 0/0168 DIEGO LOPEZ (MIL) 5 4,9 15 21 6 -29 6,25 1 1/2126 FREZZOLINI (ATA) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0176 FRISON (SAM) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0127 FULIGNATI (PAL) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0130 GOLLINI (VER) 0 4,75 1 2 - -4 6,75 0 0/0131 HANDANOVIC (INT) 5 5,27 20 28 6 -36 6,25 3 0/1132 IACOBUCCI (PAR) 0 4,38 1 5 - -10 5,4 0 0/0177 ICHAZO (TOR) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0166 KARNEZIS (UDI) 5,5 5,12 16 28 6,5 -37 6,32 1 0/1134 LAMANNA (GEN) 5,5 6,8 1 4 6,5 -4 6,5 2 0/0135 LEALI (CES) 2,5 4,3 12 27 5,5 -48 5,91 2 1/1136 LOBONT (ROM) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0137 LUPATELLI (FIO) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0138 MARCHETTI (LAZ) 5,5 5,13 19 23 6,5 -20 6,11 0 1/5165 MASSOLO (SAM) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0170 MERET (UDI) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0140 MIRANTE (PAR) 5,5 4,28 14 23 6,5 -44 6 1 1/3141 NETO (FIO) 6 5,31 14 21 6 -20 6,31 0 0/2143 PADELLI (TOR) 4,5 5,12 13 17 6 -17 6,03 1 0/3144 PEGOLO (SAS) 0 0 4 0 - 0 0 0 0/0145 PERIN (GEN) 0 5,46 20 26 - -30 6,52 1 1/0146 POLITO (SAS) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0147 POMINI (SAS) 0 5,5 4 3 - -3 6,5 0 0/0148 PUGGIONI (CHI) 0 6 3 0 - 0 0 0 0/0174 PUGLIESI (EMP) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0149 RAFAEL C.B. (NAP) 0 4,57 11 23 - -30 5,87 0 0/0150 RAFAEL D.A. (VER) 0 4,38 4 13 - -25 6,08 1 0/0172 ROMERO S. (SAM) 0 5,4 4 10 - -12 6,35 1 0/1151 ROSATI (FIO) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0152 RUBINHO (JUV) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0153 SCUFFET (UDI) 0 6 3 0 - 0 0 0 0/0154 SECULIN (CHI) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0155 SEPE (EMP) 4 5,22 17 25 6 -22 6,18 0 0/0156 SKORUPSKI (ROM) 0 4,25 1 2 - -3 5,75 0 0/0173 SOMMARIVA (GEN) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0157 SORRENTINO (PAL) 2,5 4,67 16 29 4,5 -43 6,17 0 0/1158 SPORTIELLO (ATA) 3,5 5,14 15 29 5,5 -40 6,38 2 0/3160 STORARI (JUV) 0 5,5 1 2 - -1 6 0 0/0161 STRAKOSHA (LAZ) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0162 TATARUSANU (FIO) 0 4,56 6 8 - -11 6,19 0 0/0164 UJKANI (PAL) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0167 VIVIANO (SAM) 4 5,4 14 20 6 -18 6,37 0 0/2

DIFENSORI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM201 ABATE (MIL) 4,5 6,06 6 17 5 0 5,94 3 0/2202 ACERBI (SAS) 6 6,3 11 23 6 3 6,09 0 1/6203 AGOSTINI (VER) 0 5,27 3 15 0 0 5,53 0 0/4204 ALBERTAZZI (MIL) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0205 ALBIOL (NAP) 5,5 5,46 8 26 6 0 5,58 1 0/8206 ALEX (MIL) 0 5,38 7 16 0 0 5,65 0 0/3207 ALONSO (FIO) 6,5 5,53 5 20 6,5 0 5,53 2 0/4208 ANDELKOVIC (PAL) 0 5,42 5 25 0 0 5,56 0 1/5209 ANDREOLLI (INT) 0 5,83 4 6 0 0 5,83 0 0/0210 ANTEI (SAS) 0 5,79 4 8 0 0 5,93 0 0/2211 ANTONINI (GEN) 0 6,29 4 7 0 1 5,92 0 0/1212 ARIAUDO (GEN) 0 5 3 2 0 0 4,75 0 0/1213 ASTORI (ROM) 6,5 5,92 9 18 6,5 1 5,94 0 0/7214 AVELAR (CAG) 5,5 5,9 8 24 5,5 4 5,62 2 1/7424 BAGADUR (FIO) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0215 BALZANO (CAG) 5,5 5,64 4 18 6 0 5,72 1 0/5216 BALZARETTI (ROM) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0217 BARBA (EMP) 5,5 6,54 8 13 5,5 2 6,12 0 0/1218 BARZAGLI (JUV) 5,5 6 5 4 6 0 6,33 0 0/2219 BASANTA (FIO) 6,5 6,09 9 17 6,5 2 5,82 0 0/3220 BASTA (LAZ) 6 6,03 10 19 6,5 0 6,03 2 0/4221 BELLINI (ATA) 5,5 5,54 4 12 5,5 0 5,71 0 1/2223 BENALOUANE (ATA) 0 5,63 6 19 0 1 5,76 0 1/9227 BIANCO (SAS) 0 4,75 3 2 0 0 5,25 0 0/2228 BIAVA (ATA) 5 6,1 7 15 5 1 6 0 0/3229 BIRAGHI (CHI) 0 5,32 4 14 0 0 5,5 0 0/2429 BOCCHETTI (MIL) 0 5,5 6 5 0 0 5,6 0 0/1410 BOCHNIEWICZ (UDI) 0 6 1 0 0 0 0 0 0/0230 BONERA (MIL) 0 5,58 5 14 0 0 5,79 0 2/1231 BONUCCI (JUV) 6 6,23 14 28 6 2 6,14 0 0/7232 BOVO (TOR) 0 5,92 6 13 0 0 6,08 0 0/4398 BRAAFHEID (LAZ) 6 5,68 4 12 6 0 5,82 1 0/1233 BRITOS (NAP) 6 5,38 4 15 6 1 5,54 0 0/6234 BRIVIO (VER) 5,5 5,62 5 12 5,5 0 5,62 0 0/0235 BUBNJIC (UDI) 0 5,5 3 2 0 0 5 0 0/0236 BURDISSO (GEN) 5,5 5,83 9 22 5,5 1 5,89 0 1/7237 CACCIATORE (SAM) 0 5,72 4 10 0 0 5,83 0 1/0238 CACERES (JUV) 0 6,45 6 10 0 1 6,2 0 0/1239 CAMPAGNARO (INT) 0 5,31 4 10 0 0 5,5 0 0/3241 CANA (LAZ) 0 5,37 4 15 0 0 5,57 0 1/4243 CANNAVARO (SAS) 6,5 5,6 6 17 6,5 0 5,87 0 1/6244 CAPELLI (CES) 5 5,42 5 25 5 0 5,6 0 0/9402 CAPUANO (CAG) 5,5 5,79 5 14 5,5 0 5,88 0 0/2245 CASSANI (PAR) 0 5,55 5 9 0 0 5,44 0 0/1246 CASTAN (ROM) 0 5,5 4 1 0 0 5,5 0 0/0247 CAVANDA (LAZ) 0 5,83 5 14 0 0 6,04 0 1/3248 CEPPITELLI (CAG) 0 5,47 5 19 0 0 5,58 0 0/4249 CESAR (CHI) 6 5,71 7 20 6 0 5,92 0 0/5250 CHERUBIN (ATA) 0 5,68 4 11 0 0 5,68 0 0/0251 CHIELLINI (JUV) 0 6,06 14 24 0 0 6,12 1 0/5253 CIANI (LAZ) 0 5,83 4 7 0 0 5,83 0 0/0254 CODA (SAM) 0 6 3 1 0 0 6 0 0/0255 COLE (ROM) 0 5,5 4 11 0 0 5,59 0 0/2258 COSTA (PAR) 7 5,92 8 17 7 1 5,82 0 0/3259 DAINELLI (CHI) 0 5,84 9 22 0 0 6,02 0 0/6260 D'AMBROSIO (INT) 0 5,62 5 15 0 0 5,65 2 0/5

261 DANILO (UDI) 0 6,27 13 27 0 2 6,13 0 0/4262 DAPRELA' (PAL) 0 5,54 4 16 0 0 5,65 0 0/3263 DARMIAN (TOR) 5,5 6,14 13 25 6 1 6,06 0 0/2264 DE CEGLIE (JUV) 0 6,17 4 12 0 3 5,54 0 0/3265 DE MAIO (GEN) 9 6 11 25 6 1 6 0 0/6266 DE SCIGLIO (MIL) 0 5 4 13 0 0 5,31 0 1/2267 DE SILVESTRI (SAM) 6 6,2 14 25 6 2 5,98 3 0/7268 DE VRIJ (LAZ) 6,5 6 13 26 6,5 0 6,1 0 1/3403 DEL GROSSO (ATA) 0 5,83 4 10 0 0 5,72 1 0/0433 DIAKITE (CAG) 4 5,12 4 4 5 0 5,38 0 1/0271 DODO' (INT) 0 5,63 7 20 0 0 5,61 2 0/3272 DOMIZZI (UDI) 0 5,89 4 8 0 0 6 0 1/0405 DONKOR (INT) 0 5 1 2 0 0 5,5 0 1/0274 DRAME' (ATA) 5 5,54 5 23 5 0 5,59 2 0/6275 EDENILSON (GEN) 6 6,07 10 23 6 0 6 2 0/1278 EMANUELSON (ATA) 0 6,07 6 8 0 0 6 1 0/1414 EMERSON (PAL) 0 5,62 4 8 0 0 5,62 0 0/0279 EVRA (JUV) 6,5 6,06 10 18 6,5 1 5,94 0 0/2281 FEDDAL (PAR) 7 5,41 1 10 7 0 5,28 0 0/3282 FELIPE (INT) 6 5,38 4 12 6,5 1 5,38 0 2/2285 FREY (CHI) 5,5 5,72 7 23 5,5 0 5,8 0 0/6286 GABRIEL SILVA (UDI) 6 5,55 5 10 6 0 5,5 0 0/0287 GAMBERINI (CHI) 4,5 5,72 6 17 5 0 5,78 0 0/2289 GASTON SILVA (TOR) 0 6 4 2 0 0 6 0 0/0290 GAZZOLA (SAS) 0 5,53 5 17 0 0 5,65 0 0/4411 GENTILETTI (LAZ) 0 6,5 4 2 0 0 6,5 0 0/0291 GHOULAM (NAP) 5,5 5,73 6 15 5,5 0 5,7 2 0/3292 GLIK (TOR) 10 7,09 21 23 7 7 6,33 0 0/7293 GOBBI (PAR) 6 5,52 7 22 6 0 5,6 1 0/8294 GONZALEZ ALE. (CAG) 0 5,27 3 11 0 0 5,41 0 0/3417 GONZALEZ G. (PAL) 6 6,13 8 19 6 1 6,08 0 0/4296 HENRIQUE (NAP) 0 5,21 3 9 0 0 5,29 1 1/2297 HEURTAUX (UDI) 6,5 5,83 9 23 6,5 1 5,76 1 1/3419 HOLEBAS (ROM) 5 5,81 7 18 5,5 1 5,72 1 0/5298 HYSAJ (EMP) 5 5,79 9 28 5 0 5,82 1 0/4300 IZZO (GEN) 0 6,5 8 12 0 1 6,22 0 0/0301 JANSSON (TOR) 0 5,33 3 7 0 0 5,58 0 1/1302 JONATHAN (INT) 0 6,25 3 2 0 0 6,25 0 0/0303 JUAN JESUS (INT) 5 5,42 5 24 5 0 5,6 0 0/9304 KONKO (LAZ) 0 5 4 2 0 0 5 0 0/0305 KOULIBALY (NAP) 0 6 8 21 0 1 6,02 0 1/5306 KRAJNC (CES) 4,5 5,33 4 13 5 0 5,42 0 0/2307 LAURINI (EMP) 0 5,71 4 7 0 0 5,71 0 0/0308 LAZAAR (PAL) 5,5 6,07 10 21 5,5 1 5,88 2 0/2309 LICHTSTEINER (JUV) 6 6,27 15 26 6 3 6,02 2 1/7310 LONGHI (SAS) 6 5,71 5 14 6 0 5,79 0 0/2311 LUCARELLI (PAR) 0 5,48 7 23 0 1 5,54 1 1/11312 LUCCHINI (CES) 5 5,54 6 23 5 1 5,61 0 0/9313 MAGGIO (NAP) 5,5 5,63 7 23 5,5 0 5,74 1 0/7314 MAGNUSSON (CES) 0 5,5 4 11 0 0 5,55 0 0/1315 MAICON (ROM) 0 6,12 8 14 0 1 5,92 1 0/3316 MAKSIMOVIC (TOR) 6,5 5,79 8 21 6,5 0 5,79 1 0/2413 MANOLAS (ROM) 7,5 5,98 11 23 7,5 0 6,13 0 2/3319 MARCHESE (GEN) 0 6,4 3 9 0 1 6 2 0/2320 MARIO RUI (EMP) 4,5 6 10 27 5 0 5,98 4 0/7321 MARQUES (VER) 0 5,43 4 16 0 0 5,64 0 0/2399 MARQUEZ (VER) 0 5,4 5 20 0 0 5,58 0 2/3322 MARTIC (VER) 0 5,46 4 15 0 0 5,58 0 0/3324 MASIELLO (TOR) 0 6 4 1 0 0 6 0 0/0426 MASIELLO A. (ATA) 4,5 5,42 3 6 5 0 5,5 0 0/1428 MAURICIO (LAZ) 5 5,72 8 9 5,5 0 5,94 0 0/4326 MESBAH (SAM) 0 5,55 4 12 0 0 5,59 0 0/1327 MESTO (NAP) 0 4,75 3 5 0 0 5 0 0/1328 MEXES (MIL) 5,5 5,65 6 13 6 1 5,73 0 1/6329 MILANOVIC MILAN (PAL) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0330 MOLINARO (TOR) 6 5,67 7 16 6 0 5,77 1 0/1406 MONTELEONE (PAL) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0331 MORAS (VER) 5 5,91 9 27 5 1 5,81 0 0/1332 MORETTI (TOR) 6 6,13 13 27 6 1 6,09 1 0/6333 MORGANELLA (PAL) 0 5,98 8 20 0 1 5,95 1 0/7335 MUNOZ (SAM) 5,5 6,17 7 15 5,5 1 6,03 0 0/2336 MURRU (CAG) 0 5,17 3 4 0 0 5,33 0 0/1338 NAGATOMO (INT) 0 5,39 5 10 0 0 5,5 0 1/0436 NATALI (SAS) 6 6 4 1 6 0 6 0 0/0340 NICA (CES) 0 4,88 2 6 0 0 5,62 0 0/2341 NOVARETTI (LAZ) 0 5,33 4 3 0 0 5,5 0 0/1342 OGBONNA (JUV) 6,5 5,91 6 18 6,5 0 6 0 0/3430 ORTIZ (PAL) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0343 PALETTA (MIL) 5 5,5 5 13 5,5 0 5,65 0 0/4404 PARENTE (GEN) 0 6 1 0 0 0 0 0 0/0345 PASQUAL (FIO) 0 6,62 13 15 0 2 6,12 1 0/1346 PASQUALE (UDI) 0 5,5 5 17 0 0 5,67 0 0/6347 PEDRO MENDES (PAR) 6,5 5,69 6 14 6,5 0 5,73 0 0/3348 PELUSO (SAS) 3,5 5,28 4 20 4,5 0 5,5 0 2/5420 PERES (TOR) 5,5 6,26 11 26 6 2 6,06 2 0/6349 PERICO (CES) 5,5 5,46 5 16 5,5 0 5,64 0 0/5400 PIRIS (UDI) 5,5 5,7 7 22 6 0 5,77 0 0/4352 PISANO E. (VER) 6 5,25 5 12 6 0 5,5 0 0/2351 PISANO F. (CAG) 0 5,32 4 11 0 0 5,36 0 0/1354 RADU (LAZ) 0 5,76 8 19 0 0 5,92 0 0/6355 RAIMONDI (ATA) 0 6,62 4 6 0 0 6,25 2 0/1356 RAMI (MIL) 0 5,86 8 19 0 1 5,78 1 0/5357 RANOCCHIA (INT) 5 5,96 12 25 5,5 2 5,86 0 0/7358 REGINI (SAM) 4,5 5,45 6 22 5 0 5,6 0 1/4359 RENZETTI (CES) 0 5,97 7 17 0 0 6,06 0 0/3421 RICHARDS (FIO) 5,5 5,86 5 8 5,5 0 5,93 0 0/1360 RISPOLI (PAL) 5 5,58 5 21 5 0 5,61 1 0/4362 RODRIGUEZ GON. (FIO) 6,5 6,28 17 25 7 5 5,98 0 1/7363 RODRIGUEZ GUI. (VER) 4,5 5,44 4 9 5 0 5,61 0 0/3364 ROMAGNOLI (SAM) 5 5,95 7 22 5 1 5,93 1 0/7365 RONCAGLIA (GEN) 6,5 5,6 7 23 6,5 0 5,83 0 2/7366 ROSI (FIO) 0 5,75 5 10 0 0 5,75 0 0/0367 ROSSETTINI (CAG) 4,5 5,76 8 25 5 2 5,74 2 0/11368 RUGANI (EMP) 5,5 6,36 14 29 5,5 3 6,12 0 0/0371 SANTACROCE (PAR) 0 5,46 4 11 0 0 5,45 1 0/6432 SANTON (INT) 5,5 6,14 8 7 5,5 0 6,14 0 0/0372 SARDO (CHI) 0 5,67 4 5 0 0 5,7 0 0/1373 SAVIC (FIO) 0 6,1 10 21 0 2 6,05 0 1/4374 SCALONI (ATA) 0 5,75 3 2 0 0 5,75 0 0/0375 SILVESTRE (SAM) 5 5,95 7 21 5 0 6,02 1 0/5418 SOMMA (EMP) 0 5,5 1 2 0 0 5,75 0 0/1376 SORENSEN (VER) 0 5,38 3 9 0 0 5,5 0 0/2434 SPOLLI (ROM) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0377 STENDARDO (ATA) 5 6,13 9 19 5 2 5,92 0 0/4427 STRINIC (NAP) 0 5,75 6 6 0 0 5,58 1 0/0431 TAMBE (GEN) 0 6 4 1 0 0 0 0 0/0380 TERRANOVA (SAS) 0 5,67 4 9 0 0 5,67 0 0/0381 TERZI (PAL) 0 5,54 5 13 0 0 5,62 0 0/2382 TOMOVIC (FIO) 0 5,81 7 18 0 1 5,69 1 0/4383 TONELLI (EMP) 0 6,45 12 22 0 4 6,02 0 2/2384 TOROSIDIS (ROM) 4,5 5,79 6 14 5 1 5,79 0 1/4435 UVINI (NAP) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0386 VIDIC (INT) 0 5,47 7 16 0 1 5,47 0 1/4388 VITIELLO (PAL) 5,5 6 5 10 6 0 6,06 0 0/1389 VOLTA (CES) 0 5,44 4 18 0 0 5,62 0 1/4390 VRSALJKO (SAS) 5,5 6,11 10 19 6 0 6,14 3 1/5391 WAGUE (UDI) 5,5 6,69 8 7 5,5 2 6,07 0 0/2422 YANGA MBIWA (ROM) 5,5 5,62 6 21 5,5 0 5,67 1 0/4392 ZACCARDO (MIL) 0 7,5 4 2 0 1 6 0 0/0394 ZAPATA C. (MIL) 0 5,59 4 11 0 0 5,82 1 1/1395 ZAPPACOSTA (ATA) 6 6,34 11 23 6 3 5,95 1 0/3396 ZUKANOVIC (CHI) 5,5 6 10 24 5,5 2 5,94 2 0/5397 ZUNIGA (NAP) 0 5,75 4 6 0 0 5,42 2 0/0

CENTROCAMPISTI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM501 ACQUAH (SAM) 0 5,45 5 19 0 0 5,71 0 1/8504 ALLAN (UDI) 6 6,18 14 27 6 1 6,07 3 0/6506 ANTONELLI (MIL) 6 6,43 15 27 6 4 6,06 1 0/6507 AQUILANI (FIO) 6 5,8 11 21 6 0 5,9 0 0/4508 ARMERO (MIL) 0 5,19 3 8 0 0 5,25 1 1/1509 ASAMOAH (JUV) 0 5,83 4 6 0 0 5,92 0 0/1743 BADELJ (FIO) 6 5,54 5 13 6 0 5,58 0 0/1510 BADU (UDI) 6 5,86 8 19 6 0 5,88 1 0/4

725 BARELLA (CAG) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0512 BARRETO E. (PAL) 6 6,44 14 24 6 2 6,19 3 2/2513 BASELLI (ATA) 0 5,91 7 18 0 0 5,94 2 0/5514 BASHA (TOR) 4 6,5 6 4 5 1 5,83 0 1/0517 BENASSI (TOR) 0 6,03 9 18 0 2 5,85 1 0/8763 BERGDICH (GEN) 5 5,57 6 6 5 0 5,5 0 0/0519 BERTOLACCI (GEN) 0 6,29 13 25 0 2 6,18 1 0/8520 BIABIANY (PAR) 0 5,88 4 1 0 0 5,5 0 0/0521 BIGLIA (LAZ) 6,5 6,57 15 23 6,5 3 6,35 1 0/4522 BIONDINI (SAS) 6 5,78 8 19 6,5 0 5,88 0 0/3523 BIRSA (CHI) 6 5,91 10 28 6 0 5,93 1 0/3524 BOLZONI (PAL) 0 5,73 5 19 0 0 5,83 0 0/3525 BONAVENTURA (MIL) 5,5 6,6 18 26 5,5 4 6,15 1 0/3526 BORJA VALERO (FIO) 6,5 6,23 15 22 6,5 2 6 2 0/6527 BRIENZA (CES) 12 7,29 19 21 8 6 6,31 3 0/1528 BRIGHI (SAS) 6 5,71 8 17 6 0 5,82 0 0/3529 BRILLANTE (EMP) 0 4,5 3 3 0 0 4,5 0 0/0759 BROZOVIC (INT) 5 5,81 9 8 5 0 6 0 0/3532 CAIO RANGEL (CAG) 0 5,88 4 6 0 0 5,88 0 0/0736 CAMPANHARO (VER) 0 5,77 4 13 0 0 5,95 0 0/4534 CANDREVA (LAZ) 6 7,19 24 25 6 6 6,35 7 0/4738 CARBONERO (CES) 10 5,68 7 16 7 1 5,43 2 0/3536 CARMONA (ATA) 4,5 5,58 7 26 5 0 5,8 0 1/9537 CASCIONE (CES) 6 5,68 6 21 6 1 5,95 0 0/6538 CATALDI (LAZ) 6,5 5,78 5 10 6,5 0 6 1 0/2539 CAZZOLA (CES) 0 0 4 2 0 0 0 0 0/0540 CHIBSAH (SAS) 0 6 4 5 0 0 6 0 0/0541 CHOCHEV (PAL) 5,5 5,69 4 10 5,5 0 5,81 0 0/2755 CHRISTIANSEN (CHI) 0 6 4 2 0 0 6 0 0/0542 CHRISTODOULOPOULOS (VER) 0 6,26 11 20 0 1 5,97 4 0/3543 CIGARINI (ATA) 6 5,84 10 25 6 0 5,94 2 1/7544 COFIE (CHI) 0 5,75 4 14 0 0 5,77 0 0/1545 COMAN (JUV) 0 6,62 4 10 0 0 6,38 1 0/0546 CONTI (CAG) 0 5,59 7 16 0 1 5,72 0 1/8751 CORREA (SAM) 0 5 4 2 0 0 5 0 0/0548 COSSU (CAG) 0 6,05 9 20 0 2 5,95 1 0/4749 COSTA T. (GEN) 5,5 5,5 5 3 6 0 5,75 0 0/2549 CRISETIG (CAG) 4,5 5,61 6 23 5 0 5,76 0 0/7551 CROCE (EMP) 6,5 6,3 13 28 6,5 1 6,23 1 0/4553 D'ALESSANDRO (ATA) 6 5,7 6 19 6 0 5,8 0 0/4740 DAVID LOPEZ (NAP) 5,5 5,74 7 25 5,5 0 5,76 1 0/3554 DE FEUDIS (CES) 5,5 5,68 6 21 5,5 0 5,8 0 0/5731 DE GUZMAN (NAP) 6 6,09 10 23 6 3 5,66 1 0/1555 DE JONG (MIL) 6,5 6 10 20 6,5 2 5,92 0 0/9556 DE ROSSI (ROM) 4,5 5,92 11 18 5 2 5,83 0 1/7557 DE VITIS (SAM) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0558 DELLA ROCCA (PAL) 0 5,5 3 2 0 0 5,75 0 0/1559 DESSENA (CAG) 7 6,09 10 22 6 1 5,91 2 0/2754 DIAMANTI (FIO) 9,5 6,79 17 7 7 2 6,14 0 0/3563 DONSAH (CAG) 0 6,77 10 17 0 2 6,27 1 0/1564 DUNCAN (SAM) 0 5,83 7 19 0 0 5,93 0 0/3566 EDERSON (LAZ) 0 7 4 3 0 1 5,75 0 0/1567 EKDAL (CAG) 6 6,6 14 25 6 4 6,2 0 0/4568 EL KADDOURI (TOR) 7,5 5,94 13 25 6,5 2 5,88 3 1/7571 ESSIEN (MIL) 0 5,2 3 13 0 0 5,35 0 1/1572 ESTIGARRIBIA (ATA) 0 6,25 4 6 0 1 5,83 0 0/1737 EVANGELISTA (UDI) 0 5,4 4 4 0 0 5,25 0 0/0573 FARNERUD (TOR) 0 6,5 10 17 0 1 6 5 0/1574 FELIPE ANDERSON (LAZ) 6,5 8 25 23 6,5 9 6,57 5 0/4575 FERNANDES (UDI) 0 6,04 13 25 0 2 5,8 1 0/3576 FERNANDEZ M. (FIO) 6 6,71 15 22 6 2 6,31 3 0/1577 FETFATZIDIS (CHI) 0 7 7 7 0 2 6,17 0 0/0578 FLORENZI (ROM) 7 6,33 16 27 6,5 2 6,07 4 0/6580 GALLOPPA (PAR) 0 5,59 5 16 0 0 5,57 1 1/5581 GARGANO (NAP) 0 6,03 7 17 0 0 6,17 1 0/6583 GAZZI (TOR) 6 5,86 8 23 6,5 0 6,07 0 0/9584 GIORGI (CES) 6,5 5,63 7 23 6,5 0 5,8 0 0/8745 GOMEZ (ATA) 0 5,77 9 15 0 0 5,77 1 1/0585 GONZALEZ ALV. (TOR) 0 5,83 4 7 0 0 5,83 0 0/1586 GRASSI (ATA) 0 6 1 1 0 0 6 0 0/0587 GRECO (VER) 5 5,62 6 17 5 0 5,75 1 0/6590 GUARENTE (EMP) 0 0 4 1 0 0 0 0 0/0591 GUARIN (INT) 8,5 7,04 20 23 5,5 6 6,07 6 0/3592 GUILHERME (UDI) 5,5 5,7 8 26 6 0 5,71 1 0/3722 HALLBERG (UDI) 0 5,75 4 3 0 0 5,83 0 0/1593 HALLFREDSSON (VER) 5,5 6,11 13 23 6 1 5,95 5 1/7594 HAMSIK (NAP) 0 6,46 19 26 0 5 5,69 5 0/0595 HERNANES (INT) 0 6,28 13 18 0 2 5,91 1 0/2596 HETEMAJ (CHI) 6 5,81 9 26 6 0 5,98 0 0/8597 HONDA (MIL) 0 6,52 11 23 0 6 5,67 2 0/1753 HUSBAUER (CAG) 0 0 4 2 0 0 0 0 0/0715 IAGO (GEN) 6 6,91 16 22 6 6 6,1 2 0/4598 ILICIC (FIO) 0 6,06 10 17 0 1 5,88 2 0/4600 INLER (NAP) 0 5,75 8 16 0 1 5,69 0 0/4601 IONITA (VER) 0 6,28 7 18 0 2 6,03 0 0/4712 IZCO (CHI) 6,5 6,26 9 19 6,5 2 5,97 1 0/3603 JADSON (UDI) 0 6 2 0 0 0 0 0 0/0760 JAJALO (PAL) 5 5,57 5 8 5,5 0 5,79 0 0/3605 JANKOVIC B. (VER) 8,5 6,23 7 11 7 1 5,86 2 0/2744 JOAO PEDRO (CAG) 5,5 6,18 10 21 5,5 4 5,71 2 0/4606 JOAQUIN (FIO) 0 6,79 16 19 0 2 6,29 3 0/1607 JORGINHO (NAP) 6 5,33 7 18 6 0 5,5 0 0/5608 JORQUERA (PAR) 6,5 5,88 4 9 6,5 0 5,83 1 0/2609 KEITA S. (ROM) 0 6,5 11 21 0 2 6,28 0 1/2723 KONE (UDI) 6,5 5,88 11 21 6,5 1 5,79 3 1/7610 KOVACIC (INT) 5 6,36 14 26 5 5 5,8 1 1/2613 KUCKA (GEN) 6 5,96 11 25 6 1 5,89 0 0/3615 KURTIC (FIO) 0 5,62 6 18 0 1 5,53 0 0/3616 KUZMANOVIC (INT) 0 5,79 6 14 0 0 5,71 1 0/0618 LAXALT (GEN) 0 5,71 4 6 0 0 5,83 0 0/2619 LAZAREVIC (SAS) 0 6,33 6 13 0 1 5,94 1 0/1620 LAZZARI (FIO) 0 0 4 1 0 0 0 0 0/0621 LEDESMA (LAZ) 0 5,29 4 9 0 0 5,43 0 0/2741 LESTIENNE (GEN) 0 5,88 9 15 0 0 5,75 2 0/2750 LILA (PAR) 9,5 6,92 8 4 6,5 2 6 0 0/1734 LODI (PAR) 0 5,62 8 19 0 1 5,42 1 0/3622 LULIC (LAZ) 0 6,62 8 18 0 3 6,15 2 0/6623 MAGNANELLI (SAS) 0 5,71 8 26 0 0 5,87 1 0/10747 MANDRAGORA (GEN) 0 6,5 1 2 0 0 7 0 0/0626 MARCHIONNI (SAM) 0 5,5 4 1 0 0 5,5 0 0/0627 MARCHISIO (JUV) 0 6,65 19 27 0 2 6,42 3 0/6628 MARESCA (PAL) 0 5,86 5 14 0 0 5,93 0 0/2746 MARIGA (PAR) 0 5,56 4 6 0 0 5,58 0 0/2629 MARRONE (JUV) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0632 MASTOUR (MIL) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0748 MATTIELLO (CHI) 0 6,25 1 4 0 0 6,33 0 0/0634 MAURI J. (PAR) 6,5 6,04 8 23 6,5 1 6 0 0/4633 MAURI S. (LAZ) 7 7,3 21 22 6 8 6,25 1 0/4720 MEDEL (INT) 6 5,8 10 27 6 0 5,96 0 1/7635 MENEZ (MIL) 10 7,74 31 29 7 16 6,07 2 0/3636 MERTENS (NAP) 7 6,02 17 24 7 2 5,8 2 1/4637 MIGLIACCIO (ATA) 5 5,92 6 14 5,5 1 5,88 0 0/5639 MISSIROLI (SAS) 6,5 6,32 13 26 6,5 3 5,98 1 0/3642 MONTOLIVO (MIL) 0 5,28 3 10 0 0 5,33 0 0/1643 MORALEZ (ATA) 7,5 6,77 18 22 6,5 5 6,07 2 0/3761 MPOKU (CAG) 6 6,31 10 8 6,5 1 6,06 0 0/2765 MUDINGAYI (CES) 0 5,7 6 5 0 0 6 0 0/3646 MUNTARI (MIL) 0 5,65 6 16 0 2 5,38 0 0/5724 MURONI (CAG) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0649 NAINGGOLAN (ROM) 6,5 6,69 17 26 6,5 3 6,44 1 0/8652 NOCERINO (PAR) 6 5,88 8 14 6 1 5,61 0 0/1653 OBBADI (VER) 5 5,92 5 14 5 0 6 0 0/2654 OBI (INT) 0 5,94 4 10 0 1 5,62 0 0/1655 OBIANG (SAM) 6 6,35 13 26 6 3 6,13 1 0/9656 OCTAVIO (FIO) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0657 ONAZI (LAZ) 0 5,65 5 14 0 0 5,8 0 0/3658 PADOIN (JUV) 6 5,78 5 16 6 0 5,88 1 1/2659 PALOMBO (SAM) 5,5 6,07 11 28 5,5 1 6,04 1 0/6660 PAREDES (ROM) 5,5 6,2 5 8 5,5 1 5,7 0 0/1661 PAROLO (LAZ) 9,5 6,74 21 27 7 7 6,13 0 0/9766 PELLEGRINI (ROM) 0 6 1 1 0 0 6 0 0/0662 PEPE (JUV) 0 5,83 4 7 0 0 5,83 0 0/0663 PEREIRINHA (LAZ) 0 5,25 4 3 0 0 5,25 0 0/0664 PEREYRA (JUV) 9,5 6,52 16 26 6,5 2 6,22 2 0/2666 PEROTTI (GEN) 6 6,67 16 23 6 3 6,33 2 0/5667 PINZI (UDI) 5 5,58 4 12 5,5 0 5,88 0 0/8669 PIRLO (JUV) 0 6,9 15 15 0 3 6,1 3 0/0670 PIZARRO (FIO) 0 6,18 11 20 0 0 6,18 2 0/4671 PJANIC (ROM) 9,5 6,42 17 26 6,5 4 6,02 2 0/8672 POGBA (JUV) 0 7,45 24 22 0 7 6,5 2 0/4673 POLI (MIL) 0 6,07 11 27 0 1 6,02 0 0/4674 PUCCIARELLI (EMP) 6 6,35 11 25 6 3 5,98 0 0/1733 PULZETTI (CES) 4,5 6,19 6 9 5 1 5,88 0 0/1

29aGIORNATA

Magic +3RCampionato

675 QUAISON (PAL) 6 6,94 8 13 6 2 6,12 1 0/1677 RADOVANOVIC (CHI) 5,5 5,86 8 23 6 1 5,91 0 1/6681 RIGONI (PAL) 5,5 6,52 15 24 5,5 5 6,06 0 0/8714 RINCON (GEN) 6,5 6,08 9 19 7 0 6,16 1 0/5682 RIZZO (SAM) 0 6,18 4 13 0 1 6 0 0/2683 ROMULO (JUV) 0 7 4 2 0 0 7 0 0/0684 SALA (VER) 7 6,5 7 9 7 1 6,31 0 1/1762 SALAH (FIO) 11 8,43 20 7 8 4 6,71 0 0/0686 SAPONARA (EMP) 6 7,11 11 9 6,5 3 6,22 1 1/2688 SCHELOTTO (CHI) 7 5,74 8 21 7 0 5,76 0 0/1752 SHAQIRI (INT) 4,5 6,25 18 10 4,5 1 5,95 1 0/2690 SIGNORELLI (EMP) 0 6,33 6 10 0 1 5,83 0 0/0691 SORIANO (SAM) 5,5 6,02 12 24 5,5 1 6 2 0/9693 STROOTMAN (ROM) 0 6 4 6 0 0 5,7 2 0/1694 STURARO (JUV) 6 5,75 6 16 6 0 6 0 1/5756 SUSO (MIL) 6 6 4 1 6 0 6 0 0/0695 TABANELLI (CES) 0 5,25 4 3 0 0 5,25 0 0/0696 TACHTSIDIS (VER) 0 6,09 11 27 0 3 5,94 1 0/8697 TAIDER (SAS) 0 6,41 10 22 0 2 6 3 0/5698 UCAN (ROM) 0 5,5 4 2 0 0 6 0 0/1764 VAJUSHI (CHI) 0 6 4 0 0 0 0 0 0/0699 VALDIFIORI (EMP) 6,5 6,48 14 27 6,5 0 6,37 6 1/4700 VALOTI (VER) 0 8 2 5 0 1 6,5 1 0/3726 VALZANIA (CES) 0 5,25 1 2 0 0 5,5 0 0/1742 VAN GINKEL (MIL) 6 5,43 4 8 6 0 5,57 0 0/2758 VARELA (PAR) 7,5 5,9 10 8 6,5 0 5,75 1 0/1701 VARGAS J. (FIO) 0 6,25 10 14 0 1 5,88 0 0/0702 VAZQUEZ (PAL) 4,5 7,04 21 28 4,5 7 6,29 6 0/6703 VECINO (EMP) 6 6,31 14 27 6 2 6,11 2 0/5704 VERDI (EMP) 0 6,05 10 23 0 1 5,95 0 0/2705 VIDAL (JUV) 6 6,76 20 23 6 6 6,17 1 0/7706 VIVES (TOR) 6 5,8 8 21 6 1 5,7 1 0/4707 WIDMER (UDI) 7,5 6,24 13 26 6,5 2 5,94 4 0/4709 WSZOLEK (SAM) 6 5,17 4 4 6 0 5,17 0 0/0727 YABRE (CES) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0713 ZAPATA A. (UDI) 0 6 4 1 0 0 0 0 0/0710 ZE' EDUARDO (CES) 0 5,67 4 9 0 1 5,33 1 0/2711 ZIELINSKI (EMP) 5,5 5,91 8 20 5,5 0 6 0 0/3

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Page 24: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

24 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1CHIEVO E MARAN, SALVEZZA E CONTRATTO L’intenzione di proseguire insieme c’è tutta, ma il presidente Campedelli aspetta la salvezza prima di offrire un nuovo contratto all’allenatore.Che non ha fretta: «Prima dobbiamo salvarci, ora tutti quanti abbiamo altro a cui pensare».

Edy Reja, 69 anni, allenatore dell’Atalanta, non ha ancora vinto in quattro partite LAPRESSE

ICRISI PROFONDAIIREJA CAMBIAIIIL SISTEMA IIE L’ATTACCOI

IL BLOG DELLA SERIE A1I nerazzurri hanno paura: tre punti nelle ultime otto gare. Il tecnico passerà al 4-4-1-1 e non avrà Pinilla

Matteo SpiniBERGAMO

E ora l’Atalanta si accorge diavere paura. Il tonfo con-tro il Torino accentua i

problemi di una squadra datempo in crisi di identità: dopo itre pareggi arrivati dall’avventoin panchina di Reja, il k.o. di sa-bato è servito a scoperchiarenuovamente il vaso di Pandoradei nerazzurri. Tre punti nelleultime otto partite sono troppopochi per sperare di continuarea cavarsela con l’aiuto delle di-sgrazie altrui: all’indomani delsuccesso contro il Cagliari (1°

febbraio, seconda giornata diritorno), i bergamaschi aveva-no cinque punti di vantaggiosulla terzultima, ora ne hannosoltanto uno in meno (+4), no-nostante l’andamento zoppi-cante. Questo perché il Cagliariha tenuto un ritmo persino peg-giore ma, intanto, le altre sonovolate via: il Chievo da -5 èscappato a +6, l’Empoli da -3 a+7 e via dicendo. E siccome an-che il Cesena è in rimonta (da -8e salito a -4), urge una sterzataper potere puntare con decisio-ne verso una salvezza che tutticredevano più facile da rag-giungere.

FATTORE CAMPO I due incontricasalinghi consecutivi poteva-no essere un’occasione propi-zia, ma l’Atalanta ha perso con-tro il Torino e, dunque, a mag-gior ragione, ha ora l’obbligo dibattere il Sassuolo, per ottenereun successo che domenica man-cherà da settanta giorni. Percambiare marcia c’è da inverti-re una tendenza che quest’annovede i nerazzurri in grande dif-ficoltà tra le mura amiche, dove

finora hanno ottenuto soltantotre vittorie, a fronte di ben seisconfitte: il Comunale deve tor-nare ad essere un punto di forzae non il tallone d’Achille, comesembra essere diventato negliultimi tempi, magari anche acausa di un blocco psicologico.

CERCASI SICUREZZE Nel frat-tempo, Reja continua a cambia-re faccia alla squadra, ma dopoquattro moduli in quattro parti-te potrebbe scegliere di cercaremaggiori sicurezze tornando alpunto di partenza, ovvero alladifesa a quattro e al 4-4-1-1 (o4-2-3-1), ai quali i giocatori so-no più abituati. Anche questoper risolvere il problema delgol, principale guaio stagiona-le: ventiquattro reti in ventino-ve gare sono poche (solo Chie-vo e Parma hanno fatto peggio)e, per allontanarsi dai guai, ser-vono punti e gol. Da chiedereanche a Denis, al rientro dome-nica, specie ora che Pinilla saràsqualificato (il rosso in extremiscontro il Torino potrebbe anchecostargli più di una giornata).

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Luca Toni, 37 anni, e il patron Maurizio Setti

Matteo FontanaVERONA

U na salvezza poco meno che al sicuro– al di là del 3-3 con il Cesena, saba-to – e un futuro che è una pagina

bianca. Il Verona si trova con un’intera struttura societaria in scadenza il 30 giu-gno. Vanno a fine contratto sia il direttoregenerale Giovanni Gardini che il d.s. SeanSogliano. Con loro, pure i quadri tecnici,ossia Andrea Mandorlini con tutti i propricollaboratori. Scenario ben lontano dal-l’essere definito, visto il silenzio di Mauri-zio Setti. Il presidente dell’Hellas ha rila-sciato le ultime dichiarazioni ufficiali agennaio, all’indomani del 6-1 incassatodal Verona in Coppa Italia contro la Juven-tus. Da lì in poi, dichiarazioni azzerate,nessuna indicazione sulla programmazio-ne. Prima di tutto, ha lasciato intenderel’entourage della proprietà, c’è da metterein ghiaccio la permanenza in Serie A, con-dizione più necessaria che sufficiente perpianificare le mosse che verranno. L’arit-metica non dà ancora ragione all’Hellas,ma la logica suggerisce a Setti di fare dellescelte già in queste settimane. Tanto più afronte dei risultati colti dal managementda lui incardinato a Verona tre stagioni fa:obiettivi sempre centrati, sia in termini dirisultati che di riscontri economici. Ma Setti aspetta ancora. E c’è una rosa che ècolma di situazioni a termine: sono otto igiocatori in scadenza, da Luca Toni ai «se-natori» Moras, Agostini, Gomez e Janko-vic. Numerosi i prestiti per cui ci sarà dadiscutere l’eventuale riscatto: Pisano, Bri-vio, Sorensen, Tachtsidis, Valoti, Greco, Campanharo. Il domani è già qua, ma aVerona attendono certezze.

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Andrea Consigli, 28 anni, Sassuolo LAPRESSE

Stefano FoglianiSASSUOLO

A veva chiesto al Sassuolo, reduce dacinque sconfitte in sei gare, di ritro-vare «lo spirito», Eusebio Di France-

sco, e il Sassuolo ha risposto. Battendo ilChievo e giocando «da provinciale» al co-spetto della regina delle provinciali. Cui ineroverdi hanno rubato la scena archi-viando, di fatto, la pratica salvezza e bat-tendo il record dei punti fatti in A (l’annoscorso furono 34) con una gara dentro laquale il Sassuolo ha messo molto di quelloche gli era mancato nell’ultimo periodo, ein primis la tenuta difensiva che gli ha per-messo di non prendere gol: non succedevada 16 gare. «La classifica potrebbe averconvinto qualcuno, inconsciamente, ad accontentarsi, e questo non lo ammetto»,aveva detto Di Francesco, e contro il Chie-vo non si è formalizzato a sacrificare Zazae Sansone sull’altare del turnover né dipassare all’incasso con una gara vinta (an-che) difendendo. Il Sassuolo in trincea hafatto quanto doveva. Ci sono voluti il rien-tro di Cannavaro e Vrsaljko, un po’ di for-tuna («Ma la fortuna bisogna cercarsela»,chioserà Di Francesco), una gara tenutacon i denti e il solito Consigli sopra le ri-ghe, ma tre punti assai poco zemaniani(rigore di Berardi, unico dei tre tenori cuiDi Francesco non ha rinunciato) hanno confermato che i neroverdi, quando serve,sanno anche difendere. E che a salvezza(quasi) acquisita, possono cominciare aprogrammare, senza tuttavia farsi distrar-re da quei primi rumors di mercato chevorrebbero la vetrina neroverde – da DiFrancesco a Zaza, Berardi, Sansone e Vr-saljko – parecchio appetita.

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Cyril Thereau, 31 anni, in rete pure lui dopo il pari al Genoa ANSA

Francesco Velluzzi

R isolve problemi e regalapunti preziosi. Soprattut-to in trasferta, Cyril The-

reau è il jolly da giocare fuoricasa. Eppure Andrea Stramac-cioni in alcune partite (tra que-ste Verona, Inter, Roma, Tori-no, Fiorentina) non lo ha fattopartire titolare. Questione dimeccanismi, non di mancanzadi fiducia. A volte, soprattuttoin casa, Totò Di Natale ha biso-gno di essere supportato da unrifinitore, un trequartista.Quindi spazio a Kone o BrunoFernandes, con Cyril che entraa partita in corso. In casa è sta-to titolare 8 volte, in trasferta10. Totale 1851 minuti giocati.

A NOVE Ma l’attaccante france-se, preteso proprio da Stramain estate e arrivato dal Chievo,di gol ne ha già fatti nove. Solouno in meno del più famoso Di

Natale. L’ultimo prima di Pa-squa a Marassi con il Genoa,fondamentale per agguantareil pari e il quarto risultato utileconsecutivo. Non è il primo golpesante di Thereau che all’Udi-nese ha fatto guadagnare tantipunti soprattutto lontano dalFriuli.

CHE COLPI I colpi che restanoscolpiti sono quello di Romacon la Lazio (0-1) del 25 set-tembre 2014 alla quarta gior-nata e quello di San Siro del 7dicembre alla quattordicesimacon l’Inter (1-2). Gol pesantis-simi, decisivi per le due vittorieesterne. I suoi gol non sono sta-ti fondamentali solo nelle vitto-rie in casa con Parma e Atalan-ta in casa e nella sconfitta diNapoli dell’8 febbraio. Da allo-ra Cyril non aveva più colpito.Lo ha fatto sabato portando unaltro punto alla causa. Cosa cheaveva fatto pure a Palermo(1-1) e Sassuolo (1-1). Domanii bianconeri vanno a Parma agiocare il recupero a caccia deitre punti per chiudere definiti-vamente il discorso salvezza.Difficile, a questo punto, vistoche peraltro si gioca in trasfer-ta, fare a meno di Thereau. Cosìcome non è semplice tenere dinuovo in panchina Di Natale acui mancano due gol per rag-giungere Roberto Baggio, aquota 205.

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1Sua la rete del pari col Genoa. Ha segnato i centri decisivi nelle vittorie con Lazio e Inter a Roma e Milano

HANNO DETTO

DANILO AVELARDIFENSORE CAGLIARI

CREDIAMONELLA SALVEZZA:

A GENOVAPER VINCERE

ANTONINO LA GUMINAATTACCANTE PALERMO

L’ESORDIOIN SERIE AE ANCORA

NON CI CREDO

ITHEREAU, JOLLY IIDA TRASFERTAIICOLPI PESANTIIICON I SUOI GOLI

IHELLAS QUASI SALVOIIIL PRESIDENTE SETTI IIPERÒ PRENDE TEMPOIISUI RINNOVI DEI BIGI

ILA DIFESA FUNZIONA:IIIL RECORD DI PUNTIIIRIPORTA IL SERENOIIADESSO IL MERCATO I

MIRKO VALDIFIORICENTROCAMPISTA EMPOLI

GRAZIE PIRLO PER LA MAGLIA

REGALATA:GIOIA IMMENSA

VERONA SASSUOLO

ATALANTA

UDINESE

CalcioR.

Page 25: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

25MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA CORSA ALLA SERIE A DIETRO L’IMPRENDIBILE CARPI

In MAIUSCOLO le gare in trasfertadifficilemediaDIFFICOLTÀ: facileSTATO DI FORMA: scarso buono ottimoLa prima va in A diretta, altre 6 ai playoffREGOLAMENTO:

35ª 36ª 37ª 38ª 39ª 40ª 41ª 42ªBRESCIA Spezia BARI Catania FROSINONE Avellino PRO VERCELLI Lanciano

BOLOGNA PT. 56

Avellino CITTADELLA Varese BRESCIA Entella SPEZIA LIVORNO FrosinoneVICENZA PT. 53

Pescara LIVORNO Carpi TERNANA Bologna CITTADELLA Crotone VICENZAFROSINONE PT. 51

Ternana BOLOGNA Trapani CITTADELLA Brescia Vicenza LANCIANO BariSPEZIA PT. 50

VICENZA VARESE Entella CROTONE Pescara BOLOGNA Trapani BRESCIAAVELLINO PT. 52

FROSINONE Modena LANCIANO Pro Vercelli AVELLINO Perugia VARESE LivornoPESCARA PT. 48

PRO VERCELLI Frosinone PERUGIA Modena CATANIA Entella Vicenza PESCARALIVORNO PT. 50

Varese TERNANA Livorno LATINA Trapani PESCARA Carpi CITTADELLAPERUGIA PT. 50

Latina CROTONE Pescara TRAPANI Ternana CARPI Spezia BOLOGNALANCIANO PT. 46

Crotone TRAPANI Bologna CARPI Cittadella LATINA Brescia SPEZIABARI PT. 44

CENTIMETRI

Giocano tutti per il BolognaE Lopez mantiene il sorriso1Nonostante i tanti problemi, i rossoblù sono a +3 sul terzo postoLa città è divisa, la dirigenza ottimista. In attesa dei gol di Mancosu

Andrea TosiBOLOGNA

A vanti piano, quasi immo-bili. E’ la marcia dellesquadre che puntano al-

la promozione diretta, un obiet-tivo che inseguono almeno cin-que club dietro all’imprendibilecapolista Carpi. Questa volataal contrario, tra frenate e sor-passi sbagliati, finora garanti-sce il Bologna, che mantiene ilsecondo posto con un vantag-gio di tre punti sul Vicenza, an-che se il Frosinone, tuttoraquinto e staccato a -5, ha unapartita da recuperare (il derbycasalingo col Latina, fissato trauna settimana) perciò potrebberisalire a -2 superando lo stessoVicenza e l’Avellino. Peraltro, ilclub rossoblù confida di recu-perare il punto di penalizzazio-ne subìto per le inadempienze

della precedente gestione. Laclassifica non è ancora definitacon otto giornate da giocare.

SCONTRI DIRETTI Bologna ha ildestino nelle proprie mani. Lapromozione, obiettivo impre-scindibile nel progetto di rina-scita del nuovo managementamericano, dipende soprattut-to dalla squadra di Lopez, sem-pre protetto dalla dirigenza e sempre criticato dalla maggio-ranza dei tifosi in un clima atratti surreale che circonda Ca-steldebole e dintorni. Il club-manager Di Vaio sta spargendoottimismo invitando la città anon essere troppo negativa neiconfronti della gestione del tec-nico uruguaiano e del gioco deirossoblù, che sono attesi da trescontri diretti: in casa contro Spezia e Avellino, in trasferta aFrosinone. Dopo avere spezzatoil tabù delle vittorie e dei gol al

Dall’Ara battendo il Livorno, ilBologna è franato malamente aCarpi, incassando il peggiorek.o. della stagione con duebrutti danni collaterali, ovverol’infortunio a Zuculini (crociatorotto) e la squalifica di tre turnia Laribi a cui si aggiunge, in vi-sta della trasferta di Brescia,quella di una giornata a Caciaper lo scambio di insulti viawhatsApp con un agente.

ATTACCO STERILE Lopez daràspazio a Krsticic, Buchel e Man-cosu. La piazza è divisa, fidu-ciosa e scettica, la speranza ditutti è che il +3 possa bastareper arrivare secondi magaricontando nell’aiuto della fortu-na che finora non è mancato: ilpalo e traversa colpiti dal Vicen-za al 93’ a Vercelli lo dimostra-no. Tra l’altro, il tecnico uru-guaiano deve curare il mal digol degli attaccanti: il repartooffensivo, infatti, finora ha pro-dotto 17 reti di cui 10 firmate daCacia. Il suo partner Mancosu èancora fermo a quota zero. Il vi-ce-bomber Laribi, autore di 8centri, com’è detto è squalifica-to, dopo viene il difensore Oiko-nomou con 4. Sansone ha datoqualche segnale, ma il piattopiange. Urge una scossa davantiper evitare di cadere nei playoffche sarebbero un rischio perchéle rivali si stanno preparando equalcuna (vedi il Perugia) puòdiventare una mina vagante.

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Lega ProRLa storia

LA SITUAZIONE

Così la 34a giornata in Lega Pro:VENERDÌ Ore 19.30 Pro Piacenza-Santarcangelo (B, 0-2). Ore 20.45 Foggia-Casertana (C, 2-1).SABATO Ore 14.30 Giana-AlbinoLeffe (A, 3-0); Tuttocuoio-Savona (B, 2-2); Savoia-Juve Stabia (C, 1-2). Ore 15 Mantova-Novara (A, 0-1); Grosseto-Ascoli (1-1) e Teramo-Lucchese (B, 0-0). Ore 16 Arezzo-Cremonese (A, 1-3); Aversa Normanna-Barletta (0-0) e Salernitana-Lupa Roma (C, 4-0).Ore 17 Alessandria-Monza (3-2) e Pro Patria-Feralpi Salò (A, 0-0); Benevento-Reggina (C, 2-0). Ore 19.30 Pordenone-Südtirol (A, 0-2); Martina-Matera (C, 1-3).

DOMENICA Ore 11 Pistoiese-L’Aquila (B, 0-2).Ore 12.30 Lumezzane-Como (A, 0-2); Ancona-Prato (B, 3-2). Ore 14.30 Torres-Real Vicenza (A, 3-3); Reggiana-Carrarese (B, 3-1); Ischia-Cosenza (1-3) e Melfi-Lecce (C, 1-4). Ore 16 Pavia-Renate (A, 1-0); Catanzaro-Messina (1-1) e Vigor Lamezia-Paganese (C, 0-1).

Ore 18 Bassano-Venezia (A, 2-1); Forlì-Pontedera (1-2) e San Marino-Gubbio (B, 0-2). LUNEDÌ Ore 20.45 Pisa-Spal (1-0).

LE CLASSIFICHE GIRONE A Novara e Bassano p. 64; Alessandria 62; Pavia (-1) 60; Como 54; Feralpi Salò 49; Real Vicenza 47; Arezzo 45; Südtirol e Venezia 44; Cremonese 42; Mantova (-3) e Renate 40; Giana e Torres 39; Monza (-2) 36; Lumezzane 31; AlbinoLeffe 29; Pordenone 27; Pro Patria (-1) 25.GIRONE B Teramo p. 65; Ascoli 60; Reggiana* 55; L’Aquila 54; Pisa* 51; Spal 49; Ancona* 48; Lucchese 47; Pontedera 45; Tuttocuoio 44; Carrarese 41; Gubbio 39; Grosseto (-1) 38; Santarcangelo* 37; Prato 36; Savona 35; Pistoiese** 34; Forlì 33; Pro Piacenza (-8) 29; San Marino 26. (** due partite in meno, * una in meno).GIRONE C Salernitana p. 73; Benevento 68; Juve Stabia 60; Lecce e Matera 57; Casertana* 56; Foggia (-1) 54; Catanzaro 48; Barletta 43; Cosenza e Vigor Lamezia 41; Melfi (-2) 38; Martina* e Lupa Roma 36; Paganese 34; Ischia 29; Messina e Savoia 28; Aversa Normanna 26; Reggina (-4) 22. (* una in meno).

Venerdì c’è Foggia-Casertanasfida pesante in ottica playoff

� CARPI (d.s.) È un 2015 nero per Emanuele Suagher, il difensore del Carpi (ma di proprietà dell’Atalanta) la cui stagione è terminata lo scorso 31 gennaio quando si è infortunato al ginocchio destro (lesione del legamento crociato anteriore) nella gara col Crotone. La prima diagnosi aveva escluso la necessità dell’intervento chirurgico, che ora invece è necessario: Suagher, infatti, dopo l’infortunio è stato messo fuori lista dal Carpi per inserire al suo posto Modolo e nelle ultime settimane aveva cominciato la riabilitazione con l’Atalanta. Proprio durante un allenamento con la Primavera il difensore ha appoggiato male il piede sentendo ancoraun forte dolore al ginocchio. E la diagnosi questa volta non ha lasciato dubbi: domani, quindi, finirà sotto i ferri.

CARPI

Iella Suagher:ancora crociatoDeve operarsi

Roberto Pelucchi

F orse sarebbe troppo se can-tassero «siamo la coppia piùbella del mondo» come

Adriano Celentano e Claudia Mori,ma Alfredo Donnarumma e Gian-luca Lapadula sono sicuramente lacoppia-gol più bella – e prolifica –d’Italia. Insieme, in 33 giornate,hanno messo a segno la bellezza di35 gol (19 il primo, 16 il secondo),trascinando il Teramo in vetta allaclassifica e sempre più vicino allastorica promozione in B. Un’altrasquadra rinata sulle ceneri di unfallimento (avvenuto nel 2008).

A PASSO DI CARICA Se si va aguardare il rendimento delle cop-pie d’attaccanti delle varie squa-dre, dalla Serie A alla Lega Pro,balza subito all’occhio l’exploit diDonnarumma-Lapadula. Nessuno Alfredo Donnarumma, 24 anni, e Gianluca Lapadula, 25 anni IPP

Da sinistra Matteo Mancosu, 30 anni, e Franco Zuculini, 24 anni RAMELLA

riesce a tenere il loro ritmo. La cop-pia Cellini-Merini della Carraresearriva a 26 gol (17 più 9), poi a 25ci sono Eusepi e Marotta del Bene-vento (17 più 8). Per trovare la pri-ma coppia di Serie A bisogna scen-dere ai 24 gol confezionati dallacoppia juventina Tevez-Morata (17l’argentino, 7 lo spagnolo). A 24 inSerie B ci sono anche Calaiò-Rosi-na del Catania (17 più 7).

BELLE SPERANZE Donnarummae Lapadula hanno segnato il 67,3%dei gol del Teramo: meglio hannofatto solo Momentè-Silva Reis del-l’AlbinoLeffe (69,9%) e Granoche-Fedato (67,9%). Donnarumma ha24 anni ed è di Torre Annunziata: èun attaccante esterno svelto e conuna buona tecnica che aveva vissu-to la sua miglior stagione a Como(14 gol due stagioni fa), mentre alprimo anno di B non era riuscito afare del Cittadella un trampolinodi lancio, come Coralli, Ardemagnie Piovaccari. Lapadula, 25 anni, to-rinese, è invece uno dei tanti gioca-tori cresciuti nel Parma e poi finitiin prestito. Potente e abile anchenei calci piazzati, ha già girato no-ve squadre, con il miglior rendi-mento nel 2011-12 a San Marino(24 gol in 35 gate in C2). Ma ades-so è Teramo l’ombelico del mondo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Donnarumma e LapadulaCoppia gol più bella d’Italia1Con il Teramo capolista 35 reti in due: meglio di Tevez-Morata

� Così la 35a giornata di B. VENERDÌ (ore 20.30)Vicenza-Avellino (andata 1-0)SABATO (ore 15)Bari-Crotone (0-3)Brescia-Bologna (2-1)Catania-Trapani (2-2)Cittadella-Carpi (2-5)Frosinone-Pescara (0-3)Lanciano-Latina (0-1)Modena-Entella (1-1)Pro Vercelli-Livorno (1-3)Spezia-Ternana (0-0)LUNEDÌ (ore 20.30)Perugia-Varese (1-1) La classifica: Carpi p. 68; Bologna(-1) 56; Vicenza 53; Avellino 52; Frosinone* 51; Livorno, Spezia e Perugia 50; Pescara 48; Lanciano 46; Bari 44; Trapani 42; Latina*, Ternana ed Entella 40; Modena, Cittadella, Crotone e Pro Vercelli 39; Catania 38; Brescia (-6) 31; Varese (-4) 28. (* una gara in meno).Martedì 14 alle 18 si recuperainvece Frosinone-Latina (1-4).

LA SITUAZIONE

Sabato alle 15il derby sicilianoCatania-Trapani

Serie BRLa corazzata in affanno.

Page 26: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

26 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

MATTINA7 Gazzetta News7.30 Gazzetta News8 Gazzetta News8.30 Gazzetta News8.45 Gazzetta News9.05 Campioni a confronto9.30 Explorers: avventure pericolose10.05 Extreme Fishing

11.30 Campioni a confronto12.05 The SpeedgangPOMERIGGIO 13 Gazzetta News13.30 Gazzetta News14 Gazzetta News14.15 Le nuove forze del calcio14.30 Tuttogol15.05 Sfide senza limiti

15.30 Campioni a confronto 16.05 Extreme Fishing 17.05 The Speedgang 18.05 Sfide senza limiti18.30 +3 Fantanews 19.00 Calcio Market19.30 Gazzetta NewsSERA20 Gazzetta News

20.30 Gazzetta News20.45 Autogol News21.05 Condo’ Confidential 21.35 The Speedgang22.30 Campioni a confronto23 Calcio Market23.30 Gazzetta News0.30 Gazzetta News

Adesso CalcioMarket si fa in quattro1Si avvicina il momento di scelte e rinnovi in A: notizie e analisi alle 19, dal martedì al venerdì

N ove giornate alla fine del campionato diSerie A. Il gioco si fa duro, ma ora anche abordo campo e dietro le scrivanie, negli

hotel e gli aeroporti. Perché si avvicina il momen-to del mercato e quindi ora è il momento dellascelta per il tecnico e per i dirigenti chiave - perchi ne ha in scadenza o medita di sostituirli - per-ché muoversi in fretta a volte regala vantaggi chedurano sino al campionato successivo. Di questoe di altro, come sempre, si parlerà in Calcio-market, il programma condotto da Federica Mi-gliavacca e Carlo Laudisa, prima firma rosa per ilmercato del calcio.

RADDOPPIO E che sia una fase calda si intuisceanche dalla programmazione del nostroCanale59, che proporrà la trasmissione non sol-tanto il martedì e il venerdì ma anche il mercoledìe il giovedì (sempre alle 19 e sempre con replicaalle 23 - oggi e domani inserite in un TG in direttache dedicherà il primo quarto d’ora alla partita diCoppa Italia appena terminata). Una striscia qua-si quotidiana ormai, e sempre con ospiti interes-santi. Oggi tocca a Fabio Parisi, procuratore tragli altri di De Guzman (Napoli) e Strootman (Ro-ma). Con lui si discuterà di strategie e di rinnoviimportanti, ma anche degli altri temi lanciati daCalciomarket attraverso il collegamento con il si-to web della Gazzetta: che consente ai lettori diinteragire con noi in qualsiasi momento, peresempio con il sondaggio di questi giorni: chi vin-cerà la classifica dei marcatori della Serie A? lascelta ovviamente va fatta tra i primi della gra-duatoria attuale. Carlos Tevez (Juventus),Jeremy Menez (Milan), Luca Toni (Hellas Vero-na), Mauro Icardi (Inter), Paulo Dybala (Paler-

mo) e Gonzalo Higuain (Napoli). Gli ultimi treattaccanti, tutti argentini, sono protagonisti an-che del secondo sondaggio proposto ai lettori: chitra loro cambierà maglia nella prossima stagio-ne? La parola ai lettori, le risposte in studio.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI GazzettaTv ha co-munque una programmazione (che scatta alle 7con le news) attenta alle esigenze degli appassio-nati di sport: chi si è perso la giornata pasqualedella Serie A potrà riviverla interamente alle

14.30 con TuttoGol, la sintesi delle emozioni . Poispazio al divertimento ed alla satira degli Autogolcon le imitazioni di Moratti e Chiellini. Dopo Ex-treme Fishing (che ci porta nei luoghi dove la pe-sca sportiva è emozione pura) si torna in studio(18.30) per parlare di fantacalcio con +3 Fanta-news, condotto da Deborah Schirru, con MarcoGuidi e Francesco Letizia. L’ospite è Marco Sere-na, primatista del concorso: ha vinto il nostroscudetto per 4 volte, nel 2009, 2010, 2012 e 2014.

gds

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Siamo in onda!R

La prima puntata di Calciomarket con ospite l’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta

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27MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OPINIONI

Caro Cerruti, sento spesso complimenti a Conte e Allegri, ma vogliamo dare merito anche ai giocatori della Juve? Se uno segna e risolve le partite come Tevez, o Pirlo, che senso ha chiedersi se sia più forte la Juve di Conte o quella di Allegri?

Antonio Vona, Moschiano(Avellino)

«C on me la Juve avrebbe 20punti in più». Questa frasedi Conte era una battuta,

tra l’altro fuori luogo dal punto di vista aritmetico perché se la squadra di Allegri avesse vinto tutte le 29 partite giocate fin qui avrebbe 87 punti, «soltanto» 17 più dei 70 attuali. Ma il problema è un altro, esasperato proprio dalle parole del c.t. della Nazionale: il confronto tra la Juve di Conte e quella di Allegri, due allenatori molto diversi tra loro e quindi comprensibilmente rivali, come lo erano Sacchi e Capello protagonisti di una famosa staffetta sulla panchina del Milan nei primi anni Novanta. I fatti, sui quali non si può discutere, dicono che in tre anni la Juve di Conte ha vinto tre scudetti, con il record assoluto di punti in Italia (102) la stagione scorsa, ma si è fermata la prima volta ai quarti di Champions nel 2013, mentre la seconda non ha nemmeno superato la fase a gironi. Presa a scatola chiusa la squadra abbandonata al secondo giorno di ritiro dal suo predecessore, Allegri al debutto sulla panchina bianconera sta volando verso uno scudetto più facile del previsto. Ma soprattutto, nel ricordo del fallimento in Champions di un anno fa, ha rilanciato la Juve in Europa. Superata la prima fase, ha battuto due volte il Borussia

Dortmund, ricevendo i complimenti degli avversari dopo lo spettacolare 3-0 in Germania e se eliminerà anche il Monaco, entrerà tra le prime 4 d’Europa, andando oltre la Juve di Conte. Sorvolando sul valore degli avversari, perché il Monaco non vale il Bayern che due anni fa bocciò i bianconeri nei quarti, è presto per dire che la Juve di Allegri è più forte di quella di Conte, sottolineando quanto ha fatto fin qui in Europa e il maxi-vantaggio sulla Roma seconda. Al di là dei rispettivi moduli tattici, bisogna riconoscere che Conte ha avuto il merito di creare una nuova Juve, grazie a nuovi campioni, a cominciare da Pirlo che proprio Allegri non aveva più ritenuto indispensabile per il suo secondo Milan. Allegri, invece, ha avuto il merito di sfruttare, senza presuntosi e traumatici stravolgimenti, la scia vincente del suo predecessore, guadagnandosi la stima dei giocatori e della società, che al suo posto avrebbe preferito Mihajlovic se il divorzio da Conte fosse avvenuto a fine campionato. Fermi restando i meriti dei due tecnici, la vera differenza rispetto agli avversari, però, l’hanno fatta i giocatori. Quest’anno, in più, Buffon e compagni hanno voluto dimostrare che i tre scudetti li avevano vinti «anche» loro, non soltanto Conte. Perché è chiaro che chi può contare sui migliori difensori italiani, su Pirlo miglior regista e su Tevez miglior cannoniere del campionato, parte avvantaggiato rispetto a qualsiasi rivale. Ma siccome i giocatori e gli allenatori sono scelti dalla società, i primi meriti dei successi della Juve sono dei dirigenti, a cominciare da Marotta cui si devono non soltanto gli arrivi dei già famosi Pirlo, Vidal e Tevez, ma anche dei vari Bonucci, Barzagli, Pogba e Morata, tutte pedine preziose di un capolavoro. Una società compatta che sa coniugare la competenza con il bilancio è la base per vincere. Ecco perché la Juve, ridisegnata da Andrea Agnelli, ha un futuro che andrà oltre Conte e Allegri.

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Lettere alla Gazzetta

JUVE, MAROTTAE I GIOCATORIIL VALORE AGGIUNTO

www.gazzetta.it

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TEMPI SUPPLEMENTARIdi ALBERTO CERRUTIemail: [email protected]

IRUTI

L e inquietudini affiorate inqueste ore all’Inter su unpossibile disimpegno diRoberto Mancini a giugno perora non toccano il tecnico.

Nell’accordo stilato fra le parti lo scorso novembre, al momento di subentrare a Walter Mazzarri, il club aveva garantito al nuovo allenatore una prima tranche di innesti a gennaio e una seconda in estate; anche se i risultati sono stati disastrosi, Mancini non disconosce l’importanza del primo sforzo effettuato dall’Inter, e per questo è tranquillo sul fatto che anche la seconda parte verrà portata a termine, condizione necessaria per rimanere. E’ molto meno tranquillo sulle sue responsabilità, perché ogni due concetti ripete «dobbiamo lavorare di più», il mantra dell’uomo che non si sente in pace con la propria coscienza. E del resto la classifica, la media-punti e le rovinose immagini della gara col Parma rimorderebbero anche la coscienza di un santo. Non era la prima volta che Mancini subentrava in corsa: gli era successo sia al Galatasaray - esperienza breve e premiata dal posto Champions e dalla coppa nazionale - sia al Manchester City, l’esempio più calzante visto che lì Roberto cominciò subito col mercato di gennaio per poi scatenarsi in estate grazie al portafogli illimitato dello sceicco. All’Inter i limiti esistono, e sono pressanti; ma se c’è una cosa che Mancini ha capito in questi mesi di sofferenza, e di folle andatura un passo avanti e tre indietro, è che il capitale a sua disposizione - grande o piccolo, lo deciderà il mercato in uscita - andrà investito su giocatori dotati di personalità. Perché il male che divora questa squadra dall’interno non è tanto la mediocrità, che pure è

notevole soprattutto in difesa, quanto l’assenza di anche un solo giocatore capace di rovesciare la negatività di una partita, di un periodo, di una stagione. Un ottimo esempio in questo senso è Hernanes, centrocampista strapagato ma anche dotato: se in una squadra che funziona (come la sua prima Lazio) il brasiliano aggiunge la sua indubbia qualità, in una che non funziona come l’Inter - di Mazzarri o di Mancini non fa differenza - si perde per il campo senza la forza di proporsi come faro che illumina la strada. La paura che serpeggia nelle segrete stanze di Appiano è che pure Xherdan Shaqiri sia fatto della stessa pasta. Anche in questo caso, nessun dubbio che il giocatore di talento ci sia. Però una cosa è entrare dopo un’ora in un Bayern che sta già vincendo 3-0, e sull’onda dell’entusiasmo generale dilatare il punteggio a 5-0; un’altra, totalmente diversa, è trovare sullo 0-0 la chiave per far saltare un bunker difensivo. Nell’Inter del triplete i giocatori in grado di rovesciare il tavolo di pura personalità si sprecavano, come si sprecano nella Juve di oggi, non a caso distante anni luce. Perché la qualità è fondamentale, ma non se per tirarla fuori hai bisogno che ci sia il sole, che il campo sia rasato all’altezza perfetta, che la mamma ti abbia rimboccato le coperte la sera prima e che l’olio con cui hai condito la pasta in bianco pre-partita sia di prima spremitura. Il nome di Yaya Touré, che è un po’ stanco del City (5 anni a Manchester sono molto lunghi) e probabilmente costerebbe più di ingaggio che di cartellino, non circola soltanto perché i suoi rapporti con Mancini sono buoni: circola perché l’Inter ha bisogno di un leader. Nel momento in cui il tecnico tira una croce sul deludentissimo Podolski e dà una chance al giovanissimo Puscas, è evidente che sta lavorando per il futuro. Lui lavorerà anche di più, come continua a ripetersi; ma con un leader lavorerebbe meglio.

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La crisi nerazzurra

CERCASI UN LEADERPER QUESTA INTERSENZA PERSONALITÀL’ANALISIdi PAOLO CONDÒemail: [email protected]

ONDÒcs.it

S ono veramente felice che quest’anno ilPiolets d’Or alla carriera, che ora è giustamente intitolato a Walter Bonatti,

sia consegnato a Chris Bonington. Si tratta del

Allo scalatore britannico il Piolets d’Or

BONINGTON, UN FUORICLASSE CHE NON AMA FARE LA STAR L’AVVENTUROSOdi REINHOLDMESSNER

più importante premio alpinistico e il mio amico inglese lo merita pienamente. Ho un grandissimo rispetto nei suoi confronti. Purtroppo non potrò essere presente alla premiazione, che si svolgerà nel prossimo fine settimana a Chamonix e Courmayeur, le due capitali del Monte Bianco, ma ci siamo incontrati poche settimane fa negli Usa.

Bonington nella sua lunga carriera non ha inseguito né record né gradi. Egli appartiene a

quel raro gruppo di persone che aprono la strada e possono anche percorrerla da soli, con l’entusiasmo e la curiosità di un bambino. È un alpinista che sta nel ristretto numero di coloro che sono pilastri nella storia delle scalate.

Non è stato il numero uno degli arrampicatori solo perché nel suo periodo erano in attività tanti campioni come Joe Brown all’inizio, Dougal Haston, il geniale Don Whillans, Joe Tasker, Peter Boardman. Ma lui è stato capace di

portare i suoi più bravi connazionali a fare delle grandi spedizioni insieme. Riusciva a trovare il modo di finanziarle e le dirigeva. Un capospedizione democratico, però, che sapeva anche dare la leadership a tutti coloro che meritavano di averla. Non ha preteso di essere la star. Al contrario. Ha riunito le star e le ha messe nelle condizioni di essere al posto giusto al momento giusto, accompagnandole e aiutandole, senza mai temere di restare in ombra. Così si può dire che Bonington ha costruito la gloria dell’alpinismo britannico dagli anni 50 agli 80 quasi da dietro le quinte. Un grande.

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ANDREA MASI Azzurro di rugby� Il 6 aprile di 6 anni fa, un terribile terremoto rase al suolo la mia bella città e prese 309 persone con lui. #l’aquila@andrea_masi

La vignettadi Lorenzo Castellani

Twitter

VALENTINA MARCHEIPattinatrice Ghiaccio� Pasquetta di corsa a Sun Beach (San Benedetto).Per correre ho cambiato partner, sorry Ondrej #seifortepapà @valemarchei14

RAFAEL NADAL

Tennista

� Ambiente molto piacevole per allenarsi! :). Il tutto poi nella massima tranquillità@RafaelNadal

RCS MediaGroup S.p.A. Divisione QuotidianiSede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - MilanoResponsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea [email protected] - fax 02.62051000© COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANITutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di leggeDIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIAMILANO 20132 - Via A. Rizzoli, 8 - Tel. 02.62821ROMA 00187 - Via Campania, 59/C - Tel. 06.688281DISTRIBUZIONEm-dis Distribuzione Media S.p.A. - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306SERVIZIO CLIENTICasella Postale 10601 - 20110 Milano CP IsolaTel. 02.63798511 - email: [email protected]À RCS MEDIAGROUP S.P.A.DIR. COMMUNICATION SOLUTIONS - Via A. Rizzoli, 8 20132 Milano - Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848www.rcscommunicationsolutions.it

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DIRETTORE RESPONSABILEANDREA MONTI

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

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28 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

competizioni, di passione, di passione per ilprodotto e di tifo. E, quando i risultati sonocosì difficili da raggiungere, tutto diventacomplicato. Si era venuto a creare un clima disfiducia sul fatto che potessimo avere tecnolo-gia e competenza per tornare a sfidare i giap-ponesi. Esserci riusciti in Qatar è stato impor-tante, anche perché non l’abbiamo fatto solocon una moto ma con due, dimostrando che èstato un risultato di squadra».

Quanto è importante in questa rinascita l’ap-porto di Audi?«Quelli di Audi dal punto di vista tecnico, perquanto riguarda le competizioni moto, nonsono particolarmente coinvolti, proprio per-ché è un know-how molto specifico, qui si par-la di motori adaltissimi giri dirotazione. Inve-ce sul versantedell’elettronicaabbiamo sicura-mente avutoun’interfacciache è stata mol-to interessante,ma credo chepiù di ogni altracosa la parteimportante diAudi sia stata dipermetterci di riorganizzare il reparto corsesecondo uno schema che ci consentisse di la-vorare in maniera molto più coesa di quantoaccadesse in passato».

Quando ha scelto Gigi Dall’Igna al posto di Filip-po Preziosi, si aspettava di arrivare a questirisultati così velocemente?«Gigi è stata probabilmente la prima sceltaimportante che ho fatto quando sono diventa-to amministratore delegato . E credo che peruno che fa il mio mestiere, il compito più im-portante sia soprattutto quello di scegliere lepersone giuste e lasciarle lavorare. Io ero con-vinto e molto fiducioso delle competenze tec-

niche che c’erano già all’interno di DucatiCorse e pensavo che mancasse solo una

guida solida, competente e anche rassicu-

rante da un certo punto di vista. E Gigi ha cer-tamente tutte queste qualità. È comunqueuna persona navigata, che non perde la calmaanche nei momenti più difficili, sa motivare eringraziare le persone quando i risultati ven-gono raggiunti».

È stato difficile convincerlo a venire a Borgo Panigale?«Abbiamo flirtato un po’. E come sempre inqueste cose se uno poi si concede subito, nonè così bello».

Parlavamo dei tempi.«Credo che siamo alla metà di un percorso.Sicuramente abbiamo recuperato fiducia, di-mostrato che questa strada è percorribile eche siamo in grado di competere. La GP15,che è la prima moto nata sotto la nuova ge-stione, ha dimostrato subito di avere ottimeprestazioni. Se devo essere onesto, abbiamoveramente bruciato le tappe».

E quanto le è bruciato non vincere all’esordio?«Moltissimo. Appena le nostre moto hanno tagliato il traguardo ero arrabbiato, poi manoa mano che i minuti passavano, ha preso il so-pravvento un’analisi più razionale della situa-zione: il fatto che la moto fosse in pista da me-no di due mesi e che eravamo riusciti ad anda-re sul podio con tutte e due le moto ufficiali.Questo è un risultato veramente straordina-rio. Anche se poi quando arrivi a 174 millesi-mi dalla vittoria…».

Valentino è stato bravissimo a rovinarvi un po’la festa.

«Ma va benissimo così, avremo tante altre ga-re. E un podio tricolore è comunque stato unrisultato straordinario per tutti gli italiani».

A questo punto cosa possono sognare i tifosidella Ducati?«Questo risultato non ci cambia gli obiettivi,sono onesto, non è pretattica. Anche perché ilQatar, pur essendo una gara “pulita”, ha avu-to le sue particolarità. Marquez ha avuto diffi-coltà in partenza, Pedrosa il problema agliavambracci. Il nostro obiettivo quest’anno re-sta quello di vincere una gara e di lottare co-stantemente per il podio. E poi a mano a ma-no che prenderemo confidenza con le poten-zialità della moto, potremo guardare più inalto».

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«ABBIAMO BRUCIATO LE TAPPEMA L’OBIETTIVO NON CAMBIA:VINCERE UN GP E FARE PODI»

A TU PER TU CON... CONTENUTOPREMIUM

Domenicali«DUCATI DA PAURA

...PER I GIAPPONESI»L'IDENTIKIT

CLAUDIO DOMENICALINATO IL: 3 NOVEMBRE 1965A: BENTIVOGLIO (BOLOGNA)TITOLO DI STUDIO: INGEGNERERUOLO: A.D. DUCATI

1991Dopo la laurea entra in Ducati, come Project Leader. Nel 1997 diventa vice direttore tecnico.

1999Nasce il reparto corse e ne diventa a.d. Nel 2005 dirige il reparto Ricerca e Sviluppoe nel 2009 viene nominato direttore generale.

2013 Sostituisce Gabriele Del Torchio nel ruolo di a.d.. E’ lui ad aver dato il via libera a Hypermotard, 1098, Multistrada, Diavel e Panigale. Persona chiave per MotoGP e SBK.

L’INTERVISTA di PAOLO IANIERI

Tutto in una notte. Le speranze, la sorpre-sa, la gioia. E alla fine, perché no, anche

un pizzico di delusione per l’aver sfiorato unavittoria al debutto che avrebbe avuto un valo-re immenso. Nel cuore e nei pensieri (alla fineresta sempre un ingegnere) di Claudio Dome-nicali, amministratore delegato di Ducati, lanotte del Qatar è stata di quelle indimentica-bili. Soprattutto perché, adattando alle due ruote la frase pronunciata da Riccardo Ada-mi, ingegnere di pista di Sebastian Vettel, allafine del GP della Malesia, anche i tifosi dellaMotoGP adesso possono dire: «Ducati isback!». La conferma è attesa domenica quan-do si correrà ad Austin, in Texas.

Ingegner Domenicali, che cos’ è stata per lei lanotte di Losail, vedere che tutto il lavoro fattoha portato subito a ottimi risultati?«Credo sia stata una situazione straordinariaper tutte le persone di Ducati che hanno lavo-rato su questo progetto e per tutta la comu-

nità dei ducatisti. Ci ha re-stituito l’orgoglio di esse-re appassionatamenteducatisti».

È stata dura in questi anniresistere? I risultati che

non arrivavano, le critiche,il fallimento del progetto con

Valentino Rossi, chi diceva chesulla Ducati andava forte e vin-ceva solo Stoner…«È stata dura per tutti i duca-tisti. Che sono quelli lavora-no qui in azienda e gli ap-passionati fuori. La Ducatiè un’azienda che vive di

«Perdere per così pocomi ha fatto arrabbiare, poi ripensando che la moto ha solo 2 mesi...»

«Dall’Igna? Mia prima scelta importante da a.d. È la guida solida che ci mancava» Domenicali è a.d. di Ducati dal 2013 MILAGRO

LE FRASI CHIAVE

MotomondialeRIl capo delle rosse

Sotto Claudio Domenicali in versione motociclista.A fianco con Gigi Dall’Igna alla festa dopo il duplice podio in Qatar dove Dovizioso e Iannone sono finiti 2° e 3° dietro RossiMILAGRO

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29MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Jorda con Bernie«Sì a gran premiper sole donne»1La pilota Lotus: «Competere con i maschiè come chiedere a Serena di battere Federer»

Luigi Pernatwitter@pernagazzetta

M oda, dolci e Formula 1.La storia di CarmenJorda, ultima donna ad

affacciarsi nei gran premi cometerzo pilota della Lotus, ha mol-to in comune con l’Italia. Suononno Mario partì da una pic-cola pasticceria di Alcoi, vicinoad Alicante, per costruire unimpero dolciario conosciuto inSpagna con il marchio Hispa-nia. Suo padre José Miguel, chegareggiava da gentleman driversulle F.3000, ha continuato latradizione di famiglia, per poitrasferirsi alcuni anni a PavoneMella (Brescia) come ammini-stratore delegato dell’aziendaitaliana di cioccolato Bulgari.Così, anche la Jorda ha trascor-so molto tempo in Italia, impa-rando la nostra lingua, visitan-

do Milano e Roma, trascorren-do le estati fra Rimini e il lago diComo. «La moda è l’altra miagrande passione, oltre ai motori— racconta —. Mi piacciono lecreazioni della stilista ChiaraFerragni, la modella Coco Ro-cha, e di solito approfitto del GPdi Monza per restare a Milanodurante la “Fashion Week”».

OLTRE ALLE GAMBE Carmen,26 anni, ha dalla sua la bellezzama anche un discreto curri-culum. Dopo i primi passi con laFormula Bmw 1600, la catego-ria addestrativa da cui è uscitoSebastian Vettel, ha corso in F.3spagnola ed europea con il te-am di Adrian Campos, in IndyLight negli Stati Uniti e in GP3.La Lotus l’ha ingaggiata (an-che) perché «una donna in F.1attira interesse, pubblicità e pa-recchi sponsor», come dichiara-to di recente dal patron BernieEcclestone. Ma la Jorda, comeprima di lei Susie Wolff, vuoledimostrare che “oltre alle gam-be c’è di più”. «Ho cominciato acorrere in kart a 12 anni sullapista di Benidorm — ricordaCarmen —. Poi, quando aprì ilcircuito Ricardo Tormo, superaiuna selezione per passare inmonoposto con l’appoggio delGoverno della Comunità valen-ciana. Mio padre cercava a tuttii costi di togliermi le auto dallatesta e mi mandò a studiare in-glese in Gran Bretagna per unanno. Ma al ritorno gli dissi:“Adesso mi fai correre”».

PARERI OPPOSTI Testarda, de-cisa come tutte le colleghe checercano di farsi largo in unmondo al maschile, c’è peròqualcosa che distingue questaragazza cresciuta con le foto diMichael Schumacher nellastanza. La molla che la spingenon è il desiderio di sfidare ebattere gli uomini. Tanto che laJorda, parlando con la Gazzet-ta, aveva anticipato l’idea lan-ciata in Malesia da Ecclestonedi creare un campionato per so-le donne da disputare la dome-nica mattina, in concomitanzacon i GP. «La F.1 è l’unico sportdi vertice al mondo dove uomi-ni e donne competono nellastessa categoria. Questo non ègiusto — spiegava Carmen —.

Una tennista può vincereun torneo, ma una donna nonvincerà mai un GP. È come chie-dere a Serena Williams di batte-re Roger Federer. Non fa partedella natura. La differenza fisi-ca, a livello di forza, è troppa.Nell’automobilismo manca unvero percorso agonistico per leragazze». Il giovane Max Ver-stappen, sensibile al tema per-ché cresciuto con l’esempio del-la mamma pilota Sophie Kum-pen, è sulla stessa linea: «La F.1è durissima fisicamente e per ledonne è difficile emergere, an-che se si allenano più degli uo-mini. Però, visti i costi, credoche non ci sarebbero molti teamdisposti a investire per avereuna squadra femminile». Men-

tre Susie Wolff ha espresso conforza la sua opinione a Sepang:«Un campionato per sole donnenon è la strada corretta. Ho cor-so tutta la carriera come unnormale pilota, perché dovreiessere interessata a vincere unagara in cui sono state iscrittedonne a caso solo per riempirela griglia?».

ALLIEVA DI MARIA Eppure Ec-clestone non ha tutti i torti pen-sando che serva «una passerel-la». La svizzera Simona De Sil-vestro, dopo un anno a collau-dare la Sauber, è dovutaemigrare in F. Indy nel TeamAndretti. La Wolff, pur essendoterzo pilota Williams, non è sta-ta presa in considerazione persostituire il titolare Valtteri Bot-tas in Malesia. E la Jorda, perora, ha provato la Lotus solo infabbrica al simulatore. «Ma nonavrei paura di guidare sul serio— dice convinta Carmen —.Anche l’incidente di Maria DeVillota, mia madrina e maestraquando ero in F. Bmw, alla fineè stato una disgrazia orribile,un episodio assurdo. A mia ma-dre, che trema per me, ripetosempre che le vetture di F.1 so-no super sicure».

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RNonno Mario era pasticciere, suo padre ha guidatoun’azienda italianadi cioccolato

SUSIE WOLFFTERZO PILOTA WILLIAMS

NON AVREI INTERESSE A VINCERE UN GP IN CUI SONO STATE ISCRITTE

DONNE SOLO PER RIEMPIRE LA GRIGLIA

Quote rosaQuanta Italia

MARIA TERESADE FILIPPIS Nata a Napoli l’11 novembre 1926. E’ stata la prima donna in assoluto della F.1. Nel 1958 con una Maserati corre a Monaco, in Belgio, Portogallo e a Monza. Miglior risultato: il 10º posto a Spa. Nel 1959 disputa le qualifiche al GP di Monaco con una Porsche. Lascia le corse dopo la morte di Jean Behra, amico e titolare del suo team.

LELLA LOMBARDINata a Frugarolo (Alessandria) il 26 marzo1941, è morta a Milano il 3

marzo 1992. Lella è stata laprima e sinora unica donna a cogliere punti iridati in F.1: fu sesta al GP di Spagna del 1975, in una corsa interrotta per la morte di 4 spettatori provocati dall’uscita di Rolf Stommelen. In totale la piemontese ha disputato 12 GP con Brabham e March.

GIOVANNA AMATINata a Roma il 20 luglio 1959. Nel 1992 non si qualifica ai GP di Sudafrica, Messico e Brasile con la Brabham. Poi viene sostituita da Damon Hill. Prima della Amati altre due ragazze non erano riuscite a qualificarsi: la britannica Divina Galica con la Surtees (1976) e la Hesketh (1978) e la sudafricana Desiré Wilson nel 1980 con una Williams.

Carmen Jorda, 26 annicon Bernie Ecclestone, 84 LIVERANI

Formula 1RLa proposta

L’INDISCREZIONE

«Alonso senza memoriaper eccesso di sedativi»

I l caso Alonso si arricchiscedi un nuovo, controversocapitolo. Secondo «Auto

Motor und Sport» lo spagnoloavrebbe perso temporanea-mente la memoria perché vit-tima di un errore dei mediciche lo avrebbero sedato duevolte: la prima quando era an-cora alla curva 3, dopo l’im-patto, il secondo quando erastato trasportato al centro me-dico. «In altri termini — hascritto il giornate tedesco —gli sarebbe stata somministra-ta una dose eccessiva di cal-manti e questo sarebbe stato alla base della perdita di me-moria e del conseguente rico-vero prolungato all’ospedaledi Sant Cugat».

IL PILOTA Per la verità era sta-

to lo stesso Alonso il giovedì inMalesia ad attribuire il propriostato d’incoscienza ai sedativi,sostenendo che ciò era nellanorma. «Dell’incidente ricor-do tutto», disse sostenendoche sino al botto era in sé (maci sono state numerose testi-monianze contrarie).

BRIATORE Una tesi conferma-

ta da Flavio Briatore. «Alonsosedato due volte? Di queste co-se su Alonso non se ne può più.È stato un incidente normale,come può succedere a tanti pi-loti. Alonso ha avuto un perio-do di convalescenza come puòsuccedere a tutti, e per il fattoche ha avuto un problema, pic-chiando con la testa, i medicigli hanno sconsigliato di corre-re il gran premio (ha saltato lagara inaugurale in Australia;n.d.r.), tutto lì. Poi ci sono del-le regole, quando trasportiqualcuno in elicottero devi es-sere sedato un po’ di più ri-spetto a quando si viene tra-sportati in ambulanza, forsequello, ma niente di più. E’ sta-to un incidente normale e poisi è letto di tutto, di più».

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Fernando Alonso, 33 anni EPA

FORMULA E

Piquet jr. 1o a Long Beacha 35 anni dal trionfo di papà

Nelson Piquet jr. 29 anni AFP

Antonio Gattulli

L ong Beach porta bene allafamiglia Piquet: 35 annifa Nelson colse il suo pri-

mo successo nel Mondiale diF.1 al volante della Brabham-Ford, in un GP purtroppo ricor-dato per aver brutalmente in-terrotto la carriera di Clay Re-gazzoni, rimasto paralizzato inseguito a un incidente con laEnsign. Per il brasiliano fu ilprimo di 23 successi che glifruttarono anche tre titoli(1981, ‘83 e ‘87).

BIS Nel giorno di Pasqua è toc-cato a suo figlio, Nelson junior,trionfare nella celebre cittadi-na californiana non lontana daLos Angeles, imponendosi nel-

la gara di Formula E, il campio-nato che si corre con le mono-posto elettriche. Nelsinho, chein F.1 è stato protagonista delSingapore gate (nel 2008 andòvolontariamente a muro quan-do era alla Renault per favorireFernando Alonso, allora suocompagno di team, che poi vin-se la gara), ha preceduto sultraguardo il ferrarista JeanEric Vergne e Lucas di Grassi.

LEADER Il successo di Piquetjunior fa seguito a quello otte-nuto nella precedente gara diMiami da Nicolas Prost, figliodi Alain, che domenica termi-nando 14o ha perso il comandodella classifica, passato a DiGrassi. Sfortunato Trulli, riti-rato, mentre Liuzzi è finito 13o.

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30 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

UN MILIONE DI TIFOSIMeteo clemente e 1 milione di persone per il Fiandre. Dei vari incidenti in corsa parliamo a parte, mentre l’azione decisiva di Terpstra, seguito da Kristoff, è stata a 28 km dalla fine. Il norvegese ha battuto nettamente l’olandese allo sprint. Terzo Van Avermaet, delusi Thomas e Wiggins

ARRIVO: 1. Alexander KRISTOFF (Nor, Katusha) 264 km in 6.26’32”, media 40,980; 2. Niki Terpstra (Ola, Etixx Quick Step: foto BETTINI a destra); 3. Greg Van Avermaet (Bel, Bmc) a 7”; 4. Sagan (Slk) a 16”; 5. Benoot (Bel) a 36”; 6. Boom (Ola); 7. Degenkolb (Ger) a 49”; 8. Roelandts (Bel); 9. Stybar (Cec); 10. Elmiger (Svi); 11. Oss; 12. Pozzato; 13.

Devolder (Bel); 14. Thomas (Gb); 18. Marcato a 2’28”; 44. Cimolai a 3’23”; 47. Gatto; 49. Quinziato; 52. Paolini a 3’29”; 68. Bandiera a 7’08”; 76. Selvaggi a 9’17”; 87. Wiggins (Gb); 88. Trentin. Partiti 199, arrivati 133. ALBO D’ORO (recente): 2011 Nuyens (Bel), 2012 Boonen (Bel), 2013-2014 Cancellara (Svi), 2015 Kristoff (Nor).

DOMENICA ROUBAIX In Belgio si ritorna a correre domani con il Gp Escaut per velocisti, ma l’attesa è tutta per la Roubaix di domenica. Ieri in Spagna è cominciato il Giro dei Paesi Baschi: a Bilbao vittoria di Matthews sull’iridato Kwiatkowski (7° Felline, 8° Agnoli). Caduta senza gravi conseguenze per Ulissi, al rientro.

GLI ITALIANIOSS È 11° POZZATO 12°

Kristoff, chi lo ferma?«Sì, alla Roubaix ci penso»1Il Fiandre, vinto su Terpstra, lancia in orbita il norvegese della KatushaQuell’addio alla Bmc, l’amicizia con Zabel e un altro sogno da realizzare

Ciro ScognamiglioINVIATO A OUDENAARDE (BELGIO)

[email protected]

L a richiesta di un «rinfor-zo» sul fronte birra, rigo-rosamente belga, era

scontata. Domenica sera la Ka-tusha aveva da brindare certa-mente al trionfo di AlexanderKristoff al Giro delle Fiandre,ma anche al compleanno (53anni) del patron Igor Makarov.Così la serata di festa al ParkHotel di Courtrai, la base delteam per la campagna delNord, è stata completa. Maadesso è già storia, perché delconto alla rovescia verso la Pa-rigi-Roubaix sono rimasti sol-tanto cinque giorni. E tenendoconto che domani c’è la Schel-deprijs, e giovedì la ricognizio-ne dell’Inferno del Nord…

IMMAGINI Papà Alexanderche alza le braccia al cielo, poile estende in orizzontale e sibatte il petto: immagini discre-tamente popolari quello delsprint a due con l’olandese Ter-pstra che ha vinto la Ronde nu-mero 99. Ma è stato il piccoloLeo Kristoff a diventare la star

del web: era con Alexander sulpodio, vestito con l’abbiglia-mento Katusha, quando lochampagne è schizzato im-provvisamente e lui si è spa-ventato, rifugiandosi tra legambe di papà. Risultato: ilari-tà generale e video in un attimodiventato «virale». Così comenon ci sono dubbi ormai su chisia il protagonista di questa pri-ma parte di stagione: Kristoffha sbancato il Fiandre, primonorvegese della storia, dopo ilsecondo posto alla Sanremo(esattamente con Fabian Can-cellara lo scorso anno), ed è giàa 10 successi stagionali, comenessuno. Senza dimenticare ilfilotto messo assieme dalla suaKatusha: domenica 29 marzoGand-Wevelgem con Luca Pao-lini, in settimana la Tre Giornidi La Panne dominata da Kri-stoff (tre tappe e la classifica fi-nale) prima della «Ronde».

RETROSCENA Ed è stato pro-prio Luca Paolini, il viso felicedell’Italia (che si è peraltro di-fesa con l’11° posto di Oss e il12° di Pozzato), a raccontareun retroscena interessante: «ALa Panne abbiamo quasi prega-to Alexander di non disputare

l’ultimo sprint, quello della se-mitappa mattutina, avevamopaura che rischiasse di cadere.Invece no, lo ha fatto, lo ha vin-to, ed è andato a tutta pure nel-la crono. Uno così o è matto o èdavvero forte». Lo stesso Paoli-ni aveva detto alla Gazzetta afebbraio in Oman: «Kristoff sa-rà uno dei favoriti della Sanre-mo, ma io per il Fiandre lo vedoaddirittura meglio».

FORMA E’ legata alla Classicis-sima, vinta nel 2014, la svoltanella carriera di Kristoff. Maper i più attenti le avvisagliec’erano: campione nazionale diNorvegia a 20 anni davanti aHushovd, bronzo a Londra2012, nei primi dieci nel 2013 aSanremo, Fiandre e Roubaix.Pensare che la Bmc lo aveva la-sciato andare a fine 2011: parenon piacesse all’allora diretto-re sportivo John Lelangue. AllaKatusha si è giovato (anche)dell’intesa con Erik Zabel, chesegue gli sprinter del team. Eora Alexander dice: «Ho unachance pure alla Roubaix. Siaquel che sia, tanto il più l’hofatto. Al contrario di altri, nonho niente da perdere».

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36I successi da pro' per Alexander Kristoff, nato il 5 luglio 1987 a Oslo. Vive a Stavanger, sempre in Norveglia

IL NUMERO

Questo è il quarto anno con la Katusha: 2 vittorienel 2012, 6 nel 2013, 14 nel 2014 e già 10 in questo inizio di 2015

Prova di forza sul Paterberg, ultimo Muro: Alexander Kristoff, 27, stacca Terpstra. Poi lo batte in volata: al Fiandre era stato 4° nel 2013 e 5° nel 2014 BETTINI

STORICO

Longo Borghiniconsacrata da Muri e pavé«Un’impresa»1Ha 23 anni, prima italiana in trionfoLa allena Slongo, preparatore di Nibali

INVIATO A OUDENAARDE (BEL)

I l giorno dopo, sono an-che i numeri che dannoil certificato di qualità

all’impresa. Elisa LongoBorghini, splendida vinci-trice domenica del Giro del-le Fiandre, è entrata tra leprime dieci del rankingmondiale guidato da Ma-rianne Vos: è nona (conBronzini sesta). E la pie-montese della Wiggle Hon-da è salita al terzo posto, al-le spalle della compagnaD’Hoore (seconda domeni-ca) e della Armitstead.«Adesso che ho messo il tro-feo sulla mensola del sog-giorno, sto finalmente ca-pendo che cosa ho fatto»,racconta appena rientratanella casa di Ornavasso.

AMBIZIONI Una vittoria co-sì era nel destino di Elisa, lacui preparazione è seguitada Paolo Slongo, l’allenato-re di Vincenzo Nibali: solasul traguardo di Oudenaar-de, dopo una fuga di 32 chi-lometri tra Muri (compresi imitici Vecchio Quaremont ePaterberg), pavé e due ali difolla, lei che non è per nien-te veloce e allo sprint parte(quasi) sempre battuta. «Inquindici edizioni è la primavolta che un’italiana vince eallora sì, è una cosa che saràricordata». La grande gior-nata «azzurra» è stata com-pletata dal quinto posto del-la tricolore Elena Cecchini,mentre Giorgia Bronzini habenedetto così la vittoriadella compagna, rinfrescan-do la fama di ‘maga’: «A vol-te Elisa riflette troppo, le ho

detto di seguire l’istinto», hadetto Giorgia a caldo al tra-guardo. E la piemontese, figliadell’ex fondista Guidina DalSasso e sorella dell’ex pro’ Pao-lo (che era al Fiandre e si è pro-digato in utili consigli), così hafatto: «Sì, ancora adesso facciofatica a spiegarlo, ma alla mat-tina ero sicura di vincere, sape-vo che sarebbe andata così. Hochiuso gli occhi e sono parti-ta».

RITORNO Meno di due anni fa,in un terribile incidente in cor-sa al campionato italiano, Elisaaveva incocciato un guard-raile rischiato grosso. Adesso nonha neanche 24 anni e tutta unacarriera — di altissimo livello— davanti. Ma già l’immediatopromette bene: la prossimaprova di Coppa del Mondo è laFreccia Vallone, mercoledì 22aprile, che si conclude sul Mu-ro di Huy. Le è sempre piaciutamoltissimo.

ARRIVO: 1. Elisa LONGO BORGHINI (Wiggle Honda) 145 km in 3.50’43”, media 39,008; 2. Jolien D’Hoore (Bel, Wiggle Honda) a 43”; 3. Anna Van Den Breggen (Ola, Rabobank); 4. Van Vleuten (Ola); 5. Cecchini; 6. Amialiu-sik (Bie); 7. Ferrand Prevot (Fra); 8. Armitstead (Gb) a 45”; 9. Blaak (Ola) a 47”; 10. Moolman-Pasio (Ola).

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Elisa Longo Borghini, 23 BETTINIIl piccolo Leo Kristoff sul podio BETTINI

CiclismoRDopo la «Ronde».

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31MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Fila delle am

miraglie: nelle grandi classiche sono 25, una per squadra. Nei grandi giri sono 22, ma ogni team ha 2 vetture in corsa

Stampa Polizia Direttore di corsa

200 corridori nelle grandi classiche, 198 nei Giri

Fonte: Regole corse su strada Uci (Federazione mondiale)

Ospiti Commissario UciCambio ruote

Cambio ruote

Presidente di Giuria Ucie radio corsa

CommissarioUci

Motociclista radio corsa IL GRUPPO

PoliziaRegolatore trafficoin gruppo

Motociclistaradio corsa

Medico

Camion scopaper i corridoriritirati

Ambulanza:fino a 3, conrianimazione

Polizia

Ospiti

LUCA GIALANELLACIRO SCOGNAMIGLIO

P iù di 100 mezzi tra moto e auto, 200 corrido-ri. Neanche un paio di chilometri, e ci sonotutti. Un mondo che parla su quattro fre-

quenze radio e chiede, giustamente, sempre piùprofessionalità. Pietro Algeri, dopo 26 anni dagrande direttore sportivo, da 5 guida il serviziodel cambio ruote Vittoria nelle corse Gazzetta:«Sono stato una vita dietro al gruppo. Adesso, da-vanti, la prospettiva è molto diversa. E dico sem-pre ai miei: “Andiamo via 10” prima che 5 dopo”».

«MAI PIÙ» Giro delle Fiandre numero 99. La pri-ma auto del cambio ruote Shimano copre la fugadei sei al comando, e al km 158 si lancia in unsorpasso a sinistra mentre il gruppetto taglia lacurva. Il neozelandese Jesse Sergent (Trek) volain aria, frattura della clavicola. Luca Guercilena, ilsuo team manager, dopo aver scritto un tweetd’impeto («Davvero una mossa professionale. Idiota, idiota, idiota») dirà: «Queste sono cose chenon possono, non devono accadere», specificandocome non sia intenzione del team adire le vie lega-li contro autista o organizzazione. Il pilota dellavettura è un ispettore capo di polizia. Poi, a circa80 km dalla fine, in fondo algruppo: la seconda auto Shima-no tampona violentementel’ammiraglia Fdj guidata daMarc Madiot, che sta dando as-sistenza a Sebastien Chavanel. Eper fortuna il corridore era fer-mo a lato. Il pilota del secondocambio ruote è l’ex pro’ belgaPaul Van Hyfte. La Shimano, co-losso giapponese della compo-nentistica, si scusa: «Auguriamoai corridori un veloce recupero.I piloti delle auto sono professio-nisti con molti anni di esperien-za. Faremo un’indagine accura-ta e prenderemo le misure ne-cessarie». L’Uci è pronta ad apri-re un’inchiesta. E anche ieri, conuna caduta nel finale e il gruppoa tutta velocità, c’è stata polemi-ca al Giro dei Paesi Baschi.

ORDINI E CORSI Ma che cosasuccede in corsa? Che cosa ve-diamo, dall’esterno, di un mon-do complesso con regole rigidissime? Negli ultimianni, purtroppo, i casi sono aumentati: Hooger-land nel filo spinato al Tour 2011, speronato conFlecha da un’auto della televisione; Vincenzo Ni-bali che si trova in scia all’auto del giornale france-se Le Telegramme, a oltre 80 all’ora, nella discesadal Port de Balés.«Le auto del cambio ruote sono minimo tre, ma incaso di corse e strade particolarmente impegnati-ve possono diventare quattro, e a volte ci sono an-che le moto — spiega Raffaele Babini, direttore dicorsa di grande esperienza, che fa parte del teamdi Mauro Vegni nella struttura tecnica di Rcs Sport—. Due auto in testa, la terza in coda dietro all’ul-tima ammiraglia sorteggiata. Il cambio ruoteprende ordini dai commissari Uci. Se scatta la fugae il vantaggio sale oltre i 30”, la prima auto coprei fuggitivi e la seconda scala in testa pronta a co-prire i contrattaccanti; la terza diventa l’ombra del

DENTRO AL GRUPPO CONTENUTOPREMIUM

Aiuto, che traffico

IL FIANDREDA INCUBO

ORA E’ UN CASO

PIÙ DI 100 MEZZI IN CORSA TRA AUTO E MOTO. DOPO GLI INCIDENTI DI SERGENT E CHAVANEL CAUSATIDAL CAMBIO RUOTE, ECCOLE PROCEDURE E I RISCHI.QUEI PRECEDENTI AL TOUR

� 1. Tour 2011 Hoogerland e Flecha colpiti da un’auto tv � 2. Tour 2014Nibali e l’auto stampa giù dal Port de Balés� 3. Fiandre Jesse Sergent speronato dal cambio ruote: clavicola rotta.� 4. Sebastien Chavanel vola: il cambio ruote ha tamponato l’ammiragliaIPP DALLA TV

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presidente di giuria per intervenire sul gruppo».Ogni auto del cambio ruote porta almeno 3 bici ditre misure diverse, più pedali e ruote di tutti i tipi.«In Italia le persone che operano sui cambi ruotesono circa 70 — prosegue Babini —, e fanno partedella lista “Addetti ai servizi tecnici in corsa” che laFederciclo trasmette ogni anno all’Uci. Il corso vie-ne tenuto dal Centro Studi Fci: oltre ai requisiti dibase (persone esperte, già nel ciclismo, ndr), si se-guono 6 ore di corso e 2 ore di esame teorico/pra-tico, con temi come codice della Strada, regola-menti tecnici, modalità operative delle corse, casi-stica, istituzioni ciclistiche». Dal 2014 è obbligato-rio il tesseramento per tutti i conducenti dei mezziin corsa, anche per i giornalisti che guidano autostampa. Il presidente di Giuria ha la lista primadella gara e non consente l’accredito a chi non hai requisiti. «Se prendiamo il Fiandre, troviamo 25ammiraglie, 3 cambi ruote, 2 auto dei medici, 2

direttori di organizzazione, fino a 6 macchine diospiti/invitati, 1 auto radiocorsa, 1 auto scopa, 4macchine della Giuria, e poi le moto: 15 fotografi,16 Polizia stradale, almeno 6 scorta tecnica co-mandate dalla Polizia, 10-12 staffette per segnala-re pericoli/incroci, 2 radiocorsa, 3 giuria, 1 rego-latore del traffico. Un mosaico che si compone ericompone con facilità, senza caos. Ognuno hafunzioni e competenze precise, e in corsa deveprevalere il controllo di qualsiasi forma di frene-sia», commenta Babini. Pietro Algeri aggiunge: «Inostri piloti auto sono Dario Acquaroli, iridatomtb, l’ex pro’ Paolo Tomaselli e Riccardo De Berto-lis, iridato mtb e azzurro nello sci di fondo, giàmilitare della Finanza: faceva parte del soccorsoalpino. Mi ha fatto paura vedere quanto successoal Fiandre: chi guidava non aveva sufficiente at-tenzione o lucidità, c’è stata troppa distrazione».

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CiclismoRIl tema .

Page 32: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

32 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IN CORSA ANCHE CHARLOTTE E BROOKLYNIn MAIUSCOLO le gare in trasferta

difficilemediaDIFFICOLTÀ: facileSTATO DI FORMA: scarso buono ottimo

vinte perse

BROOKLYN NETS35 41 Portland Atlanta Washington MILWAUKEE Chicago Orlando

BOSTON CELTICS35 42 DETROIT CLEVELAND Cleveland Toronto MILWAUKEE

INDIANA PACERS34 43 NEW YORK DETROIT Oklahoma City Washington MEMPHIS

MIAMI HEAT34 43 Charlotte Chicago Toronto Orlando PHILADELPHIA

CHARLOTTE HORNETS33 43 MIAMI Toronto ATLANTA DETROIT Houston TORONTO

CENTIMETRI

Gran finale a Est In 5 per due posti alla tavola dei big1Per i Celtics sarebbe un premio inatteso. Per Miami e Indiana, finaliste un anno fa, solo un contentino

Massimo Oriani

I n cinque per 2 posti. Conormai poco più di una set-timana di gare, tanti piaz-

zamenti già decisi, le big chepensano solo a riposarsi in atte-sa dei playoff, è la corsa per 7a e8a piazza a Est l’unico vero mo-tivo di interesse del finale di re-gular season Nba. Se le conten-dono Brooklyn, Boston, Miami,Indiana e Charlotte. Analizzia-mo la volata squadra per squa-dra.

BROOKLYN Brook Lopez stagiocando da All Star. Quandosta bene è un giocatore in gra-do di fare la differenza. Il pro-blema è: ma quando sta bene?Nelle ultime 4 stagioni ha salta-to 142 partite per infortunio. INets, con ambizioni da bigquando presero Pierce e Gar-nett nell’estate 2013 (Prokho-

rov acquistò la squadra nel2010 e promise l’anello «in dueanni, massimo 5 anni») sonomessi malissimo, avendo cedu-to una valanga di scelte ai Celti-cs e ipotecato quindi il futuro.Centrare i playoff sarebbe uncontentino, anche perché laprima scelta 2015 l’hanno giàgirata agli Hawks...

BOSTON E’ la vera intrusa.Brad Stevens ha allenato addi-rittura 24 giocatori quest’anno,riuscendo ad andare ben oltrele aspettative. La postseasonnon era nei piani dei biancover-

di. Anzi, si puntava a una sceltaalta al prossimo draft. Ma aquesto punto, come ha dettoDanny Ainge, sarebbe un pec-cato non arrivarci perché iplayoff premierebbero il granlavoro di giocatori (tra cui Da-tome) e tecnico. E di scelte nearriveranno a pioggia nelleprossime stagioni. Il rientro asorpresa di Sullinger (dovevasaltare tutta la stagione dopo lafrattura da stress a un piede) èun’ulteriore iniezione di fidu-cia. Marcus Smart, match win-ner sulla sirena dell’overtime aToronto sabato, sta facendopassi in avanti da gigante. Ma ilcalendario è molto duro.

INDIANA Anche qui c’è un re-cupero prima dei tempi previ-sti, quello di Paul George, cheha debuttato a Pasqua controMiami dopo essersi fratturatouna gamba con Team Usa inagosto. I 13 punti in 15’ sono un

assaggio di quello che potrà da-re ai Pacers in queste ultime ga-re. Un anno fa si giocavano conMiami l’accesso alle finali Nba,ora lottano per l’ottavo posto(entrambe...). Ma senza Geor-ge era inevitabile. Forse anchecon lui sano per 82 partite nonsi sarebbero ripetuti. Hannovissuto troppi alti e bassi macon un George Hill forse il piùsottovalutato play della lega,arrivare ai playoff e magari darfastidio ad Atlanta, sarebbe unbel risultato.

MIAMI Non dovrebbe certo

trovarsi in questa situazione. Sapeva che senza LeBron gliobiettivi sarebbero inevitabil-mente stati al ribasso, maquando ha preso Goran Dragicda Phoenix, dopo aver ricon-fermato in estate Bosh e Wadee firmato Deng, non credevacerto di dover lottare per entra-re ai playoff. L’infortunio di Bo-sh ha cambiato tutto. E il nonpoter contare su Wade tutte lesere per via delle solite ginoc-chia ballerine, ha fatto il resto.L’orgoglio e un calendario risi-bile potrebbero spingerla versol’8° posto. La 1a scelta 2015 an-

drà ai Sixers se non cadrà tra leprime dieci.

CHARLOTTE Settimi o undicesi-mi che finiscano, per gli Hornetsla stagione resta un fallimento.Sono partiti per migliorare il 7°posto 2014 con uscita al 1° tur-no. Non ci riusciranno. Panchi-na ad altissimo rischio per SteveClifford che ha comunque potu-to contare su un roster di talento(Kemba Walker e Al Jeffersonper citarne un paio). Il vero pro-blema è stato aver preso LanceStevenson (biennale da 18 mi-lioni), quasi fuori dalle rotazio-ni nel finale di stagione.

Chiunque passi, resta un delittopensare alla pochezza dellecontendenti, tenendo conto chea Ovest una tra Thunder e Peli-cans resterà a casa. E’ ora dicambiare il sistema di qualifica-zione. E in fretta.

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Brook Lopez, 27 anni, centro dei Nets, contro Kelly Olynyk di Boston AP

SITUAZIONE

Con Atlanta e Cleveland ormai certe di primo e secondo posto, a Est, oltre alla corsa in coda, restano da definire i piazzamenti di mezzo. Chicago (46-31) deve guardarsi da Toronto (45-32) e Washington (44-33) per il quarto posto. Milwaukee (38-39) è invece quasi sicura di chiudere sesta.A Ovest, con i Warriors (63-14) aritmeticamente primi, Houston si gode la bella vittoria di Pasqua in casa dei Thunder, col gran duello tra candidati all’mvp. James Harden ha chiuso con 41 punti, Russell Westbrook con 40, fallendo però la tripla del pareggio allo scadere. I Rockets (53-24), mantengono un minimo vantaggio su Memphis (52-25) per il 2° posto. Portland (50-26), in quanto vincitrice divisionale, non può scendere sotto il 4°. Ecco allora che diventa importantissimo evitare il 5°, attualmente dei Clippers (52-26), per non incrociare potenzialmente Golden State al 2° turno. Agli Spurs (51-26), giunti alla 7a vittoria in fila, converebbequindi restare dietro L.A., anche se il discorso, per come sta giocando San Antonio con un Leonard stellare, vale anche per i Warriors... Dallas (46-31) finirà 7a, mentre Oklahoma City (42-35) lotta con New Orleans (41-35) per l’ultimo posto. La stagione regolare si chiuderà il 15 aprile, coi playoff al via tre giorni più tardi.

Risultati: Oklahoma City-Houston 112-115; Cleveland-Chicago 99-94; Indiana-Miami 112-89; New York-Philadelphia 101-91 (Bargnani 25 e 8 rimbalzi); Sacramento-Utah 95-101; LA Lakers-LA Clippers 78-106; San Antonio-Golden State 107-92 (Belinelli 5).

Spurs, meglio sesti che quinti per evitare i Warriors al 2° turno

‘99� Ultimo anno in cui la finalista della precedente stagione, Chicago (campione, ma perse Jordan), mancò i playoff nella successiva. Ora rischia Miami

fIN CALIFORNIAMetti una sera a cena con Bryant Cestista, scienziato, filosofo e filantropo

L’INCONTROdi MASSIMILIANO FINAZZER FLORY*

S ono stato a cena con Kobe Bryant a RanchoPalos Verdes, in California. Ho speso 350

dollari. Ne ho guadagnati oltre 250.000. Spieghe-rò. Chi legge sa chi è Kobe. Anch’io lo credevo. In-vece non è solo uno dei più grandi cestisti dellastoria di questo (nostro) sport. A cena e fuori dalcampo, Kobe gioca anche per un’altra squadra. Luie sua moglie Vanessa hanno dato vita a una fonda-zione che offre un’esistenza anche agli homeless eai bambini in difficoltà. Sabato Kobe è stato pre-miato in occasione dell’8a edizione della Fondazio-ne Toberman che si occupa così bene di politicasociale attraverso donazioni, con la motivazione«to a lifetime of excellence», «a una vita di eccellen-za».

ARISTOTELE L’invito riportava una citazione di Ari-stotele che ricorda che l’eccellenza non è mai uncaso, è sempre il risultato di un’intenzione alta. Nelcaso di Kobe aggiungo, sempre con le parole delfilosofo, «l’eccellenza è un’arte ottenuta attraversol’esercizio… Siamo quello che facciamo ripetuta-mente. L’eccellenza, allora non è un atto ma un’abi-

tudine». Basket, filosofia, scienza, solidarietà e co-municazione sono dunque negli Usa (ma non inItalia) il quintetto vincente. Kobe gioca da semprein questa squadra. Egli è in effetti ricercatore sulterreno di una strana scienza.

INVENZIONI Pochi giorni fa leggevo a New York suuna rivista le 100 invenzioni che hanno cambiato ilmondo. Tra le quali la locomotiva, il computer, l’al-fabeto morse, la penicillina, il fertilizzante, il tele-scopio, i raggi x, eccetera. Non c’era il basket! Ep-pure un cerchio di ferro di altezza di 3,05 metri, daldiametro di 45 centimetri entro cui entra una sferain movimento del peso di 753 grammi e dalla cir-conferenza di 78 cm nell’ambito di uno spazio dilarghezza 17 metri e lunghezza 30, allude alla fisi-ca, a una matematica in movimento. Dove le leggidi azione sono determinate da 24” e offrono il ter-reno di ricerca di cui abbiamo lo scienziato: Kobe.Si potrebbe definirlo un empirista che crede nel-l’esperimento visti i risultati dei suoi studi: 32.482punti segnati in carriera. Le scoperte di Bryant l’hanno reso ricco di fama e denaro. Si dice che ilsuo valore economico sia di 23,5 milioni di dollari.Di fronte a queste fortune Kobe atterra da noi comepadre di due figlie, marito, uomo impegnato a re-stituire un’immagine di sè che attraverso l’etica delsuo lavoro induce solo in questa cena oltre 250.000

dollari. Non solo.

ASTA Durante la serata vanno all’asta reliquie tipocappellino di L.A. con autografo di James Worthyoppure breakfast con Larry King per 4 persone.Faccio un pensierino anch’io su un acquerello dovela lotta al rimbalzo sembra citare Boccioni e i nostrifuturisti. Prezzo base 1000 dollari. Conclusioneeconomica: 21.000 dollari. E così via. Conclusionepolitica: in Italia tutto questo non è possibile. Pervarie ragioni. Non solo perché non abbiamo Bryantné la Nba. In Italia non ci sono ancora leggi e fiscoin favore di individui e imprese che vogliono attiva-re i principi di sussidiarietà. Tra gli 80 tavoli e i 750partecipanti della serata Toberman, Kobe accetta ilmio invito di tifoso Olimpia Milano. Ho con me ma-glietta di Gentile firmata. Gli prometto di far cono-scere i valori e l’impegno della sua fondazione an-che in Italia. Con spirito americano vorrei chieder-gli: questa volta non segnare. Ma abbiamo bisognodi un assist. Perché la responsabilità del tiro, del farbene, deve essere nostra. Con le parole di Lévinas«Il fatto originario della fraternità è costituito dallamia responsabilità di fronte ad un volto».

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* Regista e attore, in tournée in USA con lo spettacolo«Essere Leonardo da Vinci».Kobe Bryant, 36 anni, con la moglie Vanessa AFP

BasketRNba: volata playoff.

Page 33: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

33MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

BRAVI&CATTIVI di LUCA CHIABOTTI

DENMONBRINDISICon Cantù, ha segnato la tripla dell’overtime allo scadere, nelle ultime due partite ha realizzato 29 e 27 punti, sabato con 7/11 da tre. E Mays è alla sesta doppia doppia consecutiva: nessuno ci toglie dalla testa che Brindisi valga chi lotta per il secondo posto. Anche se adesso è meglio che arrivi sesta...

8RAUTINSVARESEZero su 9 da tre può capitare anche a un grande tiratore, ma Andy non si è fatto mancare nulla perdendo anche 5 palloni. Le statistiche non contano (vedi Maynor, grande a Bologna già scappata): Varese aveva bisogno di “normalità” dopo Poz, basta che per lei non sia normale perdere

4.5WORLD PEACECANTU’A chi credeva che fosse solo marketing, Metta ha risposto con 19 punti in 18’. Nei prossimi 20 giorni, Cantù affronta tre delle prime 4 in classifica, un problema per la sua volata per i playoff ma anche un test per capire fin dove potrà arrivare se ci arriverà. Mettaal posto di Mollis, scusate Hollis: è un’altra squadra.

7.5SASSARIPigrizia? Superficialità? Sassari rischia di buttar via un campionato nei primi quarti: nelle ultime tre partite, bilancio 1-2, il punteggio dopo i primi 10’ è stato 33-56. Sacchetti è onesto dicendo che con Trento, pur rimontando, la Dinamo non meritasse di vincere. Onestà per onestà, dove pensa di arrivare Sassari così?

5MITCHELLTRENTOSeconda volta oltre i 30 punti per il top scorer della serie A, soprattutto 10 li ha segnati, con due giochi da tre punti, fermando la rimonta e il sorpasso di Sassari nel 17-4 che decide la partita. Ogni tanto ha qualche grillo per la testa (nelle ultime 2 gare perse, ha fatto 12 punti...) ma se gioca, decide. E vince.

7.5SCOSSENUOVI COACHIl professor Nikolic calcolò che la «scossa» per un cambio di coach durava 3 gare. I coach licenziati hanno il 25% di vittorie, chi li ha sostituiti (foto: Paolini di Pesaro) il 38%. Ma nelle ultime 5 giornate sono al 29%. Cambiare serve? Che poi i «nuovi» siano bravi e Esposito stia allenando da grande, è un altro discorso.

5

REGGIO EMILIARIMAS KAUKENAS 37 ANNI

Tripla decisiva

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Sabato compirà 38 anni ma nei momenti decisivi non sbaglia: Kaukenas ha regalato a Reggio Emilia la tripla che vale il 2o posto. Da cementare domenica con Sassari: la Grissin Bon è arrivata a 11 vittorie di fila in casa e quando il trio Lavrinovic-Cervi-Chikoko sarà al meglio, sarà la squadra più «lunga» della A. Anche più di Milano: che tra guardie e ali dà a Reggio 9 chili di media in più in ogni ruolo. E qui si torna a Rimas: pensate abbia paura di quelli più grandi e grossi? Un esempio

Milano fatica, ma arriva a 191 A Caserta, l’EA7 allunga la striscia vincente. Esposito: «Una signora partita, non molliamo»

SERIE ASabato Trento-Pesaro su GazzettaTvDue anticipi. Sabato nella 26a: Trento-Pesaro su GazzettaTv e Capo d’Orlando-Brindisi. Domenica: Varese-Caserta; Venezia-Cantù; Cremona-Bologna; Milano-Roma; Reggio Emilia-Sassari (ore 20.30). Lunedì: Avellino-Pistoia. Classifica: Milano* 44; Reggio Emilia, Venezia 36; Sassari 34; Trento e Brindisi 30; Bologna (-2) 24; Cantù*, Roma, Pistoia, Cremona 22; Avellino 18; Capo d’Orlando ,Varese 16; Pesaro 14; Caserta (-1) 9. *1 gara in più

HALL OF FAMEC’è anche HaywoodEcco i nuovi eletti nella Hall of Fame. Assieme a Dick Bavetta (arbitro), John Calipari (all. Kentucky), Jo Jo White (stella dei Celtics anni ‘70), Dikembe Mutombo e Lisa Leslie (Wnba), anche Spencer Haywood, protagonista con la Carrera Venezia ‘80-81. RUBINI La Lombardia ha battuto l’Emilia 64-56, e, tra le ragazze, la Toscana ha superato la Lombardia 55-39 nella finale del Torneo delle Regioni, Trofeo Rubini-Kinder +Sport di Roma.

TACCUINOMario CanforaINVIATO A CASERTA

A lla banda di mezzi nani,come la chiama EnzinoEsposito, il miracolo

non riesce. Si sbatte fino alla fi-ne, Caserta, e va anche oltre glievidenti limiti tecnici. Non puòbastare e infatti non basta, per-ché per produrre la sorpresonae battere Milano nel testa-codadi Pasquetta occorre avere,quantomeno, un Domercantalmeno al 50%. I 4mila e passadel Palamaggiò se ne accorgo-no: nonostante una squadracon un piede e mezzo in A-2 ap-plaudono, si sgolano, anche seil meno 4 della sirena non por-ta punti. «Ma ho visto una si-gnora partita — ricorda Espo-sito —: non abbiamo mai sbra-cato, siamo rimasti attaccati aMilano fino all’ultimo secondo,nonostante i nostri limiti atleti-ci e una situazione infortunatinon buona. Prendete Domer-cant: si è fatto male nel mo-mento fondamentale della sta-gione e ora che è rientrato èchiaramente indietro... Andia-mo avanti, non ci arrendiamo».

PENSIERI Milano, intanto, haeguagliato la striscia di 19 vit-torie consecutive in regular se-ason della passata stagione(arrivata a 21 considerando iplayoff), ha praticamente lacertezza di chiudere al primo posto e può presentarsi ai pros-simi impegni con la testa un po’

sgombra da ulteriori pensieri.«Ci attendono ancora quindicigiorni dal doppio impegno —ricorda il tecnico milanese Lu-ca Banchi —, poi effettueremoun piccolo ciclo di lavoro diver-so in attesa dei playoff. Questagara di Caserta non era sempli-ce, e non sono le solite frasi fat-te. La squadra di Esposito orapuò lottare alla pari con tutti.Non abbiamo snobbato l’impe-gno, si è visto. Siamo stati bravi

nella terza frazione a fare piùattenzione in difesa, allo stessotempo sprecando pochi palloniin attacco».

TRAPPOLA Ne esce una garapiacevole. Con Caserta cheprova a ribaltare la netta soffe-renza sotto canestro e a rimbal-zo mettendo qualche tiro da trein più: i cinque canestri dai6,75 (contro due) dei primi 20’alla fine tengono i bianconerivivi, anzi avanti 36-33, con An-tonutti superstar: 13 punti in16’, 2/3 da due, 3/4 da tre.Mentre dall’altra parte Moss sicarica subito di falli, Gentile (fischiatissimo dal pubblico) èl’unico a far vedere lampi diclasse, Ragland macina punti.Ma la partita la indirizza sullaretta via Brooks che, dopo uninizio tragico, mette i sei puntidello strappo EA7 nella terzafrazione. Non sbaglierà piùnulla, in seguito, al contrario diSamuels che combina una dop-pia sciocchezza: fallo su unostrepitoso Ivanov (9/10 dadue...) e proteste per un fallotecnico che giustamente arri-va. Si tratta del quarto e quintofallo, il centrone si vedrà il re-sto della gara in panca. «Un er-rore imperdonabile da uno co-me lui, è caduto nella trappo-la», dirà Banchi. Caserta, sottodi 10 (40-50), recupera, si por-ta un paio di volte sul -1 (l’ulti-ma sul 67-68 a -4’51”) ma a Mi-lano non viene mai il braccino.E la serie di vittorie continua...

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CASERTA 78

MILANO 82

(21-17, 36-33; 52-58)

PASTA REGGIA CASERTA: Moore 5 (1/3, 1/4), Mordente 14 (4/4, 2/5), Vitali 13 (3/9, 0/2), Antonutti 19 (4/5, 3/5), Ivanov 18 (9/10, 0/2); Tommasini 2 (0/1, 0/1), Scott 5 (1/2, 1/2), Domercant (0/3, 0/1), Michelori (0/1), Capuano, Tessitori 2 (0/1). N.e.: De Franciscis. All.: Esposito.

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Ragland 16 (6/6, 1/6), Moss 8 (2/2, 1/3), Gentile 17 (5/10, 1/3), Melli 6 (2/4, 0/2), Samuels 6 (3/4); Brooks 15 (7/9, 0/4), Hackett 4 (1/3), Cerella (0/1 da tre), Kleiza 6 (2/6 da 3), Elegar 2 (1/2), James 2 (1/1). N.e.: Gigli. All.: Banchi.

ARBITRI: Mazzoni, Bartoli, Lo Guzzo.NOTE - T.l.: Cas 13/20, Mil 11/15. Rimb.: Cas 29 (Vitali 8), Mil 37 (Melli 9). Ass.: Cas 18 (Mordente, Moore 4), Mil 6 (sei con 1). F. tec.: Samuels 26’30” (42-50), Esposito 27’23” (45-50). Usc. 5 f.: Samuels 26’30” (42-50). Progr.: 5’ 12-12, 15’ 29-25, 25’ 40-48, 35’ 65-68. Spett. 4.159 per 25.892 euro. Joe Ragland, 25 anni, il più utilizzato da Milano a Caserta: 33’ CIAM-CAST

BasketRPosticipo Serie A.

Page 34: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

34

QUARTI QUARTI

SEMIFINALI SEMIFINALI

1

(8) BERGAMO

(1) NOVARA

0

- -

- -

(4) PIACENZA -

-

CASALMAGGIORE (2)1

MONTICHIARI (7)0

--

--

MODENA (3)1

CONEGLIANO (6)0

FINALE

(5) BUSTO ARSIZIO

Quarti e semifinalial meglio delle tre partite

e finale al meglio delle cinque

RCS

CASALMAGGIORE-MONTICHIARI 3-0

(25-21, 25-23, 25-19)POMI’ CASALMAGGIORE: Ortolani 13, Skorupa 1, Gennari 8, Gibbe-meyer 9, Stevanovic 10, Tirozzi 18; Sirressi (L); Bianchini 2, Ne: Klimovich, Agrifoglio, Quiligotti (L). All. MazzantiMETALLEGHE SANITARS MONTI-CHIARI: Brinker 9, Dalia 1, Olivotto 6, Tomsia 13, Vindevoghel 5, Gioli 11; Carocci (L); Saccomani, Zampedri, Serena. Ne: Pinedo, Alberti, Milani, Mingardi (L). All. Barbieri.ARBITRI: Tortù e Prati. NOTE Spettatori 2800. Durata set: 28’, 30’, 28’; tot. 86’. Pomì: b.s. 7, v. 6, m. 9, sl. 4, e. 17. Metalleghe Sanitarsi: b.s. 2, v. 2, m. 9, s.l. 3, e. 12.

CREMONA Casalmaggiore-Montichiari per la terza voltain stagione finisce 3-0. Stavol-ta però il team di Barbieri puòmangiarsi le mani per non ave-re saputo sfruttare due occa-sioni ghiotte e due vantaggi

importanti nel secondo (21-22e attacco fuori di Gioli) e nelterzo set (da 15-18 e 25-19 conun break pazzesco ispirato dalturno di battuta di Bianchini).Casalmaggiore rispetta così ilpronostico e sabato prossimo proverà a chiudere il conto, alPala George. Davide Mazzanti,coach Pomì, chiede tuttaviapiù ritmo alle sue ragazze.«Non abbiamo giocato di squa-dra – spiega -. Certo è positivoavere vinto 3-0, ma non sem-pre potremo aggrapparci aicolpi delle singole. Oggi siamousciti da due brutte situazionicon Montichiari, che è cresciu-ta molto e avrebbe meritato dipiù. Al ritorno voglio uno spiri-to diverso». Talia ha provato aprendere per mano le brescia-ne in regia. «Siamo rimastepunto a punto fino alla fine e

con più freddezza avremmopotuto riaprire la gara. Paghia-mo un po’ di inesperienza, madobbiamo goderci i playoff conserenità. Con qualche ingenui-tà in meno possiamo dire anco-ra la nostra».

Giovanni Gardani

MODENA-CONEGLIANO 3-1

(25-19, 25-20, 20-25, 25-21)LIU JO MODENA: Rousseaux, 12, Heyrman 7, Folie 11, Piccinini 12, Fabris 27, Rondon 6; Arcangeli (L) , Ikic 2, Maruotti, n.e. Kostic, Muri, Petrachi (L2). All. BeltramiIMOCO CONEGLIANO: Glass 4, Fiorin 9, Adams 16, Ozsoy 13, Niko-lova 6, Barazza 8; De Gennaro (L). Nicoletti 8, Katic. Ne Furlan, Arimattei, Barcellini. all. ChiappiniARBITRI Frapiccini e PulettiNOTE Spettatori 3216.Durata set: 23’ 23’ 26’ 25’; totale di 97’. LiuJo b.s. 10, v. 5, s.l. 6, m. 11, e. 21; Imoco: b.s. 8, v.

4, m. 10, s.l. 4, e. 21.

MODENA (p.r.) Una Fabris ingran spolvero trascina la Liu Joche si aggiudica così il primoround dei quarti contro un Co-negliano poco incisivo in attac-co. Modena ha superato senzaproblemi l’handicap per l’in-fortunio di Ferretti (lussazionedito mignolo mano sinistra, 7giorni di stop), sostituita moltobene da Rondon (mancava an-che Crisanti) soprattutto neidue set iniziali, Modena mettesubito le cose in chiaro conl’opposta croata (Fabris), maanche con Folie a muro e unaArcangeli sempre precisa in se-conda linea.

GIOVEDI’ Si chiude l’andata dei quarti con la gara Piacenza-Busto Arsizio, sabato e domenica sono in program-ma i ritorni

«Una Champions del lavoro»1Caprara, tecnico dell’Eczacibasi: «Voglio migliorarmi per aiutare le ragazze»

� (ma.s.) Lo schiacciatore argentino della Tonazzo, Gonzalo Quiroga, è stato coinvolto ieri in un tamponamento sulla tangenziale di Verona. Quiroga ha ripreso conoscenza dopo qualche ora, a causa dello scoppio degli airbag. Risonanza e tac hanno, per ora, escluso lesioni o fratture.AZZURRINI (a.a.) Successo in tre set per gli azzurrini all’Europeo Under 19 in svolgimento a Kocaeli (Tur). La formazione di Mario Barbiero si è imposta 3-0 (25-8, 25-13, 26-24) alla Danimarca. Oggi giornata di riposo, domani la delicata sfida con la Russia. TROFEO GAZZETTA (c.g.) Uomini (26a) 104: Atanasijevic, 91: Lanza,81: Kaziyski, 78: Bruno,72: Petric, Cebulj, 69: Starovic, 66: Nemec, 64: Ngapeth, Sander, 63: Urnaut,62: Fromm, 61: Anzani, Sabbi,59: Kurek, 57: Padura Diaz, 55: De Cecco, Giannotti,53: Zlatanov, Deroo.

Paura Quirogaper incidente

Mario SalviniINVIATO A STETTINO (POLONIA)

T erminata la cascata di co-riandoli dorati, lo staff eancor di più i dirigenti

turchi erano sovreccitati, tuttiattorno alle loro giocatrici ap-pena diventate campionessed’Europa. C’è da capirli, l’Ecza-cibasi era alla quarta final fourin 15 anni, ed era sempre arri-vato quarto. E non solo, nelleultime quattro stagioni avevadovuto anche subire l’amarez-za di tre Champions Leagueandate a club rivali di Istanbul(due al Vakifbank allenato daGiovanni Guidetti uno al Fe-nerbahce). E dunque la festa diPasqua a Stettino dev’essersembrata come una liberazio-ne. Vissuta senza troppe scara-manzie, però: uno dei dirigentinel bel mezzo delle foto ha tira-to fuori le magliette celebrati-ve. E mentre le scartava è co-minciata la ricerca. «Ma dov’èGianni? Dov’è Gianni?». Gian-ni Caprara era seduto in un an-golo, lui dice a rispondere aglisms di certi amici. Più proba-bilmente a gustarsi la scena di-vertito con quel sorriso che haavuto per tutta la partita. Quando prima ancora che i se-stetti andassero in campo man-

dava baci alla telecamera.

MIGLIORARE SE STESSI «Sonoseduto perché sono vecchio emi stanco in fretta», ha spiega-to con un sorriso il tecnico diMedicina (Bologna). Non stan-co di vincere, però. In carrieraha un Mondiale, conquistatocon la Russia nel 2006. Quat-tro scudetti. E adesso anchedue Champions League. Tutta-via, alla richiesta di fare para-goni con quella del passato,vinta con Bergamo, dieci annifa esatti. «Indietro non guardomai, un po’ di cose - dice l’alle-natore bolognese - le ho di-menticate di certo». La pecu-liarità di questa, oltre ad esserestorica per il suo nuovo, ric-chissimo club (con cui è sottocontratto anche per il prossimoanno) è che la dedica a se stes-so. «A Gianni Caprara, sì. Per-ché premia il lavoro che sto fa-cendo su me stesso». E allorabisogna indagare. Cercare di capire se, ad esempio, questolavoro ha che fare con la suafrase di commento al premioFair Play assegnato alla suacentrale Christiane Furst (altraex italiana a Bergamo e Pesa-ro): «Ecco, è un premio che ionon penso vincerò mai», hadetto ridendo ai colleghi di po-dio Carlo Parisi e Giovanni

Guidetti. «Sì – conferma - misto impegnando anche da quelpunto di vista. Ma sto lavoran-do per crescere anche sottol’aspetto tecnico. Perché se la-vori per migliorare te stessopoi è più facile aiutare gli altria migliorarsi».

IL SUO ECZA Ed è di questo cheè soddisfatto, nel suo Eczaciba-si. «Che è un gruppo che lavora

unito, e in cui tutte le ragazzehanno ben chiari gli step diprogresso che ho pensato perloro. Lavorano e li raggiungo-no. E in questo Jordan Larson eMaja Poljak non sono solo lemigliori dal punto di vista delgioco, sono anche le trascina-trici, decisive per il morale el’umore della squadra».

BUSTO E L’ITALIA Ci sono belle

parole per Busto e altre menobelle per l’Italia della pallavo-lo. «Carlo Parisi e Busto Arsiziosanno benissimo la stima cheho per loro. Ritengo Carlo unbravissimo tecnico, molto pre-parato. E che il club sia un mo-dello che altri in Italia dovreb-bero imitare. Chi arriva secon-do non è un pirla. Busto Arsizionon credo che abbia un budgetstellare, eppure è arrivato aqueste Final Four e ha anchemigliorato il piazzamento didue anni fa». E ci siamo, il pun-to è toccato: la vera differenzatra noi e i turchi sono i soldi.«Certo, quella è evidente - ag-giunge Gianni Caprara che nel-le ultime due stagioni ha vintotutto con Piacenza -. E si sente.Poi posso dire che i club di ver-tice turchi danno ai loro alle-natori la possibilità di lavorarein pace, senza pistola puntataalla tempia (Giovanni Guidettista rinnovando per altri duestagioni al Vakifbank, ndr). Equesto è importante per co-struire qualcosa di duraturo».Così come lo sarebbe investiresui tecnici. «In Italia a parteBusto Arsizio non mi pare chelo facciano in tanti. Di dirigentiaccorti non mi pare che ce nesiano un’esagerazione in gi-ro…».

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Gianni Caprara, 52 anni, seconda Champions League vinta da primo allenatore (la prima a Bergamo). Due i successi da vice (Bergamo 1999 e 2000) TARANTINI

La gioia dell’Eczacibasi sul palco dopo il 3-0 di Pasqua nella finale di Champions League di Stettino contro Busto Arsizio TARANTINI

4� Quella di domenica è la quarta Champions League donne andata ai club turchi

12� I trofei vinti da Caprara con i club: a iniziare dalla Supercoppa di Reggio Calabria nel 2000

I PLAYOFF DONNE

Modena e Casalmaggiore, la partenza è ok

PallavoloRIl protagonista delle finali polacche.

Page 35: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

35MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

QUARTI QUARTI

SEMIFINALI SEMIFINALI

(1) TRENTO -

(8) MOLFETTA -

- -

- -

(4) PERUGIA -

(5) VERONA -

MODENA (2)-

RAVENNA (7)-

--

--

MACERATA (3)-

LATINA (6)-

FINALE

Quarti e semifinalial meglio delle tre partite

e finale al meglio delle cinque

RCS

I PLAYOFF UOMINI

Sabato s’inizia con Perugia-VeronaI trentini rimandati a mercoledì 15

Trento-Dinamoultimo appello Italia«Decisiva la prima»1Alle 20.30 l’andata, club azzurri a digiuno in EuropaStoytchev: «Russi favoriti, ma con un buon risultato...»

PallavoloRFinale di Coppa Cev NuotoRTrials

Hackett, Phelpse gli insaziabiliSe l’età non conta1A quasi 35 anni l’australiano torna ai Mondiali La Heemskerk da paura anche nei 100 sl: 52”69

Stefano Arcobelli

Q uelli che non tramonta-no. Dentro i secondi, aiTrials mondiali degli au-straliani a Sydney: Grant

Hackett, 34 anni, 4° nei 200 slad un centesimo dal più forteduecentista 2014, Thomas Fra-ser Holmes, e dunque promos-so nella 4x200 dell’ambiziosapatria dello stile libero. Il bio-limpionico non nuotava da Pe-chino 2008: fa già 1’46” e il suopiano vero è tornare all’Olimpi-ade 2016, che disputerebbe a36 anni, visto che l’8 maggio ne

compirà 35. «Il segreto? Diver-tirmi e avere la fame di quandovincevo ad Atene. Sarò onesto,per anni ho odiato il nuoto» fa«The Machine», infine 19° nei100 sl (50”25) che invecchian-do ha ridotto le vasche lascian-do al diciottenne Mach Horton(7’51”87 ieri negli 800) gliamati 1500. «Se mi avesserochiesto 10 anni fa cosa avreifatto nel 2015, non avrei maidetto nuoterò i 200 in 1’46”.Ma questo pass mondiale è unodei successi più importanti del-la mia vita». Nella nazionale dacompletare (oggi la finale dei100 sl con Magnussen solo 4° insemifinale), ci sono altri dueveterani: Chris Sprenger, 29 anni, ranista che dopo il 2° po-sto nei 100 rana ha vinto i 50, eRyan Pini, 33anni della PapuaNuova Guinea e radici italiane,qualificatosi da 2° nei 50 farfal-la.

OLANDESE VOLANTE Più invec-chia, più va forte Femke He-emskerk, olandese che compirà28 anni dopo i Mondiali il 21settembre, capace di centraread Eindhoven il 4° tempo allti-

me dei 200 sl (1’54”68) diFederica Pellegrini (da cuiha perso agli Europei 2014),ed il 5° di sempre nei 100 sl in52”69. La tulipana punta alprimato mondiale di Fede(1’52”98) e a quello nella ga-ra regina della tedesca BrittaSteffen di 52”07, con i super-body. Di sicuro la Femke tat-ticamente scriteriata deiMondiali 2011 non c’è più:ma lei e la svedese Sjostromsono forse troppo emotivenelle finali nei grandi eventi.

TOCCA A CIELO E PHELPS Aproposito di velocità, i Trialsfrancesi di Limoges si sono conclusi con lo sprint dell’at-teso Florence Manaudou,oscillante tra i 21”57 e i21”70, ma sempre primo almondo e pronto adesso a sfi-dare l’iridato brasiliano Ce-sar Cielo, 28 anni e nessunavoglia di smettere («ci saròfino a Tokyo 2020, anche so-lo in staffetta»). Un argo-mento, quello degli insazia-bili, che riguarda il più gran-de nuotatore della storia:Michael Phelps. Ieri è scadu-ta la squalifica semestraledella federazione americanadopo l’arresto in stato di eb-brezza del 30 settembre. Mi-chelone resta ancora sospe-so dalla nazionale per i Mon-diali di Kazan, qualcosa diconcordato (è già stato sosti-tuito) ma mercoledì 15 tor-nerà nelle Pro Series di Mesae chissà se ribadirà le leader-ship mondiale della scorsastagione nei 100 farfalla. An-che gli Usa hanno bisognodel quasi trentenne Phelps(li compirà il 30 giugno) so-prattutto per le staffette?Un’indiscrezione tedescanon confermata darebbePhelps out per Kazan e giàcon la testa ai Trials olimpici2016 di Omaha, ma il 22 vol-te medagliato olimpico nonvede l’ora di confrontarsi conil sudafricano Chad Le Closche intende cancellarlo dal-l’albo dei record e batterlo,possibilmente, in acqua. E ilquasi 28enne Ryan Cochra-ne difende infine la bandieradei 1500: a Toronto ha appe-na nuotato i l pass in15’01”41. A Barcellona sfilòil bronzo a Paltrinieri, rilan-cia la sfida ai giovani mezzo-fondisti. Da vecchio guerrie-ro.

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Emanuele Birarelli, 34 anni: a Trento dal 2007, ha vinto 3 Champions TARANTINI

Nicola BaldoTRENTO

D al 2008 ad oggi la EnergyT.I. Diatec Trentino hagiocato qualcosa come 24

finali, delle quali sette interna-zionali. Tutte e sette vinte fraChampions League (tre) e Mon-diali per club (quattro). Quan-do Trento arriva alla sfida seccaper il titolo sul palcoscenicod’oltre confine non ha mai sba-gliato: gli scongiuri sono quindid’obbligo ai piedi del MonteBondone dove stasera (20.30)nell’atto conclusivo della CoppaCev la Dinamo Mosca di IvanZaytsev cercherà di interrom-pere la striscia positiva dei ra-gazzi di Rado Stoytchev. La tra-dizione europea di Trento comeultima cartuccia del volley ita-liano per alzare un trofeo conti-nentale questa stagione, 48 oredopo il k.o. della Yamamay Bu-sto Arsizio nella finalissima del-la Champions femminile.

FIDUCIA «Loro sono i favoriti diquesta manifestazione fin dal-l’inizio, per vincere dovremogiocare davvero su livelli altissi-mi – spiega l’allenatore bulgaro,vice a Mosca dal 2005 al 2007 –,sono una squadra che non hapunti deboli. Com’è tradizioneper le russe sono molto forti inbattuta ed a muro, ma con unregista d’esperienza e qualitàcome Grankin allora riesconoad essere molto efficaci anchein fase di cambio-palla. La verafinale si giocherà qui al Pala-Trento, in questo match d’anda-ta, perché per battere una squa-dra così diventa per noi fonda-mentale arrivare con un risulta-to positivo alla gara di ritorno disabato in Russia». Sabato Ka-ziyski e soci hanno vinto la re-gular season, tre giorni dopol’impegno di Mosca esordiran-no nei playoff con Molfetta: perla Energy T.I. è un periodo di so-le partite da «dentro o fuori».«Le vittorie dell’ultimo periodoci hanno dato una grande fidu-cia – sostiene Emanuele Birarel-

li, capitano di Trento e della na-zionale –, i risultati che abbia-mo ottenuto finora ci hannoportato oltre quelle che erano leaspettative iniziali, ma non vo-gliamo accontentarci. Sia noisia la Dinamo siamo due squa-dre che avrebbero potuto, comepotenziale, prendere parte allaChampions League, dobbiamoquindi attenderci due partite dilivello altissimo».

LIVELLO Zaytsev, alla prima sfi-da contro una squadra italianadopo il suo trasferimento inRussia, si gioca il posto in cam-po con il russo Kruglov per unaDinamo imbottita di ex volti(Holt e Berezhko ad esempio)della nostra Serie A-1. Dall’altraparte della rete Stoytchev, chesull’apporto di Djuric potrà con-tare solamente in SuperLega,non cambia una virgola del se-stetto vittorioso in regular sea-son. «Tutti noi, giocatori e so-cietà, ci teniamo tanto a vincerela Coppa Cev – ha conclusoStoytchev – perché è un trofeoche finora ha messo in mostraun buon livello. Certo, la Cham-pions League (dove Trento tor-nerà la stagione prossima, ndr)è di un livello generale ancorapiù alto e non ci sono, a diffe-renza dei primi turni della Cev,

partite contro avversari moltopiù abbordabili di te. Ma le par-tite che abbiamo disputato con-tro avversari quali Zaksa o Roe-selare non avevano niente dainvidiare al livello di una gara inCoppa dei Campioni». Quella distasera sarà anche una sorta dipartita «spareggio». Perché nel2010 la Energy T.I. la sua secon-da Champions se l’è intascatasuperando in finale i moscoviti,mentre nel 2013 fu la Dinamo alGolden Set ad eliminare prema-turamente Kaziyski e compagnidalla Coppa dei Campioni.

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2� Anni: da tanto una squadra italiana maschile non vince una Coppa Europea. Nel 2013 si impose in Challenger Piacenza sui russi dell’Ural Ufa

A sinistra Grant Hackett, 34 anni, al rientro dopo 7 anni: pass per il sesto mondiale con la 4x200. Sopra, Ryan Pini, 33 anni (Papua) promosso a Sydney nei 50 farfalla

Femke Heemskerk, olandese dell’87

Q uarti di finale (gare diandata): sabato 11( 1 7. 4 5 d i r e t t aRAISport1) Sir Safety

Perugia–Calzedonia Verona.Domenica 12 (17.15 diretta RaiSport 2) Lube Banca MarcheMacerata-Top Volley Latina,(18) Parmareggio Modena–Cmc Ravenna. Mercoledì 15aprile (20.30 diretta Rai Sport2) Energy TI Diatec Trentino–Exprivia Neldiritto Molfetta.Ritorno il 19 aprile: CmcRavenna-Parmareggio, Calze-donia Verona-Sir Safety Peru-gia, Exprivia Neldiritto Molfet-ta-Energy TI Diatec Trentino,Top Volley Latina-Lube bancaMarche Macerata. Le eventuali gara-3 sono inprogramma in casa delle me-glio qualificate sabato 25aprile.

LA GUIDA

A Sydney. Uomini. 200 sl: McEvoy 1’45”94 (1° t. 2015), 2. D. McKeon 1’46”33. 3, Fraser-Holmes 1’46”83, Hackett 1’46”84. 800 sl: Horton 7’51”85, O’Brien 7’58”73, McLoughlin 8’01”51; 100 do: Larkin 53”10, Treffers 53”77. 50 ra Sprenger 27”28, Sucipto 27”71, Packard 27”84; 200 fa Irvine 1’55”98, Morgan 1’55”99 Qaium 1’57”85. Donne. 200 sl: E. McKeon 1’55”88, Palmer 1’56”68, Elmslie 1’56”91, Wright 1’57”37, Barratt 1’57”46; 1500 sl: Gubecka 16’23”95, Lee 16’36”10;100 do: Seebohm 58”91, Wilson 58”94; 100 ra: McKeown 1’07”07, Tonks 1’07”46, Hunter 1’07”63.A EINDHOVEN (al.f.) A Eindhoven Uomini: 50 sl Takacs (Ung) 22”22 (s. 22”19); 100 do Balog (Ung) 54”78; 400 sl Bernek (Ung) 3’47”31, Stjepanovic (Ser) 3’48”85; 200 ra Persson (Sve) 2’11”98, Van Der Burgh (Saf) 2’21”23. Donne: 100 sl Heemskerk 52”69, Kromowidjojo 53”88; 100 do, 50 fa Sjoestroem (Sve) 59”98 (r.n.), 25”59 (s. 24”69, 1° t. 2015); 200 ra Nijhuis 2’29”61.A LIMOGES Sono 29 (14 donne) i francesi qualificati per i Mondiali dopo i Trials di Limoges Uomini: 50 sl Manaudou 21”70, Mignon 22”08, Gilot 22”13; 1500 sl Joly 15’05”81; 100 fa Metella 51”74 (3° t. 2015), Coelho 53”46. Donne: 50 sl Santamans 24”82; 50 ra Bonnet 31”66, Deberghes 31”73; 400 mx Grangeon 4’37”55 (r.n.).COCHRANE FACILE (al.f.) In chiusura dei Trials canadesi di Toronto, Ryan Cochrane stacca il pass per Kazan nei 1500 sl nuotando 15’01”41. Uomini: 50 sl Krug 22”21, Loginov 22”31, 4. Condorelli 22”70; 200 fa Page 1’58”64, Chetrat 1’59”15; 200 mx Reilly 2’01”57. Donne: 50 sl Van Landeghem 24”98, Williams 25”00; 800 sl Baumann 8’37”94; 200 fa Lacroix 2’09”22, Thomas 2’11”19; 200 mx Pickrem 2’11”90, Seldtenreich 2’13”15.

I 200 sl di Sydney a McEvoy: 1’45”94La McKeon: 1’55”88

MICHAEL PHELPS30 ANNI A GIUGNO, IL 15 A MESA

«NUOTO PER DIVERTIRMI, E’

SOLO UNA SFIDA CON ME STESSO»

3� Champions League vinte da Trento, consecutivamente, tra il 2009 e il 2011. Nel palmares anche quattro coppe del mondo per club (dal 2009 al 2012)

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36 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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37MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Vincenzo Martucci@VinceMartucci

«I o non sono solo, e noncombatto solo per me.La mia gente mi aiuta e

mi dà continuamente forza edispirazione». Quando l’ha di-chiarato, Novak Djokovic ha ri-cevuto tanti sorrisi sardonici.Sembrava l’ennesima puntatadella solita campagna marke-ting. Ma è sincero.

GIOCO DI SQUADRA Nole è ilpapà felice che si spupazza il neonato Stefan. E’ il marito rea-lizzato che discute di romanzi esolidarietà con la mogliettinaJelena. E’ l’eroe della grande fa-miglia (padre, madre e due fra-telli aspiranti tennisti) e dell’or-gogliosissima Serbia. E’ il cuoredel suo nutrito clan, con mana-ger italiano (Dodo Artaldi), su-per tecnico tedesco (Boris Bec-ker), coach slovacco (MarjanVajda), preparatore atletico au-striaco (Gerhard Phil-Gritsch),maghetti di casa (il nutrizioni-sta Igor Cetojevic e il fisiotera-pista Miljan Amanovic). Djokerè il solista per eccellenza chechiuderà la stagione al numero1 del mondo in quattro degli ul-timi cinque anni. Ma ha biso-gno di aiuto quando porta al-l’estremo in allenamento quelsuo fisico elastico per impianta-re resistenza e potenza, e quan-do lotta col coltello fra i denti,in campo, cambiando marciaall’improvviso come ha fattoanche domenica a Miami rifi-lando il decisivo 6-0 set ad An-dy Murray, chiudendo il matchproprio come aveva fatto alquarto set degli AustralianOpen di gennaio. E come gli èriuscito — non a caso — sei vol-te negli ultimi quattro mesi:due al Masters di Londra(Wawrinka e Nishikori), due aMelbourne (Wawrinka e, ap-punto, Murray) e due a Miami(Dolgopolov e ancora Murray).Perché i suoi nervi vanno anchein tilt — leggi il battibecco conun raccattapalle nel secondo,durissimo, set, perso col «ge-mello» scozzese —, ma la mac-china è talmente ben oleata chetorna in fretta a scatenare le suebocche da fuoco. Rovinando ilcompleanno del guerriero Fer-rer e le nozze (di sabato) di An-dy, avversari che soffre per mo-tivi diversi, ma che domina sulcemento della Florida, rispetti-vamente, per l’ottava e per lasettima volta consecutiva. Sta-tistiche importanti, contro il

numero 7 e 3 del mondo. Anchese fanno più effetto i record as-soluti delle due triplici Mel-bourne-Indian Wells-Miami edelle tre doppiette California-Florida, e il record eguagliato(di Federer) del bis consecutivonei due super-tornei sul cemen-to degli Stati Uniti. Luci abba-glianti nel diadema dei 22 titoliMasters 1000, nel quale spiccail quinto urrà a Miami, fra i 51titoli Atp.

CARPE DIEM Federer e Murrayhanno più frecce all’arco dellatecnica tennistica: hanno più tocco, varietà e opzioni da fon-do, al servizio e anche a rete.

Ma Novak ha la lucidità atleticaper trovare la soluzione al pro-blema che un match di tennispropone sempre. A Miami, Djo-kovic è disidratato dall’umiditàall’80%. Ma, pur non allenan-dosi da anni in inverno propriolì come Murray, ne viene fuorimeglio: «E’ stata una battagliadi fisico fra due dallo stesso gio-co. Nessuno dei due serviva almeglio, non avevamo punti fa-cili, e quindi dovevamo lottaresu ogni “15”. Perciò questo ma-tch è stato particolarmente du-ro». Già, ma il segreto è altrove:«Cerco di godermi il momento edi utilizzare questo momento della carriera nel quale sto pro-

babilmente giocando il migliortennis della vita e mi sento in fi-ducia e fisicamente a posto. Soche questo non durerà per sem-pre. Ci sarà un ricambio gene-razionale, qualche altro comin-cerà a giocare meglio e ad esse-re più forte». Geometrie linearicome quel tweet dal lettino delmassaggiatore col figlioletto frale braccia: «Questo piccoletto èil mio trofeo più prezioso! Nonc’è modo migliore di chiuderela giornata che con la mia fami-glia:) # NoleFam».

Finale: Djokovic (Ser) b. Murray (Gb) 7-6 (3) 4-6 6-0

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2� i tris Australian Open-Indian Wells-Miami (2011 e 2015) di Djokovic. Sampras (1994), Andre (2001) e Federer (2006) ci sono riusciti una volta a testa (lu.mar.)

22� i Masters 1000 di Djokovic (manca solo Cincinnati). Davanti ha solo Nadal (27 successi) e Federer (23). Cinque successi a Miami. Meglio solo Agassi con 6.

Fisico, fiducia, famigliaDjokovic sta volando 1Nole firma la seconda triplice Melbourne-Indian Wells-Miami col sesto 6-0 decisivo in 4 mesi: «So che non durerà, mi godo l’attimo»

I TORNEI

Esordio positivo , seppur con i brividi, per Camila Giorgi, 34 Wta e terza testa di serie, a Katowice (220.000 �, veloce indoor). La marchigiana, finalista 12 mesi fa sconfitta dalla Cornet, ha battuto la ceca Allertova, numero 89 Wta, complicandosi come sempre la vita tra prodezze e errori marchiani. Nel terzo set era sotto 2-0 prima di infilare un parziale di cinque giochi a uno e servire inutilmente per il match sul 5-4. Quindi ha strappato servizio e partita all’avversaria. Al prossimo turno trova la vincente tra la tedesca Friedsam e la polacca Magda Linette. Nulla da fare, invece, per Karin Knapp: l’altoatesina, numero 55 Wta e sesta testa di serie, è stata battuta dalla russa Vera Zvonareva, numero 153 Wta ma già numero 2. Karin ha sprecato un vantaggio di 5-3 nel primo set e di 3-1 nel secondo. Primo turno: GIORGI b. Allertova (Cec) 7-5 4-6 6-4; Zvonareva (Rus) b. KNAPP 7-5 6-4. CLASSIFICHE Nadal scende al numero 5, mentre tra le donne Serena Williams, con il successo di Miami, si è garantita almeno altre tre settimane al numero uno, quindi arriverà a 113 settimane consecutive al top da quando è tornata in vetta: meglio di lei solo Navratilova (186) e Graf (136). Uomini: 1. Djokovic (Ser) 13.205; 2. Federer (Svi) 8.895; 3. (4) Murray (Gb) 6.060; 4. (5) Nishikori (Giap) 5.280; 5. (3) Nadal (Spa) 5.255; 6. Raonic (Can) 5.070; 7. Ferrer (Spa) 4670; 8. (9) Berdych (Cec) 4510; 9. (8) Wawrinka (Svi) 4405; 10. Cilic (Cro) 3360. Gli italiani: 29. (23) Fognini 1285; 37. (33) Seppi 1125; 48. (47) Bolelli 931; 83. (87) Lorenzi 624; 115. Vanni 483. Donne: 1. S. Williams (Usa) 9.981; 2. Sharapova (Rus) 7.890; 3. Halep (Rom) 7.571; 4. Kvitova (Cec) 6.060; 5. Wozniacki (Dan) 4675; 6. Ivanovic (Ser) 4200; 7. Bouchard (Can) 4122; 8. (9) Makarova (Rus) 3420; 9. A. Radwanska (Pol) 3385; 10. (12) Suarez Navarro (Spa) 3340. Le italiane: 14. (13) Errani 2735; 27. (28) Pennetta 1830; 34. (37) Giorgi 1350; 42. (40) Vinci 1196; 54. (55) Knapp 925; 69. (73) Schiavone 782.VERSO BRINDISI Domani i capitani dell’Italia Corrado Barazzutti e degli Usa Mary Joe Fernandez faranno conoscere le convocate per la sfida di Fed Cup di Brindisi del 18 e 19 aprile, valida come spareggio per la serie A. Sembra ormai certa la presenza delle sorelle Williams. Continua intanto la prevendita degli abbonamenti e dei biglietti giornalieri. Previste tre categorie di tribune: parterre, tribuna centrale e gradinata non numerata. a 33 euro, 55 e 77. I biglietti sono disponibili sul circuito Ticketone e nelle prevendite abituali. HINGIS IN COPPA Dopo 17 anni, l’ex n. 1 del mondo Martina Hingis, neo campionessa di doppio a Indian Wells e anche a Miami (con Sania Mirza) torna a giocare, a 34 anni, per la Svizzera in Fed Cup, il 18-19 aprile contro la Polonia.

Giorgi con il brividosul veloce a KatowiceEliminata la Knapp

Claudio Arrigoni

C i saranno stati anche MJe i Lakers. O il cinemache ha nel cuore e nella

testa, Michel Gondry e Jean-Pierre Jeunet, ma anche Spiel-berg e Tarantino. «Mi ripassa-va la vita in mente. Volevo ri-vedere la mia famiglia». Seianni. «Ma non si scorda mai».L’Aquila e quel momento in cuila terra trema più forte di mil-le e mille altre volte, in cuicrollano case e vite. Elly era lì.L’ultima persona estratta vivadalle macerie di quei palazzidiventati tombe. Nel suo mo-rirono 19 persone. «Paura,tantissima. E buio». Lei sottole macerie, 42 ore. Quasi duegiorni: 151 mila e 200 secon-di. «Il tempo non sai se passa».Schiacciate da un blocco di ce-mento una mano e una gam-

ba. «Pensavo me la amputas-sero». Senza sentire nulla.Perché Eleonora è sorda dallanascita.

L’IMPIANTO «Ho un impiantococleare, me l’hanno messo a5 anni». Eleonora Calesini nonsente, come suo fratello, inuna famiglia dove nessun al-tro, a partire da mamma Lidiae papà Luigi, ha problemi diudito. Frequentava l’Accade-mia dell’Immagine, importan-te scuola di cinema, sua pas-sione insieme alla pallacane-stro. Era una promessa. Non può più giocare: «Mi è rimastoun piede semiparalizzato euna mano senza forza». Rima-ne il mito di MJ o la simpatiaper i Lakers: «Ma tifo un saccoBelinelli e Gallinari. E aspettoKobe in Italia». Dopo aver vi-sto la morte le priorità cam-biano: «Mi manca lo sport.

Prima era fondamentale. Maci sono cose più importanti.Quando avevo 17 anni e nota-vo qualcuno a cui mancavauna gamba o altro, mi dicevo:«Meglio morire. Mi sentivoforte. Ora è cambiato il puntodi vista». Venti anni da pochigiorni, quella notte del 6 apri-le 2009. La scossa più forte po-co dopo le 3, ma la paura erada giorni. La salvò una nicchia

in un muro. A L’Aquila, Elly vi-veva con altre studentesse, ar-rivando da Mondaino, vicinoa Rimini. Una stanza con altretre. Una tornata a casa, un’al-tra a dormire in auto, per il ti-more delle scosse. Erano lei edEnza, in quell’appartamentoal primo piano: «Penso a lei,che non c’è più. Avevamo mes-so i letti vicini per la paura.Appena tutto ha cominciato atremare fortissimo, mi sonoalzata, ma non riuscivo a scap-pare. Crollava tutto e sono an-data giù. Di notte toglievol’impianto, quindi non sentivonulla. Ero bloccata».

IL TEMPO Il tempo che nonpassa mai quando sei lì sotto.«Due o dieci ore ma tu non losai, non ti rendi conto. Scattal’istinto di sopravvivenza, male speranze morivano e io conloro, soffrivo. Ho pregato, tan-to, sono credente e non smet-tevo di pensare a famiglia eamici. Ho visto muovere qual-cosa e allora ho urlato e anco-ra urlato. Ma non sentivo. Hovisto la luce, è stato bellissi-

mo, mai provato una sensa-zione così. Ogni volta che cipenso ho i brividi, ero felicissi-ma, nonostante fossi messamale». Non è stato facile ri-prendere. «Mesi di depressio-ne, chiudevo gli occhi e vede-vo che tutto crollava. Per for-tuna c’erano la famiglia e gliamici». Ha ripreso subito astudiare e si è laureata. Insie-me ad amici è impegnata alCircolo Cinema Toby Dammita Cattolica. Ha curato le ripre-se e il montaggio di «Tutti mo-rimmo a stento», film sullastoria di due partigiani, cheesce il 25 aprile. Intanto sta concludendo un libro sui fattide L’Aquila («Ho lavorato mol-to su me stessa e capito unacosa: non si può superare, masolo convivere con il dolore»),sui quali ha già pronto un bel-lissimo soggetto per un lungo-metraggio, che aspetta unproduttore. «Vivo nel presentee mi piace quello che faccio.Da quel giorno sento un peso,dentro, che non se ne va. Masono felice, sì».

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Eleonora «Elly» Calesini, 20 anni, si aiuta con le stampelle SESTINI

R«Mi manca lo sport, da quel giorno sento un peso dentro. Ma sono felice, sì»

TennisRDopo Miami

Novak Djokovic, 27 anni,serbo, sicuro n. 1 del

mondo a fine stagione perla quarta volta in 5 anni

La ricorrenzaRIl 6 aprile di sei anni fa il terremoto a L’Aquila

Eleonora, quelle 42 ore sepolta sotto le macerie1La Calesini, ex promessa del basket, sorda dalla nascita: «Soffrivo, era buio, pregavo. Rivedere la luce è stato bellissimo»

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38 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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1RUGBY: MULIAINA A CASA Rilasciato sabato a Cardiff dopo il fermo di 20 ore per una sospetta aggressione sessuale, domenica Mils Muliaina è tornato a Galway (Irlanda). L’estremo del Connacht, 100 caps con gli All Blacks e un anno di contratto firmato per le Zebre, era stato fermato venerdì a Gloucester.TUTTENOTIZIE

ATLETICA� FLORIDA RELAYS (si.g.) A Gainesville (Usa), nelle Florida Relays, 13”23 di Aleec Harris nei 110 hs e 10”97 di Michelle-Lee Ayhe nei 100 con -2.5 di vento contro (valore dubbio). Uomini. 100. I (+0.4): Batson 10”04. III (+0.3): Lee 10”09; De Grasse (Can) 10”11. 200 (+1.6): De Grasse 20”20; Lee 20”27; Rodney (Can) 20”27; Dukes 20”31. 400: Glass 45”19. 800. II: 7. LAHBI 1’51”76. 110 hs (+0.6): Harris 13”23 (mpm ‘15); Richardson 13”24; Oliver 13”25; M. Thomas (Giam) 13”42. 400 hs: Dutch 48”82; Alejandro (P. Rico) 49”23: Clement 49”42. Peso. I: Jones 20.70. II: 5. RAGONESI 17.33. 4x100: Usa (Rodgers e Gatlin) 38”18 (mpm ‘15). 4x400: Florida 3’01”78 (mpm ‘15). Donne. 100 (-2.5): Ahye (Tri) 10”97 (mpm ‘15); Burchell (Giam) 11”04; Townsend 11”11. 200 (-0.3): Bowie 22”61 (mpm ‘15). 400: Jefferson 51”50 e Wimbley 51”50 (mpm’15). 800. I: Price 2’00”62 (mpm ‘15). III: MATTAGLIANO 2’06”04 (pb). 100 hs (+2.1): Owens 12”75. 400 hs: K. Harrison 54”94 (mpm ‘15). Alto: Scheper (S. Lucia) 1.95.

BASEBALLCHE NOVITÀ: PADOVAIN TESTA CON SAN MARINO(m.c.) Non si ferma Padova, che stende il Rimini anche nella seconda partita del 2° turno, disputata ieri, e rimane in testa con San Marino. 2° turno, gara 2: Rimini-Padova 2-6 (v. E.Crepaldi p. Corradini), Bologna-San Marino 4-5 (v. Pizziconi, p. De Santis, s. Y.D’Amico), Parma-Nettuno 2 1-4 (v. Cozzolino, p. Rivera, s. Morellini), Nettuno-Godo rinv. � ST.LOUIS (m.c.) Nell’Opening Night di Major, vittoria di St. Louis (3-0) sul campo dei Chicago Cubs.

BOXE� MONDIALI E AFFINI (r.g.) A Quebec City (Can) Adonis Stevenson (Can, 26-1), nato ad Haiti, conserva la cintura Wbc mediomassimi battendo Sakio Bika (Aus, 32-7-3), nato in Camerun, ai punti. Vince il russo Beterbiev (8) su Campillo (Spa, 25-7-1) ko 4. A Metepec (Mes) il locale Cuadras (32-0-1) resta titolare supermosca Wbc a spese di Concepcion (Pan, 32-4), superato ai punti. A Newcastle (Ing) l’oro di Londra supermassimi, Anthony Joshua (11) ha messo ko 3 Gavern (Usa, 26-20-4). � TOMMASONE CAMPIONE (r.g.) Ad Avellino, il campano Carmine Tommasone (14) conquista il vacante Intercontinentale Wba piuma, battendo il cileno Cristian Palma (20-9-1) ai punti sui 12 round. Max Ballisai (19-2) mantiene il Tricolore leggeri, superando per split decision (2-1) Vincenzo Finiello (10-1-2). Rivincita in vista. Leggeri. Ceglia (11-3) b. Pastarino (3-7) 6 t.; welter: Picariello (1) b. Marongiu (3-3-1) 4 t.

CURLING� SVEZIA IRIDATA La Svezia, ad Halifax (Can) ha vinto il Mondiale maschile. In finale Norvegia k.o. 9-5. Il bronzo al Canada (8-4 alla Finlandia). Classifica: 1. Svezia; 2. Norvegia; 3. Canada; 10. ITALIA.

GOLFMASTERS SENZA ITALIAPRIMA VOLTA IN 5 ANNIQuello al via da giovedì ad Augusta, in Georgia, sarà il primo Masters senza italiani dopo cinque anni. C’erano state tre presenze nel 2010 (i due Molinari e Manassero), e due nelle stagioni successive (i due Molinari 2011-2012 e Manassero e F. Molinari 2013-2014).� VINCE HOLMES Francesco Molinari 57° con -3 allo Houston Open, torneo del PGA Tour a Humble nel Texas. Ha vinto con -16 J.B. Holmes, che al playoffha battuto Wagner e Spieth.

HOCKEY IN LINE� SEMIFINALI (m.l.) Oggi (ore 20.30), gara-2 di semifinale. Gara-1: Cittadella-Cus Verona 2-4; Milano-Vicenza 7-1.

HOCKEY PISTA� ITALIA TERZA (m.nan.) Terzo posto per l’Italia alla Coppa delle Nazioni di Montreaux. Azzurri secondi nel girone B, perdono in semifinale contro la Spagna 1-2 e vincono la sfida per il 3° posto con l’Angola, 3-2 al golden goal. � IN A-1 (m.nan.) Oggi alle 20.30 il recupero della 21a di A-1, Forte dei Marmi-Breganze (dir. Raisport 2).

IPPICA� IERI 3-2-1-8-5 A Roma (m 2200): 1

Bora de S’Ena (S. Diana); 2 Garinei; 3 Linus Pauling; 4 Rohero; 5 Ottaviano Augusto; Tot.: 6,46; 2,13, 2,67, 2,07 (51,24). Quinté: 4.312,01. Quarté: 470,52. Tris: 81,71.� OGGI QUINTÉ SAN GIOVANNI (dalle 14.55) scegliamo Lawyer As (15), Runner di Casei (11), Polluce Caf (16), Racy Kosmos (14), Pabela Zn (8) e Ribes Nero (10). � SI CORRE ANCHE Trotto: Albenga (15.40), Taranto (15.10) e Trieste (15.20).

PALLANUOTO� WORLD LEAGUE Dal torneo di Newport Beach (California), Australia, Brasile, Usa e Cina qualificate per la Final Eight di Bergamo (23-28 giugno).

RUGBY� QUARTI EUROCOPPE Così nei quarti delle Coppe. Champions: RacingMetro-Saracens 11-12; Tolone-Wasps 32-18 (Masi/W fino al 66’, Cittadini/W fino al 51’, Festuccia/W dal 51’). Semifinali (18-19/4): Tolone-Leinster; Clermont-Saracens. Challenge: L.Irish-Edimburgo 18-23. Semifinali (17-18/4): Edimburgo-Dragons, Gloucester-Exeter.

SOFTBALL� PRIMA (m.c.) Scattata la Isl. Gir. A: Nuoro-Caronno 3-2, 0-7 (5°); Bollate-Legnano 5-2, 4-2; Staranzano-Rovigo 12-1 (4°); 7-0 (5°). Riposa: La Loggia. Gir. B: Bussolengo-Old Parma 6-0, 7-6; Sestese-Bologna 5-8 (8°), 8-7 (8°). Riposo: Forlì e Collecchio.

TUFFI� SINCRO AZZURRO (al.f.) Al Grand Prix Fina di Leon (Mes), Noemi Batki e Maicol Verzotto sono secondi nel sincro misto dai 10 m con 285.06. Verzotto si ferma alle semifinali dei 10 m con 362.35 punti (374.25 nelle eliminatorie) mentre Elena Bertocchi è 20a dai 3 m con 210.60 punti.

Marco Lottaroli

I l Renon non abdica, tie-ne duro e costringel’Asiago a un’altra fatica,

in ogni caso l’ultima per en-trambe le squadre. A Collal-bo (Bz) i padroni di casa vin-cono 2-1 gara-6 di finale,stavolta concretizzando lasupremazia espressa nel gio-co. La serie torna in parità:3-3. Lo scudetto n. 81 sarà

assegnato in una gara secca,giovedì all’Odegar.

IL MATCH Subito un colpo discena. La prima linea dell’Asia-go è senza il top-scorer italoca-nadese Sean Bentivoglio, as-sente giustificato (moglie in at-tesa di un figlio) mentre nel Re-non rientra l’attaccante MarkusSpinell (scontata la squalificadi 4 turni). Dopo tante battaglieil ritmo e la lucidità vengono unpo’ meno. Nel primo periodo si

registrano poche azioni di rilie-vo, fatta salva una traversa col-pita dall’Asiago che, poco dopoil via, perde Enrico Miglioranzi(probabile frattura a un brac-cio). Nel secondo periodo il Re-non trova il vantaggio col cen-tro statunitense Patrick Ris-smiller (222 presenze in Nhl)che appoggia il disco nella gab-bia dopo una doppia parata diVincenzo Marozzi sulle conclu-sioni di Tudin e Scelfo. E’ il mo-mento migliore per i RittnerBuam, ma il raddoppio ancoranon arriva. Così i vicentini tro-vano il pareggio. Rimedia capi-tan Borrelli (secondo gol conse-cutivo) in contropiede. E’ 1-1. Ilmatch riprende intensità nelterzo periodo. I giocatori sento-no il peso della snervante sfida,ma non si risparmiano. Il nume-roso pubblico (folto il gruppo diasiaghesi) non smette mai di in-citare e il Renon si fa più intra-prendente. A risolvere e riman-dare tutto alla bella è il gol diChristian Borgatello al 52’03”.La sua staffilata dalla blu vienedeviata nel traffico e si infilasenza che l’ottimo Marozzi pos-sa far nulla. Negli ultimi 8’ Die-go Iori è il più attivo nel cercareil pareggio, ma il serbatoio delleenergie è sul rosso. Finisce 2-1.Un’altra partita giocata sul filodi un gol di differenza va in ar-chivio. Gara-5 rimane un’ecce-zione. Ora l’ultimo capitolo:quinto titolo per l’Asiago o se-condo per il Renon?

Renon-Asiago 2-1 (0-0, 1-1, 1-0). Marcatori: s.t. 7’05” Rissmiller (R), 16’23” Borrelli (A); t.t. 12’03” Borgatel-lo (R) Serie: 3-3. Gara-7 (giovedì): Asiago-Renon (ore 20.30, diretta RaiSport 2).

ITALDONNE (m.l.) A Pechino comin-ciato il Mondiale Prima Divisione Gruppo B femminile: l’Italia, nella 1a giornata, ha perso 4-3 ai rigori contro la Slovacchia e oggi sfida l’Ungheria. Classifica: Ungheria 3; Slovacchia, Olanda 2; Italia, Cina 1; Sud Corea 0.

Layne Ulmer (Asiago) a sin. e Christian Borgatello (Renon) ieri sera PATTIS

HOCKEY GHIACCIO

Gara-6 del RenonLa finale è sul 3-3Ora bella ad Asiago1Gli altoatesini campioni in carica vincono 2-1. Lo scudetto si assegnerà giovedì in Veneto

� (a.b.) Una vita per l’atletica. Renato Tammaro, presidente della gloriosa Riccardi Milano ininterrottamente dal 1946, da quando la fondò come sezionedi una polisportiva nata l’anno precedente, è morto a 89 anni domenica mattina a Milano (i funerali domani o dopo). Nel giorno di Pasqua, quasi fosse un omaggio a una delle sue creature più care, la «Pasqua dell’atleta» appunto, riferimento di tutta l’attività italiana fino al 1996, fino all’edizione n. 50 del meeting. Poi – soffocata da budget e calendari sempre più pressanti – chiuse i battenti. Oltre a tanto altro, regalò un record del mondo, quello del 1980 firmato dal polacco Vladimir Kozakiewicz nell’asta, con 5.72.Tammaro ha sempre messo la passione davanti a tutto. E’ grazie a quella e a un contagioso entusiasmo se, negli anni, ha coinvolto nei suoi progetti promozionali centinaia di giovani, portandone molti alla pratica

ATLETICA

Addio Tammaro, signor RiccardiPresidente del club per 69 anniPassione, entusiasmo e risultati

Renato Tammaro, 89 anni COLOMBO

� Una Pasquetta indimenticabile per il fioretto azzurro under 20. Ai Mondiali di Tashkent, infatti, Damiano Rosatelli ha conquistato il titolo battendo 15-13 l’altro finalista azzurro Francesco Ingargiola. L’ultimo assalto di giornata, a cui ha assistito anche l’ambasciatore italiano a Tashkent Riccardo Manara, si è rivelato stupendo come il match, conclusosi con l’allungo decisivo di Damiano Rosatelli, anche campione europeo, mentre Ingargiola ha vinto la Coppa del Mondo. «Non ci credo ancora, è un’emozione incredibile che dedico alla mia famiglia, a mia zia e al mio maestro Guido De Bartolomeo — dice il 19enne, che si allena a Frascati con Aspromonte, Garozzo e Arianna Errigo —. Fino a due anni fa nessuno avrebbe mai creduto che avrei potuto vincere il Mondiale. Ed invece è successo: merito dei tanti sacrifici. Mi è dispiaciuto - conclude - tirare in finale contro un altro italiano e per

SCHERMA

Italia, doppietta mondiale under 20Nel derby del fioretto Rosatellitrionfa su Ingargiola a Tashkent

Damiano Rosatelli, di Frascati BIZZI

� La vittoria di Roberto Andreghetti. Il driver ravennate ha lasciato Mack Grace Sm, il cavallo che gli ha dato infinite soddisfazioni, per obblighi contrattuali con il trainer Harry Rantanen salendo su Oropuro Bar e a Torino è arrivato un successo inaspettato. Il figlio di Love You non vinceva un Gran Premio sulle nostre piste dal bolognese Italia dell’aprile 2011: allora aveva in sulky Marco Smorgon e sembrava destinato a una carriera di primissimo livello. Invece, il suo cammino è stato buono (cinque vittorie a Vincennes, oltre a numerosi piazzamenti) ma non eccezionale e negli ultimi tempi Oropuro è apparso appannato. Così è stato deciso il cambio di training che ha dato subito i suoi frutti: Mirafiori vinto in 1.12.7 con un gran cambio di marcia in retta utile a piegare Pascià Lest, che a sua volta ha battuto il leader Mack Grace Sm, che sembra non aver più la voglia di lottare dei tempi d’oro. Ora Oropuro Bar è destinato alle grandi corse del Nord Europa.� WILD CARD (lu.migl.) Al termine di una sfida a due appassionante, il Varennino Rombo di Cannone (V.P. Dell’Annunziata), ha conquistato a Napoli il Trofeo Gianni Campili in 1.11.4. Rombo ha demolito con un percorso interamente all’esterno Miguel Wf conquistando così una wild card per il prossimo GP Lotteria del 3 maggio.

IPPICA

Oropuro Barvince un GP in Italiadopo 4 anni

di più proprio Francesco Ingargiola». I due sono arrivati sino in fondo dominando la gara e salendo sui primi due gradini del podio grazie a prestazioni straordinarie, che hanno permesso al pubblico uzbeko di applaudire gli azzurri insistentemente. Nella prima semifinale, Ingargiola ha sconfitto il sudcoreano Hyeonjun Yang per 15-7, dominando per intero l’assalto. Nella seconda semifinale, invece, Damiano Rosatelli ha dovuto sudare parecchio prima di rimontare il passivo e chiudere sul 15-13 contro il cinese Mengkai Huang. Il neo campione del mondo, ha iniziato la giornata vincendo tutti gli assalti del proprio girone: contro i francesi Sido 15-12 e Chastanet 15-11, negli ottavi 15-5 nel derby azzurro contro Tommaso Ciuti e nei quarti 15-4 all’americano Samuel Moelis.

Altre gare Nella spada maschile giovani e fioretto donne (con Erica Cipressa, figlia del ct azzurro Andrea Cipressa) l’Italia è ai quarti (in programma domani). Nella sciabola femminile giovani, oro nel derby francese a Queroli (15-14 su Brunet), bronzo a Palmedo (Usa) e Bashta (Rus); out negli ottavi le azzurre Gargani (da Emura, Gia, 15-13) e Passaro (15-11 da Brunet). Nel fioretto donne, oro aBouillot (Fra, che aveva fermato ai quarti l’azzurra Vismara 15-14) su Banyai (Ung) 15-13, bronzo a Pereira (Spa) e Xue (Cina).

dell’attività (tra le rassegne loro dedicate, anche il «Ragazzo più veloce di Milano», giunto alla 37a edizione). Attenzione alla base, dunque, ma anche al vertice. La Riccardi, in 69 stagioni, ha portato in Nazionale 98 atleti, tutte le categorie comprese, vantando tra i propri iscritti anche due ori olimpici, Gelindo Bordin e Ivano Brugnetti. E, con l’esclusione dei club militari, ha vinto quattro degli ultimi sei scudetti: quello di Caorle 2009 (quando il tricolore in città mancava da 19 anni), Sulmona 2011, Modena 2012 e Milano 2014, in quell’Arena che fa anche da sede al club delle magliette verdi.Tammaro, nonostante una condizione fisica già molto precaria, felice e orgoglioso, era presente in tribuna anche nell’ultima occasione. E’ stato esigente e puntiglioso, a volte polemico. Ma sempre appassionato e innamorato dell’atletica. Come ne son rimasti pochi.

� (r.ra.) Abu Dhabi Racing (GETTY) vince la 5° tappa della Volvo Ocean Race, 7000miglia di mare in tempesta da Auckland (N.Zel) a Itajai (Brasile) passando per Capo Horn in 18 giorni, 23 ore e 30 minuti. Nel giro di un’ora sono arrivate anche Mapfre, Alvimedica e Brunel mentre Sca è attesa oggi. L’equipaggio di Ian Walker rafforza il suo primato con 7 punti su Dongfeng e 9 su Brunel e Mapfre.

VELA

Ocean Race:ad Abu Dhabila quinta tappa

Secondo Shahindokht Molaverdi, vicepresidente con delega per le donne e la famiglia del governo iraniano,«la presenza delle donne negli impianti di pallavolo ha avuto il via libera definitivo». Il viceministro dello sport iraniano Abdolhamid Ahmad ha confermato l’apertura: rimarrebbero inaccessibili solo nuoto e lotta, nei quali le divise coprono solo parte del corpo degli uomini.

VARIE

Iran, aperturaalle donnenegli stadi

Franco Arturi, Andrea Buongiovanni, Luca Gia-lanella, Claudio Gregori, Paolo Marabini, GianniMerlo, Pierangelo Molinaro, Fausto Narducci, Da-niele Redaelli ed Elio Trifari ricordano con affettol�amico

Renato Tammaroe il suo instancabile e appassionato impegno peril bene dell�atletica. - Milano, 6 aprile 2015.

La Federazione Italiana Tennis, il suo PresidenteAngelo Binaghi ed il Consiglio Federale si stringo-no intorno a Massimo Caputi e alla sua famiglia inquesto momento di grande dolore per la scompar-sa dell�amato padre

Giuseppe Caputi- Roma, 6 aprile 2015.

La direzione, le redazioni e le segreterie de LaGazzetta dello Sport, Sportweek, Gazzetta.it e Gaz-zetta TV partecipano con grande affetto al doloredi Fabrizio per la scomparsa del papà

Giancarlo Turco- Milano, 6 aprile 2015.

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40 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GAZZA EXPO 1Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 Milano ospita l’Esposizione Universale sul tema «Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita» dove sono attesi 20 milioni di visitatori. Expo Gate in Piazza Castello, i biglietti si acquistano online su www.expo2015.org/it

Bebe, una vita senza barriere1La stella del fioretto a Expo con i Giochi per disabili: «Stare insieme per non compatirsi»

Pierangelo Molinaro

B ebe Vio è un inno alla vita. Non quellain cui vivi passivamente nella correntedel destino, ma l’altra, dove prendi il to-

ro per le corna, lotti e alla fine vinci. Beatrice,«Bebe» per tutti, ha 18 anni ed è amputata aiquattro arti dal 2008, quando una meningitefulminante le provocò la necrosi dei tessuti,costringendo i medici alla terribile decisionedell’intervento chirurgico. Un anno difficilis-simo fra cure e riabilitazione al centro protesidi Budrio, non lontano da Bologna, poi Bebeha iniziato la sua seconda vita. E che vita...Ama la scherma, la praticava prima di quel-l’infezione e nel 2010 ha ripreso in mano ilfioretto. Lo scorso anno ha vinto due titoli eu-ropei ed uno mondiale.

PER GLI ALTRI Soddisfatta? Macché. Semprein quel 2010, insieme a papà Ruggero, mam-ma Teresa ed i suoi due fratelli ha prima aper-to un sito, «art4sport.org», poi una fondazio-ne per aiutare gli altri ragazzi amputati e, pertrovare fondi, ha organizzato a Mogliano Ve-neto, dove vive in provincia di Treviso, unapartita di calcio. «Ma nel calcio alla fine sigioca solo in 22 – dice – e gli altri rimangonofuori. Non bastava». Così ha fondato «Giochisenza Barriere», una serie di prove di abilità edestrezza per ragazzi disabili e normodotati.«L’intento è di mischiare i ragazzi, farli incon-trare, non permettergli di isolarsi e di com-piangersi. Ho preso l’idea da Giochi senzaFrontiere, idea che a noi si adatta benissimo».

A MILANO E l’iniziativa ha avuto un tale suc-cesso che l’Expo, che si apre a Milano il primomaggio, ha voluto questa manifestazione nel-l’ambito delle sue iniziative collaterali. «A Mi-lano il 27 giugno, all’Arena, saremo otto squa-dre regionali. Amputati come me, altri tipi didisabilità e normodotati. Sarà uno spasso. El’anno prossimo andiamo in Europa». E chi laferma questa. Non chiedetele dei suoi sogni.Vi risponderà a muso duro. «Non ho sogni,ma obiettivi. L’anno prossimo ci sono le Para-limpiadi di Rio e la maturità ed il 2016 è aposto. Vorrei continuare a gareggiare sino al2024, sperando di chiudere in una Paralimpi-ade a Roma. A 27 anni sarò vecchia (!) e quin-di vorrei lavorare a Sky, diventare in fretta ildirettore e nel 2028 partecipare all’elezionedella presidenza del Coni». Capito il tipetto?

LA CARICA Chi la conosce dice che nulla le èprecluso, perché affronta tutto come una fu-ria. Come quando usa il fioretto. Gareggia suuna carrozzina fissata alla pedana e, ora chela conoscono, le avversarie tendono sempre afregarla cercando di far fissare la loro carroz-zina più lontano del dovuto in modo che Bebenon arrivi a toccare con la punta della sua la-ma il corpetto. «Quando ho cominciato a vin-cere, ben 7 nazioni hanno cercato di farmiclassificare in una categoria superiore, ma al-la fine, fra una visita e l’altra della commissio-

ne di valutazione, ho avuto ragione io». Ci sichiede, come, senza mano impugni il fioret-to, come supplisca alla mancanza dell’artico-lazione del polso fondamentale in questa di-sciplina. «Non solo il polso, ma non ho pure letre dita con cui si manovra il fioretto. Ma èsemplice, sotto la protesi in carbonio, ho unaguaina in silicone con un perno su cui l’armasi aggancia come una baionetta. Alla man-canza del polso supplisco con il gomito e laspalla. Non so come faccio, è un movimentostrano, ma ogni tanto mi infiammo le artico-lazioni e devo fermarmi per non peggiorarela situazione. Mi piacerebbe, oltre al fioretto,gareggiare anche nella sciabola, ma con la protesi è un casino, non riesco a mettere apunto l’aggancio dell’arma».

GLI INIZI Una passione, quella per la scher-ma, iniziata quando la Vio aveva 5 anni. «Gio-cavo a volley, ma non mi piaceva. Sono cosafuori dalla palestra, sono entrata in quella difronte ed ho visto quei ragazzi che scherma-vano. Sono rimasta affascinata da quelle divi-se tutte bianche. Il maestro, Gastone Gal, unomone con la barba, mi ha detto di provare edè stato un colpo di fulmine. Ora Gal non è piùnel mio circolo e mi allenano Federica Berto-ne e Alice Spolico».

LA SCUOLA Come detto prima dei Giochi diRio c’è la maturità da conseguire. Bebe fre-quenta il quarto anno della scuola di arti gra-fiche e comunicazione San Marco di Mestre(Ve). «Per me è perfetta anche perche si lavo-ra molto con l’i-pad. Quando sono via per ga-re o raduni, un mio compagno mi invia viamail la lezione ed io posso studiare in ogniparte del mondo. Quell’aggeggio ha abolito ledistanze. La preside poi è molto disponibile,mi aiuta a conciliare sport e scuola. Ma non èfacile. Ho provato a frequentare e ad allenar-mi contemporaneamente, ma mi è capitatoanche di addormentarmi in palestra». Grafi-ca significa disegno. Ma come si fa a disegna-re senza le mani? «Ho sempre disegnato equando mi sono ammalata temevo di non po-terlo più fare. Poi ho capito che il disegno nonè nella mano, ma nella testa. E poi il compu-ter mi aiuta molto».

IL PROGETTO Ambiziosa e determinata comenessuno. Sul suo sito ha scritto il suo motto:«Io posso fare tutto quello che posso fare».Ma Bebe, seppur solo diciottenne, ha ben pre-sente di avere una grande responsabilità: dirappresentare la speranza per tanti ragazzicon cui la Natura o il destino non sono statibenevoli. «Quello che dico ai ragazzi disabiliè che bisogna provare. È inutile commiserar-si, isolarsi, deprimersi. E lo sport è un’espe-rienza meravigliosa. Ai ragazzi normodotatidico di non aver paura di noi. Sapremo stupir-li. Per questo il Giochi senza Barriere di giu-gno a Milano, per Expo, è una grande occa-sione. Per incontrarci, per conoscerci, per di-vertirci insieme».

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LA STORIA - 8 CONTINUA

Amartya Sen, Hernanes,Oldani e la Fracci: è forteil team degli Ambassador

S ono già al lavoro da unpezzo, anche se il bellodeve ancora venire.

Anche se manca ancoraqualche giorno, 24 perl’esattezza, al via. Gli Am-bassador di Expo sono tantie non solo sportivi. Il proget-to era costituire una rete in-ternazionale di opinion lea-der, pronti a veicolare i prin-cipi legati al tema dell’Espo-sizione Universale: Nutrire ilPianeta, Energia per la Vita.

Gli Ambassador sono un grup-po di personalità eccellenti lecui fila aumentano di giorno ingiorno. Li accomuna la volontàdi mettersi in gioco in primapersona e di lanciare il proprio,personale punto di vista sullamanifestazione. Uomini e don-ne, italiani e stranieri, scrittori,filosofi, personaggi dello spet-tacolo, attori, creativi, architet-ti, designer, chef, musicisti,cantanti, registi, e molti altriancora.

PENSIERI E PAROLE Il premioNobel per l’Economia AmartyaSen: «Il fondamento di Expo èquello di radunare insieme lepersone e farle parlare, perchénella discussione risiede il futu-ro della vita del Mondo». Con-cetto che sposa subito la balleri-na classica, Carla Fracci: «ExpoMilano 2015 significa un accor-do vitale fra la gente». Per lo

scrittore Jonathan Coe «è unmomento per l’idealismo e nonper il cinismo». Per il condutto-re-comico Enrico Bertolino«nutrire un Pianeta significa ri-cordarsi che esiste, evitare checi siano sprechi: la soluzioneideale è la sostenibilità». ExpoMilano 2015 è anche una rifles-sione sull’alimentazione sana,tema molto caro allo chef, Davi-de Oldani: «Solo con i grandiprodotti di qualità si può dar vi-ta a una cucina del benessere».«Una scelta etica prima cheestetica» dice Massimiliano

Fuksas, architetto. «Un pal-coscenico senza confini na-zionali» incalza un altro ar-chitetto, Michele De Lucchi.«Un’opportunità di confron-to, di crescita e di leader-ship» pensa Demetrio Alber-tini, vice presidente della Fi-gc. «Un’opportunità per porsinuove domande» per LellaCosta, attrice. «Un grande,grande invito a connettersicon ciò che ha valore» diceSalvatore Veca, filosofo.«Una grande festa, una festamondiale, un momento dicambiamento» dice il brasi-liano dell’Inter AndersonHernanes. «Questa Expo è unregalo che non ha mai avutonessuna Expo: parlare al Pia-neta!» chiude Elio Fiorucci,lo stilista. Che il dialogo ini-zi: dal 1° maggio a Milano.

s.g.© RIPRODUZIONE RISERVATAAmartya Sen, 82 anni

RScrittori, filosofi, chef, sportivi, attori, architetti:in tanti hanno detto sì a Expo

L'IDENTIKIT

BEATRICE BEBEVIONATA IL: 4 MARZO 1997A: VENEZIASPECIALITÀ: FIORETTOMEDAGLIE: 3 ORI

Bebè inizia a praticare scherma a 5 anni e mezzo, a 11 viene colpita da meningite che le causa l’amputazione di avambracci e gambe. Ma grazie a protesi particolari Bebè riesce a riprendere gli allenamenti.

PALMARES Campionessa italiananel 2012 e 2013, a giugno 2014 vince il titolo europeo assoluto paralimpico nel fioretto categoria B individuale e a squadre ai campionati continentali di Strasburgo. A settembre il titolo mondiale Under-17 al Mondiale paralimpico di Varsavia.

Carla Fracci, 78 anni OMNIROMA

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41MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

di GIORGIO DELL’[email protected]

Gli inglesi pensano che unaqualche epidemia, di propor-zioni piuttosto gigantesche, èvicina, perché siamo semprepiù resistenti agli antibiotici.

1Che significa «essere piùresistenti agli antibioti-ci»?

Significa che gli antibiotici cifanno sempre meno effetto,perché ne prendiamo troppi.È un po’ come con la droga:ce ne vuole sempre di più perdare la stessa soddisfazionedella prima volta.

2Che cosa dicono gli in-glesi?È un rapporto della loro

Protezione civile («Diparti-mento per la gestione delleemergenze nazionali»). Ci hamesso su le mani il Guardian.La parola adoperata è “emer-genza”. Il governo inglese sti-ma che le infezioni provocate

da batteri resistenti potrebberocausare, in caso di epidemia,fino a 200 mila casi di contagioe 80 mila vittime. Nel solo Re-gno Unito. Leggiamo ancora:«Il rischio è destinato significa-tivamente ad aumentare nelcorso dei prossimi 20 anni». Ilpremier Cameron s’è fatto met-tere tra virgolette la seguentefrase: «Temo un ritorno aglianni bui della medicina». Tra ibatteri più insidiosi vengonoindicati l’Escherichia coli, laKlebsiella pneumoniae, loStaphylococcus aureus.

3Che malattie portano?L’Escherichia, che abitastabilmente dentro di noi

(espelliamo almeno cento mi-liardi di questi batteri), è al-l’origine di un mucchio di ma-lattie intestinali. La Klebsiellafa venire la polmonite. Lo Staf-filococco è un agente altamenteinfettante della pelle, delle os-sa e non solo. Che resista agliantibiotici è talmente noto chelo leggiamo anche su Wikipe-dia. Gli inglesi cioè hanno lan-

ciato un allarme, ma non han-no detto niente di nuovo. Guar-do nel mio archivio e scoproche questo è un tema ciclica-mente d’attualità, e in generenell’indifferenza generale.L’anno scorso dei ricercatori diNew York sostennero che i su-per batteri resistenti agli anti-biotici erano non tre ma sei: aitre citati vanno aggiunti Pneu-mococco, Salmonellosi e Gono-cocco (quello della Gonorrea).I sei assassini all’inizio si dava-no da fare soprattutto in ospe-dale, cioè resistevano agli anti-biotici soprattutto i ricoveraticronici. Col passar degli anni Escherichia e gli altri sono usci-ti fuori, rendendo resistenti al-le cure un sacco di persone. Po-chi mesi prima di questo studioamericano, un altro studio in-glese aveva sostenuto che i su-per batteri sarebbero addirit-tura diciotto.

4Non c’è in tutto questouna certa dose di allarmi-smo? Magari allarmismo

interessato? Si batte la gran-

cassa e si ottengono finanzia-menti… Penso di no. Spero dino. Vi sono alcuni fatti difficilida negare. Il primo: consumiamo trop-pi farmaci, un po’ perché imedici, spinti anche dallecase farmaceutiche, ci fannocomprare spesso qualchescatoletta in più del necessa-rio. E un po’ perché noi stessiindulgiamo troppo volentie-ri e troppo facilmente allepillole. Due anni fa PhilippeEven e Bernard Debré hannoscritto una Guide des 4000médicaments, utiles, inutilesou dangereux in cui dimo-strano che di questi quattro-mila farmaci (i più popolari)il 50% è inutile, il 20% èscarsamente tollerato, il 5%è potenzialmente pericolo-so. Resta un 25% appena dimedicine potenzialmentebuone. Ed è proprio l’abusodi medicine che ci rende re-sistenti alle medicine! Se-condo: il processo di assue-fazione ai farmaci è lento equesto significa che è piùdifficile sensibilizzare la po-polazione sul problema. Ter-zo: le case farmaceutichenon hanno troppo interessea investire sugli antibiotici esono infatti una trentinad’anni che in quel camponon si scopre più niente. So-no molto più redditizie le te-rapie anticancro, le patolo-gie cardiache, il diabete, so-prattutto è altamente specu-lativo l’investimento sullecure preventive (combattereper tempo l’aumento del co-lesterolo, per esempio). C’èpoi una quarta questione, eriguarda il nostro modo dimangiare.

5Non mi dica che, senzaaccorgercene, ci nu-triamo di antibiotici!

In un certo senso, sì. C’è unvecchio allarme dello Euro-pean Food Security Authori-ty (Efsa): in molti casi i cibidi origine animale possonotrasmettere batteri resistentiagli antibiotici. E nel mondosi adoperano antibiotici peringrossare le bestie e au-mentare i profitti. Stiamo ci-tando uno studio di DavideCiccarese (Il libro nero del-l’agricoltura, Ponte alle Gra-zie): «L’Organizzazionemondiale della sanità sostie-ne che più della metà degliantibiotici prodotti nel mon-do è destinata alla produzio-ne animale. […] Per produr-re 1 kg di carne vengono im-piegati 100 mg di antibioti-ci: il consumatore medioalimentandosi con 87 kg dicarne in un anno assorbe po-tenzialmente 9 grammi diantibiotici (una quantità checorrisponde a 4 terapie anti-biotiche)».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL FATTODEL GIORNOIL RAPPORTO SANITARIO

Un tecnico di laboratorio utilizza dei test per identificare dei batteri in una struttura sanitaria EPA

L’allarme degli inglesiper questi super batteri resistenti agli antibioticici deve preoccupare?1Il governo di Londra mette in guardia: «Un’epidemia può causare80 mila vittime». Tra i maggiori responsabili, l’abuso di farmaci

LA CRISI DI ATENE

Varoufakis assicura: «La Grecia pagherà i debiti»1Giovedì via al rimborso di 460 milioni all’Fmi Il ministro vuole un’intesa con l’Ue il 24 aprilePressioni su Tsipras per un nuovo esecutivo

S embrava in forse, ma ieriè arrivata la conferma, untranquillante per le ansie

di chi comanda in Europa: i gre-ci pagheranno ogni centesimo.La rassicurazione è stata del mi-nistro delle Finanze ellenico,Yanis Varoufakis, volato aWashington per incontrareChristine Lagarde, direttore ge-nerale del Fmi, e qualche mem-bro del Tesoro americano. Hadetto che «onorerà il pagamen-to del suo debito con il Fondomonetario internazionale il 9

aprile». Tradotto: giovedì Ateneverserà una tranche di 460 mi-lioni di euro, promessa che harestituito il sorriso alla signoraLagarde. I due, comunque, con-cordano sul fatto che «l’incer-tezza attuale non aiuta la Gre-cia» e, quindi, hanno ribadito«l’impegno ad una collabora-zione nell’interesse di tutti».

IL PIANO Nella bufera, il pianodi Atene per non soffocare si ar-ticolerebbe in cinque punti. Adelencarli, in un’intervista al

quotidiano Naftemporiki, sem-pre Varoufakis. Si parte dal-l’idea di fissare livelli «logici» diavanzo primario, quantificatiintorno a 1,5%. Poi, la ristruttu-razione del debito, senza neces-sariamente legare i rimborsi alPil nominale, e pure un pac-chetto di investimenti di Bei eFondo europeo cuciti apposita-mente sulle difficoltà di Atene.Quarto, una bad bank per lesofferenze bancarie; quinto, lesempre attese riforme struttu-rali. In ogni caso, il ministroavrebbe pure un’altra ambizio-ne, definitiva: raggiungereun’intesa preliminare con i cre-ditori alla riunione dell’Euro-gruppo il 24 aprile. Secondo ilFinancial Times, però, alcuni

ministri delle Finanze di Paesimembri Ue, in conversazioniprivate, avrebbero suggerito alpremier Tsipras di «scaricare»una volta per tutte l’ala oltran-zista del suo partito Syriza, co-me unica soluzione per salvarela Grecia. Tra le élite, ci sarebbefrustrazione diffusa per l’inde-cisione del primo ministro elle-nico fra la piattaforma di sini-stra dura e pura, pronta allabocciatura del piano di salva-taggio, e un approccio più«pragmatico». Per il quotidianoinglese, circolerebbe pureun’idea ardita per uscire dal-l’impasse: formare una nuovacoalizione con il tradizionalepartito socialista Pasok e con ilnuovo partito di centrosinistraTo Potami. Proprio quello con-tro cui Tsipras si è scornato nel-le trionfali elezioni di gennaio.

cont.© RIPRODUZIONE RISERVATAIl ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, domenica a Washington AP

NOTIZIE TASCABILI

� L’agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) aveva espresso preoccupazioni sulla debolezza dei controlli anche medici delle autorità tedesche sui vettori nazionali. Lo dice il «Wall Street Journal», e lo conferma la Easa. Il 24 marzo il copilota Andreas Lubitz si è schiantato con 150 passeggeri a bordo su un volo Germanwings diretto a Dusseldorf.

LA SICUREZZA AEREA

Airbus, l’Europachiese più controllialla Germania

� È morto ieri a Roma a 90 anni Giovanni Berlinguer, fratello di Enrico e medico e deputato del Pci per tre legislature. Nel 2001 si candidò alla segreteria dei Ds (quando poi vinse Fassino) e ottenne un buon 34,1% dei voti. La camera ardente è stata allestita in Campidoglio, mentre i funerali si terranno domani alle 10 nell’aula magna della facoltà di Lettere della Sapienza.

AVEVA 90 ANNI

È morto GiovanniBerlinguer, una vita nel Pci

� Jet dell’aviazione keniana hanno bombardato ieri alcune basi degli estremisti islamici al Shabaab nella regione di Gedo in Somalia, per vendicarsi del massacro nel campus di Garissa in cui sono morti almeno 150 studenti cristiani. Sabato il presidente Kenyatta aveva annunciato che il Kenya avrebbe reagito «nella maniera più severa possibile». Così diversi raid aerei da domenica hanno colpito due campi dei miliziani legati ad al Qaida, Gondodowe e Ismail, anche se ancora non si conosce il numero di morti. Delle persecuzioni ai cristiani ieri è tornato a parlare Papa Francesco: «Proteggiamo chi è esiliato, ucciso, decapitato solo fatto per essere cristiano. Auspico che la comunità internazionale non assista muta e inerte a tale inaccettabile crimine».

DOPO LA STRAGE NEL CAMPUS DI GARISSA

L’esercito kenyano attivo dopo il massacro nel campus di Garissa AP

Il Kenya bombarda gli ShabaabAppello del Papa per i cristiani

� Si apre una settimana densa di impegni per il governo con l’arrivo oggi in Cdm del Def (Documento di economia e finanza 2015). Proprio alla vigilia del varo (l’esecutivo potrebbe rimettere mano alla tassazione sulla casa), c’è stato l’appello di Piero Fassino. Il sindaco di Torino e presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) ha chiesto un incontro col governo: «Si dialoghi e si

ascoltino proposte, basta tagli ai comuni». In settimana ci sarà la nomina del nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio che sostituirà Graziano Delrio, neoministro delle Infrastrutture. In corsa ci sono tre esponenti del Pd: Claudio De Vincenti, Valeria Fedeli e Ettore Rosa.

LA SETTIMANA POLITICA

Renzi al lavoroOggi tocca al DefPoi il dopo Delrio

Il premier Matteo Renzi ANSA

AltriMondiR.

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42 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LAVORI EXPO, LO SPRINT DI PISAPIA� «Forse non tutto sarà pronto, ma comunque sarà fruibile. Dobbiamo vedere il bello, di certo siamo molto avanti rispetto alle altre esposizioni». È questo il commento del sindaco di Milano Giuliano Pisapia che ieri ha fatto visita ai cantieri dell’Expo 2015 (foto Omniroma). «Sono stati fatti passi da gigante — ha aggiunto — si è lavorato in questi mesi in manierafrenetica ed estremamente positiva. Questo comunque non sarà il mio ultimo sopralluogo prima dell’inaugurazione».

L’ANNIVERSARIO

L’Aquila ricorda le vittimeRenzi: «Ora i soldi ci sono»1Migliaia di fiaccolee proteste nella città piegata dal sisma. Dopo 6 anni ancora 13 mila fuori casa

Isis, orrore in SiriaProfughi decapitatiin campo palestinese1Emergenza umanitaria a Yarmouk, in mano al CaliffatoJihadisti sequestrano e poi liberano 300 lavoratori curdi

ALLE PORTE DELLA CITTÀ

Chiuso in un sacchettoNeonato trovato in un parco a Milano1Messo in salvo da una passante, il piccolo di origine straniera sta bene. Si cercano i genitori

IL CASO DEL PM UCCISO

In Turchia censuratiTwittere YouTube

Il procuratore Kiraz sequestrato

C ensurati. I socialnetwork più impor-tanti del mondo sono

stati bloccati dalla Turchiaperché troppo pericolosi.Twitter, YouTube e Face-book ieri sono stati fermatiperché colpevoli secondoun tribunale di Istanbul diaver pubblicato le foto delprocuratore Mehmet SelimKiraz preso in ostaggio dadue uomini armati del grup-po marxista-leninistaDhkp-C e poi ucciso insiemeai sequestratori nel blitz del-le teste di cuoio. «Quello cheè accaduto dopo l’uccisionedel procuratore è spavento-so quanto l’attentato stes-so», ha dichiarato IbrahimKalin, portavoce del presi-dente Erdogan. Il blocco inrealtà riguarda 166 siti, tracui i tre importanti social. Iltribunale ha chiesto a tuttidi togliere le foto dalla rete:Facebook dopo un paiod’ore ha accettato, Twitterha ceduto in serata e YouTu-be sembra tenere il punto ri-fiutando il ricatto della cen-sura. Non è la prima voltache la Turchia censura la Re-te: a marzo scorso, durantela campagna elettorale, ave-va bloccato Twitter e YouTu-be in seguito alla pubblica-zione di audio sulla presun-ta corruzione nell’entoura-ge di Erdogan. Quanto algruppo Dhkp-C, ieri a Me-stre è stato arrestato un lati-tante turco verso cui Ankaraaveva emesso un mandatodi cattura internazionaleper terrorismo. L’uomo, 44anni, è un presunto recluta-tore per Dhkp-C.

C hi lo ha lasciato lì, sulciglio della strada aCormano, forse spera-

va che qualcuno lo avrebbetrovato. Ma è stato un purocaso se una donna che anda-va a coltivare l’orto nel pic-colo comune a nord di Mila-no sia riuscita a sentire unostrano movimento nell’erbae abbia deciso di fermarsi.Lungo quella strada nontrafficata (via Prealpi), Giu-seppina, 75 anni, ha infatticercato l’origine di quel ru-more e dopo poco sul prato,non lontano da un’auto insosta, ha sentito un vagito e

trovato un neonato di circa unasettimana avvolto in un sac-chetto di plastica. Erano le14.30 e il bel sole di ieri che bat-teva anche sul campo di viaPrealpi deve averlo protetto. Ladonna ha subito chiamato suomarito e insieme hanno preso ilbambino e avvertito il 112. Do-po l’intervento dei carabinieri ilpiccolo è stato portato all’ospe-dale Niguarda di Milano. Lesue condizioni sono fortunata-mente apparse subito buone. Ilneonato era pulito e il sacchet-to in cui era stato sistemato eraaperto e lui aveva la testa ap-poggiata direttamente sul pra-to. Indossava solo una tutina dicotone e quando è arrivato inospedale mostrava solo un po’di sofferenza per il freddo.

LE INDAGINI Sull’episodio in-dagano i carabinieri di SestoSan Giovanni, che stanno stu-diando le immagini di tutte letelecamere di videosorveglian-za della zona nella speranza diriuscire a individuare chi lo haabbandonato. Al momento si saancora molto poco, ma la pelleolivastra fa pensare che possatrattarsi di un bimbo di originestraniera. Sembra poi, dopo iprimi controlli effettuati inospedale, che possa essere sta-to partorito in casa.

e.e.© RIPRODUZIONE RISERVATAIl campo di Cormano FOTOGRAMMA

Filippo Conticello@filippocont

N ella Pasqua siriana ognigrado di aberrazione:sequestri di massa, teste

che cadono, chiese devastate,brutalità assortite. Nel nord-ovest di un Paese ormai ingo-vernabile, ad esempio, trecentopersone volevano solo ritirarelo stipendio e per parecchie oresono rimaste in mano allaJihad: tutti lavoratori, tutti cur-di, rapiti domenica notte nellaprovincia di Idlib, mentre viag-giavano su cinque pullman e suun minibus partito da Afrin ediretto ad Aleppo. I milizianihanno subito lasciato andaredonne e bambini, accanendosisugli uomini e sui ragazzi. Ini-zialmente, si era diffusa la voceche i sequestratori fossero i fe-roci membri del Fronte al-Nu-sra, emanazione siriana di Al-Qaeda. Per l’Osservatorio siria-no per i diritti umani, però, nonsarebbero stati loro, poi in sera-ta il sollievo generale, con l’an-

nuncio ufficiale della liberazio-ne di tutti i trecento.

SOLO MACERIE In questo con-fuso sviluppo sul fronte siriano,certi indizi farebbero comun-que pensare alla più pericolosadelle alleanze: Isis-Al Qaeda, fi-nora in guerra tra loro, unitenella Jihad. Alla porte di Dama-sco, ad esempio, premono isudditi del Califfo e sarebberoaiutati proprio dagli eredi diBin Laden. In ogni caso, ora do-po ora, si sta aggravandol’emergenza umanitaria nelcampo profughi palestinese diYarmouk, otto chilometri a suddella capitale, cuore del poteredi Assad. Lì, l’1 aprile sono pe-netrati i miliziani dell’Isis e i te-stimoni parlano di esecuzionisommarie per strada. Pare chesolo ieri i miliziani abbiano de-capitato due palestinesi e neabbiano «semplicemente» giu-stiziato altri sette. Prima del-l’inizio della rivolta anti-regi-me, il campo ospitava ben 160mila rifugiati, adesso restanosolo i 16 mila sfortunati incapa-

ci di fuggire alla furia islamista.Per loro la situazione è senzasperanza: niente elettricità, ac-qua e viveri. Devono pure assi-stere agli scontri fra jihadisti emilitanti laici, confinati ormaisoltanto nella zona nord orien-tale, circa il dieci per cento delcampo. Non bastasse, piovonoanche le bombe del regime,una delle quali ha danneggiatol’ospedale di Yarmouk. Pure laLega Araba aveva chiesto allacomunità internazionale di aiu-tare i profughi e frenare lo StatoIslamico che, intanto, continuaad accanirsi sui simboli. A Pa-squa, giorno di resurrezione,ha raso al suolo la chiesa dellaVergine Maria nel villaggio cri-stiano siriano di Tel Nasri, unodi quelli attaccati e occupati il23 febbraio. L’edificio, duecampanili in stile orientale,mura bianche con volta ton-deggiante di mattoni rossi, erail simbolo di una comunità cheha messo radici da due millen-ni. Della loro chiesa, ora resta-no solo macerie e qualche foto.

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Un palestinese davanti a uno stabile distrutto nel campo profughi di Yarmouk, in Siria, in mano all’Isis AP

� A quasi un anno dalla scomparsa di Guerrina Piscaglia, 50 anni, dalla sua casa di Ca’ Raffaello nel comune aretino di Badia Tedalda, il caso potrebbe ricevere una svolta da un cumulo di ossa ritrovate nel piccolo cimitero di San Gianni, nel vicino paese di Sestino. Le ossa rinvenute giovedì, in seguito ad una segnalazione, potrebbero

essere compatibili con quelle della donna sparita il 1° maggio. Icarabinieri del ris di Roma sono già al lavoro sulle ossa prelevate.Per la scomparsa della 50enne il pm di Arezzo, Marco Dioni, ha indagato padre Gratien Alabi, il religioso africano che prestava servizio presso la parrocchia per favoreggiamento in sequestro o omicidio e Mirko Alessadrini, marito della donna, per false dichiarazioni.

IL CASO DI GUERRINA, SCOMPARSA UN ANNO FA

La donna sparita nell’Aretino«Compatibili le ossa ritrovate»

La lunga fiaccolata nella notte tra il 5 e il 6 aprile a L’Aquila ANSA

L’Aquila, come ogni 6 apri-le degli ultimi sei anni, siè ritrovata ieri notte rac-

colta nel dolore e nel silenzio. Ipensieri e le preghiere delle do-dicimila persone che hannopartecipato alla fiaccolata viag-giano tra le mura ancora a pezzidi una città le cui ferite sonotroppo visibili, in cui superare iltrauma per quel terremoto chesi è portato via 309 anime di-venta impossibile. In pochihanno voluto parlare. Ma Vin-cenzo Vittorini, che quella not-te ha perso moglie e figlioletta eche oggi è consigliere comuna-le del movimento civico“L’Aquila che vogliamo”, non si

tira indietro: «Si possono fareduemila fiaccolate, ma se loStato non cambia, non cambie-rà mai niente». Quindi attaccaRenzi per la nomina del nuovocapo della Protezione civile, Fa-brizio Curcio: «Il premier diceche vuole cambiare, ma conquesta nomina ha dimostrato ilcontrario. Curcio era avvin-ghiato a Bertolaso quando era acapo della Protezione civile».

IL PIANO DEL PREMIER Ma pro-prio Renzi ieri sulla sua paginaFacebook ha provato a ridare fi-ducia e speranza agli aquilani:«L’Aquila, sei anni dopo. Primadi tutto un pensiero alle 309vittime, alla loro memoria, ailoro cari. E poi i 1200 feriti, lemigliaia di sfollati (12.890 per-sone vivono ancora negli allog-gi del “progetto Case”), che inquei 23 secondi hanno perso

molto di ciò che avevano caro.Il compito della Politica perònon è solo la giusta e dovutacommemorazione. Il nostro do-vere è dare risposte a lungo at-tese, fare tutto ciò che è possibi-le perché l’Aquila torni a vive-re». Quindi annuncia: «Dopotroppe promesse, siamo final-mente passati all’azione. I soldiadesso ci sono: spenderli bene èun dovere in memoria di chi èmorto, ma anche come segno dirispetto per i sopravvissuti chevogliono ancora credere nellacosa pubblica». Ecco come in-terverrà il governo: «Abbiamo messo alcuni punti cardine: lacertezza e la programmazionedi risorse per il medio lungo pe-riodo (5,1 miliardi di euro nellalegge di stabilità per il 2015);l’accelerazione nelle assegna-zioni per l’edilizia privata (1,13miliardi di euro); la ricostruzio-ne pubblica (86 milioni di eu-ro) e il suo prossimo rilancio; lasemplificazione e la tutela dellalegalità nell’assegnazione deilavori con misure più rigorosecontro l’infiltrazione criminale;la trasparenza e la piena infor-mazione dei cittadini, perchénon c’è controllo più efficace diquello dell’opinione pubblica».

e.e.© RIPRODUZIONE RISERVATA

AltriMondiR.

Page 43: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

43MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTAltriMondiR

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

IL TALENT«TOP DJ»

COSÌ SI CERCA LA NUOVA STAR ALLA CONSOLLE

Dopo una prima stagione che ha consacrato il successo del «clubbing» in tv, TOP DJ riparte: stasera alle 22.45 su Sky Uno (si digita 108 sul telecomando del decoder), riecco Alberti-no, Stefano «Stylophonic» Fontana e Lele Sacchi, i tre confermatissimi giudici di questo originalissimo talent. A loro tre, vere star della dance italiana, il compito di trovare il nuovo fenomeno della consolle. DA VEDERE STASERASU SKY UNO ALLE 22.45

Il dopo-Pasqua«sa» di spese. O di riflessioni obbligate in merito alle vostrefinanze. Potete però resettaree trasformare con successo. Slancio suino su.

21/3 - 20/4ARIETE

6+

Concretezza,brio e fattività vi premiano. Finanzee lavoro, poi,vi tranquillizzano, l’ormone insorge e voi non risparmiate nessuno. Scatenatini, siete.

23/9 - 22/10BILANCIA

7

Regalereste volentieriun navigatore a chi non conosce la strada per andare a quel paese, oggi, ma controllatevi e siate furbi. Ormone vivacino, appagato.

21/4 - 20/5TORO

6

L’intuito vince, l’esperienza torna utile. Così, potete giocare d’anticipo riscuotendo successoni. Lavoro OK, sudombelico poeticoe hardito fifty-fifty.

23/10 - 22/11SCORPIONE

7,5

Anche se la Luna ridimensiona qualcosa(nel lavoro, in amore, in fatto di guadagni) non siate ansiosi e godetevi lagiornata. Fantasia suina no limits.

21/5 - 21/6GEMELLI

6

Gli amici sono fattivi, utilie presenti. Ma pure i nemici non mancano. Apritegli occhi anche sui glutei, per non farvifregare. Vigore suino poderosino.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

6

Luna d’appoggio utile alla vostra giornata che v’accontenta in tutto. Voi siete sereni, corteggiati e la resa sudombelicale si(e vi) supera.

22/6 - 22/7CANCRO

8

Da amici e sponsor ottenete appoggi quasi insperati. Oltre che disinteressati(più o meno). II vostro fascino è in crescita, muy vivacela fornicazione .

22/12 - 20/1CAPRICORNO

7

Lavoro e famiglia rompono. E voi,per ricambiare, rompetegli zebedei a molti. State calmi. E non rifiutate l’idea di fare vita sociale. Fornicazionina.

23/7 - 23/8LEONE

5,5

Certa gente vi gratina gli zebedei come nodinidi vitello, il morale oscilla un cicinìn,il lavoro è faticoso. Non è giornata. Nemmeno suinally speaking.

21/1 - 19/2ACQUARIO

5,5

Certe rivincitevi ripagano. Umanamente, anche. News, vita sociale, lavoroe viaggi vi rinfrancano, il suinoinside you si fa più ludico e possibilista.

24/8 - 22/9VERGINE

7

È amica del vostro umore e dei programmi della giornata, la Luna. Che vi conferisce pure charme e fiutosuper. Fornicazione accaloratae ben riuscita.

20/2 - 20/3PESCI

7,5

LO SPORT IN TVCONSIGLI

� Brutte notizie per i fan di «Twin Peaks». David Lynch, regista della mitica serie tv Anni 90, ha annunciato su Twitter e Facebook che non girerà l’atteso sequel. «Cari amici, dopo 1 anno e 4 mesi di negoziati rinuncio, perché non è stato stanziato abbastanza denaro perrealizzare il copione come ritenevo che andasse fatto. Questo weekend ho cominciato a chiamare gli attori per spiegare la miadecisione. Showtime potrebbe comunque portare avanti il progetto. Adoro il mondo di Twin Peaks emi sarebbe piaciuto chele cose andassero diversamente». La casa di produzione Showtime aveva annunciato per il 2016 il capitolo finale della serie fattodi 9 episodi diretti da Lynch.

Twin Peaks, Lynchrinuncia al sequel«C’è poco denaro»

� Che fatica essere James Bond! Dopo le buche di Roma che erano costate qualche problema di troppo al “povero” Daniel Craig, l’attore inglese adesso si è dovuto operare a un ginocchio per un infortunio rimediato sul set del nuovo attesissimo capitolo della saga, «Spectre». L’incidente in realtà risale a febbraio, durante delle riprese di lotta in Messico, ma la produzione ha deciso di attendere la pausa per le festività di Pasqua per l’operazione. Si è trattato comunque di un intervento non

molto impegnativo, effettuato in artroscopia, e Craig dovrebbe essere pronto per riunirsi al cast già il 22 aprile negli stabilimenti di Pinewood, in Inghilterra. Sam Mendes, il regista, ha infatti deciso di andare comunque avanti con il suo lavoro, girando nelle prossime settimane tutte le scene che non vedono coinvolto l’agente segreto più amato del mondo. Craig, che è Bond per la quarta volta, si era già infortunato durante le riprese di «Quantum of Solace», quando si fece male a un polso e alla testa, e di «Skyfall», quando subì uno stiramento a un muscolo della gamba.

Infortunio sul set per Bond Craig operato al ginocchio

Daniel Craig zoppica in Messico

� Violare la privacy di una star di Hollywood come George Clooney sulle rive del Lago di Como può costare caro, anzi carissimo. Fino a 500 euro, in particolare. Lo rivela l’edizione online del quotidiano britannico «Daily Telegraph» che ha pubblicato l’ordinanza con cui il sindaco di Laglio, Roberto Pozzi, ha deciso di trasformare lo specchio d’acqua davanti alla villa acquistata da Clooney nel 2001 per 7,5 milioni di euro in una sorta di zona rossa. In pratica, fino al prossimo settembre non si potrà

Clooney e la privacy sul Lago Multato chi si avvicina a casa

ormeggiare la barca in un raggio di 100 metri dalla costa. Ma anche avvicinarsi in auto. Clooney di solito ogni anno trascorre qui diversi periodi tra la primavera e l’estate. Già lo scorso settembre, a ridosso del matrimonio dell’attore, era stato emesso a tutela degli sposi un provvedimento simile, per dare modo alla coppia di preparare le nozze poi celebratea Venezia. I motoscafi dei curiosi e dei paparazzi avevano rischiato negli anni scorsi di investire alcuni ragazzini che facevano il bagno.

ARoma, nella centralissima Piazza Barberini c’è

un parcheggio taxi vicino a una farmacia. Lì, a mezzogiorno di mercoledì scorso, un 64enne ha chiesto a un tassista in attesa di clienti di poter lasciare l’auto per qualche minuto, il tempo di comprare una medicina per il figlio, un ragazzo down che era in macchina con lui. Per tutta risposta il tassista, un violento mascalzone di37 anni, lo ha massacrato di botte, mandandolo in ospedale con trauma cranico e femore e zigomo fratturati. Mi soffermerei solo il tempo necessario sul violento mascalzone augurandomi che alla sospensione della sua licenza segua anche la revoca, perché mi sembra importante considerare lo sguardo di quel ragazzo down: cosa avrà provato vedendo il padre aggredito in quel modo? Quanta paura? Quanto dolore? Quanta impotenza? Il violento mascalzone gli ha fatto un vero «incantesimo», quelli i cui effetti si portano dietro tutta la vita, altro che zucche trasformate in carrozze e scarpette di cristallo. Preda di un maleficio anche i numerosi passantiin quell’ora di punta? Pare che uno solo, infatti, sia intervenuto in soccorso dell’uomo e abbia chiamato l’ambulanza. Un maleficiochiamato indifferenza.

CHE ORRORE LA SOCIETÀ IN PREDA AI MALEFICI

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Fast & Furious col turboBoom nel nome di Walker1Record negli Usa: il 7° episodio della saga sulle corse incassa 143 milioniin 48 ore. Primo pure in Italia. Il divo scomparso rivive grazie al computer

Daniele Vaira@danvaira

U n film adrenalinico, ba-sato su auto rombanti,sgommate ed inganni ad

alta velocità non poteva nonmettere il turbo nel giorno del-la sua uscita. Ancor più se que-sto film è di Fast & Furious 7,diventato già un «caso» il 30novembre 2013, giorno dellamorte dell’attore protagonista Paul Walker, 40 anni, nel belmezzo delle riprese, in un inci-dente stradale mentre era LosAngeles. E così il settimo episo-dio della saga ha incassato solonegli Usa 143,6 milioni di dol-lari nel primo weekend di pro-grammazione, mettendo a se-gno il miglior giorno d’aperturadi sempre ad aprile (67 milionidi dollari). Tra gli altri risultatiottenuti il miglior weekendd’esordio di sempre ad aprile eil nono in assoluto. Nel mondoha superato i 384 milioni. E an-che in Italia la curiosità dei fanha riempito i cinema e ha sbara-gliato la concorrenza: incassodi oltre 7 milioni di euro nel fi-

ne settimana. Al secondo posto,lontanissimo, L’ultimo lupo diJean-Jacques Annaud con 889mila euro.

LA TECNOLOGIA Gli interroga-tivi e le perplessità degli appas-sionati erano molte. A comin-ciare dalla scelta della produ-

zione di cambiare il regista Ju-stin Lin, al timone in quattroepisodi, con James Wan, la cuicarriera era legata al generehorror (è stato il primo registadi Saw -l’enigmista). Il risultatosembra aver soddisfatto pubbli-co e critica. Variety ha definitoil film «un’orchestra perfetta dicaos automobilistico», ma so-prattutto un «toccante omaggioa Paul Walker». E proprio gliespedienti tecnologici per farterminare le riprese al 40enneerano il nodo cruciale. Alla fineè stato un lavoro di «famiglia».L’attore rivive grazie ai fratelliminori Caleb e Cody, che han-no la stessa corporatura. Le se-quenze sono state cucite con ri-prese precedenti di Walker. Ilsuo volto è stato sovrapposto aquello di Cody, e perfino la voceè stata riformulata «mixando»le voci dei fratellini. Non è laprima volta che il cinema «vaavanti», perdendo un attore. Lacomputer grafica fece miracoligià nel Corvo, datato 1994. L’at-tore Brandon Lee morì tre gior-ni prima delle riprese. Pure ilviso di Oliver Reed, morto d’in-farto nel 1999 mentre girava Ilgladiatore, fu rimappato. HeathLedger, invece, mancò mentreera sul set di Parnassus – L’uo-mo che voleva ingannare il dia-volo 2009). Il regista Terry Gil-liam agì, però, sulla sceneggia-tura. Nel momento in cui il per-sonaggio entra nel mondoimmaginario cambia ed è inter-pretato da un attore diverso.Tra gli ultimi «resuscitati» dallatecnologia Philip Seymour Hof-fman, che appare in due filmpostumi: La spia e Hunger ga-mes— il canto della rivolta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Paul Walker, morto in un incidente stradale il 30 novembre 2013, a 40 anni

7� I milioni di euro incassati dal film in Italia nel primo weekend di programmazione. Nel mondo Fast & Furious 7 ha superato, invece, i 384 milioni.

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Page 44: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

44 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Martedì 7 Aprile 2015

Numero - 173

GERMANIALeroy Sané,

nel nomedel padre

5

FRANCIAIbra e Cavani

i dolori del signor Blanc

5

TURCHIASpari sul bus

del FenerStop al torneo

6

BRASILECirino e Pinho

Nuove stelledel Carioca

7

INGHILTERRAArsenal e United,caccia al Chelsea

41 Lo davano in calo. Domenica contro il Granada Ronaldo ha risposto con 5 gol, la sua prima cinquina in carriera 1 Ora Ancelotti ha ritrovato l’arma in più per rimontare 4 punti al Barcellona e vivere sereno il derby di Champions 1 Intanto CR7 è a un passodai 300 gol con il Real e in Liga è a più 4 da Messi

Filippo Maria Ricci e Iacopo Iandiorio alle pagine 2-3CR5

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2 EXTRATIMEPRIMO PIANO

La manitadi Cristiano

Giornate 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29

CONFRONTOGOL RONALDo

vs. MESSInella liga

2014-15

I GOL DI RONALDoper competizione

213in Liga

3in Supercoppa spagnola

2in Supercoppa

Uefa

60in Champions

21in Coppadel Re

299

GOL RONALDO 1 1 2 5 9 10 13 15 16 17 18 20 20 23 25 25 26 26 28 28 28 28 28 29 30 3630 30 31GOL MESSI 2 2 2 3 3 5 6 7 7 7 7 10 10 13 13 15 15 16 19 21 22 23 26 26 27 3230 32 32

1 2 3 4

Filippo Maria Ricci corrispondente da Madrid

1Era dato in calo di forma. Invece la domenica di Pasqua Ronaldo ha realizzato la prima cinquina della sua carriera

1Ancelotti l’aveva predetto e conta su di lui per recuperare i 4 punti di differenza col Barça 1 CR7 ora guida la classifica del Pichichi con quattro reti più di Messi. E domani si riparte

«Sì, negli ultimi tre mesi il suo rendimento è calatoun po’, però da ora in poi vedremo un nuovo Cri-stiano Ronaldo. Nei prossimi due mesi la suastatistica migliorerà». Un veggente, Carlo Ance-lotti. O meglio, uno che sa, uomo di calcio che«sente» i suoi giocatori. Perché quella frase l’hapronunciata sabato, 24 ore prima della storicamanita numero uno di Ronaldo. Era la risposta achi gli chiedeva un parere su uno studio pubbli-cato dal Cies, osservatorio statistico sul calcio,secondo il quale in questo momento tra gli attac-canti Cristiano è (era?) al 29° posto per momen-to di forma in una classifica stilata in base a pa-

rametri di gioco, partecipazione, creazione, fi-nalizzazione, nella quale il numero uno è salda-mente occupato da Leo Messi, seguito daRobben, Dost (sorpresa del Wolfsburg), LuisSuarez e Diego Costa.

Il calo di SupermanQuanto espresso numericamente dal Cies eraapparso evidente a chi segue il Madrid da vici-no: dopo il picco autunnale (che per i malignicoincide non casualmente con il momento dellavotazione per il Pallone d’oro), Ronaldo era ca-lato tra il vistosamente e il drammaticamente.Basti dire che nel 2015 al Bernabeu prima di do-menica in Liga aveva fatto un solo gol, su rigoreal Villarreal. E che lui, uomo da oltre un gol apartita con la maglia del Madrid (299 in 287,davanti ha solo Di Stefano a 308 e Raul a 323,gente che si è vestita di bianco molto più a lungodel portoghese), prima della festa col Granadaaveva impiegato 9 partite (e 10 turni di campio-nato) per fare i 5 gol precedenti. Non solo: Cri-stiano in questo tormentato inizio di 2015 eraparso nervoso, irritabile, avvelenato. Dopo laGrande Paura con lo Schalke, nel ritorno degliottavi di Champions League (3-4), partita pessi-

ma per il Madrid ma non per lui, autore di unasalvatrice doppietta, aveva annunciato un silen-zio stampa personale fino a fine stagione, prece-duto da gesti di inequivocabile irritazione neiconfronti dell’isterico Bernabeu, abituato a «fi-schiare» già prima della gara. E durante la parti-ta di Liga contro il Levante, ultima apparizionein casa prima di domenica, era stato beccatodalle telecamere mentre diceva «fodase» al pub-blico: «Andate a farvi fottere», in portoghese. In-somma, dopo il Pallone d’oro, e dopo l’addio diIrina, l’oscurità.

Dal buio alla luce Nella luminosa mattinata pasquale chiusa coi 9gol del Madrid al Granada (in Liga non succede-va da un Barça-Rayo 9-0 del 1978-79, al Madridda un 9-1 alla Real Sociedad del settembre 1967,ben 47 anni...) Cristiano è parso sorridente oltreche tonico e ovviamente letale. Non ha parlato,come annunciato un mese fa, affidando a twit-ter e Instagram la sua felicità, con auguri pa-squali annessi. «Sembra sempre che abbia fattotutto, poi riesce a fare qualcosa in più», il calzan-te commento del compagno Alvaro Arbeloa a fi-ne gara. Già: il pokerissimo era inedito per l’on-nivoro CR7. Ancelotti ha esaurito i commenti sulsuo attaccante, «Che cos’altro devo dire?», mal’aveva sempre difeso anche nei momenti piùbui e ora è pronto a goderselo: «Certo, cambie-rei il 9-1 con 9 vittorie per 1-0 ma godiamoci ilsuccesso». E una postilla fondamentale: «Nonabbiamo mai avuto una condizione fisica cosìbuona». Il Real è di fronte a un momento decisi-vo: 9 partite di Liga per recuperare i 4 punti didistacco dal Barça, con un calendario sulla carta

più abbordabile, la determinazione di volerle vincere tutte sperando in due pareggi degli av-versari (in caso di arrivo a pari punti la Liga va alMadrid per il vantaggio negli scontri diretti, 3-1al Bernabeu e 1-2 al Camp Nou) e il doppio der-by di Champions con l’Atletico che oggi fa menopaura.

Le scelte di Carlo Perché Ronaldo è tornato, così come James Ro-driguez, domenica in campo per un’ora dopo i

i gol di Cristiano Ronaldo al Real Madrid in 287 partite totali (media 1,042). Ecco i suoi gol per stagione: nel 2009-10 33 reti, 53 nel 2010-11, 60 nel 2011-12, 55 nel 2012-13, 51 nel 2013-14 e 47 finora nel 2014-15. Per Marca sono 300.

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Page 47: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

3MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1. Lionel Messi2. Telmo Zarra3. Hugo Sánchez4. Raúl González5. Alfredo Di Stéfano6. César Rodríguez7. Quini8. Cristiano Ronaldo9. Pahíño10. Mundo

I MIGLIORIGOLEADORDELLA LIGA

200 225 250

100 gol

275251

234228

227224

219

210195

213

1. Lionel Messi2. Telmo Zarra3. Hugo Sánchez4. Raúl González5. Alfredo Di Stéfano6. César Rodríguez7. Quini8. Cristiano Ronaldo9. Pahíño10. Mundo

I MIGLIORIGOLEADORDELLA LIGA

200 225 250

100 gol

275251

234228

227224

219

210195

213

IL CALENDARIOLe prossime partite del Real e del Barça

Domani11-414, 15-418-421, 22-425,26-4

RAYO

Eibar

ATLETICO M.*

Malaga

Atletico M.*

CELTA

Almeria

SIVIGLIA

PSG*

Valencia

Psg*

ESPANYOL

28, 29-42-510-517-524-530-5

Almeria

SIVIGLIA

Valencia

ESPANYOL

Getafe

Getafe

CORDOBA

Real Sociedad

ATLETICO M.

Deportivo

ATLETICO B.**

In MAIUSCOLO le partite giocate in traferta *In Champions L. **In Coppa del Re

231278191448353329550347277305

Partitedisputate

Dal 2008 la ditta Cristiano Ronaldo & Leo Messi Football Club domina il panorama mondiale. L’ultimo intruso sul loro cammino è stato Kakà, vincitore del Pallone d’oro 2007 grazie al trionfo in Champions col Milan. Una vita fa. Ronaldo aveva 22 anni, Messi 20: si erano piazzati secondo e terzo. Da allora hanno lasciato soltanto briciole ai concorrenti. Parliamo di trofei e di gol, naturalmente. Il fixing dei Palloni d’oro parla di un 4-3 a favore dell’argentino, il conto delle Scarpe d’Oro è in parità (3-3) come i gol in Champions (75, anche se CR7 ne ha pure uno nei preliminari), e ogni giorno c’è un primato da strappare al rivale, un traguardo da tagliare per primo, una rimonta da completare per ristabilire le distanze. L’ossessione dei loro ego alimenta l’ambizione infinita dei fuoriclasse di Barça e Real. Senza lo stimolo dell’altro inteso come rivale, Messi e Ronaldo sarebbero diversi, un po’ più distratti, meno spietati. La rincorsa tra i due migliori calciatori del secolo XXI è un duello senza precedenti nell’olimpo dei grandi di sempre. Pelé regnava da solo, Maradona idem. La «manita» di Ronaldo al Granada nel 9-1 della domenica di Pasqua non può vivere da sola senza questa storia. Il Real aveva vinto solo un match degli ultimi 5 (col Levante), con tre sconfitte (Athletic, Schalke e Barça) e un pari sul groppone (Villarreal). C’era bisogno di invertire la rotta e di spegnere i fischi del Bernabeu. L’exploit non è segnare 5 gol in una partita della Liga: prima di CR7, negli ultimi anni, l’impresa era riuscita a Falcao

e Morientes ma anche al croato Alen Peternac, semisconosciuto attaccante del Valladolid.

L’impresa è mettere asegno una cinquinachiamandosi Ronaldo.La «manita» serve a

rilanciare il Madrid e astaccare Messi nella

classifica marcatori in questo campionato: 36 gol a 32, con una progressione di 299 gol in 287 match col Real nella Liga. Pazzesco. La media di 1,05 gol a partita in un percorso così lungo ci fa pensare a qualcosa di epocale. Dobbiamo aspettarci la risposta di Messi. Siamo dentro alla storia mentre si scrive e, forse, non ce ne rendiamo conto.

EFFETTO MESSINEL CR7 SHOW:SFIDA INFINITAA FORZA DI GOL

DECATREND

di Alessandro de Calò

Così nasce l’impresa 3 gol di destro, 2 di testa� 1 La manita inizia al 30’: assist di Rodriguez e tiro di destro sul palo lontano � 2 Il secondo gol al36’: cross di Marcelo, il portiere respinge, lui segna di controbalzo� 3 Al 38’ il tris: tiro da fuori, il portiere tocca, ma non evita il gol � 4 Al 54’ il gol più «doloroso»: di testa in tuffo da pochi metri, poi sbatte una gamba contro il palo � 5 L’ultima perla, svettando di testa su punizione all’89’.

5

due mesi di stop per la rottura del quinto meta-tarso del piede destro. Il colombiano ha regalatodue assist arrivando a 10 in Liga (nel Madrid lobatte solo Ronaldo con 11), e offerto grandi sen-sazioni. «In 12 non possiamo giocare, ora dovròlasciar fuori qualcuno», ha detto Ancelotti. Già:Isco era squalificato ma domani col Rayo saràdisponibile. E uno tra lui, James e Modric devestar fuori. In nome dell’equilibrio, soprattutto inchiave derby di Champions, Isco, trasformatofrettolosamente nel nuovo Zidane dallo stessoschizofrenico Bernabeu, è quello più a rischio.Per il derby rientra anche Pepe e così Carlo avràa disposizione la formazione migliore. Ne avràbisogno per sfatare una statistica orrenda: 6stracittadine senza vincere, 4 con sconfitte com-presa l’ultima, terrificante: il 4-0 subìto al Cal-deron, seguito dalla chiacchierata festa per i 30anni di Cristiano.

La sfida con Messi Ora però Carlo ha ritrovato Ronaldo ed è prontoa farsi guidare da lui in una sfida ispirata dalnumero 4: i punti di distacco dal Barça ma an-che i gol di vantaggio del portoghese sul granderivale Leo Messi, stranamente a secco da 3 gare.Sia in Liga (36 a 32, con il portoghese che li hafatti in 26 partite e l’argentino in 29) che a livel-lo stagionale (47 a 43). Ronaldo avanti anchenella Scarpa d’Oro, coi terzi, Diego Costa e Har-ry Kane, staccatissimi con i loro «miseri» 19 gol.Il tutto nell’ambito della lunghissima volata alPallone d’oro, dove Leo è ancora davanti: 4 a 3.Domani in Liga c’è già un nuovo episodio di que-sta sfida infinita.

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LA SITUAZIONE

Oggi in campo l’Atletico Madrid Domani Rayo-Real

� Ieri si è giocato il posticipo Espanyol-Elche 1-1 (Sergio Garcia, Cristian Herrera).CLASSIFICA Barcellona 71; Real Madrid 67; Atletico Madrid 62; Valencia 61; Siviglia 58; Villarreal 50; Malaga 45; Athletic B. 39; Rayo 38; Real Sociedad 37; Celta ed Espanyol 35; Getafe 32; Levante, Eibar ed Elche 28; Deportivo 26; Almeria 25; Granada 23; Cordoba 18.30ª GIORNATA OGGI: Atletico Madrid-Real Sociedad (ore 20); Eibar-Malaga (22); Levante-Siviglia (22). DOMANI: Barcellona-Almeria (20); Deportivo-Cordoba (20); Granada-Celta (22); Rayo-Real Madrid (22). GIOVEDÌ: Athletic Bilbao-Valencia (20); Elche-Getafe (22); Villarreal-Espanyol (22).

Da Bata a Leoin Liga e coppequante cinquine

1Il basco nel 1931 fu il primo a fare più di 5 gol nel campionato spagnolo 1Leo è uno dei 12 autori dei pokerissimi di Champions

1 Morientes fu l’ultimo del Real nel 2002, Salenko unico mondiale

Iacopo Iandiorio

In principio fu Agustín SautoArana, ragazzino basco di Ba-rakaldo. Era un altro calcio ealtri tempi. La Liga era alla suaterza edizione e l’8 febbraio1931 l’Athletic Club de Bilbao,futuro campione, inflisse lapeggior sconfitta della storia alBarcellona: 12-1. Agustín det-to Bata, grembiule (perché dapiccolo in campo all’uscita del-la scuola non se lo toglieva maiper non sporcare i vestiti sotto)fece 7 gol. Record di Liga poipareggiato da Kubala, 20 annidopo, con una raffica al poveroSporting Gijon. Meglio di CR7in Liga hanno fatto pure Cesar,Mundo e Zarra con 6 gol in unmatch.

Da Iraragorri, 27 in LigaCome il portoghese invece ben27 calciatori dal 1932-33 daIraragorri fino a Falcao, ai tem-pi dell’Atletico Madrid 2012-13, l’ultimo pokerissimo di Li-ga. Fra questi 27 «ante Cristia-no» c’è però chi una cinquinal’ha fatta ben 3 volte: il solitoTelmo Zarra dell’Athletic fra il1943 e il 1951. Per il Real Ro-naldo è il 7° a far pokerissimo:dopo Alday (1942-43), Anto-nio Alsúa (’46-47), Muñoz(’50-51), Pepillo (’59-60), ilgrandissimo Puskas (’60-61), einfine Morientes il 10 febbraio2002 contro il Las Palmas(7-0): da ricordare che il Morosbagliò anche un rigore… Cosache non falliva mai lo slavo Pe-ternac che in un Oviedo-Valla-dolid (3-8) del 1995-96 siglòben 4 rigori ed entrò anche luifra i «cinquinisti». Uscendodalla penisola iberica sono tan-te le storie di bomber da 5 reti a

partita. In coppa Campioni eChampions League sono statiben 12, esclusi i preliminari:dallo svedese Ove Ohlsson del-l’Ifk Goteborg che tramortì inordirlandesi del Linfield nelsettembre del 1959 (6-1) albrasiliano di Lucescu LuizAdriano, eroe in trasferta delloShakhtar in questa Championscontro il Bate a ottobre (7-0).

Altafini e Albert In mezzo José Altafini, ma ailussemburghesi dell’Union nelsettembre 1962 (8-0), il Pallo-ne d’oro ungherese Florian Al-bert del Ferencvaros, GerdMüller e poi Lerby dell’Ajax en-trambi contro i ciprioti del-l’Omonia, e infine il grande ri-vale di CR7: Leo Messi, lui sì inChampions (ma non ancora inLiga...) al Bayer Leverkusen.Restando in campo interna-zionale c’è un solo uomo adaverne fatti 5 in una gara diun Mondiale: il russo OlegSalenko al Camerun il 28giugno 1994 in un’ora.

Da Piola a KlosePoi ci sono i reucci dicampionato. In ItaliaPiola e Sivori ne hannofatti 6 e altri 13 giocatorine hanno realizzati 5 inun match come Ronaldo:l’ultimo il laziale MiroKlose al Bologna il 5-5-2013. In Germania l’al-tro Müller, Dieter, ne hafatti 6 col Colonia e con-tro il Werder nel 1977(7-2); in 12 firmano unpokerissimo (e il solitoGerd ben 4 volte). In In-ghilterra il Principe è TedDrake dell’Arsenal che necontò 7 nel dicembre 1935;in Premier l’ultimo è statoBerbatov con lo United nelnovembre 2010.

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Fernando Morientes, 39 anni, al Real dal 1997 al 2003 e nel 2004 (GETTY)

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Page 48: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

4 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTEXTRATIME

L’unico errore di una prestazioneesemplare del portiere Begovicha permesso sabato al Chelseadi firmare il 2-1 sullo Stoke e dimantenere il vantaggio sullaconcorrenza, ma il calo di for-ma dei Blues e l’ascesa di Arse-nal - soprattutto - e United au-torizzano a credere che i giochiin vetta alla Premier non sianoconclusi. Il 24 maggio, quandosul torneo inglese calerà il sipa-rio, è lontano. E molta acqua deve passare sotto i ponti delTamigi, o lungo i canali di Man-chester. Condizione generale,infortuni, scontri diretti e ca-lendario si prestano a un esamedella volata finale.

Costa ancora k.o. È il club che sta meglio in classi-fica e ha una gara da recupera-re (in casa del Leicester), ma èanche quello più spompato do-po la massacrante stagione: iBlues hanno giocato 46 gare.Mancano 8 match prima di ta-gliare il traguardo: 4 in casa ealtrettanti fuori. Due scontri di-retti, nel giro di 8 giorni: primail Manchester United - allo

Stamford - il 18 aprile, poi l’Ar-senal - fuori - il 26. Sono le duesfide decisive, ma il 10 maggio iBlues avranno un altro impe-gno pesante: ospiteranno un Li-verpool ora tagliato fuori dallaChampions, ma sempre in cor-sa per l’Europa. A uno stato diforma vacillante - Fabregas da2 mesi viaggia a scartamentoridotto -, si è aggiunto il nuovoinfortunio di Diego Costa: pro-blema serio. Lo spagnolo po-trebbe restare fuori 2 settimanee saltare lo United. Lagaranzia è la mentalitàvincente di Mourinho.

I giovani spingonoÈ la squadra che hagiocato di più (47 ga-re), ma anche quellache in questo momen-to corre ad alta veloci-tà: 7 vittorie di seguitoin Premier. Nel calendario deiGunners, 3 match fuori e 4 incasa, compreso lo scontro ad al-ta tensione col Chelsea. Nellapenultima giornata, trasfertaall’Old Trafford. L’Arsenal hapure il 18 aprile la semifinale diCoppa d’Inghilterra col Rea-ding, ma l’impegno non do-vrebbe turbare più di tanto labanda di Wenger. L’infermeriaè svuotata - da valutare Kosciel-ny, mentre Oxlade è quasi ok -ed è un’altra buona notizia peruna squadra dalla salute spesso

fragile. Giroud e Sanchez stan-no marciando alla grande, Ozilè in ripresa, ma importante èanche la crescita di giovani co-me Bellerin e Coquelin. Wen-ger sorride largo: pagherebbedi tasca sua per dare scaccomatto a Mourinho.

Devils, calendario duro Ha giocato meno di tutti (37 partite) e il vantaggio di potersiallenare bene ha permesso diriempire il serbatoio. Lo United

è un bolide che puòvincere molti gran pre-mi (5 successi di fila inPremier), ma talvoltasbanda e perde puntipreziosi. Il derby di do-menica all’Old Traf-ford è l’occasione d’oroper regolare i conti colCity, poi ci sarà la sfidasul campo del Chelsea

e, infine, l’Arsenal in casa pervendicare l’eliminazione aiquarti di FA Cup. Il solito Roo-ney, la sorpresa Herrera e il re-divivo Fellaini sono gli assi nel-la manica di Van Gaal. Il City in-fine ha il calendario migliore - aparte il derby -, ma pare ormaifuori dai giochi dopo il k.o. diieri sera. Pellegrini è in bilico,Jovetic s’interroga sul futuro, Yaya Touré pensa all’Inter: nonè il modo migliore per affronta-re l’ultimo chilometro.

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ALBANIAFIER

Due serbi lasciano l’Apolonia

per intimidazioni

� (a.luch.) Due serbi hanno deciso di lasciare l’Apolonia Fier, club della massima divisione (penultimo in classifica) a 10 km da Tirana. Perché lo scorso 22 marzo il portiere Vilson Cakovic aveva strappato di mano una bandiera albanese ad un invasore di campo. E poi ha ricevuto minacce, come il compagno Djordje Djordjevic. A ottobre scorso in Serbia-Albania ci fu l’invasione di campo di un drone con bandiera kosovara.

SVIZZERACHIASSO

Zambrotta via dopo poco più

di un anno

� (p.l.g.) Gianluca Zambrotta, 38 anni, non è più l’allenatore del Chiasso, in seconda divisone svizzera. Al campione del Mondo del 2006 sono state fatali le sconfitte casalinghe contro due concorrenti dirette (Bienne e Le Mont) nella lotta per evitare la retrocessione nella terza divisione svizzera. A prendere la decisione di esonerare l’ex terzino e di affidare la direzione del club all’esperto Marco Schällibaum, 53 anni, (ex

Lo spagnolo Ander Herrera, 25 anni, prima stagione al Manchester United (IPP)

IERI IL POSTICIPO

Il City cade controil Crystal PalaceInutile gol di Yaya

� (bold) Ieri nel posticipo del 31° turno il Manchester City ha perso 2-1 col Crystal Palace, abbandonando ogni chance di lotta per il titolo. Il Palace che in Premier aveva battuto il City solo una volta, il 1° aprile 1995 (2-1), è andato oin vantaggio con gol di Murray (lieve fuorigioco), ha raddoppiato dopo 3’ della ripresa con Puncheon (punizione) mentre il City, che lamenta un rigore non concesso per mano di Murray in area, ha accorciato le distanze con un gol di Yaya Touré (il 7° in questa stagione in Premier) a 12 minuti dallo scadere. Dopo questo risultato e le gare di domenica (Burnley-Tottenham 0-0 e Sunderland-Newcastle 1-0, gol di Defoe) ecco la classifica: Chelsea 70, Arsenal 63, Man. United 62, Man. City 61, Liverpool e Tottenham 54, Southampton 53, Swansea 46, West Ham e Stoke 42, Crystal Palace 36, Everton 37, Newcastle 35, Wba 33, Sunderland 29, Hull e Aston Villa 28, Burnley 26, Qpr 25 e Leicester 22.

Servette, Sion, Lugano e Montreal) è stato il d.g. livornese Fabio Galante. Dopo una prima metà stagione da tecnico (quella scorsa) in cui Zambrotta aveva saputo trascinare il Chiasso dall’ultimo posto a terzultimo (con +7 sulla retrocessione), in questo campionato il comasco non si è saputo ripetere e lascia il club della Svizzera italiana con un vantaggio di soltanto due punti sul Le Mont, ultimo, a 10 turni dalla fine. Gianluca Zambrotta, 38 anni

NOTIZIE DALL’EUROPA

INGHILTERRA

IL CALENDARIO DELLE 4 BIG

*Recupero **Il 20 maggio

11, 12-4

18, 19-4

25, 26-4

29-4

2, 4-5

9, 11-5

17, 18-5

24-5

Date

Chelsea

Man. United

Chelsea

Chelsea*

Crystal P.

Liverpool

Chelsea

Sunderland

Qpr

Chelsea

Arsenal

Leicester

Chelsea

Chelsea

Wba

Chelsea

Man. City

West Ham

A. Villa

Man. City

Qpr

Man. City

Southampton

Man. United

Man. City

Man. City

Tottenham

Man. City

Swansea

Man. City

Arsenal

Sunderland**

Chelsea

Arsenal

Swansea

Arsenal

Wba

Burnley

Arsenal

Arsenal

Hull

Arsenal

Man. United

Arsenal

Man. City

Man. United

Man. United

Wba

Man. United

Arsenal

Man. United

Man. United

Chelsea

Everton

Man. United

Crystal P.

Man. United

Hull

CHELSEA MANchester CITY ARSENAL MANchester United

Gli scontri diretti

C’è ancora vita in Premier? Caccia al Chelsea1Le serie positive di Arsenal e United e il momento difficile dei Blues, che devono ancor affrontare nel ritorno le due inseguitrici più in forma, lasciano aperto il campionato 1Ma domenica c’è il derby di Manchester e i Red Devils non possono sbagliare. Con un City in crisi

Sotto, Hector Bellerin, 20 anni, di Barcellona, difensore dell’Arsenal, finora 13 gare e 2 gol in Premier (AFP)

IL CASO

Domani torna Balotelli nei quarti di FA Cup dopo l’autoesclusione?

� (bold) Dopo l’autoesclusione e le immagini postate su Instagram del pranzo di Pasqua a base di patatine fritte e vino rosso - non proprio un’alimentazione da atleta -, il ritorno in campo. Mario Balotelli si è allenato regolarmente ieri mattina con il Liverpool: le foto lo mostrano con la sciarpa e i guanti, mentre, al fianco di Gerrard,

ascolta la ramanzina diBrendan Rodgers, assaiseccato dopo le due sconfittedi fila con Manchester Unitede Arsenal che hannocompromesso la corsa per laChampions dei Reds. Domanisera il Liverpool è impegnatonel replay dei quarti di FA Cupin casa del Blackburn Rovers

decimo in Championship (la seconda serie): Balotelli potrebbe anche trovare un posto in panchina. Rodgers ha cercato di ridimensionare la presunta autoesclusione di Balotelli («tutti i calciatori sono pienamente coinvolti in questa volata finale»), ma intanto ha ammesso: «Se non arriveremo tra le prime 4, sarà quasi impossibile fare grandi acquisti. I top player vogliono giocare in Champions e il fascino del nome Liverpool non basta». E Balotelli? I conti si faranno in estate, ma Rodgers non si strapperà i capelli in caso di addio anticipato di Mario. Intanto la vincente del replay dei quarti di domani in semifinale domenica 19 aprile (alle 16) troverà l’Aston Villa, oggi alle 20.45 impegnato nell’anticipo di Premier col Qpr.

Stefano Boldrini corrispondente da Londra

INGLONDRA

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Page 49: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

5MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTEXTRATIMEGERMANIA

Ecco Leroy SanéNel nome del padre

1Souleymane, papà del gioiellino dello Schalke, in gol a Madrid al debutto in Champions, è stato bomber in serie B e idolo a Wattenscheid 1Nel 1990 fu oggetto di razzismo così violento, che causò una campagna antidiscriminazione della federcalcio

Alec Cordolcini

Al minuto 29 di Real Madrid-Schalke SouleymaneSané si guardò mani e piedi. Tremavano. Era piùagitato lui di suo figlio Leroy, classe ’96, che in quelmomento stava facendo il suo debutto in Cham-pions prendendo il posto di Choupo-Moting. Una«prima» che non dimenticherà mai: sinistro di clas-se per la rete del 3-3, assist a Huntelaar per il sor-passo Schalke, che non passerà il turno solo per ungol di differenza. È l’ennesima stellina della fucinatedesca. Facile dire che Leroy Sané ha lo sport, e iltalento, nel dna. La madre, Regina Weber, ha vinto32 titoli tedeschi di ginnastica ritmica ed è statal’unica atleta del Paese a vincere una medagliaolimpica (bronzo a Los Angeles 1984) nella discipli-na.

Con Löw a FriburgoPapà Souleymane, oggi 54 anni, invece è stato unattaccante da 51 reti in 174 gare di Bundesliga, 65 in152 in B (dove nell’88 si è laureato capocannonierecol Friburgo, primo re dei bomber straniero nellastoria del torneo, giocando con l’attuale c.t. tedescoLöw), 23 in 58 in Austria (altro titolo di top scorer).Leroy Sané però non deve ringraziare il padre soloper il talento ereditato, ma anche per il ruolo cru-ciale svolto nella battaglia contro la discriminazio-ne. Una storia iniziata 25 anni fa in un distretto ur-bano di Bochum chiamato Wattenscheid, il cui gri-giore si rifletteva pienamente nel club locale, ilWattenscheid 09. Calcio periferico che aveva come

teatro un triste impianto, il Lohrheide-stadion, il cuisenso di vuoto dovuto alla bassa affluenza era am-plificato dall’enorme distanza tra campo e tribune,separati da una pista di atletica. Ma nel 1990 accad-de l’impensabile: il Wattenscheid era stato promos-so in Bundesliga, e si era presentato con un attac-cante mal visto dall’opinione pubblica.

L’incidente con FamullaQuando giocava nel Norimberga nell’88 Souleyma-ne Sané infatti aveva quasi staccato un orecchio alportiere del Karlsruher Alexander Famulla in unoscontro di gioco. Sané non aveva tirato indietro ilpiede e Famulla si era ritrovato 20 punti di sutura intesta. Fu sostituito da un ragazzino che frequentavaancora il ginnasio. Si chiamava Oliver Kahn. Nessu-no avrebbe scommesso un centesimo né sul Watten-scheid né su Sané, e invece grazie anche ai suoi golla squadra rimase in Bundesliga 4 stagioni, toglien-dosi anche lo sfizio di battere 2 volte il Bayern Mo-naco. Ma il momento topico nella carriera di Sanéarrivò nell’ottavo di Coppa di Germania 90-91 adAmburgo. Oggetto per tutta la partita dei cori razzi-sti dei tifosi anseatici («Neger raus» il più gettona-to), con tanto di lancio di banane in campo, Sanésegnò il gol decisivo a 3 minuti dalla fine e nel dopo-partita, di fronte alle telecamere, gridò: «Nicht

Samy Sané raus, HSV ist raus».Volevate mandarmi a casa? Vi homandati a casa io. Uno sfogo chenon passò inosservato nei corri-doi della Federcalcio tedesca,che poco tempo dopo lanciò unamassiccia campagna contro ilrazzismo negli stadi. «Quando nel 2001», ricordaSané, «Gerald Asamoah diventò

il primo giocatore di colore a vestire la magliadella Germania, provai una grande gioia. Oggitutto è cambiato, ci sono gli Ozil, i Khedira, iBoateng, e mi fa piacere pensare che tutto èpartito anche grazie a me». L’obiettivo diSamy Sané adesso è quello di diventare ilprimo allenatore di colore in Bundesliga.Risultati alla mano (ex c.t. di Zanzibar),la strada appare lontana. Intanto si coc-cola i tre figli Kim (20 anni), Leroy e Sidi(12), tutti juniores dello Schalke. Buonsangue non mente.

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IDENTIKIT

La mamma fu bronzo olimpico in ginnastica

� Leroy Sané è nato l’11-1-1996 a Essen (Germania), da papà Souleymane (ex attaccante di Friburgo, Norimberga, FOTO con Kopke nell’88, Wattenscheid e Tirol) e Regina Weber, ginnasta ritmica (bronzo olimpico 1984). Leroy è allo Schalke da quando ha 9 anni, poi a 12 passa al Bayer Leverkusen per 3 stagioni. Il 20-4-14 ha debuttato in Bundesliga, lo scorso 10 marzo in Champions, segnando al Real.

NOTIZIE DALL’EUROPA

GERMANIABERLINO

Coppa: oggi e domani le grandi

nei quarti di finale

� Quarti di finale di coppa di Germania. Oggi si giocano Wolfsburg (avversaria del Napoli in Europa League)-Friburgo e Borussia Dortmund (finalista l’anno scorso)-Hoffenheim (in tv su Fox Sports 2 alle 20.30); per i ragazzi di Klopp, a -6 dai posti europei, un’altra chance per restare nelle coppe europee. Domani invece Arminia Bielefeld (club di terza divisione)-Borussia Mönchengladbach e i campioni del Bayern fanno visita al Leverkusen (in tv su Fox Sports 2 in differita alle 24).

RUSSIAMOSCA

Hulk trascina lo Zenit in fuga È a +8 sul Cska

� Con la vittoria pasquale sul Cska lo Zenit va in fuga a 9 turni dalla fine. Domenica è stata una doppietta del brasiliano Hulk (11 gol finora) a risolvere il big match (Strandberg in gol per i moscoviti). In classifica ora lo Zenit ha 51 punti, il Cska 43 e il Krasnodar a 41 può attaccare il 2° posto valido per i preliminari di Champions. Oggi altro turno: il Krasnodar va a Kazan contro il Rubin, domani ennesimo derby della capitale fra Cska e Dinamo Mosca, mentre lo Zenit va a Grozny contro il Terek.

PORTOGALLOLISBONA

Il Porto asfalta l’Estoril: 5-0

� (a.v.) Dopo il successo di sabato sera del Benfica sul Nacional per 3-1 (doppietta di Jonas e gol di Lima) che manda la capolista a 68 punti, il Porto ieri ha risposto contro l’Estoril: 5-0, reti di Oliver Torres, Aboubakar, doppietta di Quaresma (uno su rigore) e il neo madridista Danilo. Il Porto sale così a 65 punti. Domani in coppa del Portogallo Sporting Lisbona-Nacional (andata 2-2) e oggi andata di Sporting Braga-Rio Ave, con ritorno il 30 aprile. La finale è prevista il 31 maggio.

GERGELSENKIRCHEN

FRANCIA

Festa parigina per il gol di Matuidi contro il Marsiglia AFP

Ibra e CavaniI casi spinosidi Blanc e Psg

1 È l’unico club ancora in corsa per quattro obiettivi

1Il calendario è infernale e i problemi dei fuoriclasse lasciano aperta la corsa 1Oggi il Monaco in campo

Alessandro Grandesso da Parigi

Ormai sembra quasi una corsa a due, ma meglionon fidarsi delle apparenze. Nonostante la quali-tà del Lione, incollato a un Psg costretto a coprire,unico in Europa, quattro fronti. Il prezzo è alto:un calendario infernale. Dopo lo scontro direttovinto in casa del Marsiglia di Bielsa, i campioni diFrancia si giocano domani un posto in finale dicoppa di Francia, contro il Saint Etienne. In attesadi aggiudicarsi quella di Lega, sabato allo Stadede France, contro il Bastia. Tra una settimana c’è ilBarcellona, per i quarti di Champions. E come senon bastasse, a Blanc tocca gestire il caso Cavanisempre più frustrato dal ruolo di spalla di unIbrahimovic a sua volta criticato e in dubbio sul-l’ultima annata di contratto. Giovedì, in commis-sione disciplinare, lo svedese rischia 4 turni disqualifica per il recente sfogo contro gli arbitri.Potrebbe essere la spinta definitiva per allontana-re l’ex rossonero da quello che lui stesso ha defini-to un «Paese di m…» . Ibra, 4 giorni dopo la sfuria-ta di Bordeaux è stato pure intercettato all’amba-sciata Usa di Parigi per chiedere un visa d’immi-grazione. Indizio interpretato come primo passoverso la Mls. Cui va aggiunta l’affannosa ricercadi un successore da parte delpresidente del Psg che avrebberimproverato severamente losvedese per gli insulti di cui so-pra, sgraditi all’opinione pub-blica. Senza contare le critiche

dei media che parla-no di un Ibrahi in de-

clino, nonostante i 17gol realizzati in 22 gare: 6 nelleultime 4. E due propiziati con un pizzico di fortu-

na per la rimonta al Velodrome (2-3). Dove hadeluso Cavani, polemico con Blanc al momen-to del cambio. Plateale la reazione, in direttatv in 167 Paesi, apprezzata però in casa Juve,Atletico e United, possibili mete dell’ex stelladel Napoli. Per questo, il -5 del Marsiglia dalPsg sembra meno vertiginoso. E anche il

Monaco stasera può di nuovo immi-schiarsi nei giochi, battendo il Mon-tpellier nel recupero del 25° turno, in

attesa di sfidare la Juve in Europa.© RIPRODUZIONE RISERVATA

FRAPARIGI

Zlatan Ibrahimovic, 33 anni, dal 2012 è al Psg con il quale ha vinto 2 scudetti, 2 Supercoppe di Lega e 1 Coppa di Lega. Per lui in questa stagione 23 golcomplessivi in 31 partite AFP

Leroy Sané, 19 anni, Schalke: qui col Real Madrid in Champions, cui ha fatto un gol al Bernabeu al debutto. Sotto, papà Souleymane (AFP)

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6 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTEXTRATIME

Gli spari sopra il campionatoStop in Turchia

EUROPA CHAMPIONS ASIATICA

Sopra, a sinistra, il bus del Fenerbahce assaltato sabato sera a Trabzon. A destra, il sindaco della città visita l’autista, sotto dopo l’aggressione.

Al termine di un incontro fra la Federcalcio e il mini-stro dello Sport, Akif Cagatai Kilic, ieri è arrivatal’ufficialità: la Süper Lig, il massimo campionatodella Turchia si ferma come conseguenza dell’ag-guato a colpi di arma da fuoco al pullman del Fe-nerbahçe che sabato stava portando la squadra inaeroporto al termine della partita vinta sul campodel Caykur di Rize (80 km di distanza). Lo stop(che parte oggi dopo il posticipo di ieri) è di unasettimana durante la quale – è la speranza dellaFedercalcio e dell’esecutivo di Davutoglu – gli in-quirenti potranno individuare e consegnare alla giustizia gli autori dell’attentato. Uno stop primarichiesto e poi accolto con soddisfazione dal clubdi Istanbul. «È stato sparso del sangue – ha spiega-to il vicepresidente Uslu – e il calcio è stato zittito.Trovare e punire i colpevoli è di vitale importanzaper il Fenerbahçe». L’episodio ha avuto una granderisonanza in un Paese già sconvolto dall’omicidiodel magistrato Mehmet Selim Kiraz, preso inostaggio la scorsa settimana da 2 terroristi delDhkp-C e poi ucciso nell’assalto delle teste di cuo-io. Un omicidio al quale ieri ha fatto seguito la«chiusura» di Twitter, Facebook e Youtube decisadal governo perché sulle tre piattaforme erano ap-parse foto del magistrato ucciso.

La Calciopoli del 2011La matrice degli spari di sabato, però, è ritenutadagli inquirenti non politica e del tutto interna almondo del calcio, da ricercare nella rivalità storicache divide le tifoserie di Fenerbahçe e Trabzon-

spor, rivalità esplosa in tutta la sua virulenza dopol’esito controverso della stagione 2010-’11. In queltorneo, terminato a pari punti (82) ma vinto pergli scontri diretti dal Fener, ci sarebbe la genesidella follia che ha portato in un’escalation di vio-lenza agli spari di sabato. Dopo l’assegnazione diquel titolo, infatti, la dirigenza del Fenerbahçe fi-nisce sotto inchiesta per illecito sportivo, con l’ac-cusa di aver alterato il risultato di ben 7 gare. Lamagistratura ordinaria indaga e arriva alla con-danna: carcere a 6 anni per il presidente Yildirim eforte multa per il club. L’Uefa a sua volta squalificaper 3 anni il club dalle coppe, condanna poi con-fermata dal Tas di Losanna. Insomma, tutti con-cordi tranne la Federcalcio turca che nel 2011iscrive sì il Trabzon alla Champions al posto delFenerbahçe, ma non gli assegna lo scudetto, la-sciandolo ai gialloneri che non ricevono alcunasanzione.

L’anno scorso gara sospesa Da allora ogni viaggio del Fenerbahçe a Trabzondiventa un’odissea, nella quale la rivalità calcisticadiventa guerra fra la metropoli e la provincia, tra laricca capitale e la città di circa 300 mila abitantidove il calcio è tutto, o quasi. Dal lancio di pietre,triste consuetudine degli anni precedenti, si vaoltre. «Giocare a Trabzon è come giocare nella

zona dei ribelli – ha raccontatoSerdar Kılıç, capo della sicurezzadei gialloneri –. Già due anni faun loro tifoso ha mostrato unapistola al nostro autista, senzasparare». Una escalation prose-guita lo scorso anno quando ilmatch tra le due squadre fu in-terrotto dopo solo 6 minuti perlancio di oggetti in campo e poi

definitivamente sospeso. Fino ad arrivare all’ag-guato di sabato, avvenuto su una strada nei pres-si di Trabzon, sul Mar Nero. Il pullman del Fe-ner trasportava 40 persone fra giocatori e staffed era diretto verso l’aeroporto per imbarcarsiper Istanbul. Nei filmati si scorgono almeno duefori di proiettile sul parabrezza del mezzo e trac-ce di sangue dell’autista ferito. In alcune immaginisi vede l’autista che sanguina dalla testa mentrecerca aiuto. Ieri Ufuk Kıranı, questo il nome del-l’autista, ha ricevuto in ospedale la visita del sinda-co di Trabzon, Orhan Fevzi Gümrükçüo. Si trova interapia intensiva, ma non è in pericolo di vita.

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TURISTANBUL

NOTIZIE DAL MONDO

OLANDAENSCHEDE

Twente, per salvare la stagione: stasera semifinale di coppa

� (cordol) Stasera le semifinali di Coppa d’Olanda, coi detentori del trofeo dello Zwolle che fanno visita al Twente. A Enschede si aggrappano alla coppa per regalare una gioia ai tifosi in una stagione caratterizzata dall’addio del presidente Munsterman (con lui nel 2010 arrivò il titolo) dopo la diffusione dei debiti del club, ammontanti a circa 90 milioni di euro, e già costati una penalità di 3 punti in campionato. Domani c’è Groningen-Excelsior.

STATI UNITIFORT LAUDERDALE

Ronaldo offreuna maglia in Nasl

ad Adriano

� (seu) Ronaldo dà una mano ad Adriano? Contatto tra il Fort Lauderdale e l’ex Imperatore. Adriano potrebbe tornare in campo negli Usa con la maglia del club di Nasl (serie B), di cui è socio Ronaldo (al 25%). Adriano però ha spaventato i dirigenti americani con una richiesta di 200 mila dollari al mese. Richiesta rispedita al mittente, ma Adriano si è detto disposto a trattare per cercare di giungere a un accordo. Vedremo..

O DR EMP

ORGRESSO

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GGRREESSSOO

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GIAPPONETOKYO

Kazu Miura in gol con lo Yokohama

a 48 anni, 38 giorni

� Non è servito a far punti ma il gol di Kazu Miura, ben 48 anni e 38 giorni, ha già fatto storia: è il più «vecchio» di sempre in un campionato professionistico nipponico. L’ex genoano, in Italia nel 1994-95 (dove segnò solo un gol ma ben pesante, nel derby con la Sampdoria) e già di Santos e Palmeiras, domenica ha realizzato una rete nella B giapponese con lo Yokohama contro lo Jubilo Iwata (che poi ha vinto 3-2).

Proteste ad Ahvaz, sud-ovest dell’Iran, contro il governo di Teheran

Smaltita la sobria sbronza per il buon esito delletrattative sul programma nucleare, a Teheran ora ci si dovrà occupare di Ahvaz. La città e lasua squadra, il Foolad, rappresentano un pro-blema di ordine pubblico: e l’immolazione dinuovi martiri è garanzia di futuri guai. Ahvaz ènel sud-ovest dell’Iran, ha un milione di abitantie il peggior inquinamento del pianeta per l’Oms.Capitale del Khuzestan, 2500 anni fa culla del-l’impero persiano, mix di storia e ricca produ-zione petrolifera, secoli di contese e venti sepa-ratisti. Qui l’Iran è invasore e nemmeno i carriarmati di Saddam nel 1980 convertirono la po-polazione al patriottismo. La gente di questa ter-ra ha identità araba e sunnita e la corona sauditane approfitta. Riyad non ama i vicini iraniani, néha apprezzato il riavvicinamento tra gli Usa e gliayatollah. Il calcio, una volta di più, è il detona-tore di tensioni che il terrore dell’Isis esaspera.

Tre ore di scontri, 100 arrestiÈ accaduto 3 settimane fa, quando l’ex Celtic Sa-maras e i compagni dell’Al Hilal si sono presenta-

ti in Khuzestan per la Champions asiatica.Dai 40 mila seggiolini dello stadio Ghadirsi sono levati cori di sostegno per gli ospitiarabi, mentre foto di Khomeini, leader del-

la rivoluzione islamica del 1979, erano datealle fiamme. «Siamo tutti Younes» intonavano itifosi del club, omaggio alla memoria di un am-

bulante che pochi giorni prima si era dato fuocoper protesta contro il sequestro del suo chiosco.Gli scontri fuori dallo stadio, al termine del ma-tch, sono durati 3 ore. Il Foolad, che deve il suonome all’azienda siderurgica che lo ha fondato,lamenta l’arresto di 100 tifosi vestiti secondo latradizione araba e denuncia la violenza brutaledella polizia che ha mandato in ospedale decinedi ragazzi. Il regime da queste parti non ha maiusato delicatezza: carcere, messa al bando dellacultura locale, esecuzioni sommarie sono stati gli strumenti con cui reprimere le spinte centri-fughe. Per Teheran la guerriglia da stadio sareb-be opera del fronte arabo per la liberazione diAhvaz, autore di vari attacchi agli oleodotti. Nonè alla geopolitica che bada Dragan Skocic, che fuil primo calciatore croato ad abbandonare il tor-neo nazionale. Da un anno siede sulla panchinadei campioni d’Iran e domani si giocherà il pas-saggio alla fase successiva nella sfida di ritornocontro l’Al Hilal. A Riyad, praticamente a casa.

Foolad, caso fra Riyad e Teheran

1I fan del team iraniano, sunniti, hanno approfittatodel match di coppa per protestare contro il regime sciita che li reprime 1Domani c’è il ritorno in Arabia

Dario Falcini

Sotto, Esmaeil Sharifat, 26 anni, attaccante iraniano del Foolad, ad Ahvaz dall’estate 2012, ex Esteghlal (AFP)

1Dopo l’agguato a Trabzon al pullman del Fenerbahçe fermo di una settimana deciso dalla Federcalcio

1L’autista ferito è ricoverato, ma non in pericolo di vita

1 L’episodio è il culmine di un’escalation di violenza che ha le sue radici nella calciopoli locale del 2011

Davide Longo e Selcuk Manav

i punti in classifica del Fenerbahçe dopo 26 turni; il Galatasaray è primo a 58, il Besiktas, dopo il derby pareggiato 0-0 con l’Istanbul Basaksehir, è terzo a quota 55

56

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Page 51: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

7MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTEXTRATIME

Papà Nando non voleva che Ro-drigo Pinho diventasse calcia-tore come lui: «Preferiva chestudiassi. Era mamma Giselechi mi portava a giocare». Mar-celo Cirino invece non potevache inseguire qualunque cosarotolasse per le strade di Ma-ringá, Paraná, Brasile del Sud:i suoi non si potevano permet-tere di mandarlo a scuola. OggiRodrigo e Marcelo si trovanocol nazionale Fred e Alecsan-dro in testa alla classifica can-nonieri del Carioca, il più im-portante (col paulista) deglistatali. Ma mentre Marcelo Ci-rino, 23 anni, è stato il colpodel mercato carioca (5 milionidi euro all’Atl. Paranaense) egioca nel Flamengo, RodrigoPinho, 23 anni, è il bomber delMadureira, serie C nazionale, che sta lottando per un postonelle semifinali dello statale.

La Cenerentola Pinho è l’erede di un buon at-taccante: papà Nando, ex Ban-gu (dove il figlio ha iniziato frai pro), giocò con Zico al Fla-mengo, poi all’Amburgo (’90-92). Rodrigo è nato in Germa-nia nel 1991 ma dopo un annoera già in Brasile. «Il Madureiraora si allena nello stesso campoin cui gioca. Non ha una pale-stra e mancano gli attrezzi». Exstudente di Ingegneria am-bientale «sono stato costretto alasciare a causa del calcio». Og-gi il padre è il suo factotum:«Mi fa vedere i suoi dvd deitempi della Germania, ma i mi-gliori consigli me li dà fuoricampo: mangia e dormi bene».A Rodrigo piacciono le star diBarça e Real Madrid oltre alcentravanti del Flu: «Fred sapiazzarsi molto bene in area.Alla Playstation scelgo sempreil Barça. Xavi e Iniesta sono im-mensi. Benzema è bravissimonelle conclusioni». Pinho puòfare la prima o seconda punta oil trequartista. E con i compa-gni Thiago Galhardo e RodrigoLindoso ha stretto un accordo;

chi segna su passaggio degli al-tri deve pagare 30 euro a chi gliserve l’assist: «Thiago me ne hafatti 5; Lindoso, 2. Io solo uno».

Senza scarpe Marcelo Cirino ha seguito unastrada diversa. Ha studiato po-co, giocava senza scarpe a Ma-ringá. A volte si senti-va umiliato perchénon si poteva pagareun gelato come gliamici, anche se dice dinon aver patito la fa-me. Da gennaio è alFlamengo, club piùpopolare del Brasile,dopo aver lasciato l’At-letico Paranaense, col quale èarrivato in finale di Coppa delBrasile 2013 (segnando pro-prio al Fla) e che ha venduto il50% dei suoi diritti alla DoyenGroup, che lo ha rigirato al ros-sonero di Rio sino a dicembre2017. «C’erano giorni in cuinon avevo i soldi per pagargli ilbiglietto del bus per andare al-

le partite o agli allenamenti»,rivela a ET Cesarino Cirino, pa-dre di Marcelo, ex poliziotto militare. Se Pinho ama Benze-ma, Cirino idealizza un altromadridista: «M’ispiro a Ronal-do: non è un centravanti ma se-gna molto. Il mio punto forte èsempre stato l’assist, ma al Fla-

mengo mi sono pureabituato a segnare»,pur se con l’Atletico nefece 16 in B nel 2012.«Di solito non lotto perla classifica cannonie-ri. Ma ora spero di vin-cerla». Prima o secon-da punta, falso 9, Ciri-no è famoso per la sua

velocità. «Da ragazzo avevauno scatto incredibile. Ambi-destro, dimostrava già facilitànel segnare», dice Nato, tecni-co di Marcelo tra i 12-16 anni,nella scuola calcio di Maringá.«Era sottonutrito e l’ho aiutatoa sfamarsi». Ma la fame, di suc-cessi, è ancora tanta.

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BRASILE

NOTIZIE DAL MONDO

BRASILERIO E SAN PAOLO

Derby paulista 1-1, vince Flamengo

S. Paolo Ramalho ko

� (m.can.) Domani Rio decide i posti per le semifinali; San Paolo per i quarti. Flamengo e Botafogo già qualificati; Vasco (quasi), Madureira e Fluminense si affrontano per il 4° posto. Derby Fla-Flu finisce 3-0 (Jonas, Alecsandro, M. Savio). Paulista, tre quarti già definiti: San Paolo (che ha esonerato Ramalho)-RB Brasil, Corinthians-Ponte Preta, Palmeiras-Botafogo SP. Il Santos, che ha fatto 1-1 col Corinthians, col Piracicaba o Penapolense.

O DR EMP

ORGRESSO

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PPOORR

GGRREESSSOOO

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ARGENTINABUENOS AIRES

Boca in testa,il River insegue

cacciato Sensini

� (seu) Il Boca non molla: vince 2-0 con l’Huracan, con doppietta del 22enne Meli, e resta in testa 20 punti. E si rifà sotto il River (18 punti) che batte 1-0 il San Lorenzo, con gol di Cesar Sanchez,e domani notte si gioca il passaggio del turno di Libertadores col Tigres messicano. A 18 punti anche il Rosario che fa 3-3 col Defensa y Justicia. Cacciato Roberto Sensini dell’Atl. Rafaela (a soli 4 punti) dopo l’1-1 col Temperley,

ARGENTINABUENOS AIRES

«Revoca» rigore dopo soffiata della moviola

� (seu) Uno dei più famosi arbitri argentini rischia una squalifica per essersi avvalso della moviola per modificare una decisione già presa. È accaduto in Velez-Arsenal: l’arbitro Delfino ha prima assegnato un rigore per fallo di mano del difensore dell’Arsenal Valencia. Poi, imbeccato dal guardalinee che aveva rivisto l’azione su uno schermo tv e si era accorto che il tocco era di uno del Velez, è tornato sulla sua decisione.

Marcelo Cirino, 23 anni, attaccante del Flamengo, ex Atletico Paranaense (AFP)

Cirino e Pinho Le sorprese del Carioca 1I due bomber, entrambi 23enni, di Flamengo e Madureira sono le rivelazioni del torneo di Rio 1Ma mentre Marcelo, già goleador in serie B, era atteso, Rodrigo gioca in un club di terza serie 1Papà Nando era compagno di Zico al Fla: «Lui voleva che studiassi: ma ho lasciato Ingegneria per il calcio»

Mauricio Cannone da Rio de Janeiro

Rodrigo Pinho, 23 anni, punta del Madureira, club di serie C nazionale, ex Bangu, come papà Nando, poi al Fla di Zico

COSTA RICA

I giocatori dell’Herediano celebrano un gol in Champions (REUTERS)

Per conoscere un costaricano lasaggezza popolare suggeriscedi osservare il centro di unaqualsiasi cittadina. Ci sono unachiesa, una scuola, un bar e uncampo di calcio. Religione, cul-tura, alcol e futbol si annidanonella tradizione e formano lepersonalità. Il pallone è, però,la vera ossessione di un popolocapace di costruire in uno Statogrande poco più di Lombardia ePiemonte oltre 2 mila campetti.È da queste canchas che si è co-struita giorno dopo giorno lafavola della Costa Rica. Qui Na-vas, Campbell, Ruiz, Gonzalezdel Palermo hanno inseguito gliavversari e le propriepassioni. Il resto è sto-ria recente. La nazio-nale ha brillato anche aspese dell’Italia alMondiale 2014, le gio-vanili sono in crescita,la femminile parteci-perà al Mondiale in Ca-nada dal 6 giugno.

Impresa contro DonadelE quest’anno anche i club stan-no dicendo la loro al di fuori deiconfini nazionali. L’Alajuelensee l’Herediano sono in semifina-le nella Champions centroame-ricana (Concacaf). La primadovrà ribaltare stasera un 2-0subito dal Montreal Impact. Av-versario veloce, organizzato eun po’ italiano (l’ultimo arriva-to è il mediano Donadel). La se-conda squadra tica ha invecebattuto 3 a 0 in casa i messicanidell’America (vincitori di 5 edi-zioni della competizione). Epensare che negli ultimi 9 anni

si è sempre imposta nel torneouna formazione messicana.Ora per completare l’impresal’Herediano domani dovrà limi-tare i danni in uno stadio ostilee gremito.

Ci mancava la neveAi quarti l’America aveva elimi-nato un altro team costaricanoil Saprissa, colosso da 31 titoli e3 Champions, l’ultima nel2005. E così la vittoria dell’He-rediano ha assunto i contorni diuna vendetta per i cugini. Noninganni la presenza di giovani ela mentalità sbarazzina con cuila squadra si è presentata. Sitratta di una formazione storicain Costa Rica, la prima a vincereun campionato nel 1921 e a bis-sare il successo l’anno dopo. Èvero, il primo posto manca dal1993 (ma poi ha vinto 2 Clausu-

ra), e quest’anno è allaportata una vetrinastorica. E il tecnicoMauricio Wright non sinasconde: «Dobbiamogiocare senza pressionicome all’andata. Sia-mo riusciti a non cade-re nelle provocazionidegli avversari. Il pub-

blico sarà il loro uomo in più».Cerca l’apporto del pubblicoanche la Alajuelense (vincitrice2 volte del torneo, l’ultima nel2004 in una finale tutta tica colSaprissa), chiamata a una pro-va d’orgoglio. A far tremare i ti-fosi ci si mette però la scelta del-l’arbitro, il salvadoregno JoelAguilar. Fu lui il 22 marzo 2013a dare l’ok perché si giocasseUsa-Costa Rica (qualificazioneal Mondiale) sotto una violentanevicata a Denver. Più che cal-cio fu pattinaggio. E le polemi-che a San José durarono diver-se settimane.

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Il miracolo tico prosegue in Champions

1Il futbol di San José, ai quarti mondiali in Brasile, ha piazzato due team in semifinale di coppa Concacaf

1E aspira a vincere dopo 9 anni di dominio messicano

Daniele Vaira da San José

CRICSAN JOSÉ

i gol segnati finora nel torneo carioca da Marcelo Cirino (Flamengo) e Rodrigo Pinho (Madureira), oltre a Fred del Flu e Alecsandro del Fla

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BRARIO DE JANEIRO

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Page 52: La Gazzetta dello Sport (04-07-2015)

8 MARTEDÌ 7 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTEXTRATIME

Ralf Fährmannportiere dello Schalke

La frase della settimana«Durante la mia assenza

per infortunio (oltre 3 mesi, ndr) ho giocato molto alla Xbox.

Così mi sono tenuto in forma»EXTRA FUN

SMS � (seu) L’ecuadoriano Richard Mercado, Universitario di Sucre, è stato denunciato dal giornalistaJochen Rojas per avergli fatto saltare 2 denti con un pugno.

Mercado violento� (e.b.) La società finanziaria e assicurativa Deutsche Vermögensberatung, sponsor di Schumi, ha firmato con Klopp un contratto da 3 milioni di euro.

Klopp il dopo Schumi� (s.mar.) Dentatura nuova per Raheem Sterling che sfoggia ora un sorriso da 27 mila euro. E col quale ha ritrovato l’amore: lei è Paige Milian, fan dell’Arsenal...

Sterling denti da amare� (falcini) Il calcio sbarca all’ateneo più prestigioso al mondo. Harvard vara un nuovo corso: Global Game, Soccer, Politics and Popular Culture.

Soccer ad Harvard

TVOGGI E DOMANIC’È LA LIGA E LA FA CUPLiga oggi: Atletico M.-Real Sociedad (FS, 20) e Ligue 1 Monaco-Montpellier (FS2, 19). Domani: Barcellona-Almeria (FS, 20), Rayo-Real M. (FS, 22), e FA Cup Blackburn-Liverpool (FS2, 20.45).

NEL WEEKEND SU SKYBUNDESLIGA: SABATO BAYERNVenerdì: Hannover-Hertha (Super calcio HD 20.30); sabato: Bayern-Eintracht (SS3 HD, 15.30), Amburgo-Wolfsburg (SS3 18.30). Domenica: Stoccarda-Werder (SS3 HD 17.30).

DOMENICA 12 APRILEIL DERBY DI MANCHESTERIn Premier: Qpr-Chelsea (FS, 14.30), Manchester United-Man. City (FS, 17). In Ligue 1: Bordeaux-Marsiglia (FS, 21). In Liga: Espanyol-Athletic B. (FS2, 17) e Real Sociedad-Deportivo (FS2, 19).

VENERDÌ 10 E SABATO 11 APRILEAPRE IL MONACO, CHIUDE IL BARÇAVenerdì, Ligue 1 Caen-Monaco (FS, 20.30). Sabato, Premier:Tottenham-Aston Villa (FS2, 16) e Burnley-Arsenal (FS2, 18). Finale di coppa di Lega in Francia: Bastia-Psg (FS2, 21). La Liga: Real Madrid-Eibar (FS, 16), Malaga-Atl. Madrid (FS, 18), Siviglia-Barcellona (FS, 20, FOTO Luis Enrique).

Tomas Conechny, 17 anni (AFP)

GERMANIAMONACO

Trans su Effenberg: «Ha abusato di me»

LIBRIEUROPALe idee e il calcio rivoluzionarida Michels a Pep

� (p.spa.) Dalle pagine riaffiorano l’Ajax di Rinus Michels e il Feyenoord di Ernst Happel, si ravviva il ricordo della Dinamo Kiev di Valeri Lobanovski e i miracoli di di Brian Clough col Derby County e col Nottingham Forest, unico team a vincere più coppe dei Campioni (2) che titoli nazionali (1). Un romantico viaggio nel tempo, fino al Milan di Sacchi e al Barcellona a tinte arancioni di Cruijff, Van Gaal e Rijkaard, viatico al ciclo straordinario di Pep Guardiola. «Lo spazio della libertà», il libro del giornalista Fabrizio Tanzilli (edizioni Ultra Sport, 160 pagine, 16 euro) dipinge il gioco del pallone e quell’idea di «calcio totale» che l’ha rivoluzionato, attraversando

con la narrazione la società contemporanea, seguendo il percorso dell’idea rivoluzionaria nata in Olanda negli anni Sessanta, assieme ai frutti della ribellione giovanile, e poi dilagata in una continua evoluzione in diversi tempi e luoghi. Ed è proprio col catalano Guardiola – e qui la storia diventa cronaca in presa diretta – che l’idea approda nella Germania dell’inarrestabile Bayern Monaco e della nazionale campione del mondo. Tanzilli racconta con puntualità queste storie, ognuna caratterizzata da una straordinaria unicità, tutte accomunate dalla stessa concezione avanguardistica del calcio.

� (el.ber.) «Ha abusato sessualmente di me, ha usato il mio corpo e non mi ha nemmeno mai pagato». L’accusa rivolta a Stefan Effenberg, 46 anni (nella FOTO con la moglie Claudia), da Giselle Buszyk, in «arte» Edona James, parte da un tribunale di Monaco e ha già fatto il giro del mondo. A gettare l’ex giocatore di Fiorentina (1992-94), Borussia Mönchengladbach e Bayern Monaco in un grande scandalo è un transessuale che al momento è sotto processo, con una sanzione di 600 euro di ammenda, per aver «esercitato la propria professione in una zona non autorizzata»: in Germania, infatti, in linea di massima la prostituzione è legale, ma in alcuni luoghi (per esempio vicino alle scuole) è vietata. Secondo quanto stabilito dal p.m. Edona ha avuto tre incontri di natura sessuale con

Effenberg: uno nel 2010, un altro nel 2011 e l’ultimo nel 2013. L’ex nazionale tedesco (dal 1991 al 1998, finalista agli Europei 1992), tramite il proprio avvocato ovviamente nega tutto, ma sarà chiamato come testimone al processo. «La prima volta ci siamo incontrati all’Oktoberfest di Monaco, si è avvicinato a me e mi ha chiesto un appuntamento», ha detto Edona alla stampa tedesca: «Ci siamo incontrati più volte, ma non ha mai pagato perché era sempre strafatto e imbottito di droga pesante: ad oggi mi deve ancora oltre 4.500 euro. E sono qui in tribunale anche perché quest’uomo venga curato». Le accuse non finiscono qui: «Per colpa sua sono dovuta andare da uno psicologo. Mi ha detto che mi avrebbe iniettato e gettato dell’acido in faccia se avessi raccontato quello che mi ha fatto».

SPAGNASABADELL

L’ex Barcellona Oleguer si candida

alle Comunali

� Oleguer Presas, 35 anni, exdifensore del Barcellona di

Rijkaard campione d’Europa, edell’Ajax, si presenta alle elezioni

comunali di Sabadell del 24maggio con gli indipendentisti

di Crida per Sabadell.

ROMANIABUCAREST

Una statua per Gheorghe Hagi

dai fan Steaua

� (safta) Anni fa Gheorghe Hagise la prese coi giornalisti che locriticavano, dicendo che la suagenerazione avrebbe meritatodelle statue per tutto quel che

aveva fatto. La settimana scorsafinalmente è stato accontentato:

Un gruppo di tifosi della Steauaha svelato una stata in suo onorea Bucarest. Hagi: «Sono contento

e quando ricevi un regalo cosìsignifica che hai fatto qualcosa di

importante per la nazionale eanche per la mia Steaua».

ARGENTINABUENOS AIRES

Per la playstation vola dalla finestra

� (seu) I videogiochi possono fare tanto male... Chiedere a Tomas Conechny, promettente attaccante di Comodoro Rivadavia (Patagonia) dell’Argentina Sub 17 da poco classificatasi seconda all’ultimo campionato Sudamericano di categoria. Conechny, 5 gol nel torneo (dei quali una doppietta al Paraguay nella fase finale) e capitano della Sub17, non ha potuto però prendere parte

all’ultima decisiva sfida contro l’Ecuador (il cui pareggio è costato il titolo ai ragazzi di Buenos Aires) a causa di un infortunio. Ma è molto bizzarro il modo in cui se l’è procurato: giocando alla Playstation con i compagni. «Ero concentrato sulloschermo e mi sono appoggiato con troppa veemenza a una finestra che non ho visto essere semiaperta. Ho fatto un bel volo...», ha raccontato Conechny,

EXTRATIME Supplemento di calcio internazionale di Iacopo Iandiorio, progetto grafico di Domenico Coppola

LA MISS DELLA SETTIMANA

La top modelche alla console

usa solo CR7

DENISE

� Denise Schaefer e la leggedella P. Per vari motivi.

Peruviana, innanzitutto. Ungiorno è in vacanza a New York,la vedono per strada, le offrono

un posto da modella e le svoltanosia la vita che gli States, visto cheora risiede a Los Angeles. Che faquando non sfila? Party (di quelliseri, a Capodanno era insieme a

Leonardo Di Caprio sullo yacht diAbramovich), parenti, palestra,

postare (foto in bikini suInstagram) e pallone.

Tifosissima dellablanquirroja, qualche

giorno fa le hanno chiestoquale fosse la sua

ossessione. Risposta:«Migliorare a Fifa 15. Scelgo

sempre il Real Madridperché c’è Cristiano

Ronaldo. Non so molto dilui, ma è il migliore».

Segnare anche Playstation,insomma.

stellina già della Under 15 e ora delle giovanili del San Lorenzo, precipitato dal primo piano dell’hotel che ospitava la squadra in ritiro. Fortuna che, dopo un volo di quasi tre metri, Conechny si sia procurato soltanto quale taglio e alcune leggere lussazioni. Oltre, ovviamente, a un gran bello spavento. E ai rimproveri del povero selezionatore argentino Miguel Ángel Lemme.

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