la freccia nel fianco n 14 del 15-04-11

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N° 14 del 15/04/2011 - SUPPLEMENTO DI A.Z. AUT. TRIB. DI S.MARIA C.V. DEL 5\12\1979 N° 250 L'INFORMAZIONE CI RENDE UGUALI A CURA DELLA REDAZIONE DEL POPOLO SAMMARITANO LE MELE MARCE NON LE VOGLIAMO !!! FINALMENTE UN SINDACO Il titolo sembra calzare a pennello,punto interrogativo compreso, connotando, così come in effetti connota, certezze e dubbi dello scenario politico locale alla vigilia delle elezioni comunali. Cominciamo dalle certezze. Sebbene la pluralità delle candidature sindacali e delle relative coalizioni di sostegno sia tale da far sembrare che la frammentazione scaturentene non sia riducibile ad una dialettica semplice, il dato politico reale, solo apparentemente dissimulato, rivela invece una chiara dicotomia il cui discrimine è la “continuità/discontinuità” rispetto all’ultima “Amministrazione Giudicianni”. Mentre, infatti, il PDL rivendica, “senza se e senza ma”, tale continuità politico-amministrativa riproponendone lo “zoccolo duro” costituito dai vari Campochiaro e Co., tutte le altre coalizioni ne prendono, invece, nettamente le distanze denunciandone le “degenerazioni” oltre che “i limiti e le inadeguatezze”. Se questo è vero, come è vero, ne consegue la reciproca incompatibilità tra il PDL e tutte le “ altre formazioni politiche” in competizione. Ciò nonostante, il centro-destra non paga, oggi, in termini di svantaggio competitivo, il suo obiettivo isolamento politico in quanto gli avversari, incredibilmente, hanno deciso di correre ciascuno per proprio conto, sacrificando le molte e buone ragioni dell’alleanza possibile sull’altare dei particolarismi e delle diffidenze. La sorte ha però riservato ad Argirò, a De Felice, Di Muro, Mattucci e Stellato un’altra “chance”. Siccome è lecito sperare che Simoncelli, per quanto favorito sulla carta, non vinca al primo turno e che, verosimilmente, si vada al ballottaggio, la questione delle alleanze si riproporrà di qui a poco, nei medesimi urgenti termini. Sia pure con le ulteriori complicazioni indotte dalle probabili tossine e/o scorie della campagna elettorale, il centro sinistra e le liste civiche dovranno, infine, scegliere se convergere ovvero spianare la strada agli uomini ( e agli interessi ) di Cosentino e Romano. Buon senso e acume politico vorrebbero che i candidati alternativi ai “continuatori” di Giudicianni intendessero e interpretassero il primo turno a mò di “elezioni primarie” con cui individuare lo sfidante di Simoncelli ( che, a meno di una clamorosa “debacle”, dovrebbe già considerarsi al ballottaggio). In questa logica, sarebbe auspicabile una sorta di “patto tra galantuomini” in base al quale Argirò, De Felice, Di Muro, Mattucci e Stellato si dichiarassero disponibili ad appoggiare contro Simoncelli ( e la continuità d’interessi e politiche dell’Amministrazione Giudicianni che egli rappresenta) quello di loro che riscuotesse maggiori consensi in prima battuta. Solo così si potrà evitare che un centro-destra ribaltonista ed etero-diretto da uomini e interessi largamente estranei a Santa Maria C.V. , metta, infine, le mani sulla città. PDL CONTRO TUTTI TUTTI CONTRO IL PDL di Costantino Maglione e Franco Lamanna VOTO L'ARCHITETTO BIAGIO DI MURO Caro Tudisco, passeggio per il centro della nostra città e osservo : strade dissestate e abbandonate a se stesse, strade da poco rifatte e già quasi al collasso, erbacce che spuntano dai muri del bordo strada o dalla battita dei marciapiedi; qua e là, dietro qualche alberello, buste di “mondezza” mai tolte, quasi fossero dei sottolio da conservare, segnaletica stradale quasi scomparsa e non ravvivata, fogne che in siccità sono maleodoranti e che, per annosa mancanza di pulizia, al primo acquazzone rigurgitano e ancora strade che in breve si trasformano in un percorso quasi impossibile per le innumerevoli pozzanghere , dovute proprio al continuo e mai risolto dissesto del selciato. Se mi porto sulle periferiche, non fosse altro che per far quattro passi senza respirare residui vaporosi di carburanti, da un lato devo ben guardarmi da veri e propri branchi di cani randagi, abbandonati al proprio destino, e dall’altro non posso non notare i cumuli di rifiuti che riposti certamente da mano incivile non hanno , però, trovata pronta la mano pubblica per la loro rimozione. La via Gramsci ( ex S. Lorenzo) non ha quasi più nulla di commerciale, nonostante una quasi secolare tradizione in tal senso, e aumentano sempre più i cambi di gestione dei negozi del “Corso Garibaldi” del “Corso A. Moro” e, purtroppo, le “definitive chiusure”. Quando, poi, mi addentro per le antichissime e storiche Via Roma, Via Pietro Morelli, Via Roberto D’Angiò, Via Vetraia, Via Riccio, Via Albana , Via Saraceni , Via Latina e altre simili, alla fatiscenza di palazzi dalla signorile e valente architettura, il più delle volte sbarrati da portali, che mostrano di non essere stati più aperti da tempo ( segno di esodo se non di difficoltà economiche), si accompagna la visione di orride costruzioni “ malamente permesse e concesse all’interno di quelle che erano meravigliose e storiche corti ove il meno era rappresentato da “scale in stile aragonese” e loggiati da mozzare il fiato. Nei quartieri così detti agricoli le insensate e forsennate colate di cemento aggrediscono la vista come “i bubboni” della peste che divora e lacera lentamente un corpo umano. Del disordine del traffico e dell’assoluta mancanza di controllo, che non significa “multare” ma piuttosto prevenire, credo non debba convincere nessuno dei concittadini che ne pagano quotidianamente le conseguenze. La visita consueta cimiteriale mi pone sotto gli occhi un “camposanto” abbandonato a se stesso, di tanto in tanto “rasato” e non curato nelle sue zone a verde, con vialetti sporchi e trascurati, vuoi nella sua parte “storica”, vuoi nella parte di nuova e più moderna costruzione; non vorrei parlare, in particolare, del “cimitero dei caduti polacchi” , che una volta era la testimonianza viva della cura e del rispetto che si aveva per il “luogo santo” vuoi da parte dei cittadini ( che ancor oggi lo rispettano e lo amano”) vuoi e , soprattutto, da parte della Pubblica Amministrazione, che era estremamente attenta ad evitare ogni forma di trascuratezza. La parte cimiteriale gentilizia, poi, dove sorgono cappelle che nulla hanno da invidiare a quelle dei “cimiteri così detti monumentali”, mostra segni e ferite della “barbarie” dell’uomo che, approfittando della scarsa vigilanza e della inettitudine nel correre ai ripari, ha depredato a più non posso tutto il possibile: cancelli liberty, vetrate, statue in marmo e in bronzo, altari di marmo e di architettura di pregio, candelabri e quanto altro potesse fare “mercato” o far gola a qualche “signorotto dell’ultima ora”, che ne avrà addirittura ordinato il “furto”. Lo stesso ingresso e la cinta muraria del nostro cimitero, per come sono tenuti, offrono un’immagine semplicemente desolante: i parcheggi sono campi polverosi d’estate e paludosi d’inverno, manca qualsiasi forma di segnaletica stradale, non v’è alcuna macchia di verde che ne addolcisca e definisca i connotati di “terra santa”, eppure, una volta vi era un viale di accesso coronato da cipressi.......... continua in seconda pagina architetto Biagio Maria Di Muro, nato a Santa Maria Capua Vetere (Ce) il 27 maggio 1967 ed ivi residente al corso Aldo Moro n° 73, laureato a Napoli il 30 ottobre 1995 e iscritto all’ordine degli architetti della provincia di Caserta al n° 872, svolge unicamente la libera professione ed ha lo studio in Santa Maria Capua Vetere al Corso Aldo Moro n° 73. CURRICULUM VITAE E PROFESSIONALE Laureato all’Università degli Studi di Napoli Federico II, con voto 110 e lode/110, con tesi di laurea in Scienze delle Costruzioni Abilitato al coordinamento della sicurezza – D.Lgs. 494/96 – con attestato di corso rilasciato dall’Università degli studi di Napoli Federico II, a cura del Centro Interdipartimentale di ricerche L.U.P.T. in data 24 novembre 1997. Partecipato al gruppo di ricerca sul tema “ stabilità delle torri in muratura “ organizzato dall’istituto di Costruzioni della facoltà d’Architettura – Università degli studi di Napoli Federico II. Collaboratore III° Area di ricerca “Pianificazione Territoriale e Sistemi informativi territoriali” L.U.P.T. laboratorio di Urbanistica e Pianificazione Territoriale dell’Università Federico II di Napoli Facoltà di Architettura. Membro area di ricerca “ Progettazione Urbana, Ambientale e del recupero e valorizzazione dei beni storici, architettonici, archeologici e paesaggistici “ del centro di ricerca CENTRO DI RICERCA LUPT DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI "FEDERICO II". Direttore Area Prof. Franco Mariniello

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N° 14 del 15/04/2011 - SUPPLEMENTO DI A.Z. AUT. TRIB. DI S.MARIA C.V. DEL 5\12\1979 N° 250L'INFORMAZIONE CI RENDE UGUALI A CURA DELLA REDAZIONE DEL POPOLO SAMMARITANO

LE MELE MARCE NON LE VOGLIAMO !!!

FINALMENTE UN SINDACOIl titolo sembra calzare a pennello,punto interrogativocompreso, connotando, così come in effetti connota,certezze e dubbi dello scenario politico locale alla vigiliadelle elezioni comunali. Cominciamo dalle certezze.Sebbene la pluralità delle candidature sindacali e dellerelative coalizioni di sostegno sia tale da far sembrareche la frammentazione scaturentene non sia riducibilead una dialettica semplice, il dato politico reale, soloapparentemente dissimulato, rivela invece una chiaradicotomia il cui discrimine è la “continuità/discontinuità”rispetto all’ultima “Amministrazione Giudicianni”. Mentre,infatti, il PDL rivendica, “senza se e senza ma”, talecontinuità politico-amministrativa riproponendone lo“zoccolo duro” costituito dai vari Campochiaro e Co.,tutte le altre coalizioni ne prendono, invece, nettamentele distanze denunciandone le “degenerazioni” oltre che“i limiti e le inadeguatezze”. Se questo è vero, come èvero, ne consegue la reciproca incompatibilità tra il PDLe tutte le “ altre formazioni politiche” in competizione.Ciò nonostante, il centro-destra non paga, oggi, in terminidi svantaggio competitivo, il suo obiettivo isolamentopolitico in quanto gli avversari, incredibilmente, hannodeciso di correre ciascuno per proprio conto, sacrificandole molte e buone ragioni dell’alleanza possibile sull’altaredei particolarismi e delle diffidenze. La sorte ha peròriservato ad Argirò, a De Felice, Di Muro, Mattucci eStellato un’altra “chance”. Siccome è lecito sperare cheSimoncelli, per quanto favorito sulla carta, non vinca alprimo turno e che, verosimilmente, si vada al ballottaggio,la questione delle alleanze si riproporrà di qui a poco,nei medesimi urgenti termini. Sia pure con le ulterioricomplicazioni indotte dalle probabili tossine e/o scoriedella campagna elettorale, il centro sinistra e le listeciviche dovranno, infine, scegliere se convergere ovverospianare la strada agli uomini ( e agli interessi ) diCosentino e Romano. Buon senso e acume politicovorrebbero che i candidati alternativi ai “continuatori”di Giudicianni intendessero e interpretassero il primoturno a mò di “elezioni primarie” con cui individuare losfidante di Simoncelli ( che, a meno di una clamorosa“debacle”, dovrebbe già considerarsi al ballottaggio).In questa logica, sarebbe auspicabile una sorta di “pattotra galantuomini” in base al quale Argirò, De Felice, DiMuro, Mattucci e Stellato si dichiarassero disponibili adappoggiare contro Simoncelli ( e la continuità d’interessie politiche dell’Amministrazione Giudicianni che eglirappresenta) quello di loro che riscuotesse maggioriconsensi in prima battuta. Solo così si potrà evitare cheun centro-destra ribaltonista ed etero-diretto da uominie interessi largamente estranei a Santa Maria C.V. , metta,infine, le mani sulla città.

PDL CONTRO TUTTITUTTI CONTRO IL PDLdi Costantino Maglione e Franco Lamanna

VOTO L'ARCHITETTOBIAGIO DI MUROCaro Tudisco, passeggio per il centro della nostracittà e osservo : strade dissestate e abbandonate ase stesse, strade da poco rifatte e già quasi al collasso,erbacce che spuntano dai muri del bordo strada odalla battita dei marciapiedi; qua e là, dietro qualchealberello, buste di “mondezza” mai tolte, quasi fosserodei sottolio da conservare, segnaletica stradale quasiscomparsa e non ravvivata, fogne che in siccità sonomaleodoranti e che, per annosa mancanza di pulizia, al primo acquazzone rigurgitano e ancora strade chein breve si trasformano in un percorso quasiimpossibile per le innumerevoli pozzanghere , dovuteproprio al continuo e mai risolto dissesto del selciato.Se mi porto sulle periferiche, non fosse altro che perfar quattro passi senza respirare residui vaporosi dicarburanti, da un lato devo ben guardarmi da veri epropri branchi di cani randagi, abbandonati al propriodestino, e dall’altro non posso non notare i cumuli dirifiuti che riposti certamente da mano incivile nonhanno , però, trovata pronta la mano pubblica per laloro rimozione.

La via Gramsci ( ex S. Lorenzo) non ha quasi più nulladi commerciale, nonostante una quasi secolare tradizionein tal senso, e aumentano sempre più i cambi di gestionedei negozi del “Corso Garibaldi” del “Corso A. Moro”e, purtroppo, le “definitive chiusure”. Quando, poi, miaddentro per le antichissime e storiche Via Roma, ViaPietro Morelli, Via Roberto D’Angiò, Via Vetraia, ViaRiccio, Via Albana , Via Saraceni , Via Latina e altre simili,alla fatiscenza di palazzi dalla signorile e valentearchitettura, il più delle volte sbarrati da portali, chemostrano di non essere stati più aperti da tempo ( segnodi esodo se non di difficoltà economiche), si accompagnala visione di orride costruzioni “ malamente permessee concesse all’interno di quelle che erano meravigliosee storiche corti ove il meno era rappresentato da “scalein stile aragonese” e loggiati da mozzare il fiato.Nei quartieri così detti agricoli le insensate e forsennatecolate di cemento aggrediscono la vista come “i bubboni”della peste che divora e lacera lentamente un corpoumano.Del disordine del traffico e dell’assoluta mancanza dicontrollo, che non significa “multare” ma piuttostoprevenire, credo non debba convincere nessuno deiconcittadini che ne pagano quotidianamente leconseguenze.La visita consueta cimiteriale mi pone sotto gli occhi un“camposanto” abbandonato a se stesso, di tanto intanto “rasato” e non curato nelle sue zone a verde, convialetti sporchi e trascurati, vuoi nella sua parte “storica”,

vuoi nella parte di nuova e più moderna costruzione;non vorrei parlare, in particolare, del “cimitero dei cadutipolacchi” , che una volta era la testimonianza viva dellacura e del rispetto che si aveva per il “luogo santo” vuoida parte dei cittadini ( che ancor oggi lo rispettano e loamano”) vuoi e , soprattutto, da parte della PubblicaAmministrazione, che era estremamente attenta adevitare ogni forma di trascuratezza.La parte cimiteriale gentilizia, poi, dove sorgono cappelleche nulla hanno da invidiare a quelle dei “cimiteri cosìdetti monumentali”, mostra segni e ferite della “barbarie”dell’uomo che, approfittando della scarsa vigilanza edella inettitudine nel correre ai ripari, ha depredato apiù non posso tutto il possibile: cancelli liberty, vetrate,statue in marmo e in bronzo, altari di marmo e diarchitettura di pregio, candelabri e quanto altro potessefare “mercato” o far gola a qualche “signorotto dell’ultimaora”, che ne avrà addirittura ordinato il “furto”.Lo stesso ingresso e la cinta muraria del nostro cimitero,per come sono tenuti, offrono un’immaginesemplicemente desolante: i parcheggi sono campipolverosi d’estate e paludosi d’inverno, manca qualsiasiforma di segnaletica stradale, non v’è alcuna macchiadi verde che ne addolcisca e definisca i connotati di“terra santa”, eppure, una volta vi era un viale di accessocoronato da cipressi..........

continua in seconda pagina

architetto Biagio Maria Di Muro,nato a Santa Maria Capua Vetere(Ce) il 27 maggio 1967 ed iviresidente al corso Aldo Moro n°73, laureato a Napoli il 30 ottobre1995 e iscritto all’ordine degliarchitetti della provincia diCaserta al n° 872, svolgeunicamente la libera professioneed ha lo studio in Santa MariaCapua Vetere al Corso Aldo Moron° 73.C U R R I C U L U M V I TA E EPROFESSIONALE

• Laureato all’Università degliStudi di Napoli Federico II, convoto 110 e lode/110, con tesi dil aurea in Sc ienze de l l eCostruzioni• Abilitato al coordinamentodella sicurezza – D.Lgs. 494/96 –con attestato di corso rilasciato

dall’Università degli studi di Napoli Federico II, a cura del Centro Interdipartimentale di ricercheL.U.P.T. in data 24 novembre 1997.• Partecipato al gruppo di ricerca sul tema “ stabilità delle torri in muratura “ organizzatodall’istituto di Costruzioni della facoltà d’Architettura – Università degli studi di Napoli FedericoII.• Collaboratore III° Area di ricerca “Pianificazione Territoriale e Sistemi informativiterritoriali” L.U.P.T. laboratorio di Urbanistica e Pianificazione Territoriale dell’UniversitàFederico II di Napoli Facoltà di Architettura.• Membro area di ricerca “ Progettazione Urbana, Ambientale e del recupero evalorizzazione dei beni storici, architettonici, archeologici e paesaggistici “ del centro diricerca CENTRO DI RICERCA LUPT DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI "FEDERICOII". Direttore Area Prof. Franco Mariniello

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LA FRECCIA

continua dalla prima paginaPotrei continuare all’infinito e parlarle della malinconiache mi assale quando transito innanzi alle due grandiex “attività industriali”, quella dell’Italtel e delTabacchificio, non più difese né sostituite, scomparsenel nulla con sottrazione di lavoro e reddito alla città.E le parlavo di “malinconia”, soprattutto nel ricordoche, quando nel passato, non “proprio remoto”, vi sonostati momenti di crisi per entrambe le industrie, tuttiabbiamo partecipato alla loro difesa, mobilitatisoprattutto dalla Autorità Comunale dell’epoca, cheinvestiva della responsabilità del problema tutta la città,nelle sue diverse e plurime espressioni sociali e politiche,senza alcun discrimine, privilegiando il superioreinteresse al mantenimento dei posti di lavoro eassumendo ogni impegno possibile e lecito che potesseessere incentivo per evitare che le direzioni di quelleindustrie privilegiassero opzioni negative per la nostracittà. Nel segno del ricordo della partecipazione dellacittadinanza che l’Amministrazione Comunale, che hapreceduto quelle disastrose, che ci hannodisamministrato dal 1992 ad oggi, promuoveva conriunioni continue con le diverse “categorie”, e il piùdelle volte anche aperte ai cittadini, sui problemi deltraffico, del commercio, del territorio e così via, non

posso non notare che negli ultimi venti anni non vi èstata mai una pubblica chiamata dell’AmministrazioneComunale per unirsi e difenderci da varie spoliazioniche pur abbiamo subite. Cito per tutte quelladell’Ospedale civile, rispetto al quale si è fatto unconsiglio comunale solo perché fortemente voluto dauna parte dell’opposizione e sollecitato dagli ospedalierilocali. Poi....si è solo registrata l’assenza e l’inettitudinedi Giudicianni e della sua Giunta. Capirà bene che, seieri sorridevo quando un qualsiasi personaggio casertanoavanzava proposte tendenti a sottrarre il Tribunale allanostra città, perché mi sentivo sereno e sicuro eampiamente tutelato dalla classe politica locale, oggimi angoscio pensando che potrebbe anche accadere,vista l’insipienza e l’inadeguatezza mostrate dalla classedirigente, appena “dismessa”, in episodi ben più piccolie di più facile gestione. Concludo questa necessariapremessa sottolineando lo stato di distacco che si ècreato tra la gente e il palazzo comunale, distacco chesi è sempre più accentuato negli anni, (così che ilcittadino non ha più avuto punti di riferimento e diascolto) perché sono state aperte solo corsie“preferenziali” e piuttosto esclusive per quei “pochi”privilegiati, unici che non avrebbero certo avuto bisognodi quel conforto che nei momenti di crisi della societàviene solo dal sapere che l’Istituzione ti è vicina, tiascolta e ti assiste nei modi possibili e consentiti.E sono ancora tante le considerazioni che potrei faresu tutto quello che è “mancato” negli ultimi venti anniovvero su tutto quello che di dannoso è stato realizzato,ma preferisco limitarmi a quanto ho detto perché ritengoche siano percezioni che tutti noi abbiamo colto “ apelle”. In virtù di quanto detto, mi sia consentito , quindi,ricordare e sottolineare che ad una città che valeva e sifaceva valere e determinava scelte a livello provinciale,regionale e nazionale, ad una città che difendeva leproprie risorse ed era protesa ad acquisirne di nuove,si è sostituita una città che nulla ha di quelle valenze,di quelle prerogative e di quel prestigio e che, se in altritempi era prima attrice e padrona della scena, oggibalbetta e deve chiedere “permessi e compiacenze”per essere almeno dietro le quinte. L’epoca d’oro o felice( ma io direi semplicemente l’epoca “sana e normale”,perché quella di oggi è solo “anomala e malata”) vienedefinita da amici, ex amici e rivali o proprio nemici politicidi N. Di Muro e della classe politica democristianadell’epoca, sia pure con significato e tonalità diverse,l’epoca dimuriana, in quanto quel Di Muro era segretariodella D.C. e vicesindaco della città. Oggi è candidato aSindaco un altro Di Muro, cioè l’architetto Biagio DiMuro, già da anni impegnato in politica ma sempre inruoli di appoggio ad altri e mai con responsabilità

In un sistema democraticola politica nasce come la piùalta forma di carità, nellaquale meglio si incarna l'eticadel dono completo di sé peril raggiungimento del benecomune. Decidere di entrarein Politica è la decisione dicaricare sulle proprie spallela responsabilità dellap r o p r i a c o m u n i t à ,sopportandone il peso,sa lvaguardandola da i

pericoli, facendola crescere nella maniera migliore. Inuna parola Politica significa investire il proprio tempoed i propri talenti nella crescita di tutti, anche a scapitodella propria. Purtroppo, in questi ultimi tempi, stavenendo fuori l’esigenza di moralizzare la Politica e diritornare a percorrere la strada del pubblico interesse.Dopo anni di corsa sfrenata per accaparrarsi il potereda parte di personaggi che hanno svilito il senso“buono” del fare politica, è necessario morigerarel’accesso alle cariche di responsabilità, a tutti i livelli.L’azione di risanamento della Politica deve scaturiredalla creazione di partiti collegati sinergicamente alPopolo, che ne interpretino le esigenze e che esprimanoamministratori onesti ed in grado di essere degnirappresentanti delle Sue istanze. L’assenza di questiprincipi basilari ha determinato il disastro economico,morale, sociale e culturale della nostra città, di tutta laProvincia di Caserta e dell’Italia tutta. Chi vuol fare la Politica disinteressatamente, chi ha sempre perseguitointenti collimanti con l’interesse della società, devescendere in campo per mettere le basi per una rinascitadel nostro territorio, obiettivo delle mire speculatoriedi gruppi economici e di potere ben individuati; unterritorio ove regna la criminalità organizzata ed unadisoccupazione dilagante . Il futuro dei giovani è inserio pericolo; non vi sono prospettive occupazionaliper chi termina il ciclo scolastico e tanta gente non èin grado di tirare avanti fino alla fine del mese. Oggi,nell’assenza dei partiti, l’unico progetto serio è quelloproposto dalle Associazioni civiche che hanno a cuoregli interessi della città e dei suoi cittadini; un progettoserio che va nella direzione del buon governo dellaCosa Pubblica e che mira a fare uscire la città dallasabbie mobili in cui si dibatte. L’appoggio dellapopolazione è ormai decisamente ad appannaggio dichi costituisce una vera alternativa, rivolta allariconquista di un benessere economico e sociale, fuoridalle logiche che sono state perseguite in questi anni.La gente è stufa di promesse effimere fatte solo inperiodo elettorale per avere consensi e non vuole piùessere presa in giro!!! Bisogna pensare ai veri interessidella città: all’ubicazione del Tribunale, a debellare laspeculazione edilizia dilagante, a creare prospettiveoccupazionali,a far rinascere il commercio che muore,ad eliminare la microcriminalità e creare sicurezza; arifare le strade dissestate, a rendere le scuole agibili.Queste sono le priorità che devono essere affrontate erisolte da coloro i quali assumeranno l’onere diamministrare Santa Maria dopo le prossime elezioniamministrative. Ecco ciò che interessa al Popolo!!Finora si è pensato a promuovere la nascita di parchidi divertimento, di autodromi o di altri quartieridormitorio, finanziati da chi e finalizzati a che cosa?,lo sappiamo bene!!! Sono stati rilasciati permessiillegittimi per costruire altri supermercati che noncreeranno occupazione, mentre la dismissione dell’exTabacchificio ha determinato la perdita di centinaia diposti. Le attività industriali sono state, volutamentedismesse e non si è pensato, minimamente, dirimpiazzarle al fine di creare occupazione e ricchezzacon l’indotto che gravava intorno ad esse. E’ giunto ilmomento che esca allo scoperto chi è veramente decisoad opporsi al questo modo di governare che ha distruttola nostra città e di mettere alla porta coloro i quali lohanno fatto solo per il loro interesse o di quello dei loroamici e finanziatori. Gaetano Rauso

CHI VUOLE ENTRARE IN POLITICA DEVEFARLO PER SERVIRE LA COLLETTIVITA'

“dirette” ed autonome, così come oggi la leggeconferisce ad un Sindaco, rispetto ai terzi. Basterebbe,al riguardo, ricordare la breve esperienza nella GiuntaGiudicianni, conclusasi con il distacco dei dimurianidall’Amministrazione e la ferma opposizione aquest’ultima opposta fino alla caduta del dott.Giudicianni, il tutto sorretto da una grande coerenzae dal gesto di umiltà e pudore politici delle pubblichescuse alla città per aver pensato che con Giudiciannisi potesse riprendere quel cammino di sviluppo e diriaffermazione della città che si era interrotto in quellontano 1992. Questa candidatura non ha valenza perl’assonanza del cognome né perché un figlio debbaripercorrere necessariamente, quasi fosse scritto neldna, i passi del padre, ma ha una chiara significazionepolitica d’impegno diretto di Nicola Di Muro al progettodi ricostruzione e di ricucitura di un tessuto politicoormai scomparso , baipassando filtri e congiunzioniche nel passato recente si sono rivelati inefficaci.E’ un gesto di grande amore e di mai sopito interesseper i destini della propria città, che, a mio avviso, nonsono sfociati in un impegno ancor più diretto solo perovvi motivi anagrafici, ben sapendo che per reggereal ruolo di Sindaco, specie nelle contingenze delpresente, non occorrono solo capacità mentale evisione politica ma anche un notevolissimo impegnofisico ed una grande forza di resistenza allo “stress”.L’architetto Biagio Di Muro , dunque, che ha valoripropri indiscutibili, che deve essere premiato per lacoerenza e la fermezza che ha avuto nell’opporsi allemetodiche dell’ex Sindaco dott. Giudicianni e dei suoiassociati, nonché per l’aver saputo rifiutare “promesse” e “allettanti prospettive” per se stesso,solo che avesse rinunziato a vivere questo confrontoelettorale da candidato a sindaco, porta con sè e dietrodi sé un’esperienza e una conoscenza e cultura della“città” che travalicano la sua stessa persona ecertamente non gli verranno meno : questa osmosiche è fisiologica, questo scambio che certamente cisarà e che non è scandaloso ma è saggio ipotizzare,sono la risposta a tutti quelli che sperano in una SantaMaria C. V. vivibile, nuovamente in cammino verso ilposto che le compete e restituita ai sammaritani.Queste sono le mie motivazioni per votare l’architettoBiagio Di Muro, è un voto di speranza, è il premio achi è stato coerente senza cedere ad alcuna lusingaè un modo sia pure indiretto, e non me ne voglial’architetto B. Di Muro stesso, per rinnovare la fiduciain quel Di Muro che ha traghettato Santa Maria CapuaVetere sempre verso sponde sicure a differenza ...dichi è venuto dopo........... Professoressa Angela Cuccaro

M a n u e l aG u a d a g n o ,s t u d e n t e s s au n i v e r s i ta r i a ,t e n a c esostenitrice dellasammaritanità, ils u o m o t t o è“ F u o r i G l iStranieri”.

Fabio De Lucia,t r e n t e n n ei m p e g n a t o arappresentare leistanze dei suoicoetanei, convintoc h e s o l opartec ipando em e t t e n d o c i l afaccia, i giovanis a m m a r i t a n ipossono sperare inun futuro migliore.

Abbiamo riportato la dichiarazione del nostro amico Busico perchè a nostro sommesso avviso essainterpreta lo stato d'animo, la volontà, l'amore per la città, l'orgoglio di appartenenza che unisce tuttii giovani che si sono candidati con noi e che vogliono dare un segnale forte alla loro città per fermarneil degrado e iniziare un'opera di "ricostruzione".

Paolo Busiconato a SantaMaria CapuaV e t e r e .S t u d e n t ep r e s s o l af a c o l t à d ibiotecnologie( s c i e n z eF.A.S.). Carichep o l i t i c o -un ivers i ta r iericoperte:-Consigliere difacoltà-Consigliere diamministrazione

dal 2007 al 2010 (primo studente sammaritano elettoagli organi collegiali).“Non mi interessa avere un’ideologia partitica, quelloche mi sta di più a cuore è avere una posizioneragionevole di fronte ai tanti problemi che emergononella nostra città. Mi sento pronto a meritare la vostrafiducia non per mezzo della forza o false dichiarazionima attraverso fatti e gesti concreti”.

GIOVANI PER LA POLITICA

A n n a P e p e ,s t u d e n t e s s au n i v e r s i t a r i a ,sosteni t r ice delr i f a c i m e n t o d iCampo Sorbo

LE MELE MARCE NON LE VOGLIAMO !!!

Giuseppe De Lucia,v a l e n t eprofessionista, figliodi Enrico De Lucia,che per anni è statouno dei più valentip a s t i c c i e r isammaritani a ViaMazzocchi.

A DIFENDERE S. MARIA C.V. SIAMO STATI SOLO NOI !

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NEL FIANCO

DIRETTORE: NICOLA DI MONACOCOMITATO DI REDAZIONE

Donato Di Rienzo - Mario TudiscoMichele D'Abrosca - Angela Cipullo

IMPAGINAZIONE E GRAFICA:Donato Di Rienzo - Domenico Santagata

Ogni articolista è civilmente e penalmenteresponsabile di ciò che scrive

A seguito degli incontri promossi dai sodalizi civicinell’aula consiliare, ai quali il portavoce del forum delleassociazioni aveva invitato anche gli esponenti deipartiti locali per discutere di problematiche della cittàparticolarmente importanti ed urgenti , sono state postein essere alcune iniziative. Il primo incontro vertentesulla chiusura del reparto dell’UTIC del locale ospedaleMelorio ha visto concordi i partecipanti sulla volontàdi mobilitarsi per evitare lo smantellamento totaledell’ospedale ed è stata quindi inoltrata al commissarioprefettizio una missiva con la quale gli si chiede diattivarsi presso gli organi competenti per chiedere latrasformazione dei 12 posti di cardiologia, lasciati invita nella struttura ospedaliera, in reparto di emergenzacardiologica ,diversa dall’UTIC ma che permetterebbedi conservare macchinari e personale e soprattutto unservizio sanitario necessario in caso di urgenze esoprattutto di continuare a salvaguardare la salute deicittadini non solo sammaritani ma anche delle cittàcircostanti. Durante il secondo incontro si è affrontatanuovamente la questione relativa al costruendo centrocommerciale nell’aria industriale dell’ex Tabacchificio, dove la COOP dovrebbe presto installare un propriopunto vendita , dove saranno impiegati i lavoratori dellaCoop casertana posti in cassa integrazione, con nessunaricaduta occupazionale , quindi , per i sammaritani chesi ritrovano con una doppia beffa: da una parte latrasformazione di una importante aria industriale , cheper la sua localizzazione in prossimità del caselloautostradale avrebbe dovuto e potuto ospitare delleattività produttive di beni e lavoro e non di reddito eguadagno che verrà portato altrove , e dall’altra leattività commerciali che vi si installeranno porterannonuova disoccupazione in città a causa della sicuraperdita di introiti delle altre attività commerciali locali.L a irregolarità della concessione rilasciata dall’UTCdel comune di Santa Maria ha quindi fatto maturare ladecisione nei giovani disoccupati sammaritani ,costituitisi qualche mese fa in associazione, di chiedere al commissario straordinario Pizzi l’annullamento inautotutela del permesso a costruire ritenuto nullo oltreche viziato da varie irregolarità . Nell’ambito delladiscussione, infatti questa possibilità di bloccarel’operazione speculatoria era stata messa in evidenzaed i giovani sammaritani hanno pensato bene di attivarsiin tal senso. La richiesta avanzata al commissario Pizziriguarda principalmente la nullità del permesso rilasciato, in quanto firmato dall’ing. Ruberto in qualità diresponsabile del procedimento con posizioneorganizzativa e non dal dirigente Di Tommaso , unicosoggetto competente a firmare simili atti amministrativi.La carenza di potere in capo al Ruberto inficia in modograve ed insanabile l’atto amministrativo . Gli atti nulliinfatti non possono in nessun caso conservare i proprieffetti . Tale primo motivo già di per sé dovrebbe indurrel’Amministrazione ad annullare quest’atto , ma altrimotivi ancora vengono addotti nella richiesta diannullamento . L a violazione del Piano regolatoregenerale che esclude, come più volte spiegato anchenei nostri articoli , la possibilità di insediare attivitàcommerciali al dettaglio nelle arie industriali di S. MariaC.V. Il piano regolatore sammaritano , infatti , prevededelle apposite aree commerciali dove è possibileinsediarvi delle grandi strutture di vendita, e propriosulla scorta di tali norme viene fatto rilevare come nonfosse possibile rilasciare un permesso a costruire 9medie strutture di vendita , in un’area di superficiesuperiore agli 8000mq senza un previo pianoparticolareggiato , cosa ovviamente non avvenuta . Incasi simili si fa notare “ si potrebbe ravvedere l’ipotesidi lottizzazione abusiva” . Tra gli altri motivi ancora lamancanza di studi sull’impatto ambientale , acustico eviario , che per simili interventi è imprescindibile. Eancora si fa rilevare per l’ennesima volta che vienerilasciata una licenza commerciale alla coop i tempidiversi rispetto al permesso a costruire , che inveceandrebbero rilasciati in atto unico e non in due attidifferiti nel tempo , come richiesto dalla l. 380/2001, pernon parlare dell’escamotage dell’accorpamento delle9 medie strutture di vendita al quale si è ricorso perpoter ottenere dal Comune concessioni per le quali ècompetente la Regione , trattandosi , come accertatoanche dalla giurisprudenza amministrativa in casi simili, pur sempre di una grande struttura di vendita. Lalicenza commerciale rilasciata alla stessa coop quindisarebbe nulla per effetto della nullità del permesso acostruire cui è inscindibilmente legata, oltre ad esserestata rilasciata in barba alla decisione in ambito regionaledi bloccare simili insediamenti commerciali in Campaniaper favorire insediamenti realmente produttivi di benie lavoro e non di semplice reddito per le grandi catenedistributive con il conseguente impoverimento delleeconomie locali. I disoccupati sammaritani si auguranoche le loro giuste osservazioni vengano preseattentamente in considerazione dal commissarioprefettizio e che al più presto venga bloccata la corsadei proprietari a costruire le strutture . Nel cantiere divia Galatina , infatti si lavora senza sosta , fino alle10.00 di sera e anche i giorni festivi , cosa che la dicelunga sulla volontà di consolidare una posizione chesi sa bene essere del tutto precaria e alquanto discutibile e discussa. ADM

SANTA MARIA CAPUA VETERE - L'Asl di Caserta arrivasempre tardi. Che i lavori della Coop nella zona dell'extabacchificio si stessero svolgendo con ritmi forsennati,con turni alla cinese, con lavoratori impegnati ancheil sabato e la domenica fino alle dieci, dieci e mezzo disera era noto a tutti ed era noto anche a Casertace,che, solo per la sua cocciuta e inflessibile volontà diessere un continuare a voler essere prodotto artigianale,libero e libero di rifiutare i finanziamenti "impropri",che pur gli vengono offerti ormai quotidianamente, nonha avuto il tempo materiale, l'organizzazione peroccuparsene ed approfondire. E questo, visto ciò cheè capitato stamattina, provoca in me un moto di rabbia,mista a rimpianto.Non era noto questo a quelli che dovrebbero sorvegliarela sicurezza sui luoghi di lavoro. E allora, ecco che,dopo la tragedia della Dsm, di Capua, arriva, puntualee, purtroppo, prevedibile, l'ennesimo morto. Un operario,forse proprio a causa della fretta. Invece di immettersinel cantiere, con l'autopompa per il calcestruzzo, perla strada ordinaria, ha tagliato, entrando in uno deicapannoni dell'ex tabacchificio. L'altezza del braccioha determinato un urto contro un pannello della strutturae questo è venuto giù. Un uragano di cemento hainvestito implacabilmente la cabina. Operaio morto sulcolpo ed ennesima tragedia sul lavoro che potevaessere evitata. L'operaio deceduto si chiamava SergioGiusti e aveva 47 anni. L'azienda per cui lavorava e' la"Beton Meca" di Capua. L'azienda ha fornito ilcalcestruzzo per la ditta che aveva vinto l'appalto perla costruzione di alcuni capannoni nel cuore dellacittadina alle porta di Caserta e il tir con la betoniera sitrovava, questa mattina, nel cantiere per la fornitura,quando una lastra in cemento e' caduta sul veicolo. Sulcaso stanno indagando i pm della procura di SantaMaria Capua Vetere, Donato Ceglie e Marco Bottino. Lasalma dell'operaio e' stata trasferita presso l'istituto diMedicina Legale di Caserta, mentre la procura ha giàsequestrato i documenti di valutazione di rischio. Gianluigi Guarino

ESCLUSIVA CASERTACE/ S.MARIAC.V.- TRAGEDIA NEL CANTIERE COOPDELL'EX TABACCHIFICIO. CROLLA ILPANNELLO DI UN CAPANNONE,MUORE OPERAIO 47ENNE DELLABETON MECA DI CAPUA

LE MELE MARCE NON LE VOGLIAMO !!!

AVEVAMO VISTO BENE E BENE ABBIAMO FATTO ACHIEDERE UN PROVVEDIMENTO DI AUTOTUTELA,AL MOMENTO C'E' SCAPPATO IL MORTO

Sabato scorso, nella conferenza stampa che si è tenutaal corso A. Moro per presentare, ufficialmente lacandidatura di Biagio Di Muro a sindaco di SMCV, inquel tripudio di folla(circa 600 persone) che invase ilarghissimi marciapiedi antistanti, tra i complimenti,l’esortazione a non mollare, le felicitazioni di molticittadini, “era ora” dicevano in molti e l’affetto checircondava il nostro candidato, a qualcuno è parso disentire il sostegno silenzioso e beneaugurante di duenostri amici che hanno raggiunto la casa del Padre enon sono più tra noi: Pietro Feola e Renato Russo.Pietro e Renato sono stati degli antesignani dellaSammaritanità, dei fieri oppositori dell’invasione dei“casalesi” nelle nostra città, che hanno amato sopraogni altra cosa. Pietro, inoltre è stato uno, se non ilprimo, ideatore e sostenitore,oltre che l’artefice diquesto giornale. Sono certo che dal “mondo dellaverità” ci faranno sentire, in qualche modo, il lorosostegno e la loro benedizione per il lavoro che stiamoportando avanti nel segno di “Fuori le mele marce egli stranieri dalla nostra beneamata S. Maria CV”. DDR

FORZA BIAGIO !!!

ULTIME NOTIZIE

Fervono le indagini che hanno fatto seguito al processoEUROSPIN. Molti sono i dirigenti ed i funzionari chesaranno coinvolti nell’affaire EUROSPIN e sono glistessi del giallo GOSAF, ALVEARI PADRE PIO, ALVEARIvia Albana, fogna di S.Andrea, FOGNA viaMazzocchi,FOGNA corso Aldo Moro e tanto altro chesta spuntando dai faldoni impolverati.

R i n g r a z i o i lmovimento dellalibertà per avermionorato a far partedella propria lista.E s c o d a l P d lsalutando l’amicofraterno NicolaGarofalo. Se fossistato ancora alfianco del Pdl, sareistato incoerentecon me stesso ec o n l e t a n t ebattaglie che hointrapreso, controcoloro che oggi per

solo scopo personale hanno aderito al Pdl. Me ne escoa testa alta, non come qualche altro che solo per unaquestione di calcolo si è candidato altrove senzanemmeno avere il coraggio di dimettersi dal partito,atteggiandosi a paladini di non si sa di che cosa .Queste persone fino a qualche mese fa facevano fintadi opporsi,. Ma si intascavano 1200 euro il 15 agostonelle commissioni a discapito di parcheggiatori,giardinieri, addette alla pulizia del tribunale ecc. ecc.che con duro lavoro guadagnavano e guadagnano 500euro al mese e si mantengono la famiglia . Aderisco alprogetto delle liste civiche a sostegno della candidaturaa sindaco dell’amico Biagio Di Muro per cancellarequesti 15 anni di vergognose amministrazioni che nullahanno creato per la città.

VIA DAL PDL, PREFERISCO LA SAMMARITANITA'DI BIAGIO DI MURO - di Franco Cristillo

A DIFENDERE S. MARIA C.V. SIAMO STATI SOLO NOI !

FARMACIE DI TURNO, APERTE NEINEI GIORNI:16 APRILE: MEROLLA (CORSO ALDO MORO) / BOVENZI (VIA MAZZOCCHI)17 APRILE: BENEDUCE (CONSIGLIO D'EUROPA )

OSPEDALE MELORIO 0823/ 89 11 11GUARDIA MEDICA 0823 / 89 13 43 0823 / 89 13 99

Se non avessi ascoltato con le mie orecchie le paroleal miele del segretario provinciale di Forza del Sud,Paride Amoroso, durante la conferenza stampa dipresentazione di Biagio Di Muro a sindaco, non mi sareiindignato più di tanto. Se non avessi saputo lerassicurazioni del leader nazionale Pizza sull'uso delsimbolo della storica Democrazia Cristiana, la cosa nonmi avrebbe fatto nè caldo nè freddo. Purtroppo per me,ho sentito e sapevo. Non mi aspettavo uomini d'onore,ma almeno ominicchi e mezzi uomini sì. E, invece, siamoa un livello ancora più infimo dei quaqquaraqquà.. M.T.

QUAQUARAQUA...

La presenza femminile nellabattaglia elettorale dellea m m i n i s t r a t i v e t r o v aespressione nella candidataGemottine Wester AnnaTeresa, sammaritana, nelcontesto famil iare perrecepire al massimo leistanze della gente comune.

Page 4: la freccia nel fianco n  14 del 15-04-11

LA FRECCIA NEL FIANCO

DISOCCUPATO SAMMARITANO,ATTENTO AL CONTRIBUTODEL CASALESE

PER PRONTO INTERVENTO PER MANUTEZIONE :I M P I A N T I S T I C A - T E R M O I D R A U L I C A -CLIMATIZZAZIONE ENERGIA ALTERNATIVA,ELETTRICISTA, FALEGNAME, IMBIANCHINO. PERINFORMAZIONI CHIAMARE AL 3889340644

Fino a qualche giorno fa i candidati alla carica di sindacoerano sette,come gli indimenticabili pistoleridell'omonimo film del 1960. Poi,dopo un tira e molladurato un paio di mesi,gli esponenti dell'UDC hannoriposto in archivio il loro candidato Argirò ed hannotrovato posto in altre liste. Al momento i candidatisono sei(in ordine alfabetico)Fulvio BAEATO,VincenzoDE FELICE,Biagio DI MURO,Dario MATTUCCI,Federico SIMONCELLI,Giuseppe STELLATO. FulvioBeato,trent'anni,sindacalista dei Cobas ,è a capo di unoschieramento che rappresenta la sinistra più accesa.Vincenzo De Felice,docente universitario, è a capo diuna lista che rappresenta il rione S. Andrea,suo luogod'origine,ed è composta da professionisti e giovaniche portano avanti le ataviche istanze del rione. BiagioDI MURO,architetto,è figlio d'arte e porta con sè lacinquantennale esperienza politica del papàN i c o l a . C a p e g g i a u n ' a g g r e g a z i o n e c h ecomprende:FORZA DEL SUD,DEMOCRAZIACRISTIANA,FLI,API e un'aggregazione che sotto il titolodi "RINASCIMENTO SAMMARITANO" RAGGRUPPA:"IlDomani","I DISOCCUPATI", "Il Girasole","RisveglioSammaritano","I Gladiatori","Centrocittà" e "S. MariaFelix". Dario MATTUCCI,Veterano della politicalocale,capeggia tre liste di destra che combattono ilribaltonismo e promuovono il rinnovamento della città.Federico SIMONCELLI,avvocato penalista,con un'anticaesperienza politica alle spalle,rappresenta ilCincinnato del momento,capeggiando una " minestramaritata" ovvero un miscuglio(stiamo sotto PASQUA)che, partendo dal PDL,annovera altre liste che ospitanobuona parte dei fuorusciti dal PD. Ed infine GiuseppeSTELLATO, avvocato barese di nascita ma sammaritanodi adozione,che non demorde e riprova con il PD ecompagni la scalata a Palazzo LUCARELLI. Da questoquadro così frammentato si evidenzia quanto sianodeboli i partiti e come siano poveri di idee i politici cheli rappresentano. Nello scontro tra le diverse fazionil'unico elemento che emerge è ancora il cultodell'immagine,ma la politica non deve promuovereimmagini,ma deve dare risposte. e oggi le vere rispostepuò darle soltanto il Terzo Polo di Biagio DI MURO sulquale,lo do per scontato, confluiranno i consensi di chiha davvero in animo di rinnovarla questa città.

I MAGNIFICI SETTE, MENO UNO

LE MELE MARCE NON LE VOGLIAMO !!!

PRONTO, CASA COSENTINO ?NICO', TU MI AVEVI DETTOCHE ERA TUTTO A POSTO,MA QUI NON MI VOGLIONOFAR PASSARE !

STOP ALLEMELE MARCE!

LA ZOCCOLA PUTECARANON SI PENTEContinuano gli episodi criminali di tentatocondizionamento del voto. Da quanto risulta, infatti,nel rione periferico di S. Andrea dei Lagni, l’exconsigliere comunale Fabio Monaco è in piena attivitàpreelettorale, tramite lo smercio di pacchi doni per lefamiglie meno abbienti residenti sul territorio. Fino aqualche settimana fa , la distribuzione dei generialimentari avveniva addirittura nell’ ambito dellaparrocchia territoriale. Ma dopo che, siffatta praticaclientelare è stata scoperta e denunciata da alcuniorgani di stampa, lo stesso Monaco ha continuatol’attività spostandola dal recinto della parrocchiaall’interno dell’associazione Agorà. Come dire: Il lupoperde il pelo ma non il vizio! Detto questo, si invitanogli organi inquirenti a controllare scrupolosamentetutta le attività preelettoralistiche di carattere clientelaredi cui si hanno reiterate notizie sul territorio. E, alcontempo, si invitano i cittadini sammaritani a diffidareda iniziative del genere, tra l’ altro poste in essere dachi, pur avendo disamministrato la città per quasiquattro anni, non ha mai mostrato attenzioni per leclassi sociali meno abbienti.

In questi ultimi giorni, l’attenzione dei cittadini di Santa Maria Capua Vetere, si è concentrata tutta su unostrano sondaggio telefonico, effettuato dalla notasocietà I.P.R.. marketing.Questo sondaggio, oltre ad essere di naturasquisitamente capziosa, era finalizzato alla conoscenzadel gradimento da parte dei sammaritani di alcuniuomini politici locale. Ma, a parte questo, bisognerebbechiedersi chi e con quali soldi, ha commissionato ilsondaggio destinato, in ogni caso, a lasciare il tempoche trova. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, glisponsor principali di questa operazione di mercatopolitico, sono due fratelli dell’agro aversano – nonchéimprenditori “particolari”, che hanno tutto l’interessea sondare il gradimento degli uomini politicisammaritani al fine di poter, poi, in seguito,sponsorizzare la coalizione o il gruppo vincente. E unavolta sponsorizzato tale coalizione- come già è capitatoin passato- battere cassa per recuperare gli investimentieconomici di natura diversa effettuati tramitespeculazioni di ogni risma.Diff idate, gente, dif f idate!!! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !

Una spesa alimentare, qualche banconota da 50 euroo- al limite- da 100, magari una bottiglia di vino, ilpagamento di qualche bolletta e le promesse- che taliresteranno- di posti di lavoro in quantità industriali.Cari ragazzi, cari amici, ecco che cosa vi offrirannopur di avere il vostro voto e la vostra riconoscenza.Ma prima di accettare queste proposte indecentifermiamoci a riflettere insieme. Lo so, di questi tempi,anzi tempacci, è comodo avere in tasca qualche euroin più. E a chi non servirebbe? Peccato, però, chequelle poche decine di euro se ne andranno via in unbattibaleno: un film al cine e due pizze a tavolino conla fidanzata o la moglie. E poi? La settimana dopo?Beh, sappiate che i benefattori di sette giorni primanon li beccherete più: presi i voti, infatti, si dileguerannoalla velocità della luce! E delle sirene incantatrici diposti di lavoro, ci metto entrambe le mani sul fuoco,non ne sentirete mai più parlare. A questi signori noninteressa per nulla il vostro futuro economico eesistenziale; si interessano di business e dispeculazioni. E per loro è davvero un affare investiretre/ quattrocento mila euro in campagna elettorale perfar vincere il candidato del cuore. Tanto, poi, sonosoldi che si recuperano. Anzi, che si moltiplicano. E,intanto, cari amici la nostra città sarà depredata diquei pochi siti industriali che potrebbero, seadeguatamente impiegati, produrre lavoro e benessereanche per voi e per le vostre famiglie. Vale la pena,dunque, ipotecare il proprio futuro per una sbronza divino e cinquanta euro in più nel portafoglio? Mario Tudisco

Da Casa le con fu roreGl i Assass in i to rnanosempre sul luogo del delitto

PER I VOSTRI AMICI ANIMALISTUDIO VETERINARIO VETER CENTERPIAZZA ADRIANO N.19 (ZONA ANFITEATRO),S. MARIA C.V. - GRANDE ESPERIENZA IN CANI,GATTI, ANIMALI DA COMPAGNIA ED ESOTICI.SI OFFRE SERVIZIO DI ANALISI, CHIRURGIA,MEDICINA, RADIOLOGIA E TOELETTATURADOTT. PIETRO PETRAROLO 393 03 98 214

Si dice che del senno di poi e delle buone intenzionisono lastricate le strade dell’inferno e le vicende cheseguono sono la conseguenza dell’avidità degli uomini.Certo la storia non si fa con i “se”, ma lasciatemelodire se non avessero abbattuto il vecchio tabacchificioper orchestrare una delle speculazioni più becere, piùinnaturale, più devastanti per la nostra città, forse nonci sarebbe stato il morto. La storia parte da lontano,dall’ex sindaco Iodice che fece approvare un pianocommerciale(SIAD) cosi sovradimensionato( susollecitazione dell’UDEUR gestita in quei tempi daEnzo Natale e Antonio Napoletano, già soci del Bingoe di altri affari collegati con l’ASI di cui NATALE eravice presidente), ma cosi sovradimensionato cheavrebbe potuto soddisfare le esigenze di una cittàcome NAPOLI. Perché? ma perché avevano giàprogettato anni prima lo sfruttamento del tabacchificioper lucrare su aree dismesse , ma che potevano anzidovevano tornare a produrre. La campagna elettoralescorsa che il Natale finanziò, promettendo insieme aGiudicianni di formare nell’ex tab. il polo del bianco,fu una truffa politica enorme, che non può essereperdonata dall’elettorato cittadino. Il tributo di mortepagato dal povero operaio è la conseguenza di questoe della fretta che aveva invaso ogni azione edificatoriaper il timore che misure di autotutela messeeventualmente in moto dal Prefetto Pizzi potesserofermare i lavori. La responsabilità morale di questafaccenda è di tutti quelli che hanno favorito questemanovre. drd

LA MORTE DEL POVERO OPERAIONELL'EX TABACCHIFICIO