IPE - Project Work MIB 2013 - Valutazione dell'andamento del Banco di Napoli SpA attraverso...
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«La valutazione dell’andamento del Banco di Napoli SpA attraverso l’analisi di bilancio»
Daniela Accetta Francesco Cavalieri Mario Marletta
Master in Bilancio, Revisione Contabile e Controllo di Gestione
Tutor aziendali: Paola Capobianco Alberto Mauro Sarno
Struttura dell’intervento:
1. Valutazione delle performance attraverso l’analisi di Bilancio
2. Il Risk Management nell’attività creditizia
3. Il posizionamento del Banco di Napoli SpA nel contesto macroeconomico di riferimento
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Il Banco di Napoli SpA
• Nel 2006, con la fusione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI, entra a far parte del Gruppo Intesa Sanpaolo e riprende la denominazione “Banco di Napoli SpA”
• Presenta una struttura territoriale con 725 punti operativi di cui 698 Retail e 27 Imprese
• La quota di mercato per numero di sportelli è del 18,7% (Settembre 2012)
• Dipendenti: 6.333
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1. Valutazione delle performance
attraverso l’analisi di Bilancio
• Riclassificazione di SP e CE secondo i principi contabili
internazionali IAS
• Determinazione principali indicatori di performance
• Cross Section Analysis
4/17
1.1 La composizione della Redditività
5/17
57,80%
42,20%
56%
44%
52% 48%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
Risparmio Gestito Raccolta Amministrata
2010
2011
2012
Composizione Raccolta Indiretta
31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010
Raccolta diretta 45,10% 45,70% 46,80%
Raccolta indiretta 54,90% 54,30% 53,20%
31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010
Margine di interesse 68,63% 67% 66,83%
Commissioni nette 29,83% 31,82% 35,82%
Altri proventi finanziari
(negoziazione, copertura, cessioni)1,54% 1,18% -2,65%
1.2 L’equilibrio tra Redditività ed Efficienza
11,92%
8,84% 8,60% 8,05%
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
14%
ROE
2009
2010
2011
2012
6/17
61,46%
57,13% 57,15%
54%
55%
56%
57%
58%
59%
60%
61%
62%
Cost/Income
2010
2011
2012
1.3 La struttura patrimoniale
• Posizione Finanziaria Netta: aumenta del 36,5% rispetto al 2010, evidenziando la capacità del BdN di far fronte ai propri debiti finanziari
• PN (-utile)/Totale Attivo: si attesta al 7,52% nel 2012 a seguito di un graduale processo di patrimonializzazione
• I crediti vs/clientela rappresentano nel 2012 circa il 71% dell’Attivo qualità del credito da monitorare
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2010 2011 2012
Patrimonio supplementare (Tier2) 206.952 202.485 198.534
Patrimonio di base (Tier 1) 1.273.660 1.300.354 1.324.181
86,96% 86,52% 86,96%
13,03% 13,47% 13,03%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Adeguatezza Patrimoniale 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010
Requisiti Patrimoniali per rischio di
Credito/Totale requisiti prudenziali73,96% 80% 71,22%
Requisiti Patrimoniali per rischio di
Mercato/Totale requisiti prudenziali 1,72% 0 0
Requisiti Patrimoniali per rischio di
Operativo/Totale requisiti prudenziali 24,30% 20,44% 28,70%
2.1 Composizione Patrimonio di Vigilanza
9/17
Totale esposizioni per cassa 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010
Sofferenze 3,16% 2,86% 2,66%
Incagli 5,67% 4,79% 4,82%
Esposizioni Scadute 0,55% 0,36% 0,43%
2.2 La qualità del Credito
3,16%
5,67%
0,55%
6,10%
3,70%
1,10%
0%
1%
2%
3%
4%
5%
6%
7%
Sofferenze Incagli Esposizioni Scadute
Banco di Napoli
Competitor (valore medio)
10/17
Modulo quantitativo
Modulo qualitativo
Procedura «Override»
2.3 Sistemi di gestione, misurazione e
controllo del rischio di credito
• Il controllo viene svolto a livello direzionale da parte degli organi societari
• Modelli di rating differenziati a seconda del segmento di operatività della controparte (Corporate, Small Business, Mortgage, Prestiti Personali)
• Il BdN adotta un modello basato sulla nozione di «Economic LGD»
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2.4 Il Rischio Operativo
3.1 Il contesto macro-economico
Banco di
Napoli
Calabria
Campania
Puglia
Basilicata
12/17
• Contrazione PIL 2,6% nel 2012
• 8400 imprese chiuse all’anno (2008-2012)
• Aree di forte specializzazione manifatturiera, agroalimentare e tecnologica
• Riduzione sostanziale domanda interna
• Ristagno dell’export nel settore chimico
• Stabilità nel settore turistico ed agroalimentare
• Crollo produzione industriale, in particolare settore automotive
• Export trainato dai settori elettronica e metallurgia
• Contrazione del PIL minore rispetto alle altre Regioni del Mezzogiorno
• Calo dell’export per il settore «Made in Italy» e siderurgia
• Crescita comparti meccanica, mezzi di trasporto, chimico-farmaceutico ed alimentare
3.2 Il BdN nel Gruppo Intesa Sanpaolo
13/17
Risultati reddituali (milioni)
Importo % su gruppo Importo % su gruppo Importo % su gruppo
Proventi operativi netti 10.069 56,31% 9.645 57,45% 10.032 60,34%
Oneri operativi 5.619 63% 5.733 62,74% 5.988 64%
Risultato operativo netto 4.450 49,62% 3.912 51,15% 4.044 55,61%
Risultato netto d'esercizio 830 51,71% -6.411 -78,27% 783 28,94%
31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010
3.3 Posizionamento rispetto ai competitor
57,15%
78,40%
63,42% 55,96%
77,91%
66,77% 66,49%
8,05% 3,49% -16,28% -1,16%
12,06%
1,37% 0,94%
-40%
-20%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Ba
nco
di
Na
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nca
BP
M
Ca
rip
arm
a
BN
L
Cost/Income
ROE
14/17
Dati riferiti al 2012
15/17
Strengths Weaknesses
Appartenenza ad un Gruppo Internazionale: Efficienza, Modelli AMA, Sistemi IT e Funzione Tesoreria
Aumento Attività Deteriorate, in particolare gli INCAGLI
Capillarità e forte radicamento sul territorio: aumento Crediti vs/Clientela
Granularità Raccolta Diretta
Solidità Patrimoniale: PFN; Leverage, grado di patrimonializzazione
Diminuzione delle Commissioni Nette
Non svolge Attività di Trading Riduzione numero sportelli e numero dipendenti
Margine di Interesse in crescita graduale Non possiede Partecipazioni
Aumento Raccolta Amministrata Forte incidenza dei crediti sull’Attivo
3.4 Le prospettive strategiche
16/17
• Politiche Monetarie (Euribor, IRS) • Prociclicità Basilea 2-3 • Economia recessiva e Credit Crunch • Crisi dei Debiti Sovrani • Settori Costruzioni e Mercato
Immobiliare • Finanziamento finalizzati in larga
parte per ristrutturazioni e/o debiti pregressi
• Raccolta Indiretta, soprattutto Amministrata
• Attività di Consulenza: nuovo ruolo della Banca
• Reti di Impresa e Agglomerati Industriali
• Export: Aerospaziale/Farmaceutico – Agroalimentare/Abbigliamento
• Diversificazione Rischio di Credito: Internazionalizzazione
Grazie dell’attenzione
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