IO L'impresa - Luglio 2014

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OPPORTUNITÀ Fondo energia, bandi europei e altre agevolazioni TERRITORIO Il Premio Marietta alla ricotta Mambelli 60 ANNI DI IMPRESE IDM: eccellenza nazionale nei manuali d’uso TERRITORIO Le foto gallery degli eventi estivi Anno XXXVII – N° 38 del 29.7.2014 Quotidiano- Poste Italiane SPA - Sped. abb. post. D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1, DCB Po FORLÌ-CESENA LUGLIO 2014 www.cnafc.it COME STANNO LE PICCOLE MEDIE IMPRESE? Fatturato, investimenti, occupazione, settori... una fotografia a cura dell’Ufficio Studi CNA Forlì-Cesena

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Come stanno le piccole e medie imprese? Quali sono le opportunità? I bandi e gli incentivi? Nel nuovo numero una risposta ad ogni domanda. www.cnafc.it

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OPPORTUNITÀFondo energia, bandi europei e altre agevolazioni

TERRITORIOIl Premio Marietta alla ricotta Mambelli

60 ANNI DI IMPRESEIDM: eccellenza nazionale nei manuali d’uso

TERRITORIOLe foto gallery degli eventi estivi

Anno

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FORLÌ-CESENA LUGLIO 2014www.cnafc.it

COME STANNO LE PICCOLE MEDIE IMPRESE?

Fatturato, investimenti, occupazione, settori... una fotografia a cura dell’Ufficio Studi CNA Forlì-Cesena

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INTERVENTO

Lavoratori autonomi e pro-fessionisti non solo non hanno preso il bonus da 80 euro al mese deciso dal governo Ren-zi per i lavoratori dipendenti a basso reddito, ma sono vit-time di un sistema fiscale di-chiaratamente penalizzante. Una sperequazione giustifi-cata sulla presunzione che il lavoratore indipendente – in Italia sono 5,6 milioni – eva-da comunque le tasse e che di fatto “costringe” l’autonomo ad adeguarsi a questa presun-zione. In caso contrario, cioè se non evadesse neppure un euro, dovrebbe infatti pagare al fisco molto di più di quan-to fa un lavoratore dipendente con la ritenuta alla fonte. In-somma, un cane che si morde la coda. Sono queste le con-clusioni alle quali si giunge leggendo una ricerca condotta da CNA nazionale.

Un sistema fiscale incapace di ridurre a un ambito fisio-logico un’evasione abnorme, pari a 120 miliardi di euro di gettito in meno ogni anno, tratta in maniera diseguale i contribuenti che a parità di reddito svolgono un lavoro di-verso. Con l’aggravante, dice la ricerca, che la sperequazio-ne penalizza in particolare chi guadagna poco. Ecco qualche esempio: un lavoratore di-

pendente che prende 10 mila euro l’anno non paga un euro di tasse, un imprenditore indi-viduale versa invece tra Irpef e Irap 1.660 euro l’anno se è in contabilità semplificata e 2.650 euro se è in contabilità ordinaria. Il gap si riduce man mano che si sale di reddito. Ma a 20 mila euro è ancora forte: il lavoratore dipendente versa al fisco 1.411 euro, l’autono-mo o il professionista 2.365 euro (2.750 se in contabilità ordinaria). Con 30 mila euro di reddito il dipendente paga 2.271 euro, l’autonomo 2.740 (2.923 se in ordinaria). Infine, a 55 mila euro, la differenza si riduce a 350 euro l’anno.

Sulla base di questi dati CNA chiede al governo di rivedere i tetti delle no tax area e del-le detrazioni. Per i lavoratori dipendenti sono rispettiva-mente di 8 mila euro e 1.880 euro mentre per gli autonomi di 4.800 euro e 1.104 euro. È inoltre necessario aumentare la franchigia Irap dagli attuali 10.500 a 25 mila euro. Richie-ste comprensibili per tutte le imprese individuali e per i professionisti che dichiarano fino all’ultimo centesimo. Ma quanti sono? Un sistema che non sa affrontare il problema continua a tassare in modo di-verso redditi uguali.

Un dipendente che prende 10 mila euro l’anno non paga un euro di tasse, un imprenditore versa invece tra Irpef e Irap dai 1.660 ai 2.650 euro all’anno.

I LAVORATORI AUTONOMI E IL PARADOSSO DELLE SUPERTASSEUn sistema fiscale che penalizza i 5,6 milioni di lavoratori indipendenti. Con l’aggravante di colpire di più chi guadagna meno. Alla faccia del bonus da 80 euro!

di Enzo Cortesi - Presidente CNA Forlì-Cesena

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SOMMARIO

Registrazione tribunale di BolognaN° 4686 del 23/11/1978

Chiuso in redazione il 29 luglio 2014

www.cnafc.it

Seguici su http://www.facebook.com/cnaforlicesena http://www.youtube.com/user/cnafc

Direttore responsabile:Maurizio Collina

Direzione e amministrazione:CNA Federazione Regionale Emilia-RomagnaVia Rimini, 7 - 40128 BolognaTel. 051 2133100

IO l’impresa Forlì-Cesena

Coordinamento editoriale: Franco Napolitano

Redazione: Marco Boscherini, Veronica Bridi, Fatima El ghazioui, Silvia Foschi, Riccardo Guardigli, Marco Lucchi, Maria Maltoni, Piergiorgio Matassoni, Franco Moscatelli, Franco Napolitano, Davide Prati, Roberto Sanulli. Via Pelacano, 29 - ForlìTel. 0543 770200 - [email protected]

Artwork e impaginazione:Menabò srl - Forlì www.menabo.com

Stampa:CILS - Cesena

Hanno collaborato a questo numero:Deanna Conficconi, Paola Fava, Laura Giammarchi, Massimo Grandi, Marco Laghi, Giovanni Marzolini, Danila Padovani, Stefano Rossi.

Fotografie: Archivio CNA, Foto Vision di Cesena, Friend Studio di Carlo Parrinello (Forlì), Mirco Ricci, Stignani (Cesenatico)

INTERVENTO

I lavoratori autonomi e il paradosso delle supertasse

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IN BREVE

News dal mondo CNA7

RICETTA DEL MESE

La ricetta di… Giovanni Marzolini21

BACHECA

Annunci gratuiti22

60 ANNI DI IMPRESE

IDM: eccellenza nazionale nei preziosi manuali d’uso

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IN PRIMO PIANO

Leggere l’andamento delle PMI grazie all’Ufficio Studi CNA

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OPPORTUNITÀ

News finanziamenti12

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PUNTASPILLI

Lo spazio di opinioni e riflessioni6

TERRITORIO

Il Premio Marietta ad honorem alla ricotta “Mambelli”

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News dal territorio17

All’insegna del menù del cuore18

Savignano gremita per il settimo wine festival

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14 settembre: CNA Day Forlì 2014

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“La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre”. Albert Einstein

IL PENSIERO DEL MESE

La digitalizzazione della Pubblica Am-ministrazione, benché più a rilento di quanto deciso dal governo, procede. Ma le conseguenze su cittadini e im-prese sono diverse. Per le imprese ogni documento da trasmettere alla P.A. sia nazionale che locale su supporto di-gitale, ad es. tramite Sportello Unico telematico è un obbligo, ma anche uno stimolo a modernizzarsi. Cosa che do-vrebbe fare anche la P.A., dotandosi di tecnologie adeguate. Lo abbiamo visto purtroppo nei famosi click-day: le pro-cedure si bloccano, lasciando nell’in-certezza migliaia di aziende. Diverso è per i cittadini, pensionati in particolare. È difficile pretendere che pensionati di età avanzata diventino maghi del web e riescano a districarsi con i diversi enti, INPS in primis. Come in altri pa-esi le famiglie sono aiutate da soggetti privati che svolgono attività di interes-se pubblico, facilitando l’incontro tra

domanda e offerta, controllando co-stantemente la corretta erogazione dei servizi, gestendo i potenziali problemi. È perciò insostituibile il ruolo di enti come i Patronati, quali EPASA colle-gato a CNA, che facilitano i processi di comunicazione tra il singolo e l’ente.

Ma se non ci fossero più? Il cittadino si ritroverebbe solo e senza possibilità di far valere i propri diritti. Insomma c’è tanto lavoro da fare, i cantieri per ammodernare l’Italia sono aperti.

Paola Fava

IL BUROSAUROQuando “modernizzare“ colpisce i più deboli

Si è tenuto il 18 luglio a Cesena, presso la Biblioteca Malatestiana, il convegno de-dicato alla Rigenerazione urbana pro-mosso da CNA, in cui è stato presentato un Progetto Pilota. Si tratta della demo-lizione e ricostruzione, con criteri di so-stenibilità ambientale e risparmio ener-getico, di un edificio degli anni ’50. Sarà la prima multiresidenza in Italia certifi-cata dallo standard di “casa passiva” del Passive House Institute. Nel prossimo numero di “Io L’Impresa”, data la rilevan-za dell’iniziativa per il comparto costru-zioni, proporremo un approfondimento.

RIGENERAZIONE URBANA: OPPORTUNITÀ PER IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

PUNTASPILLI

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La “Legge Quadro sulla Parità e con-tro le discriminazioni di genere” ap-provata di recente dalla Regione apre nuove prospettive per chi da tempo la-vora sulla condizione femminile, come CNA Impresa Donna.La legge interviene su molti temi quali salute, educazione, cultura, ma anche lavoro e imprenditoria femminile. In-dividua ambiti di interventi per favorire l’accesso al credito, l’abbattimento del tasso di interesse, la stipula di con-venzioni e percorsi formativi destinati alle imprenditrici. Definisce gli “Stru-menti del sistema paritario”, tra cui il Bilancio di genere, una buona prati-ca già realizzata nella nostra realtà, e individua un ruolo di monitoraggio statistico da parte della Regione che sarà di grande utilità.Un altro ambito centrale della legge è quello legato alla rappresentazio-ne dell’immagine femminile nella comunicazione, in relazione al quale mondi femminili e istituzioni forlivesi

hanno portato nel percorso di ela-borazione della legge un contributo di esperienza diretta. La necessità di modificare radicalmente i modelli culturali dominanti nella comunica-zione e gli stereotipi di genere sono questioni non più rinviabili e che de-vono essere affrontate dalla scuola, ma anche dagli operatori del settore comunicazione, con azioni di sensibi-lizzazione verso chi lavora con le im-magini. Anche questa è una sfida im-portante per il mondo dell’impresa.

Il DL 185/2008 ha introdotto l’obbligo di dotarsi di una casella di posta elettro-nica certificata (PEC) per una serie di soggetti:• i professionisti iscritti in Albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato (ad

esempio, avvocati, ingegneri, architetti, consulenti del lavoro, dottori com-mercialisti, ecc.) che dovevano ottemperare a tale obbligo entro il 29.11.2009;

• le imprese costituite in forma societaria (società di persone, società di capi-tali, ecc.) che dovevano ottemperare a tale obbligo entro il 30.6.2012;

• le Amministrazioni pubbliche.Successivamente, il DL n. 179/2012 ha esteso l’obbligo della PEC anche alle imprese individuali.A decorrere dal 30.6.2013, quindi, l’obbligo di possedere una PEC riguarda tutte le imprese, i lavoratori autonomi e le Pubbliche Amministrazioni.In questo contesto, si inserisce la nuova modalità di recapito delle cartelle esattoriali da parte di Equitalia che, nelle ultime settimane, sta utilizzando la PEC con sempre maggior frequenza.Si invitano quindi le imprese ad una necessaria lettura della casella di posta certificata! Attenzione: la PEC ha valore di “raccomandata”.Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi a CNA Creaimpresa.

LEGGE QUADRO REGIONALE SULLA PARITÀ, UN IMPORTANTE STRUMENTO DI LAVORO

POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC): SUO UTILIZZO NECESSARIO

Agevolazioni alle imprese: l’assistenza di CNA

Equitalia notifica le cartelle esattoriali: la consulenza di CNA Creaimpresa

IN BREVE

Il Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione delle imprese agevolazioni per la registrazione di marchi aziendali a livello comunitario ed internazionale. L’agevolazione è concessa fino al 90% delle spese ammissibili, con un contributo massimo di € 6.000 per ciascun marchio e di € 15.000 per impresa. Sono ammissibili a contributo le spese per: progettazione del marchio, ricerche di anteriorità, assistenza per il deposito, acquisizione o concessione in licenza del marchio, tasse di deposito. L’ufficio CNA Marchi e Brevetti offre assistenza nella preparazione della relativa documentazione. Se sei interessato a tutelare il tuo marchio e/o brevetto contatta Massimo Grandi - tel. 0543/770218 – 348/3913620 [email protected], oppure Danila Padovani – tel. 0543/770104 – 348/3913621 – [email protected]

La registrazione di marchi internazionali

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IN PRIMO PIANO

L’occupazione cala di 6 punti, mentre cresce la spesa per la formazione

A metà anno, due indagini condotte da CNA consentono di fare il punto sulla situazione dell’economia della nostra pro-vincia. L’analisi TrendER scatta una fotografia sul consuntivo 2013 e una ricerca dell’Ufficio Studi di CNA Forlì-Cesena met-te a fuoco l’andamento dei pri-mi sei mesi del 2014.

Partiamo dal 2013, anno che si è chiuso con una ulteriore e più decisa diminuzione tenden-ziale del fatturato complessivo (-7,4%), che peggiora se si con-sidera il solo fatturato conto ter-zi (-8,3%). In forte diminuzione l’ammontare degli investimenti, con l’indice di livello che fa regi-strare il valore più basso (41,6) dal 2008 ad oggi. Questi i dati di TrendER, l’indagine statistica semestrale elaborata da CNA e validata dall’ISTAT, che si basa su un campione di oltre 5.000 imprese in regione con meno di venti addetti. Se analizziamo i diversi settori, il fatturato cala significativamente sia delle co-

struzioni che dei servizi a per-sone e famiglie (per entrambi -16%). Situazione peggiore per il sistema moda (-18%), men-tre i trasporti si attestano su un -7,3%. In controtendenza il manifatturiero (+4,6%), dove spicca il legno-mobile con una variazione percentuale seme-strale tendenziale prossima al 30%, risultato che compensa solo in parte i crolli registrati nei semestri precedenti. Anco-ra in crescita il fatturato per la meccanica, che sfiora il +5%.

Se il fatturato cala, cresce complessivamente la spesa per le retribuzioni (+9,2%). Questo in un contesto di forte riduzio-ne tendenziale della spesa per consumi (-14,9%). Cresce del 98% la spesa per la forma-zione, che traduce la neces-sità delle imprese di investire per qualificare e riqualificare le proprie risorse umane. Un segnale positivo, che parla di imprese che nonostante tutto credono nel futuro e si vogliono

attrezzare per competere in un mercato in forte evoluzione.

E come è partito il 2014? Lo ha analizzato l’Ufficio Studi di CNA Forlì-Cesena, registran-do la tendenza provinciale per i primi mesi di quest’anno. Con un approfondimento su una componente fondamentale: l’occupazione. L’indagine è sta-ta effettuata su 1.653 imprese con dipendenti associate alla CNA della nostra provincia.

Come tendenza, produzione e fatturato rimangono sostanzial-mente immutati, mentre qual-che riflessione sul mercato del lavoro può aiutare a completare il quadro della congiuntura lo-cale. Il dato più rilevante è che il livello di occupazione cala di ulteriori 6 punti percentuali, rispetto alla chiusura del 2013. Il livello di occupazione è un elemento oggettivo che sinte-tizza l’andamento del mercato del lavoro, ma non è esaustivo, nel senso che non contempla una serie di “effetti collaterali”

Fatturato, investimenti, occupazione… una fotografia a fine 2013 e a metà 2014 delle imprese della nostra provincia. Con un focus sui diversi settori.

LEGGERE L’ANDAMENTO DELLE PMI GRAZIE ALL’UFFICIO STUDI CNA

di Ufficio Studi CNA Forlì-Cesena

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PRIMO PIANOLeggere l’andamento delle PMI grazie all’Ufficio Studi CNA

che concorrono, invece, a de-scrivere in maniera compiuta la relazione tra il mercato del lavoro e le dinamiche economi-che. In altri termini, i lavoratori che beneficiano di una qualche forma di ammortizzatore, non rientrano nei conteggi della disoccupazione ma non parte-cipano alla produzione. Nel 1° trimestre 2014, le imprese inte-ressate da fenomeni di ammor-tizzatori sociali, sono diminuite del 7,4%, così come il numero

dei lavoratori coinvolti che re-gistra un -8,7% sulla chiusura del 2013. Il nostro Ufficio Studi ha analizzato anche nel detta-glio l’andamento dei diversi set-tori nella nostra provincia. La fotografia che emerge mostra situazioni molto diverse. Un dato, in estrema sintesi, è che chi esporta cresce, mentre i settori più tradizionali soffrono. Nella meccanica, sono forti la spinta verso l’export e gli inve-stimenti in termini di innovazio-

ne nel campo dell’automazione industriale, e in particolare per il packaging. Soffrono di più gli ambiti più tradizionali come quelli collegati all’edilizia.

Nella nautica permane la crisi dei grandi gruppi locali, a scapi-to anche delle imprese della sub fornitura. Abbiamo visto il mese scorso come il settore calzatu-riero si trovi in una situazione in qualche modo “conservativa”. Il comparto costruzioni si con-ferma molto frammentato, con

Cambiano le abitudini dei consumatori che ricorrono al “fai da te” per risparmiare

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IN PRIMO PIANO

ASCOLTO E PROPOSTA: LA RICETTA DI CNA Franco Napolitano, direttore generale CNA Forlì-Cesena: cogliere i bisogni delle imprese per rilanciare nuovi progetti

Primo semestre 2014: come stanno le nostre imprese?Il 2014 è sicuramente un anno impegnativo, nella nostra provincia in particolare gli effetti della crisi si fanno sentire in maniera sempre più pesante. Le imprese tengono duro, si impegnano a trovare soluzioni nuove a problemi sempre più gravi. Ma quello che emerge drammaticamente è l’urgenza di un cambio di passo: servono soluzioni subito, non c’è più tempo.Lo abbiamo visto dalla partecipazione alla manifestazione nazionale delle piccole medie imprese...Sì, decisamente: in quell’occasione si è visto chiaramente che piccole imprenditrici e imprenditori non si tirano indietro, ci mettono la faccia per trovare nuove idee e per garantire un futuro al nostro Paese. E lì si è visto anche il ruolo che può giocare, oggi, un’associazione di categoria come CNA.E a livello locale?Le cose si muovono, seppur lentamente. Guardiamo ad esempio con interesse alle tre grandi Unioni di Comuni. Ora il sistema delle imprese si attende da questi soggetti risposte puntuali sul versante burocrazia, semplificazione, pressione fiscale.La crisi tocca in particolare alcuni settori: è possibile pensare a soluzioni mirate?È esattamente quello che stiamo facendo. Un esempio per tutti: il nostro Progetto Rigenerazione urbana, dedicato al settore che più di tutti soffre, quello delle costruzioni, che rappresenta il 30% dell’economia del nostro territorio. Un Progetto nel quale abbiamo creduto molto, e che si con-cretizzerà a breve nel primo cantiere.Qual è dunque la ricetta di CNA?Prima di tutto essere in ascolto costante dei bisogni delle imprese. Sia attraverso la rete capillare dei nostri 19 uffici e 300 collaboratori sul territorio, sia attraverso l’importante lavoro di analisi che produce il nostro Ufficio Studi. Un progetto che crediamo ci consentirà di fare la differenza nel prossimo futuro. Per leggere una realtà sempre più opaca e difficile da interpretare, e da qui individuare nuove soluzioni e risposte per i nostri associati.

PMI tra calo del fatturato e investimenti

2014: Forlì-Cesena

Abusivismo Calo dei consumi

Occupazione -6%

Ammortizzatori sociali -7,4%

Export Innovazione

Servizi sanitari Automazione industriale

Nautica Costruzioni

Autoriparazione Acconciatura Lavanderie

Estetica

Come sono cambiate le tue abitudini di consumo con la crisi?

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CNA contro l’abusivismo: scopri campagne e azioni sul sito cnafc.it

una dimensione media di appe-na 2,5 addetti per impresa; le imprese con oltre 19 addetti (75 in tutto) sono solo l’1,2%, anche se impiegano il 24,3% degli ad-detti del settore. La commes-se sono sempre più scarse. L’edilizia residenziale, rivolta ad un mercato strettamente locale, è rimasta sostanzial-mente ferma; fanno eccezione solo i lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energeti-ca ammessi ai benefici fiscali, opportunamente confermati anche per il 2014. Approfondi-remo nel prossimo numero di “Io L’Impresa” un interessan-te Progetto Pilota nell’ambito della rigenerazione urbana.

Passando ai servizi, si regi-stra una sostanziale tenuta, pur marcando un calo di frequen-za generalizzato da parte di quell’utenza che maggiormente ha risentito della crisi. Accon-ciatura ed estetica sono inde-bolite da un accentuato abu-sivismo e dal proliferare di un notevole “fai da te”. I saloni più qualificati sembrano accusare

meno la situazione, ma non c’è più quella ricerca di mano d’o-pera come in passato.

Crescono i tecnico sanitari (podologi, ortopedici, masso-fisio-terapisti, arti ausiliarie sa-nitarie, ecc.). Infatti le persone, per motivi di salute, non posso-no fare a meno di questi inter-venti e l’aumento dell’età media della vita richiede un sempre maggiore ricorso a questo tipo di prestazioni sanitarie. Il costo dei ticket del sistema sanitario nazionale, e dei tempi di ero-gazione, incentiva il ricorso alla professionalità sanitaria privata.

Cala ulteriormente la doman-da per le imprese dell’autoripa-razione, le lavanderie e quelle di pulizia. Si è ormai consolidato un atteggiamento molto pru-denziale da parte dell’utenza che, per fare un esempio legato all’automobile, sceglie di allun-gare i periodi per effettuare le manutenzioni ordinarie, in modo tale da conseguire un risparmio. Lo stesso può dirsi per il settore delle lavanderie, che registra-no un calo dei fatturati attorno

al 30%, conseguenza di un ri-torno sistematico al fai da te.

Il 2014 si conferma difficile per il settore del trasporto merci su strada, aggravato anche dal-la recessione avviata sin dalla fine del 2008 e non ancora ri-solta e da problemi strutturali che non hanno mai trovato so-luzione. Beneficiare di infor-mazioni quasi in tempo reale, rappresenta indubbiamente un vantaggio per tutti i soggetti che, in qualche modo, hanno un di-retto collegamento con il mon-do delle imprese ed il sistema economico nel suo complesso. Per questa ragione, CNA Forlì-Cesena si è dotata di un proprio Ufficio Studi che, oltre ad ana-lizzare la situazione economica provinciale, è nelle condizioni di fornire indicazioni relative a singole aree territoriali e speci-fici settori. Uno strumento per consolidare il ruolo di CNA come interlocutore nei confronti delle istituzioni, soggetto proattivo per individuare programmi e proget-ti di intervento sul sistema delle piccole e medie imprese.

PRIMO PIANOLeggere l’andamento delle PMI grazie all’Ufficio Studi CNA

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HORIZON 2020In arrivo i bandi per i finanziamenti europei per rilanciare crescita, innovazione e competitività

Riavviato il Fondo che agevola gli in-vestimenti delle Piccole Medie Impre-se destinati all’efficientamento ener-getico, alla produzione di energia da fonti rinnovabili e alla realizzazione di impianti tecnologici che consentono la riduzione dei consumi energetici da fonti tradizionali. Suo scopo: pro-muovere la nascita di imprese operanti nel campo della green economy, incen-tivare gli investimenti immateriali volti

all’efficienza energetica dei processi o alla riduzione del costo energetico in-corporato nei prodotti. Possono fare ricorso al fondo le Piccole e Medie Imprese operanti nei settori dell’in-dustria, dell’artigianato e dei servizi alla persona, in Emilia-Romagna.Il fondo regionale concede finanzia-menti bancari a tasso agevolato, per il 40% dalle risorse pubbliche del Fondo e per il restante 60% da risor-

se messe a disposizione degli Istituti di credito convenzionati: le Banche di Credito Cooperativo dell’Emilia-Romagna, la Banca popolare dell’E-milia-Romagna, il Banco Popolare e la Banca Popolare di Ravenna. Il fon-do dispone di un plafond complessivo di 24 milioni di euro: 9,5 dei quali a valere sull’Asse 3 del Programma Eu-ropeo Fesr. I finanziamenti agevolati possono avere la durata massima di 84 mesi e importo ricompreso tra un minimo di 20 mila euro e un massi-mo di 1 milione di euro. Sono am-missibili le spese sostenute a partire dall’1/01/2013. Gli interventi dovran-no essere realizzati entro 18 mesi dalla concessione del finanziamento. I Consulenti Credito CNA Forlì-Cese-na sono a disposizione delle imprese per la predisposizione delle domande e per ogni fase di realizzazione e ren-dicontazione dei progetti.

Horizon 2020 è il programma euro-peo per la ricerca e l’innovazione ri-volto a università, istituti di ricerca e imprese, con particolare attenzione alle PMI, che di solito accedono con difficoltà ai fondi comunitari per la complessità burocratica, ma anche per le minori risorse economiche e di capitale umano disponibili. Una novi-tà importante è che potranno acce-dervi anche singole imprese.Horizon 2014-2020 ha tre priorità:

• ricerca scientifica e tecnologi-ca: per migliorare la ricerca anche transnazionale;

• competitività e sfide sociali: pro-getti per le grandi sfide globali nei settori della salute, cambiamento demografico e benessere; agri-coltura sostenibile, bio-economia, energia pulita ed efficiente; trasporti “verdi” e integrati; azioni climatiche ed efficienza delle risorse;

• competitività e leadership indu-striale: per sostenere la ricerca e l’innovazione dell’industria europea.

Tra le novità: nuove e più sempli-ci regole per la partecipazione; più sostegno all’adozione commerciale delle innovazioni; programmazione congiunta fra livello internazionale e livello nazionale. Lo “Strumento per le PMI” è una del-

le novità introdotte e si applica a 11 “temi” specifici individuati nel contesto delle priorità: “Competitività e Leader-ship industriale” e “Competitività e Sfi-de della Società”. Per informazioni sugli interventi possibili e sull’ammissibilità al con-tributo delle idee progettuali rivol-gersi a: [email protected]; tel. 0543/473637.

FONDO ENERGIA: RIAPERTI I TERMINI 2014 PER GLI INVESTIMENTIBuona opportunità da cogliere: i consulenti Credito CNA a disposizione

OPPORTUNITÀ

Scopri i bandi attivi nella sezione bandi e incentivi su www.cnaroma gnaestero.it/finanziamenti.php

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Prorogato l’“Accordo per il Credito 2013”, compresa la moratoria scaduta il 30 giugno. Al fine di evitare discontinuità in questa delicata fase, CNA Nazionale ha condiviso con altre Associazioni delle imprese e con ABI (Associazione Bancaria Italiana) l’opportunità di estendere il periodo di validità del predetto Accordo a tutto il 2014. Pertanto, per le piccole e medie imprese in “bonis” è ancora possibile presentare richiesta per utilizzare l’opportunità prevista dall’Accordo di sospendere o allungare mutui e leasing in essere alla data dell’1/07/2013. Sono “in bonis” le ditte che, al momento di presentazione della domanda, non abbiano posizioni debitorie classificate dalla banca come “sofferenze”, “partite incagliate”, “esposizioni ristrutturate” o “esposizioni scadute/sconfinanti” da oltre 90 giorni, né procedure esecutive in corso. Sono ammissibili alla richiesta di sospensione anche i finanziamenti che hanno beneficiato di analoga facilitazione, ai sensi dell’Avviso Comune del 3/08/2009. Inoltre, con il fine di promuovere la ripresa e lo sviluppo, alle imprese che intendano avviare processi di rafforzamento patrimoniale, le banche si impegnano a valutare la concessione di un finanziamento proporzionale all’aumento dei mezzi propri realizzati dall’impresa. Per ulteriori informazioni rivolgersi al Servizio credito di CNA Forlì-Cesena.

Accordo per il credito

Un indennizzo di poco più di 500 euro al mese (trattamento minimo INPS) per i commercianti che decidono di cessare l’attività, già introdot-to dal 1996 e previsto dal ex D.Lgs. 207/1996, rimasto in vigore fino al 31 dicembre 2011, è stato prorogato alla luce dei nuovi requisiti pensionistici introdotti dalla “Riforma Fornero”. L’indennizzo, un “ammortizzatore sociale” per accompagnare fino alla pensione chi lascia definitivamente l’attività, spetta “per la cessazione definitiva dell’attività commerciale ai soggetti che esercitano, in qua-lità di titolari o coadiutori, attivi-tà commerciale al minuto in sede fissa”, anche abbinata ad attività di somministrazione al pubblico di ali-menti e bevande, o che esercitano at-tività commerciale su aree pubbliche. Quindi commercianti, gestori di bar e ristoranti, agenti e rappresentan-ti di commercio. Requisiti e condizioni: i richiedenti debbono possedere i seguenti requisiti:a) più di 62 anni di età, se uomini, più di

57 anni di età, se donne;b) far valere al momento della ces-

sazione dell’attività, almeno 5 anni d’iscrizione in qualità di titolari o coadiutori, nella Gestione dei contributi e delle prestazioni pre-videnziali degli esercenti attività commerciali presso l’INPS.

Per effetto di quanto previsto nella “Legge di stabilità 2014” ne possono beneficiare:1) gli assicurati in possesso dei requi-

siti di cui sopra, nel periodo com-preso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2016;

2) gli assicurati ai quali era stata so-spesa l’erogazione del trattamento.

Le domande possono essere presen-tate, a partire dal 1° gennaio 2014, fino al 31 gennaio 2017. L’indennizzo è incompatibile con lavoro autonomo o subordinato e la corresponsione del beneficio termina se si riprende l’at-tività lavorativa, dipendente o auto-noma. Il beneficiario deve comuni-care all’Inps la ripresa dell’attività entro 30 giorni dal suo verificarsi. Durata e erogazione: l’indennizzo spetta dal primo giorno del mese suc-cessivo a quello di presentazione della domanda e fino al momento in cui si potrà percepire la pensione di vec-chiaia, è compatibile con assegno di invalidità, pensione di anzianità, non-ché pensione di reversibilità.Il provvedimento è finanziato – fino al 31 dicembre 2018 – con la maggiora-zione dello 0,09% dell’aliquota contri-butiva prevista per i commercianti in attività iscritti all’INPS. Gli uffici del Patronato EPASA sono a disposizione per la verifica dei requisiti, la predi-sposizione e l’invio della domanda.

LEGGE DI STABILITÀ 2014: I CRITERIIndennizzo agli operatori commerciali per cessazione di attività

OPPORTUNITÀ

Proroga al 31 dicembre 2014

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60 ANNI DI IMPRESE di Franco Moscatelli

Manuali d’istruzioni: una specialità di IDM, azienda leader da 45 anni in pista

IDM (nostra socia): un’eccel-lenza nazionale, e non solo, nel campo dei libretti d’istru-zione, o manuali, decisivi per il buon uso dei macchinari o degli elettrodomestici. Il come e il perché di questa piccola grande storia imprenditoriale, spirito artigiano, lo chiediamo al fondatore di “IDM Techni-cal Documentation”, Romano Mambelli che ha recentemente festeggiato i suoi buoni, primi, 45 anni di lavoro. Oggi, in cabi-na di regia aziendale, c’è il fi-glio Riccardo, ingegnere mec-canico. Allora, com’è andata questa vostra bella storia, tra imprenditoria, capacità di co-gliere e sviluppare le nicchie di mercato? Romano Mam-belli ci risponde sorridendo e ripensando: “È passato un po’ di tempo da quando scelsi que-sta mia, questa nostra strada. 45 anni sono già un traguardo, quasi equivalgono ad una vita di lavoro. Era il 1960, in tasca un diploma da operatore di

macchine utensili, primo la-voro: tornitore. Dopo due anni di “gavetta” in Svizzera, sono tornato a lavorare nella mia terra. Fui assunto nell’azien-da Rossi di Casemurate (oggi non c’è più, ma fu storica co-struttrice di macchine agricole) come disegnatore “esplosivi-sta”, in gergo tecnico. Le mie illustrazioni “parlanti” delle macchine piacevano: erano ef-ficaci. Intuii l’importanza di una buona manualistica come de-cisivo supporto al post vendita. E quindi, nel 1969, fondai IDM, studio tecnico specializzato in cataloghi di ricambi e manuali d’uso. Siamo stati pionieri. IDM si impose per standard pro-fessionali e qualitativi. Diverse aziende si meravigliarono per l’efficacia della nostra opera: il nostro saper sviluppare, anche con pochi input, un manuale a misura delle diverse esigenze. Poi, negli ultimi vent’anni, lo scenario è mutato. Entravano in scena delle direttive europee,

cambiavano le regole del gioco. Abbiamo giocato la nuova parti-ta. È decisivo stare al passo con i tempi nuovi. Dal 1992 siamo membri di UNI. Dal 2003 coor-dino il GL1 della Commissione UNI “Documentazione e Infor-mazione”, norme per la ma-nualistica. Attualmente stiamo lavorando a una normativa per la professione di Comunicatore Tecnico. Spesso vengo interpel-lato dall’ente per “raccontare la mia esperienza” in convegni e workshop: lo faccio per hobby perché mi consente di rimane-re legato a quello che è stato il mio passato professionale. In tutti questi anni non solo ho insegnato, ma ho imparato tan-to: è il messaggio, la sfida che propongo ai miei collaboratori”.

Una curiosità da profani: i manuali d’uso sono redatti in diverse lingue. Ciò comporta, tuttavia, l’utilizzo di traduzio-ni, dunque lingue e semanti-che diverse. Non è un proble-ma di facile soluzione: qual è

IDM: ECCELLENZA NAZIONALE NEI PREZIOSI MANUALI D’USOLa piccola grande storia imprenditoriale dell’azienda forlivese creata 45 anni fa dall’inventiva artigiana di Romano Mambelli. In pista, già oggi, il figlio Riccardo, ingegnere, e fior di collaboratori specializzati.

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01 Repertorio dei manuali d’uso e loro studi, di IDM.

02 Il sindaco di Forlì, Davide Drei, all’Open day di IDM.

03 Il nostro direttore generale e il responsabile CNA Area Forlì città premiano Romano Mambelli; a sinistra la moglie Cristina.

60 ANNI DI IMPRESEIDM: eccellenza nazionale nei preziosi manuali d’uso

il criterio, vostra specialità, che avete approntato ed ela-borato nel tempo?

“Bella domanda. Lasciatemi dire che, in un passato non trop-po lontano, la manualistica tec-nica era considerata, da talune aziende, solo come un obbligo di legge, quasi una spiacevo-le necessità. Quando invece le cosiddette “istruzioni per l’uso” sono un fattore determinante sia per la sicurezza di chi adopera i macchinari, sia per il buon uso e

la durata nel tempo. Oggi non è più così. Quanto al “cuore” della vostra domanda, cioè i processi di redazione dei testi, noi di IDM pensiamo di essere, e spesso siamo ritenuti, all’avanguardia. La nostra soluzione è quella di lavorare a monte, sia sui testi dei manuali sia sulle didascalie dei disegni illustrativi: con una fraseologia che adotta i principi dell’Italiano Tecnico Semplifi-cato, assimilabile al “Simplified Technical English”, in gergo tec-

nico STE. In questo modo i tra-duttori non dovranno rielabora-re i testi per comprendere cosa devono tradurre, ma potranno riproporlo senza ambiguità nelle lingue d’interesse, senza diffi-coltà e con precisione.”

Ultima domanda: oggi in azienda subentra suo figlio Riccardo. Giusto e sacrosanto esserne fieri…

“Davvero. Oggi l’IDM non è più l’avventura di Romano Mam-belli, ma di Riccardo Mambelli, ingegnere meccanico, coadiu-vato da mamma Cristina, al suo fianco, così come lo è stato per me. Riccardo sa già che non avrà la vita spianata e dovrà te-nere alto il nome della nostra IDM, grazie alla sua freschezza, alla sua inventiva, di cui lo rin-grazio, insieme a tutti i nostri bravi collaboratori. Mai smet-tere di aggiornarsi, di innovar-si e innovare: unica ricetta per sfidare il futuro.”

IDM ha sede in via Virgilio, 8 - Sito web: www.idm.it

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01 Il sindaco di Forlimpopoli Mauro Grandini con Loris, Idiana e Raffaella Mambelli.

Il “Premio Marietta ad hono-rem” di Casa Artusi, podio dei buongustai, è andato alla ricotta (e non solo) del caseificio Mam-belli, nostro socio, alla terza generazione, in quel di Santa Maria Nuova-Bertinoro, nelle nostre belle campagne. Un rico-noscimento gustoso e importan-te, che si aggiunge al successo quotidiano di questa ricotta ro-magnola d’autore. Questo buon prodotto, infatti, giunge in confe-zioni sempre fresche anche nei circuiti romagnoli dei banchi del-la grande distribuzione ed è tra i più “gettonati” dalle massaie, le Mariette di oggi, e dai buongu-stai, pur tra altre offerte degne di prodotti consimili: ognuno di voi, lettori e lettrici, potrà verificarlo quando va a fare la spesa. Oppor-tuno, dunque, rimarcare la men-zione del Premio Marietta 2014 assegnato a Loris Mambelli, il titolare, e alla sua famiglia dalla città di Forlimpopoli, su indica-zione del Comitato Scientifico di Casa Artusi: “A Loris Mambelli

quale protagonista, assieme a tutta la famiglia, di una storia aziendale di straordinario in-teresse che, portata avanti con impegno e passione nell’arco di tre generazioni, rappresenta un caso virtuoso di continua cre-scita sia nel percorso familiare ed artigianale, sia nella produ-zione di prodotti di eccellenza, ad ampia distribuzione”. Occhio alla menzione: da notare “il caso virtuoso” di un’eccellenza arti-giana, la qualità irripetibile delle materie prime, la sapienza del-la produzione, la capacità, nel tempo, di portare il prodotto non solo a negozi di nicchia, ma alla grande distribuzione. La bontà peculiare della ricotta Mambel-li sta dunque nella qualità delle materie prime (latte intero, da allevamenti romagnoli selezio-nati), nella particolare capacità di lavorarlo a dovere e nell’acqua utilizzata, quella delle antiche terme della Panighina, un’acqua con specifiche qualità salubri. Con lo stesso impegno, la stessa

antica sapienza (supportata oggi da moderne tecnologie) con cui la fondatrice di famiglia, nonna Elsa, negli anni Cinquanta del secolo appena passato, prepa-rava le sue prime ricotte, con il latte delle poche mucche della stalla di casa, da destinare ai vi-cini mercati di Cesena e Forlim-popoli. Giusto infine ricordare che la ricotta fresca è una me-raviglia a buon prezzo: buona da sola, con formaggi e rusti-che marmellate, ideale inoltre per il “compenso” di diverse paste sfoglie ripiene, gloria e vanto della veritiera cucina romagnola. E non a caso pre-miata con il Premio Marietta, la massaia e cuoca sopraffina con la quale Pellegrino Artu-si sperimentava ed assaggiava coscienziosamente i mangiari che ha poi proposto nel suo “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene”, trattato della moderna cucina italiana, in cui la ricotta ha anch’essa bella e non piccola parte.

IL PREMIO MARIETTA AD HONOREM ALLA RICOTTA “MAMBELLI”Una bella, gustosa, vincente, produzione artigianale dalle nostre campagne.

Davvero speciale la ricotta Mambelli, onorata con il Premio Marietta 2014 a Casa Artusi

TERRITORIO

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di Franco Moscatelli

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TERRITORIO

Al primo piano di Palazzo Romagnoli (in via Albicini, 12) è esposto l’abito che la classe III F della Scuola Media di “Via Ribolle” plesso “P. Zanghe-ri” ha realizzato in occasione del pro-getto “Scuola Artigianato 2013/2014”, promosso da CNA Area Forlì città, ispirandosi alla mostra del Liberty e agli affreschi di Palazzo Romagnoli.La classe III F, affiancata dalle docenti Paola Mercatali e Lucilla Sansavini, è risultata vincitrice del premio “Giova-ni, creativi, concreti: verso un nuovo futuro artigiano”. L’abito è dunque esposto nella sala 2 al primo piano di Palazzo Romagnoli,

la stessa alla quale i ragazzi si sono ispirati per le decorazioni: il soffitto riprende un tema floreale tipico del periodo Liberty, mentre altre sale del Palazzo, recentemente restaurato e sede delle Collezioni del Novecento, si ispirano ad uno stile tra il barocco e il neoclassico.Orari di apertura del Museo: dal mar-tedì alla domenica ore 9,00-13,00 e il martedì pomeriggio ore 15,00 – 17,30.

Nella foto: Il fascino ancora attuale del Liberty realizzato, di mano loro, dalle stu-dentesse della III F della Scuola Media “Via Ribolle” plesso “P. Zangheri”.

È tornato a fare bella mostra di sé e di un’antica storia, nelle placide acque del leonardesco portocanale di Ce-senatico, lo storico bragozzo “San Ni-colò”, insieme alle barche consorelle del Museo galleggiante della Mari-neria adriatica. Gustosa notizia, che segnaliamo volentieri, essendo la ri-messa in acqua della barca, dopo uno splendido restauro, opera manifattu-riera del cantiere navale “Aureliano Manzi&C”, maestri artigiani, d’ascia, carpentieri, soci CNA da oltre 40 anni. È stato un restauro bello, faticoso, impegnativo, nei tempi preventivati. Un lavoro ben fatto, diverso dalla vir-tualità del Web, dove spesso tutto, in quanto virtuale, sembra facile e spe-dito. Il lavoro ben fatto infatti resiste al tempo. Già lo scrivemmo, mesi fa, su queste colonne, che un restauro è come una buona cura medica, un’ef-ficace riabilitazione. Ogni paziente ha i suoi tempi; conta l’esito. E l’esito del restauro del “San Nicolò”, a cura dei bravissimi maestri artigiani del Can-tiere Manzi, è davvero un gran lavoro. E poi, soprattutto, giunge a puntino

per la ricorrenza dell’evento storico per la nostra Cesenatico: l’epopea garibaldina del 2 agosto 1849 (era-vamo ancora avanti l’alba dell’Unità d’Italia), quando Giuseppe Garibaldi, insieme ai suoi duecento prodi, dopo il tramonto della prima Repubblica Romana, raggiungeva Cesenatico. Voleva proseguire via mare verso la Repubblica di Venezia, ove ancora si combatteva per l’agognata unità e li-bertà d’Italia. Per questo, in quella notte lontana, tra l’1 e il 2 agosto di quell’anno, Giuseppe Garibaldi requi-sì alcuni bragozzi, pescherecci tipici della marineria dell’Adriatico, che allora andavano a vento e non ancora a motore. Per questo il “San Nico-lò” guiderà, il 2 agosto, il corteo in mare aperto che lancerà tra le onde una corona d’alloro, in memoria del-l’“Eroe dei due mondi”.Ci sono dunque, come spesso capita, un mucchio di buoni motivi per festeg-giare un bel restauro: la memoria, come il lavoro artigiano, sono sempre un ponte indispensabile tra passato, presente e futuro.

Nella foto: uno splendido restauro per uno storico bragozzo, barca tipica dell’A-driatico.

FORLÌ - IN MOSTRA A PALAZZO ROMAGNOLI L’ABITO LIBERTY REALIZZATO DALLE STUDENTESSE

CESENATICO, PORTOCANALE: IN ACQUA IL SAN NICOLÒ, RESTAURO DEL CANTIERE MANZI

Premiato dal Progetto “Scuola Artigianato 2013/2014”

Bragozzo tipico dell’Adriatico, caro a Garibaldi: era il 2 agosto del 1849

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ALL’INSEGNA DEL MENÙ DEL CUORESi conferma il successo dello stand di CNA, CIA, Confagricoltura e Confcooperative. È Forlì-Cesena il “cuore buono d’Italia”.

TERRITORIO

01, 04, 05 Vari momenti della Festa Artusiana.

02, 03 Il taglio del nastro e un’immagine della mostra ”Il lavoro nel cuore”.

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SAVIGNANO GREMITA PER IL SETTIMO WINE FESTIVALSettemila presenze. Ricca l’offerta proposta da CNA: dai giovani ai pensionati, acconciatrici e area Est Romagna.

TERRITORIO

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01 I giovani imprenditori CNA offrono il “vino condito” come gli antichi romani.

02 Le acconciatrici di CNA Benessere, che hanno firmato l’apprezzatissima sfilata.

03 La premiazione delle cantine vincitrici.

04 Un momento della manifestazione.

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01 Il pubblico del CNA Day 2013.

Domenica 14 settembre dalle 15.00, nella verde cornice del Parco Urbano F. Agosto di Forlì, ritorna l’appuntamento con CNA Day Area Forlì città, un evento che ogni anno registra migliaia di presenze, grazie alla qualità degli spettacoli e dell’accoglien-za CNA. Si tratta della XVII edi-zione dell’appuntamento propo-sto da CNA, che nel tempo ha avuto la capacità di rinnovarsi con proposte ogni anno diverse, ma sempre rivolte ad un pubbli-co che va dai bimbi ai pensionati.

Il programma è ricco di propo-ste: si spazia dalle attività per i bambini: Pompieropoli, “Rim-bocchiamoci le mani… che” animate dalla presidenza CNA di Forlì , alla squadra del Rug-

by Forlì con una gradita sorpre-sa. Non poteva mancare lo stand gastronomico “Bontà dolci e salate”, curato dai volontari di CNA Pensionati.

La presidenza di Giovani Im-prenditori CNA per l’occasione allestirà uno stand in cui offrirà un aperitivo alle imprese giova-ni e a tutti coloro che sono inte-ressati ad avviare nuove attività. L’obiettivo è quello di presenta-re le opportunità che CNA offre a chi vuole mettersi in gioco con la creazione di impresa, a par-tire dal credito. In occasione del 60° di CNA, inoltre, sarà visibi-le anche la mostra fotografica “Il lavoro nel cuore” realiz-zata da CNA Impresa Donna, dedicata alla evoluzione dei

mestieri delle donne artigiane. Clou della manifestazione il

programma degli spettaco-li che per tutto il pomeriggio verranno offerti ai presenti: sul palco a partire dalle 15,30 si terrà un concerto dei “Via-le Mazzini” apprezzatissima tribute-band di Mina e Lucio Battisti e dalle 17 alle 19 risate per tutti i gusti con il cabaret degli artisti di Zelig e Colorado, Marco Della Noce ed Andrea Di Marco, presenta Massimo Carpani. Anche l’edizione 2014 di CNA Day Forlì si preannuncia un successo come per gli anni precedenti: infatti partecipano tradizionalmente all’evento in uno dei luoghi più amati della città, migliaia di persone.

Musica, spettacolo, degustazioni e giochi per i più piccini, la ricetta di un successo alla sua XVII edizione

TERRITORIO

14 SETTEMBRE: CNA DAY FORLÌ 2014Un appuntamento che ritorna per tutta la città. Con gli artisti di Zelig Marco Della Noce e Andrea Di Marco.

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di Maria Maltoni

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RICETTA DEL MESE a cura di Veronica Bridi

GIOVANNI MARZOLINI

Nato a Forlimpopoli, fin da ragazzino lavora nel mondo della ristorazione affiancando gli zii in un ottimo albergo-ristorante, dopodiché lavora nel forlivese sempre come chef in alcuni locali di successo del centro città. Dal 2008 finalmente apre la Locanda alla Mano dove, affiancato dalla moglie Lorena, realizza un piacevole ristorante nel quale propone una cucina che prende spunto dal territorio, rivisitata con fantasia e semplicità, e 4 belle stanze per soggiornare.

Procedimento:Cuocere le patate al vapore dopo averle spellate e tagliate a dadi. Riporle in un contenitore e unire la panna, le uova intere e il cipollotto tagliato finemen-te, frullare il tutto con un mixer ad immersione fino a raggiun-

gere un composto omogeneo.Versare in stampi monodose precedentemente imburrati e cuocere in forno a bagnomaria, a 150° per circa 30 minuti.Pulire e tagliare i funghi a da-dini e saltarli in padella sepa-

ratamente con scalogno, olio extravergine, timo, sale e pepe, fino a dorarli.Sformare il flan nel piatto e ver-sare sopra i funghi saltati; finire con un filo di olio extravergine a crudo e un rametto di timo.

Ingredienti per 6 persone:

• 200 g di patate • 2 uova• 250 ml di panna fresca da cucina• 1 cipollotto• Sale e pepe e olio extra vergine

• 200 g di funghi porcini freschi• 1 salsiccia grossa• Timo• Un piccolo scalogno

Continua il viaggio del gusto tra le eccellenze del nostro territorio, seguendo le stagioni.

LA RICETTA DI… GIOVANNI MARZOLINI

FLAN DI PATATE E SAUTÉ DI PORCINI

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