IO L'impresa - Maggio 2014

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INDAGINE Comune che vai tasse che trovi. OPPORTUNITÀ Mepa, bandi e incentivi per le imprese. 60 ANNI DI IMPRESE Creatività al potere, di madre in figlia. TERRITORIO Riparte “Detto, fatto! A scuola con CNA” Anno XXXVII - N° 27 del 26.5.2014 - Quotidiano- Poste Italiane SPA - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 comma 1, DCB Po - Contiene I.P. FORLÌ-CESENA MAGGIO 2014 www.cnafc.it CNA NEL CUORE DELLA ZONA INDUSTRIALE Inaugurata la nuova sede di Via Meucci a Forlì, dove fanno base già 550 imprese della zona.

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Nel nuovo numero di maggio, troviamo il fisco, artigiani e piccole medie imprese: le proposte di CNA; l'inaugurazione della nuova sede di CNA, storie di imprese e l'immancabile ricetta del mese. www.cnafc.it

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INDAGINEComune che vai tasse che trovi.

OPPORTUNITÀMepa, bandi e incentivi per le imprese.

60 ANNI DI IMPRESECreatività al potere, di madre in figlia.

TERRITORIORiparte “Detto, fatto! A scuola con CNA”

Anno

XXX

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2014

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FORLÌ-CESENA MAGGIO 2014www.cnafc.it

CNA NEL CUORE DELLA ZONA INDUSTRIALE

Inaugurata la nuova sede di Via Meucci a Forlì, dove fanno base già 550 imprese della zona.

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INTERVENTO

Come sarà nel 2014 il peso complessivo del fisco (il Total Tax Rate, o TTR) sulle piccole e medie imprese e sugli artigiani?

Il Centro Studi di CNA nazio-nale lo ha misurato e quanti-ficato, andando a controllare, una per una, 112 città italiane, cioè tutti i capoluoghi di pro-vincia e di regione. Ne emerge una fotografia assai poco bril-lante per le nostre città, Forlì e Cesena, come si può leggere nelle prossime pagine. Se ci confrontiamo con gli altri ca-poluoghi della regione, siamo messi male su tutti i principali indicatori considerati.

Leggendo i dati nel loro com-plesso, è evidente l’insostenibi-lità di una situazione che vede le piccole imprese pagare in tasse i tre quinti di ciò che guadagna-no e che penalizza realtà che contribuiscono in modo decisi-vo alla produzione di benessere.

Sulla base di queste consi-derazioni, CNA ha avanzato propose concrete per andare verso un sistema fiscale più equo, misure che coinvolgono sia lo Stato che gli enti locali. È il caso dell’aumento a 25.000 euro della franchigia Irap (at-tualmente fissata a 10.500 euro), di una consistente ridu-zione dell’imposta sugli im-mobili strumentali d’impresa (capannoni, negozi, laborato-

ri, uffici) quando questi sono usati per l’attività produttiva (una riduzione del 50% dell’I-mu abbasserebbe di 3,8 punti il TTR, riportandolo ai livelli del 2011), della piena deducibilità dell’Imu dal reddito d’impresa e dall’Irap (manovra che vale 4,1 punti del TTR), la previsio-ne di tariffe Tari commisurate alle quantità e alle qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica.

Irpef: occorre ridurre l’aliquo-ta all’aumentare del reddito di-chiarato (chi più dichiara, meno paga), premiando l’efficienza e la fedeltà fiscale. Occorre poi rivedere i criteri per l’attribu-zione dei valori catastali degli immobili, per allinearli perio-dicamente ai valori di mercato, a invarianza di gettito.

E infine gli adempimen-ti: troppi e complicati. Vanno semplificati e ridotti, sia a li-vello centrale sia a livello lo-cale, perché determinano costi indiretti sulle imprese, minore produttività e minore competi-tività del nostro sistema Paese.

Insomma, esistono margini di manovra per intervenire su quel mostro abnorme di nome fisco, a patto di volere davvero andare verso un regime fiscale più equo. Un impegno che chie-diamo alle Amministrazioni che guideranno le nostre città.

Forlì e Cesena escono male dall’indagine CNA su 112 città italiane.

FISCO, ARTIGIANI E PICCOLE MEDIE IMPRESE: LE PROPOSTE DI CNA.Da uno studio nazionale di CNA proposte concrete per un fisco più equo. Su: Irpef, Irap, Imu, Tari, adempimenti e valori catastali degli immobili produttivi.

di Catia Guerrini - Vicepresidente CNA Forlì-Cesena

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SOMMARIO

Registrazione tribunale di BolognaN° 4686 del 23/11/1978

Chiuso in redazione il 26 maggio 2014

www.cnafc.it

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Direttore responsabile:Cristina Di Gleria

Direzione e amministrazione:CNA Federazione Regionale Emilia-RomagnaVia Rimini, 7 - 40128 BolognaTel. 051 2133100

IO l’impresa Forlì-Cesena

Coordinamento editoriale: Franco Napolitano

Redazione: Marco Boscherini, Veronica Bridi, Fatima El Ghazioui, Silvia Foschi, Viviano Gentilini, Riccardo Guardigli, Marco Lucchi, Piergiorgio Matassoni, Franco Moscatelli, Franco Napolitano, Roberto Sanulli.Via Pelacano, 29 - ForlìTel. 0543 770200 - [email protected]

Artwork e impaginazione:Menabò srl - Forlì www.menabo.com

Stampa:CILS - Cesena

Hanno collaborato a questo numero:Enrico Bombardi, Giuseppe Catapano, Lorenzo Corallini, Fausto Folti, Marco Gasperini, Massimo Grandi, Marco Laghi, Diego Prati, Alessandro Turroni.

Fotografie: Archivio CNA, Friend Studio di Carlo Parrinello (Forlì).

INTERVENTO

Fisco, artigiani e piccole medie imprese: le proposte di CNA.

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PRIMO PIANO

Una nuova sede nel cuore della zona industriale di Forlì.

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RICETTA DEL MESE

La ricetta di… Alessandro Turroni ed Enrico Bombardi.

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BACHECA

Annunci gratuiti.22

60 ANNI DI IMPRESE

‘Arte e ricamo’, creatività al potere: storia di un’azienda, di madre in figlia.

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TERRITORIO

Forlì, la Collezione Verzocchi ritorna alla città.

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News dal territorio.12

OPPORTUNITÀ

Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA): nuova opportunità per le imprese

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News16

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IN BREVE

News dal mondo CNA.20

TASSAZIONE

Comune che vai tasse che trovi: male Forlì e Cesena.

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COMPARTI

La Cassa Edile: un argine contro la crisi delle costruzioni.

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TASSAZIONE

Se togliamo Bologna e Par-ma, in regione Forlì e Cese-na sono le città messe peg-gio quanto a pressione fiscale complessiva. Si collocano ri-spettivamente al 27° e al 32° su un campione nazionale di 112 comuni. E non va meglio se guardiamo al reddito dispo-nibile (cioè, dopo averci paga-to le relative tasse): Cesena è all’81° posto e perde 13,7 punti sul 2011, mentre Forlì all’86° posto con un peggioramento di 16,2 punti.

Come sarà nel 2014 il peso complessivo del fisco (il Total Tax Rate) sulle piccole e me-die imprese e sugli artigiani? Il Centro Studi di CNA nazio-nale lo ha misurato e quanti-ficato, andando a controllare, una per una, 112 città italiane, cioè tutti i capoluoghi di Pro-vincia e di Regione. Ma, dato che la statistica risponde alla famosa distribuzione del pol-lo, accanto a situazioni relati-vamente virtuose come quelle

di Cuneo (la più economica, a quota 56,2%, Carbonia (56,5%) e Sondrio (56,9%), scopriamo città davvero esose come Roma, al top della graduatoria a quota 74,4%, seguita a bre-vissima distanza da Bologna e Reggio Calabria, appaiate a 74,2%. E le nostre città come sono messe? Forlì si piazza al 27° posto con il 65,7% nel 2014, con un aggravio di 6,6% sul 2011. Cesena è al 32° po-sto col 64,7%, in aumento di 5,6% sul 2011. Eccezion fat-ta per Bologna (seconda con 74,2%) e Parma (al 23° posto con 66,3%), i nostri sono i dati più alti in regione. Piacenza è al 45° posto (63,8%), Mo-dena al 52° (63,1%), Rimini al 61° (62,3%), Ravenna al 66° (62,1%), Ferrara al 71° (61,4%), Reggio Emilia all’88° (60%). Un dato preoccupante, anche perché in leggero aumento rispetto all’anno precedente (+0,3% a Forlì e +0,5 a Cese-na). Dato che stride di fronte

alla constatazione che in tre comuni su quattro, nel cam-pione analizzato, quest’anno si registri invece una riduzione rispetto al 2013.

Ciò significa che i nostri ar-tigiani e i piccoli imprenditori quest’anno dovranno lavorare sino fine agosto per pagare le tasse dell’anno. Col metodo del “Tax Free Day”, CNA in-dividua fino a quale giorno del calendario si lavora per paga-re le tasse nazionali, regionali e comunali.

Per quanto riguarda noi, a Cesena, che si colloca al 79° posto, si lavora per il fisco fino al 25 agosto (+20 giorni sul 2011), a Forlì, 86° posi-zione, addirittura fino al 29 agosto (+24 giorni sul 2011). Anche qui vale lo stesso di-scorso in regione. Stanno me-glio di noi: Reggio Emilia al 25° posto (8 agosto), Ferrara al 40° (13 agosto), Ravenna al 48° e Rimini al 49° (entrambe 16 agosto), Modena al 60° (19

COMUNE CHE VAI TASSE CHE TROVI: MALE FORLÌ E CESENA.Un’analisi di CNA nazionale su 112 comuni italiani. Piccoli imprenditori al lavoro sino a fine agosto per pagare le tasse. Le nostre città maglia nera in Romagna.

Se togliamo Bologna e Parma, le nostre città sono le peggiori in regione.

di Veronica Bridi

Leggi la ricerca:

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TASSAZIONEComune che vai tasse che trovi: male Forlì e Cesena

agosto), Piacenza al 68° (22 agosto). Stanno peggio Par-ma, al 90° posto (31 agosto) e Bologna, terzultima, che la-vora per le tasse fino al 29 di settembre. Insomma, a voler-ci scherzare, si potrebbe dire che le tasse, oltre al lavoro, si mangiano anche quasi tutte le ferie.

E infine la questione più im-portante: pagate le tasse, nel 2014 quanto resta nelle tasche delle imprese? A conti fatti il risultato fa cadere le braccia. A Cuneo, la città che tratta fi-scalmente meglio artigiani e Pmi, dopo aver pagato tutte le tasse i 50mila euro di reddi-

to d’impresa considerati nel campione diventano, nel 2014, 21.190. La città più “cattiva”? è Roma, dove i 50mila euro sono diventati 12.814. Cese-na è all’81° posto, con 17.651 euro (-13,7% sul 2011) e Forlì all’86° posto con 17.167 euro (-16,2% sul 2011). Eccezion fatta per Parma e Bologna, anche qui siamo i peggio clas-sificati a livello regionale. Va ricordato, per completezza, che i trasferimenti dallo Sta-to centrale ai Comuni hanno visto un drastico calo negli ultimi anni: una riduzione di 7.450 milioni di euro dal 2007 al 2014.

Pressione fiscale su artigiani e PMI

FORLÌ CESENA

Forlì

17.651€

17.167€

Reddito d’impresa

50.000

Cesena

AGOSTO AGOSTO

Total Tax Rate (carico fiscale complessivo)

Fino a che giorno si lavora per pagare le tasse?

Bologna Parma Forlì Cesena Piacenza Modena Rimini Ravenna Ferrara Reggio E.

74,2% 66,3% 65,7% 64,7% 63,8% 63,1% 62,3% 62,1% 61,4% 60%

Cesena Forlì

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IN PRIMO PIANO

“Un segnale di vicinanza, so-stegno e fiducia”. Le parole del presidente Enzo Cortesi ‘apro-no’ la nuova sede di CNA in via Meucci 18. Un ufficio nel cuore della zona industriale, a Coria-no. Lì dove operano centinaia di piccole e medie imprese. Lì dove la presenza dell’associa-zione colma un vuoto e costitu-isce un riferimento importante per le aziende. L’inaugurazione c’è stata martedì 13 maggio, alla presenza del presidente nazionale di CNA, Daniele Vac-carino. Che da Roma è arrivato a Forlì per il taglio del nastro, per poi tornare nella capitale. Con lui Alberto Zambianchi, presidente della camera di commercio di Forlì-Cesena, il parroco di Coriano don Enzo Scaioli, decine di imprenditori, associati e rappresentanti del mondo politico e istituzionale. Una giornata di pioggia, fino alla tregua nel fatidico momen-

to. Il taglio del nastro, appunto. Franco Napolitano, direttore generale di CNA Forlì-Cesena, ha fatto gli onori di casa accom-pagnato da Lorenzo Zanotti, presidente di CNA Forlì città, e dal responsabile territoriale Riccardo Guardigli. ‘Noi ci sia-mo’, recita lo slogan scelto per l’occasione. La nuova sede di via Meucci ne è la testimonian-za tangibile. “Inaugurazione ba-gnata, inaugurazione fortuna-ta”, il benvenuto del presidente Cortesi. “In questo momento – l’analisi – c’è bisogno di corag-gio. Aprire un nuovo ufficio in effetti è un segno di coraggio. Vuol dire creare orgoglio in noi, che rappresentiamo la maggior parte delle imprese del territo-rio, e nei nostri associati. Non solo: il nostro è un gesto di estrema fiducia, più di 7mila aziende ci chiedono una mano e noi rispondiamo alle loro esi-genze”. In via Meucci operano

stabilmente 12 collaboratori che gestiscono 300 contabilità e producono ogni mese 1.600 cedolini. “E io – il messaggio del presidente nazionale Vacca-rino – mi sono ‘sciroppato’ ben volentieri il viaggio per Forlì. Ci tenevo a esser presente perché l’inaugurazione è uno dei mo-menti più belli. Uno di quegli eventi che aprono il cuore. ‘Noi ci siamo’ non è solo lo slogan di quest’iniziativa, ma anche di tutti gli imprenditori che hanno manifestato a Roma. Dietro le parole c’è un sentimento, CNA vuole esserci davvero”. Soprat-tutto in un periodo difficile, con gli effetti della crisi ancora pre-senti. “La crisi è stata deva-stante, ma finalmente compa-iono i primi segnali di ripresa. Siamo ottimisti, ogni imprendi-tore mette tutto se stesso nel-la propria attività e la capacità della piccola impresa di fare si-stema è fondamentale. La CNA,

UNA NUOVA SEDE NEL CUORE DELLA ZONA INDUSTRIALE DI FORLÌ.L’ufficio di via Meucci è stato inaugurato il 13 maggio alla presenza del presidente nazionale Vaccarino. “Per le aziende un segnale di vicinanza, sostegno e fiducia”.

La presenza dell’associazione colma un vuoto e costituisce un riferimento importante per le aziende.

di Giuseppe Catapano

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PRIMO PIANOUna nuova sede nel cuore della zona industriale di Forlì

01, 02, 03 Momenti dell’inaugurazione con il presidente nazionale Vaccarino e i massimi dirigenti di CNA Forlì-Cesena.

01

03

02

con il suo impegno, trasforma il modo di fare associazione”. A Coriano operano poco meno di mille aziende, un terzo delle quali (320) artigiane. Si tratta in prevalenza di società di capitali (43%), ditte individuali (30%) e società di persone (22%). Il 28% delle realtà produttive si collo-ca nel settore del commercio, il 25% nelle attività manifatturie-re, il 18% nelle costruzioni.

Dopo le nuove sedi di Castro-caro nel 2012 e Meldola nel 2013, l’associazione continua a investire e conferma la sua presenza capillare sul terri-torio. “Sono il veterano delle inaugurazioni”, le parole di Al-berto Zambianchi, presidente della Camera di commercio di Forlì-Cesena, presente sia due anni fa che l’anno scorso. “CNA dimostra ancora una vol-

ta di essere moderna, con una buona rappresentanza e ottimi servizi. Ciò che è iniziato nel settembre del 2008 sta finendo, c’è un timido inizio di ripresa, i segnali sono positivi. I dati rela-tivi all’ultimo quadrimestre del 2013 nel settore manifatturie-ro sono incoraggianti, auspico che quelli del primo periodo del 2014 confermino la ripresina. Il rapporto tra il tessuto pro-

“Noi ci siamo!”A fianco delle imprese sempre e ovunque: www.cnafc.it

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IN PRIMO PIANO

04

duttivo e la città è stretto: se la ricchezza viene distribuita sul territorio, la realtà di riferimen-to aiuta le imprese”.

L’area territoriale Forlì città è una delle sedi CNA più gran-di d’Italia. Rappresenta 4.100 imprenditrici e imprenditori, di cui oltre 900 giovani, 1.150 donne e 140 stranieri. E poi i servizi: 1.100 contabilità, 4.900 dichiarazioni dei red-diti e 4.100 cedolini elaborati mensilmente. Ma anche 2.800 pensionati associati. Una rap-presentanza importante, che pone CNA come la più impor-tante associazione di imprese del territorio, come ricono-sciuto dallo stesso presidente Zambianchi. “La platea di ri-ferimento – l’analisi di Franco Napolitano, direttore generale

di CNA Forlì-Cesena – ora potrà contare sulla nostra presenza costante sul territorio. Fare as-sociazione significa anche que-sto. È come un ponte per il fu-turo”. “Con quest’investimento – spiega Lorenzo Zanotti, pre-sidente dell’associazione per l’area Forlì città – confermiamo il radicamento territoriale e la nostra vicinanza alle imprese, pur in un momento difficile. Ai servizi tradizionali affianche-remo anche servizi innovativi, utili più che mai per affronta-re la crisi”. La nuova sede si ri-volge in maniera prevalente alle imprese della zona. “Restare vicini alle aziende – conferma Riccardo Guardigli, responsa-bile di CNA Forlì città – è una scelta di tipo valoriale. Non si chiudono uffici, se ne apre uno

nuovo che offre tutti i nostri servizi. Cerchiamo di adattarci al meglio alle esigenze delle imprese in un’area preceden-temente scoperta per dare un vantaggio anche logistico”. ‘Noi ci siamo’, lo slogan scelto per l’inaugurazione. E il 13 maggio c’era pure don Enzo Scaioli, il parroco di Coriano. “Se fun-zionano le imprese, stanno meglio anche le famiglie”, la sintesi del sacerdote. Dopo la benedizione, il taglio del na-stro. Il ‘compito’ è spettato al presidente nazionale Daniele Vaccarino. Forbici tra le mani e sorriso sul volto. E applausi a suggellare il momento. La vita del nuovo ufficio di via Meuc-ci è appena cominciata. Per le aziende della zona un segnale di vicinanza, sostegno e fiducia.

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06

Ti sei perso l’inaugurazione? Sulla nostra pagina FB, i migliori scatti del momento.

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Contro il declinismo una sola ricetta: lo sviluppismo PRIMO PIANO

“COSÌ I SERVIZI SARANNO ANCORA PIÙ A PORTATA DI MANO”. Il benvenuto degli imprenditori della zona. Le testimonianze di Silvia Succi (Tecnomec), Alex Pesci (Alpe) e Stefania Casadei (Vicap): “Messaggio positivo”.

Loro hanno già colto il segnale di vicinanza. Gli imprenditori della zona industriale ac-colgono la nuova sede di via Meucci. “È importante – commenta Silvia Succi, titolare di Tecnomec, azienda attiva nel settore della lavorazione lamiera e del taglio laser – che i servizi di cui abbiamo bisogno, dal fiscale alle paghe, siano sempre più a portata di mano. I mezzi informatici riducono in maniera sostanziale la distanza, ma la prossimità facilita il rapporto e lo consolida…”. Tecnomec, da sempre partner di CNA, ha la sede in via Gramadora. “Tutto è più semplice – continua Succi – anche perché non sono cambiati i consulenti di riferimento”. “Per le imprese – ribatte Alex Pesci, titolare della Alpe (divani e salotti) – è un vantaggio poter contare su un nuovo ufficio in zona. Noi siamo stati fortunati: ce l’abbiamo a 500 metri. Qualsiasi sia il problema ora è più agevole il dialogo. È un messaggio positivo, quello dell’associazione”. Non è a Coriano, ma nella zona di San Martino in Strada, la Vicap calcestruzzi che si avvale anche del servizio di consulenza del lavoro. “L’apertura dell’ufficio in via Meucci – spiega la titolare Stefania Casadei – è da conside-rarsi una piacevole novità anche per noi, per ragioni logistiche. È comodo da raggiungere e offre i servizi che ci servono”.

04, 05, 06, 07Interni della nuova sede CNA con la squadra che vi opera.

07

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TERRITORIO

Imparare a scuola e a casa, con intel-ligenza e divertimento, che cosa vuol dire davvero efficienza energetica e risparmio di consumi. Si tratta dell’in-novativo progetto didattico che CNA ha messo in campo, suscitando grande interesse: prima tappa, nella Scuola Media di Castrocaro Terme, tassello di un più ampio strategico percorso di sostenibilità energetica (“Alterener-gy, progetto interregionale di grande respiro in campo energetico). Vedia-mo come, e dove. Ad ognuno dei 110 studenti di Castrocaro, d’intesa con gli insegnanti e previo lezioni preparato-rie (con l’architetto Kristian Fabbri), è stato fornito un piccolo ma efficace termometro tascabile: per imparare e verificare in maniera autonoma. Con questo termometro ogni ragazzo ha rilevato le temperature delle stanze

della propria casa alla ricerca della zona più fredda e di quella più calda. Una volta individuate le ha descrit-te, raccontando anche i sistemi e le tecnologie presenti per riscaldare e rinfrescare. Il tutto è stato riportato in una apposita scheda, denominata “il giovane detective”. Lo scopo: rac-cogliere e analizzare i dati raccolti coinvolgendo, poi, ragazzi e famiglie nelle azioni per migliorare le criticità abitative. “Si tratta – sottolinea Diego Prati, responsabile CNA Installazione e Impianti – di una esperienza pilota importante, con il coinvolgimento di-retto del mondo della scuola, dei ra-gazzi e delle loro famiglie: uno scena-rio che prefigge concretamente il tema cruciale della rigenerazione urbana e della riqualificazione delle case. Il la-boratorio si è concluso, di recente, con

una positiva rendicontazione finale, così sintetizzabile. I ragazzi lo hanno capito bene: il consumo di energia di-pende da come gli edifici sono utilizza-ti, cioè dalle persone che vi abitano con intelligenza. Un grazie particolare alle scuole di Castrocaro che hanno dimo-strato, nei fatti, particolare sensibilità: da estendere.”

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Imparare l’antica tecnica delle stam-pe a ruggine, sperimentare con la ceramica, fare il pane, visitare un ca-seificio per vedere come si fa il for-maggio: queste alcune delle proposte di “Detto, fatto! A scuola con CNA”, il pacchetto di laboratori gratuiti propo-sti da CNA Solidale, in collaborazione con gli artigiani di CNA Alimentare, CNA Artistico e Tradizionale e CNA Installazione e Impianti, alle scuole primarie di Forlì. Che quest’anno si arricchisce di nuove proposte.Il progetto gode del patrocinio del Comune di Forlì, nonché del Mini-stero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna. Un programma, esteso su scala provin-ciale, che riscuote un grande gradi-mento tra le scolaresche. L’edizione 2014, supportata da CNA Forlì città, sta coinvolgendo circa 3.000 bambini e 120 classi (dalla prima alla quinta) delle scuole primarie del capoluo-go. Novità del programma 2014: uno sguardo verso l’antichità fino alla preistoria, grazie alla collaborazione con archeologhe associate a CNA.

Si arricchisce anche il filone dedicato al riciclo e al ri-utilizzo creativo, a cui si aggiunge quest’anno il laborato-rio “Gli artisti del riciclo”. Continuano poi i laboratori per coltivare la ma-nualità e l’estro artistico dei bambini, chiamati a realizzare piccoli oggetti in ceramica o stampa a ruggine.

Gettonatissimi anche i laboratori di ambito alimentare: quello che rac-conta il processo di lavorazione che dalla spiga di grano porta alla farina e quindi al pane. O quello che mostra i processi di lavorazione del latte e la produzione del formaggio. Confermato, dopo il successo dell’an-no scorso, il laboratorio “Energia: risparmio e uso consapevole”, con-centrato sull’uso consapevole delle risorse come l’acqua, la terra, il sole e l’aria e dedicato al nostro Renzo Sangiorgi, compianto dirigente na-zionale di CNA. I laboratori sono realizzati grazie alla collaborazione di imprese asso-ciate e collaboratori di CNA Forlì-Cesena: Cinzia Martegiani (Forlì), Il Guado di Elena Balsamini (Forlì), la cooperativa Tre Civette con France-sca Bandini, Luigi Mazzari e Chiara Bandini (Forlì), Diego Prati, respon-sabile CNA Installazione e Impianti Forlì-Cesena, il forno Bassini (Forlì), il Caseificio Mambelli (Santa Maria Nuova di Bertinoro), le archeologhe Barbara Vernia (Forlì) e Cecilia Milan-toni (Cesena).

“DETTO, FATTO!”: IL PROGETTO DI CNA SOLIDALE PER 3.000 BAMBINI DELLE SCUOLE DI FORLÌ.Un ampio ventaglio di proposte didattiche del mondo artigiano.

TERRITORIO

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14 | IO L’IMPRESA

01, 02, 03 Ventinove anni fa, per l’esattezza - era il 1985 - il nostro giornale si chiamava “Informatore Artigiano”. Allora, grazie a molteplici sollecitazioni ospitammo, sulle nostre copertine (grazie alla collaborazione del Comune e del fotografo Giorgio Liverani) una scelta delle opere della “Verzocchi”. Quelle copertine piacquero molto. Ragion per cui riproponiamo volentieri alcune di quelle copertine. Contenti di aver rilanciato, in anni ormai lontani, una splendida collezione artistica quale la Verzocchi, dedicata al lavoro, tema oggi più che mai decisivo.

TERRITORIO

Ha fatto più che bene l’Ammi-nistrazione Comunale di Forlì a riportare a piena luce, in espo-sizione permanente, i capolavo-ri della Collezione Verzocchi, dedicata al tema pregnante del rapporto tra arte e lavoro, an-tologia del fior fiore dei migliori artisti del nostro Novecento te-sté passato. Il tutto nella bella cornice del centro storico forli-vese, negli ambienti suggestivi di Palazzo Romagnoli (in via Albicini 12), a pochi passi dai Musei San Domenico, insieme ad altre succose e splendide testimonianze di arte in Roma-gna, rappresentative del vasto e composito patrimonio artistico del Novecento forlivese.

Torniamo alla Collezione Ver-zocchi, che l’Italia artistica invi-dia alla nostra Forlì. Giuseppe Verzocchi (nato a Roma nel 1887, morto a Milano nel 1970) fu illuminato imprenditore, edile e non solo. Guardava lon-

tano: amava l’arte, la solidarie-tà: oltre a dare lavoro fu mece-nate. Tanto da commissionare ai migliori artisti del suo tempo opere d’arte su un tema preci-so e determinato: arte e lavoro. Lasciava agli artisti, come si conviene, piena libertà d’opera compositiva. Più che all’asse-gno da staccare, dovuto com-penso alle mirabili opere che ne sarebbero sortite, chiese una piccola, limpida condi-zione: che la firma dei singoli artisti, a margine d’ogni qua-dro, fosse accanto a un picco-lo mattone siglato: il mattone, simbolo della principale attività imprenditoriale del Verzocchi. Così fu. Ragion per cui anche oggi, i forlivesi per primi (l’im-prenditore donò a Forlì la sua splendida collezione nel giorno simbolico del 1° maggio 1961) possono rimirare questa anto-logia che raccoglie, tra le altre, memorabili opere di artisti ita-

liani di generazioni diverse e di diverse tendenze artistiche: basterà, in questa nostra breve sintesi, citare nomi come Gut-tuso, Campigli, Carrà, Vedova, De Chirico, Depero, Sironi, Sas-su, per far venire l’acquolina in bocca al gusto dei tanti forlivesi amanti delle cose belle, le uni-che che sanno sfidare il tempo. Ma tutta la collezione, anzi le “permanenti” di Palazzo Roma-gnoli sono da vedere e scopri-re: belle opere di Morandi (della Donazione Righini) e sculture di Wildt legate alla figura di Ra-niero Paulucci de Calboli.

Visite: tutto l’anno dal mar-tedì alla domenica (ore 9,00-13,00) e il martedì pomeriggio (ore 15,00-17,30); fino al 15 giu-gno 2014 in concomitanza con la Mostra “Liberty”, al S. Do-menico, è previsto un orario più ampio: nelle giornate di sabato e domenica (ore 10,00-18,00). Ingresso libero.

FORLÌ, LA COLLEZIONE VERZOCCHI RITORNA ALLA CITTÀ.Un pizzico d’orgoglio: noi della CNA lo raccontammo tra i primi, trenta anni fa: “arte e lavoro” è il tema di una delle migliori collezioni d’Italia.

Una raccolta unica su arte e lavoro: il fior fiore dei pittori del Novecento.

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di Franco Moscatelli

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di Franco Moscatelli

Durc, vale a dire il documen-to di regolarità contributiva, da aggiornare regolarmente, fon-damentale per le imprese che partecipano a appalti pubblici, e non solo. Quanti ne “sfornate”, voi della Cedaiier, cioè della Cassa Edile Artigiana Emilia Romagna? “1.500 al mese - ci risponde il direttore generale della Cassa, Marco Degli An-geli -. È solo uno dei molteplici servizi che la nostra Cassa ren-de alle imprese e ai dipendenti del settore edile che, più di altri, patisce i morsi di questa dura crisi rispetto alla quale siamo, per quanto possibile un argine, in attesa della ripresa”.

Ci racconta, in pillole, la vo-stra storia? “La Cedaiier è sor-ta nel 1995 su iniziativa di CNA, Confartigianato, Sindacati del settore, con una missione: un agile ente di supporto a impre-se e ai lavoratori del settore nel disbrigo delle varie incomben-ze, dell’assistenza di legge ai sensi del contratto nazionale, nella formazione - continua il direttore -. Oggi possiamo dire con orgoglio di aver raggiunto buona parte di questi obiettivi. Assistiamo, su ampia scala ter-

ritoriale, 1.500 imprese (di cui oltre un terzo aderenti a CNA), 6.000 dipendenti operanti ogni anno: con un bilancio traspa-rente di circa 12 milioni di euro e quote annuali di 700.000 euro destinate alla formazione. Nel nostro genere siamo una delle realtà più significative in campo nazionale”.

Come si articola il vostro operato?

“Rispondiamo con qual-che esempio, non esaustivo dell’ampia gamma di servizi. Sul fronte dei dipendenti, ra-pidità circa gli assegni loro spettanti, l’assistenza medica, le convenzioni sanitarie, contri-buti vari, gli aspetti assicurativi. Quanto alle imprese, anch’es-se godono di un servizio infor-matizzato di rara snellezza e semplicità grazie al quale, ad esempio, alla quota di accanto-namento per i dipendenti, con delega delle imprese, pensiamo noi, così come su altri versan-ti. Con significativi benefici in termini di tempo e di denaro. Non ci interessa tanto il fatto di essere più veloci e tempestivi di altre Casse Edili in campo nazionale, quanto il fornire ser-

vizi efficaci alle nostre imprese in un momento così delicato e difficile”.

Per ciò che concerne la no-stra specifica realtà provincia-le, dal 2008 è operativa, in quel di Forlimpopoli, la Scuola Edile Artigiana di Forlì, Cesena, Ri-mini. Quale lo stato dell’arte? “Sei anni dopo i dati sono po-sitivi, in crescendo, malgrado la sofferenza economica del nostro settore evidenziata re-centemente anche dai rapporti della Camera Commercio. Nel 2008 i corsi di formazione, per varie tipologie, furono 53 (per 8 tipologie), gli iscritti 1.312. Nell’ultimo anno edile 2012-2013 i corsi sono stati 141 (23 tipologie), gli iscritti 3.051. Ca-ratteristica della nostra Scuola è la sua peculiarità artigiana, la costante attenzione al rapporto didattico teoria-prassi, l’inse-gnamento di nuove tecnologie e nuovi materiali, ma, contestual-mente, l’attenzione alla riqua-lificazione e alla rigenerazione urbana, una delle principali vie d’uscita dalla crisi del settore edilizio, a beneficio della cre-scita territoriale e di un nuovo e sano sviluppo”.

LA CASSA EDILE: UN ARGINE CONTRO LA CRISI DELLE COSTRUZIONI.L’ampia gamma di prestazioni del Cedaiier regionale, a supporto quotidiano delle imprese, dei dipendenti, della formazione nella Scuola Edile di Forlimpopoli.

“Nostro compito è quello di fornire servizi sempre più efficaci alle nostre imprese in un momento così delicato e difficile.”

01 La sede di Cedaiier, a Forlimpopoli, in via Maestri del Lavoro d’Italia.

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01

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OPPORTUNITÀ

Imminenti i primi bandi della Regione: riguarderanno la concessione di contri-buti a fondo perduto e/o in conto inte-ressi sugli investimenti sostenuti dalle imprese per innovazione tecnologica, ricerca, internazionalizzazione, energie rinnovabili.Per il POR-FESR 2014-2020 (Program-ma Operativo Regionale) si prevede una dotazione complessiva superiore ai 500 milioni di euro, così articolato:1. Strategia regionale per la ricerca

e l’innovazione. Vi rientrano tema-tiche come: Ricerca ed innovazione delle imprese (in collaborazione con Università, Enti di Ricerca, Labora-tori); Ricerca dei laboratori della Rete dell’Alta Tecnologia (in colla-borazione con le imprese); Start up ad alta tecnologia e creatività.

2. Agenda digitale. Comprende tema-tiche come: Infrastrutturazione a banda ultra larga delle aree produt-tive; Servizi ICT in aree urbane.

3. Rafforzamento competitivo ed in-novazione del sistema produttivo regionale. Le principali tematiche

sono: Innovazione tecnologica e diversificazione di prodotto; Inter-nazionalizzazione; Nuove imprese; Credito; Innovazione organizzativa e di servizio.

4. Qualificazione energetica. Vi rien-trano tematiche come: Promozione dell’efficienza energetica e dell’e-nergia rinnovabile nelle imprese; Qualificazione energetica degli edi-fici pubblici; Mobilità sostenibile.

5. Competitività ed attrattività del sistema turistico regionale. Com-prende tematiche come: Qualifi-cazione del sistema dei beni am-bientali e culturali di area vasta; Promozione dei beni ambientali e culturali.

CNA Forlì-Cesena ha già predisposto un servizio di consulenza per la reda-zione e l’invio delle richieste di agevo-lazione. Le imprese possono già se-gnalare il loro interesse, contattando Massimo Grandi via mail: [email protected], o telefonando al nu-mero 0543/770218.

È scattato il Fondo Starter, dedicato alle neo imprese di industria e artigia-nato operanti sul territorio regionale. Per neo imprese si intendono quelle avviate dal 1° gennaio 2011 o di re-cente costituzione. Il Fondo prevede finanziamenti a tasso agevolato (infe-riori al 2%) per interventi su immobili strumentali, acquisto macchinari, bre-vetti, licenze, avviamenti, consulenze specialistiche, spese del personale adibito al progetto. I giustificativi di spesa dovranno essere successivi al 1° gennaio 2013, gli investimenti an-dranno realizzati entro un anno dal fi-nanziamento concesso: quest’ultimo,

che deve essere pre-deliberato dalla banca, sarà erogato come mutuo chi-rografario (durata da 18 a 84 mesi) per importi in un arco da 25.000 a 300.000 euro. Il Fondo è dotato di risorse per 8,7 milioni di euro, l’80% delle quali dalla Regione Emilia-Romagna, il re-stante 20% dalle banche partecipan-ti che al momento sono: Banche di Credito Cooperativo, Banca popolare Emilia-Romagna, Banco Popolare. I consulenti Credito CNA sono a piena disposizione delle imprese interes-sate, sia per la predisposizione delle domande, sia per l’avvio dei progetti, sia per la necessaria rendicontazione.

FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO DELLA REGIONE.

IN ATTO IL FONDO STARTER PER LE NEO IMPRESE.

La Regione ha approvato un Bando per sostenere i progetti delle imprese del turismo e del commercio finalizzati al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia. Per il settore del turismo possono presentare domanda le imprese appartenenti alle categorie definite come strutture ricettive alberghiere, extralberghiere e strutture ricettive all’aria aperta. Per il settore del commercio la misura si rivolge alle imprese che esercitano il commercio all’ingrosso o al dettaglio o l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti o bevande. Sono inoltre ammessi gli stabilimenti balneari e termali, le discoteche e le sale da ballo. I progetti, avviati dopo il 1° settembre 2013 o ancora da avviare, devono essere di importo non inferiore ai 20.000 euro; il contributo regionale è concesso nella misura massima del 40% delle spese ammesse e fino ad un massimo di 150.000 euro per progetto. Le domande potranno essere presentate fino al 15 luglio e verranno valutate ed approvate in ordine cronologico fino ad esaurimento delle risorse. Per informazioni e predisposizione delle domande, gli interessati possono rivolgersi all’Ufficio Bandi e Leggi di Incentivazione di CNA Formazione Forlì-Cesena, nella persona di:Massimo Grandi , tel. 0543/770218 – 348/3913620, [email protected].

TURISMO IN RIVIERA.I bandi tra estate e autunno.

Concreta opportunità da cogliere: i consulenti Credito CNA a disposizione.

Bando per la riqualificazione energetica delle imprese turistiche.

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IO L’IMPRESA | 17

Si tratta di un mercato in-teramente virtuale in cui le amministrazioni acquirenti e i potenziali fornitori si incontra-no, negoziano e perfezionano on line contratti di fornitura legalmente validi. Le aziende devono presentare i prodotti e i servizi in cataloghi strutturati a seconda di ogni singolo bando merceologico. Le PA possono ricercare, confrontare e acqui-sire i beni ed i servizi, per valori inferiori alla soglia comunita-ria, proposti dalle aziende for-nitrici “abilitate”.

Per le imprese private, il Mepa rappresenta quindi una vera e propria opportunità in quanto concede la disponibilità di un nuovo canale di vendita verso la PA, senza spese, e con conseguente ampliamento del mercato potenziale e della vi-

sibilità della propria offerta. Inoltre per le imprese abilita-te, vi sarà anche la possibilità di usufruire del nuovo servizio di supporto alla fatturazione elettronica (obbligo che decor-re dal 6 giugno 2014). Per aiu-tare le aziende, CNA Forlì-Ce-sena ha attivato sul territorio uno Sportello Consip al quale è possibile rivolgersi per rice-vere spiegazioni sulle modali-tà di utilizzo, per presentare la domanda di abilitazione e per essere assistite anche in se-guito ad operare sul Mercato Elettronico. Un servizio ad hoc, pensato per il nostro sistema di piccole imprese.

Per maggiori informazioni potete rivolgervi al Responsabi-le della vostra Unione di appar-tenenza, oppure inviare una mail a: [email protected].

MERCATO ELETTRONICO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (MEPA): NUOVA OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE.Il Mercato Elettronico della PA (MEPA) è uno strumento pubblico, gestito da Consip per conto del Ministero Economia e Finanze.

OPPORTUNITÀ

NOLEGGIO E ALLESTIMENTO PONTEGGI

Resp. Tecnico 342.0920055 - [email protected] - www.euroappaltieponteggi.it

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“NEL MIO LABORATORIO MI SENTO GIOVANE, LÌ NON INVECCHIO MAI”

Si muove con disinvoltura tra i macchinari, nel laboratorio. Conosce ogni segreto del me-stiere. In fondo è grazie a lei che tutto è cominciato. Dina Sbara-gli, 80 anni, ha dedicato all’arte del ricamo una vita intera. Un universo di ricordi, esperienze, soddisfazioni e aneddoti da rac-contare. Da ragazzina andava in giro per proporre alle signore i corredi che aveva imparato a realizzare. Poi la sua abilità si è trasformata nel tempo in un la-voro vero e proprio. Dina ha cre-ato la sua azienda artigiana, ac-compagnata nel suo percorso dalla figlia Patrizia Gelosi, che gestisce l’impresa di famiglia e ha contribuito a renderla leader del settore. Tale è oggi ‘Arte e ricamo’. Un sogno realizzato. Partito negli anni cinquanta, nella Forlì del dopoguerra.

Dina Sbaragli, da ragazzina pensava di ottenere così tante soddisfazioni da questo lavoro?

“Mia madre era sarta, mi ha

trasmesso lei la creatività. Ho imparato a ricamare prima a mano, poi a macchina. Pren-devo il treno e andavo in giro a proporre i miei campionari. Ho cominciato ad avere sempre più richieste, c’era bisogno di strumenti adeguati. Acquistai una ‘multiteste’ e in un garage iniziò un’altra fase, quella che avrebbe portato alla creazione di un’azienda artigiana vera e propria. Posso ritenermi sod-disfatta…”.

Oggi sarebbe possibile, per un giovane, cominciare un percorso del genere?

“Sarebbe molto più difficile. Da parte nostra i sacrifici sono stati notevoli, anche dal punto di vista economico. Al giorno d’oggi non è semplice accedere al credito”.

E il mestiere com’è cambiato?“La base di partenza è la stes-

sa: servono fantasia e creativi-tà. La tecnologia ha modificato solo in parte il modo di lavorare. Forse i cambiamenti più gran-di ci sono stati nelle relazioni. Ricordo che passavo intere giornate al telefono per pren-

dere appuntamenti, creando un rapporto diretto con le perso-ne. Ora, grazie ai computer e a internet, è tutto più immediato ma anche più ‘freddo’”.

Ringrazia sua figlia Patrizia per…

“… per aver sempre creduto in quello che fa, per essere tenace. C’è tanto del suo nell’azienda”.

Il laboratorio sembra essere ancora la sua casa.

“È il posto in cui mi sento gio-vane. Quello in cui non invec-chio mai”.

“LA RICETTA VINCENTE? ARTIGIANALITÀ E QUALITÀ SONO I PUNTI DI FORZA”

Tra i clienti di ‘Arte e Ricamo’ c’è il meglio della moda. Gior-gio Armani, Karl Lagerfeld per Fendi, Tom Ford, Bottega Vene-ta, Valentino, Dolce & Gabbana. Nello showroom di via Euclide fanno bella mostra le ripro-duzioni delle stole indossate da papa Benedetto XVI e papa Francesco. Le ha ricamate l’a-zienda forlivese, oggi 15 dipen-denti tra disegnatrici, ricama-

‘ARTE E RICAMO’, CREATIVITÀ AL POTERE: STORIA DI UN’AZIENDA, DI MADRE IN FIGLIA.Il mestiere che cambia con il passare delle generazioni. L’impresa artigiana è stata fondata da Dina Sbaragli, Patrizia Gelosi ne ha raccolto il testimone.

Tra i clienti Armani, Fendi, Bottega Veneta, Valentino, Dolce & Gabbana. Ma anche le stole per papa Francesco.

60 ANNI DI IMPRESE di Giuseppe Catapano

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IO L’IMPRESA | 19

01 Il laboratorio dell’azienda.

02 Patrizia Gelosi, titolare di “Arte e ricamo”, con la madre Dina Sbaragli fondatrice della ditta.

03 Un momento della progettazione di un ricamo.

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03

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trici e impiegate. Tutte donne. Com’è donna chi è al timone di comando: Patrizia Gelosi è en-trata nell’impresa di famiglia non appena ha terminato gli studi e non ne è uscita più. Po-teva lavorare in banca, ha com-piuto una scelta diversa. Sua madre Dina, agli inizi degli anni duemila, le ha passato definiti-vamente il testimone. “Appena maggiorenne ho cominciato con la contabilità – ricorda Patrizia – perché era quello che sape-vo fare meglio, avendo studiato ragioneria. Poi ho preso confi-denza con le altre fasi del lavoro

che seguo in prima persona, a partire dal commerciale”.

Quali sono i vostri clienti?“Realizziamo ricami e rifiniture

sia a mano che a macchina, spa-ziando dall’abbigliamento agli accessori, dalle calzature all’ar-redamento. Il 30% della clien-tela appartiene proprio al com-parto dell’arredamento, come Alberto Vignatelli per Luxury Living Group e la sua scuderia di marchi di lusso, il restante 70% all’abbigliamento. Gli interlocu-tori principali sono quindi archi-tetti e designer. Il nostro target di clientela è di fascia alta”.

La crisi si fa sentire anche in questo settore?

“Certo. Il ricamo impreziosi-sce, personalizza ed è un valo-re aggiunto che, se realizzato in Italia, ha un costo diverso rispetto ad altri paesi”.

Dai disegni alla realizzazio-ne del prodotto, fino alla fase commerciale. Quale è la parte più difficile del lavoro?

“La fase di creazione è com-plicata, perché occorre saper interpretare le richieste del designer. Credo che la gestio-ne di ogni azienda sia faticosa se si vogliono mantenere gli standard qualitativi ai massimi livelli: artigianalità, creatività e qualità che sono i punti di for-za che da sempre ci contrad-distinguono. E siamo sempre a disposizione del cliente”.

Ringrazia sua madre Dina per…

“… per avermi insegnato tanto”.Felice di non aver scelto di

lavorare in banca, terminati gli studi?

(sorride) “Forse, lavorando in banca, avrei dormito meglio la notte… Ma amo questo lavoro”.

60 ANNI DI IMPRESE‘Arte e ricamo’, creatività al potere: storia di un’azienda, da madre in figlia

Come affronteresti il ricambio generazionale nella tua impresa? Raccontalo su Facebook.

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IN BREVE

Sul tema scottante prende posizione Marco Gasperini, presidente di CNA Est Roma-gna: “L’autotrasporto è stato per decenni uno dei settori trainanti per l’economia pro-vinciale. Ora purtroppo la situazione è molto diversa. Basti pensare che negli ul-timi 4 anni hanno chiuso, in regione, quasi 2.000 impre-se di autotrasporto. Diversi sono i fattori che hanno de-terminato un tale risultato. Fra questi il costo per chi-lometro che raggiunge 1,5 euro per le aziende italiane e scende fino a 0,8 euro per quelle rumene. Rimanere sul mercato diventa, ogni giorno di più, un vero e pro-prio miracolo. All’interno del comparto autotraspor-to, è presente il settore del trasporto animali vivi che patisce problematiche ag-giuntive. Ad esempio i tempi di pagamento per le presta-zioni effettuate. Eppure per la normativa esistente (L. 127/2010) il tempo di pa-gamento del corrispettivo

relativo ai contratti di tra-sporto di merci su strada non può superare i 60 gior-ni dalla data di emissione della fattura. Nella pratica, i tempi si dilatano e raggiun-gono i 120/150 giorni. Per certi committenti, questa procedura diventa norma e alle imprese di autotraspor-to non resta che adeguarsi o perdere il lavoro. La fascia interessata a questo traspor-to comprende una trentina di aziende, con un indotto di 120 addetti e un parco mezzi di un centinaio di esempla-ri. Il ritardo dei pagamenti e l’incertezza sulle tempistiche determinano effetti a catena non più sostenibili. Si inne-sca quindi un circolo vizioso, dove il trasportatore diventa il ‘cattivo pagatore’ e sogget-to non solvibile per il circuito bancario. La situazione por-ta ad una agonia, durante la quale l’impresa si spegne lentamente, trascinando anche tutto un indotto. CNA ritiene che sia il momento di dire basta a questa si-

tuazione che vede la com-mittenza farsi forte con i deboli, obbligandoli ad ac-cettare condizioni e tempi di pagamento illegittimi e lo vuole fare proponendo un ‘Tavolo di confronto’ che riunisca le Associazioni di

categoria dei trasportatori e della committenza. Un tavolo che sia in grado di prospetta-re quelle soluzioni che con-sentano alla categoria non solo di ‘sopravvivere’, ma di svolgere con dignità il pro-prio lavoro”.

TRASPORTO ANIMALI VIVI E TEMPI DI PAGAMENTO ASSURDI.CNA dice basta a una situazione che vede di fatto illegittimità dei committenti.

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CCIAA/PAGAMENTO DIRITTO ANNUALE.In scadenza con la dichiarazione dei redditi.

Il Ministero delle Attività Produttive ha determinato gli importi del diritto annuale da versare alle Came-re di Commercio dalle imprese iscritte o annotate nel Registro delle Imprese; gli importi non hanno subìto modifiche rispetto al 2013. Sono tenute al pagamento le imprese che al 1° gennaio dell’anno di riferimento sono iscritte o annotate nel Registro Imprese, nonché le imprese iscritte o annotate nel corso dell’anno di rife-rimento. Sono soggetti al pagamento anche le Associa-zioni o similari iscritti solo al R.E.A. Il versamento deve essere effettuato con modello F24 e con possibilità di compensazione con eventuali crediti di tributi a favore del contribuente, entro il 16 giugno 2014 oppure entro il 16 luglio 2014, aggiungendo lo 0,4% del diritto dovuto. Eventuali proroghe di scadenze si applicheranno au-tomaticamente anche al diritto annuale camerale. Per informazioni: CNA Forlì-Cesena, servizio Creaimpresa.

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RICETTA DEL MESE

LA RICETTA DI… ALESSANDRO TURRONI ED ENRICO BOMBARDI.Due amici alla continua ricerca di nuove ricette, combinando tradizione e stagionalità dei piatti.

Procedimento:Per la fonduta privare i pomo-dori della buccia e dei semi, frullare e cuocere a bagnoma-ria fino alla giusta consistenza, aggiungere un filo di olio, sale e pepe. Sbollentare la salsiccia, lasciarla raffreddare e tagliare in diagonale delle fettine sottili e rosolare in forno. Spadellare

velocemente gli stridoli tagliati grossolanamente con un filo di olio, sale e pepe. Preparare il composto con la besciamella (come da tradizione), la panna, le uova, 40 gr. di formaggio di fossa, gli stridoli e aggiusta-re di sale e pepe. Riempire gli stampini precedentemente

imburrati e cuocere in forno a bagnomaria a 170° per circa 40 minuti. Impiattare la fonduta e la salsiccia affettata utilizzando due piccole cocotte. Guarnire il tortino con il rimanete formag-gio di fossa tagliato a scagliet-te, un ciuffo di stridoli, i fiori di rosmarino e la cialda di pane.

Ingredienti per 4 persone:

• 4 stampini di alluminio monoporzione• 180g di besciamella• 125ml panna fresca• 2 uova

• 80g formaggio di fossa• 180g stridoli• 1 salsiccia grossa• 3 pomodori maturi• olio extra vergine di oliva q.b.

Per guarnire:

• fiori di rosmarino• cialda di pane toscano

SFORMATINO AL FORMAGGIO DI FOSSA E STRIDOLI CON SALSICCIA CROCCANTE E FONDUTA DI POMODORO FRESCO.

ALESSANDRO TURRONI ED ENRICO BOMBARDI

Da un’amicizia iniziata 30 anni fa tra i banchi dell’Istituto Alberghiero di Riccione, è nato “Sanderry”. Da oltre 10 anni presso il Circolo Tennis Villa Carpena di Forlì, alla continua ricerca di nuove ricette, senza dimenticare le nostre tradizioni e scandendo il tempo con la stagionalità dei piatti. Alessandro ed Enrico fanno parte del gruppo di ristoratori che anima le serate dello stand CNA alla Festa Artusiana.

a cura di Veronica Bridi

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22 | IO L’IMPRESA

VENDESI/AFFITTASI magazzino zona fiera di Forlì, ri-strutturato a nuovo, di 450 mq (possibilità anche di 2 unità). Eventuale sala mostra o uffici di circa 300 mq su 2 piani con relativi posti auto. Impianti autonomi a norma, con-sumi con energie rinnovabili. Classe G. Tel. 348 8602277.

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