Io l'impresa - Novembre 2013

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Tutti i giovedì la CNA porta gli artigiani in TV Con la trasmissione di TV Parma che fa parlare la gente e racconta storie di vita e di imprese Davide Bollati: le ragioni del successo della Davines L’azienda di Parma che è riuscita a coniugare innovazione e sostenibilità nel campo della belleza Anno XXXVI - n.60 del 27/05/2013. Quotidiano Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia- nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R. PARMA NOVEMBRE 2013 B8170513 La trasparenza di un’Associazione CNA Parma ha presentato per la sesta volta il bilancio di responsabilità sociale in cui si evidenzia, pur in un momento difficile, l’importanza economica e sociale della PMI e dell’artigianato per il nostro territorio PRIMO PIANO ZOOM L’IMPRESA DEL MESE Pietra di Luna: l’estetica nel rispetto del corpo L’uso di prodotti naturali e trattamenti seguendo le regole dettate dalla riflessologia del piede

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Tutti i giovedì la CNA porta gli artigiani in TV Con la trasmissione di TV Parma che fa parlare la gente e racconta storie di vita e di imprese

Davide Bollati: le ragioni del successo della Davines L’azienda di Parma che è riuscita a coniugareinnovazione e sostenibilità nel campo della belleza

Anno XXXVI - n.60 del 27/05/2013. QuotidianoPoste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia-nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 BolognaTel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.

PARMAnoveMbRe 2013

B8170513

la trasparenza di un’associazioneCNA Parma ha presentato per la sesta volta il bilancio di responsabilità sociale in cui si evidenzia, pur in un momento difficile, l’importanza economica e sociale della PMI e dell’artigianato per il nostro territorio

primo piano zoom L’impresa deL mese

Pietra di Luna: l’estetica nel rispetto del corpoL’uso di prodotti naturali e trattamenti seguendo le regole dettate dalla riflessologia del piede

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EDITORIALE

Sulla Legge di Stabilità ci appelliamo alla Camera perché faccia

fino in fondo la sua parte e compia le scelte coraggiose neces-

sarie a far ripartire l’Italia, migliorando il testo del Governo che

il Senato ha solo parzialmente modificato rispetto alle esigenze

espresse dal mondo produttivo. Non nego che il testo licenzia-

to a Palazzo Madama contenga qualche elemento positivo che

va nella direzione del contenimento dei costi delle imprese e

del sostegno della domanda, ma non si tratta di scelte in grado

di determinare la svolta tanto attesa nel Paese né di risolvere i

problemi di competitività delle imprese. Sappiamo bene che le

esigenze di rilancio dei consumi e degli investimenti vanno co-

niugate con gli obiettivi di finanza pubblica, ma, in materia fiscale, non sono più rinviabili i tagli all’im-

posizione sugli immobili strumentali, vale a dire i capannoni, i laboratori, i negozi e gli alberghi, dove si

lavora e si crea occupazione. Va, inoltre, immediatamente riordinata la tassazione sui rifiuti, che allo stato

crea solo confusione. Nemmeno sul costo del lavoro chiediamo la luna, ma semplicemente che venga

subito ristabilito il sacrosanto principio di equilibrio tra contributo e prestazione in materia di malattie e

infortuni. Un problema che va affrontato con maggiore decisione è quello del credito alle piccole imprese,

che continuano a registrare le maggiori difficoltà di accesso ai finanziamenti, come sostiene con dovizia di

dati anche la Banca d’Italia. Il rafforzamento degli strumenti di garanzia pubblica deve generare, quindi, un

beneficio diretto sulle piccole imprese. E vanno irrobustiti i Consorzi fidi, che rappresentano il loro punto

di riferimento. Abbiamo bisogno di riprendere a crescere e, quindi, si deve avere più coraggio anche nei

tagli. Non metto in discussione l’equilibrio delicato di queste larghe intese, ma vedo che la spesa pubblica

rimane inalterata a fronte di un Pil che negli ultimi cinque anni è calato di 350 miliardi. Se il Pil cade la

macchina pubblica non può non affrontare, a sua volta, una cura dimagrante. Recuperare dai macroscopi-

ci sprechi una decina di miliardi da mettere nella crescita del Paese sarebbe stato sacrosanto. Quanto alla

spending review, è una questione di volontà, dipende se si ha il coraggio di farla oppure no. E se, finora,

non è stata fatta non è per un problema di profili delle persone. Il governo deve capire che al di là della

manovra bisogna preoccuparsi di dare un messaggio positivo al Paese, perché è stremato e le tensioni

sociali sono arrivate a un punto di quasi rottura e quando si rompe la pace sociale, si sa quando e da dove

si parte ma non si sa come finisce. Il nostro auspicio è che il Parlamento tenga conto di queste richieste, le

vagli con attenzione, noi siamo pronti al confronto, e introduca le modifiche necessarie a farci prendere,

magari saltando sull’ultimo vagone, il treno della ripresa che comincia a intravedersi solo fuori d’Italia.

Ivan Malavasi Presidente di Rete Imprese Italia

e di CNA Nazionale

Primo PianoIl bilancio di responsabilità sociale 2012Conversazione con Davide Bollatipresidente di Davines

newsOpportunità di mercatocon la GermaniaSolidarietà: Piattaforma Parma e Casa di LodesanaRinnovati i vertici di CNA Emilia RomagnaCorsi per futuri imprenditori

zoom CNA porta gli artigiani in TV

serviziTecna e Promo 50

credito L’andamento dei tassi

L’imPresa deL mese Pietra di luna

agenda Il libro

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Anno XXXVI - n.60 del 27/05/2013 QuotidianoPoste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia-nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211Comitato di RedazionePer CNA: Domenico Capitelli, Maura Marmiroli, Andrea MareschiGiornalisti: Fabrizio Furlotti, Erika [email protected] grafico e impaginazione: Edicta edizioniPer la pubblicità:[email protected] - 0521.227211CNA Parma - Via Spezia 52/a0521.227211 - www.cnaparma.it

4la camera modifichi la legge di stabilità con scelte coraggiose

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pRImO pIAnOcna Parma ha presentato il proprio bilancio di responsabilità sociale 2012 cui è seguita una conversazione improntata sulla bellezza e sulla sostenibilità

la trasparenza di un’associazione

“il bilancio di responsabilità sociale è anche lo strumento attraverso il quale si valorizza il lavoro di tutte quelle persone, dirigenti, artigiani e dipendenti, che operano nel gruppo”

l Salone delle Feste di Palazzo Sanvitale, sede istituzionale di Banca Monte Parma, ha ancora

una volta ospitato la presentazione pub-blica del Bilancio Sociale 2012 di CNA Parma, una prassi inaugurata sei anni fa con la volontà di rendere consultabile, perfettamente fruibile alla comunità, intesa nella sua più ampia accezione, la propria attività a 360°. Un’apetura al dia-logo, improntato sulla trasparenza, con i propri stakeholder, interni (dipendenti, associati, sistema CNA Parma, sistema CNA in generale) ed esterni (territorio, individui, organizzazioni e sistemi di riferimento) all’Associazione, che di anno in anno ha migliorato in comprensione e comunicazione, confermando gli obiet-tivi strategici individuati fin dalla prima edizione: fornire un quadro complessivo delle attività svolte e dei risultati rag-giunti; valutare, attraverso un sistema di indicatori di prestazione, l’efficacia e l’ef-ficienza delle attività e dell’agire sociale dell’Associazione, definire e perseguire obiettivi di miglioramento continuo e di innovazione dei servizi, della loro progettazione, gestione ed erogazione; assumere impegni formali verso la Co-munità ed il Territorio per puntare ad un continuo miglioramento dell’operato dell’Associazione stessa. Nel contesto della presentazione pubbli-ca del Bilancio Sociale 2012, dopo i non formali saluti del Direttore Generale di Banca Monte Parma Bruno Bossina, i punti fondamentali sono stati descritti dal Direttore di CNA Parma Domenico Capitelli il quale ha rimandato alla lettura completa dell’intero documento, attra-verso la consultazione della chiavetta

il quadro completo delle attività svolte e dei risultati raggiunti

i USB - segno dell’attenzione ai più recenti strumenti tecnologici di comunicazione - distribuita a tutti i presenti, e inviata a

stakeholder e interlocutori del territorio, diffusa attraverso i media locali, pubbli-cata sul sito internet istituzionale. Dopo aver ulteriormente ricordato i princìpi

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bilancio sociale 2012

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“Siamo convinti che que-sto strumento contribui-sca ad esplicitare la capa-cità di un Gruppo a cre-are condivisione attorno a determinati valori con la consapevolezza e la responsabilità di ciò che questo comporta in ter-mini di ricaduta nel tessu-to sociale ed economico di questo territorio.

Siamo alla presentazione sesto Bilancio di Respon-sabilità sociale del Gruppo Cna Parma, e ancor più di prima, siamo convinti dell’opportunità di questo documento, a maggior ragione in un momento digrandissima difficoltà come quello che stiamo attra-versando. Il nostro Bilancio di Responsabilità sociale è prima di tutto un documento che vuole dare conto dell’adesione ai valori e alla mission associativa di Cna, che vuole essere strumento di comunicazione ma contemporaneamente deve essere anche stru-mento di riflessione e miglioramento interno. Uno strumento che raccoglie l’aggregato delle imprese associate e che rendiconta l’effetto delle attività svol-te complessivamente dal Gruppo, che non dimentica comunque di lanciare un messaggio di prospettiva a tutte le imprese, di adesione alle buone pratiche della responsabilità sociale.La rendicontazione sociale è oggi lo strumento perdichiarare in modo trasparente l’insieme delle attività svolte, che in una Organizzazione di rappre-sentanza come CNA spaziano dalla rappresentanza tipica, alla erogazione di servizi qualificati alle im-prese (attraverso una strutture dedicate: CNA Servizi, Tecna, Prefina, Ecipar), ad attività che hanno una

connotazione più sociale svolte mediante l’opera del Patronato Epasa e da CNA Pensionati, per giungere ad una assistenza maggiormente indirizzata al cittadino attraverso il Caf e CNA World. I positivi commenti e gli apprezzamenti che sono sta-ti riservati alle edizioni precedenti, hanno accresciuto in noi la convinzione a proseguire nell’importante esperienza di redazione del Bilancio Sociale quale strumento di trasparenza e conoscenza del nostro Gruppo da parte di Enti e Istituzioni, ma anche da parte di tutti coloro che nel tessuto economico e sociale del nostro territorio, a vario titolo e ruolo, intrattengono relazioni dirette oindirette, formali o informali con l’Associazione.Anche nel 2012 abbiamo dovuto fare i conti con il perdurare di una crisi economica che sembra non passare mai, ma il quadro di insieme offerto dalla rendicontazione sociale dell’anno, è quello di una struttura che come traspare dai dati contenuti nel documento che vi stiamo presentando, evidenziano un Gruppo che pur nelle difficoltà di una cruda contingenza è determinato strenuamente a non cedere di fronte alle difficoltà, continua a mante-nere un importante livello di adesioni, a mantenere sostanzialmente inalterati i livelli occupazionali, ad investire in servizi e strutture, competenze e conoscenze. Ma il Bilancio di Responsabilità sociale è anche lo strumento attraverso il quale si valorizza il lavoro di tutte quelle persone, dirigenti artigiani e dipendenti, che operano nel Gruppo, che con impegno quotidiano contribuiscono, non solo alla valorizzazione e allo sviluppo della Associazione, ma anche con azione costante a fornire risposte ed affiancamento alle imprese associate, cosi come crediamo di poter affermare senza presunzione alcuna che insieme concorrono alla stabilizzazione e allo sviluppo dell’intero territorio”.

Gualtiero Ghirardi Presidente CNA Parma Domenico Capitelli Direttore CNA Parma

che hanno ispirato la volontà di costruire e rendere pubblico il Bilancio Sociale dell’Associazione, Capitelli ha preso in esame gli eventi principali che hanno caratterizzato il 2012. Cioccolato Puro, iniziativa tesa a valoriz-zare la produzione di cioccolato in forma artigianale, il ParmaCamp, il luogo dove giovani che hanno idee imprenditoriali si trovano per scambiarsi queste loro idee, Impara ad Intraprendere, collaborazione che dura da tempo con l’Istituto profes-sionale Primo Levi di Parma, esperienza che ha gettato le basi per collaborare con altre Amministrazioni Comunali e altri istituti scolastici, l’Assemblea Annuale, luogo dove si fa il punto della situazione rispetto alla nostra Associa-zione, il Cantiere del Biologico, iniziativa di valorizzazione di settori e tipicità, così come ArtinRocca ed infine la stessa presentazione del Bilancio Sociale 2011. Particolare significato, Capitelli ha voluto dare alle attività svolte di supporto alle imprese (vedi box a pagina 6). Sul versante prettamente economico,

stante un inevitabile calo del fatturato, l’Associazione ha comunque distribuito un valore aggiunto pari a 6.413.500 euro: per l’84,2% ne hanno beneficiato le risorse umane che lavorano all’interno dell’Associazione; per il 12,8% il siste-

ma CNA Parma, in pratica le azioni e le iniziative svolte nel corso del 20112; per l’1,2% quale capitale di credito; lo 0,9% per la Pubblica Amministrazione, le tasse; lo 0,9% per territorio e comunità. Altro capitolo sul quale il Direttore Capitelli ha

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Attività di supporto alle impreseFORMAZIONE

Nel quadriennio 2009-2012 ECIPAR ha organizzato oltre 350 corsi formativi, ha consegnato 2.432 attestati di frequenza e 241 attestati di qualifica

INVESTIMENTIOltre 45 milioni di euro i finanziamenti alle imprese per investimenti.

ENERGIAIstituzione di uno “sportello energia” di servizio alle imprese associate.

RETI DI IMPRESACostituzione di un consorzio (“Erice”). Percorso regionale e nazionale per la costituzione delle “reti lunghe”.

INDAGINIQuattro indagini svolte a livello locale e partecipazione a numerose indagini a livello di sistema CNA (regionali o nazionali).

CREDITORaccolte 2.093 richieste di finanziamento e oltre 142 milioni di garanzia per le imprese associate deliberati.

EVENTI E SEMINARINove iniziative interassociative (7 gli eventi Rete Imprese Italia e 2 gli eventi CNA-Confartigianato).Oltre 50 le iniziative organizzate a livello provinciale.Oltre 40 le iniziative organizzate dalle aree territoriali.Oltre 200 incontri seminariali e informativi e formativi organizzati per gli imprenditori.

La CNA di Parma nel 2012 ha rappresentato 5.310 imprenditori associati di cui 3.583 imprese associate, 3.251 imprenditori pensionati associati, per un totale di 8.561 soggetti rappresentati. Se si aggiungono i dipendenti delle imprese che fanno riferimento a CNA Parma, anche se non direttamente rappresentati, in sostanza sono 13.873 i soggetti che fanno riferimento a CNA Parma.

voluto in particolare soffermarsi è stato quello dedicato alle risorse umane, sot-tolineandone l’importanza e la centralità: un valore aggiunto non solo per la stessa Associazione, ma anche per le imprese e i soggetti che ad essa si rivolgono. Nel 2012 CNA Parma ha impiegato stabil-mente 115 unità lavorative ( di cui 94 donne; mentre sono complessivamente 36 i part time). L’ultima parte del suo in-tervento, Capitelli lo ha riservato all’espo-sizione delle linee strategiche che iden-tificano il “piano strategico 2013-2017”, che assume un impegno per il futro per i rinnovati organismi dirigenti, un’azione che vede coivolta, per gruppi di lavoro, buona parte della struttura dirigente, in primisi i dipendenti o i i quadri, quindi, per l’analisi e altri suggerimenti e inter-venti Direzione e Presidenza. L’obiettivo è quello di disegnare un progetto ope-rativo che infonda coraggio e fiducia nel futuro, che continui a coniugare obiettivi di stabilità economica e forte rappre-sentanza associativa, con un impegno forte alla valorizzazione delle imprese associate, che persegua con coerenza e determinazione i principi e i valori della responsabilità sociale.

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sensibilità, valori e coerenza hanno guidato michela e valeria all’apertura del salone d’acconciature e.cUt

un’impresa che nasce dal cuorema e cambia il mondo, con piccoli passi possiamo farcela”. Con questa frase stampata sul

pin che Michela e Valeria mostrano con evidente convinzione, si conclude il breve filmato col quale le due giovani imprendi-trici hanno presentato la loro attività, ma soprattutto la filosofia che le ha ispirate, guidate e sorrette nella sua realizzazione e attuale conduzione. Un progetto che vede la bellezza, il benessere e lo star bene, fortemente legati alla sostenibilità, intesa nella sua più ampia accezione, diventata realtà con l’apertura di E.CUT, il salone di acconciatura in Via Verdi a Parma. Entusiasmo, volontà, coerenza con valori personali consolidati, sono state le sensazioni che la «presentazione» di E.CUT ha trasmesso alla platea. Maurizio Morini, professore di Cultura d’Impresa e gestione della qualità presso l’Università di Bologna, consulente di CNA Parma per la progettazione e la stesura fin dalla sua prima edizione del Bilancio Sociale, in quanto presidente di Best Advance, ha condotto la seconda parte della conven-tion, seguendo la scaletta che prevedeva la presentazione di casi aziendali. Come vi è venuto in mente di lanciare un’esperienza di sostenibilità nel vostro settore di interesse?

“a

La prima a rispondere è Michela.“L’idea ci è venuta perché faceva già parte di noi, di ciò che avremmo voluto trasmettere alle altre persone. Durante un viaggio ad Amsterdam abbiamo tro-vato l’ispirazione più grande: una realtà manageriale diversa, cioè come poter lavorare quotidianamente attraverso i nostri strumenti del mestiere che era già il nostro, ma in maniera ecologica, attenta

all’ambiente soprattutto creativa che ci sostenesse che ci desse una realtà specifi-ca, che ci facesse lavorare nei confronti dei nostri clienti in maniera aperta, ci facesse sentire tranquille in quello che facevamo, con una attenzione particolare verso gli animali: tutti sentimenti che trasmettia-mo anche agli altri, avvalendoci di tanti amici che ci hanno aiutato a mettere in piedi questa impresa ardua, ma alla quale crediamo molto”. Chi vi ha aiutato in questo percorso? “Il video - racconta Valeria - rappresenta in pochi minuti ciò che avevamo dentro i nostri cuori da oltre un anno. Siamo riusciti a metterlo in pratica conoscendo delle persone meravigliose che ci hanno supportato in ogni azione. Così l’ambiente dove ora lavoriamo è diventato esat-tamente quello che volevamo. Doveva essere un ambiente caldo accogliente dove le persone possono venire, rilassarsi, prendersi dello spazio, circondate da un ambiente coinvolgente, un ambiente calmo, tranquillo, dove al massimo ci sono cinque persone, noi comprese. Tutto è stato fatto con legno di recupero, per cui il nostro salone profuma di legno, così che quando entriamo al mattino già ci rilassiamo e così possiamo rilassare i clienti. Da circa cinque anni ho fatto una scelta di vita che mi ha dato risposte

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bilancio sociale 2012

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“Noi, acconciatori e barbieri siamo distributori di bellezza

Angelo Guidozzi, Presidente dell’Unione Benessere e Sanità Parma

In un contesto che vedeva come temi su cui portare le proprie testimonianze, la bellezza e la sostenibilità, di rilievo è stato l’intervento del Presidente dell’Unione Benessere e Sanità Parma, Angelo Guidozzi, da poco meno di trent’anni titolare di un salone di acconcia-tura sito in viale Mentana, ispirato dalle domande di .... Morini. Come vede, dal suo punto di vista, la coniugazione fra innovazione e sostenibilità, nel contesto della bellezza? “è innegabile che negli ultimi dieci anni, sempre più la cliente ha sentito il bisogno di avvicinarsi alla soste-nibilità, soprattutto sul prodotto e soprattutto dopo

che il mercato ha cominciato ad offrire prodotti, spesso provenienti da altri Paesi, non sempre «trasparenti», quindi cerca di sapere tutto e di più su quel prodotto. Per questo noi dobbiamo avere molta attenzione al riguardo. Con grande forza devo dire che un’azienda che ha sostenuto molto la trasformazione in atto è proprio la Davines, tra le poche aziende a livello mon-diale che hanno percepito così bene questa necessità di trasformazione. Credo quindi fermamente che chi fa questa nostra pro-fessione debba essere in prima persona divulgatore di queste informazioni e quindi deve esserci una sinergia tra il negozio e l’azienda produttrice affinché il cliente possa avere tutte le informazione che vuole e usare i prodotti che danno maggior sicurezza, affidabilità ed efficacia. La cliente, in questo momento di tensioni generalizzate, viene in salone e chiede un momento di relax, riflessione, di tregua e vuole dedicare a se stessa quell’ora, per cui noi dobbiamo prestare una attenzione molto particolare in quel momento. Da qui nasce l’esi-genza di mostrarci differenti, in altre parole, di vedere al di là di quella che è solo l’attività tradizionale”. Cosa significa nel suo mestiere, essere un divulgatore, un informatore? “Occorre partire dal concetto che è un diritto del cliente essere informato sull’evoluzione dei prodotti, avvenuta così rapidamente e sostanzialmente negli ultimi anni, per cui la cliente è proprio qui che oggi è molto più attenta. Per questo è sempre più necessaria una vera e propria sinergia, una sorta di interscambio tra parruc-chiere e azienda produttrice, proprio sul versante infor-mativo. Personalmente opero anche come formatore nei confronti di giovanissimi apprendisti e già loro mi chiedono informazioni sui prodotti che stanno impa-rando ad usare, dimostrando la particolare attenzione della nuove generazioni proprio su questi temi”.

molto più profonde, per cui non mi stava bene usare prodotti di un certo tipo o testati sugli animali o, così, per fare moda e contemporaneamente fare del male a qualcun altro. Quello che mi stava a cuore era portare la parte etica della mia vita nel mio lavoro e quindi raccontare anche a voi qualcosa che magari non sapete, ma essere io la persona che può illuminarvi come io sono stata illuminata a mia volta. Prendiamoci cura di noi, ma facciamolo con calma” . Dietro a intenzioni e buoni propositi c’è stato comunque un proget-to, pensato e realizzato dall’architetto Luigi Pizzuti, anch’egli coinvolto nella presentazione della giovane impresa da Morini. Quali sono stati dal punto di vista filoso-fico e materico gli assi di riferimento che ha seguito nella progettazione? “Il nostro ruolo di progettisti è quello di

bello, ma bello soprattutto per loro che sono felici di lavorarci dentro. Si tratta di un ambiente di circa 50 mq in cui trovia-mo sei postazioni taglio e due lavatesta,

esattamente come volevano loro: un ambiente dove rilassarsi, magari con una tisana, con attorno un’ambientazione più che accogliente”.

cucire addosso al cliente ciò che desidera ottenere. Conoscendo Michela e Valeria è stato semplice capire subito che ci sarebbe voluto un locale assolutamente originale, ma che poi praticamente è venuto fuori da solo. Questo perché loro hanno un modo di portare avanti la loro professione molto legata ai prodotti che utilizzano, assolutamente legati al concet-to di sostenibilità. Facile dunque concentrarsi su idee e materiali da utilizzare che valorizzassero questo concetto. Abbiamo usato tantis-simo legno che loro stesse hanno mate-rialmente trovato e recuperato, utilizzato artigiani che hanno realizzato gli interni su misura, in tal modo abbassando i costi di allestimento. Il locale è certamente

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pRImO pIAnOconversazione con davide Bollati, presidente della davines, l’azienda che ha vinto la sfida della bellezza

natura, innovazione, sostenibilitàc ome caso aziendale emblema-

tico nell’ambito del tema della giornata: “bellezza e sostenibi-

lità”, è stata la volta di Davines, l’azienda con sede a Parma che sta conquistando quote di mercato in tutto il mondo, coi suoi prodotti di bellezza, concepiti con i crismi della massima sostenibilità, e con un’organizzazione aziendale innovativa e rispondente agli stessi canoni. Maurizio Morini ha condotto la conver-sazione col suo fondatore e presidente Davide Bollati e con il consulente prof. Alberto Peretti. Morini: Sta uscendo in questi giorni un decalogo fatto da alcuni imprenditori che, pur in questo periodo di difficoltà, ce l’hanno fatta, a partire dal nostro ospite dello scorso anno Guido Martinetti e il suo socio Grom. Ecco i dieci punti: il coraggio, la creatività il digitale, l’innova-zione l’internazionalizzazione, il made in Italy, l’ottimismo, la sostenibilità e il fare il tutto in una logica di start up, cioè farlo mettendosi sempre e continuamente in gioco. Davide Bollati ha portato la Davines a risultati egregi avendo come riferimento il mercato mondiale, dominato da aziende non italiane.Ci racconta la storia dell’azienda, da dove siamo partiti e dove siamo arrivati, la sua evoluzione?Bollati. “La storia ha inizio 30 anni fa, dal garage di famiglia: pochi mezzi, qualche idea, tanta voglia di lavorare, tipico del

tessuto imprenditoriale emiliano, ottimi-smo, impegno, valori. Dopo la laurea in farmacia sono stato due anno all’estero dove ho assorbito la cultura europea, il saper stare al mondo. Dopo venti anni di lavoro in una media azienda italiana, ma almeno dieci li ho trascorsi all’estero, sono riuscito a costruire una azienda a carat-tere internazionale che novera molti affe-zionati. Oggi abbiamo 20.000 saloni in 80 Paesi del mondo che lavorano coi nostri prodotti e oltre 3.000 centri benessere in ambito turismo, di città, o navi da crociera,

villaggi turistici ecc… tutti ambienti dove la persona va alla ricerca di se stessa, della propria bellezza, del proprio equilibrio, in un settore che a torto viene considerato un po’ superficiale. Ogni salone è diver-so, per valorizzare le individualità ed è ritenuto un valore a sé. Nel ‘92 l’azienda faceva un milione di euro con pochissimi collaboratori, negli ultimi venti anni ab-biamo avuto una crescita media costante ogni anno del 22% quindi andremo a chiudere il 2013 con circa 68 milioni di euro, con la prospettiva di arrivare ai 100 tra il 2017 e il 2018”. Morini: Quali sono le caratteristiche guida della vostra azienda?Bollati: “Seguiamo l’impostazione data da ciò che definiamo la ruota strategi-ca: strumento che offre la visione e la missione di impresa. Visione: essere nel mondo l’azienda di bellezza più ammi-rata e avanzata nel design guidati dalla nostra vocazione scientifica nella ricerca, dall’etica e dalla sostenibilità. Missione, quindi come raggiungere i nostri obiettivi: ispirare e migliorare la vita professionale dei professionisti della bellezza nel mon-do, tramite concetti, prodotti e servizi che permettano loro di offrire esperienze uniche ai loro clienti.Attorno a questa ruota strategica i dipar-timenti dell’azienda che ha un proprio

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obiettivo specifico che ovviamente deve essere coerente, ingranarsi con visione e missione della azienda”. Morini: Come la filosofia della bellezza si inserisce sulla strategia, sui valori, sulla visione, e sulla missione di Davines?Peretti: “Mi ha impressionato l’entusia-smo delle due ragazze di E.CUT, e penso che, pur con le dovute distinzioni, le due iniziative si sposano, perché condividono un aspetto: un aspetto del fare, del vivere. Una ragazza ha detto «il nostro materiale sono i capelli», io dico che il vostro mate-riale – da quello che ci avete trasmesso – non sono i capelli, ma è la vita, vostra e delle persone, voi lavorate sulla vostra vita. I clienti vengono da voi per un trat-tamento o perché vogliono che si tocchi la loro esistenza? Quello che ha fatto la Davines è di aver capito una cosa: che un’impresa non è semplicemente un soggetto che parte da materie prime, le trasforma in prodotti e li distribuisce, no, un’azienda è un progetto di vita, di esistenza, di civiltà. Questo e non solo, la Davines ha compreso: si è infatti ispirata ad un progetto di civiltà, un progetto italiano del vivere; con il suo processo di lavoro e non solo coi suoi prodotti. La Davines traduce cosa potrebbe essere una buona vita, rende il lavoro, i suoi prodotti, l’esistenza di coloro che lavorano in Davines, un’espressione di civiltà, di buon vivere. Tutto si traduce in eccellenza di prodotto, in estetica, in etica, in valore intangibile. E tutto ciò i clienti lo percepiscono, eccome! Perché dentro un prodotto Davines c’è uno stile di vita, lo stile di vita italiano. L’af-fresco non è semplicemente «cosmesi», ma è l’essenza del prodotto italiano per cui, da 2000 anni, siamo famosi nel mon-

do, un progetto di civiltà unico al mondo. Possibile che la nostra economia continui a scimmiottare modelli di management “anglosassoni”, vecchi, superati, inadatti al XXI secolo? Vogliamo recuperare l’idea che l’Italia può e dovrebbe diventare “scuola di lavoro” al livello mondiale? In piccolo voi ragazze di E CUT e in medio grande Davines state facendo proprio questo”.Morini: Che peso ha in Davines la so-stenibilità?Bollati. “Un tema che abbiamo affrontato da sempre. Abbiamo in azienda circa 20 progetti legati alla sostenibilità, molto trasversali. La sostenibilità va al di là dell’ecologia, ma è legata alle relazioni senza tralasciare la componente finan-ziaria, oltre che a una certa visione del mondo, auspicando crescite virtuose in un mondo che ha difficoltà ad acconten-tare tutti, ma, se vogliamo accontentare tutti, dobbiamo avere le virtù giuste. Una crescita fatta di valori economici oggi non funziona più. I nostri progetti di sostenibilità sono le giornate della bellezza sostenibile, il fatto che acqui-stiamo energia rinnovabile, finanziamo progetti di riforestazione in diversi Paesi del mondo ecc. e ne aggiungiamo sempre di nuovi, coinvolgendo fornitori e clienti: tutti progetti importanti e con numeri significativi”.Morini: Siete ancora un’azienda familia-re e artigiana?Bollati. “Due messaggi voglio dare in proposito: siamo una famiglia che è al servizio dell’azienda, dove negli ultimi venti anni i dividendi usciti dell’azienda sono stato meno dello 0,5% del fatturato stesso dell’azienda, segno che crediamo in pieno nell’azienda.

Definirei inoltre questa una azienda di famiglia funzionale, un’azienda che ha un management professionale, perché da soli si arriva fino a un certo punto e quando capisci questo si aprono orizzonti molto importanti”.Morini: Come lo sviluppo culturalmente sostenibile può diventare elemento competitivo e vincente? Come quel modello della virtuosità del processo made in Italy può diventare non solo singola occasione, ma sistema per un competitività internazionale? Peretti. “Il nostro Paese non ha bisogno di eccellenze, di picchi, ma ha bisogno di diffondere uno stile di processo di lavoro, fare diventare comune l’eccellenza. I pro-dotti Davines esprimono materialmente uno stile di vita. Cosa produce innanzi tutto Davines? Produce buona vita, rispetto per le idee, per le persone, ascolto, verità, creatività diffusa: tutte cose che le persone che vi lavorano sentono come vero. Allora non è questo lo stile artigianale? Dove metto nel prodotto la mia vita? Chi compra quel prodotto sente che c’è un pezzo della mia vita. C’è un progetto comune, un progetto di civiltà: trasformare il prodotto made in Italy da prodotto in progetto. Le aziende che capiscono e mettono in pratica que-sto progetto diventano competitive”. Morini: Com’è la competizione nel con-testo internazionale?Bollati. “ Il paragone calzante è quello di Davide e Golia. Ma la nostra proposta, coi suoi valori, sta trovando consensi davvero in tutto il mondo, la strada è lunga, cose da fare ancora tante ma il contesto va a nostro vantaggio. Abbiamo 378 collabo-ratori in questo momento di cui il 60% donne e vengono da 20 Paesi diversi.

bilancio sociale 2012

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Abbiamo 7 filiali: Londra Parigi New York, Dusseldorf, Belgio Olanda Messico. L’ulti-ma sede aperta in BENELUX è sullo stile adottato da E.CUT: falegnami locali, rigat-tieri olandesi, porte vecchie, un centro di formazione, un ristorante ecc… insomma. abbiamo fatto casa”. Morini: Che cultura serve per essere internazionali?Peretti. “Perché la Davines fa questo? Per-ché ci crede. Come azienda ha un proget-to di vita, per i collaboratori, per i clienti, per il mondo che traduce in operazioni architettoniche: c’è un progetto etico ed estetico. Non per niente siamo partiti dieci anni fa con la carta etica: un progetto che parte dal basso chiedendo alle persone, che vita volete realizzare con la vostra quotidianità lavorativa? Che tipo di mon-do volete fare con il lavoro? Un processo che dura sino ai giorni nostri e che si è concluso con una dichiarazione che vuol dire quale traccia vogliamo lasciare nel mondo col nostro lavoro. Parlare di etica significa parlare di estetica: entrambe hanno come obiettivo l’arte di costruire buone relazioni con il mondo. La Davines vuole fare buone relazioni con il mondo che passa anche attraverso i materiali. Mi ha colpito quanto dicevano le giovani imprenditrici «voglio che chi viene nel mio locale stia bene», certo anche per business, ma anche perché ci credo, e non è questo, indipendentemente dalle dimensioni, il sentiero artigiano? Non è forse l’artigiano colui che sa che lavorando sta vivendo e che se non fa buona vita non fa buon business? Dobbiamo competere su un progetto di civiltà diverso, maggiore rispetto ad altre civiltà, recuperando il

modello di civiltà guida a livello mondiale. La Davines lo fa con i suoi prodotti, con i suoi saloni, con i suoi arredamenti, con il suo stile di impresa”.Morini: Cos’è l’innovazione per Davi-nes?Bollati. “ Abbiamo un Comitato scientifico che si occupa del rapporto tra la salute e la bellezza, vi fa parte un nutrizionista specializzato in rapporto tra alimentazio-ne ed emotività, un medico «antiage», un medico dermatologo, un cardiologo. Il tutto per offrire ai nostri clienti un va-lore aggiunto, ben oltre ai nostri prodotti. Tutto ciò rappresenta la nostra volontà di innovare”. Morini: Come create la cultura interna?Peretti. “Dopo qualche settimana i dipendenti Davines – tutti – mi dicono di aver capito di essere entrati in una azienda diversa. Perché? Perché lì sento di poter crescere, lì sento che è un luogo di idee. Innovare, cosa significa? Significa pensare! E quando una persona pensa? Quando sente di essere viva e se la si anestetizza, la persona appiattisce, non vive, il suo pensiero diventa rutinario e lì non ci sarà mai innovazione. In Davines le persone sentono di vivere e a quella proposta di vita rispondono con la vita, quindi con l’impegno, la responsabilità, la partecipazione, le idee, quindi aiutano l’innovazione. Aziende che producono buona vita e pongono la buona vita come loro obiettivo, o che fanno BIL (Benessere Interno Lordo), sono aziende che innova-

no, che diventano competitive - questa è l’essenza della carta etica da noi adottata - e questo è il made in Italy, traendo anche linfa dalle radici che sento di avere”.Bollati. “La carta etica è come il nostro slancio vitale aziendale. Chiaro che non fa conquistare quote di mercato, ma ci dà quella forza, quella convinzione di es-sere nella direzione giusta, nella bellezza sostenibile, che ci consente di avere i migliori commerciali che aumentano le vendite, i piani marketing che le suppor-tano, i piani logistici, finanziari ecc… tutte quelle cose che fanno sì che l’azienda cresca. La carta etica è dunque la parte valoriale che ti permette di svegliarti alla mattina motivato, con dei valori giusti ed avere l’energia giusta per poter centrare gli obiettivi”. Morini: Quali sono le prospettive che l’azienda si pone di quali strumenti si dota, per i prossimi anni e come la carta etica è uno dei riferimenti guida per por-tare avanti gli obiettivi che si vogliono raggiungere: la bellezza nell’attività imprenditoriale e il raggiungimento dei cento milioni di fatturato per il 2017?Bollati. “È già pronto un bellissimo progetto per la nuova sede: vorremmo rappresentare la casa della sostenibilità, vorremmo che fosse lo stabilimento cosmetico più sostenibile al mondo, pur tenendo i piedi per terra dal punto di vista economico”.Morini: Come un imprenditore può oggi dare un contributo rispetto all’evolu-

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zione del contesto territoriale nel quale si trova?Bollati. “Questa è una domanda che mi sto facendo anch’io, perché da qualche tempo mi è proprio venuto il desiderio di fare qualcosa in tal senso. Intanto Parma ha consentito all’azienda di crescere e il fatto che sia a Parma e non in un’altra città ha un suo valore. Parma è una città

ancora a misura d’uomo, le persone hanno una deontologia e una cultura lavorativa positiva, è una città bella, ma forse potrebbe essere ancora più bella, ha un passato glorioso, da piccola capitale, il Ducato ecc… che oggi cerca comunque di disegnarsi un futuro. Abbiamo sempre tantissimi ospiti da tutto il mondo che apprezzano Parma; noi siamo orgogliosi

di essere di Parma e vorremmo continuare ad esserlo sempre di più. Ora qualche idea ce l’ho, devo trovare la capacità di riuscire ad avere gli interlocutori disponibili ad ascoltarmi. Una prima riflessione è che dobbiamo conservare e proteggere il suo centro storico che va valorizzato al massimo: oggi si sta spersonalizzando l’unicità del nostro intero Paese. L’Italia è unica al mondo, eravamo la prima destinazione mondiale del turismo, ma oggi diversi Paesi, sicuramente meno attrattivi del nostro, ci hanno superato. Salvaguardare le bellezze storiche, ma anche le piccole cose, il degrado già si vede in diverse situazioni. Ho provato già ad aprire qualche tavolo di discussione , avrei l’idea di un museo particolare della città che metta insieme tutte le eccellen-ze, in modo da fare un po’ da triage per le eccellenze del territorio. Certo ci vogliono soldi, le Amministrazioni che si succedono hanno problemi, non sono apertissime, sono forse un po’ meno ottimiste. Per ora ho solo idee, vorrei fare qualcosa, per ora non ho fatto niente, vediamo se riuscirò in futuro”.

bilancio sociale 2012

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nEWSsiglato un protocollo di gemellaggio tra cna Parma e la tedesca Handwerk international

desk germania: reciproche opportunità di mercato ggi molte picco-le imprese per far fronte, da un lato,

alla crisi che in questi anni coinvolge e colpisce l’eco-nomia mondiale, dall’altro alla crescente concorrenza dei Paesi in forte crescita, si attivano per cercare nuovi spazi sui mercati esteri e fan-no dell’export lo strumento fondamentale per allargare il proprio giro d’affari. In questo panorama opera con successo, ormai da due anni, lo sportello Desk Ger-mania, ideato e promosso da CNA Como e nato dal gemellaggio con l’analoga associazione tedesca Han-dwerk International Baden-Wür ttemberg. Obiett ivo principale del progetto è la promozione sui mercati tedeschi dei prodotti delle piccole aziende del territorio,

affiancate in questa azione da esperti del mercato tedesco stesso. Il Desk Germania of-fre nello specifico i seguenti servizi: un’analisi di mercato personalizzata, la ricerca di partner commerciali, suppor-to e assistenza in tutte le fasi delle trattative commerciali, informazioni e ricerche sul mercato tedesco, nonché un servizio di interpretariato.Lo scorso 7 novembre Desk Germania è approdato anche a Parma. È stato firmato, infatti, grazie al tramite di CNA Como, il protocollo di gemellaggio tra CNA Parma e Handwerk International. CNA Parma, in-traprendendo questo nuovo percorso di collaborazione, si pone al fianco dei propri associati per sostenerli nella fase d’introduzione sul mer-cato internazionale, fornen-

do loro nuove opportunità commerciali. L’offerta di una consulenza personalizzata e competente si rivolge non solo alle imprese associate a CNA Parma ma anche a quelle dell’analoga associazione tedesca Handwerk Interna-tional, in vista di uno scambio biunivoco e vantaggioso per entrambe. Il primo obiettivo che gli enti gemellati si prefiggono è lo scambio reciproco di espe-rienze, attraverso diverse atti-vità, tra gli artigiani e le picco-le imprese italiane e tedesche, offrendo così un’opportunità per conoscere nuove realtà e farsi conoscere. Fondamentale in vista del maggiore sviluppo delle pic-cole realtà locali è anche la valorizzazione della forma-

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zione, sia a livello professio-nale sia gestionale. Attraverso uno scambio reciproco delle diverse esperienze di affian-camento delle imprese sui mercati esteri, approfonden-done in particolare le moda-lità, le difficoltà e le poten-zialità, si mira nel complesso a far crescere il processo di internazionalizzazione del commercio.Dunque una collaborazione importante, che risponde a un’esigenza concreta degli artigiani e delle piccole im-prese e che, non solo testi-monia la volontà di tenere il passo e di non cedere alla concorrenza internazionale, ma mira anche a valorizzare le attività del territorio nel quale le due associazioni di categoria operano.

cna pensionati, tra amicizia e solidarietàOltre cento commensali tra soci, iscritti, familiari e amici con le rispettive famiglie, si sono ritrovati domenica 17 novembre all’Hosteria Tre Ville di Parma per la 36a edizione del pranzo sociale di CNA Pensionati Parma.È stata una lieta giornata all’insegna della convivialità, ma soprattutto una straordinaria gara alla solidarietà, che

ha permesso di raccogliere mille euro, interamente devoluto alla Associazione Onlus “Famiglia Aperta” di Castelguelfo che accoglie minori di diversa prove-nienza con situazioni di disagio sociale, temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo. Al convivio sono inter-venuti: Gualtiero Ghirardi (Presidente CNA Parma), Augusto Marasi (Direttore CNA Pensionati Parma), Giovanni Giungi (Presidente CNA Pensionati Emilia Ro-magna), Carmen Cantarelli (Presidente CNA Pensionati Parma).

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anche cna Parma tra le associazioni di categoria che collaborano per gli obiettivi dell’iniziativa

contrasto alla povertà con “piattaforma parma”

rrivare a una proget-tualità condivisa e partecipata in tema

di sviluppo di comunità, di contrasto alla povertà e di politiche in favore dell’inclu-sione sociale. Questo è stato il primo obietti-vo che si propose un’iniziativa le cui basi furono poste lo scor-so giugno da Cariparma attra-verso la sigla di un accordo d’intesa con Comune di Parma, Provincia di Parma, Fondazione Caritas “S. Ilario”, Forum Soli-darietà, Consorzio Solidarietà Sociale, Forum Provinciale del Terzo Settore di Parma e Fon-dazione Cariparma. Appunto a seguito di questo accordo è nato il progetto “Piattaforma Parma” che oggi si rivolge direttamente alle aziende per arrivare ad una progettualità condivisa e partecipata in tema di sviluppo di comunità, di contrasto alla povertà e di politiche in favore dell’inclusio-ne sociale. Piattaforma Parma è di fatto una struttura logistica e organizzativa attraverso la quale è possibile la ricerca, raccolta di generi alimentari e la ridistribuzione alle Onlus locali.Sviluppato con la collaborazio-

ne delle associazioni di catego-ria, (tra cui la CNA provinciale di Parma) il progetto si rivolge alle aziende di Parma e provin-cia, in particolare a quelle del settore agroalimentare, perché possano unirsi e fare rete al fine di contrastare questo difficile momento di crisi. Come funzionaCon Piattaforma Parma gli organizzatori si propongono il ritiro dei generi alimentari e non alimentari, dei prodotti in scadenza o non conformi, del “fresco” e di prodotti deperibi-li, entro 48 ore, con possibilità di concordare ritiri straordi-nari e urgenti oltre alla offrire garanzia di allocazione anche di grandi quantità di prodotto. Lo stoccaggio della merce avviene presso il magazzino che si trova al Cepim di Fon-tevivo (PR). La distribuzione alle famiglie in difficoltà viene effettuata da: E m p o r i o P a r m a ( S t r a -da Traversante San Leo-n a r d o 1 3 / A 4 3 1 2 2 Pa r -ma 0521.1992673 [email protected]. Aperto al pubblico mercoledì e venerdì dalle ore 10 alle ore 15 marte-dì e giovedì dalle 10 alle 18). È un vero e proprio supermer-

cato rivolto a nuclei famiglia e persone in temporanea dif-ficoltà economica che, dopo aver fatto richiesta di accre-ditamento, possono fare la spesa con una tessera a punti, rifornendosi di prodotti ali-mentari di prima necessità. Caritas diocesana di Parma attiva sul territorio comunale di Parma con diversi servizi tra i quali: i dormitori, il servizio mensa, distribuzione pacchi viveri, doccia, vestiario e mo-bili, scuola di italiano, orien-tamento lavoro, consulenze legali e burocratiche, gruppo carcere, protezione civile.Caritas diocesana Fidenza, attiva con il proprio Centro di Ascolto dove le persone ven-gono accolte, con il servizio mensa in convenzione con il distretto socio-sanitario di Fidenza.Emporio Valtaro, inaugurato recentemente a Borgo Val di Taro, rappresenta un vero e proprio servizio quotidiano di distribuzione di alimenti e generi di prima necessità basato su criteri oggettivi e documentabili e rivolto alle persone più bisognose.Vantaggi per le aziendeSi traducono in benefici fi-scali in quanto la cessione gratuita di beni prodotti o commercializzati dall’impresa non è considerata reddito ed è esente da IVA. Inoltre non esistono limiti di importo per la donazione di derrate alimentari. Va anche precisato che le aziende donatrici non sono responsabili del cor-retto stato di conservazione, del trasporto, del deposito e dell’utilizzo degli alimenti. Piattaforma Parma garantisce inoltre la completa ricaduta delle donazioni sul territorio, la tracciabilità dei prodotti donati e la rendicontazione periodica ai donatori.

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casa di lodesana: il recupero passa anche dal lavoroDa sempre il tema della solidarietà è un aspetto importante che coinvolge le atti-vità manifatturiere del nostro territorio e si declina in una particolare attenzione che gli artigiani sanno rivolgere alle realtà locali più bisognose. Una nuova occasione per rinsaldare questo legame solidale tra le re-altà lavorative e quelle solidali della zona è il programma di recupero che la comunità terapeutica “Casa di Lodesana” propone ai suoi ospiti. La comunità lavora nell’ambito del trattamento e della prevenzione delle dipendenze patologiche, dell’emarginazio-ne e della vulnerabilità sociale, portando avanti un progetto di accoglienza per persone con problemi di dipendenza. La parte finale di questo percorso prevede una fase di riinserimento graduale nella società, durante la quale fondamentale è la possibilità di intraprendere piccole esperienze lavorative. L’esigenza è quella di creare laboratori lo-goterapici, realizzabili anche nelle strutture della comunità stessa, nei quali sia possi-bile svolgere semplici attività manuali che non presuppongono un elevato livello pro-fessionale. L’idea è che queste esperienze di collaborazione tra gli artigiani della zona e gli ospiti della comunità, già avvenute in passato, da un lato facilitino il graduale riin-serimento nel mondo del lavoro, dall’altro permettano ai soggetti più vulnerabili una prima esperienza in un ambiente protetto. Un’importante occasione dunque sia per i ragazzi della comunità che, in un momen-to di crisi così difficile, potrebbero avere un primo contatto con le realtà lavorative della zona, sia per gli artigiani che con un piccolo impegno aiuterebbero proficua-mente un’importante realtà sociale. Casa di Lodesana è subito fuori Fidenza, sulla Strada panoramica del Bargone. Telefono: 0524.83402

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rete imprese italia: appello all’europa

“Contrastare il declinismo dell’Europa: una nuova visione per le imprese italiane”. Questo il titolo della Confe-renza Internazionale svoltasi a Roma lo scorso 6 novembre, alla quale è

freno allo sviluppo, ma costituisce l’autentico punto di forza del sistema Paese. Purtroppo, la volontà e l’energia delle imprese, e degli imprenditori, non incontra un adeguato sostegno dall’ambiente esterno, poco adatto a generare sviluppo. Per questo Rete Imprese Italia si appella alle istituzioni italiane ed europee perché compiano una profonda inversione di rotta che permetta di integrare rigore, crescita ed equità. Al Governo nazionale, e alle Regioni, Rete Imprese Italia chiede di utilizzare al meglio i Fondi europei per lo sviluppo, vincolandoli al potenziamento delle infrastrutture e dei servizi sul territorio per le reti d’impresa diffusa, vigilando sul corretto utilizzo dei Fondi e monitorando la qualità della spesa. Alle istituzioni europee, inoltre, Rete Imprese Italia chiede di puntare

prioritariamente a:1) dare continuità alle politiche di aggiustamento strutturale, da affiancare a interventi di miglioramento dell’effi-cienza e della qualità della spesa;2) migliorare l’accesso al credito, garantendo forme adeguate di parte-cipazione al capitale e valorizzando le nuove opportunità di finanziamento offerte dalla Bei;3) indirizzare al meglio le risorse comunitarie, soprattutto verso pro-getti di immediata cantierabilità e verso piani per favorire l’occupazione giovanile.L’Unione europea deve, altresì, evitare che interventi come la tassazione sulle transazioni finanziarie e la lotta alle frodi Iva internazionali possano produrre ulteriori aumenti della pressione fiscale, ormai insopportabili per imprese e famiglie”.

Paolo govoni riconfermato Presidente, enrico amadei, che succede a gabriele morelli, è il nuovo segretario

rinnovati i vertici di cna emilia romagna aolo Govoni, è stato confermato all’una-nimità, presidente

regionale di CNA Emilia Ro-magna, carica che eserciterà sino al 2017. Govoni, al suo secondo mandato, ha visto riconfermata la fiducia da par-te dell’Assemblea Regionale, riunitasi lo scorso 21 ottobre a Bologna. Geometra e titolare della Govoni Costruzioni di Copparo, impresa specializza-ta in restauri e recuperi edilizi, da tre generazioni, ha svolto diversi incarichi negli organi dirigenti della CNA. Dal 1997 è stato membro della presiden-za provinciale CNA di Ferrara; nel 2001 è eletto presidente provinciale dell’Associazione per due mandati, nonché membro della Direzione re-gionale. Dal 2005 è membro della Direzione Nazionale. Go-voni, che è anche candidato alla presidenza della Camera di Commercio di Ferrara, nelle parole di ringraziamento che hanno accompagnato la sua riconferma a Presidente CNA Emilia Romagna, ha, come

sempre, rivolto la propria attenzione sulle pesantissime difficoltà economiche che stanno affliggendo il grande sistema produttivo dell’Emilia Romagna. “Serve un cambiamento – ha sottolineato – che deve riguardare tutti, a partire da politiche e strategie, dai livelli organizzativi e dalla scelta dei gruppi dirigenti”.Nella stessa seduta, l’Assem-blea ha provveduto ad eleg-gere il nuovo segretario di

CNA Emilia Romagna. Il lu-ghese Enrico Amadei succede a Gabriele Morelli, in carica negli ultimi otto anni. Entra-to in CNA nel 1975 presso l’Associazione provinciale di Ravenna, ove ha svolto diversi incarichi fino al 1989, quan-do si trasferisce a Roma per assumere la responsabilità dell’ufficio contrattuale di CNA Nazionale. Nel 2000 diventa responsabile delle relazioni sindacali e nel 2008 Direttore della divisione

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Foto in alto: Paolo Govoni.Qui sopra Enrico Amadei

economica e sociale. Tra il 1993 e il 2000, ricopre inoltre ruoli di primo piano nelle strutture bilaterali re-gionali e nazionali. Nel suo intervento Amadei ha voluto sottolineare come sarà co-stante il proprio impegno nel rappresentare le piccole e medie imprese, l’artigianato, e l’intero sistema produttivo, cercando di mantenere ed esaltare i valori del territorio.

intervenuto in qualità di Presidente di Rete Imprese Italia, Ivan Malavasi, Presidente di CNA Nazionale. I punti cruciali del suo intervento si possono così sintetizzare: “L’Italia può uscire dalla crisi. Come? Contrastando frontalmente il pessimismo ma, soprattutto, il declinismo. Rischiamo, come Paese, di rimanere prigionieri di un atteggiamento depressivo molto pericoloso. Non va bene. Dobbiamo fare come le imprese, soprattutto le piccole, le medie e le piccolissime che, in questi anni, non hanno mai smesso di reagire, come dimostra il loro impatto sull’economia.Il fatturato delle nostre Pmi supera oggi quello delle grandi imprese britanniche e francesi, e rappresenta i tre quarti del valore aggiunto delle grandi imprese tedesche. Il sistema imprenditoriale italiano non è un

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organizzati percorsi formativi a collecchio, Langhirano e traversetolo

cna per i futuri imprenditorierminati gli appun-tamenti per “giovani imprenditori”, svoltisi

a Collecchio e Langhirano, aventi come obiettivo il “il futuro del marketing alterna-tivo nelle mani dei giovani”.A Collecchio si è svolto il corso per “X il tuo futuro”, il quale ha promosso un percorso formativo, che si inserisce nell’ambito di un progetto CNA, rivolto agli under 40 che desiderano realizzare il proprio sogno imprenditoriale. Sono stati forniti ai partecipanti, gli elementi e le conoscenze per la costruzione di business plan, per individuare ed accedere al credito e ai fondi EU sulla formazione, gli assetti societari e la formazione professionale, nonché informazioni riguardanti la riforma del lavoro. Al termine degli appuntamenti, CNA si è fatta carico di individuare imprese disponibili per gli stagisti.Nella sede di Langhirano, invece, è continuata la convenzione tra l’Istituto Gadda e la CNA di zona, promuovendo un progetto per la preparazione degli studenti

delle classi quarte, dell’indirizzo economico e dell’indirizzo infor-matico, in previsione dello stage da affrontare; cercando così di dare ai ragazzi una prospettiva di fare impresa. Il progetto si è svolto grazie a visite aziendali e incontri con imprenditori, a seguito dei

tistat: un sistema di imprese connesse È stato presentato dall’ISTAT lo scorso 18 novembre il secon-do Report di approfondimento delle tematiche oggetto della Rilevazione diretta sulle imprese, svolta nell’ambito delle attività connesse al 9° Censimento ge-nerale dell’industria e dei servizi (anni 2011-2012). Il primo risultato che salta agli occhi è che quasi due imprese su tre intrattengono relazioni stabili - di tipo contrattuale o informale - con altre aziende o istituzioni. Il fenomeno interessa in modo significativo tutto l’apparato produttivo, in misura maggiore l’industria, alcune aree del Nord e le imprese di maggiori dimen-sioni. Prevalgono relazioni di tipo produttivo quali subfornitura e commessa, ma almeno un quinto delle imprese ricorre ad altri tipi di accordi formali e informali. La necessità di ridurre i costi di produzione è la motivazione che più frequentemente spinge le imprese ad attivare relazioni stabili con altri soggetti, ma sono perseguite anche finalità più complesse, quali l’innovazione di prodotto o processo, l’accesso a nuove conoscenze e tecnologie, a nuovi mercati o la ricerca di maggiore flessibilità produttiva. La presenza di relazioni di coo-perazione produttiva si associa a un profilo di strategie aziendali più articolate e meno difensive: le imprese che hanno attivato accordi interaziendali sono si-gnificativamente più orientate all’aumento della gamma di prodotti e servizi offerti e si rivol-gono a nuovi mercati in misura doppia rispetto alle imprese prive di relazioni. Inoltre, svolgono la propria attività su un mercato di riferimento tendenzialmente più vasto rispetto a quello delle aziende “isolate”.

quali sono stati presentati casi aziendali da sviluppare in aula. Il corso di marketing è stato portato avanti dalla docente Lara Ampollini, titolare di Lampi, la quale ha appro-fondito i principi base del marketing tramite un percorso articolato, tra strategie ed esempi pratici. La convenzione con l’Istituto Gadda di Langhirano riparte con un nuovo progetto per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro. Un progetto com-plesso fatto di vari step che vedranno coinvolti sia istituzioni sia aziende. In particolare CNA sarà impegnata sul fronte delle simulazioni di col-loqui di assunzione in impresa e su lezioni in aula sull’essere imprenditori e il “fare impresa”. In entrambe le situazioni si chiederà anche il coin-volgimento di imprese del territorio proprio per avvicinare sempre più gli studenti al mondo reale del lavoro. Parte invece la formalizzazione del rapporto con l’Istituto Mainetti di Traversetolo, in verità già esistente e legato a singoli avvenimenti, attraverso l’ingresso di CNA nel comitato tecnico scientifico della scuola e quindi l’avvicinamen-to alla cultura imprenditoriale da parte delle giovani genera-zioni che frequantano l’Istituto.

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nEWSnasce il cowo cna: uffici in affitto per operatori esterni. Uso gratuito per gli associati in orario di lavro

spazi a disposizione per condividere il lavoro ell’ottica di offrire agli associati servizi innovativi e conte-

stualemnte aprirsi all’esterno, CNA Parma ha inaugurato alcune settimane fa la pos-sibilità di usufruire di spazi atrezzati presso la propria sede, aderendo ad una espe-rienza non ancora pienamen-te adottata in Italia: il cowor-king, ovvero condividere uno spazio lavorativo da parte di professionisti, operanti anche in settori non affini tra loro. Per essere visibile al massimo tra i possibili utenti di questo servizio, CNA Parma ha aderi-to alla più vasta rete in Italia: Cowo (all’inaugurazione era presente il suo fondatore,

Massimo Carraro) che ge-stisce 83 spazi ed è presente in 51 città. Per gli associati è possibile l’uso gratuito degli spazi, nella fascia oraria la-vorativa, per convention che preveda la presenza anche di 60 persone, oppure se c’è la necessità di uno spazio ridotto per una riunione di 5/6 persone. Per un profes-sionista esterno che magari fa già parte della rete Cowo, che ha bisogno di usufruire di uno spazio per qualche ora o per qualche giorno, anche saltuariamente (pay per use), trova questa possibilità, con una spesa minima, documen-tata e deducibile ai fini fiscali, presso la sede della CNA di

Parma. C’è anche la possibi-lità di avere una postazione assolutamente personalizza-ta, nel senso dell’esclusività, anche tutti i giorni, in assoluta sicurezza Nel prezzo sono compresi tutti i servizi: WiFi, postazione completa, cas-

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nEWS

un corso per fisioterapisti e fisiatri al cprSi è tenuto il 21 novembre con piena soddisfazione dei partecipanti il corso organizzato da CNA Benessere e Sanità Parma e CPR (Centro Parmense Riabilitativo) di Claudio Bozzetti, destinato a Fisioterapisti e Fisiatri. Obiettivo informare sulle attuali possibilità sia di trattamento fisico e chirur-gico, di mini-invasività o di grande chirurgica, nella patologia dello sportivo dell’anca e della spalla, sulle patologie degenerative del ginocchio dell’adulto e dell’anziano e sulle innovazioni nel trattamento dell’alluce valgo e delle dita del piede. Di notevole valore scientifico le comunicazioni dei relatori, specialisti presso il reparto di ortopedia dell’Ospedale Santa Maria di Borgotaro. Ha aperto i lavori il dr. Gennaro Fiorentino che ha illustrato l’utilità della consultazione del sito www.ortopediaborgotaro.it. Quindi le relazioni: Trattamento artroscopico delle patologie dell’anca e della spalla (dr. Riccardo Cepparulo); La caviglia dello sportivo: dal trattamento fisioterapico alla chirurgia (dr. Luca Berni); La mini-invasività nella protesi di ginocchio (dr. Alberto Guardoli); Alluce valgo con tecnica mini-invasiva (dr. Luca Berni).

assurdo cambiare le regole “in corsa”

Ivan Malavasi, in qualità di Presidente di Rete Imprese Italia, è intervenuto in merito al cambio delle regole di pagamento del secondo acconto per i soggetti IRES. “Esprimiamo un forte disappunto per il cambio delle regole di pagamento del secondo acconto per i soggetti Ires a poche ore dalla scadenza che, ancora una volta, calpesta i diritti dei

contribuenti. È inoltre irragionevole che si giunga a rendere estremamente difficoltoso e incerto un importante appuntamento fiscale come il pagamento del secondo acconto delle imposte sui redditi. E altrettanto inaccettabile è la decisione di permettere ai Comuni la pubblicazione nel proprio sito Internet fino al 9 dicembre prossimo delle aliquote e delle detrazioni Imu che vanno utilizzate per i versamenti in scadenza il 16, dopo appena cinque giorni lavorativi. Anziché rendere meno gravose le imposte, agevolandone il pagamento – conclude il comunicato – si creano difficoltà assurde in spregio allo Statuto del contribuente. Rete Imprese Italia auspica che non si applichino le sanzioni a carico di quanti, in questo caos, non riusciranno ad adempiere correttamente al versa-mento dell’acconto nei termini fissati. Come pure che, nel decreto legge in via di emanazione, sia prevista la possibilità di versare l’Imu, utilizzando le aliquote deliberate per il 2012, entro il prossimo 16 dicembre e l’eventuale conguaglio non prima di 60 giorni dalla scadenza del termine naturale del 16 dicembre”.

23novembre / 13

corsi per riscoprire l’amore per il legnoPassione, professionalità, personaliz-zazione e artigianalità. Queste sono le parole chiave del progetto dei corsi fai-da-te organizzati da CNA Parma e Ampollini, punto vendita specializzato da più di sessant’anni nella ferramenta per legno. I corsi sono stati organizzati per tutti coloro che hanno la passione per il legno e il restauro, chi vuole apprendere i segreti di quello che ormai è un me-stiere poco diffuso come l’artigianato; cercando di far riscoprire le gioie e i piaceri dei lavori fatti a mano, del calore delle cose e l’arte del lavorare con “calma” che caratterizzava i lavori manuali. I professionisti del settore si sono messi a disposizione per tra-smettere i loro saperi, la passione e

tornare al “vecchio”, ma tenere ciò che c’è e rinnovarlo in chiave moderna per stare al passo con i tempi. I corsi, gratuiti, “fai-da-te” degli spe-cialisti del legno, si svolgeranno ogni sabato mattina, dalle 9.30 alle 12.30, a partire dal 7 dicembre, e mettono a disposizione 10 posti per ogni lezione. Il primo appuntamento in previsione di Natale, sarà il 7 dicembre, durante il quale gli allievi seguiti dai Maestri Falegnami Gianpaolo Lari della “Lari falegnami snc” e Daniele Vascelli della “Daniele Vascelli falegnameria”, realizzeranno un albero utilizzando gli scarti del legno. Il 14 dicembre, seconda lezione natalizia con “Facciamo un presepe con cassette della frutta” con Giuseppe Ombellini della “Ombellini Dario snc” e Stefano Scaccaglia della “Scaccaglia Renzo”. A gennaio si riparte sabato 11 con “Rimettiamo a nuovo il mobile della nonna”; il 18 gennaio

con “Costruiamo una casetta per gli uccelli”; mentre il 25 gennaio verrà insegnato come posare il parquet. Le lezioni che si svolgeranno nei mesi successivi saranno pubblicate sul sito di CNA Parma, Ampollini e sulla pagina Facebook Ampollini.

l’amore che ci sono dietro agli oggetti, stimolando così i giovani interessati agli “antichi” saperi. L’onda del do-it-yourself è già da tempo cresciuta fino a diventare una “moda”, grazie all’inserimento dei lavori realizzati dagli utenti di tutto il mondo sui social; e in Italia grazie alla ricomparsa del piacere di poter costruire e completare l’arredo della propria casa con oggetti “unici”. L’Italia, paese in cui la tradizione artigianale ha solide radici e si sposa col gusto e i piaceri della terra, il nuovo fai-da-te si arricchisce con l’introduzione dell’eco producendo oggetti utilizzando ma-teriali di recupero. Per il Direttore di CNA, l’iniziativa si pone come obiettivo l’innovazione, questa volta però le protagoniste non saranno le nuove tecnologie o nuove modalità di lavoro, ma la rievocazione dell’antico; con ciò non si vuole negare la modernità e

nEWSLa direzione Provinciale ha organizzato un incontro con il senatore giorgio Pagliari

esiste una consolidata tirannia delle burocrazie

ssecondando una specifica richiesta de-gli organi dirigenti, la

CNA di Parma ha organizzato un incontro della Direzione provinciale con il Senatore Giorgio Pagliari, unico rap-presentante di Parma a Palazzo Madama. È stato il Presidente Provinciale Ghirardi ad intro-durre la conversazione, innanzi tutto ringraziando Pagliari per aver accettato l’invito al confronto, quindi ha messo in luce le ragioni e le cause che maggiormente stanno metten-do in gravi difficoltà il mondo

dell’artigianato e della piccola impresa. Sottolinea in particola-re un recente studio effettuato da Rete Imprese Italia che evi-denzia come 10 anni dall’inizio della crisi non saranno suffi-cienti all’Italia per tornare ai livelli raggiunti prima del 2008. Il Senatore Pagliari, a sua volta, sottolinea l’importanza della creazione di questi momenti di confronto, assolutamente necessari per approfondire le diverse problematiche che gli imprenditori sono costretti a vivere quotidianamente, anche se non si definisce un tuttologo,

ma afferma di avere anche lui bisogno di conoscere e scoprire realtà diverse dal suo ambito specifico. Il Senatore prosegue il discorso, segnalando l’assoluta esigenza di base di evitare il pericolo, che è ormai divenuto attualità, di relegarsi nella sfera della sola teoria, non concretizzando ciò che viene ideato e promesso. Altri due problemi significativi, prosegue Pagliari sono quelli costituiti dal fatto che da un lato la classe politica non si piega a una logica che può rappresen-tare semplificazione e concre-tezza e dall’altro l’esistenza di una consolidata tirannia delle burocrazie, aggiungendo che in questo sistema politico la legge viene fatta dalla burocrazia ministeriale. Pagliari quindi afferma l’indi-spensabile necessità della pre-senza di incontri come questi, perché da qui è possibile costru-ire eventuali proposte di legge concrete, pur ritenendo di non avere, lui stesso, l’autorevolezza in grado di far diventare una proposta un disegno di legge

a

concreto. Il Senatore continua affermando che nonostante questo, non lo si deve consi-derare un lavoro perso. Per quanto riguarda l’intervento del Presidente, il Senatore Pa-gliari crede che rappresenti uno spaccato realistico del Governo e pur riscontrando un personale apprezzamento per l’attuale Presidente del Consiglio Letta, ritiene che finora il Governo non sia stato in condizione di poter ripristinare il necessario fun-zionamento per la risoluzione di difficili situazioni da tempo esistenti. Pagliari crede fermamente che i principali problemi che ostaco-lano la praticità della semplifica-zione legislativa, siano proprio legati alla legge e all’apparato stesso, affermando inoltre che sia assolutamente necessaria una riforma della giustizia, ci-tando anche il recente caso del Ministro Cancellieri. Per ciò che riguarda, infine le riforme isti-tuzionali, il Senatore conclude affermando di fondamentale importanza la risoluzione dei problemi in un’ottica del rilancio del sistema Italia.

novembre / 1324

ZOOm

aumentano ogni puntata i consensi per la trasmissione in onda tutti i giovedì su tv Parma

la cna sta portando gli artigiani in tv

lle sette di sera di tutti i giovedì, il mondo dell’artigianato e della pic-cola impresa della nostra provincia

riempie gli schermi dei nostri televisori dalle frequenze di TV Parma. Va infatti in onda (con replica la domenica alle 22,45) “Artigia-ni! Think. Dream. Make”, la trasmissione che Andrea Mareschi e Federica Gambetta hanno ideato e realizzato rispondendo alla volontà di far emergere la vera identità e le concrete funzioni che CNA rappresenta, portate sul piccolo schermo attraverso una trasmissione il cui palinsesto comprende svariate rubriche nelle quali protagonisti sono gli imprenditori, le imprese, la gente comune. Se Andrea e Federica hanno scelto di comunicare attraverso un media tra i più tradizionali, è dovuto propri al fatto che era forse l’unico che mancava tra quelli sino ad oggi utilizzati dall’Associazione, dopo il sito web, le newsletter, i social network, la rivista

a mensile, oltre agli eventi di grande appeal e successo di pubblico sparsi un po’ su tutto il territorio provinciale. L’intento è comunque quello di essere presenti in modo innovativo e fuori dagli schemi, anche per farsi cono-scere da un target più giovane e tradizional-mente distante dal mondo associativo, e la chiave per aprire queste relazioni è da una parte un palinsesto esplicitamente dedicato, e di conseguenza rivolto, al mondo giovanile e dall’altra la regia e la postproduzione del programma, affidata all’esperienza e alla professionalità di Gianmaria Pacchiani che attraverso immagini, musiche ed effetti speciali, riesce a dare al programma quella velocità e quel ritmo che ai giovani piace. Trasmessa la quarta puntata, il rilievo sul gradimento della trasmissione è già positivo oltre che per la vivacità, anche per i conte-nuti: non solo notiziario informativo legato al territorio o aggiornamenti riguardanti le realtà imprenditoriali, ma soprattutto rappresenta un viaggio alla scoperta di storie, di persone e di artigiani, facendo riferimento ad un palinsesto rispettato in tutte le puntate. Oltre le news il programma prevede lo “speaker corner”, spazio dedicato ad un particolare sondaggio che viene fatto per le strade della città, chiedendo l’opinione della gente, l’intervista a un personaggio di rilievo (innovatori, grandi imprenditori, artisti, persone distinte nel proprio percorso professionale), la rubrica “Pionieri”, storie di imprenditori che grazie alla propria deter-minazione, creatività e saper fare hanno realizzato il proprio sogno, la propria idea d’impresa, il “Focus”, ovvero l’ approfondi-mento su un particolare tema sia interno

che esterno al mondo dell’artigianato. Ma oltre il rilievo sul gradimento, certamente non suffragato da dati ufficiali, resta un dato incontestabile che sottolinea l’interesse, in continuo progress, che la trasmissione esercita sugli affezionati navigatori in rete. Lo conferma Andrea Mareschi il quale ci fa anche un sommario bilancio delle prime quattro puntate. “Immediatamente dopo la trasmissione del-la puntata del giovedì alle 19, pubblichiamo i filmati su youtube. Oltre la puntata integrale, mettiamo in rete due file singoli: la storia di impresa, ovvero i Pionieri, e l’intervista. Gli in-dici che ogni settimana andiamo a misurare sono progressivamente cresciuti, raggiun-gendo valori numerici davvero importanti e in un certo senso inaspettati”. Perché la scelta di mettere in rete singolar-mente questi due file? “Perché la storia di impresa, che è sempre

25novembre / 13

ZOOm

una nostra associata, è una «pillola» che può far comodo all’impresa stessa, che può utilizzarla come vuole, attraverso i canali che ritiene più consoni. La storia poi si snoda col titolo «Pionieri» perché vogliamo porre in evidenza imprese che hanno tracciato un sentiero nuovo, dal giovanissimo innovatore che si è inventato un mestiere, all’impresa costituita magari nel secolo scorso, ma che ha aperto un sentiero nuovo con una innovazione che ha portato qualcosa che prima non c’era”. Per quanto riguarda le interviste, con quale criterio vengono scelte le persone da intervistare? “Innanzi tutto occorre dire che se nel corso della trasmissione vengono estrapolati dall’intervista i passaggi più significativi, per un massimo di tre minuti, sul wub è possi-bile seguire l’intervista in versione integrale. Andiamo ad intervistare chiunque abbia una storia originale da raccontare e non necessariamente nostri associati”. Ci può fare qualche esempio? “La prima intervista è stata con Davide Bol-lati, presidente della Davines, in occasione della presentazione del bilancio sociale della CNA, il quale ha toccato temi e situazioni diverse da quelle trattate nel corso della con-versazione pubblica. Quindi è stata la volta di Francesco Bombardi del Fablab di Reggio Emilia una realtà estremamente innovativa, con la possibilità di essere utile ad una buo-na fetta delle nostre imprese, ma che non tutti conoscono, per cui intervistarlo è stato utile. Ma la vicenda che ha destato maggior interesse è stata l’incredibile esperienza di due ragazzi, 21 e 28 anni, che hanno fondato un’orchestra, la MG INC Orchestra”. L’innovazione dove sta?

“Guido, viola da gamba, lo strumento baroc-co per antonomasia, e Myriam, arpa, sono due ottimi musicisti con alle spalle una serie infinita di premi internazionali e già una notevole esperienza concertistica. Intanto la prima innovazione è che hanno formato un duo con strumenti che mai avevano suonato assieme, poi hanno avuto l’idea di costituire un ensemble e di fare una esibizione pub-blica. Al Regio. Tramite facebook, siti internet e forum dedicati alla musica, hanno fatto girare un bando di concorso che spiegava breve-mente il progetto e invitava chiunque fosse interessato ad inviare curriculum vitae e registrazioni audio/video. Quindi hanno scelto i futuri componenti in base ad attitu-dini e curriculum. Questo non solo è stato un momento innovativo, ma un progetto che addirittura rivoluziona il modo stesso di

concepire l’aggregazione di una compagine orchestrale. Ma la vera innovazione, mai sperimentata in ambito artistico e musi-cale, è stata la tappa successiva, quando si è trattato di reperire i finanziamenti per il concerto al Regio. Hanno aperto una pagina di crowdfunding, impiegando una piatta-forma francese, hanno presentato il loro progetto chiedendo contributi e definendo fasce di ricompensa (ingressi al concerto, CD, citazione sul programma di sala ecc...), rispetto al contributo versato. Ebbene, la cosa ha funzionato, hanno raccolto più di quanto previsto, il concerto al Regio è an-dato benissimo e oggi stanno continuando la loro esperienza. Chiaro che non vale per tutto, ma per una buona fetta di idee può essere una risposta. Comunque una bella

storia che puntava il dito su uno strumento di finanziamento del tutto nuovo e che abbiamo avuto il piacere di raccontare nella nostra trasmissione. Quindi ogni puntata della trasmissione, punterà il dito rispetto a un tema, la pecularietà di una persona e quello che rappresenta, in maniera sempre più convinta e «innovativa».”

novembre / 1326

SERvIZI

addebito in conto rid: le novità dall’ueAl fine di rispettare le norme introdotte dalla regolamentazione europea e, nel contempo, mantenere invariate le modalità di pagamento attualmente in essere, CNA Servizi Parma e CNA Parma, informano che nel corso dei prossimi mesi procederanno a porre in essere quanto necessario a consen-tire la sostituzione, senza soluzione di continuità, delle autorizzazioni all’addebito in conto RID in essere con la propria clientela con i nuovi strumenti di addebito diretto SEPA conformi ai requisiti del Regolamento UE 260/2012.

addebiti sino ad ora e nulla cambierà rispetto a quanto sottoscritto nel modulo RID.Per ulteriori informazioni sulla SEPA e sui nuovi strumenti di pagamento

società del sistema cna, è in possesso di tutti i requisiti per ottemperare ai servizi richiesti dal regolamento

tecna: affidabilità nella medicina del lavoro e aziende oggi sono al centro di un per-corso di attenzione

in cui fiducia, qualità, profes-sionalità sono finalizzate alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in rela-zione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa. Per questo è fondamentale affidarsi a chi ha in sé tutte queste qualità, certificate dall’esperienza e dall’affida-bilità comprovata. Tecna, società del sistema CNA, offre esperienza e com-

petenza nel campo della pro-tezione ambientale, sicurezza e igiene sul lavoro, medicina del lavoro e progettazione di impianti. La sede di Parma al suo in-terno è completa di due am-bulatori e di professionisti in possesso dei titoli e requisiti previsti dal Dl.gs 81/2008 art. 38 per ottemperare al servizio di Medicina del Lavoro come previsto dal decreto. Le visi-te mediche possono inoltre essere effettuate presso la sede delle imprese clienti con o senza ausilio di mezzo mobile. Tecna si affida ad un labo-ratorio d’analisi leader nel settore sanitario e che opera a livello locale, nazionale ed internazionale ed è società ri-conosciuta in Italia e all’estero come una tra le prime dieci aziende europee che operano nella medicina di laboratorio. Nello specifico, i servizi che Tecna offre in relazione alla medicina del lavoro sono: • Visite mediche preventive e periodiche• Sopralluoghi negli am-bienti di lavoro

• Prove di funzionalità re-spiratoria• Esami audiometrici• Screening ergoftalmolo-gici, ECG• Test tossicodipendenze• Gestione cartelle sanitarie e di rischio, archiviazione, gestione scadenze, mate-riale di consumo, archivio storico• Registro cancerogeni• Diretta partecipazione alla valutazione dei rischi• Relazioni sanitarie

l

Tale regolamento prevede la sostitu-zione obbligatoria entro il 1° febbraio 2014 degli schemi di addebito diretto nazionali e l’adozione di schemi di pa-gamento europei conformi ai requisiti tecnici e commerciali individuati dal regolamento medesimo. Lo stesso regolamento prevede, inoltre, che le autorizzazioni all’addebito rila-sciate al beneficiario del pagamento prima del 1° febbraio 2014 per l’incasso di addebiti diretti periodici secondo uno schema nazionale rimangano valide anche dopo tale data. Gli associati CNA Parma così come i clienti di CNA Servizi, continueranno comunque a ricevere le fatture in addebito sulle coordinate bancarie sulle quali sono stati effettuati gli

• Partecipazioni a riunioni periodiche e programmi di formazione e promozione della salute• Valutazioni ergonomiche• Gestione malattie profes-sionali ed infortuni• Vaccinazioni• Esami strumentali ed ema-tochimici, monitoraggio biologico di esposizione.

Tecna è a Parma in stradello Ada Negri 6, tel. 0521.030551 www.tenaparma.it

europei è possibile rivolgersi al pro-prio fornitore di servizi di pagamento (banca) o visitare la sezione SEPA dei siti istituzionali di Banca d’Italia e dell’Associazione Bancaria Italiana.

27novembre / 13

SERvIZISERvIZI

resPonsaBiLe ProvinciaLe serviziMaura [email protected]

servizi fiscali e contabiliResponsabile: Rodolfo Riccò[email protected]

servizi pagheResponsabile: Fiorenza [email protected]

creaimpresaResponsabile: Giorgio [email protected]

consulenza di direzioneResponsabile: Roberta [email protected]

consulenza ambiente e sicurezzaResponsabile: Giorgio [email protected]

consulenza creditoResponsabile: Lamberto [email protected]

consulenza contrattuale lavoroResponsabile: Graziano [email protected]

consulenza informaticaResponsabile: Marina [email protected]

cna innovazione e internazionalizzazione imprese

Responsabile: Marcello [email protected]

Previdenza - ePasa ParmaResponsabile: Augusto [email protected]

cna worldResponsabile: Augusto [email protected]

Formazione - ecipar ParmaResponsabile: Roberto [email protected]

Per gli associati cna che ancora non usufruiscono dei servizi, una promozione da non perdere. valida sino al 20 dicembre

promo 50: contabilità e paghe al 50%

NA vuole sostenere le proprie imprese associate dando loro

un supporto concreto per superare questo periodo di trasformazione economica che si sta vivendo.In che modo?Andando incontro alle esi-genze degli imprenditori e cercando soluzioni persona-lizzate costruite apposta per le loro imprese! Per questo, CNA presenta la nuova promozione “PROMO50”, che offre la possi-bilità a tutti gli associati CNA che ancora non usufruiscono dei servizi, di attivare il servizio di contabilità e di elaborazione paghe con uno sconto speciale del 50%, una promozione davvero speciale valida sino al 20 di-cembre 2013. Ma nello specifico, quali sono i servizi?

CONTABILITàIl cliente si interfaccia direttamente con il consulente fiscale CNA, il quale studia la sua situazione specifica e fornisce una corretta gestione della contabilità, sia semplificata che ordinaria, affidandosi a software modulati alle specifiche esi-genze aziendali. CNA offre assistenza fiscale a 360°, attraverso il CAF CNA che fornisce adempimenti legati alle dichiarazioni dei redditi, come Mod. 730, acconti, IMU. Inoltre, è possibile ottenere la stampa della situazione patrimoniale e del

conto economico in qualsiasi momento, in modo semplice e rapido.

SERVIZIO PAGhEIl consulente CNA si occupa della ge-stione completa, per conto dell’azienda, degli aspetti relativi all’amministrazione del personale. Un’attività di supporto all’imprenditore che si occupa del conteggio dei salari e contributi, dei rapporti con lo Stato, con le banche, ma anche di seguire l’associato in materia legislativa e in occasione di contenziosi. Grazie all’organizzazione informatizzata CNA è in grado di stampare buste paga facili e leggibili e di provvedere a tutti gli adempimenti mensili e dichiarazioni annuali.Non perdere l’occasione!Attiva subito Promo50 inviando la richie-sta all’indirizzo email [email protected] o telefonando ai numeri 0521 227211.

c

novembre / 1328

cREDITO

euriborTASSO DI RIFERIMENTO EUROPEO 1,66%EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 365 g. 0,228% EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 360 g. 0,225%

osservatorio dei tassi - novembre 2013prorogata la moratoria per i prestiti bancariLa sospensione del pagamento dellaquota capitale dei finanziamenti a medio termine, grazie al rinnovato accordo trale associazioni di categoria, l’ABI e ilgoverno è stata prorogata al 31 dicembredi quest’anno. Parimenti slitta alla stessadata il piano d’ammortamento, mentregli interessi sul capitale sospeso devonoessere corrisposti alle scadenze originarie.Ammissibili anche richieste di allungamento dei mutui per un periodo pari al 100% della durata residua del piano di ammortamento con un massimo di due anno per i mutui chirografari e di tre per quelli ipotecari. Le banche prenderanno in considerazione anche richieste di allungamento delle scadenze del credito a breve (sino a 270 giorni) per sostenere le esigenze di cassa su operazioni di anticipazione di crediti certi ed esigibili. Per ogni ulteriore informazione le imprese associate a CNA possono rivolgersiall’Ufficio credito (Lamberto Zolesi tel.0521.227283 oppure 348.5603419).

EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 365 g. 0,346%EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 360 g. 0,341%TASSO UFF. SCONTO B.C.E. 0,50%

Vi aderiscono: Cariparma Credit Agricole – Banca Monte Parma – Unicredit Banca - Banca Popolare Emilia-Romagna – Credem – Banca Popolare di Lodi – Carisbo – Monte Paschi Siena - Banche di Credito Cooperativo.

Fascia 1 Fascia 2 Fascia 3 Fascia 4

Scoperto di c/c 4,478% 5,378% 6,528% 7,728%

Effetti s.b.f. 2,628% 3,128% 4,028% 5,128%

Anticipo fatture 3,228% 3,928% 4,928% 5,628%

convenzione cna-banche: tassi a novembre 2013

Le imprese che non hanno ancora aderito alla “convenzione per fasce di merito creditizio” usufruiscono, in attesa di entrarvi, delle seguenti condizioni:

Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine Anticipo fatture

5,503% 3,778% 4,378%

Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine Anticipo fatture

4,403% 2,778% 3,378%

CARIPARMA CREDIT AGRICOLE

BANCA MONTE PARMA

29novembre / 13

e

trattamenti esclusivamente fatti con le mani che partono dalla conoscenza della riflessologia del piede. L’uso di prodotti biologici

pietra di luna, l’estetica nel rispetto del corpo

stetica intesa come prioritario e costante rispetto del corpo, senza ricorrere a trattamenti finalizzati

esclusivamente alla bellezza fine a se stessa, operando solo le mani e facendo uso di prodotti naturali. Questa è la “filosofia”, lo stile, che Maria Chiara Mazza e Michela Gambetta hanno inteso dare al loro centro estetico sin da quando nel 1996, dopo la scuola, il corso professionalizzante di tre anni con Ecipar, e soprattutto i quattro anni di esperienza presso uno dei più qualificati e conosciuti centri estetici di Parma, hanno de-ciso di fare il grande balzo e aprire un’attività in proprio. “Un piccolo locale in via Baganza – ci dice Maria Chiara – dove comunque abbiamo cominciato a lavorare subito tan-tissimo, sino a che nel 2003 ci siamo trasferite con la “Pietra di Luna”, qui in via Gambara, dietro il supermercato Lidl”. Qui nel 2004, prima stagionale, quindi stabilmente assunta, entra Annalisa Izzo, qualifica: estetista. Nello specifico in cosa consiste la vostra attività? Maria Chiara: “Tutto quanto riguarda l’estetica, manicure, pedicure, pulizia del viso, connettivo, linfodrenaggio ecc…, ma non facciamo trattamenti che pur oggi sono di moda, come ricostruzione unghie, trucco semipermanete, solarium o altri. Lavoriamo solo con le mani, i nostri trattamenti sono il più delle volte legati alla riflessologia plantare, per cui i nostri massaggi non sono mai semplicemente estetici, ma più rivolti al benessere”. Quindi avete un indirizzo, uno stile, nel proporre i vostri trattamenti?

Michela: “Quando siamo nate ci siamo imposte una scelta: rispettare il corpo più che cambiarlo per far-lo rimanere bello, quindi abbiamo scelto prodotti naturali, e di lavorare esclu-sivamente con le mani, noi, infatti, non abbiamo macchinari. Facciamo sì che il corpo resti bello con le sue possibilità insite, per cui non ci mettiamo a «lottare» se ci troviamo di fronte a cellulite, ma proviamo a

rispettarla, in altre parole se verifichiamo che c’è cellulite in una gamba, per noi la cosa importante è intervenire sul disturbo della circolazione che probabilmente la provoca. In definitiva, abbiamo scelto poche cose ma abbiamo cercato di qualificarle al massimo”. Ci fate qualche esempio?Michela: “Sul viso, abbiamo fatto un anno di ricerca per scegliere una linea che soddisfa-cesse le nostre esigenze, prodotti biologici, entro i limiti consentiti, sicuramente naturali. Sul corpo lavoriamo partendo dalla riflesso-logia plantare, quindi dal piede stesso poi su tutto il corpo, interveniamo con massaggi sempre specifici per ogni cliente, non lavo-riamo in modo schematico, ma ogni persona abbisogna di quello specifico massaggio in quel preciso momento. Abbiamo qualificato il pedicure come servizio improntato soprat-tutto sul piano igienico. Per la depilazione abbiamo adottato il metodo «allo zucchero», molto più delicato, adatto a pelli particolar-mente sensibili o facilmente irritabili, certo, su richiesta, facciamo anche la ceretta tradi-zionale, ma cerchiamo di spostarci sempre più sul discorso di rispetto del corpo”. Vi ispirate a una “scuola” particolare? Maria Chiara: “Al metodo Lucia Torri Cianci, la nostra insegnate, colei che ci ha indirizzate a lavorare in questo modo, della quale anco-ra seguiamo i corsi d’aggiornamento”. Parliamo dei prodotti che usate. Cosa signi-fica per voi «prodotto naturale»? Michela: “Abbiamo scelto per il viso una linea biologica che è nata biologica prima del boom del biologico. A noi non piace l’integralismo o gli eccessi quindi siamo per prodotti certamente naturali, ma consoni

alle reali esigenze della cliente. Per noi il pro-dotto naturale è quello che non è invasivo sulla pelle. Torniamo al concetto di base: rite-niamo esagerato ricostruire un’unghia, pre-feriamo fare un manicure tutte le settimane e assicurare un’unghia sana e così in tutte le situazioni che si possono presentare”. Chi sono i vostri clienti?Maria Chiara: “Soprattutto donne, ma anche uomini se mandati da nostre clienti. In poche parole, persone che sanno già ciò che facciamo e ciò che non facciamo, che hanno quindi necessità delle prestazioni che il nostro centro offre. Molto richiesto è il pedicure che pratichiamo nell’ambito dei limiti previsti per la nostra professione. Così come il massaggio partendo sempre dalla riflessologia del piede. Deve essere ben chia-ro che nessuno mai ci sentirà proporci come in grado di curare qualsiasi tipo di patologia. Non esiste. Il nostro è solo un centro estetico e per questo aiuta anche a sentirsi bene, inteso come stato d’animo, ma non solo”. Avete un sogno nel cassetto? Maria Chiara e Michela: “Occupare con il nostro centro una piccola parte di un rustico dove poter lavorare part time e lasciare la conduzione ad Annalisa, magari coadiuvata da una collega. Quindi essere in quattro per aver a disposizione più tempo per curare i nostri figli, ma continuare però a lavorare, perché amiamo davvero tanto questo no-stro lavoro”.

L’ImpRESA DEL mESE

carta d’identitàNOME: PIETRA DI LuNA - CENTRO ESTETICO DI: MARIA ChIARA MAZZA E MIChELA GAMBETTADOVE SI TROVA: A PARMA - VIA GAMBARA 2(LATERALE DI VIA ChIAVARI) Tel. 0521.958087

novembre / 1330

AgEnDA

Un libro e uno spettacolo teatrale sostenuto da cna impresa donnna

stop alla violenza contro le donne

l 25 novembre si è celebrato in tutto il mondo la Giornata per l’eliminazione della violenza

contro le donne. Anche noi di CNA Parma, soprattutto grazie al lavoro di CNA Impresa Donna, vogliamo porre l’attenzione su questo tema e sostenendo iniziative ed eventi per sensibilizzare il nostro territorio.La violenza maschile sulle donne ci riguar-da e ci colpisce come persone, ma non è una questione privata bensì un problema culturale che va affrontato partendo da un rinnovamento dei modelli educativi, comportamentali e comunicativi fra uo-mini e donne, nella famiglia, a scuola, sui media, sul lavoro, in impresa e nelle realtà associative come la nostra.

Per questo abbiamo ritenuto importante sostenere lo spettacolo teatrale “Ferite a morte” di Serena Dandini andato in scena gli scorsi 6 e 7 dicembre 2013 al Teatro Regio di Parma. Da parte nostra ci impegniamo a promuo-vere campagne di sensibilizzazione non episodiche che aiutino a produrre un pro-fondo cambiamento culturale a contrasto della violenza maschile sulle donne e azioni di rafforzamento del potere di azione delle donne a partire dalla nostra associazione e dal nostro sistema di imprese.Alessandra Siniscalchi Presidente CNA Impresa Donna.

“Ferite a morte” non è solo uno spettacolo teatrale. E’ anche un libro, straordinario e sconvolgente, per le storie che ci racconta e i numeri, crudi e per certi versi tristemente sorprendenti, che ci mette di fronte. Ma che vuole terminare con un messaggio positi-vo, di speranza, evidenziando le azioni di quei paesi che stanno attuando buone leggi e buone pratiche contro la discrimi-nazione e la violenza. E che ci auguriamo verranno prese come esempio anche nel nostro Paese. Nel frattempo vi invitiamo alla lettura e alla riflessione.

Parmaazienda ampollini via Bernini 28corsi di “Fai da te” con gli specialisti del legno

SABATO 7 DICEMBRE ORE 9 Facciamo l’albero di Natale con gli scarti del legnoCorso tecniche di base Livello di difficoltà 1Maestri falegnami: Gianpaolo Lari della Lari Falegnami snc di Fornovo; Daniele Vascelli della “Daniele Vascelli falegnameria” di Parma

SABATO 14 DICEMBRE ORE 9 Facciamo un presepe con le cassette della fruttaCorso oggetti con materiale di recu-peroLivello di difficoltà 1Maestri falegnami: Giuseppe Om-bellini della “Ombellini Dario snc” di Basilicanova; Stefano Scaccaglia della “Scaccaglia Renzo” di Parma

Ferite a mortedi Serena Dandini e Maura Misiti Rizzoli - Collana Controtempo216 pagine. 15 euro

calendario

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