IO L'Impresa - Aprile 2016

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FORLÌ-CESENA APRILE 2016 www.cnafc.it IMPRESA ARTIGIANA & P.M.I - Anno XIV –n° 11 del 20.4.2016 Poste Italiane SPA - Sped. abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1, DCB Po – Copia: 0,10 INTERVENTO Agroalimentare, motore del made in Italy INDAGINE Artigianato, una ricchezza in pericolo TERRITORIO Fusioni di Comuni: abbiamo bisogno di scelte coraggiose STORIE DI IMPRESE Bar Piadineria dalla Titti di Cesenatico OPPORTUNITÀ Per gli associati oltre 600.000 euro di risparmi sulle bollette LE PICCOLE IMPRESE E LA SFIDA DELL’INNOVAZIONE Lampi di ingegno: CNA Next fa tappa a Forlì

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FORLÌ-CESENA APRILE 2016www.cnafc.it

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INTERVENTOAgroalimentare, motore del made in Italy

INDAGINEArtigianato, una ricchezza in pericolo

TERRITORIOFusioni di Comuni: abbiamo bisogno di scelte coraggiose

STORIE DI IMPRESEBar Piadineria dalla Titti di Cesenatico

OPPORTUNITÀPer gli associati oltre 600.000 euro di risparmi sulle bollette

LE PICCOLE IMPRESE E LA SFIDA DELL’INNOVAZIONE

Lampi di ingegno: CNA Next fa tappa a Forlì

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CAF CNA Servizi Forlì-Cesena: 0543 770111/0547 365611 - [email protected] | www.cnafc.it - seguici su

I 18 uffci CAF-CNA SERVIZI Forlì-Cesena sono a tua disposizione!

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INTERVENTO

Una eccellenza legata soprattutto ad artigiani e PMI

CAF CNA Servizi Forlì-Cesena: 0543 770111/0547 365611 - [email protected] | www.cnafc.it - seguici su

I 18 uffci CAF-CNA SERVIZI Forlì-Cesena sono a tua disposizione!

AGROALIMENTARE MOTORE DEL MADE IN ITALY, LO RIVELA UNA RICERCA DELLA CNA

Accorpare tutte le competenze del settore in un unico dicastero per evitare i conflitti tra ministeri

di Catia Guerrini - Vicepresidente CNA Forlì-Cesena

L’agroalimentare è senza dubbio il motore del Made in Italy, lo conferma una ricerca di CNA. Nel manifatturiero italia-no l’agroalimentare è secondo solo al metalmeccanico, nello scorso anno ha totalizzato 36,8 miliardi di export pari a +7,3%, due volte e mezzo la crescita nazionale. Un’eccellenza le-gata quasi totalmente ad arti-giani e piccole imprese, infatti su 58mila aziende alimentari 40mila sono le imprese artigia-ne e 12mila quelle con meno di 50 dipendenti.

Tra il 2007 e il 2014 il numero delle imprese della filiera ali-mentare, con un fatturato infe-riore ai cinque milioni, è salito del 6,8%. Negli anni bui dell’e-conomia si è andati verso for-me d’impresa più strutturata, le società di capitali sono au-mentate del 43,1% (sono l’11% del totale), a fronte di +6,3% delle persone fisiche (sono il 52%) e un calo (-0,8%) delle società di persone.

Nello stesso periodo gli ad-detti sono calati dell’1,5%; di-saggregando i dati emerge che i dipendenti sono aumentati del 6% (da 306.347 a 324.524) , a fronte di un calo di quasi 10mila unità tra i non dipendenti. il va-lore degli investimenti in beni strumentali mobili è cresciuto del 19,1%, passando da 17.688

a 21.067 milioni. Nonostante la crescita del numero totale delle imprese, l’incremento degli in-vestimenti rimane mediamen-te elevato con un incremento dell’11,5%.

Significativo anche l’anda-mento di ricavi e redditi, i ricavi sono cresciuti sia nel com-plesso che nella media, i red-diti sono diminuiti poco meno dell’1%. Artigiani e piccole imprese dell’agroalimentare, però, non riescono a espri-mere tutte le loro potenzialità. Contraffazione, difficoltà ad arrivare sui mercati interna-zionali, ruolo crescente della grande distribuzione organiz-zata con i tempi di pagamento che si allungano, invasione di prodotti agroalimentari d’im-portazione e, dietro l’angolo, il Trattato Transatlantico con gli Usa, sono altrettante criticità. La burocrazia è un incubo, infatti per avviare un’attività alimentare sono necessari 56 adempimenti.

Per tre intervistati su quattro la normativa nazionale, sca-turita per il 90% dalle norme europee, è elemento di svan-taggio competitivo. Nel mirino anche gli eccessivi controlli: il 60% degli intervistati ritiene prioritaria una banca dati uni-ca, in quanto sono 15 i soggetti preposti ai controlli.

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SOMMARIO

OPPORTUNITÀ

Appalti: protocollo CNA - Comune di Cesena per favorire le piccole imprese

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PRIMO PIANO

Le piccole imprese e la sfida dell’innovazione, insieme a CNA

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INDAGINE

Artigianato, una ricchezza in pericolo

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PUNTASPILLI

Due Focus con i consulenti CNA per presentare opportunità fiscali per le imprese

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BACHECA

Annunci gratuiti22

STORIE DI IMPRESE

Bar piadineria dalla Titti, la prima piada IGP nel cuore di Cesenatico

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16Agroalimentare motore del made in Italy, lo rivela una ricerca della CNA

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INTERVENTO

IMPRESA ARTIGIANA & P.M.I Periodico – Aut. Trib. Prato n° 6 del 25/06/04

Chiuso in redazione il 20 aprile 2016

Direttore responsabile:Barbara Lisei

Direzione e amministrazione:Media Srl – Via Lombarda, 72Comeana – Tel. 055 8716801

www.cnafc.it

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Coordinamento editoriale: Franco Napolitano

Redazione Forlì-Cesena: Marco Boscherini, Veronica Bridi, Fatima Elghazioui, Silvia Foschi, Riccardo Guardigli, Marco Lucchi, Maria Maltoni, Piergiorgio Matassoni, Massimo Montanari, Franco Napolitano, Davide Prati. Via Pelacano, 29 Forlì - Tel 0543 770200 e mail: [email protected]

Artwork e impaginazione:

Menabò srl - Forlì - www.menabo.com

Stampa:

CILS - Cesena

Hanno collaborato a questo numero:

Elena Balsamini, Claudio Bellini, Fabio Bianchi, Tiziana e

Marco Briganti, Matteo Cecchini, Marco Gasperini, Laura

Giammarchi, Catia Guerrini, Paola Fava, Fausto Folti,

Marco Moretti, Laura Pedulli, Sandro Siboni, Carmelo

Salonia, Enrico Villa, Lorenzo Zanotti, Maurizio Zoli.

Fotografie:

Archivio CNA, Friend Studio di Carlo Parrinello (Forlì),

MasterFoto di Mirco Ricci (Cesena), Alessandro Serra.

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RICETTA DEL MESE

La ricetta di...Osteria Vicolomercato

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OPPORTUNITÀ

Per gli associati oltre 600.000 euro di risparmi sulle bollette

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PROTAGONISTI

APPUNTAMENTI

Welfare locale e invecchiamento attivo: a CNA Pensionati

Gli eventi di PerFormazione ci aprono a nuove prospettive

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TERRITORIO

Anche per il 2016 CNA nelle scuole per far incontrare gli studenti con la cultura d’impresa

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Abbiamo bisogno di scelte coraggiose per restituire vigore al nostro territorio

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PUNTASPILLI

Il futuro si scrive nel presente.

La Legge di Stabilità 2016 ha riproposto, dopo molti anni, due opportunità che potreb-bero essere interessanti per parecchie imprese. Si tratta in particolare dell’assegnazio-

ne agevolata dei beni ai soci e dell’estromissione dell’im-mobile per l’imprenditore in-dividuale.

Per valutare i costi e gli eventuali vantaggi di queste operazioni CNA, ha realizzato due Focus di approfondimento con i consulenti fiscali di CNA che si sono svolti il 22 marzo presso la CNA di Cesena, in cui sono state coinvolte le imprese delle aree CNA Est Romagna e Cesena Val Savio, e il 24 mar-zo presso la CNA Forlì, per le ditte dell’area CNA Forlì città e Colline forlivesi. Entrambi gli appuntamenti hanno riscosso

un notevole interesse e han-no visto una partecipazione di oltre un centinaio di persone. Nell’occasione, i consulenti fi-scali CNA hanno fornito le pri-me informazioni su questi ar-gomenti e hanno approfondito anche altri strumenti previsti dalla normativa per facilitare i “passaggi delle aziende” ai propri familiari (ad esempio donazioni, patti di famiglia, ecc.) e che in ogni caso pos-sono essere convenienti da un punto di vista fiscale. Per ogni informazione su questi argo-menti è possibile rivolgersi ai consulenti CNA.

LA FOTO730: Nessun rischio,

ci siamo noi!

Con l’avvento del modello precompilato, i cittadini

possono presentare autonomamente la

dichiarazione o delegare un intermediario abilitato come il CAF di CNA. Ogni

anno elaboriamo quasi 7.000 dichiarazioni nella nostra provincia. Per chi

non ha ancora presentato la dichiarazione, i nostri

operatori sono a disposizione per compilare i modelli 730

e UNICO. Gli utenti sono tutelati da ogni rischio: perché

CAF CNA si prende tutta la responsabilità.

Conta su CNA, sempre al tuo fianco con competenza e

professionalità.

DUE FOCUS CON I CONSULENTI CNA PER PRESENTARE NUOVE OPPORTUNITÀ FISCALI PER LE IMPRESE

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Siglato un importante Proto-collo tra il Comune di Cesena e CNA per favorire la partecipa-zione delle piccole imprese del territorio agli appalti pubblici. Si tratta del primo protocollo di questo tipo siglato nella no-stra Provincia e riveste partico-lare rilievo in quanto anticipa in parte i contenuti della norma-tiva nazionale (al nuovo codice degli appalti pubblici e delle concessioni abbiamo dedicato il numero di marzo del giornale).

Il Protocollo prevede l’impegno a considerare criteri premiali nella valutazione dell’offer-ta, che valorizzino le esigenze sociali, la sostenibilità ambien-tale, la presenza sul territorio, la responsabilità di impresa e la salvaguardia dell’occupa-zione locale. Molto importante la costituzione di un apposi-to elenco delle imprese alle quali rivolgere gli inviti di par-tecipazione alle gare di appal-to, secondo il principio della rotazione e dell’esclusione del

vincitore della gara precedente. Le linee guida riprendono anche alcune delle novità introdotte dal nuovo codice degli appalti, quali il superamento del massi-mo ribasso a favore dell’offerta economicamente più vantag-giosa e il pagamento diretto ai subappaltatori o cottimisti.

Il Protocollo è stato siglato il 21 marzo a Cesena dal sindaco Paolo Lucchi e dal presidente provinciale CNA Lorenzo Za-notti in occasione del convegno “Appalti aperti per le piccole im-prese” promosso da CNA.

Il sindaco Lucchi ha sottoline-ato: “si tratta di un atto ufficiale e non solo di un’intesa di ordi-ne politico, perché avrà valore operativo: tutti gli appalti pub-blici del Comune prevederanno modalità specifiche per favorire l’accesso delle piccole imprese del territorio. Sono certo che un imprenditore che costru-isce una scuola frequentata anche da sua figlia, avrà una attenzione ancora maggiore

alla qualità del suo lavoro!”.Concetto che è stato ribadi-

to dal presidente di CNA Co-struzioni Claudio Bellini: “gli imprenditori del territorio ci mettono la faccia sulle opere che realizzano e questo è un valore aggiunto e una garan-zia. Questo Protocollo anticipa alcuni aspetti del nuovo codice degli appalti, cercando anche di eliminare rischi di eccessiva di-screzionalità negli appalti sotto il milione di euro”.

Un successo conseguito grazie all’impegno di CNA Costruzioni e CNA Cesena Val Savio, come ricorda il presidente dell’area territoriale Sandro Siboni: “a questo tema, qui a Cesena ab-biamo dedicato la nostra ultima assemblea. Ora abbiamo avu-to una bella soddisfazione con questo Protocollo, che grazie alla disponibilità del Comune di Cesena, è il primo di questo tipo siglato nella nostra Pro-vincia e ci auguriamo che sarà seguito da altri”.

APPALTI: PROTOCOLLO CNA - COMUNE DI CESENA PER FAVORIRE LE PICCOLE IMPRESECriteri premiali nella valutazione dell’offerta e un apposito elenco di imprese da invitare a rotazione. Una grande vittoria per le imprese del territorio

OPPORTUNITÀ

Guarda il video qui

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PRIMO PIANO di Veronica Bridi

Forse non tutti sanno che sia-mo il secondo paese in Europa, dopo la Germania, per numero di aziende (65.481) che, negli ultimi tre anni, hanno introdot-to innovazioni di processo o di prodotto, innalzando il livello qualitativo delle loro attività. E più dell’80% di queste aziende ha meno di 50 addetti: segno in-contestabile che, se un ostacolo alla capacità di innovare esiste, non sta nelle dimensioni delle nostre PMI. Quelle stesse PMI che guidano la “riconversione verde” dell’occupazione euro-pea: dalla fine del 2014, il 51% delle piccole e medie imprese italiane ha almeno un green job, più del Regno Unito (37%), della Francia (32%) e della Ger-mania (29%).

“In Italia – sottolinea Lorenzo Zanotti, presidente di CNA For-lì-Cesena – l’innovazione nelle piccole imprese non è all’anno zero. Eurostat ha certificato che fanno meglio della media euro-pea sull’innovazione di proces-

so, di prodotto, del marketing e dell’organizzazione. Questo di-mostra un potenziale enorme di competitività praticamente a germinazione spontanea, che nasce quasi sempre all’in-terno dell’impresa, fra chi ci lavora ogni giorno. Non oso immaginare che cosa potrebbe scaturire in termini di crescita se potessimo collegare questo potenziale con le nostre eccel-lenze universitarie e con la rete diffusa di tutti i grandi centri di ricerca pubblici e privati”.

Per sostenere questo impor-tante potenziale, CNA Forlì Ce-sena ha messo in campo negli ultimi anni nuovi servizi e nuove modalità di supporto alle im-prese, per cogliere le esigenze e bisogni nascenti: “solo per dare un ordine di grandezza – prosegue Zanotti – basta citare che, dal 2008 a oggi, il nostro servizio bandi e leggi di incenti-vazione ha visto approvate circa 150 richieste progettuali, per un importo totale di quasi 6,5 mi-

lioni di euro di contributi otte-nuti dalle imprese. Parallela-mente, ogni anno, eroghiamo mediamente oltre 60.000 ore di formazione alle imprese”.

È importante sottolineare come le scelte di politica indu-striale degli ultimi anni, sia a livello europeo che nazionale, vanno nella direzione di stimo-lare e favorire la ripresa degli investimenti nelle imprese, anche PMI, ma con vocazione fortemente innovativa, sia di processo che di prodotto. Nel 2012, infatti, le prime normati-ve emanate dal Ministero dello Sviluppo Economico definivano i requisiti per essere ricono-sciute startup innovative e nel 2015 è arrivata l’ultima forte spinta normativa a favore delle PMI innovative. Questi indiriz-zi vengono seguiti anche dal-la Regione Emilia Romagna: è di queste settimane, infatti, l’uscita di un bando specifico per questo target di imprese (startup innovative inscritte nel-

Startup e non solo: una task force di consulenti CNA per aiutare le imprese a cogliere opportunità e agevolazioni. A Forlì fa tappa CNA Next

LE PICCOLE IMPRESE E LA SFIDA DELL’INNOVAZIONE, COL SUPPORTO DI CNA

Per saperne di più sul supporto che CNA offre alle startup e PMI innovative è possibile chiedere informazioni a: • Laura Giammarchi (0543 [email protected]) • Massimo Grandi (0543 770218 [email protected])

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PRIMO PIANO

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CNA Forlì-Cesena ha messo in campo una task force di consulenti in materia di innovazione. Normativa, fisco, finanziamenti, relazioni: per cogliere le opportunità

Le piccole imprese e la sfida dell’innovazione, col supporto di CNA

la sezione speciale delle Came-re di Commercio).

Per aiutare le imprese a co-gliere queste opportunità, CNA Forlì-Cesena sta mettendo in campo una novità, come ci spie-ga il direttore generale Franco Napolitano: “abbiamo creato una vera e propria task force di consulenti specializzati, per essere al fianco delle impre-se interessate ai vari percorsi dell’innovazione, mettendo a disposizione contributi in termi-

ni di consulenze specialistiche (normative), nonché di opportu-nità finanziarie (bandi, incentivi e agevolazioni). Senza dimenti-care il valore relazionale e l’e-sperienza maturata dal nostro sistema: ricordiamo che come CNA Forlì-Cesena siamo stati i precursori di CNA Industria, progetto che sta per essere ri-lanciato a livello nazionale”.

Una task force, coordinata da Laura Giammarchi, che offre alle imprese una consulenza

integrata di sistema, spaziando dal diritto societario, alle nor-mative fiscali, alla legislazione del lavoro. E si integra con la formazione e col supporto per cercare finanziamenti sia at-traverso i bandi che col servi-zio credito. La differenza la fa anche la rete di relazioni sia con altre imprese che con di-verse strutture (poli tecnologici, strutture per l’innovazione…), e la forza della rappresentanza attraverso CNA Industria.

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PRIMO PIANO

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“I primi riscontri che abbia-mo ricevuto dalle imprese sono positivi – continua Napolitano – su questi temi c’è interesse e diversi imprenditori hanno vo-glia di mettersi in gioco. Tra l’al-tro, si tratta di esperienze par-ticolarmente positive all’interno di un sistema, perché possono diventare di esempio e stimolo anche per altri, e ingenerare così un circolo virtuoso”.

Molte delle azioni e anche dei contributi pubblici, come abbia-mo detto, sono rivolti alle star-tup. Non è un caso che, proprio a questo tema, è rivolto l’even-to regionale CNA Next, che fa tappa quest’anno a Forlì il 27 aprile [vedi box].

Cosa sono precisamente le startup? E quali le agevolazioni

loro dedicate? “Startup” è un termine inglese utilizzato per identificare l’apertura di un’im-presa, l’avvio di una nuova atti-vità. In altri termini, parliamo di una neo impresa che può svolgere attività che spaziano dall’artigianato al commercio, dal turismo all’agricoltura e che si può organizzare in for-ma di impresa individuale, fa-miliare, società di persone e di capitali. Ci riferiamo, quindi, a tutte le possibili nuove attività imprenditoriali.

Una startup innovativa, in-vece, può essere una nuova impresa ma anche un’impresa avviata recentemente. In en-trambi i casi, deve possedere caratteristiche ben definite dal punto di vista normativo e

avrà diritto a particolari age-volazioni.

Come ci spiega Laura Giam-marchi: “l’obiettivo del legisla-tore è quello di promuovere la crescita sostenibile e lo svilup-po tecnologico, aggregando un sistema animato da una nuova cultura imprenditoriale votata all’innovazione. Questo anche rafforzando i legami tra univer-sità e imprese, e aumentando così la capacità di attrazione di capitali e la promozione dell’oc-cupazione”.

Quali sono i benefici più inte-ressanti per questo tipo di so-cietà? “Per citarne solo alcuni – spiega Giammarchi – la ridu-zione dei costi di avvio di impre-sa camerali, gli incentivi fiscali per coloro che investono in que-ste tipologie di imprese, una di-sciplina del lavoro tagliata su misura. La cosa che consiglio a chi fosse interessato è di pren-dere appuntamento con uno dei nostri consulenti per approfon-dire la propria situazione spe-cifica. Ci sono certamente dei vincoli, ma anche opportunità interessanti che sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire!”.

Per concludere, ricordiamo un altro filone di intervento, che CNA Forlì-Cesena ha svi-luppato in modo particolare ne-gli ultimi anni. Molte imprese, infatti, hanno chiesto supporto

Una nuova normativa definisce e supporta startup e PMI innovative

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PRIMO PIANO

LAMPI DI INGEGNO: CNA NEXT FA TAPPA A FORLÌ

Startup e territorio: come crescere insieme. Questo il tema di CNA Next 2016, una giornata di approfondimento, stimoli, storie e incontri dedicata al mondo delle startup. La mattinata vedrà la presentazione dello scenario e delle opportunità rivolte al mondo delle startup innovative e non. Un confronto sulle nuove tendenze, evidenziando il valore che può esserci per il territorio, grazie all’interazione e alla contaminazione con nuove imprese dinamiche in grado di innovare la tradizione.Verrà presentato a Forlì il nuovo contest nazionale CAMBIAmenti, rivolto alle migliori startup che promuovono l’Italia cambiandola. Nel pomeriggio si svolgerà un workshop tecnico ad iscrizione, ma a partecipazione gratuita curato da Ama-zon e rivolto a chi gestisce e-commerce o vorrebbe attivarlo a breve. L’evento è promosso, come CNA Emilia Romagna e Forlì-Cesena, dai Giovani Imprenditori e dall’unione Comunicazione e Terziario Avanzato. Appuntamento il 27 aprile nella splendida cornice dell’Auditorium San Giacomo, nel complesso dei Musei San Domenico.

05

78%

18%

4%

Dove operano le startup

Sviluppo software/innovazione Produzioni tradizionali Commercializzazione

e consulenza in materia di ICT. Un dato che accomuna aziende di settori diversi, anche quelli più tradizionali. Del resto, ba-stano pochi dati per mostrare come il nostro paese sia cam-biato rapidamente: per una re-cente indagine SWG l’85% degli italiani considera determinante l’accesso a internet per lo svi-luppo economico, culturale e sociale, sia in ambito personale che professionale. Il digitale, però, porta con sé opportunità e minacce: il 54% degli italiani, infatti, ha la percezione di non riuscire a ottenere il meglio dalla rete, e avverte il bisogno di migliorare le proprie compe-tenze. Ed è anche preoccupa-to: arriva al 63% la somma di quanti avvertono l’insufficienza delle proprie competenze per difendersi dai pericoli.

È così che è nato due anni fa il nuovo servizio Riavvia, pro-gettato dall’area ICT di CNA Forlì-Cesena: un abbonamen-to di assistenza, protezione e consulenza informatica a costi contenuti pensato per piccole e medie imprese; efficiente e amichevole. Una mezza gior-nata in azienda, per conoscere

la situazione e fornire una con-sulenza su misura per l’impre-sa: un vero e proprio “check up” tecnologico, a cui segue un’as-sistenza telefonica pressoché illimitata. Recentemente, que-sto servizio è stato declinato anche in una versione “Light”, per rispondere in maniera an-cora più puntuale anche ai bi-sogni delle piccole e piccolissi-me imprese.

Anche sul fronte dell’inno-vazione, come CNA possiamo dire: noi ci siamo!

Vivi l’atmosfera di CNA Next con la fotocronaca live sulla nostra pagina Facebook

Le piccole imprese e la sfida dell’innovazione, col supporto di CNA

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Anche l’Associazione cambia:in 7 anni l’incidenza degli artigiani è passata dal 70,5% al 61%

di Carmelo Salonia

12.39614.197

(-12,7%)

IMPRESEALL’ANNO-250

Calano le imprese artigiane Imprese attive iscritte all’Albo Artigiani di Forlì-Cesena

La crisi si sta mangiando oltre 250 imprese all’anno nella nostra provincia. CNA analizza le differenze per settori e per comprensori

ARTIGIANATO, UNA RICCHEZZA IN PERICOLO

La crisi, ma anche il proces-so di concentrazione, unito alla terziarizzazione, che sta coin-volgendo anche l’economia del nostro territorio. L’effetto è uno solo: la progressiva diminuzio-ne delle imprese, in particolare di quelle artigianali. “Aziende – osserva Lorenzo Zanotti, pre-sidente di CNA Forlì-Cesena – che, anche in un passato molto recente, hanno rappresentato una scuola formativa importan-te, dove i lavoratori si prepara-vano a diventare gli impren-ditori di domani. E che hanno rappresentato una componente importante del benessere che ha contraddistinto il nostro ter-ritorio”.

I numeri sono impietosi: in soli sette anni, da inizio 2009 al 2015, le imprese attive iscritte all’Albo Artigiani di Forlì-Cese-na sono passate da 14.197 unità a 12.396. Un calo di 1.800 im-prese, pari al -12,7%, più di 250 all’anno! Che significa, media-mente, -132 all’anno nel com-

prensorio di Cesena e -126 in quello di Forlì. Una diminuzione ben superiore a quella delle im-prese complessivamente in at-tività, scese anch’esse, ma del -7,5%. Il peso delle imprese artigiane sul totale delle ditte attive è sceso del -2% (-1,8% a Cesena e -2,1% a Forlì).

“Un andamento – continua Zanotti – che si trova rispec-chiato anche nell’evoluzione della nostra compagine asso-ciativa. CNA, che è nata come associazione degli artigia-ni, ha visto negli ultimi anni aderire anche molte imprese di ambiti diversi, pensiamo a commercio, industria e anche alle nuove professioni. Tanto che, nel complesso, l’incidenza degli artigiani tra gli associa-ti CNA è passata negli ultimi 7 anni dal 70,5% al 61%”.

L’Ufficio Studi di CNA, elabo-rando i dati della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, ha anche cercato anche di evi-denziare i settori nei quali si è

concentrato questo calo.In generale, rispetto al calo

medio del -7,5%, ci sono setto-ri che sono calati fino a 8 volte tanto: pensiamo all’alimentare (-55,5%), ma anche alla mec-canica (-26,8%) e ai trasporti (-19,3%).

Una tendenza che si con-ferma, accentuata, anche per le imprese artigiane di questi settori. Guardando i numeri assoluti, un dato drammatico sono senz’altro le circa 1.000 imprese del comparto costru-zioni che sono venute meno.

Di contro, si registra una con-trotendenza nella crescita dei servizi alla persona (+10,3%, e +3,5% tra le artigiane).

Guardando, infine, l’incidenza delle imprese artigiane sul to-tale, che mediamente ricordia-mo è calata del -2%, troviamo situazioni diverse: se calano, ad esempio, alimentare (-16%), meccanica (-8,5%) e costruzioni (-5%), crescono commercio e riparazione veicoli (+6,1%), le-

INDAGINE

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01 e 02 Le elaborazioni fatte dall’Ufficio Studi di CNA Forlì-Cesena, su dati della CCIAA.

Peso imprese artigiane sul totale delle ditte attiveSettori Differenza punti %Alimentare -16%Moda 0,7%Legno 2,3%Meccanica -8,5%Costruzioni -5%Commercio e rip. veicoli 6,1%Trasporti -4,7%Informatica -12,4%Servizi alla persona -5,7%Manifattura -3,2%

Totale -2%

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12.39614.197

(-12,7%)

IMPRESEALL’ANNO-250

Calano le imprese artigiane Imprese attive iscritte all’Albo Artigiani di Forlì-Cesena

Artigianato, una ricchezza in pericolo INDAGINE

gno (+2,3%) e seppur in manie-ra contenuta la moda (+0,7%).

“Dietro a queste cifre ci sono numerose cause – sottolinea Zanotti – rispetto ad alcune di queste i margini di manovra sono limitati: i processi di ag-gregazione aziendali e la ter-ziarizzazione che caratterizza le economie occidentali sono ten-denze ormai acclarate. Ma per altri aspetti è possibile interve-nire a livello locale. Innanzitut-to occorre avere la consapevo-lezza che la perdita di imprese artigiane si traduce in una de-pauperamento generale della nostra comunità, sia in termini di ricchezza, di benessere, che di professionalità. Possiamo tranquillamente calcolare che quasi 1.800 aziende di questo tipo valgano una perdita di al-meno 4.700 addetti, tra dipen-denti e titolari. Un dato che dà

la misura del loro radicamen-to territoriale. Ma c’è tutto un mondo di professionalità che rischia di essere perduto per sempre”.

Altra strada per agevolare la sopravvivenza delle imprese ar-tigiane e preservarne le profes-sionalità è la facilitazione del passaggio d’impresa. Oggi, in-fatti, il passaggio di un’azienda ai figli o al coniuge è equipa-rata ai fini della tassazione ad una successione e quindi con costi ridottissimi; se la stessa impresa viene donata agli altri familiari, o ceduta ai dipenden-ti, i costi fiscali del passaggio lievitano a livelli assurdi. Per questo, la strada indicata da CNA per favorire le cessioni di aziende è l’equiparazione di quest’ultima al conferimento d’azienda, dove il cedente non paga alcuna imposta mentre

chi subentra paga imposte fisse e sostitutive limitate.

Per ultimo, ma non ultimo, i temi fiscali, ormai un mantra (spesso inascoltato) per le pmi. Conclude Zanotti: “Oggi c’è una disparità di trattamento da questo punto di vista: alle grandi imprese sono consen-tite azioni – come il trasferi-mento fiscale all’estero – che non sono nelle disponibilità dei piccoli, e ciò rappresenta una penalizzazione. Senza contare che alcune imposte – su tutte l’IMU – si accaniscono in parti-colare sulle aziende artigiane manifatturiere e su quelle che, per la propria attività, hanno bi-sogno di capannoni più grandi. Anche questo rappresenta una distorsione. Senza dimenticare il peso complessivo della tas-sazione, che toglie risorse agli investimenti e allo sviluppo”.

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Anche per il 2016 CNA Forlì-Cesena è impegnata a portare in classe la cultura e le espe-rienze dell’imprenditoria e lo fa con tre progetti rivolti ai diversi livelli scolastici. Detto, fatto! A scuola con CNA dedicato alle scuole primarie, il Progetto Scuola artigianato che si svol-ge nelle medie, e il concorso europeo Enterprise, riservato alle scuole superiori. La scelta di realizzare queste attività in tutto il territorio provinciale si è rivelata vincente: infatti, anche dove i progetti non si erano mai realizzati o non erano ancora consolidati, si è riscontrato inte-resse sia da parte degli studenti che del personale docente.

Il Progetto Scuola artigiana-to nella edizione 2016 ha come tema “La Rigenerazione ur-bana entra in classe”, un ar-gomento molto importante per CNA, che ha dato vita da alcuni anni ad uno specifico progetto. Quest’anno la rigenerazione urbana viene presentata anche

al mondo della scuola. Le clas-si potranno scegliere tra due modalità: laboratori in classe, in cui i ragazzi potranno fare esperienza diretta, con l’uso di una “telecamera termica”, di cosa significhi ridurre le di-spersioni energetiche, grazie anche alla collaborazione dello Sportello Energia del Comune di Forlì, nell’ambito del Pro-getto “Fiesta”, oppure visitare edifici costruiti con tecniche di risparmio energetico, fino alla vera e propria “casa pas-siva” a consumo zero. I ragazzi svilupperanno poi progetti ed elaborati che saranno valutati da una commissione di tecnici ed esperti artigiani, partecipan-do così al concorso che vedrà confrontarsi le classi delle re-altà partecipanti, entro la fine dell’anno scolastico.

Detto, fatto! A scuola con CNA viene riproposto in un format di grande successo che coinvolge migliaia di bambini della scuola primaria nella esperienza del-

la manualità, grazie alla pre-senza degli artigiani in classe o con visite ad aziende. In questo modo gli studenti hanno la pos-sibilità di creare piccoli oggetti artigianali, partecipando in pri-ma persona al processo produt-tivo. Entrambi i progetti sono realizzati non solo nei comuni di maggiore dimensione, come Forlì e Cesena, ma a rotazione anche nelle altre cittadine della provincia.

Il gioco di simulazione d’im-presa EGB Enterprise è stato riproposto in due scuole su-periori, l’Istituto Ruffilli e l’Itis Marconi di Forlì. In questo caso i ragazzi, con il supporto di im-prenditori in qualità di tutor, si sfidano a livello europeo, nella costruzione di una idea impren-ditoriale innovativa.

I progetti hanno ottenuto an-che per il 2016 il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regio-nale, della Provincia di Forlì-Cesena e dei Comuni delle re-altà in cui vengono realizzati.

ANCHE PER IL 2016 CNA NELLE SCUOLE PER FAR INCONTRARE MIGLIAIA DI STUDENTI CON LA CULTURA D’IMPRESAI progetti Detto, fatto! A scuola con CNA, Scuola artigianato e Enterprise in svolgimento in decine di scuole della Provincia

I numeri:6.025 studenti e 242 classi coinvolte

TERRITORIO di Maria Maltoni

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Da sinistra: Marco Gasperini e Marco Lucchi, rispettivamente presidente e responsabile di CNA Est Romagna.

Finanziamenti a milioni per 10 anni dallo Stato e per 15 anni dalla Regione, allentamento del patto di stabilità, priorità all’ac-cesso ai programmi regionali: sono i vantaggi più consistenti di cui godono i Comuni che de-cidono di fondersi. Per Comu-ni di piccole-medie dimensioni come quelli del Rubicone, si tratta della benzina necessaria per poter rilanciare un territorio e il suo tessuto economico.

“Sui giornali locali – nota Mar-co Gasperini, presidente di CNA Est Romagna – si sta dibatten-do fortemente su due progetti di fusione tra Comuni: Gatteo, Savignano e San Mauro, da un lato, Gambettola e Longia-no, dall’altra. A CNA pare una prospettiva interessante per il rilancio del territorio e per rivitalizzare le sorti dell’Unio-ne Rubicone e Mare che, altri-menti, rischia di invischiarsi in una brutta situazione di stallo”.

Si tratta di fantapolitica? I due processi di fusione si sono are-

nati negli anni. Quello del Ru-bicone, dopo che si è “sfilato” il Comune di Gatteo, ha visto San Mauro e Savignano bloccarsi di fronte al referendum. Gambet-tola e Longiano (al tempo anche con Montiano) si sono arenati prima di fare passi tangibili. Ora se ne torna a discutere, dopo che i Comuni hanno iniziato a lavorare insieme, anche a causa del riordino istituzionale. Non si tratta di un percorso banale. At-traverso una fusione, il Comune del Rubicone (Gatteo, Savigna-no e San Mauro) diventerebbe il terzo della Provincia (con quasi 39.000 abitanti) e quel-lo di Gambettola-Longiano il quarto (con quasi 18.000 abi-tanti). Questo darebbe loro la forza anche per essere riferi-mento dei Comuni vicini, nella stessa Unione dei Comuni.

“In entrambi i progetti di fusio-ne – sottolinea Marco Lucchi, responsabile di CNA Est Roma-gna – esiste un’affinità, che è palese nella caratterizzazione

del tessuto imprenditoriale. In un caso la via Emilia, come zona produttiva naturale, nell’altro il comparto del calzaturiero e la piccola manifattura. Comuni unici significherebbe rispar-mio, efficienza, minor buro-crazia, regolamenti simili, solo per citare alcuni vantaggi. Ma soprattutto un’iniezione di risorse da Regione e Stato, che farebbero fare un balzo in avanti a tutto il territorio, con possibilità di tornare a proget-tare, modernizzare, investire sui servizi a cittadini e imprese”.

“Noi siamo disposti a dare il nostro contributo – conclude Gasperini – per costruire un percorso che coinvolga cittadini e imprese. Abbiamo bisogno di scelte coraggiose per restitu-ire vigore al nostro territorio e crediamo che questa potrebbe esserlo. A maggior ragione in una Unione dei Comuni ormai bloccata dalle indecisioni e per la quale i sindaci hanno la re-sponsabilità di lavorare.”

ABBIAMO BISOGNO DI SCELTE CORAGGIOSE PER RESTITUIRE VIGORE AL NOSTRO TERRITORIOCNA Est Romagna condivide i due percorsi di fusione tra i comuni del Rubicone. I vantaggi e i rischi di una sfida, alla quale non ci si può sottrarre

Gatteo, Savignano e San Mauro da un lato, Gambettola e Longiano dall’altro: questi i percorsi ipotizzati

TERRITORIO

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Da quanto è in attività la vostra azienda e come avete deciso di lanciarvi in questa impresa?

“Abbiamo gestito per oltre 13 anni una birreria-paninoteca, sempre a Cesenatico, poi ab-biamo deciso di aprire un’at-tività più piccola che potesse essere gestita a carattere fami-liare, perciò nel 2009 abbiamo iniziato questa nuova avventura in uno spazio poco distante e, dopo qualche mese, ci siamo trasferiti dove siamo oggi, in viale Mazzini. Siamo aperti tutto l’anno, la nostra clientela è co-stituita da turisti, ma anche da chi vive qui a Cesenatico e viene magari in pausa pranzo per un pasto veloce. È un piccolo loca-le, ma accogliente sia in inverno che in estate, grazie anche al dehors esterno. Siamo in due a gestirlo, mia moglie Tiziana che prepara personalmente la piadina e io che mi dedico an-che alla ricerca delle materie prime, che per noi devono es-

sere sempre di eccellenza. È una precisa scelta aziendale, l’attenzione al prodotto è il no-stro punto di forza: tutto viene preparato sul momento, non ci sono cose già pronte o surgela-te. Da noi si arriva, si ordina e poi si aspetta quel tempo mini-mo necessario per gustare una piadina fragrante, sentendo il profumo nell’aria mentre si cuoce…”

La scelta dei produttori da cui rifornirsi per voi quindi è fondamentale, possiamo defi-nirla una piadina a chilometro zero?

“Quasi… il sale è quello dol-ce di Cervia, la farina viene dal riminese, da un mulino che macina a pietra solo grani lo-cali; i formaggi e, in particola-re, la mozzarella della nostra piadizza, vengono da un casei-ficio del Rubicone. Il vino è un sangiovese superiore bio di vi-gne romagnole. Ma anche ciò che viene un po’ più lontano, come lo speck della Val Ren-

dena, è sempre un prodotto di alta qualità. Per i prodotti che accompagnano la piada, sce-gliamo di preferenza piccoli produttori artigiani, aziende a gestione familiare o poco più, che conosciamo direttamente e sappiamo in che modo lavo-rano. Quelli che serviamo nel nostro locale sono solo prodotti di eccellenza Made in Italy, con una eccezione per rum e whi-sky, che sono di grande qualità ma, ovviamente, non italiani.”

La piadizza è una vostra in-venzione?

“Sì, l’impasto della nostra pia-dina è fatto sul momento, tirato a matterello, perciò si presta a molti usi, oltre che alla classi-ca piadina farcita di prosciutto o squacquerone o al crescione. La piadizza è un disco di piadi-na con pomodoro, mozzarella, o altri prodotti in aggiunta, che serviamo tagliato a spicchi. È una piada diversa dal solito, ma che piace, come anche la pia-da con l’hamburger servita con

BAR PIADINERIA DALLA TITTI, LA PRIMA PIADA IGP NEL CUORE DI CESENATICOUna piadineria artigianale nel centro storico di Cesenatico è il posto ideale per degustare la piada romagnola che si fregia della nuova certificazione IGP. A condurre l’attività Tiziana e Marco Briganti, che propongono anche abbinamenti inconsueti per turisti di passaggio e romagnoli doc

Piada certificata ma senza strutto adatta anche per menù vegetariani o vegani

STORIE DI IMPRESE di Maria Maltoni

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STORIE DI IMPRESEBar piadineria dalla Titti, la prima piada IGP nel cuore di Cesenatico

01 I titolari Tiziana e Marco.

02 Un piatto di affettati.

03 Lo spazio esterno.

01

03

02

la birra. È qualcosa di insolito, potremmo definirla una con-taminazione tra un cibo della tradizione, come la piadina, il nostro antico pane della cam-pagne, e cibi più contempora-nei e amati dai giovani, come appunto la pizza napoletana o il classico hamburger di deriva-zione americana.”

E per chi vuole stare proprio leggero o è vegetariano?

“In questi casi abbiamo la proposta delle nostre insalate. Dico nostre perché sono ver-dure fresche di prima qualità, tagliate e condite sul momento, non come quelle dei sacchetti di plastica del supermercato. Tra le persone che scelgono di venire in pausa pranzo sono una scelta leggera, che pone attenzione anche alle calorie, e che piace. Un’informazione importante, anche per i vegeta-riani, è che nel nostro impasto non c’è lo strutto ma solo olio extravergine di oliva.”

Perché avete deciso di avvia-

re il percorso per ottenere la certificazione IGP?

“Pensiamo che sia un modo per valorizzare in modo signi-ficativo un prodotto del nostro territorio come la piadina, ne-cessario per salvaguardarne la tipicità. La piada fatta fuori dal-la Romagna non può essere de-finita piadina romagnola. Avere la certificazione di indicazione geografica protetta ci riempie di orgoglio, anche perché siamo i

primi ad averla a Cesenatico. La piada non artigianale fatta in Romagna in base al disci-plinare per l’ottenimento del marchio IGP è certamente un prodotto del territorio e come tale va tutelato dalle imitazioni, ma personalmente credo che la piada vera sia la nostra, fatta e mangiata sul posto, così c’è anche un buon motivo per veni-re a Cesenatico o in altre belle località turistiche romagnole.”

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I costi energetici pesano sem-pre di più sulle imprese. Per dare loro una risposta concreta, CNA ha attivato negli ultimi anni un servizio innovativo: il Proget-to Energia. È interessante vede-re il bilancio dell’attività realiz-zata nel 2015, che dà modo di capire anche come cambiano i consumi delle imprese. Il Pro-getto Energia funziona con la logica di un gruppo d’acquisto, che permette di avere prezzi molto più bassi grazie alla com-petizione tra fornitori, sia per quanto riguardo l’energia elet-trica che il gas. Con risparmi per le aziende fino al 30%. Che ne sono estremamente soddi-sfatte: lo dimostra il fatto che il 98% degli aderenti ha rinno-vato il contratto. Nel 2015 CNA Forlì-Cesena ha garantito oltre 600.000 euro di risparmio su costi di energia elettrica e gas alle imprese associate che han-no aderito al Progetto Energia.

Come spiega Enrico Villa, re-sponsabile del progetto: “le im-

prese sono sempre più attente e informate in materia. Ne è prova il fatto che apprezzano molto il nostro servizio di con-trollo e monitoraggio mensile delle fatture relative alle bol-lette di luce e gas. Analizzando la spesa storica, viene realizza-ta una verifica sulla congruità dei consumi e relativi importi. L’errore, per non dire altro, è dietro l’angolo e in questo modo le imprese sono tranquille e tu-telate”.

Quali tipologie di imprese sono maggiormente interes-sate? “In una prima fase, ab-biamo incontrato l’interesse soprattutto delle imprese con consumi energetici signifi-cativi, pensiamo soprattutto alla manifattura e alle grandi strutture. Nel corso del tempo, però, ci siamo accorti che il no-stro servizio è molto appetibile anche per piccole realtà, che hanno comunque l’interesse a diminuire i propri costi fissi. Per fare degli esempi concreti: stia-

mo seguendo alcuni ristoranti, alberghi, ma anche impianti sportivi, panifici e pubblici eser-cizi in generale”.

Quale consiglio dare alle im-prese che vogliono saperne di più? “Sicuramente vale la pena approfondire la propria situa-zione – spiega Villa – e noi siamo a disposizione per controllare insieme le bollette e verificare se ci sono dei margini di rispar-mio, come succede nella stra-grande maggioranza dei casi. Poi l’impresa, naturalmente, è libera di appoggiarsi al nostro servizio oppure di muoversi autonomamente. Certo che si tratta di un mercato in continua evoluzione, oltre che potenzial-mente insidioso, quindi potersi appoggiare a degli esperti di fi-ducia è una cosa che le imprese apprezzano molto”.

Per approfondimenti sullo Sportello Energia è possibi-le rivolgersi a Enrico Villa (tel. 0543 770166, email [email protected]).

PER GLI ASSOCIATI CNA OLTRE 600.000 EURO DI RISPARMI SULLE BOLLETTEIl Progetto Energia offre vantaggi sulle forniture di luce e gas e monitoraggio mensile delle bollette. Grazie a CNA i costi energetici calano fino al 30%

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OPPORTUNITÀ di Veronica Bridi

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L’incontro recentemente pro-mosso da CNA a Forlì, rivolto ai pensionati e alle loro famiglie, si è dimostrato molto utile per illustrare i tanti servizi che, in ambito sociale, l’Unione dei Co-muni della Romagna effettua a favore della popolazione anzia-na. CNA Pensionati ha voluto farli conoscere in maniera più dettagliata, illustrati con pro-fessionalità dalla dott.ssa Paola Raggi e dall’assistente sociale Antonella Bandini, in quanto per la nostra associazione è fonda-mentale lavorare per la tutela del diritto ad una vecchiaia at-tiva, e la longevità rappresenta un valore che va tutelato.

I dati di CNA Pensionati che rappresenta oggi 7.088 soci a livello provinciale, di cui 2.962 nel comune di Forlì e 1.040 nell’area Colline forlivesi, cioè 4.002 soci nell’Unione dei Co-muni della Romagna, dimo-strano come tra i nostri soci la longevità sia in crescita. Tra i soci nel Comune di Forlì, 962

hanno oltre 80 anni, 640 supe-rano i 90 anni e tre donne sono ultracentenarie: una ha 102 anni, due contano 101 anni e a fine mese un’altra raggiungerà il traguardo dei 100 anni.

Il raggiungimento di soglie d’età sempre più avanzate ri-chiede, perciò, cambiamenti nelle abitudini, nelle politiche, nelle pratiche in tutti i settori e lungimiranti strategie a favore della parte più matura della po-polazione. Una popolazione di ultrasessantacinquenni, che già oggi rappresenta il 23% dei residenti, richiede modifiche ed obiettivi nuovi per sviluppare po-litiche di welfare locale in base all’evoluzione dei bisogni della popolazione anziana e del con-testo normativo, nelle modalità di programmazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi, nelle scelte strategiche assunte a livello distrettuale, ma anche dell’attuale contesto economico finanziario.

Le politiche attive per valo-

rizzare il ruolo delle persone mature sono state presentate nell’incontro dall’assessore Mo-sconi, azioni che hanno l’obietti-vo di prevenire la non autosuffi-cienza, obiettivi prioritari, su cui CNA Pensionati s’impegna a fianco dell’Amministrazione co-munale, per perseguire tutti gli interventi necessari a mantene-re l’anziano nel proprio contesto familiare e sociale, esaltando-ne il patrimonio di esperienza, conoscenza e cultura. Per fare questo occorre allontanare il più possibile il momento del ricorso alla “residenzialità” nelle strut-ture e potenziare con mezzi adeguati la “domiciliarità”, con il mantenimento più a lun-go possibile dell’anziano nella propria famiglia.

CNA Pensionati continua il confronto e l’approfondimento sui servizi sociali con altri due appuntamenti in programma a Cesena il 27 aprile, presso CNA e a Savignano il 7 maggio, pres-so la sala Galeffi.

WELFARE LOCALE E INVECCHIAMENTO ATTIVO: SE N’È PARLATO IN UN INCONTRO DI CNA PENSIONATILa rete dei servizi territoriali per prevenire la non autosufficienza e favorire una terza età vissuta con dignità e successo

Il 23% dei residenti in provincia ha oltre 65 anni

PROTAGONISTI di Paola Fava

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Elena Balsamini e Matteo Cecchi, presidenti di CNA Impresa Donna e CNA Giovani Imprenditori

Un corso di formazione sfociato in un percorso inedito, creato dai Giovani Imprenditori e dalle Imprenditrici di CNA, pronti a cimentarsi in ruoli originali

GLI EVENTI DI PERFORMAZIONE CI APRONO A NUOVE PROSPETTIVE

PerFormazione è un percorso formativo nato lo scorso anno nelle aule di CNA, come parte-cipanti alcune componenti del CNA Impresa Donna e alcuni dei Giovani Imprenditori della Provincia di Forlì-Cesena. For-mazione che sta progredendo nella messa “in scena” di quat-tro eventi: il debutto è stato nel 2015, il 1° di dicembre, con il titolo “Dalla Tradizione all’In-novazione”; due realtà dipen-denti l’una dall’altra per origine e per evoluzione: dove c’è l’In-novazione c’è una inevitabile e indispensabile genesi nella Tradizione, e dove la Tradizione perdura non si può negare la possibile apertura all’Innova-zione. Per parlarne non abbia-mo usato i metodi abituali ma si è scelto di colloquiare e inte-ragire con gli intervenuti, met-tendoli alla prova con giochi e test: la scelta delle canzoni più “tradizionali”, i cibi ritenuti più “innovativi”, l’inedito cruciverba tutto made in CNA, il gioco delle

parole che ha partorito risultati decisamente inattesi e provoca-tori, le testimonianze di progetti nuovi e originali raccontati a più voci dai protagonisti. Accosta-menti di parole e voci che han-no dato vita a spunti e opportu-nità di rielaborare e ricollocare i due concetti di “Tradizione” e “Innovazione”: due immagini per nulla scontate ma ricche di sfaccettature.

Il secondo appuntamento, che si è svolto il 18 marzo 2016, ha avuto come focus il tema dell’internazionalizzazione con il titolo “Restiamo o Partia-mo?”; lo scopo della serata è stato quello di stimolare con alcune riflessioni i parteci-panti condividendo esperienze positive nate non dalla con-trapposizione dei due concetti (nell’immaginario collettivo uno sembra infatti escludere l’altro) ma dalla loro fusione. Partire dal territorio e con il territorio per portare il nostro “saper fare” anche fuori dai confini

nazionali e a volte continentali. Abbiamo conosciuto aspetti del nostro territorio di cui troppo poco si va orgogliosi, abbiamo comunicato l’arte, la poesia e il buon cibo. Ma non ci siamo fermati qui, abbiamo guardato oltre e con i partecipanti abbia-mo fatto un viaggio ideale at-traverso il globo e le sue dina-miche di mercato, presentando esperienze e punti di vista con-creti. Ma alla fine siamo torna-ti a casa e abbiamo parlato di noi, delle nostre caratteristiche distintive, della ricchezza che metaforicamente dobbiamo “mettere in valigia” perché par-tire non è “un po’ morire” come diceva una famosa canzone. Partire è tenere viva la nostra storia e raccontarla al resto del mondo. Partire è anche torna-re, arricchiti nell’esperienza e nella consapevolezza. Restare non è un piano B, restare è una scelta forte che si fonda sulla consapevolezza della ricchezza del proprio territorio.

APPUNTAMENTI

Guarda la gallery http://j.mp/FotoRe stiamoPartiamoVi aspettiamo ai due prossimi appuntamenti che avranno come temi “Solo vs Rete” e “Prezzo vs Qualità”

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LA RICETTA DI… OSTERIA VICOLOMERCATO Mangiare easy, ma con classe, nei locali di un’antico convento ristrutturato

Procedimento:Per il crostino monotematico si abbrustolisce il pane, che viene poi spalmato di crema ai quattro formaggi, farcito e finito con una breve cottura in forno.Per i crostini misti si utilizzano vari ingredienti con attenzione alla stagionalità, in particolare per quanto riguarda le verdure,

un elemento sempre più richie-sto. Alcune varianti di crostino vedono quali ingredienti: zucca e radicchio rosso; crema di car-ciofi e patate; gorgonzola, cipol-la di Tropea e pancetta al pepe; spinaci saltati, squacquerone e pinoli; porcini, prosciutto cru-do e rucola; peperoni, capperi

e tonno; ricotta, arancia e fi-nocchi; crema di asparagi, uovo sodo e menta. Gli ingredienti dei crostini se-guono la stagionalità e la fanta-sia di chi li crea, perciò variano a seconda del periodo dell’an-no e dei prodotti disponibili sul mercato.

Ingredienti

• A seconda del numero di persone si considera la quantità di pane e ingredienti necessaria.

TAVOLOZZA DI CROSTINI MISTI DI STAGIONE

OSTERIA VICOLOMERCATO L’osteria “Vicolomercato” apre a luglio 2015 nel centro storico di Savignano con un concept innovativo dove i colori pastello si mescolano con arredi anni ‘60 e vecchie travi di legno. È ricavato dalla ristrutturazione di antichi locali che fanno parte del com-plesso di quello che, secoli fa, era il convento di San Sebastiano. È aperto dal giovedì alla domenica nelle ore serali e la proposta culinaria comprende piadine farcite, taglieri di affettati, formag-gi e di verdure, battilarde di crostini e altre ghiottonerie. Come spiega il titolare, Marco Moretti, la specialità è il crostino, misto o monotematico. Altro piatto molto richiesto è la tavolozza con verdure grigliate, tomino alla piastra, pecorino e squacquerone, il tutto servito rigorosamente con piadina.

RICETTA DEL MESE

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CNA SERVIZI FORLÌ-CESENA: ATTESTA-ZIONE DI AVVENUTA REVISIONE

Ai sensi del D. LGS. 2 Agosto 2002 N. 220 si provvede a comunicare ai soci di CNA Servizi Forlì-Cesena Società Cooperativa Consortile Per Azioni che, per il Biennio di Revisione 2015-2016, la cooperativa è stata revisionata in data 14.01.2016.In base alle risultanze delle verifiche, la cooperati-va deve considerarsi a MUTUALITÀ PREVALENTE, come risulta dall’ Attestazione di Revisione datata 15.02.2016 e conservata agli atti della cooperativa.

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