Io L'Impresa - Ottobre 2011

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ZOOM In settembre tre importanti eventi di CNA Parma Il Cantiere del Biologico a Fontanellato, Artinfiera a Collecchio, il convegno a Langhirano INTERVISTA Gianni Montali è il nuovo presidente di Travelbus Fondamentali le sinergie e il salto di qualità per uscire dal ruolo di solo erogatore di servizi L’IMPRESA DEL MESE Liquorificio Colombo di Salsomaggiore: cent’anni con spirito Dalla classica Camomillina ai più tradizionali infusi, sino ai distillati con gusti ed esssenze “giovani” Anno XXXIV - n.98 del 12/10/2011. Quotidiano Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia- nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R. PARMA OTTOBRE 2011 B5311011 Parola chiave: cambiamento La Conferenza d’Organizzazione di CNA Emilia Romagna propone un nuovo modello territoriale ed organizzativo interno

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Io L'Impresa - numero di ottobre 2011

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zoom

In settembre tre importanti eventi di CNA Parma Il Cantiere del Biologico a Fontanellato, Artinfiera a Collecchio, il convegno a Langhirano

intervista

Gianni Montali è il nuovo presidentedi TravelbusFondamentali le sinergie e il salto di qualità per uscire dal ruolo di solo erogatore di servizi

l’impresa del mese

Liquorificio Colombo di Salsomaggiore: cent’anni con spiritoDalla classica Camomillina ai più tradizionali infusi, sino ai distillati con gusti ed esssenze “giovani”

Anno XXXIV - n.98 del 12/10/2011. QuotidianoPoste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia-nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 BolognaTel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.

PARMAottobRe 2011

B5311011

Parola chiave: cambiamento

La Conferenza d’organizzazione di CNA Emilia Romagna propone un nuovo modello territoriale ed organizzativo interno

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Le iniziative dei prossimi mesi in un... colpo d’occhio

Il Calendario di CNA ParmaOTTOBRE

11 OTTOBRE, 18.00 - 23.00

TV. ATTENTI AL LUPOParma – Cinema D’azeglio SDibattito pubblico, organizzato da Cna impresa Donna, con lorella zanarDo, autrice del documentario “il corpo delle donne” e rappresen-tanti del mondo dei media locali e nazionali, delle istituzioni e dell’im-presa.

13 OTTOBRE, 14.00 - 18.00

NORmATIVA HAccP E RINTRAccIABILITà cNA ALImENTARErelatori: ispettori ausl Sian di Par-ma c/o Sala gandolfi. Sara’ rilasciato attestato di frequenza.

17 OTTOBRE, 9.30 - 13.00

INcONTRO EsTETIsTI PARRUccHIERI ABUsI-VIsmO - ZONA NOcETO PONTETARO

26 OTTOBRE, 20.00 - 21.00

INAUgURAZIONE 150° TEATRO mAgNANI FIdENZA

27 OTTOBRE, 20.00 - 23.30

EVENTO ANNUALEcOmUNIcAZIONE + gIOVANI ImPRENdITORI

28 OTTOBRE, 20.30 - 23.00

“OLTRE LA mOdA”A sALsOmAg gIOREoltre la moda è l’evento dedicato all’abbigliamento su misura e perso-nalizzato, promosso da Cna Feder-

Per informazioni:Tel. 0521.227211www.cnaparma.it

moda Parma, che mette in scena le migliori imprese del “su misura” e del “private label” con le loro collezioni di abbigliamento uomo, donna, maglieria, abiti da sposa e da cerimonia, abbigliamento in pel-le e pellicceria, intimo e accessori.

NOVEmBRE

8 NOVEMBRE, 20.00 - 23.00

sEmINARIO ImPIANTI TERmOIdRAULIcI

10 NOVEMBRE, 14.00 - 18.00

ANALIsI sENsORIALE E TEsT sUI cONsUmATORI PER LO sVILUPPO dI NUOVI PROdOTTIecipar Parma – Cna alimentarerelatore: Prof. marco luzzini – Uni-versità di Parma – Facoltà di agraria

15 NOVEMBRE, 20.00 - 23.00

sEmINARIO ImPIANTIsTI LImITATORI dI sOVRATENsIONE

17 NOVEMBRE, 14.00 - 18.00

sHELF-LIFE dEgLI ALI-mENTI: VITA dI scAFFALE, TEcNIcHE dI cONdIZIONA-mENTO, LINEE gUIdA PER LA scELTA dELL’ImBAL-LAggIO OTTImALE; NUOVE TEcNOLOgIE NEL PAcKAgINgeCiPar Parma – Cna alimentarerelatore: Prof. marCo lUzzini - Università di Parma - Facoltà di agraria, già Direttore area Consu-mer e Packaging in importanti realtà

industriali italiane e di Parma, operanti nel settore alimentare.il corso si rivolge ad imprese del settore alimentare, imprese di pro-duzione imballaggi e/o macchinari per imballaggi e confezionamento

22 NOVEMBRE, 20.00 - 21.00

sEmINARIO ImPIANTI cONdIZIONAmENTO dA FONTI RINNOVABILI

24 NOVEMBRE, 14.00 - 18.00

ImBALLAggI ALImENTARI: NUOVE TEcNOLOgIE dI cONFEZIONAmENTOCna alimentare

25 NOVEMBRE, 17.30 - 20.30

ImBALLAggI ALImENTARI: NUOVE TEcNOLOgIE dI cONFEZIONAmENTOCoCktail Della riCerCagiornata Pmi Day

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EDITORIALE

Si sono tenuti lo scorso 26 Settembre a Bologna i lavori di apertura della Conferenza Regionale di Organizzazione del sistema Associativo della CNA dell’Emilia Romagna. La nostra Struttura regionale è arrivata a questo appuntamento dopo un lungo e intenso lavoro preparatorio avviato oltre un anno fa, lavoro che ha coinvolto i principali Organismi dirigenti delle Associazioni provinciali Emiliano-romagnole. Una decisione presa anche alla luce della crisi e degli scenari economici che si stavano aprendo sul terreno delle nuove sfide competitive per le imprese, sfide che non potevano non riguardare anche le strutture di rappresentanza economica e sociale. La domanda di fondo che l’Associazione si è posta, come ha affermato il Pre-sidente Regionale Paolo Govoni nel corso del suo interventi introduttivo “è stata quella di verificare, in questo contesto, l’utilità della nostra funzione verso gli associati, sia di rappresentare i loro interessi nei confronti degli interlocutori istituzionali e delle politiche che mettono in atto, che di servizio, nel saperli affiancare ed assistere nel miglioramento delle condizioni competitive delle loro imprese”. I lavori presentati e le tematiche trattate hanno aperto diverse aree di riflessione, dandomi lo spun-to per soffermarmi su alcuni temi che ho cercato di riassumere: il primo riguarda la necessità da parte nostra di un maggior impegno per una più marcata presenza nei luoghi istituzionali ove si formano le scelte che riguardano da vicino le nostre attività. Enti pubblici o Istituzioni che siano, spesso attingo-no dalla nostra esperienza, al nostro saper fare, dalla capacità delle nostre strutture; diveniamone consa-pevoli e proponiamoci noi per essere, quando serve, dall’altra parte del tavolo. Per non essere fraintesi, la nostra ambizione non è quella di far politica, ma di pretendere che la politica si occupi di più di noi, del-le nostre imprese e dell’economia che producono, e se per farlo serve un impegno concreto, le com-

petenze non ci mancano, a partire dall’ampia platea di dirigenti imprenditori che CNA ha saputo coinvolgere e formare, persone che non sfigurerebbero certamente se fossero chiamati a ruoli di responsabilità nei vari livelli di governo, da quello centrale a quelli locali. Un altro tema che sento indispensabile affrontare, riguarda più decise azioni tese a difendere e sostenere quell’elemento che pronunciamo troppo spesso sottovoce, ma che invece dovremmo essere i primi a proferire con maggior convinzione: il lavoro, il nostro lavoro. Quel lavoro il cui prodotto è sempre più offuscato da comportamenti che poco hanno a vedere con l’economia reale e che si chiamano “finanza speculativa”, che si chiamano “umori delle borse” o che definiamo “pareri delle agenzie di rating”. Maggior peso all’economia del lavoro e minor peso all’economia della finanza non vuol dire discono-scere le regole di un mercato al quale oggi non si conoscono alternative, vuol dire però iniziare a proporre la ormai indifferibile necessità di indiriz-zare gli investimenti, più verso la produzioni di beni e servizi reali effettivamente utili alla società, quei beni e servizi che valorizzano il lavoro degli uomini e delle imprese e non la speculazione. Sicuramente non sarà un compito facile, in una fase economica tesa alle scorciatoie, ma dobbiamo incominciare a farlo e a pretenderlo noi imprenditori, ripartendo dal basso, dalla dignità che in questa società il lavoro fatica a mantenere. Da ultimo ritengo che occorra rinnovato impegno per dare una prospetti-va ai giovani. Attorno a noi, ma spesso anche in casa nostra, c’è un mondo che si chiama giovani, fatto, in alcune parti del Paese da quasi il 30% di disoccupati e di metà degli occupati composto da precari, e c’è un altro mondo che si chiama mestieri che i giovani non fanno più. Pensandoci un attimo fra quei due mondi c’è un fossato che, (Segue a pagina 22)

Primo PianoSpeciale Conferenza d’organizzazione

L’intervistaGianni Montali sul trasporto pubblico locale

newsNuovo Presidente di CNA Fita RegionaleContributi regionali per l’innovazione Ripristinato il SISTRI Oltrelamoda 2011

ProvinciaLa camera acustica alTeatro Magnani di Fidenza Intervista a Diego Rossi, Sindaco di Borgotaro

zoomGli eventi di settembre a marchio CNA Parma

L’imPresa deL mese Liquorificio Colombo di Salsomaggiore

creditoL’andamento dei tassi

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Anno XXXIV - n.98 del 12/10/2011. QuotidianoPoste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia-nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211Comitato di RedazionePer CNA: Domenico Capitelli, Pierluigi Beccarel-li, Maura Marmiroli, Andrea MareschiGiornalisti: Fabrizio Furlotti, Erika [email protected] grafico e impaginazione: Edicta edizioniPer la pubblicità: [email protected] - 0521.227211CNA Parma - Via Spezia 52/a0521.227211 - www.cnaparma.it

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spunTi di RiflEssiOnE pER il migliRamEnTO cOmpETiTivO dElla cna E dEllE assOciaTE

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pRImO pIAnO

dalle conclusioni di una ricerca di aaster le proposte della cna emilia romagna per un nuovo assetto territoriale ed organizzativo

superare il policentrismo ripartendo dalle “comunità operose aggregate”

on si può più aspettare. Bisogna cambiare ...e anche piuttosto ra-pidamente. Questo il senso delle

proposte, e del dibattito che ne è seguito, nel corso della Conferenza d’organizzazione di CNA Emilia Romagna, svoltasi a Bologna lo scorso 26 settembre. Un’intera giornata dedicata a delineare l’Emilia Romagna che verrà e l’adeguatezza dell’attuale assetto organizzativo del sistema CNA. Nella sessio-ne mattutina sono stati presentati i risultati di una ricerca condotta da Aldo Bonomi, Presidente del Consorzio Aaster di Milano, sul futuro della regione e sul percorso di cambiamento individuato.Dall’indagine di Bonomi si evince che il mo-dello di governance emiliano romagnolo è ormai giunto al capolinea.”Ne prendiamo atto” ha affermato il Pre-sidente di CNA Emilia Romagna, Paolo Govoni rivolgendosi agli ospiti presenti: il Presidente della Regione Vasco Errani, il Presidente di Unioncamere Carlo Alberto Roncarati, Gabriele Piccini di Country Mana-ger Italia Unicredit e il Presidente di Unipol Pierluigi Stefanini. “Occorre cambiare e cambiare in fretta. Per noi - ha proseguito Govoni - ma anche per la politica è giunto il momento di stimolare una riflessione sui

processi di cambiamento e sulle modalità attraverso cui rappresentare le piccole e medie imprese e l’artigianato nello scena-rio competitivo attuale. Alla stessa stregua anche la CNA dell’Emilia Romagna ha scelto di misurarsi con il cambiamento perché non ha più senso prolungare la resistenza. La crisi, infatti, è ancora ben lontana dall’es-sere superata, e nel contempo emergono con forza dirompente i problemi causati

n

dal ritardo con il quale le istituzioni hanno proceduto ad adeguarsi alla globalizzazio-ne. Ecco quindi un’occasione per prendere coscienza delle modifiche in atto nella nostra regione e avviare una riflessione su una possibile riorganizzazione dal basso della governance territoriale. Una sfida che CNA lancia a tutti gli attori della comunità economica e con cui ha scelto fin da subito di misurarsi in prima persona”. Tutto nasce da una ricerca che CNA Emilia Romagna ha affidato al consorzio Aaster di Milano. Il suo presidente Aldo Bonomi ha raccolto il parere del gruppo dirigente CNA e di un selezionato panel di interlocutori del mondo istituzionale ed economico in regione, scoprendo come sia ormai neces-sario, secondo loro, riqualificare il territorio e procedere a una sua riaggregazione. La ricetta di Bonomi è semplice nell’esposi-zione e certamente impegnativa per chi la dovrà attuare: “ “Guardare oltre il policen-trismo ripartendo dalle comunità operose, dal loro protagonismo economico, dalla voglia, che è ancora tanta, di fare impresa e dalle loro virtù civiche. Lo schema, è quello della poliarchia. Per ascoltarle e capire come stanno affrontando il difficile guado della

aldO BOnOmi pREsidEnTE dEl cOnsORziO aasTER“Siamo di fronte ad un cambiamento epocale. E non lo dico solo perché siamo di fronte ad una pesantissima crisi, ma perché i risultati della ricerca ci dicono che è cambiato l’impostazione del tessuto produttivo mani-fatturiero di questa regione. Non c’è dubbio che quel ciclo, basato sulla proliferazione – quello che io chiamo il capitalismo molecolare, basato sull’artigianato, sulle famiglie ecc… - è un ciclo che ha dato tutto. Oggi siamo di fronte ad un meccanismo che riguarda anche la CNA tra “policentrismo”, per dire in parole povere: se cioè devono contare sempre di più i piccoli capisaldi locali, oppure se bisogna mettersi assieme e cercare di fare “poliarchia” e non policentrismo, e, per dirla anche qui in maniera meno scientifica, bisogna riaggregarsi”.

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cOnfEREnza d’ORganizzaziOnE

modernizzazione del loro ciclo economico e della loro qualità della vita, innanzitutto. Ma anche e, soprattutto, per ragionare insieme del nuovo modello emiliano romagnolo. Una logica questa, che capovolge la me-todologia di riorganizzazione dall’alto, lad-dove rappresentava, anche e soprattutto in questa regione, l’ideale policentrica cornice entro cui le diverse province esercitavano il loro autonomo percorso di sviluppo”.

Per spiegarlo fa l’esempio di un tempio greco, che posa su forti colonne, ma è sovra-stato da un frontone che tiene insieme tutto, come dovrebbero fare le nuove piattaforme territoriali attorno alle quali costruire la nuova Emilia-Romagna. Ma Bonomi approfondisce il concetto, lan-ciando anche precise proposte. “è la stessa realtà di oggi che suggerisce di guardare ol-tre al policentrismo, per ragionare di svilup-po di area vasta, di piattaforme produttive, di un modello poliarchico di organizzazione, cioè di un modello non centralizzato di governance territoriale. Il superamento del policentrismo dovrebbe centrarsi su tre grandi piattaforme: la Via Emilia, l’asse

trasversale che da Piacenza arriva a lam-bire Bologna; Bologna Città Regione; Città Adriatica i cui confini si disegnano tra il Delta del Po e Cattolica”. Coerentemente alle indicazioni dell’indagine, il presidente Govoni ha voluto sottolineare come “Non sia più rinviabile la riqualificazione del territorio annessa ad una sua riaggrega-zione, così come la rappresentanza degli interessi economici, oggi imperniata sulla stessa logica delle istituzioni locali. L’attuale assetto – ha proseguito Govoni – non è più adeguato ad intercettare l’evoluzione delle

Sono anni che stiamo lavorando per costruire nuove direttrici di sviluppo. Il piano territoriale corrisponde esattamente a questa filosofia, dunque andiamo avanti con questa strategia: piattaforme tecnologiche, formazione, nuovo modello di svi-luppo, nuovo modello di welfare. Questi sono i campi di lavoro su cui stiamo già lavorando, in questa direzione, quindi c’è consonanza da questo punto di vista. Già in diverse occasioni abbiamo detto che occorre fare un passo avanti nel policentrismo, ragionando sulle aree vaste e sulle politiche integrate di sistema. è questo il lavoro che si sta facendo e su questo andremo avanti con coerenza, nonostante una situazione difficilissima del Paese che oggettiva-mente mette limiti e problemi a questa strategia, ma è una strategia cui non possiamo rinunciare perché il mondo va in quella direzione”.

tendenze in atto. Sempre più, infatti, emerge la necessità dei sistemi locali di imprese, di accedere a risorse, beni collettivi per la competitività - più efficienti ed adeguate alla sfida degli odierni mercati. Proprio per questo ci siamo proposti di riflettere su di una nuova governance territoriale”. Come? CNA intende rimodellare l’organiz-zazione territoriale della rappresentanza degli interessi economici, partendo dalle comunità operose e da qui ragionare del nuovo modello emiliano romagnolo. Anzi da parte sua, si attiverà in tempi brevi. Ad annunciarlo è il Segretario regionale CNA Gabriele Morelli: “Noi puntiamo a cambiare già nei prossimi mesi le nostre strutture di rappresentanza e contribuire a ricostruire su nuove basi la comunità economica emiliano-romagnola. Ma an-che la politica deve fare altrettanto e farlo agendo con rapidità”. Su questo terreno è intervenuto il presidente della Regione

gOvOni: “il mEssaggiO di Oggi ha una paROla

chiavE: camBiamEnTO”“

morelli: “noi puntiamo a cambiare in tempi brevi anche le nostre strutture di rappresentanza e contribuire a ricostruire

su basi nuove la comunità economica della regione”

Il modello è una visione,

una concezione statica.

vascO ERRani pREsidEnTE dElla REgiOnE Emilia ROmagna

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pRImO pIAnO

Vasco Errani, il quale ha sottolineato come il piano territoriale proposto sia coerente con le strategie già individuate dalla Re-gione. “Non verrà tolto nemmeno un euro dai nuovi poli tecnologici e si continuerà a puntare sulla formazione. Ma è necessario un nuovo discorso pubblico per contra-stare una crisi che è più che altro culturale. All’Italia servono rigore ed equità per dare valore al concetto di cambiamento, e per farlo serve unità: chi dice che senza il peso del Mezzogiorno possiamo andare da Dio, dice cretinate”.Nelle sue conclusioni il Presidente Nazionale Ivan Malavasi ha sottolineato come quanto emerso dalla ricerca di Bonomi offra ampi spunti per ragionare insieme, organizzazioni di rappresentanza e istituzioni. Il processo di ricostruzione della comunità operosa emiliano romagnola – secondo la defini-zione di Bonomi - è ulteriormente accele-rata dalla crisi della politica, dalle manovre economiche che penalizzano con tagli ingiusti le regioni virtuose. “C’è una situa-zione economica e finanziaria – ha concluso

grande credibilità della nostra organizzazione che si mette in gioco e vuole cambiare, per poi proporre il cambiamento alle proprie imprese, al territorio e alle Istituzioni. Quindi andare oltre il policentrismo, cercare di ragionare in termini di “area vasta”, di reti fra imprese di creare un contesto in cui le imprese, anche in un momento di grave difficoltà come questo possano crescere e svilupparsi. La nostra proposta – ripeto – è quella di un cambiamento che deve riguardare trasversal-mente tutti e insieme, attraverso il cambiamento, a mio avviso possiamo, dare risposte nuove non solo alle imprese che rappresentiamo, ma anche all’intero territorio regionale”.

paOlO gOvOni pREsidEnTE cna Emilia ROmagna

“Il messaggio che lanciamo oggi è un messaggio molto chiaro, che ha una parola chiave che è cambiamento. Noi vogliamo cambiare, vogliamo applicare

su noi stessi prima che sugli altri ciò che andiamo a proporre. Credo che questo sia un segnale di

cOnfEREnza d’ORganizzaziOnE

Malavasi – che impone a tutti l’obbligo di ricercare strade nuove e percorsi efficaci per recuperare la perduta competitività”. Nella sessione pomeridiana, il gruppo dirigente CNA è entrato nel vivo del siste-ma organizzativo regionale per valutarne l’adeguatezza partendo dai risultati della ricerca condotta da Simone Palazzi Rossi e Stefano Galli sulla configurazione in

essere delle sue strutture.A conclusione dei lavori il Segretario Ge-nerale Sergio Silvestrini ha sottolineato come “tutto il sistema CNA abbia accetta-to la sfida del cambiamento iniziando già una riflessione importante, a cui la CNA Emilia Romagna ha dato un contributo molto importante, pronta a mettersi in discussione, delineando un cambiamen-to rapido perché il tempo non gioca a nostro favore. La situazione del Paese e delle imprese è estremamente difficile; ecco perché – ha sottolineato Silvestrini – dobbiamo metterci nelle condizioni di rappresentare al meglio gli interessi e i bisogni dei nostri imprenditori”. Il Segretario generale ha poi evidenziato come la conferenza regionale dell’Emilia Romagna si sia posta in grande sintonia con la Conferenza nazionale dei servizi svoltasi a Milano. In un mondo in cui tutto sta cambiando, CNA deve trovare tutte le opportunità di recupero e di rilancio per le piccole e medie imprese e per il Paese. Pragmati-smo, concretezza coraggio e rapidità nel realizzare il cambiamento. Questa è la sfida. Bisogna cambiare la geografia degli

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L’InTERVISTA

Gianni montali, neopresidente di travelbus, traccia le linee guida del suo mandato in unmomento cruciale per il trasporto pubblico locale e per le aziende ad esso collegate

sinergie e aggregazioni o definisce un ritorno a casa. E per Gianni Montali, per de-cenni punto di riferimento del

settore trasporti per il mondo CNA, ac-cedere oggi alla presidenza di Travelbus dopo che una decina di anni fa, assieme ad una quindicina di imprenditori, l’aveva costituita, è giusto lo sia. Montali, cos’è oggi Travebus? “Un consorzio che associa una quarantina di imprese del settore trasporto persone, in particolare: con auto nel segmento NCC, con pullman nel turismo e in quello che è il suo vero «core business»: l’inte-grazione pubblico privato nel trasporto pubblico locale (TPL)”. Come si presenta oggi la situazione del mercato?“Travelbus, così come tante altre realtà simili, sono sempre state considerate dalle aziende di TPL, a Parma parliamo di TEP, esclusivamente come soggetti attuatori, attraverso lo strumento della subconcessione, di determinati servizi, coprendo spazi che per loro non erano più sostenibili sia economicamente che organizzativamente. Un ruolo che le no-stre aziende hanno sempre svolto bene, nell’interesse loro, degli utenti e delle aziende concessionarie. Tuttavia oggi si pone la necessità di fare un salto di qualità anche alla luce di quelli che saranno da

una parte le novità nel panorama regio-nale, e dall’altro le difficoltà oggettive che il TPL avrà in seguito della recente manovra del Governo. Si è calcolato che realtà come Travelbus sono in grado di re-cuperare, rispetto ad un’azienda pubblica, circa un euro al chilometro.Un dato fortemente significativo, se si pensa che solo in Emilia Romagna il pri-vato effettua annualmente circa 10-12 milioni di chilometri, che fa capire qual è il recupero di redditività che è possibile ottenere in questo segmento, in un mo-mento di grave difficoltà economica per

“Travelbus si è aggiudicato il

trasporto persone in alcuni

paesi della provincia?

“Si tratta di trasporti che riguardano alcune linee che avevamo la necessità di coprire per rispondere alle necessità delle nostre imprese, ma soprattutto per mantenere un collegamento diretto col territorio che ci consentisse da una parte di non fare entrare dei concorrenti e dall’al-tra per implementare l’attività stessa. Si tratta per lo più di trasporto alunni per la scuola dell’ob-bligo e per quelle non dell’obbligo (asili, scuole materne) per i Comuni di Fornovo, Medesano, Noceto e Tizzano. Abbiamo di fatto ripreso questi servizi che ci danno la possibilità di esercitare il nostro core business e di implementare la massa critica in termini di fatturato, offrendo risposte migliori dal punto di vista della qualità e dei costi dell’esercizio”.

l

il Paese, assicurando al contempo qualità nel servizio”. Quali le prossime azioni di Travelbus? “La cosa che dovremo accingerci ad at-tuare, coerentemente con la politica che la nostra organizzazione sta portando avanti in regione, è uscire dal cerchio ristretto della subconcessione in quanto tale, ed entrare nel merito di scelte im-prenditoriali diverse. Questo presuppone un salto di qualità delle imprese stesse che si andrebbe ad inserire in un mecca-nismo di carattere generale che a livello regionale sta venendo avanti: mi riferisco alle aggregazioni che si stanno attuando tra le altre province e che per ora stanno escludendo Parma. Sappiamo che in ambito trasporti è altret-tanto importante sia ottenere sinergie, che avere un profondo radicamento territoriale, per cui faremo in modo, pro-prio per il nostro territorio parmense, di perseguire entrambi gli obiettivi”. Il primo passo in questa direzione è stata la partecipazione alla gara indet-ta da TEP per l’assegnazione del TPL in provincia?“Esattamente e per la quale siamo in attesa dell’esito. Vi abbiamo partecipato, seppur con una quota minima in asso-ciazione con Modenabus per due motivi fondamentali: poter continuare a gestire il TPL nel nostro territorio, e, in previsione,

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avere un ruolo diverso nella gestione stes-sa del TPL. Per arrivare a questo obiettivo occorre allargare le alleanze che già sono in essere soprattutto in ambito regionale, ma soprattutto serve il coraggio da parte delle nostre aziende di fare quel salto di qualità «imprenditoriale» per uscire da quel ruolo di puro erogatore di servizio, un salto di qualità che è possibile se esiste una forma mentale di un certo tipo e se si segue quella strada, nella consapevolezza che servono risorse. So che è un passo non semplice da affrontare, ma occorre aver chiaro che o si è in grado di gestire gli eventi o qualcun altro occupa la tua posizione e se si ha un ruolo nella stanza dei bottoni e peso sulle decisioni, i rischi in termini oggettivi, intesi anche come redditività della singola impresa, sono estremamente minori. In questa fase faremo in modo che Travelbus acquisisca, in seno alla rete dei consorzi operanti in regione sul segmento TPL, un ruolo più marcato e importante”.

Perché si definisce Parma un “caso anomalo”? “Sono valutazioni a mio avviso preva-lentemente di carattere politico o forse perché la situazione di Parma è avulsa da quel meccanismo di alleanze che attraver-sa tutta la Regione”. Si parla sempre più frequentemente di una possibile privatizzazione di TEP. Cosa ne pensa?

“Innanzi tutto che non si tratterà di una privatizzazione vera e propria, ma di una cessione al privato, del 49% al massimo. Penso che un passo

del genere sarebbe auspicabile, perché all’interno delle aziende private c’è minor dispersione di risorse, maggior attenzione alle economie di scala, quindi maggior redditività in un contesto come quello at-tuale dove gli Enti Locali saranno sempre più in difficoltà a reperire risorse in questo settore e quindi trovare la soluzione che garantisca il servizio alla collettività e nel-lo stesso tempo faccia risparmiare”.

caRTa d’idEnTiTa’NOME: GIANNICOGNOME: MONTALICURRICULUM: Dopo l’esperienza di re-sponsabile FITA in CNA Parma, è stato chiamato alla funzione di Segretario Regionale del settore. Nel 2008 è stato il responsabile nazionale di FITA CNA. Attualmente è ancora membro del consiglio del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro). Oggi è Presidente di Travelbus

“un salTO di QualiTà pER usciRE dal RuOlO di EROgaTORE di sERvizi ”

L’InTERVISTA

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nEWS

lE cinQuE pRiORiTà pER salvaRE l’iTalia“Non possiamo più permetterci di non deci-dere, gli Stati europei e i mercati ci guardano. Il tempo degli annunci è finito, noi ai tavoli finora ci siamo sempre seduti, ma vogliamo tavoli che possano incidere. Il Parlamento deve muoversi, e forse lì non ci si è reso conto della gravità della situazione”. Lo ha dichiarato Ivan Malavasi, presidente della Cna e presidente di Rete Imprese Italia, nel corso della conferenza stampa congiunta con i presidenti di Confindustria, dell’Abi, dell’Alle-anza delle Cooperative Italiane, dell’Ania per la presentazione delle proposte delle imprese per l’Italia. “La buona tenuta dei conti pubblici è il punto di partenza sul quale costruire le misure per favorire la crescita - ha spiegato Malavasi - Le forze del lavoro e dell’impresa, il risparmio delle famiglie, il successo dell’export italiano sui mercati mondiali rappresentano i punti di forza su cui costruire. Salvare l’Italia non è uno slogan retorico. Non intendiamo sostituirci ai compiti che spettano al governo, alla politica, a chi rappresenta la sovranità popolare”. Malavasi ha sottolineato “l’esigenza di non limitarci alle critiche” ed ha indicato 5 punti prioritari: 1. Spesa pubblica e riforma dellepensioni 2. Riforma fiscale 3. Cessioni del patrimonio pubblico 4. Liberalizzazioni e semplificazioni 5. Infrastrutture e energia

mengozzi nuovo presidente di Fita emilia romagna. La posizione di Parma

Rigoni:”più spazio alle grandi portate”

l Consiglio Regionale di CNA Fita Emilia Romagna, riunito lo

scorso 23 settembre con 35 presenti rispetto ai 50 aventi diritto, ha eletto Marco Men-gozzi di Forlì, alla presidenza di CNA Fita Emilia Romagna, andando a sostituire Cinzia Franchini da poco nominata presidente nazionale di CNA Fita. Nel merito abbiamo sentito la posizione del presidente pro-vinciale di CNA Fita, Gabriele Rigoni (nella foto). Presidente, qual è stata la

posizione dell’Unione Fita di Parma in questo fran-gente? “La posizione di Parma era di esprimere un proprio candi-dato, pur sapendo in partenza che ci sarebbero state poche possibilità di venire eletti fra i quattro candidati che si erano presentati”. Quale la ragione che vi ha spinto alla candidatura? “Semplicemente perché rite-nevamo necessario portare alla rappresentanza regionale qualcuno che fosse rappre-sentante delle aziende di trasporto pesante, visto che le imprese di piccola portata sono già più che presenti attraverso l’impresa dalla presidente nazionale Cinzia Franchini. Invece già le prime due candidature erano di rappresentanti il trasporto delle piccole portate (auto-carri fino a 35 q.li ). Questo sebbene le problematiche generali dell’autotrasporto siano comuni a tutti i tipi di veicoli e a tutte le tipologie di imprese, pur essendovi nello stesso tempo delle specificità che non vanno sottovalutate Quindi la nostra posizione è stata quella di chiedere

al Consiglio – dato che le aziende con veicoli pesanti non erano secondo noi ade-guatamente rappresentate per quanto riguarda la loro importanza sia numerica che quantitativa - abbiamo pensa-to di proporre questa nostra candidatura, alternativa”. Con che conseguenze? “Innanzi tutto c’è da dire che la nostra posizione e le nostre idee sono state adeguata-mente ascoltate e valutate dal Presidente regionale di CNA Paolo Govoni. Si sta pertanto valutando l’opportunità di costituire un gruppo o coordinamento interprovinciale che lavori con attenzione sulle problemati-che più tipiche dei veicoli di portata superiore ai 115 q.li ed affianchi e collabori con il presidente regionale in que-sto compito. Ciò in tema sia di tempi di guida e riposo, tas-sazione, studi di settore , che mi sembra argomento molto importante specialmente nel corso di questa crisi, che in tema di leggi e normative che riguardano in particolare proprio il trasporto pesante, di cui si sta discutendo a livello nazionale”.

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cna Parma ha presentato progetti per oltre 3 milioni e 400mila euro

contributi regionali per l’innovazionei è praticamente conclusa la tornata progettuale relativa

ai contributi regionali per l’Innovazione e per le Neo Imprese, ma in verità queste ultime, probabilmente, avran-no la possibilità di continuare a presentare richieste di con-tributo in quanto la Regione Emilia Romagna dovrebbe rifinanziare la misura con altri fondi a disposizione. CNA Innovazione Parma ha fatto la sua parte aiutando il maggior numero possibile di aziende associate nella preparazione della domanda.A conferma del fatto che anche

le piccole imprese innovano e vogliono crescere nonostante il momento difficile, ci sono state le tantissime richieste di informazioni e gli incontri preparatori che sono stati fatti e che non sempre si sono poi conclusi con la scelta di partecipare al bando.Alla fine del percorso, cioè il 30 di settembre, prima tra le associazioni di categoria della provincia, CNA Parma e le sue imprese hanno presentato progetti per più di 3 milioni e 400 mila euro ( 14 aziende) con una richiesta di contributo intorno al 50%.La Regione Emilia Romagna si

è trovata davanti ad innume-revoli richieste (si parla di più di 1500) a testimonianza del fatto che le imprese regionali sono vive e che gli imprendi-tori guardano al futuro e sono disposti ad investirci. La strada intrapresa con questi bandi, ricordiamo anche quello di due anni fa, è sicuramente uno stimolo all’economia e trova il favore della nostra associazio-ne anche se forse ci si aspetta-va un qualcosa di riservato alle piccole imprese e non, come avvenuto con questo bando, l’apertura anche a quelle fino ai 250 dipendenti, per cui l’in-novazione è sicuramente di

una tipologia differente.Speriamo quindi che nella fase decisionale di attribuzione delle risorse, i valutatori ten-gano conto di questa realtà e che premino secondo la reale virtuosità dei progetti di sviluppo aziendale e non se-condo concetti, spesso teorici, che mal si addicono alla realtà delle nostre imprese .(Marcello Mazzera - CNA Inno-vazione Parma)

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sisTRi: in sinTEsi lE pRincipali nOviTàLe modifiche e le novità introdotte alla norma riguardante il ripristino del sistema di tracciabilità dei rifiuti, SISTRI, sono così riassumibili: - avvio dell’operatività prorogata al 9 febbraio 2012, ad eccezione dei produttori di rifiuti speciali pericolosi inferiori a 10 dipendenti per i quali è stato mantenuta la definizione dell’avvio dell’operatività non prima del 1° giugno 2012 - avvio di un periodo di prova, da concludersi entro il 15 dicembre 2011, du-rante il quale, in collaborazione con le associazioni di categoria, verranno valutate le componenti hardware e software allo scopo di una loro semplificazione - sono previste ulteriori semplificazioni per specifiche tipologie di rifiuti speciali pericolosi - è prevista una possibile delega degli adempimenti Sistri ai Consorzi di recupero per i soggetti che producono solo rifiuti sottoposti a ritiro obbligatorio da parte di sistemi regolati per legge (es: pile, oli esausti ecc...).

c’è tempo sino al 9 febbraio 2012 per adeguarsi al sistema e dotarsi degli strumenti

la “manovra” ripristina il sistri con nuove regolea manovra finanzia-ria bis ha letteral-mente salvato in cal-

cio d’angolo il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti che era stato cancellato nella sua prima versione. Un semplice emendamento ha dunque ripristinato il tanto discusso sistema, da anni istituito ma mai decollato a causa dei mille disservizi e difficoltà tecniche, prima nell’individua-zione e la messa in funzione dell’hardware e del software, quindi nei disastrosi esiti dei test avviati per simulare a regi-me la procedura nei cosiddetti “click day”. Difficoltà e pessima gestio-ne delle procedure che ora dovranno essere superate in primo luogo dalle strutture che fanno capo al Ministe-ro dell’Ambiente, ma anche dagli operatori e dalle oltre 400mila imprese interessate che avranno a disposizione cinque mesi in più, rispetto alla data di avvio prevista per lo scorso settembre, dato che ci sarà tempo fino al 9 feb-braio del 2012 (per i piccoli produttori di rifiuti pericolosi, con personale fino a dieci

dipendenti, la data di avvio sarà stabilita in seguito e comunque si conferma che non sarà prima del 1° giugno 201)per adeguarsi al sistema e dotarsi di tutti gli apparecchi necessari al suo funzionamen-to. Mesi che dovranno anche essere utilizzati per le sessioni di aggiornamento messe in calendario dalle associazioni di categoria in accordo con il Ministero, con lo scopo di facilitare gli operatori e sviluppare un software più efficiente e usabile, a colmare le lacune di un sistema utile sulla carta ma di fatto finora inapplicabile. Concetto ribadito per l’enne-sima volta da Rete Imprese Italia quando, a fronte di un’infelice dichiarazione del Ministro Prestigiacomo che addossava alle imprese la colpa degli insuccessi nei precedenti tentativi di avvio del sistema, afferma in una nota ufficiale che “I motivi che hanno ostacolato l’attuazione del Sistri sono procedure com-plicate e costose, problemi e ritardi nella distribuzione dei dispositivi USB e nell’instal-lazione delle black box, mal-

funzionamenti dovuti a difetti strutturali nell’hardware e nel software, continui correttivi legislativi e procedurali. Nessuno mette in dubbio la necessità di combattere le ecomafie. Ma bisogna riuscire a farlo con modalità semplici in capo alle imprese, per ga-rantire una gestione efficiente e poco costosa ed efficaci risultati”. La cosa certa è che ad oggi per l’avvio (sic!) del Sistri sono stati spesi 5 milioni

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di euro, mentre altri 70 milioni sono quelli pagati dalle impre-se per gli strumenti, black-box e chiavetta usb, che sono fermi, incamerati dal Tesoro, per poi passare al Ministero dell’Ambiente che a sua volta li girerà alla Selex, l’azienda del Gruppo Finmeccanica che ha realizzato il sistema e gestirà il servizio. Finora gli iscritti sono 325.470, con 504mila chiavet-te usb e circa 90mila black box consegnate.

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nEWSLa sera del 28 ottobre nel salone moresco del Palazzo dei congressi di salsomaggiore

“Oltrelamoda 2011”: qualità e unicità in passerellaorna la sera del 28 ottobre nella stu-penda scenografia

del Salone Moresco del Palaz-zo dei Congressi di Salsomag-giore, “Oltrelamoda 2011”, la kermesse dell’abbigliamento su misura e personalizzato, organizzato da Federmoda Parma. “L’obiettivo dell’iniziativa - ci tiene a sottolinearlo Giulia Ghiretti, responsabile di CNA Federmoda Parma - è pro-muovere, pur in un momento difficile, l’attività delle nostre imprese tessili e d’abbiglia-mento, ponendo in luce la qualità e l’unicità dei loro prodotti. Vedremo quindi sfi-lare la produzione di sartorie

T artigianali per donna e per uomo, vestiti da cerimonia e da sposa, coloratissimi abiti di cultura africana, articoli da pellicceria. Voglio segnalare inoltre la presenza di giovanis-sime sarte che hanno da poco tempo scelto la strada dell’im-prenditoria privata, dopo varie esperienze in diverse industrie del settore. E ancora più gio-vani sono gli allievi dell’IPSIA “Carlo Levi” di Parma che por-teranno in passerella gli abiti creati durante lo scorso anno scolastico, cosa che faranno anche le allieve dell’Istituto di moda Atelier Alderuccio”. Ci sono altre novità previste nel programma? “Saranno protagonisti della

serata anche nostri associa-ti dell’artigianato artistico: una signora che fa cornici artistiche, un’altra che fabbrica cappelli in feltro fuori dai soliti schemi, molto particolari, ma

di buon gusto. A creare un’at-mosfera accattivante, non potrà poi mancare la musica. Un soprano con quella lirica e una giovane cantante con quella rock”.

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Numerosi vantaggi per i soci CNA Parma che scelgono Hera Comm

Grazie all’accordo siglato tra CNA Parma e Hera Comm ad inizio 2011 tutti i nostri associati che scelgono

come fornitore la società di vendita di energia elettrica e gas del Gruppo Hera possono beneficiare di importanti vantag-gi. Ricordiamo innanzi tutto le offerte a mercato libero “momento Giusto lavoro” che offrono l’opportunità di scegliere caratteristiche di sconto differenti in base a quando si concentrano i consumi dell’attività imprenditoriale. Sono infatti previsti tre profili per il gas naturale e tre profili per l’energia elettrica da scegliere e combinare secondo le necessità pro-duttive. Per l’energia elettrica è possibile scegliere tra il profilo “sole” (per chi uti-lizza l’energia elettrica prevalentemente di giorno dalle 8.00 alle 19.00, fascia F1), “lUna” (per chi utilizza l’energia elettrica prevalentemente di sera dalle 19.00 alle 8.00, di notte e nei week end, fascia F2 e

F3) e “24 ore” (per chi utilizza l’energia elettrica in tutte le ore della giornata, tutti i giorni della settimana). Ogni profilo concentra lo sconto sulla componente energia dell’elettricità prevista per i clienti in maggior tutela nelle fasce orarie indi-cate. Allo stesso modo l’offerta per il gas naturale prevede tre profili: “GHiaCCio” (per chi utilizza il gas nei mesi più freddi dell’anno, dicembre gennaio e febbraio), “neve” (per chi utilizza il gas da settem-bre a febbraio compresi) e “12 mesi” (per chi utilizza il gas in tutti i mesi dell’anno). Ciascun profilo gas concentra lo sconto sul corrispettivo di dispacciamento e commercializzazione all’ingrosso del gas naturale nei periodi indicati. Per le offerte “Momento Giusto Lavoro” è inoltre previsto, per tutti i nostri as-sociati, l’ulteriore vantaggio del bonus economico aggiuntivo su entrambe le forniture. Inoltre, per risparmiare sui con-

sumi domestici è possibile sottoscrivere le offerte luce e gas “momento Giusto Casa” che presentano gli stessi profili e meccanismi dell’offerta business oggetto della convenzione.A disposizione della nostra Associazione è altresì previsto un canale d’ascolto pri-vilegiato che, quotidianamente, gestisce e risolve qualsiasi richiesta pervenuta dai nostri associati. Hera Comm offre inoltre assistenza continua ai propri clienti con lo sportello Her@ on-line, attivo 24 ore su 24, per sbrigare on line gran parte delle pratiche relative alle forniture ed una serie di servizi che ne semplificano la gestione come la domiciliazione delle fatture e l’invio della fattura via e-mail.

Per concordare una consulenza gratuita e personalizzata si rivolga a CNA Parma al 0521.227211 e sarà contattato quan-to prima da un consulente Hera Comm.

InformazIone puBBlIcItarIa

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TEaTRO magnani: un gRandE caRTEllOnE Il Teatro Magnani in occasione del 150° anniversario dell’inaugurazione (26 ottobre 1861) ha allestito un cartel-lone che comprende una proposta variegata, fatta di diversi appuntamenti, dedicata ad ogni fascia d’età e di ten-denza. Naturalmente si comincia con la celebrazione ufficiale il 26 ottobre con “Il Trovatore”, l’opera di Verdi che centocinquanta anni fa inaugurò il Teatro. Dal 27 al 29 dalle 21 alle 24 sarà possibile, gratuitamente, effettuare una visita guidata e “teatralizzata” alla camera acustica del Magnani. Il 10 novembre al Ridotto si inaugura la mostra “Tullio Marchetti negli anni ’60: la rinascita del Teatro Magnani”. Il giorno seguente, 11 novembre, Boheme di Giacomo Puccini inaugura la stagione lirico-sinfonica del Magnani. Il 24 novembre il Teatro ospita “L’elmo di Scipio”, evento dedicato ai ragazzi delle scuole in collaborazione con la Fondazione Arturo Toscanini. Il 27 il Teatro ospita un evento dedicato ai più giovani: il concerto di Dolce-nera. Il 29 è atteso il concerto del M° Roberto Cappello pianista di fama internazionale e direttore del Conser-vatorio Arrigo Boito di Parma. A conclu-sione delle celebrazioni sarà presentata la pubblicazione dedicata ai 150 anni del Teatro “Girolamo Magnani” e al ritrovamento della Camera Acustica a cura della storica dell’arte Maurizia Bonatti Bacchini.

La cna ha sostenuto le manifestazioni per le celebrazioni

Rivive la camera acustica del magnanin’associazione come la CNA, da oltre 60 anni profondamente

radicata sul territorio attraver-so le imprese ad essa associa-te, protagoniste dell’econo-mia e dello sviluppo locale in quanto operanti in tantissimi settori legati quotidianamen-te alla vita di ognuno di noi, nel proprio bilancio sociale ha un capitolo dedicato agli interventi a favore del terri-torio e quindi della comunità. Interventi che agiscono il più delle volte sul versante sociale o culturale. La CNA di Parma, sollecitata dal direttivo di Fi-denza, insieme ad altre realtà territoriali, ha così contribuito alla rinascita della camera acustica del Teatro Magnani,

recentemente restaurato, so-stenendo gli eventi messi in calendario per il suo rilancio. Un intervento che ha toccato diversi segmenti: quello so-ciale, perché ha restituito alla comunità un gioiello artistico e storico che renderà ancora più prezioso il teatro, e quello culturale, dal momento che una camera acustica di tale bellezza costituisce uno dei rari esempi al mondo. La camera acustica si com-pone di una struttura lignea destinata a migliorare l’acu-stica del teatro soprattutto in occasione di momenti concer-tistici, ed è completamente decorata con tele dipinte da colui che fu lo scenografo più apprezzato da Verdi: Girolamo

Magnani, nato a Borgo San Donnino nel 1815 e divenuto “maestro di ornato e decora-zione” di chiara fama. Quando il 26 ottobre 1861 il Teatro fu inaugurato, Magnani ne aveva realizzato tutti gli apparati decorativi oltre le scenogra-fie dell’opera inaugurale: Il Trovatore. Per questo assume particolare importanza per tutta la comu-nità di San Donnino la sera del 26 ottobre prossimo, quando, a celebrare il 150° anniversa-rio dell’apertura del Teatro, il sipario si aprirà proprio sul Trovatore, l’opera verdiana più “risorgimentale” nel ricordo del film “Senso” di Luchino Visconti, l’ideale per celebrare anche l’anniversario dell’Unità d’Italia e lo straordinario re-stauro della camera acustica del Magnani, in quanto la rappresentazione, in forma di concerto, sarà ambientata al suo interno. Un’occasione unica per vede-re, in un’occasione storica, gli splendidi dipinti di Girolamo Magnani e ascoltare l’effetto speciale della camera acustica, resa agibile grazie anche al contributo della CNA.

Una delle tele che costituiscono la camera acustica del Magnani

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L’InTERVISTA

diego rossi, sindaco da qualche mese, sottolinea la qualità e la gamma dei servizi per i cittadini e le opportunità per le imprese

Borgotaro, il “centro” della valtaro

iego Rossi, da alcuni mesi primo cittadino di Borgotaro, è stato eletto nel segno della continuità

rispetto al suo predecessore Salvatore Oppo. Quali sono attualmente i rapporti tra Comune, aziende artigiane e PMI? “Tra l’amministrazione comunale e gli artigiani, attraverso le associazioni di cate-goria, esiste un continuo confronto che ci consente di essere costantemente presenti sui problemi, cercando di trovare insieme le soluzioni possibili ai problemi. Il Comune cerca di essere sempre presente, al fianco degli artigiani, tenuto conto che buona parte del tessuto economico del territorio

è costituito da aziende artigianali”. Com’è al momento la condizione degli insediamenti produttivi?“Il contesto nazionale ed internazionale non è, evidentemente, dei migliori e queste condizioni generali si ripercuotono anche su un territorio come il nostro. Comples-sivamente, comunque, devo però eviden-ziare come le piccole imprese artigiane, ancora di derivazione familiare o comun-que di piccole-medie dimensioni, abbiano saputo, anche in Valtaro, rispondere con elasticità alla crisi, adattandosi ai nuovi contesti e rimanendo competitive”. Come valuta i problemi del nostro Ap-pennino dal punto di vista dello spopola-

mento e della difficoltà di occupazione? “Borgotaro vive, da circa dieci anni a que-sta parte, una tendenza demografica in contrasto con quella della gran parte dei comuni appenninici. Seppur di poche uni-tà, ogni anno la popolazione residente sta aumentando, con una tenuta delle nascite e una buon afflusso di nuovi cittadini, che lo scelgono come luogo di residenza. Perman-gono sicuramente problemi di tipo occupa-zionale, soprattutto sul manifatturiero av-vertiamo dei segnali di difficoltà. In questo momento difficile , è arrivata davvero come una boccata d’ossigeno la buona soluzione della crisi dello stabilimento ceramico “ex Fincuoghi”: l’arrivo di un nuovo imprendito-rore, serio, credibile, con un piano industriale concreto e di prospettiva, sta rilanciando l’attività, a dimostrazione come il lavoro comune, di concertazione, tra Istituzioni, associazioni di rappresentanza e ruolo dei lavoratori possa portare a soluzioni positive, anche in contesti complessi”.

Quali le peculiarità di Borgo-taro in termini servizi?

“Borgotaro è un piccolo Comune che offre i servizi di una cittadina di medie dimensioni: questa è la sua vera peculiarità La presenza di una gamma molto ampia di servizi a disposizione dei cittadini (servizi sociali comunali dall’asilo nido alla casa di riposo per anziani, un ospe-dale di riconosciuto alto livello, un’offerta scolastica con indirizzi liceali, tecnici e professionali, l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, Giudice di Pace), una stazione ferroviaria, ecc... rendono Borgotaro un ottimo luogo dove vivere e lavorare, favorendo, in questo, l’insediamento di nuove attività produttive e di servizi. Questi sono i suoi punti di forza ai quali va abbinato il turismo per il quale si può investire su nuove professionalità legate alla ricettività ed alla ristorazione. Non dimentichiamoci che Borgo-taro e la Valtaro possono contare su una conoscenza internazionale legata al fungo porcino”.

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dal cantiere del Biologico nella rocca dei Fontanellato, agli stand di artisti e artigiani all’artinfiera di collecchio, al conve-gno di Langhirano in occasione del Festival del Prosciutto

un settembre ricco di eventi a marchio cna

o scorso mese di settembre è stato caratterizzato da eventi e manifestazione che hanno

visto la CNA provinciale presenziare sia come primo organizzatore che come partecipante attivo. Nel week end tra il 17 e 18 la splendida cornice della Rocca dei Sanvitale di Fontanellato ha fatto da scenografia alla quarta edizione del Can-tiere del Biologico, contemporaneamente a Collecchio, in occasione della Sagra della Croce, si è inaugurato Artinfiera, mostra-mercato di artigianato artistico e non, arricchito da concerti e performance

di danza; nel corso di svolgimento del Festival del Prosciutto la CNA di zona Ap-pennino Est ha organizzato, unitamente a Unione Parmense Industriali e Gruppo Imprese Artigiani, un convegno dal tito-lo “Strategie di sviluppo dell’efficienza aziendale nel comparto del Prosciutto di Parma” che ha riscosso diversi consensi. Come nelle precedenti edizioni, partico-lare successo e consenso di pubblico è stato riservato al Cantiere del Biologico dove operatori, imprese, enti e associa-zioni hanno esposto le loro produzioni, esibendo e facendo provare prodotti,

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soluzioni e servizi, mostrando, come in un vero e proprio cantiere il livello di avan-zamento qualitativo raggiunto da questo settore, in continuo sviluppo anche sul piano economico. Come eventi collaterali

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la sagra della croce a collecchio tra storia e tradizioneNel pieno rispetto della tradizione si è svolta tra il 17 e il 19 settembre a Col-lecchio la Sagra della Croce, una delle più antiche della provincia. Migliaia di persone hanno visitato bancarelle di ogni tipo, attrazioni e stand allestiti per le via del centro. Come negli ultimi tre anni è stata presente “Artinfiera”, l’esposizione di stand artigianali e commercaili organizzata dalla CNA di Collecchio in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Il giorno dell’inaugurazione ufficiale della Sagra, spente le note della banda, in piazza Repubblica il Sindaco Paolo Bianchi ha

tagliato il nastro dello spazio esposi-tivo dove anche la CNA di zona aveva allestito un propriio stand informativo. Presente alla cerimonia il borgomastro di Butzbach, cittadina tedesca gemella-ta con Collecchio, al quale il presidente CNA di zona Giancarlo Giavarini ha fatto dono del libro “Arti e mestieri a Parma dal Medio Evo al XX secolo” edito dalla CNA di Parma in occasione del 60° di fondazione. Nel corso dei tre giorni di Sagra in piazza Repubblica sono stati offerti ai visitatori spettacoli di musica e danza.

al “Cantiere” l’incontro con il meteorologo Luca Lombroso sui cambiamenti climatici in atto, l’esposizione dei prodotti Libera Terra, i laboratori scientifici, la visita al Planetario.

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i servizi cnaResp. provinciale: Maura [email protected]

servizi fiscali e contabiliResponsabile: Rodolfo Riccò[email protected]

servizi pagheResponsabile: Fiorenza [email protected]

creaimpresaResponsabile: Giorgio [email protected]

consulenza di direzioneResponsabile: Roberta [email protected]

consulenza ambiente e sicurezza

Responsabile: Giorgio [email protected]

consulenza creditoResponsabile: Lamberto [email protected]

consulenza contrattuale lavoroResponsabile: Graziano [email protected]

consulenza informaticaResponsabile: Marina [email protected]

cna innovazione e internazionalizzazione imprese

Responsabile: Marcello [email protected]

Previdenza - ePasa ParmaResponsabile: Augusto [email protected]

cna worldResponsabile: Augusto [email protected]

Formazione - ecipar ParmaResponsabile: Lorenzo [email protected]

La cna di zona ha contribuito all’organizzazione di un convegno sulle criticità nel comparto del “Parma”

al festival del prosciutto

l 15 settembre, su proposta della CNA di zona Appennino Est, durante la settimana del

Festival del Prosciutto, CNA, Upi e Gia han-no organizzato un convegno sullo stato del settore, chiamando come relatori i professori Iotti e Bonazzi realizzatori di una ricerca economico-statistica sul comparto. Moderati dal giornalista Tagliaferro, alcuni rappresentanti delle imprese produttrici si sono così confrontati sull’andamento del mercato, sui rapporti nella filiera e sulle difficoltà gestionali che la stagionatura del particolare prodotto comporta.Nello specifico ricordiamo le parole di Mar-co Ferrari del Salumificio Ferrari Giovanni & C snc che valgono come sintesi di quanto emerso : “Capita spesso di trovarsi con dei buoni profitti ma senza la possibilità di pagarsi i dividendi. Ben vengano queste riflessioni che danno conforto teorico a quanto noi viviamo ogni giorno come sensazione, nella pratica quotidiana”.Dopo i saluti del Sindaco di Langhirano Ste-fano Bovis e del Presidente di CNA Parma Gualtiero Ghirardi, c’è stata la presentazio-ne della ricerca universitaria, prima volta in Italia, già pubblicata su alcune riviste specializzate. è quindi intervenuto il prof. Bonazzi che ha fatto un quadro del settore del Prosciutto: i dati della produzione, dei consumi, quelli della filiera, dell’export e della concentrazione del comparto. In seguito il prof. Iotti ha descritto il metodo e i risultati della ricerca. “L’analisi dei dati dei bilanci delle aziende del campione ha

evidenziato come i risultati economici, espressi dai risultati reddituali intermedi e dal profitto, differiscano in modo stati-sticamente significativo rispetto ai risultati finanziari. Questo comporta che si abbiano situazioni di risultato economico positivo pur con difficoltà nel sostenere il ciclo finanziario.... Anche la sostenibilità del pagamento del costo del debito evidenzia differenze se viene calcolato con approccio economico (tradizionale) e approccio fi-nanziario (innovativo), come effettuato nel corso della ricerca”. La tipologia del prodot-to, con la lunga giacenza in stagionatura, crea problemi finanziari alle aziende pro-duttrici che devono essere tenuti in con-siderazione nella formulazione del prezzo e nella gestione economica complessiva. Riprendendo queste considerazioni gli imprenditori intervistati hanno esposto i loro punti di vista e dibattuto, senza entrare nei dettagli, di come poter affrontare, in un discreto momento del settore, la situazione debole finanziaria.

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L’ImpRESA DEL mESE

La produce da oltre un secolo il Liquorificio colombo di salsomaggiore assieme ad altre decine di liquori naturali

camomillina: l’elisir di lunga vita

l liquorificio Osvaldo Colombo è l’altra azienda artigianale “cen-tenaria” del territorio parmense

recentemente premiata in Camera di Commercio: venne fondata nel 1905 a Salso-maggiore Terme dal sig. Osvaldo Colombo, il quale rilevò il bar Eden in piazza Libertà, nel centro di Salsomaggiore, trasforman-dolo in confetteria per soddisfare l’esigenza dell’epoca di poter gustare un prodotto rilassante dopo le cure termali. L’intuizione del sig. Colombo consiste nell’aver ideato un prodotto tuttora rinomato, alla quale va aggiunta la lungimiranza per averne depositato il marchio: il liquore Camomillina, ottenuto grazie all’infusione di veri fiori di camomilla. Oggi l’azienda è di proprietà del sig. Domenico Barbaro che ha ereditato, oltre quella “segreta” della Camomillina, decine di altre ricette per altrettanti gusto-sissimi liquori. La Camomillina Colombo è ancora in produzione?“Sì, è un liquore che non ha mai smesso di essere prodotto. Altri prodotti storici facenti parte della produzione sono, ad esempio, il liquore Salsolino, il Tilia, ottenuto mediante lo stesso procedimento della Camomillina ma utilizzando i fiori di Tiglio, il Maria Luigia, a base di Verbena Odorosa, l’Amarettino, il Nocino, il Bargnolino, il Rabarbaro. Tra i prodotti di recente introduzione spicca la Grappa al Miele (di produzione biologica), la Liquirizia e, da un anno, la Camomillina

senza zucchero, per andare incontro alle esigenze di mercato”.In cosa consiste la storicità dell’azienda?“Dal 1905, l’azienda non ha mai smesso di essere artigianale: produciamo a con-duzione familiare con la stessa passione e cura, mantenendo inalterate le ricette e le

procedure artigianali. Negli anni, abbiamo aggiunto nuovi prodotti, pur tenendo fede alla genuinità e alla tradizione che da sem-pre contraddistinguono i prodotti Colombo. Nel tempo, il liquorificio non ha mai raggiun-to livelli di produzione industriale proprio per mantenere intatta l’identità artigianale dell’azienda: la peculiarità è proprio nella manualità che sta dietro i procedimenti di lavorazione dei prodotti. Sono, inoltre, stati mantenuti i loghi storici e le etichette origi-nali di alcuni liquori, per esempio quelle della Camomillina, del Tilia e del Salsolino”. Il mercato dei prodotti Colombo è limita-to al territorio?

“Prevalentemente il nostro mercato è a li-vello locale e della provincia. Si è espanso a macchia di leopardo anche in altre zone d’Italia ma non ci sono grossi distributori a livello nazionale, soprattutto perché la nostra è una vendita diretta”.

Come è evoluto il lavoro in questi ultimi anni?“Si è differenziato molto con prodotti alter-nativi, anche per spaziare in altri mercati: sono state create, ad esempio, le caramelle alla Camomillina e al Nocino e sono state create nuove bottiglie dalle forme parti-colari per diversificare l’offerta alle diverse tipologie di clienti.Le procedure di lavorazione sono rimaste artigiane: solo parte della produzione è stata automatizzata. L’imbottigliamento, infatti, avviene tramite appositi macchinari, poi il resto è ancora manuale, dalla sigillatura alla decorazione”.

caRTa d’idEnTiTàNOME: LIQUORIFICIO COLOMBOTITOLARE: DOMENICO BARBARODOVE SI TROVA: A SALSOMAGGIORE, IN vIA PARMA 82. TEL. 0524/573109

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Vi aderiscono: Cariparma Credit Agricole – Banca Monte Parma – Unicredit Banca - Banca Popolare Emilia-Romagna – Credem – Banca Popolare di Lodi – Carisbo – Monte Paschi Siena - Banche di Credito Cooperativo.

Fascia 1 Fascia 2 Fascia 3 Fascia 4

Scoperto di c/c 4,406 5,306 5,906 6,756

Effetti s.b.f. 2,556 3,056 3,556 4,456

Anticipo fatture 2,956 3,656 4,256 4,756

Le imprese che non hanno ancora aderito alla Convenzione per “fasce di merito creditizio” usufruiscono, in attesa di entrarvi, delle seguenti condizioni:

Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine Anticipo fatture

5,831% 4,206% 4,806%

Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine Anticipo fatture

4,731% 3,106% 3,706%

CARIPARMA

BANCA MONTE PARMA

cOnvEnziOnE cna-BanchE: Tassi a OTTOBRE 2011

(segue da pagina 3)probabilmente anche noi non abbiamo contri-buito con sufficiente determinazione a colmare. Ci abbiamo messo la formazione, la promozio-ne con tante iniziative, la facilitazione dell’ac-cesso a risorse, ma sono sforzi che evidente-mente non sono bastati. Diamo prova a questi giovani che la classe dirigente che hanno di fronte corrisponde al loro bisogno di avvenire e di prospettiva, è una sfida che dobbiamo cercare di cogliere e lo possiamo fare potendo contare sulla nostra attitudine a ad affrontare sul serio le situazioni quando è necessario farlo, studiando iniziative che si distinguano dalle molte proposte rimaste incompiute e spin-gendo le Istituzioni ad azioni che siano efficaci. Serve senz’altro a noi provarci per assicurare il ricambio generazionale non sempre facile per le nostre attività, ma serve soprattutto alla società che, in assenza di una netta inversione di tendenza verso la valorizzazione del nostro lavoro e delle nostre attività, continuerà ad aggiungere difficolta laddove potrebbe invece cogliere indiscutibili opportunità.

Gualtiero GhirardiPresidente provinciale

Page 23: Io L'Impresa - Ottobre 2011

23sETTEmBRE / 11

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Page 24: Io L'Impresa - Ottobre 2011

OTTOBRE / 1122