Io L'Impresa Parma - Marzo 2011

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ZOOM CioccolatoPuro per tutte le età e tutti i gusti Ancora un grande successo per la kermesse organizzata da CNA Alimentare L’INTERVISTA Ricerca e tecnologia: dall’Università alle imprese Barbara Panciroli: “In programma incontri mirati tra imprenditori e ricercatori” L’IMPRESA DEL MESE Augusto Vignali,una vita da artista con la forza dell’artigiano Ha collaborato al lancio dell’immagine di prestigiosi marchi, nella moda come nella decorazione di navi Anno XXXIV - n.28 del 11/03/2011. Quotidiano Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia- nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R. PARMA MARZO 2011 B3800311 Infrastrutture e servizi: le priorità per l’economia della nostra provincia L’incontro con l’assessore provinciale alla pianificazione territoriale Ugo Danni: “Asse ferroviario e autostradale in primo piano”

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Io L'impresa Parma, numero di marzo 2011

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zoom

CioccolatoPuro per tutte le età e tutti i gustiAncora un grande successo per la kermesse organizzata da CNA Alimentare

L’INTERVISTA

Ricerca e tecnologia: dall’Università alle imprese Barbara Panciroli: “In programma incontri mirati tra imprenditori e ricercatori”

L’ImpRESA dEL mESE

Augusto Vignali,una vita da artista con la forza dell’artigiano Ha collaborato al lancio dell’immagine di prestigiosi marchi, nella moda come nella decorazione di navi

Anno XXXIV - n.28 del 11/03/2011. QuotidianoPoste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia-nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 BolognaTel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.

PARMAMARZO 2011

B3800311

Infrastrutture e servizi: le priorità per l’economia della nostra provincia L’incontro con l’assessore provinciale alla pianificazione territoriale Ugo Danni: “Asse ferroviario e autostradale in primo piano”

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EDITORIALE

Il miglior auspicio per il 2011 è che si possano

realizzare o completare quelle riforme strutturali

di cui ha bisogno il paese per conseguire la qualità

delle prestazioni della pubblica amministrazione e

per rilanciare l’economia. Purtroppo l’anno appena

terminato si è caratterizzato per una conflittua-

lità politica esasperata al punto da dissolvere in

termini di riforma applicata tutte le positività che

avevano assicurato nel 2009 l’approvazione della

legge introduttiva del federalismo fiscale. Dopo

lunghe discussioni ed anche lunghi periodi di stasi

si è giunti in questi giorni, e in maniera burrascosa,

all’approvazione del c.d. “Federalismo Municipale”. La

prima considerazione che si può fare è che rimane

inalterato il centralismo cosi come inalterata rimane

la difficoltà di incidere sulla spesa corrente. Non si

vedono interventi di semplificazione e di riduzione

dei livelli amministrativi.

Tutta la tassazione vede l’impresa come l’unico sog-

getto a cui applicare le nuove imposte e tutto ciò

si assommerà all’esistente senza nessun beneficio

per gli insediati nelle regioni, nelle province e nei

comuni virtuosi. Il nuovo fisco municipale, cosi come

strutturato porterà sicuramente maggiori tasse per

le imprese. La struttura generale del decreto preve-

de l’introduzione di nuovi tributi soltanto in minima

parte compensati dalla riduzione dei tributi statali.

Gli incrementi di pressione fiscale locale derivanti

dalla maggior autonomia concessa risultano più

che realistici, dal momento che i comuni, quanto

meno dovranno trovare le risorse per coprire le

minori entrate dovute ai tagli lineari della manovra

estiva. Il nostro giudizio non può essere diverso da

quello formulato in questi giorni da Rete Imprese

Italia per bocca del presidente, il quale ha affermato

che “abbiamo più volte espresso commenti positivi

sull’idea di federalismo fiscale, ma non ci siamo se

l’IMU, la nuova imposta municipale che sostituirà

l’ICI, dovesse, come pare, aumentare le imposte per

le imprese. Sarebbe un

pesante aumento per un

sistema, già gravato da

una pressione fiscale più

alta di quella della media

europea.

Il federalismo che voglia-

mo - termina il presidente

– è quello che favorisce la

progressiva riduzione della spesa pubblica locale

improduttiva e che determina un meccanismo

virtuoso in grado di abbassare la pressione fiscale

sulle imprese”. Come abbiamo visto, il federalismo

sta entrando nel nostro ordinamento in maniera

avvolgente, per alcuni aspetti subdola, vi è la sensa-

zione, ma potrei dire la convinzione che nel Paese

ci sia poca consapevolezza sul che cosa realmente

significhi e sugli effetti che produrrà in concreto.

Al di là delle demagogie, crediamo che sia ne-

cessario intavolare un dibattito serio che veda le

Organizzazioni di rappresentanza e di tutela degli

interessi diffusi, protagoniste ed interlocutrici

attente in quanto l’impatto sui cittadini e sulle

imprese non saranno quelli che alcuni ci vogliono

far credere, l’impatto sarà molto pesante e inciderà

non solo sulla quantità di prelievo fiscale, ma anche

e soprattutto sulla qualità dei servizi che il pubblico

andrà ad erogare.

Ci aspettavamo una riforma che garantisse maggiori

responsabilità alle amministrazioni pubbliche,

migliori servizi, riduzione degli sprechi, ci troviamo

di fronte ad una legge che da stime effettuate dai

nostri centri studi, porterà, con l’incremento minimo

della nuova imposizione IMU ad aliquota del 7,6 per

mille, ad un aggravio di tassazione per le imprese di

812 milioni di Euro annui.

Gualtiero GhirardiPresidente provinciale

Primo PianoInfrastrutture e mobilità: i progetti della Provincia L’incontro con Ugo Danni

intervistaBarbara Panciroli Università di Parma

newsLe reti d’impresaStress da lavoro correlatoAbusivismo e lavoro nero Incontri in provincia

l’imPresa del meseAugusto Vignali - grafico

zoomIl successo della terza edizione di CioccolatoPuro

al servizio dell’imPresa La contrattualistica

creditoL’andamento dei tassi

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Anno XXXIV - n.28 del 11/03/2011. QuotidianoPoste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigia-nato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211Comitato di RedazionePer CNA: Domenico Capitelli, Pierluigi Beccarel-li, Maura Marmiroli, Andrea MareschiGiornalisti: Fabrizio Furlotti, Erika [email protected] grafico e impaginazione: Edicta edizioniPer la pubblicità: [email protected] - 0521.227211CNA Parma - Via Spezia 52/a0521.227211 - www.cnaparma.it

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FedeRAlisMO MunicipAle: più tAsse peR le iMpRese

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pRImO pIAnOla cna ha incontrato l’assessore provinciale alla Pianificazione territoriale Ugo danni

infrastrutture, servizi e mobilità: elementi essenziali per lo sviluppo

Sopra l’assessore provinciale Ugo Danni.Di fianco un momento dell’incontro. A pag. 5 il presi-dente Ghirardi. Nelle pagg. seguenti un tratto di strada provinciale. La stazione di Salsomaggiore.

er facilitare il funzionamento del sistema e delle filiere produttive che caratterizzano le eccellen-

ze del nostro territorio, fondate su un modello diffuso di imprenditoria basata soprattutto sulla piccola e media impresa, un ruolo fondamentale l’ha da sempre avuto la dotazione di infrastrutture per la mobilità, concepite con lungimiranza, tanto da risultare elementi determinanti per la stessa competitività del sistema economico. Interventi che devono essere “orchestrati”, nel senso che la progettazione e l’esecuzione devono risultare in perfetta sincronia, pur ciascuno rispettando la pro-pria “partitura”, dallo Stato, dalla Regione e dalla Provincia. Sul livello territoriale, proprio all’Ente Provincia sono delegate importanti competenze in merito ad interventi infra-strutturali fondamentali per assicurarne lo sviluppo economico e sociale. A due anni di distanza la CNA di Parma ha

voluto incontrare presso la propria sede Ugo Danni assessore provinciale alla Piani-ficazione territoriale, Infrastrutture, Difesa del suolo, Risorse naturali, Fauna selvatica e ittica, per un momento di confronto su quanto pianificato dalla Provincia in tema di infrastrutture, su quanto in fase di rea-lizzazione e per conoscere gli intendimenti futuri. Danni ha esordito sottolineando l’importanza della collaborazione e della sinergia fra tutti i soggetti che operano sul territorio per valorizzarne le eccellenze, consentendo in tal modo uno sviluppo

p

Gli interventi sono programmati su infrastrutture e nuove reti stradali. Miglioramenti su viabilità ordinaria

e manutenzioni straordinarie

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MObilità e inFRAstRuttuRe

omogeneo. Il primo capitolo affrontato dall’assessore ha riguardato le infrastrut-ture tecnologiche. In via di costruzione il tecnopolo della ricerca da parte di Univer-sità e Regione, una struttura che risulterà determinante per la crescita di settori trai-nanti dell’economia del nostro territorio. Esempio di una significativa azione di re-cupero è poi l’area dell’ex Carbochimica di Fidenza, dove si è posta molta attenzione alla gestione dei parametri ambientali, pri-vilegiando una crescita qualitativa rispetto a quella quantitativa, così come in altre tre aree produttive ecologicamente attrezzate presenti in provincia e sostenute da finan-ziamenti pubblici.

ADegUAmento Delle infrAstrUttUreDanni si è soffermato in particolare su quelle che fanno riferimento alla mobilità (strade e ferrovia) sottolineando la diffi-coltà che oggi l’Ente Pubblico trova nella programmazione, dovuta al momento di stagnazione economica ed alla manovra finanziaria del Governo che rendono difficoltoso reperire i fondi e rispettare i

tempi di realizzazione, una problematica non secondaria per far fronte alla quale la Provincia tenta di reperire risorse da altri canali, per rispettare la programmazione. innovAzioni A breve termineper lA viAbilità sU gommAAutostrada A15 (Autocisa) Entro la primaverasarà completato il pro-getto per il tratto Parma – Nogarole Rocca sull’asse Tirreno – Brennero. Nell’ambito del territorio provinciale, infat-ti, entro il 2012 è previsto l’avvio del primo tronco per la connessione dell’A15, a Pon-tetaro, con il previsto casello di Trecasali, completando in tal modo l’intersezione con l’asse est-ovest (Cispadana) che in direzione est dovrà procedere contestualmente nella realiz-zazione del collegamento autostradale tra Reggiolo e Ferrara. CispadanaUn progetto che a sua volta prevede la realizzazione di due importanti interventi sulla Cispadana ordinaria: il ponte sull’Enza e la chiusura della “finestra” che c’è sulla Ci-spadana in territorio reggiano, in modo da collegare la strada “Asolana” all’autostrada. Il progetto, alla sua conclusione, prevede infine il collegamento tra l’Asolana e il casello di Trecasali.Autostrada A1Dal momento che è prevista la costruzione

La mobilità e la dotazione infrastrutturale rappresentano le principali «precondizioni» per la competitività dei sistemi territoriali e del tessuto economico produttivo. Risulta chiaro che il territorio deve essere quell’insie-me dotato di un sistema adeguato di infrastrutture, capace di corrispondere ai bisogni dei cittadini e delle imprese, a partire dal sistema dei trasporti. Trasporti metropolitani, urbani e di grande distanza, progettati e pensati perché abbiano minori costi sociali e minor possibile impatto ambientale. Quanto al trasporto merci, la nostra collocazione geografica ci pone nell’intersezione fra due differenti spazi europei di integrazione economica e sociale. Uno snodo di due direttrici di traffico fondamentali per il Paese e per l’Europa: la tradizionale dorsale centrale, rafforzata dalla nuova rete per l’Alta Velocità e la direttrice Tirreno - Brennero. In questo quadro il nostro territorio si trova al centro di un crocevia importante, non solo per le possibilità di sviluppo legate alle attività connesse ai trasporti e alla logistica, ma anche per la concreta possibilità che il luogo diventi attrattivo anche per imprese che progettano di investire nel nostro Paese”.

della quarta corsia da Modena a Piacenza da parte della Società Autostrade, la Pro-vincia di Parma ha richiesto l’apertura di un casello in corrispondenza del Cepim.

migliorAmenti sUllA viAbilità orDinAriASempre nella parte ovest della provincia sono previsti investimenti per circa 16 milioni con l’obiettivo di migliorare la viabilità ordinaria nella zona di pontetaro, per l’accesso al casello sull’A15, e di noceto per il quale è prevista la realizzazione della tangenziale, con l’avvio dei lavori entro il 2012. Stessi tempi anche per la tangenziale

di sorbolo.Asse pedemontanoSu questo importan-te percorso alcuni in-terventi sono in fase di completamento, tra questi il tratto

che unisce il pilastro a felino. Resta invece da prendere una decisione definitiva sull’attraversamento del ba-ganza. Si tratta di un progetto complesso in quanto, anche sul torrente che affluisce alla Parma, è prevista la costruzione di una cassa d’espansione per salvaguardare Parma e Colorno dal pericolo di piene, il che comporta un problema di non facile soluzione, dal punto di vista costruttivo e dei costi. L’idea del ponte che passa su una cassa d’espansione è stata abbandonata. Si andrà a costruire una strada sullo sbarra-mento stesso, intervento che di fatto andrà a ridurre i costi (circa 20 milioni, rispetto

peR lA MAnutenZiOne stRAORdinARiA lA dOtAZiOne

è insuFFiciente

“Noi riteniamo che infra-strutture e servizi siano elementi che continuano a fare la differenza di un sistema economicoGualtiero Ghirardi

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pRImO pIAnO

danni:”il miglioramento dell’asse ferroviario e autostradale è un processo che non deve subire rallentamenti in quanto fondamentale per lo sviluppo non solo del territorio ma del Paese”

parma e il suo ruolo strategico

on l’assessore Danni abbiamo voluto approfondire il ruolo che l’adeguamento delle in-

frastrutture destinate al miglioramento della mobilità e della logistica sul nostro territorio avrà, sempre più preponderante, nei confronti dell’economia provinciale. “Credo che per essere ad alti livelli di com-petitività, la provincia nel suo complesso, ma in particolare il sistema produttivo, abbia bisogno di una rete infrastrutturale adeguata ai tempi, efficiente, sicura e so-

prattutto che abbia una connessione con la rete nazionale ed internazionale ade-guata all’esigenze moderne della mo-bilità e trasporto merci”. il territorio par-mense è dunque un nodo strategico tanto importante in questo contesto? “Parma è esattamen-

te sull’asse che collega il Tirreno al Bren-nero, quindi al resto d’Europa, per cui abbiamo la possibilità, anzi il ruolo speci-fico, di essere un elemento determinante, anche in funzione di regolamentazione per la logistica e i trasporti. Considera-zione suffragata dal fatto che il porto di La Spezia negli ultimi anni è cresciuto sensibilmente in termini di volume di merci, per lo più provenienti dall’Oriente, attraverso casse mobili. Questo ruolo che ci vede come nodo essenziale per

mettere in relazione il Tirreno con la Pianura Padana, l’asse della via Emilia e quindi Verona, l’altro punto di passaggio obbligato per l’Europa, ce lo dobbiamo giocare tutto, nel miglior modo possibile. Da qui risulta chiaro come il miglioramen-to infrastrutturale dell’asse ferroviario ed autostradale diventi addirittura strategico per il nostro territorio e come, per questa ragione, sia un processo che non deve subire rallentamenti, così come non dovranno subire rallentamenti il lavori di completamento della rete «trasversale» regionale comprendente Cispadana e la Pedemontana”. Anche per gli enti locali è un momento di ridotte disponibilità economiche. Che conseguenze può avere rispetto ai citati programmi di miglioramento delle infrastrutture? “Purtroppo saremo costretti anche a procrastinare alcuni interventi, cosa che sicuramente non gioverà alla comunità, dal punto di vista economico e sociale”. rimedi? “Soprattutto per quanto riguarda Ferrovia

c

ai 58 del primo progetto) e i tempi di realizzazione.territorio montanoLa Provincia ha pianificato per il 2011 interventi con l’obiet-tivo di riequilibrare alcune situazioni, e quindi non per un ulteriore sviluppo della rete viaria, esclusivamente destinati alle valli del taro e del Ceno. Interventi quindi di riqualifi-cazione delle rispettive arterie di “Fondovalle”. In particolare per quella del Taro sono stati recuperati 5 milioni dal fondo utilizzato per una sua prima riqualificazione. Oltre la metà verranno usati per la risistema-zione dell’ultimo tratto. Nella zona artigianale di Bor-gotaro, sottoposta al rischio esondazione del Taro, verrà realizzata una difesa artificiale,

costo previsto 1,5 milioni, per la messa in sicurezza. è in fase di completamento il progetto di riqualificazione della Masse-se, per un costo complessivo di 21 milioni. Sono infatti in corso i lavori (per circa 1,2 milioni) in prossimità di monchio.

mAnUtenzioni strAorDinArieSu questo capitolo il problema più urgente è il reperimento di risorse proporzionate al fabbisogno, se si pensa che nel bilancio di previsione vi sono destinati solo un milione e 260mila euro (15 milioni per tutta l’Emilia Romagna!), una cifra davvero insufficiente. Ciò a fronte ad un dato di fatto che vede sul nostro territorio ben 53 frane aperte e non

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MObilità e inFRAstRuttuRe

e Autostrada, dovrebbe esserci una più forte ed intensa azione da parte delle Autorità Centrali, quindi del Governo, per accelerare il processo di realizzazione di queste opere. Allo stesso tempo, pur riconoscendo alla Regione un grosso sforzo per sostenere tale adeguamento infrastrutturale, credo che nei prossimi mesi dovranno essere assunte decisioni importanti, perché, se le risorse rimar-ranno ad un livello di disponibilità basso, bisognerà far sì che le scelte prioritarie e strategiche siano comunque garantite; mi riferisco alla Cispadana e alla Pede-montana che rimangono i due assi deter-minanti per il completamento della rete infrastrutturale”. Come provincia avete competenza

non solo sulle grandi infrastrutture, ma anche su gran parte della viabilità del territorio. Come vi regolerete? “Premesso che sono messi in previsione lavori di miglioramento su diversi tratti della provincia, è chiaro che situazioni o problematiche locali potranno essere risolte secondo urgenza o necessità. Credo che se persisterà questa situazione di crisi bisognerà che ancora di più siano accentuate le definizioni delle priorità, da parte del Governo a livello nazionale e regionale. Noi abbiamo tutte le carte in regola per affermare in ogni situazione e su ogni tavolo che le nostre proposte sono stra-tegici non solo per la provincia di Parma,

ma per il Paese, nella convinzione che se non ci aggiorniamo adesso corriamo il rischio di rimanere al palo rispetto ad altre parti d’Italia”.

ancora risolte e che la rete stradale provinciale si estende per 1.360 chilometri di cui il 65% in montagna, con tutti i problemi che ne derivano. Una contingenza che costrin-ge gli amministratori a dover reperire risorse destinate allo sviluppo per destinarle alla manutenzione stradale.

ferroviAL’annoso problema del rad-

doppio della “Pontremolese”, a piccoli ma decisi passi, sta tagliando qualche traguardo importante. A breve sarà ter-minato il tratto tra osteriazza e solignano e di conseguenza chiusi i relativi cantieri. Inter-venti sono previsti sulla linea Milano – Bologna e sulla Par-ma – Brescia, mentre sul piano locale è previsto il raddoppio del tratto parma – vicofertile e un ulteriore intervento sulla fidenza – salsomaggiore terme. Resta ancora aperto, anche sul piano progettuale, la questione non certo facilmen-te risolvibile, del superamento del nodo di fornovo taro. Molti degli argomenti o degli approfondimenti che l’asses-sore Danni ha trattato sono stati suggeriti o richiesti dagli

imprenditori che hanno voluto essere presenti all’incontro. Su uno specifico argomento si è concentrata l’attenzione degli astanti: il Cepim. Danni ha fornito gli aggiorna-menti necessari: in seguito alla disponibilità delle Ferrovie allo scalo ferroviario interno, si sta già lavorando all’elettrificazio-ne della linea, da Castelguelfo al Cepim. Resta il problema della modifica e dell’allunga-mento dei binari per lo scalo merci, ma su questo c’è la disponibilità anche da parte di privati oltre un accordo con la società di gestione del porto di La Spezia che vede nell’in-terporto di Fontevivo un inte-resse rilevante come supporto logistico alla movimentazione delle merci.

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L’InTERVISTA

Barbara Panciroli è il dirigente responsabile dell’Università di Parma per il trasferimento tecnologico. allo studio nuove modalità per avvicinare il mondo dell’impresa a quello accademico

la ricerca: dall’università alle imprese

on si può dire che sia sempre stato un rapporto facile quello tra l’Università, intesa in tutte le

sue componenti, e il mondo dell’impresa. Diverse le motivazioni, da un lato forse una Università troppo arroccata nella sua torre dorata, dall’altro un tessuto im-prenditoriale probabilmente ancora poco propenso all’innovazione. Per ovviare a questo gap, se da un lato un’Associazio-ne come la CNA ha da tempo attivato strumenti di servizio alle proprie imprese finalizzati ad incentivare l’innovazione, dall’altro anche la nostra Università sta avviando un percorso per avvicinarsi al mondo dell’im-presa. La dottoressa bar-bara panciroli è il dirigente dell’area della ricerca, della biblioteca e dei mu-sei, con inoltre l’incarico per la gestione dell’area della didattica. Parte importante dell’area della ricerca è riservata al trasfe-rimento tecnologico. Come funziona il trasferimento tecno-logico dall’Università alle imprese? “Il nostro ufficio di trasferimento tecno-logico e ricerca privata segue tutti gli

adempimenti relativi alla stipula dei con-tratti tra Università e imprese. Due sono le tipologie di struttura, quella amministra-tiva, a supporto dell’attività dei docenti e quella propria dei docenti che si esplica con la didattica, quella più conosciuta, e con la ricerca. Questa può essere di base, per conto del dipartimento, o svolta per conto delle imprese attraverso, appunto, la stipula di un contratto”. in quali ambiti si sviluppano maggior-mente tali rapporti? “Infiniti. Dall’area puramente tecnologica alla medicina. Lavoriamo su incarichi a li-vello nazionale e non solo. Abbiamo delle

eccellenze e compe-tenze riconosciute sull’agroalimentare, dalla chimica alla tecnologia degli impianti. In pochi sanno che abbiamo

un centro specializzato sul formaggio considerato tra i più qualificati a livello europeo”. e nello specifico per la pmi?“Tutta la parte dell’ingegneria industriale, quindi la meccanica, calda e fredda, la costruzione macchine, la fluidodinamica, i modelli di simulazione di flussi di calore,

poi la progettistica meccanica, la robotica e ancora tutta la parte dell’impiantistica alimentare che segue i percorsi produt-tivi e la gestione della produzione, molto quotato sugli impianti industriali è infine la parte relativa alla logistica”. Come avviene il contatto tra imprese e ricercatore? “In modo che definirei informale: è l’im-presa, alla quale necessita una ricerca su un determinato prodotto o processo, che si rivolge al docente sottoponendogli il problema”. Qualcosa potrebbe cambiare in tal senso? “Per quanto riguarda il ruolo della nostra struttura amministrativa, l’obiettivo è di porre la nostra attività su un piano promo-zionale, nel senso che abbiamo sviluppato una potenzialità oggi ancora poco cono-sciuta che possiamo portare sul mercato. L’idea è di strutturare questi passaggi per riuscire a fare iniziative in cui coinvolgere le imprese e portarle ad esprimere le loro necessità per poi coinvolgere una serie di soggetti. Questo perché ogni tentativo di mappare le competenze finora è riuscito

“Il contatto con le imprese

dovrebbe avvenire attra-

verso le Associazioni di

categoria?

è l’obiettivo che ci siamo posti: coinvolgere le associazioni di categoria che hanno il bacino d’utenza più vasto, dall’industria alla pmi, senza creare sovrapposizioni su servizi che già hanno in essere. Noi vogliamo favorire progetti integrati, di filiera, in modo da fornire servizi di alto livello sia al docente che all’impresa. Servizi che, per esempio, possono essere di stesura di progetti di lobbing o di risposta ad un bando europeo che richiede l’esperienza o la tecnologia di diverse imprese nello stesso tempo. Possiamo allora richiedere alla CNA di segnalarcele, per poi agevolmente elabo-rare tutti i progetti, stendere i contratti, mantenere i rapporti e i contatti giusti. Insomma l’idea è di strutturare e formalizzare il rapporto tra le com-petenze dell’Università e i bisogni delle imprese, coinvolgendole con diverse iniziative, in modo tale che le reciproche potenzialità siano espresse al massimo livello”.

n

il RuOlO FOndAMentAle delle AssOciAZiOni di

cAteGORiA

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cARtA d’identitA’NOME: bArbArACOGNOME: pAnCiroliRUOLO: Dirigente dell’area della ricerca (di cui è parte importante il trasferimento tecnologico), della biblioteca e dei musei, con l’incarico per la gestione della didattica.

L’InTERVISTA

vano”. per questo avete intenzione di «uscire» e mettervi sul mercato? “E per farlo occorre trasformare la strut-tura da puramente burocratica a tecnica di progetto. Per questo stiamo tentando di lavorare trasversalmente per creare tecnici specializzati”. Come intendete muovervi per farvi conoscere? “Prima di tutto occorre abbattere la con-cezione che l’Università è un mondo a sé stante perché non è così. Quindi andremo, con un approccio soft, a contatto con le aziende. Ci presentiamo, esponiamo le nostre competenze, sentiamo le loro problematiche, diamo i primi consigli in attesa che la singola impresa ci contatti per impostare un rapporto diretto”. e le associazioni di categorie cosa do-vrebbero fare per avvicinare le imprese al mondo dell’Università? “Organizzando ogni due o tre mesi degli

incontri mirati per ogni segmento pro-duttivo. Se, ad esempio, l’associazione ha il settore metalmeccanico che langue, predispone degli incontri con i nostri docenti dove le aziende espongono le loro problematiche e i docenti inquadra-no il settore mettendo a fuoco la parte riguardante l’innovazione di prodotto o di processo, per poi passare agli appro-fondimenti”. prevedete dei costi? “Nel momento in cui l’impresa contatta il ricercatore per qualcosa di specifico, si fa il contratto e non c’è niente di gratuito. Se invece dobbiamo gestire un approccio dconcordato, magari supportato da un protocollo tra Università ed Associazione, è chiaro che il primo incontro è gratuito, per poi arrivare eventualmente in seguito al contratto”. sembra ormai avviato il percorso che andrà ad attivare i tecnopoli. Che ruolo andranno ad assumere?

“Innanzi tutto occorre affermare che il tecnopolo è una macchina governata dall’Università e finanziata in gran parte dalla Regione. Vi sono compresi sei centri che sono le specialità dedicate al con-tatto e al lavoro diretto con le imprese attraverso un processo di questo genere. La Regione, per favorire la ricerca, ha quindi dato regole precise, ma i tecnopoli funzioneranno seguendo le norme e i regolamenti dell’Università”. Quale sarà allora il vostro ruolo? “Mettere in luce le potenzialità dell’Uni-versità attraverso una serie di incontri con le imprese e con le loro organizzazioni. Da lì strutturare un sistema di servizi co-muni, perché studiati insieme, che siano contemporaneamente utili alle imprese e all’Università”.

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nEWS

ecM peR FisiOteRApisti Medici e inFeRMieRiAl convegno sulla Medicina dello sport nel rugby moderno che si terrà a Parma sabato 9 aprile h. 11,30 presso l’Audi-torium del Carmine, sarà presente tra i main Sponsor Il Centro riabilitativo parmense – Cpr, impresa associata CNA. Il CPR sostiene questa iniziativa per la quale sono previste oltre 200 presenze tra medici sportivi, medici, fisioterapisti e operatori delle società sportive con par-ticolare attenzione al mondo del rugby. Evoluzione fisiologica, antropometria del giocatore di rugby, epidemiologia degli infortuni nel rugby giovanile sono solo alcuni degli argomenti trattati. All’incon-tro presenzieranno, tra gli atri, specialisti di livello internazionale sulla riabilitazione degli infortuni al rachide cervicale. Per l’iniziativa è stato ottenuto l’accredita-mento eCm per medici di medicina generale, medici dello sport, medici di area interdisciplinare, infermieri e fisioterapisti. La partecipazione è aperta agli studenti del corso di fisioterapia e del corso di laurea di scienze motorie.

MusicA d’AMbiente: AccORdO cOn scFDopo le tensioni dei mesi scorsi è stato raggiunto un accordo tra la CNA e il Consorzio SCF (Consorzio Fonografici) per l’utilizzo in pubbli-co di musica d’ambiente nella pro-pria attività anche attraverso una semplice radio, a tutela dei diritti connessi ai produttori discografici ed artisti, così come previsto dalla legge italiana sul diritto d’autore e dalle direttive europee. L’accordo definisce termini, condizioni ap-plicative e procedure semplificate,

nonché condizioni agevolate, per gli associati a CNA che va a favorire oltre 1,5 milioni di imprese su tutto il territorio nazionale. Per info: Filippo Cavallitel. 0521 227211 [email protected]

esposte in un seminario organizzato da cna alimentare e cna innovazione

le opportunità delle reti d’impresa

e aziende alimentari della CNA guardano alle reti di impresa

per individuare nuove oppor-tunità di mercato. Una tematica che ha avuto il suo approfon-dimento nel contesto di un seminario formativo promosso da CNA Alimentare e CNA Innovazione di Parma con il significativo titolo “Le reti e le altre aggregazioni d’impresa. Quali opportunità?”. Nuove op-portunità, come ha sottolinea-to paolo venusti, presidente provinciale di CNA Alimentare nella sua relazione introduttiva, derivanti dal fatto che il mer-cato è sempre più orientato

a favorire le aggregazioni o le grandi realtà, piuttosto che i piccoli imprenditori. Elemento suffragato anche dal fatto che diversi bandi pubblici per la fruizione di contributi, perlopiù finalizzati alla ricerca, all’in-novazione o all’export, sono destinati a realtà medio-grandi. Importanti in tal senso sono state alcune delibere della Regione Emilia Romagna. Proprio per orientarsi nel mare magnum delle normative e delle questioni burocratiche legate non solo alla possibilità di partecipare a bandi pubblici, è intervenuto l’avvocato ste-fano salimbene dello studio

associato Schettino che ha analizzato nel dettaglio le dif-ferenze normative che esistono tra rete di imprese, associazioni temporanee e consorzio. il rapporto tra l’alta tecnologia, la ricerca e l’impresa è stato affrontato da enzo bertoldi di Aster, la società che co-ordina i tecnopoli, i luoghi in cui il mondo accademico dialoga con le imprese e dove trovano collocazione i labo-ratori e i centri della Rete Alta Tecnologia, le competenze scientifiche e le risorse umane che ne fanno parte. Presso il Campus, il tecnopolo di Parma avrà infatti competenze di altissimo livello atttraverso la “piattaforma” dell’agroalimen-tare: dallo studio e valutazione della sicurezza, all’innovazione degli impianti, dei prodotti e dei processi. Un’ulteriore opportunità per le imprese dell’agroalimentare della nostra provincia che è stata illustrata nel corso dell’in-contro formativo. stefano galli di CNA Innovazione Emilia Ro-magna, ha infine affrontato la tematica delle reti di imprese, portando esempi concreti ed esperienze positive di reti o di raggruppamenti di imprese della nostra regione.

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va valutato come gli altri rischi per la sicurezza sui luoghi di lavoro

stress da lavoro correlato, che fare?o stress lavoro cor-relato coinvolge in Europa 40 milioni di

lavoratori, con costi di assentei-smo e di cura che superano i 20 miliardi. Secondo le più recenti statistiche europee, la patolo-gia è in crescita. Per l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, le ragioni dello stress lavoro-correlato sono di-verse: l’aumento dell’incertezza e della precarietà, la paura per la perdita del posto di lavoro, alti carichi di lavoro, le pressioni del management, le forti emozioni, il senso di inadeguatezza, ma anche il mobbing e le pre-potenze sui luoghi di lavoro, lo squilibrio tra vita e lavoro,

la distribuzione degli orari di lavoro, l’intensità dei ritmi, gli straordinari, le pressanti richie-ste di aumentare il contributo lavorativo per superare la crisi costituiscono fonti di stress.Il Testo Unico per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro prevede che la valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato è parte integrante della va-lutazione dei rischi e viene effettuata, come per tutti gli altri fattori di rischio, dal da-tore di lavoro avvalendosi del RSPP, con il coinvolgimento del medico competente, se nominato, e con consultazione del Rappresentante dei Lavo-ratori per la Sicurezza (RLSA/

RLST). Come per gli altri rischi, occorre prima identificare i fattori di rischio da stress lavoro correlato e di conseguenza pianificare e realizzare misure per eliminarli o, quando ciò non sia possibile, ridurli al minimo. Il Ministero del Lavoro ha chiarito che il 31 dicembre 2010 si deve intendere come data di avvio e non di conclusione dell’attività di valutazione, la programma-zione temporale deve ovvia-mente essere congrua rispetto alle dimensioni aziendali e alla tipologia dei fattori che si intendono misurare e, come già detto, ciascuna azienda dovrà provvedere ad indicare nel documento di valutazione

dei rischi i tempi definitivi pro-grammati. La CnA servizi di parma me-diante l’area Ambiente e Sicu-rezza ha organizzato il servizio di valutazione del rischio stress Correlato e quindi ri-volgendosi direttamente alla Dott.ssa Alessandra Capella, chiamando il numero telefo-nico 0521 227279, o presso tutti i nostri uffici per chiedere informazioni o fissare un ap-puntamento.

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il pReMO ecOnOMiA veRde seGnAlA l’ApRiti sesAMOIl ristorante biologico e bioenergetico “Apriti Sesamo” di via Montecorno, late-rale di via Trento, è stato scelto tra le 13 aziende finaliste del Premio Economia Verde Emilia Romagna organizzato da Legambiente Emilia Romagna, col con-tributo della Coldiretti ER, con i patrocini della Regione, Aster, Unit e Unionca-mere, rivolto alle aziende della regione promotrici di politiche imprenditoriali a favore dell’ambiente. Il premio, presentato a giugno del 2010, era strutturato su tre categorie: agricoltura, industria e servizi, per cui le candidature sono arrivate a 46 distribu-ite nei più svariati segmenti d’attività (banche, consorzi, ristoranti, agrituri-smi, hotel, cooperative, industrie dalla meccanica alla plastica alla ceramica, ecc...) che hanno proposto iniziative di grande interesse ambientale, dal riciclo completo dei rifiuti, al basso consumo energetico, dall’agricoltura biologica alla mobilità elettrica. Proprio dalla vasta gamma delle candidature pervenute, si evince l’importanza dell’inserimento tra le 13 finaliste dell’Apriti Sesamo, unico ristorante entrato in questo novero. La consegna del Premio Economia Verde si è tenuto al termine di un dibattito sulle prospettive della “Green Economy”.

Presentato dalla camera di commercio il rapporto sull’economia provinciale

l’export traina parma fuori dalla crisi?

a crisi si sta piano piano allontanando anche se perman-

gono ancora zone di criticità, ma Parma, grazie all’export, sembra andare con una marcia in più. In estrema sintesi si può racchiudere con questa de-finizione il rapporto sull’eco-nomia di Parma riferentesi ai primi nove mesi del 2010, che la Camera di Commercio ha reso pubblico lo scorso 11 feb-braio. Un’analisi congiunturale che l’ufficio studi della CCIAA ha realizzato attraverso i dati sul sistema imprenditoriale provinciale e sull’andamento dei principali indicatori econo-mici relativi ad industria ma-nifatturiera, artigianato, com-mercio ed export. Per quanto

riguarda il dato dell’industria manifatturiera provinciale da segnalare che l’andamento dei principali indicatori con-giunturali ha evidenziato un recupero più lieve rispetto ai dati regionali e nazionali, ma d’altro canto avendo fatto registrare nel 2009 cali meno rilevanti, parte da livelli meno negativi. Ci sono poi variabili dimensionali e di settore nei segnali nostrani di ripresa: le imprese che crescono di più sono quelle da 10 a 49 dipendenti; più moderata è la crescita delle medio-grandi; mentre le microimprese sono in calo. Tra i settori, l’artigianato di produzione registra ancora risultati negativi, anche se infe-

riori al 2009 e progressivamen-te meno accentuati nel corso dei nove mesi 2010. Il periodo gennaio - settembre 2010 dell’artigianato manifatturiero si è infatti chiuso con una fles-sione media della produzione del 3,4%, decisamente più attenuata del calo registrato l’anno prima (-12,1%). Al calo produttivo si è associato un analogo andamento delle vendite che sono apparse in flessione del 2,9% e anche in questo caso è stato il calo del primo trimestre a incidere maggiormente, così come la domanda che ha fatto tuttavia registrare un aumento dello 0,9% proprio nel terzo trime-stre. Anche per il commercio al dettaglio è decisiva la dimen-sione della struttura: le vendite migliorano con il crescere della dimensione aziendale, le piccole imprese continuano a perdere terreno con un trend preoccupante. Le maggiori soddisfazioni vengono dall’ex-port nel suo complesso, dove è stata riguadagnata in toto e anzi superata la fetta perduta a causa della crisi, anche se occorre segnalare che l’artigia-nato manifatturiero ha fatto segnare un calo medio (-3,1%) anche in questo ambito .

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Al Mecspe iMpORtAnti eventi dellA cnAIl 24 - 25 - 26 presso le Fiere di Parma è in programma l’annuale rassegna del Mecspe- Subfornitura. In concomitanza sono organizzati da CNA due importanti appuntamenti: venerdì 25 alle 10 nella sala gialla “Crescita ed aggregzione fra imprese: il nuovo paradigma della sfida competitiva”. sabato 26 alle 10 nella sala verde l’evento organizzato da CNA Produzio-ne Parma, in collaborazione con CNA Innovazione Parma: “meccanica di produzione e innovazione: orizzonti e strumenti per gli imprenditori”. Nel corso del seminario si alterneranno le voci dell’ASTER, del MUSP, dell’Uni-versità di Parma e del SISMEC per af-frontare le tematiche legate al rapporto tra innovazione e produzione. Verranno a fuoco il modo in cui ope-rano le Piattaforme Tecnologiche e i loro gruppi di ricerca e presi in esame i servizi messi a disposizione delle Pmi per soddisfare i loro fabbisogni di tipo tecnico e quali sono gli sviluppi previsti nell’imminente futuro. Verrà illustrato in che modo opera, attraverso l’ufficio di trasferimento tecnologico, l’università di Parma per dare vita a collaborazioni tra aziende e laboratori di ricerca.

Forum: ribadita l’importanza di bilateralità e contrattazione territoriale

il nuovo nelle relazioni sindacalin nuovo e moderno sistema di relazioni sindacali e di assetti

contrattuali può rappresentare un contributo determinante per fronteggiare la crisi di competitività, la caduta di produttività, la precarietà del lavoro? Riflessione su una riorganizza-zione del lavoro che consenta di superare la perdurante fase di crisi, insieme ad un siste-ma di nuove tutele è stata la risposta del Forum promosso dalla CNA di Emilia Romagna, Marche, Toscana e Umbria sul tema “Al via un nuovo modello contrattuale: bilateralità e terri-torio”, svoltosi nei giorni scorsi a Bologna. Il nuovo modello con-

trattuale punta sulla diffusione di bilateralità e contrattazione territoriale in tutto il Paese, con quest’ultima che assume pari valore di quella nazionale. Una visione che tuttavia fatica ancora a prendere corpo e proprio su questi argomenti il dialogo sembra più difficile. “Spostando il confronto sin-dacale sul territorio, laddove le esigenze delle imprese si possono meglio cogliere – ha affermato michele tiraboschi, professore ordinario di diritto del lavoro dell’Università di Modena e Reggio Emilia e consulente del Ministro del lavoro e delle politiche sociali per le questioni attinenti le po-litiche del lavoro, alle politiche

comunitarie e alla riforma del mercato del lavoro - è possibile realizzare in modo flessibile, convergenze sulle reciproche convenienze tra imprese e lavoratori, convergenze che devono partire da presuppo-sti di maggiore competitività e quindi di produttività; in-novazioni e aumento delle competenze all’interno delle imprese per seguire la via alta dello sviluppo. è indubbio che occorrano rego-le flessibili e adattabili. In que-sto senso valuto positivamente il progetto di Statuto dei lavori presentato dal Ministro Sacco-ni, che individuato un nucleo ristretto di diritti inderogabili, lascia poi alle parti sociali di di-sciplinare come ritengono più opportuno il restante quadro delle norme di legge. Ma per affermare un modello che aiuti lo sviluppo, migliori le condi-zioni dei lavoratori all’interno ed all’esterno dei luoghi di lavoro, aumenti la competitività delle aziende artigiane e delle piccole-medie imprese, c’è bisogno anche di ricreare un clima di fiducia e di dialogo tra le parti sociali. Dialogo sociale e sussidiarietà sono valori che devono poter trovare posto nella nuova contrattazione”.

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nEWSsolidarietà: la collaborazione tra aziende, onlus e istituzioni che aiuta chi è in difficoltà

un supermercato gratuito: ecco l’idea di emporioembra un supermer-cato a tutti gli effetti: prodotti di ogni tipo

sugli scaffali, carrelli, frigoriferi e corsie...ma non si vede il prezzo. Perchè il prezzo non c’è. è questa l’iniziativa di Emporio Market: un supermercato gratis per famiglie e persone in diffi-coltà. Al posto dei soldi i clienti hanno una tessera a punti, prericaricata in base al loro fabbisogno. Nella graduatoria rientrano solo i soggetti con un ISEE inferiore ai 7.500 euro: un aiuto concreto a molte famiglie

monoreddito, mamme sole o single che stanno attraversan-do un periodo critico, garanten-do loro il 40% del fabbisogno alimentare. Emporio è una Onlus che si sostiene attraverso i canali tra-dizionali (social market, azione solidale, donazioni, acquisto di beni altrimenti non reperibili). L’obiettivo però è quello di in-teragire con le realtà impren-ditoriali del territorio, nella speranza di creare una rete no profit di lotta agli sprechi. Esistono diverse possibilità per

collaborare con Emporio: se la vostra azienda opera in campo alimentare, o tratta prodotti indispensabili all’economia familiare, è possibile diventare “fornitori solidali”, donando a Emporio i propri prodotti in prossimità di scadenza o che riportano piccoli difetti estetici (come la confezione rovinata o l’etichetta illeggibile, per esempio). Se invece si vuole contribuire economicamente, Emporio offre diverse possibi-lità, ricordando che, essendo una Onlus, il donatore può usu-fruire di diversi benefici fiscali sulla somma elargita, grazie al regime di deducibilità fiscale introdotto dalla legge 80/05.

Emporio Parma poi garantisce visibilità all’azienda donatrice, che ne guadagna in immagine e contribuisce al tempo stesso a un progetto di utilità sociale e ambientale: un aiuto non solo a chi riceve gli alimenti o i beni di prima necessità ma anche all’ambiente, evitando lo smaltimento di prodotti an-cora pefettamente utilizzabili e godibili. Ad oggi collaborano al progetto, oltre a Forum Solida-rietà di Parma, anche Comune e Provincia, Fondazione Cassa di Risparmio di Parma, Monte di Credito su Pegno di Busseto e Coop Consumatori Nord Est. Per informazioni consultare il sito www.emporioparma.org.

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Emporio è un progetto che nasce nel luglio 2010 da un gruppo di associazioni di volontariato che operano sul territorio con la collaborazione del Centro di Servizi per il Volontariato in Parma - Forum Solidarietà. Il progetto è dedicato

a quelle persone e nuclei familiari che, più di altri soggetti, hanno patito o stanno patendo gli effetti più pesanti di questo periodo di crisi economica. Oltre al Market gratuito, che consente ai destinatari di allegerire le spese alimentari e per beni di prima necessità, Emporio ha anche ideato altri tipi di aiuto: un sostegno informativo, che riguarda principalmente il lavoro, la salute e la maternità. E uno sportello “comunicativo”, un “luogo d’incontro dove le persone e le famiglie possono conoscersi e relazionarsi

per mettere in comune idee e timori, ma anche progetti e speranze per divenire risorsa reciproca”. Al momento i nuclei familiari coinvolti da Emporio sono 220, ma si pensa che per luglio, data del primo anniversario, si potrà giungere alla fatidica quota 500, massima capienza e traguardo del progetto.

pROGettO eMpORiO: diRe FARe e cReARe

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AbusivisMO: lA tuA sAlute quAntO vAle?Operatori spesso non qualificati (o che vantano qualifiche inesistenti), attrezzi non sterilizzati, assicurazioni false, lavoro in nero, a domicilio, ed evasione fiscale. Questi i problemi che più frequente-mente vengono rilevati.CNA punta alla qualità dei propri centri estetici e parrucchieri e ha voluto affrontare il tema pubblicamente in un incontro che si è tenuto lunedì 14 feb-braio presso la sede di via La Spezia 52.Durante la mattinata, di cui si è regi-strata la presenza di oltre trenta realtà imprenditoriali della città, si sono ana-lizzate le strategie da porre in atto in collaborazione con le istituzioni locali e sono state discusse le proposte e gli strumenti per contrastare il lavoro nero in questo settore. Ciò che è emerso in modo preminente è l’importanza di puntare sulla qualità e sulla competenza. Risulta pertanto indi-spensabile, per questi operatori, il saper comunicare in modo efficace la propria eccellenza ai cittadini. La campagna “La tua salute quanto vale?” che CNA ha messo in atto vuole essere un primo passo verso questa direzione.Il ciclo di incontri intrapreso da CNA Parma continuerà nelle prossime settimane per dare continuità a questa prima iniziativa di sensibilizzazione. Per informazioni: Giulia Ghiretti, Coor-dinatrice provinciale CNA Benessere e Sanità, tel. 0521227211email: [email protected]

tRAcciAbilità FiscAle: cOsA cAMbiA?“La tracciabilità dei flussi finanziari nei contratti pubblici” è il titolo del ciclo di incontri che CNA ha organizzato sul territorio provinciale nei mesi di gennaio e febbraio al fine di approfondire il piano straordinario contro le mafie e s.m.i. e le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici. Le nuove disposizioni in materia fanno infatti chiarezza solo in parte sull’argomento e se qualche chiari-mento è stato fornito è anche vero che rimangono ancora molti dubbi su diversi aspetti; inoltre il legisla-tore si è dimenticato di aggiornare i commi relativi alle sanzioni per cui comportamenti ammessi in un articolo risultano sanzionati negli articoli successivi.Gli incontri hanno quindi avuto lo scopo

di scendere nel dettaglio di alcuni ar-gomenti, quali conto corrente dedicato, obblighi di comunicazione, codice Cig e codice Cup, Clausole contrattuali nei rapporti tra stazione appaltante e aggiudicatario e tra aggiudicatari e subappaltatori e fornitori. La scelta di incontrare le imprese

direttamente sul territorio - Colorno, Fidenza, Parma, Traversetolo, Fornovo - è servito inoltre per aprire un confronto diretto e entrare nella specificità delle problematiche.Per approfondire l’ergomento www.cnaparma.it: sul sito a disposizione le slide degli incontri.

etichettAtuRA d’ORiGine l’AGGiORnAMentOGiovedì 31 marzo, dalle ore 14 alle 18, presso la Sala Gandolfi di Cna parma (via La Spezia 52 A) Cna Alimentare

di Parma organizza un seminario formativo sul tema “Etichettatura d’origine - aggiornamento normativo: dalla bozza di Regolamento CE al DDL italiano. è tutto così chiaro?” Ad illustrare l’argomento il dott. giuseppe

De giovanni, già dirigente dell’Ufficio Industrie Alimentari presso il Ministero delle Attività Produttive, considerato uno dei maggiori esperti in tema di legislazione alimentare, con particolare riguardo all’etichettatura degli alimenti, nonché autore di libri in materia. De Giovanni parlerà di: iter legislativo dell’indicazione d’origine in etichetta, bozza del Regolamento europeo e ultimo Ddl emanato dal Parlamento italiano, possibilità o contraddizioni; collegamento del tema dell’origine alla normativa base dell’Etichettatura del Decreto Legislativo 109/92 – quesiti e confronto con il relatore. Il seminario di formazione è gratuito per le imprese associate a Cna.Per informazioni: Sonia Robuschi tel. 0521 227248 e-mail: [email protected]

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nEWSProtesta anche da parte di cna in merito al dlgs che stoppa i finanziamenti per il fotovoltaico

energie rinnovabili: un decreto suicidaa Presidenza Nazio-nale di CNA ha preso in esame la difficile

situazione che si è venuta a creare in seguito all’approva-zione del decreto legislativo sulle energie rinnovabili.La Presidenza ha denunciato che l’atto del Governo, nel porre un limite temporale al 31 maggio alle incentivazioni sul fotovoltaico, ha prodotto il blocco totale dei finanzia-menti da parte delle banche ai progetti in corso d’opera ed il conseguente blocco delle attività.La CNA ha già avviato una formale e sostanziale protesta al Governo impegnandolo

a rivedere al più presto tale decisione, al fine di impedire la chiusura di migliaia di imprese e la disoccupazione per alme-no 50.000 lavoratori.L’azione della CNA a favore della politica del risparmio energetico e della produzione di energia da fonti rinnovabili poggia su queste priorità:- una strategia di sostegno stabile e trasparente che incen-tivi soprattutto l’efficienza e la generazione diffusa di energia da piccoli impianti;- incentivi allo sviluppo dei settori a monte della filiera energetica mediante l’introdu-zione di misure agevolative per la nascita di nuove attività;

- facilitazione per il ricorso al credito bancario mediante l’istituzione di strumenti di ga-ranzia destinati ad interventi di efficienza e alla realizzazione di impianti di piccola taglia per la

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produzione di energia da fonti rinnovabili;- nuovi criteri di copertura degli incentivi;- percorsi sostenibili di qualifi-cazione a misura di PMI.

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nEWSPer rilanciare gli artigiani e i piccoli commercianti del centro storico, insieme al territorio

Fidenza: nuovo centro commerciale naturale?n Centro Commer-ciale Naturale che va lor izz i le rea l -

tà commerciali e artigianali del centro storico fidentino. Questo il progetto, ideato dal Comune di Fidenza, al quale hanno aderito CNA e altre associazioni di categoria, in contrasto con i centri com-merciali “normali” della zona autostrada. è innegabile che questi immensi ‘shopping centre’ abbiano danneggiato non poco i piccoli esercizi tradizionali e artigianali che si vedono portare via grosse fette di clientela. Ed è proprio a partire da questa constata-zione che nasce l’esigenza del Centro Commerciale Naturale

“Centro Storico di Fidenza”, un progetto che mira ad ampliare e potenziare l’offerta commer-ciale di prodotti integrati e legati a specificità territoriale, cercando di coinvolgere le piccole e medie realtà: alla base c’è l’idea di una gestione integrata e condivisa dell’orga-nizzazione, della promozione e dell’animazione. La parola d’ordine è fidelizzare i vecchi clienti e avvicinarne di nuovi, nel rispetto della produzione tradizionale e artigianale che caratterizza il centro storico della città. Dopo Parma e Sal-somaggiore quindi potrebbe essere la volta di Fidenza, un Centro Commerciale che sap-pia rilanciare il territorio senza

sfruttarlo, anzi avvicinando la cittadinanza attraverso anche eventi pubblici e culturali; il Comune, che ha presentato il progetto già nel 2008, indirà a breve un’assemblea pubbli-

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ca dedicata agli esercizi e ai negozi che hanno intenzione di aderire. Un ulteriore passo sulla strada della realizzazione del progetto, certo ambizioso ma attuabile nel concreto.

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allestiti in Piazza Garibaldi quattordici stand dai migliori maestri cioccolatieri oltre ad un laboratorio dove è stato possibile seguire tutta la lavorazione: dal cacao grezzo alle sculture di cioccolato

Ancora un successo per cioccolatopuro

stata una “dolce” festa quella che dal 18 al 20 febbraio ha animato piazza Garibaldi. Per

la terza volta la kermesse “Cioccolato Puro” - appuntamento organizzato da Cna Parma in collaborazione con Acai – ha portato nella nostra città il prodotto più goloso della tradizione artigianale: il cioccolato. Quattordici sono stati gli spazi elegantemente allestiti dai migliori maestri cioccolatieri provenienti da ogni parte d’Italia, un appuntamento col gusto ulteriormente arricchito dalla presenza di un vero e proprio laboratorio, nel quale il pubblico ha potuto assistere alle varie fasi della lavorazione del prodotto, partendo dal cacao grezzo per concludere con la creazione di vere e proprie sculture a base di cioccolato. A completare l’offerta non sono mancati momenti di animazione e intrattenimento in collaborazione con Minimondi, con l’associazione culturale Googol, con la compagnia TraAttori e

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le scenografie realizzate dalla Tribù del Cucù. Interviste e riprese ai passanti sono inoltre state realizzate dai giornalisti della Casa Editrice Edicta, con il supporto degli scatti fotografici a cura dei professionisti dell’Unione Cna Comunicazione. Tre gior-

ni all’insegna del cioccolato declinato in tutte le sue forme, per sottolineare ancora una volta come le produzioni artigianali siano talmente ricche di tradizione, quali-tà e versatilità da non temere il confronto con nessun altro genere di prodotto.

ciOccOlAtOpuRO 2011

unO scAttO peR un dOlce RicORdOUna manifestazione deve il proprio successo alla concomitanza di situazio-ni favorevoli. Certamente dall’ottima organizzazione, poi dalla qualità dei partecipanti e dai prodotti esposti, dalla location e ... dalla tenuta del tempo. A parte l’ultimo particolare la domenica, la terza edizione CioccolatoPuro deve il suc-cesso anche ad un evento collaterale che davvero ha spopolato, grazie alla preziosa collaborazione con l’Unione Comuni-cazione e terziario Avanzato di CnA. La partecipazione dei propri fotografi professionisti, ha consento ai bambini presenti alla manifestazione (ma anche a tanti adulti!) di farsi immortalare dietro sagome raffiguranti simpatici personaggi. Un particolare ringraziamento a france-sca battilani e stefano brianti per aver portato la loro esperienza e professiona-lità in Piazza Garibaldi ed averla messa a disposizione di tutti i passanti per tutta la durata della manifestazione. Una piccola anteprima di tutti gli scatti può essere visualizzata all’indirizzo:http://www.artimmaginestudio.com/cioccolatopuro/

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augusto vignali ripercorre le tappe di una carriera dove creatività, abilità pittorica e manualità hanno contribuito al successo

l’artigiano che crea arte

n uno dei più noti dizionari, alla voce artigiano, dopo aver verificato che la sua etimologia deriva dal la-

tino “artes” che significa semplicemente arti, viene immediatamente accostato il termine artista, specificando che è “colui che esercita le belle arti, come la pittura, la scultura ecc…”. E proprio col termine “artigiano che usa la matita, l’inchiostro, i pennelli e… il computer, ma arrivando a maneggiare il mouse solo dopo che il cervello ha fatto esercitare la mano”, ama autodefinirsi Augusto vignali. Una vita con mille esperienze nel campo della grafica, svolte a livelli altissimi, ma con

tutte le sfumature e le diversificazioni che caratterizzano la sua creatività. perché ci tiene tanto a definirsi artigiano? “Sarà per la formazione scolastica che ho avuto, o anche per le successive esperienze, ma ritengo che nella nostra professione molto debba essere ricondotto, nonostante le più moderne tecnologie, alla capacità di saper usare gli strumenti classici del mestiere”. Che tipo di formazione ha avuto? “Mi sono diplomato all’Istituto d’Arte To-schi nella sezione di decorazione, quindi ho frequentato il biennio sperimentale di grafica”. poi la grande occasione e il viaggio a milano che vale una vita. “Era il 1974 quando fui assunto da Fiorucci che aveva aperto il suo primo negozio in Galleria Passerella, per seguire un po’ tutta la comunicazione”. poi come è proseguita la carriera? “A metà degli anni 80 ho aperto la mia atti-vità a Parma dove ho continuato a lavorare per i marchi moda: Ferrè, Kenzo e altri, sem-pre e ancora sull’immagine e sul prodotto, raramente sulla comunicazione. Un’altra bella esperienza è stata con la Martini che all’inizio degli anni 90 volle lanciare una linea di moda. Realizzai allora il marchio e l’immagine della Martini Sport Line che ebbe davvero un notevole successo”. A questo punto si può affermare che la fortuna vien dal mare…. “Proprio così. Era il 1992 quando ricevetti

L’ImpRESA DEL mESE

l’incarico da Costa Crociere di realizzare 19 grandi tele per una rivisitazione degli artisti dell’Impressionismo e post-Impressionismo destinate ad abbellire corridoi, hall e altri grandi spazi di una delle navi. Da allora ho la-vorato per tantissime unità della flotta Costa con opere di diversi stili, e dimensioni”. Quindi oggi si occupa solo del lavoro per la Costa Crociere? “Basta e avanza. Tra qualche mese avrò maturato l’anzianità per la pensione, ma penso che continuerò a collaborare con la Costa dato che appartengo di fatto a quella cerchia di artisti considerati validi per deco-rare le loro navi”. Dove sta andando oggi la grafica di stile? “Non sta sicuramente progredendo dato che il settore moda sta attraversando un momento molto difficile. Inoltre c’è da dire che i software diventano sempre più standardizzati e quindi in grado di essere utilizzati da molti soggetti, forse non sempre qualificati. Per questo penso che l’abilità nel-la manualità sia ancora oggi fondamentale per emergere dalla mediocrità ”.

Foto: uno dei dipinti presenti sulla motonave “Costa Pacifica” e Augusto Vignali.

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resPonsaBile Provinciale servizimaura [email protected]

servizi fiscali e contabiliResponsabile: Rodolfo Riccò[email protected]

servizi pagheResponsabile: Fiorenza [email protected]

creaimpresaResponsabile: Giorgio [email protected]

consulenza di direzioneResponsabile: Roberta [email protected]

consulenza ambiente e sicurezza

Responsabile: Giorgio [email protected]

consulenza creditoResponsabile: Lamberto [email protected]

consulenza contrattuale lavoroResponsabile: Graziano [email protected]

consulenza informaticaResponsabile: Marina [email protected]

cna innovazione e internazionalizzazione imprese

Responsabile: Marcello [email protected]

Previdenza - ePasa ParmaResponsabile: Augusto [email protected]

cna worldResponsabile: Augusto [email protected]

Formazione - ecipar ParmaResponsabile: Lorenzo [email protected]

SERVIZI

lo sportello di cna segue tutti gli aspetti relativi ai rapporti di lavoro delle imprese associate con dipendenti

contrattualistica: tutto per l’azienda

er districarsi tra le pratiche e le norme relative agli accordi contrattuali, Cna Parma da

tempo mette a disposizione un servizio di assistenza rivolto a tutte le imprese as-sociate che hanno dipendenti; un valido strumento che offre assistenza - nelle diverse fasi di trasformazione dell’impresa (passaggi di contratto, trasferimento dell’azienda, cessazione di attività)- nella gestione e formalizzazione dell’in-terruzione del rapporto di lavoro (licen-ziamenti individuali e/o collettivi) - nell’esercizio del potere disciplinare da parte dell’imprenditore (contestazioni ed emanazioni di provvedimenti e/o licenziamenti disciplinari). Diversi i servizi offerti: consulenza per la corretta applicazione e interpretazione della parte retributiva e normativa dei

contratti di lavoro (nelle nelle loro varie articolazioni: nazionali, territoriali, azien-dali); se richiesto il servizio può anche partecipare alla stipula dei Contratti di 2° Livello (Regionali) e alle commissioni istituite presso i vari organismi istitu-zionali (come ad esempio la Direzione Provinciale del Lavoro). Ci si può rivolgere all’assistenza di Cna anche se si riscontrano difficoltà nell’attivazione e nella formalizzazione dei diversi strumenti di sospensione e riduzione dell’attività lavorativa, come gli accordi di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e/o Straordinaria, gli accordi di sospensione Eber, i contratti di soli-darietà nonché le procedure di mobilità. All’occorrenza il servizio gestisce anche i rapporti con le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori per la stesura di contratti o accordi aziendali. Si effettua assistenza alle aziende nella predisposizione di regolamenti interni, come anche nel corretto inquadramento contrattuale del personale dipendente in riferimento a livelli, mansioni e trattamento retribu-tivo; la consulenza è rivolta anche alla definizione e corretta applicazione degli elementi retributivi aggiuntivi individua-li e/o di accordi economici individuali.Per accedere al servizio rivolgersi all’Uf-ficio Contrattualistica di Via La Spezia, 52/A: Giuliana Zanichelli ([email protected]); Graziano Viglioli ([email protected]); tel 0521 227211.

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cREDITO

euRibOR

TASSO DI RIFERIMENTO EUROPEO 2,49%

EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 365 g. 1,099%

EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 360 g. 1,084%

EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 365 g. 1,365%

EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 360 g. 1,346%

TASSO UFF. SCONTO B.C.E. 1,00%

cOnvenZiOne ReGiOnAle cnA/bAnche

SCOPERTO DI CONTO CORRENTE 4,274%

ANTICIPI S.B.F. 2,649%

ANTICIPI FATTURE 3,249%

OsseRvAtORiO dei tAssi - MARZO 2011

cResce AncORA A MARZO il tAssO di RiFeRiMentOProsegue anche a marzo il rialzo del Tasso di Riferimento per il credito agevolato a indu-stria, commercio e artigianato, il cui valore si attesta al 5,03% rispetto al 4,93% del mese precedente. Si tratta del terzo aumento mensile consecu-tivo, con un aumento totale di ben 0,85 punti percentuali e si attesta pertanto ai massimi degli ultimi due anni.Sono rimasti fermi il Tasso ufficiale di Sconto della Banca Centrale Europea (1%) e il Tasso di Riferimento Comunitario utilizzato per il con-

teggio degli incentivi alle imprese (2,49%).I valori dell’Euribor, parametro comunemente usato nelle transazioni del mercato interbancario, presentano invece aumenti significativi rispetto al mese di febbraio, infatti, indicatore a base 360 giorni passa dallo 1,011% allo 1,084% con un aumento dello 0,073% mentre l’indicatore a 365 giorni sale dal 1,026% all’attuale 1,099% con un aumento dello 0,073%.Questo trend risulta confermato anche dai dati più aggiornati degli ultimi giorni di febbraio.

AncORA pROROGAtA lA MORAtORiA sui debiti è stato siglato da Governo, A.B.I. e Associa-zioni Imprenditoriali il rinnovo dell’Avviso Comune risalente all’agosto 2009.Le novità sono: 1) Proroga dei termini per la presentazione delle domande di sospensione/allungamento dei finanziamenti al 31 luglio 2011.

2) Possibilità di allungare la durata dei mutui che hanno già usufruito della sospensione (moratoria) a condizione che i richiedenti abbiano regolarmente provveduto a pagare gli interessi del periodo di sospensione.

3) Possibilità, per le operazioni che bene-ficiano dell’allungamento, di ottenere una copertura del rischio di tasso.

4) Per le società di capitale è prevista la possibilità di ottenere un finanziamento finalizzato al rafforzamento patrimoniale delle stesse, pari all’importo che i soci conferiranno in azienda.

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