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con il patrocinio di ROMA CAPITALE XIII MUNICIPIO Anno 4° - n°. 27 Mensile d’informazione: ACILIA - AXA - CASAL PALOCCO - DRAGONA - INFERNETTO - OSTIA - OSTIA ANTICA - MADONNETTA - MALAFEDE seguici su: “Grazie a voi, grazie per il vostro affetto, per il grandissimo amore per il Papa”

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tutte le informazioni sul XIII Municipio di Roma

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con il patrocinio di

ROMA CAPITALEXIII MUNICIPIO

Anno 4° - n°. 27 Mensile d’informazione: ACILIA - AXA - CASAL PALOCCO - DRAGONA - INFERNETTO - OSTIA - OSTIA ANTICA - MADONNETTA - MALAFEDE

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“Grazie a voi, grazie per il vostroaffetto, per il grandissimo

amore per il Papa”

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“Lascio per il bene della Chiesa”. 11 febbraio 2013,una data che sarà ricordata nel tempo. Con questeparole sua Santità Papa Benedetto XVI si dimettedalla Chiesa Cattolica. Grande sconcerto ha destatoin tutto il mondo la decisione del Sommo Ponteficedi rinunciare al trono della Chiesa; in molti sono ri-masti esterefatti e perplessi e non riescono a darsiuna spiegazione. La scelta delle dimissioni è arrivata,ha spiegato il Papa “dopo aver pregato a lungo con-sapevole della gravità di tale atto ma altrettanto con-sapevole di non essere più in grado di svolgere ilministero Petrino con quella forza che esso richiede”.E per finire come un ideale passaggio di consegnedice: “continuate a pregare per me, per la Chiesa, peril futuro Papa, il Signore ci guiderà”. Ma la cosa chepiù colpisce sono le parole dette nell’omelia durantela celebrazione del rito delle Ceneri “Gesù ha denun-ciato l’ipocrisia religiosa e coloro che cercano l’ap-plauso e l’approvazione del pubblico invece dellasemplicità del Signore”. Aggiunge infine un duro mo-nito a quanti l’ascoltano: “le divisioni ecclesiali de-turpano la Chiesa, bisogna superare le rivalità”.Quanto successo dovrebbe essere un esempio pertutti ed anche un monito per i nostri politici che con-tinuano a guardare il nostro orticello senza pensarea quanti in questo momento soffrono, la drammaticasituazione finanziaria che gran parte degli italiani at-traversano.

INFERNETTO MAGAZINEAnno 4° - n° 27

mensile d’informazione Gratuito

EDITOREEsse editore

DIRETTORE RESPONDABILEFederica Afflitto

GRAFICA | EDITING | LAYOUTwww.grafisima.it - Simone Lo Reto

COLLABORATORIFranco Gobbi | Massimo Bonini | Simona Di Michele

Dott.ssa Tina Calbi | Dott. Andrea Ienca | Dott.ssa Valentina MagniAngelita Papa | Vincenzo Galvani

REDAZIONEVia U. Giordano, 95 - int. 3 - 00124 Roma

tel. 06.89.52.76.97

INFERNETTO MAGAZINETutti i diritti di riproduzione riservati, salvo accordi scritti

o contratti di cessione copyright, la collaborazione a questomensile è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita.

La responsabilità dei contenuti dei testiè esclusivamente degli autori.

INFERNETTO MAGAZINERegistrazione tribunale: 237/2010 del 26 maggio 2010

Pubblicità su INFERNETTO Magazine:e-mail: [email protected] - tel. 06.89.52.76.97

Si ringraziano gli inserzionisti pubblicitariper il loro contributo che consente la

pubblicazione e la diffusione di questo periodico

Questo numero di INFERNETTO Magazine è stato licenziatoper la stampa il 15 febbraio 2013

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IL CASO PAG. 6DI FRANCO GOBBI

I GIOVANI SI SCOTCHANO PER PROTESTA PAG.11DI SIMONA DI MICHELE

FONTANELLE ROMANE PAG.13DI ANGELITA PAPA

COSPLAY PAG.15DI SIMONA DI MICHELE

PICCOLA PALOCCO PAG. 17DI ANGELITA PAPA

PARLA IL COMITATO DI QUARTIERE SAN GIORGIO PAG. 21DI VINCENZO GALVANI

INTERNET NEWS PAG. 22

IN VACANZA CON LA GREAT PAG. 32DI GREAT TRAVEL SERVICE

PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO PAG. 35DI MASSIMO BOLINI

RUBRICA SALUTE E BENESSERE DA PAG. 37

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La tragica situazione delle oltre 200 strade dell’In-fernetto, private ma aperte al pubblico transito, ècosa nota ed in discussione da tempo, purtroppo

senza svolte o significativi progressi. E, ad ogni stagioneinvernale, causa pioggia la percorribilità delle stesse di-venta sempre più precaria se non pericolosa per le tantebuche, riaccendendo discussioni senza fine e senza esito.E i cittadini continuano, oltre che a protestare, a fare do-mande specie in prospettiva futura. Di questi tempi, e

purtroppo data la di-chiarata limitatezza deifondi disponibili, nep-pure le strade pubbli-che in manutenzione aComune e Municipiogodono di buona salute.Ed urgono interventiper renderle più per-corribili e sicure, datianche i pesanti volumidi traffico sia privatoche pubblico. La ma-

nutenzione, nel caso delle strade private anche se aperteal pubblico transito, in base alle norme vigenti spettacomunque ai proprietari privati e frontisti. Infatti è inibitodalle vigenti norme qualsiasi intervento, anche il piùridotto, da parte della Pubblica Amministrazione pena lachiamata in causa per illegittimo utilizzo di fondi pubblici.Per fortuna, almeno per la Illuminazione Pubblica, incorso di estensione indistintamente a tutte le strade delnostro quartiere, ha prevalso il sacrosanto diritto allasicurezza pubblica e personale. Ma la storia delle stradeprivate e della loro drammatica situazione è nota e nonla ripetiamo qui, volendo entrare invece in aspetti dimerito e di metodo nell’ affrontare in concreto il problema.Per quanto riguarda il merito della questione va premessoche i cittadini, oltre alle loro precise obbligazioni, hannocomunque il sacrosanto diritto di richiedere, secondo

norme e disposizioni vigenti, il passaggio al PatrimonioPubblico, e manutenzione, delle proprie strade private.La Commissione LL.PP. del Municipio da qualche temposta discutendo la possibilità di estendere la manutenzionead alcune strade private, sempre che ci siano fondi di-sponibili. Intento meritorio ma, secondo noi e come ab-biamo potuto far rilevare in una seduta della stessaCommissione, molto impreciso nel metodo ed improbabilenelle conclusioni. Sono state indicate 5/6 strade privatedell’Infernetto da inserire in manutenzione senza cheesse siano state oggetto di analisi o confronto, oltre allaindicazione di alcune strade di altre zone del Municipio.Quindi , un intervento a pioggia, tra l’altro totalmentesproporzionato al ribasso viste le enormi dimensioni e lagravità del problema dell’Infernetto, rispetto alle altresituazioni, molto limitate, nel Municipio. In questa indi-cazione è risultato evidente che non si è tenuto in alcunconto la Delibera Municipale del 2005 (acquisizione di82+ strade dell’Infernetto al Pubblico Patrimonio), delleindicazioni e numerose e precise richieste formulate esostenute con coerenza da tempo, anche dal Coordina-mento Infernetto. Esse riguardano la presa in manu-tenzione almeno delle 24 strade private ma aperte alpubblico transito, percorse tutte giornalmente da mezziin pubblica utilità quali mezzi AMA e scuolabus oppurecon siti di cassonetti AMA, e sono tutte incluse nella De-libera. Quel numero è ora rivisto a 19 a causa, e per for-tuna, di alcuni interventi migliorativi per Opere a Scomputoecc., sopraggiunti nel frattempo. Abbiamo, quindi, im-mediatamente inoltrato alla Commissione LL.PP. unaprecisa ed argomentata comunicazione, che ripete tuttii nostri punti di vista e riferimenti, a conferma dellenostre posizioni circa la eventuale presa in manutenzione,temporanea e limitata, delle strade private. Altro episodio:qualche giorno fa in una nostra strada (che non nominiamodato che quanto accaduto è ripetibile per tutte le altre)si è avuta l’ennesima rottura della fatiscente condutturaACEA dell’acqua potabile. L’acqua invece di disperdersi

INFERNETTO: IL CASO DELLE STRADE PRIVATE APERTE AL PUBBLICO TRANSITO

di Franco Gobbi - Presidente Coordinamento Infernetto — Associazione di Quartiere mail: [email protected] - www.coordinamentoinfernetto.org

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lungo la strada, come al solito, ha invece scavato provo-cando una pericolosa voragine di circa un metro eprofonda almeno 50 cm. Voragine invisibile e pericolosaperché piena d’acqua ed in allargamento. Ovvia la richiestadi intervento urgente all’ACEA ma anche ovvia la richiestadei residenti della alla Polizia di Roma Capitale del 13°Gruppo di un rapido intervento di controllo e di transen-namento/segnalazione della voragine, in quanto allarmatidalle dimensioni e dal fatto che la strada è abbastanzatransitata anche da mezzi AMA. Dopo un kafkiano pal-leggiamento e numerosissime chiamate preoccupate, iresidenti hanno appreso dalla ACEA (e non direttamentedai Vigili) che la Polizia del 13° Gruppo non sarebbe in-tervenuta in alcun modo in quanto la strada risultava….privata anche se aperta al pubblico transito.Una situazione allarmante e decisamente ingiustificabiletrattandosi di richiesta di assistenza (pensiamo dovutasenza se e ma) per una chiara situazione rischiosa perla pubblica incolumità. Ovviamente i volonterosi residentihanno recintato loro in maniera fortunosa la voragineper segnalare il pericolo. Del fatto sono stati avvisati gliUffici dell’Assessore ai LL.PP. che, piuttosto sconcertatidal fatto, avevano comunque predisposto un intervento,reso poi superfluo per l’intervento riparatore ACEA, co-munque avvenuto il terzo giorno dalla chiamata. A nomee per conto di tutti i residenti della strada abbiamoinviato, come Coordinamento Infernetto, al Comandodella Polizia del 13° Gruppo ed ai massimi livelli delMunicipio una immediata lettera di protesta e richiestadi chiarimenti data la gravità dell’accaduto, del tuttoinaccettabile. Oltre a conoscere, secondo le norme oltreal buon senso, come i cittadini debbano regolarsi in casodi episodi analoghi. Tale urgente chiarimento sarà pro-pedeutico per gli eventuali sviluppi circa la questionedelle strade private dell’Infernetto, aperte al pubblicotransito. Circa il metodo, appare chiaro che esiste unagrande confusione nella vicenda delle strade private, eche esso manchi del tutto, oltre ad una lungimirantestrategia, che insieme possano permettere una precisaanalisi tecnica basata su oggettivi criteri. Come quelli danoi indicati con insistenza e coerenza in tante comuni-cazioni, per pervenire ad urgente programma di manu-

tenzione di alcune e ben definite strade private ma aperteal pubblico transito. Noi non chiediamo un limitato e deltutto occasionale intervento spot. Chiediamo che vengafinalmente messa in campo una precisa strategia daparte della Pubblica Amministrazione che, con i tempigiusti, possa stabilire norme e condizioni precise, oltrealle priorità di intervento. Discussioni e strategia chedovranno necessariamente coinvolgere i cittadini, pro-prietari della strade, non solo per una condivisione maanche per una attiva partecipazione dove l’interventopubblico non è consentito. In questo senso, riteniamoche la stretta collaborazione tra cittadini ed Ammini-strazione, oltre alle precise indicazioni e sostegno diquest’ultima, sia altrettanto urgente e decisiva. Se sivuole assalire in modo concreto una problematica dram-matica non più eludibile da parte di nessuno. Confidiamodi avere esaurientemente espresso, pur con tutti i nostrilimiti, il nostro punto di vista circa una problematicache, comunque, va affrontata e risolta al più presto.

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di Simona Di Michele

Un’ora ‘impacchettata’al cancello della sededell’amministrazione

municipale di Ostia, in piazzadella Stazione Vecchia. Comeabito, un completo di scotch.Studenti del liceo scientificoLabriola, che, letteralmente‘scotchati’, hanno seguito lelezioni sotto lo sguardo cu-rioso di coetanei e docenti. E’quanto accaduto rispettiva-

mente il 23 gennaio ed il 6 febbraio scorsi, quandol’iniziativa ‘Ci siamo scocciati’, organizzata dal networkdi associazioni giovanili YUT, nato sul territorio circaotto mesi fa, si è diffusa a macchia d’olio tra i giovanidel XIII Municipio. La ‘mummia umana’, protagonista dell’originale flashmob davanti al palazzo del governatorato, ha rappre-sentato una generazione sempre più ‘scocciata’ dal-l’indifferenza e l’incapacità dei politici locali di ascoltarele sue reali esigenze. Di questioni da sollevare, secondoi ragazzi di Yut, ce ne sono tante. Dalla carenza dicentri di aggregazione giovanile nel XIII, a dispetto diquanto accade nella totalità dei paesi dell’Unione Eu-ropea, alla frustrante difficoltà di trovare un lavorostabile, che troppo spesso obbliga i giovanissimi allafuga verso altri paesi del mondo; dal degrado delservizio pubblico di trasporto locale e delle strade, allaprivatizzazione e alla cementificazione del litorale. Unalista nera a cui YUT, tramite la sua iniziativa, invita igiovani del territorio ad aggiungere altri punti, per farnascere alternative capaci di migliorare l’esistenzadelle nuove generazioni attraverso il cambiamento delluogo dove vivono.I primi ad abbracciare questa causa sono stati propriogli studenti del liceo Labriola di Ostia. “Abbiamo bisognodi spazi in cui poter condividere le nostre passioni, inostri sogni ed i nostri interessi - hanno affermato - Cisiamo scocciati del cortile allagato, di un terzo pianonon agibile, delle istituzioni municipali che non ci ascol-tano, della scarsa efficienza dei servizi pubblici”.

Necessità primaria, verso cui tutto il network dei giovaniconcentra la propria attenzione, rimane quella diottenere uno spazio pubblico partecipato e cogestito.Tramite la rivendicazione dell’ex colonia Vittorio Ema-nuele come sede per un centro socio-culturale, i ragazzie le ragazze del territorio, secondo YUT, potranno usu-fruire di una risorsa indispensabile per avviare in co-progettazione corsi di formazione professionale cherispecchino finalmente i loro bisogni.

XIII MUNICIPIO, I GIOVANI SI SONO

‘SCOTCHATI’

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Questo è un articolo sull’acqua pubblica, ma anchesulla burocrazia italiana. Che vi rimanga impressoogni qualvolta siate in cerca di una fontanella

dissetante nel verde del XIII Municipio: perché di cosiddetti“nasoni” - orgoglio nazionale dell’opulenza idrica italiana— se ne trovano molti. E il più delle volte giaccionodismessi o in stato di totale abbandono. Non bisognainfatti dimenticare che il “nasone” è sinonimo di acquapubblica, proprio come quella che scorre dal rubinettodelle nostre case. Qualche tempo fa ACEA ha addiritturamappato le fontanelle presenti nel I Municipio, creandoun’applicazione per i dispositivi elettronici d’ultima ge-nerazione così da poterle rintracciare virtualmente —cosa non da poco per le orde di turisti in cerca di idrata-zione e refrigerio nella torrida estate romana. Un nasoneguasto, dunque, equivale ad un disservizio pubblico.Qualora vi venisse la “malsana” idea civica di segnalarneuno, a chi è opportuno rivolgersi? Tento di fare chiarezzasulla questione. Prima telefonata: ACEA, sezione acqua.Totalizzo 4 chiamate e parlo con 4 operatori diversi,poiché appena rivelo il motivo della telefonata stranamentecade la linea. Gli operatori mi mettono in collegamentocon l’ufficio stampa, ma non vi è risposta alcuna. Alla

fine, l’ultima ope-ratrice mi consigliadi inviare unaemail, poiché gliimpiegati sono im-pegnati in una riu-nione. Decido dun-que di chiamarel’ufficio tecnico divia Petroselli perfarmi indirizzareverso i giusti con-tatti municipali. Misuggeriscono di te-lefonare al Dipar-timento XII — Poli-tiche dei Lavori

Pubblici e Manutenzione Urbana, l’ufficio effettivamentecompetente (ma ACEA non poteva indirizzarmi da subitoverso i contatti adeguati?). Mi dicono di contattare lasegreteria del dipartimento e di chiedere di un signorein particolare. Apprendo dalla segreteria (altra telefonata)che il suddetto è in pensione dallo scorso Dicembre.Infine, mi suggeriscono di contattare l’ufficio stampa.Per ora la mia odissea civica termina qui, poiché iltelefono ha squillato a vuoto e la bolletta è lievitata ine-sorabilmente. Di certo non avrete la risposta al quesitodel titolo, ma a tanti altri dubbi sull’Italia… Purtroppo sì.

E SE SI GUASTAUN “NASONE”?

di Angelita Papa

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Tempo di carnevale, tempo di maschere. O forse no.E’ questo il ‘dubbio’ che il mondo del cosplay, rap-presentato sul territorio dall’associazione culturale

Japanimation, insinua attraverso i raduni organizzati pergli amanti del fantasy e dei giochi di ruolo. Ultimo ap-puntamento, l’incontro alla multisala Cineland di Ostiadello scorso 8 febbraio. Una cultura, quella del cosplay,che non va confusa col carnevale. “Il cosplay, unione di‘costume’ e ‘play’, è una combinazione tra hobby, arte ecultura nata più di venti anni fa in Giappone e praticatain tutto il mondo da milioni di appassionati - precisa ilpresidente dell’associazione Vincenzo D’Amico - Consistenel realizzare artigianalmente ed interpretare, attraversobrevi scenette presso fiere tematiche, gli eroi di fantasy,cartoons, horror, videogames, fumetti. I cosplayerspossono impiegare anche un anno per realizzare i costumicon cui cercano di vincere i vari contest”. L’associazioneJapanimation ha visto la luce ad Ostia nel 1999 proprioper combattere i pregiudizi che spesso ruotano intornoa questi temi. “Tante persone sono convinte che questacultura sia riservata ai bambini o a coloro che voglionoscappare dalla realtà: niente di più falso - spiega ancoraD’Amico - La nostra associazione sostiene coloro chevogliono organizzare eventi tematici, realizza piccolieventi ludico-culturali gratuiti tra Roma ed il litorale”.Senza dimenticare la comunicazione, rafforzata dallawebzine mensile free download Japanimando, un bollettinoinformativo rivolto a chi vuole scoprire una nuova realtàeducativa ed artistica, oltre che di svago. “La cilieginasulla torta - prosegue D’Amico - è il raduno Parcosplayche, dal 2009, si svolge gratuitamente ogni mese alparco del Canale dello Stagno di Ostia”. Japanimationnon si ferma qui. Molti i progetti in atto, come il Monsters,Heroes and Games, che arricchisce gli spazi del Cineland,la domenica pomeriggio, con cosplay, laboratori difumetto, giochi fantasy dal vivo e da tavolo, editoria e

collezionismo. “La nostra associazione - conclude D’Amico- cerca di aprire gli occhi verso una cultura che ha tan-tissimo da insegnare, a piccoli e grandi”. Per seguire Ja-panimando, collegatevi ai link: www.japanimation.it - SuFacebook, A.C. JAPANIMATION; PARCOSPLAY — RegioneLazio.

COSPLAY: NIENTE MASCHERE, SOLO COSTUMI

di Simona Di Michele

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Ètempo di elezioni. È tempo di pranzi elettorali,arringhe, volantini e volti in posa sui cartelloniche deturpano i marciapiedi delle strade. Sono i

mesi in cui tutto è possibile, tutto è risolvibile e leparole di molti candidati sembrano essere intrise dipositività e fiducia. C’è un gran fermento verbale, main realtà tutto tace. “Questa settimana si sono tenutidue consigli comunali nei quali si doveva discuterenuovamente della questione “Piccola Palocco” manon è stato fatto. Vengo a conoscenza del fatto che,per motivi elettorali, vi sarà una riduzione delle sedutedel consiglio in quanto molti politici sono impegnatinella campagna elettorale. La questione è stata appo-sitamente lasciata in sospeso poiché potrebbe minaregli attuali equilibri politici”, è quanto afferma AdrianaFornaro, presidentessa del Comitato di Quartiere“Amici della Madonnetta” ed attiva sin dagli esordidella questione per impedire la cementificazione del-l’area verde situata tra via dei Pescatori e via Pindarosoggetta alla proposta di deliberazione della GiuntaAlemanno 31/2007, altresì detta compensazione ur-banistica: il cemento si è così spostato da Casal Giudeoe Ponte Fusano al XIII Municipio, trasformando l’areain questione da verde pubblico attrezzato a zona edifi-cabile . Questo lo scenario che dovrebbe prefigurarsi:oltre 150.000 metri quadrati di costruzioni concentratesu 15 ettari di terreno, palazzine multipiano ed un mi-gliaio in più di abitanti. “Questo progetto è terrificante:non tiene conto del rischio idrogeologico a cui l’area èsottoposta — per non parlare della problematica delleinfrastrutture, già carenti ed inadeguate per l’attualenumero di abitanti”, aggiunge la Fornaro. Nulla dinuovo, ma anche nulla di deciso: l’importante è nondimenticare la questione ogni qualvolta il politico diturno, di fronte ad un piatto ricolmo di offerte, sfoggile proprie abilità dialettiche e molto meno quellepacate e sobrie del “fare”.

Giacomo Vizzani, Presidente XIII Municipio, inter-viene in merito alla situazione del Country Clubdi Castelfusano. "In questi mesi - ha fatto sapere

Giacomo Vizzani, Presidente XIII Municipio - l'ammini-strazione municipale ha svolto ruolo importantissimonell'evolversi nella vicenda. Stiamo arrivando ad unasoluzione definitiva e questo grazie all'impegno diquesta amministrazione. Spiace constatare che personesfruttino e strumentalizzino la questione del CountryClub solo per fini elettorali e propagandistici".

TUTTO TACE INTORNO ALLA

“PICCOLA PALOCCO”

COUNTRY CLUB CASTELFUSANO,

"PRESTO UNA SOLUZIONE"di Angelita Papa fonte: Roma Today

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“Il parco arcobaleno di Acilia sud continua aversare in una situazione di forte degrado. Moltepromesse si sono spese e molti pochi fatti si

sono attuati. Chiediamo interventi urgenti per la ri-qualificazione”. A parlare così, non senza nascondereuna punta di amarezza, sono gli esponenti del Comitatolocale. Stanchi del disinteresse riservato dall’ammini-strazione a questo grande punto verde. “Sono anniche ci battiamo-fanno sapere dal Comitato- per avereuna maggiore manutenzione del verde e degli alberi.Ma nulla è cambiato. Anzi ci troviamo di fronte ad unasituazione che peggiora di giorno in giorno. La sporciziaè dappertutto e le famiglie desistono dal frequentarlo.Anche i giochi per i bambini sono stati rotti. Sembrauna landa desolata dove i vandali ormai la fanno dapadroni, sono state divelte panchine, muretti ed anchei punti luce da poco accesi sono stati danneggiati. Pernon parlare dei contenitori dei rifiuti che sono statidati alle fiamme e di quelli rimasti che non vengono

svuotati. La pulizia dei giardini non viene effettuatasempre, e abbiamo trovato anche piccole carcasse dianimali. Tutti noi a questo punto ci chiediamo: Perchénon si è ancora proceduto alla recinzione del parco ealla sua chiusura durante le ore notturne? Quandoverrà riqualificato il parco”. Ma non basta. Ora achiedere che “si attuino interventi improcrastinabilidi riqualificazione” c’è anche il responsabile dell’unicabiblioteca pubblica di Acilia la” Sandro Onofri”. Costruitaproprio nel 2006 all’interno del parco. “Avevo chiesto-fa sapere il responsabile- che si procedesse alla pro-tezione dell’entrata della biblioteca, mediante l’istal-lazione di paletti. Infatti qui tra la sosta selvaggia delleautomobili il fango e vari tombini lasciati aperti soprai quali, io stesso, ho dovuto posizionare dei cassonettidell’immondizia onde evitare spiacevoli inconvenienti,accedere alla struttura, è divenuta impresa assaiardua. Ma nessuno è ancora intervenuto, sembra chesi stia aspettando che qualcuno si faccia male”

A margine della presentazione del progetto 'Prin-cipi generali sulla mobilità nel XIII Municipio',la Comunità Foce del Tevere ha denunciato

ancora una volta lo stato d'animo dei cittadini del-l'Idroscalo di Ostia: "Noi vogliamo la riqualificazionedella zona. Basta parlare di abusivismo. Lì vivono 1500persone"."Sono ormai 3 anni che i cittadini, 'sgomberati'dal sindaco Gianni Alemanno vivono nel residence divia Ardeatina. Una situazione insostenibile se aggiun-giamo che, poco prima di Natale, a quelle persone èstato chiesto anche di pagare le utenze. Lì in quegli

alloggi che sarebbero dovuti essere temporaneri per ilComune di Roma".A tal proposito il prossimo 23 febbraio,in piazza dei Piroscafi, ci sarà una iniziativa volutaaffinché "le 35 inutili demolizioni di tre anni fa noncadono nell'oblìo" e perché "le 35 famiglie, ospiti neiresidence, non conoscono il loro futuro. In questi treanni non abbiamo mai ceduto alle pressioni speculativedi coloro che cercano di mettere le mani su questolembo di terra, dove abitiamo da quasi 60 anni". E'questo il pensiero della gente dell'Idroscalo che intendecontinuare a lottare per i diritti di tutte le famiglie.”

DEGRADO AL PARCO ARCOBALENO DI ACILIA SUD

I CITTADINI SONO STANCHI:” SI INTERVENGA AL PIÙ PRESTO”

COMUNITÀ FOCE TEVERE: "NOI DELL'IDROSCALO VOGLIAMO LA RIQUALIFICAZIONE DELLA ZONA"

di Vincenzo Galvani

fonte: Roma Today

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L’EX LEONORI DI SAN GIORGIO CADE A PEZZI

IL COMITATO DI QURTIERE: “SI INTERVENGA CON URGENZA”

di Vincenzo Galvani

Un edificio vetusto e fatiscente che rischia di crol-lare da un momento all’altro. E’ quello cherimane dell’ex plesso scolastico “Aristide Leonori”

in via Domenico Morelli a San Giorgio di Acilia. Ora, c’èchi di quel luogo vorrebbe farne uso sociale: ”Vogliamoche l’amministrazione municipale e il Comune di Roma-afferma Agnese Schiavon Presidente del Comitato diQuartiere San Giorgio di Acilia- si occupino seriamentedi reperire i giusti fondi per ristrutturare il luogo e ren-derlo una casa per anziani soli o un centro ricreativoper il quartiere. Infatti il posto è ormai divenuto una di-scarica, la recinzione è stata divelta e chiunque può in-trodurvisi. Anche dei bambini. Sovente mi viene dapensare a quali rischi potrebbero correre se decidesserodi giocare nel cortile di questa ex scuola, tra ferri ar-rugginiti, elettrodomestici e vecchi divani. Potrebberofarsi seriamente del male. Cosa aspettano le istituzioniad intervenire per impedire che ciò accada?” Un rischioreale quello paventato dal Comitato, visto che nelleadiacenze della struttura vi è un asilo. “Un plauso vasicuramente alle maestre e alle mamme degli alunni-continua Agnese Schiavon- che con molta attenzioneriescono a non far avvicinare i bambini a quell’edificioforiero di pericoli. Ma questo comunque non basta, inuno stato civile le istituzioni dovrebbero garantire l’in-columità della cittadinanza, eliminando eventuali ostacolie sanando situazioni a rischio come questa. Chiediamo,qualora non fosse possibile la ristrutturazione del-l’edificio, il suo abbattimento immediato. L’area, unavolta ultimati i lavori, andrebbe riutilizzata per attivitàutili alla comunità e non certo per creare un residence

con piscina.” Eppure per l’area si prospettava proprioquel destino e non molto tempo fa:” Si è vero, se neera parlato-conclude il Presidente-ma per fortunanulla sembra essere andato ancora in porto, sarebbestata una soluzione in favore di pochi, inutile e non perla comunità”

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INTERNET NEWS

Finalmente si è rotto il muro di silenzio sui danni che le ondeelettromagnetiche causano. Domenica scorsa è andato in ondaun servizio delle Iene, su Italia 1, molto ben documentato echiaro su questo argomento con testimonianze indiscutibili discienziati, ricercatori e medici. Inizia così un comunicato delcomitato di quartiere Parco della Vittoria - Silvio Messina."Noi conosciamo gli effetti che sono causati dalle antenne e daicellulari perché partecipiamo sempre ai Convegni sull'argomentoe perchè, ahimè, abbiamo la testimonianza di quanto il quartiereha pagato e continua a pagare in termini di malati e vita umane.Proprio la settimana scorsa siamo andati alla presentazione diun libro-inchiesta, scritto tra mille difficoltà da due giornalistiche non si sono lasciati intimidire dagli impedimenti incontrati:Alessio Ramaccioni e Pablo Castellani. Non si è trattato di unasemplice presentazione perchè c' erano molti testimoni deifatti riportati ed alcuni politici attivi : ne è nato spontaneamenteun Convegno veramente interessante ed istruttivo", dichiara aquesto riguardo Alessandra Perlusz, presidente del comitato diquartiere Parco della Vittoria-Silvio Messina, da anni impegnatain favore dello smantellamento delle antenne di telefonia mobilepresenti sulla Torre Acea di Ostia.Il CdQ consiglia poi di leggere il libro 'Onde Anomale' un testo"frutto di un lavoro condotto con caparbietà e serietà, che haavuto il coraggio di investigare a fondo situazioni veramentecritiche. Una lettura istruttiva che fa meditare e prendere co-scienza, Non manca l'inchiesta sulle 'nostre maledette antenneACEA'".

Arresto singolare quello eseguito nella serata di ieri daiCarabinieri del Nucleo Operativo di Ostia. Due Carabinieri inabiti civili, impiegati in un servizio antidroga nei “lotti” di viadella Paranzella, sono stati avvicinati da un uomo che era allaricerca di qualche grammo di “fumo”. Uno dei militari, in modoalquanto goliardico, gli ha detto di stare attento visto che in giroc’era un via vai di “guardie”. L’uomo ha vivamente ringraziatoper il consiglio reso, anche in virtù del fatto che, come affermatodall’uomo, si trovava ancora al regime degli arresti domiciliari.A quel punto, i Carabinieri si sono qualificati, hanno identificatol’uomo, un 46enne di Fiumicino, e, dopo aver accertato che sifosse effettivamente allontanato dagli arresti domiciliari, lohanno accompagnato in caserma e arrestato con l’accusa dievasione.

OSTIA, ROTTO IL MURO DI SILENZIOSUI DANNI DELLA TORRE ACEA

EVADE DAGLI ARRESTI DOMICILIARIE SCAMBIA I CARABINIERI

PER DUE PUSHER

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Aquali opere strategiche ha lavorato in questi 30 mesi dimandato come assessore alle Infrastrutture e ai Lavoripubblici della Regione Lazio?

“Il 3 agosto scorso il Comitato Interministeriale per la Pro-grammazione Economica (CIPE) ha dato il via libera al progettodefinitivo della più grande opera pubblica che interessa il nostroterritorio, la Roma-Latina. Sono stati confermati i finanziamenti.E’ un’opera fondamentale attesa da anni, che porterà sviluppoe lavoro: parliamo di 2,7 miliardi di euro, finanziati per oltre il60% dai privati, che non solo ridaranno fiato al mercato dellecostruzioni e creeranno decine di migliaia di posti di lavoro, masoprattutto rappresenteranno una grande opportunità per po-tenziare il turismo del sud-pontino e la competitività delleimprese di quell’area. Ma non solo: con questa opera metteremoin connessione il porto di Civitavecchia, l’aeroporto di Fiumicinoe le grandi reti transnazionali ed autostradali. La Regione Laziopasserà finalmente da un sistema monoassiale (che si basasoltanto sull’Autostrada del Sole) a un sistema a rete con unamigliore distribuzione dei flusso del traffico, con maggiore si-curezza e con minori tempi di percorrenza. Ora siamo prontiall’indizione della gara e speriamo nell’apertura dei cantierientro il 2013. In tempi di scarse risorse pubbliche grazie aquesto finanziamento verranno realizzate anche altre operecomplementari e fondamentali per il territorio per oltre 46 chi-lometri. Per quanto riguarda il completamento della Orte-Civi-tavecchia, finanziato interamente dalla Regione con 117 milionidi euro, i lavori del tratto fino a Cinelli sono terminati: attualmenteè in corso la gara per un ulteriore lotto fino a Monte Romano”.

Da quattro mesi è anche assessore ai Trasporti. Qual è la si-tuazione attuale del Trasporto Pubblico Locale nel Lazio?“Il momento che stiamo vivendo è particolarmente critico: ciòderiva non solo da antichi problemi organizzativi, che provengonoda molto lontano, ma anche dai devastanti tagli operati dalGoverno che hanno compromesso l’operatività delle aziendedel Tpl e intaccato la qualità del servizio. A fronte di questo sce-nario però la Regione Lazio ha lavorato, negli ultimi tre anni,per abbattere gli sprechi e stanziare risorse per i servizi. Nelmese di dicembre è stato deliberato dal Consiglio di Ammini-strazione del Cotral l’acquisto di duecento nuovi mezzi chesaranno disponibili nel corso del 2013; inoltre la Regione Lazioha previsto anche lo stanziamento delle risorse necessarie peracquistare altri quattrocento mezzi che saranno disponibili nelcorso del 2014”.Quali impegni concreti porterà avanti se verrà eletto?“Completare l’Intesa Generale Quadro che prevede, anche conil concorso dei privati e dei fondi europei, l’adeguamento dellarete ferroviaria laziale, il potenziamento dell’Hub di Fiumicino edel Porto di Civitavecchia, il completamento del Grande RaccordoAnulare del Lazio. Per quanto riguarda i trasporti (delega chemi è stata assegnata in questi ultimi 4 mesi) occorre riorganizzarein un unico Piano dei servizi Cotral, Ferrovie e trasporto localeper conseguire risparmi e migliorare i servizi. La prossimaprogrammazione dei fondi europei (2014-2020) deve vedere laRegione Lazio di nuovo capace di spendere tutte le risorse as-segnate. In ultimo, ma non meno importante perché è unfattore primario della crisi, garantire i pagamenti alle impresein tempi rapidi, in linea con le direttive Ue.

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Committen

te: P

ier Fran

cesco Marchesi

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Il consigliere Pdl del municipio XIII, Pier Francesco Marchesi,ha deciso di rivolgersi direttamente al primo cittadino chiedendo,“un tuo autorevole intervento presso gli organismi competentiper un rafforzamento dei controlli di prevenzione e repressionedi questi fenomeni criminali”.L’esponente pidiellino, conclude sottolineando “l’attenzionesempre mostrata ai bisogni del quartiere e alla sicurezza deicittadini, confido in una rapida ed energica azione di bonificadel territorio e con l’occasione ti invito a prendere una visionediretta della questione”.

QUESTO IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA:

Caro sindaco,mi rivolgo a te con grande preoccupazione ma uguale grandefiducia perchè ben conosco la tua disponibilità e sensibilità peri problemi della nostra comunità.Nei nostri incontri tutte le volte che sei venuto a Ostia, accantoalle questioni ambientali, economiche e sociali del quartiere latua attenzione è stata costantemente rivolta alle problematichedella legalità e lotta alle attività criminali condotte nelle zonedel litorale sia in quelle interne come ad esempio l’Infernettodove opero da anni.In questi ultimi tempi, purtroppo, è proprio in questa area chesi è manifestata una recrudescenza di gravi episodi delinquenziali,tutti diretti contro residenze isolate, con agguati ai proprietariattesi al loro rientro, costretti ad entrare in casa e consegnare iloro averi sotto la minaccia delle armi, ovvero con vere e proprie

irruzioni notturne, nelle abitazioni e con brutali aggressioni,spesso condotte davanti a minori terrorizzati, per farsi consegnaredenaro e quant’altro. Nei giorni scorsi la grande stampa hadato risalto a vicende che hanno coinvolto le famiglie di im-prenditori locali, ma successivamente, l’attenzione dei media èvenuta meno, mentre non è cessato lo stillicidio di questa seriedi rapine in villa, indirizzate contro i cittadini comuni, quellimeno celebri ma proprio per questo più bisognosi di tuteleverso i quali è stato ed è costantemente rivolto il nostro comuneimpegno di solidarietà ed assistenza. In molti casi l’encomiabilezelo e immediato intervento dei carabinieri e della polizia diOstia, che recentemente hanno anche scoperto e sgominatouna “centrale” per la distribuzione della droga sul nostroterritorio, è stato determinante per identificare e assicurarealla giustizia i rapinatori, ma l’attuale escalation delinquenzialeche ha investito la zona e messo in allarme gli abitanti, mispinge a chiedere un tuo autorevole intervento presso gliorganismi competenti per un rafforzamento dei controlli diprevenzione e repressione di questi fenomeni criminali. Certodi una tua sollecitazione al riguardo per l’attenzione che haisempre mostrato ai bisogni del quartiere e alla sicurezza deicittadini confido in una rapida ed energica azione di bonifica delterritorio e con l’occasione ti invito a prendere una visionediretta della questione.

Con amicizia e cordialità,Pier Francesco Marchesi

BLITZ NOTTURNI DI BANDE ARMATE NELLE

VILLE DELL’INFERNETTO

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Il 24 e 25 febbraio si vota sia per il Parlamento cheper la Regione Lazio. Già nello scorso numero ab-biamo avuto modo di conoscere Daniele Leodori,

candidato al Consiglio regionale, espressione del nostroterritorio.

Daniele, puoi dire ai nostri lettori come è la Regioneche immagini?I nostri padri costituenti hanno immaginato le Regionicome enti capaci di elaborare regole chiare per le co-munità che governano. Io credo che bisogna ripartireda qui. La Regione deve tornare afare le leggi, avendo come unicoscopo il buongoverno e il bene co-mune. E fare leggi, per me, significasemplificare il mare di norme ac-cumulate negli anni: eliminare quel-le inutili, riscrivere quelle ancoraattuali con un linguaggio più com-prensibile. Le leggi devono esserepoche, conosciute e con ridotti mar-gini di interpretazioni. E devonotutte, vecchie e nuove, concorrerea favorire le opportunità di crescitaeconomica e sviluppo del sociale. Ipoteri esecutivi vanno poi delegatiagli enti territoriali, Comuni in testa:la Regione fa le leggi, il territoriole applica. Una Regione che fa le leggi, dunque. Una Regione alservizio dei cittadini e del territorio. Una Regione “effi-ciente”. Esatto. Una Regione efficiente. Una Regioneche sa fare le cose e sa farle bene. Una Regione è effi-ciente se ha una struttura ben organizzata in funzionenon dei suoi bisogni interni, ma della capacità di erogare

al meglio servizi ai cittadini. Governare non è unascatola vuota, è cultura politica, è tecnica amministrativa.Io ho lavorato sul territorio e negli enti locali, comesindaco di Zagarolo prima e come consigliere provincialepoi, e ho dato risposte ai cittadini, ho vissuto e vivotuttora tra loro, raccogliendone le istanze, le sollecita-zioni, i problemi e cercando di tradurli in soluzioni. Eporto questa mia esperienza al servizio della RegioneLazio.Ultimamente, anche dopo il “caso Fiorito” che ha ri-guardato da vicino il Lazio ma più in generale dopo gli

scandali che hanno investito la po-litica, si sente sempre più spessoparlare di trasparenza. Come è latua “Regione trasparente”? Oggi si chiede a chi governa di farlosenza barare, senza quel terrenoopaco che è la doppia morale dellapolitica del passato. L’assenza dilati oscuri nell’azione amministrativae la partecipazione dei cittadini au-mentano la qualità dei servizi e de-terminano l’ottimizzazione nell’usodelle risorse disponibili. Trasparenzasignifica open data: tutto deve essereonline, i bilanci della regione e deigruppi consiliari, gli atti ammini-strativi, ecc… Questa è la chiave di

volta, secondo me, di una Regione trasparente, di unaRegione dei cittadini e non degli apparati. La rete, inquesto, ha la funzione di una lente di ingrandimentoper poter vedere bene l’azione amministrativa di ungoverno regionale che non ha nulla da nascondereperché si impegna con gli elettori ad agire per perseguireil bene comune e non gli interessi di pochi.

CONOSCIAMO IL CANDIDATO AL CONSIGLIO REGIONALE

DANIELE LEODORI

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Sono nato a Roma il 10 novembre 1969. Sonocresciuto e vivo a Zagarolo con la mia famiglia.Dopo il liceo scientifico mi sono laureato in

Scienze Politiche all’Università “La Sapienza” diRoma, frequentando soggiorni studio negli StatiUniti e in Inghilterra, dove mi sono specializzato inDiscipline Economiche Internazionali.Da sempre mi sono impegnato in attività di volonta-riato, lavorando con associazioni internazionali infavore dei paesi in via di sviluppo. Sono stato con-sulente di enti pubblici e privati, docente e formatoreper funzionari e dirigenti di enti locali. Sono statoPresidente del C.D.A. della società pubblico-privataPromozione Castelli Romani.Dal 1996 al 2000 sono stato vicesindaco e assessoreal bilancio e personale del comune di Zagarolo. Dal2000 a 2010 sono stato sindaco di Zagarolo. Nel2003 e nel 2008 sono stato eletto al Consiglio pro-vinciale di Roma dove ho ricoperto il ruolo di capo-gruppo fino ad aprile 2011. Sono stato SegretarioProvinciale del Partito Democratico di Roma da no-

vembre 2010 al 16 gennaio 2013.Sono stato tra i primi sindaci d’Italia ad attivare laraccolta differenziata. Chi amministra non deve se-guire i problemi, ma anticiparli. L’emergenza rifiutidel Lazio con questa logica e con la forza dellescelte poteva essere evitata. Ho lavorato pianificandoil governo del territorio avendo come fari la tuteladell’ambiente e la giustizia sociale.

CHI È DANIELE LEODORI

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Siamo tornati dal nostro viaggio di nozze …..semplicementestupendo !!!! Grazie alla nostra agenzia viaggi GreatTravel Service che ci ha seguito in tutto e per tutto dal-

l’organizzazione del viaggio secondo le nostre esigenze all’organizzazione dei servizi durante la nostra luna di miele a dirpoco FANTASTICI. Siamo partiti dall’ aeroporto Fiumicino per San Francisco.Arrivati l’Aeroporto Internazionale di San Francisco una megalimousine ad attenderci per il trasferimento in hotel. L’hotelcentrale ci ha permesso di godere al massimo di quella che èl’urbanizzazione della città: Lombard Street, WashingtonSquare, 555 California Street, Alcatraz ecc. Dopo aver trascorsotre giorni intensi in questa splendida citta’, con la nostra auto

a noleggio siamo ri-partiti per Las Vegas(citta’ del gioco e delpuro divertimento),con due fermate in-termedie di due nottinel parco Yosemite enella Death Valley, ri-nomata per le incisionirupestri antichissimerisalenti all’età della

pietra, la città fantasma un’antica città abbandonata del periododella corsa all’oro, le miniere d’oro abbandonate dopo la finedella corsa all’oro. Il terzo giorno di viaggio da San Franciscofinalmente siamo arrivati a Las Vegas Strip, la via più famosadella città lungo la quale sono concentrati la maggior partedei casinò e degli alberghi piu’ Inn del Nevada. In questa cittàtutto e’ possibile e nulla e’ vietato. Il gioco e il divertimento re-gnano sovrane. Dal Caesars Palace costruito come un tempioromano, al Bellagio, sicuramente il casinò più lussuoso dellacittà. Famoso anche per la sua fontana nel cortile del palazzola quale ogni mezz’ora offre uno spettacolo di getti d’acquaaccompagnati da sottofondi musicali meravigliosi. Planet Hol-lywood Resort, The Mirage, MGM Grand (qui Mike Tyson morsel’orecchio ad un suo avversario), New York New York con lasue imperdibili montagne russe. Il Venetian dove si puo’ farevisita in gondola all’interno di questo meraviglioso Hotel. Ognisera uno spettacolo strepitoso sulla strip della citta’ del gioco….la notte si gira e il giorno ci si riposa nella piscina delproprio hotel. Il giorno dopo siamo ripartiti alla volta di LosAngeles. Arrivati nel nostro hotel ci siamo concessi una pausaper rilassarsi nella SPA dell’hotel che offriva : sauna, massaggiterapeutici, fanghi e vasche idromassaggio. Nei giorni seguentiabbiamo visitato la mitica Hollywood Walk of Fame, la via dellestelle di Los Angeles dove sui due lati della strada si estendonodue larghi marciapiedi ornati da ben 2.448 stelle dedicate aigrandi del mondo dello spettacolo, della musica e del teatro.Dopo aver passeggiato sulle caotiche vie Hollywoodiane cisiamo spostati nella tranquillità del Getty Museum il qualeospita le opere di grandi artisti come Van Gogh, Van Dyck, Ma-saccio, Tiziano e molti altri. Il giorno seguente visita all’Universal Studios dove all’interno sono disponibili fantasticheattrazioni Jurassic Park - The ride, dedicata al film JurassicPark, Universal’s Horror House per gli amanti dell’horror eSpecial Effects Studios, un tour tra gli effetti speciali dellacasa cinematografica e dei suoi film, da non perde assoluta-mente. Il giorno seguente abbiamo lasciato Los Angeles per

volare su Miami, dove abbiamo pernottato per due notti eabbiamo avuto la possibilità di visitare le splendide spiagge diMiami South Beach, Ocean Drive una delle vie più famosedella città e tante altre attrazioni. Finalmente e’ arrivato il mo-mento che aspettavamo …..il viaggio di nozze deve essere in-dimenticabile perche’ bisogna avere anche un po’ di tempoper rilassarsi …..e noi abbiamo scelto di farlo con una dellenavi da crociera piu’ grandi al mondo. Con la Royal Caribbeanabbiamo trascorso la settimana piu’ bella della nostra vita.Tra i mille divertimenti a bordo e un servizio eccellente abbiamosoggiornato 7 notti senza accorgersi di stare a bordo di unanave, perche’ in realta’ e’ una citta’ galleggiante. Ci sono unmare di attività a disposizione: si puo’ cavalcare l’onda delFlowrider, pattinare sul ghiaccio, svolgere qualsiasi attivita’sportiva, dalla corsa alla arrampicata sulla roccia, golf, basket,piscine di ogni genere, centro SPA, teatro, casino’ ….c’e’ soloda divertirsi. Siamo partiti dal porto di Fort Lauderdale eabbiamo fatto tappa a Nassau (Bahamas), Charlotte Amalie(St. Thomas), Philipsburg (St. Maarten), dove abbiamo veramentetoccato il paradiso con le nostre mani. Rientrati al porto diFort Lauderdale, siamo stati trasferiti all’ aeroporto di Miamidove a malincuore abbiamo lasciato la Florida per trascorreregli ultimi giorni del nostro meraviglioso viaggio nella citta’ diNew York dove abbiamo dato il massimo tra shopping sfrenatoe visite di ogni genere: Statua della Libertà, Empire StateBuilding, Central Park, Ground Zero in cui, prima degli attacchiterroristici dell'11 settembre2001, sorgeva il World TradeCenter con le sue Torri Ge-melle, il Ponte di Brooklyn,Times Square, una delle piùcelebri piazze di New YorkCity, Broadway, Wall Streetecc. Purtroppo e’ arrivato il giornodel rientro in Italia. Be’ chedire !!! Tutto fantastico, incirca 20 giorni di viaggio ab-biamo visitato le citta’ piu’ belle al mondo, ci siamo divertiti dapazzi e sicuramente tutto questo grazie a chi ci ha consigliatoe ci ha seguito………GREAT TRAVEL SERVICE GRAZIE DI CUORE!!!Con affetto, Pietro & Sarah

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Il Nordic Walking ( Camminata Nordica) è una disciplinasportiva nata in Finlandia, finalmente un fitness non madein USA, che ormai da tempo ha preso piede in tutta

Europa. Questa è’ un’attività fisica ideale per chi ama lanatura, la montagna, ma soprattutto per chi vuole sentirsibene senza diete restrittive o lunghe “chiuse” in sale da gin-nastica e, in questo momento di crisi economica, per chi nonha soldi da spendere in costose attrezzature o dispendiose

rette per palestre super ac-cessoriate. Provare il NordicWalking è un'esperienza chedona benessere al fisico e allospirito, perché permette dipasseggiare in tranquillità to-talmente immersi nello spet-tacolo della natura. Per chinon è amante delle scarpinateestreme, ma si sente prontoper qualcosa di più di quattro

passi nel verde, indicato perchi vuole perdere peso senzaestenuanti diete o pericolosifarmaci è l’attività fisica idea-le. Ma è anche indicato perchi si prepara a lunghe salitein Montagna, per gli amantidel trekking che comincianola preparazione per le loroescursioni, ma anche per ilrecupero da traumi causatidiscipline sportive, per lasua dolcezza è addirittura indicato, in molte cliniche Europeeed ora anche in Italia, come terapia riabilitativa. Siamo quasigiunti all’inizio della Primavera il nostro corpo comincia a ri-sentirsi delle prolungate e sedentarie giornate invernali, l’In-fernetto, Casal Palocco Ostia ma tutta la XIII Circoscrizione,in genere, godono di una privilegiata collocazione climatica ela vicinanza, alla bellissima Pineta di Castel Fusano ne fannouna palestra naturale a cielo aperto, dove poterlo praticarein tutta tranquillità. Semplicissima l’attrezzatura: un paio discarpe da ginnastica, le immancabili racchette, che ognibuon Istruttore ha in dotazioneper i propri allievi e tanto amoreper la natura e per se stessi. Poisi parte, al passo che volete. In-somma il Nordic Walking è facileda praticare e divertente, un eser-cizio fisico che vi sorprenderà pia-cevolmente!

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di Massimo BoliniAmM/Collegio Regionale Guide Alpine Abruzzo

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RubricaSalute e BENESSERE

INDICE

Cerotti “K-Active Taping” Pag. 43

La trappola della sfiducia Pag. 45

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Quei " cerotti " si chiamano K-Active Taping, una meto-dica nata e brevettata già nei primi anni '80 dalla DittaNitto Denko in collaborazione con un chiropratico Giap-ponese, ed, ormai, divenuta leader in Europa. Il suo obiet-tivo è di facilitare i processiautoriparativi del corpo. Influi-sce sulla funzione muscolare,articolare, linfatica, micro-cir-colatoria e sui visceri. E' unanalgesico non farmacologicoe migliora la libertà di movi-mento. E' una metodica olisticaossia prende in considerazionela totalità del corpo. Non è ne-cessario essere Balotelli perpoterne trarre beneficio. Quat-tro sono le diverse tecniche diutilizzo: sul muscolo (si va anormalizzare il tono), sulla fa-scia (essa viene detesa attra-verso lo spostamento), sullegamento ( si da' spazio attra-verso l'allungamento), sullacorrezione (si stabilizza un'ar-ticolazione). Sempre 4 sono lemodalità di applicazione: inverticale, ad X, ad Y, a venta-glio. La scelta della modalità èvincolata dal distretto corporeointeressato e dalle risposteavute dai test di screening.Spesso il tape viene applicatoin seguito a terapia manuale al

fine di mantenere, per parecchie ore, il risultato-benefi-cio ottenuto. Sul mercato vi sono diversi colori disponibili:il rosa, il nero, l'azzurro, il verde, il beige. In Occidentevengono alternati su base puramente estetica mentre in

Giappone alla diversità croma-tica danno una valenza terapeu-tica specifica. Il tape èresistente all'acqua e al sudore,è particolarmente indicata ingravidanza ed adatta a tutti(bambini, sportivi e non, ... ). Lasua applicazione può durare dai3 ai 5 giorni. Successivamente,può essere rimossa, se non si ègià staccata autonomamente, eriapplicata. Il tessuto molto dif-ficilmente provoca ipersensibi-lità ma vi è anche la versioneGentle, ossia ancora più deli-cata. E' importante ricordareche la sua applicazione an-drebbe eseguita su una cuteabbastanza libera da peli su-perflui e detersa da grassi cor-porei e creme di ogni genereed, almeno, 20-30 minuti primadi iniziare un'attività sportiva odi entrare a contatto con l'ac-qua, al fine di garantire unabuona tenuta. Il suo utilizzo sista diffondendo anche in campoveterinario ed odontoiatrico.

QUANTI RICORDANO L'IMMAGINE DI MARIO BALOTELLIAGLI ULTIMI EUROPEI, CHE MOSTRA DEI "CEROTTI"

AZZURRI SULLA SCHIENA SCOLPITA?

A cura:Dott.ssa Valentina Magni - Fisioterapia Privata

Via Villabassa, 92 - Infernetto - Tel. 339.6065155

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Nutrire un sentimento di fiducia verso gli altri èun prerequisito fondamentale per creare re-lazioni sane e soddisfacenti. Se siamo “fidu-

ciosi” avremo aspettative positive verso gli altri. Unapersona che in modo naturale, nel corso della sua etàadulta nutre aspettative positive nei confronti deglialtri ha di solito avuto nel corso della sua infanzia eadolescenza un “bilancio in attivo” tra esperienze po-sitive e negative nei rapporti con le altre persone.Questo non significa che non abbia avuto esperienzerelazionali “negative”, significa piuttosto che la quan-tità e qualità delle esperienze positive lo ha aiutato anon attribuire un valore negativo alle relazioni con glialtri. Le persone che al contrario hanno difficoltà a fi-darsi degli altri, nel corso della loro infanzia e adole-scenza hanno vissuto condizioni di abbandono, abusofisico o psicologico oppure hanno avuto figure di rife-rimento che mostravano atteggiamenti critici e so-spettosi verso gli altri. La sfiducia, è uno spazio buioin cui siamo prigionieri di convinzioni, percezioni easpettative negative, che distruggono la capacità diricevere e apprezzare l’amore e la bellezza. La sfidu-cia è anche una facile scappatoia, non comporta ri-schi e siccome il mondo va in questa direzione disfiducia reciproca, restando nella “bolla” troviamoconferme alle nostre convinzioni sospettose. Sce-gliere la fiducia, richiede coraggio! Se sono convintoche le persone mi danneggeranno, sarò spesso sulladifensiva. Probabilmente proverò a crearsi aspettativeprecise circa il modo in cui gli altri si dovrebberocomportare e interpreterò ogni com por tamento nonconforme ad esse come un indice di scarsa affidabi-lità della persona. Ad es. la mia aspettativa: “se unapersona ti ama deve essere sempre presente” miporterà a confermare la sfiducia verso una personache non risponde immediatamente ad un sms. L’in-terpretazione di un segnale che può avere molti si-gnificati (nell’es. la persona può essere impegnata,aver dimenticato il cellulare ecc..) come prova delfatto che la persona “non è degna di fiducia” è un pro-cesso frequente. Il fatto che viviamo nella sfiducia èprovato da come facilmente essa possa essere pro-vocata. Se qualcuno fa o dice qualcosa che ci fa sen-tire non rispettati, lo viviamo come un tradimento edentriamo in quel mondo familiare fatto di rassegna-zione, isolamento, separazione, chiusura, rabbia e do-

lore. Se avessimo un’intima fiducia, nonostante il do-lore causato dagli eventi avversi, saremmo pronti alasciarci andare. La sofferenza, invece, si insinua innoi, dandoci la sensazione di non essere al sicuro eche la vita e gli altri, non si prenderanno cura di noi.Questo accade perché tutte le ferita subite, senzapossibilità di elaborazione, emergono ogni volta cheaccade qualcosa che ce le ricorda. E’ come se con-servassimo dentro di noi una riserva di risentimentoe ogni volta che qualcuno ci ferisce, ci tocca anche levecchie ferite. Questa è la bolla della sfiducia al cuiinterno c’è un bambino ferito che si protegge attra-verso forme di pensiero negativo verso gli altri. Unarelazione ferita è una relazione ferita, anche se faparte di un passato molto lontano e ogni volta che en-triamo in relazione con qualcuno nell’oggi, entriamoanche in quella bolla di sfiducia e diffidenza. La sfi-ducia può essere attivata anche da situazioni moltodiverse tra loro. Alcune persone hanno l’aspettativache le persone con le quali hanno legami stretti le ab-bandoneranno. Altre si aspettano che gli altri sianopronti a ingannarli e usarli e ritengono per questo didover stare costantemente in allerta. Per altri le per-sone sono invece critiche e la paura è quella di essereumiliati e derisi se ci si mostra deboli.Come uscirne? Il primo passo è quello di accoglierequesto stato di cose,ammettendo che ci troviamo inuna bolla di sfiducia e che la causa scatenante è unasfiducia più profonda che ci portiamo dentro. Sonoin gioco tutte le ferite che appartengono al passatoper essere in grado di valutare lucidamente ciò checi sta accadendo nel presente. Le ferite del passatocontaminano il presente. Un evento piccolo ci gettaimprovvisamente in un mondo interiore di sfiducia,ma la consapevolezza di questo meccanismo, ci daràla possibilità di staccarlo dal mondo passato, to-gliendo forza alla causa scatenante. Conoscere lastoria della nostra sfiducia ci permetterà di capireperché alcune situazioni ci provocano reazioni cosìforti e perché queste reazioni sono così frequenti..Gli altri, con i loro comportamenti, ci rimandano aquello che in passato ci ha fatto perdere la fiducia ecomprendere quello che è accaduto allora, ci per-mette di comprendere anche quello che ci accadeoggi. Permettiamoci di “sentire”, oggi, quella vec-chia ferita!

LA TRAPPOLA DELLA SFIDUCIA

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