infernetto magazine n°29

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con il patrocinio di ROMA CAPITALE X MUNICIPIO (EX XIII) Anno 4° - n°. 29 Mensile d’informazione: ACILIA - AXA - CASAL PALOCCO - DRAGONA - INFERNETTO - OSTIA - OSTIA ANTICA - MADONNETTA - MALAFEDE seguici su: ELEZIONI COMUNALI 2013

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tutte le informazioni sul X° (Ex XIII) MUNICIPIO

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con il patrocinio di

ROMA CAPITALEX MUNICIPIO (EX XIII)

Anno 4° - n°. 29 Mensile d’informazione: ACILIA - AXA - CASAL PALOCCO - DRAGONA - INFERNETTO - OSTIA - OSTIA ANTICA - MADONNETTA - MALAFEDE

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ELEZIONI COMUNALI 2013

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È notizia di questi giorni: sono milioni le famiglie che nonpossono contare su un reddito a fine mese, non poveri, piùdi questo, emarginati da una società che invece dovrebbeprendersi cura di loro, famiglie che invece dovrebbero par-tecipare alla crescita di questo paese e camminare verso unfuturo dignitoso per se stessi e per i propri figli. La nostraCostituzione sancisce all’articolo 1 “….la nostra è una Re-pubblica democratica, fondata sul lavoro…”: è lo Stato stessoa dircelo, salvo poi non rendersi conto delle condizioni dram-matiche in cui versa il nostro paese. Forse neppure nel do-poguerra la situazione aveva questi stessi drammaticicaratteri, poiché allora si era toccato il fondo ed il popolo erapronto alla ripartenza, ora invece non sappiamo ancora dovepotremo scivolare, il timore più grande è quello di compren-dere come intorno a noi gli uomini e le donne siano pervasida un senso di inquietudine e di paura nel dover affrontareil futuro.Proviamo a ripartire dai valori antichi, famiglia e lavoro sopraogni cosa, poniamoci degli obiettivi volti ad inseguire e per-seguire certezze di prosperità. Ridiamo la speranza a chi nonne ha più, costruiamo benessere per i nostri figli, restituiamodignità agli anziani, alle giovani coppie. Io credo che se si pensasse al bene della repubblica, e menoai fini ed agli interessi personali si potrebbe guardare lon-tano con speranza e fiducia. Chiudo ricordando una frase diConfucio: “Se incontri un povero non regalargli un pesce mainsegnagli a pescare”. Meditate politici...

INFERNETTO MAGAZINEAnno 4° - n° 29

mensile d’informazione Gratuito

EDITOREEsse editore

DIRETTORE RESPONDABILEFederica Afflitto

GRAFICA | EDITING | LAYOUTwww.grafisima.it - Simone Lo Reto

COLLABORATORIFranco Gobbi | Massimo Bonini | Simona Di Michele

Dott.ssa Tina Calbi | Silvia CastronoviAlice Passamonti | Marina Vultaggio | Angelita Papa | Vincenzo Galvani

INFERNETTO MAGAZINETutti i diritti di riproduzione riservati, salvo accordi scritti

o contratti di cessione copyright, la collaborazione a questomensile è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita.

La responsabilità dei contenuti dei testiè esclusivamente degli autori.

INFERNETTO MAGAZINERegistrazione tribunale: 237/2010 del 26 maggio 2010

Pubblicità su INFERNETTO Magazine:www.infernettomagazine.com

e-mail: [email protected] - tel. 06.89.52.76.97

Si ringraziano gli inserzionisti pubblicitariper il loro contributo che consente la

pubblicazione e la diffusione di questo periodico

Questo numero di INFERNETTO Magazine è stato licenziatoper la stampa il 24 aprile 2013

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MANUTENZIONE STRADALE ALL’INFERNETTO PAG. 6DI FRANCO GOBBI

CONSORZIO MARE DI ROMA PAG. 11DI SIMONA DI MICHELE

VERGOGNA ISOLE ECOLOGICHE PAG. 13DI ANGELITA PAPA

AUTODEMOLITORI ACILIA PAG. 23DI VINCENZO GALVANI

SCUOLA MEDIA BRUNO MOLAJOLI: CANTIERE APERTO PAG. 29DI ANGELITA PAPA

IL X (EX XIII) MUNICIPIO NEL DEGRADO PAG. 31DI VINCENZO GALVANI

IN VACANZA CON LA GREAT PAG. 34DI GREAT TRAVEL SERVICE

PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO PAG. 36DI MASSIMO BOLINI

COME TUTELARCI CON LE BOLLETTE PAG. 38DI SILVIACASTRONOVI

RUBRICA SALUTE E BENESSERE DA PAG. 40

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Lo scorso 2 aprile è stata improvvisamente approvatadal Consiglio Municipale una Delibera che “autorizzal’Ufficio Tecnico alla manutenzione di alcune strade

del Municipio, limitatamente ai casi di eliminazione degliammaloramenti gravi per il ripristino della sicurezza”.Delibera che trae origine,dopo 3 sedute della Com-missione LL.PP., “dalle nu-merose richieste di cittadiniinteressati, sentite le rap-presentanze dei cittadiniresidenti nelle zone inte-ressate e delle condizionidei siti esaminati”. È notoche le strade private anchese aperte al pubblico tran-sito sono, per evidenti edineludibili ragioni giuridichee normative, tassativamenteescluse da qualsiasi inter-vento pubblico in manuten-zione, anche se minimo.Quindi e finalmente, ottimeintenzioni nel voler affron-tare un gravissimo proble-ma, dopo tante discussionie segnalazioni, ma, moltofrancamente ed altrettantoonestamente, un risultatomodesto e che lascia mol-tissime perplessità. Peral-tro, la Delibera non è stata,finora e contrariamente alsolito, pubblicizzata go-dendo di uno stranissimosilenzio. Le strade interes-sate sono 18 di cui solo 6all’Infernetto, le altre 12

distribuite in altre quattro quartieri dell’Entroterra. Ov-viamente per nostra vocazione e, soprattutto per ilrispetto che portiamo a tutti i cittadini del Municipio in-teressati alla problematica ed aventi diritto a richiedereinterventi pubblici sulle loro strade, ci concentreremo

qui su quanto riguarda l’In-fernetto. Resta il fatto chemolte nostre osservazioniriguardano aspetti di gene-rale interesse in tutto il Mu-nicipio. Noi abbiamo parte-cipato il 14 gennaio, casual-mente ed unici cittadini orappresentanti di essi, al-l’ultima seduta della Com-missione LL.PP. durante laquale si è discusso dellaproblematica e di una pos-sibile soluzione anche semolto parziale. Quindi. vo-gliamo segnalare tutte lenostre perplessità e contra-rietà, già espresse allora eche qui vogliamo conferma-re, a quanto deliberato, scu-sandoci per la (necessaria)lunghezza:- non risulta acquisita alcunaelencazione od inventariodelle strade private aperteal pubblico transito di tuttoil Municipio, ad esclusionedella nota situazione del-l’Infernetto con oltre 200strade in questa situazionenormativa. Qualcuno pensache non siano più di qualchedecina. Forse. Quindi una

INFERNETTO: UNA DELIBERA SULLA MANUTENZIONE DELLE STRADE PRIVATE

di Franco Gobbi - Presidente Coordinamento Infernetto — Associazione di Quartiere mail: [email protected] - www.coordinamentoinfernetto.org

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totale sproporzione nella quantità e qualità rispetto al-l’Infernetto.- un elenco in Delibera di strade piuttosto precario e nonsostenuto apparentemente da analisi tecniche, criteri,metodo, congruità, gravità, condivisioni ecc. per deter-minare anche le priorità. Abbiamo, comunque, eseguitoun rapido sopralluogo sulle altre strade allo scopo direnderci conto meglio sulle scelte. Risultato: scelte inmassima parte molto opinabili, secondo il nostro modestoparere, ma non andiamo oltre, proprio per il rispetto cheportiamo ai cittadini.- le 6 strade dell’Infernetto interessate sono le vie Boezi

(tratto), Nicolini, Dobbiaco (tratto), Bertoni (tratto) e Cro-viana. Non c’è molto da dire su queste strade, già oggettodi reiterate richieste di intervento, salvo che, per esempio,per le vie Boezi e Nicolini la necessità è quella di untotale rifacimento dell’asfalto oppure di messa in sicurezza(guardrail ecc.) della stessa via Nicolini per la suaestrema pericolosità data la presenza di un canale nonprotetto e strada in pendenza verso di esso. Quindi, laDelibera è, in questi casi e sicuramente in altri, del tuttoinsufficiente.- apparentemente non esiste alcuna indicazione di fondiaggiuntivi, ma piuttosto l’utilizzo di quelli ( comunque in-sufficienti ed al momento non disponibili) destinati allamanutenzione delle disastrate strade di proprietà pubblica.Sarà un bel problema…

GENTILE IMPIANTI

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- Non si è voluto tenere in minimo conto le nostrereiterate richieste di portare in manutenzione almeno le18 strade dell’Infernetto utilizzate e percorse da mezziin pubblica utilità, per esempio AMA con posizionamentoanche dei cassonetti rifiuti. Tenendo conto della realisticaimpossibilità di acquisire al Patrimonio e mettere inmanutenzione 200 strade, lo scopo era ed è quelloalmeno di fissare dei criteri imprescindibili da cui partireper la applicazione della semplice manutenzione. Queste

strade subiscono usura e danni per continuo passaggiodi mezzi pesanti per servizi alla comunità. E’ evidenteed appropriato che la comunità alla quale questiservizi sono autorizzati e destinati si faccia carico diun minimo di manutenzione. Che non può né deve ri-cadere sempre sulle spalle dei cittadini proprietaridelle strade ed ai quali non è stato neppure chiestoun parere circa quel pesante utilizzo. Intendiamoci, iservizi pubblici sono indispensabili ma ci potrebberoessere altre modalità di esecuzione. Alternativa:proibire il passaggio di mezzi pesanti su strade co-munque inadatte e soggette a frequenti danni, vedasianche tubature dell’acqua potabile ACEA.- per riassumere queste nostre posizioni e richieste,abbiamo inviato il 5 febbraio al Presidente dellaCommissione LL.PP. ed a due Consiglieri, membridella stessa Commissione e presenti il 21 gennaio,una lettera che documenta nel dettaglio la situazionedell’Infernetto in vista di una possibile Delibera edalla quale rimandiamo per maggiore informazionesulla problematica. Nessuna risposta, nessun coin-volgimento, nulla. La Delibera recita “sentite le rap-presentanze dei cittadini….”. Appunto. Non sappiamose questa Delibera riceverà un seguito concreto,date molte dubbie circostanze. Sarebbe qualcosa,ma effettivamente molto poco ma tant’è. Dopo cinqueanni, o più, non ci accontentiamo affatto di piccoleconcessioni e ci aspettavamo qualcosa di doverosa-mente molto più incisivo e lungimirante. E’ un risultatocomunque modestissimo e che non pone alcunabase per future misure. Pretendiamo, quindi e senzaarroganza ma con determinazione, che venganoprese immediatamente tutte le decisioni necessarieper gli interventi richiesti, ben più incisivi e rilevanti

in termini di efficienza, decoro e sicurezza dei cittadini.Tutto ciò nell’ambito di una strategia ben strutturata eche includa anche quelle situazioni dove Municipio e Co-mune non possono intervenire. Il problema della tragicaprecarietà e condizione delle strade (in questo casoprivate ed aperte al pubblico transito) va discusso erisolto, con adeguata informazione, insieme ai cittadini econ loro condivisione.

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Promozione di pac-chetti che incentivinoil turismo anche fuori

stagione,e qualificazionedell’offerta turistica sul li-torale romano. Sono soloalcuni degli obiettivi a cuisi ispira il progetto per il

bando ‘Made in Lazio’, presentato per il 2013 dal Consorzioturistico Mare di Roma in collaborazione con il XIII Muni-cipio. Un piano con cui si cercherà di rendere più compe-titive le imprese ricettive anche attraverso corsi di for-mazione volti a migliorare la cultura manageriale. Rilanciare la fascia costiera è un impegno che Mare diRoma porta avanti da anni, coordinando l’attività delleimprese consorziate da Civitavecchia a Nettuno, passandoper Ostia, Pomezia, Ardea ed Anzio. Dalla valorizzazionedel territorio e del suo patrimonio culturale e naturalisticoalla realizzazione di strutture ricettive che attraggano ilturista; dallo sforzo di creare, assieme ad enti simili alConsorzio, un comprensorio turistico dove tutte le iniziativeconvergano in un unico progetto, ai gemellaggi turisticied al costante dialogo con autorità regionali, provinciali ecomunali per richiedere il potenziamento di servizi qualiil trasporto pubblico e la viabilità, il Consorzio è statopromotore di convegni, workshop, spettacoli, degustazioniagroalimentari, e di eventi come il Premio GiornalisticoTelevisivo Mare di Roma e il torneo Perla del Tirreno,collaborando inoltre all’organizzazione di iniziative nazionalied internazionali legate al mondo del turismo, dal MIT diMosca, alla Fiera Internazionale del Turismo a Poznan,all’ITB di Berlino. Tutto per far emergere le potenzialitàturistiche ancora inespresse del litorale romano. “La ri-qualificazione rimane un compito delle pubbliche ammi-nistrazioni - precisa il presidente del Consorzio DanieleOcchiodoro - A loro suggerirei di attuare un piano urba-nistico e ambientale unico per tutta la costa, non scon-volgendone l’assetto e mantenendo quello che ha giàprogettato la natura, con un miglioramento della fruibilitàsoprattutto per chi sceglie di muoversi in maniera eco-compatibile. Si dovrebbe inoltre permettere ai turisti dirivivere esperienze uniche, ad esempio ricreando, anchedal punto di vista organo elettrico, l’atmosfera delle villecostruite dagli antichi romani sul litorale laziale”.Il turismo, dunque, come risorsa da salvaguardare, so-prattutto alla luce dell’attuale crisi economica. “Lastagione passata, soprattutto nelle zone di Ostia e Fiumicinosi è caratterizzata per una preoccupante recessione deiconsumi, che ha oscillato dal 20% al 30%. E poichè lastagione che si sta approssimando ha una percezione piùalta della crisi, quest’anno potrebbe esserci un’ulterioreriduzione del fatturato. Un dato allarmante - ha conclusoOcchiodoro - che metterebbe a rischio la sopravvivenzadelle attività, soprattutto quelle ricettive”.

CONSORZIO MARE DIROMA, L’IMPEGNO A FAVORE DEL TURISMOSUL LITORALE ROMANO

di Simona Di Michele

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Le chiamano “isole ecologiche”: sono quelle areepreposte allo smaltimento dei rifiuti verdi (ra-maglie, potature, ecc.) provenienti dai giardini

dei privati cittadini. Giardini miracolosi nei quali nonsi raccolgono solamente rami o sfalci d’erba, maanche materassi, divani, calcinacci che si depositanoin piena luce del giorno su una delle tante (o poche, aseconda del quartiere) piazzole destinate alla raccoltadel materiale organico per la produzione di compost.In alcuni casi, invece, si creano delle zone di raccolta“spontanea” (alias non autorizzate) dei rifiuti verdi. Dichi è la colpa? Innanzitutto, il fenomeno riguardaprincipalmente l’Infernetto poiché, data la tipologiaabitativa media, il numero di piazzole esistenti non èassolutamente sufficiente a sopperire al fabbisognodegli abitanti — 21 isole ecologiche contro le 600 diCasal Palocco. Dal canto loro, i cittadini (per pigriziao ignoranza) si trovano in difficoltà nel momento incui devono affrontare il problema dello smaltimentodi un qualche oggetto ingombrante che non sianorami o erba: a tal proposito esistono due impiantimessi a disposizione da AMA finalizzati alla raccolta e

allo smaltimento di qualsiasi tipo dirifiuto (uno ad Acilia in via DomenicoMorelli, uno ad Ostia in Piazza Bot-tero); oppure è stato creato il servizio“Ricicla Casa Lavoro”per il ritiro adomicilio a pagamento (sul sito ama-roma.it è possibile scaricare il tarif-fario). Oltre ad aumentare il numerodi piazzole, sarebbe dunque oppor-tuno delimitare le aree in questionee produrre dei cartelli o delle se-gnaletiche con le istruzioni così dadisciplinarne e favorirne un correttoutilizzo: è chiaro come la questioneabbia a che fare con gli usi e costumiincivili di singoli individui. In questecalde ed accoglienti giornate prima-verili, sarebbe proprio cosa sgrade-vole passeggiare per le strade diquartiere ed aver la vista assalita daun tale scempio ecologico.

LA VERGOGNADELLE ISOLE (MOLTO POCO) ECOLOGICHE

di Angelita Papa

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“IL CICLISTA URBANO È PER SUA NATURAUN INVENTORE… DI UN NUOVO EQUILIBRIOCHE RIMETTERÀ IN MARCIA LA CITTÀ”PARLIAMONE CON SERENA FANTONI, DEL CIRCOLO PD DI

INFERNETTO, CANDIDATA AL CONSIGLIO MUNICIPALE XIII ORA X.

Giorgio Gaber diceva che la democrazia è partecipazione:con l’inaugurazione del Circolo PD Infernetto di viaGiordano e con le primarie abbiamo dato vita a questa

sua affermazione. Un grazie a tutti per aver partecipato: ciò miha dato la possibilità di conoscere tanti di voi e di parlare conmolti cittadini dei problemi del nostro quartiere, ricavandoutili suggerimenti. Mi piacerebbe che il Circolo non rimanesseuno spazio esclusivamente dedicato al dibattito, che evolvesse,piuttosto, verso un punto stabile di aggregazione socio-culturaletramite il coinvolgimento di associazioni del territorio e l’orga-nizzazione di corsi su vari ambiti della cultura, sull’agricolturabiologica e su fattori riguardanti la parabola economica delnostro paese. Mi sono già attivata per questo e vedrete prestoi risultati. A tal proposito, approfitto per anticiparvi che il 29aprile partirà un corso di cinque lezioni dedicate allo start-upd’impresa, per offrire strumenti validi per l’imprenditoria gio-vanile. Inoltre, presso il Circolo si terranno incontri con la cit-tadinanza, perché prenda parte attiva alla stesura finale delprogramma per il Municipio, che vorrei davvero fosse unrisultato comune e condiviso. In quanto donna, mi sembra ne-cessario spendere due parole sul ruolo della donna nella vitapolitica del paese. Sappiamo tutti che non ha la rappresentanzache merita nelle istituzioni e influisce solo in parte sulla naturadel paese, sulla sua essenza intima. Faccio dunque un appelloper un voto al femminile che possa bilanciare un palesesquilibrio e riportare nell’attività politica italiana quella linfavitale, umana e onesta, che vi manca da sempre. Tutti noi sap-piamo in che stato versano le strade di Infernetto. Non sempreasfaltate, non sempre sicure, sono la croce del quartiere. Lamanutenzione costante e programmata delle strade è una ne-cessità imprescindibile, che ridurrebbe della metà i costi pergli interventi d’urgenza. Prevenire è meglio che curare e dob-biamo cominciare a farlo. L’acquisizione delle strade privatefavorirebbe, poi, un tessuto stradale più omogeneo e sicuro diquello attuale, una manutenzione meno settoriale e più veloce.Lo stato delle strade pregiudica un po’ tutto, anche l’idea diandare in bicicletta: non possiamo continuare a pensare dispostarci solo in automobile. È necessario promuovere lacultura della ciclabilità, non solo per il tempo libero ma anchecome sistema di trasporto quotidiano, veloce, sociale, ecologicoed economico. Collegare con una rete di piste ciclabili sicure ivari quartieri alle stazioni della Roma-Lido aiuterebbe a defla-zionare il traffico, ridurre lo smog ed implementare un’abitudinedivertente e salutare. Il nostro municipio merita d’esserconvertito in una “Macrozona ad Alta Ciclabilità”, attraversoun costante dialogo con il Comune e la Regione e mediante ilricorso a fondi Europei: coinvolgendo le associazioni di ciclisti,si possono recuperare in un piano coordinato i progetti già

esistenti. La morfologia del territorio si presta a un ampiosviluppo della ciclabilità, con evidenti vantaggi di promozioneturistica e culturale (turismo ecosostenibile diretto agli scavidi ostia antica, al mare, alle riserve naturali). Ho idee chiareche vorrei esporre in consiglio municipale: progetti di inter-modalità (formula bus/metro/treno + bici) ed agevolazioni ta-riffarie, istituzione di Zone 30, creazione dell’ Ufficio bici, indi-viduazione del Mobility Manager presso gli istituti scolastici,rilancio del bike-sharing, destinazione del 20% degli introiti dacontravvenzioni per promuovere la ciclabilità diffusa, progettieducativi scolastici di divulgazione della mobilità sostenibile,realizzazione di ciclofficine popolari, cicloposteggi sicuri e fun-zionali per le due ruote silenziose, fino ad un bonus perl’acquisto di bici pieghevoli ed elettriche. Esempi di pisteciclabili da realizzare? Lungo l’argine del Tevere fino alla ri-congiunzione con la pista al G. R. A., da Tor San Michele versoil Porto e sul lungomare fino a Capocotta, lungo la CristoforoColombo dall’EUR alla rotonda di Ostia, nei due sensi dimarcia. Queste tre piste possono anche ricongiungersi, partendodagli attracchi fluviali e giungendo a intersecarsi con 4 stazionidella linea Roma-Ostia, che dovranno essere dotate di stallicustoditi e postazioni di bike-sharing. I luoghi sono idonei, lepossibilità per migliorare tante. Anche il lavoro è molto ma ènecessario provare, impegnarsi per un quartiere ad impattozero, prendendo le mosse dal Libro Rosso della Ciclabilità eMobilità nuova, elaborato dagli Stati Generali della bicicletta diReggio Emilia ad ottobre 2012, e dal Piano Quadro dellaciclabilità del Comune di Roma. Vi aspetto per parlarne insiemedomenica 19 maggio presso l’area verde di via Guarnieri, anti-stante il Centro Commerciale Columbia: stiamo organizzando“Serena-mente in festa”, una giornata all’aperto con associazioniambientaliste ed animaliste del territorio, laboratori per bambiniper il riciclo della carta, artisti di strada — trampolieri danzatricie tante bolle di sapone -, Associazioni di Ciclisti, Orti urbanisolidali, giochi e intrattenimento per bambini, nordic walking,prodotti del commercio equo e solidale e cosmesi naturale.

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INTERNET NEWSACILIA: via libera ai toponimi di Monti San Paolo.

In fine di consiliatura è arrivata nella lunga nottedell’assemblea capitolina dello scorso 10 aprile

il via libera ai toponimi, gli strumenti urbanistici cheattraverso lo strumento della demolizione e ricostruzionecon premio cubature previsto dal Piano casa regionaledovrebbero garantire il rilancio delle periferie. Tra i18 toponimi vi è anche quello di Monti San PaoloMonte Cugno. La promessa-premessa? Servizi e mi-glioramenti. Certo è che sono stati approvati ‘in corsa’,dopo essere rimasti a lungo nei cassetti. Ad esserecoinvolti dai programmi di riqualificazione, oltre aMonti San Paolo Monte Cugno, i quartieri della ‘periferiadella periferia’: Colli della Valentina, Fosso San Giuliano,Monti San Paolo Monte Cugno, Palmarola Via Lezzeno,Radicelli Consorzio Due Pini, Finocchio valle dellaMorte, Tragliatella, Palazzo Morgano, Casal Monastero,Pian del Marmo, Fosso della Castelluccia, Cesano Viadi Baccanello, Monte Migliore, Pantarelli Via Anguilla-rese, Via della Falcognana, Trigoria Trandafilo, MonteStallonara.

Ostia, "Migranti in Europa": la commissionelancia un concorso multimediale europeo. Cheruolo e che posto hanno i migranti in Europa?

La Commissione invita gli studenti delle scuole diarte, grafica e comunicazione dei 27 Stati membri del-l'Unione europea, più la Croazia, a riflettere sul con-tributo dei migranti alle società europee partecipandoad un concorso multimediale coordinato a Ostia daglioperatori di Affabulazione. I partecipanti al concorsoeuropeo dovranno realizzare un'opera d'arte che rifletta

la loro visione e illustri il ruolo dei migranti nellanostra vita quotidiana. Con questo concorso la Com-missione vuole stimolare un dibattito e una riflessionecostruttivi sulla condizione dei migranti in Europa edare ai talenti europei emergenti la possibilità di espri-mere il loro punto di vista. Il concorso è aperto a tuttigli studenti di più di 18 anni che frequentano un istitutosuperiore di arte/grafica/comunicazione in uno deipaesi dell'Ue o in Croazia. Le opere, che devono esserepresentate dalle scuole entro il 21 giugno 2013, con-correranno in tre categorie: poster, fotografia e video.Ogni scuola potrà concorrere con una o più opere inuna o più categorie. Le opere saranno valutate a livellonazionale e quelle giudicate migliori (fino a dieci perpaese) verranno inviate a una giuria europea che se-lezionerà i 30 finalisti e nominerà un vincitore europeoper ciascuna categoria. La giuria sarà composta daprofessionisti della comunicazione, dell'arte e deimedia e da membri delle comunità di migranti. Allacerimonia di premiazione, che si terrà a Bruxelles e acui dovrebbe partecipare Cecilia Malmström, com-missario europeo per gli Affari interni, saranno invitatigli autori delle 30 opere finaliste. Verrà inoltre aggiu-dicato un premio speciale in base ai risultati di unavotazione pubblica sul sito Internet indicato in appresso.Un importo di 10.000 euro, da utilizzare a scopodidattico, sarà assegnato alle scuole degli studentivincitori del primo premio in una delle tre categorie odel premio del pubblico. Per i termini e le condizionidel concorso si veda il seguente sito Internet:http://www.migrantsineurope.eu/it.

fonte OSTIATV.it

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di Vincenzo Galvani

AUTODEMOLITORE DIACILIA: CONTINUA

L’ODISSEAIL LOCALE COMITATO DI QUARTIERE ED I CITTADININE CHIEDONO LO SGOMBERO IMMEDIATO. “E’’ A RISCHIO LA SICUREZZA DEI CITTADINI, PERCHÉ ANCORA NON SI È DATO IL VIA ALLA BONIFICA?”

C’è un luogo assurto, tristemente, a emblemadello stato di degrado ambientale che attanagliagran parte del decimo Municipio : l’autodemolitore

dismesso di San Giorgio di Acilia. L’attività, posta sottosequestro dal Corpo di Polizia Municipale di Roma Ca-pitale quasi tre anni fa, attende, ancora, di essere bo-nificata. E i residenti, cominciano ad essere stanchi.“Sono anni che ci promettono lo sgombero dell’auto-demolitore —fa sapere Agnese Schiavon, presidentedel Comitato di Quartiere San Giorgio- ma tutto, ancora,giace qui. All’interno dell’attività, dismessa, sono presentirottami, batterie esauste, componenti meccanici divario genere. Il tutto, in balia degli agenti atmosferici.Con l’arrivo della bella stagione qui potrebbe verificarsiun incendio, come già avvenuto da altre parti. Perchél’Amministrazione non interviene?” Eppure il rischio èreale. Sono ancora vivide nelle menti dei romani, leimmagini degli incendi che, soltanto quattro anni fa,distrussero due attività di questo genere: una in viaAppia, l’altra in quella borgata che, Pasolini, ribattezzòdegli Angeli. In un breve lasso di tempo, il cielo dellaCapitale venne coperto da una densa nube nera. Pre-occupata l’Amministrazione Capitolina corse ai ripari.Si annunciarono interventi solerti e risolutivi contro leattività non a norma di legge. Le polemiche si feceroaspre e, molti, soprattutto tra i cittadini, chiesero ladelocalizzazione degli “sfasciacarrozze” fuori dal Rac-cordo Anulare. Ma, di quella solerzia, di quei commen-devoli propositi, almeno nel caso di San Giorgio, nonsembra esser rimasta traccia. “Noi siamo preoccupa-ti-conclude Schiavon- ci auguriamo che qualcuno in-tervenga. Il terreno è, ormai, infestato da ratti ed insetti,si è determinata una situazione di degrado inaccettabileed in pieno centro abitato. Tra l’altro, nelle adiacenze,è presente un centro sportivo in cui si recano moltibimbi. Quando si deciderà il Municipio a metter laparola fine a questo scempio?”

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Èattiva dal 4 aprile, in via Padre Massaruti 235/239ad Acilia, la sede provinciale di Roma della UAI-Unione Artigiani Italiani, una confederazione sindacale

nazionale che, tramite servizi e consulenze, intende rap-presentare e sostenere le piccole e medie imprese, inparticolare gli artigiani ed i commercianti. Numerosi glistrumenti utili a raggiungere questo scopo. Oltre all’as-sistenza sindacale e legale, l’accesso al credito e alla fi-nanza agevolata, la consulenza amministrativa e fiscalein materia di igiene ambientale, sicurezza e prevenzione,l’organizzazione offre assistenza per la creazione di nuoveimprese, per l’imprenditoria giovanile e femminile, èdotata di servizio Caf e patronato, ed è in convenzionecon vari Caf sul territorio, tra cui quello di Dragona e divia del Pianeta Venere all’Eur. La UAI rilascia inoltre cer-tificazioni di qualità in tempi rapidi, senza dover passareper le sedi di Roma. Uno dei prodotti più innovativi, di-sponibile anche grazie alla collaborazione con l’organismodi valutazione Bureau Veritas, è la certificazione delleimprese e del personale operanti con taluni gas ad effettoserra, divenuta obbligatoria per aziende e lavoratori chehanno a che fare con apparecchiature contenenti gasfluorurati. Per il personale è possibile conseguire l’abili-tazione tramite la partecipazione ad un esame teorico epratico entro l’11 agosto 2013, mentre le aziende, unavolta formato tutto il personale, devono intraprendere unpercorso di audit al termine del quale ottengono la certi-ficazione con validità quinquennale e l’iscrizione nelregistro nazionale sezione aziende certificate. Tramite lacollaborazione con l’EBAFOS, l’Ente Bilaterale dell’Arti-gianato per la Formazione e la Sicurezza, la UAI promuoveinfine nelle proprie sedi corsi di formazione certificati.Tra quelli previsti obbligatoriamente dal decreto legislativo81/08 in tema di sicurezza sul lavoro non mancano i corsiper diventare responsabile del servizio di prevenzione eprotezione, rivolto al solo datore di lavoro, e per la

qualifica di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza,indirizzato al solo lavoratore. Destinato sia al datore cheal lavoratore sono invece i corsi di addetto all’anticendioe al primo soccorso, mentre per tutti i dipendenti è apertoil corso di formazione ed informazione generale. “Questonuovo sportello, attivo da subito sul territorio, permettedi trasferire una vasta gamma di servizi e corsi che nor-malmente sono reperibili solo a Roma - ha dichiarato ilconsigliere del XIII Municipio Alessandro Paltoni, segretariodel sindacato di Roma e provincia - Senza dimenticareche sostenere la costituzione di imprese anche dal puntofinanziario è un incentivo fondamentale, in un periodo dicrisi come quello che stiamo vivendo”. Per informazioni http://www.unioneartigianiitaliani.it/

X MUNICIPIO, ARRIVA LA UAIUNIONE ARTIGIANI ITALIANI

di Simona Di Michele

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E' vero, la Domotica permette di sbizzarirsi con scenariluminosi, condizioni ambientali studiate e controllatein base alle vostre esigenze di orari , massima

sicurezza e versatilità trasformando la vostra abitazione inun vero e proprio ambiente intelligente..in una parolaComfort. In effetti la "Percezione" che questa serie di auto-matismi trasmette al sentore comune è che, immaginandocicomodamente seduti in poltrona con il nostro Tablet trale mani, sia "costosissimo" avere così tanti "gadget tec-nologici" da metterci nelle condizioni di non dovercimuovere per spengere le luci, chiudere casa emagari inserire l'impianto di antintrusioneo regolare il clima. In realtà un im-pianto domotico, pur avendo uncosto iniziale più elevato, per-mette in un secondo mo-mento di risparmiare suiconsumi attuando ap-positi "scenari" voltial risparmio ener-getico e al monito-raggio dei consu-mi.Spieghiamo me-glio:Più o meno tuttihanno visto oimmag i n a n ocome funzioniun sistema diant in t rus ione"classico"..senso-ri volumetrici, sen-sori alle finestre etastiera a muro perinserire e disinserirele varie zone. Ora, unsistema domotico inter-viene al livello della "comu-nicazione" tra la centralina d'al-larme (che comunque continua afare il suo lavoro di monitoraggio dellapresenza) e impianto domotico. Potendomettere in relazione i due sistemi è possibile, oltre afar suonare il classico "Allarme intrusione", far "capire"all'impianto che se c'è una finestra aperta, è convenienteper risparmiare energia, spengere il sistema di condizio-namento. Per diminuire i campi elettromagnetici e i con-sumi, in base alla lettura degli orari è possibile togliere

corrente a quelle prese che magari di notte non vengonoutilizzate (ad esempio l'home theatre o tutti quei trasfor-matori e led di standby che assorbono di continuo). DiFatto l'hardware necessario per attuare questi automatismiè da tempo sul mercato e ha dei costi decisamente ac-cessibili, ciò che non era stato ancora sviluppato era latecnologia necessaria per mettere in comunicazione i varidispositivi tra loro. Questa possibilità fa aumentare in unsenso i costi iniziali solo per quanto concerne "l'intelligenza"dell' impianto domotico, ma li fa diminuire in un secondo

momento potendo implementare tutta una seriedi automatismi votati al risparmio e al

monitoraggio dei consumi. Se im-maginiamo di poter controllare

puntualmente ogni singolo ter-mosifone di casa e avendola possibilità di impostaredegli orari per ognunodi essi è facile com-prendere come siaimmediato rispar-miare sul riscal-damento. Averein qualsiasi mo-mento la giustatemperatura perogni ambientedella casa, evitadi riscaldareinutilmente dellestanze che si hala certezza nonverranno utilizzatein quella fascia ora-ria; ad esempio al

mattino si potrebbeprevedere di accendere

il riscaldamento solo nelbagno e nella cucina ed evi-

tare magari di scaldare la stan-za degli ospiti, il salone, o il bagno

di servizio, non solo risparmiando suiconsumi ma anche contribuendo attivamente

a diminuire l'inquinamento e il riscaldamento globale.La domotica Life Solution, allineata a tutta quella serie ditecnologie nate durante il periodo in cui è più palese lanecessità energetica della società, esiste non solo perrendere la casa più confortevole ma sopratutto perabbattere e monitorare i consumi rispettando l'ambiente.

DOMOTICA ERISPARMIO

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SCUOLA MEDIA IN VIA BRUNO MOLAJOLI: CANTIERE BLOCCATO

E RITARDI INCALCOLABILISULLA CONSEGNA

di Angelita Papa

Èsuccesso ad ottobre dello scorso anno, dopo lapulizia dell’area in agosto. Ed ora di nuovo: lavorifermi da settimane nel cantiere per la costruzione

della scuola media in via Bruno Molajoli a causa delriempimento dello scavo per le fondamenta di acquemeteoriche. Ritardo assicurato, dunque, per la consegnaprevista a settembre 2013. Roberto Trapani, Presidentedell’Associazione “Axa Malafede Villa Fralana” si dichiarafortemente amareggiato dalla vicenda ed afferma comei politici locali “hanno mostrato una totale mancanzadi interesse e attenzione, disattendendo anche pro-grammi da loro stilati e divulgati” in merito al temadell’edilizia scolastica su tutto il territorio del XIII Mu-nicipio. Lo scorso 12 aprile è stato effettuato un sopralluogocongiunto tra l’Architetto Magnanini (Direttore deiLavori), i responsabili della ditta appaltatrice ed i rap-presentanti dell’Associazione “Axa Malafede Villa Fra-lana”. L’iter sarà il seguente: montaggio di una gru perla prosecuzione dei lavori e posizionamento di unapompa all’interno dello scavo per aspirare l’acqua de-positatasi sulle fondamenta — operazione, quest’ultima,che richiederà all’incirca quindici giorni per il comple-tamento poiché vi sono dei limiti imposti dal Consorziodi Bonifica per i quantitativi di acqua giornalieri dapoter mandare nelle fognature. Entro maggio, dunque,i lavori dovrebbero riprendere con regolarità — condizioniatmosferiche permettendo. Del resto, sulla costruzione di nuovi plessi scolasticinel XIII Municipio (ora X) sembra ricadere una qualchemaledizione: basti pensare alla costruzione prevista diun Istituto di Istruzione Superiore all’Infernetto, tuttorain attesa della definitiva approvazione da parte dellaRegione Lazio - dopo un iter burocratico durato quasiun decennio.

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Acilia, Axa, Infernetto, Madonnetta, Casal Bernocchi:dopo la stagione delle piogge, in qualsiasi meandro delXIII Municipio (ora X) il sole primaverile porta alla luce il

rovinoso paesaggio urbano di vie dissestate e voragini stradali.Infuocati i commenti dei comitati di quartiere, che lamentanole condizioni disastrose in cui versa il manto stradale: in data4 Aprile il CdQ “Acilia Sud” invia una segnalazione scritta in-dirizzata al Sindaco di Roma Gianni Alemanno descrivendo inmaniera pittoresca la situazione: “ Le strade sono ormai unagroviera. […] somigliano più a Beirut che ad una grandeCapitale europea. Se viene dai noi con il suo camper, facciaattenzione ai crateri che incontrerà, perché altrimenti romperàpneumatici, cerchioni e sospensioni”. A Dragona, la segreteriadel comitato cittadino rende noto che “dagli ultimi sollecitiinviati agli inizi di febbraio, non è statofatto nulla. Alcune buche sono state copertecon l’asfalto a freddo, saltato poco dopo.L’Assessore per le Politiche dei LavoriPubblici Amerigo Olive si era impegnato amettere in atto un intervento più strutturatosu via Francesco Donati e via Carlo Casini,gli assi viari principali. A causa della carenzadi fondi resa nota dal Sindaco Gianni Ale-manno, tali lavori non si faranno più — al-meno in questa consiliatura”. All’Axa i consorziati dovrannoinvece metter mano nelle proprie tasche fino a coprire il 65%delle spese per la manutenzione di strade “che tutti utilizzano”- tende a precisare il Presidente del Consorzio CastellucciDonato, che afferma come “la legge stabilisce che il Comuneè tenuto a concorrere nelle spese di manutenzione, sistemazionee ricostruzione delle strade vicinali soggette a pubblico transitonella misura compresa tra il 20% e il 50%” , ed aggiunge:“Considerando che le 40 strade dell’Axa si integrano con unarete viaria compresa tra i due assi della Via del Mare e dellavia Cristoforo Colombo, ci chiediamo come mai non vengacorrisposto soltanto il 35% e non il 50% dei contributi, contra-riamente a quanto avviene in altri consorzi”. Le istituzioni do-

vrebbero interrogarsi sul perché ci sia questa perpetratacarenza di fondi: inadempienza, alibi o realtà dei fatti?

Il Comitato di Quartiere: “Perché l’Amministrazione Comunalesi occupa delle periferie solo in campagna elettorale?”È con una missiva, indirizzata al Sindaco di Roma Gianni Ale-manno, che il Comitato di Quartiere Acilia Sud 2000 esprimetutto il proprio disappunto circa la situazione di degrado in cuiè costretto a versare il quartiere. “Il nostro quartiere è strettonella morsa del degrado: aree verdi incolte e sporchissime,alberi capitozzati o espiantati mai sostituiti, servizio Ama sca-dente- si legge in uno stralcio della missiva- Durante i cinqueanni della sua Amministrazione il nostro territorio è del tuttopeggiorato”. Dal Comitato lamentano il disinteresse che l’Am-

ministrazione Comunale avrebbe riservatoal loro quartiere. Nella missiva, in partico-lare, si fa riferimento al ”Parco Arcobaleno”,una delle aree verdi attrezzate più estesedel nostro territorio, ormai in preda al de-grado e abbandonato. “Le nostre areeverdi non ricevono opera di manutenzioneda settembre 2012- si legge nella missiva-e le nostre strade sono talmente dissestate,da causare danni alle automobili e ai ci-

clomotori. Arterie rimesse a nuovo soltanto due anni fa e giàda rifare. Ci chiediamo se il Comune verifichi la validità deilavori effettuati dalle ditte incaricate”. Nella lettera, inoltre, sifa riferimento al rispetto della legalità. Nel quartiere, infatti,è presente un autodemolitore dismesso, possibile bombaambientale, che continua a tenere in ansia i residenti. Ma vi èanche una scuola materna occupata da famiglie indigenti,sovente al centro di operazioni di polizia. “Perché il Sindaconon si è mai occupato di queste situazioni ?—si chiedono i rap-presentanti del Comitato nella lettera- Acilia sud non è maistata tenuta in considerazione e il risultato è sotto gli occhi ditutti quelli che decidono di farsi un giro per il quartiere”.

IL X NEL DEGRADO:LE STRADE DI NESSUNO.

BUCHE E VORAGINI ALLA LUCE DEL SOLESITUAZIONE CRITICA IN TUTTO IL MUNICIPIO

di Vincenzo Galvani

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Ci hanno consigliato dei nostri amici l’agenzia di viaggi doveabbiamo poi acquistato la nostra luna di miele. Eravamo rimasticolpiti dalla descrizione del loro viaggio, super soddisfatti dell’ or-ganizzazione. Il risultato? Oltre che un viaggio indimenticabile, e’nato un rapporto di amicizia. Questo perche’ riescono ad essereoltre che professionali anche molto affabili e cordiali. Ci siamosposati nel mese di Settembre 2012 e abbiamo scelto come metal’Australia per circa 25 giorni di viaggio. Prima tappa e’ stataAdelaide, dove dopo qualche giorno abbiamo preso il traghettoper Kangaroo Island. Qui abbiamo pernottato in un hotel situato asud ovest dell’Isola, adiacente al Flinder Chase National Park, ilparco piu’ bello ed interessante di tutta l’isola. Abbiamo proseguitola nostra visita con Victor Harbor, Melbourne & Sydney. Arrivati aDarwin, abbiamo visitato Ayers Rock, Kings Canyon, Alice Springs,Katherine, Kakadu National Park, Cairns. Per una meravigliosaesperienza nella Foresta Tropicale, la nostra fantastica alternativae’ stata il Parco Nazionale di Wooroonooran che si trova a sud diCairns ed è Patrimonio dell'Umanità. È una zona dai paesaggispettacolari dove si trovano le due montagne più alte del Queensland,moltissimi fiumi, cascate, piscine naturali d'acqua fresca e speciebiologiche tra le più antiche nel mondo. Per completare in bellezzala nostra speciale luna di miele, non ci siamo fatti mancare un po’di mare. Abbiamo trascorso gli ultimi giorni in Australia a FitzroyIsland, un'isola tropicale all'interno del Parco Marino della GrandeBarriera Corallina…vi lasciamo immaginare!!!Tornati a Roma, abbiamo subito chiamato la nostra agenzia perringraziarli … i loro consigli sono stati molto importanti. Inizialmenteavevamo scelto un giro diverso ma rivolgendosi a persone preparate

sicuramente si ha un risultato diverso, sia che possa essere unviaggio di nozze o un viaggio di piacere. Consigliamo a tutti Great Travel Service, perche’ oltre ad avereuno staff preparato, hanno sicuramente tariffe molto vantaggiose,promozioni valide per tutto l’anno e molte proposte per viaggi im-portanti come questo. Great Travel Service non ci dimenticheremo mai di Voi ….

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

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Spesso si sente dire ma la Montagna in estate ènoiosa, certo è monotona sé s’intende per vacanzain montagna il rimanere in Paese, fare shopping

o cercare di ritrovare tutte quelle abitudini della città,a maggior ragione è noiosa per i Bambini sé li costrin-giamo a rimanere chiusi in albergo o al massimo par-

cheggiarli su unprato a pochi metridalla automobile,perché è comodoavere l’auto vicino.L’osservazione dellanatura, la vita al-l’aria aperta, il pia-cere per l’avventurapossono essere al-lettanti e gratificantiper loro. E’ indubbioche bisogna andaredietro ai loro tempi,

nelle escursioni bisogna ascoltare le loro domande eassolutamente tenere conto dei loro interessi. Gene-ralmente s’interpreta la Montagna come la salita, intempi brevi, alla Vetta, dimenticando tutto quello chec’è durante il percorso, un escremento di Lupo o diOrso, l’impronta di uno dei tanti animali selvatici, cosafacilissima da trovare sui sentieri del Parco Nazionaled’Abruzzo, questi segni possono essere di estremo in-teresse per un Bambino e spunto di educazione am-bientale per chi l’accompagna. Ricordo che duranteun’escursione, dove accompagnavo una classe di V^Elementare di una Scuola di Roma, trovammo una de-iezione d’Orso, ci fermammo e cominciammo ad ispe-zionarla per capire quello che, l’Orso, aveva mangiatoe di conseguenza comprendere le abitudini dell’animale

e il suo stato di salute. Dopocirca una mezz’ora, di studio,riprendemmo il cammino euno dei Bambini mi chiese;ma tu sei un Caccologo?. As-solutamente dobbiamo prendere alcune precauzioni,ma questo vale anche per gli Adulti. Per quanto riguardal’altezza, secondo le indicazioni della commissionemedica UIAA I nostri bimbi, anche molto piccoli, purchéin buona salute, possono andare in montagna e risiedereanche per lunghi periodi alle quote abitualmente abitate.Sui nostri Appennini la quota media dei centri abitati èsui 700/1000 Mt e quella di escursioni o passeggiatenaturalistiche non supera mai i 1600 Mt. Durante leescursioni, farli bere a volontà, abituandoli a portare laborraccia nello zainetto, il peso di questo deve esserelimitato, crema solare e cappelletto e poi buona pas-seggiata, meglio se accompagnati da una Guida abili-tata!.

BAMBINI IN MONTAGNANEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO.

di Massimo BoliniAmM/Collegio Regionale Guide Alpine Abruzzo

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E’ un giorno feriale come tanti, all’uscita del plesso sco-lastico “Marco Ulpio Traiano” di Dragona, in via Monvalle,i genitori attendono i propri figli. Aspettano in auto, ma

spazio per parcheggiarsi non ce ne è. Molti, allora, decidonodi sostare, senza averne alcun diritto, sulle aree ad usoesclusivo dei disabili. Altri bloccano la strada impedendo ilpassaggio dei pullman. La situazione è ormai al collasso e c’èchi, esasperato, invoca una soluzione e, soprattutto, il rispettodelle regole“Siamo stanchi di questo stato delle cose-afferma Ales-sandro Ieva presidente del Comitato di Quartiere Bagno-letto- abbiamo chiesto che venga posizionata una pattugliadi Polizia Municipale davanti l’ingresso della scuola alfine di impedire questa incresciosa situazione. Ma, adoggi, non abbiamo ancora ricevuto una risposta ufficiale.Eppure le cose stanno peggiorando”.Le aree per diversamente abili, nel frattempo, continuanoa non essere rispettate. I pullman, il più delle volte, sonocostretti a lasciare i piccoli alunni nel bel mezzo dellastrada. E, per molti, il rischio di essere investiti è alto.“Speriamo che qualcuno ci ascolti-conclude Ieva- alnostro appello si sono uniti anche il Comitato di QuartiereDragona ed i genitori degli alunni della scuola. E’ ora di direbasta a questa annosa e spiacevole situazione”.

SEMPRE PIÙ DISAGI ALL’USCITA DELLA SCUOLA“MARCO ULPIO TRAIANO DI DRAGONA”

IL COMITATO DI QUARTIERE BAGNOLETTO: “QUALCUNO INTERVENGA, A RISCHIO

L’INCOLUMITÀ DEI BAMBINI” di Vincenzo Galvani

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Bollette: cosa cambia e come tutelarsi.Non è un c.d. “pesce d’aprile”, ma una notizia positiva per i

consumatori : dal 1° aprile, grazie alle riduzioni stabilite dal-l'Autorità per l'energia, i prezzi di luce e gas subiscono una di-minuzione rispetto al primo trimestre del 2013. Tale riduzioneriguarda il “mercato protetto”, vale a dire tutti quegli utentiche non hanno cambiato operatore, ma ci aspettiamo cheanche le offerte sul mercato libero si adeguino alla nuova ten-denza. Il ribasso del gas è particolarmente evidente: -4,2%. Aconti fatti, questo significa che il risparmio stimato è di 55euro all'anno. Quella del gas è una voce che incide in manierasignificativa sul bilancio delle famiglie, perché la bollettapagata per il riscaldamento e l'acqua calda rappresenta laparte più importante della spesa energetica annuale dei clientidomestici. Per l'elettricità il ribasso è più contenuto,confrontatocon il primo trimestre del 2013, infatti, il prezzo è scesodell'1%. Sempre dal 1° aprile è cambiata anche la tariffabase per gli utenti di telefonia fissa di Telecom Italia. Spenderàdi più chi fa telefonate lunghe verso i numeri di rete fissa.Meglio per chi chiama i cellulari: chiamarli dal telefono dicasa consentirà di risparmiare quasi il 50% rispetto a oggi. Latariffa base è quella che viene fornita di "default" all'aperturadi una nuova utenza, che quindi risulterà maggiormente pe-nalizzante per chi non è particolarmente attento al mercato,come ad esempio le persone anziane. Da aprile, però, oltrealle variazioni sui costi delle chiamate, c'è stato anche un in-cremento del canone Telecom, che passa da 16,64 a 17,40euro. Le chiamate effettuate da telefono fisso costerannoquindi 5 centesimi di scatto alla risposta e 5 centesimi alminuto, sia che il destinatario sia un altro telefono fisso cheun cellulare. Per le telefonate verso i numeri fissi, il trafficoche eccede le 3 ore mensili sarà conteggiato con una tariffazionescontata del 50%. Magra consolazione, dal momento che inmedia il traffico mensile verso i numeri fissi supera di poco le2 ore. È noto che le bollette fanno parte delle spese fisse chele famiglie mettono in conto di dover affrontare ogni mese e,quindi, qualsiasi errore o disservizio, come consumi presuntipiù alti di quelli reali e conseguente bolletta gonfiata, nonsono indifferenti al bilancio familiare. I problemi più ricorrentiriguardano la fatturazione e il recupero crediti. Altre volte lafattura non arriva proprio, anche dopo ripetuti solleciti, pervari mesi, con un inevitabile accumulo degli importi da pagare:quando il disguido tecnico con cui si giustificano gli operatori

sarà risolto, il cliente si troverà sulle spalle una sommaelevata. Tra contratti non richiesti, fatture sbagliate e consumistimati esagerati è necessario sapere come reagire ai problemicon i fornitori. Per quanto riguarda luce e gas, se si habisogno di assistenza per dubbi, reclami, segnalazioni o altro,si può contattare lo Sportello per il consumatore presso l’Aeeg,Autorità per l’Energia Elettrica e Gas, al numero verde800/166654, anche tutte le informazioni necessarie per fare lerichieste di bonus gas e bonus elettrico, dedicato alle famiglienumerose e a basso reddito. Per tutte le varie utenze, dopo ilreclamo con l’azienda fornitrice, si può ricorrere alla c.d.“procedura di conciliazione”, un modo rapido, semplice egratuito messo in atto da tutte le maggiori associazioni di con-sumatori, compresa Altroconsumo, e le Aziende fornitrici diservizi pubblici (es. Enel, Telecom, Vodafone, ACEA, ENI,Poste,..ecc). Qualche consiglio per le problematiche più diffuseche possono verificarsi: • Se le bollette arrivano tutte insiemePer mesi non arriva la bolletta e poi quando arrivano le sideve pagare tutte insieme. Quando si chiedono spiegazioni, ifornitori si nascondono dietro un generico disguido tecnico,senza dare altre indicazioni su quando mi arriverà la fattura. Ilche significa un disagio notevole per chi si troverà a dover farfronte a una spesa elevata tutta in una volta. Per denunciare ildisservizio meglio presentare un reclamo scritto al fornitoreseguendo le modalità indicate da quest’ultimo nel contratto,(solitamente anticipo via fax e successiva comunicazione periscritto). Se la fattura è molto elevata, in caso di gas e luce, sipuò chiedere di suddividere l’importo in rate. Purtroppo, inquesto caso bisogna pagare gli interessi al tasso ufficiale invigore in quel momento. L’unica cosa che si può fare è chiederel’indennizzo previsto dall’Aeeg (Autorità per l’Energia Elettricae Gas) per questi casi. Peccato che sia molto basso, appena 20euro. Dovrebbe essere ben più alto, considerando il disagiosubito dal cliente per i ritardi di fatturazione.• Se l’importo della bolletta ci sembra troppo altoLa lettura del contatore è fatta dal distributore o vienecomunicata dal cliente nell’intervallo tra una rilevazione el’altra. Per questo la bolletta può essere il frutto di calcoli fattiin base ai consumi in tutto o in parte stimati tenendo conto delgas consumato nei periodi precedenti. Per i nuovi contratti,luce e gas, nel mercato tutelato, i consumi presunti si basanosulle dichiarazioni del cliente al momento della firma del con-

BOLLETTE: TUTELIAMOCISilvia Castronovi - Giornalista Altroconsumo, associazione indipendente a tutela dei consumatori

Relazioni Esterne Istituzionali - Responsabile Regione [email protected]

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tratto sull’utilizzo, il numero dei componenti della famiglia, laquantità e il tipo di apparecchi usati. Per chiedere la rettificadella fattura bisogna mandare una raccomandata al venditore,che,deve rispondere entro 40 giorni dal ricevimento della ri-chiesta. Se risponde che non c’è alcun errore di fatturazionedeve provarlo con i documenti: le condizioni economiche difornitura, i consumi attribuiti sulla base sia dei dati rilevati, siadei vostri consumi storici. Se il fornitore riconosce l’errore, incaso di fattura già pagata, deve riaccreditare i soldi entro 90giorni dal ricevimento della richiesta di rettifica. Se non rispettaquesto termine, si ha il diritto a un indennizzo che va da 20 a60 euro.• Se il contatore non funzionaSe non si riesce a capire da dove derivino gli alti consumi inbolletta e sorge il dubbio che il contatore non funzioni bene sipuò chiedere una verifica del funzionamento del contatore alvenditore, che incaricherà il distributore di farla. La verificapuò essere fatta a casa del cliente o in un laboratorio (in que-st’ultimo caso il distributore vi sostituirà il contatore). Il distri-butore invierà poi l’esito al venditore entro 180 giorni solari(dalla richiesta) per la verifica in casa, 240 per quella in labo-ratorio. Se il distributore non rispetta i tempi previsti per la ve-rifica, il cliente ha diritto a un indennizzo automatico di 30euro. Se il distributore attesta che nel contatore ci sono errorisuperiori ai limiti consentiti, lo sostituisce senza addebitarenulla al cliente e ricostruisce i consumi mal registrati. Questaoperazione potrebbe non essere semplice e potreste nonessere d’accordo con la ricostruzione del distributore: finchéla controversia non si risolve, la fornitura non può esseresospesa per il debito da ricostruire. Se, però, dalla verificaemerge che il contatore funziona bene, si deve pagare 40 eurose il contatore è installato dopo il 1980, 5 euro se prima del1980 .• Cambio azienda fornitriceSe si desidera cambiare Azienda fornitrice perché si è trovataun’offerta più vantaggiosa fatta tramite un call center o che si

preferisca la modalità "self service" tramite sito internet, leinformazioni richieste per l'attivazione e i documenti sonosempre gli stessi. Sia per l'adesione a un'offerta in seguitoalla telefonata ricevuta o alla visita degli agenti commerciali èil caso in cui è necessario prestare la massima attenzione.Firmare d'impulso, infatti, non permette di valutare opportu-namente la proposta. Per disdire il vecchio contratto non dob-biamo fare niente. Sarà il nuovo fornitore a comunicare ilnostro recesso al vecchio. Il recesso non deve essere soggettoad alcun vincolo, deve avvenire a costo zero e il preavviso nondeve mai essere superiore a un mese. Il cambio del fornitoreè possibile in ogni momento e quante volte si vuole, nel casoin cui si trovassero offerte più convenienti. Bisogna, però, faremolta attenzione alle numerose truffe che si verificanosoprattutto nel settore dell’energia con l’attivazione di contattinon richiesti. Spesso sembra che non si abbia cambiato ope-ratore, ma solo sottoscritto un contratto più favorevole con lastessa azienda. Probabilmente, ingannati a dovere tecniche dimarketing aggressive e poco chiare, spesso con offerte “portaa porta” o per telefono,si è sottoscritto un nuovo contratto conun nuovo operatore. Prima di aderire, è sempre meglioattendere e informarsi, visitando il sito dell’operatore che ciha intercettato, quello del proprio fornitore e di altri eventualiconcorrenti per capire — effettivamente — qual è la sceltamigliore. Inoltre, consultare i servizi di comparazione del sitowww.altroconsumo.it potrebbe aiutare a verificare la convenienzadelle offerte proposte. Qualora si abbia sottoscritto un contrattocon un nuovo operatore e ci si accorge che poi non è così con-veniente, è necessario dare la disdetta. Quando si aderisce aun’offerta al di fuori di una sede commerciale, si hanno 10giorni lavorativi di tempo per sciogliere il contratto stesso eannullarne tutti gli effetti. Nel caso di vendita via telefono, iltermine parte dal momento in cui si riceve il contratto a casa,in forma cartacea; in tutti gli altri casi, si parte dalla data dellafirma stessa. Per annullare ogni effetto del contratto, si dovràinviare un reclamo scritto al fornitore, con raccomandata A/R.

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RubricaSalute e BENESSERE

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IPOCONDRIA:LA COSTANTE PREOCCUPAZIONE PER IL PROPRIO STATO DI SALUTE

Il soggetto affetto da ipocondria si riconosce in quanto postoperennemente all’ascolto del proprio corpo in cerca di se-gnali, che possano permettergli di prevenire l’insorgenza

di malattie gravi o riscontrare sintomi in grado di permettereuna diagnosi si una malattia già in atto. Tale convincimentodel soggetto è presente da almeno sei mesi di tempo e si basasulla errata interpretazione dei segnali corporei o dei proprisintomi fisici, per cui ad esempioun piccolo dolore al petto o albraccio sinistro viene immediata-mente considerato come un prin-cipio di infarto. La preoccupazionepuò essere riferita a numerosi or-gani o apparati, anche contempo-raneamente.La sintomatologia relativa a que-sto disturbo, può essere sintetiz-zata attraverso i seguentielementi:

• presenza di sintomi fisici, disolito multipli, vaghi o ancheestremamente specifici che por-tano il soggetto ad effettuare testo analisi;• preoccupazione relativa al

proprio corpo, ai sintomi fisici erispetto a temi di salute e malat-tia;• paura che una malattia

seria possa instaurarsi;• sospetto e/o certezza che

una malattia seria sia già in atto;• ricerca di continue rassicu-

razioni mediche o tramite altrisignificativi o organi di divulga-zione (internet, pubblicazioni,enciclopedie);• tendenza a lamentarsi per-

sistentemente della loro salute e discutere le proprie preoc-cupazioni in gran dettaglio con chiunque si mostri disponibilead ascoltarli (spesso diventano interlocutori difficili per i pro-pri medici di famiglia)• controllo ossessivo del proprio corpo e tendenza al fa-

cile ricorso a trattamenti farmaceutici o fitoterapici.Perché si possa parlare di ipocondria è però necessario chel’intensità della manifestazione di suddetti elementi sia ecces-siva e sproporzionata rispetto all’oggettivo rischio medico inatto, danneggi il funzionamento sociale o occupazionale e siafonte rilevante di disagio interiore. Per l’ipocondriaco la mi-

gliore intenzione preventiva si trasforma nel peggiore effettodella ossessiva e torturante ricerca diagnostica. Purtroppo,così come ogni medicinale se usato in sovradosaggio divieneun veleno, anche la prevenzione e la ricerca diagnostica se sitrasformano in fissazione e furore analitico avvelenano la sa-lute dell’individuo. La trappola in questo caso è del tipo “chicerca trova”. Infatti, di solito l’eccesso di attenzione ai segnali

del proprio organismo fa trovaregli indicatori di alterazione che poispaventano. Il fenomeno parados-sale tipico dell’attacco di panico,cioè il tentativo di controllo che faperdere il controllo, trova in que-sto caso la sua più conclamataespressione.Come si cura?Tipicamente gli ipocondriaci rifiu-tano la possibilità di avere un pro-blema psicologico, e tendono amalinterpretare la serietà di inno-cue e naturali fluttuazioni corpo-ree e a sovrastimare la serietà disintomi riferibili a condizioni me-diche generali. Il trattamento chepiù di altri si è rivelato efficace èquello cognitivo-comportamen-tale. Il percorso terapeutico preve-derà i seguenti elementi:- una corretta psicoeducazioneche contenga tutte le informazionirelative alla natura e al tratta-mento dell’ipocondria e che si basisu una formulazione del caso per-sonalizzata e condivisa con il pa-ziente-l’individuazione delle principalicredenze disfunzionali del pa-ziente e la promozione di interpre-

tazioni alternative dei sintomi, dello stato di salute in generalee della propria vulnerabilità alla malattia-la riduzione dei fattori di mantenimento del disturbo quali laricerca di rassicurazione, il body checking, l’evitamento e cosìvia-lo sviluppo di abilità di gestione dell’ansia-la riduzione del comportamento “da malato”, con ripristinodel normale regime di attività-un lavoro sugli schemi cognitivi sottostanti -l’intervento per l’elaborazione di eventuali traumi scatenanti(malattie, lutti, interventi, ecc).

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