BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

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BLOQ MAGAZINE - IL QUINDICINALE DI AVERSA E DELL’AGRO AVERSANO - DISTRIBUZIONE GRATUITA ANNO V - N. 08 del 29 APRILE 2012 E’ora di dire basta alla grande abbuffata Visitate il nostro portale d’informazione: www.bloq.it

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ANNO V - N. 08 del 29 APRILE 2012

E’ora didire basta alla grandeabbuffata

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Altre firme: Serse Cugia Toppini, Simonetta Morandini, Pia Pangese, Ugo Persice Pisanti.La direzione di Bloq Magazine e Bloq.it non risponde del contenuto degli articoli e delle inserzioni. Si declina ogni responsabilità per le opinioni espresse nei singoli articoli e per le inserzioni trasmesse da terzi, i quali se ne assumono ogni responsabilità di fronte alla legge. I diritti di proprietà letteraria ed artistica sono riservati.

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Qualsivoglia tipo di collaborazione è da intendersi sempre a titolo gratuito e di puro volontariato.

pag. Al rush finale la campagnaelettorale di Peppe Sagliocco

pag. Aversa: ecco il programma dellacoalizione di centrosinistra

pag. Aversa: ecco i programmi deglialtri candidati alla carica di Sindaco

pag. A maggio Aversa sarà una cittàcome mai l’abbiamo vista prima

pag. Il Premio PulciNellaMente 2012 per il Giornalismo va a Lubrano e Ruotolo

pag. Il Teatro Bellini di Napoli presenta: “Dignità autonome di prostituzione”

pag. Presentato: “Una notte in Arabia“ il libro sulla storia di Gianmarco Bellini

pag. La compagine normanna, dal2006 possiede un defibrillatore

pag. Successo per la seconda edizione del “Concerto al buio - new emotion”

pag. Faenza: “I giornalisti non devononascondere le proprie idee politiche”

pag. Aversa: effettuata la nomina dei 212 scrutatori. Ecco i loro nomi

pag.

pag. Si avvia al termine una delle campagne elettorali più turbolenti

Aversa: ecco il programma dellacoalizione di centrodestra

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IN QUESTO NUMERO 03

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ntervista al Responsabile provinciale di LIBERA Valerio Taglione.

La condizione giovanile sembra sospesa in un limbo, da cui alcuni escono cercando opportunità in terra straniera, altri purtroppo scivolando nella marginalità. E nel nostro territorio? C’è effettivamente il pericolo della nostalgia per l’onnipotenza della camorra che… dava da vivere a tanti?Vi è nostalgia del lavoro, non della camorra. Ai giovani mancano sufficienti opportunità di lavoro stabile, che è il vero e principale antidoto all’economia criminale. Purtroppo la mancanza di prospettive alimenta un vero esodo dalle nostre terre. Si disperdono così ca-pacità ed esperienze preziose, ma nel nostro territorio, ormai si vanno diffondendo iniziative tese a va-lorizzare le risorse locali con esperienze di lavoro giovanile, soprattutto nella filiera agroalimentare.Su terre confiscate alla camorra si sono avviate produzioni di qualità.Il “modello Caserta” di lotta al dominio camorristico, diventa vero punto di riferimento per tutti, quando va oltre la mera attività repressiva e si misura con la sfida di costruire un futuro basato su lavoro e sviluppo, in cui alla prevaricazione si sostituisca la cooperazione. Ma gli eventi positivi che riguardano il mondo giovanile non si presentano un po’ troppo come realtà di “nicchia” ?In sé le attività avviate impegnano certamente un numero limitato di persone. Siamo agli inizi. Ma queste concrete opportunità, diffondendosi, possono addirittura prefigurare un modello di sviluppo,

fondato sulla valorizzazione degli ultimi e sul recupero delle risorse locali, capace di costruire la più concreta alternativa al modello camorristico. Grande è la forza di attrazione dell’idea di riappropriarci della nostra terra, dopo decenni di incontrastato dominio camorristico. Negli ultimi anni abbiamo registrato circa tremila presenze nelle esperienze di vo-

lontariato e cinquemila presenze in viaggi studenteschi provenienti da ogni parte d’Italia, visite stimolate dall’interesse per l’originale esperienza che sta crescendo nel nostro territorio. Si può addirittura parlare di un indotto economico di questo interesse, che siamo stati capaci di suscitare. Inoltre va detto che l’impegno maggiore oggi profuso è proprio quello di mettere in rete in modo stabile e produttivo le diverse realtà operanti sul territorio nell’area dell’associazionismo e del vo-lontariato, rapportandole efficacemente alle istituzioni locali e territoriali. Attualmente stiamo avviando un progetto, già finanziato con un importo molto interessante, che vede impegnate ben 32 organizzazioni dell’agro aversano. A questo proposito, in “poiché il cielo rosseggia…”, tra le “le-gittime preoccupazioni” espresse, vi è quella relativa alla “tendenza al corporativismo, alla chiusura individualistica, al conflitto per affermare presenze esclusive in alcuni ambiti “. Non incontrate anche voi queste problema-tiche nel vostro sforzo di costruire esperienze di rete?Purtroppo sì. Ma è possibile superare queste debo-lezze solo determinando convenienze alla coope-razione e imparando sempre più a costruire siner-gie virtuose tra identità diverse. Così competenze, storie, capacità individuali e collettive vengono abilitate a concorrere a pro-getti a beneficio delle comunità di appartenen-za, con la prospettiva per i giovani impegnati di poter restare da protagonisti nella propria terra.Gli atti vergognosi compiuti ultimamente a danno della memoria di don Peppino Dia-na, possono essere realisticamente imputati a balordi o piuttosto vi si può leggere un

segnale di disapprovazione per le ultime forti iniziative della Chiesa aversana?Mi sembra difficile credere che la contemporaneità delle violazioni sia frutto di pura coincidenza. E’ pensabile, invece, che qualcuno non apprezzi la chiarezza delle posi-zioni assunte recentemente dalla Chiesa aversana proprio con esplicito riferimento alla figura di don Peppino Diana. E anche in questa occasione si è confermata la difficoltà della politica a presidiare principi e valori fondamentali in una prospettiva di rinascita civile del nostro territorio.

INTERVISTA04

Idi

StefanoDi Foggia

CollaboratoreBloq Magazine

[email protected]

Scrivete a: [email protected] ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012

Per AVERSAla passione giovane di cambiare la città

Gennaro DIANAC A N D I D AT O C O N S I G L I O C O M U N A L E

Elezioni Amministrative Aversa 6 e 7 maggio 2012

con Salvino CELLASINDACO

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Per AVERSAla passione giovane di cambiare la città

Gennaro DIANAC A N D I D AT O C O N S I G L I O C O M U N A L E

Elezioni Amministrative Aversa 6 e 7 maggio 2012

con Salvino CELLASINDACO

Messaggio Pubblicitario - Committente: il candidato

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PRIMOPIANO06

La campagna elettorale per le elezioni amministrati-ve del prossimo sei e sette maggio giunge, oramai, al rush finale. Ultimi giorni di febbrili incontri per il candidato della coalizione di centro destra Giusep-pe Sagliocco. Nei giorni scor-si dopo aver dato fiducia allo stesso Sagliocco il responsa-bile della Federazione degli autonomisti Armando Lama ha dichiarato: «La scelta di partecipare a questa tornata elettorale appoggiando la candidatura di Sagliocco è stata una scelta sofferta ma, alla fine, partecipata e con-vinta, perché essa rappresen-ta l’unica opzione che può garantire un governo forte e autorevole della città. Il no-stro rammarico da cittadini – ha continuato – prima ancora che da politici, è stato quello di assistere impotenti, all’ini-zio, all’implosione dell’alter-nativa e, alla fine, dopo tan-ti proclami e autoinvestiture da parte di chi se era posto come alternativa, all’abbandono della nave. Questa particolare congiuntura apparentemente favorevole rivolgendosi direttamente a Sagliocco, può tradire un insidia di sconfitta inaspettata se si prende sotto gamba la campagna elettorale».Sagliocco, intanto, ha ricevuto la visita di alcuni sin-daci della Provincia di Caserta tra cui Carmine An-tropoli, primo cittadino di Capua, Antonio Cerreto, sindaco di Maddaloni e Pasquale Delli Paoli di San Nicola la Strada.Con loro Sagliocco ha parlato di una sorta di “Mo-dello Aversa”. Un laboratorio politico che, partendo dalle esperienze delle tornate elettorali di provincia-li e regionali deve riproporsi anche in realtà come Aversa.«Aversa – secondo Sagliocco - deve diventare il ba-ricentro socioeconomico, amministrativo e insedia-tivo dell’area più vasta che la ricomprende, per le sue specifiche caratteristiche di attrattività economi-ca e di vicinanza con il capoluogo regionale. L’agro aversano deve strutturarsi come una realtà policen-trica, con baricentro Aversa, nella quale mediante la progettazione di un nuovo assetto infrastrutturale si possa definire una comune politica di riqualifi-cazione e di sviluppo. La maglia infrastrutturale a scala vasta individua per Aversa un posizionamento strategico nell’ambito delle province di Caserta e

Napoli e uno dei meglio connessi dal punto di vista delle vie di comunicazione di scala vasta e di scala locale».Uno dei primi atti della campagna elettorale di Sa-

gliocco è stata la consegna, nel mani del segretario gene-rale del Comune di Aversa, Anna Di Ronza, della propria dichiarazione dei redditi.«Ho consegnato la mia di-chiarazione – ha detto Sa-gliocco – prima della tornata elettorale e non dopo il voto. Non mi sottraggo dal dare il mio personale contributo alla trasparenza della politica e delle istituzioni. Sono con-vinto che questo rappresenti un importante atto di demo-crazia, soprattutto se fatto preventivamente al voto cui saremo chiamati il giorno 6 e 7 maggio».Ma la campagna elettorale di Sagliocco ha visto anche la

venuta in città di big della politica nazionale come ad esempio l’arrivo del presidente dell’Udeur Cle-mente Mastella: «Dobbiamo superare le barriere del disgusto nei confronti della politica - ha detto Ma-stella - Aversa è una grande realtà dove l’antipolitica può essere, anzi deve, essere sconfitta dalla buona politica che si propone di fare questa coalizione, cui l’Udeur è parte integrante ed il candidato sin-daco è Giuseppe Sagliocco. Assieme agli altri amici della coalizione – ha detto il presidente dell’Udeur Mastella – abbiamo riconosciuto in Giuseppe Sa-gliocco delle indubbie capacità politiche e morali che ha fatto sì che tutti i partiti della coalizione con-vogliassero sul suo nome».La campagna elettorale è stata anche occasione per la nascita del “Comitato a difesa del patrimonio dell’Annunziata”. Questo comitato, subito opera-tivo, è composto da donne che amano la Città di Aversa e sono attive in politica, nonché dalle candi-date della coalizione di centro destra. “Dobbiamo fare luce – ha detto Sagliocco – sulla destinazione dei beni mobili ed immobili dell’Annunziata. Que-sti rappresentano un patrimonio inestimabile che appartiene alla nostra comunità e non possono e non devono essere svenduti nel nome di una fu-sione di enti”. I beni dell’Annunziata, infatti, con il tempo sono passati a quella che un tempo era l’Usl 20, poi Asl Ce2, Asl Aversa ed attuale Asl Caserta.

diMicheleDocimo

CorrispondenteBloq Magazine

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Al rush finale la campagnaelettorale di Peppe Sagliocco

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Nella foto sopra:Sagliocco conMalvano

Nella foto sotto:Sagliocco prende il caffè con icandidati

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“Il nostro obiettivo – ha detto Sagliocco – è quello tutelare i beni dell’ex azienda sanitaria come arre-di di pregio portati via, di proprietà della Real Casa Santa dell’Annunziata e nel contempo tutelare l’im-magine stessa della città. Non si può ledere la digni-tà di Aversa e di un intero territorio dimostrando di considerarlo sud-dito e non integrato alla pari della restante parte dell’azienda sanita-ria in cui l’ex Ce2 si è trovata per legge ad essere inglobata, dequa-lificando una città che ha pari di-gnità del capoluogo di provincia”. “Vogliamo anche sapere – ha detto Sagliocco incitando il neo comitato ad un lavoro certosino – cosa ne è stato fatto dei terreni frutto delle donazioni dell’Annun-ziata, fatti diventare luoghi della speculazione”. Del costituendo comitato fan-no parte le candidate: Danila de Cristofaro, Nicla Virgilio, Imma Lama, Ilaria Rita Motti, Loredana Trotolo e Nunzia Orabona, Presidente dell’Associazione Aversa Don-na. È stata poi indagata la Sanità tra prospettive e sviluppi in un incontro con il senatore del Pdl Raf-faele Calabrò, già assessore regionale alla sanità e presidente della giunta regionale negli anni ’90. Il convegno tenuto con i medici aversani fortemente

voluto dal candidato sindaco del centrodestra che, anche in passato. si è impegnato per dare soluzio-ne ai problemi della sanità casertana e di quella aversana in particolare, sottolineando, tra l’altro, la necessità di potenziare i servizi e di migliorare la

struttura ospedaliera cittadina uti-lizzando appositi finanziamenti concessi dalla Regione lasciati inutilizzati, quando, non addirit-tura perduti, per motivi tecnico-burocratici che, in più occasioni, ha elencato e documentato alla stampa. Per Sagliocco si prospet-ta, in caso di vittoria, un futuro da presidente della conferenza dei sindaci dell’Azienda sanitaria di Caserta,e l’incontro con il senato-re e con medici ed operatori del-la sanità locale potrebbe essere fondamentale per porre le basi al rilancio dell’assistenza nel territo-rio aversano.Agli sgoccioli anche la campagna

elettorale del candidato sindaco Gabriele Costanzo che rivendica nel corso della presentazione delle due liste civiche che lo appoggiano in questa com-petizione elettorale di essere «La vera alternativa, la discontinuità siamo noi. Siamo stufi dei soliti noti, rappresentiamo il nuovo, una scommessa non per noi, ma per la nostra città».

PRIMOPIANO 07

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L’ordinanza che aveva previsto il divieto di so-sta nel primo tratto di Via Giotto è stata revo-cata. Dallo scorso 17 aprile è stato rimosso il divieto di sosta che l’Amministrazione ave-va chiesto di installare per valorizzare in parti-colare un’area di sosta posta poco oltre il tratto iniziale della strada.“Abbiamo raccolto e recepito – ha detto il Sindaco Ciaramella - le tante segnalazioni per-venute che, bisogna dire, sono legate anche alla “pigrizia” dei cittadini che sempre e comunque vogliono parcheggiare proprio di fronte gli esercizi commerciali. Fondamentale è stata, ai fini della de-finizione della problematica, la segnalazione della Prof. Cecilia Amodio, Dirigente scolastica dell’Isti-

tuto Comprensivo Statale IV Circolo, “Domenico Cimarosa”, in relazione al notevole flusso di vei-coli che accompagnano oltre 800 giovani alunni al Plesso scolastico di Via Giotto ed al disagio legato alla sottrazione di spazi di sosta”.L’Amministrazione ha dato anche l’indirizzo al Comandante della Polizia Municipale di incrementa-re la presenza del persona-le alla Scuola di Via Giotto. Il servizio è sempre stato assicurato, ma veniva di-sposto all’altezza di Viale della Acacie per prevenire l’accesso contro senso in

Via Giotto. Il Sindaco Ciaramella e l’Assessore alla Polizia Municipale Carlo Amoroso assicurano che, per questo ultimo scorcio dell’anno scolastico, il ser-vizio sarà più visibile.

Eliminato il divieto di sosta in via Giotto

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PRIMOPIANO08

er il centrosinistra sta per concludersi la campa-gna elettorale più turbolenta che la storia ricordi. Anche se, a ben guardare, il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Salvino Cella, sembra essere a proprio agio nel ruolo che gli è stato assegnato. Anche i vertici locali del suo partito fanno trai-ning autogeno: «Ci presentiamo alla città come una coalizione forte, au-torevole e credibile. Sono certo che la gente darà fiducia alle nostre propo-ste, che mirano ad una va-lida alternativa di governo cittadino dopo dieci anni di gestione disastrosa dell’amministrazione Cia-ramella la cui continuità è assolutamente da abbatte-re. Mi spiace sottolineare che il candidato sindaco Sagliocco abbia già inizia-to in maniera scorretta la campagna elettorale stru-mentalizzando in modo demagogico alcuni temi come quello della legali-tà, all’indomani dell’even-to del Camper antiusura giunto in città per un ini-ziativa con l’amministrazione, essendosi addirit-tura fatto ritrarre in una foto assieme ai rappre-sentanti istituzionali cittadini quando non aveva alcun titolo per farlo e soprattutto senza tener conto del rispetto di una manifestazione super-partes. Spiegheremo bene a tutti gli aversani come mai si è arrivati ad una ricomposizione di quella che è un’armata brancaleone, all’interno della quale figurano personaggi come Ciaramella e Giulia-no, i quali hanno, fino a pochi giorni fa, rilascia-to dichiarazioni di accuse e offese pesantissime a Sagliocco, definendolo un pericolo per la città. E’ chiaro a tutti che si tratta di un collante di po-teri forti, che evidentemente non possono rinun-ciare a mettere gli occhi su interessi personali e che calpestano i bisogni reali del cittadino».A tirare la volata al giovane commercialista aver-sano capogruppo provinciale di Idv anche i ver-tici nazionali con l’arrivo addirittura nella città dell’Arco dell’onorevole Antonio Di Pietro «Noi dell’Italia dei Valori, a differenza di quelli che

ci dicono che facciamo solo antipolitica, stiamo sì combattendo questa mala politica, ma stiamo cercando di costruirne un’altra attraverso perso-ne di qualità, competenti, capaci e dalle mani pulite – ha affermato l’ex pubblico ministero del pool Mani Pulite - e lo stiamo facendo con il massimo spirito di unitarietà possibile, che è quello di badare a tutti i cittadini e di fare in

modo che chi fa politica lo faccia come servizio nella legalità. La candidatura a sindaco di Aversa di Salvino Cel-la va in questa direzione: ridare dignità a una co-munità amministrata male negli ultimi dieci anni dal centrodestra».«Qui, con Pd, Idv e Sel e due formazioni civiche, riproponiamo la foto di Vasto proponendo ai cit-tadini un programma ben preciso: ripulire la città di Aversa in tutti i sensi».«I cittadini onesti, delusi come sono dalla politica – ha affermato Di Pietro – non devono disertare le urne o votare per l’antipo-litica, farebbero il gioco

di chi ha governato fino ad oggi con i risultati che sono gli occhi di tutti. Non sono qui – ha aggiunto – per dare una spin-ta al mio partito ma alla coalizione che supporta Cella che va votato per due precise ragioni: è una persona onesta e non promette posti di la-voro né favori a singoli, ma intende cambiare la città. Per rivoltarne le abitudini, rilanciarne l’econo-mia, l’occupazione, la legalità totale. Sono certo –ha concluso – che Cella sindaco darà spazio ai giovani anche nell’esecutivo, trasformando letteralmente il modo di fare politica e di ammi-nistrare la città. Stiamo attraversano una fase importante, fon-damentale per la vita politica della nazione che dopo Monti non dovrà tornare indietro ripropo-nendo vecchie coalizioni con un nome nuovo, come sta facendo Casini. Il paese ha necessità di andare avanti e tutti de-vono impegnarsi cominciando dai politici che devono rinunciare a privilegi quali il finanzia-

Pdi

MicheleDocimo

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Si avvia al termine una delle campagne elettorali più turbolenti

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Sicurezza stradale: chieste garanzie ai candidati alla carica di primo cittadino

L’Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada chiede garanzie ai candidati alla carica di primo cittadi-no. “Non basta parlare di piano urbano, traffico e par-cheggi, occorre dire come s’intende garantire in con-creto la sicurezza stradale, cambiando registro rispetto a quanto fatto fino ad oggi, dando risposta a necessità apparentemente banali come quella di eliminare le bu-che da strade e piazze la cui presenza e, soprattutto, la persistenza nel tempo, mettono a rischio immediato la sicurezza di automobilisti, ciclisti e pedoni”.Per chiarire il concetto prendiamo ad esempio la pa-vimentazione di piazza San Domenico dove è stata se-

gnalata da mesi la mancanza di una delle lastre nel ba-solato chiedendo un intervento di ripristino insieme a quello dei tecnici comunali, per verificare le condizioni dell’area circostante sottoposta a continuo, costante e intenso transito veicolare. “La mancata risposta dell’Amministrazione a questa e ad altre richieste tese esclusivamente a garantire la si-curezza dei cittadini impone di sollecitare agli aspiran-ti sindaco una maggiore chiarezza di quanto abbiano fatto illustrando genericamente i programmi sul come intendono operare in questo settore quando saranno eletti”.“E’ chiaro che l’AIFVS non può schierarsi a favore di uno dei candidati. Ma è altrettanto chiaro che, consi-derando gli impegni e le promesse fatte sul tema all’as-sociazione dagli amministratori uscenti e soprattutto l’attuazione delle stesse, l’AIFVS non può non preten-dere di capire da subito come il sindaco eletto intenderà garantire ai cittadini la sicurezza sulle strade aversane. Per questo chiediamo estrema chiarezza a tutti i candi-dati. Certo, non daremo alcuna indicazione di voto ma ciascuno degli associati ha capacità di valutazione e di sicuro le userà quando sarà nella cabina elettorale”.

Aversa

mento pubblico così come concesso fino ad oggi. Se finanziamento deve esserci che sia alle spese vere, quelle dimostrare e con un tetto massimo». «Stiamo penetrando nella coscienza dei cittadini. Gli aversani sono molto più avanti rispetto agli pseudo dirigenti della destra che pensano già di aver vinto. Andremo al ballottaggio, Sagliocco perde consensi ogni giorno di più». Sono invece le parole di Antimo Castaldo, l’altro candidato sindaco di Democrazia & Territorio, schierato sul versante di centro spostato a sinistra. «Il no-stro punto di forza è il programma. Un programma che abbiamo presentato in netto anticipo rispetto alle altre coalizioni impegnate in questa campagna elettorale. Anzi, mi chiedo dove sia il loro programma, quali sono le loro proposte per migliorare la città. Un programma frutto di due anni di inteso lavoro sul territorio, cui hanno dato il loro contributo giovani e stima-ti professionisti, cittadini che si sono avvicinati al nostro movimento credendo nei suoi valori, tecnici esperti e competenti. Da gennaio gli aver-sani conoscono le nostre opinioni sull’Opg, sulla ex Texas, la sanità, il terzo settore, la mobilità, la sicurezza stradale. Chi non è a conoscenza di come noi intendiamo affrontare e risolvere que-sti temi, potrà farlo avvicinandosi al gazebo, dia-logando con il sottoscritto e i candidati al Consi-glio comunale, suggerendo miglioramenti. Sarà l’occasione, inoltre, per invitare i cittadini al con-vegno che si terrà il giorno dopo all’ex macello, dove esporremo le nostre idee sul recupero delle

aree Opg e rione Iacp». «A destra stanno cercan-do di non parlare di questi anni di pessima ammi-nistrazione – ha continuato il candidato sindaco di Democrazia & Territorio – ma non si capisce quale sia il loro programma, quali siano le loro idee. Per questo sfuggono al confronto. Per noi il programma è vincolante, perché lo dobbiamo realizzare. L’unica novità, l’unica forza credibile e coerente di queste elezioni è Democrazia & Territorio. Sagliocco ha come unica arma contro di me il fatto che io sia stato assessore per pochi mesi durante i primi cinque anni di amministra-zione Ciaramella. E’ un’arma spuntata. Da nove anni il sottoscritto si pone in una logica di discontinuità rispetto a chi ha mal governato questa città. Il candidato della destra, invece, prima ne dice peste e corna, minacciando di andare dal Prefetto, poi, a ven-tiquattrore dalla presentazione delle liste, ci fa l’accordo. La verità è che tutti insieme hanno de-vastato il territorio, perdendo fondi necessari per la città, depredando l’ambiente, non producendo nulla in questi anni di governo. La politica è fatta di passione, di progetti, di servizio alla collettivi-tà. Il trio Golia, Giuliano, Ciaramella, insieme a Sagliocco, ne ha fatto una professione. Per questo dico che non hanno né coerenza, né credibilità. Votare Castaldo sindaco e Democra-zia & Territorio significa dare una prospettiva di governo a questa città. La destra non avrà la possibilità di governare, perché le contraddizioni nel suo interno scoppieranno tutte».

PRIMOPIANO 09

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Nelle foto:Antimo Castaldo e Giorgio Galiero

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ELEZIONI10

onosciamo bene i bisogni dei cittadini aversani e vogliamo tradurli in progetti da attuare con l’obiettivo di creare una città che funziona, una città guidata da un’amministrazione competente che sappia dare risposte esaurienti ed in tem-pi certi sia ai cittadini che alle imprese.Poniamo al centro della nostra azione la famiglia, cellula fondamentale del tessu-to sociale, in cui riscoprire il valore della solidarietà delle generazioni che in essa si alternano nel fluire del tempo; solida-rietà che non si arresta sull’uscio di casa ma va oltre ed abbraccia tutti indistinta-mente e ci fa dire con Don Milani “uscire

da soli dai problemi è l’avarizia, uscirne insieme è la politica “ORGANIZZAZIONEPer realizzare gli obiettivi prefissati è necessario un’adeguata riorganizzazione della macchina amministrativa comunale.Migliorare la qualità dei servizi erogati a cittadini e imprese, diminuendo i costi per la collettività. Per questo è necessaria un attenta ed appropriata programma-zione del personale.CONTI IN ORDINE E NO AGLI SPRECHITagliare gli sprechi riducendo al minimo indispensabile le consulenze esterne e sfruttare al massimo le potenzialità della pianta organica esistente.IL COMUNE E I FONDI EUROPEIIl potenziamento del ruolo del Comune nell’ambito della spesa dei fondi Comunitari attraverso un rapporto più stretto con la Regione. Istituire un ufficio delle politiche comunitarie. PIANO OCCUPAZIONALEFacciamo ripartire le piccole opere. Promuoviamo l’istituzione di un marchio di qualità che caratterizzi le nostre produzioni artigianali, puntando sul rapporto qualità-prezzo.Costituzione dell’ufficio per il commercio estero, che avrà il compito di pubblicizzare nelle fiere internazionali i nostri pro-dotti. Il turismo ed il lavoro possono crescere solo se si farà una politica culturale. Abbiamo bisogno di una formazione in sinergia con l’universi-tà, con le scuole, con le industrie. Rilanciamo il commercio, investiamo sull’innovazione tecno-logica, sull’ambiente e sulle energie rinnovabili, sul turismo culturale e religioso.AMBIENTE E DECORO URBANOCurare il verde pubblico e tenere in ordine i parchi esistenti. La raccolta differenziata sarà più efficiente, porta a porta ed estesa a tutta la Città. La differenziata spinta può generare attività eco-nomiche legate al riciclo, anche a livello locale.

Verrà istituita la Smart Tarsu che servirà a quantificare la pro-duzione dei rifiuti differenziati da parte di ogni famiglia, con la relativa riduzione della tassa sullo smaltimento dei rifiuti. Avvieremo un progetto di piantumazione di nuovi alberi e so-stituzione di quelli malati. Installeremo nel contesto dell’arredo urbano delle fioriere.ENERGIA A COSTO ZEROUn impianto fotovoltaico realizzato in un Comune è un ope-ra pubblica che ha come vantaggio quello di azzerare i costi energetici utilizzando energia pulita. Realizzeremo Impianti Fotovoltaici sui tetti delle scuole.INNOVAZIONE E RUOLO DELLE DUE FACOLTA’Le facoltà di Ingegneria e di Architettura dovranno essere parte attive della rinascita culturale ed economica, indicando le so-luzioni tecniche. Dovranno avere un ruolo nel collaborare con l’industria mani-fatturiera per migliorarne la capacità produttiva e nell’indicare nuove strade, attirando finanziamenti anche stranieri e ripren-dendo un discorso interrotto qualche anno fa (perché non pro-durre i pannelli solari nella Ex Texas?).OBIETTIVO TURISMOLa Città di Aversa nasconde molte potenzialità turistiche non sufficientemente valorizzate. Le molteplici chiese con le loro architetture e le opere d’arte contenute all’interno possono diventare il punto di riferimento per il turismo religioso.Occorre recuperare la casa di Domenico Cimarosa e il sedile di San Luigi situato a sinistra della chiesa di San Domenico.Sfruttare anche il potenziale delle altre mete turistiche a noi vicine. Aversa si trova al centro di un’area che nel giro di 20 km è in grado di offrire al mondo intero un offerta turistica sen-za pari: Pompei, Reggia di Caserta, Caserta Vecchia, San Leucio, Reggia di Carditello e l’Anfiteatro di S.Maria C.V.; Pozzuoli, Bacoli, Procida, Ischia; Napoli.Per intercettare anche il turismo Crocieristico, cercheremo di far inserire tra le mete delle escursioni anche Aversa.MISURE PER IL COMMERCIOIncentivare la costituzione di associazioni dei commercianti e degli artigiani. Creare un tavolo di lavoro integrato al fine di ascoltare le neces-sità di queste categorie e discutere insieme per trovare risposte adeguate ai loro bisogni.Proponiamo un progetto di una Carta fedeltà (di raccolta punti o sconto) erogata in modo gratuito ai clienti degli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa. Riteniamo fondamentale rivedere i regolamenti che definisco-no gli orari di apertura affinché qualunque commerciante pos-sa gestirli al meglio.

Aversa: ecco il programma dellacoalizione di centrosinistraL’obiettivo di Cella è creare una città che funziona, con un’amministrazione che sappia dare risposte esaurienti ed in tempi certi sia ai cittadini che alle imprese

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ELEZIONI 11LA SCUOLA NON E’ UN ISOLAInteragiremo con gli Istituti della Scuola Secondaria, affinchè la Scuola non sia un isola ma un ponte verso una professione che abbia uno sbocco occupazionale. E’ nostra intenzione fondare una Scuola per restauratori. Ci attiveremo per la costituzione della filarmonica Cimarosa.CULTURA, TEATRO, SPORT E TEMPO LIBEROFavorire la pratica dello Sport non agonistico. Promuovere nelle Scuole l’educazione alla sana alimentazione. Il Parco Pozzi sarà attrezzato in maniera adeguata. Saranno individuate altre aree in diverse zone della Città che abbiano la stessa finalità.Nè saranno dimenticati i nostri amici a quattro zampe che avranno delle Dog Area a loro riservate.CULTURAL’Assessorato alla Cultura deve dialogare con le Associazioni presenti sul territorio. Deve sostenere economicamente e logi-sticamente le iniziative proposte dalle associazioni stesse.RIGENERAZIONE URBANA E PIANO PARCHEGGIRiqualificare e mettere in sicurezza tutte le strade esistenti. L’attuale piano parcheggi ha sollevato solo polemiche. Sia chiaro: siamo decisamente contrari alle strisce blu!Esse rappresentano una tassa extra da far pagare ai cittadini già tartassati. Intervenire con immediatezza ogni qual volta il man-to stradale risulti danneggiato. E’ necessario un piano di arredo urbano. I marciapiedi devono essere utilizzabili e sicuri!Non ci saranno strisce blu illegali, ma aree adibite a parcheg-gio, interrati e sopraelevati.Tra le opere da recuperare al patrimonio della città c’è: l’Area Texas che dovrà servire in parte come zona parcheggio, per la vicinanza alla metropolitana, ed in parte a parco pubblico.Riqualificare Piazza Marconi con la creazione di spazi per i giovani e tempo libero, un parco giochi per bambini, la messa in funzione dell’asilo nido comunale. Area della Maddalena: Creazione del Polo Universitario e nascita di nuovi istituti su-periori, con una Biblioteca per i giovani. Zona Palazzine: Ri-qualificazione con creazione di parcheggi, spazi per i giovani, parco verde, attrezzature sportive. Bus navette collegheranno il centro storico, la periferia e le fermate della metropolitana.SERVIZI INNOVATIVIVerrà stipulata una convezione tra Comune ed enti presenti sul territorio quali INPS, INAIL, AGENZIA DELLE ENTRATE, EQUITALIA, ASL. Il cittadino si rivolgerà allo sportello del contribuente presso il Comune, che a costo zero, metterà a di-sposizione le professionalità necessarie a risolvere i problemi.INTERNETAbbiamo intenzione di promuovere un progetto che miri a garantire la connettività gratuita sulle aree pubbliche.BEVI L’ACQUA DEL SINDACOCostruiremo la CASA DELL’ACQUA in 3 punti nevralgici del-la Città. Una struttura simile ad un chiosco, dalla quale sgorga acqua controllata che si potrà bere gratuitamente. Così ridurre-

mo i costi per lo smaltimento delle bottiglie di plastica.POLITICHE SOCIALIVogliamo creare centri sociali per anziani in cui saranno orga-nizzate attività quali: vigilanza scolastica; vigilanza in parchi, mostre o fiere; vigilanza del trasporto scolastico; trasporto di diversamente abili; incontro tra docenti non più in attività e studenti per azioni di recupero scolastico.Potenzieremo l’assistenza domiciliare comunale prestando aiuto diretto alla persona nella propria abitazione. Allestiremo un call – center ed un front office comunale a cui l’utente anziano o diversamente abile in caso di bisogno possa rivolgersi in caso di necessità.Istituiremo un servizio di trasporto pubblico per chi non può permettere l’uso del mezzo proprio.Elaboreremo un piano per eliminare le barriere architettoni-che. Favoriremo la partecipazione dei diversamente abili alla vita sociale, culturale e sportiva, interagendo con le associa-zioni che li rappresentano.Aiuteremo i lavoratori in cassa integrazione o che hanno per-duto il posto di lavoro con sgravi nelle tariffe (mense scolasti-che, trasporti, ecc.). Faremo accordi per la vendita a condizio-ni particolari di merci per pensionati, studenti fuori sede, lavo-ratori in cassa integrazione. Difenderemo le famiglie. Daremo incentivi alle giovani famiglie che accenderanno un mutuo per l’acquisto della prima casa. TRASPARENZA DEI SERVIZIAscolteremo il cittadino nelle sue richieste. Forniremo risposte esaustive e servizi adeguati. Forniremo maggiori informazioni sul metodo di accesso agli uffici comunali. Apriremo gli uffici comunali in orari diversi. Forniremo informazioni chiare sui documenti necessari per ogni pratica. Miglioreremo il Front Office con personale formato che fornisca le informazioni ne-cessarie per l’avvio delle pratiche.SICUREZZALa sicurezza e l’ordine pubblico sono valori percepiti come primari ed essenziali della cittadinanza. Verrà istituito un pia-no di video sorveglianza esteso a tutta la città, un servizio di telesoccorso H24 in coordinamento con tutte le forze di po-lizia locali sul territorio, verrà sostenuta la nostra protezione civile con l’adeguamento delle loro sale operative al fine di renderle più moderne ed efficienti.E’ nostra ferma intenzione interagire con le Associazioni por-tatrici di interesse di carattere generale. La famiglia sul piano della coesione sociale e le associazioni su quello operativo saranno sempre nostri interlocutori.Se la vita economica riprenderà, ci saranno più risore per i ser-vizi ai cittadini e questo consentirà di ridurre al minimo le ali-quote dell’addizionale comunale Irpef, dalla Tarsu e dell’ IMU. Favoriremo l’istituzione di un tavolo di lavoro con gli altri Sin-daci del territorio per far si che il problema ambiente sia una risorsa dalla quale ripartire per il rilancio di tutto il territorio di “Terra di Lavoro“.

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azione amministrativa del futuro governo della Città sarà improntata sull’individua-zione delle priorità, dando prova concreta del sentire alto della politica, quale servizio, e della comune amministrazione della cosa pubblica.L’attività amministrativa sarà concentrata sulle effettive possibilità offerte dall’attua-le normativa Regionale e Nazionale per la messa a regime di tutte le risorse disponibili nei settori di specifica competenza.La condivisione delle scelte strategiche dell’intera coalizione, unitamente alla visio-ne di un progetto di Città che collochi Aver-sa in una posizione ed in un ambito all’altez-

za della grande storia che la informa, costituiranno i capisaldi dall’azione del futuro governo cittadino.Quali le aree di intervento: tutte, nessuna esclusa. E ciò sempre al fine di assicurare un modello di Città vivibile, moderna, svi-luppata intorno e per il cittadino.Sarà pertanto dedicata attenzione alle Politiche Sociali, alla Sa-nità, alla efficientizzazione della macchina comunale.Del pari, si terranno in debita considerazione, sempre guardan-do i bisogni dei cittadini, l’Ambiente, la Sicurezza, la Mobilità interna, il Turismo.Un valido progetto culturale proietterà la Città a livello Nazio-nale, anche attraverso il rinnovamento e l’adeguamento delle politiche urbanistiche e territorialiUNA COALIZIONE PER LA CITTA’La larga intesa raggiunta tra le forze politiche della coalizione-consentirà di tenere fede agli impegni elettoralmente assunti affinché Aversa conquisti quel ruolo di epicentro della Politica in terra di lavoro e volano per l’economia dell’ intero agro, an-che attraverso l’impletamentazione di quanto di buono è stato realizzato dalla precedente Amministrazione, raggiungendo il ruolo di guida e catalizzatore di attività, ricerca di finanziamen-ti e risorse che merita per storia e tradizione IL NOSTRO IMPEGNO PER AVERSAAversa accogliente. La nostra Città sarà accogliente, assicuran-

do la fruibilità e l’utilizzabilità a tutti i cittadini, anche attraverso la eliminazione di qualsivoglia “barriera”.Tutte le scelte amministrative saranno condivise dalla cittadi-nanza, si assicurerà la presenza, all’interno della area ZTL, di navette elettriche che consentiranno di attraversare la principa-le via Roma ecologicamente AVERSA SICURALa questione della sicurezza è una priorità della futura ammi-nistrazione. Accanto alla figura del poliziotto o carabiniere di quartiere sarà istituito il cosiddetto “ vigile di quartiere” affin-ché il corpo di polizia municipale guadagni sempre di più il ruolo di forza di polizia presente sul territorio che agirà, anche grazie all’implementazione del sistema di videosorveglianza già esistente.Sinergicamente alla altre forze di polizia e con la istituzionedi un comitato cittadino per l’ordine e la sicurezza pubblica, i cit-tadini beneficeranno di un significativo ed efficiente controllo del territorio.AVERSA VIVIBILEL’azione amministrativa punterà: a razionalizzare, sia in ter-mini di spazio che in termini temporali, l’attuale sistema del parcheggio urbano; ad implementare il trasporto pubblico su gomma interno e su ferro per i collegamenti metropolitani realizzando, a supporto, ulteriori aree di sosta nelle zone periferiche per realizzare inter-scambi gomma-gomma, gomma-ferro;a dotare, definitivamente, la Città di un polo giudiziario che raccolga sia gli Uffici del Giudice di Pace che del Tribunale di Aversa;a recuperare la area ex Texas, nel pieno rispetto delle esigenze di sviluppo anche urbanistico della Città soprattutto in termini di servizi alla cittadinanza e nella esclusiva logica del rispetto del preminente interesse pubblico;a recuperare alla Città le aree demaniali tutte, ivi compresa l’area della ex Maddalena;a fornire la Città e la cittadinanza dei servizi previsti dagli stan-dards urbanistici;a restituire alla Città di Aversa, vero centro pilota dell’intero agro, un Ospedale in grado di assicurare i livelli essenziali di

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Aversa: ecco il programma dellacoalizione di centrodestraL’obiettivo di Sagliocco è creare le condizioni affinché Aversa diventi subito una città accogliente, sicura e solidale attraverso una rinnovata qualità urbana

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assistenza secondo percorsi dettati esclusivamente dalla ap-propriatezza delle cure.LA PARTECIPAZIONE AMINISTRATIVAPrimo elemento affinchè l’Ente Comune possa effettivamente essere efficiente ed al servizio del Cittadino è che lo stesso rie-sca a dare risposte certe in tempi celeri.Al fine di assicurare una sempre maggiore trasparenza nella azione amministrativa sarà concretamente potenziato l’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico), al quale i cittadini potranno rivolgersi per ottenere informazioni sugli uffici, sui servizi, sul-le attività dell’Amministrazione, sulle opportunità del Comu-ne; oltre a svolgere la sua tipica funzione di “orientamento”, l’URP assicurerà, anche attraverso appositi sportelli delocaliz-zati, presso la struttura intitolata all’illustre Vincenzo Caianiel-lo, l’accesso agli atti amministrativi, la richiesta ed il rilascio di certificazioni, semprechè ciò non possa avvenire anche in via telematica attraverso la posta certificata.Per fare ciò il personale all’uopo preposto sarà formato attraver-so specifici “corsi” di formazioneanche interessanti più Comu-ni e sarà predisposta la “Carta dei servizi” del Cittadino.Una maggiore forma di partecipazione alla vita amministrativa sarà assicurata dal ricorso allo strumento del Bilancio Parteci-pato e del “consuntivo sociale”.Infine, per la realizzazione dell’azione sul territorio, un ruolo fondamentale sarà attribuito alla partecipazione attiva dei citta-dini per poter realizzare assieme il progetto della “CITTA’ CHE VORREMMO” anche attraverso pubblici consessi ciclicamen-te convocati.LA CULTURALa cultura è un diritto fondamentale, come la salute, e come tale è patrimonio di tutti e a tutti ne va garantito l’accesso alla produzione e alla fruizione, anche come strumento di crescita della Città, della popolazione, della persona.Per fare ciò sarà garantita l’integrazione tra il libero associazio-nismo e l’istituzione culturale pubblica.Saranno sostenute ed organizzate tutte quelle manifestazioni che hanno quale comune denominatore la storia della Città in linea con le tradizioni storico-artistiche e culturali di Aversa, privilegiando quelle di particolare successo e riscontro, anche a livello nazionale, esaltando in siffatto modo le tradizioni normanne Sarà implementato il rapporto con l’Università, fucina di forma-zione delle generazioni future e delle classi dirigenti a venire.IL TURISMOUtilizzando il patrimonio artistico aversano e dell’agro , dovuto alla sua storia millenaria, con i suoi monumenti e le sue ricche tradizioni, in sinergia con i prodotti enogastronimici che ne hanno contraddistinto i tratti, si cercherà di realizzare un utile viatico per lo sviluppo del turismo che porterà, attraverso la sua realizzazione, ricchezza alla Città ed ai cittadini.

LE POLITICHE SOCIALIL’attività sarà svolta integrando la programmazione e la or-ganizzazione degli interventi e servizi sociali di competenza dell’ente, primo tra tutti il principio della sussidiarietà. Sarà garantita un’equa distribuzione delle risorse e degli inter-venti rivolti ai meno ambienti, ai portatori di handicap, princi-palmente minori di età scolare, per garantire loro il diritto allo studio e la mobilità sul territorio.Realizzare un programma che prevede servizi che tutelano ed assistono le fasce deboli della popolazione ed offre anche attività di animazione, tempo libero e turismo sociale senza trascurare iniziative dedicate ai ragazzi.Lavorare per una città inclusiva, una città del benessere socia-le, una città della partecipazione, vicina ad ogni cittadino, ivi compresi gli anziani cui sarà dedicata particolare attenzione. Pari attenzione alle famiglie ed al volontariato.IL PROGETTO DI RINNOVAMENTO URBANOIl centro storico deve rappresentare contemporaneamente le ra-dicidella città e la volontà di progresso sostenibile attraverso lo sviluppo commerciale, in chiave turistica, con la facilitazione di insediamento di attività commerciali coerenti con il contesto ambientale.Disegnare un percorso storico – culturale, che sia capace di coniugare l’attrazione turistica e la vivacità commerciale degli insediamenti offrendo prodotti di elevata qualitàTrasformare Aversa da città dei bisogni a città delle opportunità attraverso un sentiero che via via si svilupperà per consentire al territorio di acquisire consapevolezza delle proprie potenzia-lità ancora inespresse auspicando una maggiore integrazione con la Città e i territori contermini.La rielaborazione ed adeguamento degli strumenti urbanistici. Redazione di un nuovo strumento urbanistico a scala comu-nale previsto dalla normativa vigente: Il Piano Urbanistico Co-munale. Redigere un piano urbanistico che sia indirizzato verso il setto-re terziario e dei servizi (a tutti i livelli). L’edilizia residenziale sarà soprattutto sviluppata attraverso politiche territoriali di re-cupero dell’esistente presente in modo consistente sul territorio comunale.Il settore terziario e terziario avanzato, in base all’idea di città promossa, diviene il potenziale volano di sviluppo lavorativo economico imprenditoriale e professionale.Un sistema di servizi che risponde alle aspettative del cittadino che continua a reclamare una qualità della vita che gli spetta di diritto e che per troppo tempo gli sono state disattese. LE INFRASTRUTTUREAmmodernamento delle reti di urbanizzazione primaria esi-stenti e realizzazione di nuove opere infrastrutturali in sinergia con la programmazione urbanistica futura. Servizi ai cittadini ed alle imprese con lo sportello unico per l’edilizia ed il SUAP.

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PROGRAMMADI DEMOCRAZIA E TERRITORIO

Lavoro. Occorre uno sforzo capace di coin-volgere le istituzioni, l’imprenditoria, la ricer-ca, l’innovazione e la formazione professio-nale. Il Comune dovrà istituire borse lavoro.

Sicurezza. Occorre arginare ogni infiltrazione criminale. È indispensabile creare un Osservatorio permanente per la sicurezza e la lotta alla criminalità. Occorre vigilare sui crimini legati al riciclaggio di denaro.Solidarietà e diritti sociali. I servizi ad: anziani, bambini, famiglie, i servizi socio-sanitari, quelli per le persone con handicap, per gli immigrati, per la povertà, per la casa e la sicurezza, devono diven-tare centrali. Occorre rilanciare il welfare locale. Intendiamo ela-borare un Piano Comunale dei servizi alle persone e alle famiglie.Sussidiarietà. Intendiamo favorire l’iniziativa di cittadini, famiglie, imprese; cooperative sociali, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni, patronati, altri soggetti sociali senza scopo di lucro, per lo svolgimento di attività di interesse generale quali i servizi pubblici, i servizi sociali, culturali, per la valorizzazione del lavoro e dell’iniziativa economica sociale.Sarà istituito il Laboratorio di Cittadinanza per la valorizzazio-ne delle iniziative di sussidiarietà orizzontale. Sanità. Vogliamo una rete ospedaliera armonizzata a livello territoriale; elevare gli standard qualitativi di assistenza; razionalizzare i servizi sanitari e socio-sanitari territoriali; dare al cittadino una rete telematica re-gionale per avere informazioni precise sul luogo e le modalità di erogazione delle prestazioni. Servizi innovativi. Riteniamo indispensabile un moderno siste-ma integrato di servizi. Proponiamo: l’apertura degli asili nido in particolari fasce orarie (17–20) e in determinati periodi (luglio e agosto); l’istituzione dello Sportello antiusura e antiracket e la Fon-dazione antiusura e antiracket. Ambiente. Obiettivo: riorganizzare la raccolta differenziata. Introdurre incentivi che abbattano la Tarsu per i virtuosi e che inaspriscano le sanzioni per gli incivili. Ridu-zione dell’inquinamento attraverso la realizzazione di una mo-bilità sostenibile; riduzione dell’inquinamento di acque, suolo e sottosuolo attraverso incentivi fiscali e collaborazione con ARPAC, Forze dell’ordine, etc.; riduzione inquinamento acustico attraverso un regolamento per la disciplina delle attività rumorose; riduzione inquinamento elettromagnetico con lo spostamento delle antenne fuori città; riduzione inquinamento luminoso con l’utilizzo di lam-pade a risparmio energetico. È necessario elaborare un Piano Ener-getico Comunale. Puntare all’utilizzo delle energie rinnovabili con l’installazione di pannelli sugli edifici pubblici. Mobilità e par-cheggi. Aumentare zone pedonali e zone a traffico limitato (Ztl), piste ciclabili con bici a noleggio. Sviluppo dei trasporti pubblici locali. Creazione di parcheggi di interscambio nelle zone di ac-cesso: parcheggio interrato P.zza Bernini; parcheggio a raso nei pressi farmacia Foglia con uscita pedonale su via Diaz; parcheggi a raso nel P.co Pozzi, nell’Istituto Sagliano e nell’O.P.G. Politica urbana. Realizzare un riequilibrio tra città storica e cit-tà moderna. È nostro interesse la conservazione, preservazio-ne, salvaguardia e restauro del centro storico. Recuperare l’area dell’OPG destinandola a Parco della Musica con un Auditorium,

rigenerando la Cavallerizza Borbonica a spazio per l’arte e la Chie-sa di S.Maria degli Angeli a Museo Cimarosa; creare un parco ur-bano come Centro per le arti e la musica, cioè uno spazio verde in contiguità con il P.co Pozzi; Recupero urbano di Piazza Marconi per il lancio del turismo religioso legato alla cattedrale di S.Paolo; rigenerare l’area con un giardino normanno. Dare in gestione ai-uole pubbliche a privati, anziani, disabili, associazioni, circoli, commercianti, artigiani, affinchè le curino. Area TEXAS: creazione di un Polo delle scienze e delle tecnologie., per la ricerca scienti-fica e per la sperimentazione e per completare il Polo scientifico e tecnologico Aversano, e un’altra parte a verde e parcheggio per la metropolitana. AreA dellA MAddAlenA: un Parco urbano aperto e reso disponibile al pubblico. Recupero e valorizzazione dell’area GESCAL. Puntando sulla formazione continua dei giovani e degli adulti che non lavorano. Recupero degli “antichi mestieri”, desti-nando il cosiddetto eco-mostro di Piazza Giovanni XXIII nel cuore dell’area GESCAL ad attività artigianali che vanno scomparendo. Pianificazione e i Fondi Europei. L’idea è di creare un Ufficio per la Pianificazione strategica, nucleo tecnico e politico che lavori con continuità su programmi, progetti e obiettivi, finalizzandoli all’acquisizione delle risorse, anche con il coinvolgimento dell’im-prenditoria. Impiantistica sportiva. La pratica sportiva dovrà essere incentivata con la realizzazione di piccoli impianti di quartiere e con l’accesso libero ai diversi parchi e giardini urbani dove dovran-no essere attrezzati spazi e percorsi di benessere per attività spor-tive all’aria aperta. Creazione della cittadella dello sport nell’area Cappuccini. Valorizzazione beni comuni. L’acquedotto comunale deve restare a totale gestione pubblica e bisogna riscuotere i cano-ni idrici non pagati con l’obiettivo di pagare tutti per pagare meno. Comune come “bussola”. Il Comune produce masse enormi di dati che non vengono trasformate in informazioni. Riteniamo fon-damentale l’istituzione di un Sistema Informativo Comunale che realizzi un data base unico connesso con un sistema dati carto-grafici che integri i dati territoriali a quelli dei vari livelli ammini-strativi, e, infine, una intranet aziendale. Realizzare un portale di e-government, che favorisca la partecipazione dei cittadini e la rete wi-fi libera su tutto il territorio. Le sedute del Consiglio, si dovran-no seguire in diretta sul sito internet del Comune. Bilancio e le fi-nanze. Riduzione dei numerosi documenti di bilancio già esistenti “traducendoli” in un linguaggio semplificato e accessibile.Nella gestione del bilancio occorrerà lavorare per la razionalizza-zione delle spese e l’incremento delle entrate. Dovrà esserci una particolare attenzione nell’imposizione dei tributi per tutti coloro che si trovano in condizioni di disagio.La lotta all’evasione tributa-ria dovrà essere l’obiettivo principale. Cultura. Ridefinizione delle funzioni e della dotazione dell’Uffi-cio Cultura. La presenza delle facoltà di Architettura e Ingegne-ria, deve essere valorizzata attraverso l’istituzione di una Consulta Permanente Comune-Università. La creazione del Museo Cimaro-sa e del Polo tecnologico nell’area ex Texas saranno contenitori di eventi culturali e scientifici. Turismo.Valorizzazione del centro storico. C’è bisogno di una po-litica del turismo che non solo faccia visitare i luoghi ma organizzi degli eventi di respiro nazionale ed europeo. Al turismo cultura-le devono affiancarsi quello religioso e quello eno-gastronomico. Intendiamo dare vita a un turismo delle tradizioni e dell’identità

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Aversa: ecco i programmi deglialtri candidati alla carica di Sindaco

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territoriale. Al Comune spetta il compito di progettare, coordinare e organizzare eventi e di concedere spazi e occasioni ad associa-zioni e privati presenti sul territorio per far decollare questa forma di turismo. Verrà istituito un Ufficio comunale per la promozione di eventi che si affiancherà all’Ufficio Cultura ed insieme elaboreranno e cure-ranno un “Calendario annuale degli eventi”. Dopo il primo anno di attività il calendario dovrà contenere i riferimenti agli eventi che si svolgono a Napoli, Caserta, S.Maria C.V., Capua e con tali enti si promuoveranno accordi di collaborazione. Commercio. È neces-sario il sostegno al commercio cittadino rilanciando e rafforzando non solo con gli eventi culturali e turistici ma sposando il concetto di Centro Commerciale a cielo aperto o naturale sul quale sono già in corso in città iniziative concrete di realizzazione. I commer-cianti che non riescono a sostenere la concorrenza della grande distribuzione dei centri commerciali, non solo chiudono il proprio esercizio subendo un danno economico che si ripercuote sull’in-tera società, ma creano le premesse per l’abbandono del territorio dando inizio a un processo di degrado. Giustizia. Valorizzare gli immobili che Aversa possiede e di promuovere iniziative in colla-borazione con il personale della giustizia.

PROGRAMMA DEL CANDIDATOSINDACO COSTANZO

La visione progettuale e la conseguente ca-pacità di governare i cambiamenti della nostra epoca induce tutti noi ad una grande assun-zione di responsabilità. E’ per questo motivo che abbiamo deciso di unire le nostre forze e scendere in campo consapevoli della neces-sitâ storica che ha il popolo Aversano di riap-propriarsi della propria identità, di riaffermare il proprio senso di comunitâ laboriosa e di de-cidere autonomamente le proprie scelte. Tutto ciò sarà possibile solo grazie ad un gioco di

squadra nel quale la politica, gli amministratori, le categorie eco-nomiche, i lavoratori - in una parola, i cittadini tutti - faranno la loro parte. Vogliamo aprire le porte alla sperimentazione culturale, alla socializzazione, all’innovazione dei sistemi educativi, allo spirito imprenditoriale. Vogliamo favorire la crescita della nostra città intorno ai valo-ri materiali e immateriali.Vogliamo tradurre le aspirazioni di tutti noi in risultati concreti. Vogliamo disegnare una città di persone per le persone. Su questa strada vorremmo proseguire. Su questa strada ci proponiamo di camminare per guidare la prossima amministrazione comunale della cittâ di Aversa. ll programma che vi presentiamo è un programma complesso, impegnativo, in cui le nostre scelte guardano al futuro. La nostra scommessa è di realizzare una più alta sintesi fra sviluppo della nostra città ed innovazione, tenendo insieme il sistema dei valori, i legami sociali, la rete delle relazioni, la dimensione culturale ed il rispetto dell’ambiente. Questo é il modello di sviluppo che proponiamo alla nostra città, affinché possadiventare un sistema locale competitivo come area produttiva in grado di offrire opportunitâ di lavoro per i giovani dove si colti-vano valori come I’associazionismo, il volontariato, I’accoglienza. Questa è la nostra sfida. Ci candidiamo per realizzare questo tipo di città. E’ in questo scenario che collocheremo la nostra azione sul territorio, un’azione tesa a gestire questa fase di forte criticitâ per la cittâ di Aversa determinata da scelte sicuramente inidonee fatte dalle amministrazioni precedenti.

PROGRAMMA DELLALISTA “ PENSIONATI

II Partito Pensionati ha scelto di essere presen-te con un proprio candidato a Sindaco ed una Lista di candidati allo scopo di sollecitare le popolazioni locali ad abbandonare il vecchio sistema di gestione del proprio voto. La scelta

dei candidati da votare, per il bene di tutti, dove seguire un prin-cipio decisamente lontano dai vecchi metodi familistici e cliente-lari. Le Amministrazioni che hanno guidato il nostro Comune ne hanno determinato Io sfacelo in termini di gestione del territorio e degli interessi di chi lo vive. In particolare quella parte consistente di popolazione fatta di anziani, di disabili, di pensionati al rnini-mo o appartenenti alle fasce pensionistiche medie, non si ritrova nulla in termini di vivibitita accettabile. Sono costretti a starsene a casa e nella migiiore delle ipotesi a frequentare qualche piccolo spazio verde all’aperto per sgranchire le proprie gambe. Quando I’anziano é costretto a chiedere aiuto o addirittura ascolto, si ritrova solo e abbandonato. II Partito Pensionati rivolge la sua particolare attenzione a questa larga parte di popolazione. Ad essa chiede il massimo di attenzione e soprattutto di non disertare it voto. Ciò detto il Partito Pensionati ha ben chiara la visione complessiva della gestione del territorio e dei fatti che su di esso si muovono. Pertanto indica nella buona politica, ovvero nella gestione oculata e programmata delle risorse disponibili e di quelle nascoste, che vanno recuperate per un giusto e proficuo utilizzo, I’obbiettivo pri-mario degli eletti nella Lista del Partito Pensionati.Obiettivi concreti, che non saranno mai tralasciati sono: la promo-zione dello sviluppo di ogni tipo di attivita produttiva, finalizzata all’occupazione giovanile attraverso la semplificazione massima di ogni procedura amministrativa; la promozione di attività di recu-pero delle tradizionali attività che hanno reso nel tempo famosa la città e la ricerca di collegamenti seri con il resto dell’Italia, dell’Eu-ropa e del mondo; la difesa del territorio assicurando che le poche risorse disponibili vengano utilizzate avendo sempre presente il “bene comune”; la realizzazione, nella gestione della macchina comunale, di un metodo di lavoro nel quale ciascuno ritrovi sod-disfazione e la capacitâ di contribuire a soddisfare i bisogni della collettività; difesa ad oltranza della legalità negli atti della pubblica amministrazione e nella difesa della generalità dei cittadini e delle imprese; la trasparenza sarà sempre presente nell’atteggiamento dei nostri eletti senza che questo possa rappresentare in alcun modo intralcio nella gestione di atti che vanno a beneficio della generalità dei cittadini. Impegno primario degli eletti della Lista “Pensionati” sara quello di assicurare uno sportello permanente e pubblico al quale i cittadini, primi fra tutti gli anziani e i giovani potranno rivolgersi per trovare ascolto e I’indicazione da seguire per risolvere i problemi di base del loro vivere civile (fisco, previdenza, assistenza, ecc.); i nostri eletti promuoveranno la realizzazione di Centri Sociali per anziani e pensionati da insediare in parti diverse del territorio comunale, allo scopo di assicurare il massimo di socializzazione tra gli abitan-ti; gli eletti nella Lista “Pensionati’’ saranno impegnati a rimuovere le addizionali IRPEF comunali in particolare a favore degli ultra ses-santacinquenni. Le addizionali IRPEF non dovranno gravare sulle utenze e su ogni altro costo che colpisce la sopravvivenza delle fasce deboli della popolazione; l’assistenza domiciliare per anzia-ni e disabili (con fondi pubblici e privati) costituisce altro impegno degli eletti. Impegno che presuppone il collegamento funzionale ed operativo con I’ASL e le strutture sanitarie presenti sul territo-rio; gli eletti della Lista “Pensionati” assicureranno la presenza e la partecipazione costante sul territorio e nelle strutture istituzionali interne ed esterne at Comune.

ELEZIONI 15

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Page 16: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

Messaggio Pubblicitario - Committente: il candidato

Nell’Aula Consiliare del Comune di Aversa, è sta-to effettuato il sorteggio

degli scrutatori che saranno impie-gati nel corso delle elezioni eletto-rali del prossimo 6 e 7 maggio. “Il sorteggio - ha detto il sindaco Cia-ramella– è avvenuto, limpidamen-te, in una sala aperta al pubblico alla presenza di un folto pubblico. Nonostante la legge prescriva che gli scrutatori debbano essere no-minati direttamente dalla commis-sione elettorale, – spiega ancora il primo cittadino – abbiamo deciso di adottare una procedura ancora più trasparente, quella dell’estra-zione a sorte”.

Dell’Omo Rosa 1. d’aniello Mario 2. Barone Angela 3. Di Lella Daniele 4. Pasquarella Gennaro 5. di Grazia Rosa Anna 6. Turco Carlo 7. Di Girolamo M. Grazia 8. Mastrillo Silvana 9. De Dominicis Simona 10. Zuppa Giuseppe 11. Laudadio Rosa 12. Menditto Giovanni 13. Menditto Maria Paola 14. Improda Oreste 15. Improda Paola 16. Belluomo Angela 17. Castaldo Maria 18. Sgambati Pietro 19. Iavazzo Salvatore 20. Borrelli Raffaele 21. Pagano Carla 22. Tramaglino Anacleta 23. Marino Luciano 24. Fedele Antonio 25. Cataffo Vincenzo 26. Montone Rosa 27. Manna Raffaele 28. Della Valle Giuseppe 29. Pagano Fabio 30. Maddalena Chiara 31. De Brasi Pier Paolo 32. Chiocca Tiziana 33. Catalano Teresa 34. Rosato Davide 35. D’Aniello Mariarosaria 36. Iannone G.ro Giuseppe 37. Coscione Gianluca 38. Bonomo Cesira 39. Giglio Vincenza 40.

Rossetti Giuseppina 41. Pisciottaro Rosa 42. Gentile Anastasia 43. Gallucci Giuseppina 44. Pecorario Sofia 45. Teneriello Marco46. Lama Simona 47. di Giorgio Rosaria 48. Cella Ciro Helmut 49. Di Martino S. Marika 50. Affinito Aniello 51. Garofano Vincenzo 52. Menditto M.Rosaria 53. Sgueglia Alessandra 54. Cacciola Raffaella 55. Estinto Carmen 56. Letizia Matilde 57. Affinito Giuseppina 58. Balato Ligi 59. Cataldo Carla 60. Rosselli Esther 61. Margarita Floriana 62. Migliaccio Marco 63. Fiorentino Maria 64. Giglio Adolfo 65. Battaglini Alberto 66. Lucarelli Ida 67. D’Auria Gianluca 68. Coscetta Raffaele 69. Folgani Mafalda 70. D’Aniello Gaspare 71. Di Francesco Virginia 72. Menditto Raffaele 73. Pirolo Andrea 74. Madonna Joseita 75. Bencivenga Cesario 76. Arena Nicola 77. Cesaro Antonietta 78. Di Franco Liberata 79. Logarzo Clementina 80. Lama Annunziata 81. Di Martino Claudio 82. Della Volpe Anna 83. Ricciardi S. de C. Alessandro 84. Gargiulio Maria Grazia 85. Baldini Luisa 86. Erario Vincenzo 87. Andreozzi G.nna Anita 88. Ricciardi Rosanna 89. Esposito Maria 90. Galiero Paola 91. Russo Riccardo 92. Bonetto Melania 93. Di Grazia Anna 94. Di Grazia Davide 95. Di Guida Annalisa 96. Russo Salavatore 97. Spena Giuseppe 98. Barbato Cristina 99.

Gennaro Rosaria 100. Del Prete Laura 101. Di Giorgio Emilia 102. Diomaiuta Cermine 103. Martino Rosaria 104. Marrandino Iolanda 105. Chianese Alessia 106. Di Lauro Giuseppe 107. De Quattro Massimiliano 108. Angelino Eleonora 109. Macchione Antonio 110. Carleo Gianluca 111. Campochiaro Monica 112. Russo Pasquale 113. Ariano Patrizia 114. Sepe Giovanna 115. Russo Daniela 116. De Gaetano Paolo 117. De Angelis Angelica 118. Oradona Domenico 119. Di Lella Giulia Maria120. Di Grazia Carmela 121. Cipullo Speranza 122. Fabozzi Gaetano 123. Gargiulio Giulio 124. Elmo Stefania 125. Nugnes Armando 126. Visconti Anna 127. Pommella Francesco 128. De Angelis Giancarlo 129. Ardito Bernanrdo 130. Di Grazia Carlo 131. Trotta Clelia 132. Cipriano Carmine 133. Boncino Massimo 134. Sarno Ilenia 135. Dello Iacono Fedele 136. Leone Mariarosaria 137. Citarella Valentina 138. Della volpe Domenico 139. Cella Daniela 140. Pianese Francesca 141. De Angelis M. Carmen 142. Canciello Giuseppe 143. Abate Paola 144. Mattiello Vincenzo 145. De Chiara Nada 146. Di Mauro Dora 147. Ferrandino Maria 148. Aronica Carmela 149. Carizzone Angela150. Bortone Vanna 151. Spena Hida 152. Barretta Giuseppina 153. De Martino Claudia 154. Puca Giancarlo 155. Coscetta Carmen Rita 156. Bonavita Valentina 157. Asterope Rosa 158.

Russo Salvatore 159. Gordon Giovanni 160. Pisanelli Giuseppe 161. Caracciolo Antonio 162. Abate Stefania 163. Ferrara Giulio Vladimiro 164. Della Vecchia Armando 165. Della Volpe Angela166. Menditto Maria 167. Belfiore Vito 168. Balestrieri Giuseppe 169. Pommella Biagio 170. Pera Francesco 171. Della Volpe Raffaele 172. Russo Gaetano 173. Di Lella Maria Federica 174. Lupoli Vittorio 175. Arbolino Teresa 176. Di Gennaro Patrizia 177. Izzo Federica 178. Catuogno Rosa Concetta 179. Marotta Fiorenza 180. Albano Francesca 181. Balato Francesco182. Rosano Caterina 183. Della Volpe Michelina 184. Capone Giuseppe 185. Motta Erminia 186. Milone Mariapia 187. Iamicella Annunziata 188. Protano Marco 189. Norma Enrico 190. Coscione Giuseppe 191. Silvestre Rita 192. Del Piano Rosaria 193. Della Monica Antonio 194. Cervice Leonardo 195. Abate Anna 196. Soprano Raffaella 197. Montone Gennaro 198. Di Tommaso Giordano 199. Andreozzi Rosa 200. Falcone Luisa 201. D’Aniello Gianluca 202. Cesaro Alessia 203. Menale Fedele 204. Coscione Andrea Vittorio 205. Di Lella Federica Maria 206. Esposito Vincenzo 207. Di Franco Giovanni 208.

Seggi speciali:Ospedale Psichiatrico Giudiziario Ospedale San Giuseppe Moscati

Coscione Assunta 209. Arpaia Davide 210. Molitierno Francesco 211. Macrì Nakai212.

ELEZIONI16

Aversa: effettuata la nomina dei 212 scrutatori. Ecco i loro nomi

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Messaggio Pubblicitario - Committente: il candidato

Page 18: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

ELEZIONI18

ra le new entries di questa campagna elettorale per le amministrative del 6 e 7 maggio, in vista del rinnovo del consiglio comunale di Aversa, c’è la dott.ssa Elena Caterino, geologa ambientale, candidata nel Partito Democratico a sostegno del-la candidatura a sindaco di Salvino Cella. A Bloq Magazine Elena Caterino ha illustrato le ragioni della sua candidatura e del suo impegno in po-litica.Dott.ssa Caterino, que-sta campagna elettorale si presenta particolar-mente competitiva a causa del minor nume-ro di scranni consiliari previsti per il civico consesso (ndr. dai pas-sati 30 agli attuali 24) rispetto alle passate elezioni comunali, oltre che per il numero di liste e quindi di candi-dati partecipanti. Quali sono le ragioni della sua candidatura? Innanzitutto il motivo di fondo è dato dall’essermi stancata di vedere Aver-sa in uno stato di degra-do e di constatare che persone che nella loro esperienza politica non hanno fatto nulla o quasi per far superare alla città questa condizione conti-nuino a chiedere fiducia e consenso agli aversani. Credo, a riguardo, che siano tante le problemati-che che affliggono Aversa e che la classe politica che ha governato la città ha trascurato. Pensiamo a quelle di carattere ambientale come una raccolta differenziata dei rifiuti ancora lontana dalle percentuali che la normativa ci richiede e, soprattutto, non sapientemente indirizzata ad un produttivo riciclaggio degli stessi rifiuti o come lo stato di abbandono in cui versano le poche aree verdi presenti in città, ad iniziare dal parco Pozzi che meriterebbe ben altra cura ed attenzione. Un parco che dovrebbe rappresentare un luogo di aggregazione e di socialità oltre che essere a tutti gli effetti il vero polmone verde di Aversa e che non di rado, invece, balza agli onori della cronaca per problemi legati all’incuria.A proposito non posso non ricordare la non ade-guata manutenzione del parco Balsamo in Aversa

Sud e la non ancora avvenuta apertura al pubblico del parco Grassia realizzato da tempo. Una trascuratezza che investe anche altri ambiti come quello scolastico dove ho potuto constatare, prima di tutto come mamma, cose decisamente deprecabili come edifici scolastici che versano in condizioni di quasi fatiscenza e servizi mensa

non adeguati. Si fa senti-re, inoltre, l’assenza sul territorio di un asilo nido comunale che un consi-derevole aiuto potrebbe fornire alle giovani ma-dri.Un giudizio il suo, quindi, marcatamente negativo sull’operato dell’ammini-strazione Ciaramella.Sì, perché è un giudizio che tiene conto dell’inef-ficienza palesata dall’am-ministrazione uscente anche in altri settori come quello della cultura la-sciata a celebrazioni oc-casionali o frutto della mera iniziativa di privati e senza una programma-zione di continuità che faccia di Aversa con le sue risorse artistiche un

appuntamento, una meta per un turismo di qualità, che tanto bene potrebbe fare anche al nostro commercio. Come non ricor-dare a proposito le condizioni vergognose in cui sono state lasciate sia la casa di Cimarosa che il sedile di S. Luigi. E’ mancata l’attenzione ai luoghi storici della cultu-ra ed è mancata la sensibilità per offrirne di nuovi sia ai giovani che ai meno giovani. Penso a centri, auditorium, sale teatrali e contenitori di pubblica fruizione dove possano trovare espressione arti e talenti e che possano essere occasione di confron-to e di crescita. E che dire di una viabilità che avrebbe tanto bisogno di una regolamentazione seria che contempli l’impiego di navette bus per la circolazione interna ed un conseguente minor uso delle auto?Il suo appello all’elettorato.Alle elettrici e agli elettori aversani posso assicura-re solo il mio impegno per riscoprire e valorizzare una cultura del pubblico al posto di una troppo interessata cultura del privato.

Elena Caterino: “Mi candido perchè voglio una città a misura d’uomo”

Ta cura

dellaRedazione

Bloq Magazine

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Messaggio Pubblicitario - Committente: il candidato

Page 19: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

Messaggio Pubblicitario - Committente: il candidato

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AVERSA20

onfesercenti Aversa presenta il primo atto di un nuovo percorso di sviluppo territoriale volto a valorizzare il sistema commerciale della città normanna. Maggio in rosa è il primo atto di un progetto che vuole riportare la città norman-na alla luce regalando un’immagine internazio-nale è un mese unico ed irripetibile altrove: 1 km di strada (via roma, piaz-za vittorio emanuele, piazza municipio) con spettacoli, concerti, per-formance, happening, installazioni, musica, luci, scenografie, sport e solidarietà.Nelle Notti Rosa che caratterizzeranno tut-ti i sabato del mese di maggio (5-12-19) ci sa-ranno eventi, iniziative sia culturali che artisti le quali si concentreranno principalmente nell’ulti-mo week end del mese dal 25 al 28 in cui tutti i cittadini saranno i protagonisti e attori principa-

li di un palcoscenico naturale. Tutti partecipano alla realizzazione dell’evento: dai commercianti,

alle aziende private attraver-so numerose iniziative che vanno dalla mise en place agli addobbi, dall’arredo ur-bano alle feste.Maggio in rosa è un evento di sistema che esalta il pro-tagonismo di tutti i soggetti pubblici e privati, grazie alla loro partecipazione la città si vestirà di Rosa.Maggio in rosa, richiama l’attenzione del pubblico sia nazionale che internaziona-le, comunica un’immagine viva, positiva e dinamica della città.Maggio in rosa, grazie ad un programma ricco di ap-puntamenti che ha inizio nei giorni precedenti, è un vero e proprio prodotto turistico,volto ad esaltare ed a valorizzare la città nor-

manna come impresa del commercio turistico ed artigiano oltre ad essere definita Città delle 100 chiese dell’arte e della cultura.

Ca cura

dellaRedazione

Bloq Magazine

[email protected]

A maggio Aversa sarà una cittàcome mai l’abbiamo vista prima

CON

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COMUNE DI AVERSAPROVINCIADI CASERTA

AVERSA AVERSA

Città di Aversa

Polizia Municipale

ASIPS

AZIENDA SPECIALECamera di Commercio Caserta

Agrisviluppo

AZIENDA SPECIALECamera di Commercio Caserta

Camera di commercioCaserta

1 MAGGIOMARTEDÌ

dalle ore 20.00

(a cura di La Fonte del Dolce)

5 MAGGIOSABATO

dalle ore 20.00(a cura di Monkey Planet)

(a cura di Edicolè)

12 MAGGIOSABATO

dalle ore 20.00(a cura di Monkey Planet)

(a cura di Edicolè)

19 MAGGIOSABATO

dalle ore 20.00(a cura di Monkey Planet)

(a cura di Edicolè)

25 MAGGIOVENERDÌ

dalle ore 20.00(a cura di Acc. Dom. Cimarosa)

(a cura di Monkey Planet)

Villaggio in Rosa (Piazza V. Emanuele)

Miglior Vetrine in RosaYOU DRINK I DRIVE

“Flower Power”

26 MAGGIOSABATO

dalle ore 20.00(a cura di Acc. Dom. Cimarosa)

(a cura di Monkey Planet)

Villaggio in Rosa (Piazza V. Emanuele)

PLAY BOY ENERGY DRINK

YOU DRINK I DRIVE

27 MAGGIODOMENICA

dalle ore 20.00(a cura di Monkey Planet)

PLAY BOY ENERGY DRINK

Villaggio in RosaMiglior Vetrine in Rosa

la città come non l’avete mai vista prima

I M P I A N T I F O T O V O L T A I C I

G I O I E L L E R I ED.co Pennacchio

AVERSABOUTIQUE

MAIN SPONSOR PARTNER

ACTORS

SUPPORTER

MEDIA PARTNER

GENNYshoes

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Page 21: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

Messaggio Pubblicitario - Committente: il candidato

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Page 23: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

Messaggio Pubblicitario - Committente: il candidato

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Potete commentare le foto visitando il sito: www.bloq.it ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012

24 25

ROMA - Peppe Pagano della Nuova Cucina Orga-

nizzata sul palco della manifestazione Flai Cgil

regala vino biologico a Susanna Camusso

AVERSA - Bloq presenta alla Casa della Cultura

il libro Notte in Arabia di Francesco di Dome-

nico che narra la vita del generale Gianmarco

Bellini

AVERSA - Hanno preso parte alla presentazione ol-tre all’autore ed al Generale Bellini, l’Assessore alla Cultura Nicola De Chiara, Michele Galluccio e i redattori di Bloq Michele Docimo e Giusy Clausino

SALERNO - Allo Stadio “Donato Vestuti” l’Arca Atletica Aversa Agro Aversano coglie il successo pieno con la conquista del titolo regionale individuale Allievi e a squadre.

CASALUCE - Si è svolta la quattordicesima edizione di “Corri e Cammina”, gara podistica amatoriale a sco-po di beneficenza, XIII° Memorial “Gabriele Felago”.

VILLA DI BRIANO - La Festa della Tammorra fa un tuf-fo nella tradizione. La prima tappa si tiene nell’otta-va di Pasqua sul sagrato del Santuario della Madonna di Briano.

CASAL DI PRINCIPE - Ladri in azione nella cap-pella di don Peppe Diana asportano targa d’oro dall’altare. Il mattino seguente una enorme fol-la si reca presso il cimitero.

TRENTOLA DUCENTA - Don Luigi Ciotti fa visita alla Casa Famiglia dei Felicioni sintetizza il suo pensiero con queste pa-role “Voi da qui non ve ne andrete mai”

CARINARO - Gli utenti del Centro Diurno Disabi-

li del Comune di carinaro si sono recati in visita

alla Reggia di Caserta in occasione della XIV

Settimana della Cultura

SUCCIVO - Gli orti sociali di Legam-

biente del Casale di Teverolaccio pro-

tagonisti della trasmissione televisiva

Linea Verde

AVERSA - Concerto al buio con il violinista

non vedente Edo Notarloberti e la sua band.

CASAPESENNA - Inaugurazione della sede Le-

gambiente - Presidio di Libera in un bene confi-

scato a Michele Zagaria.

Page 25: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

Potete commentare le foto visitando il sito: www.bloq.it ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012

24 25

ROMA - Peppe Pagano della Nuova Cucina Orga-

nizzata sul palco della manifestazione Flai Cgil

regala vino biologico a Susanna Camusso

AVERSA - Bloq presenta alla Casa della Cultura

il libro Notte in Arabia di Francesco di Dome-

nico che narra la vita del generale Gianmarco

Bellini

AVERSA - Hanno preso parte alla presentazione ol-tre all’autore ed al Generale Bellini, l’Assessore alla Cultura Nicola De Chiara, Michele Galluccio e i redattori di Bloq Michele Docimo e Giusy Clausino

SALERNO - Allo Stadio “Donato Vestuti” l’Arca Atletica Aversa Agro Aversano coglie il successo pieno con la conquista del titolo regionale individuale Allievi e a squadre.

CASALUCE - Si è svolta la quattordicesima edizione di “Corri e Cammina”, gara podistica amatoriale a sco-po di beneficenza, XIII° Memorial “Gabriele Felago”.

VILLA DI BRIANO - La Festa della Tammorra fa un tuf-fo nella tradizione. La prima tappa si tiene nell’otta-va di Pasqua sul sagrato del Santuario della Madonna di Briano.

CASAL DI PRINCIPE - Ladri in azione nella cap-pella di don Peppe Diana asportano targa d’oro dall’altare. Il mattino seguente una enorme fol-la si reca presso il cimitero.

TRENTOLA DUCENTA - Don Luigi Ciotti fa visita alla Casa Famiglia dei Felicioni sintetizza il suo pensiero con queste pa-role “Voi da qui non ve ne andrete mai”

CARINARO - Gli utenti del Centro Diurno Disabi-

li del Comune di carinaro si sono recati in visita

alla Reggia di Caserta in occasione della XIV

Settimana della Cultura

SUCCIVO - Gli orti sociali di Legam-

biente del Casale di Teverolaccio pro-

tagonisti della trasmissione televisiva

Linea Verde

AVERSA - Concerto al buio con il violinista

non vedente Edo Notarloberti e la sua band.

CASAPESENNA - Inaugurazione della sede Le-

gambiente - Presidio di Libera in un bene confi-

scato a Michele Zagaria.

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Messaggio Pubblicitario - Committente: Armando Lama

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Page 28: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

a politica che si fa portavoce delle esigenze di ge-nerazioni che si sono viste sgretolare il loro futu-ro… la politica che vive col cittadino, conscia delle sue problematiche e non di quelle dei “palazzi”...la politica sana: capace di curare e creare il benessere per il cit-tadino, risulta in netta antitesi con quella che è stata la piaga della nostra politica nazionale e locale che ha creato e curato gli interessi…ma quelli propri. Si è rinunciato ad ogni forma di contegno e rispetto recipro-co; in virtù di un finto buoni-smo e di un idealismo adattato all’occorrenza, si è oltraggiato ed ingannato tutti noi, divenuti il mezzo per metterli in condi-zione di accedere ai “palazzi”. È investire su quella che è la Politica pulita, quella capace di tenere lontano i personalismi, capace di offrire ai cittadini servizi tali da non farli sentire discriminati o etichettati.Queste sono state le motivazioni che mi hanno spinto ad accettare e condividere la sfida che la mia coalizione ha lanciato ai cittadini di Aversa, consci delle problematiche attuali, ma fiduciosi nelle no-stre idee e nella nostra voglia di fare. Il programma proposto agli elettori punta alla rina-scita e alla rivalorizzazione di Aversa come città: fulcro di eccellenze artigianali, turistiche, enoga-stronomiche e universitarie. Per facilitare e promuovere i nostri prodotti di qua-lità sarà creato “l’Ufficio per il Commercio Estero” atto a pubblicizzare nel panorama mondiale, l’ec-cellenza e la maestria artigianale dei nostri lavora-tori. Riqualificare la città è l’elemento chiave per garantire sicurezza e decoro ai cittadini: recupe-reremo l’ex Area Texas costruendo un parcheggio e un polmone verde; a Piazza Marconi è prevista un’area per i giovani e per il tempo libero, un parco giochi e l’apertura di un asilo nido. Per rendere le famiglie libere dal giogo del carovita saranno ideati servizi capaci di garantire al cittadino giovamenti, incentivi e sgravi con il semplice impegno e la co-stante diligenza nella cura dell’ambiente e nella sal-vaguardia del futuro. Introdurremo la Smart Tarsu: una card che assi-curerà ai cittadini una riduzione della tassa sullo smaltimento dei rifiuti, in base ai materiali diffe-renziati. Per abbattere il costo dell’energia e per creare lavoro ai nostri giovani verrà realizzato un

impianto fotovoltaico nel Comune. Senza trascura-re il progetto “Acqua del sindaco, che prevede l’in-stallazione di 3 chiostri addetti alla distribuzione di acqua sana e potabile gratuita. Verrà istallata una

rete WIFI che garantirà connet-tività gratuita a tutti i cittadini. Rendere le strade di Aversa più sicure, percorrendole in auto o semplicemente passeggiando-ci, sarà possibile grazie ad un periodico ed accurato servizio di manutenzione stradale e ad un sevizio di videosorveglianza cittadina. Saranno varati pro-getti di sostegno alle famiglie, soprattutto le giovani famiglie, con incentivi comunali tali da dare almeno una sicurezza eco-nomica di base. Le politiche so-ciali diverranno parte integran-te del nostro progetto: occupare gli anziani nel sociale diventerà

un dovere per noi e un diritto per loro.Offrire assistenza domiciliare e cure adeguate ai di-versamente abili sarà un diritto da garantire senza se e senza ma. Aversa è ormai giunta ad un punto dove, è di vita-le importanza, una svolta politica drastica, affinché riacquisti prestigio e fascino offuscati ormai da pro-blematiche e urgenze riparabili, solo, con volontà e lavoro. In tale ottica si innesta la serietà e la passio-ne con la quale difendo e porto avanti le mie idee; sicuro e rinfrancato dai propositi e dalla voglia di cambiamento degli aversani. Ritengo indispensabile che la città di Aversa chiuda la porta ad una politica che è stata capace di farci indebitare con il futuro per pagare i debiti del passa-to e che apra i cancelli ad una politica che ha come scopo quello di dipendere meno dal futuro avendo il presente in mano.In questo processo un ruolo importante lo svolgono i giovani come me, convinti che solo con la volon-tà e il duro lavoro si possono ottenere dei risultai positivi, per la Città e per se stessi. Solo restando incardinati ai valori veri della vita, privilegiando la meritocrazia e il rispetto, agendo secondo giustizia e assumendosi le responsabilità per ciò che si è fatto o meno, si può garantire a noi giovani e, alle ge-nerazioni che verranno, di vivere e godere periodi migliori di quelli attuali.

Vincenzo Di PuortoCandidato alla carica di consigliere comunale

Lista Civica Cella Sindaco

ELEZIONI28

La cura

dellaRedazione

Bloq Magazine

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Abbiamo intervistato un giovanecandidato: Vincenzo Di Puorto

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Messaggio Pubblicitario - Committente: il candidato

Page 29: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

aro direttore, accetto il tuo invito a esprimermi sul voto amministra-tivo di Aversa. Sai bene che riten-go che i giornalisti non dovrebbero nascondere le proprie idee e do-vrebbero esprimere pubblicamente per chi voteranno o quale pensiero politico abbiano. I finti indipen-denti rendono un cattivo servizio non solo a loro stessi, ma anche i lettori. Esprimere le proprie idee politiche non significa non vedere errori, difetti o altro della parte alla quale si ritiene di appartenere o si appartiene. Scritto questo esprimo quali sono le scelte che effettuerò

nella prossima tornata elettorale: voterò il candi-dato sindaco di centrosinistra e darò il mio voto alla lista del Pd. Questo non vuol dire che i lettori debbano sen-tirsi obbligati a condividere la mia scelta. L’ho fatta, nonostante alcune palesi carenze dello schieramento e suoi ritardi sulla base di un ragio-namento su ciò che è stata la nostra città, come è stata amministrata e quali prospettive avrà di fronte nel momento in cui si insedierà la nuova amministrazione. Nonostante qualcuno sostiene che il Pd è sparito, è vero il contrario. Se invece di usare assiomi c’è un’aria nuova e anche mol-to bella all’interno della sezione. Finalmente si è capito che le diversità (di opinione) possono essere una forza e non una debolezza. Se queste differenze vengono tutte indirizzate verso uno scopo politico e non personale e abbiano come fine migliorare la nostra città. Certamente: la lista poteva essere migliore, certa-mente si poteva fare di più e meglio. Sicuramen-te si potevano evitare tante lungaggini e discus-sioni, ma è anche vero che la rinuncia apodittica di un proprio candidato sindaco ha ricompattato in extremis una situazione che rischiava di fare arrivare tutti divisi alla meta. Non fosse che per questa decisione di pensare al bene comune e non a quello personale do-vrebbe far apprezzare quanto è stato fatto. Un altro errore è pensare che ci siano correnti legate a questo o quel personaggio politico. Chi lo fa sbaglia, certamente ci sono differenti opinioni e posizioni, ma lo zoccolo duro è compatto, di-scute, ma poi si trova unito. Chiunque pensi al frazionismo alla guerra personale non è in linea con lo spirito e con le esigenze di questa città. E’ proprio questo sentimento, e il progetto nazio-nale dei “democrat” che fa attualmente del Pd

la prima forza politica del paese. So bene che agli affaristi, a coloro che vogliono i lavoratori solo come “braccia” anche un po’ schiavi, che ci sia una forza riformatrice, democratica con tan-te anime, ma con lo scopo di migliorare questo paese non va bene. Non va bene al centrodestra dalle mille ambiguità, non va bene a chi pen-sa di amministrare per fare affari, non va bene a chi non ha a cuore il bene complessivo di questa città, della nostra provincia, del nostro paese. Non c’è dubbio che il cammino da fare è molto lungo, che la strada intrapresa appena qualche anno fa è ancora lunga. Non v’è dubbio che gli obiettivi non sono dietro l’angolo, ma se non si comincia a camminare non si avvierà mai.L’astensionismo rischia di diventare la massa più consistente dell’elettorato. Ma è anche il più grave errore che i cittadini possano fare. Anche se mi sono schie-rato con il centrosinistra sostengo che anche nel centrodestra ci sono persone brave, capaci e motivate. Non condivido le loro idee, ho dubbi sul loro program-ma, ma a leggere le liste (da una parte e dall’altra) si trovano persone rispettabili e competenti. Ci sono nel centrosinistra, ci sono nei movimenti civici, ci sono nel centrodestra. Per questo sostengo che è sbagliato astenersi, bisogna saper sce-gliere.Altrimenti non si hanno scusanti e non si ha il diritto di lamentarsi se le cose vanno male. Per molti anni (otto e mezzo) siamo stati gover-nati da una coalizione che sosteneva che tutto andava bene, per dieci anni abbiamo avuto lo-calmente una amministrazione che ha lasciato la città peggio di com’era (ad eccezione delle strisce blu che sono un affare ancora tutto da ca-pire). Siamo scivolati in basso senza che ci fosse un minimo di argine allo scivolamento all’indietro.Spero che domani avremo una Aversa migliore. Tanti anni fa, trentasette per la precisione, i miei compagni di squadra, i tifosi, e il sottoscritto por-tarono Aversa in serie A, di pallavolo. Se c’è un palazzetto dello sport, oggi, lo si deve alla no-stra presidente e a quella incredibile avventura. Il mio sogno è quello di riportare non solo nello sport, ma in tutti i campi Aversa in serie A. E’ un mio sogno, ma è anche il sogno di tanti aversani. E spero che lo si possa veder realizzato.

Vito Faenza

C

STAMPA E POTERE 29

Faenza: “I giornalisti non devononascondere le proprie idee politiche”

diVito

Faenza

Decano deigiornalisti

aversani

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Page 30: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

aro Direttore, è certo che non ti è pas-sato inosservato il fatto che il Governo Monti, così impegnato a mettere tasse e a tagliare spese, non abbia risparmiato la sua falcidiante attenzione per l’editoria e, nonostante la drammaticità in cui versa il comparto, non ha esitato a ridurre gli stan-ziamenti per le attività editoriali. Se è vero che può essere giustificato, non solo ridurre ma addirittura eliminare i fon-di per quelle attività che non hanno alcu-na rilevanza sul piano generale, perché spesso servono solo a mantenere in vita…artificiale organi morti e seppelliti, non appare motivata in via generale questa ri-duzione delle risorse, che mette a rischio

il pluralismo dell’informazione, vale a dire uno dei pilastri della democrazia e specialmente di quella italiana: senza una stampa libera quando avremmo saputo delle tante ma-gagne del potere?Non a caso il Presidente della Repubblica, investito della problematica da più parti, ha richiamato l’attenzione sul cosiddetto “taglio lineare al fondo per l’editoria” che a Na-politano è sembrato “una vera mortificazione del plurali-smo dell’informazione”. Anche se è condivisibile sensibilizzare chi di dovere all’ur-genza di un’operazione di bonifica nel settore, magari uti-lizzando criteri restrittivi, che consentono da un lato di ri-sparmiare e dall’altro di assicurare un più rigoroso accesso alle risorse pubbliche, non si può negare che le decisioni del Governo vadano riconsiderate, specialmente per quella che viene definita “ editoria minore”, da sempre in affanno e che oggi appare in vera crisi di anossia. In questo specifico ambito è vitale un rifinanziamento ade-guato del fondo per garantire la continuità di tante pubbli-cazioni, anche se è altrettanto utile che si adottino misure atte a far economie e a favorire un impiego efficace delle rimesse di danaro pubblico, magari parametrando i con-tributi al numero dei dipendenti delle testate o delle case editrici. Questo va fatto anche a costo di registrare ulteriori storture o presunte violazioni di legge, come quelle che sembrereb-bero riguardare le recenti immagini che coinvolgono una testata gloriosa come “L’Avanti”.Poiché siamo in tempi di vacche magre, non si può esse-re…dispendiosi ma quelle poche risorse utili per sostenere la libertà e il pluralismo dell’informazione certamente non devono essere elise, specialmente in un momento di stri-sciante regresso delle libertà generali, che sono consequen-

ziali anche alla minore capacità di spesa delle famiglie e dei singoli cittadini. A meno che non si voglia consolidare la pratica corrente che fa di molte realtà editoriali solo un veicolo della pub-blicità, visto che le parole scritte sembrano considerarsi solo un riempitivo tra una foto e una tabella, una grafica ed un immagine.Caro Direttore, sono certo che condividi queste riflessio-ni, anche perché quello che preoccupa maggiormente è la chiusura degli spazi di inserimento dei giovani, che sono interessati all’attività pubblicistica o all’impresa editoriale. Non vorrei – e credo che nemmeno tu lo vorresti – che anche in questo ambito il futuro per le giovani generazio-ni fosse da ricercarsi fuori dai confini nazionali, magari in Europa.Non è casuale che aumentano le borse di studio per l’este-ro in un tempo in cui l’Italia ha grande bisogno di fermare la cosiddetta “fuga dei cervelli”, laddove se possibile, biso-gnerebbe incentivarne il ritorno. Infatti, i giovani laureati disposti a svolgere un tirocinio formativo all’estero aumen-tano di anno in anno e, pur con rammarico, nessuno ritor-na. Dopo aver vissuto l’avventura in terra straniera ed essersi messo in gioco sia sul piano personale sia lavorativo, chi vuoi che non cerchi di rimanere dove si trova, ben sapendo le difficoltà o addirittura l’impossibilità di trovare un lavoro in Italia?Insomma anche se tu mi potrai dire che non sempre libri e giornali ci risparmiano “strafalcioni”, grazie a scrittori e giornalisti improvvisati, impreparati o d’assalto, che si esprimono in un italiano approssimativo, forse perché scri-vono in mancanza di tempo oltre che con scarsa frequen-tazione della lingua italiana, che è certamente difficile, per cui molto spesso regalano ai lettori tanto umorismo ignaro e pure “nonsense” affascinanti, credo che bisogna conti-nuare a difendere ad a oltranza il pluralismo dell’editoria e dell’informazione. Sono due settori ai quali una democrazia vera e reale non può rinunziare a cuor leggero! E questo vale soprattutto per i giovani ai quali una società moderna e vitale non può far mancare libro e giornale se ne vuole elevare il livello culturale generale e poi, come ci ammonisce Erri De Luca, “il tempo dedicato alla lettura è un tempo sottratto al peggio”. Intanto, caro Direttore, sperando che il Governo Monti-rinsavisca e non diminuisca i fondi all’editoria né tolga i contributi a quei giornali che svolgono un ruolo significa-tivo, anche in sede locale, ricevi i miei più cari saluti…editoriali.

LETTERE AL DIRETTORE30

Cdi

GiuseppeDiana

CorrispondenteBloq Magazine

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Per elevare il livello culturaleservono il libro e il giornaleUna società moderna non può far mancare libri e giornali se vuole elevare il livello culturale.“Il tempo dedicato alla lettura è un tempo sottratto al peggio”

Segnalazioni, critiche, argomenti che vorreste fossero trattati? Scrivete a: [email protected] ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012

Page 31: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

rande successo per il Gran Pre-mio Provinciale di Danza Spor-tivo promosso dal comitato aver-sano del CSI (Centro Sportivo Italiano) e svoltosi domenica 15 aprile presso la palestra dell’ASD Polisportiva Albanova, di fronte

a una platea folta e soddisfatta.La competizione, fortemente orientata all’aggre-gazione sociale, ha visto la partecipazione di 80 singoli atleti divisi in vari gruppi di danza sporti-va.I vari gruppi, che non necessariamente dovevano essere tesserati Csi, sono stati chiamati a sceglie-re tra varie categorie coreografiche (Modern Jazz, Contemporaneo, Hip Hop).Oltre alle esibizioni, per cui è rimasto molto con-tento, il pubblico ha potuto godere anche di un intermezzo musicale canoro che ha visto il coin-volgimento attivo della giuria. Alla fine il primo

posto è stato conquistato dal gruppo costituito dalla Polisportiva Albanova. Il secondo e terzo posto sono invece stati conquistati rispettivamen-te dal gruppo Flick88 e da quello costituito dalla Polisportiva Maristi Giugliano.

MANIFESTAZIONI 31

G

Csi, grande successo per ilGran Premio di Danza Sportiva

diUmbertoDe Santis

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

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Messaggio Pubblicitario - Committente: il candidato

Page 32: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

omenica 22 aprile è stato consegnato il Premio Pulci-NellaMente 2012 per il Giornalismo ad Antonio Lu-brano e Sandro Ruotolo. Quan-to effettivamente l’informazione italiana è attenta alle tematiche sociali, all’impegno civico e alla difesa dei diritti dei cittadini?Quanto realmente la nostra in-formazione si è in grado di con-trastare i soprusi e le prevarica-zioni, il malaffare e le illegalità diffuse? Quanto concretamente l’informazione dà voce ai disa-

giati e quanti re-clamano il sacro-santo diritto al lavoro e alle pari opportunità?Domande a cui hanno risposto due uomini sim-bolo del giornali-smo della difesa dei diritti e della denuncia forte delle illegalità e ingiu-stizie, Antonio Lubrano e Sandro Ruo-tolo. Entrambi la scorsa domenica hanno ricevuto a Sant’Arpino il Premio Pulci-NellaMente 2012 per il Giornalismo. L’iniziativa - che s’inserisce nel più am-pio ventaglio di eventi che accompa-gna l’edizione 2012 della rassegna di teatro scuola PulciNellaMente, definita la “Giffoni del Teatro” - si è tenuta nella sala convegni del seicentesco Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” di Sant’Ar-pino.A fare gli onori di casa sono stati, ov-viamente, gli ideatori ed organizzatori di PulciNellaMente: Elpidio Iorio, An-tonio Iavazzo e Carmela Barbato. Pre-senti, inoltre, il sindaco della comunità atellana, Eugenio Di Santo, ed il capo-gruppo consiliare, Ernesto Capasso, mentre a stimolare il dibattitto, nonché a confrontarsi con i premiati, è stato il presidente onorario della Pro Loco di Sant’Arpino, Giuseppe Dell’Aversana. L’appuntamento - ideato in collabora-zione e condivisone con l’editore na-poletano Mario Guida - ha preceduto

di alcuni giorni l’avvio della dieci giorni di spettacoli

delle scuole ammesse alla fase finale della rassegna, che è appunto iniziata il 27 aprile e proseguirà fino al

prossino 6 maggio.“Quest’anno il programma di PulciNellaMente- dichiarano gli organizzatori Iorio, Iavazzo e Barbato- è quanto mai ricco di personalità e figure di elevata statura all’interno del panorama culturale italiano. Dopo la splendida serata du-rante la quale abbiamo avuto il privilegio di ospitare il ma-gistrato Gherardo Colombo e il Vice Capo del DAP Luigi Paga-no, domenica scorsa abbiamo realizzato un’altra mattinata in un evento memorabile. Ci siamo confrontati, infatti, con due volti storici della tele-visione e del giornalismo italia-no: Antonio Lubrano e Sandro Ruotolo, figli entrambi della terra campana.

La scelta di premiare i due giornalisti simboli della difesa dei diritti è perfettamente in linea con i valori che annualmente muovono l’organizzazione di Pul-ciNellaMente, che negli anni addietro ha conferito analogo premio ad altre “firme speciali” quali Roberto Saviano, Carmen Lasorella, Lirio Abbate, Pino Scaccia e Toni Capuozzo solo per fare qualche nome.Questa volta si è deciso di premiare due volti che con il proprio lavoro si sono sempre prefissati l’ambizioso obiettivo di far emergere la verità in qualsiasi situa-zione, non ponendosi mai in maniera servile verso il potere, ma svolgendo quella funzione scomoda che è tipica dei giornalisti “veri”.Il profilo professionale dei due è senza dubbio diverso in quanto mentre Lubrano è da sempre, e a giusta ra-gione, considerato il paladino per eccellenza dei diritti dei cittadini, soprattutto quando questi si relazionano con le pubbliche amministrazioni o con grosse realtà economiche-imprenditoriali, Ruotolo da decenni è ormai in prima linea nel raccontare quelle storie che tanto limitano democrazia e libertà in Italia, e pensia-mo alla criminalità organizzata, alla corruzione e via discorrendo.Quello che unisce i due, oltre alla provenienza regio-nale è senz’altro l’amore per il giornalismo d’inchiesta non fine a se stesso, ma come strumento di ricerca.Non tutti sanno poi che l’avventura di Sandro Ruotolo in Rai è iniziata con il programma “Diogene” ideato e condotto proprio da Antonio Lubrano.

SANT’ARPINO32

Da cura

dellaRedazione

Bloq Magazine

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Il Premio PulciNellaMente 2012 per il Giornalismo va a Lubrano e Ruotolo

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na vera e propria tragedia umana quella che si sta consumando in Italia dall’inizio del 2012. Una tragedia che si espande a mac-chia d’olio ma che si consuma perlo-più tra l’indifferenza sia dei media che

della politica. Il Nord come il Sud, ormai entrambi palcoscenico di uno stesso dramma, non sono mai parsi così vicini. A Milano come a Catania, a Roma come a Bologna, a recitare il copione sono sempre umili famiglie italiane. I protagonisti delle scene sono soprattutto piccoli imprenditori, che con un gesto estremo scelgono di liberarsi di un macigno che im-provvisamente si ritrovano sulle spalle. Un macigno che contiene le angosce della crisi, l’im-possibilità di colmare i debiti o di pagare le tasse, la difficile ricerca di un lavoro, il fallimento della pro-pria azienda. Oramai la storia si ripete quasi quotidia-namente. Calato il sipario ogni famiglia, privata della protezione comunitaria, viene lasciata sola col suo dolore e avvolta da un’anomia acuta. Si fa di tutto per convincerci che ogni suicidio ha una sua storia, ogni famiglia ha bisogno di punti di sfogo diversi e ognuno ha bisogno di vivere da solo il pro-prio dolore. Nelle brevi analisi dei media nazionali non vi è alcun riferimento ai legami sociali si allenta-no, alla scarsa integrazione in una rete relazionale, al fatto che oggi l’individuo viene lasciato in balia di se

stesso e della crisi, senza la guida morale della socie-tà. Il suicidio viene presentato e visto, esclusivamen-te, come un atto individuale. Ma - come suggeriva il sociologo francese Emile Durkheim, in un altro spa-zio e in un altro tempo - “se anziché scorgervi unica-mente avvenimenti privati, isolati gli uni dagli altri, che richiedono ognuno un esame a sé, si contemplas-se l’insieme dei suicidi commessi in una determinata società, in una determinata unità di tempo, si consta-terebbe che il totale così ottenuto non è una semplice somma di unità indipendenti, un tutto da collezione, bensì un fatto nuovo e sui generis, avente una sua unità e individualità, una propria natura quindi e, per di più, una natura eminentemente sociale”.Fin quando il suicidio non verrà inteso come un fatto sociale, si cercheranno sempre e solo soluzioni per-sonali a contraddizioni sistemiche. Ciascuno cercherà di proteggere se stessi, ma allo stesso tempo si allontanerà dagli altri. Il rischio è che a un certo punto si passi dall’autopreservazione all’autolesionismo. Per non autodistruggersi sono, in-vece, necessarie risposte collettive e nuove forme di comunità. Ora più che mai, è necessario non lasciare le persone sole, a partire da quelle che ci sono più vi-cine. Perché, continuando così, c’è il rischio, sempre più concreto, che su quel palcoscenico su cui si ripe-te e si consuma lo stesso dramma, anche noi, prima o poi, saremo costretti a recitare una parte.

SOCIETA’ 35

Sempre più soli col proprio dolore: con la crisi si muore

UdiUmbertoDe Santis

CorrispondenteBloq Magazine

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Page 36: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

uongiorno dott. Sichel Turco, mi chiamo Anna ed ho un problema con un dente che in passato mi è stato devitalizzato. In segui-to ad una rx il mio dentista mi ha detto che ho un granuloma e bisogna eseguire nuova-mente il trattamento, com’è possibile?Un dente devitalizzato non è morto e, quin-di, non dovrebbe dare più problemi?

Salve Anna, per farle comprendere meglio il problema le spiego innanzitutto cos’è una devitalizzazione o terapia canalare di un ele-mento dentario.I denti come tutti sappiamo posseggono una o più radici, ogni radice ha un forame attra-verso il quale entrano all’interno della radi-ce stessa un nervo un’arteria ed una vena. Questo fascio vascolo-nervoso risale su per

la radice attraverso uno spazio definito canale radicolare fino ad uno spazio che si trova al centro della corona dentaria de-nominata camera pulpare. Quando un dente subisce un pro-cesso carioso che ne distrugge parte dei tessuti duri, i batteri possono attraversare i tubuli dentinali ed arrivare ad infettare la cosiddetta polpa (nervo-arteria-vena). A questo punto si scatena la tanto temuta pulpite, dolore mol-to intenso, nevralgico a dir poco insostenibile. La pulpite è un processo irreversibile a cui segue la necrosi o morte della polpa con conseguente produzione di una raccolta purulenta (ascesso). La terapia necessaria a salvare l’elemento dentario è la terapia canala-re o devitalizzazio-ne. Essa consiste nell’apertura della camera pulpare per poter accedere con gli adeguati strumen-ti al sistema canalare del dente. Con questi strumenti si svuotano i canali, ma soprattutto si sa-gomano e detergono in maniera tale da eliminare qualunque residuo di tessuto necrotico.Questa è la condi-zione indispensabile per ottenere la riu-scita del trattamento. Basta infatti non sa-gomare perfettamen-te anche un solo mil-

limetro di un solo canale per lasciare spazio a milioni di batteri che possono a distanza anche di anni riattivare e sostenere un processo infettivo capace di generare granulomi o cisti.Negli anni passati purtroppo era molto complicato effettuare una buona terapia canalare a causa degli strumenti che richie-devano una grossa capacità dell’operatore e tante sedute.Anche il sitema di chiusura dei canali purtroppo anche a segui-to di una buona sagomatura poteva dare vita a degli spazi vuoti aggredibili dai batteri.Oggi esistono una serie di strumentazioni che ci facilitano la vita, ma l’esperienza dell’odontoiatra spesso fa ancora la diffe-renza. Un bravo odontoiatra sa che per effettuare una buona devitalizzazione deve avere una buona conoscenza dell’ana-tomia dentaria, esperienza, manualità e tanta tecnologia.Certamente si può fare una buona terapia canalare anche sen-za tecnologia, ma nei casi più complessi non avercela spesso vuol dire fallire, quindi essere costretti ad eliminare un dente.Noi siamo abituati a lavorare anche sui canali più semplici come se fossero i più difficili, rilevatore elettronico della lun-ghezza del canale, manipolo endodontico con controllo dellla forza ed autoreverse, videoradiografia computerizzata, estru-menti ultraflessibili in Nichel-Titanio, aghi endodontici per la disinfezione, coni di guttaperca calibrati per una chiusura a 360 gradi del canale sagomato. Sembra tutto esagerato? Non lo è mai, una devitalizzazione non è mai semplice, mai dare nulla per scontato, l’insucesso è dietro l’angolo basta un po’ di approssimazione o presunzione e la natura non ci perdona.

dott. Fabio Sichel Turco

SALUTE36

B

Se si parla di devitalizzazione non dare mai nulla per scontato

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Page 37: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012
Page 38: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

ohnny Depp torna ad interpretare un personaggio sopra le righe, e per la se-conda volta in un adattamento di un ro-manzo del suo grande amico Hunter S. Thompson, del quale aveva già interpre-tato “Paura e delirio a Las Vegas”. Ancora una volta per Hunter S.Thompson ci sono dunque i temi della droga e dell’alcool. Ambientato nell’America del proibi-zionismo, il film narra la storia di Paul Kemp, un giornalista che decide di la-sciare gli States e trasferirsi a Porto Rico, iniziando a scrivere come freelance per il The San Juan Star, diretto da Edward J. Lotterman (Richard Jenkins). Catturato da un vortice di alcool, don-ne ed eccessi di ogni tipo, sviluppando un’ossessione per Chenault (Amber He-ard), la donna del ricco uomo d’affari Hal Sanderson (Aa-ron Eckhart), dovrà lottare per realizzare i suoi sogni di scrittore e salvarsi da un gruppo di anime, perse tra l’autodistruzione e i traffici

illeciti dell’America del proibizionismo.“The Rum Diary – Cronache di una passione” è tratto dall’omonimo libro semi-autobiografico di Hunter S. Thompson, scritto all’età di 22 anni nel 1961, ma pubblicato solo nel 1998. Il regista è Bruce Robinson (Gli occhi del de-litto, Come fare carriera nella pubblicità, Sha-kespeare a colazione, In Dreamscome sceneg-giatore) che ha scritto anche la sceneggiatura consumando una bottiglia di alcool al giorno, dopo più di sei anni di astinenza. Alla fine delle riprese, il regista ha rinunciato

nuovamente all’alcool. Robinson scrittore ha assorbito lo stile di Thompson e, nonostante abbia conservato solo tre battute del romanzo originale, lo ha restituito con effica-cia, omaggiando il suo straordinario talento per i dialoghi. Peccato che, strada facendo, l’arte della retorica si riduca a pomposo artificio e il film si chiuda nella più pura conven-zionalità. È questo un film che richiama molto i noir americani de-gli anni Quaranta, dove tutto girava attorno all’eroe, alla bella e al nemico. L’imperialismo degli americani a San Juan sembra comunque denunciato con sincerità, mostran-do una volta di più la volontà mai sopita di essere “i primi a solcare il mare”. La colonna sonora di The Rum Diary è curata da Christopher Young e contiene anche alcuni con-tributi del protagonista Johnny Depp: una versione stru-mentale di The Mermaid Song (la versione vocal è di Patti Smith) Kemp in the Village, un duetto con JJ Holiday, e due brani firmati dalla “JD Band”: What About El Mon-struo? e Roll Out the Roosters.

CINEMA38

Jdi

KatiaMuscariello

CorrispondenteBloq Magazine

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Un Depp sopra le righe in “The Rum Diary - Cronache di una passione”

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Page 39: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

l cantautore romano propone in giro per i palasport italiani il suo nuovo lavoro musicale uscito lo scorso novembre, intitolato “Unica”, come il singolo che ha Venditti ha anticipato tramite le radio, conquistando subito i ver-

tici della classifica d’ascolto. Dopo la presentazione ufficiale dei brani con-tenuti nel nuovo disco, Venditti, insieme al suo staff, ha deciso di dedicarsi ad un’intensa attività concertistica. Il tour è partito lo scorso 8 Marzo dal PalaLotto-matica di Roma. Il 28 Aprile, l’autore di “Roma capoccia”, “Ricordati di me” e di tanti altri brani entrati nella storia della musica italiana, è al Palaparte-nope, nel quartiere partenopeo di Fuorigrotta.Con questo tour Venditti si è prefissato l’obiettivo di coin-volgere il pubblico più giova-ne, che accorre sempre più numeroso ai suoi concerti, con musica dal vivo arrangiata con nuove e più moderne sonorità, ma sempre accompagnato dalla sua fedele band.Ritornando al lavoro discografi-co, si tratta di nove brani ine-diti a cui si aggiunge una delle collaborazioni più importanti a livello internazionale come quella di Gato Barbieri e il suo immancabile sax.Venditti recentemente dichia-rato di aver provato una grande emozione quando alcuni stu-denti universitari della facoltà di architettura della capitale lo convinsero a cantare alcuni suoi brani sul tetto dell’ateneo.Una testimonianza del grande amore che i giovani nutrono per il cantautore.“Fa sentire quel senso di libertà e di voglia d’amare che rende più piacevole e ricca la vita”, così l’autore romano definisce la sua musica più recente.Musica che, come nel passato, cattura ancora i cuori dei più giovani.

SPETTACOLO 39

I

Antonello Venditti al Palapartenopedi Napoli con il suo “Unica Tour”

diAntoninoFiorino

CorrispondenteBloq Magazine

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opo il grande successo casertano del virtuoso pia-nista non vedente Ivan Dalia, accompagnato dalle recitazioni poetiche dell’attore Salvatore Castaldo, esibitisi al concerto al buio organizzato dall’Unio-ne Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi di Ca-serta, ancora una volta, la stessa associazione, in collaborazione con la Rappresentanza zonale di Aversa dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipo-vedenti (U.I.C.I.), ha organizzato la seconda edi-zione del “Concerto al buio – new emotion”, lo scorso 27 aprile.Il buio in sala ha lasciato tutti un po’ disorientati e a bocca aperta, a causa dell’assenza di un riferimen-to fisico e concreto, eccetto la certezza rassicuran-te delle voci degli organizzatori e l’assistenza dei volontari non vedenti presenti in sala.Quando tutto è stato pronto, quando tutti erano entrati a pieno titolo nel mondo della cecità, allora ecco che è subentrato un elemento nuovo: la ma-gia assoluta della musica.L’innovativa scelta di coinvolgere i partecipanti, attraverso una nuova modalità percettiva, ha va-lorizzato l’interiorizzazione dell’ascolto musicale, realizzando in ciascuno un significativo momento di forte crescita personale e culturale. Al buio, ca-dono le barriere, si perde la cognizione del tempo. Il buio è uno strumento coinvolgente per i parte-cipanti, ai quali è stata data possibilità di imme-desimarsi nella vita quotidiana di chi è privo della vista, mentre gli operatori presenti in sala (non ve-denti) che hanno egregiamente svolto il servizio di hostess, erano l’unico punto di riferimento e di aiu-to per i partecipanti. Per questo, tra l’altro, ci tenia-mo particolarmente ad evidenziare l’importanza dell’impegno svolto dai volontari dell’U.N.I.Vo.C. che abitualmente operano a favore dei minorati della vista.Non solo il pubblico è stato coinvolto emotiva-mente a partecipare ad un evento altamente me-diatico e sensoriale, ma gli stessi musicisti hanno accettato la sfida e si sono confrontati nel mondo dell’oscurità, per dimostrare che non vi è disabilità nella diversità. In sala erano stati vietati i cellulari, gli accendini e ogni altra fonte di luce che avrebbe potuto disturbare l’evento.L’offuscamento di porte, finestre, vetrate, led, etc. predisposto accuratamente dai volontari non è sta-to un compito facile e ha comportato un lavoro meticoloso e complesso.Il concerto è stato eseguito dal rinomato violinista e compositore Alfredo Notarloberti, il quale insie-me alla sua band ha accettato subito di suonare nell’oscurità assoluta, senza il supporto di spartiti

e le direttive gestuali. Il pubblico ha preso posto nella sala illuminata in piena autonomia e, appena sono state spente tutte le luci, in una cecità osten-tata, è cominciato il concerto.In caso di necessità i volontari non vedenti, dislo-cati in vari punti strategici della sala, erano pronti ad accompagnare fuori gli ospiti che eventualmen-te ne avessero fatto richiesta.Nell’era in cui le immagini la fanno da padrone l’U.N.I.Vo.C. di Caserta e la Rappresentanza zo-nale di Aversa dell’U.I.C.I., nell’intento di voler superare le barriere che impediscono di vedere i problemi reali dei “non vedenti” hanno fatto una scelta coraggiosa organizzando questa manifesta-zione fatta solo di suoni. Il loro coraggio ha avuto successo. Hanno aperto una finestra sul disagio sociale che subiscono le fasce deboli della società come i non vedenti, alla quale chi vede ha potuto capire l’importanza di creare le condizioni di vita urbana accettabili anche per chi ha delle disabili-tà.

Note su Edo NotarlobertiIl violinista partenopeo Edo Notarloberti è estre-mamente eclettico. La sua musica è in bilico tra romanticismo neo classico, musica da camera e atmosfere dark intrise di malinconia e nostalgia.La veste acustica del suo violino infonde una for-te suggestione al sound del suo gruppo musicale che, nell’insieme, risulta capace di materializzare emozioni profonde. L’artista si ritiene umile soldato al servizio di Sua Maestà la Musica. Tutto cominciò a 8 anni. Già studiava pianoforte ed un amico di famiglia gli re-galò un violino trovato in soffitta, rivelatosi poi un preziosissimo violino di fine ‘700. Era un violino per bambini di misura ¾ e da lì cominciò la sua avventura violinistica. Gli studi classici e parallelamente la “cantina” di casa sua dove si riuniva con scapestrati individui a suonare la chitarra, heavy metal, rock etc, hanno dato inizio, in maniera precoce, all’attività con-certistica nella musica classica. Un giorno ecco l’evento inaspettato: un suo amico propose di elettrificare il suo violino.Da quel momento ha iniziato a suonarlo nelle più originali situazioni: dal rock al popolare, dal blues a l’irlandese. Fu l’incontro con Corrado Videtta degli Argine ad aprire lo scenario della musica post punk, neo folk e gotica, intraprendendo così il percorso in quel particolare genere, venendo a far parte di prestigiosi gruppi come Argine, Ashram e Corde Oblique.

MUSICA40

Successo per la seconda edizione del “Concerto al buio - new emotion”

Da cura

dellaRedazione

Bloq Magazine

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Segnalazioni, critiche, argomenti che vorreste fossero trattati? Scrivete a: [email protected] ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012

Il concerto è stato eseguito dal rinomato violinista e compositore Alfredo Notarloberti, il quale insieme alla sua band ha accettato subito di suonare nell’oscurità assoluta, senza il supporto di spartiti e le direttive gestuali.

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I NOSTRI ESPERTI 41

Il Conflitto può essere definito “una situazione in cui forze di valore approssimativamente uguale ma dirette in senso opposto, agiscono simultaneamente sull’individuo. Si può parlare di 4 tipi di conflitti : FRA DUE TENDENZE APPETITIVE il soggetto si trova di fronte a due obiettivi positivi, ma la situazione gli permette di raggiungerne solo uno (esempio: l’adolescente che desidera allo stesso tempo la sicurezza della casa paterna e un’esistenza indipen-dente). ATTRAZIONE-AVVERSIONE quando un soggetto o una situazione hanno in sé caratteristiche sia po-sitive che negative. AVVERSIONE-AVVERSIONE è’ un tipo di conflitto che porta generalmente alla fuga, quando è possibile. L’alternativa può essere la scelta del male minore. TRA DUE TENDENZE CHE SONO IN SÈ SIA AVVERSATIVE CHE APPETITIVE.

Generalmente Le persone cercano di ridurre lo sforzo della scelta ricor-rendo a strategie di accentuazione e minimizzazione per convincersi che solo uno o due aspetti della situazio-ne siano rilevanti. Quando ci trovia-mo di fronte ad una situazione, di fronte alla quale dobbiamo prendere una posizione, può accadere che gli elementi a nostra disposizione siano o meno reciprocamente conformi.Se non lo sono o se si trovano in re-ciproca contraddizione, si ha uno

stato di dissonanza. In quest’ultimo caso l’individuo generalmente tende a cercare di ridurre tale dissonanza, sforzandosi di fare concordare gli elementi dissonanti poiché una per-sona si comporta in modo tale da accrescere la coerenza interna del proprio sistema cognitivo (es. del fu-matore). Esistono diversi modi per ri-durre la dissonanza: convincersi che l’argomento con il quale non ci tro-viamo d’accordo non è importante, cambiare opinione, cercare il soste-gno il sostegno degli altri, seleziona-re informazione in modo che non si creino dissonanze.L’adozione di tali tecniche però non sono sempre utili: molto spesso infat-ti è meglio ammettere ed affrontare i valori discordanti, poiché altrimen-ti può finire con l’ingannarsi troppo e divenire incapace di valutare e di trarre profitto dalle esperienze.

Che cosa si sperimenta quando si vive un conflitto?

Psicologa e Psicoterapeuta cognitivocomportamentale in formazionee-mail:[email protected] http//marinovincenza.myblog.it//cell. 333.941.53.15

dott.ssa Vincenza Marino

La cucina di tradizione spagnola si basa su una regola molto semplice: prendere ingredienti freschissimi e interferire con loro il meno possibile; questa è anche la riflessione conclusiva che mi è venuta da fare dopo un tour spagnolo durato venti giorni. Mentre il resto del mondo si affanna a creare salse sofisticate e intrugli improbabili, gli chef spagnoli si cimentano in esperi-menti raffinati volti a creare commistioni di sapori in cui sono gli aromi stessi ad essere esaltati. Si tratta di accostamenti semplici che si riflettono soprattutto nella preparazione delle tapas. Le tapas sono stuzzichini, simili ai nostri antipasti che mangiati in abbondanza costituiscono un pasto completo; sono preparate con svariati ingredienti che vanno dalle olive, al pane con jamon, dalle tortillas de patatas alle berenjenas col miel (melanzane al miele), l’importante è avere inventiva e rispettare la stagionalità mantenendo sempre il legame col territorio. In-somma, si tratta di semplici artifici che ricordano non alla lontana il modo partenopeo di fare cucina. Tutti d’altronde sanno che la cucina spagnola e quella napoletana sono figlie della stessa famiglia, allargata s’intende, se facciamo riferimento agli Aragonesi e ai Borboni, che ci hanno insegnato un modo elementare d’ intendere la gastronomia che ha come fine ultimo quello di creare sempre piatti interessanti anche quando la materia prima ha origini povere. Gli ingredienti infatti sono simili, perché sono frutto di una terra bagnata dallo stesso mare, ma vengono contestualizzati in maniera differente in base alle consuetudini alimentari e alle tradizioni locali. Per fare un esempio concreto vorrei parlare delle Migas. Durante un soggiorno nella città di Saragozza , ho avuto il piacere di gustare un piatto di Migas con bacalao e pimiento: una sorta di cous cous di briciole di pane ammorbidite con acqua e olio e condite con cipolle, baccalà e peperoncino verde. Nonostante mi sembrasse innovativa l’idea di utilizzare le briciole di pane come base per un primo piatto, ho trovato che il sapore della pietanza fosse familiare e in effetti la dolcezza della cipolla, il sapore forte del peperoncino verde fritto e il baccalà gratinato mi hanno fatto ritornare alla mente i sapori e gli odori della cucina casereccia della domenica, quella delle nonne, quella che mette di buon umore l’intera famiglia. Migas de bacalao y pimiento (briciole di pane con baccalà e peperoncino verde). Ammorbidire della mollica di pane stantio con un bicchierino di acqua, sale e un filo d’olio di oliva. Fare un soffritto con aglio e peperoncino verde e aggiungere la mollica di pane per renderla croccante e dorata. Sbollentare la cipolla tagliata finemente in acqua e un volta ammorbidita aggiungerla alla mollica di pane facendo mantecare e aggiungendo, se necessario altra acqua per rendere il tutto più uniforme. Cuocere i tranci di baccalà in un tegame con olio e pomodorini e capperi dissalati. Disporre la mollica di pane in un piatto fondo o eventualmente in una ciotolina da antipasto e guarnire con il baccalà. Per rendere il piatto più interessante accompagnare con una confettura di pomodori verdi o di cipolla rossa di Tropea, reperibili in un supermercato ben fornito.

di Martina Monaco - Fotografia di Saverio De Leonardis

Itinerario Gastronomico: Spagna

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ino al prossimo 6 maggio il Teatro Belli-ni di Napoli “mette in scena”: “DIGNITA’ AUTONOME DI PROSTITUZIONE” uno spettacolo di Luciano Melchionna, tratto da un format di Betta Cianchini e dello stesso Luciano Melchionna, che ne curaanche la regia.“Dignità Autonome di Prostituzione” è la Casa Chiusa dell’Arte. Attori come prosti-tute, protetti ma alla mercé dell’avventore/spettatore di turno, si lasciano scegliere, esaminare e soppesare in cambio della pro-pria Arte e del proprio Cuore.Rigorosamente in vestaglia o giacca da ca-mera, adescano o si lasciano abbordare dai clienti mentre una “strana famiglia”, tenu-taria del Bordello, ha l’arduo compito di

stimolare le contrattazioni con i clienti per stabilire il prezzo di ciascuna prestazione.Conclusa la trattativa, il cliente - uno, due, piccoli o gran-di gruppi a seconda delle “perversioni” - si apparta con la prostituta di turno in un luogo deputato dove fruirà di una o più Pillole del Piacere Teatrale: monologhi o performance di dieci minuti circa, tratti dai classici del teatro o da testi contemporanei (e del Melchionna stesso).Ogni pillola dovrà in qualche modo emozionare, far riflet-tere e divertire lo spettatore, laddove per divertimento si intenda “uno stupore nuovamente sollecitato” da un teatro che non è auto-celebrativo, ermetico o fine a se stesso ma prima di tutto magia e sogno.Un nuovo approccio allo Spettacolo, un modo per ridare “Dignità” al lavoro dell’Attore e al contempo una provoca-zione giocosa e sorprendente per riavvicinare il pubblico al mestiere più antico del mondo: il Teatro. A tale proposito abbiamo sentito il regista: “L’idea della ve-trina ha cominciato a ruotarmi in testa ad Amsterdam quan-do, in occasione della presentazione del mio primo film Gas, ho visto le prostitute nella zona rossa. Da più di tre anni ormai lavoravo alla messa in scena delle “pillole” - così io chiamo le performance brevi e per pochi spettatori, a volte anche uno solo, che fungono da terapia atta ad un graduale riavvicinamento del pubblico al teatro. Per affinità elettive più che per coincidenza, Elisabetta Cian-chini - straordinaria collega con la quale firmo il format da cui traggo lo spettacolo - mi ha proposto di tentare insieme l’esperimento. In quanto novità assoluta, abbiamo pensato che nessuno ci avrebbe finanziato, come capita spesso in Italia, e così abbiamo deciso di esordire autoproducendoci e di investire sul nostro talento e quello dei collaboratori che ho scelto di avere al fianco. Lo spettacolo allestito da me è più articolato, ovviamente, rispetto al format. Ho aggiunto all’idea della prostituzione dei singoli artisti, quella di una “Famiglia” tenutaria del

bordello, i cui componenti/personaggi sono tratti dalla mia commedia “Pausa”: Wanda, “la bella ninfomane”, fidanzata con Lia, “la direttrice”, che ha come fratello Cerebro, “l’im-potente”, e come sorella Lei, “la frigida”. Jane è l’insegnante di canto - ma ha perso le speranze da tempo - di Wanda. Mademoiselle A è la cassiera/sciantosa che sfodera una voce da Gospel. Domiziano Cristopharo, “l’Arte in mutande”, intrattiene il pubblico con le braghe calate, accendendosi e spegnendosi ad intermittenza. Un fantasma insanguinato si aggira nello spazio sin dagli anni trenta e con qualche monetina racconta la sua triste fine di adultera da “All’uscita” di Pirandello. Per “Dignità…”, infatti, ho rivisitato alcuni meravigliosi clas-sici - tra gli altri Dostoevskij e Shakespeare - avvalendomi di preziose collaborazioni. Per lo più, però, i monologhi dei “prostituti” e le scene della Famiglia nei corridoi portano la mia firma. Insomma, dentro le stanze, i cuori pulsanti di 20 e/o più prostituti a sera; lungo le scale ed i corridoi, un carosello di sketch esilaranti, scatenati dalla Famiglia, in forte contrasto comico. Una settantina (al momento) gli attori famosi o meno famosi - ma di tutti vado un gran fiero - che si alternano duran-te queste serate all’insegna del gioco e del vizio antico del “fare l’amore con il teatro”. Ho sempre pensato che gli attori in Italia non siano affatto tutelati, e sono sempre stato contrario all’idea di farli lavo-rare gratis o ad incasso, pur essendo costume diffuso ormai, specie nel teatro off e per ovvi motivi. Questa volta però la provocazione si basava proprio sul discorso della prostituzione e con Elisabetta abbiamo pen-sato: “Visto che lavorano sempre sottopagati, diamo una vetrina a ciascuno di loro e la possibilità di guadagnarsi dei soldi con le proprie performance, in una “casa chiusa e protetta”. Se anche non dovesse funzionare, avranno guadagna-to un rimborso spese simile magari alle mance di un cameriere ma allenandosi in quello che amano e per il quale hanno studiato e sacrificato la “propria vita”. Il pubblico contatta o riscopre il senso del teatro, la sua sa-cralità, la sua ritualità. Assiste alla concentrazione, ripetuta a loop, dell’attore che entra ed esce dal proprio personaggio. Osserva tutto que-sto da vicinissimo ma senza mai essere coinvolto se non da spettatore/cliente, ruolo nel quale si è proposto. L’unica differenza è che non sta seduto per ore nello stesso posto, stretto claustrofobicamente tra due file. Può scegliere, muoversi, scambiare opinioni e consigli, interagire con i generi teatrali e i differenti attori - con il dinamismo contemporaneo raggiunto tramite internet e i te-lecomandi ma in una relazione paritaria, fisica, reale, calda, emozionante.

PROSCENIO42

Fdi

AdrianoLupo

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

Il Teatro Bellini di Napoli presenta: “Dignità autonome di prostituzione”

Segnalazioni, critiche, argomenti che vorreste fossero trattati? Scrivete a: [email protected] ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012

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a prematura morte di Piermario Morosini ha portato alla luce la necessità, per le società di cal-cio, di essere attrezzate di tutti gli strumenti utili a fronteggiare le gravi e improvvise emergenze

che, purtroppo, possono trasformarsi in tragedie. I vertici della Lega Pro hanno espresso la volon-tà che ogni compagine della categoria sia equipaggiata in maniera adeguata, così da essere pronta a mettere in atto tutto ciò che possa es-sere necessario a salvare una vita umana.Dalla stagione 2006/07 la S.F. Aversa Normanna è in possesso di un defibrillato-re, apparecchio essenziale in una competizione sporti-va di alto livello, ma anche per chi svolge attività fisica dilettantistica o amatoriale. La società granata, non solo ha la disponibilità di questo vitale strumento sanitario, ma si avvale anche di uno staff medico competente e capace, pronto ad utilizzar-lo all’occorrenza (speriamo mai). Per i dirigenti e lo staff medi-co normanno l’importanza di tale apparecchio è tale da es-sere presente non solo nelle gare interne. Il defibrillatore fa parte di tutto quell’equi-paggiamento indispensabile che la squadra porta con sé anche nelle trasferte.

Riparte l’iniziativa «Io tifo per la mia squadra del cuore»In occasione dell’incontro Aversa Normanna-Pa-ganese, avrebbe dovuto prendere il via il progetto “Io tifo per la mia squadra del cuore”La sospensione di tutti di campionati, per la mor-te del giovane calciatore Piermario Morosini, ha fatto slittare l’esordio di questa interessante inizia-tiva. Per le rimanenti gare in casa, quindi, tutti gli studenti delle scuole aversane e dell’intero agro potranno assistere alle partite della “Squadra del Cuore Aversa Normanna”, acquistando i biglietti

del settore curva ad un prezzo ridotto, vale a dire 3 euro, anziché 5.La proposta di Donato Liotto è stata accolta dal Presidente dell’Aversa Normanna Giovanni Spez-zaferri e dall’Amministratore delegato Alfonso Cecere con entusiasmo.“Ci auguriamo – dichiarano congiuntamente i due dirigenti – che questa iniziativa possa trovare

riscontro non solo nei tanti giovani che frequentano le scuole ma, soprattutto, nei dirigenti di queste ultime. Avvicinare i giovani allo sport, infondere loro i valori di una sana esperienza, con-dita dalla passione per il cal-cio, soprattutto tifando e so-stenendo la domenica dagli spalti dello stadio comunale l’Aversa Normanna, è il no-stro obiettivo“.Pertanto gli studenti delle scuole superiori potranno acquistare il biglietto recan-dosi al botteghino dello sta-dio a partire dalle ore 12.30

di ogni do-menica.L ’ i n i z i a t i -va è rivolta anche agli alunni delle scuole me-die, quindi con un’età inferiore ai 14 anni. Per loro è previ-sto l’ingres-so gratuito, ma ad usu-

fruire della riduzione del tagliando saranno i ge-nitori che li accompagneranno allo stadio.“Vogliamo dire ai tifosi – afferma Liotto – di riav-vicinarsi alla squadra e sostenerla dagli spalti del comunale.Loro sono il vero motore che può rinvigorire e far continuare a vivere questa importante realtà spor-tiva della nostra città. L’Aversa Normanna è di tut-ti e appartiene all’intera città di Aversa. Invitiamo tutti a sostenere la squadra. Senza distinzioni. Qui si è davvero accomunati sotto un unico colore, quello granata dell’Aversa Normanna“.

AVERSA NORMANNA 43

La compagine normanna, dal2006 possiede un defibrillatore

La curadellaRedazione

Bloq Magazine

[email protected]

L’Aversa Normanna è di tutti e appartiene all’intera città di Aversa. Invitiamo tutti a sostenere la squadra. Senza distinzioni. Qui si devedavvero essereaccomunati sotto un unico colore,quello granata dell’AversaNormanna.

Potete commentare gli articoli visitando il sito: www.bloq.it ANNO 5 - Numero 08 - 29 Aprile 2012

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Bloq presenta un nuovo lavoro letterario. Questa volta ad essere sotto i riflettori è il romanzo «Not-te in Arabia - Vita e storia di Gianmarco Bellini, il ragazzo che voleva volare », scritto da Francesco di Domenico, ed edito da Boopen LED. L’autore in questo libro ha voluto narrare una storia vera,

la storia di un uomo, che nel lontano gennaio 1991 salì all’onore delle cronache del tempo. La vicenda è quella di Gianmarco Bellini, maggiore dell’Aeronautica Militare, che durante la Prima Guerra del Golfo si trovò a combattare dall’alto del suo Tornado, il nemico iracheno e le forze di Saddam Hussein. Lui, «uomo di pace», coinvolto in una «guerra di liberazione», che gli ha segna-to l’animo per tutto il resto della sua vita. Il maggiore insieme al capitano Maurizio Cocciolone fu l’unico a riuscire a portare a termine il rifornimento in volo, e quindi il caso volle, ma so-pratutto la bravura del pilota e del suo navigatore, che loro due fossero gli unici a poter proseguire la missione di bombardare le posizioni delle forze armate irachene. Ed è proprio in questo mo-mento che il loro aereo fu colpito e lanciandosi con il seggiolino eiettabile, vennero catturati dalle truppe irachene e rimasero per circa due mesi prigionieri in mano nemica.Di Domenico cogliendo al volo l’opportunità di raccontare una storia di vita come questa, ha deciso di ripercorrere insieme al protagonista della vicenda le sensazioni, le paure e le emozioni di quei giorni. Ma anche i motivi della scelta di voler entrare nell’Aeronautica, l’addestramento all’ Accademia militare di Pozzuli, i ricordi e le esperienze del Maggiore Bellini.L’incontro che ha fatto da contenitore alla discussione sul libro, si è svolto lo scorso 19 aprile all’Auditorium “Vincenzo Caia-niello” di Aversa. Ad essere presenti per partecipare al dibattito: lo stesso autore del libro Francesco di Domenico, scrittore satiri-co e narratore di racconti in varie antologie; Gianmarco Bellini, medaglia d’argento al valor militare, su cui è incentrata la storia del romanzo; Nicola de Chiara, vice sindaco di Aversa; Michele Docimo, caporedattore di Bloq Magazine, e Giusy Clausino, re-dattrice di Bloq Magazine.Molti i temi affrontati e di notevole interesse, stimolati sopratutto dalla presenza di chi ha vissuto in prima persona gli orrori della prigionia. Uno dei punti chiave del romanzo appare essere pro-prio, la narrazione in prima persona da parte dell’autore che in una sorta di transfert prende su di se le vicissitudini del maggiore dell’Aeronautica. A stimolare la discussione su questo punto è stata Giusy Clausino, che afferma: « Leggendo il libro ho percor-so insieme al protagonista il percorso che ha fatto, le sue paure, le sue angosce e mi sono soffermata sulla preoccupazione che il maggiore aveva per la sorte del suo compagno. Mi sono ritrovata a vivere le stesse paure che il pilota ha vissuto nelle situazioni più estreme ». Gli fa eco di Domenico: «Ho scritto in prima persona per entrare nella mente del personaggio. Spesso mi sono com-mosso. Questo libro l’ho scritto per raccontare la storia di Bellini e anche per far emergere alcune verità. I piloti italiani infatti nella Guerra del Golfo lavoravano in condizioni disperate». A seguire ha preso la parola Michele Docimo che facendo i complimenti all’autore ha detto : « È uno dei migliori libri scritti in questi ul-

timi anni perchè è emotivo ma allo stesso tempo distaccato. Ci fa sentire italiani. Ci fa sentire il generale Bellini restituendocelo come un sognatore. Allo stesso modo ci dà il polso cinico dei carciereri e racconta la Abu Ghraib vissuta dai piloti italiani.»Infine la parola è passata a Gianmarco Bel-lini, che incalzato dalle domande dei pre-senti, ha dato risposte sia sull’esperienza da lui vissuta, sia sulla sua collaborazione alla stesura del romanzo. Ha parlato dei dubbi e delle incertezze che lo assalivano in quei giorni terribili quando si trovava in mano ai suoi carcerieri. Una mano a liberarsi da quelle paure gli è stata data proprio dal rac-conti al grande pubblico della sua vicenda. «Confidandomi con l’autore del romanzo - ha detto - è come se avessi subito un esor-cismo, e il mio corpo si fosse liberato da angosce che mi perseguitavano da tempo». Inoltre non sono mancati riferimenti al ruo-lo avuto dalle istituzioni italiane dopo la li-berazione di Bellini. Infatti il pilota incontro molto difficoltà nel riconoscimento, da parte dello Stato, della condizione di prigioniero di guerra. A tal proposito afferma: « È stato difficile il riconoscimento dei nostri diritti. Io e Cocciolone avevamo fatto una guerra di liberazione. Cosa di cui dovremmo es-sere orgoglioso. Invece la classe dirigente italiana liquidò quell’operazione come la-voro di polizia internazionale. Ma quella era una guerra vera e proprio. Ed è per questo che abbiamo abuto delle difficoltà nel farci riconoscere i diritti derivanti dallo status di prigioniero politico». L’incontro si è concluso con un buffet offerto dalla pasticceria «La fonte del dolce». È stato poi anche letta la motivazione che ha portato il Presidente della Repubbli-ca, su proposta del Ministro della Difesa, a conferire al generale Bellini la medaglia d’argento al valor militare: «Comandante di “Tornado” impegnato nella sua prima, difficile operazione belli-ca notturna contro obiettivi militari fortemente difesi, riusciva ad effettuare, in presenza di condizioni meteorologiche avverse, il previsto rifornimento in volo e decideva, con chiaro sprezzo del pericolo e senza esitazione, di continuare da solo la missione che gli era stata affidata. Raggiungendo l’obiettivo, subito dopo aver sganciato il carico bellico a bassissima quota su un deposito di munizioni iracheno veniva fatto segno ad intenso fuoco con-traereo. Sceso ulteriormente di quota sul deserto in piena oscu-rità, veniva colpito dalla violentissima reazione contraerea che rendeva ingovernabile l’aeromobile. Lanciandosi assieme al na-vigatore veniva fatto prigioniero. Manteneva, in mani nemiche, un contegno fermo ed esemplare, nonostante le violenze fisiche e morali subite. Chiaro esempio di professionalità, dedizione e coraggio, degno erede di una luminosa tradizione».

EDITORIA 45

Presentato: “Una notte in Arabia“ il libro sulla storia di Gianmarco Bellini

BdiDomenicoCristiano

CorrispondenteBloq Magazine

[email protected]

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Page 46: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

Io per te muoro

Chissà cosa avrebbe stato se

non ti avrei incontrata.

Non sostare senza di te.

Sei la cosa più bella che

abbia mai esistito.

Q’anto ti amo!

Con te accanto posso rinunciare

ha tutto.

Mi ai spendo il cuore.

Rimanerai per sempre nella mia vita.

Non posso fare almeno di te.

RUBRICHE46

MEDIO 2 1h

Ingredienti per 6 persone:

200 gr di farina;

100 gr di zucchero;

75 gr di burro;

1 uovo;

500 gr di mele annurche;

1/2 bicchiere di latte;

1 bustina di lievito;

la buccia di un limone

non trattato;

1 pizzico di sale;

miele di acacia, q. b.

PREPARAZIONE

Lavorate insieme il burro e lo zucchero; aggiungetevi il rosso d’uo-vo, la farina, il latte, la scorza di limone ed, infine, la chiara d’uovo che avrete precedentemente montato a neve ferma con un pizzico di sale.

Quindi, mescolando dall’alto verso il basso, delicatamente, aggiun-gete il lievito setacciandolo con un colino.

Imburrate una tortiera e ponetevi dentro l’impasto sul quale dispor-rete a cerchio fettine sottili di mela annurca tagliate in verticale.

Spolverate con lo zucchero a velo e infornate a 200° in forno preri-scaldato per circa un’ora.

Una volta raffreddata, decorate la torta con miele d’acacia.

dolce

Torta dimeleannurcheal miele

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Page 47: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012
Page 48: BLOQ MAGAZINE 29 APRILE 2012

CON

CEPT

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COMUNE DI AVERSAPROVINCIADI CASERTA

AVERSA AVERSA

Città di Aversa

Polizia Municipale

ASIPS

AZIENDA SPECIALECamera di Commercio Caserta

Agrisviluppo

AZIENDA SPECIALECamera di Commercio Caserta

Camera di commercioCaserta

1 MAGGIOMARTEDÌ

dalle ore 20.00

(a cura di La Fonte del Dolce)

5 MAGGIOSABATO

dalle ore 20.00(a cura di Monkey Planet)

(a cura di Edicolè)

12 MAGGIOSABATO

dalle ore 20.00(a cura di Monkey Planet)

(a cura di Edicolè)

19 MAGGIOSABATO

dalle ore 20.00(a cura di Monkey Planet)

(a cura di Edicolè)

25 MAGGIOVENERDÌ

dalle ore 20.00(a cura di Acc. Dom. Cimarosa)

(a cura di Monkey Planet)

Villaggio in Rosa (Piazza V. Emanuele)

Miglior Vetrine in RosaYOU DRINK I DRIVE

“Flower Power”

26 MAGGIOSABATO

dalle ore 20.00(a cura di Acc. Dom. Cimarosa)

(a cura di Monkey Planet)

Villaggio in Rosa (Piazza V. Emanuele)

PLAY BOY ENERGY DRINK

YOU DRINK I DRIVE

27 MAGGIODOMENICA

dalle ore 20.00(a cura di Monkey Planet)

PLAY BOY ENERGY DRINK

Villaggio in RosaMiglior Vetrine in Rosa

la città come non l’avete mai vista prima

I M P I A N T I F O T O V O L T A I C I

G I O I E L L E R I ED.co Pennacchio

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