Infernetto magazine novembre

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con il patrocinio di ROMA CAPITALE XIII MUNICIPIO COMPRO ORO compro argento e disimpegno polizze QUOTAZIONI GIORNALIERE: WWW.COMPROORO18KT.COM Orario continuato: dal Lunedì al Sabato 8.30 ² 19.00 OSTIA ANTICA: VIALE DEI ROMAGNOLI, 182 VITINIA: VIA SARSINA, 150 Tel: 06.89.01.59.47 ² 06.52.44.04.83 [email protected] Anno 3° - n°. 24 Mensile d’informazione: ACILIA - AXA - CASAL PALOCCO - DRAGONA - INFERNETTO - OSTIA - OSTIA ANTICA - MADONNETTA - MALAFEDE seguici su: ESCLUSIVA INFERNETTO MAGAZINE REPARTO ORTOPEDICO ALL’INSEGNA DELL’INNOVAZIONE

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Tutto le informazioni del XIII municipio

Transcript of Infernetto magazine novembre

con il patrocinio di

ROMA CAPITALEXIII MUNICIPIO

COMPRO ORO compro argento e disimpegno polizze

QUOTAZIONI GIORNALIERE: WWW.COMPROORO18KT.COM

Orario continuato: dal Lunedì al Sabato 8.30 19.00 OSTIA ANTICA: VIALE DEI ROMAGNOLI, 182

VITINIA: VIA SARSINA, 150 Tel: 06.89.01.59.47 06.52.44.04.83

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Anno 3° - n°. 24 Mensile d’informazione: ACILIA - AXA - CASAL PALOCCO - DRAGONA - INFERNETTO - OSTIA - OSTIA ANTICA - MADONNETTA - MALAFEDE

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ESCLUSIVAINFERNETTO MAGAZINE

REPARTO ORTOPEDICOALL’INSEGNA DELL’INNOVAZIONE

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Pericolo scampato, le previsioni del tempo una voltatanto sono state smentite, il maltempo con le conse-guenti paure di inondazioni e allagamenti non c’èstato fortunatamente. Grande allerta della protezionecivile che si è prodigata senza pause per prevenireeventuali criticità, su tutto il territorio, in particolareall’Infernetto, Ostia antica e Palocco. Probabilmenteproprio le piogge sono state le cause del ritrova-mento del corpo di un uomo, forse Luca Alessandri,l’imprenditore scomparso qualche mese fa. Siamovicini alla famiglia in questo momento di sofferenza.In un periodo di sofferenza sarebbe bello che l’amorel’amicizia ed il rispetto fossero collocate in primopiano nell’animo umano. Purtroppo non è così. Labella notizia che ci riguarda da vicino, si è consumataall’ospedale “Grassi di Ostia, dove è stata sperimen-tata una nuova tecnica di intervento al ginocchio. Nesiamo stati testimoni da vicino ed all’interno ve nediamo testimonianza.

INFERNETTO MAGAZINEAnno 3° - n° 24

mensile d’informazione Gratuito

EDITOREEsse editore

DIRETTORE RESPONDABILEFederica Afflitto

GRAFICA | EDITING | LAYOUTwww.grafisima.it - Simone Lo Reto

COLLABORATORIFranco Gobbi | Chiara Ferraro | Roberta Riga | Simona Di Michele

Dott.ssa Tina Calbi | Dott. Andrea Ienca | Stefano Sacchi

REDAZIONEVia U. Giordano, 95 - int. 3 - 00124 Roma

tel. 06.89.52.76.97

INFERNETTO MAGAZINETutti i diritti di riproduzione riservati, salvo accordi scritti

o contratti di cessione copyright, la collaborazione a questomensile è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita.

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INFERNETTO MAGAZINERegistrazione tribunale: 237/2010 del 26 maggio 2010

Pubblicità su INFERNETTO Magazine:e-mail: [email protected] - tel. 06.89.52.76.97

Si ringraziano gli inserzionisti pubblicitariper il loro contributo che consente la

pubblicazione e la diffusione di questo periodico

Questo numero di INFERNETTO Magazine è stato licenziatoper la stampa il 31 ottobre 2012

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SCUOLE ALL’INFERNETTO: BUONE E CATTIVE NOTIZIE PAG. 6DI FRANCO GOBBI

INFERNETTO IN PILLOLE PAG.9DI FRANCO GOBBI

CDQ ACILIA SUD 2000 PAG.13DI ROBERTA RIGA

EX LAVATOI OSTIA ANTICA PAG.15DI CHIARA FERRARO

ORTI DELLA SOLIDARIETÀ PAG. 21DI CHIARA FERRARO

CDQ OSTIA SALINE PAG. 27DI C. FERRARO

PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO PAG. 29DI MASSIMO BOLINI

L’AVVOCATO RISPONDE PAG. 35

MEDICINA DA PAG. 37

ESCLUSIVA OSPEDALE GRASSI PAG. 38-39DI SIMONA DI MICHELE

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di Franco Gobbi

Lo scorso 19 ottobre, con la consegna formale allaDirezione Didattica, si è svolta la cerimonia di inau-gurazione del grande complesso scolastico comu-

nale di via Bedollo.Già parzialmente utilizzato fin dall’anno scolastico scorso,il complesso è stato finalmente completato ed ora total-mente fruibile con le sue 15 aule, spazi di lavoro, mensa,cucina, palestra ecc., per oltre 380 ragazzi delle ele-mentari.La realizzazione del com-plesso comunale , totalmen-te finanziato attraverso glioneri concessori ed iniziatooltre 6 anni fà, è stata piut-tosto travagliata a causa dipesanti contenziosi tra il Co-mune di Roma e ditte ap-paltatrici. Come sempre ac-cade, ma non dovrebbe ac-cadere, a danno di una co-munità già in cronica ca-renza di infrastrutture e ser-vizi e problemi conseguen-ti.Finalmente il quartiere di-spone di un bel complesso e che, come ha affermato laDirettrice Didattica Prof.ssa Palazzo, dovrebbe dare tran-quillità, almeno per i prossimi due anni, nella disponibilitàdi aule per la popolazione scolastica dell’Infernetto dielementari e medie.Anche la annunciata verticalizzazione della Cilea (elevatoad Istituto Comprensivo con Materna, Elementari e Medie)aiuta una migliore distribuzione e gestione della popola-zione scolastica del quartiere. Quindi, conferme e buonenuove. La cerimonia di inaugurazione è stata semplice eben organizzata dai docenti ed ottimamente interpretatadagli alunni della scuola. Ad essa hanno partecipato,oltre ovviamente alla Direttrice Didattica, docenti ed

operatori scolastici, anche gli Assessori Municipali aiLL.PP. ed alla Scuola Olive e Pace, il Presidente dellaCommissione LL.PP. Marchesi, rappresentanti di asso-ciazioni e comitati di quartiere locali ed una folla entusiastadi genitori, immancabili nonni, parenti ed amici .Gli alunni si sono esibiti in una serie di canti e cori,incluso l’Inno di Mameli, eseguiti mirabilmente: d’altrondel’Istituto Comprensivo Mozart, di cui via Bedollo è parte

integrante, è ad indirizzo mu-sicale. Quindi…… I ragazzi,ottimi osservatori, hanno an-che inoltrato alle autorità pre-senti una serie di richieste,mirate e molto intelligenti,per migliorare la qualità dellavita e delle loro attività quo-tidiane nella scuola e nelquartiere. Rimarchevole e de-gno di nota, perché densa disignificati e di emozioni deiragazzi, è stata la presenta-zione di otto bellissimi pan-nelli (ottimamente eseguitida una mamma) che hannovisivamente descritto: l’Am-

biente, una Mamma ed il suo Bambino, l’Amore, un Tra-monto, un Nonno ed il suo Nipote, i Bimbi di ogni razza ecolore intorno al Mondo, il Tricolore e, infine, la “loro”Scuola di via Bedollo. Non c’è bisogno di altri commenti!Ai ragazzi, ai genitori, ai docenti agli operatori scolasticied alla Direzione Didattica vanno tutti i nostri miglioriauguri! Veniamo alla cattiva notizia, anzi pessima notizia.Il Giornale di Ostia, con un ampio articolo ed intervistaad un Consigliere Provinciale pubblicati il 16 ottobre, haannunciato che la costruzione del nuovo Liceo Polifun-zionale è stata cancellata da i progetti della Provincia diRoma o, comunque, rimandato ad un incerto futuro. Unanotizia allarmante e sorprendente che avrebbe dovuto

SCUOLE ALL’INFERNETTO:BUONE E CATTIVE NOTIZIE

far scatenare una serie di prese di posizione soprattuttoa livello di locale Amministrazione del territorio. Invece,nulla. Eppure la notizia è vera, confermata da altre fontied è, secondo noi, gravissima. La decisione da partedella Provincia di Roma di cancellare il Liceo dalla listadelle opere da realizzare, nella corrente Consigliaturasarebbe dovuta ad una serie di concause e di gravi ritardinell’iter burocratico/ tecnico/amministrativo.Opera, mai iniziata, era stata presentata ed annunciata,oltre quattro anni fa dal Presidente attuale della Provinciadi Roma, come prioritaria e fondamentale per l’Infernettoe da realizzare (allora) nel giro di un paio di anni con uniter accelerato avendo luogo e fondi disponibili.Invece, era necessario cambiare sul PPZ e PRG la desti-nazione d’uso del terreno identificato (da scuola primariaa scuola secondaria!!!), includere la variazione nel PPZda riapprovare, ma fermo da anni (approvazione avvenutaa quanto pare solo il 12 aprile 2012 da parte del Comunema la Regione lo approverà nei prossimi due mesi, for-se…), quindi esproprio, fondi ecc. ecc.Colpa, ovviamente, del Patto di Stabilità vigente che haprivilegiato opere e progetti già in cantiere facendo can-cellare tutte le altre, in itinere da tempo, e relativi fondieventualmente stanziati compreso il nostro Liceo. Appunto,perché opera mai iniziata.Quindi, da ricominciare o quasi o quantomeno da farriapprovare. Anni, appunto.Questo è quanto abbiamo, purtroppo, ben compreso (si-curamente a grandi linee e con qualche possibile impre-cisione), ma la notizia c’è tutta e la cosa ci sgomenta e cidispiace. Ci dispiace sia per la grande occasione mancataper la nostra comunità di disporre, finalmente, di unIstituto superiore polifunzionale, mettendo fine al pen-dolarismo dei nostri ragazzi in altri lontanissimi istituti.Ci dispiace per tutti coloro, associazioni, comitati ecittadini, che si sono meritoriamente spesi in questofondamentale progetto. Noi, come Coordinamento In-fernetto, abbiamo seguito la cosa, ovviamente con lamassima simpatia, ma astenendoci dall’interferire inun percorso ben delineato. A loro va tutto il nostroplauso ed apprezzamento per l’opera fin qui svolta. E’una grave battuta d’arresto, ma siamo certi che conti-nueranno a battersi per il risultato finale. Avranno tuttoil nostro appoggio. Siamo sgomenti perché, a forza dinascondersi dietro le solite (in) competenze, tutti i livellie componenti della Amministrazione pubblica dalla Pro-vincia, al Comune ed al Municipio hanno dimostrato unatotale incapacità, oppure negligenza o disinteresse, nellacura di un grande progetto fondamentale per la vita deicittadini di questo quadrante del territorio. Evidentemente,sin dall’inizio ed in barba a tutti i piani urbanistici e di in-sediamento all’Infernetto, non era previsto un Liceo. Ilnostro è un pesante giudizio, lo sappiamo, ma dovutoalla gravità della notizia ed alle sue pesanti conseguenze.Vorremmo tanto essere bacchettati e smentiti rapidamenteda notizie ben diverse e, soprattutto, da decisioni e fatticoncreti. Cioè in nuovo Liceo!Succederà? Attendiamo urgenti notizie al riguardo.

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IN PILLOLE!

• PARCHEGGIO DELLA MOZART —Viale di CastelporzianoDopo quelli per la illuminazione, sisono conclusi anche i lavori di in-tubamento del canale e la costru-zione di un marciapiede lungo iltratto del viale che costeggia il par-cheggio della Mozart. Il marciapiede,lungo un centinaio di metri, eliminauna situazione indecorosa (canalesporco ed ostruito da rifiuti) oltreche di pericolo per i frequentatoridel parcheggio (cordolo di travertinonon fissato ed allagamenti) in autoed a piedi. Insieme alla illumina-zione ora l’accesso e la sosta nelparcheggio della scuola avvengono,finalmente, in piena sicurezza.I lavori di intubamento fanno partedel progetto di messa in sicurezzadelle sponde di canali comunali (suvia Cilea lavori conclusi e su viaTorcegno in corso). Opere non ri-solutive in assoluto, ma necessarieed utili vista la precaria situazionedella raccolta delle acque piovaneed in attesa di interventi ben piùvasti come innalzamento argini, va-sche di laminazione e manutenzionecontinua di tutti i canali. Per il mo-

mento, il marciapiede sarà comun-que calpestabile mentre l’asfaltaturaa stampa, simile a quella già in usosul viale, sarà eseguita più tardi.Resta , per completare il marcia-piede su tutto il viale, solo un trattodi una ventina di metri, che confi-diamo il Municipio realizzi al piùpresto.L’intervento, come per la illumi-nazione, era stato richiesto da tempodal Coordinamento Infernetto e danumerosi cittadini e l’Assessore aiLL.PP. del 13° Municipio aveva con-fermato formalmente l’impegnoper questi interventi tesi ad elimi-nare situazioni rischiose ed inde-corose.Quindi, ampia soddisfazione e do-verosi ringraziamenti per i concretiinterventi e per il mantenimento diimpegni presi.

• AMA — SOSTITUZIONE CASSO-NETTICome da noi preannunciato, l’AMAsta gradualmente provvedendo allasostituzione degli attuali malandaticassonetti (neri) di raccolta rifiuticon altri più efficienti e dotati di

grandi portelloni. La possibile fuo-riuscita di rifiuti e di sgradevoliodori risulterebbe molto ridotta senon eliminata.Sui circa 300 cassonetti esistentiall’Infernetto, ne risulta sostituitofinora un terzo e la differenza è giànotevole e si vede. Questa sostitu-zione implica la revisione di alcunisiti e siamo lieti evidenziare chel’AMA ha provveduto non solo allasostituzione ma anche allo sposta-mento, in luogo vicino e più idoneo,dei cassonetti situati all’angolo divia Bossi e via Campagnoli (Cecca-rossi). In effetti, le proteste dei re-sidenti, oltre ad un nostro intervento,riguardavano sia la totale inefficienzadi vecchi e piccoli cassonetti semprestrapieni oltre che ad un loro uti-lizzo…disinvolto da parte di qualchecittadino, trasformando il sito, vicinoalle abitazioni ed un asilo, in unaperenne indecorosa discarica. Quin-di, molto bene. Da parte AMA, aparte questi sollecitati e benvenutiinterventi, attendiamo delle rispostecirca la possibilità di introdurre laraccolta “porta a porta” nel nostroquartiere.

di Franco Gobbi - Presidente Coordinamento Infernetto — Associazione di Quartiere mail: [email protected] - www.coordinamentoinfernetto.org

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ALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE ARCOBALENO DELL’AXA,

ROMA MOSTRA I SUOI MILLE VOLTIdi Simona Di Michele

C’è aria di cultura nella piccola ma accoglientegalleria d’arte Arcobaleno, in via Euripide 26, al-l’Axa. Il presidente, il pittore Giorgio Argentieri,

ci ha raccontato la sua storia il 20 ottobre scorso,durante l’inaugurazione della mostra ‘Roma e i suoimille volti’ che permetterà ai visitatori di ammirare,fino al prossimo 27 ottobre, gli scatti di 11 fotografi delXIII Municipio. “L’associazione Arcobaleno è stata inau-gurata a gennaio di quest’anno — ha esordito Giorgio —All’inizio voleva essere un circolo di pittori, ma poi, conl’arrivo del fotografo Maurizio Lamberti in qualità di vi-cepresidente, ci siamo aperti alla fotografia”. Sia perGiorgio che per Maurizio, entrambi provenienti dafamiglie che hanno coltivato l’arte, l’associazione è unhobby a cui dedicare il loro tempo libero sia allestendomostre che organizzando corsi e laboratori d’arte peradulti e bambini dai 6 anni in su. Supportata da Internetper la promozione degli eventi, l’associazione si èimposta nell’entroterra anche grazie al passaparola eal lavoro di diffusione della curatrice d’arte Tiziana DiBartolomeo, presidente di un’altra associazione, Espres-sioni d’Arte, nonché autrice di alcuni degli scatti dellamostra in corso. “Il XIII è grande — ha confermatoTiziana — ma pieno di artisti”. E a dimostrarlo ci hannopensato i visitatori che si sono affacciati in galleria nelcorso del pomeriggio d’inaugurazione, dalle pittriciStefania Santi e Germana Ponti al fotografo Claudio DiBartolomeo, passando per i curiosi interessati agliscatti esposti. “Di Roma — ha confidato il fotografo e vicepresidenteMaurizio Lamberti quando gli abbiamo chiesto dei suoiscatti in galleria — ho voluto catturare la spensieratezzadei luoghi, delle persone, dell’aria che si respira in

certe sere”. Una passione per la capitale che trasparetanto negli scorci notturni di Trastevere quanto nelleistantanee della folla a Campo de’ Fiori. “Con la capitaleho un rapporto di amore-odio — ha proseguito Maurizio— è la città a cui torno sempre, anche quando cerco di‘evadere’”. “E’ nell’associazione, insieme ai circa 50soci, che scegliamo i temi delle mostre — ha aggiuntoGiorgio — Un mese ne allestiamo una di pittura, e ilsuccessivo una di fotografia”. Al prossimo incontrotoccherà dunque alla pittura, per la quale è già in pro-gramma una collettiva dal tema ‘La donna, tra mito erealtà’. L’inaugurazione è prevista per il 24 novembreprossimo.

Per saperne di più, visitate la pagina Facebookhttps://www.facebook.com/pages/Associazione-cultu-rale-arcobaleno/191913264236855 e il sitohttp://www.associazioneculturalearcobaleno.it/.

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CDQ ACILIA SUD 2000“LE PROMESSE DI ATAC E REGIONE NON SONO STATE

MANTENUTE. IL TRENINO ROMA LIDO CONTINUA A VIVERE NEL CAOS” di Roberta Riga

Recentissima l’ennesima giornata di disagi per icittadini del tredicesimo che, quotidianamente,sono alle prese con la Roma-Lido. Di nuovo una

scintilla, causata da un corto circuito, ha mandato intilt il sistema ferroviario locale, causando un incendioche non solo ha provocato danni nell’area circostantema ha impedito a centinaia di cittadini di tornare, se-renamente, a casa. Il Comitato di Quartiere Acilia Sud2000 da sempre in prima linea sulla questione trenino,attraverso le parole di Maria Stella Azuni, Presidentedel Gruppo Misto di Roma Capitale, ha voluto esprimere,ancora una volta, il proprio dissenso nei confronti di

un’amministrazione pubblica incapace di creare solu-zioni e mettere in sicurezza la linea ferroviaria. “Ora,dopo l’incendio, le Frecce del mare viaggiano su ununico binario ed il servizio è interrotto fino alla CristoforoColombo — è quanto dichiarato dall’On. Azuni - insomma,ora la rete elettrica, ora i guasti agli ascensori e scalemobili, un’altra volta mancanza dei treni, stazioni man-canti, tutto è diventato un ostacolo al funzionamentodi questa importante linea di collegamento con la ca-pitale”. Come se non bastasse, a gettare ulterioridubbi sull’operato di Comune, ATAC e Regione Lazio,c’è il resoconto della tavola rotonda dello scorso 13marzo, quando le associazioni di cittadini, e i Comitatidi Quartiere, sono stati ricevuti dalla CommissioneMobilità della Regione Lazio, alla presenza dell’alloraAssessore alla Mobilità On. Lollobrigida, della presidente

della Commissione Mobilità Colosimo, dei vertici del-l’ATAC e della Commissione Mobilità di Roma Capitale.“In quella sede, la Presidente della Commissione Co-losimo e l’Assessore Lollobrigida assunsero l’impegnodi incontrarsi, trimestralmente, con tutte le Associazionidei cittadini, Aziende e Istituzioni competenti per veri-ficare e monitorare che gli obblighi assunti fossero ri-spettati”. La Regione, colpita dagli scandali della giuntaPolverini, non ha mantenuto l’impegno di versare icirca 100 milioni di euro che avrebbero permesso difar partire i lavori di messa in sicurezza e ristruttura-zione, nonostante pare siano già state espletate legare e alcune siano addirittura già appaltate. Sarà chein mezzo ci son stati gli scandali, l’arresto di BatmanFiorito e le dimissioni della Polverini, anche se lagiunta, seppur dimissionaria, non ha perso l’abitudinedi piazzare amici e parenti con cariche nelle istituzionie nella stessa ATAC, sarà che la Regione è in crisi enon ci sono soldi per le opere pubbliche. Sarà. Unfatto è certo però, i cittadini di Roma, di Ostia e di tuttoil tredicesimo sono stanchi di dover ogni giorno fron-teggiare una mobilità impossibile e allucinante, para-lizzata costantemente dal traffico e dai disservizi deltrasporto pubblico.

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Nessuna risposta da parte del XIII Municipio sulfuturo degli ex lavatoi di Ostia Antica. Alcune set-timane fa era stato annunciato l’inizio dei lavori

di recupero degli antichi lavatoi, utilizzati all’inizio delsecolo scorso dalle donne degli “scarriolanti”, i bonificatorivenuti dalla Romagna per risanare le nostre terre. Maal momento que-sti lavori di riqua-lificazione nonsono ancora ini-ziati, o megliosono iniziati perpoi fermarsidopo poco. “Se-condo delle indi-screzioni — spie-ga Giovanni Zan-nola, segretariodel Pd di OstiaAntica — i fondistanziati non sa-rebbero suffi-cienti a coprire icosti della ri-strutturazione,per questo la dit-ta ha deciso dibloccare tutto.Invitiamo il pre-sidente Vizzani a smentire queste voci, i cittadini sonostanchi di assistere a cantieri e promesse, e mai aprogetti e lavori portati a termine”. A preoccupare peròil segretario PD, come il locale comitato di quartiere,non è tanto il fermo dei lavori, quanto l’intenzione delMunicipio di affidare l’area in gestione diretta all’Unitre,l’università della terza età, per la realizzazione di una“Casa della cultura”. “Non siamo d’accordo con questoprogetto — interviene Paolo Bondi, neopresidente del

Comitato Ostia Antica—Saline - Noi vorremmo che dopotanti anni di abbandono quell’area, che è molto importantedal punto di vista storico, fosse ristrutturata per esserepoi affidata alle tante associazioni culturali che operanonel nostro quartiere e che non hanno una sede dovesvolgere le loro attività”. Il Comitato ha già presentato il

suo progetto checonsiste nellarealizzazione di unpiccolo “museo”che racchiuda i la-vatoi e altri repertiarcheologici e diun grande spazioculturale pubbli-co. “La verità èche gli ex-lavatoida anni fanno golaa molti — precisaZannola - Noi cre-diamo invece chesia giusto resti-tuire quello spazioai cittadini di OstiaAntica attraversoun bando pubbli-co. Un bando cherichieda la parte-cipazione di un

consorzio di associazioni che ne garantiscano, a costozero, la manutenzione”. In questo modo si farebbe diquell’area l’inizio di un percorso storico-culturale cheracconti la storia e le peculiarità di Ostia Antica. Un per-corso che inizia da via , prosegue nel Parco dei Ravennati,cammina nel Borgo e finisce dentro agli Scavi archeologici.“Ad Ostia Antica esiste una cittadinanza attiva — concludeZannola — che è in grado di gestire e salvaguardarequell’area meglio di chiunque altro”.

EX LAVATOI OSTIA ANTICAdi Chiara Ferraro

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E’ quanto richiesto dal comitato di quartiere Ba-gnoletto, presieduto da Alessandro Ieva, anchealla luce dell’allerta meteo che, il 15 ottobre

scorso, ha destabilizzato il XIII Municipio. Mentre al-l’Infernetto la mente correva verso il tragico precedentedi un anno fa, in cui perse la vita il giovane cingalese

Saranga Perera (commemorato il 20 ottobre scorso invia Orazio Vecchi grazie all’incontro organizzato dalcomitato di strada Il Parchetto), Bagnoletto faceva iconti con la difficile situazione entro cui il quartiere hadovuto combattere la ventilata emergenza metereolo-gica. In attesa di Cleopatra — il nome di battesimo diquella che sarebbe dovuta essere una allarmante per-turbazione e che invece si è rivelata molto meno pre-occupante del previsto — 20mila sacchi di sabbia perrinforzare gli argini di Canale Palocco e il sopralluogodelle istituzioni municipali per monitorare i canali del-l’entroterra hanno fatto da contraltare ai paralleli epuntuali monitoraggi del comitato Bagnoletto alle

pompe idrovore e al Canale Pantano. Altri sopralluoghinel quartiere hanno poi reso possibile, insieme allaprotezione civile Nucleo Carabinieri, interventi utilicome la disostruzione di una caditoia colma di terra.Eppure, nonostante Cleopatra non abbia fatto disastri,il comitato Bagnoletto non ha potuto tacere all’ammi-nistrazione la mancanza di attenzione nei confrontidella sicurezza idraulica del quartiere. “Prendendospunto da quanto riportato nell’articolo di Mara Azzarelli(il Messaggero del 16-10-12 pag. 31) — si legge in uncomunicato diffuso dal comitato lo scorso 17 ottobre —ove risulta questa dichiarazione dell’assessore Olive:“Ci siamo assicurati che venissero distribuiti sacchianche a Bagnoletto”, ignoriamo gli intenti dell’assessore.A Bagnoletto non solo non è arrivato neanche un sac-chetto ma nessuno si è preoccupato di chiedernel’eventuale esigenza, o di preannunciarne l’arrivo”. Ilcomitato, a chiusura comunicato, ha altresì richiestodi dar corso “al sopralluogo congiunto (Acea ATO2,Municipio e CdQ) sulla condotta delle acque nere, pro-messo dal presidente Pierfrancesco Marchesi, il 7maggio 2012 — in occasione della Commissione ai LL.PP. — e ritenuto necessario dal presidente Luigi Zaccariail successivo 8 Maggio 2012 — in occasione di Com-missione Sicurezza”.

di Simona Di Michele

PIÙ SICUREZZAIDRAULICA PER BAGNOLETTO

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CDQ ACILIA CENTRO SUD

TERMINATA L’INIZIATIVA“CAFFÈ IN PIAZZA”

di Roberta Riga

Domenica 21 ottobre si è svolto l’ultimo appuntamentodell’iniziativa “Caffè in Piazza”. Per ben cinque mat-tinate domenicali, i cittadini di Acilia si sono incontrati

alle 10:30 in Piazza San Leonardo da Porto Maurizio, perdiscutere e confrontarsi su temi d’interesse generale,legati soprattutto alla vita dell’entroterra lidense. Il progetto“Caffè in Piazza”, organizzato dal Comitato di QuartiereAcilia Centro Sud, è iniziato il 24 giugno con il primoincontro nel quale si discusse della questione che haanimato l’estate lidense: il Giudice di Pace e la soppressionedel Tribunale di Ostia. Da quel primo, ben riuscito, esperi-mento di partecipazione pubblica, una sorta di ritorno alleorigini democratiche e partecipative dell’agorà greca, neseguirono altri quattro. Per ogni appuntamento uno o piùtemi diversi, sui quali i cittadini di Acilia hanno potuto con-frontarsi: dalla questione del piano casa alla situazionedel calcio ad Acilia, oltre all’organizzazione di manifestazionipodistiche nell’entroterra del tredicesimo. Ma anche ar-gomenti d’interesse generale rispetto alla salute, lamedicina sportiva e cura dell’alimentazione. Spunti inte-ressanti, deve averli sicuramente lasciati l’ incontro con igiovani imprenditori locali, con i quali si è anche affrontatoil tema della riforma di Roma Capitale. Spazio anche allacultura, con momenti dedicati a poeti, musicisti, pittori efotografi locali. Molto interessante il tema affrontato nel-l’ultimo appuntamento di ottobre, ovvero la parità tra uomoe donna: “utopia o traguardo raggiunto?”. Tra i numerosipartecipanti che hanno espresso la loro sulla questione,anche alcuni Consiglieri del Municipio XIII, oltre a rappre-sentanti femminili del territorio, impegnate in vari settoridel mondo del lavoro, che hanno riportato le loro testimo-nianze e dibattuto su quanto fatto, e quanto c'è ancora dafare, sotto l'aspetto legislativo e attuativo. Insomma, unesperimento partecipativo, quello organizzato dal Comitatodi Quartiere Acilia Centro Sud, che deve far riflettere sullanecessità dei cittadini di riunirsi e associarsi, per discuterei problemi di vita quotidiana.

di Chiara Ferraro

La “Festa del libro” di Ostia si sposta online. “Grazieall’impegno di Silvia Tangredi, stimata blogger im-pegnata nel mondo editoriale, riparte con nuovo

slancio su Facebook la “Festa del libro Online”— spiegaGianni Maritati, presidente dell’Associazione culturale“Clemente Riva”, promotrice della Festa - Tanti libri comesempre sono disponibili, a offerta libera, per sostenere leiniziative sociali e culturali dell’Associazione”. Sulla paginafacebook è infatti condiviso il nuovo Catalogo Autunno2012 con i titoli dei testi disponibili. “E’ una iniziativa im-portante dell’Associazione — aggiunge Maritati - che vuoleampliare i confini del suo impegno, che è quello di diffonderee promuovere la circolazione dei libri, delle idee e deivalori. A tutti coloro che faranno un’offerta per i libri rega-leremo un nostro segnalibro: un gesto piccolissimo magrazie al quale portiamo nelle case delle persone un segnovisibile dell’Associazione”. Per informazioni contattareSilvia Tangredi: [email protected].

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ORTI DELLA SOLIDARIETÀdi Chiara Ferraro

Lo scorso 21 Ottobre ha preso il via ad Acilia ilprogetto “Orti della Solidarietà”, promosso dal-l’associazione di volontariato “Zolle Urbane” per

educare i cittadini del XIII Municipio all’agricivismo. “Ilconcetto di agricivismo — precisa Federica Fallacara,presidente di “Zolle Urbane” - è stato coniato dall’ar-chitetto statunitense Richard Ingersoll e si riferisce alrecupero delle aree verdi urbane in disuso attraversoattività agricole”. L’associazione realizzerà il progetto

all’interno del Parco dei Germogli, la grande area verdeabbandonata che ha ottenuto in affidamento temporaneo,situata in via Bepi Romagnoni a due passi dalla bibliotecaSandro Onofri di Acilia. Il loro intento è di riqualificarel’area realizzando “orti sociali urbani” con l’aiuto degliabitanti e delle associazioni del territorio. Il primoincontro si è svolto lo scorso 21 ottobre. L’Associazioneha organizzato una giornata di sensibilizzazione e agri-civismo all’interno del Parco, che ha visto partecipazioneattiva dei volontari di “Nessuno Escluso”, la rete di as-sociazioni che propone eventi di aggregazione e inte-grazione per gli anziani e i disabili del territorio. Durantela giornata i pony del Centro Ippico Amici della Natura(una delle associazioni della rete) hanno offerto il “bat-tesimo della sella” ai bambini presenti, mentre i grandiripulivano l’area abbandonata e piantavano i primi ger-

mogli negli orti rialzati. L’evento si è concluso con larealizzazione di una piccola area ristoro con materialiriciclati e un pranzo condiviso tra tutti i partecipanti.“L’obiettivo principale del nostro progetto - spiega Fe-derica Fallacara — non è semplicemente quello di re-cuperare un’area verde abbandonata, ma è quello dicreare socialità all’interno del quartiere attraversoattività di cittadinanza partecipata. Grazie al contributodi “Nessuno Escluso” — aggiunge - coinvolgeremo nellanostre attività i disabili con progetti di integrazionesociale e orto-terapia. Inoltre organizzeremo dei labo-ratori educativi per coinvolgere i bambini delle scuole”.“Questa è un’iniziativa— ha commentato Lodovico Pace,Assessore Politiche Sociali XIII Municipio, che ha presoparte all’evento — di valorizzazione di un’area pubblicaattraverso la solidarietà, la collaborazione e l’integra-zione”. Il progetto proseguirà a Novembre con la rea-lizzazione di un “orto invernale”. “Pianteremo - concludela presidente - quei frutti o quegli ortaggi che si possonocoltivare nei mesi più freddi per creare altri momentidi aggregazione nel segno dell’agricivismo”.

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Lo scorso sabato 20 ottobre l’Associazione MinervaPelti Onlus, e il Cdq Parco della Vittoria, hanno or-ganizzato una manifestazione pacifica davanti alla

Torre Acea. Più volte, su queste pagine, abbiamo datospazio, e voce, al Comitato lidense presieduto da Ales-sandra Perlusz. Comitato che da anni s’impegna per farsmantellare le antenne che svettano su Viale dellaVittoria, vicenda questa, di cui già abbiamo raccontatotutti i dettagli nei precedenti numeri. La lotta control’elettrosmog a Ostia è stata arricchita, dandoci unquadro assai più chiaro - e macabro - della condizionein cui viviamo, del contributo dell’Associazione MinervaPelti Onlus. Dal 2009, anno di costituzione, l’Associazionesi occupa della prevenzione e lotta ai tumori infantili.L’iniziativa è nata da alcuni genitori di bambini affetti dapatologie onco-ematologiche, in cura presso il repartodi Oncologia pediatrica dell’ospedale Bambino Gesù diRoma. Il Presidente Francesco Emiliano D’Alonzo e ilVice Presidente Francesco Pisterà, attraverso il sostegnodi medici, specialisti e ricercatori hanno condotto unostudio sull’incidenza dei tumori infantili, riscontrandooltre 30 casi di leucemia infantile di bambini residenti aOstia. Un dato agghiacciante, che supera di gran lungalo standard nazionale. All’inizio del 2012 l’Associazioneaveva denunciato l’eccesso di bambini malati ad Ostiaalle autorità competenti. Il PM Claudia Alberti aveva ri-chiesto, e ottenuto, l’archiviazione del caso alla luce diuno studio sull’incidenza dei tumori infantili su tutto ilterritorio coperto dall’ASL Roma D. L’Associazione, haquindi fatto ricorso contro l’archiviazione, sostenendoche l’area analizzata era vastissima, e non quella nellaquale si presenta l’anomalia riscontrata, cioè solo Ostia.Lo scorso 17 ottobre, è stata divulgata la notizia relativaalla decisione del GUP del Tribunale di Roma, Maddalena

Cipriani, di richiedere indagini suppletive per verificarel’eccesso di leucemie infantili a Ostia. “Siamo ben con-sapevoli che la questione è estremamente complessa edi non facile approccio e che probabilmente necessitadi competenze specifiche e risorse adeguate che forsela Asl RmD non ha, ma la questione è di una gravità taleche non può essere archiviata con leggerezza” è quantodichiarato attraverso una nota stampa dai rappresentantidella Minerva Pelti. “Il lavoro ora da svolgere deve ne-cessariamente passare attraverso le seguenti fasi : unserio studio indipendente che confermi ufficialmentel’eccesso da noi riscontrato; accertamento e indaginisui molteplici fattori di rischio presenti sul territorio;analisi di ciascun caso di bambino ammalatosi, per in-dagare l’ambiente di vita dal suo concepimento all’esordiodella malattia stessa e le relazioni con i fattori di rischiopresenti. Un lavoro complesso che richiede tempo e de-terminazione nel portarlo a termine, cosa che fino adoggi nessuna delle istituzioni competenti ha voluto opotuto fare. Ma ora c’è tutto il territorio che chiede agran voce di non far finta di niente”.

ASS. MINERVA PELTI E CDQ PARCO DELLA VITTORIA:

INSIEME CONTRO L’ELETTROSMOG E I TUMORI INFANTILI

di Roberta Riga

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CDQ OSTIA SALINEINSEDIATO IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

Il 17 ottobre si è ufficialmente insediato il nuovo con-siglio direttivo del comitato di quartiere Ostia Antica— Saline. Il nuovo presidente è Paolo Bondi, ex pre-

sidente della pro loco di Ostia Antica e promotore del“Premio Antica Ostia”. Bondi si è detto subito pronto alavorare per risolvere gli annosi problemi che affliggonoquest’area nell’hinterland del XIII Municipio. “OstiaAntica e Saline sono due territori molto differenti traloro con problemi diversi che però meritano da partenostra la stessa attenzione” ha dichiarato Paolo Bondi.Scarsa valorizzazione del patrimonio archeologico, traf-fico in centro congestionato, parcheggi insufficienti edegrado delle aree verdi (in particolare quella della Ri-serva naturale del litorale romano). Secondo il neopresidente sarebbero queste le principali problematichedi Ostia Antica e del suo antico borgo. “L’unico modoper risollevare quest’area, che viene purtroppo ancoraconsiderata una ‘borgata’, è incentivare il turismo. Bi-sogna intervenire per difendere le antiche mura e ilborgo dal degrado e poi iniziare un discorso di lancioturistico che non c’è mai stato in questa zona”. Piùdifficili da affrontare sono invece i problemi riguardantiil quartiere di Saline che sono legati in principal modoalla sicurezza idraulica. “Ogni volta che piove gli abitantidi Saline hanno il terrore di nuovi allagamenti - spiegaPaolo Bondi“. L’abusivismo prima, la mancanza di unserio piano regolatore urbanistico poi, sono le principalicause dell’inadeguatezza dei sistemi fognari e dei canalidi raccolta delle acque meteoriche di Saline, ma anchedella mancanza di altri servizi come strade, marciapiedi,illuminazione, spazi verdi. “L’unico modo per tentaredi risolvere tutti questi problemi è quello di farecomunità e di affrontarli tutti assieme — aggiunge PaoloBondi — Per questo motivo ho deciso di aprire ai cittadinile commissioni del Comitato per permettergli di parte-

cipare atti-vamente e difare gruppoperchè unavoce coraleha più pesodi una sin-gola dinanzialle istituzio-ni”. Inoltre ilpresidentedel CdQ ealcuni con-siglieri sa-ranno pre-senti tutti iLunedì, dal-le ore 17.00alle 19.00,nel centro anziani “Lo Scariolante” in piazza Gregoriopoli,per raccogliere segnalazioni ed incontrare i cittadini.“La nostra promessa di fronte a tutti voi — concludePaolo Bondi - è di lavorare duro e incessantementeper riportare la qualità della vita e il rispetto che meritain un territorio troppo spesso lasciato a se stesso”.

di Chiara Ferraro

PAOLO BONDI

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Non appena mi trasferii a Villetta Barrea nel ParcoNazionale d’Abruzzo, sapevo che avrei potuto incontraree non con difficoltà, diverse specie di animali selvatici

. In modo particolare sapevo che non era affatto insolito in-crociare alcuni esemplari di cervo che si aggiravano tran-quillamente nei dintorni del paese o, addirittura nelle viuzzeo nei giardini . Infatti era piuttosto comune incontrarli mentrebrucavano l’erba della villa Comunale o per quegli esemplaripiù “esigenti”” le fioriere, delle Vecchiette, dai colori e dalprofumo così invitante! Era, ed è tutt’ ora uno spettacolo alquale, per fortuna non si fa mai l’ abitudine, perche il fascinoche la natura esercita sull’ uomo è inesauribile come avolerci ricordare lo stretto legame che ci unisce . Un giorno,che sembrava come tanti altri , la scena che mi si presentò

aprendo gli scuridelle finestre, fuquella di un cervoadulto accovacciatoproprio sotto dime, nel terrenosottostante. Non l’ho avevo mai vistocosì, aveva l’ariasfinita e sembravaaddirittura inermein quella posa incui era costrettoper l’ enorme fatica

a cui si era sottoposto. Erano infatti i giorni subito dopo gliaccoppiamenti. Anche se del tutto naturale, come avviene intutte le specie animali, il periodo degli accoppiamenti fra icervi è senz’altro uno dei più impegnativi, perché prima diavere il privilegio della conquista dell’harem ( così si chiamail branco delle femmine), è costretto a misurarsi con la forzae l’impeto degli altri maschi pretendenti. Da qui nascono deiveri e propri “combattimenti” mai cruenti, ma sicuramentespettacolari. Ebbene quell’animale così imponente in tutte lesue fattezze mi sembrò così vulnerabile dall’indurmi ad av-vicinarmi, lentamente, avendo cura di non spaventarlo, ma diriuscire a trasmettergli il mio desiderio di guardarlo davicino. Infatti così accadde, forse la stanchezza lo aveva resopiù disponibile, o, forse aveva intuito che si poteva fidare dime … ci guardammo a lungo e da quello scambio di sguardi

nacque come un’intesa fra noi. Si fermò per alcunigiorni, alternando i momenti in cui si rifocillavamangiando delle pere selvatiche dagli alberinel giardino della mia casa, poi si riaccuc-ciava per riposare ancora un po’. Io neapprofittavo per andarlo a vedere e notavoche si stava abituando alla mia presenza.Un giorno infatti, dopo che si era ri-temprato dalla stanchezza, lo vidi chestava brucando l’erba, mi sentii arrivaree mi guardò, poi sorprendentementecominciò ad avvicinarsi verso di me.Io non mi mossi, fu proprio lui che mivenne così vicino tanto da poter allun-gare appena un braccio per arrivare atoccarlo … Era come se avesse volutofarmi capire che mi aveva riconosciuto Ri-mase per un po’ vicino a me gurdandomicon i suoi grandi occhi buoni, ed io rimasirapito da quella fiducia che mi aveva accordato.Nei giorni a seguire, non lo rividi subito, ma spessosuccessivamente al mio rientro a casa, lo vedevo mangiarel’erba fresca e con mia grande sorpresa interrompeva il suopasto e mi veniva incontro, un breve saluto, giusto il tempoper riconfermare il nostro patto di amicizia e poi si allontanava

e riprendeva a nutrirsi. Quegl’incontri sisono susseguiti negli anni a venire, e sele prime volte potevo pensare ad unacasualità, gli episodi successivi facevanocredere senza dubbio alcuno che tra noifosse nato un rapporto di fiducia e addi-rittura di amicizia.. Da questa storia misono meritato l’appellativo di: l’uomoche sussurrava al cervo ….

L’AMICIZIA NON È SEMPRE FRA SIMILI

di Massimo Bolini

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Il 20 ottobre u.s. , per il centenario della morte di GiovanniPascoli , il Gruppo Recital 2010 del Centro di FormazioneGiovanile Madonna di Loreto Casa della Pace , in via

Macchia Saponara, 104, ha messo in scena “Non solo la-crime” scritto e diretto da Augusto Benemeglio , con lapartecipazione di Fabio Pizzardi, Valeria Vezzil , Carlo Ninni,Antonella Napoletano , MarcoSicurezza , Roberta Cialfi . Mar-co Crimolini e Raffaele Greco. Si è trattato di un ritrattomolto originale e , per certiversi , inedito del grande poetadi San Mauro, che ha riscossoil consenso del numeroso pub-blico intervenuto, come ha sot-tolineato don Fabrizio Cento-fanti, responsabile del Centroe scrittore di alto profilo. Nonesiste solo il Pascoli senti-mentale e lacrimoso della no-stra infanzia , quello che ripeteeternamente i versi della ca-vallina storna e della tragica notte di San Lorenzo , quandofu assassinato il padre Ruggero , il poeta del “fanciullino”che vede le cose come fosse la prima volta , e ogni volta nestupisce e le rienumera ; c’è anche il poeta universale , digrande impatto emotivo , dal largo respiro , che abbraccia

il simbolismo europeo, e rivoluziona una lingua italianaormai asfittica , dandole un nuovo senso della musicalitàe della leggerezza . Pascoli si fa incantatore dei nostrisensi , fa della poesia una sorta di magia , coi suoitremolii di stelle , il ronzio di un’ape attorno al fiore , i

campi che svaniscono nell’ondasonora delle campane, i silenzi,i pezzetti di nulla ,lo stormire dicipressi , le voci e i canti assorbitinella malinconia del paesaggio,la piuma che esita o che palpitaleggera nel nido abbandonato ,il vento che piange nella cam-pagna solitaria, la panchettadella tessitrice, tutti versi chesono veri e propri spartiti mu-sicali che ripercorrono le scor-ciatoie del cuore. Ma Pascoli ,sotto certi aspetti , anticipaProust , con il sentimento deltempo, la fine delle illusioni . E’il poeta che ha avvertito , comepochi, il senso di angoscia e di

annichilimento, di profonda solitudine dell’essere umanodinanzi al cosmo, all’ignoto; è un’anima nella penombracostantemente in pena che preannuncia , nelle sue ultimeliriche , la tragedia dell’uomo “nuovo”, con tutta la sua fi-losofia disperata e senza speranza.

OMAGGIO A GIOVANNI PASCOLI: NON SOLO LACRIME

ALLARME DEGRADO URBANO

Roma è la capitale d’Italia ma non solo, è la capitale del mondo è la città eterna, e i suoi quartieri, anche quelli perifericidevono essere nella pulizia, nell’ordine, degni di una città metropolitana come Roma e non è accettabile che si assistea scenari di degrado simili, dichiara Enrico Mercanti vicesegretario del Partito Democratico di San Giorgio Acilia.

RICEVIA

MO E PU

BBLICH

IAMO

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OMAGGIO A ELSA MORANTE PoleFit

DANCE

di Valentina Mele

Riceviamo e pubblichiamo

Nelle scuole di danza e nelle palestre si sta affacciando unanuova disciplina ben voluta da alcuni, accolta con scetticismoda altri si tratta della pole dance. Questa nuova disciplina,quasi olimpica, consiste nel ballare e compiere delle acrobazie,evoluzioni, esercizi ginnici intorno ad una pertica. Alcune menti,specialmente quelle maschili, avranno già compiuto un'asso-ciazione del tutto erronea ossia palo insieme al ballo ugualelap dance. Malgrado l'origine potrebbe anche essere la medesimanella pole dance non ci sono tacchi, perizoma o ammiccamenti,non si spoglia nessuno... insomma non si fa con l'obiettivo disollazzare il piacere maschile, si fa esclusivamente per sport.Ogni donna di qualsiasi età è perfetta per questo sport; laureate,scrittrici, estetiste, giornaliste, studentesse delle superiori,mamme hanno iniziato con entusiasmo a praticarla senza pre-giudizi e quasi tutte se ne sono innamorate. “Non vedo l'ora diandare in palestra!” affermano coloro che la praticano. Anchegli uomini ne hanno scoperto il fascino ed iniziano a praticarlacon impegno e interesse. La pole dance unisce la danza alfitness creando così un'amalgama che diverte e tonifica, gliesercizi infatti mirano a scolpire le braccia (eliminando l'imbarazzodi mettere il sale nell'insalata), il petto che sarà più alto etonico senza bisogno del chirurgo, l'addome che diverrà piatto(la prova costume sarà vinta in partenza) e naturalmente iglutei visto che l'intera ora di insegnamento si svolge in puntadi piedi. La parte sorprendente è che diverte così tanto da fardimenticare la fatica ed improvvisamente si avrà voglia diandare in palestra anche dopo una giornata stancante di lavoro,studio o quant'altro. In America è presente già da anni, inRussia e Inghilterra ci sono campionesse eccezionali, l'Australiaè piene di sublimi pole dancer finalmente anche in Italia sonocomparse alcune scuole, diverse a Milano, un paio a Roma eanche il tredicesimo municipio ha dato il benvenuto a questanuova disciplina che continua imperterrita il suo cammino versoil successo. Questo sport oltre a donare un bel corpo tonico,regala una bella dose di autostima e divertimento garantendovantaggi anche nella vita quotidiana ed in casi di emergenza,per esempio se si è rincorsi da un cane essere in grado di ar-rampicarsi su un palo della luce non è male.

Il Gruppo Recital 2010 del Centro di Formazione GiovanileMadonna di Loreto il 1° dicembre 2012, alle ore 17,30 ,portera in scena nel teatro “Don Mario Torregrossa” il recital

“Omaggio a Elsa Morante” , in occasione del suo centenariodalla nascita. Era nata a Roma il 18 agosto 1912 , e il MunicipioXIII ha intitolato a suo nome una grande biblioteca sul mare , aOstia Lido, 2000 mq, su 4 piani, dove si puo fare di tutto ,laboratori multimediali, giornate interculturali, concerti, teatro,e c’e anche una sala per bambini , che lei amava particolarmente(vds. “Il mondo salvato dai ragazzini”) , con postazioni video emultimediali, giochi da tavolo , etc. Tuttavia , in quella biblioteca, di lei non c’e nulla , nessun segno tangibile , nessuna biografia, nessun studio particolare della sua opera , nulla che possa ri-cordarla com’era : una donna sola, immersa nella sua solitudine, una donna infelice, piena di contraddizioni e di dicotomie. Eragenerosissima e avara, a seconda degli umori, appassionata eindifferente, dolce e amara, tenera e dura . In lei c'era unadolorosa gioia, e abbiamo esaurito gli ossimori. Ma era soprattuttola piu grande scrittrice italiana di tutti i tempi, che con “LaStoria “, il suo libro piu famoso, avrebbe voluto cambiare ilmondo. Non vi e riuscita, ma il romanzo rimane comunque uncapolavoro della letteratura non solo italiana. Autore e regista:Augusto Benemeglio, con , in ordine alfabetico: Raffaella Am-mannati, Liliana De Franceschi, Raffaele Greco, Antonella Na-poletano, Carlo Ninni, Fabio Pizzardi, Giuseppe Rasi, ValeriaVezzil e Roberta Zucchetti. Alla chitarra: Marco Crimolini.Sarannopresenti don Fabrizio Centofanti, responsabile del Centro eParroco di San Carlo da Sezze , il prof. Pasquale Bottiglieri , or-dinario di letteratura moderna all’Universita di Napoli , eCristiano Rasi, consigliere del Municipio XIII.

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Gentile Avvocato, mi chiamo Giuseppe A. ed ho 23 anni. Dopo tanti sacrifici, ero riuscito a mettere da parte un po’ di soldiper comprare la mia prima macchina, rigorosamente usata e di modeste pretese, non avendo una grande disponibilitàeconomica. Armato di fiducia e tanta pazienza, ho iniziato quindi a girare diversi concessionari in cerca dell’ “occasione”,e dopo tanti “buchi nell’acqua”... l’ho trovata! O così credevo! Ho comprato una piccola utilitaria di seconda mano, concirca 70.000,00 km di percorrenza, carrozzeria in buono stato, mai incidentata e revisionata, secondo quanto assicuratomidal venditore, prima di essere messa in vendita, per un importo pari ad € 4.500,00. Ero entusiasta per l’acquisto appenaeffettuato, finché, circa 3 settimane dopo, non mi ha lasciato letteralmente in mezzo alla strada. Ho dovuto chiamare ilcarro-attrezzi e pagare € 150,00 perché me la portasse all’officina del mio meccanico. Quest’ultimo, con mia grandesorpresa, mi ha spiegato che non solo l’olio e le pasticche dei freni erano da cambiare, ma, cosa ancor più grave, dacambiare interamente era anche il motore in quanto si era fusa la testata, per la modica cifra di € 750,00. Dopo essermiripreso dallo shock, ho chiamato il concessionario che mi aveva venduto la macchina per chiedergli come fosse possibileche un auto appena comprata e revisionata desse questi problemi, e soprattutto per chiedergli se ci fosse una garanzia acopertura dei danni, anche se la macchina era usata. Lui ha cominciato a darmi risposte un po’ confuse, dicendo che lagaranzia ci sarebbe ma che, tenendo conto dell’usura della macchina e del tipo di danni, in questo caso non coprirebbe leriparazioni necessarie. Non avendomi convinto la risposta, volevo chiederle se è come ha detto il venditore o se invece lostesso dovrebbe ripararmi gratuitamente la macchina.La ringrazio in anticipo e la saluto.

Caro Giuseppe, la normativa dettata in materia di garanzia sui beni di consumo, ovvero i beni mobili, tra i quali leautovetture, è stata recentemente modificata a maggior tutela del consumatore che acquista un bene, anche usato. Preliminarmente è bene evidenziare che sui beni mobili opera una garanzia legale per la durata di due anni a partire dalmomento dell’acquisto. La garanzia non è rinunciabile e non può essere esclusa; le parti contraenti, di comune accordo,possono tutt’al più ridurla ad un anno. Ciò premesso, è necessario capire il significato di garanzia su un bene: il venditoreha l’obbligo di consegnare al compratore un bene conforme al contratto di vendita. La conformità viene meno nelmomento in cui la res non è idonea all’uso; non possiede le qualità e le prestazioni tipiche di un bene dello stesso tipo; nonè conforme alla descrizione fatta dal venditore; presenta vizi non riconoscibili ictu oculi. In questi casi opera la garanzia,per cui l’acquirente ha diritto, previa denuncia al venditore entro due mesi dalla scoperta dei vizi, senza affrontare alcunaspesa, al ripristino del bene mediante riparazione o sostituzione del medesimo, ed, in determinati casi, alla riduzione delprezzo o alla risoluzione del contratto. Nel caso di specie, sulla base di quanto da lei accennato, posso quindi rassicurarlasul fatto che può invocare la tutela sopra descritta e pretendere la riparazione dell’autovettura senza alcun esborsoeconomico. Vero è, come le ha riferito il venditore, che la garanzia può essere in alcuni casi esclusa, quali, a titoloesemplificativo per alcuni tipi di danni o per la normale usura della macchina, ma altrettanto vero è che il venditore, nelcaso trattato, ha agito quantomeno in male fede. Secondo quanto da lei raccontato, il concessionario le aveva assicuratoche l’autovettura fosse stata sottoposta a revisione prima di essere messa in vendita. Dacché, sorge spontaneo chiedersicome una macchina revisionata, a distanza di un solo mese dall’acquisto, possa riportare i vizi da lei lamentati! Le rispostepossono essere due: o non vi è stata alcuna revisione o la stessa è stata fatta con imperizia e negligenza; in entrambi i casiavrebbe comunque diritto alla riparazione del bene od alla risoluzione del contratto. A tal proposito è importanteaggiungere che se i vizi della res si manifestano, come nel caso di specie, entro sei mesi dall’acquisto, opera unapresunzione di esistenza, nel senso che, salvo prova contraria, si presumono preesistenti alla conclusione dellacompravendita. In conclusione, lei dovrebbe preliminarmente denunciare l’esistenza dei vizi della res al venditore entrodue mesi dalla scoperta degli stessi, preferibilmente con lettera raccomandata a/r in modo tale che ne rimanga provascritta, chiedendo la riparazione dell’autovettura a spese del venditore. Nel caso in cui quest’ultimo persista nel non voleradempiere, sarà necessario adire l’Autorità Giudiziaria, previo esperimento del procedimento di mediazione, al fine dichiedere la risoluzione contrattuale, nonché il risarcimento dei danni subiti.Nella speranza di essere stato chiaro ed esaustivo, la ringrazio e la saluto, porgendole i miei migliori auguri.

Avv. Massimo Guerrini

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ORTOPEDIAG.B. GRASSI

UN REPARTOALL’INSEGNA DELL’INNOVAZIONE

di Simona Di Michelefotografie Stefano Sacchi

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E’ stato ‘inaugurato’ il 23 ottobre scorso, con un inter-vento al ginocchio, il sistema di sintesi delle frattureche rappresenta l’ulteriore conferma di quanto ilreparto di ortopedia dell’ospedale G.B. Grassi di Ostiavoglia offrire un servizio pubblico altamente professionalee sempre all’avanguardia. Operazioni in tempi recordche hanno sfoltito le liste d’attesa, sguardo costante-mente rivolto al benessere del paziente, utilizzo dellepiù innovative tecniche di intervento votate alla minin-vasività. E’ su queste basi che si fonda l’operato del-l’equipe di ortopediadel nosocomio lidense,come ci hanno illustra-to in un’intervistaesclusiva a tre voci ilprimario del repartoVincenzo Castelli, l’or-topedico traumatolo-gico Matteo Traiano, elo specialista in chi-rurgia del ginocchioAlessandro Zeri.Quanto è importantel’utilizzo di tecniche in-novative per gli inter-venti che effettuate?“Per il reparto di orto-pedia del Grassi è fon-damentale — confermail dottor Troiano — soprattutto per quanto riguardal’attualissimo concetto di mininvasività, qui da noi ap-plicato sia nel campo della protesica che della trau-matologia”.Cosa si intende per mininvasività? “Il rispetto massimodei tessuti — prosegue Troiano — In pratica, si opera ef-fettuando una piccola incisione chirurgica, poi unapiccola incisione dei tessuti sottostanti, e un piccolotaglio delle strutture ossee, al fine di ridurre la cicatrice,il rischio d’infezione e l’esposizione all’ambiente esterno,e per garantire una più rapida ripresa funzionale”. “Il

che significa — haaggiunto il dottorCastelli — un ritornoalla vita di relazionepiù veloce”.In che zone del cor-po effettuate inter-venti mininvasivi di

sostituzione protesica? “Effettuiamo artroprotesi totalidi anca e ginocchio — ci spiega il dottor Troiano — suipazienti affetti da gravi patologie degenerative comeartrosi, esiti di trauma, malattie congenite, deviazioniassiali”. E in traumatologia, dove trova applicazione la minin-vasività? “In questo campo la mininvasività ci permettedi sintetizzare fratture anche complesse tramite piccoleincisioni, una minima esposizione dell’osso e un ridottotempo di esposizione alle radiazioni — prosegue Troiano— Un altro grande passo avanti per la pratica ortopedi-ca”.La mininvasività è agevolata dall’utilizzo di strumentitecnologici specifici? “Sì — conferma Troiano — Da po-chissimo tempo, e cioè dal 23 ottobre scorso, usiamopresso il nostro ospedale un sistema di sintesi dellefratture che sfrutta una guida con campo magnetico eoffre il vantaggio di non esporre a radiazioni né ilpaziente né l’equipe chirurgica”.Chi beneficia maggiormente dei vostri interventi? “Inostri primi pazienti sono gli anziani, per i qualifacciamo in modo che vengano operati subito dopol’arrivo in reparto — interviene il primario Castelli — Maanche gli infortuni sportivi vengono trattati con suc-cesso”.Dottor Zeri, può spiegarci lei quali sono le tecniche in-novative più importanti per le patologie dello sport?“Una su tutte è la cosiddetta ‘tecnica all inside’, che afronte della patologia del legamento crociato anteriorepermette di ricostruire il legamento lavorando diret-tamente all’interno del ginocchio. Ma la mininvasivitàè utile in molti altri campi d’intervento, come per lepatologie condrali, ovvero quelle relative alla cartila-gine”.

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Nell’uso comune, attualmente, il terminestress viene associato, a una vita piena di im-pegni, condotta in modo frenetico. Sembra

che ognuno di noi abbia a disposizione una caricaenergetica sufficiente a fare un numero definito di at-tività oltre le quali, la carica stessa andrebbe incon-tro ad un “esaurimento”. Il consiglio più diffuso traamici è: “sei stressato, vatti a fare una vacanza”. Cer-tamente una vacanza potrebbe fare bene, ma quandola vacanza finisce si rischia di essere al punto di par-tenza. Cosa si può fare allora, e come stanno le cose effet-tivamente?Lo stress riguarda il livello di attivazionementale e fisica diun individuo. Unacerta quantità diattivazione è ne-cessaria per farfronte alle richie-ste della vita quoti-diana, in termini diimpegno fisico ementale, ma l’atti-vazione eccessiva acui si va incontro incondizioni di stress,a lungo andare, onsolo potrebbe an-dare ad inficiaresui livelli della pre-stazione, ma potrebbe avere anche effetti patologicisul nostro organismo e sul nostro equilibrio emotivo.Un certo livello di stress, quindi è essenziale per vi-vere (eustress o stress positivo), ma se l’attivazionesupera una certa soglia questa può essere negativa(distress stress negativo). Il raggiungimento dei que-sta soglia, non solo è soggettivo, variando da personaa persona, in base alle caratteristiche di personalità,ma varia, per la stessa persona, in riferimento almomento contingente e alle pregresse condizionipsico-fisiche.Nell’organismo gli effetti del distress possono coin-volgere diversi sistemi: nervoso, muscolo scheletrico,respiratorio, cardiovascolare, endocrino, gastro -

intestinale, riproduttivo, immunitario. Quello che èbene tener presente è che l’individuo è una totalitàfatta di mente e corpo, e siccome questo connubio èindissociabile, se il fisico cede alla malattia, non puònon cedere anche la psiche, ma si tratta di un al-larma affrontabile al punto da poter trasformare lostress in uno strumento di salute più che di malattia. La salute risiede soprattutto nella “cura di sé” e nel“saper prendere cura di se stessi”. Nella maggiorparte dei casi, può bastare qualche regola pratica divita quotidiana per ripristinare l’ordine e sanaremente e corpo: al mattino, appena svegli, potrebbeessere importante cercare una frase, un pensiero da

rivolgere a se stessi,in grado di infondereenergie positive; evi-tare di pensare atutti gli impegni del-l’intera giornata, mapuò essere utile pro-iettarsi sui singoliobiettivi; mantenereun’alimentazione eun ciclo sonno/ve-glia regolari, evi-tando fumo esostanze eccitanti;interrompere i pen-sieri legati alle in-combenze e alle

situazioni che sono fonte di preoc-cupazione, imparando, anche visivamente, a pren-dere le distanze dalle cose che creano disturbo;riuscire a scrollarsi di dosso la negatività a fine gior-nata.Un corretto “stile di vita”, unito alla capacità di pa-droneggiare se stessi sotto il profilo psico-somatico,può essere la base per equilibrio e serenità, indi-spensabili per costruire e preservare il benessere.Si può pertanto concludere condividendo le paroledel poeta latino Marziale: “Non vivere,sed valere vita est” (“La vita non è semplicemente vi-vere, ma vivere in modo valido e valente,quindi con forza e in buona salute”).

Buona Vita.

Sulle strade al mattino il troppo traffico mi sfianca;mi innervosiscono i semafori e gli stop, e la sera ritorno con malesseri speciali.

Non servono tranquillanti o terapieci vuole un’altra vita.

da “Un’altra Vita” di Franco Battiato, 1983

STRESS, DISTRESS E BENESSERE PSICO-FISICO

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Imedici dicono da sempre che passeggiare fa bene alla salute. Ilmovimento aerobico fortifica il cuore, il sole ci dà energia, ilcontatto con l'esterno ci mette buonumore e l'aria pulita apre i

polmoni. Tutto questo se si vive in montagna o vicino al mare,altrimenti è meglio chiudersi dentro casa e non far entrare neancheuno spiffero di aria metropolitana dalle finestre. Io appartengo allaseconda ipotesi, abito vicino Ostia dunque ho deciso di seguirequesto consiglio visto che ignoro i divieti tipici degli esperti: fritti,dolci, alcolici e tacchi troppo alti. Ho spento il pc e sono uscita afare una passeggiata in quel dell'Infernetto. Ho fortificato il miocuore, mi sono beata del sole autunnale, ho depurato i polmoni... eil buonumore? Quello è svanito quando mi sono resa conto di doverfare lo slalom tra un escremento di ≥animale e l'altro. Purtroppo lasituazione non migliora nelle zone limitrofe: Ostia, Acilia, Axa,Casal Palocco... è un tripudio di splendidi e simpatici cani aguinzaglio che lasciano i loro ricordini in giro per le strade. Natu-ralmente la colpa è da riversare sui poco educati proprietari deinostri amici a quattro zampe a cui si consiglia (obbliga) di seguirequeste piccole e preziose regole:1. Passeggiare con il cane è un piacere, farlo muniti di sacchettoe paletta è un dovere. Se la cosa disgusta voi immaginate quantopossa infastidire gli altri. Unica alternativa: lasciare il cane libero difarla nel vostro giardino.2. Ogni cane deve avere il guinzaglio adatto. Se il cane è grande efacile alla corsa il guinzaglio deve essere sicuro e molto corto, al-trimenti si rischia di invadere troppo lo spazio fisico altrui. Bocciatii guinzagli che si allungano per metri, è inutile tenere un cane alguinzaglio se ha la possibilità di attraversare la strada entrare nelbar e chiedere un amaro, no?3. L'uso della museruola sarebbe d'obbligo ma i migliori amicidell'uomo ne soffrono troppo specialmente se dotati di un musobello grosso. Per sopperire a questo problema basta camminare inluoghi poco frequentati e deviare il proprio percorso quando si staper incrociare un passante. In fondo non è piacevole ritrovarsi ilmuso di un cane sconosciuto sulla mano o all'altezza giusta delviso del proprio bambino.4. Liberare i cani in zone adibite. Non è piacevole trovarsi circondatida cani sciolti mentre si sta passeggiando o praticando jogging ed

è inutile dichiarare che il vostro cane è buono e non ha mai fattomale a nessuno se la persona in questione ne ha paura continueràad averla.5. Non avvicinarsi mai troppo ad altre persone con il proprio canea guinzaglio se non richiesto, anche in questo caso conta poco cheil vostro cane è giocoso, l'altro potrebbe non esserlo o potrebbeaver paura.6. Arrivano degli ospiti in una casa in cui ci sono dei cani, è benechiudere i cani in un luogo adibito oppure se si trovano in giardinovanno trattenuti il tempo che gli ospiti lo attraversino. Se infastidiscequesto trattamento, è inutile dare sfogo ad aforismi del tipo “lacasa è anche del mio cane quindi ha più diritto lui a muoversi che tead entrare”, è molto meglio, se la si pensa così, non invitare in casapersone che non amano i cani o ne hanno paura. Dopo tuttoognuno ha il diritto di dividere i propri spazi con chi vuole. 7. Se un tecnico viene a casa vostra per riparare qualcosatrattenete il vostro cane, non usate la solita tattica “entri pure tantoè buono”. A volte basta un odore o un movimento sbagliato a farloinnervosire. Perché rischiare di far male a qualcuno o che qualcuno,per difesa, possa far male al vostro cane? Con queste piccole regole si potrà rendere la convivenza tra glianimali domestici e le persone più facile e cordiale. Chissà chequesta educazione da parte del padrone del cane non porti adaprire più porte ai nostri amici pelosi che in fondo non hannonessuna colpa delle loro mancanze.

LE 7 REGOLE DELL'OTTIMO PADRONE di Valentina Mele