infernetto magazine n°15

con il patrocinio di

ROMA CAPITALEXIII MUNICIPIO

LE NEWS DEL XIII MUNICIPIO - ACILIA - AXA - CASAL PALOCCO - DRAGONA - INFERNETTO - OSTIA - OSTIA ANTICA - MADONNETTA - MALAFEDE

Anno 2° - n°. 15 Mensile d’informazione del XIII Municipio

“Le cose più belle della vitanon si guardano con gli occhi

ma si sentono con il cuore”

Buone Feste

imp. dicembre inf_mag_Layout 1 01/12/2011 10:52 Pagina 1

[email protected]

dal 2002 al 2010 ci sono state 72 alluvioni e 35 franeche hanno provocato 219 vittime, specialmente bam-bini donne e anziani, perché l’italia è un paese senzapiani di emergenza, senza programmazione e senzauna classe politica responsabile che sia in grado didire con forza: ora basta! quante vite dovremo ancoraperdere in conseguenza non tanto delle piogge che sistanno abbattendo sull’italia da oltre un mese ma percolpa della mancata manutenzione e tutela dell’as-setto idrogeologico del nostro paese? a quanta facileretorica e a quante strumentalizzazioni politiche do-vremo ancora assistere nell’attesa che chi di doverefaccia tutto ciò di sua competenza per prevenire disa-stri futuri? quanto dovremo ancora aspettare affinchéuna volta e per tutte si decida di fermare le nuove co-struzioni, mettere in sicurezza quelle vecchie met-tendo mano ad un piano nazionale di interventi chenon sono più procrastinabili, interventi ordinari e stra-ordinari che sono una priorità assoluta dell’italia per-ché ora appare chiaro per tutti che non basta piùdenunciare i problemi ma risolverli con la program-mazione, con gli studi e con interventi che prendanospunto da esperienze simili vissute all’estero dove lepiogge non fanno palpitare i cuori dei cittadini comeaccade da noi da troppo tempo. i nostri caduti, travoltidalle acque e dal fango, gridano oggi silenziosamenteil proprio sdegno facendo echeggiare una sola parolanella mente e nei cuori di ognuno di noi: “perché?”.

infernetto magazineanno 2° - n° 15

mensile d’informazione gratuito

editoreesse editore

direttore respondabilefederica afflitto

grafica | editing | laYoutwww.grafisima.it - simone lo reto

collaboratoridott.ssa tina calbi | giuseppe cuscusa

franco gobbi | avv. massimo guerrini | stefano lesti | dott. rino matteidott. veterinario stefano pinelli | roberta rigacoordinamento infernetto sos trafficolombo

chiara ferraro | veronica satgia

redazionevia u. giordano, 95 - int. 3 - 00124 roma

tel. 06.89.52.76.97

infernetto magazinetutti i diritti di riproduzione riservati, salvo accordi scritti

o contratti di cessione copyright, la collaborazione a questomensile è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita.

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infernetto magazineregistrazione tribunale: 237/2010 del 26 maggio 2010

pubblicità su infernetto magazine:e-mail: [email protected] - tel. 06.89.52.76.97

si ringraziano gli inserzionisti pubblicitariper il loro contributo che consente la

pubblicazione e la diffusione di questo periodico

questo numero di infernetto magazine è stato licenziatoper la stampa il 29 novembre 2011

stampato in 10.000 copie

tribunalegiudice di pace di ostia............................................065623872

carabinieri stazione "lido di ostia"................................................0656308127stazione "ostia antica" ................................................065650003stazione di casalpalocco .............................................065090536stazione di acilia ..........................................................0652350109stazione di fiumicino...................................................066522407

guardia di finanza compagnia "ostia" .......................................................0656952281° nucleo operativo .....................................................0656337078

polizia di stato commissariato ostia ...................................................065636011commissariato fiumicino............................................066504201

vigili del fuoco distaccamento di ostia lido........................................065601960

vigili urbani comando 13° gruppo via capo delle armi, 58 ...........0667696250-1unità operativa axa - casalpalocco ...........................0652311351unità operativa infernetto ...........................................0656471140unità operativa porto turistico ...................................065690252 unità operativa acilia ..................................................0652361251

emergenza in marecapitaneria di porto .....................................................06656171guardia costiera emergenza in mare.........................1530

emergenze medicheospedale grassi ...........................................................0656482168centro rianimazione.....................................................0656482168assistenza sanitaria domiciliare .................................0656483012pronto intervento veterinario ostia antica..................065650991cpo viale vega .............................................................0656481farmacie notturne acilia .................................................0652352297-52350160farmacie notturne ostia..............................................065622206farmacie notturne infernetto......................................0650915735guardia medica ............................................................0658201030

taxi coop radio taxi ostia .................................................065601646piazza della stazione ...................................................0656320466

altri numeri utiliinps..............................................................................06564901xiii circoscrizione via claudio .....................................06696131emergenza acea (elettrica) ........................................800130332emergenza acea (idrica).............................................800130335 aeroporto leonardo da vinci .......................................0665631-066595

alluvione: un mese dopo pag. 6di chiara ferraro

alluvione, chi paga? pag.13di avv. guerrini

ringraziamo chi ci “ama” pag.15di stefano lesti

inaugurata la “casa dei papà” pag.23di chiara ferraro

le mani sulla città pag. 25di stefano lesti

cdq axa malafede villa fralana pag. 27di roberta riga

cdq bagnoletto pag. 29

consegnata nuova sede alla protezione civile pag. 35di veronica satgia

rubrica salute da pag. 53

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dopo l’infernetto, i quartieripiù colpiti dal nubifragio del20 ottobre sono stati casal-

bernocchi, stagni di ostia, bagno-letto, saline e madonnetta, ma an-che palocco e l’axa. secondo i co-mitati locali, questo disastro potevaessere evitato se, dopo l’ultima al-luvione del 2008, si fosse intervenutiper adeguare la rete fognaria, il si-stema idraulico e i canali di raccoltadelle acque chiare.

poiché non si è fatto nulla, il xiiimunicipio è tornato ad allagarsi.un fiume di fango si è riversatoper le vie di casalbernocchi, cau-sando ingenti danni; le zone de-presse di madonnetta e stagni sonostate sommerse dalle acque pro-venienti dai quartieri vicini. a ba-gnoletto è esondato il canale pan-tano, invece a palocco tutte le casesono state colpite dalla piena, per-ché i canali di scolo non sono riusciti

a far defluire l’acqua.sotto accusa è il consorzio di

bonifica tevere e agro romano.“dopo gli storici allagamenti del-l’entroterra di ostia e i più recentidel 2008 e 2011 – denuncia anitamatteucci, segretario del cdq sta-gni di ostia - si può affermare chele idrovore e i canali, gestiti dalcbtar, non sono in grado di smal-tire le acque piovane”. il sistemaidraulico del xiii municipio non è ingrado di sostenere eventi eccezionalicome l’ultimo nubifragio, ma anchein condizioni normali, è semprestato al limite. questo perché si ècontinuato a costruire, ma i canalisono gli stessi dai tempi della bo-nifica; a questo si aggiunge poi lascarsa manutenzione e pulizia deicondotti che rende la situazioneancora più drammatica. “chiede-remo alla regione – aggiunge anitamatteucci - di destituire il consorzio,

che ha dimostrato di non saper ge-stire territori urbanizzati, e di affi-dare al comune la gestione del-l’intero ciclo delle acque, riunifi-cando le competenze in un unicoente”.

la sua parte di responsabilitàperò ce l’ha anche il comune diroma: in questi anni ha sempre ri-scosso gli oneri concessori, mad’infrastrutture e servizi non se n’èvista neanche l’ombra. al comuneè imputabile anche l’allagamentodell’axa, perché non ha creato unsistema di smaltimento dell’acquapiovana su via di acilia. “come neglianni ’80 – denuncia donato castel-lucci, presidente del consorzio axa– una piena d’acqua dalla via diacilia si è riversata nel nostro com-prensorio, causando diversi danni”.e’ una situazione che perdura daanni tanto che il comune, in solidocol demanio dello stato, proprietario

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ALLUVIONE:un mese dopo

di Chiara Ferraro


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del fondo confinante col compren-sorio axa, è stato di recente con-dannato dal tribunale regionaledelle acque pubbliche a risarcirel’axa per i danni dell’alluvione del1990, causati dalle acque provenienti

dalla via di acilia e dal terreno de-maniale.

al di là delle responsabilità, ades-so bisogna intervenire quanto pri-ma per evitare altri allagamenti,perché il nostro municipio è ormai

al limite della sicurezzaidraulica. sono già partiti iprimi interventi “tampone”di pulizia e manutenzione,ma per i lavori di ricalibra-tura dei canali bisognerà at-tendere ancora un po’. perrisolvere davvero la situa-zione, sarebbe necessarioporre un freno alla specu-lazione edilizia. per ora i co-mitati e le associazioni delterritorio sono riusciti a ot-tenere la sospensione delprogetto urbanistico “piccolapalocco” a seguito dell’as-semblea pubblica, svoltasilo scorso 18 novembre, acui hanno partecipato anto-nio lucarelli, responsabiledell'ufficio staff del sindaco,l'architetto stravato e il pre-sidente del municipio xiiivizzani. i cittadini chiedonoil blocco totale delle nuove

edificazioni nelle aree a rischioidrogeologico, fino a quando nonsarà garantita la sicurezza idraulicacon la sistemazione e l’adegua-mento della rete idraulica e fo-gnaria.


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quanto accaduto giovedì 20 ottobre ha, pur-troppo, confermato la precarietà del sistemaidrogeologico, di canalizzazioni e di raccolta

delle acque piovane nel nostro territorio.diverse lecause o, meglio, le concause alcune delle quali rile-vate da tempo ma tuttora senza provvedimenti ade-guati. lasciamo i dettagli tecnici ad altri, ma risultanoevidenti alcuni elementi, anche contradditori, discussiin varie sedi da istituzioni ed enti interessati :

una eccezionale quantità di pioggia concentrata inun ristretto orario. ma ormai normale date le variatecondizioni climatiche. e come tale va trattato, nel ri-vedere urgentemente la mappatura e la ricalibraturadei canali, a protezione della crescente urbanizza-zione e tenendo conto delle riscontrate criticità divario tipo. il sistema dei canali risale a vetuste boni-fiche e la sottrazione di vaste aree alla dispersionedelle acque piovane, causa cementificazione, ne hamolto ridotto l’efficienza. essi sono al limite e sonoda tenere costantemente puliti e sotto attento moni-toraggio da parte di cbtar e comune di roma.

troppi ostacoli ed ostruzioni,anche abusive, peresempio nei canali n ed l affluenti il canale paloccoche hanno causato i gravi danni in via pinzolo e viaalaleona. irregolarità ed abusi, vecchi di anni, non ri-levati come dovuto. acque pluviali di troppe abitazioniconvogliate abusivamente nel sistema fognario delleacque nere. sistema fognario che, per acea, sarebbeben sufficiente, ma regolarmente in tilt quando pioveforte con dannosissimi allagamenti di abitazioni, daanni in via gargiulo.

disuso delle utilissime canaline laterali nelle tantestrade non fornite di raccolta di acque piovane, per-ché tuttora private e non in pubblica manutenzione.

seminterrati utilizzati come vere abitazioni con tuttii rischi del caso, purtroppo. il municipio ha confer-mato alcuni progetti in avanzata fase di preparazione,per infernetto ed ostia antica, con 8 milioni di eurogià stanziati, su di un totale di 30 per tutto il 13°, epossibili gare di appalto lavori già nel 2012. cbtar,da parte sua ha confermato, data l’insostenibilitàdell’attuale sistema, di avere progetti pronti a partire,se finanziati. sono tutti interventi assolutamente ne-cessari ed urgenti ma in discussione da troppo,troppo tempo. ciò premesso, e come da tutti piena-mente condiviso, si chiede che istituzioni ed enti in-teressati intervengano con azioni immediate perrisolvere le varie anomalie segnalate ed eliminarequindi i rischi derivanti da ritardi, negligenze, incom-petenze ed abusi compiuti contro il sistema idrogeo-logico. oltre a rifondere prontamente i cittadini per idanni subiti. non c’è più tempo: non possiamo, nondobbiamo attendere passivamente e con paura laprossima grande pioggia.

di Franco Gobbi - Presidente Coordinamento Infernetto – Associazione di Quartieremail: [email protected] - www.coordinamentoinfernetto.org http://www.coordinamentoinfernetto.blogspot.com - http://www.facebook.com/pages/Coordinamento-Infernetto/72924159106

ALLUVIONE ALL’INFERNETTOALCUNE RIFLESSIONI


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aquasi due mesi dal-l’alluvione del 20 ot-tobre, abbiamo incon-

trato il direttore del cbtar,dario matturro, per farcispiegare cosa stanno fa-cendo per mettere in sicu-rezza dal punto di vistaidraulico il xiii municipio.

“grazie ai finanziamenti,già concessici dalla regioneprima del 20 ottobre, ab-biamo compiuto dei lavoridi ampliamento su alcunicanali e continueremo a far-lo. per esempio tra i tanti interventi, in primavera do-vrebbero partire i lavori su canale bagnolo. essendostato dichiarato lo stato di calamità dopo l’ultima allu-vione - ci spiega - sono state messe a disposizionedella regione nuove disponibilità economiche. perquesto abbiamo presentato un nuovo progetto che pre-vede la ricalibratura di canale palocco e di tutti i suoiinfluenti: se ci venissero concessi tutti i fondi necessari(circa 20 milioni di euro), potremmo mettere in sicurezzaalmeno una parte del municipio, quella dell’infernet-to”.

il cbtar inoltre fa parte della squadra di ammini-stratori e tecnici, creata alla fine di novembre dallacommissione lavori pubblici del xiii municipio e incaricatadi redigere una mappa dei punti critici dell’infernettosu cui intervenire con più urgenza.

“dopo questi primi interventi, per mettere in sicurezzal’intero territorio – chiarisce il direttore matturro – ènecessaria la ricalibratura di tutti i canali e l’aumentodella capacità delle pompe di sollevamento per adeguarel’intero sistema alle nuove esigenze del xiii municipio”.i canali di bonifica sono al limite e non ce la fanno più asopportare la grande quantità di acqua che arriva e afarla defluire a mare, essendo stati costruiti per

un’utenza di 35mila abitanti, che ora è di 250mila. “ilsistema di canali dal punto di vista idraulico funziona –ci tiene a specificare - il 20 ottobre appena ha smessodi piovere, nel giro di mezz’ora, l’acqua è defluita e ilsistema si è svuotato. bisogna però aumentarne laportata per renderlo più efficiente ed evitare altri alla-gamenti; per fare questo però ci servono circa 60milioni di euro”.

il direttore matturro ha risposto anche alle “accuse”rivolte al cbtar dopo il 20 ottobre. “noi facciamo ilnostro lavoro diligentemente, denunciando ogni irre-golarità, alle autorità preposte per chiedergli di inter-venire, dove noi non possiamo farlo. sono anni peresempio che denunciamo al comune la presenza diopere abusive che ostruiscono il normale deflusso del-l’acqua, ma non sono mai stati presi provvedimentiseri. inoltre sempre al comune spetterebbe la puliziadei canali”.

“dal canto nostro – conclude il direttore del cbtar -effettuiamo la manutenzione ordinaria due volte l’anno,cercando, con i pochi soldi a disposizione, di fare ilpossibile per questo territorio a rischio idrogeologico,che richiede tanti interventi e che senza di noi ritorne-rebbe a essere uno stagno”.

Consorzio di Bonifica Tevere Agro Romanodi chiara ferraro


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dopo i gravissimi disagi verificatosi nel xiii municipio aseguito dell’alluvione, che hanno messo in ginocchio mol-tissime famiglie, ci chiediamo adesso chi pagherà i danni?risponde per noi l’avvocato massimo guerrini.

la situazione che ci hanno prospettato i lettori è, pur-troppo, molto frequente, in particolare nella zona dell’in-fernetto dove, a seguito di precipitazioni anche di nonstraordinaria intensità, si presentano fenomeni di allaga-menti di strade e di abitazioni creando grave disagio agliabitanti della zona.. ciò è dovuto, principalmente, a difettidi costruzione degli edifici molto spesso riscontrati.

il nostro codice prevede, nel caso di edifici o di altri beniimmobili destinati per loro natura ad una lunga durata, unaresponsabilità decennale a carico del costruttore. in parti-colare se, nel corso di dieci anni dal compimento, l’opera,per un vizio del suolo o per un difetto della costruzione, ro-vina in tutto o in parte, ovvero presenta evidente pericolo dirovina o gravi difetti, l’appaltatore è responsabile nei con-fronti del committente e dei suoi aventi causa (art. 1669c.c.). la giurisprudenza ritiene questa responsabilità di tipoextra-contrattuale o aquiliana (art. 2043 c.c.) e può esserefatta valere non solo dall’acquirente dell’immobile nei con-fronti del costruttore dello stesso, ma anche da parte diqualsiasi terzo danneggiato dalla rovina dell’edificio: taledisposizione avrebbe quindi come scopo quello di tutelarel’esigenza di ordine pubblico della conservazione e dellafunzionalità degli edifici.

tale disposizione opera, quindi, una forte tutela nei con-fronti del danneggiato prevedendo una presunzione di re-sponsabilità a carico del costruttore con un’inversionedell’onere probatorio su di lui gravante. quest’ultimo, infatti,per poter escludere la propria responsabilità dei dannidovrà fornire la prova non solo di aver usato tutta la dili-

genza possibile nella scelta dei materiali e nell’esecuzionedell’opera ma anche la mancanza di una sua responsabilitàconclamata da fatti positivi, precisi e concordanti.

la norma, tutelando quindi il danneggiato per i danni pro-vocati nel corso di dieci anni dal compimento dell’opera,stabilisce, però, che la denuncia debba essere effettuata, apena di decadenza, entro un anno dalla scoperta del vizio.denuncia con la quale si porta a conoscenza del costruttoretale scoperta. l’azione risarcitoria dovrà poi essere instau-rata entro un anno dall’avvenuta denuncia.

quindi, nel caso in esame sarà, innanzitutto necessarioeffettuare una perizia tecnica per capire le cause che hannoportato allo sfondamento del muro e il conseguente alla-gamento. qualora dovesse emergere che tale danno siastato causato da un difetto di costruzione o progettazionedell’opera, il che dalle informazioni fornitemi sembra al-quanto probabile, si potrà agire nei confronti della ditta co-struttrice per ottenere il risarcimento dei danni subiti.risarcimento che riguarderà sia i danni materiali, come losfondamento del muro e la rovina dei mobili e oggetti pre-senti, sia le spese da lei eventualmente affrontate per l’im-possibilità di utilizzo dell’abitazione allagata per il temponecessario alla riparazione dei danni (come ad esempio lespese per un alloggio alternativo ecc…).

si informano tutti i lettori che lo studio legale guerrini –bises si mette a vostra disposizione al fine, anche con l’au-silio del consulente tecnico, di quantificare pienamente idanni subiti, nonché a verificare se tali danni siano stati de-terminati da vizi di costruzione e nel qual caso si valuteràla possibilità della proposizione dell’azione giudiziaria.

sia il sopralluogo che la stima dei danni e la consulenzasaranno prestate gratuitamente.

gli interessati potranno contattare lo studio, al fine di fis-sare un appuntamento, ai numeri sotto indicati.

per domande e informazioni invito a contattarmi presso il mio studiosito in Viale Umberto Tupini, 96 (Eur)ai seguenti numeri: 0654210924, fax 06.45425798, 3284723531oppure alla mail: [email protected]. in caso di necessità e/o urgenzasi riceve per appuntamento presso la sede della redazione di infernetto magazine

Avvocato Guerrini

Alluvione chi paga?


da qualche anno ormai il xiii municipio può vantare lapresenza sul suo territorio di strutture deputate nonpiù solo allo svago ed al benessere fisico, ma anchealla formazione ed alla cultura.infatti quest’area immersa nel verde e a due passi dalmare è sempre stata interessata allo sviluppo culturaledei suoi residenti, tanto da promuovere progetti formativifinalizzati all’acquisizione di conoscenze e competenzeutili per la crescita non solo individuale, ma anche esoprattutto comunitaria.

il polo didattico giacomo leopardi - divisione dellanissolino corsi – nella figura della responsabile di-dattica e commerciale, dott.ssa veronica agus, si pro-pone di offrire un servizio a tutte le famiglie che desi-derano affiancare ai propri figli persone altamentequalificate, in modo tale da consentire loro la realizza-zione di un percorso scolastico fluido e sereno.

il polo didattico offre i seguenti servizi:

-recupero anni scolastici;-ripetizioni private;-preparazione esami universitari;-iscrizione a corsi di laurea in modalità e-learning;-corsi certificati di inglese e di informatica.

la mission del polo didattico è quella di creare unambiente di apprendimento nel quale gli studentipossano sviluppare al massimo le proprie potenzialitàintellettive, etiche ed umane; di fornire un’istruzione epreparazione culturale completa, attuale, integrata ecoerente; di formare la persona quale cittadino e qualefuturo professionista; di promuovere la formazioneumana e sociale degli abitanti del quartiere, proponendouna variegata offerta didattica adatta a qualsiasi età.

il polo didattico inoltre si pro-pone quale valido sostegnoper le famiglie dei giovani stu-denti che, trovando difficoltà inspecifiche materie, hanno bi-sogno di acquisire un metododi studio efficace ed efficien-te.

un pool di insegnanti qua-lificati e la totale adatta-bilità dei percorsi didatticiconsentirà ad ogni stu-dente il raggiungimentodegli obiettivi in modo flui-do, sereno e nel rispettodei tempi.

RINgRAzIAmO pUBBLICAmENTE

ChI CI...NISSOLINO CORSI

INFORMAZIONE REDAZIONALE


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questo mese ci sentiamo di rivolgere di tutto cuoreun plauso alle risorse straordinarie messe incampo dall’ama per far fronte all’emergenza

rifiuti a seguito dell’alluvione del 20 ottobre scorso. inmeno di una settimana infatti grazie all’intervento pun-tuale dell’ama, le strade del xiii municipio non si sonoriempite di rifiuti grazie all’utilizzo ottimizzato di per-sonale e di camion provenienti anche da altri municipi.infatti gli operatori sono passati più volte nell’arcodelle medesime giornate per raccogliere materiale divario genere che di norma non si può smaltire all’internoo in prossimità dei cassonetti. materassi, mobili, elet-trodomestici, non-ché un gran nu-mero di apparec-chiature elettro-niche, dischi in vi-nile, libri e altrioggetti sono statiportati sollecita-mente nelle disca-riche autorizzatedagli operatori peressere smaltite atermini di legge.già a due giornidall’accaduto sipoteva notarel’andirivieni di uo-mini e automezzi intenti a trasportare tutto ciò che iresidenti sono stati costretti loro malgrado a gettarevia. interventi straordinari pianificati dall’ama che sonoproseguiti fino a che dalle nostre strade è stato tolto ditutto di più. abbiamo intervistato un operatore ecologicodi ostia lido che ha lavorato nel nostro territorio 12ore al giorno, tra orario di servizio e straordinari, pertre giorni, fino a quando, come abbiamo detto, sono ar-rivati in aiuto altri mezzi e operatori dagli altri municipi.“abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere! ha af-

fermato con orgoglio l’operatore che preferisce rimanereanonimo. il lavoro è stato molto pesante ma i cittadinici hanno aiutato da par loro interagendo con noi e ren-dendosi conto di quanta fatica e organizzazione ci vuoleper far sparire dalle strade quintali di materiale pesanteed eterogeneo. spesso capita che alcuni cittadini cicriticano, ci fotografano mentre lavoriamo perché pen-sano evidentemente che invece di lavorare stiamo conle mani in mano, ma soprattutto perché non compren-dono o addirittura ignorano del tutto la nostra tipologialavoro. certo, talvolta si possono registrare alcuni dis-servizi, non dovrebbero capitare ma capitano, tuttavia

il successo dellaraccolta straordi-naria effettuatanelle strade del xiiiche, tra l’altro, an-cora prosegue, è lachiara dimostrazio-ne che ogni pole-mica contro di noinon ha alcuna ra-gione di essere.tante testimonian-ze di affetto e lavostra intervista nesono la dimostra-zione più palese.vorrei anche, se

possibile, approfittare di questo spazio per informarela cittadinanza che l’isola ecologica di via bottero adostia lido, resterà ancora aperta tutti i giorni dalle ore7 alle 13 e dalle 14 alle 18,30 per permettere aicittadini di liberarsi di tutto ciò che purtroppo hannodovuto gettare dopo l’alluvione.”. ringraziando l’operatoreama per la disponibilità, simpatia e schiettezza, speriamodi contribuire anche noi di infernetto magazine a rendereonore a chi è tutti i giorni in prima linea per il decorodella nostra città e la nostra salute.

RINgRAzIAmO pUBBLICAmENTE

ChI CI...di Stefano Lesti


intervento del Consigliere muniCipale pierFranCesCo marChesi,

presidente della Commissione lavori pubbliCi viabilità e trasporti del Xiii muniCipio

vorrei parlare ancora dell’alluvione del 20 ottobre. credoche ci sia ancora molta confusione sulle cause chehanno portato al verificarsi degli allagamenti che ci sono

stati. vorrei innanzitutto che fosse chiaro che sebbene siastato un evento eccezionale, i cambiamenti climatici ci por-tano a pensare di doverci abituare sempre di più ad eventi diquesto tipo, che come sappiamo si sono verificati in altre partid’italia con ripercussioni e danni maggiori di quelli che ab-biamo avuto nelle nostre abitazioni.

l’amministrazione può operare solo su quelli che sono imicro-problemi, dati dagli influenti l ed n, che attraversanozone pesantemente colpite, come via pinzolo e via domenicoalaleona.

bisogna considerare che la nostra maggiore via d’acqua èil canale palocco, che a detta di qualcuno ha delle chiuse.vorrei chiarire questo punto: il canale palocco non ha chiuse!nasce alla madonnetta e attraversa palocco, infernetto, entranella riserva presidenziale e ha la sua foce tra la piscina delpresidente della repubblica e la spiaggia comunale del i can-cello. non ci può essere stato, dunque, nessun errore umano,proprio perché il canale non ha sistemi idraulici, ma ha unagriglia all’entrata della tenuta del presidente allo scopo diimpedire l’uscita degli animali dalla tenuta stessa; un portelloche esiste da più di cinquant’anni e del quale anche un filmato

dimostra la regolareapertura. la vera causaè la caduta di 174 mm dipioggia.

malgrado il lutto chehanno avuto, le frasi più giuste credo che vengano dalla co-munità cingalese che ha accettato la morte del ragazzo senzaper forza dover trovare un colpevole, in quanto più di noi abi-tuati a piogge di questo genere. nutro dunque un grande ri-spetto per la loro compostezza nel dolore.

da uomo delle istituzioni, ma anche come coordinatoredella protezione civile mi sento di ringraziare le stesse asso-ciazioni di protezione civile, i vigili del fuoco, la polizia diroma capitale xiii gruppo, i carabinieri, la guardia di finanza,l’ama ed in particolare l’ingegner gaspari e i suoi operatori.

sono poi felice di dovermi smentire su ciò che credevo: ilnostro quartiere ha avuto una crescita esplosiva e spesso nonci si conosce neppure tra vicini di casa; in questa situazionedi emergenza, però, vi è stata una grande solidarietà da partedi tutti e un grande aiuto vicendevole. dalla tragedia che haavuto luogo in quei giorni è emerso il lato positivo: l’essereun quartiere vasto, giovane, ma unito; ed è per questo chesono fiero di rappresentarlo nelle aule del municipio.

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di V. S.


parla il responsabile della rete fognaria

della regione, l’assessore ai Lavori

pubblici e alle Infrastrutture

Luca malcotti.

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parla il responsabile della rete fognaria dellaregione, l’assessore ai lavori pubblici e alleinfrastrutture luca malcotti.

nel nostro territorio, ciclicamente, ogni anno i nubifragiautunnali provocano ingenti danni ai privati cittadinied anche all'amministrazione pubblica. in questi annila regione come si è comportata rispetto a questaproblematica? dove si è investito e perché? la regione ha competenza sulla rete viaria regionalee sulle aree verdi protette, le altre sono in capo aicomuni. per quanto ci compete noi abbiamo fatto in-terventi di manutenzione straordinaria ed esiste unprogramma straordinario sul dissesto idrogeologicogestito dal commissario di governo. in merito al municipio xiii, devastato dai danni etagliato fuori dalla città per via del collasso dellaroma-lido, cosa pensa rispetto alla furia edilizia

degli ultimi venti anni e il mancato rifacimento delsistema idrico locale, possono essere in parte leragioni della situazione odierna?la ragione profonda di quanto accaduto la scorsasettimana risiede proprio nell’espansione ediliziadegli ultimi 10 anni: nell’era rutelli, sotto il titolo ac-cattivante “pianificar piacendo”, il 13 municipio haavuto una espansione fulminea, senza che venisserorealizzate le opere primarie e secondarie necessarie.il colpo finale è stato inferto dal piano regolatore diveltroni che ha previsto di scaricare decine di migliaiadi nuovi abitanti in questo municipio senza uno stracciodi piano infrastrutturale. È bene poi ricordare chetutta questa edilizia privata ha portato al versamentodi oneri concessori al comune che dovevano essereimpiegate per tutte queste opere ma evidentementecosì non è stato.

parla il responsabile della rete fognaria

della regione, l’assessore ai Lavori

pubblici e alle Infrastrutture

Luca malcotti.di roberta riga

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Buon Natale!


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la conferenza sanitaria e l’osservatorio sociosanitario del 13° municipio hanno recentementediscusso la parziale chiusura effettuata dalla

asl roma d, da h24 ad h12, del nucleo di cure pri-marie di casal bernocchi, creando proteste e disagi,vista la sua utilità. risolta subito con la decisione diriaprire in h24 il nucleo di casal bernocchi, dopo ne-cessari lavori. si è, soprattutto, chiarita la sostanzialedifferenza tra un nucleo di primo soccorso ed unpunto di primo soccorso, uscendo da un fuorvianteequivoco tra il municipio e l’asl roma d, in materiadi assistenza sanitaria sul territorio. i nuclei, miglio-rabili nella efficien-za, si occupano dei“codici bianchi everdi”, cioè inter-venti medici rapidie semplici, senzaintasare, anzi al-leggerendolo, unpronto soccorsoospedaliero desti-nato alle emergen-ze per i “codicigialli e rossi”. ma-gari con postazione118, i cui interventiportano sempre ecomunque ad unpronto soccorsoospedaliero. ilpunto di primosoccorso è orga-nizzato, invece,

come un pronto soccorso vero e proprio. l’idea, so-stenibile, di creare punti di primo soccorso nascedalla lontananza dei pronti soccorso ospedalieri ri-spetto a molte aree del 13°, quali l’entroterra. la lorocreazione richiede tempo, ingenti risorse ed attrezzatureadeguate ad affrontare le emergenze. di qui una con-divisione che, ci sembra, porti alla urgente e necessariacreazione dei nuclei per poi ampliarli, dove e comeappropriato, in punti di primo soccorso. l’infernettoè ovviamente direttamente interessato alla questione.da molto tempo è stata richiesta la creazione di unastruttura sanitaria pubblica nel quartiere, oggi total-

mente mancante.la questione è at-tualmente all’esa-me della adslroma d per arri-vare, speriamo ra-pidamente e lepremesse ci sonotutte, alla decisionedi dotare il quar-tiere di basilariservizi sanitari.stiamo seguendoil tutto da vicino eda tempo e confi-diamo in un pros-simo esito favore-vole per eliminarefinalmente i moltidisagi a carico deicittadini in camposanitario.

NUCLEI DI CURE pRImARIE EpUNTI DI pRImO SOCCORSO

di Franco Gobbi - Presidente Coordinamento Infernetto – Associazione di Quartiere


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Ènata all’infernetto la “casa del papà 2”. inauguratail 18 novembre in via degli strauss, la casa ospiterà,per altri 12 mesi, dieci papà separati in gravi difficoltà

economiche che non sono riusciti a riconquistare l’indi-pendenza economica e sociale dopo un anno trascorsonell’altra casa in via di torre di pratolungo, al tiburtino.ogni ospite avrà a disposizione un appartamento di 65m2, dotato di tutti i confort, pagando un contributo mensiledi 300 euro. vicino al condominio vi è una villa, adibita aspazio comune con studio, area ludica per i figli e spaziper le attività di supporto familiare, legale e psicologico,organizzate dall’associazione “il sorriso”.

all’inaugurazione erano presenti il vicesindaco svevabelviso, tiberio timperi, giornalista e testimonial dell’ini-ziativa, maria bisegna, presidente dell’ass. nonni genitoridi papà separati, gian ettore gassani, presidente nazionaledell’associazione matrimonialisti italiani e antonio matri-cardi, vicepresidente della onlus padri separati.

“È un progetto – spiega il vicesindaco belviso – decollatonel 2009 con l’inaugurazione della prima casa in via dellatorre di prato lungo. l’idea è nata dall’amara constatazione

del numero impressionante di uomini che nella nostracittà vivono la difficile condizione di separati costretti adabbandonare la loro casa. non tutti però possono comprareo affittare un’altra abitazione”. secondo l’ultima indaginedella caritas, tra i senzatetto che dormono per strada onei ricoveri, ci sono i papà separati che, dovendo pagaregli alimenti all’ex moglie per il mantenimento dei figli,non arrivano alla fine del mese. si stima che il 25% degliospiti delle mense per poveri sono persone separate e di-vorziate. le “case dei papà” sono nate con lo scopo diaiutare questi uomini a ricostruire la propria vita, offrendoglianche un luogo dignitoso dove poter stare con i propri figlinei giorni dell’affido. negli ultimi anni molti comuni italiani,oltre la capitale, si sono attivati in questo senso peraiutare i padri separati che si trovano ad affrontare unasituazione di povertà a seguito del divorzio. per accederealla “casa del papà”, gli interessati dovranno fare domandaal municipio di appartenenza. “queste strutture – ha com-mentato tiberio timperi – sono ottime iniziative ma sonoanche la dimostrazione di una mala-giustizia che in casodi separazione penalizza quasi sempre padri e mariti”.

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INAUgURATA LAdi chiara ferraro


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di stefano lesti

domenica 27 novembre si è svolta una manifestazioneorganizzata dal comitato di quartiere il macchionededicata alla pulizia dei canali di scolo per l’acqua

piovana e al monitoraggio dei pozzetti di assorbimentodelle acque chiare. “il giorno della cunetta”, questo il titolodella manifestazione, nasce per sensibilizzare i residenti ele istituzioni sul rischio del ripetersi di allagamenti semprepiù devastanti per la nostra zona. tra gli intenti del comitatovi sono quello di richiamare l’attenzione delle autoritàsulla gravità del problema, fare appello ai mezzi di infor-

mazione perché si rendano interpreti delle richieste deicittadini, chiedere un piano di risanamento idrico perl’intero territorio del xiii municipio, promuovere la realiz-zazione di una rete per la raccolta delle acque chiare, pre-tendere l’immediato ripristino di tutti i canali di scolo e ap-plicare una politica di costante sorveglianza ed attentamanutenzione degli stessi, ma soprattutto per sollecitaregli abitanti sull’assoluta necessità di mettere in attocontrolli personali, diretti e accurati su eventuali blocchied ostruzioni dei canali di scolo anche tramite segnalazionipresso gli uffici del comitato, in via antonio lotti. con l’oc-casione il comitato ha inteso anche chiedere soluzioniadeguate alle istituzioni preposte attraverso la formulazionedi un piano di intervento che tiene conto della urgenza direalizzare passi carrai che prevedano l’uso di tubazioniche non riducano la portata dei canali che attraversano,ma anche l’utilizzo di pozzetti ispezionabili e mantenuti insicurezza nei tratti più ampi di chiusura dei canali al fine dimonitorarne la situazione, ivi compresa la pulizia deipozzetti . senza tralasciare un accorato appello alla curapersonale di ciascuno del tratto di canale prospiciente lapropria residenza con una costante pulizia, taglio d’erba erimozione di possibili ostruzioni mediante una condivisionee collaborazione con il vicinato al fine di scongiurare lapresenza di immondizia, fogliame, materiali di scarto. allamanifestazione hanno partecipato uomini e mezzi dell’ama,come sempre sensibili al territorio.

I residenti si sono uniti per la pulizia dei canali di scolo e dei pozzetti per la raccolta delle acque chiare per dare un segnale alla cittadinanza e alle istituzioni

INSIEmE pER UN QUARTIERE mIgLIOREgiancarlo Anelli, presidente del Comitato di quartiere “Il macchione”: “Uniamoci tutti in-sieme per prevenire il ripetersi di allagamenti sempre più devastanti nella nostra zona!”


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l’incontro, introdotto dal coordinatore municipale di sel,sandro lorenzatti, e moderato da enrico fontana, di-rettore di paese sera, ha visto gli interventi di istituzioni,

sindacati e rappresentanti di imprese del xiii, ed ha riscossoun successo quasi del tutto inaspettato tra i cittadini residenti.lorenzatti, coordinatore municipale di sel, ha presentatol’iniziativa affermando che: “il clima d’illegalità ormai diffusonel litorale romano e il lassismo del centro destra che adogni livello tende a tollerare gli abusi e continua a mostrarepropensione per le sanatorie costituiscono l’humus fertilesul quale si sviluppa la presenza e l’azione della criminalitàorganizzata.”. la sottovalutazione in tempi passati e presentidel fenomeno mafioso a roma e nel lazio è quanto halamentato gianni ciotti, segretario generale silp/cgil roma,che ha anche fornito una serie di preziose indicazioni tecnicherelative il ruolo della criminalità organizzata in alcune attivitàcommerciali quali quelle dei “compra oro”, ricordando idrammatici tagli del governo ai capitoli di bilancio relativi leforze di polizia. bianca la rocca, sos impresa, ha invece de-lineato il quadro drammatico del disagio sofferto da com-mercianti e imprenditori: “la mafia, in ogni sua forma, ha ap-profittato pesantemente della crisi. oggi, ad avere soldi daspendere per gli investimenti e le opere, sono soprattutto imafiosi. una diretta conseguenza di questa situazione èl’usura, e della legge 108 sarebbe il caso di mettere in campouna profonda riforma per aggiornarla e renderla piùrigorosa.”. francesco forgione, ex presidente della com-missione parlamentare antimafia, ha evidenziato innanzi tutto

la funzione economica che le mafiesvolgono oggi e ha infine ricordatocome l’alleanza tra mafia e politicasi costruisce e si consolida a partiredalla gestione del territorio, nella ge-stione degli appalti, dei piani regolatori e delle opere pubbliche,invitando calorosamente le organizzazioni locali di sel aporre la massima attenzione sulla compilazione delle prossimeliste elettorali, dal momento che il litorale romano, comeindicano i fatti e le indagini, è purtroppo una delle aree più in-teressate dalla presenza mafiosa nella città di roma. filibertozaratti, consigliere regionale di sel e presidente della com-missione regionale lotta alla criminalità, dopo aver ricordatol’impegno della commissione regionale lotta alla criminalità,ha denunciato il rischio che le mafie, nel degrado sociale, cul-turale ed economico in cui viviamo, rischino di diventarecomponente maggioritaria del nostro tessuto sociale, e che imafiosi diventino referenti per trovare lavoro e protezione. Èinammissibile che amministratori e politici, a partire daisindaci, sottovalutino, più o meno consapevolmente, questo fe-nomeno, magari dando la responsabilità di certi fatti a criminalicomuni piuttosto che a mafiosi. antonio turri, dell’associazionelibera contro le mafie, dopo aver sinteticamente raccontatola storia delle attività mafiose nella nostra regione nel corsodel suo intervento ha elencato una serie di fatti e circostanzecriminali che si sono verificati a ostia e nel litorale romano,dove è ormai accertata la presenza e l’attività stabile difamiglie mafiose siciliane e campane.

LE mANI SULLA CITTàdi stefano lesti


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dopo circa un mese si è concluso lo scorso 13novembre il sit-in dell’associazione culturaleaxa-malafede villa fralana. il presidio era nato

per manifestare la necessità della cittadinanza localedi risolvere, o comunque sensibilizzare il territorio,circa “la questione scuola”. infatti la scuola materna enido di via menzio, dopo circa 10 anni dallo stanziamentodei fondi e dopo una lunga serie di pressioni dal basso,avvenute grazie all’interessamento dei cittadini localiche hanno insistito con gli organi competenti affinchéla scuola venisse aperta, è statainaugurata lo scorso ottobre.tuttavia il servizio scolastico èstato attivato con l’esclusivaopzione dell’antimeridiano enon prevede quindi il tempopieno, del quale invece hannofortemente bisogno le famigliedel quartiere. il sit-in di protestaè andato avanti per quattro set-timane, dalle 8 del mattino finoalle 20.00, grazie all’impegnodei cittadini che volontariamentesi sono resi disponibili a pre-siedere il sit-in. l’associazioneaxa-malafede, organizzatricedell’iniziativa, è stata supportatadall’intervento del comitato diquartiere amici della madon-netta. “l’attività di presidio haconsentito di raccogliere circa400 firme per l’apertura a tempopieno della scuola materna divia menzio che invieremo alcompetente dirigente del miure a tutte le altre istituzioni coin-volte, e circa 200 lettere firmate

per manifestare il dissenso in merito alla realizzazionedelle social house previste dal comune su via panerai,che invieremo invece ai competenti assessori e dirigenticomunali” ha dichiarato il presidente dell’associazioneroberto trapani. “inoltre, è stato dato anche inizio al-l’ambizioso progetto di censire la popolazione di axa-malafede, cosa che proseguirà nei prossimi mesi. sem-pre su iniziativa dell’associazione, è stata organizzatauna raccolta di giocattoli e altro materiale di consumoda destinare alla scuola materna di via menzio”. il pre-

sidente trapani inoltre ha sotto-lineato l’importanza della mobi-litazione non solo per quanto ri-guarda la protesta rivolta alle isti-tuzioni, che calano dall’alto leloro scelte e non interpellano unacittadinanza che invece ha dimo-strato di esserci e di voler parte-cipare alla vita del proprio quar-tiere. inoltre “un altro elementonon sicuramente secondario èstato quello di trasmettere il sensodi partecipazione e di impegnoper la causa comune a tutte lepersone che si sono recate perfirmare e che, in più casi, hannocapito che sarebbe stato utile egratificante mettersi in gioco inprima persona. sviluppare il sensodi appartenenza fra le personedel quartiere si è concretizzatoin maniera tangibile martedì 1°novembre, attraverso l’organiz-zazione di un picnic in prossimitàdel presidio a cui hanno parteci-pato diverse famiglie”.

Associazione CulturaleAxamalafede Villa Fralanadi roberta riga


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bagnoletto - "da diverso tempo, stiamo lavorandoper prendere in considerazione ogni possibiledettaglio utile a dimostrare l’esigenza di un

plesso scolastico a bagnoletto che comprenda almenoscuola materna e scuola elementare", dichiara il co-mitato di quartiere bagnoletto dopo l'incontro con l'as-sessore alla scuola del xiii municipio, lodovico pace."questo plesso scolastico sopperirebbe all’inevitabileal sovraffollamento della popolazione studentesca cheil veloce aumento demografico determinerà a brevenell’unica struttura esistente nel territorio (istituto m.u. traiano di dragona) trovando inoltre la soluzioneideale al ripristino della scuola materna “il solletico”dichiarata inadeguata dagli stessi tecnici del xiii muni-cipio.la necessità di un nuovo plesso scolastico è statasottoposta all’attenzione dell’assessore per le politichedei servizi sociali emergenza abitativa e scuola del xiiimunicipio, lodovico pace, il quale con significativa tem-pestività si è reso disponibile. nel primo incontro avve-

nuto il 31 ottobre presso la sede dei servizi sociali mu-nicipali in via passeroni 24, l’assessore ha raccolto lemotivazioni e spiegato i criteri di valutazione per deter-minare l’esigenza o meno di un plesso scolastico.nell’occasione è stato rappresentato che la presenzadi scuole a bagnoletto fornirebbe beneficio anche aiquartieri limitrofi (tre pizzi bagnolo e dragona). dimo-strando interesse all’argomento l’assessore ha richie-sto un incontro sul posto per verificare elementioggettivi con il supporto di mappe e del piano partico-lareggiato. raccogliere tutti gli elementi necessari e,successivamente, ad attivare la procedura amministra-tiva per la richiesta di un plesso scolastico a bagno-letto. il 19 novembre alla presenza di tutti i componentidel cdq, l’assessore pace, constatata l’esistenza di ter-reni che, dal pp, risultano già destinati a scuole, chie-dendo la collaborazione di questo cdq ha garantito ilproprio impegno a riguardo".

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comitato di quartiere “ostia antica-saline”

abbiamo aspettato 10 anni per vedere realizzata unascuola elementare a saline e finalmente, il nostro im-pegno, la nostra pazienza, la nostra caparbietà conl’aiuto dei cittadini sembrava venissero premiati dal-l’ultimazione dei lavori.ultimazione tanto sbandierata dagli amministratori lo-cali che davano per scontata la fine dei lavori a luglio2011 e prevedevano l’apertura dall’inizio del nuovoanno scolastico a settembre.in verità, visto l’andamento dei lavori, eravamo scetticisulle ottimistiche previsioni di apertura ed avevamomanifestato le nostre perplessità all’assessore pace ilquae ci aveva rassicurati sulla imminente apertura.abbiamo anche espresso le nostre preoccupazioni peril fatto che l’area esterna adibita a parcheggio non ècompletata, manca infatti di asfaltatura e di raccoltadelle acque meteoriche (non a caso con il recente nu-bifragio era tutto allagato).ancora più preoccupante è la posizione dell’ingressoche si affaccia su via f. orioli, una strada stretta ( circa6 mt), a doppio senso di circolazione e priva di marcia-piede.da informazioni assunte presso alcuni responsabili deilavori ci è stato precisato che dette opere erano fuoridell’appalto e che quindi doveva provvedere il munici-pio.la soddisfazione si trasforma ogni giorno che passa insbigottimento, incredulità, in rabbia; ancora una voltadobbiamo constatare l’assoluta incapacità degli ammi-nistratori nella gestione della cosa pubblica e forseanche di tecnici altrettanto irresponsabili.

e a pagare sono i bambini ammassati in aule stracolmee le loro famiglie costrette in molti casi a portarli inscuole fuori del comprensorio.nella nuova scuola sono arrivati gli arredi, è statomesso a dimora il prato e alcune piante, cosa si aspetta ad aprirla??ancora una volta la burocrazia, l’incompetenza, l’inca-pacità fanno la parte del leone

COmUNICATO STAmpARICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

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via del martin pescatore, castel fusano, alla fine di via dicastel porziano: consegnata una nuova sede alla prote-zione civile a cavallo, attiva sul territorio h 24 per segna-

lazioni incendi e a disposizione anche per emergenze d’altrotipo. ciò di cui si occupa in primo grado questa sede è il pattu-gliamento della pineta , pattugliamento antidegrado, antincen-dio boschivo, primo soccorso. in cantiere anche unaddestramento per cani da catastrofe e per guardie zoofile am-bientali. per il nuovo spazio ceduto dal municipio xiii, gli uominidella protezione civile hanno in cantiere molti progetti. cinqueettari di verde da utilizzare per simulazioni, iniziative, attività ecorsi utili e fruibili dalla popolazione. aperti anche a visited’istruzione da parte di classi scolastiche non appena sarannostate completate le ultime consegne dal parte del xiii munici-pio.

il consigliere pierfrancesco marchesi, presidente della com-missione lavori pubblici dichiara: “ho aderito nel 2008 a questaassociazione come coordinatore per il xiii municipio. il servizioche offre la protezione civile a cavallo è importantissimo perun territorio che come il nostro è composto per due terzi diverde. inoltre vorrei ricordare che queste persone sono stateindispensabili nell’alluvione del 20 ottobre. durante l’emer-genza abitativa di quei giorni, la protezione civile ha offertopasti caldi a chi ha avuto allagamenti e situazioni allarmantiall’interno della propria abitazione”. nel mese di novembre,durante il fine settimana è stato organizzato un corso antiag-gressione, di difesa personale, anche per donne. a tenere ilcorso sono stati i maestri dell’ “accademia antiaggressioneKrav maga”. le tecniche insegnate fanno parte di un metodoisraeliano di combattimento da strada, senza regole, dunque;al solo scopo di essere in grado di difendere la propria personain caso di aggressione. il metodo, riconosciuto dal coni ed uti-lizzato anche dalle forse di polizia nasce negli anni ’50 per for-mare le forze speciali dell’esercito israeliano. il coordinatore alla protezione civile del iv municipio ci spiegaquanto sia importante la protezione civile a cavallo ad esempionella ricerca di persone scomparse lungo i fiumi o in pineta,dove il cavallo resta il mezzo di locomozione più idoneo. im-portante opera che la protezione civile a cavallo intende rea-lizzare è l’ippovia: un collegamento da ostia a roma, chesfrutterebbe un passaggio interno, collegando ostia al fiumeaniene; un tracciato da seguire, appunto, a cavallo, utile per laprotezione civile e i vigili del fuoco.

pROTEzIONE CIVILEA CAVALLO A UN pASSO

DALLA pINETAdi veronica satgia


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si è inaugurata lanuova sede delle as-sociazioni colere

cultura e senex onlus.“l’ospite d’onore – affermagiulio notturni, presidentedell’associazione culturalecolere cultura – è stato il

pulmino per disabili e cittadini con difficoltà motorieche la mia associazione el’associazione senex onlussono riuscite ad acquistaregrazie alle tante iniziative di

raccolta fondi realizzatesul nostro territorio. vo-

glio ringraziare anome dell'associa-

zione tutti i par-tecipanti che

ieri, inmassa, sisono pre-s e n t a t inella no-stra nuo-

va sede divia capitan ca-

sella 5, è stato davvero commovente vedere quantosostegno e quanta fiducia ripongano nei confrontidelle nostre associazioni. la sede diventerà un puntodi riferimento di molte iniziative, culturali, solidali edi consulenza in vari campi utili alla vita socialedelle persone. grazie al sostegno di sempre piùpersone - continua notturni - sarà possibile realizzaregrandi progetti di assoluta rilevanza ed importanzasociale per il nostro territorio". "l' apertura dellasede - afferma gino d'alicandro, presidente dell'as-sociazione senex onlus - è solo un primo passo perinstaurare un profondo rapporto personale con ilterritorio per cercare di dare risposte concrete allenecessità delle persone; apriremo, appena possibile,sportelli di aiuto e sostegno a problematiche relativea persone appartenenti alla terza e quarta età, troppospesso abbandonate a loro stesse". "obiettivo primario- concludono notturni e d'alicandro - sarà quelle diattivare il servizio gratuito di trasporto per disabili epersone con difficoltà motorie per i cittadini del xiiimunicipio; siamo fiduciosi, grazie anche al grandissimocontibuto delle tante persone, associazioni e comitatidi quartiere che hanno sposato la nostra causa, diriuscire a raggiungere l'obiettivo in poco tempo. sa-remi lieti di ricevere i cittadini che vorranno informarsisui nostri eventi e le nostre iniziative nella nostranuova sede".

COLERE CULTURA-SENEx ONLUS: INAUgURAzIONE DELLA NUOVA SEDE

fonte ilfaronline.it


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provengono dairesidence del li-torale, da case

sotto sfratto. altri vi-vevano in mezzo allastrada. oggi dieci nuclei

familiari in emergenza abitativa, con venti bambini acarico, hanno occupato la scuola dell'infanzia "do remi diverto" di via adolfo cozza. lo stabile era vuotoperchè in attesa di essere abbattuto prima della rico-struzione di un plesso nuovo di zecca, ecocompatibilee all'avanguardia, presentato solo lo scorso luglio dalxiii municipio. "siamo italiani e stranieri, dieci famiglie,- racconta emiliana, 41enne serba con a carico settefigli – molti vivevano per strada, altri sono stati sfrattati.non sapevamo dove altro andare. ora non lasceremoquesto posto finchè non ci daranno sistemazioni deco-rose. non mi muovo manco morta". in tanti hanno giàportato aiuto agli sfollati, dalle maestre della strutturafino al parroco di zona, al teatro del lido che ha fornitoalcuni letti per la notte. "avevamo richiesto di demolirein parte la costruzione proprio per evitare situazioni diquesto genere. – commenta amerigo olive, assessoreai lavori pubblici del xiii municipio – la ricostruzionedell'asilo è molto attesa dai piccoli alunni, ora ospitatialla scuola amendola, quindi bisognerà trovare unasoluzione all'attuale occupazione. i servizi sociali delmunicipio sono già al lavoro. lì non possono certo ri-manere vista la presenza di amianto nell'edificio".

anche quest’anno, come ogni anno, fervono i pre-parativi nella parrocchia di san tommaso apostoloper le celebrazioni natalizie. il 18 dicembre alle

20,30 nel tendone riscaldato interno ai locali di via li-viabella si terrà il concerto di natale il cui ricavato saràdevoluto in favore dell’ospedale di Kimbao, nella re-pubblica popolare del congo, diretto dalla dottoressachiara castellani. i gruppi canori parrocchiali non solonote, dei bambini della parrocchia e dei diakonia siesibiranno nel corso della serata che ricordiamo saràad ingresso libero con sottoscrizione volontaria. l’attorecabarettista fabio chi aggiungerà alla serata una notadi colore con le sue simpatiche battute.

FAmIgLIE SENzA CASA OCCUpATO L'ASILO DO.RE.mI DIVERTO:

"VENTI BAmBINI CON NOI, NON SAppIAmO DOVE ANDARE"

fonte: ostiatv.it

CONCERTO DI NATALEdalla redazione


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RISATE ED EmOzIONI pER COmBATTERE

L’ALzhEImERdi stefano lesti

grande successo per la serata di beneficenza orga-nizzata lo scorso 23 novembre al teatro nino man-fredi di ostia dall’associazione amici alzheimer.

tre attori comici, luciano lembo, gianfranco phino edemilio pitzalis, (zelig e colorado cafè), si sono esibiti pertre ore di filato di fronte ad un pubblico accorso in grannumero per testimoniare affetto e vicinanza ad un asso-ciazione benemerita del territorio impegnata sul frontedella lotta all’alzheimer. tra il pubblico erano presentitra gli altri l’assessore ai servizi sociali del xiii municipio,lodovico pace, il presidente della commissione culturamonica picca, stefano salvemme, presidente della com-missione attività produttive e salvatore colloca, capogruppopdl nel xiii municipio. l’evento è stato presentato dalgiornalista mirko polisano ed è stato ripreso dalle tele-camere di vincenzo marinangeli per ostia tv channel.“e'stata una serata per me indimenticabile, grazie a tutti!nella mia mente resteranno per sempre i vostri volti, nelmio cuore il vostro calore…”, ha dichiarato visibilmentecommossa, claudia martucci, presidente dell’associazioneamici alzheimer, salita sul palco per ringraziare tutti i

presenti, in specialmodo l’ammini-strazione munici-pale per la vicinan-za e l’interesse di-mostrato nei ri-guardi dell’asso-ciazione.

numerose le segnalazioni dei cittadini del quartieredi bagnoletto riguardo la presenza in alcuni canalidi irrigazione di gamberi di acqua dolce di una

specie infestante in grado di scavare profonde buche chenel tempo sono in grado di provocare veri e propri dannisia all’ecosistema che al normale assetto idrogeologicodei territori in cui questi gamberi vivono e si riproducono.il gambero rosso della louisiana, originario degli statiuniti centromeridionali, è stato introdotto volontariamenteed involontariamente nelle acque di mezzo mondo dalgiappone, al sud-est asiatico, alla spagna, al costa rica,al portorico, a s. domingo, al venezuela, al Kenya, alsudan, all’uganda, fino ad arrivare, in questi ultimi decenni,anche in italia. costituisce un vero problema per la suacapacità di colonizzazione in quanto è una specie a crescitarapida e fecondità elevata: i gamberi sono maturi ses-sualmente già a pochi mesi dalla nascita. una femminaadulta arriva a produrre fino a 600 uova anche due voltenello stesso anno. resiste ai periodi siccitosi più criticiscavando profonde bu-che o alla riduzione diossigeno nell’acquarespirando con lebranchie fuori dell’ac-qua e, grazie a ciò, rie-sce a uscire dall’acquae a spostarsi da uncorpo idrico all’altro.

gAmBERO DELLA LOUISIANA

A BAgNOLETTOdi stefano lesti


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Èstata presentata simbolicamente al centro anzianidi dragona la riforma sull’assistenza domiciliare,curata dai servizi sociali di roma capitale. a

prendere parte all’iniziativa, giacomo vizzani, presidentexiii municipio, lodovico pace, assessore servizi socialixiii municipio, mario bellavista, presidente commissioneservizi sociali xiii municipio, e sveva belviso, vicesindacoroma capitale. "e' perfettamente riuscita – ha spiegatolodovico pace, assessore politiche sociali xiii municipio- l'operazione trasparenza del municipio su una riformache interessa molti cittadini del nostro territorio. comeassessore sono soddisfatto che numerose persone ab-biano seguito con attenzione le motivazioni che ci hannoportato a condividere gli obiettivi della riforma e a par-tecipare alla sua fase di sperimentazione. si passa dalvecchio regime della domanda per ottenere l'assistenzaal sistema dell'analisi dei bisogni. e' una rivoluzioneche avevamo preavvertito introducendo, come municipio,nuovi criteri d'accesso all'assistenza. la riforma con-sentirà di abbattere del 25% le liste d'attesa e di valutarein maniera oggettiva (attraverso una valutazione integrata

servizi sociali - asl) i bisogni delle persone. in pocheparole mettiamo in soffitta l'accesso all'assistenzabasato sulla cronologia delle domande presentate. lariforma, tra le altre cose, valorizzerà al massimo laprofessionalità delle assistenti sociali. come assessorevoglio ringraziare i tanti partecipanti, utenti, famiglie,associazioni di volontariato, cooperative sociali e sindacatiche hanno apprezzato gli sforzi innovativi tesi ad unamaggiore equità sociale ed i percorsi partecipati che ilmunicipio e l'amministrazione hanno garantito"."unottimo lavoro – ha sottolineato mario bellavista, presi-dente commissione servizi sociali xiii municipio- chepunta ad un abbattimento notevole delle liste d’attesache, con il cambio di criteri, porteranno ad un’equa di-stribuzione dei servizi. È il segno di una politica piùvicina alle esigenze dei cittadini". "un cambiamentonecessario – ha spiegato giacomo vizzani, presidentexiii municipio- è la dimostrazione di un’amministrazioneche non dimentica le fasce deboli, ponendo la giustaattenzione alle problematiche sociali".

presentata la riforma dell’assistenza domiciliare

nel xIII municipio

di Stefano Lesti


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si è svolta in campidoglio, presso la sala del car-roccio, la presentazione del programma “ progettidi vita”, avviato da roma capitale a sostegno

delle donne separate con figli che non percepiscono, oricevono solo in parte, l'assegno di mantenimento.l’obiettivo è offrire loro un aiuto concreto sia per l’in-serimento, o il reinserimento, nel mondo del lavoro siaper la cura e la formazione dei propri figli. lavinamennuni, delegata alle pari opportunità di roma capitale,ha così dichiarato: “un'idea concreta sulla quale romacapitale ha voluto investire per offrire un sostegno eduno stimolo alle donne in difficoltà, soprattutto se madridi famiglia con la responsabilità di crescere i proprifigli, per aiutarle a riacquistare fiducia in se stesse e ri-partire”. attraverso tale programma potranno esserefinanziate microimprese individuali o collettive - comeasili condominiali, catering domestico, attività sartorialiin casa, iniziative di web marketing, telelavoro - maanche l' iscrizione a corsi di formazione ed il pagamentodi utenze domestiche e materiale scolastico per i figli.

giornaliste, psicologhe ed esperte hanno quindi di-scusso, nella giornata in campidoglio, su un progettoinnovativo che mira ad essere uno strumento concretodi contrasto a forme di esclusione sociale e agevolarele donne sole, ma soprattutto con figli, che si trovano inparticolari situazioni economiche.un tema spesso sot-tovalutato, che rappresenta una forma di violenza psi-cologica ed economica sulle donne, sul quale si vuolesensibilizzare l'opinione pubblica in occasione della

giornata del 25 novembre, giornata internazionale controla violenza sulle donne. per questo sono state coinvoltenell’incontro anche le più importanti associazioni fem-minili impegnate contro la violenza sulle donne con loscopo di innescare un circolo virtuoso ed aumentarel'attenzione su questo tema. ad organizzare l'eventoomniares communication.ha coordinato i lavori la gior-nalista di rai uno, cristina guerra. sono intervenutelavinia mennuni, delegata per le pari opportunità diroma capitale; camilla nata, giornalista della “vita indiretta”; anna di lallo, presidente della omniares com-munication; irene bozzi, psicoterapeuta e scrittrice e lerappresentanti delle più importanti associazioni femminilibe free, differenza donna e telefono rosa. presente,in qualità di testimonial, roberta beta giornalista econduttrice radiofonica.

“pROgETTI DI VITA”un programma di Roma Capitale per le donne separate in difficoltà

di Stefano Lesti


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in commissione lavori pubblici si continua a lavorareper il territorio. un’importante opera è l’avvio dell’iterper il raddoppio di via di acilia, autorizzato dall’as-

sessore ai lavori pubblici di roma capitale fabrizioghera, dopo il sopralluogo tenutosi in via gorgia dileonatini, a casalpalocco. sopralluogo a cui hannopreso parte anche pierfrancesco marchesi, presidentecommissione lavori pubblici xiii municipio; fabriziotesta, presidente consorzio di casalpalocco e amerigoolive, assessore lavori pubblici xiii municipio.“un intervento atteso da troppi anni – ha spiegatogiacomo vizzani, presidente xiii municipio – quello delraddoppio di via di acilia: l’ultimo guasto della precedenteamministrazione a cui la giunta alemanno è riuscita atrovare una soluzione. un’opera che porterà inevitabil-mente ad un miglioramento della viabilità e dello smal-timento del traffico locale. da segnalare che è statoanche avviato l’iter procedurale per l’approvazione delprogetto esecutivo del sottopasso di acilia, per il qualeoccorrerà effettuare , una volta per tutte, l’elaborazionedel definitivo progetto, che fino ad ora è risultato essereinesistente. ringrazio l’assessore ghera e il professorfrancesco coccia, dirigente del dipartimento xvi diroma capitale”. inaugurato, inoltre, nel mese di no-vembre, l’innesto di via ipparco di nicea su via niceneto,in zona casalpalocco. l’opera permetterà ai residentidel comprensorio di avere una via di uscita alternativa aquella già esistente, scelta dovuta al sovraffollamento

della zona nell’orario mattutino a causa dell’entrata deibambini alla scuola comunale di vicolo del canale dellalingua, dove negli orari di uscita ed entrata si creanolunghe file. problemi di tipo burocratico hanno rallentatoi lavori: nel 2010 il progetto non poté essere attuatotempestivamente in quanto non era chiaro chi fosse ilproprietario dell’area (mt. 4 x 13) che doveva essereasfaltata per consentire il passaggio delle auto, a causasoprattutto della rivendicazione di proprietà della suddettastrada da un privato. accertato poi che via niceneto èstrada comunale e che il tratto in discussione rientranella fascia di pertinenza della strada medesima, l’ufficotecnico municipale ha dato il via ai lavori. all’inaugurazioneerano presenti pierfrancesco marchesi, presidente dellacommissione lavori pubblici viabilità e trasporti; amerigoolive, assessore ai lavori pubblici e il presidente delconsorzio nuova palocco, antonio biscari. pierfrancescomarchesi valuta l’opera come “un’ulteriore soddisfazioneper i residenti del territorio, che agevolerà il traffico in-terno”. sottolinea inoltre che “l’intento dell’urbanisticamoderno è proprio quello di riuscire ad unire il territorioin modo capillare”.

LE ULTImE DALmUNICIpIO xIIIdi Veronica Satgia


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riportiamo alcune notizie recenti sullo stato delleopere previste per ammodernare la colombo:

sottopasso di via di malafede: la situazione è avanzatain quanto al momento i dieci progetti presentati per lagara internazionale vengono analizzati dalla commis-sione tecnica interna del xii dipartimento del comunee ci aspettiamo a breve di conoscere la graduatoria cheverrà fuori al termine di questa fase,

sottopasso e raddoppio di via di acilia: vedere il co-municato stampa allegato. per quanto riguarda il sot-topasso, bisogna notare che i soldi pattuitidalla convenzione potrebbero non bastareper realizzare un sottopasso simile a quellodi via di malafede, via Wolf ferrari: è stataapprovata una delibera dal xiii municipioche permettendo un'aumento di cubauraper delle edificazioni in zona macchia diguerino consente di reperire 20 milioni dieuro per la realizzazione di un sottopassocon rotatoria in superficie e dei tratti dicomplanare, completamento delle com-planari tra via di mezzocammino e via dimalafede: è finito il progetto preliminareintegrato che passerà ora all'ufficio emer-genza traffico e poi alla conferenza deiservizi. il vero problema è l' attuale man-canza dei fondi necessari per realizzarel'opera senza la quale i vari sottpassi per-derebbero in gran parte la loro efficacia.ci aspettiamo che il comune li reperiscao con la vendita di beni immobili come ri-sultava nel bilancio 2009 del comune ocon gli oneri concessori delle nuove edi-ficazioni in via di approvazione sul terri-torio. trasformare la colombo inun'arteria moderna e adeguata al traf-fico che deve gestire è un'impresa note-vole, le singole opere se realizzatesingolarmente non sono di per sé riso-

lutive ma è l'insieme che fa la differenza. ci stiamo pianpiano avvicinando all'obiettivo nonostante la cronicamancanza di fondi del comune, dovuta ai debiti pre-gressi, che ci costringe ad accettare compromessi tal-volta non facili come quelli sui nuovi insediamenti.crediamo comunque, che a ragion veduta il percorsointrapreso finirà per portare grossi benefici a tutto ilterritorio e che sia compito di comitati come il nostroquello di sollecitare e vigilare affinché tutto si svolgaper il meglio.

COmITATOSOS TRAFFICOLOmBO

Ing. M. LoriPresidente

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO


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benché la sterilizzazione chirurgicasia l’intervento più eseguito daimedici veterinari, è anche uno

degli argomenti più dibattuti con il cliente,e l’argomento di discussione è chiara-mente rappresentato dai pro e controdi questa pratica chirurgica.le consi-derazioni etiche relative alla tematicadelle gravidanze non programmate e al

conseguente incremento degli abbandoni ed all’evidentefenomeno del randagismo, sia canino che felino, do-vrebbero già da sole indurre il partner umano ad unadecisione che comunque porterebbe all’amico pelosodegli indubbi vantaggi dal punto di vista sanitario.daidati e dall’esperienza a disposizione di tutti la sterilizza-zione in giovane età ad esempio sia della femmina felinache di quella canina abbassa fino quasi allo zero le pro-babilità dell’insorgenza di tumori mammari ed alle con-seguenti problematiche relative a metastasi o interventiper la rimozione degli stessi. si consiglia anzi la steri-lizzazione prima dell’insorgere del primo calore proprioper evitare queste gravi eventualità.d’altra parte neimaschi ad esempio di gatto, la riduzione dell’aggressivitàe del nomadismo conseguenti alla castrazione, evitanoo comunque riducono notevolmente gli incidenti stradali,il contrarre malattie legate all’accoppiamento come

l’immunodeficienza felina, o la leucemia felina (le fa-migerate fiv e felv), e la possibilità di traumi e feriteda combattimento.purtroppo a fronte delle argomentazioniscientifiche ci sono ancora troppi tabù soprattutto legatialla sterilizzazione del maschio che in italia ed un po’ intutti i paesi latini è meno accettata rispetto a quelladella femmina, mentre sono proprio i maschietti a di-ventare spesso meno controllabili dai proprietari, eportati a cercarsi fidanzate ovunque. di fronte tutti noidovremmo avere sempre presente la brutta immaginepurtroppo quotidiana data dal cucciolo abbandonato abordo strada o addirittura travolto dalle automobili.intutti i paesi che hanno acquisito un coscienza socialedel fenomeno del randagismo e della cura dell’animaledomestico, i due strumenti che possono consentire larisoluzione di questi problemi sono l’educazione delsingolo cittadino ed un serio programma di controllodelle nascite.

La sterilizzazionepro e controa cura del Dott. Stefano pinelli


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ci sono arrivate molte richiestesul lifting del seno, ci spieghidi cosa si tratta???

la mastopessi o lifting del seno con-sente di risollevare e rimodellare unseno cadente o di ridurre e modificarela forma e le dimensioni dell'areola.chi può eseguire il lifting del seno?

le donne che richiedono questo tipo di intervento sonosoprattutto quelle il cui seno ha perso la forma e il volumeoriginari per effetto di fattori quali la gravidanza, l'allatta-mento, la forza di gravità e l'invecchiamento. il lifting delseno è particolarmente indicato per donne con seni piccolie cadenti perché nel caso di seni molto abbondanti ilrisultato estetico ottenuto può venire successivamentecompromesso dagli effetti della gravità. ci sono limiti di età?non esistono limiti di età per sottoporsi a questo tipo diintervento, ma è preferibile aspettare il completo sviluppodel seno e rimandare l'intervento nelle donne che stianopianificando future gravidanze in quanto la gravidanzaprovoca uno stiramento della cute che potrebbe vanificarei risultati ottenuti. È possibile anche aumentare contemporaneamente ilvolume del seno?certo, è possibile effettuare una mastopessi con l’inseri-mento di protesi per ottenere un sollevamento ed un au-mento del seno. in uesto caso è particolarmente importantescegliere la protesi più adatta.quando e come si decide se inserire protesi oppure no?la mastopessi è un intervento molto personalizzato che,come tale, necessita di un'accurata visita specialistica.du-rante la prima visita il chirurgo dovrà valutare le condizionidel vostro seno facendo le opportune misurazioni e illustrarvila procedura chirurgica più adatta al vostro caso.il chirurgodovrà inoltre valutare il vostro stato di salute per escluderealterazioni (quali pressione alta, problemi di coagulazioneo di cicatrizzazione) che potrebbero influire sul risultatofinale.prima dell'intervento riceverete istruzioni ben precisesull'alimentazione pre e post-operatoria, sull'assunzionedi farmaci, alcool e sigarette.al termine della visita il chi-rurgo, d'accordo con voi, sceglierà la forma e la misuradel seno più adatta alla vostra fisionomia e la procedurachirurgica più indicata al vostro caso.se il seno è piccolo ecadente ma non ha perso di volume può essere sufficienteprocedere ad una mastopessi.se, invece, il seno cadenteha perso in tutto o in parte il suo volume o è molto grande,è consigliabile eseguire una mastopessi associata, rispet-tivamente, ad una mastoplastica additiva o riduttiva al finedi ridare forma, volume e compattezza al vostro seno.ha detto la procedura chirurgica più adatta, che significa?ci sono diverse tecniche chirurgiche utilizzabili, quindi unseno svuotato e cadente avrà una tecnica diversa dal senosolo svuotato, per il seno con capezzolo molto sceso siutilizzerà una tecnica diversa dal seno sceso ma senzaptosi del capezzolo.

mASTOpESSIA cura: Dott. Andrea garelliSpecialista in Chirurgia plastica Ricostruttiva ed EsteticaVia del mar giallo, 20 - Ostia Lido Tel. 06.56368500 www.andreagarelli.eu e-mail: [email protected]

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quali sono i rischi e le complicanze di questo tipo di inter-vento?quando questo tipo di intervento viene eseguito da unospecialista in chirurgia plastica, esperto nel modellamentodel seno, i risultati sono generalmente molto buoni. sitratta comunque di una procedura chirurgica vera e propriadove le complicanze (sanguinamento, infezione) sono rarema possono accadere ed essere agevolmente risolte solose l'intervento è eseguito da uno specialista in chirurgiaplastica all'interno di strutture debitamente autorizzate.perdiminuire i rischi di complicanze è comunque importanteseguire attentamente i consigli e le istruzioni che vi darà ilchirurgo prima e dopo l'intervento.le fumatrici dovrebberoridurre l'uso di sigarette perché il fumo può aumentare ilrischio di complicanze e causare ritardi di guarigione. che tipo di anestesia viene praticata?la mastopessi viene eseguita sia in anestesia generaleche locale più sedazione ma sempre in regime di daysurgery. solo nei casi più estesi può essere necessario unricovero in clinica per una o due notti.i risultati?ottimi, in quanto è molto importante il decolté specialmentenelle donne dopo i 40anni.


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la tossina botulinica (botox ) si può considerareun medicamento innocuo e privo di pericolositàse si adattano i criteri farmacologici d’impiego e

soprattutto se praticata da “ mani “ capaci. laddoveviene impiegata nei trattamenti a fini estetici , qualil'eliminazione delle rughe frontali, glabellari e del con-torno occhi, i margini di sicurezza del suo impiego sonomolto al disopra dei livelli limite. per essere conside-rata pericolosa la quantità di tossina botulinica iniettatadeve superare di circa 100 volte il dosaggio comune-mente impiegato per i trattamenti estetici,in praticapochissime quantità sufficienti a provocare un bloccodel gruppo muscolare trattato. purtroppo una scarsaconoscenza dei trattamenti con il botox e una vera epropria idiosincrasia sulla parola tossina fanno si chequesto medicamento, per altro impiegato normal-mente in situazioni patologiche quali lo strabismo,nelle distonie cervicali – leggi torcicollo -, blefarospa-smo, iperidrosi ascellare, ecc., sia fonte di paura e diansia nella sua applicazione. il botox è una neurotos-sina che agisce provocando un blocco temporaneo deimuscoli laddove viene iniettata , con un meccanismod'azione diretto ad impedire che l'acetilcolina perife-rica , responsabile delle contrazioni muscolari , possaintervenire. tale effetto di blocco si manifesta solita-mente dopo circa due-tre giorni mantenendosi percirca 4-6 mesi per poi ritornare alle condizioni prece-denti. durante l'iniezione non si avvertono fastidi par-ticolari se non un lievissimo bruciore e un leggeroarrossamento della durata di pochi secondi quindi sipuò senz’altro dire che il trattamento non è assoluta-mente doloroso ed i risultati sono eccellenti. personal-mente ho potuto constatare come le rughe sidistendano in breve tempo e rimangono distese, so-prattutto le frontali che non trovano altro impiego peril loro trattamento se non attraverso la chirurgia pla-stica ( lifting ) . lo stesso dicasi per le rughe in mezzoalle sopracciglia (glabellari) e quelle del contornoocchi. i costi partono da un minimo di 350 euro

LA TOSSINA BOTULINICAQUALI LE INDICAzIONI E LE CONTRO-INDICAzIONI


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la crescita di un bambino è caratterizzata da di-scontinuità evolutiva, progressi, pause, impennatee arresti, ma, in ognuna di queste fasi, necessita di

tutela e protezione da parte dell’adulto. l’adulto di rife-rimento, tipicamente il genitore, ha il compito di metterequegli argini, le regole, che gli evitano di varcare confiniper i quali non è ancora pronto. il bambino, se contenutocon dolce fermezza dai propri genitori, ha la possibilitàdi esercitare la massima autonomia e libertà all'internodi quei confini che vengono tracciati per lui e, dopo moltianni, potrà approdare con sicurezza alla vita adulta.nelmettere gli argini, il genitore, si scontra inevitabilmentecon la difficoltà di far rispettare queste regole, a far sìche il proprio bambino accetti che gli vengano dati limiti,detti dei no, messi degli stop. e' molto diffuso che igenitori lamentino difficoltà in questo senso e arrivino adoversi rivolgere a degli specialisti perché i bambini ri-sultano essere ingestibili, spesso tiranni di genitori ter-rorizzati dalla reazione ad un no. perché succede?eppure i bambini piccoli si nutrono della vita psichicadegli adulti, adorano compiacere i genitori, al punto chei bambini che ne sono privati riportano gravi dannipsichici.la difficoltà dei genitori di oggi risiede nel fattoche c'è un grosso investimento affettivo sulla famiglia esul bambino, cioè entrambi i genitori si preoccupano dicurare gli aspetti emozionali e affettivi della relazionecon i figli : sia mamma che papà siprendono cura dei bambini nei loro bi-sogni primari, entrambi si preoccupanodi leggere fiabe e di giocare con i figli,di usare anche un linguaggio degliaffetti che li faccia sentire amati, maentrambi fanno fatica a utilizzare uncodice educativo: come se la parte del“cattivo” non volesse farla nessuno.inrealtà i bambini per crescere sanihanno bisogno di amore ma anche dieducazione, non si è genitori se non sieduca, e non è un compito delegabileper intero a terzi, pena la rinuncia aduna relazione completa con i figli. edu-care e amare sono quasi sinonimi nellacrescita di un figlio, soprattutto educareè sinonimo di condurre ad essere...autonomi.il bambino, dal genitore, siaspetta un modello di riferimento, valori

trasmessi attraverso azioni e comportamenti, più cheparole.non esistono ricette per dare le regole ai bambini,né esistono regole uguali per tutti, esistono le regoledella propria storia con i propri figli. questo procedi-mento, ovviamente, non può prescindere, dal considerarecome si è vissuto il proprio rapporto con l’autorità deigenitori, con i limiti e le eventuali imposizioni. È bene ri-flettere sul fatto che se si è vissuto male qualcosa sitende a preservare i propri figli dalla brutta esperienza,ma si rischia così di trasferire i propri vissuti sui bambiniche potrebbero invece avere bisogni diversi.le regoleche più facilmente sono sostenibili sia per i genitori cheper i bambini sono quelle create proprio per aiutarli acrescere, partendo dall'ascolto del bambino e capendoche ha bisogno di quel confine per muoversi meglio. inquesto percorso è bene stare attenti agli errori che sicompiono più frequentemente di quanto si pensi. am-miccare al proprio bambino durante un rimprovero del-l'altro genitore, per esempio, potrà garantire un mo-mentaneo vantaggio nella relazione, ma in realtà creeràun danno al bambino che ne trarrà confusione e sfiduciain chi dovrebbe essere un modello di riferimento. È im-portante la condivisione, all’interno della coppia, nellaproposizione delle regole e nei comportamenti per evitareche volutamente e inevitabilmente le regole vengano in-validate dal genitore che non le condivide. la confusione

generata da un percorso educativonon coerente con comportamenti con-traddittori da parte dei genitori puòessere causa di una alterazione dellapercezione e condivisione non solodelle regole ma anche dei valori sottesialle regole stesse. infatti, nell’impartireuna regola, è importante che il genitore,anche precocemente, con pacatezza,motivi la ragione per cui ci si aspettaun determinato comportamento checontribuisce al benessere della famigliae, più tardi della vita sociale, con l’as-sunzione di compiti e responsabilità. ilbambino senza regole è un bambinoconfuso che finisce per non avere piùnei genitori un punto di riferimento,che si chiude al dialogo ed è facilmenteinfluenzabile dalle sollecitazioni chevengono dall’esterno.

NELL’EDUCAzIONE UN TESORO SEgRETOL’ImpORTANzA DELLE REgOLE

IN ETà EVOLUTIVA


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la diatermia ( conosciuta anche come diatermia dacontatto o tecarterapia ) è una terapia fisica endo-gena ( calore dall'interno ) ossia va ad aumentare latemperatura interna tissutale al fine di avere dei risul-tati terapeutici.

si avrà un conseguente aumento del microcircolo di-strettuale con drenaggio dei liquidi, aumento della tem-peratura, cessione di energia ai tessuti che vannocurati, aumento del metabolismo cellulare.

nella diatermia il corpo non è passivo ma partecipaattivamente alla terapia. la diatermia non eroga calore,come spesso si sente erroneamente dire, e quindi èpraticamente impossibile che ci si ustioni la pelle, marichiama tutti gli elettroliti ( sodio, potassio... ) presentinel corpo in direzione dell'area da trattare e ciò generalavoro e quindi calore interno. e' ovvio, però, che il pa-ziente non debba necessariamente avvertire calore inmodo eccessivo, quasi insopportabile. i campi di appli-cazione sono svariati: medicina estetica, sportiva, orto-pedica e traumatologica, vascolare...generalmente,questo tipo di terapia viene utilizzata in caso di contrat-ture muscolari, edemi e linfedemi di varia natura,traumi sportivi di vario genere ( fascite plantare, strappimuscolari, epicondilite, tallonite... ), calcificazioni arti-colari, patologie a carico della colonna, tunnel carpale,disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare, quadriinfiammatori da artrosi, esiti di artro-protesi...e' unaterapia all'avanguardia e i risultati benefici sono riscon-trabili in tempi estremamente brevi. tre sole sono lecontroindicazioni: stato di gravidanza, tumori e pre-senza di pace-maker. e' possibile lavorare in duplicemodalità: capacitiva e resistiva. la prima riguarda tuttiquei tessuti organici ricchi di acqua ( ad esempio i mu-

scoli ) dove l'effetto drenante è primario. la maggioresua applicazione si può avere su edemi morbidi. la se-conda, invece, riguarda tutti quei tessuti poco ricchi diacqua ( articolazioni, tendini, legamenti... ) dove è pos-sibile lavorare più specificamente nel tratto corporeointeressato dalla patologia o trauma in atto. modalitàmaggiormente utilizzata su edemi più compatti ( adesempio contratture muscolari cronicizzate ). le duemodalità possono essere utilizzate entrambe alterna-tivamente o si può valutare, a seconda della patologiada trattare, la possibilità di prediligerne una piuttostoche l'altra. generalmente un trattamento standard didiatermia ha una durata media di 15-30 minuti, temponecessario per poter intervenire su un quadro di in-fiammazione e dolore. la frequenza delle sedute puòvariare da 2 volte a settimana a giorni alterni.

DIATERmIA E mASSAggIO pLANTARE ThAyDALLA TECNOLOgIA pIù AVANzATA

AD UNA DELLE pIù ANTIChE mETODIChE ORIENTALIprima parte

A cura:Dott.ssa Valentina magni - Fisioterapia privata

Via Villabassa, 92 - Infernetto - Tel. 339.6065155


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La rubrica èstrettamente riservata ai privati.

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infernetto magazine n°15

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