AndCo Magazine novembre 2012

52
Anno 06 NOVEMBRE 2012 COPIA GRATUITA MARIA GRAZIA CUCINOTTA L’AMICA DEL TEMPO ATTUALITÀ VIAGGIO NELLE ELEZIONI AMERICANE MUSICA I POOH SPECIALI EMERGENTE LA FESTA DEL GUSTO GROPELLO CAIROLI UN POSTO FUORI DAL COMUNE NATALE DAI MERCATINI AI REGALI FICTION | ARTE | EVENTI SPORT | MEDICINA

description

Maria Grazia Cucinotta

Transcript of AndCo Magazine novembre 2012

Page 1: AndCo Magazine novembre 2012

Anno 06 NOVEMBRE 2012 COPIA GRATUITA

MARIA GRAZIA CUCINOTTAL’amica deL tempo

ATTUAlITàViaGGio NeLLe eLeZioNi ameRicaNe

MUsICAi pooH

speCIAlI EmErgEntELa festa deL Gusto

gropEllo CairoliuN posto fuoRi daL comuNe

natalEdai meRcatiNi ai ReGaLi

FICTION | ARTe | eveNTIspORT | MedICINA

Page 2: AndCo Magazine novembre 2012
Page 3: AndCo Magazine novembre 2012

Anno 06Novembre 2012

Mensile a diffusione gratuitaAutorizzazione Tribunale di Pavia n. 675 del 18/03/2007

uNA pubblicAzioNeAdverum SrlVia R. Brichetti, 4027100 PaviaTel. (+39) 0382 309826 fax (+39) 0382 308672www.adverum.net [email protected]

DiReTToRe ReSpoNSAbileGermano Longo([email protected])

SeGReTeRiA Di ReDAzioNeC. Moretti Tel. 0382/[email protected]

HANNo collAboRATo A queSTo NumeRoDaniela Capone, Simona Rapparelli, Patrizia Simonetti, Tommaso Mon-tagna

ART DiRecToRAndrea Maccarini

impAGiNAzioNe e GRAficAAdverum Srl ADV DeSiGNeRMichela Morini [email protected]

mARkeTiNG, pubbliciTà eD eVeNTi SpeciAliAdverum [email protected]

STAmpAArt & Coop Soc. Coop.Via Aldo Moro, 1415057 Tortona (AL)

leTTeRA ApeRTA Ai mAYACari, carissimi Maya. Ancora non sappiamo se la vostra celebre e nefasta profezia si avvererà, anche se secondo gli esperti di tutto il mondo difficilmente il 21 dicembre assisteremo alla fine di questo pianeta. Così, invece di rifare tutto da zero, dandoci nuove regole e nuove facce, saremo costretti a vivere nello stesso modo, sulle mace-rie di una crisi che forse è peggio della profezia stessa, se possiamo permetterci.Per questo vi scriviamo, per sperare che il 21 dicembre, almeno in seconda battuta, sia possibile liberarci di ciò che ammorba la nostra esistenza, di portarci via quel che proprio non serve a nulla, se non a farci perdere il senso della direzione presa dal posto dove siamo nati. Risparmiateci, voi che forse potete, dal ritorno in politica di Ciccio-lina, e già che ci siete liberateci dalla Minetti come di tutti coloro messi ai posti di comando per favori diversi, che siano per piacere o per diletto. Fate piazza pulita di Fiorani, Lusi, Penati, Belsito ed il Trota, con l’aggiunta di faccendieri, assessori e consiglieri, ma pri-ma di partire lasciate aperte le porte del bus, perché sicuramente ci verranno in mente altri nomi. Risparmiateci la pena delle primarie, di cui ci importa davvero poco, e perfino l’arrivo delle nuove banconote dell’Euro, perché tanto in giro si vedono ormai così di rado che forse non era il caso, bastava fotocopiare quelle vecchie e colorarle un po’ con i pennarelli.Ci priviamo volentieri di tutto questo, cari Maya, comprese le nuove foto di Beckham in mutande, di Brad Pitt commosso davanti ad un profumo, probabilmente per i soldi che gli hanno dato, dei biscotti di Banderas e del pancino di Belén che cresce a vista d’occhio, ma an-che di Lele Mora ed Emilio Fede come di Formigoni e Daccò. Pren-detevi tutto, accomodatevi pure, lasciateci in cambio un mondo simi-le alla storia della signora Shena Hardin, 32 anni, di Cleveland, Ohio. Qualche giorno fa, per evitare uno scuolabus, distratta da chissà che, la sciura ha abilmente zigzagato con il suo grosso Suv fra gli studenti direttamente sul marciapiede. Multa, va bene, ma anche l’obbligo voluto dal giudice di esporre per un’ora al giorno sul parabrezza un cartello che recita “idiota”. Ecco, cari Maya, un nuovo mondo fatto così ci piacerebbe, perché preferiamo leggere qualche indicazione, prima di scoprire dalle cronache con chi abbiamo a che fare.

DIRETTORE RESPONSABILEGermano longo

SOMMARIO4 Cover Story: Maria Grazia Cucinotta LA LUCE DEL SUD

8 Attualità: le elezioni americane MISTER PRESIDENT

10 Attualità: i Cash mob LA MODA AI TEMPI DELLA CRISI

12 Il personaggio: Laura Mancuso IL VOLO DELLA VITA

14 SpecialeOltrepo’/1 I TRE GIORNI DEL GOURMET 16 SpecialeOltrepo’/2 ILTRIANGOLOD’ORO

20 Speciale Gropello Cairoli/1 IL SETTIMO SIGILLO

22 Speciale Gropello Cairoli/2 CON FINALE IN GIALLO

26 Speciale Natale/1: I mercatini E FESTA SIA

28 Speciale Natale/2: Guida ai regali …AND HAPPY NEW YEAR!

34 Fiction: Anna Valle I MILLE VOLTI DI UNA DONNA

36 Eventi: Michael Jackson wardrobe L’ARMADIODELRE

38 Musica: I Pooh GIORNI INFINITI

42 Arte: La Land Art A TUTTO CAMPO

44 Sport: National Football Lingerie BOTTE E IMBOTTITURE

46 Medicina:L’adolescenza RAGAZZI FUORI

48 And Co. NEWS

50 Novità in libreria26

1304

Page 4: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 4

LA LUCE DEL

SUDC

’è tutto il senso della sua terra, la Sicilia, racchiuso nell’immagine di Maria Grazia Cucinotta. La profondità dello sguardo, i colori forti e decisi, i tratti delicati e un sorriso autentico, che a lei esce spontaneo perché la natura gliel’ha dato così, senza sapere che può aggiustare la giornata a chiunque l’abbia davanti.Maria Grazia Cucinotta è una donna di 44 anni che il tempo ha scelto di dimenticare:

quando arriva lei, ovunque si trovi, cala il silenzio. Nasce nel 1968 con il mare davanti agli occhi, studia analisi contabile, ma è troppo alta e troppo bella perché il destino faccia finta di niente. Seguono, nell’ordine, Milano, sfilate, pubblicità e qualche film, perché lei ha in mente il cinema e allora studia, si perfeziona, non passa giorno senza un provino o un casting. L’occasione arriva con Massimo Troisi, che la vuole nel ruolo di Beatrice ne “Il postino”, l’ultimo film dell’attore, morto dodici ore dopo aver concluso le riprese. È il film che le cambia la vita, trasformando l’attrice messinese nel sogno segreto degli italiani e nell’immagine stessa che all’estero hanno di questo paese, complicato e confusionario finché si vuole, ma capace di bellezze rimaste nella stanza dei sogni del mondo intero, come Sophia Loren, Gina Lollobrigida e lei, Maria Grazia Cucinotta, a cui bastano appena un paio di film per rimettere ordine all’impasto di sensualità e calore che ha solo chi è nato con il mare davanti. Nel pieno della carriera, qualche anno dopo, Maria Grazia sarà scelta per dare forme e volto alla perfida sigaraia che cerca di uccidere James Bond ne “Il mondo non basta”, al fianco di Pierce Brosnan. 5

HA RIDATO FIATO A QUELLO CHE IL MONDO CHIAMA BELLEZZA MEDITERRANEA, ACCETTANDO DI LASCIARE LA SUA SICILIAPER INSEGUIRE IL CINEMA. È STATO IL TEMPO A DARLE RAGIONE: ATTRICE, PRODUTTRICE E PERFINO REGISTA, OLTRE CHE MAMMA

COVER STORY Maria Grazia Cucinotta

di Germano Longo

Page 5: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 5

Page 6: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 6

Ci scusi la domanda, ma va fatta: si è mai pentita di non essere riuscita ad uccidere James Bond?No, e perché mai avrei dovuto farlo? Lui è un mito, e sentirmi addosso la responsabilità di chiudere una serie così importante mi avrebbe dato un enorme senso di colpa per il resto dei miei giorni. Senza contare l’odio che avrei scatenato nei fans… meglio così.

Quando ha scelto la sua strada, la Sicilia non era una terra facile per decidere di fare la modella e l’attrice: ci racconti come è andata a lei.Non era facile soprattutto perché in Sicilia ai tempi non c’era nulla che potesse offrire sbocchi per la carriera che avevo in mente. In più c’erano da combattere antichi pregiudizi verso l’ambiente dello spettacolo. Ho faticato non poco, ma tutto è svanito di colpo quando ho dimostrato che si può fare di tutto mettendoci ogni sforzo possibile, usando la meritocrazia, senza mai scendere a compromessi.

Ha debuttato sul grande schermo nel 1990, ma la vera consacrazione è arrivata nel 1994, al fianco di Massimo Troisi. Cosa le è rimasto di quell’esperienza e qual è il ricordo che ha di Massimo, lei che lo hai visto da vicino negli ultimi giorni della sua vita?Tutto il bene possibile. Sono passati quasi vent’anni, ma in giro per il mondo mi chiamano ancora Beatrice, il ruolo che avevo al fianco di Troisi. È successo ancora qualche giorno fa a Toronto, in Canada, dove durante un festival hanno proiettato “Il postino” dedicandomi una stella sull’Italian Walk of Fame proprio per quel ruolo. Quella con Massimo è stata un’esperienza profonda e incredibile, di vita e professionale: lui non era una star, era un uomo del popolo ed il popolo certe cose le capisce al volo. Ricordo che lo adoravano tutti, sempre: dai tecnici agli attori, alla gente che incontravamo per strada, girando.

Qualche anno dopo arriva l’ennesima consacrazione con “I laureati”, in cui lei fa perdere la testa a Pieraccioni e all’Italia intera. Ambiente e situazione totalmente diverse, immagino.Ho trovato un set fatto di gente

simpaticissima, amici di vecchi data con una gran voglia di ridere e scherzare. Io non ero abituata a tutto quel successo, stavo ancora cercando di riprendermi dal clamore improvviso e inaspettato de “Il postino”, anzi, mi sembra che proprio in quei giorni sia arrivata la nomination all’Oscar, lasciandomi esterrefatta.

Se avesse potuto scegliere un film da interpretare, quale sarebbe stato?Tanti, forse perfino troppi. Su tutti “L’età dell’innocenza” e “I soliti ignoti”, anche se il cast era al maschile. Fra gli attori invece, quello che ammiro di più è Anthony Hopkins, tanto è vero che ho accettato il piccolo ruolo che mi è stato offerto in “The Rite” proprio per lavorare a suo fianco. È stato uno sforzo, perché quello è un thriller con risvolti horror e non sono esattamente le pellicole che preferisco.

Ha superato i 40 anni, e anche portandoli splendidamente bene restano un’età difficile per le attrici italiane, almeno sentendo molte sue colleghe. È d’accordo?No, io sono estremamente felice, perché finalmente posso ambire a ruoli più complessi senza fingere. Ne “Il postino” mi ero invecchiata per esigenze di copione, oggi non devo più farlo. Mi rendo conto che ho maturato pian piano la coscienza dell’esperienza e più vado avanti, più trovo ridicolo chi non si accetta e insegue la giovinezza in modo artificiale, passando la vita con un senso costante di infelicità al fianco.

Sta vivendo il cinema a 360°: attrice, regista e dal 2005 produttrice. In quale ruolo si sente più adatta?Tutti, direi. Sono una persona passionale, devo fare soltanto ciò che sento, e oggi sono arrivata in una fase della mia esistenza in cui posso decidere liberamente. Ma in tutto ciò che decido di fare c’è sempre la Sicilia e una voglia immensa di togliere la polvere dall’immagine dell’isola dove sono nata, per mostrare com’è realmente e soprattutto quanto vale.

COVER STORY Maria Grazia Cucinotta

PER TUTTI È ANCORA BEATRICEIn queste pagine, alcune

splendide immagini dell’attrice messinese, che alla recitazione

ha affiancato da qualche anno l’attività di produttrice

e regista. Legatissima alla sua terra d’origine, Maria

Grazia Cucinotta è ancora oggi ricordata per il ruolo di

Beatrice, al fianco di Massimo Troisi.

Page 7: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 7

Secondo il suo parere, come sta di salute il cinema italiano?Direi bene, ma potrebbe stare ancora meglio se potesse contare su una distribuzione all’estero, così come se avessimo meno autori e più produttori. Il cinema italiano vive però una stagione di film d’autore, belli e intensi ma con un pessimismo di fondo che non aiuta. Faccio l’esempio di “Gomorra”, film splendido ma che sicuramente ha dato ancora una volta un’immagine negativa dell’Italia che non aiuta e si riflette a cascata su tutto ciò che facciamo: moda, turismo…

C’è una frase che abbiamo letto che le fa onore: “Chi nella vita è stata fortunata, come me, ha il dovere di aiutare gli altri”. Anche se queste azioni è giusto che restino un fatto privato, ci accenni di cosa ha scelto di occuparsi.Da più di 15 anni partecipo alla maratona contro il cancro e i tumori al seno, un modo per dare sostegno alle donne malate e alimentare la ricerca. Faccio anche parte di un comitato contro l’omofobia, che trovo una vera piaga sociale, e di un’associazione che si occupa di salvaguardare il mestiere di mamma, perché oggi avere un figlio sembra diventata una condanna contro l’umanità. Ma non dimentico neanche le adozioni a distanza e la violenza sui bambini.

C’è qualcosa che sente ancora di voler fare?Tante cose, perfino troppe. Mio marito dice sempre che non riesco a stare ferma cinque minuti, ma io sono fatta così.

E se sua figlia, un giorno le dicesse che vuole fare l’attrice?Quando sarà grande abbastanza per decidere magari il mestiere di attrice non esisterà più, a recitare saranno cloni generati da computer. In questo la tecnologia non mi piace, ammetto che ci abbia aiutato a comunicare e a rendere questo pianeta un piccolo paesino dove tutti si conoscono, ma il prezzo da pagare è stato di renderci più soli di prima. Io sono siciliana: a me la solitudine non piace. 7

Nasce a Messina nell’estate del 1968, e cresce con in testa la voglia di fare ci-nema. La pazienza dura poco e a 16 anni Maria Grazia Cucinotta vola a Milano, dove non ci mette molto a farsi ingag-giare come modella e indossatrice: è alta,

bella, prosperosa e naturalmente elegante. Ma a lei non basta, è solo l’inizio: studia ancora, questa volta recitazione, fin quando nel 1987 Renzo Arbore la sceglie per interpretare l’odalisca di “Indietro tutta”. Tre anni dopo è nel cast di “Vacanze di Natale 90”, uno dei primi cinepanettoni, al fianco di campioni della risata come Boldi, De Sica, Greggio e Abatantuono, seguito l’anno dopo da “Abbronzatissimi 2”. Sembrano poca cosa, ma sono due pellicole che ba-stano per aprire a Maria Grazia le porte del cinema che conta: Massimo Troisi la vuole al suo fianco ne “Il postino”, nel ruolo della fidanzata Beatrice, l’anno successivo Leonardo Pieraccioni le affida quello dell’attrice di fotoromanzi Letizia ne “I laureati”, regia d’esordio dell’attore toscano. Nel 1999, dopo aver partecipato ad un episodio de “I Soprano”, Maria Grazia ottiene una parte ne “007, il domani non basta”, di Michael Apted: due lavori che le aprono le por-te di Hollywood, che per l’occasione l’accoglie con “Ho solo fatto a pezzi mia moglie”, al fianco di Woody Allen e Sharon Stone. Nel 2005 il debutto come produttrice: “All the invisible children”, film dalla regia corale affidato a Emir Kusturica, Spike Lee, Ridley Scott e John Woo, esperienza che la convince ad aprire la “Seven Dreams Production”, società che si propone di valorizzare il cinema italiano sulla scena internazionale. Lo scorso anno il debutto dietro alla macchina da presa con “Il maestro”, cortometraggio presentato a Venezia e ispirato alla storia di suo nonno. Dal 1995, Maria Grazia Cucinotta è spo-sata con l’imprenditore Giulio Violati, dal quale ha avuto una figlia, Giulia.

LA SICILIA NON BASTA

Page 8: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 8

ATTUALITÀ Le elezioni americane

È una corsa che ogni quattro anni, volenti o nolenti, riguarda tutto il mondo: perché l’inquilino della Casa Bianca diventa uno degli uomini più potenti della Terra, da cui dipendono destini, economie e fortune di milioni di persone, e non solo americane. Ma candidarsi è da sempre uno sforzo di proporzioni enormi, che richiede il lavoro di migliaia di

persone impegnate tanto a studiare strategie quanto a inventare gadget che rappresentano un momento irrinunciabile di marketing estremo nella corsa alla Casa Bianca.Però la perfezione alberga altrove, anche nella corsa alla White House, che nell’arco temporale di 44 presidenti ha visto alter-narsi scandali, figuracce e pasticciacci più o meno brutti, com-presi scivoloni presidenziali e svolazzi di lenzuola, spes-so tenuti a bada con grande fatica dagli staff, costretti a rimediare alle leggerezze della carne, in qualche modo. Proprio parlando di lenzuola, uno dei più celebri scandali, in epoca recente, riguarda il rubicondo Bill Clinton, 42esimo Presidente e protagonista insieme alla stagista Monica Lewinsky del “sexgate” che nel 1998 gli costò quasi la poltrona. Ma Bill è in buona compagnia, se si pensa a Newt Grinch, Presidente della Camera dei Rappresentanti proprio durante il mandato Clinton (nonché in corsa per le recenti presidenziali), capace di scagliarsi in modo vio-lento contro l’amorazzo segreto di Bill. Salvo poi essere smascherato dalle cronache quando si sco-prì che la moglie non riusciva a perdonargli l’abitu-dine ai “ménage a trois” a cui la obbligava da tempo.Di aneddoto in figuraccia, vale una citazione l’ampia collezione di dentiere di George Washington, il primo presidente, che pare al momento dell’elezione potesse contare su un solo dente in bocca. Quasi da record il peso corporeo raggiunto da William Howard Taft, 27esi-mo Presidente, in carica fra il 1909 ed il 1913.

MISTER PRESIDENTANEDDOTI, FIGURE E CURIOSITà PIù O MENO NOTE,

LEGATE ALLA STORIA DELLA CORSA vERSO LA CASA BIANCA, DA SEMPRE L’ELEZIONE PIù MEDIATICA CHE C’È

Page 9: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 9

GALLERIA DI POTENTIA destra JFK ripreso durante le presidenziali del 1960, e Ronald Reagan in una curiosa espressione

nel corso della Convention repubblicana del 1984. Sotto Jimmy Cartel mentre scherza con una bimba

nel 1976. Nelle altre immagini alcuni gadget per la campagna di

Barack Obama (in primo piano nella pagina a fianco), il negozio di souvenir della Casa Bianca e la passione smodata degli americani per l’elezione del Presidente.

Secondo i medici, a causa di una apnea ostruttiva notturna, Taft arrivò a pesare 175 kg, fattore che come concausa gli regalò una pesante forma di narcolessia: in pratica si addor-mentava sempre e ovunque, anche durante le cerimonie, co-stringendo lo staff a penose corse sotto i tavoli per risvegliar-lo. Sorvolando sulla vicenda di Richard Nixon, l’unico presi-dente finora mai costretto a dimettersi a causa dello scandalo Watergate, come sulle infinite gaffe che hanno costellato i due mandati di George W. Bush, alla Casa Bianca qualcuno ricorda ancora l’imbarazzo quando Jimmy Carter si metteva in testa di raccontare l’avvistamento di un UFO mentre attra-versava la Georgia durante la campagna elettorale. La prese invece sul ridere Ronald Reagan, ex attore convertito alla vita

politica, quando nel 1980 ricevette il “Razzie Awards” per aver aiutato non poco l’industria cinematografica scegliendo di smettere di recitare.A raccontare l’epopea della presidenziali americane è stata una mostra unica in Italia, dal titolo “For President” (a cui si riferiscono alcune delle immagini di queste pagine), ideata dal direttore de “La Stampa” Mario Calabresi con l’alto patro-nato del Presidente della Repubblica ed il patrocinio dell’Am-basciata Americana in Italia, ospitata presso la “Fondazione Sandretto Re Rebaudengo” di Torino. All’interno centinaia di scatti fotografici, ma anche spot televisivi, manifesti e gadget che raccontavano la corsa di 44 americani alla poltrona più ambita del mondo. 7

Cornell Capa/International Center of Photography (1960)

Richard KalvarMagnum Photos (1976)

Hiroji KubotaMagnum Photos (1968)

Richard KalvarMagnum Photos (1980)

Page 10: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 10

Un tranquillo pomeriggio d’autunno nel centro di una città italiana, di fronte alla vetrina di un negozio che espone piccoli gioielli artigia-nali. Dietro la cassa del negozio la

titolare, in attesa di un capire se quel giorno valesse la pena di aprire le serrande. Nella sua testa si accalcano un nugolo di proble-mi: crisi, difficoltà economiche, mutuo, bol-lette e conti che da un po’ non tornano più.Improvvisamente, al negozio si avvicinano una decina di persone: guardano la vetrina, sorridono, parlottano con l’aria complice. Vi-sta da fuori la scena inizia ad avere dell’in-credibile o quasi, soprattutto nel momento in cui il gruppetto entra in blocco nel nego-zio e inizia a comprare.Scena da film, scherzo oppure ondata di fol-lia collettiva? Niente di tutto questo, è solo l’inizio di un “Cash Mob”, ovvero un evento di acquisto collettivo organizzato on-line. Per capire qualcosa di più bisogna partire dalla solita America: il fenomeno inizia nel 2011 da un’idea di Andrew Samtoy e Chri-stopher Smith, con lo scopo di aiutare un esercizio commerciale attraverso un’azione di acquisto di massa.

IN PERIODI DI GRANDI DIFFICOLTà ECONOMICHE COME QUESTI, SI DIFFONDONO A MACCHIA DI LEOPARDO ALCUNE IDEE DI vENDITA NATE OLTREOCEANO. E QUALCOSA STA ARRIvANDO ANCHE DA NOI

LA MODA AI TEMPI DELLA CRISI

ATTUALITÀ I Cash mob

di Simona Rapparelli

Page 11: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 11

VENDITA A TEMPOAlcune immagini dei nuovi fenomeni di vendita, iniziative che dopo il più classico ‘rodaggio’ americano stanno prendendo piede anche in Italia. Uno dei primi esempi è stato un temporary store di calzature a Salice Terme.

Ma come funziona? L’idea è di sostenere un’attività commerciale portando una clien-tela disposta a spendere da 20 dollari (10 euro in Europa) in su. Il metodo è di riunire un gruppo di persone non molto ampio attraverso un tam tam su internet, di solito utilizzando blog e social network, senza svelare fino all’ultimo in quale negozio si svolge l’azione. Ogni partecipante si impegna a spendere almeno 10 euro e dopo ogni cash mob si va a bere qualcosa in un locale nelle vicinanze.Al di là del fenomeno che lentamente si sta diffondendo an-che in Italia (fino ad ora eventi spontanei sono stati organiz-zati a Palermo, Padova e Milano), certo è che si stanno mol-tiplicando le iniziative da parte di chi lavora nel commercio: sono una novità di questo ultimo anno anche i pop-up store oppure i pop shop britannici temporanei. Qualche mese fa è stato possibile osservarne uno a Salice Terme, che ha aperto i battenti una sera di primavera inoltrata: si individua una location, di solito centralissima, si chiedono i relativi permes-si di occupazione e via ad un negozio a tempo, che di solito dura da un minimo di pochi giorni ad un massimo un paio di mesi. All’interno un po’ di tutto: nel caso di Salice si trattava di abbigliamento e calzature. Qual è il vantaggio? Il costo,

indubbiamente: rivendite di questo genere permettono ai clienti, seppur improvvisati,

di ottenere buona merce ad un prezzo molto inferiore. Attenzione però: nel caso dell’abbiglia-

mento è necessario essere accorti, poiché spesso i ne-gozi improvvisati si rivolgono agli stocchisti, ma può capita-re il solito “furbo” che mette in vendita falsi marchi o ancora peggio abiti usati. Meglio quindi cercare sempre l’etichetta, vera cartina tornasole che può orientare. Alla loro nascita (in Inghilterra e America, guarda caso) uno degli scopi era quel-lo di lanciare un segnale deciso ai grandi marchi: i negozi a tempo nascevano e scomparivano praticamente senza preav-viso. Sul fenomeno sono piovute parecchie critiche da parte di alcuni psicologi, soprattutto laddove la vendita dei pop-up shop viene abbinata ad un countdown fino alla chiusura del negozio, tecniche che possono provocare una sorta di “ansia da evento”, a sua volta responsabile di un acquisto compulsi-vo e cieco. Per di più, spesso questo avverrebbe in assenza di reali sconti, con prezzi appositamente rialzati. Insomma, oltre alla fretta, la fregatura. D’altra parte però il negozio tempo-raneo viene anche segnalato anche come tentativo di rispo-sta alla crisi economica: una soluzione che consente, almeno parzialmente, un abbattimento di costi fissi. 7

Page 12: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 12

FORTE COME SOLO UNA DONNA SA ESSERE,ALLA MORTE DEL MARITO DECIDE DI vIvEREANCHE LA SUA vITA. SOLO CHE NON ERAUNA vITA NORMALE: LUI ERA ANGELO D’ARRIGO,L’UOMO CHE INSEGNAvA A vOLARE AGLI UCCELLI.E LEI ORA INSEGNA AD ALTRE DONNE A vOLAREE A RACCONTARE SE STESSE

IL VOLO DELLA VITA

IL PERSONAGGIO Laura Mancuso

Il 26 marzo 2006 a Comiso, nel ra-gusano, precipitando con un pic-colo aereo da turismo, muore An-gelo D'Arrigo. Catanese, 45 anni, deltaplanista di fama mondiale,

campione e maestro di volo sportivo: è l'uomo che insegna a volare agli uc-celli. Affascinato dagli studi di Lorenz sull'imprinting e preoccupato per le specie in via di estinzione, era infatti riuscito a volare con il suo deltapla-no come i grandi rapaci, mostrando ai migratori le rotte dimenticate e diventando, per i piccoli nati in catti-vità, il “padre” da imitare, insegnando loro a sopravvivere in natura, per poi lasciarli andare. Due mesi più tardi

avrebbe liberato sulle Ande Inca e Maya, una coppia di condor peruviani. Laura, sua moglie e madre dei suoi due figli, ha condiviso con lui pas-sioni, idee e progetti. Ora non c'è più nulla e nulla sembra avere più senso. Ma l'amore più grande è quello che, nonostante ti devasti corpo e spiri-to con il sapore amaro dell'assenza, ti rende ancora più viva, perché sai che ora devi vivere per due. “In te non vedo il passato , ma il futuro che sgorga dalla tua vita” scriverà tre anni dopo nel libro “In volo senza con-fini. Una storia d'amore, di volo e di condor”(Corbaccio 2009). Laura dun-que continua a vivere anche per por-

tare a termine i progetti di Angelo, come quello di aiutare la popolazio-ne del Perù. A meno di un mese dalla sua scomparsa, nasce la Fondazione Angelo D'Arrigo di cui Laura Mancuso è presidente.

di Patrizia Simonetti

Page 13: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 13

Cosa ha significato allora e cosa signi-fica oggi per lei la Fondazione Angelo D'Arrigo? Dare continuità alla figura di Angelo. Mi è sembrato naturale creare qualcosa che continuasse a ricordarlo e che potesse anche dare un senso ad un evento che aveva sconvolto la mia esistenza. Dopo la sua morte, grazie a migliaia di inter-venti sul suo sito, mi sono subito resa conto che la gente lo amava e che il messaggio che diffonde-va era molto sentito. Lui ha di-mostrato che i sogni si possono realizzare, con impegno, forza di volontà e credendoci fermamente. Soltanto facendo le cose che face-va, riusciva ad instillare negli altri la fiducia in se stessi e nei loro sogni. An-gelo, che è stato l'unico uomo a sorvo-lare in deltaplano l'Everest, la vetta più alta del mondo, diceva che ognuno ha il proprio Everest da scalare. Io ho due figli e mi piacerebbe che i giovani credessero davvero che tutto è possibile. Perché io lo credo.

Quali progetti te avete realizzato in Perù?Abbiamo costruito subito una scuola, prima solo per i bambini, poi anche per gli adulti; in seguito una postazione medica ed ora stiamo realizzando un laboratorio artigianale di prodotti per il commercio equo e solidale.

Lei ha condiviso con Angelo anche la passione per il volo della quale, come lei stessa ha raccontato, è stata “conta-giata”. Ricorda il suo primo volo, è stato con lui?Sì, il mio primo volo è stato insieme ad Angelo in deltaplano e lo ricordo bene: mi sono trovata improvvisamente e ma-gicamente in aria ed è stato bellissimo.

IL DESTINO VISTO DALL’ALTOLaura Mancuso in volo con una delle sue ospiti: donne sfortunate a cui chiede di raccontare la propria esistenza. Nelle altre foto, alcune immagini di Laura nel corso dei suoi viaggi e in apertura un’immagine di Angelo D’Arrigo, il marito, tragicamente scomparso sei anni fa.

Poi ho iniziato anch'io a prendere il brevetto, prima di volo a motore e poi di volo libero e ancora oggi continuo a vo-lare. Credo di essere, forse, la più antica donna “volante”....

Cosa le ha dato subito la forza di conti-nuare a vivere per lui e senza di lui?Volevo assolutamente liberare Inca e Maya e il tempo stringeva, dovendo te-ner conto della loro crescita e dei fattori climatici e stagionali, oltre che delle mil-le difficoltà burocratiche. Ho dato anima e corpo a quel progetto, probabilmente caricandolo di un significato che andava ben oltre la cosa in sé. E a giugno, con l'aiuto dello staff di Angelo, abbiamo li-berato i due condor sulle Ande.

Cosa ha provato quel giorno?Emozioni grandissime perché quello era il sogno di Angelo che si era realizzato.

In quel momento l'ho sentito fortemente vicino, come un sogno che ti sopravvive e che fa in modo che tu vivi ancora. Perché lui viveva in tutti noi che abbiamo porta-to avanti quel suo sogno.

C'è una parte della sua vita, oggi, che non riguarda direttamente Angelo e che vuole rivelarci? Sto scrivendo un secondo libro che si in-titolerà “Mestiere di donna”. Ho lavorato in Centri Anti Stupri e di accoglienza e lì ho incontrato donne arrivate in Italia con grande difficoltà da varie parti del mondo, immigrate, profughe, in fuga da problemi di vario genere. Ma anche don-ne che sono riuscite a realizzare il loro sogno di vivere in Italia. Il libro, frutto di un progetto realizzato con il contributo della “Fondazione Roma-Terzo Settore”, raccoglie le loro storie: io le porto in volo e loro mi raccontano la vita, volando. 7

Page 14: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 14

SPECIALE Oltrepo’/1

I TRE GIORNI DEL GOURMETUN’OCCASIONE UNICA PER GUARDARE,DEGUSTARE E SCOPRIRE LE ECCELLENZEENOGASTRONOMICHE DEL TERRITORIOPAvESE. FRA CHEF DI FAMA E ALTRICHE SICURAMENTE LO SARANNO

Abbinare i vini dell'Ol-trepò Pavese ai piatti cucinati dai giovani chef in gara, far co-noscere le eccellenze

del territorio dando la paro-la ai produttori. La splendida tenuta Riccagioia di Torraz-za Coste ospita, dal 17 al 19 novembre, la terza edizione di Emergente, manifestazione promossa e sostenuta dal-la Camera di Commercio di Pavia ed organizzata da Wi-taly di Luigi Cremona, noto giornalista enogastronomico. Un’occasione che vedrà i 16 migliori chef giovani del Nord

Italia sfidarsi nella prepara-zione di due piatti che verran-no preparati dal vivo. A giudi-carli una giuria specializzata composta da importanti e qualificati giornalisti. Ma nei grandi e restaurati spazi della ottocentesca tenuta di Riccagioia (sede del centro regionale di ricerca e servi-zi sul vino) saranno presen-ti anche le migliori cantine dell’Oltrepò Pavese, insieme ai produttori pavesi di eccel-lenze (salumi, formaggi, dolci). Sarà allestita un’apposita area gourmet dove chef affermati del calibro di Fabio Barbagli-

SABATO e DOMeNICA 11.00/19.00 - LUNeDì 10.00/18.00 - TeL. 0382.393237 / 335.8167085 - [email protected] - pAvIASvILUppO - www.pOrzIONICreMONA.IT

17-19 Novembre 2012-Riccagioia-Torrazza Coste-Pv

Gli Chef di domani, gli Ingredienti di sempre

Un Evento che unisce i migliori Chef emergenti del Nord a un irresistibile Percorso enogastronomico

190x60&co.indd 1 06/11/12 14.03

Page 15: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 15

I MAESTRI DELLA GOLAUna gustosa carrellata fra le specialità che è possibile assaggiare alla tenuta Riccagioia. In apertura uno degli chef impegnato nella preparazione show del proprio piatto, davanti ad un pubblico numeroso.

ni, Andrea Aprea, Matteo Torretta e Luca Brasi prepareranno – sabato e domenica dalle 12:00 alle 18:00 - tre piatti, uno dei quali rigorosa-mente a base di riso, il portaban-diera dell’agricoltura pavese. Ci saranno anche laboratori gratuiti per imparare a preparare i dolci di Natale, per scoprire i migliori for-maggi di montagna e collina, per conoscere tutto sul tartufo, “il cibo degli Dei” e sul pinot nero, base per le bollicine Docg dell’Oltrepò Pavese. Ma anche corsi sul “bonsai food” o sul “food design”, sulle for-me e i colori della tavola e molto altro ancora. Per iscriversi ai corsi è necessario telefonare ai numeri 0382.393237 / 335.8167085.Il programma completo è consul-tabile sul sito www.pv.camcom.it. Nella mattinata di lunedì 19 no-vembre sarà presentata la guida “Alberghi&Ristoranti 2013” del Touring Club realizzata da Luigi e Teresa Cremona e saranno conse-gnati gli attestati ai migliori al-berghi e ristoranti italiani. 7

EmergenteRiccagioia, Torrazza Coste (PV)17-18-19 novembre 2012

Orario e costi:

Sabato e domenica 11.00-19.00Ingresso 10€ comprensivo di ta-sca e bicchiere, 1 piatto dello chef “Area Gourmet”Fino a 12 anni: ingresso gratuito senza degustazioni

Lunedì 10.00-18.00Ingresso gratuito riservato agli operatori(Vietato l’ingresso ai cani)

Come arrivareDalla tangenziale Voghera - Ca-steggio uscire all’Iper di Monte-bello (SP1) e prendere la SP10 via Genestrello in direzione Casteg-gio, girare a destra alla seconda strada, in via Cascina Gioiello: 1.700 m dopo si arriva a Ricca-gioia.

Page 16: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 16

IL TRIANGOLO D’OROUN CONCENTRATO DI STORIA, CULTURA, OSPITALITà ED ENOGASTRONOMIA RAPPRESENTA IL MIGLIOR BIGLIETTO DA vISITA DI UNA ZONA CHE GRAZIE ALLA PARTICOLARE FORMA DEL SUO TERRITORIO SI INSINUA FRA TRE REGIONI

Page 17: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 17

Esistono almeno 1.097 buone ragioni per or-ganizzare un week end nell’Oltrepo’ Pavese. Tanti sono i km quadrati

che compongono questa zona antichissima, creata nel 1164 da un editto di Federico I che di fatto decretava ufficialmen-te l’inizio a quella che ancora oggi è la provincia di Pavia. Strategicamente piazzato fra Piemonte ed Emilia Romagna, seppure in territorio lombardo, il triangolo in cui è racchiuso l’Oltrepo’ Pavese ha in qual-che modo saputo raccogliere il

meglio delle tre regioni su cui orbita, creando un proprio sti-le, una cultura personalissima, sospesa fra le tradizioni con-tadine e una natura che detta ancora i ritmi al tempo, una gastronomia tipicamente del posto e vini annoverati in tutto il mondo come fra i migliori, in assoluto. Terra di feudi disse-minata di sagre, fiere, folklore e castelli (se ne contano anco-ra oggi oltre 13, molti dei quali privati), l’Oltrepo’ ha lavorato sodo nel tempo per diventare una meta turistica, riuscendo ad attirare gente da ogni parte 5

Page 18: AndCo Magazine novembre 2012

NOV-DIC 2012 | 18

SPECIALE Oltrepo’/1

FRA QUIETE E BUONA TAVOLADistese di vigneti, grappoli d’uva e la celebre mostarda di Voghera: sono solo alcuni dei vanti dell’Oltrepo’ Pavese, una zona amata già nell’antichità per la quiete e la bellezza del suo paesaggio. Grazie ad un sapiente lavoro di valorizzazione, oggi la zona è meta di un turismo crescente.

Page 19: AndCo Magazine novembre 2012

NOV-DIC 2012 | 19

del mondo grazie ad un fiorire di terme, agriturismi e alberghi, molti dei quali possono vantare la “Q” del marchio Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, con egida di Unioncamere) che indica una particolare attenzio-ne nella ricercatezza dell’ospi-talità.Ma il vero fiore all’occhiello della zona è rappresentato da una straordinaria varietà eno-gastronomica, che rappresenta il menù di un’infinita teoria di ristoranti, enoteche e agritu-rismi che costellano la zona. Impossibile non citare i celebri agnolotti pavesi ripieni di car-ne stufata, il bollito, con carni miste di vitello e bue, meglio ancora se accompagnato dalla mostarda di Voghera, altret-tanto nota ricetta in arrivo dal passato, fatta con frutta candita immersa in zucchero e glucosio aromatizzati con grani di sena-pe. Voghera è anche celebre per una particolare varietà del pe-perone, per la “zuppa”, dolce di

pan di spagna farcito con caffè, panna e crema e lo stracchino, altro dolce questa volta a base di zabaione e cacao, così come il nome di Varzi è spesso abbi-nato al tipico salame dal sapore unico, da accompagnare con la schita, irresistibile frittella di fa-rina e strutto. Per tacere dei vini, protetti dal marchio DOC Oltre-po’ Pavese e rappresentati da ol-tre 4.000 cantine che muovono un giro d’affari esteso in tutto il mondo, a cui si è aggiunta nel 2007 la denominazione DOCG del vino spumante Oltrepo’ Pa-vese metodo classico. La varietà vinicola può contare su almeno otto rossi (fra cui Barbera, Bo-narda, Cabernet, Pinot e Sangue di Giuda), tre rosati e una dozzi-na di bianchi: dallo Chardonnay al Cortese, Malvasia, Moscato, Pinot grigio e nero, per finire con il re assoluto dalla zona: il Riesling, prodotto nelle varianti Italico e Renano su oltre 1.500 acri che danno annualmente centomila ettolitri di vino. 7

Page 20: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 20

IL SETTIMOSIGILLO

La ristrutturazione del complesso di Villa Cai-roli, che un tempo fu la residenza dell’omonima famiglia che diede i suoi

figli all’Unità d’Italia, è in via di completamento. “Stanno per essere occupati i dieci apparta-menti che sono stati rimessi a nuovo - spiega Giuseppe Chiari, da sette anni Sindaco di Gro-pello Cairoli - gli ospiti sono an-ziani e famiglie con figli disabili.

La ristrutturazione è costata un milione e duecentomila euro”. Di tale somma, l’80% arriva dalla Regione Lombardia, il rima-nente dalla Fondazione Catta-neo, un ente privato del luogo. All’interno del complesso dei Cairoli, alla Villa, nella quale sono stati ricavati gli apparta-menti di cui si parla, si aggiun-gono un giardino, già sistemato dalla precedente amministra-zione comunale, la Chiesa de-

DA SETTE ANNI SINDACO DEL COMUNEPAvESE, GIUSEPPE CHIARI SCENDENEL DETTAGLIO PER RACCONTAREI COMPLESSI LAvORI CHE CAMBIERANNOIL vOLTO ALLA SUA CITTADINA

SPECIALE Gropello Cairoli

di Tommaso Montagna

Page 21: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 21

IL SETTIMOSIGILLO

dicata a San Carlo Borromeo, con il sacrario contenente le spoglie degli eroi risorgimen-tali e la Casa delle Suore. Ed è proprio quest’ultima che man-ca all’appello dei restauri. Già sede, in passato, di un ricovero per invalidi e mutilati di guer-ra, vedrà nuova vita a partire dalla prossima primavera. “Si tratta di locali per un totale di 220 metri quadrati, ristrutturarli costerà circa duecentomila euro. La gestione verrà affidata alla Fondazione Cattaneo e l’antico edificio diventerà un centro di servizi alla persona. È prevista anche l’elargizione di assistenza per malati e bisognosi e la cre-azione di un centro diurno per anziani”, conclude Chiari. Oltre alla sistemazione del comples-so di Villa Cairoli, bolle anche altro nella pentola dell’ammi-nistrazione comunale. A partire dal progetto di una piazza a fianco del vecchio cimitero. “I lavori inizieranno la prossima

primavera - continua il Sindaco - cominceremo a creare un par-cheggio, al costo di circa 90mila euro e quando avremo a dispo-sizione maggiori fondi comple-teremo l’opera”. E in fatto di opere, una ha appena avuto il bene placet della Provincia: la piazzola ecologica. Piazza Ita-lia (sede pavese dell’ammini-strazione provinciale) ha detto sì al funzionamento dell’area destinata alla raccolta diffe-renziata. Nei prossimi mesi si informeranno i cittadini sulle procedure e poi basterà solo mettere in sicurezza la strada che conduce alla piazzola per renderla definitivamente ope-rativa. Dulcis in fundo: ritorna, come ormai da decennale tra-dizione, il mercatino di Natale la prima domenica di dicem-bre, con espositori che vanno dall’hobbistica all’artigianato, passando per le associazioni di volontariato. Un luogo di ritro-vo per tutti gli appassionati. 7

Page 22: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 22

SPECIALE Gropello Cairoli

C’è sempre un’estrema vivacità, ad animare la Biblioteca Comunale “Carlo Cantoni” di Gropello Cairoli, un sodalizio che ogni anno cerca di offrire occasioni mai casuali,

capaci di favorire il libero scambio di idee e opinioni, ma con lo scopo ultimo di diffondere la cultura, intesa nel più ampio dei significati possibili. Negli ultimi mesi di quest’anno e nei

primi del 2013, tre sono le proposte su cui si incentrano gli sforzi della direzione della Biblioteca Carlo Cantoni, abbracciando musica, cinema e perché no, un pizzico di thriller.

CON FINALE IN GIALLOUN INTENSO PROGRAMMACULTURALE ANIMA LA BIBLIOTECACANTONI, CON APPUNTAMENTICHE COPRONO LA vOGLIA DI SAPERE,SCOPRIRE E SAPERNE DI PIU

OMAGGIO A VIVALDIDomenica 18 novembre, ore 16

Le celebri “Quattro stagioni”, celebri concerti per violino realizzati da Antonio Vivaldi, uno dei massimi esponenti del tardo barocco veneziano, e pubblicati per la prima volta nel 1725, interpretati per l’occasione dai Solisti dell’Orchestra da Camera “Vivaldi”, un ensemble diretto dal Maestro Roberto Allegro e composto da giovani talenti della musica. Il programma del concerto in realtà non si limita alle “Quattro stagioni” ma spazia attraverso alcune delle più celebri composizioni del maestro veneziano, accompagnate dalla lettura del sonetto creato da Vivaldi per guidare le partiture. A metà concerto è previso un intervallo con rinfresco.Per partecipare è necessaria la prenotazione, telefonando al numero 0382/815020 o scrivendo una email all’indirizzo [email protected].

Programma- Concerto in La magg. per archi e cembalo RV 159(Allegro-Adagio-Allegro)- Concerto in Fa magg. per Flauto, archi e cembalo op. X n°5(Allegro non molto-Largo e cantabile-Allegro)- Concerto in la min. per Oboe, archi e cembalo RV 461(Allegro- Larghetto-Allegro)

Intervallo- Concerto in mi magg. op. 8 n°1 per Violino, archi e cembalo “La Primavera”(Allegro - Largo - Allegro)- Concerto in sol min. op.8 n°2 per Violino, archi e cembalo “L’Estate”(Allegro non molto - Adagio - Presto)- Concerto in fa magg. op. 8 n°3 per Violino, archi e cembalo “L’Autunno”(Allegro - Adagio molto - Allegro)- Concerto in fa min. op.8 n°4 per Violino, archi e cembalo “L’Inverno”(Allegro non molto - Largo - Allegro)

Page 23: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 23

“LE DIVERSITÀ” CINEFORUMDal 19 ottobre al 14 dicembre 2012Nell’era di internet e dei canali satellitari, non mancano di certo le occasioni per assistere ad un film, ma è altrettanto vero che nessuna pellicola andrebbe vista da soli, senza nemmeno la possibilità di scambiarsi un parere, un’opinione o un commento a ciò che si è appena visto. Il Cineforum della Biblioteca Comunale di Gropello si propone proprio questo: assistere ad un film, scelto con cura attingendo fra migliaia di titoli, e al termine della proiezione accendere le luci e parlarne, confrontarsi, giudicare e magari, perché no, capire se i concetti che passano dallo schermo alla sala sono i medesimi per tutti. Il criterio di scelta delle pellicole in programma riguarda il tema quantomai attuale dell’integrazione, la paura del “diverso”, che sia per questioni di colore della pelle, religione o usanze.Ad introdurre le quattro serate la proiezione di una rassegna di cortometraggi realizzati da giovani autori della zona, presenti in sala.

19 ottobre 2012, ore 21GRAN TORINORegia di Clint Eastwood (2008)Con Clint Eastwood, Christopher Carley, Bee Vang, Ahney Her

Tutto gira intorno ad una vecchia Gran Torino, popolare coupé Ford degli anni Settanta, a cui il reduce Walt Kowalski è particolarmente legato. Vedovo ed ex operaio, Kowalski vive in una zona ormai colonizzata dagli asiatici, che lui sopporta a mala pena, fin quando non imparerà, pian piano, i valori e la profondità di una cultura non sua, ma ugualmente meritevole di profondo rispetto. Gran Torino ha vinto numerosi premi in giro per il mondo, fra cui il David di Donatello e il Nastro d’Argento.

9 novembre 2012, ore 21LONDON RIVERRegia: Rachid Bouchareb (2009)Con Brenda Blethyn, Sami Bouajila

C’è il dramma di due donne che non si conoscono, nascosto dietro alle quattro bombe che esplosero nella metropolitana e sui bus di Londra la mattina del 7 luglio 2005. Quando corrono a Londra, nella speranza di avere notizie dei loro figli, scoprono che i due sono scomparsi, e che vivevano insieme. Quel che emerge è un toccante tentativo di dialogo fra due donne di cultura e identità diverse, ma messe vicine dal destino.

30 novembre, ore 21MILKRegia: Gus Van Sant (2008)Con Sean Penn, Emile Hirsch, James Franco

La vita e la morte di Harvey Milk, primo gay a ricoprire una carica politica in America, assassinato nel 1978 insieme al sindaco di San Francisco George Moscone

da un ex consigliere omofobo. Il film, diretto Gus Van Sant, regista non nuovo a pellicole “scomode”, ottiene otto nominations all’Oscar 2009, vincendone due. Il ruolo di Milk è affidato ad un intenso Sean Penn, che vince la preziosa statuetta per la sua interpretazione.

Antipasto, primo,secondo, e contorno

bevande esclusePizza

con farina Kamut

Intervallo- Concerto in mi magg. op. 8 n°1 per Violino, archi e cembalo “La Primavera”(Allegro - Largo - Allegro)- Concerto in sol min. op.8 n°2 per Violino, archi e cembalo “L’Estate”(Allegro non molto - Adagio - Presto)- Concerto in fa magg. op. 8 n°3 per Violino, archi e cembalo “L’Autunno”(Allegro - Adagio molto - Allegro)- Concerto in fa min. op.8 n°4 per Violino, archi e cembalo “L’Inverno”(Allegro non molto - Largo - Allegro)

Page 24: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 24

14 dicembre, ore 21FA’ LA COSA GIUSTARegia: Spike Lee (1989)Con Danny Aiello, Ruby Dee, Ossie Davis, Spike Lee

Una delle pellicole più controverse di Spike Lee, il più celebre fra i registi afroamericani, si ispira a fatti realmente accaduti, come alcuni moti di rivolta di Harlem, il quartiere nero di New York, scatenati dopo alcuni pestaggi ai danni di giovani di colore. Un durissimo atto di

accusa verso l’insuccesso dell’integrazione razziale, che al di là dei proclami dei politici, resta un problema che continua a macchiare di sangue le strade del futuro. Due nomination all’Oscar, quattro ai Golden Globe, la Palma d’oro a Cannes e decine di altri premi spiegano meglio di ogni altro concetto il successo della pellicola.

Domenica 17 febbraio 2013, ore 15,30

Scoprire i dettagli, anche quelli più efferati, dei fatti che insanguinano le cronache è statisticamente uno dei motivi che attraggono di più i lettori di giornali e gli amanti di film e telefilm sospesi fra giallo e noir. Forse anche per il recondito desiderio di scoprire il colpevole. Cristina Brondoni, giornalista e criminologa, guida i partecipanti in un’interessante conferenza attraverso l’analisi scientifica dei crimini, per riuscire a capire di più e meglio alcuni dei misteri che spesso li avvolgono, per motivi di trama o per distorsioni della realtà. Ma anche uno sguardo alle più diffuse tecniche investigative e alle scienze forensi.

Il programma- L’andamento dell’omicidio volontario in Italia: numeri, dati e statistiche- Il femminicidio: uomini che uccidono le donne- Omicidi di mafia, omicidi in famiglia: inversione di tendenza- La partecipazione della vittima al delitto- Chi parla, come e perché delle vittime- I romanzi classici e il metodo di investigazione: Agatha Christie e sir Arthur Conan Doyle- Il giallo italiano: da Scerbanenco a Biondillo- Il giallo moderno: George Simenon ed Ellery Queen- Dal giallo al nero: Edgar Allan Poe- Il thriller: dal libro al film (e alla serie tv)- I nuovi detective e le scienze forensi- Paese che vai omicidio che trovi: la letteratura scandinava- L'uso delle armi: americani contro tutti- Il fenomeno serial killer: da Jack lo Squartatore a Dexter

CRIMINE FRA LETTERATURA E CRONACA NERAA cura di Cristina Brondoni

Mercatino di NataleDOMENICA 2 DICEMBRE- articoli da regalo e esposizioni a cura di hobbisti e associazioni- polentata in piazza sotto l'albero di Natale- spettacolo teatrale per bimbi con merenda dalle h 15 in Sala Cantoni- Mostra di presepi locali e dell'Associazione APAB c/o biblioteca

Page 25: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 25

Page 26: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 26

SPECIALE NATALE/1 I mercatini

UNA MAPPA ALLA SCOPERTA DELLE PIù CELEBRIE GETTONATE LOCALITà CHE OSPITANOI “CHRISTMAS MARKET”, PERCHÉ IN TUTTOIL MONDO SI RESPIRA L’ARIA UN’ARIA SPECIALE

E FESTA SIA

Page 27: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 27

Numerosi, infiniti, ma ormai capaci di vantare in alcuni casi tradizioni addirittura secolari. C’è chi i mercatini di Natale li aspetta con ansia tutto l’anno, per preparare la valigia e scappare in uno dei tanti posti che annualmente li organizzano. Una tradizione turistica che capisce bene chi ha già provato a visitarne almeno, per il fascino che riescono a trasmettere grazie all’atmosfera calda e rassicurante di alberi colorati, decorazioni d’ogni tipo e profumo di dolciumi a riempire l’aria. La tradizione dei mercatini nasce in Germania nel XIV secolo, mentre in Italia per avvistare il primo bisogna attendere il 1970, a Bolzano. E proprio i mercatini altoatesini hanno molte caratteristiche in comune con quelli nord europei, dai quali hanno attinto soprattutto alcuni tratti folkloristici. Caratteristiche comuni sono l’alternarsi di bancarelle piene zeppe di ogni ben di dio, dai dolciumi ai ninnoli natalizi, passando per bevande calde e oggetti regalo per lo più artigianali.In Italia, i più famosi e caratteristici sono in Trentino: Riva del Garda, Bolzano, Bressanone, Brunico, Merano, Trento e Vipiteno, aperti dall'ultimo fine settimana di novembre fino all'epifania. Particolarmente ricco è quello di Merano, il cui centro storico,

vestito a festa, lascia a bocca aperta grandi e piccini.Fuori dal confini italiani, molto suggestivo è il mercatino di Norimberga, uno dei più famosi del mondo: tutta la città si illumina a festa, e sullo sfondo della splendida chiesa gotica Frauenkirche, in piazza Hauptmarkt e nelle strade adiacenti, si dipana una lunga fila di bancarelle. Anche Vienna sa tingersi di magico: un enorme albero di Natale svetta nella Piazza del Municipio e le bancarelle del Christkindlmarkt fanno a gara per attirare i turisti con specialità gastronomiche austriache. La cosa si ripete a Salisburgo, la città di Mozart, altra fra le maggiori mete per gli amanti dei Mercatini dell’Avvento. Doverosa citazione per Strasburgo, nel nord della Francia, il più antico di tutto il territorio gallico, risalente al 1570 e particolarmente suggestivo soprattutto alla sera. Elencarli tutti è davvero impossibile: Innsbruck, Montreux, Livigno, Bressanone, Zurigo, Monaco di Baviera, Aquisgrana, Francoforte, Birmingham, Lubecca, Praga e Stoccarda, così come Berlino, Norimberga e New York vantano il loro mercatino di Natale. Più o meno grande e ricco, ma sempre straordinario per entrare nello spirito della festa più amata dai bambini. 7

di Daniela Capone

Page 28: AndCo Magazine novembre 2012

NOV-DIC 2012 | 28

È la festa più importante dell’anno, quella che in tutto il mondo significa riunire la famiglia, mangiare insieme e scambiarsi i doni. Certo, di questi tempi bisogna badare alla spesa, alla cifra di euro da immolare per il pensierino, perché ogni Natale è sempre il solito

dilemma: cosa regalare? Il problema vero, diciamocelo almeno fra noi, è tutto qui. Perché la fantasia, di questi tempi, passa attraverso il portafoglio, spesso in maniera

inversamente proporzionale, e scovare l’idea giusta in modo che questa si combini alla perfezione con lo scontrino fiscale, è l’impresa più ardua di ogni Natale che si rispetti.Così, senza pretesa di risolvere i problemi a chiunque stia leggendo, abbiamo pensato ad una piccola carrellata di possibili regali, in modo da coprire almeno le passioni più comuni, spaziando fra oggetti e curiosità un po’ per tutte le tasche. Comprese quelle piene all’inverosimile.

SPECIALE NATALE/2 Guida ai regali

… AND A HAPPY NEW YEAR!

A CACCIA DI IDEE? ECCO UNA CARRELLATA DI SIMPATICHE CORBELLERIE IN ARRIvODA TUTTO IL MONDO, PER RIEMPIRE L’ALBERO DI COSINE E, PER CHI PUÒ, COSONE

DEO BONBONRegalare un deodorante a chi suda parecchio non è esattamente un dono che può far felice chi lo riceve. Ma se lo stesso è sottoforma di caramelle, allora perché no? L’idea si chiama Deo Parfume, è sviluppata

dall’americana Beneo e commercializzata dalla Alpi: si tratta

di semplici caramelle al gusto di mandarino e rigorosamente prive di zucchero, che pare assicurino un corpo profumato per almeno sei ore. In vendita a 6 euro.

LA TAZZA ZOOMConoscete un appassionato di fotografia che ha davvero di tutto? Ecco l’idea giusta per stupirlo: una curiosa tazza a forma di obiettivo fotografico, da mettere in borsa insieme al resto dell’attrezzatura pensando ai momenti di pausa. La tazza obiettivo, assolutamente realistica, è dotata di un coperchio trasparente e realizzata in materiale plastico che mantiene il calore. Si trova in circolazione a circa 18 euro.

Page 29: AndCo Magazine novembre 2012

NOV-DIC 2012 | 29

SENZA GRAVITÀAlzi la mano, pardon, la gamba, chi non ha mai sognato di avere i magici stivali delle sette leghe, quelli che permettevano a chi li indossava di coprire appunto sette leghe (quasi 16 km, al cambio attuale), in un solo balzo. Bene, il sogno sembra diventato realtà: sfruttando materiali e tecnologia, un’azienda americana ha messo in commercio degli speciali scarponi che consentono di spiccare salti lunghissimi. Il prezzo per librarsi in aria? Circa 60 euro.

CERVELLI IN FUGA…Niente di meglio per un amico, fidanzato o marito cervellotico, della vaschetta in silicone per il ghiaccio a forma di cervello umano. Un regalo dal retrogusto forse un po’ macabro, ma di sicuro effetto, almeno per la quantità di ghiaccio che si riversa nel bicchiere rinfrescando a dovere ogni tipo di bibita. La confezione di Brain Freeze, sufficiente per quattro cubetti, si trova in rete a circa 7 euro.

Page 30: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 30

AUTOIRONIADedicato alle signorine vanitose, quelle che pretendono di avere ogni particolare sempre a posto, compresa la propria auto. In America stanno diventando una mania, si chiamano Car Lashes e sono ciglia finta su misura per adattarsi ai fanali anteriori delle auto più diffuse. La confezione include una sorta di pettine per sistemarle durante le soste. Per impossessarsene bastano più o meno una ventina di euro.

AL CUORE DELLA MUSICASi chiamano BeoPlay A8, fanno parte del più recente catalogo Bang & Olufsen e dietro l’apparenza da oggetto di design sono un impianto stereo dotato di AirPlay che lavora in modalità wireless, assicurando un resa pulita e fedele della musica proveniente dagli smartphone. Per saperne di più: www.bang-olufsen.com.

LA HARLEY?UNA PALLA…Mentre in tutto il mondo infuriano le celebrazioni per i 110 anni di storia del marchio Harley Davidson, si moltiplicano anche accessori e amenità marchiate con il celebre scudo nato a Miwaukee nel lontano 1903. E per gli appassionati (che sono molti), abbellire l’abete natalizio con una palla griffata Harley Davidson equivale forse ad una piccola gioia in più. Realizzata in vetro soffiato, con duplice stampa Anniversary, la palla di Natale è in vendita a 21 euro (www.harley-davidson.it).

Page 31: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 31

Page 32: AndCo Magazine novembre 2012

NOV-DIC 2012 | 32

LUXURY AND DOGCome coniugare le tendenze del momento con la voglia di portarsi a passo il proprio cagnetto? Difficile, almeno fino all’arrivo della nuova collezione Pretty Pet, composta da borse femminili che uniscono un design da far invidia all’esigenza di ospitare un cagnetto. Il modello in foto, ad esempio, si chiama Fancy Lady, è disponibile in due colori ad effetto perlato, ha un’imbottitura morbida e una tasca laterale con zip per assicurare l’areazione. Per informazioni www.onsitesrl.it.

NATALE PER SCEICCHICalma, manteniamo la calma: regalare Alessandra Ambrosio, supermodella brasiliana protagonista della foto, non è cosa semplice. In compenso, quello che indossa la signorina mozzafiato è altrettanto esclusivo. Si tratta del Floral Fantasy Bra, un gift set piuttosto esclusivo, realizzato d Victoria’s Secret usando oltre 5000 fra ametiste, zaffiri, rubini, diamanti bianchi e rosa in aggiunta qualche ettogrammo di oro 18 carati. Il set, che comprende reggiseno push-up e cintura in coordinato, rappresenta uno degli oggetti di punta della collezione per il Natale 2012, ed è in vendita a 2,5 milioni di dollari. Pacco e fiocchi inclusi.

AI PIEDI DEI GREEN DAY

Ideale per stupire adolescenti appassionati di musica, la scarpa in foto ha una particolarità che la rende unica: è la seconda realizzata da Converse All Star con la collaborazione della band pop punk americana Green Day. Si può acquistare esclusivamente in rete a circa 60 dollari (www.journeys.com - www.converse.com), e consente di partecipare ad un concorso per vincere due biglietti per un concerto che la band di Berkeley terrà il prossimo anno. La serigrafia è stata realizzata dai tre componenti del gruppo, e include il titolo del loro album più recent: Uno! Dos! Tre!

LA FIRMA DEI MAESTRIPer chi non si accontenta, vale la pena tenere d’occhio l’asta esclusiva che sta per animare le prestigiose sale londinesi di Sotheby’s. Sta infatti per andare all’incanto la collezione privata appartenuta al grande direttore d’orchestra Arturo Toscanini. Ne fanno parte 88 lotti, che comprendono documenti, manoscritti, lettere e memorabilia davvero unici, fra cui le bozze del Falstaff, dell’Ave Maria per Coro e dei Quattro Pezzi Sacri autografati da Giuseppe Verdi, il manoscritto completo dell’Overture del Die Schoene Melousine di Felix Mendelssohn e una lettera firmata da Ludwig van Beethoven.

WE LOVE BENTLEYCi sono macchinine e macchinine. Ne sono certi anche alla Bentley, prestigioso marchio automobilistico anglosassone che ha firmato la una dettagliatissima riproduzione della Continental Supersports in scala 1:12 dotata di telecomando. Realizzato con la stessa cura artigianale delle automobili reali, il modellino è in vendita presso le concessionarie del marchio, ad un prezzo non meglio precisato. Meno male.

SPECIALE NATALE/2 Guida ai regali

Page 33: AndCo Magazine novembre 2012

NOV-DIC 2012 | 33

Page 34: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 34

È STATA JACKyE E CLEOPATRA, SARà LA MOGLIE DI PILATO E SOGNA DI INTERPRETARE RUOLI PIù FORTI. A 17 ANNI DAL TITOLO CHE LE HA CAMBIATO L’ESISTENZA, L’Ex MISS ITALIA SI È TRASFORMATA IN UN’ATTRICE ECLETTICA

FICTION Anna Valle

I MILLE VOLTI DI UNA DONNA

RUOLI FORTIUn’immagine di Anna Valle tratta da “Questo nostro amore”, miniserie recentemente trasmessa su Rai 1 in cui recita in compagnia di Neri Marcorè (nell’altra pagina, in una foto insieme).

Page 35: AndCo Magazine novembre 2012

Eletta Miss Italia nel 1995, oggi è attri-ce affermata ed apprezzata in teatro, al cinema e in televisione. Non tutte le “re-ginette di bellezza” raggiungono livelli così alti. Cos’ha lei che altre non hanno? Sicuramente ho avuto tanta fortuna. Ma questa deve essere, per così dire, pianta-ta su un terreno fertile. È fondamentale avere determinazione e voglia di riuscire nelle cose. E queste sono doti che mode-stamente io possiedo e che mi riconosco.

“Questo nostro amore” ha avuto un grande successo probabilmente anche perché ha trattato un tema ancora oggi attuale, quello delle “coppie di fatto”. Dagli anni sessanta ad oggi quanto è cambiato secondo lei? Direi che sono cambiate proprio le coppie di fatto: prima erano quelle che non pote-vano sposarsi a causa, ad esempio, di un precedente matrimonio, oggi invece sono quelle che non vogliono sposarsi, non sentendone la necessità. Ma sono anche quelle gay a cui, in gran parte dei paesi, il diritto di sposarsi viene negato e insieme a questo tutti gli altri diritti di cui invece godono le coppie “riconosciute”. Io credo che una coppia che vive insieme da anni, sia etero che omosessuale, che condivide la casa, il pagamento delle bollette e tutta la quotidianità di una coppia sposata, do-vrebbe comunque avere gli stessi diritti.

Il suo prossimo ruolo televisivo sarà quello di Maria, moglie dell'ingegnere Giovanni Borghi, nella fiction “Mister Ignis” di Luciano Mannuzzi in onda in primavera. Una donna completamente diversa da Anna di “Questo nostro amo-re”Infatti. Mentre Anna è estremamente mo-derna rispetto ai suoi tempi, una donna che lavora perché vuole farlo, Maria è quella che resta a casa perché il marito vuole così. Si dedica completamente alla famiglia e ai figli e quando questi ultimi crescono, si impegna totalmente a sorreg-gere e supportare il suo uomo. È il nido nel quale l’uomo forte, grande e pieno di idee si rifugia sempre, il suo vero punto di riferimento. Anche se ad un certo punto lei avrà un momento di debolezza...

E poi c'è Claudia, consorte di Ponzio Pi-lato. La vedremo nelle sue vesti a Pa-squa in “Barabba”, per la regia di Roger Young, che già la diresse in “Augustus”. È la donna che in qualche modo cerca di salvare Gesù...Da quel poco che sappiamo di lei, Claudia chiede esplicitamente a Pilato di non fare del male a quell'uomo, ma lui non l'ascol-terà perché sente una responsabilità ed un senso del dovere che vanno al di là del suo amore per lei e in veste di governa-tore di Roma non può ammettere che si

tratta davvero del figlio di Dio. Claudia invece crede in quello che vede, cioè in questo uomo che fa risorgere i morti, che restituisce la vista ai ciechi, che parla di un amore che quasi spaventa e si rende conto che non è un uomo “normale”. A lei, che ha persino tentato il suicidio, Gesù, con i suoi ideali di amore e solidarietà, ridà speranza nella vita. È un personaggio che mi è piaciuto tantissimo.

Lei ha mai cercato di salvare qualcuno?Sì. Ho cercato più volte di salvare persone che amavo da decisioni molto sbaglia-te per la loro vita. In alcuni casi ci sono riuscita, pur dovendo poi affrontare una lunga separazione. Perché quando dici ad una persona la verità, devi aspettarti che forse non ti vorrà vedere per un po' non essendo pronta ad accettarla. È accaduto con una mia grandissima amica, ma oggi, fortunatamente, ci vogliamo bene più di prima.

Un ruolo che ancora non ha avuto e che vorrebbe avere?Mi piacerebbe fare Mata Hari perché ho sempre sognato di interpretare un perso-naggio così controverso e strano, positivo e negativo allo stesso tempo, che non ha mai avuto una vita regolare. Ma mi affa-scinerebbe tantissimo anche interpretare una rockstar. 7

L’abbiamo ammirata nella fortunata fiction di Rai 1 “Questo nostro amore”, diretta da Luca Ribuoli, come “concu-bina” di Neri Marcorè in una Torino degli anni sessanta dove, come del

resto in tutta Italia, le cosiddette coppie di fatto, ovvero non sposate, venivano addi-tate e persino perseguite penalmente. Tra pochi mesi la rivedremo ancora sul piccolo schermo, sempre su Rai 1, nelle vesti della devota moglie di “Mister Ignis”, al secolo in-gegner Borghi, e poi in quelle di sposa “dis-senziente” di Ponzio Pilato in “Barabba”. Nel corso della sua carriera Anna Valle ha dato il suo volto a straordinari personaggi fem-minili, come Soraya, Jackie Onassis e Cleo-patra. Ma l’ex Miss Italia coltiva un sogno segreto: interpretare Mata Hari.

NOVembre 2012 | 35

di Patrizia Simonetti

Page 36: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 36

UNA MOSTRA, IDEATA DA UNO DEI COSTUMISTIDEL “KING OF POP”, STA GIRANDO IL MONDOIN ATTESA DELL’ATTO FINALE: UN’ASTACHE SI PREANNUNCIA MILIONARIA

L’ARMADIO DEL RE

EVENTI Michael Jackson wardrobe

STAR CAPRICCIOSAAlcuni dei costumi e abiti di scena indossati da Michael Jackson che compongono una mostra straordinaria che sta girando il mondo. Jackson aveva al suo servizio due costumisti che ogni giorno, per 25 anni, hanno pensato a come abbigliarlo sul palco e fuori.

Page 37: AndCo Magazine novembre 2012

Essere il costumista di Michael Jackson era una vera dannazione: la grande stella del pop riusciva a perdere così tanto peso nel corso

delle sue esibizioni da cambiare addi-rittura taglia più volte fra l’inizio e la fine dello spettacolo. A metà concerto Jackson aveva già perso circa cinque kg, ma i costumisti erano preparati: negli anni avevano imparato a siste-mare gli abiti di scena in taglie diver-se, appese dietro le quinte nella giusta sequenza, per evitare che il Re del Pop andasse in scena rischiando di perdere i pantaloni. È questo, uno dei piccoli grandi segreti svelati da Michael Bush, per 25 anni costumista di “Jacko” in-sieme al collega Dennis Tompkin. Una vita di fatiche immense, che ad oltre tre anni dalla scomparsa di Jackson diventano oro, come tutto ciò che il Re del Pop sfiorava quand’era in vita. Per quegli strani scherzi del destino, nel 2011 anche Dennis Tompkins se n’è andato, lasciando a Michael Bush l’incombenza di svelare al mondo gli ultimi segreti di una stella assoluta come Michael Jackson.La reazione non si è fatta attendere: Bush ha appena esordito in America con “The King of Pop: dressing Micha-el Jackson”, volume andato let-teralmente a ruba dagli scaf-fali delle librerie. Scorrendo le pagine, trova conferma la leggenda di un personaggio tanto geniale quanto bizzarro: nelle sue memorie, Bush rivela che ogni notte lui ed il suo socio si svegliavano alle 3 del mattino per portare a Michael l’abito del giorno direttamente a casa sua, nella ce-lebre tenuta di Ne-verland. La vesti-zione, con gli aggiu-stamenti “live” dell’ul-tima ora, andava in scena generalmente fra le 6 e le 7 del mattino, giusto il tempo di tornare allo studio per mettersi al lavoro sull’abito dell’indomani, poi-ché Jacko non indossava mai qualcosa per più di un giorno. I due costumisti

andavano ormai a colpo sicuro grazie al manichino “Michael”, fatto realizzare replicando alla perfezione le dimen-sioni dell’artista.Ma non basta ancora, perché sempre Bush ha dato fondo ai magazzini cre-ati con il collega Tompkins, mettendo insieme una mostra itinerante di co-stumi e cimeli appartenuti a Jackson. “The collection of Tompkins & Bush: Michael Jackson wardrobe”, è il titolo di un’esposizione unica, che raccoglie centinaia di pezzi dal valore inesti-mabile, come il celebre guanto bianco tempestato di cristalli, i costumi di sce-na usati in alcuni videoclip, nei tour e nelle apparizioni pubbliche. La mostra, già approdata a Dublino e Santiago del Cile, è attualmente ospitata pres-so il Westfield Stratford City, immenso mall con 267 negozi alle porte di Lon-dra, ed è attesa a breve in Giappone, presso la Tokyo Sky Tree Soramachi. Ma il culmine sarà raggiunto il prossi-mo 2 dicembre, quando alcuni dei capi del guardaroba di Michael Jackson an-dranno all’asta a Beverly Hills 7.

NOVembre 2012 | 37

Page 38: AndCo Magazine novembre 2012

MUSICA I Pooh

GIORNI INFINITII TRE ORSACCHIOTTI

Da sinistra Roby Facchinetti, Red

Canzian e Dodi Battaglia: la nuova

formazione del gruppo dal 2009,

dopo l’abbandono del batterista Stefano

D’Orazio. Instancabili costruttori di musica, sono di nuovo in tour per presentare “Opera

seconda”, il loro nuovo album.

NOVembre 2012 | 38

CINQUANT’ANNI DI SUCCESSI IN CUI HANNO SCRITTO PAGINEINDIMENTICABILI DELLA STORIA MUSICALE ITALIANA E LO STESSOSPIRITO DI QUANDO SUONAvANO IN UN GARAGE: DIvENTATOUN TRIO, IL PIù LONGEvO FRA I GRUPPI ITALIANI HA DA POCOAGGIUNTO UN ALTRO CAPITOLO ALLA LEGGENDA

di Germano Longo | foto di Christian Dossena.

Page 39: AndCo Magazine novembre 2012

GIORNI INFINITINOVembre 2012 | 39

Nel 1966, quando hanno iniziato loro, le cronache raccontavano di studenti sospesi da scuola perché portavano i capelli alla Beatles. Altri tempi per fare musica, ben lontani dalla “swingin London” che accorciava le gonne alle ragazze: in Italia andavano

Modugno, la Cinquetti e Celentano, al massimo della trasgressione. Ma di epoche, mode e stranezze, i Pooh ne hanno viste passare tanti, continuando a mietere successi a ritmo serratissimo, dal 1966 in poi, in una sequenza rimasta per anni inalterata: 45 giri, tour estivo, nuovo album e ancora in strada, attraversando l’Italia che cambiava piano sotto le loro note.Oggi i Pooh sono signori sulla sessantina, con i capelli un po’

più diradati di un tempo ma la stessa inesauribile energia quando salgono sul palco, di fronte a un pubblico che va da chi ha i capelli bianchi alle ragazzine, uniti in un solo coro quando è ora di cantare “Pensiero”, “Piccola Katy” e “Dammi solo un minuto”. Una carriera tenuta lontana dal gossip e dalle cronache mondane, quella dei Pooh, inappuntabili e perfettamente allineati ad un protocollo di comportamento che si dice rigidissimo, senza mai il bisogno di dividere il palco con ballerine scosciate o suonatori di arpe celtiche. Nella loro carriera due soli incidenti di percorso: il primo nel 1973, quando Riccardo Fogli lascia il gruppo pensando di poter fare di meglio da solo, e l’ultimo tre anni fa, quando Stefano D’Orazio, il batterista, si stanca e decide di mollare.

C’è un piccolo giallo che riguarda il vostro ultimo lavoro: si pensava ad un disco di inediti e invece a sorpresa ne avete pubblicato uno con vecchi pezzi riarrangiati. Come mai questa scelta?In realtà in “Opera seconda” gli inediti ci sono eccome, ma riguardano le parti strumentali delle canzoni. Quando abbiamo pensato ad un nuovo album avevamo molti pezzi e il 70% del lavoro era finito, poi ci siamo innamorati dell’idea di arrangiare in maniera sinfonica parte del nostro repertorio, così ci siamo buttati in questo progetto che per noi è davvero importante.

Siete sulla scena da quasi 50 anni e avete visto passare i tempi dei mangiadischi fino ad arrivare ai brani in mp3 da scaricare. Sincerità: era più facile fare musica tempo fa o è meglio adesso?Era più facile prima, ora mancano le idee e soprattutto i fondi: con pochi soldi si costruisce poca musica buona.

Regalateci un ricordo, un episodio, un posto o un volto che più di altri vi è rimasto impresso nella vostra carriera infinita, passata suonando ovunque nel mondo.Quando di recente siamo stati in concerto

in Canada e a Sofia: tre serate che sono state una sorta di prequel di quello che sarà “Opera seconda in Tour”. I due concerti alle Cascate del Niagara il 22 e 23 ottobre dello scorso anno sono stati belli ed emozionanti, abbiamo incontrato tanti amici italo-canadesi, ma anche tanti canado-americani, venuti per vedere questo “ritorno“ dei Pooh con l'orchestra, perché anche se adesso tutti ci provano, noi siamo stati i primi in Italia, già nel ‘72, a girare con una sinfonica nei teatri. La “World Rock Symphony Orchestra“ di Toronto ci ha fatto godere col suo suono così moderno e puntuale: i nostri tecnici hanno avuto il modo di fare un sound check in tranquillità e anche le prove ci hanno fatto capire che sarebbe stato tutto perfetto. Molte più preoccupazioni avevamo per il concerto di Sofia del 28 ottobre 2011: per cominciare la lingua non aiuta, poi il materiale sarebbe arrivato per via aerea solo il giorno prima del concerto. Questo significava per noi montaggio, prove con l’orchestra e concerto, tutto nello stesso giorno. Ma lassù c’è qualcuno che ci ama e che nei momenti più duri “ci sorride”, così tutto è andato bene, anzi benissimo: la “Classic FM Orchestra” di Sofia è eccezionale, non abbiamo mai sentito un’orchestra così intonata, armoniosa e

“swingosa”. È composta prevalentemente da giovani professori (molti di loro hanno suonato anche con Sting nel suo disco “Symphonicities“) e nonostante i tempi stretti è stato un concerto indimenticabile.

Se la collaborazione con Baglioni ci può stare, come è nato l’incontro con Mario Biondi? La vostra musica e la sua sembrano distanti anni luce…Prima che Mario diventasse famoso, ci aveva spedito un disco con la cover di “Ci penserò domani”. Poi siamo diventati amici e quando lo abbiamo chiamato per chiedergli di cantare con noi proprio quella canzone, era entusiasta.

Quali sono stati i criteri con cui avete scelto gli 11 brani di “Opera seconda”?Il criterio di scelta ci ha portato a preferire brani, diciamo di nicchia. Non si tratta di grandi classici, ma di canzoni che dopo trenta, quarant’anni sentivamo il bisogno di essere ripensati completamente. Nei testi di queste canzoni si parla di argomenti ancora molto attuali: la ragazza che va a Milano e l’omosessualità di “Pierre”. L’idea con cui ci siamo messi al lavoro è quella di tracciare una storia sociale del nostro paese attraverso situazioni e personaggi che non hanno perso la loro attualità.

È l’inizio di una crisi profonda: alla sedia manca una gamba e nessuno sa se riuscirà a restare in piedi.

Ma la certezza di avere ancora molto da dire convince Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian ad andare avanti. “Dove comincia il sole”, uscito nel 2010, sembra avere perfino più energie di prima: è un altro successo di vendite, come ai Pooh capita da sempre ad ogni nuovo lavoro. Ancora una volta tutto è rientrato, digerito, metabolizzato: qualche settimana fa è uscito “Opera seconda”, non una raccolta ma una rivisitazione profonda di 11 brani, scelti a fatica in una produzione che spazia su qualche centinaio di titoli. Il tutto seguito da un tour serratissimo, accompagnati da una vera orchestra sinfonica, per attraversare ancora una volta l’Italia da nord a sud, aspettando i prossimi cinquant’anni.

5

Page 40: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 40

6 Brescia (Palabrescia)

8 La Spezia (Teatro Civico)

9-10 Bergamo (Teatro Creberg)

12-13 Milano (Teatro degli Arcimboldi)

16-17 Roma (Auditorium Conciliazione)

19 Firenze (Teatro Verdi)

20 Livorno (Teatro Goldoni)

21 Parma (Teatro Regio)

23 Rimini (105 Stadium)

24 Padova (Gran Teatro Geox)

26 Bologna (Teatro Europa Auditorium)

28 Assisi (Teatro Lyrick)

29 Ancona (Teatro delle Muse)

30 Ascoli Piceno (Teatro Ventidio Basso)

22 milionialbum venduti2.200concerti300canzoni incise50album pubblicati in totale42dischi di platino30album inediti15raccolte15dischi d’oro5album live

IN CIFREMUSICA I Pooh

IL TOURNovembre DICEmbre

1 Pescara (Teatro Massimo)

3 Napoli (Teatro Augusteo)

4 Bari (Teatro Petruzzelli)

6 Catania (Teatro Metropolitan)

9 Palermo(Teatro Golden)

15 Trento (Auditorium Santa Chiara)

16 Conegliano (Zoppas Arena)

17 Trieste Teatro Politeama Rossetti)

18 Udine (Teatro Giovanni da Udine)

Il calendario del vostro tour è fittissimo di date, spesso con concerti in città diverse ad un solo giorno di distanza. Considerando che non siete più ragazzini, ci spiegate qual è il trucco per trovare forze ed entusiasmo?Non c'è una chiave unica. È il frutto di una magica alchimia tra differenti elementi, ed il coinvolgimento tra i membri del gruppo è fondamentale.

Stefano D’Orazio sta per uscire con un’autobiografia in cui ha annunciato di volersi togliere qualche sassolino dalle scarpe: temete rappresaglie?Con Stefano abbiamo continuato a collaborare anche dopo la sua uscita dal gruppo. Lui è contento della nostra decisione di andare avanti in tre, anche perché avrebbe sentito una forte responsabilità se la band si fosse sciolta come conseguenza del suo

abbandono. E stiamo ancora collaborando: siamo autori della colonna sonora del musical “Aladin”, scritto da lui, e lo stesso è successo per “W Zorro” dove le musiche sono di Roby. Tutto questo è la dimostrazione che i Pooh e Stefano D’Orazio sono e saranno “amici per sempre”.

Buona parte dei vostri figli ha scelto la carriera dello spettacolo: vi chiedono ancora consigli?Aver vissuto a stretto contatto con persone che hanno fatto della musica la loro vita, ha fatto sì che la maggior parte dei nostri figli si accostasse a questo mondo, ma senza gli orpelli e gli aspetti frivoli che la televisione amplifica. Abbiamo trasmesso a loro il concetto di fatica e sudore che c’è in questo mondo. I nostri figli, se arrivano al successo, non sono certo di quelli che pensano: adesso è fatta, è tutta discesa.

Ci hanno visto tornare a casa a pezzi dopo un tour di tre mesi, hanno vissuto con noi soddisfazioni e difficoltà, hanno capito che questo è un lavoro duro in cui ti devi fare un “mazzo” così. Essere un figlio d’arte può essere un’arma a doppio taglio, per gli inevitabili paragoni a cui vai incontro, ma avere un genitore artista può contagiare in maniera meravigliosa ed inevitabile i figli. Il miglior consiglio che abbiamo dato loro, è che ogni cosa la devi fare come se fosse la prima volta, la devi conquistare senza pensare di essere arrivato: solo così si ottengono risultati, perché questo è un mondo dove puoi essere messo in discussione in ogni momento.

Tranquillizziamo i fans: a quando il nuovo disco di inediti?Per ora concentriamoci sul Tour, poi si vedrà. 7

Page 41: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 41

POZZOLI DELISOOROLOGERIA - OREFICERIA

C.so Matteotti, 4 - Castelsangiovanni (PC)Tel. 0523 842039

Page 42: AndCo Magazine novembre 2012

A TUTTO CAMPODIPINGERE CON TELE E PENNELLI? TROPPO FACILE.UN ARTISTA vERONESE USA L’ARATRO, RICREANDOSU ENORMI APPEZZAMENTI DI TERRENO GLI SCHIZZI

IDEATI A CASA SEMPLICEMENTE CON LA MATITA.

NOVembre 2012 | 42

Là dove c’era un campo, ora c’è Mario Balotelli. Detta così, in effetti, sembra uno scherzo, ma è tutta la verità, nient’altro che la verità, di un filone artistico creato da Dario Gambarin,

pittore che da tempo ha abbandonato tele e pennelli per concentrarsi su aratri e trattori. Una sorta di catartico ritorno all’antica sapienza contadina e alla terra, a sua volta

ARTE La Land Art

disposta a sfamare la gente che la abita, ma anche a diventare tela grezza da riempire secondo estro, ispirazione e fantasia. Cose che a Gambarin non mancano di certo, da quando durante un viaggio in Germania si imbatte nelle avanguardie della “Land Art”, corrente in realtà nata negli anni Settanta in America, e resta folgorato. Nel paese di frau Merkel numerosi artisti si dedicavano a

Page 43: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 43

disegnare interi campi coltivati usando metro, picchetti e laser per tracciare le linee, riempiendo in una fase successiva i solchi con fiori e piante che nel momento della massima fioritura diventavano uno straordinario spettacolo a cielo aperto. Gambarin, avvocato veronese trapiantato a Bologna, lascia i codici e capisce di aver finalmente trovato la strada da seguire: bravi i tedeschi, ma aspettare la fioritura è una questione che allunga i tempi e toglie l’immediatezza ad un’opera d’arte “open air”, che come tale può anche risentire dei capricci delle stagioni. Così Gambarin torna in Italia, individua un campo e sale sul trattore, cominciando a creare, circondato dalle facce incuriosite dei contadini di Castagnaro, nelle campagne veronesi, insicuri sul da farsi, se un applauso o una telefonata al repartino psichiatrico più vicino.La tecnica di Gambarin nasce a casa, dove crea uno schizzo a matita, lo focalizza nella mente individuando i punti nevralgici e riesce nell’impresa straordinaria di immaginare l’immagine in proporzioni gigantesche. Sale sul trattore e non si ferma fin quando non ha terminato. A quel punto corre in un vicino aeroclub, decolla insieme ad un amico e scattano alcune immagini dall’alto.

Le foto delle sue opere fanno il giro del mondo in poco tempo come interpretazione bonaria dei “crop circles”, i cerchi nel grano che fanno giurare a qualcuno l’intervento degli alieni. Niente di tutto questo: Gambarin “dipinge” su 27mila mq un enorme omaggio a Nelson Mandela poco prima dei Mondiali di calcio in Sud Africa, e si ripete con il profilo di Barack Obama in occasione del G8 italiano e quella di Steve Jobs, resa nota nel giorno in cui il geniale fondatore della Apple lasciava questo mondo. Suoi anche l’enorme testa di Topolino, quella di Pinocchio e l’extraterrestre, a suo dire un messaggio di benvenuto ai possibili visitatori di altre galassie. Ma una delle opere che più ha catturato all’attenzione mondiale è stata la testa di Mario Balotelli, uno degli eroi degli ultimi campionati Europei: l’immagine lo riprende da dietro, con l’immancabile cresta colorata con cui il bomber in forze al Manchester City ha illuminato la strada della Nazionale guidata da Prandelli. Poi, certo, l’Italia ha perso in finale con la Spagna, e per fortuna quel giorno sul campo di Castagnaro si è messo a piovere cancellando tutto, arte e perfino speranze. 7

OMAGGI CAMPESTRIUna piccola carrellata delle

opere create da Dario Gambarin, molte delle quali hanno fatto il giro del mondo. Qui sotto

il ritratto di Nelson Mandela e un messaggio di augurio per le Olimpiadi di Londra. In alto un ritratto in stile “Picasso” e, in apertura, un messaggio di pace.

Page 44: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 44

E IMBOTTITUREBOTTEUN CAMPIONATO CON DIECI SQUADRE DI FIGLIOLE

STA RUBANDO LA SCENA AI CAMPIONI DELLA

PALLA OvALE. UN SUCCESSO TUTTO AL FEMMINILE,

IN PERENNE LOTTA FRA MUSCOLI E SENSUALITà

SPORT National football Lingerie

Page 45: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 45

QUOTE ROSA E QUARTERBACKUn piccolo campionario di stelle che militano nel campionato femminile di football, dove da regolamento si gioca in due pezzi. Per la gioia del pubblico.

In America, dove il football è una

cosa dannatamente seria, qual-

cuno inizia a preoccuparsi: le si-

gnorine della Lingerie Football

League cominciano a dar fasti-

dio al campionato dei maschietti,

quello che fa ruotare dollari a fiu-

mi. E dire che tutto è iniziato quasi

per scherzo nel 2004, con due sole

squadre iscritte ed un evento unico

che doveva stabilire le campionesse.

Ma certe cose difficilmente passano

inosservate, specie se a scendere in

campo non sono nerboruti bestio-

ni con le spalle larghe ma ragazze

equipaggiate con protezioni per testa,

spalle, gomiti e ginocchia, ma null’al-

tro. Nel senso che al posto della di-

visa, le figliole scendono in campo in

mutandine e reggiseno.

Questo spiega, per riallacciarci a quel

che dicevamo prima, un’ascesa fulmi-

nea, con le due timide squadre nel

2004 diventate quattro l’anno succes-

sivo e oggi ferme a dieci formazioni,

tutte pronte a sfidarsi senza sconti

per arrivare alla finalissima, la Lin-

gerie Bowl. Con spalti gremiti in ogni

ordine di posto, sponsor in crescita e

gli sguardi sempre più incarogniti dei

colleghi maschi.

Un fenomeno in puro stile yankee,

passato attraverso un mare di critiche

per essere offensivo nei confronti del-

la donna e parodia sexy di uno sport

da molti considerato una religione. A

mettere tutti d’accordo l’impegno del-

le fanciulle, che coinvolte in veri cam-

pionati hanno alzato il tasso tecnico,

stupendo spettatori abituati bene con

schemi e soprattutto placcaggi de-

gni dei maschi. In effetti, tutto si può

dire, tranne che le fanciulle in campo

facciano sconti: botte e lividi non si

contano, così come le riparazioni di

mascelle e incisivi.

Ma quando lasciano gli stadi, le signo-

rine tornano ad essere ragazze come

tutte le altre, e di volta in volta appro-

fittano della loro notorietà per posare

in favore della Peta (la lega america-

na per la protezione degli animali),

o per accettare le lusinghe di Mister

Heffner e posare sulle pagine di Play-

boy, con meno ancora stoffa a coprirle

ed il tutto esaurito nelle edicole.

Quasi dimenticavamo i nomi delle

squadre, una vera strizzata d’occhio

al sorriso con un pizzico di malizia:

Los Angeles Tempation, Minnesota

Valkyrie, Philadelphia Passion, Miami

Caliente, Dallas Desire e Orlando Fan-

tasy, giusto per citare i più riusciti. 7

Page 46: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 46

UNO DEI MOMENTI PIù DELICATI NEL PROCESSO DI CRESCITA, È RAPPRESENTATO DAL MOMENTO IN CUI SI LASCIA L’INFANZIA PER DIvENTARE ADULTI

RAGAZZI FUORIMEDICINA L’adolescenza

a cura della dottoressa Federica Recchia (*)

L'adolescenza rappresenta per tutti noi un fondamentale e delicato passaggio di crescita, uno stadio della vita che può essere visualizzato come ad un ponte che traghet-ta dall’infanzia, dall’essere cioè considerati piccoli e bisognosi di

cura, verso la dimensione adulta della mente e del corpo attraverso un repen-tino e spesso tumultuoso cambiamen-to in cui da bambini si diventa ragazzi e da bambine si diventa ragazze. Au-mentano, infatti, le richieste dal mondo esterno, sociale, familiare e dall’ambito scolastico: maggiore maturità, maggio-re responsabilità, maggiore senso del dovere eccetera, e in parallelo svani-

scono alcuni privilegi. Questo è un processo fisiologico e sano: per il bambino che diventa ragazzo un po’ all’improvviso, spes-so ciò è fonte di disagio, di confusione, di turbinii emotivi che

sconquassano l’equilibrio e lo rendono an-cora più precario e instabile di quanto già non fosse. Ogni ragazzo, al di là del fatto che sia maschio o femmina è un soggetto unico, ha una sua storia di vita e di crescita e ha tempi propri di maturazione. I ragazzi hanno desiderio e paura di crescere al tem-po stesso, arrivano da un mondo immaco-lato e protetto per giungere in una terra di mezzo, spesso di nessuno, dove è il corpo che prende voce, dove sono i cambiamenti fisici, ancor prima di quelli psichici, che gli

Page 47: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 47

DAL LATINO ADOLESCERE

SOLO FRA DI NOIFra i 15 ed i 18

anni, gli adolescenti attraversano una

fase acuta di ribellione nei

confronti dell’ordine costituito, che

sia rappresentato dalla scuola o dalla famiglia, preferendo

circondarsi di coetanei. Il fenomeno

tende ad esaurirsi entrando nella fase

della maturità.

L’adolescenza è un momento di cre-scita su cui sono stati scritti miglia-ia di libri e girati altrettanti film, per tentare di scandagliare il delicato passaggio dall’infanzia all’età adulta, concentrato generalmente fra i 15 ed i 18 anni. Incentrato per massima

parte sull’aspetto psicologico, che non necessariamente coincide con quello fisico, il passaggio include lo sviluppo della socialità verso i coe-tanei, ribellione, stati depressivi e la scoperta sessualità, intesa come im-provviso bisogno di un partner.

fanno capire che qualcosa sta mutando in modo irreversibile. Non sono solo i ragazzi a doversi adattare al cambia-mento del corpo e della mente ma an-che i genitori. Spesso capita di sentire di madri o padri esausti dinnanzi a ri-chieste incessanti o a cambi repentini d’umore apparentemente ingiustificati, trincerati da una sorta di grido dispera-to: “non è più il mio bambino, non lo ri-conosco più”. Gli psicologi si trovano so-vente di fronte a descrizioni dettagliate di situazioni di chiusura totale dei loro figli, di comportamenti provocatori e di sfida, di silenzi, rabbie e rivendicazioni. Improvvisamente i figli non vestono più gli abiti usuali e ciò destabilizza

il genitore che spesso non riesce, non per demerito ma per difficoltà a sin-tonizzarsi su frequenze instabili (forse perché a loro volta in quel periodo fe-cero fatica), a sentire il proprio figlio e a riconoscerne i veri bisogni e le vere richieste. I ragazzi sembrano non ascol-tare più nulla, sembrano appellarsi solo al gruppo dei pari età, provocando così sconforto e impotenza. In questi casi è importante sottolineare che i genitori hanno un’importanza cruciale nello svi-luppo e nel sostegno dei figli soprattut-to in questa fase delicata, permettendo loro di diventare persone sufficiente-mente fiduciose, che sappiano aprirsi al mondo e viverlo con sana e creativa

curiosità. Mettersi in ascolto dei vissuti degli adolescenti richiede grande co-raggio, significa avvicinarsi a loro con autentico slancio e aiutarli a digerire quelle esperienze della vita difficili, che spesso hanno a che fare con il fallimen-tare (delusioni amorose o amicali, rifiuti, insuccessi scolastici o sportivi). Aiutan-doli a riconoscere i vissuti e le emozioni più ostili e dando loro cittadinanza, li si aiuta a diventare grandi. Sono i ge-nitori, infatti, a plasmare e strutturare l’organizzazione della mente umana, e proprio per questo è fondamentale nel-la crescita di ognuno di noi. 7

(*) psicologa e psicoterapeuta

Page 48: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 48

PERICOLO A BORDO

Era un coccodrillo, quello che i dipendenti di terra dell’aeroporto di Melbourne, in Australia, si sono trovati davanti scaricando i bagagli di un volo Qantas proveniente da Brisbane.

L’animale, imbarcato nella stiva con documentazione regolare, è riuscito ad uscire dalla gabbia dov’era rinchiuso, salvo rientrare poco dopo, quando il personale di terra è riuscito a convincerlo a rientrare nella gabbia. La casistica è piena di episodi simili, l’ultimo dei quali riguarda i 36 pitoni che un giovane stava per imbarcare all’aeroporto di Monaco, prima di essere bloccato dagli agenti di polizia.

Una classifica, stilata ascoltando il parere di migliaia di persone, ha permesso di stabili-re che il marchio Apple è il più amato dai giovani inglesi. Nulla sarebbe, se il colosso di Cupertino non avesse superato d’un bal-zo marchi altrettanto celebri come il canale

video YouTube, al secondo posto, e Aston Martin, ovvero l’auto preferita da James Bond, giunta soltanto terza. Fuori dal podio il social network Twitter, Google e iPlayer, servizio di musica e programmi on demand della rete BBC.

News

AGLI INGLESI PIACE LA MELA

PICASSO A MILANO

È in programma nelle sale di Palazzo Reale, a Milano, una mostra antologica dedicata all’arte di Pablo Picasso, ge-niale e controverso artista spagnolo celebrato attraverso l’esposizione di oltre 200 capolavori fra dipinti, dise-gni, sculture e fotografie, molte delle quali escono per la prima volta dal

Museo Picasso di Parigi. La mostra, curata da Anna Baldassar-ri, rappresenta un viaggio nell’arte di Picasso attraverso tec-niche e generi affrontati dall’artista nella sua carriera. Fra le opere esposte “La celestina” (1904), “Ritratto di Olga” (1918) e “La supplicante” (1937, nella foto). La mostra è aperta fino al 6 gennaio prossimo.

LE CONFESSIONI DI TERMINATOR

È un Arnold Schwarzenegger a cuo-re aperto, quello che si racconta in “Total recall: my unbelievably true story”, la biografia del celebre attore tutto muscoli e film d’azione pas-sato anche attraverso l’esperienza politica come Governatore della Ca-lifornia. Nel volume, Schwarzy parte dai primi anni di vita in Austria per arrivare al tradimento (e relativa se-parazione) della moglie Maria Shri-ver con una cameriera da cui ebbe un figlio.

SCHERMO DA CASA

Per una grande parete non ci vuole un grande pennello, ma un televisore adeguato. La risposta al cruccio

di chi ha spazio da vendere e non sa cosa metterci arriva da LG, che ha da poco messo in commercio un colossale schermo 3D Ultra Definition da 84”, con risoluzione di 3840x2160 pixel, circa quattro volte superiori ai normali Full HD in vendita. Fra le funzioni la piena connettività con tablet, pc e smartphone, mentre l’audio si affida ad un sistema formato da 2 altoparlanti da 10W e altrettanti woofer. Ancora mistero sul prezzo, anche se non dovrebbe discostarsi molto dai 18 mila euro.

Page 49: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 49

NSIGLI utili

Page 50: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 50

Julian Barnes – “Il senso di una fine” – Einaudi

Poi un giorno riceve una lettera: la madre di Veronica, una sua vecchia fidanzata, gli ha lasciato cinquecento sterline e il diario di Adrian Finn, il compagno di college che gli aveva soffiato proprio Veronica. È così che il protagonista abbandona le sue sicurezze e comincia un viaggio a ritroso nella propria giovinezza, tra amici "affamati di libri e di sesso", tradimenti e menzogne, fino allo svelamento di una ferita mai rimarginata: la verità su Adrian, il più brillante dei suoi amici brillanti, morto suicida a ventidue anni, nel bagno di casa. Il diario di Adrian, il racconto degli ultimi mesi della sua vita, potrebbe svelare a Tony come sono andate veramente le cose: ma né lui né il lettore sono pronti ad affrontare una cosi profonda ridiscussione delle proprie convinzioni. L'unica cosa che ora Tony capisce è di non aver mai capito nulla. Anzi, impara anche un'altra cosa: "di colpo mi resi conto che questa poteva essere una differenza tra la gioventù e la vecchiaia: da giovani immaginiamo differenti futuri per noi stessi; quando siamo vecchi, immaginiamo differenti passati per gli altri". Se è vero che la verità ci renderà liberi, è altrettanto vero che lo farà solo dopo averci tolto tutto: in particolare le certezze con cui puntelliamo la nostra identità.

Marco Presta – “Il piantagrane” – Einaudi

La storia di un uomo che ha il potere di dare vita a un mondo migliore. In un bar di periferia una signora di mezza età lancia un grido: improvvisamente, le si sono sgonfiati i seni rifatti. Nessuno sa come sia possibile. Nessuno tranne Giovanni, un vivaista che ha un potere straordinario: al suo passaggio, le cose tornano al loro aspetto originario, al proprio ordine naturale. Cosi, in pochi giorni, il Paese è investito da una serie di cambiamenti eccezionali: gli elettori votano per l'unico candidato onesto e sconosciuto di una lista civica; l'autore di un morbosissimo libro di successo viene aggredito verbalmente e fisicamente, nel corso di una presentazione, dai suoi mansueti ascoltatori; i quotidiani iniziano a pubblicare notizie vere ma scomode. Ma, si sa, non a tutti piacciono i cambiamenti. E i servizi segreti, preoccupati dalla piega che le cose stanno prendendo, si mettono sulle tracce del "mostro". Giovanni non ha altra scelta che fuggire. Aiutato da Granchio - un ometto enigmatico e bizzarro che gli farà da scorta e con cui stringerà una sgangherata amicizia - intraprenderà un viaggio che lo porterà lontano, dove non sapeva di poter arrivare.

Daniel Pennac – “Storia di un corpo” – Feltrinelli

3 agosto 2010. Tornata a casa dopo il funerale del padre, Lison si vede consegnare un pacco, un regalo post mortem del defunto genitore: è un curioso diario del corpo che lui ha tenuto dall’età di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vita. Al centro di queste pagine regna, con tutta la sua fisicità, il corpo dell’io narrante che ci accompagna nel mondo, facendocelo scoprire attraverso i sensi: la voce stridula della madre anaffettiva, l’odore dell’amata tata Violette, il sapore del caffè di cicoria degli anni di guerra, il profumo asprigno della merenda povera a base di pane e mosto d’uva. Giorno dopo giorno, con poche righe asciutte o ampie frasi a coprire svariate pagine, il narratore ci racconta un viaggio straordinario, il viaggio di una vita, con tutte le sue strepitose scoperte, con le sue grandezze e le sue miserie: orgasmi potenti come eruzioni vulcaniche e dolori brucianti, muscoli felici per una lunga camminata attraverso Parigi e denti che fanno male, evacuazioni difficili e meravigliose avventure del sonno. Con la curiosità e la tenerezza del suo sguardo attento, con l’amore pudico con cui sempre osserva gli uomini, Pennac trova qui le parole giuste per raccontare la sola storia che ci fa davvero tutti uguali: grandiose e vulnerabili creature umane.

Beppe Severgnini – “Italiani di domani. 8 porte sul futuro” – Rizzoli

L’Italia deve pensare al futuro. Non è un lusso, è una necessità. Con questo libro, Beppe Severgnini ci spinge a “pensare in avanti", per "riprogrammare noi stessi e il nostro Paese (brutto verbo, bel proposito)". E offre agli "italiani di domani" otto suggerimenti: semplici, pratici, onesti. Scrive L'autore: I ragazzi non hanno il diritto il sognare; ne hanno il dovere". E noi dobbiamo spingerli su questa strada, con buon senso ed entusiasmo. Incoraggiarli non vuoi dire illuderli. Vuol dire credere in loro. Beppe Severgnini offre otto passaggi, otto chiavi per altrettante porte. Porte che aprono molte opportunità. "Sono le otto T del tempo che viene", passaggi intelligenti verso un futuro migliore. Per i nostri ragazzi, quindi anche per noi.

Via XX Settembre 21 - 27100 Pavia Tel. +39 0382 333154 Fax +39 0382 301625 [email protected] www.lafeltrinelli.it

in collaborazione con la Feltrinelli Librerie

Page 51: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 51

Page 52: AndCo Magazine novembre 2012

NOVembre 2012 | 52