In questo numero...Non dimentichiamo il tuo spirito sportivo, anche durante le tue corse a piedi...

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Come tutti ben sapete il nostro caro Don Alvaro dovrà lasciare la parroc- chia per assumere un nuo- vo incarico presso una nuova sede a Roma. Durante l’annuncio, dato nella messa domenicale, era visibile nello sguardo di tutti tanto stupore me- scolato a dispiacere e an- che a qualche lacrima. Don Alvaro si è impegna- to molto nella Parrocchia e tanto ha dato a tutti met- tendo a nostra disposizione le sue doti e le sue qualità. Grande oratore, caratterizzato dal suo particolare accento spagnoleggiante, ci ha parlato delle Sacre Scritture, ci ha coinvolti in argomenti attuali e ci ha portati ad una profonda riflessione, facendoci crescere nella fede. Ha dato risposte, ha confortato coloro che ne avevano biso- gno e ha saputo apprezzare e valorizzare in ognuno di noi le proprie qualità. Grande aggregatore ha dato sempre importanza agli incontri delle famiglia in cui, dopo le sue belle catechesi, si passava a trascorrere piacevoli momenti di serenità in attesa della sua famosa paella. Caro Don Alvaro di te ci mancheranno la dolcezza, la sim- patia, la tenerezza e soprattutto la tua forza d’animo. Non dimentichiamo il tuo spirito sportivo, anche durante le tue corse a piedi siamo sicuri che evangelizzavi i tuoi compa- gni di allenamento. Ci mancherai tanto ma stai tranquillo perché non ti libererai di noi tanto facilmente, Trastevere non è molto lontano e poi qui sarai sempre il benvenuto. Pregheremo per te e per il tuo nuovo incarico che, siamo sicuri svolgerai egregiamente certi della tua professionalità e dell’amore che ha sempre caratterizzato il tuo sacerdozio. Grazie di tutto, sei stato e sarai sempre un dono del Signore per tutti quanti noi. Ad maiora. I tuoi parrocchiani Un caro saluto a Don Alvaro In questo numero Pag. 1. Un caro saluto a Don Alvaro Pag 1. Processione del Corpus Domini Pag. 2. Papa Francesco alla sua diocesi: «Un nuovo esodo» per ascoltare «il grido dell’uomo» Pag. 2. Festa di fine anno calcistico AFSD Pag. 3. far Filò — gli ultimi incontri Pag. 4. Lo chef della Porta accanto Giugno 2018 Giugno 2018 Giugno 2018 Giugno 2018 Anno XIII Anno XIII Anno XIII Anno XIII n. 23 n. 23 n. 23 n. 23 Parrocchia San Josemaria Escrivà www.psanjosemaria.it Foglio d’informazione redatto dai parrocchiani e aperto al contributo di tutti i lettori: [email protected] Processione del Corpus Domini Il 2 giugno scorso, con partenza dalla Parrocchia di San Vigilio e con arri- vo presso la nostra par- rocchia, si è svolta la Processione del Corpus Domini per le vie del nostro quartiere. Presiedevano entrambi i parroci e la benedizione finale è stata impartita dal nostro vescovo di settore Mons. Paolo Lo- judice.

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Come tutti ben sapete il nostro caro Don Alvaro dovrà lasciare la parroc-chia per assumere un nuo-vo incarico presso una nuova sede a Roma. Durante l’annuncio, dato nella messa domenicale, era visibile nello sguardo di tutti tanto stupore me-scolato a dispiacere e an-che a qualche lacrima. Don Alvaro si è impegna-to molto nella Parrocchia e tanto ha dato a tutti met-

tendo a nostra disposizione le sue doti e le sue qualità. Grande oratore, caratterizzato dal suo particolare accento

spagnoleggiante, ci ha parlato delle Sacre Scritture, ci ha coinvolti in argomenti attuali e ci ha portati ad una profonda riflessione, facendoci crescere nella fede. Ha dato risposte, ha confortato coloro che ne avevano biso-

gno e ha saputo apprezzare e valorizzare in ognuno di noi le proprie qualità. Grande aggregatore ha dato sempre importanza agli incontri

delle famiglia in cui, dopo le sue belle catechesi, si passava a trascorrere piacevoli momenti di serenità in attesa della sua famosa paella. Caro Don Alvaro di te ci mancheranno la dolcezza, la sim-

patia, la tenerezza e soprattutto la tua forza d’animo. Non dimentichiamo il tuo spirito sportivo, anche durante le

tue corse a piedi siamo sicuri che evangelizzavi i tuoi compa-gni di allenamento. Ci mancherai tanto ma stai tranquillo perché non ti libererai

di noi tanto facilmente, Trastevere non è molto lontano e poi qui sarai sempre il benvenuto. Pregheremo per te e per il tuo nuovo incarico che, siamo

sicuri svolgerai egregiamente certi della tua professionalità e dell’amore che ha sempre caratterizzato il tuo sacerdozio. Grazie di tutto, sei stato e sarai sempre un dono del Signore

per tutti quanti noi. Ad maiora. I tuoi parrocchiani

Un caro saluto a Don Alvaro

In questo numero

Pag. 1. Un caro saluto a Don Alvaro Pag 1. Processione del Corpus Domini Pag. 2. Papa Francesco alla sua diocesi: «Un nuovo esodo» per ascoltare «il grido dell’uomo» Pag. 2. Festa di fine anno calcistico AFSD Pag. 3. far Filò — gli ultimi incontri Pag. 4. Lo chef della Porta accanto

Giugno 2018 Giugno 2018 Giugno 2018 Giugno 2018 Anno XIII Anno XIII Anno XIII Anno XIII n. 23 n. 23 n. 23 n. 23 Parrocchia San Josemaria Escrivà

www.psanjosemaria.it

Foglio d’informazione redatto dai parrocchiani e aperto al contributo di tutti i lettori: [email protected]

Processione del Corpus Domini

Il 2 giugno scorso, con partenza dalla Parrocchia di San Vigilio e con arri-vo presso la nostra par-rocchia, si è svolta la Processione del Corpus Domini per le vie del nostro quartiere. Presiedevano entrambi i

parroci e la benedizione finale è stata impartita dal nostro vescovo di settore Mons. Paolo Lo-judice.

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Papa Francesco alla sua diocesi:

«Un nuovo esodo» per ascoltare «il grido dell’uomo»

Lunedì 14 maggio alle 19, nella Basilica di San Giovan-ni in Laterano, Papa France-sco ha incontrato la sua dio-cesi di Roma in un appunta-mento conclusivo il cammino avviato nelle prefetture sulle malattie spirituali. Al termine dei lavori, cui hanno partecipato anche i nostri sacerdoti e alcuni com-ponenti il Consiglio Pastora-le, il nostro Vescovo ha riba-dito che occorrerà «ascoltare

il grido del popolo» sapendo così «interpretare, alla luce della Parola di Dio, i fenomeni sociali e culturali nei quali siete immersi». È la chiamata «a un nuovo Esodo» quella lanciata da Francesco lunedì sera nella cattedrale di San Giovanni alla sua diocesi; «una nuova partenza, che rinnovi la nostra identità di popolo di Dio, senza rimpianti per ciò che dovremo lasciare». A sentire le conclusioni dei lavori di Prefettura sulle malattie spirituali di Roma, illustrate da don Paolo Asolan, il pensiero è che «forse ci siamo chiusi in noi stessi e nel nostro mondo parrocchiali perché abbiamo in realtà trascurato o non fatto seriamente i conti con la vita delle persone che ci erano affidate, quelle del nostro territo-rio, dei nostri ambienti di vita quotidiana». Il Papa, dopo aver ascoltato la relazione di don Paolo Aso-

lan, ha risposto a braccio a quattro domande toccando tra gli altri un tema a lui particolarmente caro: quello dei giovani, spesso vittime di droga e di «alienazione culturale» perché le proposte fatte loro dalla società «sono tutte alienanti». I ragazzi oggi, «vivono immersi nel mondo virtuale», non salutano più ma chiedono selfie, foto, niente di più. È neces-sario riportarli sulla terra, insegnando la concretezza della vita. In questo senso aiutano tanto le opere di misericordia: «Fare qualcosa per gli altri, concretizza». Anche è fonda-mentale il dialogo con gli anziani: «Con i genitori no perché sono di una generazione le cui radici non sono molto fer-me»; invece il dialogo coi «vecchi» aiuta ai «giovani sradi-cati» a ritrovare le radici necessarie «per andare avanti». Serve gente concreta, ha fatto capire Francesco, che sia in

grado di «tirarci uno schiaffo per svegliarci», ci vuole «una voce realista che ci dica: “Fermati e vai all’essenziale”». Altrimenti, il rischio è quello di diventare «più individuali-sti, più isolati, e la diocesi diventa una Chiesa gnostica: un Dio senza Cristo, un Cristo senza chiesa, una Chiesa senza popolo». Questo presuppone un grosso problema, perché «la pietà del popolo di Dio è il sistema immunitario della Chie-sa». Forse, il dubbio del Papa, «ci siamo ripiegati su preoc-cupazioni di ordinaria amministrazione, di sopravvivenza». È bene, quindi «che questa situazione ci abbia stancato, è una grazia di Dio la stanchezza e ci faccia desiderare di u-scire». Infine l’ultima indicazione del vescovo di Roma: bisogna

«far sì che questo prossimo anno» preluda a «nuove condi-zioni di vita e di azione pastorale, più rispondenti alla mis-sione e ai bisogni dei romani di questo nostro tempo; più creative e più liberanti anche per i presbiteri e per quanti più direttamente collaborano alla missione e all’edificazione della comunità cristiana». «Non abbiate paura di portare frutto – ha concluso il Papa -, di farvi “mangiare” dalla real-tà che incontrerete, anche se questo “lasciarsi mangiare” assomiglia molto a uno sparire, un morire».

(Da romasette.it)

Sabato 19 maggio alle ore 16:30, presso i campetti della parrocchia, non potevamo chiudere nel modo migliore que-st’anno di attività: ABBIAMO GIOCATO A CALCIO. La festa è stata caratterizzata da un piacevole mini torneo

di quattro partitelle suddivise per categorie (Under 8, 10, 12 e 14...) con la sfida tra genitori (prevalentemente mamme) e figli, come da tradizione. Per la cronaca i genitori hanno difeso i colori con onore

ma i giovani campiocini hanno fatto vedere quanto hanno appreso in questo anno calcistico!!! Tanti i partecipanti oltre 150 persone, oltre ai genitori,

erano presenti familiari e amici che si sono divertiti tifando e anche giocando a calcio. Un grande ringraziamento agli atleti dell'Under 20 che

hanno fornito il servizio di arbitraggio nelle partitelle dei più piccoli. "Ricche" premiazioni per i vincitori e successivamente

dolci e merende per tutti. Un ringraziamento a tutto lo staff dell’AFSD e pronti per

il prossimo anno. Pietro

Festa di fine anno calcistico AFSD

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Cari amici, a richiesta di Donato, che ringrazio per l’impe-gno e la determinazione ammirevoli, scrivo queste righe a chiusura della stagione del "nostro Filò"; eccomi qua a com-piere questo grato dovere. Subito però mi rendo conto di due cose, la prima è che essendone il coordinatore non avevo mai scritto nulla a riguardo… la seconda è che ridendo e scher-zando sono passati ben due anni!, due stagioni, da quando l’11 novembre 2016 è iniziata questa bella storia di incontri, che indegnamente aprii proprio io con una storia molto legge-ra e ludica, e che nel tempo è stata portata avanti da altri ami-ci, con storie piene di significato… Questo mio articolo non sarà altro che una veloce carrellata

di tutti gli eventi trascorsi, per avere il piacere di ricordare chi ne è stato protagonista per ringraziarlo ancora per la disponi-bilità e per il regalo di coinvolgerci in storie appassionanti… Prima di tutto don Ignazio, ideatore dell’idea e sostenitore

dell'azione. A don Ignazio va un ringraziamento doppio aven-do lui chiuso la stagione 2017-18 con una dissertazione dotta e illuminante sull'Arte. Tornando alle origini il primo incontro lo sostenni io l'11

novembre 2016, condividendo la mia passione per la Vela,

come occasione di sport e diporto, alla portata di tutti, speran-do di aver suscitato un po' di voglia di provare! Fui seguito a ruota da una meravigliosa serata che Marco

Scutellà ha tenuto raccontandoci la sorprendente realtà delle colonie di Fenicotteri Rosa, che molti pensiamo abitanti di mondi esotici e remoti, senza sapere che sono presenti quasi alle nostre porte… Maria Cristina Sangiovanni ha invece inaugurato una serie di incontri più impegnati, animando una serata con il suo vissuto da volontaria in Chiclayo (Perù). Gianni Cipriani sposta il focus sull'esperienza professionale, come tante altre serate successive. Con il supporto del Vice Comandante del Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale dott. Massimo Ancillotti ci ha raccontato di quanta alta pro-fessionalità, varietà e qualità ci sia dietro agli innumerevoli servizi di cui è responsabile la Polizia Locale di Roma nei confronti di noi cittadini. Mariano Feccia ci ha portato al continente africano, dove la sua esperienza professionale,

all'avanguardia nel campo della cardiochirurgia, è stata messa al servizio di volenterosi operatori locali, che grazie al suo supporto hanno potuto impiantare un servizio ospedaliero di alto livello e completamente autonomo. Livia e Paolo Ca-

sorati ci hanno portato in giro per strade, sentieri, campa-gne… facendoci vivere l'emozione di percorrere il Cammino

di Santiago. Con Pino Lenzo, responsabile della gestione operativa della rete europea di satelliti di telecomunicazione

abbiamo scoperto come la nostra vita sia davvero appesa al cielo, perché tanti aspetti della nostra vita quotidiana dipen-dono dai servizi che ormai solo i satelliti possono assicurare. Il Col. Dell’Esercito Pietro Spitaleri, coadiuvato dal Gen.

Umberto Castelli, ci ha offerto invece una panoramica inso-spettata della sicurezza per noi cittadini, e di quanto il no-stro Esercito sia attivo in prima linea per proteggerci, in ope-razioni non solo militari, ma di stampo anche civile. Sempre in tema di servizi per la collettività, in questo caso servizi sociali, intesi come contrasto alla povertà e soccorso ai

senza dimora, emozionante e toccante è stato l’intervento di Alessandro Bellinzoni, Dirigente del Comune di Roma, dipartimento delle Politiche Sociali. Infine il fascino dei nu-meri, quali? Quelli delle statistiche emesse periodicamente dall’ISTAT, che supportano tutte le decisioni che i nostri governanti devono prendere, in tutti i campi, dal lavoro. A farci immergere in questo mare di numeri tutt’altro che freddi e sterili è stato Claudio Ceccarelli, dirigente ISTAT . Siamo arrivati quindi così a fine stagione, ma con l’obietti-

vo di riprendere questi bei incontri dopo l’estate. Sicuramente più di un nostro lettore vorrà condividere con noi una qualche appassionante esperienza; vi aspettiamo! Ovviamente l’ultimo ringraziamento va anche a chi ci ha

seguito con passione – qualcuno penso non se ne sia perso nemmeno uno! – in particolare mi riferisco a quelle gentilissi-me e premurose signore che non hanno mai fatto mancare torte, pasticcini ed altre bontà che hanno deliziato i nostri incontri conviviali. Buone vacanze e arrivederci in autunno!

Daniele Raccone

Far Filò

Due stagioni del nostro filò

Karl Stephen Amatorio

Chiara Angiolella

Beatrice Avallone

Alice Caparrucci

Camilla Capenti

Marco Ceccarelli

Giampaolo Colonnelli

Andrea Darida

Aurora De Persio

Chiara Di Vito

Francesco Paolo Dragonetti

Maria Esposito

Andrea Furfaro

Pietro Goretti

Massimo Goretti

Emma Leggieri

Veronica Maria Liucci

Gabriele Liucci

Maria Cristina Loiacono

Clara Luciani

Alessandro Manti

Ludovico Martella

Stefano Miceli

Bianca Pecorini

Edoardo Pinna

Martina Puligheddu

Nicolò Scognamiglio

Rebecca Scrascia

Beatrice Servi

Simone Starrantino

Elisa Vecchio

PRIME COMUNIONI 13 MAGGIO 2018

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Caro Riccardo, Visto che sei ancora in convalescenza,

ti auguriamo di cuore una pronta e velo-ce guarigione. Intanto utilizziamo una ricetta tratta dal

tuo libro. Auguri da tutti noi.

Aglio olio e peperoncino

con ceci e gamberetti

Ingredienti: Aglio 3 spicchi. Olio 4 cl, peperoncino 1, ceci secchi gr. 200, gamberi rossi gr. 400, aglio 2 spicchi, rosmarino 1 ramet-to, sale olio e prezzemolo q.b.. Preparazione

Dopo aver messo i ceci in ammollo per una notte, fateli cuocere in una pentola con acqua salata, gli spicchi d’aglio con la camicia forata e 1 rametto di rosmari-no. Raggiunta una cottura al dente scola-teli. Tritatene i 2/3 e i rimanenti lasciate-li interi, mettendoli entrambi in un con-tenitore, togliendo gli spicchi d’aglio e il rosmarino. Sgusciate i gamberi rossi eliminando il carapace e mettendo da parte il liquido delle teste. Mettete in una padella l’olio, il peperoncino taglia-to a rondelle e gli spicchi di aglio divisi in due metà, eliminando la parte centra-le. Fate cuocere sul fuoco a fiamma mode-rata fermando la cottura prima che l’a-glio inizi a colorarsi, eliminandolo assie-me al peperoncino. Fate bollire la pasta in una pentola in abbondante acqua, salata. Scolate gli spaghetti 1 minuto prima del termine indicato per la cottura, versateli nella padella con l’olio, aggiun-gendo il liquido delle teste dei gamberi, i ceci e subito dopo i gamberi. Dopo 30 secondi aggiungete un poco dell’acqua di cottura della pasta che si riassorbirà durante il tempo rimanente. A cottura ultimata dividete gli spaghetti in quattro piatti aggiungendo un trito di prezzemo-lo fresco.

Buon appetito

Dal libro “Aglio olio e peperoncino che passione”

Lo chef della

Porta accanto

Come ogni anno, al termine delle atti-vità, tutte le famiglie della parrocchia si sono riunite per la cena finale, prima delle partenze per le vacanze estive.

Come al solito le nostre donne si sono superate nella preparazione di manica-retti ed ogni tipo di portate, dagli antipa-sti ai dolci deliziosi che sono stati condi-visi con tutti.

L’aria festosa dei bambini ha allietato l’atmosfera e tutti noi abbiamo trascorso alcune ore in serenità e spensieratezza.

Alla prossima!!!!!!

La “Grande Cena”

del 26 maggio