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Venticinque anni ben portati ICMQ compie venticinque anni in buona salute ed in continuo sviluppo, nonostante l’attuale momento travagliato che colpisce il settore delle costruzioni in molti paesi del mondo ed in particolare il nostro. La nascita di ICMQ è stata voluta e promossa da alcuni illuminati imprenditori e cattedratici e dall’avvocato Augusto Rizzi nel periodo in cui, già presidente di Andil, era presidente di Assobeton ed io il suo principale collaboratore. Le motivazioni strategiche erano imprimere una svolta alla politica industriale del settore delle costruzioni, perseguendo obiettivi di efficienza - attraverso la qualità dei prodotti, dei servizi e dei processi - e obiettivi di efficacia attraverso l’innovazione. Questi obiettivi erano realizzabili mediante uno strumento allora scarsamente noto, rappresentato dalla certificazione di qualità che doveva costituire, insieme, una garanzia per il mercato ed una guida ai processi aziendali finalizzati alla qualità dei prodotti e dei servizi: nacque così la certificazione volontaria di sistema in edilizia. Con queste premesse ICMQ si è sviluppato nel tempo, perseguendo nuove strategie societarie assieme alla continua innovazione dei prodotti, adeguandosi all’evoluzione in atto sotto la guida di presidenti quali il compianto professor Vittorio Conte, il professor Ezio Pilar Giuriani, il compianto ingegner Paride Passerini e dal 2005 il sottoscritto. Determinante la direzione gestionale ed operativa di Passerini nelle fasi iniziali e nelle fasi successive dell’ingegner Lorenzo Orsenigo, vicepresidente dell’Istituto e attuale direttore generale del ramo operativo ICMQ Spa, società presieduta dal professor Enrico Dassori, che ha accompagnato ICMQ sin dalla nascita. Nel tempo si è assistito ad una evoluzione ideale e normativa del concetto di qualità e della sua certificazione, segnata da alcune direttive europee ed in particolare la 89/106/Cee Prodotti da costruzione, che fissava i sei requisiti di qualità e le regole per la loro certificazione. Direttiva sostituita recentemente dal regolamento Prodotti da costruzione con l’introduzione del nuovo requisito ”uso sostenibile delle risorse naturali”. Anticipando spesso questi cambiamenti, ICMQ ha adeguato le proprie strategie e la propria organizzazione: con lo sviluppo societario acquisendo la società di certificazione Cersa, gestita dall’amministratore delegato ingegner Luciano Rivieccio, cui ha affidato il compito di analizzare e sviluppare nuove aree di certificazione; con lo sviluppo internazionale costituendo ICMQ India; con lo sviluppo associativo partecipando attivamente alla costituzione di Conforma, associazione degli organismi di certificazione, ispezione, prove e taratura. Infine, per lo sviluppo servizi, ICMQ ha creato nuovi schemi di certificazione e di ispezione per i progetti, per il personale, per la sicurezza e per la sostenibilità degli edifici, dei prodotti, dei servizi e dei processi fino a giungere alla certificazione di sostenibilità delle idee anche in fase progettuale. ICMQ, quindi, pur mantenendosi rigorosamente ancorato ai valori e alla visione originari, si è costantemente adeguato ai cambiamenti esterni, innovandosi ed innovando. Oggi, in questo mondo turbolento e imprevedibile, ICMQ vanta un sistema organizzativo e umano capace di affrontare nuove realtà grazie ai valori di trasparenza e conoscenza, affidabilità e competenza propri del patrimonio dell’Istituto. BUON COMPLEANNO a ICMQ. Il Presidente Giorgio Sabelli 2 1988-2013: ICMQ compie venticinque anni 4 ICMQ a Made Expo 2013: sostenibilità al centro 5 Edilportale: focus sulle certificazioni di sostenibilità 5 Il valore dell’accreditamento 6 Da Accredia semplificazioni per le imprese di costruzione 7 Il regolamento prodotti da costruzione al Congresso Ufemat 8 Cpr: ICMQ può rilasciare certificati 8 Acciaio per calcestruzzo armato: un percorso di eccellenza 10 ICMQ certifica la sostenibilità di Livingbox 12 Intervista ad Antonio Frattari, docente dell’Università degli Studi di Trento e progettista di Livingbox 13 Ispezioni: ICMQ va in Spagna e Francia 13 Verifica impianti di messa a terra: più che un obbligo di legge 14 Prestazioni energetiche: le novità legislative 15 Le novità di Leed v4 17 Implicazioni legali delle certificazioni di sostenibilità 18 Autogrill Villoresi Est è Leed Gold! 20 Gas fluorurati, gli obblighi degli operatori 21 ICMQ India 24 Formazione Anno XVIII - settembre 2013 Istituto di Certificazione e Marchio di Qualità per Prodotti e Servizi per le costruzioni ICMQ NOTIZIE 71

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ICMQ compie venticinque anni; ICMQ a Made Expo 2013: sostenibilità al centro; Edilportale: focus sulle certificazioni di sostenibilità; Il valore dell’accreditamento; Da Accredia semplificazioni per le imprese di costruzione; Il regolamento prodotti da costruzione al Congresso Ufemat; Cpr: ICMQ può rilasciare certificati; Acciaio per calcestruzzo armato: un percorso di eccellenza; ICMQ certifica la sostenibilità di Livingbox; Intervista ad Antonio Frattari, docente dell’Università degli Studi di Trento e progettista di Livingbox; Ispezioni: ICMQ va in Spagna e Francia; Verifica impianti di messa a terra: più che un obbligo di legge; Prestazioni energetiche: le novità legislative; Le novità di Leed v4; Implicazioni legali delle certificazioni di sostenibilità; Autogrill Villoresi Est è Leed Gold!; Gas fluorurati, gli obblighi degli operatori; ICMQ India; Formazione

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Venticinque anni ben portatiICMQ compie venticinque anni in buona salute ed in continuo sviluppo,nonostante l’attuale momento travagliato che colpisce il settore dellecostruzioni in molti paesi del mondo ed in particolare il nostro.La nascita di ICMQ è stata voluta e promossa da alcuni illuminati imprenditorie cattedratici e dall’avvocato Augusto Rizzi nel periodo in cui, già presidente diAndil, era presidente di Assobeton ed io il suo principale collaboratore.Le motivazioni strategiche erano imprimere una svolta alla politica industrialedel settore delle costruzioni, perseguendo obiettivi di efficienza - attraverso laqualità dei prodotti, dei servizi e dei processi - e obiettivi di efficacia attraversol’innovazione. Questi obiettivi erano realizzabili mediante uno strumentoallora scarsamente noto, rappresentato dalla certificazione di qualità chedoveva costituire, insieme, una garanzia per il mercato ed una guida aiprocessi aziendali finalizzati alla qualità dei prodotti e dei servizi: nacque cosìla certificazione volontaria di sistema in edilizia.Con queste premesse ICMQ si è sviluppato nel tempo, perseguendo nuovestrategie societarie assieme alla continua innovazione dei prodotti,adeguandosi all’evoluzione in atto sotto la guida di presidenti quali ilcompianto professor Vittorio Conte, il professor Ezio Pilar Giuriani, ilcompianto ingegner Paride Passerini e dal 2005 il sottoscritto. Determinantela direzione gestionale ed operativa di Passerini nelle fasi iniziali e nelle fasisuccessive dell’ingegner Lorenzo Orsenigo, vicepresidente dell’Istituto eattuale direttore generale del ramo operativo ICMQ Spa, società presiedutadal professor Enrico Dassori, che ha accompagnato ICMQ sin dalla nascita.Nel tempo si è assistito ad una evoluzione ideale e normativa del concetto diqualità e della sua certificazione, segnata da alcune direttive europee ed inparticolare la 89/106/Cee Prodotti da costruzione, che fissava i sei requisiti diqualità e le regole per la loro certificazione. Direttiva sostituita recentementedal regolamento Prodotti da costruzione con l’introduzione del nuovo requisito”uso sostenibile delle risorse naturali”.Anticipando spesso questi cambiamenti, ICMQ ha adeguato le proprie strategiee la propria organizzazione: con lo sviluppo societario acquisendo la società dicertificazione Cersa, gestita dall’amministratore delegato ingegner LucianoRivieccio, cui ha affidato il compito di analizzare e sviluppare nuove aree dicertificazione; con lo sviluppo internazionale costituendo ICMQ India; con losviluppo associativo partecipando attivamente alla costituzione di Conforma,associazione degli organismi di certificazione, ispezione, prove e taratura.Infine, per lo sviluppo servizi, ICMQ ha creato nuovi schemi di certificazione edi ispezione per i progetti, per il personale, per la sicurezza e per lasostenibilità degli edifici, dei prodotti, dei servizi e dei processi fino a giungerealla certificazione di sostenibilità delle idee anche in fase progettuale.ICMQ, quindi, pur mantenendosi rigorosamente ancorato ai valori e allavisione originari, si è costantemente adeguato ai cambiamenti esterni,innovandosi ed innovando.Oggi, in questo mondo turbolento e imprevedibile, ICMQ vanta un sistemaorganizzativo e umano capace di affrontare nuove realtà grazie ai valori ditrasparenza e conoscenza, affidabilità e competenza propri del patrimoniodell’Istituto.BUON COMPLEANNO a ICMQ.

Il PresidenteGiorgio Sabelli

2 1988-2013:ICMQ compie venticinque anni

4 ICMQ a Made Expo 2013:sostenibilità al centro

5 Edilportale: focussulle certificazioni di sostenibilità

5 Il valore dell’accreditamento

6 Da Accredia semplificazioniper le imprese di costruzione

7 Il regolamento prodottida costruzioneal Congresso Ufemat

8 Cpr: ICMQ può rilasciare certificati

8 Acciaio per calcestruzzo armato:un percorso di eccellenza

10 ICMQ certifica la sostenibilitàdi Livingbox

12 Intervista ad Antonio Frattari,docente dell’Università degli Studidi Trento e progettista di Livingbox

13 Ispezioni: ICMQ va in Spagnae Francia

13 Verifica impianti di messa a terra:più che un obbligo di legge

14 Prestazioni energetiche:le novità legislative

15 Le novità di Leed v4

17 Implicazioni legalidelle certificazioni di sostenibilità

18 Autogrill Villoresi Est è Leed Gold!

20 Gas fluorurati, gli obblighidegli operatori

21 ICMQ India

24 Formazione

Anno XVIII - settembre 2013

Istituto di Certificazionee Marchio di Qualitàper Prodotti e Serviziper le costruzioni

ICMQNOTIZIE 71

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1988-2013: ICMQ compieventicinque anniICMQ Istituto festeggia 25 anni di attività e diimpegno per la qualità nel settore delle costruzioni.Era infatti il 20 settembre del 1988 quando treimportanti associazioni di categoria – Aniem,Assobeton e Cte – decidevano di fondareun’associazione senza fini di lucro allo scopo dipromuovere e controllare l’osservanza delle normee dei corretti comportamenti nella produzioneindustriale di manufatti, componenti e strutture incalcestruzzo. Una scelta che guardava al futuro, inparticolare all’entrata in vigore della direttiva89/106/Cee per i prodotti delle costruzioni.Da allora ICMQ – che nel 1991 ha assunto l’attualedenominazione ICMQ Istituto di certificazione emarchio qualità per prodotti e servizi per lecostruzioni – ha associato associazioni di categoriadi tutta la filiera ed è cresciuto costantemente, fino adiventare oggi il principale punto di riferimento inItalia per le attività di certificazione e ispezionenelle costruzioni grazie a un’autorevolezza e unacredibilità fondate sulla competenza e sullaimparzialità.Venticinque anni di intenso lavoro, di progettiinnovativi, di partnership qualificate e di grandisoddisfazioni, grazie anche ad una squadracompetente e motivata che oggi è cresciuta fino acontare fra tutte le società del gruppo ICMQ unostaff interno di 40 persone e oltre 100 collaboratoriesterni, fra esperti e ispettori.

Dal cemento all’intera filieraDal 1988 ad oggi ai tre soci fondatori se ne sonoaggiunti molti altri: a fine 1988 Ance; negli anni ’90 ilministero dei Lavori pubblici (oggi Infrastrutture etrasporti), Fs (oggi Rfi), Enel e Uni, oltre alleassociazioni Aitec, Andil, Anpel, Atecap, Imm eSiteb; fra il 2000 e il 2010 i ministeri dell’Industria(oggi Sviluppo economico), dell’Ambiente e delLavoro, oltre al Cnr e alle associazioni Assiad, Ate,Cagema, Confedilizia e Conpaviper.Nel tempo ICMQ è inoltre diventato a sua voltasocio di organizzazioni sia nazionali, siasovranazionali come IQNet, Eurocerbuilding, Cti,Ises, al fine di attribuire valenza internazionale alleproprie certificazioni e di sviluppare il proprio knowhow in un’ottica di reciproca collaborazione escambio interculturale.Recentemente, significativi sono nel 2008 l’ingressocome socio fondatore in Green Building CouncilItalia – testimonianza dell’impegno di ICMQ versola sostenibilità delle costruzioni – e nel 2012 il ruoloattivo nella costituzione di Conforma, associazioneche rappresenta l’intera filiera della valutazionedella conformità (organismi di certificazione,ispezione, prove, taratura) e di cui è presidenteLorenzo Orsenigo, vicepresidente di ICMQ Istitutoe direttore generale di ICMQSpa.

Cultura e certificazioneDal 2001 l’Istituto offre i servizi di certificazione, diispezione e di formazione attraverso la societàoperativa ICMQSpa, mentre mantiene le funzionidi indirizzo strategico, di controllo e di promozione

ALLA GUIDA DELL’ISTITUTODal 1988 ad oggi si sono avvicendati come presidenti di ICMQ Istituto autorevoli esponenti del mondoaccademico e professionale.

Vittorio Conte (1988-1999)Professore ordinario di Architettura tecnica e direttore del dipartimento di Edilizia urbanisticaed ingegneria dei materiali presso l’Università di Genova.

Ezio Pilar Giuriani (1999-2001)Professore ordinario di Tecnica delle costruzioni presso l’Università di Brescia.

Paride Passerini (2001-2005)Ingegnere, prematuramente scomparso, ha lasciato un segno importante in ICMQ, grazie alla suaconvinzione che la cultura della qualità nelle costruzioni dovesse interpretarsi come un reale valoreaggiunto per le aziende, con molta attenzione al prodotto e tangibili vantaggi economici nella gestionedel processo produttivo. Sua anche l’idea di redigere le Guide applicative per personalizzare lacertificazione per le diverse tipologie di prodotti e fondamentale il suo contributo allo sviluppo di SistemaEdificio. Per onorare la sua memoria dal 2010 ICMQ in collaborazione col Politecnico di Milano ha istituitoil Premio di laurea Paride Passerini.

Dal 2005 presidente di ICMQ Istituto èGiorgio Sabelli, mentre vice presidente èLorenzo Orsenigo, che riveste anche lacarica di direttore generale di ICMQ Spa.Dal 2007 segretario generale èSilvia Rusconi.

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Verso il futuroNel 2013 ICMQ corona il suo venticinquesimoanniversario con un nuovo progetto che bensintetizza tutto il cammino percorso, MAKE ITSUSTAINABLE. Lo schema opera in due ambitifra loro sinergici: culturale - divulgando i principidello sviluppo sostenibile attraverso il supportodi associazioni, università e società private – e diservizio, valorizzando attraverso unacertificazione di terza parte indipendente leaziende che utilizzano processi sostenibili nellapianificazione, realizzazione e gestione dispecifici prodotti, servizi e cantieri. Ciò nellaconsapevolezza che oggi per avere successo sulmercato ogni organizzazione deve saperproporre e valorizzare prodotti e serviziinnovativi e che oggi l’innovazione si giocasoprattutto sui principi di sostenibilitàeconomica, ambientale e sociale.Un indirizzo in cui ICMQ crede fortemente e sucui continuerà a lavorare con impegno, incoerenza con la propria storia.

Silvia Rusconi e Maria Cristina Venanzi

della qualità nelle costruzioni attraverso attivitàculturali come pubblicazioni, convegni,partecipazione a progetti.Nel 2008 è stata costituita ICMQ India conl’obiettivo di esportare le competenze maturate ela cultura della qualità in un paese in forte

crescita nel settore costruzioni.La società, con sede a Mumbai,ha ottenuto l’accreditamentoper la certificazione di sistemiqualità e quale organismo diispezione di terza parteindipendente; svolge inoltreattività di formazione su tutti i

servizi di certificazione e ispezione.Dal 2012 inoltre ICMQ è socio unico di Cersa Srl- Istituto per la certificazione delle aziende diservizio, nella cui compagine azionaria erapresente sin dal 2008. Un investimentostrategico volto sia a incrementare il proprioruolo nel mercato delle certificazioni grazie allesinergie tra le due organizzazioni, sia apromuovere uno scambio di conoscenze ecompetenze.

Al passo con innovazione e mercatoLa cronologia degli accreditamenti di ICMQ perle attività di certificazione e ispezione e deglischemi di certificazione volontaria originali,sviluppati con l’obiettivo di premiare l’impegnodelle aziende per la qualità, è anche un po’ lospecchio di come è evoluto negli anni il settoredelle costruzioni in Italia.Inizialmente ICMQ è stato accreditato daSincert (oggi Accredia) per la certificazione deisistemi di qualità aziendale in conformità allenorme Iso 9000, in quegli anni l’obiettivoprincipale per la qualificazione del settore eancora oggi la linea di attività più ampia diICMQ, con oltre 1000 unità produttivecertificate.Negli anni ’90 se ne sono aggiunte altre, dallacertificazione volontaria di prodotto allacertificazione dei sistemi di gestione ambientalee della sicurezza in conformità alle norme Iso14001 e Ohsas 18001, dall’attività di ispezione aquella di verifica per la validazione dei progettiper la pubblica committenza come richiesto dallanuova legge sugli appalti.All’inizio degli anni 2000 ICMQ ha colto conchiarezza che la nuova frontiera della qualità nellecostruzioni sarebbe stata rappresentata dalleprestazioni in termini di comfort ambientale e disostenibilità. Da qui la creazione nel 2002 delloschema Sistema Edificio per la valutazione in fasedi progetto e di costruzione di una serie di requisitiprestazionali degli edifici e nel 2011 di ICMQECO,schema di certificazione delle caratteristiche disostenibilità dei prodotti per l’edilizia.

“Venticinque annidi intenso lavoro, di progettiinnovativi, di partnershipqualificate e di grandisoddisfazioni”

I MARCHI ICMQ

Certificazione sistema di gestionedella qualità Uni En Iso 9001

Certificazione sistema di gestionedell’ambiente Uni En Iso 14001

Certificazione volontaria di prodotto

Certificazione sistema di gestione dellasalute e sicurezza sul lavoro Bs Ohsas 18001

Certificazione del personaleUni Cei En Iso/Iec 17024

Certificazione sicurezza delle informazioni

Certificazione di prodotto sostenibileICMQ ECO

Certificazione sistemi di gestione dell’energiaUni Cei En Iso 50001

Certificazione sistema di controllo qualitàdelle saldature Uni En Iso 3834:4

Certificazione di processo sostenibileMAKE IT SUSTAINABLE

UNI EN ISO 9001Certificazionesistema qualità

ICMQ

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ICMQ a Made expo 2013:sostenibilità al centroICMQ sarà presente con proprio stand (T12 –padiglione 4) alla manifestazione milaneserivolta ad architettura, design ed edilizia che siterrà dal 2 al 5 ottobre alla Fiera di Rho. Neipressi vi sarà l’area Smart Village 2013, lamostra-convegno divenuta punto di riferimentoannuale internazionale per lo stato dell’arte inmateria di architettura sostenibile ed efficienzaenergetica degli edifici.Smart Village ospiterà un prototipo sostenibileed energeticamente efficiente denominato“Livingbox”: un’unità residenziale/ricettivamodulare trasportabile ideata dall’Università diTrento e realizzata in collaborazione conEdilportale, visitabile e fruibile in anteprimamondiale. Il concept e il cantiere della Livingboxhanno ottenuto da ICMQ la certificazioneMAKE IT SUSTAINABLE, in quanto realizzatimediante processi e infrastrutture coerenti aiprincipi di sostenibilità e a standard e modelliriconosciuti a livello internazionale.Ma non solo; ICMQ sarà presente, nel suo ruolodi referente autorevole nel settore dellecostruzioni, anche in alcuni convegni e seminari,con gli interventi che indichiamo sinteticamentedi seguito.

Made in concrete2 ottobre, ore 15.15 – “La certificazione disostenibilità del calcestruzzo a garanzia delleprestazioni”. In un mercato in continuaevoluzione è grande la necessità dei produttoridi differenziarsi dalla concorrenza. Ciò puòavvenire offrendo prodotti e materiali, come ilcalcestruzzo, che presentano caratteristiche disostenibilità, garantendone nel contempo leeffettive prestazioni.La certificazione volontaria di parte terza

indipendente ICMQ ECO verifica l’attendibilitàdelle dichiarazioni ambientali del produttore eassicura mediante controlli periodici sulprodotto e sui processi aziendali che tutta laproduzione oggetto di certificazione siaconforme nel tempo a quanto dichiarato.

4 ottobre, ore 15.15 – “MAKE ITSUSTAINABLE. La valorizzazione dellasostenibilità e il marketing aziendale”. MAKEIT SUSTAINABLE è un marchio disostenibilità di processo erogato da unorganismo di certificazione di terza parteindipendente. Un progetto innovativo,marketing oriented e made in Italy, perchéanche se utilizza riferimenti riconosciutiinternazionalmente, tutta italiana è l’idea divalorizzare specifici prodotti, servizi, cantierirealizzati e gestiti secondo i principi disostenibilità. MAKE IT SUSTAINABLEutilizza un approccio concreto e non generalistae contribuisce a migliorare l’immaginedell’organizzazione comunicando l’impegnoverso l’ambiente e la collettività.

Forum tecnologie costruzioni3 ottobre, ore 10.00 – “Impatto del regolamentoProdotti da costruzione (Cpr) n. 305/2011 sullafiliera di produzione, impiego e controllo deimateriali strutturali e non strutturali”.L’incontro è organizzato con il coordinamentotecnico de Il giornale dell’ingegnere e ilpatrocinio del Consiglio nazionale degliingegneri, in collaborazione anche con ICMQ eUni. Si prende in esame il nuovo regolamento inrelazione a ruoli e responsabilità degli attoricoinvolti nella produzione/distribuzione deimateriali (fabbricanti, mandatari, distributori,importatori), nell’intero processo di costruzione(progettisti, imprese, direttori lavori, stazioniappaltanti) e, infine, nelle attività di controllo(organi di vigilanza, organismi notificati).

Silvia RusconiLivingbox

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Edilportale: focus sullecertificazioni di sostenibilitàDallo scorso luglio ICMQ cura uno degli specialitecnici di www.edilportale.it, il portale per l’ediliziapiù consultato dagli operatori delle costruzioni.Lo speciale “Certificazioni di sostenibilità”, cui siaccede dal menu a tendina nella barra azzurra inhome page, è al tempo stesso uno strumentoinformativo e di valorizzazione delle aziende chehanno scelto di garantire al mercato lecaratteristiche di sostenibilità dei propri prodottiattraverso certificazioni di terza parte indipendente.La colonna di sinistra è dedicata alle news, notizie diattualità dall’Italia e dal mondo che spazianodall’energetica alle costruzioni eco-compatibili; la

PIÙ VISIBILITÀ SUL WEBPER I CLIENTI ICMQ

A breve i clienti ICMQ avranno un’ulteriorepossibilità per valorizzare i propri investimenti nellecertificazioni, sia di sistema che di prodotto.Nell’ambito di una partnership con Edilportale,potranno essere presenti a tariffe speciali suldatabase del portale, abituale strumento di lavoroper chi deve scegliere fornitori e prodotti.E se nella scheda descrittiva visualizzata onlinemenzioneranno i certificati ICMQ posseduti eattivi, avranno maggiori possibilità di essereselezionati, grazie ad una nuova e specifica chiavedi ricerca che Edilportale introdurrà nel database.Ma c’è anche dell’altro: ICMQ attiverà sul propriosito una nuova sezione, una vetrina doveconsultare le schede aziendali e di prodotto deiclienti ICMQ che sono presenti sul database diEdilportale.Un riconoscimento per chi sceglie la stradadell’eccellenza e della garanzia al mercato delleprestazioni, una ragione in più per scegliere lecertificazioni ICMQ.

Il valoredell’accreditamentoCon la recente pubblicazione di un video sulvalore dell’accreditamento per le istituzioni, leimprese e i consumatori, Accredia vuole farnecomprendere i vantaggi in modo semplice e

immediato, al tempo stesso valorizzando l’attivitàdegli organismi e dei laboratori.Principi condivisi pienamente da ICMQ, che neisuoi 25 anni di vita ha costantementeincrementato gli schemi accreditati, per offrire almercato ed al cliente un’ampia gamma di servizi:

1. certificazione sistemi di gestione per la qualità;2. certificazione sistemi di gestione ambientale;3. certificazione sistemi di gestione per lasicurezza dei lavoratori;4. certificazione di prodotto e servizi;5. verifica e convalida delle Dichiarazioniambientali di prodotto;6. ispezioni;7. certificazione del personale.Il video è consultabile sul sito www.icmq.org,nella sezione press room/archivio video.

Roberto GrampaAccreditamenti e certificazioni

colonna centrale invece, Soluzioni, propone sia glistrumenti a disposizione per verificare e certificarele prestazioni di prodotti ed edifici - come ICMQECO,MAKE IT SUSTAINABLE, la certificazioneenergetica secondo SistemaEdificio – sia le aziendeche già hanno scelto le certificazioni di sostenibilitàICMQ: un box infatti consente di accedere all’elencoe di visualizzare i certificati attivi, attraverso un linkdiretto con il database ICMQ.

Maria Cristina Venanzi

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Da Accrediasemplificazioniper le imprese di costruzioneDal 12 luglio scorso è entrata in vigore la nuovarevisione del regolamento tecnico di Accredia Rt05, documento che definisce le prescrizionirelative all’accreditamento e successivacertificazione dei sistemi di gestione per laqualità delle imprese di costruzione edinstallazione di impianti e servizi – settore Ea 28.La revisione ha tenuto conto del particolaremomento che il settore delle costruzioni stavivendo e della difficoltà che gli organismi dicertificazione incontrano nel pianificare edeffettuare verifiche in cantieri operativi.Di seguito sono riassunti gli aspetti principalidefiniti dal nuovo regolamento.

Scopo del certificato e campo di applicazioneLa certificazione può essere rilasciataesclusivamente per le attività su cui l’impresa hadato evidenza di operare al momento dellaverifica e i cui processi realizzativi sono statioggetto di valutazione da parte dell’organismo dicertificazione. La verifica delle attività rientranti

nel campo di applicazione delcertificato potrà avvenirepresso i cantieri attivi in cui sianalizzerà anche la relativadocumentazione dipianificazione e diregistrazione; in alternativa, laverifica potrà avvenire per via

documentale secondo quanto di seguito definito.Il nuovo regolamento precisa che per evitarediciture sui certificati che possano disorientare lestazioni appaltanti è esplicitamente vietato fareriferimento diretto ai codici alfanumerici dellecategorie generali o speciali dei lavori di cui alDpr. n° 207 (es. Og1, Og3, Os 4, Os 16); perquesto motivo ICMQ elimineràprogressivamente questi codici dai certificati dinuova emissione, di rinnovo o di estensione.

Valutazione iniziale e sorveglianze periodicheIl regolamento conferma precisa che per ogniattività associata ad una tipologia di operaoggetto di certificazione deve essere verificatoalmeno un cantiere.La novità introdotta riguarda il fatto che èconsentita la verifica documentale per una solaattività di opera che potrà essere inserita nelloscopo del certificato in sostituzione alla visita incantiere. che può essere verificata tramitel’utilizzo di evidenze documentali; in tal casol’impresa dovrà rendere disponibile

Certificazion

esistem

idigestione all’organismo di certificazione la documentazione

per la verifica.Per tener conto di eventuali periodi d’inattività(situazione frequente per le imprese dicostruzione), gli audit di sorveglianza potrannoessere anticipati o posticipati rispetto allaprogrammazione originaria fino a un massimo ditre mesi.In caso di accertata assenza di cantieri attivi euna sola volta nell’arco del triennio di validità delcertificato, sarà possibile eseguire l’audit disorveglianza verificando i processi realizzativipresso la sede dell’impresa, mediante evidenzedocumentali che possano assicurare lafunzionalità ed efficacia del sistema qualitàdell’impresa. Introducendo le verifiche per viadocumentale, l’impresa avrà l’obbligo didichiarare che alla data concordata per l’auditnon sarà disponibile alcun cantiere attivo in cuiverificare lo stato di applicazione del sistema digestione per la qualità.

Rinnovo della certificazioneLa conferma delle attività certificate è statamodificata. In passato, in assenza di dueverifiche svolte in cantiere nell’arco di untriennio per ogni attività certificata, si rendevanecessario eliminare dal certificato le attività nonsoggette ad audit, comportando non sempliciproblemi. Con la nuova versione del regolamentosarà possibile confermare le attività delcertificato, tenendo conto anche delle valutazionidocumentali in aggiunta alla verifica in cantiere.Infatti, in occasione del rinnovo le attivitàcertificate potranno essere confermate qualoravenga accertato che nel corso del triennio sianostate oggetto di verifica almeno due volte, di cuisolo una su base documentale, fatte salveeventuali estensioni intervenute nel triennio e/onella stessa visita di rinnovo. Come inprecedenza, l’audit di rinnovo dovrà essere svoltoin sede ed in cantiere.La novità riguarda il fatto che, in casi diaccertate e gravi difficoltà dell’impresa neldisporre di cantieri operativi in occasione dellaverifica di rinnovo, sarà eseguita comunque laverifica nei tempi previsti (entro la scadenza delcertificato), sia pur limitandosi, solo per ciò cheattiene alle verifiche connesse alle attività dicantiere, alla valutazione dei documenti diregistrazione. Il rinnovo del certificato sarà peròsubordinato all’effettuazione di una verificasupplementare, non appena l’impresa avràcomunicato all’organismo di certificazione l’avviodi attività di cantiere e comunque entro 6 mesidal rinnovo. Nel caso ciò non avvenisse, allascadenza dei 6 mesi, prima di procedere con larevoca, il certificato verrà sospeso per un periodonon superiore ad un mese.

“Il nuovo regolamentoper i sistemi qualità tieneconto della crisiin cui versano le impresedi costruzione”

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Certificazion

eprodotti Il regolamento prodotti

da costruzioneal Congresso UfematSi è tenuto a Vienna lo scorso giugno il 55°congresso di Ufemat, associazione europea dirivenditori edili e di produttori di materiali dacostruzione. Tema dominante l’imminente entratain vigore del regolamento europeo dei prodotti dacostruzione, il quale non solo introduce novità per iproduttori, ma comporta una vera e propriarivoluzione per i distributori di materiali. Se con la

precedente direttiva questi soggetti non avevano unruolo ben preciso, dal 1° luglio possono e voglionocogliere l’opportunità di “nobilitare” il mercato nelloro ruolo di verifica della presenza di marcatura Cedei prodotti e della documentazione richiesta inaccompagnamento. Essi inoltre devono assicurarsiche durante le fasi di trasporto, stoccaggio econsegna al cliente i prodotti non siano soggetti adegrado delle prestazioni dichiarate e devonocollaborare con le autorità preposte allasorveglianza del mercato in caso di necessità diporre rimedio alle non conformità o di eliminareeventuali rischi connessi con l’impiego dei prodotti.

Una svolta per il mercatoIl segretario generale di Ufemat, Marnix VanHoe(foto 1), ha confermato che da parte del settore sista facendo il massimo per allinearsi alle richiestenormative ed ha auspicato una rapidamodernizzazione del mercato dei prodotti dacostruzione; ha inoltre sottolineato che si tratta diun positivo passaggio per il settore, che puòmostrare la propria professionalità e informare ilmercato del proprio interesse a sostenere solo imigliori prodotti e a fornire il miglior servizio. Ildirettore di ICMQ, Lorenzo Orsenigo, è statoinvitato a moderare la tavola rotonda (foto 2) allaquale hanno partecipato personalità autorevoli dellaCommissione europea, come TapaniMikkeli,Headof construction unit e Jacques Vertessen,Coordinator of market surveillance Authorities.. Èemerso da un lato il riconoscimento di una effettivasvolta per il miglioramento del mercato, dall’altro lanecessità che la sorveglianza prevista dall’Autoritàeuropea preposta (Msa) trovi reale e concretaapplicazione in modo omogeneo in tutti gli Statimembri. Una sorveglianza efficace, infatti, non solotutela gli utilizzatori dei prodotti, ma garantisce evalorizza i produttori “sani” e corretti.

Silvia Rusconi

Marnix Van Hoe

Lorenzo Orsenigo

Certificazion

esistem

idigestione Revoca della certificazione

Non ci sono modifiche sostanzialirispetto alla precedente revisione; lanovità riguarda il fatto che l’organismodi certificazione ha l’obbligo dicomunicare ad Avcp (Autorità per lavigilanza sui contratti pubblici) e adAccredia i provvedimenti di revoca.Tutto ciò ha comportato per ICMQ larevisione del regolamento SQ DOC103, che sarà quindi distribuito a tuttele imprese certificate con la richiesta disottoscriverlo per accettazione.

Roberto Grampa

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Cpr: ICMQpuò rilasciare certificatiCon il decreto interministeriale n° 5387 del 27luglio 2013, ICMQ ha ottenuto l’autorizzazionead operare quale organismo notificato ai sensidel regolamento europeo prodotti da costruzioneUe 305/2011 (Cpr) ealla stessa data la notifica è stata inserita nelsistema informativo europeo Nando (NewApproach Notified and DesignatedOrganizations).Quindi, trascorsi senza obiezioni i due mesi diattesa previsti dal regolamento nel caso diprocedura di notifica senza accreditamento, dal 28agosto scorso ICMQ – che ha mantenuto il numero1305 quale proprio identificativo - può rilasciarecertificati ed estensioni in conformità al Cpr.

Prodotti immessi sul mercato primadel 1° luglioÈ opportuno ricordare ai produttori che non sarànecessario riemettere, ai sensi del regolamento305/2011, il certificato posseduto, fino alverificarsi di uno dei seguenti eventi:• inserimento nell’elenco prodottidi un nuovo prodotto – tipo;

• entrata in vigore di una nuova versionedella norma armonizzata di prodotto,conforme al Cpr;

• estensione della certificazione a nuova normaarmonizzata.

Infatti l’art. 66 del regolamento consente dicontinuare a mettere a disposizione prodottiimmessi sul mercato prima del 1° luglio 2013rilasciando una Dichiarazione di prestazionesulla base di un certificato di conformità o unaDichiarazione di conformità emessi

precedentemente a tale data.I certificati Cpd (direttiva prodotti dacostruzione) riemessi in conformità alregolamento 305/2011 manterranno la data diprima emissione originale (con la dicitura“questo certificato è stato emesso la prima voltain data xx/xx/xxxx, vigente la direttiva89/106/Cee”), in modo da salvaguardare lastoricità delle aziende che per prime si sonoadeguate alle normative europee.Essi saranno identificati, così come quelli dinuova emissione, dalla sigla 1305-CPR seguita daun numero di quattro cifre, identificativo univocodel controllo di produzione in fabbrica certificato.

Igor Menicatti

Certificazion

eprodotti

PER SAPERNE DI PIÙ SULREGOLAMENTO UE 305/2011

Guida Conforma al regolamento europeoprodotti da costruzione, scaricabile dal sitowww.icmq.it nella sezione download/pubblicazioniGuida Andil all’applicazione del regolamento Uen. 305/2011, scaricabile dal sito www.laterizio.itGuida Siteb – Associazione Italiana Bitume,Asfalto, Strade, scaricabile dal sito www.siteb.itnella sezione manuali/manuali e linee guidaRisposte alle domande più frequenticoncernenti l’applicazione del regolamento305/2011, all’interno dell’area “Speciale Cpr”sulla homepage di www.icmq.it

Inoltre ICMQ organizza a Milano corsi diformazione durante i quali si possonoapprofondire tutti gli aspetti teorici e pratici,nonché eventuali casi particolari, relativi alregolamento europeo prodotti da costruzione.Queste le prossime date: 18 ottobre e 15novembre 2013. Maggiori dettagli si trovano sulsito www.icmq.it nella sezione Formazione.

Acciaio per calcestruzzoarmato: un percorsodi eccellenzaNello scorso mese di giugno i maggioriproduttori di acciaio per calcestruzzo armato,appartenenti all’associazione tecnica Sismic,hanno ottenuto la certificazione volontaria diprodotto sostenibile ICMQ ECO nel livello Gold.Il marchio di prodotto ICMQ ECO presenta unpercorso di sostenibilità molto severo, conrequisiti ambientali più elevati rispetto a quantoprevisto dagli obblighi di legge. È per questomotivo che le cinque acciaierie che lo hanno

conseguito rappresentano un esempio dieccellenza italiana nel mondo delle costruzioni:Acciaierie di Sicilia, Alfa Acciai, FeralpiSiderurgica, Ferriera Valsabbia e IndustrieRiunite Odolesi.Seguendo, unitamente all’associazione Sismic,l’impegnativo percorso proposto da ICMQ, iproduttori dimostrano il proprio impegno per lasostenibilità ambientale e i risultati raggiunti intermini di prestazioni.Il tondino per calcestruzzo armato con il marchioICMQ ECO rappresenta quindi un prodottosostenibile, in grado di contrastare altri prodottiche invadono il mercato incuranti delle tematicheambientali e di sicurezza.

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eprodotti

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eprodotti Da parte sua ICMQ ha sposato la scelta di Sismic

mettendo a disposizione la sua competenza, lesue risorse e il suo brand per valorizzare unprodotto italiano, fabbricato secondo i principidella sostenibilità.

Uno strumento per il made in ItalyIl marchio ICMQ ECO, con i suoi importanti pre-requisiti di accesso (come il possesso di unaconvalida della Dichiarazione ambientale diProdotto - Epd) e la verifica delle caratteristichedi sostenibilità ambientale - tra le quali ilcontenuto di riciclato, il consumo d’acqua, leemissioni di inquinanti e il valore delle emissionidi gas serra -, rappresenta per il produttoreitaliano un utile strumento:• di assicurazione del mercato in meritoalle caratteristiche qualitative e quantitativedell’acciaio, definite in apposite normeo specifiche;

• di marketing, in quanto contribuiscead accrescere il valore del brand,

L’allegato al certificato ICMQ ECO Gold, raggiunto dallecinque aziende produttrici di acciaio per calcestruzzoarmato, specifica per ogni caratteristica di sostenibilitàambientale il livello di prestazione raggiunto.

LA SOSTENIBILITÀ AL CONGRESSONAZIONALE DEGLI INGEGNERI

Dal 24 al 26 luglio si è svolto a Bresciail 58° Congresso nazionale degli ingegneri,occasione per riunire tanti professionistisu temi di attualità, non ultimo la sostenibilità.Il 26 luglio si è tenuto un seminario dal titolo:“La certificazione di sostenibilità degli acciaiper calcestruzzo armato”, nel corso del qualeè stato presentato il marchio ICMQ ECOper l’acciaio da calcestruzzo armatodescrivendo nel dettaglio le prestazioniambientali oggetto di certificazionee i vantaggi per i produttori che scelgonodi intraprendere il percorso della sostenibilità.L’evento ha raccolto l’attenzione della stampalocale, del Sole 24 Ore e di SiderWeb, tvdigitale dedicata al mondo della siderurgia.

a richiamare nuovi clienti e, quindi,ad incrementare i ritorni economici;

• di comunicazione e promozione del valoreaggiunto e delle caratteristiche peculiariofferte dal prodotto certificato.

Ricordiamo che le prestazioni relative a ciascunadelle caratteristiche di sostenibilità ambientaledeterminano un punteggio variabile in modolineare fino a 5; in base al punteggio totale vieneassegnato uno dei quattro livelli diriconoscimento: ICMQ ECO, Silver, Gold ePlatinum.

Ugo Pannuti

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ICMQ certificala sostenibilità di LivingboxL’Università di Trento, Edilportale e Agoràhanno scelto di valorizzare rispettivamente ilconcept e le attività di coordinamento e digestione di Livingbox – il prototipo di unitàabitativa modulare, trasportabile edenergeticamente efficiente presentato inanteprima a Made Expo - ricorrendo allacertificazione di sostenibilità, marketing-oriented, MAKE IT SUSTAINABLE. Unprogetto innovativo, made in Italy, che per primovalorizza specifici prodotti, servizi o cantieriideati, realizzati e gestiti secondo i principi disostenibilità.MAKE IT SUSTAINABLE utilizza riferimentiinternazionali al fine di facilitarne la suadiffusione e riconoscimento all’estero e siprefigge, attraverso un approccio nongeneralista, di creare fiducia tra la collettività eciò che essa “tocca con mano” contribuendopertanto a migliorare la reputazione societaria.MAKE IT SUSTAINABLE significa dunqueincrementare il valore della propriaorganizzazione favorendo lo sviluppo sostenibile.

Contro il greenwashingLo schema di certificazione verifica la coerenzatra ciò che un’organizzazione realizza e i principidi sostenibilità enunciati sulla carta,combattendo, di fatto, il greenwashing. Ciòavviene attraverso un approccio innovativo econcreto che utilizza riferimenti internazionaliquali En Iso 26000, En ISO 9004, En Iso 14004,En Iso 14040 (LCA), Leed e Gri (GlobalReporting Initiative).La logica di valutazione infatti è incentrata su di

uno specifico prodotto oservizio e nasce in rispostaad una precisa necessità, esplicita edimplicita, del mercato e del consumatore.Entrambi hanno perso fiducia nei sistemi digestione poiché troppo spesso le specifiche“applicazioni” non sono realizzate e gestitecoerentemente ai principi etici, ambientali esociali dichiarati dalle organizzazioni. I sistemi digestione certificati spesso non sono percepiticome un elemento distintivo, pur rimanendo unostrumento prezioso ed efficace per la gestioneinterna delle organizzazioni stesse.Il servizio marketing oriented MAKE ITSUSTAINABLE vuole rinsaldare questa fiducia,accrescendo la credibilità dell’organizzazione edandone evidenza attraverso la valorizzazione diun prodotto o di un servizio specifico.

La valutazione di LivingboxNel caso di Livingbox sono state individuatecinque fasi principali, poiché articolate enumerose erano rispettivamente le attività e lerealtà impegnate nella sua realizzazione.In particolare sono stati oggetto di verifica iprocessi di pianificazione, di progettazione, direalizzazione (fornitura materiali, montaggio), dipromozione e di comunicazione.La valutazione di queste attività non ha richiesto,da parte delle organizzazioni coinvolte,l’elaborazione di procedure o documenti ad hoc enon ha imposto predefiniti parametri numericirelativamente alle caratteristiche dei prodotti edei processi. MAKE IT SUSTAINABLE nonvuole infatti essere uno strumento perindirizzare il mercato verso un prodotto piuttostoche un altro, ma un mezzo per valorizzare lescelte fatte dall’organizzazione. Scelte chedevono essere coerenti ai principi di sostenibilitàe quindi garantire una valutazione equa traaspetti economici, ambientali e sociali. Questoapproccio concreto, volto a valorizzare ciò chel’organizzazione realizza senza appesantimentiburocratici, ha permesso di svolgere le attività“in tempo reale” ricercando le evidenzedell’applicazione della strategia di sostenibilitàattraverso i documenti di lavoro e lo svolgersidelle attività stesse.La valutazione è avvenuta verificando lacompleta o parziale implementazione deirequisiti, con una soglia minima – definita“percentuale di conformità” - che attesta ilbilanciamento tra aspetti sociali, economici eambientali riferiti allo specifico prodotto oservizio. In particolare i primi requisiti verificatisono stati quelli definiti “Core”, cioè gli elementiminimi che devono essere gestitidall’organizzazione affinché essa possaconcorrere all’ottenimento della certificazione.

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A seguito di esito positivo delle verifichel’Università di Trento (progettista prof. AntonioFrattari), Edilportale e Agorà hanno ottenuto ilcertificato MAKE IT SUSTAINABLE,attestando così che Livingbox - o piùprecisamente, il suo concept e le attività dicoordinamento e gestione - sono stati realizzatimediante processi e infrastrutture coerenti aiprincipi di sostenibilità e a standard e modelliriconosciuti a livello internazionale.

L’ambito culturale degli AmbassadorMAKE IT SUSTAINABLE non opera soltantoin un ambito di servizio - valorizzando medianteuna certificazione di terza parte indipendente leorganizzazioni che seguono i principi disostenibilità nella pianificazione,realizzazione e gestione di specificiprodotti, servizi e cantieri – ma anche inun ambito culturale, sinergico al primo,divulgando i principi dello svilupposostenibile.ICMQ Istituto rilascia infatti, a titolo nononeroso, il marchio MAKE ITSUSTAINABLE Ambassador aspecifiche entità - associazioni, universitàe società aventi ruolo di definizione dellepolitiche di gruppo - che si distinguononel diffondere la cultura e i principi dellasostenibilità mediante attività dicomunicazione, formazione, promozione,indirizzo e politica.Divenendo Ambassador, questi soggettihanno l’opportunità di:

UN PROGETTO SOSTENIBILE

Livingbox, la Smart House ideata dall’Università di Trento e realizzata in collaborazione con Edilportale,è il prototipo di un’unità abitativa modulare, pre-assemblata, trasportabile, riciclabile, energeticamenteefficiente, che può essere montata come unità singola o come aggregazione di più blocchiper destinazioni sia residenziali sia ricettive.Nel primo caso si tratta di una abitazione dai 45 agli 80 metri quadrati, dotata di blocco fissoper cucina-bagno e di una superficie polifunzionale modificabile; in alternativa può essere organizzatacome camera d’albergo.Composta da due gusci accoppiabili, ciascuno con ingombro di 2,49 x 9,80 metri, Livingboxè agevolmente trasportabile; i tempi di realizzazione sono calibrati in un’ottica di sostenibilitàe biocompatibilità e l’assemblaggio avviene quasi completamente a secco.La struttura è composta da pannelli portanti di legno di abete a strati incrociati (Xlam), è biocompatibilee consente di limitare le emissioni di CO2 sia in fase di montaggio, sia nelle fasi di gestionee dismissione. Le pareti presentano un basso valore di trasmittanza grazie alla stratificazionedi diversi materiali isolanti con spessori limitati.

• partecipare a un’importante iniziativaculturale;

• valorizzare il proprio impegno nell’ambitodella sostenibilità e incrementare l’efficaciae l’economicità delle attività di comunicazioneanche attraverso iniziative condivise;

• promuovere la certificazione di sostenibilità.In questo ambito, a luglio scorso, Andil(Associazione nazionale degli industriali deilaterizi), per primo, ha aderito all’accordo dicollaborazione con ICMQ per la promozione deiprincipi di sostenibilità mediante il progettoMAKE IT SUSTAINABLE, ottenendo ilmarchio di Ambassador.

Roberto Garbuglio

Livingbox può essere alimentata da pannelli solari termici,fotovoltaici o sistemi cogenerativi e di minieolico; è dotatadi sistema di riscaldamento e raffreddamento a pompa di calorecon scambio aria-acqua, nonché di soluzioni progettualiche ottimizzano l’apporto di radiazione solare.Grazie a questa filosofia del costruire il concept ha ricevutoda ICMQ la certificazione MAKE IT SUSTAINABLE.

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Intervistaad Antonio Frattari,docente dell’Universitàdegli Studi di Trentoe progettista di Livingbox

L’università di Trentoè da sempreall’avanguardia sultema dellasostenibilità. Quali lemotivazioni e irisultati?Le motivazioni che cihanno spinto negli anni’90 a svilupparericerche nell’ambitodella sostenibilità sonoderivate dalle

riflessioni fatte sul rapporto Brundtland,rilasciato nel 1987 dalla Commissione mondialesull’ambiente e lo sviluppo (Wced). Inparticolare, abbiamo visto in questo rapporto unchiarimento e una conferma circa la validità eattualità delle nostre ricerche sulla qualitàdell’abitare, sul rispetto ambientale e sull’utilizzodei materiali naturali in edilizia, nella fattispecieil legno. Con il supporto della Comunità europea,del ministero della Ricerca scientifica,dell’imprenditoria privata e della Provinciaautonoma di Trento, da sempre attenta alletematiche ambientali, abbiamo ottenutolusinghieri risultati nell’ambito dellasostenibilità, quali pubblicazioni scientifiche,convegni internazionali, realizzazione di prototipidi edifici sperimentali, la trasposizione delmanuale Leed, la partecipazione allarealizzazione della certificazione Arca per gliedifici di legno.

In quest’ambito culturale si è sviluppata l’ideadi Living Box. In che modo essa persegue e fapropri i principi di sostenibilità ambientale esociale?Per la realizzazione di Living Box si è fatto uso dilegno e di materiali scelti attraverso unavalutazione del ciclo di vita (Lca) per contenerel’immissione di CO2 nell’atmosfera nelle fasi dicostruzione, gestione e dismissione. È un edificioche impiega solo energia elettrica ottenutamassimamente o totalmente da fonti rinnovabili.Potrà essere equipaggiata con un sistema dihome automation modulare per ottimizzare ilrapporto comfort/consumo energetico. In sintesila Living Box è stata pensata per minimizzarel’impatto dell’edificio sulle matrici ambientali:acqua, aria e suolo. L’attenzione alla sostenibilità

non si è concentrata solo sugli aspetti ambientali,ma li ha coniugati anche con quelli sociali. Èstata pensata in funzione delle destinazionifunzionali e delle diverse tipologie, accessibile erispondente alle necessità dell’utenza debole(anziani, disabili motori,…). La completarealizzabilità in officina la svincola dallastagionalità, propria dell’attività costruttivaedilizia, garantendo continuità nell’impiego deilavoratori e anche una più semplice e pianificatasicurezza del lavoro.

Il concept di Living Box ha ottenuto, primo inItalia, l’innovativa certificazione disostenibilità MAKE IT SUSTAINABLE. Ciracconti le sue impressioni sul processo dicollaborazione con un organismo dicertificazione di terza parte indipendente.L’esperienza è stata molto interessante. Mi hadato nuovi ed ulteriori input che mi hannopermesso di affinare e migliorare alcuni aspettidel concept. Un processo di certificazione è visto,da molti, come un momento di verifica al pari diun esame. Ritengo invece, e anche in questo casone ho avuto la riconferma, che esso sia unmomento di arricchimento per il progettista euna fase irrinunciabile nell’azione progetto.Irrinunciabile non solo perché è la garanzia per ilcommittente/utente della coerenza del processocon le valenze di sostenibilità ambientale esociale, ma anche e soprattutto perché è unmomento di riflessione. Parlo di me in questaspecifica esperienza, ma credo che lo sarà perogni progettista. È un interrogarsi, un rifletteree un approfondire le scelte operate o operabiliche spesso, quando si è calati nel progetto,possono sfuggire, ma che senza dubbio emergonoda un’ulteriore analisi critica condotta con unorganismo di parte terza indipendente.

Quali sono gli obiettivi “industriali” di LivingBox?L’obiettivo industriale primo è realizzare unedificio a catalogo che, sulla base di un impiantocostruttivo semplice, possa permettere di averedifferenti soluzioni sia in termini di finiture chedi dotazioni impiantistiche e domotiche. Lafilosofia di base è abitare in uno spazio minimo eavere diversi allestimenti a seconda delleesigenze e delle possibilità economichedell’utenza. Un secondo obiettivo, nonsecondario, è quello di concentrare tutta l’attivitàcostruttiva in officina e limitare la fase in operaalla preparazione del terreno di sedime su cuipoggiare l’oggetto completo delle finiture interneed esterne. Da qui l’esigenza della faciletrasportabilità che è stata risolta realizzando duegusci in legno accoppiabili e attrezzati con gliimpianti e gli arredi.

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eecontrolli Ispezioni: ICMQ

va in Spagna e Francia

Nell’ambito delle ispezioni di parte terza, ICMQsvolge dal 2011 un’attività finalizzata a verificarein campo la conformità degli interventi di GeosecSrl alle procedure per l’applicazione del metodoSee&Shoot®per il consolidamento dei terreni difondazione con iniezione di resine espandenti.Negli ultimi due anni sono stati verificati cantieridi diversa entità e complessità, prevalentementedi tipo residenziale. Le verifiche, che hannofinora riguardato il territorio nazionale italiano,si sono concluse con esito positivo e hannoportato all’emissione del relativo certificato diispezione.Recentemente, Geosec ha richiesto a ICMQ diestendere la certificazione anche in Spagna eFrancia. Nei prossimi mesi verranno quindi

svolte verifichein campo pressoalcuni cantieri diquesti due paesie, se avrannoesito positivo,porterannoall’estensionedell’attualecertificazione.Questa attivitàrientra nellavolontà ecapacità da partedi ICMQ dioperare con lapropria struttura ed organizzazione non solo intutto il territorio nazionale, ma anche all’estero.

Stefano Sudati

Ispezion

eecontrolli Verifica impianti di messa

a terra: più che un obbligodi leggeSono ormai passati dieci anni da quando ICMQha ottenuto, con il decreto di abilitazionerilasciato nel febbraio 2003 dal ministero delleAttività produttive, l’autorizzazione per svolgerele verifiche previste dal Dpr 462/01 per gliimpianti di messa a terra, di protezione contro lescariche atmosferiche e per gli impianti elettricicollocati in luoghi di lavoro con pericolo diesplosione. Abilitazione che lo scorso febbraio èstata rinnovata dal ministero dello Sviluppoeconomico.

Il verbale di verifica, un documento essenzialeIn questi dieci anni di verifiche molti sono stati icambiamenti normativi e procedurali el’importanza delle verifiche periodiche è andatacrescendo.Basti pensare che il verbale rilasciato al termine

della verifica, da semplicedocumento attestantel’ottemperanza ad un obbligoimposto al datore di lavorodall’art. 86 del decretolegislativo n.81 e dal Dpr462/01, è diventato ora undocumento indispensabile perla gestione dell’azienda, come

nel caso di rinnovi del certificato prevenzioneincendi o di contenziosi assicurativi per rimborsodanni.Inoltre da circa un anno Enel Distribuzione ha

iniziato a richiedere ai clienti alimentati in mediatensione tramite cabina di trasformazione copiadel verbale di verifica poiché si ritiene “lacertificazione della verifica indispensabile perconsentire l’accesso in sicurezza del personalenell’esecuzione di attività lavorative, comprese lemanovre di esercizio e i lavori che si dovesserorendere necessari per assicurare la regolareerogazione dell’energia elettrica e l’immediatoripristino dell’alimentazione in occasione dieventuali disservizi”.La stessa Enel ha provveduto ad informare ipropri clienti che “il mancato invio del verbale diverifica dell’impianto di terra potrà comportarepossibili conseguenza sulla continuità delservizio” e che “nel caso di eventualisolleciti/segnalazioni conseguenti ad un protrarsidell’inadempienza, si interesseranno gli organi divigilanza competenti sul territorio”.

Un’esperienza ad ampio raggioL’attività di verifica svolta da ICMQ negli anni havisto un significativo incremento e la tipologiadegli impianti verificati è andata nel temposempre più differenziandosi, dagli impianti dipochi kilowatt alimentati in bassa tensione agliimpianti con tensioni di alimentazione fino a132kV.Di pari passo è cresciuto l’impegno di ICMQ siain termini di personale specializzato addetto alleverifiche, a copertura ormai di tutto il territorionazionale, sia di strumentazione sempre piùavanzata ed adeguata alle prestazioni richiestedalle norme e da una clientela assai differenziata.

Stefano Labaa

“Il verbale di verificaè un documentoindispensabile,per esempio nel casodi contenziosi assicurativiper rimborso danni”

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eedifici Prestazioni energetiche:

le novità legislativeAnche l’Italia ha finalmente recepito la direttiva2010/31/Ue del Parlamento europeo e delConsiglio in materia di prestazione energeticadegli edifici. È stato infatti pubblicato il 5 giugnoscorso sulla Gazzetta ufficiale n. 130 il Dl n. 63del 4 giugno, provvedimento con cui si sono cosìevitate le sanzioni economiche connesse allaprocedura d’infrazione avviata dallaCommissione europea per il mancatorecepimento della direttiva 2010/31/Ue entro iltermine stabilito del 9 luglio 2012. Ricordiamoche il termine per l’applicazione delle relativedisposizioni era fissato per 9 gennaio 2013, adeccezione di alcune riguardanti gli edifici nonpubblici, il cui termine era fissato per il 9 luglio2013.La tardiva pubblicazione di questo decreto - cosìcome la precedente pubblicazione del Dm 22

novembre 2012 che ha abrogatoil paragrafo 9 dell’allegato Adel Dm 26 giugno 2009 - non haconsentito invece di evitare lacondanna dell’Italia da partedella Corte di giustizia europeaper il mancato e correttorecepimento nei termini previsi

dalla precedente direttiva 2002/91/Ce, in meritoalla possibilità di ricorrere ad un sistema diautodichiarazione in classe G (quella con leminime prestazioni) da parte del proprietario;infatti l’obbligo da parte del locatario di produrrel’attestato di certificazione energetica e diconsegnarlo al conduttore avrebbe dovuto essereprevisto in tutti i casi (vedere. ICMQ Notizie n.67 e 68).

Le novità della direttiva 2010/31La direttiva 2010/31/Ue, che ha abrogato laprecedente 2002/91/Ce recepita dall’Italia con ilDlgs 192/2005, disciplina oggi la normativacomunitaria in materia di prestazione energeticadell’edilizia, in considerazione degli impegniassunti negli ultimi anni dall’Unione europea intema di cambiamenti climatici, risparmienergetici e promozione delle fonti energeticherinnovabili. Tra le novità principali introdotte:• entro il 31 dicembre del 2020 tutti gli edificidi nuova costruzione dovranno essere “edificia energia quasi zero”, vale a dire edifici adaltissima prestazione, con fabbisognienergetici molto bassi e coperti in quotapercentualmente rilevante da fontienergetiche rinnovabili. Per gli edifici nuovioccupati da enti pubblici e di loro proprietà iltermine è anticipato al 31 dicembre 2018;

• l’estensione dei requisiti minimi diprestazione energetica a tutti gli edificiesistenti, unità immobiliari ed elementi edilizisottoposti a ristrutturazioni importanti, senzaalcun vincolo relativo alla metratura minimadell’immobile, come avveniva in precedenza;

• la sostituzione dell’Attestato di certificazioneenergetica (Ace), con il nuovo Attestato diprestazione energetica (Ape). Conquest’ultima modifica si è inteso rafforzare,ancor più che in passato, il ruolodell’Attestato come strumento principe siaper informare in modo trasparente il mercato(soprattutto l’utente finale) circa leprestazione energetiche degli immobili, siaper indicare gli interventi volti almiglioramento prestazionale, al fine diridurre i consumi energetici nel compartodelle costruzioni e incentivare il mercato.

In attesa dei decreti attuativiCon il Dl 63/2013 sono state recepite tutte leprescrizioni della direttiva 2010/31/Ue attraversomodifiche a quanto già previsto dal precedenteDlgs 192/2005 e s.m.i. Concretamente però icambiamenti da subito attuabili non riguardanoné le metodologie di calcolo, né i nuovi requisitiminimi. Questi infatti dovranno essere definitidal ministero dello Sviluppo economico (Mise), inconcerto con gli altri ministeri competenti,mediante pubblicazione di uno o più decretiattuativi che abrogheranno l’attuale Dpr 59/2009e adegueranno il relativo Dm 26 giugno 2009”Linee guida nazionali sulla certificazioneenergetica degli edifici”.Analogamente sarà definito il contenuto delnuovo Ape che, rispetto all’Ace attuale,presenterà novità in particolare nella sezione conle raccomandazioni per il miglioramentodell’efficienza energetica, che sarà distinta tra gliinterventi di ristrutturazione importanti e quellidi riqualificazione parziale. Come chiarito dalMise con la circolare n. 12976 del 25/06/2013,nelle more dell’adeguamento del Dm 26 giugno2009 e al fine di evitare vuoti normativi, l’Apecoincide con il precedente Ace e continua adessere redatto secondo gli schemi e le modalità dicalcolo di cui al Dpr 59/2009 e Dm 26 giugno2009; questo ad eccezione delle regioni che hannoemanato proprie disposizioni normative inattuazione della direttiva 2002/91/Ce e nelle qualisi continueranno a seguire le disposizioniregionali.

L’importanza di attestare le prestazionienergeticheÈ bene inoltre ricordare anche la pubblicazionedel Dpr n. 75 - che disciplina la figura del

“Il nuovo quadrolegislativo rafforza semprepiù l’importanzadell’attestazione delleprestazioni energetiche”

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eedifici

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eedifici In arrivo Leed v4

A 10 anni dalla sua nascita, in occasione delGreenbuild che si terrà a Philadelphia ilprossimo novembre sarà lanciata sul mercatointernazionale la nuova versione del sistema dirating per edifici sostenibili Leed (Leadership inEnergy and Environmental Design), cheintroduce importanti novità fra cui la possibilitàdi acquisire crediti per il possesso di Lca (LifeCycle Assessment, valutazione del ciclo di vita) edi Epd (Environmental Product Declaration,dichiarazione ambientale di prodotto).Al voto per l’approvazione hanno partecipato glioltre 1200 soci Usgbc di 46 paesi in tutto ilmondo e in tutti gli stati americani, con unarappresentanza dunque molto eterogenea dellevarie categorie di stakeholder (professionisti,produttori, utenti, ecc.). Il nuovo sistema haricevuto un consenso dell’86%, risultato moltopiù elevato della soglia minima dei 2/3 necessariaper l’approvazione e non scontato, visto l’accesodibattito fra coloro che ritenevano l’adozione direquisiti più restrittivi un ulteriore passo avantiverso il costruire “green” e quelli che al contrariotemevano che si potesse tradurre in un freno alla

diffusione dello schema. Attualmente più di 100progetti stanno perseguendo la certificazioneattraverso la versione sperimentale Leed v4Beta. Inoltre, Usgbc offre la certificazionegratuita per i primi progetti che utilizzeranno lanuova versione ottenendo il livello Platinum.Fino a giugno 2015 Leed v4 conviverà con laversione precedente – quella del 2009 – per poidiventare l’unica valida.

Sette categorie di impatto sulla sostenibilitàLeed v4 presenta 21 integrazioni specifiche inriferimento a diversi settori di mercato come adesempio i data center, i magazzini, i centriaccoglienza, gli edifici scolastici e i retail esistenti,nonché le residenze di media grandezza. Ciascunadattamento è stato esaminato da parte di leaderdi mercato proprietari di immobili, studi diprogettazione o residenti per identificare leesigenze e trattare in modo adeguato le specificheall’interno delle revisioni.In quanto strumento di trasformazione delmercato, Leed coinvolge i team di progettazionein modo da indirizzare le scelte progettuali versostrategie finalizzate alla sostenibilità, i cuiobiettivi vengono indicati da Usgbc all’interno disette “categorie di impatto” che forniscono il

La certificazione energetica cogente condottasecondo la procedura di qualità volontaria SistemaEdificio® di ICMQ è lo strumento che permette di:• prevedere in fase di progetto la prestazionecertificabile e individuare i possibilimiglioramenti tecnici attuabili;

• supportare la direzione lavori durante larealizzazione dell’edificio per conseguire gliobiettivi prestazionali prefissati in faseprogettuale;

• distinguere sul mercato la qualità energeticadel proprio intervento edilizio.

UNA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DI QUALITÀ

Il servizio di certificazione energetica di ICMQgarantisce:• la competenza tecnica e la professionalità degliispettori ICMQ-certificatori;

• la terzietà del certificatore, la sua indipendenzae imparzialità dai soggetti coinvolti a vario titolonell’intervento edilizio;

• il rigore operativo, la sistematicità nellevalutazioni e la riproducibilità e confrontabilitàdei risultati;

• la correttezza e tracciabilità dei dati utilizzatiper la valutazione prestazionale certificata.

certificatore energetico - e del Dpr n. 74 inmerito agli impianti termici, entrambi del 16aprile 2013.In sintesi, ne emerge un quadro di dispositivi cherafforza sempre più l’importanzadell’attestazione delle prestazioni energetiche nelnostro paese.Essa infatti continua ad essere lo strumentoprincipale attraverso il quale viene dato l’impulsoper conseguire gli obiettivi di risparmioenergetico nazionale nel settore delle costruzioni.

La speranza è che, con questa evoluzionelegislativa, si possa verificare in tempi rapidianche un’inversione di tendenza circa la qualità el’autorevolezza delle modalità applicative chel’importanza di questo strumento richiede e chefino ad oggi sono mancate. Un auspicio da partedi tutti coloro che a vari livelli operano in questocampo, investendo tempo e risorse per svolgerecon dedizione e professionalità il propriocompito.

Manuel Mari

Per maggiori informazioni visita: www.icmq.org

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quadro di riferimento per lo sviluppo di Leed v4e delle versioni future:

1. processo di integrazione,2. ubicazione e trasporti,3. sostenibilità del sito,4. efficienza idrica,5. energia e atmosfera,6. materiali e risorse,7. qualità ambientale interna.

Usgbc esige infatti progetti Leed in grado diinvertire il cambiamento climatico globale,migliorare la salute ed il benessere individuale,proteggere e ripristinare le risorse idriche e labiodiversità, promuovere cicli diapprovvigionamento delle risorse materialisostenibili e rigenerativi, costruire un’economia

più sostenibile e, infine,migliorare l’equità sociale, lagiustizia ambientale e laqualità della vita comunitaria.

I due nuovi crediti perMateriali e risorseMa in che cosa consistono le

novità di Leed v4? Le variazioni sono molte emaggiori approfondimenti si trovano sul sitowww.usgbc.org, tuttavia è utile sottolineare inparticolare l’introduzione di due nuovi creditinella categoria Materiali e risorse.

Building Life Cycle Impact Reductionincorpora alcuni crediti pre-esistenti e incoraggiala valutazione del ciclo di vita completodell’edificio. Lo studio Lca analizza la vita delprodotto “dalla culla alla tomba”, partendo cioèdall’estrazione delle materie prime fino allosmaltimento finale.A livello nazionale o internazionale esistono

istituzioni dette program operator che si occupanodi definire un insieme di regole idonee a garantire,per ogni singolo prodotto, un approccio omogeneoallo studio del ciclo di vita; il documento chedefinisce le regole è identificato con un acronimoinglese: Pcr (Product Category Rules).

Building Product Disclosure andOptimization – Environmental ProductDeclarations premia l’utilizzo di prodotti conmigliore ciclo di vita e che possiedono un Epd.L’Epd è un documento che evidenzia leprestazioni ambientali di un prodotto,aumentandone la visibilità e l’accettabilitàsociale; i suoi contenuti sono rivoltiprincipalmente ai consumatori e agli utilizzatoriindustriali e commerciali, ai quali chiarisce leinterazioni tra prodotto e ambiente ed evidenziale caratteristiche ambientali più significative. LaDichiarazione ambientale di prodotto, redatta inconformità con la norma Iso 14025, descrive equantifica quindi gli impatti ambientali legati allaproduzione di una specifica quantità di prodottoa partire dall’estrazione delle materie prime finoallo smaltimento a fine vita: per esempio consumienergetici e di materie prime, produzione dirifiuti, emissioni in atmosfera e scarichi nei corpiidrici. Impatti che possono essere trascurabili osostanziali. Dopo essere stata convalidata da unorganismo di certificazione attraverso un’analisidel ciclo di vita predisposta dal produttore, laDichiarazione viene pubblicata su un appositosito internet che consente all’utilizzatore finale diconfrontare le caratteristiche ambientali diprodotti simili o alternativi.

La verifica e convalida delle EpdQuesti nuovi crediti rappresentano un ulterioreincentivo per le aziende produttrici che intendono

differenziarsi dalla concorrenzameno attenta alle problematiche dicarattere ambientale, garantendonel contempo al mercato lecaratteristiche di sostenibilità deipropri prodotti. A questo propositoricordiamo che ICMQ è stato ilprimo organismo di certificazioneaccreditato da Accredia per laverifica e convalida della Epd delcemento e del calcestruzzo e che giàa partire dal 2004 ha svolto per ilsettore le prime attività di verifica econvalida delle Epd a livellointernazionale, nell’ambito delconsorzio The International EpdCooperation.

Enrica Roncalli e Ugo Pannuti

“La nuova versioneintroduce la possibilitàdi acquisire creditiper il possesso di Lcae Epd”

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Certificazion

eedifici

realizzazione del progetto Leed e di monitorareil corretto adempimento delle obbligazionicontrattuali.

Un’altra possibilità è che il committente e le altreparti coinvolte nel progetto immobiliarecostituiscano uno specifico soggetto societario cheha come unico scopo la realizzazione dell’intervento:lo “Special Purpose Vehicle” (Spv). Il suo oggettosociale sono infatti le attività necessarie odopportune per il finanziamento, la programmazione,la progettazione, la costruzione e la certificazionedell’immobile. Lo Spv stipula un contratto conciascun soggetto coinvolto nel processo.

Cautela e precisione alla base dei contrattiNel merito dei rapporti contrattuali tra i soggettiche concorrono al progetto, si evidenziano alcunipunti:•si tende verso una considerazione dellacertificazione di tipo “sostanziale” (scoresheet,quali sono i crediti specifici perseguiti) e non“formale” (il semplice numero dei puntiacquisiti);•è necessaria una integrazione contrattualeparticolarmente intensa - fino al punto dirichiedere coinvolgimento societario -, cheriflette lo spirito della progettazione integrata;•è pericoloso e inadeguato, in un contrattod’appalto, limitarsi a inserire riferimenti alprotocollo di certificazione;•l’impostazione contrattuale che viene scelta èrilevante sin dalla fase ideativa;•i consulenti legali devono conoscere nel dettaglioil funzionamento del protocollo di certificazione.

In ogni caso una certificazione Leed introduce nelprogetto nuove figure professionali - come ilLeedConsultant, ilLeed Ap e la CommissioningAuthority (CxA) - che vanno inquadrateprecisamente all’interno del progetto stesso, perassegnare loro responsabilità corrette ed evitareconfusione ed eventuali sovrapposizioni.

Per consultare e scaricare gli interventi nella lorocompletezza:http://www.gbcitalia.org/page/show/giu-2013-2-greenevening-chapter-lombardia

Alberto Lodi

Implicazioni legalidelle certificazionidi sostenibilità

Si è tenuto il 25 giugno scorso il secondo incontrodella serie “Green Evening” del ChapterLombardia di Gbc Italia (che fin dal 2008 è ospitatopresso ICMQ), dal titolo “Implicazioni legali dellecertificazioni di sostenibilità”. Al convegno hannopartecipato come relatori gli avvocati MariaDeledda e Alberto Carrara dello studio HoganLovells e gli avvocati Marco Carone e VincenzoDiego Cutugno dello studio Carone e Partners. Nonpotendo in questo breve resoconto riassumere tuttala ricchezza dei contenuti emersi, ci limiteremo acommentare i soli interventi di Carone(“L’impostazione contrattuale dei rapporti tra isoggetti coinvolti nella realizzazione di progettiLeed-oriented”) e di Cutugno (“Ulteriori profililegali nella realizzazione di progetti Leed-oriented”), rimandando ad un prossimo articolo letematiche toccate da Deledda e Carrara.Carone e Cutugno hanno sottolineato l’importanzadegli aspetti contrattuali della certificazione disostenibilità di un progetto, in relazione ad esempioal mancato ottenimento della certificazione o al fattoche - per quanto riguarda Leed - l’ente dicertificazione si riserva il diritto di revocare lacertificazione ai progetti, in caso di difformitàrispetto a qualsiasi requisitominimo di programma.Si tratta senz’altro di una nuova ed interessantetematica nell’ambito delle trasformazioni che ilsettore edilizio sta attraversando e delleresponsabilità dei soggetti che concorrono alla buonariuscita di progetti con ambiziosi obiettivi qualitativi.

Il ruolo del committente rispetto agli altrisoggettiAll’inizio di un progetto Leed, quando lacommittenza deve ripartire i ruoli ed assegnare leresponsabilità in virtù degli obiettivi e delle attivitàda svolgere, può scegliere due scenari alternativi:rapportarsi con un General Contractor che rispondein caso di mancata o non adeguata certificazione,oppure svolgere un ruolo attivo e ripartirel’operatività tra più soggetti. Dal punto di vistacontrattuale, allora, in quest’ultimo caso ilcommittente stipula con tutti i soggetti coinvolti nelprogetto immobiliare un unico contratto multiparteche disciplina, specificamente:•le procedure di ideazione, progettazione,implementazione e costruzione;•gli obblighi, definiti in maniera analitica, diciascuna parte coinvolta (committente, studio diprogettazione, appaltatore, consulente Leed…);•la formazione di un project executive team, cheha il compito di adoperarsi per la corretta

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Certificazion

eedifici Il contesto paesaggistico e le tecnologie

Attraverso un significativo aumento deglistandard urbanistici, circa il 30% dellasuperficie totale dell’area di progetto è statadestinata a verde con la piantumazione diessenze autoctone al fine di mitigare l’impattoambientale ed integrare l’intervento con ilpaesaggio e con la vegetazione circostante. Leintersezioni dei campi con i limiti esternidell’area di servizio sono evidenziate da piantedi gelso ad alto fusto.L’edificio si sviluppa su una superficie di circa2.500 mq ed è dotato di una serie di accorgimentitecnologici ed impiantistici finalizzati al risparmioenergetico. L’installazione combinata del “tettocaptante” e del campo geotermico a circuitochiuso - costituito da 420 sonde geotermiche dicirca 25 metri di profondità, in grado di erogarefino a 380 kilowatt di energia geotermica -permette di risparmiare circa il 45% di energiarispetto alle soluzioni impiantistiche di unastazione di servizio tradizionale e di conseguireun notevole risparmio nei consumi elettrici legatialla climatizzazione dei locali interni. Il tettocaptante, in particolare, costituisce una vera epropria pelle attraverso cui l’edificio scambiaenergia con l’esterno ed è in grado di acquisirecalore solare o di disperdere energia termica aseconda delle stagioni e delle ore del giorno; inquesto si differenzia dai tipici pannelli solari, cheottimizzano esclusivamente l’acquisizione dienergia.L’edificio ha raggiunto inoltre un risparmionell’utilizzo di acqua di circa il 30% (25.550 mcall’anno) rispetto ad un edificio tradizionale,attraverso un sistema di raccolta dell’acquameteorica e l’impiego di acqua di falda per laclimatizzazione, l’irrigazione del verde, le toilettee la riserva antincendio.

L’impegno della squadra e i risultatiAutogrill ha voluto fortemente sottoporrel’intervento, fin dalle prime fasi di progettazione,ai requisiti necessari per ottenere lacertificazione Leed Gold. Questa determinazionesi è concretizzata in un lavoro di squadra -coordinato da ICMQ, tra Autogrill, i progettistidi tutte le specialità, l’ufficio acquisiti ed i varicontractor - affrontato da tutti i componenti conserietà metodica e sistematica, anche se non tuttiabituati alla “progettazione integrata” ed airequisiti propri di questa severa certificazione.Alcuni esempi testimoniano i risultati raggiuntigrazie ad una rigorosa gestione sostenibile delprogetto e del cantiere da parte del Team LeedICMQ:•96% di riciclo dei rifiuti di costruzione.Attraverso un’attenta organizzazione delleattività di lavorazione, raccolta, stoccaggio dei

Autogrill Villoresi Estè Leed Gold!Con il contributo del Team Leed ICMQ, per laprima volta in Italia una stazione di servizioautostradale ottiene la prestigiosa certificazioneamericana di sostenibilità Leed, riconosciuta intutto il mondo.Il nuovo Autogrill Villoresi Est emerge in mododeciso dalla pianura lombarda, nella forma di un“cono vulcanico”, fino a raggiungere un’altezza di27,5 m. Questa nuova opera si pone in idealecontinuità, per innovazione progettuale emodernità di stile, con il Villoresi Ovest, l’iconadegli anni ’50 progettata da Angelo Bianchetti,discepolo di Le Corbusier, per conto della Pavesi;tutt’ora presente sull’altro lato della autostrada,

la famosa struttura a tripodefu, ai suoi tempi, unacostruzione talmenteavveniristica da essere sceltanel 1960 dalla rivista Life comeuno dei simboli della rinascitadell’Italia del dopoguerra.Oggi il Villoresi Est, a più di

cinquant’anni di distanza, vuole rinnovare quelsuccesso.Il progetto è di Giulio Ceppi dello Studio TotalTool e l’implementazione è stata effettuata inpartnership tra Starching e Geoenergia. Il ruolodi consulente Leed per la certificazionedell’opera - sia in fase di progetto che dicostruzione - è stato affidato al Team LeedICMQ; la certificazione ha impegnato molto lasquadra dei tecnici di ICMQ, ma oggirappresenta una eccellenza a livello nazionale enon solo, tanto più in considerazione dell’elevatolivello, Gold, conseguito.

“Il Villoresi Est si pone perinnovazione progettuale emodernità di stile incontinuità con il VilloresiOvest, icona degli anni ‘50”

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materiali di scarto e attraverso lasensibilizzazione delle maestranze coinvolte, irifiuti sono stati distolti dal tradizionaleconferimento in discarica e/o agli inceneritori,consentendo alle risorse riciclabili di esserereimmesse nel processo produttivo;•22% di materiali da costruzioneprovenienti da riciclo. Grazie a una metodicaselezione e verifica da parte del Team Leed,l’ufficio acquisiti Autogrill e i vari contractorhanno potuto utilizzare materiali riciclati,riducendo gli impatti derivanti dall’estrazionee dalla lavorazione di materiali vergini;•86% di materiali da costruzione diprovenienza regionale. L’impiego dimateriali estratti e lavorati a distanza limitatarispetto al cantiere ha consentito di sostenerel’uso di risorse locali e di ridurre gli impatti

sull’ambiente derivanti daltrasporto;•82% di legno certificatoFsc. Al fine di incoraggiarel’uso ecologico e responsabiledella foreste, senza intaccarela loro capacità di crescita erinnovo, la

certificazione internazionale Fsc (ForestStewardship Council) garantisce che lamateria prima usata per realizzare unprodotto, in legno o in carta, proviene daforeste dove sono rispettati rigorosi standardambientali, sociali ed economici;•utilizzo di prodotti e materiali “bassoemissivi”. Per assicurare la qualitàdell’ambiente interno sono stati utilizzatimateriali e prodotti di finitura quali vernici,adesivi, rivestimenti con bassissimi valori diemissioni di sostanze chimiche dannose pergli occupanti.

Il ruolo di ICMQ nel processo dicertificazioneA partire dal novembre 2011 ICMQ ha rivestito ilruolo di coordinatore responsabile dellacertificazione Leed in fase di progettazione ecostruzione dell’intervento e ha supportato in tuttele loro scelte il committente e i vari appaltatori, conl’obiettivo di raggiungere il livello di certificazionefinale voluto, secondo il protocollo Leed For Retail- New Construction 2009. ICMQ ha “pilotato” ilprogetto e ciascun specialista del team diprogettazione verso gli obiettivi più virtuosi edefficaci massimizzando i crediti/punteggiacquisibili fino al riconoscimento del livello Gold.ICMQ ha svolto inoltre il ruolo di ProjectAdministrator sulla piattaforma Leed Onlineper conto di Autogrill, richiedendo, raccogliendo,verificando ed approntando nella versione finaletutta la documentazione necessaria pertestimoniare il soddisfacimento dei requisitiindicati dal protocollo di certificazione. È statagestita perciò - in completa autonomia, ma intotale condivisione con la proprietà - lacompilazione dei format specifici e lasottomissione del materiale direttamente all’entedi certificazione di Leed, il Green BuildingCertification Institute (Gbci) di Washington DC.A seguito dei risultati e dei commenti comunicatida Gbci nelle varie fasi di review (verifiche delladocumentazione di progetto/costruzionesottoposta, ai fini della acquisizione dei crediti edei relativi punteggi), il Team Leed ICMQ -consultandosi con il committente e con il suoteam di progetto - ha argomentato le scelte diprogetto operate ottenendo da parte dei revieweramericani il riconoscimento di tutti i creditirichiesti.

Alberto Lodi ed Enrica Roncalli

“ICMQ coordinatoreresponsabile dellacertificazione e ProjectAdministrator sullapiattaforma Leed online”

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Certificazion

epersonale Gas fluorurati, gli obblighi

degli operatoriProsegue l’attività di certificazione degli operatoridel settore dei gas fluorurati. I tempi per sostenerel’esame e ottenere la certificazione cominciano afarsi stretti: dallo scorso 12 giugno infatti nonvengono più rilasciati i certificati provvisori, conscadenza semestrale, che permettevano di svolgerel’attività in attesa di ottenere il certificatodefinitivo; in altre parole, se non si ottiene ilcertificato definitivo entro la scadenza delprovvisorio non è più possibile svolgere l’attività.

La certificazione dei tecniciI tecnici tenuti a certificarsi sono coloro chesvolgono le seguenti attività:•interventi su apparecchiature fisse direfrigerazione, condizionamento d’aria epompe di calore contenenti taluni gasfluorurati ad effetto serra (Regolamento Ce303/2008);•interventi su impianti fissi di protezioneantincendio e estintori contenenti taluni gasfluorurati ad effetto serra (Regolamento Ce304/2008);•recupero di taluni gas fluorurati ad effettoserra dai commutatori ad alta tensione(Regolamento Ce 305/2008);•recupero di taluni solventi a base di gasfluorurati ad effetto serra dalleapparecchiature (Regolamento Ce 306/2008).

Per ottenere il certificato da parte di unorganismo accreditato ogni tecnico devesuperare un esame teorico e pratico secondo lemodalità descritte in ogni regolamento diriferimento.Per quanto riguarda ICMQ, gli esami vengonosvolti presso laboratori (organismi divalutazione) - qualificati da ICMQ e dislocati sututto il territorio nazionale - il cui elenco èdisponibile sul sito internet www.icmq.orginsieme alla pianificazione delle relative sessionidi esame.Con il rilascio del certificato ICMQ provvede acompletare i dati precedentemente inseriti nelregistro nazionale del ministero dell’Ambienteinserendo anche le informazioni relative allacertificazione. Da quel momento il tecnico puòsvolgere l’attività in conformità ai requisitilegislativi per un periodo di dieci anni, dopodichédovrà sostenere un nuovo esame.

La certificazione delle impreseA seguito dell’accreditamento rilasciato daAccredia, ICMQ è stato abilitato dal ministerodell’Ambiente e della tutela del territorio e delmare per la certificazione anche delle imprese

(della durata di 5 anni). Ricordiamo infatti chenon devono essere certificati solo i tecnici, maanche le imprese che svolgono le attività diinstallazione, manutenzione o riparazionepreviste dai Regolamenti Ce 303 e 304.Le imprese possono effettuare le attività di cuisopra e prendere in consegna gas fluorurati adeffetto serra solo se in possesso del pertinentecertificato rilasciato da un organismo dicertificazione accreditato da Accredia. A seguitodi verifica in campo, il certificato viene rilasciatose l’impresa predispone un Piano della qualitàatto a dimostrare che il personale impiegato ècertificato per le attività che richiedono unacertificazione - in numero sufficiente da coprire ilvolume di attività previsto - e che ha adisposizione gli strumenti e le procedurenecessari per svolgere tali attività.

Il regime sanzionatorioIl Regolamento Ce 842/2006 del Parlamentoeuropeo e del Consiglio del 17 maggio 2006definisce la figura dell’operatore: “persona fisicao giuridica che eserciti un effettivo controllo sulfunzionamento tecnico delle apparecchiature edegli impianti contemplati dal presenteregolamento; uno Stato membro può, incircostanze specifiche e ben definite, considerareil proprietario responsabile degli obblighidell’operatore”, qualora non vi sia un contrattoche specifichi diversamente.Il 12 aprile 2013 è entrato in vigore il D.lgs.26/2013 che stabilisce la disciplina sanzionatoriaper la violazione delle disposizioni precisate nelRegolamento 842/2006 e secondo il quale, adesempio, è punito con una sanzioneamministrativa pecuniaria da 7.000 a 100.000 eurol’operatore che non ottempera agli obblighi dellefrequenze di controllo previste: annualmente perle applicazioni contenenti 3 kg o più di gasfluorurati ad effetto serra (questa disposizionenon si applica alle apparecchiature con impiantiermeticamente sigillati, etichettati come tali econtenenti meno di 6 kg di gas fluorurati adeffetto serra), semestralmente per le applicazioniche ne contengono 30 kg o più e trimestralmenteper quelle che ne contengono 300 kg o più.Sono previste, inoltre, sanzioni per le impreseche effettuano il recupero dei gas fluoruratiimpiegando personale non in possesso delcertificato.Tutto l’apparato normativo è stato concepito inmodo che cresca l’attenzione di tutti, e non solodegli addetti ai lavori, verso l’ambiente e la suatutela; un aumento di consapevolezza che giovaallo sviluppo della sostenibilità, nelle sue tredimensioni ambientale, sociale ed economica.

Giuseppe Mangiagalli e Ugo Pannuti

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Certificato il primo impiantodi calcestruzzoICMQ India è stato il primo organismo nel Paese arilasciare il certificato Rmc 9000+ in conformità alnuovo schema di certificazione volontario promossodal Qci (Quality Council of India) e dal Bmtpc

ICM

QIn

dia

(BuildingMaterial and Technology PromotionCouncil) per gli impianti di produzione e consegna dicalcestruzzo. L’impianto certificato, aKochin (Kerala),è della RmcReadymix, impresa leader del settore.ICMQ India è stato anche il primo organismoufficialmente approvato in India per rilasciarequesto tipo di certificazione.

Ispezioni su quattrointerventi di Spark

Spark, un developer di medie dimensioni conprogetti prevalentemente nell’area di Mumbai,

ha incaricato ICMQ India di svolgere le attivitàdi ispezione di terza parte indipendente in 4progetti di edifici residenziali posizionati in unazona di pregio della città. Gli interventi sitrovano tutti nelle fasi iniziali di costruzione edureranno circa 24 mesi.

Legem: roadshow in Indiadal 14 al 18 ottobre

Dal 14 al 18 ottobre si svolgerà in India ilroadshow di presentazione del progetto Legem,finanziato dal ministero dello Sviluppoeconomico, promosso congiuntamente dalla IndoItalian Chamber of Commerce e daConfindustria e coordinato dall’Indo Italian Clubfor Infrastructure and Building.Legem ha l’obiettivo di realizzare in India unacittà con il supporto delle eccellenze italianelungo la filiera delle costruzioni, proponendo unmodello urbano alternativo alle grandimegalopoli asiatiche e ispirato alle città italianedi media dimensione.Il roadshow toccherà quattro città - Delhi,Ahmedabad, Mumbai e Chennai - e vedrà anche

la presentazione del volume “Guidelines forUrban Planning”, preparato da tutte le impresepartecipanti al progetto con il coordinamento diICMQ India, che contiene una serie di indirizziprogettuali perché Legem assicuri adeguatilivelli di qualità della vita, di sostenibilità(economica, sociale e ambientale) e di efficienzadei servizi pubblici (Smart City).Il progetto sta finalmente entrando nella faseoperativa e sono stati avviati contatti conpromotori privati e autorità pubbliche peridentificare un’area in cui realizzare la città“made in Italy”, che intende promuovere leeccellenze italiane di settore in India. Permaggiori informazioni e per aderire al progettoLegem visitare il sito www.legemcity.com oppurecontattare l’Indo Italian Club for Infrastructureand Building (Iicib):[email protected].

Via all’edilizia prefabbricata

ICMQ India svolgerà per conto di Tata Housingattività di controllo tecnico per il progettoPeenya, una township in fase di costruzione aBangalore e che prevede 34 edifici residenziali di14 piani ciascuno, alcuni edifici di servizi einfrastrutture.Per la prima volta in India un progetto di grandidimensioni è interamente realizzato (in tutte lesue parti di elevazione) con elementiprefabbricati in calcestruzzo, che sarannoprodotti in un impianto realizzato ad hoc neipressi del sito in costruzione.ICMQ India ha ricevuto il delicato incarico difornire un servizio integrato di ispezione

comprensivo di riesame del progetto,monitoraggio della produzione edell’assemblaggio in sito per tutti i 30 mesi didurata del progetto stesso.Il mercato indiano della prefabbricazione incalcestruzzo si trova nelle sue prime fasi di vita emolti developer hanno imboccato con decisionequesta via per ottimizzare tempi, qualità e costidi realizzazione di progetti. I volumi da costruiresono impressionanti e il settore potrebbecostituire uno sbocco importante per le nostreimprese ormai sfiancate da una crisi strutturaledel mercato domestico.ICMQ India è a disposizione di chi volesseavvicinare con decisione il mercato indiano.

Cesare Saccani

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Certificazionesistemi di gestionedella qualità (Normadi riferimento: UNI EN ISO 9001:2008)

Certificazioni emesse 1340Certificazioni attive 766Unità produttive attive 1562

MATTESINI LAMIERE Snc diGiarletta Donato & C.Sede operativa: Via Regina Elena, 352016 Castel Fogognano - Rassina ARLavorazioni lamiere, carpenterie,taglio, piega, calandratura, foratura,saldatura

PORFIDO ELIT SrlSede legale: Via Roma, 6938041 Albiano TNUP: Località Montegaggio, lotto 338041 Albiano TNEstrazione e lavorazione di aggregatilapidei selezionati

EstensioniCALCESTRUZZI ZILLO SpASede legale: Via Cassan, 1035121 PadovaUP1: Via Marconi C35020 Brugine PDUP2: Via Pierobon, 135010 Limena PDUP3: Via del Lavoro Z.I.36020 Ponte di Barbarano PDUP4: Via Marchesi, 542022 Boretto REUP5: V.le delle Industrie N.15 Z.I.45100 RovigoUP6: Via Feltrina N.76 (Granello)31040 Castagnole-Ponzano V. TVUP7: Via Paganello, 930172 Mestre VEUP8: Via Delle Industrie, 4030038 Spinea VEUP9: V. Pio X N. 16 loc. S. Cuore36060 Romano d’Ezzelino VIUP10:Cà Orecchiona loc. Rozzampia36016 Thiene VIProduzione e distribuzionedi calcestruzzo preconfezionato

EDILSTRADE BUILDING SpASede operativa: Via CristoforoColombo, 2229122 PiacenzaRealizzazione di opere di urbanizzazione

I.C.E.A. Srl dei F.lli Di FedeSede legale: S.P. Valcorrente n. 3/IIIkm 0,300 Z.I. Piano Tavola95032 Belpasso CTUP: Contrada Piana San Marco BivioSS192 Km 0,30094100 EnnaProduzione e distribuzionedi calcestruzzo preconfezionato

TECNOASFALTI Srl con socio unicoSede operativa: Via Angelo Velo, 5535014 Fontaniva PDStesa in opera di conglomeratibituminosi

Le nuovecertificazioniICMQ

Certificazionesistema di controlloqualità delle saldature(Norma di riferimento: UNI EN ISO ISO3834-3)

Certificazioni emesse 14Certificazioni attive 12Unità produttive attive 12

MATTESINI LAMIERE Snc diGiarletta Donato & C.Sede operativa: Via Regina Elena, 352016 Castel Fogognano - Rassina ARSaldatura di strutture in acciaioal carbonio S 355 J2 t<=30mm

Certificazionesistema di gestionedella sicurezza (Norma diriferimento: BS OHSAS 18001:2007

Certificazioni emesse 132Certificazioni attive 109Unità produttive attive 141

EstensioniCODELFA SpASede operativa: Loc. Passalacqua15057 Tortona ALCostruzione di edifici, di strade,di ferrovie e demolizione di opere

Certificazionesistema di gestioneambientale (Norma diriferimento: UNI EN ISO 14001:2004

Certificazioni emesse 198Certificazioni attive 120Unità produttive attive 160

EDIL TOP SrlSede operativa: Via Tiburtina Valeria,km 22.30000011 Tivoli Terme RMCostruzione, ristrutturazionee manutenzione di edifici civilie industriali

FPC CLSPreconfezionato(DM 14/01/08) (Norma diriferimento: DM 14/01/08

Certificazioni emesse 1189Unità produttive certificate 1191

I GOTTI SrlSede legale: Via Benedetto Croce, 35H24069 Trescore Balneario BGUP: Via Cesare Battisti, 2224064 Grumello del Monte BGProduzione di calcestruzzopreconfezionato con processoindustrializzato

FPC MistoCementatoSCAVI PESENTI SrlSede operativa: Località CavaBellinzana s.n.c.24050 Covo BGProduzione di misto cementato

EstensioniI.P.B. SrlSede operativa: Via Chiasserini, 2120157 MilanoLavorazione di inerti attraverso le fasidi vagliatura e frantumazionein impianti fissi e mobili

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Certificazionedi prodottoCertificazioni emesse attive 200Unità produttive 189

Certificazione dellecaratteristiche energeticheS.PR.INT. PREFABBRICATI ScarlSede: S.S. 106 Bis Z.I.87064 Corigliano Calabro CSUP: Via Gran San Bernardo, 275025 Policoro MTProduzione di pannellidi tamponamento in calcestruzzoDM MICA del 2 aprile 1998

EstensioniAGRIBETON SpASede: Via Castello d’Amore, 731100 TrevisoUP: Via Chisini, 13431053 Pieve di Soligo TVProduzione di pannelli ditamponamento in calcestruzzoDM MICA del 2 aprile 1998

AGORA’ ACTIVITIES SrlSede e UP: Via Boncompagni, 7900187 RomaRegolamento ICMQ

EDILPORTALE.COM SpASede e UP: Via Natale Loiacono, 2070126 BariRegolamento ICMQ

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DIBRESCIASede e UP: Via Branze, 3825123 BresciaRegolamento ICMQ

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DITRENTOSede: Via Belenzani, 1238122 TrentoUP: Via Mesiano, 7738122 Trento TNRegolamento ICMQ

TECNOS SrlSede: Via Santa Caterina, 1220056 Trezzo sull’Adda MIUP: CODIT 1160Produzione di prefabbricati dicalcestruzzo per lastre per solai, perelementi da parete, per elementi daponte ed elementi per muri disostegnoNorme UNI EN 13747, 14992, 15050 e15258

EstensioniGRUPPO CENTRO NORD SpASede: Via Castelletto, 537050 Belfiore VRUP: Via Camporcioni, 5851019 Ponte Buggianese PTProduzione di prefabbricati dicalcestruzzo per elementi da pareteNorma UNI EN 14992

MOZZO PREFABBRICATI SrlSede e UP: Via Spartidori, 437050 Santa Maria di Zevio VRProduzione di prefabbricati dicalcestruzzo per elementi da ponteNorma UNI EN 15050

STV CASTIGLIONI SrlSede: Viale dell’Industria, 2521052 Busto Arsizio VAUP: Via Jamoretti, 14621056 Induno Olona VAProduzione di prefabbricati dicalcestruzzo per muri di sostegnoNorma UNI EN 15258

1305

Direttiva 89/106/CEE -Marcatura CEVengono di seguito elencate le aziendea cui è stata rilasciata da ICMQSpA lacertificazioneCEdi costanza dellaprestazioneodi conformitàdelControllodi Produzione inFabbrica, ai sensi delRegolamentoEuropeoCPR305/2011/UE.

Certificazioni emesse 1319Unità produttive 847Aziende certificate 540

ECOTEC SrlSede: Via F.lli Vercelli, 11010022 Carmagnola TOUP: Strada Tiro a Segno, 610024 Moncalieri TOProduzione di aggregati percalcestruzzo, per conglomeratibituminosi e per materiali per l’impiegoin opere di ingegneria civileNorme UNI EN 12620, 13043 e 13242

FIP CHEMICALS SrlSede: Via Scapacchiò, 4135030 Selvazzano Dentro PDUP: CODIT 1156Prodotti e sistemi per la protezione ela riparazione delle strutture dicalcestruzzo (riparazione strutturale enon strutturale, ancoraggiodell’armatura di acciaio e protezionecontro la corrosione delle armature)Norme 1504-3, 1504-6 e 1504-7

GRAS CALCE SpASede: Via Manzoni, 1020871 Vimercate MBUP: CODIT 1157Produzione di calci da costruzioneNorma UNI EN 459-1

PAOLACCI SrlSede: Via Casilina km 33.80000036 Palestrina RMUP: Via dello Sviluppo, 1400030 San Cesareo RMProduzione di miscele bituminose:conglomerato bituminoso prodottoa caldoNorma EN 13108-1

TECNO ASFALTI SrlSede: Z.I. Pieve Pagliaccia, 225/a06134 PerugiaUP: Voc. Campotondo Loc. Bacanella06063 Magione PGProduzione di miscele bituminose:conglomerato bituminosoprodotto a caldoNorma EN 13108-1

CertificazionepersonaleCertificazioni attive 758

Operatoredi apparecchiaturecontenenti f-gasRegolamento CE 303/2008,Categoria ITra giugno e settembre sono statecertificate 325 persone.

Tutti i dettagli sonodisponibilisul sito di ICMQ

EstensioniIMPRESA BACCHI SrlSede: Via Don G. Dossetti, 1920080 Carpiano MIUP: Via Trieste, 620097 S. Donato Milanese MIRegolamento ICMQ

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Programma ottobre - dicembre 2013

Form

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ICMQ NotizieVia G. De Castillia, 10 – 20124 MilanoTel. 02 7015081 – Fax 02 70150854e-mail: [email protected] – http://www.icmq.orgDirettore Responsabile: Lorenzo OrsenigoStampa: MEDIAPRINT – Via Mecenate, 72/3620138 MilanoRegistrazione Tribunale di Milanon° 475 del 30 settembre 1995

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SISTEMI QUALITA’4 - 5 novembre 2013CORSO PER AUDITOR DI VERIFICHEISPETTIVE INTERNE

Per informazioni e iscrizioni vi invitiamo a contattareICMQ: tel. 02 7015081,fax 02 70150854,e-mail [email protected], www.icmq.org.

Sintetizziamo il calendario dei principali corsi eseminari programmati fino a dicembre 2013.I corsi, ove non diversamente specificato, si svolgonoa Milano.

IL REGOLAMENTO EUROPEO PER I PRODOTTIDA COSTRUZIONE (CPR).LE NOVITÀ INTRODOTTE, IL REQUISITODELLA SOSTENIBILITÀ

18 ottobre e 15 novembre 2013

In Italia la produzione e l’utilizzo dei prodotti da costru-zione sono stati regolamentati attraverso il capitolo 11delle Norme tecniche per le costruzioni, la direttiva Pro-dotti da costruzione 89/106 e il Dm 246 del 21 aprile1993 di recepimento della direttiva. Molte novità inte-resseranno il mondo delle costruzioni nei prossimi mesi.Dal 1° luglio 2013 la direttiva Prodotti da costruzione èstata completamente sostituita dal nuovo RegolamentoProdotti da costruzione 305/2011, che ha introdottovarie modifiche, non ultima la stesura della dichiarazionedi prestazione.Il corso si propone di fornire le informazioni necessarieal produttore per adeguarsi correttamente alla nuova re-golamentazione.

18 ottobre e 15 novembre 2013IL REGOLAMENTO EUROPEO PER IPRODOTTI DA COSTRUZIONE (CPR)LE NOVITÀ INTRODOTTE, IL REQUISITODELLA SOSTENIBILITÀ

8 ottobre 2013LA MARCATURA CE DELLE STRUTTUREIN ACCIAIO E ALLUMINIO (UNI EN 1090)

CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO

SOSTENIBILITA’9 ottobre 2013LA SOSTENIBILITÀ DEI MATERIALI

4 dicembre 2013IL RUOLO DELLA DIREZIONE LAVORINEL CANTIERE SOSTENIBILE