Notizie ICMQ n. 70

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Evoluzione o rivoluzione? Dallo scorso 1 luglio è completamente in vigore il nuovo Regolamento Prodotti da costruzione 305/2011 che sostituisce la vecchia Direttiva 89/106. Dopo oltre venti anni di applicazione della direttiva e della marcatura Ce sui prodotti, si è ritenuto di rivedere la legislazione vigente avendo in mente i seguenti principi guida: chiarezza, semplificazione, credibilità e armonizzazione. La domanda che ci si pone è se per gli operatori del settore si tratta di una semplice evoluzione o piuttosto di una rivoluzione. La risposta può essere diversa a seconda del soggetto interessato. Per i produttori di materiali, infatti, poco cambia, almeno per il momento: dovranno fornire insieme al prodotto la “dichiarazione di prestazione” in sostituzione della precedente “dichiarazione di conformità”. Sicuramente qualche innovazione sarà introdotta quando nelle norme armonizzate saranno presenti i criteri per rispettare il settimo requisito base introdotto dal regolamento, ovvero l’uso sostenibile delle risorse naturali. Più volte abbiamo ribadito che la sostenibilità nelle costruzioni è il futuro, e anche il nuovo regolamento lo conferma. Per i distributori di materiali, invece, è una vera e propria rivoluzione: nella vecchia direttiva non avevano un ruolo esplicito, che ora invece viene loro assegnato e che vedono come un’opportunità per migliorare il mercato, rimuovendo operatori poco corretti o non in regola con la legislazione vigente e, tutto sommato, anche come un’occasione per “nobilitare” il loro ruolo di intermediari tra il mondo professionale, le imprese e i produttori. Occasione che vogliono sfruttare. Nel nuovo regolamento particolare attenzione è posta anche alla sorveglianza sul mercato, elemento fondamentale per garantirne la piena attuazione. È infatti inutile porre regole se poi nessuno si preoccupa di verificare che siano rispettate. Crediamo che l’implementazione di un’efficace sorveglianza del mercato possa essere il vero punto di svolta per il mercato delle costruzioni in Italia, soprattutto in questo momento di forte crisi del settore. E questa sarebbe finalmente la vera rivoluzione! 2 Bilancio 2012: l’impegno di ICMQ e Cersa per l’innovazione e la sostenibilità 3 Conforma socio di Accredia 3 Le imprese e la certificazione di qualità 4 Concluso il road-show su Eeqz e antisismica 4 La certificazione delle Esco secondo la norma Uni 5 Combustibili da rifiuti: un’opportunità per l’ambiente 6 Regolamento Ue 305/2011: domande frequenti 8 Comunicare la sostenibilità 9 Intervista a Carlo Calisse, responsabile qualità tecnologia e prodotto di Isocell Precompressi 10 Come testare il fonoisolamento di pannelli prefabbricati 12 Una sosta nel futuro all’Autogrill di Villoresi Est 13 Intervista a gianluca Metti, Autogrill Spa 14 La riqualificazione del patrimonio esistente 16 Eire 2013: cresce il fattore sostenibilità 17 Certificato dal Cti il software ICMQ Building Designer 18 Figure professionali non registrate 18 Nuove scadenze e opportunità per i tecnici frigoristi 20 EdilMap: la certificazione europea dell’operatore “green” 21 ICMQ India 28 Formazione Anno XVIII - luglio 2013 Istituto di Certificazione e Marchio di Qualità per Prodotti e Servizi per le costruzioni ICMQ NOTIZIE 70

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Regolamento Ue 305/2011: domande frequenti | Le imprese e la certificazione di qualità | Concluso il road-show su Eeqz e antisismica | La certificazione delle Esco secondo la norma Uni | Combustibili da rifiuti: un’opportunità per l’ambiente | Come testare il fonoisolamento di pannelli prefabbricati | Certificato dal Cti il software ICMQ Building Designer | Formazione | Conforma socio di Accredia | Comunicare la sostenibilità | Intervista a Carlo Calisse, responsabile qualità tecnologia e prodotto di Isocell Precompressi | Una sosta nel futuro all’Autogrill di Villoresi Est | Intervista a gianluca Metti, Autogrill Spa | La riqualificazione del patrimonio esistente | Eire 2013: cresce il fattore sostenibilità | Nuove scadenze e opportunità per i tecnici frigoristi | EdilMap: la certificazione europea dell’operatore “green” | ICMQ India

Transcript of Notizie ICMQ n. 70

Evoluzione o rivoluzione?Dallo scorso 1 luglio è completamente in vigore il nuovoRegolamento Prodotti da costruzione 305/2011 che sostituiscela vecchia Direttiva 89/106. Dopo oltre venti anni di applicazionedella direttiva e della marcatura Ce sui prodotti, si è ritenutodi rivedere la legislazione vigente avendo in mente i seguentiprincipi guida: chiarezza, semplificazione, credibilitàe armonizzazione.La domanda che ci si pone è se per gli operatori del settoresi tratta di una semplice evoluzione o piuttosto di una rivoluzione.La risposta può essere diversa a seconda del soggetto interessato.Per i produttori di materiali, infatti, poco cambia, almenoper il momento: dovranno fornire insieme al prodottola “dichiarazione di prestazione” in sostituzione della precedente“dichiarazione di conformità”. Sicuramente qualche innovazionesarà introdotta quando nelle norme armonizzate saranno presentii criteri per rispettare il settimo requisito base introdottodal regolamento, ovvero l’uso sostenibile delle risorse naturali.Più volte abbiamo ribadito che la sostenibilità nelle costruzioniè il futuro, e anche il nuovo regolamento lo conferma.Per i distributori di materiali, invece, è una vera e propriarivoluzione: nella vecchia direttiva non avevano un ruolo esplicito,che ora invece viene loro assegnato e che vedono comeun’opportunità per migliorare il mercato, rimuovendo operatoripoco corretti o non in regola con la legislazione vigente e, tuttosommato, anche come un’occasione per “nobilitare”il loro ruolo di intermediari tra il mondo professionale, le impresee i produttori. Occasione che vogliono sfruttare.Nel nuovo regolamento particolare attenzione è posta anchealla sorveglianza sul mercato, elemento fondamentaleper garantirne la piena attuazione. È infatti inutile porre regolese poi nessuno si preoccupa di verificare che siano rispettate.Crediamo che l’implementazione di un’efficace sorveglianzadel mercato possa essere il vero punto di svoltaper il mercato delle costruzioni in Italia, soprattutto in questomomento di forte crisi del settore.E questa sarebbe finalmente la vera rivoluzione!

2 Bilancio 2012: l’impegno di ICMQe Cersa per l’innovazionee la sostenibilità

3 Conforma socio di Accredia

3 Le imprese e la certificazionedi qualità

4 Concluso il road-show su Eeqze antisismica

4 La certificazione delle Escosecondo la norma Uni

5 Combustibili da rifiuti:un’opportunità per l’ambiente

6 Regolamento Ue 305/2011:domande frequenti

8 Comunicare la sostenibilità

9 Intervista a Carlo Calisse,responsabile qualità tecnologiae prodotto di Isocell Precompressi

10 Come testare il fonoisolamentodi pannelli prefabbricati

12 Una sosta nel futuro all’Autogrilldi Villoresi Est

13 Intervista a gianluca Metti,Autogrill Spa

14 La riqualificazionedel patrimonio esistente

16 Eire 2013:cresce il fattore sostenibilità

17 Certificato dal Ctiil software ICMQ Building Designer

18 Figure professionali non registrate

18 Nuove scadenze e opportunitàper i tecnici frigoristi

20 EdilMap: la certificazione europeadell’operatore “green”

21 ICMQ India

28 Formazione

Anno XVIII - luglio 2013

Istituto di Certificazionee Marchio di Qualitàper Prodotti e Serviziper le costruzioni

ICMQNOTIZIE 70

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Bilancio 2012:l’impegno di ICMQ e Cersaper l’innovazionee la sostenibilitàNell’assemblea ordinaria dello scorso 30 aprile èstato approvato il bilancio 2012 di ICMQ Spa.Nonostante il contesto, l’attività di ICMQ -allineata al budget e di poco inferiore a quelladell’anno precedente - si chiude con un avanzo diesercizio positivo al netto delle imposte. Se isettori e i servizi tradizionali hanno registratouna discreta percentuale negativa, a causa dimolte sospensioni e revoche di certificazioni perdifficoltà economiche delle aziende clienti, si ècontinuato ad investire nell’innovazione in settoristrategici. Nel corso del 2012 è stata arricchitaed affinata la gamma delle attività, con l’obiettivoda un lato di offrire ai propri clienti e al settoredelle costruzioni in generale servizi sempre piùmirati e opportunità di differenziazione sulmercato, dall’altro di promuovere la sostenibilità.

Nuovi schemi di certificazioneÈ proseguito lo sviluppo dello schema dicertificazione ICMQ ECO, applicato anche apannelli prefabbricati, conglomerato cementizio,massetti e componenti prefabbricati in maltafibrorinforzata con fibra di vetro perrivestimento di facciate: una certificazionevolontaria di prodotto che valorizza i requisiti disostenibilità dei materiali da costruzione, anchenella logica di una sempre maggior attenzionedel mercato e delle committenze verso i prodottida utilizzare nella realizzazione di edifici cheintendono classificarsi come sostenibili.Per quanto concerne questi ultimi, si è avviata,seppur con lentezza, la certificazione delle case inlegno secondo lo schema Arca della Provincia diTrento e sono proseguite le attività per lo schema

di certificazione Leed per grandi committenze.La validità dello schema Sistema Edificio è statariconosciuta da Enea che lo ha segnalato,nell’ambito di un progetto europeo “Request”finanziato dal Programma Energia Intelligenteper l’Europa, come best practice italiana,considerando le caratteristiche di qualità delloschema che garantiscono assistenza continua alproprietario/investitore e completezza e qualitàdei risultati ottenuti al termine del processo dicertificazione.È stato inoltre creato un nuovo modello dicertificazione di processo con cui si verifica cheun determinato prodotto, cantiere o servizio siarealizzato, gestito ed erogato secondo i principidi sostenibilità: MAKE IT SUSTAINABLE.Infine, con la pubblicazione del Dpr 43/2012 èstata colta l’opportunità di avviare uno schemaper la certificazione degli operatori che svolgonointerventi su apparecchiature contenenti gasfluorurati a effetto serra (f-gas); per questoschema ICMQ ha ottenuto l’accreditamento el’abilitazione e si è strutturato per operareprontamente nel corso del 2013.

Comunicazione e formazioneSi è puntato molto sulla comunicazione via web.Il sito è stato oggetto di aggiornamento con ilcompleto ridisegno della home page coninserimento di nuove funzioni e maggiorvalorizzazione di quelle esistenti, con l’adozionedi tecniche finalizzate a migliorare ilposizionamento sui motori di ricerca e conl’arricchimento dell’area riservata ai clienti. Lanewsletter elettronica, inviata mensilmente, èstata rivista graficamente.Non da meno l’impegno nel campo dellaformazione - tramite corsi in sede e seminariitineranti – con la quale si vuol fornire unservizio di aggiornamento pronto e puntuale cheriguarda non solo le organizzazioni ma anche iprofessionisti che operano nel processo edilizio.

Cersa verso la diversificazioneL’organismo di certificazione, partecipatointeramente da ICMQ, ha operato molto per unobiettivo di diversificazione dei servizi. I risultatieconomici correlati sono stati soddisfacenti conun patrimonio di conoscenza e competenza che èconsiderevolmente aumentato. Innovazione perCersa ha significato offrire ai propri clienti nuoviservizi (certificazione dei sistemi di gestioneambientale e sicurezza) e aprirsi a nuovi ambitidi certificazione (certificazione del personale eproposta formativa orientata su tematichenuove). Con ICMQ si è rafforzato un rapporto direciproca collaborazione ed integrazione delleprofessionalità.

Silvia Rusconi

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sviluppare collaborazioni e sinergie con tutti gliattori della filiera allargata, primo fra tutti l’entenazionale di accreditamento: proprio grazie a unastretta interrelazione con Accredia l’associazione sipropone di valorizzare al meglio le attività divalutazione della conformità perché siano disupporto e ausilio al mondo delle imprese, dellapubblica amministrazione e dei consumatori.

Lorenzo Orsenigo

Conforma socio di AccrediaNella scorsa assemblea di Accredia è stata accoltala richiesta di Conforma di partecipazione all’entein qualità di socio. È un passaggio importante perl’associazione, che rappresenta gli organismi chesvolgono la valutazione della conformità, ovveroattività di certificazione, ispezione, prova etaratura. Conforma, infatti, si propone di

controllo qualità sui principali fornitori.L’88% delle imprese intervistate ritiene che ilmercato riconosca il valore aggiunto dato dallacertificazione Iso 9001, anche come strumentoche faccia da apripista per altre tipologie dicertificazione utili per migliorare la cultura dellaqualità.

Come rendere più attraente la certificazioneSecondo l’80% delle aziende certificate analizzateoggi ottenere l’Iso 9001 è relativamente facile esarebbero pertanto necessari criteri selettivi piùstringenti; il 70% dei titolari intervistati ritieneche con il tempo subentra una relativadisillusione nei confronti dell’efficacia dellacertificazione.Agli occhi delle imprese per rendere piùattraente la Iso 9001 si dovrebbe puntare:•sulla possibilità che consenta automaticamentesemplificazioni di tipo amministrativo;•sull’obbligatorietà in caso di partecipazione aibandi di gara;•sul contenimento dei costi e sull’alleggerimentodegli aspetti burocratici necessari per ottenerla.

Quasi l’80% delle aziende studiate si aspetta chel’organismo di certificazione fornisca indicazioniutili ad eliminare eventuali carenze organizzativeanche attraverso la conoscenza del settore e dellafiliera in cui è collocata l’impresa.Dall’analisi conclusiva emerge dunque lanecessità di un ripensamento per migliorare ladiffusione della certificazione e l’interlocuzionecon le imprese da parte dei soggetti interessati;la certificazione Iso 9001 resta comunque lostrumento di riferimento per una maggioreaffermazione della cultura della qualità nelsistema produttivo nazionale e un mezzo per ilrafforzamento delle imprese di piccoledimensioni. Le leve su cui gli organismi dicertificazione dovrebbero agire, anche per tenereaperti spazi di mercato oggi difficili da gestire acausa della crisi, sono quindi elevate competenzee capacità di dialogo con le aziende.Per maggiori approfondimenti il quadernodell’osservatorio Accredia è disponibile sul sitowww.accredia.it.

Roberto Grampa

Le impresee la certificazione di qualitàÈ stato pubblicato il quaderno dell’osservatorioAccredia “La domanda di certificazione di qualitàdel sistema impresa”, che riporta i risultati didue indagini sul tema della qualità e dellacertificazione dei sistemi di gestione dellaqualità.La prima indagine, svolta su un campione dioltre 800 imprese artigiane, si è focalizzatasull’analisi delle strategie messe in campo dalleaziende di piccole dimensioni in questa fase dicrisi economica facendo riferimento al ruolo chepuò avere la qualità come strumento dirafforzamento della competitività.La seconda indagine, svolta su un campione di101 dei 121 organismi di certificazione accreditati

da Accredia, ha analizzato lerecenti dinamiche di mercatotentando di individuare glielementi di forza e di eventualedebolezza delle strategie diofferta della certificazioneIso 9001.

Le motivazioni aziendaliDall’analisi è emerso che per il

73% delle aziende certificate la certificazione Iso9001 contribuisce a migliorare le prestazioni e a farrisparmiare sui costi, mentre per il 14% è stata unascelta per compiere un vero salto di qualità. Per laminoranza che invece ha espresso giudizi negativi,la certificazione non è stata di alcuna utilità oppureè considerata un appesantimento burocratico.Tra le motivazioni principali che spingonoun’impresa a certificarsi figurano la forzaattrattiva del marchio Iso 9001, la richiesta daparte dei principali clienti di operare secondoprecisi standard di qualità, la possibilità dipartecipare a gare d’appalto, l’identificazionedella certificazione come uno strumento dirazionalizzazione dell’organizzazione aziendale.Tra gli obiettivi di crescita le aziende mettono alprimo posto il rafforzamento del controllo qualitàdel prodotto e del processo produttivo ed il

“Secondo l’80%delle aziende analizzateoggi ottenere l’Iso 9001è relativamente facile esarebbero necessari criteriselettivi più stringenti”

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Concluso il road-showsu Eeqz e antisismicaSi è chiusa con successo il 7 giugno a Udinel’edizione 2013 di Smart Village in Tour, road-show in 18 tappe organizzato da Edilportale incollaborazione con Made Expo e con il supportodi Agorà, sui temi dell’antisismica e degli edifici aenergia quasi zero: complessivamente coinvoltioltre 450 ordini professionali, 75 istituzionipubbliche e ben 7.500 progettisti e operatori delsettore delle costruzioni.ICMQ ha contributo all’iniziativa ed hadirettamente partecipato con un propriointervento in cinque città: Firenze, Bari, Roma,Trento e – il 5 giugno scorso – Padova.Nell’incontro veneto, un vivace dibattito hacaratterizzato la sessione dedicata ai diversimodelli e progetti di casa ad energia zero, dove sisono alternati interventi dedicati ai diversisistemi costruttivi, legno, cemento armato elaterizio, applicati alla casa EEQZ, alla casamediterranea, fino alla casa passiva. Comfort,estetica e funzionalità sono stati i parametri delconfronto. Molta attenzione è stata prestata allanecessità di evitare la pericolosa deriva delgreenwashing, richiamata dal direttore di ICMQLorenzo Orsenigo, per affermare il valore di unacertificazione in grado di garantire all’utentefinale le prestazioni promesse e un processo

costruttivo concretamente sostenibile.Nella sezione dedicata all’antisismica, infine, RenatoVitaliani, professore all’Università di Padova, haaffermato che oggi per costruire antisismicamentein Italia, o intervenire sul patrimonio esistente permetterlo in sicurezza, è necessario che gli ingegneritornino a guardare al progetto nella sua interezza,evitando di limitare la propria analisi strutturale afattori meramente quantitativi, dettati dallanormativa. Una normativa troppo rigida e pocoattenta alle tradizioni che nel tempo hanno saputoprodurre tecniche costruttive di grande efficaciaantisismica in un Paese come il nostro dovecomunque l’intensità sismica si attesta su livellidecisamente inferiori a quelli di realtà come ilGiappone o gli Stati Uniti.

Maria Cristina Venanzi

La certificazione delle Escosecondo la norma UniIl concetto di Esco (Energy Service Company) èstato introdotto per la prima volta in Italia dalDlgs 115/2008 e definisce una società che erogaservizi energetici, intesi come finalizzati amigliorare l’efficienza energetica di impianti o diedifici del proprio cliente, accettando dicondividere una parte del rischio connesso conl’effettivo raggiungimento degli obiettivi dirisparmio previsti. In sostanza Esco puòfinanziare gli investimenti necessari perl’efficientamento energetico, legando il ritornodell’investimento ai risparmi ottenuti o può legarein tutto o in parte il proprio compenso all’effettivoraggiungimento degli obiettivi previsti.Dal 2008 molte società hanno cominciato adefinirsi Esco pur non avendone effettivamentele caratteristiche e per questo motivo nel 2010 èstata pubblicata la norma Uni Cei 11352, chestabilisce i requisiti delle società che fornisconoservizi energetici.

Certificazion

esistem

idigestione La norma, nella sua parte iniziale, definisce che

cosa si intenda per servizio di efficienzaenergetica e come verificare l’efficacia delle azionidi miglioramento; segue poi una sezione chedefinisce le competenze che la Esco devepossedere in termini di capacità organizzativa,diagnostica, progettuale, gestionale eeconomico/finanziaria. Infine, è presente unacheck-list per la verifica dei requisiti inprecedenza esplicitati. È evidente che uncertificato rilasciato da un ente terzo eindipendente, che conferma la presenza di tutti irequisiti, è uno strumento estremamente utile allaEsco per dimostrare di avere tutti i “numeri” permantenere le promesse di miglioramentodell’efficienza energetica vendute ai propri clienti,ancor più se l’attività è svolta in sinergia con unsistema di gestione Iso 9001 anch’esso certificato.Per questo motivo ICMQ offre il servizio dicertificazione delle Esco secondo norma Uni Cei11352. Pur se iniziata di recente, l’attività stasuscitando un discreto interesse e le prime Escocertificate da ICMQstanno già operando sulmercato.

Massimo Cassinari

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Combustibili da rifiuti:un’opportunitàper l’ambienteIl tema della gestione dei rifiuti è da tempo alcentro dell’attenzione dell’opinione pubblica, siaperché l’apertura di nuove discariche causaapprensioni e proteste nella popolazioni chevivono nei dintorni del sito individuato, siaperché quando si propongono soluzionialternative legate alla combustione dei rifiutinascono dubbi sui rischi per la salute pubblica.In particolare, i cosiddetti combustibili solidisecondari (Css) derivano in larga parte dallaraccolta differenziata della plastica e possonoessere utilizzati nelle centrali termoelettriche onei cementifici. L’utilizzo di rifiuti comecombustibile ha sempre incontrato resistenze daparte delle comunità interessate dagli impianti esu questo tema è aperto un vivace dibattito chevede contrapposti medici di chiara fama.

Da rifiuto a combustibileSicuramente le caratteristiche del materialeutilizzato come combustibile contribuiscono alleemissioni che escono dal camino. Su questo temail ministero dell’Ambiente ha pubblicato il Dm22/2013 che definisce le condizioni per cui il Csscessa di essere considerato rifiuto. Il fatto che uncombustibile venga battezzato o meno con ilnome “rifiuto” non incide certo sulle emissioni inatmosfera generate dalla sua combustione;

tuttavia il decreto stabilisce lecondizioni che il soggetto chegestisce la produzione del Cssdeve adottare, siarelativamente allecaratteristiche del materiale intermini di contenuto disostanze pericolose, sia perquanto riguarda il sistema dicontrollo.

In particolare l’impianto di produzione del Cssdeve essere registrato Emas (il che comporta lapresenza di un sistema di gestione per l’ambientesecondo la norma Iso 14001) o, in alternativa,deve attuare un sistema di gestione conformealla norma Uni En 15358, che descrive inmaniera specifica un sistema di gestione per laproduzione dei Css. La richiesta dicaratteristiche certe del materiale destinato adiventare combustibile, inquadrate nell’ambito diun sistema di gestione che garantisca la costanzae la ripetitività di queste caratteristiche,contribuisce sicuramente ad aumentare lacredibilità di un settore che è da semprenell’occhio del ciclone.

Certificazion

esistem

idigestione I molti vantaggi dei Css

L’utilizzo di Css in sostituzione di combustibiliconvenzionali ha finalità ambientali edeconomiche: si pone, infatti, l’obiettivo dicontribuire alla riduzione delle emissioni di gasclimalteranti, all’incremento delle fontienergetiche rinnovabili con l’utilizzo dellabiomassa contenuta nei rifiuti, alla riduzionedegli oneri ambientali ed economici legati allosmaltimento dei rifiuti in discarica, al risparmiodi risorse naturali, alla riduzione dalladipendenza di combustibili convenzionali eall’aumento della certezza d’approvvigionamentoenergetico. Insomma, una vera opportunità perl’ambiente.ICMQ ha avviato una collaborazione con leprincipali associazioni di categoria al fine dipredisporre linee guida sull’efficaceimplementazione di sistemi di gestione finalizzatial rispetto dei requisiti previsti per i Css ed è ingrado di offrire il servizio di certificazione a tuttele aziende interessate.

Massimo Cassinari

“L’impianto di produzionedel Css deve essereregistrato Emas oppureattuare un sistema digestione conforme allanorma Uni En 15358”

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Certificazion

eprodo

tti Regolamento Ue 305/2011:domande frequentiDa lunedì 1° luglio è in vigore tutto il disposto delnuovo Regolamento europeo Prodotti dacostruzione Ue 305/2011 (Cpr). Non essendonecessario un recepimento da parte delle autoritànazionali, proprio in quanto regolamento anzichédirettiva, la sua operatività è la medesima in tuttaEuropa. In questi mesi le domande da parte diaziende, consulenti, tecnici, direttori dei lavori,collaudatori sono state numerose e sono andatevia via crescendo sino a diventare, nelle ultimesettimane, un “fuoco di fila”.Riportiamo le più frequenti e quelle che per varieragioni possono essere considerate di particolareinteresse, non con la volontà di veicolare unainterpretazione ufficiale del Regolamento, masemplicemente di proporre alcune considerazioniintercorse tra addetti ai lavori.

Cosa deve fare un produttore per adeguarsial Cpr?Deve ottemperare ai requisiti dell’art.11 del Cpr.Deve redigere la Dichiarazione di prestazione(Dop) e consegnarla fisicamente, insieme alprodotto, ai propri clienti, in formato cartaceo odigitale; inoltre deve inserire nell’etichetta dimarcatura Ce alcuni nuovi dati (codiceidentificativo della Dop e codice identificativo delprodotto-tipo).

È necessario che ilproduttore sia in possesso diun nuovo certificatorilasciato ai sensidel Cpr? Deve allegarne copiaquando consegna la Dop?No, l’articolo 66 consente al

produttore, che continua a “mettere a disposizione”prodotti già immessi sul mercato al 30 giugno, diredigere la Dop sulla base della Dichiarazione diconformità riguardante quel prodotto-tipo,precedentemente emessa in base alla direttiva Cpd89/106. Ciò rende non necessaria la riemissioneimmediata del certificato di costanza dellaprestazione (Avcp 1+ e 1) o di conformità delcontrollo di produzione in fabbrica (Avcp 2+);altrettanto dicasi per i rapporti di prova iniziali ditipo (Avcp 3). Inoltre non è previsto che alla Dopvenga allegata copia del certificato, diversamente daquanto accadeva con la Dichiarazione di conformità.

È possibile rendere disponibile la Dopsu un sito internet consentendone loscaricamento da parte dei clienti?Non è proibito rendere disponibile la Dop su unsito internet per lo scaricamento; tuttavia un

produttore, ad oggi, non può dire di aver assoltocosì ai propri doveri, perché deve consegnarefisicamente la Dop, su supporto cartaceo odigitale. La possibilità di avvalersi solo dellamessa a disposizione della Dop tramite internet èsubordinata alla emanazione di appositoregolamento da parte della Commissioneeuropea (questo regolamento attuativo fa partedei cosiddetti “atti delegati” dal Parlamentoeuropeo alla Commissione).

Cosa deve fare il produttore quando un clienterivende i suoi prodotti a proprio nomee con proprio imballo?L’articolo 15 del Cpr prescrive che chi rivende aproprio nome il prodotto di un altro, oppure viapporta modifiche andando ad influire sulleprestazioni dichiarate in etichetta, assume gliobblighi del produttore. Pertanto il cliente dovràattrezzarsi per aver titolo a marcare Ce ilprodotto in proprio. Ciò che dovrà fare neldettaglio dipende dai compiti per il produttoreprevisti nell’Avcp (Sistema di valutazione everifica di costanza della prestazione – AllegatoV del Cpr) applicabile al prodotto che tratta.

Vi sono possibilità di deroga all’obbligo dimarcatura Ce per determinati prodotti?Sì, vi sono tre possibilità di deroga:1 – se il prodotto è fabbricato in unico esemplare osu specifica del committente in un processo non inserie e installato nell’opera da parte del fabbricante;2 – se il prodotto è fabbricato nel cantiere dovevengono realizzate le opere nelle quali saràinserito;3 – se il prodotto è fabbricato con metoditradizionali o atti alla conservazione delpatrimonio, mediante un procedimento nonindustriale per il restauro di opere di costruzioneformalmente protette.In tutti i casi sopra esposti, avvalendosi dellapossibilità di non marcare Ce si ricade nell’obbligodi sottoporre il proprio operato in fase produttivaalla sorveglianza ed alla responsabilità deldirettore dei lavori del cantiere. Si segnala inoltreche, per i prodotti con valenza strutturale, in casodi ricorso alle possibilità di deroga le frequenze diprova sul prodotto non possono essere quelleconsentite dalla norma armonizzata, ma sonoquelle previste per il cantiere. La deroga allamarcatura Ce è comunque una possibilità, non unobbligo.

Come si raggiunge il “punto di contattoprodotti da costruzione”? Cosa vi si trovae perché accedervi?Occorre collegarsi al sito del ministero delloSviluppo economicowww.sviluppoeconomico.gov.it , cliccare

“Chi rivende a proprionome il prodotto di un altroassume gli obblighidel produttore”

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Cerifica

zione

prod

otti “dipartimenti”, selezionare “dipartimento

impresa e internazionalizzazione” e scorrerenella parte bassa della pagina dove si trovanoalcuni pulsanti allineati in strisce orizzontali.Nella striscia “utilità”, cliccare “punto dicontatto”. Qui si trovano sia la modulistica perl’accesso al servizio, che è gratuito e deveavvenire entro 15 giorni dalla presentazione delquesito, sia il collegamento all’elenco dei punti dicontatto di ogni singolo paese dell’Unione.L’accesso al punto di contatto è necessario perconoscere la normativa specifica che, in unadeterminata nazione, rende obbligatoria ladichiarazione di una o più prestazioni relativealle caratteristiche essenziali di un prodotto.Inoltre vi si può far ricorso per essere messi incontatto con le autorità preposte all’applicazionedella normativa tecnica dello stato membro nelquale si intende immettere sul mercato unprodotto da costruzione.

Cosa sono e quali sono le proceduresemplificate e chi se ne può avvalere?Le procedure semplificate sono metodialternativi che un fabbricante può utilizzare alfine di contenere i costi per valutare e teneresotto controllo la costanza della prestazione di unprodotto da costruzione. Tra esse sonocontemplati:

• la possibilità di dichiarare unprodottodi una certa classe per via“tabellare”.Ad esempio un prodotto dimetallo può essere dichiaratodi classe A1 per la reazione

al fuoco, grazie ad alcune decisionidella Commissione europea;• il “test sharing”, cioè la condivisionedelle prove iniziali di tipo (Itt).Lo stesso prodotto fabbricatoin due stabilimenti diversi può far riferimentoalle stesse prove iniziali di tipo;• il “cascading”. Se acquisto un prodotto e loimmetto sul mercato a mio nome in qualità diproduttore, per dichiararne le prestazioniposso far riferimento ai test di tipo iniziali delfabbricante, a condizione di essere stato da luiformalmente autorizzato;• per microimprese (max 10 addetti e 2 milionidi euro di fatturato) che ricadono nell’Avcp 3 o4, la possibilità di effettuare la determinazionedel prodotto-tipo con metodi alternativi a quelliprevisti dalla norma armonizzata, a condizioneperò che ne venga dimostrata l’equipollenza.Inoltre tali fabbricanti possono trattare ilprodotto ricadente nel Avcp 3 conformementealle disposizioni relative all’Avcp 4;• nel caso di prodotto in unico esemplare o su

specifica del committente con processo non inserie, la possibilità per il fabbricante (qualoradecida di marcare Ce - ndr) di sostituire leattività relative alla valutazione dellaprestazione di cui al pertinente Avcp con unadocumentazione tecnica specifica e proceduredimostrate equipollenti. In caso di Avcp 1+ e 1questa documentazione specifica dovràsuperare la verifica da parte dell’organismonotificato che rilascia il certificato di costanzadella prestazione.

Quali sono gli obblighi degli importatorie dei distributori?L’importatore deve verificare di immettere sulmercato solo prodotti conformi al Cpr; devequindi approfondire la consistenza dellaeventuale documentazione consegnata dalproduttore, assicurandosi che abbia i requisitinecessari per aver titolo ad apporre la marcaturaCe. Il distributore può limitarsi a verificare che iprodotti rechino la marcatura Ce e sianoaccompagnati dai documenti necessari.Entrambi devono assicurarsi che durante le fasi ditrasporto, stoccaggio e consegna al cliente iprodotti non siano soggetti a degrado delleprestazioni dichiarate. Devono inoltre collaborarecon le autorità preposte alla sorveglianza delmercato in caso di necessità di porre rimedio allenon conformità o di eliminare eventuali rischiconnessi con l’impiego dei prodotti.

Cos’è un prodotto-tipo?È un prodotto inteso come “insieme diprestazioni dichiarate in etichetta di marcatura”.In generale, prodotti che possono essere inseritinella stessa Dop, senza commettere errori nelladestinazione d’uso e nella dichiarazione delleprestazioni, possono essere considerati comefacenti capo allo stesso prodotto-tipo.

Per ulteriori dettagli sul Regolamento Ue305/2011 consultare:• Guida Conforma al Regolamento europeoProdotti da costruzione, scaricabile dal sitowww.icmq.it (sezione download –pubblicazioni);• Guida Andil, Associazione nazionale degliindustriali dei laterizi, scaricabile dal sitowww.laterizio.it;• Guida Siteb, Associazione italiana bitume,asfalto, strade, scaricabile dal sito www.siteb.it.

Infine si ricorda che ICMQ organizza corsi diformazione, durante i quali si possonoapprofondire tutti gli aspetti teorici e praticirelativi al Regolamento europeo Prodotti dacostruzione. Maggiori dettagli si trovano sul sitowww.icmq.it alla sezione “formazione”.

Igor Menicatti

“L’importatore deveverificare di immetteresul mercato solo prodotticonformi al Cpr”

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Cerifica

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Valorizzare l’impegno per la sostenibilitàMis non intende rappresentare un ennesimonuovo schema, che forza le aziende a impegnaretempo e risorse nell’elaborazione di procedure edocumenti, ma al contrario vuole essere unostrumento di visibilità e valorizzazione di ciò chel’organizzazione già fa nell’ambito del controllo deiprocessi economici, ambientali e sociali - e quindiin un’ottica di sostenibilità – ma che non vieneoggi adeguatamente percepito dagli stakeholder.Un’impostazione confermata da Matteo Fusari,responsabile sistemi di gestione di ImpresaBacchi, fra le prime ad aver richiesto e ottenutola certificazione MAKE IT SUSTAINABLE,relativamente a cinque linee di prodotto diconglomerati bituminosi e misti cementati e adue cantieri, entrambi presso l’aeroporto diMalpensa. Fusari ha spiegato come l’impresaabbia sposato la filosofia Mis perché “va oltre laricerca pedissequa della rispondenza a questa oquella prescrizione normativa per premiarel’impegno complessivo nella ricerca di unmiglioramento continuo secondo i principi dellasostenibilità”.Va sottolineato che MAKE IT SUSTAINABLEnon si applica solo al mondo delle costruzioni,tant’è vero che l’incontro milanese è statopromosso da ICMQ insieme a Cersa, organismodi certificazione che opera a 360° e in particolarenel settore dei servizi. E proprio perchél’obiettivo è diffondere Mis quanto più possibile,così che per le aziende certificate rappresenti unforte elemento premiante, si auspica che a brevealtri organismi di certificazione lo includano fra ipropri servizi.

Comunicare la sostenibilitàSi è svolto il 4 giugno presso la sede di ICMQ aMilano un incontro di presentazione del nuovoprogetto MAKE IT SUSTAINABLE (acronimoMis), rivolto ad un panel costituito da produttori,imprese, progettisti e consulenti.Roberto Garbuglio, coordinatore operativo diICMQ, ha introdotto il tema, illustrando i dueambiti che caratterizzano Mis: quello culturale,di diffusione dei principi di sostenibilità cui èimprontato il progetto attraverso enti e soggettiche ne divengono “Ambassador” (riconoscimentorilasciato a titolo gratuito da ICMQ Istituto), equello di servizio alle aziende, attraverso la

certificazione della sostenibilitàdi un determinato prodotto,cantiere o servizio (rilasciatada organismi di certificazioneopportunamente qualificati).A questo proposito Garbuglioha illustrato la differenza tra ledue possibilità che lo schemaoffre: “Certified” e “Certified

Plus”, che attraverso una serie diverifiche aggiuntive dà la possibilitàdi apporre sul prodotto il marchioMAKE IT SUSTAINABLE.

“MAKEITSUSTAINABLEpremia l’impegnocomplessivo nella ricercadi un miglioramentocontinuo secondo i principidella sostenibilità”

CONCLUSO IL PRIMO CANTIERECERTIFICATOA inizio giugno è stata riaperta una delle due pistedell’aeroporto di Malpensa, la 17L/35R, al terminedei lavori di riqualifica condotti da Impresa Bacchi.Il cantiere è stato il primo ad ottenere lacertificazione MAKE IT SUSTAINABLE, che premiaun percorso dell’azienda verso la sostenibilitàiniziato molti anni fa con la certificazione attraversoICMQ dei sistemi qualità, ambiente e sicurezza eculminato con la verifica eseguita da ICMQ siasull’impianto produttivo di Carpiano, sia sui duecantieri attivi presso l’aeroporto di Malpensa(“Riqualifica Pista di Volo 17L/35R” e “Opere diUrbanizzazione Area Cargo City”, nelle immagini).Nel corso della verifica gli ispettori di ICMQ hannoindagato su quali fossero le linee guida adottate daImpresa Bacchi nello sviluppo di prodotti innovativie nell’approccio alla gestione dei cantieri. Inparticolare l’attenzione si è concentrata su comel’azienda abbia bilanciato le esigenze di tipoeconomico, ambientale e sociale.Le risultanze delle verifiche hanno portato al rilasciodei certificati MAKE IT SUSTAINABLE sia perquanto riguarda l’impianto, sia per i due cantieri.

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Una verifica a basso impattoInfineMassimo Cassinari di ICMQ ha spiegato conalcuni esempi in che cosa consiste concretamentel’attività di verifica che porta alla certificazioneMise che, essa stessa, tende ad avere un impattominimo sull’azienda: oltre che di un esame didocumenti, necessario peraltro solo per alcuniaspetti, si tratta di una serie di interviste finalizzatea rilevare le evidenze che testimoniano il rispettodei principi di sostenibilità relativamente a specificiprodotti, servizi o cantieri. Principi che ICMQ nonha elaborato ex novo, ma che utilizzano riferimentiinternazionali consolidati, come ad esempio Gri(Global Reporting Initiative). Al terminedell’incontro, che ha riscosso molto interesse, ledomande dei presenti hanno consentito di chiarireulteriormente caratteristiche e ambiti diapplicazione di MAKE IT SUSTAINABLE: perché

non si sovrappone a protocolli come Leed o Itaca(dove il focus è sul progetto e sull’edificio, mentreMis valorizza l’organizzazione che lo realizza e suespecifiche attività), come possa essere richiesto daaziende di qualunque dimensione e, per i cantieri,anche da subappaltatori a prescinderedall’orientamento più o meno sostenibile delgeneral contractor, proprio perché la certificazionepuò riguardare specifiche lavorazioni e non l’interocantiere.

Maria Cristina Venanzi

Intervista a Carlo Calisse,responsabile qualitàtecnologia e prodottodi Isocell Precompressi

Lo scorso maggioICMQ ha rilasciato laprima certificazionevolontaria in Italia dellecaratteristicheacustiche dei pannelliprefabbricati a quelliprodotti da IsocellPrecompressi Spanell’impianto diPognano (Bg).

Quali sono state le motivazioni che hanno spintol’azienda a richiedere una certificazione volontariadi parte terza?Isocell Precompressi ha da sempre creduto nellaqualità globale del proprio prodotto, dove per qualità siintende innanzitutto soddisfazione del cliente.Questo èilmotivo per cui ha certificato via via nel tempo ilsistemadi gestione della qualità, il processo difabbrica, le caratteristiche energetiche deimanufatti(pannelli prefabbricati), le caratteristiche disostenibilità energetica ed oggi le caratteristicheacustiche. Sono sempre stati ilmercato e i nostri clientia guidarci, anche per via delle crescenti richiestenormative che hanno lo scopo di rendere disponibileall’utilizzatore finale involucri edilizi semprepiùefficienti e confortevoli.Negli ultimi anni ci è statospesso richiesto di fornire prova delle caratteristiche diabbattimento acustico dei nostrimanufatti e perquestomotivo abbiamovoluto fare unpasso in più chedesse la giusta visibilità al lavoro finora svolto.

Ritiene che la scelta della certificazione volontariaICMQ possa rappresentare, per la sua azienda, uninvestimento in termini di immagine emarketing?Assolutamente sì in quanto oggi, nel nostro mercatodi riferimento, con questa ulteriore certificazione -ottenuta per primi in Italia - la Isocell consolida lasua posizione di leadership di mercatofaticosamente conquistata anno dopo anno dal 2007ad oggi. Dalla new entry del mondo dellaprefabbricazione, la Isocell si è via via guadagnatal’immagine (e la sostanza) di azienda attenta allaqualità, alla ricerca, alla innovazione e anche allavalorizzazione delle proprie capacità.

La certificazione delle caratteristiche di fono-isolamento del pannello prefabbricato rappresentasicuramente un’innovazione. Ritiene che cipossano essere altre caratteristiche che si possanomettere in evidenza per un nuovo sviluppo ingrado di raccogliere le grandi sfide ambientali?Parlando di involucro edilizio, quanto oggi rimanescoperto è… la copertura (scusate il gioco diparole), per la quale mi risulta, con cognizione dicausa, che ICMQ si stia muovendo da tempo. Ilmercato ci arriverà presto. Già oggi le richiestesono molte a riguardo e ci capita sempre piùspesso, con la società del nostro gruppo che sioccupa di coperture (la Kopre Srl), sia di dovergarantire ai clienti la qualità della coibentazionedella copertura con una attenta analisi e soluzionedei ponti termici, sia di rimediare a problemicausati da altri negli anni precedenti.Specialmente in questi ultimi casi il cliente cercarisposte concrete a problemi effettivi e vuolegaranzia di soluzione. Presentarsi con unriconoscimento di parte terza della capacità dirisolvere i problemi rappresenta senza dubbio unvantaggio competitivo sul mercato.

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Come testareil fonoisolamento di pannelliprefabbricatiICMQ ha sviluppato lo schema di certificazionevolontaria delle caratteristiche acustiche deipannelli prefabbricati tenendo in considerazionele esigenze di alcuni produttori di valorizzare gliinvestimenti fatti nell’ambito delle prestazioni difonoisolamento.I pannelli prefabbricati, e in particolare la lorostratigrafia, assumono un ruolo importante perla sostenibilità dell’edificio. In Italia vige il Dpcm05/12/97 “Determinazione dei requisiti acusticipassivi degli edifici”, che fissa i requisiti acusticidegli edifici in opera, dei componenti e degliimpianti di un edificio in base alla suadestinazione d’uso. A livello internazionale, duetra gli schemi di certificazione volontaria disostenibilità ambientale dell’edificio più diffusi almondo, Leed for School e Breeam, premiano conun credito la progettazione in grado di ridurrel’impatto acustico.Al fine di verificare il rispetto dei requisitiacustici passivi dell’edificio è bene inserire comedati di input nei software di calcolo previsionaleusati dai progettisti le caratteristiche fonoisolantidei pannelli. La certificazione volontaria di parteterza indipendente è, quindi, da parte delproduttore lo strumento ideale per dimostrareagli operatori del settore l’attendibilità delleproprie dichiarazioni e contestualmentevalorizzare la propria immagine, guadagnando incompetitività.

Prove in laboratorio o in situLa caratteristica peculiare dello schema dicertificazione è la possibilità di scegliere lametodologia di prova delle caratteristiche

acustiche dei pannelli:in laboratorio, oppurein situmediantel’applicazione delmetodo Nilsson,sviluppato dallaboratorio di Acusticaapplicatadell’Università diBrescia incollaborazione conAnders Nilsson del Kth(Royal Institute ofTechnology) diStoccolma, dopo alcuni

anni di sperimentazione tecnica alla quale ICMQha partecipato attivamente.Il metodo Nilsson rappresenta, come ancheprevisto dalla norma En 13369 “Regole comuniper prodotti prefabbricati di calcestruzzo suiprefabbricati”, un metodo di calcolo alternativo aquello descritto nella norma Iso 10140-2“Acustica - Misurazione in laboratoriodell’isolamento acustico di edifici e di elementi diedificio - Parte 2: Misurazione dell’isolamentoacustico per via aerea, che prevede prove dilaboratorio”.La norma Iso richiede infatti l’utilizzo di unadoppia camera riverberante per ladeterminazione del potere fonoisolante e nel casodi elementi di grandi dimensioni e molto pesanti,come i pannelli prefabbricati, questo metodo ècostoso, richiede tempo e la necessità ditrasportare i pannelli in laboratorio. Al contrarioil metodo Nilsson permette di determinare ilpotere fonoisolante direttamente in situ, conrisparmio economico e di tempo.

Le fasi di prova del metodo NilssonIl pannello sottoposto a test del poterefonoisolante viene sospeso utilizzando catenemetalliche fissate a un carroponte (figura 1).Il pannello viene sollecitato ad una delleestremità dall’impatto di un martello (figura 2),mentre due accelerometri sono collocati (figura3), ciascuno su un lato del pannello, in grado dirilevare l’accelerazione subita puntualmente aseguito della sollecitazione. La collocazione

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Figura 1:esempio di pannello sospeso

Figura 2: sollecitazione del pannello.

Figura 3: posizionamento dei due accelerometri.

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speculare degli accelerometri sulle due facce delpannello consente di stimare l’intervallo difrequenza in cui i due laminati esterni simuovono in fase.L’elaborazione dei segnali porta a ottenere lacosiddetta “funzione di risposta in frequenza”dell’elemento, che permette di individuare lefrequenze naturali associate ai modi normali dioscillazione.A partire da queste frequenze è possibilecalcolare la rigidezza flessionale, la frequenzacritica e il potere fonoisolante del pannello(figura 4).I risultati ottenuti per il pannello di provavengono messi a confronto con i valori di poterefonoisolante misurati secondo normativa Iso

Figura 4: potere fono-isolante di uno dei pannelli provati. Figura 5: confronto e validazione dei risultati per un pannelloa taglio termico alleggerito da 30 cm. In linea continua vieneindicato il valore stimato dal software.

10140-2 e riferiti a due pannelli prefabbricatistrutturalmente simili (figura 5).L’applicazione della procedura permette, inoltre,la valutazione di sensibilità del poterefonoisolante basandosi sull’utilizzo della sezione“What If ” del software, che prevede le proprietàmeccaniche e acustiche di un pannello con massae stratigrafia modificate rispetto a quelle di unpannello esistente testato (in laboratorio otramite il metodo Nilsson).Uno strumento che supporta e guida le scelteprogettuali volte a migliorare le qualità difonoisolamento dei pannelli, oltre che stimarne lavariabilità per un gruppo di pannelliappartenenti alla stessa tipologia.

Ugo Pannuti

Figura 6: Reparto di produzione pannelli

Figura 7: Stabilimento di produzione pannelli

Le immagini riportate nell’articolo sono riferiteall’impianto di produzione di pannelli prefabbricatidi Pognano (Bg) della Isocell Precompressi Spa,che per prima ha ottenuto la certificazione volontariadelle caratteristiche acustiche dei pannelli.

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eedifici Una sosta nel futuro

all’Autogrill di Villoresi EstL’11 giugno scorso Autogrill Spa ha inaugurato lastazione di servizio Villoresi Est, nei pressi diLainate, sulla corsia nord della A8, meglioconosciuta come la Milano–Laghi. Questainnovativa realizzazione sta perseguendo, con ilsupporto degli esperti Leed di ICMQ, lacertificazione Leed, cosa più unica che rara nelpanorama degli esercizi autostradali europei.Disegnata dall’architetto Giulio Ceppi dellostudio Total Tool, in partnership con Starching eGeoenergia, la struttura emerge dal territorionella forma di un vulcano, fino ad un’altezza di27,5 metri e con una superficie di circa 2.500 mq.Lo scheletro è interamente realizzato in legnolamellare certificato Pefc, proveniente da boschigestiti in maniera sostenibile. Si caratterizzainoltre per l’utilizzo di materiali da costruzioneecocompatibili e al 100% riciclabili.Sul piano del funzionamento energetico, VilloresiEst utilizza l’innovativa combinazione digeotermia e fotovoltaico riuscendo a risparmiarecirca il 45% dei consumi energetici elettrici perriscaldamento e condizionamento, con unaconseguente riduzione del 59% di emissioni diCO2. Allo stesso tempo l’adozione di un sistemadi raccolta delle acque piovane e di faldaconsente di ridurre di circa 25.550 mc all’anno iconsumi idrici (l’equivalente dell’utilizzo medio di128 famiglie italiane).

Il ruolo di ICMQ per la certificazioneA partire da novembre 2011 ICMQ è impegnataal servizio di Autogrill nel ruolo di coordinatoreper la certificazione Leed dell’opera, sia in fase diprogetto (Design Phase) che di costruzione(Construction Phase), con l’obiettivo di portare

l’area di servizio Villoresi Est alla certificazionesecondo lo standard Leed For Retail - NewConstruction 2009.ICMQ ha dunque il compito di supportare ilcommittente ed i vari appaltatori nelraggiungimento del livello di certificazione finaleatteso; svolge inoltre il ruolo di “ProjectAdministrator” sulla piattaforma Leed Online,effettuando la raccolta, la verifica el’approntamento in versione finale di tutta ladocumentazione necessaria a documentare ilsoddisfacimento dei vari requisiti indicati dalprotocollo. In questo modo viene gestita lacompilazione dei formulari specifici e lasottomissione della documentazionedirettamente all’ente di certificazione gestoredello schema, il Green Building CertificationInstitute (Gbci).Le attività in corso comprendono, a titoloesemplificativo: affiancamento e supporto alteam di progettazione, alla direzione lavori edagli appaltatori, gestione della contrattualisticaLeed e supporto all’Ufficio acquisti Autogrill,formazione al personale Autogrill e agliappaltatori, procedure di simulazione energeticadinamica (Energy Modeling), affiancamentoall’esecuzione dei collaudi prestazionali,Commissioning base ed avanzato, incluso il ruolodi Commissioning Authority.

Alberto Lodi e Enrica Roncalli

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eedifici Intervista a Gianluca Metti,

Autogrill SpaA ridossodell’inaugurazionedell’Autogrill di VilloresiEst abbiamo posto aGianlucaMetti -EngineerManager F&BEurope - qualchedomanda sullemotivazioni della sceltadi principi così innovativiper questa nuova area diservizio.

In quali e quanti paesi è presente oggi il GruppoAutogrill?Autogrill, quotata alla Borsa di Milano, è il primooperatore al mondo nei servizi di ristorazione eretail per chi viaggia. Presente in 39 paesi concirca 63.000 collaboratori, gestisce 5.300 puntivendita in 1.200 location e opera prevalentementetramite contratti di concessione all’interno diaeroporti, autostrade e stazioni ferroviarie, conpresenze selettive nelle città, nei centricommerciali, nei poli fieristici e nei siti culturali.

Perché Autogrill ha deciso di curare in modo deltutto particolare la sostenibilità della nuovaarea di servizio Villoresi Est?La necessità di affrontare competitivamente ilmercato in un momento di crisi dei consumi haaccelerato la nostra trasformazione culturaleinterna ed i nostri processi di innovazione rivoltia una gestione più sostenibile delle risorseeconomiche. Questo ha imposto di affrontare gliinvestimenti tecnici dal punto di vista del “totalcost of ownership”, con grande attenzione quindiai costi di esercizio e non solo all’investimentoiniziale. Un approccio, se vogliamo, legato anchealla natura di questa particolareimplementazione che per noi ha una valenza di“efficientamento” del valore immobiliare,essendo proprietari delle aree e dell’edificio.

Che cosa rappresenta questa nuova iniziativaper il vostro Gruppo?Questo progetto per noi è stato l’occasione perdefinire non solo una nuova icona architettonica, chetraguardasse verso il futuro, ma una vera palestra diidee, in cui confrontarsi a tutti i livelli: dalladefinizione dell’offerta alla costruzione di nuovimodelli di servizio fino all’efficientamentoenergetico, al fine di far convivere la responsabilitàambientale con quella economica.Inoltre un progetto come questo segna latrasformazione del luogo, modifica l’assetto del

territorio anche dal punto di vista del bacinoeconomico. Sulla base di questa consapevolezzadell’impatto sul tessuto e sulla comunità abbiamopensato che il progetto richiedesse una visionecorale, ovvero integrata e coordinata. Disegnodell’area per l’ottimizzazione delle ricezione e deiservizi, building innovativo, gestione delle risorsecoerente con il principio della minimizzazionedell’impatto ambientale. Villoresi Est è stato per noitutto questo ed ha impegnato l’azienda a tutti i livelli.

Che tipo di ritorno vi attendete?In primo luogo ci aspettiamo che il cliente premila nostra attenzione, fidelizzandosi alla nostrainsegna, percependola come quella che megliopuò rappresentare la “sosta” e che meglio saesprimere un mondo di attenzioni alle esigenzedel viaggiatore.In termini energetici i risparmi rispetto a unsistema tradizionale sono davvero importanti.Solo l’impianto geotermico coadiuvato dal tettocaptante genera una contribuzione di 166 MWhdi energia a cui si aggiunge un risparmio idricodi 25.000 m3, grazie all’uso delle risorse di falda eall’adozione di orinatoi a secco. A questo siaggiungono, ancora da valutare a consuntivo, irisparmi dovuti all’uso, per la produzione delfreddo alimentare, di un impianto remotocondensato ad acqua che non genera caloresensibile all’interno dell’ambiente.

Vi attendete anche un migliorato comfort per ivostri clienti?È stato proprio il cliente il punto focale dellanostra attenzione. Per questo motivo abbiamodeciso di farci supportare da “Design for All” peril disegno del modello di servizio al fine diintercettare tutti i bisogni. Partendo da questasensibilità si è sviluppato il design innovativodelle toilette, dove l’attenzione spazia dal fornireuna risposta alle persone diversamente abili, conservizi igienici dedicati, al servizio per icamionisti con la lavanderia e le docce, fino adarrivare ai servizi di area con spazi dedicati aibambini, al picnic o alla colonnina di ricarica perauto elettriche.

Autogrill ha intenzione di proseguire su questastrada?Villoresi Est è l’inizio di un percorso.Difficilmente avremo ulteriori occasioni perspaziare così a 360° con il pensiero, ma ritengoche abbiamo sfruttato al meglio questaopportunità per interrogarci su come concepire ilbusiness, sviluppare nuovi modelli di serviziocoerenti alle esigenze del cliente e ai principi disostenibilità economica ed ambientale, nelrispetto della collettività. Un progetto, insostanza, di “pubblica utilità”.

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eedifici La riqualificazione

del patrimonio esistenteNegli ultimi mesi sono fioriti soprattutto all’esterouna serie di studi e sondaggi che analizzano il mer-cato del green building, dove è già consolidato, e irisultati convergono: l’edilizia sostenibile è una di-rezione obbligata per tutti - gli operatori del set-tore, i privati proprietari o affittuari di immobili, isistemi – Paese - e oggi in molti Paesi il green buil-ding non è più un mercato di nicchia: sta accele-rando, trasformandosi in un’opportunità dibusiness e le maggiori prospettive per i prossimitre anni vengono, oltre che dai nuovi edifici com-merciali, dalla riqualificazione degli edifici esi-stenti.Per quanto riguarda l’Italia, due studiosi della SdaBocconi, Federico Soffietti e Giacomo Morri,hanno presentato lo scorso febbraio una ricercadal titolo “Green buildings sustainability and mar-ket premiums: empirical evidence from Italy“, cheha l’obiettivo di approfondire quale sia oggi in Ita-lia il livello di percezione delle tematiche di ediliziasostenibile e in particolare se ad esse venga attri-buito dal mercato un valore aggiunto. Le risposte

al questionario inviato a operatori del mondo im-mobiliare italiano (costruttori, developer, profes-sionisti, investitori) confermano la consapevolezzadell’importanza della sostenibilità - identificataprincipalmente con il risparmio energetico - e con-cordano sul fatto che gli immobili non sostenibilisubiranno un deprezzamento (brown discount) oaddirittura rimarranno invenduti, perché ritenutiobsoleti, in presenza di scarsa domanda del mer-cato come nel periodo attuale.

Incentivare l’efficientamento energeticoAll’interno del secondo rapporto Enea (Raee) pre-sentato lo scorso gennaio sono riportati i risultatidi uno studio I-Com (Istituto per la Competitività)realizzato intervistando 8 dei principali fondi chegestiscono patrimoni immobiliari esistenti.Tutte le società hanno effettuato negli ultimi anniinterventi di efficienza energetica, su circa unquarto del patrimonio gestito – principalmente uf-fici e edifici commerciali - e nella maggioranza deicasi il bilancio è positivo: miglior rendimento eco-nomico dell’investimento, aumento di valore del-l’immobile, ritorno di immagine. Vengono peròsegnalati una serie di ostacoli agli investimenti inefficienza energetica, tra cui principalmente lamancanza di adeguati incentivi.Se i fondi immobiliari ne sentono la necessità, cosadovrebbero dire i milioni di proprietari di case inclasse F o G e con scarsa capacità di investimento?Se oggi nel nostro Paese il comportamento ener-getico di un edificio non è ancora fra gli elementideterminanti nell’affitto o vendita, il brown di-scount è inevitabile e dietro l’angolo. Per quantotempo si continuerà a comprare a cuor leggero unappartamento in classe G, fosse anche nel centrocittà, sapendo che in pochi anni potrebbe forte-mente deprezzarsi?Come emerge con chiarezza anche dai recenti rap-porti Cresme e Ance, adeguate normative e formedi incentivazione ad interventi di retrofit energe-tico (per esempio Enea propone una relazione frarendita catastale e prestazioni energetiche) sonoil passaggio urgente e inevitabile per portare l’Ita-lia al passo con le indicazioni della Comunità euro-pea e al tempo stesso per fare ripartire il settoreormai agonizzante dell’edilizia.

La direttiva Ue e il piano nazionaleA proposito di indicazioni della Ue, la direttiva2012/27 sull’efficienza energetica stabilisce il ter-mine del 30 aprile 2014 per la presentazione a Bru-xelles da parte degli Stati membri di un pianonazionale per la rigenerazione urbana ed edilizia.Saranno collegati a questo piano fondi europei chedovranno facilitare almeno la partenza di questaciclopica impresa: svecchiare dal punto di vistaprestazionale il patrimonio edilizio del vecchio con-tinente.

Le motivazioni degli stakeholder – chi costruisce,chi affitta, chi possiede – verso il green building(Fonte: World Green Building Council).

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Per fare ciò non sarà possibile attendere il verifi-carsi di particolari “precondizioni”, come ad esem-pio mettere mano al catasto italiano, la baseinformativa (ma non ancora informatica) del pa-trimonio del nostro Paese.Se esso fosse in condizioni migliori di oggi sarebbecertamente più agevole definire i tratti di un in-tervento sistematico, ma sappiamo che così non è.Secondo alcuni pareri, pur avendo a disposizionerisorse e volontà servirebbero diversi anni primadi avere un catasto minimamente efficiente.

È del resto evidente che il“piano” di cui parla Bruxellesnon potrebbe adottare una lo-gica sequenziale del tipo: primail catasto, poi gli interventi.Si sarebbe già al 2018–2020,quando dovremo avere i “nearzero energy building” (quellicioè che si stanno progettandoadesso…).

Su questo tema, assai impegnativo, ma decisivoper tutto il settore dell’industria edilizia, la rifles-sione è appena partita.Allo scopo di far comprendere l’ampiezza del la-voro da svolgere da parte di tutto il settore, ripor-tiamo nel box l’art. 4 della direttiva 2012/27/Ue,che delinea la strategia da seguire per la ristrut-turazione del parco edilizio nazionale.L’impressione è che o l’edilizia italiana saprà co-gliere questa sfida ed insieme questa opportunitàdi trasformazione, o semplicemente rischierà disparire.

Alberto Lodi e Maria Cristina Venanzi

“Gli Stati membri stabiliscono una strategiaa lungo termine per mobilitare investimentinella ristrutturazione del parco nazionaledi edifici residenziali e commerciali,sia pubblici che privati.Tale strategia comprende:a) una rassegna del parco immobiliarenazionale fondata, se del caso,su campionamenti statistici;b) l’individuazione di approccialle ristrutturazioni efficaci in termini di costi,pertinenti al tipo di edificio e alla zonaclimatica;c) politiche e misure volte a stimolareristrutturazioni degli edifici profonde ed

RISTRUTTURAZIONI DI IMMOBILI (ART. 4 DIRETTIVA 2012/27UE)

efficaci in termini di costi, comprese profonderistrutturazioni per fasi;d) una prospettiva rivolta al futuro per guidarele decisioni di investimento dei singoliindividui, del settore dell’edilizia e delleistituzioni finanziarie;e) una stima fondata su prove del risparmioenergetico atteso, nonché dei benefici insenso lato.Una prima versione della strategiaè pubblicata entro il 30 aprile 2014e successivamente aggiornata ogni tre annie trasmessa alla Commissione nel quadrodei piani d’azione nazionali per l’efficienzaenergetica.”

L’incremento del green building nel mondo dal 2009 al 2015(Fonte: McGraw-Hill Construction).

“Gli immobili nonsostenibili subirannoun deprezzamento(brown discount)o addirittura rimarrannoinvenduti, perchéritenuti obsoleti”

Levels of Green Building ActivityAround the World (2009-2015)

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eedifici Eire 2013: cresce il fattore

sostenibilitàSi è chiusa il 6 giugno scorso a Fieramilanocity lanona edizione di Eire - Expo Italia Real Estate,che per tre giorni ha animato l’economiaimmobiliare italiana, radunando i principalioperatori del settore, amministrazioni pubblichee investitori internazionali. Molte, come sempre,le tematiche evidenziate, fra cui innanzituttoquella dell’evento di apertura, “La valorizzazionedel patrimonio, una grande occasione per l’Italia”svoltosi alla presenza del ministro delleInfrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi.Proprio la valorizzazione del patrimoniopubblico, la riqualificazione dell’esistente(pubblico e privato) e l’housing sociale sono statitra i principali temi conduttori, tutti sempre più

collegati ai valori di efficienzaenergetica e sostenibilitàambientale, sociale edeconomica, ormai irrinunciabilifattori di innovazione delsettore.Davvero molte sono stateinfatti le testimonianze che lasostenibilità (quella vera,misurata ed autorevolmente

certificata) sta assumendo una importanzacrescente. Pur non volendo e non potendosostenere che l’uscita dalla crisi dipenda dallasostenibilità di progetti e costruzioni, certo è checostruire green rappresenta una grande“vitamina” per il settore costruzioni, l’ultimafrontiera della qualità globale di un settore ed ilfattore decisivo che può distinguere un operatoredall’altro. Tra i numerosi convegni, nesegnaliamo alcuni dove ICMQ è intervenutocome relatore.

Riqualificazione energetica degli immobiliL’incontro - organizzato da Ordine degli ingegneridella Provincia di Milano, Associazione degliarchitetti della Provincia di Milano, Assimpredil-Ance, Enea e Politecnico di Milano - è valso asottolineare come tra gli elementi caratteristicidella progettazione della riqualificazione degliimmobili figurino in termini crescenti ilcontenimento dei consumi energetici e le tematicheambientali (materiali, comfort, sostenibilità). Inquesto contesto si collocano diversi elementi:• la recente direttiva europea che dal 2014impone agli Stati membri di intervenire sulpatrimonio immobiliare pubblico permigliorarne l’efficienza, nella misura del 3 %delle volumetrie ogni anno;• le politiche nazionali che consentono ladeduzione fiscale per interventi nelle abitazioniprivate;• la diffusione di obblighi per le aziende del gase dell’elettricità di acquistare titoli Tee;• la necessità di monitorare ed ottimizzare iconsumi energetici. Nel suo intervento ICMQha ricordato il sostanziale fallimento dellacertificazione energetica in Italia a causa siadella inutile e dannosa frammentazionelegislativa, sia della indiscriminata estensionedel titolo di “certificatore” ad un numeroenorme di soggetti non aventi le caratteristicheadeguate, sia della pressoché totale mancanzadi controlli da parte delle Regioni; ha quindirimarcato l’importanza di adottare protocolli dicertificazione di sostenibilità seri edinternazionalmente riconosciuti come Leed,Breeam o altri disponibili nel mercato.

“Enquiry by design”Enquiry by Design è un format di processourbanistico decisionale, nato in Uk per affrontarecasi complessi di rigenerazione urbana, utilizzatoin situazioni “incagliate” nelle quali è difficiletrovare uno scenario di trasformazionesostenibile. Nel format Ebd tutti gli stakeholdervengono coinvolti (proprietà, settore pubblico,residenti etc.) e l’attività è sviluppata da un teammultidisciplinare di esperti - urban designer,masterplanner, esperti di mercato, architetti,transport planners, economisti, espertiambientali - che si confrontano in modoproattivo. Nel convegno, organizzato da UrbanLand Institute, ICMQ ha sottolineato l’apportoche i grandi protocolli di certificazione su scalaurbana, in particolare Leed Nd - NeighbourhoodDevelopment e il protocollo Gbc Quartieri, diprossima pubblicazione da parte di Gbc Italia -possono dare al processo di riqualificazioneurbana, con particolare riferimento al caso distudio preso in considerazione, l’area dell’exFiera del Mediterraneo del Comune di Palermo.

La mostra dei progetti Leed presso lo stand Gbc Italiain Eire. Sulla destra il progetto Porta Nuova - Varesine,seguito dal Team Leed ICMQ.

“Enquiry by Designè un processo urbanisticodecisionale utilizzatoin situazioni nelle qualiè difficile trovare unoscenario di trasformazionesostenibile”

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eedifici Certificato dal Cti

il software ICMQ BuildingDesignerNel n. 66 di ICMQ Notizie abbiamo scrittodell’evoluzione normativa che ha interessato ilsettore della certificazione energetica, con lapubblicazione nel maggio 2012 della norma Uni-Ts 11300:2012 parte 4, “Utilizzo di energierinnovabili e di altri metodi di generazione per laclimatizzazione invernale e per la produzione diacqua calda sanitaria”. La norma ha completatoil pacchetto normativo Uni-Ts 11300, chedefinisce le metodologie di calcolo di riferimentonazionale per la determinazione delleprestazioni energetiche di un edificio (par. 5dell’Allegato A al Dm 26/6/2009 “Linee guidanazionali per la certificazione energetica degliedifici”).È bene ricordare che, ai sensi del Dpr 59/2009, isoftware impiegabili per la certificazioneenergetica secondo la normativa di riferimentonazionale devono ottenere la certificazione diconformità da parte del Comitato termotecnico

italiano (Cti).ICMQ ha da tempo sviluppatoil proprio software per lacertificazione energetica“Building Designer”,ottenendo nel maggio 2011 unaprima certificazione da partedel Cti per la versione 1.1, cheimplementava le sole parti 1 e2 della Uni Ts 11300:2008 invigore. Ora, con la nuova

versione 1.2 che ha visto la luce da alcuni mesi, ilsoftware è stato ulteriormente sviluppato, con unlavoro di restyling delle interfacce grafiche, oramaggiormente user-frendly e, soprattutto, conl’implementazione della parte 4 delle Uni-Ts11300, ottenendo nuovamente la certificazione diconformità del Cti.

Ridare credibilità alla certificazioneenergeticaLa certificazione del Cti di un software si riferiscealle parti della norma Uni-Ts 11300 richiamate nelmarchio che viene rilasciato (vedi figura). Risultaquindi attualmente esclusa la sola parte 3 dellanorma “Determinazione del fabbisogno di energiaprimaria e dei rendimenti per la climatizzazioneestiva”, in quanto la legislazione in vigore nonprevede che l’energia primaria per laclimatizzazione estiva contribuisca alla definizionedel valore dell’indicatore prestazionale (EPgl), inbase al quale si effettua la classificazioneenergetica dell’edificio.L’impegno profuso nello sviluppo di questosoftware, al pari di quello che ha portato alladefinizione della procedura volontaria SistemaEdificio per la certificazione energetica cogentedegli edifici, testimonia lo sforzo di ICMQ perincentivare nel nostro paese l’impiego distrumenti e metodologie utili a realizzare unacertificazione energetica in qualità. È questo,infatti, l’obiettivo cui l’intero settore dovrebbeguardare, per recuperare quella fiducia,purtroppo persa in questi anni, in uno strumentoche continua ad essere rilevante per l’attuazionedelle politiche di efficienza energetica, uno deipochi evidenti motori di sviluppo per la ripresadel settore edile e per il paese.

Martina Pasini e Manuel Mari

“I software per lacertificazione energeticasecondo la normativadi riferimento nazionaledevono ottenere lacertificazione di conformitàda parte del Cti”

Innovare per rilanciareParticolare importanza hanno assuntonell’edizione Eire 2013 le iniziative del GreenBuilding Council Italia, la cui presenza in fiera èstata promossa dal Chapter Lombardia. Oltreallo stand, decisamente ampliato rispetto allaedizione 2012 e allestito con una mostra dipannelli dedicati ai progetti Leed italiani, Gbc haorganizzato il convegno “Innovare per rilanciare,idee per una filiera italiana del Real Estateprotagonista in Europa e nel mondo”,

presentando un “position paper” che sintetizzaidee e indirizzi per il futuro. Gbc Italia si è fattopromotore tra i propri soci, con l’adesione diICMQ e di altre organizzazioni, di un laboratorioper contribuire alla definizione del pianonazionale per la riqualificazione edilizia, urbana eterritoriale che dovrà essere presentato dagliStati membri alla Ue entro il 30 aprile 2014 (e dicui parliamo più diffusamente in un altroarticolo).

Alberto Lodi

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Certificazion

epersonale Figure professionali

non regolamentateLo statuto delle professioni non regolamentate èentrato in vigore lo scorso 10 febbraio con lapubblicazione della legge n. 4 del 14 gennaio 2013sulla Gazzetta ufficiale n. 22 del 26 gennaio.Le nuove norme definiscono "professione nonorganizzata in ordini o collegi" l'attività economicavolta alla prestazione di servizi o di opere a favore diterzi, esercitata abitualmente e prevalentementemediante lavoro intellettuale, con esclusione delleattività riservate per legge a soggetti iscritti in albio elenchi ai sensi dell'articolo 2229 c.c e delle attivitàe dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblicoesercizio disciplinati da specifiche normative.

Il ministero dello Sviluppo economico staprovvedendo a redigere un elenco delle professioninel quale rientrano ad esempio gli amministratori dicondominio, i consulenti di direzione, i valutatoriimmobiliari “periti”, i posatori diimpermeabilizzazioni. Si segnala quanto indicatoall’art. 9 della legge, dove è stato inserito il concettodella “certificazione di conformità” che dovrà essererilasciata da organismi accreditati da Accredia inconformità a norme tecniche Uni specifiche perprofilo professionale. A questo proposito ICMQ èpronto ad estendere il proprio accreditamento perla certificazione del personale ad eventuali nuoviprofili professionali che si presenteranno, infunzione dello sviluppo delle normative tecniche cheverranno pubblicate.

Roberto Grampa

Certificazion

epersonale Nuove scadenze

e opportunità per i tecnicifrigoristiCon la pubblicazione l’11 febbraio scorso delRegistro nazionale f-gas sono iniziate le iscrizionidei tecnici frigoristi per poter operare sulmercato in attesa di essere certificati. L’iscrizioneal Registro consentiva infatti di ottenere uncertificato provvisorio al fine di svolgere l’attivitàanche senza certificazione definitiva per unperiodo massimo di sei mesi. Il termine perpotersi iscrivere era di 60 giorni, quindi entro il12 aprile 2013 ma, considerato l’alto numero ditecnici che hanno presentato l’iscrizione, ilsistema ha avuto difficoltà ad evadere tutte lerichieste rischiando di non riuscire a garantire atutti i soggetti di continuare a svolgere l’attività.Per questo la Direzione generale per lo svilupposostenibile del ministero dell’Ambiente hadecretato un differimento di 60 giorni, per cuifino al 12 giugno era possibile ancora ottenere ilcertificato provvisorio. Da quella data ci si puòancora iscrivere al Registro, ma non piùrichiedere il certificato provvisorio e questosignifica che non è possibile svolgere l’attivitàfino all’ottenimento del certificato definitivo.Le scadenze in sintesi sono:• 12 giugno 2013: termine entro il qualepersone e imprese potevano iscriversi alRegistro per ottenere il certificato provvisorio(con validità di sei mesi);• 12 gennaio 2014: termine entro il qualepersone e imprese dovranno ottenere ilcertificato definitivo.

Nella tabella sono riportati gli organismi divalutazione qualificati da ICMQ per lo

svolgimento degli esami ai sensi delRegolamento Ce 303/2008.

La dichiarazione annualeL’articolo 16, comma 1, del Dpr n. 43/2012 obbligagli operatori delle apparecchiature di cui aiRegolamenti Ce 303 e 304 che contengono 3 kg opiù di gas fluorurati a effetto serra a presentareal ministero dell’Ambiente, entro il 31 maggio diogni anno, una dichiarazione contenenteinformazioni riguardanti la quantità di emissioniin atmosfera di gas fluorurati relativi all’annoprecedente.Questa dichiarazione deve essere compilata informato elettronico direttamente sul sito di Isprawww.sinanet.isprambiente.it/it/fgas, dove sitrovano anche le istruzioni per la compilazione.Per la dichiarazione 2013, che poteva esserecompilata fino a tutto il mese di giugno, dovevanoessere comunicate le informazioni di cui allesezioni 1, 2 e 3 della dichiarazione, a meno quindidelle informazioni sulle quantità di f-gasaggiunte, recuperate o eliminate.

Il Regolamento Ce 304/2008 per gli impiantiantincendioL’avvio dell’attività di certificazione ha coinvolto,in gran parte, il personale che svolge attività suimpianti di refrigerazione, condizionamento epompe di calore (Regolamento Ce 303), mal’obbligo di certificazione riguarda anche altrisettori che utilizzano gas fluorurati ad effettoserra. Fra questi, gli operatori che svolgonoattività coperte dal Regolamento Ce 304, chestabilisce i “requisiti minimi e le condizioni per ilriconoscimento reciproco della certificazionedelle imprese e del personale per quantoconcerne gli impianti fissi di protezione

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ORGANISMI DI VALUTAZIONE QUALIFICATI DA ICMQ PER LO SVOLGIMENTODEGLI ESAMI TEORICI E PRATICI DI CUI AL REGOLAMENTO CE 303/2008

AICARR

AFOR

AIRONE

CESIFORM

D’AMICO RAPPRESENTANZE

via m. gioia 178 - Milanotel. 02 67479270 - www.aicarr.org

via Minturno 9 - Milanotel. 02 39430413 - www.afor.mi.it

via dell’acciaio, 7 z.i. Ponte Felcino - Perugiatel. 075/6910521 - www.aironepg.com

Le date delle sessioni d’esame sono disponibili su siti degli organismi di valutazione

via d’Arignano 2 C – Foggiatel. 0881 777743 - www.cesiform.it

via Lacquari 76 - Vibo Valentiatel. 0963 544438 - www.damicorappresentanze.com

ENFAP FVG via S.Francesco, 25 - Triestetel. 040 3789451 - www.enfap.fvg.it

MICHELANGELO FORMAZIONE via Micco, 7 – Somma Vesuviana (Na)tel. 081/5317865 - www.michelangeloformazione.it

MP SICUREZZA E ANTINCENDIO via San Sperato 27/c - Reggio Calabriatel. 0965 673863

MULTIMEDIA CONSULTING via Po 37 - Sanbuceto S. Giovanni Teatino (Ch)tel. 085/2401718 - www.multimediaconsulting.it

antincendio e gli estintori contenenti taluni gasfluorurati ad effetto serra” con riferimento alleattività di recupero, installazione, manutenzionedi apparecchiature contenenti almeno 3 kg di gasfluorurati ad effetto serra anche per quantoriguarda gli estintori.L’iter per ottenere la certificazione èsostanzialmente identico a quello attivato per ilRegolamento Ce 303, ma diverso è,naturalmente, il processo di esame, adeguato airequisiti di competenza richiesti per l’attivitàspecifica: la prova teorica è composta da un testscritto di 15 domande a risposta multipla dacompletare in un tempo massimo di 45 minuti;nella prova pratica, della durata di 45 minuti, ilcandidato deve svolgere attività che dimostrinoadeguate abilità nell’installare i contenitoridell’impianto di protezione antincendio destinatoa contenere f-gas, oltre che saper effettuare uncontrollo manuale e a vista di tutto l’impiantoper la ricerca delle perdite (con riferimento alRegolamento Ce n. 1497/2007).ICMQ sta qualificando sul territorio nazionaleidonei organismi di valutazione che possanosvolgere le attività di esame e il cui elenco saràpresto disponibile sul sito www.icmq.org.

Giuseppe Mangiagalli

Figure 1 e 2 -Momentidegli esami svolti

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Certificazion

epersonale EdilMap: la certificazione

europea dell’operatore“green”Il programma europeo Leonardo da Vincidenominato EdilMap, volto a qualificare glioperatori dell’edilizia che svolgono attività legatealla sostenibilità ambientale, è ormai entratonella fase operativa della certificazione. Tutti ipartner coinvolti - ICMQ, Smile, Stiftung EcapSchweiz, Itc-Cnr, Università della Calabria,Tecnische Universität Dortmund, ReflectifeLearning Italy - hanno concluso l’attività discouting sui tre territori interessati (Lombardia,Marche e Svizzera), che ha permesso diidentificare i profili professionali da certificare:• installatore di impianti fotovoltaici,• installatore di serramenti,• installatore di impianti termoidraulicispecializzato in energie rinnovabili,• installatore di sistemi per l’isolamento termicodegli edifici, capocantiere “green”.In collaborazione con i partner, ICMQ sta ora

sviluppando lo schema di certificazione checomprende anche un esame teorico e pratico perogni profilo professionale identificato.Il primo esame è pianificato per il prossimo mesedi settembre e riguarda la certificazione delposatore di sistemi termoisolanti a “cappotto”.L’esame verrà svolto presso uno dei centriqualificati da ICMQ, avvalendosi anche dellapluriennale esperienza che ICMQ stesso hasviluppato in questo settore.Il certificato verrà emesso rispettando i criterieuropei di qualifica delle competenze (EuropeanQualification Framework e European CreditSystem for Vocational Education and Training).

Giuseppe Mangiagalli

AL VIA LA CERTIFICAZIONE DEI POSATORIDI SISTEMI A CAPPOTTO IN PUGLIA

Già da parecchi anni ICMQ ha attivato unoschema di certificazione per i posatori di sistemia cappotto, presso il centro d’esame del Colori-ficio San Marco a Marcon (Ve). Ora l’interesse perquesto tipo di certificazione va diffondendosianche in altre regioni, in particolare in Puglia,dove i posatori sentono l’esigenza di qualificarsie, soprattutto, di dimostrare al mercato la propriacompetenza certificata da un organismo terzo eindipendente. L’iniziativa è stata promossa da Vi-talvernici Srl di Bari, che ha messo a disposizionele proprie strutture per svolgere una sessione diesame già pianificata per il mese di luglio.

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ICMQ India primo a potercertificare gli impiantidi calcestruzzoICMQ India è il primo organismo accreditato dalQuality Council of India (Qci) per lacertificazione degli impianti di calcestruzzo inconformità al nuovo schema volontario promossoa livello nazionale dal Qci e dal Bmtpc (BuildingMaterial and Technology Promotion Council) epresentato ufficialmente lo scorso maggio.Lo schema è stato messo a punto da un comitato incui erano presenti tutti i principali gruppi distakeholder interessati al miglioramento dellaqualità e affidabilità dei processi di produzione dicalcestruzzo, tra cui numerosi enti checommissionano lavori pubblici (tra questi CentralPublic Work Department, Airport Authority ofIC

MQIndia

India, National Highways Authority of India),associazioni, organizzazioni scientifiche e organismidi certificazione, rappresentati da ICMQ India.Lo schema di certificazione prevede due diversilivelli:Capability Certification, focalizzato sul controllodi processo di produzione e consegna;Rmc 9000+, focalizzato sull’integrazione tra irequisiti della norma Iso 9001:2008 e i requisititecnici già contenuti nel Capability Certification.Lo schema di certificazione, volontario, dovrebbecostituire uno strumento da inserire nei criteri diqualifica dei contractor o dei fornitori dicalcestruzzo sia per progetti infrastrutturali cheresidenziali o commerciali, al fine di selezionare gliimpianti che presentano maggiori garanzie sulpiano del controllo di processo. Per poter rilasciarecertificazioni in conformità a questo schema è statodefinito un processo di accreditamento gestito

inizialmente dal Qci e infuturo dall’Nabcb (NationalAccreditation Board forCertification Bodies) inconformità alla norma Iso17025. ICMQ India ha giàconseguito l’approvazione Qcied è il primo organismo dicertificazione in India a potercertificare impianti dicalcestruzzo secondo ilnuovo schema.

Il progetto Legempresentato ufficialmentea RomaIl 12 aprile scorso si è svolto a Roma presso la sededi Confindustria l’incontro di presentazioneufficiale del progetto Legem, alla presenza del viceministro dello Sviluppo economico e del nuovoambasciatore indiano in Italia Basant KumarGupta e con la partecipazione di tutte le imprese euniversità che hanno aderito al progetto.Legem è promosso congiuntamente dalla IndoItalian Chamber of Commerce e daConfindustria e coordinato dall’Indo Italian Clubfor Infrastructure and Building. Acronimo diLiving Space, Energy, Governance,Environment, Mobilità, si prefigge l’ambiziosoobiettivo di realizzare in India una città con ilsupporto delle eccellenze italiane lungo la filieraprogettazione urbanistica, costruzioni,infrastrutture e materiali per edilizia. L’idea difondo è proporre e realizzare un modello urbanoalternativo alle grandi megalopoli asiatiche,ispirato alle città italiane di media dimensione

(da 100.000 a 1.000.000 di abitanti) e fondatosull’armonia tra i valori di estetica, sostenibilità eeleganza. La città Legem è pensata perdiventare la vetrina del meglio del Made in Italyin India: dall’agri-food alla Green Economy, daldesign e lusso all’intrattenimento.Il gruppo di imprese e di università che finorahanno aderito al progetto ha messo a punto undocumento che delinea le linee strategiche disviluppo dell’intera città e di ciascun sottosistema (sviluppo urbanistico, energia,trattamento rifiuti/acque, governance, mobilità).Con il sostegno del ministero dello Sviluppoeconomico e di Assocamerestero, in ottobre 2013è previsto in India un roadshow di presentazionein quattro città (Delhi, Ahmedabad, Mumbai eChennai) con l’obiettivo di identificare i partnerindiani.Le imprese del settore costruzioni e materialiper edilizia che fossero interessate ad averemaggiori informazioni sul progetto Legempossono visitare il sito www.legemcity.comoppure contattare l’Indo Italian Club forInfrastructure and Building (Iicib) all’[email protected].

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Infrastrutture in India:workshop a BolognaL’Indo Italian Club for Infrastructure andBuilding (Iicib) ha presentato le opportunitàd’affari offerte dal processo di sviluppo delleinfrastrutture e dell’edilizia in India in occasionedi un workshop organizzato il 10 giugno aBologna da Unioncamere Emilia-Romagna eRegione Emilia-Romagna, in collaborazione conle Camere di Commercio provinciali e con la IndoItalian Chamber of Commerce and Industry(Iicci).L’iniziativa è stata una piattaforma ideale didibatitto tra esperti dell’Iicib, rappresentanti diistituzioni emiliano-romagnole e aziende delterritorio, per delineare le possibili strategie dipenetrazione delle imprese del territorio sulmercato indiano. Il real estate costituisce ilprimo apporto del Pil dell’India e il quarto intermini di investimenti diretti esteri nel Paese.La domanda dal settore crescereà annualmentedel 19% nel periodo 2010-14, generandointeressanti opportunità per le Pmi italiane neisettori residenziale, commerciale, istruzione,salute e ospitalità.

Cesare Saccani

ICMQIndia

GIOVANI IN CERCA DI ESPERIENZA PROFESSIONALE

ICMQ India propone stage e contratti a progetto a giovani ingegneri civili e architetti italianiinteressati ad arricchire il loro curriculum professionale con un periodo di esperienza all’estero(da 6 mesi a un anno).

In questo momento è aperta la ricerca per due figure professionali:1) Esperto in controllo qualità di processi di produzione di prefabbricati in calcestruzzo.Profilo del candidato: 30-35 anni, ingegnere civile, 6-8 anni di esperienza in impresedi produzione di elementi prefabbricati in calcestruzzo nelle funzioni di Quality Control/QualityAssurance, buona capacità di comunicazione e conoscenza della lingua inglese, disponibilitàa trascorrere in India (sede di lavoro: Bangalore) un periodo da 6 a 24 mesi.

2) Esperto in controllo qualità delle finiture in edilizia residenziale di pregio e alberghi.Profilo del candidato: 30-35 anni, architetto, 5-10 anni di esperienza in attività di direzione lavoridi interior design con specifica esperienza al controllo qualità delle finiture e impianti,buona conoscenza della lingua inglese, capacità di comunicazione, disponibilità a trascorrerein India (sede di lavoro: Mumbai) un periodo da 6 a 12 mesi.Il livello retributivo è commisurato al livello di esperienza maturato.

Per maggiori informazioni si prega di inviare il Cv aggiornato a [email protected]

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Certificazionesistemi di gestionedella qualitàA seguito delle ultime certificazionirilasciate il 24 aprile, 27 maggio,14 e 26 giugno scorsi, la situazionedelle aziende con sistema qualitàcertificato è la seguente:

Certificazioni emesse 1336Certificazioni attive 777Unità produttive attive 1587

CALCESTRUZZI PIOVESE SrlSede operativa: Via dell’Industria, 235028 Piove Di Sacco PDUP: S.S. Romea, 52030015 Ridotto Madonna - Chioggia VEProduzione e distribuzionedi calcestruzzo preconfezionatoNorma di riferimento: UNI EN ISO9001:2008

ETS LIFE SrlSede legale: Via Roma, 13423010 Piantedo SOUP: Via Baronia, 823823 Colico LCProgettazione ed erogazione di servizienergetici in qualità di Energy ServiceCompany (ESCo)Norma di riferimento: UNI CEI11352:2010 - Esco

FANTEDILE Snc dei F.lli FanticelliSede operativa: Via di Sinalunga, 41/F52045 Foiano Della Chiana ARTrasporto per c/terzi; lavoridi movimento terra, piccoli lavoridi asfaltatura, lavori di sgombro nevee sparsa materiali antighiaccio,servizio di pronto intervento per contodi Anas S.p.A.Norma di riferimento: UNI EN ISO9001:2008

TEKNA CHEM SrlSede legale: Via Buonarroti, 5/720050 Canonica Di Triuggio MIVia Sirtori, snc 20838 Renate MBProduzione additivi per cementie calcestruzziNorma di riferimento: UNI EN ISO9001:2008

EstensioniCALCESTRUZZI IRPINI SpASede legale: Centro Direzionale IsolaG/8 80143 NapoliUP1: Via Pianodardine, 19 – Z.I.83100 AvellinoUP2: S.S. 7 bis Loc. Macchiadi Merole83050 Salza Irpina AVUP3: Via: Consolazione83029 Solofra AVUP4: Via Ponte Don Melillo84084 Fisciano SAEstrazione e lavorazione di aggregatilapidei selezionati; produzionedi conglomerati bituminosied emulsioni bituminoseNorma di riferimento: UNI EN ISO9001:2008

COLACEM SpASede legale: Via della Vittorina, 6006024 Gubbio PGUP: Via Classicana, 3048100 RavennaRicevimento via terra e imbarco diclinkerNorma di riferimento: UNI EN ISO9001:2008

ING. MARCOCODAZZI & ASSOCIATI(poi ETS LIFE Srl)Sede operativa: Via Baronia, 823823 Colico LCProgettazione ed erogazione di servizienergeticiNorma di riferimento: UNI EN ISO9001:2008

L’EDILE BALDISSIN S.n.c.di Baldissin Angelo & C.Sede operativa: Via Piave Nuovo, 8830016 Jesolo VEProgettazione e produzionedi architravi in laterizioNorma di riferimento: UNI EN ISO9001:2008

MIGNANI SrlSede operativa: Via A. Viganò, 5820034 Giussano MIProduzione elementi cimiterialiNorma di riferimento: UNI EN ISO9001:2008

MONASTERO SpASede operativa: Via Lungo Bussè, 286637050 Angiari VRDemolizione di opereNorma di riferimento: UNI EN ISO9001:2008

MONVIL BETON SrlSede legale: Via Matteotti, 14/C C.P. 17620095 Cusano Milanino MIUP: Via per Pogliano, 11020010 Arluno MIProduzione di calcestruzzopreconfezionato con processoindustrializzatoNorma di riferimento: UNI EN ISO9001:2008

Le nuovecertificazioniICMQ

Certificazionesistema di controlloqualità delle saldatureA seguito delle ultime certificazionirilasciate il 24 aprile scorso,la situazione delle aziendecon il sistema di controllo qualitàdelle saldature certificato ICMQè la seguente:

Certificazioni emesse 13Certificazioni attive 11Unità produttive attive 11

C.A. COSTRUZIONI ANTONIOLIDI BORMIO SrlSede legale: Via F.lli Cairoli, 1720035 Lissone MBUP: Via al Ponte, 523030 Lovero Valtellino SONorma di riferimento: ISO 3834-3

PROIND SrlSede operative: Via Fornace Cavallino,13/15 20090 Opera MIProduzione e commercializzazione diadditivi per calcestruzzi e malteNorma di riferimento: UNI EN ISO9001:2008

UNICAL SpASede legale: Via Luigi Buzzi, 615033 Casale Monferrato ALUP1: Impianto Tronzano: CascinaAlba, 120 – Regione Moletto 213049 Tronzano Vercellese VCUP2: Impianto Vercelli: Strada Boarone13100 VercelliUP3: Impianto Molfetta: Via Bisceglie70056 Molfetta BAProduzione e distribuzionedi calcestruzzo preconfezionatoNorma di riferimento: UNI EN ISO9001:2008

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Certificazionesistema di gestionedella sicurezzaA seguito delle ultime certificazionirilasciate il 24 aprile e 26 giugnoscorsi, la situazione delle aziendecon il sistema di gestionedella sicurezza certificato ICMQè la seguente:

Certificazioni emesse 131Certificazioni attive 109Unità produttive attive 141

ZECCA PREFABBRICATI SpASede legale: Via dei Molini, 2223013 Cosio Valtellino SOUP: Via Stallone, 223014 Delebio SOProgettazione e produzionedi componenti strutturali prefabbricatiin calcestruzzo; montaggiodi componenti strutturali prefabbricatiin calcestruzzo(Norma di riferimento: BS OHSAS18001:2007)

EstensioniHOLCIM AGGREGATICALCESTRUZZI SrlSede legale: Via Volta, 122046 Merone COUP: Via Cavour, 6020026 Novate Milanese MIProduzione di calcestruzzopreconfezionato attraverso le fasidi ricevimento materie prime,stoccaggio e dosaggiodei componenti in autobetoniera(Norma di riferimento: BS OHSAS18001:2007)

TERREAL ITALIA SrlSede operativa: Strada alla nuova fornace15048 Valenza ALUP: Loc. Santa Lucia 10 C/H52043 Castiglion Fiorentino ARProduzione di mattoni faccia a vista etegole, attraverso le fasi di stoccaggioe prelavorazione delle materie prime,formatura, essiccazione, cottura inforno a tunnel, imballaggio, stoccaggioe carico mezzi di trasporto(Norma di riferimento: BS OHSAS18001:2007)

FPC CLSPreconfezionato(DM 14/01/08)Certificazioni emesse 1187Unità produttive certificate 1189

CALCESTRUZZI SpASede legale: Via G. Camozzi, 12424121 BergamoUP: Via Cameri Aeroporto Militare28062 Cameri NOProduzione di calcestruzzoconfezionato con processoindustrializzatoNorma di riferimento: DM 14/01/08

CAVA FABIO SrlSede operativa: Contrada Mancadiana85058 Vietri Di Potenza PZProduzione di calcestruzzopreconfezionato con processoindustrializzatoNorma di riferimento: DM 14/01/08

GASSER MARKUS GmbHSede operativa: Zona IndustrialeMolini, 1539032 Campo Tures BZProduzione di calcestruzzoconfezionato con processoindustrializzatoNorma di riferimento: DM 14/01/08

I.C.E.S. SpASede legale: Via Sarzanese, 43-4555045 Pietrasanta LUUP: Aeroporto di Pisa 56100 PisaProduzione di calcestruzzoconfezionato con processoindustrializzatoNorma di riferimento: DM 14/01/08

SUPERBETON SpASede legale: Via IV Novembre, 1831010 Ponte della Priula TVUP: Casa Spinelli, 12 – Fraz. Alpo37062 Villafranca Di Verona - Alpo VRProduzionedi calcestruzzopreconfezionatocon processo industrializzatoNorma di riferimento: DM 14/01/08

Certificazionedi prodottoA seguito delle ultime certificazionirilasciate il 24 aprile, 27 maggio, 26e 28 giugno scorsi:

Certificazioni emesse attive 193Unità produttive 184

Certificazionesistema di gestioneambientaleA seguito delle ultime certificazionirilasciate il 19 aprile, 27 maggio,14 giugno scorsi, la situazione delleaziende con il sistema di gestioneambientale certificato ICMQè la seguente:

Certificazioni emesse 197Certificazioni attive 119Unità produttive attive 129

EFFICACE IMPIANTI SrlSede legale: Via Vincenzo Pacifici, 2000019 Tivoli RMUP: Via Acquaregna, 17100019 Tivoli RMInstallazione e manutenzionedi impianti termici, idraulici,di condizionamento, a gas ed elettriciNorma di riferimento: UNI EN ISO14001:2004

F.B.M. Fornaci Briziarelli MarscianoSpASede legale: Via XXIV Maggio06055 Marsciano PGUP1: Loc. Arquata06031 Bevagna PGUP2: Loc. Fornaci06055 Marsciano PGUP3: Vocabolo Fornace – Fraz. Duna-robba 05020 Avigliano Umbro TRProduzione di laterizi attraverso le fasi distoccaggio e prelavorazione delle mate-rie prime, formatura, essiccazione, cot-tura in forno a tunnel, imballaggio,stoccaggio e carico mezzi di trasporto delprodotto finito; estrazione di argilla da cava.Norma di riferimento: UNI EN ISO14001:2004

SATEMA SrlSede legale: Via Palmiro Togliatti, 158700155 RomaUP: Via Tiburtina Valeria, km 22.30000011 Tivoli Terme RMProgettazione e costruzione di edificicivili e industrialiNorma di riferimento: UNI EN ISO14001:2004

EstensioniADRIATICA STRADE COSTRUZIONIGENERALI SrlSede operativa: Via Circonvallazione Est, 531033 Castelfranco Veneto TVProgettazionee realizzazionedioperestradalie linee tecnologicheconnesse,demolizioni,scavi, operedibonificaambientale, operedievacuazione; intermediazionedi rifiutiNorma di riferimento: UNI EN ISO14001:2004

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Certificazione dellecaratteristiche disostenibilità dei prodottida costruzioneACCIAIERIE DI SICILIASede e UP: Strada Passo Cavaliere 1/A95121 CataniaAcciaio da calcestruzzo armatoRegolamento Particolare ICMQ CPDOC 239

ALFA ACCIAI SpASede e UP: Via San Polo, 15225134 BresciaAcciaio da calcestruzzo armatoRegolamento Particolare ICMQ CPDOC 239

FERALPI SIDERURGICA SpASede e UP: Via C.N. Pasini, 1125017 Lonato BSAcciaio da calcestruzzo armatoRegolamento Particolare ICMQ CPDOC 239

FERRIERA VALSABBIA SpASede e UP: Via Marconi, 1325076 Odolo BSAcciaio da calcestruzzo armatoRegolamento Particolare ICMQ CPDOC 239

INDUSTRIERIUNITEODOLESI IROSpASede e UP: Via Brescia, 1225076 Odolo BSAcciaio da calcestruzzo armatoRegolamento Particolare ICMQ CPDOC 239

Certificazione dellecaratteristiche energeticheAGRIBETON SpASede: Via Castello d’Amore, 731100 TrevisoUP: Via Chisini, 13431053 Pieve di Soligo TVProduzione di pannellidi tamponamento in calcestruzzoDM MICA del 2 aprile 1998

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Direttiva 89/106/CEE -Marcatura CEVengono di seguito elencate leaziende a cui è stata rilasciata daICMQ SpA la certificazione CE diconformità, ai sensi della DirettivaProdotti da Costruzione, a seguitodelle commissioni del 24 aprile,27 maggio, 14, 26 e 28 giugno scorsi.La situazione delle certificazioni èla seguente:

Certificazioni emesse 1313Unità produttive 861Aziende certificate 547

ADESITAL SpASede: Viale Jenner, 420158 MilanoUP: Via Mediana - Strada Statale 148km 81,304100 LatinaProduzione di malte da muratura aprestazione garantitaNorma UNI EN 998-2

CALCESTRUZZI IRPINI SpASede: Centro Direzionale Isola G/880143 NapoliUP: S.S. 7 bis – Loc. Macchia di Merole83050 Salza IrpinaProduzione di emulsioni bituminoseNorma UNI EN 13808

CAVA FABIO SrlSede: Corso Vittorio Emanuele, 20985058 Vietri di Potenza PZUP: Contrada Mancadiana85058 Vietri di Potenza PZ

Certificazionedelle caratteristicheacusticheISOCELL PRECOMPRESSI SpASede e UP : S.P. Francesca, km 724040 Pognano BGProduzione di pannellidi tamponamento in calcestruzzoRegolamento Particolare ICMQ CPDOC 252

Convalida dell’asserzioneambientaleautodichiaratanuove ed estensioniOFFICINA DELL’AMBIENTE SpASede: Via M. Pagano, 46 MILANOUP: Tenuta Grua – S.P. 193/bis27034 Lomello PVConvalida delle asserzioni ambientaliautodichiarate relative a: Matrix ® 4-12 mm, materia prima seconda per laproduzione di conglomerati bituminosi.Norma UNI EN ISO 14021

Convalida Dichiarazionedi prodotto - EPDA.I.T.E.C.Sede: Piazza Guglielmo Marconi, 2500144 RomaUP1: Via Riva di Solto, 1124060 Tavernola Bergamasca BG -stabilimento SacciUP2: S.S. 105 snc87012 Castrovillari CS - stab.ItalcementiUP3: P.zza Cavalcanti, 150040 - Calenzano FI - stab. BuzziUP4: Z.I. 08029 Siniscola NU -stabilimento BuzziUP5: Via Caorsana, 1429122 Piacenza - stabilimentoCementi RossiUP6: Fraz. Semonte06024 Gubbio PG - stab. BarbettiUP7: Loc. Ghigiano -06024 Gubbio PG - stab. ColacemUP8: Circonvallazione, 2327043 Broni PV - stab. ItalcementiUP9: S. Angelo Romano, 1400012 Guidonia RM - stab. BuzziUP10: Via A. Bongiasca, 136421020 Comabbio VA - stab. HolcimCementiNorma: UNI ISO 14025:2010

Consulta suwww.icmq.itil data base delle aziendee delle persone certificate

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KNAUF di Lothar Knauf SasSede e UP: Loc. Paradiso56040 Castellina Marittima PIProduzione di sistemi costruttivia seccoRegolamento ICMQ

Metropolitana Milanese SpASede: Via Del Vecchio Politecnico, 820121 MilanoUP: Via Giuseppe Meda, 4420141 MilanoServizio idrico integrato della cittàdi MilanoRegolamento ICMQ

SERRAVALLE PREFABBRICATI SrlSede e UP: Via Mantovana, 5746030 Serravalle A Po MNProduzione di prefabbricatidi calcestruzzo per muri di sostegnoNorma UNI EN 15258

SICAP SpASede: Via della Liberazione, 2761030 Lucrezia Di Cartoceto PUUP: Via del Lavoro, 19 61030 LucreziaDi Cartoceto PU - Divisione LucreziaProduzione di prefabbricatidi calcestruzzo per elementi nervatiper solaiNorma UNI EN 13224

S.P. STRUTTUREPREFABBRICATE SrlSede e UP: Via Fornaci, 10/1225040 Corte Franca BSProduzione di prefabbricatidi calcestruzzo per elementi da pontee per muri di sostegnoNorme UNI EN 15050 e 15258

VEGA PREFABBRICATI SrlSede e UP: Contrada Piane Trontos.n.c. 64010 Controguerra TEProduzione di prefabbricatidi calcestruzzo per elementi da ponteNorma UNI EN 15050

TASSULLO MATERIALI SpASede: Via Nazionale, 15738010 Tassullo TNUP: Via alla Miniera, 1 38012 Taio TNProdotti e sistemi per la protezione ela riparazione delle strutturedi calcestruzzo (sistemi di protezionedella superficie di calcestruzzoe riparazione strutturalee non strutturale)Norme 1504-2 e 1504-3

TEKNA CHEM SrlSede e UP: Via Sirtori Z.I.20838 Renate MBProduzione di additivi per calcestruzzoNorma UNI EN 934-2

EstensioniEDILCAVE 7 SrlSede: Via Stazione Scalo03017 Morolo FRUP: Loc. Le Coste 03010 Sgurgola FRProduzione di aggregati grossi peropere idraulicheNorma UNI EN 13383-1

FIP CHEMICALS SrlSede: Via Scapacchiò, 4135030 Selvazzano Dentro PDUP: Via Alessandro Volta, 9/1135037 Teolo PDProdotti e sistemi per la protezionee la riparazione delle strutturedi calcestruzzo (riparazione strutturalee non strutturale)Norma 1504-3

GRUPPO CENTRO NORD SpASede e UP: Via Castelletto, 537050 Belfiore VRProduzione di prefabbricatidi calcestruzzo per lastre alveolari, perelementi nervati per solai, per elementistrutturali lineari, per elementida parete e per elementi da ponteNorme UNI EN 1168, 13224, 13225,14992 e 15050UP: Via Mulino Vecchio, 8428065 Cerano NOProduzione di prefabbricatidi calcestruzzo per elementi strutturalilineariNorma UNI EN 13225

MORETTI PREFABBRICATI SrlSede: Via Gandhi, 9 25030 Erbusco BSUP: Via Villarboit, 113040 Balocco VCProduzione di prefabbricatidi calcestruzzo per elementi da ponteNorma UNI EN 15050

PREFABBRICATI FORESI SrlSede: Via Michelangelo, 13262010 Morrovalle Scalo MCUP: Via Michelangelo, 17862010 Morrovalle Scalo MCProduzione di prefabbricatidi calcestruzzo per elementi da pareteNorma UNI EN 14992

PRE.MER. SrlSede e UP: Via San Rocco - Loc. DeRenzis 81050 Pastorano CEProduzione di prefabbricatidi calcestruzzo per elementi nervatiper solaiNorma UNI EN 13224

Produzione di aggregatiper calcestruzzo, per conglomeratibituminosi, per malta e per materialiper l’impiego in opere di ingegneria civileNorme UNI EN 12620, 13043, 13139 e13242

EDIL.MO.TER. SrlSede: Via Prenestina, 94400155 RomaUP: Loc. Tenuta dell’Olmo00010 Montelibretti RMProduzione di aggregatiper calcestruzzo, per maltae per materiali per l’impiego in operedi ingegneria civileNorme UNI EN 12620, 13139 e 13242

GALAZZO IMPRESAE PREFABBRICATI SrlSede e UP: Via G. Volpe, 1 Ospedaletto56121 PisaProduzione di prefabbricatidi calcestruzzo per elementi strutturalilineari e per elementi specialiper copertureNorme UNI EN 13225 e 13693

GL LOCATELLI SrlSede: Via Stradivari, 420131 MilanoUP: Via Dante Alighieri, 6622078 Turate COProduzione di strutture metallicheNorma UNI EN 1090-1

GRAS CALCE SpASede: Via Manzoni, 1020871 Vimercate MBUP 1: Via Provinciale24010 Averara BGUP 2: Via Vittoria, 3024027 Nembro BGProduzione di malte da muratura aprestazione garantitaNorma UNI EN 998-2

ITALCEMENTI SpASede: Via Camozzi, 12424121 BERGAMOUP: Località Trasanello s.n.c.74100 MateraProduzione di cementi da muraturaNorma UNI EN 413-1:2004

LOCATELLI INTONACI SrlSede: Via Cesare Battisti, 3 24023Clusone BGUP: Via Colleoni, 124020 Ranica BGProduzione di legante idraulicoper applicazioni non strutturaliNorma UNI EN 15368

PSR PRODUCT SERVICE ROAD SrlSede e UP: Loc. Ponte Cantone, 3725010 Pozzolengo BSProduzione di segnaletica verticalepermanente per il traffico stradaleNorma UNI EN 12899-1

S.PR.INT. PREFABBRICATI ScarlSede: Via Gran San Bernardo, 275025 Policoro MTUP: S.S. 106 bis – Z.I.87064 Corigliano Calabro CSProduzione di prefabbricatidi calcestruzzo per lastre alveolari, perelementi strutturali lineari, per elementispeciali per coperture, per lastre persolai e per elementi da pareteNorme UNI EN 1168, 13225, 13693,13747 e 14992

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CertificazionepersonaleA seguito delle ultime certificazionirilasciate la situazione delle personecertificate è la seguente:

Certificazioni attive 305

Operatoredi apparecchiaturecontenenti f-gasRegolamento CE 303/2008,Categoria IVisto il cospicuo numero di personecertificate, riportiamo di seguitoin ordine alfabetico soloi nominativi degli operatoricertificati suddivisi per datee luoghi d’esame, per i qualivengono specificati anchegli organismi di valutazione (Odv).Tutti i dettagli sono disponibilisul sito di ICMQ.

Esame del 04/04/2013a PONTE FELCINOOdv: AIRONE P.G. SasMauro PaganelliAlessandro ProcacciAlessandro Riccieri

Esame del 06/04/2013a SOMMA VESUVIANAOdv: MICHELANGELO SrlVincenzo AcuntoAurelio AmbrosioLuigi Antonio AvalloneSalvatore De SimoneGennaro LoffredoSomma Vesuviana

Esame del 13/04/2013a FOGGIAOdv: CESIFORM SrlUmberto Pio AngeloroAntonio Delle DonneRaffaele Di BariValerio Di BariPaolo Di SantoLuigi FracassoGiuseppe IannicielloMichele MaddalenaAntonio RosaniaGiovanni SacchitelliLuigi SchioppaLuigi Di TarantoCelestino Trombacco

Esame del 19/04/2013a MATERAOdv: AiCARRLuciano Domenico BarbaroLorenzo CariosciaVincenzo GargaglioneSalvatore Giovanni GhersiGiacinto MaragnoNunzio Paolo Soranno

Esame del 20/04/2013a SOMMA VESUVIANAOdv: MICHELANGELO SrlGiuseppe BertolinoDomenico BregliaAndrea CelentanoSebastiano CesaranoDomenico ConteMarco MorelliAntonio Rainone

Esame del 26/04/2013a FOGGIAOdv: CESIFORM SrlMichele CamilloRaffaele CamilloRaffaele Antonio De AngelisUmberto De AngelisAldo Benito GabelloneCiro Felice IafeliceLuigi IafeliceAntonio IanzanoGaetano Langialonga

Esame del 26/04/2013a SOMMA VESUVIANAOdv: MICHELANGELO SrlClemente BagnoliIgnazio CongestriSalvatore De FalcoGeneroso FaliveneCarmine GaudiosoMassimo MartonePasquale MocciaCrescenzo RiccardoTommaso RomanoCarmine RuggieroLuigi VenosoVincenzo Visconti

Esame del 27/04/2013a SOMMA VESUVIANAOdv: MICHELANGELO SrlSalvatore BelfioreVincenzo BoveUmberto Dario BrudettiGennaro CeravoloNunzio CeravoloNatale CioffiEttore Del GrandeSalvatore GriecoAdriano MastrogiovanniGiancarlo ModoloLuigi PignoneCrescenzo RiccardoPaolo RomanoGiuseppe Tavassi

Esame del 27/04/2013a SAN GIOVANNI TEATINOOdv: MULTIMEDIA CONSULTING SrlDomenico BozzelliAlessio Di SabatinoFrancesco ModestiCarlo PagnielloDaniele PataccaLeonardo SaccoMassimiliano Simone

Esame del 10/05/2013a ASSEMINIOdv: AiCARRDavide FoddiMattia LilliuDario LisciMariano MelisAndrea PiloNicola Sciola

Esame del 10/05/2013a GRISIGNANO DI ZOCCOOdv: AiCARRAntonino BertrandiGianluca CanforaSerafino CanforaClaudio MennucciPaolo MillevoiLukasz StolarekGiorgio Trippini

Esame del 11/05/2013a SOMMA VESUVIANAOdv: MICHELANGELO SrlAlessandro AdaldoDomenico BorrielloMario CammarotaPasquale GaudiosoBernardo IodiceAlessandro LappaLuciano LappaVincenzo MaldacenaCiro ManciniAlessio ManziAngelo MormileAntonio MuratoreGiuliano PalmaClaudio RizziMassimo RizziAlessandro Varriale

Esame del 11/05/2013a VIBO VALENTIAOdv: D’AMICO RAPPRESENTANZEdi D’AMICO ANNUNZIATO E C. - SasAntonio BilottaFranco CubelloPaolo CugliariAngelo FatigaFrancesco FrancicaPasquale Adriano FumoAnnunziato GrilloMichele Francesco GrimaldiFortunato Le PeraGilberto LongoIvan LongoMarcellino ProcopioAntonio RijitanoAntonio StranoGiuseppe Tropeano

Esame del 16/05/2013a FOGGIAOdv: CESIFORM SrlDomenico AccettulliBruno BanconeGianluca CasaGuido Lo DragoCarmine FiscarelliAlessandro MeloniCarlo Claudio MeloniGiovanni PompaGabriele RiontinoNicola SimonettiMarcello Ventura

Programma luglio - dicembre 2013

Form

azion

e

ICMQ NotizieVia G. De Castillia, 10 – 20124 MilanoTel. 02 7015081 – Fax 02 70150854e-mail: [email protected] – http://www.icmq.orgDirettore Responsabile: Lorenzo OrsenigoStampa: MEDIAPRINT – Via Mecenate, 72/3620138 MilanoRegistrazione Tribunale di Milanon° 475 del 30 settembre 1995

Poste

ItalianeSpaSped

izionein

Abbonam

entoPostale

70%DCBMilano

INCASODIM

ANCATO

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PAGAMENTO

RESI

SISTEMI QUALITA’4 - 5 novembre 2013CORSO PER AUDITOR DI VERIFICHEISPETTIVE INTERNE

Per informazioni e iscrizioni vi invitiamo a contattareICMQ: tel. 02 7015081, fax 02 70150854,e-mail [email protected], www.icmq.org.

Di seguito il calendario dei principali corsi e seminariprogrammati fino a luglio 2013. I corsi, ove nondiversamente specificato, si svolgono a Milano.

SOSTENIBILITA’

15 luglio 2013IL SISTRI - SISTEMA DI CONTROLLODELLA TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI

9 ottobre 2013LA SOSTENIBILITÀ DEI MATERIALI

4 dicembre 2013IL RUOLO DELLA DIREZIONE LAVORINEL CANTIERE SOSTENIBILE

IL REGOLAMENTO EUROPEO PER I PRODOTTIDA COSTRUZIONE (CPR). LE NOVITÀINTRODOTTE, IL REQUISITO DELLA SOSTENIBILITÀ

3 luglio – 19 settembre – 18 ottobre – 15 novembre2013In Italia la produzione e l’utilizzo dei prodotti da costru-zione sono stati regolamentati attraverso il capitolo 11delle Norme tecniche per le costruzioni, la direttiva Pro-dotti da costruzione 89/106 e il Dm 246 del 21 aprile 1993di recepimento della direttiva. Molte novità interesse-ranno il mondo delle costruzioni nei prossimi mesi.Dal 1° luglio 2013 la direttiva Prodotti da costruzione èstata completamente sostituita dal nuovo RegolamentoProdotti da costruzione 305/2011, che ha introdotto variemodifiche, non ultima la stesura della dichiarazione diprestazione.Il corso si propone di fornire le informazioni necessarie alproduttore per adeguarsi correttamente alla nuova rego-lamentazione.

26 settembre 2013 - Roma, Hotel AtlanticoSEMINARIO - LA CERTIFICAZIONEACUSTICA DEI PANNELLI PREFABBRICATI

8 ottobre 2013LA MARCATURA CE DELLE STRUTTUREIN ACCIAIO E ALLUMINIO (UNI EN 1090)

CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO